L'intervista per bibliofili compilata da Max Barzaghi, storico della Chiesa ed esperto di ucronie.
Cosa
stai leggendo?
“Le Grotte delle Montagne” di Mary Stewart. Il libro fa parte di una
quadrilogia ispirata al ciclo arturiano.
Prime
letture?
Penso qualche libro di fiabe…oppure l’abbecedario…non sono stato un
enfant prodige.
Citazione
preferita da un libro?
MOLTE. Per non far torto a nessuno, ne prendo una a caso dai Vangeli:
“Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non
entrerete nel regno dei cieli!”
…ma ce ne sono infinite altre, solo che adesso non mi vengono in mente!
Il
libro più divertente?
Sono un tipo piuttosto serio e non amo particolarmente i libri
“comici”.
MI PIACE DI PIÙ TROVARE DEL COMICO (O MEGLIO DELL’IRONICO O SARCASTICO) IN
LIBRI SERI. AD ESEMPIO TROVO PARECCHIO DIVERTENTI ALCUNI EPIGRAMMI DI MARZIALE,
CI FANNO CAPIRE CHE 2.000 ANNI DI CIVILTÀ NON SON BASTATI A CAMBIARE
L’UOMO…
Il
più triste?
“La luce che si spense” di Kipling. Forse l’unico romanzo scritto
da Kipling che non ha un lieto fine. Mi ricordo che son stato male una settimana
intera dopo il finale...
Un
libro sottovalutato?
A mio avviso molti. Tra i tanti il ciclo sull’Antica Roma della
scrittrice australiana Coleen McCullough, a noi italioti nota solo per
“Uccelli di Rovo”. Un ricostruzione davvero accurata e filologicamente
corretta del Mondo Romano.
Uno
sopravvalutato?
A mio avviso la maggior parte di quelli di V.M. Manfredi, che
assomigliano più a degli script di film che non a romanzi. Sicuramente molto
commerciali, solo “Le paludi di Hesperia” a mio avviso si discosta parecchio
dagli altri.
Ma anche Dan Brown e la Rowling... autori tutto fumo e niente arrosto. Anche se
a mio avviso non serve a molto demonizzarli... basta non leggerli.
Il
più erotico?
Beh sicuramente “L’asino d’oro” di Apuleio.
Il
più difficile?
Non sono mai riuscito a leggere più di 100 pagine di “Guerra e Pace”
di Tolstoj. Non perché fosse complicato in sé, ma perché mi perdevo sempre
nella genealogia dei personaggi ed alla fine non ci capivo niente. Inoltre non
capisco nemmeno granchè dei libri di Stephen Hawking.
Un
personaggio con cui ti sei identificato?
In molti a dire il vero. Forse però il personaggio che mi somiglia di più
è “Lancillotto” del ciclo “Re in Eterno” dello scrittore inglese T.H.
White.
Il
più odiato?
Aneristo, il pentecontarca de “300 Guerrieri” di Frediani, un
generalone alla “Full Metal Jacket”. Ma di solito non “odio” molto i
cattivi, anzi a mio avviso sono molto più “umani” di tanti eroi a tutto
tondo.
Un
classico mai letto?
Moltissimi. A partire dalla lettura integrale di ’”Iliade” ,
“Odissea” “Divina Commedia” ecc. Per di più non ho mai letto nulla né
di Kafka né di Dostoevskij né di Tolkien.
La
più bella poesia d'amore?
Non amo molto le poesie e pertanto non ne ho letto tante. Però devo dire
che “Il cantico dei cantici” è davvero bello.
Un
libro che ti ha cambiato la vita?
Molti. Uno più di tutti: “Io, Francesco” di Carlo Carretto. Un libro
stupendo!
Il
più bell'incipit?
“Animula vagula, blandula / Hospes comesque corporis, / Quae nunc
abibis in loca / Pallidula, rigida, nudula, / Nec, ut soles, dabis iocos”.
Dalle “Memorie di Adriano” della Yourcenar. Un altro libro bellissimo.
Un
libro che ti ha fatto paura?
Di solito non leggo libri dell’orrore! Li evito…
Scrittori
detestati?
Non amo la Fallaci, ma anche scrittori “so-tutto-io” come Odifreddi,
Montanelli e Spinosa mi irritano assai…
Un
libro da cui trarre un film?
Se si facesse, con un certo criterio, un buon film sul ciclo arturiano…sarei
in prima fila e vederlo…ma purtroppo fanno sempre le solite americanate!
Per
finire, quale bagaglio per l'isola deserta?
La “Bibbia” me la porterei pure io. Ma anche qualche libro sui miti
greci e qualche manuale di storia…non vorrei dimenticarmi di tutto una volta
ritornato a casa!