Lanciere del Bengala - 1901
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Airfix, scala 1/6 |
Note
Un vecchio modello della Airfix degli anni '80 ma che credo molti
rimpiangano.
Per le dimensioni rilevanti, il prezzo contenuto, la facilità di montaggio e per il bellissimo soggetto.
Farlo in resina oggi costerebbe una follia e peserebbe chili.
Colgo l'occasione per fare un po' di uniformologia dei Lancieri del Bengala.
Poiché molti dei suoi componenti era sikh, anche la divisa indossata dall'esercito
coloniale britannico delle Indie mostrava chiare ascendenze locali.
Quindi niente giubbe e calzoni di foggia europea né shako alla francese
opportunamente riadattati, ma una lunga tunica di cotone leggero,
freschi pantaloni simili a quelli di un pigiama, stivali per lo più alti da
monta e, soprattutto, un piccolo cappello conico circondato alla base dal
caratteristico turbante.
La fibbia metallica fissata alla sciarpa rappresentava
l'unico richiamo manifesto al fatto che si trattava pur sempre di truppe britanniche.
Adeguandosi alla riforma uniformologica prescritta da Londra, anche gli eserciti coloniali britannici
nel 1855 cambiarono pelle: le vecchie giacche furono abbandonate per altre più
moderne, allo shako si sostituirono nuovi cappelli, i tradizionali pantaloni
grigi divennero blu.
Tuttavia il mutamento fu più di forma che di sostanza perché
i colori distintivi dei corpi rimasero gli stessi e oltretutto in India, a causa
del caldo umido, i nuovi abiti poterono essere indossati solo da ottobre a marzo.
Negli altri mesi si continuava a preferire quelli precedenti: una giacchetta e
pantaloni bianchi di cotone, un lindo cappello schermato da un telo bianco,
stivali bassi di cuoio.
Il mio soggetto è un sikh del Punjab, porta il kullah avvolto dal turbante con
intrecciata una sciarpa in seta con i colori del clan, mentre la giacca è gialla, con le tipiche spalline in
maglia di acciaio, ultimo residuo dell'armatura del cavaliere medievale.
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