La battaglia di Toro

di Alessio Mammarella


1476
Battaglia di Toro. Le truppe portoghesi di Alfonso V infliggono un dura sconfitta all'esercito di Ferdinando d'Aragona ed Isabella di Castiglia, che devono ritirarsi a Saragozza. Giovanna viene riconosciuta figlia legittima, e proclamata Regina dalle Cortes di Castiglia. Governerà il paese congiuntamente al consorte, Alfonso V, il quale invece regnerà in via esclusiva sul Portogallo. Si gettano le basi affinché i due paesi si uniscano in uno solo.

1483
Il genovese Cristoforo Colombo propone per la prima volta al Re del Portogallo, Giovanni II, una spedizione esplorativa per attraversare l'Atlantico e raggiungere le Indie navigando verso occidente. Il sovrano, sconsigliato dai suoi esperti, nega il suo appoggio all'impresa. Colombo ritenterà più volte di convincere la corte ma, né Giovanni II né il suo successore Manuele I acconsentiranno mai a una spedizione verso occidente, concentrandosi sulla circumnavigazione dell'Africa e l'esplorazione dell'Oceano Indiano.

1492
Cade Granada, mettendo fine all'omonimo regno moro ed alla presenza araba in Europa. La Reconquista è terminata.

1504
Le truppe di Luigi XII, Re di Francia, sconfiggono definitivamente gli Aragonesi nel Regno di Napoli. Ferdinando il Cattolico, Re d'Aragona, ha infatti terminato le risorse finanziarie a sua disposizione e non riesce più a mantenere l'alleanza con i Colonna. Il ritiro di questi ultimi e delle loro milizie rende impossibile proseguire oltre con la resistenza. Papa Giulio II è preoccupato dalla nuova situazione politica, per la presenza simultanea dei francesi a nord ed a sud della penisola italiana. Inoltre il Pontefice chiede l'immediato arresto di Cesare Borgia, evaso dalla prigione di Castel S.Angelo, mentre il Valentino, giunto a Napoli, vi dimora da uomo libero.

1505
Cesare Borgia raggiunge la città di Pisa per difenderla dall'assedio dei fiorentini. Re Luigi XII fornisce al Borgia i denari e le truppe necessarie a due condizioni. La prima è che il Borgia tenga la città a completa disposizione dei francesi. La seconda è che sua figlia, la giovanissima Luisa, sia promessa all'altrettanto giovane Ercole Massimiliano Sforza. In questo modo, il Re di Francia intende indennizzare la casa Sforza per la perdita di Milano, e togliere all'Impero e ad altre potenze qualsiasi pretesto per contestare alla Francia il possesso del Ducato milanese.
Papa Giulio II, profondamente preoccupato dal ritorno in scena del Borgia e dalla disinvoltura con cui il Re di Francia si erge ad arbitro delle questioni italiane, decide di porre fine alle tensioni diplomatiche con Venezia, ed inizia a lavorare a una Lega antifrancese.

1509
Battaglia di Agnadello. Le truppe francesi di Luigi XII si scontrano con le forze congiunte dell'Impero e della Repubblica di Venezia. Per ragioni varie, dall'ottima artiglieria alla difficoltà di coordinamento e disciplina degli avversari, lo scontro si risolve in una grande vittoria francese.
Battaglia dell'Arno. Cesare Borgia, al comando di milizie raccogliticce, affronta in campo aperto i fiorentini e li sconfigge lungo le rive dell'Arno, a poca distanza da Pisa.
Battaglia di Cassino. Truppe pontificie, pronte ad invadere il Regno di Napoli, vengono sorprese e sconfitte dalla cavalleria francese.

1510
Pace di Brescia. La Francia, vincitrice su tutti i fronti impone condizioni di pace dure ai coalizzati. Il confine tra il Ducato di Milano e la Serenissima si sposta fino al Lago di Garda, mentre lo Stato Pontificio deve cedere Bologna agli Estensi, alleati della Francia, e riconoscere il Regno di Napoli come libero da qualsiasi vincolo di vassallaggio rispetto alla Santa Sede. Quanto all'Impero l'unica condizione per la pace è quella di erigere Pisa a principato e concedere il relativo titolo ereditario a Cesare Borgia.

1516
Muore Cesare Borgia, lasciando alla figlia ed al genero Ercole Massimiliano Sforza la signoria di Pisa.

1519
Morto Massimiliano d'Asburgo, due giovani sovrani si confrontano per accaparrarsi il titolo di Imperatore: Carlo d'Asburgo, erede di molteplici dinastie e titoli; Francesco I re di Francia. A spuntarla e quest'ultimo, e dopo secoli un re francese torna a possedere le insegne che furono di Carlo Magno.

1520
Francesco I si fa incoronare anche come Re d'Italia, ripristinando una antica consuetudine che era venuta meno con l'allentamento del potere imperiale sull'Italia. Stabilisce quindi Milano come capitale del Regno e degli Stati Generali sul modello di quelli francesi.

1521
Trattato di Bologna. Al Ducato di Milano, che costituisce l'unico possesso della corona in Italia, si aggiugono anche i domini estensi. Alfonso I d'Este ottiene in cambio il Regno di Napoli.

1522
Muore Montezuma II. Gli succede, in un clima di pace e prosperità, il fratello minore Cuitláhuac.

1527
Sacco di Firenze. Dopo la stipula di una alleanza tra Firenze, Papato e Carlo V, Francesco I invia l'esercito imperiale a conquistare la città di Firenze come monito. La città, pressoché distrutta, viene affidata ai pisani. Ercole Massimiliano assume il titolo di Principe di Toscana.

1530
Muore Giovanna di Castiglia. Il suo regno viene unito in maniera definitiva a quello del Portogallo. Proclamazione del Regno di Spagna.

1531
Il Ducato di Savoia viene annesso ai possedimenti diretti del Regno d'Italia.

1533
Muore l'Inca Huayna Cápac. Per la sua successione scoppia una guerra civile tra Huascar, benvoluto dalla Corte e dalle famiglie più prestigiose, ed il fratellastro Atahuallpa, di madre straniera e quindi meno prestigioso come lignaggio, ma che ha già offerto numerose prove di valore combattendo alle frontiere settentrionali.

1535
Morte di Cuitláhuac. Sale al trono il vigoroso Cuauhtémoc, che rilancia l'espansione dell'Impero in tutte le direzioni.

1540
Atahuallpa sconfigge Huascar ed intraprende una profonda riforma dell'Impero. Decide di costruire una nuova capitale molto più a nord rispetto a Cuzco, per poter gestire meglio i territori settentrionali conquistati dai suoi immediati predecessori. Per favorire il processo di rinnovamento, apporta modifiche anche alla religione nazionale, in modo da ridimensionare l'importanza di Cuzco e dei suoi templi.

1543
Atahuallpa viene assassinato. Scoppia una nuova guerra civile tra il successore designato, Tupac Huallpa, e Manco Capac, sostenuto dalla fazione conservatrice che aveva appoggiato Huascar. Prevale Manco Capac, ma la città di Quito si ribella, staccandosi dall'Impero.

1545
Siena viene annessa al Principato di Toscana.

1551
Manco II muore durante la guerra per la riconquista di Quito. Gli succede il giovanissimo figlio Sayri Tupac, che pone fine al conflitto e si ritira a Cuzco.

1556
Carlo d'Asburgo abdica ritirandosi a vita religiosa. Durante il suo regno ha fallito nel tentativo di governare al meglio territori tanto vasti quanto dispersi. Gli succedono il figlio Filippo, come Re d'Aragona, Re di Sicilia e Duca di Borgogna; il fratello Ferdinando per come Arciduca d'Austria, Re di Boemia e Re d'Ungheria.

1559
Il giovane Francesco II, già consacrato Re di Francia a Reims, si presenta dagli elettori per essere scelto come Imperatore. A sorpresa Ferdinando d'Asburgo, elettore come Re di Boemia, vota per sé stesso insieme ai principi protestanti. Ferdinando è dunque Imperatore del Sacro Romano Impero provocando una inevitabile guerra con la Francia e gli altri paesi cattolici, anche per la scelta del nuovo Imperatore di convertirsi al Protestantesimo per ripagare i suoi elettori.

1560-1565
Prima Guerra Franco-Asburgica. La Francia annette il Palatinato. Alla morte dell'Imperatore Ferdinando, il Re di Francia è uno dei grandi elettori e può rovesciare a suo favore il meccanismo di elezione.

1570-73
Guerra di Cipro. La flotta imperiale e quella veneziana riescono ad infliggere severe sconfitte a quella ottomana, respingendo l'assalto all'isola di Cipro.

1578
Sebastiano I Re di Spagna affronta e sconfigge il sultano del Marocco, peraltro morto durante la battaglia per cause naturali.

1583
Distruzione di Cuzco da parte di invasori dal nord. Tupac Amaru si trasferisce presso la fortezza di Vilcabamba, resa imprendibile dalle montagne e dalla foresta.

1589
Crisi dinastica nell'Impero. La morte del giovane Enrico IX, nel pieno delle lotte fra cattolici e protestanti, porta all'incoronazione di Enrico X già sovrano del piccolo Regno di Navarra.

1597
Muore, senza eredi diretti, il Re di Napoli Ercole II d'Este. Gli succede il nipote Carlo di Guisa, figlio di sua sorella, che sale al trono come Carlo I. L'Imperatore Enrico X, allontanato quello che è uno dei nobili cattolici più influenti, proclama un editto per concedere la libertà religiosa e porre fine ai conflitti.

Riassunto e considerazioni sul XVI secolo
La divergenza di grande impatto è la mancata scoperta dell'America. La dinastia asburgica, alle prese con una irrisolta penuria di risorse finanziarie, deve lasciare campo libero ai francesi, che arrivano a ripristinare l'Impero di Carlo Magno. Il ramo germanico degli Asburgo reagisce convertendosi al protestantesimo per riprendere la corona imperiale, ma dopo un breve conflitto la Francia riesce a riassumere il controllo.
La Spagna, formata da Portogallo e Castiglia, non si cura delle vicende europee (l'impostazione politica è quella del Portogallo) ma piuttosto di esplorazioni e commerci con le Indie.
Quanto all'Italia, i francesi ne fanno un regno associato, con gran parte del territorio sotto il controllo diretto della Corona a eccezione di alcuni staterelli comunque soggetti alla Francia (lo Stato Pontificio, le repubbliche di Genova e Venezia, la signoria degli Sforza in Toscana ed altre minori). Il Regno di Napoli, fuori dai confini dell'Impero, resta uno stato alleato.
Nel Nuovo Mondo, non ancora scoperto, l'impero degli Inca va in pezzi ugualmente, mentre quello azteco è ancora esistente (anche se non ne ho dato notizie nella seconda merà del secolo).

1606
L'olandese Willem Janszoon, di ritorno da un viaggio nelle Indie, finisce fuori rotta ed approda sulle coste del Brasile. Ne prende possesso a nome del suo paese.

1607-1637
Guerra dei Trent'anni. La Spagna ritiene, in ragione di trattati risalenti ai secoli precedenti, che gli appartengano tutte le terre a occidente delle Azzorre. Rivendica quindi i territori scoperti da Janszoon, mentre tutti i principali paesi approntano spedizioni per valutare l'estensione delle nuove terre ed eventuali opportunità di commercio. L'Inghilterra, ansiosa di iniziare esplorazioni e commerci oltre l'Atlantico, sostiene gli olandesi, mentre l'Impero, che ha da sempre mire sui Paesi Bassi, si schiera con la Spagna. Ne scaturisce una lunga e rovinosa guerra che è da una parte motivata dal commercio e dall'altra da ragioni confessionali, visto che si ritrovano contrapposte nazioni cattoliche e protestanti.

1638
Pace di Westfalia. Terminato con una sostanziale parità il grande conflitto, il Cardinale Richelieu, consigliere dell'Imperatore Luigi I, è il grande architetto della pace. E' sua l'idea di scambiare l'ereditarietà del titolo imperiale con la libertà di culto secondo la regola Cuius Regio Ejus Religio. I principi protestanti tedeschi ottengono quindi un'ampia autonomia, ma viene superato il meccanismo dell'elezione imperiale. Papa Urbano VIII contesta fortemente l'accordo, ma le sue proteste cadono nel vuoto: ormai l'autorità del Pontefice è ormai irrilevante a livello continentale.
Il trattato sancisce anche l’erezione di Parigi a capitale imperiale, facendo quindi coincidere l’Impero con il Regno di Francia. Aquisgrana resta capitale del Regno di Germania e Milano capitale del Regno d’Italia.
Sul nuovo continente, la Spagna deve rinunciare al monopolio che aveva cercato di imporre, e il Brasile è ormai inevitabilmente olandese. Nella nuova fiorente colonia sono affluiti coloni protestanti da tutto l'Impero. La Spagna è riuscita comunque, grazie all'importanza della sua flotta, ad esplorare ampie porzioni del nuovo continente, fondando due grandi gruppi di colonie, la Nuova Spagna e la Nuova Castiglia. L'Impero e l'Inghilterra invece, si sono interessati alla parte più settentrionale del continente ma la loro colonizzazione procede più lentamente rispetto agli ormai esperti spagnoli.
Riguardo alle vecchie colonie nelle Indie, Inglesi ed Olandesi guadagnano alcuni avamposti ai danni della Spagna.

1640
Impoverita dal lungo conflitto, dalla fine del monopolio nel commercio con le Indie e dagli sforzi per la colonizzazione del nuovo continente, la Spagna è preda di un'aspra rivolta interna. Ne approfitta Giovanni di Braganza, esponente di una dinastia da sempre rivale di quella regnante, per istallarsi sul trono. Esiliato il legittimo erede al trono, Giovanni si proclama Re come Giovanni IV e sposa Caterina, una delle figlie del precedente sovrano Manuele II. Essendo Giovanni imparentato con la dinastia capetingia, i rapporti tra Spagna ed Impero si fanno ancora più stretti.

1642-1660
Rivoluzione Inglese. L'istinto assolutista del sovrano si scontra con un parlamento dominato dai borghesi, e nello scontro si intrecciano fattori religiosi ed economici. Dopo numerose battaglie, ed una effimera fase repubblicana, guidata da Oliver Cromwell, la monarchia è ripristinata.

1663
Fondazione della Carolina, prima colonia inglese ufficiale nel Nuovo Mondo. Altre piccole colonie erano già state fondate negli anni precedenti.

1668
Gli spagnoli conquistano il Regno di Quito, i cui guerrieri avevano in passato distrutto Cuzco e soppiantato l'Impero Incas.

1674
Conquista turca di Cipro.

1678
Gli spagnoli conquistano anche il forte impero degli aztechi. Questi ultimi, che avevano ottenuto da alcuni avventurieri inglesi ed imperiali delle armi da fuoco e le istruzioni per usarle, hanno dato filo da torcere agli spagnoli ma sono stati poi travolti da una terribile epidemia di vaiolo. Lo stesso imperatore degli Aztechi, Montezuma VII, muore nell'epidemia.

1683-1699
Grande guerra turca. I turchi invadono profondamente i domini asburgici arrivando alle porte di Vienna. Contemporaneamente combattono una guerra navale con Venezia, mirando alla conquista di Candia. Tutte le nazioni europee contribuiscono allo sforzo per sconfiggere i turchi e respingerli verso sud. Anche Candia è salva, ma Venezia deve accettare di entrare formalmente nell'Impero.

Riassunto e considerazioni sul XVII secolo
E' in questo secolo che si verifica la scoperta del Nuovo Mondo. La prima parte che ne viene scoperta è il Brasile, e l'autore è un navigatore olandese. Questo fa si che lì si indirizzeranno quei coloni olandesi, tedeschi e francesi che poi saranno chiamati in seguito "boeri". La Spagna, da parte sua, colonizza i medesimi territori della storia reale, e così si avviano a fare l'Impero (ricordiamo che Francia, Italia e Germania appartengono al ripristinato Impero, anche se i vari principati tedeschi sono pressoché indipendenti) e l'Inghilterra. I domini spagnoli lungo la costa africana ed in oriente sono ridimensionati dall'arrivo di inglesi ed olandesi (in misura minore rispetto alla storia reale).

1701
Muore Carlo II d'Aragona, ultimo sovrano del ramo cattolico degli Asburgo. Gli succede il principe Filippo di Borbone. L'altro ramo degli Asburgo non può proporre candidati alternativi, essendosi da tempo convertito al protestantesimo.

1708
La Repubblica di Genova, da tempo integrata militarmente ed economicamente nell'Impero, diventa una parte del Regno d'Italia. Venezia resta l'unica indipendente delle Repubbliche marinare, seppure formalmente parte anch'essa del Regno d'Italia.

1714-1718
Guerra di Morea fra turchi e veneziani. Vittoria della Serenissima che unisce la penisola ai propri domini.

1721
Si conclude la Grande Guerra del Nord. Sconfitte su tutti i fronti per la Svezia, che abbandona i sogni di diventare una grande potenza. Si affaccia invece sulla scena europea la Russia.

1727
Muore Ludovico VIII, ultimo Principe di Toscana della famiglia Sforza. Il principato viene incorporato nei domini diretti della corona italiana.

1733-1738
Guerra di successione polacca. L'esercito imperiale sconfigge a più riprese le truppe della coalizione avversa che vede insieme austriaci, prussiani e russi. Viene pertanto confermato come Re di Polonia il nobile Stanislao Leszczynski. Tuttavia l'Impero deve cedere alcune colonie del Nuovo Mondo all'Inghilterra.

1740
Muore Carlo VI d'Asburgo, gli succedono la figlia Maria Teresa ed il genero Federico II di Prussia: si forma così un potente stato tedesco.

1741-1748
L'Impero e la Polonia attaccano il nuovo stato tedesco nel tentativo di smembrarlo. Le truppe di Federico II colgono spettacolari vittorie sul campo, ma l'esito finale del conflitto è equilibrato. Gli unici territori persi dall'Impero sono oltremare, dove gli inglesi sfruttano ogni conflitto continentale per avvataggiarsi. L'Imperatore Luigi III decide comunque che l'Impero non condurrà più guerre sul continente europeo, se non per autodifesa, e si occuperà esclusivamente delle sue colonie.

1756-63
Guerra dei Sette Anni. Inghilterra ed Impero si combattono nel Nuovo Mondo e in India per la supremazia. Non avendo alcun impegno sul continente, l'Impero può dedicare il massimo dei suoi sforzi a combattere oltremare. Gli inglesi ottengono guadagni marginali, ma non riescono ad estromettere gli imperiali dalle loro colonie.

1769
La Repubblica di Genova viene annessa al Regno d'Italia.

1775-1783
Rivoluzione nel Nuovo Mondo. Tredici colonie britanniche insorgono, principalmente per ragioni di tasse e commercio. Dopo anni di dura lotta riescono a ottenere l'indipendenza.

1789
Il popolo parigino si ribella. Presa della Bastiglia e imposizione all’Imperatore di un Parlamento con cui condividere il potere.

1792
Avvento al potere dei girondini. Proclamazione della Repubblica, che viene definita “democratica e federale”. La nuova bandiera nazionale rappresenta i tre stati che compongono la federazione: una banda blu per la Francia, una bianca per l’Italia, una rossa per la Germania. I girondini dichiarano anche guerra alla monarchia degli Asburgo-Hohenzollern.

1793
I giacobini subentrano ai girondini, determinando un periodo di Terrore. Il sovrano detronizzato viene ghigliottinato, insieme alla consorte ed a molte altre personalità significative.

1794
Ha termine la parentesi del Terrore, con l’arresto e la condanna a morte del suo principale protagonista, il giacobino Maximilien de Roberspierre. Nel frattempo le truppe conquistano definitivamente i Paesi Bassi. Gli esponenti della dinastia Orange fuggono in Brasile, dove proclamano un Impero: si tratta della seconda nazione indipendente del Nuovo Mondo dopo gli Stati Uniti

1795-1799
Un tentativo di restaurazione monarchica fallisce grazie alla scaltrezza del giovane Napoleone Bonaparte, che ottiene il grado di generale. Negli anni successivi Bonaparte conduce una brillante campagna nel nord Europa, dove Paesi Bassi, Danimarca, Svezia e Norvegia diventano “repubbliche sorelle” rette da giunte di indirizzo giacobino. Grazie al grande prestigio accumulato, Bonaparte riesce a conquistare il potere, inventando ed attribuendosi la carica di Primo Console.

Riassunto e considerazioni sul XVIII secolo
Notevoli sono le ripercussioni del nostro PoD sul XVIII secolo. Il fatto che la dinastia asburgica abbia "solo" la corona d'Aragona governata dal suo ramo cattolico e che l'altro ramo sia protestante, fa si che non ci siano la Guerra di Successione Spagnola e la successiva (e consequenziale) Guerra della Quadruplice Alleanza. Il primo grande conflitto del secolo è la Guerra di Successione Polacca, che contrariamente a quella della storia reale non vede alcun combattimento in Italia (non ce n’è ragione, perché è unita sotto l'Impero a guida francese) e soprattutto vede la vittoria imperiale (francese). Contestualmente a questa vittoria si verifica la perdita di alcune colonie a vantaggio dell'Inghilterra, e qui Luigi III (che in realtà sarebbe Luigi XV di Francia) si rende conto di quanto sia importante astenersi dai conflitti continentali per competere al meglio nelle colonie. Infatti la Guerra dei Sette Anni i la combatterà solo oltremare, salvando le colonie (in realtà perse rovinosamente). Altra grande variazione storica è realtiva alla dinastia Asburgo che diventa Asburgo-Hohenzollern invece che Asburgo-Lorena. L'unione delle due dinastie anticipa la nascita di un forte stato intenzionato a unificare la Germania. Infine, la Rivoluzione francese diventa "europea" (ricodiamo sempre che i re francesi hanno ottenuto la corona imperiale e creato un Regno d'Italia che comprende tutto il centronord) ed il tricolore che siamo abituati nella realtà a conoscere come “francese” viene a simboleggia l’unione di Francia, Italia e Germania.

1803
Muore senza erede diretti l’ultimo sovrano estense di Napoli. In attesa che sia definito un nuovo sovrano e sotto forti pressioni di Napoleone, suo fratello Giuseppe Napoleone viene nominato reggente provvisorio e protettore del Regno. Napoli è comunque da tempo in strettissimi legami con l’Impero.
Nel frattempo l’Impero vende gran parte dei possedimenti nel Nuovo Mondo agli Stati Uniti.

1804
Napoleone Bonaparte si trasforma in un monarca, proclamandosi Imperatore d’Europa. Una questa definizione sia perché ritene obsoleta quella di “Sacro Romano Imperatore” sia perché non intende essere accomunato ai monarchi precedenti. La sua scelta comunque aizza una nuova coalizione, di nuovo sotto la guida degli Asburgo-Hohenzollern, il quale nel frattempo risponde proclamandosi Imperatore di Germania e rivendicando lui l’eredità del Sacro Romano Impero.

1805
Ad Austerlitz Napoleone annienta le forze asburgiche e riesce a conquistare Vienna. L’Impero asburgico perde tutti i territori lungo la costa adriatica, che vengono conferiti alla Repubblica di Venezia. Soprattutto, Napoleone impone come condizione per la pace il suo matrimonio con la figlia primogenita di Federico II, stabilendo un legame di famiglia che nelle sue intenzioni dovrebbe essere anche politico.

1807-1808
Le truppe di Napoleone, coadiuvate dagli aragonesi, invadono la Spagna. Con le truppe spagnole impegnate a difendere la madrepatria, iniziano nelle colonie fermenti indipendentisti.
Nel frattempo, Giuseppe Napoleone passa in Spagna, lasciando Napoli al suo nuovo sovrano: Gioacchino Murat, cognato di Napoleone.

1809
Nuova vittoria napoleonica a Wagram. Questa volta l’Impero Asburgico viene smembrato: i territori di lingua tedesca sono annessi allo Stato di Germania, parte dell’Impero napoleonico, mentre il Regno d’Ungheria viene affidato a a Ferdinando, giovane figlio di Federico II, sotto la reggenza di Girolamo Bonaparte, fratello di Napoleone, ed al più piccolo Francesco Carlo viene affidato il Regno di Boemia, concendendo però a suo padre di conservare la reggenza.

1810
Per compiacere la nazione olandese, unica non rappresentata nella bandiera, viene introdotto il tulipano sulla parte blu, ad indicare la presenza della nazione olandese ma al tempo stesso la sua inclusione nel regno francese dell’Impero.
Fine dello Stato Pontificio. Per volontà di Napoleone, l’Impero annette i territori che per secoli sono appartenuti alla Santa Sede, mettendo fine al potere temporale del Vescovo di Roma.

1812-1814
Napoleone tenta una azzardata impresa militare invadendo la Russia. La campagna ha un esito disastroso, e tutti i nemici precedentemente sconfitti si accodano all’Inghilterra, mai sconfitta, per tentare di sconfiggere l’Impero. Napoleone riesce a salvarsi, ed infine il suo Impero, pur completamente prostrato, deve sacrificare solo la Spagna, che recupera la sua libertà, e la Polonia, che viene annessa dall’Impero Russo.

1815
Congresso di Parigi. L’Impero europeo, l’Impero russo, e la Gran Bretagna si accordano per appianare le loro divergenze e dare inizio ad un lungo periodo di pace.

A questa data perviene a uno snodo storico che per la sua importanza è stato già abbondantemente studiato: la sopravvivenza dell'Impero napoleonico. Quindi per tutti gli eventi successivi rinvierei alle varie ucronie sviluppate su quel tema, magari valutando la compatibilità delle stesse con i particolari aspetti che maturano nella mia versione.

Alessio Mammarella

.

Questo è il commento in proposito di Bhrghowidhon:

L'unico punto che mi lascia interdetto è in fondo al 1505: l'accordo fra Luigi XII e Massimiliano I era chiaro, Investitura del Ducato al Re Cristianissimo, uno dei pochi che non mirasse a farsi eleggere Imperatore (e la cui intenzione fosse chiara agli Asburgo, il che non valeva, per esempio, nel caso di Carlo VIII). Ammettiamo pure che i sospetti non siano mai troppi: di certo dare Pisa agli Sforza non è una tutela nel caso che l'Impero cambiasse idea e li volesse riportare a Milano (che cosa importa all'Imperatore se gli Sforza hanno già Pisa? E uno Sforza si farebbe scrupoli a farsi appoggiare per riavere Milano solo perché il Cristianissimo gli ha concesso Pisa?).

Questo ad ogni modo è solo un dettaglio e non influisce sull'ucronia, dove l'esito più importante – fra i molti – mi pare la stabile unione fra Germania, Francia e «Italia» (nel senso carolingio del termine; a rigore, nel 1519 con Francesco I bisognerebbe precisare che se «dopo secoli un re francese torna a possedere le insegne che furono di Carlo Magno» è nel senso di «un Re di Francia» (la prima volta che era avvenuto era stata nell'875 con Carlo II il Calvo in quanto era già Re dei Franchi Occidentali – in precedenza il Titolo non esisteva e neppure il Regno, Carlomagno era Re d'Austrasia, non di Francia nel nostro senso di Regno dei Franchi Occidentali – mentre Carlo il Grosso è stato prima Imperatore e poi Re dei Franchi Occidentali), perché se inteso come «un Re di lingua e cultura francese» la volta precedente non era «secoli» prima, ma solo un secolo e 73 anni, con Carlo IV Venceslao di Lussemburgo (Re in quanto Re di Boemia (incoronato il 2. settembre 1346) dalla morte del padre Giovanni a Crécy il 26. agosto 1346; l'11. luglio precedente, Carlo era solo stato eletto Antiré ed è rimasto tale fino all'11. ottobre 1347, altrimenti a ogni ‘Usurpatore’ il Sovrano in carica andrebbe considerato decaduto; anche l'Incoronazione di Carlo è comunque avvenuta il 26. novembre 1346, quando era già incoronato Re di Boemia). Ovviamente l'Incoronazione di Francesco I come Re d'Italia (dei Longobardi) ripristina sì «un'antica consuetudine» (nel senso di “cominciata molti secoli prima”), senza essere ucronica (perché anche Carlo V è stato incoronato con la Corona di Ferro, oltre che Imperatore, a Bologna nel 1530), che più che «venuta meno» era stata solo resa temporaneamente inattuabile per cause di forza maggiore (Alberto II non ne ha avuto il tempo, Federico III – al momento ancora IV – nel 1452 non poteva entrare in una città usurpata con la violenza, Massimiliano I – pur con tutte le sue ambizioni – non è stato nemmeno coronato Imperatore, consuetudine ancora più importante) e comunque da meno di un secolo (la precedente era stata di Sigismondo la domenica 25. novembre del 1431 in S. Ambrogio a Milano). Altro dettaglio è l'irritualità che sia candidato a Re dei Romani un quindicenne (1559): nel 1657 per una questione d'età gli Asburgo sono stati sul punto di perdere l'Elezione...

.

Citiamo anche l'idea di aNoNimo:

In questo sito ho trovato questa cartina di una Spagna in cui è dominante la cultura Catalana. Secondo voi quali PoD sono necessari per arrivarci? (nota bene: niente in contrario alla cultura castigliana!! La mia è solo un'ipotesi ucronica)

.

Aggiungiamo la Timeline proposta da Iacopo:

Giovanna la Savia

1485: Marìa de Santo Domingo nasce ad Aldanueva de Santa Cruz in Leon.

1487: Marìa ha la prima visione di cui non parlerà mai a nessuno. La visione, scritta nei suoi diari segreti, verrà resa pubblica solo un secolo esatto dopo la sua morte.

1492: Prime menzioni degli gnostici quietisti Alumbrados nella valle del Guadalquivir.

1496: Giovanna sposa Filippo d'Asburgo detto Il Bello e lascia la Spagna per vivere insieme all'amato marito nelle Fiandre.

1497: Marìa ha una grande visione mistica nel giorno del suo dodicesimo compleanno, a seguito della quale entra in convento nell'Ordine Domenicano. La sua visione viene registrata negli archivi della Diocesi di Salamanca.

1500: nasce il primo figlio maschio di Filippo e Giovanna: Carlo.

1503: Durante un viaggio in Spagna per visitare la madre malata, Giovanna mette al mondo il suo secondo figlio maschio: Ferdinando. POD: Durante questo viaggio viene avvicinata dal frate domenicano Francisco de Ocana, che le consegna una lettera di Marìa de Santo Domingo. La lettera, conservata negli archivi reali, contiene segreti noti solo a Giovanna, una visione di Isabella all'Inferno e un appuntamento: tra tre anni, Giovanna sarebbe tornata in Spagna e sarebbe dovuta andare a Salamanca da Marìa prima che a Barcellona dal padre.
Nello stesso anno Ferdinando d’Aragona incamera il Regno di Napoli.

1504: morte di Isabella di Castiglia, madre di Giovanna. I rapporti tra lei e Filippo si raffreddano. Ferdinando d'Aragona, padre di Giovanna, si fa acclamare dalle Cortes reggente di Castiglia.

1506: improvvisa e inattesa morte di Filippo il Bello d'Asburgo. Giovanna torna in fretta e furia in Spagna, lasciando il primogenito Carlo. Durante questo viaggio ricorda la cupa lettera della Beata Marìa e, sfuggita agli agenti del padre, ripara nel convento domenicano di Salamanca insieme al piccolo Ferdinando.

1507: Ferdinando d'Aragona ordina al vescovo di Tortosa Luis Mercader di scovare la figlia ribelle. L'Inquisizione si accanisce con inaudita ferocia sugli alumbrados, non riuscendo però a scoprire il rifugio di Giovanna e Fernandiño.

1508: Giovanna trova rifugio a Maiorca presso i monaci lulliani, quindi a Orano presso i sufi che mantengono buoni rapporti con gli Alumbrados grazie ai Moriscos. Da qui si sposta prima Caltagirone, poi a Corleone in Sicilia e infine a San Giovanni in Fiore in Calabria. Fernandiño crescerà qui, protetto dall'ostilità dei calabresi nei confronti della Spagna.

1509: Ferdinando d’Aragona è convinto che Giovanna abbia trovato rifugio in Portogallo, presso la sorella Maria sposa del re Manuele. I due si scambiano lettere al vetriolo, e Manuele rifiuta a Mercader l’accesso alle fortezze del suo regno. La situazione precipita rapidamente e solo una mediazione papale impedisce che Ferdinando invada il regno rivierasco.

1511: gli Alumbrados sono diffusi a Salamanca e nella Castiglia Centrale. Marìa de Santo Domingo inizia a dettare le sue visioni al domenicano Juan de Olmillo.

1515: il movimento degli Alumbrados è ormai ampio. Isabella de la Cruz ha le prime visioni a Guadalajara, Francisca Hernandez a Salamanca e Maria de Cazalla a Pastrana.

1516: Morte di Ferdinando Trastamara d'Aragona, padre di Giovanna. Carlo di Gand cala in Spagna per prendere possesso dei regni iberici, ponendosi come unico erede della latitante Giovanna. Le Cortes lo acclamano con riserva, sperando sempre nel ritorno di Giovanna.
Al ritorno della regina vedono, con attesa quasi messianica, anche gli Alumbrados, che diffondono il mito della Reyna Luna (nascosta ora come quando è Nuova, ma pronta a tornare per divenire Piena), pronta a liberare la sua gente dagli odiati rojitos.

1517: Giovanna e Fernandiño giungono in segreto a Siviglia, nascondendosi tra i Moriscos e gli Alumbrados della città. La rabbia monta in tutta la penisola a causa dell'occupazione di tutti i gangli del potere da parte della Corte fiamminga di Carlo. Particolarmente odiosa risulta la nomina di Adriano di Utrecht a Grande Inquisitore. Gli agenti Alumbrados hanno gioco facile a cooptare i piccoli nobili insoddisfatti e intimoriti dal nuovo Re alla causa della Reyna Luna.
Altrove, Martin Lutero affigge le sue 95 Tesi alla porta della Cattedrale di Wittemberg.

1518: le tensioni in Spagna crescono. Gli Alumbrados entrano in contatto con gli Evangelici tedeschi e con i Valdesi. Giovanna e Fernandiño viaggiano in incognito per tutta la Spagna. Luis Mercader li individua a Guadalajara, ma in uggia a Adriano di Utrecht li lascia fuggire.

1519: morte dell'Imperatore Massimiliano. Carlo lascia la Spagna per assumere la corona imperiale.

1520: scoppia la rivolta antifiamminga dei Comuneros, cui si aggiungono immediatamente le Cortes della piccola nobiltà fedeli alla Reyna Luna, gli Alumbrados e le Fratellanze di Valencia e Siviglia. Giovanna conclude il sul nascondimento e si rivela al suo popolo nella città di Tordesillas. Qui le Cortes la acclamano regina di Spagna e ratificano l'atto con cui lei stessa ripudia Carlo nominando Fernandiño, ora maggiorenne, suo erede.
In autunno Giovanna riceve il riconoscimento diplomatico di Francesco I di Francia e da Manuele del Portogallo.
A novembre è combattuta la Battaglia di Tordesillas. Le truppe fiamminghe marciano sulla capitale degli insorti. Il comandante degli Alumbrados (Pedro Giròn) lascia la città per scontrarsi con l’armata dei rojitos, attestandosi a Villabragima, proprio di fronte a Medina de Rioseco, utlima roccaforte lealista nella Castiglia settentrionale, dove sono acquartierati i fiamminghi guidati dal Conte di Haro Pedro Fernandez. Pedro Giròn cade in un inganno del Conte, marciando verso Villalpando e lasciando così scoperta la strada verso Tordesillas. L’esercito fiammingo marcia così verso la capitale degli insorti, la prende d’assalto e fa prigioniera Giovanna.
Prima che la giornata sia finita pero accorre Fernandiño, alla testa di più di mille cavalieri raccolti tra la piccola nobiltà e le confraternite degli Alumbrados, con i quali attacca la retroguardia nemica, impossessandosi di 15 cannoni e distruggendo l’intera colonna di vettovaglie nemica. Il grosso della fanteria fiamminga però riesce a riparare entro le mura di Tordesillas.
Durante la notte un gruppo di ardimentosi entra in città da un canale di scolo e mette in salvo Giovanna. Il giorno seguente la popolazione di Tordesillas insorge contro i fiamminghi, e il Conte di Haro è fatto prigioniero e consegnato a Giovanna e Fernandiño.

1521: Francesco I di Francia invade l'Italia. Carlo deve distrarre le truppe che aveva approntato per riconquistare la Spagna. Intanto Toledo e altre importanti città si schierano con Giovanna.
Giovanna e Fernandiño controllano tutta la Castiglia settentrionale. Juan de Padilla, comandante militare dei Comuneros, viene mandato in Galizia per occupare Santiago.
Le forze carliste si ritirano verso la Navarra.
Siviglia, Valencia, Murcia e Granada insorgono e si schierano con la Reyna Luna. Fernandiño marcia attraverso l’Andalucia per difendere queste preziose città dalle forze carliste che muovono dall’Aragona.
Durante la sua assenza Toledo viene assediata dai carlisti, ma l’anziano vescovo di Zamora, Antonio de Acuña, appena convertitosi ala fede alumbrada, accorre. Non potendo resistere ad una battaglia in campo aperto, i carlisti si ritirano verso l’Aragona.

1522: Battaglia di Villar. Le forze fiamminghe, prese tra l’esercito di Fernandiño, quello di Juan de Padilla e quello del Vescovo Acuña, sono annientate.
In seguito alla battaglia Giovanna e Fernandiño entrano a Toledo tra due ali festanti di folla come Regina Proprietaria e Re Erede di Castiglia e Aragona.
Alla cerimonia di incoronazione partecipano anche Manuele del Portogallo e sua moglie Maria, sorella minore di Giovanna, i messi di Francia e Inghilterra e i rappresnetanti degli evangelici tedeschi.
Partecipa anche Fernando Francesco D’Avalos, Marchese di Pescara, vincitore della Battaglia di Bicocca recentemente caduto in disgrazia presso l’Imperatore Carlo.
Subito dopo l’incoronazione Fernandiño sposa la figlia dei Re del Portogallo, Isabella. La cerimonia è celebrata dal Vescovo Acuña. Subito dopo le nozza i due coniugi partono per la Sicilia accompagnati dal D’Avalos.
Giovanna pone la propria residenza a Toledo e fa di Acuña il proprio amante.
Juan de Padilla riorganizza l’esercito alumbrado e si prepara a invadere l’Aragona, per costringere le cortes di quel paese a riconoscere Fernandiño come legittimo erede del nonno Fernando.
Presso Milano Francesco I è sbaragliato nella Battaglia della Bicocca.

1523: Fernandiño giunge a Palermo insieme a Isabella e al D’Avalos. I vecchi alleati della madre insorgono immediatamente e scacciano il conestabile carlista. Lasciata la moglie in Sicilia, Fernandiño e D’Avalos raggiungono Napoli, dove con una rapida azione prendono prigioniero il Vicerè Carlo di Lannoy.

Padilla è duramente sconfitto alle porte di Barcellona e deve tornare in Castiglia. Intanto la Navarra e il Paese Basco insorgono e si schierano con Giovanna.
L’Ordine di Santiago e l’Ordine di Calatrava insorgono contro Giovanna.

1524: morte della mistica alumbrada Marìa de Santo Domingo, detta Beata de Piedrahita. Giovanna partecipa alle esequie: sarà la sola funzione religiosa alla quale prenderà parte come Regina. In memoria della mistica sua benefattrice Giovanna ordina la fondazione di una grande Università Teologica nella città di Salamanca.
Fernandiño si coordina con le forze francesi per eliminare le ultime sacche di resistenza fiamminga in Italia meridionale. Egli incontra anche alcuni agenti della Sublime Porta, anche se i colloqui rimangono segreti.
Padilla sconfigge l’Ordine di Calatrava e entra in Aragona da meridione.
Alla fine dell’anno le truppe francesi assediano l’esercito imperiale a Pavia.

1525: Battaglia di Pavia:
Francesco I schiera 8.000 lanzichenecchi svizzeri, 5.000 lanzichenecchi tedeschi, 6.000 fanti francesi e 4.000 italiani di cui la metà delle Bande Nere, 2.000 cavalleggeri, 53 pezzi d’artiglieria e 1.200 cavalieri pesanti, particolarmente temuti.
Carlo V gli oppone 12.000 lanzichenecchi tedeschi, 3.000 archibugieri italiani, 800 cavalieri pesanti e 1.500 cavalieri leggeri e 17 cannoni, più 5.000 difensori di Pavia.
Ferdinando II accorre con 3.000 fanti spagnoli dei Tercios, 3.00 archibugieri napoletani e 1.500 cavalieri, con 23 cannoni che però arriveranno troppo tardi per prendere parte alla battaglia.
Antonio de Leyva, il generale di Carlo, schiera la cavalleria e l’artiglieria sulla destra e al centro i lanzichenecchi difesi da uno schermo di archibugieri italiani. Francesco I oppone la propria cavalleria a quella imperiale, i propri tedeschi agli archibugieri nemici e tiene gli 8.000 svizzeri e le Bande Nere in retroguardia, con l’artiglieria schierata sulla destra.
Nelle prime fasi della battaglia i cavalieri francesi attaccano quelli imperiali con una carica di grande effetto scenico ma tatticamente fuori tempo massimo. Il Leyva deve distrarre gli archibugieri per dare manforte ai suoi cavalieri. La mischia è furibonda, e lo stesso Francesco I cade in mano nemica.
A questo punto i lanzichenecchi imperiali sono costretti a marciare contro il centro nemico. Lo scontro è anche qui duro e sanguinoso, ma anche qui i soldati del re di Francia sono sconfitti. A difendere il campo francese rimangono solo gli 8.000 picchieri svizzeri, le uniche truppe fresche rimaste sul campo.
È a questo punto che i difensori di Pavia tentano una sortita, sopraffacendo le Bande Nere rimaste a sorvegliare la città e puntando contro la retroguardia degli svizzeri. Ma poco prima che la morsa si stringa sui mercenari, proprio mentre il sole sorge sul campo di battaglia, Fernandiño appare da sud: lui e il D’Avalos hanno attraversato il Tirreno, sono sbarcati non lontano da Massa e si sono mossi verso nord con grande rapidità.
Il D’Avalos guida i suoi archibugieri sul fianco sinistro della sortita dei difensori di Pavia, smorzando il loro impeto e facendo pagare un caro prezzo di sangue agli imperiali. I tercios spagnoli si schierano al fianco degli Svizzeri, mentre la cavalleria leggera, sotto la guida di Fernandiño stesso, si getta nella mischia nella quale è caduto il Re di Francia, rintuzzando gli imperiali e mettendo fine alla battaglia.
Fernandiño trova Francesco ancora in piedi, con un’alabarda tra le mani, circondato dai corpi degli archibugieri che hanno tentato di sopraffarlo.
Concilio di Toledo: Giovanna convoca a Toledo (diocesi del suo amante Acuña) un grande Concilio cui invita i capi di tutte le comunità degli Alumbrados di Spagna, insieme ai rappresentanti politici delle varie Juntas dei Comuneros di sua Maestà e a quelli dei cattolici di Portogallo, Aragona e Francia. Raggiungono il Concilio anche gli emissari degli evangelici tedeschi, francesi e italiani.
Il Concilio adotta la definizione teologica dei Cinque Sola, la dottrina della Consustanziazione e il Sacerdozio Universale.
Subito dopo il Concilio, con la reazione papale, più della metà dei vescovi spagnoli ne rigetta i canoni. La Spagna è sull’orlo della guerra civile. L’Ordine di Santiago respinge le truppe fedeli a Giovanna dalla Galizia.
Giovanna adotta come simbolo personale la Rosa Rossa (in analogia con la Rosa Bianca di Lutero, ma anche come riferimento a San Giovanni in Fiore).

1526: Nasce la figlia primogenita di Isabella e Fernandiño, Elisabetta.
Pace di Milano. Fernandiño, che ha occupato la città, rifiuta qualunque trattativa che non sia condotta direttamente dal fratello.
Carlo è ben più che contrariato, ma il Turco incombe e i lanzichenecchi battono cassa, e dunque deve cedere.
Fernandiño apre le trattative chiedendo a Carlo di supportare la sua candidatura a Re Elettivo d’Ungheria. Carlo è confuso. Il giorno seguente Fernandiño accampa pretese sul Margraviato di Brandeburgo. Carlo è perplesso. Il terzo giorno Fernandiño offre a Carlo di restituire Milano se il fratello lo aiuterà ad espellere il papa da Roma. Carlo è oltraggiato.
Nei giorni seguenti Fernandiño si rifiuta di aprire trattative se le ossa di Filippo il Bello non saranno traslate in Spagna, dove Giovanna possa rendere loro omaggio. Poi chiede la convocazione di un Concilio (atto che spetterebbe al Papa, ma che Fernandiño sostiene possa spettare all’Imperatore facendo riferimento nientemeno che a Costantino, ignorando tra l’altro il fatto che Giovanna ha convocato un Concilio senza essere né Papa né Imperatore). Sottobanco Fernandiño fa arrivare una proposta di matrimonio tra lo Sforza e sua figlia (più di trent’anni di differenza).
Dopo quasi un mese di regale nulla, Carlo comincia a capire che il punto che suo fratello sta cercando di portare avanti non ha nulla a che fare con il contenuto delle sue richieste, quanto piuttosto con la forma. Fernandiño vuole che Carlolo riconosca come Re, come legittimo sovrano. Inoltre, Fernandiño sta cautamente evitando di nominare la corona che davvero è in palio: l’Aragona.
Quando, dopo un mese di trattativa estenuante, Carlo tira fuori il tema della Corona d’Aragona, Fernandiño nicchia. Propone addirittura di scambiarla con l’Austria o la Borgogna (a scelta di Carlo, s’intende). Fernandiño è un osso decisamente duro per la diplomazia imperiale.
Le trattative hanno una svolta nell’Agosto 1526, quando a Milano giungono due notizie ugualmente angoscianti per Carlo: Solimano il Magnifico ha annientato gli Ungheresi a Mohacs, e Francesco I, riavutosi dalle ferite subite a Pavia, è di nuovo sul piede di guerra.
A malincuore Carlo avanza la sua prima proposta di pace: ristabilire lo status quo ante, con lo Sforza a Milano e Napoli e Sicilia alla corona d’Aragona. Carlo però non cede su un punto: l’Aragona deve andare a Giovanna. Fernandiño ha pietà dell’orgoglio del fratello e accetta.
La Guerra della Lega di Cognac, mossa da Francesco I (alleato con il Papa e i Medici) contro Carlo, vede Fernandiño schierato al fianco del fratello.

1527: Ignazio di Loyola adotta la fede degli Alumbrados e si iscrive all’Università di Salamanca.
Nascono nello stesso anno i primogeniti maschi dei due fratelli Asburgo: Filippo, figlio di Carlo, e Giovanni, figlio di Fernandiño.
Per punire il Papa alleato del Re di Francia, Carlo sguinzaglia i suoi lanzichenecchi, luterani arrabbiati. Questa soldataglia marcia verso sud senza incontrare resistenza (Giovanni dalle Bande Nere è l’unico che si opponga loro, perdendo la vita). Alle porte di Roma si uniscono loro i Tercios spagnoli. Gli evangelici tedeschi e iberici mettono a sacco la città per settimane, espugnando anche Castel Sant’Angelo a colpi di cannone (i pezzi d’artiglieria arrivati troppo tardi per la battaglia di Pavia sono infatti usati in questa occasione).
Fernandiño consegna Clemente VII agli agenti di Carlo prima di lasciare l’Italia per tornare nella penisola iberica. Una volta in Aragona, supportato da truppe messegli a disposizione dal fratello, espugna le ultime roccaforti dei nemici di Giovanna.

1528: nasce Anna, terza figlia di Fernandiño e Isabella. Andrà in sposa a Francesco Ferdinando D’Avalos, pronipote del generale di Pavia e grande amico di Giovanni di Spagna.
Fernandiño e Padilla sbaragliano l’Ordine di Santiago e conquistano il sepolcro dell’Apostolo.

1529: nasce Ferdinando, quarto figlio di Fernandiño e Isabella.
Muore Antonio de Acuña, Giovanna lascia Toledo e si stabilisce a Còrdoba, dove passerà il resto della sua vita.
Carlo e Francesco si accordano nella Pace delle due Dame, che ristabilisce lo status quo ante anche in Borgogna. Fernandiño è stato occupato a riportare la pace in Spagna, e non ha potuto approfittare della Guerra della Lega di Cognac per estendere la sua influenza in Italia.

1530: dopo anni di discussioni e anche di litigi furibondi, Giovanna non è riuscita a convincere Fernandiño e Isabella ad affidare i loro figli ad un precettore privato. Così, poiché la coppia insiste nel dare alla propria prole un’educazione modesta e popolare, Giovanna istituisce una scuola pubblica, aperta ai giovani di tutte le classi del regno. La direzione della scuola viene affidata a Ignazio di Loyola.

1531: nasce Maria, quinta figlia di Fernandiño e Isabella

1532: nasce Maddalena, sesta figlia di Fernandiño e Isabella.

1533: nasce Caterina, settima figlia di Fernandiño e Isabella.

1534: nasce Eleonora, ottava figlia di Fernandiño e Isabella. Ignazio di Loyola lascia la direzione delle Scuole Reali per didcarsi a tempo pieno alla direzione della Compagnia di Gesù, il primo Ordine Evangelico.
Enrico VIII emette l’Atto di Supremazia, prendendo il controllo della Chiesa d’Inghilterra.

1535: a Milano muore senza eredi Francesco II Sforza. La sua morte fornirà il casus belli per la Guerra dei Fratelli, che opporrà l’Austria e l’Impero di Carlo alla Spagna di Fernandiño.

1535/1542: Guerra dei Fratelli, Prima Fase. Spagna, Francia, Impero Ottomano e Lega di Smalcalda si oppongono alla sola Austria. L’Inghilterra di Enrico VIII rimane neutrale.

1536: nasce Margherita, nona figlia di Fernandiño e Isabella. Malgrado la salute cagionevole, Teresa Sànchez de Cepeda Dàvila y Ahumada scappa di casa per entrare in una confraternita evangelica.

1538: nasce Massimiliano, decimo figlio di Fernandiño e Isabella, che morirà in fasce.

1539: nasce Barbara, undicesima figlia di Fernandiño e Isabella.

1540: nasce Filippo, dodicesimo figlio di Fernandiño e Isabella. Egli sarà Re di Spagna dal 1576 al 1590, seguito da suo figlio Ferdinando III dal 1590 al 1637.

1541: nasce Ursula, tredicesima figlia di Fernandiño e Isabella che morirà in fasce.

1542/1547: Guerra dei Fratelli, Seconda Fase. L’Inghilterra passa dalla parte della Spagna, la Francia e gli Ottomani si alleano con l’Austria. Si hanno così Spagna, Inghilterra e Smalcalda contro Austria, Ottomani e Francia.

1542: Teresa d’Avila lascia la confraternita evangelica nella quale era entrata per stabilirsi in casa della vedova Jeronima Guiomar de Ulloa, dove intratterrà intensi rapporti con i più eminenti pastori gesuiti.

1543: nasce Elena, quattordicesima figlia di Fernandiño e Isabella. Fernandiño stringe un patto di alleanza con Enrico VIII Tudor, dandogli in sposa la sua figlia primogenita Elisabetta.
Elisabetta di Spagna, seppur appena diciassettenne, è una donna volitiva, coltissima, straordinariamente intuitiva –insomma, una degna erede di Giovanna. Unico suo difetto sono le crisi epilettiche che la perseguitano dall’infanzia.
Enrico spera che Elena gli conceda infine un degno erede. Il giorno successivo alla prima notte di nozze, tuttavia, Elisabetta scrive alla madre: “trecento libbre di fodero ma la spada è spezzata”.
Nel torbido ambiente della corte inglese Elisabetta si avvicina (le malelingue si sprecano) alla figliastra omonima. Grazie alla sua influenza a corte, riesce anche a far reinserire le due figlie di Enrico VIII nella linea di successione.
I pastori gesuiti che accompagnano Elisabetta introducano l’evangelismo latino nelle Isole Britanniche.

1547: nasce Giovanna, quindicesima e ultima figlia di Fernandiño e Isabella.
In Inghilterra muore Enrico VIII. Gli succede Edoardo VI, suo figlio, di appena nove anni. Come Lord protettore viene scelto Edward Seymour, che le due Elisabette odiano dal profondo del cuore, e che soprattutto persegue una politica filocattolica e filoaustriaca.
In Francia muore Francesco I, gli succede il figlio Enrico II.

1547/1559: Guerra dei Fratelli, terza Fase. L’Inghilterra Cattolica passa dalla parte dell’Austria, la Francia di Enrico II torna dalla parte della Spagna. Si hanno così Spagna, Francia e Smalcalda contro Austria, Ottomani e Inghilterra.

1548: Ignazio di Loyola fonda il primo Collegio Evangelico a Messina. Ne seguiranno altri quindici in Spagna.

1549: Elisabetta d’Inghilterra e Elisabetta di Spagna organizzano una congiura che porta alla morte di Edward Seymour. Nei torbidi che seguono, le due devono lasciare il regno. Toccano terra a Lisbona, dove li attende il Principe Giovanni di Spagna con l’amico Francesco Ferdinando d’Avalos.

1550/1555: Elisabetta risiede a Còrdoba presso Giovanna. La giovane principessa in esilio trova in Giovanna la madre che non ha mai avuto.

1553: in Inghilterra muore Edoardo VI, gli succede la sorella, Maria la Cattolica.

1555: morte di Giovanna, la Reyna Luna.
Pace religiosa di Augusta.

1555/1558: Ozi di Malaga. Elisabetta di Spagna (29 anni), suo fratello Don Giovanni (28 anni), l’amico di sempre Francesco Ferdinando D’Avalos (25 anni) e la principessa d’Inghilterra Elisabetta (22 anni) trascorrono anni sereni ma movimentati all’Alcazaba di Malaga. Le storie licenziose su questo periodo si sprecano.
Alla fine di questi giorni felici, Elisabetta di Spagna muore tra le braccia del fratello e dell’amica, sopraffatta dalle crisi epilettiche.

1556: Ignazio di Loyala muore in odore di santità. Lascia come eredità spirituale le Costituzioni e gli Esercizi Spirituali, vera fondazione dell’evangelismo latino.

1558: Maria la Cattolica muore a Londra. I rapporti tra Elisabetta e Giovanni sono ormai raffreddati. Elisabetta parte per l’Inghilterra con la figlia di Giovanni in grembo. Rimane oggetto di disputa se i due fossero sposati in segreto, in ogni caso nessuno dei due si sposerà mai in seguito. Vi saranno comunque sempre dei dubbi sulla legittimità della figlia della coppia, dubbi che saranno fugati solo formalmente dal riconoscimento postumo contenuto nel testamento di Giovanni.

1559: Carlo V d’Austria muore mentre dirige le operazioni militari nelle Fiandre. Gli succede il figlio Filippo I, che disgustato dai massacri cerca immediatamente la pace.
Fine della Guerra dei Fratelli: Viene firmata la Pace di Cateau Cambresis tra Francia, Spagna e Impero.
La pace prevede che la Spagna conservi Napoli, che Milano sia convertita in vescovado, che Siena passi completamente all’Impero e che la Savoia sia restaurata.
Nasce la sola figlia di Giovanni e Elisabetta: Giovanna d'Asburgo (che userà sempre il nome inglese di Jane Hawkborough).

1560: Teresa d’Avila lascia la tutela della vedova de Ulloa e dei pastori gesuiti per fondare la prima Casa del Monte Carmelo, prima di molte confraternite mistiche mendicanti evangeliche.

1564: Muore Fernandiño di Spagna. Le Corone di Castiglia e Aragona passano al figlio Giovanni III.

1566: scoppia l’insurrezione che dà il via alla Guerra degli Ottant’anni nelle Provincie Unite Imperiali.

1569: in seguito alle persecuzioni che colpiscono gli Umiliati in Lombardia scoppia l’Insurrezione di Mirasole.

1570: gli insorti milanesi scacciano il Vescovo Cattolico Carlo Borromeo e acclamano un nuovo Vescovo riformato.
Giovanni III e Filippo d’Austria si accordano nel permettere a Milano di confluire nella Confederazione Elvetica.

1572: Giovanni di Spagna nomina suo fratello Filippo Principe d’Asturia e dunque sue erede. Filippo è l’unico Cattolico tra i figli di Giovanna la Reyna Luna.
Enrico di Navarra sfugge al Massacro di San Bartolomeo e trova rifugio a Calais, sotto l’ala di Elisabetta d’Inghilterra.

1576: Giovanni III di Spagna muore nel suo letto a Toledo invocando il nome di Elisabetta (la sorella o l’amante?) e di Giovanna (la madre o la figlia?). Nel testamento è contenuto il riconoscimento della figlia avuta con Elisabetta, che dunque assume il cognome Asburgo (anche se lo porterà sempre tradotto in inglese: Hawkborough). Il testamento chiarisce anche i figli di suo fratello Filippo potranno ereditare il trono di Spagna solo in assenza di figli maschi di Giovanna.
Elisabetta e Enrico di Navarra, dopo una lunga corrispondenza, giungono ad un accordo. Annullato il matrimonio con Margherita di Valois, Enrico sposa a Calais Giovanna Hawkborough.
Filippo d’Austria cinge la corna elettiva di Polonia.

1580: Filippo II di Spagna, approfittando di una crisi dinastica in Portogallo, fa valere i suoi diritti materni e cinge anche la corona dell’ultimo regno iberico.

1589: supportato da Filippo II di Spagna, Enrico IV di Borbone entra a Parigi al fianco di sua moglie Jane Hawkborough.

1590: muore Filippo II di Spagna. In assenza di figli maschi di Giovanna Hawkborough, gli succede il figlio Ferdinando III appena dodicenne. Durante la reggenza il partito cattolico guadagna enorme influenza in Spagna.

1596: dato che Giovanna ed Enrico non hanno ancora avuto un figlio maschio, Ferdinando III, ormai maggiorenne, viene incoronato Re di Spagna. Inizia un periodo torbido, nel quale si tenta invano una restaurazione cattolica. I rapporti tra Spagna e Francia, idilliaci del tempo del (pur cattolico, ma pragmatico) Filippo II, si fanno presto tesi.

1598: Muore Filippo d’Austria. Gli succede il figlio Ladislao II.
In Russia si estingue la dinastia Rjurikide e inizia il Periodo dei Torbidi.

1601: nasce infine il primo figlio di Giovanna e Enrico, che riceve il nome di Giovanni (sarà Giovanni IV di Spagna, III di Francia, II d’Inghilterra). Poiché passerò la sua adolescenza nel Midi, sarà noto come Giovanni di Tolosa.

1603: muore Elisabetta I d’Inghilterra. Le succede la figlia Giovanna Hawkborough, con Enrico IV come Re Consorte.

1610: Enrico IV di Francia muore assassinato. Gli succede il figlio Giovanni III di Tolosa, sotto la reggenza della madre, Jane Hawkborough Regina d’Inghilterra e Irlanda, coadiuvata dal suo protetto Armand-Jean du Plessis, Conte di Richelieu e da Gaspar du Guzmàn y Pimentel Ribera y Velasco de Tovar, Conte di Olivares e Duca di Sanlucar.

1613: dopo quindici anni di guerre, Ladislao d’Austria riesce a farsi incoronare Zar di Russia.

1619: Giovanni di Tolosa è infine maggiorenne. Egli chiede a Ferdinando III di abdicare dal trono spagnolo, ma il suo parente si rifiuta. Inizio della Guerra del Testamento (parte della Guerra dei Trent’Anni).

1621: muore Ladislao II d’Austria, Ungheria, Polonia e Russia. Gli succede il figlio Ladislao III il Grande, il Re Pianeta.

1629: Muore Jane Hawkborough, gli succede come Re d’Inghilterra il figlio Giovanni di Tolosa, come Giovanni II.

1635: Giovanni di Tolosa entra a Valencia, ultima roccaforte di Ferdinando III su suolo iberico. Poche settimane dopo le forze di Ferdinando III però infliggono una pesante sconfitta a Giovanni non distante da Digione. Giovanni avanza una proposta di pace nella quale offre lo smembramento dell’eredità aragonese: a Ferdinando rimane Napoli, la Sicilia, la Sardegna. Ferdinando III accetta, dando così origine alla dinastia italiana e cattolica degli Asburgo d’Aragona di Sicilia.
Conclusa la Guerra del Testamento, Giovanni di Tolosa può lanciare le forze unite di Francia, Inghilterra e Spagna nella Guerra dei Trent’anni.

1636: come primo atto da Re di Spagna, Giovanni di Tolosa concede nuovamente l’indipendenza al Portogallo come regno vassallo sotto la casa Braganza.

1637: Ferdinando III muore. Gli succede come Re di Napoli Ferdinando IV.

1638: nasce il figlio di Giovanni di Tolosa, Enrico (IX di Inghilterra, V di Francia e Spagna) Deodato Ignazio.

1643: Giovanni di Tolosa muore per un infarto causato forse dall’aver mischiato cibi provenienti da troppe tradizioni culinarie differenti. Gli succede il figlioletto di appena cinque anni Enrico. Questi, secondo le volontà espresse l’anno precedente dal padre, è incoronato con una sola imponente cerimonia a Bordeaux, come Enrico I e cinge un’unica, triplice corona: quella di Sovrano del Regno Unito di Spagna, Inghilterra e Francia, o, con l’altisonante titolo che viene usato sul frontespizio del libretto della cerimonia, Impero di Nuova Atlantide.
Il Consiglio di Reggenza è composto da Oliver Cromwell, Jules Raymond Mazarin e dal Conte di Haro.

1648: fine della Guerra dei Trent’Anni, Pace di Westfalia.
Tra gli altri articoli della pace, è riconosciuta l’indipendenza dei Paesi Bassi. Non appena la loro posizione è scura, si rivoltano contro l’Atlantide che tanto li ha sostenuti, iniziando una secolare guerra coloniale.
Ladislao III licenzia il suo governo e inizia una stagione di intensissime riforme.

1657: Ladislao promulga la Bolla d’Oro dei Tre Imperi. I troni di Polonia, Unghueria e Russia, ancora elettivi, sono però assegnati sul modello di quello imperiale, ossia da dei congressi di sette lettori ciascuno, tre ecclesiastici e quattro laici. I Grandi Elettori sono:
> per la Serenissima Repubblica di Polonia e Lituania il Re di Boemia, il Duca Elettori di Prussia, il Granduca di Mazovia, il Gran Principe di Kiev, il Vescovo di Danzica, il Vescovo di Riga e il Gran Maestro dei Cavalieri Portaspada;
> per la Corona di Santo Stefano il Re di Boemia, il Vicerè di Croazia, il Principe di Transilvania, il Marchese di Belgrado, il Gran Maestro dell’Ordine del Drago, il Vescovo di Budapest e il Vescovo di Timisoara;
> per la Santa Russia lo Zar di Siberia, lo Zar di Kazan, il Gran Principe di Novgorod, l’Atamano dei Cosacchi, l’Archimandrita di Mosca, il Patriarca di Mosca (poi il Legato del Sacro Sinodo) e il Primate degli Unitai.

1665: muore Ladislao III. Il figlioletto Pietro, che un giorno sarà noto come Imperatore Leviatano, ha solo 4 anni.

1677: Pietro d’Asburgo, appena dodicenne, va in esilio in Olanda, mentre la reggenza viene affidata agli uomini forti dei vari Stati del suo Impero.

1681: Pietro d’Asburgo ha vent’anni.

1683: Pietro d’Asburgo, appena acclamato Re di Polonia-Lituania, accorre sotto le mura di Vienna e sbaraglia i Turchi.

1699: Pietro conclude la Grande Guerra Turca, annettendo Azov alla Corona di Santo Stefano.

1700: la Svezia dichiara guerra all’Impero Asburgico.

1714: muore dopo un lunghissimo regno Enrico d’Atlantide. Gli succede il nipote Prospero Ferdinando.

1720: dopo vent’anni di guerra si conclude il conflitto tra Svezia e Asburgo.

1721: Muore Pietro d’Asburgo. Gli succede dopo un colpo di stato l’amante, Marta Elena Skowronska. Inizia il periodo della ginecocrazia: per settant’anni il potere in ciò che resta dell’Impero Asburgico è amministrato da Regine e Imperatrici. Gli Elettori della Serenissima Repubblica di Polonia e Lituania, della Corona di Santo Stefano, della Santa Russia e del Sacro Romano Impero sceglieranno di volta in volta sovrani al di fuori della Casa d’Asburgo.

1721/1796: Guerre di Successione Asburgiche e Ultima Guerra Ottomana. Alla fine di questa lunga serie di conflitti l’Impero Ottomano viene smembrato in tre componenti: Corona di San Demetrio (Balcani), Grande Caucaso (comprendente anche l’Anatolia) e Grande Levante (comprendente anche l’Egitto). Ai discendenti degli Asburgo vanno dunque le corone di Polonia-Lituania, Ungheria, Balcani, Russia, Caucaso e Turkestan. La Germania (con il titolo Imperiale) va alla Svezia. L’Atlantide inizia l’assimilazione della regione indo-mediterranea.

Iacopo

E poi?

.

Bhrihskwobhloukstroy si mostra sbalordito:

Il Polari!... Accidenti, è grottesco... Ma cosa è successo nel Settecento? Tutta la Grande Costruzione crolla? Sono stordito.... Cribbio, avevano in mano due giganteschi Imperi, possibile che rovinino tutto? Devo intervenire a difesa degli Imperi... O forse la Crisi prelude a nuovi clamorosi Colpi di Scena?

.

Iacopo allora gli spiega:

È che durante il regno di Pietro è emerso come la forza d'urto dell'Impero Eurasiatico sia tale da non poter essere gestita dall'Atlantide. Se questa forza si rovesciasse sulla Francia, l'Atlantide so ridurrebbe a una Confederazione di colonie. Inoltre la presenza di un impero rivale, oltretutto alleato con l'Olanda, arroccato nel cuore del continente, rende difficile l'espansione in India e in Cina.

Dunque gli Atlantidi causano una serie di crisi dinastiche che indeboliscono la compattezza del nemico. Alla fine di questo processo le posizioni atlantidee in Africa, India, Cina e Oceano Pacifico so o perfettamente salde, il Sacro Romano Impero è scorporato dall'eredità asburgica e concesso ai Re di Svezia e l'Eurasia è in tutto meno che nel nome vassalla dell'Atlantide.

.

Per fornirci commenti e suggerimenti, scriveteci a questo indirizzo.


Torna indietro