Cercatori: sono coloro che nella loro vita non
si
accontentano ma cercano di più, guardano oltre...
« Se si vuole conoscere un uomo, bisogna cercare colui verso il quale la sua vita è segretamente rivolta. Tutto dipende da quest'altro che si è scelto. Tutto dipende da colui al quale si rivolge in silenzio, per ottenere la considerazione del quale ha messo insieme fatti e prove, per amore del quale ha fatto della sua vita quello che è. » Questa frase di Christian Bobin, scrittore francese, si adatta perfettamente ai protagonisti di due parabole che conosciamo molto bene: quella della perla preziosa e del tesoro nel campo.
Abbiamo sentito tante volte durante la Messa o in momenti di preghiera che « il Regno dei Cieli e simile a... » e, forse, ci esce anche dalle orecchie e ci chiediamo prima di tutto che cosa sia questo "Regno dei Cieli". Ma la risposta al nostro interrogativo l'avremo solo se andremo avanti nella lettura o nell'ascolto della Parola stessa. Prendiamo allora il vangelo di Matteo dove al capitolo tredici ai versetti 44 e 45 troviamo le nostre due brevi parabole. La prima cosa che possiamo notare è che accanto al tesoro e alla perla ci sono due uomini, due uomini come noi, forse con le nostre stesse fatiche, le nostre stesse incertezze, ma anche con la nostra stessa voglia di vivere, di scoprire. Il Regno dei Cieli è, quindi, prima di tutto un regno per gli uomini, senza fare distinzioni di classe o di pelle. Queste due persone non hanno un nome, di loro sappiamo però che sono dei cercatori, sono coloro che nella loro vita non si accontentano ma cercano di più, guardano oltre. Il primo trova nel campo un tesoro nascosto e per la grande gioia lo nasconde nuovamente, poi va e vende tutto quello che ha per comprare proprio quel terreno. Il secondo, invece, è un mercante alla ricerca di perle belle e preziose e quando, finalmente, ne trova una di grande valore, vende tutte le cose che ha per acquistarla. Forse il primo commento che ci viene da fare è che i nostri amici sono stati un po' incauti, hanno venduto tutto per cosa? Il gioco valeva poi la candela? Il tesoro nascosto in quel pezzo di terra era così importante, cosi prezioso? E la perla era così bella da dover essere comperata a tutti i costi? Beh, forse sì, perché dietro quel tesoro e quella perla c'è di più: c'è Dio e con Lui il senso della nostra vita. Tesoro e perla, allora, sono nomi di Dio, perché tutti nella nostra esistenza avanziamo non per senso del dovere, ma per scoperta di tesori perché "là dov'è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore". La vita umana non è statica, ma estatica, cioè è movimento, esoso da sé alla ricerca di Colui che dà senso ad ogni singolo momento che noi viviamo. Il Vangelo non ci dice di rinunciare, di vendere tutto per rimanere a mani vuote, ma di avere come unico motore la gioia, di scoprire qual è il vero desiderio che abita il nostro cuore e, solo dopo, essere disposti a tutto per realizzarlo! Se un "che bello!" a pieno cuore non precede le rinunce, queste non generano che tristezza, freddo, lontananza e un cuore inaridito. Perché la nostra vita, quella concreta di tutti i giorni, avanza non per costrizione ma per seduzione di tesori; per una passione che sgorga dalla bellezza di aver trovato Cristo e con Lui il significato del nostro vivere. Allora scopriamo che il Regno dei Cieli è già dentro di noi, scopriamo che basta aprire il cuore per trovare il tesoro e la perla e con loro gioia, pace, luce e un supplemento di forza per i giorni bui. Ma questo dono è a sua volta una conquista, cioè deve diventare la mia conquista! Allora lascio tutto, ma per avere tutto, vendo tutto ma per guadagnare tutto perché il Vangelo porta una spirale di vita crescente.
Vi ricordate della frase con la quale abbiamo iniziato? « Se si vuote conoscere un uomo, bisogna cercare colui verso il quale la sua vita è segretamente rivolta... » Nel nostro viaggio abbiamo conosciuto due uomini "cercanti", due esploratori, e abbiamo appreso che le loro vite erano rivolte verso il vero tesoro, le loro azioni erano spinte da Colui che dà senso ad ogni più piccola azione, da Colui che ci appassiona e ci spinge a non fermarci mai, perché la vita continua ancora di desiderio in desiderio, di passione in passione, in un circolo virtuoso di amore e gioia.
"Il Tesoro nascosto nel campo", da una stampa popolare