Gerberto scrisse anche un altro trattato, Sul calcolo con l’abaco, derivato anch’esso da fonti arabe. Gerberto fu famoso anche per la quantità di manoscritti che si procurò per la sua biblioteca: è stato detto di lui che fu il maggior collezionista di libri del Medioevo. La sua raccolta comprendeva una copia della traduzione dell’Introduzione all’Aritmetica di Nicomaco eseguita da Boezio, e la cosiddetta “Geometria di Boezio”, una compilazione del secolo XI che rispecchia solo vagamente l’opera autentica andata perduta. Il libro sulla Geometria scritto da Gerberto dimostra una notevole familiarità con la traduzione di Boezio dell’Introduzione nicomachea, ma è così diversa dagli Elementi di Euclide che l’autore non può aver conosciuto quest’opera nella forma boeziana.”