Bandiera dei VSA (da questo sito)
Ho pensato ad una breve ucronia sugli Stati Uniti di Lingua Olandese e conseguente cultura moderna in questa lingua, o meglio in Amerikaans. Ecco il mio progetto di Timeline:
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POD: il flusso migratorio di coloni olandesi è molto più forte che nella HL a causa una crisi agraria in patria.
1613: gli olandesi fondano una colonia commerciale a Manhattan
1615 fondata la colonia di Wilhelmstad (nella Georgia attuale).
1620: Viaggio del Mayflower dall'Inghilterra al Massachussets con un centinaio di pellegrini.
1626: Peter Minuit compra Manhattan dagli indiani.
1633: fondata Nieuw Rotterdam dagli olandesi (nella Carolina del Sud).
anni '30: la crisi agricola che colpisce le campagne dei Paesi Bassi porta alla fame migliaia di contadini olandesi.
1640: inizia la guerra tra olandesi e Cherokee nel Nieuw Orange (Georgia e Carolina).
1643-1645: guerra di Wim Kieft (omonimo del giocatore del Pisa degli anni '80) contro i Lenape. I contadini poveri si indebitano con la compagnia delle indie occidentali e vendono i loro campi e le loro case, in cambio di un viaggio per le nuove terre, dove trovare terreni fertili gratuiti.
1650: Le colonie olandesi raggiungono le 100 mila anime; Nieuw Amsterdam conta 6000 abitanti, Wilhelmstad 3000, Nieuw Rotterdam 2500 e molti villaggi e case coloniche. Gli inglesi ammontano a 50 mila coloni divisi tra New England, e Carolina e Virginia.
Viene istituita una milizia territoriale per la difesa dalle tribù native e da gli inglesi.
Guerre anglo-olandesi
1652–1654: prima guerra anglo-olandese. Gli olandesi forti, di una superiorità numerica sul continente americano, attaccano la colonia del New England, male armati e addestrati non riescono ad avanzare oltre l'Hudson, e si ha una situazione di stallo. La flotta olandese è capitanata dall'ammiraglio Maarten Tromp, che incontrerà la flotta di Robert Blake.
1654: il trattato di Westminster pone fine alla prima guerra.
1665–1667:
seconda guerra anglo-olandese.
I coloni della nuova Olanda (New Amsterdam) in maggior numero occupano verso sud la Virginia e la Carolina, ricongiungendosi con quelli dell'Orange, mentre la guerra sugli altri scacchieri si tiene soprattutto per mare, dove la flotta di De Ruyter affronta quella del duca di York.
Decisiva vittoria delle truppe territoriali dell'Orange che avanzano verso nord e occupano Jamestown, guidate da un generale: Jan van Riebeeck, futuro eroe nazionale (a sinistra).
Ma la resa di Jamestown è anche dovuta all'arrivo della flotta di De Ruyter e alla promessa della libertà religiosa ai coloni inglesi.
1667: il trattato di Breda pone fine momentaneamente alle ostilità.
1672–1674: terza guerra anglo-olandese. La situazione nordamericana porta gli inglesi a scendere nuovamente in guerra per liberare le colonie della Virginia e della Carolina dagli olandesi.
Sul fronte nord gli olandesi stanno sulla difensiva e il confine viene fissato sull'Hudson.
In Europa numerosi scontri navali, gli olandesi sono comandati dall'ammiraglio De Ruyter.
Gli inglesi occupano la Colonia del Capo.
Le guerre anglo-olandesi terminano con una parziale vittoria navale inglese compensata da una vittoria territoriale olandese sul fronte nordamericano.
Ai trattati di pace (Westminster 1674), la repubblica olandese opta per l'annessione delle colonie americane a sud, rinunciando alle isole caraibiche e al Suriname, annessi alla corona inglese.
L'Inghilterra mantiene il New England. Conquista Trinidad, il Suriname, Aruba e mette piede in Sud Africa.
1680: Le colonie di Nieuw Rotterdam e Wilhelmstad si fondano nella colonia dell'Orange e inglobano i possedimenti inglesi della Virginia e della Carolina.
L'Olanda, priva dello scacchiere caraibico, si espande verso sud e viene in contatto con la colonia spagnola della Florida.
Questo scenario non viene visto come una sconfitta in Inghilterra, perché la Gran Bretagna annette le fabbriche nel Suriname e le isole caraibiche e il commercio degli schiavi, mentre all'Olanda vanno gli spopolati territori del Nord America.
Padre Penn fonda in Guyana la colonia della Sylvania, per le estese foreste, in futuro chiamata in suo onore Pennsylvania, (odierno Suriname), vi sorgono numerose comunità protestanti per via della sua tolleranza religiosa.
Anni '80: il flusso di coloni continua, e causa inadempimenti dei contadini la compagnia delle indie occidentali fallisce, viene rilevata dalla compagnia delle indie orientali.
Nascono le colonie di Drenthe (Carolina), Gelderland (Virginia/Deleware). Nieuw Braband (Pennsylvania/New York).
1700: Nuova Amsterdam raggiunge i 10 mila abitanti, Nuova Rotterdam i 5.000, Wilhelmstad 3.000, numerosi nuovi villaggi vengono fondati,
Le colonie olandesi ammontano a 180.000 anime, a nord confinano con le colonie inglesi sul fiume Hudson, mentre a sud incontrano gli spagnoli della Florida.
Le Province unite si spopolano causa le continue carestie e l'immigrazione nel Nord America, all'inizio del '700 la popolazione olandese scende sotto il milione di abitanti.
1701-1714: Guerra di Successione Spagnola.
1713: Trattato di Utrecht: la Gran Bretagna guadagna la Nuova Scozia, Terranova e la baia di Hudson dalla Francia. Il Belgio passa dalla Spagna all'Austria.
Immigrazione dall'Europa sulla costa atlantica americana, la colonizzazione boera si concentra in Nord America.
All'immigrazione olandese si aggiungono coloni tedeschi, francesi e scandinavi.
1750: le colonie olandesi raggiungono gli 800 mila abitanti, in massima parte bianchi.
1756-1763: Guerra dei Sette Anni, l'Olanda si schiera con la Prussia e la Gran Bretagna, contro la Francia e l'Austria.
La ragione di questa scelta sono i continui contrasti sul settore coloniale nordamericano e la minaccia di invasione terrestre da parte della Francia.
La Prussia è circondata e le Province Unite attaccate dai francesi.
In Nordamerica lo scacchiere mostra gli olandesi e gli inglesi all'attacco dei vasti territori francesi oltre gli Appalachi, tribù indiane si schierano su entrambi i fronti.
La Gran Bretagna invia aiuti agli alleati prussiani e olandesi sul continente.
Sui mari gli anglo-olandesi hanno una netta superiorità.
1763: Trattato di Parigi.
Al termine della Guerra dei Sette Anni le colonie olandesi annettono il territorio fino al Mississippi, e la Florida, la Gran Bretagna invece annette il Canada. le basi commerciali in India, il Bengala.
Le Province Unite sono ulteriormente devastate e le finanze statali svuotate dalla guerra con i francesi; tutto ciò portano a un ulteriore flusso migratorio di coloni e a un inasprimento delle tasse sulla società agricola americana.
I boeri del Nordamerica vengono tassati dalla madrepatria e partoriscono un sentimento di distacco e di voglia di indipendenza.
Nieuw Amsterdam Tea Party: i coloni boeri cacciano a mare il te proveniente dalle indie orientali, per boicottare il trattamento fiscale imposto a loro dalla madrepatria, fu la scintilla che fece partire la rivoluzione amerikana.
Nell'autunno del 1774 i cittadini amerikani si impegnano a boicottare tutte le merci provenienti dalla madrepatria.
Nell'assemblea delle Province Unite dell'Amerika, si proclama il principio "Nessuna tassazione senza rappresentanza": si riuniscono i rappresentanti delle Province Unite d'America, sono per ora cinque.
Nel febbraio 1775 il parlamento della Province Unite vota la soluzione conciliante, riduzione delle tasse in cambio di un impegno delle colonie all'integrità della madrepatria, ma ormai la guerra d'Indipendenza avrà inizio.
Il 4 luglio 1776 a Nieuw Amsterdam le cinque colonie dichiarano l'indipendenza dalla madre patria.
Le Province Unite che dichiarano l'indipendenza sono (da nord a Sud):
Nieuw Amsterdam, Nieuw Brabant, Gelderland, Drenthe e la vasta Oranje nel sud.
L'assemblea delle Province Unite d'America nomina il giovane aristocratico Van Plattenberg (nella HL governatore del Sudafrica) presidente della federazione.
1775–1783: Guerra d'Indipendenza Amerikana.
L'Inghilterra appoggia i ribelli americani, un giovane avvocato inglese organizza i ribelli per conto della corona inglese: George Washington.
La Spagna di schiera con gli olandesi, perchè teme una rivolta delle sue colonie americane.
George Washington guida un reparto britannico alleato nella guerra di indipendenza, dal Canada arriva in soccorso ai ribelli.
Gli indipendentisti americani ottengono la collaborazione di Francia e Gran Bretagna che occupano le basi commerciali olandesi.
Gli inglesi occupano la base olandese di Batavia.
I Portoghesi occupano le Molucche.
I francesi occupano il Senegal.
Le Province Unite devono firmare la pace molto gravosa.
Cessione delle basi commerciali a Giava agli inglesi, e nelle molucche ai portoghesi.
Concessione dell'indipendenza agli Stati Uniti d'America.
Cessione della Colonia del Capo all'Inghilterra.
Nascono gli Stati Uniti d'America (Verenigde Staten van Amerika, VSA). Van Plattenberg è il primo presidente.
George Washington viene nominato governatore del Canada per conto della corona inglese.
La Gran Bretagna ottiene anche il Sud Africa, praticamente non abitato da boeri a titolo definitivo.
L'impero coloniale olandese finisce prima della TL, dopo la guerra di indipendenza americana lo smembrano inglesi e francesi.
1800: Jacob Abraham Uitenhage de Mist (1749–1823) è presidente dei VSA.
1804: Napoleone vende la Louisiana ai VSA, De Mist firma l'atto d'acquisto. I VSA raddoppiamo la loro superficie, venendo in possesso di tutta la valle del Mississippi-Missouri.
1812-1815: Guerra indipendenza Canadese.
Dopo l'America olandese è la volta dell'America inglese, che con l'appoggio dei francesi e degli americani inizia la guerra d'indipendenza canadese.
1815: nascono gli Stati Uniti del Canada con capitale Boston.
James Madison è il primo presidente degli Stati Uniti Canadesi.
1845-1848: guerra messicana.
Il presidente Pretorius guida la nazione contro i messicani.
Con la massiccia immigrazione olandese in Nord America, la colonizzazione del Sudafrica è stata trascurata e h a dato via libera alla penetrazione britannica.
A metà '800 con la carestia in Irlanda centinaia di migliaia di irlandesi lasciano l'isola per approdare in Sudafrica. Il contrasto con il governo inglese è forte ed essi decidono di migrare a nord, “great migration” alla ricerca di terre libere e pascoli.
I farmers irlandesi si scontrano con il nascente impero Zulu e lo sconfiggono nella battaglia del Bloody River.
Nascono le repubbliche cattoliche del Trans-Shannon ( Shannon è il nome dato al nostro fiume Vaal) e del Free State of Maryland (in onore di Maria Vergine).
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Bandiera del Trans-Shannon |
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Bandiera del Maryland |
Alla fine del XIX secolo gli inglesi si espandono a nord e vengono in contatto con i farmer irlandesi, ciò porterà alle guerre irlandesi di fine secolo.
Riguardo ai Caraibi, nelle guerre anglo-olandesi, le Province Unite hanno ceduto i loro possedimenti all'Inghilterra che egemonizza la regione. Nascono le colonie della Georgia (Guyana), della Pennsylvania (Suriname) e della Virginia (Guyana francese).
1900, statistiche:
United States of Canada:
lingue: inglese (80%) e francese (Quebec 10-15%), lingue native
stati: Massachusset, Rhode Island, Connecticut, Long Island, Vermont, New Hampshire, Maine, Nova Scotia, Belle Iles, New Broomswitch, Terranova, Quebec, Ontario, Saasketwan, Manitoba, Alberta, British Columbia
popolazione: 15 milioni (anziché 5, hanno anche il New England).
VSA:
lingue: olandese americano (80%), tedesco (ovunque anche bilingui con l'olandese), inglese (Virginia e Carolina), francese (Louisiana), spagnolo (sud), lingue native (più diffuse rispetto alla TL per via di una minore pressione demografica ma sempre in forte declino)
popolazione: 40 milioni (anziché 76 milioni)
Il flusso migratorio britannico (irlandese compreso) si è riversato in maggiore percentuale verso il Canada, il Sud Africa, i Caraibi, l'Australia e la Nuova Zelanda, mentre la colonizzazione tedesca e scandinava ha privilegiato i VSA.
Nel 1900 la Germania ha 56 milioni di abitanti, dopo l'unificazione si è rallentato il flusso di migranti verso i VSA.
Popolazione in milioni (1900): Cina 467, Russia 128, Germania 56, Austria-Ungheria 42
La colonizzazione europea dell'Indonesia
La colonizzazione olandese essendosi concentrata sugli immensi spazi nordamericani, non ha potuto dedicarsi agli altri scenari più tradizionali, Sud Africa, Indonesia, Caraibi, e ciò ha permesso a inglesi e portoghesi di occuparne gli spazi, ma le Province Unite avevano basi commerciali nelle Indie Olandesi fino alla guerra di indipendenza americana. Negli anni '80 del '700 la divisione dell'Indonesia era virtualmente decisa: inglesi a Giava, Sumatra e Bali e portoghesi nelle Molucche, a Timor, nel Borneo.
Nelle aree di influenza portoghese si diffonde il cristianesimo su un substrato di credenze antiche, di induismo, buddismo e islamismo, ma è contro quest'ultima che nel secoli successivi ci sarà un forte contrasto.
Quindi abbiamo nel 1940:
Indie orientali portoghesi:
Borneo, Molucche, Timor, poi successivamente la parte occidentale della Nuova Guinea.
Possedimenti britannici:
Protettorato di Giava, (brit.)
Protettorato di Sumatra, (brit.)
Sultanato di Aceh nel nord di Sumatra
Sultanato di Bali
Con la seconda guerra mondiale i giapponesi cacciano i portoghesi e gli inglesi.
Nel dopoguerra i legittimi proprietari europei tornano in possesso degli antichi territori, ma nella popolazione locale matura un sentimento di indipendenza.
Nel 1949 nasce la NAVO (Noord-Atlantiese Verdragsorganisasie), OTAN in francese, un' organizzazione simile alla nostra NATO, formata da VSA, Canada, Gran Bretagna, Francia ( uscita con Mitterand e rientrata con Sarkozy), Belgio, Olanda, Lussemburgo, Spagna, Portogallo, Germania, Danimarca, Norvegia, Islanda, Italia, Grecia, Turchia, e dopo la caduta del Muro di Berlino anche da Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Albania, Lituania, Lettonia, Estonia. In questa NAVO il paese più potente sono i VSA, ma anche i britannici, i canadesi e i francesi hanno un peso notevole.
Negli anni '60 il Regno Unito prepara l'indipendenza delle sue colonie, che entreranno a far parte del Commonwealth; nascono quattro stati, il sovrano del Regno Unito è anche formalmente sovrano di Giava, Sumatra (centromeridionale), gli inglesi al contrario dei portoghesi non hanno operato una cristianizzazione dell'area e la popolazione britannica è trascurabile rispetto ai locali.
Intanto negli anni '60, '70 e '80 si accende il conflitto sudafricano tra inglesi protestanti e irlandesi cattolici, e nasce il SARA, "South African Republican Army*, autore di innumerevoli attentati.
Il Sudafrica oggi è una monarchia aderente al Commonwealth, capo di stato è la regina di Inghilterra.
Contemporaneamente alle guerre di indipendenza in Angola e in Mozambico, gli indonesiani iniziano una guerriglia contro l'esercito portoghese e le truppe coloniali, malgrado una forte divisione interna tra islamici e cattolici, divisione che rimarrà anche dopo l'indipendenza (1974). La guerriglia indonesiana è guidata dal FRELIBIN (Frente de Libertação de Indonesia).
Negli anni '80 nella densamente popolata Giava sono forti l'influenza britannica e poi amerikana e canadese. L'isola si prepara alle elezioni del parlamento, vinte dal partito socialista Giavanese, formazione vicina alla Cina maoista e all'Unione Sovietica. I servizi segreti NAVO iniziano a finanziare i contras Giavanesi. Guerra civile Giavanese tra governo delle guardie rosse e ribelli contras finanziati dagli anglo-boeri.
1984: il congresso canadese discute sulla possibilità di un intervento armato americano nell'isola sponsorizzato dal presidente Ronald Reagan (in questo scenario GB, Canada, Australia e VSA sono sullo stesso piano di potenza, non c'è un paese egemone), ma molto dipende dal parere dei “boeri” del VSA, boeri e cowboys (canadesi) sono alleati ma spessi discordi.
1985: Congresso NAVO-OTAN: il presidente americano De Klerk (non esiste apartheid in Amerika), quello canadese Reagan e la britannica Thatcher si incontrano prima segretamente, poi ufficialmente con tutti gli alleati. Il no di De Klerk ha influenzato notevolmente il non intervento NAVO a Giava.
1988: Rivoluzione Islamica Giavanese, le guardie islamiche occupano il palazzo presidenziale di Giacarta.
Anni '90: il sultano filo-occidentale di Aceh viene abbattuto da una rivoluzione islamica.
1994: Nelson Mandela è il primo afroamericano a venire eletto presidente dei VSA.
Anni 2000: Attentato alle Twin Towers di Boston (Canada). Il presidente americano Mandela dichiara che soccorrerà gli alleati canadesi.
Osama Bin Laden si rifugia tra i monti di Aceh (Sumatra). La NAVO invade Aceh in mano ai talebani.
Conclusioni:
I VSA sono dopo Gran Bretagna (che possiede un enorme impero coloniale), Germania, Francia, Giappone e Russia, la più grande potenza del mondo, anche se in rapida ascesa.
Hanno un area di 9 milioni di km2 che lo fanno il sesto paese più vasto del mondo dopo Gran Bretagna e impero, F e impero, Russia, Canada, China.
Ipotizzando una popolazione fiammingo-teutonica-scandinava sullo stesso livello di competenze e imprenditorialità di una anglosassone, si può dire che sono destinati a diventare la prima potenza del mondo.
Appendice Culturale
La musica amerikaans si diffonde in tutto il mondo dopo la II Guerra Mondiale, ma la concorrenza con quella inglese, spagnola e francese è forte, non essendoci una lingua egemone nel mondo occidentale potremo sentire alla radio un Country in olandese (amerikaans) o in inglese canadese, un rock, britannico o canadese (in inglese) o un rock amerikaans, la musica latina sala come nella HL, anzi la presenza latina nei VSA sarà ancora più massiccia in quanto i bianchi sono di meno.
Come si chiameranno alcuni fenomeni del costume?
Madonna, essendo italo-americana, si chiamerebbe come tale Madonna, alias Ciccone. anche se canterebbe in Amerikaans.
L'Isla Bonita (canzone) resta tale, ma in un misto tra amerikaans e spagnolo.
Van Halen: i fratelli V.H. immigrati dall'Olanda alla Kalifornia, canterebbero nella lingua del padre, olandese (anche se amerikaans) e la famosa Jump, sarebbe Sprong (salto), però non avrebbero tratti semi-asiatici perchè la madre indonesiana non emigrerebbe nel paese dei tulipani, in quanto l'Indonesia non è ex-colonia, avrebbero altri tratti dipende da chi sposa il loro padre.
Goed Jan - (Bon Jovi), la band di capelloni del New Jersey, meglio del Nieuw Brabant, il frontman è di origine italiana, si chiamerebbe Johannes Goet Jan, o meglio Johanes Buongiovanni all'anagrafe, forse solo Johannes o Jan, gli altri rimarrebbero tali (Sambora, Torres, Bryan, Such). L'album New Jersey sarebbe Nieuw Brabant.
Ora le serie cult:
Baaiguard (Baywatch): la bagnina Pamela Andreszoon si cimenta nei suoi salvataggi, con tanto di seno rifatto, sulle spiagge della Kalifornia (guadagnata dai VSA nella guerra del 1845-1848).
Bly Daggen (Happy Days): la serie televisiva anni '70 sulle avventure della famiglia Van Kunighofen (Cunningham), e del rubacuori Fonzy (Fonzarelli rimane tale).
Sulle strade di Sint Frank: la serie omonima poliziesca californiana, Sint Frank è la San Francisco rinominata, dopo le annessione del 1848, ma in realtà bilingue per i tanti latinos presenti.
A-Span (A Team): la storia di ex marines sfuggiti a un processo ingiusto che operano in aiuto di chi ha bisogno. Tra i protagonisti Meneer T, il massiccio nero con i capelli da Mohicano.
Ster Trek: la più famosa serie di fantascienza di tutti i tempi vede il capitano de Klerk (Kirk) al comando dell'astronave federale Onderneming (Enterprise) esplorare la galassia assieme al vulcaniano Spaak e al dottor Van Kek (McCoy).
La Nuova Olanda in America disegnata da rubberduck3y6 (da questo sito)
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Così gli replica Lord Wilmore:
Propongo un'alternativa alla tua Timeline. Molto maggior razzismo contro i neri, gli asiatici, gli indiani d'America. Niente Lincoln e regime di segregazione razziale fin dall'800, a cui porrà fine l'equivalente di Kennedy prima dell'arrivo di un Mandela, forse l'equivalente di Martin Luther King. Possibile alleanza con Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale, la guerra di secessione viene combattuta contestualmente alla II Guerra Mondiale tra Nord e Sud perchè il sud più razzista si schiera con l'Asse, il nord si schiera con l'ex madrepatria Olanda occupata da Hitler. La lingua prevalente nel mondo diventa l'Amerikaans. Il football americano e il baseball non ascendono, questi Verenigde Staten van Amerika divengono una grande potenza del calcio con calciatori del calibro di Gullit, Van Basten, Seedorf...
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E Falecius aggiunge:
Nella nostra linea temporale le Province Unite fecero una scelta (l'Indonesia) e non si impegnarono più di tanto in Nordamerica. Tuttavia in questa linea potrebbero decidere appunto di concentrarsi sul Nordamerica, tenendone fuori gli svedesi (vittoria nella Guerra Nordica nel 1660). Come conseguenza realistica, l'Inghilterra otterrebbe vantaggi in Indonesia e probabilmente colonizzerebbe per prima il Capo. Tuttavia se l'Olanda domina le aree delle Tredici Colonie della nostra linea è inevitabile in conflitto coloniale con la Francia. Non so se finirebbe come finì con l'Inghilterra. In fondo la Francia i paesi bassi li poteva invadere, l'Inghilterra no ("non dico che non possano venire. Dico che non verranno per mare").
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Al che Rivoluzionario Liberale replica:
Bisogna vedere se si arrivi a una situazione simile agli USA degli anni '60 dell'ottocento. Tanto per cominciare metto la clausola che la guerra dei sette anni la vincono insieme agli inglesi e i prussiani. Quindi gli olandesi devono dividere il continente sempre con gli inglesi, il Canada diviene inglese, ma anche il New England resta inglese, perchè troppo abitato gia dalla metà del seicento per essere preso.
I VSA avranno una popolazione minore rispetto agli USA reali perchè il flusso britannico e irlandese si dirige a nord, verso il Canada-New England e invece i tedeschi vanno a sud e adottano la lingua olandese.
Forse all'interno degli VSA potrebbe causare un conflitto protestanti-cattolici. perchè di bavaresi e austriaci cattolici ne emigrano
molti. Quindi una minore popolazione, anche di un fattore due, potrebbe causare un rallentamento della storia americana.
Ai tempi della Guerra di secessione gli USA avevano 25 milioni di abitanti, qui forse attorno ai 15.
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Falecius non si arrende:
Mi sembra fondamentale vedere le prime fasi di sviluppo delle diverse colonie, quindi ai primi del Seicento. I POD riguardano le scelte delle potenze coinvolte: Province Unite, Inghilterra, Francia, in misura minore Spagna e Svezia (da vedere se uno scenario mutato possa indurre la Danimarca, o qualche stato tedesco come l'Hannover, ad entrare nel gioco).
In effetti credo che alla metà del Seicento le basi per l'evoluzione a dominio anglofono fossero stabilite, e forse reversibili solo in caso di alleanza franco-olandese, all'epoca contro natura e comunque tale da concludersi con dominanza francese del Nordamerica per ragioni demografiche.
Per cui, il discorso sarebbe che già all'inizio del Seicento l'Olanda decida di concentrarsi sul Nordamerica. In questo scenario è perfino possibile che i portoghesi restino egemoni in Indonesia (con gli inglesi come concorrenti).
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A questo punto, non possiamo non citare le proposte di Generalissimus:
Eccovi tre ipotesi sulla Prima Guerra anglo-olandese.
Prima ipotesi: Nel 1654 la guerra viene vinta dalla Repubblica delle Sette Provincie Unite, che riesce a porre un freno alle ambizioni marittime dell'Inghilterra.
L'Atto di Navigazione del 1652 cade nel vuoto e gli Olandesi non riconoscono il Commonwealth of England, si fanno concedere l'accesso al Mar Baltico dai Danesi e concludono favorevoli accordi commerciali con la Svezia.
Sono le Provincie Unite, non l'Inghilterra, a ottenere la libertà di commercio con tutte le colonie del Portogallo e la protezione dalle attività della Santa Inquisizione durante il soggiorno nei porti della madrepatria lusitana.
Seconda ipotesi: Lo stesso anno la Repubblica accetta la prima proposta di pace di Oliver Cromwell e si unisce politicamente al Commonwealth.
Terza ipotesi: La Repubblica delle Sette Provincie Unite accetta la seconda proposta di pace di Oliver Cromwell, si alleano militarmente all'Inghilterra e insieme scatenano una guerra contro la Spagna per conquistare e spartirsi tutte le sue colonie americane.
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Gli risponde il solito Rivoluzionario Liberale:
Interessante l'idea di un'alleanza tra inglesi e olandesi. Questi ultimi potrebbero ricevere i territori strappati a spagnoli e portoghesi nelle Guyane. L'Olanda deve cedere comunque New Amsterdam alla Gran Bretagna, e perciò. punta di più sulla colonia caraibica. Di qui nasce il Groot Suriname.
Durante le guerre napoleoniche i britannici occupano comunque la zona del Capo, ma al congresso di Vienna compensano con territori spagnoli e portoghesi. Alla fine negli anni 2000 arriva il presidente Van Chavez...
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Ed ora, un'altra grande idea di Ainelif: gli Stati Uniti del Sudafrica!
Le Tredici Colonie Americane si espandono sempre di più ma non riescono ad emergere come potenza internazionale né tantomeno a reclamare l'indipendenza; il Regno Unito concede sempre più libertà e diritti alla popolazione bianca, protestante ed anglosassone sulle coste atlantiche, e nomina governatore un certo George Washington che intraprende una politica di convivenza, tolleranza e progresso. Dopo l'abolizione della schiavitù, la Nuova Inghilterra può dirsi già una società multietnica dove non c'è un'etnia dominante.
Altra sorte tocca invece alla Colonia del Capo di Buona Speranza, dove la Compagnia Olandese delle Indie Orientali dopo l'invasione napoleonica nei Paesi Bassi si allea ufficialmente con i Britannici e fin dall'inizio gli Inglesi si mischiano con gli Olandesi: sorgono così i Neovoortrekker, contadini afrikaaner bianchi di lingua Afrikaans (nient'altro che anglo-olandese). Tra il 1830 e 1840 la popolazione cresce a dismisura per la politica dei due paesi, ormai in rapporti molto amichevoli.
Nascono la Repubblica Batava e la Repubblica di Natalia: sono duplici protettorati di Londra e Amsterdam ma semi-indipendenti, che iniziano una veloce espansione in tutto il territorio sudafricano e oltre, creando nuove repubbliche, come quella del Transvaal e dell'Orange, e incrementando nei nuovi territori una politica di grande crescita demografica "anglo-olandese".
Nel 1856 esplode il conflitto con gli Zulù e i loro re e capi tribù, vinti dagli Afrikaans: allora per iniziativa di Paul Kruger tutte le vecchie repubbliche boere vengono riunite sotto il governo di Pretoria, nasce la Federazione degli Stati Boeri del Sudafrica o Stati Uniti del Sudafrica (Verenigde State van Suid-Afrika, VSSA, in lingua Afrikaans) riconosciuta dalla Gran Bretagna e dagli altri paesi; la prima però ignora che nell'arco di trent'anni la popolazione anglo-olandese da poco più di 3 milioni passerà a 26 milioni di bianchi per la crescita dell'immigrazione europea verso il Sudafrica, data la fertilità del terreno e il fatto che il governo favorisce la nascita di imprese, fabbriche ed industrie.
Nel 1888 cessano le ostilità con gli Zulù e le popolazioni nere emigrano in massa verso il Mozambico e il Congo Belga, concesso loro con il Trattato di Nieuw Haag (la nostra Johannesburg).
La corona olandese accetta la nascita del nuovo stato, il governo britannico invece vorrebbe avere una zona d'influenza nelle regioni sudafricane: Cape Town diventa una base navale inglese al livello di Gibilterra o Singapore, sebbene il Regno Unito non accetti fino in fondo la strada della nascita di uno stato afrikaans.
Il 1 Novembre 1895 Paul Kruger scrive la Dichiarazione d'Indipendenza e la proclama solennemente a Pretoria la nascita degli Stati Uniti del Sud Afrika, una repubblica federale presidenziale; l'immigrazione europea diviene sempre più massiccia, ma contemporaneamente anche quella asiatica, specialmente indiana, vietnamita e cinese.
Incomincia così la vera e propria storia politica e culturale dei VSSA: non vengono più battute le vecchie valute delle madrepatrie bensì il Dollaro Afrikano, le città di Bloemfontein e Pretoria divengono metropoli, così come sono Nieuw Haag e Durban.
Nel 1903 i VSSA hanno inglobato oltre al Sudafrica, più della metà della Namibia meridionale, il Botswana e i vecchi regni di Lesotho e Swaziland; a Pretoria è costruita la prima linea della metropolitana e un tale di nome Henrich Fordh costruisce la prima auto per pochi Dollari da vendere ai suoi operai di fabbrica, che si diffonde a tutti come mezzo di trasporto.
La politica degli Afrikaans impedisce agli Inglesi di stanziarsi nello Zimbabwe che invece passa sotto la dominazione portoghese; nasce così una grande colonia riunita al Mozambico e all'Angola, cosicché la Gran Bretagna nel continente africano non ha grandi possedimenti, mentre invece li ha in America.
Viene fondata Holewodd dove sorgerà poi l'industria cinematografica che tanto conosciamo. I VSSA saranno neutrali tutta la Prima Guerra Mondiale, dove gli Imperi Centrali verranno sconfitti dall'arrivo in Europa di soldati amerindi arruolati dai Britannici.
Nella Seconda Guerra Mondiale la propaganda razzista e filonazista nei VSSA sarà molto attiva: la Ossewabrandwag, ala estremista boera molto puritana, è messa fuori legge e i suoi esponenti esiliati; la durezza del governo afrikaans nei confronti della Germania nazista sarà ricordata nella storia, tutti i governatori di sangue boero e non anglo-olandese sono costretti a dimettersi.
I VSSA si affermano come potenza planetaria e bipolare nei confronti dell'URSS, e la sua popolazione nel 1960 ammonta a 70 milioni di persone, destinata a crescere con il contemporaneo Anno dell'Africa e l'indipendenza di quasi tutte le colonie europee sul continente e il consistente arrivo di neri in cerca di fortuna e lavoro.
Cambia completamente il destino di paesi come l'Iran, l'Iraq o l'Afghanistan con i relativi problemi e conflitti.
Per quanto riguarda il '68 e la musica, sarà tutto strettamente legato al Sudafrica e all'Inghilterra, perchè in America prenderà piede più il jazz e il rhythm & blues.
Negli anni '90 la Namibia diviene nuovo stato integrante dei VSSA, e forse negli anni 2000 potremo vedere il Madagascar chiedere di divenire nuovo stato membro del governo di Pretoria...
Troverete l'ucronia sviluppata per esteso a questo link.
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C'è anche la domanda postaci da Inuyasha Han'yō:
Quali PoD sono necessari affinché sia il Sacro Romano Impero a colonizzare l'America del Nord?
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A questo proposito, Generalissimus ha tradotto per noi queste ucronie:
E se gli Inglesi non si fossero mai stabiliti in America?
Anche se i pellegrini non
furono i primi coloni inglesi in Nord America ho pensato che sarebbe stato un
modo interessante rendere omaggio alla festa creando un'ucronia su se gli
Inglesi non si fossero mai stabiliti in Nord America.
Sia per geografia che per popolazione il Nordamerica anglofono costituisce uno
dei più grandi gruppi etnici del mondo, con circa 250 milioni di abitanti e
un'estensione dall'Alaska e dallo Yukon fino alla Florida.
In breve, gli Anglosassoni del Nord America hanno avuto estremamente successo,
perciò una TL in cui gli Inglesi non hanno mai colonizzato il Nuovo Mondo è
interessante.
Come sarebbero i confini? Come sarebbe la cultura? Questa è la domanda di questa
ucronia.
In questa TL Sir Walter Raleigh non è mai esistito, perciò l'interesse nei
confronti del Nordamerica è molto inferiore, dato che fu egli a diffonderlo,
inoltre Elisabetta I e Giacomo I d'Inghilterra semplicemente non sono
interessati e preferiscono rivolgersi ai Carabi, all'India o all'Indonesia per
paura che gli Spagnoli distruggano qualsiasi colonia futura.
Forse un esploratore girovagherà tra le tribù native e non troverà alcun segno
d'oro, e questa mancanza di oro e argento smorzerà l'interesse nella
colonizzazione.
Senza gli Inglesi quale sarà la principale forza europea in Nord America? Se gli
Inglesi non sono mai arrivati in Nord America potrebbero esserci altre tre
potenze europee coinvolte nel Nordamerica del 17° secolo: i Francesi in Québec,
gli Olandesi nel New York e gli Spagnoli nel Nuovo Messico e in Florida.
So che riceverò qualche commento che dirà che gli Svedesi avevano una colonia
nel Delaware, dico solo che ne sono a conoscenza, ma nella nostra TL le colonie
svedesi vennero conquistate dagli Olandesi senza il sostegno degli Inglesi, e
inoltre erano costantemente a corto di rifornimenti e sopravvivevano a malapena.
Senza gli Inglesi gli Olandesi continueranno a controllare la loro colonia nel
New York e si espanderanno nel Medio Atlantico, forse il loro dominio si
estenderà dalla Nuova Inghilterra alla Carolina del Nord, ma, come ha dimostrato
il Sudafrica, non avranno la popolazione in eccesso per potersi allontanare
dalle regioni costiere.
Gli Olandesi erano piuttosto tolleranti, perciò nella colonia potrebbero
stabilirsi Tedeschi, Svedesi e Inglesi, venendo assimilati nella cultura
olandese.
I moderni Cajun sono discendenti degli Acadiani francofoni di quello che oggi è
il Nuovo Brunswick, che furono cacciati da quella colonia dagli Inglesi e che
discesero la costa in cerca di una nuova casa, ma le 13 Colonie e gli altri
insediamenti inglesi non li lasciarono stabilire, così la trovarono nella
colonia francese della Louisiana e fondarono New Orleans, ma se gli Inglesi non
sono mai coinvolti in Nordamerica gli Acadiani non si insedieranno mai in
Louisiana e la regione rimarrà nativa più a lungo.
La regione, però, è così strategica che i Francesi probabilmente abiteranno
comunque New Orleans, anche se più tardi.
I Francesi erano fissati col Destino Manifesto come gli Americani e gli
Anglo-Canadesi? Sì, ma in misura minore, e questo per molte ragioni complicate,
la prima delle quali è che c'erano troppo pochi Quebecchesi.
Gli abitanti del Québec erano per la maggior parte ex soldati e preti, una cosa
in contrasto con la natura familiare delle colonie inglesi.
La mancanza di donne e il semplice fatto che c'erano meno persone significava
che la popolazione rimaneva estremamente piccola.
Il numero di immigrati, e soprattutto di immigrati donne, però, iniziò ad
aumentare velocemente poco prima della conquista inglese della nostra TL, e
questo vuol dire che se i Francesi avessero mantenuto il Québec la popolazione
sarebbe aumentata e ci sarebbe stata una qualche genere di espansione, ma c'è un
altro dettaglio che danneggia l'espansione francese: il governo francese.
Le colonie inglesi in effetti si autogestivano prima della rivoluzione, ma il
Québec aveva dei governatori che facevano sì che il controllo del governo
francese fosse molto più stretto.
La colonia era controllata in modo rigido da una classe di nobili proprietari
terrieri e dalla Chiesa.
Le cose non erano un'anarchia casuale come nelle colonie inglesi, era il governo
a dare le iniziative.
Il governo francese voleva mantenere i suoi alleati tribali felici, e non
avrebbe dato il via ad una completa colonizzazione distruttiva come quella del
Destino Manifesto.
Perfino dopo la conquista inglese i Quebecchesi avrebbero potuto emigrare ad
ovest verso il Manitoba e l'Ontario, ma non lo fecero, e questo dimostra che i
Quebecchesi non avevano la fortissima pressione demografica delle 13 Colonie
della nostra TL o qualche inerzia sociale che li spingesse a farlo, perciò
probabilmente non colonizzeranno tutto il Nord America.
Probabilmente gli Spagnoli impiegheranno moltissimo tempo per colonizzare tutti
i loro possedimenti in Nord America.
Molti libri di storia hanno la concezione sbagliata che gli Spagnoli
colonizzarono tutto il Messico prima di raggiungere la California e il Nuovo
Messico, ma Santa Fe e la California spagnola erano solo piccoli punti di
territorio abitato.
La maggior parte del Messico settentrionale era inospitale al punto che quando
venne conquistato il Nuovo Messico, questo venne mantenuto solo grazie alle
carovane che attraversavano territori disabitati per raggiungerlo,
Gli Spagnoli dovettero riempire il Messico settentrionale prima di colonizzare
lo Utah, il Colorado, il Texas o il sudovest in generale, diamine, nella nostra
TL le tribù native sopravvissero indisturbate nel Messico settentrionale fino a
fine 19° secolo.
Inoltre, l'impero spagnolo era così enorme che il Messico settentrionale
probabilmente era l'ultima scelta per uno Spagnolo che stava pensando di
stabilirsi nel Nuovo Mondo, un'opzione molto migliore era il Sudamerica con le
sue terre fertili.
Questo favorisce molto i nativi americani: con l'espansione francese più debole
di quella anglosassone, gli Olandesi che esistono a malapena sul continente e
gli Spagnoli che si prenderanno tutto il tempo del mondo, i nativi americani
avranno il tempo di recuperare dalle malattie europee che li hanno colpiti.
La grande tribù nativa che probabilmente sarà in posizione dominante se gli
Europei ci metteranno più tempo ad arrivare sarà quella degli Irochesi.
Gli Irochesi avevano un enorme impero che all'inizio del 18° secolo si estendeva
dal confine orientale del Missouri alla Pennsylvania e dai confini del Québec al
Kentucky, con degli Europei più deboli gli Irochesi sarebbero rimasti la tribù
nativa più potente.
Se non colonizzeranno l'America, gli Inglesi si ritroveranno con una grande
popolazione in eccesso, un problema che all'epoca avevano molti paesi europei,
ma che potrebbe portare a più rivolte delle popolazioni celtiche, che
costituirono la percentuale maggiore della popolazione che emigrò verso le
Americhe.
Se i Francesi non hanno perso i loro domini nel Nuovo Mondo e la Guerra
d'Indipendenza Americana non è mai avvenuta, allora non ci sarà neanche la
Rivoluzione Francese.
La Rivoluzione Americana ispirò quella francese e senza le spese per sostenere
le colonie americane nella rivoluzione la Francia non si ritroverà con un debito
insostenibile.
Con le colonie ancora in piedi i Francesi potranno esportare la loro popolazione
in eccesso, ovvero la gente che nella nostra TL si arrabbiò col sistema al punto
da ribellarsi.
Se la Rivoluzione Francese non è mai avvenuta si verificherà una rivoluzione in
qualche altro paese.
I problemi della Francia erano problemi che aveva anche il resto d'Europa, solo
che in Francia erano peggiori, ma senza Rivoluzione Francese gli altri paesi
europei non istituiranno riforme per impedire un'altra rivoluzione come quella.
Posso immaginare che sarà l'Austria il primo uovo a rompersi visto che la
Francia sarà ricca e di successo, la Spagna e la Francia avranno un'economia
medievale efficiente, e l'Inghilterra e l'Olanda saranno democrazie più capaci
di adattarsi, inoltre alcuni piccoli stati tedeschi e italiani potrebbero
ribellarsi assieme all'Austria.
La rivoluzione austriaca non avrà la popolazione della Francia e Napoleone dalla
sua e verrà schiacciata dai Prussiani e dai Francesi, che restaureranno
rapidamente la monarchia austriaca.
Senza venti anni di sconfitte contro Napoleone la Prussia unificherà la Germania
con molto anticipo, e questo vuol dire che riuscirà ad ottenere buone colonie,
perché verrà coinvolta prima nella corsa ad esse.
Senza le Guerre Napoleoniche la Spagna non verrà mai conquistata dai Francesi e
l'impero spagnolo probabilmente sopravvivrà molto più a lungo.
La Spagna era così povera che è difficile immaginarla mantenere il suo enorme
impero coloniale fino all'era industriale, ma con i Francesi diventati la
nazione più potente del mondo e alleati degli Spagnoli, questo probabilmente
vorrà dire che essi finanzieranno l'impero spagnolo facendolo arrivare fino al
19° secolo.
Senza Guerre Napoleoniche gli Olandesi probabilmente manterranno un loro impero
degno di questo nome.
Nella nostra TL, durante l'occupazione francese dei Paesi Bassi gli Inglesi
rubarono Ceylon, la Malesia e il Sudafrica agli Olandesi.
Durante la Spartizione dell'Africa gli Olandesi in Sudafrica reclameranno il
Bechuanaland e la Rhodesia, e il controllo dello Stretto di Malacca gli darà
molto potere commerciale, ma è possibile che dopo una guerra per l'equilibrio
del potere i Francesi conquistino l'Olanda grazie ad un Napoleone al comando
delle loro truppe.
La gente spesso si dimentica delle Cinque Tribù Civilizzate: ad inizio 19°
secolo e nel 18° secolo il sudest era abitato da tribù che si erano adattate ai
costumi europei.
I Cherokee, per esempio, avevano inventato un proprio alfabeto, spesso vivevano
e si vestivano come gli Europei e si mescolavano con essi.
La loro imitazione dei costumi europei le rendeva più civilizzate agli occhi
degli Europei, ed è per questo che ottennero il loro nome.
Se avessero avuto tempo a loro disposizione, i Cherokee avrebbero continuato a
modernizzarsi e a commerciare con gli Europei, e questo forse sarebbe avvenuto
anche senza gli Inglesi.
La loro voglia di modernizzarsi della nostra TL vuol dire che, come il Giappone
moderno, quando vedranno i Francesi espandersi nel Profondo Sud e gli Olandesi
nei bassopiani, decideranno di industrializzarsi per sopravvivere.
Questo distruggerà radicalmente l'equilibrio di potere americano, il vecchio
impero irochese, che nella nostra TL non si modernizzò altrettanto bene, verrà
annientato.
I Cherokee probabilmente si alleeranno con i Francesi, che a questo punto
avranno colonizzato l'Ontario, e con gli Uroni, nemici di vecchia data degli
Irochesi, per spartirsi il Midwest.
Nel frattempo gli Shawnee, essendo la tribù più grande e potente sotto il
dominio degli Irochesi, dichiareranno l'indipendenza.
Il miglioramento della tecnologia renderà irrilevanti le tattiche di cavalleria
dei nomadi delle Grandi Pianure, che a fine 19° secolo verranno spartite tra
Francesi e Cherokee, con alcune parti che andranno agli Shawnee.
Gli Spagnoli, ritrovandosi con uno stato debole, accontenteranno le richieste
del Texas.
I Cherokee, nel frattempo, conquisteranno la parte meridionale delle Grandi
Pianure, gli Shawnee otterranno parte del Missouri e i Francesi la parte
settentrionale delle Grandi Pianure.
All'inizio del 20° secolo ci sarà un'enorme migrazione dal Messico verso il
sudovest, dato che il Messico inizierà a riempirsi.
Il governo spagnolo riuscirà a sconfiggere le tribù meno numerose come gli
Apache e i Comanche grazie alla tecnologia moderna, e in questa TL il sudovest
degli Stati Uniti sarà culturalmente messicano.
Senza Inglesi nel Nord-ovest Pacifico, i Russi con base in Alaska riusciranno a
reclamarlo per loro, dato che in realtà non ci sarebbero coloni.
Gli Inglesi avranno comunque una marina forte, e perciò faranno comunque bene
nella corsa alle colonie del 19° secolo, ottenendo buoni possedimenti in Africa,
Asia e Oceania.
L'idea di dividersi il sempre più debole impero spagnolo e il groviglio di
alleanze formatosi dopo la spartizione della Grandi Pianure creerà una
polveriera che potrebbe far scoppiare in America la Prima Guerra Mondiale.
Lasciate che vi dia qualche esempio: i Cherokee avranno paura di rimanere
circondati dai Francesi in Louisiana, nel nord e nel Midwest, i Comanche si
ribelleranno agli Spagnoli e si alleeranno con i Cherokee, il Messico vorrà
ribellarsi alla sempre più debole Spagna, gli Inglesi vorranno strappare Cuba
all'impero spagnolo, i Cherokee vorranno conquistare la Florida dagli Spagnoli,
i Francesi vorranno conquistare il Nord-ovest Pacifico e colonizzarlo prima dei
Russi, gli Olandesi avranno paura di rimanere circondati dai Francesi e così
via, ma sono passati 300 anni dall'inizio di questa TL e perciò non ho idea di
come si svolgerà questa Prima Guerra Mondiale e mi dispiace dovervi lasciare con
un cliffhanger per una TL che non riuscirò mai a finire.
.
E se la Rivoluzione Americana non avvenisse?
La dichiarazione
d'indipendenza degli Stati Uniti dall'Inghilterra fu uno degli eventi più
monumentali della storia.
Gli USA hanno avuto sicuramente un profondo impatto sul mondo, sia per aspetti
positivi che negativi.
Come Americano posso dire che la Rivoluzione domina ancora tutto nel mio paese,
viene vista come la nostra genesi e la nostra cultura è imperniata su quegli
ideali di indipendenza e lotta.
Ma cosa succederebbe se la Rivoluzione non avvenisse mai e gli USA non
nascessero? Come cambierebbe il mondo? Non sorprendentemente, di parecchio.
Non entreremo nello specifico sulle cause della Rivoluzione, per semplificare lo
scenario diremo che nessun Americano abbia mai desiderato o deciso di ribellarsi
e siano rimasti cittadini inglesi: nessuna guerra, nessuna Dichiarazione
d'Indipendenza, niente.
Avvengono comunque cose come lo Stamp Act, ma nessun colono le considera un
grave problema e non decidono mai di ribellarsi.
Adesso passiamo alle conseguenze della mancata Rivoluzione americana, in pratica
sarà una grossa lista.
1) Niente Stati Uniti.
Ovvio, ma non si tratta solo di questo.
La presa inglese sul Nordamerica sarebbe molto più forte che nella nostra TL,
voglio dire, senza offesa Canada, ma staresti fresco.
Il possesso di colonie su tutta la costa orientale darebbe assolutamente una
svolta alla politica internazionale, dobbiamo anche considerare che
l'Inghilterra strappò alla Francia terre ad ovest del Mississippi dopo la Guerra
dei Sette Anni.
Senza alcuna Rivoluzione l'Inghilterra alla fine avrebbe creato delle colonie in
questi territori, ma non velocemente come fecero gli Americani, il che ci porta
ai popoli che vivono lì.
2) I nativi americani.
Urrà! America! Abbiamo vinto la Rivoluzione contro gli Inglesi! Ora siamo la
terra dei liberi e la patria dei coraggiosi, tutti gli uomini sono creati
eguali… E questi che sono? Indiani!? No, questi no, questi se ne dovranno andare
da qualche altra parte dove non ci cureremo di loro, perché noi siamo l'America!
Perciò sì, ad avere la peggio dopo la nascita degli Stati Uniti furono i nativi
americani.
Europei e nativi non andarono mai d'accordo, ma gli Europei erano sempre in
lotta fra di loro e per questo motivo non perseguitarono mai con forza le tribù
native, di solito le reclutavano per combattere altri Europei.
Ma quando gli USA divennero una nazione a sé stante, questi avevano solo una
direzione in cui andare per trovare delle risorse, ovvero l'ovest.
Sappiamo come andò a finire, ma in questa TL alternativa, dato che gli Stati
Uniti rimarrebbero con l'Inghilterra, questa non investirà tanto tempo quanto
fecero gli Americani nel disperdere i nativi.
Forse, nelle terre ora controllate da loro gli Inglesi farebbero accordi con
tribù come i Cherokee, i coloni si muoverebbero lungo la costa del Golfo del
Messico e verso l'Ohio, dato che il Midwest era stato ripopolato in gran parte
dagli Irochesi nelle Guerre dei Castori, e la colonizzazione in fin dei conti
non sarebbe un grosso problema.
Per un lungo periodo di tempo, tribù come i Cherokee rimarrebbero una forza
trainante nei territori in cui vivono.
Quella che è oggi la Georgia sarebbe etnicamente Cherokee, mentre lungo la costa
piccole popolazioni di Inglesi occuperebbero villaggi coloniali.
Anche se alla fine i Cherokee verrebbero sterminati dalle malattie e dalla
perdita di territorio credo che oggi una parte del sud avrebbe ancora più radici
native, perché i Cherokee non verrebbero deportati in Oklahoma, dove oggi si
trova la maggior parte di essi.
3) La Francia si tiene le Grandi Pianure.
Dato che non c'è nessun presidente che negozi l'acquisto della Louisiana o un
Napoleone che ceda quei territori (ne parleremo dopo), l'Inghilterra o gli USA
non si espandono ad ovest del Mississippi, almeno per un po', forse ci sarebbe
qualche guerra alternativa per la conquista di quel territorio, anche se è
dubbio, visto che la maggior parte di quel territorio ha questo aspetto:
Presumendo che gli Inglesi
non invadano mai le Grandi Pianure, e considerato che i Francesi non le
colonizzarono in maniera capillare e usavano quei territori solo per il
commercio di pellicce, le tribù native presto recupererebbero dalle malattie del
vecchio mondo e diventerebbero molto indipendenti.
4) Napoleone non domina mai la Francia.
La Rivoluzione americana non fu un evento solo americano o semplicemente
confinato al Nordamerica, fu un evento internazionale che coinvolse i nativi
americani, la Germania, l'Inghilterra e soprattutto la Francia.
La Francia odiava l'Inghilterra, perciò se essa avesse perso il controllo delle
sue colonie a beneficiarne sarebbe stata la Francia, ed è per questo che fu una
delle principali sostenitrici e alleate dei ribelli americani.
Questo finanziamento e questa alleanza con gli USA, comunque, misero il governo
francese in guai finanziari, e assieme ad un pessimo raccolto dovuto ad un
inverno rigido, il potere del re iniziò a vacillare.
Sappiamo come andò a finire: la Rivoluzione francese.
Non sto dicendo che la Rivoluzione francese non avverrebbe, sto dicendo che il
finanziamento dei ribelli americani fu uno dei motivi che causò la Rivoluzione
francese.
Niente USA vuol dire un po' meno debiti, che vogliono dire un po' più di
stabilità nel governo francese.
Se gli USA non sono nati allora non ci sarebbe la perfetta catena di eventi che
fece diventare Napoleone imperatore.
Inoltre, se Napoleone non arriva al trono, non invaderebbe i suoi vicini.
Napoleone in pratica distrusse il Sacro Romano Impero, portando agli eventi che
crearono l'odierna Germania, evento che cambiò la politica europea.
5) Tutto il resto.
Con Napoleone che non si impossessa del trono nel momento esatto, egli non
diventa imperatore, e questo cambia praticamente tutto in Europa: colonie,
industria, economia, demografia, molto di quello che attribuiamo alla moderna
Europa venne innescato dalle invasioni di Napoleone.
Gli Stati Uniti sono la
nazione più potente della terra, la loro cultura, economia e forze armate
dominano in tutto il pianeta, ed è difficile immaginare che 250 anni fa gli USA
fossero un gruppo di colonie inglesi situate sulla costa orientale che si
ribellarono e vinsero per il rotto della cuffia una guerra che l'Inghilterra
avrebbe vinto in qualsiasi universo ragionevole.
Perciò la domanda é: e se la Rivoluzione americana non fosse mai avvenuta e gli
USA fossero ancora una colonia inglese? Prima di iniziare dirò che presto farò
un'altra TL chiamata "E se la Rivoluzione fallisse?".
Queste sono TL differenti, quella che state guardando è quella in cui Inglesi e
Americani fanno un accordo che permetta all'America di rimanere nell'Impero di
sua spontanea volontà, l'altra è una nella quale gli Inglesi sconfiggono i
ribelli americani e li costringono a rimanere nell'Impero, sono TL molto diverse
che non vanno confuse.
La gente spesso dimentica che molti anni prima della Rivoluzione solo gli
Americani più radicali volevano secedere, nei primi anni della Rivoluzione la
maggior parte di essi erano per lo più leali cittadini britannici che si stavano
ribellando per cambiare il sistema di potere in Inghilterra ed essere meglio
rappresentati, piuttosto che per secedere.
La maggior parte degli Americani voleva un compromesso che gli avrebbe
consentito di condividere il potere con l'Inghilterra o di smettere di essere
tassati.
La Dichiarazione d'Indipendenza fu così importante perché fu il punto di svolta
dal "vogliamo un governo inglese migliore" al "vogliamo un paese indipendente".
A quel punto gli Inglesi avrebbero potuto facilmente fare un compromesso per
accontentare le colonie, ma il problema è che l'Inghilterra non era in vena di
fare compromessi: Giorgio III, che oltre ad essere re aveva un enorme potere in
parlamento, fu l'ultimo re inglese ad avere un potere effettivo, e in pratica
era un egocentrico che non voleva fare cessioni su nulla.
Inoltre, la politica inglese dell'epoca era orribilmente corrotta: troppe poche
persone rappresentavano la nazione dell'epoca, è come se l'America di oggi
avesse gli stessi identici Collegi Elettorali del 1850, con l'occidente che non
verrebbe affatto rappresentato e l'oriente nella situazione opposta.
La corruzione era rampante anche per via dei voti di scambio e delle leggi
elettorali antiquate, che davano il diritto di voto solo ad una piccolissima
parte della popolazione.
Accettare il sistema americano voleva dire costringere gli Inglesi ad ammettere
che il sistema aveva bisogno di riforme, distruggendo il potere di coloro che lo
avevano ottenuto tramite i vecchi metodi corrotti.
Perché venga accettata una qualsiasi forma di compromesso bisognerebbe che
accada qualcosa di tremendo al British Army all'inizio della guerra, così da
costringere gli inglesi a svegliarsi: suggerisco che in questa TL gli Inglesi ci
mettano un po' di più ad abbandonare Boston e gli Americani riescano a
bombardare la flotta inglese usando le Dorchester Heights che sovrastano la
città, impedendo così agli Inglesi di lasciarla.
In questo modo gli Americani riuscirebbero a costringere gli Inglesi alla resa
per fame o a sconfiggerli grazie alla superiorità numerica.
Tenete anche in mente che perché tutto ciò funzioni Giorgio III dovrebbe
probabilmente anche essere un uomo capace di fare compromessi e prendere
decisioni drastiche invece di essere l'egocentrico leggermente folle della
nostra TL.
Io suggerisco una decisione dalla quale avrebbero potuto beneficiare entrambe le
parti: che l'America rimanga un territorio della corona, ma con un parlamento
separato.
I trasporti erano tremendi e America e Inghilterra lontanissime, non ce li vedo
gli Americani a imbarcarsi per il parlamento inglese.
Il parlamento americano verrebbe stabilito a Filadelfia.
L'Irlanda all'epoca aveva un parlamento separato, e lo aveva anche la Scozia
prima dell'unione di 70 anni prima, perciò non è una cosa irrealistica.
Gli Americani otterrebbero anche i diritti dei cittadini inglesi, come il
diritto di interagire col sistema commerciale inglese, ma anche di non essere
tassati.
Uno dei motivi della Rivoluzione americana fu che dopo l'enorme rivolta nativa
guidata da Pontiac, che venne domata a stento, gli Inglesi erano preoccupati di
provocare un'altra guerra simile, perciò disegnarono una linea sui Monti
Appalachi dicendo che i coloni americani non potevano stabilirsi oltre quella
linea.
Gli Americani pensavano che fosse un loro diritto divino colonizzare il
continente e che come cittadini inglesi era loro diritto conquistare quel
territorio ai nativi.
In questa TL, dare agli Americani un proprio parlamento vuol dire praticamente
affermare che gli Angloamericani sono più importanti dei nativi americani, e uno
dei primi provvedimenti di questo parlamento sarebbe revocare questa legge,
perciò vedremmo un movimento americano verso ovest anticipato.
Il governo inglese non sarebbe determinato a distruggere i nativi americani come
gli Americani, cercherebbe anche di farsi degli alleati tra i nativi.
Le tribù beneficerebbero di questo, soprattutto le Sette Tribù Civilizzate e gli
Irochesi.
Gli Irochesi erano alleati degli Inglesi che abitavano la parte settentrionale
del New York, nella nostra TL fuggirono in Canada dopo essere stati sconfitti
dagli Americani.
Dovrebbero sopravvivere di più in questa TL, ma a causa della loro natura
bellicosa ad un certo punto capirebbero che il loro continente sta subendo un
tentativo di conquista, e cercherebbero in qualche modo di resistere agli
Inglesi, che la prenderanno male e li schiacceranno.
Nel frattempo nel sudest ci sarebbero quelle che chiamiamo Sette Tribù
Civilizzate: queste tribù si erano adattate alla cultura e alla tecnologia
occidentale più delle altre, spesso avevano schiavi, vivevano in case simili a
quelle occidentali, i Cherokee svilupparono perfino un loro alfabeto, ebbero dei
propri reggimenti durante la Guerra Civile ecc., ed erano viste come più
civilizzate dagli Europei.
La maggior parte di esse erano alleate degli Inglesi, ed avevano un certo
livello di immunità.
La decisione di spostare queste tribù ad ovest tramite il Sentiero delle Lacrime
nella nostra TL passò al Congresso per un solo voto, perciò in questa TL
potremmo aspettarci che le Sette Tribù Civilizzate sopravvivano nel sud,
mescolandosi con la cultura meridionale per crearne una nuova ibrida e
diventando una minoranza simile a quella dei Cattolici della nostra TL.
La Rivoluzione francese avverrebbe comunque in questa TL, ma in modo molto
diverso.
La Rivoluzione americana ispirò quella francese, e il costo del finanziamento
dei ribelli fece andare in bancarotta la Francia, ma c'erano anche altri
problemi che condussero alla Rivoluzione francese, e quindi ad un certo punto ci
sarebbero dei cambiamenti.
Quello che la gente spesso dimentica è che nella Francia di fine 18° secolo
nessuno era felice.
La gente spesso pensa che solo i contadini e gli intellettuali fossero
arrabbiati, a causa della fame e della mancanza di riforme illuminate che erano
avvenute nei paesi Protestanti.
In realtà tutti erano arrabbiati: il re era triste perché il resto dell'Europa,
Inghilterra soprattutto, aveva continuamente umiliato militarmente la Francia,
ed era rimasto con debiti enormi e un sistema assolutamente inefficiente;
artigiani e mercanti erano arrabbiati perché erano poco rappresentati nel
sistema; e i nobili erano arrabbiati per via del governo burocratico
centralizzato che lasciava loro poco spazio.
Penso che se la Rivoluzione americana non fosse mai avvenuta classi inferiori e
intellettuali non avrebbero unito le forze per scatenare la rivoluzione della
nostra TL, e i nobili avrebbero creato una democrazia parlamentare.
Questa probabilmente non sarebbe stata una rivoluzione, ma quando la corona
sarebbe andata in bancarotta e i nobili si fossero infuriati abbastanza, questa
sarebbe stata costretta a limitare i propri poteri.
I nobili erano molto invidiosi della democrazia inglese, era molto versatile e
dava anche più spazio alla nobiltà, diversamente dalla monarchia assoluta
francese.
Avremmo visto il re della Francia concedere una costituzione e istituire un
organo parlamentare eletto dai proprietari terrieri, e col passare dei secoli
questa situazione si sarebbe trasformata lentamente in una democrazia come
avvenne in Inghilterra.
Niente rivoluzione vuol dire niente Guerre Napoleoniche, e questo avrebbe così
tanti effetti collaterali che sarebbe meglio spiegarli in una TL "cosa
accadrebbe senza le Guerre Napoleoniche".
Prima di iniziare voglio dire che anche senza le Guerre napoleoniche
probabilmente ci sarebbero comunque delle guerre in Francia e nel resto
d'Europa, soprattutto perché era una pratica molto comune.
Nel 18° secolo ci fu la media di una guerra per l'equilibrio di potere che
coinvolse la Francia ogni 20 anni, perciò possiamo presumere che questo trend
continui.
Prima di tutto, senza Napoleone che umilia la Prussia per 20 anni la Germania si
unificherebbe prima, e questo vuol dire che la Germania entrerebbe prima nella
corsa alle colonie e ne otterrebbe di migliori.
Secondo, l'impero spagnolo sopravvivrebbe.
Questo potrebbe sembrare ridicolo, visto che la Spagna possedeva territori
poveri e poco popolati, così come può sembrare ridicolo che tenga testa ad altri
due enormi imperi coloniali durante l'epoca industriale, ma la Spagna era un
alleato della Francia, una delle nazioni più potenti dell'Europa, e questo forse
potrebbe far sopravvivere l'impero spagnolo più a lungo, forse fino alla
versione di questa TL della Prima Guerra Mondiale.
Terzo, anche se su questo ho molti dubbi, l'impero olandese sarebbe più forte.
Durante le Guerre Napoleoniche i Francesi occuparono l'Olanda, e gli Inglesi
conquistarono le parti migliori dell'impero olandese, come il Sudafrica, Ceylon
e Singapore.
Nella nostra TL l'Olanda fu a stento capace di cacciare i Francesi, perciò dei
Francesi rivitalizzati con Napoleone al comando del loro esercito potrebbero
comunque riuscire a conquistare l'Olanda.
Ci sarebbero anche cambiamenti minori, come il Belgio che rimarrebbe sotto il
dominio austriaco più a lungo e Venezia che sopravvivrebbe.
Ad un certo punto sarebbe scoppiata una guerra tra Inghilterra, Francia e Spagna
come è accaduto quattro volte nel 18° secolo della nostra TL.
Inevitabilmente gli Angloamericani prenderebbero il controllo della Louisiana
catturando il porto di New Orleans grazie alla loro potenza navale superiore.
Dato che il territorio ad est del Mississippi inizierebbe a sovrappopolarsi gli
Spagnoli e i Francesi non riuscirebbero in alcun modo a mantenere il controllo
dello spopolato territorio della Louisiana e cederebbero il passo nelle Grandi
Pianure agli Angloamericani.
Inizieremmo a vedere una politica estera molto confusa da parte degli
Angloamericani, e se gli Americani e parti dell'impero britannico andranno in
direzioni diverse all'inizio l'Inghilterra avrà la meglio, ma poi ci sarà un
equilibrio di potere e alla fine, verso il 20° secolo, un predominio americano.
Questo è dimostrato dal fatto che negli anni '30 dell'800 gli USA sorpassarono
l'Inghilterra per popolazione e per PIL intorno al 1880.
Supponiamo che la politica estera inglese adotti un sistema simile a quello
dell'idra, dove ognuno andrebbe per la propria strada: gli Americani
deciderebbero di concentrarsi sull'espansione in Nordamerica ed eventualmente
nel Pacifico settentrionale, cosa che li metterebbe contro l'impero spagnolo
alleato della Francia, mentre gli Inglesi affronterebbero uno scenario europeo e
coloniale, dove cercherebbero di allearsi con la Francia contro la Russia e in
seguito la Germania.
Capite da soli quanto potrebbe essere complicata la situazione.
Inevitabilmente gli Angloamericani si sposterebbero nel sudovest spagnolo.
Gli Spagnoli non avevano pressioni demografiche nel sudovest rispetto agli
Americani, perciò colonizzarono il sudovest anche senza una posizione diretta
del governo spagnolo.
La frontiera è così vasta e lontana dalla civiltà che non sarebbe possibile
imporre alcuna legge, perciò non c'è modo che il parlamento americano faccia
rispettare alcuna legislazione in materia proveniente dall'Inghilterra.
Il governo spagnolo potrebbe persino approvare quello che avvenne in Texas nella
nostra TL, quando il governo messicano invitò sul suo territorio dei coloni che
lo aiutassero a calmare le tribù Comanche.
Questa sarebbe un'occasione imperdibile per l'Inghilterra di annettere il
sudovest spagnolo, mentre i coloni si ribellerebbero per creare delle proprie
nazioni in California, Utah e Texas, o riceverebbero enormi incentivi sottobanco
dal parlamento americano.
Questo è praticamente quello che accadde con Texas e California nella nostra TL,
solo che gli USA annetterono entrambe le nazioni.
L'impero spagnolo a questo punto non sarebbe capace di sconfiggere i ribelli,
proprio come accadde ai Messicani nel nostro mondo.
Queste nazioni create dai coloni si alleerebbero con la madrepatria e
creerebbero una specie di alleanza commerciale e militare in stile UE con
l'impero britannico.
Con parlamenti separati il parlamento britannico dichiarerebbe la schiavitù
illegale nello stesso periodo in cui lo fece nella nostra TL, mentre il
parlamento americano sarebbe più lento a farlo.
La maggior parte degli Inglesi, inclusa la Regina Vittoria, diventarono col
tempo ferventi antischiavisti, le richieste inglesi e del nord perché il sud
abolisca la schiavitù inizierebbero prima, ma se tentasse di secedere il sud non
avrebbe alcuna speranza di ottenere aiuti dall'Europa, inoltre gran parte della
Guerra Civile fu una lotta per decidere chi avrebbe controllato l'ovest e se gli
stati occidentali sarebbero diventati stati schiavisti o meno, ma in questa TL
quegli stati sarebbero controllati dagli Spagnoli e dai Texani.
Questo vuol dire che in questa TL la Guerra Civile non ci sarebbe, gli
schiavisti più accaniti si trasferirebbero in Texas, dove la schiavitù durerebbe
più a lungo, forse fino al 1880 circa.
I Russi vendettero l'Alaska agli Americani perché avevano paura che gli Inglesi
la conquistassero in una guerra futura e perché volevano ricavarci del denaro,
ma in questa TL, con la maggior parte del Nordamerica controllato dagli Inglesi
e gli USA che non esistono i Russi semplicemente si terrebbero l'Alaska.
La Spartizione dell'Africa sarebbe più o meno simile, ma con qualche differenza:
i Tedeschi, essendosi unificati prima, probabilmente otterrebbero più colonie,
forse conquisterebbero il Congo belga, visto che in questa TL i Belgi sono
diventati indipendenti solo da poco e che nella nostra TL ottennero quella
regione solo perché tenessero i Tedeschi lontani da essa.
Gli Olandesi, mantenendo il controllo del Sudafrica, otterrebbero il
Bechuanaland e la Rhodesia.
Anche gli Spagnoli otterranno parti dell'Africa, come quella che nella nostra TL
viene chiamata Mauritania.
Quando scoppierà la Prima Guerra Mondiale la Spagna sarà un burattino dei
Francesi che si schiererà con gli Alleati, ma, cosa più importante, con gli
Americani che fanno parte dell'impero britannico, l'Inghilterra potrebbe usare
sul fronte occidentale l'enorme potenza americana fin dall'inizio della guerra.
Forza supplementare sul fronte occidentale vuol dire che i Tedeschi non
riuscirebbero a vincere la guerra ad oriente, la Russia zarista sopravvivrebbe,
e i Comunisti non arriverebbero al potere.
Forze americane in più vuol dire anche che i Tedeschi non avrebbero alcuna
possibilità di vincere la guerra e che non inventeranno mai la teoria della
pugnalata alle spalle che affermava che la Germania fu sconfitta perché tradita
all'ultimo secondo.
Questa teoria catapultò Hitler e i Nazisti al potere, e quindi in questa TL i
Nazisti non arriverebbero a governare la Germania.
Nel frattempo, l'impero spagnolo non riuscirebbe a gestire le ripercussioni
negative della Prima Guerra Mondiale.
Tutti gli imperi che nella Prima Guerra Mondiale non riuscirono a
industrializzarsi o erano dei collage etnici male amalgamati crollarono, e
questa categoria includerebbe l'impero spagnolo.
Nazionalismi e Comunismo farebbero a pezzi l'impero spagnolo, ma anche la
Francia lotterebbe per la sua sopravvivenza e non riuscirebbe ad aiutare il suo
alleato spagnolo, il cui impero crollerebbe.
Probabilmente nel vuoto creato dal crollo dell'impero spagnolo sorgerebbero dei
regimi Comunisti.
Le rivolte Comuniste tendevano ad avere successo in paesi scarsamente
industrializzati con economie basate su una proprietà terriera semi-feudale dove
i contadini si trovavano in fondo a tutto, e anche un dominio monarchico
inefficiente potrebbe aiutarle.
Tutto questo ben si applica all'America Latina, e in questa TL potremmo
aspettarci di vedere dei regimi Comunisti svilupparsi in questa regione.
Fermerò questa TL agli anni '30, perché onestamente non ho idea di se ci sarà
una Seconda Guerra Mondiale o come sarà, ma una cosa è sicura: l'impero
britannico sopravvivrà fino ad oggi, perché il suo tallone d'Achille era la
mancanza di uomini e industrie.
Gli Inglesi controllavano un quarto del mondo semplicemente facendo emigrare
uomini da due piccole isole nell'Atlantico settentrionale.
Sì, paesi come il Canada, l'Australia, il Sudafrica e l'India in seguito
recuperarono un po', ma non risolsero il problema principale.
Questo non accadrebbe in questa TL, gli Stati Uniti aggiungerebbero centinaia di
migliaia di uomini ed enormi quantità di industrie per continuare a far marciare
l'impero.
Gli Inglesi non sarebbero in affanno dopo le guerre mondiali, e oggi sarebbero
ancora la potenza dominante del mondo.
I Francesi persero il loro impero solo dopo gli Inglesi, ed erano molto più
decisi a mantenerlo, ma senza il crollo dell'impero britannico e senza la
Seconda Guerra Mondiale, la Francia non sarebbe esausta per via della guerra e
sopravvivrebbe come impero, e questo vuol dire che in generale il colonialismo
vivrebbe più a lungo.
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Paolo Maltagliati commenta in proposito:
Mi permetto di fare mio il
pensiero di un testo di un certo Francesco Mario Agnoli in merito:
La rivoluzione francese e quella americana, al di lá di certe affermazioni di
principio di stampo jeffersoniano, hanno due moventi quasi opposti, dal punto di
vista ideologico: l'una, l'americana, il trionfo dei corpi intermedi e delle
consuetudines (potremmo estremizzando dire che per gli americani il
rivoluzionario era il re), l'altra il loro abbattimento in virtù di uno stato
ideale in cui lo stato fosse espressione diretta e coincidesse con il popolo.
Quindi la madre delle rivoluzioni, sino a quella russa, oltre che al controverso
concetto moderno di nazione è più quella francese che quella americana; quest'ultima
mostra più dinamiche da guerra civile. Infatti la rivoluzione francese è tanto
diversa come figlia da dubitare che il padre sia la rivoluzione americana, la
quale, invece, si accomoda benissimo entro un legame di figliolanza con la
rivoluzione gloriosa (e la guerra civile inglese).
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Chiudiamo per ora con il contributo di Perchè No?: l'America giapponese!
Oggi ho letto un fumetto (non giapponese) che alla fine diventa un'ucronia. Era centrato sulla battaglia de Sekigahara del 1600 tra Toyotomi e Tokugawa. Per farla semplice, Ieyasu é ucciso, Ishida Mitsunari vince e i Toyotomi conservano il loro dominio sul Giappone. Devo ammettere che il fumetto era ben fatto e lo sviluppo ucronico niente male. Ecco come si presenta questo Giappone Toyotomi.
Dopo Sekigahara, Ishida Mitsunari governa in nome di Toyotomi Hideyori con l'aiuto del consiglio del reggenza, al posto del defunto Tokugawa Ieyasu é Môri Terumoto ad esserne il capo. Terumoto era famoso per essere calmo, fedele e pensare sopratutto a mantenere la pace nelle proprie province, non sarebbe strano vederlo rimanere fedele ai Toyotomi. Quando Hideyori diventa adulto, Ishida si ritira e lo lascia governare (probabilmente con un consiglio simile ai rôju della nostra TL). La capitale dei reggenti Toyotomi (niente shogun) rimane a Osaka, Edo (Tokyo) rimane una cittadina di provincia agricola. Essendo Osaka una ricca città di mercanti, la classe dei mercanti conserva un ruolo maggiore negli affari accanto ai samurai. Il porto é aperto agli stranieri che possono entrare e viaggiare in Giappone (anche se devono essere sorvegliati e l'attività missionaria limitata geograficamente). Non é raro vedere degli Europei nelle strade di Osaka e di conseguenza il Giappone rimane in contatto con le scienze europee e adotta le sue innovazioni (in particolare navale e militare) con poco ritardo. Essendo i Toyotomi reggenti per conto dell'imperatore, la corte imperiale conserva un ruolo nella vita del paese e il tenno rimane il Capo di Stato ufficiale (niente retorica della restaurazione imperiale).
Quando Hideyori diventa adulto, vuole proseguire la politica di espansione del padre per occupare i samurai. La Corea e la Cina sono pero ormai chiuse ai Giapponesi, l'espansione giapponese si fa allora in direzione di Okinawa e Taiwan. Le Filippine sono spagnole ma i Giapponesi sono molto presenti sul posto, una presenza commerciale e mercenaria giapponese rimane forte nell'Asia del Sud-Est. Un'altra via di espansione é il Nord. Ezo viene conquistata ma non solo. L'Inglese William Adams passa al servizio dei Toyotomi e questi ultimi fanno costruire molte navi sul modello europeo. Adams esplora la via del Nord per conto del reggente Hideyori, arriva in Alaska e poi nella zona della nostra Columbia britannica.
I reggenti Toyotomi si appoggiano ai potenti daimyô Date del Nord (che formano un vasto principato autonomo vassallo dei Toyotomi) per creare dei porti in America. L'America giapponese, chiamata Kyôkuto (極東, che significa Estremo Oriente), viene popolata da numerosi rônin (samurai senza padroni) a cui sono affidate delle terre. Ciò permette di pacificare le province dei Tokugawa, riconvertendo i loro numerosi samurai come coloni. La numerosa popolazione miserabile delle città é trasferita nelle colonie. L'America giapponese é divisa in feudi autonomi.
Kyôkuto si espande rapidamente grazie all'ambizione di suoi samurai, tutti vogliono diventare signori locali. Le popolazioni locali sono sottomesse e nipponizzate. Infine il Kyôkuto arriva a Sud fino alla nostra California dove sono vicini degli Spagnoli. Kyôkuto si estende ad Est e copre la maggior parte delle montagne Rocciose fino alla Louisiana francese. Dei trattati permettono di garantire queste frontiere dopo l'invio di grandi ambasciate in Europa.
Alla metà del XVIII secolo, il reggente Toyotomi inizia però a preoccuparsi dell'influenza cristiana e inizia una politica di repressione che ne fa il nemico delle potenze europee, ma viene ben visto degli illuministi perché dal loro punto di vista il reggente vuole mantenere un governo separato della religione. Alcuni filosofi europei visitano il Giappone e le loro idee sono ben accolte dal reggente e dalla classe mercantile. Questo potrebbe dar vita a un Giappone non solo modernizzato ma costituzionale prima della fine del XVIII secolo (anche se di natura confederale con i diversi feudi). Mi piace molto l'idea dell'America giapponese feudale.
Ah, e Miyamoto Musashi é un poeta, non un guerriero.
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feder gli fa notare:
Secondo me il possesso di una larga colonia giapponese potrebbe ripercuotersi nelle guerre tra occidentali dell'epoca, con il Giappone che entra stabilmente nell'alveo dell'albo delle grandi potenze già a partire del XVII secolo. Con chi starebbe l'arcipelago? Secondo me si schiererebbe contro i Borbone (di Francia e Spagna) in funzione filo-britannica, così da spartirsi le Americhe e l'Asia con questi ultimi. Certamente le Filippine finirebbero sotto il Tenno, e se Cook compie le sue esplorazioni comunque sono i giapponesi ad installarsi in Australia e Nuova Zelanda, estromettendone i giapponesi. Le guerre dell'oppio sarebbero condotte da un Sol Levante già industrializzato, e nel 1911 assisteremmo sì alla caduta del regime manciù in Cina, ma solo per essere sostituita da una dinastia fantoccio filo-giapponese (oppure il tenno potrebbe assumere una volta apertamente la corona, nel contesto di un progetto pan-asiatico perché no?). Inutile dire che in questo contesto Mosca non raggiunge mai il Pacifico e c'è da dubitare che perfino Parigi possa allungare le mani sull'Indocina (in tal caso i giapponesi supportano la modernizzazione del Siam).
Cos'altro? Ah, sì, queste modifiche cambiano completamente la storia degli USA, che al Pacifico potrebbero non arrivare mai. Il territorio della prima metà del XIX secolo (grosso modo dopo il Louisiana purchase) basterebbe perché emergano come grande potenza, senza il petrolio texano e l'oro californiano? Se no, qualche altro Stato americano li sostituirà? Penso soprattutto alla Gran Colombia, alla repubblica argentina, all'impero del Messico come del Brasile, oppure un tentativo meno sanguinoso del Paraguay. Che dire del Kyokuto, poi? Non conosco abbastanza la società giapponese per stabilire come questa si evolverebbe in un territorio vergine e alieno. Magari le cose potrebbero anche andare in modo tale da piacere al Comandante, che propose all'arcipelago la Repubblica più volte, nell'Ucronia lombarda come anche qualche tempo fa in una mail: in tal caso, il neo-Giappone indipendente potrebbe pure sviluppare una potenza economico-industriale tale da soppiantare il ruolo storico detenuto dagli USA nella nostra TL (c'è da chiedersi a cosa condurrebbe uno scontro fra i due giganti; se a Kyokuto si fanno furbi, giocano sulle divisioni esistenti fra nord e sud e marciano su Washington durante la guerra civile, assicurandosi l'egemonia sul continente). Oggi la lingua internazionale potrebbe non essere l'inglese... ma il giapponese, e noi poveri latini ci troveremmo a spremerci come giovani arance per capire come funziona il complicatissimo sistema dei kanji!
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E Perchè No? gli replica:
Nel XVII secolo i Giapponesi erano sopratutto in contatto con i Portoghesi e gli Spagnoli, dunque in quel momento sarebbero amichevoli con le potenze iberiche ma come nella nostra TL questo dovrebbe progressivamente cambiare in favore degli Olandesi e degli Inglesi (sopratutto se William Adams riesce a invitare i mercanti inglesi). Comunque il Giappone sarebbe amico della nazione che commercia di più con l'arcipelago, e gli Olandesi avevano prodotti più interessanti per i Giapponesi (senza parlare dell'importazione di libri di scienza). I Gesuiti rimarrebbero probabilmente un gruppo ben radicato in Giappone, dunque le potenze cattoliche conserverebbero una certa influenza. I Francesi non sarebbero presenti in Giappone prima della seconda metà del XVIII secolo, rimanendo degli stranieri senza importanza per i Giapponesi.
Una sfera di stati clienti filo-giapponesi in Asia già nel XVIII é probabile, ma il Dait Viet (e il resto dell'Indocina) rimarrebbero dei vassalli cinesi, dunque ok per un'influenza economica ma niente controllo politico o protettorato... almeno fino a una possibile guerra sino-giapponese che sarebbe infine inevitabile se la sfera giapponese vuole espandersi. Non sarebbe però una guerra per l'oppio perché i Giapponesi non avrebbero territori dov'è prodotto, ma sarebbe una guerra per qualcos'altro, con l'aiuto delle potenze europee. Una presenza giapponese in Australia? Perché no? Ma i Giapponesi sarebbero già impegnati in America con l'espansione del Kyokuto.
Dalla cartina del fumetto il Texas non era Giapponese ma la California si, dunque il petrolio agli USA (non ancora nati nel fumetto ambientato nella metà del XVIII secolo) ma l'oro californiano ai Giapponesi. Potrei immaginare una forma di Commonwealth giapponese dove dei "dominion" giapponesi nel Nuovo Mondo riconoscerebbero il Tennô come sovrano (che rimane senza potere anche in Giappone). La forma feudale potrebbe facilitare la formazione di molteplici identità neo-giapponesi, facilitando la separazione con la madrepatria. Immagino molto bene le religioni indigene integrarsi allo shinto e adottare il buddhismo, e forse le tribù organizzarsi infine come clan feudali riconosciuti per trattato dal reggente Toyotomi (ma non si farebbe senza ricorrere a guerre).
Non so il mondo parlerebbe giapponese, ma il Pacifico (almeno il Pacifico del Nord) sarebbe sicuramente un'area di civiltà giapponese.
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Conclude Federico Sangalli:
La serie è opera di un autore italiano, Luca Enoch. La serie si intitola "Lilith" e parla di viaggi nel tempo. P precisamente questa ucronia fa parte dei volumi 8 e 9 (serie conclusa al volume 18). Una volta credo di averne letto un numero: non era male, ma non sono riuscito ad appassionarmici abbastanza e non ho approfondito. Comunque nel numero che avevo letto si parlava proprio della guerra d'indipendenza americana. L'espansione del Giappone aveva proiettato l'Estremo Oriente tutto nella politica globale: navi-testuggini corazzate coreane affiancano la Royal Navy nella speranza di ottenere l'aiuto di Londra per liberare la Corea e sono proprio loro a trasformare la ritirata di George Washington da Staten Island in un disastro che in pratica costa la guerra ai Figli della Libertà. La storia seguiva quindi i padri fondatori che, assieme alla protagonista, a un gruppo di leader della confederazione dei nativi irochesi e a un paio di di rappresentanti dei danesi-americani (frutto di un'altra divergenza in cui i vichinghi hanno colonizzato il Vinland salvo poi essere conquistati anche loro dagli inglesi), che cercano di attraversare il continente braccati dalle giubbe rosse e dai loro alleati nativi per raggiungere l'America giapponese e chiedere la loro alleanza contro Londra. Diciamo che di fantasia ce n'era anche se storicamente non mi sembra molto plausibile. Non avendo letto il numero successivo non so come vada a finire, ma ho avuto l'impressione da un inserto che raccontava la vita successiva di uno dei personaggi secondari che la missione sarebbe stata fallimentare.
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