Hawker Tempest V

Revell, scala 1/72


 

Note

il Tempest, evoluzione del Typhoon che ne ruolo di caccia aveva deluso e fallito, è stato l'ultimo caccia britannico ad elica ed anche il più veloce.
Il potente motore 24 cilindri ad H Napier Sabre con valvole a foderi scorrevoli trasmetteva alla enorme elica quadripala Rotol di quasi 4 metri di diametro ben 3000 HP e spingeva l'aereo oltre la barriera dei 800 km/h.
Grazie ad una spessa ala con un nuovissimo profilo supersonico NACA il Tempest poteva raggiungere in leggera picchiata, sfruttando le oltre 5 tonellate di peso, velocità di ordine transonico senza perdere la manovrabilità od incontrare problemi di compressibilità.
Lo spessore dell'ala permetteva di alloggiare, completamente annegati, 4 cannoni Hispano Suiza da 20 mm. Questo pesante armamento lo rendeva efficace anche nella caccia alle locomotive.
Il velivolo che vedete è il più famoso e più riprodotto Tempest della storia, quello pilotato da Pierre Clostermann, asso francese dell'Aviazione della Francia Libera presso la RAF, ai comandi del quale il pilota ha finito la guerra.
Clostermann è stato l'asso francese della Seconda Guerra Mondiale con il maggior numero di vittorie (33) e decorato con DFC e DFO (le massime decorazioni britanniche sovente assegnate alla memoria).
Il suo aereo era caratterizzato dalla Croce di Lorena sul radiatore e la scritta "Le Grand Charles" (Charles De Gaulle) scritta accanto al portello di accesso all'abitacolo.
Scomparso solo due anni fa', Pierre Clostermann ha lasciato quello che per me è il più bel diario di guerra mai scritto, vivo, palpitante, crudo e poetico nello stesso tempo, diretto come pochi altri libri riescono ad essere.
Scritto giorno dopo giorno su quaderni di bordo per i genitori come ultimo testamento, è stato ristampato più volte ed è sempre stato esaurito.
Il suo titolo è "La Grande Giostra" e se vi capita l'occasione di trovarlo su una bancherella, acquistatelo e non ve ne pentirete.



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