La Druwidobrogia

di Iacopo e di *BhriHskwo-bhlôukstrôy


Spin-off dell'ucronia "Il Galata Vivente" di Iacopo e di *BhriHskwo-bhlôukstrôy. L'invenzione dei nomi è stata particolarmente difficile e soddisfacente: sono stati presi i nomi dei sovrani Safavidi e si è cercato di tradurli dall'arabo o dal persiano in gallico. Così, ad esempio, 'Abbas, l'Accigliato, è stato reso con Trugorige, che sarebbe Triste Re.

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Elenco dei Sovrani di Druwidobrogia*

Uergobreti dei Druidobrogi
Ludorige ?-218
Belario 218-212

Uergobreti di Ardobel
Belario 212-?
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Cingetorige 103-97
Leone 97-68
Ueramorige 68-62
Uindorige 62-45

Ueramobreti dei Druwidobrogi
Uindorige 45-36

Ueramobreti dei Druwidobrogi e Soteri dei Filelleni
Dumnorige Sotere 36-12
Dusios 12a.C.-42 d.C.
(Sotere dal 17 d.C. al 31 d.C. e dal 37 d.C. al 42 d.C.)

Ueramobreti e Filelleni
Dumnorige II Sotere Filelleno 42-44
Caddos Aspadanios Spenta 44-54
Trugorige Spenta Sotere 54-96
Druwido Spenta Sotere 96-110
Trugorige II Spenta Sotere 110-135
Senorige Spenta Sotere 135-163
Suados 165-193

Ueramobreti Gallarasiani
Donnon Cardicos Kargladion 196-196
Brennos Bretos 196-200

Ueramobreti sotto la Tutela
Dusios II 200-2003
Trugorige III 203-206

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* Elenco dei Sovrani dell'Impero Siromide

Ueramobreti di Ueramobriga (dinastia Sam)
Sirom Bretos 206-217
Belenos Bretos 217-218 
Logan Bretos 218
Angha Spenta Bretos 218-256

Ueramobreti di Aspadana (dinastia Bel)
Aspadios 231-250

Ueramobreti di Ueramobriga (Dinastia Giam)
Giambretos 256-...

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*Elenco dei Sommi Sacerdoti di Druwidobrogia*

Ardodruwidi dei Druwidobrogi
...

Ardodruwidi di Ardobel
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Magubaid e Ardodruwidi
Cetocrige 45?-28
Dagater 28-22
Dagarta 22-19
Ahuratar 19 a.C. -18 d.C.
Vidartha 18
Leukogutos 18-
...
Caddos Bagos Magos 171-

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*Elenco dei tardi Filelleni*

Mitridate il Vecchio Filelleno 67-33
Tigrane II Filogallo Filelleno 33-23
Atario Filelleno detto Filoarabo 23 a.C-2 d.C.
Mitridate II 2-14
Mitridate III 14-17
Ormisda Mago Filelleno Teofilo 17-31
Tigrane III Eupatore 31-32
Mitridate IV Eupatore 32-35
Serse Eupatore 35
Teofilo Eupatore 35-37
Ardamane I Eupatore Filelleno 37-42
Ardamane II 42

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*Cronologia del Regno di Druwidobrogia*

220: Ludorige ed i suoi Senoni, staccatisi dal gruppo orientale di armate che stanno mettendo a ferro e fuoco il Medio Oriente, risalgono i monti del Tauro e si stabiliscono oltre il regno di Armenia.

218: Ludorige muore, la sua tribù si spinge ancora più a nord, lungo le rive del fiume Ciro, dove accoglie molti druidi e bardi che decidono di non tornare in Galazia dopo le invasioni.

212: Belario, successo a Ludorige, estende il suo territorio fino al fiume Araxe. Pare che in questa data avvenga la prima Convocazione e sia stabilito il calendario ed il rituale druidico. La leggenda vuole che diciassette saggi, di cui quattordici druidi e tre magi, si fossero radunati in un nementon su di un'isola alla confluenza fra Araxe e Ciro, dalla quale tornarono sulla terraferma dopo nove notti di unione mistica con Uesumat (Ahura Mazda). Belario stabilisce la sua capitale a Ardobel.
[l'agiografia sull'evento in seguito crebbe a dismisura. Si parlò delle acque del fiume che cambiarono corso per tre notti, e dell'isola.tempio che splendeva come un secondo Sole mentre i Diciassette compivano la loro opera di unione mistica. I Diciassette Saggi saranno poi identificati con una serie di figure storiche: la dottrina vorrebbe che le loro anime, predilette da Uesumat, ridiscendano periodicamente sulla terra. Una dottrina ancora più complessa vorrebbe che tre di loro siano in unione permamente con lo Spirito, sette compiano l'opera di ascensione, portando le anime del mondo verso Dio, e altri sette compiano l'opera inversa, portando, come profeti, la parola divina al mondo. La scanzione sette/sette/tre è quella più diffusa e teologicamente fondata]
La verità storica sull'inizio della sintesi culturale e religiosa dei druidobrogi non si consocerà mai, ma è probabile che Belario abbia cercato di guadagnarsi le simpatie dei locali adottando alcune usanze iraniche e la religione di Zoroastro, e che questo abbia permesso ai suoi druidi di mettersi in contatto coi magi.

209: i Druidi della Media accettano di incoronare Antioco il grande col nome di Brenno Antioco. La loro presenza alla cerimonia da lustro al piccolo regno di confine, presos il quale affluiscono non pochi magi zoroastriani.

165: Artassia d'Armenia sconfigge le tribù galate del bassopiano del fiume Ciro. A partire da questa data il fiume stesso sarà noto come Isarno (cioè Ferro), perchè una piena blocca le truppe armene, costituendo dunque una difesa migliore delle spade dei galati.

150 ca: prime reali fonti riguardo alla traduzione in galata dei testi zoroastriani. Prima attestazione dell'esistenza dei corpi dei Bagaudas, guerriglieri a cavallo fanaticamente fedeli al Uergobretos, al Ueramobretos ed al Magubaid.

103: Tigrane, futuro re dei filelleni, viene inviato da Callia nell'Atropatene, dove sconfigge i Druidobrogi e ne espugna la capitale Ardobel. Cingetorige, è prescelto come Uergobretos, ma deve andare in esilio.

97: Cingetorige, dopo una vita di vagabondaggi, perde la vita in uno scontro con i Meoti oltre il Caucaso. gli succede come Uergobretos il figlio Leone. Egli è appena un ragazzo, ma ben consigliato dai suoi Druidi-Magi. Procede alla riorganizzazione dei Bagaudas in vista della riconquista di un regno.

88: riconquista di Ardobel, il Grande Nemeton torna ad essere il centro del culto dei Druidobrogi. Leone sposa Tespiana, principessa del regno del Ponto.

70: Altrove, oltre i Dardanelli, Burebitsa viene incoronato Re dei Daci e inizia la sua riscossa contro i Galati della regione.

68: Morte del Uergobretos Leone. gli succede il primo figlio, Ueramorige.

67: i Parti iniziano la loro marcia verso Occidente, i Bagaunas Drudobrogi combattono al fianco di Verganio in Ircania.

62: i Parti varcano il Tigri e giungono fino in Druwidobroga, dove con meraviglia scoprono la sintesi in corso. Ciò non impedisce loro di saccheggiare il regno: i Druidobrogi fuggono nelle paludi. Ueramorige è sorpreso con la sua guardia del corpo da un gruppo di arcieri nemici a cavallo, e perde la vita nella scaramuccia che ne segue. Il secondo figlio, Cetocrige, è inserito nella gerarchia dei Druidi-Maghi, e come tale non può diventare Uergobretos. La scelta dunque ricade sul giovanissimo (appena dieci anni) terzo figlio di Leone: Uindorige. Malgrado l'incoronazione formale, l'intera regione di Druwidobroga si disgrega in molte tribù in conflitto.

*Uindorige*

54: Uindorige maggiorenne inizia l'opera di riunificazione di Druwidobroga, respingendo i Parti dalla Media.

47: Uindorige completa la riunificazione di Druwidobroga.

45: Uindorige, auto-incoronatosi Ueramobretos (all'età di soli 27 anni), guida i suoi Bagaudas oltre il Caucaso, vendicando la morte del padre, quindi si unisce alle forse Filellene contro i Parti.

44: Tigrane il Grande d'Armenia interviene al fianco di Mitridate Filelleno rovesciando definitivamente i Parti. Le truppe di Druwibroga sono al suo fianco. Più tardi quello stesso anno Tigrane è nominato Sotere del regno Filelleno. Si gode poco la carica, perchè è assassinato da fanatici sostenitori di Uindorige prima ancora di essere rientrato a Tigranocerta. Guerra aperta tra Druwidobroga e Armenia. Uindorige sposta la capitale a Van, rinominata Agnialon. Ardobel rimane sede del Grande Nemeton.

43: Battaglia di Artaxata: Artavasde II, figlio di Tigrane, è sconfitto e preso ostaggio da Uindorige, che annette in un colpo solo l'intera Armenia e le deboli Satrapie ad essa afferenti.
Mitridate Filelleno si rifiuta però di trasmettere la carica di Sotere a Uindorige.
Burebista assassinato da agenti greco-pontici di Mitridate il Vecchio: così facendo egli da mandato ai Sarmati di occupare la parte orientale del suo regno e di tenere sotto pressione i Galati ed avitare di essere assalito alle spalle mentre riunifica il regno Filelleno con i Bagaunas Druwidobrogi come braccio armato.
I Bastarni si uniscono ai Cotini ed agli Scordisci nella resistenza anti-iranica.
(i greci del Ponto sono attori importanti dell'ascesa dei Druwidobrogi: i primi sette Ueramobreti ebbero almeno una moglie greca, nonché moltissimi consiglieri e alti burocrati: lo stesso alfabeto adottato per le traduzioni in galata dei testi avestici è quello greco).

42: Uindorige invade la Mesopotamia, divenendone signore de facto -senza mai però rinunciare alla pretesa di agire come semplice capo militare al servizio del legittimo Basileus Filelleno di Seleucia. Lo stesso anno una seconda armata druidobriga guidata da Segotarvo cala nell'Ecatompoli, dove Uindorige, pur lontano, è immediatamamente riconosciuto come legittimo sovrano.

41: Uindorige in Ecatompoli. Due armate sono radunate per riportare le province orientali all'obbedienza Filellena. Ciascuna di esse è composta da centomila uomini, arruolati in Druwidobroga e in Ecatompoli. Al comando delle due ali ci sono lo stesso Uindorige (che parte in forze da Susa/Suada) e il suo maestro e mentore Segotarvo (che punta verso nord partendo da Ecbatana). Cetocrige rimane a Galatopoli come rappresentante del Ueramobretos.

40: l'armata meridionale espugna Shirajish, Istakhr e Gor, l'ala nord invece marica attraverso l'Ircania e conquista Abarshar.

39: Uindorige marcia attraverso il territorio dei Sakas, che ingloba nel proprio esercito, e scaccia i Gallarasii da Alessandira Arasia. La città è rinominata Uindarasia. Segotarvo è bloccato sotto le mura di Antiochia Margiana.

38: Uindorige non porto aiuto a Segotarvo, ma si spinge ancora più a est, entrando nel Gandhara, conquistando Bactria ed Alessandria Eschate, rinominata Uindisgata.

37: Segotarvo ormai allo stremo delle forze chiede il permesso di togliere l'assedio a Margiana, l'ultima roccaforte dei Parti, ma Uindorige rifiuta. La grande armata del Ueramobretos marcia verso sud-ovest e raggiunge le forze stremate del vecchio generale, letteralmente decimate dall'assedio. L'arrivo di truppe fresche provoca una quasi immediata capitolazione della città, che è messa a sacco. Uindorige vorrebbe proseguire la marcia verso sud, varcare l'Indo ed impossessarsi delle ricchezze del Punjab e della valle del Gange, ma Segotarvo lo supplica di attendere. Poco prima del solstizio d'inverno Cetocrige giiunge in grande fretta da Galatopoli e con la sua autorità di Magubaid ordina al fratello di rientrare a Agnialon. Mestamente, Uindorige si sottomette all'autorità spirituale superiore alla sua, e si emtte in marcia.

36: Il primo giorno dell'anno muore Uindorige. Alcuni dicono per lo sconforto e l'umiliazione subita poco prima, altri avvelenato da Segotarvo, altri ancora ipotizzano il suicidio. Gli succede il figlio Dumnorige. Durante l'incoronazione, Mitridate il Vecchio, ormai a stento presentabile in pubblico a causa della lebbra, offre la corna a Cetocrige che a sua volta la pone sul capo di Dumnorige. Con questa cerimonia oltre al titolo galata di Ueramobretos riceve quello filelleno di Sotere.
Dumnorige eredita un impero sterminato, ma debole e mantenuto coeso solo dalla strabiliante impresa militare del padre. il suo primo atto ufficiale è un pellegrinaggio disarmato sulla tomba di Zarathustra. Le stesse vie percorse nel decennio precedente dalla armate di Uindorige, sono percorse una seconda volta da eserciti di magi, misisonari, letterati e santoni. La gerarchia dei magi è diffusa in tutto l'impero, e penetra capillarmente in goni città. Il culto di Uesumat, di Zarathustra e dei Diciassette Saggi è imposto come obbligo ad ogni abitante. La religione è diffusa con la spada dei Bagaudas e con il libro dei Magi.
Presso Balkh/Battria Dumnorige fonda la città di Caddologan (Sacro Sepolcro), centro amministrativo dell'oriente del regno, nonché luogo dove viene eretta la Torre del Silenzio di Uindorige.
Intanto Segotarvos sta riorganizzando l'esercito in Ecatompoli.

*Dumnorige*

34: Rivolta Armena: un ceto Ardaxata solleva gli armeni del confine nordoccidentale del regno. Dumnorige e Segotarvo sono su di lui in un lampo, e la rivolta è repressa nel sangue. Tuttavia i drudobrogi non si fermano una volta riconquistate le città cadute in mano ai ribelli, ma penetrano profondamente in territorio galata.

33: le armate di Dumnorige marciano su Antiochia, guerra fra Drudobrogi e Galati. Mitridate il Vecchio Filelleno lascia questo mondo nella sua residenza di Seleucia. Gli succede Tigrane II Filogallo Filelleno, suo nipote.

32: I Galati di Brenno XXII cercano lo scontro campale, e Dumnorige li attende presso Amita, sulle rive del Tigri. In una delle battaglie più importanti dell'epoca, i Galati subiscono una sconfitta rovinosa. Il loro sovrano e il fiore della nobiltà sono catturati e sacrificati nell'Uomo di Fuoco, mentre le armate di Segotarvo possono fare il bello ed il cattivo tempo a sud, annettendosi l'intera Siria.

30: Le forze unite di Segotarvo e Dumnorige espugnano la fortezza di Ancyra, capitale del regno galata. L'intera anatolia centrale cade nelle mani dei Drudobrogi, mentre la resistenza galata si trasferisce nel nord e nell'ovest della regione. Dumnorige affida a Segotarvo il compito di completare la conquista.

29: muore Cetocrige.

28: Prima Convocazione dei Druido-Magi dell'Impero, due dozzine di alti prelati, quasi tutti di origine galata, si riuniscono ad Ardobel per eleggere il successore di Cetocrige. Ambiorige cerca di imporre un candidato iranico, ma infine deve cedere all'elezione di Dagater, uomo pio e di indubbia vocazione, piuttosto in là con gli anni.

27: Battaglia di Segorito, le forze di Segotarvo infliggono un'altra pesante sconfitta ai Galati, giungendo a bagnare le punte delle lance nel Bosforo.

25: Senza più la figura opprimente dello zio, e sfruttando sapientemente il fervore del Magubaid Dagater, Dumnorige indice un grande concilio di tutti i Magi dell'Impero. La gerarchia è confermata e consolidata, la liturgia uniformata, i testi sacri comparati e standardizzati. Per l'occasione viene anche stabilita la cronologia dei fatti religiosi dall'epoca dei Diciassette Saggi. Il concilio protrarrà i propri lavori per quasi dieci anni, ospitato da varie città dell'Ecatompoli.

23: Tigrane II Filogallo Filelleno, debole e malato, muore a Seleucia. L'unico parente che si trovi come successore è un lontano cugino nato in territorio drudobroge, Atario, che viene immediatamente spedito a Seleucia e nominato Filelleno.

22: il vecchio Dagater lascia questo mondo per riunirsi alla Fiamma Eterna. I Magi nominano Magubaid suo figlio, Dagarta.

19: Dagarta muore per una caduta da cavallo durante una caccia. In fretta e furia i Magi si riuniscono per scegliere il successore, ed infine Dumnorige riesce a imporre il suo candidato, Ahuratar.

15: Fine del Concilio dei Magi. Il Grande Nemeton è trasferito da Ardobel a Vertigern, un insediamento creato per tale fine presso Tapriz. Vengono stabiliti i dogmi della fede in Uesumat, che d'ora innanzi saranno immutabili. Inizia la feroce repressione delle minoranze religiose e delle eresie generatesi in seguito al vivace dibattito teologico. La triste opera viene affidata al corpo degli Isarnocingeti, supportati da Magi appositamente preparati.
Segotarvo chiede forze di supporto per il controllo della Galazia: in dodici anni ha vinto venti battaglie ma nessun assedio, e la guerriglia delle tribù dell'interno sta dissanguando i suoi Bagaudas.

14: Fondazione della Druwidotigern di Galatopoli: la prima Accademia dal tempo del sacco di Atene ad opera dei Volci. Lo scopo della scuola è quello di affiancare gli Isarnocingeti, combattendo una vera battaglia dottrinale per mezzo di una scolastica della religione ufficiale. L'unica filosofia insegnata è quella di Platone. Gli ultimi Stoici ed i Peripatetici si rifugiano in Cappadocia e in Gandhara, sperando di sfuggire alle epurazioni.
Scopo secondario dell'accademia è quello di formare una classe di missionari adatti alla propagazione della fede. Non è sfuggito infatti ne a Dumnorige ne ai suoi Magi che dove la religione di Uesumat si è diffusa, l'espansione dell'impero non ha trovato ostacoli.

12: Muore, all'età di 44 anni, il Ueramobretos Dumnorige Sotere. Lascia un regno unito sotto la burocrazia-religione dei Magi ed impegnato in una guerra sanguinosa, saldo e forte. Gli succede il figlioletto Dusios, che avendo appena dieci anni, viene posto sotto la reggenza del Magubaid Ahuratar.
Nello stesso anno, proprio mentre discende l'Eufrate per rendere omaggio al suo nuovo re, Segotarvo cade in un'imboscata dei Cilici è viene ucciso.

*Dusios*

11: Atario Filelleno in visita all'accampamento dello Shaykh degli Sciniti 'Imru al-Quddas nel giorno in cui dovrebbe conferire a Dudios il titolo di Sotere.
Durante i primi dieci anni di regno di Dusios, e anche oltre, l'impero è quasi paralizzato dalla lotta intestina tra tre fazioni: i Bagaudas, che rappresentano le istanze della piccola aristocrazia e dell'esercito, gli Isarnocingeti, legati a doppio filo con la gerarchia dei Magi, e dunque con l'elemento iranico da un lato e con la classe di preti-burocrati dall'altro, e i Filelleni, guidati dal diabolico Atario, supportati dall'antica nobiltà greco-iranica, e dai nomadi arabi e gallo-arabi.
Dal suo palazzo-nemeton di Vertigerna Ahuratar stringe i contatti con la tribù sarmatica degli Iazigi, ai quali commissiona l'invasione dei Balcani, con lo scopo di prendere la Galazia fra due fuochi e di interrompere l'espansione mercantile e coloniale della Triplice.

10: nello stesso anno due popoli che si rifiutano di adottare la religione di Uesumat prendono vie proprie: i Gallarasii si trasferiscono dalla valle dell'Helmand in Sogdiana, fuori dalla portata degli Isarnocingeti, e si convertono al Buddhismo Nikkaya. Dall'altro capo dell'impero invece Obodas ('Ubaid), re dei Nabatei, per difendere il suo popolo dalla penetrazione dei predicatori di Uesumat, ordina a tutti i suoi sudditi di convertirsi al Giudaismo -la religione dei nemici storici dei Nabatei, gli Ebrei. Rimpatrio di molti ebrei dall'Egitto e dalla Cappadocia, ma anche frizioni fra i neoconvertiti, i Galilei e i Rimpatriati.

9: Nell'ambito del conflitto fra le tre fazionioni, la Guerra Anatolica si conclude con un nulla di fatto. Il confine è fortificato, per evitare che si ripresenti un potere galata in grado di minacciare l'impero, ma Bagaunas si ritirano e prendono possesso della regione di Agnialon, loro nuovo centro di potere.

8: La città di Emesa si ribella a controllo imperiale: Guerra Siriaca contro i Gallo-Arabi di Emesa, Palmyra e Damasco. Martirio di Ambiorito: centocinquanta missionari, giovani e pieni di zelo, mandati a predicare la religione di Uesumat in Galazia, sono catturati dalle tribù dell'interno e crocefissi. Da questa data la crocifissione diventa la pena capitale più usata nei confronti dei prigionieri di guerra, sostituendo il rogo nell'Uomo di Fuoco, riservato ai prigionieri di alto rango.

4: Dusios, maggiorenne, prende il comando delle truppe imperiali che assediano Palmyra.

2: Le armate drudobrige occupano Belenolanda (l'antica Baalbek) e scacciano i gallo-arabi da Palmyra ed Emesa, la resistenza siriaca e araba all'autorità imperiale è spezzata, e ciò ha come prima conseguenza l'impossibilità da parte del Filelleno di continuare la sua opposizione.
Dusios pone la sua residenza ad Aleppo, da dove può controllare i territori appena conquistati e il sempre traballante confine anatolico.

0: Dusios, accolto con sfarzo a Gerusalemme, è visto come una valida alternativa allo strapotere della gerarchia e alle ingerenze dei Filelleni. Il regno dei Nabatei entra nell'orbita imperiale, mantenendo un'ampia autonomia.

2: Atario Filelleno, detto Filoarabo, assassinato a Seleucia, forse da sicari ebrei. Gli succede il figlio, Mitridate II. Inizia un periodo di consolidamento del potere imperiale, durante il quale il prestigio e l'influenza politica dei filelleni cadono in declino. Dusios si impossessa di di fatto del programma politico filelleno.

6: Spedizione congiunta di Dusios e Obodas II contro Damasco, Drudobrogi ed Ebrei combattono fianco a fianco.

14: Mitridate II viene assassinato dai suoi stessi sostenitori arabi, poiché stava per cedere alle richieste di Dusios e concedergli il titolo di Sotere. gli succede il figlio Mitridate III.

15: Dusios lascia la Siria per rientrare ad Agnialon. Repulisti e strage dei Bagaudas in tutto l'Impero. Fine del potere "pretoriano" dell'aristocrazia militare. Dusios, con lungimirante saggezza, si è sostituito ai Filelleni prima di scontrarsi con i pretoriani Bagaudas, in modo da avere la certezza di affrontarli ad armi pari.

17: Accordo fra Dusios e Ormisda Mago, un nipote di Atario Filelleno. Mitridate III viene rapidamente tolto di mezzo, Ormisda acclamato Filelleno e Dusios Sotere. Ormisda sarà l'ultimo Filelleno degno di questo nome, patrono delle arti e soprattutto raffinato teologo e filosofo: sotto di lui vengono tradotti e consegnati alla posterità i trattati stoici. Noto anche come libertino e gaudente, sarà accusato da più parti di negligenza: rimane in ogni caso una delle figure più affascinanti del periodo.

18: Ahuratar muore nel suo Palazzo-tempio. Il Concilio si riunisce immediatamente ed elegge come successore Vidartha, uno dei suoi collaboratori più stretti. Una serie di torbidi con sommosse di piazza a Vertigerna però portano una folla inferocita a fare irruzione nel palazzo-tempio, Vidartha viene assassinato prima ancora di ricevere l'investitura. Capita l'antifona i gerarchi del concilio eleggono Leucogutos, un esponente molto più favorevole al partito dello Ueramobretos Dusios.
La conseguenza più immediata è l'acquisizione da parte di Dusios del controllo dei Sarmati Iazigi e della loro Pax Nomadica.

30 ca: Yeoshua bar Mariam in visita segreta ad Ormisda Filelleno Teofilo interpreta i suoi sogni e predice il futuro delle quattro dinastie. Quindi, di ritorno a Gerusalemme, viene consegnato da un discepolo traditore al Patabreto di Giudea, quindi al re Naba, quindi ancora al Patabreto. Infine viene giustiziato mediante crocifissione. (Molto si è scritto riguardo l'uso di questo specifico supplizio: in teoria la pena capitale, essendogli stata comminata da un ufficiale imperiale, avrebbe dovuto venire eseguita tramite rogo. La crocifissione era una pena tipicamente galata, utilizzata sporadicamente dai Bagaunas ma solo in Anatolia).

31: Ormisda Mago Filelleno Teofilo muore nel suo letto, forse di indigestione. Sarà l'ultimo Filelleno a farlo. Si apre una lotta senza quartiere fra i suoi figli e i figli di Atario e Mitridate II per la successione. Tale lotta porterà i Filelleni alla decadenza e la loro terra ad essere più volte saccheggiata dagli arabi.

35: Dusios rovescia gli arabi di Shaykh Qusayd che, catturato Serse Filelleno e usandolo come vessillo vivente e pretesto per la loro scorreria, marciavano verso la Mesopotamia settentrionale. Malgrado da più parti venga la richiesta di eliminare per sempre i Filelleni, fonte di infiniti problemi, Dusios si rifiuta, desiderando, forse, potersi fregiare ancora una volta del titolo di Sotere.

37: Ardamante Filelleno pone fine alla lotta per la successione e concede a Dusios il titolo di Sotere.

42: Dusios muore a Agnialon all'età di 63 anni. Sarà il Ueramobretos rimasto più a lungo in carica nella storia della dinastia.

Espansione della Druwidobrogia dal 62 a.C. al 42 d.C.

*Dumnorige II *

42: Appena dopo la morte di Dudios, che si era sempre opposto all'estinzione dei Filelleni, il suo successore pone mano alla questione ed entra in Seleucia. La città è conquistata è l'ultimo Filelleno, Ardamane II, è messo a morte. Il titolo di Filelleno si aggiunge a quelli dell'Imperatore dei Drudobrogi (anche se Fayl-Al-Yunan sarà un titolo piuttosto diffuso fra gli Shaykh arabi). La dinastia che si era coperta di tanta gloria finisce così indegnamente, dopo essere stata oggetto di contesa fra Drudobrogi e Arabi.

44: Dumnorige è assassinato da uno schiavo persiano, che si avventa su di lui con un candelabro mentre il Ueramobretos è appartato nel suo harem. Gli succede un fratello maggiore, Caddos.

Caddos Aspadanios Spenta

44: Caddos è il secondo figlio di Dusios, e sale al trono dopo una vera strage compiuta all'intenro della famiglia reale. Il figlio maggiore, Artarige, era morto durante l'infanzia, e Dumnorige era stato a suo tempo preferito a Caddos, che oltre ad essere una persona semplice e gentile, era quasi cieco. Dopo l'assassinio di Dumnorige però la fazione ecclesiastica degli Isarnocingeti riesce a mettere il debole Caddos sul trono, acquisendo dunque un'importanza predominante nella politica imperiale.

Le macchinazioni continue e le congiure delle donne della corta (la sorella, la madre e le due mogli di Caddos in particolar modo) e degli Isarnocingeti bloccano l'iniziativa dell'impero per tutto il regno di Caddos. La capitale viene trasferita da Agnialon a Ecbatana..

Malgrado la debolezza del potere centrale (o forse proprio a causa di questa debolezza), il regno di Caddos fu particolarmente propizio per i mercanti, il popolo delle città di confine e in generale per chiunque non si immischiasse troppo negli affari della corte. È durante il suo regno che Caddologan fu amministrata da Artakingeto il Grande, re dell'Oriente dell'Impero in tutto tranne che nel nome, e grande patrono di mistici e preticatori di ogni tipo.

45: una cospirazione del Primo Consigliere Maniakys e della sorella di Caddos Filaria è scoperta. I due fuggono ad Aspadana, ma sono raggiunti dagli agenti di Andromaca, la spietata moglie di Caddos. Maniakys è catturato e tradisce Filaria, che fugge a Caddologan.

46: Un gruppo si Isarnocingeti fa irruzione negli alloggi di Andromaca e la trucida. Maniakys torna libero e dapprima spalleggia gli ecclesiastici nell'eliminazione del partito di Andromaca, quindi prende il controllo del Ueramobretos.

49: costretto dagli Isarnocingeti, Caddos condanna a morte Maniakys.

53: Leone, figlio di Caddos e Andromaca, prende il potere per alcuni mesi, ma è immediatamente assassinato, e le redini dello stato tornano al padre Caddos.

54: Tugrorige, secondo figlio di Andromaca, torna dal suo esilio presso Caddologan, approfittando della morte del Bretos Artakingeto che lo teneva di fatto prigioniero, e prende il potere ad Ecbatana.

Tugrorige Spenta Sotere il Grande

54: Tugrorige sale al trono all'età di sedici anni con un colpo di stato organizzato magistralmente. Gli assassini della madre sono messi a morte nell'Uomo di Fuoco. Eredita un impero diviso, prospero, ma minacciato ai confini. I patobreti d'Oriente sono praticamente indipendenti, i Galati in Anatolia hanno respinto i drudobrogi fino in Cappadocia, gli armeni hanno nominato un loro Re e gallo-arabi e ebrei rivendicano la loro indipendenza. Inoltre i Parti hanno ripreso a fare pressione sul confine del Khorasan, e la presa imperiale sui distretti del Golfo non è mai stata così debole. Gli Isarnocingeti si arroccano presso Vertigerna e in tutto il Caucaso, rifiutando di riconoscessero il nuovo Uergobretos. La situazione pare disperata, ma Tugrorige ha tutte quelle qualità di sagacia, determinazione, coraggio e carisma che fanno di un governante un Grande.

56: Tugrorige firma una pace al ribasso coi galati, riconoscendo loro la sovranità e l'inalienabilità "eterna" dei territori oltre l'Halys, oltre che ampie concessioni fra questo fiume e l'Eufrate. Inoltre conferma i patobreti d'Oriente, malgrado questo implichi un'ammissione di impotenza al di fuori dell'Iran. Questi compromessi sono percepiti come segni di debolezza, ma Tugrorige sta semplicemente radunando le forze per creare una base solida alla sua riconquista.

Banchetto di Mezz'Inverno: Trugoririge raduna ed avvelena molti notabili Isarnocingeti, mentre i suoi miliziani fanno strage dei sostenitori del potere ecclesiastico. Agnialon, la vecchia capitale presso la quale si rifugiano gli ultimi sostenitori degli Isarnocingeti, è espugnata e data alle fiamme.

57: Trugorige in Ecatompoli. La Druidotigerna di Galatopoli è aperta agli studi non ortodossi, oltre che all'insegnamento di matematica e letteratura: lo scopo dell'accademia non sarà più quello di formare predicatori e Magi, ma quadri amministrativi per una burocrazia dipendente unicamente dall'autorità imperiale. In particolare Trugorige chiama quanti più Greci possibile a corte, e li incarica di una grande oepra di traduzione dei testi ellenici in galloiranico.

61: Inizio della seconda parte del regno di Trugorige, con la grande campagna contro i patobreti d'Oriente. Senialon, a poche miglia dall'antica Tus, sede del potere dei ribelli Parti, viene espugnata rapidamente dall'esercito riformato dei drudobrigi. Galvanizzati dalla vittoria, gli uomini di trugorige infliggono altre due dure sconfitte ai patobreti, inferiori per morale, leadership e tecnologia militare.

62: Margu, chiamata Merv, capitale dell'alleanza ribelle, è espugnata, saccheggiata, rasa al suolo. Le sue mura sono rovesciate e il sale è sparso sulle sue rovine. Il luogo sarà d'ora in poi noto come Margos (cioè Morte). L'efferatezza della conquista della Margiana rimarrà uno dei rimorsi che tormenteranno la vita di Trugorige. Si dice che da questa data il Ueramobretos non abbia più sorriso.

Nel tardo autunno la campagna orientale si conclude a Caddologan. La città apre le porte e viene risparmiata, anche per rispetto agli antichi eroi ivi sepolti. Solo il patobreto e la sua famiglia sono consegnati al carnefice e sostituiti da fedelissimi della corte.

65: Trugrorige sposta la capitale da Ecbatana ad Aspadana. Lo spostamento verso oriente corrisponde alla definiva emancipazione dai poteri mediorientali (la chiesa di Vertigerna, l'aristocrazia del latifondo mesopotamica, gli elementi galloarabi, ebraici e galati). Ciò porta alla degenerazione dei rapporti fra l'Impero e le sue componenti mai del tutto assimilate della sfera mediterranea, e tale degenerazione conduce inevitabilmente alla guerra. Il deterioramento irrimediabile delle relazioni è condotta in maniera magistrale da Trugorige, in modo che nessuna mediazione sia possibile: il progetto dello Ueramobretos è la definitiva assimilazione del medio-oriente nella sfera galliranica.

Il primo obbiettivo di Trugorige è Vertigerna. L'armata imperiale sconfigge le milizie ecclesiastiche e armene, ristabilendo il controllo imperiale sul Caucaso. Vertigerna è svuotata, i tesori dei magi trasportati ad Aspadana, così come il Magubaid, che da questo momento in avanti sarà in pratica il cappellano del Ueramobretos.

68: I calalleggeri galloiranici prendono in trappola i mercenari mediolanesi assoldati dai galati. La resistenza anatolica è spezzata, e Trugorige è acclamato Re dei Re d'Anatolia. Meravigliato dalla disciplina e dalla freddezza dei mercenari occidentali, prende contatto con la Triplice per assoldarne un reggimento.

69: Guerra Siriaca: Trugorige si rivolge a sud, ponendo la base delle operazione ad Aleppo. Arabi ed Ebrei sono sul piede di guerra, il fanatismo religioso e il proselitismo giudaico hanno approfittato dei movimenti di truppe a nord per radunare tutti i semiti dell'impero sotto la bandiera della stella.

70: Distruzione di Gerusalemme e del Tempio. Trugorige colpisce con pugno di ferro, devastando la Siria Meridionale. Gerusalemme è conquistata, il Tempio abbattuto. La città è ribattezzata Belenobriga e fatta sede di un'accademia e di un teatro. Mentre il Ueramobretos marcia verso l'Egitto, mercenari occidentali impongono l'obbedienza imperiale in Nabatea e Giudea e, sconfitti due volte i galilei, li assediano a Masada.

*Milano all'Epoca delle Egemonie*

1: Tempio di Belisma
2: Teatro
3: Nertodunon
4: Palazzo del Senato o della Marina
5: Palazzo della Touta
6: Statua Equestre di Cesare
7: Foro Tarviano
8: Tempio di Libero/Maponos/Bacco e Peristilio
9: Tempio dei Cabiri e Tempio di Iside Madre
10: Tempio dei Caldei
11: Colonna di Tarviano
12: Fontana Bianca

Milano all'Epoca delle Egemonie

71: Trugorige vende Tiro e Ascalona ai mercanti Tartessii, perchè possano essere la casa dei suoi mercenari. Tutta la costa mediterranea, esclusa Masada (che cadrà da qui a poco) sono ormai sotto il suo dominio. Inizia la galloiranizzazione della Siria, attraverso l'immigrazione controllata di abitanti dell'Ecatompoli e la sistematica repressione dello spirito di indipendenza locale. L'ultima resistenza siriaca sarà spezzata nel 91.
Da questa data inziia la terza parte del regno di Trugorige, quella nel quale si raccolgono i frutti dell'impiego della forza militare. L'Impero è unito, saldo, fiero, e d'ora innanzi sarà anche ben amministrato. Vengono ricostruite le grandi strade achemenidi, le città mercantili raddoppiano di popolazione, grande impulso alle manifatture e alla costruzione di porti.
Trugorige è amato dalla popolazione civile, che si è vista liberata dal gioco dell'aristocrazia e del latifondo, venerato dalla chiesa sottomessa al suo volere. L'unico luogo dove possono radunarsi i suoi nemici è la sua stessa famiglia.

74: Bagaunos Bretos, figlio di Trugorige, è linciato dalla folla quando si diffonde la notizia del suo tentativo di assassinio ai danni del sovrano. Trugorige, accigliatosi alla notizia, prende in custodia il figlio del morto, Druwido.

88: Trugorige manda a morte il marito della figlia (che è esiliata nel deserto di Margos) e altri tre suoi parenti, con l'accusa di complotto. Dopo questa decisione cade malato.

91: Durante l'ultima campagna militare contro la città di Emesa Trugorige cade malato per la seconda volta. Dopo questa campagna non fa ritorno ad Aspadana (che non rivedrà mai più), ma si stabilisce sul Caspio, in vita ritirata.

96: Trugorige, malato da otto anni, si spegne nel suo palazzo estivo in riva al Mar Caspio.

Druwido Spenta Sotere

96: Druwido, prediletto di Trugorige, sale al trono. Perchè l'anziano Uergobretos avesse preso in simpatia questo giovane dissoluto, dedito al vino, alle donne e all'oppio, è un mistero. Forse in lui vedeva quella leggerezza e quella capacità di non farsi deprimere dalla durezza delle decisioni e dalla pesantezza dei sensi di colpa di una vita dedicata all'esercizio del potere, che a lui erano sempre mancate.

98: L'unica impresa militare di Druwido è la conquista dell'Egitto, condotta per lo più con mercenari occidentali. Alla fine della campagna contro i Meroiti, Druwido fa inserire l'Egitto nella Pata di Siria, sottoponendolo così a massiccia immigrazione iranica. Alessandria è donata come porto franco ai Mediolanesi, mentre viene creta una nuova capitale, Coptialon, presso l'antica Menfi.

101: Druwido nomina Sercos, alcuni dicono suo amante, portavoce e responsabile dell'amministrazione imperiale. Continua lo sviluppo economico ma la compattezza dell'impero subisce un nuovo colpo. Ormai il potere è nelle mani dei mercati dei detti Ialotouta.

105: Inizio dei grandi lavori per la creazione del Palazzo dei Druidi a Tirazide, residenza privata dello Ueramobretos. Notevoli i più di diecimila metri quadrati di mosaici a soggetto astrologico.

Il mondo alla pace di Mantinea (cliccare per ingrandire)106: Patto di Mantinea fra Drudobrogi e Triplice: l'Impero accetta senza alzare un dito la perdita definitiva dell'area anatolica.

110: Druwido muore, forse per le conseguenze di una vita dedicata all'oppio piuttosto che alla politica. Lascia un impero prospero ma in decadenza morale, e soprattutto privato dell'Anatolia e della Galazia, in favore dei coloni della Triplice.

Trugorige II Spenta Sotere

110: A differenza di suo padre, Trugorige II è un ragazzo con la testa sulel spalle, interessato al governo e in particolar modo all'economia. Sercos rimane al suo posto, e continua la sua lotta contro la corruzione. Trugorige si dedica agli studi e occasionalmente supervisiona i lavori per il Palazzo dei Druidi.

111: Lione tenta la conquista di Sinope, ma è immediatamente bloccata dagli sforzi diplomatici di Trugorige, che riesce a negoziare una pace con gli occidentali.

123: Sercos è assassinato da un gruppo di congiurati militari. Trugorige interviene con pugno di ferro, fa processare e mettere a morte gli assassini e nomina amministratore e maestro di palazzo l'assistente del defunto, Dannos.

135: Trugorige II muore giovanissimo, forse a causa della sua passione per la lavorazione del vetro, che lo aveva portato a respirare fumi tossici per molte ore ogni giorno. La perdita per l'impero è gravissima, uno dei più capaci e attenti sovrani si spegne prima ancora di poter iniziare la sua opera.

Senorige Spenta Sotere

135: In fretta e furia i notabili di Aspadana scelgono Senorige come successore. Si tratta di un giovanotto cresciuto negli agi dei quartieri delel donne al Palazzo dei Duidi, che non ha mai messo piede nella capitale. La fazione dei consiglieri e dei principi-mercanti prende il sopravvento, la lotta contro la corruzione degli ultimi due Ueramobreti è annullata, la Drudobriga diviene uno stato ad organizzazione clientelare.

139: Mediolanon conquista la fortezza di Sinope e ne fa una sua colonia. Senorige risponde alla violazione del Patto di Mantinea radunando l'esercito e infierendo contro i Tartessici di Ascalona e Tiro. Questa mossa dimostra il totale fraintendimento della cultrua della Triplice (e l'astio antigallico) da parte dei druwidobrogi, e porta all'alleanza di Tartesso, Lugdunum e Medionalon in funzione anti-imperiale.

140: operazioni militari lungo il fiume Halys. Primi contatti fra agenti della triplice e Gallarasii. Rivolta dei mercenari occidentali affogata nel sangue. Da questa data di drudobrogi si affideranno agli orientali per il sostegno militari: gallarasiani e altri galloiranici orientali.

142: la popolazione dell'Egitto, oppressa da quarant'anni di sfruttamento imperiale, si ribella. I capi della rivolta, dopo un mese di sommosse popolari, capendo che non possono resistere al pugno di ferro imperiale, cercano il supporto di Mediolanon. Consiglieri militari e truppe scelte sbarcano quindi ad Alessandria e si uniscono ai ribelli. Nel giro di due stagioni i drudobrogi sono confinati a Coptialon e respinti sui Sinai.

163: Battaglia di Zeugma. L'alleanza fra Triplice, Galati e Egiziaci rovescia definitivamente le forze drudobroge che tentavano di spezzare la linea del fronte nemico. Nelle operazioni sono coinvolti 60,000 soldati imperiali, di cui circa la metà drudobrogi e il resto orientali, 22,000 anatolici e coloniali, 15,000 occidentali e 10,000 egiziani.
I Ducingeti, ossia i militari coloniali in grado di combattere sia come fanteria aperta sia come cavalleria leggera, si rivelano l'arma vincente degli occidentali, che chiudono il nemico in un sacco, pur essendo in inferiorità numerica. Al sesto giorno di battaglia, vedendo ormai perdute le possibilità di vittoria, i drudobrogi e i loro ufficiali si ritriano dal campo, lasciando gli orientali a coprire la loro fuga. Vedendosi traditi, però, i mercenari gallarasii si arrendono e si consegnano ai vincitori. I cavalieri galati insidiano la fuga per tutto il percorso fino a Harran, dove presso i guadi dell'Eufrate la battaglia si riaccende.
È qui,e non a Zeugma, come comunemente si crede, che Senorige, durante la strenua difesa che avrebbe permesso la ritirata a scaglioni, cade colpito all'occhio da una freccia.
Insieme a lui, fra Zeugma e Carre, cadono altri ventimila guerrieri imperiali, e una cifra simile cede le armi ai vincitori.

Suados

165: Paradossalmente la totale disfatta drudobroga permette all'impero di non soccombere del tutto. Nell'anno seguente alla battaglia di Zeugma, nessun imperatore è incoronato, essendo la notizia e la dimensione della sconfitta tanto difficili da digerire per i principi-mercanti e gli eunuchi che esercitano il potere. Quindi nessuno ha il potere di contrattare una pace, e le truppe della triplice non vogliono addentrarsi troppo in territorio ostile.
I due figli di Senorige, Trugorige e Suados, incarnano i due partiti che si contendono le sorti dell'impero. Il primo è appoggiato dai militari e dagli orientali che vorrebbero una guerra ad oltranza, anche in territorio galloiranico, mentre il secondo rappresenta i mercanti e gli eunuchi, che cercano la pace a qualunque costo, pur di non perdere la loro supremazia economica.
La lotta è senza quartiere, e si trasforma in una vera e propria guerra civile, anche se limitata ad Aspadana e Tirazide. Durante la famosa Notte dei Fuochi un'intera ala del Palazzo dei druidi fa a fuoco, e Trugorige è costretto a lasciare l'impero e a cercare ospitalità e protezione presso Caddicos, patobreto di Arasia e Caddologan.
Suados è quindi incoronato Uergobretos di un impero in ginocchio.
L'Anatolia è perduta, e così l'Egitto. Giudea, Siria ed Armenia sono in fiamme, e solo le fortezze del Caucaso difendono la Mesopotamia e l'Ecatompoli dalla stessa condizione. L'Oriente è di nuovo in mano ai suoi capi tribali, divisi fra Gallarasii a sud e a est e galloiranici a nord e a ovest. La popolazione urbana, un tempo mantenuta e anzi arricchita dai commerci lungo le vie mercantili dell'impero è ora invece ridotta alla fame, preda di malattie, sfruttata come manodopera servile e bacino di reclutamento, costretta nella sua disperazione ad affidarsi ai Maghi e al loro estremismo religioso.
Suados non è certo l'uomo adatto a venire a capo di un simile guazzabuglio. La sua dote principale è la semplicità d'animo con cui acconsente ad ogni proposta che gli venga presentata da qualche eunuco. Inoltre è un devoto religioso, e non vede l'ora di affidare la popolazione affamata del suo regno alla cura della chiesa di Uesumat.Il mondo alla pace di Palmira (cliccare per ingrandire)

168: Finalmente, dopo tre anni di consolidamento, Suados incontra i rappresentanti delle colonie e non può che ratificare ciò che già è avvenuto: l'Anatolia è ceduta alle colonie o ai sovrani locali, finalmente indipendenti dai drudobrogi. Il Caucaso rimane imperiale, ma di fatto è un regno indipendente in mano alla chiesa di Uesumat, con l'Armenia oppressa e priva di un sovrano. L'Egitto è colonia milanese, mentre diverse città in Siria e Palestina sono colonie Tartessiche. In particolare i Nabatei sono alleati dei mercanti occidentali, e avuta l'indipendenza, permettono agli ebrei della Diaspora di rientrare a Gerusalemme.
Palmira, Damasco ed Emesa formano una lega che dovrebbe fungere da stato-cuscinetto.

171: Caddos Bagos Magos è il nuovo Magubaid, vero uomo di ferro dell'impero. Dai territori del Caucaso controlal l'economia e le masse popolari di Mesopotamia, Ecatompoli e Perside.

180: ribellione di Caddologan e Alessandria in Oriente.

187: secessione di Arasia e Margos.

188: ribellione delle province montane del Caucaso contro lo strapotere ecclesiastico, Ardobel, Vertigerna e Van sono date alle fiamme, i maghi messi al rogo.

189: Battaglia di Van, i ribelli battono le forze imperiali, ma la vittoria non porta alla fine del dominio ecclesiastico. Anzi, sempre più ribelli devono migrare verso est e mettersi sotot la protezione di Donnos Caddicos.

190: le province rivierasche del Caspio si uniscono alla rivolta anti-imperiale, alleanza fra i ribelli e i barbari orientali.

192: Donnos Caddicos Kargladios ed i suoi feroci Gallarasii espugnano Caramana.

193: Donnos Caddicos Kargladios, capotribù dei Gallarasii Gutuatiri muove contro Aspadana, con la benedizione dei ribelli. La città è assediata, e alla caduta conosce per la prima volta il saccheggio. Suados è catturato, accecato col fuoco e deposto.

Massima espansione della Triplice nel II sec. d.C.

Donnos Caddicos Kargladios (Dinastia Gallariana)

193:Donnos Caddicos è incoronato ad Aspadana. A Margotigerna Sirom Bretos fa incoronare Trugorige III come legittimo erede dell'impero dei Drudobrogi. 
Con lui arrivano, oltre ai suoi militari, orde di missionari buddisti, che si diffondono fino alle coste mediterranee e oltre.

194: Dusios, figlio si Suados, si rifugia a Vertigerna presso Caddos Magos, mettendosi sotto l'ala ecclesiastica. Si vengono così a formare tre fazioni: i Gallarasi/Galhan di Kargladios, gli ecclesiastici di Caddos Magos in Il mondo nel 194 d.C. (cliccare per ingrandire) Mesopotamia e Drudolanda e i legittimisti di Sirom sul Caspio, in Medogallia e nel Margos.

196: Donnos Caddicos, la cui salute mentale è recentemente svanita, viene deposto dai suoi compagni d'armi e sostituito col figlio. 

Brennos Bretos (Dinastia Gallarasiana)

196: Brennos Bretos raduna i suoi fedelissimi e marcia verso il Caucaso, ultima regione non ancora sottratta ai drudobrogi. Le forze dei Magi sono sconfitte dai cavalieri asiatici e Vertigerna saccheggiata e distrutta. Il dominio dei Magi finisce nel sangue, la Chiesa di Uesumat non avrà più potere temporale nel senso comune del termine.
Dusios II si salva rocambolescamente ed è preso sotto l'ala di Sirom Bretos, il prode capo dei galliranici orientali e patobreto di Alessandria.

197: Mentre Brennos Bretos fa assassinare Suados, fino ad ora tenuto prigioniero ad Aspadana. Questo gesto è inteso a togliere mordente alla rivolta filo-uergobretide di Sirom Bretos, che viene anche sconfitto sul campo.

199: galvanizzato dalla vittoria contro i ribelli, Brennos Bretos invade l'Anatolia, ma le sue truppe sono duramente sconfitte dai coloniali a Diorito. Sirom Bretos approfitta di questo rivolgimento per riprendere la sua lotta contro i galloariani.

200: Battaglia di Ecatompilo: i ribelli galloiranici sconfiggono gli invasori gallarasiani che si ritirano nei loro territori aviti di Bactria e Gandhara.

Dusios II (Tutelato da Sirom Bretos)

200: Finalmente Dusios II è incoronato Uergobretos. L'impero tira un sospiro mentre si cerca di rimettere assieme i pezzi di una potenza ormai svanita.
Dusios si stabilisce ad Aspadana, mentre il suo protettore, Sirom Bretos, crea una città militare presso Rhagae, detta Uergobriga, da dove i suoi uomini pososno controllare l'Ecatompoli.
Inizia la riforma feudale della dinastia Sam. Contemporaneamente i monaci buddisti sono accettati alla Drudotigerna, dacché, malgrado la loro affiliazione agli invasori Gallarasi, Sirom li ha in favore, avendo frequentato i loro monasteri durante la sua infanzia a Margotigerna.

203: Dusios II è deposto da Sirom Bretos in favore di suo figlio Trugorige III. La mossa è semplicemente politica,e la sostituzione avviene nel disinteresse della popolazione, che vede già in Sirom Bretos il suo sovrano.

Trugorige III (Tutelato da Sirom Bretos)

203: Trugorige III nominato re (non sarà mai incoronato).

205: definitiva sconfitta dei Maghi presso Van. Sirom Bretos stringe alleanza con gli armeni ai quali affida il confine occidentale.

206: Trugorige viene deposto.

Sirom Bretos

206: Sirom Bretos è incoronato Uergobretos a Uergobriga. La restaurazione dell'Impero è compiuta, e viene celebrata con tre giorni di festa in tutte le città.

208: Dusios II e Trugorife III sono assassinati nella loro prigione sul Caspio. Intanto Sirom Bretos guida una campagna contro i Gallarasii, ai quali strappa Alessandria, che viene rinominata Sirombriga e Caddologan, infine riconquistata. Durante la campagna l'esercito fa tappa a Margotigerna, città natale di Sirom, che viene completamente restaurata ed ampliata, nonché rinominata Nevirigebriga. Nel Progetto di Sirom, questa città dovrebbe diventare la terza capitale dell'Impero, dopo Aspadana e Ueramobriga.

209: Sirom, sconfitti i Gallarasiani, varca il Passo di Bolan e cala in India, dove ottiene diciassette vittorie, saccheggiando Kanauj e altre undici città. Questo è il suo massimo capolavoro militare. Oltre diecimila celti sono lasciati indietro, a controllare le province apepna saccheggiate, mentre carovane e carovane di tesori sono portati a Uergobriga.

210/211: Campagna Asiatica, Sirom Bretos espugna le fortezze iraniche dell'Asia Centrale, assimilando definitivamente gli ultimi ariani alla cultura galloiranica. I Gallarasi dell'Impero Galhan si rifugiano nella Valle Fergana e nel Bacino del Tarim, mentre i loro fratelli indiani devono lottare per la sopravvivenza.

212: Campagna del golfo, Sirom in Arabia e Oman.

214: Iniziano i lavori per la creazione di una grande flotta nel Golfo Persico: l'obbiettivo è l'Egitto.

215: Ribellione Curda, repressa nel sangue da Sirom che fa costruire una torre con i crani degli sconfitti. Giungo nel Caucaso Sirom Bretos inizia a radunare uomini e mezzi per la riconquista della Siria e dell'Anatolia.

Il mondo alla morte di Sirom Bretos (cliccare per ingrandire)217: Sirom Bretos muore misteriosamente poco prima di iniziare la Campagna Anatolica. Le sue truppe sbandano. Appena la notizia dello scampato pericolo giunge a Bisanzio, la città dichiara la sua indipendenza da Mediolanon.

Belenos Bretos

217: Belenos, nipote di Sirom, diventa imperatore facendo assassinare i due legittimi eredi.

218: Belenos è deposto dal suo fratello minore Logan.

Logan Bretos

218: Logan è semplicemente un arrampicatore, e mantiene il potere per meno di sei mesi, prima che l'ultimo figlio di sirom, Angha, riprenda il potere.

Angha Spenta Bretos

218: Angha è incornato Uergobretos, ma deve fronteggiare una vera guerra civile, perchè i generali di suo padre e i capi tribali si stanno dividendo il potere.

219: Angha Spenta è deposto ed accecato.

220: Angha Spenta torna al potere supportato dagli eserciti armeni di Giambretos, eunuco e capo militare che assume verso di lui il ruolo che suo padre aveva avuto per gli ultimi uergobreti di Aspadana.

231: Aspadios, sovrano di Tiraside e Chermana, estende la sua influenza su Aspadana e costringe Angha Spenta e nominarlo suo protettore, rinnegando Giambreto: guerra civile.

250: Fine della guerra civile, i settentrionali di Giambretos riprendono il sopravvento, cancellando per sempre la potenza meridionale di Aspadios, che è costretto al suicidio.

254: Giambretos riconquista definitivamente il Caucaso, ma non osa spingersi verso occidente, malgrado la guerra che insanguina le Colonie, per paura di impelagarsi in un conflitto che costerebbe all'impero la sua già precaria coesione.

256: Angha Spenta muore, gli succede lo stesso Giambretos, malgrado sia un eunuco.

[continua]

Iacopo


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