TRE POESIE DI PAOLO BUCCARELLO


Alla mestizia dei genitori

Gli occhi tristi

Or ora hanno senso,

Il fisico minato dall’acciacco invadente,

La parola sommessa travestita da calma

ora hanno senso!

E penso con orrore,

che, se potessi,

con saggezza, non...

Non fermerei il tempo

 

(Carpi, 16 novembre 1996)

 


C’era una volta Iddio 

C’era una volta Iddio

Che non sapendo che fare creò il tempo.

Entrò dunque nel tempo e cominciò

A scorrerlo in lungo e in largo.

Ma s’annoiava.

Decise allora di andarsene in vacanza.

Ma deve?

- Adesso – disse – faccio il Paradiso.

Fu così che nacque il Paradiso

Che dopo chiamò terra.

Così Iddio nel tempo venne in terra

Andando a passeggiare in lungo e in largo.

Ma s’annoiava ancora.

- Farò l’uomo - disse

- proprio come me, per farmi compagnia –

e così fu.

L’uomo però divenne furbo,

s’alleò col principe delle tenebre

proclamandosi dio

e scacciando dalla terra il vero Dio

spegnendo la luce.

Poi per farGli dispetto

Appiccò il fuoco alla terra,

avvelenò l’aria e il mare,

infine insozzò lo spazio.

Si pentì Dio d’aver creato l’uomo,

ma gli dispiacque più di esser rimasto solo.

- Ho proprio voglia di prender tutto indietro –

disse fra sé tuonando.

- voglio proprio vedere che farà

questa pulce malata di catarro! –

E Iddio voltò le spalle, corrucciato.

 

Qui finisce la favola.

Ma l’uomo, quest’essere ingrato,

tratto dal fango e reduce

da Sodoma e Gomorra,

prenderà almeno la medicina per la tosse?

 

(Gino Buccarello)

 


Maledetta Gente

Amo Dio,

Creatore dei Cieli e della Terra,

Geniale Inventore delle Stelle Comete,

Della Nebbia, del Vento e della Vita.

 

Amo Dio,

Che si diverte con Santi e peccatori

Abilmente mossi sullo scacchiere.

 

Non amo il mio prossimo,

Egoista, arrogante, superbo,

Senza buon senso e umanità…

 

Amo Dio,

Che alla fine,

Stufo del gioco,

Permetterà ai re…

Di premere quell’ultimo bottone…

(Carpi, 30 maggio 1996)

 


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