« Dio disse: "Sia la luce!" E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre. E chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. » (Genesi 1, 3-5)
Chi non conosce questo celeberrimo versetto biblico, che apre la descrizione dell'Eptamerone della Creazione secondo l'Autore Sacerdotale? La luce occupa un ampio capitolo della Fisica (l'ottica) che fa parte del programma di IV, ma è nel programma di V che si studia l'ottica come se fosse un capitolo dell'Elettromagnetismo. Spetta infatti a James Clerk Maxwell (1831-1879) il merito di aver riconosciuto che i campi elettromagnetici si propagano per onde, obbedendo all'equazione di D'Alembert che regola anche l'oscillazione dei mezzi materiali, e che lo spettro luminoso è solo una parte del grande spettro elettromagnetico, qui visibile per intero:
Analizziamo ora le caratteristiche di alcune tra queste radiazioni elettromagnetiche.
1) Microonde.
Onde radio di alta frequenza, caratterizzate da lunghezze d'onda comprese tra 1
mm e 30 cm circa; nello spettro elettromagnetico sono situate fra l'infrarosso e
le consuete onde radio. Vengono generate in speciali tubi elettronici, detti
klystron e magnetron, oppure per mezzo di dispositivi a stato solido.
Possono essere rivelate mediante uno strumento costituito da un diodo al silicio
collegato a un amplificatore e dotato di un dispositivo di registrazione o
visualizzazione. Le microonde trovano numerose applicazioni, in particolare nel
settore delle comunicazioni, in meteorologia e nelle ricerche sulla struttura
della materia.
2) Raggi infrarossi.
Radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda compresa tra 10-6 e
10-3 m, situata nella regione dello spettro che si estende dalla
banda del visibile a quella delle onde radio; si manifesta sotto forma di calore
e può essere rivelata con particolare strumenti, detti bolometri.
3) Raggi
ultravioletti. Radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda compresa
tra i 400 e i 15 nm (1), situata nella regione dello spettro che si estende dalla
banda del violetto a quella dei raggi X; ha elevato potere ionizzante e
favorisce numerose reazioni fotochimiche. Prodotta artificialmente nelle lampade
ad arco, la radiazione ultravioletta è emessa in grandi quantità dal Sole e
giunge sulla superficie terrestre dopo essere stata schermata dai gas che
compongono l'atmosfera; in questo senso è fondamentale la funzione di filtro
esercitata dal cosiddetto strato di ozono, che assorbe le radiazioni di breve e
media lunghezza d'onda, particolarmente dannose per gli organismi viventi
animali e vegetali: l'esposizione diretta ai raggi ultravioletti può infatti
provocare gravi ustioni e, se prolungata, l'insorgere di malattie come il cancro
della pelle.
4) Raggi X. Radiazione elettromagnetica estremamente penetrante, caratterizzata da una lunghezza d'onda minore di quella della luce visibile, compresa tra circa 1 nm e 0,001 nm. Emessi da qualunque elemento chimico colpito da un fascio di elettroni ad alta energia, i raggi X possono essere prodotti artificialmente bombardando un campione di metallo pesante (in genere tungsteno) con elettroni accelerati ad alte velocità. I raggi X vennero scoperti accidentalmente nel 1895 dal fisico tedesco Wilhelm Conrad Röntgen, nel corso delle sue ricerche sui raggi catodici, con un tubo a vuoto sottoposto ad alta tensione. Oggi sappiamo che vengono prodotti grazie al cosiddetto "effetto Brehmsstrahlung", cioè "frenamento": gli elettroni accelerati da un campo elettrico dentro un tubo di Crookes urtano contro l'anticatodo e la brusca decelerazione produce l'irraggiamento di onde ad alta frequenza, i raggi X appunto.
5) Raggi gamma.
Radiazione elettromagnetica di altissima frequenza, compresa fra 1019
e 1022 Hz, e di conseguenza di lunghezza d’onda molto ridotta,
inferiore al miliardesimo di millimetro. I fotoni che costituiscono la
radiazione, dunque, posseggono l’energia più alta che si possa associare allo
spettro elettromagnetico, (si ricordi l’espressione E=hf,
che esprime la proporzionalità fra l’energia del fotone e la frequenza f
dell’onda, attraverso la costante h di Planck). I raggi gamma sono perciò una
radiazione che può penetrare la materia in profondità, e che interagisce con
essa secondo processi quantistici, quali, in ordine rispettivamente crescente di
energia, l’effetto fotoelettrico per fotoni di energia fino a 1 MeV (2),
l’effetto Compton per energie fra 1 KeV e 100 MeV, e la produzione di coppie
elettrone-positrone (per energie superiori a qualche MeV fino a un centinaio di
GeV.
(1) Il nanometro o nm equivale a 10-9 metri; un'altra unità di misura del mondo microscopico è l'Angstrom, pari a 10-10 metri.
(2) L'elettronVolt (eV), unità di misura dell'energia nel mondo microscopico, è l'energia posseduta dalla carica di un elettrone che si muove tra due punti separati dalla differenza di potenziale di 1 Volt; equivale a 1,6 x 10-19 J. I suoi multipli sono il KiloelettronVolt (1 KeV = 103 eV), il MegaelettronVolt (1 MeV = 106 MeV) ed il GigaelettronVolt (1 GeV = 109 eV).