CESARE BARZAGHI, MEMORIA STORICA DI LONATE


Il 2 gennaio 2009 si è purtroppo spento il mio grande amico Cesare Barzaghi, memoria storica di Lonate, che mi ha spesso rifornito di materiale per la realizzazione di questo sito. Per ricordare i bei momenti trascorsi con lui, ho deciso di dedicargli questa pagina del mio sito.

Il grande Cesare Barzaghi (20/6/1929 - 2/1/2009)

Nato a Lonate il 20 giugno 1929, Cesare Barzaghi alle scuole elementari fu alunno del maestro Lo Cascio. Poi frequentò il ginnasio (allora corrispondente al triennio delle medie inferiori e ai primi due anni delle superiori) al collegio De Filippi di Arona, compagno di banco di Giampiero Boniperti (futuro campione di calcio e presidente della Juventus), e completò il liceo classico al "Leone XIII" di Milano. Svolse il servizio militare dapprima al C.A.R. delle truppe alpine di Trento e, successivamente, come artigliere alpino a Tolmezzo, nel Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" della Brigata "Julia".

Così suo figlio, il dottor Franco Barzaghi, mio amico personale, rievoca un evento della giovinezza di suo padre, da lui molte volte rievocato:

« Il 26 dicembre 1944, quattro Thunderbolt “argento” (mio papà non mi ha mai parlato di evidenti scritte sulla fusoliera) eseguirono un bombardamento al suolo virando intorno al campanile della Chiesa di Santa Maria ed evitando gli “aerei civetta” (avevano avuto indicazioni precise dall’intelligence). In cima al campanile c’erano lui ed altri tre amici, tra cui Italo Rosa e il futuro sindaco Carlo Soldavini. Un pilota ha rivolto lo sguardo verso di loro durante la virata.
Sul tetto del Caffé Impero c'era un aviere che sparava col moschetto (e loro temevano che se i piloti si fossero accorti di ciò avrebbero risposto al fuoco, con la probabilità di colpire anche loro sul campanile)
Molti anni dopo, nel 1987 o 1988, ho conosciuto un ex partigiano di Comun Nuovo (Bergamo), a Busto per un'operazione, che raccontava di aver aiutato un pilota americano a riattraversare le linee con successo. Tale pilota aveva preso terra nell'Oltrepò Pavese dopo che l'aereo era stato colpito durante un mitragliamento sull'aeroporto di Lonate Pozzolo. 
Durante il postoperatorio mio papà aveva parlato con lui ed avevano convenuto che, per tempi e luoghi, poteva trattarsi di uno dei piloti osservati il 26 dicembre 1944: che sia stato l'aviere, centrando in pieno il serbatoio di quell'aereo?
Da ricerche che ho effettuato su Internet risulta che la missione era stata compiuta dal 346th FS del 350th FG, con la distruzione di sedici S79 del Gruppo Faggioni (aerosiluranti pronti al volo per un attacco alle navi nemiche), azzerandone l'operatività. Il 346th nelle missioni del 23 e 26 dicembre 1944 aveva avuto tre caduti. Con gli attacchi del 23, 24 e 26 il 350th FG aveva distrutto un terzo dei caccia operativi in Italia ed eliminato due reparti operativi. »

Per diversi anni Cesare Barzaghi fu rappresentante di commercio per importanti ditte di vini e di liquori. In seguito, e fino alla pensione, continuò l'attività della storica drogheria di via Roma 3, diventando nel frattempo sommelier professionista. Per decenni fu consigliere dell'Associazione Commercianti del Gallaratese e di Uniascom Varese, e per vari anni fu presidente della sezione lonatese della Federazione Italiana della Caccia, promuovendo l'incremento del patrimonio faunistico dei nostri boschi.

Di ritorno dal servizio militare, si iscrisse al Gruppo Alpini di Lonate Pozzolo, di cui si parlerò più sotto, e di cui fu segretario per alcuni anni; poi, fino al 1997, rivestì con entusiasmo ed impegno la carica di capogruppo, anni durante i quali furono promosse molte iniziative benefiche, con l'intento di "ricordate i morti aiutando i vivi". Alcune di esse vennero attuate direttamente dal Gruppo, le più importanti furono portate a termine coinvolgendo la cittadinanza: cappello alla mano, gli alpini raccoglievano i contributi di casa in casa, mentre Cesare contattava i lonatesi più facoltosi, affinché offrissero il loro generoso contributo.

esare Barzaghi mostra alcune sue diapositive a un giovane don Eraldo Colombini (per gentile concessione di Romana Ferrario)

Cesare Barzaghi mostra alcune sue diapositive a un giovane don
Eraldo Colombini (per gentile concessione di Romana Ferrario)

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Vale la pena di ricordare talune di queste iniziative. Cercando fra le carte di Cesare Barzaghi è stata recentemente trovata una cronistoria del Gruppo Alpini che capita proprio a fagiolo, e che trovate trascritta qui sotto. Essa ci ricorda tanti bei momenti, ma ci sembra che sia anche un riassunto di iniziative importanti vissute dalla comunità lonatese:

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Nome: Gruppo Alpini di Lonate
Anno di fondazione:
1929
Anno di rifondazione:
1951
Capi Gruppo:
Cesare Barzaghi, Ernesto Bottini, dott. Giacomo Bottini, Franco Lindelli, Paolo Leoni

« Il Gruppo Alpini di Lonate Pozzolo fu costituito nel 1929 dai “Veci” della I° Guerra Mondiale E dai “Bocia” che avevano appena terminato il servizio militare. Il suo vecchio gagliardetto dell’allora 10°Alpini ha partecipato a tutte le Adunate Nazionali (Tripoli compresa) che si sono succedute dal 1930 al 1940. Poi... la II° Guerra Mondiale.

Il 5 Dicembre 1951 “nonni”, “padri” e “figli” hanno ricostituito il Gruppo con nuovo gagliardetto dell’A.N.A.

“RICORDIAMO I NOSTRI MORTI AIUTANDO I VIVI”: Questo è il motto che da allora ispira, anima e guida gli Alpini lonatesi.

Nel corso degli anni, anche con il determinante contributo della popolazione, il Gruppo ha potuto realizzare molte iniziative. Ne ricordiamo alcune:

- l'arredamento del refettorio dei Mutilatini di Don Gnocchi ad Inverigo
- una Land Rover al lonatese Padre Vincenzo Soldavini in Mozambico
- una villetta prefabbricata ai terremotati di Cavazzo Carnico ed un’altra a quelli di Montoro Superiore (AV)
- un’ambulanza alla C.R.I. di Gallarate
- una pompa idraulica con chilometrica tubazione alla Missione di Suor Castini in Uganda
- sostituiti calici aurei
trafugati dalla chiesa parrocchiale di Lonate Pozzolo all'inizio degli anni Sessanta
- una Croce al valico del Passo Sottile tra la Val d’Aosta e la Val Sesia
- una Croce nella chiesa di Sant'Antonio in Val Vogna in sostituzione della Croce secolare rubata da ignoti
- una Croce sopra l’Altare della Parrocchiale di Lonate
- partecipazioni massicce alle Giornate Ecologiche
- contributi e lavori vari all’Oratorio di Lonate
- contributi e lavori vari per la sostituzione delle campane e pulizia del campanile
- il ricavato del I° Raduno di Mountain Bike è stato devoluto alla costruzione dell’asilo di Rossosch (Russia)
- l’11 marzo 2006 organizzata la manifestazione improntata al recupero, restauro e posizionamento al Campo delle Rimembranze della Stele originale a ricordo degli Aviatori caduti nella I° Guerra Mondiale. Di questa iniziativa il periodico della Sezione A.N.A. di Varese “Penne Nere” ha pubblicato una pagina intera con illustrazioni.
- la traslazione della colonna della Chiesa di San Giovanni in Campagna (ora abbattuta) presso la Via Crucis ai piedi del Campanile
- la moto (una MV Agusta) donata a Padre Vincenzo alcuni anni prima della Land Rover.

Tradizionale è, ormai da quarant’anni, la “befana Alpina” che allieta papà e nonni con i propri “bocia” e “stelline”. Per queste iniziative e per altre non meno importanti qui non elencate, sono numerosi gli attestati di stima e di ringraziamento come il ”Premio S. Ambrogio” ricevuto dalla Pro Loco di Lonate Pozzolo. Inoltre ricordiamo che nella Chiesa Parrocchiale di S. Ambrogio è custodito il corpo di San Fortunato Martire, decurione di S. Maurizio Patrono degli Alpini, che gli Alpini lonatesi considerano loro Patrono.

il gruppo ha la sede in via Trento a Sant'Antonio Ticino, messa a disposizione dal Comune ed è aperta il mercoledì dalle ore 21. »

Logo dell'Associazione Nazionale Alpini

Cliccate qui per visitare il sito del Gruppo Alpini di Lonate Pozzolo, opera dell'amico Giorgio Mariani.

Altro specifico apporto Cesare Barzaghi lo diede quale segretario del "Comitato" che sovrintese alla costruzione del nuovo oratorio maschile di viale Giovanni XXIII: con don Eraldo Colombini e don Antonio Bosisio dapprima visitò i più moderni oratori della diocesi, per dare la migliore impostazione al nuovo progetto, poi ne seguì passo passo la realizzazione. Soprattutto per tali impegni il 7 dicembre 2002 gli fu conferito dalla Pro Loco il "Premio Sant'Ambrogio".

Tra i fondatori della Pro Loco, dei Cavalieri del Fiume Azzurro, del Gruppo San Michele e del Gruppo Lonatese di Ricerche Storiche, già nel 1968 con gli Alpini aveva trasferito nella "Via Crucis" della parrocchiale la colonna della chiesa di San Giovanni in Campagna. Sulla base degli studi del compianto Gian Domenico Oltrona Visconti, collaborò con la moglie Maria Luisa in altre ricerche storiche sulla Battaglia di Tornavento, concretizzatesi poi nelle ricette di cucina dell'epoca e nella rievocazione storica di quel fatto d'arme. Appassionato alle vicende dell'aviazione militare italiana e memoria storica locale della seconda guerra mondiale, collaborò attivamente al "Comitato per il recupero dei reperti del Campo della Promessa".

Ora che ci ha lasciato, di Cesare rimane soprattutto il suo essere stato un Alpino fedele all'immagine che don Carlo Gnocchi ne ha lasciato nel suo libro "Cristo con gli alpini": "Né molto numerose e varie sono le idee religiose degli alpini. Dio, l'anima, la Provvidenza e l'aldilà, con la sua chiara ed acquietante giustizia per tutti. Ce n'e abbastanza per costruirvi saldamente tutta un'esistenza."

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Se volete maggiori informazioni, rivolgetevi alla Pro Loco di Lonate Pozzolo, indirizzo via Cavour 21, telefono 0331/301155.

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Già che ci siete, se lo credete, potete dare un'occhiata alla storia recente di Lonate; altrimenti, cliccate qui e tornate indietro.


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