GALLERIA DI IMMAGINI: LA BIBBIA

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Il mondo della Bibbia. In questa galleria intendo raccogliere una sfilata di immagini da me realizzate nel lontano 1981, quando frequentavo la prima media, per illustrare una relazione da me realizzata sul libro della Genesi, del quale vediamo qui l'ambiente storico- geografico. La prof. di lettere ci aveva infatti chiesto di leggere nove libri della biblioteca scolastica, uno per ogni mese, e di presentarle una dettagliata relazione. Io scelsi "Il libro delle Origini", trascrizione romanzata del libro della Genesi eseguita da Tito Casini nel 1954 per l'editrice SEI, ed illustrai la mia relazione con questi disegni a mano libera.
Il cosmo biblico / 1. La prima immagine della galleria, a parte la cartina precedente, non poteva essere che questa: un disegno del cosmo biblico, ispirato a quello presente allora sul mio libro di religione. E' una cosmologia piuttosto ingenua: la Terra sembra piatta, e così viene disegnata piatta; il cielo sembra una volta concava, e così viene disegnato sulle nostre teste; perchè appare azzurra? Perchè vi è un oceano anche sopra di esso, detto oceano celeste, e su un'isola di esso abita Iddio. Sotto la Terra non possono esserci che gli Inferi (lo Sheol) ed un profondissimo abisso, sede degli spiriti infernali.
Il cosmo biblico / 2. Questo disegno differisce dagli altri della galleria, pur rappresentando lo stesso soggetto del precedente, perchè è stato da me disegnato nel 1990, ai tempi dell'università dunque, ed ancora oggi lo uso per le mie lezioni di Fisica, quando parlo degli antichi modelli di universo. In modo ancor più chiaro si vede il modello cosmologico « a strati sovrapposti »: dal basso in alto ecco l'Abisso, lo Sheol, l'oceano inferiore, la Terra, il Firmamento, l'oceano superiore e il Cielo Empireo, sede di Dio. Si arguisce perchè i Semiti temevano tanto un diluvio, credendosi circondati dai flutti da ogni parte, e si comprende inoltre come i racconti della Creazione e del Diluvio siano compatibili solo con una cosmologia che prevede la Terra piatta. Eppure c'è chi propugna tuttora, anche tra i cattolici, una lettura integralista del libro della Genesi...
Primo giorno della Creazione: Dio vede che la luce è buona e la separa dal buio (Gen 1, 3-5). In realtà non bisogna vedere in questo "giorno" una prefigurazione del Big Bang, poiché si cadrebbe nell'errore del "concordismo": mettere in bocca ad uno scrittore del VI sec.a.C. verità scientifiche scoperte solo 25 secoli dopo. La luce viene creata per prima semplicemente perchè all'autore biblico sembra che nulla poteva essere creato senza il chiarore.
Secondo giorno della Creazione: Dio separa le acque inferiori da quelle superiori (Gen 1, 6-8). Anche questo non ha niente a che vedere con la nascita delle galassie: semplicemente, come si è visto sopra, i popoli semiti credevano nell'esistenza di un oceano sopra il Cielo, e così, per prima cosa, Dio stende il firmamento per separarlo da noi. Anche nella mitologia babilonese il dio Marduk uccide il drago Tiamat, simbolo del Caos primordiale, e lo separa in due "come un'ostrica"!
Bibbia/creazione3.jpg Terzo giorno della Creazione: Dio separa le acque dalle terre asciutte (Gen 1, 9-10). Il Caos è una commistione del tutto disordinata di acque e terre; invece il Cosmos (l'ordine) consiste appunto nella loro separazione. Per gli Ebrei, popolo di teraferma, il mare è sempre stato sinonimo del nulla e della morte; infatti, la prima cosa che fa Dio dopo aver creato la luce ed il Cielo è mettergli un confine invalicabile (vedi anche Giobbe 38, 8-11)
Quarto giorno della Creazione: Dio crea la vegetazione che cresce sulla Terra (Gen 1, 10-13). La cosa è curiosa perchè il Padreterno crea gli alberi prima del sole che li fa crescere (vedi immagine seguente). Il fatto è che le piante NON erano considerate dei veri esseri viventi, ma quasi parte della natura inanimata. E così vengono create immediatamente dopo i continenti rocciosi e a due giorni di distanza dai "veri" viventi, gli animali.
Quinto giorno della Creazione: Dio pone i luminari nel Cielo e dà loro la luce (Gen 1, 14-19). Si noti come la "luce" era stata creata assai prima degli astri che la producono (sole, luna, stelle), perchè si tratta in realtà di un'entità preternaturale, indipendente dagli oggetti che la producono. Questo distrugge definitivamente ogni ipotesi di concordismo tra questi sei giorni e le ere geologiche, non essendoci alcuna reale corrispondenza "scientifica" tra di esse!
Sesto giorno della Creazione: Dio popola l'aria, l'acqua e le terre di animali (Gen 1, 20-25). Dopo aver creato Adamo, Dio gli presenterà gli animali perchè egli dia loro un nome. Secondo le culture semitiche, infatti, conoscere il nome (shem) di qualcosa significa possederla, e così tutto il creato viene affidato in custodia all'uomo. Quante volte questi ha abusato del proprio mandato sulla Natura!
Creazione dell'uomo: al termine del sesto giorno, Dio crea l'uomo a propria immagine (Gen 1, 26-31). Anche se non può non venire in mente il dito dell'Adamo michelangiolesco che tocca il dito di Dio il quale gli ha appena infuso l'anima, io ho scelto di rappresentare l'uomo ancora in parte fatto di sabbia, proprio nel momento in cui l'alito divino (Ruah, lo Spirito) lo fa diventare « un'anima vivente ». Adamo deriva dall'ebraico "uomo" ("Adamo sono io, è mio padre ed è mio figlio", dirà Pascal), ma somiglia anche a "terra". Questo racconto eziologico spiega perchè il corpo umano torna alla terra dopo la morte.
Delitto di Caino. Il Peccato Originale è già stato consumato (leggete qui ciò che penso al riguardo), l'umanità è costretta ad una vita di fatiche e privazioni, e la storia dell'umanità inizia con un fratricidio: Caino ("possesso") porta Abele ("cosa breve") nei campi e lo uccide, perchè invidioso del favore di Dio nei suoi confronti (Gen 4, 8). In realtà l'eziologia del fratricidio è stata assunta in un secondo tempo: il racconto prevede una Terra già popolata ("chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere"), e Caino era forse il dio nazionale ed eponimo della tribù dei Keniti (Gen 4, 22), popolo nomade abile nella metallurgia.
Il diluvio universale. L'umanità si è corrotta (Gen 6, 1-7), i Giganti dominano il pianeta, la violenza dilaga e Dio, assai antropomorficamente, "si pente" di aver creato l'uomo e pensa di spazzarlo via, ma Noè trova grazia ai Suoi occhi e si salva (Gen 6, 8-8, 22). Il mito del diluvio è comune a tutte le culture ed i tentativi di dargli una spiegazione tramite una catastrofe preistorica (alluvione mesopotamica, allagamento del Mar Nero...) finora sono tutti falliti. Che questo racconto vada spiegato con il ricordo della salita dei mari dopo lo scioglimento dei ghiacci dell'ultima glaciazione? Il mistero di Noè ci sfugge ancora.
I discendenti di Noè. Il capitolo 10 del libro della Genesi dice che, dopo la fine del diluvio, il mondo venne abitato dalle tre stirpi dei figli di Noè, e cioè Cam, Sem e Iaphet. Spesso si è voluto vedere in questi tre patriarchi gli antenati rispettivamente delle razze nera, gialla e bianca; ma, in realtà, all'autore biblico del VI sec. a.C. i neri e i gialli erano del tutto sconosciuti! Le tre stirpi di popoli sono tutte di pelle bianca, e voler affermare il contrario significa ricadere nel concordismo!
La tavola delle genti / 1. L'elenco dei discendenti di Sem, Cam e Iaphet (Gen 10, 1-32) rappresenta in realtà una vera e propria carta geografica del mondo nel VI sec. a.C., non certo di quello della remota antichità. Quelli che qui appaiono come nomi di figli e nipoti di Noè sono in realtà nomi di... popoli! Thiras ricorda i Tirreni (gli Etruschi), Lud i Lidi, Assur gli Assiri, Mesech i Moschi (popoli del Caucaso citati anche da Erodoto), e persino Cam altro non è che la trascrizione ebraica di Kem ("Terra Nera"), il nome dato agli egizi dal loro paese, ricoperto periodicamente dal fertile limo scuro del Nilo!!
La tavola delle genti / 2. Questa cartina risale ai miei anni universitari e, come si vede, è stata ottenuta con un collage di nomi stampati da una vecchissima stampante ad aghi. Nelle due precedenti (disegnate nel 1996) la Tavola delle Genti è sovrapposta ad una cartina moderna, mentre in questo mio tentativo è stata sovrapposta ad un'immaginaria carta disegnata con gli occhi di un babilonese del VI sec. a.C. Come si vede la Terra è piatta e circondata dal grande Oceano; i quattro fiumi maggiori del mondo prendono tutti origine dal giardino di Eden (Gen 2, 8-14), ad oriente del quale si trova Nod, rifugio dell'omicida Caino (infatti in ebraico significa proprio "fuggiasco"!) Il "mare dei giunchi" (Yam Suf) che si vede a sud altro non è che il Mar Rosso diviso in due da Mosè secondo Esodo 14, 1-30.
La Torre di Babele. I discendenti di Noè abitano la pianura di Sennaar (la Mesopotamia centrale) ed il loro re semidivino Nemrod decide di costruire una torre che tocchi il cielo, che da dovunque si veda e che nessun diluvio potrà mai abbattere; il Signore risponde con la confusione delle lingue (Gen 11, 4-9). In realtà gli Ebrei, prigionieri a Babilonia, vi videro l'altissima Ziggurat (tempio solare) e vi udivano parlare centinaia di idiomi, essendo allora Babele il centro del mondo. Per spiegare tutto ciò coniarono un'eziologia in cui il nome della città, che significa "porta del dio", viene spiegato mediante il termine ebraico che significa "confusione". Così nascono le meravigliose leggende dell'antichità!
Itinerario di Abramo. Con il cap. 12 della Genesi termina il racconto delle Origini ed inizia un nuovo racconto che, pur non essendo "storico" nel vero senso della parola (ci mancano reperti archeologici che lo confermino), è perlomeno "storicamente accertabile", cioè coincide con il quadro del mondo del 2000 a.C. che l'archeologia ci ha fornito. In quell'epoca ci furono grandi migrazioni di popoli Semiti in tutta la mezzaluna fertile; Terach ed Abramo sono inquadrabili in questo contesto. La storia di Abramo ("padre eccellente") occupa i capitoli 12-23 della Genesi.
Distruzione di Sodoma e Gomorra. L'evento pare sia avvenuto realmente attorno al 2200 a.C., ad opera di un'eruzione vulcanica, ma l'autore sacro trasporta la distruzione delle città peccatrici (Gen 19, 15-29) al tempo di Abramo, per sottolineare la sua capacità di intercessione nei confronti di Dio. La moglie di Lot, essendosi voltata indietro, viene mutata in una statua di sale. Paradossalmente è un episodio credibile: uccisa dalle esalazioni venefiche dell'eruzione perchè attardatasi a guardarla, il suo corpo sarebbe stato ricoperto dal sale che abbonda in quella regione, scagliato in aria dal vulcano.
La Pentapoli. Questa cartina mostra la probabile ubicazione di Sodoma che (anche se pochi lo sanno) con altre quattro città (Gomorra, Seboim, Adma, Segor) formava la Pentapoli ed egemonizzava la terra di Canaan nel III millennio a.C. Dopo la distruzione le rovine delle città furono ricoperte da un lago salato poco profondo, oggi in via di essiccazione. Segor fu l'unica ad essere ricostruita; la Genesi spiega questo fatto ammettendo che essa fosse piccolissima (Segor vuol dire "piccolezza") e che diede asilo a Lot nella sua fuga verso la salvezza. Quando si è raccomandati...
Sacrificio di Isacco. In realtà, siccome il sacrificio (descritto in Gen 22, 1-19) non fu mai consumato per intervento di un angelo, i fratelli Ebrei chiamano quest'episodio "il legamento di Isacco". Con quale motivazione? Secondo il Talmud e gli studi rabbinici, al momento in cui Dio lo chiede in sacrificio, Isacco ha la bellezza di 37 anni, e dunque volendo potrebbe facilmente ribellarsi e sopraffare un padre che di anni ne ha 137. Se non lo fa, è perchè accetta volontariamente di venire immolato. Il mio disegno però lo rappresenta come un ragazzo e riprende la leggenda secondo cui il monte Moria, luogo del sacrificio, sarebbe quello su cui sarebbe sorto il tempio di Gerusalemme, con accanto il Golgota.
Itinerari di Giacobbe. L'eroe eponimo del popolo di Israele, fuggito dalla Terra di Canaan per sfuggire all'ira del fratello Esaù (così si spiega anche la rivalità tra i due popoli d'Israele e degli Idumei), trova rifugio ad Haran, terra d'origine della sua famiglia, poi torna in Canaan con le mogli ed i dodici figli, ed infine si trasferisce in Egitto, chiamato dal figlio Giuseppe che vi ha fatto carriera. Il racconto delle sue imprese occupa i capitoli 27-36 della Genesi.
Giuseppe interpreta i sogni del Faraone ed è da questi nominato vicerè e ministro dell'agricoltura (Gen 41, 1-57). Anche se il racconto di Giuseppe il sognatore appare come un romanzo edificante dedicato al giusto perseguitato dagli uomini e salvato dal Signore, il contesto in cui si colloca è veritiero: proprio in quell'epoca gli Hyksos (Hekau-khesut, "i re dei paesi stranieri") di stirpe semitica invadevano l'Egitto ponendo fine al Regno Medio, ed è dunque assai credibile che in quell'epoca gli Ebrei siano scesi in Egitto per resistere ad una carestia, ed uno di essi abbia fatto carriera nella burocrazia imperiale.
La divisione della Terra di Canaan in 12 tribù. La Bibbia sostiene che questa suddivisione risale ai tempi di Giosuè, il successore di Mosè che avrebbe conquistato tutta la Terra Promessa intorno al 1200 a.C. In realtà i libri posteriori a quello di Giosuè (Giudici, I e II Samuele) presentano un popolo d'Israele già insediato in Canaan che convive con molte tribù cananee, e solo Davide riuscirà a conquistare la strategica piazzaforte gebusea di Gerusalemme, riuscendo a farne la sua capitale. La penetrazione ebraica in Palestina fu effettivamente lenta e graduale: la suddivisione qui visibile rispecchia probabilmente la suddivisione amministrativa del regno davidico, oltre 200 anni dopo Giosuè. Le tribù di Giuda e di Simeone si sono fuse, ma quella di Giuseppe si è scissa nelle due tribù di Manasse ed Efraim, cuore del regno settentrionale.
Galilea. Questa cartina e le seguenti non sono state disegnate dall'autore di questo sito, bensì da mia madre, nel 1993. Ispirandosi ad una cartina turistica della Terrasanta prestataci da un amico che vi era stato in pellegrinaggio, mia mamma ha associato ad ogni sito della corrispondente della regione della Terrasanta un monumento o un reperto archeologico ad esso connesso. Qui vediamo la Galilea, la regione più settentrionale dell'antica terra di Canaan. I Profeti la chiamavano "Galilea delle genti" perchè in essa i coloni giudei insediatisi qui dopo il ritorno dall'esilio babilonese vivevano a stretto contatto con i Goj, cioè i Gentili, i Pagani (infatti Natanaele sbotta nella celebre uscita: "Nazareth? Cosa può venire di buono da Nazareth?" (Gv 1, 46) Oltre a Nazareth qui riconosciamo Cafarnao, Cana, Naim, Cesarea di Filippo ed il monte Tabor.
Samaria. Già nucleo del regno settentrionale d'Israele, dopo che gli abitanti furono deportati dagli Assiri, in questa regione si insediarono popoli pagani che abbracciarono un sincretismo tra i loro culti animasti ed il monoteismo ebraico; essi adoravano Iddio sul monte Gerizim, dove avevano edificato un loro tempio, fatto distruggere dagli Asmonei. I Giudei li consideravano pagani (infatti « i Giudei non mantengono buone relazioni con i Samaritani », Gv 4, 9). Qui si possono vedere Sichem (l'antica Samaria ed odierna Nablus), Sicar (luogo dell'incontro tra Gesù e la Samaritana) e la romana Cesarea.
Giudea / 1. È questo il cuore della nazione ebraica. Nel 587 a.C. i Giudei furono sconfitti e deportati dai Babilonesi ed il tempio salomonico fu distrutto, ma nel 539 a.C. Ciro il persiano (cui la Bibbia attribuisce addirittura il titolo di Unto di Dio, cioè di Messia!) permise il ritorno e la ricostruzione del tempio. Qui è visibile la porzione a nord di Gerusalemme con Gerico, Qumran, e le due città identificate con l'antica Emmaus « a sette miglia da Gerusalemme » (Lc 24, 13).
Giudea / 2. È la sezione a sud di Gerusalemme, ai confini con il deserto meridionale. Oltre a Betlemme, la città di Davide, e ad Hebron, sede di Abramo e capitale del regno meridionale prima della conquista di Gerusalemme, al di là del mar Morto si vede Macheronte, fortezza erodiana dove fu decapitato Giovanni il Battista; si distingue anche la piazzaforte di Masada, ultima roccaforte della rivolta giudaica, i cui difensori piuttosto di arrendersi si suicidarono in massa nel 73 d.C.
L'origine dei Vangeli. Questo schema, da me realizzato nel 1994, illustra un'ipotesi sull'origine dei quattro Vangeli. Quelli di Matteo, Marco e Luca sono detti Sinottici (dal greco "guardare insieme") per le notevoli somiglianze che essi presentano tra di loro, mentre quello di Giovanni palesa differenze nello scopo e nell'organizzazione. Il primo vangelo ad essere messo per iscritto fu quello di Marco, cui seguì quello di Matteo, entrambi in ebraico (o in aramaico). Successivamente gli originali andarono perduti e ce ne restano delle traduzioni in greco. Luca e Giovanni invece vennero scritti direttamente in greco.
Chi è Gesù per me? Questi gonfaloni sono stati esposti nella mia Chiesa parrocchiale di Lonate Pozzolo in occasione della Quaresima 2009. La domanda esposta a sinistra trova quattro risposte nel gonfalone a destra, tolte da quattro letture evangeliche della Quaresima ambrosiana: quello della Samaritana ("Acqua che zampilla per la vita eterna", Gv 4,5-42), di Abramo ("la Verità che mi rende libero", Gv 8,31-59), del cieco nato ("la Luce del mondo", Gv 9,1-38), di Lazzaro ("la Risurrezione e la Vita", Gv 11,1-53). Un insegnamento davvero basilare per tutti i cristiani, visto che lo stesso Gesù ci interroga per sempre con la sua domanda: "E voi, chi dite che io sia?" (Mc 8,29)
Lo Scurolo. Ogni Venerdì Santo alle tre si rinnova nella mia Parrocchia la suggestiva cerimonia della "svestizione dell'altare": si legge il lungo brano della Passione secondo San Matteo e, quando si arriva a leggere "E Gesù, dato un forte grido, spirò", ci si inginocchia tutti, si spengono le luci, si sveste l'altare da ogni paramento, si tirano via persino i candelieri, e si sciolgono le campane, che poi resteranno mute fino alla Veglia Pasquale. Il Santissimo Corpo di Cristo viene trasferito in una cappella laterale dove è stato allestito lo "Scurolo", il sepolcro cosiddetto perché di legno scuro, visibile nella doto a sinistra. Nella Veglia Pasquale (foto a destra) lo Scurolo è spalancato, segno inequivocabile della Risurrezione di Cristo!

 

Leggi una mia interpretazione dei primi 11 capitoli del libro della Genesi

Scarica una presentazione dedicata agli antichi modelli cosmologici

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