Keikyô, il Giappone nestoriano
di Perchè No?
Parte I: Kôdai (antichità)
Keikyô é il nome di una religione (letteralmente la Religione Luminosa) che secondo alcuni testi é stata predicata in Giappone attorno al VI secolo. Viene talvolta identificata con il cristianesimo nestoriano ma senza prove convincenti, eccezion fatta per la somiglianza con il cinese Jingjiào, nome locale del nestorianesimo. Troverete forse che le conseguenze della conversione giapponese sono senza importanza, ma il Giappone era isolatissimo e le conseguenze più importanti saranno visibili attorno al XIV-XV secolo. Se avete delle idee da suggerirmi siete liberi di proporle: ecco cosa ho pensato io. Buona lettura a tutti.
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Origini mitiche e storiche della casa imperiale di Yamato
Tenson Kôrin: secondo la tradizione giapponese il Giappone preistorico aveva i suoi déi provinciali, spesso sotto forma di un serpente, fino all'arrivo di Ninigi-no-Mikoto e del suo popolo. Nelle prime versioni del mito, Ninigi era il nipote di una dea solare chiamata Amaterasu, i nuovi dèi avrebbero lottato contro gli antichi e vinto dopo la vittoria di Susanoo (l'antico nome giapponese di San Giorgio) contro il serpente Yamato-no-Orochi di Izumo. Gli déi provinciali si sarebbero arresi, offrendo il paese alla nuova generazione di dèi. Ovviamente questa versione fu profondamente trasformata durante l'VIII secolo d.C. e l'elaborazione delle cronache imperiali del Nihon Shoki. A questa versione imperiale fu mescolato il racconto fondatore dei Nestoriani giapponesi circa la discendenza di re Davide. La figlia di Davide, la bella Tamar, fu stuprata dal fratello Amnon ma salvata da Roboamo (il quale più tardi compì una terribile vendetta contro il fratello). Roboamo avrebbe organizzato in segreto l'esilio della sua povera sorella rimasta incinta. Al suo servizio furono posti degli uomini delle tribù di Beniamino, Giuda e Levi con le loro famiglie, con la missione di viaggiare e trovare un paese dove Tamar potesse vivere con il suo bambino di sangue reale. Questa partenza più tardi fu mescolata con il mito delle dieci tribù di Israele. Durante i secoli il popolo di Tamar viaggio verso Est, generazione dopo generazione furono cacciati o accolti, talvolta insediando dei villaggi ebrei nel cuore dell'Asia. Uno dopo l'altro i capi della linea di Tamar e Davide furono potenti e prosperi, imparando nuove tecniche e nuovi saperi. Ninigi é il nome nipponizzato dell'ultimo di questi capi, e al suo arrivo avrebbe conquistato le isole alla fine del Mondo.
Oggi questa versione mitologica dell'origine della famiglia imperiale giapponese é ovviamente considerata una creazione posteriore, però rimane la versione ufficiale anche sotto il regno del nuovo imperatore Naruhito. Le insegne imperiali (la spada Kusanagi, lo specchio Yata e il gioiello Yasakani) sono ancora oggi considerati gli ultimi regali di re Davide a sua figlia per i suoi discendenti). Lo Stato di Israele non ha mai riconosciuto ufficialmente l'origine ebraica della monarchia giapponese, anche se esiste un gruppo fondamentalista che sostiene la proclamazione di Naruhito come re di Israele, ma ciò non impedisce le buone relazioni tra il Giappone e Israele con uno gran numero di turisti nipponici e un'università nippo-israeliana a Tel Aviv. L'ebraico é ormai la quarta lingua straniera più insegnata in Giappone dopo l'inglese, il cinese e il coreano.
660 a.C.: secondo le cronache imperiali, Jinmu, discendente di Ninigi-no-Mikoto, conquista la regione di Yamato e fonda il primo Stato. Quest'evento é celebrato in Giappone l'11 febbraio. Jinmu é considerato il primo imperatore giapponese, ma molti oggi lo ritengono un eroe mitologico e considerano l'imperatore Kinmei (vissuto nel VI secolo) il primo imperatore storico. Jinmu muore a 126 anni e lascia il trono a suo figlio. Il mito di Jinmu, discendente imperiale di re Davide tramite Tamar e Ninigi, fu alla base della pretesa della casa imperiale giapponese di governare per diritto divino l'impero e la Chiesa nestoriana giapponese fino al XX secolo.
III secolo a.C.: il Giappone, rimasto all'età della pietra con le popolazioni di cacciatori sedentari Jômon, conosce un cambiamento radicale. Alcune popolazioni del continente, arrivate dalla Corea e dalla Cina, iniziano a stanziarsi nell'isola di Kyûshû, portando con loro là coltivazione del riso, la metallurgia del bronzo e del ferro e il cavallo domesticato. Si mescolano con le popolazioni locali per creare una cultura detta Yayoi, che risale l'arcipelago nei secoli seguenti. Con l'agricoltura nascono le prime differenze sociali e inizia ad essere visibile un'elite guerriera. Le prime tracce di religione shintoista sono percettibili con l'uso delle campane di bronzo.
III secolo d.C.:
nuovi migranti, i Toraijin, arrivano nell'arcipelago
giapponese, portando con loro le prime tracce di scrittura. La cultura Yayoi si
é ormai sviluppata da secoli e le piccole tribù locali si sono organizzate in
regni. Costruiscono delle tombe monumentali dette Kôfun
per i loro sovrani ed
iniziano a prendere contatti con l'impero cinese. Nel regno di
Yamatai la
regina-sciamana Himiko riceve dall'impero
Wei un sigillo d'oro e 100 specchi di
bronzo a scopo rituale.
Nel Giappone centrale il regno di Yamato inizia ad assumere un'importanza
notevole.
283 d.C.: secondo la tradizione, sotto il regno dell'imperatore
Ôjin arriva alla corte di Yamato un principe conosciuto sotto il nome nipponizzato di
Yuzuki-no-Kimi. Il principe porta con sé una vera e
propria ondata migratoria di quasi 20.000
persone del suo clan, includendo i suoi vassalli e servitori. Porta all'imperatore un
vero tesoro d'oro e di seta, questo clan sa produrre il prezioso tessuto e si offre
di produrlo per conto di Yamato. Ôjin accoglie questi migranti con gioia,
secondo il Nihon Shoki dopo aver capito che Yuzuki era il discendente di un
ramo del clan di Tamar rimasto a metà strada lungo la via della seta, e perciò legato
con gli antenati divini della dinastia imperiale. Sono integrati
immediatamente nei più alti ranghi della nobiltà di corte e si vedono
attribuire il nome di clan Hata. Si ritiene che il clan Hata fosse formato da ebrei
cristianizzati, ed essi avrebbero introdotto per la prima volta la loro religione,
Keikyô (la religione della Luce), anche se l'avrebbero conservata come un segreto
per loro soli. Alla stessa maniera, la pretesa di Yuzuki di essere legato a re
Davide fu travestita con la pretesa di discendere da un altro grande sovrano,
Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina, ma sembra possibile che il clan si
sia mescolato con degli elementi cinesi e coreani durante il suo viaggio verso
l'Est, rendendo la pretesa non impossibile.
Sotto il regno seguente dell'imperatore Nintoku il Saggio,
Hata-no-Otsuchichi
riceve l'ordine di creare dei nuovi villaggi nelle province del Giappone per
propagare la produzione di seta, e gli uomini del suo clan si vedono affidare i posti più importanti dell'amministrazione fiscale
in maniera ereditaria. Nintoku offre
loro la terra di Usumaza (oggi
Kyôto), dove fondano il santuario
Osake Jinja: qui è venerata l'anima di re Davide, mitico antenato comune degli Hata
e della famiglia imperiale. L'Osake Jinja é noto per le sue stranezze, è il primo luogo
a vedere l'erezione di una porta shintô (torii) di forma triangolare per
rappresentare la Trinità. Delle croci sono visibile nei luoghi più nascosti
del santuario. In questa epoca gli Hata conservano ancora il segreto della loro
religione, temendo la reazione ostile e le persecuzioni degli altri potenti clan
nobili del Giappone.
409: La corte di Yamato inizia ad usare la scrittura cinese per la sua
amministrazione. Il regno di Yamato si espande sempre più e governa ormai tutto
il Giappone centrale e fino al Nord di Kyûshû. Le tombe dei sovrani
diventano i più grandi tumuli di terra del mondo. Nella generazione seguente
l'imperatore Yûryaku é il primo imperatore giapponese confermato
dall'archeologia sotto il titolo di Ôkimi.
Durante il V secolo la corte di Yamato afferma il suo controllo su tutto l'Ovest
del Giappone e conquista nuove terre nel Nord. Queste conquiste sono ricordate
nelle guerre del leggendario principe Yamato Takeru. Si crea una monarchia
nazionale legata ai regni coreani e delle spedizioni di mercenari sono inviate
nella penisola durante varie guerre locali.
538: Sotto il regno dell'imperatore Kinmei, primo vero imperatore storico, inizia il periodo Asuka dal nome della nuova capitale. In quest'epoca arriva nell'arcipelago una missione diplomatica del regno coreano di Baekje, che offre al sovrano una statua di Buddha e l'insegnamento dei suoi monaci. Questa è considerata l'introduzione ufficiale del buddismo in Giappone, anche se era probabilmente già conosciuto durante il V secolo.
552: In Cina avviene un'incontro inaspettato: due
monaci nestoriani incontrano
dei membri del clan Hata. I monaci sono alla ricerca del segreto della
produzione della seta per conto dell'imperatore
bizantino Giustiniano. Questa missione
era importantissima ma pericolosa, e durante le loro ricerche entrarono in
contatto con degli specialisti non Cinesi forse più facili da convincere. Con
gran
sorpresa dei monaci, gli Hata si rivelano essere anche loro cristiani ma di un
tipo molto diverso da loro. Gli Hata accettano di vendere ai loro correligionari
dei bachi da seta per portarli nel lontano Occidente, ma li supplicano di
lasciare che uno di loro viaggi nel loro paese, dove promettono che vi sono molti
cristiani nascosti che aspettano un insegnamento puro della Fede. Uno dei
monaci torna in Occidente dove la sua scoperta farà nascere la
sericoltura
bizantina, l'altro accompagna gli Hata in un viaggio in terre sconosciute. La
Chiesa nestoriana é informata dell'esistenza di cristiani nell'Estremo Oriente.
Durante i 20 anni successivi il monaco nestoriano di cui non ci è stato
tramandato il nome insegnerà ai membri del clan Hata il cristianesimo nestoriano, imparando il giapponese e traducendo
a
memoria alcuni dei Vangeli e testi sacri. Dipinge anche delle
icone per il culto locale. La sua vita trascorre in segreto sotto la protezione del capo degli Hata,
Hata-no-Ootsuchi, amico personale dell'imperatore
Kinmei. Dopo decine di anni
alcuni preti riescono ad arrivare in Cina dove degli Hata li aspettano per
ricevere dei testi e delle notizie della Terra Santa. Questi preti non
possono ordinare dei preti indigeni, ma accordano a loro, come
diaconi, il
diritto di amministrare alcuni sacramenti.
Però né il monaco né i suoi seguaci fu mai informato dei segreti del
clan Hata e del loro legame particolare con la dinastia imperiale, semplicemente
vista come pagana dal monaco. L'imperatore Kinmei fu per informato da loro
dell'esistenza di un vasto impero nelle loro terre di origine con uno sovrano
chiamato Bashireosu Jyusitinianusu.
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Il periodo di Asuka e la cristianizzazione del Giappone (538-630)
574: secondo il Nihon Shôki nasce il principe Umayado (futuro reggente Shotoku Taishi), figlio del futuro imperatore Yômei. Il suo nome significa “Porta della stalla dei cavalli”, perché secondo la leggenda sua madre avrebbe partorito in modo estremamente rapido dopo aver toccato la porta della stalla. Non destinato a regnare, fu educato con il suo amico d'infanzia Hata-no-Kawakatsu (figlio di Hata-no-Ootsuchi), futuro capo del clan Hata. Il Nihon Shoki attribuisce a Kawakatsu la conversione segreta del principe al nestorianesimo, mentre suo padre era buddista. Umayado era chiaramente di grande intelligenza, e i miti relativi a lui raccontano quanto era capace da bambino di recitare i sutra buddisti come i passi dei Vangeli (ma solo al suo amico Kawakatsu). Famoso per il suo dono di comunicare con gli animali, si diceva che con il suo cavallo poteva giungere il Monte Fuji in uno solo giorno (il Monte Fuji é lontano di più di 500 km della capitale Asuka). Era anche conosciuto al suo servizio un ufficiale nominato Hitsuji Tayu, di origine persiana e anche lui segretamente nestoriano: si sarebbe trattato di un prete inviato dal patriarca siriaco.
585: Morte dell'imperatore Bidatsu, sale sul trono suo fratello Yômei. In poco tempo la questione religiosa é diventata il cuore delle lotte tra le fazioni. La corte giapponese è sempre stata divisa tra la grande aristocrazia che riconosceva la supremazia dell'imperatore, ma ormai queste famiglie sono entrate in una lotta di potere aggravata da una lotta religiosa. Il defunto imperatore Bidatsu favoriva il clan Mononobe. I Mononobe erano degli specialisti della metallurgia e della guerra ed erano anche dei ritualisti difensori dell'antico politeismo giapponese. Contro di loro c'era il clan Soga, specialista della grande architettura in legno e pietra, ma anche campioni del buddismo introdotto 50 anni prima. La corte di Asuka era sempre più polarizzata, e gli Hata sembravano essere degli alleati moderati dei Soga a motivo del fatto che il Buddha era più compatibile con la loro fede. Il principe Umayado e Kawakatsu però sembravano ritenere che solo il Keikyô cristiano, legato alle origini stesse del Giappone, poteva portare di nuovo la concordia nell'impero.
587:
alla morte dell'imperatore Yômei, l'equilibrio politico si frantuma.
Mononobe e Soga si dichiarano ciascuno in favore del loro candidato al trono e
scoppia la guerra civile. I Mononobe, guerrieri nell'anima, hanno la meglio,
bruciando i palazzi Soga e buttando le loro statue nei fiumi. Anche gli Hata sono considerati
dei nemici con i loro strani riti sconosciuti.
La Guerra vede Umako, il capo dei Soga, costretto a
ritirarsi da Asuka,
seguito dall'esercito dei Mononobe e dai loro alleati Nakatomi. Hata-no
Kawakatsu e il principe Umayado, coinvolti nella follia di questa guerra di
religione, non hanno altra scelta che seguire i Soga. Poco dopo i due eserciti si
scontrano nella battaglia del Monte Shigi. All'inizio i Soga e
i loro alleati,
sommersi dalla furia dei Mononobe, sembrano vicini alla sconfitta, ma le
cronache imperiali a questo punto vedono sorgere l'astro del principe Umayado.
Ritenendo la
sconfitta vicina, il principe avrebbe preso con sé una misteriosa immagine
di legno che mostrava quattro personaggi dipinti in uno stile straniero. Soga-no-Umako
avrebbe chiesto cos'era questa immagine, e il principe gli avrebbe
rivelato che erano i Quattro Evangelisti della sua fede, chiamati da lui
i
Quattro Sovrani Celesti (Shitennô). Portando l'icona il principe avrebbe
caricato con i suoi e con Kawakatsu. Vedendo il magnifico principe all'offensiva, i
guerrieri Soga ripresero coraggio, resistendo e finalmente respingendo i
Mononobe. Poco dopo Moriya, capo dei Mononobe fu ucciso da una freccia
considerata miracolosa, non scagliata da alcuna mano umana.
Alla fine della battaglia il clan Mononobe é annientato e i superstiti fuggono
nelle province più lontane. I Nakatomi si sottomettono, chiedendo perdono. La
vittoria miracolosa di Shigisan suona come una prova del favore del Buddha dei Soga e del Kirisuto degli Hata. Poco dopo Umayado, ormai apertamente cristiano,
fonda il primo tempio del Keikyô (la religione illuminata), chiamato
Shitennô-ji
(Tempio del Quattro Sovrani Celesti) per conservare l'icona miracolosa della
battaglia di Shigisan. Egli sposa Tokiko no Iratsume, figlia di Soga-no-Umako.
Il potere è ora in mano ai Soga che impongono sul trono l'imperatore
Sushun,
di fede buddista. Hata no Kawakatsu é nominato consigliere imperiale.
592: il potere dei Soga é diventato ben presto egemonico e tirannico. Il principe Umayado e Kawakatsu sono più o meno in disgrazia e isolati dall'elite buddista. L'imperatore Sushun é dunque solo e senza alleati quando prova a privare Soga-no-Umako dei suoi titoli per diventare indipendente. Poco dopo l'imperatore Sushun é assassinato.
593: la successione di Sushun non é chiara. Alcuni fedeli della dinastia imperiale vorrebbero intronizzare il giovane, glorioso e intelligente Umayado, ma la sua fede cristiana e l'appoggio dei ricchissimi Hata ne fa ormai un chiaro avversario per i Soga. Al suo posto Umako decide di intronizzare la zia di Umayado. L'imperatrice Suiko era la sorella di Yômei e la moglie di Bidatsu, sale sul trono come la prima imperatrice della storia giapponese. Considerata facile da manipolare da parte dei Soga, si rivelerà invece una politica astuta ma anche un'alleata segreta di Umayado. Anche se non è cristiana, è interessata alla religione Keikyô. In un rovesciamento completo della situazione, Umayado é nominato da lei reggente dell'impero con pieni poteri per firmare decreti a suo nome. Kawakatsu diventa suo ministro e lo protegge. I Soga sono costretti ad inchinarsi, per il momento.
594: in questi primi anni del regno di Suiko inizia una vera corsa alla religione, una rivalità aperta tra Umayado sostenuto dagli Hata che propagano il Keikyô cristiano ed i Soga buddisti. Soga no Umako fa importare dalla Cina delle reliquie del Buddha per deporle con grande cerimonia nel tempio Hôkô-ji. Umayado prova a non tagliare i legami con i Soga, con l'approvazione di Suiko, e riconosce il buddismo come una religione lecita in Giappone insieme al Keikyô Cristiano.
600: il cristianesimo è ormai lecito e le lotte religiose rimangono per il momento al livello della rivalità per il proselitismo, così Umayado convince Suiko ad inviare un'ambasciata ufficiale verso la Cina della dinastia Sui per informarsi del suo sistema politico, ma anche per cercare di entrare in contatto con dei missionari nestoriani ed invitarli a insediarsi in Giappone, portando con loro i loro testi sacri. L'ultimo sacerdote occidentale era infatti deceduto da dieci anni, e nessuno aveva preso il suo posto, lasciando i riti e i sacramenti a dei diaconi Hata.
603: il principe
Umayado instaura ufficialmente il sistema della corte cinese
basato su dodici ranghi definiti secondo la funzione amministrativa nello Stato. I
primi cinque ranghi definiscono la nobiltà e includono tutte le funzioni di ministri e
consiglieri; gli Hata ricevono il privilegio di iniziare le loro carriere
direttamente dal rango 5, come altre famiglie nobili. L'imperatore in teoria é ormai
definito come un sovrano assoluto, ma Umayado non é ancora soddisfatto
e vuole consolidare ancora di più la funzione imperiale e renderla sacra. Con
Umayado si instaura un'attitudine paradossale per il Giappone: da una parte i
Giapponesi vogliono propagare la loro religione e respingono i missionari
buddisti cinesi, da un'altra vogliono accogliere il sistema politico e sociale
cinese, l'unico riferimento accessibile ai Giapponesi.
Nello stesso anno Hata-no-Kawakatsu fonda il tempio Kuryo-ji a
Uzumasa (paese della
futura Kyoto). Si tratta di un tempio cristiano nestoriano costruito in legno secondo le
regole dell'architettura cinese. Il principe Umayado fa dono di una statua
rappresentante Gesù seduto che insegna, lo stile é copiato dalla Corea dopo
l'arrivo di artigiani coreani nestoriani che hanno sentito che un sovrano
cristiano poteva proteggerli nel suo arcipelago.
604: Umayado promulga la costituzione in 17 articoli, il Jûshichijô Kenpô. Si tratta però di una dichiarazione di principio piuttosto che di un codice di leggi. Contiene le idee per un buon governo e la buona attitudine per il popolo. Per la prima volta in Giappone la legge e la volontà del sovrano sono sottoposti a una visione morale e spirituale della società. É un testo fortemente influenzato dal cristianesimo e dal confucianesimo. Gli Hata modificano il calendario cinese appena adottato per permettere di calcolare e integrare la data della Pasqua e altre feste cristiane: queste ultime sono celebrate nel palazzo del principe Umayado.
607: Umayado realizza un progetto preparato da molto tempo, la creazione del
primo tempio cristiano giapponese sotto la protezione imperiale, l'Hôryû-ji.
Doveva inizialmente essere un tempio buddista immaginato dall'imperatore Yômei, ma suo
figlio ha cambiato l'idea in corso di costruzione. Rimangono la pagoda cinese e il
tempio stesso, costruiti da artigiani coreani, ma lo scopo cambia totalmente. La
pagoda non é un campanile, ma secondo la fede duale del nestorianesimo serve al
culto della parte divina dell'anima di Gesû, mentre il padiglione d'oro serve
al culto della sua parte umana. In quest'ultimo Gesù é rappresentato secondo
quella che diventerà l'abitudine giapponese: una triade con
Gesù al centro, a destra Maria e
a sinistra l'Apostolo Tommaso, considerato il
missionario che ha convertito il clan Hata e
ha convertito l'Asia. Talvolta altri personaggi accompagnano Gesû. Attorno alla
triade le statue degli Shitennô, i quattro evangelisti, proteggono Gesù. Il
tutto é orientato verso l'Ovest, in direzione di Gerusalemme. Un terzo edificio
permette di accogliere i fedeli per le messe.
Presso l'Hôryû-ji, fuori della capitale Asuka, il principe fa costruire l'immenso palazzo
Ikaruga-no-Miya per lui e la sua famiglia.
Intanto le relazioni tra Cina e Giappone si rafforzano. Umayado scrive
all'imperatore Yang della dinastia
Sui. Questo documento fondamentale
inizia cosi: « Dal Sovrano del paese del Sol Levante al Sovrano del paese del
Sol Calante ». É la prima volta che viene scritto
quello che diventerà il nome del
paese: Nihon, cioè Giappone.
610: Hata no Kawakatsu accoglie per il conto del principe Umayado un'importante delegazione diplomatica venuta dal regno coreano di Silla, il più potente dei regni della penisola, che unificherà la Corea una generazione dopo. Il Giappone esce progressivamente del suo isolamento e inizia gli sforzi per imitare gli Stati più civilizzati, ma anche per propagare la fede del Keikyô cristiano.
615: Umayado scrive lo Yongyô Gisho ("Commentario dei Quattro Vangeli"), spesso considerato come il primo testo in giapponese, anche se scritto in caratteri cinesi (Kanji).
616:
la leggenda racconta che il principe Umayado incontra un miserabile
anziano che muore di fame. Il principe gli chiede il suo nome senza ricevere
di risposta, poi gli fa portare cibo e gli regala il suo vestito
di corte color porpora. Dopo il pranzo consumato insieme a lui, il principe
declama il Cantico
al vecchio, spiegandogli le basi della Religione della Luce. Il giorno dopo il
vecchio viene ritrovato morto e il principe, informato di ciò, ordina di seppellirlo
con tutti i riti, vestito di porpora. Il terzo giorno vengono udite misteriose voci attorno alla
tomba, e il principe ordina di riaprirla. Dentro la tomba inviolata non viene trovato il corpo del defunto,
ma solo il vestito di porpora. Il
principe Umayado riprende allora il suo vestito per portarlo ogni giorno a
corte, e la notte
seguente dichiara di aver avuto un sogno che gli ha rivelato che l'anziano mendicante
altri non era
se non l'Apostolo Tommaso venuto per metterlo alla
prova. L'Apostolo, soddisfatto del suo
trattamento, avrebbe allora promesso al principe una fama pari a quella di Salomone.
Creazione a posteriori o creazione dal principe stesso? Questa leggenda
corrisponde al principale cambiamento nella vità del principe Umayado. Davanti
alla corte e all'imperatrice infatti prende finalmente la decisione di farsi battezzare
dal clan Hata e di diventare ufficialmente cristiano. La cerimonia si tiene
nell'Hôryû-ji. Con lui si converte l'intera sua famiglia, e negli mesi
seguenti fa altrettanto un numero importante di nobili di corte, ma non la famiglia Soga, né i Nakatomi.
618: In Cina la dinastia Sui é rovesciata da Li Yuan, autoproclamatosi imperatore Gaozu della nuova dinastia Tang.
620: La conversione di Umayado è un passo di troppo, risvegliando la rivalità religiosa con i buddisti e permettendo ai Soga di riunire attorno a loro i malcontenti. Il problema diventa uno scandalo con la pubblicazione a corte della prima storia ufficiale del Giappone, scritta dal principe stesso. Il libro rivela il mito delle origini straniere della dinastia imperiale legata a Davide tramite Tamar, e fa della religione cristiana la religione naturale dell'impero giapponese, dichiarando il buddismo una fede straniera allo spirito dello Yamato. L'imperatrice Suiko inizia allora a distaccarsi dal principe e a riavvicinarsi ai Soga: per lei il reggente ha oltrepassato ogni limite, e le sue azioni creano un pericolo per la dinastia stessa. In effetti alcuni clan di provincia non esitano a concludere che la famiglia imperiale, non essendo di stirpe giapponese, non ha diritto a governare tutto ciò che c'è sotto il Cielo. Le famiglie shintoiste considerano anche un atto blasfemo associare la dea solare Amaterasu a una ragazza barbara disonorata.
621:
il 2 febbraio, ormai caduto in disgrazia e malato da
qualche tempo, muore il principe Umayado. Dopo la sua morte il suo corpo viene
seppellito con i riti cristiani ma senza cerimonie di Stato né la presenza di Suiko.
I suoi titoli di corte furono trasmessi a Soga-no-Emishi.
Hata-no-Kawakatsu è invitato ad andare in pensione a
Uzumasa, senza
l'autorizzazione per uscirne. Ufficialmente il principe Yamashiro, figlio di
Umayado, é nominato erede, ma nei fatti la sua fede cristiana sembra escluderlo.
Le fazioni iniziano a formarsi, si prepara una guerra di successione.
La versione della storia del Giappone scritta dal principe viene vietata e bruciata
nella corte del palazzo imperiale.
626: Morte di Soga-no-Umako, capo della fazione buddista e principale oppositore dei cristiani. Questa morte ritarda molto i piani dei Soga per prendere il controllo della corte perché suo figlio, Soga-no-Emishi, già ministro, deve rinforzare i legami di fedeltà dei suoi alleati e mostrare la sua capacità a dirigere come il padre.
627: si deteriora la salute dell'imperatrice Suiko, che inizia a prepararsi alla morte diventando una bikhunni (religiosa buddista).
628: l'imperatrice Suiko muore di morte naturale. Immediatamente le fazioni prendono le armi. I Soga e i buddisti vogliono imporre il principe Tamura, mentre i lealisti e i cristiani vogliono il principe Yamashiro. Di notte i servitori di Yamashiro a Asuka sono uccisi per impedire di trasmettere al principe i piani dei Soga. La stessa notte le truppe del clan Soga e Nakatomi escono dalle porte di Asuka per marciare sul palazzo del principe, l'Ikaruga-no-Miya. La leggenda trasmessa dal Nihon Shoki racconta che il reggente Umayado appare in sogno a suo figlio per informarlo del golpe. Arrivati a Ikaruga i Soga non trovano Yamashiro, già in fuga, bruciano il palazzo e radono al suolo l'Hôryû-ji. Il principe Yamashiro trova riparo a Uzumasa presso Hata-no-Kawakatsu, che riesce a mobilitare il suo clan e a chiamare i cristiani e i fedeli alla memoria di Umayado alla mobilitazione. Scoppia una nuova Guerra di Successione.
629:
battaglia del ponte di Uji, in cui si affrontano le truppe di Yamashiro
e quelle dei Soga. Nonostante una migliore preparazione e le truppe più numerose, i Soga
sono sconfitti dai lealisti. Il principe Yamashiro, cristiano dichiarato e
figlio fedele a suo padre, beneficia di un immenso prestigio e di una maggior
convinzione delle sue truppe. Soga-no-Emishi si suicida poco dopo la battaglia
mentre suo figlio, Soga-no-Iruka, fugge in
provincia. I Nakatomi, come loro
abitudine, si sottomettono e si convertono. Il principe Yamashiro entra in Asuka
dove si proclama imperatore sotto il nome di Jômei.
É il primo imperatore
giapponese cristiano (poi canonizzato). Hata-no-Kawakatsu é nominato
Saidaijin
(primo ministro di destra, c'é anche un primo ministro di sinistra ma é meno
importante).
Lo stesso anno un gruppo di sacerdoti nestoriani inviati dal patriarca
Babaï il
Grande arrivano a Nara, sotto la protezione di Kawakatsu.
Essi portano con loro dei
testi completi dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli, permettendo di epurare
il Keikyô, contaminato da pratiche indigene dopo decine di isolamento.
630: Il nuovo imperatore Jomei riceve il battesimo dalle mani di
Hata-no-Kawakatsu. Il tempio Hôryû-ji é ricostruito, ampliato
con un memoriale in onore del principe Umayado che sarà da questo momento conosciuto
come Shôtoku Taishi. I cristiani della corte lo venerano come un
santo al pari degli Apostoli, ed oggi é stato canonizzato anche dalla Chiesa
Cattolica sotto il nome di Santo Shôtoku Taishi. I diaconi Hata fanno
la funzione
di preti nelle cerimonie del palazzo ma non possono nominare vescovi perché
troppo lontani dal Daqin (l'occidente) per ricevere la conferma necessaria
dal patriarcato nestoriano. La neonata Chiesa Giapponese si organizza piuttosto
attorno a delle istituzioni private protette dai nobili cristiani, dei
monasteri che scelgono loro abati tra le grandi famiglie.
Le cerimonie shintô necessarie alla protezione dello Stato sono mantenute perché
legate agli déi nazionali assimilati ai personaggi della Bibbia.
Amaterasu é
ormai vista come la principessa Tamar, mentre la coppia primordiale
Izanami e
Izanagi è assimilata ad Adamo ed Eva. Ciò rende lecita la maggior parte
dei riti ai kami, anche se i cristiani sono ormai autorizzati a non essere
presenti durante questi riti.
Inizia un regno pacifico che vedrà soprattutto l'inizio del sincretismo cristiano-shintoista. Sia Jomei che Kawakatsu, ormai
liberatisi dei Soga, vogliono pacificare il regno di Yamato e insegnare a tutti la
Religione della Luce, il Keikyô.
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Costruire lo Stato, propagare la fede (630-710)
632: la regina Seongdeok sale al trono di Silla, con lei inizia l'ascesa della potenza di questo stato che culminerà nell'unificazione della penisola con l'aiuto della dinastia cinese Tang.
635: arrivo a
Chang'an del prete siriaco Teodoro (trasformato in
Aluoben dai
Cinesi), che riceve dall'imperatore Tang Taizong il
permesso di insegnare la sua
dottrina della religione Jingjiào (religione luminosa).
Egli porta con sé numerosi
testi religiosi che saranno tradotti negli anni seguenti per entrare nella
biblioteca imperiale. Nel 638 a Chang'an é costruita una chiesa, sarà presto
conosciuta come la chiesa del Daqin e una pagoda ancora esistente la segnala
lungo le vie della capitale.
Durante questi anni il prete Teodoro e la sua comunità entrano in contatto con
gli ambasciatori giapponesi dell'imperatore Jômei. Per la prima volta la Chiesa
nestoriana stabilisce un contatto diretto con i leggendari cristiani nascosti ad
est della Cina. Imparano l'esistenza non solo di cristiani ma di un
intero impero convertito da un santo sovrano. Un prete della missione di Teodoro,
conosciuto con il nome cinese di Gao Biaoren, viene allora inviato a Asuka per
rinnovare la cerimonia del battesimo dell'imperatore Jomei, considerata invalida da Teodoro. Porta con
sé numerose coppie tradotte in cinese di testi
cristiani. Negli anni seguenti la Bibbia intera (聖經,
Shengjing in cinese, Seikei
in giapponese) sarà progressivamente tradotta e inviata libro per libro fino a Asuka per essere diffusa in Giappone. Questi documenti, oggi intitolati
Documenti Keikyô e conservati nei tesori dei templi giapponesi,
dimostrano però
che la traduzione era molto approssimativa, con termini talvolta presi dal buddismo e
dal taoismo.
Il patriarca nestoriano Ishoyab II, informato di
ciò, fa inviare altri monaci con
la missione di imparare di più sul Giappone. Non ha però il tempo di autorizzare
la creazione di una provincia metropolitana per il Giappone, sommerso dalla
conquista musulmana: Ctesifonte é occupata nel 636, il patriarca muore in
prigione nel 645.
643: morte di Jomei senza figli, la moglie di Jomei, figlia del principe Tamura, diventa l'imperatrice Kyôgoku. Si tratta di una cristiana convinta, e perdona Soga-no-Iruka per la sua ribellione dell'anno 628. Il clan Soga torna alla corte dove riesce presto a riunire i nostalgici della fazione buddista. Contro di loro hanno il principe ereditario Naka no Oê, figlio di Kyôgoku, personalità forte con una fede di ferro. Secondo le cronache, poco dopo l'intronizzazione dell'imperatrice una siccità è evitata grazia alle preghiere cristiane di Kyôgoku, aumentando la fama della religione imperiale e affermando il diritto di una donna a governare il paese.
644:
la nuova imperatrice invia il rispettato Hata-no-Kawakatsu nel Nord del
Giappone, nella regione ancora poco integrata del Monte Fuji
per riportare
l'ordine. La regione é scossa da un'agitazione anti-cristiana guidata dagli
sciamani locali chiamati Kamunagi che venerano il dio
Tokoyo-no-kami. Il loro capo
Oofubo-no-Oo vuole protestare contro la nuova religione imposta dalla corte. La
stessa cosa accade in altre regioni ed è accompagnata dalle rivendicazioni delle popolazioni
delle province contro la conquista progressiva da parte di Yamato. La
situazione degenera al punto che l'anziano Kawakatsu uccide di sua mano Oofubo-no-Oo e ordina il massacro degli oracoli, bruciando
i loro santuari e i loro idoli.
Kawakatsu riceve la regione del Monte Fuji come feudo da civilizzare. A partire
da quest'epoca nasce un'importante santuario cristiano legato al Monte Fuji, dove la gente
viene a pregare e a chiedere ai preti Hata di profetizzare.
Poco dopo Hata-no-Kawakatsu, ormai molto avanti con gli anni, si ritira a Uzumasa, si fa monaco
cristiano e passa i suoi titoli al figlio Hata-no-Kuma.
645:
Incidente di Isshin. Durante una cerimonia di corte il principe
Naka no Oê,
aiutato dal suo vassallo Nakatomi-no-Kamatari,
uccide di sua mano Soga-no-Iruka
con una lancia. L'assassino di Iruka ha luogo pubblicamente, davanti
all'imperatrice stessa e all'intera corte. Il principe si giustifica rivelando
che dei
documenti forniti da Hata-no-Kawakatsu provavano una congiura buddista in corso
sotto la guida di Soga-no-Iruka, si doveva agire prestamente e senza esitazioni.
Il principe conclude che il paganesimo del clan Soga attenua il peccato commesso
uccidendolo e rischia di portare l'impurità all'interno del palazzo stesso.
Sotto shock, l'imperatrice Kyôgoku si ritiene impura per regnare e abdica
lo stesso giorno. Nella confusione generale il principe Naka no Oê rifiuta di
salire sul trono e forza suo zio a diventare l'imperatore Kôtoku, sotto la sua
sorveglianza.
La capitale Asuka é ormai considerata impura dopo la morte violenta di Iruka.
Naka no Oê forza costringe così l'imperatore e la corte a trasferirsi in una nuova
città, il porto di Naniwa (la futura
Ôsaka), un porto fatto per facilitare i
contatti con la corte cinese e il monastero nestoriano di Daqin nella capitale
imperiale Chang'an.
646: riforme dell'era Taika. Naka no Oê non perde tempo e inizia una seria di
profonde riforme per creare uno Stato moderno alla cinese, centralizzato attorno
all'istituzione imperiale sacra. Specialisti dei riti cristiani del clan Hata
sono intitolati Kuni no Hakase (Dottori Nazionali) con la missione di compilare
i testi sacri cristiani e i loro commenti, ma i preti devono sempre ricevere una
conferma da Chang'an stessa. La loro seconda missione é di provare ad
adattare la dottrina politica confuciana alla religione cristiana. Nei fatti é
instaurata una monarchia assoluta di diritto divino alla cinese anche se
possono essere identificati degli
elementi occidentali presi da testi cristiani.
Una nuova amministrazione é interamente creata dalle riforme con istituzioni
capaci di far funzionare un vasto Stato e le sue province. Il Ministero di Dio,
incaricato dei riti ma anche di propagare la fede cristiana, viene creato e
affidato agli Hata. Tasse, misure, stipendi, governo delle province, controllo
dei funzionari, moneta, diplomazia estera, esercito, codice civile, codice
penale: le nuove riforme toccano tutti gli aspetti dell'esistenza dello
Stato. Il Giappone entra nel regime del Ritsuryô (il
Regime dei Codici) che
rimarranno validi fino al XIX secolo.
É vietato alle donne
di avere un ruolo nella vita
pubblica e la possibilità di parlare nelle Chiese.
Lo scopo del brutale principe Naka no Oê è anche quellodi sottomettere i potenti
clan della nobiltà giapponese kabane e togliere a loro le loro cariche
ereditarie. La costruzione delle tombe a tumulo è vietata per far sparire dal
paesaggio questi segni della potenza dei clan. Ciò serve anche a impedire il
culto pagano degli antenati. I morti saranno seppelliti senza il vasto
materiale funerario abituale, senza sacrifici e nella sobrietà. Solo gli Hata e
i Nakatomi sono risparmiati perché considerati fedeli e
correligionari. I Nakatomi si erano convertiti a partire dal 629 e
Nakatomi no Fuhito aveva
adottato in pieno la nuova religione: riceve da questo momento in poi il nuovo nome di
Fujiwara, destinato a tagliare i contatti con i kami del clan Nakatomi.
647: Morte di Hata-no-Kawakatsu nella piccola isola di Ikishima dove aveva fondato un monastero, considerato in poi come il vero fondatore della potenza del clan nestoriano degli Hata. Alla sua morte i documenti mostrano che il favore degli imperatori e principi passati ha permesso al clan di insediarsi in tutte le province, più 7 000 famiglie si dichiarano legate al clan Hata, tutte ormai apertamente cristiane e spesso legate sia alla produzione de seta sia a delle attività di ritualisti cristiani. In un'altra situazione gli Hata potrebbero essere visti come un pericolo politico ma sono fedelissimi alla dinastia imperiale, considerata come degli discendenti sacri di re Davide. Sono il strumento ideale per il sviluppo dello Stato e il principe Naka no Oê usa di loro senza moderazione.
653: Il principe Naka no Oê, insoddisfatto degli effetti commerciali della
creazione della nuova capitale di Naniwa, decide di tornare ad
Asuka.
É anche
l'effetto del rifiuto del monastero di Daqin di creare una provincia
metropolitana in Giappone e di permettere cosè di ordinare localmente dei preti.
I Nestoriani della Cina hanno capito da qualche anno le pretese dei sovrani
giapponesi di essere discendenti di Davide con uno status sacro superiore a
chiunque, e la cosa é considerata come degenerazione eretica di barbari ignoranti.
L'imperatore Kôtoku rifiuta di trasferirsi di nuovo ad Asuka, scandalizzato da
quello che considera un atteggiamento da tiranno, e mantiene la corte a Naniwa.
Questo non impedisce a Naka no Oê di preparare il trasferimento e lasciare Naniwa
con il suo partito, la quasi totalità della corte e perfino l'imperatrice. Il
povero Kôtoku si ritrova solo nel palazzo di Naniwa con appena qualche
servitore.
654: ammalatosi a causa dell'umiliazione, l'imperatore abbandonato Kôtoku muore a Naniwa, dimenticato da tutti. Naka-no-Oê rifiuta però ancora una volta di salire sul trono e convince sua madre Kyôgoku a riprendere il ruolo, stavolta sotto il nome di imperatrice Saimei.
658: L'imperatrice invia un esercito diretto dal generale Abe no Hirafu per sottomettere le regioni del Nord-Est del Giappone. Prosegue l'opera di Hata-no-Kawakatsu contro gli Emishi: egli prende il controllo di regioni produttrici di ferro. Con l'esercito arrivano dei diaconi Hata e dei preti occidentali per edificare dei templi cristiani allo scopo di convertire le popolazioni conquistate e colonizzarle.
660: Il regno coreano di Silla, in coalizione con la Cina dei Tang, attacca e conquista il regno di Baekje, alleato del Giappone. Molti membri della famiglia reale del Baekje si erano gia messi al sicuro nell'arcipelago amico dove avevano stretti legami con la famiglia imperiale e numerosi clan nobili. Il Baekje era una nazione amica del Giappone dove i cristiani erano numerosi, legati sia alla comunità cinese che alla Chiesa del Keikyô. L'imperatrice Saimei, furiosa, ordina di preparare l'invasione della Corea per restaurare il Baekje. Un palazzo provvisorio é costruito nel Kyûshû e la corte vi si trasferisce.
661: morte improvvisa dell'imperatrice Saimei poco prima di imbarcarsi per la Corea. Sale sul trono il principe Naka no Oê sotto il nome di imperatore Tenji. Il nuovo imperatore sale sul trono principalmente per mancanza di un altro erede valido, anche se si considera ancora impuro dopo l'assassinio del Soga. Una lettera del prete Adamo di Sarag (Luoyang) gli avrebbe concesso il perdono per il suo crimine e confermato il suo diritto, come principe cristiano, di guidare e illuminare il suo paese.
663: dopo la morte di Saimei la spedizione in Corea era partita ma in parte ridotta e con un comando disorganizzato: queste truppe sono sconfitte dal regno di Silla nella battaglia di Hakusukinoe. La guerra sul continente é cancellata a Tenji passa a una strategia di difesa delle isole, facendo costruire delle mura e un centro amministrativo nel Kyushu, il Dazaifu.
666: il regno di Silla completa l'unificazione dei regni coreani con la conquista del Goguryeo nel Nord. Ormai l'unificazione è assicurata e il re Munmu di Silla inizia a cercare di emanciparsi dalla tutela del Grande Fratello Tang. Perciò la corte di Gyeongju tenta di negoziare con i Giapponesi in funzione anti-cinese. Pragmatico, l'imperatore Tenji, che non aveva mai approvato l'avventura coreana di Saimei, si allea con il regno di Silla e due anni dopo delle truppe sono inviate in Corea quando scoppia la guerra contro i Tang. Ai Giapponesi é concesso un porto franco nella regione di Gaya, dove i loro preti cristiani hanno libertà di predicare e convertire.
667: l'imperatore Tenji sposta di nuovo la capitale e si insedia in Ômi-kyô sul lago Biwa. La nuova capitale é costruita attorno al palazzo di stile cinese ma i monasteri cristiani sono limitati all'interno del palazzo imperiale e fuori le mura. Tenji considera ancora che il popolo non é ancora pronto per tutti i misteri della religione Keikyô anche se favorisce lentamente la diffusione e la predicazione. Al contrario nella corte imperiale, chi vuole fare carriera alla corte deve essere cristiano, chi vuole essere favorito deve finanziare la costruzione di nuovi templi e monasteri.
671: l'anziano imperatore Tenji nomina suo figlio Ôtomo erede dell'impero ma molti, stanchi della politica tirannica di Tenji, preferiscono il fratello dell'imperatore, il principe Ôama. Diventato paranoico, l'imperatore Tenji pensa probabilmente di eliminare il fratello quando quest'ultimo annuncia che si ritirerà in un monastero a Yoshino, ponendo fine alla disputa.
672:
morte dell'imperatore Tenji, suo figlio diventa l'imperatore
Kôbun ma
immediatamente i fedeli di Ôama si riuniscono attorno al loro candidato a
Yoshino. Quest'ultimo, vestito da monaco, riceve la loro delegazione che gli
chiede di salire al trono. Ôama rifiuta ma riceve il permesso speciale di
Hata-no-Imikitori, capo del clan Hata e dunque di fatto del clero cristiano
giapponese. Gli Hata sono favorevoli a Tenji ma stanchi delle sue pretese
di gestire tutti gli aspetti della vita religiosa e usarli come agenti dello
Stato in regioni periferiche da colonizzare. Con l'approvazione degli Hata,
Ôama può lasciare l'abito di monaco e portare l'armatura da guerra.
É l'inizio della
breve guerra di successione di Jinshin che vede la vittoria
dei partigiani di Ôama nella battaglia del ponte di Settsu. L'imperatore Kôbun
si suicida. Ôama diventa l'imperatore Tenmu e abbandona immediatamente Ômi-kyô
per tornare ad Asuka.
673: riforma di Asuka Kiyomihara, Tenmu riforma la nobiltà che si definirà ormai non più per nascita ma per il suo legame di sangue con l'imperatore, rafforzando il suo potere sulla nobiltà kabane.
675: I templi cristiani e
i monasteri ricevono dei privilegi fiscali e delle
terre. Viene istituito un tribunale religioso nell'amministrazione dei Riti per
rafforzare la disciplina nei monasteri. Una maggior autonomia é concessa alle
istituzioni religiose e agli Hata. Hata-no-Imikitori é riconosciuto
Saggio
Nazionale e superiore di tutti i templi, anche se non é mai stato ordinato
sacerdote. La mancanza di preti e le difficoltà di farne ordinare di nuovi fa sì
che i pochi preti diventino dei maestri nazionali che insegnano e ricevono posizioni di
potere alla corte. Sotto i loro ordini dei diaconi amministrano i sacramenti e
si crea progressivamente
tutta una gerarchia, legata alla gerarchia politica della corte imperiale. L'imperatore
chiede sempre al monastero di Daqin a Chang'an che convinca il patriarca nel lontano Occidente
ad elevare il
Giappone a provincia, ma senza successo: ogni richiesta di autorizzare
l'imperatore a nominare dei vescovi é respinta con decisione, il Keikyô giapponese
deve per forza crescere senza un vero clero ordinato. Sono approvate nuove leggi pro-cristiane, viene vietato
il consumo di carne durante i periodi sacri ed é
vietato lavorare durante le feste cristiane.
Il santuario shinto di Ise é ricostruito come santuario cristiano in onore di
Tamar, figlia di Davide, antenata sacra della dinastia imperiale. Secondo la
leggenda alla figlia di Tenmu sarebbe apparsa in sogno la sua antenata
che le chiedeva di portare la propria icona nel suo luogo preferito. Arrivata a
Ise,
le avrebbe inviato un secondo sogno per domandarle di essere insediata li. A
partire da questa epoca una
principessa imperiale sarà sempre a capo della comunità, venerando la
Fanciulla di Ise.
676: L'impero Tang riconosce l'indipendenza del regno di Silla. Il regno coreano é ormai l'unico padrone della penisola e rinnova le sue buone relazioni con il Giappone di Tenmu. I preti giapponesi sono ormai onnipresenti alla corte reale di Gyeongju dove hanno costruito un tempio. La diffusione del cristianesimo é però limitata a qualche città e alla regione di Gaya, essendo troppo legata al Giappone per molti nobili coreani.
680: Tenmu autorizza la crescente popolazione cristiana dell'impero a costruire
degli altari nelle loro residenze per porvi delle icone e pregare davanti a
loro. É un
modo per lottare contro la scarsità di preti e di diaconi. Non si
può dire una messa davanti all'altare di famiglia, ma si diffonde l'abitudine di
lasciare lì la tavoletta funeraria dei membri della famiglia, sotto la protezione
dei Santi e di Gesù. Viene dunque reintrodotta in Giappone una sorta di
culto degli antenati in versione cristiana.
L'imperatore ordina anche la creazione di una vasta cronaca dei regni della
dinastia imperiale fino alle loro origini ai tempi di re Davide, il futuro
Kojiki.
683: la scoperta di miniere di rame nel Nord del Giappone permette a Tenmu di produrre per la prima volta delle monete imperiali piuttosto che importare monete dalla Cina.
686: Muore l'imperatore Tenmu. Sarà ricordato come il terzo e ultimo dei Tre Santi Imperatori: Jômei, Tenji e lui stesso, considerati i fondatori del cristianesimo giapponese e i continuatori della politica di Santo Shôtoku Taishi. Sale sul trono sua moglie, l'imperatrice Jitô, per un regno di transizione perché suo figlio, il principe ereditario, é ancora troppo giovane.
687: l'imperatrice Jitô vieta i giochi d'azzardo e limita la prostituzione, e perciò anche il mestiere di cantante. Un ordine morale si insedia nella capitale.
689: morte del principe ereditario Kusakabe: suo figlio, il principe Karu, ancora bambino, prende il suo posto, prolungando il regno transitorio di Jitô.
690: Jitô organizza una cerimonia di intronizzazione che sarà copiata nei
secoli successivi. L'imperatrice si rivela al mondo e annuncia l'inizio del suo
regno ricevendo la benedizione del saggio nazionale Hata-no-Imikitori. I preti
non fanno l'imperatrice, lei é sovrana per il suo diritto di sangue risalente al re
Davide. Il possesso dei tre tesori della dinastia imperiale, testimoni del
legame con re Davide, diventano la base della pretesa di regnare.
Lo stesso anno in Cina l'imperatrice Wu Zetian depone suo figlio
Zhongzong e
instaura l'effimera dinastia Zhou. Il Giappone e la Cina hanno ora in comune
il fatto
di essere governate da donne potenti.
692: Jitô organizza un grande pellegrinaggio imperiale verso Ise. E la prima volta che uno sovrano giapponese viaggia cosi lontano verso l'oriente del suo impero e si mostra al popolo. A Ise si prosterna davanti all'immagine di Santa Tamar.
697: abdicazione dell'imperatrice Jitô in favore del principe Karu che diventa l'imperatore Monmu. Jitô si ritira in un monastero presso la capitale ma conserva un potere politico fino alla sua morte nel 703. Il giovane imperatore sposa la figlia di Fujiwara-no-Fuhito, il più potente clan cristiano della corte. Poco dopo avrà un figlio, il futuro imperatore Shômu.
701:
l'imperatore Monmu ordina l'invio di un'ambasciata presso l'imperatore
dei Tang allo scopo dichiarato di convertirlo al cristianesimo. Non ha successo,
ma i preti giapponesi fondano una chiesa per la loro comunità a
Chang'an. Il
tempio giapponese entra presto in competizione con il monastero nestoriano di
Daqin e prova ad entrare in contatto diretto con il patriarca in Occidente. E una
mossa per cambiare decenni di inazione sul problema della scarsità di preti in
Giappone. Un'ambasciata giapponese sarà anche inviata fino a
Ctesifonte per
incontrare il patriarca Sliwa Zkha, ma non si saprà più nulla di questa
missione, perduta nei pericoli della Via della Seta.
Nello stesso anno Hata-no-Imiki fonda il
Tempio di Matsuno'o. Il progetto vuole
essere simile a quello del Tempio di Salomone. I templi sono più precisamente usati per
il culto cristiano, ma la loro forma é quella di un tempio cinese classico. Con
la fervida attività di costruzione dell'epoca, i templi e i santuari iniziano a
seguire una forma comune. I santuari sono generalmente dedicati agli antenati
mitici della dinastia imperiale e ad alcune famiglie cristiane come gli Hata e
i Fujiwara. Molti clan ormai vogliono trovarsi un legame con il mito delle origini
ebraiche. É più o meno alla stessa epoca che gli Hata iniziano a legare le loro
origini alla tribù ebraica di Manasse, ma a differenza degli altri clan
gli Hata sono sempre rimasti nell'ombra e senza ambizioni politiche.
702: Monmu, nipote di Tenmu, promulga l'ultimo dei grandi codici dell'impero, il codice dell'era Taihô. Questo codice riorganizza le province dell'impero e pone alla loro testa un governatore kokushi nominato dal sovrano per un periodo di tempo breve con resa dei conti finale. Gli antichi Kuni no Miyatsuko, governatori ereditari, spesso discendenti dei regni scofitti dell'epoca dei Kofun, perdono definitivamente il loro potere locale e devono integrarsi nella corte centrale e convertirsi alla fede della Religione della Luce.
705: l'imperatrice cinese Wu Zetian é rovesciata da suo figlio Zhongzong, la legittima dinastia Tang viene restaurata.
707: morte a 25 anni dell'imperatore Monmu, é un duro colpo per la corte e per la Chiesa che avevano grandi speranze per il regno di questo energico e pio sovrano. Essendo suo figlio troppo giovane, la corte decide di chiedere alla madre di Monmu di salire sul trono come imperatrice Genmei, ancora una volta un regno di transizione prima della salita al trono del nipote.
709: le popolazioni pagane Emishi delle province di Echigo e Mutsu, sul mar del Giappone, si ribellano. Genmei invia un esercito con lo scopo di riportare l'ordine ma anche di bruciare i santuari pagani locali e costruire al loro posto dei monasteri. Dei preti Hata sono inviati laggiù per creare le prime comunità. Queste comunità iniziano a sfruttare i nuovi territori dove sono inviati dei coloni.
710: Genmei finalizza il progetto di suo figlio di creare per la prima volta una capitale permanente per il Giappone. Il cantiere di Heijô-kyô (Nara) era iniziato dietro ordine di Monmu. La tradizione precedente era quella di spostare il palazzo dopo la morte di un sovrano, considerandolo impuro. Monmu e il suo ministro Fuhito considerano quest'usanza come una superstizione pagana e per di più vogliono completare la centralizzazione del potere con una vera capitale in stile cinese. Heijô-kyô é costruita su una pianta quadrata con larghe strade dritte. La via principale della città porta a un imponente palazzo imperiale che include un santuario cristiano. Altri templi cristiani sono costruiti fuori della città per proteggerla spiritualmente.
.
Il periodo Nara: pericoli per la dinastia imperiale
712:
Viene compiuta l'opera detta Kojiki da parte dello scriba
Ô no Yasumaro che crea un vasto racconto semi-mitologico
riprendendo la storia del popolo ebraico fino a Davide, il lungo cammino di Tamar
e i suoi attraverso l'Asia, l'arrivo in Giappone e la fondazione dello Stato con
la successione santa fino a Tenmu. Il Kojiki diventa la storia ufficiale della
corte con l'apoteosi finale della creazione di Heijô-kyô, segno di uno regno
giusto, santo e approvato da Dio.
Lo stesso anno il nuovo imperatore cinese Xuanzong stabilisce per la prima volta
delle relazioni diplomatiche con il Silla. È la prima volta dall'epoca della
guerra d'indipendenza. Il Silla, consolidato, preferisce ora incrementare le sue
relazioni con l'impero Tang e inizia ad allontanarsi dal Giappone. In particolare
la fazione buddista di Gyeongju riesce a imporre una limitazione
al numero di
preti giapponesi in Corea e alla loro predicazione. Negli anni seguenti delle
persecuzioni anti-cristiane hanno luogo nel Silla. Le relazioni tra Nara e Gyeongju
si fanno più tese.
714:
Hata no Irogu costruisce il santuario di
Fushimi Taisha. Fushimi é un buon
esempio della riconversione rapida dei luoghi di culto pagani alla nuova fede.
Prima Fushimi era dedicato a una divinità serpente, ridotta al rango di demonio
che Irogu avrebbe esorcizzato.
Nello stesso anno il patriarca nestoriano Sliba-Zkha conferma la costituzione della
provincia metropolitana di Beth Sinaye estesa su tutto l'impero cinese. La
comunità nestoriana di Cina é riconosciuta anche se l'impero stesso rimane
pagano. Però l'impero cristiano del Giappone rimane ancora ignorato dalla Chiesa nestoriana che considera eretica le pretese dinastiche degli sovrani giapponesi.
L'imperatore cinese riconosce al monastero del Daqin, sede del nuovo
metropolita cinese, la direzione spirituale dei cristiani cinesi e ritira
ogni forma di autorizzazione al tempio giapponese rivale. È un modo per
punire i Giapponesi per il loro ruolo in Corea.
715: La salute dell'imperatrice Genmei non gli permette più di regnare ma suo nipote, il principe Obito, non é ancora in età di regnare. Viene assunta la decisione eccezionale di trasmettere il trono a sua figlia, la principessa Hidaka, e lei diventa l'imperatrice Genshô. La trasmissione da una madre a una figlia non rompe con l'obbligo di trasmissione patrilineare perché Genshô era figlia di un principe ereditario e nipote di Tenmu, ma la giustificazione é debole e molti nella corte iniziano a considerare il regno successivo di cosi tante donne come contrario alla volontà di Dio.
720: Morte di
Fujiwara-no-Fuhito, principale ministro sotto i regni di Jitô,
Monmu, Genmei e Genshô. È stato il ministro più potente dai tempi di Hata no
Kawakatsu e il vero artefice della nascita dell'assolutismo imperiale. È anche
il nonno del principe Obito, l'ha educato egli stesso nel suo palazzo personale
per farne un grande imperatore, che si ricorderà di fidarsi della sua famiglia
materna. La corte cade sotto il controllo del principe Nagaya, un uomo corrotto
che riforma il fisco imperiale per trarne più risorse possibili.
Nello stesso anno viene completato il Nihon Shoki, l'altra base
(con il Kojiki) della
nuova versione ufficiale della storia, che crea un Giappone cristiano sin dalle
sue origini e descrive un cammino progressivo del potere imperiale verso la modernità e la vera fede. Questa versione rimarrà insegnata nelle scuole fino al XX secolo e rimane per molti la verità storica del Giappone.
721: Ribellione degli Hayato del Kyûshû meridionale. Gli Hayato erano tribù austronesiane che vivevanoo di pesca ed erano ancora poco cristianizzate. Erano state sottomesse all'impero appena sette anni prima. La repressione fu terribile. Le loro terre furono spartite e colonizzate dagli Yamato, la loro religione tradizionale abolita. La metà degli Hayato furono deportati a forza verso Yamato e altre province per diventare una minoranza insediata sulle coste ma anche nella capitale dove furono impiegati come guardie del palazzo per più di un secolo. La loro cultura si spegne gradualmente con l'integrazione nella maggioranza yamato-cristiana.
724: il principe Obito ha ormai 24 anni e l'imperatrice considera che é venuto il momento di abdicare per lasciarlo salire al trono a pieno diritto. Prende il nome di imperatore Shômu. Attorno a lui il clan Fujiwara occupa tutti i posti di potere, egli stesso é sposato con la sorella di sua madre, una Fujiwara. Rappresenta un grande passo per i Fujiwara, per la prima volta l'imperatore non si sposa con una donna del clan imperiale e si apre ai suoi sudditi.
731: viene istituito il Daijô-kan, il grande consiglio dei ministri, per aiutare l'imperatore a governare: i suoi quattro membri sono i quattro figli di Fujiwara-no-Fuhito. Il potere dei Fujiwara inizia a diventare egemonico.
735: scoppia una grande epidemia di vaiolo che in dieci anni uccide almeno il 25% della popolazione giapponese. Raggiunge la capitale Heijo-kyô nel 737. Tra i morti vi sono molti nobili, tra i quali tutti i membri del consiglio Daijô-kan, tutti capi di rami del potente clan Fujiwara. Ciò porta a un vuoto di potere che lascia Shômu indifeso. Voci di una maledizione divina iniziano a circolare nel paese, Shômu non sarebbe gradito a Dio. Per spegnere le voci e mostrare il suo governo saggio, Shômu decide di aprire il consiglio ad altre famiglie, creando una sorta di governo di unità diretto da Tachibana no Moroe e dal monaco nestoriano Genbô, nominato Dottore Imperiale (Daigaku no suke). Per quest'ultimo é una ricompensa dopo il suo viaggio sul continente dove é riuscito a riconciliare la Chiesa nestoriana con i cristiani giapponesi, presentando la leggenda di Tamar come poco più di un mito poco seguito in Giappone e senza influenza sulla famiglia imperiale. Le sue relazioni con il metropolita nestoriano gli ha permesso di portare nell'arcipelago 5000 testi cristiani, Vangeli, commenti, Padri della Chiesa: é il più grande tesoro teologico mai recuperato dal Giappone.
737: Genbô é nominato Sôjô, Primo Sacerdote (era stato ordinato in Cina). La sua funzione é simile a un capo del culto cristiano. Questa funzione creata apposta per lui mette per la prima volta un uomo non del clan Hata a capo dei riti cristiani della corte imperiale. Questa evoluzione corrisponde alla propagazione progressiva del cristianesimo. Gli Hata non possono più gestire tutti i monasteri, templi e i riti, la loro influenza sul ministero dei Riti inizia a declinare. La nomina di Genbô é anche una maniera di pretendere una rinuncia delle origini sacre dei Giapponesi per far avanzare la causa della creazione di una provincia metropolitana per il Giappone.
738: l'influenza dei nuovi uomini di Shômu porta a un conflitto con il clan Fujiwara, anche se legati con l'imperatore stesso: vedono con ansia quest'ultimo prendere sempre delle decisioni autonome. Shômu sembra pensare che la volontà di controllo, dei suoi cugini potrebbe essere all'origine dell'epidemia che punisce il suo impero. I Fujiwara si riuniscono attorno a Fujiwara-no-Hirotsugu per protestare ma quest'ultimo é esiliato nel Kyûshû.
740:
Shômu organizza un grande pellegrinaggio fino al santuario cristiano di
Ise per chiedere l'aiuto degli antenati divini contro l'epidemia.
Questo viaggio é pero motivato dal rischio sempre più forte di ribellione da
parte dei Fujiwara. Shômu si allontana da Heijo-kyô dove i fedeli dei Fujiwara avrebbero
potuto tentare un golpe. Hirotsugu proclama la sua opposizione al governo
imperiale, chiamando Genbô un traditore al servizio di una Chiesa straniera,
un falso Giapponese, e si ribella. Riunisce un esercito nel Kyûshû composto da
contadini terrorizzati dall'epidemia e ridotti alla schiavitù
dall'amministrazione imperiale che voleva lottare contro l'epidemia fondando
sempre più nuovi monasteri e templi maestosi. È supportato in particolare
dall'etnia Hayato del Sud del Kyûshû.
La ribellione é estesa, la più vasta mai vista dalla guerra di Jinshin, 70 anni
prima: l'esercito dei Fujiwara conta 15.000 uomini contro 17.000 uomini
dell'esercito imperiale. Il generale Ono no Azumabito organizza una grande messa
per l'intero esercito e fa recitare la preghiera all'arcangelo Michele, che é per
la prima volta usato come protettore dei soldati e assimilato all'antico
dio della guerra Hachiman.
La battaglia di Itabitsu vede la sconfitta di Hirotsugu, quest'ultimo
é decapitato sul posto per blasfemia e ribellione contro l'imperatore. Shômu
farà dire messe di ringraziamento in tutte le province dell'impero, un grande
tempio in onore di San Michele sarà costruito a Heijô-kyô.
741: per rafforzare il controllo imperiale nelle province e calmare le popolazioni colpite dall'epidemia, Shômu ordina la costruzione di templi cristiani provinciali (kokubunji) in tutto l'impero. Questi templi saranno anche utili per riunire informazioni su tutte le province e trasmettere meglio e con tutta la forza della Chiesa gli ordini del sovrano.
742: Dopo anni di attesa il Sôjô Genbô riceve finalmente l'annuncio che il patriarca nestoriano Aba ha creato una provincia metropolitana per il Giappone chiamata Beth Iaponia con sede a Heijô-kyô. Genbô é nominato primo metropolita del paese con rango uguale al metropolita di Chang'an. Questo successo arriva nel momento migliore per rafforzare le riforme di Shômu e nominare dei vescovi, uno per ogni provincia dell'impero giapponese. e ordinare dei preti indigeni. La Chiesa giapponese però continua ad accordare una grande importanza agli ordini monastici e ai dottori del clan Hata. Nuovi vescovi e preti ricevono dei ranghi di corte e sono integrati direttamente nell'amministrazione imperiale cn uno rango appena inferiore a quello del governatore locale.
743: per calmare l'epidemia che prosegue e celebrare la nascita ufficiale della Chiesa giapponese l'imperatore Shômu ordinò la costruzione di un tempio di dimensioni mai viste con una statua gigantesca di Gesù Cristo seduto che insegna agli Apostoli, una statua di bronzo come mai si è vista prima.
746: morte del metropolita Genbô, si dice ucciso dalla maledizione del fantasma di Hirotsugu, diventato in poco tempo un eroe popolare contro l'autoritarismo imperiale. Messe per placare l'anima di Hirotsugu saranno fatte dire dalla Corte per quasi un secolo, mostrando come il ricordo della sua ribellione fu lungo e spaventoso. Il successore di Genbô, scelto dall'imperatore, verrà poi confermato dalla Chiesa nestoriana.
749: l'imperatore Shômu e la sua famiglia possono finalmente organizzare una messa nel nuovissimo e grandissimo tempio Tôdai-ji, il più grande edificio di legno del mondo ancora nel XX secolo. Lì proclama sé e i suoi "servi della Trinità", dedicando il paese a Gesù. Il Tôdai-ji diventa la sede del metropolitano nestoriano nella capitale e l'Alto Tempio di tutti i templi regionali kokubunji. Poco dopo l'imperatore abdica per ritirarsi in preghiera come semplice monaco, lasciando che sua figlia diventi l'imperatrice Kôken.
750: sotto l'imperatrice Kôken le province iniziano a svilupparsi e le terre sono spesso riunite in shôen, latifondi affidati a uno nobile secondo la sua funzione alla corte. Molti templi ricevono vasti shôen con privilegi fiscali, su queste terre le popolazioni si mettono al servizio del Clero per sfuggire alle tasse, aumentando il potere sociale dei preti.
752: Inaugurazione della Grande Statua del Tôdai-ji. La statua era talmente grande, 16 metri di altezza, che il governo aveva dovuto confiscare quasi tutto il bronzo esistente nel paese, dalle campane fino ai semplici utensili quotidiani e anche altre statue cristiane! Il Tôdai-ji e la sua statua furono talmente costosi da provocare una crisi economica e la fine dell'emissione di monete imperiali di bronzo. Il Tôdai-ji aveva pero la funzione di diventare l'Alto Tempio della Chiesa Cristiana in Giappone, il simbolo della potenza imperiale, della sua identificazione con la Chiesa e della protezione divina sulla dinastia. Il Tôdai-ji comanda tutti i templi provinciali e l'ordinazione di nuovi preti può essere ufficializzata solo nel Tôdai-ji.
755: in Cina scoppia la ribellione di An Lushan, uno dei terribili conflitti civili della storia della Cina. L'impero é gravemente indebolito e, anche dopo la restaurazione dei Tang, la potenza dell'impero inizia a declinare. Durante la ribellione i templi e i monasteri nestoriani dell'impero vengono anche loro distrutti e saccheggiati, molti cristiani vengono perseguitati dalle truppe ribelli. Alcuni preti e letterati cinesi emigrano per insediarsi nell'impero giapponese dove sono ben accolti.
756: morte dell'imperatore ritirato Shômu, aveva continuato ad avere un'influenza politica importante sulla corte, l'imperatrice Kôken gli chiedeva sempre il suo parere. Dalla sua morte in poi, Kôken inizia una nuova fase del suo regno, usando e abusando sempre più della potenza dei templi per condurre la sua politica. Decide anche di rimuovere il principe ereditario Funado a vantaggio di un lontano cugino senza funzioni ufficiali, il principe Toneri. Molti nobili mormorano che il clero del Tôdaiji cerca a indebolire la dinastia imperiale per controllarla.
757: Le voci si trasformano in una congiura nel seno del palazzo stesso. La congiura diretta dal clan Tachibana viene scoperta ma il pericolo era stato grande. Kôken decide di portare avanti i suoi piani e abdicare in favore del figlio di Toneri (deceduto poco prima) sotto il nome di imperatore Junnin. Il nuovo sovrano rimane però sotto il controllo politico di Kôken, ritiratasi in monastero, e della sempre più potente fazione clericale. Ormai i templi maggiori di Heijo-kyô, il Kôfukuji e il Tôdaiji sono diventati delle potenze nello Stato, ricevendo doni e terre, privilegi e posti nell'amministrazione imperiale.
758: dietro ordine di Junnin, un esercito é inviato nel Nord per domare i popoli indipendenti e pagani Emishi. Nel Nord dell'Honshû sono costruiti dei forti, ma una costante guerriglia degli Emishi impedirà per più di 50 anni di controllare veramente il Nord del Giappone.
759: viene ultimata la più grande raccolta di poesia giapponese. Sotto forma di waka la nobiltà mostra la sua capacità di usare le lettere cinesi. Molti poemi riprendono temi cristiani, paragonando paesaggi dell'Ovest e del Giappone, e presentando storie della Bibbia in un ambiente giapponese.
760: Fujiwara no Nakamaro, principale ministro di Kôken, inizia a preparare dei piani di invasione della Corea con lo scopo di propagare la vera religione Keikyô sul continente. Questi piani di invasione sono stati concepiti dall'imperatrice ritirata con il sostegno del Clero del Tôdai-ji per convertire e vassalizzare il Silla. I Giapponesi credono infatti che la debolezza dei Tang fa della Corea una preda facile, e l'idea di un'espansione territoriale inizia a farsi strada nelle menti: l'espansione territoriale dei discendenti sacri di Davide è una maniera sicura di propagare il Keikyô!
761: Abe no Nakamaro, un nobile giapponese entrato nella carriera pubblica in Cina, é nominato governatore dell'Annam, introduce il cristianesimo in Vietnam e crea una piccola comunità nella sua capitale regionale.
762: l'imperatrice ritirata é ormai sempre più associata a un prete chiamato Dôkyô che la avrebbe curata. Confidente e consigliere dell'imperatrice ritirata, la sua influenza politica cresce sempre di più. Molti nobili ostili non esitano più a mormorare che il giovane prete é l'amante di Kôken. Per la prima volta l'onore della famiglia imperiale é direttamente attaccato. Fujiwara no Nakamaro, capo dell'opposizione, é privato dei suoi titoli ed esiliato per far tacere le critiche. L'imperatore Junnin tenta nel 763 di allontanare il prete con l'unico risultato di convincere Kôken a nominarlo in posizioni sempre più elevate nella gerarchia clericale.
764: davanti allo scandalo sempre più grande, Fujiwara no Nakamaro tenta un colpo di forza. Di notte fa rubare le insegne imperiali offerte da re Davide a Tamar, nomina un proprio candidato imperatore ma deve scappare verso l'Est. Immediatamente Kôken ordina di inviare un'armata contro di lui. Ne risulta la battaglia di Miozaki dove Nakamaro viene ucciso.
765: Kôken accusa pubblicamente Junnin di aver favorito il tentativo di golpe e lo depone, riprendendo il trono per sé stessa sotto il nuovo nome di imperatrice Shotoku (Junnin fu ucciso poco dopo in un tentativo di « evasione »), la violenta repressione politica purga i ranghi della corte. Il prete Dôkyô é nominato primo ministro Daijô-daijin, rango che fa di lui il capo dell'amministrazione, a questo vengono aggiunte delle funzioni militari. Paradossalmente Dôkyô ordina di cancellare i piani di invasione della Corea per conservare le truppe pronte in caso di ribellione interna.
766: l'imperatrice Shotoku non esita più davanti a niente, nomina il suo favorito Dôkyô al rango di principe ereditario e vuole vederlo regnare dopo di lei. Non é nominato metropolita perché il posto non é vacante e potrebbe essere difficile da giustificare presso la Chiesa nestoriana in Occidente che non ignora la situazione. Dôkyô crea un nuovo ministero della diffusione della fede e lancia una vasta campagna di distruzione degli antichi santuari non assimilati, soprattutto se appartengono alle famiglie della nobiltà ribelle. Copie della Bibbia e dei Vangeli sono inviate in tutte le province con l'ordine di creare scuole per insegnare a tutti la vera fede.
768: Il ministro-principe Dôkyô organizza una visita a un oracolo cristiano preso il Monte Fuji. Viene profetizzata la gloria e stabilità per l'impero se Dôkyô salirà sul trono. Al gioco delle profezie i superstiti dei Fujiwara rispondono con una contro-profezia che vieta di lasciare uno suddito prendere il posto della Linea di Davide, ma i colpevoli sono esiliati.
770: morte a 57 anni dell'imperatrice
Shotoku. Malgrado i suoi sforzi, Dôkyô non
riceve alcun sostegno alla sua pretesa al trono. La sua fazione si dissolve
senza tentare alcunchè e i Fujiwara tornano dall'esilio. Dôkyô viene privato di
tutti i suoi titoli e esiliato. Viene intronizzato il nuovo imperatore
Kônin,
“scelto” da Shotoku in un misterioso testamento scoperto nella sua camera. È la
fine della linea ereditaria dell'imperatore Tenmu, imperatori assoluti
autoritari e fortemente legati al potere del Clero. Al loro posto i
Fujiwara creano una vera rivincita nobiliare dove
l'imperatore regna con i consigli dei clan. Il nuovo imperatore é legato all'imperatore
Tenji, vissuto un secolo prima.
L'episodio di Dôkyô e Shotoku convince la nobiltà e la famiglia imperiale del
pericolo delle successioni femminili che comportano un rischio serio di
usurpazione in caso di matrimonio con una famiglia potente. Shotoku fu l'ultima
imperatrice per più di 1000 anni.
771: Kônin inizia una politica di ripresa in mano del clero e ordina di limitare il numero di preti e monaci autorizzati.
772: crisi di successione, Kônin e i Fujiwara esiliano la moglie di Kônin, l'imperatrice Ikami, e suo figlio il principe ereditario Osabe. Ikami era una figlia di Shômu e l'ultima della linea di Tenmu. Era accusata del tentativo di assassinio di Kônin per mezzo di una congiura per fare salire suo figlio sul trono. L'affare conclude definitivamente la linea dell'imperatore Tenmu, poco dopo Ikami e Osabe vengono assassinati dietro ordine d Fujiwara no Momokawa.
773: Inizio della guerra dei 38 anni con la conquista da parte degli Emishi del castello di Taga. Era la principale fortezza che proteggeva il poco che le forze imperiali controllavano nel Nord. Ormai gli Emishi spingono verso il Sud. Tutti i forti costruiti con tanti sforzi dalla generazione precedente sono distrutti uno dopo l'altro.
775: Alla corte imperiale i Kanji (caratteri degli Han) sono la scrittura nobile e intellettuale, utilizzati per il governo e la poesia: é la scrittura di Confucio. Però alla fine dell'VIII secolo iniziano a essere usate sempre più le Yônaji (lettere dei Greci), un alfabeto usato per trascrivere le parole straniere non cinesi trasmesse dai testi cristiani (cosi Davide diventa ダヴィド, Salomone サロモン, Gesù Cristo イエスキリスト, Tamar タマル. L'introduzione degli Yônaji rimane misteriosa ma era stata la scrittura sacra usata dal clan Hata e dalla famiglia imperiale, ormai il suo uso é incoraggiato anche per comunicare con il semplice popolo. In Giappone si afferma un sistema basato su due scritture, sarà ampliato nel X secolo dagli Hiragana, un sillabario usato per semplificare l'uso dei kanji e permettere l'uso in testi cinesi di parole greche.
778: una serie di tifoni e una lunga carestia provocano problemi nelle province dell'impero. Molti alla corte sono convinti che é il castigo divino per la morte dell'imperatrice Ikami e di suo figlio. Kônin é costretto a chiedere delle messe in memoria dei defunti durante la quale riceve il perdono dal metropolita nestoriano e fa erigere un nuovo tempio in Nara dove sono poste le loro statue.
780: assassinio del re
Hyeggong del Silla. La dinastia diretta del Silla si
spegne e uno ramo cadetto é insediato sul trono. Inizio del declino politico del
Silla.
Lo stesso anno gli Emishi occupano la pianura di Sendai e massacrano i coloni
giapponesi sul posto. Un esercito di 20 000 uomini inviati laggiù non trova
il nemico ma subisce gravissime perdite dalla guerriglia emishi. La corte di
Heijo-kyô in preda al panico prova ad arruolare uno nuovo esercito.
In Cina la comunità cinese nestoriana prospera di nuovo sotto il metropolita
Davide di Beth Abe. Riceve dal patriarca
Timoteo I l'autorizzazione di creare
una provincia di Beth Tuptaye per la recente comunità nestoriana del
Tibet, ma
questa creazione non sopravvivrà fino al IX secolo. I cristiani vivono
principalmente nelle due città imperiali di Chang'an e
Luoyang dove sono
rappresentati da degli arcidiaconi con funzioni di preti. I legami con il
metropolita giapponese sono ormai cordiali e gli scambi di lettere e testi sacri
sono facilitati, mostrando la rinascita dei Tang dopo la ribellione di An
Lushan.
781: abdicazione di Kônin (ritiratosi in monastero), suo figlio il principe
Yamabe diventa l'imperatore Kanmu. Kanmu decide di cambiare di nuovo la capitale dell'impero. Questa volta
la ragione é chiara: il clero cristiano del Tôdai-ji e degli altri templi della
capitale sono diventati troppo potenti e politicizzati. L'episodio del prete
Dôkyô ha mostrato il loro sostegno a una fazione clericale più che alla dinastia
imperiale benché santa. Piuttosto che creare un conflitto con i ricchissimi
templi decide di lasciare Heijo-kyô, farne una città del clero e trovarsi un
luogo senza legami a un tempio o clan. La scarsa fiducia nel clero porta
l'imperatore ad ascoltare l'antico clan Hata, rimasto limitato ai riti di corte
dall'epoca del regno di Shômu.
Dettaglio importante per il futuro, Kanmu é il figlio di Kônin e della
principessa Yamato no Niigasa, discendente del clan
Kudara, la famiglia
dell'ultimo principe del regno coreano di Baekje. L'imperatore é dunque l'erede
maschio diretto del grande re Muryeong del Baekje. All'epoca di Kanmu, con un
regno di Silla potente é solo un dettaglio, non lo sarà più tardi.
782: tentativo di usurpazione di Hikami no Kawatsugu, ultimo discendente di un ramo cadetto della linea di Tenmu. Con lui si spegne ogni contestazione dinastica.
784: Kanmu ordina di ampliare l'educazione di tutti i nobili e candidati funzionari. Il cursus non sarà più solo religioso con il Vecchio e Nuovo Testamento ma anche confuciano con i classici di Confucio e altri libri della storia cinese. Kanmu vuole centrare i valori della corte sul modello cinese. In conseguenza l'imperatore si fa sempre più chiamare « Figlio del Cielo » alla maniera cinese oltre a « Figlio di Davide, scelto da Dio ».
785: una serie di inondazioni della nuova capitale Nagaoka-kyô é il pretesto per il clero per chiedere il ritorno della corte a Nara. Dichiarano che la volontà di Dio mostra chiaramente che l'imperatore deve rimanere vicino al Clero. Kanmu rifiuta ma poco dopo l'architetto della nuova città, Fujiwara no Tanetsugu, é assassinato. Kanmu persiste nella sua volontà e promulga altre decisioni per limitare il potere religioso dei templi.
789: anno di carestie in Giappone, un esercito imperiale é annientato nel Nord nella battaglia di Koromo dalle tribù Emishi locali, i superstiti sono pochissimi. Kanmu ordin,a di arruolare con la forza nuove truppe da inviare mentre i morti nelle strade aumentano. Per sfuggire alla leva e al lavoro forzato sul cantiere della capitale, molti cercano di entrare negli ordini religiosi.
792: Davanti al rischio di ribellione popolare Kanmu abolisce la leva nazionale e crea delle milizie locali nelle province da arruolare secondo i bisogni da parte delle élite locali. Alcuni contadini ricchi delle province del Nord iniziano ad armarsi da soli per difendersi e si organizzano in gruppi di guerrieri, saranno all'origine dei futuri samurai.
793: Kanmu autorizza la costruzione del tempio Enryaku-ji sulla sommità del Monte Hiei. La nuova istituzione riceve privilegi e può ordinare nuovi preti, una cosa prima limitata al Tôdai-ji. Kanmu vuole cosi diluire il potere religioso del clero di Heijo-kyô. Enryaku-ji diventerà presto il tempio dove i nobili si ritirano della vita politica. Uno dei preti dell'Enryaku-ji, Saichô, inizia ad avere una grande influenza spirituale tra la nobiltà.
794: La nuova capitale di Nagaoka-kyô é ufficialmente abbandonata perché
esposta al rischio di inondazione. La decisione brutale sorprende tutti e deve
permettere di opporsi alla propaganda ostile del clero. Se Nagaoka-kyô non
riceve l'approvazione divina, segnata dalle catastrofi, allora l'imperatore
cerca un luogo migliore che piacerà a Dio: tutto, piuttosto che tornare a Heijo-kyô.
Kanmu é alla ricerca di un nuovo luogo per insediarsi quando il clan
Hata gli
propone la pianura di Kadono presso le loro terre di Uzumasa. Uzumasa era da più
di
un secolo la regione la più cristianizzata del paese dove si trovava il Kôryu-ji, il più antico tempio del Keikyô
che conservava reliquie dell'epoca di Shôtoku Taishi e Hata no Kawakatsu. Kanmu considera l'opportunità di legarsi a
una terra quasi sacra per i cristiani giapponesi dove é insediato solo un clan a
lui
fedelissimo. Il luogo viene scelto e presto la nuova capitale é
costruita. Kanmu, per rafforzare l'aspetto sacro della nuova città, la chiama
Heian-kyô, città della pace, in riferimento a
Gerusalemme. All'entrata della
città sono costruiti due templi, il Tôji e il
Saiji, con ciascuno una massiccia
pagoda di 100 metri di altezza per ricordare le colonne all'entrata del Tempio
di Salomone. La città é oggi Kyôto.
Finisce cosi il periodo Nara e inizia per quattro secoli il
periodo Heian, l'età
d'oro dell'antichità giapponese.
.
Il periodo Heian e l'assolutismo imperiale
795: Kanmu nomina Sakanoue no Tamuramaro generale supremo di un esercito inviato contro le tribù Emishi del Nord. Gi affida la sua spada come simbolo della sua autorità militare. Il nuovo titolo creato per questa missione, Seii Taishogun, evolverà più tardi in shôgun. Il nuovo capo militare riorganizza l'esercito per includere le tattiche di guerriglia del nemico e la loro arte del tiro con l'arco a cavallo. Riesce anche con la corruzione a rompere l'unità degli Emishi, alleandosi con la tribù Shiwa contro l'egemonia della tribù Isawa. La sorte della lunga guerra del Nord cambia.
803: Kanmu autorizza una nuova ambasciata presso la corte imperiale Tang. Con la delegazione partono anche due preti di grande fama, Saichô e Kûkai, tutti e due favoriti dell'imperatore per le loro lezioni di teologia davanti alla corte e per l'influenza che hanno nei diversi templi e ordini monastici. Sono tutti e due alla ricerca di nuovi testi e sono curiosi di capire la differenza tra i nestorianesimo e il resto del cristianesimo. Saichô e Kûkai ricevono l'autorizzazione di recarsi non solo nel monastero del Daqin ma anche altri templi cristiani attraverso l'impero per discutere e imparare. Saichô in particolare diventa il discepolo diretto del metropolita di Chang'an e impara molto sulla disciplina monastica e la storia dei dibattiti all'origine del nestorianesimo. Kûkai, invece, sceglie la via più radicale di compiere un viaggio fino al remoto Occidente e cercare informazioni alla fonte.
805: Viaggio di ritorno di Saichô verso il Giappone, ricco di un grande tesoro di testi. Saichô ha imparato molto ma anche scoperto in Cina il risultato locale dell'incontro tra cristianesimo, buddismo e taoismo. Il suo insegnamento é stato influenzato largamente da pratiche esoteriche attorno alla recita delle preghiere cristiane come mantra. La meditazione prende importanza nello studio della parola divina. Saichô compila il sapere ricevuto per essere capace di restituirlo una volta tornato all'Enryaku-ji.
806: Morte dell'imperatore Kanmu, rimasto nella storia come l'imperatore più potente della storia giapponese. La successione sembra assicurata con suo figlio, il nuovo imperatore Heizei, ma uno scandalo cambia tutto. Heizei ha iniziato poco prima dell'806 una relazione con la madre della sua sposa, Fujiwara no Kusuko. Il nuovo imperatore é rapidamente considerato empio e incestuoso sia dal clero che dal resto della nobiltà.
808: anche
Kûkai fa ritorno in Giappone, nominato vescovo direttamente
dal patriarca Timoteo I a Baghdad. Kûkai ha anche
raggiunto Gerusalemme dove è stato probabilmente il primo pellegrino giapponese. Kûkai
è
sorpreso di trovare la Chiesa nestoriana sotto il dominio di una dinastia
pagana, gli Abbasidi, in una maniera simile alla situazione in Cina. Anche se
conosce l'esistenza di Bisanzio, non é riuscito a viaggiare fino a
Costantinopoli. I mesi passati a studiare gli danno una visione completa della
teologia e storia della Chiesa nestoriana e delle altre Chiese cristiane, ma lo
convincono anche dell'importanza dell'evoluzione esoterica conosciuta in Cina
(dove ha ricevuto l'iniziazione). Riporta con sé dei testi sconosciuti o
parzialmente conosciuti, anche dei testi in latino.
Al suo ritorno vede quanto Saichô ha preso la guida spirituale della Chiesa
giapponese come Dottore Imperiale e ha fondato un suo ordine monastico,
l'ordine Tendai. Il suo insegnamento é stato
approvato dal metropolita di Heijo-kyô e dall'imperatore e ha già iniziato a insegnare la meditazione tantrica.
Però il titolo di vescovo e il prestigio del viaggio verso l'Occidente fanno
presto di Kûkai il secondo per fama alla corte imperiale. I suoi resoconti sulla
situazione in Occidente convincono anche l'imperatore Heizei di essere l'unico
sovrano cristiano legittimo nel mondo e il faro del cristianesimo: per secoli il
Giappone non cercherà più in Occidente un modello politico. Kûkai riceve il
monastero di Takaosan, presso la capitale, per insegnarvi.
809: L'imperatore Heizei é colto da una improvvisa malattia. Criticato da anni per la sua vita personale, l'imperatore teme ormai la dannazione eterna e per salvarsi l'anima decide di abdicare al trono in favore del suo fratello e diventare semplice monaco. Poco dopo guarisce, segno dell'approvazione divina, lascia il trono al nuovo imperatore Saga.
810:
Durante una malattia dell'imperatore
Saga avviene un tentativo di
ribellione da parte di Fujiwara no Kusuko, amante di Heizei, per insediare suo
figlio sul trono. Il golpe é stroncato, sia la madre che il figlio si suicidano.
Heizei, sempre rinchiuso nel suo monastero, é costretto all'isolamento,
considerato dal fratello come il vero organizzatore del golpe.
Lo stesso anno Kûkai é nominato dall'imperatore Saga metropolita e capo del
Clero. Kûkai però non si trasferisce nel Tôdai-ji e rimane nel suo tempio nelle
montagne al Nord di Heian-kyô, dimostrando cosi il
suo disinteresse nei confronti della potenza politica della Chiesa organizzata, lasciata sotto il controllo
amministrativo della Corte. La sua nomina fu poi rapidamente confermata dal
patriarca Timoteo I, felice di vedere scelto il suo favorito anche se non sa che va
nella direzione di allontanare ancora di più la Chiesa giapponese dal resto del mondo.
811: lo shogun Sakanoue no Tamumaro sconfigge in una grande battaglia la coalizione dei popoli Emishi del Nord. Dopo decenni di guerre le forze imperiali di Yamato sono vicine ad annientare la loro resistenza e porre fine alla guerra dei 38 anni. Lo shogun lascia una scelta semplice: sottomissione e conversione o l'esilio ancora più a Nord, dove vivono gli antenati degli Ainu di Hokkaido. Integrazione e conversione dei capi emishi alleati nell'aristocrazia imperiale, che si creano dei principati semi-autonomi, progressiva giapponesizzazione degli Emishi.
812: Saichô é costretto a chiedere a Kûkai di essere ricevuto nel suo
insegnamento. Saichô riconosce cosi non solo il sapere ben più vasto del suo
amico, ma anche quanto é più avanzato nella pratica del cristianesimo esoterico. Kûkai
lo insegna a Saichô, però gli rifiuta la conferma finale di maestro perché non
lo considera pronto. I due litigano e interrompono le loro relazioni, base della
futura rivalità tra l'ordine Tendai e lo
Shingon fondato da Kûkai.
Saichô e Kûkai rappresentano però una nuova generazione di religiosi, ben più
ritirati dalla vita politica e ben più entusiasti nei loro dibattiti di
teologia. La loro versione del cristianesimo inizia a vedere delle
influenze taoiste sotto forma di pratiche esoteriche (o superstiziose) come la
meditazione tantrica. Attirano a loro molti giovani monaci che non si ritrovano
negli ordini ultra-mondani di Nara. Ciò é incoraggiato dall'imperatore che vede
in loro uno strumento per indebolire gli ordini maggiori.
Saichô é anche conosciuto per avere introdotto il tè in Giappone. Incoraggia il
consumo del tè come medicina e anche metodo per aiutare alla meditazione.
816: Kûkai fonda il tempio del Monte Kôya, isolatissimo nelle montagne e di difficile accesso, che diventa il centro dell'ordine Shingon e il luogo dove molti si ritirano e vengono a studiare. Durante i secoli seguenti sarà un famoso luogo di esilio per gli sconfitti ndelle diverse guerre civili. Ancora oggi il Monte Kôya é considerato come la più sacra delle montagne religiose del Giappone, conservando anche la sua autonomia amministrativa come il Monte Athos in Grecia.
818: L'imperatore Saga abolisce la pena di morte, escluso il caso di tradimento, e vieta in tutto l'impero il consumo di carne. Quest'ultima decisione viene da un'influenza del buddismo sul Keikyô Cristiano come una volontà di non distruggere la creazione di Dio.
819: In Cina l'amministrazione imperiale confuciana inizia a preoccuparsi della moda cristiana della corte, sostenuta dalla diplomazia giapponese. Una cerimonia troppo visibile per la Pasqua del 819 provoca l'ira di numerosi confuciani diretti dal saggio Han Yu che scrive una violenta critica della religione Jingjiào. Da questo momento in poi la situazione degli cristiani in Cina inizia a peggiorare sotto la pressione fiscale dell'amministrazione.
822:
Morte di Saichô, l'imperatore Saga
gli conferisce il titolo postumo di Dengyô Daishi.
Il suo tempio Enryaku-ji sul Monte Hiei é diventato in poco tempo
l'istituzione più ricca del paese, direttamente protetta dagli imperatori, dove i
figli della nobiltà entrano negli ordini. I suoi abati attraverso i secoli
saranno spesso dei principi imperiali.
Lo stesso anno Kûkai ordina sacerdote l'imperatore ritirato
Heizei, è il primo
imperatore a ricevere l'ordinazione. Heizei é diventato un discepolo di Kûkai,
vivendo con lui nel Monte Kôya.
823: L'imperatore Saga decide di abdicare in favore di suo fratello, il nuovo imperatore Junna. Saga non abdica per ragioni di salute ma per ragioni religiose, vuole anche lui studiare e si sviluppa l'idea che l'imperatore deve essere per forza sapiente quanto un vescovo ed essere capace di scrivere della poesia religiosa waka. Saga vuole anche liberarsi delle regole della corte e della successione infinita dei riti, non gli importa niente perdere il suo peso politico.
833: L'imperatore Junna abdica in favore di suo figlio, l'imperatore Ninmyô. Il suo regno decennale era stato calmissimo e ha segnato l'apogeo del controllo politico degli imperatori. Il Giappone si trova però nella situazione inedita di avere due imperatori ritirati vivi allo stesso momento: I fratelli Saga e Junna. I due operano da due monasteri diversi e si accordano bene, dividendosi l'influenza sul governo imperiale e limitando sempre più il peso della nobiltà. Da notare che il nuovo imperatore Ninmyô é un figlio adottato da Junna ma in effetti è suo nipote legittimato, nato da una relazione dell'imperatore Saga.
835:
Kûkai concede all'Enryaku-ji ma anche al suo
Kôyasan il diritto di
ordinare dei preti, cosa prima centralizzata nel Tôdai-ji. Nei decenni
seguenti questo diritto diventerà sempre più esteso, riducendo sempre più
l'influenza politica e religiosa del metropolita di Heijô-kyô a vantaggio di
un'organizzazione più decentralizzata. I templi regionali Kokubunji diventano
autonomi nei fatti. Questo gioca a vantaggio degli abati dei grandi ordini
monastici, spesso le figure spirituali più famose del paese.
Due mesi dopo Kûkai muore, anzi entra in una meditazione profonda dalla quale
non é più uscito. I monaci del Okunoin di Kôya conservano
il suo corpo convinti
che é ancora vivo e potrebbe tornare alla coscienza. Evitano però l'idolatria
nascondendo a tutti il corpo e vietando ogni forma di culto oltre alle preghiere
nel suo mausoleo. E considerato il più grande santo cristiano del Giappone
sotto il nome postumo di Kobo Daishi.
839: l'imperatore Ninmyô riceve una lettera ufficiale dell'imperatore cinese Wenzong il quale gli chiede di smetterla di inviare dei preti cristiani e degli studenti religiosi nel suo paese. Fa parte della crescente ostilità imperiale nei confronti delle religioni straniere. I Giapponesi presenti nell'impero sono ormai strettamente controllati.
842: Morte dell'imperatore ritirato Saga nel suo monastero, due anni dopo la
morte di Junna. La corte si ritrova ormai libera dall'influenza degli
imperatori ritirati. Questo lascia un vuoto nel potere che provoca direttamente
l'incidente di Jôwa.
L'incidente é provocato dal principe ereditario Tsunesada, preoccupato di vedere
suo fratello Michiyasu diventare il favorito del suo padre. Il principe
Michiyasu, nato da una principessa Fujiwara, aveva con sé l'intero clan
Fujiwara per sostenerlo, giustificando l'angoscia di Tsunesada. Tsunesada é
arrestato mentre tentava di fuggire verso l'Est, perdonato dal padre viene però
forzato ad entrare negli ordini e isolarsi sul Monte Kôya. Michiyasu diviene
principe ereditario e con lui suo nonno Fujiwara no Yoshifusa diventa premier e
poi reggente . È l'inizio del governo egemonico dei Fujiwara sulla corte
imperiale.
845: grandi persecuzioni anticristiane nell'impero Tang dietro ordine dell'imperatore Tang Wuzong. Questi, fervente taoista, era ostile da anni alle religioni straniere in Cina e in più cercava nuovi fondi per finanziare la sua politica militare. La sua soluzione, sostenuta dalla maggioranza confuciana della corte, fu di vietare tutte le religioni straniere presenti in Cina, il cristianesimo per primo. Queste persecuzioni prevedono la chiusura dei templi cristiani e delle pressioni per far abbandonare la loro fede ai Cinesi convertiti. Le terre e i beni degli templi sono confiscati a beneficio della corte imperiale. A Chang'an e Luoyang si ha un pogrom contro gli stranieri Sogdiani e Giapponesi. Un prete giapponese chiamato Ennin (futuro abbate di Enryakuji) é espulso con altri religiosi. Depone nell'847 una petizione presso l'imperatore Ninmyô per aiutare i Fratelli nella fede perseguitati in Cina.
846:
Morte inaspettata dell'imperatore
Tang Wuzong, avvelenato da una medicina
di longevità taoista a base di mercurio. Questa morte miracolosa fu celebrata
dai cristiani però senza portare grandi cambiamenti. Lo zio di Wuzong e nuovo
imperatore, Tang Xuanzong restaura il culto buddista ma continua a vietare la
pratica pubblica del cristianesimo. Le violenze si spengono ma molti convertiti
iniziano ad abbandonare il Jingjiào per paura della reazione pubblica.
L'imperatore giapponese Ninmyô invia un'ambasciata fino a Chang'an per chiedere
di restaurare la Chiesa nei suoi possedimenti e diritti, senza sortire effetti. I
cristiani diventano però sospetti di essere agenti dei Giapponesi, cosa
confermata da un numero crescente di cristiani che emigrano verso l'arcipelago
giapponese portando con loro preziose conoscenze tecniche, artistiche e
letterarie.
Ninmyô abolisce la pratica delle ambasciate alla corte Tang e ormai rifiuterà di
presentare regali e segni di rispetto nei confronti del Sovrano del Sole Calante.
850: Morte dell'imperatore Ninmyô: é il primo sovrano a morire in carica dai tempi di Kanmu, quasi 50 anni prima. Il principe Michiyasu diventa l'imperatore Montoku. Montoku é convinto da suo nonno Yoshifusa a sposare una cugina di sangue Fujiwara. In questa maniera Yoshifusa ricupera il principe nato poco dopo per educarlo come vuole la tradizione, facendone uno strumento della potenza dei Fujiwara.
855: ribellione della tribù Emishi degli Ebisu della provincia di Mutsu. È l'ultima grande ribellione Emishi dopo la pacificazione operata 50 anni prima da Sakanoue no Tamuramaro. Dopo questa data la cultura emishi sparisce progressivamente, come il culto degli antichi kami, spesso trasformati in santi locali dalla Chiesa di Heian-kyô.
857: per coincidenza, é anche la data dell'ultima ribellione degli Hayato nell'isola di Tsushima. Come per gli Emishi é la fine della cultura del popolo del mare, come erano chiamati gli Hayato. Gli Hayato deportati nel Giappone centrale erano stato “civilizzati” da più di un secolo, ma i loro fratelli rimasti nel Sud hanno resistito alla conversione più a lungo. Il regno di Montoku rappresenta il tramonto delle culture non-giapponesi nell'arcipelago.
858: morte dell'imperatore Montoku. Il suo regno era rimasto sotto il controllo benevolente e egemonico di suo nonno Fujiwara no Yoshifusa, con lui inizia l'epoca della reggenza Fujiwara che riuscirà progressivamente a limitare l'imperatore ad un ruolo religioso come sovrano di sangue sacro, unico mediatore tra gli uomini e Dio. Yoshifusa pone sul trono il figlio di Montoku, nato da una Fujiwara, il nuovo imperatore Seiwa di 9 anni. Yoshifusa diventa ufficialmente il reggente Sesshô. Prima i reggenti erano scelti nella famiglia imperiale o in un regno femminile di transizione, ma ormai allle donne è vietato salire al trono e i Nakatomi sono quasi entrati nella famiglia imperiale.
860: L'imperatore Montoku affida a Yoshifusa il compito di organizzare l'arrivo sempre più massiccio dei cristiani cinesi in fuga davanti alle persecuzioni dei Tang. I Fujiwara organizzano uno vero piano di colonizzazione nel Kyûshû, nelle terre degli Hayato sconfitti. Sono fondati nuovi villaggi, centrati attorno a dei templi cristiani. I nuovi coloni sono però selezionati per le loro competenze, i migliori artigiani, letterati, artisti ecc. sono inviati a insediarsi a Heian-kyô. Questo porta un periodo di grande produzione artistica presso la corte imperiale.
869: Seiwa, ormai adulto e sposato a una principessa Fujiwara, vede la nascita
del suo erede Sadaakira. Come vuole la tradizione, il principe neonato é inviato
nel palazzo dei Fujiwara per essere educato da suo nonno.
Fujiwara no Yoshifusa trascorre questi anni a insediare la sua famiglia in tutti i posti
di potere per chiudere l'accesso ai ranghi più alti della gerarchia imperiale.
In questa maniera distorce di fatto le regole dei diversi codici di leggi a
vantaggio di un'aristocrazia clanca, ma fonda anche un periodo di stabilità
politica dopo le lotte dinastiche del secolo trascorso, sempre conservando
all'imperatore il suo potere ufficiale.
.
Il regime dei reggenti Fujiwara
872: Morte di Fujiwara no Yoshifusa, il reggente dell'impero e primo ministro quando Seiwa é diventato adulto. Suo figlio Fujiwara no Mototsune riprende automaticamente tutti i suoi titoli.
876: Il giovane principe ereditario Sadaakira compie cinque anni, é l'occasione per suo zio Mototsune di obbligare l'imperatore Seiwa ad abdicare e porre sul trono suo figlio, l'imperatore Yôzei, confermando Mototsune nel suo ruolo di reggente sesshô. Seiwa é spedito in un monastero.
879: Il ribelle Huang Chao prende e saccheggia il grande porto di Guangzhou. La sua armata, molto ampliata da contadini poveri, soldati ammutinati ma anche da cristiani ribelli del Sud, risale verso Nord, verso il cuore dell'impero Tang. Queste guerre civili accelerano la migrazione dei nestoriani cinesi verso l'arcipelago.
881: Huang Chao e le sue armate prendono le capitali di Luoyang e Chang'an, l'imperatore Tang Xizong fugge a Chengdu.
884:
Fujiwara no Mototsune é nominato kampaku. Questo nuovissimo titolo
corrisponde al reggente di un imperatore adulto, quasi un imperatore de facto,
superando tutte le altre funzioni dello Stato, controllando ciò di cui l'imperatore
poteva essere informato, controllando le sue istruzioni al mondo estero,
controllando la sua firma, è un potere assoluto e la vittoria definitive
degli Fujiwara.
Però una buona ragione c'era: il giovane imperatore Yôzei mostrava da anni
un interesse preoccupante per la violenza e la crudeltà. Da bambino aveva preso
l'abitudine di uccidere degli animali o di far frustare i suoi servitori. Ormai
è
diventato adulto con pieno accesso alle armi e capace di comandare la sua
guardia, e inizia a giustiziare di sua mano i criminali. La situazione
si deteriora fino al giorno in cui Yôzei uccide un suo servitore colpevole di
un crimine immaginario. Lo scandalo a corte e nella capitale è grandissimo.
Per la prima volta la linea sacra di Davide e Tamar dà alla luce a un essere indegno di regnare e di rappresentare Dio sulla Terra. Mototsune
è
obbligato a mettere il giovane pazzo sotto la sua reggenza e poi
ad organizzare la sua destituzione, con l'approvazione di tutti gli altri ministri,
anche dei suoi nemici politici.
Per evitare una reazione violenta del sovrano, suo zio è obbligato ad
ingannarlo, invitandolo a una corsa di cavalli fuori del palazzo. Una volta
isolati fuori la corte, l'imperatore è preso e portato in un palazzo
secondario dove gli viene notificata la sua deposizione, poi è rinchiuso nello
stesso monastero del padre Seiwa, con la missione di sorvegliarlo.
Lo stesso anno il ribelle Huang Chao muore dopo aver perso Chang'an.
La sua
ribellione però non si spegne, le sue truppe fanno ormai regnare l'anarchia per
proprio conto e altri generali ribelli prendono il suo posto.
L'impero Tang
si frantuma. Per molti la follia di Yôzei e il crollo dell'impero Tang sembrano
annunciare la fine dei tempi.
885: In assenza di eredi, Mototsune è obbligato a cercare uno nuovo sovrano (preferibilmente non troppo potente e indipendente). La sua scelta cade sul principe Tokiyatsu, figlio di Ninmyô, zio di Montoku e Seiwa, ministro dei Riti, che ha già 55 anni. Il nuovo imperatore Kôkô è ovviamente stato scelto per un regno di transizione di fronte all'emergenza, una persona inoffensiva che non creerebbe problemi negli equilibri tra le fazioni della corte, accelerando ancora la neutralizzazione dell'imperatore.
887: morte dell'effimero imperatore Kôkô, suo figlio diventa l'imperatore Uda. Mototsune si fa confermare come reggente kampaku.
888: L'imperatore Uda e Mototsune iniziano a litigare: l'imperatore, anche se non può ordinare a Mototsune di abbandonare il potere, fa chiaramente capire che non vuole saperne di un reggente, essendo perfettamente capace di governare da sé, senza l'aiuto dei Fujiwara con cui non é legato. E sostenuto da una fazione di letterati e dottori della legge guidati da Sugawara no Michizane, il più sommo e famoso intellettuale della corte: viene pubblicata una petizione contro Mototsune, ma questi la censura.
889: incidente alla corte, l'ex imperatore Yôzei scappa dal suo monastero-prigione, essendo suo padre Seiwa morto poco prima. Il sovrano pazzo è capace di sfuggire alla sorveglianza, rubare un cavallo e dirigersi verso Heian-kyô per riprendersi il trono. Li, dei passanti sono uccisi dal cavallo furioso e delle domestiche della corte sono strangolate da Yôzei prima di essere in grado di cacciarlo. Yôzei si rifugia nelle montagne dove per giorni e giorni è ricercato, passando il tempo uccidendo molti animali. Catturato, è spedito in un monastero ben più isolato e protetto dove muore a 80 anni. La corte è obbligato a far celebrare delle messe di perdono alle vittime e supplicare Dio di purificare il palazzo.
891:
Morte di Mototsune, in questa occasione l'imperatore Uda prova a rendersi
indipendente dai Fujiwara. Al posto dei Fujiwara, Uda nomina suoi ministri dei
discendenti di principi imperiali, ma anche dei letterati e dei sant'uomini di grande fama come
Sugawara no Michizane. L'erede di Mototsune,
Tokihira, é anche lui nominato ministro ma non reggente, e
il suo potere é limitato
dai suoi pari.
L'imperatore Uda e il suo favorito Michizane provano a restaurare nella loro
purezza i codici di leggi come erano u tempo e di limitare il potere dei templi e
dell'aristocrazia nelle province dove hanno usurpato le terre a loro profitto,
creando vasti latifondi. È anche il momento di un ritorno in auge della
dottrina confuciana, mai formalmente approvata dalla Chiesa. Uda sogna di
restaurare le relazioni con la Cina Tang, unica fonte di civiltà nel mondo.
892:
In Corea la decadenza del regno di Silla porta alla secessione di tutto il
Sud-Ovest della penisola sotto la guida del re autoproclamato Gyeon Hwon. Quest'ultimo
fonda il regno di Hubaekje (Baekje Tardivo), segno che la conquista del Silla
non aveva mai totalmente cancellato l'antica gloria di questo regno. La
popolazione dell'Hubaekje é notevolmente più cristiana che nel resto della Corea,
e Gyeon Hwon non esita a invocare l'aiuto dell'imperatore Uda, legato alla
famiglia reale del Baekje tramite l'imperatore Kanmu.
Uda e Michizane intravedono l'occasione sognata da generazioni di sovrani
giapponesi di porre piede nella penisola e propagare la fede del Keikyô
cristiano.
893: le prime truppe giapponesi sono inviate in Corea per aiutare Gyeon Hwon a respingere i tentativi del Silla di sottomettere la provincia ribelle. Viene firmato un trattato di protettorato dove Gyeon Hwon é confermato re del Hubaekje, ma deve riconoscere la superiorità dell'imperatore giapponese e farsi battezzare.
895: per rinforzare il suo potere, Uda rinnova la politica religiosa imperiale, fondando nuovi templi. Tenta di darsi l'immagine di sovrano saggio come Salomone, inviando il suo ministro Sugawara ad interrogare uno dopo l'altro tutti i prigionieri di Heian-kyô per liberare e correggere le ingiustizie. Infine la propaganda religiosa attorno all'imperatore è rafforzata dall'importante produzione letteraria del sovrano.
896: su consiglio di Sugawara no Michizane, l'imperatore Uda ordina di interrompere i contatti diplomatici con l'impero cinese dopo un ultimo tentativo di ambasciata. È una misura presa per bilanciare l'influenza confuciana accusata di ateismo, per tornare ai valori cristiani indigeni del Giappone. È anche la conferma del fallimento degli sforzi di convertire l'impero cinese al cristianesimo. Per molti però la dinastia Tang é ormai arrivata a un punto dove non può più essere salvata, limitando l'effetto negativo per il Giappone che prosegue la sua politica di evangelizzazione del Hubaekje.
897: abdicazione dell'imperatore Uda in favore di suo figlio, l'imperatore Daigo. Ha appena 34 anni ed entra nel nuovissimo tempio Ninna-ji, immediatamente fuori di Heian-kyô, per essere capace di sorvegliare la corte e aiutare suo figlio. Quest'ultimo andava regolarmente a visitare suo padre. Ma in un primo tempo inizia la sua pensione con un pellegrinaggio in tutti i templi e luoghi sacri del paese durato più di tre anni.
901:
Incidente di Michizane, le lotte tra fazioni dopo l'abdicazione di Uda
vedono un ritorno in forze dei Fujiwara. Sembra che sia stata
organizzata una congiura contro l'onesto Michizane. Non si sa esattamente che cosa é successo
allora nel palazzo, ma l'imperatore Daigo poi ordina personalmente l'esilio di Michizane, suo mentore, nel lontano Kyûshû
dove muore poco dopo. Ogni ricordo
ufficiale dell'incidente è bruciato su ordine imperiale ed è vietato parlarne.
Quando l'imperatore ritirato Uda torna a Heian-kyô, trova la fazione di Michizane
già eliminata a vantaggio degli uomini dei Fujiwara e tutti gli sforzi del suo
regno ridotti a nulla. Uda, nuovo Salomone, é costretto a isolarsi nel suo
Ninna-ji.
907: dopo vent'anni di guerra civile continua tra diversi signori di guerra, l'impero cinese crolla. Il giovane imperatore Ai é deposto dal generale Zhu Wen. La gloriosa dinastia Tang si estingue e lascia al suo posto una Cina divisa tra diverse dinastie regionali. Nel Nord i cavalieri Khitan fondano uno Stato cinese sotto il nome di dinastia Liao.
912:
Fujiwara no Tadahira proclama che l'imperatore Daigo, Nuovo Davide, unico
Sovrano Celeste della vera Fede, ha ricevuto il Mandato di Dio per governare la
Terra. È una reazione alla fine della dinastia Tang che lascia il posto
libero
per un nuovo modello politico in Giappone, non più legato alla Cina. La
glorificazione dell'imperatore e l'aumento dei suoi titoli non devono
però nascondere la confisca progressiva degli poteri del sovrano a vantaggio del reggente.
L'imperatore, essere sacro di natura diversa del resto degli uomini, é ormai
concepito come l'unico capace di rappresentare il legame tra gli uomini e Dio.
L'obbligo del buon governo come lo definiscono i Confuciani é ormai
interpretato come l'obbligo di compiere i riti imperiali per la prosperità
della nazione, senza preoccuparsi della condotta quotidiana degli affari
lasciata a servitori fedeli come i Fujiwara.
914:
Tadahira é finalmente nominato premier dopo anni di riconquista del potere
da parte della fazione Fujiwara, deve però sistemare un problema grave. Decenni di
persecuzioni anticristiane in Cina e il crollo della dinastia Tang hanno
interrotto le comunicazioni lungo la Via della Seta. La corte di Heian-kyô
non é più in grado di ricevere la conferma delle nomine
ecclesiastiche e il metropolita é deceduto poco prima. La ridefinizione del ruolo
dell'imperatore come sovrano sacro permette però al reggente di decidere che la
nomina imperiale, confermata da tutti i vescovi giapponesi, basta per nominare
il metropolita, e che l'imperatore può scegliere i vescovi, in attesa di una
conferma venuta dall'Occidente (che non verrà mai più). La Chiesa
Nestoriana Giapponese diventa di fatto una Chiesa autocefala nazionale con l'imperatore
alla sua testa. Minamoto no Yoshiari, figlio dell'imperatore senza diritto al
trono, diventa arcivescovo di Nara, nuovo nome di Heijo-kyô.
I Fujiwara sono la vera dinastia regnante del Giappone, l'imperatore é ridotto a
un mero ruolo religioso (Nota dell'Autore: sareste
sorpresi di vedere quanto sono sopravvissuti alle turbolenze della storia: per
esempio in HL c'è stato un premier di una delle famiglie Fujiwara nel 1993-94!!)
.
La conquista del Sud della Corea
918: Wang Geon si proclama re Taejo della nuova dinastia del Goryeo, di fatto in secessione dal regno del Silla, in piena decadenza e ormai ridotto a poca cosa. Wang Geon é un fervente buddista ostile al Hubaekje cristiano.
920: L'imperatore giapponese impone a re Gyeon Hwon di accettare la sua nomina dei nuovi vescovi coreani del regno Hubaekje. Il protettorato militare giapponese si trasforma in una vera tutela religiosa. Nello stesso tempo Tadahira incoraggia il re coreano ad accettare e insediare nelle sue terre i numerosi migranti cristiani che fuggono dalla Cina, dove sono considerati in parte responsabili del crollo della dinastia Tang.
927: le armate alleate di Hubaekje e del Giappone dirette da uno shogun nominato dall'imperatore Daigo prendono la capitale del Silla e la saccheggiano, in particolare bruciano tutti i numerosi templi buddisti. Re Gyeongae di Silla é ucciso durante la presa del suo palazzo. Si dice che il bottino d'oro è gigantesco, quando la parte regalata all'imperatore da Gyeon Hwon arriva a Heian-kyô si dice che la processione fino al palazzo dura per quattro ore. Le armate del Goryeo, arrivate alla riscossa, sono sconfitte dalle truppe alleate e si ritirano. Il Silla é annesso all'Hubaekje e re Gyeon Hwon si proclama unico re di Corea.
929: violentissime inondazioni a Heian-kyô, si contano molti morti anche tra la nobiltà.
930:
La sala del trono, Shishinden, é colpita molte volte dai fulmini
durante una tempesta violentissima che danneggia parti del palazzo imperiale.
Almeno un ministro e un consigliere di alto rango trovano la morte
nell'incendio che si sviluppa. Dopo le inondazioni dell'anno precedente le voci
iniziano a mormorare che l'anima arrabbiata di Sugawara no Michizane é
venuta a cercare vendetta.
Qualche mese dopo appena, l'imperatore Daigo é colpito da una malattia grave,
molti sono convinti di assistere al risultato di una maledizione di Michizane.
Daigo é convinto di pagare la sua decisione di esiliare Michizane e decide di
abdicare e ritirarsi in un monastero. Il figlio di Daigo diventa l'imperatore
Suzaku che nomina Fujiwara no Tadahira al rango di reggente, restaurando
i Fujiwara nella loro posizione egemonica. Tra le prime decisioni di
Suzaku c'è la costruzione di un nuovo tempio per trasferirvi i resti del
ministro, restaurato post mortem nei suoi titoli e onori. Nessun incidente
sarà più attribuito a Michizane, entrato nella leggenda nazionale come
incarnazione della vendetta del giusto martirizzato.
Lo stesso anno nella battaglia di Gochang le truppe dell'Hubaekje e del Giappone
respingono un nuovo attacco da parte di Taejo del Goryeo, senza successo:
persiste la
divisione della penisola tra il regno del Goryeo a Nord (capitale Gaesong) e il
regno di Hubaekje a Sud.
935: colpo di Stato nell' Hubaekje contro re Gyeon Hwon. Da anni lo stile di vita scandaloso e la mancanza di pietà del re erano problematici per le relazioni con l'alleato giapponese. I figli del re si riuniscono dunque in una congiura per rovesciare loro padre e porre il principe Singeom sul trono. Gyeon Hwon scappa nel Goryeo.
936: Gyeon Hwom rinuncia al cristianesimo e
offre il suo regno a Wang Geon, re
Taejo del Goryeo. I due invadono l'Hubaekje dal Nord e tentano di prendere la
capitale Wansanju. Lo scontro vede l'esercito dell'Hubaekje dipendere
in
tutto dal suo alleato giapponese che forniva già armi e ufficiali. La corte dell'Hubaekje non era mai stata in grado di organizzarsi
in maniera indipendente, e il
vero potere risiede nello shogun nominato da Heian-kyô per la Corea. La
battaglia
di Seonsan si risolve in una chiara vittoria dell'esercito nippo-hubaekje, ma re
Taejo riesce a ritirarsi in buon ordine verso il Goryeo.
L'avventura gli é costata molto e decide di concludere una pace in termini
eguali. Alcuni mesi dopo Gyeon Hwon muore di cancro. Il principe
Singeom é
nominato secondo re dell'Hubaekje e riceve la benedizione e la conferma reale
dall'imperatore Suzaku.
Un confine stabile é ormai assicurato tra Hubaekje (capitale
Wansanju) e Goryeo
(capitale Gaesong). Il Goryeo volge la sua attenzione verso un nemico più
pericoloso, la nuova dinastia Liao del Nord che ha distrutto poco
prima il regno
coreano settentrionale del Balhae.
939:
Tengyô no Ran o Ribellione di Taira no Masakado. Masakado é considerato da
molti come il primo samurai della storia giapponese.
È discendente di un
ramo cadetto nato dall'imperatore Kanmu e poi trasferitosi nelle province del Kantô dove
i suoi membri erano diventati grandi proprietari di terre e guerrieri. All'epoca il
Kantô era ancora una terra di colonizzazione con dei coloni-guerrieri
dipendenti da un capo carismatico, e il padre di Masakado era stato per anni Shogun per le province del Nord. Una vera cultura alternativa stava nascendo
in queste terre, fondata sul legame diretto tra i guerrieri e il possesso di
terre. Taira no Masakado può cosi mobilitare in suo favore una vasta clientela
di guerrieri che non riconoscono il potere della corte. È la prima guerra civile
del Giappone da più di un secolo e in poche settimane Masakado conquista due
province intere, fonda una capitale e si proclama Shinnô, nuovo imperatore, con
l'idea di fondare un suo Stato personale nel Nord.
Nello stesso momento un alto ufficiale chiamato Fujiwara no Sumitomo si ribella
nelle isole del Mare Interno, creando una vera flotta pirata capace di
minacciare il commercio e le comunicazioni con l'Ovest e la Corea. Sumitomo e
Masakado sono alleati e le loro ribellioni sono coordinate. Un'ondata di
panico soffia nei palazzi di Heian-kyô
940:
Masakado e Sumitomo sono dichiarati nemici dello Stato e eretici dalla
Chiesa. Ai loro guerrieri è fatto divieto di ricevere i sacramenti e alla popolazione
delle province é vietato di obbedire ai loro ordini. Questo non cambia molto le
sorti della guerra. Per fortuna Taira no Masakado é sconfitto alla
battaglia di Kojima dal generale
Fujiwara no Hidesato, nominato
shogun del Nord per riportare
i coloni-guerrieri sotto controllo. Hidesato é conosciuto per la sua preghiera
prima della battaglia a
San Michele-Hachiman, santo patrono dei guerrieri nel Giappone nestoriano. Questa preghiera é usata per rinforzare l'immagine sacra
dell'imperatore.
La testa di Masakado è però seppellita con onore nel sito di Edo e nei secoli
sarà venerato come spirito malvagio da placare per evitare i disastri. Questa
pratica sarà combattuta dalla Chiesa senza mai sparire. In tempi di ribellioni Masakado diventava spesso un
punto di riferimento nella lotta contro il potere centrale.
941: Fujiwara no Sumitomo é sconfitto alla
battaglia navale di Hakata dopo
aver bruciato la capitale regionale di Dazaifu. Il generale
Minamoto no
Tsunemoto, altro capo di un clan guerriero, riporta la sua testa a Heian-kyô. In
pochi mesi le due ribellioni sono domate nel sangue e l'ordine é ripristinato.
Però questo non cambia la crescita progressiva di una classe guerriera nelle
periferie dell'impero organizzata attorno a clan carismatici. Cosi il clan
Minamoto, loro stessi discendenti dell'imperatore Seiwa, diventano il clan
guerriero dominante ma non aboliscono le condizioni che hanno creato la potenza
di Masakado. La corte imperiale lascia fare se le tasse sono raccolte e i
latifondi sono protetti. I Samurai hanno fatto la loro
comparsa nella storia.
Nello stesso anno, Fujiwara no Tadahira si fa nominare Kampaku, reggente di
imperatore adulto, quando l'imperatore Suzaku diventa adulto. Continua a
governare come se niente di importante fosse avvenuto. Fa immediatamente sposare
una principessa Fujiwara al giovane sovrano per produrre una nuova generazione
capace di legittimare i Fujiwara.
943: Re
Singeom dell'Hubaekje muore senza eredi a Wansanju.
È il momento scelto
da Tadahira per sostenere i diritti dell'imperatore Suzaku come re di Hubaekje.
La sua pretesa viene dalla madre dell'imperatore Kanmu, lei stessa discendente
degli ultimi re del regno di Baekje tre secoli prima. La nobiltà coreana dell'Hubaekje,
già comprata o impotente, elegge senza discussioni l'imperatore del Giappone
come sovrano. L'Huabekje non é però integrato direttamente all'impero e continua
ad essere governato secondo un codice di leggi indipendente. I guerrieri
giapponesi rappresentano però l'unica forza del paese con uno shogun nominato
direttamente dal reggente Fujiwara. Il porto di Busan
rapresenta il legame con il Kyûshû e diventa la vera sede del potere, mentre l'amministrazione civile é
spostata nella nuova città di Gwangju.
L'Hubaekje giapponese é ovviamente un regno cristiano che riconosce l'autorità
della Chiesa giapponese.
944: Tadahira stipula un trattato di alleanza con i Khitan della dinastia Liao contro il Goryeo. Il Goryeo é cosi neutralizzato e non può minacciare l'esistenza dell'Hubaekje. Dei missionari sono inviati presso Yelü Deguang, imperatore Taizong dei Liao, dove sono ben accolti. La Chiesa giapponese inizia a creare delle province ecclesiastiche in Corea e a costruire delle chiese nella capitale Liao, Liaoyang.
946: L'imperatore Suzaku abdica in favore di suo fratello, il nuovo imperatore Murakami. Suzaku vuole cosi riposarsi in una vita contemplativa e studiare la religione del Keikyô nei dettagli. È uno tratto molto comune agli imperatori della casa di Davide, incoraggiato dai Fujiwara come simbolo dell'eccellente e pio imperatore più vicino a Dio di chiunque. Tadahira é confermato reggente.
947: Un tentativo di invasione del Goryeo coordinato tra i Giapponesi e i Liao fallisce dopo una netta vittoria degli eserciti del Goryeo. Gaesong é salvata per anni da un'aggressione straniera e la situazione si stabilizza nella penisola. La colonizzazione nipponica dell'Hubaekje prosegue: delle terre sono offerte ai guerrieri giapponesi per insediarsi come coloni presso la frontiera del Goryeo.
949:
Morte del reggente Fujiwara no Tadahira che trasmette
la propria autorità ai suoi
figli Saneyori e Morosuke perché governino
insieme, di conseguenza il ruolo di reggente non é attribuito, facendo credere
al popolo che l'imperatore Murakami governi saggiamente da solo, sempre un
vantaggio per i Fujiwara.
Lo stesso anno muore a 80 anni l'imperatore ritirato Yôzei,
rinchiuso per forza per evitare di vederlo ferire o uccidere qualcuno; é stato però il membro più
longevo della dinastia imperiale dell'epoca. Il vizio conserva il lupo.
951: L'imperatore Murakami si preoccupa principalmente dei riti della corte e di poesia, facendo realizzare delle compilazioni di poesia profana e religiosa con il suo famoso circolo dei cinque uomini della Camera delle Pere. Il sovrano è anche un'artista completo, il più abile nella floricoltura e nella chitarra koto.
956: Razzia su Guangzhou, la ricca città del Sud della Cina é attaccata da una flotta di navi pirata che bruciano il porto e rubano un tesoro in merci preziose. Sono dei pirati Wa, quindi dei Giapponesi. Da vent'anni il regno coreano dell'Hubaekje é ormai sotto il controllo giapponese e con lui suoi numerosi porti aperti sulla Cina e la sua tradizione marittima. Oltre ad un grande sviluppo commerciale, l'Hubaekje ha visto crescere l'attività dei pirati. Questi sono Giapponesi e Coreani originari dell'isola di Tsushima o Jeju oppure delle coste più povere. Molti copiano sempre più il modo di vita dei guerrieri samurai giapponesi, ispirati ai veterani della ribellione di Sumitomo. Le coste della Cina non sono più sicure.
958:
Fujiwara no Saneyori riceve un onore speciale dall'imperatore Murakami.
I suoi antenati, Fujiwara no Nakatomi e Fuhito, fondatori della dinastia, sono
elevati al rango di santi allo stesso livello di Santo Kawakatsu. Fanno ormai
parte della leggenda dell'evangelizzazione del paese. Di conseguenza la dinastia Fujiwara può vantarsi di essere anche lei santa, anche se sempre inferiore alla
sacralità imperiale, e riceve l'onore di viaggiare in carro chiuso (gissha),
normalmente limitato ai membri della famiglia imperiale.
Infatti, dopo quasi 50 anni il regime egemonico e stabile dei reggenti Fujiwara ha condotto a una
vita politica civile. La grande epoca della
fervida attività religiosa per creare una religione nazionale é passata. Gli
imperatori assicurano la protezione spirituale dell'impero in nome del Keikyô, i
monasteri e i templi insegnano e pregano, i loro membri sono principalmente composti
da nobili e aristocratici sopratutto interessati agli affari mondani della corte.
Il popolo minuto in sicurezza si accontenta di proseguire il culto quotidiano,
spesso mescolato con resti di riti shintoisti.
960: Unico pericolo del regno di Murakami, un
grande incendio distrugge
totalmente il palazzo imperiale che esisteva dal 794. Durante la ricostruzione
l'imperatore si trasferisce nel palazzo vicino dei Fujiwara.
Lo stesso anno, in Cina, Zhao Kuangyin rovescia la dinastia Zhou e fonda la dinastia Song. I Song mettono fine al periodo di divisioni e
riuniscono la Cina sotto la guida di un'unica dinastia che si considera l'erede
dei gloriosi Tang.
961: Appena nata, la dinastia Song rinnova le leggi anticristiane dei Tang. I cristiani sono tra i colpevoli della caduta della dinastia precedente e i loro templi sono di nuovo distrutti. Molti cristiani nestoriani preferiscono partire verso il Giappone e sono spesso insediati nel regno di Hubaekje.
965: La nuova dinastia Song considera il mare molto importante e sviluppa una forza navale per bloccare gli attacchi dei pirati Wa (nippo-coreani). Questi ultimi hanno ormai insediato delle basi sull'isola di Formosa e sull'arcipelago di Penghu, vere roccaforti dove ricevono l'aiuto degli aborigeni locali. Inizia una serie di campagne contro i pirati. La marina song può contare su navi con un equipaggio di 1000 uomini, talvolta dotate di catapulte. Nei dieci anni seguenti i Song riescono a rendere sicure le vie marittime e a riportare l'ordine, distruggendo le basi a Formosa, ma non riescono a far sparire i Samurai del mare.
967: Morte dell'imperatore Murakami, il suo secondo figlio é ufficialmente incoronato come imperatore Reizei (il primo figlio é stato diseredato perché ritenuto troppo indipendente). Reizei é però ritenuto come mentalmente incapace e Fujiwara no Saneyori é nominato reggente kampaku per conto suo. La maggior parte della corte si accorda per fare del regno di Reizei una breve transizione.
969: Saneyori costringe l'imperatore Reizei da abdicare in favore di suo fratello di dieci anni, il nuovo imperatore En'yu. Reizei é rinchiuso in un monastero presso il Monte Kôya e Saneyori é nominato reggente sesshô.
.
La grande paura millenarista
970:
Morte del reggente Saneyori, suo fratello
Koretada diventa reggente ma muore dopo solo due anni.
I uoi fratelli ed eredi, Kanemichi e
Kaneie, diventano rivali per assumere il
controllo dell'intero clan Fujiwara e della corte imperiale.
Lo stesso anno l'ordine Tendai del tempio Enryaku-ji inizia a riunire
un esercito
composto da monaci-soldati per proteggere il Monte Hiei contro l'attività
crescente dei banditi, ma anche per proteggere i suoi ricchissimi latifondi. Presto
altri ordini seguono il suo esempio. Gli ordini monastici si rendono sempre più autonomi sia dall'imperatore che dell'amministrazione della Chiesa diretta
dall'arcivescovo a Nara.
976: Il palazzo imperiale brucia per la seconda volta. Stavolta la catastrofe tocca anche le tre insegne imperiali offerte da re Davide a Tamar nel lontano passato mitico. La spada Kusanagi e il magatama Yanaka sono salvi, ma lo specchio Yata diventa nero e non può più riflettere niente. Il fatto viene saputo da tutta la capitale e ritenuto come un presagio funesto per la casa imperiale. Le cose peggiorano quando uo secondo incendio nel 980 danneggia lo specchio ancora di più, e ancora nel 983 quando un terzo incendio fa fondere il bronzo del specchio, riducendolo a una massa di metallo senza forma. L'imperatore En'yu ordina agli specialisti ritualisti del clan Hata di ricreare lo specchio con lo stesso bronzo, ma niente può nascondere il segno della prossima fine dei tempi per il millennio che si avvicina.
977: morte di Fujiwara no Kanemichi, reggente in carica, che rifiuta di cedere il titolo a suo fratello Kaneie e nomina suo cugino Yoritada come nuovo reggente kampaku. La lotta tra fazioni tra i rami dei Fujiwara si intensifica.
980:
l'imperatore En'yu comanda processioni su processioni in onore di
Tamar,
Davide, San Michele e San Giorgio per cancellare il brutto presagio della
distruzione dello Specchio Imperiale. Il sentimento generale di paura però non
cambia. I più poveri della capitale di Heian-kyô iniziano a riunirsi attorno ai
templi per mettersi sotto la protezione divina e vivono in città di tende
attorno ai cammini dei monasteri.
La situazione e la mancanza di reazioni da parte dei Fujiwara incoraggia i
disordini, le processioni esaltate di poveri e il numero dei banditi aumentano
fortemente. Non é più raro vedere qualcuno aggredito e ucciso nelle strade della
capitale. La Chiesa stessa non riesce a controllare gli eccessi sia dei
criminali che degli esaltati.
982: l'imperatore Shengzong sale sul trono dell'impero Liao. Rappresenta l'apogeo della potenza dei Liao. Sotto il suo regno i legami con il Giappone si raffreddano, l'imperatore Liao considera ormai con ostilità le pretese del sovrano giapponese all'intitolazione imperiale uguale a quella dell'imperatore cinese. La cosa è un problema per i Song che considerano pure loro il sovrano giapponese come un empio usurpatore. Shengzong inizia a revocare la sua protezione dei cristiani anche se non lancia nessuna persecuzione.
984:
Sempre terrorizzato dai segni e credendo essere la causa di una possibile impurità (che crede essere legata al fatto che ha scavalcato il primogenito
nell'ordine di successione), l'imperatore En'yu abdica. Finirà la sua vita non
come prete come era abitudine ma come semplice monaco vivendo nell'isolamento
della sua capanna nelle montagne attorno al Monte Hiei sotto il nome di
Kongô-Hô.
Essendo senza figli il trono passa a suo nipote, il nuovo imperatore
Kazan.
Questo rovescia totalmente l'equilibrio del potere. Fujiwara no Yoritada aveva
fatto sposare sua figlia all'imperatore Reizei, ma senza avere figli, e non aveva
più un legame legittimo per rimanere reggente. Il suo rivale Kaneie dal canto suo
aveva fatto sposare sua figlia al giovane Kazan e avevano già uno
figlio. Yoritada é costretto a dimettersi e Kaneie é nominato reggente,
approfittando dell'occasione per purgare la corte dai suoi rivali.
985: Il livello di tensione aumenta ancora a Heian-kyô quando Fujiwara no Tokiakira e suo fratello Yasusuke iniziano una lotta con armi contro il loro cugino Fujiwara no Sukikata nelle strade della capitale. I diversi rami dei Fujiwara sono ormai incapaci di riconciliarsi. Sukikata perde le dita della mano destra e i suoi cugini devono fuggire nelle province.
986:
Kaneie vuole aumentare
il proprio potere e considera l'imperatore adulto Kazan
ancora troppo autonomo. Fa pressioni sul sovrano per settimane perché abdichi
in favore di suo figlio ancora minorenne. Trasferisce di forza le insegne
imperiali (con lo specchio riparato) nelle mani del giovane principe ereditario.
Promette anche a Kazan di inviare suo figlio Fujiwara no Michizane
perché entri in monastero con lui.
Kazan, senza scelta, accetta e si reca nel monastero Gangô-ji con Michizane
per entrare nell'ordine. Arrivato lì, Michizane supplica Kazan di lasciargli
vedere i suoi genitori per un'ultima volta e promette di tornare presto. Kazan
accetta, Michizane se ne va per non tornare mai più, lasciando l'ex imperatore nel suo
nuovo palazzo in solitudine. Più tardi Kazan, ormai il monaco
Nyûkaku, in stato
di depressione cronica, sarà famoso per aver organizzato un gran numero di
pellegrinaggi in onore di diversi santi giapponesi.
Il figlio di Kazan é nominato imperatore Ichijô a 11 anni con Kaneie come
reggente sesshô. La mossa è ardita e la maniera scandalosa. Kaneie è
costretto e negoziare con una fronda di nobili diretta dalle famiglie
Minamoto, Oê e
Tachibana. e nomina principe ereditario
Iyasado, figlio
dell'imperatore Reizei e per la prima volta non legato alla famiglia Fujiwara.
In scambio Kaneie ottiene la creazione di un sistema di regni alternativi tra il
ramo nato di Ichijô e il ramo nato da Reizei durante i quali le due fazioni
potranno governare tramite il loro candidato.
987: Ultima documentazione storica della provincia ecclesiastica nestoriana di Beth Sinaye, più di un secolo di persecuzioni sono arrivati a fare sparire il cristianesimo dalla faccia dell'impero cinese. Da questo momento in poi il nestorianesimo cinese é considerato estinto. Il Giappone rimane l'unica nazione cristiana dell'Asia Estremo-orientale.
988:
Il samurai
Minamoto no Yorimitsu, capo della guardia imperiale, attacca la
fortezza del capo dei banditi Shuten-Doji nascosta nella montagna
Oê. Da anni
Shuten-Doji e i suoi facevano regnare il terrore attorno a Heian-kyô, non
esitando anche adc attacare dei palazzi della nobiltà nella stessa capitale. Heian-kyô non possedeva una forza di polizia e la guardia imperiale doveva
rimanere nel palazzo. La capitale non era mai stata protetta da mura e le porte
ufficiali erano cadute in rovina da 50 anni. Il clima di paura millenarista e la
debolezza del potere centrale avevano provocato la fuga di molti poveri delle
campagne e della città, riuniti poi in banditi guerrieri.
Yorimitsu guida la sua compagnia, aiutato degli suoi quattro vassalli che ha
intitolato i suoi quattro Arcangeli, contro la
fortezza degli demoni, come sono visti
dalla popolazione. La dura battaglia vede la vittoria del Minamoto. L'ordine
ritorna a Heian-Kyô, ma nelle province i gruppi di banditi sono ancora numerosi,
eccezion fatta per le province colonizzate dai samurai. Yorimistu e i Minamoto
diventano degli eroi popolari.
990: Morte dell'odiatissimo Fujiwara no Kaneie, considerato il più corrotto e spietato della sua dinastia. Questo non impedisce a suo figlio Michitaka di succedergli come reggente di Ichijô. Il potere di Michitaka é però limitato dall'influenza crescente di suo fratello Michinaga, zio favorito dell'imperatore con un carisma capace di trasformare le linee politiche dei partiti della corte.
992: L'impero Liao invade il regno coreano di Goryeo. La guerra e dura ma si conclude presto con il pagamento di un tributo da parte del Goryeo. Malgrado le richieste di attaccare il nemico comune, lo shogun dell'Hubaekje rifiuta di invadere il Goryeo. Ha ricevuto ordini chiari da Michitaka per lasciare i Liao soli, facendogli pagare l'umiliazione diplomatica e il trattamento dei cristiani dell'impero Liao.
993: Per la prima volta le truppe di monaci-soldati del Monte Hiei affrontano le truppe del tempio Mii-dera, loro rivale di sempre. I monaci del Monte Hiei bruciano più di 40 chiese dell'ordine rivale, ma vedono molti edifici del monastero centrale distrutti in una controffensiva. Malgrado gli ordini di deporre le armi da parte dell'imperatore, i sôhei, o monaci-soldati, continuano per anni le loro sporadiche violenze.
995: Morte del reggente Michitaka, il suo successore Michikane muore sette giorni dopo. Inizia una lotta di potere tra il giovane Fujiwara no Korechika e suo zio, il popolarissimo Michinaga.
996:
Nelle lotte bizantine del palazzo di Heian-kyô tutti i colpi sono
permessi. Korechika è informato che la sua amante del momento vede in segreto
un altro uomo, suo zio Michinaga in persona. Per Korechika
è un'occasione perfetta
per uccidere suo rivale (politico e amoroso) con una buona giustificazione.
Sono prepara dei pianiti per sorprendere Michinaga mentre esce dalla casa della sua
amante e ucciderlo con delle frecce (per dire che nell'oscurità non avevano
potuto identificarlo). Il piano va alla perfezione ma, al momento dell'attacco, la
povera vittima, solo leggermente ferita, crolla e urla disperatamente il suo nome.
Non era il nome di Michinaga ma il nome di Kazan, l'imperatore ritirato.
Michinaga aveva ovviamente informato Korechika, prevedendo la sua reazione.
Colpevole non solo di tentativo di assassinio su un sant'uomo ma anche sulla
persona sacra di un discendente di Davide: ovviamente a questo sono aggiunte
delle accuse di maledizione e magia nera create da Michinaga. Korechika è
costretto a dimettersi ed esiliato. Michinaga è ormai l'unico capo dei Fujiwara,
ed anche se non diventerà mai reggente concentrerà nelle sue mani tutti i
titoli più importanti, tra quali il ruolo di cancelliere dell'impero.
.
Il secolo di Michinaga
998: Michinaga fa nominare i capi del clan guerriero dei Minamoto al ruolo di guardie del palazzo imperiale. Michinaga compra cosi la fedeltà di questo potente gruppo di guerrieri e cementa la sua autorità. Per essere sicuro dà in matrimonio le sue numerose figlie a tutti i principi imperiali ancora vivi, creando cosi una rete di potere attorno a lui (non esita a proclamare due imperatrici al fianco di Ichijô, giusto in caso). Le lotte di fazioni si spengono sotto il suo controllo universale e per il Giappone inizia un'era di pace.
1001: Inizio della pubblicazione delle opere della scrittrice Sei Shônagon, Dama di Compagnia dell'imperatrice Seishi, morta l'anno precedente. Le sue opere raccontano da un punto di vista centrale la vita della corte, le sue lotte, il gossip e i gusti, spiega in una maniera dettagliatissima i codici comportamentali di questa corte chiusa su se stessa dove il gusto e l'eleganza fanno e distruggono le carriere. Mostra la gloria di una cultura di corte in grande parte laica. Per Sei Shônagon non vale niente ascoltare un sacerdote se non é bello e ben vestito! Il suo punto di vista é chiaramente a favore dell'imperatore Ichijô, il più elegante e bello sovrano della storia, conosciuto per il suo grande gusto poetico e le suoi doti in campo musicale. Sotto il suo regno l'aristocrazia rivaleggia in superbia, organizzando grandi tornei di poesia. Al contrario Sei Shônagon disprezza Michinaga e le sue attività bassamente politiche.
1005: Trattato di Chanyuan, l'impero Liao e l'impero Song firmano una pace con cui riconoscono le loro frontiere. I due imperatori si dichiarano di rango uguale e si scambiano dei doni. I due imperi si accordano anche tra loro per isolare il Giappone e rifiutare l'entrata dei missionari cristiani venuti dall'arcipelago. Questo non rappresenta un problema per Michinaga, che ha sempre ignorato la politica estera a vantaggio della sola politica interna e, ancora di più, della vita di corte.
1006: la grande rivale di Sei Shônagon, Murasaki Shikibu, inizia la sua carriera letteraria. Dama di compagnia dell'imperatrice Shoshi, descrive le avventure galanti di un principe imperiale di finzione, Genji Hikaru. Genji é il principe azzurro giapponese, bello, intelligente, potente ma anche elegante, delicato e sottile, il perfetto nobile dell'epoca Heian che deve essere identificato in maniera più o meno chiara con Michinaga stesso, cugino e protettore della scrittrice. Il Racconto di Genji rappresenta l'apogeo della cultura di corte di Heian e il primo romanzo psicologico della storia, e anche l'inizio di una letteratura profana scritta in caratteri hiragana. Era la scrittura semplificata delle donne accanto ai caratteri cinesi (per il governo e la poesia classica) e a quelli greci (per la religione e la poesia sacra). I suoi racconti delle avventure del principe con le donne sedotte e abbandonate scandalizza il clero, ma rimane protetta da Michinaga che vede in lei la sua posterità per i secoli seguenti (e di fatto oggi Michinaga é soprattutto ricordato come il principe che ha ispirato Genji).
1009: nel Goryeo il re Mokjong é assassinato dal generale Gang Jo che si proclama reggente. Scoppia una nuova guerra con il Liao che rifiuta di riconoscere il nuovo re fantoccio. L'esercito Liao non riesce però ad avanzare e deve affrontare una guerriglia coreana. La guerra continua per anni.
1011:
Come promesso da Fujiwara no Kaneie anni prima, l'imperatore
Ichijô abdica in
favore di suo cugino, il nuovo imperatore Sanjô. Michinaga lascia questa
promessa onorata perché il suo controllo politico va ben oltre un semplice legame
di sangue e una delle sue figlie rimane l'imperatrice, sposa di Sanjô, mentre un'altra delle sue figlie era già imperatrice al fianco di Ichijô. Pochi mesi
dopo Ichijô muore di malattia, molto pianto dal popolo che amava il suo
carattere calmo e la sua benevolenza.
Il nuovo imperatore é già adulto a 36 anni e non intende lasciare Michinaga
governare da solo. I due iniziano una relazione politica tumultuosa in cui Sanjô
tenta di restaurare l'autorità imperiale in una corte organizzata secondo i
legami di clientela aristocratica. Entrano in conflitto già per la nomina del
principe imperiale. Seguendo la volontà di Fujiwara no Kaneie di fare alternare
i rami della famiglia imperiale, Michinaga vuole fare nominare il figlio
dell'imperatore Ichijô (e nipote di Michinaga) mentre l'imperatore vuole nominare direttamente
il proprio figlio. Sanjô, ancora inesperto, deve
però cedere alle pressioni di Michinaga.
1016: L'imperatore Sanjô inizia a diventare cieco. Michinaga fa pressione per costringerlo a abdicare. Viene nominato il figlio dell'imperatore Ichijo come imperatore Go-Ichijô, di soli nove anni. Michinaga é finalmente nominato reggente sesshô, anche se questo non cambia niente del suo potere effettivo. Considerando finalmente l'alternanza dei rami imperiali come fastidiosa, Michinaga nomina erede il fratello dell'imperatore, forzando l'altro ramo a rinunciare al mondo e entrare negli ordini religiosi.
1017: Fujiwara no Michinaga abdica dalla sua posizione di reggente in favore di suo figlio Yorimichi. Ovviamente il vecchio politicante non intende lasciare il governo ad altri e continua a essere l'eminenza grigia dietro il trono sia dell'imperatore che del reggente, e ciò anche dopo essere stato ordinato nel 1019 sotto il nome di Gyôkan.
1018: Battaglia di Gwiju, l'armata Liao subisce la peggiore umiliazione della sua storia militare contro le truppe regolari del Goryeo. Con il Goryeo si trovano delle truppe dell'Hubaekje inviate dallo shogun in Corea, Minamoto no Yorinobu, per contro di Michinaga. L'obiettivo é quello di mantenere il Goryeo come scudo contro il regno Liao, ormai ostile. È anche una maniera per creare migliori relazioni con il vicino e fare del commercio. L'intervento giapponese riporta l'equilibrio nel conflitto.
1020: L'imperatore Go-Ichijô crea per Fujiwara no Yorimichi, dietro domanda del padre Michinaga, il titolo mai visto e ereditario di Ichi no Hiro, Primo Servitore, per rendere più ovvia la differenza tra i Fujiwara e il resto della nobiltà di corte.
1021: Morte del prode Minamoto no Yorimitsu, pianto dalla popolazione di Heian-kyô come un eroe e un paladino della Chiesa. Sotto Michinaga la sicurezza nella capitale é tornata alla normalità, era il frutto della sua alleanza stretta con i Minamoto e i loro samurai. La situazione nelle province era tornata a dei livelli più stabili ma ormai i samurai sono visti da tutti come dei guerrieri onorevoli, i guardiani della pace agli ordini del reggente. Nasce una cultura guerriera e le loro avventure sono dipinte in poemi epici.
1022: Fine della guerra Liao-Goryeo. Il conflitto lungo e sanguinoso si conclude con uno nulla di fatto: Goryeo non é stato conquistato ma riprende il pagamento del tributo. Da questo momento in poi la penisola é pacificata. Nella stessa epoca Michinaga conclude un trattato commerciale con il Goryeo, aprendo i porti alle navi imperiali giapponesi che hanno il monopolio del commercio internazionale. La frontiera tra le due Coree diventa più facile da attraversare.
1028:
Morte di Fujiwara no Michinaga il Magnifico, reggente e vero sovrano del
Giappone negli ultimi trent'anni e simbolo dell'apogeo culturale e politico del Giappone
dell'epoca Heian.
Infatti, dall'anno 1000 in poi le paure millenariste e l'agitazione religiosa
hanno avuto fine. A questo si aggiunge un potere forte che poteva garantire la
stabilità, una politica culturale magnifica e il ritorno della prosperità.
Questo spiega anche l'immagine dorata del regime di Michinaga che arriva dopo
una generazione di paura e di lotte politiche. È il Secolo di Michinaga.
Nello stesso anno il samurai Taira no Tadatsune approfitta del vuoto di potere e
tenta di aumentare le sue terre personali attaccando i latifondi della nobiltà
delle province di Kazusa e Awa. Dall'epoca della ribellione del suo antenato
Masakado i samurai del Nord sono cresciuti in potere e autonomia. La ragione é
semplice: i loro capi hanno il monopolio della violenza, l'esercito imperiale é
un esercito di leva locale e sono loro gli unici guerrieri disponibili. I loro
capi sono spesso alleati con i governatori locali per facilitare l'ordine e la
raccolta delle tasse. Tadatsune vuole ormai di più, molto di più, e la corte
imperiale é notevolmente indifesa. La condanna religiosa del ribelle non fa
molta paura agli uomini del Nord.
.
Il regno degli imperatori ritirati
1031: Il reggente Fujiwara no Yorimichi é costretto a chiedere a Minamoto no Yorinobu di intervenire contro Tadatsune. Yorinobu era l'altro grande capo militare nel Kantô e lo shogun per le truppe del Nord. La sua fama é grande e Michinaga ne aveva fatto il capo della guardia del palazzo imperiale. Senza altri capi militari, Yorimochi é costretto a pagare Yorinobu con grandi titoli e ne fa il governatore della provincia di Ise dove si trova il grande Santuario Imperiale. Yorinobu arriva nelle terre di Tadatsune; quest'ultimo, cosciente della superiorità militare del nemico, si arrende e muore poco dopo in un « incidente ». Yorinobu riceve le terre di Tadatsune come ricompensa.
1033: il reggente Yorimichi fonda il tempio Byôdo-in per il millenario della crocifissione. Questo tempio, ancora esistente, rappresenta l'apogeo dell'architettura di Heian.
1036: Morte dell'imperatore Go-Ichijô, suo fratello diventa l'imperatore Go-Suzaku. Nulla cambia della situazione politica del paese, sempre beneficiando dell'epoca di pace avviata da Michinaga.
1045: Abdicazione dell'imperatore Go-Suzaku dopo un regno senza eventi notevoli. Suo figlio gli succede come imperatore Go-Reizei, sempre sotto il controllo del reggente Yorimichi.
1046: il re del Goryeo Munjong sale sul trono di Gaesong. Il suo lungo regno rappresenta un apogeo par l'arte e la prosperità del regno coreano in pace sia al Sud che al Nord. Sotto il suo regno la comunità Cristiana del Goryeo prospera e le relazioni diplomatiche e commerciali con l'Hubaekje giapponese rimangono buone. Però la cultura dei due paesi sta divergendo sempre di più. Al Nord si sviluppa una monarchia centralizzata confuciana fondata sull'educazione mentre al Sud il paese vede lo sviluppo di una classe di guerrieri samurai riuniti in clan con un potere parallelo alla gerarchia politica ufficiale.
1050: Inizio della
guerra dei nove anni. Nella provincia settentrionale di
Mutsu la
regione era rimasta per due secoli nelle mani della dinastia di governatori del
clan Abe. Gli Abe erano di origine Emishi, convertiti e integrati dalla corte
Heian per controllare le popolazioni Emishi locali. Il governatore
Abe no
Yoritoki era accusato di brutalità e di pratiche magiche pagane, il Nord era
rimasto solo superficialmente cristianizzato, e il reggente Yorimichi aveva
ordinato la sua deposizione.
Minamoto no Yoriyoshi è inviato come shogun del Nord per domare la ribellione
dell'empio governatore, solo per trovarsi davanti a una guerriglia spietata come
le armate imperiali due secoli prima. Inizia una lunga guerra.
1057: battaglia di Kawasaki. Le truppe dei Minamoto sono annientate dalle truppe degli Abe. Gli Abe, da buoni Emishi, hanno attaccato le forze superiori dei Minamoto durante una tempesta di neve provocando il caos e il terrore tra i samurai. Solo sei ufficiali tra quali Yoriyoshi e suo figlio Yoshiie riescono a sfuggire al massacro. Tutto il Nord é da riconquistare.
1062: I samurai Minamoto tornano nella provincia di Mutsu contro i ribelli Abe. Ricevono l'aiuto del clan Kiyohara, uno clan emishi governatori della provincia vicina di Dewa. Grazie all'esperienza dei Kiyohara nello stile di guerra emishi, le truppe imperiali riescono ad avanzare contro i ribelli.
1063: Assedio di Kuriyagawa. Le truppe Minamoto e Kiyohara assediano gli ultimi
ribelli del Mutsu. Usano stavolta tecniche del Sud per tagliar
fuori totalmente il
castello dal resto del Mondo. Infine gli Abe si arrendono e sono massacrati. È
la fine della prima Guerra del Nord. I
Kiyohara ricevono il Mutsu come provincia
da governare e i Minamoto tornano come vincitori.
Questa lunga guerra in terre quasi straniere è srata molto utile per creare una vera
coesione tra i guerrieri Minamoto, tutti insediati nel Kantô. Hanno anche avuto
l'esempio del carisma e del coraggio del giovane Minamoto no Yoshiie, 18 anni,
il più grande arciere del suo tempo. I vassalli Minamoto rendono un vero culto
al giovane eroe, chiamandolo Hachimantarô (Figlio di San Michele).
È precisamente la ragione per cui Yoriyoshi, suo padre, fonda nelle sue terre di
Kamakura il monastero di Hachimangu Tsurugaoka (San Michele di Tsurugaoka) e
dedica la sua famiglia al culto del santo protettore dei samurai.
1068: Morte dell'imperatore Go-Reizei.
Il suo regno ha visto la crescita sempre
più forte dei clan di guerrieri come i Minamoto. Yorimichi abdica
alla sua funzione
di reggente dell'impero. Suo fratello Norimichi gli succede come reggente.
Il fratello di Go-Reizei gli succede come l'imperatore Go-Sanjô. La scelta di Go-Sanjô porta a
una grande rivoluzione. Per azzardo della successione é la prima volta che
un imperatore sale sul trono senza essere legato con il sangue alla dinastia
Fujiwara. Per questo Yorimichi aveva sempre disprezzato questo principe di bassa nascita. Go-Sanjô non é sotto il loro controllo e ne approfitta per ordinare a
Fujiwara no Yorimichi di dimettersi dai suoi ranghi ed entrare negli ordini
religiosi.
1069: Continua la rivoluzione di Go-Sanjô, come sovrano di diritto divino ordina una vasta riforma agraria e la creazione di un'amministrazione per controllare I grandi latifondi nobili e religiosi. Vuole porre fine al potere della nobiltà nelle province dove prendono sempre più le terre ai poveri contadini, privando il fisco imperiale delle loro tasse.
1072: L'imperatore Go-Sanjô non è un'imbecille, e si rende presto conto del fatto che le sue leggi e decreti non possono più essere forzati nelle province dove la nobiltà, il clero e i samurai hanno in mano il vero potere. Prende coscienza che tutto il sistema politico dei ranghi della corte imperiale sono ormai una finzione dietro l'aristocrazia onnipotente. Il suo status di sovrano sacro discendente di Davide sembra vano.
1073: L'imperatore Go-Sanjô abdica
al trono in favore di suo figlio Shirakawa, ma questa non é una disfatta. L'imperatore si ritira ed é ordinato prete ma non
abbandona il potere. Organizza un'amministrazione parallela, l'In-no-Cho,
un'amministrazione privata dei beni e delle terre della famiglia imperiale.
Costituisce nuovi latifondi imperiali sulle terre pubbliche con delle tasse
che entrano solo nel tesoro della famiglia e non dello Stato. Nella stessa linea
conserva il titolo di re dell'Hubaekje, riforma le finanze locali e attribuisce un
grande potere a questo regno d'oltremare. Strappa anche i Minamoto
alla
fedeltà ai Fujiwara, facendo di loro la sua guardia personale nel palazzo
dell'imperatore ritirato. Go-Sanjô ha ormai le finanze e la forza per condurre
una politica personale forte.
I Fujiwara sono impotenti davanti a questa rivoluzione e avrebbero perso tutto
il loro potere se Go-Sanjô non fosse morto improvvisamente lo stesso anno, lasciando
il suo progetto incompiuto. Però la sua opera non é vana: suo figlio, imperatore Shirakawa, é il suo
sosia é anche lui non ama i Fujiwara anche se deve accettare
Fujiwara no Norimichi come reggente.
1075: Morte del reggente Norimichi; Fujiwara no Morozane, suo nipote, gli succede come reggente, ma sotto il regno di Shirakawa la funzione diventa sempre più onorifica. Se l'imperatore sacro intende governare da solo, Morozane non può seriamente competere. Anche se rimane potente e ricco sarà sempre in favore di una collaborazione con Shirakawa senza tentare di rovesciarlo. Morozane è anche conosciuto come un buon poeta, prendendo il posto dell'imperatore come sovrano senza potere del Giappone. È l'inizio del declino dei Fujiwara.
1081: Incendio del tempio Miidera. L'incendio é stato causato da un'attcaco
notturno dei monaci armati del tempio Kôfuku-ji. Da anni i pericoli continui
causati dai banditi e dai gruppi di guerrieri mercenari aveva condotto gli
ordini religiosi ad armarsi e a creare dei gruppi di monaci-guerrieri spesso
armati di lance. Ormai le dispute religiose (e la rivalità dei privilegi)
degenerano spesso in lotte armate. Questa volta il Miidera si allea con il
rivale di sempre nel Monte Hiei per condurre una vera spedizione punitiva fino a
Nara. L'arcivescovo del Tôdai-ji può solo assistere senza potere impedire che i monaci
combattano nelle strade dell'antica capitale. Lo status autonomo dei
monasteri e il loro potere spirituale sul popolo impediscono le punizioni o la
pacificazione.
Lo stesso anno nella Cina della dinastia Song arriva un'ambasciata bizantina
inviata dal re Mielisha Kaisa (il basileus
Michele VII Dukas). Durante la loro
visita nel paese la delegazione cerca tracce di cristiani cinesi menzionati da
racconti nestoriani, ma è da più di un secolo che la comunità cristiana cinese é
sparita. Le relazioni con i Song e il Giappone si sono ormai molto distese,
oltre il commercio marittimo, e nessuno menziona l'arcipelago cristiano ad Est.
Un incontro storico é stato mancato per un soffio.
1083: Guerra dei Tre anni o Seconda Guerra del Nord. Le truppe Minamoto di Yoshiie partono senza autorizzazione per intervenire una seconda volta nel Nord e sistemare una lotta di successione all'interno del clan Kiyohara. Yoshiie non é stato mandato dalla corte, ma decide da solo di aiutare i suo alleato di sempre: é un passo avanti nell'autonomia del grande clan samurai.
1087: L'imperatore Shirakawa annuncia la sua intenzione di abdicare.
È
venuta l'ora per lui di finire l'opera di suo padre, ricreando per suo conto
l'amministrazione dell'In-No-Cho, l'amministrazione
privata della famiglia imperiale. Riceve cosi una vera autonomia economica ma
anche la libertà politica e può lasciare i riti religiosi a suo figlio, il nuovo imperatore
Horikawa. Shirakawa, che non si fida dei Minamoto
(troppo autonomi dato che Yoshiie conduce una vera guerra privata nel Nord), decide di appoggiarsi sul
secondo più importante clan samurai, i Taira.
Taira no Masamori é nominato
capitano della guardia dell'imperatore ritirato allo stesso livello di Yoshiie.
È
l'inizio della potenza dei Taira e della loro rivalità con i Minamoto.
Anche se Fujiwara no Norimichi rimane ufficialmente cancelliere dell'impero,
sempre più i membri della corte devono chiedere a Shirakawa per avere accesso
all'imperatore o per essere protetti. I Fujiwara perdono in pochi anni il potere politico e sociale che avevano conservato per due secoli.
È l'inizio del
regime degli imperatori ritirati, l'Insei.
1089: Assedio di Kanezawa. Yoshiie mette fine alla guerra civile dei Kiyohara e impone il suo candidato. Il nuovo governatore, come ricompensa per la sua fedeltà a legare ancora di più il Nord alla corte imperiale, riceve il nome Fujiwara e diventa Fujiwara no Kiyohira.
1094: Fujiwara no Moromichi diventa reggente: anche se ha perso la maggior parte del suo potere politico il reggente rimane assai potente. Moromichi vede l'Insei e il governo dell'imperatore ritirato Shirakawa come anti-giapponese. Per lui il sovrano non é un umano normale, come Gesù ha una doppia natura e non deve per niente tentare di governare e sporcarsi le mani con gli affari del basso mondo. In questa opposizione riceve l'aiuto inaspettato dell'imperatore Horikawa, figlio di Shirakawa, molto pio. Moromichi é veramente all'antica e riesce a ritrovare una certa indipendenza. Vuole in particolare lottare contro l'insolenza degli ordini militari monastici che non esitano più a lottare tra di loro nelle strade di Heian-kyô e minacciare la corte imperiale se non ottengono ciò che vogliono (generalmente nuovi privilegi fiscali).
1095: Scena impossibile da immaginare
pochi anni prima. I monaci del monte Hiei scendono in massa dalla loro montagna, portando bandiere e altari processionari, protetti dai loro monaci-guerrieri e gridando rivendicazioni.
Vengono a portare una petizione all'imperatore Horikawa, ma nei fatti a minacciarlo. L'oggetto
della loro collera é Minamoto no Yoshitsuna che ha fermato una lotta tra preti
nella città, uccidendo e arrestando i più fanatici tra i religiosi. I monaci
pretendono la sua punizione in virtù dell'indipendenza della giustizia
clericale e le dimissioni del reggente Moromichi.
L'imperatore Horikawa é costretto a concedere le loro rivendicazioni. Fujiwara
no Moromichi perde il potere, era l'ultimo della sua dinastia ad avere un
vero peso politico.
1196: l'imperatore ritirato Shirakawa é ordinato sacerdote, il che non cambia niente del suo potere: continua a regnare di fatto per conto di suo figlio e può ormai contare su una fedeltà e un'obbedienza assoluta della nobiltà, anche dei Fujiwara. Poco dopo, alla morte dell'arcivescovo nestoriano di Nara, l'imperatore ritirato si autoproclama nuovo arcivescovo e capo della Chiesa. È la prima volta che la carica é occupata da un membro diretto della famiglia imperiale, senza parlare di un ex imperatore, e per quasi un secolo tutti gli imperatori ritirati saranno anche capi della Chiesa.
1101: La corte giapponese adotta l'invenzione coreana della stampa, nuovi testi stampati iniziano ad essere diffusi a scopo pratico per comunicare, informare e insegnare. I grandi testi e la poesia rimangono scritti manualmente come vuole la nobiltà. I Samurai dal canto loro fanno un uso massiccio della stampa.
1105: Taira no Tadamori é inviato come generale per sottomettere i pirati del regno di Tanma sull'isola di Jeju. Jeju entra formalmente a far parte del regno di Hubaekje e dell'impero giapponese. I Taira iniziano a specializzarsi nella marina di guerra, costruendo navi su modelli coreani e imparando a combattere sul mare. Altre spedizioni sono organizzate per distruggere altre basi di pirati nel Kyûshû fin nel mare interno giapponese.
1106: Morte dell'eroe Minamoto no Yoshiie. Era il samurai perfetto, raramente vinto, sempre generoso e pio. Rimarrà per secoli il modello del guerriero onorevole. Suo nipote Minamoto no Tameyoshi diventa il nuovo capo dei Minamoto.
1107: Morte dell'imperatore Horikawa, era rimasto per tutta la vita nell'ombra tirannica di suo padre Shirakawa. La sua morte non cambia niente della situazione, Shirakawa continua a governare da solo in nome di suo nipote, il nuovo imperatore Toba.
1113: Per l'ennesima volta i monaci di Miidera e di Enryaku-ji si scontrano sanguinosamente nelle strade della capitale, i feriti sono numerosi. La guardia imperiale sotto il comando di Minamoto no Tameyoshi interviene e Tameyoshi fa caricare I suoi samurai in piena città, rovesciando e uccidendo un gran numero di preti e monaci. È ricompensato per la sua azione decisiva, da anni gli imperatori non possono più sopportare i monaci-soldati che non riconoscono la sua autorità sul clero.
1115: le tribù Jurchen preso il fiume Yalu iniziano a unificarsi e fondano un proprio Stato sotto la dinastia Jin. Iniziano a lottare contro l'impero Liao in decadenza.
1123: l'imperatore ritirato forza suo nipote, l'imperatore Toba, ad abdicare e
a ritirarsi a vita privata. Shirakawa vuole ormai governare tramite un sovrano
ancora più giovane, l'imperatore-bambino Sutoku.
Lo stesso anno il porto di Mopko nell'Hubaekje giapponese riceve per la prima volta
la visita diretta di mercanti arabi. Da questo momento in poi questi stranieri saranno
presenti regolarmente, portando con loro notizie dell'ovest per la prima
volta da due secoli. I porti della Corea giapponese accolgono anche numerosi
mercanti cinesi del Song, ora che la pirateria é stata ridimensionata.
1125: La dinastia Jin annienta la dinastia Liao e prende il suo posto come Stato egemone nel Nord della Cina e nelle steppe. L'anno seguente il Goryeo decide liberamente di diventare vassallo dei Jin per evitare il rischio di un'invasione nomade dal Nord. I Jin spostano allora le loro attenzioni sull'impero Song. Pacificata da più di 50 anni, la regione ricade nelle guerre tra potenze rivali.
1127: i Jurchen della nuova dinastia Jin prendono la capitale cinese e catturano l'imperatore cinese Qinzong con la maggior parte della sua corte. L'impero Song crolla presto, conquistato dai cavalieri del Nord. La dinastia Song trova riparo a Sud nella nuova capitale Kaifeng, e continua a resistere agli attacchi del Nord.
1129: Morte dell'imperatore ritirato
Shirakawa che governava, in una maniera o
nell'altra, da 66 anni. Suo nipote, l'imperatore ritirato Toba,
costretto ad abdicare
anni prima, riprende il ruolo di capofamiglia ritirato. E una rivincita per lui
il
poter finalmente governare per davvero in nome di suo figlio, l'imperatore Sutoku.
Lo stesso anno Toba invia il suo generale Taira no Tadamori
in Corea. Deve
risolvere il problema dei pirati lungo le coste dell'Hubaekje. Tadamori é
nominato per l'occasione shogun per la Corea e insedia propri vassalli nel Sud
della penisola.
1132: La dinastia Song crea la sua prima marina permanente con una base a Dinghai. Hanno bisogno di quest'ultima per controllare i grandi fiumi cinesi e bloccare l'avanzata degli Jin, ma anche per sviluppare il commercio internazionale e far entrare dell'oro nel tesoro imperiale pressoché vuoto. Chiamano anche dei mercenari stranieri, in particolare degli ex pirati giapponesi e coreani, già esperti della guerra sul mare. Per facilitare i contatti i Song accordano il diritto di creare dei fondachi ai mercanti nippo-coreani, con autorizzazione di fondare i loro luoghi di culto cristiani.
1142: l'imperatore Sutoku decide di abdicare in favore di suo fratello, l'imperatore Konoe. Il Giappone si ritrova con due imperatori ritirati, Toba e Sutoku, ciascuno ben deciso a governare l'Insei da solo. Il padre e il figlio non riescono ad accordarsi su una divisione del potere e presto le loro fazioni si oppongono apertamente per il controllo del giovane Konoe.
1145: In Occidente, il vescovo siriano Ugo di Gabala viaggia attraverso l'Europa per annunciare la caduta della città di Edessa. Durante il suo viaggio inizia a raccontare l'esistenza di un vasto regno cristiano ma nestoriano nell'estremo Oriente, capace di sconfiggere gli infedeli. Sostiene che non é lontano e avrebbe preso Ecbatana. Quest'ultima parte è stata aggiunta solo per incoraggiare a partecipare a una guerra santa, ma l'idea di base si trova facilmente nei racconti nestoriani sull'impero dei figli di Davide in Giappone. Sarà chiamato in Occidente il Regno del Prete Gianni.
1153: Morte del generale Taira no Tadamori, suo figlio Taira no Kiyomori diventa il padrone di una vasta rete di vassalli ormai rivali dei potenti Minamoto del Kantô.
1155: Morte senza eredi dell'imperatore Konoe. Gli imperatori ritirati Toba e Sutoku, che avevano collaborato a malapena per anni, si affrontano ormai per la scelta del nuovo sovrano e di chi lo governerà. Toba riesce a imporre un suo figlio, fratello di Sutoku, come imperatore Go-Shirakawa contro il figlio di Sutoku. Per il momento la fazione di Toba tiene in pugno la situazione.
1156: Morte dell'imperatore ritirato Toba, suo figlio e rivale
Sutoku si ritiene ormai l'unico capo della famiglia imperiale e intende governare da solo l'Insei.
Ma l'imperatore Go-Shirakawa non é uomo da lasciarsi manipolare e intende
governare da solo dopo aver abdicato. La rivalità tra i due fratelli é aperta e
la corte si divide in due fazioni. Una divisione complicata in cui i clan stessi
si dividono. Cosi il reggente Fujiwara no Tadamichi vede l'occasione di
restituire il potere alla sua dinastia e si allea con Go-Shirakawa mentre suo
fratello sostiene Sutoku. I samurai sono anche loro divisi: il capo dei Minamoto,
Tameyoshi, si dichiara a favore di Sutoku, ma suo figlio
Minamoto no Yoshitomo lo rinnega e si allea con Taira no Kiyomori
a favore
dell'imperatore Go-Shirakawa. Heian-kyô é divisa in due fazioni, ciascuna
protetta da guerrieri e mercenari, e la guerra civile é l'unica soluzione.
Ribellione di Hôgen: Di notte le truppe di Yoshitomo e Kiyomori si lanciano
contro il palazzo dell'imperatore ritirato Sutoku. Yoshitomo combatte suo
fratello presso le porte del palazzo ma le truppe imperiali non riescono a
penetrare. I combattimenti sono aspri e Kiyomori decide di incendiare il
palazzo, uccidendo tutti i nemici che tentano di fuggire. La battaglia finisce in
massacro per i pro-Sutoku e all'alba Sutoku stesso é preso. Minamoto no
Tameyoshi abbandona la direzione del clan a suo figlio vincitore e si fa prete,
ma Yoshitomo non lo intende così. Fa uscire suo padre dal tempio dove era
rinchiuso e lo decapita senza processo. È la prima volta che la pena di morte é
comminata in Giappone da secoli, contro tutte le leggi degli uomini e della Chiesa,
ma in piena guerra civile e con l'approvazione imperiale, il crimine é lasciato
impunito. Sutoku é deposto da tutti suoi titoli ed esiliato lontano dalla corte.
È la prima volta da un secolo che il sangue é stato sparso dentro la capitale, e
la prima vera guerra civile tra sovrani rivali dal VII secolo.
1158: Dopo aver aspettato per calmare la situazione a Heian-kyô, l'imperatore Go-Shirakawa abdica in favore di suo figlio, l'imperatore Nijô. Go-Shirakawa prende il controllo dell'Insei e diventa de facto il sovrano assoluto del Giappone, imponendo subito un regime personale, rifiutando di collaborare con i suoi alleati Fujiwara e limitando le ricompense offerte ai samurai Taira e Minamoto per rimetterli nella loro giusta posizione di cani da guardia.
1159: Taira no Kiyomori ottiene dall'imperatore l'autorizzazione a partire in pellegrinaggio. Questo dà l'occasione ai numerosi malcontenti di riunirsi. Fujiwara no Nobuyori si considera ingiustamente lasciato fuori dal governo mentre Minamoto no Yoshitomo considera che non é stato pagato a sufficienza mentre si é reso colpevole di parricidio per l'imperatore. I due organizzano una congiura per deporre Go-Shirakawa e governare tramite Nijô. Questa idea era sacrilega ma l'esempio della ribellione di Hôgen aveva dimostrato che la persona sacrosanta di un membro della famiglia imperiale non resisteva bene alla durezza dell'acciaio.
1160: Ribellione di Heiji. Le truppe Minamoto assediano il palazzo di
Sanjô,
arrestano sia Go-Shirakawa che Nijô e incendiano il palazzo. Tutti i fedeli
dell'imperatore ritirato sono uccisi senza processo. Nobuyori si autoproclama
Cancelliere dell'impero. Però Taira no Kiyomori non
è ancora lontano dalla
capitale e riesce a tornare presto con delle truppe. Ingannai suoi nemici
negoziando la sua sottomissione mentre i suoi guerrieri liberano Go-Shirakawa e
Nijô, fuggendo con loro. Kiyomori riceve ufficialmente la missione di eradicare
i ribelli.
Ne segue una battaglia sanguinosa nelle strade di Heian-kyô tra le truppe
Taira
e Minamoto. Attorno alla base Taira di
Rokuhara i due eserciti si scontrano
per una giornata intera ma alla fine i Minamoto sono vinti. Nobuyori é preso
e giustiziato sul posto dai Taira. Yoshitomo, dopo aver perso quasi tutti i
suoi figli, scappa verso le sue terre dell'Est. Durante la fuga si nasconde
nella residenza di un suo vassallo. Quest'ultimo, alla ricerca di una
ricompensa, lo tradisce e Yoshitomo é preso e ucciso nel suo bagno, le sue
ultime parole sono state: « Se solo avessi una spada… »
Kiyomori riceve le terre e i titoli dei Minamoto ed è pronto per ordinare il
massacro di tutti i Minamoto superstiti quando Tokiwa Gozen, amante e madre di
un figlio di Yoshitomo, si presentq davanti a lui. Conoscendo bene la natura di
questi guerrieri si offre come concubina se Kiyomori accetta di lasciar vivere
suo figlio Yoshitsune e suo fratello, l'ultimo
erede dei Minamoto, Yoritomo.
Kiyomori accetta l'offerta e invia Yoshitsune in un monastero per diventare prete. Yoritomo é inviato in esilio nella penisola di
Ise sotto la guardia del
suo vassallo Hojo Tokimasa. Non sono degli atti di generosità, Yoshitsune era ancora un
bambino e Yoritomo a 14 anni era considerato un imbecille (di fatto era stato
fatto prigioniero dopo essersi perso da solo durante la fuga del padre, cosa che
gli
ha ironicamente salvato la vita).
Go-Shirakawa é ormai l'unico detentore del potere, o almeno lo crede. Presto si ritrova davanti
le domande di ricompensa di Taira no Kiyomori per lui e
per i suoi uomini. Funzioni
alla corte, privilegi, province e latifondi, Kiyomori non vende il suo sostegno per
niente. L'imperatore ritirato vorrebbe dimettersi ma si rende conto che ormai
c'è in tutto il Giappone un solo clan guerriero potente, i Taira, con un vero
monopolio della guerra. I vassalli dei Taira non possono essere comprati, sono
fedeli ai Taira per fede nel carisma del loro capo, il Protetto di San
Giorgio. La cosa che gli imperatori ritirati non avevano mai capito é che i
samurai al loro servizio erano solo pagati ma rimanevano fedeli prima al capo
del clan piuttosto che all'imperatore. Kiyomori é di fatto il
dittatore militare
del paese.
1162: Taira no Kiyomori inizia la costruzione del monastero di San Giorgio di Miyajima, un'isola sacra riservata ai monaci da secoli. L'isola é dedicate a Susanoo / San Giorgio, che i Taira avevano scelto come santo protettore come San Michele era il santo dei Minamoto. Era anche un santo legato al mare come i Taira e la loro potente marina, controllando il mare interno e il mare che separa la Corea dal Kyûshû. Kiyomori fa costruire un immenso monastero e un tempio degno della potenza e della ricchezza del clan egemone del Giappone.
1161: Battaglia di Caishi, la marina cinese dà ai Song una grande vittoria. I Jin avevano anche loro una marina ma meno esperta, quasi la metà della marina Song. Tra i marinai Song si fanno notare dei samurai giapponesi sfuggiti all'ultima guerra civile. La situazione militare dei Song si stabilizza.
1165: l'imperatore regnante Nijô é
colto da una malattia che lo costringe ad
abdicare in favore di suo figlio, l'imperatore Rokujô. Nijô muore poco dopo.
Lo stesso anno inizia di circolare in Occidente una falsa lettera del Prete
Gianni all'imperatore bizantino, che descrivendo il suo magnifico impero. Da questo
momento lin poi cresce a curiosità per questo misterioso sovrano dell'Oriente, e quasi
tutti i sovrani importanti da queste parti saranno sospettati di essere il famoso Prete Gianni, ma il Giappone é ancora troppo lontano per essere
conosciuto in occidente.
1167: Taira no Kiyomori riceve il titolo di Daijô-daijin, premier dell'impero. È la più alta funzione che può ricevere senza essere di sangue Fujiwara. È la prima volta che un guerriero é autorizzato a salire a questo livello di potere, e nessuno può impedirlo.
1168: Kiyomori non é soddisfatto di un imperatore bambino perché non
può essere nominato reggente, non essendo un Fujiwara. Ordina dunque la deposizione
del giovane imperatore Rokujô a vantaggo del più anziano imperatore
Takakura,
suo zio. Senza aspettare, Kiyomori gli fa sposare sua figlia,
Taira no Tokuko, perché
diventi imperatrice e abbia figli di sangue misto Taira. Kiyomori vuole al più
presto legare il proprio sangue alla dinastia sacra per farsi proclamare reggente di
una nuova dinastia.
Il nuovo sovrano è un filosofo e un letterato, e ha dichiarato:
« l'imperatore
é una nave, il suo popolo é l'oceano. L'oceano porta la nave ma a volte la tempesta
affonda la nave. Il popolo sostiene il suo sovrano ma può anche rovesciarlo
se l'occasione è propizia. » Non é dunque ingannato dalle manipolazioni poco astute di Kiyomori.
1169: Go-Shirakawa, consapevole di essere incapace di controllare Taira no Kiyomori, abbandona l'Insei e si ritira nella vita monastica. Diventa monaco e prova a far credere a Kiyomori che non é più un pericolo.
1170: Un gruppo di guerrieri Taira con a capo Taira no Shigemori, il figlio di Kiyomori, incontrano per strada la processione del reggente Fujiwara no Motofusa. Rifiutano di lasciargli l'onore della precedenza come vorrebbe la tradizione, prendono in giro il reggente e danno bastonate ai suoi servitori. L'umiliazione é pubblica, aggravata dall'assenza di punizione. Chi non é Taira non ha più diritti nell'impero.
1172: Kiyomori inizia il progetto di fare costruire una nuova capitale per lui e l'imperatore a Fukuhara. Questa capitale sarà anche un porto dove la flotta Taira potrà controllare il mare interiore ma anche dove potranno venire i mercanti Song, Goryeo e tanti altri. Kiyomori ha un grande progetto internazionale e sogna di aprire il Giappone alla Cina e potenziare il commercio internazionale. Ha già preso contatto con i Song per farsi riconoscere re del Giappone, un titolo che non impedirebbe di avere un imperatore che vorrebbe trasformare in semplice sacerdote.
1175: Venuto dal Monte Hiei, il monaco
Hônen inizia la sua predicazione presso
il popolo minuto di Heian-kyô. Ostile ai grandi ordini monastici, Hônen insegna
che Gesù era totalmente divino e non umano: é una violazione della dottrina nestoriana della Chiesa giapponese. Hônen insegna anche che non c'é bisogno di
studiare o de leggere i Vangeli, la disciplina monastica é vana, la potenza
dei templi uno scandalo. Conta solo la fede di essere salvato da Gesù Cristo. Hônen é perseguitato dai monasteri ma é popolarissimo e
riesce a nascondersi.
Hônen é il primo di una corrente ereticale centrata su una versione meno
complessa della fede dei monasteri, adattata al popolo ignorante. Una dottrina
basata sulla fede nel Tariki, la compassione senza limiti di Gesù Cristo che
salva tutti. È opposta alle idee del futuro cristianesimo Zen fondata sul
Jiriki,
dove il credente deve meritare la salvezza con le sue azioni.
L'origine dell'eresia di Hônen si trova nella critica della ricchezza degli
ordini monastici e della violenza dei guerrieri. Hônen é convinto di vivere
poco prima dell'Apocalisse, in un'epoca dove non si può più insegnare la vera
Fede nella sua purezza originale, perciò studiare i testi é perdita di tempo,
entrare in un monastero significa prendere il cammino della corruzione, solo la fede
pura e sincera nel Salvatore é utile e necessaria.
1177: incidente di Shishigatani, é scoperta una congiura contro Kiyomori in cui sono implicati i Fujiwara ma anche Go-Shirakawa. Kiyomori non esita a liquidare il reggente Motofusa e tutti i Fujiwara considerati sospetti. Al loro posto dei Taira sono nominati a tutti i livelli, anche quelli tradizionalmente vietati. Go-Shirakawa é costretto a rinchiudersi nel suo tempio.
1178: Finalmente, con grande gioia di Kiyomori, l'imperatrice Tokuko dà alla luce un principino immediatamente nominato erede. Kiyomori ordina feste e celebrazioni in tutto l'impero, fa dire messe di ringraziamento in tutti i templi. È la conclusione perfetta della sua salita al potere.
1180: Kiyomori non ha più bisogno dell'imperatore Takakura e lo
costringe ad
abdicare senza complimenti. Il principe Taira di due anni diventa l'imperatore
Antoku. Il giovane sovrano, accompagnato da Go-Shirakawa, e Takakura
sono costretti ad insediarsi nella nuova capitale Fuhuhara-kyô, sulla costa del mare interno,
ma le condizioni locali e le tempeste spingono Kiyomori a riportare la capitale a
Heian-kyô nello stesso anno. Questi viaggi sono visti come capricci del
tirannico Kiyomori che non esita a esibire al popolo gli imperatori.
A Heian-kyô la nobiltà teme ormai un'usurpazione Taira del trono. Molti si
volgono verso il principe Mochihito, fratello di Takakura e unico maschio pronto
a regnare. Mochihito pubblica un proclama accusando Taira no Kiyomori di
usurpazione, hubris, eresia e blasfemia, e chiede a tutti i fedeli alla casa
imperiale di aiutarlo a rovesciare il tiranno. Ha già con lui i samurai di
Minamoto no Yorimasa, un cugino dei Minamoto rimasto neutrale durante la
guerra di Heiji. Dopo questa bravura il principe tenta di fuggire da Heian-kyô
con l'aiuto di Yorimasa ma anche dei sôhei, monaci-soldati del tempio
Mii-dera.
Le forze coalizzate del principe riescono a fuggire fino al tempio
Byôdo-in di
Uji prima di essere raggiunte e annientate dai guerrieri Taira. Il principe
Mochihito é ucciso sul posto e Yorimasa, sconfitto, decide di suicidarsi aprendosi
la pancia: é il primo seppuku (o
harakiri) documentato della storia. Questa
forma di suicidio onorevole sarà sempre condannata dalla Chiesa anche se
considerata come una forma meno grave di suicidio, perché punisce l'errore del peccatore. Taira no Kiyomori, convinto che la Chiesa é complice dei suoi nemici, invia
il suo
esercito a prendere Nara e brucia il Tôdai-ji, distruggendo la statua monumentale
del Cristo, anche il Mii-dera é ridotto in cenere.
Guerra del Genpei: La morte del principe Mochihito mobilita molti clan ostili
ai Taira ma é soprattutto nella penisola di Ise che le cose si muovono. A Ise,
il giovane Minamoto no Yoritomo, capo legittimo di tutti i Minamoto, chiama a sé
tutti i superstiti del clan e riceve l'aiuto del suo guardiano,
Hôjô Tokimasa.
Yoritomo sposa anche sua figlia, Hôjô Masako. Yoritomo ha presto con
lui quasi 300 uomini più le forze degli Hôjô. Le sue truppe sono però sconfitte
da un esercito più numeroso nella battaglia di Ishibashiyama dove Yoritomo per poco
non muore (sopravvive nascondendosi in un albero). Fugge
attraverso le montagne ma trova presto riparo tra guerrieri fedeli e con
pazienza inizia a prendere il potere nelle province del Kantô,
deponendo a forza i governatori locali, ricevendo i giuramenti di fedeltà di
tutti i samurai, molti accorrono nella speranza della gloria e del bottino al
grido di San Michele. Si riuniscono a Kamakura e in
sei mesi ha riunito un esercito di 6000 guerrieri Minamoto.
1181: All'inizio dell'anno muore
Taira no Kiyomori. Durante la malattia la
febbre gli avrebbe fatto vedere le ombre di tutte le sue vittime, facendolo
urlare di terrore per giorni prima di morire. Il nuovo capoclan,
Taira no
Munenori, decide di farla finita con i Minamoto mentre suo padre preferiva
aspettarli in sicurezza presso le sue basi.
A Kamakura, Yoritomo ritrova suo fratello, il giovane Yoshitsune, fuggito anni
prima dal suo tempio per trovare riparo tra i Fujiwara
del Nord, alleati tradizionali dei Minamoto. Porta con sé le truppe del Nord e diventa presto
il generale più giovane ma anche più esperto di suo fratello (che era piuttosto
un amministratore efficace e stratega). I Taira riescono ad inviare un esercito nell'Est, ma in una serie
di piccole battaglie Yoshitsune riesce a
bloccarli e applica le tattiche di guerriglia dei suoi alleati del Nord. La
guerra rallenta mentre la carestia avanza.
1183: dopo due anni di attesa per rafforzare le loro truppe. i Taira inviano un
nuovo esercito nell'Est e affrontano i Minamoto nella battaglia di Kurikara.
Minamoto no Yoshinaka, cugino e rivale di Yoritomo per la condotta del clan
Minamoto, sconfigge clamorosamente l'esercito Taira. I Taira sono costretti a
evacuare Heian-kyô, portando con loro l'imperatore Antoku e le insegne
imperiali. Yoshinaka entra da vincitore a Heian-kyô. Per la prima volta
nella
sua storia Heian-kyô é stata presa. L'imperatore ritirato Go-Shirakawa é
liberato e accoglie Yoshinaka, nominandolo generale incaricato della capitale e
dell'eradicazione dei Taira.
Pero Yoshinaka non é un grande generale e non riesce ad impedire ai suoi guerrieri
di saccheggiare Heian-kyô per ripagarsi dei loro sforzi. I liberatori diventano
ben presto delle truppe di occupazione detestate.
Lo stesso anno nel regno vassallo di Hubaekje l'amministrazione militare é
rovesciata da un colpo di Stato dal generale coreano Yi Uimin che sogna
di rendersi indipendente dal Giappone durante il caos della guerra civile. Il suo
controllo militare riprende però le forme del potere dei samurai, e fa uccidere
gli ufficiali Taira che governavano nella province coreane.
1184: Yoshinaka é presto diventato anche lui un tiranno, non é riuscito a
sconfiggere i Taira che si rafforzano nell'Ovest ma vuole anche sistemare i
conti con suo cugino Yoritomo, inviando unaltro esercito verso l'Est. Go-Shirakawa, deluso da Yoshinaka, invia una richiesta di aiuto a Yoritomo ma é
fatto prigioniero da Yoshinaka. Yoritomo aspettava solo questo con le sue forze
pronte e fresche da tre anni di preparazione. Invia suo fratello
Yoshitsune che
inventa allora la sua versione della guerra lampo. Rovescia le truppe di Yoshinaka
nella seconda battaglia di Uji e nella
battaglia di Awazu, non esitando
a combattere sulla linea del fronte. La sua rapidità gli permette di prendere in
poche settimane Heian-kyô, liberare Go-Shirakawa e uccidere Yoshinaka. Ormai
Yoshitsune é pronto per il confronto con i Taira e non vuole aspettare.
Nella battaglia di Ichi-no-Tani Yoshitsune supera le linee del fronte facendo
passare la sua cavalleria dalle montagne e attacca alle spalle i Taira,
prendendo il loro campo. Questa tattica considerata come disonorevole é
condannata dalla Chiesa, ma gli permette di annientare un esercito superiore e
prendere il controllo dell'Ovest. I Taira si fortificano nelle isole del mare
interno e nel Kyûshû, sicuri della loro potenza sul mare.
1185: Dopo lunghi preparativi Yoshitsune
attacca l'isola-capitale dei Taira a
Yashima. Mentre i Taira si preparano a uno sbarco dei Minamoto e ad una
battaglia navale, non sorvegliano l'altra parte dell'isola dove durante la notte Yoshitsune fa sbarcare la sua cavalleria. Un'altra volta attacca alle spalle
i Taira e li sconfigge duramente. La maggior parte dei guerrieri Taira sono uccisi con la nobiltà fedele alla loro causa. Ormai rimane solo
da
sconfiggere Munenori e l'imperatore bambino Antoku nel Kyûshû.
Nella battaglia navale di Dan-no-Ura Yoshitsune ottiene finalmente la vittoria finale. Le truppe Taira sconfitte vedono cadere il loro capo Munenori.
Davanti alla sconfitta imminente, Taira no Tokuko, madre dell'imperatore, prende
suo figlio di sette anni e le insegne imperiali e si butta al mare, annegando con
l'imperatore-bambino. Dopo questo molti ufficiali Taira si annegano
volontariamente in mare per seguire il loro sovrano nella morte. I Taira
cessano
di esistere, la vittoria é totale.
A Heian-kyô, l'imperatore Go-Shirakawa stipula un compromesso storico.
Riconosce Yoritomo e i Minamoto come clan guerriero egemone del Giappone con la
missione di fare regnare l'ordine e di far rientrare le tasse. In scambio Yoritomo giura di rispettare la corte, riconoscere la sovranità dell'imperatore
e obbedire ai suoi ordini (se ha la saggezza di non dare ordini). Nasce una
diarchia tra l'imperatore e Yoritomo. Yoritomo crea il
Samurai Dokoro,
l'amministrazione centrale per gestire i samurai, e distribuisce le terre ai suoi
vassalli,; decide anche di rimanere a Kamakura, facendone la sua capitale,
e
lasciando Kyôto all'imperatore. Le insegne imperiali sono « miracolosamente »
ritrovate dai pescatori e servono per l'intronizzazione del nuovo imperatore
Go-Toba, fratello di Go-Shirakawa.
Il compromesso per poco non viene distrutto per colpa di Go-Shirakawa.
L'imperatore ritirato sogna di eliminare Yoritomo, troppo
potente nelle sue terre dell'Est. Seduce il giovane Yoshitsune, bravissimo
generale ma pessimo politico, gli offre delle province e i piaceri di Kyôto.
Yoshitsune, innamorato della bella shirabyôshi (cortigiana)
Shizuoka Gozen
accetta le offerte di Go-Shirakawa e l'idea di deporre suo fratello e prenderne
il posto. La congiura é subito scoperta, anche se vittorioso Yoshitsune non era
il capo del clan e le sue tattiche erano considerate disonorevoli. Deve
fuggire verso il Nord tra le terre dei suoi alleati Fujiwara. Go-Shirakawa fa
finta di ignorare tutto e rimarrà sul chi vive.
1189: Yoritomo Sistema i conti con suo fratello, invia un esercito verso il Nord per prendere la capitale dei Fujiwara del Nord a Hiraizumi. La città brucia e i Fujiwara sembrano finalmente abbandonare Yoshitsune all'assedio di Koromogawa. Però in realtà offrono a Yoshitsune la possibilità di fuggire verso il Nord. La sua fuga resa possibile dal sacrificio del suo fedelissimo Benkei, prete-guerriero alto due metri, che muore difendendo il ponte d'accesso, rimanendo sempre dritto, anche nella morte. Yoritomo non sa che suo fratello é sopravvissuto e Yoshitsune sbarca poco dopo nell'isola del Nord dove suoi amici Emishi lo mettono in contatto con le tribù Ainu locali.
1190: Yoritomo insedia un'amministrazione guerriera parallela a Kyôto nel palazzo di Rokuhara per sorvegliare l'imperatore. La corte imperiale é riorganizzata per ritrovare il suo antico ordine con a capo gli eterni reggenti Fujiwara, i palazzi sono ricostruiti e la nobiltà ritrova le sue terre, anche se deve ormai vederle gestite da commissari samurai al servizio dei Minamoto.
1191: Fujiwara no Kanezane, reggente dell'impero, ottiene di creare una nuova
dinastia separata dei Fujiwara. Prende il nome di Kûjô no Kanezane. Infatti la
famiglia Fujiwara, già molto estesa, si frantuma in diversi rami, come
conseguenza delle loro divisioni interne durante le guerre civili del secolo che
sta finendo. Accanto ai Kûjô si formano le famiglie
Konoe, Nijô,
Ichijô e
Takatsukasa, le cosiddette
cinque famiglie di reggenti. Nei secoli seguenti occuperanno sempre il posto di reggente o altri posti di alto rango, anche se non hanno più
nessun potere effettivo. I Fujiwara smettono di esistere come nome di famiglia.
Lo stesso anno torna in Giappone il prete Eisai. Aveva viaggiato per anni
in Cina alla ricerca delle comunità nestoriane senza successo, ma era anche
entrato in contatto con il buddismo Chan nel monastero di
Shaolin. Da questi
contatti ritorna con un'idea ancora vaga che diventerà poi il
cristianesimo zen.
Il cristianesimo zen sarà fondato sull'idea di Jiriki,
essendo la salvezza il
frutto degli sforzi dei fedeli e delle loro azioni. Per meritare il Paradiso
ci si deve avvicinare il più possibile ad uno stato di santità, e questo é possibile
tramite la meditazione e la sobrietà.
1192: L'imperatore ritirato Go-Shirakawa muore dopo una vita di lotte politiche. Suo fratello Go-Toba rinnova il compromesso del 1185 con Yoritomo e lo ricompensa con il titolo di Seii Tai Shogun, cioè di Generalissimo. Il titolo diventa ereditario. Nasce il primo Shogunato Minamoto e il Musha no Yo (il Tempo dei Guerrieri). Fine dell'antichità giapponese (Kôdai) e inizio del Medioevo giapponese (Chûsei).
.
Parte II: Chûsei (Medioevo)
Un nuovo regime guerriero: lo shogunato
1193: Minamoto no Yoshitsune
é arrivato in segreto nell'isola di Ezogashima (Hokkaido) due anni prima con un
piccolo gruppo di vassalli dei Fujiwara del Nord passati al suo servizio. Si é
insediato in un kotan (un villaggio Ainu) dove ha imparato la lingua e la maniera
di vivere. Gli Ainu sono ancora dei cacciatori e raccoglitori come lo erano
i loro antenati Jômon. Conoscono però il metallo e vivono in tribù attorno al loro
kotan.
In verità Yoshitsune non é sperduto in un paese barbaro, degli emigranti giapponesi
erano stanziati lì da secoli e anche il cristianesimo era presente con alcuni
templi locali. Si parla della cultura Satsumon che vive pacificamente nel Sud
dell'isola. Troppo poco importanti per essere notati dai samurai del Sud.
1195: Yoritomo organizza il Samurai Dokoro, l'amministrazione centrale insediata nella sua capitale Kamakura. Deve gestire i numerosi vassalli dei Minamoto sparsi nel paese. Yoritomo nomina dei governatori militari paralleli ai governatori della corte, gli shugo. Questi ultimi sono incaricati della sicurezza e delle tasse, controllano e possono mobilitare i Gokenin, i vassalli diretti dei Minamoto, mobilitando loro stessi i loro vassalli che controllano i guerrieri del loro clan. Si crea una piramide feudale chiamata Sôryôsei con lo shogun alla sommità che dirige una vera gerarchia parallela all'amministrazione civile che sopravvive ancora. Il controllo dei samurai non é totale, i latifondi nobili e ecclesiastici sono autonomi anche se devono accettare un commissario jitô che controlla le loro attività. La Chiesa rimane totalmente indipendente dallo shogun. Altri clan samurai non legati ai Minamoto rimangono anche loro liberi delle loro azioni, per il momento. In Giappone é nato un nuovo ordine sociale basato sui guerrieri.
1196: In Ezogashima Yoshitsune riesce a impadronirsi del Sud dell'isola dove riunisce tutti i Wajin (Giapponesi di Ezo) sotto il suo comando e costruisce il castello di Matsumae. Fonda anche un porto a Hakodate per commerciare con il Sud. La sua identità rimane segreta per i Giapponesi e si sente solo dire che un capo sta diventando importante in Ezogashima. Yoshitsune crea uno gruppo di guerrieri vassalli solo a lui, il suo obiettivo é quello di costruirsi uno vero Stato capace di resistere contro i Giapponesi, sa che Yoritomo verrà se scopre che suo fratello é vivo, sa che i samurai provarono a conquistare Ezogashima alla prima occasione. Prende contatti con le tribù Ainu, e per creare dei legami di amicizia e si sposa con una Ainu.
1197: nel regno di Hubaekje il tiranno Yi Uimin é rovesciato dal potente clan di samurai coreani dei Choe. Choe Chung-Heon ha ricevuto il supporto in uomini e la legittimità da parte dello shogun Yoritomo. Diventa il governatore shugo per tutto il regno di Hubaekje. Il piccolo regno meridionale é distribuito a dei fedeli dei Minamoto e diventa ormai simile alla situazione metropolitana, cioè un regime feudale. Le istituzioni del regno di Hubaekje smettono praticamente di esistere.
1198: Consapevole di non avere poteri nel nuovo Giappone dei guerrieri, l'imperatore Go-Toba abdica, diventa imperatore ritirato ma questo titolo non dà più una grande autorità anche rimane importante per la stabilità dei poteri civili e militari. Suo figlio diventa l'imperatore regnante Tsuchikamado.
1199: Minamoto no Yoritomo cade di cavallo a Kamakura, la ferita é grave e lo shogun muore poco dopo. La successione passa al suo figlio, il secondo shogun Minamoto no Yoriie, sotto la reggenza disua madre Hôjô Masako e di suo nonno Hôjô Tokimasa.
1200: il prete Eisai fonda il tempio di San Teodoro del Jufukuji a Kamakura sotto la protezione di Hôjô Masako. Diventa presto il confessore di fiducia della reggente e dell'intera corte guerriera di Kamakura. I Samurai sembrano favorire le idee del cristianesimo Zen, più facile per loro che l'idea di meritare il Paradiso dopo anni di studi in un monastero.
1202: lo shogun Minamoto no Yoriie prova a liberarsi dal controllo della famiglia di sua madre, gli Hôjô, sostenuto dalla famiglia di sua moglie, gli Hiki. Yoriie vuole condurre una politica indipendente che sua madre Masako considera come contraria alle idee del padre che ha giurato di proteggere. Yoriie prepara uno golpe con gli Hiki per rendersi indipendente.
1203: Hôjô Masako, davanti all'ostilità crescente di suo figlio, organizza la
sua deposizione. Yoriie é esiliato nella penisola di Izu, a
Shuzenji, dove sarà
assassinato discretamente poco dopo su ordine del nonno. Suo fratello,
Minamoto no Sanetomo, diventa il terzo shogun ma é
solo un bambino, lascia governare sua
madre e suo nonno, ben consapevole di cosa sono capaci. Viene istituito un consiglio
di governo di 13 membri.
Hiki Yoshikazu, padre della moglie di Yoriie, tenta allora di ribellarsi in nome
dei figli di Yoriie. Hôjô lo invita a una cena con la scusa di negoziare e lo fa
uccidere insieme a suo figlio. I guerrieri Minamoto e Hôjô attaccano il palazzo degli
Hiki e massacrano tutti, la moglie di Yoriie e suo figlio primogenito inclusi.
Il secondo figlio Minamoto Yoshinari é costretto a diventare monaco.
1204: In Ezogashima, Yoshitsune é chiamato in aiuto dalle tribù Ainu contro le incursioni dei samurai del clan Andô contro i loro kotan. Il clan Andô considera Ezogashima come le sue terre e le usa come riserva per negoziare con gli indigeni. Le ultime guerre però hanno reso Ezo interessante come colonia-prigione per conto dello shogunato, gli Andô vogliono dunque estendere il loro controllo sulla città. Yoshitsune arma e organizza le tribù Ainu in una coalizione.
1205: Hôjô Masako e suo fratello Yoshitoki organizzano un golpe contro loro padre Tokimasa, diventato troppo potente. Masako non perdonava l'assassino di suo figlio Yoriie e la morte di suo nipote, vedeva anche che suo padre voleva solo il potere senza rispetto per l'ordine costruito da Yoritomo. Tokimasa é arrestato e costretto a entrare in convento. Masako governa quasi da sola con suo fratello come nuovo reggente.
1206: nelle steppe
Temüjin unifica tutti i popoli mongoli in un vasto impero
governato da lui sotto il nome di Gengis Khan.
Lo stesso anno Yoshitsune sconfigge il clan Andô nella battaglia di Hakodate, dove
é stato costruito un forte. Gli Andô sono espulsi e gli Ainu riconoscono il
diritto di Yoshitsune a governare le sue terre del Sud, ne fanno anche uno capo
militare in tempo di crisi.
1207: Due discepoli del prete eretico Hônen sono accusati di avere convertito e abusato sessualmente di due dame del palazzo di Go-Toba. Davanti alle proteste della Chiesa l'imperatore Go-Toba, con l'approvazione dello shogun, ordina l'esilio del prete eretico Hônen. Hônen aveva un grande numero di fedeli, sempre più convinti di poter raggiungere il Paradiso solo con la fede e senza l'aiuto del clero. In esilio, Hônen é costretto al silenzio ma i suoi discepoli si disperdono attraverso il paese, predicando la sua fede nel Paradiso. Alcuni di loro saranno giustiziati per blasfemia e eresia, ma molti riescono a creare delle comunità contadine. Per la prima volta la fede cristiana diventa un affare del popolo.
1211: In Ezogashima, Yoshitsune costruisce progressivamente un proprio Stato nel Sud dell'isola dove fa decollare l'agricoltura e le strade. Il resto dell'isola rimane nel suo stile di vita tradizionale, ma lo sviluppo del Nord apporta beni e mercanti portatori di nuove idee. Le istituzioni confederali che uniscono le tribù sono ormai riunite ben più spesso per sistemare questi nuovi problemi. Pian piano l'isola del Nord cambia volto.
1212: Morte in esilio di Hônen, rimarrà considerato come un santo dai suoi
discepoli e molti fedeli contadini, diventando una sorte di santo non ufficiale.
Le sue idee però non muoiono, anzi, tutto il contrario. I discepoli di Hônen
continuano a predicare e si fanno degli alleati nel popolo riconoscendo le
pratiche magiche e superstiziose delle campagne, talvolta anche il culto degli
antichi kami shintoisti, perché queste pratiche sono la testimonianza nella fede
nel Salvatore e saranno perdonate. Qualche anno dopo i suoi discepoli più
importanti fondano un ordine religioso chiamato Jôdô, sono riconosciuti
dall'imperatore che vede cosi l'occasione di moderare il movimento creato da
Hônen. Il nuovo ordine innalza dei templi e predica pacificamente al popolo,
facendo progressivamente dimenticare gli eccessi degli inizi. Iniziamo a
parlare di cristianesimo nembutsu.
Lo stesso anno il monaco Kamo no Chômei pubblica la sua opera storica
Hôjôteki. É il
racconto del periodo dal 1256 al presente, raccontando tutte le guerre fino alla
dominazione degli Hôjô. Quest'opera é lo specchio del suo tempo, molto
pessimista, convinta della prossimità dell'apocalisse, cosciente della fine di
un'epoca e della nascita del Musha no Yo, il
Tempo dei Guerrieri. La
letteratura giapponese ritroverà un po' di ottimismo nel futuro solo 50 anni più
tardi, segno del traumatismo delle guerre della fine di Heian.
1215: Gengis Khan invade l'impero Jin e dopo una vittoria completa a Yehuling, prende la capitale Zhongdu (Beijing). L'imperatore Jin Xuanzong deve fuggire verso sud, inseguito dai Mongoli.
1216: fuggendo davanti all'avanzata dei Mongoli, le ultime tribù khitan invadono il Nord del regno del Goryeo, arrivando fino alla capitale Pyongyang, e fanno cadere il Goryeo in una situazione caotica. La Corea giapponese degli governatori Choe inizia a prepararsi alla guerra mentre il commercio internazionale declina fortemente.
1217: Minamoto no Sanetomo é un uomo malato. Costretto all'inattività, sempre timoroso di essere ucciso dalla madre, é diventato da anni un poeta di grande qualità ma é anche alcolizzato la maggior parte del tempo. Ha un rapporto epistolare di amicizia con l'imperatore ritirato Go-Toba e gli racconta in dettaglio il governo di Kamakura. Dopo la sua morte sarà sopratutto ricordato come poeta, e le sue opere integrate nelle compilazioni imperiali.
1218: Preoccupata per la salute del figlio, Hôjô Masako va in delegazione presso Go-Toba per chiedere di dare ai Minamoto un principe imperiale per farlo adottare da Sanetomo che non ha figli e non sembra capace di averne mai. Oltre a Sanetomo non c'è più un solo Minamoto vivo al mondo, risultato delle lotte di potere dello shogunato. Go-Toba, con piacere, rifiuta con la motivazione che un principe della dinastia sacra non potrà mai essere il capo di una banda di guerrieri (paradossalmente Go-Toba era lui stesso un esperto dell'uso dell'arco e collezionava spade).
1219: Alla fine di una messa a
San Michele di Kamakura, lo shogun Minamoto no
Sanetomo é attaccato dal figlio superstite di Yoriie, Yoshinari. Quest'ultimo
trafigge lo shogun e fugge prima di essere preso dalle guardie e ucciso sul posto.
I Minamoto sono estinti. Kamakura é nel panico ma Masako impone l'ordine con suo
fratello. Annuncia che il nobile Kujô Yoritsune é nominato quarto shogun.
Yoritsune é il figlio di una cugina di Yoritomo, é di sangue
Fujiwara ma é
legato dalle donne ai Minamoto, e per Masako ciò basta per assicurare la continuità
del regime.
Gli autori dell'epoca iniziano a sviluppare l'idea di Inga che assomiglia all'hybris
greca, per spiegare la caduta brutale dei clan Taira e poi Minamoto, puniti da
Dio per il loro orgoglio.
1220: In Ezogashima, Yoshitsune é riconosciuto come generale egemone dell'isola sotto il nome Ainu di Horkew Oskoni ("colui che raggiunge i lupi"). Questo nome lo porta ad abbandonare il nome odiato di Minamoto per diventare Oskoni Yoshitsune, fondatore della dinastia Oskoni. Ormai alcuni villaggi kotan crescono alla maniera di piccole città dove arrivano i mercanti del Sud. Il villaggio di Sapporo per esempio diventa il principale centro dell'isola, e spesso i capi delle tribù si riuniscono lì. Ovviamente nel Sud i Giapponesi non identificano la causa di questa mutazione e non importa loro molto di essa. Nelle sue terre Yoshitsune fa predicare il cristianesimo dopo l'arrivo di discepoli di Hônen. La fede cristiana semplicissima di Hônen piloace molto agli Ainu e permette loro di conservare la maggior parte dei loro riti e tradizioni.
1221: Su consiglio di suo padre l'imperatore
Tsuchikamado abdica in favore del
suo fratello l'imperatore Juntoku. Suo padre Go-Toba rimane sempre il capo
effettivo della corte imperiale mentre il potere é nelle mani dello shogun (o piuttosto di
sua madre). La ragione per cui Go-Toba fa abdicare
suo figlio é di metterlo in una posizione di potere per un progetto segreto.
Qualcosa si prepara. Il figlio di Juntoku, Chûkyô, diventa imperatore,
per breve tempo.
Guerra di Jôkyû. Go-Toba chiama a sé i malcontenti e la Chiesa per rovesciare il
regime illegale dello shogun ora che i Minamoto sono estinti. Presto, grazie ad
anni di preparazione, a Kyôto è messo insieme un esercito che marcia verso
Kamakura.
A Kamakura i Gokenin dei Minamoto, vassalli diretti, sono presi dal panico e
parlano già di evacuare o arrendersi. Hôjô Masako li riunisce e riesce a
calmarli, ricordando a tutti la loro fedeltà giurata a Yoritomo, alla casa
Minamoto e alla sua eredità. Masako annuncia chiaramente: sarà fatto di tutto per
mantenere la stabilità e la continuità per la forza. Rassicurati, i Minamoto si
mobilitano. Condotti da Hôjô Yoshitoki, affrontano le truppe imperiali e le
sconfiggono presto: non erano degli specialisti della guerra come i Minamoto.
Yoshitoki prende Kyôto senza violenze ma lancia una purga estrema nella corte
imperiale.
L'imperatore Juntoku, parte della congiura, é deposto e esiliato come suo padre
Go-Toba. Go-Toba sarà rinchiuso nella lontana isola di Oki mentre Juntoku va
nell'isola settentrionale di Sado. Gli Hôjô mettono sul trono un cugino
imperiale di 10 anni che diventa l'imperatore Go-Horikawa.
1222:
Kenmon Taisei. Questo nome definisce la diarchia giapponese definita
dal regime di Kamakura dopo la Guerra di Jôkyû. E la formalizzazione del
compromesso del 1185 tra Yoritomo e
Go-Shirakawa: lo shogun governa e l'imperatore
regna. Lo shogun domina i guerrieri e il popolo mentre
l'imperatore domina la corte e fa da tramite con Dio. Tutto questo teorizzato
dall'abate del Monte Hiei, Jien (lui stesso un Fujiwara), l'imperatore é
riconosciuto come il capo della Chiesa del Keikyô anche se lascia agli ordini
monastici una grande autonomia dottrinale (infatti basta riconoscere la
sacralità dell'imperatore nei fatti).
Per il superiore Jien questo sistema politico é la conclusione logica della
storia del Giappone dove i guerrieri, più vicini alla vera natura del paese,
prendono il potere sul sistema della corte imitato dalla Cina. Ormai
l'imperatore di natura sacra é libero dal semplice governo e può meglio
proteggere il paese spiritualmente e comunicare con Dio. E il
Dôri, il senso
della storia.
Hôjô Yoshitoki, in nome dello shogun Yoritsune, ordina la ridistribuzione delle
terre del Giappone centrale attorno a Kyôto a vantaggio dei
Gokenin (vassalli)
dei Minamoto-Hôjô. É una vera colonizzazione da parte dei guerrieri dell'Est
che vede la feudalizzazione del Giappone centrale, rimasto per la maggior parte
tra le mani dei latifondisti nobili e dei templi.
1224: Morte di Hôjô Yoshitoki, suo figlio Yasutoki diventa il nuovo reggente con approvazione di Hôjô Masako, che detiene il vero potere a Kamakura.
1225: Hôjô Masako muore a 69 anni, sarà ricordata
nei libri di storia come la shogun-donna, una posizione unica nella storia giapponese. La realtà del
potere va nelle mani del reggente Hôjô Yasutoki.
Il re di Goryeo Gojong fa uccidere l'ambasciatore mongolo venuto
a chiedere un tributo al Goryeo. É una mossa suicida davanti alla potenza dei cavalieri
delle steppe. Il governatore Choe nell'Hubaekje riceve anche lui una richiesta
di tributo ma non può rispondere e la lascia senza risposta. I Choe e il Goryeo
concludono un'alleanza militare contro i Mongoli (ma sembra anche che il
governatore coreano sognava di proclamarsi re indipendente). I Mongoli si
preparano a invadere la penisola.
1227: Morte di Gengis Khan,
fondatore dell'impero mongolo, il più grande
conquistatore della storia dell'uomo. Gli succede suo figlio
Ogodei Khan che
prosegue la politica di conquiste senza fine del padre.
Lo stesso anno in Giappone il monaco Dôgen, successore di Eisai, prosegue e
precisa la dottrina del Cristianesimo Zen. Come nella doppia natura di Gesù,
ogni essere umano possiede un'infima parte della natura dello Spirito Santo che
può essere risvegliata tramite la pratica, sopratutto la meditazione, e arrivare al
Satori, lo stato di Santità. Fonda l'ordine
Sôto che fornirà i preti zen allo shogunato di Kamakura. Presto diventano uomini di fiducia nei clan
guerrieri: sono sempre dei letterati ma non dei nobili, accettano di
mettersi al servizio dei guerrieri per operare in maniera efficace e senza
spreco. Non sono ambiziosi o di alta nascita, educano i guerrieri e li
convertono al cristianesimo zen.
1229: Morte di Yoshitsune a Hakodate. Era diventato in pratica il signore dell'isola, anche se non ne portava il titolo. Lascia le sue terre a suo figlio per metà Ainu Kiroranke, che porta anche il nome giapponese di Yoshimoto.
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La creazione progressiva del regno di Yezo
1230: Shinran, discepolo di Hônen, riprende la predicazione del suo maestro e la radicalizza. Per lui, Gesù Cristo salva tutti gli uomini qualsiasi siano le loro azioni. Preghiere e studio sono inutili sotto la sua benevolenza, preti e monaci sono inutili. Shinran vive nel mondo e non esita a sposarsi e si definisce come « né un laico, né un prete ». Anche lui é considerate eretico e gli è vietato di insegnare dalla Chiesa e dall'imperatore ritirato, ma anche lui riceve il supporto del popolo minuto.
1231: Ogodei Khan invade il regno di Goryeo. Le truppe del Goryeo, rafforzate dai samurai del Sud, sono sconfitti nella battaglia di Anju. La capitale del Goryeo, Gaesong, é presa e bruciata, e il Goryeo è costretto a chiedere la pace. Le truppe del shugo Choe Woo si ritirano verso il Sud, aspettandosi il crollo del Goryeo e un attacco successivo al Hubaekje. Choe Woo non vuole però chiedere aiuto ai reggenti Hôjô per paura di perdere la sua autonomia e non informa Kamakura delle sue difficoltà.
1232: abdicazione a 22 anni dell'imperatore
Go-Horikawa in favore di suo
figlio di un anno, Shijô. Go-Horikawa prende le
redini dell'amministrazione
imperiale, nei limiti voluti dai Minamoto e Hôjô.
Lo stesso anno il reggente Hôjô Yasutoki promulga il Goseibai Shikimoku, la
compilazione delle tradizioni dei Minamoto, che servirà da questo momento in poi
come corpus di leggi per i samurai. E ormai arrivato il tempo di civilizzare i
guerrieri e dar loro una cultura e delle leggi comuni. Per questo usa anche la
Chiesa e il cristianesimo Zen per porre limiti alla violenza dei samurai tra di
loro. Una Pace di Dio viene instaurata durante le festività.
1233: Ogodei Khan completa la conquista dell'impero Jin con la presa di Kaifeng. L'anno seguente l'impero Jin smette di esistere.
1232: la seconda campagna mongola in Corea vede le truppe del Goryeo ripiegare sulle isole e montagne facili da difendere da una guerriglia, ma apre anche la via verso il Sud. Il re del Goryeo si fortifica su un'isola costiera, il mare basta a proteggerlo dai Mongoli ma ciò non vale per il suo popolo rimasto sul continente. I Mongoli penetrano nell'Hubaekje e bruciano la capitale Gwangju. Il shugo Choe Woo é costretto a ripiegare su Busan. Ovviamente il reggente Yasutoki é informato dal disastro e della distruzione delle province d'oltremare, vuole riunire degli uomini ma la natura feudale dell'esercito Minamoto rende difficile una spedizione oltremare. Nel frattempo ordina ai clan Sô di Tsushima e Tamna di Jeju di mobilitarsi per aiutare i Choe. I Sô e Tamna decidono di aiutare i Choe inviando spedizioni di pirateria sulle coste della Cina occupata dai Mongoli (e anche contro i porti Song).
1234: In Yezogashima, Yoshimoto / Kiroranke, figlio di Yoshitsune, riceve una delegazione di capi delle tribù del Nord. I loro villaggi sono sempre più attaccati da invasori Gilyak venuti dall'isola di Sakhalin, li chiamano i Repunkur o popolo del mare (opposto agli Yaunkur, popolo della terra, gli Ainu stessi). Yoshimoto organizza una rete di forti sulla costa settentrionale dell'isola per sorvegliare e intervenire in caso di razzia. Questo ferma per un po' il pericolo ma costringe le tribù ad accettare dei guerrieri di altre tribù sulle loro terre.
1235: Terza campagna mongola, il regno di
Goryeo é sottoposto a una politica di
terrore da parte dei Mongoli per convincere il re ad arrendersi e abbandonare
la sua fortezza insulare. I Mongoli hanno l'ordine di bruciare tutto e tutti
durante la loro avanzata. Il regno di Goryeo smette effettivamente di lottare ma
la guerriglia pro-Goryeo prosegue nelle montagne. Nell'Hubaekje, le truppe dei Choe sono riuscite a organizzare una zona difesa attorno a
Busan, ma il resto
della Corea giapponese brucia come il Goryeo. I Mongoli in un primo momento avevano trattato bene la
Chiesa nestoriana giapponese, prima di capire che la Chiesa
riconosceva solo l'autorità dell'imperatore giapponese e organizzava una
resistenza dove i contadini erano riuniti attorno a dei monaci-guerrieri sôhei
nelle cosiddette Armate Virtuose. I Mongoli iniziano a bruciare i templi
cristiani e ad uccidere i preti.
Questa situazione ha come conseguenza di rendere pericolosa la posizione dei Nestoriani
nell'impero mongolo. I cristiani erano presenti attorno a Ogodei
Khan, venuti dall'Asia centrale e senza relazioni con la Chiesa giapponese,
sostenevano la conquista mongola nella speranza di evangelizzare l'Asia. Ma la
resistenza cristiana nel Sud della Corea li rende ormai sospetti.
1236: Il reggente Yasutoki ordina la costruzione del porto di Nagoya nel Kyûshû dove é in allestimento un esercito composto di samurai del Kyûshû per riconquistare la Corea.
1237: una flotta coreano-giapponese parte del Kyûshû e sbarca in parte a Busan, l'altra metà prosegue lungo dell coste, guidati dagli pirati del clan Sô. Attaccano e bruciano i porti occupati dai Mongoli e riprendono il porto di Mopko, che era occupato da truppe del Goryeo passate al servizio del conquistatore. Questi successi sono celebrati come una vittoria piena a Kamakura.
1238: lo shogun Yoritsune si trasferisce con il suo reggente Yasutoki a Kyôto per una visita di controllo della capitale imperiale, sempre difficile sa gestire. É creata la funzione di Tandai, vero vice-shogun a Kyôto con sede nel palazzo di Rokuhara, incaricato delle relazioni con la corte. La funzione rimane tra le mani di un Hôjô (fratello, cugino o altro parente del capo clan).
1240: In Yezogashima, il capo Yezo Yoshimoto / Kiroranke sposta la sua residenza nella piccola città di Sapporo e ne fa la sua capitale. Da anni era il più potente dei capi dell'isola ed era costretto a viaggiare spesso verso Sapporo per incontrare altri capi Ainu. Ormai le istituzioni che legano le tribù Ainu sono diventate permanenti, formando una vera Lega che deve gestire delle truppe per proteggere le coste del Nord, approvare le strade, gestire la capitale Sapporo. Molti clan Ainu vivendo sempre nel loro modo di vita tradizionale, ad eccezione delle campagne militari: si dicono che è meglio delegare tutto questo a un capo, Kiroranke / Yoshimoto.
1241: Quarta campagna mongola in Corea, é stata anticipata per vendicare le
perdite contro i samurai giapponesi. La resistenza del Goryeo, ormai
aneddotica,
é ignorata, questa volta il nemico é al Sud. I successi giapponesi degli ultimi anni
erano dovuti all'effetto sorpresa e dall'uso di una flotta per attaccare i
Mongoli dove non se l'aspettavano, ma questa volta hanno di fronte a loro un
esercito mongolo al completo. I samurai lottano spesso in duello contro un
avversario che hanno sfidato e le loro battaglie non sono organizzate in
gruppi omogenei, i Mongoli giocano a un livello ben superiore. In queste
condizioni il disastro della battaglia di Boseong non
è sorprendente. Il
governatore Choe Woo, con tutti i capi dei clan mobilitati, sono uccisi sul
campo con la quasi totalità delle loro truppe. Pochi superstiti riescono a
fuggire nelle montagne per resistere. Busan é presa e bruciata poco dopo con
numerose navi di guerra.
Quando la notizia giunge a Kamakura si dice che il reggente Yasutoki è preso da
un infarto. Muore lasciando le sue funzioni a suo figlio Hôjô Tsunetoki.
L'imperatore Shijô ordina una messa in tutti i templi di Kyôto per
chiedere la salvezza della
nazione.
1242: Morte in un incidente dell'imperatore Shijô di 10 anni, ovviamente senza figli. Il reggente Yasutoki e la corte imperiale si disputano la scelta del nuovo sovrano. Infine é scelto il candidato dello shogunato perché la forza militare ha l'ultima parola, e sale sul trono l'imperatore Go-Saga. A Kamakura il nuovo reggente Tsunetoki riconsegna una parte delle funzioni di governo nelle mani dello shogun Yoritsune in spirito di collaborazione mentre il disastro in Corea é ancora fresco, e i due governano insieme.
1244: Una
cometa nel cielo di Kamakura provoca l'inquietudine
dello shogun. La cometa, ovvio segno divino, e il pericolo mongolo convincono lo
shogun Yoritsune ad abdicare. Suo figlio diventa il quinto shogun
Kujô Yoritsugu, sempre sotto il
governo del suo reggente.
Il reggente Tsunetoki invia dei gokenin fedeli per riorganizzare il più
rapidamente possibile delle truppe per una seconda spedizione in Corea, ma molti
samurai locali, non vassalli dei Minamoto, rifiutano di partecipare. I Sô e I
Tamna devono ancora ricostituire le loro forze dopo la perdita di una parte della loro
flotta a Busan. Di fatto si instaura una tregua, ma senza trattative con i
Mongoli.
1245: In Yezogashima, Yoshimoto / Kiroranke fonda un tempio cristiano per la crescente comunità di Sapporo. Sono cristiani delle scuole di Hônen e Shinran, non riconoscono l'autorità religiosa della Chiesa giapponese e accettano chiunque li protegge. Il cristianesimo si diffonde lentamente tra gli Ainu.
1246: L'imperatore Go-Saga abdica e prende il
titolo di imperatore ritirato,
lasciato vacante dall'epoca della Guerra di Jôkyû. Go-Saga continua ad eseguire
le richieste dello shogunato senza discussioni, e lascia il trono a suo figlio
Go-Fukakusa. Lo stesso anno muore il reggente
Tsunetoki, suo fratello Hôjô
Tokiyori gli succede come padrone del governo shogunale a Kamakura.
Lanxi, monaco buddista convertito al cristianesimo, fugge
dai Mongoli e si rifugia
in Giappone. In Cina era un monaco chan e puo cosi completare l'opera di Eisai,
definendo ciò che diventerà il cristianesimo zen giapponese. Fonda a Kamakura il
tempio di San Tommaso del Kenchôji sotto protezione
dello shogun e insegna per anni
alla corte guerriera, diventando la più importante figura religiosa del suo
tempo.
Gli shogun Minamoto e i loro reggenti Hôjô favoriscono il cristianesimo Zen perché
rappresenta qualcosa di diverso della Chiesa tradizionale, più vicina alla corte
imperiale e alla nobiltà. Il cristianesimo zen non é chiaramente eretico perché
non cambia la dottrina, ma porta nuove pratiche religiose come la
meditazione. I guerrieri apprezzano la sobrietà dei cristiani zen e possono
praticare la meditazione come parte della loro disciplina guerriera: sono
rassicurati di poter andare in paradiso senza essere obbligati ad entrare negli
ordini e senza abbandonare il mestiere delle armi.
1247: Quinta campagna mongola nella penisola coreana. Tutta la penisola é devastata come d'abitudine. I Mongoli ordinano alla corte del Goryeo in esilio di sottomettersi e di ordinare alla resistenza delle fortezze nelle montagne di deporre gli armi. Stessa cosa nel Sud dove Choe Ui é riuscito a riunire dei samurai e dei preti-guerrieri attorno a lui a Gyeongju. Le due resistenze proseguono e tengono abbastanza occupati i Mongoli per far loro dimenticare il Giappone per un po'.
1249: Il reggente Hôjô Tokiyori crea l'Hikitsuke, una nuova corte di giustizia per giudicare e punire i samurai. Gli Hôjô, governando ormai senza rischi di ribellione, impongono un ritorno all'ordine per i samurai e cancellano le conseguenze delle guerre civili.
1252: lo shogun
Yoritsugu si rivela poco desideroso di lasciare che gli Hôjô
governino in suo nome. Hôjô Tokiyori lo fa deporre e entrare in monastero. Lo
stesso anno si reca a Kyôto per chiedere all'imperatore Go-Saga di dargli uno
dei suoi figli per diventare shogun. L'imperatore offre il principe
Munetaka,
il sesto shogun Minamoto. Gli Hôjô non si imbarazzano più per cercare un legame
di famiglia, il sangue imperiale basta per assicurare la continuità del loro
governo.
Il reggente Hôjô smette di riunire il consiglio di governo di 13 membri, lo
Hyôjôshû. Da questo momento in poi gli Hôjô, ormai senza rivali, iniziano a eliminare
gli altri clan gokenin ancora capaci di resistere al loro potere e governano in
maniera assoluta.
1253: inizia la predicazione del monaco
Nichiren. Nichiren é un personaggio
particolare, predica e profetizza. Dichiara che tutta la letteratura sacra
degli ultimi secoli é una corruzione della fede e si dovrebbe tornare unicamente
ai Vangeli senza commentari, ciascuno deve essere capace di leggerli e farsi
la propria idea. Sia i templi tradizionali che i templi Zen lo considerano un
eretico. Presto si insedia a Kamakura per convertire preti e piccoli samurai
attratti dalla sua visione senza intermediari.
Nichiren evolve sempre più verso estremismo e intolleranza
nei confronti degli altri
ordini monastici e dei templi ufficiali. La sua predicazione é in parte motivata
dal pericolo mongolo: Nichiren accusa il reggente Tokiyori di inazione e di non
fare niente per riconquistare la Corea. Racconta con passione il martirio dei
preti cristiani della penisola, che lottano con il loro popolo contro l'invasore
pagano. Nichiren introduce in Giappone l'idea di guerra santa.
1254: Sesta campagna mongola in Corea. Il re del Goryeo Gojong, costretto da una fazione a favore della collaborazione, accetta finalmente di arrendersi e tornare dall'esilio. Da questo momento in poi il Goryeo diventa uno stato vassallo dei Mongoli di Mongke Khan. Il Goryeo perde la metà dei suoi territori al Nord a vantaggio di coloni inviati dai Mongoli. Alla corte gli ufficiali sono presi tutti nella fazione collaboratrice e il principe erede é costretto a sposare una principessa mongola, il che servirà a giustificare la mongolizzazione del paese. Le poche truppe coreane sono presto integrate per comoletare la conquista dell'Hubaekje a Sud.
1255: In Yezogashima, morte di Kiroranke / Yoshimoto. Suo figlio Oskoni Yoshimitsu / Otonoshin gli succede come capo di tutte le tribù Ainu, la cosa non provoca opposizione tra i membri del consiglio che assiste il nuovo capo. Quasi 30 anni dopo la morte di Yoshitsune, l'isola di Yezo sembra essere diventata una federazione di tribù. Il fatto é notato a Sud e il clan Akita chiede ormai a Kamakura l'autorizzazione per iniziare una guerra contro il regno barbaro del Nord.
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La crescita del pericolo mongolo
1256: Abdicazione del reggente Tokiyori a favore di suo figlio Hôjô Nagatoki. Conserva però il potere effettivo come capo della famiglia Hôjô. Tokiyori, come dice Nichiren, non prepara la guerra contro i Mongoli ed é convinto che il mare proteggerà il Giappone contro l'invasore.
1258: I Mongoli attaccano l'Hubaekje per l'ultima volta. Sono aiutati da una flotta coreana del Goryeo che attacca le isole lungo la costa. Le forze mongole e i loro vassalli coreani non lasciano speranze alla resistenza dei samurai. La battaglia di Yandong é più un'operazione di pacificazione che una vera battaglia, le ultime truppe di Choe Ui sono sconfitte e quest'ultimo é decapitato, e la sua testa esposta sul porto di Busan, con la faccia rivolta verso il Giappone. La resistenza cristiana diventa aneddotica e le persecuzioni proseguono. Dei superstiti fuggono verso l'isola di Jeju, Tsushima e il Kyûshû dove portano racconti della forza terrificante dei Mongoli.
1259: l'imperatore ritirato Go-Saga convince suo figlio Go-Fukakusa ad abdicare in favore di suo fratello, l'imperatore Kameyama. Il terzo fratello era già diventato shogun a Kamakura. Go-Fukakusa accetta solo dietro la promessa di vedere suo figlio salire sul trono dopo Kameyama. Si ritira nel monastero di Jimyô-in che darà il nome al ramo della famiglia imperiale Jimyôin-tô.
1260: il nuovo re
Wonjong del Goryeo riceve dal nuovo
Gran Khan Khubilay le province
del regno di Hubaekje per ampliare suo regno. Gli ordina anche di preparare la
costruzione di una potente flotta allo scopo di invadere il Giappone.
Khubilay non crede che il mare sarà un ostacolo, e ora che é diventato l',unico
sovrano dei Mongoli intende mobilitare tutte le risorse della Corea e della
Cina per creare una vasta flotta. La Corea sarà in pratica ridotta in schiavitù e
le sue foreste tagliate per costruire, con l'aiuto del Goryeo, una potente flotta.
Nichiren presenta al reggente Hôjô Tokiyori una petizione per la riforma della
Chiesa giapponese. Motiva la sua richiesta con il bisogno di riformare la
Chiesa davanti al pericolo mongolo e preparare il paese alla guerra santa. Nella
sua versione tutti gli ordini sarebbero fusi in uno solo sottoposto
all'imperatore con un Sommo Sacerdote e con un'unica dottrina, la sua. Non riceve risposta dal governo, ma numerosi templi scandalizzati chiedono
il suo esilio.
L'anno successivo, dopo un tentativo di assassinio di Nichiren che provoca
violenze in Kamakura il reggente Tokiyori ordina l'esilio di Nichiren nella
penisola di Izu.
1261: La paura dei Mongoli in Corea occupa molto lo shogunato di Kamakura, che dimentica totalmente l'esistenza del regno di Yezogashima al Nord. Il clan Akita non riceverà mai i suoi aiuti e decide invece di mantenere una stretta sorveglianza sullo stretto di Tsugaru. Yoshimitsu / Otonoshin é ancora al sicuro per un po'.
1263: Morte dell'ex reggente
Tokiyori, la situazione della famiglia Hôjô diventa
difficile perché il reggente Nagatoki non diventa il capo della famiglia.
Suo fratello Tokimune prende il controllo del clan e dei vassalli, diventando
il vero capo del paese, essendo il reggente suo fratello un suo fantoccio. Così
l'imperatore é sotto la guida di un reggente imperiale, ed egli stesso obbedisce allo shogun
sotto la guida di una reggenza shogunale, che obbedisce al capo
della sua famiglia, Hôjô Tokimune.
Tokimune non é però convinto come Tokiyori di essere in salvo in Giappone, dove
sono arrivate notizie della costruzione di una flotta in Corea da parte dei Mongoli. L'ora della preparazione é giunta e Tokimune ordina
il restauro
del porto di Nagoya e del suo castello, ed inizia a riunire le risorse per una
seconda spedizione in Corea.
Morte di Shinran. Dopo la sua morte suo nipote
Kakunyo, nuovo capo della
comunità, crea un ordine monastico chiamato Jôdô sinshu. Shinran aveva
disprezzato gli ordini e i templi per tutta la vita, ma i suoi figli vedono questa come la soluzione per proseguire
il suo insegnamento. Creano dei templi negli
villaggi ed insegnano al popolo, permettendo di spiegare una religione che era
rimasta per secoli il privilegio dei potenti. In questa maniera,
per la prima
volta il cristianesimo giapponese mette radici nel popolo. Jôdô sinshu riceve
però molti doni e diventa ben presto assai ricco. I suoi preti possono sposarsi e
avere un lavoro, sono ormai tollerati dallo shogunato perché permettono un
migliore controllo delle campagne. L'ordine si organizza attorno alla famiglia
del defunto Shinran, i suoi discendenti rimarranno patriarchi dell'ordine per
secoli.
Lo stesso anno, in Yezogashima, Yoshimitsu / Otonoshin organizza una grande
spedizione contro i Repunkur di Karafuto. É l'ora di fare
cessare le incursioni
del Nord e Yoshimitsu pensa che i suoi guerrieri, ben organizzati e armati,
possono essere lanciati in una guerra esterna. Per l'occasione la riunione dei
capi delle tribù lo nomina re di Yezo.
1264: Il reggente
Nagatoki muore e Hôjô Tokimune sceglie come reggente di paglia
un anziano zio, Hôjô Masamura, ma il governo é saldamente nelle mani di Tokimune.
Nel Nord, re Yoshimitsu / Otonoshin é sbarcato a Karafuto dove ha fondato il
forte di Shiranushi. Le truppe Ainu organizzate come un esercito riescono presto
a ottenere la sottomissione delle tribù locali e ricevono un tributo. Yoshimitsu ha intenzione di occupare
Sakhalin e integrarla nel suo regno, e risale
verso il Nord di Karafuto. La cosa che non sa é che gli abitanti di Sakhalin
sono tributari dei Mongoli dal 1233, e così esse chiamano in loro soccorso le truppe mongole più vicine sul continente.
1265: Arrivo della prima ambasciata mongola in Giappone. Tokimune
si aspetta a negoziare la pace ed é pronto ad abbandonare la Corea, ma i Mongoli
gli
chiedono un tributo e la sottomissione a Kubilay Khan. Non nascondono che, senza il tributo, il Giappone sarà probabilmente invaso e distrutto, come tutti
i paesi prima di lui. Tokimune accelera i preparativi per la guerra e chiede l'aiuto dei clan
pirati di Tsushima e Jeju. La corte imperiale suggerisce di trattare con i
Mongoli per salvare i cristiani di Corea, ma è ignorata. Gli emissari mongoli
devono tornare sul continente senza aver incontrato lo shogun.
Nel Nord i Mongoli inviano solo una forza poco numerosa per aiutare i
Gilyak
di Karafuto. Sono fortemente sorpresi di trovarsi davanti a un vero esercito
che somiglia a quello dei Giapponesi cosi lontano a Nord. Devono ripiegare ma
danno l'allarme. Presto la corte mongola é informata e molti credono a un
tentativo giapponese per attaccare a sorpresa da Nord. Viene organizzata una
spedizione ben più importante mentre Yoshimitsu completa la conquista di Karafuto.
1266: lo shogun
Munetaka é deposto da Tokimune a
favore di suo figlio di soli due
anni, il settimo shogun Koreyasu. Il regime Hôjô è soddisfatto di uno shogun bambino e può cosi rafforzare la sua autorità assoluta
mentre la guerra
si avvicina.
Lo stesso anno una flotta Sô-Tamna riesce a bruciare degli arsenali a Busan e in
altri punti della costa, essi rappresentano solo una parte della costruzione della
flotta di invasione, ma il fatto mostra che i pirati Wa sono ancora da temere (anche
se forse non
era un dispetto aa fare ai Mongoli).
1268: Masamura é deposto da
Hôjô Tokimune che prende finalmente la funzione di
reggente Hôjô per sé, ed alla quale aggiunge anche il vice-shogunato di Kyôto per
concentrare nelle sue mani tutte le leve del potere. É ormai chiaro che Tokimune
si prepara a guidare il paese come un capo militare assoluto, e mobilita il
paese. Delle truppe samurai sono inviate nel Kyûshû per esservi stanziate, una
lunga assenza per questi guerrieri abituati alle guerre locali brevi.
Nichiren torna dall'esilio e provoca di nuovo dei disordini, all'arrivo dell'ambasciata
mongola profetizza il tentativo mongolo di invasione e promette la vittoria solo
se il governo si convertirà alla sua dottrina. Tokimune é disposto a sopportare le
sue richieste assurde perché continua a predicare la guerra santa e a motivare i
suoi fedeli della classe samurai per lottare contro il nemico straniero.
1269: seconda ambasciata mongola in Giappone, questa volta non sono neanche autorizzati a viaggiare oltre il Kyûshû e devono ancora rimbarcarsi senza nessun risposta da dare a Kubilay Khan. Tokimune ordina la costruzione del muro di Hakata, una muraglia costruita lungo le spiagge nel Nord del Kyûshû dove uno sbarco mongolo potrebbe essere probabile.
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Le invasioni mongole
1270: Una flotta goryeo-mongola sbarca nell'isola di Jeju e la conquista, eliminando il clan samurai di Tamna. É la prima volta che i Mongoli riescono a combattere oltremare, e la conquista di Jeju non era facile perché il mare era difficile da navigare attorno all'isola. É una prima esperienza positiva che convince Khubilay che le sue truppe saranno capaci di sbarcare in Giappone e di conquistarlo.
1271: Nell'Estremo Occidente, lontano del rischio delle guerre mongole, nella
città di Venezia, un gruppo di mercanti tra i quali il giovane
Marco Polo inizia
un avventuroso viaggio verso la Cina per incontrare il sovrano mongolo, portando lettere
del Papa cattolico al sovrano che spera essere il leggendario
Prete Gianni.
In Giappone il rivoluzionario Nichiren é arrestato un'altra volta, ma al posto
del solito esilio é portato sulla spiaggia di Tatsunokuchi per essere
decapitato. All'ultimo momento un fenomeno celeste, una luce brillante
(secondo Nichiren) provoca il panico tra le guardie che fuggono. Nichiren é
salvo ed é finalmente inviato in esilio nell'isola di Sado. I suoi discepoli
gridano al miracolo e considerano l'episodio come una vera morte e
risurrezione di Nichiren, rinato santo e profeta.
1272: Morte dell'imperatore ritirato
Go-Saga che aveva saputo mantenere il
compromesso della diarchia imperatore-shogun malgrado i pericoli della corte di
Kamakura. Con lui ha termine un periodo di tranquillità per Kyôto.
Arriva l'ultima ambasciata mongola che ripete sempre la stessa richiesta. Gli
ambasciatori non sono neanche autorizzati a sbarcare nel Kyûshû, e sono subito
cacciati via senza risposta.
1273: Un esercito mongolo diretto dal generale
Taxiala fallisce nell'attraversare
lo stretto che separa le foci dell'Amur da Karafuto. É la seconda volta ed é
richiamato senza avere mai veramente combattuto contro gli Ainu. I Mongoli non
hanno più tempo per questo, ora che l'invasione del Giappone dal Sud é pronta.
Sull'isola Yoshimitsu / Otonoshin ha avuto il tempo di sottomettere l'isola che
diventa una parte del regno di Yezo.
Lo stesso anno Marco Polo e i suoi parenti arrivano alla corte mongola di
Khanbalik e
sono ricevuti da Kubilay Khan, la loro lettera del Papa e i regali offerti sono
accettati. Possono rimanere nella corte e presto iniziano a integrarsi in essa, ricevono anche delle missioni ufficiali. In Corea, Kubilay Khan ordina
l'invio dell'esercito di invasione del Giappone: le truppe composte di Mongoli,
Cinesi e Coreani si riuniscono progressivamente nei porti, aspettando di
imbarcarsi.
1274: Inizia il
Genkô, l'invasione mongola del Giappone. L'esercito d'invasione
é composto di 15.000 Mongoli e Cinesi più 8.000 uomini del Goryeo, senza parlare
dei 7000 marinai coreani costretti a servire nelle navi di guerra. Arrivano
prima nell'isola di Tsushima, tappa inevitabile verso il Kyûshû. Lì attaccano e
sconfiggono le poche truppe del signore locale Sô Sukekuni,
nei giorni seguenti l'intera isola
brucia. La settimana seguente i Mongoli attaccano la
piccola isola di Iki con lo stesso risultato, bruciano il tempio locale dove si
trovava la tomba di Hata no Kawakatsu. Il governatore locale
Taira Kagetaka si
suicida dopo aver perso tutti i suoi guerrieri, i Mongoli recuperano i corpi
per decorare le loro navi.
Finalmente la flotta mongola arriva nel Kyûshû e come previsto sbarcano presso
Hakata. Hanno di fronte a loro le truppe inviate dallo shogun comandate da
Shoni
Kagesuke, un grande signore dell'isola. La battaglia del primo giorno è piena
di sorpresa per i Giapponesi con l'uso da parte dei Mongoli di bombe esplosive,
il primo uso della polvere nera mai testimoniata dai Giapponesi. I
Giapponesi non capiscono neanche come i Mongoli combattano, molti samurai avanzano da soli per sfidare un campione nemico, ma l'unico
risultato é quello di farsi
uccidere dalle frecce nemiche. Alla fine della prima giornata i Giapponesi
devono ritirarsi dalle spiagge avendo perso un terzo dei loro uomini,
e lasciando che la città di Hakata venga bruciata.
La facile vittoria vede però il generale Liu Fuxiang ferito da una freccia dal
generale giapponese Shoni Kagesuke. Gli altri capi della spedizione, sicuri
della loro vittoria, decidono di aspettare la notte sulle loro navi per
riposarsi. L'indomani però la flotta mongola é sparita, lasciando I Giapponesi
sorpresi: trovano 50 navi affondate e dai superstiti imparano che i venti e la
mancanza di conoscenze del luogo hanno provocat uno grande disordine nella flotta.
I Mongoli hanno deciso di tornare nell'isola di Iki per proteggersi, ma le
condizioni peggiorano e la flotta è dispersa. I diversi gruppi disorganizzati
decidono di tornare in Corea dove, dopo essersi riuniti, capiscono di aver
perso 200 navi e quasi 13.000 uomini in mare. L'invasione é rimandata a data
da destinarsi.
1275: Appena il pericolo dell'invasione
è passato, l'imperatore Kameyama abdica in
favore di suo figlio Go-Uda. Le preoccupazioni dello shogunato durante il
pericolo mongolo gli permette di ignorare la volontà di suo fratello,
l'imperatore ritirato Go-Fukakusa, che voleva suo figlio sul trono. Una
fazione di malcontenti inizia a formarsi attorno al tempio Jimyô-in.
Molti tra i vassalli dei Minamoto rimproverano a Hôjô Tokimune la sua assenza del
campo di battaglia. Malgrado i suoi preparativi i Giapponesi non erano pronti a
lottare contro il nemico e il risultato é stato disastroso: senza la tempesta
l'intero Kyûshû sarebbe stato perso. Tokimune prende coscienza che il pericolo
mongolo é ancora più importante di quanto credeva e che il nemico tornerà.
Il monaco Ippen, come Hônen e Shinran prima di lui, predica al popolo il
cristianesimo Nembutsu, libero dal potere della Chiesa. Secondo lui l'unica
condizione per essere salvato é quella di avere fede e pronunciare il nome di
Gesù Cristo una volta al giorno come un mantra o recitare l'unica preghiera
« Namu
Kirisuto Butsu », « Signore Cristo mi Protegge ». Per tutta la sua vita non
fonderà mai un tempio, sempre camminando e predicando nella povertà. Sarà poi
accusato di favorire la pratica popolare delle danze cristiche,
danze contadine parte di un folklore antichissimo e poco cristianizzate, che
fanno entrare i
partecipanti in una sorta di estasi. Viene perseguitato dallo shogunato per il
disordine pubblico provocato quando queste danze popolari provocano il caos nella capitale guerriera di Kamakura.
Lo stesso anno Nichiren torna dall'esilio. Kamakura era preoccupato di vedere una
comunità di fedeli formarsi attorno a lui nel suo esilio: meglio averlo presso
di sé, almeno sarà più facile da gestire. Nichiren profetizza la seconda
invasione mongola ma promette di rinchiudersi nel monastero del
Monte Minobu.
Questo non impedisce ai suoi fedeli di crescere in numero e organizzazione. Nichiren comunica con loro tramite delle lettere dove sembra considerarsi
veramente come un profeta e attacca violentemente gli ordini mistici, nembutsu
o zen. Predica anche la guerra santa e questa é usata dallo shogunato per
restaurare l'unione tra i vassalli che viene meno dopo la « vittoria » nel
Kyûshû.
1276: i preparativi giapponesi contro i Mongoli accelerano,
diventa una priorità la costruzione della
muraglia di difesa sulla costa ed essa é ampliata. La muraglia é
ormai alta due metri e le foci dei fiumi sono fortificate. Shoni Tsunesuke é
inviato a Tsushima per aiutare la popolazione locale.
Cosa inaspettata per molti, il reggente chiede e ottiene dall'imperatore Go-Uda e
da suo padre Kameyama di decretare una mobilitazione generale dei clan
guerrieri sotto il comando dello shogun. L'imperatore definisce la guerra contro i
Mongoli come una guerra santa per la protezione del cristianesimo e promette il
Paradiso a chiunque combatterà. Riprende cosi la retorica di Nichiren. Molti
clan del Nord sono convinti di partire verso il lontano Kyûshû per aspettare la
nuova futura invasione, a loro spese.
A Kamakura, Tokimune é costretto a fronteggiare la sua codardia contro il prete zen
Mugaku Sogen. Quest'ultimo impone una penitenza al reggente per non
essere stato sul campo di battaglia: deve rimanere a meditare sulla causa delle
sue paure e chiedere a Cristo di esserne liberato. Alla fine della sua
meditazione Tokimune si alza e dichiara: « É arrivato il grande momento della
mia vita. » Sogen lgi chiede « E cosa farai ? » « Katsu ! » (vincerò) grida il
reggente. É ovviamente un racconto popolare, ma serve alla propaganda dello shogunato,
promettendo un'azione più decisiva e fondata sulla fede.
Quando nuovi emissari mongoli arrivano in Giappone, non sono più ignorati. Tokimune ordina di farli venire a Kamakura per ricevere le loro domande e farli
decapitare sul posto.
1277: Morte di Yoshimitsu / Otonoshin, re di Yezo e conquistatore di Karafuto. Gli anni di lotte nel Nord hanno permesso di creare una vera classe guerriera unita attorno alla persona del re. Gli succede suo figlio Yoshinaka / Cikapasi che amplia la capitale di Sapporo. Il nuovo re rifiuta di pagare il tributo ai Mongoli e caccia via gli ambasciatori.
1279: La nuova missione mongola arriva in Giappone,
stavolta gli emissari incontrano Tokimune nel
Kyûshû ma sono decapitati lo stesso. In Cina la dinastia
Song crolla
definitivamente sotto i colpi dei Mongoli: Kubilay Khan può ora usare le sue
enormi risorse contro il Giappone. La nuova forza di invasione prevista conta
3500 navi, 40.000 uomini stanziati in Corea e 100.000 altri in arrivo dalla Cina. Kubilay Khan chiede a
Marco Polo di partecipare alla più grande invasione del suo
tempo per farne un resoconto, ma anche perché é cristiano e potrebbe usarlo in future
trattative senza vederlo decapitato troppo presto.
Morte di Lanxi, il suo discepolo
Wuxue, anche lui un prete coreano sfuggito ai
Mongoli, prende il suo posto come principale sacerdote alla corte dello shogun.
Lo stesso anno lo shogunato organizza per la prima volta una repressione
religiosa contro i nichirenisti. Questi ultimi aspettano la fine dei tempi con
l'invasione mongola e preparano il regno di Dio volendo distruggere i templi con
il fuoco. I samurai convertiti sognano di rovesciare lo shogunato e massacrare i
signori potenti e ricchi che considerano come empi e lontani dalla povertà
evangelica. Molti sono presi e giustiziati. Nichiren stesso decide di fuggire e con i suoi discepoli
scappa verso il Nord dove pensa trovare
riparo nel regno di Yezo. E accolto dal re Oskoni Yoshinaka / Cikapasi,
ed il re si
convertirà due anni dopo, presto seguito dai suoi vassalli. Vede infatti nella fede di Nichiren un potente strumento per evangelizzare Yezo e mobilitare i suoi
guerrieri per la guerra contro i Mongoli. Prima di partire Nichiren ha però
ordinato ai samurai convertiti di lottare contro i Mongoli sotto gli ordini
dello shogunato.
1280: lo shogun e il suo reggente Tokimune chiedono all'imperatore Go-Uda e a suo padre Kameyama di compiere riti di supplica nel santuario imperiale di Ise e chiedere il soccorso di re Davide in favore dei suoi discendenti. Sono celebrate Messe in tutto l'impero, supplicando Dio per la salvezza del Giappone. Lo Shogun pomette di elevare tutti i samurai capaci di uccidere deli Mongoli al rango prestigioso di gokenin, vassalli diretti dello shogun.
1281: Secondo Genkô
(seconda invasione mongola). Di nuovo le truppe mongole
attaccano prima Tsushima e Iki che erano state fortificate e fornite di truppe
venute dal Kyûshû sotto il comando di Shoni Suketoki. 10000 samurai resistono
per giorni nelle isole contro combattimenti brutali. Molti dei guerrieri presenti
erano volontari presi tra i seguaci di Nichiren.
La flotta venuta dalla Corea non aspetta l'arrivo della flotta cinese, ben più
importante, e sbarca le sue truppe in due punti a Hakata e
Nagato. Sono però bloccate sulle spiagge dalle nuove fortificazioni costiere.
Senza possibilità di far sbarcare tutte le loro truppe, devono rimbarcarsi.
Durante la notte i Giapponesi lanciano dei piccoli attacchi sulle navi per
bruciarle. La guerra continua con diversi tentativi di sbarchi e ritiri verso
l'isola di Iki per due settimane.
Finalmente la flotta arrivata dalla Cina si riunisce con la flotta già presente.
I Mongoli hanno ormai il vantaggio numerico assoluto con 148.000 uomini. La
flotta unita torna ad Hakata e si prepara a attaccare quando il tempo peggiora.
Un tifone arriva nel Nord Kyushu e spazza via l'immensa flotta mongola. Marinai
coreani e cinesi tentano di far entrare le loro navi in punti protetti dalla
costa, ma la mancanza di conoscenze dei luoghi e le condizioni del meteo non permettono
di salvare tutta
la flotta.
Su una delle navi il veneziano Marco Polo si ritrova nel mezzo
del caos e la sua
nave, manovrata da Coreani, fa naufragio sulle rocce presso la baia di
Nagato. Con
alcuni Coreani riesce a sbarcare solo per vedere i samurai arrivare a massacrarli.
Per fortuna i marinai coreani, cristiani che parlano il giapponese, riescono a
farsi riconoscere come correligionari, e parlano in favore di Marco Polo che stava
per essere decapitato. Molti Coreani cristiani sono cosi risparmiati dai
Giapponesi e protetti; Marco Polo é preso prigioniero e mandato a Kamakura
per essere interrogato.
Dopo tre giorni il generale Fan Wenhu ordina di attraversare il mare verso la
Corea. Gli storici pensano che abbia lasciato più di 100.000 uomini dispersi o uccisi
sulle coste del Giappone. Il numero di prigionieri é altissimo, ma si riduce
rapidamente su ordine dello shogunato. I Mongoli hanno perso la quasi totalità
della loro flotta e, ancor peggio, la capacità di costruirne una nuova rapidamente
(molti costruttori navali coreani partecipavano alla spedizione e la Corea non
dispone più delle risorse in legno per una nuova flotta).
1281: la corte di Kamakura festeggia
con gran fasto la vittoria.
L'imperatore Go-Uda proclama che il tifone distruttore era un
Vento Divino
(kami-kaze) inviato da Dio per annientare le orde pagane. Il governo degli Hôjô
e l'imperatore ricevono un prestigio straordinario, visti come artefici della
vittoria. Da questo momento in poi nasce l'idea che il Giappone é il Paese Eletto da
Dio, impossibile da sconfiggere e da invadere. Nei decenni seguenti, molti
storici giapponesi faranno dell'evento la prova della superiorità giapponese e
del suo legame particolare con Dio tramite i Figli di Davide. In particolare il
cristianesimo zen e il nichirenisemo diventano le correnti dominanti tramite i
samurai per il loro ruolo di sostegno durante la guerra.
A Kamakura il reggente Tokimune incontra Marco Polo. Interrogato, il mercante
europeo racconta il suo viaggio, il tempo trascorso alla corte di Khubilay Khan e la sua
fede cattolica. É il primo contatto diretto tra un Giapponese e un Occidentale
da secoli, e tutte le informazioni sono trascritte. Tokimune apprende l'esistenza del
Papa di Roma, una sorta di imperatore in Europa, e Marco Polo gli narra le vicende dei
papi e imperatori in Italia, il pericolo degli Stati musulmani nell'Est e il
desiderio del pontefice romano di creare un'alleanza per sconfiggere gli
Infedeli. Il reggente Tokimune non é certo in grado di allearsi subito con
l'Occidente, ma invita Marco Polo a rimanere in Giappone per studiare il paese e
informare i Giapponesi sul lontano Ovest.
1282: I Mongoli inviano un esercito di 10.000 uomini nel Nord per prendere l'isola di Sakhalin e annientare il regno di Yezo. Provano a passare lo Stretto durante l'inverno per attraversare senza navi, ma le condizioni sono pessime. Dall'altra parte l'esercito Ainu é organizzato in piccoli gruppi che praticano la guerriglia con la loro arma preferita, l'arco con frecce avvelenate. Gli Ainu sono sempre stati bravissimi con i veleni e ne hanno una collezione impressionante, i Mongoli ne sono testimoni. Né la spedizione del 1282, né quelle del 1283 e del 1284 riescono a porre piede a Sakhalin. Peggio, gli Ainu iniziano ad inviare dei piccoli reparti sulle foci dell'Amur per attaccare gli alleati dei Mongoli e le basi mongole. A Sapporo, Nichiren profetizza la vittoria Ainu e i suoi seguaci aumentano.
1283: Il governo shogunale tira un sospiro di sollievo alla notizia della morte di Nichiren nel regno di Yezo. Il profeta rivoluzionario si spegne nel suo monastero di Sapporo. Il re Yoshinaka / Cikapasi nomina il suo successore a capo della Chiesa Nichirenista indipendente. Altri ordini nichirenisti fondati da altri discepoli esistono in Giappone ma sono visti come eretici dallo shogunato e dalla Chiesa, ma almeno le loro divisioni permettono di controllarli. La Chiesa fondata in Yezo evolverà negli anni seguenti in un potente strumento di potere per i re della dinastia Oskoni.
1284: Muore
Hôjô Tokimune, benché dittatoriale e spietato sarà ricordato come
l'uomo che ha salvato il Giappone dall'invasione mongola e il più potente membro
del clan Hôjô di tutta la storia. Gli succede suo figlio di 12 anni
Hôjô
Sadatoki. Tokimune aveva passato i suoi ultimi anni di sua vita immerso
nelle opere di pietà, facendo costruire nuovi templi e ordinando tantissime cerimonie
per le anime dei guerrieri caduti. Però non crede alla fine del pericolo Mongolo
e lascia nel suo testamento l'ordine di preparare ancora il paese alla
guerra difensiva. É anche il primo ad elaborare delle regole per i samurai che
diventeranno più tardi il Bushidô, il
Codice del Guerriero.
A Kyôto Marco Polo ha l'onore di incontrare l'imperatore, molto curioso di
vedere l'Europeo. Marco Polo detterà nel suo "Milione" la descrizione del
palazzo imperiale, molto più semplice e spartano del palazzo di Khubilay.
L'imperatore appare a Marco Polo come un capo religioso immerso nei riti e nelle
cerimonie e conclude che lo shogun di Kamakura é il Re del Giappone.
Più tardi
dirà in Europa che i cristiani giapponesi hanno il loro Papa e il loro Re come i
cattolici. Racconta all'imperatore i costumi del suo paese e diversi particolari
della religione cattolica che il sovrano riconosce come opinioni valide anche se
contrarie alla Fede. É molto interessato di sapere che l'Europa ha anchei suoi
guerrieri e delle specie di shogun. Da questa discussione nasce il racconto di
Marco Polo che fa del Giappone lo specchio dell'Europa con uno sviluppo simile,
un'idea che rimarrà nel cuore delle relazioni nippo-europee fino al XX secolo.
Marco Polo visita anche I templi di Nara e Kyôto, il Monte Kôya e il Monte Fuji,
ma farà pochissime descrizioni del cristianesimo giapponese. Ha finalmente
trovato il suo Pret Gianni!
1285: L'unione nata dalla guerra mongola si frantuma rapidamente. Il nuovo reggente Sadatoki é giovane e suo zio Adachi Yasumori intravede l'occasione di prendere il controllo dello shogunato. Prima gli Adachi erano i più vicini alleati degli Hôjô, ma l'assolutismo di Tokimune non aveva risparmiato gli Adachi. Il giovane Sadatoki, davanti alle prove della congiura, ordita al suo ministro Taira Yoritsuna di arrestare il capo degli Adachi. É l'incidente di Shimotsuki: gli Adachi sono sorpresi nel loro palazzo di Kamakura, i combattimenti si estendono però a una grande parte della città, e Yasumori é tra i caduti. La famiglia Adachi cessai esistere ma molti altri clan di Gokenin iniziano a temere per le loro vite e molti samurai del Kantô ripensano la loro fedeltà mai veramente ricompensata.
1286: I Mongoli, dopo i disastri militari in Giappone, perdono ogni interesse per il regno di Yezo e semplicemente abbandonano questa parte del mondo a se stessa. Nessuna pace sarà mai firmata e nessuna relazione commerciale sarà mai stabilita con il regno del Nord. Negli dieci anni seguenti Yoshinaka / Cikapasi estende ancora il suo regno sulle foci dell'Amur e sulle isole Kurili.
1287: Il reggente Sadatoki si preoccupa per la prima volta del trono imperiale. La supplica dell'imperatore Kameyama a Ise era stata un momento storico per molti giapponesi. Il vento miracoloso e la vittoria inaspettata sembravano dare credito all'imperatore come Figlio del Cielo, Figlio di Davide e Scelto da Dio. Molti presso la corte ma anche tra i samurai iniziano a mormorare che le parole del sovrano a Dio, più che i guerrieri dello shogun, hanno salvato il paese. A questo Sadatoki risponde con l'arresto non ufficiale di Kameyama, costretto a ritirarsi del mondo e fare voto di silenzio. Suo figlio, l'imperatore Go-Uda, é costretto ad abdicare. Sadatoki si volge allora verso il ramo malcontento di Jimyô-in e incorona l'imperatore Fushimi, fratello dello shogun Koreyasu. Kameyama sceglie un monastero cristiano Zen per ritirarsi, permettendo allo Zen di penetrare nella corte imperiale. Il ramo deposto dal trono e rappresentato dall'imperatore ritirato Go-Uda forma una fazione parallela, detta ramo Daikakuji-tô, rivale degli Jimyôin-tô. Ci sono ormai due rami rivali all'interno della famiglia imperiale, una cosa voluta dallo shogunato che può ormai scegliere il suo candidato secondo i propri interessi.
1289: Golpe di Hôjô Sadatoki contro lo shogun che tentava di rendersi indipendente, lo shogun Koreyasu é deposto e fugge a Kyôto per entrare in un monastero. Il reggente Sadatoki si fa dare dall'imperatore Fushimi suo cugino, il principe Hisaaki, come ottavo shogun.
1290: il folle Asawara Tameyori tenta di assassinare l'imperatore Fushimi per permettere la salita al trono del candidato del ramo rivale Daikakuji-tô. La rivalità tra le due fazioni assume delle proporzioni preoccupanti, lo shogunato é costretto a intervenire per mantenere l'ordine nelle strade di Kyôto.
1293: lo shogunato si prepara alla terza invasione mongola creando
un'amministrazione generale del Kyûshû, il Chinzei Tandai, incaricato di
organizzare la difesa dell'isola meridionale. I guerrieri del Kyûshû sono
invitati massicciamente ad entrare nel vassallaggio diretto dello shôgun, un onore ma
anche una garanzia della loro motivazione a rimanere fedeli.
Il reggente Sadatoki prende tutti i vassalli di sorpresa ordinando l'arresto e
l'esecuzione di Taira Yoritsuna, il suo più fedele ministro, diventato troppo
potente. Lo dice responsabile del terremoto di Kamakura,
chiaro segno divino che il ministro era un peccatore. Sadatoki lo accusa di aver giustiziato senza
autorizzazione suo zio Adachi Yasumori, anni prima. Il reggente sostiene che aveva
ordinato solo l'attestazione ma non poteva condannare il suo ministro all'epoca,
essendo ancora minorenne. L'azione provoca l'ammirazione e la paura degli
vassalli, Sadatoki ha meritato di essere considerato un adulto di pieno diritto.
Marco Polo, testimone degli eventi, narrerà queste lotte bizantine della corte
del "re del Giappone Isaaco e del Maggiordomo del palazzo Sadatoko".
In Cina arriva il francescano Giovanni di Montecorvino, non riceve però una buon
accoglienza come molti cristiani, ormai sempre più associati ai Giapponesi e dunque
visti come spie e nemici. Montecorvino preferisce dunque proseguire il cammino
fino al Giappone dove sarà accolto dal signore di Kamakura.
É il momento scelto da Marco Polo per chiedere di essere liberato in nome di
Dio. Il reggente Sadatoki dà il suo assenso e affida al Veneziano una lettera
dell'imperatore al Papa proponendo un'alleanza anti-mongola e di creare
dei contatti tra le loro Chiese. Marco Polo torna in Cina su una nave mercantile
e si riunisce con i suoi a Khanbalik. Inizia il viaggio di ritorno verso
l'Europa, poco dopo la morte di Khubilay che non ha potuto incontrare di nuovo.
1294: L'isola di Jeju é riconquistata. Dopo
molti anni lo shogunato é capace di
inviare una spedizione navale. Tsushima era tornata al Giappone subito dopo
il 1281
ma Jeju, più isolata, era rimasta saldamente in mani mongole. I Mongoli
volevano anche rifornirsi dei cavalli di Jeju, famosissimi all'epoca. I samurai
giapponesi riescono in due mesi a riprendere l'isola con l'aiuto della
popolazione che festeggia il ritorno dei suoi preti cristiani. Viene progettata
una spedizione
verso la Corea, ma non è ancora in preparazione.
La riconquista di Jeju vede anche il ritorno della pirateria giapponese,
dal
momento che la guerra prosegue dei gruppi di pirati lanciano delle spedizioni
in Corea ma anche fino al Sud della Cina. La flotta mongola e le difesa costiera
sono quasi nulle, cosicché riescono a provocare dei danni importanti nei porti
cinesi. Molti di questi pirati sono infatti dei Coreani, talvolta dei
prigionieri del 1281, passati nel campo giapponese.
Lo stesso anno si spegne Khubilay Khan, imperatore dei Mongoli e della dinastia
cinese Yuan. Gli succede suo nipote
Tëmur. Si dice che fino alla sua morte
aveva sognato di tentare una terza invasione del Giappone.
1295: Tëmur Khan, successore di Khubilay, invia una nuova missione in Giappone
chiedendo il tributo. La paura provocata nell'arcipelago é grande, ma la minaccia
non é seguita da preparativi di guerra. Si tratta dell'ultimo tentativo mongolo contro il
Giappone.
Marco Polo arriva a Venezia, negli anni seguenti
diventeranno famose la sua descrizione dell'impero Yuan e dell'impero giapponese. In particolare il
Cipango,
impero cristiano ricco e potente, patria del Prete Gianni perso nell'Estremo
Oriente, farà sognare gli Europei per generazioni.
.
Il declino del regime di Kamakura
1296: Yoshinobu / Yushannu
diventa re di Yezo nella sua capitale di Sapporo. Con lui il regno di Yezo
giunge un periodo di prosperità. Le città di Sapporo, Hakodate, Ôtomari e
Toyohara (le due ultime in Karafuto / Sakhalin) si sviluppano grazia al negozio.
Gli Ainu fanno il legame tra i mercanti giapponesi nel Nord e degli mercanti
mongoli e cinesi nel bacino dell'Amur, inviano anche prodotti artigianali nelle
tribù del Kamchatka. Fuori le città, sotto ordine del re il modo di vita di
cacciatori delle tribù Ainu é mantenuto anche se le tribù devono il servizio
militare e assai rapidamente le popolazioni di Karafuto e Kurili hanno ricevuto
la cultura ainu-giapponese di Yezo. La Chiesa Nichirenista si é sviluppata come
una religione di Stato che ha permesso di rafforzare il potere centrale del re.
1297: Il reggente Sadatoki promulga una legge di Tokusei (« governo
benevolente”). La legge prevede l'abolizione degli debiti delle case samurai e
l'annulazione della vendita delle terre degli ultimi 20 anni. La decisione
straordinaria e retroattiva deve fermare la pauperizzazione crescente delle
piccole famiglie di samurai. Il problema é diventato importante dopo la seconda
invasione mongola, molti samurai hanno pagato da solo la loro partecipazione
alla guerra ma era una guerra santa di difesa nazionale, cioè niente bottino,
niente castelli a distribuire e niente terre in ricompensa. Non solo i samurai
sono impoveriti ma l'assenza di ricompensa per il loro servizio militare spinge
molti a criticare lo shogunato e ripensare la loro fedeltà. Ma la nuova legge
crea sopratutto nuovi problemi con le lotte sulla proprietà delle terre che si
regolano spesso con la spada.
1298: Abdicazione dell'imperatore Fushimi in favore del suo figlio Go-Fushimi.
Il ramo Jimyôin-tô prosegue ma loro rivali del Daikakuji-tô non disarmano. Il
reggente Sadatoki prosegue nel suo sostegno della linea Jimyô-in, considerando
l'alternativa come ostile al suo potere. La linea Jimyô-in favorisce anche il
cristianesimo zen, come Sadatoki allorché i Daikakuji seguono piuttosto la via
tradizionale.
1299: Delle incursioni degli samurai del Nord attraverso il Stretto di Tsugaru
provocano la collera di Yoshinobu di Yezo. Suo regno stabile e arricchito é
minacciato dalle incursioni di guerrieri giapponesi del Sud che cercano a
rimborsare loro debiti di guerra mai ricompensati dagli Hôjô. Ci sono anche
degli cadetti du clan importanti sognando di crearsi uno feudo dall'altra parte
dello Stretto. Le tensioni crescono a Nord.
1301: il reggente Hôjô Sadatoki abdica sua funzione al profitto del suo figlio
Hôjô Morotoki, continua però a gestire il governo dal suo monastero fino alla
sua morte in 1311. Prima di abdicare ottiene l'abdicazione simultanea
dell'imperatore Go-Fushimi. Instaura il compromesso di Bumpô per evitare una
guerra civile tra I due rami imperiali: I due rami dovranno regnare in
alternanza, ciascuno per uno periodo di 10 anni, sotto il controllo dello shogunato. L'alternanza inizia con l'intronizzazione dell'imperatore Go-Nijô del
ramo Daikakuji.
1302: Il re di Yezo Yoshinobu / Yushannu stabilisce delle relazioni diplomatiche
ufficiali con lo shogunato di Kamakura. Suo regno si estende sull'isola di Yezo,
Sakhalin, le foci dell'Amur e le isole Curili. La sua capitale di Sapporo é
stata ricostruita come una capitale cinese e accoglie ormai degli mercanti
dell'arcipelago e del continente. Ormai vuole sistemare le sue relazioni con il
Giappone al Sud e fare smettere gli attacchi da parte degli vassali del clan
Andô. Gli emissari ainu inviati a Kamakura fondano le loro richieste sulla
relazione di famiglia tra la dinastia Oskoni e i Minamoto. La storia segreta
della sopravvivenza di Minamoto no Yoshitsune diventa conosciuta e i reggenti
Hôjô si trovano con uno discendente Minamoto di pieno diritto che potrebbe
avanzare pretese sul shogunato.
1303: il reggente ritirato rifiuta totalmente di riconoscere Yoshinobu /
Yushannu di Yezo come uno Minamoto e di concludere ogni forma di accordo con lui
e suoi barbari settentrionali. Ordina al clan Andô e al clan Nambu di
attraversare il Stretto per integrare l'isola del Nord nell'impero giapponese. E
l'inizio delle guerre ainu.
1305: Battaglia di Matsumae, l'esercito di Yoshinobu / Yushannu sconfigge la
spedizione giapponese in Yezo e prende il castello costruito dagli invasori. Re
Yoshinobu muore l'anno seguente, permettendo una pausa nel conflitto. Sale sul
trono suo fratello Saneie / Kirawus.
1307: Giovanni di Montecorvino é nominato dal papà Clemente V arcivescovo di
Kamakura e accoglie tre vescovi inviati da Roma per aiutarlo a gestire la
comunità cattolica crescente. Sono insediati a Hakata, Kyôto e Nara. I qualchi
cattolici hanno ricevuto la protezione dell'imperatore Go-Fushimi. I Giapponesi
non vedono problemi a avere uno culto cristiano di più e l'ubbidienza al papa
appare come teorica dall'altra parte del mondo. I Giapponesi chiamano questo
nuovo corrente il Furankushû (Chiesa franca).
1308: L'imperatore Go-Nijô muore di malattia, questa morte inaspettata provoca
in anticipo l'alternanza prevista con il ramo Jimyôin della famiglia imperiale.
Sale sul trono l'imperatore Hanazono, figlio di Go-Fushimi (che prende allora la
direzione della corte). Per accordarsi sul nuovo regno, lo shogun e principe
imperiale Hisaaki é chiesto di abdicare in favore del suo figlio, il nuovo
shogun Morikuni.
1309: Seconda spedizione giapponese in Yezo, questa volta degli gokenin,
vassalli diretti, e loro guerrieri sono inviati e delle navi sono inviate dal
Sud per fare assicurare la dominazione sullo Stretto. I Giapponesi sbarcano e
prendono Hakodate, saccheggiata all'occasione. Non trovano però uno nemico a
affrontare direttamente e iniziano a proseguire verso il Nord. Son attaccati in
cammino da guerrieri ainu in imboscata e come sempre il veleno delle frecce ainu
più la loro strategia di guerriglia provocano morti e ansia. Indeboliti i
Giapponesi sono sorpresi presso il lago Toya e sconfitti. i superstiti devono
ritirarsi a Hakodate.
1310: Il reggente Morotoki organizza ufficialmente il Gozan, il sistema degli 5
templi zen. Questi templi non sono solo 5, é infatti un'organizzazione al
livello nazionale raggruppando tutti i templi e monasteri cristiani zen sotto il
controllo stretto dello shogunato. I 5 templi essendo i 5 più importanti templi
zen costruiti a Kamakura. Questo ordine zen centralizzato evolve come una Chiesa
parallela fedele al potere politico piuttosto che all'imperatore, fornisce degli
letterati e degli amministratori al shogunato.
1311: Il reggente Hôjô Morotoki muore lo stesso anno del suo padre Sadatoki. La
reggenza passa brievemente a Hôjô Munenobu che muore l'anno secondo. Hôjô
Hirotoki é il nuovo reggente.
Lo stesso anno re Saneie / Kirawus prende il castello di Hakodate, una potente
fortezza costruita dagli Giapponesi per dominare la città ai suoi piedi. Saneie
ha ricevuto la benedizione del vescovo nichirenista di Sapporo e considera la
sua guerra giusta. Le navi prese ai Giapponesi sono usate per lanciare delle
incursioni dal lato giapponese del Stretto di Tsuruga.
1314 ; uno gruppo di Francescani arrivati in Cina é martirizzato dagli Yuan
prima di arrivare in Giappone. La corte imperiale cinese vede di maniera ostile
il contatto diretto tra gli odiati giapponesi e cristiani dell'Ovest. In
generale la situazione degli cristiani nestoriani di Cina, buona prima le
invasioni mancate del Giappone, peggiora sempre di più. Sono le sole vittime
pronte per spiegare la sconfitta in Giappone e da anni sono stati accusati di
spionaggio e tradimento. I favoriti buddisti della corte yuan approfittano
della situazione per eliminare questi rivali.
1315: Morte del reggente Hirotoki, la seria nera continua per lo shogunato, la
rapida successione di quattro reggenti in 4 anni porta l'instabilità al cuore
del governo. Hôjô Mototoki diventa il nuovo reggente ma abdica l'anno secondo al
profitto di Hôjô Takatoki, 8 anni, é l'ultimo figlio del defunto Sadatoki.
Lo stesso anno la provincia di Harima é scossa da disordini civili. Una banda
armata chiamata il Terada Akutô, diretta da Terada Hônen, fa regnare il terrore
negli villaggi e templi della provincia. Gli Akutô sono degli banditi, spesso
degli samurai rovinati fuggendo loro debiti. Il gruppo di Terada si oppone al
grande tempio Tôji e non esita a combattere contro le forze del governatore
locale, vittoriosamente. Non é un caso isolato e altri gruppi di akutô esistono
anche attorno a Kyôto. Alcuni di questi gruppi sis sono costruiti delle basi
fortificate nelle montagne e riescono a scappare agli uomini dello shogunato.
L'incapacità degli Hôjô a controllarli diventa notevole.
1317: L'instabilità politica a Kamakura e i disordini civili nelle province
convincono lo shogunato a chiedere una tregua con gli Ainu di re Saneie /
Kirawus. lo shogunato aveva il progetto di usare la conquista di Yezo per
ricompensare i vassalli con nuove terre e castelli ma le sconfitte ripetute
hanno demoralizzato e umiliato questi ultimi (senza parlare del costo di partire
fare la guerra nel lontano Nord). Alcuni dicono che questa guerra non ha
ricevuto l'approvazione imperiale, l'assenza di benedizione spiegando la
sconfitta.
1318: Come previsto dal compromesso di Bumpô l'imperatore Hanazono abdica in
favore del ramo rivale della famiglia imperiale. Sale sul trono l'imperatore
Go-Daigo, fratello di Go-Nijô. Hanazono si ritira per preparare suo figlio a
salire sul trono dieci anni più tardi.
1319: Morte del re Saneie / Kirawus a Sapporo, lui succede suo figlio Saneyoshi
/ Ekurok (« il nero »). Il nuovo re é giovane e vuole approfittare delle
debolezza degli Meridionali per conquistare parte dell'Honshu settentrionale.
Una spedizione Ainu nell'Honshû sbarca a prende il porto di Aomori.
1320: L'ordine Jôdô Shinshû, ordine di poveri si organizza di maniera molto di
più rigida e conservatrice. L'ordine come gli altri ordini del Nembutsu sono
diventati ricchi dalle donazioni. Il Jôdô Shinshû fonda il potente
tempio-castello di Honganji (oggi Ôsaka) e negozia delle alleanze con altri
templi potenti. L'aiuto ai più poveri continua ma le istituzioni di aiuto
costano molto e l'ordine é ormai più occupato a gestire il suo patrimonio che
predicare.
1323: Attorno a Kyôto le bande di akutô si federano attorno a uno capo
carismatico, Kusunoki Masashige. E anche lui uno cadetto di famiglia samurai
rovinata ed é riuscito a imporre la sua autorità alle bande della regione. Anni
di lotte e spedizioni hanno permesso a questi banditi di organizzarsi meglio,
rafforzare le loro fortezze nelle montagne e talvolte pianificare vere
operazioni militari contro le truppe regolari. Non é più solo del banditismi, é
dell'insurrezione.
1324: l'amministrazione dello shogun a Kyôto nel palazzo di Rokuhara scopre una
congiura per rovesciare lo shogunato. La congiura si rivela essere condotta
dall'imperatore Go-Daigo stesso. Il progetto era ancora all'inizio e gli uomini
degli Hôjô non hanno nessuna difficoltà a stroncarla e isolano Go-Daigo. Il
sovrano si rivela essere molto diverso della tradizione imperiale. Educato nella
mitologia del Vento Divino invocato da Kameyama e Go-Uda, l'imperatore é
convinto della sua natura sacra. I letterati classici della corte parlavano da
anni che l'evento biblico dell'invasione mongola era la prova del diritto del
Figlio di Davide a regnare da solo senza il controllo barbaro degli reggenti
Hôjô. Go-Daigo si vede come un'imperatore dell'epoca Nara o come uno sovrano
cinese, sua legittimità é di origine divina ed é assoluta.
Il governo di Kamakura non vuole però farlo abdicare perché teme la reazione
violente della sua fazione se il compromesso dell'alternanza decennale veniva
cancellato, c'era solo da aspettare 4 anni di piu.
1325: il reggente Takatoki diventa adulto ma molti si preoccupano di vederlo
governare. Poco astuto, spesso confuso e ancora più spesso ubriaco era visto
come un'amante del lusso e degli piaceri.
1326: il reggente Takatoki cadde gravemente malato e abdica in favore di Hôjô
Sadaaki. L'ex reggente si ritirò in monastero e non avrà più potere sulla corte
di Kamakura.
1327: Il reggente Sadaaki ottiene una tregua contro Saneyoshi / Ekurok. La
situazione interna peggiorando lo shogunato vuole liberarsi e accetta tutte le
condizioni. Gli Ainu ottengono tutto il Nord delle province di Mutsu e Dewa. In
queste province gli Ainu ricevono di maniera inaspettata il sostegno delle
popolazioni locali di origine Emishi che si considerano come cugini degli Ainu.
Negli anni seguenti Saneyoshi / Ekurok lascia la situazione evolvere in Giappone
e si gira verso il bacino dell'Amur dove I Mongoli hanno ritirato le loro truppe
da 1320.
.
La restaurazione imperiale dell'era Kenmu
1328: L'imperatore Go-Daigo
rifiuta semplicemente di abdicare per lasciare il posto a suo cugino. Denuncia
il compromesso di Bumpô come uno crimine contro il trono e uno blasfemo contro
la dinastia e la Chiesa. Nomina suo proprio figlio come nuovo principe
ereditario. Il reggente Sadaaki prende coscienza della crisi in corso ma non può
obbligare l'imperatore a lasciare il trono senza occupare militarmente Kyôto e
provocare una guerra civile, gli Hôjô non hanno più il lusso di questo.
Morte a Kamakura di Giovanni di Montecorvino. In 1333 arriva da Roma suo
successore Nicolaus de Bentra, inviato da Giovanni XXII. Trasferisce però la sua
sede a Hakata poco dopo per paura delle lotte civili che scoppiano in Giappone.
1331: inizio della Guerra di Genkô. Una nuova congiura condotta dall'imperatore
Go-Daigo viene scoperta dopo il tradimento di uno consigliere dell'imperatore.
Questa volta il pericolo é serio, i congiurati avevano già preso contatto con
degli clan guerrieri rivali degli Hôjô per occupare Kyôto. Hôjô Sadaaki non ha
più altra scelta che inviare un'esercito a Kyôto e arrestare i ribelli.
L'imperatore Go-Daigo riesce a fuggire e nascondere le insegne imperiali prima
di essere preso, deposto e inviato in esilio nell'isola di Oki. Suo figlio il
principe Morinaga entra nella clandestinità e continua la lotta alleandosi con
il capo di banditi Kusunoki Masashige. Sale sul trono il nuovo imperatore Kôgon
del ramo Daikakuji.
1332: il principe Morinaga riesce a difendere la sua base di Yoshino contro le
truppe dello shogun. Con suo alleato Kusunoki Masashige conducono una guerriglia e
radunano nuovi alleati presi tra i samurai malcontenti e impoveriti.
1333: L'imperatore deposto scappa dell'isola di Oki con l'aiuto del mercante
Nawa Nagatoshi. Fugge sulle montagne dove proclama essere l'imperatore
legittimo, dichiara fuorilegge e sacrilego lo shogunato di Kamakura e inizia a
riunire un'esercito suo. Hôjô Sadaaki invia il generale Ashikaga Takauji alla
testa delle truppe degli Minamoto per sconfiggere i ribelli ma appena arrivato
presso Kyôto Takauji tradisce e si allea con l'imperatore, suoi uomini sono
costretti a giurare fedeltà a lui se non vogliono essere uccisi.
Allorché la nuova armata imperiale risale la via del Tôkaidô verso Kamakura
un'altro generale, Nitta Yoshisada, si ribelle e sconfigge le truppe dello
shogun
alla battaglia di Kôzuku-Musashi e nelle battaglie successive. Nitta Yoshisada
riesce a condurre per primo suo esercito a Kamakura, assedia la città e la
prende. Kamakura brucia allorché l'esercito imperiale massacra i fedeli degli
Hôjô.
Il reggente sadaaki in fuga si suicida con 400 degli suoi vassalli, presto
seguito da quasi tutti gli ultimi membri del clan Hôjô che smette di esistere.
L'ultimo shogun, Morikuni, nipote dell'imperatore Go-Fukuakusa, considerato come
innocente degli crimini degli Hôjô é risparmiato e si ritira in uno monastero.
Go-Daigo entra a Kyôto dove depone l'imperatore Kôgon e risale sul trono
proclamando la restaurazione imperiale dell'era Kenmu. Il nuovo regime si
definisce come una monarchia assoluta dove il sovrano governa con i suoi
consiglieri scelti, sia l'antica nobiltà di corte che i guerrieri sono
marginalizzati.
1334: La situazione a Kyôto diventa complessa. Essere il sovrano legittimo non
significa essere capace di esserlo, Go-Daigo non é un buon amministratore e non
ha mai governato qualsiasi cosa. Il governo che dirige lui stesso si perde nelle
nuove leggi e decreti, talvolte annullando una decisione presa il giorno prima e
semplicemente ignorandola. I più poveri che speravano l'arrivo di un'età d'oro
stabile dove tutti sarebbero protetti perdono pazienza e i crimini si
moltiplicano, ancora di più perché molti samurai venuti mettersi al servizio
dell'imperatore si ritrovano senza lavoro nelle strade di Kyôto, non esitando a
prendre cosa hanno bisogno negli palazzi nobili. Go-Daigo insulta questa nobiltà
rifiutando di ascoltare I suoi consigli e nominando degli uomini nuovi a delle
funzioni ereditarie.
Lo stesso anno Go-Daigo ordina la riunione della prima riunione generale del
clero giapponese, il cosiddetto Concilio dell'era Kenmu. Si riunisce nel palazzo
imperiale i vescovi e abbati del paese rappresentando tutti i correnti:
nestorianesimo tradizionale, scuole esoteriche, cristianesimo zen, cristianesimo
nembutsu, Tendai, Shingon, Rinzai, Jôdôshû, Jôdô Shinshû fino al Furankushû
cattolico, solo i nichirenisti non sono venuto sfidandosi della Chiesa
ufficiale. L'obiettivo di Go-Daigo é di chiarire che cos'è la Chiesa giapponese
e soprattutto affermare la supremazia imperiale sulle questione religiose e le
nominazioni. Infatti, di fronte alla grande diversità degli correnti quasi tutti
si accordano per definire la Chiesa giapponese sulla base dell'ubbidienza alla
dinastia davidica, solo capace di dire in nome di Dio cosa é lecito o no. Il
Vento Divino contro i Mongoli é riconosciuto come miracolo e gli imperatori
Kameyama e Go-Uda sono canonizzati. Si accordano anche per dire che l'imperatore
non deve controllare gli ordini e templi direttamente ma sua parola é assoluta
in materia dottrinale. La fedeltà alla dinastia imperiale é introdotta nel credo
giapponese. L'imperatore Go-Daigo sistema anche degli punti di disciplina come
l'autorizzazione del matrimonio degli preti ma non degli monaci. Infine il
concilio conferma solo le evoluzioni religiose del fervido XIII secolo e spinge
i diversi ordini verso uno ritorno all'ordine religioso. Go-Daigo spera cosi
creare una teocrazia imperiale in suo favore, peccato che i guerrieri non
ascoltano il parere del loro pretre locale.
1335: Ribellione di Nakasendai. Hôjô Tokiyuki, ultimo Hôjô superstito guida una
ribellione a Kamakura. Il generale Ashikaga Takauji lo sconfigge e riporta il
Kantô all'ubbidienza, distribuendo senza autorizzazione le terre ai samurai
rovinati dalla guerra. Stanco del governo anarchico di Go-Daigo Takauji chiede
ufficialmente di essere nominato Shogun. Gli Ashikaga vengono di un ramo cadetto
degli Minamoto e molti guerrieri pensavano che il titolo doveva rimanere a uno
Minamoto. Go-Daigo furioso rifiuta e nomina suo figlio Morinaga come shogun,
essendo uno civile la nominazione insulta tutti i guerrieri. Molti tra di loro
non sostengono più il nuovo governo perché l'imperatore non ha mai pensato a
ricompensarli o distribuire le terre prese agli Hôjô (Go-Daigo considerando la
loro lotta come un'azione normale di fedele suddetto). Il generale Nitta
Yoshisada é inviato a Kamakura per sconfiggere il tradittore e empio.
Yoshisada é sconfitto in due battaglie e gli Ashikaga puo occupare Kyoto.
Takauji prende e depone l'imperatore Go-Daigo una seconda volta malgrado le sue
proteste del lese-majesta. Nel stesso momento il principe Morinaga é arrestato
su un falso ordine imperiale e giustiziato senza processo. Pero Takauji non
riesce a mantenersi a Kyôto e deve fuggire davanti alle truppe di Nitta
Yoshisada e Kusunoki Masashige, Go-Daigo é liberato. Sconfitto, Takauji fugge in
Kyûshû ma riesce a ricostruire rapidamente un'esercito e rimane una minaccia.
1336: Davanti al ritorno fulmineo di Takauji presso Kyôto, Masashige, il miglior
strategia di Go-Daigo consiglia di evacuare all'imperatore. Vuole partire verso
i templi del Monte Hiei, lasciare Takauji prendere Kyôto, difficile a difendere
e sconfiggerlo in una battaglia urbana con uno ritorno sorpresa. Go-Daigo
considera il trucco come indegno di lui e ordina una battaglia a campo aperto.
Masashige, consapevole che sarebbe una sconfitta, obbedisce e fu ucciso con suo
esercito alla battaglia di Minatogawa. Kusunoki Masashige rimane oggi il simbolo
del samurai onesto e fedele fino alla morte e finalmente canonizzato dalla
Chiesa giapponese.
Go-Daigo deve fuggire con Nitta Yoshisada e suoi vassalli. Il generale chiede
all'imperatore di trovare uno posto per fuggire, il generale rimanendo indietro
per rallentare gli Ashikaga in molteplici battaglie e assedi. Per guadagnare del
tempo Go-Daigo pretende abbandonare la partita e invia le insegne imperiali a
Ashikaga Takauji, ma sono degli falsi. Go-Daigo prende il mare in Echigo e
risale verso l'unico Stato possibilmente amico dove potrà essere protetto.
Arriva poco dopo nel regno di Yezo dove é ricevuto da Saneyoshi / Ekurok.
.
Il nuovo shogunato Ashikaga e l'esilio a Yezo
1337: Ashikaga Takauji
intronizza l'imperatore Kômyô sul trono e si fa attribuire la funzione di Shogun,
instaurando il Secondo Shogunato. La sua vittoria é brutalmente contestata
quando giunge la notizia dell'arrivo di Go-Daigo nell'isola di Yezo. Le insegne
imperiali si rivelano essere false e ci sono ormai due imperatori regnanti, é
l'inizio del periodo delle Corte del Sud e del Nord, il Nambokuchô. La guerra
prosegue un po dappertutto.
Nel Nord Go-Daigo instaura la Corte del Nord a Sapporo sotto protezione di
Saneyoshi / Ekurok. Quest'ultimo riceve ufficialmente il nome di Minamoto, cosa
lui fa sperare la possibilità di essere nominato shogun e di conquistare il
Giappone intero. Per la stessa ragione il re si proclama suddetto
dell'imperatore anche se suo regno di Yezo non fa parte dell'impero.
1338: Nitta Yoshisada, alla fine delle sue risorse é sconfitto per l'ultima
volta all'assedio di Kuromaru. Bloccato sotto suo cavallo caduto, Yoshisada si
taglia la gola con il katana prima di essere ucciso dagli arcieri nemici, suoi
ultimi vassal si suicidano con lui. Non era però l'ultimo partigiano di Go-Daigo
e il Giappone é ancora in piena guerra civile.
Ashikaga Takauji organizza suo nuovo regime. Associa al governo suo fratello
Tadayoshi, incaricato degli affari civili allorché lo shogun si concentra sulla
guerra contro i ribelli pro-imperiali e le forze nordiste. I Vassalli più
importanti degli Ashikaga sono nominati governatori shugo nelle province con
diritto di levare delle truppe e ricevere le tasse ma non sono autorizzati a
distribuire delle terre ai guerrieri. I Shugo ricevono anche la metà della
produzione degli latifondi nobili e ecclesiastici delle loro province come tasse
speciale di guerra (poi resa permanente) per finanziare le loro truppe. Il
regime Minamoto era basato su una piramide feudale allorché gli Ashikaga creano
una rete più lascia con degli clan regionali autonomi. La nobiltà e i templi
perdono una grande parte della loro ricchezza e del loro controllo sociale e
iniziano a decadere.
1339: Abdicazione e morte a Sapporo dell'imperatore Go-Daigo. Sembra che
l'anziano imperatore non ha sopportato il clima subartico dell'inverno ainu. Suo
figlio diventa l'imperatore Go-Murakami e afferma sua volontà di riprendere il
resto del Giappone, essendo l'unico sovrano legittimo, Saneyoshi / Ekurok
promette il supporto del suo esercito. Go-Murakami non esita a usare della sua
autorità religiosa per chiamare a una guerra santa contro i guerrieri atei degli
Ashikaga, produce uno certo effetto tra le famiglie del Giappone centrale che
rispettavano molto di più la persona dell'imperatore, fa meno effetto nelle
province. Go-Murakami si guadagna il supporto della Chiesa nichirenista che vede
l'occasione di eradicare i correnti cristiani rivali e tornare a una dottrina
unica.
1340: Il Shugo Sasaki Doyo prende e brucia il palazzo del principe imperiale
Ryosho considerato come uno pericolo per il suo potere locale. Ryosho aveva
riunito un'importante gruppo religioso di ispirazione nichirenista e si mostrava
aggressivo. Come molti guerrieri del suo tempo Sasaki non era pronto al
compromesso. Malgrado le presentazioni della corte e della Chiesa fu perdonato
dal shogun Takauji e solo brievemente esiliato. L'epoca é al regno della forza.
Sasaki era anche conosciuto come uno signore Basara, uno stile di vità nuovo per
i guerrieri fondato sul splendore, la creatività, le relazioni di amicizia tra
fratelli d'armi e i vestiti colorati. Molti signori al servizio degli Ashikaga
erano degli Basara che si creavano una rete di compagni al posto delle vecchie
gerarchie feudali. Il loro arte preferito era il poema renga, uno poema
collettivo dove uno da il tema e ciascuno aggiunge la sua per formare un poema
unico.
1341: Invasione ainu. Saneyoshi / Ekurok lancia il più importante esercito ainu,
ampliato di guerrieri emishi verso il Sud nella speranza di conquistare il
Giappone e arrivare fino a Kyôto. La strada é però ben più lontana che previsto
e deve condurre una lunga guerra di assedi di castelli e piccole battaglie, una
sorte di guerra che gli Ainu non conoscono bene. Il regno di Yezo giunge però la
sua estensione massima con la conquista di tutto il Mutsu e Dewa. L'imperatore
Go-Murakami é traslocato nella città di Hiraizumi per insediare suo palazzo in
esilio in terre meno fredde e lontano della capitale ainu dove la Chiesa
nichirenista non lui era favorevole.
Sotto la guida del vescovo zen Musô Sôseki, Ashikaga Takauji riprende a suo
conto l'ordine Gozan del zen cristiano. L'ordine é ampliato da 5 nuovi templi
tutelari a Kyôto, per essere sotto il controllo dello shogun. I 5 sono riuniti
sotto l'autorità di uno sesto tempio, il Nanzenji, proclamato Primo Tempio
Nazionale. Ma non basta, Takauji ordina la creazione di templi provinciali
chiamati Ankokuji costruiti per « garantire la pace del paese e commemorare i
morti del 1331-1333 » ma infatti forniscono degli agenti dello Stato nelle
province e sono sotto gli ordini degli governatori shugo. Uno terzo livello di
piccoli templi locali da accesso ai piccoli signori a delle scuole, degli
specialisti dell'amministrazione capaci di capire gli ordini del governo
centrale. Il sistema riceve anche il diritto di sorvegliare gli altri ordini
cristiani per evaluare la loro dottrina, in particolare se sono degli ordini di
poveri.
1342: Morte di re Saneyoshi / Ekurok durante la campagna militare nel Sud di
Mutsu. Suo figlio Sanechika / Ipopte concede una tregua agli Ashikaga e ritira
le sue truppe più a Nord. Molti guerrieri delle tribù ainu non vogliono rimanere
cosi lontano delle loro terre per anni e il re deve stabilizzare il regno e
occuparsi anche delle incursioni degli cavalieri delle steppe sulle foci dell'Amur.
Questa tregua non e approvata dall'imperatore Go-Murakami che continua a regnare
direttamente da Hiraizumi, per lui la guerra prosegue e invia suo generale
Kusunoki Masanori nel Giappone centrale per riprendere Kyôto.
A Hakata nel Kyûshû, dopo la morte del Francescano Nicolaus de Bentra in 1338,
Giovanni di Marignolli diventa il terzo arcivescovo cattolico in Giappone. Sotto
la sua guida l'ordine Furankushû si sviluppa sopratutto nel Kyûshû dove é
costruito il primo tempio in stile occidentale con il piano a croce, é il
Nishidera (tempio dell'Ovest). I Francescani, benché ordine povero sostengono il
potere dell'imperatore di Kyôto e sono protetti dagli preti locali, spesso
seguaci di Hônen e Shinran. Rappresentano ormai una parte importante degli
cattolici di Hakata a possono trovarsi in altre città del Kyûshû, sono però
quasi sconosciuti più ad Est.
1343: Kitabatake Chikafusa, principale consigliere nobile dell'imperatore
Go-Murakami continua una Guerra senza tregua contro gli Ashikaga nelle sue
terre, però arriva alla fine delle sue risorse e suo castello di Hitachi é
preso. Ciò non l'impedisce di scrivere la sua grande opera, il Jinnô Shotoki,
presentata a Go-Murakami al suo arrivo in esilio a Sapporo. E una storia della
successione degli imperatori da Davide a Go-Murakami. Chikafusa teorizza il
principio del governo imperiale di diritto divino, vuole un ritorno all'età
d'oro di Nara e Heian e sogna solo la distruzione di tutti i guerrieri, barbari
appena cristiani. Definisce la natura del Giappone nella persona
dell'imperatore, che fa del Giappone il Paese di Dio e mantiene il legame
speciale con il Cielo (come visto dal miracolo del Vento Divino). La sua opera
serve di giustificazione alle rivendicazioni dell'imperatore Go-Murakami e
Chikafusa rimarrà il principale ministro dell'imperatore fino alla sua morte in
1354. In qualchi anni una potente ideologia in favore dell'assolutismo imperiale
si é sviluppato.
1346: Morte di Giovanni di Marignolli. La comunità cattolica del Giappone, con
autorizzazione dello shogunato richiede a Roma di inviare uno successore ma la
situazione difficile sul continente impedisce la comunicazione rapida.
1348: l'anti-imperatore Kômyô abdica su richiesta dello shogun Takauji. Sale sul
trono l'anti imperatore Sukô. Gli imperatori della corte del Sud non pesano
molto e non possono mostrare né dignità né autonomia.
1349: in più di dieci anni Ashikaga Takauji ha dimostrato la sua incapacità a
riportare l'ordine e la pace nel paese, lasciando la condotta del governo
quotidiano a suo fratello Tadayoshi. Molti governatori shugo non esitano a
costruirsi delle vassallità indipendenti nelle loro province per crearsi degli
principati autonomi. Tadayoshi prova a costringere suo fratello di riformare lo
shogunato ma si scontra con il vice-shogun Kô no Moronao. Tadayoshi prova di
fare assassinare suo rivale politico ma fallisce ed é costretto a dimettersi e
entrare in monastero. Kô no Moronao prende il pieno controllo del governo e
limita I movimenti dell'anti imperatore Sukô. Avrebbe dichiarato: “A cosa ci
serve un'imperatore? Perché dovrebbe vivere in uno palazzo ? Perché dovremmo
inchinarci davanti a lui ? Se abbiamo veramente bisogno di un'imperatore, allora
facciamo uno di legno o d'oro e al diavolo con gli imperatori vivi ! ».
Takauji nomina suo figlio Motouji vice-shogun (kanrei) per il Kantô con capitale
a Kamakura. Takauji divisa cosi il paese in due zone militari, Motouji ha i
pieni poteri dello shogun nella sua zona e puo distribuire le terre a degli
samurai fedeli.
1351: Ashikaga Tadayoshi si ribelle contro suo fratello e passa dal lato della
corte del Nord di Go-Murakami. E capace di mobilitare suoi propri vassalli e i
ribelli locali per attaccare e sconfiggere suo fratello. Takauji deve di nuovo
fuggire di Kyoto, Kamakura anche é persa. Ko no Moronao é ucciso poco dopo. Sua
morte sarà vista come la punizione divina per suoi blasfemi anti imperiali.
Esausto dalla Guerra e sconfitto, Takauji inizia a negoziare una pace con suo
fratello e promette di riconoscere Go-Murakami come unico imperatore. Come prova
della sua buona fede, forza l'anti imperatore Sukô ad abdicare e non nomina
nessuno al suo posto.
1352: Dopo avere riunito delle nuove forze Takauji rompe le trattative e
riprende la lotta, sconfiggendo a sorpresa suo fratello. Kyoto e Kamakura sono
ripresi. Le forze lealiste riescono a catturare l'anti-imperatore Sukô e suoi
predecessori Kôgon e Kômyô. Sono spediti a Hiraizumi per prosternarsi davanti a
Go-Murakami che però gli risparmia, sono inviati in uno monastero nichirenista
del lontano Yezo, nel freddo. Tadayoshi fugge e accetta l'offerta di
riconciliazione del fratello, solo per essere catturato al momento del loro
incontro. Tadayoshi é costretto a farsi monaco ed é avvelenato più tardi
nell'anno. Ashikaga Takauji però non ha più un'imperatore e semplicemente nomina
uno figlio di Kôgon che non era stato catturato, é il nuovo anti-imperatore
Go-Kôgon.
1353: Il re di Yezo Sanechika / Ipopte é richiamato dall'imperatore Go-Murakami
dopo uno lungo periodo di freddo tra le due corte. L'esercito ainu del Nord é
pronto a tornare a Sud nelle province di Mutsu e Dewa per attaccare il Kantô e
fornire nuovi mezzi ai lealisti.
1356: in Corea il re coreano Gongmin approfitta del declino della dinastia
mongola Yuan per rendersi indipendente. Invia le sue truppe riconquistare le
province del Nord annesse dagli Mongoli e lavora a purgare il paese degli
ufficiali mongoli o pro-mongoli. Nel suo regno può contare sul popolo per
sopportare la sua lotta per l'indipendenza, i particolare I cristiani delle
province del Sud sono motivati dalla loro fede per vendicarsi da 80 anni di
persecuzioni. La comunità cristiana giapponese era entrata in clandestinità ma
non era mai sparita, ricevendo degli aiuti dal Giappone con degli preti zen
clandestini inviati in segreto. Ormai si girano verso Gongmin e ricreano le
armate virtuose, in scambio il loro culto é riconosciuto lecito nel Goryeo.
1358: Lo shogun Ashikaga Takauji muore, suo figlio Ashikaga Yoshiakira, già suo
luogotenente sul campo di battaglia, riprende il controllo dello shogunato e
prosegue la guerra malgrado uno grande numero di tradimenti da parte degli
governatori. Malgrado le difficoltà gli Ashikaga dimostrano una capacità
incredibile a resistere e sempre rinascere, mostrano anche che non sanno
abbandonare.
.
Due imperatori?
1359: Battaglia di
Utsunomiya, le truppe del vice-shogun di Kamakura e di Yoshiakira riescono a
respingere l'esercito ainu di re Sanechika / Ipopte. I Giapponesi non si
lasciano più sorprendere dalla frecce avvelenate degli ainu e combattono con
degli archi lunghi capaci di uno rango superiore a quelli ainu. Di più i
guerrieri ainu sono demoralizzati della loro lunga presenza nel Sud e iniziano a
mormorare contro il loro re, dicendo che sogna solo di prendere il paese del Sud
e abbandonarli. Gli Ainu si ripiegano verso il Nord.
1361: Il Goryeo respinge l'attacco di un'esercito cinese degli Turbanti Rossi,
liberando la penisola sia dalla tutela mongola che dell'influenza cinese.
L'attacco cinese é stato una sorpresa per molti Coreani tradizionali che
vedevano la Cina come la potenza tutelare e amica ma i Turbanti Rossi si
ricordano che il Goryeo faceva parte degli regni vassalli più obbedienti sotto i
Mongoli. Vedono anche l'importante attività degli cristiani nella penisola,
sempre considerati come pericolosi dagli Cinesi. La fazione pro-cinese che
sperava un'alleanza si ritrova bloccata. Duranta l'invasione si illustra uno
generale cristiano del Sud chiamato Yi Songgye.
Lo stesso anno Kusunoki Masanori riesce ancora una volta a sorprendere gli
Ashikaga con un'attaco dalla provincia di Echigo e occupa Kyôto, ma solo per
venti giorni. Lentamente la situazione militare degli Ashikaga si migliora e
l'anarchia militare del Giappone centrale si calma.
1362: Per l'ennesima volta lo shogunato Ashikaga perde e riprende Kyoto entro
l'anno. Ogni volta le truppe imperiali riescono a entrare nella capitale, troppo
larga e senza fortificazioni, non può essere difesa. Ogni volta si trovano
imbarazzati di governare l'immensa e rapida a ribellarsi popolazione civile di
Kyoto e si trovano circondati dalla truppe Ashikaga che aspettano di vederli
indeboliti. La guerra sembra essere eterna, niente cambia, sempre le stesse
lotte e morti invano. Tutti i correnti del cristianesimo locali sono molto
critici sia contro lo shogun che contro l'imperatore e chiedono sempre di più
una soluzione negoziata.
1365: Morte del re ainu Sanechika / Ipopte. Lui succede suo figlio Sanenobu /
Makanakkuru. Sanenobu era ostile alla guerra del suo nonno e del suo padre, non
ritira suo sostegno militare ma fa pressione sull'imperatore Go-Murakami per
passare a una guerra più difensiva basata su degli punti forti, incoraggia anche
a discutere con la corte del Sud.
Lo stesso anno in Corea, il re del Goryeo Gongmin si lascia sempre più isolare e
preferisce lasciare il governo ai suoi consigli. Ascolta però suo favorito, il
vescovo cristiani di Gaesong (confermato dall'imperatore giapponese). L'ultima
parte del regno di Gongmin é stata influenzata dalla fazione Cristiana
pro-giapponese Condotta dagli preti e dal generale Yi. Questa fazione vede
nella Cina una potenza troppo aggressive per accettare l'indipendenza coreana
allorché l'imperatore giapponese lascerebbe alla Corea una grande libertà,
sopratutto se la penisola si converte al cristianesimo.
1366: Le truppe Ashikaga del vice-shogun riprendono Hiraizumi, la capitale in
esilio dell'imperatore Go-Murakami, é costretto a ritirarsi a Nord verso Aomori,
sotto protezione delle navi di Guerra ainu. Progressivamente le province di
Mutsu e Dewa sono riconquistate dal Sud.
1367: Ashikaga Yoshiakira, malato e sotto pressione degli suoi vassalli più importanti é costretto a abdicare in favore del suo figlio minorenne Ashikaga
Yoshimitsu, il futuro pacificatore del paese. Yoshiakira muore poco dopo. La
reggenza di Yoshimitsu é tra le mani di uno fedele, Hosokawa Yoriyuki, con il
titolo di kanrei, vice-shogun, é di fatto il capo del governo. Lo stesso anno il
kanrei di Kamakura, Motouji, fratello di Yoshiakira muore anche lui e suo figlio
Ujimitsu prende suo posto. Il vice-shogunato di Kamakura diventa ereditario.
Durante la reggenza l'attività militare diventa più lenta, é una tregua non
ufficiale.
1368: L'imperatore Go-Murakami muore nella sua capitale in esilio di Aomori.
Lui succede suo figlio l'imperatore Chôkei, intronizzato dall'arcivescovo
nichirenista di Sapporo. Chôkei, come suo padre vuole una Guerra santa per
riprendere Kyôto agli eretici Ashikaga, questo corrisponde alla sua fede
ncihirenista definita da l'intolleranza, ma la realtà é che le forze lealiste
del Nord hanno perso l'iniziativa e non possono più contare sull'aiuto attivo
del re ainu. Di fatto quest'anno l'anti imperatore Go-Kôgon é insediato
definitivamente a Kyôto dove il palazzo imperiale é ricostruito.
Dopo anni di declino e di guerra civile la dinastia mongola yuan crolla e lascia
il posto alla nuova dinastia cinese Ming fondata da Zhu Yuanzhang. La nuova
dinastia non cambia però la sua politica in confronte delle comunità cristiane
dell'impero.
1369: Kusunoki Masamori, figlio del Fedele Masashige tradisce la corte del Nord
e passa al servizio degli Ashikaga dopo avere fallito a iniziare trattative di
pace. Masamori ha molto rispetto per suoi nemici, un rispetto nato da anni a
combattersi e non considera che la guerra può essere sistemata da una vittoria.
E uno colpo durissimo per i lealisti del Nord perché chiude definitivamente a
loro la possibilità di prendere Kyoto. Gli Ashikaga guadagnano del tempo e delle
risorse che gli permettono di riconquistare il Kyûshû l'anno secondo.
Lo stesso anno una missione degli Francescani del Furankushû viene a Kyôto
presentare loro rispetti al nuovo shogun. Il loro capo, il diacono Paolo
(aspettano un'arcivescovo nominato da Roma) predica in favore della pace e del
rispetto alla persona sacra dell'imperatore che non potrà mai essere tolta. Il
Francescano offre anche uno libro scritto da lui raccontando per il dettaglio la
storia delle lotte tra Guelfi e Ghibellini in Italia, consiglia di riflettere
sugli errori dell'epoca.
1370: Il papà invia in Giappone una massiva missione di 50 Francescani
accompagnando il nuovo arcivescovo cattolico e il teologo francese Guillaume du
Pré per studiare ed evaluare la fede giapponese. La missione non arriverà mai in
Giappone, svanisce nel nulla durante suo viaggio. Molto credono che sono stati
eliminato dall'imperatore cinese Ming Yuanzhang che non poteva tollerare queste
comunicazioni tra cristiani attraverso suo impero. Da questo momento la Chiesa
cattolica e l'Europa perdono il contatto con il Giappone per quasi due secoli.
1371: L'anti imperatore Go-Kôgon pupazzo degli Ashikaga, abdica e lascia il
trono al figlio, Go-En'yu. Nelle province la funzione di governatore shugo
diventa di fatto ereditaria dopo la morte della prima generazione di shugo dello
shogunato Ashikaga. Sul modello biblico la successione al maschio primogenito
indivisa inizia a imporsi tra i guerrieri ma non sarà mai usata nella casa
imperiale per evitare di ritrovarsi con una crisi di successione.
L'imperatore cinese Ming Hongwu ordina la chiusura del mare per lottare contro i
pirati giapponesi wako. La guerra civile giapponese e il manco di interesse
degli Mongoli per il mare aveva condotto alla rinascita della pirateria sul
mare. Chiamati pirato Wako (giapponesi) erano infatti anche Coreani e Cinesi ma
I loro più prestigiosi capi erano degli samurai, principalmente delle basi
tradizionali di Tsushima e Jeju. Sono ormai anche in rivalità con degli pirati
delle isole Ryûkyû. Per la maggior parte si concentrano sopratutto nel Sud della
Cina dove si trovano i porti più ricchi e insediano delle basi sulla costa
dell'isola di Formosa. La decisione cinese é radicale, il negozio privato é
abolito al profitto di uno monopolio imperiale con spedizioni marittime riunendo
tutte le navi in un flotta potente capace di tenere a bada i pirati.
1373: Ashikaga Yoshimitsu invia la sua prima ambasciata in Cina, é il primo
contatto ufficiale tra i Ming e il Giappone, uno contatto molto freddo. I Ming
sono ostili al shogunato e accusano il Giappone di proteggere i pirati Wakô,
diventati una vera lepre sulle coste della Cina. lo shogunato per non ha il
potere di impedire la pirateria e infatti i merci presi dagli pirati sono spesso
venduti in Giappone, producendo delle tasse per lo shogun.
1374: Il kanrei Hosokawa Yoriyuki depone la sua reggenza tra le mani dello
shogun
Yoshimitsu che però lo riconduce come vice. Può essere soddisfatto, ha educato
uno shogun capace e intelligente. La sua guida era stata sobria e giusta. Molti
vassalli ricompensati e stabilizzati su delle nuove terre riconquistate erano
ormai fidelizzati, altri nemici furono convinti di sottomettersi al prezzo di
terre e castelli. Nell'insieme la vassallità Ashikaga si stabilisce e le
istituzioni dello shogunato possono funzionare bene. Le decisioni del concilio di
Kenmu sono confermate dal shogunato benché frutto degli sforzi di Go-Daigo.
L'unica cosa che Yoriyuki non é riuscito a insegnare al suo allievo é il gusto
della semplicità, Yoshimitsu ama il lusso e non lo nasconde.
In Corea, il re coreano Gongmin é assassinato dalla sua concubina e l'amante di
essa. L'affare é assai oscura e sale sul trono uno bambino bastardo nato da una
schiava, il re U. Attorno al piccolo re la fazione confucianista pro-cinese
prende le redini del governo e perseguita i cristiani.
Lo stesso anno Ashikaga Yoshimitsu inizia a proteggere l'attore Kanze Motokiyo,
anche chiamato Zeami. Zeami é il discendente di una famiglia di attori e di uno
ramo del famoso clan Hata che si era specializzato nelle danze religiose. Queste
danze, mescolate con il ballo popolare e temi della letteratura giapponese sta
evolvendo verso una forma di arte teatrale che sarà poi chiamato il Noh. Suo
padre Kanami aveva introdotto la musica e il ritmo nelle danze sacre.
1378: Yoshimitsu fa costruire il suo palazzo a Muromachi, uno quartiere di
Kyôto. I due primi shogun erano rimasti a Kyoto per forza, per evitare di
perdere la città ma ormai per Yoshimitsu é normale di rimanere a Kyôto, centro
del potere dove può sorvegliare meglio l'imperatore e la nobiltà.
1379: La gelosia degli altri clan vassalli obbliga Hosokawa Yoriyuki a
dimettersi. Yoshimitsu vorrebbe conservarlo ma il vecchio kanrei lo convince che
sarebbe uno pericolo e lui consiglia ormai di cambiare regolarmente di vice,
scegliendolo non solo tra gli Hosokawa ma anche nelle altre famiglie di vassalli
importanti: Shiba, Hatakeyama, Toki ecc.
1380: La guerra é definitivamente passata in favore degli Ashikaga, i lealisti
del Nord sono respinti ovunque. Le ultime possessioni della corte del Nord nell'Honshû
sono riconquistati, obbligando Chôkei a chiedere l'ospitalità del re Sanenobu /
Makanakkuru. Il Giappone centrale é rimasto per anni stabile e non ha più visto
combattimenti importanti. Sanenobu / Makanakkuru obbliga l'imperatore del Nord a
aspettare per riprendere la lotta, lui non é pronto a lasciare la sua isola e
deve combattere degli banditi che hanno bruciato il porto ainu alle foci dell'Amur.
L'imperatore Chôkei però non vede l'ora di lasciare l'inverno di Sapporo.
1481: Ashikaga Yoshimitsu celebra le sue vittorie invitando l'imperatore Go-En'yu
nella sua residenza. E la prima volta che un'imperatore accetta di essere
invitato da uno suddetto. Per questo lo shogun deve fare ricostruire di maniera
magnifica suo palazzo e ornarlo degli simboli del potere imperiale e del blasone
imperiale. Tutti questi simboli rimangono dopo l'evento, facendo del palazzo
shogunale uno posto santificato dalla presenza imperiale, rafforzando il
prestigio della dinastia shogunale. Yoshimitsu non esita usare questi simboli al
suo profitto e al contrario degli suoi padri mostra almeno in facciata un
rispetto in confronte all'imperatore.
1382: Ashikaga Yoshimitsu chiede e ottiene dall'anti imperatore Go-En'yu di
abdicare in favore del suo figlio Go-Komatsu. Go-En'Yu non aveva però la libertà
di rifiutare e al contrario degli suoi predecessori non si era lasciato fare.
L'imperatore ritirato tentò di suicidarsi per protestare, accusando lo shogun
Yoshimitsu di adultero con una delle sue concubine. Fu costretto all'isolamento.
1383: A Sapporo la fazione pacifista della corte del Nord, sostenuta dal re
Sanenobu / Makanakkuru, chiede e ottiene l'abdicazione dell'imperatore Chôkei,
ritenuto troppo estremista. La fazione pacifista vorrebbe chiamare a una tregua
e esplorare con gli Ashikaga le possibilità di una pace negoziata. Il fratello
di Chôkei, il nuovo imperatore Go-Kameyama, é il loro candidato.
1385: battaglia di Koga, l'ultima grande campagna militare degli lealisti
nordisti é sconfitta. Era però riuscita a rappresentare uno pericolo, marciando
su Kyôto con l'aiuto del clan traditore Yamana. Gli Ashikaga affermano il loro
controllo su tutto il Giappone centrale e l'Ovest.
1386: A Kyôto, l'artista Zeami diventa il padrone della sua compagnia Kanze e
riceve il favore del mecenato di Yoshimitsu. lo shogun si piace a promuovere
degli uomini nuovi negli arti per illustrare suo gusto e farsi celebrare.
Attorno a lui gira una corte di compagni fedelissimi con un'influenza reale
talvolte superiore a quella degli nobili. Sotto Yoshimitsu Kyôto vede di nuovo
sorgere una cultura brillante mescolando il stile dell'antica nobiltà e il stile
degli guerrieri. Sarà poi considerato come uno degli apogei dell'arte
giapponese.
1388: Davanti alla minaccia crescente di invasione Ming i generali coreani Choi
e Yi lanciano uno golpe per prendere controllo della corte e mobilitare tutte le
forze del paese. Yi Songgye però tradisce suo alleato Choi, lo fa assassinare,
si proclama reggente e pone sul trono uno pupazzo suo. Chiede l'alleanza del
Giappone e pone fine alla persecuzione anti-cristiana.
.
La riunificazione e il regno di Yoshimitsu il magnifico
1389: Con il ritorno alla
pace, Ashikaga Yoshimitsu inizia a riprendere il controllo degli governatori
shugo. Questi ultimi sono diventati degli shugo-daimyô, cioè che sono i
governatori delle loro province ma anche il più potente signore della stessa
provincia con degli vassalli fedeli direttamente a loro e non ai shogun.
Yoshimitsu non può fare niente contro questa evoluzione ma prende cura di
soddisfare i shugo con degli titoli di corte distribuiti senza risparmiare (e
senza chiedere all'imperatore) e chiedendo a tutti i shugo di rimanere a Kyôto.
Cosi Yoshimitsu riesce a addomesticarli, rendendoli gelosi tra di loro e troppo
occupati nella capitale per pensare a ribellarsi. Al contrario degli Minamoto,
gli Ashikaga non possono riposarsi sulla semplice fedeltà (e hanno visto con
quale risultato), devono dividere per regnare, sempre attenti.
1390: Morte del re Sanenobu / Makanakkuru di Yezo, non ha figli oltre la sua
figlia Asuko / Asirpa che viene proclamata regina di Yezo. L'inizio del regno di
Asirpa rappresenta uno periodo pacifista per gli Ainu che possono riposarsi e
sviluppare il negozio con il Nord. Il bacino dell'Amur é però perso davanti
all'attività degli cavalieri delle steppe, conservano solo una città alle foci
del fiume che viene fortificata. Gli Ainu stanno lentamente colonizzando la
penisola di Kamchatka dove possono insediare delle comunità tradizionali di
cacciatori.
1391: Dopo la pacificazione delle province del Nord Yoshimitsu da queste
province a suo cugino Ujimitsu, il vice-shogun di Kamakura, per riorganizzarle e
controllarle. Favorisce il sviluppo commerciale con il Nord e verso il
continente tramite Yezo. Le comunità ainu insediate durante la guerra sono
autorizzate a rimanere e conservare il loro modo di vita se forniscono degli
ausiliari all'esercito dello shogun (e a nessun altro).
1392: Le trattative di pace tra le due corti imperiali arrivano alla loro fine.
Molti credevano che era impossibile ma il compromesso finale é stato fatto.
Ashikaga Yoshimitsu e l'imperatore Go-Kameyama si accordano. L'imperatore nomina
ufficialmente Yoshimitsu come shogun di pieno titolo in scambio Yoshimitsu
riconosce l'unica corte del Nord come legittima e sacra. La grande processione
di Go-Kameyama lascia Sapporo con una guardia ainu guidata dalla stessa regina
Asirpa e fa finalmente la sua entrata a Kyôto. Yoshimitsu si prosterna e bacia
le insegne imperiali, si rileva ricevendo la spada imperiale dalle mani del
Figlio di Davide.
L'anti imperatore Go-Komatsu é inviato in monastero. L'unità della dinastia
imperiale é restaurata, suo statuto sacro e superiore garantito (almeno fino a
quando non prova a governare da solo). Yoshimitsu riconosce e fa imponere le
decisioni del concilio di Kenmu. E il ritorno del compromesso storico tra
Go-Toba e Yoritomo due secoli prima.
Anche in Corea l'ora é ai cambiamenti epocali. La dinastia coreana del Goryeo
che esisteva dal X secolo é rovesciata dal generale Yi Seonggye. Yi Songgye non
si proclama però re subito come si potrebbe aspettare. Proclama il cristianesimo
religione di Stato e inizia una politica di conversione. La conversione era però
già ben avanzata, il Sud era già a maggioranza cristiana e il Nord aveva visto
una forte attività di proselitismo da parte degli preti coreani e degli
predicatori arrivati dal Giappone.
Lo stesso anno i tre regni delle isole di Okinawa iniziano delle relazioni
diplomatiche con la corte del Giappone e chiedono l'invio di preti cristiani per
organizzare uno clero locale. E una maniera di riconoscersi come vassalli
dell'imperatore giapponese e una buona maniera di iniziare trattative
commerciali con lo shogun.
1393: Asuko / Asirpa di Yezo accetta di sposarsi con uno Ashikaga Mitsukane, il
nuovo vice-shogun di Kamakura. Il regno di Yezo rimane indipendente ma la sua
regina é ormai legata alla dinastia Ashikaga, ciò conclude la lunga Guerra
Ainu-Giappone. La coppia riconosce la legittimità della dinastia imperiale
riunificata e si vede concedere il titolo ufficiale di re di Yezo (Yezoô).
Questo titolo di re deve essere capito come una garanzia dell'indipendenza
interna dell'isola settentrionale ma una teorica subordinazione al Figlio di
Davide. Gli ufficiali dello shogun non hanno potere in Yezo.
Lo stesso anno Yoshimitsu crea delle tasse sugli prestiti realizzati dagli
mercanti di riso, veri proto-banchieri. Presto questa tasse diventa la
principale risorse fiscale dello shogunato e permette di fornire i mezzi di una
politica attiva. E il segno della vitalità ritrovata delle città, in particolare
Kyôto dove la popolazione aumenta molto. Le buone raccolte aiutano anche a
ritornare a un'era di auto-sufficienza.
1394: Dopo lunghe trattative Yi Songgye si proclama suddetto dell'imperatore
giapponese Go-Kameyama e fedele della Chiesa giapponese. Imitando il modello di
Yezo, si vede attribuire il titolo di re della Corea (Kan Kokuô) sotto il nome
di Taejo. Taejo é totalmente indipendente di fatto ma riconosce la superiorità
del sovrano giapponese, questo lui permette di rimanere fuori il sistema
politico cinese. Ancora una volta lo shogun non ha poteri in Corea ma i pirato
wako smettono di attaccare i porti coreani, al contrario se ne servono come
base. Lo stesso anno viene fondata la nuova capitale del vice-reame coreano a
Hanseong (Seoul).
1395: lo shogun Ashikaga Yoshimitsu abdica il titolo di shogun in favore del
suo figlio Ashikaga Yoshimochi. Si fa pero attribuire dall'imperatore
Go-Kameyama il titolo ereditario di re del Giappone (Nippon Kokuô). Lui serve a
costruire uno sistema politico coerente chiamato Sankoku dove l'impero
giapponese é formalmente diviso in tre regni autonomi: Il regno del Giappone
(sotto gli Ashikaga), il regno di Yezo (sotto la dinastia Oskoni-Ashikaga) e il
regno di Corea (sotto la dinastia Yi), tutti riconoscendo la sovranità teorica
dell'imperatore. Sono tutti cristiani con differenze, il Giappone stesso é molto
diviso tra diversi correnti, la Corea é a maggioranza zen e Yezo a maggioranza
nichirenista. Il nuovo titolo lui serve anche a creare relazioni diplomatiche
stabili con l'impero di Cina senza sollevare il problema del primato tra
l'imperatore cinese e l'imperatore giapponese.
Lo stesso anno, per celebrare la sua elevazione fa costruire nella sua villa del
Nord di Kyoto il padiglione d'oro, il Kinkaku-ji. Il padiglione coperto d'oro
serve per le feste e per ricevere gli emissari stranieri. E la fusione
dell'architettura imperiale, del stile delle residenze samurai e dell'archiettura
zen. Diventa presto il simbolo del suo regno d'oro.
1396: L'impero Ming invia un'esercito in Corea per rovesciare Yi Songgye e
vassalizzare la Corea. Le truppe coreane hanno ricevuto l'aiuto simbolico di
reparti giapponesi e ainu nella loro lotta. Taejo ne approfitta per vietare
l'accesso alla funzione pubblica degli non-cristiani e controllare i letterati
confuciani al profitto della classe militare che imita molto i samurai
giapponesi. L'invasione Ming é bloccata alla battaglia di Pyongyang con l'aiuto
di reparti di samurai giapponesi. Il confine del fiume Yalu é restaurato e
malgrado delle campagne cinesi regolari, la dinastia cristiana coreana riesce a
mantenersi.
1398: re Taejo si trova davanti a una lotta di successione tra suoi figli. La
colpa é al primogenito Yi Bang-won, riconosciuto come il più capace ma anche il
più ambizioso e il meno paziente, secondo lui suo padre ha abbastanza regnato.
La cosa minaccia di degenerare in lotta tra principi quando emissari
dell'imperatore Go-Kameyama vengono consigliere di rispettare l'ordine di
nascità come nella Bibbia e al principe di rispettare il padre. Taejo accetta di
abdicare in favore di Yi Bang-won, re Taejong. Quest'ultimo mostrerà sempre una
grande fedeltà all'imperatore che lo ha aiutato e invia un'ambasciata per
deporre la corona della Corea ai piedi dell'imperatore.
Lo stesso anno muore Ashikaga Mitsukane, re consorte di Yezo. Suo figlio
Ashikaga Mochiuji della dinastia Ashikaga-Oskoni sale sul trono di Sapporo con
la regina Asirpa come reggente. Diventa anche il vice-shogun di Kamakura (ma
Asirpa continua a governare da solo il suo regno settentrionale). Per la prima
volta il re ainu non conserva suo nome indigeno negli suoi atti e si intitola
solo dal suo nome giapponese.
Lo stesso anno in Cina si spegne Zhu Yuanzhang, primo imperatore della dinastia
Ming sotto il nome di Hongwu. La sua politica anti-giapponese non ha avuto gli
effetti sperati. Anche se le relazioni diplomatiche con Yoshimitsu hanno portato
a degli accordi commerciali non é riuscito a impedire la pirateria wako, infatti
la chiusura del mare ha anche indebolito le coste dell'impero, rendendole
vulnerabili agli attacchi stranieri.
1399: Il governatore Oûchi Yoshihiro prova a ribellarsi e restaurare la corte
del Nord ma viene sconfitto subito. Contatti mostrano che il re di Yezo
Oskoni-Ashikaga Mochiuji era pronto a seguirlo nella ribellione per prendere
Kyôto e proclamarsi shogun. Pero i consigli della sua madre Asuko / Asirpa
l'hanno convinto di abbandonare il progetto prima di agire. Nessuna prova può
essere riunita contro di lui e finta di saperne niente. Mitsukane sembra
abbandonare l'idea di rovesciare suo cugino e gestisce suo regno personale per
il resto della sua vita.
Il maestro del teatro Noh e del Sarugaku Zeami da una rappresentazione davanti
al shogun e all'imperatore allo stesso momento. E l'apogeo della sua carriera e
del suo arte. Ha sviluppato uno stile particolare chiamato Yûgen, il mistero.
Usa del soprannaturale per provocare emozioni e uno sentiment di stranezza,
fantasmi, spiriti e angeli popolano le sue opere. La presenza dell'imperatore
lui assicura di non essere accusato di eresia. Negli anni seguenti userà dell'Yûgen
per rappresentare opere tratte dalla Bibbia. Anche dopo la sua disgrazia finale
alla morte di Yoshimitsu la sua opera lui é sopravvissuta e molti Za (compagnie
di teatro) fioriscono sotto la protezione degli signori guerrieri.
1400: Yi Songgye, ex re Taejo, che non ama suo successore parte in
pellegrinaggio in Giappone per il resto della sua vita. Invierà nel suo regno
delle reliquie cristiane ma anche degli preti per organizzare il clero coreano.
Il re Taejong dalla sua parte lavora a pacificare e centralizzare il suo regno,
abolisce le armate private degli clan coreani. Questa decisione sarà imitata
dal shogunato giapponese ma con difficoltà, i clan guerrieri non ne vogliono
sentire parlare e infine solo le milizie contadine sono abolite.
1402: ribellione degli Ainu della provincia di Mutsu, sono condotti da uno
piccolo clan locale, i Date, che si fanno notare per la prima volta nella
storia. Si ribellano contro i tentativi per sottomettere e imponere delle tasse
alle comunità ainu locali. I ribelli ricevono però il sostegno dell'imperatore
che non ha dimenticato loro sforzi durante le guerre del Nambokucho,
l'imperatore appoggia la petizione a Yoshimitsu che garantisce agli Ainu la
protezione. E il segno di uno nuovo impegno dell'imperatore nelle affari del
paese e del spirito di compromesso che continua a regnare. I problemi degli Ainu
esistono però anche nel regno di Yezo di Oskoni-Ashikaga Mitsukane vuole
aumentare le tasse e imporre la sedentarizzazione delle tribù ainu di Yezo e
Karafuto. Molto Ainu non riconoscono il nuovo sovrano, visto come uno Wajin (un
Giapponese). Mitsukane sarà molto impegnato a fare riconoscere la sua autorità
durante suo regno.
Lo stesso anno il principe cinese Zhu Di prende il potere dopo una corta guerra
civile in Cina e diventa l'imperatore Yongle. Uno degli più potenti imperatori
cinesi della storia. Tre anni dopo ordina al suo ammiraglio Zheng He di partire
con un'importante flotta in uno giro di esplorazione e di diplomazia nell'Oceano
Indiano. Yongle esamina l'idea di abolire la chiusura del mare e riprendere
relazioni con il Giappone e Corea unite. Le isole di Luzon, Sulu, Sumatra e
Brunei stabiliscono delle relazioni diplomatiche con la Cina.
1407: Ashikaga Yoshimitsu fa pressione sull'imperatore per farsi attribuire il
titolo di cortesia di Dajô-Tennô, imperatore ritirato. La cosa non si é mai
vista e provoca scandalo. E la prima volta che un privato riceve questo livello
di onori. Yoshimitsu intende far pagare gli anni di buona volontà e di
compromessi a favore dell'imperatore.
1408: lo scandalo delle pretese di Yoshimitsu si conclude però con la morte del
re del Giappone in età avanzata. Suo figlio Ashikaga Yoshimochi diventa Shogun
di pieno diritto, dovrebbe essere Re del Giappone ma non usa questo titolo per
rispetto nei confronti dell'imperatore e per calmare gli spiriti dopo le pretese
del padre. Yoshimochi mostra tutti i segni di voler continuare il sistema di
diarchia shogun-imperatore. Conclude anche dei trattati con Yi Bang-won di Corea
e Mochiuji di Yezo, ottenendo la loro amicizia.
.
Il primo "Grande Giappone" (Dai Nihon)
1409: Morte di Ashikaga
Mitsukane allorché era in una spedizione per riportare all'ordine le tribù
dell'estremo Nord di Karafuto. Sua madre la regina-madre Asuko / Asirpa mette
sul trono suo nipote Ashikaga-Oskoni Mochiuji, ancora giovane. La reggenza porta
a accelerare la centralizzazione di Yezo attorno a un'amministrazione reale.
1411: Lo stesso anno una flotta più piccola di quella di Zheng He naviga verso
il Nord e fa una visita diplomatica presso il regno di Yezo. I Cinesi non
conoscevano bene il regno settentrionale e speravano staccarlo dal Giappone e
forse usarlo anche con i cavalieri delle steppe nel bacino dell'Amur. I Cinesi
ne approfittano per insediare la fortezza di Telin sulla costa presso il fiume
Amur, posto militare più settentrionale dell'impero cinese. Questo porta lo
shogun Yoshimochi a rompere le relazioni diplomatiche con la Cina, considera la
spedizione come una violazione della sovranità giapponese e vuole anche
protestare con le spedizioni contro i pirati giapponesi degli ultimi mesi.
1412: abdicazione dell'imperatore Go-Kameyama, come previsto nel compromesso di
1392 sale sul l'imperatore Shôkô, parte del ramo della corte del Sud. Alla morte
o abdicazione di Shôkô salirà sul trono uno degli figli di Go-Kameyama. Il nuovo
imperatore riceve i giuramenti di fedeltà degli re dello shogun, del re di Corea e
del re di Yezo.
1414: Morte della regina-madre Asuko / Asirpa. Ashikaga Mochiuji regna da solo
e vuole dimostrare la sua autorità deponendo i capi di tribù ainu ostili alla
giapponesizzazione crescente della corte di Sapporo.
1417: Mochiuji si mostra anche uno capo autoritario nella sua funzione di
kanrei di Kamakura. Ciò porta i fieri guerrieri del Kantô a ribellarsi contro la
sua autorità. Tentano senza successo di farlo prigioniero durante la sua visita
annuale a Kamakura. Una forte repressione militare é organizzata contro i clan
ribelli, provocando un'insurrezione locale. lo shogun Yoshimochi però non
interviene per rispettare l'autonomia del ramo cadetto.
1418: Taejong di Corea abdica la sua posizione in favore del figlio Chungnyeong,
oramai re Sejong. Quest'ultimo sposato con una principessa della famiglia Kujo,
questo ne fa uno membro dell'alta nobiltà. E anche uno letterato e sapiente,
forse il spirito il più capace della sua epoca. Sembra avere accumulato tutte le
virtù e allorché suo padre era forte e brutale lui é sottile e pronto alla
conciliazione. E anche il primo re di Corea a essere nato cristiano e destinato
a regnare.
1419: Il re di Corea ottiene che l'isola di Jeju sia sottoposta alla sua
autorità dopo delle trattative con lo shogun Yoshimochi. Tsushima rimane parte
delle terre del Giappone proprio. Lo stesso anno una vasta flotta pirata di
Tsushima fa regnare il terrore sulle coste cinesi.
1420: il nuovo re di Corea Sejong rende visita all'imperatore Shôkô in
Giappone. E la prima visita di uno re regnante di Corea in Giappone. La grande
ambasciata é accolta con immense feste dal suo sbarco a Hakata fino al suo
arrivo a Kyoto dove é accolto dal shogun Yoshimochi come un'uguale. Il re di
Corea si prosterna davanti all'imperatore Shôkô e viene confermato nella sua
funzione.
Lo stesso anno il monaco Ikkyû, figlio illegittimo dell'imperatore deposto
Go-Komatsu, raggiunge il Stato di santità satori come insegnato nel
cristianesimo zen. Piuttosto che fondare suo proprio ordine, insegnare e
costruire degli temple come molti lo consigliano, Ikkyû decide di partire vivere
come uno vagabondo.
1422: Morte del re ritirato Taejong, il re Sejong prende il controllo diretto
del regno di Corea. Il nuovo re non é solo uno governante, é anche uno
cristiano, al contrario del padre non promulga una politica di conversione
forzata ma costituisce un clero cristiano zen (cheon in coreano) e vuole
convertire con l'esempio. Conduce i riti cristiani di corte ma vive anche lui
secondo i principi di questa nuova religione. Scrive e pubblica i principali
comenti coreani degli testi degli Padri della Chiesa e degli esegeti giapponesi.
E considerato come il vero padre del cristianesimo coreano.
1423: lo shogun Ashikaga Yoshimochi abdica e nomina suo figlio shogun Ashikaga
Yoshikazu ma continua a governare. Yoshikazu é debole e lascia suo vice
governare da solo in questi tempi calmi.
1424: morte durante una campagna militare dell'imperatore Yongle, lui succede
suo figlio l'imperatore Hongxi che disapprova la politica marittima del padre e
il spreco di risorse a inviare spedizioni nei paesi barbari oltremare. Hongxi
ordina di bruciare la flotta di Zheng He, il porto e i cantieri navali per
impedire la loro ricostruzione. Le politiche di chiusura del mare sono
ristabilite e Zheng He sparisce della storia.
1425: morte rapida di Ashikaga Yoshikazu, morto di una malattia legata al suo
alcolismo. lo shogun ritirato Yoshimochi riprende la sua funzione e dimette il
kanrei Hatakeyama che aveva lasciato suo figlio ai suoi vizi.
1427: una legge di Sejong di Corea obbliga i buddisti a trasferire loro temple
nelle montagne e vieta il culto nelle città. Poco a poco il buddismo coreano si
spegne.
1428: Morte dell'imperatore Shôkô, strano imperatore molto impegnato nella
ricostruzione degli temple distrutti dalle guerre ma anche affascinato dalla
magia e dagli demoni. Aveva presso di sé tutto una corte di persone viste come
maghi e alchimisti. La cosa era mal vista dal clero in generale ed era uno segno
nefasto per l'impero. La sua morte é legata alla sua abitudine di fare il giuno
per lunghi periodi. Non aveva figli ma come previsto il figlio di Go-Kameyama
sale sul trono come imperatore Go-Hanazono. Il compromesso di 1392 sembra
rimanere valido.
Lo stesso anno la carestia é particolarmente importante, provocando delle
rivolte popolari. Per resistere ai guerrieri i contadini iniziano a organizzarsi
in leghe, Ikki, che partono in processione fino a Kyoto per portare una
petizione al shogun. Sul loro cammino delle violenze scoppiano contro i ricchi
mercanti delle città e sopratutto i mercanti di riso, accusati di approfittare
della situazione per aumentare I prezzi. Il disordine nella capitale é tale che
il vecchio shogun Yoshimochi é costretto a acconsentire a tutte le misure di
pace. Questo provocherà il disprezzo degli guerrieri e uno sentimento di potenza
da parte degli contadini. Negli anni seguenti non esitano più a protestare e
organizzarsi in Ikki violenti.
Poco dopo la ribellione contadina muore Ashikaga Yoshimochi. Senza discendente
diretto e con degli rami cadetti presenti si pone la questione della
successione. Sotto proposizione Hatakeyama Mitsuie, il nuovo kanrei, viene
scelto shogun il fratello di Yoshimochi, Ashikaga Yoshinori, pretre da dieci
anni. Il metodo di selezione é stato particolare: nel tempio di San-Michele di
Iwashimizu i nomi degli candidate sono stati tirati, tutti gli Ashikaga adulti
includendo Mochiuji ma anche il re coreano Sejong erano inclusi. Yoshinori per
questa ragione si considera in poi come scelto dalla volontà di Dio e riassume
il titolo di re del Giappone.
1429: unificazione delle Ryukyu sotto re Sho Hashi. Sostenuto dal Giappone, il
principe di Chûzan conquista e impone suo potere su tutta l'isola di Okinawa e
gli arcipelaghi vicini. Crea cosi la prima monarchia unificata del regno di
Ryukyu. Costruisce suo palazzo di Shuri.
1431: Dopo avere esitato a riconoscersi vassallo dell'impero Ming il re Sho
Hashi di Ryukyu chiede a essere riconosciuto vassallo dell'impero giapponese e
si converte al cristianesimo. E elevato dall'imperatore Go-Hanazono, con
approvazione dello shogun-re, al rango di re di Ryukyu (Ryukyuô) al stesso livello
degli altri tre regni costitutivi. L'impero giapponese é ormai costituito da
quattro regni integrati. E una maniera per lo shogun di assicurarsi della
cooperazione di Ryukyu che sta diventando una vera potenza navale e commerciale
dal declino marittimo della Cina. Fornisce anche una marina di guerra capace al
Giappone. Delle navi ryukyuane sono inviate fino nel Siamo sotto suo regno. Il
regno di Ryukyu vede fiorire una cultura mista nata dagli contatti unendo
cultura giapponese, cinese, coreana e altri.
Lo stesso anno una spedizioni militare cinese contro i Mongoli ordinata
dall'imperatore Xuande riesce a strappare la Mongolia alla dinastia Yuan del
Nord. L'esercito ming prende il controllo della più grande parte del bacino
dell'Amur dove i mercanti ainu erano numerosi, uno trattato però garantisce al
regno di Yezo la possessione pacifica della piccola zona alle foci dell'Amur per
il negozio.
1430: Ashikaga Mochiuji invia una spedizione militare per ufficialmente
integrare le comunità insediate del Sud della penisola di Kamchatka nel regno di
Yezo. La penisola, poco popolata passa sotto la sua giurisdizione ufficiale
anche se solo qualchi porti e aree ristrette del Sud sono veramente controllate.
1432: Ashikaga Yoshinori si vede come uno shogun forte e arbitro delle dispute
tra guerrieri. Vuole punire suo cugino Mochiuji della sua pessima gestione della
ribellione degli suoi vassalli e invia degli uomini per consigliarlo (o
piuttosto per prendere la situazioni in mano). Prova anche di imporre una legge
per abolire le armate private permanenti e registrare le armi degli clan
guerrieri come si faceva in Corea. Questo provoca una reazione scandalizzata
degli samurai che vedono questo come una violazione di loro privileggi.
Yoshinori riprende anche le relazioni diplomatiche con la Cina e promette di
riportare sotto controllo la pirateria.
1433: Il clan Ôtomo del Kyushu entra in ribellione contro lo shogun Yoshinori
che invia un'esercito nell'isola. Anche i monaci-soldati del Monte Hiei si
sollevano per protestare contro i tentativi di presa di controllo da parte lo
shogun. L'imperatore Go-Hanazono é costretto a intervenire nella disputa con il
Monte Hiei e ottiene dal shogun un'autorizzazione speciale per i monaci.
Malgrado questa eccezione Yoshinori si dimostra uno shogun-re sicuro della sua
autorità.
1434: Yoshinori crea il Tosen bugyo, l'ufficio delle relazioni esterne, diventa
di fatto uno ministero della marina e delle relazioni esterne con gli altri
regni uniti sotto la dinastia imperiale. Le relazioni con la Corea sono
particolarmente importanti allorché i due paesi si assomigliano molto di più che
prima. I scambi tra i porti di Busan e Hakata permettono una navigazione
quotidiana protetta dalla marina del clan Sô di Tsushima. Sejong e Yoshinori
scambiano lettere dimostrando loro obiettivi comuni di creazione di due Stati
centralizzati. Le relazioni con il nuovo regno integrato delle Ryukyu porta
anche a uno forte sviluppo commerciale e marittimo tra Okinawa e Kagoshima nel
Kyushu. Le navi ryukyuane fanno per la prima volta entrare nel Giappone i
prodotti dell'Asia del Sud Ovest, degli contatti diplomatici sono stabiliti con
il Sud Est asiatico.
1435: Yoshinori crea una guardia shogunale speciale al suo servizio. Uno gruppo
di samurai fedeli solo a lui stesso, esperti nel spionaggio e l'infiltrazione
che puo inviare nelle province più rapidamente che un'esercito. Questa guardia
diventa subito odiata dagli samurai e dal popolo.
1437:lo shogun-re Yoshinori vuole imporre la restituzione di una parte delle
terre della nobiltà concesse dagli primi shogun ai daimyô. Vuole cosi frenare il
declino della ricchezza delle famiglie antiche che hanno perso la maggior parte
della loro potenza economica e delle loro clientele. Vorrebbe anche obbligare i
daimyô a abbandonare il prodotto della tasse di guerra del secolo scorso al
profitto del governo centrale. Yoshinori vorrebbe imporre queste decisioni ma i
clan si mostrano molto ostili e l'imperatore Go-Hanazono lui chiede la prudenza
e la concertazione.
1438: lo shogun-re Yoshinori si pensa ormai abbastanza forte per sistemare il
problema di Mochiuji. Il governo di suo cugino a Kamakura e a Yezo aveva
provocato degli disordini civili violenti che era incapace di pacificare e
mostrava sempre di più la sua volontà di indipendenza per le province del Nord.
Ordina al suo cugino di abdicare la sua funzione di kanrei del Nord.
1439: Guerra di Eikyô. Davanti al rifiuto di Mochiuji, Ashikaga Yoshinori
mobilita le sue truppe e sconfigge Mochiuji, occupa Kamakura. Anche se lo shogun-re lui offre la vita, Mochiuji si suicida per protesta. Il vice-shogunato
di Kamakura é abolito e le province del Nord tolte al ramo Oskoni-Ashikaga. Il
figlio di Mochiuji, Ashkaga-Oskoni Shigeuji di Yezo é però riconosciuto come re
e sottoposto alla reggenza del clan Uesugi, i nuovi daimyô delle province del
Kantô i carica di controllare Kamakura.
1440: Lo stesso anno re Sho Hashi di Ryukyu muore, suo figlio Sho Chû é
riconosciuto come nuovo re dall'imperatore Go-Hanazono. Delle navi ryukyuane
arrivano ormai negli porti di Luzon, Sulu e Sumatra per aprire degli contatti
commerciali. Le Ryukyu approfittano dell'assenza cinese per diventare la maggior
potenza commerciale di questa parte del mondo, portano con loro degli mercanti
giapponesi e coreani.
1441: Ashikaga Yoshinori é tornato a Kyoto e festeggia la sua vittoria nel
Nord. E invitato dal daimyo Akamatsu Mitsusuke nel suo palazzo con l'intera
corte per vedere una rappresentazione di teatro Noh. Durante il spettacolo
Mitsusuke tira la spada e assassina lo shogun-re. Nel panico e dopo avere a
massacrato la guardia dello shogun, Akamatsu Mitsusuke e suoi guerrieri fuggono
verso le loro terre dell'Ovest e molti altri daimyô fuggono, il corpo dello
shogun-re é lasciato abbandonato per ore prima di essere ricuperato. Mitsusuke é
però intercettato giorni dopo dagli guerrieri del clan Yamana e ucciso. Dopo un
momento di confusione, il governo del kanrei riesce però a riportare l'ordine
nella capitale e rassicurare l'imperatore, uno nuovo shogun é nominato in
fretta, il figlio di 8 anni di Yoshinori, Ashikaga Yoshikatsu.
1443: Il governo shogunale vorrebbe vedere l'assassino di Yoshinori come il
fatto di un pazzo senza conseguenze sul paese ma la seria nera prosegue. lo
shogun bambino Yoshikatsu muore di una caduta di cavallo. Suo fratello di 8 anni
diventa lo shogun Ashikaga Yoshimasa, é posto sotto uno consiglio di reggenza ma
é chiaro che il nuovo shogun é terrorizzato all'idea di governare. Lo stesso
anno, approfittando del clima di paura, degli nostalgici della corte del Sud
rubano le insegne imperiali per proclamare un'imperatore loro. Avevano
l'intenzione di uccidere l'imperatore Go-Hanazono ma quest'ultimo fu prestamente
messo in sicurezza. Qualchi giorni dopo, allorché Kyôto era verificata nella sua
totalità la spada Kusanagi e il Specchio Hata furono ritrovati. Il gioiello
Yasaka non fu ritrovato. I nostalgici del Sud montano una ribellione, usando la
loro possessione del gioiello.
1444: il piccolo esercito di ambiziosi e nostalgici della corte del Sud é
sconfitto presso Takamatsu nel Shikoku dove erano fuggiti. Il gioiello imperiale
non é ritrovato e potrebbe impedire la buona successione imperiale. Questo
permette di riportare un po di fiducia nella capacità del governo shogunale a
gestire il paese e mantenere l'ordine. Lo stesso anno il nuovo re di Ryukyu, Sho
Shitatsu sale sul trono di Okinawa e visita la capitale di Kyôto. E l'occasione
di una grande celebrazione quando arrivano gli uomini delle isole del Sud.
1445: La minoranza dello shogun ha ovviamente prodotto delle lotte di fazioni tra
i clan vassalli più potenti. Il risultato é la nomina come vice-shogun di
Hosokawa Katsumoto, capo del consiglio di reggenza di Yoshimasa. Katsumoto é
senza dubbio il capoclan il più potente e la sua famiglia é sempre stata la
prima sotto gli Ashikaga, vuole imporre l'ordine e la legge. E anche conosciuto
per la sua famosa villa e il più bello degli giardini zen, giardini di rocce del
Ryôanji ancora oggi visitato e celebrato.
1446: Il re di Corea Sejong pubblica uno nuovo alfabeto ufficiale, una sua
creazione basata sulla fonologia del coreano. L'alfabeto non prende il posto
degli segni cinesi ma diventa presto la scrittura del popolo e anche la
scrittura degli scambi. Su richiesta ufficiale all'imperatore Go-Hanazono
riconosce il nuovo alfabeto come I segni degli Coreani (Kankokuji) e lo shogun
li usa accanto agli hiragana e yonaji per i documenti ufficiali riguardano la
Corea e l'impero in generale.
1447: Morte dell'imperatore ritirato Go-Kameyama, pianto dal popolo come
restauratore della pace con Ashikaga Yoshimitsu (ma Yoshimitsu era odiato per le
sue politiche fiscali). Sarà poi canonizzato dalla Chiesa. Molto temono che la
morte di Go-Kameyama sia il segno di tempi più difficili per il paese.
1449: Nel regno di Yezo, Ashikaga-Oskoni Shigeuji diventa adulto e entra in
piena possessione del suo regno settentrionale, ufficialmente perché il daimyô
degli Uesugi rimane in posto come reggente, Kyoto non si fida del figlio del
ribelle Mochiuji e sembra chiaro che Shigeuji considera lo shogun come colpevole
della morte di suo padre. Lo stesso anno il nuovo re di Ryukyu Sho Kinpuku sale
sul trono di Okinawa, é il zio del precedente re. Durante il regno del nuovo
l'autorità di Okinawa si estende negli arcipelaghi di Miyakojima e Yaeyama dove
degli samurai sono insediati come signori.
1450: Morte del re di Corea Sejong, la sua influenza moderatrice e la sua
intelligenza era celebrata in Corea ma anche in Giappone, Yezo e Ryukyu. Fu poi
canonizzato dalla Chiesa giapponese. La sua eredità più importante é l'accademia
delle scienze e il seminario reale creati da lui dove tutti possono arruolarsi
senza distinzione di rango e di nascita. L'imperatore e lo shogun impongono uno
lutto ufficiale in tutto l'impero e si preoccupano di vedere il suo successore
Munjong essere uno giovanotto malato. Uno consiglio di reggenza tenuto da preti
e scientifici é costituito.
1451: lo shogun Yoshimasa diventa adulto e si fa attribuire il titolo di re del
Giappone come suo padre. Però il governo rimane nelle mani degli Hosokawa, lo
disputano a loro rivali Yamana. Questi ultimi sono cresciuti in fama dopo avere
eliminato da solo il regicidio Akamatsu Mitsusuke. Yoshimasa lascia fare, non é
molto interessato all'idea di governare, lui fa paura e teme sempre di essere
assassinato. Per il momento la rivalità tra clan beneficia al shogun.
1452: Morte del re coreano Munjong, suo successore é uno bambino chiamato
Danjong. Il concilio di reggenza inizia suo lavoro ma fu rovesciato l'anno
successivo da uno golpe militare condotto dal zio del giovane re, Yi Yu. Il
kanrei Hosokawa Katsumoto protesta e ordina la restaurazione del governo
legittimo ma Yi Yu si accontenta di lasciare protestare.
1453: corta Guerra di successione in Okinawa, la morte di re Kinpuku provoca
una lotta tra due dei suoi figli, il palazzo di Shuri brucia ma i due ribelli
sono espulsi in favore del terzo fratello Sho Taikyû. Il nuovo re é molto
attento a propagare la fede cristiana nelle più remote isole del suo regno
insulario. Fa realizzare la prima campana per il nuovo tempio cristiano di Naha,
la cosiddetta campana del Ponte delle Nazioni dove un'iscrizione vanta il
negozio marittimo come metodo di creare legami tra i paesi e farli vivere in
pace. Okinawa vede la sua prosperità commerciale giungere uno livello mai visto
prima.
In Corea e negli Ryukyu la sovranità teorica dell'imperatore giapponese non ha
pesato molto nella politica locale e l'influenza politica dello shogun-re si
verifica quasi nulla. Il sistema degli quattro regni uniti sembra poco… unito.
1454: Ashikaga-Oskoni Shigeuji uccide il suo reggente Uesugi Noritada e prende
il potere in suo nome, ciò provoca una guerra civile nel regno di Yezo. Shigeuji
ha per lui la maggior parte degli samurai di Yezo contro i vassalli degli Uesugi
insediati nel Sud di Yezo, tra i quali il clan Date (lontani cugini del clan
Oskoni). Le tribù ainu non vogliono di uno conflitto civile e preferiscono
rimanere neutrali. Alcuni gruppi di ainu preferiscono emigrare verso Karafuto,
il Kamchatka o in terre fuori il regno sulla costa del continente.
1455: aiutato dalle truppe dello shogun i Uesugi sconfiggono Shigeuji nell'isola
di Yezo. Il vice-shogunato di Kamakura é restaurato al profitto del fratello di
Yoshimasa, Masamoto. Shigeuji rimane re di Yezo ma é riportato sotto controllo
degli Uesugi. Per evitare la migrazione degli Ainu di Yezo una nuova legge orina
la loro sedentarizzazione, inizia una fase di giapponesizzazione degli Ainu di
Yezo. Ciò rinforza la determinazione di molti ainu di partire verso il Nord
all'incontro degli loro fratelli rimasti più puramente legati alla tradizione.
Lo stesso anno, Yi Yu depone ufficialmente suo nipote Danjong e si autoproclama
re di Corea sotto il nome di Sejo, giura però fedeltà all'imperatore giapponese
anche se non riceve nessun confermazione dalla parte di Kyôto. Re Sejo inizia
suo regno purgando l'amministrazione del regno degli uomini del suo padre e fa
decapitare molti degli letterati che facevano parte dell'accademia reale, gli
altri fuggono in Giappone. Sejo fonda suo potere sull'esercito e i guerrieri
feudatari.
1456: Ribellione ainu di Koshamain in Yezo, Sapporo e Hakodate vengono prese e
saccheggiate dalle truppe ribelle del generale Koshamain. Gli Uesugi e le truppe
dello shogun comandate da Takeda Nobuhiro vengono sconfitte e devono lasciare
Sapporo, portando con loro Ashikaga Shigeuji, anche lui poco amato dagli ainu.
Lo stesso anno Hanseong (Seoul) é scossa da uno tentativo di golpe da parte
degli letterati che vogliono restaurare il piccolo Danjong. Sono sostenuti
sottomano dal shogun-re ma sono sconfitti e giustiziati Sejo rompe le sue
relazioni con la corte giapponese.
1457: Takeda Nobuhiro ritorna in Yezo con nuove truppe e sconfigge i ribelli
ainu alla battaglia di Oshima. Koshamain muore durante la battaglia ma suoi
luogotenenti riescono a fuggire a Karafuto. Shigeuji é restaurato re di Yezo e
abolisce i privilegi delle tribù ainu. I samurai però non tentano di seguire i
ribelli a Karafuto, troppo lontana, si crea di fatto un'isola di Karafuto
indipendente in questi anni. Le colonie del Kamchatka sono anche loro autonome
di fatto. In Yezo, solo i kotan (villagi) del Nord dell'isola, poco abitata o
sviluppata, rimangono veramente ainu. Nel Sud molti Ainu sono ormai di sangue
misto con i Wajin (Giapponesi).
1458: Il gioiello imperiale, parte delle insegne della casa di Davide é
miracolosamente ritrovata in uno tempio perso nella lontana penisola di Noto.
.
Un suicidio giapponese: la guerra di Ônin
1460: Inizio della
costruzione del padiglione d'argento, Ginkaku-ji, nuova residenza dello
shogun-re Yoshimasa. Yoshimasa passa sempre più tempo isolato con i suoi
compagni, sviluppando una vera cultura basata sull'estetismo e la belleza detta
cultura Higashiyama. Nuove forme di arte nascono come il teatro comico Kyôgen. E
l'apogeo artistico dello shogunato Ashikaga con il sviluppo della cerimonia del tè
dal monaco Shinken fondata sull'idea di semplicità evangelica (il kotan).
Davanti ai pericoli dell'epoca il nuovo gusto é influenzato dalla melanconia e
l'estetica delle cose che si stanno degradando naturalmente (come memento mori).
Il clan Hatakeyama, uno degli più potenti clan di vassalli dello shogun é scosso
da una disputa di successione tra I due Fratelli Masanaga e Yoshinari. Le terre
del clan non sono lontane da Kyoto e la loro disputa prende un'altra dimensione
quando i clan Hosokawa e Yamana prendono posizione ciascuno per uno candidato
diverso. Hosokawa e Yamana sono rivali per la funzione di kanrei e il controllo
del negozio marittimo nel mare interiore. L'imperatore chiede al shogun
Yoshimasa di intervenire e Yoshinari é nominato nuovo capoclan ma Masanaga fugge
e promette vendetta.
Lo stesso anno il Giappone é colpito dalla peggiora carestia del secolo, da anno
la produzione agricola é stata colpita dagli problem naturali. Nelle campagne
rinascono i movimenti di leghe contadine ikki che marciano su Kyoto per chiedere
l'abolizione dei debiti, la restaurazione imperiale, la morte degli ministri
corrotti e degli mercanti di riso. Davanti a loro niente riesce a impedire le
violenze. La maggior parte degli clan samurai si accontentano di fortificarsi
ma vanno in aiuto al governo shogunale, non c'è niente a guadagnare uccidendo
degli contadini.
Lo stesso anno Sho Toku sale sul trono di Okinawa come nuovo re degli Ryukyu.
Uno regno militare spinto verso la conquista delle isole vicine e prendere piede
in Taiwan. Sho Toku dedica suo regno a San-Michele padrone degli samurai.
1461: Hatakeyama Masanaga é riuscito a riunire un'esercito di piccolo samurai
con l'appoggio finanziario degli Yamana. Vuole invadere le terre del suo clano e
imporre la sua dominazione con uno golpe rapido. Il tentative fallisce e
degenera in guerra di successione tra gli Hatakeyama, i combattimenti si
propagano fino alle porte di Kyôto prima che l'esercito shogunale interviene.
Masanaga é condannato ma fugge sotto la protezione degli Yamana.
1464: L'imperatore Go-Hanazono muore e lascia il posto a suo figlio
Go-Tsuchikamado. Questa volta e con l'approvazione dello shogun-re la successione
non é passata al ramo del Sud. Questi principi non hanno governato da anni
allorché loro rivali regnanti sono considerati come degli buoni imperatori.
L'affare del furto delle insegne imperiali 20 anni prima gioca anche per
considerare il ramo parallel come incapace e pericoloso.
lo shogun-re Yoshimasa stesso é rimasto senza figli, il kanrei lui chiede di
adottare suo fratello Ashikaga Yoshimi per farne suo erede. La moglie dello
shogun
Hino Tomiko tenta di riunire degli fedeli per tentare un golpe contro la
nominazione di Yoshimi ma fallisce. Questo permette agli Hosokawa e Yamana di
dividersi il potere nel governo shogunale.
1465: I porti giapponesi di Sakai e Hakata ottengono dagli loro signori
un'autonomia municipale. Saranno governati da uno consiglio chiuso composto
dagli più ricchi mercanti del posto. I due porti e il porto di Hyôgo prosperano
con il commercio con la Corea, Yezo e Ryukyu. I prodotti stranieri entrano in
massa nel paese, comprati a prezzo d'oro dagli signori e dalla nobiltà. I
Giapponesi esportano il loro te, le spade e l'artigianata giapponese. Gli affari
sono prospere e questo convince i daimyô dei due porti di accontentare I
mercanti con l'autonomia. Nasce una classe mercantile ricca in questi porti, una
classe che vuole ormai vivere secondo i gusti della corte shogunale e vuole fare
crescere suo potere.
1466: Nasce Ashikaga Yoshihisa, figlio naturale di Yoshimasa e di Hino Tomiko,
Yoshimi vede suo statuto di erede minacciato. Hosokawa Matsumoto sostiene il
neonato allorché Yaman Sôzen sostiene Yoshimi. Evolve verso una crisi di
successione che divida i clan guerrieri in fazioni opposte. La tensione cresce.
Lo stesso anno re Sho Toku tenta di invadere il Nord dell'isola di Taiwan ma é
sconfitto dalle feroce tribu indigeni dell'isola, degli cacciatori di teste.
1467: La guerra di successione degli Hatakeyama si riaccende in Kyoto quando
Masanaga torna per chiedere all'imperatore di giudicare il loro caso. La
tensione tra i vassalli degli due pretendenti degenera in lotte nelle strade di
Kyoto. Presto i guerrieri degli Hosokawa e Yamana, ciascuno sostenendo uno
candidato, si giungono alle violenze e in poche ore Kyoto diventa uno campo di
battaglia dove nessuno sa precisamente cosa succede e chi vince. Kyoto brucia e
l'imperatore deve evacuare il palazzo. Rinchiuso nella sua villa del padiglione
d'argento lo shogun é informato della situazione ma torna alle sue occupazioni
dicendo: « Allora, lasciatela bruciare.” Le truppe degli due clan evacuano la
capitale quando diventa chiaro che nessun dei due potrà vincere subito. E
l'inizio della guerra di Ônin.
1468: Yoshimi fugge Kyoto per mettersi al sicuro presso Yamana Sôzen. lo shogun
Yoshimasa, su pressione della moglie Hino Timoko e di Katsumoto lo deseredita e
nomina suo figlio Yoshihisa erede. L'imperatore Go-Tsuchikamado ordina
un'armistizio e minaccia di scomunicare sia Katsumoto che Sôzen ma non é
ascoltato. L'imperatore non ha truppe sue per farsi ascoltare. I guerrieri erano
pronti a ascoltarlo in tempo di pace, ormai considerano che la volontà di Dio si
esprimerà con le armi. L'imperatore é rimasto solo a Kyoto in rovine, nessuno a
tentato di proteggerlo o prenderlo ostaggio.
Morte di re Sejo di Corea, suo regno era iniziato in uno golpe brutale ma era
stato uno re capace e buon amministratore, uno tiranno, ma capace. Era rimasto
tutta la sua vità offeso dal manco di riconoscimento da parte dell'imperatore
giapponese ma alla sua morte suo successore Yeyong fu presto riconosciuto re
dall'imperatore che sogna allora di trasferire la capitale in Corea a Hanseong
piuttosto che rimanere nelle rovine di Kyoto ma la situazione militare impedisce
alla corte di viaggiare. Yeyong muore l'anno secondo e suo cugino Seongjong lui
succede sul trono con uno concilio di reggenza.
1469: L'imperatore Go-Tsuchikamado chiama alla riunione di uno nuovo concilio a
Kyôto per tentare di restaurare l'autorità imperiale in questi tempi di guerra
civile, vuole approfittarne per abolire lo shogunato e creare uno regime
teocratico ma le condizioni dell'epoca impediscono la riunione del concilio e la
sua idea viene persa. Nelle province la guerra Hosokawa-Yamana si é propagata e
influisce negli piccoli conflitti locali. E il preteso per molti per attaccare
il vicino e prendere le sue terre o sistemare una vecchia disputa. La guerra
degenera in conflitto di tutti contro tutti.
Lo stesso anno muore senza eredi il re Sho Toku di Ryukyu. L'aristocrazia del
regno insulario elegge come nuovo re il ministro Kanamaru, figlio di contadini,
come re Sho En (si parla allora di seconda dinastia Sho). Nessuno chiede
all'imperatore Go-Tsuchikamado la sua conferma.
1470: Durante il terribile inverno di questo anno le condizioni di vità
dell'imperatore Go-Tsuchikamado peggiorano. Ha perso ogni sostegno guerriero
dopo suo tentativo dell'anno scorso e dunque non é più finanziariamente
sostenuto. Molti nobili antichi soffrono allora della fame in una Kyôto in
grande parte rovinata. L'imperatore, al colmo dell'umiliazione deve vendere a
degli mercanti delle calligrafie della sua mano, vendute come reliquie sacre. Le
richieste ripetute di armistizio cadono nel vuoto allorché la guerra sembra
essere diventata un'anarchia militare.
Il conflitto obbliga gli ordini religiosi a organizzare la loro difesa contro
gli attacchi delle diverse fazioni. Nella provincia di Echizen, l'ordine Jôdô
Shinshû dell'abbate Rennyô riunisce un'esercito di samurai fedeli che prendono
il comando di una fanteria contadina fanatizzata. I contadini odiano i daimyô in
Guerra e sotto la predicazione degli preti sognano alla creazione del Dominio
di Dio sulla Terra e restaurare l'imperatore come unico sovrano. Questa
organizzazione prende il nome d'Ikko Ikki e espulse i daimyô di Echizen e Saga,
l'ordine religioso assume il governo diretto della provincia. L'Ikko Ikki,
traduzione politica del Jôdô Shinshû si trasforma in signoria ecclesiastica
basata su una ideologia egualitaria. Gli uomini degli villaggi sono organizzati
in parrocchie chiamate Dôjô, dal nome della cappella cristiana negli villaggi.
Tutti gli uomini liberi, proprietari o no, guerrieri o no, si riuniscono nel
dôjô per discutere delle affari in corso, i dôjô pagano una tasse ecclesiastica
unica (spesso ben meno delle tasse imperiali e signorili). Uno gruppo di
fratello laici é creato per guidare questi dôjô secondo gli ordini del clero. Il
clero governa la provincia per i problemi comuni, la difesa e la diplomazia.
1471: La guerra civile colpisce anche il regno di Yezo dove Ashikaga-Oskoni
Shigeuji si allea con Ashikaga Yoshimi allorché gli Uesugi rimangono fedeli a
Yoshimasa. Ancora una volta il conflitto non vede uno vincitore chiaro e molti
Ainu ne approfittano per insediarsi in Karafuto, Kurili e Kamchatka. In queste
isole si formano degli ikki locali di tribù che uniscono le loro forze ma nessun
confederazione o riunione al livello nazionale.
Lo stesso anno il famoso vagabondo cristiano Ikkyû é eletto superiore
dell'ordine Furankushû (Francescani persi del Giappone). Era in contatto con
loro da anni e avevano in comune loro ideale di povertà. Però Ikkyû era anche
famoso per vivere tra il popolo più basso, tali prostitute, giocatori d'azzardo
ecc. Considerava che la sua predicazione lo portava tra questi cristiani persi
prima di tutto. Molti religiosi erano contrari a questa apertura ma le
distruzioni della guerra di Ônin avevano lasciato l'ordine rovinato con i suoi
templi bruciati, avevano bisogno della fama di Ikkyû per raccogliere i fedeli e
le donazioni. Ikkyû fu abbate il tempo di restaurare la stabilità dell'ordine
prima di deporre la sua carica e tornare per le strade. Muore in 1581 nella
povertà la più assoluta e fu canonizzato poco dopo. Oggi é diventato un'eroe
popolare per i bambini.
1472: Nelle province la guerra vede degli daimyô, governatori di province,
rovesciati al profitto del loro vice o da semplici signori locali malgrado la
loro funzione ufficiale. All'interno degli clan stessi le dispute di
successione diventano numerose, opponendo fratelli, all'imitazione della
situazione del clan shogunale.
1473: lo stesso anno muoiono tutti due Hosokawa Katsumoto e Yamana Sôzen, I due
capiclan delle fazioni in guerra spariscono e loro successori devono prima
imporsi a loro vassalli, le loro risorse sono anche esaurite e semplicemente
smettono di combattere anche se rimangono sulle loro posizioni. Yoshimasa ne
approfitta per concludere il problema della sua successione. lo shogun-re abdica
la sua funzione in favore del figlio Ashikaga Yoshihisa. Conserva il un'autorità
nominale ma in verità vuole solo finire in pace la sua vita, suo figlio tra le
mani degli suoi vassalli ancora fedeli per ricostruire uno governo centrale.
Insomma la situazione migliora con la crisi di successione risolta e la fatica
generale.
1474: re Seongjong di Corea promulga con approvazione imperiale il primo codice
di legge cristiano della Corea. Le antiche leggi sono aggiornate e integrano
ormai una fusione di cristianesimo zen e di confucianesimo. Seongjong appare
come il vero erede del re Sejong il Santo, 30 anni prima. Lo stesso anno, dama
Yun, concubina del re é esiliato e poi condannata a morte per violenze,
tentative di assassino e anche ferite inflitte al re durante le sue collere.
Questo evento avrà conseguenze, era la madre del futuro re Yeonsangun.
1475: La fine della guerra non approfitta all'imperatore, non ha più meceni
capaci di finanziare i riti imperiali tradizionali come Pasqua o Natale, alcuni
di questi devono essere cancellati. Il palazzo stesso, distrutto dal fuoco costa
troppo per essere ricostruito e l'imperatore deve accontentarsi di una parte
intatta prima riservata alle concubine. Tutto il resto della città di Kyoto é
nel stesso stato e infatti smette di esistere come tale. Nelle rovine della
capitale sorgono due città: Shimogyo (Kyoto-basso) dove il basso popolo vive,
spesso attorno ai templi ancora intatti, e Kamigyo (Kyoto-Alto) dove si riuscono
i nobili, i mercanti e i samurai. La città é cambiata totalmente.
1476: Re Sho En di Ryukyu muore e suo fratello prende il trono come re Sho Sen'i.
Si racconta che l'arcivescovo zen di Naha avrebbe allora fatto un sogno dove
San-Michele esprimeva la sua disapprovazione, il figlio di Sho En avrebbe dovuto
salire sul trono. Una cosa é sicura la Chiesa di Ryukyu ritira suo sostegno al
nuovo e intronizza re Sho Shin al suo posto.
1477: Gli ultimi combattimenti della guerra di Ônin si spengono quando le
fazioni rivali del clan Hatakeyama accetano uno compromesso dinastico
permettendo di riunire il clan. Non c'è mai stato uno verso armistizio o una
fine di guerra chiara per questo conflitto e di fatto in numerose province le
violenze proseguono in tantissime piccole guerre locali tra signori.
1482: nel regno di Yezo, Shigeuji si sottomette finalmente agli Uesugi e
ritornano al statu quo della reggenza ma molti clan di Yezo si sono ormai
costruito delle signorie sulle terre prese agli Ainu. Karafuto e Kamchatka si
organizzano in comunità autonome che respingono i tentativi giapponesi di
restaurare l'autorità del regno di Yezo.
1485: Nella provincia di Echizen la setta Ikko Ikki rifiuta di lasciare il
governatore riprendere il suo posto e di riconoscere l'autorità dello shogun. Uno
tentativo degli Ashikaga di conquistare la provincia si finisce in uno disastro
militare: i samurai combattendo per la ricompensa fuggono davanti a un'esercito
combattendo per costruire il regno di Dio. L'Ikko Ikki é di fatto indipendente
dal resto del paese e si estende.
1487: I contadini di Yamashiro presso Kyoto si organizzano in un comune
autonomo per cacciare due armate di samurai che combattevano sulle loro terre.
La loro mobilizzazione armata obbliga i guerrieri a concludere una tregua e
evacuare il paesano. Per la prima volta I contadini si rendono indipendenti
degli samurai. Saranno poi distrutti in 1493 dalla rivincita degli clan vicini
e dalle dispute interne. Altri comuni sorgono presto in tutto il Giappone
centrale, minacciando sia l'autorità shogunale che l'autorità degli guerrieri.
1488: L'Ikko Ikki conquista la provincia di Saga e ne espulse il daimyô e i
suoi più potenti guerrieri. Il sistema religioso dell'Ikko é istituito
dappertutto.
1489: i piani di Yoshimasa cadono quando suo figlio, lo shogun Ashikaga
Yoshihisa muore inaspettatamente allorché era in campagna per sconfiggere
Rokkaku Takayori che aveva privatizzato i latifondi degli templi, della nobiltà
e dell'imperatore stesso nel suo feudo. La questione di successione emerge di
nuovo allorché Yoshimasa torna al suo posto di shogun contro la sua volontà.
Yoshimasa non vuole governare, non ha mai voluto, lascia le decisioni a suoi
vassalli. Concludono di fare adottare il figlio del suo fratello Yoshimi e di
insediarlo come shogun Ashikaga Yoshitane. A Yoshitane nessuno pensa accordare
il titolo di re.
1490: muore Ashikaga Yoshimasa, uno lungo regno iniziato nella prosperità e
finito nella catastrofa. Attorno a lui l'autorità centrale é dappertutto
ignorata o combattuta, sia dell'Ikko Ikki, degli signori ambiziosi o dagli
comuni popolari. Suoi agenti riescono a malapena a comunicare con le province e
i governatori shugo devono lottare contro i signori locali. L'anarchia si é
insediata. Fine della cultura Higashiyama che però sopravvive ormai tra le mani
degli ricchi mercanti degli porti (la guerra ha distrutto tutto, le carestie
tornano ogni anno ma i mercanti stanno bene, come d'abitudine).
1491: l'avventuriere Soûn Hôjô, semplice soldato diventato capo di guerra per
gli Ashikaga alla forza della spada lancia uno golpe per uccidere il vice-shogun
di un ramo cadetto degli Ashikaga. Doppo suo colpe, prende possessione di tre
province intere in suo nome proprio. Soûn Hôjô non pretende lottare per Dio o la
patria, non pretende essere governatore o governare in nome del popolo: governa
in suo nome proprio, la sua forza militare é la sua unica legittimità, chi lo
contraddice deve morire. Soûn Hôjô é il primissimo e il prototipo del Sengoku
Daimyô, il capoclan carismatico che riunisce una banda di guerrieri ultra-fedeli
e costruisce suo piccolo paese indipendente. Controlla l'esercito, la religione,
le tasse e le leggi. Altri seguirono suo esempio in pochissimo tempo, dividono a
pezzi il Giappone e Yezo. La Corea e Ryukyu non conoscono però lo stesso
fenomeno e rimangono uniti.
É
l'inizio del periodo Sengoku ("I mille paesi").
.
Gekokujo: Il mondo rovesciato
(letteralmente: l'inferiore domina il superiore)
1493: Hosokawa Masamoto
lancia uno golpe a Kyoto con l'aiuto degli Hatakeyama e si nomina vice-shogun.
Depone con la forza lo shogun Yoshitane e assume uno ruolo dittatoriale. E
nominato shogun Ashikaga Yoshizumi, nient'altro che uno pupazzo con un'autorità
che non esce di Kyoto.
Lo stesso anno muore re Seongjong di Corea. Lui succede suo figlio Yeonsangun.
Il nuovo re prende tutte le misure per accogliere degli rifugiati del Giappone
ma anche per mantenere la coesione e l'unità della Corea. Ogni voce critica é
silenziata dalla maniera la più semplice, la decapitazione. Dichiara: « La
lingua é come una spada aspettando di ribellarsi contro il potere, la bocca é la
porta della casa della vostra anima. Se siete intelligenti lasciate la spada
nella casa chiusa ».
1494: Nasce un nuovo comune (Sô) contadino a Oyamato nel paese di Kôga. Presto
altri comuni vicini si creano per espellere il signore locale e si organizzano
in una federazione di comuni permanente, il Sôson. Si governano da solo con
un'assemblea contadina che fa le leggi, la giustizia e la difesa essendo nelle
mani del consiglio degli guerrieri di 36 membri. I guerrieri applicano le leggi
votate nelle assemblee e riescono a stabilizzare questa cooperazione (di fatto i
guerrieri non erano degli signori ma degli piccoli samurai coltivando le loro
terre, avevano molto in comune con i semplici contadini. Kôga é presto imitata
dal paese di Iga e si rendono indipendenti. I piccoli samurai locali saranno
all'origine degli ninja.
1497: Morte di Ashikaga-Oskoni Shigeuji senza figli. Il regno di Yezo smette di
fatto di esistere senza sovrano e viene diviso in signorie indipendenti tra di
loro, riconoscendo vagamente l'autorità del tutto teorica dello shogun a Kyoto.
1496: La setta Ikko Ikki fonda il tempio-fortezza di Honganji (oggi Osaka), uno
posto vicino della capitale rendendo la setta capace di influire sulla politica
nazionale e minacciare lo shogunato e l'imperatore. La setta dispone di uno
territorio unito di due province, di uno tesoro importante e di un'esercito
fanatico, é una delle potenze politiche del tempo. Alla sua testa gli abbati si
succedono di maniera ereditaria nella dinastia fondata dagli figli del monaco
Shinran nel XIII secolo.
1498: Re Yeonsangun di Corea Lancia la prima purga anti-eretica nella Chiesa e
tra i amministratori confuciani. I correnti avversari al zen ufficiale e le
diverse versioni del cristianesimo confucianista sono represse nel sangue. Re
Yeonsangun vuole silenziare chiunque critica suo governo ma c'è di più. E stato
informato delle circostanze della morte della sua madre, condannata al veleno
per sue violenze, ed é stato preso da un'odio bruciante contro le élite del
regno e chiunque era presente alla corte all'epoca. Yeonsangun é preso da una
mania di violenza che nessuno può controllare.
1499: lo shogun deposto Yoshitane riesce a scappare da Kyoto e trova protezione
presso il daimyô Oûchi Yoshioki. Gli Oûchi sono diventato il principale clan
rivale degli Hosokawa dopo l'inizio di una guerra di successione tra gli Yamana
che ha condotto alla distruzione del clan. Yoshitane é riconosciuto shogun dalle
province dell'Ovest e il Kyushu.
1500: Morte dell'imperatore Go-Tsuchikamado. La corte imperiale non ha fondi
propri e non trova nessuno per fare una donazione, neanche i templi potenti. Non
ci sono abbastanza fondi per finanziare il funerale imperiale e il corpo
dell'imperatore rimane cosi un mese prima di riunire il denaro necessario. La
cerimonia di intronizzazione dell'imperatore Go-Kashiwabara dovrà aspettare.
Lo stesso anno re Sho Shin di Okinawa lancia una spedizione contro Formosa e
conquista uno territorio ridotto dove fonda uno porto e una fortezza per
resistere agli tentative degli indigeni per buttare al mare gli invasori.
1501: Re Sho Shin di Ryukyu fa ricostruire il suo palazzo di Shuri usando delle
influenze cinesi, giapponesi ma anche tailandese e cambodiane, in particolare i
pilastri-dragoni della sala del trono. Il re comanda una collezione completa di
testi cristiani alla corte giapponese per la sua biblioteca reale e compra una
macchina coreana per imprimere nuove copie a vendere.
1502: Nella disputa dinastica nella famiglia Ashikaga l'imperatore
Go-Kashiwabara riconosce ufficialemente Yoshitane come shogun malgrado la sua
deposizione ma non cambia niente. Hosokawa Masamoto non prova neanche a
nascondere il fatto o punire il sovrano, segno di quanto considera poco
l'istituzione imperiale. I combattimenti continuano senza sosta attorno a Kyoto,
principalmente per permettere agli Hosokawa di mantenere a malapena loro
controllo su i numerosi clan che sperano tagliarsi una signoria indipendente.
Tutta la regione del Kantô é persa al profitto degli grandi daimyô Hôjô, Uesugi
e Imagawa, il Kyûshû é principalmente diviso tra Shimazu, Otomo e Arima, chissà
chi domina nell'isola di Yezo dove le istituzioni reali sono crollate.
1504: seconda purga della Chiesa dal re Yeonsangun. Lo stesso anno il seminario
reale costruito dal re Sejong é distrutto e il terreno preso per costruire uno
palazzo di prostituzione per il re. Delle religiose e degli monaci sono forzati
a lavorare li per il re, la sua corte, e chiunque poteva pagare l'entrata. L'uso
della scrittura coreana é vietato perché permette al popolo di esprimersi e
comunicare. Molti protestatori alla corte sono uccisi, talvolte dal re stesso.
Il re di Corea é ufficialmente scomunicato dall'imperatore giapponese
Go-Kashiwabara.
1506: uno golpe sostenuto dall'intera corte dopo la scomunica imperiale forza
Yeonsangun a abdicare il trono, suo fratello Yi Yeok é nominato nuovo re
Jungjong. La Corea può avere uno sospiro di rilievo ma la fiducia nel governo
centrale é stata scossa. Ma il danno é molto esteso principalmente con la
creazione di fazioni rivali importanti alla corte e il sviluppo della
corruzione. Re Jungjong prova a cancellare gli eccessi del suo fratello e
rifonda l'accademia reale e c'era l'ufficio di censura. Quest'ultimo é
ufficialmente incaricato di criticare le decisioni del re se vanno contro la
legge o la fede.
1507: A Kyoto il kanrei, piuttosto dittatore, Hosokawa Masamoto é assassinato
allorché la città vive la più terribile carestia degli 50 ultimi anni. Presto
suoi figli Sumitomo e Takakuni iniziano a combattersi nella capitale per il
controllo del clan e del governo, Guerra di successione Hosokawa ma é infatti
una guerra di fazioni di vassalli tramite il loro candidato che diventa anche
lui uno pupazzo. E uno movimenti generale in Giappone, chi ha l'autorità viene
sconfitto e neutralizzato al profitto di nuovi capi di nascità troppo bassa per
rovesciare il superior. Questo porta il nome di Gekokujo: il mondo rovesciato,
l'inferiore dando ordini al superiore. La storia di queste guerre é infinita a
dettagliatissima.
1508: Ashikaga Yoshitane marcia e riprende Kyoto con l'aiuto del suo alleato
Oûchi Yoshioki. Riesce a riprendere il potere nella capitale si nomina shogun-re
al posto del suo cugino. Gli Hosokawa devono fuggire ma non sono annientati,
Yoshioki, occupato dalle sue guerre private contro Otomo e Shoni torna nelle sue
terre di Yamaguchi. Yoshitane é riconosciuto solo dagli suoi alleati e la sua
autorità esce appena del Giappone centrale. Non riesce a restaurare uno governo
funzionante.
1510: Moti degli tre porti, i Giapponesi presenti negli porti coreani provocano
delle violenze, lottando per i loro clan rispettivi. I rifugiati provano a
prendere il potere a Busan per farne la loro signoria e la composizione etnica
del Sud della Corea inizia a cambiare. La corte di Hanseong reprime i samurai
giapponesi presenti e inizia a segregare I Giapponesi. L'imperatore
Go-Kashiwabara supplica la clemenza.
1511: I Portoghesi conquistarono il sultanato di Malacca. L'arrivo degli Europei
nelle isole del Sud li mettono in contatto con degli mercanti delle Ryukyu. I
Portoghesi incontrano questi marinai ancora poco cristianizzati ma non fanno il
legame con il Cipango di Marco Polo e non danno retta alla loro invitazione a
visitare le loro isole. I Portoghesi hanno un'obiettivo ben più interessante in
mente.
1512: L'imperatore e il re coreano Jungjong stipulano uno trattato di
pacificazione. I Giapponesi di Corea sono riconosciuti come vassalli
dell'imperatore, se non accettano saranno espulsi. Come vassalli del Figlio di
Davide saranno protetti dal re coreano e invitati e integrare l'esercito.
Tsushima passa ufficialmente sotto giurisdizione coreana. A questo si aggiunge
un'attività pirata sempre più estesa da quando l'autorità centrale é sparita del
Giappone.
1513: La nave del Portoghese Jorge Alvares é la prima nave occidentale a entrare
nel porto cinese di Guangzhou. Provano a stabilire degli contatti con gli
ufficiali ming della provincia del Guangdong ma questi ultimi sono già stati
avvertiti dagli mercanti di Malacca di sfidarsi di questi barbari pronti a tutti
gli inganni per conquistare.
1516: lo shogun Yoshitane ricompensa la fedeltà di Oûchi Yoshioki instaurando
uno monopolio del commercio con la Cina per il clan Oûchi che possedeva il porto
di Hakata. Il porto rivale di Sakai era sotto controllo degli Hosokawa e questo
rappresentava un'enorme perdita di tasse.
1517: Il Portogallo apre ufficialmente delle relazioni diplomatiche con l'impero
Ming inviando Fernao Pires de Andrade. I Portoghesi vanno fino a Beijing ma non
sono ricevuti dall'imperatore Zhengde che vuole fare pressione su loro per
liberare le terre del suo vassallo il sultano di Malacca.
1519: re Jungjong di Corea opera una nuova purga della Chiesa Cristiana locale
per impedire la propagazione di idee simile all'Ikko Ikki giapponese che
vorrebbero creare degli ordini militari indipendenti.
Lo stesso anno Siamo de Andrade arriva a Guangzhou con una piccola flotta
armata. Stanco di aspettare il risultato dell'ambasciata del fratello sbarca
degli uomini e inizia la costruzione di una forte nell'isola di Tamao. Gli
ufficiali della marina ming stanno attenti fino a quando i Portoghesi provano a
prendere degli civili, soprattutto degli bambini, per venderli come schiavi.
Sarà all'origine della credenza cinese che i Portoghesi sono degli cannibali
mangiatori di bambini. Le autorità della provincia di Guangdong accusano i
barbari presso la corte imperiale.
1520: Oûchi Yoshioki, sempre più impegnato dalle sue guerre nell'Ovest lascia
Ashikaga Yoshitane indifeso a Kyoto. lo shogun-re cade di nuovo sotto la
dominazione degli Hosokawa, almeno uno degli loro rami rivali ma rifiuta di
nominare Hosokawa Takakuni come kanrei. Takakuni forza dunque Yoshitane a
abdicare in favore di Ashikaga Yoshiharu, suo cugino e rivale. Yoshitane muore
l'anno secondo nell'isola di Awaji.
La signoria degli Imagawa (attorno al Monte Fuji) promulga l'Imagawa Kana
Mokuroku, le leggi del clan Imagawa. Gli Imagawa, legati agli Ashikaga, creano
la loro propria legittimità e dimostrano quanto le terre del clan possono ormai
essere considerate come uno principato indipendente. Non sono un caso unico,
quasi tutti i clan organizzano le loro conquiste di maniera indipendente, senza
riferirsi all'imperatore o al shogun. La virtù dominante é diventata la forza e
il diritto di un daimyô a governare proviene solo dal suo carisma personale,
visto come uno segno della benedizione divina.
1521: la cerimonia di intronizzazione dell'imperatore Go-Kashiwabara é
finalmente organizzata ma si é dovuto chiedere un'aiuto finanziario umiliante da
parte dell'Ikko Ikki dell'abbate Jitsunyô. Ciò permette alla setta di
proclamarsi protettrice della dinastia imperiale anche se l'Ikko Ikki ha da anni
abbandonato l'idea di prendere tutto il paese per farne il regno di Dio sulla
Terra.
In Cina, la flotta ming sconfigge la flotta portoghese di Andrada alla battaglia
di Tamao. E la punizione imperiale per gli atti di pirateria e la presa di
schiavi cinesi da parte degli barbari. Malgrado degli rinforzi le navi
portoghese devono fuggire allorché i mercanti rimasti a Guangzhou sono presi e
giustiziati. Malacca é persa poco dopo. Pires de Andrade é prigioniero di
guerra.
1523: Incidente di Ningbo. In questo porto cinese le navi commerciali degli
Oûchi incontrano delle navi illegali degli Hosokawa. Ne risulta una vera
battaglia navale dentro il porto. Le navi Hosokawa sono bruciate e i samurai
Oûchi uccidono gli ufficiali delle dogane cinesi accusati di corruzione. Il
risultato non si fa aspettare, le navi giapponesi sono espulse dal porto e
l'imperatore Zhengde decreta la fine del commercio diretto con il Giappone.
Ormai le navi nipponiche saranno tutte considerate come degli pirati, il
commercio si mantiene solo tramite i Ryukyuani.
Lo stesso anno, sempre a Ningbo degli mercanti portoghesi sono autorizzati a
insediarsi. Navi giapponesi e navi portoghesi si incontrano ma i mercanti/pirati
non hanno molto tempo per discutere di religione e lasciano perdere l'occasione
del contatto.
1525: le cerimonie della corte di Pasqua e Natale sono ufficialmente sospese
dall'imperatore per manco di fundi. Le cerimonie saranno organizzate in privato
senza cerimonia. Lo stesso anno l'imperatore Go-Kashiwabara muore, sale sul
trono suo figlio Go-Nara.
1526: Morte dell'anziano re di Ryukyu Sho Shin. Suo regno é stato talmente lungo
che si racconta che i libri descrivendo la cerimonia di intronizzazione si erano
persi e nessuno poteva ricordarseli. Suo figlio Sho Sei lui succede.
1531: In Giappone la dominazione Hosokawa sul Giappone centrale inizia a
declinare di fronte al clan Miyoshi, uno loro vassallo diventato indipendente.
Si disputano il controllo degli paesini attorno a Kyoto. Con l'aiuto degli
Miyoshi il kanrei Hosokawa Harumoto é rovesciato al profitto del ramo rivale di
Hosokawa Motonaga. La balcanizzazione del Giappone si accelera allorché i
vassalli diventano sempre più degli rivali pronti ad approfittare della più
minima debolezza del loro padrone.
1532: Le leghe urbane Machishû che formano da anni l'unica forza funzionale
nella capitale capace di gestire i problemi quotidiani cadono sotto l'influenza
della setta Kirisuto Ikki. Il Kirisuto Ikki é una setta di ispirazione
nichirenista. La setta funziona come l'Ikko Ikki e si sviluppa come potenza
militare. Il Kirisuto Ikki, tramite le leghe, proclama il comune di Kyoto e
annuncia la restaurazione imperiale. L'imperatore é tenuto ostaggio dagli preti
e loro truppe urbane e la sua restaurazione sembra nella realtà essere poco più
che una nuova dominazione.
1533: Il Kirisuto Ikki inizia subito a estendere suo controllo attorno a Kyoto
per controllare i fiumi e il commercio. Attaccano diversi temple fortificati
dell'Ikko Ikki, considerati come degli eretici. Inizia una guerra di religione
attorno a Kyoto. L'anno seguente i fanatici nichirenisti mancano di incendiare
il tempio-capitale dell'Ikko Ikki a Honganji.
1535: Il Kirisuto Ikki é sconfitto dalle truppe contadine dell'Ikko Ikki alleate
ai clan Miyoshi e Rokkaku. Da anni l'Ikko Ikki stava evolvendo verso un'ordine
dinastico con degli abbati ereditari, logicamente potevano negoziare come degli
signori della guerra con altri daimyô, la base dell'ordine rimane però
egualitaria. Kyoto é riconquistata e liberata dagli Nichirenisti. L'imperatore
concede alle leghe urbane di essere mantenute e organizzarsi in uno consiglio
degli mercanti che succede al comune. L'Ikko Ikki diventa la potenza militare
dominante della regione di Kyoto.
1536: l'imperatore Go-Nara lancia una richiesta ufficiale per riunire i fondi
per la ripresa delle cerimonie religiose della corte. Aiuti finanziari arrivano
da parte degli Hôjô, Oûchi e Imagawa più qualchi altri. Go-Nara si é ormai fatto
un'abitudine di vendere le sue calligrafie e pitture ai nobili e mercanti di
Kyoto.
Alla stessa epoca il porto di Sakai scappa al controllo degli Hosokawa per
diventare autonoma. Uno senato di mercanti é costituito. i mercanti di Sakai
approfittano di essere gli unici capaci di fornire agli potenti daimyô i beni di
lusso venuti dal resto del mondo tramite Okinawa e la Corea. Tutti i clan
possono venire a Sakai commerciare in pace, protetti da una tregua permanente
dentro le sue mura. Un'atmosfera di pace e prosperità si crea. I mercanti ne
approfittano per sviluppare i loro gusti artistici ereditati dalla corte
shogunale: cerimonia del te, pittura, poesia, tutti questi arti fioriscono
(almeno se c'è uno prodotto a vendere alla fine).
1540: Il giovane Takeda Harunobu inizia la sua carriera rovesciando il padre per
prendere il controllo del clan, inizia subito le sue conquiste per prendere il
controllo della sua provincia di Kai. Poco a poco le guerre permanente tra clan
danno luce a nuove generazioni di capiclan estremamente carismatici, esperti in
guerra e spesso guidati dalle chiese locali. I cleri locali non fanno più
difficoltà dimenticare loro ordini al profitto di uno campanilismo che vede ogni
daimyô potente come uno Salvatore scelto da Dio, Harunobu é tra di loro.
1542: accuse ufficiali sono lanciate contro i Portoghesi di Ningbo, sono
accusati di pirateria e cattura di suddetti cinesi per essere venduti come
schiavi. Ne risulta moti durante i quali i Cinesi massacrano i 40 mercanti
portoghesi, presenti. Ordine di espellere i barbari é dato.
.
Hello, It's Europa!
1543: Per un gioco della
storia, proprio mentre i Portoghesi sono espulsi dalla Cina. altri arrivano in
Giappone. Arrivano totalmente per caso, la loro nave danneggiata dalla tempesta
trova riparo nell'isola di Tanegashima dove sono accolti. Trovano con sorpresa
un'isola cristianizzata dove c'è anche uno tempio Furankushû che riescono a
identificare con degli Francescani persi alla fine del mondo (I Francescani del
Giappone non avevano più contatti con Roma da quasi due secoli). I Portoghesi
fanno prova della loro fede cristiana e riescono a trovare una nuova nave per
riportarli in Cina. Vedono a Tanegashima l'occasione di trovare uno nuovo
mercato e non é per caso che offrono agli Giapponesi le loro armi da fuoco che
interessano moltissimo i samurai locali.
1544: il re di Corea Jungjong si spegne e lascia il trono a suo figlio Injong.
Il nuovo re tenta di riformare la corte contro la corruzione che si era
insediata durante gli anni del regno precedente ma muore l'anno secondo. Lascia
il trono a uno fratello, Myeonjong, ben più facile a manipolare dalle diverse
fazioni di corte e nomina la sua madre reggente. Gli alleati politici di Injong
favorevoli alla riforma sono eliminati.
1545: Hôjô Ujiyasu sconfigge Il vice-shogun Uesugi alla battaglia di Kawagoe e
strappa a loro il controllo di Kamakura e dell'intero Kantô. Gli Uesugi si
trasferiscono più al Nord nella provincia di Echigo.
Lo stesso anno nuove navi di mercanti portoghesi arrivano a Tanegashima e
Okinawa per aprire il negozio. Non é una sorpresa per loro di vedere che la
domanda principale degli Giapponesi porta sulle armi da fuoco. Sono inviati fino
Kagoshima per negoziare con il daimyô Shimazu e in qualchi anni le armi da fuoco
penetrano profondamente negli porti giapponesi, scoperti rapidamente dagli
daimyô come una nuova arma miracolosa. I mercanti di Sakai riescono già negli
anni 1550 a copiare queste armi e produrre le loro per venderle in massa.
1546: Hosokawa Harumoto caccia lo shogun Yoshiharu da Kyoto che deve fuggire.
Harumoto non nominano nessuno si accontenta di dirigere di nuovo la capitale.
Dalle sua parte Yoshiharu passa ufficialmente la funzione, del tutto teorica, di
shogun a suo figlio Ashikaga Yoshiteru in esilio presso uno ramo rivale degli
Hosokawa nell'Est.
1547: Harumoto é pronto a riconoscere Yoshiteru come shogun se accetta di
consegnarsi nelle sue mani, il giovane shogun accetta ma il clan Miyoshi alleato
ai malcontenti del clan Hosokawa attaccano. La nuova guerra interna al clan
Hosokawa obbliga Yoshiteru a fuggire ancora, stavolta con Harumoto.
Lo stesso anno un mercante giapponese chiamato Anjirô incontra Francesco-Saverio
a Malacca. Il prete spagnolo vuole arrivare in Giappone, attratto dalla sua fama
di paese cristiano e approfitta del suo incontro per imparare molto dal paese.
In 1549 Francesco-Saverio, guidato da Anjirô, lascia Malacca con due altri preti
e degli presenti per essere presentato al re del Giappone. La situazione
politica complessa dell'impero non lui permette di capire esattamente chi dirige
il paese e l'imperatore sembra una sorte di capo religioso. Almeno é ricevuto
dal daimyô Shimazu Takahisa a Kagoshima con onori anche se lui é vietato di
predicare al popolo.
1548: Francesco-Saverio lascia Kagoshima per insediarsi nella capitale degli
Oûchi a Yamaguchi, all'epoca la città la più ricca dell'Ovest del Giappone. E
ancora una volta ben accolto ed é autorizzato a predicare. Incontra diversi
preti e monaci con chi non riesce a comunicare, le competenze del suo
traduttore Anjirô non permettono degli discorsi teologici. I Giapponesi
capiscono per oche fa parte di un'ordine cristiano che chiamano il Tenshû
(Ordine del Cielo) che esiste nel Tenjiku (l'Ovest, il resto del mondo, ciò che
non é Giappone o Cina). Contatti sono presi per farlo partire verso Kyoto, nel
frattempo può costruire la sua propria chiesa e riunire una piccola comunità,
convertita sopratutto tramite le immagini sacre.
1550: Francesco-Saverio fa il viaggio fino a Kyoto e ottiene di incontrare
l'imperatore. Anjirô facendo la traduzione, il Gesuita si presenta come nunzio
apostolico (senza esserlo) davanti a Go-Nara. La difficile conversazione dura
molto ma il Gesuita riesce a spiegare che dipende di uno patriarca insediato
nella città di Roma e di uno grande re chiamato Filippo, spiega anche le
difficoltà e i massacri incontrati dagli suoi fratelli cristiani in Cina e
chiede all'imperatore la protezione sulle sue terre. Scandalizzato (e contento
di essere trattato con tanto rispetto dal straniero) l'imperatore Go-Nara
proclama ufficialmente (anche se senza effetti reali) la fine delle relazioni
con l'impero cinese e il diritto alle navi giapponesi di attaccare le navi
infideli (cosa non aspettavano di fare). Autorizza anche l'ordine Tenshû a
predicare. Altri rappresentanti di clan samurai incontrano il straniero per
chiedere di essere messi in contatto con degli Portoghesi per comprare delle
armi da fuoco.
Dalla sua parte, dopo suo incontro, Francesco-Saverio scrive e invia molte
lettere per spiegare la situazione del Giappone. Al collegio gesuita di Goa
scrive di inviare altri missionary perché il Giappone, benché cristiano, si
trova nel fango dell'eresia ma potrebbe essere portato alla vera Fede
facilmente. Al governatore portoghese di Malacca consiglia di venire vendere in
Giappone ma sopratutto di non prendere degli Giapponesi o Coreani come schiavi
perché sono degli fratelli. Al papà a Roma invia una descrizione rapida del
Giappone, definendo l'imperatore come una sorte di pontefice locale in uno paese
diviso in piccolo regni in guerra tra di loro. La sua missione provoca una
grande reazione in Europa e tra i Gesuiti: la riscoperta di Cipango, il regno
del Pretre Giovanni per fine in contatto con il resto della Cristianità!
Ovviamente Francesco-Saverio non aveva avuto il tempo o la capacità di farsi
spiegare i dettagli dell'eresia giapponese.
1551: L'imperatore Go-Nara tenta di fuggire di Kyoto, la sua intenzione sembra
di muoversi in Corea sotto la protezione degli Yi. Uno gruppo di nobili di corte
é inviato in Avanza ma vengono massacrati verso Yamaguchi dove la guerra tra
Oûchi e Sue. Go-Nara rimane a Kyoto. Poco dopo lo stesso anno il potente clano
Oûchi é sconfitto dal suo rivale Sue Harukata e perde il controllo dell'Ovest,
la guerra spacca le pacifiche province protette dagli Oûchi.
Francesco-Saverio deve anche lui lasciare Yamaguchi per insediarsi nel Kyushu
dove incontra degli membri dell'ordine Furankushû, Francescani. Questi
Francescani conoscono ancora abbastanza il latino per comunicare con il Gesuita
ma Francesco-Saverio é poco contento di trovare degli rivali nella sua scoperta.
Ricrea presto una nuova comunità attorno a sé e prova a insegnare il
cattolicesimo contro le superstizioni locali: il manco di culto della Vergine,
le strane idee del cristianesimo zen e degli resti dell'eresia nestoriana e
questi strani riferimenti agli Figli di Davide che non capisce veramente.
1552: Il clan Miyoshi respinge ancora una volta l'alleanza degli Hosokawa e
dello shogun Yoshiteru, conservano la possessione di Kyoto e dell'imperatore.
Lo stesso anno Francesco-Saverio lascia il Giappone per dirigersi verso la Cina.
L'arrivo di altri Gesuiti nell'arcipelago lo convince che la sua opera può
proseguire senza di lui, la sua ambizione é ormai di fare uno vero lavoro di
missione in terra pagana e convertire l'imperatore cinese. Arriva nel Guangdong
poco dopo ma cadde malato e muore poco dopo nell'isola di Shangchuan. Sarà
canonizzato santo sia dalla Chiesa cattolica che della Chiesa giapponese. Cosme
de Torres lui succede come superiore degli Gesuiti in Giappone.
1553: prima battaglia di Kawanakajima. Inizia la Guerra privata leggendaria tra
Takeda Harunobu e suo nemico giurato Uesugi Kagetora. Tutti due sono degli
modelli del daimyô del Sengoku: potenti, carismatici, degli geni militari ma con
degli interessi opposti. Nelle prossime dieci anni i due generali si scontrano 5
volte sempre a Kawanakajima, incapace di sconfiggere l'altro, bloccati nella
loro lotta eterna. A un'occasione Kagetora riesce però a penetrare nel campo di
Harunobu, dando il via al duello di samurai il più famoso della storia
giapponese ma ancora una volta risultando in uno nulla.
Lo stesso anno il papà a Roma proclama che Giapponesi e Coreani, fratelli in Dio
in attesa di essere riportati alla fede cattolica, non devono essere ridotti in
schiavitù e che si deve cercare a farne degli amici.
1554: Cosme di Torres può essere contento degli suoi sforzi, é riuscito a
convertire 6000 persone al cattolicesimo e ha fondato delle istituzioni per
aiutare i più poveri che lo anno reso popolare. Però ormai ha di fronte a lui le
altre chiese cristiane del Giappone, gelose di questi successi. Torres può
esprimersi in giapponese e ha con lui degli convertiti che servono di
traduttori. Inizia una seria di dibattiti con i preti locali, provando a usare
di tolleranza e ragione. La cosa funziona bene fino a quando capisce che il
credo giapponese include la credenza nella filiazione davidica dell'imperatore
giapponese. Sbalordito e incredulo Cosme di Torres tenta di criticare questa
credenza, la chiama impossibile ed eretica e cosi si aliena la simpatia degli
preti avversari. Presto si diffonde che i Cattolici non rispettano l'imperatore
e rifiutano di riconoscerlo come discendente di re Davide, questo provoca delle
tensioni e il ritiro del sostegno di molti signori. Per fortuna la promessa di
fare negozio con i Portoghesi impedisce a quest'ultimi di tagliare totalmente i
contatti.
1555: Battaglia di Miyajima, Mori Motonari sconfigge le armate del clano Sue e
prend possessione di tutto l'Ovest dell'Honshû, governa dalla sua capitale
Hiroshima che prende il posto di Yamaguchi. Mori Motonari impone delle
restrizioni all'attività degli gesuiti ma accoglie senza problemi i mercanti
portoghesi.
A Okinawa, morte del re di Ryukyu Sho Sei, lui succede suo figlio Sho Gen il
silenzioso, era muto e governava con l'aiuto importante del suo consiglio. Sotto
suo regno i Portoghesi diventano più numerosi a Naha e una chiesa Cattolica é
costruita per riunire una comunità Cattolica assai numerosa. Sempre sotto il suo
regno le Ryukyu conquistano buona parte del Nord di Formosa ma riescono a
penetrare di più di fronte alla resistenza degli indigeni taiwanesi: degli
popoli pagani, cacciatori di teste particolarmente aggressivi. Alcuni di loro
accettano però di diventare degli mercenari per il conto di re Sho Gen.
1556: Luis de Almeida costruisce il primo ospedale europeo nelle terre di Otomo
Yoshishige. Inizia a insegnare la medicina a degli convertiti giapponesi e si
dichiara pronto a curare i feriti delle armate Otomo. Cosme di Torres lo
raggiunge a Oita sotto la protezione del daimyô. La provincia di Bungo nel
Kyushu diventa presto il centro dell'attività di missione degli Gesuiti, la loro
strategia essendo di rimanere umili, di aiutare, predicare un po e aiutare i
daimyô amici a entrare in contatto con i Portoghesi. Di questa maniera sperano
fare dimenticare le differenze di dottrina e la loro intenzione di convertire
sempre di piu.
1557: morte dell'imperatore Go-Nara, senza denaro per il funerale ufficiale suo
corpo é lasciato nel palazzo durante due mesi rendendo il palazzo impuro.
L'imperatore Go-Ogimachi sale sul trono. Riceve presto degli fondi di Môri
Motonari per pagare le sue spese. Cosme di Torres annuncia pubblicamente il
lutto ufficiale per l'imperatore e le sue preghiere per il sovrano, cosa lui
guadagna degli favori.
Lo stesso anno I Portoghesi fondano il porto di Macao all'entrata della riviera
delle perle, non lontano da Guangzhou. Approfittano di uno cambiamento di
opinione tra i mercanti e ufficiali cinesi. Le difficoltà degli anni 1520 sono
passate e ormai i mercanti di Guangzhou vedono degli vantaggi a lavorare con i
barbari occidentali anche se rifiutano ancora di sentire parlare di religione.
Poco dopo Roma obbliga il Portogallo a rinunciare alla presa di schiavi cinesi.
1558: Gli Hosokawa sono sconfitti e lo shogun Yoshiteru firma una pace con i
Miyoshi, é autorizzato a tornare a Kyoto e essere insediato come shogun ma
infatti sarà poco più che il pupazzo degli Miyoshi. I Miyoshi stessi sono sempre
più manipolati dal loro principale generale e vassallo Matsunaga Hisashige che
governa di fatto.
1559: Gaspar Vilela ottiene da Yoshiteru il diritto di predicare a Kyoto. E il
primo gesuita a avere imparato il giapponese al punto di predicare direttamente
al popolo e discutere con i daimyô. Suo metodo é spesso di dimostrare le sue
conoscenze in letteratura e scienza e testi sacri per ricevere il rispetto
dovuto e convincere direttamente. E anche il primo a studiare il cristianesimo
giapponese, descrivendo per la prima volta il zen e il nembutsu, puntando le
differenze con il cattolicesimo e cosa potrebbe essere tollerato nell'idea di
cambiare progressivamente i riti giapponesi.
1560: Da 20 anni i clan di Daimyô crescono ciascuno dalla loro parte, passando
di signori locali a principi di regni estesi a diverse provincie. I più potenti
come i Môri, Takeda, Uesugi ecc. possono ormai sognare intromettersi nelle lotte
di Kyoto e diventare il maestro del paese. Le difficoltà sono però
numerosissime. Cosi Imagawa Yoshimoto annuncia la sua marcia su Kyoto per
liberare lo shogun Yoshiteru, parte da Suruga con 30 000 uomini con l'intenzione
di conquistare sul suo cammino i piccoli daimyô locali. Arrivato nella provincia
di Owari si trova di fronte agli 2000 uomini del giovanissimo Oda Nobunaga.
Approfittando di una tempesta, Nobunaga riesce a sorprendere l'esercito Imagawa
e punta direttamente sulla tenda del generale. Yoshimoto é ucciso e suo esercito
si scioglie come neve al sole. Nobunaga guadagna una fama nazionale di eroe e
inizia a fagocitare le terre degli Imagawa e degli altri vicini.
Lo stesso anno le confederazioni di comuni (Sôson) di Koga e Iga si dotano di
una costituzione in 12 articoli. Le confederazioni di Koga e Iga sono state
lasciate in pace perché controllano delle terre povere e delle montagne che
nessuno vuole ma forniscono degli mercenari specializzati agli diversi clan. In
particolare delle spie e specialisti di infiltrazione e sabotaggio, i ninja.
1561: I Portoghesi aiutano il daimyo Otomo Yoshishige nella sua conquista del
castello di Moji usando di loro cannoni per bombardare il castello dal mare.
Essere l'amico degli Gesuiti prova essere utile per ricevere l'aiuto e le mercé
degli Namban, i barbari del Sud. Nobunaga l'ha capito. Nelle sue terre
liberalizza totalmente il commercio, abolisce corpi di mestieri e pedaggi,
incoraggia la venuta di mercanti di ovunque nel suo porto di Nagoya. A Sakai
negozi di comprare una grande quantità di armi da fuoco, più di 300, che inizia
a organizzare in piccoli reggimenti specializzati. E anche il primo a riformare
suo esercito per rafforzare la gerarchia la divisione tra i corpi d'armata. La
banda guerriera feudale si trasforma in vero esercito con una vera logistica in
previsione di guerre lontane. Nobunaga non é il daimyô abituale.
1562: Nell'isola di Yezo la concentrazione degli poteri tra le mani degli più
potenti signori inizia a vedersi. L'isola é ormai divisa in tre principati: gli
Oûchi, gli Ashina e gli Date. Date Terumune controlla la regione dell'antica
capitale Sapporo e inizia di nuovo a sviluppare in contatti commerciali con la
Cina Ming alle foci dell'Amur e con le confederazioni ainu di Karafuto e
Kamchatka. La prima nave portoghese arriva a Yezo l'anno seguente, portandi armi
da fuoco e uno missionario gesuita.
1563: A Hirado la nuova comunità cattolica di Gaspar Vilela diretta dal daimyô
locale convertito Omura Sumitada attaccano i templi cristiani tradizionali,
convertendoli in chiese cattoliche. Ciò provoca una reazione violenta da parte
degli cristiani fedeli alla tradizione e obbliga i Gesuiti a partire. Lo stesso
anno Gaspar Vilela a Nara é invitato a uno dibattito contraddittorio con i
maestri del Todai-ji per precisare la fede cattolica. Prova a fare dimenticare
le critiche sul mito dinastico giapponese e riesce a rendersi accettabile a suoi
avversari. E il primo a capire che le Yonaji giapponesi sono infatti delle
lettere greche molto modificate e prova a usarle per tradurre dei testi
cattolici facili a presentare ai preti giapponesi.
1564: alla morte del capo degli Miyoshi, Yoshiteru tenta di riprendere veramente
il potere. Una lotta di fazioni si sviluppa di nuovo in Kyôto ma questo non
tocca il resto del paese. Nell'Est Oda Nobunaga conquista la provincia di Mino e
doppia le sue terre.
Lo stesso anno i mercanti portoghesi e Gesuiti si insediano nel piccolo porto di
Nagasaki dopo essere stati cacciati dai loro precedenti fondachi di Hirado e
Yokoseura. I Portoghesi intensificano le loro relazioni con gli Otomo e vendono
al signore di Oita degli cannoni moderni, ribattezzati dagli Giapponesi
kunikuzushi, « distruttori di province » e ne fanno uno buon uso. E più o meno
alla stessa epoca che degli missionari portoghesi si insediano per la prima
volta in Corea nel porto di Incheon dove. I Gesuiti erano presenti da dieci anni
con il diritto di predicare negli porti ma l'unità della Corea dietro la sua
amministrazione ha impedito una penetrazione troppo importante.
1565: Le tensione politiche a Kyoto risultano nel golpe di Matsunaga Hisashide,
prende il potere nel clan Miyoshi, depone e fa uccidere lo shogun Yoshiteru.
Ashikaga Yoshiteru non era il pupazzo che é stato costretto a essere la sua vita
durante. Era senza dubbio il più guerriero degli shogun dall'epoca di Takauji,
era un'esperto della spada, dell'arco e della strategia. Era chiamato lo shogun-atleta per la sua forza fisica. Ha sempre sognato restaurare l'autorità
della sua famiglia e le sue posizioni coraggiose, spesso facendo passare l'onore
e la parola prima dell'interesse lui avevano guadagnato la stima di molti daimyô.
Malgrado suoi sforzi é assassinato di maniera umiliante, troppo forte per essere
ucciso dagli suoi nemici, fu preso a sorpresa, bloccato da porte di carta fusuma
prima di essere ucciso alla spada. Il scandalo é grandissimo e annienta il poco
di prestigio rimanente agli Ashikaga, se uno come Yoshiteru non poteva regnare
allora la funzione di shogun non voleva dire più niente.
Il re di Corea Myeongjong prende il potere alla morte della sua madre-reggente,
fa condannare a morte i suoi zii e cugini della dinastia Yun che avevano
governato male durante anni. La corruzione é ormai ben insediata alla corte e
nelle province delle ribellioni contro i governanti avidi sono scoppiate. Al
Nord la rete di fortezze contro i Jurchen é mal gestita e le coste sono la prede
di pirati giapponesi e i migranti passano sempre più il Stretto di Tsushima. La
corte ha perso una parte della sua capacità a controllare il paese. L'esercito e
la marina sono mobilizzate. Il re di Corea promette di punire di morte Matsunaga
e chiunque l'ha aiutato a uccidere lo shogun giapponese.
A Kyoto stessa Matsunaga si interessa solo al governo civile e militare e lascia
l'imperatore quasi libero delle sue decisioni perché non possono essere uno
pericolo per lui. L'imperatore Go-Ogimachi non ha dimenticato che il Tenshû
cattolico non lo considera come discendente di Davide e vieta la loro
predicazione a Kyoto, facendo distruggere la loro chiesa. L'ordine di espulsione
é però ignorato fuori la capitale. La condanna sarà rinnovata in 1568 con il
stesso manco di risultati.
1567: In Corea, la morte del re Myeongjong mette una fine alla reazione militare
e politica del regno coreano. Morto senza figli, suo cugino Seonjo lui succede
sul trono. Il giovane re ridefinisce la priorità a restaurare il benessere del
popolo e lancia una riforma agraria, suo regno é ben più popolare che i
precedenti re. Numerosi ufficiali come Yi I avvertono però il re del crescente
pericolo di intervenzione giapponese se l'arcipelago veniva a essere
riunificato. Negli porti di Mopko e Busan le comunità di Giapponesi insediati
ormai da 50 anni si agitano al ritmo delle guerre della madrepatria e iniziano a
essere facilmente convertite da molteplici movimenti religiosi: ikko ikki,
kirisuto ikki e gesuiti.
Lo stesso anno Takeda Harunobu conquista la signoria degli Imawaga e la
spartisce con i Tokugawa, raggiunge la massima estensione degli suoi domini che
si estendono ormai a tutto l'hinterland delle Alpi giapponesi: Kai, Shinano,
Suruga. E il maestro del monte Fuji e la sua signoria é la più estesa del paese.
E anche legato agli Ashikaga e sogna di marciare su Kyoto per rivendicare lo
shogunato ma ormai sulla sua strada c'è Oda Nobunaga. Essendo uno signore delle
montagne, lontane dal mare e dalle novità Takeda rifiuta anche di comprare armi
da fuoco e impedisce agli cattolici di penetrare le sue terre.
1568: Dopo avere lasciato la sede dello shogun vacante per tre anni, é nominato
Ashikaga Yoshihide. Il nuovo shogun muore dopo solo un mese. Non ha neanche
avuto il tempo di entrare in Kyoto. Suo erede é il fratello di Yoshiteru,
Ashikaga Yoshiaki, in esilio presso gli Asakura. Sotto consiglio del suo
vassallo Akechi Mitsuhide chiede l'aiuto di Oda Nobunaga per marciare su Kyoto.
Nobunaga accetta e alza la sua nuova bandiera personale che dichiara: « Tenka
Fubu » o « conquistare tutto sotto il Cielo », il programme é chiaro anche se
molti non realizzano che Nobunaga sa, tramite i Gesuiti, che c'è molto di più
sotto il Cielo che il solo Giappone.
Le armate degli Oda si mettono subito in movimento. Sconfiggono tutto sulla loro
strada, i Rokkaku, i Miyoshi e loro alleati. Nobunaga occupa la capitale in
tempo cortissimo e insedia il nuovo shogun Ashikaga Yoshiaki. Nobunaga si
prosterna davanti all'imperatore e exibe di maniera pubblica la sua fedeltà e
suo amore per l'imperatore Go-Ogimachi, approfitta della ricchezza delle sue
province per attribuire all'imperatore degli fundi speciali e stabilizzando le
finanze della corte imperiale, le cerimonie religiose di Stato sono
ripristinate. Nobunaga inizia anche a fare ricostruire Kyoto, imponendo la legge
con il terrore che considera come l'unico metodo per pacificare i guerrieri. Oda
Nobunaga é diventato in pochi mesi uno dei maggiori protagonisti delle guerre
civili.
.
Le guerre di Oda Nobunaga
1569: Il Gesuita Luis Frois
incontra Nobunaga a Kyoto per conoscere e eventualmente convertire questo nuovo
venuto. Non é un segreto che Nobunaga non apprezza i preti, qualsiasi sia
l'ordine o la setta. Vede in loro un'ostacolo alla creazione degli suoi progetti
ma i Gesuiti sono ben accolti: sono la chiave per il contatto con i Portoghesi,
non sono legati alle tradizioni giapponesi, sono ricchi in informazioni sul
mondo. Luis Frois é invitato a rimanere alla sua corte, scrivendo molto per
raccontare la situazione europea. I Cattolici sono di nuovo autorizzati a
predicare a Kyoto malgrado l'interdizione dell'imperatore.
Nobunaga é anche conosciuto per essere molto curioso dell'Occidente e vestirsi
alla Barbara, la sua armatura abbandona le forme giapponesi per le protezioni
europee, più efficaci contro le armi da fuoco. Suo castello di Gifu é pieno di
curiosità e la sua corte fa nascere una moda barbara che rende ricchi Portoghesi
e mercanti di Sakai. Questi ultimi passano un'accordo con Nobunaga che gli
concede l'autonomia.
1570: Yoshiaki forma sottomano uno fronte anti-Nobunaga composto dagli Asakura,
Azai, Ikkô Ikki e Takeda, circondano le terre degli Oda. Inizia la guerra contro
gli Ikko Ikki che si trasforma presto in vera guerra di religione contro l'empio
Nobunaga (Nobunaga aveva fatto usare delle stele cristiane per costruire suo
castello e non esitava a usare le opere d'arte sacro per suo uso personale).
Nobunaga applica un metodo semplice contro di loro, il sterminio semplice degli
guerrieri ma anche delle popolazioni civili fedele alla setta. Lottare contro le
truppe fanatizzate della setta é sempre stato il terrore degli samurai e
Nobunaga si ritrova impegnato in una guerra lunga e sanguinosa.
A Oita, muore Cosme de Torres, superiore della missione in Giappone. I Cattolici
in Giappone e Corea sono ormai numerosi e rappresentano 10% della popolazione
del Kyushu. Sono protetti negli feudi degli Otomo, Omura e Arima. Altri signori
si sono dichiarati cattolici come Takayama Justo, attratti dalla cooperazione
con I Portoghesi ma anche dalla dinamica di questa nuova setta cristiana.
L'ordine gesuita controlla questa comunità cattolica.
1571: Nobunaga era stato costretto a ritirarsi da Kyoto per combattere la nuova
alleanza. Fa suo ritorno lo stesso anno. Sul suo cammino i monaci-guerrieri del
Monte Hiei, la grande potenza ecclesiastica del Giappone da quasi 7 secoli,
accoglie suoi nemici in fuga. Nobunaga lancia un'ultimatum ma i preti della
montagna sono sicuri della loro inviolabilità. Le armate Oda attaccano e
bruciano al suolo i templi sacri e massacrano i 8000 monaci della montagna.
L'incendio si vede in Kyoto dal shogun e dall'imperatore. Oda Nobunaga rioccupa
Kyoto resa muta da uno sentimento di orrore. La gente inizia a parlare di
Nobunaga come del Castigo di Dio. Nobunaga conserva il titolo per terrorizzare
suoi nemici.
Lo stesso anno il regno di Ryukyu le truppe del re Sho Gen respingono un'attacco
degli Shimazu di Satsuma, un clano guerriero che sogna diventare i padroni delle
ricche isole di Okinawa. I Ryukyuani hanno dalla loro parte I selvaggi mercenary
taiwanesi che fanno a pezzi i samurai e prendono le teste come trofei. Delle
navi europee aiutano anche alla sconfitta della flotta del Kyushu. L'anno
secondo Sho Gen si spegne e suo figlio Sho Ei sale sul trono di uno regno
rafforzato.
Lo stesso anno si spegne Mori Motonari, il fondatore della potenza degli Mori
nell'Ovest dell'Honshu, dalla sua capitale Hiroshima controlla la maggior parte
degli Stretti e del mare interiore ed é di fatto il maestro degli mari e delle
relazioni con la Corea
1272: nell'impero Ming sale sul trono l'imperatore Wanli di dieci anni. Per
molti Cinesi rappresenta la speranza di uno nuovo sovrano giusto e illuminato.
Lo stesso anno in Francia Michel de Montaigne inizia a scrivere i suoi Essais
negli quali ne scriverà uno sul Giappone, riprendendo l'idea di Marco Polo,
svilupperà l'idea del Giappone essendo molto simile all'Europa ma diformato come
uno specchio nel quale riguardarsi affascinato. Pontefici, monaci, cavalieri e
re, il Giappone ha molto in comune con l'Europa e la Francia in particolare.
Queste idee rimarranno al centro del pensiero europeo sul Giappone e saranno
anche integrate come tale dai Gesuiti.
1573: Morte di Takeda Harunobu allorché era in campagna contro i Tokugawa (e
stava vincendo senza difficoltà). Era in marcia per affrontare Oda Nobunaga con
suo invincibile esercito. La sua morte sarà tenuta segreta tre anni per evitare
un'invasione degli Oda. Ormai Nobunaga non teme più nessuno nel fronte opposto
agli Oda e punisce lo shogun Yoshiaki deponendolo. Nessun shogun é nominato al
suo posto, é la fine ufficiale dello shogunato Ashikaga. Nobunaga é ormai il
maestro del paese ma non può pretendere al titolo di shogun stesso, non é uno
discendente degli Minamoto, al contrario é uno discendente di Taira no Kiyomori,
il tiranno del XII secolo, e Nobunaga si vanta spesso di essere Kiyomori
redivivo, facendo tremare tutti. Lo stesso anno sconfigge suo suocero Azai
Nagamasa che l'aveva tradito e per dare una lezione ai futuri traduttori fa
dorare suo cranio e lo usa per bere suo sake (infatti non l'ha mai fatto ma l'ha
fatto dire).
Nobunaga chiede anche all'imperatore Go-Ogimachi di abdicare ma quest'ultimo
rifiuta, Nobunaga lo minaccia di maniera velata dicendo che se l'imperatore non
lui faceva più comodo potrebbe facilmente trovarne un'altro reso ben più facile
a usare dalla distanza. Si riferisce cosi al pontefice romano, facendo temere
una sua conversione. L'imperatore però si rinchiude nel silenzio e Nobunaga
lascia perdere per il momento. Molti resistenti alla tirannia di Nobunaga vedono
allora l'imperatore come uno modello a rispettare.
1575: Oda Nobunaga annienta la potentissima cavalleria Takeda alla battaglia di
Nagashino. I cavalieri Takeda si fanno uccidere uno dopo l'altro dalle 3000 armi
da fuoco degli Oda. Nobunaga ha molto rifletto su questa arma e organizza le sue
truppe in reggimenti con tre linee di moschettieri permettendo uno fuoco a
rotazione rapida. Questa nuova forma di guerra, accompagnata da reggimenti di
picchieri lottando in gruppo cambia totalmente l'arte della guerra giapponese,
facendo gli antichi duelli degli relitti del passato. Takeda Katsuyori, il nuovo
capoclan perde rapidamente la sua egemonia sul Giappone delle montagne e suoi
vassalli iniziano a disertare al profitto di Nobunaga.
Nel Giappone centrale il tempio Hongan-ji cade finalmente nelle sue mani. La
marina del clan Môri era arrivata al suo soccorso ma fu accogliata dagli cannoni
distruttori di province comprate a prezzo d'oro e anche dalle navi portoghese
alleate per l'occasione. Nobunaga é riuscito a convincere i Gesuiti di fare
partecipare i Portoghesi contro la loro volontà, promettendo la stessa sorte del
monte Hiei non ai preti ma all'intera popolazione cattolica dell'arcipelago,
sono ricompensati dalla creazione di uno collegio gesuita a Kyoto. L'Ikko Ikki
esiste però ancora nelle province di Kaga e Echizen.
1577: Nobunaga elimina definitivamente Matsunaga Hisahide, l'assassinio dello
shogun Yoshiteru che si era prima sottomesso per finalmente tentare di
ribellarsi. Matsunaga si fa esplodere con la sua riserva di polvere durante
l'assedio del suo castello del Monte Shigi, il stesso posto della famosa
battaglia del principe Shotoku Taishi quasi mille anni prima. La situazione
militare lui permette ormai di dividere le sue truppe e lanciare delle offensive
in tutte le direzioni: Hashiba Hideyoshi attacca i Mori nell'Ovest, Akechi
Mitsuhide lo aiuta, Shibata Katsuie conquista progressivamente Echizen.
1578: Dopo nuove campagne militari nel Nord l'Ikko Ikki capitola di fronte a
Nobunaga. L'abbate Kôsa é costretto a sottomettersi e sbandare l'esercito
religioso dell'ordine che faceva regnare il terrore tra i samurai da uno secolo.
Le province dell'Ikko sono date in ricompensa agli generali degli Oda. Ordina la
costruzione di uno castello al posto dell'Honganji che diventerà più tardi la
base per la città di Ôsaka e forza i mercanti di Sakai a trasferirsi lì. Per le
sue vittoria Oda Nobunaga é fatto Daijo-Daijin, primo ministro dell'imperatore,
la più alta carica oltre quella di shogun.
Fondazione del collegio gesuita San Paolo in Macao da Alessandro Valignano che
dirige ormai i Gesuiti d'Asia. Si rende poi in Giappone dove definisce la nuova
politica dell'ordine, adattarsi alle condizioni locali, adottare i riti
cristiani giapponesi pure cambiando il necessario, riconoscere l'importanza
sacra della dinastia imperiale, allearsi con Nobunaga qualsiasi sia suoi metodi.
Con lui diventa obbligatorio imparare il giapponese per rimanere nel paese.
Negozia lui stesso con la gerarchia cristiana zen del Gozan per creare degli
legami (benché gli disprezza). Presto I preti gesuiti si mostrano come degli
signori e camminano nelle città con una processione di servitori e schiavi.
Molti Gesuiti criticano la sua politica di collaborazione e di potenza.
Valignano valida anche l'idea di essere attivi politicamente e favorire il
sviluppo degli daimyô cristiani.
1579: Il potente daimyô del Nord del Kyushu Otomo Yoshishige si converte al
cattolicesimo allorché sta morendo di malattia. Lo stesso anno muore anche
Uesugi Kagetora, il dragone di Echigo, visto come l'incarnazione di San Michele
dagli samurai. Non si era rimesso dalla morte anni prima del suo rivale di
sempre Takeda Harunobu. Con la sua morte il clan Uesugi entra in fase di declino
e non può più opporsi a Nobunaga.
Lo stesso anno il figlio di Nobunaga, Oda Nobukatsu si lancia senza preparazione
alla conquista della confederazione di Iga ed é sconfitta dalla guerriglia degli
piccoli samurai. E costretto a ritirarsi, obbligando suo padre a sospendere suoi
piani per annientare I ribelli. In una durissima campagna di un'anno le
confederazioni di Iga e poi Kôga sono sistematicamente conquistate e il Stato
quasi-repubblicano che esisteva da un secolo é integrato al dominio degli Oda.
Nobunaga abolisce della stessa maniera tutti i comuni esistenti nelle terre
conquistate e distribuisce le terre ai suoi generali.
1580: I Gesuiti ottengono da parte del daimyô Omura la cessione di Nagasaki
come porto loro, a loro e non al Portogallo. I Gesuiti diventano i proprietari
privati della città con diritti sulla sua popolazione composta quasi totalmente
di cattolici convertiti. Uno seminario é creato per ordinare i primi preti
cattolici giapponesi con approvazione di Nobunaga. Valignano vuole al più presto
creare uno clero indigeno per accelerare le conversioni. Le sue discussioni con
Nobunaga lui fanno sperare una conversione dalla sua parte e il riconoscimento
del papà come autorità religiosa al posto dell'imperatore.
Lo stesso anno le corone del Portogallo e della Spagna sono unite da Filippo II
di Asburgo. I Spagnoli arrivano presto anche loro in Giappone anche se sono
ancora visti come degli rivali dagli Portoghesi. La Spagna considera con favore
l'idea di un'alleanza con Oda Nobunaga per facilitare la penetrazione in
Giappone. I Gesuiti dalla loro parte considerano che questo sviluppo potrebbe
rendere Nobunaga suspizioso delle loro azioni e della loro potenza e tengono
segreto l'unione delle corone. I Gesuiti temono Nobunaga e il pericolo che
rappresenta per tutti e vogliono mostrarsi umili e deboli.
1581: Oda Nobunaga e suo alleato di sempre Tokugawa Ieyasu (erano amici
d'infanzia) invadono le terre degli Takeda e sconfiggono presto le truppe di
Katsuyori che disertano in massa prima della battaglia. Katsuyori é costretto a
fuggire e si suicida. In questa epoca però il suicidio diventa sempre più mal
visto dopo le interdizioni da parte dell'imperatore. Katsuyori segue la nuova
maniera e appena fa il gesto di aprirsi la pancia é decapitato dal suo kaishaku
(assistente), permettendo cosi di essere seppellito senza condanna. Le terre
degli Takeda sono spartite tra Oda e Tokugawa. Lo stesso anno gli Uesugi si
sottomette formalmente con il decadente clano Hosokawa si dichiarano vassalli
del Grande Ministro.
1582: Invio dell'ambasciata di Tenshô verso Roma. Alessandro Valignano invia i
primi preti cattolici giapponesi ordinati sotto la direzione di Ito Mancio.
Questa missione é sostenuta da Nobunaga che decide di inviare uno degli suoi più
fedeli generali, Akechi Mitsuhide (é infatti un'esilio nascosto, Mitsuhide aveva
criticato Nobunaga in private) portando delle lettere per il Pontefice romano ma
sopratutto per il re di Spagna. Valignano accompagna i pellegrini fino a Macao,
giusto in tempo per inviare Matteo Ricci in missione in Cina nell'idea di
convertire l'imperatore Wanli stesso.
Le conquiste di Nobunaga non possono più essere arrestate, nella stesso anno
riceve la sottomissione di Mori Terumoto e degli clan del Shikoku. Nobunaga
invia nell'isola di Yezo un'ordine in nome dell'imperatore agli daimyo locali
per presentarsi e dichiararsi vassalli del Grande Ministro. Altre lettere sono
inviate nel stesso senso nel Kyushu, in Corea e Okinawa.
Lo stesso anno al Nord della Corea, Nurhachi del clan Aisin inizia a unificare I
Jurchen, ribattezzati Mancù.
1583: Campagna del Kyushu. Le armate Oda comandate da Hashiba Hideyoshi e il
daimyô cristiano Takayama Justo (cattolico di seconda generazione) sono inviate
per integrare l'isola agli domini Oda. Sono accolti dal cattolico Otomo
Yoshishige, insieme sconfiggono i piccolo signori dell'isola e ricevono la
sottomissione pacifica degli Shimazu di Satsuma. I clan del Mutsu e di Dewa nel
grande Nord entrano nella vassallità Oda. Lo stesso anno nell'isola di Yezo il
giovane signore Date Masamune prende il potere nel suo clano e fa il viaggio
fino a Kyoto per mettersi al servizio di Nobunaga che ammira.
1584: Oda Nobunaga riceve un'ambasciata del regno delle Ryukyu del re Sho Ei.
Nobunaga garantisce l'indipendenza di Okinawa contro le incursioni degli Satsuma
ma chiede in compensazione un'importante aiuto navale più una partecipazione
alle benefici del commercio di Okinawa per suoi progetti futuri. Il castello di
Nagoya nel Kyushu é restaurato e una flotta é riunita.
1585: Akechi Mitsuhide torna in Giappone dopo la sua visita dell'Europa. Porta
con sé uno trattato tra Filippo II di Spagna e Oda Nobunaga, « re del Giappone »
instaurando un'alleanza e permettendo a Nobunaga di ricevere l'aiuto delle navi
europee. Un'altra lettera del papà lui conferisce il titolo di Difensore della
Fede anche se non é cattolico. Lo stesso anno il superiore degli Gesuiti manca
di prudenza durante un'incontro con Nobunaga, vanta la potenza degli Gesuiti,
capaci secondo lui di convocare una potente flotta portoghese al momento scelto.
Nobunaga non apprezza cosa capisce come una minaccia ma se ne ricorderà per i
suoi piani futuri.
Nobunaga riunisce i suoi vassalli e alleati nel suo castello di Azuchi per una
grande cerimonia dove annuncia i suoi piani per il futuro. Abbandona suo titolo
di Daijo-Daijin, ottiene la nomina del suo figlio Oda Nobutada alla funzione di
Kampaku (reggente) e lui affida la gestione di tutte le province del Giappone a
titolo ereditario, lui affida come consiglieri Tokugawa Ieyasu e Akechi
Mitsuhide. Nobunaga stesso rimane il capo della famiglia Oda e svela suo grande
progetto: riportare la Corea a obbedienza nel girone dell'imperatore e usare la
Corea per passare in Cina e rovesciare la dinastia pagana Ming sulla quale Oda
Nobunaga intende regnare in suo proprio nome. Invia un'ultimatum al re coreano
per chiedere la sua sottomissione.
.
Il volo del dragone: Nobunaga sul continente
1586: Nobunaga forza
l'abdicazione dell'imperatore Go-Ogimachi, sale sul trono suo figlio
l'imperatore Go-Yôzei. Il nuovo imperatore dipende interamente da Nobunaga per
le sue finanze e anche solo per essere ascoltato. Nobunaga lui promette di
restaurare l'autorità morale del trono e la conquista di un'impero. Go-Yôzei
accetta di ordinare al re coreano Seonjo di sottomettersi agli ordini di
Nobunaga per il bene comune della Chiesa cristiana giapponese. A Hanseong le
lotte di fazioni paralizzano l'azione della monarchia tra uno gruppo favorevole
alle domande giapponesi e una fazione nazionalista. Peggio gli emissari coreani
non si rendono conto del livello di preparazione giapponese e credono avere
ancora almeno un'anno prima di temere un'invasione.
In Giappone stesso i piani megalomaniaci di Nobunaga creano degli malcontenti
con Mitsuhide e Ieyasu per primi. I clan troppo indipendenti o potenti sono
previsti a mettere in prima linea ma non osano però esprimere la loro
opposizione per non essere dichiarati ribelli, preferiscono aspettare e
comunicare in segreto con l'imperatore.
All'inizio dell'estate Nobunaga e le sue armate imbarcano a Hakata e
attraversano il mare per sbarcare 158 000 uomini a Busan. Il comando unico e
indiscusso di Oda Nobunaga permette ai Giapponesi di agire con rapidità e
coordinazione (nella nostra TL l'invasione giapponese era più disorganizzata
dalle lotte di prestigio degli diversi generali). Le prime truppe reali sono
sommerse a Dongnae ma alla battaglia di Chungnu é un'esercito completo che viene
distrutto, Nobunaga stesso comanda le sue truppe e i suoi reggimenti
moschettieri sorprendono i Coreani come l'avevano fatto con i Takeda. In tre
settimane i Giapponesi sono a Hanseong dove Hashiba Hideyoshi cattura il re
Seonjo e buona parte della sua corte, il principe ereditario continua però la
lotta da Pyongyang.
Due mesi dopo il sbarco, i Giapponesi sono a Pyongyang dopo avere sconfitto il
resto delle truppe reali. Il principe riceve l'ordine del suo padre di deporre
le armi e consegnarsi al generale giapponese Shibata Katsuie. A Hanseong il re
coreano é costretto a riconoscersi vassallo di Oda Nobunaga e rinnovare il
giuramento di fedeltà alla dinastia imperiale giapponese.
1587: In Corea Nobunaga riforma la corte reale coreana per instaurare il regime
di occupazione. Come aveva fatto in Giappone mostra tutto il rispetto dovuto al
re Seonjo e garantisce la sua pace e benessere. Giustifica la sua aggressione al
motivo della risposta negativa data alla domanda dell'imperatore Go-Yôzei di
sottomettersi per partecipare alla Grande Guerra di Conversione della Cina.
Obbliga Seonjo a nominarlo generalissimo delle armate coreane. Delle forze di
resistenza si formano nelle montagne sotto la guida della chiesa cristiana
locale ostile all'empio straniero. Sono lasciati a operazioni di pacificazione
da parte del generale Niwa Nagashide ma più preoccupante e l'azione
dell'ammiraglio Yi Sun-Shi che riesce a resistere sul mare contro la marina
giapponese. Ha con lui le sue navi-tartarughe, vere corazzate ben superiori alle
navi nipponiche. L'ammiraglio riesce a rendere difficili le comunicazioni con il
Giappone e rifiuta l'ordine reale di deporre le armi.
Nell'altro senso, l'importante comunità giapponese presente si mettono presto al
servizio di Oda Nobunaga che divide il paese tra suoi generali e l'aristocrazia
coreana pronta alla collaborazione. Il re é mantenuto ma suo ruolo é di pura
rappresentazione. Il generale Hashiba Hideyoshi diventa il signore di Suwon a
controllare la regione attorno alla capitale con il ruolo di generalissimo delle
truppe coreane in corso di riforma. La vittoria lampo di Nobunaga dimostra il
pericolo che rappresenta per la Cina, L'imperatore Wanli e suoi generali
preparano in fretta la difesa del Liaodong.
Lo stesso anno, con l'aiuto delle truppe degli Oda, Date Masamune sconfigge i
suoi rivali nell'isola di Yezo. Dopo la sua vittoria alla battaglia di Koriyama
ha unificato tutta l'isola settentrionale alla sua dominazione. Con questa
vittoria gli Oda controllano effettivamente tutto l'arcipelago giapponese. Date
Masamune promette la sua partecipazione militare ai progetti di Oda Nobunaga.
1588: A Okinawa muore il re di Ryukyu Sho Ei, sale sul trono Sho Nei che giura
fedeltà alla corona giapponese e viene riconosciuto da Go-Yôzei. Promette di
inviare delle navi contro l'ammiraglio Yi Sun Shi e degli mercenari taiwanesi.
Hanseong é ribattezzata Keijo dagli Giapponesi. Nel Nord Oda Nobunaga va a
incontrare il capo degli Mancù, Aisin Nurhaci con chi stipula uno trattato di
amicizia e di alleanza, i Mancù lasciano passare I Giapponesi e ricevono l'aiuto
di Nobunaga nelle lotte di Nurhaci contro suoi rivali in Manciuria.
Alla battaglia di Hansan l'ammiraglio Yi Sun-Shi affonda ancora una volta la
flotta inviata contro di lui grazie alle sue navi-tartarughe e sue conoscenze
della geografia delle isolette della costa coreana. Allorché da la caccia alle
navi superstite é però sorpresa da una piccola flotilla portoghese composta da
navi di guerra europee. Questa flotta é il risultato degli ordini dati da
Nobunaga agli Gesuiti e validati da Valignano. Valignano vede il pericolo ma
ancora di più vede l'occasione di mettere uno sovrano amico sul trono della Cina
se riesce. Queste navi seguono cosi gli ordini del viceré di Malacca di aiutare
i Giapponesi. La seconda battaglia navale risulta nella sconfitta degli Coreani
con 13 navi-tartarughe affondate. Yi Sun-Shi riesce a uscirne vivo e parte con
il resto della sua flotta per fortificarsi a Jeju dove é lasciato a se stesso.
Il mare é aperto per i Giapponesi.
In Giappone Oda Nobutada Lancia una politica di caccia alle spade. Cioè la
confiscazione di tutte le armi in possession degli contadini e templi. Da questo
momento solo i samurai conservano il diritto di portare le armi che diventano il
simbolo del loro statuto. Questa politica di 5 anni permette al governo del
Kampaku di disarmare I contadini e impedire infine le rivolte popolari cosi
numerose dal XV secolo. E sostenuto largamente da tutti i daimyôs rimasti in
Giappone. In generale l'arcipelago giapponese vede rapidamente il risultato
della pace forzata degli Oda: il negozio cresce, il benessere torna, il popolo
mangia alla sua fame e solo i samurai si preoccupano della guerra, la religione
é di nuovo rispettata senza gli odiosi ordini militari. Il cittadino normale
approva Oda Nobunaga e la sua politica imperialista.
1589: All'inizio dell'anno una flotta giapponese comandata da Shibata Katsuie
sbarca nella penisola del Liaodong presso Dalian e costruisce uno forte a
Lüshunku, la città di Dalian é presa poco dopo. Le truppe Ming che erano state
inviate per sorvegliare la Corea tentano di respingere i Giapponesi e riescono a
chiudere la penisola e assediare Dalian a Lüshunku. Dopo settimane di resistenza
giapponese la situazione sembra bloccata e la minaccia rappresentata da Nobunaga
viene presa in derisione dagli ufficiali Ming.
E il momento scelto per l'arrivo di una seconda flotta, più importante e
rinforzata da navi portoghesi dove si trova Oda Nobunaga stesso per oltrepassare
Lüshunku e sbarcare direttamente a Tianjin, il porto verso la capitale imperial
Beijing. Tianjin é facilmente presa e fortificata in fretta (diventerà più tardi
la base del castello di Amatsu). Uno vento di panico soffia sulla Città Proibita
quando é annunciato che la vanguardia di cavalieri giapponesi arrivano alle
porte di Beijing. L'imperatore Wanli e il governo imperiale Ming non aspettano e
fuggono. Riescono a scappare ma sotto le accuse furiose della popolazione della
capitale abandonnata che lui lancia pietre e peggio, l'imperatore prende la via
verso il Sud e una capitale temporanea si insedia a Nanjing. Infatti le truppe
di Nobunaga entrano a Beijing senza grande difficoltà dopo la fuga imperiale.
Beijing é occupata e Nobunaga si insedia nella Citta Proibita che é stata prima
saccheggiata dagli abitanti furiosi, una parte degli tesori del palazzo sono
ricoverati e i colpevoli sono decapitati. L'ordine di Nobunaga regna sulla
Città.
Quando la notizia della caduta di Beijing raggiunge l'armata del Liaodong i
generali Ming abbandonarono l'assedio di Dalian ma non hanno il tempo di
ritirarsi prima l'arrivo dell'esercito coreano alleato e degli Giapponesi, 120
000 uomini con 10 000 moschettieri sotto il comando di Hashiba Hideyoshi.
L'esercito Ming di 80 000 uomini é sconfitto alla battaglia di Haicheng e deve
rimanere intrappolato nel Liaodong prima di arrendersi dopo due settimane.
Nobunaga é protetto alle spalle e la sua conquista sembra sicura per il momento.
Oda Nobunaga si proclama imperatore di Cina sotto il nome di imperatore
Tianzheng e fonda la dinastia Xiao (lettura cinese del primo kanji del nome
Oda). Riconosce ufficialmente la superiorità dell'imperatore Go-Yôzei.
1590: La situazione prosegue come si deve in Giappone, Oda Nobutada rinforza
suo potere usando dell'imperatore Go-Yôzei, organizza la visita del sovrano nel
suo palazzo, cosa mai vista dai tempi di Ashikaga Yoshimitsu, ciò vale come
conferma della sua autorità. Usa anche dell'imperatore per rinforzare suoi
ordini, sopratutto per obbligare le ultime leghe contadine a obbedire e pagare
le tasse. Quest'anno Oda Nobutada distrugge il clan Hôjô all'assedio di Odawara.
Ujinao, il discendente di Sôun Hôjô, era l'unico daimyô a rifiutare di
riconoscere l'egemonia Oda. L'assedio é condotto con delle truppe Tokugawa e
Date. Tokugawa Ieyasu riceve in ricompensa le ricche terre agricole del Kantô e
Masamune tutta la provincia di Mutsu.
In Cina, Oda Nobunaga non aspetta nella Città Proibita, non lui importa di
conservare la pesante amministrazione cinese e preferisce nominare Giapponesi e
Coreani a degli posti di daimyô delle nuove province. Accorda anche ai
Portoghesi e Spagnoli il libero uso del porto di Tianjin dove il castello
difendendo il porto é in corso di costruzione. Beijing viene ribattezzata
Hokukyô (capitale del Nord) prima di lanciare due corpi di armata verso il Sud,
uno comandato dal fedele Maeda Toshiie, l'altra da lui stesso,
imperatore-guerriero. La progressione verso il Sud é però rallentata, Baoding é
presa ma é in grande parte bruciata. Ponti, strade, fortezze sono state
abbandonate e distrutte dall'esercito Ming per non cadere nelle mani
dell'invasore. Peggio, i Ming hanno iniziato a levare degli gruppi di partigiani
civili per usarli dietro I Giapponesi per degli attacchi di guerriglia. I
Giapponesi non sono li nella Corea cristiana, la popolazione vede con orrore
questi barbari portare il loro dio straniero e lottano per il Buddha. Delle
armate condotte dagli monaci buddisti sono particolarmente violente. Questo non
impedisce però Niwa Nagahide si sbarcare con uno quarto esercito presso Yantai e
assediare il porto di Qingdao.
1591: Oda Nobunaga affronta un'esercito Ming di 100 000 uomini alla battaglia
di Shijiazhuang. E una vittoria, i Ming hanno la sorpresa di vedere i Giapponesi
usare i cannoni europei “Distruttori di Province” più rapidi a ricaricare e
venduti a prezzo d'oro dagli mercanti portoghesi e spagnoli. Qingdao resiste
ancora a Niwa Nagahide. Nobunaga deve però fermare le sue truppe dopo la caduta
di Taiyuan per colpa di un'epidemia tra i suoi uomini. Gli attacchi dietro le
linee giapponesi obbligano anche a limitare l'avanzata e Nobunaga deve usare di
un'esercito completo per lottare contro i partigiani, da il comando degli suoi
ninja a uno giovane ufficiale molto capace Sanada Yukimura per le operazioni di
contro-guerriglia.
Nel Nord, Date Masamune e la sua armata sbarca sulle foci dell'Amur e fonda il
castello di Amuruguchi. Risale il corso del fiume per combattere e distruggere
le qualche forze Ming della regione e prendere degli contatti pacifici con gli
alleati mancù e altri popoli cavalieri della zona. Nurhaci, impresso dagli
risultati di Nobunaga lo prende come suo modello e non esita a chiamarlo « padre
».
In Giappone, Oda Nobutada costringe il maestro di cerimonia del tè Sen no Rikyu
a suicidarsi. Rikyu era ben più che uno maestro del tè, era da anni uno
consigliere ascoltato e aveva un peso nella diplomazia degli Oda, ricevendo e
inviando informazioni. Aveva anche numerosi allievi tra i più potenti daimyôs
del paese. Nobutada ordina la sua morte dopo avere preso conoscenze di
comunicazioni segrete tra Tokugawa Ieyasu, Akechi Mitsuhide e altri daimyo
passando tramite Rikyu. Dalla proclamazione della dinastia Xiao da Nobunaga /
Tianzheng, numerosi capiclan si preoccupano di questa fuga avanti e vorrebbero
fermare l'avventura prima della catastrophe, Nobunaga usa sempre delle loro
truppe in prima linea e affida le terre le più ricche solo ai suoi più fedeli
generali. L'inizio di uno fronte si forma, Nobutada non sa ancora che risale
fino all'imperatore Go-Yôzei. Go-Yôzei stesso comunica come il re di Corea
Seonjo, intrappolato nel suo palazzo, per discutere della situazione. I daimyôs
cattolici e I Gesuiti sono considerati come troppo alleati agli Oda e sono
lasciati fuori queste discussion.
Nobutada conferma la nomina di Joao Rodriguez come procuratore degli Gesuiti in
Giappone. Era anche il suo traduttore personale con i Portoghesi e Spagnoli e
vorrebbe farne il capo degli cattolici del paese sotto il suo controllo diretto
ma Rodriguez non é ancora stato ordinato prete (lo sarà solo due anni più
tardi). Nobunaga oscilla tra usare del terrore e della seduzione con i Gesuiti,
promettendo la conversione dell'intera Cina per convincerli di fare pressione
sugli Portoghesi per nuovi progetti.
1592: Il tempo gioca contro Oda Nobunaga, Nel Sud della Cina il generale Li
Rusong riesce finalmente a domare la ribellione Ningxia. Ciò permette di usare
le sue truppe, degli veterani ben più duri che le truppe del Nord. Per di più il
padre di Li Rusong era uno degli ufficiali dell'armata del Liaodong decapitati
dopo la loro sconfitta, é molto motivato. Durante l'anno 1591 sono riusciti a
rafforzarsi, tornare verso il Nord e prepararsi, sono pronti a prendere
l'offensiva con 200 000 uomini.
Allorché le piccole battaglie si moltiplicano dietro le spalle degli Giapponesi
Oda Nobunaga si vede costretto e mettersi sulla difesa e preparare le sue armate
all'arrivo di uno grande esercito Ming. Li Rusong attacca durante l'inverno,
sicuro di avere il vantaggio della conoscenza del terreno. Non attacca
direttamente Nobunaga ma l'armata di Shibata Katsuie alla battaglia di Jinan.
Meno fornito in moschettieri e cannoni e assai antico nelle sue tattiche Katsuie
é vinto e ferito a morte. Il suo esercito, non totalmente vinto si ritira.
Questo primo successo però non é seguito perché Li Rusong é prudente e avanza
solo dopo avere confermato le sue informazioni. Nobunaga ha il tempo di
fortificarsi a Shijiazhuang, recuperare i superstiti dell'esercito sconfitto e
chiamare Hideyoshi in rinforzo.
Negli mesi seguenti la guerra gira attorno a Shijiazhuang e Qingdao é liberata.
Il ritmo della guerra si rallenta, Nobunaga non poteva sperare vincere una
guerra lampo nell'immensità della Cina.
In Corea arrivano i Gesuiti con il padre Gregorio de Cespedes che fonda il
collegio di Busan. Sono però mal accolti dagli Coreani che preferiscono rimanere
nella loro proprio chiesa locale, principalmente il cristianesimo zen. I
Giapponesi sono però riusciti a fare passare la maggior parte degli temple
coreani sotto il controllo effettivo del Gozan zen giapponese, fondando una
organizzazione degli 5 templi maggiori subordinata.
1593: Nobunaga deve ritirarsi verso Baoding, lascia l'esercito e torna a
Hokukyô per riposarsi della guerra nel Nord ma non ha perso la partita. Nel Sud
della Cina una flotta composta di navi del clan Mori e del re delle Ryukyu sotto
il comando del cattolico Takayama Justo arriva presso Macao dove incontrano
delle truppe europee di mercenari riunite dal vice-re di Malacca. Sconfiggono la
marina cinese presso un luogo chiamato Hong Kong e risalgono la riviera delle
perle fino a Guangzhou, il grande porto del Sud che viene dato alle fiamme (e ai
Portoghesi). L'apertura del secondo fronte cosi lontano nel Sud era preparato da
più di un'anno e prende i Ming a sorpresa. Obbligando Li Rusong a fermare la sua
avanzata aspettando di chiarire la situazione nel Sud. Portoghesi e Giapponesi
bruciano e fanno regnare il terrore nel Guangdong dove predicava il Gesuita
Matteo Ricci. La Guerra rovina tutti i suoi sforzi degli ultimi anni e tenta
invano di proteggere la sua comunità convertita.
In Giappone una disputa scoppia nel clan Oda. Oda Nobutada accusa suo fratello
Oda Nobukatsu di una congiura per prendere suo posto. La congiura non é mai
stata provata ma ciò basta a Nobutada per ordinare al suo fratello di
suicidarsi. Colpevole per associazione di tradimento l'intera famiglia di
Nobukatsu é decapitata poco dopo. L'affare provoca l'inquietudine tra I daimyo
allorché una purga degli amici di Nobukatsu é lanciata. L'imperatore Go-Yôzei
chiama alla clemenza ma non é ascoltato. Da anni l'imperatore é diventato
l'unico a potere dare una voce alle critiche sul regime senza ricevere di
punizione e ciò aumenta suo prestigio e la sua popolarità contro uno Nobutada
tirannico.
1594: Oda Nobunaga riceve degli rinforzi di 130 000 samurai diretti da Akechi
Mitsuhide inviati da tutti i clan giapponesi tra quali Date Masamune, arrivato
dal Nord. Questi rinforzi e i cannoni occidentali permettono a Nobunaga di
riprendere la sua avanzata, vincere la seconda battaglia di Jinan e penetrare a
Linyi. Qingdao é presa da un'esercito secondario e le truppe di Nobunaga sono
solo a 300km al Nord di Nanjing. Nel Sud però i qualchi soldati portoghesi
possono appena mantenere l'ordine nella grande città di Guangzhou e le truppe
degli Mori con i Ryukyuani devono vedersela da solo con l'esercito Ming arrivato
contro loro. Il generale Otomo Yoshimasa preferisce ritirarsi senza combattere
di Qingyuan, umiliando lui e suo clan ma anche i Gesuiti che lo sostenevano come
il daimyô cattolico il più notevole, si suicida poco dopo. Il secondo fronte non
riesce a essere di più che uno leggero colpo.
Prima di partire Akechi Mitsuhide prende conoscenza di comunicazioni segrete tra
Nobunaga e Nobutada. Il padre e il figlio discutono di loro progetti per dopo la
conquista della Cina. Una volta la Cina unificata Nobunaga intende girarsi
contro i Portoghesi e Spagnoli e conquistare le loro colonie, poi verrà il turno
degli regni del Sud-Est asiatico, dell'India e chissà fino a dove. Ma c'é
peggio. Una volta confermato imperatore di Cina Nobunaga intende deporre
l'imperatore Go-Yôzei e il re di Corea Seonjo per unificare le corone in una
superpotenza unità. Akechi Mitsuhide comunica di questo con Tokugawa Ieyasu e
Go-Yôzei. Nobunaga non intende mai fare la pace, solo proseguire le guerre per
sempre, usando il sangue degli daimyô vassalli fino alla loro distruzione e
integrazione completa. Nobunaga é anche colpevole di blasfemo e crimine contro
la dinastia degli Figli di Davide. Akechi Mitsuhide si imbarca lasciando
Tokugawa Ieyasu in Kyushu e promettendo di agire, Ieyasu era tenuto in riserva
con un'esercito in caso di emergenza composto degli suoi vassalli più gli Uesugi
e Shimazu, previsti per sbarcare in Cina in uno terzo fronte per prendere
Nanjing, uno colpo di grazia.
1595: La guerra in Cina si rallenta e le vittime tra i samurai diventano sempre
più importanti, sia contro l'esercito Ming del generale Chen Lin che contro i
partigiani buddisti. Alcuni generali giapponesi, benché obbediente mostrano uno
manco notevole di motivazione e preferiscono spesso ritirarsi davanti a delle
truppe nemiche. Oda Nobunaga però non mostra segni di fatica (malgrado i suoi 58
anni), punisce i codardi e prepara la grande offensiva con lui stesso alla testa
delle truppe per una grande offensiva per prendere Nanjing e costringere
l'imperatore Wanli alla fuga ancora. Deve però aspettare quando riceve la brutta
notizia della sconfitta del generale Konishi sul mare. La sua flotta di altri
rinforzi é sorpresa da una flotta cinese (più degli ribelli coreani) comandati
da Yi Sun Shi passati al servizio degli Ming. Nobunaga passa il resto dell'anno
a impedire Li Rusong di riprendere Zhengzhou caduta nelle mani di Hashiba
Hideyoshi e tagliare le forze giapponesi in due.
Lo stesso anno in Giappone i mercanti Spagnoli, malgrado l'ostilità degli
Portoghesi e degli Gesuita fanno entrare degli Francescani spagnoli in Giappone
per fondare la propria comunità. Entrano in contatto con i fratelli persi del
Furankushû giapponese per riportarli nell'ordine. I Francescani però non hanno
l'esperienza degli Gesuiti e si mostrano spesso dottrinali e incapaci al
compromesso con l'eresia giapponese. Si fanno molti nemici.
1596: Incidente di Baoding. Dopo avere passato l'inverno a Hokukyô,
l'imperatore Tianzheng / Oda Nobunaga si muove per prendere la testa dell'armata
destinata a conquistare Nanjing. Passa a Baoding dove comanda Akechi Mitsuhide,
alla sua abitudine viaggia rapidamente con una leggera guardia, convinto che
nessuno oserà mai tentare qualcosa contro di lui. Akechi Mitsuhide osa, il più
anziano degli generali degli Oda, il fedele tra i fedeli accoglie Nobunaga solo
per attaccarlo la stessa notte nel palazzo della città. Il palazzo é circondato
quando gli Akechi lanciano il loro grido di guerra, sono numericamente superiori
più di cento volte ma davanti a loro hanno Nobunaga il Castigo di Dio stesso. I
qualchi fedeli di Nobunaga sono presto massacrati ma Nobunaga, ferito da una
freccia, sparisce nel palazzo allorché l'incendio si propaga. L'ultima pagina
della leggenda di Nobunaga si scrive, nessuno poteva ucciderlo, si sarebbe
suicidato ma nessuno potrà mai identificare i suoi resti, non fa però dubbi che
sia morto. Akechi Mitsuhide farà però cercare suo corpo con ansia per giorni
interi e poi demolire i resti del palazzo. Secoli dopo era ancora uno luogo
maledetto per i Cinesi.
Akechi Mitsuhide annuncia suo golpe con delle lettere a tutti i generali
giapponesi chiedendo a tutti di seguirlo in una ritirata coordinata. Le reazioni
sono rapide dappertutto, Hashiba Hideyoshi fa girare le spalle alla sua armata,
abbandonando Zhengzhou e risale verso il Nord dove incontra l'esercito degli
Akechi alla battaglia di Xingtai. Mitsuhide, sconfitto, si suicida e le sue
truppe fuggono verso il Nord e la Corea, portando con loro la notizia, molti
daimyô giapponesi incontrati decidono di girare le spalle anche loro verso
Beijing. Più al Sud i generali degli Oda non possono contattare l'erede Oda
Nobutada rimasto in Giappone e si danno Hashiba Hideyoshi come capo supremo (per
interim). Hideyoshi deve affrontare l'esercito Ming di Li Rusong e Chen Lin che
arrivano dal Sud a marcia forzata dopo l'arrivo della buona notizia della morte
dell'usurpatore, i Giapponesi sono severamente sconfitti alla battaglia di
Suzhou e perdono quasi 100 000 uomini in 5 giorni. Hashiba Hideyoshi conta tra i
morti, con lui molti generali come Niwa Nagahide, Maeda Toshiie, Kato Kiyomasa e
altri perdono la vita, decapitando il comando militare del clan Oda.
Dopo la sconfitta di Suzhou, tutte le province cinesi occupate insorgono.
Qingdao é evacuata ma l'avanzata degli Ming assomiglia allora più a una marcia
trionfale che altro.
Quando la notizia arriva a Kyoto Oda Nobutada é troppo stupito per reagire.
Realizza ben presto la sua situazione. Con suo padre ha perso la maggior parte
del prestigio del clan e molti vassalli erano fedeli al carisma di Nobunaga
piuttosto che a lui. Ha ben visto le conseguenze della morte di Nobunaga in
Cina, di uno solo colpo la maggior parte degli generali più importanti del clan
sono stati eliminati e nessuno a chiesto a Nobutada di dare gli ordini per il
resto delle operazioni in Cina. Conosce l'opposizione degli pacifisti e sa che
Mitsuhide a colpito per permettere a Tokugawa Ieyasu di finire di distruggere
gli Oda in Giappone. Deve riunire le sue truppe rimanenti al più presto sul
pretesto di partire per la Cina. Invia suo figlio Oda Hidenobu fortificarsi nel
castello di Nagoya.
Sul continente, allorché la Cina é in pieno caos, Nurhaci sconfigge una vasta
coalizione di popoli delle steppe, tra i quali i Mongoli alla battaglia di Gure
e diventa la potenza dominante della Manciuria. Riceve l'aiuto di membri del
clan Date che lui vendono delle armi da fuoco moderne.
1597: I Ming arrivano alle porte di Beijing difesa da Sanada Yukimura e Date
Masamune. La linea tra Beijing e Tianjin tiene dopo essere stata pesantemente
fortificata e rifornita dalle truppe giapponesi e coreane ritirate dappertutto.
I Giapponesi riescono a tenere la capitale imperiale. Nel Sud i Giapponesi e
Portoghesi evacuano Guangzhou. I Portoghesi iniziano subito a cercare una pace
con i Cinesi. Pretendono essere stati costretti a partecipare sotto la minaccia
contro loro correligionari rimasti in Giappone (il trattato di pace sarà firmato
in 1600, permettendo di conservare Macao e Hong Kong).
In Giappone le cose evolvono rapidamente. Tokugawa Ieyasu e Uesugi Kagekatsu,
riuniti a Hakata riescono le loro truppe e quelle degli loro alleati. I Shimazu
e Môri vengono a incontrarli per sapere cosa avverrà, Oda Nobutada é formalmente
reggente dell'impero e rimane nel cuore degli domini Oda con le sue truppe, più
o meno uguali alle loro. Ufficialmente sono ancora tutti degli vassalli degli
Oda. La scelta é fatta da Oda Nobutada stesso che mobilita suo esercito verso
l'Ovest dichiarando i Tokugawa e Uesugi complici del tirannicidio Akechi
Mitsuhide. Dopo avere lasciato Kyoto, l'imperatore Go-Yôzei approfitta
dell'occasione per fuggire con la corte verso la città di Yoshino dove ritira a
Nobutada suo titolo. Dichiara gli Oda nemici della corte e libera loro vassalli
del loro dovere di fedeltà scomunicando Oda Nobutada e tutta la sua famiglia.
Nobutada a questo momento é già arrivato a Yamaguchi e si imbarca per passare
nel Kyushu dove l'aspetta l'esercito degli Otomo, cattolici e fedeli. La
battaglia si svolge a Munakata. La battaglia di Munakata oppone gli 100 000
uomini della coalizione comandata da Tokugawa Ieyasu contro i 156 000 uomini
degli Oda e loro vassalli. Le due parti sono ben fornite in armi da fuoco e
anche di cannoni dalla parte degli Otomo. La battaglia sembra rimanere incerta
per 5 ori quando finalmente l'esercito Otomo tradisce Oda Nobutada. Gli Otomo
erano visti come fedeli ma l'umiliazione del loro capo durante la guerra in Cina
li aveva resi amari contro gli Oda e prima dell'arrivo di Nobutada, Ieyasu aveva
comunicato con loro per comprare il loro tradimento. Il capo Otomo aveva chiesto
suo parere a Alessandro Valignano, arrivato poco prima. Il Gesuita libera il
daimyô delle sue promesse in confronte agli Oda, vede ormai il cambio di regime
e vuole mettere i Gesuiti in buona posizione nel nuovo ordine. Sconfitto, Oda
Nobutada riesce a fuggire del campo di battaglia ma non può ripassare il mare.
Viene preso ma prima di essere giustiziato é condotto da Tokugawa Ieyasu, i
racconti narrano come i due generali sarebbero rimasti uno davanti all'altra
senza pronunciare una parola, fissandosi. Oda Nobutada é decapitato con i suoi
vassalli superstiti.
L'esercito dell'Ovest riunendo Tokugawa, Uesugi, Môri, Shimazu e Otomo marcia
allora vers l'Est. In poche settimane percorrono la via verso Tokyo, ricevono la
capitolazione degli diversi clan fedeli agli Oda. Le anni di pace vissute dal
Giappone stesso avevano lasciato le loro tracce e molti non erano più pronti a
vedere tornare all'epoca delle guerre civili, tutti vogliono la pace, chiunque
sia il capo. Gli alleati occupano Kyoto senza conflitti e invitano l'imperatore
a tornare nel suo palazzo. Viene nominato uno consiglio di 5 membri, il Go-Tairô
composto da Tokugawa Ieyasu, Uesugi Kagekatsu, Shimazu Yoshihiro, Môri Terumoto
e Otomo Yoshimasa con missione di riportare l'ordine nel palazzo. Il giovane Oda
Hidenobu, nuovo capoclan é convocato a Kyoto. Immediatamente una missione
diplomatica é inviata verso la Cina per chiedere la pace con l'imperatore Wanli.
1598: Quando gli emissari giapponesi arrivano in Cina, trovano Date Masamune
resistendo nel castello di Amatsu a Tianjin. E stato separato da Sanada Yukimura
che continua a resistere nella Città Proibita. Gli emissari sono ricevuti dagli
generali Li Rusong e Chen Lin. Una tregua é conclusa e Sanada yukimura può
evacuare Beijing per andare a Tianjin. Un'esercito nippo-coreano condotto da
Fukushima Masanori é ancora presente nel Liaodong e aspetta gli ordini. Arrivati
a Nanjing gli emissari iniziano a negoziare rapidamente con la corte imperiale.
I Giapponesi denunciano le azioni del clan Oda e annunciano il loro rovescio, il
concilio degli 5 chiede la conclusione di una pace rapida con uno ritorno alla
situazione di 1588: La Corea rimane giapponese, tutte le terre ancora occupate
sono evacuate e delle riparazioni di guerra (a definire) saranno a pagare. I
Giapponesi giurano di denunciare l'alleanza con i Portoghesi smettere di
sostenerli sul mare o di aiutare i padri gesuiti a penetrare in Cina. Il
Giappone giura di combattere i pirati al Massimo delle loro possibilità e di
smettere di sostenere i Mancû di Nurhaci nel Nord.
Le condizioni sono buone e la corte vuole finirne il più presto possibile su una
vittoria con la ripresa di Beijing, molti ufficiali si sfidano anche
dell'autorità presa dagli generali cinesi durante la guerra e vogliono
restaurare Wanli a Beijing il più presto possibile. La pace é firmata a Nanjing
e sarà confermata in 1599 dal nuovo governo giapponese. Date Masamune, Sanada
Yukimura e Fuskushima Masanori si ritirano verso la Corea e l'esercito giappone
campa sul fiume Yalu per impedire un'invasione cinese.
Anche in Giappone le discussioni sono intense. Dopo la prima improvvisazione il
regime degli 5 inizia a precisare loro obiettivi. Tokugawa Ieyasu se ne rivela
il vero capo perché ha comandato l'esercito ma anche perché é il diamyô il più
ricco del paese con 2 800 000 koku contro 1 200 000 per il secondo più ricco
(Mori Terumoto), solo gli Oda erano più ricchi ma molti degli loro vassalli
partono ormai mettersi al servizio degli Tokugawa, con loro territori. La
situazione é tesa perché il resto degli 5 potrebbe legarsi contro Ieyasu. E in
queste condizioni che l'imperatore Go-Yôzei é chiesto di presidiare le loro
discussioni e servire d'arbitro e di mediatore. L'imperatore accetta e le
Discussioni di Fushimi si prolungano. Uno consiglio di 5 amministratori, il
Go-Bugyô é instaurato per servire a centralizzare l'esecuzione delle decisioni
degli Go-Tairô e gestire Kyôto, sono presidiati da Ishida Mitsunari, uno
vassallo degli Hashiba passato al servizio personale dell'imperatore.
Finalmente, dopo avere ricevuto la garanzia imperiale della sua sicurezza Oda
Hidenobu arriva a Kyoto con suoi zii Oda Nobutaka (fratello di Nobutada) e Oda
Nobumasa (fratello di Nobunaga stesso). In presenza degli Go-Tairo Hidenobu
riceve le acquisizioni fatte contro Nobunaga e Nobutada di tirannia, blasfemo e
tirannia. Non può difendersi senza contraddire l'imperatore e si accontenta
dunque di ricevere la condanna degli Go-Tairo: Il clan Oda é strappato di tutte
le sue terre salvo le province di Owari e Mino che aveva già. Hidenobu dovrà
rimanere a Nagoya e non venire più a Kyoto, le sue armate saranno ridotte al
minimo e senza flotta. Le condizioni sono generose per impedire nuove violenze
ma si deve tutta l'influenza del moderato Oda Nobumasa sul suo nipote con
convincerlo di accettare. Le terre prese agli Oda sono spartite per creare nuovi
daimyo ma la provincia di Yamashiro, attorno a Kyoto, é affidata direttamente
all'imperatore sotto gestione degli Go-Bugyô, per impedire uno ritorno delle
lotte per la possessione di Kyoto.
Un altro problema sorge presto con l'arrivo di emissari della corte coreana
venute chiedere l'indipendenza della penisola. Le trattative sono lunghe, i
Go-Tairô vogliono conservare la Corea come protezione ma non vogliono di una
guerra d'indipendenza allorché tutti sono stanchi di combattere. La dinastia Yi
vuole di nuovo la sua autonomia ma teme anche una vendetta Ming se si ritrova da
sola. Il ruolo esteso dato all'imperatore giapponese fa anche sperare al re
Seonjo di trovare un'alleato sulla base della fedeltà alla religione del Figlio
di Davide malgrado la distanza. Infine un'accordo é trovato: la dinastia Yi é
restaurata nella sua autonomia politica e militare, le sue istituzioni come
l'ufficio di Censura reale o l'accademia sono restaurate ma la sua diplomazia si
farà unicamente con l'accordo dell'imperatore stesso. Delle fortezze e il porto
di Busan sono affidati agli Giapponesi che dovranno conservare un'esercito
pronto a mobilitare e fornito di armi da fuoco alla frontiera Nord del paese.
L'ammiraglio Yi Sun-Shi é reintegrato e diventa il capo della marina coreana che
avrà il controllo del mare tra Giappone e Corea. Un'ufficio di 5 amministratori,
come i Go-Bugyô é instaurato per definire I bisogni comuni in risorse importanti
e trattare con i mercanti stranieri. Il re di Corea riconosce come prima
l'imperatore come suo sovrano e la Corea come regno associato all'impero
giapponese.
Piccolo dettaglio con importanti conseguenze: Tokugawa Ieyasu riceve dal daimyô
di Tosa Chôsokabe una delegazione di mercanti spagnoli. La loro nave si era
persa per colpa dei tifoni nel 1596 ed era stata trovata e confiscata dai
Chôsokabe, gli Spagnoli hanno aspettato più di due anni per colpa della guerra
civile per chiedere un risarcimento. Gli Spagnoli, poco prudenti, rivelano
durante le discussioni che il loro impero era stato conquistato prima della
conversione da parte dei missionari e poi dalla riconquista usando dei
convertiti. Tokugawa Ieyasu non reagisce subito perché aveva appena confermato i
Gesuiti nei loro diritti in ricompensa del loro « cambiamento di politica », ma
l'informazione non andrà persa.
1599: Il trattato di Tianjin che restaura la pace tra l'impero giapponese e
l'impero Ming é confermato dall'imperatore Go-Yôzei e i Go-Tairô. Nel stesso
tempo I Portoghesi si fanno confermare la possessione di Hong Kong in più di
Macao. L'imperatore cinese Wanli, benché tornato nella Città Proibita con uno
potere restaurato entra in uno periodo di decline mentale forte, rifiuta di
partecipare ai lavori del governo e si rinchiude sempre di più. Sembra la colpa
della sua consumazione di diverse droghe ma anche del traumatismo della guerra e
sopratutto della sua fuga precipitata da Beijing per la quale é stato per anni
accusati di codardia. L'assenza dell'imperatore causerà degli ritardi nella
ricostruzione del paese e svilupperà la corruzione tra gli eunuchi imperiali
controllando l'accesso al sovrano. I Gesuiti sono espulsi dalla Cina, Matteo
Ricci é costretto a tornare a Macao, abbandonando l'opera della sua vita.
In Giappone L'imperatore annuncia la firma del trattato di Fushimi che regola il
governo del Giappone liberato degli Oda e della guerra civile. L'istituzione
degli Go-Tairô é mantenuta con 5 Daimyô potenti scelti e ereditari che dovranno
discutere delle decisioni e agire insieme, giurandosi fraternità. Avranno il
controllo delle tasse, della sicurezza, della politica estera e dell'esercito.
Il consiglio sarà presieduto dal suo membro il più potente con il titolo
ereditario di shogun. Uno membro potrà essere escluso all'unanimità degli altri
e lo shogun potrà essere forzato a abdicare in caso di crimine religioso o di
unanimità degli altri membri e dell'imperatore. L'ufficio degli Go-Bugyô é
confermato e ampliato per diventare l'amministrazione centrale (nelle mani degli
samurai) del paese, sotto ordini dello shogun e degli Go-Tairô. L'imperatore si
vede affidare uno diritto di veto sulle decisioni degli Go-Tairô e dello shogun ma
dovrà giustificarlo, per aiutarlo in questa missione é creato un'ufficio della
Censura Imperiale copiato sul suo modello coreano. L'imperatore riceve anche la
gestione delle affari religiose ed é confermato capo della Chiesa.
L'amministrazione civile tradizionale tenuta dalla nobiltà é mantenuta ma a
titolo cerimoniale. I Daimyô delle province prendono il posto degli antichi
governatori, sono autonomi sulle loro terre dove possono definire le proprie
leggi e tasse (meno la tasse imperiale per la gestione della Chiesa), hanno uno
dovere di servizio militare in confronte al Shogun e al Consiglio. Possono
essere giudicati e condannati da uno tribunale composto da altri daimyô ma
devono gestire loro stessi loro samurai sulle loro terre. Di fatto il Giappone
si trasforma in una unione di principati guerrieri con istituzioni comuni e
riuniti attorno alla triptico Imperatore-Shogun-Consiglio. In questa unione é
integrata il regno di Corea come previsto ma anche il regno di Ryukyu. L'antico
regno di Yezo non é restaurato e entra a fare parte del Giappone stesso.
L'imperatore Go-Yôzei affida la carica ereditaria di Shogun a Tokugawa Ieyasu.
Nasce la terza dinastia shogunale dei Tokugawa. L'imperatore convoca anche la
riunione di un concilio a Kyôto per l'anno seguente, una cosa mai vista
dall'epoca di Go-Daigo, 250 anni prima.
É
la fine del Medioevo giapponese (Chûsei) e l'inizio dell'epoca moderna (Kinsei).
.
Parte III: Kinsei (epoca moderna)
I Tokugawa: nuovo regime, nuovi problemi
1600: Concilio dell'era
Keichô. L'imperatore riunisce a Kyôto degli rappresentanti di tutti i correnti
cristiani dell'arcipelago, includendo i Gesuiti e Francescani, Alessandro
Valignano e Joao Rodriguez partecipano alle discussioni. lo shogun Tokugawa
Ieyasu e i Tairô inviano anche loro consiglieri per controllare i dibattiti.
L'imperatore Go-Yôzei si presenta come capo della religione per diritto divino
in sua qualità di discendente della casa di Davide e riafferma le idee del
concilio di Kenmu. Vuole però riportare l'ordine nelle diverse chiese e
sistemare il problema degli cattolici che non riconoscono il suo diritto.
L'organizzazione di ordini militari come erano il Ikko Ikki e il Kirisuto Ikki
sono condannati e vietati. La priorità é data all'unità e alla stabilità. Sul
modello degli Gozan del cristianesimo zen l'imperatore riorganizza la Chiesa
giapponese in 5 rami autonomi: il Zen, il Nembutsu, il Nestorianesimo
tradizionale, il Nichirenisemo e il Tenshû (il cattolicesimo). Il concilio
rinnova la condanna del suicidio per seppuku e della giustizia privata degli
guerrieri, condanna anche i preti troppo mondani o implicati nella vita
politica come consiglieri degli daimyô, vuole anche rafforzare l'aiuto al
popolo, la predicazione e l'insegnamento. La Chiesa cristiana in Corea e Okinawa
sono avranno la propria organizzazione ma sempre riconoscendo l'imperatore come
autorità religiosa suprema. Il caso del Tenshû é più delicato, i Francescani
rifiutano categoricamente di riconoscere qualsiasi potere religioso al sovrano
giapponese. I Gesuiti, presenti da più di 50 anni sono più sottili e pronti a
negoziare. Alessandro Valignano negozia uno compromesso dove i Gesuiti possono
accontentarsi di pregare per l'imperatore e forse anche considerare un'origine
ebraica degli Giapponesi ma non hanno a obbedire all'imperatore e conservano le
loro (vaste) possessioni. Non impediscono però i daimyô cattolici e i preti
giapponesi a obbedire all'imperatore (e lo faranno qualsiasi la protesta degli
padri). L'imperatore non riceve però nessun garanzia da parte degli Gesuiti di
non aiutare o favorire una potenza straniera in Giappone, e la cosa non sfugge a
Tokugawa Ieyasu.
Viene anche riconosciuta l'organizzazione degli villaggi attorno a uno dôjô, non
é uno tempio ma é uno luogo di riunione, spesso sotto direzione di uno pretre,
che permette di prendere delle decisioni. E uno sistema religioso ma fa comodo
al shogun e i Tairô. Le leghe e confederazioni tra villaggi sono però vietati.
Lo stesso anno, nella provincia di Bungo, una nave olandese, la Liefde, si rompe
sulle rocce, uccidendo buona parte degli marinai. Tra di loro il navigatore
inglese William Adams é salvato e tenuto prigioniero. I Gesuiti lo dichiarano
pirata e chiedono la sua esecuzione ma Tokugawa Ieyasu vuole prima interrogarlo.
Adams e lo shogun parlano durante ore di politica, guerra, geografia, religione
e negozi fino alla notte. William Adams passa sotto la protezione di Ieyasu.
Dalla sua parte, Date Masamune torna in Giappone, per le sue possessioni in Yezo
e la sua forza militare é fondamentale di guadagnarlo al nuovo regime. Le sue
terre sono estese al livello di da 640 000 koku a 1 640 000 koku con l'aggiunto
della provincia di Mutsu, cosa ne fa il secondo daimyô più ricco del Giappone
con in più diritto su governare le isole di Karafuto e delle Kurili e anche
teoricamente i posti sulla costa del Kamchatka. Tokugawa Ieyasu riesce cosi a
pacificare una buona parte degli veterani degli Oda in Cina che rispettano molto
Masamune. Fukushima Masanori, l'ultimo grande generale degli Oda é nominato
generale dell'armata nippo-coreana sorvegliando la frontiera Nord della
penisola, per questo si vede dato la provincia di Pyongan con capitale a
Pyongyang, é ammesso nella nobiltà coreana e si sposa con una cugina del clan Yi.
Altri samurai veterani sono cosi integrati nell'esercito coreano come
ricompensa/esilio.
1601: Un imprimeria Cattolica é fondata a Nagasaki dal convertito Shoin Goto.
Joao Rodriguez prova a convertire Tokugawa Ieyasu al cattolicesimo senza
riuscire ma il nuovo shogun dimostra la sua buona volontà in confronte all'uomo
che é diventato ufficialmente il traduttore ufficiale del governo. Ieyasu non ha
problemi con la fede cattolica per se, per lui il problema si riduce alla
questione della fedeltà. In fine dei conti, se si arriva al conflitto, a chi i
cattolici saranno fedeli ? A lui, all'imperatore, al papà, al re di Spagna. Le
rivelazioni degli marinai della San Felipe e di William Adams lasciano poco
posto per il dubbio. I Gesuiti hanno notato il cambiamento e tentano di fare
giustiziare William Adams come pirata ma senza successo.
Lo stesso anno i Tairô e Ieyasu confermano la caccia alle spade degli Oda e
passano delle leggi per riportare tutti nella propria classe sociale. La società
é divisa in quattro classi: guerrieri, contadini, artigiani (e gente delle
città) più i mercanti. L'imperatore stesso e la nobiltà sono fuori categoria.
Ormai delle genealogie sono ufficialmente ricordate dai templi per identificare
tutti. I viaggi all'interno del paese sono limitati da uno sistema di
passaporti. Siamo nella politica di ritorno all'ordine sociale giapponese.
Ieyasu chiede all'imperatore di consultare le 5 Chiese per riprendere tutti i
tentativi di codici del guerriero e dare luce a una regola unica per domare i
samurai.
1602: Ieyasu ordina a William Adams la costruzione della prima nave di stile
occidentale in Giappone, di 80 tonnellate e poi uno secondo di 120 tonelli.
Quest'ultima nave é costruita in uno cantiere navale di Mutsu sotto controllo di
Date Masamune perciò viene battezzata Datemaru. Le due navi hanno solo per
missione la protezione delle coste contro i pirati.
Lo stesso anno Alessandro Valigano é richiamato a Roma dal papà furibondo. I
Francescani hanno spiffato tutto delle discussioni di Kyoto e dell'attitudine
ben troppo tollerante degli Gesuiti e di Valignano per primo. La sua gestione
della missione in Giappone é fortemente criticata. Molti hanno dubbi sulla
sincerità della conversione degli nativi se sono ancora pronti a obbedire più al
loro sovrano che al papà. La critica é talmente violenta che Valignano deve
lasciare il Giappone l'anno seguente. I risultati però sono in suo favore con
una comunità cattolica di quasi 300 000 membri, 200 chiese, 140 Gesuiti e più o
meno 20 daimyôs. Valignano non é però mai riuscito a convincere i cattolici
giapponese di confessarsi, la cosa essendo considerata come un'intrusione
contraria all'abitudine giapponese di nascondere i sentimenti. Questa prima
critica aperta della missione Cattolica in Giappone sarà all'origine più tardi
della disputa sui Riti Giapponesi.
1603: Viene ufficialmente pubblicato il Bushidô, il codice del guerriero
confermato come buono e giusto dall'imperatore Go-Yôzei stesso. Il codice del
guerriero uniformato rivoluziona per sempre la mentalità samurai. La virtù
dominante diventa non più l'onore ma il servizio, dal quale nasce l'onore. Uno
samurai può solo definirsi rispetto al servizio del suo signore. L'uso della
violenza e delle armi é solo uno metodo per il servizio, non una fine in se.
Uccidere é uno peccato e il samurai deve ricorrere a questa estremità solo in
casi ben precisi: la difesa del signore, dello shogun o dell'imperatore, la
difesa della fede e la difesa degli deboli. I samurai senza signori, i rônin,
diventano poco più che degli banditi e promessi alla punizione. Il samurai deve
essere umile e vivere semplicemente, deve sapere leggere e scrivere. La
domesticazione degli samurai é in corso.
1604: Date Masamune é nominato al posto di Otomo Yoshimune al rango di Tairô
dopo la morte di quest'ultimo. Gli Otomo perdono la loro influenza e escono
della storia. Erano avversari sia degli Shimazu e degli Mori e come uno Tairô
cattolico dovevano anche subire l'ostilità crescente di Tokugawa Ieyasu nel loro
confronte. Masamune dalla sua parte é popolarissimo per la sua difesa di Tianjin
e viene visto come l'ultimo grande daimyô nel stile degli Takeda. Fa quasi
funzione di vice-shogun e rappresenta gli altri Tairô quando fanno fronte comune
contro Ieyasu durante le riunioni degli Go-Tairô.
Lo stesso anno a Kyoto uno giovane samurai inizia a fare parlare di lui.
Miyamoto Musashi sfida in duello il capo della scuola Yoshioka, Yoshioka Seijûrô.
Seijûrô é sconfitto in uno solo colpo e abbandona sua funzione di capo della
scuola per vergogna (e la ferita). Il suo fratello e successore Denshichirô
vuole vendicarsi e sfida Musashi che lo sconfigge. Il terzo fratello di 12 anni
sfida ultimamente Musashi per vendicare l'umiliazione pubblica e arriva sul
luogo del duello con degli vassalli armati di moschetti. Musashi li sorprende e
ne uccide uno grande numero. I Yoshioka smettono di esistere.
Lo stesso anno in Vietnam il governatore Nguyen Hoang autorizza la creazione di
una città giapponese a Hoi An. Da qualchi anni I Giapponesi, mercanti e samurai
sono diventati molto di più presenti. Molti veterani delle armate degli Oda,
ormai senza maestri, hanno lasciato il Giappone per cercare un lavoro altrove.
In Vietnam sono degli mercenari molto apprezzati nelle guerre civili tra le
dinastie Le e Mac.
1605: Tramite Williams Adams e gli altri superstiti della Liefde, Tokugawa
Ieyasu invita ufficialmente le Province Unite a entrare in contatto con lui.
Questo é visto come un'insulto dagli Portoghesi e Gesuiti ma niente può
impedirlo.
Tokugawa Ieyasu prende delle leggi per imporre di nuovo un'ordine morale al
paese e riportare le città a uno modo di vita più pio e obbediente. La prima
vittima é l'attrice Okuni, famosa per avere creato una nuova forma d'arte, il
kabuki, dove non esita a ballare vestita in samurai con danze suggestive. Okuni
deve lasciare il kabuki a degli attori maschili, poi degli attori maschili
anziani (quando lo shogunato finisce per capire che la prostituzione non era
solo un'affare di donne). Della stessa maniera i ricchi mercanti vivendo nel
lusso sono abbassati per riportarli nella loro classe, sotto i samurai.
1606: Morte di Alessandro Valignano in Macao. Nagasaki prospera sotto i
Gesuiti, la città é infatti governate da uno consiglio di mercanti giapponesi
cattolici ma i Gesuiti sono il più importante proprietario della città.
Controllando due ospedali e numerose istituzioni di carità. Un'ordine femminile,
le “suore di Kyoto” é anche fondato. La città vede arrivare degli cattolici
coreani venuti studiare nel collegio della città. La maggioranza degli abitanti
sono cattolici. Senza Valignano la comunità cattolica del Giappone, organizzata
sotto ordine dell'imperatore inizia sempre più a avere una vita autonoma ma
sempre legata ai Gesuiti. Peggio alcuni gesuiti presenti da anni iniziano a
abituarsi a vivere alla giapponese.
Più al Nord nella nuova città di Edo il nuovo shogunato inizia a ampliare la sua
nuova capitale. Ieyasu ha deciso di rimanere a Edo con i Go-Tairô e
l'amministrazione per mantenere una distanza necessaria con l'imperatore e
rimanere su delle terre nuove sicure. Uno gigantesco castello é costruito in uno
sforzo nazionale usando più di 100 000 operai. Scavare i fossati permette di
guadagnare terreni sul mare dove i palazzi degli diversi daimyô sono costruiti.
Presto una densa popolazione di mercanti, preti, ambasciatori, artigiani e
altri fa di Edo una delle prime città del paese. La nuova capitale si dota di
uno quartiere coreano, ryukyuano e anche ainu.
Lo stesso anno Yagyû Munenori diventa il capo della scuola itto-Ryû, gli
istruttori dello shogun Tokugawa nell'arte della spada. I Yagyû sono anche degli
potenti consiglieri se no i capi di una polizia segreta di Ieyasu usando degli
ninja. Non si sa molto delle loro attività ma erano principalmente incaricati
della sorveglianza degli daimyô.
1607: I primi mercanti olandesi arrivano a Macao e presto anche in Giappone
dove moltiplicano rapidamente i contatti con lo shogunato. Fondano l'anno
seguente uno fondacco a Hirado con la permissione dello shogunato che inizia solo
a capire che delle differenze religiose dividono gli Europei.
L'epoca vede anche il sviluppo degli kabukimono. Questi gruppi di giovani
samurai si riuniscono presso i templi in bande per affrontarsi e fumare il nuovo
tobacco. Si riconoscono agli loro vestiti strani e scandalosi, sempre portando
spade lunghissime. Sono i figli degli samurai che hanno lottando in Cina e
nell'ultima guerra civile. Rifiutano il nuovo ordine politico-morale che li
blocca in situazioni di servizio allorché potrebbero tagliarsi delle signorie
alla forza della spade, sono degli nostalgici di Oda Nobunaga, quasi divinizzato
da loro. Sognano di uno regime di guerrieri all'antica e di fare la guerra.
Iniziano a rappresentare uno problema.
1608: In Macao avviene un'incidente grave. Uno gruppo di navi del clan Arima
(cattolico) arriva nel porto di ritorno dal Sud-est asiatico. Al loro bordo più
di 50 samurai di guardia, una volta scesi nella città fanno regnare il
disordine, insultando e terrorizzando la popolazione. Il senato di Macao non
riesce a controllarli e la situazione degenera. I samurai sono intrappolati in
una casa e uccisi uno dopo l'altro. Altri Giapponesi del porto devono fuggire
davanti alla collera popolare. I superstiti arrivano in Giappone e danno la loro
versione degli eventi al shogun.
Lo stesso anno muore il re di Corea Seonjo, sorge una disputa dinastica tra il
principe ereditario Gwanghaegun, figlio di una concubina e il figlio della
regina titolare . Davanti ai rischi di guerra di successione e di purghe é
richiesto all'imperatore Go-Yôzei di pronunciarsi. Il principe Gwanghaegun é
scelto come re Wonjong perché era primogenito (e filo-giapponese) ma dovrà
lasciare il trono al figlio del suo rivale alla sua morte. Il nuovo re rimarrà
sempre in debito del sovrano giapponese e consoliderà l'unione tra i due paesi.
1609: Per caso la nave del nuovo governatore delle Filippine Rodrigo de Vivero
affonda presso il Giappone. Riesce a salvarsi e incontra Tokugawa Ieyasu. E
l'occasione di discussioni ufficiali e della firma di un'accordo commerciale tra
il Giappone e i porti spagnoli in America. Lo stesso anno due navi olandese
arrivano in Giappone portando la risposta del principe Maurizio di Nassau. Gli
Olandesi promettono di inviare più navi che i Portoghesi. Tokugawa Ieyasu
considera che il Giappone deve ampliare i suoi partner commerciali e non
dipendere più degli Portoghesi.
Lo stesso anno l'invasione delle Ryukyu da parte degli Shimazu é impedita. Il re
delle Ryukyu Sho Nei si pone sotto la protezione dell'imperatore giapponese e
rinnova suo giuramento di fedeltà. Accetta anche di fornire delle navi ai
Tokugawa e una guarnigione nel castello di Nakaijin per intervenire in caso di
attacco pirato occidentale. Giura anche di non condurre una diplomazia
indipendente o fare la guerra senza consultare lo shogun. In compensazione
ottiene il monopolio del negozio con Macao e diventa di fatto il capo della
marina del governo giapponese. L'ambasciata di Sho Nei a Kyoto e la firma del
trattato di associazione viene confermare tutto.
1610: Incidente di Nossa Senhora di Graça. Il racconto degli samurai superstiti
di Macao ha provocato l'ira di Ieyasu che era già molto contrario agli
Portoghesi dopo i racconti degli Spagnoli e Olandesi che assicuravano della
corruzione degli Portoghesi. La nave del governatore di Macao, Pessoa, é
attaccata a Nagasaki da truppe del daimyo Arima Harunobu (cattolico) durante tre
giorni prima di essere pronta a cadere. Il governatore Pessoa si fa esplodere
con la sua nave uccidendo se stesso, suoi uomini e uno grande numero di samurai
del clan Arima. Il commercio portoghese é sospeso durante due anni ma Ieyasu é
costretto a temperare la sua politica anti-portoghese davanti all'opposizione
degli Go-Tairô, l'esempio di virtù militare degna di un samurai dimostrata da
Pessoa giocando in favore. I Portoghesi sono riammessi in Giappone in 1612.
Sempre nel scopo di aumentare il commercio con gli Europei, Ieyasu invia la nave
Datemaru per il primo viaggio transoceanico verso il Messico. La sua missione é
di fare tornare in Messico i Spagnoli di Rodrigo di Vivero. Il Spagnolo aveva
richiesto la nave stessa al motivo che nessun altro che loro sapevano pilotarla
ma William Adams insista di essere nominato capitano di marinai giapponesi
formati da lui stesso. Non si fida degli Spagnoli per rendere la nave dopo uso.
Porta con se una delegazione condotta da Tanaka Shôsuke (e una forta guardia).
La disputa tra i Go-Tairô e Ieyasu sugli suoi eccessi nel problema europeo fanno
rinascere le speranze degli nostalgici degli Oda. Sperano vedere tornare il
disordine per approfittarne. Loro capo, Oda Hidenobu é stato riammesso alla
corte e riceve il titolo onorifico di ministro del Centro. Inizia a fare il
conto degli suoi partigiani e prende al suo servizio molti kabukimono e rônin,
samurai senza maestri, al motivo di riportali nel nuovo ordine sociale. Tokugawa
Ieyasu non si lascia però ingannare e loro incontro a Kyoto é freddissimo.
1611: Ritorno di Tanaka Shôsuke dal Messico accompagnato da William Adams e dal
Spagnolo Sebastian Vizcaino venuto per studiare le possibilità di commercio con
il Giappone. William Adams non aveva torto di sfidarsi degli Spagnoli. Il
vice-re del Messico aveva tentato di confiscare la nave (temendo di vedere i
Giappone navigare da solo sui mari) ma Adams era riuscito a mantenere una
guardia vigilante sulla nave. Un'accordo permette alla Datemaru di ritornare
ogni anno in Messico nel nuovo fondacco giapponese di Acapulco. Uno Gruppo di
samurai é stato insediato in Messico per gestire il posto. I Spagnoli richiedono
prima al Giappone di esportare dell'argento e dell'oro, l'arcipelago non ne
manca. I Nipponici comprano cannoni, prodotti di lusso, tabacco e cotone.
Lo stesso anno l'imperatore Go-Yôzei abdica in favore del figlio, il nuovo
imperatore Go-Mizunoo. Go-Yôzei voleva sinceramente prendere riposo dopo le anni
di difficoltà e il nuovo peso dell'amministrazione della religione e
dell'ufficio della Censura Imperiale. Era rimasto in una relazione cordiala con
Tokugawa Ieyasu, tutti due rispettando il nuovo regime creato da loro. Go-Yôzei
raccomanda a suo figlio di rimanere onesto con lo shogun ma anche di
rispettarlo.
1612: Tokugawa Ieyasu ordina a William Adams la costruzione di due navi europee
di 150 tonnellate, la Kyômaru e la Edomaru. Queste due navi si vedono affidare
uno sigillo rosso che li da uno monopolio per il commercio a destinazione di
Macao per l'una, e Manila per l'altra. Navi degli clan sono autorizzati e
viaggiare in flotta con la nave ammiraglia degli Tokugawa. Una comunità
giapponese importante di 600 persone esiste già a Manila attorno all'ex daimyô
Takayama Justo. Takayama aveva preferito esiliarsi dopo la sconfitta degli Oda
ma era ormai riconosciuto come il Bugyô della comunità giapponese di Manila.
Lo stesso anno il Vietnam della dinastia Lê e lo shogunato Tokugawa stabiliscono
delle relazioni diplomatiche permettendo ai Tokugawa e al Vietnam di meglio
controllare l'arrivo di mercenari rônin dal Giappone. Questi rônin sono ormai
integrati in reggimenti separati combattendo con armature e spade giapponesi. Il
Porto di Hoi An diventa il centro della comunità giapponese in Vietnam. La
dinastia Le accetta l'arrivo di preti giapponesi per predicare principalmente
il cristianesimo zen (cosa impossibile a fare nelle Filippine cattoliche).
1613: Williams Adams é ufficialmente fatto Giapponese con il nome di Miura
Anjin, con piena libertà di muoversi e fare commercio con l'estero. Inizia a
inviare navi nel resto dell'Asia e arricchirsi. Lo stesso anno arriva la nave
inglese Clove del capitano John Saris. Saris e Adams incontrano lo shogun che da
a loro delle lettere per il re Giacomo I d'Inghilterra e il regalo di due
armature complete. Presto é fondata il posto giapponese della East Indian
Company per assicurare il commercio con il Giappone, insediato a Uraga, non
lontano di Edo. Saris nota nel suo giornale che Adams é totalmente diventato
nativo al Giappone (e lo disprezza per questo).
Il consiglio degli Go-Tairô promulga uno nuovo codice di leggi, il Kuge Shohatto,
destinato a dettagliare i poteri e diritti degli 280 daimyôs del paese ma anche
delle signorie ecclesiastiche (Nagasaki si vede riconoscere questo statuto per
il Tenshû), le città autonome (Sakai, Hakata, Hakodate e altre città in
crescita) e alcune comunità contadine nelle regioni dove non ci sono degli
daimyô per causa della povertà dl luogo (questo vale anche per le comunità ainu
nel Nord). Questo completa il trattato di Fushimi e permette di rendere chiaro
la divisione delle giurisdizioni. Gli eserciti signorili sono ridotti e ogni
feudo potrà conservare solo uno solo castello. Le alleanze private sono vietate.
Lo stesso anno Tokugawa Ieyasu chiede a Date Masamune, conosciuto per le sue
simpatie verso i cattolici, di organizzare un'ambasciata per il conto dello
shogun
e degli Tairô. La missione deve inviare per la prima volta degli Giapponesi in
Europa come rappresentanti del loro paese. Devono visitare il re di Spagna e il
pontefice romano. Gli obiettivi di Ieyasu e Masamune sono di convincere Filippo
III di aumentare il commercio con il Giappone e assicurarsi della sua volontà di
mai attaccare il Giappone. Per il pontefice romano lo shogun vuole prima
chiarire la questione delle fedeltà degli cattolici e delle nominazioni di
vescovi, vuole anche difendere l'azione del defunto Valignano. Alla testa degli
180 samurai é nominato Hasekura Tsunenaga, lui stesso cattolico. La prima parte
del viaggio si fa sulla Datemaru fino al Messico prima di passare su una nave
spagnola da Veracruz verso Siviglia.
1614: lo shogun e il Consiglio degli Go-Tairô chiedono ai daimyô cattolici e
preti cattolici giapponesi uno giuramento di fedeltà non solo all'imperatore ma
anche al shogun. I Gesuiti europei non sono costretti a giurare ma molti tra di
loro scelgono di partire verso Macao, vedendo queste decisioni come degli
attacchi alla religione cattolica, tra quali Joao Rodriguez. Dopo la morte di
Valignano molti Gesuiti erano tornati a un'attitudine più rigida e non volevano
più essere accusati di tolleranza da loro rivali Francescani. Almeno 80 Gesuiti
preferiscono rimanere e una minoranza giura anche (ma non sono denunciati da
loro fratelli), molti di loro erano insediati per sempre e non volevano più lasciare il Giappone. La maggior parte degli nuovi preti giapponesi convertiti
rimangono nel paese e non vedono nessun problema a giurare fedeltà al Figlio di
Davide e al shogun. L'imperatore garantisce però a tutti la libera pratica del
culto cattolico in Giappone e la possibilità di predicare ma i contatti con gli
esiliati dovrà essere mantenuto al minimo con uno diritto di ispezione
dell'Ufficio di Censura.
Primo Assedio del castello di Nagoya. Per anni Oda Hidenobu ha riunito uomini e
mezzi nel suo castello, usando del tesoro ereditato da Oda Nobunaga. Tutti i
samurai, rônin e kabukimono, malcontenti del nuovo ordine e nostalgici delle
guerre civili, si erano riuniti attorno a lui. Una tale concentrazione poteva
solo fare temere il peggio al shogunato. Dopo essersi assicurato della stabilità
del paese negli anni precedenti, Tokugawa Ieyasu e il consiglio ordinano a Oda
Hidenobu di disarmarsi e dispersare le sue truppe. Hidenobu é spinto alla
confrontazione dal suo zio Nobutaka tornato d'esilio e dalla sua madre,
l'ambiziosa Matsuhime, una figlia di Takeda Harunobu che sognava di fare del suo
figlio lo shogun erede di Nobunaga e degli Takeda.
Ieyasu guida personalmente l'assedio con 180 000 uomini e 300 cannoni. Il
risultato dell'assedio non lascia posto per il dubbio ma é senza contare sul
generale degli Oda, Sanada Yukimura, l'eroe di Beijing. Difende il castello da
una fortezza satellita il Sanadamaru e suo genio lui permette più volte di
disorganizzare le linee degli assedianti. Però i cannoni non si muovono davanti
all'eroismo. Oda Hidenobu é forzato a arrendersi. Tokugawa Ieyasu obbedisce alla
volontà del consiglio e dell'imperatore Go-Mizunoo lasciando Hidenobu signore
del suo castello ma ottiene la dissoluzione dell'esercito Oda e la distruzione
degli fossati del castello. Ma Ieyasu sa che non é finite.
1615: Secondo assedio del castello di Nagoya. Ovviamente non poteva essere
finito. Appena l'esercito shogunale partito che Hidenobu richiamava suoi samurai
e faceva di nuovo scavare i fossati. Stavolta non ha più niente a perdere e
chiama a sé i daimyô fedeli al suo padre. Passa anche un'accordo segreto con i
Spagnoli del governatore di Manila dove promette di dichiararsi vassallo della
Spagna se ottiene l'aiuto delle navi spagnoli per bombardare dal mare l'esercito
degli Tokugawa e la città di Edo stessa.
Il testo del trattato segreto cade però nelle mani di Ieyasu che lo usa presso i
Go-Tairô e l'imperatore per giustificare la deposizione di Hidenobu degli suoi
titoli e l'abolizione del principato Oda su Owari e Mino. Nessuno, daimyô o
Spagnoli viene al soccorso di Hidenobu. L'assedio riprende e stavolta nessuna
richiesta di trattative é fatto né da un lato, né dall'altro.
I rônin degli Oda combattono con l'energia della lotta finale. Sanada Yukimura
specialmente riesce a sfondare le linee dell'esercito coalizzato degli Date con
la sua cavalleria in una carica suicida. Yukimura riesce anche a arrivare non
lontano della tenda di comando di Ieyasu e spara due volte al shogun, mancandolo
di poco. Questo pezzo di bravura non impedisce però la caduta del Sanadamaru.
Tornato nella fortezza in fiamme, Sanada Yukimura, ferito, proclama suo nome e
suoi meriti, invitando i bravi a venire sconfiggerlo e guadagnarsi una fama
immortale. La sua morte rimane celebrata come quella di un'eroe.
Il castello di Nagoya é la preda delle fiamme sotto i cannoni del governo quando
Oda Nobutaka, Matsuhime e Oda Hidenobu si suicidano all'antica, aprendosi la
pancia senza aiuto. E la fine del clan Oda. Nel caos della caduta e del
saccheggio del castello Tokugawa Ieyasu verrà e assicurarsi della morte di tutti
gli Oda, anche il bambino di 2 anni di Hidenobu. L'imperatore scandalizzato
chiederà al shogun il perché di questo crimine barbaro al quale Ieyasu
risponderà che era una necessità. Solo il vecchio Oda Nobumasa, il fratello di
Nobunaga, che aveva provato a mantenere la pace fino alla fine, é risparmiato e
passerà gli ultimi anni della sua vita insegnando la cerimonia del té. E la fine
dell'ultimissima guerra del Sengoku Jidai.
Promulgazione generale del Buke Shohatto, le nuove regole definendo I rapporti
tra daimyo e vassalli, le condizioni di educazione, il codice morale basato sul
Bushidô e i principi a seguire per il governo degli diversi principati. Delle
scuole per i figli della classe samurai sono create in ogni principato con
missione di aumentare le conoscenze degli guerrieri in storia, letteratura e
religione. Definisce anche il feudo-renta. Ormai uno daimyô ha la possibilità di
non più affidare una terra a uno vassallo ma solo il valore del prodotto della
terra come stipendio annuale. Questo é importantissimo perché molti samurai
erano ormai impiegati per uno servizio civile amministrativo al servizio del
loro signore e questo diventa loro stipendio. I samurai iniziano a diventare
degli funzionari. Il suicidio rituale seppuku é anche riformato per impedire il
peccato di suicidio, ormai basterà il gesto prendere la spada corta senza
neanche puntarla alla pancia per essere decapitato dal kaishaku, con il tempo al
posto della spada corta solo un ventaglio sarà necessario.
.
La pace, finalmente
1616: William Adams si mette
alla testa di una spedizione navale giapponese per cercare il passaggio del Nord
Ovest. Suo viaggio lo fa arrivare a Karufuto e Kamchatka, dove rimane in terre
dell'imperatore, dopo di questo continua fino allo Stretto di Adams che ha preso
il suo nome (o Stretto di Miura per i Giapponesi) e esplora le coste
dell'Alaska. Fallisce però a trovare il passaggio e torna in Giappone dopo avere
esplorato le aleutine.
Lo stesso Nurhachi fonda la dinastia degli Jin Posteriori e si intitola Kundulun
Khan. Allorché in Giappone muore Tokugawa Ieyasu, la carica di shogun passa come
previsto a suo figlio Tokugawa Hidetada con conferma imperiale diretta. I
Go-Tairô sono ricondotti nelle loro funzioni. Tokugawa Ieyasu sarà poi
canonizzato sotto il nome di Santo Daigongen e suo mausoleo di Nikkô diventerà
uno luogo di pellegrinaggio.
Il Giappone e la Corea di Tokugawa Hidetada sono degli paesi pacificati ormai.
Il commercio porta nuovi prodotti come il tabacco che diventa di moda tra i
samurai. La pace permette uno ritorno della produzione agricola stabile e tutto
sembra migliorarsi. I superstiti degli kabukimono iniziano a sparire, rientrando
nell'ordine sociale o esiliando. Alcuni pero entrano in clandestinità per vivere
di traffici e violenze, si dice che sono gli antenati degli Yakuza, la mafia
giapponese.
A Roma arriva l'ambasciata giapponese di Hasekura Tsunenaga. L'incontro con il
re di Spagna era stato molto positivo, firmando delle promesse di amicizia e di
sviluppare il commercio con il Giappone. La visita degli famosi cristiani
giapponesi era l'evento dell'anno in Europa e le descrizioni degli ambasciatori,
delle loro vesti e costumi fanno il giro dell'Europa. Re Filippo III preferisce
però condurre suoi invitati al più presto a Roma e bloccare l'invitazione del re
Louis XIII di Francia. A Roma la missione é ben più difficile. Il papà Paolo V é
molto ostile alle proposte dello shogun, Ieyasu (già morto a questo momento ma
nessuno lo sa) proponeva di lasciare la nomina degli vescovi all'imperatore con
confermazione del pontefice, voleva anche obbligare i padri europei a giurare
fedeltà. Il papà, come molti a Roma, mettono in dubbio la sincerità degli
cattolici giapponesi e vedono solo i piani dello shogun come uno scisma creando
una Chiesa autonoma in Giappone. Il rifiuto é netto anche se invia
all'imperatore Go-Yôzei degli regali e la sua benedizione, del problema
dell'origine della dinastia imperiale non se ne parla neanche.
1617: Morte dell'imperatore ritirato Go-Yôzei, poi canonizzato ultra
rapidamente dal suo figlio. Lo stesso anno arriva Kyoto una grande ambasciata
coreana. Il principe ereditario coreano riceve dall'imperatore una spada che
vale come riconoscimento del suo potere temporale. Tokugawa Hidetada chiede
anche lui una conferma in grande cerimonia della sua funzione di shogun per
affermare suo nuovo governo. I Go-Bugyô sono rinnovati da nuovi uomini dello
shogun, Ishida Mitsunari era riuscito in 15 anni a creare un'amministrazione
capace (anche se spesso fiscale) e dettagliata capace di gestire il caos del
Giappone dell'epoca.
1618: Gli arti degli guerrieri fioriscono. E l'epoca della cerimonia del tè in
versione samurai di Furuta Oribe, Maestro del tè personale dell'imperatore, che
mette alla moda uno stile artistico introducendo l'arte occidentale nella
tradizione giapponese. La lotta sumo e il teatro Noh si sviluppano di nuovo.
Lo stesso anno William Adams torna ricchissimo di un viaggio nel Sud-Est
asiatico dove ha condotto le navi giapponesi fino in Birmania e torna con merci.
Organizza poco dopo uno nuovo viaggio di esplorazione nel Nord ma non ne fa
parte lui stesso perché la sua salute inizia a declinare. Le navi giapponesi
arrivano sulle coste dell'Alaska ma non scendono più oltre e si accontentano di
negoziare con le tribù locali.
Torna in Giappone l'ambasciata di Hasekura Tsunenaga. L'ambasciatore non riceve
l'accoglio che sperava. lo shogun Hidetada é chiaramente ostile alla Spagna dopo
il trattato segreto con gli Oda ha dimostrato la loro volontà dominazione sul
Giappone. Le risposte di Paolo V, anche molto arrangiate da Hasekura, sono prese
come un'insulto. Hasekura stesso é visto ormai come un'agente di Roma dopo la
sua descrizione positiva della potenza spagnola allorché altri membri
dell'ambasciata puntano i costumi degli barbari, il loro manco di igiene e la
loro aggressività in confronte ai Giapponesi (visti spesso come degli eretici
barbari). La Chiesa Cattolica in Giappone sembra volere staccarsi della comunità
degli credenti dell'arcipelago e mettere in dubbio il sistema politico.
lo shogun ordina l'espulsione degli Gesuiti stranieri dal Giappone e rompe i
viaggi verso Manila e Acapulco. Con l'imperatore, prende cura di riformare il
ramo Tenshû della Chiesa nazionale. Degli Giapponesi sono posti in tutte le
posizioni di potere e devono giurare fedeltà. Il Tenshû é riorganizzato come una
Chiesa nazionale preservando al pontefice romano solo il diritto di ordinare in
materia teologica e rituale. La nominazione degli vescovi é affidata ai daimyô
locali. I Cattolici giapponesi sono protetti ma dovranno essere sorvegliati e
sfidarsi degli stranieri. Si contano 500 000 cattolici in Giappone. Poco dopo
Paolo V scomunica l'insieme degli preti cattolici giapponesi e degli qualchi
Gesuiti europei rimasti sotto permissione speciale (questi ultimi sono
autorizzati a sposarsi).
A notare però che uno gruppo di Giapponesi, tutti cattolici, sono stati
insediati a Siviglia per servire di contatto tra la Spagna e il Giappone e forse
servire di interpreti e guida in caso di ambasciate future, che non verrà.
Questi Giapponesi prendono il nome di famiglia comune di Japon.
1619: battaglia di Nun Er Chu, uno potente esercito Ming é annientato dagli
Mancù di Nurhaci. Malgrado la richiesta degli Ming il regno coreano rimane dalla
parte degli Giapponesi nella neutralità. Neutralità piuttosto in favore degli
Manciù con chi i Nippo-coreani hanno degli contatti. Nurhaci era stato prima
ostile al nuovo shogunato, considerate colpevole della morte di Oda Nobunaga, ma
anni di emissary, regali e discreti aiuti hanno facilmente convinto il Menù di
rimanere amichevole con i Nippo-Coreani.
L'interesse di William Adams per il Nord ha convinto il daimyo Date Masamune di
portare la sua attenzione verso Karafuto e le isole Kurili. Il daimyô guida in
persona uno giro delle isole del Nord. Li mostra la forza delle sue truppe e
l'interesse di negoziare con lui per riportare le comunità ainu sotto la sua
giurisdizione. Entro una decina di anni le isole del Nord tornano sotto
controllo giapponese senza conflitto maggiore.
1620: A Kyoto l'imperatore Go-Mizunoo si sposa con Tokugawa Masako, sorella
dello shogun. E la prima volta dai tempi di Taira no Kiyomori la dinastia imperiale a
una famiglia di guerrieri.
A Nagasaki muore William Adams. Suo figlio Joseph Adams lui succede come samurai
vassallo degli Tokugawa. Il posto di commercio inglese a Uraga, opera di Adams,
era però già in declino per colpa del mancò di interesse degli mercanti inglesi.
Semplicemente non erano venuti fino in Giappone. I Spagnoli anche loro non
vengono quasi in Giappone e si accontentano di vedere le navi giapponesi venire
da sola a Manila e Acapulco. Solo Portoghesi e Olandesi, rivali di sempre,
continuano a negoziare direttamente in Giappone e Corea. Lo stesso anno re Sho
Nei di Okinawa muore e lascia suo trono a suo cugino Sho Ho. Poco dopo ottiene
l'apertura del commercio con la Cina direttamente, rimasto interrotto sin dalla
guerra di Nobunaga. Ciò permette a Okinawa di ritrovare la sua prosperità
passata.
Lo stesso anno Yamada Nagamasa si insedia nel regno di Ayutthaya (futura
Thailanda) dove diventa presto il capo della comunità giapponese locale. Al
contrario degli mercanti giapponesi di Manila, i Giapponesi di Thailanda sono
sopratutto degli mercenari samurai. Nagamasa e gli altri sono spesso degli
veterani dell'assedio di Nagoya, da parte degli vinti, esiliati dopo la loro
sconfitta. Riconosciuti per le loro capacità di guerrieri sono molto apprezzati
negli regni del Sud e si ritrovano anche in Vietnam, Cambodia, Sumatra ecc. In
Ayutthaya formano uno villaggio di 600 persone riuniti nel Krom Asa Yipun
(dipartimento degli volontari giapponesi).
In Cina, morte dell'imperatore cinese Wanli, lascia il trono al figlio Taichang
che muore lo stesso anno avvelenato da una pillola al mercurio. Sale sul trono
il giovane Tianqi, che non sa neanche leggere. Sin dalla fine della guerra la
dinastia Ming era entrata in declino. Il potere centrale aveva difficoltà a
riprendere il controllo in tutte le province e il prestigio della dinastia era
molto danneggiato. I sforzi di ricostruzione erano sempre rallentati dal tesoro
imperiale vuoto malgrado il pagamento di riparazioni dal Giappone. La corte
stessa é ormai totalmente divisa dalle lotte di fazioni.
1623: fine delle attività della East Indian Company in Giappone. Gli Inglesi
rinunciano all'arcipelago, ritenuto troppo poco profittevole. Lo stesso anno gli
Olandesi ricevono il diritto di gestire da solo il porto di Hirado come i
Portoghesi facevano gia a Nagasaki. lo shogun Hidetada aumenta il controllo
degli cattolici giapponesi, imponendo la presenza di un'agente dello shogunato
durante le messe e rendendo obbligatorio di aprire le comunicazioni degli preti.
Il giuramento di fedeltà deve essere rinnovato ogni anno. Da qualche tempo degli
preti stranieri tentano di entrare illegalmente nel paese per predicare la
ribellione presso i cattolici.
Tentativo di golpe in Corea contro il re Wonjong per imporre suo fratello rivale
ma il golpe fallisce con l'aiuto dell'intervento dell'armata giapponese del
Nord. I golpisti sono degli revanscisti coreani pro-Ming e anti-mancù. Ciò
permette alla corte di Hanseong e di Edo di rinforzare ancora loro legami.
Lo stesso anno muore il Tairô Uesugi Kagekatsu, suo figlio Sadakatsu lui succede
nelle sue funzioni. Poco a poco la vecchia guardia degli Go-Tairô inizia a
sparire in favore a nuovi daimyo nati in epoca di pace e abituati al regime
degli Tokugawa.
1624: I mercanti olandesi di Martinus Sonck si insediano a Taiwan dove fondano
il Fort Zeelandia. Questo rafforza le pretese degli Olandesi a essere i rivali
degli Portoghesi di Macao. In qualchi anni gli olandesi sconfiggono le tribù
indigeni del piccolo regno di Middag e fondano una piccola colonia nel Sud
dell'isola. Il Nord é sotto l'influenza del regno delle Ryukyu ma le montagne
rimangono le terre barbariche delle tribù di cacciatori di teste.
Visita di Yamada Nagamasa in Giappone. Ottiene l'apertura di una via commerciale
ufficiale tra Ayutthaya e il Giappone, é riconosciuto come rappresentante del
Giappone nel regno meridionale. Nagamasa é ormai uno degli più importanti
generali di Ayutthaya e ammesso nella nobiltà da re Songtham.
1625: Morte di Mori Terumoto, suo figlio Hidenari lui succede come Tairô. Con
il passare del tempo i feudi degli Tairô iniziano a armonizzare le loro leggi
interni e copiarle sulle leggi degli Tokugawa, cioè le leggi dello shogunato. Pesi
e misure sono liberamente scelte in ogni principato ma il negozio prospero e le
comunicazioni rendono la coesione del paese sempre più forte.
Alla stessa epoca i Tokugawa organizzano le 5 Vie, 5 cammini ufficiali partendo
di Edo verso le province. Il lungo di questi cammini sono costruiti degli
villaggi con alberghi ufficiali (uno per i daimyô, l'altro per il popolo)
attorno al quale si creano delle attività artigianali, degli ristoranti e degli
mercati. Ciò favorisce ancora di più le comunicazioni e dall'inizio all'epoca
dei grandi pellegrinaggi popolari verso il Monte Fuji, Il santuario imperiale di
Ise, Kyoto e il Monte Koya. Si deve sempre viaggiare con uno passaporto
ufficiale dello shogunato e delle dogane interne sorvegliano i movimenti.
1626: Due preti gesuiti entrati illegalmente in Giappone sono presi. Loro
complici del seminario di Nagasaki sono arrestati e condannati. Sono decapitati
dalle autorità dello shogun al grande scandalo degli cattolici giapponese che ne
fanno degli martiri. Gli atti di sfida da parte degli cattolici dell'arcipelago
si moltiplicano e molti daimyô decidono di ritirare a loro il sostegno. Date
Masamune fa chiudere le chiese cattoliche di Mutsu e Ezo.
1627: Kyoto é scossa dal scandalo della Porpora. L'imperatore Go-Mizunoo é
preso in uno scandalo di corruzione dove avrebbe concesso degli onori eccessivi
(le vesti di porpora degli abbati) contro pagamento. In particolare avrebbe
permesso la creazione di comunità monastiche cattoliche contro donazioni alla
corte. lo shogun denuncia queste pratiche e ricorda che l'attribuzione di questi
onori é sommesso alla sua approvazione. E la prima volta dall'instaurazione
dello shogunato che una disputa nasce tra l'imperatore e lo shogun. Degli ufficiali di
corte sono rimossi.
Lo stesso anno, in Cina, muore l'imperatore Tianqi, sale sul trono suo fratello
Chongzhen con uno programma di riforma e di restaurazione dell'autorità
imperiale
1628: Ambasciata mancù in Corea dove re Wonjong negozia anche in nome del
Giappone con l'aiuto di uno due degli Go-Bugyô inviati specialmente per
l'occasione. Uno trattato di amicizia é firmato ma I Nippo-Coreani preferiscono
rimanere neutrali nel future conflitto contro i Ming. Lo stesso anno in Corea il
re applica le leggi discriminatorie contro i cattolici dello shogun Hidetada nelle
terre.
1629: Il scandalo della Porpora ha provocato una crisi di governo e la prima
opposizione tra shogun e imperatore. I Go-Tairô sostengono lo shogun e hanno
impedito all'imperatore di mettere suo veto alle decisioni di Hidetada. Molti
vedono l'affare come la volontà di porre limiti all'azione imperiale dopo anni
di larga libertà. Infatti l'imperatore ha veramente oltrepassato suoi diritti.
La vergogna delle accuse convince pero Go-Mizunoo a abdicare il trono per
impedire la crisi di diventare uno vero conflitto. Gli altri figli
dell'imperatore essendo troppo giovani, i Tokugawa riescono a fare intronizzare
la figlia di Go-Mizunoo, la principessa Okiko.
Okiko diventa l'imperatrice regnante Meishô, prima donna a regnare sul Giappone
da 900 anni. E la figlia di Tokugawa Masako, Hidetada é suo zio. La crisi
politica ha condotto l'equilibrio dei poteri a inclinarsi fortemente in favore
dello shogun.
1630: Guerra civile in Ayutthaya, dopo la morte di re Songtham il trono viene
usurpato da Prasat Thong. Yamada Nagamasa e Okya Seniphimok ribellano e prendono
sotto la loro protezione i figli del defunto re. La corta guerra civile vede la
vittoria degli lealisti e la restaurazione degli figli di Songtham. Poco dopo
Nagamasa muore, pianto come un'eroe e intitolato di maniera postuma come
principe. Grazia alla sua carriera la comunità samurai di Ayutthaya riceve
onori, doni, e l'autonomia. Formano negli anno seguenti una parte separata
dell'esercito thai. Alla stessa epoca una comunità simile si sviluppa al
servizio del regno Khmer.
1632: Morte dello shogun Tokugawa Hidetada, sale al potere suo figlio, Tokugawa
Iemitsu. L'anno seguente Iemitsu forza suo fratello Tokugawa Tadanaga a
suicidarsi perché temeva la creazione di una fazione rivale nel seno del clan
Tokugawa. Iemitsu dimostra essere uno guerriero e uno politico aggressivo. E
consigliato sempre da una donna, Kasuga-no-Tsubone, che l'aveva educato da
sempre per farne uno vero sovrano assoluto. Iemitsu non ama il sistema politico
come é.
1633: Iemitsu annuncia la sua intenzione di riformare i Go-Tairô, considerando
che il sistema della generazione precedente non riflette più la sua epoca.
Vorrebbe riscrivere la lista degli Tairô per inserire i suoi fedeli.
L'imperatrice Meishô pone suo veto alla decisione al grande malcontento dello
shogun, la sovrana, anche in parte Tokugawa non lascia suo cugino regnare come
vuole. La decisione di Iemitsu ha avuto come conseguenza di spaccare i Tairô in
due, Shimazu, Môri e Uesugi approvano l'imperatrice allorché I Date approvano la
politica assolutista di Iemitsu (erano assicurati di rimanere tra I Tairô).
Molti daimyo sono anche loro divisi.
1635: Grande ambasciata coreana a Kyoto. Il re di Corea Wonjong propone uno suo
figlio cadetto in matrimonio all'imperatrice regnante. La proposta potrebbe
essere scandalosa, sarebbe il primo matrimonio imperiale con uno straniero ma
molti alla corte ragionano che l'imperatore Kanmu era figlio di una principessa
coreana e dopotutto il figlio di Meishô non potrebbe regnare secondo le leggi di
patrilinearità. lo shogun stesso é prima ostile al progetto ma Kasuga no Tsubone
lui spiega quanto ha torto. La dinastia coreana Yi é fedele all'imperatore e non
al shogun, nella recente disputa hanno volute aiutare il trono di Kyoto ma non
c'entrano con le dispute politiche interne, potrebbero cosi rimanere neutrali se
la dinastia imperiale é protetta. Per di più, se Meishô si sposa con un Coreano,
non si sposa con uno nobile ostile al shogunato. Il matrimonio é dunque
approvato e lega la dinastia Yi e la dinastia imperiale.
Creazione del sistema di Sankin Kôtai. Tokugawa Iemitsu impone ai daimyô una
residenza in alternanza tra il loro feudo e Edo. Dovranno anche lasciare spose e
figli a Edo sotto la “guardia » dello shogun. I daimyo devono pagare la gestione
costosa di uno palazzo a Edo con servitor più il costoso viaggio tra loro feudo
e Edo. Di questa maniera, tramite prestiti generosi, Iemitsu é capace di
controllare meglio i signori giapponesi e fare approvare le sue decisioni.
1636: Huang Taiji, figlio di Nurhaci si proclama ufficialmente imperatore
Manciù della dinastia Qing. L'alleanza tra Nippo-Coreani e Manciù é rinnovata.
Lo stesso anno si spegne il daimyô Date Masamune, lui succede suo figlio
Tadamune come Tairô. Masamune era l'ultimo dei grandi daimyô dell'epoca delle
guerre civili e aveva uno grande prestigio nel paese. Aveva passato gli ultimi
anni della sua vità a promuovere il sviluppo di Ezo, Karafuto e Kurili e
inviando nuove missioni di esplorazione in Siberia e fino in Alaska. Con lui la
maggior parte degli Ainu erano tornati nel seno dell'impero giapponese.
Lo stesso anno Tokugawa Iemitsu riorganizza i posti stranieri in Giappone e
Corea. I mercanti stranieri non avranno più la possibilità di viaggiare
liberamente nel Giappone e saranno ristretti negli limiti di alcune città.
All'interno della città sono liberi di muoversi ma avranno a farsi registrare
presso i Bugyô locali e lasciare ispettare le loro possessioni. I Portoghesi
conservano Nagasaki e gli Olandesi Hirado. In Corea I Portoghesi rimangono a
Incheon allorché gli Olandesi ricevono Haeungdae presso Busan. Nel Nord degli
porti speciali sono previsti ma i stranieri non vanno cosi lontano nel Nord.
Okinawa rimane più libera in loro confronte alla richiesta del re locale.
Iemitsu vorrebbe andare più oltre e vietare totalmente il Giappone o ancora
chiudere il paese ma i Go-Tairô impediscono questi eccessi e lo shogun deve
ammettere il compromesso, anche se non l'approva. I Go-Tairô sono troppo
implicati nel negozio internazionale per consentire, i Shimazu commerciano con
il Vietnam, i Môri con la Cina, gli Uesugi non lo fanno ma i Date hanno ripreso
da poco il cammino del Messico e di Manila senza parlare del piccolo negozio con
i popoli del Nord.
Lo stesso anno un'ambasciata thai arriva a Edo per firmare uno trattato
commerciale e navale con lo shogunato. Cio sembra confermare I Go-Tairô nella
loro idea che il Giappone ha un ruolo a giocare in Asia e non deve rinchiudersi.
1637: A Shimabara il daimyo Matsukura Katsuie, uno fedele dello shogun Iemitsu, é
senza dubbio il più estremo nelle misure di controllo degli cattolici e non
esita a chiudere le loro chiese. Ha sopratutto moltiplicato per tre le tasse
dovute sulle sue terre (per tutti). Ciò porta all'alleanza degli contadini,
degli cattolici e degli piccoli samurai per ribellarsi contro il signore
abusivo. I ribelli prendono controllo degli villaggi e uccidono gli ufficiali di
tassazione sotto la condotta del giovane Amakusa Shirô, 16 anni. Amakusa Shirô
era uno figlio di samurai che studiava per entrare nel seminario di Nagasaki,
era un'esaltato che profetizza e proclama ricevere delle visite di santi e della
Vergine. Presto si era formato uno gruppo di fedeli attorno a lui, venerandolo
come uno santo. I daimyo locali iniziano a combattere contro i ribelli ma
l'insurrezione si propaga rapidamente.
L'esercito shogunale di Itakura Shigemasa e Hosokawa Tadatoshi, nel quale
combatte il famoso Miyamoto Musashi, assediano i ribelli nel castello di Hara.
Le perdite in vite umane sono importantissime. Shigemasa stesso é ucciso durante
un'assalto.
1638: Tokugawa Iemitsu ordina l'invio di rinforzi sotto gli ordini di
Matsudaira Nobutsuna, suo cugino. Ordina anche agli Olandesi di Hirado di
partecipare inviando loro navi per bombardare dal mare il castello di Hara.
Questa ultima richiesta provoca l'opposizione frontale degli Go-Tairô che non
ammettono di usare degli stranieri per sparare su degli Giapponesi. Chiedono in
delegazione all'imperatrice Meishô di porre suo veto e chiedere l'inizio di
trattative di pace. Tokugawa Iemitsu non puo tollerare l'insulto al suo onore ma
il livello di tensione a Edo cresce molto con i Go-Tairô, al punto che alcuni
temono uno golpe da parte dello shogun. Infine I Go-Tairô minacciano di partire
nelle loro province e chiedere all'imperatrice di deporre lo shogun Iemitsu in
favore di Date Tadamune se non accetta di concludere pacificamente la ribellione
di Shimabara.
Tokugawa Iemitsu é forzato a accettare. Le truppe assediando il castello
ricevono l'ordine di smettere l'assalto e lasciare passare cibo e acqua (ma
niente armi). Gli Olandesi sono richiesti di rimanere a Hirado. Il daimyô
Matsukura é arrestato e deve suicidarsi per la sua pessima gestione. Le misure
contro i cattolici in tutto il Giappone sono rilasciate, permettendo una pratica
libera del culto, solo le relazioni con l'estero e le comunicazioni tra preti
sono sorvegliate. L'imperatrice stessa rinnova la sua fiducia al Tenshû
giapponese e chiama a una riforma dell'educazione degli preti. Nel castello di
Hara i ribelli sono informati di tutto questo e richiesti di uscire
pacificamente del castello, i contadini devono deporre le armi ma i samurai
conservano le loro. I Ribelli festeggiano cosa é per loro una vittoria, sono
sempre vivi, e ringraziano la santa imperatrice Meishô. Il feudo degli Matsukura
é dato a Kôriki Tadafusa, lui stesso cattolico fedele, che riforma il principato
in modo più giusto. Ci vorrà anni per calmare i spiriti nella penisola di
Shimabara ma la pace é restaurata.
Il giovane Amakusa Shirô é però spedito a Kyoto per essere ordinato e forzato a
rimanere in seclusione in uno monastero del Monte Kôya per il resto della sua
vita. Morirà dimenticato anni dopo.
1639: La guerra di Shimabara ha profondamente rovesciato l'equilibrio dei
poteri. lo shogun dominava da anni dopo il scandalo della porpora ma ormai é
stato dimostrato che suo potere é limitato dagli Go-Tairô e dal sovrano stesso.
La moderazione politica diventa la nuova via di fare e il modello assolutista di
Iemitsu é screditato agli occhi di molti. lo shogun è ancora al potere ma é
ormai isolato e dovrà accontentarsi di seguire il parere del consiglio e
moderarsi a malapena. Kasuga no Tsubone, morta anni fa non é più lì per
consigliarlo. La vita politica dello shogunato entra in una fase più calma.
Il cattolicesimo giapponese é anche lui pacificato con la leva progressiva delle
misure di persecuzioni. Il Tenshû é sempre più riconosciuto come uno
cristianesimo giapponese ormai che l'influenza straniera é assente da una
generazione. Il consiglio e lo shogun accettano anche l'entrata in numero
limitato di stranieri non mercanti e anche il ritorno limitato dei Gesuiti di
Macao. I Gesuiti saranno però limitati a Nagasaki stessa.
.
No, stavolta sul serio, c'è la pace
1640: re Shô Ken diventa il
nuovo re di Okinawa. Sotto suo regno gli ufficiali delle dogane e del controllo
shogunale diventano sempre più importanti e un'ufficio di 5 amministratori
nominati dal shogun é creato.
1641: Abdicazione dell'impatrice Meishô la Giusta in favore del suo fratello
Go-Kômyô, ha solo 11 anni viene nominato uno reggente preso nella famiglia Konoe.
La reggenza importa solo all'amministrazione religiosa anche se Tokugawa Iemitsu
aveva sperato forzare una reggenza da parte dello shogun, in vano. L'istituzione
non é indipendente, tutti lo sanno ma ormai una certa autonomia e libertà sembra
riconosciuta alla dinastia, se rimane nelle limiti del suo ruolo. Il giovane
Go-Kômyô é conosciuto per il suo manco di fiducia in confronte ai guerrieri.
In Corea, morte del re Wonjong di Corea, come promesso il suo nipote sale sul
trono come re Injo con conferma imperiale. Il nuovo re é però poco amato e
capace, lascia spesso suoi ministri governare e I bugyô giapponesi amministrare
per lui.
1643: sul continente l'imperatore mancù Hong Taiji si spegne e lascia una Cina
ancora a conquistare a suo successore Shunzhi (dopo una corta lotta di
successione). Nel Nord, uno nuovo attore entra in scena. A Nord dell'impero Qing
(Manciù) arrivano le prime spedizioni russe. Dopo la sconfitta del khanato di
Sibir, i Russi si spingono verso Est e arrivano sul mare di Okhotsk. Incontrano
però le truppe riunite degli Qing e degli Giapponesi che vedono i Russi con
degli invasori.
Lo stesso anno il famosissimo Miyamoto Musashi, il più grande duellista del
Giappone si ritira a vita privata e scrive il Trattato delle 5 Anelli, la base
del suo insegnamento e del suo arte. Musashi era conosciuto come uno vagabondo
alla ricerca di duelli contro i più potenti, lottando con due spade. Era l'epoca
dove i grandi maestri d'armi erano disoccupati dopo la fine delle guerre civili
e cercavano a entrare al servizio degli grandi daimyô. Spesso creavano loro
proprio stile per fondare un scuola e vivere con loro studenti. Musashi
disprezzava questi stili più artistici che altro e non mancava di dare lezioni
di vera guerra a loro capi. Miyamoto Musashi muore due anni dopo e entra nella
leggenda degli samurai.
1644: In Cina, davanti alle ribellioni generalizzate nell'impero e allorché le
truppe ribelle di Li Zicheng stanno per entrare in Beijing, l'imperatore
Chongzhen si suicida, impiccandosi a un'albero. E la fine della dinastia Ming.
Alla notizia della morte dell'ultimo imperatore Ming i Manciù dell'imperatore
Qing Shunzhi invadono il Sud promettendo di vendicare l'imperatore.
Sbaragliarono le truppe ribelle e prendono Beijing. Degli lealisti Ming
proclamano imperatore Hongguang nel Sud. Nanjing é però presa l'anno seguente,
Hongguang é preso e strangolato. I lealisti fuggono sempre più al Sud.
Lo stesso anno muore il principe ereditario di Corea Sohyeon in circostanze
misteriose. Sohyeon era cattolico e voleva convincere il padre di riformare il
paese per promuovere sua versione cristiana. Re Injo, conosciuto per le sue
collere non lo ascoltava. Un giorno però il principe fu trovato negli
appartamenti del re, morto, con la testa in sangue. Re Injo fu sospettato di
averlo ucciso durante una disputa. Un'inchiesta é iniziata dall'ufficio della
Censura ma il re ha condotto degli funerali corti e rapidissimi. Una richiesta
di aiuto é inviata all'imperatore che ordina di inviare una missione d'inchiesta
a Hanseong ;
1645: I lealisti ming nominano imperatore Longwu loro candidato nella città
meridionale di Fuzhou. Tra i suoi sostenitori si trova il giovane ma capace
generale Zheng Chenggong. Chenggong era di sangue misto nippo-cinese ed era
vissuto in Giappone durante l'infanzia prima di passare gli esami di Stato in
Cina e iniziare sua carriera.
1646: Malgrado i sforzi militari di Zheng Chenggong, la corte del Fujian e
Longwu sono presi dagli Qing. Il candidato imperatore é ucciso. La rapidità
della caduta del Ming dimostra il loro declino da 50 anni e impressiona come
preoccupa i Nippo-Coreani anche se le relazioni con i Qing sono ancora
amichevoli. Chenggong si distacca del padre, Zheng Zhilong, e sotto i consigli
della sua madre Tagawa Matsu entra in resistenza contro l'invasore giapponese.
Può contare su i contatti del suo fratello Tagawa Shichizaemon per ricevere
l'aiuto di pirati degli Ryukyu. Nel stesso momento il regno delle Ryukyu, per il
conto del Giappone, e il viceré spagnolo di Manila aprono delle relazioni
diplomatiche con l'impero Qing.
1647: I pretendenti Ming Shaowu e Yongli si disputano la possessione di
Guangzhou ma sono sconfitti dagli Qing. Yongli fugge sempre più verso il Sud ma
non rappresenta uno vero pericolo per i Qing. Zheng Chenggong lancia diversi
contr'attachi navali dalla sua base del Fujian e diventa presto il principale
resistente leale ai Ming. Lo stesso anno Sho Shitsu sale sul trono di Okinawa.
Okinawa riconosce la nuova dinastia Qing e vede le sue condizioni di negozio in
Cina confermate.
1649: il re Injo di Corea muore prima di essere accusato pubblicamente
dell'assassinio del suo figlio. Le corte di Hanseong e Kyoto lasciano scappare
uno sospiro di rilievo, l'affare avrebbe potuto creare una crisi tra i due paesi
allorché nasce in Cina una nuova dinastia potentissima. Sale sul trono re
Hyojeong, educato per anni in Giappone. Lo stesso anno, nel Nord, Yerofey
Khabarov fonda il forte Albazin e occupa la parte superiore del fiume Amur, fa
regnare il terrore, massacrando le popolazioni locali e catturando degli
schiavi. In questo momento approfitta che i Qing sono occupati a finire la
conquista della Cina a Sud. I Giapponesi di Ezo e Karafuto sono però presenti il
lungo del fiume Amur per il loro negozio e chiedono aiuto al daimyo Date
Tadamune.
1650: Ambasciata nippo-coreana a Beijing. In nome del re Hyojeong e dello shogun
Iemistu, gli emissari feliciano l'imperatore Qing Shunzhi delle sue vittorie e
portano messaggi sperando affermare I legami amichevoli tra Manciù e
Nippo-Coreani. Sono ben accolti alla corte manciù che non conserva il sentimento
revanscista degli Ming, infatti molti credono che l'invasione giapponese anni fa
ha facilitato la conquista Qing. L'imperatore rifiuta però di lasciare degli
preti cristiani insediarsi nel suo impero e di aprire i porti a uno negozio
libero con i Nippo-Ryukyuani.
1651: Tentativo di golpe da parte di Yui Shôsetsu e una fazione di rônin
nostalgici di Oda Nobunaga. Yui Shôsetsu stesso non era uno Odaista e sognava di
una rivoluzione in Giappone per creare un'assemblea degli daimyô sotto il
controllo unico dell'imperatore. Perciò voleva prendere per sorpresa il castello
di Edo e tenere lo shogun Iemitsu come ostaggio. Suo Progetto era però stato
scoperto lungo prima dagli agenti segreti degli Yagyû, il temuto Oniwabanshû
composto di ninja di Kôga. I congiurati sono arrestati e condannati a morte.
Poco dopo muore lo shogun Tokugawa Iemitsu lasciando con poteri ridotti dal
1637. Era poco a poco sceso negli disordini privati. Avrebbe ucciso suo amante
di sempre durante una disputa nel bagno. Il caratteraccio di Iemitsu faceva
sempre temere ai Tairô uno colpo di sangue o una collera. Per fortuna suo
successore, Tokugawa Ietsuna, é uno giovanotto pacific soprannominato “Signore
Fatelo” perché conclude sempre con questa frase dopo avere ascoltato le
conclusioni degli Tairô e degli Bugyô. Il Giappone sembra dirigersi verso uno
regno calma, Ietsuna ha però il difetto di essere innamorato da dama Oman,
concubina del padre, che l'ha educato per anni, per fortuna dama Oman entra
negli ordini per scappare allo scandalo. Inizio della carriera del capo
dell'amministrazione centrale Sakai Tadakatsu.
1652: Battaglia di Achansk, Khabarov é cacciato dell'Amur da un'esercito
nippo-coreano che interviene a favore delle popolazioni locali, prede degli
Cosacchi. Il Giappone deve insediare una rete di forti sul continente, affidati
al clan Date e negoziare con i Qing un'alleanza contro i nuovi barbari. Nuovi
gruppi di Cosacchi si infiltrano però ancora sulle terre del fiume Amur.
Lo stesso anno avviene la ribellione degli rônin di Sado, 800 guerrieri
protestano contro le loro condizioni di vita. Sakai Tadakatsu é inviato
pacificare la regione negoziando. I ribelli si sottomettono e sono inviati a
presidiare i forti dell'Amur e del Kamchatka con promessa di vedere queste terre
elevate a feudi personali. La soluzione del trasferimento degli rônin come
coloni militari e daimyô delle loro proprie terre si rivela essere la soluzione
giusta per sistemare il problema degli guerrieri senza maestri che erano rimasti
uno problema dopo l'assedio di Nagoya in 1615.
1653: Il momento é ben scelto per l'invio di una nuova ambasciata giapponese in
Europa Condotta da Sakai Tadachiyo, fratello di Tadakatsu. L'obiettivo é di
mostrare l'arcipelago giapponese pacificato e rispettando suoi cattolici per
riprendere contatto con Roma. C'è anche una volontà di stimolare il negozio
moribondo con la Spagna e prendere contatto con altri paesi europei.
L'ambasciata, come all'epoca di Hasekura passa dalla Nuova Spagna verso
Siviglia.
1654: Arrivano a Hirado i primi pastori protestanti dalla Olanda. Sono degli
Olandesi e Inglesi venuti predicare a Hirado. Una certa tolleranza si era
instaurata dopo la ribellione di Shimabara e degli Gesuiti erano di nuovo
presenti a Nagasaki. Pero al motivo che non erano cattolici i pastori ottengono
il diritto di viaggiare e predicare nel Giappone. Arrivano dopo un po a Kyoto e
Edo. L'imperatore Go-Komyô lascia fare senza grande interesse ma in Edo riescono
a discutere con Sakai Tadakatsu che si mostra molto interessato dalla loro
versione del cristianesimo occidentale che non riconosce il potere pontificale.
Sono autorizzati insediarsi a Edo in 1656.
Lo stesso anno nel Nord, alla battaglia di Hutang, delle truppe degli Qing, de
clan Date e del regno coreano respingono i Cossachi di Onufriy Stepanov sul
fiume Amur e affermano il controllo sul fiume.
1655: Muore l'imperatore Go-Kômyô, suo fratello diventa l'imperatore Go-Sai. La
cerimonia di intronizzazione vede l'arrivo di emissari di Corea, Ryukyu, Qing,
Ayutthaya, il regno Khmer, Macao, le Filippine, il Messico e anche degli
rappresentanti delle tribù ainu.
Dall'altra parte dell'Oceano una piccola colonia giapponese di 300 persone
prospera a Acapulco sotto protezione di samurai Tokugawa con accord del vice-re
spagnolo. Una piccola comunità esiste anche a Messico stessa ma la comunità di
Manila é la più grande con 2000 abitanti.
Allo stesso momento l'ambasciata di Sakai Tadachiyo fa uno giro trionfale in
Europa, son ricevuto dal re Carlo II e testimoniano nel povero stato fisico del
re di Spagna. Stavolta possono recarsi in Francia e essere ricevuti dal giovane
Lousi XIV di Francia. Rimangono cosi 6 mesi a Parigi dove assistono alle
mangifiche feste dal giovane Sole che impressionano molto i Nipponici. Louis XIV
come Carlo II ricevono numerosi regali tra quali delle armature e spade
nipponiche. Lully ricorderà il loro passagio scrivendo la musica della Marcia
dei Giapponesi per una delle commedie di Moliere. Imparano anche molto sulla
storia recente e il sviluppo della potenza francese in fronte al declino
spagnolo. Avevano previsto di visitare l'Inghilterra ma il re francese li
informa che lo shogun Oliver Cromwell aveva assassinato suo re, facendo
rinunciare i Giapponesi a visitare uno signore cosi barbaro. Insistano pero per
visitare le Province-Unite dove le discussioni commerciali sono intense,
Tadachiyo compra diverse pitture occidentali che apprezza tra alcuni del pittore
olandese Wermeer. Alla fine di questo viaggio arrivano ancora una volta a Roma
per incontrare il papà Alessandro VII appena eletto.
1656: L'incontro tra l'ambasciata giapponese e il papà Alessandro VII conduce
alla firma del decreto pontificale che riconosce come cattolici i fedeli del
Tenshû giapponese e si dichiara favorevole al rispetto degli costumi giapponesi
tra quali la credenza in una eredità ebraica. Il giuramento di fedeltà
all'imperatore é accettata ma deve accompagnarsi del riconoscimento della guida
morale di Roma sui cattolici. Alessandro VII acetta di confermare i vescovi
nominati in Giappone se ricevono l'approvazione del collegio gesuita di Macao.
Alessandro VII fa solo riconoscere uno fatto che esiste gia ma il merito é
notevole e il pontefice riceve le acclamazioni degli Giapponesi presenti. I
Giapponesi fanno poi il giro del''Italia visitando Firenze, Venezia o Milano,
comprando delle opera d'arte ma anche degli libri occidentale, in particolare
degli trattati di artiglieria o di astronomia. Si pensa oggi che a questo
momento degli esemplari di Galileo, Copernico e altri sono portati in Giappone,
ma non sono tradotti.
Lo stesso anno la ribellione lealista di Zheng Chenggong giunge la sua massima
espansione. Dal Fujian il generale attacca direttamente Nanjing occupata dagli
Qing. I Mancù sono preoccupatissimi perché la perdita della capitale del Sud
potrebbe essere il segnale di una ribellione generale ma anche tagliare Beijing
del sue vie per approvisionarsi. L'assedio di tre settimane pero si finisce in
sconfitta per I lealisti Ming. Zheng Chenggong non riesce a tagliare la città
dall'estero. Chenggong é costretto alla ritirata verso il Fujian.
1657: A Edo scoppia un'incendio gigantesco che distrugge più della metà della
capitale shogunale. Il Grande Incendio di Meireki é l'occasione di grandi lavori
negli anni seguenti con l'ampliamento di Edo che raggiunge gia i 600 000
abitanti. Nuovi quartieri sono costruiti legati al resto della città con degli
ponti tra quali il Nihombashi (Ponte del Giappone) che diventa il punto zero
delle strade giapponesi. Nuovi terreni sono presi sul mare e uno cantiere navale
é progettato. Da anni é iniziato uno movimenti di esodo rurale verso Edo, Ôsaka,
Nagoya e alter città che vede i contadini mettersi al servizio degli mercanti e
delle fabbriche artigianali, creando uno vero popolo minute. Questo popolo ha
bisogno di lavorare ma anche divertirsi e inizia a svilupparsi il mondo del
divertimento: teatro kabuki, sumo, quartieri chiusi dei piaceri, librerie e
spettacoli di strada. Sarà all'origine, più tardi, di una nuova cultura urbana.
Lo stesso anno il daimyô Tokugawa Nariaki di Owari riunisce degli storici
attorno a lui per scrivere una monumentale storia del Giappone, il Dai Nihon Shi,
dalle origini fino alla sua epoca. L'opera sarà continuita dai suoi successori,
solo per essere compiuta due secoli dopo. Il Dai Nihon Shi tenta di fare uno
vero lavoro storico usando non solo le leggende ma anche le prove e fatti
traccabili. Nariaki stesso fa ricercare i documenti. La sua storia inizia con
uno tentativo di discrivere di maniera ragionevole il mito dell'origine davidica
della dinastia imperiale. Questa versione « laica » sarà poi insegnata nelle
scuole di samurai e esportata all'estero come verità.
1658: Battaglia della Sungari, l'alleanza Qing-Corea-Date respinge uno nuovo
tentative da parte degli Cossachi comandati da Stepanov. Stepanov muore
nell'incontro.
L'ambasciata di Sakai Tadachiyo torna in Giappone da Manila. E stata chiaramente
uno successo e il governo shogunale é molto soddisfatto. Lo é ancora di più dale
notizie di Roma. La Chiesa cattolica e il Tenshû sono riconciliati. I Gesuiti
sono di nuovo ufficialmente autorizzati a entrare in Giappone e viaggiare
nell'arcipelago. La corte richiede pero sopratutto degli stranieri capaci di
insegnare le scienze europee come l'astronomia e le matematiche. Un'era di
collaborazione nasce tra l'Ordine di Gesù e lo shogunato che vede il Tenshû
giapponese sempre più assimilare pratiche cattoliche adattate ai riti
giapponesi, in particolare il culto degli antenati e l'adorazione
dell'imperatore.
1659: In Corea muore il re Hyogong di Corea, sale sul trono suo figlio
Hyeonjong che si mostra anche lui poco interessato al governo effetivo del paese
e lascia la sua amminsitrazione governare per lui. Il cambio di attitudine in
confronte alla Chiesa cattolica é tradotto nella penisola da una nuova
tolleranza. Questa tolleranza si conferma quando Roma pubblica le sue istruzioni
ufficiali della Propaganda Fidei per i missionari in Asia di adattarsi alle
circonstanze locali.
1660: lo shogun Ietsuna promulga il Karafuto Shikimoku, uno testo che
ufficializza uno grande numero di tradizioni degli ainu per farne delle leggi
ufficiali. I capi di tribù sono elevati al rango di daimyo e invitati a
costruirsi una vassalita di guerrieri e uno castello. Stessa cosa per le Kurili.
Il Kamchatka rimane una terra di colonizzazione e degli contadini poveri sono
inviati li per insediarsi nella sua parte meridionale.
1661: In Cina, Zheng Chenggong, sconfitto sul continente, decide di passare il
mare e sbarcare in Taiwan con suo esercito. Chenggong vuole creare a Taiwan una
base per continuare la lotta in favore degli Ming. Gli Olandesi del Fort
Zeelandia sono sconfitti da Koxinga e devono arrendersi. L'anno seguente il
governatore Coyett firma la resa della colonia olandese e la sua trasmissione
piena e intera a Zheng Chenggong. Il Nord dell'isola di Taiwan rimane pero nelle
mani della piccola colonia del regno degli Ryukyu che accettano di fare
commercio con i Cinesi senza problemi. I resti degli Olandesi spesso tornano a
Batavia o si insediano a Hirado dove chiedono in vano l'intervento giapponese a
Taiwan.
In Giappone, scandalo a Yoshiwara, il giovane Tairô Date Tsunamune, ancora sotto
reggenza del suo zio, cade inamorato di una corteggiana chiamata Takao. La
compra al suo proprietario ma Takao prova a scappare, viene ripresa da Tsunamune
e uccisa. Tsunamune é arrestato e sospeso dale sue funzioni. Sia lo shogun che
l'imperatore sono scandalizzati dal crimine e vogliono mostrarsi esemplari.
Lo stesso anno in Cina muore l'imperatore Shunzhi. Lascia un'impero in grande
parte pacificato e stabilizzato. Lascia il trono al nuovo imperatore Kangxi.
L'anno secondo il giovane imperatore ordina l'evacuazione completa delle
popolazioni civili della costa del Fujian per lasciare una muraglia di vuoto tra
lui e le forze lealiste Ming a Taiwan. Cio ha spopolato le coste per generazioni
e aggravato il manco di marina forte in Cina.
1662: Zheng Chenggong non ha bisogno di molto tempo per organizzare la sua
parte di Taiwan. Vuole aumentare suoi territori e le sue rissorsse e decide che
Manila sarà la sua prede. Invia un'ultimatum al vice-re spagnolo nelle Filippine
di sottomettersi o aspettarsi a un'invasione. Poco dopo una flotta cinese
ampliata da pirati ryukyuani e cinesi arriva davanti a Manila, portando
un'importante esercito cinese. I Spagnoli erano gia occupati a lottare contro i
capi musulmani delle Moluccas e a Mindanao. La battaglia di Manila é ben più difficile che la presa di Zeelandia. Numerosi giapponesi insediati a Manila si
riuniscono attorno al bugyô ereditario Takayama e si fortificano contro le
violenze commesse dai Cinesi.
Lo stesso anno in Birmania, Zhu Youlang, il cosidetto imperatore Yongli é preso
e giustiziato dagli Qing. Zheng Chenggong ha perso suo campione allorché si
taglia uno regno suo.
1663: A Kyoto abdica l'imperatore Go-Sai. Negli ultimi anni una seria di
terremoti e l'incendio di Edo con una successione di bassa produzione agricola
convincono l'imperatore di una colpa nel suo regno, la sua capacità di capo
della religione é allora criticata. Lascia il trono in favore del suo fratello
il nuovo imperatore Reigen. Sotto il regno di Reigen il consiglio degli Go-Tairô
decidono di vietare la pratica del Junshi, il suicidio per fedeltà. Prima di
questo uno vassalo poteva togliersi la vità per seguire suo signore nella morte,
é un'eccesso del Bushidô riformato. Questa pratica viene vietata come altre che
provocavano eccessi e disturbo nella società. Il samurai si definisce sempre più come uno funzionario che porta le armi, niente di piu.
Nelle Filippine l'assedio di Manila si eternizza quando arriva finalmente una
nuova flotta composta da mercanti spagnoli rinforzati da navi del re di Okinawa.
Il regno di Ryukyu ha ottenuto l'autorizzazione dal shogun di condurre una
guerra di pacificazione rapida contro le forze di Zheng Chenggong. Chenggong,
nella sua qualità di sangue misto giapponese é considerato come suddeto
dell'imperatore e I Ryukyani lui offrono di ritirarsi senza più violenze. Il
Cinese rifiuta e prosegue la lotta allorché le forze samurai della comunità di
Manila rinforzano i Spagnoli. La flotta cinese é sconfitta dagli Ispano-ryukyani
e Manila viene liberata. Zheng Chenggong riesce pero a rimbarcarsi verso Taiwan.
1664: La flotta delle Ryukyu più degli rinforzi giapponesi sbarcano a Taiwan
per sconfiggere Zheng Chenggong ma hanno la sorpresa di trovarlo morto da poco,
era morto di malaria. Suo figlio Zheng Jing aveva preso la successione come capo
delle armate lealiste di Taiwan ma non sapeva cosa fare ormai che la dinastia
Ming era estinta e suo padre morto. Un'armistizio é firmato con i Giapponesi e
Zheng Jing accetta di venire trattare direttamente in Giappone. Zheng Jing é
riconosciuto come daimyô del Sud di Taiwan e suddetto dell'impero giapponese
sotto giuridizione del re delle Ryukyu. Abandonna ufficialmente le sue pretese
alla restaurazione degli Ming e si converte al cristianesimo.
Taiwan entra a fare parte dell'impero giapponese e l'esercito cinese degli Zheng
é insediato come coloni militari contro le tribù più aggressive delle montagne
dell'Est. Negli anni seguenti i Cinesi di Taiwan costruiscono strade, villagi,
porti e mercati e sviluppano l'isola. La loro capitale é a Tainan, ex Zeelandia,
allorché il Nord a Taipei é controllato da uno daimyô originario di Okinawa con
una cultura diversa. lo shogun invia una missione a Beijing per presentarsi come
mediatore e promettere che i Zheng non saranno più una minaccia per l'impero
Qing. L'imperatore Kangxi avrebbe preferito prendere l'isola per se ma non ne ha
i mezzi navali e riconosce il fatto compiuto.
1665: L'imperatore Reigen instaura corti di inquisizione nelle province del
Giappone. La cosa puo sembrare strana per uno paese dove molti correnti
cristiani vivono in armonia ma da qualchi anni l'introduzione degli pastori
protestanti olandesi e inglesi ha portato alla creazione di nuove comunità preso
Edo e nel Nord del Giappone che non entrano negli quadri dell'organizzazione
degli 5 rami della Chiesa giapponese. I nuovi cristiani protestanti sono spesso
degli figli della classe mercante o degli artigiani e hanno all'occasione
provocato degli disordini nelle città. Degli atti di iconoclasmo hanno
scandalizzato molto e i cattolici chiedono di prendere delle misure per limitare
la predicazione degli protestanti, che spesso spariscono nella natura. Si dice
che alcuni daimyô e fedeli di Nichiren sono loro stessi tentati dalla versione
integralista e rigida che propone la nuova via.
1666: Nel Nord i Russi rioccupano Albazin un'altra volta e riprendono le loro
razzie sulle popolazioni Daura, ma i Qing non reagiscono.
1667 : La comunità giapponese di Manila riceve degli privilegi da parte delle
autorità spagnole in ricompensa del loro aiuto durante l’invasione cinese. La
ricostruzione di Manila ha permesso di rivitalizzare il commercio nell’isola e
il re di Spagna ha ordinati di rinforzare le difese dell’isola, permettendo di
facilitare la sottomissione di Mindanao e altre isole musulmane dell’arcipelago.
I Giapponesi sono ormai accolti a braccia aperta nelle Filippine e altri
villaggi sono creati. Le navi ryukyuane partecipano alla sottomissione delle
isole Molucche e ricevono degli porti autonomi in ricompensa.
1668 : la corte di inquisizione di Kyoto prende due pastori olandesi e loro
fedeli allorché buttavano a terra delle statue di santi nelle campagne attorno
alla capitale. Sono giudicati e condannati ma lo shogun Ietsuna, in uno raro
momento di autorità, rifiuta di vederlo giustiziati o tormentati per le loro
credenze. Sono dunque inviati in esilio come coloni nel Kamchatka. Questa
soluzione sarà poi spesso ripresa negli casi simili.
1669 : Ribellione del daimyô ainu Shakushain a Karafuto. Il capo ainu si oppone
alle esigenze sempre più importanti del clan Matsumae imposto dagli Date come
Bugyô dell’isola. La ribellione si propaga a tutta l’isola e anche agli Kurili.
I Date devono inviare subito un’esercito per sostenere i Matsumae. lo shogun
conferma il diritto della campagna a mantenere l’ordine nelle isole del Nord.
1670 : battaglia del fiume Kunnui. I Giapponesi degli Date e Matsumae provano
difficoltà a combattere gli ainu, riuniti ormai in eserciti feudali coesi usando
ancora le tradizionali frecce avvelenate in più delle armi da fuoco.
Lo stesso anno il gesuita Verbiest é nominato alla testa di uno osservatorio
imperiale a Kyoto, dimostrando il favore degli gesuiti quando si tratta solo di
scienze. Verbiest era diventato uno favorito dell’imperatore che si lasciava
insegnare la geometria e alcuni aspetti della filosofia occidentale. Fu l’autore
della traduzione di Euclidio in giapponese. Più tardi sarà responsabile della
costruzione di un’acquedotto portando l’acqua del lago Biwa a Kyoto che era
sempre mancato di acqua di buona qualità.
1671 : Dieci anni dopo l’arrestazione di Date Tsunamune il feudo degli Date é in
grande disordine con la ribellione di Shakushain e la brutta gestione del zio
Date Munekatsu, il Tairô per interim. Vassali e cugini del clan si riuniscono
per petizionare al shogun di prendere il controllo del principato e nominare uno
nuovo capo. Gli accusatori sono condotti da Aki Muneshige, uno cugino degli
Date, che viene assassinato prima di potere testimoniare. lo shogun conclude
alla colpa di Munekatsu che viene deposto. Date Tsunamune é liberato e
restaurato come daimyô ma senza la sede di Tairô, occupata a titolo provvisorio
da Sakai Tadakiyo per il resto della vita del capo degli Date (fino al 1711),
cio marca l’inizio del declino della potenza politica degli Date.
1672 : Shakushain é ucciso a tradimento allorché delle trattative di pace
avevano luogo con i Matsumae. lo shogunato, scandalizzato del manco alla parola
data, obbliga I Date e I Matsumae a fare veramente la pace e riconoscere
un’autonomia degli Ainu. Una commissione shogunale é inviata in Karafuto e
Kurili e negozia direttamente con gli Ainu scambiando degli ostaggi. Gli Ainu,
ormai in grande parte nipponizzati rimangono attaccati a diversi punti della
loro cultura tradizionale ma chiedono anche di essere distaccati dalle
possessioni degli Date e formalmente eretti in regno separato dentro l’impero
giapponese.
In Vietnam viene fermata una pace tra i signori Trinh (nel Nord) e i Nguyen (nel
Sud). In queste guerre civili i Nguyen hanno il sostegno degli mercenari rônin
insediati dall’inizio del secolo che avevano fondato una comunità organizzata a
Hoi An. I Nguyen erano tolleranti in confronte alla predicazione Cristiana zen
degli Giapponesi. Il Vietnam é di fatto tagliato in due. I cristiani sono ormai
10% della popolazione delle terre degli Nguyen e i samurai una forza importante
per i progetti degli Nguyen di conquistare il Champa nel Sud e indebolire
l’impero Khmer.
1673 : Il nuovo Statuto di Karafuto e Kurili viene adottato. Nasce uno regno
Ainu di cui l’imperatore é il sovrano. I daimyô ainu formano uno consiglio
separato di Go-Tairô che riconosce la presidenza dello shogun. Ciò basta a
pacificare le isole del Nord. Shakushain é elevato al rango di eroe nazionale
ainu.
1674 : periodo di fama del grande poeta vagabondo Matsuo Bashô. La cosa che
nessuno sa é che il popolare poeta, sempre invitato dai daimyô negli loro
palazzi, é infatti uno ninja e agente segreto dello shogunato, parte dell’Oniwabanshû.
Questo non impedisce che la sua poesia rimarrà immortale per i Giapponesi.
Lo stesso anno in Corea si spegne il re Hyeonjong. Lascia a suo figlio Sukjong
una penisola prospera ma politicamente divisa tra due fazioni : la fazione del
Sud cristiana e la fazione del Nord più confuciana. Queste lotte di fazioni non
hanno molto peso sulla vità quotidiana in questo periodo pacifico e lo shogun in
Giappone lascia volentieri la dinastia Yi occuparsi con i dettagli di queste
lotte di corte.
1675 : Arrivo in Giappone di una missione diplomatica francese inviata dal re
Sole Louis XIV. Anni dopo la famosa ambasciata di Sakai Tadakiyo una nave
francese viene aprire le relazioni diplomatiche e fondare il posto francese
della Compagnie des Indes Orientales fondata da Colbert. Tadakiyo essendo ormai
il principale Bugyô dello shogun la domanda viene accolta positivamente e degli
regali sono inviati in Francia. Il porto francese é insediato a Hyôgo, presso
Ôsaka.
1676 : In Cina il potere Qing deve lottare nella ribellione degli Tre Feudatari.
I ribelli chiedono a Zheng Jing di Tainan di intervenire in suo favore ma la
cosa lui é vietata da un’ordine dello shogun. I Giapponesi avevano promesso di
mantenere Taiwan fuori delle vicende del continente e rimangono fedeli alla loro
parola.
1677 : L’esempio della Francia spinge l’Inghilterra a inviare anche lei una
missione in Giappone e fondare anche loro uno porto franco. Per fortuna lo
shogunato ha ancora il vecchio posto di Uraga all’epoca di William Adams e li
insedia li, vicinissimo alla capitale Edo. Gli Inglesi hanno pero un’altra
ragione per venire in Giappone. Hanno visto che diversi pastori inglesi persi in
Giappone erano stato perseguitati e vengono tentare di aiutarli o almeno
riportarli in Europa. Tramite gli Inglesi uno commercio illegale di libri
protestanti e altro si crea discretamente.
1680 : Morte di Tokugawa Ietsuna, il più tranquillo e benevolente degli shogun
della storia giapponese. Suo lungo regno é in generale rimasto pacifico e
prospero. Lui succede suo cugino Tokugawa Tsunayoshi. La cosa non era però
ovvia, il potente ministro Sakai Tadakiyo voleva approfittare dell'assenza di
figlio per suggerire alla corte imperiale di nominare uno shogun uno principe
della casa imperiale come ai tempi degli Minamoto (con Tadakiyo come reggente).
La congiura viene però stroncata e Sakai Tadakiyo é inviato in esilio nelle sue
terre. Il posto di Tairô della sede Date é affidato al vassallo Hotta Masatoshi.
Lo stesso anno il re Sukjong lancia una seria di purghe politiche contro la
fazione confuciana considerata come troppo filo-cinese. Molti dibattiti sono
semplicemente vietati e i capi della fazione ostile sono spediti in esilio in
Giappone.
1681 : Morte del daimyô di Tainan Zheng Jing, figlio del Famoso condottiero
Zheng Chenggong. La direzione del feudo popolato da Cinesi passa a suo figlio
Zheng Keshuang, I nuovo daimyo é sposato con la figlia del suo collega ryukyuano
del Nord e molto giapponizzato. Userà del suo lungo regno locale per combattere
e sottomettere gli aborigeni taiwanesi e sinizzarli. più tardi riprenderà il
nome della sua bis nonna giapponese per iniziare la dinastia degli daimyô
Tagawa.
1682 : I Russi creano uno voyvoda centrato su Albazin e affermano la loro
presenza sulla parte settentrionale del fiume Amur. Il nuovo shogun Tsunayoshi
considera queste terre troppo povere per essere importanti ma non lasciare
nessun altro averli. Negozia dunque con l’impero Qing per riprendere in comune
la lotta contro i barbari russi. I Gesuiti assicurano all’imperatore che sono
degli cristiani ma una sorte barbara e selvaggia, molto simile ai Mongoli ma
chiamati ortodossi.
1683 : Tsunayoshi ripristina le leggi di ordine morale e crea a Edo una polizia
con delle istituzioni di carità. La prostituzione viene vietata, ricchi vestiti
sono vietati. Cio porta al sviluppo di diversi traffici. Tsunayoshi é spesso
considerato più come letterato che uno guerriero. Ha studiato per anni i
classici e la religione e considera del suo dovere di mantenere il popolo
Cristiano in Giappone sotto la legge di Dio. Inizia a organizzare delle lezioni
da parte degli pretri degli diversi rami cristiani all’attenzione degli suoi
vassalli nel castello di Edo.
E però un’epoca ricca e prospera, l’epoca Genroku, e numerosi samurai cercano i
piaceri e il divertimento, pagando tantissimo per fornirsi i prodotti di lusso
dell’estero e avere al loro servizio i migliori pittori, le più belle
cortigiane, organizzare le feste le più ricche. Ciò serve bene la gloria degli
Tokugawa e lo shogun lascia fare se non provoca disturbi sociali.
1684 : assassinio del Tairô della sede Date Hotta Masatoshi, l’affare non fu mai
chiaramente capita, sembra il risultato di un’affare personale ma questa sede
viene sempre di più considerata come maledetta. Questo gradisce Tsunayoshi che
vede cosi l’occasione di indebolire i Go-Tairô e riportare lo shogun come attore
attivo della vita politica allorché Ietsuna era rimasto passivo.
1685 : Azione alleata tra Qing e Giapponesi contro i Russi, la Fortezza di
Albazin é assediata. L’azione degli Manciù e Giapponesi permette di respingere
le razzie degli Cosacchi e le popolazioni locali si sottomettono volontariamente
all’autorità degli due imperatori in scambio della sicurezza. Albazin viene
finalmente presa.
1687 : L’imperatore Reigen abdica il trono in favore del suo figlio l’imperatore
Higashiyama. Diventa sempre più abituale di vedere l’imperatore abdicare per
ritirarsi a vita privata come meceno degli arti, autore e poeta. L’epoca é alla
pace e a un modo di vita piacevole che il Giappone non aveva mai conosciuto.
Molti vogliono approfittare di questa bella epoca.
1688 : lo shogun Tsunayoshi prosegue nelle sue riforme morali con la legge sui
funerali proclamata dall’imperatore Higashiyama. I funerali sono resi meno
fastosi e più vicini alle regole della Chiesa. Nel stesso momento prosegue con
la ricerca degli cristiani influenzati dal protestantesimo. Delle comunità sono
nate nel Nord dove ricevono sottomano la protezione degli Date e degli daimyô
ainu. Infatti Nichirenisti e protestanti sono ormai in collaborazione.
Lo stesso anno il gesuita Verbiest muore a Kyoto, la carica di direttore
dell’osservatorio imperiale é ripresa da un’altro gesuita, Antoine Thomas.
L’osservatorio é ricco di uno numeroso materiale realizzato su istruzioni di
Verbiest e rendendo i Giapponesi capaci di calcoli astronomici avanzati.
1689 : Trattato di Nerchinsk tra Russia, impero Qing e impero giapponese. I
Russi abandonnano il bacino dell’Amur. La frontiera é fissata al fiume Argun. La
regione marittima tra il fiume Amur e il mare é definita come terra giapponese.
Degli coloni sono inviati e degli daimyô nominati su queste terre per servire di
coloni-guerrieri. Viene fondato il porto di Urajio (Vladivostock). Alla
redazione del trattato partecipano i Gesuiti Gerbillon e Pereira come
traduttori.
1690 : I primi Cossachi raggiungono il Kamchatka dove impongono uno tribute di
pelle agli villagi delle tribù locali della regione. Delle violenze scoppiano
davanti al rifiuto di cooperare. Gli abitanti, degli tributari del Giappone,
chiamano subito al soccorso le truppe degli forti giapponesi del clan locale
Nagashima e riescono e respingere gli invasori. Altri popoli vicini come i
Koryak, Kamchadal e Chukchi, tributari degli Giapponesi chiamano al soccorso.
1691 : I Russi hanno portato con loro delle malattie sconosciute degli popoli
del Nord e provocano un’epidemie, in 5 anni le popolazioni del grande Nord sono
ridotte di 35%. La situazione é descritto come gravissima dagli ufficiali
giapponesi nella regione che chiedono aiuto.
A Edo, il Tedesco Engelbert Kaempfer si insedia nella capitale shogunale e
diventa uno noto medico, presto il medico personale dello shogun. Sotto la sua
influenza sono sviluppati degli ospedali per i più poveri dove la gente non
muore sempre. Kaempfer é anche uno spirito molto curioso che studia la flora e
la fauna giapponese di maniera sistematica, si dice spesso che era uno
pre-illuminista. E anche il primo a scrivere e pubblicare una narrazione
estensiva delle origini del Giappone dove adotta chiaramente l’idea dell’origine
ebraica degli Giapponesi. Fu anche uno traduttore. E il primo a tradurre Newton
e Copernico in giapponese come lo fa per altre opera scientifiche.
Attorno a lui si forma una vera scuola di traduzione che traduce che si
specializza nelle scienze europee che diventano allora una curiosità per i
Giapponesi. Sarà all’origine del Rangaku, le scienze olandesi perché molti degli
libri tradotti sono importati dalle Province-Unite e sono tradotte
dell’olandese. In particolare le matematiche e l’arte navale sono studiati per
sviluppare l’artiglieria dello shogunato.
1692 : in collaborazione con i Gesuiti di corte é costruito a Edo l'Osservatorio
shogunale sulla collina di Ueno (dove si trova oggi il Museo Nazionale). E una
coppia dell’osservatorio imperiale di Kyoto dove l’imperatore fa calcolare la
posizione delle stelle e riesce ormai a fare previsioni per le eclisse, alla
grande venerazione della corte.
Alla stessa epoca altre opere occidentali più filosofiche, come Descartes, sono
tradotte su ordine dello shogun ma per essere studiate di maniera discreta per
conoscere gli Occidentali e definire se queste opere sono conforme alla Fede e
alla morale giapponese. Molti filosofi europei non escono mai della sezione
riservata della biblioteca shogunale. più tardi Locke farà parte di queste opere
a sorvegliare. lo shogun Tsunayoshi fa venire degli racconti del regno di Louis
XIV di Francia e si mostra molto interessato all’idea dell’assolutismo francese.
1693 : Lo stesso anno, Ihara Saikaku scrive le sue famose opere erotiche che
descrivono il nuovo « Mondo flottante », l’Ukiyo, cioè il demi-mondo del
quartiere degli piaceri di Yoshiwara dove vengono mercanti e samurai, ricchi e
poveri per ammirare la bellezza delle cortigiani dominate dalla loro propria
aristocrazia delle Oiran. Attorno a questo mondo di sviluppa la cultura urbana
di Edo con le sue librerie, teatri, mode e passioni che non sono più veramente
controllate dai samurai (che vengono in segreto negli teatri teoricamente
vietati a loro). Le grande dinastie di attori del kabuki nascono. Il poeta
Matsuo Bashô é il maestro senza rivali della nuova sensibilità dell'epoca
Genroku.
1694 : Re Sukjong di Corea copia le sue riforme su quelle di Tsunayoshi e impone
uno rigido ritorno all’ordine morale e soppressione degli eccessi
dell’aristocazia cristiano-confuciana yangban. Il re ha ormai uno controllo
molto esteso sulla corte, avendo quasi eliminato le diverse fazioni giocando una
contro l’altra. La funzione pubblica viene aperta ai membri delle classe medie.
1695 : Le riforme morali dello shogun Tsunayoshi iniziano a derivare verso
l’eccesso, approfittando del crescente manco di volontà degli Tairô. Tsunayoshi
ordina misure di carità di massa a Edo per aiutare I numerosi poveri delle
campagne che arrivano ogni giorno. Delle istituzioni per offrire cibo e riparo
ai poveri sono organizzati in tutti i quartieri, pagati dai fondi pubblici. I
ricchi mercanti iniziano a chiamare lo shogun Inu-Kubô, il Signore degli Cani,
come chiamano i più poveri.
In questa epoca il consiglio degli Tairô, anche se potente, entra in un periodo
di silenzio che approfitta all'amministrazione centrale degli Bugyô che
concentrano sempre più potere nella loro qualità di soli specialisti del governo
in Giappone, direttamente sotto gli ordini del shôgun. Il capo dei Bugyô é di
fatto un premier dello shogunato.
1696 : Vladimir Atlasov tenta di prendere possessione del Kamchatka. La sua
truppe composta di Cossachi e di tribù locali prova a imporre il tributo sul
popolo Itelmens, il popolo tributario il più potente del Nord Kamchatka. I Date
chiedono al shogun l’autorizzazione di intervenire di maniera più impressionante
che prima e l’ottengono.
Le misure di protezione dello shogun provocano un’afflusso mai visto di poveri
nella capitale e le strade sono presto occupate da famiglie numerose che hanno
fuggito le loro terre, scappando ai loro daimyô (questi ultimi protestano). Il
tesoro shogunale non basta a nutrire tutti e la sicurezza peggiora rapidamente,
vedendo rapine e violenze crescere tra abitanti di Edo e i « Cani ». Si dice che
in un mese la popolazione sarebbe aumentata di 50 000 persone. lo shogun é
costretto a ridurre le sue ambizioni dopo la morte di un funzionario samurai
ucciso in piena strada. Le istituzioni di carità sono ridotte e una parte degli
fuggiashi sono espulsi e inviati a popolare Taiwan e il Grande Nord.
1697 : Una spedizione ainu-giapponese comandata dal capoclano Date stesso sbarca
nel Kamchatka e risale la penisola stessa, ancora protetta. Appena arrivati nel
Nord convocano le diverse tribù e in particolare le tribù degli Chuckchi.
Promette la protezione dell’imperatore del Giappone in scambio non di uno
tributo ma della loro sottomissione formale e di accettare degli pretri
cristiani. La paura degli popoli locali in confronte ai barbari russi é tale che
accettano (senza capire che i Russi erano anche loro cristiani, almeno in
teoria). Ufficialmente tutte le terre da Kolyma fino alla penisola di Chuckchi e
il Stretto di Miura entrano a fare parte dell’impero.
1698 : Tokugawa Tsunayoshi attribuisce la sede mancante degli Tairô a Yanagisawa
Yoshiyasu, suo principale ministro e capo dei Bugyô. Il clan Date non é ancora
autorizzato a riprenderlo. Yoshiyasu é anche da anni il wakashû (amante
guerriero) dello shogun.
1699 : E più o meno alla stessa epoca che vengono fondati i primi villaggi
giapponesi sulla costa meridionale dell’Arasuka (Alaska), sono degli villaggi di
pescatori inviati di forza dal Giappone per ridurre il numero di poveri
arrivando nelle città. Sono protetti da samurai locali sotto ordini di clan
come i Date, i Gamo ma anche degli vassalli degli clan ainu che diventano loro
padroni. Delle relazioni commerciali nascono con gli indigeni locali.
1700 : Una proclama shogunale definisce le terre del Grande Nord. Fanno
ufficialmente parte del regno ainu sotto autorità imperiale e sono divise in tre
« paesi » : Kamushakka-kuni (Kamchatka), Chukkuchi-kuni (Chuckchi) e
Kolima-kuni. Un’amministrazione coloniale é creata per insediare degli coloni ma
i popoli locali sono lasciati al loro modo di vità tradizionale. L’imperatore
chiede e ottiene la creazione di missioni cristiane per evangelizzare.
1701 : Progetto di riforma del Sankin Kyotai. Tsunayoshi si orienta sempre di
più verso uno potere personale ha da qualchi anni imposto delle misure severe ai
daimyo. E lo shogun che ha il più confiscato di feudi e soppresso degli clan di
oppositori (sul pretesto della caccia ai protestanti). Ormai vuole obbligare
tutti i daimyô a dichiararsi ufficialmente vassalli dello shogun, anche i clan
che erano rimasti « alleati » dopo l’instaurazione dello shogunato, come I clan
degli Tairô. Un’opposizione si leva.
1702: Scandalo nel castello di Edo. In quest’anno una disputa privata tra il
daimyô Asano di Ako e il servitore dello shogun Kira Yoshinaka. Kira sembra avere
perseguitato Asano nelle sue obbligazioni di corte, risultando in 1702 con
l'attacco di Kira da parte di Asano. Asano ha tirato la spada dentro il castello
di Edo e ferito leggermente Kira. lo shogun Tsunayoshi, al contrario della
tradizione, disculpa Kira i ogni errore, ordina a Asano di suicidarsi e confisca
suo feudo. Molti alla corte e nella città di Edo mormorano che la decisione é
ingiusta, tutti due avrebbero dovuto essere puniti. La popolarità dello shogun
diminuisce ancora.
1703 : incidente degli 47 rônin d’Ako. 47 degli vassalli del daimyô Asano erano
rimasti senza maestri dopo la morte del loro signore. Privati di loro privilegi
avevano preparato la loro vendetta. Una notte si raggruppano in armi davanti il
palazzo di Kira Yoshinaka e lo prendono d'assalto facendo saltare le porte con
della polvere. I guerrieri di Kira sono uccisi e loro signore decapitato. Dopo
averne finito i 47 portano la testa tagliata in processione verso la tomba del
loro signore. lo shogun Tsunayoshi, infuriato ordina a loro di suicidarsi, cosa
fanno in gruppo. Per molti é stato un atto brillante di fedeltà guerriera
pienamente onorevole allorché lo shogun si é mostrato ingiusto e senza cuore.
Presto l’incidente é rappresentato nei teatri e sirve a criticare apertamente il
regime degli Tokugawa. Ogni riferimenti all’affare viene vietato sotto pena di
morte ma continua lo stesso a propagarsi. L’affare arriva anche fino in’Europa
in 1716. L’imperatore stesso protesta presso lo shogun per la sua decisione
rapida e considera che avrebbe dovuto essere consultato per una cosa cosi grave.
Lo stesso anno avviene il Grande terremoto di Genroku che provoca 200 000 morti
tra il terremoto e il tsunami. Il castello di Edo stesso é crollato in parte.
Non si deve aspettare molto per sentire che é la retribuzione divina contro il
pessimo governo dello shogun.
Per peggiorare la situazione lo stesso anno Il vecchio daimyô Date Tsunamura
muore finalmente. Suo successore Date Yoshimura dovrebbe riprendere di pieno
diritto la sua sede nel Consiglio degli Tairô ma lo shogun lui vieta sotto il
pretesto che é troppo giovane. I Tairô rimanenti protestano.
1704 : In Occidente il pontefice romano Clemente XI, amico degli Dominicani e
Francescani, cancella le istruzioni di Alessandro VII e condanna ufficialmente
la pratica degli riti cattolici « alla giapponese ». Vieta anche di discuterne e
condanna la teoria dell’origine davidica dell’imperatore giapponese come
eretica.
In Giappone, davanti al manco di sostegno fino dentro suo clan, lo shogun
Tsunayoshi é costretto a abandonnare suoi piani di centralizzazione forzata e di
assolutismo shogunale. Non ha altra scelta che la prudenza dopo il disastro
degli 47 rônin.
1705 : Dopo anni di una guerra fatta di cavalcate, razzie e assedi, i Cossachi
sono respinti con l’aiuto delle tribù del Grande Nord. Il trattato di Yakutsk
formalizza la pace tra Russia e Giappone. I Russi non potranno mai giungere fino
allo Stretto, conservano però la costa tra il Kamchatka e l’Amur e fondano il
porto di Magadan.
Arriva in Giappone il legato pontificale Charles Maillard de Tournon per
annunciare il cambio di politica pontificale e chiedere formalmente la
conversione dell’imperatore. L’incontro si passa malissimo, il legato é molto
insolente e rifiuta di prosternarsi. Dopo avere ascoltato le sue domande,
l’imperatore Higashiyama lui fa dare un’esemplario del Nihon Shoki in giapponese
e lui chiede quale parte é eretica. Maillard di Tournon, incapace di leggere il
giapponese, si accontenta di mormorare una risposta alla quale l’imperatore lui
lancia con collera : « Perché dovrei ascoltare gli ordini di qualcuno che non sa
neanche leggere ? » e lo caccia. Il legato é ordinato di rinchiudersi a Nagasaki
e aspettare la sua espulsione.
E l'occasione per uno riscaldamento delle relazioni tra l’imperatore e lo shogun
che tira le sue proprie conclusioni dell’incontro.
1706 : Maillard de Tournon é espulso dal Giappone, ma non solo lui, tutti i
Gesuiti stranieri sono ordinati di lasciare il Giappone, la Corea le Ryukyu e
Taiwan. L’espulsione degli Gesuiti si fa al motivo che non possono essere fedeli
sia a Roma e a Kyoto. Il Tenshû cattolico rimane pero sano e salvo tra le mani
di un clero totalmente giapponese. Tutti i sforzi gesuiti degli ultimi 50 anni
sono ridotti a niente. Alcuni gesuiti sono pero autorizzati a rimanere nel paese
se fanno la prova della loro utilità, ma sono privati dal diritto di insegnare.
1707 : E un’anno di sfortuna. Un’altro grande terremoto colpisce e distrugge in
parte Osaka. La produzione agricola é pessima, provocando delle carestie e lo
stesso anno il Monte Fuji stesso entra in eruzione. L’eruzione copre la città di
Edo di ceneri e uno nuovo cratero (il cratero Hoei) si forma sul fianco della
santa montagna. Da secoli i Giapponesi avevano continuato a venerare il volcano,
non esitando a farne la montagna dove l’arca di Noe si era fermata. Il
pellegrinaggio sul vulcano era popolarissimo. Per l’intera popolazione
giapponese é ormai chiaro : Dio non approva il governo degli Tokugawa.
1708 : L’imperatore Higashiyama spedisce delle lettere segrete ai diversi Tairô,
ai daimyô ainu e ai re di Corea e Ryukyu per sapere se potrebbe essere sostenuto
in caso di restaurazione del potere imperiale e di abolizione dello shogunato. I
Tairô sono positivi nel loro odio di Tsunayoshi ma la Corea teme di essere
lasciata a se stessa (cosa approfitterebbe ai Qing) e gli Ainu hanno paura di
uno ritorno degli Russi).
1709 : Muore lo shogun Tokugawa Tsunayoshi, possibilmente assassinato. Il rumore
pubblico accusa sua moglie di averlo avvelenato per paura di una guerra civile e
una guerra all’interno del clan Tokugawa. Tsunayoshi avrebbe voluto nominare suo
erede uno cugino senza diritti alla funzione per metterlo nel suo letto.
Tsunayoshi aveva iniziato suo regno nel splendore e la fiducia ma lascia uno
paese in crisi economica e politica. Morto senza figli, i Bugyô scelgono suo
cugino più vicino, Tokugawa Ienobu per succedere. Ienobu é un’uomo gia anziano,
amministratore competente, pio senza eccesso e molto prammatico. Nomina alla
testa dei Bugyô suo amico Arai Hakuseki. Ienobu si riconcilia con I Tairô
chiamando per fine Date Yoshimura al Consiglio.
Lo stesso anno l’imperatore Higashiyama é discretamente richiesto di abdicare
per fare dimenticare suoi progetti di rovesciamento. Lascia il trono a suo
figlio Nakamikado. Tutto sembra andare verso uno ritorno al statu quo. Lo stesso
anno il re di Okinawa Sho Tei muore, Sho Eki sale sul trono, primo re a avere
un’operazione da uno medico occidentale.
.
Verso un'altro shogunato Tokugawa
1710: Revisione delle leggi
degli Guerrieri Buke Shohatto che conferma la transizione degli guerrieri verso
degli funzionari. Abolizione della censura e degli tribunali d'inquisizione.
Creazione della moneta d'oro ryô per il commercio internazionale.
In Hokkaido Date Yoshimura inizia una seria di riforme ambiziose per restaurare
la prosperità decaduta dell'isola del Nord. Prima annuncia la bancarotta del
clan ufficialmente e mette fine all'esperienza di moneta su carta sperimentata
dagli suoi reggenti. Lancia una riforma fiscale e agraria con distribuzioni di
terre ai contadini e i Date sviluppano le esportazioni agricole, l'Hokkaido
avendo le più vaste terre agricole del paese. L'amministrazione dell'isola del
Nord é fortemente ridotta. In 10 anni il giovane daimyô restaura le finanze e
diventa il capo di fatto degli Tairô di fronte al shogun.
1711: Incontro tra lo shogun Ienobu e l'imperatore Nakamikado a Kyoto. Le due
figure della diarchia giapponese si accordano per riformare le loro relazioni e
creare una nuova collaborazione. In segno di apertura e buona volontà lo shogun
riforma la successione imperiale. I principi imperiali sono ormai autorizzati a
creare degli rami cadetti alla famiglia imperiale e essere dotati in terre, loro
matrimonio non saranno più controllati dal shogunato, la figlia dell'imperatore
sposa il figlio cadetto dello shogun.
Lo stesso anno arriva a Kyoto la grande ambasciata degli Ryukyu diretta da re
Sho Eki stesso. L'ambasciata vede l'estensione dei diritti commerciali di
Okinawa su tutte le vie marittime verso il Sud (Manilla, Vietnam, Siam ecc.) e
rende il regno insulario protettore delle comunità giapponesi di oltremare. Le
vie marittime verso l'Est (Acapulco, Arasuka) sono direttamente gestite dal
shogunato e le vie commerciali con la Cina dalla Corea stessa.
1712: Morte di Tokugawa Ienobu dopo uno breve regno di transizione che ha
riuscito a riportare la pace tra i diversi poteri nello Stato. Passa la funzione
di shogun a suo figlio Tokugawa Ietsugu, uno bambino di 3 anni, sempre con Arai
Hakuseki come principale consigliere.
1713: Le conseguenze del pessimo governo di Tsunayoshi non sono ancora sparite,
il principale problema é ormai il vuoto nelle casse dello shogunato. Lo Stato
manca di denaro e una crisi economica prende delle grandi proporzioni. La
riforma della moneta risulta solo in una perdita di fiducia da parte dei
mercanti e la politica di Arai Hakuseki, volontieri definita come fiscale e
ostile ai mercanti non sistema le cose. Uno controllo più stretto dell'attività
economica sembra fare più danni che altro.
1715: Tokugawa Ietsugu, ancora bambino, si sposa con la sorella dell'imperatore
Higashiyama. Era uno matrimonio dinastico voluto dal defunto Ienobu e il
risultato del nuovo compromesso tra Edo e Kyoto. Questo evento si accompagna di
feste per il secolo della morte del fondatore dello shogunato Tokugawa Ieyasu.
Un secolo di governo più o meno stabile che ha lasciato il Giappone il tempo di
guarire delle ferite delle guerre civili.
Lo stesso anno il pontefice romano rinnova la sua condanna degli riti
giapponesi. Tutti segni di culto o di preghiere all'imperatore sono vietati. Il
studio degli testi cristiani zen e nembutsu sono vietati e messi all'index. Il
culto degli antenati é condannato come pagano. Arrivo lo stesso anno del gesuita
Castiglione, é presentato al shogun che apprezza I suoi doni per la pittura e
l'autorizza sotto la sua protezione personale a rimanere nell'impero. L'anno
secondo l'imperatore Nakamikado risponderà con l'interdizione dell'uso del
latino nei riti cattolici, il giapponese é imposto, viene vietato ai preti non
giapponesi di praticare.
1716: Morte di Tokugawa Ietsugu. La morte del povero bambino marca la fine del
ramo primogenito diretto della famiglia Tokugawa. Fortunatamente Ieyasu aveva in
suo tempo creato tre famiglie cadette autorizzate a prendere la successione se
bisogno c'era, le Gosanke di Oawari, Kii e Mito. Il nuovo shogun é Tokugawa
Yoshimune di Kii. Arai Hakuseki, reso responsabile della crisi finanziaria é
esiliato.
Lo stesso anno un'incidente bizzarro avviene nella provincia di Saga, Il
vassallo degli Kuroda, Yamamoto Tsunemoto, affascinato dalla morte e una visione
idealizzata dell'epoca delle guerre civili scrive uno libro, il Hagakure, dove
sviluppa le sue viste. I samurai hanno tradito la loro missione di morire le
armi in mano per il loro signore, sono diventati degli funzionanti grassi o
degli rônin mercenati all'estero. Il vero samurai deve conquistare suo proprio
feudo con la spada o morire per suo signore. Le sue opinioni sono viste come
estremiste e anacroniche per i guerrieri del suo tempo. Il signore Kuroda lo
vede anche come pericoloso dopo gli anni della vendetta degli 47 rônin. Molti
daimyô e lo shogun lottano contro questi revisionisti e sono spesso spediti
fuori del Giappone verso il Nord, l'Arasuka o le comunità del Sud-Est asiatico.
Tsunemoto é ordinato, al suo grande piacere, di suicidarsi e la sua opera é
bruciata pubblicamente, condannata come eretica dalla Chiesa stessa.
1717: inizio delle riforme Kyôhô dal shogun Yoshimune, per lottare contro la
crisi economica sono create delle grandi compagnie marittime per sviluppare
l'attività. La Compagnia A Sigillo Rosso del Nord (Siberia e Arasuka), la
Compagnia A Sigillo Rosso della Cina, un'altra per il Grande Oceano (verso
Manila e il Messico), una per il Sud-Est asiatico. La flotta commerciale
giapponese, basata principalmente negli Ryukyu e Taiwan viene modernizzata con
il sapere tecnologico europeo, degli ingegneri olandesi sono fatti venire a
prezzo d'oro. Nel paese stesso l'attività artigiana é incoraggiata come la
produzione di nuovi prodotti agricoli come il cottone e il tobacco. Delle
corporazioni di mestieri organizzate nelle città per aiutare il piccolo popolo.
Yoshimune, al contrario degli altri shogun, non disprezza le affari e vuole
arricchire il paese.
1718: Tokugawa Yoshimune era uno capo energico e pieno di nuove idee, infatti é
segretamente protestante, come Date Yoshimura, e accoglie degli pastori che
portano nuovi libri a tradurre dall'Europa, in particolare degli libri
criticando il pontefice romano e descrivendo degli paesi protestanti. Yoshimune
é molto interessato al modello inglese con uno re padrone della religione. In
quest'anno decide di legalizzare la presenza degli protestanti in Giappone e
offre a loro di integrare il Tenshû giapponese. Degli pastori olandesi vengono
ammessi a insegnare negli collegi fondati dagli Gesuiti, ormai espulsi. Alcuni
preti giapponesi protestano ma presto ascoltano i nuovi arrivati e sono
rassicurati per esempio dal loro discorso legittimando il potere shogunale e
imperiale.
Con la cultura protestante lo shogun Yoshimune ha anche imparato molte cose
utili sul sistema di governo della Gran Bretagna e si mostra molto interessato
alla Magna Carta e al sistema parlamentare, capace secondo lui di proteggere lo
shogunato da uno pessimo shogun.
1720: Yoshimune ordina la liberalizzazione della traduzione di opere straniere,
la biblioteca shogunale é aperta al pubblico. Delle librerie specializzate nelle
opere straniere nascono presto a Edo. Sono incoraggiati le traduzioni
scientifiche e tecniche, le opera protestanti anche.
Lo stesso anno si spegne re Sukjong di Corea, considerato come uno re
benevolente che ha fatto prosperare suo popolo anche se era duro con le elite.
Sale sul trono suo figlio Gyeongjong. Il nuovo re é spesso malato e considerato
come incapace di gestire il paese, suo fratello Yeoning é nominato reggente e
principe ereditario. L'imperatore Nakamikado spedisce degli medici europei per
tentare di curare il re coreano.
1721: Grande riforma della metallurgia, Yoshimune incoraggia la rinascita della
fabbricazione delle spade giapponesi per un'esportazione di massa. I qualchi
anni i katana giapponesi inondano l'Asia e si trovano in tutte le armate dal
Siam al Grande Nord. lo shogun fonda anche le prime fabbriche per produrre
localmente fucili e cannoni all'europea. Le più grandi fabbriche riescono presto
a riprodurre i nuovi fucili comprati in Occidente e i nuovi cannoni armano le
navi della marina shogunale. La ricchezza degli grandi mercanti di Edo e Osaka
cresce di maniera esponenziale, il tesoro shogunale anche lui.
In Corea, tentativo di assassinio del reggente Yeoning in Corea da parte di una
fazione Cattolica che criticava la riproduzione delle decisioni religiose del
Giappone nella penisola. Una nuova purge é lanciata allorché il protestantismo
inizia a fare suo cammino anche a Hanseong. Molti apprezzano la sobrietà
protestante e suo gusto per il commercio e il sforzo personale.
Questo tentativo e l'orientazione religiosa dello shogun permettono all'imperatore
di fare uno passo avanti. Impressionato dalle lezioni degli pastori, che parlano
un giapponese perfetto, e dagli risultati della loro filosofia nella politica
shogunale, l'imperatore Nakamikado ordina al Tenshû giapponese di cambiare la
sua dottrina per adottare la dottrina protestante calvinista simile alla Olanda.
Per decreto imperiale, Nakamikado si nomina capo dal Tenshû giapponese nella sua
qualità di discendente di Davide e non riconosce più al pontefice romano il
diritto di influenzare i fedeli giapponesi. Roma risponde l'anno secondo con la
scomunicazione di tutti i preti cattolici giapponesi e degli gesuiti rimasti
nell'arcipelago. Agli occhi di Roma il clero giapponese forma una Chiesa
separata scismatica. Il daimyô Date Yoshimura annuncia pubblicamente la sua
conversione al protestantesimo e diventa il capo politico di questo corrente
religioso.
1722: In Cina si spegne l'imperatore Kangxi dopo uno lunghissimo regno di 60
anni. Rappresenta l'apogeo politico e artistico della dinastia Qing e lascia suo
trono a suo figlio l'imperatore Yongzheng.
1723: In Kyoto il gesuiti Castiglione realizza il primo ritratto
dell'imperatore in stile occidentale e diventa artista della corte.
1724: morte del povero re Gyeongjong di Corea, malato e sterilo. Suo fratello e
reggente sale sul trono come re Yeonjo. Il nuovo re, molto pio e umile, inizia
suo regno con una riforma della corte e della casa reale per ridurre le spese e
rendere suo stile di vita private più simile a quello dell'aristocrazia normale.
Fa abbassare tutte le tasse sul modello delle riforme dello shogun Yoshimune con
chi é in relazione stretta. E il primo re da molto tempo a uscire dal palazzo
per parlare con i semplice cittadini per informarsi delle condizioni reali del
regno.
L'imperatore Nakamikado mette uno freno al favore degli protestanti in Giappone
quando rifiuta di vietare il culto dei santi. I Santi sono numerosissimi in
Giappone, molti probabilmente delle antiche divinità convertite e tra loro ci
sono diversi imperatori. Vietare il culto dei santi potrebbe indebolire la
legittimità della dinastia imperiale. lo shogun Yoshimune si inchina e riconosce
questo limite. Uno paio di pastori olandesi ostili sono espulsi. In conseguenza
i preti del Tenshû si vedono imporre una terza dottrina, non più cattolica o
protestante ma mescolando i due per ottenere in Shin Tenshû, o Tenshû imperiale.
1727: Degli navigatori giapponesi alla ricerca di una via più diretta verso
Acapulco nel Messico scoprono per caso le isole Hawaii. Il nome é la
trascrizione del nome locale Owyhee. Il contatto si svolge male tra il re locale
e i marinai giapponesi e un conflitto scoppia ma negli anni seguenti altri
mercanti giapponesi prendono contatto con le popolazioni di Hawaii per il
semplice commercio e conservano loro segreto per impedire agli Europei di
trovare queste isole.
1728: Re Yeonjo crea un ufficio di ispezione segreta affidato a Park Munsu con
missione di cercare e condannare gli ufficiali corrotti e ispettare le province
discretamente senza provocare di reazione nelle fazioni della corte. Uno tale
ufficio esisteva gia in Giappone ma era infatti affidati ai ninja del
Oniwabanshû diretti dal clan Yagyû.
1730: Sempre nell'idea di facilitare il negozio e assicurare al shogunato di
ricevere le sue tasse, viene autorizzata la presenza di mercanti stranieri negli
mercati di Osaka, Kyoto e Edo. Dalle conoscenze europee lo shogunato sceglie
anche di adattare delle nuove tecniche agricole che fanno cadere il prezzo del
riso e permettono una ripresa economica. In 1732 una carestia viene però di
nuovo fragilizzare l'economia giapponese.
Gli attacchi russi nel Grande Nord iniziano di nuovo quando il Pavlutskiy usa
suoi Cosacchi per delle razzie che riescono a penetrare fino nelle terre degli
Chuckchi. I Cosacchi massacrano sistematicamente gli uomini e prendono le donne.
1732: spedizione navale giapponese in Arasuka, queste terre sono rivendicate
come terra dell'impero giapponese. Questa decisione é presa dopo l'arrivo di
qualche navi spagnole alla ricerca di terre a sviluppare. L'Arasuka é
ufficialmente gestito dal shogunato direttamente e un'inizio del colonizzazione
é lanciato, inviando degli prigionieri giapponesi ma anche coreani e ainu.
1734: A Kyoto l'imperatore Nakamikado abdica, sale sul trono il nuovo
imperatore Sakuramachi. Azzardo dei tempi, lo stesso anno in Cina muore
l'imperatore mancù Yongzheng, lascia il trono a suo figlio l'imperatore Qianlong.
1735: Con il ritorno della prosperità e il cambio di regno lo shogun Yoshimune,
aiutato da suo alleato Date Yoshimura si Lancia nella riforma del suo regno. Le
riforme dell'era Genbun permettono la riforma profonda del consiglio degli Tairô
che non era più da anni efficace. Le 4 famiglie ereditarie rimangono al loro
posto, sono sempre le più ricche del paese ma si aggiungono a loro uno
rappresentante del regno coreano e uno del regno delle Ryukyu. Altri 5 membri
saranno eletti dagli 320 daimyô che conta il Giappone (+ Ezo e le terre del
Nord). Questi membri eletti devono essere cambiati ogni dieci anni. I Tairô
devono eleggere tra di loro uno presidente (Daitoryô) anche lui per dieci anni.
Date Yoshimura é eletto a questa carica. Se il consiglio e lo shogun lo
richiedono un'assemblea degli daimyô sarà riunita per votare nuove tasse o per
annunciare la guerra. L'amministrazione degli Bugyô é sottoposta al Daitoryô. Il
governo shogunale si dota di istituzioni centralizzate.
1736: creazione di una nuova moneta, il bun di rame, porta il nome dell'era
imperiale e la date per le prima volta. Questa nuova moneta stabile garantisce
la prosperità nel Giappone, le monete d'oro ryô sono riservate al commercio
internazionale.
Il re Yeongjo di Corea adatta le riforme dello shogunato al regno coreano creando
un'assemblea degli letterati Yangban e uno consiglio dell'aristocrazia.
1737: le corte di inquisizione contro i cattolici sono soppresse
dall'imperatore. La situazione religiosa si é stabilita con la ripresa di
controllo del dibattito religioso da parte dell'imperatore che ha scelta una via
nazionale per adattare le dottrine estere. Quasi nessuno in Giappone pensa a
contestare la'autorità religiosa del sovrano, anche lo shogun.
1739: L'imperatore Sakuramachi si concentra sulla restaurazione di molti riti
cristiani nestoriani dell'epoca della corte di Heian. E la conseguenza logica
delle evoluzioni religiose. Di fronte alla fede venuta dall'estero l'imperatore
si interroga sulla specificità religiosa del Giappone e sulla sua legittimità.
Ciò porta a uno rinnovo dell'interesse per le cose antiche. Questo movimento é
seguito dall'antica nobiltà che si appassiona ormai per la ricerca del passato,
organizzando i primi scavi archeologici presso l'antica capitale di Asuka.
1740: L'imperatore Sakuramachi ordina una compilazione degli templi del
Giappone e delle leggende locali per accompagnare il nuovo gusto indigenista.
Questo gusto si oppone alla passione delle città e di Edo in particolare per la
scienza occidentale e il profitto.
Lo stesso anno viene fondata la prima città coloniale giapponese stabile in
Arasuka, il porto di Ariumachi.
1742: Date Yoshimura abdica la guida del clan Date e si dimette delle sue
funzioni di presidente del Consiglio degli Tairô. Benché entrato in uno sistema
politico più complesso il governo shogunale rimane molto legato agli uomini, non
ci sono ancora degli partiti ma piuttosto delle fazioni attorno a uno capo. Date
Yoshimura era della fazione dello shogun ma il nuovo daitoryô eletto a suo posto,
Honda Tadanaga, rappresenta la fazione degli Tairô ereditari, ancora ostili a
queste novità.
Lo stesso anno il papa Benedetto XIV rinnova le condanne sui riti giapponesi e
ordina ai cattolici del Giappone di giurare di rispettare le sue istruzioni. In
Russia la tsarina russa Elisabetta ordina la conquista dell'estremo oriente, se
bisogno eliminando le popolazioni locali. E l'inizio della guerra
russo-giapponese.
1743: Riforme dell'era Tenpô. Honda Tadanaga procede a uno ritorno all'ordine
morale vietando i spettacoli troppo scandalosi, i teatri e la diffusione degli
libri occidentali. Le associazioni private devono essere registrate e i capi del
Rangaku (i studi olandesi) sotto messi in residenza sorvegliata. Questo va
chiaramente contro il parere dello shogun Yoshimune che decide però di rispettare
il voto e il sistema che ha lui stesso creato.
1744: Una cometa nel cielo del Giappone provoca l'inquietudine della
popolazione di Edo ma viene osservata con interesse dall'imperatore Sakuramachi.
Questo e una pessima produzione agricola fragilizza il sostegno al nuovo
ministro Honda e riduce la fiducia nel governo. I membri del Rangaku pubblicano
però degli trattati per spiegare il fenomeno delle comete e le loro osservazioni
al telescopio. Ciò porta il ministro a liberare i membri del Rangaku per usarli
a provare che suo governo non é maledetto.
1745: Dopo l'arrivo degli Giapponesi in Hawaii, le epidemie e cambiamenti
provocano delle guerre tribali che risultano nell'unificazione dell'arcipelago
sotto la condotto del re Ke'eaumoku Nui. Il re accetta il commercio con i
Giapponesi e anche l'introduzione del cristianesimo Tenshû ma controlla
fermamente suo regno.
1746: Con la presa del russo forte Nizhnekamchatsk che permetteva ai Russi di
penetrare nelle terre di Kolyma le truppe shogunali e Date riescono a bloccare
le razzie degli barbari russi nel territorio imperiale. Un'ambasciata giapponese
tenta con difficoltà di attraversare il gigantesco impero russo verso San
Pietroburgo.
Il governo Honda cade finalmente dopo solo 4 anni davanti all'ostilità crescente
degli mercanti di Edo e Osaka, senza parlare dello shogun Yoshimune. Le elezioni
essendo lo stesso anno, i daimyô scelgono come nuovo daitoryô Nishio Tadanao,
uno candidato più vicino al Gruppo degli Hatamoto (vassal diretti dello shogun),
abolisce poco dopo la maggior parte delle decisioni del suo predecessore alla
grande gioia degli Edokko (abitanti di Edo).
1747: Abdicazione dell'imperatore Sakuramachi in favore del figlio,
l'imperatore Momozono. L'ex imperatore si ritira nel studio dell'astronomia e la
sua passione per le ricerche storiche a Kyoto e attorno. Da il spettacolo raro
di uno sovrano ritirato cercare nella terra delle tracce archeologiche. Per
festeggiare il nuovo regno lo shogun chiede a Castiglione e altri artisti
gesuiti di costruire uno palazzo occidentale a Kyoto, é il palazzo d'estate di
Katsuura.
Lo stesso anno le forze russe di Pavlutskiy sono definitivamente sconfitte dai
Giapponesi. Il maggiore russo é decapitato e i Russi respinti dal Grande Nord.
L'anno secondo il governo tsarista accetta le condizioni della missione
diplomatica giapponese (uno ritorno allo statuto ante bellum) e firma una pace,
confermata in 1748 da una missione diplomatica in Giappone. In 1750 I Russi
aprono uno consolato nel porto dell'Amur giapponese Vurajio.
1748: I teatri di Edo mettono in scena il Tesoro degli Vassalli Leali (Chûshingura)
di Takeda Izumo. Takeda ha scritto un'opera che narra la vendetta eroica degli
rônin d'Ako contro le decisioni ingiuste dello shogun Tsunayoshi. E la prima volta
che questa storia può essere raccontata senza censura shogunale e l'autore ha
fatto molto per creare il scandalo. Il governo dello shogun Yoshimune (che non
amava Tsunayoshi) autorizza I teatri a presentarla al motivo che lo shogunato
non é cosi fragile di avere paura di parole. I Samurai sono però vietati di
vederlo, ma come sempre molti buttano le loro spade per un momento, solo per
andare al teatro.
1749: Grande ambasciata delle Ryukyu diretta da re Sho Kei a Edo. La visita
provoca una moda di Okinawa negli vestiti ma anche la danza e la musica. Una
moda che si estende a tutto ciò che riguarda alla strana cultura taiwanese che
mescola cultura cinese, Okinawa e aborigeni. A tale punto che lo shogun deve
vietare i tattoo facciali imitate dagli aborigeni taiwanesi.
1750: Ultima delle riforme di Tokugawa Yoshimune. Il samurai dokoro é
restaurato come corte di giustizia degli samurai ma delle corti di giustizia per
il popolo sono anche create e dirette da degli giudici locali nelle province
scelti dall'amministrazione centrale e non dai daimyô. Delle corti signorili
esistono ancora per i delitti riguardano il signore e suo onore ma i daimyô non
possono più condannare a morte senza approvazione dello shogun. Le corte di
giustizia ecclesiastica rimangono sotto giuridizione dell'imperatore. Il
Tokugawa Shikimoku, uno testo simile all'Habeas Corpus é promulgato
dall'imperatore, é molto discusso per sapere cosa viene veramente dall'Habeas
Corpus o dalla tradizione giapponese degli Shikimoku dell'epoca degli Minamoto e
Ashikaga. Non sis a neanche come e quando l'Habeas Corpus sarebbe arrivato in
Giappone.
1751: Morte di Tokugawa Yoshimune il Grande, considerato come il migliore
shogun della dinastia per le sue politiche. Lascia la sua funzione al suo figlio
Tokugawa Ieshige. Ieshige é stato scelto perché primogenito ma é anche un'uomo
malato con uno grave problema di elocuzione che lui impedisce di parlare in
pubblico. Questo problema fonda l'idea comune che era deficiente e incapace,
idea che suoi fratelli incoraggiano. Ieshige, fuggendo il sguardo degli altri e
la loro opinione si racconterà di vivere in reclusione nell'Ôoku del palazzo (lo
harem). Non era per niente imbecille, era uno letterato ma disgustato
dall'umanità si lasciava perdere negli piaceri del suo harem. Il governo é
lasciato tra nelle mani del nuovo consiglio degli Tairô. Delle elezioni sono
convocate e danno ancora il potere alla fazione favorevole alle linee del
defunto Yoshimune, viene nominato daitoryô Ôoka Tadamistu.
.
L'apertura all'internazionale del Giappone
1752: In Francia il filosofo
Voltaire scrive uno piccolo libro intitolato Tamara, dove torna al ridicolo le
pretese religiose degli imperatori nipponici e usa della ragione per criticare
le origini mitologiche della dinastia. Il libro sarà più tardi vietato in
Giappone. Rousseau era piuttosto positivo sul Giappone, seguendo Montaigne e
vedendo nel popolo dell'arcipelago uno specchio della Francia, puntando il
positivo per illustrare il negativo in Europa. Le idee degli filosofi francesi
arrivano assai rapidamente in Giappone tramite il porto francese di Hyôgo (che
non era mai stato molto approfittabile ma dove i Giapponesi avevano potuto
copiare nuovi tipi di navi europee per modernizzare la loro propria marina).
1754: Incidente del fiume Hôreki. Uno grande progetto di canalizzazione di uno
fiume pericoloso nella provincia di Owari diventa uno scandalo pubblico.
L'amministrazione shogunale impedisce e ritarda il lavoro degli uomini del clan
Shimazu. Le condizioni sul cantiere diventano difficili provocando la morte di
37 samurai. Il fallimento del progetto porta 51 altri samurai degli Shimazu a
suicidarsi per protestare. E una parte del conflitto politico tra i Tairô
ereditari (tradizionnalisti) e i Tairô eletti diretti da Ôoka Tadamistu
piuttosto progressisti. L'opinion rende colpevole Ôoka.
1755: La prosperità e il potere crescente degli mercanti porta la cultura
urbana di Edo in una nuova era dorata. Edo é ormai popolata di 1 000 000
millioni di abitanti, Osaka 400 000. La cultura urbana nata nel secolo scorso é
fiorita e crea ormai i suoi propri modelli. Il bushi, il guerriero esprima il
yabô, cioè la volgarità, il manco di cultura o di cortesia, l'ignoranza degli
codici sottili e delle mode del Mondo Fluttuante (l'Ukyo) allorché i giovani
contadini di famiglie mercantile celebrano l'Iki, il modo di vita raffinato e
connesso alle novità arrivando tramite gli Europei. Una contra-cultura nasce e
sostiene i sforzi degli riformisti.
Di maniera generale il Giappone del XVIII secolo si urbanizza e ogni capitale di
uno principato feudale diventa una piccola città dinamica vivendo della sua
corte locale. Si stima che il Giappone conta allora almeno 35% di urbani, il
livello di alfabetizzazione é attorno a 55%.
1756: Giunge in Giappone la notizia dell'inizio di una vasta guerra tra tutti i
paesi europei o quasi. E la guerra di Sette Anni che si combatterà su tutti i
continenti. Il Giappone é ovviamente neutrale in queste dispute ma deve
sistemare alcuni incidenti tra delle navi di nazioni in guerra e un'esaurimento
del commercio con l'Europa che danneggia fortemente l'economia del Giappone e
della Corea.
1758: Arriva a Edo una delegazione di Kuge (nobili di corte) condotti dal
reggente kampaku Konoe (titolo di cortesia). Il gruppo é ricevuto dal shogun
Ieshige per portare una petizione chiedendo ufficialmente al shogun di abdicare
e ritornare il potere all'imperatore Momozono. L'affare fa l'effetto di una
bomba. Fortunatamente l'imperatore stesso non aveva firmato niente, anche se non
poteva ignorare cosa si preparava. I nobili di corte non sanno neanche cosa
chiedono esattamente, alcuni immaginano la restaurazione della corte imperiale
dell'epoca Heian allorché altri vorrebbero vedere l'imperatore prendere la testa
del governo degli Tairô. Anche se non sono sostenuti dalla classe mercante molti
applaudono l'iniziativa solo per il piacere di imbarazzare lo shogun Ieshige,
poco amato. Politicamente cio porta la dismissione di Ôoka Tadamistu. Al suo
posto viene nominato uno moderato, neutrale tra I conservatori (Tairô ereditari
e Corte) e i progressisti (vassal diretti dello shogun), Inoue Sadatsune.
1759: I nobili della petizione di 1758 sono arrestati tutti e rispediti a Kyoto
per non uscire più degli loro palazzi. L'imperatore Momozono riceve una prostata
e vede la sua pensione ridotta di metà per 5 anni, provocando la sua rabbia. A
Edo i progressisti sono ormai mal visti dal shogun e perdono il favore, entrano
ufficialmente nell'opposizione. Come di abitudine, si traduce con il ritorno
delle leggi contro la traduzione dei libri stranieri e il lusso degli grandi
mercanti.
1760: In Corea, la monarchia coreana con approvazione del consiglio degli
letterati impone uno giuramento di fedeltà al re e all'imperatore per tutti gli
abitanti in funzione anti-straniera netta. I missionari cattolici e protestanti
che provano ancora a entrare in Corea (vista come più facile a penetrare che il
Giappone) vengono perseguitati.
1761: Morte di Tokugawa Ieshige, suo figlio Tokugawa Ieharu diventa il nuovo
shogun. Alla prima occasione Ieharu impone l'elezione come daitoryô di suo
favorito, Tanuma Okitsugu. Con Tanuma lo shogunato entra in una fase di
liberalizzazione. Tanuma impone subito di ridurre le tasse sugli scambi e offre
delle condizioni amichevoli ai più importanti mercanti di Edo, limitando tra
l'altro la presenza di loro rivali stranieri negli mercati. Degli monopoli sono
creati e rinforzati in particolare per sfruttare delle terre del Nord e dell'Arasuka.
L'esportazione di prodotti verso l'estero é incoraggiata ma più in direzione del
resto dell'Asia che dell'Europa che si vede imponere degli quota (i loro
prodotti di lusso occidentale facevano uscire dal paese delle grande quantità
d'oro). Arricchirsi é bello per Tanuma Okitsugu.
1762: In Corea, affare del principe Sado. Il principe ereditario di Corea si
rivela essere mentalmente disturbato. In diverse occasioni ha ucciso degli
uomini della sua corte e stuprato delle domestiche. Il vecchio re Yeonjo,
indolorito la fa giudicare e condannare. La legge coreana vieta al re di portare
la mano sul suo erede. Sado é dunque costretto ha entrare in una torre chiusa
per essere lasciato morire di fame e sete. Il figlio di Sado é nominato principe
ereditario e suo nonno prende cura della sua educazione se stesso.
Lo stesso anno, allorché la guerra di Sette Anni si dirige verso una
conclusione, la Gran Bretagna invia una flotta contro i Spagnoli nelle Filippine
e sbarca presso Manila. I Britannici bombardano e occupano la città. I Spagnoli
sono costretti a resistere nelle montagne. I mercenari giapponesi della comunità
locale resistono accanto ai Spagnoli e chiamano lo shogunato al soccorso. Questo
marca l'inizio della breve partecipazione giapponese alla Guerra di Sette Anni.
1763: In Giappone, l'imperatore Momozono abdica in favore della sua sorella
l'imperatrice Go-Sakuramachi, uno regno di transizione in favore del figlio di
Momozono. Momozono era rimasto quasi sotto guardia sin dall'affare della
petizione di 1758 e ciò aveva provocato un'inizio di protesta tra i membri
letterati della corte ma anche degli fedeli del Rangaku. L'imperatore non é uno
servo dello shogun non dovrebbe essere trattato cosi.
Nelle Filippine, una flotta giapponese arriva delle Ryukyu e da Taiwan, riunita
in fretta per sbarcare nel Nord di Luzon e fornire ai Spagnoli del vice-re Simon
de Anda e Salazar, mezzi e armamento. I Britannici tentano di estendere il loro
controllo sulle terre attorno a Manila ed é la prima occasione per degli samurai
giapponesi di combattere contro delle truppe europee regolari (i Cosacchi del
Nord non contano). I Britannici devono presto riconoscere che gli attacchi alla
spada e le tattiche di guerriglia impediscono di fatto di uscire della città.
1764: Ripresa di Manila da parte degli nippo-spagnoli contro delle forze
britanniche numericamente inferiori. le navi europee sono pero superiori e
dimostrano la loro capacità a costringere i Giapponesi alla prudenza, anche se i
cannoni nipponici non sono per niente mali. In Europa la Guerra si era gia
conclusa e l'opinione degli Britannici era di lasciare il teatrino filippino
allorché su tutti gli altri teatri avevano vinto. I Britannici evacuano le
Filippine senza essere stati veramente sconfitti (secondo loro).
1765: Morte a Edo del gesuita Castiglione, una stela é alzata in sua memoria
nel cimetero di Nippori. Era rimasto l'ultimo gesuita a essere autorizzato di
rimanere e vivere in Giappone.
1766: I Spagnoli hanno grandi difficoltà a imporre di nuovo loro controllo
nelle Filippine dove gli indios si sono armati da solo o con l'aiuto degli
Giapponesi. Degli mestizos nippo-filippini guidano anche delle proteste contro
il potere spagnolo chiedendo una partecipazione maggiore nella vità della
colonia per prezzo del sangue sparso per il re di Spagna. La flotta giapponese é
ancora presente per assicurare la sicurezza e occupa il forte di Manila.
1767: La spedizione filippina é presentata come una tremenda vittoria
giapponese di Tanuma Okitsugu che puo allora rafforzare suo potere e contare
sulla maggioranza assoluta degli Tairô e dell'assemblea degli daimyôs. Cio lui
permette di pronunciare l'espulsione degli mercanti stranieri degli mercati e
rinchiuderli negli loro porti: Hirado (Olandesi), Nagasaki (Portoghesi), Hyôgo
(Francesi), Uraga (Britannici), Tanegashima (Spagnoli) e Otaru (Russi). Questo
per favorire i mercanti giapponesi (Coreani e ryukyuani anche). Tanuma vede
anche l'arrivo di libri occidentali come uno pericolo e l'attività letteraria
degli circoli di letterati (o Juku) viene fermamente ristretta. Per il momento
queste decizioni vanno nel senso dellla prosperità generale e nessuno piange per
i stranieri. A notare che i racconti della Guerra di Sette Anni convincono molti
progressisti del Rangaku a interessarsi di più al modello britannico allorché
finora ascoltavano di più il modello francese.
1768: La colonia spagnola delle Filippine non era mai stata autonoma
finanziaramente né prospera. La guerra di Sette Anni aveva dimostrato quanto era
uno punto debole e costoso. Re Carlo III di Spagna propone al governo shogunale
di comprare la colonia. Tanuma Okitsugu acetta subito allorché beneficia ancora
degli effetti a corto termini della sua politica economica. La dominazione
spagnola di due secoli nelle Filippine si conclude con una passazione di potere,
la prima della storia tra una potenza coloniale europea e un'altra, non europea.
L'isola di Luzon é divisa in feudi affidati di preferenza a degli nuovi daimyô
scelti nella comunità giapponese di Manila o tra i sangue-misti nippo-filippini.
lo shogunato conclude di lasciare la chiesa cattolica negli suoi privileggi per
un'occupazione pacifica.
1769: Tanuma Okitsugu inizia a chiedere al re di Corea Yeonjo di riprendere
nella penisola le sue riforme economiche ma il re coreano si mostra poco
entusiasta davanti al governo autoritario di Edo, invoca difficoltà locali per
non fare niente senza troppo dannegiare le relazioni con l'arcipelago. Il
ministro non esita pero a allearsi con delle fazioni di corte per ridurre
l'influenza del re di Corea. Il regno delle Ryukyu é ben meno critico con il
sviluppo di suo ruolo di marina commerciale del Giappone contro i mercanti
stranieri e coppia senza esitazione le decizioni di Edo. Nelle terre del Nord
molti popoli locali e coloni ainu sopportano male il nuovo regime di quota e di
monopolio da privati.
1770: Nel regno di Hawaii si spegne il re Ke'eaumoku Nui, riconosciuto come re
confederale dell'arcipelago. Lui succede suo figlio Keôua Nui, considerato come
il vero artefice dell'unificazione delle isole dopo la conquista del suo padre.
Il nuovo re apre le isole ai mercanti giapponesi e ai missionari del
cristianesimo tenshû. Attorno a lui la società inizia a adottare delle novità
venute dal Giappone. La società tradizionale e tribale delle Hawaii era pronta
ai cambiamenti dopo il drama delle epidemie portate dai Giapponesi. Dalla
scoperta delle isole la popolazione era diminuita quasi di metà, indebolendo i
capi tradizionali.
1771: A Kyoto, abdica l'imperatrice Go-Sakuramachi quando suo nipote giunge
all'età di salire sul trono come imperatore Go-Momozono. Allo stesso momento la
politica economica di Tanuma Okitsugu e il sforzo per avere comprato le
Filippine iniziano a provocare uno decline notevole del tesoro shogunale. Tanuma
risponde vendendo delle cariche di governo. La corruzione, usata dal daitoryô
stesso, inizia a diventare uno fenomeno omnipresente. Sempre di più si deve
pagare per ottenere qualsiasi cosa, contro le leggi del tempo di Yoshimune.
Lo stesso anno uno grande tsunami colpisce gli arcipelaghi di Yaeyama e
Miyakojima nel regno di Ryukyu. Il governo di Okinawa é molto impegnato alla
ricostruzione e chiede l'aiuto di Edo che puo cosi imponere degli amministratori
e consiglieri più invadenti alla corte di Naha.
1772: Grande incendio di Edo dell'era Meiwa, la metà della città é distrutta
allorché delle tempeste, inondazioni avvengono, distruggendo la produzione
agricola, ovviamente un'epidemia scoppia e risulta in 190 000 morti, facendo
dell'anno 1772 un'anno famoso per I suoi disastri al punto di entrare nella
lingua corrente (Meiwaku = é sfortunato). Questo rappresenta uno colpo durissimo
per il governo shogunale ma anche per tutti i clan di samurai. La corruzione
non si nasconde neanche più quando Tanuma e suo governo vendono al più offrente
i mercati per la ricostruzione delle infrastrutture pubbliche di Edo. La
ricostuzione della capitale é lenta e i malcontenti iniziano a farsi sentire.
Lo stesso anno l'Enciclopedia inizia a essere tradotta in giapponese tramite
degli traduttori del francese facendo parte della scuola rangaku. Malgrado
l'opposizione di Tanuma Okitsugu l'attività di traduzione non si é mai
totalmente fermata, ormai protetta da altri clan come i Môri e Shimazu, clan
di Tairô ereditari che hanno iniziato la loro conversione alla modernità per
riformare le loro proprie economie. Questi clan cercano nell'Enciclopedia delle
informazioni come delle nuove tecniche agrarie o fiscali ma ricevono anche delle
nuove idee sul potere e i diritti del popolo. Re Yeongjo di Corea anche lui
inizia discretamente a fare tradurre l'opera.
1773: L'imperatore Go-Momozono protesta pubblicamente contro il governo di
Tanuma Okitsugu che viene pero confermato dal shogun Ieharu dopo le elezioni.
Tanuma ha ormai uno controllo quasi totale sul governo che ha corrotto e lo
shogun é niente di più che una figura complice e passiva. L'opposizione di
organizza e riguarda sempre di più verso i Môri e Shimazu dell'Ovest. I Date del
Nord rimangono pero degli alleati di ferro dello shogunato un'equilibrio freddo si
mantiene nel consiglio degli Tairô.
In Occidente, il pontefice romano Clemente XIV abolisce i l'ordine dei Gesuiti
alla grande sorpresa della Chiesa giapponese che riconsidera allora di
accogliere alcuni degli Gesuiti sul suo territorio.
Lo stesso anno il periodo di pace e stabilità secolare del Vietnam viene rotto
dalla rivoluzione degli Tay Son. I rivoluzionari prendono il potere nel
principato degli signori Nguyen. La tirannia locale era diventata troppo pesante
e la rivoluzione contadina é sostenuta dai citadini ma anche dagli mercenari
giapponesi ormai stanziati da generazioni. I capi della ribellione, i fratelli
Nguyen sono degli cristiani zen che promuovono il culto del cristianesimo
giapponese. L'ultimi signore della dinastia Nguyen é cacciato ma ottiene il
sopporto del Siam (dove ci sono altri mercenari samurai).
Di maniera inaspettata arriva in Corea il filosofo Denis Diderot, arrivato dalla
Francia dopo suo viaggio alla corte di Caterina II di Russia. E in Russia che
aveva sentito parlare del Giappone e della Corea e degli loro sforzi per
adattare cosa veniva dall'Europa. Dalla curiosità ha risposto a richiesta di re
Yeongjo che cercava a fare venire degli letterati europei per discutere
direttamente di filosofia. Denis Diderot, meno sarcastico di Voltaire e meno
bizarro di Rousseau era fatto per accordarsi con il sovrano coreano. Rimarrà in
Corea (senza mai potere entrare in Giappone) fino al 1776 e le sue discussioni
con I letterati coreani farà molto per fare capire meglio l'Illuminismo
francese. Suoi scritti sono introdotti clandestinamente in Giappone.
1774: Il potere shogunale accorda l'autonomia alle isole del Sud delle
Filippine sperando ridurre i costi di gestione della colonia. Suo potere diretto
é assicurato a Luzon stessa, Panay, Cebu e Visayas, cioé le isole a maggioranza
cristiana. Le isole di Palawan, Mindanao e l'arcipelago di Sulu a maggioranza
musulmana sono lasciati a degli sovrani locali riconoscendo l'autorità nominale
degli daimyô del Nord. Il sistema locale di controllo quasi feudale alla
giapponese sembra più efficace a controllare le isole che l'amministrazione
spagnola. I Giapponesi sono per la prima volta confrontati ai musulmani ma
considerano con tolleranza una religione che non capiscono bene.
più al Nord viene fondatta la città di Nootuka nell'Arasuka giapponese. La
colonia settentrionale é sotto controllo di compagnie locali e di piccoli
samurai che fanno regnare la loro autorità, anche contro le tribù locali. La
legge é poco seguita su questa frontiera dove il fucile e il katana
rappresentano ancora la massima autorità. Si parla dell'Hokuban, il Nord
barbaro.
Lo stesso anno in Dai Viet, i ribelli Tay Son chiedono e ottengono il sopporto
giapponese nella loro lotta contro l'oppressione degli Nguyen e degli Trinh.
Tanuma Okitsugu vede li l'occasione di dorare l'immagine del governo shogunale
come dieci anni prima a Manilla. Vede anche l'occasione di mettere la mano sul
Dai Viet e forse prenderne possession. Delle navi e degli samurai sino-taiwanesi,
in particolare degli guerrieri aborigeni sono inviati in Vietnam per rafforzare
i ribelli contro l'invasione venuta dal Siam.
1776: Morte in Corea del Vecchio re Yeongjo. Sale suo trono suo nipote Jeongjo.
La prima decisione del nuovo re é di riabilitare la memoria del suo padre che
considera essere stato accusato a torto da nemici politici nella corte. Da
questo nasce uno manco di fiducia del re per suoi funzionari in chi vede delle
creature del daitoryô Tanuma. Riesce a sventare uno tentativo di golpe militaro
da parte degli responsabili della morte del padre. Un assassino é personalmente
catturato e arrestato dal re ma nessun legame con il Giappone é trovato. Cio
permette a Jeongjo di purgare rapidamente suo governo dagli elementi sospetti.
Ma il nuovo re non é anti-giapponese, al contrario considera che la sua
leggitimità viene dall'imperatore che ha dato la corona a suo antenato Taejo.
Sostiene dunque l'imperatore contro l'autoritarismo di Edo, una nuova guardia
reale é creata e affidata a degli guerrieri fedeli venuti dagli clan
nippo-coreani del Nord come i Fukushima.
In Dai Viet, i Giapponesi intervengono con loro cannoni moderni alla battaglia
di Rach Gam-Xoai. I ribelli Tay Son aiutati dai Giapponesi sconfiggono
un'esercito Siamese di 50 000 uomini che lottava per il pretedente Nguyen Anh
che riesce pero a scappare per poco alla cattura. I Tay Son controllano ormai
tutto il centro del paese e offrono al governo dello shogun il controllo di
diversi porti strategici.
1777: re Jeongjo crea una nuova accademia delle scienze con scopo di formare
nuovi ufficiali e trovare i più capaci. Promuove i membri della scuola del
Silhak (I Studi Pratici) uno Gruppo di illuministi coreani molto influenzati da
Diderot e dall'Enciclopedia. Giurano solo sull'esperimento e i risultati per
decider cosa é bene o no. Vedono Jeongjo come uno desposta illuminato e sono
diretti da Jeong Yak-yong. Quest'ultimo é incaricato della costruzione di una
nuova capitale per Jeongjo, Suwon, non lontano da Hanseong dove uno palazzo e
una Fortezza iniziano a sorgere rapidamente.
1778: il capitano britannico Cook giunge le isole Hawaii solo per vedere la
presenza di mercanti giapponesi insediati nella principale isola. I Giapponesi
si mostrano ostilissimi alla presenza degli Europei e nel scontro che segue Cook
é preso e ucciso.
1779: Inizio della malattia dell'imperatore Go-Momozono, I dottori la
considerano come fatale. Il giovane imperatore non ha figli e una crisi di
successione sembra possibile. L'ex-imperatrice Go-Sakuramachi che si deve
chiamare al trono il candidato di soccorso del Shinnôke (una famiglia solo
destinata a fornire un'imperatore in caso di estinzione del ramo regnante) che
diventa l'imperatore Kôkaku. Il governo non é malcontento di vedere
un'imperatore alla leggitimità meno sicura salire sul trono. Il governo di Edo
chiede ufficialmente al re Jeongjo di Corea di cacciare I letterati del Silhak
dalla sua corte e restaurare nelle loro funzioni i ministri conservatori. Il re
coreano risponde che il governo shogunale non ha autorità su di lui, diretto
sudetto dell'imperatore, e ritira la sua partecipazione navale alla guerra in
Vietnam.
1781: Nelle Filippine delle scuole giapponesi sono stabilite in tutti feudi
delle isole come esiste gia in Giappone, Ryukyu, Taiwan e Corea. L'insegnamento
del giapponese si sviluppa, sostenuto dalla Chiesa locale rassicurata dalla
tolleranza giapponese. Il livello di alfabetizzazione delle Filippine passerà in
30 anni di 15% a 60% della popolazione, Giapponesi e non-Giapponesi inclusi. I
non-Giapponesi continuano pero a scrivere con l'alfabeto latino (i Romaji) per
scrivere uno giapponese fonetico che evolverà nel XIX secolo In uno giapponese
creolo mescolando il spagnolo e le lingue indigene.
1782: Grande carestia dell'era Tenmei. E il primo anno di una seria di raccolte
pessime che durerà fino al 1787. L'anno secondo l'eruzione del Monte Asama
molteplica gli eventi della carestia. L'imperatore prende l'iniziativa di
organizzare le istituzioni di carità per distribuire cibo ai più poveri.
Lo stesso anno nelle isole Hawaii, il re Keôua Nui si spegne e lascia il trono a
suo figlio Kamehameha. Il nuovo giovane re deve combattere una guerra civile
contro i capi ostili alla presenza giapponese. Kamemeha, aiutato dal alcuni
rônin senza legami con il governo giapponese, avrà a riconquistare una parte del
suo regno insulario.
1783: Tanuma Okitsugu presenta al shogun Ieharu una seria di riforme per
restaurare la fiducia e la prosperità. Benché corotto Tanuma non era uno tiranno
senza intelligenza, credeva profondamente che solo uno governo assoluto dello
shogun su tutto l'impero sarebbe capace di unire e fare prosperare il Sol
Levante, vede nell'imperatore una relichia del passato. Suo progetto vuole
abolire I Tairô ereditari e sottomettere i feudi a uno controllo stretto dello
shogunato con un'assemblea degli samurai permanente, strappando i daimyo degli
loro poteri giudiziari, fiscali e militari. La riforma in se sarebbe stata una
buona cosa ma ormai tutte le proposte di Tanuma sono viste come degli attacchi.
I Tairô ereditari si uniscono contro il presidente del consiglio.
1784: Nel castello di Edo é assassinato Tanuma Okimoto. Il figlio e successore
del presidente del consiglio era gia consigliere e seguiva le orme del padre. Fu
brutalmente assassinato alla spada da uno samurai chiamato Sano Masakoto, uno
Hatamoto (“Uomo della Bandiera”, cioé vassalo diretto dello shogun) immediatamente
ucciso dalle guardie. Okitomo fu ucciso in fronte ai occhi del padre rimasto
incapace di aiutarlo. Nessuno ha mai potuto spiegare l'incidente, malgrado le
inchieste severe ma dall'opinione generale era uno colpo da parte degli Tairô
ereditari contro Okitsugu per avvertire che la loro pazienza era finita. Il caos
dell'assassinio e della purga che ha seguito ha effetivamente fatto cadere
nell'oblio le riforme strutturali di Tanuma Okitsugu a chi lo shogun avrebbe
dichiarato che era troppo estremo. A notare che nella città di Edo, il rumore
della sua morte é stata seguita di festeggiamenti.
Tanuma Okitsugu, malgrado il colpo e la fine degli suoi progetti riesce a
mantenersi in posto. Cio lui permette di ricevere l'ambasciata vietnamese degli
Tay Son in Giappone. E firmato il trattato di Edo promettendo un'aiuto più importante al Dai Viet e degli privileggi commerciali, e l'attribuzione di
monopoli locali. Tanuma vede cosi l'occasione di giustificare la sua politica di
aiuto incondizionato ai Tay Son che aveva uno costo immenso per il governo e
vuotava poco a poco il tesoro. Il trattato prevede in particolare per i
Giapponesi di riorganizzare una marina per il conto degli Vietnamesi, vendendo a
loro cannoni e navi.
1785: In Giappone, la carestia aggravata dalla crisi politica provoca la
rinascità di movimenti religiosi millenaristi detti « Ee Ja nai ka » da una
danza popolare che faceva entrare i partecipanti in un transa. Delle processioni
di danzatori pazzi lasciano loro villagi senza più pensare al futuro, ballando
verso Edo e provocando il disordine. La città vede arrivare con stupefazione
queste mente superstiziose davanti ai quali i letterati rangaku criticano il
manco di educazione e i tradizionalisti il manco di fede. Il governo prova a
bloccarli usando di truppe samurai ma senza grande successo: come fermare dei
danzatori pacifici?
.
L'inizio della crisi di regime
1786: Morte di Tokugawa
Ieharu, con il defunto shogun cade finalmente Tanuma Okitsugu dopo uno governo
di 20 anni. Deve lasciare Edo di notte per non essere brutalizzato dal popolo e
finirà la sua vità l'anno seguente in esilio del suo feudo di Sagara. Diventa
shogun il figlio adotatto di Ieharu, Tokugawa Ienari, 14 anni, sotto reggenza
del nuovo daitoryô appena nominato Matsudaira Sadanobu (uno lontano cugino degli
Tokugawa). Malgrado le speranze di molti il nuovo governo, che si definisce come
del partito della tradizione e amico degli Tairô ereditari non mostra suo
interesse a lottare contro la corruzione sempre più invasiva. Il partiro «
liberale » di Tanuma Okitsugu entra nell'opposizione ma senza capo né potere. Le
decizioni del governo di Tanuma sono cancellate quasi tutte all'eccezione delle
misure contro i mercanti stranieri. Matsudaira annuncia anche la sua volontà
rinforzare la presenza giapponese in Dai Viet.
Lo stesso anno avviene l'incidente bizarro chiamato spesso la “Guerra dell'Ôoku
». L'Ôoku era il harem personale dello shogun che dall'epoca di Ieshige era sempre
composto di 800 donne (concubine e serve insieme). Er auna piccola fortezza nel
castello di Edo, accessibile solo da uno solo corriodoio (il Osuzu Roka,
corridoio delle campanne perche delle campanne segnalavano l'arrivo del signore
del luogo). Benché sposato a Shigehime, figlia del potente Tairô Shimazu, la
prima azione di Ienari come shogun (14 anni) era stato di entrare nel suo Ôoku…
per non ne uscire piu. Dopo una settimana il ministro Matsudaira stesso é dovuto
venire chiedere al shogun di partecipare alle riunioni del consiglio dove c'era
bisogno della sua firma, non poteva entrare nell'Ôoku stesso. A questo Ienari ha
rispoto bloccando l'acceso dell' Osuzu Roka e fa armare le guardie femminili
dell'harem. Durante due settimane l'Ôoku fu assediato dale guardie del castello
(senza violenza e senza impedire di fare entrare il cibo, era sempre lo shogun).
Ogni tentativo di penetrare respinto dalle guardie femminili e dalle concubine
armate di cuscioni. Solo dopo uno tradimento da parte della sua moglie lo shogun
fu trascinato fuori l'Ôoku per fare suo lavoro.
La cosa fa molto ridere a Edo all'epoca (ragazzi, eh?) ma per molti é chiaro che
il nuovo regno non sarà né più giusto, né più capace. La carestia cronica
prosegue facendo sempre più morti.
Lo stesso anno in Dai Viet, Nguyen He, capo della ribellione Tay Son marcia
verso il Nord contro il principato degli Trinh. Conquista con l'aiuto giapponese
la capitale del Nord, depone l'ultimo imperatore della dinastia Lê e si proclama
imperatore Quang Trung. L'ultimo sovrano Lê scappa in Cina. Questo sembra essere
uno trionfo totale per il Giappone che divide gia i monopoli commerciali tra i
fedeli del regime.
più al Nord le navi Ainu delle Kurili hanno la sorpresa di incontrare una
piccola flotta francese condotta dal conte de La Pérouse. Su ordine di Louis XVI
la spedizione é sopratutto una missione geografica ma porta anche delle lettere
del sovrano francese per entrare in contatto con i popoli locali e il conte ha
il potere di negoziare degli trattati. Le navi francesi lasciano le terre del
regno ainu per scendere nel principati degli Date. I Francesi sbarcano a
Hakodate dove incontrano il Daimyô. La Pérouse vorrebbe andare fino a Edo per
incontrare il shôgun ma la cosa non lui é permessa e nessun trattato sarà
firmato. Senza successo La Pérouse se ne va, l'anno seguente tenterà, senza più di successo, di aprire i contatti con il re Jeongjo di Corea.
1787: Scoppiano a Edo degli moti violenti. Il popolo attacca i ricchissimi
mercanti di riso, vero proto-banchieri che prestavano con interesse e brucia le
loro possessioni. Erano presentati con i più corrotti e ladri del sistema di
corruzione generalizzata. L'incendio si propaga in parte nella città bassa di
Edo e i samurai dello shogun Ienari sono inviati a lottare a malapena contro i
ribelli allorché il fuoco é ancora attivo. I ribelli chiudono le porte degli
loro quartieri e si difendono buttando delle tegole sui guerrieri. Finalmente
l'ordine é imposto nel sangue ma l'effetto é disastroso e la ricostruzione
ancora una volta, costosissima.
Matsudaira Sadanobu inizia a sviluppare una politica di ritorno all'equilibrio e
a un'economia più centrata sull'agricoltura, un'economia di buon padre di
famiglia ma totalmente inadattata ai bisogni commerciali del Giappone. La
politica di restrizioni dell'entrata degli stranieri é mantenuta.
Lo stesso anno in Corea il re Jeongjo trionfa con l'aiuto della sua fazione del
Silhak. La nuova capitale di Suwon é inaugurata e il re si trasferisce, senza la
corte a chi lascia il compito degli riti tradizionali a Hanseong. Porta con lui
solo uno governo ristretto e sua guardia personale di 6000 samurai coreani.
Suwon é alla volta una Versailles coreana e una fortezza dalla quale Jeongjo si
sente in sicurezza per governare lontano dalle lotte di fazioni.
1788: La Cina dell'imperatore Qianlong interviene nella guerra civile
vietnamese in sostegno alla monarchia Lê. Cio porta alla prima guerra
sino-giapponese. L'invasione dell'esercito mancù forte di 200 000 uomini é pero
respinto da un'esercito metà meno forte ma ancora una volta i cannoni giapponesi
dimostrano la loro superiorità sui modelli cinesi.
Lo stesso arriva sulle coste al Sud del Vietnam due navi di guerra francesi
comandate da Jean-Marie-Dayot. Era il risultato dell'incredibile ambasciata
presso re Louis XVI di Francia della delegazione inviata da Nguyen Anh. Era
condotta dal vescovo cattolico di Cochinchina Pigneau de Behaine con il proprio
figlio e erede del pretendente vietnamese. Erano riusciti a convincere
Versailles di aiutare Nguyen Anh, autoproclamato campione degli cattolici in
Vietnam contro gli eretici Giapponesi e i ribelli usurpatori. Le due navi
francesi riescono a sconfiggere le piccole navi pirate al servizio degli Tay Son.
1789: Disputa di Songo, lo shogunato vuole impedire all'imperatore Kôkaku di
affidare a suo padre, principe Sukehito, il titolo onorifico di imperatore
ritirato. La cosa sembra poco ma tocca ai diritti del sovrano e il rispetto
delle decizioni dell'imperatore. Molti daimyô si dividono sulla questione e il
ministro Matsudaira decide di acconsentire alla volontà dell'imperatore Kôkaku
solo per concludere uno dibattito che non vuole per niente lasciare aperto. lo
shogunato sembra prudente per tutto cio che c'entra con l'imperatore.
Matsudaira Sadanobu é ancora più prudente che lancia le sue riforme di Kansei.
Delle riserve di grano sono create e una campagna difficile di caccia alla
corruzione é iniziata. Uno controllo più importante delle città é imposta,
chiudendo i circoli di mercanti e delle leggi contro il fasto puniscono questi
ultimi. Per lottare contro i vagabondi vengono espulsi i disoccupati delle
città. Per accontentare la base degli daimyô conservatori vengono aboliti i
debbiti degli daimyô. I privileggi degli samurai sono affermati Questa reazione
conservatrice é fortemente, e pubblicamente, criticata negli ranghi degli
intelletuali progressisti che si riuniscono ormai segretemente. Si dice che la
prima loggia massonica giapponese sarebbe stata fondata a questa epoca nel porto
francese di Hyôgo.
In Arasuka giapponese, la città di Shituka viene fondata. Diventerà presto la
città più meridionale e la capitale dell'America giapponese. Cio non impedisce
la ribellione delle tribù indigeni contro l'oppressione delle compagnie locali e
di loro mercenari samurai. Una coalizzione si riunisce ma viene sconfitta dalle
truppe giapponesi alla battaglia di Menashi-Kunashir. L'ordine coloniale é
fermamente mantenuto.
Lo stesso anno in Hawaii, la nave mercante Utsukushii spara al cannone su uno
villaggio indigeni per vendicare uno furto, facendo più di 100 morti. Re
Kamehameha riesce dopo a catturare la nave e esecutare il capitano giapponese.
Gli altri marinai sono invitati a diventare vassali del re, la loro nave e loro
cannoni ormai in possessione del regno di Hawaii. L'anno seguente, con loro
aiuto, il re pone fine alla ribellione degli capi ostili. Kamehameha inizia a
organizzare un'esercito alla giapponese ma rifiuta di lasciare I stranieri
controllarlo.
1790: L'imperatore cinese Qianlong conclude la pace con la nuova dinastia
vietnamese Tay Son e con il Giappone. Qianlong ritira suo sostegno al sovrano
vietnamese deposto ma lui concede l'asilo. Il Giappone non chiede di più per
paura di provocare una vera reazione ostile della Cina quando non ha i mezzi per
uno grande conflitto.
1791: Arrivo inaspettata di un'ambasciata russa venuta dal Nord e condotta da
Adam Kirillovich Laxman. I Russi chiedono la firma di uno trattato commerciale
per sviluppare l'Estremo Oriente russo con il porto di Magadan e aprire la
Siberia giapponese e l'Amur ai mercanti russi. La proposta sembra fatta di buona
fede e onestamente ma il governo giapponese non vuole sapere niente di aprire di
più le sue relazioni. Laxman deve lasciare il paese con delle promesse vaghe.
1792: In Vietnam muore Quang Trung del Dai Viet, l'imperatore sostenuto dai
Giapponesi, a Phù Xuan Huê, lui succede suo figlio Canh Trinh allorché la
situazione militare peggiora nel Sud del Vietnam dove il pretedente Nguyen ha di
nuovo riunito un'esercito siamese per aiutarlo a rovesciare i pupazzi del
Giappone.
I sforzi coordinati dell'esercito Siamese, degli volontari vietnamiti e delle
due navi francesi permettono un'offensiva fulmine che prende il punto strategico
di Qui Nhon. Le navi francesi bombardano il forte e riescono a affondare uno
gruppo di navi di guerra giapponesi prese a sorpresa. Il regime degli Tay Son é
indebolito allorché il sostegno militare giapponese si era fatto più debole,
costretto dal manco di fondi per uno sforzo militare continuo da più di dieci
anni. Matsudaira Sadanobu aveva sperato ritirare delle truppe del Vietnam.
1793: Arriva in Giappone un'altra ambasciata europea, stavolta Britannica. La
missione condotta da George Macartney, chiede come I Russi e i Francesi prima
l'apertura totale degli porti giapponesi e la liberalizzazione dell'accesso ai
suoi mercati, cosa applaudita dai mercanti di Edo. Ma il Britannico commette
un'insulto rifiutando di prosternarsi davanti al shogun Ienari e percio
l'ambasciata é ricondotta alle sue navi ed espulsa.
Poco dopo quest'affare imbarazzante é scoperto uno piccolo libro comico molto
critico degli daimyo e loro modo di vità, il Daimyô Katagi. Tutti vengono
sorpresi quando viene rivelato che l'autore é nessun altro che il severo
Matsudaira Sadanobu che esprimeva cosi suo disprezzo per la sua classe. Il
scandalo é il colpo di troppo per Matsudaira Sadanobu, l'affare del Titolo
imperiale, il fallimento delle ambasciate straniere e il conflitto in Vietnam
l'hanno reso molto impopolare e anche lo shogun Ienari inizia a criticarlo.
Decide dunque di dimettersi e andare in pensione. Era meno odiato di Tanuma ma a
questo punto nessuno nel governo poteva essere amato. E nominato al suo posto
suo alleato politico Honda Tadakazu che lancia uno programme di fortificazione
degli porti contro l'arrivo di possibili spedizioni punitive da parte degli
barbari occidentali.
1794: Il nuovo daitoryô Honda invia anche delle nuove truppe in Vietnam dove I
samurai sono presi da una guerriglia nelle foreste che fanno tantissimi morti.
Degli volontari di Taiwan e Filippine sono inviati con specialisti della guerra
in giungla.
Giunge in Giappone la notizia dell'esecuzione del re deposto di Francia Louis
XVI da parte degli rivoluzionari e della nascita di una repubblica. Il fatto é
considerato con orrore dal shogunato che ordina che da questo momento tutte le
navi francesi saranno considerate come degli pirati e trattati come tali. Il
porto francese di Hyôgo é chiuso e i mercanti francesi sul posto espulsi
(permette anche di chiudere un posto importante della diffusione delle idee
straniere). Alcuni progressisti si mostrano molto interessati dalle copie della
Dichiarazione Universale degli Diritti dell'Uomo, anche se é difficile a
tradurre.
1795: sale sul trono di Okinawa re Sho On alla morte di suo padre Sho Boku. Il
nuovo re si distacca dal governo di Edo aprendo suoi porti a tutti i mercanti e
lanciando da se stesso delle spedizioni navali verso l'India Britannica dove
spera firmare uno trattato di commercio. Inizia anche a ritirare le sue navi
delle coste del Vietnam e fortificare il porto di Naha, la sua capitale. Edo
sembra avere perso il sostegno della Corea e delle Ryukyu anche se nessuno
decide di rompere veramente il legame incarnato dall'imperatore.
Nel regno delle Hawaii, re Kamehameha riceve la sottomissione dell'ultimo capo
indipendente delle isole e puo cosi regnare come monarco assoluto. Firma uno
trattato di commercio e di amicizia con il Giappone e di commercio con i
mercanti americani e inglesi che stanno sempre più visitando le sue isole. Gli
Europei pero considerano gli Hawaiiani come facendo parte della stirpe
giapponese vedendo quanto la loro cultura materiale é stata nipponizzata.
1796: In Cina abdica l'imperatore Qianlong. Suo regno é stato lungo, glorioso e
ha confermato la potenza della Cina manciù ma ha anche visto svilupparsi una
corruzione crescente, l'imperatore vivendo rinchiuso nella Città proibita in uno
lusso impossibile a dipingere che vuota il tesoro imperiale. Lui succede suo
figlio l'imperatore Jiaqing.
In Corea il re Jeongjo tenta di riformare il paese, modernizzandolo secondo le
raccomandazioni degli letterati del Silhak. Le tasse sono riunite in un'unica
tasse universale toccando anche i nobili, samurai e membri della corte. Il
scandalo é grandissimo, ancora di più quando il re annuncia la sua volontà di
inviare degli commissari permanente per sorvegliare i governatori di province e
i daimyôs del Nord. Il governo di Edo lui chiede di abandonnare le sue riforme e
Jeongjo si prepara, verificando la fedeltà degli reparti dell'esercito alla
Frontiera di Ferro nel Nord e negli porti.
1797: Sugita Genpaku pubblica il Rangaku Kotohajime o Introduzione alla scienze
occidentali, il primo libro di volgarizzazione scientifica delle scoperte
europee per uno grande pubblico. E gia l'autore di uno dizionario olande e di
uno dizionario francese ed é considerate come il capo di fila del rangaku. Suo
libro é presto vietato si diffonde clandestinamente in una larga area,
l'impressione viene dalla Corea. Sugita Genpaku introduce nel suo libro delle
critiche del governo giapponese presentando i sistemi “più razionali” della
Grande Bretagna o della Repubblica francese.
1798: creazione di un'accademia reale a Naha nel regno delle Ryukyu. Scuole
sono fondate sulle diverse isole del regno con l'idea di un'accesso uguale
all'educazione sotto l'impulso di re Sho On. Delle opere europee entrano a fare
parte dell'educazione.
Lo stesso anno Motoori Norinaga, figlio di un mercante, medico e specializzato
nel studio del folklore giapponese pubblica uno commentario critic del Kojiki e
delle origini della dinastia imperiale. Diventa cosi di maestro della scuola
Kokugaku, i Studi Nazionali, che si da come obiettivo di definire la nazione
giapponese e coreana e cosa ne fa la particolarità, escludendo le influenze
straniere cinesi o europee. E una sorte di indigenesimo. Il Kokugaku era nato
dalle ricerche degli imperatori del XVIII secolo sul passato della monarchia
giapponese e l'imperatore Kôkaku stesso protegge Motoori. Anche lui si mostra
molto critico del regime shogunale, considerando uno regime degli guerrieri come
una perversione della tradizione giapponese. Sia Rangaku che Kokugaku si stano
definendo sempre più come degli modelli politici alternativi al regime degli
guerrieri.
Lo stesso anno il daitoryô Honda, privo di sostegni si dimette. Viene nominato
al suo posto Ôta Sukeyoshi, sempre uno conservatore, cio non cambia niente alla
politica voluta dal shogun Ienari.
1799: In Vietnam le truppe di Nguyen Anh e suoi alleati siamesi e francesi sono
pronti a avanzare verso il Nord. Hanno passato gli ultimi anni a addestrare
un'esercito alla maniera occidentale sotto la Condotta di ufficiali francesi
arrivati li a titolo privato. Una flotta franco-vietnamese risale le coste e
penetra il fiume verso Hanoi, la capitale della dinastia Tay Son. Malgrado una
forte resistenza giapponese l'armata del Sud avanza. I Sudisti riescono a
riprendere la fortezza di Qui Nhon (persa l'anno precedente da un'assalto del
clan Zheng di Taiwan). Una flotta giapponese deve ritirarsi dopo essere stata
dannegiata da una tempesta (il Vento Divino no soffia sempra nella direzione).
La guerra evolve chiaramente in favore degli franco-vietnamesi allorché i
Giapponesi si disinteressano sempre di più di questo teatro meridionale che
costa cosi tanto.
1800: In Corea il re Jeongjo muore con una rapidità sospetta. Molti alla corte
pensano a un'avvelenamento. Nessun accusa ma molti pensano che la politica
troppo indipendente e progressista del Coreano ne avevano fatto uno nemico delle
fazioni pro-giapponesi. Queste stesse fazioni mettono sul trono suo figlio, il
re Sunjo. Sunjo rimane nella nuova capitale di Suwon ma ne caccia tutti i
funzionari Silhak per tornare all'ortodossia pro-giapponese. I più importanti
capi del Silhak sono esiliati allorché erano riusciti in tutte le loro missioni.
Per esempio la costruzione titanesca di Suwon fu compiuta senza toccare al
tesoro reale, solo con tassi sui scambi e contribuzioni volontari della nobiltà,
usando solo degli operai pagati e non degli servi, tutto finito e pagato in meno
di dieci anni.
1801: In Dai Viet viene presa la capitale Tay Son di Phu Xuan, crollo della
dinastia Tay Son. Nguyen Anh si fa proclamare imperatore Gia Long e massacra i
superstiti della dinastia rivale, i Tay Son superstiti fuggono nel Nord. La
presenza degli Giapponesi é vietata e il porto di Hoi Anh smantellato. Sono
espulsi i samurai mercenari degli Tay Son e i preti giapponesi zen. Molti vanno
a insediarsi nelle Filippine vicine. Il Dai Viet rompe le sue relazioni con il
Giappone. Gia Long invia degli emissari in Giappone per informare della sua
intenzione di chiudere suo paese ai Nipponici, resi colpevoli degli successi
degli tay Son.
Lo stesso anno muore Motoori Norinaga, il capo degli Kokugakusha (adetti degli
Studi Indigeni). Negli ultimi anni della sua vità si era pronunciato in favore
della creazione di una monarchia assoluta teocratica diretta dall'imperatore
stesso, riducendo il ruolo dello shogun a semplice capo dei guerrieri. La sua
visione prosegue con i suoi figli e studenti, protetti dai nobili di corte e dai
clan dell'Ovest, Satsuma, Chôshû e Tosa che vedono cosi l'occasione di
rovesciare i Tokugawa. I Kokugakusha iniziano anche a studiare la storia antica
occidentale per legarla e confermare i miti dinastici giapponesi.
Paradossalmente porta questi ultranazionalisti a tradurre delle opere europee di
teologia ma anche archeologia (la Descrizione dell'Egitto per esempio).
1802: morte del re Sho On di Okinawa, suo fratello diventa re Sho Sei ma muore
l'anno seguente e lascia il trono a uno zio chiamato Sho Ko. La monarchia di
Okinawa si era mostrata critica contro i shogun ma il nuovo re é uno
conservatore e dipende dello shogunato per imporre la sua autorità su una corte
piuttosto ostile.
Lo stesso anno cade l'ultima città dei Tay Son, Hanoi. E la fine della guerra
del Dai Viet. Gli ultimi samurai giapponesi e taiwanesi evacuano senza
combattimenti sulle loro navi e abandonnano i Tay Son che vengono massacrati.
L'imperatore Gia Long conclude la sua opera di unificazione del paese e di
espulsione dei Giapponesi. Pooc dopo chiede e riceve di essere riconosciuto
leggitimo dall'impero Qing, troppo contento di vedere l'umiliazione degli
Nipponici. Gia Long riceve dall'imperatore cinese uno nuovo nome per suo paese: Viet Nam. Accanto a lui il nuovo sovrano conta uno certo numero di consiglieri
francesi (avventurieri senza legami con il governo francese anche se si dice che
Napoleone sognava a inviare un'esercito imponere sua protezione sull'indocina).
1803: L'Arasuka giapponese é eretto a territorio feudale del clan Tokugawa su
ordine dello shogun ienari sotto il nome di Arasukashû, la sua capitale é Shituka
nell'arcipelago Tokugawa. lo shogun invia in priorità degli condannati e
criminali per popolare il nuovo territorio, inizia la costruzione del castello
di Shituka, l'unico castello giapponese del Nuovo Mondo (e oggi nel Patrimonio
Mondiale dell'UNESCO).
Lo stesso anno Ôota Sukeyoshi deve dimettersi, prendendo la responsabilità della
sconfitta in Vietnam. Makino Tadakiyo prende suo posto, era governatore di Kyôto
e uno fedelissimo del regime Tokugawa.
1804: Nell'impero Qing, la ribellione del Loto Bianco é finalmente repressa
dopo 8 anni di resistenza all'esercito imperiale Qing. Il potere imperiale
cinese per colpa di uno tesoro vuoto mostra delle difficolte a mantenere
l'ordine nelle province.
In Giappone, l'imperatore Kôkaku chiede ufficialmente al shogunato di essere
informato in dettaglio della situazione politica all'estero e sopratutto di cosa
avviene in Dai Viet. lo shogunato invia il vecchio Hayashi Jussai per il poco
desiderato onore di ricevere la collera imperiale. E la prima volta che
un'imperatore prende un'interesse attiva nella politica del paese, perdipiù per
criticare lo shogunato. E il frutto dell'influenza del Kokugaku che lui fa
sognare a una restaurazione futura. lo shogunato é imbarazzato e furioso ma deve
continuare la finzione della collaborazione con il Sovrano. L'imperatore Kôkaku
nel stesso periodo riassume il titolo antico e un po dimenticato di Tennô, che
accentua sua natura sacra e leggitima.
1805: Sugita Genpaku é ricevuto come capo della scuola rangaku dal shogun
Ienari per presentare le sue proposte per una riforma dell'insegnamento medicale
e l'apertura alle tecniche europee in materia medicale. Ienari era ostilissimo a
questi Rangakusha (adetti degli Studi Stranieri) ma deve fare delle concessioni
all'interno del consiglio degli Tairô malcontenti dell'umiliazione vietnamita.
Deve anche accontentare i mercanti per ottenre degli prestiti, le casse sono
state vuotate dal sforzo militare, cio porta a una liberalizzazione timida del
commercio internazionale. lo shogun vuole anche mostrare all'imperatore che puo
anche lui appoggiarsi su uno corrente filosofico che, sotto la forma di uno
despota illuminato, le renderebbe leggitimo. In ogni casi Sugita Genpaku ottiene
la creazione di una scuola di medicina occidentale a Edo.
1807: il Vietnam di Gia Long vassalizza il regno vicino Khmer, strappandolo al
Siam, fine dell'alleanza tra Siam e Vietnam. Il Siam si avvicina al Giappone
tramite i mercenari rônin presenti nel suo esercito, condotti dai discendenti di
Nagamasa.
1808: incidente della Faetone a Hirado. Arriva nel porto olandese di Hirado di
maniera inaspettata una nave di guerra dell'impero francese. Chiede
all'amministrazione olandese locale della VOC di mettersi ai suoi ordini e
riconoscere il regno di Olanda con Louis Bonaparte alla sua testa (Hirado era
l'unico posto a non averlo fatto). La Faetone aveva una missione chiara e si era
fermata in Vietnam prima senza provocare di allarmi a Taiwan o altre isole
giapponesi. Il governatore dello shogunato sul posto ordina ai Francesi di
ritirarsi se no aprirà il fuoco (e chiede in emergenza degli rinforzi navali da
Hakata). I Francesi non aspettano la fine dell'ultimatum per bombardare la città
di Hirado, distruggendo una buona parte delle ossolete batterie di cannoni. Gli
edifici della VOC sono incendiati. Nessuno sbarca e la Faetone decide di
ritirarsi prima di vedere arrivare la marina shogunale, sparisce cosi in alta
mare.
L'effetto non materialmente importante ma é disastroso per lo shogun. Il
Giappone é stato colpito nelle sue isole metropolitane per la prima volta
dall'invasione mongol adel XIII secolo ! E lo shogunato non é riuscito ne a
proteggere Hirado, ne a vendicare l'offesa. I suoi cannoni erano troppo vecchi,
la guarnigione troppo sorpresa, le navi di guerra assente. A cosa serve uno
shogun che non é capace di proteggere il Giappone ? I kokugakusha urlano a colpo
di pamfleti sparsi a Kyoto e Edo che lo shogun tradisce e si preoccupa solo dei
suoi piaceri con le sue donne, che non é uno guerriero. Ienari non riesce a
calmare le cose dimettendo Makino Tadakiyo, tutti sanno che il daitoryô é suo
pupazzo.
.
Il ritorno delle guerre civili
1810: lo shogun Ienari crea
una nuova polizia politica, il Shinsengumi, con missione di cercare, trovare e
eliminare le spie degli clan dell'Ovest e altri attivisti anti-shogunato. Molti
tra di loro sono a Kyôto per mantenere il contatto tra l'imperatore e suoi
alleati. Degli rinforzi del Nord (I Date) sono richiesti per maneggiare I porti
stranieri allorché uno sforzo straordinario di fortificazione é lanciato. Il
porto di Edo vede la costruzione dell'isola artificiale di Odaiba per creare una
nuova batteria per proteggere la capitale.
1811: Anche in Corea la situazione degenera quando, per la prima volta da
secoli, scoppia una ribellione anti-giapponese diretta dal generale Hong
Gyeong-nae. Lui e suoi uomini si ammutinano e cacciano I Giapponesi presenti sul
loro territorio, occupando diversi castelli di daimyôs locali. La loro
ribellione é corta, presto sconfitta dall'esercito reale condotto dal generale
fukushima.
1812: A Kyôto si sente sempre di più parlare di Sonnô Joi: « Venerare
l'imperatore, espellere i barbari », é il nuovo ordine degli anti-Tokugawa.
Spesso degli giovani samurai dell'Ovest si riuniscono negli dôjô dove, sotto
pretesto di pratica delle armi, discutono di politica e del futuro del paese. La
notte questi samurai si riuniscono per attaccare degli ufficiali dello shogunato,
ucciderli, sono cacciati dal Shinsengumi che conta solo degli maestri del katana.
Una riunione di questi Isshin Jishi é scoperta nell'albergo Terada e ne risulta
una battaglia negli corridoi bui per ori prima di vedere il Shinsengumi
ucciderli tutti. Le condannazioni all'esilio in Arasuka sono numerose. Si parla
di guerra segreta.
1813: Sugita Genpaku, il più notevole rangakusha, é assassinato nella sua casa
da samurai sconosciuti che lasciano una rivendicazione: era uno tradittore e
doveva essere punito. In Okinawa lo shogunato annuncia la sospensione del
governo reale per la protezione del re dopo la scoperta di una congiura. La
flotta delle Ryukyu e Taiwan viene consegnata agli ufficiali dello shogunato senza
resistenza. In queste condizioni gli Ainu del Nord si mostrano totalmente
neutrali (hanno delle relazioni poco sviluppate con i Russi e preferiscono
tenerli lontani), le Filippine sono per forza totalmente con lo shogunato. lo
shogun Ienari proclama la sua protezione degli studenti del Rangaku e delle loro
scuole.
1814: Arriva a Kagoshima, capitale del principato di Satsuma una piccola flotta
britannica inviata punire il bombardamento delle sue navi di commercio e
l'assassinio di Lennox Richardson. Il porto di Kagoshima é incendiato da uno
bombardamento di una giornata intera. Le navi della marina di Satsuma sono
sconfitte dalla famosa Royal Navy. La missione Britannica assicura lo shogunato
che non vuole la guerra contro il Giappone, solo punire chi ha tirato la spada
per primo. La distruzione della capitale del Satsuma é uno grande shock per
molti. I Shimazu di Satsuma erano visti come moderni e la loro marina era la più
importante dopo la marina Tokugawa e quella delle Ryukyu. Suo daimyô deve
abdicare in favore del suo figlio e la fazione del suo successore preferisce
calmare la situazione e si sottomette al shogunato.
1815: Ribellione delle porte Hamaguri. Approfittando del suo viaggio verso Edo
il daimyo Mori di Chôshû arriva presso Kyôto con delle truppe. Altri reparti
delle sue forze erano discretamente risalite da Yamaguchi. Il loro progetto é di
invadere la capitale, prendere l'imperatore Kôkaku e portarlo in sicurezza a
Yamaguchi per proclamare la restaurazione imperiale e dichiarare la guerra ai
Tokugawa. Peccato per loro il progetto era stato rivelato dai prigionieri fatti
dal Shinsengumi. Le truppe Môri si lanciano all'assalto della città ma arrivati
alla porta Hamaguri del palazzo imperiale si ritrovano di fronte ai cannoni del
clan Date. I Date tirano al cannone sui fanti Môri e ne fanno uno massacro.
Durante tre giorni i Date e Tokugawa fanno la caccia ai ribelli nelle strade e
case della capitale, provocando uno nuovo incendio. lo shogunato é vittorioso.
1816: Guerra di Chôshû. Le truppe dello shogunato e degli suoi alleati invadono
il principato di Chôshû e depongono suo daimyô. I Tokugawa erano indeboliti
politicamente ma loro esercito rimaneva il più importante e ben rifornito del
paese, i veri egemoni dei guerrieri. Chôshû deve capitolare davanti a
un'esercito più moderno. Il principato é posto all'occupazione militare ma i
Môri conservano la loro posizione. Il stretto di Shimonoseki é riaperto e una
purga degli samurai di Chôshû é lanciata.
Lo stesso alla sorpresa generale una nave civile arriva a Hyôgo con uno
passeggero francese, molti in Europa conoscevano l'uomo solo a vedere suo
sguardo di aquila ma per i Giapponesi era la prima occasione di incontrare di
persona Napoleone Bonaparte, imperatore deposto dei Francesi. Il conquistatore
europeo era riuscito a scappare dalla Francia dopo la sua ultima sconfitta a
Waterloo e dopo uno viaggio verso l'America e tramite il Capo Horn, era riuscito
a arrivare in Giappone. Era stato impossibile per lui di essere ammesso negli
USA e il Giappone era forse l'unica nazione dove poteva trovare rifugio. lo
shogunato conosceva per forza suo nome e molti samurai avevano dell'ammirazione
per quest'uomo che sembrava essere un'incarnazione europea di Oda Nobunaga.
Riceve l'autorizzazione di incontrare lo shogun Ienari.
1817: Abdicazione dell'imperatore Kôkaku, é l'ultima abdicazione di
un'imperatore fino al 2019. L'imperatore cede cosi alla pressione dello shogunato
per vedere uno sovrano meno critic salire sul trono. Lascia a suo figlio Ninkô
il compito di denunciare il Sonnô Joi e gestire le nuove relazioni con lo shogunato. Per il momento
lo shogun vince.
A Edo, le discussioni tra Ienari e Napoleone Bonaparte sono state interessanti.
lo shogun rimane impressionato dalla personalità del samurai corso e lui
attribuisce una casa con servitori a Edo. Napoleone accetta di firmare una
dichiarazione chiedendo perdono all'imperatore per l'attacco del Faetone. Questa
dichiarazione farà molto per restaurare l'onore perso dello shogun. Il Corso mette
le sue conoscenze dell'Europa e dell'arte militare al servizio del governo
giapponese. Lo stesso anno a Hirado, Titia Bergsman diventa la prima donna
europea ha essere autorizzata a rimanere in Giappone (con suo marito), diventa
presto uno fenomeno e delle donne della classe samurai imitano suo stile e suoi
vestiti.
Nelle Hawaii muore re Kamehameha I, Kamehameha II delle Hawaii si converte al
cristianesimo tenshû e riforma il regno per adottare delle forme di potere
giapponese, creando una classe di guerrieri e di preti. Uno trattato di
commercio é firmato con lo shogunato e qualchi anni dopo Kamehameha II vieta
l'antica religione indigena, chiudendo i luoghi sacri e dimettendo le pretresse
di questo culto. Perciò é riconosciuto come un'amico del Giappone.
1818: Le elezioni al consiglio dei Tairô porta Ôkubo Tadazane al posto di
daitoryô. E uno candidato di apertura, fuori della fazione shogunale ma moderato
nelle sue critiche. lo shogunato tenta una conciliazione con i daimyôs del
Giappone e Ezo. La sede permanente dei Shimazu e Môri nel consiglio é restaurata
(dopo essersi assicurati che i nuovi capi avevano ben capito di rimanere
passivi). In Corea il re Sunjo é convinto di perdonare a molti ufficiali ostili
e riportare degli membri del Silhak nel suo governo. Questi ultimi sono
incaricati di modernizzare il porto di Busan. I daimyô Ainu del Nord sono
ricompensati della loro neutralità ricevendo il diritto di formare un'assemblea
degli guerrieri e eleggere uno rappresentante al consiglio dei Tairô.
A Edo, Napoleone Bonaparte crea uno juku, una scuola, di arte militare, dove
insegna le sue proprie campagne a degli ufficiali dello shogunato impressionati.
Si vede anche affidare di disegnare i piani della difesa costiera di Edo. Nel
suo tempo libero scrive le sue memorie e studia la flora giapponese. Una
richiesta britannica di consegnarlo é respinta dal shogun.
1919: La sconfitta di Satsuma e Chôshû é stato uno colpo duro per molti
sostenitori del Sonnô Joi. Il sogno di purificare il Giappone dalle influenze
straniere sembra lontano di fronte alla potenza militare dello shogunato e
l'influenza dei stranieri. Molti samurai di questi due clan si interrogano se
non dovrebbero anche loro studiare la tecnologia straniera per sperare un giorno
rovesciare i Tokugawa.
1820: Morte dell'imperatore cinese Jiaqing. Suo figlio lui succede come
imperatore Daoguang. Il nuovo imperatore vieta l'importazione da parte degli
Britannici dell'opio che da qualchi anni era diventato uno pericolo per la
società cinese. Il commercio dell'oppio permetteva ai Britannici di fare uscire
dalla Cina delle quantità astronomiche di oro e distrugge poco a poco l'economia
cinese e la salute pubblica. Degli commissari sono inviati nei porti per
confiscare e bruciare tutto l'oppio illegale che possono trovare. In Giappone
l'oppio era vietato da anni, aveva creato degli problem nei ranghi degli samurai
lottando in Vietnam e lo shogunato considerava il prodotto come una minaccia.
In Okinawa, re Sho Kô inizia a dare segni di alienazione mentale, é posto sotto
reggenza. Questa reggenza dello shogunato segue la sospensione del governo reale
durante gli eventi passata e rafforza il declino della corte di Naha in
confronte al potere centrale di Edo.
1821: A Edo si spegne Napoleone Bonaparte, ex imperatore dei Francesi e
consigliere presso lo shogunato. Come sovrano decaduto lo shogun Ienari lui
concede uno funerale di Stato e lo fa seppellire nel Zojô-ji, presso le tombe
degli shogun Tokugawa. Napoleone era rimasto per poco in Giappone ma le sue
lezioni e il suo trattato di artiglieria tradotto in giapponese faranno nascere
una nuova generazione di ufficiali e specialisti tra quali suo studente
preferito, Sakuma Shôzan.
Negli anni seguenti uno grande numero di Europei di passagio in Giappone faranno
il pellegrinaggio sulla sua tomba.
1822: Morte in Vietnam dell'imperatore Gia Long, unificatore del paese, lui
succede suo figlio l'imperatore Minh Mang. L'anno seguente ordina l'espulsione
degli missionari cattolici e di tutti I consiglieri francesi del padre
considerati come uno pericolo per il paese. Lancia una politica xenofoba contro
gli Europei ma anche i Giapponesi e inizia a chiudere suo paese alla influenze
esterne.
1823: il Tedesco Philipp Franz von Siebold si insedia in Giappone come medico
per la scuola di medicina dello shogunato a Edo, é il primo straniero reclutato
direttamente dal potere giapponese. Siebold é uno medico ma anche
un'appassionato di biologia, studia e pubblica molto sulla fauna e flora
giapponese, usando anche delle osservazioni fatte da Napoleone Bonaparte. Fu
anche il primo a introdurre la vaccinazione in Giappone e dovrà molto lottare
per farne ammettere il principio ai Giapponesi. Fonda l'anno seguente il
Naritakijuku, la sua propria scuola di medicina per i studenti più avanzati.
1824: Arriva a Edo la grande ambasciata del regno delle Hawaii con alla sua
testa re Kamehameha II. Il giovane sovrano viene visitare il paese che ammira
tanto, incontra lo shogun e l'imperatore con l'idea di diventare tributario ma
muore durante suo viaggio verso Kyoto di malattia. L'affare diventa il scandalo
dell'anno e molti rendono responsabile lo shogunato, che perde cosi la faccia.
Il re delle Hawaii riceve uno funerale degno di uno shogun prima di essere
rispedito nelle Hawaii. Il fratello del re diventa Kamehameha III e fa una pausa
nella politica di giapponesizzazione condotta dal suo defunto fratello,
riautorizzando in parte i riti tradizionali.
1825: Per sfortuna per i mercanti di Edo la nuova politica pro-apertura dello
shogun Ienari non si accompagna di una ripresa economica. Molti Europei si
mostrano poco entusiasti a tornare nei porti dell'arcipelago, temendo uno
ritorno delle restrizioni e nuovi attacchi. Altri preferiscono concentrarsi
sulla Cina dove la debolezza del potere centrale lascia sperare di fare affari
d'oro. Edo é di nuovo sottoposta a delle regole anti-lusso e delle limitazioni
dell'attività artistica che dispiacciono cosi tanti ai Edokko.
1827: von Siebold sposa ufficialmente la sua compagna giapponese Kusumoto Taki
e poco dopo nasce la loro figlia Kusumoto Ine, che sarà nel futuro la prima
donna medico del Giappone e il dottore personale dell'imperatrice Shôken in
1882. E la prima coppia mista sposata e riconosciuta dalle autorità.
1828: Il governo shogunale approva la deposizione del re di Okinawa Sho Kô,
ritenuto pazzo. Suo figlio Sho Iku lui succede ma lascia gli ufficiali dello
shogun governare al suo posto.
Lo stesso anno le elezioni del consiglio dei Tairô vedono la vittoria di Mizuno
Tadakuni. In solo due anni é riuscito a convincere molti daimyo di rinnovare una
politica conservatrice attorno al shogun. lo shogunato rinforzato in dieci anni
non vede più la necessità di sostenere i Rangakusha. lo shogun Ienari stesso si
é stancato delle novità e torna rapidamente al suo modo di vita (cioè produrre
il più grande numero di bambini, più di 40 a questo momento).
1829: il nuovo daitoryô Mizuno respinge la richiesta britannica di insediare
uno consolato in Giappone e di firmare uno trattato di amicizia. Lo stesso anno
Mizuno Tadakuni da segni di avvicinarsi con il kokugaku e la corte imperiale,
condannando l'attività senza regolazione della traduzione e chiudendo diverse
scuole ispirate dall'insegnamento europeo (tra quali il Naporeon-juku). Nel
calendario ufficiale le feste tratte del culto cattolico sono ritirate e non gli
ordini monastici stranieri (come i Francescani) perdono la protezione dello
shogunato. Ciò fa rialzare la testa degli nazionalisti giapponesi.
1830: Grande carestia dell'era Tenpô. In tre anni la produzione agricola crolla
di maniera allarmante per colpa di una seria di anni fredde. I prezzi del riso
aumentano in proporzioni inverse. Le casse dello shogunato sono troppo vuote per
permettere un'azione pubblica notevole e la situazione nelle campagne del
Giappone ma anche di Corea e del continente diventano presto terribili. Fino
alle famiglie samurai e daimyô gli effetti sono notevoli e alcuni daimyôs devono
dichiarare la loro bancarotta finanziaria. Ovviamente la carestia permette la
propagazione di epidemie. Il numero di morti é énorme.
Lo stesso anno in Edo il pittore Hokusai pubblica la sua opera la più
conosciuta, le 36 vedute del Monte Fuji. Hokusai « il pazzo di pitture » é
all'apogeo del suo arte e della sua fama, invitato da tutti fino al shogun.
Tutte le sue opere sono riprodutte in massa e vendute in tutto il paese. E il
periodo di gloria delle Ukiyoe giapponesi. Queste opere iniziano a fare il loro
cammino fino in Europa.
1831: Mizuno Tadakuni prende una seria di riforme per rallentare o fermare la
crisi nata dalla carestia. E vietato di insediarsi nelle grandi città per
evitare un'esodo rurale, la produzione agricola di Taiwan e delle Filippine, che
avevano meglio resistito, sono confiscate per alimentare il mercato giapponese
(creando da niente delle situazioni di carestia in queste isole). I daimyô in
bancarotta perdono loro feudi che tornano in possesso dello shogunato. Quest'ultima
decisione provoca critiche ma Mizuno vuole approfittarne per colpire duramente i
daimyô. Una nuova moneta é instaurata e i prezzi saranno controllati per dieci
anni. Più di tutto Mizuno considera che la carestia é una punizione divina e
dunque punisce i colpevoli più ovvi ai suoi occhi: filo-occidentali, rangakusha
e cattolici. Una vaga di arresti e di deportazioni é iniziata.
1833: La carestia e le epidemie non rallentano. lo shogunato prende la
precauzione di imporre la presenza di guerrieri del clan Tokugawa negli
principati strategici e a Kyoto in caso di ribellione popolare. I mercanti di
riso sono protetti ma ogni violazione del controllo dei prezzi potrà essere
punito con la morte.
1834: Morte del re Sunjo di Corea, era rimasto durante tutto suo regno molto
passivo davanti ai pericoli del suo paese, lasciando suoi ministri e i
consiglieri giapponesi governare a suo posto. Era molto disprezzato dal popolo
che rimprovera l'abbandono delle politiche moderne del padre. Sale sul trono il
re Heonjong, ancora giovane é sottoposto alla reggenza della regina Suwon e
della sua famiglia i Kim di Andong. Presto questi ultimi insediano una vera
egemonia familiale alla corte, sono anche ben visti dal governo shogunale in
Giappone che li sostiene.
Lo stesso anno a Edo il pittore Utagawa Hiroshige pubblica le sue 53 stazioni
sul Tôkaidô dove dipinge le stazioni della principale via di comunicazione tra
Edo e Kyoto. Uno capolavoro considerato come una delle opere più importanti
dell'ukyoe giapponese. La prima edizione di 30 000 esemplari viene interamente
venduta in pochi giorni e sarà reimpressa. In poco tempo degli esemplari sono
esportati fino all'Europa dove ottiene anche uno successo in Francia.
1835: Sakuma Shôzan, specialista dell'arte militare europeo, introduce in
Giappone la prima macchina a vapore, comprata da lui e alcuni collaboratori, in
Gran Bretagna. Fa campagna in favore della macchina a vapore per i lavori
agricoli ma sopratutto petiziona lo shogunato per fare costruire delle navi di
guerra vapore. Questo nuovo tipo di navi esiste già da qualchi anni in Gran
Bretagna e America. Sakuma Shôzan inizia anche a sperimentare su l'eletriccità.
Ovviamente la situazione economica del Giappone impedisce al shogunato di
rispondere alle sue domande.
1836: La crisi colpisce duramente la regione di Ôsaka, anche chiamata il
mercato dell'impero. Osaka non aveva mai conosciuto una crisi simile e ciò porta
la sua popolazione, molto aperta all'estero e decisamente demostrativa, a
protestare e bruciare le case degli mercanti di riso e altri ufficiali dello
shogunato. La corruzione sempre più visibile rende la crisi insopportabile.
.
Il Bakumatsu (il rovesciamento dello shogunato)
1837: Uno ex ispettore di
polizia (yoriki) della città di Osaka e insegnante, Ôshio Heihachirô, stanco di
vedere le sue proposte di riforme respinte, organizza una ribellione nella
seconda città del paese. Incendia un quarto della città chiamando il popolo
all'insurrezione, delle barricate sono erette in Osaka. Ôshio Heihachirô
pubblica uno manifesto chiamando alla creazione di un'assemblea nazionale
includendo I non-samurai e delle elezioni libere al suffragio universale. Fa
distribuire il riso confiscato ai mercanti e ufficiali. E la prima grande
rivolta popolare influenzata dal Rangaku e probabilmente dagli scritti sulla
rivoluzione francese. Ôshio vorrebbe catturare il potente castello di Ôsaka ma
la piazza forte é ben rifornita in truppe e munizioni. I ribelli sono sconfitti
e dispersi dai samurai. Ôshio Heiahachiro fugge verso le montagne dell'Yamato ma
viene circondato in una capanna dove usa delle sue riserve di polvere per farsi
saltare prima di essere arrestato. Nel futuro Ôshio Heiahachirô é diventato
l'eroe del partito comunista giapponese. Lo stesso anno altri movimenti violenti
scoppiano tra quali la ribellione di Ikuta Yorozo, ma sono sopratutto delle
rebellion contadine e sono presto domate.
Incidente della Morrison. Allorché Britannici e altri Europei sanno bene che si
deve essere prudenti con i Giapponesi gli USA inviano direttamente una nave per
negoziare uno trattato di commercio senza farsi annunciare. Gli USA iniziano
appena a essere presenti nel Pacifico e non hanno mai avuto uno porto aperto per
loro in Giappone. L'arrivo della Morrison presso Edo a sorpresa fa temere al
shogunato uno scenario simile all'incidente della Faetone 30 anni prima. Le
batterie costiere tirano subito sulla Morrisson appena entrata nella baia di
Edo. La nave americana, benché un po danneggiata, riesce a scappare e si dirotta
verso la Cina. Gli Americani non vorranno più provare a venire in Giappone per
20 anni.
L'incidente provoca il scandalo degli Rangakusha, protestano contro queste
manière barbariche e xenofobe. A questo il presidente del consiglio Mizuno
risponde con una vaga di arrestazioni contro i progressisti. 26 studenti del
Rangaku sono arrestati e deportati in Arasuka. Le loro pubblicazioni e società
sono vietate sotto pena di morte. Molti Rangakusha iniziano a organizzarsi in
una società segreta, il Bangaku Shachu, per la resistenza contro lo shogunato
che ha traditto le loro ambizioni.
1838: Nelle rovine di Osaka incendiata il medico rangaku Ôgata Kôan fonda la
sua scuola, il Tekijuku. Ôgata Kôan era molto prudente ed era un ex medico dello
shogun, lui permettendo di beneficiario di una dose di tolleranza. Il suo
Tekijuku era però ben più che una scuola di medicina. Discretamente insegna
anche l'inglese, l'olandese, il francese e il russo, da lezioni di storia,
geografia e filosofia occidentale. Nella sua scuola le differenze sociali sono
abolite, samurai e vivili ricevono il stesso insegnamento. I studenti devono
rimanere molto discreti e sono spesso controllati dalla polizia dello shogunato.
La tensione é tale che Ôgata Kôan prepara una stanza dove i studenti possono in
silenzio esprimere la loro frustrazione tagliando al katana le colonne di legno
1839: Le purghe contro il Rangaku si intensificano e sono riprese in Corea con
la purga Gilhae. Molti rangakusha devono rimanere nella clandestinità. Alcuni di
loro iniziano però a lasciare in segreto il paese per visitare l'Europa e
l'America. Il clan di Chôshû in particolare, nella sua volontà di ricostruire le
sue forze militari invia 5 giovani samurai tra i più bravi del principato per
studiare l'Occidente direttamente. La violenta purga anti-occidentale non si
accompagna però di uno ritorno di favore degli sostenitori del kokugaku, sono
sempre considerati come fedeli dell'imperatore e dunque sempre sospetti di
tradimento.
Lo stesso anno l'imperatore cinese Daoguang nomina Lin Zewu come commissario
imperiale con missione di annientare il commercio dell'oppio. L'ufficiale Qing
ordina la chiusura di Guangzhou ai mercanti di oppio e fa distruggere tutte le
riserve esistenti nel porto, anche se sono la proprietà di mercanti britannici.
Ordina l'ispezione delle navi britanniche. Degli combattimenti si svolgono
presso Kowloon tra le navi britanniche e le navi imperiali.
1840: Il governo britannico considera le azioni cinesi come delle violazioni
degli suoi diritti e invia una flotta di guerra. Inizia cosi la prima guerra
dell'oppio. I Britannici annientano la flotta cinese e le fortificazioni
costiere con una grande facilità. L'arcipelago di Chusan, presso Shanghai, é
occupato, come Macao. Le truppe britanniche sbarcate in Macao riescono a
sconfiggere le truppe qing.
Nelle Hawaii viene adottata una costituzione del regno di Hawaii concessa da
Kamehameha III. Ben più avanzata delle istituzioni giapponesi questa
costituzione crea una monarchia parlamentare nelle Hawaii. E il risultato
dell'influenza degli mercanti americani arrivati qualchi anni prima e molto
favoriti dal re.
In Vietnam muore l'imperatore Minh Mang. Sale sul trono suo figlio Thieu Tri che
prosegue le sue politiche isolazioniste e xenofobe contro i Francesi. Lo stesso
anno una missione diplomatica del regno francese di re Louis-Philippe ottiene
dal shogunato il ritorno della salma di Napoleone Bonaparte. Sarà poi seppellito
in grande cerimonia negli Invalidi.
1841: In Cina la guerra contro i Britannici prosegue con una seria di battaglia
navali. I Britannici attaccano e occupano la maggior parte delle foci di fiumi
cinesi. Bloccano l'accesso al mare e il commercio, distruggendo sistematicamente
le difese costiere. Guangzhou e Ningbo sono brievemente occupate e bruciate. Le
truppe cinesi sono quasi sistematicamente sconfitte e umiliate.
In Giappone finisce il lungo regno di Tokugawa Ienari, iniziato quasi 50 anni
prima. E stato uno periodo importante per il Giappone con delle evoluzioni
sociali e politiche epocali. Alla sua morte lui succede suo figlio (tra 60
altri) Tokugawa Ieyoshi. Il nuovo shogun é però tirato tra diverse fazioni: la
fazione autoritaria di Mizuno Tadakuni, il daitoryô e la fazione di Tokugawa
Nariaki. Nariaki é il daimyô del ramo Tokugawa di Nagoya ed é uno Kokugakusha
convinto, apertamente in favore di uno ritorno di una restaurazione imperiale ma
troppo potente per essere eliminato. E anche uno raro giapponese che gode il
conflitto e la confrontazione, prendendo Mizuno Tadakuni di fronte accusandolo
del stato patetico dello shogunato.
1842: Caduta di Shanghai, la presa della città rende vulnerabile Nanjing stesso
e perciò l'approvisionamento di Beijing. L'esercito Qing si rivela incapace di
respingere gli attacchi precisi degli Britannici. La presa di Zhengjiang apre le
porte della capitale del Sud con gravissime perdite per i Cinesi. L'imperatore
Daoguang é costretto a chiedere la pace. Viene firmato il trattato di Nanjing,
il primo trattato ineguale. La Cina riconosce alla Grande Bretagna uno statuto
diplomatico uguale, cosa che non aveva mai concesso neanche al Giappone. I
Britannici si vedono riconoscere diritti extraterritoriali. L'arcipelago di
Chusan e suo porto di Dinghai sono concessi alla Gran Bretagna come proprietà.
Il commercio tra Gran Bretagna e Cina é liberalizzato, le distruzioni di oppio
sono ripagate con riparazioni di 6 millioni di dollari. L'impero Qing é non solo
sconfitto ma umiliato e reso debole nel suo proprio territorio.
La sconfitta cinese prende a sorpresa tutti in Giappone. Anche con anni di
sviluppo navale il Giappone non aveva neanche sognato fare la guerra alla Cina,
ancora meno vincerla, dopotutto neanche Nobunaga ci era riuscito. Molti vedevano
l'impero Qing come la grande potenza mondiale, uno colosso impossibile a
muovere. La vittoria britannica é ben più che un'evento militare, rappresenta il
crollo di convinzioni secolari e la paura prende lo shogunato: anche il
Giappone potrebbe subire la stessa sorte quando gli Europei saranno pronti a
fare piegare l'arcipelago e il Giappone non é pronto.
Per questa ragione quando Sakuma Shôzan propone di nuovo suo progetto di riforma
militare é stavolta ascoltato. Sakuma Shôzan si fa l'avvocato di una riforma
militare unendo il comando militare feudale in un'esercito nazionale (o almeno
confederale) che integrerebbe la Corea, gli Ainu, le Filippine e Okinawa. Al
centro si deve costruire una marina moderna e per primis riuscire a costruire
delle navi a vapore e modernizzare la produzione degli cannoni. Un'accademia
navale é fondata su suoi consigli a Nagasaki.
1843: Nelle Hawaii, I mercanti americani insediati nelle isole tentano uno
golpe per prendere il controllo dell'arcipelago, non apprezzano la costituzione
liberale del re Kamehameha III. Il golpe fallisce per manco di sostegno e ciò
spinge il re a riavvicinarsi al Giappone.
In Vietnam le politiche xenofobe di Thieu Tri provocano un'intervenzione
francese. Una flotta é inviata da Louis-Philippe per forzare l'apertura degli
porti del paese e la sicurezza degli missionari cattolici. I Francesi vogliono
anche mostrare a Londra la loro capacità a imporsi in Asia e riprodurre il
successo britannico in Cina. Il Giappone vede cosi tutte le nazioni asiatiche
del continente cadere uno dopo l'altra e rinforza il sentimento di emergenza.
1844: Il castello di Edo brucia interamente, obbligando lo shogun a fuggire.
Nelle ceneri del simbolo di suo potere lo shogun Ieyoshi dimette Mizuno Tadakuni
delle sue funzioni e lo esilia per colpa del fallimento della sua politica. Fa
la stessa cosa per Tokugawa Nariaki, capo degli Kokugakusha e per Shimazu
Narioki che era diventato paradossalmente il capo degli daimyô in favore al
Rangaku. Ieyoshi si taglia di tutte le fazioni che l'assediavano e nomina uno
fedele, Abe Masashiro, come daitoryô. Le persecuzioni contro i Rangakusha sono
richiamate, come quelle contro il Kokugaku. lo shogun vuole ormai riunire tutti
attorno a lui.
Il primo esempio di questa apertura del regime é dimostrata quando lo shogunato
firma uno trattato di commercio più liberale con la Francia e la Gran Bretagna
aprendo totalmente i porti del regno di Okinawa al commercio internazionale.
Questo é dato come una maniera di temporeggiare l'apertura del Giappone stesso.
Lo stesso anno Francia e USA ottengono condizioni simili al trattato
sino-britannico e diventano liberi di commerciare in Cina. La Cina non ha i
mezzi per resistere alla pressione esterna. Il Giappone rifiuta però di
partecipare e conserva il vecchio sistema ereditato dei secoli passati.
1846: E Kyoto muore l'imperatore Ninkô, lascia il trono a suo figlio Osahito,
l'imperatore Kômei. Kômei é ancora giovane ed é stato educato nel spirito del
Kokugaku, convinto della sua santità. Di maniera personale é anche xenofobo e
vorrebbe ordinare l'espulsione degli stranieri se la cosa non impossibile, come
pretendono i membri della sua corte. L'imperatore non esita però a criticare la
politica shogunale, sfidando Ieyoshi di avere una reazione contro di lui, il
sacro imperatore.
1847: In Vietnam la spedizione francese sconfigge le truppe vietnamite e impone
uno trattato di pace e di commercio all'impero. L'imperatore Thieu Tri ne muore
poco dopo, suo posto é preso dall'imperatore Tu Duc che avrà la difficile
missione di mantenere la sua autorità di fronte alla presenza invadente dei
consiglieri francesi. Il Vietnam rimane però indipendente.
A Okinawa si spegne il re Sho Iku. Suo figlio Sho Tai, sale sul trono ma ormai
la sua autorità é sempre più teorica di fronte all'amministrazione shogunale che
prende tutte le decisioni.
1848: Tentativo vietnamita di liberarsi della presenza francese nei suoi porti.
La flotta francese bombarda Hanoi e sbarca delle truppe, imponendo uno trattato
più restrittivo. La Cina Qing abbandona ufficialmente la sua tutela simbolica
del Vietnam e ritira suo riconoscimento al suo governo per protestare contro il
controllo francese.
In Giappone vengono comprate le prime navi a vapore. Comprate all'Olanda sono
copiate e servono alla formazione di nuovi ufficiali di marina tra quali degli
Coreani e Ryukyuani, anche degli Ainu. Il mercante britannico Glover amassa una
fortuna immensa vendendo ai Giapponesi cannoni e fucili moderni a copiare.
Sakuma Shôzan é nominato consigliere del shôgun e inaugura l'anno secondo la
prima linea telegrafica del Giappone, su iniziativa privata, tra il castello di
Edo e il porto.
1849: In Corea muore il re Heongjeong, aveva provato, all'imitazione di Shimazu
Noriaki e dello shogunato, di modernizzare l'esercito nippo-coreano, comprando
navi e cannoni. Aveva anche ricevuto degli istruttori olandesi ma le sue
iniziative erano state bloccate dalla pesante burocrazia coreana, ostile a ogni
cambiamento. La stessa burocrazia pone sul trono il re Cheoljong, uno lontano
cugino del precedente re, impoverito e illetterato, facile a manipolare dai Kim
di Andong. Per la prima volta in secoli l'imperatore giapponese Kômei rifiuta di
confermare la scelta di questo sovrano e chiede ai Coreani di presentare uno
candidato degno del trono di Sejong il grande.
In Giappone le linee politiche evolvono rapidamente. La liberalizzazione del
regime voluta da Tokugawa Ieyoshi ha permesso sia al Kokugaku e al Rangaku di
ritrovare la luce e iniziare il molto aspettato dibattito pubblico sulla riforma
del paese e la natura del regime. Ieyoshi speravo di vederli neutralizzarsi ma
questo non conta con i sforzi di molti oppositori tra I quali Sakuma Shôzan.
Quest'ultimo riesce a mettere in comunicazione i due campi e infine a riunirli
in una sintesi breve e non totalmente alla soddisfazione di tutti: « Wakon
Yôsai » Spirito giapponese e tecnica occidentale. Il Giappone deve modernizzarsi
per sopravvivere ma deve farlo rispettando la sua natura e tornare a suo regime
naturale: il governo imperiale.
Lo stesso anno muore nella povertà il pittore Hokusai a più di 80 anni, lui che
considerava essere capace di diventare uno vero pittore solo dopo aver raggiunto
110 anni.
1850: morte dell'imperatore cinese Daoguang. Lui succede suo figlio
l'imperatore Xianfeng. E noto come il sovrano che ha visto il crollo della
potenza cinese contro gli Occidentali. Lo stesso anno, come una conseguenza
della sconfitta scoppia una ribellione Taiping nel Sud della Cina. I Taiping
sono stati fondati dall'esaltato Hong Xiuquan, uno capo religioso
pseudo-cristiano (nel senso che la sua versione c'entra poco con il vero
cristianesimo) che solleva le folle di contadini disperati sognando di cacciare
I Manciù e restaurare la gloria degli Han. Hong Xiuquan si proclama re Celeste.
Nel Nord la ribellione dell'etnia Nian rappresenta un'altro pericolo. L'impero
Qing piomba nella guerra civile.
1851: lo shogun Ieyoshi, per evitare gli attacchi di samurai xenofobi e
controllare le comunicazioni, ordina la fondazione del porto di Yokohama, presso
Edo e ne fa il centro degli consolati stranieri: Britannici, Francesi,
Americani, Olandesi e Russi formano il gruppo delle 5 Nazioni autorizzate a
avere relazioni diplomatiche con il Giappone. Yokohama diventa presto una vera
città europea e uno modello per molti Rangakusha, é anche il porto per l'arrivo
di molte novità.
Lo stesso anno la nave a vapore giapponese Kanrin Maru fa il viaggio verso San
Francisco come visita diplomatica (e dimostrazione di capacità) negli USA. Uno
gruppo di studiosi autorizzati dal shogunato sono sbarcati per una missione di
studio nella nazionale occidentale la più vicina.
1852: Inizio della crisi finale dello shogunato. Tokugawa Ieyoshi é malato ma non
ha figli. Il governo é diviso di nuovo in fazioni lottando per il loro
candidato. La fazione Tokugawa assolutista vuole imporre Tokugawa Iemochi per
proseguire a rafforzare l'esercito e rinforzare il loro potere centrale, sono
sostenuti dal nuovo daitoryô Hotta Masayoshi, i Date e buona parte degli
vassalli diretti degli Tokugawa. Dall'altra parte l'improbabile coalizione del
Rangaku e Kokugaku seguono l'estremo Tokugawa Nariaki, vogliono mettere alla
testa del paese Tokugawa Yoshinobu. Ha dalla sua parte I Shimazu, Môri, la Corea
e la maggior parte della classe mercantile delle città. La tensione militare
cresce rapidamente tra le due fazioni.
A Kyôto viene assassinato in piena strada Sakuma Shôzan, accusato di tradimento.
Massacrato dagli katana degli assassin, stranamente abandonnata dalla sua
guardia. La sua morte é vista come uno disastro per i sostenitori della riforma
del paese.
1853: La situazione é resa complessa dall'arrivo della flotta americana
condotta dal commodore Matthew Perry che ripaga alla sua maniera la visita
giapponese a San Francisco. Porta una lettera del presidente US chiedendo
l'apertura pura e semplice degli porti giapponesi sotto minaccia di
rappresaglie. Perry promette di tornare l'anno secondo per ricevere la risposta.
Hotta Masayoshi non é in misura di aprire i porti dalla sua autorità e teme la
reazione violenta se lo fa. Pensa essere astuto chiedendo direttamente
all'imperatore Kômei di pronunciarsi sulla questione. Per la prima volta lo
shogunato considera l'imperatore come sovrano del paese.
A questo punto Tokugawa Ieyoshi si spegne finalmente, al peggior momento
possibile. Il governo di Edo proclama immediatamente Tokugawa Iemochi come
shogun, sperando bloccare l'iniziativa della fazione opposta. Tokugawa Yoshinobu
e suo padre sono allora a Nagoya nel loro feudo ma si recano non a Edo ma a
Kyôto. Vanno a supplicare l'imperatore di prendere le redini del paese per
impedire al governo fazioso di Edo di imporre una politica che sia il popolo che
il sovrano non possono più accettare. L'imperatore nomina di maniera temporanea
Tokugawa Yoshinobu come suo shogun e dichiara il governo di Edo come illegale.
Chiama I daimyo del paese a sollevarsi contro Edo.
Ovviamente a questo punto tutti erano gia pronti al conflitto e l'esercito
Tokugawa Fedele a Edo era già marciando su Nagoya abandonnata dagli Tokugawa di
Owari. Riunendo un'esercito composto di loro più i Date di Ezo e Itagaki di Aizu.
Dalla sua parte Yoshinobu e suo padre vedono già arrivare l'esercito di Satsuma,
di Chôshû e Tosa riuniti. Le truppe coalizzate dell'Ovest ricevono
dall'imperatore il titolo di “Armata Imperiale” e il diritto di alzare la
bandiera del Sol levante. I Daimyô occidentali non amano Yoshinobu ma questo
sarà a sistemare più tardi. Il paese é tagliato in due: l'Ovest pro-imperiale e
l'Est pro-shogunato. La Corea delle ribellioni militari in favore
dell'imperatore scoppiare a Hanseong e Busan allorché il potere reale si
pronuncia in favore di Edo. Il resto dell'impero é troppo lontano per agire.
Lo stesso anno in Cina la ribellione Taiping cresce in dismisura. Prendono la
città di Taiping e proclamano la nascità del Regno Celeste degli Taiping con
Hong Xiuquan come nuovo imperatore. La loro avanzata verso il Nord e Beijing é
però bloccata.
In Europa, le grandi potenze sono occupate dalla guerra di Crimea e mostrano
poco d'interesse alle affari dell'Asia.
1854: all'inizio dell'anno le truppe dell'Ovest partite da Ôsaka, capitale
provvisoria incontrano l'esercito dell'est partito dalla città occupata di
Nagoya. Si scontrano nella valle di Sekigahara. Sia Yoshinobu che Iemochi
comandano le loro truppe sul campo di battaglia alla maniera degli guerrieri.
Yoshinobu, ancora giovane é però assistito dal padre Nariaki. La battaglia si
combatte al fucile, al cannone e alla spada. Ogni campo si é modernizzato negli
ultimi dieci anni, il governo di Edo avendo il vantaggio per la marina, qui
inutile. La battaglia dura durante sette ori prima di vedere le linee Orientali
cedere e finalmente crollare. L'esercito Tokugawa dell'Est deve ripiegarsi su
Nagoya. Poco dopo Tokugawa Iemochi é portato discretamente fuori la città su una
nave in direzione del Nord, le truppe rimanenti incendiano il castello di Nagoya
ma la maggior parte si arrende. L'esercito imperiale ha vinto e la fuga del
anti- shogun permette a molti vassalli di cambiare campo sotto il pretesto della
codardia del loro signore. L'armata imperiale continua verso l'Est. A Edo i
resti dell'amministrazione dello shogun, condotti da Kaishu Katsu (uno studente di
Sakuma Shôzan) negozia con l'armata imperiale la resa pacifica della città
contro la preservazione della città di un milione d'abitanti, il castello di Edo
é occupato da Tokugawa Yoshinobu. Negli mesi seguenti l'armata imperiale risale
verso il Nord e la sola battaglia notevole é la presa del castello di Aizu, raso
al suolo dai cannoni moderni.
lo shogun Tokugawa Yoshinobu torna vincitore a Kyoto e organizza la sua entrata
nella capitale imperiale in processione verso il palazzo imperiale dove depone
simbolicamente la sua spada ai piedi dell'imperatore Kômei e rinuncia alla
funzione di shogun. L'imperatore proclama la restaurazione del potere imperiale
con lui come sovrano di diritto divino. Yoshinobu si é prosternato shogun e si
rialza primo ministro (si usa il titolo antico Daijo-Daijin) dell'imperatore
incaricato di creare uno governo moderno funzionante e nuove istituzioni. Kômei
annuncia anche che Yoshinobu si sposerà con la sua sorella la principessa
Kazu-no-Miya.
Nel Nord, Tokugawa Iemochi ha trovato riparo nell'isola di Ezo dove proclama la
nascità della Repubblica di Ezo, indipendente del Giappone. Chiama a sé i daimyô
Ainu del Nord, promettendo loro uno Stato nazionale.
Il Daijo-daijin Tokugawa Yoshinobu pronuncia l'abolizione degli eserciti privati
e la creazione di un'esercito imperiale unito al quale partecipano i diversi
daimyô. Uno governo di Unione nazionale é creato riunendo i più importanti
rappresentanti della nobiltà di corte, degli daimyo di Satsuma, Tosa, Chôsu e
Tokugawa di Owari. Per il momento, senza istituzioni il governo funziona con uno
consiglio chiuso e degli decreti, l'imperatore é invitato a sorvegliare le
discussioni del consiglio. Yoshinobu promette però la redazione di una
costituzione nel futuro quando il paese sarà stabilizzato. Per il momento
gestisce la situazione nella più grande improvvisazione.
L'epoca Edo si conclude e con lei il periodo moderno giapponese Kinsei. Inizia
l'epoca contemporanea Gendai con l'era imperiale Kômei. Ovviamente questo non
impedisce gli eventi di proseguire il loro corso.
Lo stesso anno il terremoto di Ansei-Tôkai provoca più di 10 000 morti e
un'altro, il terremoto di Nankaidô, provoca 80.000 morti e uno tsunami a Shimoda.
E una catastrofe ma la cosa é resa più importante con la presenza della flotta
americana di Perry tornata per ricevere la sua risposta. La flotta americana
vedendo il stato di guerra civile del paese era rimasta in attesa a Shimoda
(luogo del loro sbarco l'anno prima). Il tsunami danneggia tre delle navi di
Perry e l'affondamento della Powhattan. Perry però sopravvive. Non ha altra
scelta di ordinare alle sue navi di ritirarsi e tornare in America per il
momento. Il governo dell'imperatore restaurato soffia di rilievo mentre sta
venendo in aiuto alle vittime. Nelle anni seguenti si parlerà del Kaminami (la
Vaga Divina) che avrebbe sparso la flotta americana come il Kamikaze l'aveva
fatto con i Mongoli, rafforzando l'ideologia della protezione divina
sull'imperatore.
.
Parte IV: Gendai (età contemporanea)
La restaurazione Kômei
1855: Nel Nord del Giappone,
l'armata imperiale sbarca in Ezo e mette fine all'efimera Repubblica degli
ultimi lealisti Tokugawa. I Daimyô Ainu avevano rifiutato di venire in aiuto a
Iemochi e negoziato direttamente con l'esercito imperiale. Tokugawa Iemochi
riesce a esiliarsi in Russia dove vivrà fino alla sua morte a San Pietroburgo in
1867. Le Ryukyu e le Filippine riconoscono il nuovo governo imperiale come la
Corea. Per il momento basterà.
A Kyôto le discussioni del consiglio si fanno sempre più vive. I Shimazu e Môri
sognano solo di prendere il posto del giovane Yoshinobu e finire l'eradicazione
degli Tokugawa, al rischio di una nuova guerra civile. Pero con le settimane che
passano l'imperatore Kômei inizia la sua educazione politica. Da imperatore
rinchiuso e xenofobo per ignoranza passa a uno sovrano a chi tutti chiedono la
decisione finale e assista ai dibattiti complessi. Nasce uno vero rispetto tra
l'imperatore e il ministro Yoshinobu. Kômei accetta di abbandonare la sua idea
di ordinare l'espulsione degli stranieri e la chiusura completa del Giappone e
sostiene pubblicamente Yoshinobu contro i suoi rivali. Dall'anno scorso
l'imperatore e suo ministro dimostrano una sorprendente capacità di collaborare
e fare compromessi. Molti pensavano che Yoshinobu, come suo padre, era uno
xenofobo Sonnô Joi, ma il figlio si rivela seguire le idee di Sakuma Shôzan per
creare uno Giappone modernizzato e indipendente ma non chiuso su se stesso.
Allo stesso momento, approfittando della debolezza giapponese i mercanti
americani fanno pressione sul re delle Hawaii per imponere suo protettorato ma
il re muore allo stesso momento, rimandando le negoziazioni alla maggioranza del
suo figlio Kamehameha IV.
Il governo di Tokugawa Yoshinobu non é ancora in misura di creare suo progetto
di costituzione o di assemblee, il paese non ha semplicemente i mezzi per questa
rivoluzione immediatamente. Il governo riesce però a costruire una nuova
amministrazione, chiamando spesso degli specialisti del defunto governo
shogunale. Degli ministeri sono creati e affidati a diversi clan guerrieri come
ricompensa: ai Tokugawa l'esercito e gli esteri, ai Shimazu la marina, ai Môri
la giustizia ecc. Il governo chiama in grande numero I giovani samurai dei juku
Rangaku come il Tekijuku di Ôgata Kôan, sono gli unici a avere una conoscenza
degli governi europei, sono dinamici e pronti al cambiamento. Sono anche
chiamati ai posti di potere i samurai che hanno fatto clandestinamente il
viaggio verso l'Europa. La religione cristiana giapponese é dichiarata religione
di stato con uno ministero degli Riti che riprende l'organizzazione tradizionale
delle 5 Chiese e le riunisce attorno a un'amministrazione moderna affidata a uno
membro del clan Hata. Nelle province i principati devono accettare la
nominazione di agenti dello Stato. I feudi sono trasformati in prefettura con
uno prefetto nominato da Kyôto. Molti daimyo non sono felici di questa cosa ma
non hanno un'altra scelta davanti all'entusiasmo popolare e al peso preso dalla
parola imperiale. La libertà di espressione, di scrivere, pubblicare e dibattere
é concessa da Yoshinobu, anche se l'imperatore Kômei non é convinto di l'utilità
di questo.
Il governo organizza anche in priorità l'azione pubblica in materia di sanita.
Un'epidemia di colera é scoppiata e ha già fatto 200 000 morti. Nuovi ospedali
sono creati. La missione di coordinare l'azione é affidata al dottore olandese
Pompe van Meerdevoort. Tutte le persone avendo studiato la medicina rangaku sono
immediatamente promossi come dottori e inviati a prendere delle misure per
limitare l'epidemia e ordinare delle quarantine. Si dice spesso che questa
reazione rapida ha salvato forse più di 500 000 persone.
1856: L'imperatore Kômei abolisce ufficialmente i feudi guerrieri. i samurai al
servizio degli ex-daimyô si vedono offrire una compensazione equivalente a 5
anni di stipendio e sono invitati a scegliersi uno mestiere. Molti scelgono
l'esercito come ufficiali o la polizia ma ancora di più comprano delle terre per
diventare proprietari, investono nelle nuove compagnie o vanno insediarsi come
coloni nelle Filippine, l'Amuru o l'Arasuka. Questi due ultimi territori sono
annessi ufficialmente all'impero giapponese. Karafuto, le Kurili e i territori
del Nord sono organizzati come “Regno degli Ainu” o Ainukoku autonomo con
l'imperatore come re. Uno consiglio tribale ainu é nominato per gestire il
territorio e riunisce anche I popoli del Nord Itelmen, Chikchuk e altri. Le
Filippine rimangono uno territorio amministrato dal Giappone ma le Ryukyu, come
gli Ainu ricevono il statuto di “Regno di Okinawa”. L'ultimo re della dinastia
Shô depone la sua corona in favore dell'imperatore e uno governo provvisorio é
insediato. Il Statuto della Corea é rimandato a più tardi perché la sicurezza
non é ancora ristabilita nella penisola.
Molti daimyo ricevono degli titoli di nobiltà creati per loro e riunendo
l'antica nobiltà di corte alla nuova nobiltà della spada. Tokugawa Yoshinobu é
creato Principe Tokugawa. Molti daimyo si vedono offrire degli posti nel governo
o come governatori.
Lo stesso, tra Ôsaka e Kyôto é inaugurate la prima linea ferroviaria del paese.
Il governo ha la volontà di creare una rete di comunicazione densa come simbolo
della modernizzazione del paese. La macchina a vapore fa un'entrata massiva in
Giappone che sia nella marina, i trasporti o l'industria. Inizio della
Rivoluzione Industriale in Giappone. Molti mercanti di Edo si riconvertono in
capitani di industria e le prime compagnie di commercio a vapore sono create.
Lo stesso anno la seconda guerra dell'oppio scoppia tra l'impero Qing, la
Francia e la Gran Bretagna. La Cina rimane divisa in due dall'insurrezione dei
Taiping e non ha più i mezzi di difendersi. Il porto di Guangzhou é bombardato e
occupato dai Britannici.
1857: Creazione del ministero dell'educazione. Un'insegnamento pubblico é
creato con degli professori, spesso degli ex-samurai. E affidato a Yoshida Shôin
che definirà il curriculum degli studenti con uno mix di tradizione cristiana
giapponese, di tecnica europea, di sport e di confucianesimo. L'educazione é
obbligatoria e gratuita per i due sessi. Il governo vuole rapidamente creare
degli Nuovi Giapponesi. Allo stesso momento I civili sono incoraggiati a entrare
nell'armata imperiale che non dovrà più essere riservata ai samurai. Molti ex
samurai, spesso nelle prefetture dell'Ovest iniziano a mostrarsi malcontenti.
L'atto di colonizzazione dell'Amuru giapponese é firmato e vengono spediti molti
ex-vassalli Tokugawa. La flotta giapponese é inviata a proteggere le Filippine
contro le incursioni francese, britanniche e olandese, si teme un'occupazione al
favore della guerra in Cina.
Concilio dell'era Ansei: L'imperatore Kômei riunisce attorno a lui le 5 Chiese: Nestoriani, Nichirenisti, Nembutsu, Zen e Tenshû (cattolicesimo giapponese).
La creazione di un'amministrazione civile del Clero é confermata, i templi sono
proprietà pubblica e i preti diventano degli funzionari che devono giurare
fedeltà (ricevono una formazione da uno Seminario Imperiale ma possono ancora
sposarsi). Il giapponese diventa la lingua liturgica (contro il siriaco negli
ordini più antichi nestoriani e il latino in certe chiese del Tenshû). Viene
adottata la dottrina del Kokutai (Spirito Nazionale) ideata nel XIV secolo che
fa dell'imperatore il discendente di re Davide e il legame esclusivo tra Dio e
suo Popolo Scelto, i Giapponesi, discendenti degli Ebrei. Questa dottrina dovrà
essere insegnata in scuola. Viene anche ordinato una grande purificazione
religiosa per cancellare dei templi i resti di superstizione locale (molti santi
dubbiosi ereditati degli dei antichi, pratiche eretiche ispirate dal taoismo e
buddismo). La religione di Stato cristiana é allora battezzata ufficialmente
dal nome di Keikyô, ripreso dal termine antico.
1858: Arrivo della missione americana Harris. Dopo la catastrofe naturale che
ha colpito la flotta di Perry e la stabilizzazione del nuovo governo giapponese
gli USA cambiano di strategia negoziano uno trattato di amicizia e commercio a
statuto uguale. Il cosiddetto trattato Ansei é il primo riconoscimento
internazionale dell'impero giapponese. Gli USA confermano la sovranità
giapponese sulle Filippe, hanno un'altra idea in mente. Poco dopo degli trattati
simili sono firmati con la Russia, la Francia, l'Olanda e la Gran Bretagna,
sicurizzando il Giappone.
Lo stesso anno a Edo muore il grande pittore Utagawa Hiroshige, é la fine della
grande epoca dell'Ukyoe allorché delle tecniche di riproduzione all'europea
condannano la tecnica tradizionale giapponese. Lo stesso anno Fukuzawa Yukichi
fonda la sua scuola di economia, é uno degli primi studenti partiti in Occidente
a usare suo sapere per educare il Giappone (in particolare é specialista del
sistema delle banche). Negli anni seguenti fonda l'università Keio, partecipa
alla creazione della Banca del Giappone e con-fonderà la Mitsubishi con Iwatara
Yataro.
Sul continente la Russia costringe l'impero Qing a firmare il trattato di Aigun
e cedere le terre cinesi sul bacino dell'Amur, creando una frontiera terrestre
comune con l'impero giapponese. Nel resto della Cina la situazione militare
diventa disperata per i Cinesi. Nel Sud, una flotta americana arriva a Nanjing
per incontrare i rappresentanti del Regno Celeste Taiping. Gli Americani
propongono un'aiuto ai ribelli Taiping considerati come “cristiani” a aiutare.
1859: Davanti ai successi degli trattati il governo di Tokugawa Yoshinobu é
ormai in misura di pensare al resto della riforma delle istituzioni che finora
mescolano di maniera improvvisa i ministeri moderni e i titoli della corte
antica. Yoshinobu capisce però non essere capace di pensare il resto, lui manca
un'educazione politica. Concepisce allora il progetto straordinario del Grande
Viaggio in Occidente. Tokugawa Yoshinobu prende la testa di una missione navale
composta della metà del governo giapponese per visitare e studiare in tre anni
le principali potenze straniere e cercare quale modello seguire. L'imperatore
Kômei potrà governare da solo nel periodo con l'aiuto di Ii Naosuke, vassallo di
Yoshinobu, come ministro in atto. La missione Yoshinobu parte di Ôsaka con
quattro navi a vapore della marina imperiale in presenza dell'imperatore. La
burocrazia giapponese é allora assai sviluppata per permettere alla maggior
parte del paese di funzionare senza intervenzione politica.
Ii Naosuke promulga il piano, gia approvato di colonizzazione dell'Arasuka con
una distribuzione di terre agricole a degli contadini giapponesi (molti non
potranno coltivarle diventando pescatori, cercatori d'oro, cacciatori ecc.).
1860: Il ministro Ii Naosuke é assassinato allorché saliva del castello di
Ôsaka (sede del governo). Gli assassini sono uno gruppo misto di samurai
malcontenti della perdita di statuto e di sostenitori dell'instaurazione di una
costituzione. Lo decapitano e lasciano esposta la testa. Da qualchi anni la
classe samurai, benché ancora esistente, vedeva suo statuto degradarsi. Molti
ex-vassalli non erano riusciti a usare i fondi dati dal governo per
riconvertirsi, creando delle situazioni di grande povertà e dipendenza, alcuni
samurai dovendo vendere le loro figlie negli quartieri dei piaceri. Sempre
armati e molto politizzati rappresentavano un pericolo politico che l'imperatore
Kômei vede solo a questo momento. Il nuovo ministro in atto, Okubo Toshimichi,
lancia una grande purga é lanciata a Ôsaka e Kyôto. La libertà di espressione e
di riunione viene subito sospesa. E l'inizio della Grande Purga dell'Era Ansei.
In Cina la guerra dell'oppio si conclude. Le forze franco-britanniche sbarcano a
Tianjin e poco dopo prendono la capitale cinese Beijing. La capitale é
saccheggiata durante cosa sarà chiamato il Rapimento di Beijing. Il palazzo
d'Estate é distrutto e suoi tesori rubati. I Massacri attribuiti agli
Occidentali fanno impallidire fino all'opinione giapponese e l'imperatore Kômei.
Di una certa maniera contribuisce a unire i Giapponesi dietro la politica
imperiale per paura della furia degli uomini dell'Ovest. L'imperatore Xianfeng
si vede imporre il trattato di Beijing. Delle legazioni straniere con diritti
extraterritoriali sono insediate a Beijing e a Shanghai. La Cina perde la
maggior parte della sua autonomia internazionale.
1861: Ribellioni samurai nelle prefetture di Saga e Kagoshima. Sono dirette da
due generali degli feudi dell'Ovest, Etô Shimpei e Saigô Takamori. Erano stati
parte del governo fino al 1858 quando avevano protestato contro i trattati.
Riuniscono attorno a loro tutti i piccolo samurai disperati e rovinati, ma anche
degli contadini malcontenti della tirannia della nuova burocrazia e delle sue
tasse. Questa burocrazia é diretta da Okubo Toshimichi che considera che non c'è
bisogno di uno governo eletto, la burocrazia imperiale rappresentando
l'imperatore stesso decide con uno diritto divino (lui decide). Okubo
rappresenta tutti gli eccessi del regime puramente tecnico nato dalla
restaurazione di Kômei.
Saigô Takamori riunisce 10 000 uomini attorno a lui, Etô Shimpei, 4 000. Molti
sperano vederli marciare verso l'Est e Kyôto per rovesciare il governo Tokugawa
e finire la rivoluzione. Le violenze sono però ridotte ai palazzi pubblici e
nelle campagne (delle scuole sono bruciate, gli insegnanti essendo visti come i
più fedeli agenti dello Stato).
In Cina, muore di dolore l'imperatore cinese Xianfeng, suo figlio di sei anni
diventa l'imperatore Tongzhi, sua madre l'imperatrice Cixi organizza uno golpe
per rovesciare il consiglio di reggenza e governare da solo. I ribelli Taiping
arrivano attorno a Shanghai ma devono fermarsi davanti alla presenza
occidentale. Hanno con loro degli istruttori americani che stanno poco a poco
prendendo uno peso importante nella Condotta degli affari. Pero la protezione
americana si fa molto più leggera con l'inizio USA della guerra civile. La
guerra civile non influenza sul commercio giapponese, il porto di San Francisco
funzionando senza cambiamenti.
Alla fine dell'anno Tokugawa Yoshinobu e suo governo tornano in Giappone,
trovando il paese in una quasi guerra civile.
1862: Nell'isola di Kyûshû si svolge l'assedio della montagna Shiroyama dove i
ribelli di Saigô Takamori sono stati respinti. Tokugawa Yoshinobu appena tornato
si vede affidare dall'imperatore Kômei la missione di pacificare I ribelli.
Yoshinobu cerca subito una soluzione diplomatica ma come samurai non può non
combattere. La nuova armata imperiale, composta in grande parte di contadini, é
inviata in Kyûshû e in poche battaglie riesce a riportare l'ordine. Etô Shimpei
in Saga si suicida all'antica, aprendosi la pancia, una cosa che emoziona molto
il Daijo-daijin, dimostrando la forza di convinzione del suo nemico. Per questa
ragione Yoshinobu prova a convincere Saigô Takamori di deporre le armi. Per
questo usa segretamente la mediazione degli samurai di Tosa, in particolare il
giovane Sakamoto Ryôma, amico di Saigô. Saigô Takamori, trincerato, riesce a
tenere lontano l'esercito imperiale, ancora mal addestrato ma sa perfettamente
che non puo vincere. Sakamoto Ryôma lui offre una via di uscita, promettendo il
perdono imperiale per suoi uomini se viene prosternarsi davanti all'imperatore.
Yoshinobu lui promette uno nuovo statuto del samurai e uno freno
all'occidentalizzazione (che Yoshinobu pensava imporre lo stesso).
Fine della Ribellione di Saigô Takamori. Il generale di Satsuma viene ricevuto
dall'imperatore e perdonato. Era stato messo alla testa degli ribelli senza
altra scelta, loro stessi spinti dalla disperazione ma sempre fedeli al loro
sovrano. Kômei ascolta le parole di Takamori e la supplica di clemenza di
Yoshinobu, vincitore. Saigô Takamori é inviato come governatore delle isole
Marianne (parte delle Filippine) per farsi dimenticare. Gli altri ribelli sono
perdonati ma devono deporre le armi, dettaglio curioso loro ranghi contano
un'ufficiale americano chiamato Nathan Aldren, giapponesizzato e fatto samurai
da Saigô stesso. Yoshinobu ferma la purga politica e ristabilisce la libertà di
espressione. Viene promulgato il Statuto del Samurai: i samurai avevano già
perso i loro privilegi fiscali e giudiziari e questo non cambia, per esempio il
famoso Kirisute Gomen (diritto di uccidere uno non samurai in caso di insulto
non poteva essere ristabilito) ma degli diritti di onore sono confermati: il
diritto di conservare le due spade (contro promessa di bloccarla con una catena
per impedire di uscirla, salvo per i tempi di guerra) é il più importante. Uno
fondo per aiutare figli e figlie di samurai impoveriti é creato e I samurai sono
costituiti come una riserva militare con l'obbligazione di mantenere
l'addestramento alle armi negli dojo della polizia (diventerano spesso degli
ausiliari di polizia).
Infine Tokugawa Yoshinobu promette anche l'instaurazione di una costituzione
nella decennia che segue.
Lo stesso anno a Parigi, l'Esposizione Universale vede la folla riunirsi attorno
al padiglione giapponese costruito dal fratello del ministro Tokugawa, rimasto
dietro per finire la sua educazione e rappresentare suo paese. La missione
giapponese in Europa era stata ricevuta a braccia aperta a Parigi dove
l'imperatore Napoleone III voleva (in più di aumentare suo prestigio)
ringraziare il Giappone per avere dato asilo a Napoleone il grande in 1816. Le
discussioni erano arrivate all'invio di una missione tecnica francese in
Giappone che sarà all'origine degli cantieri navali militari di Yokosuka e alla
linea ferroviaria Edo-Osaka. La Gran Bretagna aveva seguito con degli contratti
e degli regali. I Giapponesi erano però rimasti impressionati dalla Prussia e
dal loro incontro con il cancelliere Bismarck, molti contatti sono stati presi
con gli industriali prussiani.
A Edo apre il primo studio di fotografia di Ukai Gyokusen. Ôgata Kôan diventa il
primo direttore della nuova scuola di medicina di Edo (poi università) in
ricompensa per i suoi sforzi durante l'epidemia di cholera.
In Vietnam i Francesi impongono uno trattato di protettorato all'impero
vietnamita, il sovrano perde la maggior parte del potere effettivo. In Cina, con
la fine della guerra dell'oppio i Qing possono tornare all'offensiva. Il
generale Zeng Guofan respinge i Taiping lontano di Shanghai allorché l'appoggio
americano a questi ultimi si fa raro. I Taiping chiedono l'aiuto degli
Giapponesi, considerati come fratelli in religione.
1863: Itagaki Taisuke, Sakamoto Ryôma e loro seguaci dell'ex feudo di Tosa
iniziano la loro campagna politica in favore dell'instaurazione di una
costituzione e dell'assemblea eletta, promessa ma non ancora concessa. Fondano
il Partito dell Libertà, Jiyûtô. A colpo di riunioni, di manifestazioni e di
pubblicazioni il Jiyûtô riesce a muovere l'opinione pubblica nascente e riunire
consensi per domandare la costituzione e le elezioni. La riforma fiscale e le
distribuzioni di terre provocano anche delle turbolenze popolari. La fine della
ribellione degli samurai non é la fine della contestazione, molti contadini non
accettano l'azione senza controllo degli ministeri.
Lo stesso anno degli estremisti samurai di Chôshû, Takasugi Shinsuke e Itô
Hirobumi preparano un'attacco violente contro il consolato britannico a
Yokohama. Sono però fermati prima di agire. Non sono buttati in prigione per non
riaccendere le proteste degli samurai. Itô Hirobumi lascia il Giappone per
viaggiare in Occidente. Lo stesso anno il luogotenente francese Camus é
assassinato da sconosciuti, il Giappone si scusa e paga delle riparazioni ma
questo mostra il clima teso che rimane nel paese. Al contrario lo stesso anno
Katô Hiroyuki sviluppa l'idea di Jinshin no Ichi, traduzione giapponese degli
diritti naturali dell'uomo, un'idea che verrà adottata dagli riformatori come
Itagaki e Sakamoto, con obiettivo il Jinwa, la pace del popolo.
Grande Pellegrinaggio dell'imperatore Kômei. Il sovrano, per la prima volta in
secoli, lascia la città di Kyôto per realizzare uno viaggio verso i santuari
imperiali di Ise, Izumo e Kamo. Visita anche la tomba del gesuita Cosme di
Torres nel Kyushu. Questo pellegrinaggio fa anche funzione di grande turno di
ispezione del paese per vedere I cambiamenti della modernizzazione: fabbriche,
ponti, scuole e ospedali. Malgrado l'agitazione politica il popolo accoglie
dappertutto l'imperatore (« avere visto l'imperatore » era prima uno titolo
ufficiale designando una persona meritevole).
Lo stesso nelle Hawaii si spegne il re Kamehameha IV, suo figlio Kamehameha V é
uno fili-giapponese che accoglie la flotta nipponica quando passa a Honolulu. I
mercanti americani si mostrano preoccupati di questo cambio di favore.
1864: Sakamoto Ryôma diventa la figura carismatica del Jiyûtô e viaggia in
tutto il paese per mobilitare gli intellettuali e il popolo, pubblicare negli
giornali. Deve anche nascondere i suoi movimenti di paura di un'assassino
politico. Il suo più grande merito é di mettere in contatto tutti i sostenitori
di uno cambiamento di regime, molti perdono pazienza con Tokugawa Yoshinobu. Uno
rivale, Okuma Shigenobu, fonda il partito Kaishintô (partito costituzionale) che
va nel stesso senso ma più moderato e in favore di uno sistema di stile
britannico, continua però di discutere con Sakamoto allorché suo amico Itagaki
Taisuke preferisce entrare in clandestinità e fondare il Aikokusha (Società
degli Patrioti) e chiamare a azioni violente, sostiene uno sistema alla francese
(repubblicana). Dalla sua parte Okubo Toshimichi si lancia anche lui in politica
per sostenere una fedeltà senza compromesso all'imperatore e favorisce uno
sistema alla prussiana.
Dalla sua parte il potere di Tokugawa Yoshinobu inizia a dare segni di sfavore
presso l'imperatore Kômei. Yoshinobu é partigiano di uno sistema alla prussiana
che darebbe molti poteri all'imperatore e al suo governo ma il sovrano non vuole
concedere delle imitazioni alla sua autorità per paura di ricadere
nell'impotenza e mostra suo favore a Okubo Toshimichi. Questo lui permette di
ordinare azioni di polizia per perseguire i manifestanti e fare chiudere i
circoli politici.
Inizio della crisi coreana. In Corea muore a 34 anni il re Cheoljong, senza
figli. Cheoljong era già uno lontano cugino della dinastia Yi, selezionato per
suo manco di capacità a regnare dal clan dominante degli Kim di Andong. In 13
anni la Corea era vissuta in uno stato di inerzia politica e di repressione
nelle province. I Cambiamenti in Giappone erano lontani e Kyoto aveva lasciato
fare, troppo occupato a sistemare la sua situazione interna. La Corea conosce
per numerosi partigiani della modernizzazione, daimyo coreani progressisti,
letterati del Silhak in esilio, classe media di Hanseong ecc. Con la morte del
re I Kim di Andong cercano uno nuovo candidato, uno cugino ancora più lontano
della dinastia reale, il bambino Yi Hui (sotto il nome de Gojong), alleandosi
con suo padre che si nomina Daewongun (padre non regnante di uno re). La
decisione provoca l'esplosione delle tensioni da parte di molti progressisti che
aspettavano la fine del regno. Una parte della corte lascia di notte la
fortezza-palazzo di Suwon e ritorna a Hanseong dove solleva la folla e chiama
all'aiuto l'imperatore Kômei.
Lo stesso anno in Cina l'armata imperiale Qing riprende finalmente Nanjing. Il
Regno Celesto degli Taiping crolla. Finalmente I Giapponesi avevano rifiutati di
aiutare I Taiping, una massa di ribelli superstiziosi e aveva anche aiutato il
governo imperial fornendo delle nuove armi e un'aiuto navale a Beijing. I resti
dell'esercito Taiping fuggono verso Sud dove mettono a ferro e fuoco il Fujian.
1865: Invio di Corpo Spedizioniere giapponese in Corea, condotto da Saigô
Takamori, richiamato per l'occasione. La spedizione sbarca prima a Busan, città
in mani degli ribelli opposti alla corte di Suwon, e continuano verso Hanseong.
L'esercito coreano é molto diviso, una parte degli ufficiali devono loro posto
al clan Kim ma loro uomini disprezzano questi corrotti, alcuni sono però degli
nazionalisti che sostengono il Daewongun. Degli combattimenti sporadici
scoppiano nelle città coreane ma il principale esercito nel Nord non si muove. I
Giapponesi sbarcano a Incheon e sono accolti da uno governo provvisorio che
proclama la restaurazione imperiale anche in Corea e dichiara decaduta la
monarchia Yi. Nella seguente battaglia di Suwon le forze moderne di Saigô
Takamori fanno a breccia nelle mura e prendono il palazzo. La maggior parte del
clan Kim di Andong é arrestato o si suicida allorché il Daewongun scappa con il
piccolo Gojong.
A Kyôto, Tokugawa Yoshinobu riconosce il governo provvisorio di Corea e
l'imperatore accetta la corona della penisola in unione personale. La Corea
conserva uno governo autonomo che seguirà la religione di Stato Keikyô, degli
ministeri moderni sono creati al posto dell'antica corte, modellati sull'esempio
giapponese. Degli specialisti giapponesi dell'amministrazione sono delegati a
Hanseong, ribattezzata Seul (la “Capitale”). Come in Giappone i daimyo sono
integrati al nuovo regime ma devono abbandonare loro feudi. La modernizzazione
avanza anche in Corea anche se in certe province delle resistenze nazionaliste
esistono ancora.
In Giappone, la vittoria in Corea é celebrata ma non impedisce il dibattito
politico di diventare più teso. La repressione di Okubo Toshimichi provoca
un'insurrezione popolare nella prefettura di Chiba dove degli villaggi formano
un'Ikki egualitario. Sakamoto Ryôma scappa per poco a uno tentativo di
assassinio a Kyoto, si dice da agenti della polizia segreta, Tokugawa Yoshinobu
deve prenderlo personalmente sotto la sua protezione. I membri del Aikokusha
estremista iniziano a provocare delle violenze contro degli ufficiali dello
Stato.
1866: Gli incidenti violenti spingono l'imperatore Kômei a chiedere, e
ottenere, la dismissione del Daijo-Daijin Tokugawa Yoshinobu. Il principe si
ritira nella città di Shizuoka, portando con lui Sakamoto Ryôma e alcuni
politici. Okubo Toshimichi é nominato nuovo Daijo-Daijin e annuncia subito che
il Jiyûto e il Kaishintô sono vietati, che la libertà di espressione di
pubblicare sono sospese e che una costituzione sarà scritta dal consiglio
privato dell'imperatore prima di essere promulgata. Dalla loro parte i
costituzionalisti non disarmano, Sakamoto riesce a fare incontrarsi Okuma e
Itagaki per formare a loro tre uno triumvirato riunendo la maggior parte degli
sostenitori della costituzione in uno fronte unito, ma clandestino. Itagaki
considera che la guerra civile é l'unica opzione ma accetta di aspettare. La
marina imperiale (nelle mani della fazione di Satsuma) e l'esercito di terra
(fazione di Chôshû) rimangono neutrali per il momento.
La conferenza di Osaka riorganizza il ramo giudiziario dell'impero e
legislativo, creazione del Genrôin, sorte di Camera degli Lord incaricato della
riforma delle istituzioni. La fazione conservatrice degli funzionari diretto da
Okubo spingono a cercare come modello una costituzione forte alla prussiana.
Lo stesso anno, durante la battaglia di Andong, Saigô Takamori sconfigge la più
grande parte degli resistenti nazionali. Il Daewongun e il cosiddetto re Gojong
devono fuggire verso la Russia tramite la Manciuria. Saigô Takamori fa funzione
di vero viceré in Corea davanti alla situazione complessa del Giappone ma riesce
a mantenere buone relazioni con il governo provvisorio.
Lo stesso anno le ultime truppe degli Taiping sono evacuate da navi americane
(private) verso l'isola di Hainan. L'isola senza difese é presto conquistata e
serve di base per ricreare il Regno Celesto Taiping, stavolta sotto protezione
di volontari americani e di navi moderne. L'impero Qing protesta contro
Washington ma gli US affermano che loro governo non c'entra. Il punto positive é
che la Guerra civile é finita sul continente, con più di 20 milioni di morti
dall'inizio della ribellione.
.
La rivoluzione Meiji
1867: Meiji Isshin
(Rivoluzione Mieji). L'imperatore giapponese Kômei muore improvvisamente (ci
saranno poi delle rumori di avvelenamento mai provati) e lascia il trono a suo
figlio Mutsuhito, di appena 14 anni. Mutsuhito é proclamato imperatore Meiji e
ordina a Okubo Toshimichi di dimettersi. Il giovane sovrano non ordinò lui
stesso, é infatti influenzato dagli grandi principi della famiglia Konoe, che
favoriscono Yoshinobu e la creazione di uno sistema parlamentare. Tokugawa
Yoshinobu é chiamato di nuovo alla testa del governo e porta con lui una
petizione di 8 punti scritta da Sakamoto Ryôma e sostenuta dal fronte
costituzionale unito per chiamare alla creazione di un'assemblea e di una
costituzione.
Lo stesso della pubblicazione del Capitale da Karl Marx il Daijo-Daijin ordina a
tutte le prefetture di costituire delle assemblee elette da tutti i cittadini
maschi e proprietari, primo passo alla creazione di un'assemblea nazionale. In
Corea, Ryukyu e Ainukoku viene trasmesso l'ordine di costituire degli camere di
consiglieri scelti localmente. Il controllo degli giornali e delle società
politiche é abolito. Questi annunci sono accolti con festeggiamenti in molte
città del Giappone anche se gli estremisti di Itagaki Taisuke continuano le loro
azioni contro i potere.
Molto presto la petizione i 8 punti da la base per la creazione di uno sistema
parlamentare alla britannica con due camere: il Genrôin (già esistente) e il
Teikoku Gikai (assemblea imperiale) che eleggono uno premier, nominato e
dismesso dall'imperatore. L'imperatore conserva uno diritto di veto e di
dissoluzione dell'assemblea sotto condizioni. Molti sospirano in rilievo in
Giappone vedendo la situazione sbloccata.
Prima della fine dell'anno viene intronizzato l'imperatore Meiji, imperatore del
Giappone, re di Corea e di Okinawa, re degli Ainu e dei popoli del Nord, re di
Taiwan, Protettore delle Filippine, delle sue dipendenze e dell'Arasuka, Figlio
del Cielo e Discendente di re Davide. L'imperatore dichiara che i cambiamenti
rapidi hanno la sua totale approvazione essendo uno Go Isshin (rivoluzione
voluta da Dio). E l'inizio dell'epoca Meiji.
1868: L'elezione delle assemblee locali permette l'elezione indiretta di
un'assemblea nazionale, il Teikoku Gikai, che riunisce anche degli
rappresentanti degli diversi regni costitutivi dell'impero. Degli consigli e
comuni sono creati negli villaggi e città. L'assemblea ratifica il progetto di
costituzione senza modifica notevole, secondo il piacere dell'imperatore. Uno
ministero della Casa Imperiale é creato per separare l'imperatore della gestione
quotidiana delle sue possession. Il suffragio universale maschile proposto da
Sakamoto Ryôma é però respinto al profitto di uno suffragio maschile censitario.
Il Keikyô é sempre religione di Stato. L'uguaglianza é garantita a tutti i
cittadini dell'impero, anche non-Giapponesi come il diritto alla salute,
all'educazione e all'accesso a tutti i mestieri e funzioni. Il Statuto degli
Samurai é mantenuto (e l'imperatore Meiji farà onore a loro portando sempre le
due spade tradizionali, anche se non é lui stesso uno samurai).
La Corea accetta bene la nuova situazione allorché il nuovo governo locale e la
nuova amministrazione fanno muovere rapidamente il paese verso la modernità. La
prima linea ferroviaria tra Incheong e Seul é inaugurata. L'esercito coreano é
in via di modernizzazione rapida ed é integrato all'armata imperiale. La parte
Nord di Taiwan é distaccata del regno di Okinawa per essere riunita al Sud e
formare il regno di Taiwan, capitale a Taihoku (Taipei). Localmente i consigli
deliberativi che fanno funzione di assemblee permettono di instaurare dei
governi locali sotto approvazione giapponese.
1869: in Giappone, Il principe Tokugawa Yoshinobu si dimette delle sue funzione
allorché il titolo di Daijo-Daijin come tutti i titoli di corte antichi sono
aboliti. Al loro posto é creato il sistema dei kazoku che riunisce la vecchia
corte e i clan samurai in un'unica nobiltà con titoli occidentali. Tokugawa
Yoshinobu si ritira a vità privata a Shizuoka per occuparsi della sua passione: la fotografia.
Il Teikoku Gikai elegge come primo premier eletto del Giappone il giovane
Sakamoto Ryôma di Tosa (ormai barone Sakamoto). Riceve la grande maggioranza dei
voti, essendo il candidato del compromesso capace di riunire le diverse fazioni
dopo anni a obbligare tutti a parlare, negoziare e discutere. Si forma uno
governo solida nel quale partecipa Okuma Shigenobu come ministro degli Interni.
Itagaki Taisuke rifiuta di partecipare, protestando che si dovrebbe cercare una
costituzione più radicale.
L'imperatore Meiji prende anche personalmente la decisione di rimanere a Kyôto
dove uno nuovo palazzo imperiale modernizzato é in corso di costruzione. Il
governo civile del paese é però insediato nella città di Ôsaka. Alcuni volevano
trasferire la capitale a Edo che é già la capitale economica del paese e la sua
città più popolata. Seul (Corea), Naha (Okinawa), Taihoku (Taiwan) e Toyohara (Ainukoku)
sono riconosciute come capitali nazionali e vice-capitali imperiali.
L'insediamento degli stranieri é liberalizzato e permesso fuori del porto di
Yokohama. Le ambasciate straniere sono trasferite a Hyôgo (Kobe) presso Ôsaka.
Giappone e Russia firmano la convenzione di Shimonoseki dove riconoscono le loro
frontiere comuni sull'Amur e nell'Estremo Oriente. Il Giappone però si sfida
degli appetiti russi contro la Manciuria e dichiarano loro sostegno alla
sovranità Qing nella regione. Lo stesso per l'isola di Hainan dove gli USA hanno
insediato uno porto con una guarnigione per proteggere il regno Taiping in
esilio, Ôsaka non riconosce cosa considera come un'occupazione illegale.
1870: Il governo Sakamoto mette fine all'occupazione militare della Corea e
valida sia il consiglio deliberativo che il consiglio di Stato di Corea che
accompagna il premier coreano (scelto dal consiglio su una lista approvata da
Ôsaka). Saigô Takamori é nominato maresciallo dell'impero ed é inviato nelle
Filippine dove il governo si preoccupa della presenza di navi di Guerra
americane e francesi. Il sultanato di Sulu e di Brunei chiamano Ôsaka per essere
protetti.
Itagaki Taisuke entra di nuovo nella clandestinità con suo Aikokusha,
considerato spesso come l'antenato del Partito comunista giapponese. Il ministro
residente dell'Arasuka inizia la grande campagna di popolamento dell'Arasuka
giapponese. Una proposta americana per comprare l'Arasuka é respinta
dall'assemblea giapponese. Viene presentato il primo progetto di ponte sullo
Stretto di Miura (Bering) ma senza successo.
1871: Incidente navale tra Giappone e Stati Uniti a Mindanao. Il Giappone
riafferma la sua sovranità sulle Filippine e dichiara i Filippini (discendenti
di Giapponesi o no) sudditi dell'imperatore del Giappone. Il governo Sakamoto
firma anche uno trattato di protettorato con il sultanato di Sulu. Stabilisce
anche delle relazioni amichevoli con il sultanato di Brunei, limitando
l'influenza britannica nel Nord di Borneo, Londra richiama suo ambasciatore a
Ôsaka, Harry Parkes.
Lo stesso anno il consiglio di Stato coreano a Seul adotta la nuova costituzione
coppiata sulla costituzione di Meiji. Il Coreano é la lingua ufficiale del regno
e la scrittura Hangeul la sua scrittura nazionale. I documenti dell'impero
giapponese dovranno essere prodotti in due versioni con una in coreano. Il
Giapponese é seconda lingua del paese e sarà insegnata dalla scuola elementare
(come il Coreano lo diventerà in molte scuole giapponesi negli anni seguenti).
1872: Nel regno delle Hawaii muore senza erede il re Kamehameha V. Con lui si
estingue la linea diretta da Kamehameha I. Come previsto dalla costituzione
dell'arcipelago l'assemblea si riunisce per eleggere uno candidato preso nella
famiglia estesa della dinastia. Viene scelto il re Lunalilo.
Arriva a Edo e poi Ôsaka il Il Granduca Alexei Alesandrovich di Russia. E il
primo membro di famiglia reale regnante a visitare il Sol Levante (anche se il
principe di Orléans era venuto l'anno scorso) ed é accolto in grande cerimonia,
pur incontrando l'imperatore Meiji. I due paesi si promettono delle buone
relazioni e il premier Sakamoto firma una convenzione permettendo il passaggio
delle navi russe nel Stretto di Miura verso il porto di Magadan. L'imperatore
Meiji avrebbe anche proposto in matrimonio una delle sue sorelle al duca russo
ma era già sposato.
Il governo Sakamoto in generale conduce una diplomazia della conciliazione e del
commercio. Si presenta come l'alternativa alle potenze europee coloniali e può
dunque firmare uno trattato di alleanza militare con il Siam (dove c'è una
notevole comunità giapponese). Con le potenze coloniali sviluppa delle relazioni
commerciali attive, dicendo che se il mondo può comprare il Giappone, il
Giappone potrebbe anche lui comprare il mondo. Con l'aiuto del suo amico
d'infanzia, Yataro Iwatara (fondatore di Mitsubishi) e di Fukuzawa Yukichi
sviluppa una politica industriale permettendo di esportare una grande quantità
di tessili (particolarmente di seta) e di macchine moderne per l'agricoltura del
riso (che mancano al resto del continente). Altri prodotti di lusso
dell'artigianato giapponese sono sviluppati a uno livello industriale. Sakamoto
vuole anche creare una vera marina potente e amplia ancora I cantieri navali di
Yokosuka e Naha per moltiplicare le navi a vapore (e anche uno progetto di
sottomarino imitato da uno modello americano). E la politica del Fukoku Kyôhei
(Paese ricco, esercito forte).
Nelle Filippine si sviluppa uno movimento indipendentista sostenuto sottomano
dagli Americani. Loro capi sono arrestati ma inizia una vera guerriglia nelle
isole più remote.
1873: Itagaki Taisuke s'esilia negli Stati Uniti dopo essere stato messo in
minoranza nel partito da Sakamoto Ryôma. Continuerà a pubblicare delle critiche
del governo giapponese, sognando a uno sistema socialista per il Giappone.
A Java inizia la guerra d'indipendenza del sultanato di Aceh contro la potenza
coloniale olandese. Davanti alla minaccia di colpo di forza olandese il sultano
é riuscito a fuggire e guidare una resistenza grazia alle armi ricevute dal
Giappone. In due anni l'Olanda sarà obbligata a concedere l'indipendenza a Aceh,
pure conservando il Sud dell'isola di Java insieme a Bali, Sumatra, la parte Sud
di Borneo e le piccole isole intorno.
In Giappone il nuovo ambasciatore britannico a Ôsaka riesce a migliorare le
relazioni tra suo paese e il Giappone. Sir Ernest Satow é poliglotto, parla
benissimo il giapponese (ed é di fatto il padre del studio della cultura
giapponese in Gran Bretagna) e sposato ufficialmente con una Giapponese con chi
ha degli figli. Altri stranieri iniziano a stanziarsi definitivamente in
Giappone come il Greco-inglese Lafcadio Hearn, che prenderà la nazionalità
giapponese.
Avviene l'incidente della Maria Luiz dove una nave peruviana in viaggio tra
Macao e Lima si era fermata in Giappone. Le autorità giapponesi scoprono presto
che la nave porta degli lavoratori cinesi trattati come schiavi e confisca la
nave per liberarli e rispedire in Cina. Il Perù protesta come molti governi
europei di questa violazione del diritto internazionale e della libertç di
commercio, notando che anche in Giappone la servitudine volontaria esiste con la
prostituzione. Il Giappone vince però il caso in tribunale e la Russia si pone
in arbitro neutrale in suo favore. E la prima vittoria giudiziaria del Giappone
all'estero.
1874: Nel regno delle Hawaii, alla morte di re Lunalilo senza figli viene
eletto re Kalakaua I. Il nuovo re si sogna in riformatore e vede con ansia la
presenza di molti mercanti americani insediati e mescolati alla popolazione.
In Giappone Sakamoto Ryôma é ricondotto per uno secondo mandato come premier con
l'approvazione dell'imperatore che vede nel suo premier una figura di grande
fratello (ha solo 35 anni) che lo consiglia e lui offre con l'esempio una
cultura politica di conciliazione. Questa politica non evita però il
militarismo, Sakamoto considerando che una buona pace é preparata da un'esercito
forte. Le miniere di carbone e di ferro della Corea per esempio servono
principalmente a alimentare uno settore militare sempre più forte. All'interno
il governo Sakamoto promuove la politica Sômô no Shishi, cioè la promozione dei
talenti senza distinzione di classe, tramite una politica volontaria di
creazione di scuole e di università.
Il Giappone stesso gode di un livello di prosperità con l'arrivo degli beni
moderni e del commercio libero. Le strade di Edo e Ôsaka iniziano a essere
ornate di lampe pubbliche. La posta imperiale si sviluppa. Dappertutto le
antiche classi si mescolano sempre di più (anche se i samurai conservano con
orgoglio le loro spade duali).
1875: Il re delle Hawaii Kalakaua firma uno trattato di amicizia con il
Giappone e offre all'impero giapponese l'uso di una base navale a Minato Shinju
(Porto delle perle). Questo trattato é chiaramente in funzione anti-americana e
gli Americani del regno protestano presso Washington dicendosi minacciati.
Lo stesso anno in Cina muore l'imperatore Tongzhi, senza figlio. L'imperatrice
Cixi sceglie uno cugino di tre anni come nuovo imperatore Guangxu, sotto la sua
reggenza. Sotto la reggenza di Cixi la Cina sombra nell'inazione e il declino di
fronte alla presenza sempre più invadente degli Occidentali.
Confrontato alle critiche internazionali dopo l'incidente della Maria Luiz, il
Giappone proclama l'abolizione della schiavitù in tutti suoi territori come
l'abolizione degli quartieri di piacere, la vendita delle figlie e le
discriminazioni contro i Burakumin (una sorte di casta impura del Giappone).
Lo stesso anno Mori Arinori fonda la Società dell'anno VI di Meiji, il
Meirokusha, per promuovere il dibattito politico tra intellettuali e politici
formare la mente giapponese alla discussione contraddittoria, una cosa straniera
alla mentalità giapponese, é il Minshin no Kaikaku, la riforma degli spiriti.
Prende come modello i salotti intellettuali di Parigi. Delle società sorelle
nascono dappertutto in Giappone e corrispondono con delle lettere, facendo
nascere la prima repubblica delle lettere del Giappone.
1876: Nakae Chômin pubblica suo Discorso degli Tre Ubriachi dove, alla maniera
degli Illuministi presenta il discorso del europeista che vuole imitare
l'Occidente in tutto, il Conservatore che vuole il ritorno al sistema imperiale
antico e il progressista nella sua via media. E il simbolo di una libertà di
parola assai intensa che accompagna il sviluppo rapido del giornalismo.
Lo stesso anno avviene il scandalo del Rokumeikan, una società che permetteva di
fare incontrarsi elite giapponesi e residenti stranieri. Molti scandali e rumori
circondavano il luogo ma quando il premier Sakamoto arriva per partecipare puo
vedere con disgusto che infatti le « elite » giapponesi giovani sopratutto a
imitare i stranieri, anche nella loro morale victoriana. Più tardi il premier
farà chiudere il luogo e promuovere delle società di culturali giapponesi per
lottare contro l'occidentalizzazione. Il vestito nazionale giapponese, il kimono
é promosso e incoraggiato e più tardi il Museo Nazionale, gratuito per tutti é
costruito per rendere visibile l'arte e la storia nazionale ai Giapponesi.
1877: Alla morte dell'ultimo « re Celesto » della dinastia di Hong Xiuquan gli
Stati Uniti proclamano l'isola di Hainan territorio americano e ne prendono il
controllo diretto, insediando una forte presenza militare e navale. Il Giappone
protesta contro la violazione della sovranità cinese ma non intende entrare in
conflitto per questo.
Lo stesso anno Taguchi Ukichi fonda la storiografia giapponese moderna nel suo
Nihon Kaika Shoshi dove sviluppa la storia giapponesa, da Tamar a Meiji come una
marcia verso il progresso, negando la vecchia idea dell'età d'oro.
1878: In Giappone viene assassinato Okubo Toshimichi, l'ultimo capo di governo
prima del regno di Meiji. Si pensa ucciso da samurai vittime della sua politica
di repressione. L'affare provoca però uno ritorno si simpatia in suo favore del
suo partito politico conservatore.
Nell'esercito giapponese viene ufficialmente adottata la dottrina Gunji Kunkai
che separa la fedeltà all'imperatore dell'antica fedeltà personale del samurai.
Il samurai diventa sempre più una figura del passato arcaico contro il sviluppo
moderno del paese. Le antiche virtù del Bushidô sono però ancora insegnate per
quanto insegnano il controllo di se stesso e la protezione degli civili.
Con la morte di Okubo Toshimichi muore una certa idea della burocrazia
onnipotente riesumata in Kanson Minpi: « venerare il funzionario, disprezzare
il popolo. » Vince la visione più democratica di Sakamoto Ryôma.
Lo stesso anno Kusunose Kita é la prima donna giapponese a rivendicare il
diritto di voto alle donne e fonda uno primo movimenti di suffragette in kimono.
Lei e Kishida Toshiko animano delle conferenze dove attaccano senza sosta il
patriarcato tradizionale giapponese.
1879: Il presidente americano Ulysse Grant visita il Giappone durante suo giro
del mondo, l'ex presidente si era lanciato in uno turno private ma anche
diplomatico. Incontra l'imperatore Meiji con chi ha delle buone relazioni,
descrivendo al sovrano la guerra civile americana. L'ex presidente porta anche
una lettera del suo governo chiamando a una spartizione dell'influenza sul
Pacifico, alla quale il Giappone non risponderà.
Lo stesso anno nasce il principe Yoshihito, figlio e erede in titolo
dell'imperatore Meiji.
1880: il regno di Tahiti é trasmesso dal suo ultimo re Pomare V alla Francia,
nascità della Polinesia francese. Alla stessa epoca la Gran Bretagna si assicura
la possessione delle Kiribati, Fiji, le isole Salomone e Tonga. In reazione il
Giappone rafforza la sua presenza nel Pacifico, le isole Marianne, Guam e Palao
che erano teoricamente andate al Giappone con le Filippine durante il XVII
secolo. Queste isole sono ormai staccate per formare degli territori separati
sotto giurisdizione militare, delle basi navali sono costruite.
1881: Visita di Stato del re delle Hawaii Kalakaua a Ôsaka e poi Kyoto dove
incontra l'imperatore Meiji. E la prima visita di uno re di Hawaii dall'epoca
del povero Kamehameha II. Kalakaua viene alla ricerca di un'aiuto per sviluppare
la sua propria marina. Hawaii e il Giappone si riavvicinano ancora di più quando
viene annunciato il matrimonio del re con una sorella di Meiji. Il matrimonio
reale con una casa estera é una cosa mai vista in Giappone e uno segnale forte
dell'importanza delle Hawaii agli occhi di Meiji in funzione anti-americana.
1882: A Seul, malgrado i progressi della modernizzazione molti piccoli
ufficiali e funzionari vedono la presenza degli Giapponesi come un'insulto e si
sviluppa uno movimento nazionale. Uno reggimento coreano si ammutina uccidendo
suo ufficiali (Coreani). Sono seguiti da altri reggimenti attorno a Seul che
considerano il re esiliato Gojong come il sovrano legittimo. I mutini sono però
presto circondati e disarmati. Una repressione delle società nazionaliste é
organizzata ma senza toccare ai giornali e gruppi culturali coreani.
Lo stesso anno le elezioni portano Okuma Shigenobu al potere. Sakamoto Ryôma si
dimette ma rimane una persona ascoltata dall'imperatore, suo partito Jiyûtô
inizia però a frantumarsi. I partiti politici a questa epoca sono ancora delle
fazioni attorno a uno nome charismatico piuttosto che veri movimenti d'idee. Il
nuovo governo Okuma cerca a migliorare le relazioni con le potenze europee che
erano rimaste assai ostili alla crescita dell'influenza giapponese in Asia,
vuole però limitare le leggi controllando il sviluppo delle grandi compagnie, i
futuri zaibatsu. Il governo Okuma, più occidentalista, ordina la sparizione del
Chonmage, l'antica maniera di tagliare I capelli, rasando il capo che era uno
dei simboli del samurai, sparisce anche la tradizione di colorare i denti di
nero.
.
Il cammino verso lo status di grande potenza
1883: In Vietnam, alla morte
dell'imperatore Tu Duc il paese cade in uno periodo di instabilità politica con
una successione rapida di sovrani deposti sia dai Francesi sia dalle lotte di
fazione alla corte. La corte vietnamita perde di fatto il controllo della sua
amministrazione ed esercito. I Francesi impongono loro ordine sulle province
dell'Indocina con ferocia.
1884: Golpe di Gapsin, il Daewongun tenta uno sbarco in Corea con delle truppe
mercenarie (e sostenute dalla Cina e gli Stati Uniti). Conta che il suo arrivo
in nome del figlio Gojong provocherà un'insurrezione nazionalista ma sono
pochissimi a prendere le armi in suo nome. La presenza dell'esercito imperiale
nippo-coreano garantisce l'ordine e la legge marziale é proclamata a Seul.
L'azione del Daewong Un fallisce e lui trova riparo alla corte imperiale cinese
che aveva riconosciuto Gojong come re legittimo di Corea.
Lo stesso anno l'impero tedesco prende possessione del Nord della Nuova Guinea
(Kaiser Wilhelmland). Il Giappone considera questa introduzione vicino alle
Filippine come una minaccia e rafforza la sua presenza militare nell'isola di
Mindanao.
Lo stesso anno in Giappone nasce il Konmintô, il Partito degli Contadini, il
primo vero partito di ispirazione comunista sostenuto da Nakae Chômin.
1885: In Vietnam l'imperatore Ham Nghi é deposto dai Francesi ma riesce a
scappare per condurre una guerriglia nell'entroterra contro i Francesi. Riceve
uno discreto aiuto giapponese in armi.
Trattato di Tianjin, Giappone e Impero Qing normalizzano le loro relazioni in
uno stile occidentale, abbandonando il sistema diplomatico tradizionale della
Cina. Il premier Okuma, seguendo l'opinione di Sakamoto Ryôma propone uno
trattato commerciale su base egualitaria con uno forte programma di riarmo
cinese. Okuma Shigenobu considera avere bisogno di una Cina forte per rinforzare
il Giappone contro gli Occidentali ma le dispute di fazioni e la corruzione
della corte cinese fanno cadere il progetto nel vuoto diplomatico. La Cina
inizia però a comprare armi moderni, sopratutto al Giappone e alla Germania e
chiede degli istruttori per modernizzare le sue truppe (sopratutto le armate
difendendo Beijing), le antiche banniere manciù cadono nell'oblio e la miseria.
1886: Alle elezioni, una coalizione di nazionalisti e conservatori vincono e
eleggono Itô Hirobumi come premier al posto di Okuma Shigenobu. Itô Hirobumi ha
fatto uno lungo cammino da quanto voleva bruciare il consolato britannico.
Tornato in Giappone in 1875 era entrato nell'amministrazione centrale diventando
presto in 1878 uno degli suoi più importanti membri. Era, di fatto, il
successore della fazione di Okubo Toshimichi e la sua politica é di rinforzare
la nascente oligarchia politico-industriale che si era formata dalla
liberalizzazione. Questa oligarchia verrà conosciuta come Gruppo degli Genrô. I
Genrô formano un'oligarchia occulta con uno grande potere politico ed economico
capace di influire sulle due camere con Itô Hirobumi con faccia pubblica. Okuma
Shigenobu entra nell'opposizione ma il successo di Itô Hirobumi spinge Sakamoto
Ryôma a fare suo ritorno in politica, considerando la politica di Itô come uno
pericolo per il Giappone.
1887: Le Samoa sono scosse da lotte tribali sostenute da diverse potenze
coloniali. I Tedeschi si sono in segreto spartito questa parte del pacifico con
la Gran Bretagna e Samoa é nella loro zona. Una delegazione samoana riesce però
a viaggiare verso le Hawaii e incontrare il re Kalakaua a Honolulu. Offrono la
corona di Samoa al re hawaiiano e chiedono suo aiuto. Kalakaua invia una nave di
guerra (infatti la sola nave di guerra della marina hawaiiana) sostenuta da
quattro navi giapponesi per assicurare la transizione. Malgrado l'opposizione
tedesca e britannica al fatto compiuto Kalakaua si rivela come uno campione
degli popoli del Pacifico.
1888: Kalakaua non vuole però annettere direttamente Samoa al regno delle
Hawaii. In collaborazione con il Giappone, che lui vende delle nuove navi,
inizia a sviluppare un'idea sua. Poco dopo le isole Nauru e Marshall chiedono la
protezione di Hawaii per mantenere la loro indipendenza. Per rispondere alla
loro richiesta si riunisce una conferenza a Honolulu alla quale partecipa come
osservatore il Giappone (gli USA invitati non partecipano). Nasce la
Confederazione del Pacifico riunendo Hawaii, Samoa, Marshall e Nauru con re
Kalakaua come re costituzionale. Il Giappone riconosce subito il nuovo Stato e
firma uno trattato di alleanza.
Lo stesso anno il sultanato di Brunei firma uno trattato di protettorato con il
Giappone, Ôsaka negozia con Londra il mantenimento degli territori del sultano
di fronte alla pressione coloniale britannica. Questo seppellisce per anni tutti
i progetti di trattato tra il Giappone e la Gran Bretagna. Il Giappone sembra
essere fatto il nemico di tutte le potenze coloniali in Asia. Questo influenza
molto la politica giapponese dove si sviluppa la retorica imperialista e
anti-coloniale dove il Giappone si dipinge come il Protettore dell'Asia. Molti
potenti industriali e il Consiglio Centrale Militare si sentono presi di una
fame di possessioni.
Itô Hirobumi perde la maggioranza al Teikoku Gikai al profitto del nuovo premier
Kuroda Kiyotaka. Sono di fazioni diverse ma tutti due membri degli Genrô, cioé
l'oligarchia che prende sempre più importanza nella vita politica. Kuroda perde
però il potere l'anno seguente per colpa di una revisione della legge fiscale,
il nobile di corte Sanjô Sanetomi, già cancelliere assura l'interim prima le
elezioni.
In Edo muore il samurai Yamaoka Tesshu in odore di santità presso il Ministero
dei Riti. Era il maestro di uno dojo insegnando uno stile di combattimento senza
spada per la nuova armata imperiale. Era anche uno laico dell'ordine
nichirenista. Da anni dopo la rivoluzione Meiji aveva creato un'opera dove
definiva la morale samurai in modo ben più cristiano e puro, considerando che il
samurai non aveva altro nemico che se stesso e insistendo sulla disciplina
morale delle armi. Sue dottrine saranno poi approvate e insegnate agli ufficiali
dell'armata imperiale.
1889: Le elezioni danno la vittoria a un'alleanza di moderati e di progressisti
con appoggio di Sakamoto Ryôma. Ryôma essendo considerato il nemico
dell'oligarchia, ormai troppo a sinistra per l'assemblea giapponese, viene
nominato premier il principe Yamagata Aritomo ma Sakamoto diventa suo ministro
dell'economia e dell'industria.
Lo stesso anno si insedia a Shizuoka, presso il Monte Fuji uno pittore olandese
chiamato Vincent Van Gogh. Il pittore, spesso malato e distorto, era arrivato
con il fratello per vedere I paesaggi delle opera di Hokusai e Hiroshige. Le sue
versioni delle viste del Monte Fuji fanno parte delle sue opere più famose, oggi
i quadri più cari della storia della pittura. Si suicida a Fujinomiya due anni
dopo.
1890: Nelle Hawaii muore il re Kalakaua il Grande, l'assemblea deve eleggere
suo successore e intronizza la regina Liliuokalani. Nelle Hawaii la successione
femminile marca come uno segnale nel gruppo degli potenti mercanti americani.
1891: Matsukata Masayoshi, un'alleato politico di Itô Hirobumi e dei Genrô
rovescia il governo Yamagata e viene nominato premier. Rappresenta l'ala la più pro-militare della fazione di Itô Hirobumi. Sarà però messo in minoranza dalla
coalizione “civile” di Okuma e Sakamoto Ryôma che torna allora al suo posto di
premier con l'intenzione di guidare una riforma in favore della popolazione
crescente di operai e instaurare uno suffragio universale.
Visita dell'erede della monarchia russa Nicolas Romanov in Giappone. Arriva per
negoziare una partecipazione giapponese alla costruzione della via Transiberiana
fino a Vurajio nell'Amur giapponese. Durante la visita il principe fu attaccato
da uno membro della sua guardia chiamato Tsuda Sanzô. Il futuro Nicolas II fu
solo ferito con una cicatrice di 9cm ma l'incidente fu talmente grave che
l'imperatore Meiji, temendo una guerra, si recò presso il principe per scusarsi.
Tsuda Sanzô fu condannato alla prigione a vità. Anche se senza conseguenze
politiche l'incidente provocò uno personale odio del principe di fronte al
Giappone.
A Edo e Ôsaka inizia a svilupparsi la moda Shinpuren che glorifica il stile
degli samurai. Uno stile molto romanticizzato dove degli giovani portano,
talvolte senza diritto, le due spade e degli lunghi kimono alla moda degli
Kabukimono dell'epoca Edo. Formano delle bande volontieri nazionaliste in modo
provocatorio. Quest gioventù vuole cosi protestare contro la severa generazione
Meiji. Non si traduce però con una sviluppo politico.
1892: Nelle Filippine viene creato il Gruppo rivoluzionario Katipunan che
lancia degli attacchi contro I simboli del potere imperiale nelle Filippine.
Creando di fatto una situazione di tensione etnica e di disturbo. Sakamoto Ryôma
chiede e ottiene l'invio di rinforzi nel territorio delle Filippine per lottare
contro I banditi. Il Katipunan é armato in parte con l'aiuto americano.
Il governo giapponese ordina ai suoi membri di rinunciare al costume occidentale
ad eccezione delle occasioni internazionali e impone il costume tradizionale
kimono modernizzato. Questo fa parte della moda alla conservazione dell'anima
giapponese che si vede in molte cose.
1893: La regina Liliuokalani prepara uno progetto di nuovo costituzione per
limitare il peso degli residenti stranieri nelle Hawaii. Questo progetto cerca a
limitare il potere degli mercanti americani ma anche della marina giapponese. E
a questo momento che Honolulu é scosso da uno golpe lanciato dagli stessi
mercanti americani con l'aiuto degli resident americani e di loro impiegati. La
cosa era coordinata, una flotta di cinque navi americane é gia pronta a sbarcare
delle truppe per arrestare la regina e suo governo che riesce pero a mettersi al
sicuro nella base giapponese di Shinju Minato (Porto delle Perle). Gli Americani
bombardano Shinju Minato e affondano le navi al porto, la base é assediata e la
regina ordinata di consegnarsi. Inizio della guerra nippo-americana.
L'imperatore Meiji dichiara ufficialmente la guerra agli Stati Uniti d'America e
rapidamente la base navale di Guam e quella di Naha inviano delle navi per
liberare la regina Liliuokalani e i Giapponesi assediati nella base di Shinju
Minato dove i Marines provano di prenderla d'assalto. I Giapponesi rintrecirato
resistono grazia alle loro nuove mitragliatrici. Le navi americane si ritirano
all'arrivo della flotta giapponese continuano a occupare Honolulu. La maggiore
parte delle altre isole sono lasciate fuori il conflitto. Alla richiesta del
nuovo presidente Grover Cleveland, il Congresso US vota la guerra contro
l'impero del Giappone.
1894: Battaglia di Maui, una nuova flotta americana più importante di 45 navi
giunge l'arcipelago delle Hawaii e si scontra contro la flotta imperiale
giapponese e la marina hawaiiana. Pieni di fiducia gli Americani di lanciano in
uno duello di artiglieria contro I Nipponici che riescono pero a muoversi molto
di piu. I danni alle navi giapponesi sono importanti ma infine ottiene la
vittoria. Gli Americani devono ritirarsi avendo perso uno quarto delle loro navi
(molti marinai sono fatti prigioneri). All'annuncio della vittoria navale i
Marines rimasti a Honolulu rimasti per proteggere I resident americani negoziano
la loro resa. I residenti americani sono espulsi di Hawaii e la regina
Liliuokalani é restaurata sul trono.
Rapidamente viene firmato il trattato di Sidney che conclude il breve ma famoso
conflitto. Per la prima volta un'esercito occidentale é stato sconfitto (anche
se non er auna vittoria senza difficoltà) da un'esercito asiatico. In Europa si
diffonde il mito del « pericolo giallo » giapponese. Negli USA il governo di
Grover Cleveland diventa impopolarissimo davanti al scandalo di cio che appare
come una congiura per annettere le Hawaii, sarà sconfitto dal president
MacKinley qualchi anni dopo. Il trattato firmato con mediazione britannica
garantisce l'indipendenza della Confederazione del Pacifico e suoi legami con
l'impero del Giappone. Il Giappone chiede anche agli USA di smettere di
sostenere i movimenti anti-giapponesi in Corea e nelle Filippine. Delle
riparazioni di Guerra sono pagate a Hawaii.
Sakamoto Ryôma e suo governo non insistono più di tanto anche la loro base di
Shinju Minato é rafforzata. In Corea il governo Sakamoto deve vedersela con una
ribellione contadina detta ribellione Donghak e ordina di fare sparare sulla
folla. Lo stesso anno il Katipunan filippino aveva visto l'occasione di
lanciarsi in una vera ribellione armata contro l'esercito giapponese e ancora li
degli civili sono colpiti dall'armata imperiale.
In Russia, Nicola II Romanov diventa tsar. Spinge a favore di un'espansione
rapida in Estremo oriente contro la Cina e in maniera meno diretta contro il
Giappone. L'esempio della Guerra nippo-americana lo convince però ad avanzare
con prudenza.
.
Il Giappone e la questione coloniale
1896: La ribellione
contadina coreana é stata repressa dalle truppe coreane con degli casi di
eccessi durante la vaga di attestazioni dopo la sconfitta ribelle alla battaglia
di Gwangyang. Le truppe di pacificazione non esitano a decapitare e seppellire
vivi i ribelli. Sakamoto Ryôma raccomanda al consiglio di Stato coreano la
clemenza, in particolare per i capi ribelli come Choe Sihyeong che viene
esiliato in Giappone. Il governo di Kim Hong-jip riceve però il sostegno diretto
dell'imperatore Meiji che preferisce mostrare la severità della giustizia
imperiale.
Nel stesso momento la campagna di pacificazione nelle Filippine si trova di
fronte a una guerriglia da parte del Katipunan che l'esercito non riesce a
sconfiggere totalmente. Anche dopo avere perso l'aiuto americano I ribelli
filippini continuano la lotta. I Giapponesi chiamano degli reggimenti aborigeni
di Taiwan, specialisti della lotta in foresta.
La politica di perdono e pacificazione con misure economiche di Sakamoto Ryôma é
fortemente criticata a Ôsaka, ciò provoca la sua caduta malgrado il prestigio
della vittoria contro gli Americani. Matsukata Masayoshi e la fazione oligarca
tornano al potere. Sakamoto Ryôma, per colpa degli eventi nelle Filippine, in
Corea e della guerra in Hawaii non era riuscito a portare le sue riforme,
sopratutto il suffragio universale che diventeranno negli anni seguenti la base
ideologica che porterà alla creazione del partito liberale. La repressione
politica in Corea e nelle Filippine si accentua. L'imperatore Meiji però non
vuole abbandonare suo mentore politico e nomina Sakamoto Ryôma al rango unico di
Consigliere Imperiale a vità.
1897: ambasciata giapponese in Etiopia, é il primo contatto diretto tra una
potenza africana e una potenza asiatica. L'imperatore giapponese, figlio di
Davide, invia suoi saluti al suo nipote il Negus Negesti d'Etiopia Menelik II,
figlio di Salomone. I due paesi firmano uno trattato di amicizia e di commercio.
Il Giappone rispettando molto l'Etiopia dopo la sua vittoria contro gli
Italiani. I Giapponesi esportano in particolare delle armi e delle macchine
verso l'Etiopia.
Lo stesso anno il nuovo presidente americano MacKinley propone alle Hawaii uno
trattato per risolvere la questione degli resident americani nel regno e
delimitare precisamente le zone di influenza, il Giappone partecipa al trattato
con la Russia come mediatore. Ciò permette di normalizzare le relazioni tra le
due potenze del Pacifico, gli USA e il Giappone.
Lo stesso in Cina, l'impero tedesco usa il pretesto della morte di due preti
tedeschi per occupare la peninsola del Shandong e chiedere a una conferenza
internazionale per distribuire delle concessioni più vaste nell'impero cinese.
In reazione le altre potenze coloniali muovono per prendere il controllo diretto
di vasti territori cinesi e impedire loro rivali di prendere il vantaggio. Anche
il Giappone si muove, per assicurare la protezione del regno di Taiwan
attraversano il Stretto di Formosa e sbarcano nel Fujian e occupano la
provincia. Davanti all'inazione dell'imperatrice Cixi, l'imperatore Guangxu
decide di governare da solo e inizia le cosiddette Riforme dei Centi Giorni.
1898: In Cina, la rivoluzione Guangxu é in marcia. L'imperatore e suoi ministri
come Kang Youwei ordinano la modernizzazione dell'impero. Contattano l'impero
giapponese per concludere un'alleanza a rango uguale. Creazione di università,
di ministeri. Uno Progetto di costituzione coppiata sulla costituzione
giapponese é allo studio. L'imperatore manca però di alleati e nessun lo
sostiene nelle province. Presto i tradizionalisti si riuniscono attorno
all'imperatrice Cixi per fermare la follia del Figlio del Cielo. Il generale
Yuan Shikai prende il controllo della Città Proibita e arresta i riformisti.
Guangxu prova a fuggire verso Tianjin per imbarcarsi verso Ôsaka ma viene preso
e rinchiuso del palazzo. Cixi imone il ritorno alla tradizione e purge la corte
degli riformisti, facendo tornare il paese anni indietro. L'ambasciatore
giapponese é espellito, considerato come avere cospirato contro l'impero.
L'emissario giapponese Itô Hirobumi scappa per poco a uno tentativo di
assassinio da parte di militari Manciù.
Nelle province cinesi la situazione scappa al controllo di chiunque, delle
ribellioni popolari scoppiano per cacciare i barbari (Fu Qing mie yang,
Restaurare I Qing, Distruggere I Stranieri). Tra loro le milizie del Shandong si
conta il Yihequan (Milizia Unita per il Diritto) anche chiamati boxers dai
stranieri. Le violenze sono dirette contro tutti i cristiani, cattolici o Keikyô,
Cinesi o stranieri.
Morte del Daewongun in esilio, suo figlio Gojong continua le sue pretese al
trono indipendente dalla Corea con sostegno cinese ma finirà per esiliarsi in
Gran Bretagna. In Corea la ribellione Donghak é ormai finita. La repressione
militare aggiunta alla ridistribuzione di terre ai contadini fedeli permette uno
ritorno all'ordine. Una legge instaura l'educazione pubblica obbligatoria e
l'insegnamento della dottrina Kokutai per tutti. Un'ordine garantito dalla
presenza militare é assicurato. Più che una reazione anti-giapponese queste
ribellioni erano il risultato della pessima gestione dell'antica aristocrazia
coreana entrata nella funzione pubblica e una modernizzazione delle campagna mai
compiuta. La carestia di 1893 aveva fatto il resto. La Corea é pacificata per
anni e la fazione modernizzatrice può accelerare le sue riforme, molti degli
suoi capi integrando il Gruppo degli Genrô (l'oligarchia giapponese).
Lo stesso anno una delegazione giapponese al congresso mondiale sionista ma non
sono ammessi da Theodor Herzl che non riconosce la validità della discendenza
davidica dell'imperatore Meiji o la natura ebrea degli Giapponesi (niente
circoncisione).
Okuma Shigenobu fonda il nuovo partito Kenseitô nato dalla fusione del suo
partito e dei resti del Jiyûtô lasciato senza capo dalla dismissione di Sakamoto
Ryôma. Itagaki Taisuke é autorizzato a tornare in Giappone e diventa il n°2 del
partito con obiettivo la sconfitta del partito di Itô Hirobumi. Alle elezioni
seguenti il Kenseitô sconfigge i nazionalisti e Okuma Shigenobu torna a essere
premier dell'impero al posto di Matsukata Masayoshi. Suo primo obiettivo é di
limitare l'influenza del cosiddetto consiglio degli Genrô, illegale e pericoloso
riunendo l'oligarchia industrialo-politica. Itô Hirobumi crea suo partito, il
Rikken Seiyûtai e riunisce la maggior parte della destra. Un sistema a due
partiti inizia a formarsi con in più una fazione fuori partiti: la fazione
militare che prende sempre più peso nel paese dopo la vittoria nelle Hawaii e
l'insurrezione repressa in Corea. Il governo di Okuma Shigenobu cade però
rapidamente, lasciato da Itagaki Taisuke che considera non avere ricevuto un
posto abbastanza importante. Il principe Yamagata Aritomo diventa premier. In
Arasuka la scoperta di risorse importanti d'oro provoca un'afflusso mai visto di
nuovi coloni alla ricerca d'oro, il giornalista americano Jack London testimonia
delle condizioni di vita difficile degli cercatori d'oro giapponesi.
1899: Yamagata Aritomo non é più l'alleato degli liberali che era prima, é
ormai il rappresentante della fazioni militare che vuole rafforzare gli
interessi dell'armata imperiale e della marina (cioè gli ex samurai di Satsuma e
Chôshû). L'esercito a questa epoca non é ancora il partito della guerra, sotto
suo governo viene riunita la conferenza di Manila dove il governo giapponese (Sakamoto
Ryôma essendo anche lui presente per rappresentare l'imperatore) riunisce
diverse forze politiche di Manila, indigeni, mestizos e Giapponesi per
concludere il conflitto. Il consiglio deliberativo e il consiglio di Stato sono
ristabiliti con membri di tutti i gruppi etnici e religiosi, il territorio é
elevato come Regno delle Filippine con l'imperatore Meiji come sovrano. Le
Filippine ricevono uno rango uguale alla Corea, Okinawa, Taiwan e Ainukoku con
deputati al Teikoku Gikai. Manila ottiene il statuto di vice-capitale imperiale.
Le istituzioni devono garantire un'ugualità tra le diverse etnie del regno,
Emilio Aguinaldo diventa suo primo premier. Le isole di Palao, Guam e le
Marianne sono definitivamente distaccate dalle Filippine e formano degli
territori autonomi dipendente del Giappone con consigli locali (e una forte
presenza militare della marina imperiale). Il sultanato di Sulu é riconosciuto
come dipendenza dell'impero giapponese e il sultanato di Brunei come uno Stato
protetto ma fuori l'impero.
Di fronte alla minaccia coloniale tedesca le isole caroline, Yap e Chuuk (la
Micronesia OTL) chiedono a entrare fare parte della Confederazione del Pacifico
diretti dal regno di Hawaii.
1900: Il governo Yamagata é rovesciato al profitto del terzo governo Itô. Itô
Hirobumi torna per l'ultima volta al potere allorché lo stesso anno si spegne
Sakamoto Ryôma. Riceve uno funerale di Stato al quale partecipano l'imperatore
Meiji, Itô Hirobumi (sua nemesi politica) e gli ambasciatori stranieri. Sarà poi
seppellito nella sua città di Kochi. Considerato come il padre della
costituzione e il mentore politico dell'imperatore Meiji diventerà negli anni
seguenti la figura emblematica del periodo Meiji. Suo peso nell'immaginario
giapponese é sempre forte come lo mostra il Progetto recente di costruzione di
una statua colossale nella sua città di Kôchi nel Shikoku.
Ribellione dei Boxer in Cina. Le milizie cinesi arrivate fino a Beijing con la
protezione tacita dell'imperatrice Cixi assediano le legazioni straniere difese
dalle loro truppe. L'esercito Qing stesso partecipa all'assedio con i reggimenti
musulmani del Gansu. Dopo furiosi combattimenti a Tianjin l'imperatrice Cixi
dichiara la guerra alle nazioni straniere (USA, Gran Bretagna, Francia,
Germania, Italia, Giappone, Russia, Austria) ma numerosi eserciti di provincia
rifiutano di mobilitare. Una spedizione internazionale é rapidamente organizzata
per liberare le legazioni, la spedizione Gaselee composta di 51 000 conta 20 000
soldati Giapponesi (ovviamente l'esercito il più vicino). Itô Hirobumi vorrebbe
limitare i danni di questa guerra ma é preso da una campagna nazionalista per
salvare i Giapponesi delle legazioni.
La resistenza cinese e la situazione di guerriglia permanente rendono la
spedizione lunga e difficile, i morti sono numerosi dalle due parti. I
Giapponesi perdono numerosi uomini in imboscate e dall'artiglieria cinese.
L'esercito cinese era ben più modernizzato che previsto dagli Occidentali e
alcuni reggimenti erano ai pari delle forze straniere, con diecimila ausiliari
mal addestrati ma fanatizzati. Quando l'esercito alleato arriva finalmente a
Beijing la corte e l'imperatrice fuggono in una “ispezione” fino a Xi'an sotto
protezione delle truppe del Gansu. Più al Nord la Russia occupa una grande parte
della Manciuria fino al Liaodong e Port Arthur allorché il Giappone, in accordo
con San Pietroburgo, si muove fino al fiume Songhua, prendendo Harbin. Di questa
maniera il Giappone crea una continuità tra il territorio dell'Amur e il regno
di Corea.
La repressione seguente contro i boxer é brutale. I stranieri, con l'aiuto del
generale Yuan Shikai, si lanciano in una purge cieca e distruggono villaggi
interi sotto uno semplice sospetto. Di fatto le truppe straniere commettono
massacri, stupri, furti e distruzioni di patrimonio senza nessun controllo. La
biblioteca imperiale degli Qing é bruciata (una catastrofe ai pari della
distruzione e i templi saccheggiati. Davanti alla catastrofe e senza ordini
molti ufficiali giapponesi ordinano di prendere posizione nella Città Proibita
per proteggerne il contenuto, molti civili di Beijing vengono allora mettersi
sotto la loro protezione. Alcuni giornalisti stranieri spaventati descrivono
scene barbariche che fanno attribuire ai Tedeschi il qualificato di « Unni ».
Anche le truppe giapponese tra quali molti vogliono vendicare loro connazionali
massacrati dai partigiani ignorano gli ordini del generale Nogi Maresuke e si
rendono colpevoli di crimini. Il generale riesce però a malapena a tenere le sue
truppe l'arma al piede. Molti testimoniano l'atteggiamento delle truppe
occidentale che verrà poi pubblicato in Giappone, creando una vaga di simpatia
per i Cinesi e di nazionalismo anti-Occidentale.
Da questa epoca iniziano a svilupparsi le società di estrema destra glorificando
la figura del samurai e sognando alla riunione della Grande Asia sotto la guida
imperiale. Dalla loro parte i Cinesi vedono il Giappone come una delle potenze
che ha rapito la loro nazione, anche se Ôsaka si pone come protettore dei
cristiani della Cina.
1901: La Cina firma la pace con le forze dell'alleanza. Riparazioni di guerra
pesantissime sono pagate e garantite dalle tasse che vengono allora prese sotto
controllo straniero. Le concessioni straniere e i territori occupati sono
confermati sotto controllo economico straniero. Il Giappone e la Russia fanno
riconoscere dalle altre potenze loro diritti sulla Manciuria ma rimettono a più tardi le discussione per dividersi la zona. Giappone e Russia firmano anche il
trattato di Irkutsk e si mettono d'accordo per completare il Transiberiano fino
nell'Amur giapponese e il porto di Vurajio. Uno progetto di ponte verso Karafuto
costruito in associazione con la Gran Bretagna é negoziato.
Itô Hirobumi perde il potere al profitto di Katsura Tarô quando i successi
militari giapponesi e il scandalo del rapimento di Beijing vengono conosciuti e
ampliati dai giornali di destra. Katsura Tarô é il successore di Yamagata
Arimoto come rappresentante della fazione militare, molto rafforzata dalla
spedizione cinese. La fazione militare si presenta come fuori il sistema degli
partiti ma governa di fatto con i deputati conservatori. I generali giapponesi
in Cina si erano anche organizzati una parata con una cerimonia in onore della
memoria di Oda Nobunaga in piena Città Proibita.
Lo stesso anno nasce il figlio del principe Haru-no-Miya Yoshihito, il bambino é
chiamato Hirohito, ciò assicura la successione imperiale dopo la morte di Meiji.
A Edo muore Fukuzawa Yukichi, anche conosciuto come « l'educatore del Giappone”,
uno dei padri della mentalità giapponese moderna, delle sue università e sistema
di banche. Il generale Nogi Maresuke si presenta all'imperatore implorando il
diritto di suicidarsi per pagare la sua incapacità a impedire le perdite della
spedizione in Cina e crimini commessi dai suoi soldati. L'imperatore Meiji,
commosso dai racconti della repressione vieta al generale di prendersi la vita,
al contrario lui ordina di diventare il direttore dell'accademia militare per
formare i futuri ufficiali a evitare suoi errori. Sarà più tardi l'istruttore in
materia militare del principe Hirohito.
1902: Tratatto di Harbin. E il frutto delle trattative condotte da itô Hirobumi
a San Pietroburgo sulla Manciuria. Il Giappone e la Russia ritornano la
Manciuria sotto sovranità cinese ma in scambio di vantaggi. La Russia si vede
concedere Port Arthur e una via ferroviaria con la Russia (poi collegata al
Transiberiano), il Giappone costruisce una vie collegando Pyongyang a Vurajio),
ottengono degli diritti permettendo di controllare l'economia locale e mantenere
delle truppe per sorvegliare loro interessi. La Russia si mostra cosi ben più ragionevole che previsto come compromesso con Ôsaka che non voleva vedere una
potenza occidentale alle frontiere della Corea. Per fare accettare il trattato
il Giappone aggiunge uno diritto di navigazione nello Stretto di Miura.
1903: Al contrario della Russia, le relazioni con la Gran Bretagna peggiorano
allorché molti in Giappone vedono ormai Londra come la principale potenza
coloniale e dunque il nemico. Manifestazioni hanno ancora luogo a Ôsaka e Edo
per chiedere di rafforzare la “fraternità asiatica » e glorificare l'esercito. I
movimenti rivoluzionari della Cina meridionale come il dottore Sun Yat-sen
ricevono aiuti finanziari da parte di alcuni oligarchi giapponesi. La
degradazione di queste relazioni più la rivalità nel Nord di Borneo e nel
Pacifico fanno fallire i progetti di alleanza tra i due imperi.
1904: Riscoperta dell'ultimo libro superstito di Yamamoto Tsunemoto, l'Hagakure
e la sua visione eretica della morale samurai centrata sull'estremismo e
l'ideale della morte onorevole. Il libro é presto vietato dal potere ma continua
a circolare nelle società di estrema destra nostalgica dell'epoca dei samurai.
Il libro diventerà in qualchi anni la Bibbia delle società d'estrema-destra e
della mafia yakuza.
1905: La linea transiberiana é compiuta. L'impero giapponese é ormai collegato
col treno all'Europa. Katsura Tarô perde le elezioni davanti a delle difficoltà
finanziarie. Il governo pro-militare ha dato molto all'esercito e i vasti
programmi di armamento iniziano a pesare molto sull'economia dell'impero, molto
protestando di vedere le loro tasse tradursi in corazzate. Viene nominato uno
governo di destra con il principe Saionji Kinmochi, il successore di fatto di
Itô Hirobumi alla testa dei conservatori del Rikken Seiyûkai (pro-oligarchia).
1906: Okakura Tenshin scrive il libro del té nel quale fa conoscere al mondo la
tradizione della cerimonia del té e suoi legami con il cristianesimo zen. Il
Sadô (la via del tè) é considerato come uno degli arti dei gentiluomini e spesso
si trova al centro delle discussioni come una maniera di rafforzare i legami.
1907: Dal 1901 si sviluppa in Giappone uno movimento socialista attivo che non
esita a manifestare e lanciare degli scioperi (illegali). I socialisti usano la
memoria di Sakamoto Ryôma e riprendono le lotte della fine della sua vita: più giustizia sociale e suffragio universale. Ma in quest'anno, uno degli loro capi,
Kôtoku Shûsui é arrestato per avere sostenuto la preparazione di un'attentato
alla bomba contro l'imperatore. Kôtoku é condannato a morte (esecutato in 1910)
e il partito socialista giapponese é vietato. La polizia giapponese diventa
molto attenta a ogni rischi agitazione anarchista e fa anche venire degli
specialisti russi per essere addestrati alla lotta antiterroristica.
Il principe ereditario Yoshihito visita la Corea. Yoshihito era una persona
malata e spesso mancava di forze per comportarsi come suo rango esigeva. Visto
come eccentrico al meglio e poco bravo nella sua educazione classica era però
uno poliglotto noto, amava il francese (e usava delle parole francesi nelle sue
frasi in giapponese) ma parlava anche l'inglese, il russo e il cinese. In Corea
riesce a dimostrare la sua capacità a parlare il coreano e, anche se non aveva
molto a proporre al popolo coreano, si guadagna il rispetto di molti Coreani.
1908: In Cina avviene la morte strana dell'imperatore Guangxu, probabilmente
avvelenato dall'imperatrice Cixi. Lei stessa stava morendo e temeva di lasciare
l'imperatore riprendere il potere e tentare di nuovo le sue riforme. Dalla
ribellione dei Boxer la Cina era la preda della divisione e degli signori della
guerra (generali di eserciti o capi di fazioni locali). Nel Sud a Guangzhou
l'agitazione rivoluzionaria continuava e sempre più il potere Qing stava
perdendo il controllo del potere. Poco prima la sua morte Cixi nomina erede il
bambino Puyi, ormai imperatore Xuantong, sotto la reggenza del suo padre (uno
degli principali sostenitori dei Boxer).
A Nagoya scoppiano delle manifestazioni di stampo socialista. Il governo Saionji
invia la polizia per arrestare loro capi e degli incidenti provocano dei morti.
Le proteste dal Teikoku Gikai sono tali che il governo cadre, riportando la
fazione militare di Katsura Tarô al potere.
1909: Itô Hirobumi é assassinato a Harbin dove era in missione di ispezione
della linea Pyongyang-Harbin-Vurajio da uno nazionalista mancù. Una repressione
anti-cinese scoppia in Manciuria e fa cestinaie di vittime.
1911: Caduta del governo di Katô Katsura, una parte sempre più grande
dell'opinione critica il favore troppo grande dato all'esercito e il ritorno di
stile di governo degli samurai. Il budget dell'esercito provoca il scandalo e la
caduta del governo. Saionji Kinmochi al potere.
Allorché il Giappone é occupato dai suoi movimenti sociali in Cina scoppia la
rivoluzione. Numerose province insorgono e si dichiarano autonome. Anche
l'esercito Beiyang di Yuan Shikai passa dalla parte degli ribelli e prende il
controllo di Beijing. La dinastia Qing crolla senza resistenza e il Tongmenghui
del dottore Sun Yat-sen proclama la nuova Repubblica di Cina. Il piccolo
imperatore Xuantong abdica e trasferisce l'autorità alla repubblica, é
autorizzato a rimanere nella Città Proibita. Lo stesso anno la Mongolia si
dichiara indipendente sotto forma di una teocrazia buddista.
1912: Morte dell'imperatore Meiji intitolato ufficialmente Meiji Taitei (Meiji
il Grande). Alla notizia della sua morte la massa del popolo si riunisce davanti
il palazzo imperiale per prosternarsi alla maniera antica. Alcuni ufficiali,
come il generale Nogi Maresuke, dell'esercito si suicidano in reazione ma la
cosa viene formalmente vietata. L'imperatore Meiji lascia l'impero giapponese
come una delle potenze maggiore del mondo. Suo funerale sarà l'occasione di una
processione di più di un milione di persone in Kyôto, per molti rimane il
modello dell'imperatore perfetto. La città di Edo commemora la morte del sovrano
facendo costruire la vasta basilica Meiji Jingu, santuario memoriale
all'imperatore e dell'imperatrice. Suo figlio Yoshihito lui succede come
imperatore Taishô.
La vità politica però prosegue senza interruzione. Saionji Kinmochi é confermato
come premier ma deve dimettersi poco dopo perché ha rifiutato di aumentare i
fondi della marina. Katsura Tarô é richiamato al potere e firma tutte le
richieste degli militari. Davanti alla forte proteste degli giornali, il rikken
Seiyûkai (Oligarchia) e il Rikken Kokumintô (progressisti) si uniscono in
un'alleanza mai vista dichiarando che l'esercito voleva sospendere la
costituzione. Katsura Tarô chiama delle nuove elezioni.
Lo stesso anno il Giappone partecipa per la prima ai Giochi Olimpici
(Stoccolma), E la prima nazione asiatica a essere stata invitata a partecipare
ai Giochi Olimpici dell'epoca moderna.
.
L'inizio dell'era Taishô
1913: moti a Ôsaka contro il
partito dell'esercito e Katsura Tarô, i giornali pro-governo sono incendiati
come diversi posti di polizia. La folla minaccia anche il Teikoku Gikai che deve
essere evacuato, il partito Kokumintô chiama al sciopero generale e i socialisti
prendono la testa delle manifestazioni. L'imperatore Taishô deve dimettere
Katsura Tarô e garantire la libertà delle elezioni per fare tornare il calmo.
Katsura Tarô, già malato muore qualchi mesi dopo d'uno cancro. Lui succede
Yamamoto Gonnohyôe come premier, nominato nell'emergenza é anche uno generale ma
legato alla fazione più liberale, limita il peso dell'esercito nella condotta
degli affari. La sua nomina e la promessa di riforme sociali riescono a calmare
la situazione.
Lo stesso anno si spegne l'ultimo shogun e premier Tokugawa Yoshinobu, ritirato
dalla vita politica da quarant'anni. Il governo lui cederna uno funerale di
Stato. Più verrà costruito uno mausoleo per lui accanto al mausoleo di Tokugawa
Ieyasu a Nikkô, il fondatore della sua dinastia. E ricordato nella storia
giapponese come lo shogun abbastanza onesto e deciso per mettere fine
volontariamente a suo proprio regime e concludere 800 di governo dai guerrieri.
I discendenti di samurai rimangono però a tutti I livelli dello Stato e
dell'esercito.
In Cina, viene eletto presidente Yuan Shikai dopo avere eliminato suo rivale
Song Jiaoren. Il Kuomintang di Sun Yat-sen é vietato e rapidamente il nuovo
presidente usa di suoi poteri di maniera dittatoriale, ignorando la
costituzione. Sun Yat-sen riprende la via dell'esilio in Giappone dove cerca
degli sostegni tramite il partito liberale e i socialisti.
1914: le elezioni riportano i progressisti del Rikken Kokumintô al potere,
facendo tornare agli affari l'anziano Okuma Shigenobu. Immediatamente il nuovo
governo riconosce il diritto di sciopero e lancia all'assemblea il dibattito
sulla creazione di uno Codice del Lavoro.
Però questa evoluzione arriva al momento quando scoppia in Europa la Prima
Guerra Mondiale. Come alleati della Russia, I Giapponesi dichiarano la Guerra
alla Germania contro il parere del premier Okuma. L'esercito convince
rapidamente il governo della sua capacità a sconfiggere le colonie tedesche in
Asia. In pochi giorni la concessione tedesca nel Shandong viene occupata. Il
Giappone prende il controllo della provincia cinese senza ascoltare le proteste
del presidente Yuan Shikai.
1915: Okuma Shigenobu, davanti all'entusiasmo popolare per la guerra, perde il
potere senza avere promulgato il suo Codice del Lavoro. La fazione militare
impone il maresciallo Terauchi Masatake come scelta di compromesso per uno
gabinetto di guerra (era apolitico). La colonia tedesca di Tsingtao é occupata
allorché la Marina imperiale é inviata nel Pacifico-Sud per cacciare le navi di
guerra tedesche. Kaiser Wilhelmland (Nuova Guinea) é occupato e divisa tra il
Nord (giapponese) e il Sud (australiano). La Confederazione del Pacifico
(Hawaii) entra nella guerra e occupa le piccole isole tedesche presso
l'Equatore.
Alla stessa epoca la salute dell'imperatore Taishô inizia a peggiorare, non
riesce più a esprimersi di maniera degna in pubblico e riesce appena a
controllarsi in privato. E deciso di cancellare le sue intervenzioni pubbliche.
La vita politica del paese é ormai interamente centrata sull'assemblea
imperiale.
In Cina, Yuan Shikai tradisce la rivoluzione e si autoproclama imperatore di
Cina. Non é riconosciuto da nessuno all'estero e molte province si distaccano
della repubblica. La Cina entra nel periodo degli signori della guerra. Il
governo Beiyang, come intitolato governo solo il Nord attorno a Beijing. Nel Sud
attorno a Guangzhou, i veri repubblicani attorno a Sun Yat-sen tentano di creare
uno governo parallelo e rifondano il Kuomintang. Il Giappone impone alla Cina
uno trattato ineguale di 21 richieste permettendo virtualmente al Giappone di
controllare una grande parte dell'economia cinese, delle sue esportazioni e del
suo commercio. Questo Diktat non può essere rifiutato allorché l'esercito
giapponese campa nel Shandong e in Manciuria. Per molti Cinesi, I Giapponesi
diventano la minaccia principale, le potenze coloniali, occupate dalla guerra,
lasciano fare.
1916: la marina giapponese invia una missione di due navi di guerra verso
l'Europa, prima l'oceano indiano e poi il Mediterraneo come segno di
partecipazione attiva (diventata rara dopo l'occupazione delle colonie
tedesche). Le navi giapponesi arrivano in Italia dove sono accolte dalla marina
Reggia e saranno impiegate nell'Adriatico.
Lo stesso muore Natsume Sôseki, l'uomo che ha fatto entrare il Giappone nella
letteratura contemporanea. E solo il più conosciuto dei grandi scrittori della
fine dell'epoca Meiji ma é ancora oggi considerato come uno degli autori
maggiori. Fu a posteriori scelto per ricevere il Premio Nobel di letteratura di
1914 (che non era stato attribuito quest'anno per colpa della guerra). Presso
Edo avviene un'incidente bizarro avendo provocato morti implicando un'ordine
poco noto ma riconosciuto del Keikyô chiamato Kisatsutai (Cacciatori di Demoni).
L'esistenza di uno tale corpo con membri armati di spade provoca nel Giappone
del XX secolo e vengono subito aboliti, loro capo Ubuyashiki Kagaya deponendo
suoi poteri speciali (chi trova la referenza avrà la mia stima).
In Cina, l'imperatore auto-proclamato Yuan Shikai deve abdicare e lasciare il
potere, ciò non permette al governo di Beijing di riprendere il controllo del
paese.
1917: Davanti alla sconfitte militari la rivoluzione scoppia in Russia. La
monarchia é abolita una seconda volta al profitto di una Repubblica. L'impero
giapponese inizia a preoccuparsi del rischio rivoluzionario anche in Giappone
allorché i socialisti mostrano le limiti della loro pazienza davanti al ritardo
delle riforme.
Lo stesso anno nelle Hawaii, si spegne la regina amatissima Liliuokalani. Suo
successore deve essere eletto dall'assemblea di Hawaii, viene scelto Kalakaua II
Kawananakoa, re delle Hawaii e della Confederazione del Pacifico.
1918: Alla prima rivoluzione russa succede la rivoluzione bolscevica di
ottobre. Si crea uno governo comunista in Russia allorché il paese cade nella
Guerra civile. L'Estremo Oriente russo é ancora tra le mani degli « Bianchi »
dell'ammiraglio Kolchak. Il tsar Nicolas II é prigioniero ma suo fratello
Michele Romanov traversa la Siberia e trova asilo in Giappone. Il governo
Terauchi lo insedia nel palazzo di Hakodate, non lontano della cattedrale
ortodossa. Sul continente il Giappone apre le sue frontiere alla legione
Cecoslovacca che lottava con i Russi, 50 000 uomini sono insediati nel
territorio dell'Amur ma Ôsaka chiede aiuto per farli evacuare. Gli alleati
decidono di inviare una spedizione in Siberia per assicurare la stabilità.
In Europa la Guerra si conclude alla fine dell'anno con la vittoria degli
alleati e la capitolazione dell'impero, ormai Repubblica, di Germania e suoi
alleati. Il Giappone conta tra le potenze vincitori ed é invitata alla
conferenza di pace di Versailles. Ciò non impedisce la caduta del governo
Terauchi dopo le elezioni che portano Hara Takashi alla testa del governo
imperiale. Suo governo é una coalizione di liberali, socialisti e moderati
(anche degli conservatori) opposti alla fazione militare. Hara Takashi é il
primo premier che non é di origine nobile o samurai, segno dell'apertura
crescente della classe politica.
1919: Congresso di Versailles. Nelle discussioni tra alleati il Giappone si
vede riconoscere loro ruolo nella guerra. La loro occupazione del Shandong viene
riconosciuta, il statuto della Nuova Guinea sarà a sistemare più tardi. Come
potenza vincitrice l'impero del Giappone é invitato a fare parte degli paesi
fondatori della Società delle Nazioni con sede a Ginevra.
Per il Giappone l'ora non é però alla pace. Con il resto degli alleati Ôsaka
approva l'invio di forza di occupazione nella Siberia russa. 70 000 soldati
giapponesi occupano una vasta area tra l'Amur e fino al lago Baikal. La Cina si
vede riconoscere il diritto di riprendere il controllo della Manciuria ma senza
la zona del fiume Songhua. L'occupazione siberiana non é però facile, delle
resistenze si organizzano, Bolscevichi locali ma anche nazionalisti lottano
contro le truppe di occupazione. Ôsaka prova a creare uno Stato-cuscinetto di
Russi bianchi con il Granduca Michele alla sua testa.
In Cina la situazione é sempre più complessa con almeno tre governi rivali: Beijing (ex-fazione di Yuan Shikai), Nanjing (governo repubblicano parallel
sostenuto dal Giappone) e Guangzhou dove Sun Yat-sen a rifondato il Kuomintang e
sceglie la via della conquista militare del paese per imporre uno regime
socialista. A questa epoca Sun taglia suoi legami con i Giapponesi e cerca
l'appoggio degli socialisti e degli bolscevichi. Nomina come capo del nuovo
esercito nazionale suo allievo Tchang Kai-Chek.
In Giappone, il nuovo governo Hara, malgrado la situazione internazionale cerca
a fare passare le sue leggi sociali in priorità, creando una forte opposizione.
Viene proposto il suffragio universale maschile. Lo stesso anno hanno luogo in
Corea delle manifestazioni di studenti e intellettuali chiedendo la fine del
regime d'eccezione in Corea dove la polizia conservava degli poteri estesi. Il
governo accetta di rilassare certe regole ma continua a sorvegliare i
socialisti. Le pubblicazioni vengono liberalizzate con uno rinnovo della
letteratura in coreano e degli giornali in coreano.
.
Il Dopoguerra giapponese
1920: il Giappone ottiene il
mandato della SDN per la Nuova-Guinea tedesca (divisa con l'Australia). Poco
dopo la colonia é integrata dopo uno « referendum » come territorio dell'impero
giapponese sotto il nome di Taishôjima. Le isole Palao, Saipan e Marianne sono
amministrativamente riunite in un'unico territorio chiamato Nan'yô.
L'occupazione giapponese della Siberia si rivela essere un'avventura difficile e
sempre più impopolare nell'opinione dell'impero. Dopo la sconfitta
dell'ammiraglio Kolchak e il manco ovvio di capacità di organizzare uno governo
russo d'Estremo-oriente, il Giappone decide di evacuare il territorio russo che
cade allora nelle mani del governo bolscevico di Mosca. La regione dell'Amur
giapponese e degli territori del Nord sono però fortemente securizzati contro le
incursioni russe.
Al stesso momento viene firmato uno trattato di Washington tra Stati Uniti e
Giappone. Più di venti anni dopo la guerra di Hawaii e la collaborazione durante
la Prima guerra mondiale le due potenze sono finalmente pronte a normalizzare le
loro relazioni. In particolare viene negoziata un'equilibrio a parità delle
marine dei due paesi. Francia, Gran Bretagna, Confederazione del Pacifico
partecipano a uno trattato annesso che sistema l'eventuale dispute territoriali.
Si forma un'ordine internazionale stabile sul Pacifico.
In Giappone viene proclamato il suffragio universale maschile dopo uno fervido
dibattito al parlamento. A questa epoca l'oligarchia Genrô smette praticamente
di esistere dopo la morte in età avanzata della maggior parte degli suoi membri,
il Seiyûkai si normalizza come uno partito di destra normale.
1921: l'Arasuka é elevato al statuto di Regno di Arasuka con l'imperatore
Taishô come sovrano. E una maniera per il governo Hara di normalizzare la
situazione degli cittadini di questa colonia penitenziaria diventata una
importante per la forte consumazione di pesce del Giappone e la sua produzione
d'oro. Shituka é confermata capitale del nuovo regno e vice-capitale imperiale.
Lo stesso anno l'imperatore Taishô é riconosciuto incapace di regnare e suo
figlio Hirohito é nominato reggente (sesshû). Il giovane principe prende allora
il posto di suo padre in tutte le cerimonie pubbliche.
Lo stesso anno il premier Hara é assassinato da un'operaio delluso del ritardo
delle riforme sociali. Takahashi Korekiyo diventa premier di transizione. E il
primo premier cattolico del paese ma senza una rete di alleati e senza carisma é
presto deposto al profitto di Katô Tomosaburo, l'ammiraglio negoziatore di
Washington. Benché militare non nomina altri militari nel suo governo e lavora
con i conservatori. Lo stesso anno la marina imperiale lancia l'Hôshô, la sua
prima nave portaerei.
Sul continente viene proclamata l'indipendenza della Mongolia come repubblica
comunista allineata sul governo bolscevico di Russia.
1922: Il Giappone negozia con Stalin allorché l'URSS é stata appena fondata, il
confine sull'Amur é confermato benché rimane fortemente militarizzato dal
Giappone. Lo stesso anno, davanti alle proteste internazionali sulla presenza
giapponese nel Shandong Ôsaka accetta di ritirarsi di questa provincia cinese.
In scambio ottengono il controllo economico esclusivo nel Shandong.
In Cina Sun Yat-sen e suo governo a Guangzhou si avvicinano all'URSS per
ricevere aiuti e istruttori. L'obiettivo é di creare un'esercito per la futura
grande spedizione verso il Nord e la conquista di Beijing. In Giappone viene
fondato ufficialmente il partito comunista giapponese, vietato appena fondato.
Il governo Katô promulga finalmente il tanto atteso Codice del Lavoro che
protegge ormai I lavoratori giapponesi e crea per la prima volta uno sistema di
pensioni.
Nella lontana Italia, il movimento fascista di Benito Mussolini prende il potere
e instaura uno regime autoritario che inspira dell'ammirazione nelle società di
estrema-destra giapponese.
1923: Morte del premier Katô da uno cancro allorché era ancora in funzione. Una
settimana dopo, allorché suo successore non é ancora nominato avviene il Grande
Terremoto del Kantô che distrugge i ¾ della città di Edo, la capitale economica
dell'impero. La Grande Statua di bronzo di Gesù a Kamakura, di 121 tonnellate si
muove di 60 cm dalla scossa. Il paese conta 142 800 morti e 40 000 spariti e uno
tifone arriva allo stesso momento per fare crescere gli incendi che proseguono
per tre giorni. Il reggente Hirohito si rende nella città per vedere i danni,
570 000 abitazioni sono state distrutte. L'ex premier Yamamoto Gonnohyoe é
richiamato al governo in emergenza e l'esercito é mandato a maneggiare la città.
Alcuni membri dell'estrema destra affermano che la catastrophe é una punizione
divina per la politica socialista del governo e la perdita dei valori guerrieri
del Giappone, chiamano a organizzare una marcia su Ôsaka sul modello di cosa era
stato fatto in Italia. Per il momento nessuno gli ascolta.
1924: Incidente del ponte Sanjô. Namba Daisuke, uno communista, tenta di
assassinare il principe ereditario Hirohito. Il tentative fallisce ma ciò
permette all'opposizione di provocare uno scandalo che costringe Yamamoto a
dimettersi. La lotta contro il partito comunista si intensifica e spessa si
appoggia sulle mafia yakuza e loro amici delle società d'estrema-destra. Katô
Takaaki diventa premier con uno governo di coalizione.
Lo stesso anno in Cina muore Sun Yat-sen, il dottore era diventato uno
rivoluzionario socialista negli suoi ultimi anni ma é riconosciuto anche come il
Padre della Patria cinese moderna. Continuava anche le sue conferenze e le sue
trattative per riunificare la Cina. La sua successione però si rivela difficile
tra i compagni lunga data come Wang Jinwei e i nuovi ambiziosi come Tchang
Kai-chek.
1925: Il Giappone riconosce ufficialmente il governo sovietico come governo
legittimo della Russia. Ciò permette di abbassare il livello di tensione alle
frontiere. Ciò non impedisce il governo Katô di fare passare le sue leggi di «
Preservazione della Pace », cioè le leggi speciali contro i movimenti di
Estrema-sinistra permettendo la sorveglianza degli cittadini privati sospetti e
le azioni rapide.
Inizio del successo per l'autore giapponese Tarô Hirai, meglio conosciuto come
Edogawa Ranpo (uno gioco di parole significando “passeggiata sul fiume Edo” ma
suona come Edgar Allan Poe, il modello dell'autore). Diventa il primo autore di
giallo a successo del Giappone con suo personaggio del direttivo Kogoro Akechi.
Sviluppa I temi del fantastico, dell'orrore e del strano, diventando una delle
figure letterarie del stile e dei gusti dell'epoca Taishô.
1926: morte del premier Katô da una pneumonia. Suo partito designa alla sua
successione Wakatsuki Reijirô come premier. Lo stesso anno si spegne
l'imperatore Taishô dopo anni di malattia. Suo regno corto (da 1912) aveva visto
la figura dell'imperatore diventare meno potente, lasciando cosi il spazio
necessario allo sviluppo di una vita politica attiva con giornali, dibattiti e
alternanza politica. Suo periodo sarà ricordato come la vera nascita della
democrazia giapponese ma anche culturalmente come la Bella Epoca del paese. Suo
figlio, il principe Hirohito lui succede come imperatore Shôwa.
In Cina Tchang Kai-Chek é riuscito a prendere la guida del Kuomintang e si
lancia nel grande progetto di Sun Yat-sen: la spedizione Nord per prendere il
controllo del governo di Nanjing e di quello di Beijing diretto da Zhang Zhuolin
più tutti I signori della Guerra sul suo cammino. Tchang Kai-Chek puo contare
sull'Esercito Nazionale Rivoluzionario, interamente fedele a lui e ben
addestrato. Il generalissimo ha anche numerosi alleati in tutta la Cina e molti
contatti delle mafie di Hong Kong e Shanghai che lui permettono di avere una
buona rete di informatori. Alla fine dell'anno Tchang Kai-Chek controlla Nanjing
e suo esercito conta 700 000 uomini. Le concessioni straniere di Shanghai si
rinchiudono davanti al fervore nazionalista che prende la Cina.
.
Pericoli interni ed esterni
1927: in Giappone, gli anni
della guerra e le spese militari, senza parlare della ricostruzione di Edo hanno
aggravato la crisi economica del paese che non riesce a ritrovare soffio. La
bilancia commerciale é negativa e il paese perde poco a poco le sue riserve
d'oro. La situazione provoca la caduta dal governo Wakatsuki e la nominazione di
uno governo conservatore di Tanaka Giichi. Dopo la sconfitta, i diversi partiti
politici di sinistra e del centro si riuniscono nel Rikken Minseitô per opporsi
ai conservatori del Seiyûkai e sconfiggerlo.
In Cina, Tchang Kai-Chek conquista Shanghai e Nanjing, suo esercito conta 700
000 uomini. Le concessioni straniere di Shanghai si rinchiudono davanti al
fervore nazionalista che prende la Cina. Le manifestazioni sono talmente
violente che Britannici e Americani devono bombardare la città, provocando
un'incendio e molti morti. Nei mesi seguenti la sua avanzata é però fermata dal
conflitto interno sempre più grave tra lui e il governo Kuomintang di Wuhan, di
sinistra e sostenuto dai comunisti. Tchang Kai-Chek lancia una vasta purga degli
comunisti del Kuomintang, facendo massacrare i comunisti di Shanghai con l'aiuto
della mafia locale. Il conflitto degenera in una vera guerra civile interna. I
comunisti sono cacciati verso l'est e le campagna allorché Tchang Kai-Chek si
assicura il controllo senza opposizione del nuovo governo nazionalista insediato
a Nanjing.
Lo stesso anno muore Akutagawa Ryônnosuke, il più grande scrittore giapponese
della sua generazione, morto giovane nella povertà. E conosciuto per la sua
capacità a modernizzare i racconti tradizionali giapponesi, una delle sue opere
maggiori é La Porta Rashômon. Dieci anni dopo nasce il prezzo Akutagawa sarà
creato per ricompensare I scrittori e rimane ancora oggi la più importante
ricompensa letteraria in Giappone.
1928: In Cina il Kuomintang riprende la sua offensiva verso il Nord.
Incontrando sul loro cammino le truppe giapponesi a Jinan (arrivate per
proteggere i civili giapponesi della città) la confrontazione si finisce
pacificamente con la ritirata in buon'ordine dei Giapponesi. Il governo di Ôsaka
ordina di ritirare le sue ultime truppe presenti nel Shandong per dare a Tchang
prove della loro volontà di lavorare con una Cina riunificata. Nelle settimane
seguenti il Kuomintang avanza sempre più verso il Nord, prendendo finalmente
Beijing. Il generale Zhang Zhuolin é ucciso da una bomba nel suo treno armato
allorché stave per fuggire verso la Manciuria. La bomba era un'altro regalo
dell'esercito giapponese del Kwantung per Tchang Kai-Chek. Il figlio di Zhang
Zhuolin, Zhang Xueliang, riconosce il governo di Nanjing, unificando di fatto la
Cina sotto uno governo unito (benché rimangono molte province tra le mani di
signori della Guerra locali).
L'assassinio di Zhang Zhuolin si rivela essere un'iniziativa dell'esercito
giapponese che non aveva informato il governo delle sue intenzioni. Il governo
riesce a mantenere segreta l'affare ma inizia a preoccuparsi dell'indipendenza
dell'esercito e della crescita, alla favore della lotta anti-comunista, degli
ultra-nazionalisti tra gli ufficiali dell'imperatore.
1929: Delle manifestazioni attribuite a degli elementi comunisti violenti a Edo
provocano la caduta del governo Tanaka. Il Minseitô riprende il potere con il
nuovo premier Osachi Hamaguchi. Altre manifestazioni iniziano in Corea. I
studenti dell'università di Gwangju elevano della barricate per esigere la fine
della repressione politica contro loro insegnanti e una rappresentazione
nazionale. Vogliono anche beneficiare anche loro del suffragio universale e
delle riforme sociali del Giappone. La repressione della polizia é dura ma,
anche se Gwangju ritrova il calmo, inizia a formarsi una resistenza culturale
diretta dagli artisti e intellettuali conosciuta come il « Movimento Sejong ».
In Cina, Tchang Kai Chek prova a centralizzare il paese attorno Nanjing e
ricreare un'effetivo governo legittimo con le sue proprie risorse e un'esercito
unificato. Ciò lo porta al conflitto contro i signori della guerra alleati delle
pianure centrali. Durante una campagna di un'anno Tchang riesce a sottomettere i
signori della guerra del Nord e delle pianure centrali, in particolare l'armata
del Guangxi. Riceve anche la sottomissione formale del Gansu musulmano e poi del
Qinghai e del lontano Xinjiang. Tchang Kai-Chek si guadagna cosi la fama di uno
grande generale capace di ridare alla Cina la sua grandezza. Il potere si
centralizza attorno a Tchang ma continua a essere diviso tra signori della
guerra alleati. Si crea una vera classe aristocratica di guerrieri non molti
diversi degli antichi daimyô, con Tchang Kai-Chek come vero shogun cinese.
Negli USA, il krach di Wall Street provoca una crisi economica mai vista che
colpisce gli USA ma anche l'Europa. Il Giappone rimane in parte risparmiato
dalle conseguenze ma la sua economia rallenta molto. La crisi da una voce ai
partiti estremisti in Europa.
1930: Il premier Osachi Hamaguchi é anche lui vittima di un'attentato. E
gravemente ferito da uno militante di estrema-destra chiamato Tomeo Sagoya ma
sopravvive. Il premier deve abbandonare suo posto a uno membro del suo governo
per prendere il tempo di guarire. E visitato in ospedale dall'imperatore venuto
sostenere suo governo. Il terrorista fa parte della società segreta Aikokusha
(non la stessa del secolo scorso) diretta da Ogawa Heikichi che entra allora
nella clandestinità.
A Londra, il Giappone firma uno trattato di riduzione degli armamenti, in
particolare della marina. E una maniera per l'impero di mettere fine alla corsa
all'armamento che sta danneggiando gravemente la sua economia. Altre potenze
coloniali sono anche pronte seguire su questa riduzione allorché la crisi
economica colpisce tutti i paesi.
Lo stesso anno sale sul trono d'Etiopia Hailé Selassié I, alla cerimonia di
incoronazione partecipa il fratello dell'imperatore giapponese. La casa
imperiale giapponese riconoscendo la casa imperiale etiope come suo alleato in
Africa.
1931: Osachi Hamaguchi torna alle sue funzioni di premier e avanza ancora nuove
misure per ridurre gli armamenti e il budget militare, provocando la collera di
molti ufficiali dell'esercito. Concede in Corea l'elezione di un'assemblea
deliberativa e la liberalizzazione delle università (il consiglio di Stato
scelto dai Giapponesi rimane però in posto). Lancia anche il dibattito sul
suffragio femminile che viene allora presentato all'assemblea. La sua salute
però peggiora di nuovo e l'obbliga a dimettersi. Wakatsuki Reijirô diventa di
nuovo premier per uno secondo mandato, in accordo con suo predecessore finalizza
e fa approvare la legge sul voto femminile. I membri dell'estrema-destra gridano
al tradimenti dei valori tradizionali del Giappone e l'affare permette a molti
gruppi di questa estrema-destra di farsi sentire al livello nazionale.
Sul continente scoppia uno breve conflitto di frontiera tra l'URSS e la Cina. I
Cinesi sono rapidamente sconfitti malgrado il rafforzamento dell'esercito di
Manciuria di Zhang Xueliang. Ciò indica ai Giapponesi che non solo la Cina é
debole ma l'URSS sta rafforzandosi ben più che previsto. Di questo conflitto
nasce l'incidente di Mukden.
Due colonnelli dell'armata del Kwantung, i colonnelli Itagaki e Ishiwara sono
arrestati su ordine del generale Tatekawa per uno tentativo di attentato sulla
via ferroviaria di Mukden. Volevano creare un'incidente che l'armata del
Kwantung avrebbe usato per invadere e occupare la Manciuria e forzare il governo
giapponese a riconoscere il fatto compiuto. L'affare é tenuta segreta ma di
fronte a questa cospirazione il premier Wakatsuki esige ormai una vera purga
dell'armata del Kwantung. Il ministro della difesa Sadao Araki protesta e esige
il perdono per gli ufficiali cospiratori, usa l'incidente come pretesto per
accusare il governo di essere ostile all'esercito.
1932: Tentativo di assassinio dell'imperatore Shôwa da parte di uno comunista
coreano. Il colpevole non era una vera minaccia e l'imperatore chiede di
perdonarlo ma l'incidente provoca un'esplosione di proteste negli gruppi di
estrema-destra. Delle manifestazioni domandano alla dismissione del governo
Wakatsuki e l'instaurazione di uno governo pro-militare. La cosiddetta « Lega
del Sangue » composta da fanatici progetta allora di assassinare 20 sostenitori
del governo ma riescono solo a ucciderne 3, il deputato del Minsetiô Inoue, il
ministro Inukai e il direttore della Mitsui San Tankuma. I colpevoli sono presi
e condannati a morte. Qualchi mesi dopo un'altro attentato é impedito da poco,
11 ufficiali dell'esercito, tutti giovani e membri della fazione militare Kôdôhâ
progettano di assassinare l'ex-premier (e ultimo Genrô in vita) Saionji Kinmochi
con il premier in titolo. Avevano anche in mente di uccidere l'attore Charlie
Chaplin, allora in visita in Giappone e simbolo secondo loro della
contaminazione occidentale. Sono arrestati e Wakatsuki Reijirô ottiene di farli
passare in corte marziale per impedirgli di fare del loro processo una tribuna
politica. Aikokusha é dichiarato organizzazione terroristica. Il ministro
pro-militari Sadao Araki si dimette ma continua a esigere la creazione di uno
regime militare. Il principe e intellettuale Konoe Fumimaro (discendente degli
Fujiwara) si fa la voce alla corte dell'Estrema destra, unica soluzione secondo
lui per salvare il Giappone dalla minaccia occidentale.
1933: In Germania, Adolf Hitler é eletto cancelliere, trasforma rapidamente suo
paese in una dittatura sotto controllo del partito nazional-socialista (nazi) e
inizia una politica anti-comunista e anti-ebrea. Il governo giapponese protesta
contro le persecuzioni religiose contro loro lontani cugini. Hitler stesso
sembra considerare i Giapponesi come degli Ebrei, non bianchi per di piu, il
Giappone era accusato nel suo libro Mein Kampf di avere rubato le colonie
tedesche di Estremo-Oriente e di essere un'agente della cospirazione ebraica
mondiale. Non é per caso che il nuovo potere nazista invia rapidamente una
missione diplomatica in Cina per negoziare con Tchang Kai-Chek delle nuove
relazioni amichevoli.
Lo stesso anno nasce il principe Akihito, erede dell'imperatore Shôwa. Le feste
celebrando la sua nascità non riescono però a nascondere le divisioni
all'interno del governo stesso.
1934: Spedizione del Jiangxi. E l'ultima delle campagne di accerchiamento delle
diverse « repubbliche sovietiche » presenti nell'Est della Cina. Tchang Kai-Chek
usa di tutte le sue forze e riesce a impedire la ritirata del principale
esercito comunista. I superstiti diretti dal giovane Mao Zedong prendono la via
dell'esilio, prima in Mongolia e poi in URSS. Tchang Kai-Chek organizza suo
potere, sotto la finzione della repubblica e del partito unico Kuomintang crea
una vera autocrazia attorno a lui e I signori della guerra vassalli i più potenti. Tchang Kai-Chek non nasconde la sua ammirazione per il l'antico
shogunato giapponese con il vantaggio che non c'é un'imperatore in Cina a chi
obbedire (lo stesso anno a Shanghai, Puyi, l'ultimo imperatore é ritrovato
assassinato allorché stava per lasciare il paese a destinazione di Londra).
L'ambasciatore tedesco von Seeckt firma con Tchang Kai-Chek uno trattato di
commercio speciale tra Germania e Cina. La Cina vende alla Germania numerose
risorse strategiche non trasformate e compra del materiale militare a basso
prezzo. Il trattato é considerato come molto utile da Hitler che inizia a
vantare la razza cinese, pura da millenni dalla contaminazione esterna e pronta
a ritrovare sua grandezza. Il generale Falkenhausen é inviato in Cina per
aiutare a accelerare I programmi di armamenti cinesi.
In Giappone nessuno sembra vedere uno pericolo nella nuova amicizia
sino-tedesca. Il governo Wakatsuki perde le elezioni al profitto del Seiyûkai
che nomina premier il generale Oagata Keisuke, conosciuto però per la sua
opposizione all'estrema destra e la sua fedeltà alla costituzione di Meiji.
1935: nelle Filippine, il creolo hispano-nippo-indigeno chiamato tagalog é
riconosciuto come lingua nazionale e elevato ai pari del coreano, ainu e
ryukyuano come lingua ufficiale dell'impero. Il premier Manuel Quezon milita
però una riforma dello statuto del regno dentro l'impero per ottenere come in
Corea la riunione di un'assemblea eletta.
Tentativo italiano di conquista ell'Etiopia, l'Etiopia, grande alleata storica
del Giappone é stata industrializzata da 30 anni e suo esercito modernizzati con
armi giapponesi, pure avendo degli cacciatori Mitsubishi. Il tentativo italiano
viene stroncato. Alla SDN il Giappone denuncia l'attacco europeo alla sua
nazione cugina, i discendenti di Davide considerandosi cugini seniori degli
discendenti di Salomone. L'Italia esce della SDN e si avvicina alla Germania
nazista.
Lo stesso anno in Tibet viene nominato il 14e Dalai Lama (Tenzin Gyatso), il
nuovo capo spirituale del Tibet é pero nato a Amdo che si trovava allora sotto
controllo del signore della guerra Ma Bufang sotto gli ordini di Tchang Kai-Chek.
Il generalissimo cinese accetta di lasciare partire il bambino verso Lhassa solo
se il rappresentante cinese Wu Zhongxin é autorizzato a insediarsi con una
guarnigione in Lhassa e presidiare l'intronizzazione del Dalai Lama. Questo
fonderà la pretesa di Tchang Kai-Chek a riprendere il Tibet. Un'aeroporto cinese
é costruito a Lhassa.
1936: Avviene il tentativo di golpe del 2-26 (26 febbraio). Uno gruppo chiamato
il Seinen Shôkô (Giovanni Ufficiali), tutti addestrati nell'accademia militare
imperiale, tutti membri della fazione ultra-nazionalista Kôdôhâ all'interno
dell'esercito e tutti nominate in reggimenti presso Ôsaka, si riuniscono in una
congiura ispirata dagli samurai della fine dello shogunato. Vogliono restaurare il
potere dell'imperatore Shôwa e distruggere i politici, tutti partiti inclusi. Se
l'imperatore non era in favore della sua restaurazione avevano anche previsto di
mettere sul trono suo fratello, il principe Chichibu (non si é mai saputo se il
principe aveva fatto suo consento anche se era anche lui un'ultra-nazionalista).
Sono sostenuti in segreto dal alcuni generali e da Konoe Fumimaro. Loro piano é
di prendere il controllo della guarnigione di Ôsaka e Kyôto, instaurare la legge
marziale e metodicamente eliminare tutti I capi politici, iniziando con tutti
gli ex-premier presenti nella capitale. Infine l'imperatore sarà informato e
forzato a nominare Sadao Araki come premier per instaurare una dittatura
militare.
In meno di due ore i golpisti mobilitano I reggimenti di Ôsaka con non chiedono
informazioni degli ordini, disarmano la polizia. La purge inizia, Il premier
Okada manca per poco di essere ucciso (nella confusione suo fratello é ucciso
perché lui assomigliava, permettendo al premier di scappare). Il premier Saionji
é ucciso nel suo letto allorché il premier Takahashi é ucciso alla spada in
fronte alla sua famiglia. Si contano 22 vittime della purga prima di vedere i
golpisti annunciare sulle onde la loro proclamazione. Molti membri del
parlamento fuggono o si nascondono. Il giornale liberale Asahi Shimbun é
attaccato dai golpisti.
A Kyôto, l'imperatore informato dal ministro della guerra Kawashima e ordina di
mettere fine all'insurrezione ma ha di fronte a lui degli generali esitanti o
segretamente favorevoli, si deve aspettare l'arrivo di Okada per ottenere una
descrizione della situazione a Ôsaka. L'imperatore accusa allora il Stato
Maggiore di volere impiccarlo con una ropa di seta (referenza all'ultimo
imperatore Ming) e dichiara che se non fanno niente si metterà lui stesso al
comando della guardia imperiale per marciare su Ôsaka. La giornata si finisce
però senza reazione per lasciare il tempo ai preparativi.
Il giorno seguente i ribelli si riuniscono per avanzare verso Kyôto “per portare
una petizione all'imperatore”, a questa marcia su Kyôto si aggiungono diversi
miliziani di gruppi ultra-nazionalisti. Trovano però davanti a loro i reggimenti
di Kyôto più i carri armati arrivati in catastrofe da Nagoya chiamati dal
ministro Kawashima. La cosiddetta battaglia di Toba-Fushimi vede I golpisti
respinti verso Ôsaka (con pochi morti) allorché la fanteria della marina
imperiale sbarca nel porto di Ôsaka. Dopo degli brevi combattimenti le truppe
ribelle, poco motivate malgrado loro ufficiali, depongono le armi. Il governo
promette il perdono per i semplici soldati ma loro capi sono dichiarati ribelli
e colpevoli di offesa all'imperatore. Molti di loro preferiscono suicidarsi
prima di essere catturati.
Infine il governo Okada, con il sostegno del Teikoku Gikai e dell'imperatore,
instaura una corte marziale speciale che sospende 11 generali e pronuncia delle
condannazioni a morte per quasi tutti i golpisti. Sadao Araki e Konoe Fumimaro
sono arrestati per congiura e condannati alla prigione a vita. Una vasta purga
dell'esercito é condotta e il ministero della guerra é riformato. Non é più autorizzato di avere uno ministro della guerra preso tra gli ufficiali in
servizio e unite della polizia politica Kempeitai dovranno sorvegliare le
attività degli eserciti nelle basi dell'impero. L'imperatore fa uno discorso
sulle onde dove condanna il golpe e la sua ideologia, chiamando i golpisti
“degli falsi samurai di carta », é la prima volta che il sovrano parla
all'insieme del paese e molti ascoltano in prosternazione.
Lo stesso anno il ministro cinese Kung arriva in Germania per firmare con Adolf
Hitler e Mussolini la creazione del Patto Anti-Komintern. La Cina ottiene allora
uno generoso prestito per le spese militari e lo stesso anno Herman Göring
visita la Cina “l'Italia dell'Estremo-Oriente” come dice per rispettare le forze
aeree dotate di aerei tedeschi. Uno piano di cooperazione industriale in tre
anni é firmato nel scoppo annunciato di rendere la Cina capace di una Guerra
industriale, anche contro il Giappone.
In Germania avvengono I Giochi Olimpici, vera messinscena da parte del potere
nazista di Adolf Hitler. I Giochi si concludono con la trasmissione della
bandiera olimpica al governatore di Ôsaka, il Giappone dovendo, per la prima
volta in Asia, accogliere I Giochi Olimpici di 1940.
1937: Il governo Okada cade dopo la proposizione del premier di rinforzare
l'armata in Corea di fronte alla crescente minaccia cinese (Okada aveva anche
espresso suoi piano per una guerra preventiva). Non é nell'aria del tempo
allorché le purghe nell'esercito proseguono. Wakatsuki Reijirô torna alla testa
del governo con una politica di pressione diplomatica sulla Cina. Lo stesso anno
il Giappone firma uno Patto di non aggressione con l'URSS.
Dalla sua parte la Cina attacca il Tibet e ne prende rapidamente il controllo.
Il Tibet era già uno protettorato dal 1935 ma ormai il paese é direttamente
annesso. Il Dalai Lama é tenuto prigioniero e il debole esercito tibetano é
sconfitto e disarmato. Immediatamente una politica di sinizzazione del Tibet
inizia. Tchang Kai-Chek vorrebbe fare la stessa cosa contro la Mongolia ma
quest'ultima é uno regime comunista protetto dall'URSS. I Cinesi si accontenta
allora di creare uno governo fantoccio in Mongolia Interna (su uno territorio
chiamato Mengjiang) nel future scopo di riprendere la Mongolia interna. Tchang
Kai-Chek sostiene anche i movimenti per l'indipendenza in Indocina francese dove
degli volontari cinesi sono inviati.
1938: Dopo la Notte di Cristallo in Germania l'imperatore chiede al governo di
accordare l'asilo ai Tedeschi ebrei che ne farebbero la domanda. Il governo
giapponese, negoziando con i nazisti riuscirà a organizzare degli trasferimenti
via il Transiberiano sovietico. I Nazisti però lasciano pochi ebrei fuggire e
senza niente oltre loro vestiti. Questi trasferimenti potranno continuare anche
dopo l'inizio della guerra in Europa e fino al 1941, salvando più 160 000
persone. Il console giapponese in Lituania Chiune Sugihara riuscendo a fare
passare niente meno di 6000 persone sulla sua propria autorità fino al momento
dell'evacuazione. Questi ebrei saranno poi insediati in villaggi temporanei nel
territorio dell'Amur, nelle Filippine e le isole giapponesi del Pacifico, solo
in parte sarà trasferita verso gli Stati Uniti.
In Europa, La Germania annette la regione cecoslovacca dei Sudeti dopo l'accordo
di Monaco. La guerra si avvicina in occidente.
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La Seconda Guerra Mondiale
1939: La Germania invade la
Polonia, scoppia la seconda guerra mondiale. La Polonia cade in breve tempo. In
Giappone cade il governo Wakatsuki, Abe Nobuyuki diventa premier e tenta di
mantenere il Giappone neutral sul conflitto in Europa e evitare di litigare con
la Cina.
Il fisico Albert Einstein invia una lettera al presidente US Franklin D.
Roosevelt per avvertire del programma Tedesco per creare una bomba atomica. Dopo
uno momento di riflessione decide anche di scrivere un'altra lettera inviata a
suo collega giapponese Nishina Yoshio per convincerlo di fare la stessa cosa in
Giappone. Nishina Yoshio aveva creato uno ciclotrone in Corea in 1936 e lavorava
per il Riken (istituto per la ricerca in fisica e chimica).
1940: In Europa, la Francia crolla di fronte all'invasione tedesca e instaura
uno regime fantoccio diretto dal maresciallo Philippe Pétain. La Francia firma
un'accordo con Tchang Kai-Chek autorizzando l'occupazione cinese dell'indocina.
La Thailanda, alleata della Cina, ne approfitta per occupare delle parti del
Laos e del Cambodia. Hanoi e Saigon sono occupate dall'esercito regolare cinese
e delle basi aeree sono insidiate. I Francesi conservano solo la possession
nominale della colonia. La pressione cinese sull'isola americana di Hainan si fa
sempre più forte. La battaglia d'Inghilterra inizia.
Nishina Yoshio incontra il ministro della guerra « per caso » in uno treno.
1941: La guerra diventa mondiale con l'attacco sorpresa e simultaneo della base
americana di Hainan e della base giapponese di Keelung (Taïwan). L'attacco a
Taïwan provoca 2000 morti e affonda una parte della flotta di guardia del
Giappone tra i quali la corazzata ammiraglia Musashi. Porta-aerei non erano
presente a Keelung, essendo basate più al Sud, a Guam. Gli Stati Uniti e il
Giappone dichiarano la guerra all Repubblica di Cina e, per estensione, ai suoi
alleati tedeschi e italiani. Nelle settimane che seguono Tchang Kai-Chek
moltiplica le offensive, le isole britanniche di Chusan sono conquistate e il
resto delle concessioni sono occupate (eccezione fatta di Macao-Hong Kong perché
il Portogallo era neutrale). Nel Sud, partendo dall'Indocina, i Cinesi
conquistano la penisola malesiana e ottengono la resa di Singapore, facendo
numerosi prigionieri britannici e indiani. L'isola americana di Hainan é
conquistata. Il principale attacco é però contro la Corea giapponese. L'esercito
cinese dotato di carri modellati sui panzer tedeschi e modernizzato conta però
soprattutto sulla sua superiorità numerica assoluta. In due mesi e al costo di
perdite enorme la penisola coreana é conquistata. Prima Pyongyang e Vurajio sono
occupate (con l'insieme del territorio dell'Amur). L'avanzata verso il Sud
prende i Giapponesi a sorpresa, la purga di 1936-1937 aveva lasciato l'armata
imperiale con pochi ufficiali capaci e in 1941 molti reparti si sbandano o si
fanno catturare (i Cinesi hanno pero ordine di prendere prigionieri giapponesi).
Il generale Tôjô Hideki, in carica della Corea, si suicida in Seul, girato verso
il Giappone, piuttosto che prendere la responsabilità della catastrofe. Un
regime fantoccio é proclamato con la Repubblica di Joseon condotta da Yi
Seung-man. I Giapponesi riescono però a organizzare uno perimetro difensivo
attorno a Busan, il resto della Corea e dell'Amur sono persi.
La catastrofe in Corea obbliga il premier Abe a dimettersi. L'imperatore chiama
al governo l'ammiraglio Yonai Mistumasa, favorevole a proseguire la guerra. Il
nuovo premier afferma però al parlamento che stavolta il Giappone non potrà
contare su uno vento o una vaga divina e che il Giappone stesso non é in
sicurezza. Yonai approva il lancio del programma Ni-Go per sviluppare una bomba
atomica, Nishina Yoshio inizia a lavorare con Arakatsu Bunsaku, un'allievo di
Einstein, con la perdita del ciclotrone in Corea, loro gruppo é spedito nell'Arasuka
giapponese. I Giapponesi scoprono dell'uranium della provincia di Fukushima.
1942: L'esercito cinese si era in fretta modernizzato con l'aiuto tedesco ma
rimaneva debole su mare, la marina cinese essendo sopratutto capace di difendere
le sue coste. Ciò permette alle Filippine giapponesi di rimanere salve ma non
impedisce ai Cinesi di sbarcare a Sumatra e occupare il sultanato di Aceh e poi
attaccare gli Olandesi. Ben più al Nord i Cinesi provano a prendere piede nel
Karafuto ma i reggimenti ainu riescono a distruggere il ponte collegando l'isola
al continente, i Cinesi soffrono anche del freddo in queste isole del Grande
Nord. I Cinesi riescono però a sicurezza delle teste di ponte a Karafuto,
facendo temere ai Giapponesi un'invasione dal Nord. In Corea, dopo il successo
del primo assalto i Giapponesi riescono a mantenersi a Busan con la difesa del
generale Terauchi ma non sono capaci di riconquistare il terreno per manco di
uomini e mezzi (Una parte dell'esercito metropolitano é riservato alla difesa e
sta fortificando il Kyushu). Più al Nord degli resti dell'armata del Kwantung
organizzano una resistenza con dei civili coreani.
La principale operazione avviene però con il sbarco in Taiwan. La marina cinese
bastava a organizzare la conquista dell'isola di Taïwan, vicina al continente.
Sbarcando presso Tainan i Cinesi riescono a tagliare in due l'isola e
impadronirsi della pianura. L'esercito giapponese aveva però ricevuto istruzione
di organizzare la difesa sulle montagne dell'Est, la cosiddetta linea Koxinga,
portando con loro molti civili. Sono accolti nella Riserva Aborigena dai
guerrieri Atayal, Seediq e Amis che gli aiutano contro l'invasore.
Partendo dalle basi in Corea, i Cinesi bombardano direttamente le città
giapponesi del Kyushu, provocando un'esodo verso l'Est. La città di Kokura,
controllando il Stretto di Shimonoseki é interamente distrutta. Gli Stati Uniti
non inviano per il momento delle truppe, non essendo ancora pronti, ma negoziano
con i Giapponesi per vendere cibo e soprattutto del carburante (il Giappone
manca di risorse in petrolio).
Alla fine dell'anno i Cinesi riuniscono la maggior parte della loro flotta per
attacco decisivo contro Okinawa per isolare il Giappone dalle Filippine e dalle
isole del Sud. La battaglia navale di Okinawa vede però la vittoria giapponese
dopo l'arrivo dell'ammiraglio Yamamoto Isoroku alla testa della corazzata Yamato
e di quattro degli 8 portaerei giapponesi (la Cina ne aveva uno solo, la Zheng
He, affondata durante la battaglia).
1943: La marina imperiale era rimasta fedele in 1936 e, per forza, é rimasta
fuori delle purghe, suoi capi rappresentano ormai il ferro di lancia della
contro offensiva giapponese. Le portaerei permettono ai Giapponesi di riprendere
il controllo del cielo in Taïwan ma anche in Corea. Dopo la battaglia del
Stretto di Formosa le truppe cinesi in Taïwan sono intrappolate ma non si
arrendono. La battaglia di Taihôku si rivela diventare il piccolo Stalingrad
cinese. Nel Sud gli Americani arrivano finalmente a con gli Australiani iniziano
la riconquista di Java e Sumatra occupate con obiettivo di arrivare in Malesia e
Indocina. Ottengono anche l'uso della base di Manilla per preparare più tardi
l'attacco su Hainan.
I Giapponesi sono dalla loro parte occupati da uno grande progetto di sbarco
dietro le linee cinesi in Corea. Il sbarco di Incheon, la più grande operazione
anfibia prima dell'operazione Overlord in 1944, permette di una settimana di
riprendere Seul. I Cinesi del generale Zhang Xuelian, per paura di essere
intrappolati, si ritirano in fretta e abbandonano l'assedio di Busan. In
Giapponesi ne approfittano e in tre mesi tornano a Pyongyang. I Cinesi si
ritirano di Karafuto per ridurre il fronte.
1944: Gli Anglo-americani riprendono Singapore e risalgono in Malesia. Gli
Americani sbarcano in Hainan dove la battaglia é violentissima contro al difesa
disperata cinese. Le truppe cinesi si concentrano sulle città di fronte alla
guerriglia sia degli comunisti vietnamiti che dei resti delle truppe coloniali
francesi. Più al Nord, l'esercito cinese in Taïwan si arrende con la caduta di
Taihôku. In Corea la battaglia di Pyongyang permette di liberare il resto della
penisola. I Cinesi difendono la linea Yalu sul fiume alla frontiera della
Manciuria ma i Giapponesi sferrano un'attaco dal Nord dalle truppe ainu
(riconoscibili alle loro divise a motivi tradizionali e sempre dotate di
baionette avvelenate) e arasukane (sopratutto della fanteria di marina) lasciate
in riserva per l'occasione. Prima della fine dell'anno i Giapponesi invadono la
Manciuria e prendono Harbin. Sbarco australo-americano nel Guangdong,
occupazione di Guangzhou.
1945: la guerra si conclude in Europa con il suicidio di Adolf Hitler ma
prosegue in Asia. I Giapponesi insediano uno governo di occupazione in Manciuria
allorché gli Americani fanno la stessa cosa nel Sud della Cina. I Giapponesi
entrano in Beijing evacuata. Tchang Kai-Chek però resista ancora da Nanjing.
L'esercito cinese in Indocina si arrende ma i Cinesi non tollerano l'idea di una
nuova occupazione straniera del loro paese si tengono pronti a una difesa
all'ultimo sangue.
Dalla sua parte il Giappone testa allora la sua prima bomba atomica sull'isola
delle Aleutine di Attu. L'esplosione non é discreta e viene osservata dagli
Americani. Il presidente Harry Truman prende allora contatto direttamente con il
premier Yonai per discutere. Rivela che gli Americani possiedono anche loro
l'atomica dopo il successo del progetto Manhattan. Gli Americani negoziano
allora con il Giappone di usare delle bombe atomiche insieme per obbligare la
Cina a arrendersi. Il premier Yonai ottiene il consenso dell'imperatore per
usare la Genbaku (bomba atomica). Finire la guerra diventa é sempre più un'obbligazione con l'entrata in guerra dell'URSS di Stalin che occupa in poche
settimane il Xinjiang e la Mongolia Interna, portando con se i comunisti cinesi
di Mao Zedong.
Il 6 agosto gli Americani, lanciano la loro prima bomba, Little Boy sulla città
di Nanjing, annientata in secondi. Il 9 agosto sono i Giapponesi a lanciare la
loro bomba Hikami (Fuoco Divino) su Baoding. Il 12 agosto viene finalmente
lanciata la terza atomica americana, Fat Man, ma partendo da una base
giapponese, sul porto di Ningbo. Il governo della repubblica di Cina dimette
Tchang Kai-Check delle sue funzioni si. Tchang Kai-Chek stesso era in fuga con
l'aiuto delle triadi quando fu fatto prigioniero dagli uomini dell'unità 9
giapponese (un'unità fondata in segreto durante l'epoca Meiji con i veterani
della polizia ninja Oniwabanshû dello shogunato) e portato in zona americana (I
Giapponesi non vogliono avere il problema di farlo passare davanti un
tribunale). Fine della seconda guerra mondiale in Asia.
Come previsto dalla conferenza di Teheran, la Cina é spartita in zone di
occupazione. Il Giappone occupa la Manciuria, gli Americani Il Sud della Cina
con una zona affidata ai Australiani. L'URSS occupa il Nord della Cina. Il Tibet
torna indipendente e il Xinjiang diventa la Repubblica Democratica di
Uighuristan. Il Giappone entra nella nuova Organizzazione delle Nazioni Unite
ONU come membro del consiglio permanente con diritto di veto.
In Giappone il premier e ammiraglio Yonai si dimette delle sue funzioni dopo le
elezioni. Viene però chiamato dall'imperatore per accompagnarlo quando la
vittoria viene annunciata ed é considerato come l'artefice di questa vittoria.
Il nuovo partito progressista (Shinpotô) appena fondato a vinto le elezioni con
uno programme di riavvicinamento con gli USA e di ricostruzione, Shidehara
Kijûrô diventa premier.
1946: Il Giappone deve sistemare molti problemi davanti al costo della
ricostruzione di Taïwan e della Corea senza parlare delle devastazioni nel
Kyushu. In questo il governo Shidehara riesce a negoziare degli prestiti da
parte degli USA. La situazione politica é però confusa con nuovi partiti che
nascono e si oppongono in parlamento e nuove domande da parte delle diverse
parte dell'impero per delle autonomie più larghe. La politica pro-americana di
Shidehara blocca su una cosa, l'imperatore.
L'imperatore Shôwa aveva autorizzato l'uso della bomba americana ma i film
mostrando l'esplosione e suoi effetti sulle popolazioni civili cinesi avevano
profondamente terrificato Hirohito che si sarebbe esclamato: “Cosa abbiamo
fatto? Miei antenati non lo perdonaro mai!” prima di recarsi in pellegrinaggio a
Ise per contrizione. Molti Giapponesi, anche felici della vittoria, erano dalla
stessa opinione dell'imperatore e vedevano la produzione continua di atomiche da
parte degli USA come una minaccia. Ciò facilita la caduta del governo Shidehara
al profitto di Yoshida Shigeru, padrone del nuovo partito liberale (Jiyûtô) più in favore della neutralità nell'opposizione Est-Ovest.
In Cina la zona di occupazione australo-americana viene unificata e si
riorganizza attorno alla città di Guangzhou (Nanjing e Shanghai essendo troppo
vicine del Nord). Dalla loro parte i comunisti di Mao prendono sempre più il
controllo della zone di occupazione sovietica. Nel Sud, in Indocina gli
Americani mantengono l'occupazione dell'ex colonia e rifiutano di restituirla ai
Francesi, devono però affrontare la il governo autoproclamato comunista di Ho
Chi Minh. Bombardamento americano di Haiphong e inizio della guerriglia contro
il nuovo colonizzatore L'Indonesia si proclama indipendente contro gli Olandesi
e inizia una guerra di decolonizzazione.
1947: Una coalizione tra il Shinpotô e il Kokumintô (socialista) porta al
potere Katayama Tetsu, il primo premier socialista della storia del Giappone.
Lancia una vasta campagna di riforme instaurando la protezione del Stato in caso
di disoccupazione, creando il ministero del lavoro e della ricostruzione,
riconoscendo la parità dei salari tra uomini e donne. Sotto suo governo e
firmato l'accordo di Namba che riconosce i sindacati, instaura delle vacanze
pagate. Una legge antitrust é votata contro i consortium zaibatsu. Nell'impero
il governo Katayama aumenta l'autonomia delle diverse componente dell'impero e
spinge a affidare solo a degli locali le funzioni amministrative e la polizia.
Concede al premier filippino Manuel Roxas l'elezioni di un'assemblea
deliberativa includendo i partiti regionali.
In Cina si conclude il processo di Fuzhou dove Tchang Kai-Chek é riconosciuto
colpevole dell'aggressione contro gli USA, il Giappone, l'occupazione del Tibet
e altri crimini di guerra. Lui e altri ex signori della guerra e gerarchi del
Kuomintang sono condannati. Tchang Kai-Chek é impiccato dagli Americani e rimane
l'unico capo di Stato dell'Asse ad essere stato condannato da uno tribunale.
1948: Referendum in Manciuria, organizzato dai Giapponesi, il referendum deve
decidere se la Manciuria occupata vuole diventare indipendente dalla Cina e
quale forma di governo scegliere. Alla maggioranza di 53% viene scelta
l'indipendenza sotto una monarchia costituzionale. La corona mancù é affidata a
Aisin Gioro Pujie, fratello dell'ultimo imperatore di Cina, che sale sul trono
come imperatore Kangde. Il nuovo imperatore é sposato con la figlia di famiglia
nobile giapponese Saga Hiro, nuova imperatrice. Gli USA riconoscono il risultato
e il nuovo Stato é ammesso all'ONU.
L'URSS e i comunisti protestano e due settimane dopo Mao Zedong proclama la
Repubblica Democratica di Cina a Beijing. In reazione il Sud proclama la
Repubblica Cinese con capitale a Wuhan. La Guerra Fredda é ormai ben insediata
in Asia. Nel Medio oriente David Ben Gourion proclama la nascita dello Stato di
Israele e inizia la guerra contro gli attacchi dei paesi arabi vicini. Il
Giappone riconosce immediatamente il nuovo Stato e offre il suo aiuto agli
Israeliani, vendendo armi e inviando istruttori.
.
Il difficile dopoguerra
1949: Si conclude la crisi
del blocco di Berlino in favore degli Occidentali ma il Giappone rifiuta di
firmare uno trattato in funzione anti-sovietica. Il governo giapponese definisce
la strategia nucleare giapponese in modo difensivo. L'arma nucleare, su
richiesta imperiale, potrà essere usata solo garantire l'indipendenza
dell'impero giapponese. Uno trattato di alleanza militare é firmato con l'impero etiopia. In Indocina la guerra tra Americani e Vietnamiti si intensifica. Gli
USA tentano di organizzare una repubblica vietnamita nazionalista per guadagnare
l'appoggio popolare e internazionale e ricevono un'aiuto logistico giappone
dalle Filippine. I comunisti vietnamiti sono aiutato dagli gruppi comunisti
cinesi nascosti nelle foreste del Sud della Cina Meridionale, nel Yunnan e il
Guangxi.
Lo stesso anno l'URSS fa esplodere la sua prima bomba atomica, raggiungendo gli
USA e il Giappone nel club atomico. Il rischio di Terza guerra mondiale diventa
uno rischio di guerra nucleare.
1950: La Cina del Nord di Mao Zedong attacca a sorpresa la Cina meridionale
pro-americana. Armata dall'Unione Sovietica, le truppe di Beijing riescono
un'impressionante offensiva che sbaraglia le truppe cinesi del Sud. L'esercito
americano si era ritirato in grande parte l'anno scorso per essere inviato in
Vietnam. In pochi mesi Nanjing, Shanghai e Wuhan sono occupate e le qualche
truppe americane del generale Mac Arthur riescono malapena a organizzare la
difesa del Guangdong con uno governo cinese ritirato a Guangzhou. Non é a caso
che Mao non attacca anche la Manciuria, non vuole combattere USA e Giappone come
aveva fatto Tchang Kai-Check. Infatti, non crede nella volontà giapponese di
entrare direttamente nel conflitto.
Prima della fine dell'anno gli Americani riescono a richiamare le truppe
presenti nel Vietnam e Hainan e ottengono dall'ONU l'invio di uno Corpo
Spedizionario Internazionale per liberare il Sud. Il Giappone si giunge
all'aiuto internazionale solo per uno supporto logistico, offrendo di usare le
sue basi in Taiwan e nelle Filippine, ma rifiuta in inviare delle truppe. Gli
Americani organizzano in settembre uno sbarco di Pudong che permette di
riconquistare Shanghai e Nanjing e presto minacciare di tagliare le truppe
Nord-cinesi delle loro basi. I Nord-cinesi evacuano verso il Nord.
1951: Durante la loro ritirata i Nord-cinesi perdono la capitale meridionale di
Wuhan ma riescono a impedire l'avanzata alleata più a Nord, il fronte si
stabilizza. Il resto della guerra prosegue in offensive micidiali seguite da
controffensive ancora più sanguinose. Gli Americani sono respinti durante loro
tentativo di prendere Chengdu. L'URSS dalla sua parte si mantiene ufficialmente
fuori del conflitto, come il Giappone. Il Stato Maggiore giapponese aveva però
chiesto al premier e all'imperatore di preparare un'entrata in guerra con l'uso
delle atomiche ma il sovrano avrebbe totalmente rifiutato di ricorrere di nuovo
all'arma atomica. più al Sud, le difficoltà americane permettono ai Vietnamiti
di riprendere il vantaggio, controllando vaste aree del paese, sopratutto al
Nord.
Lo stesso anno in Giappone Kurosawa Akira realizza il film Rashômon e vince il
Leone d'Oro a Venezia. Questo successo marca l'inizio della fama internazionale
del cinema giapponese.
1952: La guerre in Cina e in Vietnam prosegue con sempre più morti ma senza
risultati, la zona di fronte rimane quasi simile durante tutto l'anno. Gli
Americani riescono però a sistemare loro conti con la guerriglia cinese del
Yunnan ma devono ancora lottare nel Guangxi. La Grande Bretagna ottiene di
insediare delle basi aeree in Tibet per garantire l'indipendenza del paese.
In Giappone la ricostruzione di Taïwan e la Corea continua a grande velocità,
tutti temendo nuove distruzioni se la guerra in Cina doveva propagarsi. Seul é
ricostruita con uno nuovo piano urbano. Il palazzo imperiale di Gyeongbokgung é
restaurato come l'altare della Patria di Jongmyo. La corea deve però affrontare
il sviluppo della maffia nippo-coreana nei suoi porti. Il governo regionale
coreano ottiene l'autorizzazione della creazione di partiti regionalisti e la
riapertura delle sue università.
Nell'arcipelago stesso il disegnatore Tezuka Osamu (discendente del samurai
Hattori Hanzô) incontra il successo con l'inizio della sua seria Atom. Marca
l'inizio dell'età d'oro degli fumetti giapponesi manga. Molti di questi manga
sono girati verso l'idea di progresso tecnologico e si fondano sul traumatismo
delle distruzioni della guerra mondiale per raccontare storie che parlano a
tutti.
Lo stesso anno gli Stati Uniti del presidente Truman prendono il vantaggio nella
corsa all'armamento, testando la prima bomba a Idrogeno della storia e lanciando
suo primo sottomarino nucleare due anni dopo. L'URSS riesce anche lei a produrre
una bomba all'idrogeno l'anno seguente, la corsa si accelera, il Giappone é
indietro.
1953: Muore il re hawaiiano Kalakaua II, lui succede suo figlio Keli'iahonui
Kawananakoa. Hawaii era rimasta neutrale durante il conflitto mondiale benché
lasciando gli alleati usare suoi porti, come rimane neutrale nella guerra di
Cina. Poco dopo muore anche il dittatore sovietico Joseph Stalin. In pochi mesi
la direzione dell'URSS cambia rapidamente e spinge Mao Zedong a concludere il
conflitto. Dalla loro parte gli Americani, stanchi, hanno eletto il presidente
Eisenhower che vuole anche lui concludere il conflitto sia in Cina che in
Vietnam.
I governi del Nord e del Sud della Cina firmano un'armistizio a Chongqing che
conclude la guerra di Cina su uno nulla di fatto. La divisione tra Nord e Sud
diventa permanente, quasi sulla stessa linea di demarcazione che prima della
guerra. Si crea uno vero No Man's Land tra le due Cine. Al Sud gli USA
mantengono in permanenza 45 000 soldati ma al Nord Mao Zedong, l'eroe della
guerra per i Nordisti, insedia definitivamente suo potere personale a Beijing.
Per il Vietnam le trattative di pace erano già in corso da 1952 a Parigi,
l'equilibrio tra I due campi é rotto quando le truppe americane si lasciano
intrappolare a Dien Bien Phu da un'esercito vietnamita, risultando con
un'umiliante sconfitta che numerosi prigioneri. Il trattato di Parigi si
conclude con l'instaurazione di una Repubblica indipendente in Vietnam e
l'evacuazione degli Americani. Uno regime comunista si impone in Laos ma non in
Cambodia. La Cina del Nord si porta garante dell'indipendenza vietnamita,
minacciando di riprendere le ostilità.
1954: In Giappone, il governo conservatore di Yoshida perde le elezioni al
profitto del partito di Hatoyama Ichirô, più militarista e anti-comunista. E
sotto la sua influenza che uno golpe é organizzato a Saigon, nel Sud del
Vietnam, per restaurare l'imperatore Bao Dai e dividere il Vietnam in due paesi: Nord comunista e Sud nazionalista pro-giapponese. Immediatamente I
Nord-Vietnamiti riprendono la loro lotta contro il nuovo nemico allorché delle
truppe giapponesi arrivano dalle Filippine.
Lo stesso, il Giappone firma il trattato di Pyongyang che restaura la sovranità
piena dell'impero di Manciuria. La Manciuria riprende il controllo della sua
difesa, della sua politica economica e della sua diplomazia. L'imperatore Kangde
promulga una costituzione parlamentare. Rimangono delle guarnigioni giapponesi a
Dalian e presso la frontiera nord-cinese ma nelle condizioni del trattato di
cooperazione. La Manciuria é riconosciuta da tutti i Stati occidentali. La
Manciuria si stabilizza rapidamente con uno consenso per la pace, sopratutto
dopo l'esempio catastrofico delle due Cina.
In Giappone escono lo stesso anno due film: Godzilla di Honda ichirô, che fonda
il genere dei film di mostri (Kaijû), e Shichinin no Samurai (I 7 samurai) di
Kurosawa Akira. Il primo fonda il prospero genere dei film popolari allorché il
secondo é riconosciuto come il più famoso film giapponese della storia,
influenzando molte opere straniere. L'industria del cinema si sviluppa
rapidamente in Giappone con i grandi studio di Nerima, presso Edo. In qualchi
anni nasce il genere Shambara Ramen, i film di samurai a piccolo budget nei
quali trionfa l'attore Mifune Toshiro, spesso chiamato il Clint Eastwood
giapponese.
1955: La partecipazione giapponese alla conferenza dei Non-Allineati a Bandung,
prima annunciata, viene cancellata. Molti paesi di questo gruppo, Indonesia e
India per primi, protestano contro il ruolo del Giappone In Vietnam e lo
accusano di imperialismo. Il Giappone é sempre più visto come uno terzo polo
della guerra fredda che lavora per se stesso. Alla stessa epoca iniziano le
manifestazioni nelle Filippine per l'autonomia, alcuni chiedono anche
l'indipendenza e sono repressi dalla polizia.
1956: Il governo nazionalista di Hatoyama Ichirô cade, le elezioni portano in
trionfo il Partito Liberale Jimintô con Ishibashi Tanzan. Quest'ultimo deve però
presto dimettersi per ragioni di salute. Prende suo posto Kishi Nobusuke. Kishi
é conosciuto come uno nostalgico del militarismo degli anni 30, apertamente
critico contro la repressione di 1936, avrebbe condotta secondo lui
all'umiliazione militare di 1941-1942. E anche un'ammiratore del fascista
giapponese Konoe Fumimaro. Con lui torna senza mascherarsi l'idea di
imperialismo giapponese che fa paura a molti. Immediatamente invia in Vietnam
degli istruttori e delle forze di sicurezza per lottare contro la guerriglia
comunista contro il governo di Bao Dai.
Il Giappone annuncia avere creato suo proprio Hibaku (bomba all'idrogeno),
testato nell'isola aleutine di Kiska. Viene lanciata lo stesso anno il primo
sottomarino nucleare giapponese: la Kappa.
1957: il nuovo governo Kishi é più sottile nel suo imperialismo, non é più l'epoca delle annessioni. Preferisce dunque la via dell'imperialismo economico
creando uno Fondo per il Sviluppo dell'Asia. Propone la creazione di
un'organizzazione politico-economica chiamata la Sfera di Coprosperità della
Grande Asia, proclamando di volere creare un'Asia per gli Asiatici. Molti però
si sfidano di queste proposte. Solo la Manciuria, la Cambogia, la Thailandia, il
sultanato di Brunei, il sultanato di Sulu e il sultanato di Aceh rispondono
positivamente. La Cina del Sud preferisce rimanere fedele all'alleanza
americana.
In Giappone, il principe ereditario Akihito si sposa con Shôda Michiko. Per la
prima volta un'erede del trono sposa una donna non nobile, benché approvata
dalla Casa Imperiale. E uno segno forte inviato per dimostrare la
modernizzazione della famiglia imperiale. La giovane coppia non esita a farsi
fotografare e mostrare uno stile di vita personale non molto diverso del
cittadino normale.
Lo stesso anno l'URSS invia suo primo razzo nello spazio con uno satellite
Sputnik 1. E anche l'inizio dell'era degli razzi balistici nucleari. In
reazione, l'anno secondo il presidente Eisenhower crea la NASA e accelera la
produzioni di razzi simili, capaci di colpire ovunque nel mondo.
1958: Nelle Filippine le manifestazioni di studenti si fanno più forti e
chiamano al sciopero generale. Delle manifestazioni nascono anche in Corea,
sempre da parte dei studenti. In reazione il governo Kishi propone una nuova
legge di sicurezza anti-secessione che lui darebbe il potere di vietare le
manifestazioni e ottenere degli poteri di polizia più estesi. Le manifestazioni
iniziano anche in Giappone.
1959: i studenti giapponesi del Zengakuren manifestano ogni giorno davanti al
Teikoku Gikai e riescono a riunire anche i socialisti e numerosi cittadini senza
affiliazione dopo l'adozione della legge di sicurezza. Il nuovo progetto di
Kishi aggrava ancora le presentazioni: il Giappone negozia con gli USA la firma
di uno trattato strategico in funzione anti-sovietica e anti-Nord-Cina. Il
governo Kishi vuole anche cambiare la dottrina nucleare giapponese in modo più offensiva, annuncia la creazione dell'agenzia spaziale giapponese JAXA e il
sviluppo di razzi intercontinentali giapponesi in uno futuro prossimo.
1960: Il premier Kishi prepara il voto del trattato strategico e invita il
presidente Eisenhower a visitare il Giappone. Questo non conta con le
manifestazioni sempre più massicce a Ôsaka, Seul e Manilla. I manifestanti del
Zengakuren riescono a penetrare nel parlamento, la polizia interviene
brutalmente e una studente, Kanba Michiko, muore sotto i colpi. La situazione
diventa quasi-insurrezionale e il partito Jimintô forza Kishi a dimettersi e
cancella la visita del presidente US. Kishi é allora tentato di lanciare uno
golpe, usando l'esercito e suoi amici tra i yakuza ma viene isolato prima
dall'unità 9 su richiesta dell'imperatore.
Il Jimintô nomina allora come premier Ikeda Hayato, uno sconosciuto che nessuno
crede capace di controllare la situazione. Delle elezioni sono convocate a, alla
sorpresa di tutti, Ikeda si lancia in una campagna ambiziosa, promette
l'abrogazione della legge di sicurezza e la fine del trattato strategico,
promette anche uno vasto piano industriale e scientifico per sostenere uno
programme spaziale giapponese. Infine promette la revisione della costituzione
per definire uno nuovo statuto per le diverse parte dell'impero. Le sue promesse
sono belle e vince le elezioni con la più grande maggioranza della storia. Il
premier Ikeda inizia per scusarsi presso il nuovo presidente americano Kennedy
per il fallimento del trattato e lo invita a visitare il Giappone in 1964.
L'anno era già ben occupato ma il Giappone fa ancora parlare di lui con il suo
sostegno a Hailè Selassié d'Etiopia durante uno tentativo di golpe. Le forze
speciali giapponesi erano già sul posto per aiutare a mantenere il regime
democratico.
Lo stesso anno nasce il principe Hiro no Miya Naruhito, figlio del principe
ereditario Akihito. Il principe e la sua moglie insistono per occuparsi ed
educare da solo il futuro imperatore per dare l'infanzia la più normale
possibile. E ancora una prima volta per la famiglia imperiale. Il giovane
Naruhito andrà in scuola pubblica e fino a uno diploma universitario,
specializzandosi in storia, scrivendo una tesi sulla gestione dell'acqua nel
Giappone Edo.
1961: Anno delle meraviglie per il Giappone, il governo Ikeda instaura una
assurance pubblica universale per tutti i cittadini allorché dettaglia suo piano
economico: il Giappone dovrà specializzarsi nei piccoli prodotti di
consumazione e l'elettronica, molte compagnie giapponesi iniziano a imitare le
innovazioni tecniche americane, tra quali il transistor. In qualchi anni nascerà
il miracolo economico giapponese e la vaga del Nihonsei (Made in Japan). Nascono
uno grande numero di piccole aziende di elettronica, una nuovo frontiera
industriale che appassiona i giovani. Lo stesso anno, allorché Yuri Gagarin
diventa il primo uomo nello spazio, il governo giapponese promette di inviare
un'uomo sulla Luna, provocando l'inizio della corsa allo spazio a tre: USA,
URSS e Giappone.
La conferenza di Manilla si riunisce con degli rappresentanti coreani,
filippine, guineani, ainu, arasukani, polinesiani e giapponesi e discutere della
nuova forma che dovrà prendere l'impero. La conferenza é aperta dall'imperatore
Hirohito stesso che approva la riforma.
L'Americano Alan Shepard diventa il primo americano inviato nello spazio con il
programma Mercury.
1962: Il mondo passa a un pelo della distruzione mutua assicurata con la crisi
dei missili di Cuba. Kennedy e Khrouchtchev si oppongono ma finalmente la paura
della guerra nucleare é la più forte, Ikeda Hayato serve allora di mediatore
nelle discussioni tra i due giganti e assicura nella sua neutralità tra i due.
Si crea una linea diretta di comunicazione Washington-Ôsaka-Mosca in caso di
crisi. Per qualchi anni la Guerra fredda entra in una fase di calma.
L'astronauto americano John Glenn é inviato nello spazio, il Giappone promette
di mandare alla sua volta un'uomo in orbita in meno di due anni. Viene
inaugurato il Centro Spaziale di Tanegashima.
1963: A Manilla viene firmato il testo della Costituzione dell'Unione Imperiale
del Grande Giappone (Dai Nihon Gasshû Teikoku), la forma presa dall'impero
giapponese. I membri dell'unione riconoscono l'imperatore Hirohito come sovrano
ma ottengono la creazione di assemblee nazionali elette localmente al suffragio
universale con piena sovranità sulle loro legislazioni. La difesa rimane però
nelle mani dell'esercito imperiale ma esistono anche degli eserciti nazionali
considerati come degli ausiliari. La nuova forma dell'impero giapponese si
riconosce come neutrale nella guerra fredda. Il Grande Giappone si dota però di
una legge che garantisce una revisione ogni dieci anni e nel frattempo vieta le
secessioni. Sono membri del Grande Giappone a rango uguale: Giappone, Corea,
Ainukoku, Okinawa, Taïwan, Filippine, Isole Marianne, Palau, Karafuto e Kurili,
Amuru, Grande Kamchatka e Arasuka. Il parlamento giapponese nazionale diventa il
Kokkaigijido, a Ôsaka allorché una commissione imperiale é insediata a Edo,
presidiata dal premier giapponese. Per l'occasione Edo é ribattezzata dal nome
di Tôkyô (capitale dell'Est). La costituzione viene approvata per via di
referendum in tutto l'impero.
Lo stesso anno il programme giapponese Tenryû (Dragone Celestro) invia Azuma
Takio, il primo uchunauto giapponese in orbita. La cosmonauta sovietica
Valentina Tereshkova diventa la prima donna nello spazio. Negli Stati Uniti il
presidente Kennedy é assassinato ma ciò non impedisce di proseguire il programme
spaziale con le missioni Gemini.
.
Il Giappone verso le stelle
1964: L'anno inizia con la
scoperta di petrolio nell'Arasuka giapponese e il Chukchik, il Giappone diventa
autonomo per le sue risorse energetiche. Lo stesso anno il Giappone inaugura suo
treno a alta velocità, il Shinkansen, che college Ôsaka e Tôkyô in tre ore.
Ôsaka accoglie gli Giochi Olimpici (riportati in 1964 dopo essere stati
cancellati in 1940). I Giochi provano di essere la vetrina del rinnovo
giapponese e sono uno grande successo. Poco dopo la fine dei Giochi il premier
Ikeda si dimette per ragioni di salute e viene nominato Satô Eisaku.
Lo stesso anno le elezioni in Corea portano il generale nippo-coreano Park
Cheung-Hee al posto di premier. E fortemente favorevole alla nuova costituzione
e lancia in Corea delle riforme ispirate da quelle di Ikeda. Nelle Filippine
viene eletto premier Ferdinando Marcos, più ostile alla nuova situazione
politica, era un'indipendentista prima del 1963.
Nel Vietnam la situazione peggiora notevolmente. Gli ultimi anni avevano fatto
dimenticare ai Giapponesi che una guerra era in corso in questo paese e la
situazione del Sud diventa difficile contro la guerriglia. Uno golpe militare
isola l'imperatore Bao Dai e porta il generale Nguyen Khanh al potere. Il
premier giapponese Satô vorrebbe lasciare il paese ma non vuole essere visto
come debole dopo l'instaurazione della nuova costituzione. Autorizza degli
bombardamenti sul Laos e ottiene un voto per rafforzare la presenza giapponese
in Vietnam dopo incidenti nel golfo del Tonkino. Gli Americani lasciano fare,
ben contenti di vedere I Giapponesi in difficoltà.
1965: il generale Nguyen Van Thieu diventa il premier sud-vietnamita, l'armata
imperiale giapponese é ormai usata direttamente contro l'esercito nordvietnamita.
Più di 185 000 soldati nipponici, coreani e filippini sono presenti e i
bombardieri iniziano a largare delle bombe al napalm. Davanti a questa
degradazione rapida della situazione delle manifestazioni di protesta iniziano,
particolarmente nell'Università Imperiale di Tôkyô e a Ôsaka. I giornali
iniziano a parlare di guerra del Vietnam. In Vietnam stesso il potere comunista
invoca con facilità il ricordo della guerra del XVIII secolo quando i samurai
giapponesi erano già stati respinti. Per reazione nazionalista anche degli
Sud-Vietnamiti si mettono dalla parte dei comunisti.
La missione giapponese Tenryû V diventa la più lunga missione in orbita, più delle missioni americane e sovietiche, per preparare gli uchunauti all'eventuale
viaggio verso la Luna. Il Programma Tsuyukomi con obiettivo la Luna é
ufficialmente lanciato.
1966: Il premier Satô deve affrontare le proteste degli studenti ma conserva
ancora il favore della maggioranza. Il Giappone conosce uno sviluppo economico
esponenziale, sopratutto nell'elettronica, la disoccupazione quasi non esiste
sotto suo governo e il livello di vita cresce. Le famiglie giapponesi iniziano a
dotarsi di televisioni e altri prodotti del benessere moderno. Il prestigio del
programme spaziale permette di nascondere negli media che ci sono ormai 390 000
soldati giapponesi in Vietnam.
Giappone e Cina del Sud normalizzano le loro relazioni diplomatiche e firmano
uno trattato di pace. Alla stessa epoca la stessa Cina meridionale, benché sotto
uno regime autoritario, inizia a vedere la sua economia rialzarsi, sostenuto
dagli aiuti americani. Negli dieci anni seguenti South Cina diventerà il primo
dei nuovi paesi industrializzati, la sua popolazione rimane però largamente
sotto il livello di povertà.
1967: Il governo Satô tenta di migliorare la sua immagine internazionale
creando la Banca di Asia per il sviluppo degli paesi meno ricchi. Annuncia anche
un'evoluzione nella dottrina nucleare giapponese, quella di una limitazione
delle ricerche. Il Giappone firma il trattato di non proliferazione atomica con
la maggior parte degli paesi del mondo. Questa evoluzione lui guadagna il favore
dell'imperatore che aveva fatto della limitazione nucleare una delle sue
convinzioni.
In reazione alla Banca d'Asia fondata dai Giapponesi, molti paesi del continente
fondano l'ASEAN per diventare uno rivale economico del blocco giapponese,
partecipano l'Indonesia, Aceh, Malaysia, Cambogia, Thailandia, Cina del Sud e
Birmania.
Lo stesso anno la guerra dei Sei Giorni tra Israel e suoi vicini arabi vede la
vittoria israeliana e l'incorporazione di molti territori tra quali il Sinai e
Jerusalem-Est. L'esercito israeliano ha ricevuto durante gli anni precedenti
un'importante materiale militare giapponese e il Mossad a stabilito degli legami
con i servizi segreti giapponesi, in particolare con degli istruttori in «
tecniche tradizionali », cioè dei ninja, creando il mito antisemito del "Ninjew".
La collaborazione nippo-israeliana si era anche fatta nel nucleare e rumori
dicono che il programma nucleare israeliano é stato largamente aiutato da
trasmissioni di tecnologie da parte di Ôsaka. Ovviamente la maggior parte dei
paesi arabi considerano il Giappone come un'alleato di Israele, cioè uno nemico.
Lo stesso anno la JAXA riesce a inviare la sonda Tsuki II, sulla Luna e prendere
delle fotografie. Una missione simile verso Venere é in preparazione, la
missione Kinboshi I che prende per la prima volta dell'immagine del pianeta.
1968: In Vietnam le forze giapponesi sono prese a sorpresa da un'offensiva di
grande stile dei Nordisti durante la festa del Têt. I Nord-Vietnamiti sono
respinti ma per quasi un mese Saïgon e le altre città del paese sono state
minacciate. L'esercito imperiale proclamava che era in controllo e la vittoria
vicina, la realtà sorprende tutti in Giappone allorché i giornali annunciano più di 100 morti giapponesi ogni settimane. Ciò basta a rovesciare l'opinione
nazionale come internazionale. Delle manifestazioni a Ôsaka riuniscono più di
200 000 persone, i studenti per primi. Si vedono degli giovani fuggire il
Giappone per andare in Manciuria o nelle Hawaii per non essere inviati in
Vietnam.
Il governo Satô promette di ridurre la presenza giapponese in Vietnam e in
questo scopo vuole forzare la costituzione di un esercito sud-vietnamita capace
di reggere da solo. Ordina anche di fermare I bombardamenti sul Nord-Vietnam.
Ciò non impedisce il scrittore giapponese Kawabata Yasunari, molto critico sulla
guerra, di ottenere il premio Nobel di letteratura, il secondo dall'epoca di
Natsume Sôseki.
1969: Le manifestazioni nelle università sono ormai quotidiane, spesso
coordinate dal partito comunista giapponese o le sue sezioni tra i studenti.
L'occupazione dell'università di Tôkyô (Tôdai) finisce con la sua presa
d'assalto dalla polizia e la sua chiusura. I media giapponesi, oltre la NHK
pubblica, sono fortemente critici contro il governo allorché molti gruppi al
contrario denunciano l'influenza occidentale nell'evoluzione dei modi di vita.
La musica americana in particolare é denunciata come corruttrice allorché degli
gruppi di Hana no ko, simili ai Hippies, si sono formati. I giornali iniziano a
evocare uno massacro di civili da parte di soldati giapponesi a My Lai.
Lo stesso anno gli Americani vincono la corsa alla Luna quando l'Apollo XI di
Neil Armstrong e Buzz Aldrin. I Russi sono solo riusciti a inviare una sonda ma
la JAXA promette di non abbandonare la corsa.
1970: La missione giapponese Tsuyukomi VIII arriva sulla Luna. Il modulo Usagi
permette a due uchunauti Makabe Kenji e Nitta Reiji. La bandiera giapponese é
piantata sul satellite della Terra dopo tre « Banzai ». E uno trionfo per la
JAXA allorché la NASA incontra problemi con la sua missione Apollo XIII che non
é riuscita a posarsi sulla Luna. Le reazioni internazionali sono immediate, il
presidente americano Nixon felicita i Giapponesi ma promette che la corsa allo
spazio non é finita. Dalla parte Brejnev non spporta questa umiliazione,
rimanere terzi dopo i Giapponesi é ancora più grave che essere secondo dopo gli
Americani !
Il governo Satô aveva bisogno di questa vittoria scientifica allorché in Vietnam
il ritiro delle truppe terrestre non impedisce i Giapponesi di lanciare una
campagna di bombardamenti in Cambodia. Un'intervenzione indiretta rovescia il re
Norodom Sihanuk. Le proteste internazionali proseguono.
In Giappone avviene l'incidente bizzarro del golpe di Mishima Yukio. Il grande
scrittore, affascinato dalla figura del samurai, dall'Hagakure e del golpe di
1936 tenta anche lui di provocare un'insurrezione militare per instaurare uno
shogunato. Vestito di uno grande uniforme di teatro arresta con i suoi complici
gli ufficiali della guarnigione di Namba a Ôsaka a fa davanti ai Soldati uno
grande discorso infiammato, che non provoca nessuna reazione. Davanti al suo
fallimento, Mishima si suicida all'antica e viene decapitato da uno dei suoi
discepoli. Molti nelle anni seguenti si sono interrogati se il golpe era vero o
se Mishima si era offerto uno suicidio in grande stile.
1971: L'URSS arriva finalmente terza sulla Luna quando la cosmonauta veterana
Valentina Tereshkova pianta finalmente la bandiera rossa sul satellite. Nuove
missioni sono previste allorché il Giappone ha già inviato Tsuyukomi IX e gli
Americani Apollo XV. La corsa sembra intensificarsi. I Russi prendono però la
testa su Marte, facendo atterrare una sonda, la Mars III. Il Giappone é
piuttosto girato verso Venere e riesce a posare la sonda Kinboshi VI.
Lo stesso anno l'imperatore Hirohito fa una visita controversa in Europa (con
breve passaggio in America). E ricevuto con tutti gli onori dalle corte d'Europa
ma deve anche contare con le proteste contro la guerra in Vietnam,
particolarmente intense in Gran Bretagna e in Olanda. Tra i paesi visitati
l'imperatore si ferma in Italia dove incontra il papà Paolo VI. E il primo
incontro di un'imperatore giapponese e di uno pontefice romano, Hirohito e Paolo
VI si mettono d'accordo su una dichiarazione comune e il Giappone rende alla
Chiesa cattolica la Oura Tenshudô (la chiesa di Nagasaki) e altre chiese
storiche del Giappone. Lo stesso anno la Manciuria firma uno trattato con la
Cina comunista, prima occasione per i due paesi di riconoscere le loro proprie
esistenze.
In Giappone, la storia del massacro di My Lai inizia a essere conosciuta e
scandalizza. L'imperatore stesso, dopo esserne stato informato chiede
pubblicamente di accelerare il ritiro delle truppe giapponesi dal Vietnam e
presenta suoi rimorsi al governo sud-vietnamita.
1972: Il governo di Satô Eisaku perde le elezioni, Tanaka Kakuei é eletto. Suo
programma prevede di continuare la corsa allo spazio con una base permanente
sulla Luna negli dieci anni. Lancia anche uno nuovo piano economico centrato
sulle alte tecnologie. Viene fondato il campus universitario specializzato sulla
robotica e le tecnologie spaziali a Tsukuba.
In Vietnam quasi tutte le truppe al suolo giapponesi sono già state ritirate
allorché il Nord lancia a sorpresa una nuova grande offensiva che lui permette
di occupare una parte del Sud. Il Giappone riprende suoi bombardamenti benché
delle trattative siano gia in corso. La ripresa delle ostilità non impedisce
però Tanaka di incontrare Brejnev a Mosca per firmare il trattato SALT che
prosegue la limitazione delle armi nucleari, presto raggiunti dagli Americani.
L'URSS si propone come mediatore delle trattative con il Nord-Vietnam.
Nelle Filippine il premier Marcos viene deposto dopo accusazioni di violazione
della costituzione imperiale e di violenze della sua polizia. Begnino Aquino é
eletto premier delle Filippine. Lo stesso anno Park Cheung-Hee perde le elezioni
al profitto del socialista Kim Dae-Jung. Il governo giapponese riconoscono il
governo socialista (moderato) di Corea senza tentare di intervenire.
Lo stesso anno il più famoso mangaka, Tezuka Osamu, pubblica una vità di Gesù in
8 volumi che scandalizza alcuni per suo tuono umoristico e leggero ma ormai la
società giapponese é molto laicizzata e le leggi sul blasfemo non sono più usate, alla richiesta personale dell'imperatore.
1973: Gli USA annunciano la fine del programme Apollo. Al suo posto viene
lanciato il programma Artemis per la costruzione di una base lunare permanente.
I resti di una Saturn V sono usati per costruire la prima stazione spaziale in
orbita, la Skylab, presto seguita da una Skylab II e III.
Viene firmato il trattato di San Francisco tra Giappone, Sud Vietnam e Nord
Vietnam. Il Giappone si ritira della Guerra del Vietnam ma continua a sostenere
il Sud Vietnam contro il Nord. Il Sud é già in parte occupato dai Nordisti e
niente sembra dover impedire una conclusione rapida del conflitto.
Altrove nel mondo I paesi arabi vicini di Israele tentano un'attaco sorpreso
contro loro nemico durante la guerra del Yom Kippour che si conclude rapidamente
con una vittoria israeliana. Ôsaka assicura tel Aviv del suo sostegno politico
all'ONU. Una delle conseguenze del conflitto é il primo shock del petrolio. I
prezzi del petrolio aumentano sempre piu, minacciando le economie occidentali.
Il Giappone rafforza l'esploitazione delle sue riserve in Arasuka e compra del
petrolio scoperto e estratto dalla Manciuria, proteggendo per una buona parte la
sua economia.
1974: La NASA fonda la prima base lunare Alpha. Le missioni Artemis proseguono
e qualchi mesi dopo i Sovietici fondano la loro propria base, la Lunagrad. Gli
Americani sviluppano anche uno progetto di osservatorio sull'altra faccia della
Luna ma questo progetto non una priorità.
In Giappone l'imperatore Hirohito riceve il premio Nobel della Pace per la sua
azione personale nella limitazione delle armi nucleari. Lo stesso anno il
premier Tanaka Kakuei cade per uno scandalo finanziario, appena dimesso viene
arrestato (andrà poi in prigione). La reazione allo scandalo porta Miki Takeo al
governo con un'ambizioso programme anti-corruzione.
La flotta giapponese dell'oceano indiano, da una base in Eritreo, interviene
alla richiesta dell'Etiopia per impedire uno colpo di Stato violento. I golpisti
sono fermati ma l'imperatore Hailè Selassié é stato ferito nelle violenze.
1975: In Etiopia muore Hailè Selassié dopo le sue ferite. Lui succede Amha
selassie come imperatore, il governo democratico dell'Etiopia é però mantenuto e
i gruppi che sostenevano I golpisti sono sconfitti con l'aiuto delle forze
speciali giapponesi. Queste stesse forze non riescono però a impedire
l'attentato contro il premier Miki durante il funerale di Satô Eisaku. Il
colpevole era uno pazzo di estrema destra.
Lo stesso anno viene organizzato l'incontro delle missioni Apollo, Soyuz e
Tenryû in orbita. Le immagini degli astronauti, cosmonauti e uchunauti
incontrandosi fanno il giro del mondo (letteralmente). Negli Stati Uniti viene
fondata la Microsoft, diventerà la rivale di altre compagnie di informatica come
Sony e Toshiba.
In Vietnam, le truppe Nord-vietnamite riescono a sbaragliare le truppe del Sud e
prendono Saïgon. L'ambasciata giapponese é evacuata da elicotteri. Il Vietnam é
riunificato, é la fine della guerra. Il Giappone degli anni seguenti accoglierà
molti rifugiati Boat People, partiti dal Vietnam verso le Filippine giapponesi e
Taïwan.
1976: L'URSS Lancia la sua prima stazione in orbita, la Salyut. Dalla loro
parte i Giapponesi iniziano la costruzione della loro base Daiichi sulla Luna,
per il momento ben più piccola delle basi americane e sovietiche. La NASA inizia
suo programme di shuttle riusabili. L'idea é nel futuro di fare atterrare il
shuttle come un'aereo e essere capace di andare fino alla Luna.
Lo stesso anno muore il dittatore nord-cinese Mao Zedong. Alla sorpresa generale
viene annunciata una successione dinastica in favore del suo figlio, Mao Anqing.
Il PCC approva ma nomina il defunto Mao Zedong “president eterno » della Cina.
La « North Cina », benché nell'orbita di Mosca continua con una linea quasi
stalinista.
In Giappone la politica anti-corruzione del premier Miki provoca coalizione
anti-Miki riunendo la maggior parte degli partiti di opposizione. Miki é
costretto di dimettersi e viene nominato il più conservatore Fukuda Takeo.
1977: Giappone, URSS e America firmano il Trattato della Luna che definisce
delle zone di azione per le missioni degli tre paesi. Molti altri paesi si
scandalizzano all'ONU di cosa vedono come una spartizione della Luna. Il
trattato prevede anche un'aiuto comune in caso di problema tecnico e la
possibilità di trovare riparo su un'altra base. Il trattato definisce le basi
sulla Luna come delle basi a scopo scientifico ma non vieta formalmente altre
attività più strategiche. Lo stesso anno la NASA invia le missioni Voyager per
studiare le pianetà esterne del sistema e più oltre.
Avviene l'incidente della Japan Air Lines 472. Degli membri del gruppo
terroristico Armata Rossa Giapponese ditornano un'aereo con degli ostaggi.
Domandano 6 milioni di dollari e la liberazione di 9 dei loro membri. Il premier
Fukuda consente a tutte le loro domande al motivo che la vita umana é più importante delle affari politiche. Questa posizione controversa diventerà però
la politica ufficiale giapponese in caso di ostaggi.
Lo stesso anno l'attore giapponese Mifune Toshiro si fa conoscere dai giovani
nel suo ruolo di Obi Wan Kenobi in Star Wars. Lo stesso anno viene fondata la
futura grande compagnia informatica Ringo con la collaborazione dell'Americano
Steve Jobs.
1978: la risoluzione della crisi degli ostaggi é però vista come uno segno di
debolezza al parlamento. Fukuda perde la direzione del partito e Ôhira Masayoshi
diventa premier.
Lo stesso anno il Giappone sorprende il mondo lanciano suo nuovo razzo gigante,
la Umibozu. Questo razzo é ispirato di uno progetto americano abbandonato
chiamato Sea Dragon. Il razzo é talmente massivo che deve essere lanciato
nell'acqua. Permette di inviare in orbita 550 tonnellate di materiale. Ciò
permette ai Giapponesi di accelerare la costruzione della loro base lunare e
loro progetti di stazioni orbitali.
1979: Il Giappone accoglie la riunione del G7 a Ôsaka su fondo di nuovo shock
petrolifero. L'economia giapponese però non conosce la crisi ed esporta sempre
più del materiale di alta tecnologia.
Conseguenza immediata del lancio della Umibozu, il Giappone riesce a lanciare
rapidamente due stazioni orbitali, la Shôwa I e II. Viene ufficialmente svelata
il progetto della base lunare Daini che include uno osservatorio lunare, il
progetto rivale americano non é neanche stato iniziato.
1980: il shuttle americano viene finalmente lanciato e permette di cambiare
regolarmente gli astronauti delle basi in orbita, continua il progetti di
renderla capace di andare fino alla Luna. La NASA riprende i piani della Sea
Dragon per adattarla.
Lo stesso anno durante la campagna elettorale giapponese il premier Ôhira muore
di un'infarto, ciò permette a suo successore Suzuki Zenkô di beneficiare di uno
largo sentimento di simpatia e di vincere le elezioni. In Corea le elezioni
portano al governo il generale Chun Doo-Hwan ma sua politica provoca delle
manifestazioni di studenti a Gwangju. La repressione delle manifestazioni
provoca due morti e il scandalo risultante obbliga il premier a dimettersi al
profitto di suo successore Roh Tae-Woo.
Lo stesso anno il film di Kurosawa Akira, Kagemusha, vince la Palma d'oro al
festivale di Cannes. Lo stesso anno nasce il festivale del film asiatico di
Busan, I film di azione e kung-fu sud-cinesi diventano alla moda in Giappone.
1981: Gli Americani inaugurano la loro base Beta e suo osservatorio, rivale
della base giapponese Daini. Nel stesso tempo i Sovietici lanciano il loro
proprio programma di shuttle, la Buran. La JAXA giappone preferisce rimanere con
la sua tecnologia più semplice e meno costosa della Umibozu che lui permette di
lanciare molti nuovi satelliti e materiale per la Luna. Le basi Daiichi e Daini
sono legate da una via ferroviaria.
Lo stesso anno l'imperatore Hirohito fa una visita controversa in Medio-Oriente,
diventa il primo sovrano giapponese a visitare Gerusalemme in pellegrinaggio.
Durante la sua visita tenta di presentarsi come uno mediatore nel dialogo tra
Israele e i paesi arabi senza successo. Si ferma anche in Irak dove incontra
Saddam Hussein e sopratutto il patriarca della Chiesa nestoriana assiriana a chi
promette degli fondi per ricostruire la cattedrale di Erbil.
1982: conosciuto per le sue gaffe, il premier Suzuki perde la fiducia del
governo al profitto di Nakasone Yasuhiro, amico personale del nuovo presidente
americano Ronald Reagan. Nakasone conduce una politica chiaramente nazionalista
e revanscista dopo l'umiliazione del Vietnam. La sua politica si accompagna di
privatizzazione massive, specialmente la compagnia ferroviaria Japan Rail. La
Japan Rail é conosciuta per le sue linee shinkansen che ormai legano la maggior
parte delle città giapponesi in poche ore. Una nuova linea é inaugurata lo
stesso anno tra Busan e Pyongyang, alter linee sono progettate. Nakasone lancia
anche altri nuovi progetti di armament, specialmente nel spazio.
Lo stesso anno Israele invade il Sud del Libano, la guerra civile in questo
paese rende la situazione esplosiva. Per la prima volta il Giappone vota contro
Israele all'ONU, chiedendo suo ritiro del Libano.
1983: La NASA Lancia finalmente la sua versione della Sea Dragon e accelera la
costruzione della base orbitale Eagle, concepita come di punto per lanciare il
shuttle lunario verso il satellite e "alunire" come un'aereo. Il presidente
Reagan rilancia anche la corsa allo spazio con il programme militare di
Strategic Defense Initiative soprannominato « Star Wars » che intende
militarizzare lo spazio. Davanti a questi successi i Sovietici sono chiaramente
in ritardo. Anche se sono riusciti a lanciare le loro Buran non hanno mai
superato una base unica sulla Luna. Dalla parte giapponese, la JAXA inizia a
parlare di Marte.
Lo stesso anno il president Reagan arriva a Ôsaka dove incontra suo alleato
Nakasone. E il primo presidente US a fare uno discorso al parlamento giappones,
il Gokkaigijido. Un'invitazione é trasmessa all'imperatore Hirohito per visitare
gli USA.
Negli Stati Uniti inizia a funzionare l'Internet, evoluto dall'Arpanet. In
Francia il virus del AIDS viene individuato, l'epidemia é riconosciuta.
1984: Il Giappone Lancia suo aereo supersonico capace di andare da Ôsaka a Los
Angeles in quattro ore, lo stesso anno la linea shinkansen é estesa fino a
Harbin nell'impero manciù. L'imperatore Hirohito visita gli USA dove é accolto
con entusiasmo, più tardi nell'anno riceve il patriarca nestoriano Mar Dinkha IV,
come capo della Chiesa l'imperatore firma una dichiarazione teologica commune.
Lo stesso anno inizia la pubblicazione di Dragon Ball da Akira Toriyama più grande successo di pubblicazione per uno manga poi diventato uno numero
inverosimile di serie animate e film.
1985: il Giappone annuncia l'invio di due sonde verso Marte, la Kasei I e II
per analizzare il suolo marziano ma anche il suolo del suo satellite Phobos. Lo
stesso anno gli uchunauti della base Daisan portano soccorso ai cosmonauti di
Lunagrad per un'incendio nella loro base, dimostrando la solidarietà degli
abitanti della Luna. Infatti esiste anche uno commercio informale, i Sovietici
vendendo la loro vodka artigianale contro le riserve di ramen degli Giapponesi.
La base orbitale giapponese Mirai viene inaugurata. Lo stesso anno, per la prima
volta, uno shuttle arriva fino alla Luna.
Il Giappone invia la sua flotta dell'oceano indiano per portare un'aiuto
umanitario durante la carestia in Etiopia. Uno fondo per il sviluppo del corno
d'Africa é anche creato. In Unione Sovietica Mikhail Gorbatchev prende la testa
del paese con uno programma di riforme profonde.
Lo stesso anno la Nintendo lancia la sua NES, primo grande successo del
videogioco giapponese, in particolare con suo personaggio di Super Mario. Lo
stesso anno Miyazaki Hayao fonda il studio di animazione Ghibli.
1986: In Ucraina avviene la catastrofe nucleare di Chernobyl. La regione di
Chernobyl viene interamente vietata, l'Europa e il Giappone vivono nell'ansia
delle radiazioni nell'atmosfera. Ciò porta a rallentare i programmi di centrali
nucleari in Giappone.
Lo stesso anno le Filippine, in accordo con il governo giapponese, concedono
l'autonomia all'isola di Mindanao e le altre isole a maggioranza musulmana
dell'arcipelago. In Giappone il film Ran di Kurosawa Akira vince l'Oscar del
migliore film straniero. In Giappone arriva in visita il papa Giovanni Paolo II,
incontra l'imperatore Hirohito. Il pontefice romano annuncia riconoscere la
validità dei riti giapponesi e il sovrano giapponese riconoscere il diritti di
preti cattolici a servire nei templi giapponesi e fare parte lo stesso del
cristianesimo Keikyô.
La JAXA annuncia l'invio della missione Sakigake, la prima missione verso il
sistema solare esterno dall'epoca delle missioni americane Voyager. Nel stesso
tempo la sua sonda Suisei gira attorno alla cometa di Halley per studiarla. Le
basi Alpha e Daiichi sono legate con una via ferroviaria. URSS, USA e Giappone
firmano il trattato della Luna che garantisce che la Luna non sarà mai
militarizzata. Lo stesso anno il shuttle Challenger esplode in volo, uccidendo
suoi astronauti. L'URSS mette in servizio la sua base orbitale Mir.
In Cina del Sud, le manifestazioni di studenti e operai obbligano il governo
autoritario a iniziare uno processo di democratizzazione. I giornali liberi sono
autorizzati e il partito democratica progressista Minjindang viene fondato con
obiettivo delle future elezioni presidenziali. La Cina del Sud é ormai una
potenza economica ma la sua popolazione esige delle riforme democratiche. La
borsa di Shanghai viene fondata. L'isola di Hainan vota per rimanere separata
dalla Cina e ottiene il statuto di membro del Compact of Free Association che
riunisce I territori sotto giurisdizione americana, l'isola si vede però
rifiutata l'elevazione a Stato degli USA.
Lo stesso anno l'imperatore Hirohito celebra suo giubileo di diamante in grande
cerimonia a Kyoto.
1987: In Giappone il premier Nakasone deve dimettersi dopo le proteste del
costo della sua politica spaziale. La JAXA dovrà ridimensionare le sue missioni
e ritardare l'obiettivo marziano allorché uno laboratorio di fisica é creato
nella base Daigo, la prima base lunare a includere anche uno « vilaggio”
permanente (che deve pero ancora trovare uno famiglia pronta a insediarsi sulla
Luna) e uno giardino per coltivare del riso. Diventa premier Takeshita Noboru
che fa poco dopo una visita in Cina del Sud per firmare una cooperazione
militare e presentare le scuse del Giappone per la politica imperialista
all'inizio del secolo.
In Medio Oriente scoppia la prima Intifada, la ribellione dei Palestinesi contro
l'occupazione israeliana. Ôsaka si mostra critica in confronte a Tel Aviv e in
reazione il centro culturale nippo-israeliano é chiuso per due anni. In Israele
si trovano 60 000 Giapponesi insediati di maniera permanente.
1988: In Taiwan, Lee Teng-Hui diventa il primo premier dell'isola di origine
cinese, la prima minoranza dell'isola. Lo stesso anno I giochi olimpici di Wuhan
in Cina del Sud permettono di mettere in luce la progressione del regime verso
la democrazia. In Giappone viene inaugurato il tunnel sottomarino di Seikan, il
più lungo del mondo, collegando l'Honshû a Ezo, uno secondo tunello é previsto
per collegare anche Karafuto.
Nel mondo l'URSS di Gorbatchev accelera le sue riforme ma negli paesi membri
dell'URSS e paesi satelliti le manifestazioni iniziano a prendere
dell'importanza. Lo stesso anno Ronald Reagan visita direttamente l'URSS. In
Africa l'Etiopia combatte contro il movimento indipendentista di Eritreo e il
Giappone si pone come mediatore del conflitto, offrendo di inviare degli caschi
blu se la proposta passa all'ONU.
Nel spazio viene fondata l'Autorità Lunare Giapponese, una componente separata
della JAXA, altri paesi protestano che va nel senso si un'annessione di queste
basi al Giappone. Viene sviluppato la prima rete di geolocalizzazione giapponese
(GPS). Sviluppo del shuttle giapponese, la Nihonmaru. La JAXA annuncia anche la
scoperta del primo pianeta fuori il nostro sistema, Gamma Cephei Ab.
1989: all'inizio dell'anno si spegne l'imperatore giapponese Hirohito, ormai
chiamato Shôwa. Suo figlio Akihito diventa l'imperatore e si passa all'era
Heisei. Il lutto in Giappone e nell'impero é grande, era l'ultimo capo di Stato
della guerra ancora vivo. Degli rappresentanti di 160 paesi vengono al suo
funerale, Giovanni Paolo II invia un legato per rappresentarlo. Il regno di
Shôwa é diventato il più lungo regno della storia giapponese (63 anni). Con il
nuovo regno cade il governo Takeshita, gia indebolito dai scandali finanziari.
Uno Sôsuke é nominato premier ma deve dimettersi rapidamente dopo uno scandalo
sessuale implicando una geisha. Il nuovo premier Kaifu Toshiki conduce la
transizione verso il regno di Akihito.
Il mondo non si é però fermato con la morte di Shôwa. In Cina del Nord, i
studenti manifestano per domandare delle riforme democratiche simile
all'evoluzione della Cina del Sud. Il potere di Beijing sembra esitare prima di
vedere Mao Anqing ordinare la brutale repressione della piazza Tian an Men. La
Cina del Nord torna all'ortodossia maoista e si chiude al mondo.
Per l'URSS l'evoluzione va nell'altro senso con la caduta del muro di Berlino
che vede la democratizzazione rapida degli paesi d'Europa dell'Est. La Germania
potrà riunificarsi. Manifestazioni e riforme proseguono in URSS ma Gorbatchev
autorizza l'apertura delle frontiere con l'impero giapponese, permettendo a
degli Sovietici di visitare liberamente l'Amuru e il Kamchatka giapponese.
In Africa il Giappone, con mandato dell'ONU, sirve di mediatore tra Etiopia e
Eritreo, negoziando l'indipendenza pacifica della provincia ribelle ma la
creazione di una comunità economica tra i due paesi. Nelle Filippine giapponesi,
uno golpe di ufficiali indipendentisti viene sventato. Volevano approfittare del
lutto ufficiale nell'impero per dichiarare l'indipendenza, l'opinione filippina
é pero a 62% favorevole a rimanere nell'Unione Imperiale
Lo stesso anno muore Tezuka Osamu, considerato oggi come il santo protettore
dei mangaka. Il Giappone ha visto l'esplosione della sua produzione culturale.
I manga si esportano bene e sono degli rivali degli comics americani, veicolando
un'immagine positiva del Giappone all'estero. Si inizia a parlare del Soft Power
giapponese.
.
La generazione persa
1990: Il mondo conosce delle
evoluzioni rapide tra la riunificazione tedesca in corso, la disgregazione
rapida dell'URSS e l'invasione irachena del Kuwait. Il Giappone rimane indietro
allorché il nuovo regno di Akihito inizia.
Nelle Filippine uno terremoto a Luzon fa più di 1600 vittime. Lo stesso anno
viene modificata la costituzione dell'impero per permettere alle isole Marianni
di diventare uno regno separato dal Giappone dentro l'Unione Imperiale del
Grande Giappone. Sono aggiunti degli articoli riconoscendo anche la natura
plurinazionale dell'impero e del Giappone stesso, prendendo motivo degli legami
storici con la Corea (con chi viene definita una comunità culturale gia
esistente nella protostoria) e della teoria dell'origine ebraica (sempre
insegnata), tutte le culture dell'impero vengono insegnate a scuola fino agli
aborigeni taiwanesi e arasukani.
In Africa, il Giappone interviene direttamente nei disordini civili in Etiopia,
le forze paracadutiste nipponiche proteggono Addis Abeba contro una ribellione
comunista. L'imperatore etiope invia la sua famiglia in sicurezza a Kyôto per il
tempo della crisi e sono insediati nel palazzo del principe ereditario stesso.
19 soldati giapponesi sono uccisi in un'esplosione, le più forte perdite
dall'epoca della guerra del Vietnam.
1991: Gli USA conducono una coalizione internazionale sotto mandato dell'ONU per
liberare il Kuwait invaso dall'Irak. La flotta giapponese dell'oceano indiano
partecipa ma delle truppe al suolo sono anche inviate, é il secondo intervento
militare giapponese in due anni e l'opposizione grida contro le avventure del
premier Kaifu, che perde il potere al profitto di Miyazawa Kiichi.
Mikhail Gorbatchev visita il Giappone dove incontra il nuovo imperatore e
negozia uno accordo commerciale. Il Giappone si mostra favorevole all'evoluzione
democratica dell'URSS e chiede a Mosca di spingere Beijing in questo senso, cosa
Gorbatchev non può fare. Poco dopo l'URSS é dissoluta, i suoi membri ottengono
la loro indipendenza e la Russia viene restaurata. La Mongolia inizia la sua
transizione democratica con l'aiuto della Manciuria vicina e del Giappone, negli
anni seguenti entrerà nell'orbita economica di Ôsaka. Al contrario in Uiguristan
il regime comunista si mantiene con l'aiuto di Beijing per reprimere le
manifestazioni. In Cambogia la guerra civile si conclude e il paese é riammesso
nell'ASEAN.
Nello spazio é lanciato il telescopio spaziale Hubble dagli Americani allorché
le sonde giapponesi scoprono delle risorse di metalli degli asteroidi, in
particolare nei pianeti nani Kômei e Meiji (Vesta e Ceres). I progetti spaziali
giapponesi continuano quando avviene la crisi del Nikkei. La borsa di Ôsaka
collassa per colpa della speculazione creando la più grave crisi economica del
paese dagli anni 30. Inizia la cosiddetta Generazione Persa.
1992: Scoperta d'acqua in grande quantità sulla Luna (ne cratero di Shackleton).
Le sonde americane su Mars riportano per la prima volta frammenti del suolo
marziano. Una sonda giapponese si posa su Venere e ne trasmette immagini prima
di essere distrutta dalle condizioni al suolo.
In Cina del Sud elezioni portano al potere il primo candidato non militare
dall'inizio dalla fondazione del paese, questo conclude la transizione
democratica iniziata quasi 10 anni prima. La Cina del Sud può essere considerate
come una democrazia e inizia il boom economico e culturale. Lo stesso anno
l'imperatore Akihito visita il paese e conferma le buone relazioni tra i due
paesi. Il tempo é anche alla discussione in Cina del Nord allorché le due Cine
si accordano per creare delle relazioni inter-cinesi e parlano di riunire delle
famiglie separate dalla guerra di 1950. Il Nord accetta anche di firmare
un'accordo con agenzia internazionale dell'atomo e accetta l'ispezione delle sue
centrali nucleari.
In Corea le elezioni portano al potere Hong Sook-ja, la prima donna premier
della storia del paese e della storia dell'impero giapponese. Lo stesso anno il
presidente americano Bush é in Giappone, la visita si svolge bene, sopratutto
nella cooperazione spaziale, piccolo incidente, Bush malato vomita sul premier
Miyazawa.
L'Europa si unisce nell'Unione Europea allorché i paesi della Jugoslavia si
fanno una guerra spietata.
1993: L'imperatore Akihito riunisce il concilio dell'era Heisei. Il quarto
concilio della storia del cristianesimo giapponese. La riunione di tutte le
Chiese del Keikyô deve confermare l'apertura i legami con la Chiesa cattolica e
la Chiesa nestoriana. Un'aggiornamento é anche previsto per tenere conto del
laicismo crescente degli fedeli, in particolare il crimine di blasfemo viene
abbandonato dal codice civile. Il Keikyô non é più la religione ufficiale
dell'impero ma la sua religione maggioritaria. Lo stesso anno in Israele viene
scoperta la stela di Tel Dan che conferma l'esistenza archeologica della Linea
di Davide. Il Giappone chiede la stela a Israele che rifiuta di venderla.
Alla fine del concilio l'imperatore annuncia il matrimonio del principe Naruhito
con Ozawa Masako, scelta da lui solo. La nuova principessa era membro del corpo
diplomatico con una bella carriera davanti a lei. Avrà il pesante compito di
modernizzare la vità della corte imperiale.
Riforme delle finanze del Giappone non salvano il premier Miyazawa che deve
dimettersi. Le elezioni portano al potere una coalizione socialista e centro
sinistra guidata da Hosokawa Morihiro che ha la particolarità di essere il
discendente diretto del clan Hosokawa che ha fornito la maggior parte dei
vice-shogun kanrei del XV secolo e causato la guerra di Ônin. E anche uno
Fujiwara da parte dalla sua parte con antenati risalendo fino a VI secolo. Molti
considerano Hosokawa come uno Kennedy giapponese promettendo delle riforme
sociali importanti come la legge sulla limitazione del lavoro a 40 ore per
settimane, nuova legge elettorale e la rifondazione del diritto del lavoro. Lo
stesso anno il Giappone annuncia suo progetto di scavare uno tunello sotto il
stretto di Miura per collegare l'Arasuka al resto dell'impero.
In Cina del Nord, il regime di Beijing soffia il freddo ritirandosi del trattato
di non proliferazione nucleare, sviluppando suo proprio programma nucleare
militare e facendo esplodere la sua prima bomba atomica. Ciò allorché il resto
del mondo firma il trattato START II per diminuire gli arsenali nucleari.
1994: In Manciuria si spegne l'anziano imperatore Kangde (Pujie), sale sul trono
Aisin Gioro Puren con nome di imperatore Zhàozhé. La Manciuria, tra Giappone,
Russia e Mongolia é uno nodo di circolazione dove si incontrano molte influenze
che ne fanno uno paese culturalmente ricco benché si considera come il
conservatorio della tradizione Qing. La capitale Harbin é una città
multiculturale aperta con un'economia forte.
Il governo Hosokawa prosegue le riforme ambiziose, vengono votate nuove leggi
per il sviluppo del lavoro femminile, cambio della legge della famiglia (che
permette ormai le coppie non sposate e facilita il divorzio), riforma delle
pensioni, tutto per aiutare le famiglie più povere ma la TVA é alzata. Nel Sud
il territorio di Nan'yo ottiene sua indipendenza dopo uno referendum, decide di
riunirsi con la Papuasia ma continua a conservare dei legami economici con
l'impero. Il Giappone vede però il suo primo attentato da più di 30 anni, una
setta religiosa chiamata Aum Shinrikyô (non riconosciuta dal Keikyô) provoca
un'esplosione nella piccola città di provincia Matsumoto provocando 8 morti.
Nello spazio la riduzione del budget della JAXA la spinge verso la cooperazione
e facilita l'inizio della costruzione della stazione spaziale internazionale ISS,
vista come uno futuro punto per andare verso Marte.
Hayao Miyazaki realizza Mononoke Hime (Principessa Mononoke) I film di
animazione giapponese diventano rispettati all'estero. Dalla sua parte il
regista Steven Spielberg realizza il film la Lista di Sugihara raccontando come
Chiune Sugihara aveva salvato migliaie di ebrei durante la guerra.
A Roma Giovanni Paolo II firma una dichiarazione comune con il patriarca
nestoriano Mar Dinkha IV, riconciliando le loro due Chiese.
1995: Brutto anno per il Giappone con il Grande terremoto di Hanshin che scossa
Kobe e Ôsaka, provocando più di 6000 morti e importantissimi danni fino al
parlamento. Ciò spinge i deputati a votare immediatamente una nuova legge per
rendere sistematica la costruzione con regole antisismiche.
Lo stesso anno la setta Aum Shinrikyô di Asahara Shoko colpisce ancora. La setta
si é sviluppata sulla base di uno gruppo politico di sinistra caduto nella
spiritualità. Loro capo vuole niente di meno che prendere il potere in Giappone
per la via di una campagna di corruzione e di terrore. Allorché delle indagini
sono già in corso, suoi fedeli liberano uno gas tossico sarin nel metro di Tôkyô
provocando 12 morti e più di 6000 feriti. Asahara é presto arrestato ma suoi
fedeli sono ancora in libertà, uno prende in ostaggio un'aereo a Hakodate per
fare liberare suo maestro ma viene neutralizzato.
In Cina le relazioni tra il Nord e il Sud peggiorano, l'incidente del Yangtze
vede uno duello di artiglieria il lungo del No Man's Land, i scambi non fanno
però dei morti e la situazione si calma rapidamente. In Israele il premier Rabin
viene assassinato da uno membro dell'estrema destra. L'Organizzazione Mondiale
del Commercio, WTO é creata.
Nel spazio l'Unione Europea e l'ESA inaugurano la prima base lunare Selene e
portano a 4 il club lunario. Lo stesso anno le sonde della JAXA sono in missione
nelle lune di Saturno, sono le missioni Dosei I e II. Il premier giapponese
Hosokawa, per rilanciare l'entusiasmo spaziale e sopportare l'industria
aerospaziale giapponese promette il rilancio del programma spaziale con
obiettivo Marte prima del 2020. Chiede anche l'apertura del spazio alle
compagnie private.
1996: Il premier Hosokawa vede la sua coalizione sinistra-centro cadere davanti
al manco di risultati economici. Le elezioni riportano Il Jiminto al potere con
il nuovo premier Hashimoto Ryûtaro. Il nuovo governo apre il Giappone alla
concorrenza giapponese e lancia una nuova vaga di privatizzazioni.
Primo attentato islamista nelle Filippine contre delle navi giapponesi, la
regione autonoma musulmana di Mindanao condanna per questi attacchi, i musulmani
delle Filippine fanno parte dei più laicizzati del mondo.
Nel spazio la sonda americana Galileo trova un'oceano d'acqua sotto i ghiacci
della luna Europa.
1997: L'anno vede perfine la retrocessione delle isole Chusan dalla Gran
Bretagna alla Cina del Sud, anche se il Nord le rivendica. Le isole sono il
luogo di uno ricchissimo porto e la più importante borsa fuori la borsa di Ôsaka,
la Cina del Sud diventa sempre più una potenza economica rivale, benché in
cooperazione, con il Giappone.
In Hawaii, muore il Keli'iahonui, sale sul trono re Kuhiô Kawananakoa. La
Confederazione del Pacifico fa parte di questi paesi considerati come felici.
Prosperi e senza grandi problemi politici. Honolulu conserva la sua politica
neutrale in tutte circostanze. In Africa é l'imperatore Amha Selassie che si
spegne, suo erede Era Yacob diventa Amha Selassie II. Regna su un'Etiopia
pacificate che prende la guida della modernizzazione del corno d'Africa.
L'Asia é però colpita duramente da una grave crisi economica che danneggia
fortemente tutte le economie locali eccezion fatta dalla Cina del Sud, in piena
espansione, e del Giappone, in piena stagnazione.
L'imperatore Akihito apre a Kyoto la grande conferenza sulla protezione
dell'ambiente. La maggior parte degli paesi del mondo si mettono d'accordo su
uno protocollo per ridurre la loro produzione di CO2 e sviluppare delle economie
più verdi. L'imperatore Akihito fa della lotta per l'ambiente il centro della
sua azione come suo padre si era dedicato alla lotta contro il nucleare
militare. Il sovrano spinge i diversi governi giapponesi a intensificare loro
sforzi.
1998: Creazione della base internazionale Concordia sulla Luna. Situata
sull'altra faccia della Luna, é una base a scopo puramente scientifico. La base
Alpha americana diventa la sede di un'amministrazione lunare sotto autorità
dell'ONU per regolare le attività sul satellite, é la LAUN (Lunar Administration
of United Nations). Lo stesso anno la Cina del Sud entra nel club spaziale in
cooperazione con la JAXA, inviando la sua Shenzhou V in orbita, i Cinesi hanno
la creazione di una base lunare in mente allorché i Giapponesi vogliono dividere
il costo della corsa allo spazio con questa collaborazione.
Viene inaugurato il grande tunello di Heisei tra Ezo e Karafuto, immediatamente
il progetto di linea shinkansen verso il paese ainu é lanciato ma incontra delle
proteste da parte degli Ainu stessi che non apprezzano essere legati al Giappone
e vedere le loro terre attraversate dal shinkansen.
Lo stesso anno viene nominato uno nuovo premier, Obuchi Keizô, che inaugura
l'inizio dei Giochi Olimpici di Nagano. Obuchi approfitta di questi giochi per
invitare la Cina del Nord a discutere della firma di uno trattato di pace
formale (mai firmato prima).
1999: Il Giappone riconverte una delle sue shuttle per inviare dei turisti nel
spazio e fino alla Luna dove la base Daihachi é costruita con l'idea di farne un
luogo per accogliere i turisti. I primi turisti giapponesi del spazio sono
ovviamente presi tra i più ricchi. E un'altra strategia per risvegliare
l'interesse popolare per il spazio e riunire dei fondi. Lo stesso anno é inviata
una sonda nippo-americana per studiare Mercurio e il Sole.
Lo stesso anno Macao-Hong Kong viene restituito alla Cina del Sud da parte del
Portogallo. Ormai solo l'isola di Hainan é considerata come una terra cinese
separata dalla madrepatria ma la popolazione molto americanizzata di Hainan é
largamente in favore della separazione e milita piuttosto per essere ammessa
come Stato, invano.
Nell'Ainukoku, nasce il Partito per l'indipendenza Shakushain che milita per
fare chiudere il tunello con il resto del Giappone e la nascità di una
repubblica ainu indipendente. Diventa presto il secondo più importante movimento
indipendentista dopo le Filippine.
.
Gli anni 2000
2000: Nel Medio oriente,
l'inizio della Seconda Intifada vede le relazioni tra Giappone e Israele
distendersi. Il governo di Ôsaka propone uno Progetto di Stato binazionale
israelo-palestinese chiamato “Confederazione di Canaan” ma nessuno ne vuole
sentire parlare. Il Giappone riesce però a portare l'idea davanti all'ONU, la
cosa viene però bloccata dal veto americano.
Lo stesso anno, allorché la campagna elettorale é in corso, il premier Obuchi
muore di un'infarto. Lui succede per interim Mori Yoshirô che vince le elezioni
per grazia a un'effeto di simpatia da parte dell'opinione.
Di maniera più aneddotica viene svelato dall'Yomiuri Shimbun che l'archeologo
Fujimura Shinichi ha creato dei falsi per provare le sue teorie. Era
l'archeologo giapponese più rispettato della sua generazione e le sue scoperte
servivano di base a tutte le pubblicazioni archeologiche sul Giappone. Fujimura
voleva provare più di tutto la teoria della discendenza ebraica di Giapponesi.
Imitando dei tipi di ceramiche venute dal Medio Oriente, ricreando degli
artefatti simili a quelli del culto ebraico. Le sue falsificazione danneggiano
talmente l'archeologia giapponese che l'amministrazione del Keikyô, su richiesta
dell'imperatore Akihito, vieta formalmente i scavi archeologici su questo
argomento.
2001: Il molto impopolare premier Mori perde la fiducia del parlamento. Era
impopolare per la sua personalità, assai volgare e sempre a fare degli commenti
sprezzanti. Prende suo posto il giovane conservatore Koizumi Junichiro. Koizumi
rappresenta il turno neoliberale del Jiminto per restaurare l'economia
giapponese. E anche in favore di una politica di grandezza all'estero, con il
programma spaziale come principale arma.
Koizumi Taglia anche le discussioni con la Cina del Nord e apporta suo sostegno
incondizionato agli USA dopo gli attentati del 11 settembre. Ciò non impedisce
l'opinione giapponese di rimanere assai poco filo-americana dopo il scandalo
della Ehimemaru dove uno sottomarino a affondato per errore una nave civile
giapponese attorno alle Hawaii.
Nelle Filippine, il premier pro-indipendenza Estrada viene deposto
dall'assemblea, accusato di corruzione e autoritarismo. Il movimento
indipendentista locale perde sua influenza per anni.
In Giappone e poi in Corea aprono i primi Ghibli Yuenchi (Park), degli parchi di
attrazione centrati sull'universo di Miyazaki Hayao (che ha ricevuto la Palma
d'oro per suo Viaggio di Chihiro). Ghibli si sviluppa come la grande compagnia
di animazione giapponese capace di diventare il rivale della Disney americana.
Lo stesso anno nasce la principessa Toshi no Miya Aiko, figlia del principe
ereditario Naruhito e di Masako. Molti in Giappone esprimono la loro delusione
che sia nato uno maschio. La legge imperiale non vieta però il trono alle donne,
ci sono stati numerosi esempi nella storia del paese e in caso, c'e sempre il
ricorso al Shinnôke come al tempo dell'imperatore Kôkaku. La principessa Aiko é
dunque vista da molti giapponesi progressisti come la futura imperatrice del
Sole Levante.
2002: Il premier Koizumi autorizza la partecipazione giapponese alla guerra in
Afghanistan. Sono sopratutto composte di soldati musulmani delle Filippine e di
forze speciali giapponesi. Il Giappone entra per gli islamisti nella lista dei
paesi « crociati » e viene minacciata di attentati dal gruppo Al Qaeda.
Lo stesso anno l'imperatore Akihito partecipa al World Summit di Johannesburg
per l'ambiente. Lo stesso anno la JAXA lancia una seria di satelliti per
osservare i cambiamenti nell'ambiente, i risultati sono allarmanti. La politica
ambientale del Giappone é usata da Koizumi come un'altra maniera di fare valere
la differenza giapponese e suo statuto di potenza.
La NASA invia la sonda Mars Odyssey che permette di realizzare la mappa
integrale di Marte, stappa indispensabile per la futura missione del programme
americano Ares. Lo stesso anno, il shuttle russo Buran viene distrutto a
Baikonour.
L'impero giapponese riceve il campionato mondiale di football, le partite sono
ripartite tra Giappone e Corea. Vince il Brasile. Sviluppo dell'interesse
giapponese per questo sport, la maggior parte dei club nascono dopo il 2002.
Un'epidemia di SARS inizia a diffondersi dalla Cina del Sud, provocando delle
inquietudine attraverso il mondo. Lo stesso anno le due Cine si scontrano in
un'incidente navale che vede l'affondamento di una nave sud-cinese.
2003: Invasione americana dell'Irak senza mandato dell'ONU. Malgrado le critiche
e manifestazioni il Giappone decide di partecipare alla coalizione. Dopo il
crollo del regime di Saddam Hussein si fa attribuire l'occupazione di territori
dove c'è una presenza di cristiani chaldeani e assiri, il Giappone si presenta
come loro protettore e crea delle relazioni cordiali con i Kurdi a Erbil (centro
della Chiesa assira). Quest'altra partecipazione é probabilmente la causa
dell'attentato islamista del metro di Daegu in Corea che fa 192 morti.
Malgrado la sua politica di intervenzioni militari il Giappone continua a essere
visto di maniera positiva nei paesi asiatici e europei non musulmani, la sua
produzione culturale di manga e anime é ormai diffusa globalmente. L'ambizioso
programma spaziale e la personalità carismatica del premier Koizumi lui
permettono anche passarla meglio che il presidente Bush.
Lo stesso anno la shuttle americana Columbia viene distrutta durante suo lancio.
Malgrado il lutto della NASA il Giappone lancia lo stesso la sua shuttle nuova
generazione Kamome, capace anche lei di fare il viaggio verso la Luna. Gli
Europei dell'ESA inviano la loro sonda SMART verso Marte. Lo stesso anno la
Shenzhou 5 sud-cinese invia dei taikonauti nel spazio, arrivano alla stazione
giapponese Heisei e continuano fino alla Luna. Il progetto di stazione cinese
dovrà é essere compiuto in 5 anni.
2004: L'occupazione dell'Irak degenera tra insurrezioni, lotte confessionali e
attentati. Le forze giapponesi ricevono l'ordine di proteggere in priorità i
cristiani d'Irak e loro luoghi santi. 17 soldati giapponesi muoiono nell'anno.
Un'attentato a Manilla é rivendicato da uno gruppo chiamato Al Qaeda in
Filippine. Le libertà sono diminuite nella regione autonoma di Mindanao per
cercare i colpevoli e l'Indonesia protesta contro considera come una
persecuzione religiosa.
Lo stesso anno invia la sua prima missione nello spazio. I Giapponesi testano in
Arasuka il prototipo di una base marziana, Kaseimachi. Gli uchunauti sono
rinchiusi per fare una simulazione di viaggio durante due anni. A Taiwan viene
inaugurata la torre Taihoku 101, la più alta torre dell'impero ma anche del
resto del mondo a questo momento. Il governo Koizumi annuncia la decisione del
Giappone di passare a delle macchine esclusivamente elettriche entro le 10
prossime anni. Degli progetti di centrali nucleari in zone poco abitate nel
Grande Nord sono approvate.
Negli USA viene creato il social network Facebook, futuro mezzo di
barbarizzazione del mondo.
2005: A Roma si spegne Giovanni Paolo II che aveva riavvicinato la Chiesa
Cattolica e il Keikyô giapponese in uno sforzo ecumenico. Il principe ereditario
Naruhito é presente al suo funerale.
La Cina del Nord annuncia ufficialmente essere in possesso dell'arma nucleare,
provocando una crisi internazionale. Il Giappone chiede e ottiene all'ONU delle
sanzioni contro il regime di Beijing che moltiplica le minacce contro Wuhan e
Ôsaka.
Nel spazio le basi lunari iniziano a usare dei metalli lunari estratti
localmente per costruire nuove strutture. Viene progettata l'idea di costruire
una parte del veicolo per Marte direttamente sulla Luna. L'osservatorio lunare
scopre il pianeta nano Eris. Il Giappone invia la sua missione Jidôkasei,
automatica, per simulare il futuro viaggio verso il pianeta rosso. Lo stesso
anno l'Etiopia lancia suo programma spaziale con l'ambizione di inviare i primi
satelliti africani nello spazio.
2006: in Giappone il popolarissimo Koizumi Junichiro si ritira a sorpresa, suo
partito nomina Abe Shinzô come nuovo premier in continuazione ma suo governo é
ben meno popolare. Con il governo Koizumi l'economia, sostenuta dall'attività
aerospaziale é stata capace di rialzarsi e riprendere una crescita (benché
ridotta rispetto ai livelli pre-1991).
Abe prosegue la politica internazionale del predecessore e partecipa alle
condanna azioni contro l'Iran quando vengono svelati i primi risultati del suo
programma nucleare. Lo stesso anno il Coreano suddetto giapponese Ban Ki-Moon é
nominato segretario generale dell'ONU. Abe sostiene anche l'Etiopia nella sua
intervenzione in Somalia e autorizza la partecipazione di forze giapponesi della
flotta dell'oceano indiano. Il governo giapponese approva anche la fondazione
del monastero assiro di Santo Isaac di Ninive a Tôkyô per accogliere i preti
perseguitati in Medio oriente e formare nuovi preti.
Lo stesso anno la Cina e il Tibet inaugurano la nuova linea ferroviaria
collegando loro paesi, simbolo della loro riconciliazione dei due paesi dopo
l'aggressione di 1937. Il Dalai Lama, ormai sovrano costituzionale visita la
Cina del Sud e annuncia la candidatura del suo paese a entrare nell'ASEAN e il
WTO.
Nel spazio la corsa a Marte sembra diventare una realtà, la missione giapponese
verso Marte é stato un successo e il viaggio sembra ormai essere possibile. La
sonda americana New horizons é inviata verso Plutone allorché gli Europei si
interessano a Venere.
2007: Abe Shinzô deve dimettersi dopo un crollo della sua popolarità. L'aumento
della TVA non era stata per niente apprezzata ma il peggio era che il premier si
era permesso di criticare la successione imperiale. L'anno prima era nato il
principe Hisahito di Akishino, nipote dell'imperatore e cugino della principessa
Aiko. Il premier Abe aveva considerato che il neonato dovrebbe succedere al
trono perché maschio. Molti Giapponesi si scandalizzano allora di vedere rimessa
in questione la successione a Aiko. Ironicamente, il partito Jimintô elegge per
succedere a Abe una protégé di Koizumi, Koike Yuriko, che diventa la prima donna
premier della storia del Giappone, verrà soprannominata la Onna-shôgun (shogun
femminile, era una conservatrice favorevole alle intervenzioni all'estero).
2008: Viene firmato tra la JAXA e la NASA un'accordo spaziale per associare i
programmi Ares e Kasei. La corsa verso Marte diventa un'avventura in
cooperazione. Presto Russi, Europei e Sud-Cinesi si associano all'idea di una
missione marziana internazionale. La sonda americana Phoenix arriva sul pianeta
rosso per studiare I poli. Lo stesso anno viene creato l'Internazionale
Thermonucleare Sperimentale Reattore ITER in Francia in collaborazione
internazionale per sviluppare uno reattore a fusione.
In Cina del Nord il dittatore Mao Anqing, figlio di Mao Zedong, muore. Dopo uno
funerale di Stato viene ancora confermata una successione dinastica con la
nominazione come presidente di Mao Xinyu.
Gli USA entrano in recessione dopo la crisi dei subprimes che danneggia le sue
banche e le sue compagnie. La crisi americana però non tocca o quasi i paesi
asiatici. Steve Jobs della compagnia nippo-americana Ringo mette in vendita l'IPhone,
il primo dei smartphone e rivoluzione nelle comunicazioni.
In Europa apre il primo parco Ghibli presso Milano, simbolo del successo della
compagnia giapponese di Hayao Miyazaki.
2009: Il governo Koike annuncia il ritiro progressivo delle truppe giapponese
dell'Afghanistan con l'accordo del presidente americano Barack Obama. I
Giapponesi hanno però l'intenzione di rimanere in Irak per proteggere la
comunità cristiana in cooperazione con I Kurdi. Quest'ultimi ricevono l'appoggio
diplomatico di Ôsaka nella loro ricerca di uno Stato indipendente. Un'attentato
a Maguindanao, nelle Filippine, fa 58 morti, principalmente dei turisti
giapponesi.
L'Europa lancia con la Ariane VI il primo veicolo automatico per rifornire le
stazioni orbitali senza avere bisogno di spationauti. Questa soluzione viene
copiata negli anni seguenti. Dalla sua parte la missione indiana abitata
Chandrayaan I arriva in orbita dall'ISRO, l'India fa ufficialmente parte del
club spaziale. Delle missioni in cooperazione sono previste con la JAXA. La NASA
invia la Martian Reconnaissance Orbiter per studiare i diversi siti per la
missione umana su Marte.
Da un'altra parte la SpaceX invia suo primo razzo privato in orbita, battendo
sul filo la Mitsubishi-Space nella corsa allo spazio privato. Sulla Luna il
centro turistico della base Daihachi é ormai uno successo economico e può
abbassare suoi prezzi in previsione di uno futuro turismo allargato verso il
satellite.
In Manciuria l'imperatore Zhàoshé accoglie i Giochi Olimpici di Harbin. Il
Giapponese Nakamoto Satoshi crea la prima moneta virtuale, il Bityen. Una nuova
epidemia proveniente dalla Cina, il H1N1, aggrava le preoccupazioni del resto
del mondo in materia sanitaria. La Cina del Nord lancia suo primo satellite da
sola, facendo temere al Sud e al Giappone di vederla entrare nel club spaziale.
Le elezioni in Giappone sono vinte da una coalizione sinistra-centro. Koike
Yuriko perde il potere benché ancora popolare. Viene nominato premier Hatoyama
Yukio.
.
La testa su Marte, ma sempre i piedi sulla Terra
2010: Inaugurazione del
tunnel che collega l'impero all'Arasuka, la linea ferroviaria shinkansen
Shituka-Vurajio é in corso di costruzione con una nuova tecnologia Maglev.
Quando la linea sarà compiuta in 2019 é previsto collegarla alla rete shinkansen
dell'arcipelago giapponese via Karafuto e Ezo. Questo renderebbe Ôsaka collegata
al Transiberiano e all'America, rendendo a medio termine possibile uno trasporto
via treno da Londra fino a Ôsaka e forse un giorno New York. Giappone e Russia
negoziano la trasformazione della linea transiberiana in linea Maglev.
Lo stesso anno il premier Hatoyama deve dimettersi, sua coalizione era troppo
instabile e non era popolare malgrado le sue numerose riforme sociali (gratuità
delle scuole pubbliche, accesso facilitato delle donne al lavoro ecc.). Suo
partito il Minshutô nomina Kan Naoto al suo posto. In Cina un'incidente navale
vede l'affondamento di una nave nord-cinese e il bombardamento di posizioni
sud-cinesi. Mao Xinyu negozia però uno riscaldamento con il gruppo dei 5 (USA,
Giappone, Russia, Gran Bretagna e Manciuria) che servono di negoziatori con il
regime di Beijing.
In Giappone si sviluppa sempre più l'uso dei roboti a uso medicale per aiutare
la popolazione giapponese sempre più vecchia. Il livello di natalità é tra i più bassi del mondo e per la prima volta la popolazione giapponese diminuisce. I
roboti diventano progressivamente di uso corrente nelle basi della Luna. Sono
controllati di maniera remota da operati nelle basi. Molti Giapponesi li
chiamano dei Gundam, in referenza al famoso manga.
2011: Terremoto del Tohôku seguito di uno tsunami, risultano 16 000 morti e dei
danni immensi. Il peggio sono però i danni alla centrale nucleare di Fuskushima
Daiichi. La catastrofe nucleare vede la creazione di una zona di esclusione e
l'abbandono totale di alcuni villaggi. A uno momento il governo temeva di dover
evacuare interamente i milioni di abitanti di Tôkyô. L'imperatore Akihito si
rende nelle zone colpite per rassicurare gli abitanti e fa uno discorso in
televisione, cosa che si vede solo una o due volte per regno. L'esercito é
mandato sul terreno per aiutare allorché dei roboti sono inviati a lavorare
sulla centrale nucleare.
Il governo Kan, benché molto criticato dalla sua gestione, prende allora delle
misure di emergenza. Chiude le centrali nucleari e le nazionalizza per ritirarle
alle compagnie private come Tepco (che vedono loro uffici attaccati da
manifestanti arrabbiati).
Nel resto del mondo scoppiano le primavere arabe. Delle rivoluzioni in Tunisia e
Egitto depongono loro regimi autoritari ma degenerano in guerre civili in Libia,
Yemen e Siria. Lo stesso anno Osama Ben Laden é ucciso dagli Americani. Il
Giappone del premier Kan decide di ritirarsi dall'Irak ma mantiene suo sostegno
ai Curdi iracheni e invia del materiale e degli istruttori. Il governo
giapponese offre anche delle condizioni d'asilo facilitate ai cristiani
d'Oriente allorché loro esodo inizia.
2012: Il premier Kan rivela la sua rivoluzione energetica, uno vasto piano per
sfruttare le energie rinnovabili, in particolare le geotermia é annunciato. E
presentato come uno sacrificio perché i Giapponesi dovranno rinunciare ai loro
tanti amati e tradizionali onsen (bagno caldi) per lasciare il posto alle
centrali geotermiche. L'energia nucleare rimarrà usata ma solo in certe regioni
poco popolare del Nord dell'impero. Nel frattempo una politica di economia di
energie é imposta la paese, obbligando i cittadini a un uso razionale dell'eletricittà.
Il Giappone inaugura lo stesso anno la sua torre Ôsaka Sky Tree, la più alta
dell'impero, più alta della Burj Khalifa di Dubai, ma meno della Kingdom Tower
in corso di costruzione a Jeddah. Il Giappone firma con gli USA uno Transpacific
Strategic and Economic Partnership. Volute dall'americano Obama, deve instaurare
un'area di libero scambio tra USA e impero giapponese.
Nello spazio la Cina del Sud invia la sua prima missione lunare indipendente con
la Tiangong I, una base lunare é annunciata. Lo stesso anno é sopratutto l'invio
della tanta aspettata missione internazionale marziana. La nave della missione
Bradbury, costruita in orbita e riusando molte parti delle Umibozu III
giapponesi, porta sei membri: 2 Americani, 2 Giapponesi, 1 Russo e 1 Europeo. I
Giapponesi hanno la particolarità di essere due fratello: Namba Mutta e Namba
Hibito, molto popolari in Giappone. La missione di tre anni é stata preceduta da
uno lancio robotico per portare il materiale necessario alla creazione di una
prima base internazionale, dovranno atterrare (amarsare?) su Hellas Planitia.
2013: La missione Bradbury arriva finalmente su Marte sana e salva. Come
previsto viene piantata la bandiera delle Nazioni Unite. Su Terra le dispute
sono state aspre per sapere quale nazione avrebbe l'onore di mettere per primo
il piede sul pianeta rosso ma sul posto le condizioni al momento fanno che é il
Giapponese Namba Hibito a diventare il primo uomo su Marte. Al contrario di Neil
Armstrong lancia uno poco storico: « Sugoi!” (super!) per i libri di storia.
Inizia la costruzione della base Bradbury e delle prime ricerche scientifiche.
Su Terra, l'Agenzia Spaziale Internazionale creata l'anno scorso svela
un'ambizioso piano contro i possibili asteroidi pericolosi per la Terra. Una
cooperazione internazionale viene creata ma il piano prevede decine di anni
prima di essere realizzato. Lo stesso la ISRO, l'agenzia indiana, compra degli
shuttle nuova generazione americani per suo sviluppo spaziale e la costruzione
della sua stazione orbitale.
In Giappone le elezioni vedono la sconfitta del Minshutô e la dismissione di Kan
Naoto. Il conservatore Abe Shinzô torna a essere premier malgrado suo manco noto
di charisma. Inizia subito uno nuovo piano di riforma fiscale e il sviluppo
dell'attività delle donne nella società giapponese ma conserva il piano
energetico del suo predecessore. Vuole anche ampliare la capacità militare
giapponese.
Nel mondo viene eletto il nuovo papa Francesco, primo pontefice romano gesuita
della storia, con ottimissime relazioni con il Giappone. Lo stesso anno la Cina
del Nord moltiplica le provocazioni contro la comunità internazionale. L'Iran
subisce delle pesanti sanzioni per suo programme nucleare.
Commercializzazione degli roboti domestici in Giappone per aiutare i più fragili. Il Giappone si specializza anche nelle protesi cibernetiche,
particolare braccie e gambe, create all'origine per aiutare i veterani delle
guerre in Afghanistan e Irak. Lo stesso anno il professore Ochanomizu riceve il
premio Nobel di medicina per le sue protesi di visione, capace di rendere la
vista ai ciechi. L'epoca vede anche il sviluppo degli droni militari negli
eserciti.
2014: Il premier Abe Shinzô annuncia la creazione di una forza militare del
spazio alla grande derisione del resto del mondo. E anche l'anno dell'Africa nel
spazio con l'invio dall'Etiopia della sua prima missione nello spazio, più tardi
nell'anno un'Etiopiano partecipa a una missione lunare giapponese.
Nel Medio Oriente il gruppo terrorista ISIS prende il controllo di vasti aree
della Siria e dell'Irak e si autoproclama califfato. Suoi membri di rendono
colpevoli di massacri etnici e confessionali sui civili e della distruzione di
uno precipizio patrimonio mondiale. L'esodo dei cristiani assiri si accelera
verso l'America e l'impero giapponese. Il premier Abe annuncia la sua intenzione
di stanziargli in piccole comunità attraverso l'impero. Il Giappone si dichiara
pronto a un'intervenzione militare dopo la morte di due giornalisti giapponesi
decapitati.
Nel resto del mondo la situazione internazionale é tesa tra l'epidemie di Ebola
in Africa, l'annessione russa della Crimea e il golpe militare in Thailandia (il
Giappone sospende le sue relazioni con Bangkok). In Giappone si tiene il primo
referendum per l'indipendenza nel Ainukoku che viene però vinto dal No alla
separazione con l'impero. Il Giappone rinuncia definitivamente alla pesca
tradizionale alla balena e al delfino.
2015: La missione marziana Bradbury riesce a tornare su Terra con informazioni
preziose sul pianeta rosso. La seconda missione marziana Burroughs é già stata
inviata per prendere loro posto (2 Russi, 1 Americano, 1 Giapponese, 1
Sud-cinese e 1 Indiano). Lo stesso anno la sonda europea Philae riesce a
atterrare su una cometa. Lo stesso anno la sonda giapponese Hayabusa II aterra
su Ceres, prima volta della storia che una sonda visita un pianeta nano. La
SpaceX riesce a rifornire la stazione spaziale internazionale, i voli spaziali
turistici sono già iniziati. Ormai l'obiettivo é la Luna, si spera uno sviluppo
industriale del satellite e la creazione di vasti centrali solari. La sonda New
Horizons arriva finalmente su Plutone e trasmette le prime immagine dell'ultimo
pianeta.
In Medio Oriente il mondo vede terrificato alle violenze di ISIS in Siria e Irak.
Scene di massacre si svolgono allorché la città antica di Palmira viene
distrutta con altri siti archeologici. Numerosi rifugiati partono verso
l'Europa. Le forze speciali giapponesi sono sul posto per aiutare I Curdi, usano
per la prima volta le nuove divise mimetiche che li rendono praticamente
invisibili. Su ordine del Stato Maggiore giapponese devono portarsi uno katana
per decapitare I nemici caduti e provocare una reazione psicologica (e vendicare
i cittadini giapponesi uccisi). A Parigi, un'attentato islamista fa più di 130
morti.
In Manciuria, si spegne l'imperatore Zhàoshé (Puren). La successione imperiale
prosegue con Aisin Gioro Yuzhang che diventa l'imperatore Pingcheng. Una linea
shinkansen ga il legame tra Ulan-Bator, Harbin e Seul. L'Iran firma con la
comunità internazionale uno trattato per abbandonare suo programme nucleare
contro la fine delle sanzioni economiche. La maggior parte degli paesi del Mondo
si riuniscono a Parigi per firmare l'accordo della COP21 per limitare le
emissioni di carbonio e prendere delle misure attive contro il cambio
dell'ambiente.
2016: Il governo Abe autorizza per la prima volta l'uso del satellite militare
Ten no Yajirushi (freccia del Cielo) per colpire dal spazio uno nemico su Terra,
facendone il primo bombardamento spaziale che colpisce le forze di ISIS a Kobane
e Raffa. Il mondo rimane stupito da questo uso e vede crollare in pochi mesi il
sedicente califfato. L'ONU si preoccupa però della militarizzazione dello spazio
che ne risulterà sicuramente. Ciò non impedisce anche gli attentati e lo stesso
anno avviene l'attacco alla macchina nel centro di Kobe che fa 22 morti,
rivendicata dall'ISIS.
Su Marte la seconda missione marziana Burroughs scopre dell'acqua liquida su
Marte, lasciando sperare per una futura base permanente sul pianeta rosso. Una
missione secondaria arriva sulla luna Phobos nel scopo di farne una stazione
orbitale naturale molto utile per l'arrivo delle future missioni. L'ESA e
Roscosmos organizzano una spedizione terrestra su Marte per studiare suoi
vulcani e la sua atmosfera. Gli USA evocano una futura missione verso le lune di
Giove.
Lo stesso anno il governo giapponese promette di arrivare alla neutralità
carbone prima di 2035 e completare suo piano energetico, rimane però criticata
per la sua pessima gestione della centrale distrutta di Fukushima Daiichi. Nelle
Filippine le elezioni portano al posto di premier Rodrigo Duterte, uno populista
provocatorio in favore dell'indipendenza delle Filippine. Vuole organizzare uno
referendum sull'indipendenza che Ôsaka lui nega.
Negli USA un'altro candidato populista viene eletto con Donald Trump. La cosa é
imbarazzante per il Giappone. Il premier Abe aveva già incontrato la sua rivale
Hillary Clinton per discutere delle loro future relazioni. Trump non nasconde
suo anti-giapponesimo.
2017: la nuova elezione americana cambia del tutto le relazioni nippo-americane.
In poche settimane la nuova amministrazione si ritira del trattato del Pacifico,
del compromesso americano sull'Iran e dall'accordo della COP21 di Parigi. In
reazione e in conseguenza della militarizzazione spazio dal Giappone, l'Iran
Lancia ufficialmente suo programma spaziale. La Cina del Nord conduce degli test
controversi di missili capaci di colpire direttamente non solo il Giappone ma
anche gli USA. Durante questi test delle evacuazioni sono ordinate in Giappone e
delle batterie antimissile sono insediate nella metropola stessa.
Il presidente Trump crea rapidamente la US Space Force per rivaleggiare con le
armi spaziali giapponesi e si ritira della gestione internazionale delle basi
sulla Luna, vietando la cooperazione da parte delle basi US. Viene creato il
USLC (US Lunar Command), nei mesi seguenti la sicurezza delle basi lunari viene
rinforzata da soldati armati. Ritira anche la partecipazione US dalle missioni
marziane.
Nel Medio Oriente e nel mondo gli attentati dell'ISIS si moltiplicano, anche
contro l'Iran. Dalla sua parte il Giappone sostiene il risultato del referendum
kurdo sull'indipendenza del Kurdistan iracheno e riconosce il nuovo Stato contro
il parere di Washington e Baghdad, si dichiara pronta a garantire questa
indipendenza e inizia a pensare a rimpatriare i cristiani assiri nel nuovo
Stato.
In Corea la premier Park Gyun-Hee deve dimettersi dopo uno clamoroso scandalo di
corruzione, facendo cadere con lei molti capi di grande compagnie. Moon Jae-In é
eletto premier e Ôsaka approva la transizione dopo le manifestazioni pacifiche.
In Cina del Sud apre uno nuovo Ghibli Park, Totoro é diventato il principale
rivale di Topolino. Negli USA iniziano le indagini su una possibile
manipolazione russa delle elezioni americane.
2018: Come previsto la seconda missione internazionale marziana torna su Terra
con tantissimi risultati positivi. La terza missione battezzata Robinson parte
lo stesso, ma senza astronauti americani (2 Giapponesi, 2 Europei, 1 Russo e 1
Cinese), il presidente Trump promette di inviare i più belli astronauti mai
visti su Marte con una missione 100% americana. Lo stesso la sonda nippo-europea
Bepi-Colombo parte studiare Mercurio.
Vedendo svanire la cooperazione americana il Giappone si gira di nuovo verso
l'Asia. Il Giappone vende all'India suoi shinkansen e delle tecnologie di
energia rinnovabili e ne approfitta anche per stipulare con il premier Modi
un'alleanza militare. Accordi di cooperazione sono firmati con il Vietnam, che
seppellisce I brutti ricordi della guerra, il Vietnam diventa presto uno partner
attivo del Giappone. Secondo le parole del premier Abe si tratta di creare
un'area « Indo-pacifica » di cooperazione degli Asiatici per l'Asia.
In Medio Oriente la Turchia lancia un'offensiva contro i Curdi di Siria ma il
Kurdistan iracheno rimane sotto protezione attiva del Giappone che promette di
usare suoi droni e satelliti militari in caso di aggressione del Kurdistan. La
Siria stessa é colpita da questi satelliti dopo la scoperta dell'uso di armi
chimiche sulle popolazioni civili.
Alla sorpresa generale gli Stati Uniti negoziano la fine della crisi dei missili
Nord-cinesi accettando una cooperazione diretta. Il presidente Trump incontra e
stringe la mano di Mao Xinyu e invita il presidente Sud-cinese a fare il passo
della riconciliazione.
Lo stesso anno l'impero giapponese riceve ancora i Giochi Olimpici d'inverno a
Pyeongchang in cooperazione con la Manciuria che riceve la sua parte di eventi.
Lo stesso anno l'imperatore Akihito, ormai anziano annuncia la sua volontà di
ritirarsi l'anno seguente.
2019: Abdicazione dell'imperatore Akihito dopo 30 anni di regno. Si ritira con
il titolo di imperatore ritirato, Daijô-Tennô (o Jôkô). Sale sul trono suo
figlio il principe Naruhito con sua moglie Masako come imperatrice. La
principessa Aiko é ufficialmente dichiarata erede del trono malgrado
l'opposizione del premier Abe. Akihito era sempre stato opposto alla politica
del premier che considerava come troppo aggressive. La nuova era imperiale é
intitolata Reiwa.
Nel spazio il governo Abe annuncia la sua intenzione di produrre uno veicolo
spaziale armato, capace di muoversi in orbita per colpire al suolo o nel spazio.
L'ONU denuncia questa nuova avanzata militare che viene subito conosciuta come
la « corazzata spaziale Yamato ». Il presidente Trump annuncia i piani della
USSF per creare degli cacciatori capaci di andare fino nello spazio (i più belli
mai visti dice). Lo stesso anno la sonda New Horizons inizia a esplorare la
cintura di Kuiper allorché la missione indiana Chandrayaan II arriva sulla Luna.
La società privata Mitsubishi-Space crea la sua base privata sulla Luna.
Il presidente Trump si ritira gli USA degli accordi sulla limitazione delle armi
nucleari Il ritiro degli trattati di limitazione delle armi nucleari provoca la
stessa azione da parte della Russia, il Giappone e le altre potenze rimangono
negli trattati.
Gli USA iniziano una guerra commerciale contro il Giappone, considerando le
relazioni commerciali tra i due giganti come sbilanciate. Lo stesso anno il
presidente americano si rende a Beijing e incontra ancora una volta il dittatore
Mao Xinyu con chi si vanta di creare le migliori relazioni. Un po dappertutto
nel mondo si svolgono delle manifestazioni per la preservazione dell'ambiente.
Nelle Filippine il premier Duterte chiama a uno referendum per l'indipendenza
che le autorità giapponesi considerano come illegale e contro la costituzione
imperiale. L'organizzazione del referendum é sospesa, provocando delle
manifestazioni in tutto il paese. Più di un milione di persone manifestano per
la libertà a Manila, incoraggiati dagli USA che denunciano l'uso di violenze
sproporzionate da parte delle forze dell'ordine nippo-filippine. Il premier
Duterte denuncia un'attitudine depostica del premier Abe che ha riconosciuto il
referendum kurdo ma non vuole sentirne parlare a casa. La situazione é tesa ma
nel stesso momento uno violento terremoto a Mindanao fa più di 12 000 morti,
obbligando sia Duterte che Abe di interrompere la disputa per organizzare
l'aiuto alla vittime.
Lo stesso anno il Giappone organizza per la prima volta la coppa del mondo di
Rugby, uno sport diventato molto popolare e molto praticato a Palau. A Okinawa
il castello di Shuri é distrutto dalle fiamme, faceva parte del patrimonio
mondiale dell'UNESCO.
2020: Anno terribile, dall'inizio dell'anno il mondo é scosso da una pandemia di
COVID-19 che obbliga I diversi paesi di chiudere le loro frontiere. Partito
ancora una volta dalla Cina del Sud si é rapidamente propagato. La chiusura
delle frontiere e la quarantena delle popolazioni provoca una gigantesca crisi
economica. Le conseguenze della pandemia sono ancora in corso. Queste
conseguenze si fanno sentire fino alla Luna e Marte. Le basi della Luna sono
messe in quarantena dalla Terra e la quarta missione marziana Clarke é respinta,
i membri della missione Robinson sono costretti a rimanere su Marte per uno
tempo indeterminato. Sono obbligati di convertire il giardino sperimentale in
area di coltivazione iniziando cosi di maniera non prevista il primo esperimento
di colonizzazione durevole di un'altro pianeta.
La pandemia non impedisce per la politica di proseguire. Nelle Filippine la
quarantena mette fine alle grandi manifestazioni ma il premier Duterte promette
di non averne finito con suo progetto di indipendenza. Per aiutare alla lotta
contro la malattia l'autonomia di Mindanao viene restaurata. Per essere
completo, l'anno vede l'eruzione di uno volcano a Luzon, provocando
l'evacuazione delle popolazioni civili.
In Giappone il Stato di emergenza é deciso e permette di mantenere i livelli di
infezione bassi. I Giochi Olimpici di Tôkyô sono lo stesso riportati all'anno
seguente. La Corea, Ainukoku e il resto dell'impero conservano anche loro il
controllo delle infezioni. La palma é attribuita alla giovane premier di Taiwan
Audrey Tang che riesce a pulire la sua isola dalla malattia in qualche settimane
e seduce tutti con la sua gestione aperta, totalmente transparente via Internet
e la sua comunicazione innovatrice. Alla fine dell'anno, il premier Abe si
dimette per ragioni di salute, lascia il posto al nuovo premier Suga Yoshihide.
Gli USA sono anche loro duramente colpiti. All'inizio dell'anno la forza
spaziale americana era riuscita la sua prima azione con il bombardamento che ha
ucciso uno generale iraniano, provocando per poco uno conflitto aperto con
l'Iran. Durante il resto dell'anno il presidente Trump accusa la Cina del Sud e
il Giappone di essere colpevoli della pandemia e si ritira dell'organizzazione
mondiale della sanità. L'effetto sulle elezioni é pesante allorché le città
americane sono colpite da manifestazioni razziali (il Giappone critica l'uso
della violenza eccessiva dai poliziotti americani). Alla fine dell'anno il
presidente populista é sconfitto da suo rivale Joe Biden, che non attende di
iniziare il suo mandato per discutere con il governo giapponese delle loro
future relazioni.
Lo stesso anno l'Iran invia nello spazio in segno di sfida il suo primo satellite chiamato Ghased, e promette di inviare degli uomini in un futuro prossimo.
…
20XX: Abdicazione dell'imperatore Naruhito, come il suo defunto padre. La principessa Aiko sale sul trono come imperatrice (o piuttosto, secondo il suo titolo, come imperatore donna). L'anno seguente l'imperatore ritirato sarà il primo sovrano giapponese a visitare la Luna, cosa che sognava di fare da anni. La successione prevede una trasmissione del trono al figlio di suo cugino Hisahito, il giovane principe Nagahito. Inizia l'era Kôshi, celebrata dalla premier dell'impero, Itô Shiori. Aiko é il 127° sovrano del Giappone dall'arrivo di Jimmu, discendente diretto di Tamar e Davide.
.
Ed é finita:
1500 anni di storia giapponese! Per essere sincero il POD di base (il Giappone
cristiano) mi interessava, ma ho aggiunto tutti i numerosi POD di storia
giapponese che volevo sviluppare da anni in una sola ucronia, il risultato é che
la base dell'ucronia religiosa si é un po' persa. L'ucronia si conclude con
alcune questioni aperte:
- L'indipendenza delle Filippine (e degli Ainu?)
- La militarizzazione dello spazio e della Luna, la privatizzazione della Luna
- Lo sviluppo dei robot
- la colonizzazione di Marte (se fossi parte dell'ultima missione
internazionale, direi a tutti di non preoccuparsi di farmi tornare su Terra...)
Mi dicevo dopo aver finito che potrebbe risolversi in una situazione simile a
"Ghost in The Shell" (film e serie). Grazie a tutti per l'attenzione, e a
presto.
P.S. per chi è interessato,
questo è il mio sito
dedicato alla storia del Giappone nella nostra Timeline
.
L'autore di questa ucronia in una posa molto... nipponica
.
Se volete farmi sapere che ne pensate del mio lavoro, scrivetemi a questo indirizzo.