Le Poesie di Elisa In questa pagina vi presento alcune delle poesie della mia collega Elisa Giaccherello: IO SONO SOLA Io sono sola, tra la luce e la tempesta, tra un giorno di buio e uno di festa, tra le fiamme e il mio respiro, Eppur sto ferma Non cammino Non prendo in mano il mio destino, Ferma Tra la gente: chi mi ama, chi mi odia, Quante voci mi trascinano sulla terra Una sola mi spinge verso il Cielo Mi afferra il cuore Ma è pronta a lasciar la presa Se io voglio la mia resa Sono ferma Non so volare Qui c'è un mostro mi vuol divorare Ma mi tiene prigioniera insieme a tanti Aspetta e accumula Tanto son tanti Qui c'è la Paura Che tutto oscura Che tutto tace Per farmi più sicura. Sicura di non Andare a male Di resistere Ancora un poco a quella Immagine Nel mio cuore A quella Voce Che sempre trova Un luogo: "Io son Ferma Voglio Volare Non c'è ragione Per restare" Ferma anch'io rispondo: "Sto aspettando Di capire Sto cercando i miei compagni Per condividere la gioia Per farmi alzare Dalle loro mani." Sono Sola Qui non c'è nessuno Sul bilico del Monte Sono ferma Ma guardo alla mia fonte. . PROFUGA Mi hanno chiuso nella stiva E si son presi la mia vita; Tra legno e sale Cerco una fessura per respirare Ma non ci riesco Qui non c'è spazio Tra gomiti e gole Solo lo strazio di non esser fuori al sole; Sì, quel Sole, quel Sole ci ha tradito E ci schiaccia giù nel sonno, il più ardito; E Non c'è spazio per la speranza Morta nel sogno di una stanza, La stanza di una casa, Una casa che non ho. Non c'è più spazio neanche per la paura Che m'ha spinto dentro quest'avventura, Con le mani senza più identità Perché han cercato di ferire questa rigidità. E non c'è più spazio nemmeno per il mio nome Perso in una pila di persone Morbide, quasi fossero cuscini Per i piedi vivi dei miei vicini. E chi ci salva, vede Il mio corpo stanco, E sente tutta la nudità della mia e sua nullità, E racconta questa storia Un po' come una sconfitta, Un po' come una vittoria. E se c'è pure chi ha il coraggio di chiamarlo Eroe Lui si china e piange Per un mondo che s'infrange Contro il dovere sano Di salvare Chi cerca un'altra via nel nostro mare. . EUCARISTIA Non voglio disperare Perché TU Sei Davanti a Me. Tu Sei Libertà E Non è uno scherzo, è Verità. Fammi conoscere l'Eucarestia, Fammi conoscere la Tua Via. La Tua Vita racchiusa Dentro Quel Pezzo di Pane Il Tuo Amore Forte Senza fame. Le Tue Braccia Aperte: Il Tuo Dono dentro Quel Pane C'è il Perdono. E il Tuo Cuore Sciolto Dentro il Mio... Mi fa Sentir com'è L'Amore di Dio: Sento una Forza Verso gli altri Che vince La rabbia e lava i panni, Che crede nelle Persone Oltre ogni, ogni Dolore Che Vive di lode e di preghiera E invoca Una Vita, Una Vita Vera Che respira Spontaneità E accoglie Ogni sbaglio, ogni caducità. Non darmi la Forza, La Forza ce l'ho! È Dentro il mio Cuore Ora Lo So Sei Tu Che mi Ami Dal di Dentro Da un Cuore Ferito Che Non è Mai contento Un cuore turbato Sempre Sospeso Senza Radici Senza Peso. Ma il Tuo Cuore Un Peso Ce l'ha E calpesta la terra di Questa Realtà. Le mie Labbra Avvicino al Tuo Cuore E gusto Quel Tondo fatto d'Amore.
PASQUA
Io so . AFGHANISTAN Da Una polvere Accumulate Da Una luce Accomunate Un cielo Una notte Anime ferite Vite finite. Veli e Uniformi Neri e Marroni Protezione e ovvietà Legami e Libertà. Vite Vite sparse Vite Vite arse. Ordini, Ordini Sogni da Rondini Ricchezza e Povertà Famiglia e Lealtà. Dov'è la Nazione? Dov'è il mio destino? Nessuna mano aperta Nessun nuovo mattino. Un corpo, forse il mio Un tempo, addio. . Anche l'amica Piera Federici di Santa Margherita Ligure (GE) mi ha inviato questa poesia di sua figlia pubblicata su Sortoson|Nosotros a cura della Provincia e di Genova. Mi ha chiesto cosa ne penso; credo che il pubblicarla anch'io costituisca una risposta eloquente... IL TUO SORRISO
Quando sono
triste tutto attorno a me appare grigio.
guardo dalla finestra: piove Una nebbiolina sottile e leggera copre ogni cosa: le chiome inzuppate degli alberi,l'erba ed i fiori dai colori sbiaditi. Ma qualcosa di nuovo appare all'improvviso in fondo alla valle. laggiù sul mare qualcosa brilla : è un ponte di mille colori che scintilla sill'orizzonte plumbeo..... ......è l'arcobaleno..... ......è il tuo sorriso! Ed ecco ora una struggente:poesia dell'amica Giulia Grazi Bracci: VIVI E MORTI Arrivati ai miei anni, piano piano ci si accorge che il mondo dei ricordi (partendoci all’indietro, dai primordi dell’infanzia che è ormai così lontano ) per lo più è popolato da defunti . Lo stesso i sogni, dove i nostri morti ci fanno compagnia , come risorti , umani e non , gli amici ed i congiunti . Gli scomparsi son tali dalla vista ma non dalla memoria e dagli affetti : io ce li ho sempre in mente, cari e stretti , ché in fondo fra me e loro poco dista . Conosco ormai più morti che viventi , e a volte faccio un po’ di confusione , forse voluta , come un’illusione , che tutti insieme fossimo presenti . |