L'idea partita dal nostro Webmaster William Riker è molto semplice: scrivere una storia del proprio piccolo comune natale, Lonate Pozzolo in provincia di Varese, nella quale esso è diventato una grande metropoli. Qui sotto potete leggere il risultato della sua fatica. Se qualcuno di voi vuole scrivere un'ucronia analoga relativa al proprio comune, ce la invii a questo indirizzo!
Stemma di Lonate Pozzolo
150 milioni di anni fa: nel pieno dell'Era Mesozoica o Secondaria, mentre i dinosauri dominano il pianeta Terra, l'Italia (e Lonate con essa)... non esisteva ancora. Al suo posto si trovava una laguna tropicale del cosiddetto Oceano Tetide, che divideva in due l'unico supercontinente Pangea, e da questa laguna affioravano basse isole sabbiose, simili alle attuali Maldive. Che su di esse abitassero dei dinosauri è comprovato dalla scoperta del Saltriosauro avvenuta nel comune di Saltrio (VA), da cui deriva il suo nome.
20 milioni di anni fa: nell'era Cenozoica o Terziaria la cosiddetta orogenesi Alpina provoca il sollevamento delle Alpi e degli Appennini, a causa della pressione esercitata dall'Africa in moto verso il continente euroasiatico; si viene così a delineare la forma attuale della penisola italiana. A quei tempi però la pianura Padana era interamente sommersa dal mare Adriatico in formazione, e di conseguenza anche Lonate, se fosse esistita a quei tempi, si sarebbe trovava... a mollo.
1.000.000 a.C.: durante le grandi glaciazioni quaternarie i mari si ritirano a causa del progressivo espandersi dei ghiacciai, che arrivano a lambire il territorio dell'attuale Lonate e scavano i grandi laghi alpini, tra cui il Lago Maggiore. A quei tempi il Po aveva già colmato la pianura padana, che anzi si estendeva fin oltre Ancona.
3000 a.C.: mentre in Mesopotamia si elevano le Ziggurat ed in Egitto si progettano le piramidi, la Lombardia è interessata dalla cosiddetta "cultura di Lagozza", espressa da popolazioni transalpine dell'età della pietra, dedite unicamente a caccia e pesca. Ne sono state trovate tracce nel territorio di Lonate Pozzolo.
XIII sec. a.C.: secondo la leggenda ripresa dal poeta greco Apollonio Rodio nel secondo libro delle sue "Argonautiche", la nave Argo risale il Ticino diretta verso il Rodano proprio di fronte al porto fluviale di Tornavento, lungo la strada del ritorno verso la città tessala di Iolco.
1000-400 a.C.: nell'attuale varesotto è testimoniata la famosa "cultura di Golasecca", caratterizzata dalla produzione di ceramica con decorazione incisa, che ha stretti legami con gli Etruschi.
400 a.C.: la cultura di Golasecca è sostituita dall'arrivo dal nord dei Celti. Il nome del fiume Ticino deriva proprio dal celtico "Teq", "corso d'acqua". Allo scopo di ricavare spazio per la coltivazione della vite e dei cereali, i Celti utilizzano la tecnica dell'addebbiatura: appiccano il fuoco alla foresta che allora ricopriva l'intera Pianura Padana. Di tale pratica è rimasta traccia nel nome di Busto Arsizio, piccolo comune vicino alla città di Lonate. A quest'epoca risale certamente la prima fondazione di tale città, attorno ad un pozzo tuttora esistente in via Novara; autori della fondazione sono i Galli Insubri, dai quali deriva la denominazione di "Provincia dell'Insubria", usata per indicare l'insieme delle Province di Varese e di Lonate Pozzolo. Il nome di Lonate è sicuramente da ricollegarsi al culto della Luna da parte dei Celti (si pensi all'aria "Casta Diva" della Norma di Bellini).
222 a.C.: il console romano Marco Claudio Marcello sconfigge i Galli Insubri a Clastidium (l'odierna Casteggio, nell'Oltrepò Pavese) e conquista la pianura Padana, che poi verrà ridotta a provincia con il nome di Gallia Cisalpina. È l'inizio della romanizzazione della Lombardia. Il fatto che l'area di Lonate fosse abitata in età romana è indicato dalla tipica centuriazione del suo centro storico e dal ritrovamento di alcuni oggetti di quell'epoca, tra cui un'ara dedicata a Diana e una a Silvano, oggi murate entro il perimetro della Via Crucis accanto alla Basilica.
82 a.C.: la Gallia Cisalpina diventa Provincia Romana, e nel 49 a.C. ai suoi abitanti è concessa la cittadinanza romana. Augusto ne farà l'XI regione amministrativa dell'Italia, detta anche Transpadana. A quest'epoca è attestata l'esistenza di una strada romana che congiunge Novara e Como, attraversando il Ticino in corrispondenza di Tornavento. Questo porto fluviale comincia la sua ascesa in questo periodo: il suo nome significa "Torre ventosa".
292-402 d.C.: Milano è capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Tornavento fa parte della cintura difensiva subalpina per proteggere l'Impero Romano dalle invasioni barbariche, disegnata dalla "Notitia Dignitatum".
476: Odoacre, re degli Eruli, abbatte l'Impero Romano e domina l'Italia sino al 494. In seguito il territorio lonatese è inglobato nel reame ostrogoto di Teodorico (496-526).
535-553: l'Italia intera è devastata dalla guerra scatenata dall'imperatore bizantino Giustiniano I per riconquistare l'occidente. Per il territorio di Lonate comincia la notte del Medioevo.
569: i Longobardi guidati da re Alboino invadono l'Italia e fondano il loro regno con capitale Pavia; decadenza di Milano, costituzione del Contado del Seprio, esteso da Parabiago al lago di Lugano, che diverrà così potente da avere una propria zecca. Dalla fusione tra Romani e Longobardi nasce l'attuale popolazione lonatese.
650 circa: viene eretta la prima cappella cristiana sul territorio di Lonate, la Chiesa di San Giovanni Battista, tuttora esistente, dedicata ad uno dei santi preferiti dai Longobardi. La presenza di una fortificazione fa supporre l'esistenza di un insediamento longobardo in quella zona.
774: il regno longobardo è incorporato nell'impero di Carlo Magno (morto nell'814). Inizia il feudalesimo. Il contado del Seprio è noto nell'Alto Medioevo per la concia delle pelli, ma il periodo carolingio è caratterizzato da assenza di documentazione sia riguardo a Lonate che al porto di Tornavento.
843: il Trattato di Verdun incorpora Lonate nel regno di Lotario, l'embrione del Regno d'Italia.
962: Ottone I di Sassonia cinge a Pavia la corona d'Italia e costituisce il Sacro Romano Impero Germanico.
973: prima menzione storica del comune di Lonate in una permuta di terreni tra il vescovo di Novara, Aupaldo, ed un certo Celsone di Lonate (vedi documento originale a fianco). Altre citazioni in alcuni documenti notarili sono del 1119 e del 1140. Attorno all'anno Mille Lonate è un feudo di una famiglia di Capitani di Milano, è dotata di un castello (nella zona ad est dell'attuale Basilica, come confermano recenti scavi archeologici) e il porto fluviale di Tornavento comincia ad assumere una grande importanza commerciale. Per quanto riguarda le istituzioni ecclesiastiche, Lonate faceva parte della Pieve di Dairago.
1006: Arduino d'Ivrea, ultimo re d'Italia, è sconfitto dall'imperatore tedesco Enrico II di Sassonia.
1030: il cronista milanese Galvaneo Fiamma scrive che tra i sostenitori dell'arcivescovo Ariberto d'Intimiano nelle lotte contro i nobili suoi avversari vi sono i capitani di Lonate, che come tutti i capitani sono contrari alle libertà comunali. L'autonomia del contado del Seprio è minacciata dalla crescente potenza del comune di Milano, e ciò favorisce i tentativi di sottrarsi alla giurisdizione del conte da parte di Lonate.
1162 (Point of Divergence): l'imperatore Federico I Barbarossa cala in Italia, sconfigge e rade al suolo Milano. Egli pone il suo quartier generale proprio a Lonate, per la strategica posizione del porto di Tornavento sul Ticino. Secondo la tradizione è lui a concedere a Lonate l'attuale stemma, aggiungendogli l'epiteto di "Pozzolo" per distinguerlo da Lonate Ceppino. Inizia l'irresistibile ascesa del villaggio, cui l'Imperatore conferisce il titolo di borgo.
1164: il 9 giugno Federico I Barbarossa concede a Rainaldo di Dassel, Arcivescovo di Colonia e Arcicancelliere del Sacro Romano Impero, un feudo che comprende la pieve di Dairago, Lonate Pozzolo e Busto Arsizio. Il borgo di Lonate è fortificato, venendo circondato da mura difensive e da un fossato.
1176: il 29 maggio Federico I Barbarossa subisce una disastrosa sconfitta nella celeberrima Battaglia di Legnano. Parte dell'esercito germanico superstite si rifugia entro le mura di Lonate Pozzolo. L'imperatore stesso è creduto morto, e sua moglie Beatrice di Borgogna porta il lutto per tre giorni, ma alla fine egli è ritrovato vivo, lacero e ferito, nelle brughiere che circondano Lonate, e può rientrare in Germania.
1177: è intrapresa la costruzione del Naviglio Grande, il cui incile si trova all'imboccatura del porto fluviale di Tornavento. Da qui in poi il borgo di Lonate conosce una notevole crescita grazie al fenomeno, comune a buona parte dell'Italia settentrionale, della formazione della classe borghese. Forti della loro condizione economica, i borghesi (mercanti, proprietari terrieri, imprenditori) vogliono partecipare attivamente alla vita pubblica.
1183: Pace di Costanza tra i Comuni e il Sacro Romano Impero. L'imperatore Federico I Barbarossa deve rinunciare al sogno di affermare l'autorità imperiale nella Pianura Padana. Inizia l'era delle libertà comunali. Il Torrente Arno (da non confondersi con l'omonimo fiume di Firenze) viene deviato e dotato di argini. All'interno di quella che oggi è Piazza Sant'Ambrogio è attestata l'esistenza di una grande vasca alimentata dall'Arno, e fondamentale per l'approvvigionamento idrico della popolazione (oggi in quel sito vi è una grande fontana adiacente al sagrato della Basilica). Si formano le storiche contrade di Mara, Capovico, Vertemasso, Incessi, Monte, Borgo, Valletta e Pozzo, tuttora esistenti.
1212: secondo gli Statuti della compartizione delle strade , Lonate può contare 1526 braccia (abitanti maschi adulti), ed è posizionato sulla strada di Rho, una delle sei strade che fanno capo alle sei porte principali di Milano e ad altrettante circoscrizioni dette "fagge". Lonate Pozzolo è assegnata al Consolato di Porta Ticinese e Vercellina, che comprende il territorio dell'Alto Milanese tra il Ticino e l'Olona.
1238: prima notizia storica di un convento sul territorio di Lonate, nella Contrada Borgo. Nel 1567 ce ne saranno addirittura dodici! Nel corso del XIII secolo l'economia del borgo decolla grazie alla produzione tessile del fustagno e della bombasina. Data la tradizionale religiosità del popolo di Lonate Pozzolo, parte della crescente ricchezza del borgo è utilizzata per la costruzione e l'abbellimento delle chiese di Santa Maria degli Angeli, San Giovanni Battista e dei Santi Nazaro e Celso (oggi in Piazza Mazzini, considerando che in questa Timeline essa non verrà sconsacrata né distrutta in via definitiva).
1287: l'arcivescovo di Milano Ottone Visconti conquista e rade al suolo Castelseprio. Lonate Pozzolo prende il suo posto come principale fortificazione militare della zona. Il favore dei Visconti, divenuti Vicari Imperiali, contribuisce al miglioramento delle condizioni e all'ascesa del borgo, con la ricostruzione del castello e delle mura ad opera di Alberto Confalonieri, che le dota di porte e ponti levatoi.
1304: il Parroco di Lonate Pozzolo Giovanni Maridati inizia la costruzione dell'attuale Basilica di Sant'Ambrogio e San Fortunato, inizialmente a pianta ottagonale.
1344: alla Chiesa di San Giovanni in Battista è assegnato un parroco (il primo è Giacomo Piantanida) per la cura delle anime delle contrade di San Giovanni, Moncucco e del Porto di Tornavento. Di fatto, San Giovanni diventa parrocchia indipendente.
1375: « quasi in ogni casa batte un telaio », come scriverà un secolo dopo lo storico e poeta lonatese Gian Alberto Bossi.
1386: ha inizio la costruzione del Duomo di Milano. Dalle mie parti si dice che "Tornavento ha visto il Duomo prima dei milanesi", perchè i marmi di Baveno necessari alla costruzione transitano lungo il lago e il Ticino fino a qui, per poi prendere la strada del capoluogo lungo le acque del Naviglio Grande.
1394: le strade del comune vengono "rizzate", cioè selciate, per la prima volta.
1402: prematura morte di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano che ha tentato di riunire l'intera Italia centrosettentrionale sotto il proprio dominio. Gli succede il primogenito Giovanni Maria Visconti, che è appena tredicenne, sotto la reggenza della madre Caterina Visconti. Di conseguenza il Ducato piomba nel caos. Lonate Pozzolo è fatto oggetto di gravi minacce da parte del capitano di ventura Bonifacio Cane detto Facino, che prova una prima volta a saccheggiarlo.
1408: il 4 aprile Facino Cane assedia per la seconda volta Lonate Pozzolo. Gli abitanti vengono richiamati dal suono delle campane ed accorrono alle mura per respingere l'aggressore. Dopo aver chiuso le quattro porte del borgo, costruiscono un secondo terrapieno. Un messo di Facino Cane, che chiede di parlare con il comandante del castello, viene messo in fuga da un nugolo di frecce degli assediati. Dopo altri stratagemmi andati a vuoto, Facino Cane getta la spugna e rinuncia a conquistare il borgo. Gli abitanti del borgo attribuiscono la vittoria all'intervento di Sant'Ambrogio di Milano, e decidono di ingrandire la chiesa a lui dedicata.
1417: un altro capitano di ventura, Antonello da Siena, tenta di conquistare Lonate Pozzolo, ma lui pure è respinto.
1427: nasce a Lonate Pozzolo Giuliana Puricelli (qui sotto si vedono le sue spoglie mortali). Fuggita di casa per i maltrattamenti del padre, si rifugia nel Santuario del Sacro Monte sopra Varese, dove incontra Caterina Moriggi da Pallanza, che vi conduce già vita eremitica. La loro vita di preghiera e penitenza suscita grande ammirazione, e molte giovani donne si uniscono a loro.
Tomba di Santa Giuliana Puricelli da Lonate Pozzolo al Sacro Monte di Varese
1449: dopo la tumultuosa esperienza della Repubblica Ambrosiana, Lonate Pozzolo riconosce la sovranità di Francesco Sforza, guadagnandosi il favore del Duca, il quale concede loro il primo podestà in loco con il potere di « dirimere qualsiasi questione o lite civile e criminale, somma o valore e di sentenziare e di applicare pene pecuniarie e corporali, fino all'estremo supplizio compreso ». Viene anche istituito il primo tribunale. Lonate attraversa così un periodo di grande splendore sotto la dominazione degli Sforza, anche dal punto di vista artistico e culturale. Nel XV e XVI secolo Lonate Pozzolo è rinomata per la produzione del fustagno, ma l'occupazione principale degli abitanti resta l'agricoltura: i prodotti principali sono cereali e vino.
1450-1530: tra queste date più probabili è compresa la vita dell'umanista lonatese Gian Alberto Bossi. Vive ed opera alla corte degli Sforza fino alla caduta del ducato di Milano sotto la dominazione francese nel 1499, quando torna nel borgo di Lonate, nel quale apre una scuola per l'insegnamento del latino e del greco ai giovani di buona famiglia. Il letterato lonatese ci lascia una grammatica latina (Institutiones grammaticae) che ha larga diffusione al suo tempo.
1451: una prima pestilenza interessa il borgo di Lonate, seguita da una seconda nel 1468. Viene edificato un lazzaretto fuori dalle mura, a sud della contrada di Moncucco.
1459: è ultimato l'ingrandimento della Chiesa di Sant'Ambrogio, su pianta rettangolare a tre navate senza transetto (metà della vecchia chiesa ottagonale è riutilizzata per l'abside).
1475: la contrada di Sant'Antonino è elevata a sua volta a parrocchia indipendente.
1476: il 10 agosto Papa Sisto IV concede alla comunità fondata da Giuliana Puricelli e Caterina Moriggi di erigere un monastero. Caterina da Pallanza è eletta prima badessa; alla sua morte, avvenuta il 6 aprile 1478, Giuliana da Lonate le succede nella carica, mantenendola fino alla morte.
1480: Ambrogio Perotta di Lonate è podestà a Pavia.
1484: una terza epidemia di peste flagella Lonate, in un solo anno muoiono 1100 persone.
1488: il Reggente di Milano Ludovico il Moro, vista l'importanza acquistata dal borgo di Lonate Pozzolo, lo eleva al rango di Contea, subordinando politicamente e giuridicamente Gallarate e Legnano a Lonate, che così diventa capoluogo della zona. Per sentenza del Senato milanese, Primo Conte di Lonate è investito Antonio Visconti (figlio di Guido Visconti e di Leta Manfredi), che ha sposato Maddalena Trivulzio. Sul lato settentrionale di piazza Santa Maria viene edificato nel Cinquecento il palazzo dei feudatari Visconti.
1495: come dimostra un documento recentemente emerso dagli archivi notarili, il 7 agosto Antonio Bodio, detto Antonio da Lonate, architetto allievo del Bramante e nativo di Lonate Pozzolo, è a Milano a lavorare al cosiddetto Palazzo del Carmagnola, di proprietà del duca, come mastro muratore, e vi resterà certamente fino al 1503. Gli sono attribuite molte importanti opere d'arte, come l'abside della Basilica di Lonate Pozzolo (1508), il santuario di Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio (1517), la Basilica di San Magno a Legnano e la parrocchiale di Castelleone in provincia di Cremona. Suo anche un bozzetto per il duomo di Vigevano. Non se ne conserva alcun ritratto, e non si conoscono né l'anno di nascita né quello della morte.
1501: il 15 agosto muore Giuliana Puricelli da Lonate Pozzolo, in odore di santità. Papa Clemente XIV la proclamerà Beata il 16 settembre 1769, Giuseppe Parini la ricorderà in un suo sonetto e Papa Benedetto XVI la canonizzerà il 15 agosto 2012.
1505: Papa Giulio II recluta 150 mercenari svizzeri per costituire la propria guardia del corpo personale, poi passati alla storia come le guardie svizzere. Le loro uniformi rosse e gialle derivano appunto dai colori dello stemma dei della Rovere; esse giungono a Roma il 22 gennaio 1506, dopo aver attraversato in barca il lago Maggiore, e dopo essere transitate anche per il Porto di Tornavento, nell'ottobre 1505.
1511: le soldataglie del capitano Zuccaro, nel corso delle guerre tra la Spagna di Carlo V e la Francia di Francesco I, si accampano a Lonate e ne saccheggiano alcune contrade.
1512: il Porto di Tornavento è elevato a parrocchia autonoma, primo curato è Crespolo Crespi.
1519: muore il Primo Conte di Lonate Pozzolo Antonio Visconti, gli succede il figlio Battista, che ha sposato Vittoria Visconti.
1524: una terribile epidemia di peste causa la morte di 5000 abitanti di Lonate; ne seguirà un'altra nel 1540.
1535: per Lonate Pozzolo inizia la dominazione spagnola, che durerà fino al 1706.
1538: il feudatario Castellano Maggi acquista i diritti feudali sull'intera pieve civile di Dairago, estesa da Legnano a Cuggiono; da lui prendono nome la Cascina Castellana e la Cascina Maggia, tuttora esistenti
1544: in estate sosta a Lonate l'umanista luganese Francesco Ciceri (1521 – 31 marzo 1596), che qui lavora come precettore dei figli del conte Battista Visconti ed inizia il suo Epistolario.
1563: muore a Siena il Secondo Conte di Lonate Pozzolo Battista Visconti, gli succede il figlio Coriolano, che ha sposato Gaudenzia Solari.
1568: l'esame degli stati delle anime delle parrocchie lonatesi di quest'anno ci permette di sapere che il borgo è circondato da un fossato e da un bastione di terra e che conta "focholari quattrocentoventi" (circa 3500 abitanti). nel 1574 verrà fornita la cifra di 3007 abitanti divisi in 515 fuochi (l'unità fiscale per i versamenti dei tributi, corrispondente al nucleo famigliare in senso esteso), cifra che fa di Lonate Pozzolo il centro più popoloso dell'Alto Milanese. La confinante Busto Arsizio invece conta 1600 abitanti.
1570: l'ex convento lonatese di San Pietro diventa sede della Confraternita dei Disciplini.
1571-1580: è parroco di Lonate Pozzolo il fiorentino Giovanni Setticelli, amico di San Carlo Borromeo.
L'ex convento di San Michele, oggi rinomato centro congressi
1576: l'arcivescovo San Carlo Borromeo compie una visita pastorale a Lonate ed accorpa i monasteri più piccoli ai maggiori. Restano in vita quelli di Sant'Agata (oggi municipio), di Santa Maria degli Angeli (dove oggi ha sede la Provincia di Lonate Pozzolo) e di San Michele (oggi rinomato centro culturale, visibile qui sopra). Lo stesso anno è ricordato anche per la cosiddetta peste di San Carlo, che però a Lonate miete meno vittime che nel milanese.
1583: seconda visita pastorale a Lonate di San Carlo Borromeo, il quale ordina il trasporto della sede della Pieve da Dairago a Lonate Pozzolo. La pieve di Lonate Pozzolo comprende i comuni di Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Castano Primo, Cuggiono Maggiore, Cuggiono Minore, Dairago, Inveruno, Furato, Lonate Pozzolo, Sant'Antonino, Tornavento, Magnago, Bienate, Nosate, Robecchetto, Induno, Malvaglio, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese e Borsano. Dopo il Concilio di Trento tuttavia le pievi perdono di importanza, poiché va diffondendosi la tradizione vicariale che opera per conto dell'arcivescovo.
1591: il Terzo Conte di Lonate Pozzolo Coriolano Visconti ordina la demolizione dell'antica chiesa dei Santi Nazaro e Celso e, grazie alle offerte dei cittadini, ne fa subito innalzare un'altra più bella e più vasta, la cui prima pietra viene posta il 6 gennaio di quest'anno.
1594: dagli stati delle anime si deduce che gli abitanti di Lonate sono circa 5400, e l'età media è di poco superiore ai 26 anni.
1601: muore il Terzo Conte di Lonate Pozzolo Coriolano Visconti, gli succede il figlio Antonio Coriolano, infante sotto la reggenza della madre Gaudenzia Solari. Nella Lonate del Seicento il terrapieno e il fossato che circondavano il borgo medievale sono ritenuti ormai inutili: è infatti in corso la cosiddetta "piccola glaciazione", un generale raffreddamento del clima con il conseguente aumento dei ghiacci sui monti e la diminuzione delle acque in pianura. La scarsa portata d'acqua del Torrente Arno è inghiottita dai permeabilissimi terreni ciottolosi delle brughiere circostanti il borgo. e così la Contessa Gaudenzia Solari ordina di livellare il terrapieno. Restano le quattro antiche porte, con i relativi ponti di scavalcamento del fossato: la porta di Sant'Ambrogio a nord, che dà accesso alla contrada più vasta e popolata, la porta di Ticino ad ovest, la porta di Santa Maria in Agro a sud e la porta di Busto Arsizio ad ovest. Centro pulsante del borgo è la grande Piazza Sant'Ambrogio, su cui si affaccia la chiesa omonima, e che è sede del mercato settimanale. Nel 1601 a Lonate si contano 2945 abitanti, suddivisi in 585 fuochi.
1622: il cardinale Federigo Borromeo, di manzoniana memoria, si reca personalmente in visita pastorale a Lonate Pozzolo e sollecita la costruzione di un nuovo campanile per la Chiesa di Sant'Ambrogio in sostituzione di quello esistente, ritenuto troppo piccolo.
1625: il cosiddetto Codex Lonatensis, un evangeliario risalente al IX secolo che costituisce il più antico documento completo sulla liturgia ambrosiana, passa dalla canonica di Dairago a quella di Lonate Pozzolo, ed in seguito alla biblioteca capitolare di San Giovanni Battista.
1629: la peste descritta dal Manzoni nei "Promessi Sposi" torna ad infierire anche a Lonate: 1400 dei 3000 abitanti muoiono, tra cui il curato Tommaso Renzetti, ed il lazzaretto è riportato in funzione. Il Conte Antonio Coriolano Visconti si ritira nell'Isola Bella del Lago Maggiore per sfuggire alla pestilenza. L'evento viene raccontato dal canonico Bernardino Ferrario nella sua "Chronica", ed è immortalato in due tele conservate nel Museo d'Arte Sacra di San Giovanni Battista. Quando l'epidemia ha fine, i superstiti manifestano la loro gioia con solenni processioni, in cui è portato in processione il quadro miracoloso di Santa Maria Regina degli Angeli, conservato nell'omonima Chiesa, alla quale si attribuisce la grazia della cessazione del flagello. Dopo questa funesta esperienza, gli abitanti del borgo sentono il bisogno di avere un servizio sanitario permanente e comunale. Grazie ai lasciti testamentari di alcuni facoltosi cittadini, viene fondato il primo ospedale chiamato "Scuola dei Poveri di Cristo".
1630: il 19 luglio muore di peste a Milano Daniele Crespi, pittore manierista nativo di Lonate Pozzolo, che secondo la leggenda per dipingere con naturalezza gli spasmi della morte di Cristo si sarebbe macchiato di omicidio, e per questa ragione si sarebbe rifugiato nella Certosa di Milano.
1631: in seguito alla riduzione della portata d'acqua del torrente Arno, dovuta alla "piccola glaciazione", la Piscina di Piazza Sant'Ambrogio si è trasformata in uno stagno maleodorante, e di conseguenza il Conte Antonio Coriolano ne decide l'interramento. Altra opera idraulica di grande rilievo ordinata dal Quarto Conte di Lonate Pozzolo è la copertura di parte del corso del torrente Arno.
1635: è ultimato il campanile della parrocchiale di Sant'Ambrogio, alto ben 46 metri. L'Arcivescovo di Milano Cesare Monti, succeduto il 20 dicembre 1632 a Federigo Borromeo, eleva la chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, appena ristrutturata e riaffrescata, al rango di Basilica, e il suo parroco ha il titolo di Prevosto. Durante il Seicento vengono attuati interventi architettonici in quasi tutti i luoghi di culto esistenti a Lonate: nel 1663 è ultimato il restauro della Chiesa di Santa Maria delle Grazie nell'attuale via Cavour (mai demolita in questa Timeline), e nel 1682 è portata a termine la ricostruzione in stile barocco della chiesa di San Giovanni in Campagna. Nel borgo risiedono in tutto ben cinque curati.
1636: il 22 giugno è una data storica: nell'ambito della Guerra dei Trent'Anni viene combattuta la celebre Battaglia di Tornavento tra gli Spagnoli, capitanati da Diego Felipe de Guzmán (1580–1655), Marchese di Leganés e Governatore di Milano, ed i Francesi, comandati dal maresciallo Charles de Blanchefort-Créquy (1623–1687), alleati con il Duca di Savoia Vittorio Amedeo I (1587–1637). I morti sono 2000, sepolti nelle brughiere lonatesi. Il parroco di San Giovanni Battista don Francesco Comerio ci lascia una relazione importante su questa battaglia, conservata presso l'Archivio della sua parrocchia. Purtroppo campagne e raccolti vengono devastati dalle soldataglie, e Lonate conosce un periodo di grave crisi, dovuto al sommarsi di guerre e pestilenze, e naturalmente al generale malgoverno che caratterizza la dominazione spagnola, con il suo disordine amministrativo, fatto di leggi (le manzoniane "gride"), che nessuno fa realmente rispettare, e con i signorotti che si circondano di milizie private (i "Bravi"), colpevoli di abusi e violenze nei confronti della popolazione inerme. Tutta l'economia del borgo entra in una fase di stagnazione.
Rappresentazione seicentesca della battaglia di Tornavento
1652: il 5 maggio il Quarto Conte di Lonate Pozzolo Antonio Coriolano Visconti sposa in pompa magna Maddalena Durini, uno dei matrimoni più sfarzosi che la storia lonatese ricordi, simbolo vivente del Barocco lonatese, in evidente contrasto con la povertà della maggior parte della popolazione.
1663: muore il Quarto Conte di Lonate Pozzolo Antonio Coriolano Visconti, gli succede (sotto la reggenza della madre Maddalena Durini) il figlio minorenne Niccolò, nato nel 1656, che sposerà Teresa Modroni.
1678: il prevosto Carlo Antonio Torno fa affrescare la Via Crucis nell'ex cimitero alle spalle del campanile di Sant'Ambrogio.
1683: nella Basilica di Sant'Ambrogio è installato un grandioso organo, tuttora usato dopo parecchi restauri.
1701: nell'abside della Basilica di Sant'Ambrogio è posto l'attuale coro ligneo, forse recuperato da un convento soppresso.
1713: il Trattato di Utrecht pone fine alla Guerra di Successione Spagnola. Lonate passa dalla dominazione spagnola a quella austriaca (gli austriaci avevano occupato il territorio lonatese fin dal 1706). Il dominio austriaco, durato dal 1714 al 1796 e dal 1814 al 1859, rappresenta un periodo di rinascita per Lonate Pozzolo; nel corso di esso, il potere dei feudatari venne drasticamente ridimensionato. Si ha una notevole ripresa dell'agricoltura, i cui prodotti danno vita per la prima volta ad un'industria manifatturiera, che crea valore aggiunto attraverso la trasformazione dei prodotti agricoli. Inizia anche lo sviluppo delle industrie tessili, e in particolar modo la manifattura della seta, del lino, della lana, per lo più prodotte in loco.
1721: sono erette le statue dedicate a San Dionigi, in piazza Sant'Ambrogio, e a San Giovanni, in piazza San Nazaro, oggi piazza Mazzini.
1722: Lonate Pozzolo è accuratamente censito nell'ambito del cosiddetto Catasto di Maria Teresa, dal nome dell'arciduchessa austriaca che lo ha ordinato. La mappatura del borgo è opera del geometra Carlo Giuseppe Ronzio. Il borgo conta 5487 abitanti, suddivisi in circa 500 famiglie. Il clero ammonta ora ad 84 unità.
1731: il 22 maggio muore il Quinto Conte di Lonate Pozzolo Niccolò Visconti, gli succede il figlio Filippo, nato nel 1695, che ha sposato Caterina Cicogna.
1734: è eretta a Sant'Antonino la cappella della Madonna dell'Aiuto.
1753: il cardinale arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli giunge a Lonate nel corso di una lunga visita pastorale in tutta la diocesi ambrosiana, iniziata nel 1744 e portata a termine nel 1764, dopo ben 22 anni. Nel corso di tale visita il cardinale Pozzobonelli consacra solennemente gli altari maggiori delle due chiese principali del borgo, Sant'Ambrogio e San Giovanni Battista, nominandoli compatroni del comune.
1757: il 23 giugno l'arciduchessa Maria Teresa d'Asburgo emana un nuovo regolamento sull'amministrazione della comunità di Lonate Pozzolo, istituendo un consiglio che rappresentava l'intero borgo, ora ridenominato "comune". Prosegue lo sviluppo delle industrie tessili ed alimentari.
1768: il 28 gennaio muore il Sesto Conte di Lonate Pozzolo Filippo Visconti, gli succede il figlio Gaetano, nato nel 1731, che ha sposato la principessa Aurelia Gonzaga. Nonostante la passata vicinanza alla corte spagnola, Gaetano Visconti riesce a farsi benvolere anche dai nuovi dominatori austriaci.
1769: il 16 settembre Papa Clemente XIV proclama Beate Giuliana Puricelli da Lonate Pozzolo e Caterina Moriggi da Pallanza, fondatrici delle Romite Ambrosiane del Sacro Monte di Varese, popolarmente note come "le Beate Caterina e Giuluana".
1786: il 26 settembre l'imperatore Giuseppe II, figlio di Maria Teresa, istituisce la provincia di Lonate Pozzolo, in seguito alla suddivisione del territorio lombardo in nove province. Durante il regno di Giuseppe II la popolazione di Lonate Pozzolo reagisce alle riforme di stampo illuministico messe in atto dal sovrano austriaco, soprattutto di fronte alle cosiddette "Leggi Giuseppine" che sopprimono le congregazioni religiose con finalità devozionali e contemplative. Tale contrapposizione fra la popokazione e il governo si accentua con lo scoppio della Rivoluzione Francese.
1788: il 17 maggio tre astronomi dell'osservatorio di Brera stabiliscono nella brughiera tra Lonate, Somma Lombardo e Nosate la base geodetica usata poi per triangolare e mappare mezza Lombardia
1796: Napoleone Bonaparte invade la Pianura Padana e scaccia gli austriaci da Milano. Il Settimo Conte di Lonate Pozzolo Gaetano Visconti è esautorato del suo feudo in seguito all'editto del 22 pratile anno IV della Rivoluzione (10 giugno 1796), nel quale vengono abolite le autorità feudali nei territori occupati dai francesi.
1797: il 29 gennaio, una parte della popolazione di Lonate si ribella contro l'esercito di Napoleone per liberare alcuni prigionieri austriaci.
1799: il 28 aprile, tra due ali di folla festante, gli austriaci rientrano trionfalmente a Lonate Pozzolo, approfittando dell'assenza di Napoleone, impegnato in Egitto.
1800: dopo aver sconfitto gli austriaci nella Battaglia di Marengo, Napoleone riprende possesso del comune di Lonate Pozzolo. L'industria locale, che ha conosciuto un notevole sviluppo sotto la dominazione austriaca, è gravemente ostacolata dalla politica economica di Napoleone, che proibisce l'importazione di materiali e l'esportazione di tessuti, per favorire il commercio francese. Nel 1806 il blocco continentale impedirà l'entrata delle navi inglesi nei porti italiani, e preclude a Lonate la possibilità di importare il cotone.
1804: il 2 dicembre Napoleone si fa incoronare Imperatore dei Francesi, ed in seguito Re d'Italia. Lonate, inserito nel Regno d'Italia, divenne capoluogo del IV distretto del dipartimento dell'Olona, ed è assegnato da Napoleone ai conti Cicogna, uomini di fiducia dei francesi, che manterranno il dominio sul comune fino al 1814.
1811: è inaugurata la Biblioteca Comunale.
1813: in seguito alle norme igieniste volute da Napoleone, che ispirarono a Ugo Foscolo la composizione dei "Sepolcri", i cimiteri accanto alle chiese parrocchiali di Lonate sono abbandonati, ed inizia la costruzione del nuovo cimitero, dove oggi si trova il Campo delle Rimembranze.
1813: il 26 settembre muore il Settimo Conte di Lonate Pozzolo Gaetano Visconti, gli succede il figlio Umberto, nato il 12 giugno 1802, che ha sposato la marchesa Giovanna Gropallo. Umberto si trova in esilio a Vienna, ma dal 16 al 19 ottobre di quest'anno Napoleone subisce una definitiva sconfitta nella Battaglia di Lipsia (detta anche Battaglia delle Nazioni), e il suo impero va in pezzi. Umberto può così riprendere possesso (simbolico) del suo feudo.
1815: in seguito al Congresso di Vienna, Lonate Pozzolo è annesso al Lombardo-Veneto asburgico. Esso è ripartito in nove province; a sua volta la provincia di Milano è suddivisa in sedici distretti, e Lonate Pozzolo è indicata come capoluogo del XV distretto.
1823-1845: il lonatese Luigi Tosi (1763-1845) è Vescovo di Pavia.
Il Municipio di Lonate Pozzolo, che ha sede nell'ex convento di Sant'Agata
1833: l'ex convento di Sant'Agata diventa sede del Municipio di Lonate (vedi foto soprastante).
1850: il 18 gennaio muore l'Ottavo Conte di Lonate Pozzolo Umberto Visconti, gli succede il figlio Guido, mato il 19 luglio 1838, che il 7 maggio 1870 sposerà Ida Rensi.
1852-57: nuovo restauro della Basilica lonatese, le cappelle attuali sono riaffrescate.
1842: è introdotta l'illuminazione pubblica a petrolio delle strade di Lonate.
1853: ampliamento della Congregazione di Carità (già Scuola dei Poveri), l'ospedale lonatese. Lo stato delle anime di quest'anno ci dice che dal 1830 e il 1850 la popolazione è salita da 8.200 a 11.249 abitanti, un aumento reso possibile da una immigrazione sensibile e costante dalle zone vicine, da parte di famiglie in cerca di lavoro. Nel 1853 quasi la metà della produzione tessile lombarda (160.000 pezze su 338.000) è concentrata nella zona di Lonate Pozzolo, anche se tale zona ha meno di un terzo dei telai lombardi (5.000 su 16.900): ciò dimostra la resa nettamente più favorevole dei telai lonatesi.
1859: allo scoppio della Seconda Guerra d'Indipendenza, Giuseppe Garibaldi con i suoi volontari sbarca al di qua del Ticino nel porto di Tornavento.
1861: il 17 marzo è proclamato il Regno d'Italia, Lonate Pozzolo fa sempre parte della Provincia di Milano. Inizia lo sviluppo del comune al di fuori dell'antica cinta difensiva: la popolazione infatti continua a crescere e secondo il Censimento di quest'anno raggiunge le 15.810 unità. Inizia una serie di trasformazioni edilizie, che cancellano l'aspetto ancora seicentesco del comune e gettano le basi per quello attuale.
1862: la moderna industria è costantemente in crescita: in quest'anno a Lonate si contano già 51 ditte, in gran parte filature o tessiture, tanto che in poche decadi Lonate Pozzolo diventerà la cosiddetta "Manchester d'Italia", una città all'avanguardia nel campo industriale.
1864: il 30 ottobre è un'altra data storica: Lonate Pozzolo ottiene dal Re d'Italia il titolo di città e, in base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865, il comune deve essere amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Primo sindaco è eletto Luigi Regalia (ricordiamo che solo pochissimi sono ammessi al voto). In quest'anno è istituito anche il Tribunale Civile e Penale di Lonate Pozzolo.
1868: memorabile piena del Ticino. Muore il prevosto monsignor Giovanni Ambrogio Regalia, in carica dal 1813 (per ben 55 anni!), e quindi per tutta la lunga stagione del Risorgimento. Gli succede monsignor Giuseppe Primo, di Treviglio.
1871: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 16.589 abitanti.
1873: l'espansione della città ha grossi effetti anche sull'economia. Quindici anni dopo l'apertura della filiale lonatese della Cassa di Risparmio, viene fondata la Banca Popolare di Lonate Pozzolo, in Piazza Sant'Ambrogio.
1879: il 24 agosto è inaugurato il ponte in ferro sul Ticino che congiunge Lonate ed Oleggio. Nasce il rione "Ponte di Lonate".
1880: il 15 settembre viene inaugurata la linea tranviaria interurbana Lonate-Gallarate. La stazione si trova nell'attuale Piazza San Francesco. Tale linea verrà chiusa definitivamente il 18 gennaio 1966.
1881: i vicini comuni di Ferno e Vizzola Ticino sono aggregati al territorio comunale di Lonate Pozzolo. Secondo il Censimento di quest'anno, Lonate ha 17.121 abitanti.
1882: viene attivato il collegamento ferroviario con Milano: sono completati i lavori iniziati due anni prima per la linea ferroviaria delle Ferrovie Nord che collega Milano a Novara, ed entra in funzione la stazione del comune. In questa Timeline la ferrovia Milano-Novara non passa dal ponte di Turbigo ma da quello di Tornavento, che perciò è un ponte stradale sotto e ferroviario di sopra. Invece la linea Milano-Varese passa per il più piccolo comune di Busto Arsizio.
1885: inaugurazione del Canale Villoresi, progettato dall'ingegnere monzese Eugenio Villoresi (13 febbraio 1810 – 12 novembre 1879), da cui il deriva il suo nome. Esso si snoda per 86 Km attraversando anche il territorio di Lonate, congiunge il Ticino all'Adda ed irriga un bacino di ben 85.000 ettari.
1886: inizia a Lonate Pozzolo l'attività di Enrico dell'Acqua (22 maggio 1851 – 13 luglio 1910), nativo di Abbiategrasso e pioniere italiano dell'esportazione cotoniera nel mondo, ed in particolare in Sudafrica e in America del Sud, dove la presenza di grandi comunità di italiani garantisce il buon esito dell'impresa. Lonate acquista così il duplice ruolo di centro cotoniero e meccanica, il che accresce il benessere della sia popolazione in continua crescita.
1891: il 27 settembre entra in funzione il Teatro Sociale in Via Cavour, progettato dall'architetto milanese Achille Sfondrini (1836–1900), già autore nel 1872 del Carcano di Milano e nel 1880 del Costanzi di Roma. Il primo spettacolo rappresentato è "La forza del Destino" di Giuseppe Verdi.
1893: è aperto il nuovo Cimitero Monumentale, che sostituisce quello precedente, appena fuori dal perimetro dell'antico borgo. Il vecchio cimitero, ormai divenuto troppo piccolo, è trasformato nel Parco delle Rimembranze, dove ora si trovano il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, un altare per celebrare la Messa (è terra consacrata), un cannone Krupp 75/27 mod. 906, una mitragliatrice, un'ancora, un carro armato 75/34 M42 e un aereo della Seconda Guerra Mondiale (un addestratore biposto G-59 di produzione FIAT).
1894: viene edificato il primo Macello Civico, su progetto di Camillo Crespi Balbi.
1895-1920: per un quarto di secolo è sindaco di Lonate Pozzolo l'architetto Ulisse Bosisio, di idee liberali (vedi foto a fianco). Con lui Lonate diventa una vera metropoli.
1896: è inaugurato l'acquedotto pubblico, un enorme serbatoio issato su una torre alta 25 metri, che domina ancora oggi Via del Don, e che funzionerà fino al 1978. La torre è stata progettata dall'ingegnere Eugenio Villoresi, già ideatore anche del famoso canale. A gestire l'acquedotto è la Società Condotta d'Acqua di Lonate Pozzolo, fondata nel 1897.
1897: il 12 dicembre muore monsignor Giuseppe Primo, il primo prevosto ad essere sepolto nel cimitero nuovo di Lonate Pozzolo. Gli succede monsignor Antonio Pifferi, di Fabbrica Durini (CO).
1900: con Decreto Arcivescovile del 23 settembre di quest'anno, Tornavento è eretto a parrocchia autonoma, scorporandola da San Giovanni. Primo parroco è l'ultimo cappellano residente, don Luigi Genoni, che però muore prima di poter fare il suo ingresso solenne come parroco; gli succede don Antonio Loaldi.
1901: secondo il Censimento di quest'anno. Lonate ha 24.396 abitanti, la sua popolazione è cresciuta del 40 % in soli vent'anni. Il notevole incremento demografico rende obsoleto l'assetto urbanistico della città, e per questo motivo il sindaco Ulisse Bosisio stende diversi progetti per il Piano Regolatore. Cominciano anche a sorgere le prime ville in stile Liberty. I primi anni del Novecento costituiscono un periodo di grandi fermento e trasformazione per la città: le innovazioni tecnologiche e i nuovi mezzi di trasporto inducono molti imprenditori a riorganizzare e ampliare i loro stabilimenti, mentre nuove industrie si affiancano a quelle fondate nel secolo precedente. Il 1 luglio 1901 il cardinale Andrea Carlo Ferrari (futuro Beato) giunge a Lonate in una visita pastorale che non si svolgeva più dal 1753.
1902: il 5 febbraio muore il Nono Conte di Lonate Pozzolo Guido Visconti, gli succede il figlio Giovanni, nato il 10 ottobre 1873, che sposerà la contessa Edoarda Maria di Castelbarco-Visconti-Simonetta. Ormai la sua carica non è più che un vuoto titolo tardomedioevale.
1903: viene edificata per un ex voto la cappellina di San Mauro, oggi in via Matteotti. Il prevosto Monsignor Antonio Pifferi partecipa, con alcuni fedeli lonatesi, al primo storico pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, voluto dal cardinale Andrea Carlo Ferrari.
1904: introduzione della prima linea elettrica di Lonate. L'elettrificazione porta con sé la costruzione di centrali elettriche sulle vie d'acqua lonatesi. È inaugurato il Canale Industriale.
1907: il 15 aprile muore prematuramente il prevosto monsignor Antonio Pifferi; gli succede il suo coadiutore monsignor Antonio Martignoni, di Fagnano Olona.
1909: viene elettrificato l'intero comune per l'illuminazione domestica. Il comune viene allacciato telefonicamente a Milano e vengono installate pompe idrauliche nei pozzi comunali, onde sostituire gli antichi pozzi domestici.
1911: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 31.538 abitanti. Viene inaugurata la nuova sede in stile Liberty delle Scuole Elementari in via Dante Alighieri, dove ha studiato anche la madre di chi scrive.
1915: a Lonate Pozzolo venne fondata la Società Anonima Ferrovie Meridionali Sarde, con lo scopo di costruire una ferrovia a scartamento ridotto (950 millimetri) nel sud ovest della Sardegna, secondo un progetto approvato dal Governo e risalente al 1911. Il 24 maggio però l'Italia entra in guerra contro l'Austria-Ungheria, e molti lonatesi sono costretti a partire per il fronte.
1916: viene iniziata nella brughiera tra Lonate Pozzolo e Castano Primo la costruzione di un campo d'aviazione militare.
1917: profonda ristrutturazione della chiesa parrocchiale di Sant'Eugenio in Tornavento. Il 3 gennaio nasce a Lonate Pozzolo Gino Merlo, portiere di Vulcania e Livorno in Serie A. A lui oggi è intitolato lo stadio cittadino.
1918: il 4 novembre ha finalmente termine la tragedia della Grande Guerra, costata 44 caduti a Lonate. Il dopoguerra però coincide con un momento difficile per l'industria. La ferrovia, da fattore incentivante, diventa ostacolo all'espansione della città, e per questo iniziano i lavori per spostarla insieme alla stazione fuori dal centro abitato. In onore della vittoria nella guerra appena terminata sorgono le vie Bassano del Grappa, Armando Diaz, Fabio Filzi, Fiume, Monte Grappa, Pola, Enrico Toti, Trento, Trieste.
1919: viene fondata l'Associazione Sportiva Vulcania Lonatese, la cui rappresentativa principale è l'omonima squadra di calcio che vanta ben 16 stagioni in Serie A, l'ultima delle quali nel campionato 1955-56.
1920: emerge a Lonate Pozzolo la figura di Roberto Farinacci. Nato a Isernia nel 1892, figlio di un commissario di pubblica sicurezza, a otto anni segue la famiglia al nord, a Tortona prima e a Lonate Pozzolo poi. Si avvicina giovanissimo alla politica, collabora con "Il Popolo d'Italia" di Benito Mussolini come corrispondente da Lonate, partecipa come volontario alla Prima Guerra Mondiale, e il 23 marzo 1919 è tra i fondatori a Milano dei "Fasci di Combattimento". Nel pieno del "Biennio Rosso", Roberto Farinacci, detto "il Ras di Lonate Pozzolo", si distingue come l'uomo dei manganelli e dell'olio di ricino, organizzatore delle squadracce fasciste in Lombardia, sarà definito da Paolo Mieli « il più estremista, esagitato e fanatico del regime »... ma non il più onesto. Egli infatti acquista a prezzo irrisorio una grande villa nei pressi di Gaeta, una tenuta di 12 ettari presso Roma con annessa casa colonica sulla Via Nomentana, e in casa sua si troveranno ben 80 Kg d'oro, accaparrati chissà come. Il suo capitale accumulato in vent'anni di regime risulterà pari a 300 milioni di lire del 1945, oltre 10 milioni di euro di oggi! Tuttavia egli affascina i giovani, soprattutto quelli degli strati più poveri, per le sue umili origini, il suo cipiglio aggressivo, la sua baldanza moschettiera, la sua eloquenza sgrammaticata. A Lonate Pozzolo egli fa costruire il palazzo in cui ha sede il suo giornale, "Il Regime Fascista". Dal 1925 al 1926 egli sarà anche Segretario Nazionale del Partito Nazionale Fascista.
1921: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 33.472 abitanti. Carlo Rosa è il primo sindaco lonatese di estrazione socialista.
1922: il 28 ottobre ha luogo la Marcia su Roma, cui partecipano anche squadristi lonatesi. In città il Fascismo è sostenuto soprattutto dai grandi industriali e proprietari terrieri, tra i quali il Decimo Conte di Lonate Pozzolo, i quali temono l'avvento in Italia di una rivoluzione di stampo bolscevico.
1922-1929: il lonatese Eugenio Tosi (6 maggio 1864 – 7 gennaio 1929), già vescovo di Squillace, è Arcivescovo di Milano. Ll'11 dicembre 1922 papa Pio XI lo crea cardinale presbitero col titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti. È sepolto nel Duomo di Milano, di fronte all'altare della Virgo Potens.
1924: il 25 ottobre Benito Mussolini in persona inaugura la nuova stazione ferroviaria di Lonate Pozzolo e lo stadio di calcio, oggi dedicato a Gino Merlo, nel quale tuttora gioca la Vulcania.
Stemma della provincia di Lonate Pozzolo, che contiene gli stemmi dei comuni di Lonate (in alto a sinistra), Somma Lombardo (in alto a destra), Samarate (in basso a sinistra) e Magenta (in basso a destra) |
1926: Benito Mussolini scorpora dalla provincia di Milano la Provincia di Varese (targa VA) e la Provincia di Lonate Pozzolo (targa LP). Vengono così deluse le speranze della città di Gallarate, che avrebbe voluto tornare ad essere capoluogo di una provincia che ricoprisse la somma dei territori delle due neocostituite: secondo la tradizione, a questa decisione ha contribuito il fatto che i gallaratesi hanno fischiato sonoramente il Duce nel giorno della sua visita alla città nel 1924. L'11 marzo il "Vate" Gabriele d'Annunzio, nel corso di una sua visita, dà all'aeroporto di Lonate Pozzolo il nome di "Aeroporto della Promessa", che purtroppo diverrà base della Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. In esso si avvicendano piloti (Burei, Carestiato, Faggioni, Visconti, Marini) ed aerei che fanno parte della storia dell'Aeronautica Militare Italiana.
1927: il censimento industriale di quest'anno mostra il ritorno ad una la situazione favorevole per l'industria: sono i "Ruggenti Anni Venti". Nascono, negli anni venti e trenta, altre importanti fabbriche come il Calzaturificio Marca Cervo e la Fonderia Bragonzi, tuttora esistenti. Il 6 aprile di questo stesso anno si tengono le elezioni legislative, che si svolgono sotto il controllo dei fascisti. Nonostante incitamenti e minacce, vota solo il 73 % degli aventi diritto, e il successo del PNF è meno ampio del previsto, e ben al di sotto della percentuale nazionale del 64 %. Dal 21 aprile (e fino al 1945) gli organi democratici di Lonate Pozzolo, come quelli di tutti comuni italiani, vengono soppressi, e tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale sono trasferite ad un podestà, nominato con Regio decreto. Camillo Puricelli Guerra è il primo podestà fascista della città di Lonate Pozzolo.
1930: apertura sul lato nord della Basilica di Sant'Ambrogio della via Martiri Fascisti, oggi via San Fortunato.
1931: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 39.481 abitanti. Il 14 agosto muore a Forte dei Marmi il Decimo Conte di Lonate Pozzolo Giovanni Visconti, gli succede il figlio Galeazzo, nato il 12 dicembre 1918, che sposerà la principessa Simonetta Colonna. Egli è noto come l'Ultimo Conte di Lonate Pozzolo, per via dell'avvento della Repubblica Italiana nel 1946, con la conseguente abolizione di tutti i titoli nobiliari.
1935: viene fondato il Liceo Scientifico di Lonate Pozzolo. Scoppiata la Guerra d'Abissinia, molti giovani lonatesi si arruolano volontari. Il "Ras di Lonate Pozzolo" Roberto Farinacci perde una mano mentre tira delle bombe a mano in un laghetto etiope per pigliare dei pesci (Ettore Muti lo soprannomina "Martin Pescatore"), e viene compensato con una medaglia d'argento, come se la avesse persa nel corso di un'eroica azione guerresca!
Targa d'epoca della provincia di Lonate
1936: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 42.699 abitanti. Il 27 settembre il prevosto Monsignor Antonio Martignoni rinuncia all'incarico a causa di una malattia dei nervi; gli succede Monsignor Antonio Tagliabue, di Cinisello Balsamo.
1940: il 25 marzo nasce a Lonate Pozzolo la famosa cantante e conduttrice Mina Anna Mazzini, in arte Mina, considerata la maggiore cantante pop italiana di tutti i tempi. Nella sua carriera ha interpretato oltre 1.400 brani e venduto più di 150 milioni di dischi. Il 10 giugno l'Italia fascista dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna: ha inizio la tragedia della seconda Guerra Mondiale.
1944: si costituisce a Lonate Pozzolo una cellula del Comitato di Liberazione Nazionale, con la quale la città partecipa attivamente alla lotta armata di Resistenza; gli operai organizzano diversi scioperi fin dalla primavera del 1943. Ciò che nessuno immagina è che il capo della cellula partigiana è proprio il prevosto Monsignor Antonio Tagliabue! In seguito ad un attentato, i nazisti rastrellano alcuni contadini e li portano all'aeroporto della Promessa, ordinando loro di scavare la fossa dove saranno sepolti dopo essere stati fucilati. Il prevosto inforca allora la sua rombante moto nera, si reca all'aeroporto e chiede eroicamente al comando tedesco di essere preso e fucilato lui, al posto dei padri di famiglia perchè, afferma, « nessuno piangerà per me ». Monsignor Tagliabue è insultato e scacciato, ma poco dopo i prigionieri sono lasciati liberi di tornare alle loro case. Alcuni partigiani lonatesi però sono catturati e fucilati dai repubblichini, tra cui Luigi Regalia di Lonate, i cugini Giassi di Sant'Antonino, Domenico Lanceni di Tornavento. Il lonatese Annunciato Crivelli invece muore nel campo di concentramento tedesco di Mauthausen. Vengono scagliate anche delle bombe contro la casa parrocchiale, perché il prevosto si è rifiutato di benedire il gagliardetto dell'aviazione repubblichina. Lonate, a differenza delle città limitrofe e di Milano, viene però risparmiata dai bombardamenti in quanto sede, a partire dall'autunno 1944, della cosiddetta missione Chrysler, che mantiene i contatti tra i partigiani e gli Alleati.
1945: la mattina del 25 aprile l'ordine dell'insurrezione generale parte dalla chiesa dei Santi Nazaro e Celso, nella quale si è stabilito un nucleo partigiano. Il prevosto Antonio Tagliabue, assieme a un rappresentante della Democrazia Cristiana, ad uno del Partito Socialista e ad uno del Partito Comunista, si reca all'Aeroporto della Promessa a chiedere la resa del contingente tedesco. Dopo una violenta tirata, il comandante del presidio rifiuta di arrendersi, si chiude nel suo ufficio e si spara un colpo di pistola. I soldati e i sottufficiali invece buttano le armi e sono scortati dai partigiani sul campo sportivo, dove alcuni giorni dopo giungeranno dei camion per riportarli in Germania. La sera del 25 aprile, Radio Lonate Libera è la prima emittente del Nord Italia ad annunciare la liberazione dai nazifascisti: grandi celebrazioni in città, con uno spettacolo di fuochi d'artificio. Il 28 aprile Roberto Farinacci è fucilato a Lonate Pozzolo dai partigiani dopo un processo sommario; il suo corpo è tumulato nel cimitero della città. Lonate Pozzolo è insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i meriti acquisiti durante la lotta partigiana, ed il prevosto Antonio Tagliabue è nominato Cavaliere Ufficiale. Piazza XXVIII Ottobre, che celebrava la data della Marcia su Roma, diventa Piazza Santa Croce.
1946: le prime elezioni amministrative del dopoguerra, che sono anche le prime in cui possono votare le donne, vedono la netta vittoria della DC, partito che governerà ininterrottamente il paese fino al 1992. Il primo sindaco democristiano è l'ingegner Pietro Giulio Bosisio, uno dei nomi più illustri della storia lonatese, che inizia la ricostruzione della città dopo i disastri della guerra perduta e dell'occupazione nazista.
1947: il 19 giugno muore Monsignor Antonio Martignoni, che ha continuato a risiedere a Lonate anche dopo essere divenuto quiescente.
1948: il 18 aprile la DC vince nettamente le prime elezioni politiche, raccogliendo da sola a Lonate più del 60 % dei consensi: merito, secondo socialisti e comunisti, della vibrante propaganda del prevosto Tagliabue. Una delle iniziative più importanti prese dal nuovo governo guidato da Alcide de Gasperi è la costruzione dell'Aeroporto Città di Lonate Pozzolo, oggi Aeroporto Intercontinentale della Malpensa. Il 22 maggio viene fondata a Lonate la Società Aeroporto di Lonate Pozzolo, oggi SEA; il sindaco Pietro Giulio Bosisio è eletto presidente del consiglio di amministrazione. In alcuni mesi vengono riqualificati gli edifici e gli impianti del vecchio Campo della Promessa, e il 21 novembre di questo stesso anno, alla presenza del cardinale di Milano Alfredo Ildefonso Schuster (Oggi Beato), di ministri e sottosegretari, il nuovo aeroporto di Malpensa comincia a funzionare con l'atterraggio di un quadrimotore.
1949: giunge a Lonate Pozzolo il campione ungherese di calcio László Kubala (1927–2002), fuggito dal suo paese perchè oppositore del regime comunista. Kubala gioca alcune stagioni nella Vulcania, segnando il massimo splendore di questa compagine. L'anno successivo la Vulcania riesce ad ottenere il miglior piazzamento della sua storia, il settimo posto nel campionato di serie A. Tra i maggiori successi, il 3-1 al Napoli, il 3-0 alla Roma e il 5-1 alla Lucchese.
1951: secondo il Censimento
di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 52.706 abitanti. Nelle elezioni amministrative del 27 maggio l'ingegner
Pietro Giulio Bosisio raccoglie il maggior numero di voti di preferenza fra tutti i candidati ma, come Coriolano,
decide di ritirarsi da ogni carica pubblica, lasciando il ruolo di sindaco al ragioniere
democristiano Angelo Turri, che sarà in carica fino al
1964.
Il 27 settembre, dietro iniziativa del prevosto Antonio Tagliabue, viene traslato da Turbigo a Lonate il corpo del martire
San Fortunato, appartenente alla legione Tebea ed ucciso in odio alla fede all'inizio del IV secolo,
durante la persecuzione di Diocleziano. Il Cardinal Schuster proclama San
Fortunato compatrono di Lonate, la sua chiesa principale viene ribattezzata
Basilica di Sant'Ambrogio e San Fortunato.
1951-1965: è coadiutore a Lonate don Luigi della Rossa, noto per la sua grande umanità.
1954: ristrutturazione, sempre ad opera dell'intraprendente Monsignor Tagliabue, della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso.
1956: la Vulcania Lonate Pozzolo si piazza diciottesima e ultima in campionato e viene retrocessa in serie B; è questa la sua ultima partecipazione al campionato italiano di massima divisione.
1961: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 64.637 abitanti. Siamo nel pieno di un nuovo ciclo di tumultuosa crescita demografica, anche grazie alla forte immigrazione dal Sud: negli anni tra il 1960 e il 1964, il saldo migratorio supera i 1.500 abitanti per anno. Proprio per sopperire a tale crescita demografica, l'Amministrazione Comunale decide la costruzione del "Villaggio Sant'Anna", realizzato lungo l'omonima via tra il 1958 e il 1960 da un gruppo di architetti coordinati da Enrico Castiglioni. Parallelamente, negli anni sessanta viene costruito, vicino a Sant'Antonino, il quartiere "Giuliani e Dalmati", così detto in quanto destinato all'accoglienza da parte della città dei numerosi italiani esuli delle terre dell'Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia cedute alla Jugoslavia di Tito. Il 5 dicembre muore all'età di 84 anni l'amatissimo medico condotto Camillo Piccinelli, compagno di studi di padre Agostino Gemelli.
1962: il 2 settembre il ciclista lonatese Danilo Grassi, 21 anni, vince la medaglia d'oro nella cronometro a squadre dei campionati del mondo su strada che si tengono a Salò-Roncadelle, in quartetto con Mario Maino, Antonio Tagliani e Dino Zandegù. L'anno seguente vincerà la medaglia d'argento nella stessa competizione ai mondiali di Herentals-Renaix; il 29 maggio 1965 vincerà anche la 14ª tappa del Giro d'Italia da Milano a Novi Ligure.
Il
prevosto di Lonate Pozzolo, Monsignor Antonio Tagliabue, con
l'Arcivescovo di Milano (e futuro Papa) Giovanni Battista Montini
1963: ai primi di giugno, visita pastorale a Lonate dell'arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, pochi giorni prima del Conclave che il 21 giugno lo eleggerà al Soglio di Pietro con il nome di Paolo VI. Monsignor Tagliabue ordina ai fedeli: « Non gridate "Viva il Papa", perchè non vuole! » Montini ordina la ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che in questa Timeline non è stata mai demolita.
1964-1975: per dieci anni è sindaco di Lonate il professore democristiano Carlo Soldavini, collega ed amico della madre di chi scrive.
1965: il 15 giugno muore di tubercolosi ossea l'amatissimo prevosto Monsignor Antonio Tagliabue, eroe della Resistenza. Gli succede Monsignor Eraldo Colombini, nativo di Rho, che si conquista subito il favore dei parrocchiani con il suo carattere aperto e gioviale. Chi scrive ha potuto vantarsi della sua amicizia. Il 28 agosto nasce a Lonate Umberto Pelizzari, futuro recordman di apnea.
1966: il 24 aprile nasce a Lonate Pozzolo Alessandro Costacurta, detto Billy (perchè tifoso della Olimpia Milano di basket, a quei tempi sponsorizzata dal marchio Billy). Egli diventerà una delle colonne del Milan di Arrigo Sacchi e Fabio Capello, nel quale militerà per 20 stagioni consecutive, dal 1987 al 2007, e con il quale vincerà 7 scudetti, 2 coppe Italia, 5 supercoppe italiane, 5 Champions League, 4 supercoppe europee, una coppa UEFA e 3 coppe intercontinentali. Egli vanta anche 59 presenze e 2 gol nella Nazionale italiana di calcio, con la quale arriverà secondo ai Mondiali USA del 1994.
1967: viene ristrutturata anche la chiesa di San Giovanni, essa pure sopravvissuta in questa Timeline.
1970: i comuni di Lonate Pozzolo, Busto Arsizio, Samarate, Gallarate, Castellanza, Legnano e Nerviano fondano l'ACCAM (Associazione Consortile dei Comuni dell'Alto Milanese) per progettare, organizzare e fabbricare impianti di smaltimento rifiuti. L'azienda ha sede a Lonate Pozzolo. Le due linee dell'impianto, aperte il 21 agosto 2000, smaltiscono 400 tonnellate di rifiuti al giorno (110.000 tonnellate all'anno).
1971: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 78.481 abitanti.
1974: il 9 gennaio nasce il Parco Regionale del Ticino, per mettere un freno al degrado ambientale e all'invadenza della cementificazione. Vengono aperte le Scuole Elementari di Via Alessandro Volta, frequentate anche da colui che scrive.
1975: Renzo Villa e Giuseppe Mancini fondano Telelonate (nella nostra Timeline si chiama Telealtomilanese)., prima TV privata con sede a Lonate Pozzolo, che trasmette tuttora. Nell'emittente, che dispone di un trasmettitore sul Sacro Monte di Varese, lavoreranno tra gli altri Ettore Andenna, Lucio Flauto, Cino Tortorella ed Enzo Tortora. Quest'ultimo ha l'idea della più seguita trasmissione di Telelonate, "Il Pomofiore" (crasi di POMOdoro e FIORE).
1976: il 2 marzo muore Galeazzo Visconti, Decimo ed ultimo Conte di Lonate Pozzolo. Tra l'altro egli non ha avuto figli maschi, ma solo la Contessa Verde Emanuela Visconti, nata il 14 ottobre 1947 e tuttora vivente, che non si è mai sposata.
1980: il 16 settembre si spegne a soli 60 anni padre Luigi Rosa, insigne studioso gesuita nativo di Lonate.
1980-1990: sindaco di Lonate è il ragioniere democristiano Gerolamo Bergamaschi.
1981: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 79.278 abitanti. Viene realizzata, nel sito dell'ex cimitero in Via San Fortunato, una grandiosa riproduzione della Grotta di Lourdes.
1982: la cupola della chiesa di Santa Maria degli Angeli viene riaffrescata dall'artista friulano Sergio Michilini, che vi dipinge una spettacolare Assunzione di Maria in pittura vinilica, la cui superficie supera i 70 metri quadrati. All'iconografia tradizionale questo dipinto accosta figurazioni tipicamente contemporanee: mentre la Vergine ascende al Cielo al centro del dipinto, dalla ringhiera che circonda il bordo dell'affresco (un trompe l'œil che sfonda la cupola proiettandola verso l'infinito) si sporgono personaggi in veste moderna, di cui uno addirittura con una bicicletta!
1984: il 2 novembre, storica visita pastorale a Lonate Pozzolo di Papa Giovanni Paolo II, che dopo aver celebrato la Messa nella Basilica di Sant'Ambrogio e San Fortunato, dopo aver venerato il quadro miracoloso di Santa Maria degli Angeli e dopo aver incontrato le autorità religiose e civili, prosegue per il Sacro Monte di Varese.
1985: Gian Domenico Oltrona Visconti, esponente di un ramo laterale dei Conti di Lonate Pozzolo, amico di famiglia di chi scrive ed eminente storico del contado lonatese, pubblica una monumentale "Storia, arte e cultura di Lonate Pozzolo" in quattro volumi.
1988: l'amministrazione comunale decide di interrare la linea delle Ferrovie Nord Milano che taglia in due la città, e partecipa alle spese sborsando 22 miliardi di lire (circa 15 milioni di euro di oggi), su un costo totale di 80 miliardi.
1989: il 30 giugno muore a soli 59 anni Lucio Flauto, comico e conduttore televisivo nativo di Lonate. Amico di Walter Chiari, ha partecipato ad alcuni spettacoli Rai come "Il gran simpatico" con Enzo Cerusico e "La gnagnera" con Pietro De Vico e Isa Barzizza, ma la sua principale attività televisiva è legata a Telelonate e ad Antenna 3 Lombardia.
1990: le elezioni amministrative consegnano quasi il 50 % dei voti alla Democrazia Cristiana. Nuovo Sindaco di Lonate è il professore democristiano Battistino Bottarini. Nell'ex palazzo dei feudatari Visconti vengono aperte le Civiche Raccolte d'Arte Visconti.
1991: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 79.094 abitanti. Il lonatese Umberto Pellizzari conquista tutti i possibili record di apnea con – 67 metri in assetto costante, – 95 metri in assetto variabile e – 118 metri in assetto variabile no limits
1992: viene costruito il Terminal Hupac di Lonate Pozzolo, destinato al trasporto intermodale ferrovia-strada. In questo anno la società svizzera Hupac introduce i primi treni navetta tra tale terminal di quello di Colonia, in Germania. Il terminal di Lonate, ampliato nel 2005, costituisce uno dei più grandi scali europei di questo tipo e il più grande scalo di trasbordo per il traffico combinato sulla direttrice nord-sud Europa attraverso la Svizzera. La tempesta di Tangentopoli arriva a colpire anche Lonate Pozzolo: alcuni membri della giunta comunale sono colpiti da avvisi di garanzia e costretti a dimettersi. La giunta democristiana cade, ed è sostituita da un'altra di centrosinistra, guidata da Michelantonio Vaccaro.
1993: primo Presidente della Provincia di Lonate Pozzolo eletto direttamente dai cittadini è il bustocco Raimondo Fassa, sostenuto dalla Lega Nord. La Provincia di Lonate, detta scherzosamente anche "Provincia Long Playing" per la sua targa, ha una superficie di 408,16 Kmq e una popolazione di 352.274 abitanti divisi in 146.309 nuclei famigliari, per una densità di 863 ab./Kmq e una media di 2,4 componenti per famiglia. I 35 comuni della provincia sono Arconate, Arluno, Bernate Ticino, Boffalora Sopra Ticino, Borsano, Buscate, Busto Arsizio, Busto Garolfo, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Casorezzo, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Corbetta, Cuggiono, Dairago, Golasecca, Inveruno, Lonate Pozzolo, Magenta, Magnago, Marcallo con Casone, Mesero, Nosate, Ossona, Robecchetto con Induno, Robecco sul Naviglio, Sacconago, Samarate, Santo Stefano Ticino, Somma Lombardo, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese e Vittuone (vedi cartina sottostante).
I comuni della Provincia di Lonate Pozzolo
1995: il 15 giugno, nel trentesimo anniversario della morte, è solennemente aperto il Processo di Beatificazione e Canonizzazione del prevosto Monsignor Antonio Tagliabue, alla presenza del cardinale Carlo Maria Martini.
1995-2004: il professor Giovanni Canziani, alla guida di una giunta di centrosinistra, è sindaco di Lonate Pozzolo.
1996: il 31 agosto l'amato Monsignor Eraldo Colombini si ritira dall'incarico prepositurale per raggiunti limiti d'età e per una malattia alle gambe. Gli succede Monsignor Giancarlo Leva, fin qui parroco a Cassano Magnago, tuttora in carica.
1997: il Presidente del Consiglio Romano Prodi inaugura il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Lonate Pozzolo, nel quale sono raccolti vecchi telai e altri macchinari. L'industria lonatese nel fratrempo si è molto diversificata, anche a causa della crisi che ha investito il settore tessile. La città di Lonate ha saputo far fronte al declino del tessile in due modi: incentivando altri campi del settore secondario, come l'industria meccanica, la lavorazione della plastica e l'edilizia, e sviluppando costantemente il settore commerciale e del terziario.
1998: il 31 ottobre viene
inaugurato l'aeroporto della Grande Malpensa. È
inaugurato anche il Palazzetto dello Sport, oggi noto come PalaYamamay.
Le elezioni provinciali vedono l'elezione al secondo turno di Mario Anastasio Aspesi,
di Cardano al Campo, sostenuto da una lista di Centrosinistra.
Nello stesso anno approda a Lonate Pozzolo la Pallavolo
Cislago, fondata nel 1970 da Suor Carla Croci e appena retrocessa in
Serie A2. L'anno successivo il club, sponsorizzato dalla Brums, farà ritorno in Serie A1, esperienza che
però durerà solo per la stagione 1999-2000.
2000: il 23 dicembre muore ad 81 anni lo storico lonatese Gian Domenico Oltrona Visconti.
2001: secondo il Censimento di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 77.916 abitanti. Nasce a Lonate Pozzolo "L'inform@zione", quotidiano online dell'area dell'Alto Milanese.
2002: apre a Lonate Pozzolo una sede distaccata dell'Università degli Studi dell'Insubria, nella quale si tengono il corso di laurea in biologia sanitaria, il corso di laurea specialistica in biologia applicata alla ricerca biomedica e il dottorato di ricerca in neurobiologia. È presente una sezione del Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale, che si occupa di studiare le basi biologiche delle malattie. Ivi operano 12 docenti, 4 tecnici e 30 ricercatori a contratto. Tra le problematiche studiate vi sono il morbo di Parkinson, la sindrome di Rett e le tossicodipendenze.
2003: viene eletto nuovo Presidente della Provincia di Lonate Pozzolo il magentino Luca Del Gobbo, alla guida di una giunta di Centrodestra.
2004: le elezioni amministrative a Lonate vedono il successo del Centrodestra di Silvio Berlusconi e della Lega Nord di Umberto Bossi; nuovo sindaco è eletto Piergiulio Gelosa. la chiesa di San Giovanni, adiacente alla quale è stato aperto un piccolo museo di reperti di epoca romana, longobarda e bassomedioevale, viene dichiarata Patrimonio dell'UNESCO come uno dei siti longobardi sopravvissuti fino ai nostri giorni, seppure dopo mille ristrutturazioni.
2005: il 6 gennaio un
immigrato dal meridione è trovato carbonizzato nella sua auto nei boschi a
sud di Lonate Pozzolo. Il 27 novembre viene assassinato un avventore di un
frequentato bar del centro di Lonate, da parte di un uomo con casco integrale
che fugge in moto subito dopo. Questi due eventi inquietanti mettono in moto
un'indagine di polizia che finirà per scoprire il Vaso di Pandora di
inaspettate infiltrazioni mafiose.
Il 4 aprile, due
giorni dopo la santa morte di Papa Giovanni Paolo II, si spegne nell'ospedale
lonatese don Mario Manfrin, dal 1955 al 1991
parroco di Sant'Antonino Ticino, e in seguito coadiutore del prevosto di
Lonate Pozzolo. Anche don Mario è stato amico personale di chi scrive.
Il 3 giugno al PalaYamamay di Lonate si disputa una partita di World League tra le nazionali di
pallavolo di Italia e Cuba, vinta da Cuba con il punteggio di 1-3.
2006: il 12 gennaio sono calate le campane dal campanile
della Basilica di Sant'Ambrogio e San Fortunato, per ripulirle e sottoporle a manutenzione. Domenica 26 marzo vengono nuovamente issate nella loro sede naturale.
Il 25 giugno a Milano muore improvvisamente ad appena 53 anni Monsignor Mario
Spezzibottiani, nato a Lonate Pozzolo il 2 dicembre 1952, braccio destro del cardinale Dionigi Tettamanzi e
responsabile della Diocesi per la pastorale giovanile.
2007: la lonatese Francesca
Angelinelli, 25 anni, inizia a pubblicare una serie di romanzi fantasy
ambientati in un mondo mitologico di sapore orientale: "Chariza, il soffio del vento" e
"Chariza, il drago bianco", editi da Runde Taarn Edizioni. Nel 2009
pubblicherà il romanzo di avventure "Valaeria", ambientato nella Roma
tardo-antica, e nel 2010 la raccolta "Racconti di viaggio del monaco
Kyoshi", vincitrice della seconda edizione del Premio di Narrativa Fantastica
"Altri Mondi", edita da Montag Editore.
Il 19 maggio a 41 anni si ritira dalle competizioni agonistiche il lonatese Alessandro
Costacurta, che vanta ben 458 presenze in serie A con il Milan. Segnando un gol su calcio di rigore nella partita
di addio Milan-Udinese, egli diventa il marcatore più anziano nell'intera storia della Serie
A. Costacurta è famoso anche per aver sposato la showgirl ex miss-Italia Martina Colombari.
2008: viene aperto un
grande parco pubblico in via Matteotti, dedicato a padre Vincenzo Soldavini,
missionario morto il 4 dicembre 1987 dopo quarant'anni di apostolato in
Mozambico.
Le elezioni provinciali confermano Luca del Gobbo
alla Presidenza della Provincia di Lonate Pozzolo.
La squadra di pallavolo di Lonate, ora nota come Futura Volley
Lonate Pozzolo e sponsorizzata dalla Yamamay, azienda di biancheria intima fondata nel 2001 a Gallarate,
ottiene 10 vittorie nel Campionato di Serie A1, tra cui una contro la Scavolini Pesaro, vincitrice del
titolo, e si classifica sesta con 35 punti.
Viene scoperta a Lonate Pozzolo una vera e propria metastasi mafiosa, una base
operativa della 'ndrangheta calabrese trapiantata in città al seguito dei
molti immigrati dalla Calabria. In 39 finiscono in manette nel giro di poche
ore, di cui 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere per l’articolo 416 bis del
Codice Penale (associazione a delinquere di stampo mafioso). I lonatesi hanno
così la spiacevole sorpresa di scoprire che la criminalità organizzata ha
allungato i suoi tentacoli fin sulla loro ridente città.
Logo dell'Associazione Sportiva Vulcania Lonatese
2009: nelle elezioni
amministrative Piergiulio Gelosa è riconfermato sindaco di Lonate Pozzolo. Il 31 maggio la
Vulcania, giunta seconda nel Campionato di Prima Divisione (ex C1), girone A,
affronta fuori casa la Reggiana nella semifinale di andata dei play-off, imponendosi per
5-4 in una partita rocambolesca che al 36' del primo tempo vedeva i lonatesi soccombere per
3-0. Da qui parte una rimonta storica che al 38' vede Do Prado accorciare e Mosciaro
segnare tre minuti dopo. Al quarto d'ora della ripresa arriva il pareggio
lonatese con Cristiano di testa, quindi il vantaggio ancora con Do Prado, a cui fa seguito il pareggio dei padroni di casa. Ad un minuto dalla fine Do Prado realizza la sua personale tripletta su rigore, per un netto fallo subito da Toledo, fissando il punteggio sul 5-4 finale per la Pro.
Il 7 giugno la semifinale di ritorno finisce 3-2 per i lonatesi. In finale la
Vulcania affronta il Padova: la gara di andata in Veneto il 14 giugno termina sullo 0-0, con Giambruno che al 9' di
gioco para un rigore al padovano Rabito. La gara di ritorno si gioca il 21
giugno allo stadio di Lonate, esaurito in prevendita già al primo giorno. Alla fine del primo tempo i padovani rimangono in 10 uomini per l'espulsione del terzino Di Venanzio per doppia
ammonizione, e nonostante l'assedio patavino i lonatesi riescono a segnare con Urbano
nei minuti finali, garantendosi la storica e meritata promozione in Serie B.
Il 19 settembre muore, tra il cordoglio generale, il prevosto emerito di
Lonate Monsignor Eraldo Colombini. Dal momento
del suo ritiro in poi, egli ha vissuto in casa della sua fedele perpetua, la
signorina Romana Ferrario.
Grazie al quarto posto ottenuto quest'anno (memorabile il derby vinto al tie-break nella gara d'andata contro la capolista Villa
Cortese), la Yamamay Lonate Pozzolo sbarca per la prima volta in Europa, dove all'esordio in
Coppa CEV batte 3-0 le croate del Volksbank Velika Gorica.
2010: il 21 marzo la Yamamay
Lonate Pozzolo sconfigge la Stella Rossa di Belgrado nella finalissima a Baku,
in Azerbaigian, e conquista la prima Coppa CEV
della sua storia. Grandi festeggiamenti in città.
Il 13 luglio, in occasione del centenario della scomparsa di
Enrico dell'Acqua, le Poste Italiane emettono un
annullo filatelico speciale in suo onore.
La Vulcania, dopo essersi trovata per una domenica sola in testa al Campionato
di Serie B, finisce la stagione in posizione di centroclassifica.
Apre a Lonate Pozzolo il primo Liceo Italiano della Moda. In tutto a Lonate esistono
tre asili nido, 11 scuole materne, 17 scuole elementari, 12 scuole medie e 13 scuole medie superiori,
di cui due licei scientifici, un liceo classico, un liceo linguistico, un
liceo artistico, due Istituti Tecnici Commerciali (ITC), un Istituto Tecnico Industriale
(ITIS), due Istituti Professionali per il Commercio (IPC) e un Istituto professionale per produzione industriale e artigianale
(IPSIA).
Ampi lavori di restauro nella Chiesa Parrocchiale di Sant'Eugenio a Tornavento.
2011: secondo il Censimento
di quest'anno, Lonate Pozzolo ha 82.079 abitanti. Risulta così la
sesta città più popolata della Lombardia dopo Milano (1.343.230
abitanti), Brescia (194.308), Monza (123.075), Bergamo (120.335) e Como
(86.116), e davanti a Sesto San Giovanni (81.896) e Varese (81.456). Busto
Arsizio in questa Timeline è un comune di 12.095 abitanti.
Iniziano lavori di restauro anche sul tetto della Basilica di Sant'Ambrogio e
San Fortunato a Lonate.
Il 16 luglio, all'età di 79 anni, muore a Saronno don Antonio Bosisio, per vent'anni coadiutore a Lonate e amico di famiglia
di chi scrive.
Intanto sono emersi i primi segnali di una situazione finanziaria di grave
deficit per la Vulcania; il direttore generale, Francesco
Lamazza, viene sollevato dal suo incarico per aver criticato pubblicamente il presidente
Giuseppe Zoppo, di cui i tifosi iniziano a chiedere le dimissioni. Viene nominato d.g.
Flaviano Tonellotto, ex presidente della Triestina, che però se ne va dopo
tre giorni, a causa delle durissime contestazioni subite allo stadio da parte
di squadra e tifosi, con il tecnico Franco Lerda che lo accompagna direttamente alla macchina.
Alla fine, il 2 agosto la società Vulcania viene dichiarata fallita dal Tribunale di
Lonate Pozzolo per debiti, il ragionier Luca Regalia è nominato curatore fallimentare. Quattro giorni dopo, su provvedimento del Gip di
Lonate Pozzolo, la Guardia di Finanza arresta l'ex patron Giuseppe
Zoppo, accusato di bancarotta fraudolenta: dopo aver perso tutti i suoi soci nell'acquisto della società, e dopo non essere riuscito a rivenderla, avrebbe dirottato le sovvenzioni degli
sponsor sui suoi conti privati, bloccato i pagamenti ai creditori e smesso di versare gli stipendi.
Il 27 settembre la FIGC assegna il titolo sportivo alla nuova società Aurora
Vulcania S.r.l., che deve ricominciare dal Campionato di Seconda
Divisione girone A con 13 punti di penalizzazione, ed è affidata al coach Raffaele Novelli.
Per fortuna ci sono anche notizie sportive più liete. La Yamamay Lonate Pozzolo
di volley (vedi logo a fianco) ottiene molti successi in campo nazionale ed internazionale; dal 23 al 25 settembre inoltre si giocano al PalaYamamay di Lonate Pozzolo sei partite
del Girone D del Campionato Europeo di pallavolo
femminile, organizzato dall'Italia e dalla Serbia.
2012: fibrillazioni
all'interno delle Giunte di Centrodestra che governano sia il Comune che la
Provincia di Lonate Pozzolo fanno pensare che in entrambe sia imminente un
rimpasto. Intanto, il 20 luglio la proposta del Governo Monti di accorpare le
province con meno di 350.0000 abitanti ed una superficie territoriale inferiore ai 2500 chilometri quadrati
per ridurre le spese minaccia la sparizione della Provincia di Lonate Pozzolo,
che verrebbe accorpata a Varese, Como, Lecco e Monza-Brianza (ma c'è chi,
come il sindaco di Lonate, propone invece l'annessione alla nuova Città
Metropolitana di Milano).
Il 15 agosto Papa Benedetto XVI canonizza solennemente la Beata Giuliana Puricelli da Lonate Pozzolo,
fondatrice con Caterina Moriggi da
Pallanza, proclamata santa insieme a lei, delle Romite Ambrosiane del Sacro
Monte di Varese. Il prevosto di Lonate Monsignor Giancarlo Leva è presente in
Piazza San Pietro insieme ad una nutrita delegazione della Chiesa di Lonate,
della quale fa parte anche chi scrive.
La Vulcania Lonate Pozzolo arriva settima nel Campionato di Seconda Divisione
girone A; senza i 13 punti di penalizzazione inflitti dalla FIGC sarebbe
arrivata prima, ed anzi avrebbe conquistato la promozione in Prima Divisione
con due giornate di anticipo!
La Yamamay
Lonate Pozzolo ottiene uno storico successo a livello nazionale vincendo
prima la Coppa Italia, poi la Coppa CEV per la seconda volta, sconfiggendo in
finale il Galatasaray, ed infine conquistando il primo scudetto contro le
storiche rivali del GSO Villa Cortese. La popolazione scende nelle strade a
festeggiare il prestigioso risultato, e per qualche momento anche la crisi
economica che attanaglia Lonate Pozzolo è dimenticata.
Nota Bene: la "vera" storia di Lonate Pozzolo la troverete a questo indirizzo.
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Per farmi sapere che ne pensate, scrivetemi a questo indirizzo.