Soluzione esercizio 2 unità 1


Se l'ipotesi prospettata dall'esercizio fosse vera, il ragionamento compiuto da Michelson e Morley per realizzare il loro interferometro conserverebbe tutta la sua validità, ma lo spostamento delle frange conseguente alla rotazione di 180° dello strumento si ridurrebbe notevolmente. Infatti, secondo la formula (1.4), tale spostamento è inversamente proporzionale al quadrato della velocità della luce. Ora, se la velocità della luce fosse di 3 x 109 m/s, vorrebbe dire che essa sarebbe dieci volte più grande di quanto non è in realtà, e dunque lo spostamento delle frange sarebbe solo 1/100 di quello osservabile. In pratica, esso sarebbe stato inferiore all'errore della misura e quindi non rilevabile. Per mettere in crisi l'elettromagnetismo classico ci sarebbe voluto dunque un interferometro assai più raffinato. La risposta 3 è perciò quella giusta; chi ha studiato con attenzione la non si sarebbe mai peritato di fornire la risposta 1 o la risposta 4, e chi ha studiato ottica con profitto si coprirebbe d'ignominia, fornendo la risposta 2!


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