Sd.Kfz. 182 Pz. Kpfw. VI Ausf.B Tiger II
torr. Henschel


Revell, scala 1/72


 

Note

Il peggior incubo del carrista alleato si concretizzò emergendo dalle nebbie delle Ardenne nel 1944.
Era il nuovo carro Tigre, il Tigre Reale o Koening Tiger.
Come il predecessore era quasi invulnerabile alle armi anticarro ed il suo cannone da 88 mm. L71 (10 kg di proiettile sparati a 1100 m/sec) era micidiale per tutti i carri alleati fino a 4000 m.
Ma pesava 70 tonnellate e nessun ponte del genio era in grado di reggerlo, se trovava un fiume senza ponti restava sulla riva, questo era il suo primo handicap.
Consumava spropositate quantità di carburante, diventando dipendente per la sua sopravvivenza dalle vulnerabili colonne di rifornimento e questo era il suo secondo handicap.
Malgrado i 180 mm di corazza frontale e gli 80 mm. su tutti i lati era comunque vulnerabile ad attacchi aerei dall'alto, dove lo spessore delle corazze si riduceva a 40 mm. e questo era il terzo handicap.
Il 16 dicembre 1944 centinaia di Tigre Reali sfondarono le difese Alleate sul fronte francese.
Avanzarono inarrestabili per un centinaio di chilometri, travolgendo tutto e tutti, puntando verso la Mosella con la copertura delle nuvole basse che impedivano azioni aeree di attacco a bassa quota.
Poi finì la benzina, le nuvole sparirono e tornarono a volare i Typhoon con 8 razzi da 60 libbre appesi alle ali.
Pochi carri riuscirono a ripiegare sulle posizioni di partenza... la maggior parte restò sul terreno, là dove la morte era piombata dal cielo o abbandonati senza carburante dagli equipaggi.
Per questo motivo il Koening Tiger, pur non essendo uno dei carri prodotti in maggior numero, è uno dei carri più diffusi nei musei dell'Europa.




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