¡Que Viva Mexico!

di William Riker

Bandiera del Grande Messico

6500 a.C.: prime testimonianze della coltivazione del mais nel territorio dell'attuale Messico.

1200 a.C.: fiorisce la cultura Olmeca, che ci ha lasciato come testimonianze enormi teste di pietra, ma sparisce nel nulla per ragioni oscure.

300 - 900 d.C.: ascesa e successiva caduta della grande civiltà Maya, le cui immense città vengono probabilmente abbandonate in seguito ad una catastrofe ecologica provocata dagli stessi Maya. Essi inventano una scrittura geroglifica decifrata solo di recente ed un calendario che stupisce per la sua precisione.

950-1150: è la volta dei Toltechi, che danno al Messico il nome di Anáhuac. Nonostante la loro fama di guerrieri crudeli, essi ci hanno lasciato grandi città come Teotihuacán e Tula, e stupende manifestazioni artistiche, numerose vestigia delle quali sono tuttora esistenti. Essi diffondono il culto di Quetzalcoatl, il Serpente Piumato. Alla civiltà Mixteca va invece ascritta la piazzaforte di Mitla, e a quella Zapoteca la città di Oaxaca.

1325: proveniente dalla misteriosa terra di Aztlàn, oggi non più identificabile, il re degli aztechi Ténoch giunge sulle rive della laguna di Texcoco e qui vede un'aquila che divora un serpente su una pianta di cactus. Dietro consiglio del sacerdote Méxi, che vi riconosce il compimento di un'antica profezia, egli fonda sulle isolette della laguna la sua capitale Tenochtitlán, che diverrà una splendida città.

1440: Montezuma I trasforma il regno azteco in un impero tramite una serie di sanguinose campagne militari; i prigionieri catturati dagli aztechi sono sacrificati ai loro déi strappando loro il cuore dal petto, e gli aztechi governano con il terrore dall'Atlantico fino al Pacifico: qualche storico li ha paragonati agli Assiri. Dal nome del sacerdote Mexi, questo impero prende il nome di Mexica. Secondo alcuni in realtà questo termine significa "ombelico della luna", da metztli (luna) e xictli (ombelico) in lingua Nahuatl.

1486: per inaugurare degnamente un nuovo, smisurato tempio a forma di piramide (del quale oggi restano solo le fondazioni), il sovrano Ahuitzotl fa immolare agli déi più di 20.000 prigionieri, una spaventosa carneficina che ha pochi precedenti nella storia delle religioni.

1519: il 21 aprile il conquistador spagnolo Hernán Cortés, salpato da Cuba, sbarca nel Messico e fonda Vera Cruz, il primo insediamento spagnolo nella regione. Procede quindi per Tenochtitlán, dove giunge l'8 novembre. L'imperatore Montezuma II è stato avvisato dell'arrivo dei bianchi, che sono solo 500 contro centinaia di migliaia di indigeni, ma a favore di Cortés gioca una leggenda locale, che prevedeva il ritorno del dio Quetzalcoatl sotto forma di un uomo bianco e barbuto; il sovrano superstizioso crede di identificarlo con l'avventuriero spagnolo e lo accoglie con deferenza. Cortés, abbagliato dalla ricchezza della città meravigliosa, una specie di incrocio tra Venezia e Costantinopoli, pretende da Montezuma II oro e gemme in quantità e nei templi fa sostituire gli déi pagani con i Santi cristiani. Cuitláhuac, fratello di Montezuma, non accetta l'occupazione straniera e progetta di scacciare gli invasori.

1520: Cortés lascia Tenochtitlán per andare ad affrontare il governatore di Cuba Diego Velazquez, che vuole arrestarlo come disertore e scippargli la vittoria, ma nel frattempo la soldataglia del luogotenente Pedro de Alvarado saccheggia i templi e stupra le donne azteche. Al ritorno di Cortés, la capitale è in preda al caos e alla rivolta. Egli chiede a Montezuma II di parlare ai suoi uomini per calmare gli animi ed il re accetta, ma mentre parla una pietra lo coglie in testa e lo uccide. A Cortés non resta che la ritirata tra i canali e le strade sopraelevate sulla laguna. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio gli aztechi attaccano gli spagnoli in rotta e ne menano strage, i prigionieri e i loro cavalli sono sacrificati sui templi il giorno dopo. La tremenda notte sarà ricordata dagli spagnoli come la "noche triste". Cortés tuttavia si salva e medita vendetta, grazie ai rinforzi che Diego Velazquez aveva fatto giungere da Cuba per sé.

1521, 30 giugno-13 agosto: Cortés sferra l'attacco finale a Tenochtitlán, dove si è asserragliato il nuovo sovrano azteco Cuauhtémoc ("Aquila che cade"), detto dagli spagnoli Guatimozino. Dopo aver preso la città, la fa radere al suolo e la ricostruisce con il nuovo nome di Ciudad de Mexico; Guatimozino è garrotato e ai territori conquistati viene dato il nome di Nuova Spagna.

Hernán Cortés (1485-1547), primo governatore della Nuova Spagna1525: l'imperatore Carlo V nomina Cortés capitano generale e governatore della Nuova Spagna. Ma nel 1530 è costretto al rientro in patria, nella quale morirà nel 1547 a Castilleja de la Cuesta, presso Siviglia, solo e dimenticato da tutti.

1527: Álvar Núñez, detto Cabeza de Vaca per lo stemma di cui si fregia, fa naufragio sulle coste del Golfo del Messico e scopre il Tejas (HL Texas).

1531, 9 dicembre: la Santa Vergine appare all'indio Juan Diego Cuauhtlatoatzin sulla collina del Tepeyac vicino a Città del Messico, e gli chiede di far erigere una chiesa in suo onore ai piedi del colle: Juan Diego corre a riferire il fatto al vescovo della città, Juan de Zumarrága, ma questi non gli crede. La sera stessa, ripassando sul colle, Juan Diego vede per la seconda volta Maria, la quale lo esorta a tornare dal vescovo l'indomani. Stavolta il vescovo gli chiede un segno che provi la verità del suo racconto. Juan Diego torna sul Tepeyac e vede per la terza volta Maria, che gli promette un segno per l'indomani. Il giorno dopo, però, Juan Diego non può recarsi sul luogo delle apparizioni, dovendo assistere un suo zio gravemente malato. Il 12 dicembre Juan Diego esce in cerca di un sacerdote per lo zio, ma Maria gli appare per l'ultima volta lungo la strada, gli annuncia che suo zio è già guarito e lo invita a salire di nuovo sul colle a cogliere dei fiori. Là Juan Diego trova il segno promesso, dei bellissimi fiori sbocciati fuori stagione in una desolata pietraia. Egli li raccoglie nel proprio mantello (tilma in lingua locale) e va a portarli al vescovo; quando Juan Diego apre il mantello per mostrare i fiori al prelato, all’istante sulla tilma si imprime l'immagine miracolosa della Vergine Maria. La Vergine di Guadalupe (dal nauhatl Coatlaxopeuh, "Colei che schiaccia il serpente") è proclamata patrona del Messico ed ogni anno il suo santuario è visitato da 20 milioni di pellegrini. Juan Diego, morto nel 1548, sarà canonizzato da Giovanni Paolo II il 31 luglio 2002.

1535: la Nuova Spagna viene eretta a vicereame e diventa un territorio di proprietà del re di Spagna, rappresentato da un vicerè. Siccome però gli indigeni sono stati decimati dalle epidemie portate con sé dagli spagnoli, cominciano ad arrivare schiavi dall'Africa. Come contraccambio viene "esportata" in Europa una malattia venerea terribile, la sifilide.

1540-1542: spedizione verso nord del conquistador Francisco Vázquez de Coronado alla ricerca delle mitiche sette città di Cibola con i tetti d'oro, di cui parlava una leggenda spagnola. Coronado non trova oro ma scopre gli immensi territori dell'Arizona e del Nuovo Messico, spingendosi addirittura fin nel Kansas.

1542: Juan Rodriguez Cabrillo è il primo europeo a esplorare la costa della California, cui dà questo nome ispirandosi a "Las sergas de Espladián" (Le avventure di Espladián), romanzo di Garcia Rodríguez de Montalvo, nel quale vengono descritte la regina Califia e la sua isola paradisiaca chiamata California.

1543: il vescovo Bartolomé de Las Casas, primo ecclesiastico a prendere gli ordini sacri nel Nuovo Mondo, su richiesta dell'imperatore Carlo V redige la "Brevísima relación de la destrucción de las Indias", nella quale denuncia le atrocità perpetrate dai conquistadores contro gli indios.

1579: il corsaro inglese sir Francis Drake, impegnato nella circumnavigazione del globo, tocca le coste della California e le battezza Nuova Albione.

1695: muore di peste, mentre cura delle consorelle, suor Juana Inés de la Cruz, massima poetessa dell'epoca coloniale messicana, autrice di sonetti, canzoni, commedie e trattati filosofici. Oggi viene chiamata "la Decima Musa del Messico".

1767: il re di Spagna espelle dal Messico i Gesuiti, amati dagli Indios perchè hanno preso le loro difese. Dei venticinque milioni di indigeni che abitavano il Messico all'arrivo di Cortés ne sopravvivono solo tre. Sono un milione i Creoli, spagnoli residenti nella colonia da varie generazioni, un milione e mezzo i Meticci (figli delle unioni fra spagnoli e indios o spagnoli e neri africani) e alcune decine di migliaia di spagnoli nati in Europa e trasferitisi oltreoceano per far quattrini. Nelle mani di questi ultimi, detti per la loro arroganza "gachupin", cioè "portatori di speroni", è concentrato tutto il potere, ma i Creoli e i Meticci cominciano ad averne abbastanza e a reclamare l'autogoverno.

1783: George Washington, piantatore della Virginia, vince la Guerra d'Indipendenza Americana battendo le truppe inglesi del generale Cornwallis a Yorktown. Subito dopo il generale, ambizioso e privo di scrupoli, decide di sfruttare l'enorme popolarità acquisita durante la guerra e di proclamarsi Presidente delle ex Tredici Colonie, scavalcando i politici Benjamin Franklin, Thomas Jefferson e John Adams che volevano fare del paese una democrazia sul modello inglese.

1784: il 28 agosto muore Fra Junipero Serra Ferrer, evangelizzatore della California e fondatore della città di San Francisco. Proprio a San Francisco fra Junipero sarà canonizzato da Papa Alessandro IX il 23 settembre 2009.

1787: George Washington, che ha fatto arrestare Jefferson e Adams mentre Franklin si è rifugiato in Francia, promulga la Costituzione degli Stati Uniti d'America (nome da lui dato al paese), la quale gli conferisce pieni poteri senza bisogno di elezioni e trasforma in pratica il paese in una dittatura militare sotto la sua guida. Lo stato su cui egli governa non è federale ma fortemente accentrato, con capitale Philadelphia.

1791: preso dalla megalomania, Washington inizia a costruire sulle rive del fiume Potomac una nuova capitale che porta il suo nome. Siccome gli Irochesi si sono alleati con gli inglesi contro di lui, egli conduce contro di loro una vera e propria guerra di sterminio.

1799: il 14 dicembre George Washington muore nella sua tenuta di Mount Vernon, in Virginia, a 67 anni. John Adams ne approfitta per restaurare le libertà democratiche e convoca libere elezioni, ma intanto si proclama presidente, mentre continua ad infuriare la guerra contro gli indiani nella regione dei Grandi Laghi.

1805: Napoleone non vende la Louisiana agli USA e preferisce tenersela, visto che essi rappresentano una dittatura militare rivale alla sua.

1808: Napoleone invade la Spagna e pone sul trono iberico suo fratello Giuseppe. Nella colonia del Messico i "gachupin" giurano subito fedeltà al sovrano straniero, mentre Creoli e Meticci decidono che è giunta l'ora di ottenere l'autonomia, se non addirittura l'indipendenza.

1810: il 16 settembre il sacerdote Miguel Hidalgo y Costilla promuove una rivolta contro gli spagnoli, accusati di tollerare la schiavitù e di sfruttare impunemente Indios e Meticci, al grido: "¡Viva la Virgen de Guadalupe! ¡Muerte al mal gobierno! ¡Viva Fernando VII!" Questo grido, ripetuto ancora oggi in tutto il Paese in occasione della festa del 16 settembre, echeggiando di valle in valle trascina dietro a Padre Hidalgo una moltitudine di poveracci armati solo di asce, coltelli e bastoni. Dopo un mese i seguaci del sacerdote guerrigliero sono già 80.000. Inspiegabilmente però egli rinuncia ad attaccare Città del Messico. Le stragi e i saccheggi alienano agli insorti le simpatie dei Creoli, e l'esercito spagnolo li batte a Guadalajara. Padre Hidalgo è catturato ed impiccato a Chihuahua il 30 luglio 1811.

1812: l'insurrezione torna a divampare sotto la guida di un altro parroco, il meticcio José Maria Morelos. Liberato il Messico meridionale dopo un'accanita guerriglia, egli vi proclama l'indipendenza del paese e lo dota della sua prima Costituzione, che abolisce tra l'altro tutti i privilegi, compresi quelli ecclesiastici, e stabilisce la distribuzione dei latifondi ai "peones", i braccianti senza terra alla mercè dei grandi proprietari.

1813: il presidente degli Stati Uniti d'America James Madison, fattosi eleggere grazie a brogli, si allea con Napoleone Bonaparte e dichiara guerra alla Gran Bretagna per sottrarle il Canada, ma gli inglesi attaccano Washington e danno fuoco alla Casa Bianca, mentre il generale Andrew Jackson, detto "Old Hickory", difende strenuamente Philadelphia dall'assedio nemico. Alla fine il rientro di Napoleone dall'isola d'Elba convince gli inglesi a chiedere la pace, e si torna allo status quo.

1815: il 22 dicembre anche Morelos paga con la vita l'intrepida fede nei propri ideali: sconfitto dagli spagnoli, è fucilato presso Città del Messico. Il suo luogotenente Vicente Ramón Guerrero Saldaña continua però la guerriglia tra i monti.

1820: dalla Spagna giunge la notizia che a Cadice un movimento insurrezionale ha costretto re Ferdinando VII di Spagna a ristabilire la Costituzione Liberale del 1812. Stavolta a preoccuparsi sono le gerarchie ecclesiastiche e i grandi proprietari terrieri, sentitisi minacciati nei loro privilegi da un'eventuale vittoria dei Liberali spagnoli. Essi abbracciano così la causa indipendentista ed affidano il compito di realizzarla al ricco meticcio Agustín Cosme Damián de Iturbide y Arámburu.

Agustín de Iturbide, primo presidente del Messico1821: Iturbide, alleatosi con Vicente Guerrero, costringe gli spagnoli alla resa. Il 27 settembre Madrid è costretta a sottoscrivere il Trattato di Córdoba che sancisce l’indipendenza messicana. Il Messico si costituisce in Repubblica e viene convocato un Congresso Costituente. La moneta del nuovo stato è il peso.

1822: il 25 febbraio apre la sua attività il Congresso Costituente. A differenza della nostra Timeline Agustín de Iturbide (ritratto a sinistra) non pretende di essere proclamato Imperatore ma, come George Washington negli USA della HL, si candida alle elezioni legislative e poi a quelle presidenziali.

1823: il 1 luglio alcuni esponenti del Partito Liberale, progressista ed anticlericale, tentano di separare le province del Sud (Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Costa Rica) dal nascente Messico, proclamando le Province Unite dell'America Centrale, ma il generale Agustín de Iturbide stronca la ribellione e riconduce gli stati meridionali sotto il controllo di Città del Messico, acquistando grande popolarità.

1824: il 19 luglio Agustín de Iturbide è eletto primo Presidente della Repubblica del Messico, che rappresenta il secondo stato più vasto del mondo dopo la Russia. Il suo mandato dura quattro anni. La Costituzione fa del Messico una Repubblica Federale (il cui nome ufficiale è Estados Unidos Mexicanos, EUM) formata dai 24 stati di Chiapas, Chihuahua, Coahuila y Tejas, Costa Rica, Durango, El Salvador, Guanajuato, Guatemala, Honduras, Jalisco, México, Michoacán, Nuevo León, Nicaragua, Oaxaca, Puebla, Querétaro, San Luis Potosí, Sonora y Sinaloa, Tabasco, Tamaulipas, Veracruz, Yucatán, Zacatecas e dai 5 territori di Alta California, Baja California, Colima, Nuevo México e Tlaxcala, più il Distrito Federal che comprende la capitale.

1826: l'ex generale statunitense Andrew Jackson prende il potere a Washington con un colpo di stato, deponendo John Quincy Adams, figlio di John Adams, e si proclama presidente.

1827: muore il meticcio José Joaquìn Fernandez de Lizardi, uno dei più originali scrittori della letteratura messicana, che ha fondato e diretto vari giornali ed ha pubblicato molti romanzi, tra cui l'estroso "El Periquillo Sarmiento" ("Il Piccolo Appestato").

1829: il 10 luglio Agustín de Iturbide è rieletto a larga maggioranza presidente del Messico.

1830: Agustín de Iturbide acquista la Florida dalla Spagna (sesto territorio del Messico); la Florida occidentale viene invece venduta agli Stati Uniti, che ne fanno le zone costiere di Mississippi e Alabama, e conseguono lo sbocco sul Golfo del Messico. Il 30 settembre Sinaloa si separa da Sonora e gli stati messicani salgono a 25.

1833: dopo che Agustín de Iturbide ha rifiutato di candidarsi ad un terzo mandato presidenziale, sostenendo che "chi governa una repubblica per più di otto anni diventa per certo un dittatore", il 12 luglio nelle elezioni presidenziali si scontrano il Partito Conservatore, che sostiene il candidato Antonio López de Santa Ana, ex generale dell'esercito, e il Partito Liberale, che sostiene invece il medico Valentín Gómez Farías. Il primo vince grazie al determinante sostegno dei Meticci (gli Indios non hanno il diritto di voto).

1834: inglesi e russi riconoscono il dominio messicano sul territorio dell'Oregón (i nostri stati USA di Idaho, Oregon e Washington).

1835: il 1 gennaio il presidente Antonio López de Santa Ana abolisce formalmente la schiavitù nel Messico. Il 23 maggio è creato il territorio messicano di Aguascalientes, scorporando territorio dallo stato di Zacatecas.

1836: i coloni anglosassoni che si sono stabiliti nella provincia messicana del Tejas proclamano l'indipendenza della regione, da loro chiamata Texas, ma gli USA sono lontani a causa della persistenza della Louisiana, e il loro leader Sam Houston è duramente sconfitto nella battaglia di San Jacinto dal presidente Antonio López de Santa Ana, che per l'occasione riprende in mano personalmente le redini dell'esercito. Nella guerra però non perde la vita Davy Crockett, leggendario trapper del Tennessee accorso in aiuto dei texani, essendo giunto troppo tardi per salvare James Bowie, William Travis e i loro uomini durante l'assedio di Fort Alamo.

Antonio López de Santa Ana, secondo presidente del Messico1837: rielezione di Antonio López de Santa Ana (foto a destra) alla presidenza del Messico.

1838: il 2 marzo il Tejas è scorporato da Cohauila e diventa il 26° stato messicano. Ai coloni anglofoni è concessa libertà di religione.

1839: con il proclama di Querétaro, firmato dal presidente Antonio López de Santa Ana, il Messico è il primo paese ad introdurre il suffragio universale maschile, seppur limitato a quanti sanno leggere e scrivere. Ora anche gli Indios possono votare e candidarsi alle elezioni, anche se fra di loro l'analfabetismo è ancora predominante.

1840: con un nuovo colpo di stato Davy Crockett rovescia Andrew Jackson ed assume la presidenza degli USA. Il 17 gennaio Gli stati di Cohauila, Nuevo Léon e Tamaulipas tentano la secessione dal Messico, proclamando la Repubblica del Rio Grande, ma de Santa Ana la abbatte dopo una breve campagna militare.

1841: Miguel Barragán, ex generale candidato dal Partito Liberale, vince le elezioni ed è il nuovo presidente messicano. Subito dopo stronca il tentativo di secessione della Repubblica dello Yucatán, promossa dall'Inghilterra.

1842: l'11 settembre Soconusco si separa dal Guatemala e diventa il 27° Stato messicano.

1845: il 3 marzo la Florida diventa il 28° Stato messicano. Il 30 giugno, rielezione di Miguel Barragán alla presidenza del Messico.

1846-1848: attacco francese contro il Messico per risolvere le dispute di frontiera tra Città del Messico e la Louisiana. Nella guerra si distingue il generale Anastasio Bustamante y Oseguera, che sconfigge duramente le truppe francesi a Baton Rouge e poi occupa addirittura la capitale della colonia, Nouvelle Orléans. L'intervento di Inghilterra, Spagna e Russia convince i messicani a ritirarsi, ma il trattato di Guadalupe Hidalgo del 10 marzo 1848 stabilisce che i nostri Montana, Wyoming e Colorado passino interamente al Messico, oltre ad ulteriori zone di frontiera. La dura sconfitta militare accelera la crisi della Monarchia di Luglio e favorisce la cacciata da Parigi di Luigi Filippo d'Orléans e la fondazione della Seconda Repubblica Francese.

1847: il Messico fonda sulle coste del Golfo di Guinea lo stato della Liberia con capitale Santania (la nostra Monrovia, in onore di de Santa Ana), per gli schiavi neri liberati e ricondotti nel loro paese d'origine. Il 24 luglio Brigham Young, capo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (meglio noti come Mormoni), dopo aver attraversato la Louisiana in fuga dalle persecuzioni religiose negli USA, si rifugia sulle rive del Gran Lago Salato, dove fonda la Ciudad del Lago Salado (la Salt Lake City della HL). I Mormoni iniziano un'ampia opera di colonizzazione ed evangelizzazione della regione.

1848: il 26 gennaio un certo Jaime Marasco, un operaio al lavoro nella costruzione di un mulino ai piedi della Sierra Nevada, scopre la prima pepita d'oro nell'area di Valle Coloma, in California. La notizia si diffonde rapidamente, ma sulle prime viene interpretata come una delle tante strategie pubblicitarie per attirare coloni in California, già descritta come una sorta di nuovo Paradiso Terrestre. Quando, il 5 dicembre, il presidente messicano Miguel Barragán avvalora la scoperta in un suo discorso, si scatena una vera e propria migrazione di massa. Prima della scoperta di Marasco, la California aveva solo 14.000 abitanti; nel 1852 ne conterà 250.000. L'invasione vera e propria avviene nel 1849, per lo più da parte di miserabili (Indios o Meticci) provenienti da tutte le regioni dell'America Latina, e per questo ai cercatori d'oro protagonisti di quell'ondata migratoria si dà di solito il nome di "Cuarenta y nueves"; armati di piccozza, badile e setaccio, essi danno inizio ad una delle più spettacolari avventure della storia moderna: la conquista del Noroeste Lejano (quello che noi chiamiamo Far West).

1849: l'ex generale ed eroe di guerra Anastasio Bustamante y Oseguera, candidato dal Partito Liberale, è il nuovo presidente messicano.

1850: il 9 settembre è creato lo stato di Alta California con capitale Sacramento: ora gli stati messicani sono 29. Fondazione della Bolsa Mexicana de Valores (BMV), la Borsa di Città del Messico, che dal 1995 ha sede nel grande grattacielo detto Edificio Reforma 265, alto 256 m e situato nel Paseo de la Reforma, la strada più importante della capitale messicana.

1853: l'avvocato José Justo Corro, del Partito Conservatore, succede a Bustamante in qualità di presidente del Messico.

1854: l'11 marzo Abraham Lincoln, figlio di un boscaiolo del Kentucky, stila con altri fautori della democrazia il Piano di New Haven (Connecticut), con il quale definisce i principi del Movimento della Riforma, contro la dittatura di Davy Crockett. Esso segna la nascita degli Stati Uniti contemporanei.

1855: il 4 maggio l'avventuriero statunitense William Walker sbarca nella provincia messicana del Nicaragua con alcuni volontari organizzati nella "Falange", si autonomina "colonnello dell'esercito democratico", e il 1 settembre riesce a sconfiggere a La Virgen l'esercito messicano, proclamando a Granada la repubblica del Nicaragua, che egli intende unire agli USA, ma viene sconfitto dalle truppe dell'ex presidente Anastasio Bustamante y Oseguera e finisce fucilato.

1856: il 12 febbraio è creato lo stato di Guerrero, mentre Aguascalientes, Colima e Tlaxcala diventano stati a loro volta. Gli Stati messicani salgono a 33.

1857: rielezione di José Justo Corro alla presidenza del Messico. Dopo che Justo Corro ha inviato una divisione dell'esercito messicano contro Ciudad del Lago Salado, i Mormoni accettano di sottostare alle leggi della Repubblica del Messico, e per questo devono rinunciare alla poligamia. Justo Corro crea allora per loro il territorio messicano dell'Utehas (Utah nella HL, da una parola indiana che significa "popolo delle montagne"). Per diritto di scoperta il Messico annette quello che noi chiamiamo Atollo Johnston, in questa Timeline battezzato Atollo Altamirano: è il suo primo possedimento nel Pacifico.

1858: il 2 gennaio, colpo di stato a Washington contro Davy Crockett, promosso da quanti si oppongono all'abolizione della schiavitù voluta dall'ex trapper del Tennessee, che muore poco dopo. Il nuovo putsch porta al potere supremo il generale Thomas Jonathan Jackson detto "Stonewall". Allora Abraham Lincoln organizza un governo provvisorio ad Albany, nello Stato di New York, e capeggia una rivolta popolare, che nel 1861 si conclude con la sconfitta delle forze reazionarie e la sua nomina a presidente della repubblica. Subito egli annuncia di voler abolire la schiavitù.

1859: il 14 febbraio l'Oregón diventa il 34° Stato messicano. La parte orientale è scorporata dal nuovo stato con il nome di Territorio di Idahos (HL Idaho). Il 27 agosto viene trivellato nel Tejas il primo pozzo petrolifero della storia.

1860: il 28 febbraio il Territorio del Nevada e il Territorio del Colorado sono separati dal Territorio dell'Utehas (HL Utah). Nasce il Ku Klux Klan, organizzazione ispirata alla Massoneria che si oppone con ogni mezzo all'affrancamento degli schiavi neri negli stati del Sud degli USA.

Benito Juárez, sesto presidente del Messico1861: Benito Pablo Juárez García (foto a sinistra), leader del Partito Liberale, viene eletto alla presidenza del Messico. Egli è il primo indio ad adire a questa carica: infatti discende da una famiglia di indiani zapotechi. Sicuramente si tratta di uno dei presidenti più popolari ed amati della storia messicana, a dispetto della sua statura (pare fosse alto solo 1,37 m). Primo suo provvedimento è l'introduzione del Suffragio Universale Maschile: anche gli Indios analfabeti ora possono votare.

1863: gli Stati Uniti d'America piombano nel caos dopo che i rappresentanti di Alabama, Georgia, North Carolina, South Carolina e Tennessee rifiutano di abolire la schiavitù ed invocano l'aiuto delle truppe francesi della Louisiana. Napoleone III non si lascia sfuggire l'occasione e le sue armate occupano facilmente Washington. Un'assemblea di notabili offre a Massimiliano d’Asburgo, fratello dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, la corona di Imperatore degli Stati Uniti d'America. Questi accetta, nonostante tutti lo sconsiglino di impelagarsi nel ginepraio statunitense, mentre Lincoln fugge e si dà alla macchia. I seguaci di Lincoln degli Stati del Nord e i neri degli Stati del Sud si coalizzano nella guerriglia contro Massimiliano, sostenuto invece dagli schiavisti: è scoppiata la Guerra Civile Americana.

1864: il 31 ottobre il Nevada diventa il 35° Stato del Messico.

1865: il 29 aprile Campeche si separa dallo Yucatan e diventa il 36° Stato del Messico. Il 1 luglio Benito Juárez è rieletto alla presidenza della Repubblica.

1867: il 9 aprile Benito Juárez acquista l'Alasca dall'impero russo. Messico e Regno Unito minacciano l'intervento negli USA se i francesi non ritireranno le loro truppe in Louisiana, e Napoleone III è costretto ad abbandonare Massimiliano al suo destino. E così Abraham Lincoln e il generale Ulysses Grant riconquistano facilmente Washington. Massimiliano d'Asburgo è catturato, processato e fucilato ad Annapolis (Maryland) il 19 giugno nonostante molti capi di stato europei abbiano chiesto la grazia. Abraham Lincoln si adopera, nonostante le gravissime difficoltà finanziarie e di ordine pubblico, per riformare le istituzioni americane e consolidare la struttura dello Stato. Uno dei suoi primi atti consiste nel mettere fuorilegge il Ku Klux Klan, ma purtroppo esso continua ad agire in clandestinità.

1869: il 15 gennaio Hidalgo si separa dal México e diventa il 37° Stato del Messico. Il 16 aprile nasce anche lo stato di Morelos, il 38°. Dopo che Juárez ha rifiutato di ripresentarsi alle elezioni per la terza volta, il 1 luglio il Liberale Sebastián Lerdo de Tejada diventa presidente del Messico.

1872: il 1 marzo il governo messicano istituisce il Parco nazionale di Piedra Amarilla (quello che noi chiamiamo Parco di Yellowstone), il più antico d'America. Il 18 luglio Abraham Lincoln si spegne per un attacco cardiaco al suo tavolo di lavoro. Ricordato come un eroe nazionale, il 12 febbraio, giorno del suo compleanno, è ancor oggi festa nazionale negli USA.

1873: Sebastián Lerdo de Tejada è rieletto alla presidenza del Messico. L'avventuriero americano William Cody (1846-1917), detto Buffalo Bill, diventa governatore dello Stato del Nevada per conto del governo messicano.

1876: il 25 giugno il 7° Cavalleria dell'Esercito Messicano al comando del colonnello Carlos Díez Gutiérrez si scontra a Cuerno Poco Grande, nel Montana (Little Big Horn nella HL), con una grande coalizione di tribù Lakota, Apache e Cheyenne guidate dai leggendari capi Toro Seduto e Cavallo Pazzo. I messicani sono massacrati tutti fino all'ultimo, tranne un trombettiere italiano di nome Giovanni Martini, garibaldino emigrato nel Messico di Juárez, spedito a cercare rinforzi. Si tratta del più famoso episodio delle guerre tra nativi americani e colonizzatori messicani per la conquista del Noroeste Lejano (il nostro Far West). Il 1 agosto il Colorado diventa il 39° Stato Messicano.

1877: Porfirio Díaz Mori, del Partito Liberale, allievo di Benito Juárez, vince le elezioni e diventa presidente del Messico per la prima volta. Molti lo giudicano un autocrate, ma il lungo periodo del suo governo vede lo sviluppo della grande industria, dei commerci e dei trasporti: grazie alle enormi risorse naturali di cui dispone (il Tejas è ricco di petrolio, il Messico propriamente detto di metalli, l'Alasca di petrolio e gas naturale...), il Messico diventa una grande potenza industriale e viene avviata la modernizzazione del paese e della società. California, Oregòn, Juárez, Montana diventano stati prettamente industriali, mentre il Messico propriamente detto resta per lo più agricolo e vede piuttosto lo sviluppo dei servizi e dei commerci: la Bolsa Mexicana de Valores (BMV) diventa la principale piazza affari del mondo.

1878: il colonnello George Armstrong Custer, detto "Deretano duro" per la sua capacità di restare in sella molto a lungo, prende il potere a Washington ed instaura negli USA una durissima dittatura militare, che durerà fino al 1911. Segretamente egli appoggia il Ku Klux Klan.

1879: lo stato di Jalisco è il primo stato messicano a concedere il voto alle donne nelle elezioni amministrative. Nascono movimenti femministi chiamati spregiativamente "sufragitas" che chiedono a gran voce il suffragio universale maschile e femminile in tutta l'Unione; molte militanti femministe sono arrestate mentre manifestano per la concessione alle donne del diritto di voto.

Porfirio Díaz Mori, ottavo e decimo presidente del Messico1880: il 14 luglio il leggendario bandito Guillermo Arias de Potosì, meglio noto come El Niño Gil (Billy the Kid nella HL), viene assassinato a tradimento a soli 21 anni presso Albuquerque, nel Nuovo Messico, dallo sceriffo Patricio Garcìa Moreno. Egli diventerà uno degli eroi più popolari della conquista del Noroeste Lejano. Il 19 luglio si arrende ai messicani il mitico capo Apache Toro Sentado (Toro Seduto), che viene rinchiuso in una riserva; lì verrà assassinato il 15 dicembre 1890.

1881: l'8 luglio Porfirio Díaz (foto a destra) è rieletto alla presidenza del Messico. Il 26 ottobre a Piedra Sepulcral (HL Tombstone), cittadina dell'Arizona, lo sceriffo Evaristo Perez con i due fratelli Morgante e Virgilio e con il dentista del paese Juan Enrique Acebos affronta la banda dei fratelli Santa Clara nella più celebre sparatoria della storia del Noroeste Lejano, nota come "Desafío en el Establo Bueno" (HL Sfida all'O.K. Corral) e riprodotta in innumerevoli film. Fortissima ondata migratoria da Europa, Russia, Cina e Giappone verso il Messico, il cui tessuto sociale si fa multietnico, perchè il paese è in piena espansione industriale e risucchia forza lavoro come un'idrovora. Una buona fetta dei migranti europei, essendo di lingua romanza, trova più facile l'integrazione con i messicani di quanto avvenuto con gli americani nella HL, ma purtroppo ascendono anche i potenti cartelli della mafia messicana.

1885: Manuel González Flores, uomo di Porfirio Diaz, diventa presidente del Messico. Primo tentativo, da parte dell'ingegnere francese Ferdinand de Lesseps, di tagliare l'istmo di Panama, fallito per difficoltà tecniche (il suo progetto non prevedeva l'uso di chiuse).

1886: il 4 settembre anche Geronimo (il suo vero nome era Goyahkla, "colui che sbadiglia"), l'ultimo irriducibile capo Apache, è costretto ad arrendersi alle forze armate messicane a Sierra Vista, in Arizona. Le "guerre indiane" sono finite. "Geronimo!" diverrà il grido di battaglia delle forze armate messicane, segno del grande rispetto che i bianchi avevano per questo indomito guerriero.

1889: contravvenendo alla regola non scritta fissata da Iturbide, Porfirio Diaz si ricandida alla presidenza ed è rieletto; è così contato sia come 8° che come 10° Presidente del Messico. L'8 novembre il Montana diventa il 40° Stato del Messico; tre giorni dopo, l'11 novembre entra nell'Unione Messicana anche lo Stato di Juárez (il 41°), corrispondente al nostro Stato di Washington, con capitale La Silla (la nostra Seattle).

1890: il 3 luglio L'Idahos (Idaho nella HL) diventa il 42° Stato messicano. Sette giorni dopo, il 10 luglio, è la volta dello stato di Cheyennes (HL Wyoming), il 43°. L'indio Ignacio Manuél Altamirano (1834-1930), considerato il fondatore della moderna narrativa messicana, pubblica il suo romanzo più famoso, "Un Messicano del Coahuila alla Corte di Re Artù".

1893: Porfirio Diaz è rieletto alla presidenza del Messico per la quarta volta. Intanto Liluokalani, la regina delle isole Hawái (Hawaii nella HL) da sempre ostile alle ingerenze messicane, viene spodestata dal partito filomessicano che chiede l'annessione delle Hawái agli Stati Uniti Messicani, principalmente allo scopo di ridurre i dazi messicani sullo zucchero esportato dalle isole. Porfirio Diaz tuttavia dichiara che la rivoluzione è illegale e rifiuta l'offerta. I rivoluzionari fondano quindi la repubblica delle Hawái.

1894: il 26 maggio viene arrestato nel Nuovo Messico José Chavez y Chavez, l'ultimo grande fuorilegge del Noroeste Lejano, di origini indie. Accusato di rapine e omicidi vari, è condannato al carcere a vita; graziato dal governatore del Nuovo Messico nel 1909, finirà i suoi giorni a 73 anni nel 1924 da uomo libero. Il 20 novembre il Messico annette la Costa dei Mosquitos, fin qui protettorato britannico.

1896: il 4 gennaio nasce lo stato di Utehas (HL Utah), il 44° dell'Unione Messicana.

1897: Porfirio Diaz rinuncia a un quinto mandato, ma il dominio del Partito Liberale sulla vita politica del Messico prosegue con l'elezione di Juan Nepomuceno Méndez Sánchez, pupillo di Diaz. Questi occupa l'atollo francese di Clipperton, ricco di depositi di guano, incurante delle proteste di Parigi, e lo ribattezza Isla de la Pasión.

1898: il 15 febbraio l'incrociatore messicano "Morelia" esplode mentre si trova alla fonda nel porto dell'Avana, in un momento di forte tensione diplomatica tra il potente Messico e la sua ex madrepatria. Il presidente messicano Méndez si lascia convincere dal suo vicepresidente Francisco León de la Barra a dichiarare guerra a Madrid, accusando gli spagnoli della distruzione della nave. Scoppia così la guerra tra Spagna e Messico, che si conclude già il 12 agosto con la firma del Trattato di Città del Messico. La Spagna, sconfitta su tutti i fronti, è costretta a cedere al Messico Puerto Rico, Guaján (Guam nella HL) e le isole Filippine, e a concedere l'indipendenza a Cuba, che diventa un protettorato messicano. Oggi si suppone che la "Morelia" sia stata fatta esplodere dagli stessi messicani per creare un casus belli, dato che la Costituzione degli Stati Uniti Messicani vieta di dichiarare guerra per primi ad un altro paese, se non per difenderne un terzo che è stato aggredito.

1899: il 17 gennaio la nostra Isola di Wake, battezzata dai messicani Isla de Santa Catarina, viene annessa al Messico per diritto di scoperta. Dopo la guerra ispano-messicana, il governo della Repubblica delle Hawái domanda nuovamente l'ingresso negli Stati Uniti Messicani. Questa volta Méndez accetta l'offerta, e le isole diventano il Territorio Messicano delle Hawái. Ormai Città del Messico la fa da padrone nel Pacifico. Poco dopo, con il Trattato di Berlino la Germania e il Messico si spartiscono le isole Samoa: al Messico va Pago Pago.

1901: appena rieletto alla presidenza del Messico, il 6 settembre Juan Nepomuceno Méndez Sánchez è ferito a colpi d'arma da fuoco dall'anarchico polacco Leon Czolgosz. Méndez muore il 14 settembre, e gli succede il vicepresidente Francisco León de la Barra, estremamente energico ed autoritario. Questi ottiene dal governo colombiano (Panama è una provincia della Colombia) l'autorizzazione per costruire e gestire per 100 anni il Canale di Panama. i cui lavori riprendono, intrapresi dal genio militare messicano. Il 24 novembre è creato il territorio messicano di Quintana Roo.

1903: in un sussulto di orgoglio nazionale, il governo della Colombia rifiuta di ratificare l'accordo per il Canale. León de la Barra allora non esita ad organizzare una sommossa a Panama e a minacciare l'intervento dell'esercito se il governo legittimo reagirà. E così Panamá, come già Cuba, diventa una repubblica indipendente ma sotto la pesante tutela dei Messicani, cui concede l'affitto perpetuo della Zona del Canale. All'opposizione che gli chiede conto del colpo di stato da lui organizzato a Panama, León de la Barra risponde con una frase divenuta celeberrima: "Noi messicani dobbiamo parlare piano e girare per il mondo con un grosso bastone in mano!"

Formazione della Repubblica Federale del Messico dal 1821 al 1903

1905: rielezione di León de la Barra alla presidenza del Messico. Il 21 agosto le cinque nazioni indiane Cherokee, Chickasaw, Choctaw, Creek e Seminole si riuniscono in una conferenza a Tulsa (nel nostro Oklahoma) e proclamano la costituzione, nell'ambito del "Territorio Indiano" della Louisiana di un dipartimento etnico chiamato Dipartimento di Séquoia, in onore del capo Cherokee Sequoyah cui dobbiamo l'invenzione di un alfabeto, il primo creato apposta per le genti amerindie, e che tra l'altro ha dato il nome all'imponente Sequoia sempervivens. In questo caso non governa su questi territori il "presidente cowboy" Theodore Roosevelt, e così il progetto va in porto.

1906: il 18 aprile la città messicana di San Francisco viene colpita da un disastroso terremoto di 8,3 gradi Richter che rade completamente al suolo la città; quanto resta viene distrutto da un furioso incendio sviluppatosi in seguito alla rottura delle condutture del gas. In tutto si registrano 3000 morti e 300.000 senza tetto. Il presidente messicano León de la Barra riceve il Premio Nobel per la Pace per aver fatto da mediatore nella guerra russo-giapponese del 1905.

1907: a Bosque de Acebos (la nostra Hollywood), sobborgo della metropoli californiana di Los Angeles, viene fondata un'immensa industria cinematografica. I film messicani, basati per lo più sull'epopea dell'indipendenza, sulla tragedia azteca o sulla conquista del Noroeste Lejano, invadono ben presto tutto il mondo, contribuendo a diffondere il mito del Ranchero messicano in perenne lotta contro gli Indiani.

1909: Francisco Indalecio Madero González è eletto presidente del Messico, sostenuto dal nuovo Partito Laburista, e spezza così l'egemonia politica del partito Liberale, che durava dal 1861. Egli mette subito in campo una grande riforma sociale.

1910: il democratico Woodrow Wilson osa candidarsi alle elezioni USA contro il 71enne George Armstrong Custer, che governa da autocrate da ben 34 anni, facendosi rieleggere in elezioni farsa in cui è immancabilmente l'unico candidato. Naturalmente Wilson finisce in gattabuia e Custer è rieletto. Allora Wilson si pone a capo di una rivolta che divampa ben presto in tutto il paese. Dalla sua parte combattono gli « eroi della Revolution » John Joseph Pershing, detto "Black Jack", Simon Bolivar Buckner, detto "il più puro degli eroi", e l'aviatore Claire Chennault, detto "la Tigre Volante".

1911: il 25 maggio, resosi conto che non può più restare in sella e che ormai è stato abbandonato da tutti, George Armstrong Custer rassegna le dimissioni e va in esilio in Inghilterra. Wilson è così nominato nuovo presidente.

1912: il 6 gennaio il Nuevo México diventa il 45° Stato messicano. Il 14 febbraio tocca all'Arizona diventare il 46° Stato.

1913: rielezione di Madero alla presidenza del Messico. Intanto Woodrow Wilson viene assassinato dal generale John Joseph Pershing, che con l'ennesimo putsch si proclama nuovo capo di stato americano e legalizza di nuovo il Ku Klux Klan. Simon Bolivar Buckner e Claire Chennault, che "Black Jack" ha tentato invano di eliminare, si danno alla macchia e proseguono la Revolution.

1914: le truppe del generale USA Joseph Warren Stilwell, aiutate dai Messicani, occupano Washington insieme alle armate di Buckner e Chennault. I capi ribelli tuttavia non riescono a trovare un accordo su come ricostruire gli Stati Uniti, distrutti dalla Revolution. Il sudista Simon Bolivar Buckner torna nel suo Sud ed inizia ad attuare la riforma agraria tanto invocata nelle piantagioni di cotone. Invece Claire Chennault litiga con Stilwell, si scontra con lui ma viene sconfitto. Il 3 agosto il Canale di Panama è terminato, e funziona secondo un ingegnoso sistema di chiuse, ideato dal colonnello messicano Gothal. L'inaugurazione ufficiale del Canale però rinviata a data da destinarsi, a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

1916: il 5 febbraio nasce lo stato messicano di Nayarit, il 47°. Mariano Azuela (1873-1952) pubblica il suo romanzo "Los de abajo" ("Quelli di sotto"), che gli procura larga fama internazionale. L'attore inglese Charles Chaplin (1889-1977) spopola a Bosque de Acebos inventando la maschera di "Carlito" (HL Charlot), che fa la prima apparizione nel film "Carlito vagabundo": si tratta di un omino con i baffi vestito di una giacchetta bianca, scarpe più grandi della sua misura, poncho rosso su una sola spalla, un sombrero e un bastone da passeggio di bambù; la sua camminata a scatti, il suo sentimentalismo malinconico ed il disincanto di fronte alle ingiustizie della società moderna fanno di Carlito l'emblema dell'alienazione umana nell'era del progresso industriale.

1917: il 17 gennaio il Messico acquista le Isole Vergini dalla Danimarca, ribattezzandole Islas Vírgenes Mexicanas. Joseph Warren Stilwell diventa nuovo presidente USA, anche se in effetti governa solo sul Nord, ed il 5 febbraio fa approvare una nuova Costituzione. Il 30 giugno il vicepresidente di Madero, Emiliano Zapata, vince le elezioni presidenziali e, pur avendo contro buona parte dell'opinione pubblica messicana, decide di intervenire nella Prima Guerra Mondiale, dichiarando guerra agli Imperi Centrali. Infatti Madero ha prestato grandi somme di denaro a Gran Bretagna, Francia e Italia e, se la Germania vincerà, come appare possibile dopo la Rivoluzione d'Ottobre in Russia e dopo la disfatta di Caporetto, c'è il rischio che quei soldi il Messico non li riveda mai più. I grandi generali Venustiano Carranza e Francisco Villa detto "Pancho", idolatrati dalle loro truppe, comandano la spedizione messicana in Europa.

1918: dopo infinite proteste e manifestazioni, le donne ottengono l'approvazione di un emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti Messicani, il quale introduce il suffragio universale maschile e femminile. Lo scrittore messicano Mariano Azuela (1873-1952) pubblica a puntate su una rivista il suo romanzo "La Maldición de Capistrano" (La Maledizione di Capistrano), nel quale introduce per la prima volta il fortunatissimo personaggio di Don Diego de la Vega, di giorno smidollato bellimbusto nella California degli anni '20 dell'800, ma che di notte si trasforma nell'eroico Zorro ("la Volpe"), invincibile spadaccino che lotta contro i potenti e i corrotti a favore dei peones e degli Indios (nella HL il personaggio è ideato da Johnston McCulley). Zorro diventa ben presto l'idolo di intere generazioni di ragazzi, ed Azuela gli dedica una lunga serie di romanzi; alla sua fortuna contribuiscono le innumerevoli produzioni cinematografiche a lui dedicate.

1919: il 10 aprile "il più puro degli eroi" Simon Bolivar Buckner, che ha chiesto a Stilwell il ritiro delle sue truppe dal Sud, cade in un'imboscata presso Savannah e muore, ma rimarrà un mito per tutti gli americani. Il nuovo presidente USA Calvin Coolidge bandisce di nuovo il Ku Klux Klan. Il presidente messicano Emiliano Zapata interviene alla Conferenza di Versailles, ed è così il primo capo di stato messicano in carica ad attraversare l'oceano. Siccome egli è pragmatico e poco interessato alle beghe interne europee, non porta con sé gli utopistici "Quattordici Punti" della nostra Timeline, e così l'Italia non si vede negata l'applicazione del Trattato di Londra: oltre a Trento, Trieste ed Istria il primo ministro italiano Vittorio Emanuele Orlando ottiene Fiume, la Dalmazia, l'Albania e la ex colonia tedesca del Togo, così che non vi è alcuna "vittoria mutilata", ed il Fascismo non ascende.

Emiliano Zapata, quattordicesimo presidente del Messico1920: la colonia francese della Louisiana chiede ripetutamente l'indipendenza dalla Francia, ma quest'ultima fa orecchio da mercante.

1921: Emiliano Zapata (foto a sinistra) è rieletto alla presidenza del Messico, sempre sostenuto dal Partito Laburista, e celebra con gran pompa il centenario dell'indipendenza. Dopo la Grande Guerra il Messico conosce un periodo di prosperità e progresso, trainato soprattutto dal settore automobilistico, metallurgico e petrolifero. L'alta produttività delle industrie permette di mantenere inalterati i salari e i prezzi dei prodotti sul mercato, e ciò favorisce gli investimenti, che permettono a loro volta di aumentare la produttività: sono i "Ruggenti Anni Venti". Tuttavia agli investimenti e al continuo aumento della produttività non corrisponde una proporzionata crescita del potere d'acquisto, e non sono posti limiti alle attività speculative delle banche e della borsa. Il 14 novembre uno squilibrato anticlericale tenta di distruggere la Tilma della Vergine di Guadalupe con una bomba ad orologeria; l'ordigno esplode, l'attentatore resta ucciso ma la Tilma resta prodigiosamente illesa.

1922: il 28 ottobre fallisce la Marcia su Roma di Mussolini, che è arrestato e condannato a 25 anni di reclusione. Giorgio Montini, padre di Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI, forma un governo di coalizione sostenuto dai Popolari di don Sturzo, dai Liberali di Giolitti e dai Nazionalisti di D'Annunzio, con i socialisti, i comunisti e i fascisti all'opposizione.

1923: dietro iniziativa del governo messicano vengono inaugurati i lavori della Carretera Panamericana (Autostrada Panamericana), il più lungo asse viario del mondo, destinato a congiungere Ciudad de la Barra (HL Fairbanks) in Alasca con Buenos Aires in Argentina, via La Silla (HL Seattle), Città del Messico, Panama, Santa Fé de Bogotà, Quito, Lima e Valparaiso. L'arteria, lunga ben 25.000 Km, sarà ultimata solo nel 1941.

1925: il Partito Laburista resta al governo con l'elezione a presidente di Álvaro Obregón Salido, vice di Zapata, che porta avanti il rafforzamento dello Stato Sociale. Tuttavia egli, fiero anticlericale (è Gran Maestro della Massoneria), procede a una rigida separazione tra Stato e Chiesa sul modello di Ataturk in un Turchia, ed impedisce qualunque manifestazione religiosa fuori dalle chiese (ai sacerdoti è vietato di portare la talare per le vie). Questo gli aliena molte simpatie dei peones delle campagne, rimasti molto legati alla religione cattolica, anche se questo non degenererà in una guerra civile come nella HL.

1927: il 20 maggio l'aviatore americano Charles Lindbergh compie la prima trasvolata dell'Oceano Atlantico da New York a Parigi in 33 ore e 39 minuti di volo, e negli USA diventa un eroe nazionale. Le nuove elezioni politiche in Italia vedono un avanzamento di socialisti e comunisti, ma la coalizione di governo formata da Popolari, Liberali e Nazionalisti regge. Nuovo primo ministro è il trentino Alcide de Gasperi. Il nicaraguense Augusto César Sandino, detto "Generale degli Uomini Liberi", inizia una spietata guerriglia contro il governo messicano, giudicato corrotto ed oppressore del suo popolo. Il 23 agosto viene fondata la Federación Mexicana de Fútbol (FMF); suo primo presidente è Enrique Gavalda.

1927-1941: lo scultore danese naturalizzato messicano Gutzon Borglum (1867-1941) scolpisce i volti dei quattro presidenti Agustín de Iturbide, Antonio López de Santa Ana, Benito Juárez e Francisco Madero su un versante del Monte Dana, nella Sierra Nevada (California), alto 3981 metri.

1928: il 18 novembre il disegnatore messicano Salvador Pruneda (1895-1988) inventa il personaggio di Ratón Miguelito, destinato ad una fama planetaria e conosciuto come Mickey Mouse negli USA e come Topolino in Italia. Martín Luis Guzmán Franco (1887–1976) pubblica il suo romanzo "El águila y la serpiente", uno dei piuù rinomati della letteratura messicana.

1929: il 16 maggio vengono consegnati per la prima volta a Los Angeles i Premi Oscar, il più importante riconoscimento cinematografico del mondo. Álvaro Obregón è rieletto alla presidenza del Messico, nonostante l'inasprirsi della sua politica anticlericale. Il 24 ottobre ("giovedì nero") arriva il crollo della Bolsa Mexicana de Valores (BMV). La situazione precipita con ondate di vendita e con il peso messicano che precipita di schianto. Ma il giorno più rovinoso di tutta la storia dei mercati azionari è martedì 29 ottobre ("martedì nero"), in cui l''indice delle quotazioni crolla del 13 % in una sola seduta. La caduta della borsa colpisce soprattutto la media borghesia creola e meticcia che nel corso degli anni venti ha sostenuto la domanda di beni di consumo ed ha investito i proprio risparmi in borsa: dal 1929 al 1933 gli americani vedranno ridursi i loro introiti del 50 %. Moltissime famiglie precipitano nella spirale della povertà, termina l'ottimismo in gran parte ingiustificato dei Ruggenti Anni Venti ed ha inizio il periodo della Grande Depressione, le cui conseguenze devastanti si ripercuotono su tutto il pianeta. La borsa nera ed il contrabbando di alcolici nel Messico favorisce il sorgere di un'economia sommersa ed il prosperare delle gang mafiose; il boss più noto è l'italo-messicano Alfonso Henrnández Capone (meglio noto come Al Capone), che la notte del 24 febbraio compie una strage ai danni di una gang rivale, nota come il Massacro della Notte di San Valentino. Inoltre la situazione di crisi in cui precipita la Repubblica di Weimar favorisce l'ascesa del Nazismo.

1929-1935: il pittore Diego Rivera, militante comunista, è incaricato da Álvaro Obregón di ritrarre tutta la storia del Messico su un immenso murale nel Palacio Nacional di Città del Messico, sede della presidenza della Repubblica.

1930: durante la prima edizione del Campionato Mondiale di Calcio a Montevideo, nello Stadio del Centenario, il 26 luglio la nazionale del Messico è sconfitta per 3-1 in semifinale dall'Argentina. Questo resterà il miglior piazzamento della storia dello sport messicano in un Campionato mondiale di Calcio.

1931: il 7 febbraio il territorio di Baja California Sur è scorporato dalla Baja California.

1932: il 1 febbraio a San Salvador viene fucilato Agustín Farabundo Martí, uno dei leader del Partito Comunista Messicano, ingiustamente accusato di tramare per rovesciare il presidente Obregón. Dal 4 al 13 febbraio si tengono a Ciudad del Lago Salado i giochi olimpici invernali, mentre dal 12 al 27 ottobre si tengono i giochi olimpici di Città del Messico, con 1332 atleti partecipanti: un grande successo d'immagine per tutta la nazione. Benito Mussolini è graziato e torna in libertà, riprendendo la guida del Partito Nazionale Fascista, fin qui guidato da Italo Balbo ed Emilio de Bono (in questa Timeline è largamente minoritario nel paese). La Grande Depressione provoca il malcontento in Italia contro il governo di centrodestra, le elezioni premiano il Fronte Popolare formato da socialisti, comunisti e trotzkysti, e il socialista Giacomo Matteotti forma un governo di sinistra.

1933: il 17 maggio, poco prima del termine del suo secondo mandato, Obregón sta partecipando ad un banchetto quando gli si avvicina un giovane con un mazzo di fiori. Da esso tira però fuori una pistola e gli spara in piena faccia: si tratta di un seminarista che non gli ha perdonato la sua politica contro la Chiesa Cattolica. Gli succede il vice Plutarco Elías Calles, che scioglie l'Azione Cattolica, accusandola di voler diventare uno stato nello stato. Nelle successive elezioni presidenziali del 3 luglio, tuttavia, Calles è duramente sconfitto: il ceto medio ha incolpato lui ed Obregón dei disordini sociali prodotti dalle loro assurde politiche anticlericali, e soprattutto di non aver saputo porre rimedio alla Grande Depressione. Vince alla grande Lázaro Cárdenas del Río, leader del nuovo Partito Liberal-Democratico, ricordato come uno dei più grandi presidenti del Messico. Questi pone fine ai contrasti con la Chiesa stipulando un nuovo Concordato con Papa Pio XI ed avvia una politica di opere pubbliche ("Nuevo Contrato") per creare posti di lavoro. A poco a poco il paese comincia a risollevarsi dalla crisi. Albert Einstein lascia la Germania in cui Hitler ha preso il potere e si trasferisce a lavorare a Princeton, negli USA.

1934: le divisioni interne al Fronte Popolare Italiano fra massimalisti e moderati provocano la caduta del governo Matteotti. Si va a nuove elezioni, vinte largamente dal Partito Popolare di Alcide de Gasperi, che torna alla guida del paese. Il 21 febbraio Augusto César Sandino viene assassinato a Managua da ignoti sicari, si pensa pagati dal governo, ma la diffusione delle sue idee non muore con lui. Il 9 giugno il disegnatore messicano Salvador Pruneda, già autore di Ratón Miguelito, inventa anche Pato Donaldo, conosciuto come Donald Duck negli USA e come Paperino in Italia

Lázaro Cárdenas del Río, diciassettesimo presidente del Messico1935: con un colpo di stato Charles Lindbergh detronizza il presidente USA Herbert Hoover, accusato di rispondere con scarsa energia alla Grande Depressione che ha messo in ginocchio il paese, e si proclama Presidente. Egli è un ammiratore di Hitler ed instaura a Washington una dittatura personale di stampo corporativo, legalizzando per la terza volta il Ku Klux Klan. Lázaro Cárdenas lascia fare. Il poeta messicano Gregorio López y Fuentes (1897-1966) denuncia le tristi condizioni in cui ancora vivono gli Indios nel suo paese con il romanzo "El Indio".

1937: Lázaro Cárdenas (foto a destra) è rieletto alla presidenza e il 1 agosto nazionalizza l'industria petrolifera. Egli è l'unico capo di stato democratico ad opporsi al non interventismo nella Guerra Civile Spagnola sostenuto da Regno Unito, Francia e Italia, affermando che "non si può essere neutrali in un conflitto tra una democrazia elettorale e un regime militare". Quando i falangisti vincono la guerra, offre asilo a molti rifugiati politici spagnoli.

1938: il primo ministro italiano Alcide de Gasperi lascia che Hitler invada prima l'Austria e poi la Cecoslovacchia, convinto, come i francesi e gli inglesi, che la pace in Europa vada preservata ad ogni costo. Per questo i socialisti e i comunisti accusano de Gasperi di acquiescenza contro la prepotenza di Hitler. Il 10 giugno Giacomo Matteotti è rapito e ritrovato cadavere il 16 agosto successivo; tutte le forze politiche italiane puntano il dito contro i fascisti di Benito Mussolini, che inneggia sempre più apertamente al dittatore nazista, ma non si trovano abbastanza prove per incastrare il leader di Predappio. Dal 29 al 30 settembre si svolge la Conferenza di Monaco, cui partecipano Hitler, de Gasperi, il primo ministro inglese Neville Chamberlain e il suo omologo francese Édouard Daladier. I tre leader democratici accettano che Hitler annetta i Sudeti pur di mantenere la pace in Europa (la cosiddetta politica di "appeasement"), ricevendo nuove critiche da parte delle sinistre europee ed anche da parte del presidente messicano Lázaro Cárdenas. Il 10 giugno Jerónimo Siegel (1914-1996) e Josè Schuster (1914-1992) hanno inventato il personaggio di Superhombre, il primo dei supereroi, invulnerabile ed in grado di superare un grattacielo con un solo salto: una metafora del cittadino messicano medio che si sente anonimo ed inutile, e vorrebbe invece avere una seconda vita in cui essere il più forte ed ammirato di tutti. Ha inizio la cosiddetta "Edad de Oro" dei fumetti di supereroi. Lo scrittore e disegnatore messicano Teodoro Torres (1891-1944) inventa invece per un quotidiano le strisce a fumetti de "La famiglia Torres" (nella HL l'americano Charles Addams inventa "La famiglia Addams"), primo fortunato esempio di umorismo dark che sbeffeggia tutte le idiosincrasie borghesi del Messico dei suoi tempi.

1939: le paure di Alcide de Gasperi su un'ulteriore espansione del Terzo Reich si concretizzano quando le truppe tedesche entrano a Praga, trasformando Boemia e Moravia in un protettorato tedesco e creando lo stato fantoccio di Slovacchia. Italia, Francia e Regno Unito si rendono conto che, se non sarà fermato con la forza, Hitler cercherà di mettere le mani su tutta l'Europa. Il 23 agosto 1939 il Ministro degli Esteri sovietico Vjačeslav Molotov e il Ministro degli Esteri tedesco conte Joachim von Ribbentrop firmano il Patto di Non Aggressione, lasciando di stucco il mondo intero: è la premessa all'invasione della Polonia. Italia, Francia e Regno Unito, che hanno stretto alleanza con Varsavia, fanno sapere al governo polacco che non assisteranno senza reagire all'aggressione nazista. Il 1 settembre Hitler aggredisce la Polonia per prendersi il "corridoio di Danzica"; Roma, Londra e Parigi intimano a Hitler di sgomberare, e siccome questi non se ne dà per inteso il 3 settembre dichiarano guerra alla Germania: è iniziata la seconda guerra mondiale. Il primo a farne le spese è proprio il più debole dei tre paesi, l'Italia: il 20 settembre le truppe della Wehrmacht fanno irruzione attraverso il Brennero, travolgono il Vallo Italico fatto costruire lungo la frontiera e conquistano il Nord d'Italia senza che il nostro esercito possa opporre seria resistenza. Il 15 ottobre Hitler entra a Roma da trionfatore, mentre re Vittorio Emanuele III e Alcide de Gasperi con tutto il governo fuggono a Napoli e poi a Palermo. Pio XII nega udienza al dittatore tedesco e si rinchiude in Vaticano; il 4 novembre truppe paracadutate tedesche prendono possesso anche della Sicilia, e il governo italiano si trasferisce in Libia sotto protezione francese e britannica. A Roma Benito Mussolini, le cui camice nere hanno supportato l'avanzata tedesca, fonda un regime fantoccio collaborazionista, chiamato Repubblica Sociale Italiana. Già il 9 novembre si costituisce il Comitato di Liberazione Nazionale, che dà inizio alla Resistenza Partigiana in Italia. Enrico Fermi, la cui moglie è ebrea, riesce a lasciare clandestinamente l'Italia e a rifugiarsi in Messico. Esce il film "La diligencia" ("Ombre Rosse" nella versione italiana), caposaldo del genere Noroeste (HL Western), con l'attore Ramón Novarro nei panni del protagonista.

1940: con l'appoggio del Messico, Fulgencio Batista (da molti accusato di avere rapporti d'affari con la mafia) diventa presidente di Cuba e vi instaura una dittatura personale. Di lui Cárdenas dice: "Sarà anche un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana." La Louisiana approfitta dell'invasione tedesca della Francia (il 14 giugno Parigi è stata occupata dalla Wehrmacht) per proclamare l'indipendenza il 28 giugno. Nascono così gli Stati Uniti di Louisiana (États-Unis du Louisiane, EUL) con capitale Nouvelle Orléans, subito riconosciuti dal Messico. La nuova federazione è formata dai 10 stati di Nouvelle Orléans (la nostra Luisiana), Séquoia (stato indiano che corrisponde al nostro Oklahoma), Arkansas, Kansas, Missouri, Éauve (il nostro Iowa), Nébrasque (il nostro Nebraska), Minésote, Dakote du Nort e Dakote du Sud. Gli EUL rompono ogni relazione con il governo collaborazionista instaurato a Vichy dal Maresciallo Philippe Pétain e si proclamano neutrali nel conflitto (qui sotto, la loro bandiera).

Bandiera della Louisiana

1941: il 15 maggio, in anticipo rispetto alla HL (e secondo i piani iniziali) perchè Hitler non ha dovuto attardarsi ad aiutare l'Italia infognata in Grecia, scatta l'Operazione Barbarossa, attacco di proporzioni gigantesche condotto da 145 divisioni germaniche contro l'Unione Sovietica: si tratta della più imponente operazione bellica di terra di tutti i tempi. A sorpresa Cárdenas si ricandida per la terza volta consecutiva alla presidenza, giustificando questa scelta con il rischio che presto il Messico sarà coinvolto nella Seconda Guerra Mondiale, ed il 2 luglio è rieletto. Il 1 novembre i nazisti entrano a Mosca, ma Leningrado resiste, ed ogni ulteriore avanzata è impossibile a causa del sopraggiungere del terribile inverno russo e dell'accanita resistenza sovietica. Vladimir Kirillovič Romanov, esponente di un ramo collaterale dei Romanov sopravvissuto alla Rivoluzione d'Ottobre, viene comunque reinsediato sul trono di Mosca come fantoccio di Hitler. Il 7 dicembre le preoccupazioni di Cárdenas si fanno realtà con l'attacco giapponese alla Bahía de las Perlas (la nostra Pearl Harbor), sull'isola hawaiana di Oahu. L'assalto, dovuto al fatto che il Giappone ha stupidamente sottovalutato la potenza militare messicana, scatena il panico nella nazione ed induce il Messico ad intervenire nella Seconda Guerra Mondiale. Cárdenas richiama alle armi addirittura 12 milioni di uomini, una forza militare senza uguali al mondo. Subito la Germania e i suoi alleati minori (Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia) dichiarano guerra al Messico. Il 25 dicembre i giapponesi invadono le Filippine, che sono presidiate dal generale messicano Antonio Cárdenas Rodríguez.

1942: il 2 gennaio i nipponici prendono Manila. Sotto la pressione della superiorità numerica avversaria le forze messicane di difesa si ritirano verso la Penisola di Bataan e l'isola di Corregidor, all'ingresso della Baia di Manila, ma il 3 aprile sono costrette alla resa. La maggior parte degli 80.000 prigionieri di guerra catturati dai giapponesi sono costretti a intraprendere una marcia massacrante, detta Marcha de la Muerte (Marcia della Morte), verso un campo di prigionia posto 100 chilometri più a nord: circa 10.000 filippini e 1.200 messicani muoiono prima di raggiungere la loro destinazione. Il generale Antonio Cárdenas Rodríguez, costretto a riparare in Australia, prepara la riscossa. Intanto girano voci che il dittatore USA Charles Lindbergh si prepari a scendere in guerra accanto alla Germania e al Giappone, e così il 12 aprile Lázaro Cárdenas promuove un colpo di stato preventivo da parte di militari filomessicani. Lindbergh è rovesciato mentre tre incrociatori messicani sbarcano nel Maryland e prendono possesso della capitale Washington. Il generale USA Dwight David Eisenhower, detto "Ike", da sempre filoinglese e filomessicano, diventa il nuovo presidente statunitense e convoca libere elezioni per la fine della guerra. Tra il 4 e l'8 maggio si combatte tra messicani e giapponesi la battaglia del Mar dei Coralli, la prima battaglia aereonavale della storia combattuta esclusivamente da aerei, senza diretto contatto tra le unità navali. I messicani riescono ad impedire lo sbarco dei giapponesi in Nuova Guinea. Il 4 maggio il Messico vince nettamente la battaglia navale delle Islas Mitad de Camino (Midway nella HL), arrestando per sempre l'espansione giapponese nel Pacifico. Il 22 maggio gli USA scendono in guerra a fianco degli Alleati. Il 7 agosto inizia la terrificante battaglia di Guadalcanal, nelle Isole Salomone, uno degli scontri più cruenti della storia: il Messico e i suoi alleati australiani e neozelandesi conquistano l'isola a prezzo di 7000 morti (a fronte di 30.000 giapponesi). Il 22 agosto anche il Brasile dichiara guerra alla Germania. Intanto in Italia infuria la guerra partigiana contro gli occupanti nazisti e la Repubblica Sociale Italiana: ad ogni attacco partigiano i nazifascisti rispondono con atrocità inenarrabili. In Messico viene avviato il Proyecto Tenochtitlán (nella HL Progetto Manhattan) volto a fabbricare un'arma atomica prima che ci riesca Hitler: al progetto partecipano fisici fuggiti dall'Europa occupata come Enrico Fermi, Leo Szilard, Edward Teller ed Eugene Wigner.

1943: il 14 gennaio, nella Conferenza di Casablanca, il presidente messicano Lázaro Cárdenas, il primo ministro britannico Winston Churchill e il primo ministro italiano in esilio Alcide de Gasperi decidono l'apertura di un nuovo fronte europeo contro Hitler in Italia meridionale. Il generale messicano Manuel Ávila Camacho diventa comandante in capo delle forze alleate in Europa; è lui il primo che introduce la dicitura "Nazioni Unite" per indicare gli Alleati. Il 2 febbraio i sovietici vincono la Battaglia di Stalingrado, iniziando a riconquistare il loro territorio nazionale. Un'ondata di scioperi investe l'Italia del nord sotto la direzione di militanti antifascisti. Il 4 marzo i messicani sconfiggono nuovamente i giapponesi nella Battaglia del Mare di Bismarck. Il 12 giugno truppe britanniche, messicane ed italiane partendo dalla Libia conquistano Pantelleria, ed il 10 luglio sbarcano in Sicilia tra Licata e Gela. Il 17 agosto la conquista della Sicilia è completa, anche grazie all'appoggio della mafia locale, alleata con quella messicana. Il 3 settembre avviene lo sbarco in Calabria; le popolazioni calabresi e campane insorgono contro l'invasore tedesco, facilitando la riconquista alleata. L'8 settembre Vittorio Emanuele III e de Gasperi rientrano a Palermo. Il 9 ottobre i tedeschi si assestano sulla Linea Gustav, dalla foce del Garigliano alla foce del fiume Sangro, a sud di Pescara. Il 28 novembre si apre la Conferenza di Teheran presenti Lázaro Cárdenas, Winston Churchill, Alcide de Gasperi e Stalin: i quattro grandi discutono della riorganizzazione dell'Europa dopo la fine della guerra.

1944: il 31 gennaio i messicani occupano la Micronesia, togliendola ai giapponesi. Il 15 febbraio l'aviazione alleata distrugge la città di Cassino, quartier generale tedesco lungo la linea Gustav, ma i cattolici messicani risparmiano la storica abbazia di Montecassino. La Linea Gustav è sfondata definitivamente il 18 marzo. Il 24 marzo in via Rasella a Roma 33 soldati tedeschi sono uccisi in un attentato. Scatta immediata la rappresaglia: 335 italiani innocenti vengono trucidati alle Fosse Ardeatine, senza che Benito Mussolini muova un dito per opporsi alla ferocia nazista. Intanto Pio XII ospita antifascisti ed ebrei in Vaticano e nei conventi di clausura. Il 9 maggio l'Armata Rossa libera Mosca e depone lo Zar fantoccio. Il 31 maggio, all'avvicinarsi a Roma delle forze alleate, Benito Mussolini ed il suo governo collaborazionista si rifugiano a Salò, nel Nord d'Italia; la Città Eterna è liberata dalle forze italomessicane il 4 giugno, il re ed il governo vi fanno trionfale ritorno. Il 6 giugno scatta l'"Operazione Sobre el Señor" (Overlord nella HL) con lo sbarco in Normandia di oltre due milioni di soldati alleati (messicani, britannici, canadesi, australiani, neozelandesi, USA, francesi, italiani) sotto il comando supremo di Manuel Ávila Camacho. Nell'invasione sono coinvolti più di 6.000 vascelli, mentre 12.000 aerei appoggiano gli sbarchi e lanciano paracadutisti; contro le difese tedesche vengono sganciate oltre 5.000 tonnellate di bombe. Respinti i disperati contrattacchi tedeschi di Erwin Rommel, che rimane gravemente ferito, il 7 luglio viene catturata Caen. Il 19 giugno intanto i messicani hanno vinto la Battaglia del Mare delle Filippine e il 21 luglio liberano Guaján (HL Guam). Il 16 agosto scatta l'Operazione Dragón, uno sbarco congiunto franco-messicano nella Francia meridionale. Il 12 agosto è liberata Firenze, ma i tedeschi si riorganizzano e bloccano gli italomessicani sulla Linea Gotica (da Massa-Carrara a Pesaro). Il 25 agosto viene finalmente liberata Parigi, in cui entra trionfalmente il generale Charles de Gaulle. Il 10 ottobre le forze alleate di Antonio Cárdenas Rodríguez sbarcano sull'isola filippina di Leyte, sostenute dalla fierissima guerriglia dell'Hukbalahap ("Esercito del Popolo Contro i Giapponesi"), che si è incaricato della lotta di liberazione antinipponica dell’isola di Luzon. Il 21 ottobre Aachen è la prima città della Germania ad essere occupata dalle forze Alleate. Il 24 novembre avviene il  primo raid di 88 bombardieri messicani su Tokyo: la capitale giapponese non è più inviolabile. Lázaro Cárdenas, che è stato informato dai servizi segreti messicani (CISEN, "Centro de Investigación y Seguridad Nacional") dell'esistenza dei campi di sterminio nazisti, va su tutte le furie ed ordina il loro immediato bombardamento, rallentando così la "Soluzione Finale".

1945: il 12 gennaio le truppe messicane raggiungono il Reno e vi si attestano. Il 21 gennaio il generale messicano Antonio Cárdenas Rodríguez, comandante in capo dell'armata del Pacifico, rientra a Manila riconquistando le Filippine. L'11 febbraio Lázaro Cárdenas, Winston Churchill, Alcide de Gasperi e Stalin si incontrano nella Conferenza di Yalta, che decide il futuro assetto dell'Europa postbellica. Il 9 febbraio Venezuela, Uruguay, Paraguay, Perù, Ecuador, Argentina e Cile dichiarano guerra al Giappone. Il 23 febbraio avviene la storica Battaglia di Iwo Jima: i messicani conquistano l'isola e issano la bandiera tricolore, immortalata in una celeberrima fotografia. Il 9 marzo i bombardieri messicani cominciano a martellare Tokyo. Il 1 aprile inizia la battaglia di Okinawa, durante la quale viene affondata la portaerei Yamato, orgoglio della marina nipponica. Il 25 aprile truppe messicane e sovietiche si incontrano sull'Elba, mentre le truppe Alleate in Italia sfondano la Linea Gotica e dilagano nella Pianura Padana. Mussolini è catturato dai Partigiani e consegnato agli Alleati. Il 30 aprile Hitler si suicida nel bunker sotto la Cancelleria di Berlino. Dopo che anche il successore Joseph Göbbels si è suicidato, Karl Dönitz firma la resa senza condizioni della Germania. L'ingegnere Wernher von Braun, realizzatore delle terribili V1 e V2, si consegna ai messicani per non cadere in mani sovietiche. La guerra in Europa è finita, ma prosegue nel Pacifico dove il Giappone rifiuta di arrendersi. Il 30 giugno Lázaro Cárdenas è rieletto per la quarta volta consecutiva alla presidenza del Messico. Il 17 luglio Spartizione della Germania nel 1945 nella Conferenza di Potsdam il territorio tedesco viene diviso in cinque zone di occupazione (vedi cartina): messicana, britannica, francese, italiana e sovietica (la porzione sovietica è più piccola che nella HL), e così l'Austria: l'Italia occupa il Tirolo settentrionale e il Voralberg. Contemporaneamente al Alamogordo, nel Nuovo Messico, gli scienziati del Proyecto Tenochtitlán fanno detonare un ordigno nucleare di prova. Il presidente Cárdenas è contrario a colpire indiscriminatamente civili innocenti, ma alla fine autorizza l'uso dell'ordigno atomico contro il Giappone, poiché i capi di stato maggiore gli hanno spiegato che l'invasione messicana dell'arcipelago giapponese costerebbe un milione di morti messicani. E così il 6 agosto una bomba nucleare cancella dalla faccia della Terra la città giapponese di Hiroshima; il 9 agosto tocca alla città di Kobe (Nagasaki è stata scartata dai messicani, in maggioranza cattolici, perchè ospita la maggior comunità cattolica nipponica). L'imperatore Hirohito, ottenuta garanzia che i messicani lo lasceranno sul trono (anche se dovrà rinunciare alle prerogative divine), firma la resa del Giappone. La Seconda Guerra Mondiale è finita. Il Messico occupa inoltre la Micronesia, le isole Marshall, le Marianne settentrionali, Palau e l'isola di Okinawa. Il 18 ottobre si apre il Processo di Norimberga contro i criminali di guerra nazisti e fascisti: i tedeschi Hermann Göring, Wilhelm Frick, Joachim von Ribbentrop e Alfred Rosenberg, gli italiani Benito Mussolini e Alessandro Pavolini, il francese Philippe Pétain, il croato Ante Pavelić e il norvegese Vikdun Quisling sono condannati a morte; il tedesco Rudolf Hess e l'italiano Roberto Farinacci all'ergastolo; Achille Starace a 20 anni di galera. Pétain è poi graziato per via dell'età avanzata. Il 24 ottobre 52 paesi del mondo, tra cui l'Italia, fondano a Città del Messico l'Organización de las Naciones Unidas (ONU), allo scopo di dirimere pacificamente le controversie e di impedire lo scoppio di nuovi conflitti planetari. Cinque i Membri Permanenti del Consiglio di Sicurezza: Messico, Regno Unito, Francia, Italia ed URSS.

1946: il 18 gennaio negli USA nasce il Partito Rivoluzionario Istituzionale, che dominerà la vita politica del paese. Il 2 giugno un referendum istituzionale voluto da socialisti e comunisti rifiuta il passaggio all'istituzione repubblicana con il 58 % dei consensi: il vecchio Vittorio Emanuele III resta re d'Italia. Le concomitanti elezioni legislative, le prime del dopoguerra, danno una consistente maggioranza alla coalizione d'anteguerra formata da Popolari e Liberali, cui si aggiungono anche i Socialdemocratici, transfughi del PSI che non accettano la sudditanza a Mosca di questo partito. All'opposizione restano socialisti, comunisti, repubblicani e il partito post-fascista denominato Movimento Sociale Italiano. Il 4 luglio il Messico riconosce l'indipendenza delle Filippine, che hanno rifiutato con un referendum di diventare uno stato dell'Unione. Ivan Ribar, braccio destro di Josip Broz detto Tito, capo dei partigiani jugoslavi, teme che quest'ultimo sia troppo filomessicano e troppo poco filostalinista, lo liquida tramite una congiura e fonda la Repubblica Popolare di Jugoslavia; egli non romperà con Stalin e la Jugoslavia resterà un alleato di ferro dell'URSS.

1947: in un discorso al Parlamento di Città del Messico, il presidente Lázaro Cárdenas dichiara che, sconfitto il nazismo, il nuovo nemico da battere è il comunismo; per combattere l'espansionismo sovietico, propone di offrire aiuti agli stati europei minacciati dall'aggressività crescente di Stalin. E così il 12 luglio il ministro degli esteri messicano, lo scrittore Jaime Torres Bodet, elabora un colossale piano di aiuti che prenderà il suo nome (Piano Bodet) a favore dei paesi europei usciti distrutti dal secondo conflitto mondiale. Il Piano consente all’economia europea di superare la crisi favorendo la ripresa e diffondendo concetti fondamentali quali la libera impresa, lo spirito imprenditoriale, il recupero di efficienza, e la tutela della concorrenza. Inoltre esso mostra agli europei come l’interdipendenza può costituire una soluzione alle tensioni ed ai conflitti che, da sempre, avevano caratterizzato la loro storia: viene concepito così il progetto dell'Unione del continente europeo. I paesi dell'Est passati sotto il controllo di Mosca sono invece costretti da Stalin a rifiutare il piano, e così le loro economie stenteranno a decollare fino alla soglia degli anni Duemila. Il 28 dicembre muore il re d'Italia Vittorio Emanuele III, gli succede il figlio Umberto II, che si è distinto durante lo Sbarco in Normandia. Il leader comunista jugoslavo Ivan Ribar rivendica apertamente l'Istria e la Dalmazia italiane; de Gasperi risponde concedendo l'autonomia amministrativa a sloveni e croati che vivono entro le frontiere italiane.

1948: l'URSS non gradisce che Messico, regno Unito, Francia e Italia controllino Berlino Ovest nel bel mezzo del territorio tedesco occupato dai sovietici, e così Stalin chiede lo sgombero degli occidentali. Da Città del Messico, Londra, Parigi e Roma arriva un netto rifiuto, e così il 24 giugno Mosca blocca ogni accesso alla città. Cárdenas ordina allora di rifornire Berlino Ovest con il più colossale ponte aereo della storia, che durerà 462 giorni ed umilierà pubblicamente i sovietici, apparsi per la prima volta all'opinione pubblica come crudeli conquistatori e non più come dei liberatori. Il ponte aereo rifornisce due milioni di berlinesi di viveri, medicinali, carbone e altri beni di prima necessità. Il 4 novembre il generale Eisenhower concede libere elezioni negli USA, ma esse vengono "pilotate" in modo che a vincere sia lui. Enver Hoxha, leader dei comunisti albanesi finanziato da Mosca, inizia una violenta guerriglia contro gli occupanti italiani, cui il governo di Roma risponde inviando l'esercito nel Paese delle Aquile.

1949: il 4 aprile il Messico promuove la costituzione dell'OTAN (Organización del Tratado del Atlántico Norte, la nostra NATO) per rispondere alla crescente potenza militare sovietica. Oltre al Messico firmano il trattato Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti d'America. La Louisiana ribadisce la sua neutralità e si propone come una "Svizzera d'America". Il 12 maggio Stalin è costretto a togliere il blocco a Berlino Ovest dopo che gli Alleati occidentali hanno effettuato la bellezza di 278.228 voli, trasportando 2.326.406 tonnellate di cibo e altre forniture. Il 23 maggio Messico, Gran Bretagna, Francia e Italia sgomberano le rispettive zone di occupazione in Germania e in Austria; in esse nasce la Repubblica Federale di Germania (RFT) o Germania Ovest, con capitale Bonn, dopo che Cárdenas ha respinto la proposta di Stalin di una Germania riunificata e neutrale. Primo cancelliere della RFT è il cattolico Konrad Adenauer. Come ripicca, il 7 ottobre nella zona di occupazione sovietica viene fondata la Repubblica Democratica Tedesca (RDT) o Germania Est, uno stato fantoccio di Mosca più piccolo che nella HL. L'Italia sgombera il Tirolo Settentrionale e il Voralberg. Berlino resta divisa tra Berlino Ovest (alla RFT) e Berlino Est (alla RDT). Anche l'URSS si dota della bomba atomica: ha inizio ufficialmente la Guerra Fredda. Intanto, dopo che Lázaro Cárdenas non si è più ricandidato alla presidenza, il generale Manuel Ávila Camacho, effettivo vincitore della Seconda Guerra Mondiale, sostenuto dal Partito Laburista, il 1 luglio sconfigge il liberal-democratico Miguel Alemán Valdés e diventa nuovo Presidente del Messico. Subito fa approvare una modifica della Costituzione per impedire in futuro a un presidente di governare per più di due mandati consecutivi. Il 10 luglio un referendum pone fine all'occupazione italiana del Dodecaneso, l'arcipelago si unisce alla Grecia. Il Piano Bodet comincia a dare i suoi frutti nell'era della ricostruzione in Europa: Germania, Italia, Francia, Regno Unito vedono crescere prepotentemente la ricchezza nazionale, il tenore di vita aumenta, l'Europa si industrializza. È il periodo del cosiddetto "Boom Economico". Gli stili di vita messicani intanto si diffondono in Europa, e lo Spagnolo soppianta il Francese come lingua franca internazionale.

1950: il 25 giugno la Corea del Nord, sostenuta da URSS e Repubblica Popolare Cinese, invade la Corea del Sud ed occupa Seoul. Dopo che l'ONU ha condannato l'invasione, Manuel Ávila Camacho organizza un contingente multinazionale formato tra l'altro da Regno Unito, USA, Francia, Italia, Canada ed Australia al comando del generale messicano Antonio Cárdenas Rodríguez, eroe di Manila, il quale tra il 25 settembre ed il 7 ottobre libera la Corea del Sud e conquista gran parte del Nord. Il 18 ottobre tuttavia intervengono nel conflitto ben 750.000 soldati cinesi che in breve tempo ricacciano le truppe dell’ONU al di là del 38º parallelo, facendo svanire le speranze di Cárdenas Rodríguez in una facile vittoria. Il comandante in capo delle forze alleate propone a Camacho di ricorrere all'arma atomica, ma il presidente messicano si rende conto che ciò causerebbe la Terza Guerra Mondiale, rifiuta e destituisce Antonio Cárdenas Rodríguez. La situazione coreana resta congelata fino ad oggi con il paese diviso in due all'altezza del 38° parallelo; il conflitto coreano rappresenta uno dei momenti più critici della Guerra Fredda. Il 1 novembre due nazionalisti portoricani, Griselio Torresola e Oscar Collazo, tentano di assassinare il presidente messicano Camacho, accusato di voler negare l'autonomia alla loro isola, ma l'attentato fallisce. Il 28 novembre mediante un referendum l'Albania decide di rescindere l'unione con l'Italia, che durava dalla prima guerra mondiale, e diventa una repubblica pienamente indipendente, che aderisce immediatamente all'OTAN. Primo presidente diventa Theofan Stilian Noli, di religione ortodossa, leader del Partito Popolare Albanese. Continua intanto la guerriglia stalinista di Enver Hoxha tra le montagne del paese. Il grande regista catalano Luis Buñuel Portolés (1900-1983), trasferitosi a lavorare in Messico, gira il film "I figli della violenza".

1951: il 1 gennaio per iniziativa del Messico è fondata l'Organización de los Estados Americanos (OEA). Il 18 aprile ha inizio l'integrazione economica del continente europeo con la fondazione della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio), che comprende Italia, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Repubblica Federale Tedesca e Albania. Artefici del progetto sono l'italiano Alcide de Gasperi, il francese Robert Schuman, il tedesco Konrad Adenauer, il belga Paul-Henri Spaak e l'albanese Theofan Stilian Noli. La coalizione tra Popolari, Liberali e Socialdemocratici rivince le elezioni italiane e de Gasperi resta in sella, ma avanza il Fronte Popolare costituito da socialisti, comunisti e repubblicani, con gran timore dell'amministrazione messicana. Il regista italo-messicano Vicente Minnelli gira "Un messicano a Parigi", il suo capolavoro, con l'attore messicano Ramón Novarro (nella HL Gene Kelly) nella parte del protagonista. Il lungometraggio vince 6 premi Oscar.

1952: il 18 febbraio Grecia e Turchia aderiscono all'OTAN. Il 10 marzo il generale Fulgencio Batista con un colpo di Stato appoggiato dal Messico prende il potere a Cuba. Il 21 giugno il Messico vara il primo sommergibile nucleare della storia, il "Nautilus". Il 1 novembre sull'atollo di Bikini, nell'oceano Pacifico, viene fatta brillare dall'esercito messicano la prima bomba all'idrogeno. Il 21 novembre la Baja California diventa il 48° Stato dell'Unione Messicana.

Manuel Ávila Camacho, diciottesimo presidente messicano1953: Manuel Ávila Camacho (foto a destra) è rieletto alla presidenza del Messico. Intanto, nell'Iran di Reza Pahlavi, l'opposizione alla politica smaccatamente filomessicana dello Shah si coagula nel Fronte Nazionale (Jabhe-ye Melli), un partito di intellettuali e professionisti guidato dal nazionalista Muhammad Mossadeq, furente contro la dinastia straniera per il permesso da essa accordato agli stranieri di depredare letteralmente la sua terra. Dopo l'assassinio del primo ministro Alì Razmara, Mossadeq vince le elezioni, ottenne la nomina a premier, risveglia l'orgoglio islamico dei suoi concittadini, mette abilmente gli inglesi contro i sovietici e nazionalizza l'estrazione petrolifera sottraendo alle potenti multinazionali messicane i lauti guadagni incassati fino ad ora impunemente. Il 17 agosto lo Shah e la sua bellissima moglie Soraya Esfandiari si trovano costretti a lasciare precipitosamente Teheran alla volta di Roma, e Mossadeq proclama la Repubblica Islamica. Ma la reazione di Manuel Ávila Camacho è immediata: il 19 agosto scattò la cosiddetta "Operazione Aiace", con cui agenti segreti del CISEN presero il controllo della capitale ed arrestano Mossadeq. Dopo questo vero e proprio colpo di stato lo Shah torna a Teheran ma si vede costretto a vendere il petrolio ai suoi alleati senza alcuna restrizione, la corruzione dilaga ed ogni opposizione venne repressa dalla Savak, una delle polizie politiche più temute del mondo. In questo modo, comincia a montare nel Terzo Mondo, e in particolare nei paesi arabi, l'odio nei confronti del Messico, ritenuto una potenza cattolica, capitalista e neocolonialista.

1954: l'11 aprile il capitano dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, che opera in Albania nel quadro delle truppe OTAN, tende un'imboscata ad Enver Hoxha, che muore nello scontro; dopo la sua fine la guerriglia comunista albanese a poco a poco si spegne. Il 19 agosto muore improvvisamente a 73 anni Alcide de Gasperi, alla guida del governo italiano gli succede Giuseppe Pella. In seguito alla terribile sconfitta di Dien Bien Phu, i Francesi sono costretti a sgomberare dall'Indocina, dove si formano tre Stati indipendenti: Laos, Cambogia e Vietnam. Quest'ultimo viene diviso in due lungo il 17° parallelo: a nord è instaurata una repubblica popolare con capitale Hanoi, guidata da Ho Chi Minh e sotto il controllo sovietico; il Vietnam del Sud diventa una repubblica con capitale Saigon, sotto il controllo messicano; il suo primo presidente è il cattolico Ngo Dinh Diem. Gli accordi di Ginevra prevedono delle elezioni per unificare la nazione vietnamita, da svolgersi nel giugno 1956, ma tali elezioni non si terranno mai, perché il presidente Camacho pensa che eventuali elezioni democratiche (ma i comunisti al Nord avrebbero permesso di tenerle?) avrebbero visto la vittoria dei filosovietici con l'80 % dei voti; di conseguenza la divisione diventa definitiva, ed il Sudest Asiatico diventa l'ennesimo campo di battaglia della Guerra Fredda, una sorta di "rivincita" della Guerra di Corea. Il regista italiano Steno gira la celeberrima commedia "Un messicano a Roma", con Alberto Sordi nei panni di Nando Mericoni, fannullone romano di Trastevere che a furia di vedere film d'oltreoceano sogna maniacalmente il Messico ad occhi aperti, tentando di "messiicanizzare" tutto ciò che lo circonda, dal modo di vestire (poncho, sombrero) ai nomi messicaneggianti (Pedro, Pablo, Carmen), e di vivere ogni situazione quotidiana come se fosse la scena di un film messicano: una graffiante satira di costume destinata a restare nella storia del cinema.

1955: il presidente Manuel Ávila Camacho annuncia che il Messico intende mettere in orbita un piccolo satellite artificiale del peso di appena 1,5 kg durante l'Anno geofisico internazionale del 1957. L'URSS si dà da fare per batterlo sul tempo. Il 14 maggio, per rispondere all'ammissione della Germania Ovest nell'OTAN, l'URSS fonda il Patto di Varsavia, organizzazione militare rivale di cui fanno parte Bulgaria, Cecoslovacchia, Germania Est, Jugoslavia, Polonia, Romania, Ungheria ed Unione Sovietica. Il 17 luglio viene aperto ad Orlando, in Florida, il grande parco di divertimenti "Tierra de la Aventura" (Disneyland nella HL), popolato da tutti i personaggi ideati da Salvador Pruneda. Intanto nel Vietnam del Sud inizia la guerriglia dei Vietcong, partigiani comunisti armati dall'URSS e dal Vietnam del Nord. Per salvare il governo di Saigon, Camacho comincia ad inviare truppe a sostegno dei sudvietnamiti: comincia per il Messico un incubo che durerà vent'anni.

1955-1970: esplode in Italia e in tutta l'Europa occidentale il cosiddetto "Miracolo Economico": la ricostruzione, dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, porta ad incrementi record del reddito, della produzione industriale e del commercio internazionale. Il diffuso aumento della ricchezza pro capite porta benessere e sconvolge i ritmi di vita tradizionale; dilagano modelli e stili di vita in larga parte ispirati a quelli messicani, vanno di moda il poncho, il sombrero e la mantilla, le gonne si allungano e spuntano rose tra i capelli anche d'inverno, dilagano i ritmi e i balli latinoamericani (in primis Mambo, Cha Cha Cha e Salsa) mentre le nuove icone dei giovani sono i cantanti e i divi cinematografici d'oltreoceano. La famiglia come base della società entra meno in crisi di quanto avvenuto nella nostra Timeline, essendo il Messico un paese fondamentalmente cattolico, ma sull'onda della sua Costituzione laica vanno diffondendosi separazioni e divorzi, e la secolarizzazione comincia ad interessare tutti i paesi europei, mentre dilaga il consumismo: in ogni casa compaiono l'automobile, la lavatrice, il televisore, si diffondono i supermercati e va di moda la "gita foris portas". I mesi estivi cominciano a conoscere l'incubo degli ingorghi autostradali, quando milioni di auto si incolonnano per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Tramonta intanto il francese, ed al suo posto come lingua d'interscambio internazionale subentra lo spagnolo.

1956: le nuove elezioni italiane vedono ancora una vittoria dei Popolari, ma il Partito Comunista d'Italia è ormai il secondo partito, i Socialisti si sentono succubi del leader comunista Palmiro Togliatti e pensano a come sganciarsi politicamente da lui, mentre l'ex fascista Edgardo Sogno progetta in accordo con il CISEN messicano per attuare un colpo di stato in caso di vittoria del PCdI alle elezioni politiche. Il 26 luglio il Presidente egiziano Gamal Abd al-Nasser decide la nazionalizzazione del Canale di Suez, una rotta commerciale fondamentale verso l'oriente. Il Regno Unito, che ha fortissimi interessi nell'area, si accorda segretamente con Francia, Italia ed Israele per piegare l'Egitto. Il 29 settembre il governatore dello stato messicano del Nicaragua, Anastasio Somoza Garcia detto "Tacho", è assassinato dal Frente Sandinista de Liberación Nicaragüense (FSLN), organizzazione guerrigliera che si rifà al leader della guerriglia antiimperialista degli anni Trenta, César Augusto Sandino, ed alla Teologia della Liberazione. Manuel Ávila Camacho nomina allora nuovo governatore del Nicaragua il figlio dell'ucciso, Anastasio Somoza Debayle detto "Tachito", nonostante abbia la fama di sanguinario. Il 23 ottobre scoppia una rivolta antisovietica in Ungheria, ma i carri armati del Patto di Varsavia invadono Budapest e schiacciano la rivolta; József Mindszenty, Arcivescovo di Esztergom-Budapest ingiustamente incarcerato dai comunisti e liberato dagli insorti, si rifugia nell'ambasciata messicana, dove resterà sino al 1971. Tuttavia il Messico non muove un dito a favore degli insorti per non alterare l'equilibrio politico europeo deciso a Yalta, ma soprattutto perché il 29 ottobre Israele invade il Sinai, mentre truppe inglesi, francesi e italiane occupano il canale di Suez. L'URSS fa la voce grossa, minacciando di usare l'arma atomica contro Londra, Parigi e Roma, ed il Messico costringe Israele a sgomberare dal Sinai e i suoi tre alleati europei a restituire il canale ad al-Nasser; tuttavia l'URSS garantisce che non interverrà se Città del Messico le lascerà mano libera in Ungheria, e così avviene. Per Regno Unito, Francia e Italia l'operazione si risolve in un completo disastro: il primo ministro italiano Giuseppe Pella è costretto alle dimissioni, sostituito da Antonio Segni. La crisi di Suez segna la data di morte del colonialismo europeo e l'inizio della riscossa per i paesi del Terzo Mondo. Intanto il musicista napoletano Renato Carosone scala i vertici delle classifiche di vendita di 45 giri con il suo irresistibile "Tu vuo' fa' o' messicano", parodia di uno scugnizzo che vuole imitare a tutti i costi i modi di vita consumistici diffusi oltreoceano.

1957: il 25 marzo il Trattato di Roma istituisce la CEE (Comunità Economica Europea) formata da Italia, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Repubblica Federale Tedesca e Albania ("Europa dei Sette"). Il 1 luglio Adolfo Ruiz Cortines, vice di Camacho, diventa nuovo presidente messicano. Il 4 ottobre l'Unione Sovietica batte sul tempo il Messico e mette in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik 1: ciò rappresenta per gli Stati Uniti Messicani un grave scacco sia nel campo tecnico-scientifico che in quello militare. Il 3 novembre i Russi lanciano poi un secondo Sputnik con a bordo anche la cagnetta Laika, il primo essere vivente ad affrontare lo spazio. Il 6 dicembre Città del Messico tenta il suo primo lancio con un razzo Vanguard, ma è un fallimento completo: il razzo precipitano nell'oceano, Marina ed Esercito si accusano a vicenda di incapacità. Allora il presidente Adolfo Ruiz Cortines chiama Wernher von Braun, il progettista tedesco di razzi che al servizio di Hitler aveva realizzato le micidiali V2 per poi passare, finita la guerra, dalla parte del Messico, e gli affida la direzione del progetto spaziale. Von Braun si mette al lavoro e promette di recuperare il distacco dai sovietici. Jago Kerouac (1922-1969), figlio di immigrati franco-canadesi in Messico, pubblica il romanzo "En el camino", considerato il manifesto del movimento artistico e letterario messicano noto come Generación Beata (HL Beat Generation), fatta conoscere in Italia dalle traduzioni di Fernanda Pivano.

1957-1959: viene girata una fortunatissima serie di telefilm dedicati a Zorro, il giustiziere mascherato uscito dalla penna di Mariano Azuela, ed interpretato dall'attore italo-messicano Armando Catalano (nella HL prese il nome d'arte di Guy Williams).

1958: l'1 febbraio von Braun lancia il suo primo satellite. La sfida per la conquista dello Spazio tra le due superpotenze è partita. Escalation del conflitto vietnamita: il Messico è costretto ad inviare in Indocina un numero crescente di soldati per arginare la guerriglia dei Vietcong. Si va diffondendo nella California messicana il genere musicale noto come "Rocas" (Rock nella HL), che si diffonde ben presto in tutto il mondo e troverà uno dei suoi corifei nello statunitense Elvis Presley (il Rocas è fatto di armonie spagnoleggianti ed è molto diverso dal Rock che noi conosciamo).

1959: il 1 gennaio i guerriglieri Fidel Castro Ruz ed Ernesto Che Guevara entrano a L'Avana, causando la fuga di Batista. Inizialmente il presidente messicano Adolfo Ruiz Cortines riconosce il nuovo corso cubano, perchè Castro è un rivoluzionario ma non un comunista sovietico. Subito però Castro espropria le proprietà delle principali compagnie messicane che sfruttavano le risorse dell'isola, ed allora il Messico rompe ogni relazione con Cuba ed impone all'isola pesanti sanzioni economiche. Per riuscire a sopravvivere, Fidel Castro è costretto a "convertirsi" al marxismo-leninismo e si allea con l'URSS di Khrushev, arrivando ad abolire la festività del Natale. Il 3 gennaio l'Alasca è diventata il 49° Stato dell'Unione Messicana, seguita dalle Hawái il 21 agosto che diventano il 50°. Il 15 settembre il presidente messicano Adolfo Ruiz Cortines e il premier sovietico Nikita Khrushev si incontrano a Città del Messico, il leader dell'URSS gira tutta la nazione per tredici giorni e alla fine giunge con Cortines ad un accordo per la riduzione degli armamenti strategici. Si giunge così all'epoca della "coesistenza pacifica" tra i due blocchi. Il 24 dicembre la Libia è la prima colonia italiana a diventare indipendente in seguito a Referendum. Il 27 dicembre muore a 70 anni Alfonso Reyes Ochoa (1889-1960), definito da Borges "il più grande prosatore in lingua spagnola di tutti i tempi."

1960: è questo il cosiddetto "Anno dell'Africa": 23 paesi del Continente Nero diventano indipendenti dopo che la crisi di Suez ha posto fine all'epoca coloniale. Nigeria, Sierra Leone, Somaliland e Tanzania ottengono l'indipendenza dal Regno Unito; Benin, Burkina Faso (l'ex Alto Volta), Camerun, Ciad, Costa d'Avorio, Gabon, Madagascar, Mali, Mauritania, Niger, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo e Senegal ottengono l'indipendenza dalla Francia; Rwanda, Burundi e Congo ottengono l'indipendenza dal Belgio; il Togo (il 27 aprile), la Somalia (il 1 luglio) e l'Eritrea (l'11 luglio) diventano indipendenti dall'Italia. Dal 18 al 28 febbraio si tengono le olimpiadi invernali di Lake Placid, nello Stato di New York, e dal 25 agosto all'11 settembre i giochi olimpici di Roma. Il 4 novembre si tengono libere elezioni presidenziali negli USA: Richard Nixon, vice di Eisenhower che ha evitato di ricandidarsi, viene battuto a sorpresa da John Fitzgerald Kennedy, di origini irlandesi, sostenuto dal Partito di Azione Nazionale: Kennedy diventa così il primo presidente cattolico della storia americana (sotto: la bandiera USA con le 24 stelle che simboleggiano i 24 stati dell'Unione).

1961: il 12 aprile l'URSS mette a segno un nuovo colpo, mandando in orbita l'astronauta Jurij Alekseevič Gagarin. Il 17 aprile fallisce un tentativo messicano di abbattere il regime castrista di Cuba favorendo lo sbarco di esuli cubani nella Baia dei Porci; come ritorsione Castro si allea strettamente con l'URSS. Le elezioni politiche in Italia vedono un recupero di voti da parte dei Popolari dopo i tragici fatti di Ungheria; anche il PSI, che ha commesso un errore politico appoggiando i carri armati sovietici, perde voti a favore dei Socialdemocratici. Pietro Nenni, segretario generale del PSI, fa allora cadere la pregiudiziale repubblicana e avvia contatti con il PPI di Segni per l'eventuale partecipazione a un futuro governo di Centrosinistra: il Fronte Popolare in Italia cessa di esistere. Il 4 luglio Adolfo Ruiz Cortines è sconfitto dal liberal-democratico Adolfo López Mateos, il quale subito promette; "Manderò un messicano sulla Luna prima del 1970!" Viene così fondata la AEXA (Agencia Espacial Mexicana), corrispondente alla nostra NASA, a capo della quale c'è von Braun, con un budget astronomico (è il caso di dirlo!) di 5 miliardi di pesos. Il 13 agosto, nel corso di una sola notte, viene edificato il Muro che taglia in due Berlino, isolando Berlino Ovest dal resto della RDT per cercare di arginare l'emorragia di tedeschi orientali che fuggono verso ovest. Il 18 dicembre a Città del Messico viene fondata la COFANCAF (COnfederación de Fútbol Asociación de Norte, Centro América y el Caribe), che riunisce tutte le nazionali di calcio del Centro e Nordamerica e dei Caraibi.

1962: Von Braun colma lo svantaggio con i sovietici inviando nello spazio Rodolfo Neri Vela, il primo cosmonauta messicano, che al suo rientro nell'atmosfera è accolto come un eroe nazionale. La AEXA avvia il progetto Mellizos (Gemelli) per l'invio di navi in orbita terrestre, in preparazione al grande balzo verso la Luna. Il 14 ottobre il presidente messicano Mateos scopre, tramite foto scattate da bombardieri messicani ed USA, che su Cuba sono state costruite rampe missilistiche in grado di ospitare missili nucleari destinati a colpire USA e Messico, mentre la flotta sovietica si avvicina a Cuba stracarica di missili a testata nucleare; furente, ordina il blocco navale dell'isola. Ma la flotta dell'URSS continua ad avanzare e, nel caso in cui entrasse in contatto con quella messicana, la guerra nucleare sarebbe inevitabile. Per alcuni giorni il mondo resta con il fiato sospeso, poi Papa Giovanni XXIII lancia un appello affinché si eviti la guerra e il presidente del Soviet Supremo Nikita Khrushev cede, accettando di ritirare le sue navi in cambio della promessa che Cittò del Messico non tenterà più di invadere Cuba. Il servizio segreto americano ritiene però che si sia persa una buona occasione per saldare i conti con l'URSS e per dare una prova di forza al mondo intero, e così c'è chi comincia a complottare contro di lui. Intanto Esteban Ditko (1927-) crea il personaggio di Hombre-Araña, noto in Italia come l'Uomo Ragno.

Adolfo López Mateos, ventesimo presidente messicano1963: per screditare il Vietnam del Nord come uno stato antidemocratico, Adolfo López Mateos (foto a destra) pretende che il regime del Vietnam del Sud si trasformi in una nazione stabile e democratica, ma il Presidente Ngo Dinh Diem fa orecchio da mercante: quando è costretto a indire elezioni, mette in atto massicci brogli elettorali. Camacho viene criticato il suo ingenuo convincimento che i valori della democrazia messicana potessero essere esportati in un altro paese, indipendentemente dalla sua cultura e dalla sua storia, e così egli decide di sbarazzarsi di Ngo Dinh Diem, che il novembre viene deposto e ucciso da un golpe militare. Ma il 22 novembre lo stesso Mateos è assassinato a Dallas dal killer americano Lee Oswald, che a sua volta viene assassinato poco dopo dall'indio Iago Rubio, il quale sostiene di aver voluto vendicare Mateos e morirà lui pure poco dopo in carcere. I veri mandanti del delitto politico resteranno per sempre ignoti, ma si sospetta che dietro di esso ci siano quelle ali estremiste dell'esercito e del CISEN che non hanno perdonato a Mateos di aver evitato la resa dei conti con l'URSS per Cuba. A Mateos succede il vice Gustavo Díaz Ordaz. Questi decide di difendere il Vietnam del Sud ad ogni costo, e continua ad inviare giovani messicani a combattere in Indocina: nel 1968 i soldati messicani in Vietnam saranno oltre 700.000! Le impenetrabili foreste del Vietnam in cui i Vietcong trovano rifugio sono bombardate con defolianti terribili come il napalm, e la guerra causa inenarrabili sofferenze alla popolazione locale.

1964: John Fitzgerald Kennedy è deposto da un colpo di stato nel quale c'è lo zampino del CISEN, Richard Nixon diventa nuovo presidente mentre JFK va in esilio a Roma. Il Partito Rivoluzionario Istituzionale riprende così il controllo del paese. Il 31 marzo le Forze Armate del Brasile, sobillate dal CISEN, destituiscono con un golpe il legittimo presidente João Goulart, accusato di simpatie per l'URSS, e lo sostituiscono con il Generale Humberto de Alencar Castelo Branco, che mette fuorilegge tutti i partiti e sospende le libertà costituzionali. Sempre il CISEN nello stesso anno promuove il colpo di stato che rovescia il governo legittimo del nazionalista Víctor Paz Estenssoro, artefice di un tentativo di nazionalizzazione delle miniere di stagno, e porta al potere il generale René Barrientos Ortuño; Ernesto Che Guevara lascia Cuba per andare a combattere la sua dittatura (e in Bolivia sarà ucciso il 9 ottobre 1967). La cattiva abitudine dei governi e dei servizi segreti messicani si sostenere dittatori e lobby a loro favorevoli aumenta sempre di più l'antimessicanismo già molto diffuso nei paesi del Terzo Mondo. Il 7 agosto il primo ministro italiano Antonio Segni è colpito da trombosi cerebrale ed è costretto alle dimissioni; gli succede il Popolare Amintore Fanfani, fautore di un'intesa di governo con i Socialisti.

1965: Amintore Fanfani, ricevuto il placet del re Umberto II e di Papa Paolo VI, forma un governo di Centrosinistra cui partecipano Popolari, Liberali, Socialisti e Socialdemocratici. L'11 marzo, a Nouvelle Orléans, la nazionale di calcio del Messico batte quella della Louisiana per 2-1 e si aggiudica per la prima volta la Copa América del Norte, organizzata dalla COFANCAF (si tratta della seconda edizione; la prima era stata vinta dalla Louisiana). Il 3 luglio Gustavo Díaz Ordaz è rieletto alla presidenza del Messico. Messico, Gran Bretagna e URSS concordano una sospensione dei test nucleari terrestri e subacquei.

1966: la coalizione italiana di Centrosinistra vince nettamente le elezioni politiche e Fanfani è riconfermato primo ministro. Cresce l'opposizione  in Occidente contro la Guerra in Vietnam, definita "la Sporca Guerra", che si catalizza intorno al movimento dei Jipos ("Hippies" nella HL) o "Hijos de los Flores": giovani che rifiutano la violenza e la guerra, propugnano l'amore libero e l'uso di droghe, si fanno crescere i capelli ed amano la musica Rocas. Centinaia di migliaia di giovani partecipano a manifestazioni di piazza a Città del Messico e in tutte le altre grandi metropoli dell'Occidente contro la Sporca Guerra: è la prova generale del Sessantotto. L'8 settembre viene proiettato per la prima volta "Viaje a las Estrellas" (HL Star Trek), con l'attore canadese William Shatner nel ruolo del carismatico Capitano Cardénas (HL Kirk), una serie di telefilm destinata ad un successo pressoché immortale.

1968: Gustavo Díaz Ordaz annuncia che la vittoria in Vietnam è prossima, ma il grande generale vietnamita Vo Nguyen Giap scatena l'Offensiva del Têt (dal nome del capodanno vietnamita), arginata a fatica dai messicani. Di fronte all'indomita reazione vietnamita esplode in tutto il mondo la contestazione che prende il nome da quest'anno, il Sessantotto appunto. In Europa, Messico e Stati Uniti un vasto schieramento di studenti e operai si schiera contro il capitalismo e la società dei consumi, tuonando contro la guerra del Vietnam, e portando avanti la battaglia per i diritti civili dei neri nel sud degli USA e degli Indios nel Messico, mentre i popoli del blocco orientale si sollevano per denunciare la tirannide della nomenklatura di stampo sovietico. Tutto, dallo stato alla scuola alla famiglia alla religione, viene contestato in nome del "nuovismo", mentre il movimento si colora di utopia chiedendo l'abolizione della guerra, del danaro, della burocrazia, del clero. In Cecoslovacchia scoppia la "Primavera di Praga", tentativo di realizzare una società socialista non dittatoriale e rispettosa delle principali libertà dell'individuo, ma i carri armati sovietici stroncano rapidamente la rivolta. Non si salvano neppure i Giochi olimpici che si tengono dal 30 luglio al 14 agosto a New York: il governo americano reprime con forza le proteste studentesche di matrice Jipos scoppiate durante le gare. Il comunismo sembra davvero sul punto di trionfare in tutto il mondo. Il regista messicano Jorge Romero gira il film cult "La noche de los muertos vivientes", caposaldo del genere horror, ma anche una violentissima denuncia contro la Guerra nel Vietnam.

Presidente del Messico

mandato

Partito

1 Agustín de Iturbide 1825-1833 Indipendente
2 Antonio López de Santa Ana 1833-1841 Conservatore
3 Miguel Barragán 1841-1849 Liberale
4 Anastasio Bustamante y Oseguera 1849-1853 Liberale
5 José Justo Corro 1853-1861 Conservatore
6 Benito Juárez García 1861-1869 Liberale
7 Sebastián Lerdo de Tejada 1869-1877 Liberale
8 Porfirio Díaz Mori 1877-1885 Liberale
9 Manuel González Flores 1885-1889 Liberale
10 Porfirio Díaz Mori 1889-1897 Liberale
11 Juan Nepomuceno Méndez Sánchez 1897-1901 Liberale
12 Francisco León de la Barra 1901-1909 Liberale
13 Francisco Indalecio Madero 1909-1917 Laburista
14 Emiliano Zapata 1917-1925 Laburista
15 Álvaro Obregón Salido 1925-1933 Laburista
16 Plutarco Elías Calles 1933 Laburista
17 Lázaro Cárdenas del Río 1933-1949 Liberal-Democratico
18 Manuel Ávila Camacho 1949-1957 Laburista
19 Adolfo Ruiz Cortines 1957-1961 Laburista
20 Adolfo López Mateos 1961-1963 Liberal-Democratico
21 Gustavo Díaz Ordaz 1963-1969 Liberal-Democratico
22 Luis Echeverría Álvarez 1969-1974 Liberal-Democratico
23 Alfonso García Robles 1974-1977 Liberal-Democratico
24 José López Portillo 1977-1985 Laburista
25 Miguel de la Madrid Hurtado 1985-1989 Laburista
26 Carlos Salinas de Gortari 1989-1997 Liberal-Democratico
27 Ernesto Zedillo Ponce de León 1997-2001 Liberal-Democratico
28 Vicente Fox Quesada 2001-2009 Popolare
29 Felipe Calderón Hinojosa 2009- Popolare

1969: il 30 giugno Luis Echeverría Álvarez, del Partito Liberal-Democratico, diventa nuovo presidente del Messico. Il 21 luglio il messicano José Moreno Hernández, al comando dell'Apollo 11, è il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Resta nella storia la sua frase: "Es un pequeño paso para un hombre, pero un gran salto para la humanidad". Il regista Luis Buñuel Portolés gira "2001: Una odisea del espacio", forse il più celebre e discusso film di fantascienza di tutti i tempi, tratto da un racconto dell'inglese Arthur C. Clarke, con l'attore messicano Hugo Stiglitz nella parte del protagonista.

1970: dal 31 maggio al 21 giugno si disputa in Messico la fase finale del Campionato del Mondo di Calcio, con vittoria finale del Brasile per 4-1 sull'Italia. Il presidente messicano Luis Echeverría Álvarez si rende conto che la Guerra del Vietnam non potrà essere vinta, e decide il graduale disimpegno dal Sudest Asiatico, consigliato dal suo abile ministro degli esteri Antonio Carrillo Flores.

1971: la coalizione di Centrosinistra vince le elezioni politiche italiane, anche se il PPI arretra e il PSI cresce; nuovo primo ministro è Aldo Moro. Si parla di "Democrazia Bloccata": il timore di una "sovietizzazione" dell'Italia tiene il PCdI lontano dal governo, anche se i suoi consensi crescono di elezione in elezione. Ciò provoca un clima diffuso di corruzione negli ambienti di governo, che esploderà negli anni novanta. D'altro canto il clima del sessantotto, il rifiuto della guerra del Vietnam e la sensazione che la "Democrazia Bloccata" manterrà il PPI al governo in eterno porta molti giovani di sinistra ad aderire al movimento guerrigliero delle Brigate Rosse, che imperverserà con rapimenti ed omicidi fino agli anni '80.

1972: il 27 gennaio il Ministro degli Esteri messicano Antonio Carrillo Flores e il leader nordvietnamita Le Duc Tho firmano gli accordi di pace di Parigi, con il quale cessa ogni ostilità fra i messicani e il governo del Vietnam del Nord. Le ultime forze armate messicane vengono ritirate e cessano gli aiuti finanziari al Vietnam del Sud. La Guerra del Vietnam è finita, con un bilancio di 58.226 morti e 153.303 feriti, e soprattutto con una grave sconfitta politica e militare per la superpotenza messicana. Un'intera generazione è stata segnata per sempre dagli orrori indocinesi. Antonio Carrillo Flores riceve per la sua opera il Premio Nobel per la Pace (nella HL il suo ruolo è quello di Henry Kissinger). Il 17 giugno Okinawa è restituita dal Messico al Giappone. Esce il film "El Padrino" del regista Luis Buñuel Portolés, tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore italo-messicano Mario Puzo e dedicato agli intrecci tra mafia siciliana e mafia messicana. L'attore Ricardo Montalban (nella HL Marlon Brando) interpreta il ruolo del Padrino Don Vito Corleone.

1973: il 1 gennaio Regno Unito, Irlanda, Danimarca e Norvegia aderiscono alla CEE ("Europa degli Undici"). Costruzione a Città del Messico delle due imponenti torri del Centro Mundial De Comercio, alte 417 metri e dette "Las torres gemelas". Luis Echeverría Álvarez è rieletto alla presidenza del Messico, ma poco dopo scoppia un clamoroso scandalo ai suoi danni: Echeverría avrebbe fatto porre delle "cimici" nella sede del Partito Laburista ed avrebbe mentito pubblicamente alla nazione, negando di averlo mai fatto.

1974: il 9 agosto Luis Echeverría Álvarez, che sta per essere messo in stato di accusa dal Senato Federale, rassegna le dimissioni a favore del suo vice Alfonso García Robles, che gli assicura il perdono presidenziale. Inizia la sua attività guerrigliera il Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional, altro movimento che si ispira all'omonimo leader comunista fucilato nel 1932. L'8 ottobre Baja California Sur e Quintana Roo diventano rispettivamente il 51° e il 52° Stato messicano.

José López Portillo y Pacheco, ventiquattresimo presidente del Messico1975: il messicano Guillermo Garcìa Hoyos fonda a La Silla (la nostra Seattle) la Micrologic, che diventerà un colosso nella realizzazione di Equipamientos Lógicos per Computadores (nella HL si direbbe di Software per Computer). Il presidente USA Richard Nixon, accusato di incapacità, viene destituito dai membri del suo stesso partito, che lo sostituiscono con l'ex attore di serie B Ronald Reagan. Il 30 aprile il Vietnam del Nord, che ha invaso il Sud, occupa Saigon.

1976: Aldo Moro rivince le elezioni politiche italiane sull'onda dell'emozione provocata dagli attentati delle BR.

1977: Alfonso García Robles è sconfitto nelle elezioni presidenziali dal laburista José López Portillo y Pacheco (foto a sinistra). Il regista messicano Jorge Lucas gira "La guerra de las galaxias" (HL Star Wars), film di fantascienza destinato a una fama planetaria, con la famosa modella Helena Rojo nei panni dell'intrepida principessa Leia. Nel 1980 uscirà il seguito "El imperio contraataca", mentre nel 1983 "El retorno del Jedi" chiuderà la trilogia.

1978: il 16 marzo Aldo Moro, primo ministro italiano in carica, è sequestrato dalle BR all'incrocio tra via Mario Fani e Via Stresa a Roma; i 5 uomini della scorta sono tutti uccisi dai terroristi. Il ministro degli esteri Giulio Andreotti assume le funzioni di Primo Ministro del Regno d'Italia ed invoca l'aiuto del CISEN, il servizio segreto messicano. L'8 maggio agenti del CISEN supportati da teste di cuoio italiane fanno irruzione nel covo BR di via Montalcini a Roma, uccidono i terroristi Valerio Morucci, Raffaele Fiore, Prospero Gallinari e Franco Bonisoli, mentre Barabara Balzerani è ferita in modo gravissimo, e liberano l'ostaggio, proprio alla vigilia della sua probabile esecuzione. Aldo Moro ringrazia i servizi segreti messicani e riprende le sue funzioni di capo del governo. Le BR sono smantellate e la loro guerriglia a poco a poco si spegne. Il 17 settembre a Cuernavaca, in Messico, il presidente egiziano Anwar al-Sadat e il Primo Ministro israeliano Menachem Begin firmano uno storico accordo di pace, grazie alla mediazione del presidente messicano José López Portillo. Il 16 ottobre il polacco Karol Wojtyla è eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo II.

1979: dal 26 gennaio al 1 marzo il neoeletto Papa Giovanni Paolo II visita per la prima volta il Messico per partecipare alla terza Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano a Puebla: viene coniato lo slogan "Juan Pablo Segundo, te quiere todo el mundo!" Il 31 gennaio la rivoluzione animata dall'ayatollah Khomeini proclama in Iran la Repubblica Islamica e priva il Messico di uno dei suoi più fedeli alleati nell'agitata regione mediorientale. Il 17 luglio José López Portillo, che ne ha abbastanza di governatori rapaci e dittatori mantenuti al potere dalla compiacenza del CISEN, depone il corrotto governatore del Nicaragua Anastasio Somoza Debayle e lo fa processare per concussione. Nuovo governatore del Nicaragua diventa Violeta Barrios Torres de Chamorro, anche lei laburista, che fa pace con il Frente Sandinista de Liberación Nicaragüense. Il grande regista catalano Luis Buñuel Portolés gira "Apocalipsis Ahora", il suo capolavoro ispirato a "Cuore di Tenebra" di Joseph Conrad, e dedicato agli inenarrabili orrori della Guerra del Vietnam: Ricardo Montalban (nella HL Marlon Brando) interpreta il paranoico colonnello Valdéz Huerta (nella HL Walter Kurtz), e Manuel Ojeda (nella HL Martin Sheen) ha il ruolo del protagonista e narratore, il capitano Benito Villa (nella HL Benjamin Willard). Il film vince ben 8 Premi Oscar. Chiusa la disavventura vietnamita, tuttavia, se ne apre un'altra: infatti José López Portillo sostiene in funzione antisovietica il presidente afghano Hafizullah Amin, ma il filosovietico Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan invoca l'intervento di Mosca. Il 27 dicembre l'Armata Rossa invade l'Afghanistan con 50.000 soldati, 2.000 carri armati T-55 e 200 aerei, prende facilmente Kabul, uccide Amin e lo sostituisce con un suo fantoccio, Babrak Karmal. Le tribù afghane rifiutano l'occupazione e, finanziate da messicani e pakistani, iniziano una violentissima guerriglia, guidata da Ahmad Shah Massoud. Tra gli insorti combatte anche il giovane saudita Osama Bin Laden. "L'URSS ha trovato il suo Vietnam", commenta l'ex ministro degli esteri messicano Antonio Carrillo Flores. Intanto l'attrice messicana Veronica Castro ottiene notorietà mondiale interpretando la telenovela "Los ricos también lloran" (Anche i ricchi piangono), la prima grande telenovela di produzione messicana.

1980: dal 14 al 23 febbraio, seconda edizione messicana dei giochi olimpici invernali a Ciudad del Lago Salado. Le Olimpiadi Estive di Mosca, tenutesi dal 19 luglio al 3 agosto, vengono purtroppo boicottate dal Messico e da altri 65 paesi, tra cui Stati Uniti d'America, Canada, Germania Ovest, Israele, Norvegia, Turchia, Cina, Giappone, Argentina, Cile, Egitto ed Arabia Saudita, mentre altre 15, tra cui Gran Bretagna, Francia, Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna ed Australia, partecipano ma senza bandiere né inni nazionali, sotto la bandiera olimpica, come protesta contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan. Il dittatore iracheno Saddam Hussein, sostenuto dal Messico, scatena una sanguinosa quanto inconcludente guerra contro l'Iran, che si concluderà solo nel 1988, un milione di morti inutili dopo.

1981: il 26 gennaio Giovanni Paolo II visita l'Alasca messicana, indossando un'insolita giacca a vento bianca, accolto dal presidente messicano José López Portillo. La coalizione quadripartita (PPI, PLI, PSI, PSDI più i partiti autonomisti valdostani, altoatesini, sloveni e croati) rivince le elezioni politiche italiane, ma Aldo Moro è costretto a ritirarsi dalla vita politica: lo choc del rapimento e il terrore di essere ucciso gli ha provocato disturbi nervosi, ed egli non se la sente più di guidare l'Italia in una fase così delicata della sua storia. E così per la prima volta Umberto II (già malato) è costretto a nominare primo ministro non un popolare, ma il leader socialista Bettino Craxi. Il 12 aprile viene lanciato per la prima volta la Lanzadera Espacial (Space Shuttle nella HL), veicolo spaziale riutilizzabile progettato e realizzato dalla AEXA. Il 13 maggio Giovanni Paolo II è gravemente ferito in Piazza San Pietro da un killer turco; il Messico punta il dito contro i servizi segreti bulgari, imbeccati dal KGB. Il 5 luglio Portillo è rieletto alla presidenza del Messico ed afferma che con l'amministrazione Craxi non vi sarà nessun problema. Anche Ronald Reagan è rieletto alla presidenza degli USA. Il 25 settembre il Belize diventa indipendente dal Regno Unito (da decenni il Messico ha rinunciato ad ogni rivendicazione su di esso).

1982: la Grecia aderisce alla CEE ("Europa dei Dodici"). Il 2 aprile il regime militare argentino in crisi di consensi occupa le isole Falkland, sperando di trovare nel Messico un alleato contro gli inglesi, legittimi proprietari delle isole, ma José López Portillo condanna duramente l'aggressione ed il 13 giugno le truppe britanniche riconquistano le isole, provocando il crollo della giunta militare di Buenos Aires. L'ex presidente messicano Alfonso García Robles vince il Premio Nobel per la Pace per aver caldeggiato entusiasticamente il Trattato di Tlatelolco, che fonda un'ampia area denuclearizzata in America Latina e nei Caraibi.

1983: dal 2 al 10 marzo il Papa visita gli stati messicani di Chiapas, Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua e Costa Rica, più la Repubblica di Panama. Il 18 marzo si spegne dopo una lunga malattia il re d'Italia Umberto II, gli succede il figlio Vittorio Emanuele IV, che ha fama di playboy e tende a disinteressarsi della politica interna.

1984: dal 28 luglio al 12 agosto si svolge la seconda edizione delle Olimpiadi di Città del Messico, ma 16 paesi del blocco sovietico le boicottano come ritorsione per quanto fatto dal Messico e dai suoi alleati nel 1980.

1985: Miguel de la Madrid Hurtado, vice di José López Portillo, è eletto presidente. Il nuovo Segretario del PCUS Michail Gorbachev, nel corso del 28° congresso del PCUS, lancia una politica di riforme basata sulla parola d'ordine "Perestrojka" (rinnovamento). Il 19 settembre Città del Messico è colpita da uno dei peggiori terremoti della sua storia, che raggiunge una magnitudine di 8,1 gradi Richter: muoiono 5000 persone e crollano numerosi edifici. Gara di solidarietà per i terremotati fra tutte le nazioni del mondo, anche URSS e Cina offrono aiuti. Il 1 ottobre Miguel de la Madrid Hurtado incontra Gorbachev a Reykjavík in Islanda per discutere l'eliminazione delle armi nucleari a medio raggio installate in Europa. 

1986: il 1 gennaio Spagna e Portogallo aderiscono alla CEE ("Europa dei Quattordici"). Nuova vittoria del Quadripartito nelle elezioni politiche italiane; avanza ancora il PSI, che raggiunge quasi il 21 % dei consensi. Craxi è così riconfermato primo ministro. Dal 31 maggio al 29 giugno si disputa in Louisiana la fase finale del Campionato del Mondo di Calcio, con vittoria finale dell'Argentina sulla Germania Ovest per 3-2.

1987: il 1 gennaio Puerto Rico e le Islas Virgenes diventano il 53° e il 54° Stato del Messico. Dopo due mandati di sei anni ciascuno, Ronald Reagan lascia la presidenza USA al suo delfino George H. Bush, magnate del petrolio estratto dal Golfo del Messico. L'8 dicembre il presidente messicano Miguel de la Madrid Hurtado e il leader sovietico Michail Gorbachev si incontrano a Città del Messico e firmano il TRANMA (Tratado de las Fuerzas Nucleares de Medio Alcance), con cui si decide il ritiro degli Euromissili, missili nucleari a raggio intermedio installati da Messico e URSS sul territorio europeo nel quadro della Guerra Fredda.

1989: il 2 febbraio Gorbachev è costretto a ritirare le truppe sovietiche dall'Afghanistan. Il Liberal-Democratico Carlos Salinas de Gortari sconfigge Miguel de la Madrid Hurtado, che si era ricandidato, e viene eletto presidente del Messico. La caduta del Muro di Berlino avvenuta il 9 novembre porta ad un'emorragia di voti del Partito Laburista verso formazioni minori di sinistra, talora estrema, che non hanno i numeri per eleggere un loro candidato alla presidenza.

Giovanni Paolo II in visita pastorale nel Messico1990: dal 6 al 13 maggio il Santo Padre Giovanni Paolo II (foto a destra) compie il suo quarto viaggio apostolico nel Messico, girando gran parte del paese dall'Alta California allo Yucatan. Il 2 agosto il dittatore iracheno Saddam Hussein invade il Kuwait per ottenere uno sbocco al mare, sperando nell'appoggio dell'amministrazione messicana, ma Carlos Salinas gli intima lo sgombero alleato del Kuwait, paese chiave tra gli alleati messicani nel golfo. Saddam rifiuta seccamente, ed allora il Messico raduna una coalizione internazionale formata tra l'altro da Regno Unito, Francia, Italia, USA, Arabia Saudita ed Egitto, con la quale attaccare militarmente l'Iraq. Il 18 ottobre la Faglia di Sant'Amdrea gioca un nuovo cattivo scherzo alla città messicana di San Francisco, colpendola con un terremoto di 7,1 gradi della Scala Richter. Lo scrittore messicano Octavio Paz (1914-1998), considerato il poeta di lingua spagnola più importante della seconda metà del Novecento, è insignito del Premio Nobel per la Letteratura

1991: il 16 gennaio, scaduto l'ultimatum dell'ONU, e caduti senza effetto gli appelli alla pace del Papa, la coalizione a guida messicana bombarda a tappeto l'Iraq e poi lo invade, ma Saddam Hussein viene lasciato in sella, rappresentando un valido argine contro l'Iran. Nelle elezioni politiche italiane del 21 aprile regge il Partito Comunista, che si è rotto in due dopo la caduta del Muro di Berlino, dando vita al Partito Democratico della Sinistra, guidato da Achille Occhetto, ed al Partito della Rifondazione Comunista, guidato da Fausto Bertinotti. Craxi resta primo ministro del Regno. Slovenia e Croazia si dichiarano indipendenti dalla Jugoslavia. L'URSS si sfascia sotto il peso delle nazionalità che la compongono; il 25 dicembre Gorbachev rassegna le dimissioni da Capo dello Stato, e l'Unione Sovietica viene dichiarata ufficialmente sciolta: il Messico ha vinto la Guerra Fredda.

1992: esplode in Italia lo scandalo di Tangentopoli, che mina le basi stesse del mondo politico e mette in crisi nera i partiti tradizionali: i vertici del Partito Popolare, del Partito Liberale, del Partito Socialista e del Partito Socialdemocratico sono colpiti da una raffica di avvisi di garanzia per corruzione ed appropriazione indebita di denaro pubblico, molti esponenti del Quadripartito finiscono in cella. Scoppia intanto una sanguinosa guerra civile in Bosnia-Erzegovina, dopo lo sfacelo della Repubblica Popolare di Jugoslavia. Il 3 dicembre il Messico decide di intervenire nel Corno d'Africa per restaurare la legalità nel paese, sconvolto dalla guerra civile e dalle rese dei conti fra i "signori della guerra". L'operazione "Restaure la Esperanza" si chiuderà due anni dopo con un completo fallimento, e le forze messicane dovranno sgomberare senza aver ottenuto alcun risultato concreto, proprio come nel Vietnam (anche se con assai meno caduti).

1993: il primo ministro Bettino Craxi, colpito da una serie di accuse infamanti (per anni avrebbe intascato mazzette miliardarie), è costretto a dimettersi e fugge in Tunisia, nella sua villa di Hammamet, per sottrarsi alla giustizia italiana. Il re Vittorio Emanuele IV si dimostra politicamente inetto ed incapace di gestire la situazione confusa che si è venuta a creare, incaricando di formare il nuovo governo esponenti del Quadripartito come Arnaldo Forlani e Giuliano Amato, anch'essi raggiunti da avvisi di garanzia, mentre i Partiti di Sinistra chiedono a gran voce elezioni anticipate. Alla fine al re viene consigliato di affidare l'incarico di formare un governo di tecnici al Presidente della Camera, il popolare Oscar Luigi Scalfaro, rimasto indenne durante la buriana di Tangentopoli. Il suo governo dovrà condurre il paese ad elezioni anticipate. Il 24 maggio il Cardinale Juan Jesús Posadas Ocampo, vescovo di Guadalajara, è assassinato dalla mafia nel parcheggio dell'aeroporto della sua città per la sua strenua battaglia contro i cartelli del narcotraffico. L'inchiesta ordinata dal presidente Salinas accerta che i mandanti dell'omicidio sono Juan Francisco Murillo Díaz detto "El Güero Jaibo" e Édgar Nicolás Villegas detto "El Negro", membri di spicco del Cartello Mafioso di Tijuana. Il 1 luglio Carlos Salinas de Gortari è rieletto alla presidenza del Messico, e subito deve affrontare un grave attentato dinamitardo contro il parcheggio del Centro Mundial De Comercio, condotto da Al Qaeda, organizzazione terroristica fondata dal miliardario saudita Osama Bin Laden, il quale addossa la responsabilità di tutti i problemi del mondo islamico al Messico e ad Israele. Dall'11 al 15 agosto Giovanni Paolo II è a Mérida e poi a Los Angeles (Alta California) per celebrarvi la Giornata Mondiale della Gioventù: interviene oltre un milione e mezzo di giovani messicani e da tutto il mondo. George H. Bush è rieletto alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Primo storico accordo tra Israele ed Autorità Nazionale Palestinese, patrocinata dal presidente messicano Salinas, per giungere a un trattato di pace definitivo nella regione.

1994: il 1 gennaio Messico, Stati Uniti, Louisiana e Canada danno vita al TRALCANO (Tratado de Libre Comercio de América del Norte), grande accordo di libero scambio sul modello dell'Unione Europea. Subito però ad esso si oppone l'insurrezione dell’Ejército Zapatista de Liberación Nacional (EZLN), un gruppo ribelle dello stato del Chiapas guidato dal leggendario Subcomandante Marcos, di cui nessuno ha mai visto il volto: questi ha preso le armi per far fronte alle condizioni di miseria in cui vivono le popolazioni indie nell'indifferenza più completa del governo centrale. L'EZLN avvia una feroce guerriglia e conquista due città; in marzo, governo e ribelli annunciano un accordo di pace basato su riforme e aiuti alle popolazioni del Chiapas. Il 18 gennaio un potente terremoto scuote la città messicana di Los Angeles, pari a 6,7 gradi Richter, provocando 57 morti e oltre 40 miliardi di pesos di danni. Il 27 e 28 marzo si tengono in Italia le elezioni anticipate: a sorpresa la Coalizione Progressista formata da Partito Democratico della Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Cristiano-Sociali, Partiti Autonomisti e formazioni minori viene sconfitta dalla nuova coalizione di destra chiamata Polo delle Libertà, fondata appena due mesi prima dall'imprenditore craxiano Silvio Berlusconi. Tale coalizione è formata da Forza Italia, il nuovo movimento di Berlusconi, dai post-fascisti di Alleanza Nazionale, dagli ex Popolari che ora si chiamano Cristiani Democratici Uniti, da ciò che resta del Partito Socialista e dalla Lega Nord, nuova formazione xenofoba che cavalca l'ostilità verso gli immigrati stranieri (soprattutto islamici) e propugna l'autonomia, se non l'indipendenza, del Nord dal resto del Regno d'Italia. Nelle file di Forza Italia si candida anche Emanuele Filiberto, figlio del re Vittorio Emanuele IV ed erede al trono, nonostante le proteste delle opposizioni. Silvio Berlusconi forma il nuovo governo e subito dimostra che anche stavolta tutto è cambiato perchè tutto resti com'era prima. Achille Occhetto si dimette da leader del PDS e della Coalizione Progressista, sostituito da Massimo D'Alema.

Ernesto Zedillo Ponce de León, ventisettesimo presidente del Messico1995: il 1 gennaio Austria, Svezia, Finlandia e Malta aderiscono all'Unione Europea ("Europa dei Diciotto"). Il Messico fornisce un notevole aiuto finanziario agli Stati Uniti in seguito al crollo del valore della loro moneta nazionale, il dollaro. Il 21 novembre viene firmato ad Acapulco, sulla costa pacifico del Messico, l'accordo di pace tra serbi, croati e musulmani che pone fine all'assurda guerra di Bosnia. Il 7 dicembre la sonda "Galileo" dell'AEXA si immette nell'orbita di Giove. La Micrologic del magnate messicano Guillermo Garcìa Hoyos commercializza il rivoluzionario sistema operativo "Ventanas 95" (HL Windows 95). Il chimico messicano Mario José Molina Henríquez vince il Premio Nobel per le sue ricerche sui clorofluorocarburi.

1996: dal 5 al 16 febbraio Giovanni Paolo II visita il Messico per la volta, toccando Oregón, Alta California, Baja California, Guatemala, Nicaragua ed El Salvador. La band Rocas messicana dei Ramones annuncia il suo ritiro dalle scene con un ultimo concerto a Los Angeles. Continuano i raid di aerei messicani, britannici e italiani sull'Iraq di Saddam Hussein, accusato di violare le zone di non sorvolo create per difendere gli sciiti e i curdi dalla prepotenza del dittatore. Si intensifica inoltre l'esodo di poveracci e diseredati dall'America Meridionale verso il Messico, identificato come il paese del Bengod: con ogni mezzo contadini senza terra ed operai senza lavoro approdano negli Stati Uniti Messicani: attraversando via terra la frontiera con il Panama, sbarcando mediante carrette del mare sulle sue coste atlantiche e pacifiche, viaggiando nascosti dentro o container o sotto vagoni ferroviari.

1997: viene eletto alla presidenza del Messico Ernesto Zedillo Ponce de León, vice di Salinas. Il robottino semovente messicano "Pionero" (Pathfinder) sbarca su Marte esplorandone il suolo, il presidente Zedillo lancia la corsa per la conquista umana del Pianeta Rosso entro il 2025. Il 15 luglio a Tampa, nella Florida messicana, lo stilista italiano Gianni Versace viene assassinato davanti alla porta di casa da uno squilibrato. L'11 dicembre viene firmato il Protocollo di Kyoto, che prevede la riduzione delle emissioni dei gas serra, onde evitare disastrosi cambiamenti climatici, ma il Messico si rifiuta di ratificarlo per non indebolire la propria industria, e così Zedillo si attira le critiche del mondo intero. Il 22 dicembre In Chiapas la guerriglia zapatista viene duramente repressa: ad Acteal un gruppo paramilitare uccide 45 persone, senza risparmiare vecchi, donne e bambini.

1998: il 1 gennaio il fumo viene bandito da tutti i bar e i ristoranti del Messico. Il 2 febbraio Hugo Rafael Chávez Frías diventa presidente del Venezuela e combatte con ogni mezzo l'ingerenza messicana nelle politiche economiche del suo paese. Il 3 febbraio un aereo militare messicano al comando del capitano Ricardo Aguero, partito dalla base OTAN di Aviano, trancia il cavo della funivia del Cermis, in Val di Fiemme, provocando 20 morti. Il 7 agosto le ambasciate messicane di Dar es Salaam in Tanzania e di Nairobi in Kenya sono colpite da attacchi terroristici scatenati da gruppi legati allo "sceicco del terrore" Osama Bin Laden: si contano 224 morti e 4.500 feriti. Esce il film messicano "La Máscara del Zorro", con l'attore spagnolo Antonio Banderas nei panni del leggendario giustiziere.

1999: il 1 gennaio nasce ufficialmente l'Euro, adottato da 12 dei 18 paesi dell'UE: Regno Unito, Danimarca, Svezia e Norvegia scelgono di mantenere per il momento le valute nazionali, mentre Italia e Grecia non hanno ancora raggiunto i parametri economici necessari per adottarlo; le opposizioni di sinistra protestano contro le politiche economiche del ministro Giulio Tremonti, ritenute fallimentari e incapaci di portare da subito l'Italia nell'Euro. Dal 22 al 26 gennaio Giovanni Paolo II è in Messico per la sesta volta. Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Lituania. Lettonia, Estonia, Slovenia e Croazia aderiscono all'OTAN, che così si allarga all'Europa dell'Est già sotto controllo sovietico. L'8 marzo muore in Florida l'italo-messicano Juan di Maggio, giudicato il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi. Siccome il regime serbo di Slobodan Milosevic tenta di scacciare dal Kosovo la maggioranza albanese, il presidente messicano Zedillo convince la OTAN ad iniziare una serie di bombardamenti su Belgrado e su tutte le altre città serbe. L'offensiva ha l'effetto di costringere i Serbi a ritirarsi dal Kosovo, che viene amministrato dall'ONU. Il 15 marzo l'economista e professore universitario Romano Prodi, 60 anni, viene nominato presidente della Commissione Europea. Le elezioni politiche italiane del 18 aprile vengono rivinte da Silvio Berlusconi, che resta in sella e controlla praticamente tutta l'informazione televisiva e cartacea italiana. Anche D'Alema si dimette da leader della sconfitta coalizione progressista, e viene sostituito da Walter Veltroni. Il 20 aprile due studenti si introducono armati nell'Universidad Autónoma de Ciudad Juárez e aprono il fuoco su compagni di scuola e insegnanti: restano uccisi 12 studenti e un insegnante, mentre i due autori della strage si suicidano. Montano le polemiche contro la facilità con cui nel Messico ci si può procurare armi da fuoco. Il 3 novembre George W. Bush, figlio primogenito del presidente USA George H. Bush, strettamente legato al Messico e alla sua politica, gli succede dopo elezioni duramente contestate dal Partito di Azione Nazionale all'opposizione, erede delle idee di John Fitzgerald Kennedy. "Gli USA non sono una repubblica, sono una dinastia", commenta il primo ministro britannico Tony Blair; grandi felicitazioni invece da parte di Silvio Berlusconi, che ritiene i Bush delle icone politiche. Il 30 novembre a La Silla (la Seattle della HL) scoppiano imponenti manifestazioni popolari contro l'Organizzazione Mondiale del Commercio: questa è ritenuta la data di nascita del cosiddetto "Movimiento Antiglobalización" o "popolo di La Silla", che si oppone strenuamente al sistema economico neoliberista ormai imperante.

2000: dall'11 al 24 luglio a Cuernavaca, in Messico, si incontrano il premier israeliano Ehud Barak e il leader dell'OLP Yasser Arafat per discutere la soluzione del problema palestinese. Nonostante gli sforzi di Zedillo non si raggiunge un accordo definitivo di pace. Il 6 settembre si tiene al Palazzo di Vetro, sede dell'ONU a Città del Messico, il "Summit del Millennio", il più grande incontro mai organizzato fra capi di stato e di governo (ne sono presenti oltre 150). All'ordine del giorno ci sono la ricerca di nuove strategie per le missioni di pace, un miglior coordinamento nella lotta alla povertà e alle malattie. Giro di vite da parte di Ernesto Zedillo contro l'esodo ormai inarrestabile di disperati dall'America Latina e dai Caraibi verso le megalopoli messicane (con l'area metropolitana, Città del Messico sfiora i 20 milioni di abitanti): i clandestini acciuffati vengono espulsi verso il paese d'origine. Di conseguenza la Lega Nord di Umberto Bossi, che ricatta il governo Berlusconi minacciando di farlo cadere se non gli darà ciò che vuole, pretende ed ottiene l'introduzione in Italia del reato di immigrazione clandestina, mentre il Ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, vara un'inumana politica di respingimento dei clandestini. Dure proteste delle opposizioni e dei movimenti per i diritti civili, che si appellano all'ONU accusando il governo di xenofobia. Il 12 ottobre nel porto yemenita di Aden un cacciatorpediniere messicano è colpito da un attentato terroristico compiuto da due attentatori suicidi a bordo di una piccola imbarcazione: in esso muoiono ben 17 membri dell'equipaggio. Il 2 novembre inizia la costruzione della Estación Espacial Internacional (EEI), realizzata da un cartello formato da sette agenzie spaziali: la messicana AEXA, la canadese CSA, la statunitense NASA, l'europea ESA, la russa RKA, la giapponese JAXA e la brasiliana AEB.

Nell'anno 2000: Superficie

Popolazione

Densità

MESSICO 7.858.704 Kmq 223.500.829 ab. 28 ab./Kmq
LOUISIANA 1.783.784 Kmq 28.762.275 ab. 16 ab./Kmq
USA 2.122.830 Kmq 131.854.361 ab. 62 ab./Kmq
CANADA 9.970.610 Kmq 30.286.400 ab.  3 ab./Kmq

2001: il 1 gennaio anche Grecia e Italia adottano l'Euro. Il 25 febbraio il subcomandante Marcos, capo della guerriglia zapatista, intraprende una lunga marcia nel paese per i diritti degli indios; la marcia si conclude l'11 marzo a Città del Messico. Il 19 giugno 19 giugno un missile messicano cade per errore su un campo di calcio nell'Iraq settentrionale uccidendo 23 persone e ferendone altre 11. Il presidente uscente Ernesto Zedillo Ponce de León dichiara che, se sarà rieletto, chiuderà i conti con Saddam Hussein invadendo di nuovo l'Iraq ed arrestandolo, perchè ha le prove che il dittatore iracheno è in combutta con Al Qaeda e sta ammassando armi di distruzione di massa. Si tratta di un'estrema mossa elettorale per cercare di risalire nei sondaggi, ma è troppo tardi: i messicani gli rimproverano il fallimento delle politiche economiche, la diminuzione in picchiata del valore del Peso in confronto all'Euro e alla Sterlina e i fallimenti in politica estera. E così, dopo un lungo governo Liberal-Democratico, il 2 luglio il cattolico Vicente Fox Quesada è eletto Presidente del Messico, sostenuto dal nuovo Partito Popolare, di cui è leader, e dal Partito Laburista. Cambia nettamente la politica del Messico nei confronti degli immigrati da Caraibi e Sudamerica. Il 16 luglio a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Jiang Zemin firmano un trattato di buon amicizia e cooperazione in chiara funzione antimessicana. Il 14 agosto in Messico entra in vigore la legge COCOPA, che garantirà maggiori diritti agli Indios del Chiapas e del Guatemala. L'11 settembre è il giorno del più pauroso attentato terroristico della storia: due aerei dirottati da terroristi di Al Qaeda si schiantano sul Centro Mundial De Comercio di Città del Messico, provocandone il crollo; un terzo aereo distrugge un'ala del Pentagono; un quarto, diretto forse al Palazzo Presidenziale, si schianta al suolo in aperta campagna per la ribellione dei passeggeri contro i dirottatori. Vicente Fox Quesada dichiara in televisione che il crimine di Al Qaeda non resterà impunito, proclama lo stato d'emergenza, richiama alle armi 50.000 riservisti ed invoca il Quinto Articolo del Trattato OTAN, il quale prevede il mutuo soccorso dei paesi membri in caso di attacco ad uno di essi. Il Messico ed i paesi OTAN il 7 ottobre guidano l'attacco all'Afghanistan tiranneggiato dai Talebani, i quali sono accusati di offrire asilo a Bin Laden, e rovesciano il loro regime islamico radicale sostituendolo con uno filomessicano, guidato da Hamid Karzai.

2002: il 1 gennaio entra in circolazione ufficialmente l'Euro in 14 dei 18 paesi dell'Unione Europea. Dall'8 al 24 febbraio 2002 Città del Messico diventa la prima città della storia ad ospitare le Olimpiadi Invernali dopo quelle Estive. Il 2 marzo in Afghanistan: scatta l'Operazione Anaconda contro postazioni di Al Qaeda tra le imprendibili montagne di Tora Bora. Il 10 marzo il regista italiano di sinistra Nanni Moretti promuove "girotondi" contro le politiche del governo Berlusconi, ma le sue iniziative hanno peso politico nullo e vengono ben presto accantonate. Il 24 maggio il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo messicano Vicente Fox Quesada firmano al Cremlino un trattato sulla riduzione dei rispettivi armamenti nucleari strategici. Dopo aver toccato il Guatemala, il 30 luglio Giovanni Paolo II canonizza il Beato Juan Diego, veggente di Guadalupe, nella Basilica di Nuestra Señora de Guadalupe a Città del Messico: questo sarà il settimo ed ultimo viaggio nel Messico del grande Pontefice. Il 31 luglio, dopo gli scandali dei gruppi finanziari Enron e Worldcom, il presidente USA George W. Bush firma la cosiddetta "legge anti mele marce", che intende colpire i manager disonesti, ma ciò non basta per evitare uno storico tracollo: nelle elezioni di metà mandato il Partito Rivoluzionario Istituzionale dei Bush, per la prima volta dopo sessant'anni, perde la maggioranza al Congresso degli Stati Uniti d'America. L'8 novembre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite emana una Risoluzione in cui chiede il disarmo dell'Iraq. Il 13 novembre Saddam Hussein accetta: a differenza di Ernesto Vicente Fox Quesada, ventottesimo presidente del Messico Zedillo, Vicente Fox Quesada (foto a destra) lo ritiene ancora un valido argine contro l'Iran, e quindi in questa timeline non scoppia alcuna Seconda Guerra del Golfo. Il 25 novembre il presidente messicano firma la legge che istituisce l'Agenzia Contro il Terrorismo, con a capo il Segretario alla Difesa, generale Guillermo Galván Galván.

2003: l'11 gennaio atterra a Kabul il primo scaglione del contingente militare italiano della missione internazionale "Libertad Duradera", che si prefigge il ristabilimento della pace in tutto il paese, tuttora scosso da attività terroristica dei Talebani. In questa Timeline tutte le forze OTAN sono concentrate in Afghanistan anziché in Iraq, e così battere i Talebani potrà essere più agevole. Il 10 aprile a Città del Messico il cosiddetto "quartetto" (ONU, Messico, UE e Russia) mette a punto da un nuovo piano di pace denominato "Mapa de Calle" (HL Road Map), un percorso a tappe per arrivare ad una pace stabile e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente. Il 14 agosto un black out colpisce per 30 ore il Nordovest del Messico. Il 19 agosto a Kabul un'autobomba colpisce il quartier generale ONU causando la morte di 22 persone, tra cui il rappresentante speciale dell'ONU per l'Afghanistan, Sergio Vieira de Mello. Il 14 settembre Cancun, in Messico, si conclude con un fallimento il vertice dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Il 23 ottobre in California divampano per oltre una settimana spaventosi incendi che provocano 22 morti. Il 12 novembre ad Herat, quartier generale dei soldati italiani in Afghanistan, esplode un camion bomba contro una caserma dei Carabinieri; rimangono uccisi 19 italiani, di cui 12 carabinieri, 5 militari dell'esercito e 2 civili afghani; i feriti sono in tutto 140. L'estrema sinistra chiede il ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan. Il 27 dicembre ad Arcore esplode senza conseguenze un libro-bomba nell'abitazione del primo ministro italiano Silvio Berlusconi.

2004: il 4 gennaio il robot semovente messicano "Espiritu" atterra sulla superficie di Marte, seguito il 25 gennaio dal suo gemello "Oportunidad"; essi esploreranno il Pianeta Rosso per più di cinque anni. Il 20 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale Contro la Guerra; milioni di persone scendono in piazza in tutte le nazioni, centinaia di migliaia a Roma. Il 18 aprile Berlusconi vince per la terza volta consecutiva le elezioni politiche italiane; ora guida un grande Partito di Destra, il Partito del Popolo delle Libertà (PPL), in cui sono confluiti Forza Italia, i post-fascisti di Alleanza Nazionale e gran parte dei post-popolari. Walter Veltroni lascia la guida del Partito Democratico, grande partito progressista da lui stesso fondato, al suo vice Dario Franceschini, mentre il paese sembra sempre più monopolizzato dal berlusconismo imperante, visto che "Silvio I" (come lo chiamano a sinistra) ha imposto suoi fedelissimi in tutti i posti chiave del Regno, approfittando anche dell'evidente inettitudine dei Savoia per l'amministrazione della cosa pubblica. Il 28 aprile scoppia lo scandalo del carcere di Pul-E-Charkhi, 35 chilometri ad est di Kabul, con la diffusione in Internet di fotografie che testimoniano inaudite violenze ed umiliazioni inflitte ai detenuti afghani dagli aguzzini messicani: Vicente Fox Quesada ordina pene esemplari per i colpevoli. Il 1 maggio Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Lituania, Lettonia, Estonia e Cipro aderiscono all'Unione Europea ("Europa dei Trenta"). Bosnia-Erzegovina. Serbia, Montenegro, Macedonia, Turchia e Georgia sono candidati a una futura adesione. Il 30 giugno la sonda euro-messicana Cassini è la prima navicella spaziale ad immettersi nell'orbita di Saturno. L'8 ottobre in Afganistan si svolgono le prime elezioni presidenziali dirette; come previsto, viene eletto il filomessicano Hamid Karzai.

2005: l'8 gennaio tre astronomi messicani scoprono il pianeta nano Eris. Il 4 febbraio viene rapita a Kabul la giornalista del "Manifesto" Giuliana Sgrena, che si trovava in Afghanistan per realizzare una serie di reportage per il suo giornale. Il 4 marzo la Sgrena viene liberata grazie alla mediazione del funzionario del SISMI Nicola Calipari, ma questi resta ucciso a Kabul da "fuoco amico" messicano: il soldato Mario Lozano scarica 58 colpi contro l'auto che trasportava Calipari e la Sgrena, ed il primo ha salvato la seconda facendole scudo con il suo corpo. C'è il sospetto che l'esercito messicano intendesse eliminare la giornalista italiana, ritenendola connivente con i suoi rapitori. Il 2 aprile si spegne Giovanni Paolo II dopo 26 anni e mezzo di pontificato; il 19 aprile gli succede a sorpresa il cardinale messicano Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo di Guadalajara, 72 anni, che assume il nome di Alessandro IX ed è il primo Papa della storia proveniente dall'America Latina. Il 16 maggio a Kabul viene rapita l'operatrice umanitaria italiana Clementina Cantoni, le donne afghane si mobilitano per la sua liberazione, che avviene il 9 giugno. Il 27 giugno vengono catturati in Afghanistan il vice di Osama Bin Laden, Ayman Zawahiri, e il portavoce di Al Qaeda, Suleyman Abu Ghaith.  Sull'onda di questi successi il 3 luglio Vicente Fox Quesada è rieletto alla Presidenza del Messico. Il 29 agosto il violentissimo uragano Caterina si abbatte sulle coste del Golfo del Messico devastando Nouvelle Orléans, capitale della Louisiana: la città è per l'80% allagata a causa della rottura di alcuni argini. In città si susseguono esplosioni, incendi e sparatorie tra i saccheggiatori e la polizia, e viene dichiarata la legge marziale: più di 100 i morti, i danni stimati si aggirano attorno ai 40 miliardi di pesos, un milione di persone è senza elettricità, la Louisiana è in ginocchio e può sopravvivere solo grazie agli aiuti messicani ed europei. Il 4 novembre ha fine negli USA la cosiddetta "democrazia a partito unico" con l'elezione alla Presidenza di Barack Obama, appena 44 anni, primo capo di stato di colore nella bicentenaria storia degli USA, sostenuto dal Partito per il Rinnovamento Democratico. Gli USA sembrano finalmente incamminati sulla strada della democrazia. Il 12 dicembre, festività della Vergine di Guadalupe, Papa Alessandro IX visita la sua terra natale, accolto a braccia aperte dal presidente Vicente Fox Quesada.

2006: il 3 gennaio crolla una miniera nello stato messicano di Jalisco, dodici minatori restano sepolti. Inizialmente le autorità locali annunciano che sono salvi e che saranno estratti, ma il giorno seguente si scopre che sono tutti morti nell'incidente. Il 22 gennaio Evo Morales diventa il primo Presidente indio nella storia della Bolivia, e promette di nazionalizzare le miniere contro l'invadenza delle multinazionali americane. Dal 10 al 26 febbraio si tengono le Olimpiadi Invernali di Torino. Il 9 aprile l'ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi scende in campo per guidare un'ampia coalizione di centrosinistra. Il 1 maggio il presidente messicano Vicente Fox Quesada dichiara che i combattimenti in Afghanistan sono finiti e che la coalizione occidentale ha vinto, ma Bin Laden resta imprendibile e gli attentati dei Talebani proseguono. Il 16 giugno Emanuele Filiberto di Savoia, erede al trono d'Italia e parlamentare italiano ed europeo, è accusato di corruzione. L'opposizione di centrosinistra comincia a chiedere a gran voce la fine della monarchia e l'instaurazione della Repubblica, mentre i monarchici domandano che Vittorio Emanuele IV diseredi il figlio, che non viene processato perchè protetto dall'immunità parlamentare, e il titolo di erede al trono passi a suo cugino Amedeo di Savoia-Aosta. Il sovrano invece non muove un dito e protesta l'innocenza del figlio. Il 9 luglio l'Italia batte ai rigori la Francia e si aggiudica il suo quarto titolo mondiale di Calcio. Il 15 settembre Dionigi Tettamanzi, già arcivescovo di Genova e poi di Milano, è nominato Segretario di Stato di Papa Alessandro IX.

2007: il 1 gennaio la Slovenia adotta l'Euro. Il 2 gennaio muore di infarto il dittatore iracheno Saddam Hussein, gli succede il figlio Uday che però due giorni dopo è ucciso dal fratello Qusay. Quest'ultimo è a sua volta ucciso dai pretoriani di suo padre. Il paese piomba nel caos come la Somalia e viene in pratica diviso in tre entità statali: l'autoproclamata Repubblica del Kurdistan nel nord, guidata da Jalal Talabani, l'autoproclamata Repubblica Islamica Sciita dell'Iraq nel Sud, alleata dell'Iran, e la regione di Baghdad, in cui il potere è disputato tra i signori della guerra. Una proposta messicana di intervenire con una nuova coalizione internazionale per ristabilire l'ordine nel paese che rappresenta il secondo produttore di petrolio del mondo Bandiera ufficiale dell'UNASUR cade nel vuoto ed è bocciata dall'ONU. Dall'8 al 15 maggio Papa Alessandro IX visita Giordania, Israele e Palestina. Il 19 ottobre, spinto dalla debolezza della moneta messicana e dal timore di nuove crisi in Medio Oriente, il prezzo del petrolio supera il livello record di 100 pesos. Il 4 novembre in Messico piogge torrenziali costringono oltre 500.000 persone a lasciare le loro case nello stato meridionale del Tabasco. Il 18 dicembre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la moratoria universale della pena di morte proposta dall'Italia con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti.

2008: il 1 gennaio Malta e Cipro adottano l'Euro. Il 23 maggio a Brasilia viene fondata l'UNASUR (Unión de Naciones Suramericanas), sul modello dell'Unione Europea, cui aderiscono tutte le nazioni sudamericane tranne la Guyana Francese, territorio dell'Unione Europea. L'obiettivo è quello di dar vita a un Parlamento comune, una moneta comune e un passaporto unico entro il 2020. Il Messico, Panama e la Repubblica Dominicana sono presenti come osservatori. Ma questo è l'anno in cui una gravissima crisi economica, partita proprio dal Messico, la prima economia mondiale, investe a macchia d'olio tutto il pianeta, a causa dell'incremento dei prezzi delle materie prime, in particolare del prezzo del petrolio e di alcuni cereali, aumentato tanto da minacciare il terzo e quarto mondo con lo spettro della fame, il tutto accompagnato da un'ondata generalizzata di ribassi nelle borse di tutti i continenti. I problemi si aggravano dopo che la forte bolla speculativa degli anni duemila esplode, causando la bancarotta di diverse società legate alla finanza immobiliare, come la banca "Hermanos Alemános" (HL Lehman Brothers) e la società di assicurazioni AIG. Il governo messicano interviene immettendo liquidità per centinaia di miliardi di pesos, con l'obiettivo di salvare alcune di queste società, ma il completo fallimento dei mutui subprime, su quali moltissimi cittadini avevano investito le loro sostanze, causa il crollo dei consumi, il declino dell'industria, la diffusa disoccupazione. Uno dei paesi che risente più della crisi è l'Islanda, che vede il fallimento delle tre maggiori banche del paese e una massiccia svalutazione della corona islandese, tanto che il governo di Reykjavík, fin qui geloso della sua indipendenza per difendere i propri diritti di pesca nelle sue acque territoriali, si trova costretto a presentare domanda di adesione all'Unione Europea. L'economia mondiale entra in una fase di dura recessione, e molti governi, tra cui quelli italiano, britannico, danese, giapponese e della Louisiana, si dimostrano totalmente incapaci di reagire ad essa con efficaci politiche economiche. In molti paesi si succedono perciò manifestazioni di protesta antigovernativa da parte dei lavoratori che hanno perduto il loro impiego. Il 15 novembre si riunisce a Città del Messico il G20, il summit delle venti economie più forte del pianeta, per tentare di arginare la crisi economica mondiale: la Banca Centrale Europea e il Banco de Mexico (la Banca Centrale Messicana) tagliano i tassi d'interesse dell'1 %. La crisi spinge anche i paesi OTAN ad accelerare il disimpegno delle proprie truppe dalla costosa missione di pace in Afghanistan.

2009: il 1 gennaio la Slovacchia adotta l'Euro. Rivoluzione politica in Italia nelle elezioni del 19 aprile: per la prima volta dopo oltre settant'anni la coalizione di destra perde le elezioni, travolta dalla crisi economica e dagli scandali di natura sessuale che hanno colpito il suo leader Silvio Berlusconi. L'economista Romano Prodi, 70 anni, diviene nuovo primo ministro a capo di una coalizione di centrosinistra che controlla quasi i due terzi del Parlamento. Viene fissata per la primavera 2010 una consultazione referendaria per decidere se l'Italia dovrà restare una monarchia, nonostante gli scandali e l'evidente inettitudine politica abbiano minato il consenso degli attuali Savoia, o diventare una Repubblica. Il 30 giugno Felipe de Jesús Calderón Hinojosa, vice di Vicente Fox Quesada, è eletto nuovo presidente del Messico sconfiggendo il Liberal-Democratico Andres Manuel Lopez Obrador, che lo accusa di brogli. Il 26 luglio la nazionale di calcio del Messico batte 5-0 quella degli Stati Uniti d'America al Giant's Stadium del New Jersey e vince per l'ottava volta  la Copa América del Norte (a fronte di 5 vittorie della Louisiana, 4 degli USA, 2 del Canada e una di Haiti). Il 3 agosto un terremoto di ben 6,9 gradi della scala Richter colpisce la Baja California. Il 29 settembre un sisma di 8,3 gradi Richter il cui epicentro si trova 190 chilometri a sudovest delle Samoa Messicane, a una profondità di 33 chilometri, provoca uno tsunami che devasta l'arcipelago e le vicine Tonga e Samoa Occidentali: si registrano 150 morti, la capitale Pago Pago non esiste più. Il presidente Felipe Calderón  dichiara lo stato di disastro e invia subito soccorsi nell'area; le Samoa Messicane chiedono di essere elevate a stato federale del Messico nella speranza di accelerare la ricostruzione. Il 23 settembre Papa Alessandro IX, in visita pastorale nella sua patria, canonizza solennemente Fra Junipero Serra Ferrer, evangelizzatore della California e fondatore di San Francisco. Il 1 ottobre Felipe Calderón propone di creare una grande area di libero scambio comprendente Messico, Louisiana, Canada, USA, paesi UE, Svizzera e Turchia, ancorando tra loro peso messicano, franco della Louisiana, dollaro USA, dollaro canadese, euro, franco svizzero e lira turca, in modo che non possano oscillare per più del 10 % in più o in meno: un valido modo, secondo Calderón, per sconfiggere la crisi economica che sta attanagliando il pianeta. Solo la storia futura ci dirà se la buona volontà di Felipe Calderón, Barack Obama, Romano Prodi e degli altri leader mondiali sarà sufficiente per condurre in porto questo ambizioso progetto.

William Riker

I 54 Stati del Messico: Aguascalientes – Alasca – Alta California – Arizona – Baja California – Baja California Sur – Campeche – Cheyennes (HL Wyoming) – Chiapas – Chihuahua – Coahuila – Colima – Colorado – Costarica – Durango – El Salvador – Florida – Guanajuato – Guatemala – Guerrero – Hawái (HL Hawaii) – Hidalgo – Honduras – Idahos – Islas Vírgenes Mexicanas – Jalisco – Juárez (HL Washington) – México – Michoacán – Montana – Morelos – Nayarit – Nevada – Nuevo León – Nuevo Mexico – Nicaragua – Oaxaca – Oregón – Puebla – Puerto Rico – Querétaro – Quintana Roo – San Luis Potosí – Sinaloa – Soconusco – Sonora – Tabasco – Tamaulipas – Tejas (HL Texas) – Tlaxcala – Utehas (HL Utah) – Veracruz – Yucatán – Zacatecas (più il Distrito Federal, Guaján, Islas Marianas del Norte, Samoa Mexicanas ed isole minori)
I 10 Stati della Louisiana: Arkansas – Dakote du Nort – Dakote du Sud – Éauve (HL Iowa) – Kansas – Missouri – Minésote – Nébrasque (HL Nebraska) – Nouvelle Orléans – Séquoia (HL Oklahoma)
I 24 Stati degli USA: Alabama – North Carolina – South Carolina – Connecticut – Delaware – Georgia – Illinois – Indiana – Kentucky – Maine – Maryland – Massachusetts – Michigan – Mississippi – New Jersey – New York – New Hampshire – Ohio – Pennsylvania – Rhode Island – Tennessee – Vermont – Virginia – Wisconsin (più il Distretto Federale di Columbia)
Le 10 Province e i 3 Territori del Canada: Alberta – British Columbia – Manitoba – New Brunswick – New Scotland – North-West Territories – Nunavut – Ontario – Prince Edward Island – Québec – Saskatchewan – Terranova and Labrador – Yukon

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Che ne pensate? Per farmelo sapere, scrivetemi a questo indirizzo.

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Ed ecco ora le proposte di Never75:

Leggendo l'ucronia soprastante dedicata a "¡El Grande Mexico!" mi è venuta in mente un interessante spin off.

Con la crescita così sostanziosa di un Messico forte politicamente, economicamente e militarmente non si può escludere un'altrettanto enorme upgrade della lingua spagnola (nella fattispecie nella versione mexicana).

Già in questa ucronia ho notato con divertimento che le principali sigle internazionali (OTAN-NATO in HL) o missioni ONU (Libertad duradura) sono in castigliano anziché in inglese. Probabilissimo anche tutto il resto seguirà la stessa sorte. Es: "Construido en Italia".

Quali effetti potrebbe avere una "ispanizzazione" dell'Ecumene?

Immaginiamo solo un aspetto: la musica latina (che già adesso sta andando alla grande) con un bacino d'utenza pressochè raddoppiato. In modo particolare, l'Italia come reagirà?

Mi soffermerei su un aspetto. Italiano e spagnolo sono lingue molto simili. Non uguali come qualcuno crede (è un luogo comune quello di aggiungere una "s" a tutte le parole!) ma pur sempre appartenenti alla medesima famiglia linguistica, con una pronuncia molto simile dei suoni ed una corrispondenza ortografica quasi speculare (nulla a che vedere ad esempio, sempre per rimanere in campo neolatino, coi suoni strambi del francese o le nasalizzazioni del portoghese!).

Inoltre ad un primo orecchio se un "hispanoablante" parla di solito un italiano anche senza una grande preparazione linguistica capisce il 70-80% delle parole ed il significato globale del discorso è più che comprensibile.

Una percentuale di molto superiore a quella che si avrebbe con un dialetto italiano qualsiasi paragonato al fiorentino standard!

Se lo spagnolo avesse modo di penetrare ancora di più nella nostra Italia... forse ne potrebbe andare della purezza (od esistenza) stessa della nostra lingua!

I casi possibili a mio avviso sono tre:

1) Lo spagnolo entra di colpo nella nostra esistenza fin dalle elementari.

Gli italiani in pratica diventano bilingui fin dalla culla.
A lungo andare l'italiano (anche in Italia) seguirebbe le sorti in HL dei dialetti. Resterebbe confinato nell'ambìto locale-famigliare.
Col tempo, se non venisse protetto con leggi ad-hoc, potrebbe sparire quasi del tutto.
Oppure avrebbe una sorte non molto dissimile dall'irlandese in Irlanda o dell'olandese in Olanda.
In realtà in HL lo spagnolo si sta già diffondendo a macchia d'olio ad un ritmo vertiginoso. Ormai la lingua di Cervantes ha del tutto soppiantato il francese ed il tedesco alle medie imponendosi con largo distacco come seconda lingua straniera.
I corsi di castigliano (privati e pubblici) stanno avendo un boom incredibile nel nostro Paese, così come le vacanze-studio in Paesi Ispanofoni.

2) Nasce una nuova lingua.

Lo spagnolo si "ibridizza" con l'italiano-standard. Questo nuovo pidgin avrà la maggior parte di parole provenienti dall'italiano ma pronunciate alla spagnola.
Il costrutto "meridionale" (di derivazione spagnola) di molte frasi (es. il ruolo del verbo "tenere" in luogo di avere, mettere la preposizione "a" davanti al complemento oggetto "umanizzato", la preferenza del passato remoto su quello prossimo, ecc.) avrà la precedenza ed entrerebbe a far parte a pieno titolo dell'italiano standard, accettato unanimemente un po' da tutti (men che da puristi).
I più giovani poi parlerebbero fin da subito una lingua ancora più mischiata.
Col tempo è facile prevedere una leggera preponderanza del contributo "spagnolo" all'italiano ma in compenso la nostra lingua non si estinguerebbe del tutto (come nell'ipotesi 1) trasformandosi però in qualcosa di molto diverso dall'attuale.
In HL qualcosa di similare è accaduto con gli immigrati italiani in Argentina. Lì hanno costruito una sotto-lingua (lunfardo) con un sostrato castigliano ed apporti italo-dialettali. Qui accadrebbe il contrario: sostrato italiano con numerosi apporti spagnoli.

3) Lingua Franca.

Le principali nazioni parlanti lingue neolatine: spagnolo, francese, italiano e portoghese-brasiliano decidono di inventare una lingua "franca" nuova con l'apporto basilare di queste quattro.
Gli apporti dati da altre lingue neolatine (catalano, sardo, rumeno, gliziano ecc.) sono meno importanti.
Senza abolire del tutto le lingue tradizionali, questa nuova lingua (denominata "neolatino") sarà sempre più usata come lingua veicolare e degli scambi, imponendosi come lingua "straniera" obbligatoria fin dalle elementari.
Ovviamente, visto il ruolo, l'ossatura di questa nuova lingua verrà data proprio dalla versione messicana del castigliano.
Italia, Francia e Brasile però, potendo dare il proprio contributo non percepiranno questo nuovo idioma come del tutto straniero alle loro orecchie.
Anzi, per i più nostalgici potrebbe essere un ritorno all'unità linguistica del latino.
Rafforzerebbe poi molto i rapporti tra i Paesi della UE con quelli sudamericani, con interessanti evoluzioni anche a livello politico-economico.
Poi, vista la piega degli eventi, col passare degli anni questa nuova lingua "ibrida" ed inizialmente artificiale potrebbe diventare in pratica una vera e propria lingua naturale per milioni di nascituri. Ciò la farebbe assurgere al ruolo di lingua madre più parlata del Pianeta scalzando hindi e cinese.
Ma una lingua diffusa su quattro Continenti potrà, alla lunga, mantenersi a sua volta "pura" da contaminazioni e divisioni?
O piuttosto potrebbe, paradossalmente, a sua volta spezzettarsi in decine e decine di sottolingue o varianti locali dialettali?

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Diamo la parola a Inuyasha Han'yō:

La repubblica dello Yucatan (1843-48) riesce a mantenere l'indipendenza, magari diventando un protettorato britannico o francese. Cosa succede?

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E ora, la proposta di Massimiliano Paleari:

Il "libertador" Simon Bolívar, eroe delle guerra di indipendenza per scacciare gli spagnoli dal continente latino americano, era convinto che solo una federazione dei territori liberati avrebbe potuto garantire una duratura libertà. Nel nord del sudamerica di formò in effetti sotto la sua presidenza la Repubblica della Gran Colombia, che comprendeva anche l'odierno Venezuela, Panama e altri territori. Ma Bolivar vagheggiava addirittura una confederazione di tutto il continente sudamericano. Il suo sogno però fallì: i politici locali e probabilmente la "manina" di interessi stranieri, anche economici (Inglesi, Americani, gli stessi Spagnoli), fedeli al sempre valido motto "divide et impera", non condivisero la prospettiva unitaria bolivariana e si formarono così gli Stati (alcuni molto deboli) che compongono attualmente il centro e sudamerica. Lo stesso Bolivar, amareggiato, si dimise dalla presidenza della Repubblica della Gran Colombia nel 1830. Ma come cambia la storia mondiale se il sogno di Simon Bolívar si avvera? Immaginiamo ad esempio che la Gran Colombia riesca a mettere in moto un processo unitario che via via aggrega anche i territori meridionali del Sudamerica, lasciando fuori dalla federazione il solo Brasile. Il tutto entro il 1850.

Una situazione quindi similare e parallela a quella del Nordamerica, dove accanto agli Usa abbiamo il Canada. Nell'intero continente americano (Caraibi esclusi) avremmo avuto quindi sostanzialmente soltanto i seguenti Stati: Canada, Usa, Messico, Repubblica della Gran Colombia, Brasile. Come cambia la storia del sudamerica e quella mondiale in questa prospettiva ucronica? Di seguito la bandiera della Gran Colombia ed un abbozzo degli avvenimenti salienti.

Bandiera della Gran Colombia

1816: Simón Bolívar sbarca nell'isola di Margarita e, ottenuto l'appoggio del comandante locale Juan Bautista Arismendi, prepara la campagna di liberazione del continente. Nel corso di un anno, con l'aiuto dei generali Mariño, Monagas, Páez, Piar, Urdaneta e altri ottenne una serie di vittorie sulle forze realiste, costringendole a sgomberare il continente americano.

17 dicembre 1819: ad Angostura (oggi Ciudad Bolívar) viene proclamata l'indipendenza della Repubblica della Gran Colombia, comprendente tutti gli stati sudamericani di lingua spagnola (eccettuata per ora Cuba). Bolívar ne è il primo Presidente. Gli Spagnoli hanno strumentalmente fatto leva sulle popolazioni autoctone aizzandole contro i padroni locali, un po' come nel Nordamerica, dove durante la guerra di indipendenza delle Tredici Colonie gli Indiani tendenzialmente tifarono per gli Inglesi (il padrone lontano) e non per gli insorti (i padroni vicini e maggiormente interessati a strappare loro le terre). E così, la questione amerinda tormenterà e avvelenerà la politica della Gran Colombia fino ai nostri giorni

1820/70: la Gran Colombia (potenzialmente molto ricca di risorse) non è piegata agli interessi politici ed economici delle potenze straniere (prima la Gran Bretagna, poi gli USA), assistiamo quindi ad uno sviluppo più equilibrato del continente: con un grande mercato interno a disposizione, conversione della "borghesia compradora" al settore manifatturiero e modernizzazione di quello agricolo, votato non solo all'esportazione delle monoculture ma anche al consumo interno.

1870: la Gran Colombia è ormai una potenza mondiale di tutto rispetto, dotata di una flotta imponente e moderna (seconda solo a quella della Gran Bretagna) con cui tutti devono fare i conti.

1880/90: occupazione da parte della Gran Colombia di alcuni avamposti nel Pacifico meridionale e nella Papua Nuova Guinea (nella nostra timeline territori colonizzati dall'Impero Tedesco).

1898: la Repubblica di Gran Colombia appoggia l'insurrezione antispagnola di Cuba, che entra così a far parte della federazione latinoamericana.

1914: approfittando del conflitto scoppiato in Europa, la Gran Colombia e il Brasile si accordano per la spartizione delle tre Guyane; la Gran Colombia occupa anche le Malvinas, ma perde contemporaneamente i territori della Papuasia e le isole del Pacifico, occupati dal Giappone. Dopo solo un mese viene firmata la pace tra le parti. Gli Europei mantengono nel Nuovo Mondo solo alcune piccole isole nelle Antille. Le potenze europee rinunciano ogni pretesa sui territori persi in cambio della promessa da parte di Gran Colombia e Brasile di non agevolare in alcun modo lo sforzo bellico delle Potenze Centrali e di forniture di beni strategici a prezzi calmierati alle Potenze dell'Intesa.

1918: la grande epidemia di Spagnola interessa solo marginalmente la Repubblica della Gran Colombia.

1929: la grande depressione seguita al crollo della Borsa di New York investe in pieno anche la Repubblica della Gran Colombia, che vede calare drasticamente le sue esportazioni. In questa timeline non si è sviluppata in sudamerica la tradizione dei "pronunciamenti militari". Così, malgrado le gravi difficoltà, il regime democratico/parlamentare in vigore viene mantenuto.

1935-1940: la politica del "Nuevo Pacto", parallela al New Deal di Rooseveelt, contribuisce ad attenuare la grave disoccupazione con un imponente programma di lavori pubblici.

1943: la Gran Colombia dichiara guerra al Giappone ed entro il 1945 riconquisterà i territori dell'Oceania persi nel corso della Prima Guerra Mondiale.

1944: la Gran Colombia dichiara guerra alla Germania. Un "corpo spedizionero" parteciperà alle ultime fasi del conflitto in Europa.

1945: la Gran Colombia ottiene un seggio permanente all'interno del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

1955: crisi di Puertorico tra gli USA e la Gran Colombia; alla fine, con la mediazione dell'ONU, le parti in causa convengono per un condominio di 50 anni sull'isola, a cui dovrà seguire un referendum che deciderà le sorti del piccolo stato.

1960: nascita della Comunidad Economica Latinoamericana (CEL) ,a cui aderiscono il Messico, la piccola Repubblica Dominicana, la Gran Colombia e il Brasile. Puertorico diviene territorio associato alla CEL.

1968: un razzo partito dalla Guyana sbarca il primo uomo sulla luna; si tratta di Pedro Alvarez, capitano delle Fuerzas Federales de l'Aire della Repubblica della Gran Colombia.

1969/79: i piccoli Stati caraibici resisi recentemente indipendenti entrano a fare parte della CEL.

1980: la CEL si trasforma in "Unione Latinoamericana", a cui gli Stati membri conferiscono via via quote crescenti di sovranità.

1982: prime elezioni dirette del Parlamento dell'Unione Latinoamericana.

2000: il Bolivar diviene la moneta comune della Unione Latinoamericana.

2006: a seguito del previsto referendum Puertorico entra a fare parte della Repubblica della Gran Colombia.

Per leggere una stesura alternativa di questa idea ucronica, cliccate qui.

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Sempre lo stesso autore ha poi avanzato una diversa proposta:

Uno dei padri dell'indipendenza del Sudamerica, l'eclettico, colto (ebbe noie con l'Inquisizione Spagnola per il possesso di libri proibiti) e geniale generale venezuelano Francisco de Miranda (1750-1816), sognava un grande Stato sudamericano retto da una monarchia di discendenza incaica. Fu probabilmente suggestionato in questo dalla grande rivolta di Tupac Amaru II dal 1780/82 in Perù e in Bolivia. Tupac Amaru II aveva 38 anni quando capeggiò la rivolta india e proclamò sempre di essere discendente dell'ultimo Sovrano Inca, Tupac Amaru. Non sappiamo se ciò corrisponda a verità, ma gli Spagnoli nella vana speranza di ingraziarselo presero sul serio questa sua affermazione. Tupac Amaru II possedeva una buona istruzione, avendo frequentato la scuola dei Gesuiti prima che questi fossero espulsi dal continente sudamericano. Ora immaginiamo un'ucronia di questo tipo:

1782: Tupac Amaru II riesce rocambolescamente a fuggire con la moglie e i figli e, a bordo di una fregata inglese dalle coste del Perù viene portato in Giamaica, allora controllata dalla Gran Bretagna; gli Inglesi, in guerra con gli Spagnoli, lo trattano con tutti gli onori e intanto pensano a come "usarlo" nella guerra contro questi.

1782/1783: la guerriglia india, foraggiata saltuariamente dagli Inglesi, continua seppure a "bassa intensità" in ampie zone dell'odierno Perù e dell'odierna Bolivia.

1783: Tupac Amaru II sbarca in Perù nel tentativo di fare divampare nuovamente la rivolta ma dopo alcune settimane viene catturato e barbaramente ucciso dagli Spagnoli; i figli di Tupac Amaru crescono in Giamaica vezzeggiati dalle autorità britanniche.

1806: il Generale venezuelano Francisco De Miranda entra in contatto con gli Inglesi in Giamaica. Questi propiziano un incontro tra il Generale e il 30nne Tupac Amaru III, figlio di Tupac Amaru II. Si cementerà così una sorprendente alleanza tra l'ultimo discendente dell'Impero Inca e gli indipendentisti creoli insofferenti del regime coloniale spagnolo. Tupac Amaru III, il cui solo nome evoca eventi epici per le popolazioni indie, accetta di appoggiare e di patrocinare l'insurrezione antispagnola in tutto il Sudamerica. In cambio il Generale venezuelano si impegna a riconoscere Tupac Amaru III come sovrano costituzionale del Sudamerica. Le milizie indipendentiste, appoggiate da migliaia di entusiasti indios sollevatisi nel nome di Tupac Amaru, riescono ad avere ragione degli Spagnoli molto più rapidamente che nella nostra timeline. Entro il 1815 tutte le ex province spagnole del sudamerica sono libere e unite sotto la corona di Tupac Amaru III, che gode dell'appoggio inglese. La condizione degli Indios migliora rapidamente e il continente sudamericano ha uno sviluppo più ordinato e con meno "estremi"... vedere da questo punto la soprastante ucronia sulla Gran Colombia.

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Chiudiamo per ora con l'ucronia tradotta per noi da Generalissimus:

E se il Messico avesse vinto la Guerra Messico-Stati Uniti?

La Guerra Messico-Stati Uniti del 1846 fu una notevole pietra miliare per il continente nordamericano, un evento che certamente definì gli USA come potenza dominante del continente e che rese innegabile lo status del Messico di semplice forza secondaria sulla scena continentale.
Per anni il Messico era stato piagato da instabilità, divisione, scarsa organizzazione e stagnazione dello sviluppo, ma le sue grandi dimensioni e la sua popolazione numerosa gli avevano concesso un certo grado di autorità, specialmente in America centrale e nei Caraibi, ma dal 1800 in poi gli Stati Uniti crebbero fino a sorpassare la popolazione, le dimensioni geografiche, lo sviluppo e la stabilità del Messico.
Gli Stati Uniti stavano letteralmente crescendo, mentre il Messico si stava rimpicciolendo, e alla fine i due arrivarono a scontrarsi per il territorio.
La guerra in questione deve il suo inizio alla secessione dello stato messicano del Texas, ma per capire il quadro generale degli eventi dovremo tornare più indietro nel tempo.
Quando ottenne l’indipendenza dalla Spagna il Messico esistette brevemente come impero centralizzato prima di riorganizzarsi in una federazione decentralizzata.
Gli stati e i territori che costituivano il Messico variavano drasticamente sia in termini di geografia che di economia che di cultura, tutti problemi che affrontarono anche gli Stati Uniti, sebbene in misura minore.
Come potrete immaginare queste differenze portarono a richieste di autonomia che furono assicurate dalla costituzione federale, ma alla fine questa autonomia e mancanza di interdipendenza resero la cooperazione nazionale impossibile, dato che ogni stato si concentrava principalmente su sé stesso, spesso a danno della federazione.
Le uniche eccezioni erano gli stati piccoli o molto dipendenti che si affidavano al governo centrale.
Anche la carica di presidente era instabile e non aveva l’autorità necessaria per tenere insieme gli stati sia in tempo di crisi che nella politica quotidiana.
Dopo oltre un decennio di governo fallito la federazione si riorganizzò in uno stato unitario centralizzato che cercò di mettere davanti a tutto il benessere dell’unione a spese dell’autonomia degli stati, dando al presidente l’autorità di nominare i governatori invece di farli eleggere come accadeva in precedenza.
Il nuovo stato promulgò leggi elettorali basate sul merito che richiedevano la capacità di leggere e scrivere e un reddito stabile come prerequisiti per il diritto di voto, facendo retrocedere la democratizzazione avvenuta anni prima, e soprattutto diede al presidente l’autorità suprema per emanare leggi d’emergenza quando necessario senza il bisogno del consenso legislativo o giudiziario.
Rifiutando il nuovo ordine centralista, diversi stati e territori si ribellarono secedendo.
I più grandi di questi a cercare l’indipendenza furono la Repubblica del Rio Grande, la Repubblica dello Yucatán e, ovviamente, la Repubblica del Texas.
Anche la California organizzò una ribellione di successo, ma rese chiara la sua volontà di ricongiungersi con il Messico se fosse stato ristabilito il vecchio ordine federale e fosse stato nominato un governatore di sua scelta, e queste richieste alla fine furono soddisfatte.
Il Rio Grande venne neutralizzato e reintegrato assieme a Zacatecas, Sonora e Nuovo Messico, ma il Tabasco, lo Yucatán e il Texas rimasero ribelli.
I Texani, la cui popolazione comprendeva grandi parti di coloni statunitensi invitati in quello stato dal governo messicano, non erano molto fedeli al Messico, e dopo essersi assicurati la loro indipendenza in seguito alla sconfitta del presidente ad intermittenza del Messico Antonio López de Santa Anna, cercarono di farsi integrare come stato degli USA.
Questo causò una controversia internazionale, perché nonostante la firma di Santa Anna di un trattato che riconosceva il Texas e la vittoria sulle sue truppe, egli aveva promesso solo che avrebbe suggerito al congresso messicano di riconoscere l’indipendenza texana, cosa che non avvenne.
I Texani, comunque, riconobbero la loro vittoria per quello che era, ed esistettero come stato completamente sovrano per un decennio prima di unirsi agli Stati Uniti di loro volontà.
Ora, non solo l’indipendenza texana non era completamente riconosciuta, ma i nuovi confini dello stato erano anche molto ambigui: i Texani dichiaravano che il Rio Grande era il loro confine meridionale, mentre il Messico riconosceva storicamente il Fiume Nueces come confine del Texas durante il suo periodo come stato messicano, creando una pericolosa sovrapposizione di territorio conteso tra i due fiumi adesso che il Texas era diventato parte dei molto più grandi Stati Uniti.
Gli Stati Uniti iniziarono la costruzione di un forte sul lato texano del Rio Grande, ben all’interno del territorio conteso che il Messico riconosceva come una sua terra, e dopo aver dichiarato la presenza statunitense un’invasione rispose con la forza, dando così inizio alla guerra.
Solo pochi mesi dopo il governo centralista del Messico sarebbe stato rovesciato, restaurando la federazione, alla quale venne affidato il compito di portare a termine la guerra contro gli Stati Uniti.
Allontanandosi dall’addestramento di un esercito centralizzato per concentrarsi piuttosto sulle milizie statali, neanche la metà degli stati messicani contribuì allo sforzo bellico.
Anche se ci fu qualche occasione sfiorata per cambiare il corso della guerra, la sconfitta del Messico era apparentemente inevitabile, vedendo a malapena una vittoria in una guerra combattuta in gran parte sul suo territorio.
Volendo essere realistici, sembra che il meglio che il Messico potesse sperare era ritardare la sconfitta o provocare una situazione di stallo che gli avrebbe permesso di conservare i suoi territori nordoccidentali.
Non avendo la manodopera, le risorse, l’organizzazione e nel complesso l’unità per creare una forza da combattimento efficace, una vittoria messicana era praticamente impossibile, ma se questo cambiasse? E se, nonostante la grande improbabilità che questo accada, il Messico sconfigga in qualche modo gli Stati Uniti nella Guerra Messico-Stati Uniti? Ci sono alcuni modi perché questo accada, anche se sono abbastanza campati per aria: alcuni hanno proposto che nei mesi precedenti alla guerra il Messico avrebbe potuto forgiare un’alleanza con un’altra potenza per ottenere il sostegno supplementare necessario, in particolare un’alleanza con l’Inghilterra, dato che i due avevano rapporti amichevoli ed erano entrambi impelagati in dispute territoriali con gli Stati Uniti.
Il Messico all’epoca temeva l’annessione del Texas, mentre il Regno Unito stava affrontando la prospettiva di una potenziale guerra per il Territorio dell’Oregon.
Se i due avessero creato un patto segreto di mutua difesa contro un’aggressione statunitense ad entrambi i loro territori contesi, il risultato avrebbe costretto gli USA a combattere una guerra su due fronti che avrebbero potuto vincere con poca probabilità.
Ovviamente questo presume che il patto rimanga in essere dopo la risoluzione della disputa sull’Oregon, sulla quale il Presidente James Knox Polk era arrivato ad un compromesso proprio per evitare il rischio di una guerra su due fronti nella nostra TL.
Se la Gran Bretagna e il Messico avessero fatto squadra gli Stati Uniti avrebbero dovuto vedersela non solo col Canada britannico a nord, ad est e ad ovest, ma anche con la marina inglese nei Caraibi, che renderebbe un’invasione costiera del Messico molto meno fattibile e trasformerebbe il fronte del Rio Grande nella principale via d’invasione americana, una verso la quale dovrebbero essere dirottate risorse per proteggere i principali centri urbani dell’est e lo scarsamente popolato nordovest appena acquisito.
Presumendo che gli Stati Uniti vengano sconfitti in maniera decisiva è probabile che il Messico reclami la maggior parte del Texas, a meno che non faccia un’eccezione per tutti i territori culturalmente americani per impedire future ribellioni, anche se è improbabile che faccia questa eccezione e ci si può aspettare una soppressione forzata della popolazione statunitense.
L’Inghilterra annetterà il rimanente Territorio dell’Oregon a sud del 49° Parallelo, facendo sì che si suoi confini si congiungano con quelli del Messico sulla costa occidentale, isolando gli USA dall’Oceano Pacifico.
Gli Stati Uniti, avendo subito la loro prima sconfitta dalla loro rivoluzione, saranno profondamente influenzati da questa perdita, per giunta per mano del Regno Unito.
Il Partito Democratico al potere perderà prestigio a causa della guerra, e ci si può aspettare che la visione del Destino Manifesto perda popolarità quando il popolo statunitense capirà che il paese si stava espandendo troppo e che bisognerebbe concentrarsi sui miglioramenti interni prima di anche solo considerare ulteriori espansioni territoriali.
Di conseguenza ci si può aspettare una vittoria dei Whig nell’elezione successiva, una cosa che riuscirono ad ottenere anche nel nostro mondo, anche se solo a causa di una spaccatura fra gli elettori.
È improbabile però che il Generale Zachary Taylor ottenga una rapida nomination, né tantomeno Winfield Scott o un altro militare, dato che la guerra persa danneggerà di certo le possibilità di un candidato di questo genere, lasciando il leader del partito Henry Clay come scelta più probabile.
Anche se in quest’elezione corse solo per protesta contro la candidatura di Taylor, lo stato tremendo del paese potrebbero portarlo ad assumere l’incarico e alla nomina a vicepresidente del leale sostenitore e Whig del New England Abbott Lawrence.
L’amministrazione Whig stilerà un programma per la costruzione di diverse infrastrutture nazionali, l’istituzione di dazi protezionistici e la ricostruzione delle capacità militari del paese, investendo pesantemente nell’accademia militare di West Point e nell’accademia navale appena creata dal suo predecessore Democratico James Knox Polk.
Le politiche di Clay, che tendevano a favorire il nord industriale a spese del sud agricolo, insieme alla perdita del Texas, potrebbero dimostrarsi sufficienti per provocare una secessione del sud anticipata che l’esausta unione potrebbe non riuscire a sopprimere, anche se una simile secessione includerà probabilmente solo gli stati del Profondo Sud più ideologicamente radicali, visto che gli stati centrali di Virginia, Carolina del Nord, Tennessee e Arkansas avevano più simpatia per i Whig che per i successivi Repubblicani, e secedettero solo in seguito alla decisione di Lincoln di reintegrare con la forza gli stati che si erano separati, una cosa che il governo in questa TL non potrebbe nemmeno riuscire a fare.
In alternativa, se perseguiamo una TL senza l’intervento estero, l’opportunità più grande per il Messico di vincere da solo potrebbe essere nelle primissime settimane di guerra, durante l’Assedio di Fort Texas e la seguente Battaglia di Palo Alto.
Se i Messicani fossero riusciti ad assicurarsi il territorio messicano conteso tra i due fiumi con una forza d’invasione più grande e catturassero nel processo il Generale Zachary Taylor, il fronte principale della guerra potrebbe passare all’offensiva ed iniziare a minacciare il Texas vero e proprio, che gli Stati Uniti sarebbero poi costretti a difendere distogliendo risorse ad un successivo sbarco costiero attraverso il Golfo del Messico o dai fronti aggiuntivi nell’estremo occidente.
Queste vittorie iniziali non basteranno a vincere definitivamente la guerra, però, faranno solo sì che le cose volgano a favore del Messico, ma per amore di questo scenario presumeremo semplicemente che il Messico riesca non solo a rimanere sull’offensiva, ma che agisca eccezionalmente bene in una campagna che gli permetta di rioccupare il Texas, il tutto prevenendo un’invasione costiera che possa minacciare la sua patria.
Come col precedente scenario è probabile che il Messico annetta di nuovo tutto il Texas, mentre la sconfitta spingerà gli Stati Uniti a concentrarsi internamente.
Oltre alla semplice acquisizione di territori questa vittoria avrà sicuramente un effetto tremendo sull’orgoglio nazionale e di conseguenza sulla coesione nazionale.
Con un’unica guerra il Messico non solo ha sottomesso i suoi stati più ribelli, ma ha sconfitto i molto più potenti USA in quella che sarebbe potuta essere un’invasione e una conquista dei suoi territori.
Il governo messicano acquisirà legittimità in tutto il paese, scoraggiando ulteriormente qualsiasi ribellione futura o tentativo di colpo di stato.
Poiché i federalisti hanno rimpiazzato i centralisti durante i primi giorni della guerra sarà questa fazione a definire i decenni successivi del Messico, ma un po’ come i Democratico-Repubblicani a favore della centralizzazione degli Stati Uniti in seguito alla Guerra Anglo-Americana, così i federalisti messicani alla fine potrebbero favorire politiche più centraliste come necessarie per la sopravvivenza sul lungo termine.
Probabilmente verrà creato un esercito professionista più grande, i governatori regionali potrebbero vedere un po’ della loro autorità ridiretta verso il governo centrale e alcuni stati, in base alla loro popolazione, alle loro dimensioni o al livello di sviluppo, potrebbero perdere la loro condizione di stato e relegati a semplici territori sotto il diretto controllo del governo centrale.
La scoperta dell’oro in California avvenuta poco dopo la fine della guerra potrebbe dare inizio ad un’ondata migratoria verso quella regione dal Messico, dal Canada britannico e dagli Stati Uniti, anche se in misura minore rispetto alla nostra TL.
Senza tenere conto di quale scenario abbiamo seguito, sarà qui che inizierà ad emergere una nuova rivalità fra Inghilterra e Messico.
Nel nostro mondo il Messico si era indebitato col Regno Unito per qualche tempo, dato che questo aveva concesso al Messico un paio di prestiti e aveva sostenuto le sue rivendicazioni nella Guerra dei Pasticcini contro la Francia.
Questo debito non fu mai ripagato, e poco prima della Guerra Messico-Stati Uniti alcuni asserirono che il Messico non avrebbe potuto ripagare l’Inghilterra e che l’unica maniera per appianare questo debito sarebbe stato vendere la California alla Gran Bretagna.
Ovviamente questo non accadde mai, ma in un mondo dove l'Inghilterra aiuta ancora una volta il Messico e avanza ulteriormente sulla costa occidentale la prospettiva di acquistare la California diventa più attraente.
La corsa all’oro però complicherà le cose, dato che è molto meno probabile che il Messico ceda un territorio ricco di risorse con un prezioso accesso portuale al Pacifico e un grande potenziale di colonizzazione.
D’altro canto la California è stato un territorio storicamente ribelle con un numero in ascesa di coloni angloamericani, un po’ come il Texas, ed era in gran parte sconnesso dai grandi centri abitati messicani, cosa che lo avrebbe reso più difficile da difendere nel caso fosse stato invaso.
Se il Messico temerà il ripetersi dell’indipendenza texana con la California e decidesse di concentrarsi sui territori che ha già e che deve sviluppare, allora la vendita della California si dimostrerà una scelta eccellente, dato che risolverà i debiti del paese e farà sì che l’Inghilterra diventi un alleato affidabile che può fondare città costiere in California utili anche per i cittadini messicani, ma se il Messico rimarrà determinato a mantenere la California e le risorse che possiede, una guerra tra i due è assolutamente possibile, una guerra nella quale il Messico verrà sconfitto e il governo perderà la legittimità per la quale ha lavorato così duramente, facendo tornare il paese sulla strada per la destabilizzazione.

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