dedicata a Maciò
1836
Il 16 gennaio nasce a Napoli Francesco di Borbone, erede al trono delle Due Sicilie, figlio del re Ferdinando II di Borbone e di Maria Cristina di Savoia, che però, a differenza della nostra Timeline, non muore dandolo alla luce. Di conseguenza il principe, di carattere mite e bonario, non viene educato esclusivamente secondo rigidi precetti morali e religiosi, e la madre non vuole che sia tenuto lontano dagli affari dello Stato, cosa che lo renderebbe privo della necessaria competenza politica e militare mostrata dal padre in più occasioni, come invece è accaduto nella nostra Timeline. I suoi sudditi lo chiameranno bonariamente Franceschiello.
1837
Il 24 dicembre a Monaco di Baviera nasce Elisabetta Eugenia Amalia di Wittelsbach, quarta dei dieci figli (due dei quali muoiono in tenera età) del Duca Max di Baviera e di Ludovica di Baviera, a sua volta figlia del Grande Elettore Massimiliano di Wittelsbach, divenuto re di Baviera con il nome di Massimiliano I. La neonata passerà alla storia con il nomignolo di Sissi. Pur dedicando molto tempo alla cura della sua persona (i suoi capelli sciolti toccheranno terra), avrà la fama di persona coltissima: durante la sua vita parlerà correntemente, oltre al tedesco, l'inglese, il francese, l'italiano, il latino, il greco antico, il greco moderno, l'ebraico e il turco.
1846
Il 16 giugno l'arcivescovo di Imola Giovanni Maria Mastai Ferretti è eletto Papa dopo un Conclave brevissimo e prende il nome di Pio IX. Il nuovo pontefice ha fama di liberale, e per questo il cardinale di Milano, che guarda caso è l'austriaco Karl Kajetan von Gaisruck, era stato incaricato di mettere il veto all'elezione di Mastai Ferretti per conto dell'imperatore d'Austria, ma per nostra fortuna egli è stato impossibilitato a partecipare al Conclave.
1853
Il 10 marzo il Parlamento
Subalpino di Torino boccia la proposta del primo ministro, Conte di Cavour, di
inviare un corpo di spedizione formato da Bersaglieri in Crimea, a sostegno di
Francia, Inghilterra e Turchia che hanno dichiarato guerra all'Impero Russo, il
quale tentava di conquistare Costantinopoli. La decisione è motivata dal fatto
che i parlamentari ritengono inutile quella spesa militare, in un periodo in cui
l'economia del Regno di Sardegna è in recessione. In tal modo il Regno di
Sardegna non può sedere al tavolo delle grandi potenze nel congresso di pace, e
le sue aspirazioni all'Unità d'Italia restano per lo più inascoltate.
Il 16 agosto la
quindicenne Elisabetta di Wittelsbach è
raffreddata, causa partecipazione assieme al padre a una battuta di caccia nella
Foresta Nera, e non accompagna la madre e la sorella Elena al castello di Ischl,
dove la madre dell'imperatore d'Austria, l'arciduchessa Sofia (sorella di
Ludovica), vuole far fidanzare Elena con suo figlio. Di conseguenza, niente
colpo di fulmine.
1854
Il 24 aprile Francesco Giuseppe
d'Asburgo-Lorena non
sposa Elisabetta ma Elena, com'era nei piani originari dell'imperatrice madre.
Sissi (a destra un suo ritratto) è una delle damigelle d'onore che sorregge il lunghissimo strascico della
sorella maggiore. Subito dopo le nozze l'irrequieta Elisabetta respinge la corte di Carlo Ludovico, fratello di
Francesco Giuseppe che si è innamorato di lei, e comincia a viaggiare per l'Europa.
L'8 dicembre, con la bolla "Ineffabilis Deus", Papa Pio IX proclama solennemente
il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima.
1855
Il 1 giugno nasce Sofia di
Asburgo-Lorena, primogenita dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe e di
Elena di Baviera.
In giugno, dopo varie
peregrinazioni per motivi di studio, la diciannovenne Elisabetta di Wittelsbach
si reca a Pompei, dove intende esaminare gli scavi della città romana sepolta
dal Vesuvio nel 79 d.C. Il 3 luglio, sotto un caldo soffocante, Elisabetta
decide di punto in bianco di darsi alla pesca, passatempo che ha imparato dal
padre, le cui abitudini sono tutt'altro che aristocratiche. La Provvidenza
vuole che, proprio mentre getta l'amo all'indietro, esso si impigli
nell'uniforme del ventenne principe Francesco di Borbone, che sta passando in
quel momento in carrozza sulla strada retrostante. "Sissi" si rende
conto della gaffe ed accorre per levare l'amo dall'uniforme del nobiluomo, senza
sapere chi egli è; le guardie di "Franceschiello" per poco non ne
fanno giustizia sommaria, credendola un'attentatrice. Francesco di Borbone, che
è rimasto colpito dalla bellezza e dai modi della ragazza, minaccia di far
impiccare le guardie troppo zelanti ed invita la ragazza a palazzo. In breve
tempo i due si innamorano perdutamente. Il re Ferdinando II delle Due Sicilie,
detto dal popolo "il Re Bomba", vede di buon occhio che il suo erede sposi la sorella dell'imperatrice
d'Austria, e così dà il benestare alle nozze.
1856
Il 4 aprile Francesco di
Borbone ed Elisabetta di Wittelsbach si sposano nel Duomo di Napoli. "Sissi"
diventa subito molto popolare tra i suoi sudditi italiani, amando scendere nei
mercati in mezzo alla gente e cavalcare nelle campagne senza scorta, e in questo
si scontra con la Regina Maria Cristina di Savoia, che ci tiene particolarmente
all'etichetta di corte; con Elisabetta tuttavia la casa
Borbone ritrova gran parte del prestigio perduto a causa
dell'assolutismo dei re Ferdinando I, Francesco I e Ferdinando II.
Elena di Wittelsbach non ama l'Ungheria quanto la
ha amata la sorella Elisabetta nella nostra Timeline, e di conseguenza la
fazione boema non si indebolisce al governo dell'Impero a favore della fazione
magiara. Invece, Elena (detta popolarmente Nenè dalla corte viennese) durante
un viaggio a Venezia si innamora dell'Italia, ne impara la lingua e comincia a
viaggiare a Trieste, a Milano, a Pavia, ma anche a Parma, a Reggio Emilia, a
Firenze, a Roma.
Il 12 luglio a Milano nasce Gisella di Asburgo-Lorena, secondogenita
dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe e di Elena di Baviera.
1857
Il 28 febbraio Francesco
Giuseppe fa la prima concessione alla moglie filo-italiana congedando il
feldmaresciallo Johann Josef Radetzky, 89 anni, accusato di spietatezza nel
reprimere le aspirazioni nazionali lombarde. Nuovo governatore del
Lombardo-Veneto diventa Massimiliano d'Asburgo-Lorena, fratello minore di
Francesco Giuseppe, che si fa benvolere dal popolo milanese abolendo molte delle
imposizioni restrittive delle libertà nazionali promulgate da Radetzky.
L'amministrazione asburgica esce in tal modo dal cul de sac in cui l'eroe delle
guerre napoleoniche la aveva cacciata.
Intanto, lasciata la corte napoletana
perchè la convivenza con la suocera è divenuta pressoché impossibile, "Sissi" si innamora
grandemente della Sicilia e della sua storia, tanto da convincere il marito a
trasferirsi con lei ad abitare a Siracusa. La principessa arriva ad imparare il
dialetto siciliano e a scrivere un trattato "Sull'arte e le
bellezze di Sicilia". Il popolo siciliano comincia ad amare la nobildonna
venuta dalla Baviera che si mescola volentieri ad esso, e a poco a poco la
situazione di ribellione permanente in cui versa l'isola si tranquillizza.
Il 4 novembre Elisabetta di Wittelsbach riceve nel suo palazzo di Siracusa una
delegazione di esponenti della nobiltà, del clero e dell'alta borghesia
siciliana, che la pregano di fare pressioni sul marito affinché, una volta
salito al trono, compia qualche riforma in senso liberale, in modo da
disinnescare il pericolo di una rivoluzione mazziniana e garibaldina, che
serpeggia nell'aria. "Sissi" promette che ama troppo la Sicilia per
non adoperarsi affinché le siano risparmiate guerre, lutti e devastazioni.
1858
L'11 febbraio cominciano le
apparizioni di Maria Santissima a Lourdes, sui Pirenei.
Il 20 luglio Camillo Benso,
Conte di Cavour e primo ministro del Regno di Sardegna, si incontra segretamente
con l'imperatore dei francesi Napoleone III a Plombières-les-Bains, località
termale nel dipartimento francese dei Vosgi, per proporgli un'alleanza in chiave
antiaustriaca: la Francia accorrerebbe in aiuto del Piemonte se questo venisse
attaccato dall'Impero d'Austria, gli Asburgo verrebbero espulsi dalla penisola e
Torino annetterebbe il Lombardo-Veneto; in cambio alla Francia andrebbero Nizza
e la Savoia, mentre il ducato do Parma, Piacenza e Guastalla, il Ducato di
Modena e Reggio, il Granducato di Toscana e le Legazioni Pontificie di Emilia e
Romagna darebbero vita a un regno da affidare a Gerolamo Bonaparte, cugino di
Napoleone III. L'imperatore si mostra interessato, sognando di sostituire di
fatto all'egemonia austriaca sulla penisola quella francese, ed informa il suo
Ministro della Guerra a Parigi. Ma il servizio segreto prussiano intercetta la
missiva ed informa l'imperatore Francesco Giuseppe, il quale rende pubblici gli
accordi di Plombières. Ne segue una levata di scudi contro Cavour sia da parte
della destra liberale e del re, che non intende perdere la Savoia, sia da parte
di Garibaldi, che non vuole che la sua città natale sia ceduta alla Francia.
Dietro consiglio del suo cancelliere, Conte Karl Ferdinand von Buol-Schauenstein,
Francesco Giuseppe d'Asburgo fa cadere ogni veto all'annessione francese del
Belgio purché Napoleone III stracci gli accordi con Cavour. Il Terzo Napoleone
ritiene che sia più conveniente annettere il Belgio senza spargimento di sangue
francese piuttosto che la Savoia e Nizza dopo una guerra che può rivelarsi
dispendiosa in termini di vite umane, e così accetta ed annette Bruxelles; per
evitare che la Prussia mugugni di fronte all'espansione territoriale di Parigi,
Francesco Giuseppe dà il via libera a Berlino per annettere a sua volta il
Lussemburgo. Chi resta con un palmo di naso è proprio Cavour, costretto alle
dimissioni e a ritirarsi a vita privata nella sua tenuta di Grinzane; a capo del
gabinetto del Regno di Sardegna lo sostituisce Urbano Rattazzi. Per il Piemonte
annettere la Lombardia resta solo un sogno.
Il 21 agosto nasce Rodolfo,
terzo figlio di Francesco Giuseppe di Asburgo-Lorena e di Elena di Wittelsbach,
Kronprinz dell'Impero d'Austria.
Il 24 agosto Maria Sofia di Wittelsbach, sorella minore di Elena e di
Elisabetta, sposa il principe Massimiliano Antonio Lamoral von Thurn und Taxis,
nonostante il grado di nobiltà di quest'ultimo sia assai inferiore a quello dei
Wittelsbach.
1859
Il 27 gennaio nasce Guglielmo
di Hohenzollern, nipote del re di Prussia Guglielmo I ed erede al trono. Il
parto però è meno traumatico di quanto è stato nella nostra Timeline, e
dunque egli non avrà il braccio sinistro atrofizzato e non manifesterà un
carattere aggressivo, cocciuto e prepotente, che nella nostra Timeline si
rivelerà altamente dannoso per la sua nazione.
Il 22 maggio muore Ferdinando
II di Borbone, "Franceschiello" diventa re di Napoli con il nome di
Francesco II. Di conseguenza "Sissi" diventa regina. Subito le idee
liberali di quest'ultima influenzano il marito, che decide di accantonare la
politica assolutista dei suoi antenati e raduna una Commissione di Giuristi per
elaborare una bozza di Costituzione. Essendo in corso una grave carestia, il
nuovo sovrano ordina l'acquisto di grano all'estero per rivenderlo sottocosto alla popolazione e per donarlo alle persone più
indigenti. Inizia anche l'ampliamento della rete ferroviaria del Regno con la
costruzione dei tratti Napoli-Foggia, Foggia-Capo d'Otranto e
Palermo-Messina-Catania.
Il 1 giugno nasce Luisa Matilde, primogenita di Francesco II di Borbone e di
Elisabetta di Wittelsbach.
Il poeta toscano Giosuè Carducci viene escluso dall'insegnamento a Firenze a
causa delle sue idee mazziniane. Egli si trasferisce allora a Torino, nella cui
università ottiene la cattedra di Letteratura Italiana, creata appositamente
per lui.
1860
Il 10 aprile il liberale Rosolino
Pilo organizza una marcia da Messina a Piana dei Greci per cercare di
sollevare la Sicilia contro i Borboni e creare un casus belli che giustifichi un
eventuale intervento di Garibaldi in Sicilia, ma commette l'errore di gridare:
"A morte i Borboni! A morte la crucca!" La "crucca"
ovviamente è Elisabetta, che il popolo ama per la sua generosità nei confronti
delle classi meno abbienti. Di conseguenza Pilo è consegnato alla polizia
borbonica e il suo moto facilmente represso.
L'ennesimo moto rivoluzionario convince i regnanti che è meglio affrettare i
tempi. Di conseguenza il 25 aprile Francesco II di
Borbone con Atto Sovrano promulga la nuova Costituzione del Regno, che prevede:
a) l'adozione della bandiera tricolore con lo stemma borbonico;
b) l'elezione di un Parlamento da parte di tutti i cittadini maschi che hanno
compiuto 21 anni, che sanno leggere e scrivere e pagano una tassa di almeno
venti lire annue; magistrati, insegnanti e ufficiali dell'esercito sono ammessi
al voto indipendentemente dal censo (in tal modo vota solo il 4,8 % della
popolazione);
c) la suddivisione del Regno nelle regioni di Campania, Abruzzi, Molise,
Capitanata, Puglie, Basilicata, Calabria e l'elevazione della Sicilia a Regno, per modo
che lo stato cambia nome in Regno di Italia Meridionale e Sicilia;
d) la concessione dell'autonomia ai comuni attraverso l'elezione a suffragio
diretto di sindaci e consigli comunali;
e) l'unificazione monetaria: la sola moneta di corso legale nel Regno di Italia Meridionale
è il Tornese, e la sola di corso legale nel Regno di Sicilia è il Tarì; le due monete sono vincolate e non possono oscillare l'una rispetto all'altra per più del 5
%;
f) la libertà di stampa e associazione;
g) la concessione della libertà di culto ad ebrei e protestanti;
h) l'introduzione dell'istruzione gratuita e obbligatoria per tutti i cittadini
fino a 10 anni (quattro anni di scuola elementare), per cercare di combattere
l'analfabetismo che tocca punte del 90 % e per diffondere la lingua italiana,
adottata come ufficiale dallo stato, al posto dei dialetti regionali.
Il duplice regno borbonico complessivamente ha una superficie di 102.700 Kmq e una popolazione di 10.800.000 abitanti.
Il 28 maggio nasce Elena Maria, secondogenita di re Francesco II di Borbone e di
Elisabetta di Baviera; per l'occasione viene concessa l'amnistia a tutti i detenuti politici che non si
sono macchiati di omicidio.
Il 1 giugno Francesco II ed Elisabetta sono solennemente incoronati sovrani di
Sicilia nel Duomo di Monreale.
Il 5 giugno Giuseppe Garibaldi, dietro sollecitazione di Nino Bixio e benché
sconsigliato dai più, decide di tentare comunque una spedizione per liberare la
Sicilia ed instaurarvi una repubblica mazziniana, e dopo essersi indebitato fino
al collo parte da Quarto (oggi un quartiere di Genova) con due brigantini che ha
finto di rubare. L'11 giugno sbarca a Trapani, com'era il suo progetto
originale, e non a Marsala come nella nostra Timeline, perchè nessuno lo ha
avvertito della presenza di un forte contingente borbonico in città. I
garibaldini ce la fanno a sbarcare ma sono solo 1089 contro 5000 borbonici, e
sono pochi i "picciotti" che si uniscono a loro. Di conseguenza
l'avventura garibaldina muore sul nascere, Nino Bixio cade in battaglia, i
volontari in camicia rossa sono costretti ad arrendersi e Garibaldi è arrestato
e tradotto a Palermo in catene. Il 15 giugno egli compare alla presenza di
Francesco II e di Elisabetta; quest'ultima resta colpita dalla fierezza del
generale e convince il marito a lasciare libero il prigioniero
Garibaldi, dietro giuramento che non metterà mai più piede nel territorio
borbonico. Evidentemente anche Garibaldi, pur considerando i Borboni suoi nemici mortali,
resta colpito dalla personalità della regina bavarese, perchè arriverà ad affermare:
"Lei è l'unico uomo in quella famiglia!" Rilasciato, il generale
abbandona l'Italia e si trasferisce negli Stati Uniti, dove combatterà a fianco
dei Nordisti nella Guerra di Secessione, mosso dai suoi ideali antischiavisti.
Le prime elezioni nel Regno d'Italia Meridionale e di Sicilia si tengono il 30 giugno,
e il 18 luglio i neoeletti Parlamenti si riuniscono a Napoli e a Palermo. L'anziano Carlo
Filangieri, principe di Satriano
e reduce di Gioacchino Murat, è nominato primo ministro del Regno d'Italia
Meridionale, mentre Emanuele Notarbartolo, marchese di San Giovanni, viene
scelto dal re come primo ministro del Regno di Sicilia; entrambi formano un governo di
orientamento liberale e moderato. Tra i loro primi provvedimenti i due governi
dispongono il dimezzamento della tanto criticata imposta sul macinato, la
riduzione delle tariffe doganali e l'apertura delle borse di cambio a Catania, Reggio Calabria e
Chieti; si decide inoltre il miglioramento delle condizioni di
vita dei carcerati nei luoghi di detenzione, e si restringe l'elenco dei reati
per i quali è prevista la pena di morte.
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Bandiera del Regno d'Italia Meridionale | Bandiera del Regno di Sicilia |
1861
L'8 dicembre una violentissima eruzione del Vesuvio causa gravi sofferenze alla popolazione dei comuni della cintura vesuviana; Elisabetta si spende molto in suo favore, operando personalmente come crocerossina e distribuendo grosse somme di denaro a coloro che avevano perso tutto. Si rafforza il mito della "regina borghese", idolatrata dal popolo e insofferente dell'etichetta di corte.
1862
Il 24 giugno nasce Ferdinando,
terzo figlio di Francesco II di Borbone e di Elisabetta di Wittelsbach, erede al
trono dei Regni di Italia Meridionale e di Sicilia.
Il 23 ottobre l'impopolare Ottone I di Wittelsbach è cacciato dal trono di
Grecia da una sollevazione popolare. Francia ed Austria offrono allora la corona
a Massimiliano I di Asburgo-Lorena, fratello minore dell'imperatore Francesco
Giuseppe, che accetta e diventa "Basileus tes Ellados", evitando così
la sfortunata avventura messicana. La Gran Bretagna mugugna per l'ascesa di un
Asburgo al trono greco, ma poi dà il via libera all'incoronazione.
Intanto, approfittando della Guerra di Secessione che sta sconvolgendo gli Stati
Uniti, Napoleone III invade il Messico e ne offre la corona a Leopoldo di
Sassonia-Coburgo-Gotha, 27 anni, figlio dell'ex re dei Belgi Leopoldo I, così
da compensarlo della perdita del trono europeo. Nonostante Francesco Giuseppe,
Massimiliano di Grecia e la regina Vittoria lo sconsiglino vivamente, Leopoldo
accetta e si reca a Città del Messico con la moglie Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena,
dove è incoronato imperatore. Tuttavia l'ex presidente Benito Juárez insorge
subito contro di lui e dà vita ad un'asperrima guerra civile (la "Revoluciòn").
1863
Il 20 maggio il reazionario
Granduca di Toscana Leopoldo III di Lorena abdica per motivi di salute in favore
del figlio Ferdinando IV, 28 anni, il quale decide che, per evitare la
sparizione del suo stato, deve seguire l'esempio di Francesco II di Borbone ed
abbandonare l'assolutismo. Ne consegue la promulgazione di una Costituzione sul
modello di quella napoletana, l'adozione del tricolore, la promulgazione di
un'amnistia a favore dei detenuti politici e l'indizione di libere
elezioni; capo di gabinetto del granducato diventa il cattolico liberale Bettino
Ricasoli. Poco dopo anche Maria Luisa di Berry, reggente del Ducato di Parma,
Piacenza e Guastalla per conto del figlio minorenne Roberto I di Borbone-Parma,
e Francesco V d'Asburgo-Este, Duca di Modena e Reggio, si adeguano concedendo
statuti liberali, adottando il tricolore ed indicendo libere elezioni.
Il 23 ottobre il primo ministro del Regno di Sardegna Quintino Sella fonda il
Club Alpino Sabaudo.
Il 29 novembre viene fondato a Milano il Regio Politecnico.
Bandiera del Granducato di Toscana
1864
La Prussia minaccia la
Danimarca per conquistare lo Schleswig settentrionale (Sønderjylland in danese),
ma Francesco Giuseppe rifiuta di
allearsi con Berlino ed anzi firma un trattato di amicizia con la Danimarca,
minacciando la guerra contro i prussiani se attaccheranno lo Jutland. In tal modo
il Sønderjylland resta danese. Deciso raffreddamento dei rapporti
austro-prussiani, ormai le due potenze sono manifestamente in rotta per la
supremazia sulla nazione germanica.
Il 25 giugno muore il re del Württemberg Guglielmo I, gli succede il figlio
Carlo I, che prosegue la politica di stretta alleanza con l'Austria e di
competizione con la Prussia.
L'8 dicembre, 10°
anniversario della proclamazione del Dogma dell'Immacolata Concezione di Maria, con
la bolla Inter Multiplices, Papa Pio IX ripristina la costituzione liberale
concessa nel 1848, che prevede un parlamento bicamerale, con una camera elettiva
e una di nomina pontificia, e un governo di laici. L'incarico di formare il
primo governo è affidato a Giuseppe Lunati.
1865
Il rivoluzionario russo Michail Aleksandrovic Bakunin, fondatore dell'anarchismo soggiorna a Napoli, dove fonda il giornale "Libertà e giustizia" e polemizza contro la visione statalista di Mazzini, grande avversario di Bakunin.
1866
Otto von Bismarck,
cancelliere del Regno di Prussia, decide di espellere l'Austria dalla
Confederazione Germanica, mirando a costituire un impero tedesco sotto guida
prussiana. Francesco Giuseppe chiede ed ottiene l'alleanza di Napoleone III, il
quale non ha dimenticato che grazie all'imperatore austriaco ha potuto annettere
il Belgio. Perciò la Prussia è costretta (come nella Prima Guerra Mondiale
nella nostra Timeline) ad attaccare su due fronti, invadendo contemporaneamente
tanto la Francia ad Ovest quanto la Boemia ad est. Il 25 giugno il principe ereditario Federico III
di Hohenzollern sconfigge nettamente l'esercito francese a Sedan, occupando
l'Alsazia e prendendo prigioniero Napoleone III, ma la divisione delle truppe
prussiane su due fronti è fatale al comandante in capo dell'armata prussiana Helmuth Karl Bernhard von
Moltke,
il quale il 3 luglio è nettamente sconfitto dal feldmaresciallo austriaco Ludwig von Benedek nella decisiva
battaglia il Sadowa. Infatti l'Austria non è stata indebolita da alcuna
sconfitta italiana nel 1859, ed anzi volontari italiani da Lombardia, Veneto,
Emilia ed Italia Meridionale accorrono per combattere accanto all'Austria contro
la prepotenza prussiana.
In settembre Francesco II di Borbone si propone come mediatore di pace e, nella
Conferenza di Caserta, si stabilisce il ritiro delle armate di occupazione
prussiane dal territorio francese e la rinuncia di Berlino a qualunque
rivendicazione sugli stati tedeschi del sud, che rimangono sotto forte influenza
austriaca. La Confederazione Germanica è sciolta e sostituita dalla
Confederazione Germanica del Nord, guidata dalla Prussia e formata da
Meclemburgo, Oldenburg, Sassonia-Coburgo-Gotha, Weimar-Eisenach, Sassonia e
stati minori, e dalla Confederazione Germanica del Sud, guidata da Vienna e
formata dal Regno di Baviera, dal Granducato del Baden, dal Regno del
Württemberg, dal Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha e stati minori.
D'altro canto l'assenza di un assedio di Parigi da parte prussiana impedisce la
nascita della Comune di Parigi, i nascenti Movimenti Socialisti tentano alcune
insurrezioni ma sono presto represse. Il Parlamento di Parigi intanto dichiara
deposto l'imperatore Napoleone III ed offre la corona di Francia ad Henri Charles Ferdinand Marie Dieudonné di
Borbone-Artois,
conte di Chambord e figlio di Carlo Ferdinando duca di Berry, a sua volta
secondogenito del re Carlo X di Francia. A differenza della nostra Timeline,
questi accetta la bandiera tricolore e la Marsigliese e prende il nome di Enrico
V di Borbone. Otto von Bismarck resta
cancelliere, ma l'ascesa della Prussia come grande potenza viene troncata sul nascere.
L'Austria continua a gravitare sul mondo tedesco ed evita così di impelagarsi
nel barile di dinamite balcanico; non entrando in conflitto con la sfera di
interesse russa, di fatto mancano le condizioni per lo scoppio
della Prima Guerra Mondiale.
1867
Il 9 maggio nasce
Francesco, quarto figlio di Francesco II di Borbone e di Elisabetta di
Wittelsbach.
L'11 maggio 1867 l'imperatore Leopoldo I del Messico è catturato a Querétaro
da Benito Juárez che proclama decaduto l'impero e restaura la repubblica: dopo
la fine della Guerra di Secessione Americana e la caduta di Napoleone III, la
Francia ha ritirato le sue truppe dal Messico, abbandonando il sovrano belga al
suo destino. Leopoldo è processato, condannato a morte e fucilato nonostante
tutti i governi europei abbiano domandato a Juárez la grazia. In suo onore, Franz Liszt
scriverà una marcia funebre inserita nel "Terzo Anno" delle suites "Années de Pèlerinage".
La moglie di Leopoldo, Maria Enrichetta, perde la ragione per il dolore, e poco
dopo anche Juárez seguirà Leopoldo nella tomba, lasciando un Messico in preda
al caos e ai potentati economici statunitensi.
Il 12 giugno l'imperatore
d'Austria Francesco Giuseppe di Asburgo-Lorena, influenzato dalla consorte Elena
di Wittelsbach che ama molto il popolo e la cultura d'Italia, promulga la
riforma costituzionale nota in tedesco come "Ausgleich" e in italiano
come "Parificazione", con il quale il Lombardo-Veneto è eretto a
stato autonomo in condizioni di parità con l'Austria. Non solo: al vecchio
Lombardo-Veneto sono aggregati il Trentino, Gorizia, Trieste, l'Istria
occidentale (abitata in maggioranza da italiani) e anche la Dalmazia appartenuta
un tempo alla Repubblica di Venezia, fino a Ragusa/Dubrovnik. Nasce così il
nuovo Regno di Lombardia con capitale Milano, anch'esso multietnico come
l'Austria a causa della presenza di sloveni in Istria e croati in Dalmazia. I due stati hanno costituzioni, parlamenti, amministrazioni e milizie territoriali
distinte; in comune mantengono il sovrano nella persona dell'imperatore, i
ministeri competenti per la politica estera, economica e militare, e l'imperial-regio
esercito. Lo stato asburgico di conseguenza cambia il nome in Imperial-Regia
Monarchia di Austria-Lombardia (Kaiserlich und Königliche Monarchie von
Österreich-Lombardei).
Bandiera dell'Impero di Austria-Lombardia
Gyula Andrássy, conte di Csik Szent-Király e Kraszna-Horka
e capo del Movimento Nazionale Magiaro, protesta e domanda anche per l'Ungheria
uno status analogo, ma Francesco Giuseppe, influenzato dalla moglie Elena che
avversa la fazione magiara, ribatte che il Lombardo-Veneto costituiva già
un'entità giuridica parzialmente separata dallo stato austriaco, ed offre
all'Ungheria, come pure alla Croazia e alla Boemia, solo una limitata autonomia,
accettata dal moderato Ferenc Deák, ma ripudiata da Andrássy, che va in esilio
in Inghilterra e continua a fomentare la rivolta ungherese. Di fatto gli
ungheresi non domineranno la politica austriaca nell'ultimo scorcio
dell'ottocento; Francesco Giuseppe nomina Cancelliere dell'Impero d'Austria il
Conte Eduard Franz Joseph von Taaffe, che avvia una decisa politica di riforme
sociali e se ne guarda bene dall'allearsi con i Prussiani, che restano rivali
strategici per l'egemonia sulla nazione tedesca.
Il 14 agosto il mazziniano Francesco Crispi, che individua nella popolare "Sissi" il vero ostacolo all'instaurazione
di una repubblica giacobina nel Sud d'Italia, attenta alla vita di Elisabetta di
Wittelsbach, che però resta solo ferita ad un braccio; prima che le guardie
borboniche possano intervenire, Crispi è linciato dalla folla inferocita. La
regina di Napoli e Palermo guarisce rapidamente, ma da allora tende a chiudersi
in se stessa, quasi delusa ed incredula che qualcuno potesse davvero volerla
morta.
1868
In Ungheria comincia a
prendere piede un fenomeno di insurrezione politica e sociale contro il governo
asburgico, che l'imperatore Francesco Giuseppe bolla con la parola "Brigantenwesen"
(Brigantaggio): bande organizzate assaltano colonne dell'esercito asburgico,
presidi militari austriaci e città con consistenti minoranze tedesche, come
risposta alla mancata concessione dell'autonomia alla nazione magiara. La
rivolta viene largamente finanziata da fuoriusciti come Gyula
Andrássy,
e arruolando fino a 100.000 uomini, dei quali molti si danno alla macchia,
giunge ad assumere i contorni di una vera e propria resistenza armata contro
l'occupazione straniera con atti di inenarrabile ferocia da entrambe le parti.
Gli arruolati nelle bande dei cosiddetti "Briganti" ricevono
addirittura una paga di 3 fiorini al giorno, oltre alla promessa di una pensione (se
vivranno abbastanza); in più, si finanziano con i rapimenti a scopo di estorsione e con l'aiuto di mandanti politici della nobiltà
ungherese; portano sul berretto una coccarda rossa come distintivo e si
esercitano spesso nel tiro al bersaglio, perchè la loro tattica di combattimento
è l'imboscata, conducendo la loro guerra privata secondo le moderne tecniche di
guerriglia. Qualche banda ha persino il cappellano che dice Messa.
Il 22 ottobre nasce Maria
Valeria d'Asburgo-Lorena, quarta figlia di Francesco Giuseppe e di Elena di
Wittelsbach.
Il 3 novembre Giuseppe Garibaldi, rientrato dagli Stati Uniti dopo la vittoria
Unionista, tenta di rovesciare il potere temporale del Papa Pio IX e di
restaurare la Repubblica Romana sbarcando con
alcuni volontari nel Lazio e puntando su Roma, ma le truppe pontificie si
scontrano con i garibaldini nella Battaglia di Mentana e li sconfiggono usando
moderni fucili Chassepot a retrocarica, in grado di caricare sino a 12 colpi al minuto,
mentre l'eroe di Gettysburg usa ancora antiquati fucili ad avancarica, capaci al
più di uno o due colpi al minuto. Garibaldi è catturato, processato e
condannato a vent'anni di lavori forzati, ma Pio IX si mostra generoso, lo
grazia e lo espelle dallo Stato Pontificio. Garibaldi, che ha mietuto tanti
successi nel Nuovo Mondo quanti insuccessi nel Vecchio, e soffre di artrite
deformante, si ritira deluso sull'isola di Caprera, dove sposa Francesca
Armosino, balia dei figli di Teresita, a sua volta figlia di Garibaldi e della sua prima
moglie Ana Maria de Jesus Ribeiro.
1869
L'imperatore Francesco
Giuseppe, che inizialmente ha sottovalutato l'insurrezione magiara bollando
appunto i patrioti come semplici "Briganten", è costretto a impegnare
oltre 200.000 soldati asburgici nella repressione dei moti, agli ordini di suo
fratello, l'arciduca Carlo Ludovico. Si costituisce anche una guardia nazionale a cavallo, formazione volontaria di autodifesa, che rivaleggia in ferocia con
gli insorti: i corpi dei fucilati vengono lasciati nelle piazze per settimane, e
si giunge ad esporre le teste degli uccisi in teche di vetro nelle piazze di
Budapest. La reazione dei "Briganti" è altrettanto violenta: in un
villaggio vicino a Szeged un reparto di fucilieri austriaci è accolto con applausi,
ma poi vengono ammazzati tutti fino all'ultimo. Come rappresaglia Carlo Ludovico
d'Asburgo-Lorena decide una dura punizione. Colloquio tra il generale e un ufficiale:
"Capitano, questo paese è segnato sulla carta topografica?"
"Signorsì, vostra Altezza."
"Bene. Cancellatelo!"
Il villaggio è raso al suolo a cannonate, anche se gli obici sparano sulle case vuote, perchè la popolazione si
è già messa in salvo. La lotta è senza quartiere e l'ordine asburgico viene
spesso imposto a sproposito: un contadino slovacco, accusato di coprire gli
insorti, viene torturato per ore con ferri roventi, prima che gli aguzzini si
accorgano che è sordomuto!
L'8 dicembre Papa Pio IX apre il Concilio Vaticano I, convocato con la bolla Aeterni
Patris,
con il quale intende aggiornare la Chiesa per adeguarla ai tempi moderni.
Partecipano 744 padri conciliari.
La notte di Natale nasce
Maria Cristina von Thurn und Taxis, figlia unica di Maria Sofia di
Wittelsbach e di Massimiliano Antonio Lamoral von Thurn und Taxis.
L'erudito campano Francesco de Sanctis pubblica la sua monumentale "Storia della
Letteratura Italiana". Il re Francesco II di Borbone (immagine
a destra) lo nomina Professore di Letteratura a Napoli e gli concede le
più alte onorificenze del Regno.
1870
Il 26 giugno muore
prematuramente Massimiliano Antonio Lamoral von Thurn und Taxis, marito di Maria
Sofia di Wittelsbach, che così si ritrova vedova a soli 29 anni. Maria Sofia e
la figlia Maria Cristina sono ospitate a Vienna dall'imperatrice Elena, ma
l'irrequieta Maria Sofia lascia ben presto la figlia, che verrà educata dalla
sorella presso la corte viennese, ed inizia a vagabondare per l'Europa. Entrata
in contatto con gli ambienti dell'anarchismo, Maria Sofia, che è tra tutte le
sorelle quella di idee più progressiste, inizia a finanziare sottobanco il movimento,
tanto che verrà paradossalmente soprannominata "Principessa degli
Anarchici". Secondo alcuni questo inspiegabile comportamento è dettato
dall'invidia nei confronti delle due sorelle maggiori, che hanno sposato
importanti regnanti d'Europa e non sono rimaste prematuramente vedove.
Finanziato dall'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, dopo che Otto von
Bismarck gli ha risposto picche preferendo potenziare la sua macchina bellica,
il prussiano Heinrich Schliemann inizia gli scavi sulla collina di Issarlik,
presso i Dardanelli; nonostante tutti gli accademici d'Europa lo deridano, egli
vi scopre le rovine dell'omerica città di Troia.
Il 20 settembre, dietro ispirazione dell'abate genovese Raffaello Lambruschini,
viene fondato a Torino il Partito Cristiano Democratico, nel quale i cattolici
liberali si organizzano per partecipare alla vita politica del regno sabaudo, in
attesa del via libera papale atteso dai lavori del Concilio.
1871
Il 21 marzo Papa Pio IX
chiude solennemente il Concilio Vaticano I. Tra le sue principali conclusioni vi
sono il riconoscimento dell'Infallibilità Papale in materia di fede, il
permesso di adottare i moderni metodi scientifici e filologici per lo studio
delle Sacre Scritture, il notevole impulso all'attività missionaria, la
condanna della pena capitale e della tortura ed il permesso dato ai cattolici di
organizzare partiti politici di ispirazione cristiana nelle nuove democrazie
liberali. Il Concilio sancisce la vittoria dell'Ultramontanismo, corrente che
propugna il governo monarchico della Chiesa centrato sul Vaticano. Il numero delle vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale aumenta
notevolmente, ed ha inizio la partecipazione dei cattolici all'attività politica nei
rispettivi paesi, a partire dal Partito Cristiano Democratico nel Regno di
Sardegna: il non expedit non trova posto in questa Timeline.
Il Regno di Francia trascura la colonizzazione dell'Africa, accontentandosi
dell'Algeria e non dovendo dimenticare la perdita dell'Alsazia-Lorena, che in
questa Timeline sono sue, e così la Gran Bretagna dà il via libera alla
penetrazione della Prussia nel Continente Nero, onde distrarla dal tentare nuove
avventure in Europa, che potrebbero sconvolgere gli equilibri del continente.
Presto se ne pentirà, perchè i prussiani prendono sul serio tutto ciò che
fanno e in pochi anni conquisteranno tutta l'Africa nordoccidentale, puntando a
un dominio dall'Atlantico al Mar Rosso, il bacino del Congo e il Madagascar.
Il 10 novembre il giornalista americano Henry Morton Stanley, inviato dal
"New York Herald" in cerca dell'esploratore e missionario inglese
David Livingstone, che non dà più notizie di sé dopo essersi inoltrato
nell'Africa centrale, lo incontra nel villaggio di Ujiji presso il Lago
Tanganica, e lo apostrofa con una frase consegnata alla storia: "Il dottor
Livingstone, suppongo" (era l'unico bianco nel raggio di centinaia di
miglia).
Il 24 dicembre Giuseppe Verdi fa rappresentare al Cairo la più riuscita delle
sue opere liriche, "Aida".
1872
Il 28 maggio muore Sofia di
Wittelsbach, moglie dell'Arciduca d'Austria Francesco Carlo e madre
dell'imperatore Francesco Giuseppe. L'imperatrice Elena, che pure si è trovata
più volte in disaccordo con la suocera, porta il lutto per due anni.
L'Austria-Lombardia incoraggia il Regno di Sardegna ad iniziare a sua volta
un'avventura coloniale, onde distrarla da eventuali tentazioni di conquistare
Milano e Venezia. Il 10 luglio così il IV Corpo d'Armata al comando del
generale Raffaele Cadorna prende Tunisi ed occupa la Tunisia.
Siccome i tedeschi si sono già installati a Gibuti e minacciano la conquista
del Corno d'Africa, Londra corre ai ripari e invita il governo borbonico di
Italia Meridionale ad occupare quelle terre prima che sia troppo tardi. E così,
per non essere da meno di suo cugino Vittorio Emanuele II, Francesco II di
Borbone acquista dalla compagnia navale Rubattino la Baia di Assab, sul litorale
del Mar Rosso che viene ribattezzato Eritrea. La corsa alle colonie degli stati
italiani è partita.
Il 2 agosto nasce Costantino, figlio di Massimiliano I di Asburgo-Lorena ed
erede al trono di Grecia.
1873
La Prussia risponde all'Ausgleich
tedesco costituendo la Federazione della Germania del Nord (Norddeutschland
Vereinigung), egemonizzata ovviamente da Berlino. Di essa fanno
parte tutti gli stati tedeschi tranne il Granducato del Baden, il Regno del Württemberg e
il Regno di Baviera, che
restano legati a filo doppio a Vienna, e il Granducato di Assia, che per ora
resta indipendente.
E non solo: il 17 gennaio Rudolf Virchow, esponente di spicco del Partito
Liberale Progressista Prussiano (Preussische Fortschrittspartei) in un suo
acceso discorso tenuto al Reichstag di Berlino dà inizio a quello che passerà
alla storia con il nome di Kulturkampf ("Lotta per la cultura"), cioè
una legislazione fieramente anticlericale adottata in tutta la Federazione della
Germania del Nord per contrastare il potere e l'influenza della Chiesa
Cattolica, ritenuta oscurantista ed ultramontana dopo le decisioni adottate dal
Concilio Vaticano I. Così si esprime in proposito il cancelliere Otto von
Bismarck: « Non si tratta di uno scontro tra credenti e non credenti, bensì della antichissima lotta per il potere, antica quanto la razza umana, tra il Regno e il Sacerdozio, lotta che molto più antica della venuta sulla terra del Redentore. Si tratta della difesa dello stato.
» L'asserita difesa dello stato contro l'accentramento dogmatico voluto dal
Concilio si colora però ben presto di anticlericalismo ed anticattolicesimo. I
Gesuiti sono espulsi dalla Prussia, molti vescovi cattolici sono arrestati, i
beni della chiesa espropriati, le scuole cattoliche sono sottoposte al controllo
statale e l'attività dei sacerdoti è fortemente ostacolata. Ciò rende
ideologico il conflitto con gli stati tedeschi meridionali, a maggioranza
cattolica, e con l'Austria, che dopo la caduta di Napoleone III si atteggia a
protettore della Chiesa Cattolica e dello Stato Pontificio.
Il 22 maggio a Milano si spegne ad 88 anni Alessandro Manzoni, il massimo
scrittore e poeta italiano dell'ottocento: non si è più ripreso dopo la morte
del figlio maggiore Pierluigi, ed una caduta fuori di chiesa gli è stata
fatale. Elena di Wittelsbach convince il marito Francesco Giuseppe a proclamare
due giorni di lutto in tutti i territori dell'impero. Giuseppe Verdi compone in
suo onore il suo capolavoro, la Messa da Requiem, la cui prima esecuzione è da
lui diretta personalmente.
1875
Il Regno di Francia,
desideroso di riunire tutti i francofoni entro i propri confini, propone al
Regno di Sardegna la permuta della Savoia con la Corsica. Il ministro degli
esteri Urbano Rattazzi accarezza l'idea, ma Vittorio Emanuele II dichiara che
non rinuncerà alla terra dei suoi avi in cambio di un'isola povera e ribelle,
ed il primo ministro sabaudo, Giovanni Lanza, risponde a Parigi che gli
interessi geopolitici della Sardegna sono ora rivolti all'Africa, e non ad
ingrandimenti territoriali in Europa; e così non se ne fa nulla.
Inizia invece la penetrazione sabauda nel Tanganica con l'occupazione del porto
di Pangani, di fronte al sultanato di Zanzibar.
Il 20 novembre muore a 56
anni il Duca di Modena e Reggio Francesco V d'Asburgo-Este, che non ha figli:
egli lascia per testamento il suo Ducato a Roberto I di Borbone-Parma, Duca di
Parma, Piacenza e Guastalla, che così unifica i due stati nell'unico Ducato
d'Emilia, con capitale Parma.
Bandiera del Regno di Emilia
1876
Il 5 marzo esce a Milano il
primo numero del "Corriere della Sera", storico quotidiano del Regno
di Lombardia ed uno tra i più letti d'Italia.
Il 25 marzo cade il governo liberale
di Torino presieduto dal Conte Luigi Federico Menabrea, messo in minoranza dal
suo stesso partito che rifiuta la nazionalizzazione delle ferrovie. Questo fatto
passa alla storia con il nome di "Rivoluzione Parlamentare": per la prima volta un capo del governo
viene esautorato non per autorità regia, bensì dal Parlamento. Il re Vittorio Emanuele
II indice nuove elezioni per il 5 maggio. Con esse il Partito Cristiano
Democratico Sabaudo supera per la prima volta il Partito Liberale in termini di
voti. Terremoto politico nel Regno di Sardegna: la Destra Storica, al potere dal
1848, accusata di non aver raggiunto nessuno dei due obiettivi che si era
prefissata, la conquista del Lombardo-Veneto ed il pareggio del bilancio, abdica
al suo ruolo guida del Regno a favore del Centro Cattolico, mentre la Sinistra
Mazziniana di Benedetto Cairoli registra un insuccesso. Nuovo primo ministro è Francesco
Borgatti,
che guida un governo di coalizione con una parte del Partito Liberale, definito
spregiativamente la "Consorteria" dai liberali anticlericali rimasti
all'opposizione.
Il 30 maggio il reazionario sultano turco Abdul Aziz viene deposto dai Giovani
Turchi (Genç Türk), movimento politico nazionalista ispirato alla Giovane
Italia di Mazzini che propugna il rinnovamento interno dell'Impero Ottomano
prima che la potenze europee finiscano di spartirsi ciò che resta di esso. I
Giovani Turchi elevano al trono Murad V, trentaseienne nipote del deposto
sultano che, a differenza di quanto avvenuto nella nostra Timeline, non delude
coloro che lo hanno eletto, annunciando la convocazione di un'Assemblea
Nazionale per redigere una Costituzione sul modello di quella francese, e per
questo non viene deposto, ma resta al potere.
La Regina Vittoria d'Inghilterra assume il titolo di Imperatrice delle Indie.
1877
Il Granduca di Toscana Ferdinando
IV è un grande appassionato di arte africana,
né c'è da stupirsene, visto che per secoli i Medici, predecessori dei Lorena, hanno avuto la più grande collezione del genere in
Europa. Visti i successi coloniali dei due maggiori stati italiani, anche
Ferdinando IV decide perciò di fondare la Compagnia Toscana dell'Africa
Occidentale e di mandare una spedizione nel golfo di Guinea, dove si trovava il
regno del Benin da cui venivano molti dei pezzi della collezione toscana.
Siccome il Benin è stato colonizzato dagli inglesi, la penetrazione toscana
avviene nel territorio paludoso degli Ewè, dove viene fondata la colonia del
Togo (in lingua Ewè, to-go significa "andare all'acqua"). Gradualmente la
colonizzazione toscana si spinge verso l'entroterra.
Viene intanto fondato il primo insediamento sabaudo presso Douala, in una terra
che i marinai portoghesi nel 1472 avevano battezzato Rio dos Camarões ("Fiume dei Gamberi"),
vista l’abbondanza di gamberetti nel fiume Wouri. I colonizzatori italiani
perciò chiamano la regione Camerun, e ribattezzano il suo capoluogo Douala con
il nome di Savoia d'Africa.
In Francia il generale
Patrice de MacMahon, monarchico convinto, sventa un tentativo di colpo di stato
progettato da Léon Gambetta che voleva abbattere la monarchia ed instaurare la
repubblica.
Bandiera della colonia sabauda del Tanganica
1878
Il 9 gennaio muore di
broncopolmonite a soli 57 anni il Re di Sardegna Vittorio Emanuele II di Savoia;
gli succede il figlio Umberto I, 34 anni, di carattere freddo ed autoritario,
assai più impopolare del padre. Da notare che questo sovrano prende il titolo
di "Primo" per sottolineare il fatto che egli porta il titolo di Re, a
differenza dei suoi predecessori con lo stesso nome.
Il 7 febbraio si spegne anche Papa Pio IX; il suo pontificato, durato, 31 anni,
7 mesi e 23 giorni, è a tutt'oggi il più lungo di tutti i tempi. Il 20
febbraio gli succede il cardinale Vincenzo Gioacchino Pecci, 68 anni, Arcivescovo di Perugia e Camerlengo di Santa Romana Chiesa, con il nome di Leone
XIII.
Intanto il cosiddetto "Brigantaggio" ungherese va lentamente
spegnendosi in seguito alla durissima repressione operata dall'arciduca Carlo
Ludovico, e la resistenza armata va degenerando in mero banditismo che punta
unicamente alla borsa.
Il 2 giugno si apre il Congresso di Berlino, che dura fino al 13 luglio, a cui partecipano tutte le grandi potenze
Europee con lo scopo di dare una sistemazione stabile ai principali teatri di
scontro tra le potenze europee, cioè l'Africa, dove è partita la gara ad
accaparrarsi i migliori territori a disposizione, e i Balcani, dove la decadenza
dell'Impero Ottomano si sta facendo drammatica e rischia di scatenare una guerra
europea per la spartizione della torta. Partecipano il cancelliere Otto von
Bismarck per la Federazione della Germania del Nord, il primo ministro Lord Benjamin Disraeli per
il Regno Unito, il primo ministro William Henry Waddington per il Regno di
Francia, il ministro degli esteri Heinrich von Haymerle per l'Impero d'Austria,
il primo ministro conte Luigi Corti per il Regno di Lombardia, il primo ministro
Giovanni Lanza per il Regno di Sardegna, il ministro degli esteri Bettino
Ricasoli per il Granducato di Toscana, il primo ministro Marco Minghetti e il
Segretario di Stato cardinale Alessandro Franchi per lo Stato Pontificio, il
ministro degli esteri Giovanni Nicotera per il Regno di Italia Meridionale, il
primo ministro Antonio Starrabba marchese di Rudinì per il Regno di Sicilia, il
ministro degli esteri Alexander Mikhailovich Gorchakov per l'Impero Russo,
l'ambasciatore a Berlino Sadullah Bey per l'Impero Ottomano, il primo ministro Theodoros Deligiannis
per il Regno di Grecia, il primo ministro Mihail Kogălniceanu per il Regno
di Romania, il primo ministro Jovan Ristić per il Regno di Serbia e il primo
ministro duca Božo Petrović-Njegoš per il Principato del Montenegro.
Riguardo ai Balcani, si decide che la Turchia, ormai incapace di controllare i
territori europei, in preda a continui disordini, dovrà praticamente ritirarsi
dall'Europa, conservando in essa solo la Tracia orientale con Adrianopoli e la
capitale Costantinopoli. Di conseguenza Romania, Bulgaria, Serbia e Montenegro,
già indipendenti de facto, lo diventano anche formalmente. La Bulgaria si
espande fino ad ottenere uno sbocco sul Mar Egeo, ma deve rinunciare agli enormi
confini che la Russia le aveva promesso con il precedente Trattato di Santo
Stefano. La Macedonia è spartita tra Serbia e Grecia. La Serbia annette anche
la Bosnia-Erzegovina, cui l'Austria-Lombardia si dice totalmente disinteressata,
preferendo gravitare sulla Germania del Sud; la Serbia è però costretta a
concedere l'autonomia ai croati dell'Erzegovina. La Grecia ottiene la Tessaglia,
la Macedonia meridionale, la Tracia occidentale e l'isola di Creta. Romania,
Bulgaria e Serbia entrano nella sfera d'influenza russa, la Grecia del Basileus
Massimilano resta in quella austriaca. La Gran
Bretagna dal canto suo occupa l'isola di Cipro, ed il Regno d'Italia Meridionale occupa
l'Albania. Il primo ministro sabaudo Giovanni Lanza, nonostante parte
dell'opinione pubblica lo spingesse a questo passo, preferisce non agitare le
vecchie rivendicazioni sulla Lombardia, in cambio del via libera alla sua
politica coloniale. Chi non ottiene nulla è la Francia, cui è suggerito di cercare compensi in Libia,
ma Waddington rinuncia dichiarando di voler tornare a Parigi "con le mani
pulite".
La creazione di stati nazionali balcanici indipendenti renderà inutile
combattere in futuro le Guerre Balcaniche, che nella nostra Timeline furono la
prova Generale per la Prima Guerra Mondiale. Dal canto suo l'Impero Ottomano
deve subire una dura umiliazione e matura un sordo desiderio di rivincita contro
le potenze europee, accusate di volerlo smantellare pezzo a pezzo.
Per quanto riguarda l'Africa, essa viene spartita né più e né meno come una
torta, senza alcun riguardo per la composizione etnica del continente, fra le
potenze che già da lunga data occupano porzioni di continente, cioè Spagna,
Portogallo, Francia e Regno Unito, e gli stati che hanno intrapreso la corsa di
recente, e cioè Federazione della Germania del Nord, Regno di Sardegna, Regno d'Italia Meridionale e
Granducato di Toscana. Nonostante l'interno sia ancora in larga misura
inesplorato, esso viene diviso in zone d'interesse usando un righello sulla
carta geografica. All'Egitto è riconosciuta la piena indipendenza da
Costantinopoli, ma in effetti il paese è un protettorato britannico, così come
il Marocco è un protettorato persiano. Siccome il ministro degli esteri
borbonico Giovanni Nicotera ottiene di far includere l'Abissinia nella sua sfera
d'interesse, gli unici paesi cui è riconosciuta un'effettiva indipendenza sono
le Repubbliche Boere di Transvaal ed Orange e la Repubblica di Liberia, perchè
da Washington il presidente USA Rutherford Hayes fa sapere che non tollererà di
vedere gli ex schiavi liberati dall'America tornare in stato di schiavitù sotto
qualche potenza europea.
Il 17 novembre a Napoli l'anarchico Giovanni Passannante tenta di uccidere con un
coltello re Francesco II di Borbone, ma fa cilecca. Catturato, è condannato a
morte ma il re commuta la pena nell'ergastolo, che sconterà nel carcere di
Gaeta in condizioni meno disumane di quelle divenute tristemente famose nella
nostra Timeline. Passanante si spegnerà in carcere nel 1910. Il suo paese
natale conserva il nome di Salvia di Lucania (ovviamente non cambia nome in
Savoia di Lucania).
La giornalista napoletana Matilde Serao inizia la sua carriera di scrittrice con
la novella "Opale".
1879
Il 1 gennaio il sultano
ottomano Murad V promulga la nuova Costituzione dell'Impero Ottomano, la quale
prevede un ruolo guida per i Turchi ma la concessione dell'autonomia a due tra
le maggiori etnie dell'impero, gli Arabi e i Curdi. Nessuna concessione viene
invece fatta agli Armeni cristiani, sui quali l'Impero Russo ha posto la propria
protezione, minacciando la guerra contro la Sublime Porta se la sopravvivenza di
questo popolo cristiano ortodosso verrà minacciata. Cresce il risentimento
nazionalista dei Giovani Turchi contro la Prussia e la Russia, accusate di aver
smembrato i suoi territori europei, mentre l'Impero si avvicina
all'Austria, che secondo i Giovani Turchi non ha partecipato alla spartizione
decisa a Berlino.
Il Regno d'Italia Meridionale
pone il suo protettorato sul Sultanato di Obbia, primo suo possesso in terra
somala. L'Egitto, che rivendica il territorio somalo, tenta inutilmente di
ostacolare la penetrazione borbonica nella regione.
Il 15 maggio il Kronprinz Rodolfo d'Asburgo-Lorena, figlio di Francesco Giuseppe
ed Elena di Wiitelsbach, sposa a Vienna Elena
Maria di Borbone, secondogenita di re Francesco II d'Italia Meridionale e di
Elisabetta di Baviera; dal matrimonio nasceranno cinque figli.
Lo scrittore siciliano Luigi Capuana pubblica il romanzo "Giacinta",
con il quale dà inizio alla stagione letteraria del Verismo, che si sviluppa
soprattutto nel regno borbonico, tra Napoli e Palermo.
1880
Il 6 gennaio i primi coloni piemontesi, anch'essi in fuga dall'Italia in cerca di
nuove terre, si stanziano per la prima volta in quella che essi chiamano Africa
del Sudovest, tra l'Angola portoghese e la Colonia del Capo, e vi fondano la
città di Criciuma (nella nostra Timeline si trova in Brasile, nello stato di Santa Catarina).
Il 5 luglio, con la firma del
Trattato di Lomè, il Togo diventa ufficialmente una colonia toscana.
Dall'Italia arrivano molti coloni toscani in cerca di una vita migliore, i quali
introducono nel paese tecniche molto moderne per la coltivazione di cacao, caffé
e cotone, e sviluppano le infrastrutture del paese fino a renderle tra le migliori nell'Africa del
tempo (ben diversamente dunque dalla politica di mero sfruttamento messa in atto
dai tedeschi nella nostra Timeline).
Nelle elezioni politiche del Regno d'Italia Meridionale si scontrano il Partito
Liberale, di ispirazione anticlericale, e il Partito Conservatore, di
ispirazione cattolica. Lo scontro tra i due partiti replica a Napoli e in
Sicilia le contrapposizioni che dilaniano in questi anni la vita politica dei
paesi latinoamericani, anche se dalle nostre parti non si giunge a mettere in
atto colpi di stato.
Nella Federazione della Germania del Nord
si giunge ad un compromesso tra il governo e i sudditi
cattolici, compromesso che significa, nei fatti, una vittoria della posizione difensiva della Chiesa,
pur soddisfacendo in parte il potere statale. Il conflitto si sposta nei paesi
di tradizione cattolica, tra quanti vogliono difendere la Chiesa e i suoi valori
e quanti invece li giudicano contrari al nuovo spirito positivistico di quest'epoca.
1881
Il 4 marzo la città di
Casamicciola, sull'isola d'Ischia, viene colpita da un primo terremoto, che fa
124 vittime. Purtroppo è solo il "trailer" di ben altro disastro.
Il 10 maggio Ferdinando di Borbone, erede al trono del Regno di Italia Meridionale e di Sicilia, sposa la
principessa Stefania di Sassonia-Coburgo-Gotha, ma, nonostante il principe sembri
sinceramente innamorato, il matrimonio va presto in crisi: di carattere
irrequieto come la madre ed insofferente alla rigida etichetta di corte, anche a
causa della severa istruzione che gli è stata impartita, Ferdinando si rifugia
nell'alcool e in un gran numero di relazioni occasionali, tanto da trasmettere
la sifilide alla moglie, che così non potrà dargli un erede maschio.
Il 12 maggio, con il Trattato del Bardo, il Regno d'Italia Meridionale si
impossessa della Libia ed in breve tempo occupa Bengasi e Tripoli. Mugugna la
Francia, cui Otto von Bismarck aveva promesso mano libera in Libia. L'Impero
Ottomano perde anche l'ultimo possedimento in Africa, ed è ridotto ai suoi
territori asiatici.
Il 7 luglio esce nel Granducato di Toscana il primo numero del periodico per l'infanzia
"Giornale per i bambini", pioniere dei periodici europei per ragazzi, diretto da Fernandino
Martini. Su questo numero è pubblicata tra l'altro la prima puntata della
"Storia di un burattino", che diverrà famosa in tutto il mondo con il titolo
"Le avventure di Pinocchio". Il suo autore è Carlo Lorenzini, che si
firma Carlo Collodi, dal nome del villaggio natale di sua madre, presso Pistoia.
Il socialista Andrea Costa, nativo di Imola, fonda il Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna, che
propugna la fine del potere temporale dei Papi, la restaurazione della
Repubblica Romana del 1848, le lotte dei lavoratori per ottenere riforme economiche e politiche, la partecipazione alle elezioni
politiche ed amministrative. Il PSRR di Costa viene subito messo fuorilegge
nello Stato Pontificio, ed allora egli ripara in Lombardia dove, nonostante la
persecuzione della polizia, riesce ad essere eletto alla Camera Milanese come primo deputato
socialista in tutt'Italia.
Giovanni Verga pubblica "I Malavoglia", primo romanzo verista del suo
"Ciclo dei Vinti".
1882
Il 20 maggio l'impero
d'Austria dà il suo assenso al progetto del primo ministro del Regno di
Lombardia, conte Luigi Corti, di creare un mercato comune per gli stati
italiani, in modo da rendere più agevoli le transazioni commerciali e la
circolazione delle persone. Nasce così a Venezia la Triplice Alleanzà del
Commercio, che comprende il Regno di Lombardia, il Ducato d'Emilia e il Regno
d'Italia Meridionale. Il Granducato di Toscana mostra fin da subito interesse
per il nuovo spazio economico creatosi, mentre lo Stato Pontificio inizialmente
rimane freddo. Ostile all'iniziativ di Corti è il Regno di Sardegna,
legato a filo doppio alla Francia e tradizionale rivale dell'Austria per il
controllo sulla Pianura Padana.. Negli
stessi giorni il Cancelliere austriaco conte Eduard Franz Joseph von Taaffe respinge le offerte di
alleanza militare da parte di Otto von Bismarck in nome
della "solidarietà nibelungica" e si avvicina piuttosto alla Francia.
In questa Timeline la nostra Triplice Alleanza non nasce, a causa di vari fattori, tra
i quali:
1) la totale assenza di motivi di
collisione tra Austria e Russia dopo
che la prima ha rinunciato all'espansione nei Balcani, preferendo mantenere il
controllo su Italia e Germania meridionale;
2) l'altrettanto evidente assenza di attriti fra Francia e Germania, dato che
l'Alsazia e la Lorena sono rimaste francesi, ed anzi la Francia ha incorporato
il Belgio;
3) la convergenza di
obiettivi tra l'Impero Britannico e la Federazione della Germania del Nord
dopo la spartizione
pacifica dell'Africa in zone di influenza decisa a Berlino.
I "punti caldi" rimasti in Europa sono invece:
1) la rivalità tra gli Imperi
Britannico e Russo per l'egemonia sull'Asia;
2) le mire espansionistiche prussiane
verso il Baltico e la Polonia russa;
3) i rancori austriaci verso
Prussiani e Sabaudi;
4) l'aspirazione
sabauda a realizzare una buona volta il sogno di Cavour di riunificare la
penisola sotto lo scettro dei Savoia;
5) la mai sopita rivalità
anglo-francese;
6) l'odio nazionalistico turco contro le potenze europee, considerate
"colonialiste", con la sola eccezione dell'Austria. Siccome nell'Impero
Ottomano cresce la psicosi di un attacco
imminente da parte dei russi per la conquista degli Stretti e il conseguimento
del sospirato sbocco diretto zarista sul Mediterraneo, Vienna ed Istanbul si
riavvicinano ulteriormente. Si comincia a progettare una ferrovia che da Vienna
porti fino a Bassora, sul Golfo Persico, via Sarajevo, Skopje, Istanbul, Urfa e
Baghdad.
Alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Sabaudo si presenta il Partito Operaio
Torinese, di ispirazione socialista, ma non riesce ad ottenere alcun deputato.
Sono questi gli anni in cui il movimento operaio in Piemonte e Lombardia, gli
stati italiani più avanzati, si organizza in Federazioni, Sindacati e Camere del
Lavoro: queste ultime in particolare divengono il punto di aggregazione a livello cittadino di tutti i
lavoratori.
Il 2 giugno Giuseppe
Garibaldi si spegne a Caprera poco prima di compiere i 75 anni, e con la spina
di non essere riuscito a realizzare il suo sogno di un'Italia unita e
repubblicana.
Il 31 luglio viene ufficialmente fondata la colonia sabauda dell'Africa del
Sudovest, che dal deserto del Namib prende il nome di Namibia.
Il 15 settembre lo studente triestino Guglielmo Oberdan, ammiratore di
Garibaldi, attenta alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe. Catturato, è
condannato a morte, ma le preghiere di Elena di Wittelsbach convincono Francesco
Giuseppe a commutare l'impiccagione nel carcere a vita nella fortezza dello
Spielberg, come gesto di buona volontà verso i suoi sudditi italiani. Giosuè
Carducci commenta: "Non me lo sarei mai aspettato da lui."
L'esploratore americano Henry Morton Stanley, messosi al servizio della Federazione della Germania del Nord, esplora l'intero bacino del fiume Congo, in precedenza assolutamente
sconosciuto, risalendolo dalla foce sino alla sorgente, e fonda la città di
Stanleyburg, oggi Kisangani. Lo Stato Libero del Congo, proprietà personale del
re del Belgio nella nostra Timeline, in tal modo non nasce, perchè l'immenso
territorio passa sotto diretto controllo tedesco con il nome di Kongo; per
quanto rapaci, i colonizzatori prussiani evitano alla colonia le atrocità (tipo
taglio delle mani) ed il crollo demografico che ha conosciuto dalle nostre
parti.
1883
Il 28 luglio
alle 21.30 Casamicciola viene colpita nuovamente da un terremoto disastroso, che raggiunge
l'ottavo grado della scala Mercalli. Si contano 2333 morti e 766 feriti. Il
futuro filosofo Benedetto Croce, 17 anni, che vi si trova in vacanza con la
famiglia, rimane rimasto sepolto sotto le macerie e perde padre, madre e la
sorella Maria: un'esperienza che lo segnerà profondamente. Francesco II di
Borbone si spende molto per portare sollievo alla popolazione civile, e così il
popolo comincia a chiamarlo "il Re Buono", certamente un titolo molto
più onorifico di quello di suo padre (il Re Bomba).
Il 24 agosto muore a 63 anni
re Enrico V di Francia; non avendo figli, egli designa come successore Luigi Filippo Alberto d'
Orléans,
figlio di Ferdinando Filippo d'Orléans e nipote di Luigi Filippo I, Re dei Francesi
dal 1830 al 1848. Questi prende il nome di Filippo VII. Il trono di Francia
passa così definitivamente alla dinastia Orléans, ma alcuni monarchici non
accettano la successione e designano come pretendente al trono Giovanni di Borbone-Spagna conte di
Montizón,
noto anche come Giovanni III.
Il 10 settembre con il Trattato di Mogadiscio Prussia, Regno Unito e Regno di
Italia Meridionale si spartiscono la Somalia: ai prussiani va Gibuti, abitato
dai popoli Afar e Issa; agli inglesi il Somaliland, abitato da Gadabursi, Issak
e Warsangeli; ai Borboni va il resto del paese, abitato da Migiurtini, Marrehan,
Rahanwein e Hawiya. L'Egitto è così costretto a ritirarsi dalla regione.
Le "Avventure di Pinocchio" escono in volume, il suo autore Carlo
Collodi diventa direttore del " Giornale per i bambini", in
sostituzione di Fernandino Martini, che è stato nominato primo ministro del
Granducato di Toscana.
1884
Il primo ministro del Regno
di Sardegna conte Giovanni Battista Paganuzzi, leader del Partito Cristiano
Democratico, conclude con il primo ministro dell'Impero Britannico William Ewart Gladstone
un vantaggioso trattato con cui permette l'insediamento di una base navale
stabile inglese sull'isola di San Pietro, al largo della Sardegna, in cambio
della cessione di un corridoio lungo 250 Km e largo 30 che collega la Namibia al
fiume Zambesi. Tale corridoio, detto popolarmente Dito di Paganuzzi (Dito di
Caprivi nella nostra Timeline), permette lo sbocco all'Oceano Indiano, e quindi
il collegamento navale con la colonia del Tanganica, ma la sinistra giacobina e
la destra liberale, all'opposizione nel Parlamento di Torino, ritengono
erroneamente del tutto inutile l'acquisto del "Dito" e denunciano la
cessione della base sull'isola di San Pietro, in quanto Paganuzzi avrebbe
abdicato a parte della sovranità nazionale; i Liberali inoltre rimproverano a
Paganuzzi di aver preferito l'alleanza con il Regno Unito a quella tradizionale
con la Francia. Queste polemiche finiranno per portare alle dimissioni del
premier.
Il 17 agosto nasce Carlo, primo figlio maschio dell'erede al trono
austro-lombardo Rodolfo e di Elena Maria di Borbone.
1885
Il 1 gennaio il Granducato di
Assia entra a far parte della Federazione della Germania del Nord.
Il 22 maggio si spegne ad 83
anni il
grande scrittore francese Victor Hugo; ai suoi funerali a Parigi partecipano tre
milioni di persone.
Il 31 agosto, come reazione alla Triplice Alleanza, nasce la Triplice Intesa
Economica tra Francia, Regno Unito e Regno di Sardegna: il patto prevede la libera circolazione delle merci, la consultazione tra le reciproche Banche Nazionali in vista di ritocchi al tasso di sconto ed anche
il mutuo soccorso in caso di difficoltà delle Banche Centrali. Si noti che in
questa Timeline l'Alleanza e l'Intesa sono organizzazioni economiche, non
militari, e la rivalità tra gli stati è principalmente finanziaria. I
nazionalisti sono una componente minoritaria dei parlamenti nazionali, in cui
prevale invece generalmente il Centro moderato.
1886
Il 10 giugno l'introverso ed
irrequieto re Ludovico II di Baviera, 41 anni, protettore di Richard Wagner,
viene dichiarato pazzo ed inabile a regnare; deposto dal Parlamento di Monaco di
Baviera, è confinato nel castello di Berg, a sud di Monaco. Il vero motivo
della deposizione consiste nel fatto che egli si disinteressa totalmente del governo ed
ha prosciugato le casse del Regno per costruire i suoi celebri
castelli. Il 13 giugno è trovato annegato assieme ad uno dei suoi medici in un
laghetto nel parco; la sua morte è classificata come suicidio, ma i dubbi non
sono mai stati fugati; secondo alcuni è stato assassinato, secondo altri venne
colpito da ictus mentre cercava di fuggire da Berg. L'imperatrice Elena, sua
cugina, dichiarerà: "Il Re di Baviera non era matto; era solo un eccentrico che viveva in un mondo di sogni. Avrebbero potuto trattarlo più gentilmente, e risparmiargli con ciò una fine così terribile."
Sul trono di Baviera gli succede il fratello minore Ottone I. Purtroppo
anch'egli soffre di squilibri mentali, e così a reggere il trono è lo zio
Leopoldo, alleato di ferro dell'Impero d'Austria.
L'ingegnere padovano Ernesto
Breda rileva "L'Elvetica", piccola società meccanica e ferroviaria milanese, e
la trasforma nella "Società Lombarda Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche".
Essa contribuisce al primato industriale del Regno di Lombardia tra tutti gli
stati italiani, e diventerà nel XX secolo una delle principali industrie
meccaniche della penisola.
1887
Nella riunione plenaria dei ministri delle finanze delle tre nazioni della Triplice Alleanza del Commercio, tenutasi a Modena il 10 maggio, si stabilisce che il Granducato di Toscana aderirà a partire dal 1 gennaio 1890. Anche il primo ministro dello stato Pontificio interviene per la prima volta alla riunione plenaria come osservatore, manifestando per la prima volta l'intenzione di aderire all'Alleanza.
Le truppe Sabaude sconfiggono
l'Emirato di Adamawa, di etnia Fulani, e completano la conquista della colonia
del Camerun, nel nord del quale l'emirato si trovava.
Intanto anche il Regno di Francia decide di muoversi, e siccome l'Africa è già
stata spartita tra le altre potenze, il colonialismo francese si orienta verso
l'Indocina, che in pochi anni viene conquistata. Cambogia, Laos e Vietnam
diventano protettorati o colonie francesi.
1888
Il 31 gennaio si spegne a
Torino San Giovanni Bosco, fondatore dell'oratorio moderno, della congregazione
dei Salesiani ed artefice di innumerevoli iniziative a favore della classe
proletaria torinese. Secondo la leggenda, egli ha predetto a Vittorio Emanuele
II di Savoia che non sarebbe mai divenuto Re d'Italia, avendo accettato di
sopprimere molti ordini religiosi per incamerarne i loro beni nel demanio
statale.
Il 9 marzo muore il re di
Prussia Guglielmo I, gli succede il figlio Federico III, che però soffre di
cancro alla laringe. Federico III si spegne il 15 giugno dopo appena 99 giorni
di regno, e gli succede il figlio Guglielmo II, 29 anni, che come detto non ha
avuto un parto traumatico ed ha perciò un carattere assai più morbido e
conciliante di quello che guasterà la politica tedesca nella nostra Timeline.
Usando l'Indocina come base, i Francesi si espandono in Micronesia (che nella
nostra Timeline è stata colonizzata dai tedeschi) occupando le isole Palau,
Marianne, Yap, Marshall, Nuove Ebridi e la Nuova Caledonia. Solo Guam resta in
mani spagnole. La Nuova Guinea Orientale viene spartita tra inglesi al sud e
francesi al nord.
Ferdinando di Borbone (immagine in alto a sinistra), erede
al trono di Italia Meridionale e di Sicilia, conosce la baronessa siciliana
Maria Paternò Castello di Sangiuliano, figlia diciassettenne del Sindaco di
Catania, e se ne innamora perdutamente. Il suo spirito ribelle alla corte e alla
sua etichetta si accentua assieme alla sua distanza dal padre.
1889
Francesco II di Borbone
impone al figlio Ferdinando di troncare la sua relazione con l'amante Maria Paternò Castello di
Sangiuliano,
e così il 30 gennaio l'erede al trono, che dichiara di non poter più vivere
senza di lei, si rinchiude con Maria nel suo casino di caccia di Marina di Gioiosa Ionica,
in provincia di Reggio Calabria, e dopo aver fatto l'amore con lei le spara e
poi si spara alla tempia. Francesco II ed Elisabetta di Wittelsbach escono
distrutti dalla vicenda: il re si dedica solo più a pratiche religiose, mentre
"Sissi" si dà allo spiritismo, allora di moda, per cercare di
comunicare con l'anima del figlio. In ogni caso, i due da allora vivono
praticamente separati. Per permettere la sepoltura di Ferdinando nella Basilica
di Santa Chiara a Napoli, Francesco II è costretto ad accreditare la versione
che sia stata Maria Paternò Castello ad ucciderlo e poi a suicidarsi, anche se
l'effettivo svolgimento dei fatti diventa subito un segreto di Pulcinella.
Francesco II trasforma il casino di caccia di Marina di Gioiosa Ionica in un
convento di suore carmelitane.
Giovanni Verga pubblica "Mastro Don Gesualdo", secondo romanzo del
"Ciclo dei Vinti", dedicato allo sfortunato principe Ferdinando di
Borbone.
Intanto però la storia macina i giorni in modo irrefrenabile. Il 25 marzo il signore dello
Scioa Menelik II occupa le regioni di Tigrè e Amhara con il beneplacito del
Regno delle Due Sicilie, stabilmente stanziato in Eritrea e Somalia, ed assume il titolo di
Negus Neghesti d'Etiopia (Re dei Re). Il 2 maggio, grato nei confronti
dell'Italia Meridionale, firma un accordo con il governo italiano di Napoli, il trattato di
Uccialli,
il cui testo bilingue in italiano ed amarico è però differente nei due idiomi: il testo ufficiale in italiano
stabilisce il protettorato del Regno d'Italia Meridionale sull'Etiopia, come
deciso nel Congresso di Berlino, ma questo protettorato è assente dal testo
etiope, perché Menelik II si rifiuta di riconoscersi vassallo del re borbonico.
Il re Francesco II, addolorato dalla morte del figlio, rifiuta il consiglio del
suo Ministro della Guerra di mettersi personalmente a capo di una spedizione per
andare a sottomettere il Negus riottoso, e questo errore risulterà fatale.
Giosuè Carducci, eletto al Parlamento di Torino nelle liste della
Sinistra Radicale, pubblica le sue "Odi Barbare", nelle quali tenta di riprodurre la metrica quantitativa dei Greci e dei Latini con quella accentuativa
italiana.
1890
Il rafforzarsi della Triplice
Intesa Economica spinge gli stati italiani ad accelerare il cammino verso
l'integrazione commerciale e finanziaria: il 1 gennaio entra in vigore il Mercato Comune
Italiano (MCI), subentrato alla Triplice Alleanza del Commercio. Ad esso aderiscono Regno di Lombardia, Ducato d'Emilia, Granducato di Toscana, Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie; restano fuori Repubblica di San Marino e Regno di
Sardegna. Con effetto immediato cadono i dazi alle frontiere, merci e persone possono circolare liberamente e le
valute dei vari stati sono agganciate tra di loro, non potendo oscillare più o
meno del 20 % rispetto alla parità. La prospettiva è l'adozione di una moneta
unica.
Il 20 marzo Otto von Bismarck si dimette da cancelliere della Federazione
della Germania Settentrionale per motivi di salute; in questa Timeline non è
mai entrato in disaccordo con il re Guglielmo
II. Questi chiama a succedergli il generale Georg Leo Graf von Caprivi, il quale
porta avanti una politica dichiaratamente filobritannica (il re Guglielmo II è
nipote della regina Vittoria d'Inghilterra) chiamata "Nuovo Corso", e
non governerà per soli due anni come nella nostra Timeline, ma fino alla morte
nel 1899.
1891
Il 15 maggio Leone XIII
pubblica l'enciclica "Rerum Novarum", con la quale avvia la Dottrina
Sociale della Chiesa.
Il 2 giugno Napoleone Giuseppe, detto "Plon Plon" e cugino di
Napoleone III, fomenta a Marsiglia un'insurrezione che vede la strana alleanza
fra repubblicani e bonapartisti. La rivolta tuttavia ha scarso seguito popolare,
è schiacciata dalle truppe realiste e poco dopo Napoleone Giuseppe muore.
Il poeta romagnolo Giovanni Pascoli pubblica a Bologna la sua grande raccolta di
poesie, "Myricae" (dal verso delle Bucoliche di Virgilio «arbusta iuvant humilesque
Myricae», cioè "giovano gli arbusti e le umili
Tamerici").
Il 6 ottobre muore a 58 anni il re Carlo I del Württemberg, uno dei sovrani
tedeschi più fieramente antiprussiani. Essendo dichiaratamente omosessuale non
ha avuto figli, e così gli succede il nipote Guglielmo II, 43 anni, figlio di
sua sorella Caterina Federica di Württemberg. Guglielmo II porta avanti la
politica antiprussiana dello zio.
Si fa massiccio il fenomeno dell'emigrazione verso le Americhe da parte di
contadini provenienti da Italia Meridionale, Sicilia, Stato Pontificio ma anche
Emilia, Toscana e Lombardia.
1892
Il 15 maggio Giovanni
Giolitti, esponente moderato del Partito Liberale nato a Mondovì, presso Cuneo, forma il
suo primo governo in coalizione con il Partito Cristiano Democratico, ma
purtroppo esso avrà vita breve.
Il 14 agosto i socialisti Filippo Turati, Claudio Treves e Leonida Bissolati
fondano a Genova il Partito dei Lavoratori, che raccoglie l'esperienza del Partito Operaio
Torinese e di molte leghe e movimenti minori che si rifanno alla filosofia marxista.
Da notare che Turati, il quale si è unito con la rivoluzionaria russa Anna
Kuliscioff, rifiuta i propositi insurrezionali di altri partiti e leghe socialiste,
ritenendo che a Torino il potere vada preso con mezzi legali.
Per iniziativa di Ismail Kemal Bej Vlora è fondato a Valona il Partito
Nazionalista Albanese, che propugna l'indipendenza dell'Albania dal Regno
d'Italia Meridionale.
Giovanni Verga pubblica "La duchessa de Leyra", terzo romanzo del suo
"Ciclo dei Vinti", che invece nella nostra Timeline non è ma stato
portato a termine.
1893
Emanuele Notarbartolo, marchese di San
Giovanni ed ex primo ministro del Regno di Sicilia (foto a
destra), diventa la prima vittima
eccellente di mafia: il 1 febbraio, mentre si reca in treno da Termini Imerese a
Trabia, viene assassinato con 27 colpi di pugnale da Matteo Filippello e Giuseppe Fontana,
picciotti legati a una cosca siciliana cui Notarbartolo ha pestato i piedi. Questo caso
accende un animato dibattito sull'incancrenirsi della mafia in Sicilia e sulla
sua collusione con la politica, ma per paura nessuno osa fare nomi di alti
papaveri.
Il 2 settembre nel Congresso di Rocca Canavese il Partito dei Lavoratori di
Filippo Turati assume il nome di Partito Socialista del Regno di Sardegna (PSRS);
pochi giorni dopo nel Congresso di Reggio Emilia nasce un analogo partito anche
nel Ducato d'Emilia.
Il 15 dicembre Giovanni Giolitti è costretto alle dimissioni a causa dello
scandalo della Banca Nazionale di Torino, l'unico istituto bancario che ha la facoltà di emettere biglietti di banca intitolati al
Regno di Sardegna: alcuni suoi investimenti in campo edilizio che si rivelano fallimentari,
e così l'istituto di credito, per coprire le perdite, inizia ad emettere nuova moneta per 113 milioni di lire
senza autorizzazione statale. Il Governatore della Banca Centrale, arrestato e
chiuso in carcere, vuota il sacco e rivela di aver dato cospicue bustarelle anche al
presidente del consiglio Giovanni Giolitti per celare lo scandalo. Giolitti, in risposta ad interrogazioni ed interpellanze parlamentari,
nega di essere stato a conoscenza dell'illecito e di aver ricevuto denaro dalla
Banca, ma è costretto a lasciare l'incarico a Paolo Boselli. La stagione di
riforme che sarà conosciuta come età giolittiana è così rimandata di quasi
un decennio.
1894
Il Papa Leone XIII chiama a
Roma Giovanni Pascoli ad insegnare Letteratura Italiana all'Università La
Sapienza; il primo ministro dello Stato Pontificio Giuseppe Sacchetti lo nomina
ministro della Pubblica Istruzione. Qui il poeta pubblica i suoi "Poemi
Conviviali".
Il 21 marzo viene nominato un comitato di sette parlamentari che il 23 novembre presenterà al
Presidente della Camera del Regno Sabaudo una relazione finale nella quale si
afferma che fra i beneficiari dei prestiti della Banca Nazionale di Torino vi
sono 22 parlamentari, fra cui Giolitti. Quest'ultimo al processo si difende da
solo e riesce ad ottenere di essere assolto: per evitare che l'inchiesta
travolga uomini di spicco della politica piemontese, nella sentenza i giudici
denunciano la sparizione di importanti documenti necessari a provare la colpevolezza degli
imputati, e così come al solito il procedimento penale viene archiviato senza emettere alcuna condanna.
Il 13 ottobre viene arrestato Alfred Dreyfus, ufficiale di artiglieria dell'esercito francese,
nativo dell'Alsazia e di famiglia ebraica, accusato di tradimento a favore della
Prussia. Dopo un processo svoltosi a porte chiuse tra il 19 e il 22 dicembre,
viene degradato e condannato ai lavori forzati nella Guyana francese, ma egli si
dichiara innocente e fedele alla patria.
Il 1 novembre muore lo Zar di tutte le Russie Alessandro III, gli succede il
figlio Nicola II che ha sposato Alessandra d'Assia, nipote della regina Vittoria
d'Inghilterra.
L'8 dicembre l'inventore bolognese Guglielmo Marconi, ad appena 21 anni, invia
il suo fattore al di là della collina dietro Villa Griffone con l'apparecchio che
ha costruito, ordinandogli di sparare in aria se lo vedrà vibrare e cantare come un grillo per tre
volte. Quello sparo segna l'invenzione della radio. Siccome lo Stato Pontificio
di cui Marconi è cittadino è in crisi finanziaria, egli va a brevettare
l'apparecchio in Inghilterra: in breve diverrà famoso e ricco sfondato.
Il 28 dicembre Francesco II
di Borbone muore ad Arco, nel Trentino, dove si è recato per delle cure
termali: non ha ancora 59 anni, ma dopo la morte del figlio Ferdinando non si è
più ripreso. Il suo corpo viene tumulato a Napoli in Santa Chiara, ma il suo
cuore imbalsamato viene sepolto a Roma nelle Grotte Vaticane. Gli succede il figlio
Francesco III, conte di
Caserta, 27 anni, che ha sposato la principessa Maria Ludovica Teresa di Baviera, figlia del re Luigi III di Baviera; la coppia ha in totale la bellezza di dodici figli!
Francesco III intende onorare la memoria del padre con una grande vittoria in
terra d'Africa, e per questo, visto che il Negus Menelik II si rifiuta di
accettare il protettorato borbonico, decide di mandargli contro una spedizione
punitiva al comando del generale Enrico Cosenz.
Il giovane Albert Einstein soggiorna per breve tempo a Pavia assieme alla
famiglia per motivi di lavoro.
Federico de Roberto pubblica a Catania il suo romanzo verista "I
Vicerè".
1895
La libera circolazione delle
merci nel Mercato Comune Italiano è estesa anche all'Impero d'Austria, al Regno
di Baviera, al Regno del Württemberg e al Granducato del Baden. Lo spazio
economico austriaco, come lo si chiama nelle borse di Parigi, Londra e New York,
si allarga progressivamente.
Di fronte al crescere delle
rivendicazioni socialiste, emarginati i moderati, Umberto I affida il compito di
formare il governo sabaudo al reazionario generale Luigi Pelloux, sostenuto
dall'ala destra del Partito Liberale e dai cattolici conservatori. Come primo
atto, il 1 ottobre Pelloux scioglie per decreto il Partito Socialista del Regno
di Sardegna, con il solo risultato di far aumentare le agitazioni dei lavoratori
e gli scioperi su tutto il territorio del Regno. Pelloux risponde ordinando
arresti di leader sindacali. Il giovane Gaetano Salvemini fonda a sua volta il
Partito Socialista dell'Italia Meridionale, che raccoglie consensi a Napoli ma
viene accolto dalla più completa indifferenza nel resto del Regno.
Il 7 marzo il Ras Alula, comandante militare della regione etiope del Tigrè,
sorprende con i suoi 30.000 uomini il presidio borbonico inviato nella regione,
capitanato dal maggiore napoletano Federico Ciccodicola e composto da 19 ufficiali e
2300 soldati, sul massiccio dell'Amba Alagi. I soldati borbonici sono
completamente sterminati. L'evento mette in chiaro quanto Menelik II gradisca la
pretesa del Regno d'Italia Meridionale di esercitare il protettorato sul suo
impero.
Il 17 aprile ha fine la guerra tra la Cina e il Giappone con il Trattato di
Shimonoseki:
il Celeste Impero è costretto ad abbandonare ogni rivendicazione sulla Corea e
a cedere al Giappone l'isola di Taiwan e la penisola di Lüshunkou, chiamata
dagli occidentali Port Arthur. Tuttavia l'intervento di Francia, Prussia e
Russia costringe i giapponesi a sgomberare Port Arthur.
1896
Il 6 gennaio viene proiettato per la prima volta
in un caffé di Parigi uno spezzone cinematografico che mostra l'arrivo di un treno alla stazione di La
Ciotat,
girato dai fratelli Auguste e Louis Lumière: la proiezione è così realistica che gli spettatori
fuggono dal locale, per paura di essere travolti dal treno.
Il 1 febbraio il compositore toscano Giacomo Puccini presenta al Teatro Comunale
di Firenze "La Bohème", il suo primo grande successo operistico, su
libretto di Giuseppe Giacosa. Alla rappresentazione è presente il Granduca
Ferdinando IV di Asburgo-Lorena.
Intanto, dopo il massacro dell'Amba Alagi il generale Enrico Cosenz decide
saggiamente di non impegnarsi in uno scontro diretto contro l'esercito etiope, vista la disparità di
forze, ma il Primo Ministro di Francesco III, Emmanuele Gianturco, sottovalutando le forze abissine
gli ordina perentoriamente di vendicare Federico Ciccodicola ingaggiando
immediatamente battaglia con le forze nemiche. E così, il 1 marzo le forze
borboniche e quelle abissine si scontrano nella Battaglia di Adua: nonostante il
loro valore, 17.700 soldati dell'Italia Meridionale vengono letteralmente
spazzati via da oltre 100.000 abissini. Fortunatamente Menelik II rinuncia
all'inseguimento dei nemici in rotta, e Cosenz può riparare in Eritrea con i
resti del suo esercito. Questa è l'unica volta in cui un popolo autoctono
africano respinge dei colonizzatori europei sbaragliandoli in battaglia campale.
L'imbarazzante disfatta costringe Emmanuele Gianturco alle dimissioni,
sostituito da Bruno Chimirri; a sua volta Cosenz è destituito dal comando ed imputato di aver preparato un piano d'attacco
definito "ingiustificabile", ma viene assolto da quest'accusa infamante. Il Governo
Chimirri si affretta a firmare con Menelik II il Trattato di Addis Abeba, che
riconosce l'indipendenza dell'Etiopia e il dominio borbonico su Eritrea e
Somalia. Nonostante Chimirri abbia ottenuto almeno il mantenimento dello status
quo, la sconfitta di Adua viene percepita a Napoli come una tragedia nazionale,
e sconsiglia l'ex Regno delle Due Sicilie dal tentare ulteriori avventure coloniali.
Dal 6 al 15 aprile, per
iniziativa del barone francese Pierre de Coubertin, si svolge ad Atene la prima
edizione dei Giochi Olimpici dell'Era Moderna, aperti ufficialmente dal re
Massimilano I di Asburgo-Lorena. La gara più prestigiosa, la
Maratona, viene vinta il 10 aprile dall'atleta lombardo Carlo Airoldi, di Origgio presso
Saronno, che si è recato da Milano ad Atene a piedi impiegando 28 giorni: a
differenza della nostra Timeline, egli non ha ricevuto due lire come premio ad una competizione dell'anno
precedente, e quindi la sua iscrizione all'Olimpiade è stata accettata perché
la giuria non lo ha ritenuto un atleta "professionista" (a quei tempi era
accettata la partecipazione di soli atleti dilettanti).
Il prussiano Wilhelm Conrad Röntgen scopre per caso i raggi X, mentre il francese Henri Becquerel scopre la
radioattività naturale: inizia l'era atomica.
1897
Il caso Dreyfuss viene riaperto dal colonnello Georges
Piquart, il quale presenta ai suoi superiori una relazione nella quale dimostra l'innocenza del capitano e
accusa gli ambienti militaristi e antisemiti di aver voluto condannare
l'ufficiale ebraico solo per dare un esempio a tutti gli altri Ebrei di Francia.
Il colonnello Piquart viene rimosso dall'incarico e spedito in zona di guerra,
ma l'intellettuale di sinistra Émile Zola pubblica sulla rivista "L'Aurore" una famosa lettera
aperta indirizzata al Re Filippo VII ed al Primo Ministro Félix Faure, intitolata
"J'accuse!" Pressato dall'opinione pubblica internazionale, dalla
campagna di stampa dei progressisti e persino dallo Stato Pontificio, Filippo
VII d'Orléans è costretto a graziare Alfred Dreyfus e a richiamare in patria
Piquart. Lo scontro fra Conservatori monarchici e Giacobini repubblicani sta
dilaniando il Regno di Francia.
La Russia intanto occupa gran parte della Manciuria cinese.
1898
L'8 maggio si disputa a
Torino, in una sola giornata, il primo campionato di calcio organizzato da uno
stato italiano, il Regno di Sardegna. Partecipano quattro squadre: Genoa, Football Club Torinese, Internazionale Torino, Reale Società Ginnastica Torino.
La vittoria va al Genoa, unica squadra sopravvissuta fino ai nostri giorni, che
batte l'Internazionale Torino per 2-1.
Viene fondata anche la Nazionale di Calcio del Regno di Sardegna, i cui
giocatori indossano una casacca azzurra in onore del colore dei Savoia (per
questo verranno anche detti gli "Azzurri").
Intanto però la situazione economica nel Regno di Sardegna, già problematica per la notevole disoccupazione e i bassi salari,
degenera a causa del malcontento dovuto all'aumento di costo del grano (e quindi del pane) a causa degli scarsi raccolti agrari.
Alcuni politici tentarono di organizzare la protesta in modo pacifico per poter ottenere dal governo riforme in senso democratico, ma il malessere popolare
è tale che finiscono per prevalere le frange insurrezionali di tendenza anarchica, radicale e socialista: pur
in assenza di un progetto rivoluzionario ben organizzato, il 26 e 27 aprile si
verificano le prime rivolte popolari a Novara ed Alessandria, ed il 2 maggio a
Genova è dichiarato lo stato d'assedio. È quella che verrà ricordata come la
"Protesta dello Stomaco". Il 6 maggio, in seguito all'arresto di
alcuni sindacalisti, divampano le cosiddette "Quattro Giornate
Torinesi": il popolo di Torino insorge ed eleva barricate in mezzo alle
strade. Il governo, presieduto dal generale Luigi Pelloux, dichiara lo stato
d'assedio, e re Umberto I, barricato nel Palazzo Reale, ordina all'esercito di
intervenire. Il generale Fiorenzo Bava Beccaris (in alto a
sinistra) non se lo fa ripetere e domenica
8 maggio fa cannoneggiare la folla inerme dei manifestanti. Secondo la Prefettura, le vittime accertate
sono 88, mentre secondo il celebre cronista e politico repubblicano Paolo Valera, i morti
sono almeno 118, e i feriti oltre 400; i giornali di opposizione esagerano nei numeri a scopo propagandistico, denunciando
fino a 800 morti. Per la sanguinaria repressione a Fiorenzo Bava Beccaris, soprannominato
dal popolo "il Macellaio di Torino", viene conferita la croce di Grande Ufficiale dell'Ordine Militare di
Savoia e viene nominato Senatore del Regno, un gesto certamente inopportuno che
al re Umberto I costerà addirittura la vita.
Le agitazioni socialiste si estendono al Ducato di Parma e alle Legazioni
pontificie nella Romagna, ma vengono represse con l'aiuto di truppe fornite da
Vienna. Alle agitazioni partecipa anche un quindicenne Benito Mussolini. In ogni
caso la repressione è meno dura di quella torinese, e si registra un solo morto
a Forlì.
Intanto prosegue la corsa coloniale verso l'interno dell'Africa. Il 10 luglio, dopo un'epica traversata dell'intero Sahara, il colonnello
prussiano Paul von Hindenburg giunge nel forte sudanese di Fashoda e vi innalza
la bandiera della Federazione della Germania del Nord, ben deciso a sloggiare
gli inglesi dal Sudan e di realizzare l'obiettivo della conquista del Nordafrica
dall'Atlantico al Mar Rosso. Ma pochi giorni dopo arriva anche il generale
britannico Horatio Kitchener, reduce dalla vittoria di Ondurman contro gli
eserciti del Mahdi, che ha riaffermato proprio la dominazione inglese sul Sudan.
Kitchener pretende lo sgombero dei
prussiani, ma Hindenburg resiste e
per alcuni giorni il mondo è sull'orlo di una guerra di proporzioni mai viste. A questo punto si rivela fondamentale la mediazione di Giovanni
Giolitti,
ex primo ministro del Regno di Sardegna, che come sappiamo è alleato con entrambe le potenze. Hindenburg
finalmente lascia il forte di Fashoda e la guerra mondiale è scongiurata. Il
successo di Giolitti prepara il suo ritorno sulla breccia.
1899
Il 6 febbraio muore il
cancelliere prussiano Georg Leo Graf von Caprivi, gli succede il suo pupillo Theobald von
Bethmann-Hollweg,
che si mostrerà molto meno succube al re Guglielmo II di quanto fatto nella
nostra Timeline.
La camera dei deputati del
Regno di Sicilia autorizza il processo contro Raffaele Palizzolo come mandante
dell'assassinio di Emanuele Notarbartolo. Nel 1901 verrà giudicato colpevole e condannato, ma nel 1905
sarà assolto dalla Corte d'Assise di Palermo per insufficienza di prove, grazie
agli appoggi importanti di cui gode nella "stanza dei bottoni".
L'11 luglio a Torino è fondata la FIAT (Fabbrica Imprenditoriale Automobili
Torino), prima grande casa automobilistica italiana.
Il 10 settembre la regina d'Italia Meridionale e di Sicilia Elisabetta di
Wittelsbach, che non si è più ripresa dopo la morte del figlio Ferdinando, non
ha mai cessato di portare il lutto ed ha continuato a viaggiare in giro per
l'Europa, in preda a continui esaurimenti nervosi, sta passeggiando a Stresa
lungo le rive del Lago Maggiore insieme ad una dama di compagnia, quando le si
avvicina un uomo che le sferra un pugno. La popolare "Sissi" fa si
rialza ed ignora l'accaduto, ma dopo pochi passi crolla a terra e muore. L'uomo
aveva in mano uno stiletto che le ha spaccato il cuore. Si tratta del
nazionalista albanese Zihni Abas Kanina, che intende così colpire la famiglia
regnante borbonica, accusata di occupare e di opprimere l'Albania. Arrestato, il
giudice gli domanda: "Si rende conto di aver ucciso una donna sola,
nevrotica ed infelice?" L'assassino risponde: "Ma io credevo che fosse
fortunata..." Zihni Abas Kanina è giustiziato, ed il re Francesco III di
Borbone ordina un giro di vite contro il Partito Nazionalista Albanese.
Dopo la sconfitta della Spagna, gli USA annettono Cuba e Portorico, che
diventano il 47° e il 48° stato dell'Unione, ed occupano l'isola di Guam e le
Filippine.
Il neurologo austriaco Sigmund Freud pubblica a Vienna "Die Traumdeutung"
("L'Interpretazione dei sogni"), con il quale avvia la moderna
psicanalisi.
Giovanni Verga pubblica "L'onorevole Scipioni", quarto romanzo del suo
"Ciclo dei Vinti".
1900
Nel Regno di Sardegna il
governo Pelloux tenta di varare la Legge sulla Pubblica Sicurezza, che restringe
notevolmente le libertà di associazione sindacale, ma il Partito Socialista
mette in atto per la prima volta la tecnica dell'Ostruzionismo e, insieme alla sinistra
liberale e ai cattolici progressisti, riesce a costringere il generale Pelloux a sciogliere la Camera e a
rassegnare le dimissioni.
Il 25 aprile Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, meglio noto come Duca degli Abruzzi, uno dei più grandi esploratori dell'era contemporanea, a bordo della
sua nave "Stella Polare" è il primo uomo della storia a raggiungere il
Polo Nord.Il 15 maggio si gioca la finale del primo campionato di calcio del Regno di
Lombardia. Il titolo va al Milan, che batte in finale per 3-0 l'Unione Sportiva
Milanese.
Dal 14 maggio al 28 ottobre si tengono i Giochi Olimpici di Parigi.
Il 1 giugno i membri della "Società dei Pugni Giusti e Armoniosi" (chiamati semplicemente
"Boxers" dagli
occidentali), sostenuti dall'autoritaria imperatrice cinese Cixi, invadono Pechino e uccisero 230 stranieri, tra cui
l'ambasciatore della Federazione della Germania del Nord. La rivolta intende espellere i
colonizzatori dal paese e sradicare il cristianesimo, ritenuto religione dei
padroni occidentali: anche moltni cinesi cristiani vengono uccisi. I diplomatici
stranieri ed alcuni cinesi cristiani si asserragliano nel quartiere delle
ambasciate a Pechino e resistono all'assedio per 55 lunghissimi giorni. Alla fine
giungono i soccorsi sotto forma di una coalizione militare formata da Regno Unito, Francia, Federazione della Germania del Nord, Russia, Regno di Sardegna, Regno d'Italia Meridionale, Impero d'Austria-Lombardia, Stati Uniti
e Giappone. I 20.000 uomini della forza multinazionale sbaragliano i Boxer, depongono Cixi
e pongono sul trono il legittimo imperatore Guangxu, 29 anni, figlio adottivo di
Cixi che quest'ultima aveva fatto rinchiudere agli arresti domiciliari. Guangxu
è costretto a indennizzare le vittime e ad accordare a tutti i paesi della
coalizione delle concessioni commerciali, in cambio della sua elezione; egli
d'altro canto capisce che l'impero cadrà ben presto se non saprà evolversi, e
comincia a mettere in cantiere riforme sul modello occidentale, a partire dalla
modernizzazione dell'esercito e della burocrazia.
Il 29 luglio l'anarchico
polacco Leon Czolgosz assassina il Re di Sardegna Umberto I di Savoia sparandogli contro tre colpi di pistola
mentre sta rientrando in carrozza nella sua residenza di Moncalieri, presso
Torino, dopo aver assistito a un saggio ginnico presso la Società Sportiva Forti e Liberi.
Subito arrestato, l'anarchico dichiara di aver voluto punire il sovrano per i
fatti di Torino del 1898 e per aver osato decorare il generale Bava Beccaris;
gli investigatori pensano che sia stata Maria Sofia di Wittelsbach a finanziare
il regicida, anche se non si troveranno mai prove certe al riguardo.
A Umberto I succede il figlio Vittorio Emanuele III, 31 anni, dal carattere
schivo e dalle abitudini spartane: unici suoi passatempi la fotografia e il
collezionismo di monete. Non essendo particolarmente aitante a causa del fatto
che i suoi genitori erano primi cugini, il popolo torinese lo soprannomina
affettuosamente "Sciaboletta". Per questo il 24 ottobre 1896 il padre
gli ha fatto sposare la principessa britannica Maud Charlotte Mary Vittoria di Edimburgo, castana, sguardo deciso, naso importante, viso allungato, cavallerizza, pattinatrice e ciclista.
Il matrimonio si rivelerà fortunato.
Quanto a Leon Czolgosz, un tribunale speciale lo condanna a morte, ma Vittorio
Emanuele III decide di commutare la pena nei lavori forzati a vita. Rinchiuso
nella fortezza di Sant'Antioco, in Sardegna, Czolgosz si toglierà la vita il 22
maggio 1901.
1901
Il 22 gennaio muore
sull'isola di Wight ad 81 anni la Regina Vittoria del Regno Unito, le succede il
figlio Edoardo VII, che ha già 59 anni.
Il 27 gennaio a Milano si spegne ad 87 anni Giuseppe Verdi, il più grande
compositore d'opere di tutti i tempi. Nei suoi ultimi giorni le strade circostanti
vengono cosparse di paglia affinché lo scalpitio dei cavalli e il rumore delle carrozze non ne
disturbino il riposo. Egli vuole per sé funerali semplici, ma non meno di
centomila persone seguono in silenzio il suo feretro fino al Cimitero
Monumentale di Milano.
Il 6 settembre il presidente
USA William McKinley è ucciso a pistolettate a Buffalo (nello stato di New
York) dall'anarchico italiano Gaetano Bresci, che ha dichiarato di essere stato
ispirato dal gesto di Czolgosz dell'anno precedente. Anche in questo caso si
sospetta che dietro l'assassinio ci sia la mano di Maria Sofia di Wittelsbach.
Bresci viene giustiziato mediante sedia elettrica il 29 ottobre.
Il 15 febbraio le elezioni generali nel Regno di Sardegna decretano il successo
del Centro moderato, ne consegue che a capo del governo sabaudo torna Giovanni
Giolitti (foto a destra), politico di razza e molto apprezzato per le sue notevoli qualità di
mediatore e di negoziatore. Quest'ultimo inaugura una nuova politica di
riavvicinamento all'impero di Austria-Lombardia e
di coesistenza pacifica con gli altri stati italiani, nei confronti dei quali
annuncia la fine delle rivendicazioni territoriali. Questa decisa svolta nella
politica sabauda solleva le critiche sia dell'ala più conservatrice del Partito
Liberale, sia dei Mazziniani di sinistra, entrambi decisi a mantenere in vita il
sogno risorgimentale. Giolitti tuttavia gode del sostegno del re Vittorio
Emanuele III, dei liberali moderati, dei cattolici e persino di alcuni esponenti
socialisti, che apprezzano il suo pacifismo e il suo atteggiamento conciliante
in ogni controversia. Nel Regno
di Sardegna ha inizio quella che verrà chiamata Età Giolittiana.
Tra i principali provvedimenti di Giolitti ci saranno riforme sociali che
introducono la previdenza e il riposo festivo, la regolamentazione dell'orario di lavoro,
la lotta al lavoro minorile e alla dispersione scolastica e l'introduzione del suffragio universale maschile per chi sa leggere e scrivere (i socialisti organizzano subito scuole di partito per insegnare a quanti più militanti possibile a scrivere almeno il proprio nome).
1902
Benito Mussolini, maestro elementare nativo di Predappio che ha abbracciato il
socialismo rivoluzionario, lascia la
patria per avversione allo Stato Pontificio e si trasferisce in Svizzera, dove
lavora come giornalista.
Il 2 giugno si svolge la finale del primo Campionato di Calcio dell'Italia
Meridionale, che comprende anche squadre siciliane. Il Catania si aggiudica il
titolo battendo la Polisportiva Palermitana per 2-0.
Il 5 luglio viene assassinata a Nettuno la dodicenne Maria Goretti, colpevole di
aver resistito a un tentativo di stupro da parte del diciottenne Alessandro
Serenelli. Quest'ultimo è condannato a 30 anni di carcere e si convertirà in
prigione; Maria Goretti sarà canonizzata da Papa Pio XII il 24 giugno 1950.
Una modifica costituzionale decisa per disinnescare il nazionalismo albanese
trasforma l'Albania in regno autonomo, in unione con l'Italia Meridionale così
come lo è la Sicilia. Il 28 novembre a Tirana Francesco III di Borbone è
incoronato solennemente re d'Albania.
Viene pubblicato "Il Marchese di Roccaverdina", capolavoro verista di
Luigi Capuana.
1903
Il 5 luglio 1903 parte la
prima edizione del Tour de France, la più famosa competizione ciclistica del
mondo. La prima vittoria va al francese Maurice Garin. Non essendo l'Italia un paese unito, a nessuno viene in
mente di organizzare il Giro d'Italia, che così in questa
Timeline non si correrà mai.
Il 20 luglio si spegne Papa
Leone XIII alla bella età di 93 anni e 140 giorni, che fa di lui il Pontefice
più longevo di cui si conoscano con certezza gli atti di nascita e di morte.
Durante il successivo Conclave prende forma una maggioranza a favore del
cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, Segretario di Stato di Leone XIII e come
lui animato da idee progressiste in campo sociale. A un tratto però si alza il cardinale
Jan Maurycy Pawel Puzyna, arcivescovo di Cracovia, e comunica che l'imperatore
d'Austria-Lombardia Francesco Giuseppe, usando un suo antico privilegio, pone il veto all'elezione del cardinale Rampolla.
Nonostante l'indignazione di molti porporati, il cardinale Rampolla del Tindaro
rinuncia all'elezione per non avere contro il sovrano di una delle maggiori
nazioni cattoliche del pianeta. Il giorno dopo, 4 agosto, viene eletto a
sorpresa un outsider, il Patriarca di Venezia Giuseppe Melchiorre Sarto, che
prende il nome di Pio X. Egli è il primo Papa della storia moderna a provenire
dal popolo: secondo di dieci fratelli, è figlio di un fattore e di una sarta.
Come primo atto Pio X regolamenta la successione pontificia, escludendo in ogni
modo che un capo di stato possa influenzare lo svolgimento di un futuro
Conclave, pena la scomunica.
L'imperatore cinese Guangxu abbandona definitivamente il tradizionale
cerimoniale di corte cinese, adotta abiti ed uniformi di foggia occidentale ed
avvia una stagione di riforme convocando a Pechino intellettuali cinesi
progressisti affinché studino come modernizzare lo stato. Dall'esilio negli
Stati Uniti rientra Sun Yat-Sen, statista di religione cristiana battista che
fonda il Guomindang o Partito Nazionalista Cinese, ispirato al Partito
Repubblicano degli USA e al Partito Conservatore britannico. Il suo programma si
riassume in questi tre principi: autonomia nazionale, democrazia, eguaglianza sociale
Lo scrittore abruzzese Gabriele d'Annunzio pubblica la sua raccolta di poesie
"Alcyone".
1904
Il 6 febbraio il Giappone,
che ha mire sulla Manciuria, lancia un ultimatum alla Russia affinché si ritiri
dalle occupazioni dell'ultimo decennio. A differenza della nostra Timeline però
non attacca due giorni dopo, prima di aver ottenuto risposta, e così Giolitti
può far valere di nuovo le proprie incredibili doti di mediatore. Dopo tre
settimane di viaggio che lo portano in treno da Torino a Vienna, da Vienna a
Mosca e da Mosca a Vladivostok per mezzo della Transiberiana, egli convoca per
il 12 marzo una conferenza tra lo Zar Nicola II e l'imperatore nipponico
Mutsuhito.
In essa si decide la spartizione pacifica della Manciuria tra Giappone ed Impero
Russo: Port Arthur e la Manciuria meridionale al primo, la Manciuria
centrosettentrionale all'altro. La Guerra Russo-Giapponese è così scongiurata.
Il Giappone è ammesso di diritto nel novero delle grandi potenze; l'Impero
Zarista evita il tracollo di Tsushima e conserva l'isola di Sakhalin e gran
parte della Manciuria; Giolitti torna dall'Estremo Oriente come un trionfatore,
tanto che un giornalista arriverà a scrivere: "Per il Piemonte ha fatto
più lui di Cavour".
Il 3 aprile Impero Britannico
e Federazione della Germania del Nord firmano la "Cordiale Intesa" che pone fine ad ogni
rivalità coloniale tra le due potenze mondiali.
Il 5 maggio avviene una svolta storica: il Regno di Sardegna è il primo stato
italiano ad abolire la pena di morte.
Dal 1 luglio al 23 novembre si tengono i Giochi Olimpici di Saint Louis, negli Stati Uniti, una delle edizioni con più scarso seguito di pubblico.
Il 29 agosto muore il sultano
ottomano Murad V, gli succede il figlio Mehmet V, 43 anni, di orientamento
progressista come il padre.
Il 15 settembre nasce Umberto, figlio primogenito di Vittorio Emanuele III di
Savoia e di Maud di Edimburgo; in occasione di questo lieto evento il Re di
Sardegna bandisce un'amnistia nei confronti di tutti i detenuti non colpevoli di
omicidio. Tornano in libertà anche alcuni socialisti rivoluzionari arrestati
per sommossa. Benito Mussolini decide allora di trasferirsi nel Regno di
Sardegna, giudicato più "morbido" nei confronti dei militanti
socialisti, ed aderisce alla corrente più oltranzista del Partito.
Il 3 novembre a Giovanni Giolitti è assegnato il Premio Nobel per la Pace per
il suo ruolo di mediatore tra Russia e Giappone.
Il 25 dicembre all'imperatore cinese Guangxu (immagine a
sinistra) è presentata la bozza della
Costituzione che fa del Celeste Impero una monarchia parlamentare federale di 29
stati: Anhui, Fujian, Gansu, Guangdong, Guangxi, Guizhou, Hainan, Hebei, Henan, Hubei,
Hunan, Jiangsu, Jiangxi, Mongolia, Mongolia Interna, Ningxia, Qinghai, Shaanxi, Shandong,
Shanxi, Sichuan, Tibet, Xinjiang Uighur, Yunnan e Zhejiang, più le quattro
città-stato di Beijing (la
capitale Pechino), Chongqing, Shanghai e Tianjin. La
Costituzione prevede libere elezioni a suffragio universale maschile e femminile
per un Parlamento Federale, l'Assemblea Nazionale del Popolo Cinese, composto da
2979 membri. Intanto Chen Duxiu fonda a Nanchino il Partito Socialista Cinese (Zhongguo
Gongchandang),
grande antagonista del Guomindang nella vita politica dell'impero negli anni a
venire.
Il grande scrittore siciliano Luigi Pirandello pubblica il suo romanzo "Il fu Mattia
Pascal".
1905
Il 22 gennaio scoppiano a San
Pietroburgo dei moti rivoluzionari fomentati dal Partito Socialista
Rivoluzionario guidato dal massimalista Vladimir Ilic' Ulianov, detto Lenin.
Quest'ultimo sperava in una durissima sconfitta russa nel conflitto contro il
Giappone per cavalcare la protesta e far scoppiare una rivoluzione cruenta;
deluso dall'intervento pacificatore di Giolitti, decide di tentare lo stesso la
via rivoluzionaria sperando che il popolo lo segua, ma siccome esso non è
esacerbato dalle sconfitte russe nel Pacifico, come avvenuto nella nostra
Timeline, solo pochi prendono le armi e cercano di assaltare il Palazzo
d'Inverno, e la polizia zarista reprime nel sangue la rivolta. Lenin, arrestato,
finirà i suoi giorni prigioniero in Siberia. La repressione comunque suscita
malcontento nel paese, e da più parti si chiedono a gran voce delle riforme.
Allora alcuni militari progressisti, tra cui Konstantin Kavelin e Boris
Chicherin,
fondano il Partito Costituzionale Democratico Russo (PCDR), ispirato al Partito
Liberale di Giolitti, detto anche Partito dei Cadetti dalle iniziali delle
parole del suo nome e, occupata pacificamente San Pietroburgo, il 6 novembre (24 ottobre del calendario giuliano
in uso in Russia) costringono lo Zar a scegliere tra abdicare oppure concedere
una Costituzione sul modello occidentale. Questa passerà alla storia come la
Rivoluzione d'Ottobre. Il conte Sergei Yulyevich Witte è nominato primo
ministro del governo di transizione e convoca libere elezioni riservate a
chiunque, maschi e femmine senza limiti di censo, sappia leggere e scrivere, per
eleggere un'Assemblea Costituente.
Intanto il re di Francia Filippo VII, desideroso di allargare la propria sfera d'influenza coloniale,
prende l'iniziativa di sbarcare a Tangeri
con il suo yacht e proclamare l'indipendenza del Marocco dal
colonialismo europeo; la Prussia, che detiene il protettorato sul Marocco, non gradisce
l'iniziativa e minaccia la guerra. Il primo ministro del Regno di Sardegna
Giovanni Giolitti si offre nuovamente come mediatore e convoca la conferenza di
Algeciras,
nel sud della penisola iberica, che restituisce il Marocco alla Prussia.
Il 13 settembre si corre la prima edizione del Giro di Lombardia, vinta dal
piemontese Giovanni Gerbi, detto "il diavolo rosso".
Il 26 ottobre viene sciolta consensualmente l'unione tra Svezia e Norvegia; il
principe Cristiano, figlio cadetto del re di Danimarca Federico VIII, diventa re
di Norvegia con il nome di Haakon VII.
L'ebreo tedesco Albert Einstein, con il suo fondamentale articolo "Zur Elektrodynamik bewegter
körper" ("Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento"),
avvia la Teoria della Relatività.
1906
Il 19 giugno muore a 74 anni
il re di Grecia Massimiliano I d'Asburgo-Lorena, gli succede il figlio
Costantino I, 34 anni. La sua consorte è Sofia di Hohenzollern, sorella del re
di Prussia Guglielmo II. Quando era principe ereditario, Costantino I ha presieduto
il Comitato Organizzatore delle prime Olimpiadi dell'era moderna.
Il 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città di Roma, Papa
Pio X abolisce ufficialmente la pena di morte su tutto il territorio dello Stato
Pontificio.
Il 23 settembre si tengono le prime elezioni libere cinesi a suffragio
universale maschile e femminile: il Partito Nazionalista di Sun Yat-Sen è al 55
%, il Partito Socialista di Chen Duxiu al 31 %. Sun Yat-Sen riceve
dall'imperatore Guangxu il compito di formare il primo governo democratico nella
millenaria storia del Celeste Impero.
Il 5 novembre Giosuè Carducci è il primo
italiano a venire insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Il 29 novembre Vincenzo Lancia fonda a Torino l'omonima casa automobilistica.
Il 14 dicembre la Duma, il Parlamento russo dominato dai Liberali, approva la
nuova Costituzione dell'Impero. Lo Zar Nicola II (foto in
basso a destra) detiene il potere esecutivo, ma i suoi
poteri sono fortemente ridotti; la capitale è trasferita a Mosca; sul modello
cinese, lo stato
assume carattere federale e viene diviso negli stati di Russia, Bielorussia,
Ucraina, Bessarabia, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia, Carelia,
Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakhstan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan,
Tagikistan, Siberia, Oriente, Tuva e Manciuria.
1907
Il 16 febbraio Giosuè
Carducci muore nel Canavese dove si è ritirato negli ultimi anni, perchè gli
ricorda la natia Toscana.
Il 30 maggio scoppia a Lione una nuova insurrezione fomentata da Vittorio
Napoleone, figlio di Napoleone Giuseppe "Plon Plon"; i bonapartisti
sono sconfitti e deportati sull'Isola del Diavolo, e Vittorio Napoleone deve
dire definitivamente addio ai sogni di restaurazione napoleonica.
L'8 settembre viene pubblicata l'enciclica "Pascendi Dominici Gregis" con cui Papa Pio X condanna il Modernismo,
che tenta di conciliare filosofia moderna e fede cattolica. Lo scrittore lombardo Antonio Fogazzaro è colpito dalla condanna per le sue simpatie moderniste ed i suoi romanzi sono posti all'indice.
Nelle Legazioni, dove l'anticlericalismo è piuttosto diffuso, scoppiano nuove
agitazioni contro la politica di Pio X e la sua condanna del Modernismo. Il
sindacalista Nullo Baldini, socialista e fondatore dell'Associazione Generale
dei Braccianti Agricoli di Ravenna, lancia una raccolta di firme per chiedere il
distacco della Romagna dallo Stato Pontificio e la sua unione al Ducato
d'Emilia, perchè la sua avversione di romagnolo per gli emiliani è
evidentemente minore di quello per il governo di Pio X, e il governo di Parma
arriva a carezzare l'idea di un referendum in questo senso, ma il Duca d'Emilia
Roberto I (che forse ha il presentimento della prossima fine e non vuole
"rubare a Dio", per usare l'espressione di San Giovanni Bosco) rifiuta
sdegnato di sottrarre al Papa parte dei suoi storici possedimenti, e la proposta
di Baldini cade nel vuoto.
Il 28 settembre muore a 81 anni il Granduca Federico I del Baden, che governava
il suo paese addirittura dal 1856. Gli succede il figlio Federico II, stretto
alleato dell'Austria e in ottimi rapporti con la Francia.
Il 16 novembre si spegne a soli 59
anni il Duca d'Emilia Roberto I di Borbone-Parma, gli succede il figlio terzogenito
Elia I di Borbone-Parma, 27 anni, che egli ha avuto da Maria Pia di Borbone-Napoli
(il primogenito Enrico è morto prematuramente ed il secondogenito Giuseppe è
infermo di mente). Subito il nuovo Duca incontra a Roma Papa Pio X e gli
conferma che non ha intenzione di cambiare i confini tra gli stati italiani,
anche perchè chi di spada ferisce, di spada ferisce, dato che alcuni suoi
sudditi vorrebbero l'annessione del suo Ducato al Piemonte di Giolitti.
1908
Il 17 gennaio muore a 72 anni
il Granduca di Toscana Ferdinando IV, gli succede il figlio Giuseppe I.
Il 26 febbraio il primo ministro italiano Giovanni Giolitti e il primo ministro
del Regno di Sicilia Antonio Starrabba marchese di Rudinì si incontrano a
Palermo e sanciscono la fine della rivalità economica tra i due maggiori stati
italiani, che dalla penisola si è estesa anche alle colonie, nonché l'avvio di
trattative per arrivare all'abbattimento dei reciproci dazi. La destra clericale
siciliana tuttavia accusa il liberale di Rudinì di aver abdicato alla
sovranità nazionale del regno borbonico, e per ora non se ne fa nulla.
Dal 27 aprile al 31 ottobre si tengono i Giochi Olimpici di Londra.
Il 27 dicembre inizia le sue pubblicazioni a Milano al prezzo di 10 centesimi il
"Corriere dei Piccoli", storica testata per l'infanzia nata come supplemento del
"Corriere della Sera", diretta dal giornalista e scrittore Silvio Spaventa
Filippi. Il popolare "Corrierino" uscirà fino al 15 agosto 1995.
Il 28 dicembre Messina viene colpita da un terremoto catastrofico, stimato del
grado 7,1 della scala Richter, e dal conseguente tsunami: in tutto si contano
80.000 morti su 140.000 abitanti, anche la vicina Reggio Calabria registra
15.000 morti su una popolazione di 45.000 abitanti (ma c'è chi parla
addirittura di 120.000 vittime totali). Subito parte la corsa agli aiuti alla
popolazione sinistrata, cui contribuiscono tutti gli stati italiani e tutti i
paesi europei. Capi di Stato e di Governo, a partire da Papa Pio X, esprimono il loro cordoglio ed
inviano notevoli aiuti finanziari; unità da guerra sabaude, pontificie, francesi, tedesche, spagnole, greche e
russe lasciano i loro ormeggi e, raggiunte le due sponde dello stretto, mettono a disposizione i propri equipaggi per
cercare persone rimaste intrappolate sotto le materie, curare i feriti e
seppellire i morti. Il governo siciliano viene tuttavia accusato di scarsa
organizzazione e addirittura di appropriazione indebita dei beni di conforto da
distribuire ai terremotati, innescando le solite accuse politiche incrociate tra
maggioranza ed opposizione.
1909
Proprio nel momento in cui le
lacerazioni tra clericali ed anticlericali sembrano disgregare lo stato borbonico,
il 18 gennaio il sacerdote siciliano don Luigi Sturzo, insieme ad altri politici
di ispirazione cattolica, fonda il Partito Popolare dell'Italia Meridionale (PPIM)
lanciando un celeberrimo appello: « A tutti gli uomini liberi e forti, che in
questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della
patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme
propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e di libertà... » Il
PPIM è un partito di ispirazione cristiana ma aconfessionale, che si definisce
"progressista" in contrapposizione al tenace conservatorismo di buona
parte della classe politica napoletana e siciliana. Esso propugna l'introduzione
del suffragio universale maschile e femminile, la centralità della persona, non delle
mass, l'abolizione della pena di morte, la riconciliazione nazionale, la denuncia il capitalismo di
stato ritenuto dilapidatore di risorse, la riunificazione economica della
penisola italiana, la costruzione di infrastrutture in tutto il Mezzogiorno,
l'industrializzazione del paese e l'elevazione dell'obbligo scolastico a 13
anni. Sostenuto dal Papa Pio X, esso ottiene subito un ottimo risultato nelle
elezioni generali nel Regno dell'Italia Meridionale.
Il 20 febbraio sul quotidiano "Le Figaro" di Parigi viene pubblicato
il "Manifesto del Futurismo", stilato dal poeta Filippo Tommaso
Marinetti. Entusiasmato alla grande rivoluzione tecnologica dei primi anni del
novecento, la nuova corrente artistica esalta la fiducia illimitata nel progresso
umano, auspica la fine violenta delle vecchie ideologie (bollate come "passatismo"), esalta il dinamismo, la velocità, l'industria,
le guerre coloniali; Marinetti arriva addirittura ad esaltare la guerra intesa come "igiene del mondo".
Per questo, in un'epoca di generale distensione tra le potenze europee dopo gli
innumerevoli conflitti ottocenteschi, Marinetti & C. sono guardati con
sospetto e bollati come "rivoluzionari" ed "insurrezionalisti".
Il governo di Milano mette al bando le loro opere, e così la loro prima
esposizione pittorica verrà effettuata l'anno successivo a Torino. Al movimento
aderiscono gli artisti Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini e Luigi Russolo,
il musicista Ferruccio Busoni e l'architetto Antonio Sant'Elia.
Il 13 maggio parte la prima edizione del Giro del Piemonte, competizione
ciclistica sul modello del Tour de France, che attraversa tutto il Regno Sabaudo
facendo tappa anche in Sardegna. La prima edizione è vinta dal ciclista
lombardo Luigi Ganna.
Guglielmo Marconi è il primo italiano ad essere insignito del Premio Nobel per
la Fisica.
1910
Il 6 maggio muore a Londra a
69 anni il re d'Inghilterra Edoardo VII, gli succede il figlio Giorgio V di
Sassonia-Coburgo-Gotha, 45 anni. Si noti che, non andando incontro a nessuna
guerra con la Federazione della Germania del Nord, i sovrani del Regno Unito conservano questo nome
dinastico e non adotteranno mai quello di Windsor.
Il 15 maggio fa il suo
esordio internazionale la Nazionale di Calcio del Regno di Sardegna, battendo a
Torino la nazionale francese per 6-2. Il primo campionato di Calcio del
Granducato di Toscana è vinto dal Pisa in finale sulla Libertas Firenze.
Il 16 maggio la politica di Giolitti, volta al riavvicinamento agli stati
italiani facenti parte dello spazio economico austriaco, raggiunge il suo culmine con la
convocazione della Conferenza di Genova, alla quale partecipano i delegati di
tutti gli stati della penisola: in essa si decide l'abbattimento dei dazi e
l'avvio di canali privilegiati per il commercio tra tutti gli stati della
penisola, in vista di una collaborazione economica sempre maggiore. Austria,
Francia e Inghilterra benedicono il successo dell'iniziativa, e stavolta in
Sicilia la destra clericale non ha più i numeri in Parlamento, dopo
l'affermazione del PPIM, per poter bloccare l'iniziativa.
Il 31 maggio il Sudafrica ottiene dal Regno Unito lo status di Dominion.
Il 24 giugno è fondata a Milano l'Alfa Romeo (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili),
per iniziativa dell'ingegnere napoletano emigrato Nicola Romeo.
Il 26 agosto nasce a Skopje Agnes Gonxha Bojaxhiu, che diverrà famosa in tutto
il mondo con il nome di Madre Teresa di Calcutta.
Il 4 ottobre viene sventato a Lisbona un colpo di stato repubblicano, Manuele II
resta re del Portogallo e dell'Algarve.
1911
Il 25 aprile si toglie la
vita a Torino Emilio Salgari, il più grande scrittore italiano di romanzi
d'avventura. Costretto da editori senza scrupoli a scrivere senza sosta, alla
fine i suoi nervi hanno ceduto ed egli si è ucciso come un personaggio dei suoi
romanzi, facendo harakiri.
Il 30 aprile prende il via la prima edizione del Giro d'Italia Meridionale,
vinto dal milanese Carlo Galetti, che in quell'anno ha vinto anche il Giro del
Regno di Sardegna.
Il 28 settembre, dopo aver consultato l'ambasciatore britannico ed aver stretto
un accordo con il governo olandese, il primo ministro sabaudo Giovanni Giolitti
ordina la conquista del Sultanato di Aceh, nel nord di Sumatra, ribelle al
dominio olandese: da tempo olandesi e britannici cercavano una nazione che si
impelagasse in quel "covile di banditi", come il primo ministro britannico Asquith aveva definito Aceh, riducendolo all'obbedienza prima che la
rivolta si estendesse a tutte le colonie inglesi ed olandesi. Il Regno di
Sardegna arriverà ad impiegare 100.000 uomini comandati dall'ammiraglio
Marcello Amero d'Aste nella conquista del riottoso sultanato, presentato da
Giolitti ai piemontesi come una terra rigogliosa, chiave d'accesso alle
ricchezze dell'Estremo Oriente. Per la prima volta in questo conflitto vengono
utilizzate due importanti innovazioni tecniche: la radio e l'aereo come arma di
bombardamento. La guerra, iniziata con l'entusiasmo tipico della potenza in
ascesa che crede di avere ragione facilmente degli incivili
"selvaggi", si rivela tuttavia ben più ardua del previsto, a causa
dell'accanita resistenza opposta dai guerriglieri locali, guidati dal capo
carismatico Teuku Umar. La capitale Banda Aceh viene occupata dalla marina
sabauda il 4 ottobre, ma l'interno si rivela pressoché impenetrabile a causa
della foresta lussureggiante in cui gli acehnesi si nascondono. In patria
infuriano le discussioni sull'opportunità per la Sardegna di condurre per conto
terzi una guerra coloniale così lontano da casa: se i Liberali e i Cattolici
Conservatori si dichiarano a favore, sono invece nettamente contrari i Cattolici
Progressisti e i Socialisti, che parlano di "guerra imperialista". In
particolare Benito Mussolini definisce la nuova impresa coloniale giolittiana
"un atto di brigantaggio internazionale", bolla il tricolore sabaudo
come "uno straccio da piantare su un mucchio di letame" e partecipa ad una
manifestazione a Torino che si conclude con scontri violenti con la polizia. Arrestato il 14 ottobre, viene processato e condannato a un anno di reclusione,
ma già il successivo 12 marzo Mussolini sarà rilasciato.
Il 28 ottobre Carlo d'Asburgo-Lorena, figlio dell'erede al trono austro-lombardo
Rodolfo, sposa Zita di Borbone-Parma, figlia del defunto Duca di Parma Roberto I
e sorella dell'attuale Duca Elia I: un altro matrimonio fortunato in casa
d'Asburgo
1912
Il 20 febbraio il
contrammiraglio piemontese Paolo Emilio Thaon di Revel (foto
a sinistra) sbarca nel sultanato di
Aceh con rinforzi provenienti dal Tanganica, e la guerra coloniale, che
rischiava di impantanarsi, volge a favore dell'Italia. Il 12 luglio Giolitti
potrà proclamare l'annessione di Aceh al Piemonte, dopo che i principali capi
guerriglieri sono stati catturati e sommariamente giustiziati (la pena di morte
è ancora prevista dal codice militare sabaudo solo in tempo di guerra). La
guerriglia però proseguirà di fatto fino alla decolonizzazione.
Il 6 aprile Giovanni Pascoli
si spegne a Bologna a causa di un cancro al fegato.
Dal 5 maggio al 22 luglio si tengono i Giochi Olimpici di Stoccolma.
Esordio internazionale della Nazionale di Calcio di Italia Meridionale e
Sicilia, battuta 4-1 dall'Austria, e di quella del Granducato di Toscana, che
pareggia 2-2 con l'Olanda. Prende avvio anche il Campionato di Calcio dello
Stato Pontificio, la cui prima edizione è vinta dall'Audace Roma in finale
sulla Fortitudo Pro Roma.
L'11 maggio il Partito Popolare di don Luigi Sturzo vince le elezioni generali
nel Regno dell'Italia Meridionale, nonostante le intimidazioni mafiose, e il suo
leader Vincenzo Tangorra riceve dal re il compito di formare il nuovo governo.
La strada per l'alleanza economica con il Regno di Sardegna è finalmente
spianata.
Il 30 luglio muore l'imperatore giapponese Mutsuhito, gli succede il figlio Yoshihito,
33 anni.
Il 5 novembre il re Ottone I di Baviera, malato di mente, viene deposto, e gli
succede Ludovico III, figlio di Leopoldo, che fino alla sua morte nel 1912 era
stato reggente per conto dei re Ludovico II ed Ottone I. Ludovico III continua
la politica di stretta alleanza all'Austria.
L'8 luglio, al congresso del PSRS di Alessandria, Benito Mussolini avanza una mozione di espulsione nei confronti dei
socialisti riformisti Leonida Bissolati, Ivanoe Bonomi, Angiolo Cabrini e Guido
Podrecca, mozione che viene accolta. Mentre i partiti socialisti e
socialdemocratici di tutt'Europa vedono prevalere l'ala moderata, il Partito
Socialista del Regno di Sardegna conosce invece una svolta massimalista, come
evidente reazione al successo della politica moderata di Giolitti. Gli espulsi
danno vita al Partito Socialista Riformista del Regno di Sardegna (PSRRS), che si allea
con Giolitti; quest'ultimo nomina Leonida Bissolati Ministro delle Politiche
Sociali.
Il 10 novembre Benito Mussolini, da poco eletto consigliere comunale a Torino, diventa direttore
dell'"Avanti", quotidiano del Partito Socialista del Regno di
Sardegna. Egli continua a tuonare contro il governo Giolitti e la Chiesa,
accusati di difendere gli interessi del capitalismo piuttosto che quelli del proletariato.
Il 20 novembre nasce Ottone d'Asburgo-Lorena, figlio di Carlo d'Asburgo Lorena e
di Zita di Borbone-Parma, e quindi pronipote dell'anziano imperatore Francesco
Giuseppe, che ha così visto tre generazioni di propri successori.
1913
Il 16 giugno le tensioni nei
Balcani fra Bulgaria, Serbia e Grecia per la definizione dei reciproci confini
sfociano in conflitto armato, scoppiato senza dichiarazione reciproca di guerra:
ognuno dei tre contendenti lotta contro gli altri due lungo i confini. Il Regno
d'Italia Meridionale minaccia di scendere a sua volta in guerra per difendere
gli albanesi del Kosovo serbo e della Macedonia, dato che l'Albania è
amministrata da Napoli, l'Austria-Lombardia minaccia di fare altrettanto per
difendere i croati dell'Erzegovina, e l'Impero Ottomano, che ha ricevuto la
solidarietà della Prussia, carezza l'idea di intervenire nel conflitto per
riprendersi i territori persi nel 1878. In quest'ultimo caso però la Russia
interverrebbe nel conflitto per difendere i suoi protettorati serbi, greci e
bulgari nei Balcani, e il conflitto si estenderebbe in maniera incontrollabile.
Mussolini esulta, vedendo nella possibilità di un grande conflitto europeo
l'occasione per mettere in atto la Rivoluzione proletaria, mentre Giolitti
assiste con costernazione agli eventi, vedendo minacciata l'opera di mediazione
che porta avanti da un ventennio per disinnescare le tensioni nazionaliste in
Europa. Tuttavia avviene un fatto insperato: il Primo Ministro Russo Konstantin Kavelin
propone un cessate il fuoco ed una conferenza di pace da tenersi a Mosca, ma
nessuno dei tre contendenti si degna neppure di dargli risposta. Il governo
russo si sente giocato e capisce che i suoi "satelliti" accettano il
suo protettorato solo se si tratta di difendersi dalle mire turche o austriache,
ma per gli affari interni se ne infischiano delle direttive zariste. Kavelin
perciò appoggia l'iniziativa dei governi britannico, austriaco, sabaudo e
napoletano, che fanno la voce grossa minacciando di intervenire militarmente per
terra e per mare e di imporre la pace con la forza. Avvistisi che Mosca non
muoverà un dito per salvarli, Atene, Belgrado e Sofia si spaventano e sono
costretti ad accettare la conferenza di pace a Bucarest, il 10 agosto, con la
quale si torna allo status quo. La Russia si fa garante del mantenimento dei
confini nei Balcani, e torna ad esercitare un protettorato vero e proprio sui
giovani stati nati dalla dissoluzione dell'Impero Ottomano. Ancora una volta la
linea politica di Giovanni Giolitti l'ha spuntata.
La scrittrice sarda Grazia Deledda pubblica il suo capolavoro "Canne al
Vento".
1914
Il 28 giugno a Marsiglia si
scrive una grande pagina di storia europea: si incontrano il primo ministro del
Regno di Sardegna Giovanni Giolitti, il primo ministro del Regno di Lombardia
Luigi Luzzatti, il primo ministro del Ducato d'Emilia Carlo Zucchini, il primo
ministro del Granducato di Toscana Sidney Sonnino, il primo ministro dello Stato
Pontificio principe Alfonso Doria Pamphilj, il Segretario di Stato di Pio X cardinale Rafael Merry del Val y Zulueta,
il primo ministro del Regno d'Italia Meridionale Vincenzo Tangorra, il primo
ministro del Regno di Sicilia Vittorio Emanuele Orlando, il cancelliere
austriaco conte Karl von Stürgkh, il primo ministro francese Raymond Poincaré e
il primo ministro dell'impero britannico Herbert Henry Asquith. A
Marsiglia i paesi della Triplice Intesa Economica e quelli dell'area di
libero scambio austriaca decidono di accantonare le rivalità economiche e di
dare vita ad un'unica area di libero scambio per far fronte alla crescente
concorrenza di Stati Uniti e Giappone. La nuova organizzazione prende il nome di
Spazio Economico Europeo.
La proposta di Giolitti di attirare nello Spazio anche la Russia e i paesi
balcanici, onde disinnescare future tentazioni di modificare i confini con la
forza delle armi, per ora non trova risposte presso gli interessati.
Come reazione alla creazione dello Spazio, invece, i primi ministri di Svezia, Federazione della Germania del Nord
e Turchia si riuniscono a Berlino e danno vita all'Europäische
Freihandelsassoziation (EFA, Associazione Europea di Libero Scambio), con
l'evidente intenzione di coordinare le rispettive politiche economiche e di
rivaleggiare con lo Spazio.
Naturalmente Mussolini spara a zero fin da subito contro lo Spazio Economico Europeo, definito
"espressione della plutocrazia capitalistica austroanglofrancese". Il
29 novembre il maestro di Predappio corona la sua carriera venendo eletto
Segretario del Partito Socialista del Regno di Sardegna.
Il 20 agosto il sacerdote piemontese don Giacomo Alberione fonda ad Alba (Cuneo)
la Società San Paolo, pioniere dell'evangelizzazione attraverso i Mass Media
moderni.
Non essendo scoppiata alcuna guerra mondiale, Pio X non muore di dolore e
continuerà a regnare fino al 1922.
1915
Il 13 gennaio un nuovo,
spaventoso terremoto colpisce la città abruzzese di Avezzano. Le vittime sono
29.000, su 120.000 abitanti dell'area. Tutti gli altri stati italiani offrono
aiuti al governo di Napoli per alleviare la situazione dei senzatetto e per
ricostruire le aree terremotate.
Il 16 gennaio muore ad 81
anni Elena di Wittelsbach, imperatrice d'Austria e regina di Lombardia.
Il 29 aprile muore il sultano
ottomano Mehmet V, gli succede il figlio Ahmed IV, 32 anni.
Il 1 maggio i tre stati germanici del sud, e cioè Baviera, Baden e Württemberg,
aderiscono allo Spazio Economico Europeo. Tuttavia il re di Francia Filippo VII
d'Orléans, che in questa Timeline è autoritario e decisionista come il
"nostro" Guglielmo II di Prussia, non vede di buon occhio il peso
crescente dell'Austria in Europa: il Regno di Sardegna è da sempre nell'orbita
francese, ed al monarca sembra che lo Spazio Economico Europeo sia solo una
scusa per attrarre anche Torino nell'orbita viennese. Filippo VII manda perciò
segnali di distensione al re Guglielmo II di Prussia, lasciando intendere che
preferirebbe vedere aderire il suo paese all'Associazione Europea di Libero
Scambio. Di diverso avviso sono il primo ministro francese Raymond Poincaré e
il ministro degli esteri Georges Clemenceau, decisamente antiprussiani poiché
temono che Berlino avanzi rivendicazioni su Belgio, Alsazia e Lorena;
fortunatamente la Costituzione assegna al Re dei Francesi solo un ruolo di
rappresentanza sopra le parti, per cui la politica estera ed economica del paese
è in mano al governo liberale. Quanto all'Inghilterra, essa ha capito che
l'unico modo per contrastare la potenza austriaca nel cuore del continente
europeo sarebbe l'alleanza con la Federazione della Germania del Nord (impopolare nel paese) ed una guerra
devastante che sconvolgerebbe ogni equilibrio in Europa, e questo il Regno Unito
non può permetterlo. Meglio dunque "ingabbiare" il peso politico ed
economico austriaco nello Spazio, di cui la stessa Londra fa parte per
controllarlo dall'interno e godere dei suoi indubbi benefici, tanto più che
l'impero austro-lombardo appare "chiuso" tra due potenze rivali, la
Prussia e la Russia (che controlla i Balcani). Grazie alla politica di Giolitti
e di Asquith, così, il continente europeo appare stabile e la prospettiva di
una guerra si allontana, con gran delusione dei Nazionalisti italiani.
Questi ultimi sono rappresentati principalmente dal gruppo dei Futuristi al Nord
e dal poeta Gabriele d'Annunzio al Sud. In particolare quest'ultimo il 25
gennaio ha fondato il Movimento dei Fasci di Azione Rivoluzionaria, ispirato
alla Roma imperiale, che propugna l'unità d'Italia attraverso l'espulsione
dell'Austria dalla penisola, la costituzione di una Repubblica Federale sul
modello della Svizzera, una politica economica protezionistica di tipo
corporativo, l'avvio di una politica di grande potenza coloniale e il ritorno al
paganesimo, poiché nel Papato egli individua la principale forza che si è
sempre opposta all'unificazione nazionale.
Giovanni Verga pubblica "L'uomo di lusso", quinto ed ultimo romanzo
del suo "Ciclo dei Vinti".
1916
Dal 20 maggio al 17 luglio si tengono i Giochi Olimpici di Berlino (tale edizione nella nostra Timeline fu annullata a causa della Prima Guerra Mondiale).
Il re Filippo VII d'Orléans, che non è riuscito ad avere figli propri
nonostante due matrimoni, adotta come figlio ed erede il Duca di Guisa Giovanni
d'Orléans, figlio a sua volta di Roberto d'Orléans, cugino di primo grado di
re Filippo VII. Nonostante gli sforzi del padre adottivo per persuaderlo
all'amicizia con la Prussia, l'erede al trono resta fedele all'alleanza
economica con Austria-Lombardia, Regno Unito e Stati Italiani.
Il 21 novembre nel castello
di Schönbrunn si spegne ad 86 anni Francesco I di Asburgo-Lorena, imperatore
d'Austria e re di Lombardia: il suo regno è durato 68 anni. Gli succede il
figlio Rodolfo III di Asburgo-Lorena, 58 anni, di idee più liberali del padre.
Avendo aspettato quasi sessant'anni prima di diventare imperatore, ora non vede
l'ora di dimostrare quanto vale, ed intende farlo attraverso una vasta campagna
di riforme istituzionali.
Albert Einstein accetta l'invito del senato accademico dell'Università di
Vienna e va ad insegnare in questa città, dove pubblica i suoi fondamentali
lavori "Die Grundlage der allgemeinen Relativitätstheorie" (I fondamenti della teoria della relatività generale) e
"Hamiltonsches Prinzip und allgemeine Relativitätstheorie" (Il principio di Hamilton e la teoria della relatività generale),
con i quali egli nell'impresa di geometrizzare la forza di gravità.
1917
Il 23 febbraio scoppia un
tumulto organizzato a Mosca, noto come Rivoluzione di Febbraio. Approfittando
del fatto che lo Zar Nicola II è succube dell'ex monaco ortodosso Grigorij Efimovic Rasputin,
il quale ha promesso di guarire il suo erede al trono Alessio dall'emofilia, e
che il governo liberale è diviso tra eurasisti (i fautori di un'alleanza con
Cina e Giappone) ed occidentalisti (i fautori dell'alleanza con Austria, Francia
e Inghilterra), il Partito Comunista Rivoluzionario Russo guidato dal georgiano Iosif Vissarionovic
Jugasvili detto Stalin ("acciaio") e dall'ebreo ucraino Lev Davidovic Bronštejn
detto Trotzkij (dal nome di un suo ex carceriere meno inumano degli altri) dà
vita alla cosiddetta Rivoluzione di Febbraio, che investe la città di Mosca e
buona parte del territorio circostante. Tuttavia il Partito Liberale si
ricompatta immediatamente contro i comunisti, il generale zarista Aleksej Maksimovic Kaledin
marcia da San Pietroburgo verso la capitale, il suo collega Mikhail Vasilevič
Alekseev si asserraglia con la famiglia imperiale nella fortezza del Cremlino,
assediata dalle Guardie Rosse, e in Russia tutte le forze politiche, inclusi i
Socialdemocratici di Aleksandr Fëdorovič Kerenskij (foto
a destra), fin qui all'opposizione,
si uniscono per combattere la Dittatura del Proletariato proclamata da Stalin.
Il fatto è che le riforme istituzionali operate in Russia dopo la Rivoluzione
d'Ottobre e il miglioramento delle condizioni di vita dei contadini hanno tolto
popolarità ai comunisti rivoluzionari, e la furia anticristiana da loro
immediatamente dimostrata (il Patriarca Macario II è brutalmente passato per le
armi) fanno sì che il popolo li abbandoni definitivamente. Trotzkij è
sconfitto ed ucciso a Perm dal generale Kaledin, mentre Stalin si toglie la vita
per non cadere in mano alle truppe zariste. Lo Zar è liberato e rimesso sul
trono, ma Rasputin è sommariamente giustiziato con l'accusa di stregoneria, ed
il Partito Comunista è posto fuorilegge.
Intanto scoppiano tumulti anche in Lombardia, quando si diffonde la voce che il nuovo imperatore Rodolfo III
intende concedere l'autonomia tanto sospirata a croati e sloveni, scorporandoli
dal Regno Lombardo; a Venezia Cesare Battisti, leader dell'ala oltranzista e
rivoluzionaria del Partito Socialista, ed altri
intellettuali di sinistra suggestionati dalla Rivoluzione Russa di Febbraio,
giungono a proclamare la Repubblica Socialista di
Lombardia. Rodolfo dimostra di essere figlio di tanto padre inviando l'esercito
a reprimere le rivolte e rinchiudendo Battisti e gli altri indipendentisti nella fortezza dello
Spielberg. Dopo il bastone, la carota: si reca personalmente a Milano e
promette ai moderati lombardi e veneti un'autonomia anche più ampia di quella
di cui hanno goduto fino ad ora, sul modello degli Stati Uniti d'America. Alla
fine la ribellione rientra.
Il 2 maggio una modifica dello Statuto
Albertino voluta dall'inossidabile Giovanni Giolitti introduce il suffragio
universale maschile e femminile nel Regno di Sardegna. Per la prima volta in uno
stato italiano le donne votano e possono essere elette in Parlamento.
Il 13 maggio Maria Santissima appare a tre umili pastorelli nella località
detta Cova da Iria ("Conca di Irene"), presso Fatima, nel comune di Ourém,
in Portogallo: i veggenti sono Lucia dos Santos, 10 anni, e i due fratelli Francisco,
9 anni, e Giacinta Marto, 7 anni. Il luogo diverrà importante centro ecumenico
perché Fatima è il nome della figlia prediletta di Maometto, e la Vergine
Maria è venerata in modo speciale anche dai musulmani.
Il 1 giugno prende avvio a Roma il primo Torneo delle Quattro Nazioni,
competizione di football cui partecipano le nazionali di calcio di Regno di
Sardegna, Granducato di Toscana, Stato Pontificio e Regno d'Italia Meridionale.
Il torneo prevede sei incontri in cui ogni nazionale incontra tutte le altre. La
prima edizione è vinta dagli Azzurri del Regno di Sardegna, che vincono tutte e
tre le partite disputate. Il trofeo in bronzo dorato è stato realizzato dallo
scultore Umberto Boccioni (che ovviamente non è morto in alcuna guerra). Il
torneo si terrà ogni due anni in una città italiana diversa, stabilita con
quattro anni di anticipo grazie ad un accordo tra le federazioni calcistiche
nazionali.
Il 13 ottobre, nell'ultima apparizione di Fatima, la Vergine Maria ammonisce gli
uomini che una guerra terribile sconvolgerà il pianeta se il mondo non si
convertirà e non sarà consacrato al Suo Cuore Immacolato; la Madre di Dio
inoltre consegna a Lucia dos Santos un segreto che sarà svelato solo da Papa
Giovanni Paolo II nel 2000. Sconvolto dal monito celeste, Papa Pio X (del quale si
dice che abbia avuto lui pure visioni mariane) nella Notte di Natale consacra il
mondo al Cuore Immacolato di Maria e bandisce per il 1918 un anno di penitenza e
riconciliazione.
1918
Il 1 gennaio l'imperatore
Rodolfo III promulga una grandiosa riforma costituzionale messa a punto
dal suo Ministro dell'Interno e amico di lunga data, il rumeno Aurel Popovici.
Sulle ceneri della duplice monarchia asburgica nascono degli Stati Uniti del Danubio
(VSD, Vereinigte Staaten von Donau), che rappresentano una suddivisione su base federale dell'antico impero,
tenendo conto delle 11 etnie che lo popolano, sul modello degli Stati Uniti
d'America. Gli stati federali che compongono la nuova entità sono (vedi
numerazione sulla cartina sottostante):
1) Deutsch-Österreich (Austria tedesca, le nostre Austria, Alto Adige e Repubblica Ceca
meridionale), di lingua tedesca;
2) Deutsch-Böhmen (Boemia tedesca, la parte nordoccidentale della nostra Repubblica
Ceca), di lingua tedesca;
3) Deutsch-Mähren (Moravia tedesca, la parte nordorientale della nostra Repubblica Ceca), di lingua tedesca;
4) Böhmen (Boemia, il resto della nostra Repubblica Ceca), di lingua ceca;
5) Slowakenland (Slovacchia), di lingua slovacca;
6) West-Galizien (Galizia occidentale, parte della nostra Polonia), di lingua polacca;
7) Ost-Galizien (Galizia orientale, parte della nostra Ucraina), di lingua ucraina;
8) Ungarn (Ungheria), di lingua magiara;
9) Seklerland (parte della nostra Romania), di lingua magiara;
10) Siebenbürgen (Transilvania, parte della nostra Romania), di lingua romena;
11) Lombardei und Venedig (Lombardia, Veneto, Trentino), di lingua italiana;
12) Künstenland (Trieste, Istria occidentale e Zara), di lingua italiana;
13) Slowenien (Slovenia), di lingua slovena;
14) Kroatien (Croazia), di lingua croata;
15) Woiwodina (Vojvodina), di lingua serba.
Il Regno di Lombardia cessa
di esistere, al suo posto nascono lo stato federale del Lombardo-Veneto e quello
del Künstenland, che comprende
Trieste, l'Istria occidentale e la città di Zara; la Dalmazia e la città di
Ragusa vengono invece assegnate allo Stato di Croazia. Campionati di calcio e
squadre nazionali nascono in ciascuno degli stati
federali, analogamente ai quattro campionati di Inghilterra, Galles, Scozia e
Irlanda; le squadre del Künstenland
come la Triestina continuano a giocare nel campionato di calcio lombardo-veneto.
Già il 6 gennaio la Baviera (16) chiede di entrare nella VSD, due giorni dopo si accodano il Baden
(17) e il Württemberg (18). In seguito a referendum, il 1 maggio gli stati tedeschi meridionali
sono ammessi a far parte della federazione, che sale così a 18 stati. I sovrani
di questi paesi (Ludovico III di Baviera, Federico II del Baden e Guglielmo II di
Württemberg) conservano nominalmente i loro titoli sino alla
morte. Questi tre paesi giocano un unico campionato di calcio organizzato dalla
Federazione della Germania Meridionale.
La
riforma costituzionale di Popovici prevede anche l'abolizione della pena di morte
su tutto il territorio dei VSD e l'abbandono del cattolicesimo come religione
di stato: ortodossi, protestanti, ebrei e musulmani ottengono piena libertà di
culto.
Nelle prime elezioni nello Stato Lombardo-Veneto dopo la fondazione dei VSD, la
maggioranza dei seggi va al Partito Socialista del Lombardo-Veneto (PSLV) guidato da
Giacomo Matteotti, che diventa capo del governo lombardo.
In agosto l'umile frate francescano Pio da Pietrelcina ha la visione di un
angelo che lo trafigge con una spada, e d'improvviso gli appaiono stigmate
dolorosissime ed inguaribili. Il mistico francescano sarà una delle
personalità religiose più carismatiche dell'intero ventesimo secolo.
In ottobre giunge in Spagna, proveniente dall'Estremo Oriente, un vascello su
cui ci sono alcuni malati di influenza. Le autorità mediche non danno peso alla
cosa, ma in breve tempo il morbo si trasmette in tutta l'Europa, favorita dal
libero scambio di persone e cose entro lo Spazio Economico e l'EFA, e poi al
resto del mondo, trasformandosi in una pandemia. L'influenza, detta
"Spagnola" dal suo centro di irradiazione anche se è di origine
asiatica, risulta meno devastante che nella nostra Timeline, giacché non c'è
in corso alcuna guerra che peggiori le condizioni igienico-sanitarie, ma
comunque in tutto il mondo muoiono più di 8 milioni di persone, tra cui i due
veggenti di Fatima Francisco e Giacinta Marto (la Vergine aveva promesso loro:
"Vi prenderò presto con me"), il poeta francese Guillaume Apollinaire
e il presidente USA Woodrow Wilson. Ma la libera circolazione di cervelli e notizie favorisce un buon coordinamento tra i centri di ricerca medica, e così a Londra è messo a punto
un vaccino che permetterà di mettere fine all'epidemia di Spagnola.
1919
Il 1 gennaio i Paesi Bassi
sono ammessi nello Spazio Economico Europeo, deludendo le speranze prussiane di
trascinare l'Aja nell'Associazione Europea di Libero
Scambio.
Il 15 gennaio il primo ministro prussiano generale Erich Ludendorff mette fuori
legge la Lega Spartachista di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, staccatasi
dall'ala estremista del Partito Socialdemocratico. I due leader del movimento,
accusati di voler mettere in atto un colpo di stato repubblicano, sono arrestati
e muoiono entrambi in carcere come conseguenza delle percosse subite durante gli
interrogatori. Ludendorff approfitta della liquidazione dello spartachismo per
mettere in atto un giro di vite contro i partiti di sinistra ed accentuare il
regime di polizia che già da tempo vige nella Federazione della Germania del Nord.
Il 21 marzo Béla Kun tenta un colpo di stato per staccare lo Stato di Ungheria
dai VSD e proclamare un regime marxista, ma il suo connazionale Miklós Horthy de
Nagybánya,
capo di stato maggiore dell'esercito federale, stronca la rivolta nel sangue.
Kun è assassinato, Horthy presenta il conto della sua vittoria e scende in
politica.
Il 23 marzo Gabriele
d'Annunzio fonda a Napoli il movimento nazionalista ed antisocialista dei Fasci
di Combattimento, cui aderisce anche il futurista Filippo Tommaso Marinetti,
emigrato da Milano per avversione contro i VSD. Intanto, nonostante
l'opposizione dei potentati mafiosi e dei grandi latifondisti, il primo ministro del Regno d'Italia Meridionale Vincenzo
Tangorra fa passare anche nel suo paese la riforma istituzionale che introduce il suffragio
universale maschile e femminile. Alle elezioni politiche del 16 novembre il
primo partito diventa il Partito Socialista dell'Italia Meridionale guidato da
Giovanni Amendola, con il 27,3
% dei suffragi; seguono a ruota il Partito Popolare dell'Italia Meridionale di
Sturzo e Tangorra con il 25,5 %, e il Partito Liberale con il 24,5 %. I Fascisti, nonostante
l'intensa campagna elettorale di d'Annunzio, non ottengono neanche un seggio, e nella provincia
di Napoli prendono soltanto 4795 voti. Il governo è formato dal liberale Enrico
de Nicola in coalizione con i popolari di Tangorra e alcuni partiti minori di
centrodestra.
Bandiera dell'Arabia Hashemita
L'8 giugno scoppia la Guerra Arabo-Turca dopo che il sultano ottomano Ahmed IV
con il Proclama di Amasya si è rifiutato di approvare la profonda
riforma dell'impero ottomano, sul modello di quello asburgico, proposta dal primo ministro Mustafà
Kemal. L'esercito arabo è capitanato dal valoroso Faysal ibn al-Husayn ibn Ali,
figlio dello Sceriffo hashemita della Mecca, al-Husayn ibn Ali. Ufficialmente
gli stati occidentali restano neutrali nel conflitto, ma la Federazione della Germania del Nord
foraggia Costantinopoli, mentre il Regno Unito invia il capitano Thomas Edward
Lawrence,
che aiuta Faysal ad organizzare le sue truppe e sarà universalmente conosciuto
come "Lawrence d'Arabia". Faysal e Lawrence travolgono i Turchi nella battaglia di
Aqaba, conquistano Gerusalemme e
Damasco e proclamano il Regno Hashemita d'Arabia con capitale Damasco, che
comprende le nostre Siria, Libano, Palestina, Giordania Iraq ed Arabia
settentrionale, ed è alleato con lo sceriffato di Mecca e Medina governato da
al-Husayn, padre di Faysal. Francia, Gran Bretagna, Russia, Austria e gli Stati
Italiani riconoscono il nuovo stato e, a differenza della nostra Timeline,
preferiscono non spartirsi i paesi arabi sottoponendoli a colonizzazione
diretta, dividendoli piuttosto in aree di interesse economico: Libano e Siria
alle compagnie francesi, l'Iraq a quelle britanniche, mentre l'imperatore
Rodolfo III di Asburgo-Lorena si proclama protettore dei cristiani cattolici di
Terrasanta, e lo zar Nicola II patrono dei cristiani ortodossi.
Lo Yemen del nord dal canto suo si proclama indipendente con il nome di Regno Mutawakkilita dello
Yemen,
sotto la dinastia al-Qasimi..
Quanto all'impero ottomano, esso è ormai ridotto alla sola penisola Anatolica
più la piccola sezione europea con Costantinopoli; staccatisi gli Arabi,
restano sotto controllo ottomano solo i Curdi e gli Armeni, che in questa
Timeline non hanno subito alcun genocidio. La situazione è presa in mano da
Mustafà Kemal il quale, dopo aver deciso di lasciare sul trono il sultano Ahmed
IV, lo esautora di ogni potere facendone solo una figura puramente
rappresentativa, come ormai è lo Zar in Russia. Subito Kemal mette mano a
riforme draconiane: l'alfabeto
arabo è sostituito da quello latino, il calendario lunare da quello
gregoriano, la pena di morte è abolita, Ebrei e Cristiani ricevono piena libertà di
culto. La Turchia si trasforma così in uno stato laico di tipo occidentale, ma
rifiuta di concedere l'autonomia agli Armeni e ai Curdi, guardati con sospetto
da Kemal come possibili fiancheggiatori dei nemici occidentali.
1920
Il 10 maggio a Palermo viene
rappresentato per la prima volta "Sei personaggi in cerca d'autore",
capolavoro del drammaturgo siciliano Luigi Pirandello.
Il 15 gennaio i membri del
partito indipendentista irlandese Sinn Fein ("noialtri soli") eletti per il
Parlamento britannico rifiutano di prendere possesso del loro seggio a Westminster ed
insediano un parlamento nazionale irlandese chiamato Dáil Éireann, che proclama
unilateralmente l'indipendenza della Repubblica d'Irlanda. Essa però viene
riconosciuta solo dallo Stato Pontificio. Si profila lo spettro di una terribile
guerra tra inglesi ed irlandesi, nonché tra irlandesi cattolici ed irlandesi
orangisti protestanti, e così Giovanni Giolitti deve avanzare un'altra
difficile proposta di mediazione; nei negoziati tra il primo ministro inglese
David Lloyd George e il leader del Sinn Fein Eamon de Valera, egli sarà
affiancato dal cardinale Segretario di Stato Rafael Merry del Val y Zulueta.
Il Partito dei Fasci di
Combattimento viene preso in mano dall'ex socialista Michele Bianchi, nativo di
Belmonte Calabro (e coetaneo di Mussolini), il quale, nel secondo Congresso dei Fasci
che si tiene al Teatro Regio di Napoli il 24 e 25 maggio, mette da parte
Gabriele d'Annunzio, accusato di essere politicamente inetto ed incapace di
guidare un grande movimento. Bianchi si avvicina al primo ministro dell'Italia
Meridionale Enrico de Nicola, al quale propone una collaborazione attiva in
chiave antisocialista. D'Annunzio, che da buon massimalista non vorrebbe accordi
con Popolari e Liberali, reagisce con un famoso discorso: « Il fascismo può fare a meno di me?
Ebbene, anch'io posso fare a meno del fascismo! » Sbattuta la porta, il Vate
acquista una tenuta ad Avezzano nella quale si ritira a vita privata fino alla
morte. Intanto la politica di Bianchi comincia a dare i suoi frutti: sperando di
inquadrarli nella legalità politica, i Liberali accettano di formare con i
Fascisti un "Blocco Nazionale" antisquadrista, dal quale invece si
chiamano fuori i Popolari di Sturzo e Tangorra. Bianchi fonda anche un giornale,
"Il Popolo del Mezzogiorno", che porta avanti le sue battaglie contro
tutti gli avversari politici.
Dal 20 aprile al 12 settembre
si tengono i Giochi Olimpici di Vienna (nella nostra Timeline questa edizione si
tiene ad Anversa).
Davide Cova, Emilio Lussu, Attilio Deffenu ed altri intellettuali sardi danno
vita al Partito Sardo d'Azione. La maggioranza dei suoi militanti chiede
l'autonomia della Sardegna da Torino, invece una minoranza propugna la piena
indipendenza dell'isola.
Il 18 maggio a Wadowice, nello stato VSD di West-Galizien,
nasce Karol Józef Wojtyła, figlio di Emilia Kaczorowska e di Karol Wojtyła senior,
ufficiale dell'esercito danubiano; questo bambino è destinato a diventare uno
dei protagonisti del secolo ventesimo.
Le elezioni tenutesi nel Ducato d'Emilia assegnano la vittoria al Partito
Socialista di Unità Proletaria di Camillo Prampolini, che diventa primo
ministro dopo aver abbandonato l'iniziale pregiudiziale repubblicana. Il PSUP
governerà il ducato ininterrottamente per tutto il ventesimo secolo.
Il 7 dicembre muore a Mosca Alessio, figlio di Nicola II ed erede al trono di
tutte le Russie. Non si è più ripreso dopo lo spavento procuratogli dalla
Rivoluzione di Febbraio e, caduto in profonda depressione, si è tagliato le
vene confidando nell'emofilia di cui soffre. Il padre esce distrutto dalla
perdita del proprio erede.
Un trentenne austriaco, Adolf Hitler, diventa molto famoso in tutta Europa come
uno dei primi disegnatori di fumetti. I soggetti che predilige sono a sfondo
horror, ed i personaggi da lui creati sono tenebrosi vendicatori che si aggirano
di notte per le buie strade di una città immaginaria, Ariania (una sorta di Sin
City ante litteram), facendo giustizia sommaria dei cattivi e dei prepotenti.
Con Hitler il fumetto si trasforma in fenomeno di costume, sostituendo le
vecchie storie a vignette con didascalie in rima, ed egli, trovando sfogo alla
propria paranoia in quel mondo immaginario, se ne sta lontano dalla politica e
fa soldi a palate.
1921
Il 1 gennaio Svizzera,
Liechtenstein, Norvegia e Danimarca aderiscono all'Associazione Europea di
Libero Scambio.
Il 3 gennaio re Faysal ibn al-Husayn ibn
Ali, che a differenza dei Turchi non è contrario all'insediamento degli Ebrei in Palestina,
riceve Chaim Weizmann, Presidente dell'Organizzazione Sionista Mondiale, ed
accetta di costituire un'Autorità Nazionale Ebraica nell'ambito del suo regno.
L'Autorità ha capitale a Tel Aviv ("la collina dei mandorli", ex
sobborgo ebraico di Giaffa) ed ha il compito di coordinare l'insediamento dei
coloni ebraici nella Terra dei Padri, spartendo equamente terra e risorse
idriche con gli Arabi ivi residenti.
Il 1 marzo muore il re del Montenegro Nicola I Petrovic-Njegos, gli succede il
figlio Danilo II.
Il 4 maggio le elezioni nel Granducato di Toscana assegnano la vittoria al
Partito Socialista Rivoluzionario della Toscana (PSRT) di Giuseppe Emanuele Modigliani,
fratello del pittore Amedeo Modigliani, che cambia il nome del suo movimento in
Partito Socialista di Toscana (PST) e riceve dal Granduca il compito di formare
il nuovo governo. Anche a Firenze il PST resterà al governo per tutto il
ventesimo secolo.
Il 15 maggio si tengono nuove elezioni nel Regno d'Italia Meridionale, a cui
Michele Bianchi partecipa nel "Blocco Nazionale" antisocialista,
ottenendo 35 seggi e venendo eletto deputato. Purtroppo questo successo
imbaldanzisce Bianchi e gli fa capire che de Nicola gli permetterà ogni azione, legale
o illegale, volte a combattere la crescente potenza dei Socialisti. Organizza
così delle "squadracce", formazioni paramilitari di volontari in
uniforme nera (da cui il nome di "camicie nere"), le quali iniziano
una campagna di violenze e di aggressioni fisiche e verbali contro gli avversari politici,
e cioè soprattutto contro socialisti e popolari.
Il 2 luglio Michele Bianchi (foto a sinistra), con un articolo sul "Popolo del
Mezzogiorno", invita i socialisti e i popolari a un patto di pacificazione per la cessazione delle violenze
squadriste. Con la mediazione del presidente del consiglio Enrico De Nicola,
Tangorra ed Amendola accettano e firmano il patto il 2 agosto, ma le violenze non cessano perché
la firma viene contestata dai "ras", come sono chiamati i capi delle
squadracce, prendendo a prestito un termine del feudalesimo etiope. Anzi, i ras minacciano di
scavalcare e destituire Michele Bianchi, chiedendo una svolta rivoluzionaria e
non l'inserimento sic et simpliciter nell'ordinamento statale come sperava
di ottenere de Nicola.
Il 1 novembre il principe
ereditario giapponese Hirohito assume la reggenza dell'impero per conto del
padre Yoshihito, affetto da disturbi mentali.
Il 7 novembre, nel loro terzo congresso, i Fasci di Combattimento cambiano nome
in Partito Nazionale Fascista del Mezzogiorno, con Adelchi Serena primo
segretario, e Michele Bianchi riesce ad imporre la propria leadership su tutti i
"ras". Analoghi partiti nascono nel Lombardo-Veneto, in Emilia, nello Stato Pontificio
e nel Regno di Sardegna (quest'ultimo guidato dal generale Cesare Maria de Vecchi).
Il 6 dicembre, con la mediazione del solito Giolitti, viene firmato il Trattato
Anglo-Irlandese, che segna la creazione dello Stato Libero d'Irlanda, Dominion
autonomo nell'ambito dell'Impero Britannico. Esso comprende tutte e 32 le contee
irlandesi, di cui 26 a maggioranza cattolica e 6 a maggioranza protestante; ai
protestanti è assicurata la libertà di culto, ma una buona parte della
popolazione orangista non accetta il Trattato ed emigra verso l'Inghilterra. Il
nuovo stato ha come capo il Re d'Inghilterra ma ha un parlamento e una
legislazione autonomi.
1922
Il 22 gennaio Papa Pio X si
spegne alla bella età di 86 anni, compianto da tutti i romani e da personalità
anche non cattoliche, che lo apprezzavano per la sua equanimità. Il 6 febbraio
gli succede l'energico arcivescovo di Milano Achille Ratti, con il nome di Pio
XI.
Il 27 gennaio muore a Catania Giovanni Verga.
Il 28 febbraio l'Egitto ottiene l'indipendenza formale dal Regno Unito e diventa
un regno sotto Fuad I.
Il 1 aprile muore prematuramente di malattia l'imperatore dei VSD Rodolfo III
d'Asburgo-Lorena dopo appena sei anni di regno, che però hanno mutato la faccia
dell'impero. Ascende al trono il figlio Carlo I d'Asburgo-Lorena, 38 anni; Kronprinz
diventa il figlio di questi Ottone.
Intanto si moltiplicano le violenze delle squadracce fasciste, finanziate dalla
camorra, dall'alta borghesia conservatrice, dai latifondisti e dall'alta
nobiltà; come reazione, il 2 agosto i Socialisti indicono uno sciopero
generale, ma le camicie nere intervengono determinandone il fallimento: a Napoli gli squadristi disperdono i picchetti degli scioperanti e conquistano i depositi dei tram, facendo circolare regolarmente i mezzi pubblici con la scritta
"offerto gratis dal Fascio". Ancora una volta ringalluzzito dal
successo dei suoi scherani, Michele Bianchi decide che è maturo il tempo per
mettere in atto la "rivoluzione fascista" ed impadronirsi del potere, sfruttando il consenso acquisito presso gli ambienti più
conservatori del regno. Tra il 27 e il 31 ottobre viene messa in atto la "marcia su
Napoli", opera di gruppi di camicie nere provenienti da diverse zone del
Regno d'Italia Meridionale e guidate dai "quadrumviri" Giacomo Acerbo, Armando
Diaz, Antonino Di Giorgio e Pietro Lanza di Scalea. Si stima che le camicie nere
che parteciparono alla marcia furono circa 50.000. Bianchi non prende parte direttamente alla
marcia, per timore di un intervento dell'esercito, e rimane a Salerno in attesa
degli eventi, si dice pronto alla fuga in Spagna in caso di fallimento. Il primo
ministro Giuseppe Paratore propone al re Francesco III di Borbone di
proclamare lo stato d'assedio e di autorizzare l'esercito a sparare contro le
squadre fasciste, ma il sovrano sa che il figlio Filippo di Borbone si è unito
ai Fascisti e teme che Michele Bianchi intenda detronizzarlo e sostituirlo
proprio con Filippo, e così rifiuta di proclamare lo stato d'assedio ed invita
Bianchi a Palazzo Reale, affidandogli l'incarico di formare il nuovo governo. I
Liberali di Enrico de Nicola e i Popolari di Vincenzo Tangorra accettano di
entrare a far parte di questo governo, sempre nella speranza di
"ingabbiare" Bianchi e i suoi Fascisti nell'alveo delle istituzioni
democratiche. Il governo Bianchi è salutato con grande entusiasmo dalla
nobiltà, dall'alto clero, dai grandi latifondisti e dagli alti ufficiali
dell'esercito, i quali vedono nel
leader fascista l'uomo forte che può riportare ordine nel
Regno d'Italia Meridionale e di Sicilia, scongiurando l'affermazione dei
Socialisti.
Miklós Horthy si fa eleggere primo ministro dello Stato di Ungheria e fa
approvare leggi restrittive della libertà di associazione e del diritto di
sciopero, tra le proteste dei socialisti e degli operai.
Il 15 dicembre si riunisce per la prima volta a Napoli il Gran Consiglio del Fascismo.
1923
Il 4 febbraio Italo Balbo,
ammiratore di Michele Bianchi e fascista della prima ora, riesce a farsi
eleggere governatore pontificio delle Legazioni grazie all'appoggio del suo
protettore conte Costanzo Ciano, primo ministro dello Stato Pontificio, che vede
con favore l'ascesa del Fascismo per contrastare l'ascesa delle sinistre nelle
zone più anticlericali del suo stato. Subito egli inizia una campagna di
intimidazioni contro i sindacalisti e i socialisti delle Legazioni, non
dissimile da quella portata avanti da Bianchi in Italia Meridionale e Sicilia.
Le squadracce di Balbo arrivano a razziare il Castello Estense di Ferrara.
Il 28 aprile re Faysal ibn al-Husayn ibn
Ali, sempre coadiuvato dal famoso Lawrence d'Arabia, sconfigge il re del Neged
Abd al-Aziz ibn Abd al-Rahman bint Faysal Al-Saud e conquista Riyad, estendendo
il suo regno fino alle coste del Golfo Persico. L'Arabia Saudita cessa di
esistere, inglobata nell'Arabia Hashemita; la dinastia Hashemita è meno
rigorista di quella Wahhabita dal punto di vista religioso, e non distrugge le culture locali tradizionali non conformi al
credo religioso del sovrano.
L'11 giugno si tengono le
elezioni legislative nello Stato Lombardo-Veneto, che vedono la netta vittoria del
Partito Cristiano Popolare guidato da Giorgio Montini, padre di Giovanni
Battista Montini (il futuro Papa Paolo VI); questi riceve dal parlamento
milanese il compito di formare
il nuovo governo. Nel programma di governo figurano l'integrità della famiglia,
il voto alle donne, la libertà di insegnamento, la libertà dell'organizzazione
sindacale, l'autonomia degli enti pubblici ed il decentramento amministrativo,
una politica estera improntata alla pace tra le nazioni. Si profila così
l'alternanza di governo tra Popolari e Socialisti che segnerà la vita
politica del Lombardo-Veneto fino ai giorni nostri.
Il 23 agosto don Giovanni Minzoni (foto a destra), parroco di Argenta e tenace oppositore del
fascismo, che considera giustamente neopagano ed anticristiano, viene ucciso a
bastonate da alcuni squadristi fuori dalla sua canonica. Papa Pio XI, furente,
ordina un'inchiesta dalla quale emerge in maniera inequivocabile che Italo Balbo
in persona è il mandante dell'assassinio di don Minzoni. Il primo ministro
dello Stato Pontificio, conte Costanzo Ciano, che fin qui aveva appoggiato i
fascisti, è costretto a spiccare un ordine di cattura contro Balbo, che si
sottrae all'arresto rifugiandosi via Adriatico negli Abruzzi, e a porre fuori
legge il Partito Fascista in tutti i territori pontifici.
Il 28 agosto una spedizione militare
borbonica, cha ha il compito di definire la linea di confine tra Grecia e Albania, viene
massacrata da soldati greci: è il cosiddetto eccidio di Giannina. Michele
Bianchi invia un ultimatum alla Grecia per chiedere riparazioni e, in seguito al rifiuto del governo greco, ordina alla marina
borbonica di occupare l'isola di Corfù. Con questa azione, il primo ministro
dell'Italia Meridionale mostra i muscoli ed ottiene, grazie alle pressioni
prussiane, le riparazioni richieste in cambio dell'abbandono dell'isola
occupata.
Il triestino Aron Hector Schmitz, che in questa Timeline non ha mai assunto il
nome d'arte di Italo Svevo, pubblica in italiano il suo capolavoro, "La
Coscienza di Zeno".
Con l'appoggio di re Alfonso XIII, mediante un pronunciamiento prende il potere in Spagna il generale Miguel Primo de
Rivera. Subito sospende la costituzione, istituisce la legge marziale, mette la
stampa sotto censura e bandisce tutti i partiti politici; l'unico partito
ammesso è l'Unión Patriótica Española da lui stesso fondata. Il filosofo Miguel de Unamuno,
che osa alzare la voce contro il suo golpe, viene arrestato e confinato sull'isola di Fuerteventura.
1924
Dal 25 gennaio al 5 febbraio
si gioca a Chamonix-Mont Blanc (Francia) la prima edizione dei Giochi Olimpici
Invernali.
Il 7 febbraio fascisti
milanesi tentano di ripetere nel Lombardo-Veneto la Marcia su Napoli, ma l'imperatore
Carlo I non è Francesco III di Borbone ed invia l'esercito federale, che
stronca la ribellione ed arresta tutti i principali ras locali, tra cui Emilio
de Bono ed Attilio Teruzzi. Il Partito Fascista è messo fuorilegge su tutto il
territorio dei VSD. Poco dopo anche il Regno di Sardegna mette fuorilegge il
Fascismo. Michele Bianchi reagisce molto male, rompendo le relazioni
diplomatiche con VSD e Sardegna, e ritirando l'Italia Meridionale dallo Spazio
Economico Europeo, tra le proteste dei Popolari. Siccome Bianchi capisce che il
regno borbonico non potrà sopravvivere isolato, inizia trattative con la Federazione della Germania del Nord
per aderire all'Associazione Europea di Libero Scambio.
Il 1 aprile fallisce il Putsch di Berlino organizzato dal leader del Deutsche
Arbeiter Partei (Partito dei Lavoratori Tedeschi), l'antisemita Dietrich Eckart,
che intende instaurare in Prussia un regime di estrema destra; Eckart si suicida
e il partito è messo al bando.
Il 6 aprile, in un clima di pesanti intimidazioni da parte delle squadracce
fasciste, si tengono in Italia Meridionale e Sicilia nuove elezioni volute da
Michele Bianchi. Il cosiddetto "Listone", che comprende i Fascisti,
esponenti popolari e liberali espulsi dai loro partiti e varie personalità
della Destra meridionale e siciliana. Il "Listone" ottiene oltre il 65
% dei voti. La stampa denuncia i brogli, le violenze e le illegalità commesse dai fascisti,
ed il 30 maggio il deputato socialista Amadeo Bordiga con un duro discorso alla Camera chiede
energicamente di annullare il risultato delle elezioni. Subito dopo Bordiga
dichiara ai suoi compagni di partito: "Ora potete anche prenotarmi il
funerale." Il 10 giugno infatti Bordiga viene rapito e assassinato poco
fuori Napoli da una truppa di squadristi fascisti guidata da Roberto Farinacci. L'evento provoca grande
scalpore in tutta la nazione Meridionale, e i deputati d'opposizione decidono l'abbandono del parlamento per protesta nei confronti del
delitto politico. Indicato come
mandante dall'opposizione ma anche da alcuni suoi alleati, Michele Bianchi si
sente chiedere da più esponenti del suo stesso partito di rassegnare le
dimissioni, ma con un'abile campagna di stampa egli riesce a ritorcere le accuse
contro i propri stessi accusatori, anche perchè un deputato fascista viene
ucciso sulla Circumvesuviana da un giovane che dichiara di voler vendicare
Bordiga.
Intanto, dal 4 maggio al 27 luglio le
Olimpiadi si tengono per la seconda volta nella città di Parigi.
Si gioca a Vienna la prima edizione del Torneo degli Stati del Danubio,
modellato sul Torneo delle Quattro Nazioni Italiane. Ad esso partecipano le
nazionali di Lombardo-Veneto, Austria, Germania Meridionale, Ungheria, Boemia,
Slovacchia, Slovenia, Croazia e Transilvania; esso si terrà ogni tre anni. Le
nove squadre sono divise in tre gironi da tre squadre, i cui tre vincitori sono
a loro volta raggruppati in un ulteriore girone a tre. La prima edizione è
vinta dall'Austria, che supera nel girone finale Ungheria e Lombardo-Veneto.
Il 17 luglio muore a soli 56 anni lo Zar di tutte le Russie Nicola II, che non
si è più ripreso dopo che il figlio Alessio si è tolto la vita. Gli succede
il fratello Michele II, 46 anni, che in questa Timeline non è stato assassinato
durante la Rivoluzione; il suo erede è il figlio Giorgio, 14 anni, avuto da una
donna di natali non nobili, Natalia Sergeevna Seremetevskaja.
Il 1 ottobre inizia le sue pubblicazioni ad Alba "Il Giornalino",
storico giornale a fumetti nato per ispirazione di don Giacomo Alberione. Esso
è a tutt'oggi il più antico settimanale a fumetti per ragazzi ancora nelle
edicole.
Il 29 novembre muore a Parigi Giacomo Puccini, lasciando incompiuta la sua
ultima opera, la "Turandot", che è anche considerato il suo
capolavoro.
Un accordo con il Regno Unito permette a Michele Bianchi di annettere l'Oltregiuba
alla Somalia borbonica.
1925
Il 3 gennaio 1925 Michele Bianchi tiene alla Camera dei Deputati un famoso discorso in cui sfida chiunque a trascinarlo davanti ad una corte speciale per giudicarlo, se davvero lo si
ritiene responsabile dell'omicidio di Bordiga, e proclama di volersi assumere ogni responsabilità storica, politica e morale del clima nel quale
il delitto politico si è verificato. Subito vengono chiusi giornali
d'opposizione e viene istituita la censura sulla stampa. Il filosofo siciliano
Giovanni Gentile il Manifesto degli Intellettuali Fascisti, un chiaro tentativo di
fondare l'ideologia fascista su basi filosofico-culturali che fin qui non
possedeva, ma anche di giustificare gli atteggiamenti illiberali e violenti del
partito fascista. Come tutta risposta il filosofo liberale Benedetto Croce
pubblica il Manifesto degli Intellettuali Antifascisti, che riceve consensi da
tutta Europa.
Il 24 gennaio viene assassinato a Bologna Luigi Federzoni, segretario del
Partito Nazionalista Emiliano, costola locale del Partito Fascista di Michele
Bianchi. Gli assassini, due militanti socialisti, sono arrestati e condannati a
vent'anni, ma il primo ministro del Ducato d'Emilia, il socialista Camillo
Prampolini, scioglie il Partito Nazionalista e lo dichiara fuorilegge.
Il 1 febbraio il Regno
d'Italia Meridionale e di Sicilia aderisce formalmente all'Associazione Europea di Libero Scambio.
A molti questa appare una scelta naturale poiché, visti i limiti del mercato
interno e la sua salda testa di ponte in Albania, già da un decennio il Napoletano
in piena espansione industriale ha sviluppato una penetrazione economica verso i
Balcani e l'Impero Ottomano, e questo lo spinge verso una politica filoprussiana.
Vienna comunque si sente tradita da Michele Bianchi, reo di aver abbandonato il
protettorato dei VSD a favore di quello prussiano, e ciò la spinge verso una
più stretta intesa economica con Francia, Regno Unito e Regno di Sardegna.
Il 12 marzo si spegne a Pechino Sun Yatsen, consumato da un male incurabile.
Alla guida del Guomindang
e del governo cinese gli succede il delfino Chang Kai-shek, che instaura un
regime dittatoriale di destra sopprimendo le principali libertà individuali.
Contro di lui ha inizio la guerriglia del Partito Socialista Cinese
Cinese, ora guidato da Mao Zedong.
Il 3 agosto Adolf Hitler pubblica uno dei suoi albi a fumetti più noto,
intitolato "Mein Kampf" (La mia lotta), nella quale descrive le
vicende di un detective dotato di superpoteri che si muove in un mondo
tenebroso, nel quale l'Austria ha conquistato l'intera Europa attraverso guerre
senza fine, gli Ebrei sono stati quasi del tutto sterminati e un dittatore senza
nome che si fa chiamare da tutti "Mein Führer" (Mio Duce)
spadroneggia con il terrore. L'albo fa di Hitler uno dei più famosi e pagati
disegnatori di fumetti del mondo.
Il poeta genovese Eugenio Montale pubblica la raccolta "Ossi di
Seppia".
1926
Il 16 febbraio il primo
ministro ungherese Miklós Horthy, che ha tentato di mettere fuori legge i
partiti politici ungheresi, è arrestato per ordine dell'imperatore Carlo I
d'Asburgo-Lorena, del quale Horthy credeva di avere l'appoggio. Processato per
alto tradimento, è rinchiuso nella fortezza dello Spielberg, ma verrà graziato
nel 1934 e si ritirerà a vita privata.
Il 28 marzo muore re Filippo
VII d'Orléans, che si trova in Abissinia per una battuta di caccia, sport cui
non ha mai voluto rinunciare, e gli succede il figlio adottivo Giovanni III, 52
anni. La figura del re in Francia è ormai puramente rappresentativa e non gode
di altro potere se non quello di rappresentare all'estero la nazione francese.
La sera del 31 ottobre, mentre commemora la "marcia su Napoli" il Duce sta andando alla stazione su una macchina scoperta quando un colpo di pistola
lo sfiora; alcuni squadristi, tra cui Italo Balbo che è entrato a far parte del
suo entourage, si buttano sull'attentatore e lo linciano seduta stante. Si tratta di Anteo Zamboni, un quindicenne
bolognese di famiglia anarchica, venuto apposta dall'Emilia per attentare alla
vita di Bianchi. Secondo alcuni si è trattato di una cospirazione cresciuta all'interno degli ambienti
squadristi più radicali, contrari alla «normalizzazione» inaugurata da
Bianchi: dopo essersene servito per conquistare il potere, il Duce è infatti ostile allo strapotere delle formazioni squadriste.
L'attentato di Zamboni fornisce il pretesto per promulgare in novembre le
cosiddette "leggi fascistissime" che, pur lasciando formalmente in
vigore lo statuto del 1860, decretano la soppressione dei giornali antifascisti,
lo scioglimento dei partiti politici, l'istituzione del confino in isole o aree
remote per gli oppositori politici, la creazione di una polizia politica segreta
detta OVRA (Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione dell'Antifascismo),
l'istituzione del Tribunale speciale e la restaurazione della pena di morte. I
leader antifascisti finiscono in gattabuia o sono costretti all'esilio: don
Luigi Sturzo si trasferisce a New York, il socialista massimalista Giovanni
Amendola (che la scampa) fugge a Bologna. L'opposizione interna si stringe
intorno a Benedetto Croce e alla sua rivista "La Critica", l'unica che
Bianchi non farà mai censurare. In
tal modo ha inizio ufficialmente nel Meridione d'Italia la dittatura fascista.
La scrittrice sarda Grazia Deledda è insignita del Premio Nobel per la
Letteratura.
Il fisico austriaco Erwin Schrödinger pubblica lo scritto "Quantisierung als Eigenwertproblem"
(La Quantizzazione come problema agli autovalori), in cui espone l'equazione che
oggi porta il suo nome
e fonda la moderna Meccanica Quantistica.
A soli 26 anni il fisico romano Enrico Fermi occupa la cattedra di Fisica
Teorica all'Università di Roma la Sapienza. Egli dà vita ad un brillante
cenacolo di studenti di fisica presso l'Istituto di Fisica Teorica, che verranno
ricordati come i "Ragazzi di Via Panisperna" (la strada di Roma in cui
si trova l'istituto). Di questo gruppo fanno parte giganti come l'umbro Franco Rasetti,
il tiburtino Emilio Segrè, il pisano Bruno Pontecorvo,
il piacentino Edoardo Amaldi (questi
ultimi due trasferitisi a Roma per l'assenza di cattedre di Fisica Atomica nei
loro paesi).
Giovanni Giolitti si ritira dalla politica attiva per motivi di salute. Alla
guida del governo sabaudo gli succede il delfino Luigi Facta sostenuto dai
Popolari, dai Liberali e da formazioni minori.
Il 25 dicembre l'imperatore giapponese Yoshihito si ricongiunge ai suoi antenati; gli succede il figlio Hirohito, 25 anni, che già teneva la reggenza
dell'impero dal 1921. Questi regnerà addirittura fino al 1991.
1927
Michele Bianchi istituisce i GUF,
i Gruppi Universitari Fascisti, il cui motto (invero un po' ridicolo) è
"Libro e moschetto, fascista perfetto". I GUF entrano subito in
contrasto con la FUCIM, Federazione degli Universitari Cattolici dell'Italia
Meridionale, perchè Bianchi vuole che le uniche associazioni siano quelle
fasciste. Le pressioni sul governo pontificio affinché la FUCIM venga sciolta
portano ad un deciso raffreddamento dei rapporti tra fascisti e Pio XI, che in
un primo tempo aveva visto con favore l'ascesa di Bianchi come argine contro il
dilagare del socialismo. Presidente della FUCIM è il giovane studente barese
Aldo Moro, che più volte deve confrontarsi con la violenza degli squadristi.
Il 26 marzo prende il via la prima edizione della Mille Miglia, un vero e
proprio Gira d'Italia in auto da corsa, che attraversa tutti gli stati della
penisola tranne l'Italia Meridionale: partendo da Brescia, tocca Torino, Parma,
Firenze, Roma, Perugia, Bologna facendo ritorno a Brescia. La prima edizione è
vinta da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandia bordo di una OM, che completano il percorso in 21 ore, 4
minuti e 48 secondi alla media (per quei tempi fantascientifica) di 77,238 Km
all'ora.
Il 20 maggio il trasvolatore americano Charles Lindbergh, a bordo dello "Spirit of Saint Louis", compie
la prima trasvolata in solitaria dell'Atlantico da New York a Parigi in 33 ore e 30
minuti.
Il 29 giugno, giorno dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città di Roma,
nasce l'"Associazione Sportiva Roma", destinata ad un luminoso futuro
calcistico.
Il 23 agosto nel penitenziario di Charlestown, negli Stati Uniti d'America, vengono giustiziati gli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti,
accusati ingiustamente di omicidio solo perché anarchici, nonostante siano
emerse chiare prove della loro innocenza. A nulla servono le proteste di
intellettuali come Bertrand Russell, George Bernard Shaw, John Dos Passos ed
Herbert George Wells. Quando si diffonde la notizia della loro esecuzione,
scoppiano tumulti anarchici sia a Napoli che a Torino (Sacco era foggiano e
Vanzetti cuneese), subito repressi dalla polizia, oltre che a Bologna, Parma e
Firenze; il Ducato d'Emilia richiama per un certo tempo il proprio ambasciatore
dagli Stati Uniti. Sacco e Vanzetti diventano simbolo dell'ingiustizia di stato,
e verranno pienamente riabilitati solo nel 1977.
Nel suo articolo "Über den anschulichen Inhalt der quantentheoretischen Kinematik und Mechanik"
(Sul contenuto intuitivo della cinematica e della meccanica quantoteoriche) lo scienziato bavarese Werner Heisenberg formula il Principio di indeterminazione
e fornisce un contributo fondamentale alla costruzione della Meccanica Quantistica.
Gli Stati Uniti del Danubio, con Freud, Einstein e Schrödinger che insegnano a
Vienna ed Heisenberg che lavora a Monaco di Baviera, si trasformano sempre più
in una grande fucina delle rivoluzioni scientifiche del novecento.
Orso Mario Corbino, Ministro della Cultura del Regime Fascista di Matteo
Bianchi, viene incaricato da quest'ultimo di creare presso l'Università di
Napoli un cenacolo di fisici analogo a quello messo in piedi a Roma da Enrico
Fermi. Di questo gruppo, non meno importante di quello romano, fanno parte il
siciliano Ettore Majorana e l'avellinese Oscar D'Agostino.
A Firenze Vittorio Formentano fonda l'AVDOS (Associazione Volontari DOnatori di
Sangue, la nostra AVIS).
1928
Il 15 gennaio viene fondato l'Ente
Sardo Audizioni Radiofoniche (ESAR), ente statale cui compete in esclusiva la gestione del servizio pubblico radiofonico sul territorio
dello stato sabaudo; nel 1944 sarà ribattezzato RAS (Radio Audizioni Sarde). Dall'11 al 19 febbraio si
svolgono i Giochi Olimpici Invernali a Sankt Moritz (Svizzera).
In marzo il MOSAR (MOvimento Sabaudo per l'Architettura Razionale) organizza a
Torino la prima mostra che promuove la nuova corrente architettonica del Razionalismo.
Il 4 maggio Giorgio Montini rivince le elezioni politiche nello Stato Lombardo-Veneto
ed è riconfermato primo ministro. Suo figlio Giovanni Battista entra nella
Segreteria di Stato di Papa Pio XI.
Dal 17 maggio al 12 agosto si
tengono le Olimpiadi di Amsterdam, nei Paesi Bassi.
Straordinaria impresa dell'ufficiale dell'esercito borbonico Umberto Nobile (foto
a sinistra), che
il 24 maggio, al comando del dirigibile "Italia Meridionale", sorvola
il Polo Nord, atterra, compie rilevazioni scientifiche, lascia una croce
benedetta da Papa Pio XI e quindi fa rientro trionfalmente alla base di Kingsbay
nelle Isole Svalbard. Al rientro a Napoli, Bianchi nomina Nobile Ministro della
Regia Aeronautica, con gran disdetta di Italo Balbo che aspirava a quella
carica. Per mettersi in luce agli occhi del Duce, allora, Balbo progetta una
serie di clamorose trasvolate che lo renderanno famoso, contrapponendo al
costoso dirigibile di Nobile i nuovissimi ed agili idrovolanti di cui è un
pilota provetto.
Il 3 luglio lo scozzese John Logie Baird inventa ufficialmente il televisore.
Il 17 luglio muore ad 86 anni Giovanni Giolitti. Ai funerali partecipano non
meno di 600.000 persone.
Il 5 settembre il batteriologo inglese Alexander Fleming scopre la penicillina.
Il 1 ottobre il dittatore spagnolo Miguel Primo de Rivera incontra Michele Bianchi a Trapani
ed accetta di aderire all'Associazione Europea di Libero Scambio. Grazie agli
aiuti di prussiani e borbonici riuscirà a risollevare l'economia spagnola e ad
evitare di essere silurato nel 1930 dai repubblicani.
Il 28 settembre viene fondata a Padova la Federazione Veneta di Rugby (FVR).
Il 2 ottobre Josemaría Escrivá de Balaguer fonda a Madrid l'Opus Dei, una
delle più importanti organizzazioni della Chiesa Cattolica moderna.
Matteo Bianchi si proclama primo ministro anche del Regno di Sicilia,
sopprimendo così de facto l'autonomia dell'isola.
Il patriota polacco Ignacy Mościcki proclama unilateralmente l'indipendenza
della Polonia dall'Impero Russo, sperando nell'appoggio della Prussia e dei VSD,
ma il generale Semën Michajlovic Budënnyj
interviene, schiaccia la rivolta nel sangue e fa deportare Mościcki in Siberia.
Per questa sua bella impresa Budënnyj è nominato Maresciallo dell'Impero
Zarista.
1929
Il 6 gennaio il re di Serbia Alessandro I
Karagjeorgjevic con un colpo di
stato abroga la Costituzione liberale, scioglie il Parlamento ed instaura una dittatura personale (la cosiddetto
"Šestojanuarska diktatura" o "dittatura del 6 gennaio"). Egli
accentra il potere esecutivo nella propria persona, stabilisce che ogni legge
venga ratificata solo previa approvazione regia e decide di abbandonare
l'alfabeto cirillico in favore di quello latino.
Il 24 marzo si tengono in Italia Meridionale le elezioni volute da Michele
Bianchi per il rinnovo della Camera dei Deputati, ma in realtà per legittimare
il proprio potere assoluto. Gli elettori sono chiamati a votare "sì" o "no" per approvare un
"listone" di deputati deciso dal Gran Consiglio del
Fascismo; la consultazione si tiene in un clima intimidatorio, ed inoltre la scheda con il "sì" è tricolore, e quella con il "no" semplicemente bianca, rendendo così
facilmente riconoscibile il voto espresso, che non è affatto segreto. I voti favorevoli al
"listone" sono pari al
98,4 %, e così le elezioni-farsa, pesantemente contestate dagli antifascisti in
esilio, si risolvono in un plebiscito a favore di Bianchi.
Dopo le elezioni politiche nel Regno di Sardegna, a Luigi Facta succede a capo
del governo il popolare Stefano Cavazzoni, originario di Guastalla ma emigrato
in Piemonte in tenera età. Mussolini. che ha perso le elezioni per l'ennesima
volta a causa del suo oltranzismo, è messo in discussione dai suoi stessi
compagni di partito, ma rifiuta di dimettersi dalla segreteria del PSRS.
Il 24 ottobre è il famigerato "Giovedì Nero": dopo cinque anni di
crescita spettacolare (i "Ruggenti Anni Venti"), dovuta alla facilità
di ottenere prestiti anche in assenza di garanzie, molti investitori della Borsa Valori di Wall
Street, la prima piazza affari del pianeta, mettono in vendita le loro azioni,
ma pochissimi le comprano, e scoppia il panico. L'indice delle quotazioni crolla di schianto di ben quarantatre punti,
cioè quasi del 13% del valore del mercato. Un gruppo di banchieri rende
disponibile del denaro per sostenere il mercato, e la borsa di New York si salva
per il rotto della cuffia. Ma il lunedì successivo non è una buona giornata, e
il martedì arriva il vero crollo: in cinque ore vanno in fumo dieci miliardi di
dollari. Il 29 ottobre sarà ricordato come il "Martedì Nero", e
darà ufficialmente il via alla più grave crisi economica mondiale
di tutti i tempi. Le esportazioni crollano, la produzione cala, i disoccupati si
contano a milioni. Il presidente americano Herbert Hoover, che pure è un
economista di professione, reagisce con un misto di severità e tirchieria,
rifiutandosi di spendere soldi pubblici per aiutare le imprese e di fornire
sussidi agli americani, nella convinzione che i fallimenti a catena
"ripuliranno" il mercato. Naturalmente la crisi si estende prima
all'Europa e poi all'intero pianeta, che non può più contare sul denaro giunto
in prestito dagli USA. A differenza della nostra Timeline, però, l'esistenza dello Spazio Economico Europeo permette ai
paesi membri di sopportare meglio gli effetti del disastro finanziario, perchè
i ministri economici dei suoi membri, riuniti d'urgenza il 15 novembre a Monaco
di Baviera, evitano di chiudere i mercati nazionali ed uniscono gli sforzi per
fronteggiare la crisi. Si decide tra l'altro di agganciare tra loro tutte le
valute nel cosiddetto "serpente monetario", in modo che non possano
oscillare più del 15 %; dietro proposta dell'economista inglese John Maynard
Keynes,
vengono anche stanziati ingenti aiuti statali in difesa delle imprese in
difficoltà, mentre Hoover rifiuta ostinatamente ogni intervento dello Stato
nella libera impresa. Invece i paesi
dell'Associazione Europea di Libero Scambio non sanno coordinarsi allo stesso
modo, intenzionati come sono a proteggere ciascuno il giardino di casa sua, e sono colpiti
dalla crisi in maniera ben
più dura. Questo facilita in essi l'ascesa di regimi autoritari di destra.
Il 30 dicembre a Lahore il Congresso Nazionale Indiano chiede a gran voce l'indipendenza dell'India dalla Gran Bretagna,
ma questa si mostra disponibile al massimo a concedere al paese lo status di
Dominion, cosa ritenuta inaccettabile dai nazionalisti indù e musulmani.
1930
L'8 gennaio a Torino il principe
ereditario Umberto di Savoia sposa Anastasija Nikolaevna Romanova, figlia dello
Zar Nicola II. La principessa, chiamata Anastasia dai sudditi piemontesi,
diventa molto popolare per i suoi modi informali e per la sua allergia
all'etichetta di corte, che richiama quella della famosa Sissi.
Il 18 febbraio viene scoperto Plutone, considerato allora il nono pianeta del
Sistema Solare.
Il 16 marzo muore a Madrid di
diabete il dittatore spagnolo Miguel Primo de Rivera. Alla guida dell'Unión Patriótica
Española,
il partito unico al potere, gli succede (in puro stile monarchico) il figlio José Antonio Primo de
Rivera,
fondatore della Falange, la feroce milizia politica della UPE simile alle Camice
Nere di Michele Bianchi. Approfittando del passaggio di consegne il Partito
Socialista fuorilegge proclama assieme ad anarchici e repubblicani
un'insurrezione nazionale, che però viene repressa nel sangue dalla Falange in
tre mesi di duri combattimenti (essi passeranno alla storia con il nome di Guerra
Civile Spagnola). Contro gli insorti combatte anche Juan di Borbone, figlio del
re Alfonso XIII. Da ogni paese d'Europa accorrono militanti socialisti e
anarchici a combattere la Falange; tra gli altri accorre anche Benito Mussolini,
il quale però è catturato e fucilato dai falangisti presso Garrotxa, in
Catalogna. Alla guida del Partito Socialista del Regno di Sardegna gli succede
il sardo Antonio Gramsci che, da buon intellettuale, non si è mosso
dall'Italia. A comandare il battaglione che ha catturato e giustiziato Mussolini
è stato il generale di brigata
Francisco Franco Bahamonde, che si è distinto tra le file falangiste per
spregiudicatezza e ferocia.
Il 1 aprile viene proiettato a Berlino "L'angelo azzurro", film che lancia
la diva Marlene Dietrich.
Il 23 luglio Napoli viene colpita da un grave terremoto che provoca numerosi danni, fra cui gravi lesioni
al Museo Archeologico Nazionale.
La terza edizione del Torneo
degli Stati del Danubio, che si tiene a Budapest, è vinta per la prima volta
dalla nazionale di calcio del Lombardo-Veneto, che nel girone finale supera
prima la Boemia per 2-1 e, dopo che l'Ungheria ha surclassato la Boemia per 3-0,
batte anche i padroni di casa per 1-0 con un gol del ventenne Giuseppe Meazza,
nonostante agli ungheresi bastasse un comodo pareggio per aggiudicarsi il titolo
per la seconda volta consecutiva. Meazza, giocatore di punta dell'Ambrosiana
Milano (quella che nella nostra Timeline si chiama Inter), è
considerato tra i più grandi calciatori italiani di tutti i tempi.
Dal 13 al 30 luglio si tiene in Uruguay la prima edizione del Campionato
Mondiale di Calcio. Quasi tutte le squadre europee danno forfait, giudicando
eccessivi i costi della trasferta sudamericana; del Vecchio Continente
partecipano solo Francia, Romania, Ungheria e Regno d'Italia Meridionale (le
squadre dei VSD, come quelle del Regno Unito, possono iscriversi singolarmente).
La nazionale del Regno d'Italia Meridionale è estromessa mestamente dagli Stati
Uniti d'America per 3-0 e dal Paraguay per 1-0; il titolo va ai padroni di casa
dell'Uruguay, vittoriosi in finale per 4-2 sui tradizionali rivali
dell'Argentina nonostante una grande prestazione dell'argentino Guillermo
Stábile,
capocannoniere del torneo.
Il 25 ottobre Maria Giovanna di Savoia, figlia del Re di Sardegna Vittorio
Emanuele III, sposa Boris, figlio dello Zar Ferdinando I di Bulgaria (che non ha
abdicato nel 1918, non essendoci stata alcuna sconfitta bulgara nella Prima
Guerra Mondiale). Nel 1937 Maria Giovanna
genererà l'erede al trono Simeone.
Il 17 dicembre Italo Balbo parte da Sorrento con 12 idrovolanti alla volta di Rio de Janeiro, in Brasile,
nella sua prima grande crociera transatlantica, con la quale intende oscurare la
fama dei dirigibili di Umberto Nobile. L'impresa si rivela uno straordinario
successo d'immagine.
Lo scrittore abruzzese Ignazio Silone, in esilio a Torino perchè antifascista, pubblica "Fontamara", durissima denuncia sociale dell'arretratezza di
alcune zone del Mezzogiorno.
1931
Il 5 maggio Carlo Rosselli
diventa il primo presidente del Consiglio dei Ministri dello Stato Pontificio di
estrazione socialista, anche se il suo (per sua stessa ammissione) è un
"Socialismo Liberale", cioè non marxista, sul modello del Partito
Laburista Britannico. Il poeta romanesco Carlo Alberto Salustri, che si firma
Trilussa anagrammando il proprio cognome, diventa Ministro della Cultura. Subito
Rosselli lancia un programma ambiziosissimo: la
bonifica delle Paludi Pontine, già tentata senza successo dai Romani e poi dai
Papi del Rinascimento. Chiaro lo scopo del progetto: creare posti di lavoro per
le popolazioni più povere del Lazio e dell'Umbria, tra le regioni italiane più
duramente colpite dal crac del '29. L'iniziativa ottiene la benedizione di Papa
Pio XI. In breve tempo accorrono nella zona emigranti anche da Toscana, Emilia,
Legazioni ed Italia Meridionale.
Il 4 giugno muore lo Sceriffo della
Mecca al-Husayn ibn Ali, che lascia le Città Sante dell'Islam in eredità a suo
figlio Faysal (foto a destra). Questi eredita anche il titolo califfale, dopo che il sultano
turco è proclamato decaduto da questa carica.
Le conseguenze della crisi economica nel Lombardo-Veneto provocano disoccupazione,
chiusura di fabbriche, agitazioni sindacali e tutti ciò causa la caduta del
governo di Giorgio Montini, che si ritira dalla vita politica. Le elezioni
anticipate restituiscono la maggioranza ai socialisti, e Giacomo Matteotti torna
primo ministro dello Stato Lombardo-Veneto.
Nell'Impero Russo la crisi economica si salda con quella politica ed apre la
strada a un nuovo regime autoritario di destra: con l'appoggio dello Zar Michele
II il generale Semën Michajlovic Budënnyj, Maresciallo dell'Impero Zarista,
mette in atto un colpo di stato, sospende la Costituzione ed impone un regime
simile a quello Falangista. Sciolto il Parlamento, convoca nuove elezioni cui
permette di candidarsi solo uomini di sua fiducia, per lo più militari. In tal
modo la Russia si ritrova oppressa da una dittatura militare. Il capo del
Partito Socialista Rivoluzionario Russo, Nikolaj Ivanovic Bucharin, tenta di
opporsi al colpo di stato sollevando il popolo di Mosca ed innalzando barricate
nelle strade, ma la rivolta è brutalmente repressa e Bucharin è arrestato e
fucilato dopo un processo sommario. Anche i tentativi di ribellione in Polonia,
Baltico, Finlandia e Caucaso sono sbrigativamente schiacciati nel sangue. Si
moltiplicano le carcerazioni senza processo di esponenti politici e le
deportazioni in Siberia, dove finisce tra l'altro lo scrittore Michail
Afanasevic Bulgakov, di simpatie socialiste. Subito Budënnyj stringe amicizia
con la Spagna di Josè Antonio Primo de Rivera e con la Prussia in chiave
anti-occidentale.
In ottobre il Mahatma Gandhi visita Napoli, Roma e Torino.
L'11 dicembre, con lo Statuto di Westminster, l'Unione Sudafricana ottiene la
piena indipendenza dall'Inghilterra e prende il nome di Repubblica Sudafricana.
Purtroppo in essa i coloni bianchi di origine europea, che rappresentano solo il
9 % della popolazione, detengono tutto il potere a scapito della grande
maggioranza di indigeni neri (79 %), meticci (9 %) ed immigrati asiatici (3 %).
Ha inizio la severa politica di apartheid, disapprovata dalle potenze dello
Spazio Economico Europeo. Di conseguenza la Repubblica Sudafricana stringe
rapporti di alleanza con la Confederazione della Germania del Nord, che grazie
al proprio impero coloniale diventa il suo primo partner economico.
Re Alessandro I di Serbia propone al Montenegro l'unione con il suo stato, ma il
piccolo e montagnoso stato balcanico non ne vuole sapere. Di fronte alle minacce
serbe di aggressione armata ed alla mobilitazione dell'esercito di Belgrado, il
re del Montenegro Danilo II invoca l'aiuto di Michele Bianchi, che però non se
ne dà per inteso vista la sua politica di amicizia con Alessandro I, che è un
suo grande ammiratore. Allora Cettigne chiede aiuto ai VSD ed al Regno Unito,
che inviano le proprie flotte a presidiare i porti montenegrini e mettono in
guardia la Serbia dal tentare azioni di forza. Alessandro I è costretto a
recedere dai suoi bellicosi propositi.
Viene introdotta per la prima volta nel Regno di Sardegna la carta d'identità
con fotografia.
Il leccese Achille Starace diventa segretario del Partito Fascista; fedelissimo
di Bianchi (è definito "l'uomo che respira solo se il Duce glielo
ordina"), a lui si deve l'introduzione di gran parte del rituale fascista,
tra cui la sostituzione della stretta di mano con il saluto a braccio teso. A
chi fa notare a Bianchi che "Starace è un cretino", Bianchi risponde:
"Sì, ma è un cretino obbediente!"
1932
Il 23 gennaio a Milano esce
il primo numero della "Settimana Enigmistica".
Dal 4 al 13 febbraio si
tengono a Lake Placid (stato di New York, USA) i Giochi Olimpici invernali.
Il re di Prussia Guglielmo II chiama
alla Cancelleria Franz Von Papen, leader del Zentrum, il partito cristiano di centro
della Federazione della Germania del Nord. Cinico ed opportunista, nonché grande ammiratore di
Michele Bianchi, con l'appoggio delle chiese cristiane, del re, della
nobiltà e dell'alta borghesia tedesche egli mette al bando i partiti di
sinistra (quelli di centrodestra restano in vita) ed instaura un regime corporativista
simile a quello napoletano; la Shoah non avverrà, perchè egli non ha nulla
contro gli Ebrei, ed anzi è stato sostenuto da finanzieri ebrei nella sua ascesa
al potere. In cambio egli considera lo Spazio Economico Europeo il peggior
concorrente della sua nazione. La Grande Depressione purtroppo favorisce
l'avvento di regimi di destra in molti paesi europei.
Il 12 aprile viene presentata a Torino la Fiat Balilla, dal nome dell'omonimo
leggendario eroe genovese del settecento; essa diventa la prima auto di massa,
anche se il suo costo è ancora proibitivo per la maggior parte della
popolazione sabauda.
Dal 28 luglio al 14 agosto si
tengono le Olimpiadi di Los Angeles. A causa della Grande Depressione che ha colpito il mondo
intero e della difficoltà per molti a raggiungere il Far West, i Giochi vedono partecipare solamente
1332 atleti, meno della metà di quelli che si sono iscritti ad Amsterdam nel 1928,
ma sono battuti ben 18 record mondiali. Exploit dell'Italia Meridionale, che con
36 medaglie, di cui 12 d'oro, si piazza al secondo posto del medagliere dietro
agli Stati Uniti. Naturalmente il Duce non perde l'occasione per sottolineare la
superiorità della "razza mediterranea" su tutte le altre.
Grazie al sostegno della Chiesa, degli agrari, degli industriali e dei banchieri,
António de Oliveira Salazar, grande ammiratore di Michele Bianchi, viene nominato
Primo Ministro del Portogallo dal re Michele II. Subito egli introduce una nuova Costituzione che gli dà i pieni poteri ed il controllo totale dello stato:
unico partito ammesso è l'Unione Nazionale da lui stesso fondata, i sindacati
sono banditi, la libertà di stampa e di associazione sono soppresse ed ogni dissidenza
è duramente perseguitata. La dittatura viene mascherata sotto un nome pomposo
ed altisonante: Estado Novo. Chi però si illude che anche il Portogallo
entrerà nell'Associazione Europea di Libero Scambio resta fortemente deluso:
Salazar è sostenuto dal Regno Unito, di cui il Portogallo è storico alleato,
ed egli rafforza i legami con lo Spazio Economico Europeo.
Il 18 dicembre il primo ministro dello Stato Pontificio Carlo Rosselli inaugura
la nuova città di Latina, sorta dal nulla su pianta ottagonale nella zona già
bonificata delle Paludi Pontine; in precedenza nella zona sorgeva il villaggio
di Cisterna di Roma.
Il segretario fascista Achille Starace fonda l'"Opera Nazionale
Masaniello", dal nome del popolano di Napoli che nel 1647 fece scoppiare
una rivolta contro la Spagna; tutti i bambini del meridione cominciano fin dalla
più tenera età ad essere vestita di camicia nera con tanto di manganello e ad
essere chiamati "masanielli". Lo scopo è quello di fascistizzare la
società ed indottrinare la gioventù nel culto del Duce.
1933
Tra il 15 gennaio ed il 2 marzo
nel villaggio di Banneux, nel territorio del nostro Belgio, Maria appare alla
giovane Mariette Beco sotto le sembianze della Madonna di Lourdes, presentandosi
come "la Vergine dei Poveri". Secondo molti mariologi queste
apparizioni "completano" quelle di Lourdes, e intendono annunciare al
mondo il rischio insito nell'uso di armi nucleari, ormai alla portata della
tecnologia umana.
Il 1 febbraio il dittatore
prussiano Franz Von Papen convoca la Conferenza di Amburgo allo scopo di stringere un'alleanza di ferro,
non più solo economica, contro lo Spazio
Economico Europeo; ad essa intervengono l'impero Russo, la Norvegia, la Svezia, la
Danimarca, la Spagna, la Grecia, la Serbia, la Romania, la Bulgaria e l'Impero
Ottomano. Per ora però non si va al di là delle parole.
Il 4 marzo, dopo aver sconfitto Herbert Hoover, uno dei più impopolari capi di
stato americani, entra in carica il nuovo presidente USA Franklin Delano
Roosevelt, che subito lancia il "New Deal", un "nuovo patto"
tra la nazione e i suoi cittadini. Il New Deal prevede colossali opere pubbliche
per risolvere il problema della dilagante disoccupazione ("dobbiamo pagare
della gente per scavare una buca, ed altra gente per riempirla") e
soprattutto l'adozione della politica keynesiana di sostegno alle imprese. In
uno dei suoi "fireside chats" (discorsi radiofonici alla nazione
pronunciati da un salotto della Casa Bianca accanto al camino) Roosevelt
annuncia l'abbandono della politica dello "Splendido Isolamento",
voluto dai precedenti presidenti repubblicani, e l'avvio di una politica di
collaborazione economica con le potenze dello Spazio Economico Europeo. "La
sola cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa", proclama
Roosevelt rispondendo a quanti hanno "paura" di stringere legami con
la Vecchia Europa. La sua politica si rivelerà vincente.
Il 5 maggio il Regno del Montenegro aderisce formalmente allo Spazio Economico
Europeo, come conseguenza del progressivo avvicinamento del Montenegro
all'occidente, in cerca di aiuti contro il montante imperialismo serbo.
Dal 1 luglio al 12 agosto si svolge il secondo volo transatlantico di Italo
Balbo, definito Crociera Aerea del Decennale per celebrare il decennale
dell'Aeronautica Borbonica. La meta è Chicago, in occasione dell'esposizione universale che si
tiene in quella città. Ben 25 idrovolanti S.55X partono da Orbetello verso gli Stati
Uniti via Islanda e Canada, anche se uno degli aerei va distrutto in un
incidente nel porto di Amsterdam. Il governatore dell'Illinois e il sindaco di Chicago
riservano ai trasvolatori un'accoglienza trionfale, e a Balbo viene intitolata una
strada tuttora esistente, la Balbo Avenue; i Sioux presenti all'Esposizione di Chicago
nominano Balbo capo indiano con il nome di Capo Aquila Volante. Infatti,
nonostante la dittatura di Bianchi, i rapporti fra Italia Meridionale e USA sono ottimi,
anche in ragione del gran numero di emigranti italiani giunti in America.
Durante il volo di ritorno Balbo giunge a New York, dove è organizzata in suo onore una grande
parata per le strade della Grande Mela, ed il presidente Roosevelt lo ospita
alla Casa Bianca. Il grande successo di Balbo suscita però la gelosia di
Michele Bianchi, che vuole essere la sola prima donna del regime; al suo rientro
a Napoli, il Duce gli conferisce il titolo di Maresciallo dell'Aria, ma anziché
nominarlo Ministro dell'Aviazione al posto di Umberto Nobile, come lui spera, lo
nomina governatore della Libia (un classico caso di "promoveatur ut
amoveatur"). Balbo allora progetta un ambizioso giro del mondo in
idrovolante via Atene, Baghdad, Delhi, Hong Kong, San Francisco e Miami, ma il
Duce gli impone di smetterla con le imprese da lui definite
"pubblicitarie" e di svolgere invece il suo ruolo di governatore.
Balbo comprende che, finché Michele Bianchi è in sella, non farà più rientro
in Italia, e per ora morde il freno e si impegna nel suo nuovo ruolo, facendo
costruire strade, ferrovie ed edifici pubblici.
L'8 settembre muore il re
d'Arabia Hashemita Faysal ibn al-Husayn ibn Ali, gli succede il fratello Abd Allah ibn
al-Husain.
Il dittatore russo Semën Michajlovic
Budënnyj (foto a sinistra) limita fortemente le attività di tutti i movimenti religiosi diversi
dalla Chiesa Ortodossa Russa sul territorio dell'Impero Zarista, a partire dalla
Chiesa Cattolica. Ne consegue che i polacchi e i lituani sono ancor più
discriminati di prima entro i confini dell'impero. Pio XI reagisce a muso duro,
pubblicando l'enciclica "Divini Redemptoris" in cui condanna le
persecuzioni anticattoliche in corso in Messico ed in Russia.
Carlo Rosselli, convinto antifascista, offre ospitalità ad oppositori di
Michele Bianchi in fuga dal regime fascista dell'Italia Meridionale, tra cui
Gaetano Salvemini e Francesco Saverio Nitti. Ciò provoca l'irritazione del
Duce, che protesta ufficialmente con Pio XI. Il Papa, che nel suo animo detesta
il dittatore campano, ufficialmente deplora la politica di Rosselli, ma
sottobanco la approva e sostiene il Partito Popolare in esilio.
1934
Il 14 marzo a Renate, in
Brianza, nasce Dionigi Tettamanzi, destinato a una luminosa carriera nella
Chiesa Cattolica.
Dal 27 maggio al 20 giugno si
gioca nel Regno di Sardegna la seconda edizione dei Campionati Mondiali di
Calcio. I campioni in carica dell'Uruguay danno forfait per restituire la
cortesia alle squadre europee che quattro anni prima hanno rifiutato la
trasferta sudamericana. Partecipano 24 squadre: Argentina, Austria, Boemia, Brasile,
Croazia, Egitto, Emilia, Francia, Germania Meridionale, Italia Meridionale,
Lombardo-Veneto, Olanda, Federazione della Germania del Nord, Romania, Sardegna, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti,
Stato Pontificio, Svezia, Svizzera, Toscana e Ungheria. Gli stadi sono quelli di
Torino, Vercelli, Alessandria, Genova, Cagliari e Sassari. Il Duce Michele
Bianchi, che interviene personalmente a sostenere la sua squadra, tenta di far
passare la competizione come una prova di grandezza nazionale, e fanno scalpore
i giocatori borbonici che fanno il saluto romano prima di ogni partita. A
differenza della nostra Timeline il torneo non è unicamente ad eliminazione
diretta: le squadre sono divise in 6 gironi da 4 squadre, le cui 6 vincitrici e
le migliori due seconde si scontrano nei quarti di finale. Regno di Sardegna
ed Italia Meridionale vincono i rispettivi gironi, il Lombardo-Veneto è
promosso come migliore seconda dietro alla Boemia, mentre Emilia, Toscana e
Stato Pontificio sono eliminati. Sono promosse anche Austria, Brasile, Spagna ed
Ungheria. Nei quarti l'Italia Meridionale elimina la forte Austria per 2-0, la
Cechia a sorpresa elimina per 3-1 il Brasile, il Lombardo-Veneto batte 2-1
l'Ungheria, mentre il Regno di Sardegna pareggia 1-1 con la Spagna e si deve
ripetere la partita, vinta dagli Azzurri per 1-0 solo grazie al forfait del
grande portiere iberico Zamora. Le semifinali vedono la Sardegna superare per
1-0 il Lombardo-Veneto che si vede annullare un gol regolare di Meazza, e la
Cechia avere la meglio per 3-2 sull'Italia Meridionale tra le proteste di
Bianchi, che abbandona indignato lo stadio di Torino. La squadra borbonica è
poi superata anche da quella lombarda nella finale per il terzo posto a Genova.
La finalissima vede affrontarsi a Torino Cechia e Regno di Sardegna; nonostante
il tifo indiavolato dei supporters, il primo a segnare è il ceco Puc, in un
silenzio di tomba. Ma pochi minuti prima dello scadere l'oriundo Raimundo Orsi
ristabilisce la parità, e durante i tempi supplementari Giovanni Ferrari segna
il gol della vittoria. Il Regno di Sardegna vince così il suo primo titolo
mondiale.
Per iniziativa del futurista milanese Luigi Freddi viene
fondata a Milano Cinecittà, grande complesso di set, teatri e studi di
registrazione che diventa ben presto il cuore dell'industria cinematografica
italiana.
Usando strumenti di fortuna talvolta fabbricati in maniera ingegnosa (un
contatore Geiger viene realizzato con un tubetto metallico per medicinali),
Enrico Fermi ed i suoi collaboratori scoprono il fenomeno della moderazione
neutronica e della radioattività indotta dai neutroni. Pio XI nomina Fermi
membro della Pontificia Accademia delle Scienze.
Re Alessandro I Karagjeorgjevic si rifiuta di partecipare a cerimonie pubbliche che
avvengono di martedì, poiché tre membri della sua famiglia sono morti in
questo giorno, ma martedì 9 ottobre non ha scelta, dato che è arrivato a
Berlino per una visita di stato nella Federazione della Germania del Nord, in
vista dell'adesione della Serbia all'Organizzazione Europea di Libero Scambio,
caldeggiata dal sovrano-dittatore. Mentre attraversa le strade di Berlino in
auto assieme al ministro degli esteri prussiano, Vlada Chernozemski, membro
dell'Organizzazione Rivoluzionaria Macedone e tiratore esperto, spara all'auto
ed uccide entrambi sul colpo, venendo subito dopo ammazzato da un poliziotto
tedesco. Con questo gesto i Macedoni intendono opporsi alla dittatura della
monarchia e reclamare, se non l'indipendenza, almeno l'autonomia per il loro
popolo all'interno dello stato serbo. Siccome il figlio di Alessandro I, Pietro
II, ha solo 11 anni, la reggenza è assunta dal principe Paolo, cugino del re
defunto. Questi ordina un giro di vite contro i macedoni ed inasprisce ancor
più la dittatura della monarchia.
Alcuni esponenti socialisti delle Legazioni, della Romagna e del Piceno, tra cui
Pietro Nenni e Nicola Bombacci, chiedono a Carlo Rosselli un referendum per la
completa indipendenza da Roma delle loro terre; il primo ministro pontificio
accetta, anche se non fissa alcuna data per la consultazione popolare. Questa
decisione scatena una levata di scudi da parte della nobiltà romana e del
clero, che non vogliono vedere diminuito il territorio dello Stato della Chiesa.
Il 5 dicembre avviene l'incidente di Ual Ual: a causa del fatto che i confini
tra Etiopia e Somalia borbonica non sono stati tracciati con precisione, 1500 soldati abissini
aggrediscono una postazione militare borbonica di confine, uccidendo 80 militari
su 200: i rapporti tra Italia Meridionale ed Abissinia, da tempo non facili, si
fanno tesissimi. Il fatto è che il Negus Hailè Selassiè vuole aprirsi uno
sbocco al mare ai danni dell'Eritrea e della Somalia, mentre il Duce Michele
Bianchi vuole usare una guerra imperialista per distrarre l'opinione pubblica
dalla crisi economica interna e per creare nuovi posti di lavoro nelle colonie.
Tutto ciò rende inevitabile un conflitto tra le due nazioni.
A Nyon in Svizzera è fondata l'UEFA (Union Européenne de Football Association),
la Federazione che riunisce tutte le nazionali di calcio europee
(a destra il suo logo odierno).
A Firenze inizia le sue pubblicazioni la rivista a fumetti per ragazzi
"L'Avventuroso", che per prima importa in Italia personaggi come Flash
Gordon, l'Uomo Mascherato, Mandrake e Jim della Giungla.
Luigi Pirandello viene insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
1935
Il 1 gennaio, per volere di
Roosevelt, il dollaro è agganciato al "serpente monetario" europeo.
L'integrazione economica dell'Occidente fa un altro balzo in avanti.
Il 7 gennaio Michele Bianchi incontra a Ischia il ministro degli esteri della
Federazione della Germania del Nord, barone Joachim von Ribbentrop, il quale per
conto di Von Papen promette di appoggiare diplomaticamente l'Italia Meridionale in caso di guerra contro
l'Etiopia.
Il 9 giugno il primo ministro dello Stato Pontificio Carlo Rosselli è
assassinato durante una cerimonia pubblica da un sicario fascista, che dichiara
di aver agito di sua iniziativa, volendo eliminare "il senza Dio che ha
preso il posto del Papa a Roma". Il sicario è condannato all'ergastolo, ma
ci sono pochi dubbi che la sua mano sia stata armata da Michele Bianchi, che non
tollera un governo socialista ai propri confini, e che la congiura sia stata
favorita dalla nobiltà romana più reazionaria. Nuovo primo ministro dello
Stato della Chiesa diventa Nello Rosselli, fratello di Carlo. In settembre
tuttavia il partito "Giustizia e Libertà" fondato dai fratelli
Rosselli perde le elezioni, a favore del Partito Nazionale del Popolo fondato
dal conte Galeazzo Ciano, figlio dell'ex primo ministro Costanzo Ciano e membro
della cosiddetta "Nobiltà Nera". Galeazzo nel 1930 ha sposato la
principessa francese Maria Josè di Sassonia-Coburgo-Gotha (nella nostra
Timeline figlia del re del Belgio), pronipote della famosa "Sissi" e
rinomata storica delle dinastie regnanti europee; egli riceve il compito di
formare il nuovo governo, ma non sconfessa la politica sociale del
predecessore, respinge l'invito del Duce di abbandonare lo Spazio Economico
Europeo per aderire all'Associazione Europea di Libero Scambio, e si limita ad
annullare il referendum per l'indipendenza delle Legazioni promesso da Rosselli.
A quanti nel suo partito gli fanno notare i vantaggi dell'alleanza con Bianchi,
Ciano replica: "L'alleanza con l'Italia Meridionale non deve farsi e non si farà mai: sarebbe un crimine e una idiozia. Contro, non ne vedo per ora le ragioni. Comunque, caso mai, contro
il Duce. Mai insieme."
Il 18 settembre Michele Bianchi annuncia in una lettera al ministro degli esteri
britannico Samuel Hoare, visconte di Templewood, che con la sua guerra
all'Abissinia non lederà gli interessi inglesi in Africa. Si tratta in pratica
di una dichiarazione di guerra a tutti gli effetti. Di fronte alla minaccia di aggressione, l'Abissinia invoca l'aiuto della Francia, ma il ministro degli
esteri francese Pierre Laval annuncia di non volersi immischiare in una nuova
guerra coloniale, e poi quello dell'Impero Russo (Etiopia e Russia sono entrambe
nazioni ortodosse), ma la risposta non cambia. Il 2 ottobre di conseguenza
Michele Bianchi dichiara guerra all'Abissinia. 100.000 soldati borbonici e varie
decine di migliaia di Áscari sotto il comando del generale Rodolfo Graziani,
già ufficiale dell'esercito pontificio poi passato al servizio di Bianchi,
avanzano dalle loro basi in Eritrea, mentre un altro contingente muove dalla Somalia
borbonica. Il 6 ottobre tre corpi d'armata borbonici occupano Adua, teatro della cocente sconfitta
subita nel 1896, che Michele Bianchi intende ad ogni costo vendicare; il 15 ottobre
è occupata Axum, capitale religiosa dell'Etiopia, dove secondo la leggenda
sarebbe conservata la biblica Arca dell'Alleanza. Regno Unito e Regno di
Sardegna foraggiano le truppe etiopi ma, non esistendo una Società delle
Nazioni, il regime di Bianchi non è colpito da alcuna sanzione economica.
Il 26 dicembre il pilota borbonico Tito Minniti, caduto in territorio nemico con
il suo aereo, viene torturato, evirato e infine decapitato; come rappresaglia
Michele Bianchi ordina l'uso contro gli etiopi di micidiali bombe a base di
"gas mostarda", un gas tossico (chimicamente si parla di solfuro di
diclorodietile) che in questa Timeline non ha mai ricevuto il nome di iprite,
non essendo stata combattuta ad Ypres alcuna battaglia a base di questo
micidiale prodotto chimico. Inoltre il 30 dicembre in un bombardamento a Malca
Dida, eseguito
dietro ordine di Bianchi, viene colpito un ospedale da campo svedese. Gli
abissini rispondono con altrettante atrocità commesse contro i prigionieri.
Per avversione al Regime Fascista e alla sua Guerra d'Etiopia, Ettore Majorana
decide la fuga da Napoli; acquistato il 31 dicembre un biglietto del traghetto
Napoli-Palermo, lo scambia invece con quello di un turista che gli somiglia
molto ed è diretto a Civitavecchia. In questo modo egli elude la sorveglianza
della polizia fascista, che lo tiene d'occhio neppure troppo discretamente,
riesce a fuggire nello Stato Pontificio e a raggiungere Roma, dove diverrà il
braccio destro di Enrico Fermi. Ne fa le spese il suo collaboratore Oscar
D'Agostino, accusato dalla polizia fascista di aver coperto la fuga del
direttore dell'Istituto di Fisica di Napoli, che viene incarcerato, processato e
poi spedito al confino nelle isole Tremiti.
Inizia le sue pubblicazioni
"L'Intrepido", storica testata milanese che mescola fumetti e sport.
1936
Il 20 gennaio si spegne a 70
anni re Giorgio V d'Inghilterra, che soffre da tempo di bronchite cronica. Gli
succede il figlio primogenito Edoardo VIII di Sassonia-Coburgo-Gotha, inviso al
popolo e al primo ministro Stanley Baldwin perchè fortemente filoprussiano. Il
nuovo sovrano infatti preme fin da subito per abbandonare lo Spazio Economico
Europeo ed aderire all'Associazione Europea di Libero Scambio.
Il Partito Cristiano Popolare del Lombardo-Veneto, ora guidato dal trentino
Alcide de Gasperi, torna a vincere le elezioni nel Lombardo-Veneto. De Gasperi è il nuovo
presidente del Consiglio, Achille Grandi regge il Ministero del Lavoro.
Dal 6 al 16 febbraio si tengono a Garmisch-Partenkirchen (Baviera) i Giochi
Olimpici Invernali.
Il 29 marzo le truppe borboniche di Graziani bombardano la città di Harar, e due giorni dopo
si scontrano con quelle etiopi nella battaglia di Macallè. Il negus Hailè
Selassiè tenta un contrattacco nella Battaglia di Maychew, ma esso viene respinto.
Di conseguenza il 2 maggio il negus abbandona la capitale e fugge in esilio in
Kenya, sotto protezione inglese, portando con sé il tesoro della corona. Il 5 maggio le truppe di
Graziani entrano in Addis Abeba e Michele Bianchi può annunciare ufficialmente
l'annessione dell'Abissinia. Il Re di Italia Meridionale e di Sicilia Francesco
III di Borbone assume il titolo di imperatore d'Etiopia, mentre Michele Bianchi
si autonomina Primo Maresciallo dell'Impero: fioriscono in Italia Meridionale i
"Caffé Impero" e i "Ristorante Impero". Popolarissima
diventa la canzone "Faccetta Nera". Eritrea, Abissinia e Somalia
vengono accorpate in un unico Governatorato, e il nuovo possedimento coloniale
viene denominato Africa Orientale Borbonica (AOB). In Etiopia tuttavia si
verificano continui attacchi da parte della guerriglia fedele all'imperatore deposto,
duramente repressa con torture e fucilazioni sommarie.
Il 28 aprile muore re Fuad I d'Egitto, gli succede il figlio Faruq I.
Il 18 luglio la Falange spagnola mette in atto un colpo di stato contro il capo
dello stato José Antonio Primo de Rivera, che pure della Falange è il fondatore, accusato di scarso carisma
e di debolezza politica, e lo sostituisce con Francisco Franco Bahamonde, detto
"il generalissimo", che assume il titolo di Caudillo (Duce) ed
instaura una vera e propria dittatura personale, svuotando l'Unión Patriótica Española
di ogni effettivo potere. Confermate invece la monarchia di Alfonso XIII e la fedeltà all'Associazione Europea
di Libero Scambio.
Dal 1 al 16 agosto le Olimpiadi si tengono per la seconda volta a Londra. L'atleta nero Jesse Owens conquista quattro
medaglie d'oro (100, 200, staffetta 4 x 100 e salto in lungo), ma al suo ritorno
negli USA il presidente Franklin Delano Roosevelt si rifiuta di incontrarlo nel
timore di inimicarsi gli elettori del Sud bianco e razzista. Invece l'emiliana Trebisonda Valla,
detta Ondina, è la prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro, negli 80 metri ad ostacoli.
Il Regno di Sardegna, dopo il titolo mondiale, si aggiudica anche l'oro olimpico
nel calcio battendo l'Austria per 2-1.
Dalle elezioni in Grecia del 4 agosto esce un Parlamento così frammentato da
rendere il paese ingovernabile. Temendo un colpo di stato da parte del potente
Partito Socialista Greco, il re Giorgio II nomina premier il popolare generale
Ioannis Metaxas, già ministro della difesa. I diffusi tumulti nelle industrie
offrono a Metaxas l'occasione per dichiarare lo stato di emergenza, sospendere il
Parlamento a tempo indefinito, abrogare la costituzione, sciogliere i partiti
politici, arrestare gli oppositori ed introdurre la censura di tutti i mezzi di
comunicazione di massa. Metaxas instaura così l'ennesimo regime autoritario in
Europa, sul modello di quello di Michele Bianchi, ma entra in conflitto proprio
con quest'ultimo a causa di dispute di confine con l'Albania.
Il 15 agosto muore a Nuoro Grazia Deledda. Anche l'altro Premio Nobel italiano Luigi Pirandello si spegne ad
Agrigento il 10 dicembre.
Il 9 settembre Mao Zedong, segretario del Partito Socialista Cinese, è
catturato e ucciso dalle truppe fedeli al Guomindang mentre con i suoi
guerriglieri sta marciando per cercare rifugio tra le Montagne dello Jinggang, nella Cina
sudorientale. Chang Kai-Shek vince così la guerra civile cinese ed instaura nel
Celeste Impero una spietata dittatura personale, sostenuta dall'Impero Russo e
dalla Prussia. I missionari cattolici vengono espulsi dal paese a vantaggio di
quelli ortodossi e protestanti.
Il Re d'Inghilterra Edoardo VIII annuncia che sposerà l'americana Wallis
Simpson, assolutamente non nobile e pluridivorziata; lo scandalo è enorme,
perchè la Simpson è percepita come una straniera e un'intrusa, è fortemente
filoprussiana ed è stata anche l'amante del primo ministro prussiano Joachim von
Ribbentrop. Le pressioni del re affinché il Regno Unito abbandoni lo Spazio
Economico Europeo trovano così spiegazione: secondo molti analisti il re è
totalmente succube della forte personalità della compagna, che rischia di
diventare il vero monarca dell'Impero. Il primo ministro dell'Impero Britannico
Stanley Baldwin prende allora a pretesto il fatto che il Re del Regno Unito è per diritto
anche capo della Chiesa Anglicana, e questa proibisce il divorzio, per imporre
al nuovo sovrano di rinunciare alle nozze. Come sperato da Baldwin,
dall'arcivescovo di Canterbury William Temple e da gran parte dell'opinione
pubblica inglese, Edoardo VIII dichiara che non è disposto a salire al trono se
non ha a fianco la donna che ama, e così l'11 dicembre, dopo appena 322 giorni
di regno, abdica a favore del fratello minore Alberto, duca di York, che prende
il nome di Giorgio VI in onore di suo padre. Edoardo e Wallis vanno in esilio in
Prussia, dove si sposano; i due non torneranno a Londra mai più.
1937
Il 12 febbraio la principessa
Anastasia Romanova dà alla luce Vittorio Emanuele, principe di Cagliari ed
erede al trono del Regno di Sardegna. Avendo madre e nonna diverse da quelle
della nostra Timeline, "questo" Vittorio Emanuele si mostrerà ben
diverso dalla sua controparte che noi conosciamo.
Visita ufficiale di Franklin
Delano Roosevelt in Europa: il presidente USA visita Londra, Parigi, Torino,
Milano, Parma, Firenze, Roma, Napoli, Vienna e Budapest, cioè tutte le capitali
dei paesi dello Spazio Economico Europeo più il regime di Michele Bianchi.
Il primo ministro giapponese, principe Fumimaro Konoe, firma un trattato di
amicizia con la Prussia e con la Russia, che passerà alla storia come Patto
Tripartito, ma avrà breve durata.
Il 29 dicembre l'Irlanda
promulga una nuova Costituzione, la Bunreacht na hÉireann, che sancisce la
piena indipendenza dell'isola da Londra e la nascita della Poblacht na hÉireann
o Repubblica d'Irlanda. L'irlandese (Gaeilge), antico idioma gaelico dell'isola,
diventa lingua ufficiale dello stato in sostituzione dell'inglese. Primo
presidente è Eamon de Valera. Il nuovo stato aderisce da subito allo Spazio
Economico Europeo.
Inizia le sue pubblicazioni a Roma "Il Vittorioso", storica testata a
fumetti per ragazzi di ispirazione cattolica, che uscirà fino al 1970. Intanto
sull'"Avventuroso" inizia l'epopea di "Saturno contro la Terra", una delle prime
avventure di fantascienza edite in Italia, che narra il tentativo di invasione della Terra da parte di
Rebo, dittatore di Saturno, con l'aiuto di uno scienziato terrestre rinnegato;
inutile dire che Rebo se la prende per lo più con la città di Firenze, visto
che l'"Avventuroso" esce nel Granducato.
Preso dall'entusiasmo, il segretario del Partito Fascista Achille Starace (foto
a sinistra) proibisce l'uso del "lei" sostituito dal "voi", ritenuto più virile,
ed introduce il "sabato fascista", con l'obbligo di portare la camicia
nera e di partecipare ad esercitazioni ginniche per mantenere "sempre
alleato alla guerra il perfetto fascista". Starace istituisce anche il collettivo
"saluto al Duce" (che lo stesso interessato definisce "una litania cui manca solo di rispondere amen"),
prescrive che la parola DUCE debba essere scritta sempre con tutte le lettere
maiuscole, fa decorare le case con scritte riproducenti slogan fascisti o il nome del
Duce, e propone addirittura di istituire l'obbligo di concludere tutte le lettere private con la frase «
Viva il DUCE! », cosa che lo stesso Bianchi respinge perchè non gli va che il
suo nome compaia al termine di messaggi di condoglianze. Per finire, obbliga i gerarchi del
Partito a sottoporsi a periodiche manifestazioni ginnico-acrobatiche che prevedono
addirittura il salto nel cerchio di fuoco. Quando arriva a proporre di spostare
il Capodanno al 28 ottobre, anniversario della Marcia su Napoli, e a chiedere
alla Chiesa l'istituzione di un festa liturgica per "l'Esaltazione di
Michele Bianchi", lo stesso Duce non ne può più e lo silura. I napoletani
inventano allora per lui una filastrocca: "Qui giace Starace, in pace rapace, in guerra fugace, a letto pugnace, di nulla capace, requiescat in pace".
Come scriverà in proposito il primo ministro pontificio Galeazzo Ciano nei suoi
celebri Diari, "i napoletani perdonano chi fa loro del male, ma non chi
rompe loro le scatole!"
1938
Dal 4 al 19 giugno si gioca
in Francia la terza edizione del Campionato del Mondo di Calcio; gli stadi
utilizzati sono quelli di Antibes, Bordeaux, Le Havre, Lilla, Lione, Marsiglia, Parigi,
Reims, Strasburgo e Tolosa. Partecipano anche stavolta 24 squadre: Austria,
Boemia, Brasile, Croazia, Emilia, Francia, Indie Orientali Olandesi, Italia
Meridionale, Lombardo-Veneto, Messico, Norvegia, Olanda, Portogallo, Prussia,
Regno di Sardegna, Romania, Serbia, Spagna, Stato Pontificio, Svezia, Svizzera,
Toscana, Ungheria ed Uruguay. L'Argentina rifiuta di partecipare perchè
contesta la mancata assegnazione a sé dell'organizzazione del torneo. La
formula è la stessa dell'edizione precedente: 6 gironi da 4 squadre, vinti
rispettivamente da Brasile, Francia, Regno di Sardegna, Spagna, Svezia e
Ungheria; come migliori seconde si qualificano Boemia e Lombardo-Veneto. Nei
quarti di finale il Regno di Sardegna batte per 3-1 la Francia in casa sua con
una doppietta dell'asso Pietro Ferraris, il Brasile pareggia 1-1 con la Boemia e
solo quando la partita è rigiocata riesce ad imporsi per 2-1, la Spagna spazza
via la Svezia per 2-0 e l'Ungheria sconfigge il Lombardo-Veneto per 3-2
nonostante una doppietta di Silvio Piola. In semifinale l'Ungheria batte la
Spagna per 4-1, mentre il Regno di Sardegna a Marsiglia deve vedersela con il
forte Brasile, il cui allenatore ostenta sicurezza al punto da tenere a riposo il suo miglior giocatore,
Leônidas, in vista della finale
al Parco dei Principi di Parigi, per la quale ha già acquistato i biglietti
aerei. Ma di nuovo un gol di Pietro Ferraris, che si è tolto le scarpe e si è
messo a giocare a piedi nudi nel fango, porta in finale gli azzurri di Torino.
Dopo che nella finalina il Brasile ha battuto la Spagna per 5-2, il Regno di
Sardegna si aggiudica il suo secondo titolo mondiale mettendo K.O. gli ungheresi
per 4-2 con due gol di Giovanni Ferrari e due di Mario Genta. Una delle nazioni
più piccole del mondo sta letteralmente dominando il calcio planetario.
Re Carol II di Romania scioglie il Parlamento, sospende la Costituzione ed
instaura un'altra dittatura della monarchia sul modello di quella serba. La
dittatura è sostenuta dalle violenze sistematiche della Guardia di Ferro,
formazione paramilitare fedelissima al re. Ben presto però il sovrano si
disinteressa degli affari di stato, lasciati nelle mani del suo fedele primo
ministro Ion Antonescu, e si dedica solo alle avventure galanti, che gli valgono
il nomignolo ben poco affettuoso di "re playboy".
Il 29 settembre si tiene la storica Conferenza di Monaco, convocata per
iniziativa del primo ministro del Lombardo-Veneto Alcide de Gasperi, per
coordinare le politiche economiche anticrisi e, per la prima volta, anche le
politiche estere dei paesi delle due sponde dell'Atlantico. Dopo la risposta
positiva del primo ministro francese Édouard Daladier e del primo ministro
dell'impero britannico Neville Chamberlain, che con de Gasperi verranno
ricordati come i padri dell'Unione Atlantica, si incontrano a Monaco (oltre agli
stessi de Gasperi, Daladier e Chamberlain) il primo ministro degli Stati Uniti
del Danubio, barone Maximilian Hussarek von Heinlein, il primo ministro del
Regno di Sardegna Stefano Cavazzoni, il primo ministro del Ducato d'Emilia Giuseppe
Micheli,
il primo ministro del Granducato di Toscana Renato Bitossi, il Segretario di
Stato di Pio XI cardinale Eugenio Pacelli, il primo ministro dello Stato
Pontificio Galeazzo Ciano, il primo ministro irlandese Eamon de Valera, il primo
ministro del Montenegro Sekule Drljevic, il Segretario di Stato USA Cordell Hull
e il primo ministro canadese William Lyon Mackenzie King. A Monaco sono poste le
basi per l'unificazione economica e politica delle due sponde dell'Atlantico.
Dietro proposta di Galeazzo Ciano è invitato alla conferenza anche Michele
Bianchi, ma questi rifiuta sdegnosamente di allinearsi a quelle che chiama
"le plutocrazie borghesi". La Conferenza di Monaco segna il trionfo
della politica britannica di "appeasment", cioè di composizione
pacifica delle questioni internazionali senza il bisogno di ricorso a guerre,
Chamberlain, Daladier e de Gasperi lanciano contestualmente la proposta di
istituire una Società delle Nazioni che permetta di risolvere ogni controversia
attraverso arbitrati e lasciando tacere le armi, ma il secco rifiuto da parte
della Russia, della Federazione della Germania del Nord e della Cina fa cadere
la proposta nel vuoto.
Il 10 novembre si spegne Mustafà Kemal, primo ministro dell'Impero Ottomano;
alla guida del governo gli succede Ismet İnönü.
Enrico Fermi riceve il Premio Nobel per la fisica, per la scoperta della
moderazione neutronica. Egli propone la costituzione di un grande centro di
ricerche finanziato da tutti i paesi che hanno aderito alla Conferenza di
Monaco; positiva risposta sia del governo dei VSD che da quello degli USA, che
si candidano entrambi per ospitare il laboratorio.
Il toscano Gino Bartali, uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, si
aggiudica nello stesso anno il Tour de France, il Giro del Regno di Sardegna e
il Titolo di Campione del Mondo su Strada.
Bandiera dell'Africa Orientale Borbonica
1939
Il 10 febbraio muore
improvvisamente Papa Pio XI, il 2 marzo gli succede il suo Segretario di Stato e
Camerlengo, l'energico cardinale romano Eugenio Pacelli, con il nome di Pio XII.
L'11 aprile una carovana di
guerriglieri etiopi antiborbonici guidati da Abebe Aregai, con un seguito di donne e bambini, si rifugia nella grotta di Amezegna
Washa,
lungo le pendici del monte Amba Aradam, dopo essere stata individuata dall'aviazione italiana. Pur essendo circondata, la carovana rifiuta di arrendersi, e
viene attaccata con gas asfissianti. Circa 800 sopravvissuti all'attacco escono allo scoperto per arrendersi,
ma vengono immediatamente fucilati, mentre le truppe fasciste minano le entrate delle grotte
menando strage di chi è rimasto all'interno. Da questo atroce episodio nasce la parola
"ambaradàm", che in dialetto napoletano indica una grande confusione.
Il 1 settembre segna una delle
più importanti svolte nella storia dell'umanità. Vengono infatti firmati i
Trattati di Torino, che istituiscono la
Comunità Economica Atlantica (CEA), la più importante organizzazione economica
a livello mondiale. I paesi firmatari sono Stati Uniti d'America, Canada, Regno
Unito, Irlanda, Regno di Francia, Regno d'Olanda, Regno di Sardegna, Stati Uniti
del Danubio, Ducato d'Emilia, Granducato di Toscana, Stato Pontificio e Regno del
Montenegro. Essi si impegnano a rinunciare a parte della sovranità nazionale per
coordinare le politiche economiche, finanziarie, monetarie e così resistere
meglio alle periodiche crisi come quella del 1929 e alla spietata concorrenza delle "tigri
asiatiche", Cina e Giappone.
In seguito a concorso indetto in tutti i paesi della Comunità, come vessillo
della nuova organizzazione politica ed economica viene scelta l'opera del
disegnatore cattolico francese Arsène Heitz, che rappresenta una corona di
dodici stelle d'oro in campo azzurro. Egli stesso rivelerà di essere un grande
devoto di Maria e di essersi ispirato per la sua bandiera al capitolo 12 dell'Apocalisse: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle".
Da notare che anche Adolf Hitler ha partecipato al concorso proponendo, nel suo
stile, una bandiera rosso sangue con al centro un cerchio bianco contenente una
svastica nera, ma la sua proposta viene scartata.
Sempre il 1 settembre, Enzo Ferrari fonda a Maranello, nel Ducato d'Emilia, la
gloriosissima casa automobilistica che porta il suo nome.
Il 23 settembre Sigmund Freud si spegne a Vienna (non è mai emigrato a Londra).
Il 24 settembre muore anche il re del Montenegro Danilo II; siccome non ha figli
maschi gli succede Michele I Petrovic-Njegos, figlio di suo fratello Mirko, già
deceduto. Michele I si rivela da subito occidentalista come lo zio.
Fondazione a Chicago del CARN (Centro Atlantico di Ricerche Nucleari), cui
partecipano tutti i paesi firmatari dei Trattati di Torino più la Svizzera.
Primo direttore del CARN è Enrico Fermi, e al progetto collaborano tutti i più
grandi fisici del tempo: gli italiani Edoardo Amaldi, Emilio Segrè ed Ettore
Majorana (che non è scomparso nel nulla l'anno precedente), i francesi Fréderic Joliot ed Irene Curie,
gli inglesi James Chadwick e Paul Adrien Maurice
Dirac, l'austriaco Erwin
Schrödinger, i tedeschi Werner Heisenberg ed Albert Einstein, l'ungherese Leo
Szilard, gli americani Ernest Orlando Lawrence, George Paget Thomson, Glenn
Theodore Seaborg e Carl
David Anderson, ed anche il danese Niels Bohr che si è trasferito a Chicago per
avversione alla politica filoprussiana del suo paese. Sicuramente si tratta del
maggior cenacolo di cervelli mai riuniti per lavorare assieme in tutta la storia
dell'uomo.
Lise Meitner e Otto Hahn scoprono, indipendentemente l'una dall'altro, la
reazione di fissione nucleare.
Lo scrittore siciliano Elio Vittorini, vicino al Partito Socialista
Rivoluzionario dichiarato fuorilegge da Michele Bianchi, pubblica
"Conversazione in Sicilia", il suo romanzo più famoso, che inaugura
un nuovo genere letterario, il Neorealismo.
1940
Il 1 gennaio entrano in
vigore i Trattati di Torino e nasce ufficialmente la Comunità Economica
Atlantica (CEA), detta anche "Comunità dei Dodici".
Dal 3 al 12 febbraio si svolgono a Sapporo (Giappone) i Giochi Olimpici Invernali.
Dal 1 marzo al 10 luglio si gioca la prima edizione del Campionato Europeo di
Calcio, organizzato dall'UEFA con vent'anni di anticipo sulla nostra Timeline,
stante l'assenza dei due conflitti mondiali. Partecipano tutte le 36 squadre
nazionali del continente, cioè Portogallo, Spagna, Francia, Paesi Bassi,
Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Federazione della Germania del Nord,
Germania Meridionale, Danimarca, Svezia, Norvegia, Impero Russo, Svizzera, Austria, Ungheria, Boemia,
Slovacchia, Galizia, Ungheria, Slovenia, Croazia, Transilvania, Lombardo-Veneto,
Regno di Sardegna, Ducato d'Emilia, Granducato di Toscana, Stato della Chiesa,
Italia Meridionale, Serbia, Montenegro, Romania, Bulgaria, Grecia e Turchia. Da notare che non partecipano
Islanda e Albania, rispettivamente dipendenze della Danimarca e dell'Italia
Meridionale, i cui giocatori sono costretti a militare nei campionati delle
madrepatrie. Le ultime 8 nazionali del ranking UEFA si incontrano in un turno
preliminare ad eliminazione diretta con incontri di andata e ritorno nelle
rispettive nazioni; le 4 vincitrici e le restanti 28 nazionali danno vita ai
sedicesimi di finale, sempre ad eliminazione diretta, le 16 vincitrici giocano
gli ottavi, e così via. I due volte campioni del mondo del Regno di Sardegna
eliminano nei sedicesimi la Slovenia per 3-0 in casa ed 1-0 fuori casa, poi
negli ottavi i Paesi Bassi pareggiando 2-2 fuori casa e vincendo 1-0 in casa, e
nei quarti fanno fuori i tradizionali rivali dell'Italia Meridionale vincendo in
casa 3-1 e poi perdendo a Napoli 2-1 in una partita in cui i tifosi sono tutte
camice nere che scandiscono slogan fascisti, ed in cui l'arbitro prussiano
permette ai giocatori borbonici di trasformare la partita in un incontro di boxe
(a Pietro Ferraris viene rotto il setto nasale con un pugno). Gli azzurri
terminano la partita in 9 contro 11 ma riescono a portare a casa la
qualificazione. Le quattro squadre vincitrici dei quarti, cioè Regno di
Sardegna, Austria, Ungheria ed Impero Russo, partecipano alla fase finale che si
gioca in Francia dal 6 al 10 luglio; in semifinale il Regno di Sardegna pareggia
in una partita secca con l'Austria per 2-2, l'incontro viene rigiocato il giorno
seguente e la vittoria va agli azzurri con un emozionante 3-2, mentre
l'Ungheria è sconfitta dall'Impero Russo per 1-0. La finale allo Stadio Santiago Bernabéu
di Madrid vede gli azzurri prevalere sui bianchi di Russia per 5-4 in una delle
più rocambolesche partite della storia del calcio: andata quasi subito in
svantaggio per 2-0, la nazionale sarda si riprende, va in vantaggio, viene di
nuovo sorpassata fino a che il difensore Eraldo Monzeglio (foto
a destra), che ha già 34 anni,
quando manca un solo minuto alla fine dei tempi supplementari trafigge il
portiere russo in maniera imparabile segnando il gol di una storica vittoria, e
portando a casa la prima Coppa Henri Delaunay. Gli azzurri coronano così un
ciclo irripetibile, conquistando in sei anni due titoli mondiali, uno europeo ed
un oro olimpico, cioè tutto ciò che si poteva vincere.
Il 22 maggio, come reazione alla costituzione della
Comunità Economica Atlantica, viene firmato a Berlino il Patto d'Acciaio (Stahlpakt), che lega tra loro Federazione
della Germania del Nord, Italia Meridionale, Spagna, Impero Russo, Romania, Bulgaria, Serbia, Turchia,
Danimarca, Svezia e Norvegia. La Grecia di Metaxas, nonostante i suoi storici
legami con la Russia, non firma perchè al Patto d'Acciaio ha aderito la
Turchia, sua storica rivale: è l'inizio di un incipiente cambiamento di fronte.
Il 1 giugno, con Regio Decreto, il sardo è riconosciuto come seconda lingua
ufficiale del Regno di Sardegna accanto all'italiano, e ne viene disposto
l'insegnamento nelle scuole dell'isola.
Il 25 agosto muore
improvvisamente a 66 anni il re di Francia Giovanni III d'Orléans, gli succede
il figlio Enrico VI, 32 anni, che regnerà fino al 1999. Nel 1931 ha sposato la
principessa Mafalda di Savoia, figlia del re di Sardegna Vittorio Emanuele III,
dalla quale avrà la bellezza di undici figli, tra cui l'erede al trono Enrico.
Mafalda avrà sicuramente un destino meno tragico di quello conosciuto nella
nostra Timeline.
Dal 20 luglio al 4 agosto si tiene a Tokyo la prima edizione dei Giochi Olimpici
organizzata in un paese asiatico.
Con una mossa senza precedenti, Franklin Delano Roosevelt si candida per il terzo mandato consecutivo,
violando la regola non scritta stabilita da George Washington, che un presidente
non possa mai ricandidarsi per più di due volte (nel 1951 questa regola sarà
trasformata in legge con un emendamento alla Costituzione). Rossevelt, che ha
dalla sua la maggioranza della nazione, sconfigge nelle primarie del Partito
Democratico il suo stesso vice presidente, John Nance Garner, che si ritira
dalla vita politica, e il 4 novembre sconfigge il candidato repubblicano Wendell
Willkie con una maggioranza schiacciante. Al posto di Garner diventa vicepresidente Henry Agard
Wallace, e la politica del "New Deal" può proseguire.
1941
Il 29 gennaio muore
improvvisamente il dittatore greco Ioannis Metaxas, gli succede il delfino
Alexandros Korizis, che mantiene saldamente ogni potere nelle sue mani, ma si
avvicina progressivamente alle potenze della CEA.
Il 28 febbraio muore a soli
55 anni il re di Spagna Alfonso XIII di Borbone. Il primogenito Alfonso ha
rinunciato ai suoi diritti ereditari per sposare una non nobile, per cui il
trono toccherebbe al secondogenito Jaime, che però è sordomuto. Francisco
Franco Bahamonde lo costringe all'esilio in Francia e pone invece sul trono il
terzogenito di Alfonso XIII, Juan conte di Barcellona, che si è distinto a suo
tempo nella Guerra Civile Spagnola. Questi prende il nome di Giovanni III per
continuità con la corona di Castiglia, ma è un mero fantoccio nelle mani del
Caudillo.
Il 27 marzo Pietro II diventa maggiorenne, cinge la corona di Serbia e subito
dimostra un'inusitata energia mettendo in atto un nuovo colpo di stato ai danni
del principe Paolo, che non pareva intenzionato a lasciare il potere. Paolo è
arrestato e confinato tra le montagne della Bosnia, Pietro II riporta in vigore
la Costituzione Liberale e adotta una struttura federale per il suo regno, che
ora è formato dai regni autonomi di Bosnia-Erzegovina, Serbia, Kosovo e
Macedonia. In tal modo il nuovo sovrano spera di disinnescare il nazionalismo
oltranzista macedone ed albanese.
Il 10 maggio Alcide de Gasperi è confermato primo ministro dello Stato
Lombardo-Veneto, sconfiggendo i socialisti di Giacomo Matteotti.
Il 13 giugno al Parco dei Principi di Parigi si gioca la finale della prima
edizione della Coppa dei Campioni, competizione riservata ai vincitori dei
campionati nazionali di calcio. La coppa va al Real Madrid, che supera in finale
i francesi dello Stade Reims per 4-3.
Il 4 giugno si spegne a 82
anni il re di Prussia Guglielmo II, dopo più di mezzo secolo di regno. Gli
succede il figlio primogenito Federico Guglielmo V, che ha già 59 anni, e che
ha sposato la principessa Olga Nikolaevna Romanova, figlia dello zar Nicola II
di Russia.
Dal matrimonio sono nati sei figli, tra cui il secondogenito ed erede al trono
Luigi Ferdinando (il primogenito Guglielmo è morto a soli 34 anni nel 1940).
Il primo ministro giapponese, generale Hideki Tojo, preoccupato dalle
rivendicazioni cinesi sulla Manciuria e sulla Corea, sostenute attivamente
dall'impero russo, abbandona l'alleanza con la Prussia voluta dal suo predecessore, il principe Fumimaro
Konoe,
e si riavvicina agli Stati Uniti e alla Francia. Il 7 dicembre a Pearl Harbour,
nelle Hawaii, è firmato un vantaggioso trattato di cooperazione militare con
gli Stati Uniti d'America. Di conseguenza l'impero cinese sostituisce quello
giapponese nel Patto Tripartito.
Il 15 dicembre viene invece firmato un trattato di amicizia tra la Federazione della
Germania del Nord e la Repubblica Sudafricana, con la quale i paesi CEA hanno
rotto i rapporti in seguito al rifiuto di Capetown di porre fine alla politica
di rigida segregazione razziale.
Oscar D'Agostino, liberato dal
confino affinché ritorni al lavoro all'università di Napoli, viene aiutato a
fuggire dai servizi segreti americani e si unisce al gruppo di lavoro presso il
CARN di Chicago.
1942
Dal 13 giugno al 13 luglio si
gioca in Argentina la quarta edizione dei Campionati Mondiali di Calcio.
Partecipano Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Francia,
Guatemala, Inghilterra, India, Italia Meridionale, Lombardo-Veneto, Messico, Paraguay,
Regno di Sardegna, Serbia, Scozia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia,
Uruguay e Venezuela. Il Regno di Sardegna vince 4-0 con l'India (che gioca a
piedi nudi con deroga FIFA) e 3-2 con il Paraguay, ma è battuto 3-2 dalla
Svezia; passa comunque il turno come migliore seconda, ma nei quarti a sorpresa
viene seccamente sconfitta per 5-0 dall'Uruguay. Con questa batosta si chiude il
ciclo storico che ha portato gli Azzurri a vincere tutto ciò che c'era in
palio. Non fa una figura migliore l'Italia Meridionale, che è eliminata al
primo turno dopo un 4-1 subito dal Brasile e un 1-0 dalla Serbia. Anche i
maestri dell'Inghilterra rimediano una figuraccia perdendo 1-0 con gli Stati
Uniti. In semifinale l'Argentina supera il Brasile 2-1 e l'Uruguay batte la
Spagna con lo stesso punteggio dopo i tempi supplementari. La finale, che
rappresenta la rivincita di quella dell'edizione del 1930, viene vinta stavolta
per 3-1 dall'Argentina, che incassa il suo primo titolo mondiale.
Il 15 agosto l'India ottiene finalmente l'indipendenza dal Regno Unito, il cui
sovrano Giorgio VI perde il titolo imperiale. La Lega dei Musulmani d'India
tuttavia pretende la divisione dell'ex impero in due su base etnico-religiosa.
Nascono così due nuovi stati separati: l'India e il Pakistan. Il Kashmir, che
aspira lui pure all'indipendenza, è invece spartito tra i due nuovi stati, che
però rimangono in uno stato di guerra pressoché permanente a causa delle
dispute di confine e delle rispettive consistenti minoranze.
Il Tibet, al contrario, viene rioccupato con la forza dalle truppe di Chang
Kai-Skek, dopo che Lhasa aveva proclamato l'indipendenza da Pechino con il
sostegno inglese. La popolazione tibetana viene brutalizzata e la cultura di
quell'antico popolo è perseguitata in tutti i modi, tanto che il presidente
Roosevelt arriva a parlare di "genocidio culturale".
Il 2 settembre muore a 80 anni senza figli il Granduca di Toscana Giuseppe
I, gli succede il fratello Pietro Ferdinando con il nome di Ferdinando V, che ha
già 68 anni.
I prussiani rispondono alla fondazione del CARN costruendo la Heeresversuchsanstalt
a Peenemünde, in Meclemburgo, guidata dall'ingegnere Wernher von Braun, che
inizia la sperimentazione di missili balistici a scopo bellico. Intanto però il 2 dicembre Enrico Fermi riesce ad accendere la prima pila atomica al CARN di
Chicago, aprendo l'era dei reattori nucleari. I militari cominciano ad
interessarsi della cosa, avendo sentito Oppenheimer dire in una conferenza che
il materiale fissile potrebbe essere utilizzato per realizzare un'arma di
inusitata potenza, ma i pacifisti Leo Szilard e Niels Bohr falsificano
volontariamente i risultati da presentare al presidente Franklin Delano
Roosevelt, affinché il progetto della bomba atomica non vada avanti.
Italo Balbo rientra in Italia Meridionale dopo dieci anni in Libia per comandare
la base aeronautica di Napoli Capodichino, che è destinata a diventare la
principale base aerea del Patto d'Acciaio in Europa meridionale. Per lui si
tratta di una rivincita sul Duce Michele Bianchi, che non vede certo di buon
occhio il suo rientro nella madrepatria.
1943
Il 1 gennaio il Portogallo,
il Regno di Grecia e il Messico aderiscono alla CEA, che così sale a 15 stati
membri ("Comunità dei Quindici").
Il 20 maggio per la prima volta una squadra italiana di calcio si aggiudica la
Coppa dei Campioni: si tratta del Milan, che allo stadio Hampden Park di Glasgow
supera in finale per 3-2 il Real Madrid, vincitore delle due precedenti edizioni
del torneo.
Il 15 giugno, come reazione al fatto che il Patto d'Acciaio rappresenta anche un
accordo difensivo di natura militare, nasce la CAD o Comunità Atlantica di
Difesa, cui aderiscono tutti i paesi della Comunità Economica Atlantica tranne
l'Irlanda, che preferisce la neutralità militare.
Il 28 giugno Italo Balbo, che sta preparando una crociera aerea intorno al mondo
(il suo vecchio sogno di tanti anni prima), muore in un misterioso incidente
aereo precipitando in mare al largo di Capri. Si vocifera che il suo aereo sia
stato sabotato per ordine del Duce Michele Bianchi, geloso del suo ascendente e
della sua popolarità tra le masse ("Balbo era l'unico che avrebbe potuto
uccidermi", pare che abbia detto il Duce nei suoi ultimi anni).
Viene istituita la Coppa degli Stati Italiani, competizione in cui si affrontano
le squadre di club vincitrici dei campionati nazionali nel Regno di Sardegna,
nel Lombardo-Veneto, nel Ducato d'Emilia, nel Granducato di Toscana, nello Stato
Pontificio e nel Regno d'Italia Meridionale. Il torneo si svolge in cinque
giornate di tre match l'una, durante le quali ogni squadra incontra le altre
cinque con partite di sola andata. Il primo trofeo va al Torino, squadra
campione del Regno di Sardegna, che vince quattro partite e ne pareggia una.
L'8 settembre il primo ministro francese, il socialista Léon Blum, e il suo
omologo sabaudo, il democristiano Giuseppe Pella, giungono finalmente ad un accordo e decidono la permuta della Corsica con la
Savoia. In tal modo la Savoia, a grande maggioranza francese, si riunisce alla
madrepatria, ed il governo sabaudo può controllare tutto il Mar Tirreno da
Genova a Tunisi passando per Corsica e Sardegna.
Il 28 settembre si tiene il primo Festival della Canzone Napoletana,
sponsorizzato dal Duce, noto melomane.
Il 7 dicembre la trentina Chiara Lubich si consacra a Dio e fonda l'Opera di Maria, che poi si trasformerà nel Movimento dei Focolari, uno dei più attivi movimenti giovanili del cattolicesimo contemporaneo.
1944
Il 30 gennaio il Mahatma
Gandhi è assassinato a Nuova Delhi da un fanatico indù, Nathuram Godse, che
gli rimprovera di aver approvato la creazione del Pakistan musulmano e di essere
amico dei suoi leader. Prima di accasciarsi al suolo il Mahatma pronuncia una
sola parola: "Rama!" (Dio). Godse viene condannato a morte e
giustiziato nonostante l'opposizione dei familiari di Gandhi, che secondo gli
insegnamenti della Grande Anima hanno perdonato l'assassino. Einstein ha a dire:
"Le generazioni future stenteranno a credere che un uomo in carne ed ossa
come lui ha davvero calcato i sentieri di questo mondo!"
Dal 2 al 19 febbraio si
tengono i Giochi Olimpici Invernali a Cortina d'Ampezzo, nei VSD.
Dal 15 marzo al 15 luglio si tiene la seconda edizione dei Campionati Europei di
Calcio, con la stessa formula dell'edizione precedente. Il Regno di Sardegna è
seccamente eliminato negli ottavi di finale dalla Spagna, che pareggia a Genova
per 1-1 e poi vince a Madrid per 2-0. Il Lombardo-Veneto è eliminato nei quarti
dall'Impero Russo, che pareggia 0-0 a San Pietroburgo e pareggia per 2-2 a
Milano (i gol in trasferta in caso di parità valgono il doppio), mentre
l'Italia Meridionale è sconfitta per 1-0 sia in casa sua che a Vienna
dall'Austria. La fase finale si gioca in Spagna tra i padroni di casa,
l'Austria, l'Impero Russo e l'Ungheria; il titolo va alla Spagna che batte per
2-1 l'Impero Russo, per la seconda volta consecutiva sconfitto in finale.
Il 1 luglio il Generale Hideki Tojo, che voleva una "guerra
preventiva" contro la Cina, è silurato dall'imperatore giapponese Hirohito,
che lo sostituisce con l'Ammiraglio Kantaro Suzuki; il golpe monarchico ha
l'effetto di accentrare praticamente ogni potere nelle mani del Tenno e di
sospendere la Costituzione fino a nuovo ordine, ma anche di rimandare la resa
dei conti con Chiang Kai-Shek.
Il 26 luglio muore lo Shah di Persia Reza Pahlavi, gli succede il figlio Mohammad Reza Pahlavi,
25 anni, molto vicino a Regno Unito e Stati Uniti, perchè teme un'invasione da
parte russa del suo impero.
Dal 30 luglio al 16 agosto si tengono i Giochi Olimpici Estivi di Budapest.
Il 10 ottobre parte la prima edizione del Campionato di Calcio dell'Africa
Orientale Borbonica, cioè di quella che a Napoli verrà popolarmente chiamata
la "Serie Africa". Ad esso partecipano squadre d Etiopia, Eritrea e
Somalia. Il primo scudetto della "Serie Africa" va alla squadra del
San Giorgio di Addis Abeba, fondata da Ayele Atnash.
1945
Il 13 febbraio Israel Zolli, rabbino capo di Roma, si converte al Cattolicesimo assumendo il nome di Eugenio
in onore di Papa Pio XII.
Il 12 aprile, mentre si trova in vacanza a Warm
Springs, in Georgia, il presidente USA Franklin Delano Roosevelt, appena eletto
per il suo quarto mandato consecutivo, è colpito da emorragia cerebrale e
muore. Il vicepresidente Harry Truman, in carica da soli 82 giorni come vicepresidente,
gli succede ed annuncia l'avvio di una politica di forza nei confronti del Patto
d'Acciaio.
A Peenemünde Wernher von Braun (foto in basso a sinistra)
lancia un missile che raggiunge la stratosfera.
Ormai è chiaro che lo scopo di Von Braun non è più solo quello di
sperimentare missili per colpire le città nemiche, ma di riuscire a mandare un
missile in orbita terrestre. Enrico Fermi riesce a convincere Harry Truman a dar
via a sua volta ad un programma missilistico: ha così origine il programma
Vanguard della Marina Militare della CAD.
In Indocina i Viet Minh, formazione guerrigliera guidata da Ho Chi Minh ed
appoggiata da Cina e Russia, iniziano una spietata guerra di liberazione contro
i francesi che occupano la loro terra.
Il 16 maggio si gioca la finale della prima edizione della Coppa delle Fiere,
riservata alle squadre che non hanno vinto i Campionati Nazionali, ma si sono
piazzati immediatamente alle spalle dei campioni: ogni nazione invia una, due o
tre squadre a seconda del ranking UEFA delle rispettive nazionali. Il primo
trofeo va al Barcellona, che sconfigge in finale al Nou Camp per 6-0 la squadra
del London XI.
Il 4 luglio le Filippine sono chiamate a scegliere in un referendum tra
diventare uno stato degli Stati Uniti come Cuba, mantenere l'associazione agli
USA come Guam o la piena indipendenza. La maggioranza dei filippini opta per
questa possibilità e le Filippine diventano indipendenti, anche se mantengono
basi USA e forti legami con la madrepatria (e quindi con la CEA).
Il repubblicano del Wisconsin Joseph McCarthy è eletto al Senato degli Stati
Uniti e subito inizia una furibonda offensiva contro tutti i cittadini USA e dei
paesi alleati che lui sospetta di complicità e spionaggio a favore del Patto
d'Acciaio. In particolare McCarthy elabora una famosa "lista nera" di
personalità famose, tra cui numerosi attori di Hollywood, pittori, scultori e
scienziati, da lui accusati di vicinanza al Fascismo. Per questo il senatore del
Wisconsin verrà soprannominato "Cacciatore di Fascisti". La sua
spietata caccia a tutti coloro che egli accusa di "attività
antiatlantiche" sfiora i limiti della paranoia, tanto da venire
soprannominata "Caccia alle Streghe", e da allora si usa la parola
"maccartismo" per designare un'indiscriminata crociata ideologica
anche in assenza di prove concrete, simile a quella agli untori manzoniani o
all'Inquisizione medievale. Tra i VIP accusati dall'isterica caccia ai fascisti
di McCarthy ci sono anche il cartoonist Walt Disney, accusato di essere un
frammassone, e il popolarissimo attore inglese Charlie Chaplin, che abbandona
sdegnato gli USA e si trasferisce a vivere in Svizzera. I coniugi Ethel e Julius Rosenberg,
accusati di spionaggio attivo a favore del Patto d'Acciaio, verranno addirittura
condannati a morte.
Continua. Per leggere la seconda parte, cliccate qui. Chi vuole contribuire con critiche e suggerimenti, mi scriva a quest'indirizzo.
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Questo intanto è il giudizio a caldo che della prima parte di quest'ucronia ci ha dato l'amica Maciò:
Caro Will, ho finito di
leggere il tuo '800 italiano, che è poi diventato europeo e non solo. Simpaticissimo e vivacizzante l'intercalare di notizie musicali, letterarie e di varia umanità .
Il Togo alla "mia" Toscana, poi, è proprio divertente! Mamma mia, quanti nomi, località, eventi, caratterizzazioni...
un intreccio colossale, nel quale io al solito stento a distinguere il vero dalla realtà
ipotizzata, ma sempre plausibile, ed è inutile che cerchi di separare l'avvenuto
dall'"avvenibile" (??); prendo per oro colato la tua narrazione e "nel pensier mi fingo" che sia andata proprio così. Come tu faccia a tenere le fila di un intreccio così complicato, rimane un mistero! Così anche il saper attingere tanta gustosa aneddotica del tempo.
Affiora nello scritto anche la tua cristianità e pietà. Ho notato che cerchi il più possibile di evitare fatti cruenti e pene di morte, che evidentemente non ti sono congeniali (benissimo!).
Bravo come sempre!
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Ed ecco invece l'importante parere di Enrico Pellerito:
Una questione in particolare mi intriga: stabilire se la migrazione interna tra i vari stati italiani, per come presenti nell’impostazione della tua ucronia, può essere tale da comportare la “miscelazione” che attualmente esiste, per esempio al Nord, dove la presenza meridionale non è certo indifferente; è pensabile che una simile “promiscuità” potesse avvenire anche in un quadro di nazioni separate? Ho cercato dati relativamente ai flussi migratori interni nell’Italia preunitaria, non ho trovato molto, ma basta per ritenere che il movimento esistesse e non si limitasse solo ad esuli o a viaggiatori in cerca di stimoli artistici e letterari.
Una certa presenza di mercanti, professionisti, artigiani e lavoratori umili (intendendosi con questi contadini, manovali, pescatori, mercenari) era cosa abbastanza comune già nel Medioevo, ma non erano certo numeri notevoli. Certamente il fenomeno si è man mano incrementato; molte città diventeranno sempre più nel tempo un polo d’attrazione per chi viveva nelle campagne e cercava di migliorare il proprio livello sociale, comunque il trasferirsi da un capo all’altro della penisola interessava quantità contenute di persone, essendo maggiore la migrazione nell’ambito di non più di poche centinaia di chilometri dal luogo d’origine.
Ma il contesto della tua ucronia non sembra evitare le conseguenze economiche che hanno interessato gli stati preunitari, perciò nulla vieta che il primo “esodo”, che ha comportato la partenza di molti settentrionali (Liguri, Piemontesi, Lombardi e Veneti) già nella prima metà dell’Ottocento verso le Americhe, non avvenga. Così non viene neanche meno il secondo esodo, questo postunitario, che riguarda il Meridione e che si indirizza anch’esso verso l’estero.
Ritengo, però, che il panorama politico di un’Italia suddivisa, ancorché gli accordi da te previsti consentono un’ampia possibilità nello spostamento di persone e merci, non permetterebbe, in via teorica, la possibilità di una massiccio partenza di meridionali verso l’area del triangolo industriale (quindi nel Regno Sabaudo e nel Lombardo-Veneto). E qui non entrano in gioco vari fattori nazionalistici e campanilistici, come l’egoistico interesse a far lavorare gli autoctoni rispetto gli “stranieri” (cosa fra l’altro ben poco importante, visto che i secondi sono meglio e più “sfruttabili” rispetto i primi) perché se c’è bisogno di manodopera non si va certo per il sottile (vedi la Svizzera) ma sono interessati altri elementi: non essendoci conflitti devastanti per i territori italiani, lo sviluppo economico delle singole entità nazionali può evitare questi flussi migratori successivi alla seconda metà del ‘900; inoltre, questi emigranti non tanto facilmente potrebbero ottenere la cittadinanza del luogo dove si trasferirebbero.
Da queste condizioni deriva la conseguenza, secondo la mia opinabile visione, che potremmo trovarci di fronte a emigrazioni contenute, parecchie delle quali dalle caratteristiche “politiche”, come quelle che possono interessare coloro che vengono “ostracizzati” dal fascismo di Bianchi. La mia convinzione, al momento, è che queste "transumanze" intellettuali resterebbero appannaggio di pochi professionisti, come coloro che parlano il linguaggio della scienza; altre illustre menti, tipo quelle versate in materie meno nobili (ad esempio la politica), verrebbero attratte dalle capitali dello stato dove vivono e non da altri stati italiani, a meno che, nel caso della dittatura fascista, si creino i presupposti per espatriare. Non vedo l'ora comunque di leggere gli sviluppi del tuo racconto, per verificare come hai risolto questo problema.
E ora, dopo queste considerazioni generali, permettimi di parlare nel dettaglio della mia Sicilia, della quale vorrei illustrarti i possibili sviluppi nella tua ucronia. Vedi, William, a parte i problemi economici e sociali comuni a tutto il resto del pianeta, in Sicilia abbiamo un'aggravante, che non è l'Etna, la mancanza d'acqua o il "traffico", ma bensì cosa nostra. Orbene, se Bianchi, nonostante sia calabrese e consapevole della situazione, adotta la stessa politica di Mussolini, non vedo perchè non si debba riuscire a tenere abbastanza soffocate mafia, camorra e 'ndrangheta dagli anni venti fino al 1969.
Diciamo che ad essere spazzata via quasi del tutto è, in via prioritaria, la manovalanza sussidiaria ed esterna alle organizzazioni (come i briganti), poi i capi meno occulti e meglio infiltrati nella società si integreranno tra le fila dei fascisti e dei loro estimatori, e con un'accorta gestione di informazioni faranno in modo che i membri delle cosche avversarie vengano arrestati o eliminati dalle forze dell'ordine.
A differenza di quanto realmente accaduto, checché ne dica qualche storico, non ci sarebbe un recupero della criminalità organizzata al fine di allearsela al momento di invadere la Sicilia e l'Italia meridionale, proprio perchè qui non abbiamo una guerra mondiale.
Perciò credo che solo all'indomani della ritrovata democrazia potrebbe esserci una "rinascita" di cosa nostra, la quale, però, dovrebbe confrontarsi con un panorama sociale dove la malavita organizzata è stata tenuta a freno per ben più di quarant'anni; potremmo quindi avere commercianti e imprenditori meno facilmente assoggettabili a pizzo e intimidazioni, una polizia che, sebbene sia tornata la democrazia, tendenzialmente sia portata a non andare troppo per il sottile, insomma, una società civile un tantino diversa.
C'è, però, il rischio che cosa nostra possa essere confusamente considerata una forma per determinare il riscatto sociale dei ceti meno abbienti, proprio in virtù del fatto che tenderebbe a togliere ai più ricchi; una sorta di ridistribuzione del reddito attraverso estorsioni, riscatti per la restituzione di persone facoltose sequestrate, contrabbando al fine di spacciare stupefacenti fra i rampolli della borghesia e delle classi sociali più alte.
Si tratta, ad ogni modo, di lottare contro una mentalità, un modo di interpretare la vita e la società, insomma un costume; tutto questo mostra che siamo in presenza di una lotta dura, ma ciò non toglie che all'indomani della totale indipendenza siciliana, ai vari Lima e Ciancimino si oppongano politicamente persone più oneste.
A questo proposito, citare Mattarella e Orlando è giusto, sebbene i padri di questi siano stati piuttosto vicini alla mafia, e loro stessi, in un primo tempo, sono stati seduti accanto a certe dubbie figure politiche, dialogando con queste.
Se invece vogliamo essere pessimisti, potremmo pure ipotizzare un totale asservimento dello stato alla mafia, che raggiunge il potere attraverso i propri politici (vedi sopra) e utilizza i mezzi coercitivi come la polizia per reprimere gli avversari.
Quello che molto probabilmente, ad un certo punto, ha sognato di attuare Totò Riina.
Possiamo prevedere un riscatto del popolo siciliano attraverso una sollevazione che comporti l'eliminazione fisica degli uomini d'onore? Onestamente mi pare molto, ma molto difficile.
Più concretamente, una volta raggiunto un modus vivendi con il fascismo, l'alta mafia, quella dei capi veramente importanti, verrebbe anch'essa colpita dall'immancabile repulisti successivo alla rivoluzione dei garofani; non mancherebbero i riciclati, ma a questo punto inizierebbe la "scalata" di coloro che sono rimasti indietro (contadini, pastori, allevatori).
E qui, dal 1969 in poi, la lotta sarebbe come detto dura, ma partirebbe da basi diverse.
Qualcuno dei mafiosi riciclati e qualcuno dei nuovi potrebbero tentare di trovare un accordo per spartirsi la torta, ma sono più propenso a credere ad una forte opposizione dei primi verso i secondi.
Avremo, quindi, una tenzone sia a livello politico (esponenti portatori di interessi diversi e false interpretazioni rivoluzionarie della mafia), sia bellico (fra cosche avversarie e con la polizia).
Infine, azioni delittuose di particolare rilevanza, tipo gli attentati dinamitardi, potrebbero scatenare reazioni "impossibili" in un impianto democratico tipo la nostra repubblica, ma non mi meraviglierebbe un colpo di stato che instaurasse una feroce dittatura militare e poliziesca in una Sicilia sconvolta da un evento tipo quelli cui siamo stati costretti ad assistere.
Spero di essere stato chiaro nell'aver esposto il mio pensiero. Chi vuole discutere questa mia presa di posizione, mi scriva a questo indirizzo.