Hawker Typhoon

Academy, scala 1/72


 

Note

A volte un aereo nato per un ruolo diventa invece insostituibile in un altro.
Accadde questo al Typhoon, che doveva essere un caccia pesante e veloce, ma ci riuscì mai!
Debole strutturalmente nella coda che si staccava in virate strette (il modello mostra una serie di piastre di rinfozo messe attorno alla sezione di coda per tamponare il problema).
L'ala aveva un disegno non molto moderno (cosa che poi fu' corretta con il Tempest che era un suo stretto parente) e rendeva poco giudabile l'aereo ad alte velocità.
Ma con 8 razzi da 60 libbre sotto le ali e 4 cannoni da 20 mm Hispano-Suiza il Typhoon diventava una nemesi che piombava dal cielo come una meteora, sotto la spinta dei 2000 Hp del motore Napier Sabre e le oltre 4 tonellate di peso del veivolo.
Colonne corazzate, treni, naviglio leggero, sommergibili, installazioni radar e bunker. Tutto si disintegrava sotto le sue salve di oltre 130 chili di alto esplosivo.
Aveva un neo.... con quel suo enorme radiatore sul muso assomigliava come sagoma al FockeWulf 190.
Molti Typhoon furono vittime di fuoco amico di nervosi artiglieri... e quindi ricevettero quelle singolari striscie nere e bianche sotto le ali e la fusoliera proprio per segnalare alla contraerea che non erano tedeschi.
Le stesse striscie furono poi riprese da tutti i velivoli alleati anche sul dorso delle ali come comune simbolo di riconoscimento dal D-Day in poi.



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