Gli Unni eterni

di Tommaso Mazzoni

scritta per celebrare la Festa di Utopiaucronia il 28 giugno 2023

Bandiera dell'Impero Unno

Bandiera dell'Impero Unno

Nome Ufficiale: Impero dei Popoli della Nazione Unna (Hunhanlik Milletin Halklarinin)
Monarca: Hanlarin Khagan Denzigich XI, Stefano XXI, Attila XXXIII, Attila XXXIV e Anna I Basarab-Asburgo
Atbekshisi: Agnes Kunhalmi (Partito dei Lavoratori Unno)
Fondazione: tradizionalmente nel 450 a.C. con il ritrovamento della Spada del Dio della Guerra da parte di Attila I il Grande.
Popolazione: 60.840.900 abitanti
Superficie: 452.316 km²
Densità: 144,51 abitanti al km²
Capitale: Attilanthati (4.559.000 abitanti)
Città importanti: Denzigich, Kilinshlirrani, Pola, Leokant, Ellac,Yenikaynak,Muglakant, Akkerkant, Balikshiteknesi, Ernak, Gerulat, Dimitrofcha,, Wieden, Kilinshkayasy, Attilanmezari
Confini: Germania a Nord-Ovest e Nord, Commonwealth-Polacco Lituano a Nord-Est ed Est, Mar Nero a Est, Bulgaria a Sud-Est, Impero Bizantino a Sud, Regno d'Illiria e Mar Adriatico a Sud-Ovest, Germania a Ovest.
Inno: "Himnusz a Hanlarin"

Economia: L'impero Unno vede una certa dicotomia fra un Est Agricolo e Turistico e un Ovest Idustrializzato ed esportatore di risorse minerarie. Mentre la Capitale Attilanthati è uno dei centri finanziari dei Balcani, Città come Wieden, Kilinskayasi, Attilanmezari, Gerulat ed Ernak vivono di Turismo, Artigianato e prodotti tipici. Altre città come Denzigich, Yenikaynak, Kilinshlirrani e Balishiteknesi sono invece parte di un forte apparato industriale. Pola è il principale porto turistico dell'impero, mentre Leokant è il Porto industriale e Muglakant e Akkerman sono porti militari.

Politica ed Istituzioni: L'Impero Unno è una Monarchia costituzionale ereditaria, che prevede in caso di estinzione della linea maschile la successione del genero dell'Hanlarin Khagan, purchè non sia uno straniero. Ci possono essere fino a 5 co-imperatori, con l'ultima parola riservata al più anziano. Il potere escutivo appartiene al governo, presieduto dall'Atbekshisi (letteralmente Custode dei Cavalli, un retaggio del passato nomade degli Unni) L'Atbekshisi è nominato dall'Hanlarin Khagan nella persona del leader della maggioranza parlamentare. L'Atbekshisi nomina e revoca i ministri ed il parlamento può sottoporlo a sfiducia costruttiva.I Sovrani possono emettere decreti leggi esecutivi firmati da uno dei sovrani regnanti che devono però essere approvati entro 45 giorni dal parlamento. Il Sovrano può dichiarare lo stato d'Emergenza che deve essere approvato dal parlamento se superiore al mese, e comunque non più di una volta l'anno, e mai a parlamento sciolto, per un massimo di sei mesi. Durante lo stato d'Emergenza il governo può governare per decreto. L'Hanlarin Khagan può prorogare il parlamento fino a due volte, rispetto ad una legislatura standard di 5 anni, ciascuna proroga dura al massimo un anno e sei mesi. l'Hanlarin Khagan è il capo dello stato, simbolo dell'unità nazionale, garante del rispetto della Costituzione, presidente della Corte Suprema e capo Supremo delle Forze Armate. Il Parlamento unno è monocamerale ed è chiamato Assemblea Imperiale, Hanlarin Toplanti. Il Toplanti Siozghiu, il presidente dell'assemblea è eletto fra le fila del primo partito dell'opposizione, ha il potere di nominare i presidenti delle commissioni e di decidere gli ordini del giorno.L'Hanlarin Toplanti ha 787 membri di cui 700 eletti a suffragio universale con soglia di sbarramento al 5%, 2% per i partiti coalizzati, 8% per le coalizioni. Degli 87 membri a vita, 47 sono nominati dall'Hanlarin Khagan su indicazione del parlamento (24 dalla maggioranza, 23 dall'opposizione) fra coloro che hanno reso onore alla nazione e 40 sono membri per diritto ereditario (i 40 capi delle 40 famiglie nobili più prestigiose dell'Impero, dieci "di sella" dieci "di borsa" dieci "di vomere" e dieci "di lauro"). I principali partiti Politici nazionali sono Il Partito dei Lavoratori Unno (Socialdemocratico), il Partito Popolare Unno (Democristiano), il Partito Comunista Unno (Comunista), Il partito Ecologista Unno (Verde) il Partito Liberal-Democratico Unno (Liberale) e il Partito Conservatore Nazionale Unno (Nazionalista-Conservatore). A livello locale troviamo partiti Germanofoni, Rumenofoni, Bulgarofoni e Magiarofoni. Esistono due gradi di Giudizio obbligatori, Tribunale Locale e Corte d'Appello, mentre la Corte Suprema accetta solo di discutere sentenze che hanno passato il vaglio di appellabilità di una commissione nominata dalla stessa corte. La Corte Suprema è composta da 10 membri nominati dall'Hanlarin Kaghan su indicazione della Toplanti ed è presieduta dal Khagan stesso (di solito egli delega un giurista da lui nominato, il Vicepresidente Delegato, il quale presiede la Corte anche nel caso essa debba giudicare, su richiesta di due terzi della Toplanti un membro della famiglia imperiale , incluso l'Imperatore stesso per i reati di Attentato alla Costituzione, Violenza sessuale, Omicidio e Alto Tradimento. La corte può dunque anche costringere all'abdicazione uno o più Khagan condannati o inabili.

Cultura e Società: L'impero Unno è una società vitale e multicuturale caratterizzata da una strana fusione fra abitudini nomadi del lontano passato (l'impero Unno è l'unico stato ove i rom siano perfettamente integrati con riserve di nomadismo loro dedicate che in cambio del rispetto della legge e della frequentazione obbligatoria della scuola per i minori consente ai Rom di vivere in pace con le loro attività tradizionali) e l'urbanizzazione del presente. La viabilità e le infrastrutture Unne sono fra le migliori del mondo. La bicicletta, la bicicletta elettrica e i treni sono i mezzi di locomozione più diffusi. Gli Unni inoltre conservano la tradizione del cavallo, animale domestico molto diffuso in tutto il paese. L'Impero Unno vanta una legislazione per i diritti degli animali d'affezione molto avanzata. Solo di recente (ultimi due ventenni) tuttavia, l'Impero ha superato il retaggio tossico della cutura militaristica degli Unni, aprendosi alla totale parità dei generi e ai nuovi diritti, con una sola eccezione: i diritti delle persone LGBT sono stati riconosciuti fin dagli anni '50; sport e prestanza fisica rimangono un valore importante per la società Unnica, che è una delle poche società al mondo dove i duelli sono legali, pur se in determinati luoghi e rigorosamente al primo sangue, meglio se senz'armi. Gli unni tendono ad essere piuttosto fisici nelle loro manifestazioni di affetto. Con il recente mutare della sensibilità è diventato normale anche per le donne reciprocare. La società unnica considera le armi da taglio (coltelli e spade, in particolare) oggetti decorativi e accessori comuni, sia per gli uomini che per le donne e normalmente se ne separano soltanto a tavola. L'impero ha norme molto più restrittive per le armi da fuoco. Il pasto è considerato un momento sacro e gli unni ripudiano la violenza mentre condividono il cibo. La cucina unnica è molto speziata e i piatti di carne sono molto rinomati. Teatri e Cinema sono molto diffusi, e la letteratura e la poesia sono praticate da una larga parte della popolazione. L'impero brulica di città d'arte patrimonio dell'unesco e di splendide riserve naturali.

Forze Armate: Le forze Armate Imperiali Unniche, Hanlarin Hunord, sono divise in Karasal Hunord (Esercito Terrestre), Deniz Hunord (Flotta), Havadan Hunord (Aviazione), Gyuvenlik Hunlord ( Gendarmeria), Anfibiler Hunord (Fanteria di Marina), Iounetim Hunord (Poste, ferrovie, erario e manutenzione infrastrutture) e l'Arashtirmagelishtirme Hunord (Ricerca e sviluppo). Le forze armate hanno un'enorme presenza in numeri e diffusione sul territorio. Il servizio militare è obbligatorio per tutti i maggiorenni (anche per le donne a partire dagli anni '80) ma lo Iounetim e l'Arashtirmagelishtirme offrono una valida alternativa per chi non desidera il formale addestramento militare. l'Hanlarin Hunord è il più potente esercito d'Europa e il 5° del mondo. Ogni branca dell'esercito possiede un proprio servizio investigativo e d'intelligence.

Lingue: Unnico, Vetero-tedesco, Greco, Proto-Slavo e Bulgaro.
Religione: Cattolicesimo di Rito Unno 51%, Ortodossia 24%, Arianesimo 7%, 5% Ebraismo, 4% Paganesimo Unno, 3% Paganesimo Germanico, 3% Hussiti, 2% Islam, 1% altro)
Santi patroni: Sant'Attila II Imperatore e confessore, Santo Stefano I Imperatore, Sant'Attila X Imperatore, Sant Ernak VII Imperatore e San Leone I Magno.
Pil: 2.608.675.269.300 $
Pil pro Capite: 42.877 $
Prefisso: +36
Targa: HUN
Tld: .hh

Mappa dell'Impero Unno

Mappa dell'Impero Unno

Storia:
Il fondatore del moderno Impero Unno viene considerato Attila I, il quale nel 452 in seguito all'incontro con Leone I si convertì in segreto. Iniziò una serie di importanti riforme dell'impero Unno, atte a renderlo stanziale, e a favorire la cooperazione fra i vari popoli che lo formano. Attila associa al trono i figli, Ellac I e Denzigich I e pone la sua capitale nella città di Aquincum, che viene ribattezzata Attilanthati, ovvero, Trono di Attila. Attila costruisce anche una nuova città, atta ad ospitare la corte duramte l'estate, città che sarà poi ribattezzata Attilanmezari, la Tomba di Attila. Alla sua morte, nel 460, dato che Ellac e Denzigich gli erano premorti, gli successe il terzogenito Ernak I; Ernak ha sposato la figlia di Ardarico, re dei Gepidi e suo Atbekshisi; Ernak I regna a lungo, e sconfigge a più riprese i Romani; addirittura, nel 476 gli Unni prendono Roma ed Occupano l'Italia; Odoacre, uno dei fedeli comandanti di Ernak II viene nominato Khan dei Romani, vassallo dell'Hanlarin Khagan. Alla morte di Ernak I, suo figlio Attila II, da tempo Khagan associato al padre, annuncia pubblicamente la sua conversione al cristianesimo cattolico. Per calmierare i sudditi Ariani nomina il Re degli Ostrogoti Teodorico suo Atbekshisi. Alla morte di Attila II l'erede Denzigich II è ancora molto giovane, così l'Atbekshisi Teodorico assume la reggenza; ne approfitta per spodestare Odoacre e proclamarsi Khan d'Italia. Quando però Teodorico tenterà di usurpare il Khaganato, lo zio di Denzigich II, il Re dei Gepidi Trasarico lo sconfiggerà ricacciandolo oltre l'Isonzo. Denzigich II si scontrerà con successo contro i Bizantini. Alla morte di Denzigich II nel 515 sono Khagan associati i figli Attila III e Ernak II; il primo costruisce la città di Ernak vicino alle rive del Danubio per coordinare la campagna contro i Bizantini; il secondo invece tenta di riconquistare l'italia. Entrambi ottengono discreti risultati, con Ernak II che nel 518 porta il confine dell'impero ad est sul Ticino e a sud est sul Po, Attila III conquista l'Illiria nel 520. Attila III muore nel 532, suo figlio Leone è troppo giovane per succedergli, quindi Ernak II resta unico imperatore.

Nel 535 scoppia la Guerra Greco-Unna, dopo aver facilmente annientato gli Ostrogoti, i Bizantini attaccano gli Unni. La guerra è lunga e sanguinosa, costa la vita ad Ernak II e a suo figlio Attila IV e l'Impero Unno è sull'orlo dell'annientamento quando Leone I, ancora sedicenne prende la guida dell'Hunord. Prima annienta i Bizantini a sud, presso Balishiteknesi, letteralmente un villaggio di pescatori che diventerà un'importante città fortificata sul Danubio e cattura Belisario. Poi scatena la controffensiva in Italia, sconfigge Narsete che muore in battaglia a Perugia e infine marcia verso laTracia, sconfigge ad Adrianopoli le truppe Bizantine guidate da Valeriano e costringe Giustiniano, a trattare la pace.Tornato a Attilanthati Leone I si dedica alla ricostruzione, fortifica le frontiere e le coste e potenzia la flotta. Alla sua morte tuttavia il figlio Attila V è troppo giovane ed è sotto la reggenza di Gunemondo, suo zio, Re dei Gepidi e Akbekshisi, fervente Cattolico che perseguita gli Ariani; questo causa la ribellione del genero di Gunemondo l'Ariano Alboino, Re dei Longobardi e Khan d'Italia; I Longobardi si impossessano dell'Italia e pongono il confine sull'Isonzo; una volta maggiorenne Attila V riconquista Aquileia e offre ai Longobardi Ariani rimasti nell'Impero piena libertà religiosa. Tuttoggi esiste una forte minoranza Ariana nell'Impero Unno che fa capo al Patriarca di Wieden. Attila V muore nel 592 e gli succedono i figli Denzigich III, Ernak III ed Ellac II. Ognuno persegue diversi scopi, Denzigich III è un uomo colto che cura la messa per iscritto della lingua Unnica ed è un grande patrono delle arti. Ernak III, gran donnaiolo e uomo d'azione cura una serie di raid militari in Longobardia e nell'Impero Bizantino. Ellac II, infine cura lo sviluppo della flotta Unna presso il porto di Pola; siccome è anche un uomo pio fa dedicare a San Leone magno la città di Fiume, ribattezzata Leokant, citta di Leone, ove edifica anche una cattedrale per il santo. Nonostante il suo essere un devoto cattolico conferma con l'editto di Wieden la libertà di culto per gli Ariani. Denzigich III disgraziatamente muore nel 610 senza eredi, collaborando alla messa in sicurezza della biblioteca di corte durante un incendio. Ernak III ed Ellac II proclamano il bruciare libri reato grave, passibile di taglio della mano. Tuttoggi, anche se punito solo con una pesante ammenda la distruzione volontaria di un libro è un reato penale fra gli Unni. Ernak III muore in battaglia nel 618, ed è succeduto da i due figli, Leone II, che ha preso dal padre, e Attila VI, che invece somiglia allo zio Denzigich III. Gli Avari emigrano nell'impero Unno e prendono dimora nell'est del paese, diventando vassalli fedeli dell'Hanlarin Khagan. Nel 625 muore anche Ellac II, e gli succede il figlio Denzigich IV che sarà uno spendaccione gaudente. Unica cosa positiva del suo regno la costruzione di splendidi palazzi, monumenti e chiese. Denzigich IV farà anche erigere un tempio per Tegri nella città che porta il suo nome (Denzigich, appunto),una novità per il culto itinerante che evolve in una religione maggiormente strutturata e conosce un periodo di rinascita, che preoccupa il clero cristiano, che cerca di indurre Leone III ed Attila VI ad intervenire, ma il primo è occupato in guerra e il secondo sostiene la tolleranza religiosa. Le proteste si placano dopo che Attila VI ha concesso alle Chiese cristiane dei benefici fiscali. Denzigich IV muore di stravizi nel 634, senza eredi legittimi. Nel 638 Leone III assedia Pavia, ma è costretto a rientrare per fermare l'Invasione Bizantina. Attila VI, pur non essendo un soldato, ferma l'Invasione Bizantina presso la fortezza di Balikshiteknesi, ma viene ferito e morirà durante l'assedio giusto in tempo perchè Leone III piombi sui Bizantini e li annienti.Le teste mozzate dei generali uccisi sono inviate a Costantinopoli a mo' di monito. Nel 640 Leone III associa al trono il figlio Attila VII e il nipote Ernak IV. Il primo non è un grandissimo generale ma è un uomo colto e un buon amministratore, mentre Ermak IV è un carismatico leader militare. Nel 645 Leone III muore e lascia l'impero in ottime mani. Attila VII sposa Eraclia figlia dell'Imperatore Eraclio II, tuttavia l'alleanza con gli Unni ha reso impopolare il Basileus che viene deposto. Un tentativo di Ernak IV di vendicare il padre della cognata si conclude in un nulla di fatto. Ernak IV sposa invece Ermenegilda, figlia di Re Rotari nel 650. Nel 655 gli Unni e i Longobardi dichiarano guerra ai Romani, ma in loro aiuto arrivano i Franchi di Neustria e Borgogna guidato dal Maggiordomo di Palazzo Erchinoaldo.La morte di Ernak IV nella battaglia di Giannina pone fine al conflitto. Ermenegilda, nel frattempo ha dato alla luce un figlio nominato Ernak come il padre. Nel frattempo Attila VII ha avuto due figli Leone ed Eraclio. Abituata alla politica bizantina Eraclia cerca di eliminare il piccolo Ernak, ma Attilanthati non è Costantinopoli, e Attila VII sbatte in convento la moglie. Il resto del lungo regno di Attila VII sarà dedicato alla riorganizzazione amministrativa del suo impero. Intanto , Leone, Eraclio, ed Ernak crescono e manifestano ognuno distinte passioni ed attitudini. Ernak è coraggioso e appassionato di cose militari come il padre, Leone è un appassionato amministratore come il padre e si interessa nella risoluzione di problemi pratici, ed Eraclio è un intellettuale, e parla correntemente dieci lingue; Attila VII se li associa tutti e tre al trono. Al termine del suo regno nel 682 la minaccia degli Avari si era fatta pesante. Ernak V sconfigge una prima invasione Avara nel 684. Tuttavia nel 689 scoppia una terribile epidemia che porta una carestia fra gli Avari. Leone IV propone agli Avari di Stanziarsi nelle terre spopolate dall'Epidemia, e gli Avari accettano. Eraclio I mette per iscritto la lingua Avara e nota le somiglianze fra la cultura avara e l'antica cultura Unna. Nessuno dei tre sovrani ha molta fortuna con le mogli. Ernak V ed Eraclio I non avranno figli mentre Leone IV avrà una sola figlia, Eraclia, che darà in sposa al giovane Baian, esponente della più ricca famiglia Avara del paese. Egli si associa il genero al trono nel 697, giusto in tempo per contrastare le invasioni Slave. Nel 701 Leone IV muore e con lui si estingue la linea maschile della dinastia Attilana, cui succede la dinastia Avara. Baiano I sarà occupato in numerose campagne militari.

Nel 704 Baiano I ferma l'invasione slava e la devia verso l'Illiria. Nel 710 sconfigge i Bulgari aizzati da Costantinopoli, nel 715 assedia Costantinopoli. Nel 714 ha associato al trono suo figlio Leone V. Quando nel 716 dopo 5 mesi di assedio Baiano è ucciso Leone V sigla la pace con Bizantini e Bulgari e si ritira. Leone V associa suo fratello minore Attila VIII al trono nel 718, e nel 719 sposa Anastasia, la figlia del deposto Basileus Anastasio II. Attila VIII invece tenta di conquistare l'Italia, annette buona parte della regione fra Isonzo e Piave, ma si ammala ed è costretto a ritirarsi. Leone V creerà una magnifica corte dove coltiverà le arti, e farà costruire la grandiosa biblioteca che porta il suo nome a Attilanthati. Avrà due figli, Attila IX e Baiano II entrambi associati al trono nel 725. Leone V muore nel 731. Attila IX e Baiano II, al contrario di quanto avviene di solito fra i co-imperatori Unni, sono simili di carattere, entrambi abili comandanti e capaci amministratori, dove si distinguono è la vita privata. Attila IX è apertamente bisessuale ed ha un gran numero di amanti, maschi e femmine e numerosi figli illegittimi. Baiano II è invece devoto e morigerato, fedele alla moglie, una principessa Franca di nome Eriberta, dalla quale avrà tre figli maschi, Eraclio, Attila e Leone. Attila IX nel 739 legittima il figlio Baiano e lo associa al trono. Baiano III è un gaudente come il padre ma è un generale molto più abile e guida una campagna di grande successo contro i Bizantini. Sfortunatamente uno degli amanti di Baiano III è una spia Bizantina, e lo avvelena, uccidendolo nel 742. Suo padre Attila IX esige vendetta e nel 745 Costantinopoli cade, e Attila IX si fa consacrare Basileus dei Romani e degli Unni a Santa Sofia. Ma la sorte del figlio colpisce il padre e Attila IX e I muore per mano di un amante nel 746 e i Bizantini riconquistano Costantinopoli. Slavi di Illiria e Bulgari si ribellano e anche I Longobardi invadono a tradimento. Baiano II ritira le truppe dietro l'isonzo, e ferma l'avanzata dei Bizantini e dei loro alleati. Poi negozia una pace vantaggiosa. Tuttavi pochi anni dopo nel 751 Baiano II muore. Si è gia associato al trono i tre figli Eraclio II, Attila X e Leone VI. I tre fratelli ritornano alla tradizione dei Kaghan complementari, Eraclio II è il Braccio, comandante militare e abile cavaliere, Attila X è la Mente, stratega politico ed ottimo amministratore, mentre Leone VI è il Cuore, diplomatico eccellente e uomo amato dal popolo per la sua generosità e la sua empatia. Dei tre solo Eraclio II e Leone VI si sposano, il primo con una principessa Asturiana, Adosinda nel 767 e l'altro sposa nel 769 la Longobarda Ermelinda, mentre Attila X si fa tonsurare e diventa sacerdote e monaco. Non si ritira dal trono tuttavia continuando a governare fino alla morte in età avanzatissima nell'824 a 96 anni. Eraclio ed Adosinda sono innamoratissimi ma nel 770 la gioia del loro primo erede si trasforma in una tragedia, visto che Adosinda muore partorendo al marito una figlia femmina, Eraclia. Tuttavia, Eraclio dichiara che ai suoi occhi la bambina è un maschio la fa battezzare con il nome di Attila e la cresce come suo erede. I fratelli acconsentono anche se la nobiltà Unna rumoreggia. Nel 772 nasce Baiano, figlio di Leone VI. Intanto cresce la minaccia dei Bavari i quali saranno sconfitti definitivamente solo nel 780. Nel 786, Attila XI viene ufficialmente associato al trono. Un nobile d'origine Bizantina, il Comita Andreas insulta con epiteti poco lusinghieri e con dichiarazioni vergognose il nuovo Khagan il quale ferma le guardie del padre e degli zii e provvede a massacrare personalmente in un cruento duello l'improvvido nobilastro. Attila XI si dimostra uno dei migliori Khagan della storia, sia sotto il punto di vista militare che sotto quello amministrativo. Inoltre è sorprendentemente colto, poichè "la mente di un Khaghan deve essere affilata quanto la sua spada, e la cote per la mente sono i libri" Attila XI è uno dei personaggi più rappresentati nell'attuale cultura pop unna, e la sua vita ha ispirato poemi epici ("Il Cavaliere Pallido"), canzoni ("Attila" dei Rammstein), opere teatrali ("Attila XI" di Marlowe) Manga e Anime ("Attila no Ken, la Spada di Attila", di Ryoko Ikeda, autrice anche del più celebre "Versaille no Bara, Lady Oscar" la cui base è simile ), Film ("Attila XI" di Ridley Scott), un romanzo fantasy ("Attila's Song" di Denzigich Nagy, scrittore Unno-Americano) e serie televisive ("ll Cavaliere Pallido" di Damon Liendeloff)

Attila XI, il Cavaliere Pallido (immagine creata con openart.ai)

Attila XI, il Cavaliere Pallido (immagine creata con openart.ai)

Soprannominato il Cavaliere Pallido per il colore estremamente chiaro della pelle, dopo la morte del padre di polmonite nel 787, Attila XI guida l'Impero nella decennale lotta contro i Franchi di Carlo Magno. Nel frattempo, anche suo zio Leone VI associa al trono il figlio, Baiano IV che rivolge le sue attenzioni al sud , riducendo a vassalli i Bulgari e gli Slavi d'Illiria. Baiano IV non sembtra interessato alle donne e questo preoccupa il vecchio Attila X il quale cerca di convincere i due cugini a sposarsi, ricevendo un secco rifiuto dai nipoti. Leone VI allora combina un matrimonio fra Desideria, figlia del re dei Longobardi e Baiano IV. Dal matrimonio nasce un figlio il piccolo Leone. Invece Attila XI dichiara che sposerà solo un uomo che possa batterlo in duello, o che accetti di essere sua moglie. Decine di pretendenti fra cui Carlo dei Franchi stesso provano a ottenere la prima condizione, e vengono sconfitti, finchè nell'890 si presenta a corte una splendida nobildonna che nessuno sembra conoscere. Costei, chiamata Serafina, è in realtà un giovane nobile franco, Guiscardo di Bres, che è considerato un "degenerato" semplicemente perchè ama vestirsi e truccarsi da donna. Con Attila XI, è amore a prima vista e i due si sposano. Ovviamente è Attila XI a dare alla luce il loro figlio Eraclio, ma Serafina simula perfettamente la gravidanza. Sua santità papa Adriano I scrive al Khagan Attila X che ha celebrato il matrimonio personalmente esprimendogli delle preoccupazioni per il particolare stile dei due sposi, e il Khagan risponde con una lettera molto elaborata in latino, dove insieme a ricchi doni invia al santo padre questa rassicurazione "Due persone si sono presentate al mio cospetto per chiedere la benedizione di Dio e siglare il contratto matrimoniale. Uno era un uomo l'altra una donna. Assicuro alla santità vostra che, a prescindere da come fossero vestiti, per Dio e per la Chiesa, è tutto regolare." Attila XI si è appena ripreso dal parto, quando scoppia la guerra fra i Franchi e i Longobardi. Per la prima volta da molti anni c'è un forte dissidio fra i Kaghan, perchè Attila XI e Baiano IV vorrebbero intervenire a favore dei Longobardi mentre Attila X e Leone VI vorrebbero attaccare i Longobardi sia per rispetto verso il Papa sia per guadagnare territori. Visto lo stallo gli Unni restano neutrali fino al'892 quando Leone VI muore d'infarto. Le armate Unne passano l'Isonzo e spezzano l'assedio di Pavia. In quella che è considerata la rivincita dei Campi Catalaunici i Franchi sono sconfitti e costretti a ritirarsi. tuttavia Baiano IV impone al suocero di concedere ampie autonomie alla Chiesa e al Papa. Quando nell'800 Desiderio si rimangia la parola, è Baiano IV a piombare su Pavia e a deporlo. siccome Adelchi muore in un incidente prima della guerra, Baiano IV pone suo figlio Leone sul trono dei Longobardi. Leone (V) è incoronato Sacro Romano Imperatore e Re dei Longobardi a Roma coronando il sogno di Attila I dopo tre secoli e mezzo .Il ragazzo si fa amare dai Romani e dai Longobardi per la sua straordinaria intelligenza ma rifiuta la contemporanea associazione al trono Unno. Dopo un periodo di doppia dinastia la linea maschile della Casa Avara lascerà il trono di Attila per quello di Augusto. Nell'804 muore Baiano IV e il Re dei Franchi Carlo il Grande invade nuovamente la Longobardia. Ancora una volta affronta Attila XI in battaglia presso Milano, e i Franchi sono di nuovo sconfitti. l'Imperatore degli Unni tuttavia viene ferito in battaglia e morirà al termine ma si fa legare al cavallo per dare l'impressione di essere sempre vivo. Con la Battaglia di Milano il Cavaliere pallido esce dalla storia ed entra nella leggenda. nell'806 il vecchio Attila X associa il giovane Eraclio III al trono. Eraclio III è un diplomatico e stringe alleanze con gli Arabi in chiave anti-franca e protegge i suoi vassalli Bugari e Slavi dai Bizantini. Nell'807 Carlo Magno invade Al-Andalus e riconquista la Spagna nonostante l'intervento Unno. Sposa una principessa araba di nome Marjam, che si converte al cristianesimo col nome di Maria. Nell'824 muore il vecchio Attila X a tuttoggi, con 80 anni di regno effettivo, uno dei monarchi di più lungo corso della storia, ed inizia subito un culto spontaneo della sua fugura. Ha fatto in tempo a vedere il giovane Attila XII, figlio di Eraclio III venire associato dal padre al trono. ll IX secolo vede Unni e Romano-Lombardi alleati contro Franchi e Romano-Bizantini.. Mentre i Discendenti di Attila prosperano e si moltiplicano con i tre figli di Attila XII, quelli di Carlo Magno si fanno la guerra fra se. Eraclio IV, Baiano V e Leone VII consolidano l'impero e lo riorganizzano con una serie di amministratori ereditari, i Conti, coadiuvati da comandanti militari di nomina imperiale, i Khan. Eraclio IV e i fratelli convocano la prima Toplanti, l'assermblea dei nobili, dei proprietari terrieri dell'alto clero e dei borghesi e stabiliscono a 5 il numero massimo di Kaghan regnanti contemporaneamente. Stabiliscono inoltre una serie di doveri e di diritti. Questo corpus Giuridico è chiamato Codex Trinus, o Legge dei Tre Imperatori ed è la base della costituzione unna. Siamo nell'837. Intanto nell'840 l'impero Franco si divide in tre, Regno dei Franchi Orientali (Germania), Centrali (Francia) ed Occidentali (Spagna) Nell'845 Eraclio IV e suo figlio Attila XIII sconfiggono il Re dei Franchi Orientali Ludovico il Germanico. In Oriente però si riaffaccia la minaccia Bizantina. Leone VII sconfigge una prima incursione nell'860. rimasto unico Khagan nell'872 Attila XIII è preoccupato per la successione, e associa al trono il cugino Baiano V figlio di Leone VII. Il ragazzo sposa la figlia di Attila II il Re dei Longobardi e Sacro Romano Imperatore,la principessa Serafina. Viene scritto nell' 880 Il Cavaliere Pallido sulla vita e le imprese di Attila XI. Nell'883 muore Attila XIII seguito da Baiano V nell 890. Sarà Leone VIII a sancire l'inizio dell'era Feudale degli Unni con l'ereditarietà della carica di Khan concessa nel 904.Il X secolo segna l'inizio della migrazione Ungara. Viene usato il termine migrazione in luogo del più classico invasione perchè, al netto di alcune schermaglie non fù un conflitto violento. Ungari e Unni avevano infatti numerose cose in comune, dall'amore per i cavalli alla religione pagana Tengrista che una significativa minoranza degli Unni e degliAvari praticava e praticherà. Inoltre, diverse violente epidemie hanno di molto ridotto la popolazione in alcune zone dell impero, così, a partire dal 906, fino al 980 gli Ungari migrano nell'Impero Unno e vi vengono integrati, molti di essi si convertiranno al cristianesimo. Vari Kaghan affrontano il ritorno di fiamma dei Franchi Orientali, cominciando dai figli di Leone VIII, Attila XIV ed Eraclio V suo fratello, e i figli di Eraclio V, Baiano VI, Leone IX ed Ellac II, per concludersi con il lungo regno di Baiano VII, unico sopravvissuto di una terribile epidemia di morbillo che stermina la casa Avaro-Guiscarda; Anche Baiano VII, Khagan del 947 ha solo figlie femmine, decide di educare le tre maggiori come maschi, pratica ormai sdoganata dal regno glorioso di Attila XI, e quindi le tre principesse Berta, Eraclia e Maria sono ribattezzate rispettivamente Attila, Eraclio e Leone associati al trono dal 970. Attila XV non sembra aver preso dall'omonimo antenato sotto l'aspetto militare in quanto non ama duelli e combattimenti in compenso è un sovrano coltissimo, e sotto di lui la corte di Attilanthati torna a fiorire di artisti e sapienti. Purtroppo, dopo un matrimonio più tradizionale della sua antenata/antenato Attila XV muore di parto partorendo un figlio nato morto. Eraclio VI invece è un grande comandante militare tanto da sconfiggere più volte sia i Franchi che i Bizantini, ma come scrive il cronachista Attila da Wien "Ella si era tanto immedesimata nel ruolo di maschio che disdegnava l'amore degli uomini, preferendo quello delle fanciulle" non avrà quindi figli e morirà nel 590 in seguito ad una ferita riportata nella battaglia di Carnunto, vittoriosa contro i Franchi di Ottone I il Grande che brevemente riunirà l'impero carolingio. Leone X era stata la più riluttante ad assumere un'identità maschile tuttavia è un'ottimo imperatore sia dal lato dell'amministrazione, la sua riforma del fisco e le sue strade miglioreranno molto l'economia dell'impero, che dal lato militare. Non guida le truppe dalla prima linea come Eraclio VI, ma ha una mente strategica ed è un genio della logistica, capace di spostare le truppe rapidamente e rifornirle con efficienza. Decide di prendere i voti e quindi non si sposerà mai, ma convince il padre ad associare al trono il marito dell'unica sorella rimasta donna, Serafina, che ha sposato il Khan degli Ungari Stefano Arpadoc. Stefano I è Cristiano, ed è un capace condottiero e anche un ottimo amministratore. Con lui la casa di Arpad diventa la dinastia regnante dell'Impero Unno. Gli Arpad ricorreranno raramente all'associazione al trono di più di un figlio alla volta e durante il loro regno raramente vedremo più di due Kaghan sul trono contemporaneamente. Stefano I resta l'unico Kaghan regnante nell'anno 1001.

Siccome Stefano è un convertito recente, il Papa tenta di indurlo a favorire le conversioni "con ogni mezzo necessario" ma Stefano prosegue la via della tolleranza unna. Personalmente tuttavia, Stefano è un uomo molto pio e costruisce numerose chiese e conventi.

Sotto Stefano la Toplanti è convocata regolarmente. Intanto, alla morte di Ottone il Grande l'Impero Franco si divide definitavamente in tre, la Germania, dove restano i Discendenti di Ottone, la Francia dei Capetingi, capofila della fronda anti Ottoniana, e la Spagna degli Ascaringi. Lo scontro con la Germania soprattutto in difesa della Lombardia, ove al tempo regnava il Sacro Romano imperatore Attila II fu il principale elemento del suo regno. Associò al regno suo figlio Baiano VIII nel 1016, purtroppo il ragazzo gli premorì nel 1029, e Stefano associò al trono il secondogenito Leone XI nel 1030, che aveva sposato Teodolinda, la figlia del Re di Lombardia e Sacro Romano Imperatore Attila II.

Leone XI e Teodolinda hanno molti figli, il Primogenito Stefano II è associato al trono al padre nel 1049. Il secondogenito Attila invece è riconosciuto come erede dal nonno, e incoronato Re di Lombardia, sarà poi consacrato sacro Romano Imperatore nel 1057.

Stefano II è un uomo pio come il nonno e costruisce una nuova cattedrale ad Attilanthasi dedicata a Sant'Attila X canonizzato quell'anno. Si sposa con Beatrice di Germania e cerca di mantenere pacifici rapporti con la Germania stessa.Inoltre media fra il papa e il Patriarca di Costantinopoli cercando di evitare lo scisma, senza successo. Entrambe le chiese, tuttavia lo venerano come santo. La maggioranza del clero Unno resta di obbedienza Romana, ma le diocesi di Ernak e della città a maggioranza slava di Dimtrofcha propendono per Costantinopoli, tanto che il Vescovo di Ernak è riconosciuto Metropolita dal Patriarca di Costantinopoli . Suo figlio Leone XII associato al trono nel 1066 è un uomo colto amante della storia unna. Infatti chiama i figli avuti da Michaela Porfiriogenita, nipore adottiva della basilissa Teodora, Attila, Ernac, Ellac e Denzigich . Purtroppo, Attila XVI e i suoi fratelli Ernac ed Ellac, premuoiono al padre. L'ultimo figlio e dal 1092 Co-Imperatore Denzigich V partecipa entusiasticamente alla Prima crociata alla testa di un forte contingente. Liberata Gerusalemme rifiuta di esserne incoronato Re "Qui l'unico Re è Gesù Cristo" e si accontenta del titolo di Difensore del Santo Sepolcro (in Unno Kutsalkabir Savunulcusu), tutt'oggi appannaggio dell' Hanlarin Khagan degli Unni. L'imperatore Bizantino comunque fa pagare una bella cifra alle navi Unne dirette in terrasanta. Questo irrita molto l'Hanlarin Khagan che di ritorno in patria arma un secondo esercito e attacca i Bizantini, mettendo la grecia a ferro e a fuoco. Del resto erano anni che i Bizantini lanciavano scorribande in terra unna. Denzigich V si accontenta di un enorme bottino in beni e merci e non annette i territori. Si tratta quasi di un ritorno alle scorribande unne del V secolo, che contrasta con la devozione e la generosità dimostrata durante le crociate. La spiegazione di tanta ferocia si trova in una lettera che Denzigich V scrisse al padre nel 1099, un mese dopo la fine delle Crociate " la mia amata Rashida non vive più. I dannati Bizantini me l'hanno portata via, con il loro veleno. È morta al posto mio e io sono morto con lei. Solo la mia rabbia vive ancora " Rashida era una principessa Araba che Denzigich aveva preso in moglie a Gerusalemme. Fu avvelenata per errore da sicari Bizantini. Tuttavia proprio durante la sua campagna punitiva si imbattè nella coraggiosa Irene di Giannina, nobildonna Bizantina che lo conquista e gli fa dimenticare la sua vendetta. Denzigich V torna in patria nel 1105, in tempo per la morte di suo padre, e per la nascita del suo primogenito, Leone.

Intanto, in Italia meridionale è sorto il potente regno normanno che entra in contrasto col Sacro Romano Imperatore del quale sulla carta è un vassallo. Il dodicesimo secolo vede l'alleanza fra Francia e Sicilia Normanna in chiave Anti-Lombarda, ma l'alleanza di ferro fra Unni e Longobardi puntualmente mette in scacco i Francesi mentre i Normanni riescono ad ottenere il sostegno del Papa, che opportunisticamente inizia a riservare per se il diritto di incoronare il Sacro Romano Imperatore non necessariamente il Re di Lombardia. Infatti, alla morte di Attila IV nel 1120 il Papa incorona sacro Romano Imperatore Ruggero II di Sicilia, come Ruggero I.
Inutile è l'intervento militare Unno-Longobardo perchè stavolta è la Francia ad intervenire in aiuto dei Siciliani.Inizia la cosiddetta politica papalina dei due forni che consente al Papa di ricavarsi uno stato autonomo fra Lombardia e Sicilia. Quando nel 1154 però è Leone V di Lombardia a salire sul trono Imperiale decide di neutralizzare la minaccia Francese con un'astuta manovra. Contatta i Duchi di Borgogna, Provenza, Aquitania e Bretagna e con la sua autorità imperiale, gli scioglie dal vincolo feaudale con la Francia e li eleva a Regni in cambio di un tributo simbolico. Improvvisamente il Re di Francia è solo il Primus inter Pares fra 5 Re. Così, mentre in Germania il potere sovrano si rafforza in Francia si indebolisce. In questo periodo gli Unni attraversano un intensa rinascita culturale grazie ai buoni uffici della Regina Irene che chiama grandi intellettuali greci nell'impero Unno. Gli ultimi anni di Denzigich V sono dedicati a mettere in pratica alcune utili riforme maturate durante la crociata. Denzigich V morirà nel 1125, dopo essersi associato al trono il figlio Leone XIII nel 1121. Leone XIII ama la scienza e l'arte e alla corte di Attilanthati convoca letterati e scienziati da ogni parte d'Europa ed oltre. La lingua Unna, moderna frutto della fusione fra l'antico unno d'origini altaica, evolutosi negli anni a causa delle contaminazioni latine e greche, e il magiaro ugro-finnico [chi scrive sa che il discendente più prossimo dell'Unno è, probabilmente, il Causcasio, ma tale lingua è troppo rara e complessa per essere adottata in questa sede, quindi ho optato per un turco con contaminazioni ungheresi, una semplificazione che spero mi perdonerete] nasce in questo periodo con capolavori come gli Inni di Attila X, Il Cavaliere Pallido e la Spada del Re Attila, l'epopea nazionale unna, opere del grande poeta Ernak da Attilanmezari (1098-1158). L'arte fiorisce con lo sviluppo di un nuovo stile architettonico che mescola i motivi di lance, spade e cavalli cari all'architettura romanica e bizantina. È lo stile Unno. La Cattedrale di Santo Stefano I a Denzigich verrà inaugurata nel 1127, anche se il cantiere resterà aperto per secoli.

Nel 1130 viene organizzato un concilio a Denzigich per cercare di comporre la frattura fra Ortodossi e Cattolici. Sono invitati anche gli Ariani di Wieden. Non si ottiene granché tranne un riconoscimento reciproco della validità dei sacramenti amministrati. ( Protocollo di Denzigich) nel 1134 l'Hanlarin Kaghan associa al trono suo figlio Stefano III. Stefano III è un brillante e ambizioso comandante militare sotto di lui, l'Impero giunge alla sua massima estensione riducendo a vassallo sia la Germania che l'impero Bizantino e conquistando parte della Sarmazia e della Polonia . Sfortunatamente premuore al padre nel 1149 dopo aver partecipato alla II crociata e aver conquistato Aleppo, e il suo impero si sfalda. Comunque il bottino e i tributi di venti anni di successi sono debitamente sfruttati da suo figlio, il giovane Attila XVII, che resta unico imperatore alla morte del nonno nel 1150. Attila XVII scambia i tributi con accirdi commerciali e cede i territori conquistati per vantaggiose concessioni. Sotto il suo regno la classe mercantile dei due porti principali Pola e Kilinshlirrani si arricchiscono enormemente e i più ricchi possono ottenere stalloni da guerra e il titolo di Khan o di Conte. Si forma una nuova nobiltà, la nobiltà di "borsa" che si unisce alla vecchia nobiltà, la nobiltà di "sella". Nel frattempo la Germania su cui regna una nuova Dinastia torna ad essere rilevante. Infatti Federico I Barbarossa sposa la Regina di Borgogna Beatrice , anche se gli Stati generali Borgognoni obbligano il Re Germanico ad accettare che la Borgogna dovrà essere ereditata da una persona diversa dalla Germania. Inoltre Federico combina un matrimonio vantaggioso fra Costanza unica figlia del Re di Sicilia e l'erede del Regno di Germania. Intanto nel 1160 Re Attila XVII associa a sorpresa entrambi i suoi figli Stefano IV e Denzigich VI al suo trono. Questa decisione non è consueta per la Casa di Arpad ma è dovuta ad un problema contingente: Stefano IV è zoppo , a causa di una brutta caduta da cavallo, e quindi Attila XVII preferisce potere affidare l'esercito unno al suo secondogenito. Un rischio di troppi eredi al trono tanto non c'è, al giovane Denzigich VI le donne non interessano preferisce i suoi aiutanti di campo. Nel 1171 Attila XVII muore lasciando forzieri traboccanti, che Stefano IV impiega per rafforzare la flotta mercantile e inaugurate la prima università Unna della storia ad Attilanthasi, l'Università sant'Attila X, mentre Denzigich rinnova l'esercito. Nel 1183 Denzigich VI guida una vittoriosa spedizione congiunta coi bizantini in Anatolia sconfiggendo molti potentati turchi. Denzigich VI (a fianco in un dipinto moderno dei fratelli Nino e Silvio de Gregori, che illustra un'edizione della Divina Commedia) verrà posto dal poeta Lombardo Durante degli Alighieri in Purgatorio, con uno strano stratagemma: siccome Denzigich pur se sodomita muore nella III Crociata, l'Arcangelo Michele in persona prende la sua anima per portarlo in Paradiso, ma il peso dei suoi peccati lo obbliga a lasciarlo in Purgatorio.

Durante la terza Crociata nella quale il regno di Gerusalemme conquista l'Egitto, muore sia l'Hanlarin Khagan Unno Denzigich VI che il Re di Germania Federico I Barbarossa. Federico aveva inutilmente tentato di far valere le proprie ragioni invadendo la Borgogna, e venendo sconfitto. In Borgogna, nel 1190, gli succede il figlio Filippo, mentre in Germania sale al trono Enrico VI. Costui, a sorpresa si allea con gli Unni e i Lombardi per far valere il suo diritto sul trono Siciliano. Nel 1194 Stefano IV associa al trono suo figlio Denzigich VII. Nel 1207 Stefano IV muore. Intanto nel 1197 è morto Enrico VI e I e gli è succeduto il figlio Federico II. Costui cresce in Sicilia mentre in Germania Ottone di Brunswick assume la reggenza. Quando nel 1221 muore il Sacro Romano Imperatore Leone VII, il Papa opta per incoronare Sacro Romano Imperatore non il Re dei Longobardi ma quello di Sicilia. Si pente però della decisione quando Filippo I di Borgogna muore senza eredi e il Parlamento Borgonone offre a Federico II il trono con un accordo simile a quello stipulato con suo nonno. Con le forze Borgognone Filippo sconfigge Ottone, che aveva usurpato il trono, e riafferma il dominio della casa di Hoenstaufen sulla Germania. Poco dopo, nel 1224 in quanto Sacro Romano Imperatore può inviare un esercito in Provenza e di li attaccare la Lombardia. Mentre l'esercito guidato dal Re di Provenza Tommaso I di Savoia invade da ovest, l'esercito Siciliano guidato dallo stesso Federico I e II invade da sud e quello Tedesco assedia Weiden per tenere occupati gli Unni. I Longobardi vengono pesantemente sconfitti e Pavia è assediata. Dopo aver spezzato l'assedio di Weiden Denzigich VII passa l'isonzo e nella terza battaglia di Pavia l'assedio è spezzato, ma il Ticino è il massimo che le truppe Unno-Longobarde, con gli unni del Co-imperatore Attila XVIII occupati anche al Sud da una rivolta Bulgara appoggiata da Costantinopoli, possano raggiungere. Il Trattato di Roma praticamente estende il Regno di Sicilia fino a Firenze e quello di Provenza fino al Ticino. Serviranno dieci anni per le truppe unno-Longobarde per preparare la rivincita . Scoppiano infatti rivolte a Firenze, Genova e Bologna, e quando le truppe Provenzali e Siciliane tentano di reprimerle, Attila XVIII che ha elevato suo fratello Ernak VI al rango di Co-imperatore attacca. La Germania è neutralizzata da una rivolta Ducale, autorizzata da una scomunica formale emessa dal Papa contro il Re. Inoltre il Re di Francia attacca in Borgogna. Federico I e II doma facilmente la rivolta in Germania e sconfigge i Francesi, ma non può nulla contro gli Unni e i Longobardi in Italia, e suo figlio Enrico muore nella battaglia. Il Trattato di Milano rovescia quello di Roma. Per espiare la scomunica Federico deve imbarcarsi in una crociata in Tunisia e in Libia. Qui, rimasto vedovo, sposa la figlia del Re di Gerusalemme, Egitto e Cipro, Ugo il Grande. Da lei ha un figlio, Ugo, cui garantisce il trono di Sardegna. Attila XVIII intanto riorganizza l'esrcito e la flotta unna. Inoltre costruisce il formidabile Vallo Attileo contro le incursioni germaniche. Si associa al trono il figlio Stefano V nel 1240, anno della morte del fratello, e nel 1241 affronta "la più grande minaccia della storia " secondo il suo biografo Ellac da Weiden, ovvero l'invasione Mongola. Nella battaglia di Mohi i Mongoli sono annientati, nello scontro Subutai Khan muore gli oltre centocinquantamila soldati mongoli affrontano i quasi trecentomila soldati unni, forti di una coalizione sostenuti da mezza europa, che coltivano le arti del cavallo e dell'arco da almeno cinque secoli prima dei Mongoli e gli surclassano per qualità di cavalli ed armamenti. Attila XVIII muore nel 1257, sette anni dopo la morte del suo grande rivale Federico, che muore nel castello di Fleur de Lys. Il titolo di Sacro Romano imperatore torna a Desiderio III, Re dei Longobardi, che ormai sono chiamati Lombardi. Il trono di Sicilia è usurpato da Manfredi, mentre sul trono di Germania va Corrado e su quello di Borgogna Enzo. Carlo d'Anjou, fratello del Re di Francia Luigi IX usurpa il trono di Borgogna uccidendo Enzo in battaglia nel 1258. Nel 1260 poi sconfigge Corrado presso Aquisgrana e viene confermato dal Papa Re di Borgogna.

Intanto Stefano V, nel 1260 ha convocato la Toplanti per creare un nuovo codice che fissi diritti e doveri di ogni suddito dell'impero. Esso fissa per legge il principio della tolleranza religiosa, e il diritto delle donne a essere trattate come uomini in caso di assenza di fratelli, e, per gli uomini di sposare tali donne come se fossero loro le donne, al fine di conservare il nome di famiglia. Il diritto di possedere cavalli da guerra è esteso a chiunque se lo possa permettere, e questo permette a molti contadini liberi di fare carriera militare e ottenere ricchezze ed onori e diventare proprietari terrieri. Nasce la nobiltà "di vomere." La nobiltà "di sella" e quella "di borsa" mugugnano, e nel 1264 c'è una piccola rivolta, che però è presto soffocata. Nel 1265 comunque l 'Hanlarin Khagan convoca una nuova Toplanti e stabilisce alcuni benfici specifici e alcuni doveri specifici per i tre ceti nobiliari, specialmente in relazione con i tre ceti non nobili, soldati di milizia, lavoratori ( agricoli ed urbani) e piccoli commercianti. Siccome l'Hanlarin Khaghan è un amante dell'arte, delle lettere, del diritto, delle scienze e della buona amministrazione istituisce anche una quarta nobiltà, per meriti artistici, scientifici, giuridici, amministrativi o letterari, è la nobiltà "di lauro ". All'interno della Toplanti nobiltà " di sella" e "di borsa" sono spesso alleate e contrapposte alla nobiltà "di vomere" e "di lauro ".

Nel 1268 Corrado V di Germania muore in battaglia a soli 14 anni contro Carlo I di Borgogna. Ugo di Sardegna è allora invitato sul trono di Germania ma gli si contrappone il potente Duca di Sassonia, e alla fine Ugo rinuncia al trono Germanico ma appoggia il Duca di Rezia Rodolfo I d'Asburgo. Mentre la Germania è in piena guerra civile ne approfitta Attila XIX associato al trono unno nel 1272 dal padre. Conquista infatti buona parte della Germania meridionale inclusa la Rezia stessa. Rodolfo I d'Asburgo sposta la sua capitale a Treviri che da allora è la capitale della Germania.

Attila XIX nel 1280 interviene nella guerra civile tedesca a favore del duca di Sassonia, ma questo aliena allo stesso le simpatie dei duchi e causerà la vittoria di Rodolfo I e la successiva perdita dei territori conquistati. Nel 1290 si associa al trono suo figlio Stefano VI che preferisce la diplomazia alla guerra e che inizia a tessere una fitta rete di alleanze compreso il matrimonio dei suoi 4 figli tutti associati al trono alla morte di Attila XIX nel 1292. Nel 1301 Attila XX sposa Teodora di Lombardia, Denzigich VIII sposa Maria di Savoia, Leone XIV sposa Urraca di Spagna ed Ernak VII sposa Anna Porfiriogenita. Stefano VI istituisce il titolo di Herceg Khan, mutuando la parola Herceg dal magiaro per i principi non associati al trono. I quattro giovani Khagan sono stati cresciuti coltivando attitudini molto diverse: Attila XX è, come il padre una mente politica raffinata esperto nel coltivare alleanze e abile nel farsi benvolere, da Teodora di Lombardia ha due figlie femmine Maria, nel 1302 e Teodolinda nel 1305. Denzigich VIII è un appassionato di questioni militari vive praticamente in sella ed ha una mente strategica. Da Maria di Savoia avrà molti figli maschi ma uno solo giugerà all'età adulta, Tommaso, nato nel 1305. Leone XIV è l'intellettuale della famiglia, parla 17 lingue, due più del fratello maggiore Attila, e ospita il poeta Longobardo in esilio Durante degli Alighieri che gli lascerà l'unico testo Durantesco autografo in nostro possesso, ovvero una prima edizione manoscritta dell'Inferno e del Purgatorio. Leone XIV scrive trattati su ogni aspetto dello scibile e traduce la Vulgata in Unno (Per altro è una traduzione molto migliore di quella futura di Lutero in Germanico). Ma è anche medico, inventore e architetto, progetta nuove armi d'assedio che fanno uso della povere da sparo e nuove fortificazioni e metodi di fusione dell'acciaio meno costosi. Le armi da fuoco sono adottate con scarso entusiasmo ma in maniera efficiente e pragmatica (I membri delle forze armate unne a tuttoggi hanno spade archi e lance in dotazione al fianco di armi moderne.) Da sua moglie Urraca di Spagna avrà tre figli, due femmine, Isabella nel 1303 e Alfonsina nel 1306, e un maschio, Stefano, nel 1308. Ernak VII è un uomo di fede ed è di gran lunga uno dei sovrani più amati della storia Ungara. trascorre il suo tempo aiutando la povera gente, fonda e finanzia ospedali, orfanotrofi, scuole pubbliche e mense per i poveri. Crea anche laboratori artigianali per insegnare mestieri e la sua generosità diventa proverbiale. La sua abitudine a girare travestito da mendicante per farsi un'idea dei problemi della povera gente e la sua prontezza a sfidare e punire ingiustizie e prepotenze hanno dato origine a numerose fiabe e leggende popolari, e ad uno dei romanzi più letti del diciannovesimo secolo, dal quale sono stati tratti fior di film e serie televisive, dal titolo "L'Imperatore vagabondo" . Dalla moglie Teodora ha un unica figlia che chiama Serafina nel 1302. Durante, nella Commedia, gli fa predire il paradiso da Santo Stefano I "Del seme mio virtuoso frutto stella / sarà nel firmamento fra su' pari/ di tutte la più lucente e bella."

Durante il suo regno Stefano VI si preoccupa di allacciare rapporti commerciali solidi con i sovrani europei. Intanto, i Savoia persono la guerra con la repubblica di Marsiglia che si conferma potente stato indipendente. La Lombardia attraversa un periodo di frizione interna fra le potenti città libere del sud del regno e il potere centrale di Pavia. Ma anche al nord, Milano, Genova e Venezia soffrono il giogo della capitale. La Spagna si trova divisa dopo una guerra civile, il Re d ifatto controlla solo le Asturie la Castiglia e Leon. Granada e Barcellona sono potenti repubbliche indipendenti, Valencia è un Granducato autonomo e Portogallo, Navarra e Aragona sono regni solo nominalmente vassalli di Toledo. Stefano VI finanzia il consuocero che riesce a consolidare la sua autorità. Le isole Baleari sono possedimento del Re di Sardegna, che ha ereditato recentemente Gerusalemme, Cipro e l'Egitto. Stefano VI aiuta il suo consuocero, il Basileus, a confrontarsi con l'aggressiva politica mercantile di Marsiglia e poi suo figliinterverrà a favore di Andronico III nella guerra civile imperiale. Nel 1321 muore Stefano VI, e scoppia una questione fra Attila XX e Denzigich VIII. Denzighich infatti vorrebbe elevare al trono il figlio Tommaso ma la nipote Teodolinda ha deciso col consenso del padre di assumere identità maschile e Attila XX la associa al trono con il nome di Attila XXI. Leone XIV ed Ernak VII mediano arrivando a convocare la Toplanti. Nel 1322 viene stabilito che alla morte di un Hanlarin Khagan il suo figlio maschio più vecchio deve automaticamente succederli se non è gia associato al trono e se ha superato il sedicesimo anno di età. In assenza del requisito di età un Khagan regnante può associare un proprio figlio al trono se la somma totale defli Hanlarin Khagan non supera il massimo di 5. Purtroppo nel 1330 Denzigich VII muore durante una rivolta degli slavi d'illiria, e quindi Tommaso I succede come Khagan. Paradossalmente Attilla XXI somiglia più a suo zio Denzigich che al padre, perchè immediatamente prende la guida dell'esercito e doma la rivolta con grande energia. Per la prima volta si fa uso di cannoni per prendere una fortezza in mano ai ribelli. Tommaso I non è male sul campo di battaglia ma somiglia decisamente di più a suo zio Attila XX in particolare sotto il profilo della diplomazia, ed è anche un legislatore competente ed attivo. Nel 1340 scoppia la Peste ad Attilanthati, ma grazie alla superiore nle con Marsiglia per del vecchio Khagan Leone XIV nell'Impero Unno le morti sono relativamente poche. L'unica morte eccellente è quella di Ernak VII che si spenge nel 1341 prendendosi cura delle vittime nel Lazzaretto VIII sale al trono. Nel 1351 muore anche Attila XX. Sia Tommaso I che Stefano VIII si sono sposati con una principessa tedesca, entrambe Asburgo, nel 1330, e avrebbero entrambi un erede maschio ma nel 1347 accade un mezzo scandalo perchè Stefano, figlio di Tommaso I si innamora di Ellac Zaporija, un nobile "di sella" che alla nascita si chiamave Ersebeth. Quindi assume l'identità femminile di Beatrice, e lo sposa, rinunciando al trono, cui sale tranquillamente Tommaso II figlio di Stefano VIII. Due anni dopo è suo fratello Denzigich IX a salire al trono Attila XXI resta orgogliosamente celibe . Nel 1360 scoppia una guerra navale con Marsiglia per Creta. La flotta unna però non è formidabile come l'esercito e gii unni sono sconfitti. Attila XXI si consola nel 1362 conquistando la Crimea e riducendola a stato Vassallo. Nel 1370 si estingue con Federico II, figlio di Enrico II la casa di Hoenstaufen-Sicilia, e sale al trono la casata di Trastamara, casata reale Spagnola e Aragonense. Inizia la lunga guerra fra l'Aragona e le due Repubbliche Marinare di Barcellona e di Granada. Fra gli Unni, nel 1364 è morto dopo un lungo regno il vecchio e geniale Leone XIV, mentre nel 1377 muore Attila XXI. Suo nipote Tommaso II associa al trono suo figlio Stefano IX. Stefano VIII non è ricordato come un monarca particolarmente brillante ma coltiva le arti e sotto di lui ggiorisce un arte nuova ispirata a quella greca, chiamata Unoo-Bizantina. Muore nel 1383. Tommaso II si trova ad affrontare la minaccia ottomana, che invade la Bulgaria. Tommaso II inizialmente è in difficoltà di fronte alle tecniche militari innovative degli Ottomani, ma gli Unni imparano in fretta e dopo le prime sconfittte, nel 1385 infliggono agli Ottomani una sconfitta decisiva ad Adrianopoli. Tommaso I si spegne ad Attilanthati nel 1387, suo nipote Tommaso II associa al trono suo figlio Attila XXII, perchè Stefano IX è di salute cagionevole anche se è ricordato come un sovrano saggio e vicino ai sudditi più umili. Muore nel 1392. Attila XXII è chiamato il burattinaio perchè stipula alleanze e manda agenti in tutta europa ed oltre. Tuttavia sembra avere solo figle femmine e Denzigich IX non ha avuto eredi prima della morte nel 1379. Non molto ricordato fu un amministratore molto capace e sotto il suo regno i commerci fiorirono. Quindi alleva sua figlia Ernestina, avuta da una principessa asburgica come un maschio che associerà al trono con il nome di Tommaso III nel 1400. Nel 1402 gli Ottomani sono annientati dai Timuridi di Tamerlano ad Ancyra. In questa timeline Tamerlano ha il tarlo della sconfitta subita dai Mongoli nel 1241, e decide di tentare di vendicarla, risale dalla Georgia ed arriva in Crimea nel 1403, dove ad aspettarlo trova l'immenso esercito Unno, guidato da Tommaso III. Tommaso III ha perso le dita della mano sinistra in compenso ha uno scodo su misura all'avambraccio e una proesi di ferro. Tamerlano sa che Tommaso III è una donna che fa il maschio ma resta ammirato dal suo coraggio e propone al Khagan degli Unni una soluzione che non implichi lo scontro armato. I due eserciti sono paragonabili in dimensioni ma quello Unno è più fresco e meglio posizionato. I due optano per risolverla con un duello; chi perde si ritira dalla Crimea. Tamerlano, anche se Zoppo è un combattente esperto e fisicamente superiore, ma Tommaso III è scaltro come una faina e altrettanto veloce e dopo un concitato scontro ha la meglio e decide di risparmiare il sovrano Timuride, che è molto colpito dalla generosità dell'avversario. Mentre i Mongoli preparano la ritirata, Tamerlano resta ospite di Tommaso III che lo fa curare e secondo alcuni storici, decide di convertirsi al cristianesimo. Tornato in patria questo gli causerà dei problemi ma darò inizio alla conversione al cristianesimo dei popoli delle steppe. Missionari Unni viaggiano fra i Turcomanni. Tornato a casa Tommaso III annuncia il suo matrimonio con un giovane che ha assunto identità femminile di nome Anna. Molti sospettano che il primo figlio della coppia, Stefano, sia figlio di Tamerlano e test genetici recenti lo confermano. I problemi si aggravano quando a sorpresa nasce un figlio maschio ad Attila XXII, chiamato Denzigich. La Toplanti convocata nel 1405 stabilisce che ormai l'assunzione di identità maschile di Tommaso III è valida e non può essere contestata ma alcuni nobili mugugnano. Nel 1411, Jan Hus dala Boemia emigra nell'Impero Unno dove morirà nel 1531. Nel 1421 sia Stefano X che Denzigich X salgono al trono. Solo che nel 1422 Tommaso III è assassinato, e Attila XXII soccombe ad un tumore allo stomaco. A quel punto alcuni nobili sostengono l'illegittimità di Stefano X, e rapiscono la regina vedova Anna, per torturarla. Lei resiste alla tortura, quindi la uccidono e portano a Denzigich X una falsa condessione. Stefano X che sta combattendo contro una rivolta dei Tartari in Crimea, appena apprende la notizia si convince che lo zio sia responsabile e marcia sulla capitale. Denzigich X alla notizia cede ai suoi cattivi consiglieri e arma un esercito contro il nipote. Scoppia la Guerra Civile degli Unni, sanguinosa ma per fortuna breve, perchè una notte Denzigich X di nascosto esce dalla capitale assediata e entra nella tenda del nipote. I due sono cresciuti come fratelli e dopo due anni finalmente possono parlarsi. Il giorno dopo, Denzigich X consegna al nipote gli assassini dei genitori che sono squartati in piazza. La guerra civile unna termina con la riconciliazione, e un editto congiunto stabilisce da quel momento il divieto di avere corti separate. Denzigich X non si sposerà mai, mentre nel 1427 Stefano X avrà una figlia femmina. Tuttavia, alla piccola Roxana l'idea di fare il maschio non piace, non ama le armi, ma nemmeno l'amministrazione o la diplomazia. "Non è giusto farle fare il maschio per forza, troviamole piuttosto un marito che sia un buon Khagan" sembra aver detto Stefano X. La scelta cade su un discendente di Stefano/Beatrice Arpad, il giovane nobile "di sella" Vlad Basarab. Vlad si distingue a partire dal 1447 come un ottimo generale e un buon governante, meritando nel 1452 l'elevazione al trono. Vlad I il severo, o l'Impalatore, per la tecnica di esecuzione mutuata dai Turchi Karamanlidi che nel frattempo si sono affermati in Anatolia. Le cronache unne lo definiscono come un sovrano severo ma giusto ed un padre ed un marito affettuoso, ma per turchi, germanici, bulgari e polacchi è una specie di spauracchio tanto da creare attorno a lui la leggenda del vampiro. Fra gli Unni invece Vlad, che i turchi chiamano Dracula, il Diavolo, incarna un altro archetipo di non morto, il Cavaliere Ritornante, che emerge dalla tomba ogni qualvolta c'è bisogno della sua Spada. Nel frattempo in Francia continua la Guerra dei Cento Anni che vedrebbe ormai gli inglesi vincitori, non fosse per l'opposizione Borgognona e Provenzale che sostengono la Francia. In Lombardia regnavano i Visconti il cui primo Re fu Filippo I e III il Grande, Sacro Romano Imperatore, che aveva sposato Teodolinda di Lombardia. Ai Visconti nel 1447 succede il genero Francesco Sforza, che ha sposato la figlia legittimata, unica sopravvissuta del re Imperatore Giovanni II Galeazzo, Bianca Maria Visconti, tuttavia, il Papa decide di incoronare imperatore Alfonso il Magnanimo di Sicilia e Aragona. Il Re di Provenza Ludovico I tenta di conquistare la Lombardia, ma viene facilmente sconfitto da Francesco I. Intanto Vlad I ha occupato la Rezia e la Boemia, e assedia Treviri nel 1454, ma è costretto a ritirarsi quando il Basileus Costantino XI invade la Bulgaria Unna nel 1455. Nel 1458 Alfonso I imperatore miore e suo figlio Ferdinando, illegittimo diventa Re di sicilia, ma non Imperatore. Imperatore viene designato Giovanni III (II) d'Aragona. Nel 1461 Vlad I assedia Costantinopoli, ma un esercito germanico fa lo stesso con Weiden. costringendo gli unni a rientrare. Vlad I nel 1470 rimane l'unico Hanlarin Khagan con la morte del suocero e dello zio della moglie e associa al trono suo figlio Stefano XI. Nel 1477 Durante una campagna contro i Bizantini Vlad I muore. Suo figlio Stefano XI è un ottimo comandante ma da il meglio di se nell'amministrazione, e riforma il fisco un modo da ridurre il peso fiscale sui ceti produttivi. Il fronte fra nobili "di "sella" e nobili "di borsa" si spezza, I nobili "di borsa" si alleano con i nobili "di vomere" costringendo i nobili "di sella" a cercare la sponda dei nobili "di lauro" nella Toplanti. Ma l'ultimo gruppo è eterogeneo, scienziati, medici e artisti votano a favore del blocco "produttivo" mentre letterati, giuristi e burocrati spesso sono alleati della nobiltà "di sella". Stefano sposa Caterina di Gerusalemme nel 1480. Intanto finalmente termina la guerra dei Cento anni con la vittoria degli Inglesi che uniscono il trono onglese a quello Francese. Ma il Galles e l'Irlanda diventano indipendenti in unione con la Scozia.In Spagna si estingue il ramo principale maschile dei Trastamara ma Isabella ha sposato l'imperatore Ferdinando V (II) e i due creano un Regno potentissimo in grado di assoggettare Barcellona Granada e Valencia, Nel 1492 però il Regno d'Egitto e Gerusalemme impedisce a Toledo di conquistare le Baleari, che sono poi affittate all'Impero Unno che sta potenziando la flotta. L'Imperatore Stefano XI nel 1493 associa al trono il figlio Vlad II, per poi morire nel 1501. Impero Unno e Portogallo iniziano una lotta per l'Africa, dove l'Impero Unno supplisce all'assenza di territori propri nell'atlantico con l'appoggio Egizio che concede agli Unni Famagosta su Cipro, e le Baleari, e nel 1501 accoglie un gran numero di Ebrei scacciato dalla Spagna. Dalla Lombardia arriva nell'impero Unno Leonardo da Vinci che è un grande ammiratore di Leone XIV, lascerà la Gioconda all'Hanlarin Khagan e riedificherà la fortezza di Wieden. Intanto in Germania nel 1516 nasce il Luteranesimo, ma il paese rimane saldamente cattolico. Lutero migra fra gli unni, ove la sua predicazione tuttavia non attecchisce, anche perchè fa l'errore di aizzare i suoi seguaci più fanatici contro i pacifici praticanti del paganesimo unno e germanico e contro la minoranza islamica rom, e quindi viene arrestato per sedizione nel 1527 e concluderà la sua vita in una fortezza. L'arcivescovo di Attilanthati Denzigich Jagellone, di origini lituane, si consulta con il papa, il quale lo autorizza a dichiarare ufficialmente che aggredire praticanti pacifici di altri fedi è contrario allo spirito cristiano, pur auspicando la conversione di tutti. Questo atteggiamento in effetti porta un po' di nuovi convertiti.

Martin Lutero predica invano il Protestantesimo ai nobili Unni (immagine creata con openart.ai)

Martin Lutero predica invano il Protestantesimo ai nobili Unni (immagine creata con openart.ai)

Vlad II sposa Irene Paleologa e dei suoi figli cresce il secondogenito Costantino nella fede ortodossa. Vlad II potenzia immensamente la flotta unna e da in sposa sua figlia Anna a Ferdinando, Duca di Rezia, nipote del Re di Germania Massimiliano I d'Asburgo. Massimiliano ha sposato Maria I d'Angiò Regina di Borgogna; i due hanno avuto numerosi figli, fra i quali il primogenito Renato Principe di Colonia, che ha sposato Giovanna erede al trono di Spagna, la figlia Margherita, che ha sposato il Re di Provenza, ed Ernesto che è diventato Conte di Gent. Dei figli di Renato, Carlo ha sposato Isabella del Portogallo e i due hanno avuto sei figli. Nel 1542 Stefano XII premuore al padre; Costantino è diventato Basileus alla morte dello zio Tommaso I Paleologo, e propone il suo secondogenito Vlad al padre che lo associa al trono tuttavia Vlad associa al trono anche Stefano, il primogenito di Ferdinando. la motivazione è che Vlad ha un diritto dinastico ma è poco avvezzo alla politica Unna, mentre Stefano ha praticamente vissuto ai piedi del trono del nonno fin dalla nascita anche se proviene da una linea femminile. Sia Vlad III che Stefano XIII sono avvezzi a metodi di governo non diversissimi da quello Khaganale anche se gli Asburgo tendono a dividersi i troni, più che il trono, mentre i co-imperatori sono abbastanza comune a Costantinopoli. I due cugini imparano ad andare d'accordo e in piena tradizione unna si dividono i compiti, Stefano XIII si occupa dell'esercito mentre Vlad III dell'amministrazione. Nel 1545 il vecchio Vlad II muore le succerssive due generazioni vedranno due dinastie parallele regnare sugli unni, con Vlad III che si associa il figlio Attila XXIII e Stefano XIII che si associa il figlio Ferdinando I nel 1560. Intanto Carlo I di Spagna è diventato Sacro Romano Imperatore, e Re di Germania e nel 1550 a sorpresa sarà pure invitato sul trono di Sicilia perchè suo cugino il Re Ferdinando III muore senza eredi. Sia la Dieta dei Duchi in Germania che il Parlamento Siciliano hanno chiesto a Carlo di determinare un sovrano diverso da quello Spagnolo, Carlo ha tre figli maschi, Renato, Ferdinando, e Giovanni e Tre figlie femmine, Isabella, Maria e Margherita. Nel 1555 dopo aver tentato l'impresa di unire le corone imperiali d'Oriente ed Occidente conquistando Costantinopoli (e la Lombardia) , ma venendo sconfitto dal suo stesso nipote Stefano XIII dell'Impero Unno, abdica e lascia la Spagna a Renato, la Germania a Ferdinando e la Sicilia a Giovanni. Il Papa Clemente VIII (Ippolito di Giuliano de Medici, in questa timeline è sopravvissuto a lungo) nomina Sacro Romano Imperatore il Re di Lombardia Alessandro I de'Medici, marito della regina Teodolinda II Maria Sforza. Renato II di Spagna ha sposato Maria, regina d'Inghilterra e cerca di aiutarla a riconquistare la Francia perduta a favore del potente Duca di Borbone.Nel frattempo, c'è la crisi di successione portoghese, perché il Re Sebastiano I muore in battaglia contro il Marocco nel 1578. Il successore Cardinale Enrico II ottiene dal Papa il permesso di lasciare i voti e sposarsi. Il matrimonio di Enrico produce una figlia femmina, Maria, che è ambita come moglie per il cugino Carlo d'Aburgo, figlio di Renato II. Ma Enrico II non ama la Spagna e negozia un fidanzamento fra il secondogenito del Sacro Romano Imperatore, il principe Carlo de' Medici e sua figlia. Il Re di Spagna allora cerca di far dichiarare il matrimonio di Enrico II illegittimo approfittando di un lungo conclave, che per oltre tre anni paralizzerà la curia. In questa confusione Renato II produce un testo che si rivelerà falso in cui il passato Papa dichiarava illegittimo il matrimonio. Così, nel 1580 quando muore il Re Enrico II la piccola Maria è sotto la reggenza della madre, Maria Alessandra de' Medici. Ma Renato II approfitta delle ambizioni del nipote illegittimo di Enrico II, Antonio per potercinvadere il Portogallo. Maria Alessandra fugge rocambolescamente con la figlia e scoppia la Guerra di Successione portoghese. Sacro Romano Impero e Impero Unno alleati scacciano gli spagnoli dal Portogallo.

Intanto nel 1583 12 anni dopo la morte dei genitori avvenuta a pochi giorni di distanza, sia Attila XXIII che Ferdinando I si associano al trono i figli. Ferdinando associa Stefano XIV, mentre Attila XXIII, che non ha un figlio maschio, ha allevato come tale la figlia Beatrice che sale al trono come Attila XXIV. Il fratello di Stefano XIV Carlo Ferdinando cambia nome in Isabella, assume il ruolo femminile e sposa Attila XXIV. Attila XXIV non è un comandante militare ma è colto e scaltro e inizia un periodo di grandi lavori pubblici e intensifica l'attivita nelle colonie in Africa. Stefano XIV invece provvede a soccorrere la Polonia-Lituania, minacciata dalla nascente potenza Russa. Nessun erede di Stefano XIV arriverà all'età adulta e alla morte in battaglia di quest'ultimo, pochi mesi dopo la morte dei loro genitori, nel 1594, sarà il figlio di Attila XXIV Stefano XV a salire sul trono. Attila XXIV muore di vaiolo nel 1604 e da questo momento comincia il regno in solitaria di Casa Asburgo sugli unni. Il XVII Secolo è per molti stati, quali la Spagna,l'Aquitania, la Navarra, la Germania, la Sicilia, la Russia, l'Impero Bizantino, la Borgogna e la Provenza e l'Inghilterra, l'epoca del affermazione dell' assolutismo monarchico, mentre in Lombardia, nell'Impero Unno, in Francia in Bretagna, a Gerusalemme e in Portogallo la centralizzazione dello stato passa attraverso il rafforzamento dei parlamenti. Nell'Impero Unno il primo e il secondo decennio del XVII secolo sono anche caratterizzati da un perculiare revival del pagasimo germanico, che pre restava pratucato, ma a volte perfino in bizzarri sincretismi col cristianesimo. Nel 1606, tal Volfgang von Wieden, ricco commerciante di cultura germanica pagana, costruisce a sue spese il Gran Tempio di Wotan a Wieden. Il clero Ariano e quello Cattolico sono un po' presi in contropiede, ma una commissione di giuristi e teologi riunita dal Kaghan Stefano XV conferma che tale edificio ha tutto il diritto di esistere. Von Wieden nel 1617 fa mettere per iscritto le pratiche del culto e grazie a questo testo, chiamato impropriamente Bibbia Wotanista, in realta semplicemente Libro di Wotan, oggi sappiamo un po' di più sulle tradizioni del paganesimo germanico. Nel frattempo un nuovo magnifico palazzo realeviene costruito ad Attilanthathi, chiamato Istvan Kaley.(parola che ibrida il turco kale col magiaro kastély) per ordine del Khagan, i giardini del palazzo sono aperti al pubblico e attrezzati con giochi per i bambini. Tutti i bambini della città sono ammessi inoltre nelle cucine del palazzo dove ricevono quotidianamente il cibo per se stessi ee, eventualmente per le loro famiglie. Questa prassi non verrà mai abbandonata. I figli dei Khagan sono liberi di giocare con i bambini della loro età e bambini di tutti i ceti sociali hanno la possibilità di confrontarsi e fare amicizia. Questa filosofia nella cultura dell'Imperial casa Ungherese risale a Sant Ernak VII, ed è l'esatto contrario di quanto avviene in Spagna dove i reali sono tenuti isolati nel palazzo dell'Escorial nella nuova capitale, Madrid.

Il primo Khagan ad essere cresciuto nei Giardini dell'Istvan Kalay e a considerare amici figli di servitori e commerciantio oltre che nobili è Attila XXV una delle figure più significative della sua epoca, che i commentatori definiscono come "Attila XI nato maschio, con l'amore per il prossimo di Ernak VII e gli appetiti di Denzigich V. L'Hanlarin Khagan trascorre le sue giornate come un cavaliere di ventura girando l'impero in cerca di torti da raddrizzare, spesso tornando alla capitale solo per promulgare urgentemente qualche editto. Fra un'avventura e l'altra l'Hanlarin Khagan corteggia belle donzelle e ricerca i piaceri della tavola." Stefano XV vuole molto bene a quel figlio generoso e un po' scapestrato e sotto sotto ne è molto orgoglioso, ma sa di non essere eterno e quindi, nel 1621 decide di elevare suo figlio Tommaso al trono, nonostante questi sia già Cardinale. Tommaso IV manterrà la berretta per tutta la vita e non si sposerà mai, e non ha ansie per la successione, perchè i figli illegittimi del fratello abbondano, tutti debitamente riconosciuti e portati a palazzo con le loro madri, dove la loro nonna Maria Teresa d'Asburgo-Germania sorprendentemente li adora pur essendo stata educata ad una visione più rigida. Anche Stefano XV fra l'esasperato e il divertito sembra abbia commentato "Di sicuro gli eredi non ci mancheranno." Tommaso IV è un uomo intelligente e colto, devoto alla Chiesa tanto quanto allo stato, che dedica la sua vita alla riorganizzazione dell'amministrazione, ma non è esattamente il più astuto dei politici, quindi si avvale dei consigli di un altro porporato il Cardinal Istvan Bathory che nomina Atbekshisi. Bathory è un efficiente e leale amministratore e consigliere per quanto, come racconta lui stesso in un diario segreto " sembra incredibile come da un avveduto monarca come l'Hanlarin Khagan Stefano XV siano potuti nascere due figli tanto buoni d'animo quanto politicamente sprovveduti. Se non ci fossi io quei due disgraziati manderebbero l'impero allo sbando". Il Cardinal Bathory occupera lo sgabello d'ermellino dell'Atbekshisi dal 1622 fino al 1691, morendo all'età eccezionale di 97 anni. In età avanzata camminava pochissimo e si faceva trasportare in giro da una portantina, ma lavorò fino alla morte venendo trovato la mattina morto alla sua scrivania. Bathory è considerato l'Atbekshisi di più lungo corso della storia, e uno dei politici più abili. La sua capacità di navigare le acque insidiose della Toplanti, e il leale servizio prestato a tre generazioni di Khagan. Nel 1623 Attila XXV sconfigge una banda di briganti ai confini orientali, ma scopre che il banditismo è provocato dal malgoverno locale quindi arresta il Khan locale e nomina il capo dei banditi suo sostituto. Nella capitale il Cardinal Bathory sospira e organizza il processo del nobile di fronte alla Toplanti evitando che l'assemblea si inalberi " non discuto il merito è il metodo, che certamente sta bene sui libri d'avventura, ma come atto ufficiale di un sovrano lascia un po' a desiderare". Nel 1625 Tommaso IV fa mettere in produzione alcune macchine progettate da Leonardo, e il Cardinal Bathory deve trovare i fondi "indubbiamente utili quei congegni, ma sua altezza imperiale sottovaluta la spilorceria della Toplanti" . Nel 1628 scoppia la Guerra Civile fra Cattolici e Protestanti. Centinaia di profughi emigrano fra gli unni, e vengono accolti in numerosi villaggi. Nel 1635 il Khagan Tommaso IV media la pace di Costanza che pone fine al conflitto " nulla da obiettare nell'esecuzione anche se per avere la pace ai nostri confini fose abbiamo investito più del necessario". L'anno successivo due dei figli illegittimi di Attila XXV, Stefano XVI ed Ernak VIII sono affiancati al trono. Stefano XVI ama l'avventura ed aiutare il prossimo come il padre ma non solo in giro per l'impero ed infatti è un appassionato navigatore. Bathory annota fra le sue memorie " è un miracolo che non ci abbia ancora fatto finire in guerra" Ernak VIII invece è una felice scoperta "finalmente un Hanlarin Khagan a cui pìace regnare" che diventa l'allievo preferito del cardinale. Ernak VIII inoltre accetta di sposarsi con Maria Teresa di Spagna nel 1640. Nel 1642 Attlia XXV viene informato di pratiche disdicevoli che vengono compiuti in un orfanotrofio di Attilanmezari. Un bambino fuggito pieno di lividi e visibilmente malnutrito viene colto da Attila XXV a rubare nelle scuderie, e gli sviene in braccio. A peggiorare la situazione per il direttore ( che già era gravissima), il piccolo altro non è che uno dei figli dell'Hanlarin Khagan stesso, Tomas, la cui madre era morta di parto senza informare né Attila XXV né altri della gravidanza, e che l'Hanlarin Khagan riconosce da una voglia sul collo. La scoperta che il direttore, oltre a maltrattare e picchiare regolarmente i bambini faceva la cresta sui fondi per il cibo e spediva i bambini a lavorare come schiavi o peggio, facendosi pagare profumatamente, causò la giusta ira dell'imperatore che si abbatte furiosamente sul meschino direttore e su tutti i suoi complici con una ferocia non più vista dai tempi di Attila I. Cinque giorni dopo Tommaso IV, che, "dopo aver parlato con il nipote," riporta il Cardinal Bathory "aveva il volto sfigurato dalle lacrime", proclama un editto in cui stabilisce che i crimini contro gli orfani sono da considerarsi delitti contro la corona ( punibili con la morte e/o l'esproprio dei beni, tuttora le leggi dell'impero contro lo sfrutramento dei minori, il maltrattamento e la pedofilia sono fra le più severe del mondo). Al Cardinal Bathory basta mostrare nell'aula della Toplanti alcuni dei bambini di quell'istututo, per tacitare ogni protesta "non sono un idealista sognatore, ma quel che succedeva in quel luogo ha profondamente turbato perfino me" scriverà poi il Cardinale . Stefano XVI approfitta dello sdegno comune per tali misfatti per lanciare una campagna marittima contro i mercanti di schiavi nel 1645 "Il ragazzo ha il cuore al posto giusto" scrive il cardinal Bathory, "ma non si può risolvere il problema della schiavitù facendo la guerra ad ogni nazione schiavista del mondo." La flotta unna assume i servigi dei numerosi pirati che navigano i caraibi, e assale ogni nave negriera che incrocia le coste dell'Africa, liberando gli schiavi, prendendo prigionieri gli schiavisti ed affondando le navi. Questo ovviamente causa una guerra navale con il Portogallo, l'Inghilterra e la Germania, che dura fino al 1660. Nel 1652 la Germania prova ad invadere via terra ma gudati dal loro eroico sovrano Attila XXV le truppe unne hanno rapidamente ragione degli invasori, anche se l'Hanlarin Khagan muore in seguito all'eroico salvataggio delle sue truppe durante l'attraversamento di un ponte " muore da eroe come ha vissuto, devo ammetterlo, nonostante tutti grattacapi che mi ha procurato, mi mancherà". Nel 1655 la Germania sigla il Trattato di Pavia con il quale rinuncia al commercio degli schiavi nelle sue colonie ( le stesse dell'Olanda in HL). Nel 1657 è la volta dell'inghilterra ed infine del Portogallo, anche se il bando vale solo per la costa africana occidentale "Come volevasi dimostrare" scrive il cardinale. La Spagna aveva già abolito il mercato di schiavi via nave nel 1625. Intanto gli unni creano emporii fortificati lungo la costa africana e conquistano buona parte dei Caraibi ( in home line colonie Francesi, olandesi e inglesi) e l'Egitto cede le Baleari agli Unni, che ne fanno un reame separato unito alla corona unna in unione personale. Siccome l'istituto unno dei coimperatori è difficile da esportare, per prassi, il Khagan più anziano figura come Re dei reami uniati. Nel 1662 Stefano XVI scopre la nostra Australia cui da il nome di Stefanìa e Bathory commenta: " incredibilmente forse qualcosa di buono per l'Impero potrebbe venirne fuori". Gli unni con la loro tolleranza religiosa e la loro politica di integrazione si fanno benvolere. I governatori e i missionari unni rispettano le usanze dei popoli delle colonie e, al netto dell'avidità della nobiltà "di borsa" e delle compagnie mercantili, sicuramente si distinguono in positivo rispetto alle altre potenze coloniali. Nel 1665 tuttavia la "Spada di Attila" l'ammiraglia della flotta unna viene affondata da una tempesta vicino alla nostra Georgia Australe e porta con se Stefano XVI " mio Signore accompagna la sua anima generosa nel tuo paradiso". Sembra che alla notizia il Cardinal Bathory sia quasi svenuto, pare considerasse tutti i figli di Attila XXV figli suoi. Ernak VIII eleva al trono il figlio Ferdinando II tuttavia, a sorpresa fa lo stesso con il fratellastro Tommaso V " è una buona mossa, Ferdinando ha un po' di quella mentalità chiusa e altezzosa, tipica della corte spagnola, insegnatogli dalla madre, suo zio Tommaso, con la vita che ha fatto in orfanotrofio, e l'esperienza poi maturata al fianco del padre, sarà una buona influenza." Commenta il Cardinal Bathory. Per un Tommaso che sale al trono uno si spegne nel 1672 " le sue ultime parole sono state, mettetemi carta e penna nel feretro, ho molte domande da fare al buon Dio. " Commenta il vecchio Cardinal Bathory che medita di ritirarsi ma è pregato di non farlo da Ernak VIII. Tommaso V che era rimasto con suo padre dal riconoscimento fino alla morte gli assomiglia molto tranne che per un aspetto, non è innamorato delle donne, ma ne ama solo una, una principessa Asburgica siciliana di nome Isabella conosciuta durante una vosita diplomatica. "Un matrimonio politicamente utile e i due sono pure innamorati, che Dio sia lodato".

Annota soddisfatto il cardinale nel 1674. Ferdinando invece somiglia a suo padre si occupa del regno ed è una mente politica capace, anche se un po' rigida " ora che il tramonto della mia vita si avvicina, sento che l'impero sarà in buone mani e penso, finalmente, di potermi ritirare." scrive il Cardinale nel 1676, e invece, poche settimane dopo Ernak VIII si spegne per una peritonite. Ferdinando II è molto turbato e il Cardinal Bathory non se la sente di abbandonarlo e quindi a 80 anni suonati resta Akbekshisi dell'impero. Nomina però un capace segretario che addestra come successore, è il vescovo Ausiliario Frantisek Rackozy. Tommaso V, come suo padre, trascorre il tempo aiutando il prossimo, tuttavia è più metodico e invia rapporti periodici alla corte oltre a portarsi dietro la famiglia. Quando l'Impero bizantino marcia su quello unno, è Tommaso V ad affrontare le armate del Basileus, e a sconfiggerle. Durante la controffensiva, Tommaso V si prende a cuore i due reami vassalli dell'impero unno, Bulgaria ed Illiria, e si assicura che da Attilanthati arrivino finanziamenti per coprire la ricostruzione e nuove infrastrutture." Lodevole iniziativa" commenta il Cardinal Bathory " del resto meglio stanno e più tasse possono pagare" Tommaso V purtroppo muore dopo aver salvato una famiglia da un'incendio " morto da eroe, come suo padre, che il Signore lo accolga nella sua pace", e suo figlio Attila è ancora troppo giovane per il trono. Ferdinando I testa quindi unico Khagan regnante, e pur non essendo un grande generale come il nonno e lo zio è abbastanza abile da tenere sicure le frontiere mentre lui fa edificare nuovi teatri. L'imperial teatro di Attilanmezari è uno splendido edificio ove vengono rappresentati grandi capolavori fra cui l'Attila XXV di Mikolas Denzigichshi (1740-1711). La prima è del 1687. Intanto viene abolito in tutto l'Impero Unno il reato di Stregoneria "non si salvano le anime perseguitando ostetriche, erboriste, e sciamani pagani" commenta il cardinale, e del resto, fra gli unni i processi per stregoneria si contano sulle dita di una mano. . Nel 1691 Istvan Bathory muore compianto da tutto l'Impero. Sull'ultima pagina del suo memoriale aveva scritto queste parole " stanotte dovrò rendere conto della mia anima a Dio. Ringrazio gli Hanlarin Khaghan del privilegio di servirli, concessomi in questi decenni. Siate saggi e giudiziosi".

Il Cardinale Frantisek Rackozy (immagine creata con openart.ai)

Nel 1692 il neo Cardinale Rackozy diventa Akbekshisi e Ferdinando II si associa al trono il nipote, Attila XXVI: "un' altra testa calda di buon cuore", commenta bonario il Cardinal Rackozy. Attila XXVI ha solo un grave difetto agli occhi del cardinale, spende troppo, per aiutare le persone dei villaggi che visita, e Rackozy che ha creato i ministeri moderni , chiamati segreterie di stato sul modello Romano, è particolarmente attento al bilancio. Nel 1701 sale al trono di Spagna il Re di Navarra Luigi IV di Borbone. Nel 1704 Ferdinando II muore di meningite. Attila XXVI non ha gli appetiti del nonno, ma comunque ha diversi figli illegittimi tutti debitamente riconosciuti. Questo crea un problema matrimoniale perché, scrive il cardinal Rackozy, "qualsiasi donna voglia sposare l'Hanlarin Khaghan dovrà accettare di fare da madre ai suoi figli. Pretesa comprensibile per un buon padre, un po' meno per un monarca." Nondimeno nel, 1707 arriva ad Attilanthati una giovane donna disperata con una neonata al seno. Trattasi, nientemeno che l'Arciduchessa Maria Amalia d'Asburgo, figlia di Giuseppe I il Crudele di Germania in persona, che è rimasta incinta di un giovane stalliere, poi fatto uccidere brutalmente dal padre e rinchiusa in un monastero ove, appena nata la bambina ella le sarebbe stata tolta ed entrambe sarebbero state rinchiuse per sempre. " Che un simile mostro si faccia chiamare Re Arcicattolico, desta meraviglia ed indignazione" commenta il Cardinal Rackozy Riuscita a fuggire alla nascita della piccola grazie a una fedele dama di compagnia, Maria Amalia chiedeva ora asilo agli unni. Ovviamente Giuseppe il Crudele pretende che la figlia e la nipote gli siano restituite e minaccia guerra in caso contrario, ma di fronte alla Toplanti l'Hanlarin Khaghan dichiara che nessuno straniero può imporre ad un unno di violare le leggi dell'ospitalità. La Toplanti è persuasa, e la richiesta Germanica è respinta. Nel 1708 scoppia la breve Guerra dell'Arciduchessa, che si conclude con la sconfitta della Germania. La storiografia germanica glissa sull'episodio e piuttosto fa notare come vi fosse una più sostanziale questione coloniale in ballo. E questo è certamente vero, ma come dirà uno storico Lombardo dei nostri giorni, Alessandro Barbero "tuttavia, parliamo di imperatori che sgominavano banditi e salvavano bambini dagli incendi, e avevano una visione molto cavalleresca e romantica del proprio ruolo, per cui non è difficile credere che potessero andare alla guerra ANCHE per non consegnare una fanciulla innocente ad un padre-padrone" Per di più la dolcezza dell'Arciduchessa conquista il cuore dell'Imperatore unno, che si affeziona alla piccola Maria Attilia come se fosse figlia sua. Quindi nel 1709, come parte del trattato di pace, Attila XXVI sposa Maria Amalia di Germania. Nel 1711 scoppia la Guerra di Successione Siciliana perché Re Federico V di Sicilia, Sacro Romano Imperatore, muore senza eredi Maschi e senza un testamento , e il Parlamento deve decidere a chi andrà la corona. La primogenita del Re ha sposato il Re di Gerusalemme, Egitto, Cipro e Sardegna Ugo VII di Hoenstaufen-Sardegna, che però è di fede ortodossa Copta, per quanto rispetti i diritti dei cattolici. Il Papa sostiene piuttosto la moglie dell'Hanlarin Khaghan in quanto Giuseppe il crudele aveva sposato in prime nozze Maria Giovanna di Sicilia. Ma Giuseppe il Crudele ha sposato in seconde nozze Maria Cristina di Sicilia e ritiene che il legittimo erede sia il loro figlio Leopoldo. Questo è il principale motivo per cui progettava di monacare a forza la figlia maggiore. Giuseppe si allea con Ugo VII, cui propone una spartizione del Regno di Sicilia, l'Isola propria ad Ugo, il resto a Leopoldo. Il Re di Spagna accetta di partecipare all'alleanza anti Unna per prendersi le Baleari. Ma il Cardinal Rackozy è un fine diplomatico. Sfrutta la rivalità secolare dei Bizantini con l'Egitto e soprattutto il timore del Re della Lombardia di essere invaso dai Germanici ed offre all'Aquitania rivalsa contro la Navarra/ Spagna e a Marsiglia benefici coloniali nonché Cipro. Quando Federico V di Sicilia effettivamente muore il Papa designa Il Re di Lombardia Cosimo III Sacro Romano Imperatore come ulteriore motivazione. Le truppe germaniche non fanno una figura migliore di quanto fatto nel 1709, ma la flotta Egiziana Sbarca in Sicilia. I Siciliani, guidati dal Barone Aurelio Nicoletti sono indignati dai piani di spartizione ai loro danni e organizzano una spietata guerriglia. Catania, Palermo e Messina diventano le roccaforti dei lealisti al grido di "Viva la Regina Maria Amalia".Intanto la flotta Spagnola affronta quella unna al largo di Minorca e l'ammiraglio Attila Szecheny affonda la flotta spagnola guidata dall'Ammiraglio Andres Pez. Decisivo l'intervento dei Marsigliesi. L'esercito Bizantino prende Aleppo e minaccia Tiro. Gli Egiziani e gli spagnoli reagiscono. Luigi IV muore nel 1715 e suo nipote Luigi V è sotto la reggenza dello zio, il potente Duca di Cadice. Nel 1716 al netto di un po' di riparazioni di guerra gli spagnoli si ritirano mantenendo lo status quo, e gli Unno Marsigliesi prendono Cipro e liberano la Sicilia. Germania ed Egitto capitolano, e Sardegna, Ticino e i Grigioni sono annessi alla Lombardia. La Germania paga anche generose riparazioni all'Impero Unno. "Tutto sommato dal conflitto ci abbiamo guadagnato" commenta sobrio il Cardinal Rackozy. "Ma quante vite perse." Nel 1717 nasce il piccolo Federico Basarab-Asburgo, Duca di Calabria ed erede al trono siculo. Nel 1721 Attila XXVI associa al trono il suo primogenito Tommaso VI, che sposa Anna Maria Luisa de' Medici dalla quale ha due figli gemelli nel 1721, Attila e Cosimo. Intanto però Ferdinando de' Medici, Granduca di Toscana ed erede al Trono Lombardo, muore senza eredi. Suo fratello Giovanni III Gastone sale al trono nel 1723 anche Sacro Romano Imperatore ma è apertamente omosessuale. Quindi designa Cosimo d'Asburgo-Besarab come suo erede. Ma la successione è contestata da una parte del clero, perchè Giovanni III proclama la pratica dell'omosessualità lecita in tutta la Lombardia e solo il fatto che il papa è suo zio evita al Re la scomunica, e nel 1727 quando Papa Giovanni XXII muore il successore, che non è il candidato spagnolo, fortunatamente, preferisce affrontare la cosa in modo diplomatico, invitando i sacerdoti lombardi a predicare decoro e continenza. Di questo scandalo approfitta il duca di Urbino Francesco Maria de'Medici che negozia in segreto un' alleanza con la Spagna e la Germania. Promette la Sardegna alla Spagna e i territori persi alla Germania. Intanto sposa Maria, la figlia del reggente di Spagna e inizia a comprarsi i voti in parlamento con i soldi del vecchio, odioso Giuseppe il crudele. Nel 1731 Attila XXVI riesce a salvare un bambino caduto in un fiume ma batte la testa e muore affogato " un altro Hanlarin Khagan che ci lascia come ha vissuto, da eroe" Il Cardinal Rackozy è entusiasta del giovane Tommaso VI che "al contrario di suo padre aiuta il prossimo senza dissanguare le casse reali" e ha grandi speranze per il piccolo Attila ma nel 1732 scrive esasperato " sembra che l'Impero Unno non possa fare a meno di avere almeno un cavaliere errante sul trono. " Infatti Tommaso V eleva suo fratello Ferdinando III al rango di Imperatore. Questi è della stessa pasta dei suoi antenati tranne per un particolare non ama il sesso. Forse asessuale, non aromantico si sposa ma non avrà figli. In compenso ne adotta a decine, e le sue imprese eroiche sono perfino di più di quelle dei suoi antenati. Illiria e Bulgaria nel 1733 ottengono lo status di Province autonome dell'Impero con assemblee locali. Nel 1736 Attila XXVII è elevato al trono. Nel 1737 muore Giovanni III, scoppia la Guerra di Successione Longobarda. Il parlamento ove gli armigeri del Duca d'Urbino hanno permesso l'accesso solo ai suoi sostenitori, proclama illegittimo l'atto di successione del 1723 e nomina Francesco III Maria Re di Lombardia. Il Papa lo scomunica mentre Ferdinando III scorta il nipote Cosimo verso Firenze con un esercito di duecentomila uomini. Francesco III si ritira ad Urbino mentre Cosimo IV è incoronato Re ed Imperatore a Firenze. La guerra dura fino al 1750 ma alla fine Francesco III va in esilio in Spagna. La Spagna però conquista la Sardegna e la Corsica. Nel 1743 finalmente Giuseppe I muore. Sua figli lo raggiungerà tre anni dopo.Nel 1750 il trattato di Palermo pone fine alla guerra di successione Lombarda. Nel 1751 Ferdinando III scopre che in una miniera di carbone nell'est dell'impero si sfrutta impunemente il lavoro dei bambini e reagisce con fermezza. Durante l'ispezione un crollo intrappola l'Hanlarin Khagan e sette bambini in un tunnel, ma il monarca riesce a salvare la vita a tutti e sette. Tommaso V fa subito approvare una legge che severamente limita il lavoro minorile e fissa degli standard di sicurezza sulle miniere. "Non uno scandalo aberrante come il caso dell'orfanotrofio" commenta il cardinal Rackozy, "ma certamente un fatto grave sul quale occorreva intervenire. Certo, se il nostro sovrano non avesse pure rischiato la vita sarebbe stato meglio, che Sant Ernak VII lo protegga" Nel 1758 muore Tommaso V che ha sempre lavorato troppo e mangiato troppo poco. " Che Dio accolga la sua anima, ma questo era fra le poche cose in cui non mi ascoltava." Il cardinale comincia a sentire gli anni che passano " io non credo di avere la tempra e la lucidità del cardinal Bathory" scrive " ormai ho quasi 70 anni, quindi è meglio che mi trovi in fretta un successore" Intanto Ferdinando III, che ha 58 anni, e visto i rischi che ha corso è giustamente chiamato il fortunato, a sorpresa dichiara di essersi sposato e di aspettare un figlio dalla moglie, una nobildonna proveniente da una famiglia "di vomere" . La famiglia imperiale non fa domande e la piccola Maria Teresa nasce nel 1760. Recentemente si sono trovate prove che la piccola non fosse figlia di Ferdinando III e che il sovrano abbia sposato la ragazza incinta per preservarne l'onore. Non ci sarebbe stato nessun problema se non fosse che già sei anni dopo non fosse evidente che Maria Teresa era un maschiaccio. Il Cardinal Bathory ha trovato un sostituto e si è dimesso nel 1763, il nuovo Atbekshisi è il Cardinal Denzigich Szecheny il quale, ne suo memoriale scrive nel 1768 " la principessa Maria Teresa si è sottratta alla sua governante ed è stata ritrovata nel cortile d'allenamento che faceva pratica con la spada. Suo padre, più divertito che esasperato ha dichiarato,《 e sia, da oggi in poi ti chiamerò Tommaso》" il cardinal Szecheny prende molto a benvolere il piccolo Tommaso che sembra portato non solo per le imprese avventurose tipiche della sua famiglia ma anche per il governo. Comunque sul fronte della politica, Achille XXVII dimostra di non avere alcun problema. Sposa Maria Teresa di Germania figlia di re Leopoldo II, e stringe forti legami con la Germania stessa. Intanto la famiglia degli Hoenzollernsky prende il potere nel Commonwealth polacco lituano ed inizia una guerra con L'impero Svedese e l'Impero Russo. Nella guerra di Successione svedese ( 1771-1777) prevale la Polonia-Lituania ed un nipote di re Federico V Guglielmo diventa Imperatore di Svezia, dopo essersi convertito al luteranesimo L'Impero Unno è neutrale in quel conflitto ed ospita le trattative di pace ad Attilanthati. Tommaso VI viene associato al trono nel 1775, Nel 1778 anche Ferdinando III, il quale è rimasto sorprendentemente in forma per un uomo di 76 anni, trova la morte eroica tipica dei Khagan Cavalieri-Erranti. Mentre il Khagan ispeziona una nave un giovane mozzo viene colpito da una sartia e cade in mare svenuto, Ferdinando III si tuffa e riesce a salvarlo ma purtroppo mentre risale sulla nave, la corda che lo sostiene si rompe e lui sbatte la testa spezzandosi il collo. " avevo sperato che potesse morire nel suo letto, ma evidentemente il buon Dio aveva altri progetti. " commenta il Cardinale. Attila XXVII e il nipote hanno entrambi caratteri forti e spesso in contrasto. Tommaso VI è il tipico Besarab-Asburgo d'azione, e un giorno sgomina personalmente una banda di banditi e l'altro guida le ricerche per ritrovare un bambino scomparso. Attila XXVII è invece un Besarab-Asburgo di governo, sempre dietro a decreti, commissioni, trattati inaugurazioni, mediazioni e udienze. Nel 1780 lo scandalo " circa sei mesi prima l'Imperatore Tommaso VI per riprendersi da una malattia si era ritirato in una villa in campagna. Ritorna con un bambino in braccio, il piccolo Attila. Non rivelerà mai il padre ma il più probabile è il suo aiutante di campo, il conte Andreas Teschen. Attila XXVII fa da padrino al piccolo e non fa domande anche se Maria Teresa di Germania resta scandalizzata. Intanto lei ha gia messo al mondo diversi figli il maggiore dei maschi è il piccolo Ferdinando. Fra il 1782 e il 1787 si consuma la grande guerra Greco-Egiziana che indebolusce ambo gli stati. Nel 1789 scoppia la rivoluzione Spagnola che si espande in Portogallo, Aquitania e Provenza. Nel 1793 Luigi VI di Spagna viene Ghigliottinato e l'Impero Unno, fino a quel momento benevolo nei confronti dei rivoluzionari, dichiara Guerra alla Spagna. Tommaso VI guida personalmente l'esercito unno, ma dei coalizzati, Germania, Polonia-Lituania, Svezia, Francia, Sicilia,Lombardia , Impero Bizantino , Regno d'Egitto e Gerusalemme, Russia ed Inghilterra solo Sicilia e Lombardia lo prendono sul serio, gli altri lo considerano una ragazzina che gioca a fare l'Imperatore, ed infatti perdono rovinosamente contro l'ejercito revolucionario. Presso Andorra la Vella il colera e le armi spagnole hanno la meglio sulle truppe dei coalizzati, fra il 1792 e il 1796, lanciando perfino un audace attacco al Regno d'Egitto e Gerusalemme . La prima repubblica spagnola finisce per collassare e ascende la stella del generale Napolèon Buenaparte, che nel 1804 si incorona Imperatore degli Spagnoli. Nel 1796 sia Achille XXVIII che Ferdinando IV sono associati al trono. L' unica forza in grado d'arginare l'impero Napoleonico e l'esercito unno che in effetti ferma Napoleone sul Mincio, ma non può impedirgli di estendere il suo dominio su Francia (Gallia) Germania, Inghilterra, Lombardia e Svezia, costringendo i monarchi inglesi a emigrare nelle colonie della Nuova Inghilterra. Nel 1807 tuttavia, un mese dopo la morte di Attila XXVII per un tumore, Tommaso VI si infiltra in territorio Spagnolo e rapisce l'Imperatore. È un impresa che ha del leggendario e che sarà immortalata in un film da Ridley Scott, dal titolo Emperor. Il Cardinal Szecheny intanto si è dimesso e al suo posto viene nominato Akbekshisi un laico, il Conte Tomas Teschen, zio di Andreas. Tommaso VI riporta il prigioniero in territorio unno e convoca una conferenza ad Attilanthati. Ma invece di aspettare l'esito della conferenza gli eserciti avanzano in territorio imperiale. Disgustato dalla mancanza di rispetto per la prassi diplomatica, e dalla condiscendenza mostratogli dai sovrani, Tommaso VI firma una pace separata con la Spagna, che si ritira dalla Lombardia e libera Napoleone che immediatamente rovescia le sorti della guerra nel 1808. L'imperatore mantiene la parola data e lascia in pace gli Unni. Tommaso VI presenta poi al mondo un secondo figlio, battezzato Ernak. Secondo alcune indiscrezioni il piccolo è figlio di Napoleone. Stupisce l'età avanzata in cui il piccolo sarebbe stato concepito, 47 anni. Secondo altri il piccolo sarebbe si figlio di Napoleone ma con una nobildonna unna e Tommaso VI avrebbe semplicemente coperto la donna per evitarle uno scandalo. Ma lasciando da parte i pettegolezzi, Napoleone muove verso Est, e alla fine è sconfitto dai Russi. Tornato rocambolescamente in Spagna coi resti dell'Ejercito Grande, viene sconfitto presso Lione nella Campagna di Francia. Sconfitto in Spagna e costretto ad abdicare verrà esiliato sull'Isola d'Elba. Tornato in Spagna e ripreso il potere ottiene l'insperato appoggio diplomatico dell'impero Unno e accontentandosi della sola Penisola iberica più Rossiglione e Navarra, e dell'Impero coloniale Spagnolo ( il Brasile è ora indipendente) mantiene il potere in Spagna. Cipro torna all'Egitto.Napoleone trascorrerà il resto della vita a reprimere le insurrrezioni indipendentiste in America Latina. I giovani Khagan Ferdinando IV e Achille XXVIII si sono fatti le ossa nell'amministrazione e dietro le imprese di Tommaso VI, e nel 1825 a loro si affianca il giovane Ernak IX. Tommaso VI muore subito dopo il matrimonio fra Letizia Buenaparte e Ferdinando IV e fra Maria Elisabetta d'Asburgo e Attila XXVIII, nel 1827 per salvare un bambino da un cavallo impazzito. Ernak IX torna a fare l'imperatore errante come faceva la madre e i suoi antenati recenti, e ai soliti banditi e prepotenti, si aggiungono estremisti repubblicani. Ernak IX viaggia in incognito anche nelle colonie ove pone rapidamente fine a prepotenze, abusi e malversazioni. Il fratello e il cugino invece si occupano di mettere in pratica le riforme che Ernak IX propone nelle sue lettere. Intanto, Ferdinando IV convoca una Toplanti straordinaria per scrivere una costituzione, e fa partecipare per la prima volta imprenditori, ufficiali dell'esercito, insegnanti, contadini e allevatori proprietari e lavoratori d'esperienza delle manifatture e delle fabbriche. Anche nell'Impero Unno infatti comincia la rivoluzione industriale, e l'esercito, già riformato da Tommaso VI deve adattarsi. Nel 1830 viene proclamata la Costituzione dell'Impero dei Popoli unni, che, pur con molti emendamenti arriverà ai giorni nostri. Alle prime elezioni, ove vota un numero sorprendentemente alto di persone rispetto alla media dell'epoca, il 20 % della popolazione maschile, il 5% di quella femminile. Il criterio è la proprietà di un cavallo da guerra o da tiro, e il saperlo cavalcare, e vi sono donne che rispettano i requisiti . Vince il candidato riformista Istvan Szecheny che diventa Akbekshisi. Nuove infrastrutture vengono costruite e l'illuminazione a gas diventa prevalente nelle grandi città. Il possesso di cavalli si diffonde e quindi la tipologia del cavallo diventa un simbolo di status. Le razze più veloci, grandi e robuste per i più facoltosi, cavalli lenti ma robusti o piccoli ma veloci per le classi sociali meno abbienti. Nel 1848 scoppiano rivoluzioni dappertutto al grido di facciamo come gli Unni e in generale hanno successo, e la Provenza unifica la Francia ( Borgogna e Bretagna escluse). Intanto sia Ferdinando IV che collabora strettamente con il governo, che Attila XXVIII che invece segue da vicino il rinnovamento urbanistico e la costruzione delle infrastrutture sono diventati padri. Tutti maschi per Ferdinando IV, fra cui il primogenito Attila. Tutte femmine per Attila XXVIII che comincia ad accarezzare l'idea di crescere come maschio la primogenita Maria Serafina. Intanto, Ernak IX dimostra d'essere figlio di suo padre mettendo al mondo molti figli illegittimi regolarmente portati all'Istvan Kaléy con le madri. Alcuni di questi figli sono da madri di colore o asiatiche il che suscita scandalo fra le corti europee ma niente più che un'alzata di spalle fra gli unni. Ernak IX ispira numerosi Romanzi d'avventura fra i quali il più famoso è Cavallo e Cavaliere scritto dal Romanziere unno Leon Nagy nel 1851. Nel 1844 Ferdinando IV associa al trono il figlio Attila XXIX, mentre Maria Serafina, che ha cambiato nome in Stefano, diventa Stefano XVII. Stefano non può saperlo ma sta per battere un record che persiste da secoli.

Odierno panorama della grande città di Attilanthati

Odierno panorama della grande città di Attilanthati

Attila XXIX ha un grande amore per la cultura e riesce a far passare la legge sull'obbligo scolastico fino ai 12 anni nel 1853. Nel 1855, il conservatore Gyula Andrássy vince le elezioni ed inizia un rapporto conflittuale con i cinque Khagan.Tuttavia almeno le infrastrutture continuano ad essere costruite e, nel 1864 è inaugurata la ferrovia Attilanthati-Attilanmezari. Nel 1866 la Polonia-Lituania schiaccia la Russia e riporta il suo territorio orientale ai confini sul Don. Nel 1870 la Polonia-Lituania sconfigge la Germania e conquista la Boemia e il Brandeburgo. Il Cancelliere Polacco Adam Czartorisky proclama la nascita dell'Impero Zapadoslavo. Intanto nell'Impero Unno ai conservatori si alternano i liberali con Kossuth, in gioventù repubblicano poi moderatosi. Intanto continuano le avventure di Ernak IX che in Africa e in Asia mette i bastoni fra le ruote alle varie compagnie coloniali e fra un intermezzo romantico e l'altro, sgomina cacciatori di frodo chiude miniere illegali e impedisce ai colonizzatori, Unni o no, di commettere abusi ai danni dei nativi. La sua figura ispirererà personaggi letterari come Allan Quatermain. Amico personale del missionario Lombardo padre Daniele Comboni, ne condivide il motto e cerca di salvarevl'Africa con l'Africa. Nel 1875, purtroppo, viene ucciso mentre svelava le clausole segrete di un accordo fra Cecil Rhodes e un capo indigeno. Questo crea l'ennesima crisi con l'Inghilterra e si passa alle vie di fatto, con la flotta unna che affonda quella britannica nei Caraibi e nel mediterraneo e bombarda Londra e Filadelfia, nel 1877. Il Testamento del Khagan Ernak IX eleva suo figlio Vlad III, di madre Ashanti, al rango di Khagan. Finalmente, nel 1879 Londra consegna Cecil Rhodes agli Unni e Rhodes viene giustiziato, nel 1880. Purtroppo anche Attila XXIX muore alla fine dell'anno. Vlad IV prende il posto di Ernak IX come Khagan avventuriero ma vive le sue avventure prevalentemente in patria. Intanto inizia la massicvia colonizzazione unna in Stefanìa. Stefano XVII ha sposato un nobile "di lauro" che ha cambiato nome in Maria e i due avranno molti figli. Stefano XVII govena anche dalla camera da letto e cura personalmente il rapporto coi governi e con la Toplanti. Nel 1881 Stefano XVII alla morte di Ferdinando IV eleva al trono suo figlio Attila XXX. Nel 1884 nasce l'Unione di Gerusalemne fra Impero Bizantino e Regno d'Egitto e Gerusalemme.Nel 1887 nasce il quotidiano Kilish Izashag, la Spada della Verità, tuttora esistente. Nel 1891 Vlad IV coglie sul fatto il proprietario di una fabbrica che molesta le sue dipendenti, gli rompe il naso, lo fa arrestare e scrive un pampleth in cui invita gli operai a coalizzarsi per difendere i loro diritti. Pochi mesi dopo viene fondato il primo Sindacato nell'Impero Unno, e due anni dopo il Partito dei Lavoratori Unno, che è un unicum essendo ispirato sia dal marxismo, sia dall'unionismo brutannico, che da quella forma di pensiero unica, chiamata Vladismo. Nel 1895 Attila XXX fonda lo Iounetim Hunord come braccio dell'esercito dedicato ad attività civili. Nel 1896 nasce la quadruplice alleanza fra Zapadoslavia, Germania, Unione Gerosolomitana e Svezia. Nel 1899 nasce la Federazione Unna del Gioco del Calcio, e il primo campionato è vinto dalla Polisportiva Attilanmezari che detiene il record di scudetti vinti, bel 47. L'Impero unno nel 1905 sigla l'intesa cordale con la Spagna e media con l'Inghilterra e la Russia, per formare la Quadruplice Intesa. Attila XXX si fa in quattro per cercare di mantenere la pace " se ci sarà una guerra, gli Unni combatteranno e vinceranno, ma quanti bambini resteranno orfani? Quante persone resteranno vedove? Quante madri perderanno i loro figli? Quanti padri? Quanti totneranno a casa ferit e mutilati, per sempre segnati nel corpo e nello spirito? Noi Unni sappiamo fare la Guerra, e sappiamo farla bene ed è per questo che scegliamo la pace!" (dal Discorso di Attila XXX alla Conferenza di Filadelfia, 1908) Stefano XVII, nel frattempo cura la politica domestica in particolare, invecchiando, il Khagan ha sviluppato un particolare affetto per i bambini tanto da far aprire un intera ala dell'Istvan Kastey a tutti i bambini dell'Impero. L'imperatore non è mai stato un uomo d'armi come i cugini ma è tutt'altro che un mite e fragile vecchietto, e nel 1909, quando durante una passeggiata nei Giardini reali nota un valletto che molesta un ragazzino, gli spacca la testa con una bastonata prima di chiamare le guardie. Convocato l'Akbekshisi lo persuade a far approvare una legge contro le molestie ai bambini. Estende inoltre l'Editto di Tommaso IV a tutti i bambini del regno. Quindi un delitto contro un minore di anni 16 diventa automaticamente un delitto contro la Corona. "Perchè il Khagan è il padre della nazione e tutti i bambini della nazione sono suoi figli, e chi fa del male ai bambini della nazione fa del male ai principi dell'Impero!" (Dal Proclama di Wieden, 1909) Intanto Attila XXX eleva al trono sia suo figlio primogenito Stefano XVIII che il secondogenito Ferdinando V. "Stefano, che Dio lo benedica, è quasi identico nei modi a suo "Zio" Vlad, e l'impero ha bisogno anche di qualcuno con un temperamento più riflessivo." confida al padre il Khagan. Stefano infatti ammira tantissimo Vlad IV, di cui non condivide solo la decisione di restare casto e celibe, preferendo imitare Ernak IX in quell'aspetto. Le cronache scandalistiche dell'epoca non mancano di riportare ogni bambino che Stefano riporta a casa per la bonaria esasperazione del padre e per la gioia del nonno. Ma Stefano XVIII tiene alto l'onore della famiglia sgominando mercanti di schiavi, mercanti d'oppio, feroci banditi e signori della guerra. Nelle sue soste a casa supervisiona la macchina bellica unna che rimane efficiente e nel 1911 fa anche in tempo a salvare un gruppo di operai dall'incendio di una fabbrica, dopo la quale stende con un poderoso destro il padrone della fabbrica reo di aver ignorato ogni elementale norma di sicurezza. Suo fratello, nel frattempo naviga le acque burrascose della Toplanti dove si confrontano i partiti tradizionali e i nuovi partiti di massa, i Socialisti e gli Agrari, e riesce a far approvare una nuova legge sui diritti dei lavoratori. Ferdinando V, come il padre fa poco uso dei decreti imperiali ritenendo opportuno lasciare la Toplanti a fare il mestiere per cui viene eletta. Nel 1914 disgraziatamente un membro della Main Noire, un' organizzazione nazionalista Gallica assassina l'Arciduca e Principe ereditario di Germania Rodolfo, a Bruges città che la Gallia rivendica. La Germania invade la Gallia. Scatta il meccanismo delle alleanze ma la Svezia si proclama non Belligerante. L'Impero Unno prova fino all'ultimo a disinnescare il conflitto, ma quando la Zapadoslavia attacca Yenikaynak, la Toplanti non ha altra scelta che dichiarare guerra all'Alleanza. La Potenza militare della Zapadoslavia è enorme ma l'Impero Unno ha mobilitato sorprendentemente in fretta. La guerra, che doveva essere breve diventa una guerra di posizione. Stefano XVIII guida le truppe dalla prima linea e rischia la vita più volte ma sorprende più volte i suoi avversari. La Svezia dichiara guerra alla Zapadoslavia e alla Germania. L'Unione Gerosolomitana inizialmente non belligerante invade l'Impero unno da sud. Bulgari ed Illiri, restano sorprendentemente fedeli all'impero, e il Generale Metaxas viene fermato. Sul lungo periodo la maggior solidità del fronte interno unno, dove persino il Partito del Lavoro guidato da Constantin Gherea dichiara all'internazionale "L'impero Unno ha fatto di tutto per avere la pace, e lasciare che un paese aggredito ingiustamente, chepiù di ogni altro ptotegge i lavoratori e cerca di ridurre le disuguaglianze, sia sconfitto per poter fare la rivoluzione sulle macerie, non è Socialismo, è Sciacallaggio" si fa sentire. Persino i cattolici del Partito Agrario ribadiscono che, come paese aggredito l'Impero Unno ha il diritto di difendersi. Nonostante la crudeltà della guerra Stefano XVIII ha modo di distinguersi per il suo coraggio e la sua generosità, addirittura perdendo una mano per salvare dei prigionieri di guerra. Lo stress del governo dell'Impero durante la guerra costa caro al povero Attila XXX che muore di infarto appena dopo la sconfitta della Zapatoslavia. L'anziano, ormai novantenne Stefano XVII rientra dal suo stato di ritiro di fatto per tranquillizzare il popolo Unno, e gestire la delicata fase delle trattative di fine guerra. In Russia è scoppiata la rivoluzione che porterà alla nascita dell'URSS; La Zapadoslavia è smembrata in Polonia, Ucraina, Rutenia del Nord (Bielorussia) e Rutenia del Sud (Ucraina), la Germania che si è ritirata poco prima della fine della guerra cede le terre contese (Belgio e Ginevra) alla Gallia, ma essa non può annettersi né l'Alsazia (Parte del Regno di Gallia Napoleonico) a maggioranza tedescofona né le neutrali Britannia e Borgogna, inoltre la Boemia vota per rientrare in Germania; nasce il mito della vittoria mutilata in Gallia. L'Inghilterra, che è entrata grazie al suo Primo Ministro Woodroow Wilson, ottiene molte colonie. I tre Kaghan dell'Impero Unno hanno una pessima opinione di Wilson, considerato un ipocrita e un razzista, ma aderiscono alla Società delle Nazioni. A Madrid si tiene la conferenza di pace. La Zapadoslavia è smembrata dal trattato dell'Escorial, mentre il Trattato di Guadarrama è meno punitivo per la Germania. La Svezia guadagna il controllo di buona parte del mar Baltico. Il Trattato di Alcalà de Henares cede l'Epiro all'Illiria e la Macedonia alla Bugaria. Illiria e Bulgaria ottengono un sovrano autonomo, Vlad I e Boris III, figli di Stefano XVIII da madri illira e bulgara , ma rimangono legate a doppio filo all'Impero unno insieme a Lombardia e Sicilia nel Patto di Famiglia Unno. Patto in cui entra anche la Germania del re Carlo VII. Il trattato vede lo scioglimento dell'Unione Gerosolimitana, che si divide in Tre, Impero Bizantino (Un pò di più dell'odierna Turchia e Grecia più Cipro), , Repubblica del Levante (Include Siria, Mesopotamia, Palestina, Libano e Giordania) e Regno d'Egitto (che include Egitto, Sudan, Etiopia,Libia, Chad e Algeria), Il Dopoguerra vede Stefano XVIII Mano di Ferro elevare al trono suo figlio Attila XXXI "affinchè possa vivere le sue avventure e non solo ammirare le mie." Ferdinando V invece ha solo figlie femmine, e sua figlia maggiotre Elisabetta si dichiara maschio e viene incoronata come Stefano XIX in onore del nonno. Nel 1925 Stefano XVII batte il record di Attila X e festeggia 81 anni di regno e 97 anni di età. Muore a 100 anni compiuti con 84 anni di regno nel 1928. Questo periodo della storia unna è chiamato età Stefaniana. Intanto il Partito del Lavoro va al governo con Gyula Peidl ed inizia una stagione di riforme in reazione al crollo della borsa inglese nel 1929. Stefano XVIII muore nel 1930 intervenendo a sostegno di una manifestazione Comunista contro una truppa di Spade Crociate, i Fascisti Unni. (Il Partito Fascista fu fondato da Charles Maurras in Gallia nel 1919) Il sovrano scaccia facilmente i codardi seguaci di Ferenc Szalasi ma uno di loro lo accoltella alle spalle. Le ultime parole del Khagan furono "Fascisti, miserabili vigliacchi" Il Movimento delle Spade Crociate è sciolto e Ferenc Szalasi è messo in galera, purtroppo nasce un movimento fascista fra alcuni leader delle Forze Armate che iniziano a considerare la dinastia troppo libertaria. Tuttavia non hanno modo di mettere in atto colpi di stato vista la popolarità della Dinastia, ma intanto tramano nell ombra. Ferdinando V muore per un tumore allo stomaco. Ma Attila XXXI non cade nela trappola tesagli dai militari dai miliraei e non resta ucciso. I mandanti non verranno individuati. Attila XXXI sembra il personaggio di un libro Pulp, che infatti venne scritto davvero, nel 1935; Il Khagan accoglieva nel suo ufficio a palazzo i questuanti, e poi interveniva personalmente. Stefano XIX invece si faceva amare mitigando le politiche di austerità del governo nazionalista dell'Ammiraglio Attila Horthy, respingendo leggi liberticide e favorendo il lavoro femminile e la tutela dei diritti delle mogli. Nel 1933 il Caporale Boemo Adolf Hiedler col suo Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Polacchi, diventa Cancelliere della repubblica Polacca (Detta repubblica di Cracovia) e alla morte del presidente Piłsudski ripristina l'Impero Polacco e prosegue a riannettersi tutti gli stati fino alla Boemia, nel 1939 il che causa lao scoppio della Second Guerra Mondiale. Nel 1936 Attila XXXI eleva al trono suo figlio avuto dall'amata moglie Germanica, Vlad V. E proprio mentre l'Esercito Unno si mobilita scatta il tradimento da parte dell'associazione Patriottica degli Ufficiali, di cui fa parte l'Ammiraglio Horthy: Stefano XIX viene assassinato da una bomba, mentre Attila XXXI e gli uomini della Terza Armata sono traditi sul campo di battaglia. Pur ferito a morte riesce a vincere la battaglia di Kagul, e avverte suo figlio che sfugge agli assassini, li elimina e riesce a trasmettere un messaggio alla nazione che interrompe quello dell'autoproclamatosi reggente Horty "Popoli dell'Impero Unno, non credete alle menzogne dei traditori, il vostro Khagan è vivo, e non si arrenderà, combattete gli invasori e i traditori combatteteli nelle strade, combatteteli nelle scuole, combatteteli nelle case, combatteteli nei luoghi di lavoro, ma soprattutto combatteteli nei vostri cuori: Noi siamo gli Unni, noi vinceremo!!!" Comincia così la guerra di resistenza fra i carpazi, con gli occupanti che sono rapidamente in difficoltà. L'Orda di Liberazione Nazionale sembra essere dappertutto, e tutti i tentativi di eliminare il Khagan falliscono. Egli elimina personalmente Sikorsky, Guderian e soprattutto Bandera, il vilissimo macellaio che governava l'area occupata. Nel 1944 con i Sovietici pronti ad appoggiare l'insurrezione generale, Stalin ordina al Segretario del Partito Comunista Unno Anna Kethly di assassinare il Khagan, ma questa, che ha combattuto fianco a fianco con Vlad V, rifiuta il tradimento e rivela la doppiezza di Stalin al Khagan. "Un tiranno alla volta" dice l'imperatore alla leale comandante partigiana. Il vice di Kethly,Laszlo Rajk, che è uno stalinista convinto, accusa il segretario di sentimentalismo e cerca di eseguire l'ordine di Stalin, finendo col collo spezzato. L'insurrezione Generale si compie e l'Imperatore torna ad Attilanthati fra due ali di folla festanti. Horthy viene impalato, l'ultimo caso documentato di una simile pena ad essere inflitta.Ora c'è la resa dei conti con Stalin che avviene a Yalta dove l'Imperatore si presenta col suo Akbekshisi Anna Kethy e quattro spie ed ufficiali sovietici catturati che confessano il tentato assassinio dell'Imperatore. Questo colpisce molto il primo ministro Inglese Franklyn Delano Roosevelt che fino a quel momento stimava Stalin. Stalin viene denunciato davanti all'internazionale per i suoi crimini, fra cui l'aver causato la sconfitta del Fronte Popolare Egiziano nella Guerra civile del 1936-1939, del tentato omicidio del leader Longobardo Antonio Gramsci. Con un voto di scarto, il PCUS viene Espulso dall'Internazionale. Poco importa che gli Stalinisti denuncino l'Internazionale ora detta Vladista accusandola di essere scesa a patti con la monarchia. La maggior parte dei Partiti Comunisti si confederano con quelli socialdemocratici e abbracciano il Vladismo, che un approccio pragmatico. Lavora nel sistema in cui ti trovi e cerca di ottenere i migliori risultati. Stalin vienepoi trovato morto a Podsdam e al suo posto dopo cheanche Berja ha un incidente va Molotov, sostituito poi da Krtushev. Nei successivi decenni Vlad V e i suoi Akbekshisi ricostruiscono il paese e l'Impero unno sarà capofila della restaurazione. Nel 1966 associa i suoi tre figli al trono, Attila XXXII, Stefano XX e Denzigich XI, descrivendoli così "Attila è il diplomatico, Stefano è l'amministratore, e Denzigich è l'avventuriero! Insieme non c'è obiettivo che non possano raggiungere. In effetti così è e grandissime riforme sono implementate nei successivi trenta anni. Denzigich XI (Che ispirerà il personaggio dei fumetti Geoforce, sovrano e supereroe) è visto un po' alla stregua di un eroe dei fumetti, con l'immancabile uniforme rossa, lo spadone e il fedele stallone nero, l'intelligentissimo Bela. Sventa rapine, truffe, prepotenze e sfruttamenti, e poi ritorna all'Istvan Karaly. Nel 1971 muore, pianto da tutta la nazion Vlad V il Vincitore. Nel 1975 l'Ente Spaziale Europeo arriva per primo su Marte. Nel 1980 finalmente viene stabilito che una femmina può diventare Khagan senza dover cambiare identità. Farlo resta lecito. Denzigich XI non ha figli , nel 1987 prima di ospitare l'Europerio vinto nel 1988, che fa il paio con il Mondiale del 1950, Attila XXXII associa al trono il figlio Stefano XXI, mentre Stefano XX fa lo stesso con suo figlio Attila XXXIII. Purtroppo Attila XXXII muore in un incidente automobilistico nel 2004, e nel 2005 Stefano XX viene assassinato da un terrorista di estrema destra, dopo un decreto per chiudere tutti i simili movimenti. Nel 2006 Denzigich XI, che ha catturato da solo l'assassino del fratello e sgominato la cellula terroristica, ha l'onore di associarsi al trono i due bisnipoti Attila XXXIV e Anna I .Anna I ha preso dallo Zio Denzigich e dopo la pandemia del 2020-21 ha ricominciato le sue avventure per tenere alta la tradizione. Anna è notoriamente bisessuale. Denzigich ha recentemente collaborato con la nipote durante una missione di contrapposizione dei Caschi blu in Dombass per impedire l'escalation fra il nuovo Commonwealth Polacco-Lituano e la Russia. In quell'occasione, Anna ha sgominato la brigata Azov e catturato gli agenti Russi, coprendosi di gloria nella migliore tradizione unna.

Tommaso Mazzoni

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Se volete farmi sapere che ne pensate della mia ucronia, scrivetemi a questo indirizzo.


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