Sd.Kfz. 181 Pz. Kpfw. VI Ausf.E Tiger I Early

Revell, scala 1/72


 

Note


Il Tigre segnò un radicale cambiamento nei criteri di impostazione dei carri armati tedeschi.
Fino ad allora si era privilegiata la mobilità e velocità rispetto alla corazzatura ed all'armamento.
Questo perchè la Guerra Lampo imponeva la velocità come chiave per la vittoria e la Germania giocava una partita tutta all'attacco.
Quando l'andamento e il prolungamento del conflitto constrinse a tattiche difensive o di attacco ad un nemico ben agguerrito e all'erta, i tedeschi si resero conto di aver bisogno di carri pesantemente corazzati ed armati.
La Henschel prese il prototipo su cui stava lavorando (35 tonellate e un cannone da 75 mm) e lo pompò al massimo fino a raggiungere 45 tonellate con un cannone da 88mm.
Il 20 Aprile 1942, compleanno del Führer, vennero presentati i due protitpi di Porsche e di Henschel.
Vinse Henschel.
Porsche si trovò a guardare sconsolata il suo prototipo VK 4501 su cui aveva investito molto in termini di ricerca, denaro e speranze.
Lo chassis venne riciclato grazie ad un ordine diretto di Hitler ispirato da Ferdinand Porche per realizzare il cacciacarri Ferdinand di cui leggerete più avanti.
La torretta venne invece ritenuta ottima e venne montata così com'era sul prototipo vincente della Henschel.
Ecco quindi nascere un carro squadrato e fatto di corazze saldate ad angolo retto con una insolita una torretta rotonda.


Il Führer, anche se fortemente sconsigliato, volle mandare 19 nuovi Tigre ancora di preserie in Africa per testarli contro il nemico.
I carri terrorizzarono gli americani rivelandosi invulnerabili frontalmente ai pezzi anticarro grazie ai 120 mm di corazza.
Divennero un mito ed un demone evocato, anche se usati pochissimo. Negati a Rommel che ne chiedeva il comando, finirono malamente impantanati in una palude e vennero catturati quasi tutti intatti.
Inutile dire che furono preziosa fonte di spunto per i progettisti alleati e i tedeschi persero l'occasione di fare un sorpresa tattica di maggior impatto.

Riporto uno solo dei tanti exploit compiuti da questo carro per descriverne l'efficacia e la superiorità sui carri che gli venivano opposti.
Il 7 Luglio 1943, il Tigre del comandante delle SS Franz Staudegger del 2°Plotone della 13° Compagnia Carri della 1° Divisione della Leibstandarte SS Adolf Hitler Ingaggiò con il suo mezzo un gruppo di 50 carri russi T-34 nei pressi di Psyolknee (il settore meridionale del saliente tedesco nella Battaglia di Kursk).
Staudegger consumò l'intera dotazione di munizioni del suo carro (92 proiettili) e distrusse 22 carri nemici, mentre i restanti si ritirarono.
Per questo exploit Franz Staudegger fu' decorato con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro.

Dieci comandati di Tigre hanno superato i 100 carri nemici distrutti, i primi quattro sono, nell'ordine:

Kurt Knispel con 168 vittorie,
Otto Carius con 150 vittorie,
Johannes Bölter con 139 vittorie
Michael Wittmann con 138 vittorie

4 equipaggi di 5 persone (ossia 20 persone in tutto) con il carro Tigre hanno distrutto 595 carri nemici.
Se nonostante questo la guerra ha preso una piega diversa, la riposta sta nei numeri: non più di 500 Tigre vennero costruiti dal 1942 al 1945, mentre i russi produssero 58.000 carri del solo tipo T34, mentre dalle linee di montaggio delle industrie americane uscirono oltre 50.000 M4 Sherman.
Con un rapporto 100 a 1 qualunque superiorità tecnica deve soccombere.




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