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5.1 La macchina del tempo


Il tempo é stato dunque spodestato dalla propria posizione di grandezza assoluta, cioè invariante rispetto a tutti i sistemi: due eventi possono essere contemporanei tra loro rispetto ad un sistema, ma non rispetto ad un altro.

Anche passato, presente e futuro sono relativi? Cioè, se l'evento A segue l'evento B in un certo sistema, ne esiste uno in cui B segue A? Per poter rispondere a questa domanda, torniamo là dove eravamo partiti.

Ogni evento é caratterizzato da uno SPAZIO e da un TEMPO. Cioè, per collocarlo in un sistema rispetto agli altri eventi, é necessario far riferimento sia a coordinate spaziali che temporali. Precisamente, ogni evento é definito da tre coordinate spaziali (x, y, z) ed una temporale t. Si parla allora di sistema di coordinate tetradimensionali. Ciò non deve stupire, perché le trasformazioni di Lorentz chiamano in causa quattro grandezze (lunghezza, larghezza, profondità e tempo). Einstein aveva intuito l'importanza di un simile sistema, e si giovò degli studi del matematico lituano Hermann Minkowski (1864-1909), ritratto nella foto qui sotto, che era stato suo professore al Politecnico di Zurigo Senza di lui, la Relatività avrebbe stentato a decollare, anche se egli non visse abbastanza per vedere il trionfo delle proprie intuizioni matematiche.

Si considerino ancora due sistemi K e K', come abbiamo già fatto nei paragrafi 0.1 e 3.1; si supponga che l'evento B segua l'evento A in K, che cioè sia:

É possibile che nel sistema K' risulti:

   ?

Si sostituiscano nella precedente i valori di t'A e t'B dati dalle trasformazioni di Lorentz (3.4):

cioé, a conti fatti:

ovvero :

Ora,   é lo spazio che la luce riesce a percorrere nell'intervallo  t = tB – tA , che é positivo per ipotesi (tB > tA). Inoltre:

perché K' non può muoversi rispetto a K con velocità superiore a quella della luce. Quindi non sarà mai possibile che lo spazio fra i due eventi sia maggiore di quello che la luce riesce a percorrere. Ciò é possibile se e solo se tA > tB , cioé se lo spazio   risulta negativo; in questo caso si può dare anche la contemporaneità dei due eventi. Quindi, essendo c la velocità limite, se un segnale emesso da A può raggiungere B, non si dà l'inversione. Quindi PASSATO E FUTURO NON SI SCAMBIANO MAI

Questo é chiaro anche intuitivamente, perché non si può MAI violare il PRINCIPIO DI CAUSALITÀ: l'effetto non può precedere mai la causa. Questo tronca anche ogni speranza di poter viaggiare nel passato: la "macchina del tempo" di Wells resterà sempre un'utopia letteraria...

La macchina del tempo di H.G.Wells

L'attore Guy Pierce in una scena di "The Time Machine", film diretto nel 2002 da Simon Wells, pronipote di Herbert George Wells, l'immaginifico scrittore che per primo introdusse nella letteratura l'idea di una macchina del tempo. Il romanzo omonimo (1895) è il primo di fantascienza scritto da H.G. Wells ed ha una seria impostazione politica, presentandosi come un'analisi delle relazioni che si instaureranno tra classe padronale e lavoratori in una futura società industriale. Pessimistica parabola sul destino dell'umanità, il romanzo racconta le avventure del Viaggiatore nel tempo che giunge, grazie ad una macchina, in un'era futura in cui la Terra è abitata da due razze distinte, quella eletta degli Eloi, che vivono nel piacere e nella lussuria, e quella dei Morlocchi, uomini simili a scimmie che vivono sottoterra e si nutrono degli Eloi. Brrr!

Ma c'è di peggio: non soltanto infatti sono proibiti i viaggi nel passato, ma quel diavolo di Einstein ci proibisce anche la maggior parte dei... viaggi nel futuro, come quello che compie l'eroe di Wells illustrato qui sopra, viaggiando addirittura fino all'anno 802.701! Per capire cosa intendo, visitate il paragrafo 5.2: l'ultimo di questo Modulo!


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