ASTRONOMIA


L' astronomia rappresentava per i Maya una parte importantissima di tutta la loro vita, con essa decidevano la loro politica la loro religione e il destino che avrebbero seguito gli affari o le guerre.

Senza nessuna conoscenza matematica moderna, senza l' utilizzo di telescopi, di macchine calcolatrici e di computer, essi riuscirono con la sola annotazione scrupolosa e osservazione degli eventi astronomici nel corso di decine e centinaia di anni a scoprire e catalogare i movimenti dei pianeti e della Terra intorno alla Via Lattea.
La precisione con cui riuscirono a calcolare tutti questi dati stupisce gli scienziati moderni perche' e' veramente straordinaria sapendo che tutte le misurazioni avvenivano a occhio nudo e di notte senza nessuna strumentazione moderna.
I Maya destarono un interesse maggiore verso Venere, considerato più importante del Sole, di Marte, essi annotarono con precisione il ciclo di Venere  nel codice Dresden

I Maya usavano un calendario Lunare chiamato Tun'Uc che utilizzava la serie lunare contata alternativamente di 29 o 30 giorni per correggere il vero periodo sinódico lunare che e' di 29.5 giorni.
La luna era conosciuta in maniera impressionante, le predizioni dell' eclissi lunari sono riportate con estrema esattezza nel codice di Dresden.
Anche sul Sole i Maya annotarono tantissime informazioni dagli equinozi ai solstizi e i passaggi per lo zenit, le eclissi.
L' osservazione costante e precisa del sole porto' a costruire edifici sincronizzati con gli elementi astrali come a Chichen Itza dove durante il tramonto nei giorni degli equinozi primaverile e autunnale il Serpente Solare sale dalla parte della scalinata della piramide El Castillo.
Gli astronomi Maya avevano rappresentato le costellazioni fisse chiamate anche zodiaco, ad esempio nel codice di Parigi la costellazione dello Scorpione riceve lo stesso nome che gli attribuiamo noi adesso.

Allineamento del Sole con il Centro galattico.

Osservato da Terra, il Sole si sposta in prossimità di una linea ideale (l'eclittica) che corrisponde alla proiezione in cielo del piano in cui giace l'orbita della Terra. I pianeti e la Luna orbitano su piani poco inclinati rispetto all'eclittica ed anche loro, di conseguenza, appaiono in prossimità di essa se visti da Terra.

Nel corso dei secoli ci si è accorti che il periodo dell'anno di visibilità delle costellazioni dello zodiaco mutava. Ciò avviene a causa della cosiddetta precessione degli equinozi, moto di precessione dell'asse terrestre che determina uno spostamento di 1° circa ogni 72 anni. Conseguentemente, ogni 2160 anni cambia la costellazione dello zodiaco visibile in corrispondenza del sorgere del Sole nel giorno dell'equinozio di primavera. Nella tradizione astrologica occidentale, ciò determina la fine di un'era astrologica e l'inizio della successiva. Attualmente ci troviamo nell'Era dei Pesci, la prossima sarà l'Era dell'Acquario. La durata complessiva del ciclo è di 26 000 anni.

Così come oggi l'equinozio di primavera si verifica nella costellazione dei Pesci, il solstizio d'inverno si verifica nella costellazione del Sagittario, dove si situa tra l'altro il centro della Via Lattea. Negli ultimi mille anni circa, di conseguenza, ogni anno nel giorno del solstizio d'inverno, la Terra, il Sole ed il centro galattico si sono trovati quasi allineati. Ad ogni modo, l'allineamento in sé non comporta alcun effetto per la Terra ed il Sistema solare, dal momento che rappresenta l'attraversamento di una linea ideale, come il confine tra due comuni.

John M. Jenkins verso la metà degli anni ottanta propose che l'allineamento galattico del 2012 potesse aver assunto un significato speciale entro le previsioni del calendario maya. Suggerì infatti che i Maya potessero aver basato il proprio calendario sull'osservazione della Fenditura del Cigno, affermò che essi sapevano che l'eclittica attraversava la Fenditura (la nebulosa termina all'altezza dell'equatore celeste) e che avessero dato a tale punto del cielo un significato speciale nella loro cosmologia. Ipotizzò dunque che l'allineamento del Sole e di tale punto sarebbe avvenuto nel giorno del solstizio d'inverno del 2012.
Anche con queste ulteriori restrizioni, l'allineamento indicato si verifica tuttavia nel giorno del solstizio d'inverno per un periodo di 36 anni e la convergenza di maggiore precisione è già avvenuta nel 1998. Numerosi studiosi e Jenkins stesso, inoltre, hanno fatto notare che non esiste alcuna prova concreta che i Maya conoscessero il fenomeno della precessione degli equinozi.

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