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« La teoria meccanica del calore ipotizza che le molecole di un gas non siano in quiete, ma siano invece in movimento vivace. Pertanto, anche se il corpo non modifica il proprio stato, le sue molecole individuali subiscono continue modificazioni dei loro stati di movimento, e le varie molecole assumono molte posizioni diverse le une rispetto alle altre: il fatto che, ciò nonostante, noi osserviamo nei corpi caldi delle leggi di comportamento del tutto definite, deve essere attribuito alla circostanza per cui gli eventi più casuali danno lo stesso valore medio quando si realizzano nelle medesime proporzioni. Infatti le molecole che costituiscono i corpi sono talmente numerose, ed il loro moto è così veloce, che noi non percepiamo altro se non dei valori medi. Si potrebbe confrontare la regolarità di questi valori medi con la sorprendente costanza dei numeri medi forniti dalle statistiche, numeri che sono tratti da processi ciascuno dei quali è determinato da una interazione completamente non prevedibile con molti altri fattori. Le molecole sono simili a molti individui che siano in stati di movimento i più diversi: il fatto che le proprietà dei gas rimangano invariate dipende unicamente dal fatto che il numero di molecole le quali hanno, in media, uno stato di moto particolare, è una costante. La determinazione dei valori medi è compito della teoria della probabilità. Sarebbe tuttavia sbagliato credere che, in conseguenza di ciò, la teoria meccanica del calore sia colpita da una qualche incertezza derivante dall’uso dei principii della teoria della probabilità. Non si deve confondere una legge non completamente nota, la cui validità è quindi soggetta a dubbi, con una legge completamente nota del calcolo delle probabilità; quest’ultima, come accade con i risultati di ogni altro calcolo, è una conseguenza necessaria di premesse date, e viene confermata, nei limiti entro cui queste ultime sono corrette, dall’esperimento, a condizione che siano state fatte osservazioni sufficientemente numerose: e ciò accade sempre nel caso della teoria meccanica del calore, a causa del numero enorme delle molecole che sono implicate. »
Da: L. Boltzmann, Weitere Studien über das Wärmegleichgewicht unter Gasmolekülen, in “Sitzung. Akad. Wiss.“, Vienna, II, 66, 1872, pp. 278-79