BLACK OUT |
Un giorno Dio ne avrà abbastanza.
Televisori, Internet, schermi di computer, armi teleguidate,
luci di Las Vegas, ridde di discoteche
piomberanno nel buio.
Invano ci accaniremo su interruttori e pulsanti:
nulla più si accenderà.
Addio delirio di onnipotenza.
Buio e silenzio annunceranno la fine
perché l'uomo abbia il tempo di capire.
E Dio alzerà la destra
- Dio non ha mani, ma tale è il nostro linguaggio -
per l'ultimo comando.
"Non rimanga pietra su pietra
né creatura vivente".
Ma in quell'istante, nell'immenso black-out
vedrà brillare una luce.
Una fioca luce di candela, che taglia in forma di croce
un'abside di pietra.
E sentirà voci cantare un canto tranquillo
in una lingua dimenticata.
Come ogni notte, in attesa dell'alba
il monastero canta la sua lode
al Creatore della luce.
Ogni notte, da mille anni e più,
nella certezza che il Signore farà giorno.
Allora Dio muterà il gesto in benedizione
e il sole sorgerà ancora.
Bastian Crioll