Gladiatore Mirmillones

produttore non identificato , scala 200 mm


 

Quello che mi è piaciuto di questo "soldatino" è stata la corretta rappresentazione anatomica... non un forzuto culturista imbottito di anabolizzanti e steroidi, non una muscolatura da Ercole, ma un fisico robusto e normolineo, senza quegli eccessi alla Schwarznegger che si vedono nei modelli di oggi.
Molto ricca la dotazione di "accessori", dai bellissimi sbalzi a tema mitologico sugli schinieri e sull'elmo, fino alle "medaglie" appuntate sulla cintura, presumibilmente corrispondenti alle vittorie del gladiatore.
Un esempio di scultura veramente pregevole... di grande fedeltà storica a reperti reali e non a illustrazioni di fantasia... che ho cercato da parte mia di non rovinare troppo con la pittura.
Se devo fare una critica forse lo scudo è un po' troppo grande e pesante per un uso da circo, ricorda un pavese da guerra e renderebbe molto faticoso il combattimento.
Avendo quasi vent'anni di età (realizzativa) è attualmente in corso di ristrutturazione, per cui lo vedete ripreso senza arma e senza scudo e ne potete apprezzare meglio il dettaglio.



Clicca sulle miniature per vedere le foto ingrandite

Ne approfitto per raccontare la sua "storia" vera e fornire alcune immagini che possono ben documentare la sua fedeltà storica.
Dovete sapere che il gladiatore noto come Mirmillone, nome la cui etimologia deriva molto probabilmente dal greco myrmoros (pesce), altro non è che il vecchio Gallo di epoca repubblicana, come testimonia esplicitamente Festo, un lessicografo tardo imperiale, attingendo da fonti più antiche.
Il mutamento del nome pare affermarsi in età augustea, anche se già Cicerone menziona questa classe di gladiatori col termine di "mirmillones". La tipologia di questo combattente fu associata alla murena, ossia a quel pesce che vivendo al ridosso degli scogli, e quindi nascosto, all’ improvviso attaccava le sue prede.
Pertanto si può pensare che lo scudo gigante rappresenti la difesa di una scogliera e che, al momento più propizio, il Mirmillone sia pronto ad uscire dal suo riparo per scagliare colpi mortali.
Per questa caratteristica e per il nome che ricorda un pesce, è facile pensare che il Mirmillone venisse contrapposto spesso al Reziario,che lo doveva "pescare" con la rete.



Il Gladiatore Mirmillones era caratterizzato da un elmo largo e con visiera integrale, in bronzo sovente sbalzato con allegorie, e sovrastato nei primi tempi da una cresta che reggeva un pesce stilizzato che ne richiamava il nome.
Poi il pesce scomparve, probabilmente perchè si impigliava facilmente nella rete del Retiario (l'antagonista tipico del Mirmillones) e rimase la cresta liscia con al massimo una coda di crini di cavallo o piume.




L’ arma d’offesa era il gladio, una spada corta, dritta , a doppio filo e con punta triangolare, di circa 40 centimetri, che ricorda l’ armamento della fanteria pesante delle legioni. Però sovente il Mirmillone usava una spada ricurva di stile gallico on la lama a foggia di foglia, ad un solo filo, pesante ed adatta a colpi dall'alto verso il basso, simile a quella del Trace.

Per protezione indossava la "manica", una armatura a lamine o maglie che proteggeva integralmente il braccio destro e che sovente incorporava anche l'arma, ed un grande scudo(scutum) rettangolare, simile a quello utilizzato dai legionari.
Portava infine lo schiniere (ocrea) a protezione dello stinco solo dalla parte in cui teneva lo scudo e calzava "Caligulae" i tipici sandali dell'esercito romano.