Poco prima delle vacanze di Natale 2004/05, una mia studentessa
mi ha prestato una copia del film « Donnie Darko », pregandomi di visionarla
e di spiegarle poi il suo significato, perchè non era riuscito ad afferrarlo.
Mi ha spiegato sommariamente la trama, parlandomi dello psicotico protagonista
(il quale dà anche il nome al film) e delle sue visioni di uno strano
coniglio il quale lo salva dalla morte e gli predice la fine del mondo di lì
a 28 giorni, 6 ore, 42 minuti ed 11 secondi. Fine che puntualmente arriva,
anche se non si tratta di quella del mondo, bensì di quella dello
stesso Donnie. La mia studentessa mi ha chiesto di spiegarle che cosa
c'entrano i viaggi del tempo in questo bizzarro film, ma dalle sue parole non
avevo capito bene neppure io, e mi ero limitato a suggerirle un'analogia con
quello di "Alice nel paese delle meraviglie", che conduce la
protagonista sulle vie del sogno e del mistero. Per poterle fornire una
spiegazione più precisa, tuttavia, ho visionato il film, ed ecco alcune
considerazioni che mi sono sgorgate dall'animo dopo averne studiato con cura
la trama.
Anzitutto, mi ero sbagliato. Il coniglio non è bianco, non è
quello di "Alice in Wonderland" e non rappresenta un mondo di sogno; è un
personaggio di favole nordiche semi-horror e viene utilizzato
nella mitologia di Hallowe'en. Qui
viene chiamato Frank, con evidente riferimento a San Francesco, la cui festa
cade il 4 ottobre, ed il film si svolge appunto nel mese di ottobre 1988: ci
sono continui riferimenti alla campagna elettorale, allora in corso, tra
George Bush
senior e Michael Dukakis. Sembra
un fantasma, ed il film è infatti catalogato dalla critica come horror, ma in
realtà il personaggio è detto schizofrenico (come John Nash di "A Beautiful
Mind"), quindi sembra logico che abbia allucinazioni dovute a sdoppiamento
della personalità. Però le cose si complicano quando il fantasma salva la
vita al protagonista, impedendogli di morire schiacciato da un motore di aereo
che nessun aereo sembra aver perduto, e soprattutto comincia a spingere il
nostro giovane anti-eroe a compiere atti di vandalismo, che poi si riveleranno
pienamente giustificati: la scuola è corrotta e dominata dai clientelismi,
"merita" di essere allagata, ed il telepredicatore stile New Age Jim Cunningham,
interpretato da Patrick Swayze (il suo nome è un tributo alla famiglia
Cunningham di "Happy Days"), si rivela non solo un venditore di fumo ma
addirittura un pedofilo, e viene arrestato a buon diritto.
E poi, la schizofrenia del protagonista dilaga con l'apparire
ai suoi occhi di strani "lombrichi" trasparenti che escono dal
plesso solare delle persone, così come aveva predetto Mother Death,
un'eccentrica scrittrice ora semipazza che aveva avuto manifestazioni degli
stessi fenomeni (sembra che solo ai pazzi sia consentito viaggiare nel
tempo...) Il film sarebbe solo un'accozzaglia di proiezioni oniriche se a
questo punto il giovane Darko non si mettesse a discuterne con il prof di
Fisica che gli spiega cosa
sono i Wormhole o "ponti di Einstein-Rosen": misteriosi cunicoli che
attraversano lo spazio-tempo e permettono di congiungere tra di loro punti
lontanissimi nello spazio e nel tempo, e quindi di viaggiare a piacimento
nello spazio e nelle galassie. Geniale irruzione della fantascienza nel sogno
e nell'horror! A questo punto abbiamo in mano la chiave per risolvere il film,
che sembrava appiattirsi su livelli di "Cimitero Vivente" dopo che
Frank si è tolto la maschera conigliesca ed ha mostrato una ferita
sanguinolenta al posto dell'occhio. Ed invece, gli eventi precipitano la notte
di Hallowe'en: durante una festa di giovani in casa Darko, favorita
dall'assenza della padrona di casa che ha dovuto sostituire una professoressa,
impegnata a difendere il Cunningham, nell'accompagnare cinque ragazze ad
un'importante manifestazione nazionale, Darko ed i suoi amici vengono
aggrediti da alcuni energumeni; arriva a tutta birra un'auto guidata da Frank,
giovane come tanti vestitosi da coniglione per Hallowe'en, ed investe Gretchen,
giovane fidanzata di Donnie, uccidendola. Donnie, che poco prima è stato
guidato da un wormhole uscito da lui stesso a prendere la pistola del padre,
spara in un occhio di Frank, vendicando la fidanzata. Caricato il corpo di lei
in auto, sfugge alla polizia e vede di lontano un wormhole che si forma,
risucchiando il motore perduto proprio dall'aereo che portava a Washington sua
madre e la sua sorellina. Lui capisce ed imbocca il wormhole con la sua auto.
Torna indietro alla notte del 2 ottobre in cui Frank gli è apparso per la
prima volta. Stavolta non si scosta ed il motore d'aereo lo colpisce in pieno,
uccidendolo. Però Gretchen non lo ha mai conosciuto ed è salva. Il paradosso
temporale è geniale ed è duplice:
a) la concatenazione causa-effetto si richiude su sé stessa
come un serpente che si mangia la coda: Donnie incendia la casa di Jim Cunningham, questi è arrestato, la sua
prof di educazione fisica deve difenderlo e non può andare a Washington, ci
va invece sua mamma, si può tenere la festa di Hallowe'en in casa sua, qui si
ha la morte di Gretchen e Donnie, per riparare ad essa, torna indietro nel
tempo e sconvolge quella stessa concatenazione di causa-effetto che ha
prodotto quegli eventi, morendo ed impedendo tutto il resto (quindi anche
l'arresto di Cunningham). È il cosiddetto "paradosso del nonno": io
torno indietro nel tempo e faccio in modo che mio nonno non incontri mai mia
nonna. Come faccio ad essere nato e ad impedire il loro incontro? Nella realtà
Darko non ha cambiato il futuro, ha solo creato una nuova linea temporale
"parallela" in cui lui è morto e Gretchen vive, ma in teoria
continua a vivere anche l'altra (anche se lui e Gretchen l'hanno lasciata:
saranno catalogati, penso, come "misteriosamente scomparsi nel
nulla"...)
b) Frank non è un fantasma ma un giovane come tanti. Solo che,
quando viene ucciso, il suo fantasma, anziché perseguitare il suo assassino
nel futuro, torna nel passato avanzando a ritroso nel tempo (come se andasse
più veloce della luce!!!) e tormenta il suo assassino prima ancora che
diventi il suo assassino. In pratica, scatena così tutti gli eventi che
daranno luogo al suo assassinio, un po' come se io tornassi indietro nel tempo
con una macchina da me costruita e insegnassi al me stesso degli anni passati
come inventare la macchina del tempo. Questo è il maggiore dei paradossi.
Ricordo al proposito una puntata di "Spazio 1999", celeberrimo
telefilm di fantascienza anni '70, intitolata "Fantasma su Alpha": in essa tutta la base lunare ha visioni
terrificanti di uno spettro con metà del volto orribilmente sfigurato che
emerge dal
nulla ed uccide i membri dell'equipaggio di base Alpha. Poi si scopre che Don
Mateo, giovane membro dell'equipaggio, ha particolari poteri psichici e può evocare il
fantasma; allora lo si mette tra tre elettrodi che generano raggi mortali per
debellare la mostruosa presenza. Questa si manifesta e si vede che il suo
mezzo volto sano è lo stesso del giovane Mateo. Questi si
libera, lotta con il fantasma, ma questi lo getta contro il raggio mortale, e
il giovane muore, riportandone mezza faccia distrutta. Subito il mostro scompare, e tutti capiscono che il fantasma era il suo, che viaggiava a ritroso
nel tempo. "Non c'è niente di peggio", conclude il comandante
Koenig, "che essere perseguitati dal proprio stesso fantasma mentre si è
ancora in vita!" E temo che questa paradossale ed agghiacciante
situazione sia capitata anche al nostro Donnie Darko..
Come mi ha fatto notare inoltre l'amico Alessandro, la trama del film
è basata sul libro "La filosofia dei viaggi del tempo" di Roberta Sparrow, che il protagonista
riceve dal suo insegnante; il suo autore si scopre essere "Nonna Morte", Roberta Sparrow appunto, l'anziana signora che si reca giornalmente a controllare la cassetta della posta e che Donnie ed i suoi amici prendono in giro.
Il libro è reperibile a questo
indirizzo. Gli elementi del film si muovono ed agiscono proprio in funzione del loro ruolo di Artefatto (il motore dell'aereo), il Ricevitore (Donnie Darko), Vivi Manipolati (Gretchen?) e Morti Manipolati (Frank) come descritti dal libro e così anche la materia: acqua (il wormhole assume il comportamento di un liquido) ed il metallo (l'aereo).
Bene, cari amici, credo di aver assolto il "compito"
che la mia studentessa mi aveva assegnato (sic!) Spero di meritare almeno la
sufficienza, cioè di aver aiutato lei e voi a comprendere questo film
fantasmagorico e pieno di strani guazzabugli eziologici. Ma non mi illudo di
aver colto il senso per dir così ontologico del complessissimo film scritto e
diretto da Richard Kelly: come diceva Elizabeth Taylor in
"Improvvisamente l'estate scorsa", « La Verità sta sul fondo di un
pozzo senza fondo »!!!
F.M.B.
Donnie Darko (USA, 2001)
Durata: 113'
Genere: fantastico/drammatico
Suono: Dolby Digital SRD DTS
Distribuzione: Moviemax
Regia: Richard Kelly
Storia originale: Richard Kelly
Produttore esecutivo: Drew Barrymore
Personaggi e interpreti: Jake Gyllenhaal (Donnie Darko),
Holmes Osborne (Eddie Darko), Maggie Gyllenhaal (Elizabeth Darko), Daveigh Chase
(Samantha Darko), Mary McDonnell (Rose Darko), James Duval (Frank), Jena Malone
(Gretchen Ross), Arthur Taxier (Dr. Fisher), Patrick Swayze (Jim Cunningham), Drew
Barrymore (Karen Pomeroy); Katharine Ross (Lilian Thurman)
Note:: gli attori che interpretano Donnie Darko e sua sorella
Elizabeth sono fratelli anche nella vita; per girare il film ci sono voluti
davvero 28 giorni. Attenzione: il film deve essere visto dai minori
solo se accompagnati da adulti a causa dell'eccessivo turpiloquio nei dialoghi
tra gli studenti e della carica emotiva di alcune inquadrature.
Sito ufficiale: www.donniedarko.it
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