MBT Ariete"

Trumpeter, scala 1/72


 

Note

Questo moderno carro da battaglia è stato sviluppato in Italia per sostituire gli oramai obsoleti Leopard.
L'origine del Progetto risale al 1982, quando lo Stato Maggiore dell' Esercito Italiano richiese alla Krauss Maffei di Monaco di Baviera un'offerta per l'acquisto di un lotto tra i 200 e 300 carri LEOPARD 2 di produzione tedesca per l'impiego di prima linea e sostituire i decrepiti M60.
Sia gli Abrahms americani che i Challenger inglesi erano troppo grandi per le nostre esigenze, ma inopitamente, anzichè comperare l'ottimo carro tedesco si è stranamente preferito intraprendere coraggiosamente la via della produzione in proprio affidando il progetto a un consorzio di tre aziende: Fiat, Iveco e Oto Melara
Le scelte furono fatte in economia ma si rivelarono sagge, dato che non si deve più affrontare un nemico come le orde blindate delle Russia della Guerra Fredda.
Il motore è un turbodiesel Fiat V-12 MTCA da 12 cilindri, in grado di generare 937 kW (1200 HP)
Il cannone è un 120 mm ad anima liscia della Krupp prodotto su licenza dalla OTO melara, comune con l'Abrahams e il Challeger e il Leopard III in modo da essere allineati agli standard NATO e sparare ogni tipo di proiettile.
Ne è uscito un carro in grado di raggiungere una velocità massima di oltre 65 km/h e superare una pendenza massima del 60%.
Il primo carro è stato consegnato nel 1995 e l'ultimo, dei 200 MBT ordinati, nell'agosto 2002. La produzione è stata fermata in quanto non ci sono ordini successivi.
Il carro trasporta 42 proiettili, di cui quindici all'interno della torretta e gli altri nello scafo.
L'Ariete inoltre è munito di una mitragliatrice standard NATO da 7.62 mm coassiale al cannone principale e di una seconda mitragliatrice per la difesa antiaerea da 7.62 mm montata sul tetto della torretta e manovrata dal capocarro.
La riserva di munizioni per le due armi leggere è di 2.500 proiettili.
Su entrambi i lati della torretta in posizione anteriore sono montati dei lanciatori di granate fumogene alimentati elettricamente.
Il carro è dotato del sistema RALM, prodotto dalla BAE Systems Italia, che rileva i raggi laser dei sistemi di puntamento avversari.
Lo scafo e la torretta sono costruiti in materiale composito con una protezione maggiorata sull'arco frontale.
L'equipaggio è protetto da minacce nucleari, biologiche e chimiche (NBC) da un sistema sviluppato dalla Sekur SpA di Roma.
La scelta di compromesso fatta per mantenere un discreto rapporto potenza/peso, in funzione dell'adozione del motore che è in grado di erogare la potenza massima di soli 1.200 HP contro i 1.500 degli altri motori per carri costruiti all'estero, ha comportato che il peso del veicolo è stato contenuto al di sotto delle 60 tonnellate.
Ciò ha comportato il fatto che la corazza del carro italiano è meno capace di resistere alle offese nemiche rispetto a quella dei pari grado stranieri, soprattutto se dotati di corazzature all'uranio impoverito.
Per sopperire a questa carenza è previsto il montaggio di due kit di corazzature addizionali su degli appositi supporti presenti sia sulla torretta che sullo scafo: uno più leggero per consentire al carro di mantenere un minimo di manovrabilità ed uno più pesante destinato ad essere installato quando il veicolo viene impiegato per compiti che non richiedono lunghi spostamenti.
Di questi pacchetti il più leggero è già stato sviluppato e presentato al pubblico per la prima volta alla mostra parigina EUROSATORY 2002 così come è oggi disponibile il nuovo propulsore IVECO da 1600 HP (cilindrata passata da 25800 a 30.000 cc e adozione di iniezione Common Rail).
L'adozione del motore, già annunciata nei bollettini WEAG relativi ai contratti del Ministero Difesa alla fine del 2001, è in atto e la loro installazione è previsto avvenga sui singoli carri in occasione della loro prima revisione generale.



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