Anche questo esercizio è tutt'altro che difficile. L'argomento è la Relatività Generale, trattata nel capitolo 6, ma per risolverlo basta ricorrere all'equazione (6.5):
dove t è il tempo nei pressi della massa M, t' è il tempo a 1000 Km di distanza ed R corrisponde proprio ai mille chilometri di distanza dalla massa puntiforme, che a questo punto altro non potrà essere se non un buco nero (§ 5.7), avendo una massa pari a quella del Sole concentrata in un volume piccolissimo. Sostituendo i valori numerici si ottiene:
La risposta giusta è dunque la numero 4: nei pressi di un buco nero, il tempo scorre più lentamente.
Un'ottima rappresentazione di questo fenomeno è possibile rintracciarla nella puntata della seconda stagione del telefilm di fantascienza "Stargate SG1" intitolata "A Matter of Time": la squadra SG-10 è stata inviata sul pianeta P3W-451 per scoprire come mai tutta la popolazione indigena è stata sterminata, e con raccapriccio scopre che esso è prossimo ad un buco nero appena formatosi. Ricevuta una disperata richiesta di soccorso dal Maggiore Henry Board, l'SGC apre lo Stargate per scoprire cosa è successo, ma non è più possibile richiuderlo, perchè la mostruosa gravità del buco nero sta provocando un'incredibile dilatazione del tempo, e ogni tentativo di operare sullo Stargate richiede tempi incredibilmente lunghi. Solo facendo detonare un ordigno ad alto potenziale, il Colonnello Jack O'Neill e Teal'c riescono a chiudere la connessione con il pianeta maledetto, prima che la supergravità del buco nero distrugga l'SGC e l'intero pianeta Terra. Molte altre serie di fantascienza hanno fatto ricorso a buchi neri, talora in modo assolutamente improbabile (in "Star Trek" compare persino una razza aliena che nidifica dentro i buchi neri!); nessun'altra però ha mostrato con tanta allarmante chiarezza il fenomeno della dilatazione gravitazionale del tempo nei pressi di una stella collassata!