L'intervista per bibliofili compilata da A.C., 16 anni:
Cosa stai leggendo?
"Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi.
Prime letture?
Il mio primo vero esordio è stato "Nina: la bambina della sesta luna" di Moony Witcher, a 7 anni, ma a 3 anni, non sapendo leggere, mi dilettavo nel ripetere a memoria le storielle che mia madre mi leggeva.
Citazione preferita da un libro?
A dir la verità,ne preferisco più di una: "L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte" in "Harry Potter e i doni della morte" (citazione,tra l'altro di S.Paolo) e anche "Amo parlare di niente;è l'unica cosa di cui so tutto" nel libro degli aforismi di Oscar Wilde.
Il libro più divertente?
Non è esattamente un libro, ma un passo dell'ottavo capitolo de "I promessi sposi", inerente al tentativo dei due promessi di celebrare il matrimonio "segreto". Davvero esilaranti le gesta di Don Abbondio.
Il più triste?
Certamente, "I miei martedì col professore", di Mitch Albom. Commovente ed istruttivo.
Un libro sottovalutato?
"Piccole donne" di M.L.Alcott. Quando, per la prima volta, mi sono accorta dell'esistenza di quel libro sul mio scaffale, ne ho sottovalutato il contenuto, ma leggendolo e rileggendolo, me ne sono follemente innamorata.
Uno sopravvalutato?
"Madame Bovary" di Gustave Flaubert. Me lo aspettavo più brillante, tuttavia resta un buon libro.
Il più erotico?
Sono minorenne,ma non posso esentarmi dalla risposta,poichè ho letto un romanzo di questo genere:"L'amante di Lady Chatterley" di D.H.Lawrence.
Il più difficile?
"Abbaiare stanca" di Daniel Pennac: una vicenda per ragazzini,ma che ho faticato a leggere.Storia incomprensibile.
Un personaggio con cui ti sei identificato?
Elizabeth Bennet,protagonista di "Orgoglio e pregiudizio" e Elinor Dashwood di "Ragione e sentimento", entrambi romanzi della amabilissima Jane Austen. Loro rispecchiano esattamente la mia personalità.
Il più odiato?
Miss Cheveley, temibile e odiosa ricattatrice de "Un marito ideale", commedia di Oscar Wilde.
Un classico mai letto?
"Bel ami", di Guy de Maupassant.
La più bella poesia d'amore?
"Odi et amo", di Catullo.
Un libro che ti ha cambiato la vita?
Non c'è un libro solo che mi cambia la vita; imparo una piccola lezione da ogni libro che leggo e avvengono in me cambiamenti graduali.
Il più bell'incipit?
Mmh..non saprei proprio;presto poca attenzione a come inizia un romanzo.
Il più bel finale?
"Mi sono reso conto dell'importanza di essere Ernesto" de "L'importanza di chiamarsi Ernesto",sempre del brillante Oscar Wilde.
Un libro che ti ha fatto paura?
Mi assicuro sempre di non leggere libri che mi facciano paura. Il più impressionante è stato "Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde", ma tutt'altro che spaventoso.
Scrittori detestati?
Luis Sepulveda.
Un libro da cui trarre un film?
Magari "Abbaiare stanca", almeno potrei capirci qualcosa di più.
Per finire, quale bagaglio per l'isola deserta?
Un canotto gonfiabile,per ritornare a casa qualora ci siano imprevisti, un manuale per la sopravvivenza e un cercapersone.