« Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. (...) E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!" E, chinato il capo, spirò. » (Giovanni 19, 25.30)
Ecco come Salvador Dalì rappresenta la scena appena descritta nella sua Crocifissione del 1954:
Salvador Dalí (Figueras, Catalogna 1904-1989) fu il maggior pittore surrealista spagnolo. Formatosi alla Scuola di belle arti di Madrid, dopo il 1929 aderì al surrealismo. I quadri degli anni Trenta rappresentano immagini oniriche e oggetti d'uso quotidiano deformati, come i famosi orologi "sciolti" della Persistenza della memoria (1931, Museum of Modern Art, New York):
Come si evince ottimamente da quest'opera, l'artista catalano ritrasse elementi del mondo onirico, e rivelò il suo interesse per l'analisi dell'inconscio compiuta dalla psicanalisi. L'atmosfera è quella allucinata dei sogni, in cui oggetti reali assumono aspetti distorti, come ad esempio gli orologi distesi sulla tavola e sul ramo spoglio, oppure si mostrano in forme che alludono ad altre forme, secondo lo spirito del surrealismo: la sagoma grigia al centro del dipinto, in questo caso, richiama l'immagine di un cavallo dormiente, su cui un altro orologio è posato come una sella.
Dal 1940 al 1948 visse negli Stati Uniti. Le opere successive al periodo americano, spesso di soggetto religioso in seguito alla sua conversione al cattolicesimo, mostrano uno stile più classico (la suddetta Crocifissione, 1954, Metropolitan Museum of Art, New York; L'Ultima Cena, 1955, National Gallery of Art, Washington). Tratto caratterizzante dell'arte di Dalí, oltre al disegno meticoloso e ai dettagli realistici, sono i colori brillanti, che risaltano grazie alle pennellate di vernice trasparente.
Dalí fu genio versatile: firmò con il regista spagnolo Luis Buñuel due film, Un chien andalou (1929) e L'Âge d'or (1931); lavorò come illustratore di libri, disegnò gioielli e realizzò scenografie e costumi teatrali. Fu autore anche di sceneggiature per balletti e scrisse La vita segreta di Salvador Dalí (1942) e Diario di un genio (1965).