L'ucronia peone

di Det0


POD: I Peoni erano una popolazione indoeuropea stanziata nella zona dell’attuale fiume Vardar, in Macedonia. Nel 239 a.C.: il loro regno venne annesso alla Macedonia da Antigono II. Ma se i Peoni riescono a mantenere la loro indipendenza, come cambia la storia?

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239 a.C.: Antigono II viene sconfitto e ucciso dai Peoni presso Scuti.

235 a.C.: Il successore di Antigono, Demetrio II, attacca la città peonia di Bylazora, mettendola sotto assedio.

228 a.C.: Bylazora riesce a liberarsi dall’assedio e gli eserciti macedone e peone combattono fuori le mura, nella battaglia, vinta dai secondi, Demetrio II muore.

221 a.C.: Quando sale al potere il giovane Filippo V, appena diciassettenne la macedonia riprova a sottomettere i Peoni, che però resistono e prendono in ostaggio Filippo V.

218 a.C.: Filippo V prigioniero in Peonia prende in sposa la figlia del re, dal quale avrà un figlio: Dropione II, con il quale avrà inizio la dinastia filippica.

II secolo a.C.: Secolo caratterizzato dalla stabilità politica e dai buoni rapporti con i Macedoni, con i quali viene stretta un alleanza.
Meno fortunata è la situazione con i Traci, che compiono scorrerie e razzie dentro i confini orientali del regno.
Il regno conosce anche un periodo di prosperità economica grazie al commercio con Sarmati e Sciti attraverso il Mar Nero, dove i peoni fondano molte colonie, famose per l’esportazione di vite e ferro.

168 a.C.: Nella battaglia di Pidna i Peoni guidati dal re Aterio si schierano a fianco dei Macedoni, ma vengono comunque sconfitti dai romani.
Macedonia e Peonia vengono ridotte a provincie romane.

I secolo a.C.: La Peonia, ormai inglobata a Roma, viene governata da un funzionario romano, che mantiene comunque buoni rapporti con la dinastia reale.
La provincia conosce anche un periodo di prosperità economica grazie al commercio con Sarmati e Sciti attraverso il Mar Nero, dove i vengono fondate molte colonie, famose per l’esportazione di vite e ferro.

82 a.C.: Alla fine della guerra civile, che aveva visto la vittoria di Silla, la Peonia vede cominciare un periodo di recessione e povertà poiché essa capeggiava per Mario ed era stata attaccata da Mitridate.

42 a.C.: Nella battaglia di Filippi, i peoni danno aiuto allo schieramento di Ottaviano e Antonio, che, alla vittoria, li premiano con la concessione della cittadinanza romana.

31 a.C.: Quando Ottaviano vince ad Azio, la Peonia, che aveva capeggiato per lui, entra in un nuovo periodo di prosperità, tantochè a Bylazora viene costruito un grande palazzo, sede dell’imperatore nei Balcani.

I secolo d.C.: La Peonia comincia ad essere attaccata dalle popolazioni che varcano il confine danubiano, come Daci e Goti.

101 d.C.: Quando Traiano comincia la sua campagna in Dacia la Peonia diventa la sua retroguardia, in essa stanzia addirittura 4 legioni.

104 d.C.: Decebalo, re dei Daci, è sconfitto da Traiano e la Dacia diventa una provincia romana (2 anni prima che nella nostra Timeline).

II secolo d.C.: Nel II secolo comincia un periodo di crisi per l’impero, ma prospero per la Peonia, arricchita dalla campagna militare della Dacia e dai favoritismi degli imperatori.
Adriano costruisce il suo vallo in Britannia, gli succede Antonino Pio, che ne costruisce un altro poco più a nord, ad Antonino Pio succede Marco Aurelio, in un periodo di crisi che vede le provincie orientali attaccate dai barbari, dopo il distacco della Dacia, sono la Mesia e la Peonia ad essere attaccate, tantochè viene costruito il Vallo di Marco(Aurelio), sul confine danubiano per difenderle.

III secolo d.C.: Con i Severi e l’anarchia militare la Peonia sottolinea la sua autonomia da Roma, pur rimanendo sotto il suo dominio.
Sotto Diocleziano essa diventa la capitale dei suoi possedimenti.

IV-V secolo d.C.: Con le invasioni barbariche la Peonia viene colpita da numerosi attacchi; nel 458, dopo la Battaglia di Adrianopoli, la Peonia si dichiara indipendente dall’Impero d’oriente e nasce uno stato romano-barbarico di stirpe peone-gota.

VI secolo d.C.: Il cinquecento vede impegnata la Peonia, governata dalla dinastia gotica, nel difendere i propri confini poiché risente della pressione di Slavi e Bulgari, che premono sul Danubio, attratti dalle ricchezze dello stato.
Dopo alcune guerre con l’Impero Bizantino la Peonia, sconfitta duramente presso Doberos, viene inglobata in quest’ultimo mantenendo comunque un grande prestigio e l’indipendenza (dal punto di vista etnico).

La Peonia diverrà parte integrante dell’Impero Bizantino e ne seguirà la sorte; nel 1453, alla caduta di Costantinopoli riacquisirà l’indipendenza, ma solo per pochi anni, poiché nel 1456 sarà inglobata nell’Impero Ottomano con il nome di Vilayet di Peonia.

Dopo il dominio Ottomano diverrà una parte della Jugoslavia, nella Seconda Guerra Mondiale coprirà un importante ruolo strategico per l’avanzata russa.

Allo scioglimento della Jugoslavia diverrà parte della Macedonia.

La Repubblica di Peonia (grazie a Det0)

La Repubblica di Peonia alla fine del 2008

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17 Febbraio 2008: Il Kosovo dichiara l’indipendenza dalla Serbia.

24 Febbraio 2008: La Peonia dichiara l’indipendenza dalla Macedonia e finisce, come il Kosovo, sotto protettorato dell’UE; è riconosciuta solo da alcuni stati, ma non dall’ONU.

7 Settembre 2008: La Peonia è ufficialmente riconosciuta dalla Macedonia e dall’ONU, viene proclamata la Repubblica di Peonia.

Det0

Se volete fornirmi suggerimenti o commenti, scrivetemi a questo indirizzo.

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Invece, Enrica S. ha avanzato un'altra proposta:

"E' l'attesa dell'urto che li rende temibili", scriveva Tucidide per bocca del generale spartano Brasida. "Lo spettacolo del loro numero è agghiacciante, insopportabile il volume di grida che riescono a cacciare, e le armi scosse all'aria infondono il senso di un sinistro incubo..." Ed Erodoto di Alicarnasso, il quale li riteneva "dopo gli indiani, il popolo più numeroso del mondo", aggiungeva: "Se fossero retti da un solo capo o fossero almeno concordi, sarebbero a mio parere invincibili e il popolo fra tutti il più potente." Stiamo parlando dei Traci, popolo di stirpe indoeuropea stanziato a nord dell'Egeo nel territorio dell'attuale Bulgaria e della Turchia europea, i quali arrivarono ad imporre tributi alle colonie greche sulle coste, come Bisanzio. In effetti i Traci avevano fama di essere guerrieri formidabili (il Trace, negli anfiteatri romani, era uno dei gladiatori più temuti), ma erano divisi in innumerevoli tribù (22, secondo Strabone) perennemente in guerra tra di loro; ciò li espose alla conquista prima da parte dello Shah Dario di Persia, poi di Filippo II di Macedonia, ed infine dei Romani. Quando poi nel VI secolo d.C. nelle loro terre arrivarono i Bulgari e gli Slavi, la loro civiltà scomparve. Ma che accade se i Traci danno vita invece ad uno stato unitario, abbastanza forte da sostituire i Macedoni, sottomettere i Balcani e costituire un valido bastione contro l'espansione romana verso oriente, magari guidati da un certo Spartaco? Esisterà a tutt'oggi una Repubblica di Tracia?

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Le risponde Iacopo Maffi:

Perchè il Tracico sopravviva come lingua e dunque si formi un'identità nazionale Trace piuttosto che Bulgara, basta forse che invece dell'Antico Slavo Ecclesiastico venga usato un Trace Ecclesiastico, e per questo basterebbe che gli Avari adottassero un dialetto tracico piuttosto che uno slavo come lingua veicolare.

Se si forma una nazione Trace prima dell'Ellenismo, essa potrebbe sostituirsi a Roma come "assimilatore definitivo", e il conflitto di questa potenza con Roma stessa potrebbe essere rovinoso per entrambe come finire in uno stallo e in una guerra fredda.

Un'alternativa sarebbe che il diadoco Lisimaco riesce a fondare un regno ellenistico stabile in Tracia, unendo Macedoni e Odris. Questo regno non viene spartito tra Seleucidi e Tolomei come nella nostra Timeline e sopravvive all'invasione celtica, diffondendo l'Ellenismo nei Balcani.

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Anche Tommaso Mazzoni dice la sua in proposito:

Meglio un Regno di Tracia, che, oltre alla Tracia Storica, includa la Macedonia, e mezza Bugaria, un osso troppo duro da rodere per tutti coloro che ci hanno provato; Romani, Germani, Slavi, Ungari, Bulgari, Ottomani, Austriaci, Nazisti e Sovietici. Oggi, Re Spartaco XXI regnerebbe da Uskadama (Adrianopoli / Edirne)...

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Non possiamo non ascoltare il parere in merito di Bhrghowidhon:

Ovviamente entusiasta per queste proposte, aggiungo solo la versione minima indispensabile: la Tracia (anche semplicemente da sola) torna indipendente prima di Teodosio I. e resta indipendente anche dai Protobulgari, per essere riannessa da Basilio II.; con questi sei secoli la lingua è sana e salva (*gīuā "viva" in tracio antico).

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Sempre Enrica S. ha avuto una nuova idea:

E se invece fossero gli Illiri ad essere sopravvissuti fino al presente? Nei balcani oggi potrebbe esistere una Repubblica di Illiria con i confini tracciati nella cartina seguente. Sarebbe stato possibile arrivare ad una situazione di questo tipo? E se sì, come?

La Repubblica di Illiria (grazie a Enrica S.)

La Repubblica di Illiria nel 2014

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E ora, un'idea di Rivoluzionario Liberale:

Le civiltà americane conoscono un'accelerazione del proprio sviluppo già nel secondo millennio avanti Cristo e sviluppano la ruota, l'agricoltura avanzata, le grandi città monumentali, la navigazione, fino alla bussola e alle armi da fuoco.

Attorno al 200 a.C., l'America del Nord e del Sud è divisa in decine se non in centinaia di regni medioevali. Particolarmente avanzato è il regno di Uronia, che possiede una flotta di decine di navi, e ha reso vassalli altri regni, come i Mic Mac, i Cree, eccetera.

Il regno di Uronia è l'equivalente di una Francia o una Spagna del 1300-1400, i suoi fucilieri sono temuti in tutto il Nord America e spesso è intervenuto nelle guerre tra i regni della valle dell'Ohio e del San Lorenzo.

Con i vassalli conta 5 milioni di abitanti, e la sua industria del ferro è molto avanzata.

La capitale dell'Uronia sul fiume San Lorenzo conta diecimila abitanti, una metropoli per l'epoca!

L'Uronia è uno stato tipicamente feudale, il re nomina i vassalli che sono a capo delle tribù sottomesse e riscuote le tasse. Il fiorino uronese in oro è una moneta pregiata in tutto il Canada occidentale.

Nell'estate del 198 a.C. il Re di Uronia decide di allestire una spedizione di cinque navi, con l'obbiettivo di raggiungere i ricchi e caldi regni dei Caraibi, l'Arawak, il Caribe, il Taino, per avviare il commercio con questi regni, visto che in Uronia sono richiesti i prodotti tropicali come la frutta, mentre il legno del Québec è richiesto a sud.

In America nel frattempo nascono i regni incaici, la confederazione Maya, l'impero dei Toltechi, e molti guerrieri valorosi Uroni e Sioux hanno combattuto a sud come soldati di ventura.

Nelle pianure centrali domina la confederazione Dakota-Sioux, l'equivalemte dei mongoli del nostro medioevo.

Il cavallo è diffuso in tutto il continente.

Meno evoluti ma sempre più avanzati della nostra Timeline sono le tribù dell'Argentina e del Brasile: anche se in possesso di armi in ferro, di cavalli veloci e usano l'arco lungo, non posseggono ancora le armi da fuoco.

Che accade se alcune navi varcano (volontariamente o per errore) l'oceano ed entrano in contatto con gli stati del Vecchio Mondo, sicuramente meno evoluti?

Voi che ne dite?

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Aggiungiamo un'altra ucronia del nostro amico Det0...


L'Associazione delle Tre Albanie (ATA)

di Det0

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I Reti hanno dato vita al primo impero universale della storia europea, con le origini oltre il Circolo Polare Artico ed il baricentro sulle Alpi; le ultime vestigia di questo impero in epoca storica sono rappresentate dalle città-stato etrusche e dalle "tre Albanie": quella in Epiro, quella nel Caucaso e la Scozia, chiamata "Albany" dai propri abitanti.

24 Maggio 2009: Un gruppo di antropologi scozzesi riporta alla luce un manufatto (il frammento di una spada) trovato nei pressi di Middlemuir, nel nord della Scozia, l’oggetto viene studiato e si riscontrano su di esso alcune scritte ritenute appartenenti alla lingua dei Reti.

25 Aprile 2009: Lenë, Albania: una squadra di ricercatori scopre un piccolo villaggio a pochi chilometri dalla città, probabilmente costruito intorno al 650 a.C., anche qui, vengono trovati alcuni oggetti, tra cui un pezzo di vaso, che riporta le stesse iscrizioni del manufatto ritrovato in Scozia un mese prima.

3 Giugno 2009: Alcuni contadini stanziati sul confine tra Azerbaijan e Dagestan (una repubblica autonoma della Russia) scoprono una grotta piena di scheletri e di oggetti, tra cui vasi, spade e altri utensili, uno in particolare, una strana pietra , datata intorno al 430 a.C. presenta gli stessi simboli degli altri due ritrovamenti in Scozia e Albania.
I governi scozzese, albanese e azero consegnano i manufatti alla Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo per ottenere maggiori informazioni sulle strane incisioni.

5 Giugno 2009: Un gruppo di etimologi presenta l’esito della scoperta, l’incisione sui tre manufatti, in lingua retica, significa "Albania", alcuni storici allora formulano l’ipotesi di una comunanza genetica tra le genti delle "tre Albanie": Scozia, Epiro e la zona dell’Azerbaijan-Dagestan (anticamente chiamata Albania). I risultati dicono che il patrimonio genetico tra le tre popolazioni è molto simile e si formula una teoria che prevede che i Reti, antica popolazione stanziata nel Nord Europa, abbiano abitato un'area immensa, dalla Scozia al Caucaso, dando a queste regioni il nome Albania; infatti la Scozia è chiamata dai suoi abitanti “Albany”, Albania è il nome dell’attuale stato in Epiro e la zona del Caucaso orientale era conosciuta dagli antichi con il nome di Albania.

1 Luglio 2009: In una riunione ad Edimburgo tra i rappresentanti delle tre nazioni nasce l’Associazione delle Tre Albanie, con sede internazionale a Sanzeno, in Trentino Alto-Adige.

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La Bandiera dell’Associazione delle Tre Albanie

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E ora, alcuni avvenimenti dal 2009 al 2012:

  1. Il presidente USA Barack Obama riesce a mettere fine ai conflitti in medio oriente.

  2. Rivolte in Europa centrale: le repubbliche Ceca e Slovacca sono coinvolte in una guerra civile che, al suo termine, le vede comandate da un governo neo-comunista; la Repubblica Ceca cambia nome in Repubblica Boema.

5 Luglio 2012: Dopo svariati anni dalla fondazione dell’ATA accade un avvenimento importantissimo per la sua storia e quella internazionale. Il Dagestan dichiara l’indipendenza dalla Russia.

7 Luglio 2012: La Russia attacca il neo-stato indipendente nonostante i ripetuti divieti da parte di UE e USA affinchè non si ripeta ciò che è accaduto 4 anni prima con la Georgia(guerra d’indipendenza dell’Ossezia del Sud); ma il presidente Medvedev decide di intervenire militarmente, tanto che gli stati occidentali sono costretti a subentrare. Scoppia la Guerra dei Cinquanta Giorni o Guerra del Dagestan.

9 Luglio 2012: Scozia, Albania e Azerbaigian dichiarano la loro posizione a favore del Dagestan ed entrano in guerra contro la Russia; la Gran Bretagna si vede obbligata ad intervenire, la seguono Francia e Germania.
Polonia, Olanda e Austria si schierano a fianco della Germania mentre Bielorussia e le repubbliche Boema e Slovacca con la Russia.

12 Luglio 2012: Le truppe tedesche(e alleati) attraversano il confine polacco ed entrano in Bielorussia.

16 Luglio 2012: Una spedizione organizzata da Scozia, Gran Bretagna e Francia parte dal porto di Odessa(l’Ucraina è alleata degli occidentali) per intervenire in Dagestan.

19 Luglio 2012: Quando la Serbia interrompe i commerci con l'Albania l’Ungheria entra in campo alleata dell'Asse Occidentale.

24 Luglio 2012: Bosnia-Erzegovina, Croazia, Slovenia e Montenegro si aggiungono all’alleanza guidata dalla Russia e con l’aiuto delle truppe Boeme e Slovacche di dirigono verso l'Austria.

26 Luglio 2012: Varsavia viene presa dalle truppe Russe e Boeme.

29 Luglio 2012: Le truppe dei paesi balcanici alleati della Russia entrano in Tirolo e, anche in aiuto della Germania ormai attaccata dalla Russia, l’Italia si vede costretta a scendere in campo.

1 Agosto 2012: Mentre francesi e inglesi combattono sul Caucaso e i tedeschi cercano di difendere i confini le truppe italiane entrano in Slovenia e mettono a ferro e fuoco le regioni dalmatiche.

5 Agosto 2012: La spedizione franco-inglese riesce a liberare la parte meridionale del Dagestan, quando riceve l'aiuto degli USA.

7 Agosto 2012: L’Italia, entrata in possesso delle regioni dalmatiche, interviene a fianco della Germania per difenderla.

8 Agosto 2012: L’Ungheria dirige delle truppe in Serbia e con l’aiuto italiano la sconfigge.

12 Agosto 2012: L’Ucraina entra militarmente in Moldavia (alleata russa).

14 Agosto 2012: Truppe ungheresi, ucraine e tedesche entrano vittoriose in Chisinau.

16 Agosto 2012: La "Spedizione Omega", inviata dagli Stati Uniti, arriva in Dagestan e in pochi giorni si riesce a ristabilire la calma.

17 Agosto 2008: Le truppe tedesche e italiane entrano in Kaliningrad causando ingenti perdite alla Russia.
La Spedizione Omega insieme alle truppe francesi e inglesi scaccia i russi dal Dagestan.Ucraini e ungheresi entrano a Praga.

19 Agosto 2012: La Russia, esaurite le risorse militari e circondata dai nemici da tutti i fronti, è costretta a firmare l’armistizio e a riconoscere il Dagestan come stato indipendente.

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Lo scenario europeo dopo la guerra (Germania e alleati in blu, Russia a alleati in rosso, Dagestan in giallo)

La Germania torna alle dimensioni dell’antico Impero Germanico, inglobando le coste del Mar Baltico; il resto della Polonia è spartito tra Slovacchia, Boemia e Bielorussia. L’Ungheria ottiene il nord della Serbia. L’Italia acquisisce la Dalmazia.
La Russia, pur mantenendo i suoi confini quasi inalterati, perderà molta importanza sul piano internazionale, indebolita notevolmente dalla guerra.

Det0

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Questo è il parere in proposito del grande Bhrghowidhon:

Vorrei aggiungere che il professor Linus Brunner sostiene da decenni sia il nesso genealogico tra indoeuropeo e semitico sia la semiticità dei Reti (vedi per esempio questo testo). Il primo è assai probabile, ma purtroppo la dimostrazione di Brunner è insufficiente (non offre uno schema di corrispondenze fonetiche regolari tra le due famiglie linguistiche e non propone ricostruzioni linguistiche preistoriche), invece la seconda è una delle due interpretazioni sempre possibili (l'altra è quella indoeuropea), ma mai definitive, perché delle iscrizioni retiche manca ancora un'interpretazione acquisita sul piano del significato (ossia: le interpretazioni che derivano da una precisa ipotesi etimologica sono basate sulla propria intrinseca verosimiglianza, ma la prova della loro veridicità è impedita dal fatto che l'altra ipotesi etimologica è altrettanto verosimile): in altri termini, sia il semitico sia l'indoeuropeo sono sistemi così ricchi da essere in grado di sostenere una completa e verosimile intepretazione del retico (così come di altre lingue controverse dell'Antichità), ma il fatto che entrambe le interpretazioni siano possibili (quella indoeuropea e quella semitica) le rende impossibili da dimostrare definitivamente...

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Concludiamo con un'altra idea di Generalissimus:

E se i Tauri sopravvivessero fino ad oggi e la Crimea oggi fosse uno stato indipendente?

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Gli ribatte Enrica S.:

La Crimea oggi potrebbe essere indipendente anche perchè:

i) sono sopravvissuti e divenuti stanziali i Cimmeri
ii) vi si sono stanzializzati gli Sciti
iii) le città stato greche hanno dato vita a una Grecia nel Mar Nero
iv) gli Ostrogoti vi hanno fondato uno stato Germanico
v) i Cazari hanno resistito qui fino al presente
vi) i genovesi ne hanno fatto una Nuova Italia
vii) l'impero bizantino vi ha trovato l'ultimo ridotto
viii) esiste ancora il Khanato di Crimea
ix) l'Armata Bianca qui ha resistito all'Armata Rossa con l'aiuto degli Alleati
x) Kruscev ne ha fatto una Repubblica Sovietica Autonoma anziché annetterla alla "sua" Ucraina, e a fine 1991 ha proclamato l'indipendenza
xi) i russi di Crimea si son fatti furbi e hanno pensato che, fra Putin e Poroshenko, è meglio restare indipendenti
xii) io mi sono fatta incoronare Imperatrice di Tutte le Crimee (ogni tanto sognare non guasta) ^__^

...ho dimenticato qualcosa?


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