OK,
anche la Pasqua è dietro le spalle, per cui vi fornisco finalmente la soluzione del
gioco del « Chi fu detto? », che ha ricevuto più critiche che
consensi, essendo stato accusato da molti di risultare troppo difficile
ed inaccessibile ai più. Smentirò questa asserzione dicendovi che la
persona che ha ottenuto il maggior numero di risposte accettabili è Matteo
Magini (IV H), dunque non un docente universitario. Vincitore in
assoluto del gioco è stata però la mia amica giornalista Elena
Cristina Bolla, con 30 risposte giuste su 30, così suddivise a
suo dire: « Risposte "a orecchio": 24. Ricerche libresche:
6. Ulteriori controlli su Internet: 6 (troppi per il mio
standard... ma sono giù di allenamento!) » Ecco le loro risposte.
l'Abatino
|
Gianni Rivera
(1943 – vivente), così definito in modo sprezzante dal
giornalista sportivo Gianni Brera per la sua tendenza alla
leziosità stilistica a scapito del vigore atletico:
"Un omarino fragile ed elegante, cosî dotato di
stile da apparir manierato, e qualche volta finto".
Rivera
fu definito anche il "Golden Boy" per aver
esordito in serie A a 15 anni. |
l'Amico
di Dio
|
Abramo, così
chiamato dagli arabi ("El Khalil", cioè
"l'amico", è anche il nome arabo della città di
Ebron, famosa per i ricordi abramitici) "Or
Abramo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia; e fu
chiamato amico di Dio." (Giacomo 2, 23) |
Colui
che ingiusto fece sé contro sé giusto
|
Pier delle Vigne,
consigliere di Federico II di Svevia, suicidatosi in carcere
dove era stato rinchiuso ingiustamente, come racconta
Dante: « L'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir
fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me giusto.» (Inf. XIII,
72) |
Colui
che strappò al cielo il fulmine, lo scettro ai tiranni
|
Benjamin Franklin
(1706 – 1790), inventore del parafulmine ed uno dei padri
della Costituzione americana (così recita l'iscrizione sul
monumento a lui dedicato a Filadelfia, sua città natale (eripuit
fulmen caelo, sceptrumque tyrannis) |
Il
Conte Verde
|
Amedeo VI di Savoia (1334 –
1383), passato alla storia con questo titolo dal giorno in cui
vinse il torneo di Bourg-en-Bresse, nel maggio 1353. Come
racconta Maria Josè di Savoia nel suo libro "Le origini
di casa Savoia", in quel torneo tutti i cavalieri
vestivano in verde, e da allora Amedeo VI pretese che tutti i
suoi abiti, i suoi appartamenti, la tenda delle spedizioni
militari ed i regali che destinava ai suoi ospiti fossero tutti
inevitabilmente verdi (invece suo figlio Amedeo VII fu detto
"il Conte Rosso": una dinastia in technicolor!) |
La
Delizia del genere umano
|
l'imperatore romano Tito
Flavio Vespasiano (39 – 81 d.C.), secondo la
definizione data da Svetonio nel
"De vita Caesarum", per le sue doti di clemenza e
magnanimità.
|
L'Enosigeo
|
il dio greco Poseidone,
cosiddetto perché a lui era attribuito il potere di scatenare i
terremoti (significa "lo scuotitore della terra").
Infatti l'ingenua concezione cosmologica
omerica credeva che i sismi fossero originati dal mare.
|
La
fanciulla dal naso di cane
|
« La fille au nez de chien » è
stato il primo, e un po' denigratorio, soprannome di Brigitte
Bardot (1934 – vivente), quando era ancora agli esordi
della sua carriera. Poi è diventata troppo famosa e tutti hanno
cercato di dimenticarlo... per quanto ella notoriamente ami i
cani. Questo nomignolo mi è stato suggerito dalla mia amica
giornalista E.C.B. Matteo Magini invece attribuisce questo
soprannome a Clodia, l'amante di
Catullo. Leggete a
questo proposito una mail di commento della mia amica E.C.B. |
Il
Figlio della Stella
|
Simone Bar Kochba (in
ebraico appunto "figlio della stella"), che dal 132 al
135 d. C. guidò la sanguinosa quanto disastrosa rivolta degli
Ebrei contro Roma; fu così soprannominato da rabbi Yosef ben
Aqiba, che lo aveva pubblicamente riconosciuto come il Messia
d'Israele, la cui nascita sarebbe stata annunciata (come Gesù)
dalla comparsa di un astro in cielo. Dopo la sconfitta di Betar
il suo appellativo fu però mutato in « Bar Koshba », "il
figlio della menzogna"
|
Il
Ghirlandaio
|
Domenico Bigordi (1449 –
1494), membro di una famiglia di artisti fiorentini, così detto
essendo figlio di Tommaso Bigordi, orafo famoso per la squisita
fattura dei suoi monili d'argento ("ghirlande")
destinati alle acconciature femminili |
La
Grande Anima
|
Mohandas Karamchand Gandhi
(1869 – 1948). Tale infatti è il significato del noto
appellativo "Mahatma" con cui era chiamato il
liberatore dell'India moderna |
«
Gran traduttor dei traduttor d'Omero »
|
Vincenzo Monti (1754 –
1828), in un ironico epigramma composto da Ugo Foscolo.
Monti
rispose: «
Questi,
rosso di pel, Foscolo è detto /
che per tutto falsar falsò se stesso / quando in Ugo cangiò
ser Nicoletto. / Guarda la borsa se ti viene appresso » (citazione
di E.C.B.)
Scambi di gentilezze tra poeti. |
Il
Grigio Pellegrino
|
Gandalf,
protagonista del "Signore degli Anelli" di
J.R.R.Tolkien (tale era il senso del suo nome elfico Mithrandir).
Lasciamo la parola a lui stesso:
« Molti i nomi che ho nelle diverse terre. Mithrandir
sono per gli Elfi, Tharkun per i Nani; Olòrin ero da giovane
nell'ormai obliato Ovest, nel Sud Incànus, nel Nord Gandalf;
all'Est non vado mai... » |
L'imperatore
degli impiccati
|
Francesco Giuseppe d'Asburgo (1840 –
1916), così definito da Giosuè Carducci dopo che ebbe negato
la grazia al patriota italiano
Guglielmo Oberdan, impiccato nel 1882. |
|
Maximilien de Robespierre (1758 –
1794), anima del Comitato di Salute Pubblica durante il periodo
del Terrore, così soprannominato per il suo incrollabile rigore
morale. |
La
Lady di Ferro
|
Margaret Thatcher (1925 -
vivente), primo ministro inglese dal 1979 al 1990, così detta
per la sua politica intransigente ed antieuropeista, per
il liberalismo esasperato e la forte opposizione al Welfare
State con cui governò. |
Il
Martello degli ariani
|
Sant'Ambrogio di Milano (334 –
397), così detto per la sua inesausta lotta contro l'eresia
ariana. Sia E.C.B. che Matteo Magini attribuiscono
lo stesso titolo a Sant' Atanasio (295
- 373),
anch'egli fiero nemico dell'eresia ariana, cosi
chiamato nelle sue lettere dal vescovo San Serapione che tra
il 340 e il 356 lo sostenne energicamente nella lotta
anti-ariana. |
Il
Napoleone Nero
|
Shaka (1787 –
1828), capo supremo degli Zulu, che grazie ad una politica
aggressiva e spietata riuscì a ritagliarsi un vasto regno negli
attuali Mozambico e Sudafrica. Il soprannome gli viene dalla sua
abilità come stratega in guerra e dalla sua mancanza di
scrupoli. Lo stesso nomignolo venne però dato anche a Toissant
Louverture (1743 – 1803), artefice nel 1771
dell'indipendenza di Haiti dalla Francia, ma sconfitto da
Napoleone (quello vero) e morto in un carcere francese. |
L'Oceano
di Saggezza
|
Tenzin Gyatso (1936 –
vivente), il 14° Dalai Lama, cioè la guida spirituale del
Tibet; tale è infatti il significato delle parole tibetane
"Dalai Lama" |
Il
Pastor et Nauta
|
Giovanni XXIII
(Angelo Roncalli, 1881 – 1963) secondo
Malachia, monaco irlandese dell'XI
secolo, nelle sue incredibili profezie riguardanti il papato ( 112 papi
a partire da Celestino II nel 1143 sino alla fine del
mondo).
Sembra che la profezia si riferisca al fatto che, prima
di essere eletto Papa, Roncalli fu per quattro anni patriarca di
Venezia, ma soprattutto al fatto che, indicendo clamorosamente
il Concilio Vaticano II, egli traghettò la Chiesa verso il
rinnovamento richiesto dalle sfide della modernità.
Come simboli del Concilio Ecumenico scelse infatti una
croce ed una pecora (da cui l'epiteto pastor) |
Il
Prete Rosso
|
il musicista Antonio Vivaldi
(1678 – 1742), forse il più grande compositore italiano di
tutti i tempi di musica strumentale, così detto per il suo
colore dei capelli
e perché ordinato sacerdote nel 1703 (più per convenienza che
per vocazione). |
Il
Principe dei matematici
|
Carl Frederich Gauss (1777 –
1855), il primo della storia a dimostrare il "Teorema
Fondamentale dell'Algebra": un'equazione di grado n ha
sempre n e solo n soluzioni. Magini ha
risposto invece Leonhard Euler (1707
- 1783), con questa
motivazione: quando Giovanni Bernoulli, che era professore di Matematica
di Euler all’Università di Basilea , riconobbe che il suo
allievo lo aveva superato, gli tributò in una lettera del
23 settembre 1745 la citazione "Princeps Mathematicorum".
Invece E.C.B. attribuisce lo stesso titolo a Fra
Luca Pacioli (1445 - 1517), autore di una delle prime
grandi opere matematiche scritte in volgare italiano. Certamente
entrambi hanno ragione. |
Il
Santo dei voli
|
San Giuseppe da Copertino (1603 –
1663), così detto perché durante le estasi si sollevava a
mezz'aria. |
Il
Servo dei Servi di Dio
|
Gregorio I Magno (540 –
604), Papa dal 590, che ottenne la conversione al cattolicesimo
dei Longobardi e degli Anglosassoni.
Come precisa M. Magini, quando il patriarca di Costantinopoli,
accettando l’offerta dell’imperatore Giustiniano, accettò
l'appellativo di "universale", San Gregorio, che
aveva respinto quello stesso titolo, si fece chiamare
invece "servus servorum Dei", titolo che
appartiene tuttora al Papa e che ha distinto nei
secoli tutte le firme apposte dai suoi successori negli atti
depositati alla Cancelleria Pontificia. |
Il
Signor 100.000 Volt
|
Gilbert
Bécaud (1927
– 2001, vero nome François Silly), cantante francese
cosiddetto per il suo stile dinamico. L'informato M. Magini
precisa che, durante un suo concerto a l'Olympia di Parigi nel
1955, quattromila giovani trascinati dalla sua musica distrussero
parte
della sala, fatto inedito ed inaudito all' epoca: la stampa mise
in risalto l' accaduto ed inventò per Bécaud soprannomi quali
"Monsieur Dynamite", "Le champignon atomique"
ed il più celebre "Monsieur 100.000 volts". |
Tartaglia
|
L'algebrista Niccolò
Fontana (1499 – 1557), autore dell'omonimo triangolo.
Quando era bambino Mantova, la sua città natale, fu invasa
dalle truppe francesi guidate da Gastone di Foix, ed egli,
nonostante si fosse rifugiato in chiesa, fu colpito alla testa
da un soldato. Rimessosi, conservò sempre la balbuzie, da cui
il soprannome. E.C.B. però fa presente che ebbe lo stesso
titolo anche l'attore comico Nicola Cioppo,
che rese famosa l'omonima maschera.
|
Il
Temporeggiatore
|
Quinto Fabio Massimo (275 –
203 a.C.), generale e statista romano che si oppose con successo
all'avanzata in Italia di Annibale, ed il cui appellativo
("cunctator") deriva dalla sua tecnica
preferita: ritardare l'azione bellica per logorare il nemico
con molteplici scaramucce evitando sempre la battaglia campale. |
Il
Tessitore
|
Camillo
Benso conte di Cavour (1810 – 1861), cosiddetto per la
sua inesausta opera diplomatica a favore dell'unità d'Italia. |
La
Volpe del deserto
|
Erwin Rommel
(1891 – 1944), astuto feldmaresciallo tedesco noto per le sue vittorie
riportate nel deserto dell'Africa del nord. E.C.B. postilla:
"a momenti faceva prigioniero mio zio". |
Zafnat-Paneach
|
Giuseppe figlio di
Giacobbe, secondo Gen 41, 45, dopo essere stato nominato vicerè
d'Egitto ricevette questo nome egiziano il cui significato più
probabile è "Dio parla ed egli vive". |
Bene, anche stavolta è ora di tirare le somme. E.C.B. ha fornito 30 risposte
accettabili, anzi alcune le ha suggerite lei; M. Magini ne ha imbroccate
ben 28. Ha partecipato con onore anche lo
studente Jacopo Pozzi di IV H. Questo dunque è il podio del Gioco
del « Chi fu Detto? » Alla prossima volta, amici, quando il gioco
sarà quello del « Chi l'ha detto? ».
Salutoni. F.M.B.
|