di Enrica S.
scritta per celebrare la Festa di Utopiaucronia il 28 giugno 2016
POD: il 15 giugno 1837, durante la guerra per l'indipendenza della Repubblica del Rio Grande, Giuseppe Garibaldi, che si trova al timone della sua nave corsara, viene ferito mortalmente alla testa durante un attacco delle truppe imperiali brasiliane (nella HL l'Eroe dei Due Mondi si riprese e continuò la lotta).
1840: la giovane rivoluzionaria Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, che in questa Timeline non diverrà mai Anita Garibaldi, cade prigioniera delle truppe imperiali brasiliane durante la Battaglia di Curitibanos, ma il comandante, colpito dal temperamento della ragazza neppure ventenne, le concede di cercare il cadavere del marito sul campo di battaglia: Ana, approfittando della distrazione delle guardie, afferra un cavallo e fugge, continuando la battaglia per l'indipendenza del Rio Grande do Sul.
1841: persa la guerra d'indipendenza della Repubblica Riograndense, Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, detta "Aninha" dai suoi compagni di battaglia, si trasferisce in Uruguay dove combatte nella guerra civile tra i Blancos filoargentini e i Colorados indipendentisti. Qui riceve il soprannome spagnolo di "Anita". La rivoluzionaria brasiliana non si sposerà mai, dichiarando di aver « sposato la causa della Rivoluzione ».
1846: senza l'apporto decisivo di Garibaldi, e nonostante l'eroismo di "Aninha", l'8 febbraio i Colorados perdono la decisiva Battaglia di San Antonio; il Blanco Manuel Oribe y Viana occupa Montevideo e le truppe argentine del dittatore Juan Manuel de Rosas riescono a conquistare l'Uruguay, che diventa la ventiquattresima provincia dell'Argentina.
1849: alla notizia dello scoppio dei moti rivoluzionari, Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva si trasferisce in Italia dove combatte valorosamente in difesa della Repubblica Romana. Il 4 luglio la Repubblica si arrende alle forze assedianti del generale francese Nicolas Oudinot, ma tra le clausole della resa c'è la salvezza della vita per i volontari stranieri. "Aninha" riesce rocambolescamente a sfuggire agli assedianti e fa ritorno in Sudamerica (qui non c'è Garibaldi a trascinarla verso Venezia). Per questa impresa "Aninha" sarà detta anche "l'Eroina dei Due Mondi".
1854: Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva combatte nella "Revolución Liberal" che scuote il Perù. "Anita" è accanto al nuovo Presidente Ramon Castilla quando questi annuncia la vittoria nella guerra civile.
1859: anche senza il
contributo di Garibaldi, le truppe sabaude riescono a conquistare Varese e il
suo territorio, grazie al valore dei patrioti lombardi. La Seconda Guerra
d'Indipendenza ha successo, anche se dopo l'Armistizio di Villafranca del 12
luglio il Piemonte riesce ad annettere solo la Lombardia e non il Veneto, come
invece previsto dagli Accordi di Plombières. Tuttavia la sollevazione dei popoli
dell'Italia centrale causa la fuga dei monarchi dai loro stati: il 12 giugno
l'ultimo Cardinal Legato di Bologna Giuseppe Milesi Pironi Ferretti lascia la
città. Il plebiscito
del 14-21 agosto riconosce l'annessione al Piemonte del Ducato di
Modena, e
quello dell'11 e 12 settembre sancisce anche l'annessione del Ducato di
Parma.
Invece il moto risorgimentale scoppiato a Perugia è represso nel sangue dalle
truppe pontificie.
Il 22 maggio intanto è morto Ferdinando II di Borbone, detto "il Re Bomba", e
gli è succeduto il giovane ed inesperto figlio Francesco
II, di soli 23 anni,
che ha sposato Maria Sofia di Baviera, sorella della famosa Sissi, consorte di
Francesco Giuseppe d'Asburgo.
1860: l'11 e 12 marzo anche
il Granducato di Toscana e le Legazioni di Emilia e Romagna tramite un
plebiscito si uniscono al Regno di Sardegna, che il 24 marzo con il Trattato di
Torino cede la Contea di Nizza e la Savoia alla Francia di Napoleone III, come
contropartita per l'aiuto prestato durante la Seconda Guerra d'Indipendenza.
L'Austria si trova così a perdere non solo la Lombardia, ma anche il sistema di
ingerenze creato in Italia dal congresso di Vienna. Di conseguenza l'impero sarà
costretto a volgere le sue mire espansionistiche verso i Balcani, creando le
premesse per la futura tragedia della Prima Guerra Mondiale.
L'Italia meridionale è sostanzialmente filoborbonica, mentre la Sicilia è ostile
alla dinastia napoletana. Il 4 aprile a Palermo scoppia una nuova rivolta
fomentata da Francesco Crispi, in esilio a Genova, mentre
Rosolino Pilo guida
una marcia da Messina a Piana dei Greci, urlando che i Piemontesi verranno a
sostenerlo. Fin qui il Regno delle Due Sicilie è stato politicamente isolato, ma
a questo punto lo Zar di Russia Alessandro I Romanov, che ha avviato una
stagione di riforme, decide di proteggere il giovane ed inesperto sovrano delle
Due Sicilie, in modo da assicurare al suo paese un'importante base nel
Mediterraneo. Il Primo Ministro del Regno Unito Henry John Temple, Visconte di
Palmerston, teme che il Grande Gioco si estenda all'Italia e spinge Cavour a
intervenire in aiuto dei siciliani, sull'onda della Seconda Guerra
d'Indipendenza, ma il Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna si rifiuta
di finanziare spedizioni nell'isola per non irritare il colosso russo, che ha il
dente avvelenato dopo la Guerra di Crimea. Anche Napoleone III teme che la
spedizione per la conquista del Mezzogiorno si trasformi in una campagna per la
conquista di Roma, e così disapprova ogni iniziativa sabauda. La repressione
borbonica intanto è feroce e porta alla fucilazione in piazza di 13
manifestanti. Spalleggiato dalla Russia, Francesco II resta saldamente sul
trono; l'Ambasciatore russo nel Regno delle Due Sicilie, Principe Volkonsky, lo
convince tuttavia ad iniziare una politica di riforme analoga a quella di
Alessandro I.
1861: il 21 gennaio si
svolgono le elezioni legislative del primo Parlamento del nuovo Regno di
Sardegna esteso alla Lombardia e all'Italia centro-settentrionale. Il 17
marzo è il giorno della prima seduta del nuovo Parlamento Subalpino a Palazzo Carignano, alla
presenza tra gli altri deputati di Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni. Il nome
dello stato
non viene cambiato: i Deputati ribadiscono di volerlo fare solo quando l'Unità
d'Italia sarà portata a termine. Cavour dal canto suo è confermato Primo
Ministro ed espone il proprio progetto di annessione al Regno di Sardegna di
quanto resta dello Stato Pontificio e del Regno delle Due Sicilie. Dura reazione
di Papa Pio IX, che minaccia la Dinastia Savoia di scomunica ed invia il
generale francese Christophe Louis Léon Juchault de
Lamoricière, comandante in
capo dell'armata pontificia, a presidiare il confine con il nuovo Regno Sardo e
a proteggere Umbria e Marche da una possibile invasione. Anche Napoleone III si
dice irritato, e consiglia piuttosto ai tre stati italiani di dare vita a una
Federazione presieduta da Papa Pio IX. Ma i Neoguelfi sono ormai in minoranza, i
Liberali sardi e quelli napoletani rifiutano sdegnati, e la sognata Federazione
non nascerà mai. Ben presto appare chiaro che la sistemazione dell'Italia
divisa in tre è destinata a diventare definitiva.
Il 5 aprile il Regno delle Due Sicilie riconosce i neonati Stati
Confederati d'America.
Il 6 giugno Cavour muore improvvisamente a Torino nel suo palazzo di famiglia;
la sua morte chiude de facto la porta ad ogni possibile unificazione dell'intera
penisola. A capo del governo del Regno di Sardegna gli succede il fiorentino
Bettino Ricasoli, detto "il Barone di Ferro", che porta avanti una politica di forte accentramento
amministrativo, ma la mancanza del problema del "brigantaggio" rende
la sua opera di governo più semplice.
Il 10 novembre il generale borbonico Carmine Crocco
(1830-1905) vince la Battaglia di Acinello (presso
Matera) contro un battaglione di 500 patrioti filounitari che volevano
l'annessione delle Due Sicilie al Regno di Sardegna, guidati dal parmense Icilio
Pelizza.
Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, da sempre
schierata in prima linea per la liberazione degli schiavi, decide di trasferirsi
negli Stati Uniti d'America dove combatte nella Guerra
di Secessione dalla parte degli Unionisti.
1862:
l'8 aprile viene impiccato a Milano Antonio Boggia,
il primo serial killer dell'Italia moderna, reo confesso di aver ucciso a colpi
d'accetta quattro persone per intascare la loro eredità con false procure.
Il 25 giugno Francesco
II di Borbone promulga l'Editto di Castel Volturno, con il quale ripristina la Costituzione del 1848, adotta come bandiera il
tricolore con lo stemma borbonico al centro e nomina il direttore del Grande archivio di Napoli
Antonio Spinelli di Scalea (1795-1884) a capo del primo governo costituzionale del Regno delle Due Sicilie.
Il cattolicesimo resta Religione di Stato, ma è concessa la libertà di culto
pubblico a Protestanti ed Ebrei. Onde cercare di mitigare il malcontento
siciliano, all'isola Al Di Là del Faro è concessa l'autonomia amministrativa:
essa ha un governo proprio, presieduto da Emanuele
Notarbartolo, Marchese di San Giovanni.
Le turbolenze siciliane cominciano ad acquietarsi.
Il 24 agosto il nuovo Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna Urbano
Rattazzi introduce la Lira come unità
monetaria in tutto il territorio del Regno.
Il 25 agosto il patriota siciliano Francesco Crispi, fedele al sogno dell'unità
d'Italia, tenta di sbarcare in Calabria e di sollevare la popolazione locale
contro il Re Borbone, ma il generale borbonico Francesco Landi gli muove contro
e sconfigge i suoi volontari nella Battaglia
dell'Aspromonte; lo stesso Crispi
è ferito ad una gamba e internato in un carcere militare a Napoli.
Il 1 ottobre invece 13 persone sono accoltellate a Palermo
in un complotto che mira a rendere l'isola indipendente da Napoli; i veri
mandanti non saranno mai puniti.
1863: il 2 luglio Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva
è ferita gravemente durante la celebre Battaglia di
Gettysburg, ma la sua forte fibra ha la meglio e la "pasionaria"
sopravvive.
Il 6 agosto restano uccisi alcuni operai che manifestano davanti all'officina di
Portici, presso Napoli.
Il nuovo Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna, il bolognese Marco
Minghetti, tenta di ottenere per via diplomatica che Pio IX rinunci al
suo stato e permetta al Regno di Sardegna di annettere Umbria, Marche e Lazio,
in modo che Roma diventi la capitale del Regno del Nord, ma il Papa, protetto da
Napoleone III e spalleggiato diplomaticamente da Francesco Giuseppe d'Austria,
non ne vuole sapere. Minghetti risponde confiscando i beni degli Ordini
Religiosi ritenuti superflui.
Inizia in Italia Meridionale la repressione di quello che la storiografia
filoborbonica definirà il Brigantaggio, ma che in
realtà rappresenta una vera e propria ribellione armata di patrioti mazziniani
o filosabaudi, i quali cercano di destabilizzare le Due Sicilie per favorire
l'intervento armato del Nord. Tali patrioti convincono uomini del popolo in
cerca di riscatto sociale che l'Italia Unificata distribuirà finalmente loro le
sospirate terre; molti, disperati, ci credono e si danno alla macchia,
attaccando la polizia e l'esercito borbonico con azioni di guerriglia. Il
governo di Napoli reprime questi moti con inaudita violenza. Nella repressione
si distingue per ferocia il Maggiore Giuseppe Nicola Summa, detto
Ninco Nanco.
Il 29 novembre viene fondato il Politecnico di Milano
con il nome di "Regio Istituto Tecnico Superiore".
1864: tra il 21 e il 22
febbraio scoppiano tumulti a Torino, quando la popolazione viene a sapere del
progetto del Presidente del Consiglio, caldeggiato da Napoleone III, di spostare
la capitale del Regno a Milano. Giudicato impopolare, il progetto viene
accantonato.
Il 13 marzo Giuseppe Nicola Summa è assassinato dal "brigante" Nicola Coviello,
cui aveva ucciso il cognato.
Il 15 settembre viene firmata a Parigi la Convenzione di
Settembre, con cui Napoleone III sgombra Roma dalle sue truppe, e in
cambio i sabaudi si impegnano a rispettare l'integrità territoriale dello Stato Pontificio.
Il 12 ottobre Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva
si trasferisce in Paraguay e combatte per difendere
questo paese dall'attacco di Brasile ed Argentina: vestita da uomo, raggiunge il
grado di colonnello dell'esercito paraguaiano.
L'8 dicembre Papa Pio IX, che non ha perso il grosso del proprio stato e non si
sente assediato e minacciato dal Liberalismo, pubblica sì l'Enciclica
"Quanta Cura", ma in essa la denuncia dei mali della modernità non è
così radicale come nella HL, e il "Sillabo", pur progettato, non
verrà mai promulgato.
Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva
1865: il 31 luglio il
Cancelliere Prussiano Otto Von Bismarck, deciso ad
ottenere con la forza la supremazia tra gli stati tedeschi, incarica il suo ambasciatore a
Torino, Karl von Usedom (1805-1884), di proporre al
Presidente del Consiglio Generale Alfonso La Marmora
un'alleanza contro l'Austria. La Marmora accoglie favorevolmente l'offerta dopo
che la Francia, il Regno Unito, le Due Sicilie e la Russia si sono dichiarati
neutrali nell'eventuale conflitto.
Il generale borbonico Carmine Crocco giunge con i
suoi uomini in vista della città di Venafro, che è stata occupata dai
"briganti" filounitari, e chiede al suo attendente Vincenzo Mastronardi
(1834-1904, HL 1834-1861): «
Quel paese è segnato sulla carta geografica? » « Signorsì, signor Generale.
» Risposta: « Bene. Cancellatelo! » Il
massacro di Venafro resterà uno degli episodi più cruenti nella lotta tra
Borboni e filosabaudi.
Nel Regno delle Due Sicilie vengono promulgati il nuovo
Codice Civile e il Codice di Commercio.
Il 23 dicembre Francia, Belgio,
Regno di Sardegna e Svizzera
fondano l'Unione Monetaria Latina e si accordano
per rendere le loro rispettive monete intercambiabili liberamente. A questi paesi
si aggiungeranno Spagna e Grecia nel 1868,
lo Stato Pontificio nel 1874, e poi Romania,
Austria-Ungheria, Bulgaria,
Venezuela, Serbia, Montenegro,
Regno delle Due Sicilie e San Marino nel 1889.
1866: dopo che è fallito un
tentativo di mediazione di Papa Pio IX, il 15 giugno scoppia la guerra tra
Prussia ed Austria. Il 20 giugno il Regno di Sardegna dichiara guerra
all'Austria: sarà ricordata come la Terza Guerra
d'Indipendenza. Le truppe guidate da La Marmora in persona passano il
Mincio e il 24 giugno si scontrano a Custoza,
presso Verona, con quelle austriache comandate dall'Arciduca Alberto
di Asburgo-Teschen (1817-1895). Siccome l'esercito sabaudo non è
composto da armate eterogenee che neppure si capiscono bene tra di loro, per via
dei diversi dialetti parlati, lo scontro si risolve in una grande vittoria per
le truppe italiane, che hanno la strada spianata per Venezia. La Marmora vi
entra il 30 giugno ed è accolto come un liberatore. Intanto il generale Giacomo
Medici (1817-1882) sconfigge gli austriaci a Bezzecca
ed entra in Trento. A questo punto la guerra sembra
destinata ad avere un esito felice, e La Marmora pensa alla conquista della
Dalmazia, ma il 20 luglio l'Ammiraglio Carlo Pellion di Persano
(1806-1883) subisce una disastrosa sconfitta al largo dell'isola di Lissa
da parte della Österreichische Kriegsmarine comandata dall'Ammiraglio Wilhelm von
Tegetthoff (1827-1871): il Regno di Sardegna perde due navi corazzate e
600 uomini. Dopo l'Armistizio di Cormons del 12
agosto, il 3 ottobre il Trattato di Pace di
Vienna vede la cessione all'Italia del Veneto e del Trentino, ma il Tirolo
Meridionale, Gorizia, Trieste, l'Istria e la Dalmazia restano all'Austria; la
retorica sabauda parlerà di loro come delle "Terre Irredente".
Il 22 settembre viene repressa a Palermo la "Rivolta del
Sette e Mezzo", così detta perchè è durata sette giorni e mezzo, una
sommossa che puntava all'indipendenza della Sicilia da Napoli.
1867: il 30 aprile il
Parlamento Subalpino approva la trasformazione del Regno di Sardegna in
Regno d'Italia, con la motivazione che ora il
territorio del nuovo stato coincide con il Regno Italico creato da Carlo Magno
per suo figlio Pipino, con l'eccezione della Corsica (il nuovo Regno d'Italia
possiede invece la Sardegna), del Ducato di Spoleto e appunto dell'Istria.
Francesco II di Borbone non ha obiezioni, affermando che il suo stato è erede
piuttosto del Regno di Sicilia fondato nel 1130 dal re normanno
Ruggero II d'Altavilla (1095-1154) con la fusione
della Contea di Sicilia e del Ducato di Puglia.
Il 1 giugno il missionario bresciano Daniele Comboni
(1831-1881) fonda i Missionari Comboniani, e dà
inizio ad una vasta opera di cristianizzazione dell'Africa Centrale.
Il 12 giugno la grave crisi in cui è caduto lo stato asburgico viene risolta con
l'"Ausgleich": lo stato si trasforma nella duplice
Monarchia Austro-Ungarica (Kaiserliche und Königliche Doppelmonarchie).
Il 22 ottobre a Roma un attentato alla caserma Serristori causa la morte di
venticinque zuavi pontifici e di due cittadini romani. Per questo fatto di
sangue vengono condannati a morte i patrioti Giuseppe
Monti e Gaetano Tognetti, che saranno
graziati dal Papa il giorno prima della loro esecuzione mediante ghigliottina il 23 novembre 1868
(nella HL questa fu l'ultima esecuzione capitale avvenuta nello Stato
Pontificio).
Il 3 novembre alcuni volontari mazziniani guidati dal forlivese
Achille Cantoni si scontrano con l'esercito
pontificio comandato da Hermann Kanzler (1822-1888)
presso Mentana, a 23 chilometri da Roma: gli zuavi
pontifici sono dotati dei nuovi fucili Chassepot a
retrocarica, che permettono di caricare 12 colpi al minuto, un'enormità per
l'epoca. Sconfitti, i mazziniani fanno appena in tempo a rifugiarsi entro i
confini del Regno del Nord: questo sarà l'ultimo tentativo ottocentesco di
invasione dello Stato della Chiesa.
1868: scarcerato per buona
condotta, l'ex mazziniano Francesco Crispi afferma di aver rinnegato la causa
repubblicana ed unitaria e di voler partecipare alla vita politica del Regno delle Due
Sicilie, visto che in esso si sta consolidando la democrazia parlamentare. Egli
viene eletto al Parlamento duosiciliano ed è uno dei capi della Sinistra
massonica ed anticlericale.
Il 26 aprile a Nuoro scoppia una grande rivolta
nota con il nome di Su Connottu ("il conosciuto"):
i rivoltosi, guidati da Paskedda Zau, protestano contro la chiusura dei
terreni che erano fino ad allora di proprietà collettiva, il che introduce di
fatto la proprietà privata.
Il 2 maggio a Roma viene fondata l'Azione Cattolica.
Il 26 maggio il Generale duosiciliano Luigi Alonzi,
detto Chiavone (1825-1882, HL
1825-1862), stermina 25 patrioti filounitari asserragliatisi nella città
di Sora, nella Terra di Lavoro. Il ventiseiesimo ed
ultimo implora: « Madonna del Carmine, salvami! »
E Chiavone: « Ti risparmio perchè ci credo anch'io! »
1869: il 1 gennaio entra in
vigore nel Regno del Nord la tassa sul macinato,
uno dei balzelli più odiati della storia d'Italia, tanto da provocare persino
sommosse popolari.
L'8 dicembre Papa Pio
IX apre solennemente nella Basilica di San Pietro il Concilio Vaticano I, cui
partecipano 800 padri conciliari, tra i quali anche Daniele Comboni. Nel corso di esso vengono promulgate due costituzioni:
la "Dei Filius", la quale ribadisce che la stesura della Bibbia è
stata ispirata da Dio, e la "Pastor Aeternus", che introduce il
dogma dell'infallibilità del vescovo di Roma quando definisce solennemente un dogma
ex cathedra Petri. Alcuni padri conciliari si oppongono a quest'ultima
definizione, ritenendo che essa possa scoraggiare le conversioni al
cattolicesimo; tra questi, l'inglese John Henry Newman.
Il 25 dicembre Re Francesco II di Borbone e sua moglie Maria Sofia di Baviera
hanno una figlia, Maria Cristina Pia, che non morirà di lì a pochi mesi
perchè Francesco II siede sul trono e può permettersi i migliori medici e
governanti.
1870: il 1 marzo il Paraguay
è sconfitto da Brasile ed Argentina e perde molti dei suoi territori. Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva
ritorna nel suo paese dove continuerà a fomentare le ribellioni contro il
governo imperiale brasiliano.
Il 1 settembre l'Imperatore dei Francesi Napoleone III, che si è lasciato
trascinare in guerra da Bismarck contro la Prussia, subisce una disastrosa
disfatta nella Battaglia di Sedan. L'Imperatore è deposto, il Secondo Impero ha
fine e a Parigi è proclamata la Repubblica. Papa Pio IX perde uno dei suoi
principali difensori, e la Sinistra mazziniana preme perchè il Regno del Nord
occupi lo Stato Pontificio, ma i Cattolici che siedono nel Parlamento di Torino
sono contrari, e stavolta è Francesco II di Borbone a minacciare la guerra se
Roma sarà invasa dalle truppe sabaude; il
Presidente del Consiglio
Giovanni Lanza
prende tempo, temendo che l'Italia non sia
preparata ad un'ulteriore guerra contro il nutrito esercito meridionale. Dal
canto suo, vedendosi minacciato, il 20 settembre Papa
Pio IX decide di seguire l'esempio dell'Austria-Ungheria e delle Due Sicilie,
che sono state costrette ad abbandonare la monarchia assoluta: con la Bolla
"Aeterni Patris" restaura lo "Statuto Fondamentale pel Governo Temporale degli Stati della
Chiesa" (già concesso il 14 marzo 1858) e la Consulta di Stato, permette la
libera circolazione dei giornali, la costituzione di partiti politici, la libertà
di culto per gli Ebrei e indice elezioni cui può partecipare il 2 % della
popolazione. Diomede Pantaleoni (1810-1885) viene
incaricato dal Pontefice di formare il primo governo del suo Stato composto da
laici. Ma la maggior novità introdotta da Papa Pio IX è l'abolizione della pena di morte su tutto il territorio dello Stato Pontificio.
Il 16 novembre Amedeo di Savoia, secondogenito di
Re Vittorio Emanuele II, viene scelto come nuovo Re di Spagna dopo la
detronizzazione di Isabella II.
L'intellettuale irpino Francesco de Sanctis
(1817-1883) pubblica la sua monumentale "Storia
della Letteratura Italiana", e nello stesso anno è nominato
Ministro della Pubblica Istruzione del Regno delle Due Sicilie.
1871: il 18 gennaio nella
sala degli specchi del Palazzo di Versailles Otto Bismarck proclama la nascita
dell'Impero Tedesco, che comprende anche Alsazia e
Lorena strappate alla Francia. Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva
torna in Europa per la seconda volta e combatte a fianco della Terza Repubblica
Francese contro i Prussiani; il 21 gennaio conquista la città di Digione,
la difende dagli attacchi tedeschi e conquista l'unica bandiera persa dai
Prussiani in tutta la guerra. Per questo Victor Hugo
parla di lei come di un'eroina.
Approfittando del caos in cui versa la Francia, la popolazione di Nizza,
che a differenza della Savoia non ha mai accettato di essere ceduta alla
Francia, insorge ("Vespri Nizzardi") e
proclama l'annessione al Regno d'Italia del Nord. Le truppe sabaude occupano la
città con la scusa di difenderla dai Prussiani, e il 15 febbraio con il solito
plebiscito la città è reincorporata all'Italia.
Dopo che il 21 maggio è stata repressa nel sangue la Comune
di Parigi, viene eletto il Primo Parlamento della Terza Repubblica
Francese; anche "Aninha" è eletta, nelle file repubblicane, ma la fazione
monarchica è nettamente maggioritaria. Dopo lunghe discussioni si
raggiunge un accordo tra borbonici, orléanisti e bonapartisti, che offrono la
corona a Enrico d'Artois (1820-1883), Conte di Chambord, figlio di Carlo Ferdinando
Duca di Berry (secondogenito di Carlo X di Francia) e di Carolina di Borbone-Due Sicilie.
Inizialmente questi nicchia, ostile alla nuova Costituzione che riduce
fortemente i suoi poteri e alla bandiera tricolore (vorrebbe il ritorno
della bandiera gigliata dei Borboni), ma alla fine la moglie Maria Teresa di Modena (1817-1886), figlia di Francesco IV di Modena,
consigliata a ciò da Francesco II delle Due Sicilie, lo convince ad accettare: la monarchia è restaurata in Francia, ed il sovrano
prende il nome di Enrico V. Siccome non ha figli,
egli adotta come proprio erede Luigi Filippo Alberto d'Orléans
(1838-1894), nipote di Luigi Filippo I; in tal modo la fazione borbonica e
quella orléanista si saldano. Il nuovo re si assume il compito di difendere lo
Stato Pontificio che era stato svolto finora da Napoleone III, e a questo punto
i Savoia hanno perso l'occasione per conquistare Roma. Pio IX per l'occasione fa
cantare un Te Deum di ringraziamento. Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, per
protesta nei confronti della svolta monarchica della Francia, si dimette da
deputato e fa rientro in Sudamerica. Intanto anche il fenomeno del
"brigantaggio" filosabaudo nel Sud d'Italia a poco a poco si esaurisce.
Deluso, il 15 settembre Giovanni Lanza
decide il trasferimento della capitale da Torino a Milano,
dopo aver scartato le opzioni Bologna e Firenze, lasciando intendere che questa
scelta è definitiva. La popolazione di Torino non
accoglie con favore la proposta e il 21 settembre scende in piazza per
manifestare contro la decisione del governo. Lanza invia contro i manifestanti
le forze dell'ordine che usano la mano pesante: alla fine dei moti di piazza si
contano più di 50 morti e 130 feriti.
Il 17 settembre viene inaugurato il traforo ferroviario
del Frejus, che collega Italia del Nord e Francia.
1872: il 3 gennaio Vittorio
Emanuele II di Savoia si trasferisce nel Palazzo Reale di
Milano; il Parlamento si riunisce in Palazzo Cesati
(nella HL Palazzo Carminati), fatto costruire da Giacomo Cesati,
facoltoso industriale del settore argentiero.
10 marzo a Pisa si
spegne Giuseppe Mazzini, ospitato da un amico sotto il falso nome di
George Brown, perchè la polizia sabauda lo considera un pericoloso sovversivo di idee
repubblicane.
Il 21 marzo viene approvato dal Parlamento di Milano un Concordato
che regola i rapporti tra il Regno del Nord Italia e la Chiesa Cattolica.
Distensione nei rapporti tra Savoia e Stato Pontificio.
Il 24 marzo, Domenica delle Palme, viene solennemente chiuso il Concilio
Vaticano I, che vede il trionfo dell'Ultramontanismo,
la dottrina sostenitrice di
un governo della Chiesa fortemente centralizzato intorno al Vaticano. Tale
conclusione è una delle cause del "Kulturkampf" scatenato da Otto
Bismarck in Germania.
Il 15 ottobre in Nord Italia viene fondato il Corpo degli
Alpini.
1873: l'11 febbraio
Amedeo di Savoia, ritenendo di non poter governare
senza l'appoggio delle Cortes che gli sono ostili, decide di abdicare, e in
Spagna viene proclamata un'effimera Repubblica.
Il 28 marzo Francesco II e Maria Sofia di Baviera hanno un secondo figlio, stavolta maschio,
battezzato con il nome di Ferdinando come il nonno.
Le malelingue risorgimentali affermano che in realtà Ferdinando è figlio di
Maria Sofia e di uno suoi amanti, il conte belga Armand de Lawayss, ma i Borbone
replicano ricordando che Vittorio Emanuele II di Savoia ha addirittura contratto
matrimonio morganatico con la più assidua delle sue amanti, Rosa
Vercellana detta "la Bella Rosìn",
e l'ha nominata Contessa di Mirafiori e Fontanafredda.
Il 22 maggio a Milano muore Alessandro Manzoni per
i postumi di una caduta all'uscita da Messa.
1874: dietro impulso del
carismatico sacerdote piemontese Don Giovanni Bosco
(1815-1888), il giurista Carlo Cadorna (1809-1891),
fratello del generale Raffaele Cadorna, fonda a Torino il Partito
Popolare Italiano, espressione del cattolicesimo democratico. In questa
Timeline infatti Pio IX, pur ostile alla Casa Savoia, non ha emanato il
"Non expedit" e non ha proibito ai cattolici di partecipare alla vita
politica del Regno del Nord.
Viene fondata la Banca Agricola Milanese, una delle
banche che hanno il diritto di emettere biglietti legali nel Regno del Nord (le
altre sono la Cassa di Risparmio di Bologna, il
Banco Genovese di San Giorgio, la
Banca Nazionale Toscana e la
Banca Toscana di Credito).
Il 16 giugno nasce a Venezia l'Opera dei Congressi,
di ispirazione cattolica.
La notte di Natale Papa
Pio IX apre solennemente la Porta Santa del Giubileo del
1875 (quello del 1850 non è stato celebrato per via dei combattimenti
che hanno portato alla caduta della
Repubblica Romana).
1875: inizia la costruzione del
Teatro Massimo di Palermo, i cui lavori termineranno nel 1891.
Francesco II delle Due Sicilie « si compiace »
per l'ascesa al trono di Alfonso XII di Borbone
(1857-1885), figlio di Isabella II, come nuovo Re di Spagna, al posto
dell'odiato Amedeo di Savoia.
Il 28 marzo nasce Alfonso, terzo figlio di
Francesco II di Borbone e di Maria Sofia di Baviera.
Il nobile friulano Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà
(1852-1905) compie per conto del governo di Milano una prima spedizione in
Africa equatoriale.
L'8 dicembre è solennemente chiuso il Giubileo del 1875.
1876: "Rivoluzione
Parlamentare": il 25 marzo il leader dei Popolari Carlo
Cadorna viene nominato da Vittorio Emanuele II Presidente del Consiglio del
Regno d'Italia: ha fine l'era della Destra Storica, inizia il periodo di
governo del cattolicesimo democratico. Papa Pio IX
"si compiace" della formazione del nuovo governo.
Nello stesso anno Giovanni Nicotera (1828-1894) è
il primo ex mazziniano ad essere nominato Primo Ministro delle Due Sicilie. Egli
promuove l'istruzione elementare laica, obbligatoria e gratuita, afferma la necessità di allargare il diritto di voto alle fasce della popolazione meno abbienti
(fin qui il suffragio è stato regolato dal censo), propone un parziale decentramento del potere dello Stato
e pensa di ridurre il carico fiscale soprattutto per i più poveri.
Viene inaugurata la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano,
intitolata al sovrano che risiede in città.
Il 5 marzo inizia le sue pubblicazioni a Milano il
"Corriere della Sera", di tendenze liberali, fondato dal
lodigiano Riccardo Pavesi.
Il 10 maggio il napoletano
Eugenio Torelli Viollier (1842-1900) fonda a sua
volta (con grande anticipo sulla HL) il "Corriere del
Mezzogiorno", di cui è primo direttore.
Il 25 giugno l'ex mazziniano Giovanni Martini
(1852-1922), emigrato negli Stati Uniti d'America perchè deluso dalla mancata
unità d'Italia, è l'unico a sopravvivere alla celebre
Battaglia di Little Big Horn: il tenente colonnello
George Armstrong Custer, attaccato con il suo Settimo Cavalleggeri dai
Lakota Sioux di Toro Seduto e Cavallo Pazzo, ordina al trombettiere Giovanni
Martini di correre a chiedere rinforzi alla colonna rimasta di retroguardia, e
così egli si salva dal massacro.
1877: il 15 luglio la Legge
Coppino rende l'istruzione elementare obbligatoria dai sei ai nove anni in tutto il Regno
d'Italia del Nord.
Il 31 luglio Daniele
Comboni è nominato da Papa Pio IX Vescovo
dell'Africa Centrale, una diocesi di più di 4 milioni di chilometri
quadrati. Egli inizia una strenua lotta contro la tratta degli schiavi africani.
Il suo motto è: « Salvare l'Africa con l'Africa ».
Giosué Carducci (1835-1907) pubblica a Bologna la prima edizione delle
"Odi Barbare".
1878: il 9 gennaio muore a
soli 57 anni Re Vittorio Emanuele II di Savoia, ammalatosi durante una battuta
di caccia. Gli succede il figlio Umberto IV (il suo numerale sabaudo resta
invariato), che ha sposato la cugina Margherita di
Savoia-Genova.
Il 7 febbraio muore anche
Papa Pio IX dopo 31 anni, 7 mesi e 23 giorni di pontificato, il più lungo dei
tempi moderni. Il 20 febbraio
viene eletto nuovo Papa e 163º sovrano dello Stato Pontificio il cardinale Vincenzo Gioacchino
Pecci, Camerlengo di
Santa Romana Chiesa, che prende il nome di Leone XIII.
Dal 13 giugno al 13 luglio si svolge la Conferenza di
Berlino, convocata dal Conte Gyula Andrássy
(1823-1890), Ministro degli Esteri dell'Austria-Ungheria, per limitare
l'espansione russa nei Balcani, dopo che San Pietroburgo ha vinto la guerra con
la Turchia. La "Grande Bulgaria" proposta dai russi è notevolmente
ridimensionata, e Vienna ottiene l'amministrazione della Bosnia-Erzegovina. La
Russia è compensata con l'annessione della Bessarabia, ed inoltre ottiene che il
suo alleato Francesco II delle Due Sicilie annetta l'Albania,
primo possedimento dei Borbone di Napoli fuori dall'Italia. Il Presidente del
Consiglio del Regno del Nord, Carlo Cadorna, e
il Ministro degli Esteri Luigi Corti cercano di
ottenere una compensazione dopo l'assegnazione della Bosnia all'Austria,
sperando di poter ottenere almeno Gorizia, ma il Conte Andrássy risponde
sprezzante, con riferimento alla Battaglia di Lissa: «
Quale altra battaglia hanno perso i Savoia, per pretendere altri territori? »
La Francia, tradizionale alleato degli italiani, non interviene a sostenerne le
pretese, e il governo italiano si sente preso in giro. Luigi Corti torna a
Milano con le pive nel sacco, sostenendo di fronte all'opinione pubblica di
esserne uscito « con le mani nette », ma viene
fatto oggetto di pesanti attacchi per le vie della capitale ed è costretto a
dimettersi.
Il 17 novembre a Napoli l'anarchico lucano Giovanni
Passannante attenta alla vita di Re Francesco II di Borbone, ma non
riesce ad accoltellarlo. L'attentatore viene condannato a morte, ma la pena è
poi commutata nel carcere a vita. Detenuto in condizioni disumane e in completo
isolamento nella fortezza
di Gaeta, darà vita ad un ampio dibattito politico sul suo trattamento; egli
morirà in un manicomio il 14 febbraio 1910.
1879: il Regno d'Italia fa
uno sgarbo alla Francia, precedendola nell'occupazione di
Tunisi, il cui Bey è costretto a riconoscere la sovranità italiana.
Parigi mugugna, ma a protestare è soprattutto è Francesco
Paolo Perez (1812-1892), Primo Ministro del governo autonomo siciliano,
perchè a Tunisi vi una nutrita colonia di immigrati siciliani. Il Primo
Ministro del Regno delle Due Sicilie Ruggiero Bonghi
(1826-1895) decide di rimediare allo smacco avviando una propria politica
coloniale; Russia e Regno Unito in particolare spingono il governo di Napoli
verso l'area del Corno d'Africa, per contrastare i
Francesi che già si sono insediati a Gibuti.
Il 26 maggio ha inizio una delle eruzioni più violente dell'Etna.
Il missionario piemontese Guglielmo Massaia
(1809-1889), detto Abuna Messias, evangelizzatore
dell'Etiopia settentrionale e difensore degli africani contro i soprusi degli
europei e degli schiavisti, dopo 35 anni di missione è espulso dall'Etiopia dal
Negus Giovanni IV. Tornato in Italia, è creato cardinale da Papa Leone XIII.
Il siciliano Luigi Capuana (1835-1915) pubblica il primo romanzo verista italiano,
"Giacinta".
L'inventore torinese Alessandro Cruto (1847-1908)
anticipa Edison nella realizzazione della prima lampadina.
1880: seconda spedizione in
Africa di Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà, che
esplora il corso del fiume Congo. Egli è il primo
europeo a navigare il fiume per intero, e tra l'altro scopre che il
Lualaba non è il primo tratto del corso del Nilo
come alcuni credono.
Intanto il Regno dell'Italia del Nord interviene nel Borneo
Settentrionale, territorio trascurato finora da Paesi Bassi e Gran
Bretagna, ed ottiene la sua prima colonia in Asia, la Colonia
di Saba o Malesia Italiana, con capitale Cota
Chinabalu. Saba verrà utilizzata come colonia penale, analogamente alla
Caienna francese.
1881: l'11 gennaio è il
giorno della prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano del Ballo Excelsior.
Il 7 luglio Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo
Lorenzini (1826-1890), comincia a pubblicare "Le
Avventure di Pinocchio" sul periodico fiorentino "il Giornale dei
Bambini". Le puntate saranno poi raccolte e pubblicate in volume nel 1894.
Il 10 ottobre Daniele
Comboni muore di colera a Khartoum a soli 50 anni.
Andrea Costa (1851-1910) fonda a Rimini il
Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna.
L'ex mazziniano Francesco Crispi è eletto a capo
del governo autonomo siciliano.
Lo scrittore catanese Giovanni Verga (1840-1922)
pubblica "I Malavoglia", primo romanzo
del cosiddetto "Ciclo dei Vinti".
1882: in seguito
all'occupazione sabauda di Tunisi, contro il quale a suo dire Francia e Russia
non si sono opposti abbastanza efficacemente, il 20 maggio il governo delle Due
Sicilie presieduto da Ruggiero Bonghi firma con Impero Tedesco, Austria-Ungheria
e Impero Ottomano il Trattato della Quadruplice Alleanza.
Per le Due Sicilie firma il Ministro degli Esteri Pasquale Stanislao Mancini
(1817-1888). Con questo accordo le Due Sicilie si svincolano dall'Alleanza con
la Russia per avvicinarsi agli Imperi centroeuropei. Inoltre il governo di
Napoli acquista dalle tribù locali la Baia di Assab, nel Corno d'Africa, dando
chiari segni di voler iniziare la colonizzazione della regione. Il Regno del
Nord risponde intensificando i legami diplomatici proprio con la Francia, sua
tradizionale alleata, che è irritata perchè lei pure puntava al Corno
d'Africa.
Il 20 dicembre il patriota triestino Guglielmo Oberdan
(1858-1882) è impiccato nella Caserma Grande di Trieste per aver dichiarato di
voler attentare alla vita di Francesco Giuseppe. I rapporti tra Milano e Vienna
non sono mai stati così tesi, tanto che si paventa una guerra tra i due stati.
Andrea Costa è il primo Socialista ad essere eletto alla Camera dei
Deputati del Regno d'Italia del Nord.
Re Enrico V di Francia, ritratto di Adeodato Malatesta
1883: il 24 agosto muore Re Enrico
V di Francia, gli succede il figlio adottivo Luigi Filippo Alberto d' Orléans
con il nome di Luigi Filippo II, che ha sposato Maria Anna Ferdinanda di Braganza
(1843-1884), figlia della regina Maria II del Portogallo.
Il 28 luglio nel terremoto di Casamicciola
sull'isola d'Ischia muoiono 2313 persone, tra cui i genitori e la sorella del
futuro filosofo Benedetto Croce, allora
diciassettenne, che rimane sotto le macerie per parecchie ore. La Regina di
Napoli Maria Sofia si prodiga molto per soccorrere i terremotati.
Il 27 agosto le coste del Borneo italiano vengono devastate dallo tsunami
seguito alla violentissima eruzione del vulcano Krakatoa,
sull'isola di Giava.
Il Presidente del Consiglio del Regno del Nord, il Popolare Achille
Mauri, abolisce definitivamente la detestata tassa
sul macinato.
Alle elezioni politiche del Regno del Sud si presenta il
Partito Operaio delle Due Sicilie, che però non ha successo e non riesce
ad eleggere alcun deputato. Il Partito Socialista resta invece fuorilegge nello
Stato Pontificio.
Terza spedizione in Africa di Pietro Paolo Savorgnan di
Brazzà, che fonda la città di Umbertide
(HL Leopoldville, oggi Kinshasa) sulla riva
sinistra del fiume Congo, in onore di Re Umberto IV di Savoia: con oltre 10
milioni di abitanti, oggi è la maggior città del mondo di lingua italiana. Per
gli abitanti del bacino del fiume Congo la dominazione italiana sarà assai meno
terribile di quella belga della HL.
Il 7 dicembre il Teatro Alla Scala viene
illuminato per la prima volta tramite l'energia elettrica.
1884: Napoli è colpita da
una gravissima epidemia di colera. Francesco II e
sua moglie Maria Sofia si spendono molto per la popolazione colpita dal morbo,
ed è per questo che il sovrano, fin qui popolarmente chiamato "Franceschiello"
(con riferimento alla giovane età alla quale è salito al trono), verrà d'ora
in poi chiamato "Francesco il Buono".
Il 10 marzo sono fondate le acciaierie di Terni,
prima grande realtà industriale dello Stato Pontificio.
A Berlino il Cancelliere prussiano Bismarck convoca la
Conferenza dell'Africa Occidentale, per regolare gli interessi europei
nel continente africano. Quest'ultimo viene letteralmente spartito come una
torta, senza alcuna attenzione verso le etnie che popolano il Continente Nero.
Bismarck spinge verso l'Africa i francesi per far loro "dimenticare" la perdita
dell'Alsazia e della Lorena, e i Sabaudi per "distrarli" dalle terre irredente.
Proprio il Regno del Nord Italia è tra i massimi beneficiari della Conferenza di
Berlino con la nascita della colonia del Congo Italiano,
con capitale Boma ("fortezza" in lingua
Kikongo). In tal modo in questa Timeline lo Stato Libero del Congo come possesso personale
di Leopoldo II del Belgio non nascerà mai, con grande beneficio degli indigeni.
Le immense risorse naturali del Congo favoriscono l'ascesa delle industrie
dell'Italia del Nord, che risulterà molto più avanzata di quella della nostra
Timeline. Le Due Sicilie rispondono occupando tutta la costa dell'Eritrea,
da Assab fino al confine con il Sudan. Fallisce invece il tentativo borbonico di
occupare la Città Santa di Harar per penetrare da lì nell'interno del Corno
d'Africa.
Il 10 ottobre a Roma la polizia pontificia scopre un "Nucleo Comunista Anarchico"
clandestino e arresta una decina di militanti.
Emilio Salgari (1862-1911) pubblica il romanzo "Le
Tigri di Mompracem", in cui fa il suo esordio il personaggio di Sandokan,
ispirato alle vicende della conquista italiana del Borneo settentrionale.
1886: Ernesto Breda
(1852-1918) fonda a Milano l'accomandita "Ernesto Breda &
Co.", fabbrica meccanica e di fonderia della ghisa.
Lo scrittore ligure Edmondo de Amicis (1846-1908)
pubblica "Cuore", un grande successo editoriale.
Viene fondata sull'alto corso del Congo la città di Savoia
d'Africa (HL Stanleyville), oggi Kisangani.
1887: il 26 gennaio il
feudatario abissino Ras Alula Engida, signore di
Asmara, sorprende presso Dogali con i suoi 7000
uomini una colonna militare duosiciliana formata da 548 soldati, che viene
completamente sterminata. Come conseguenza Napoli rompe le relazioni
diplomatiche con il sovrano di Abissinia Giovanni IV
e comincia a sostenere il suo rivale Menelik, Ras
dello Scioa. A Napoli il piazzale antistante la stazione ferroviaria è
ribattezzato "Piazza dei Cinquecento" in onore dei caduti di Dogali.
Il 23 febbraio il sudest della Francia e la Liguria occidentale sono scossi da un
forte terremoto che provoca 2.000 vittime.
Il 1 marzo Martino Cassano (1861-1927) fonda a Bari
"La Gazzetta del Mezzogiorno".
Il 10 maggio l'Arciduca d'Austria Rodolfo d'Asburgo-Lorena,
figlio di Francesco Giuseppe e suo erede al trono, sposa la diciassettenne Maria
Cristina Pia di Borbone-Due Sicilie, figlia di Re Francesco II. Anche se
il matrimonio è stato combinato per rinsaldare la Quadruplice Alleanza, Rodolfo
si innamora pazzamente della giovane sposa, che è in grado di temperare il suo
carattere e di fargli abbandonare l'alcool, l'oppio e l'abitudine di frequentare
prostitute. E così, Rodolfo non si suiciderà a Mayerling come nella HL.
Il 1 luglio Francesco Crispi diventa per la prima
volta Capo del Governo Duosiciliano.
1888: il 31 gennaio si spegne
a 72 anni l'amatissimo Don Giovanni Bosco.
Il 2 febbraio viene firmata segretamente a Parigi una convenzione militare tra Italia
del Nord e Francia, che prevede l'invio di truppe italiane sul Reno in caso di aggressione della Francia
da parte dei prussiani.
Il generale sabaudo Giuseppe Arimondi (1846-1896)
stronca nel sangue una ribellione nella Regione dei Grandi Laghi che mirava a
scacciare gli occupanti italiani dal bacino del Congo.
1889: il 30 gennaio la
diciassettenne Marie Vetsera, amante dell'erede al
trono d'Austria-Ungheria Rodolfo d'Asburgo, viene lasciata da quest'ultimo, e
per questo si suicida lasciando una lettera che accusa il suo drudo. La cosa
diventa pubblica e crea grande scandalo a Vienna e in tutto il mondo. Si dice
che Francesco Giuseppe abbia detto al figlio: « Avevo
intenzione di abdicare tra poco in tuo favore; invece diventerai sovrano solo
alla mia morte, dovessi vivere cento anni! »
L'8 febbraio le Due
Sicilie ottengono, tramite un accordo con i rispettivi sultani, i protettorati
sul sultanato di Obbia e su quello della Migiurtinia.
Inizia l'espansione borbonica in Somalia. Dopo la morte dell'imperatore Giovanni
il 10 marzo in battaglia contro i dervisci sudanesi, l'esercito duosiciliano di stanza a Massaua occupa una parte dell'altopiano etiopico, compresa la città di Asmara, sulla base di precedenti ambigui accordi fatti con Menelik.
Ma quest'ultimo, alla morte del rivale, è riuscito a farsi riconoscere Negus
Neghesti (Re dei Re) con il nome di Menelik II. Con il
Trattato di Uccialli, firmato il 2 maggio, egli accetta la presenza
dei soldati borbonici sull'altopiano e acconsente ad utilizzare le Due Sicilie come canale di comunicazione
preferenziale con i paesi europei. In realtà il testo italiano e quello amarico
differiscono in alcuni punti sostanziali: in tal modo il governo di Napoli
interpreta le clausole del Trattato come l'accettazione di un protettorato, che
invece Menelik II non ha nessuna intenzione di riconoscere, e per cinque anni sarà fonte di discordie fra i due paesi.
Il 1 giugno il cuoco Raffaele Esposito della pizzeria Brandi
crea un nuovo, semplice tipo di pizza condita con pomodoro, mozzarella e
basilico, che chiama Pizza Cristina (HL pizza
Margherita) per festeggiare il matrimonio di Maria Cristina di Borbone,
figlia di Re Francesco II: i colori dei condimenti infatti riproducono il
tricolore italiano che campeggia anche sulla bandiera duosiciliana.
Il 15 novembre
l'Imperatore del Brasile Dom Pedro II è rovesciato da un colpo di stato
militare. Il Generale Manuel Deodoro da Fonseca
(1827-1892) proclama la Repubblica ma se ne
autonomina dittatore. La 68enne (ma sempre indomita) rivoluzionaria Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva,
che fin qui ha combattuto l'Impero, riprende le armi contro quello che giudica
un nuovo despota che tiranneggia il suo paese.
A Napoli viene pubblicato "Il piacere", primo
romanzo del pescarese Gabriele d'Annunzio
(1863-1938).
Nello stesso anno viene pubblicato anche "Mastro-don
Gesualdo", secondo romanzo del "Ciclo dei Vinti" di
Giovanni Verga.
1890: il 1 gennaio entra in
vigore il nuovo Codice Penale sabaudo, detto anche Codice
Zanardelli, che tra l'altro prevede l'abolizione della pena di morte in
tempo di pace nel territorio del Regno d'Italia.
Il 1 agosto il negus Menelik II allaccia relazioni diplomatiche con l'Impero russo e con la Francia senza darne preavviso
alle Due Sicilie; di fronte alle proteste del governo napoletano, Menelik II replica chiedendo una revisione del trattato prima dei tempi stabiliti, richiesta respinta
dai duosiciliani, e comincia ad acquistare armi dalla Francia, rivale delle Due
Sicilie nel Corno d'Africa, e dalla Russia, che ha il dente avvelenato perchè
Napoli ha voltato gabbana e si è alleata con Vienna.
Il 4 agosto Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva
è uccisa in un'imboscata delle truppe regolari brasiliane mentre combatte le
forze dittatoriali di Deodoro da Fonseca. Subito nasce il mito di Aninha,
"Anita" nei paesi sudamericani di lingua spagnola, la fiera
rivoluzionaria che a quasi 70 anni non ha avuto timore ad imbracciare le armi
per la libertà del suo paese.
1891: l'11 marzo Giosuè
Carducci è vittima di una violenta contestazione all'Università di
Bologna da parte di circa cinquecento studenti repubblicani, che lo accusano di
aver sposato la causa monarchica.
Il 15 maggio Papa Leone
XIII promulga l'Enciclica "Rerum Novarum" ("delle cose nuove"), con la quale per la prima volta la Chiesa
Cattolica prende posizione in ordine alle questioni sociali. Ha iniziò la moderna
dottrina sociale della Chiesa.
Il 23 settembre, in conseguenza della "Rerum Novarum", si apre a Pistoia la prima
Settimana Sociale dei Cattolici Italiani.
Tra Regno dell'Italia del Nord, Francia e Russia è firmato un trattato di
alleanza detto Triplice Intesa, in chiara funzione
anti-quadruplice.
Il generale sabaudo Oreste Baratieri (1841-1901)
conquista la ricca regione del Katanga, annettendola alla Colonia del Congo.
1892: comincia a farsi
massiccia l'emigrazione dai tre stati italiani verso le
Americhe, tanto che Milano e Napoli intensificano i loro progetti
coloniali per orientare gli emigranti verso le nuove terre africane anziché
verso Stati Uniti, Argentina e Brasile. Il Regno del Nord dà vita a un
massiccio piano di colonizzazione del bacino del Congo, mentre Francesco Crispi
nel Sud accelera l'occupazione del Corno d'Africa (il sultano di Zanzibar cede Mogadiscio alle
Due Sicilie) e comincia a pensare di sottrarre Tripolitania
e Cirenaica alla Turchia (la Germania però si dice
contraria a quest'ultimo progetto).
Il 16 marzo Edoardo Scarfoglio (1860-1917) e
Matilde Serao (1856-1927) fondano a Napoli il
quotidiano "Il Mattino".
Il 9 ottobre a Roccaforte del Greco (Calabria) viene catturato il brigante
Giuseppe Musolino (1876-1956), detto
"U 're i l'Asprumunti" (il Re dell'Aspromonte), il
più famoso bandito delle Due Sicilie, colpevole di parecchi omicidi. Condannato
all'ergastolo, resterà in carcere fino al 1946.
Il 12 ottobre, festeggiamenti a Genova
per il quattrocentesimo anniversario della scoperta
dell'America.
Sempre a Genova nasce il Partito dei Lavoratori Italiani,
guidato dal socialista Filippo Turati (1857-1932).
Il 12 dicembre Guglielmo Marconi effettua la prima
trasmissione radio transoceanica fra Lisbona e Long Island, presso New
York.
Le 16 delegazioni apostoliche in cui è suddiviso oggi lo Stato Pontificio
1893: il 1 febbraio Emanuele
Notarbartolo,
Marchese di San Giovanni, già Primo Ministro della Sicilia Al Di Là del Faro e
attualmente suo Ministro delle Finanze, durante il tragitto in treno tra Termini Imerese e
Trabia viene ucciso con 27 colpi di pugnale da Matteo Filippello e
Giuseppe Fontana,
due killer di Cosa Nostra. Notarbartolo diventa così la prima vittima
eccellente di mafia. Mandante dell'assassinio è il deputato Raffaele
Palizzolo, colluso con
Cosa Nostra, le cui speculazioni hanno creato non pochi screzi con Notarbartolo,
ma il processo presso la Corte d'Assise di Palermo si concluderà con la sua
assoluzione per insufficienza di prove.
Il 5 febbraio viene rappresentata al Teatro alla Scala la prima del "Falstaff",
ultima opera di Giuseppe Verdi, che ha già quasi
80 anni.
Tra il 17 e il 19 agosto Aigues-Mortes, in
Linguadoca, è teatro di uno spaventoso eccidio di lavoratori
duosiciliani delle saline di Peccais da parte di operai francesi, che li
accusano di rubare loro il lavoro. Il numero delle vittime non sarà mai accertato con
sicurezza: si va da un minimo di 9 morti secondo le stime ufficiali riportate dalla stampa francese alle 50 vittime di cui parla il
"Times" di Londra, ma c'è chi stima 400 vittime. La tensione che ne segue
fa sfiorare la guerra tra i due paesi, scongiurata solo dall'intervento del
Kaiser Guglielmo II.
Scoppia lo Scandalo della Banca Agricola Milanese,
che travolge il Presidente del Consiglio del Regno del Nord, l'architetto
Maurizio Dufour (1826-1897), esponente del Partito
Popolare. Dufour è costretto a dimettersi, le successive elezioni segnano una
netta vittoria del Partito Liberale ai danni del Partito Popolare, ma anche una
forte avanzata dei Socialisti. Il Re Umberto IV affida allora il compito di
formare il nuovo governo a Giovanni Giolitti
(1842-1928), che forma un governo di coalizione tra Liberali e Popolari in
funzione antisocialista. Inizia la cosiddetta Età
Giolittiana. Giolitti costituisce la Banca d'Italia tramite la fusione
della Banca Nazionale del Regno d'Italia, della Banca Nazionale Toscana, della Banca Toscana di Credito e
grazie alla liquidazione della Banca Agricola Milanese. Primo Direttore Generale
è il veneto Giuseppe Marchiori
(1847-1900).
Con un regio decreto il Regno delle Due Sicilie adotta il sistema di determinazione del tempo legato ai
fusi orari, e come meridiano di riferimento
sceglie quello di Termoli. D'ora in poi l'Ora di Termoli è quella del Tempo Medio dell'Europa Centrale;
la norma entra in vigore il 31 ottobre con una rettifica di 10 minuti dell'orario.
L'anno seguente si adegueranno anche il Regno del Nord e poi lo Stato
Pontificio.
Il 18 agosto, con la salita alla Punta Gnifetti, la regina Margherita inaugura l'omonimo rifugio sul
Monte Rosa, il più alto d'Europa.
Il 7 settembre a Genova viene fondato il Genoa Cricket and Football
Club, la più antica società calcistica in Italia.
Dal 9 al 25 dicembre in Sicilia hanno luogo vaste manifestazioni di protesta del movimento dei
Fasci Siciliani contro la mafia e i grandi proprietari
terrieri, duramente represse dalla polizia borbonica.
1894: l'8 settembre muore Re
Luigi Filippo II di Francia, gli succede il figlio Luigi Filippo Roberto d' Orléans
(1869-1926) con il nome di Luigi Filippo
III, che ha 25
anni ed è assistito dal Primo Ministro Félix Faure
(1841-1899). Il nuovo re ha sposato l'arciduchessa Maria
Dorotea d'Austria (1867-1932), figlia del principe palatino Giuseppe Carlo Luigi d'Asburgo-Lorena e di Clotilde di
Sassonia-Coburgo-Kohary.
Sempre in Francia, nel clima politico avvelenato dalla perdita recente dell'Alsazia e della
Lorena e dall'antisemitismo imperversante nella società francese, Alfred
Dreyfus, un ufficiale di artiglieria ebreo alsaziano, è accusato
ingiustamente di spionaggio a favore della Germania, nonostante sia palesemente
innocente. Tuttavia l'avvocato siciliano Antonio Starabba, marchese di Rudinì
(1839-1908), che ha in odio ogni forma di ingiustizia, giunge a Parigi per
difendere l'accusato e, nonostante le molte intimidazioni subite, riesce a farlo
assolvere. Più di un ministro del governo francese è costretto a dimettersi,
si creano nuovi equilibri politici, si evita un tentativo di colpo di Stato e
non dilaga la paranoia che nostra Timeline condusse quasi alla guerra con il
Regno Unito nel 1898. Grazie al prestigio acquistato, Starabba di Rudinì
diverrà in seguito Primo Ministro delle Due Sicilie.
Il 16 novembre un violento terremoto con epicentro
a Palmi colpisce la Calabria meridionale.
Il 27 dicembre si
spegne a soli 58 anni il Re Francesco II delle Due Sicilie.
Gli succede il figlio ventunenne Ferdinando III di Borbone,
che vista la sua inesperienza di governo si appoggia al Primo Ministro Francesco
Crispi, ora divenuto fervente sostenitore della monarchia duosiciliana.
Il quindicenne Albert Einstein si trasferisce a
Pavia con la famiglia ma, avendo fallito l'esame di ammissione al Politecnico di
Milano, fa ritorno in Svizzera.
Lo scrittore napoletano Federico de Roberto
(1861-1927) pubblica "I Viceré".
1895: il 12 gennaio le truppe
duosiciliane del generale Enrico Cosenz (1820-1898)
invadono la regione del Tigrè, formalmente parte dell'impero etiopico ma governata di fatto autonomamente dal
Ras Mangascià, fiero avversario di Menelik II.
Cosenz sconfigge i guerrieri di Mangascià nella Battaglia di
Coatit ed occupa gran parte della regione, stabilendo guarnigioni ad Axum, Adigrat, Macallè e sul colle
dell'Amba Alagi, quindi rientra a Napoli per chiedere invano al governo
borbonico i rinforzi necessari per riprendere l'avanzata. Menelik II è rimasto neutrale nello scontro tra
i borbonici e Mangascià, ma quando quest'ultimo, sconfitto, gli si sottomette spontaneamente,
decide di intervenire con un esercito forte di 100.000 uomini e prende a pretesto l'invasione italiana del Tigrè per rompere il
Trattato di Uccialli e muovere guerra alle Due Sicilie. Il 7 dicembre un
presidio borbonico forte di 2300 uomini è attaccato sull'Amba
Alagi da 30.000 abissini al comando di Ras Makonnen Welde
Mikael (padre del futuro imperatore Hailè
Selassiè) e completamente annientato.
Il 21 aprile il forlivese Giuseppe Gaudenzi
(1872-1936) fonda il Partito Repubblicano Italiano,
dando nuova linfa alle idee mazziniane.
Il 25 maggio, durante l'ostensione della Sacra Sindone
a Torino, l'avvocato Secondo Pia scatta le prime lastre fotografiche
del lenzuolo. Secondo Pia scopre con grande sorpresa che l'immagine è in
realtà un negativo fotografico.
Guglielmo Marconi (1874-1938) effettua la prima trasmissione
radiofonica nei pressi di Bologna. A differenza della HL, il governo
dell'Italia del Nord crede subito in lui, ed egli non è costretto a recarsi a
Londra per perfezionare con successo la sua invenzione.
1896: il 1 gennaio inizia le
sue pubblicazioni "La Stampa", storico quotidiano
di Torino, fondato da Alfredo Frassati (1868-1961).
Il 1 febbraio a Torino Giacomo Puccini
fa rappresentare "La Bohème".
Francesco Crispi, Primo Ministro delle Due Sicilie, sostenuto dal giovane Re
Ferdinando III, ordina al suo generale Enrico Cosenz di dare una lezione agli
abissini e di vendicare i caduti dell'Amba Alagi. Ma all'alba del 1 marzo le brigate
borboniche, forte di 36.000 uomini, si ritrovano sparpagliate e scollegate tra di
loro nella Conca di Adua, offrendo all'esercito del negus l'opportunità di affrontarle una alla volta e di schiacciarle con
i suoi 100.000 guerrieri. L'esercito duosiciliano subisce una delle più
disastrose disfatte della sua storia, con 6.000 morti, 1.500 feriti e 3.000
prigionieri. I resti del corpo di spedizione vengono fatti ripiegare in Eritrea,
e buon per loro che Menelik II rinuncia ad inseguirli. La sconfitta di Adua generò pesanti proteste di piazza in
tutte le Due Sicilie; Francesco Crispi viene costretto alle dimissioni, ed Antonio Starabba, marchese di Rudinì
(1839-1908), messosi in luce durante l'Affare Dreyfus e già capo del governo della Sicilia di Là dal Faro, prende il suo
posto come Primo Ministro. Il Trattato di Addis Abeba del 26 ottobre, negoziato
dal diplomatico siciliano Salvatore Contarini (1867-1945),
abroga il Trattato di Uccialli e pone fine ad ogni pretesa sull'Abissinia del
Regno di Napoli, che deve limitarsi a controllare Eritrea e Somalia.
Il 13 marzo sbarca in Italia il cinematografo: il fotografo francese
Henry Le Lieure organizza a Milano il primo spettacolo cinematografico
pubblico.
Il 3 aprile viene fondato a Milano il quotidiano "La
Gazzetta dello Sport" per iniziativa di Eugenio Camillo Costamagna e Eliso Rivera.
Il 10 aprile il varesino Carlo Airoldi (1869-1929),
che è arrivato in Grecia a piedi attraverso i Balcani, vince la prima edizione
della maratona ai Giochi
della Prima Olimpiade, che si tengono ad Atene.
Dal 5 al 7 settembre La squadra di calcio della Società Ginnastica Udinese disputa e vince il primo torneo italiano contro le squadre di Ferrara e Treviso.
Il 15 dicembre il medico piemontese Scipione Riva-Rocci
(1863-1937) inventa lo sfigmomanometro.
Il 25 dicembre esce a
Milano il primo numero dell'"Avanti!", storico
quotidiano del Partito Socialista, diretto dal cremonese
Leonida Bissolati (1857-1920).
Durante il Congresso di Fiesole viene fondata la Federazione Universitaria Cattolica Italiana
(FUCI).
Il vicentino Antonio Fogazzaro (1842-1911) pubblica
il suo capolavoro, "Piccolo Mondo Antico".
Papa Leone XIII è il primo Pontefice della storia ad essere filmato in un
cortometraggio dei fratelli Lumiére.
1897: il 16 maggio viene inaugurato il
Teatro Massimo di Palermo, il terzo più grande in
Europa.
Il 31 maggio Re Ferdinando III delle Due Sicilie sposa
Maria Ludovica Teresa di Baviera (1872-1954), figlia dell'ultimo Re di
Baviera Ludovico e di sua moglie Maria Teresa Enrichetta d'Asburgo-Este.
Il 2 luglio Guglielmo Marconi a Milano brevetta la radio.
Il 1 novembre a Torino viene fondata la Juventus, per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico
"Massimo d'Azeglio".
In una cascina nella pianura piemontese vivono quattro famiglie di contadini,
tra le quali quella di Battistino Gambino. Questi
ha un figlio, Domenico Maria detto Mènec, sveglio ed intelligente,
che per questo viene mandato a scuola anche se deve farsi sei chilometri a piedi
al giorno per andare a scuola. Un giorno torna a casa con uno zoccolo rotto; non avendo soldi per
comprargli un nuovo paio di scarpe, il padre Battistìno decide di tagliare di nascosto un albero
del padrone per confezionare un nuovo paio di zoccoli al figlio. Il padrone della cascina però viene a saperlo e
l'intera famiglia di Mènec, che ha un fratellino ancora in fasce, viene cacciata dalla
cascina senza complimenti. Battistino però è intraprendente ed emigra a Torino,
dove trova lavoro nell'industria proprio in questi anni in grande espansione.
Suo figlio studia, scopre la passione per il teatro e per il cinema, e
diventerà il grande regista e produttore Domenico Maria Gambino
(1891-1968). Dalla sua storia verrà tratto il film di Ermanno Olmi "L'albero
degli zoccoli", palma d'oro al Festival di Cannes 1978.
1898: il 16 marzo a Torino
viene fondata la Federazione Italiana Giuoco Calcio
(FIGC).
L'aumento del costo del
pane da 35 a 60 centesimi al chilo a causa degli scarsi raccolti agrari e
all'aumento del costo dei cereali d'importazione dovuto alla guerra
Ispano-Americana fa crescere il malcontento tra il popolo di Milano. Molti
politici di opposizione tentano di organizzare la protesta in modo pacifico per
poter ottenere dal governo riforme in senso democratico, ma il malessere
popolare è tale che il 26 aprile in Romagna scoppiano sommosse. Pur non
essendoci un chiaro progetto rivoluzionario, il 2 maggio a Firenze viene
dichiarato lo stato d'assedio. Il 6 maggio scoppiano le
Quattro Giornate di Milano, con ampie rivolte ed erezione di barricate.
Spaventato, Re Umberto IV di Savoia incarica il generale
Fiorenzo Bava Beccaris (1831-1924) di riportare l'ordine nella capitale,
e l'uomo d'armi non esita ad usare l'artiglieria contro la folla inerme. Sul
terreno restano 100 morti e 400 feriti, ma alcuni testimoni oculari parlano di
300 vittime. Tutti i giornali antigovernativi vengono messi al bando e vengono
arrestati tutti i leader socialisti, tra i quali Filippo Turati, Anna Kuliscioff,
Andrea Costa e Leonida Bissolati. Bava Beccaris, autore della sanguinaria
repressione, viene decorato da Re Umberto con la Croce di Grande Ufficiale
dell'Ordine Militare di Savoia, cosa che inasprisce ancora più gli animi, e che
al sovrano costerà caro.
Intanto Papa Leone XIII si offre con successo come mediatore per arrivare alla
pace nella Guerra Ispano-Americana.
L'8 maggio a Torino si disputa in un'unica giornata il primo Campionato di
Calcio dell'Italia del Nord: se lo aggiudica il Genoa, che supera in finale l'Internazionale di
Torino per 2-1.
I matematici Gregorio Ricci Curbastro (1853-1925) e
Tullio Levi-Civita (1873-1941) ideano il calcolo
differenziale assoluto, che sarà fondamentale per lo sviluppo della
Relatività Generale di Albert Einstein.
Viene completata la ferrovia tra Umbertide e la
città costiera di Matadi
nel Congo Italiano.
Viene pubblicato "La duchessa di Leyra", terzo
romanzo del "Ciclo dei Vinti" di Giovanni Verga.
Giovanni Giolitti (1842-1928)
1899: il 15 gennaio a Trieste
si tiene una grande manifestazione di irredentisti
italiani, dispersi dalla polizia asburgica.
Dopo che la Germania ha concluso con la Cina un accordo di affitto della baia di
Kiao-ciou per la durata di 50 anni, anche l'Italia
del Nord cerca di mettere piede nel Celeste Impero chiedendo l'affitto di una
stazione carbonifera nella baia di San Mun, ma il
Regno Unito non sostiene l'operazione e l'affare sfuma. Giovanni Giolitti è
costretto a dimettersi; allora Re Umberto IV affida il compito di formare il
nuovo governo al generale Luigi Pelloux
(1839-1924), nativo della Savoia, esponente dell'estrema Destra parlamentare.
Davanti alla notevole avanzata del Partito Socialista e del Partito Repubblicano
in seguito all'adozione della nuova legge elettorale, Pelloux (che ha assunto
anche il dicastero dell'interno) tenta di far approvare dal Parlamento di Milano
severe misure repressive contro le libertà di associazione e stampa e di mettere
fuori legge i partiti politici. Il Partito Socialista tuttavia mette in atto per
la prima volta la tecnica dell'ostruzionismo parlamentare, e le leggi
liberticide non passano: il generale Pelloux è costretto a dimettersi. Giolitti
rivince le nuove elezioni e torna al governo.
Il 12 giugno il grande esploratore Luigi Amedeo di
Savoia-Aosta (1873-1933), figlio dell'ex Re di Spagna Amedeo di Savoia,
che ha già circumnavigato il globo e guidato varie scalate di alte montagne,
parte da Oslo con la nave "Stella Polare" per una
spedizione al di là del Circolo Polare Artico.
L'11 luglio a Torino Giovanni Agnelli (1866-1945)
fonda la Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino)).
Prende l'avvio l'industria automobilistica italiana, e nel Nord comincia a
formarsi una borghesia imprenditoriale moderna.
Eccezionale successo a Napoli della tragedia "La Gioconda" di
Gabriele D'Annunzio, interpretata da Eleonora Duse ed Ermete
Zacconi.
Il 2 dicembre i rappresentanti italiani ed elvetici firmano a Berna il trattato
per il congiungimento delle ferrovie italiane e svizzere attraverso la
galleria del Sempione, i cui lavori di scavo sono
cominciati già da un anno.
Il 16 dicembre viene fondato il Milan Football and Cricket
Club, oggi conosciuta come Milan. Il Primo presidente è l'inglese
Alfred Edwards (1850-1923).
Il 24 dicembre Papa Leone XIII, benché quasi novantenne, apre la Porta Santa
nella Basilica di San Pietro e inaugura il Giubileo del
1900. Non solo nello Stato Pontificio, ma anche nelle Due Sicilie e nel
Regno del Nord viene concessa una grande amnistia
per tutti i reati politici. Tornano in libertà tutti coloro che erano stati
condannati per i moti del maggio 1898. Gabriele d'Annunzio a Napoli tuona contro
la concessione dell'amnistia e ridicolizza il Giubileo definendolo un
« armamentario medioevale ».
1900: il 9 gennaio nove
atleti romani guidati dal sottufficiale delle Guardie Pontificie
Luigi Bigiarelli fondano la
Società Sportiva Lazio, prima squadra di calcio dello Stato Pontificio.
Il 14 gennaio al Teatro "La Fenice" di Venezia viene rappresentata la prima
della "Tosca" di Giacomo
Puccini.
Impresa di Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, che il 25
aprile è il primo uomo della storia a raggiungere mediante slitte il
Polo Nord. Per questo è nominato ammiraglio della
Marina Sabauda.
Il 14 marzo Gabriele D'Annunzio, che si è fatto
eleggere al Parlamento di Napoli nelle file del Partito
Conservatore di Destra, passa clamorosamente ai banchi del
Partito Radicale di Sinistra, al grido (molto
criticato) di « Vado verso la vita! »
Il 20 giugno il risentimento dei cinesi contro le potenze coloniali, che si sono praticamente spartiti il Celeste Impero approfittando
della sua inarrestabile decadenza, porta alla Rivolta dei
Boxer (traduzione inglese del cinese Yihequan, letteralmente "Pugni di giustizia e concordia"), setta nazionalistica che combatte tutto ciò che è
straniero. Con la connivenza dell'imperatrice Cixi, che spera di liberarsi dell'ingombrante presenza occidentale, i
Boxer invadono Pechino e uccidono a sangue freddo 230 stranieri, tra cui molti diplomatici, oltre a 18.000 cinesi
cristiani. Gli stranieri superstiti si asserragliano nel quartiere delle ambasciate.
Il
29 giugno viene inaugurato a Legnano il Monumento al
Guerriero della Battaglia di Legnano, opera dello scultore di Viggiù
Enrico Butti (vedi foto
accanto), impropriamente detto "Monumento ad Alberto da Giussano": un
personaggio storico probabilmente mai esistito, ma che la storiografia
risorgimentale ha trasformato in uno degli antesignani della difesa del Regno
d'Italia contro le pretese egemoniche del Sacro Romano Impero.
Il 29 luglio Umberto IV
si reca a Monza per partecipare alla cerimonia di chiusura del concorso ginnico
organizzato dalla società sportiva "Forti e Liberi". Qui è in agguato il
destino: l'anarchico toscano Gaetano Bresci,
emigrato negli Stati Uniti e rientrato in Italia per l'occasione, gli spara tre
colpi di rivoltella. Il sovrano spira poco dopo, e gli succede il
figlio Vittorio Emanuele III, che ha sposato Jelena
Petrović-Njegoš, figlia del Re Nicola del Montenegro. Gaetano Bresci
al processo dichiarerà di aver voluto vendicare i morti di Milano del 1898 a
causa della repressione di Bava Beccaris; condannato
alla deportazione a vita nel Borneo italiano, vi verrà assassinato in un campo
di lavoro il 22 maggio 1901.
Il 15 agosto: una coalizione internazionale formata da Regno
Unito, Regno di Francia, Impero
di Germania, Impero Austro-Ungarico, Regno
d'Italia del Nord, Regno delle Due Sicilie, Impero
Russo, Stati Uniti d'America e Giappone invade la Cina e occupa Pechino, liberando i connazionali dopo 55 giorni di assedio da parte dei
Boxer, che vengono sgominati. L'imperatrice Cixi e i suoi più alti ufficiali sono costretti a invocare la
pace e a cedere alle nove potenze coalizzate delle "Concessioni", cioè delle basi per il commercio in territorio cinese. L'Italia
del Nord ne ottiene una a Tientsin, mentre le Due
Sicilie ne ottengono una a Gulangyu. Si tratta
della prima operazione che vede schierati i governi di Milano e Napoli sullo
stesso fronte bellico!
A Milano, dopo alcuni anni di ristrutturazione dovuta all'architetto
Luca Beltrami (1854-1933), viene inaugurato il
Castello Sforzesco.
Il 24 dicembre Papa Leone XIII chiude l'Anno Santo
murando di propria mano tre mattoni davanti alla Porta Santa: questo evento
ispirerà a Giovanni Pascoli, presente alla cerimonia, la poesia
"La Porta Santa".
1901: a causa di un ictus
cerebrale il 27 gennaio nella camera 105 del "Grand Hotel et de Milan"
si spegne a 87 anni Giuseppe Verdi, massimo
musicista italiano di ogni tempo.
Il 27 aprile parte da Torino il primo giro automobilistico
dell'Italia del Nord, organizzato dal "Corriere della Sera".
Il 5 maggio il Milan vince il suo primo campionato
di calcio battendo in finale il Genoa per 3-0 con due gol di
Herbert Kilpin (1870-1916) e uno di
Ettore Negretti.
Il 29 settembre nasce a Piacenza il futuro Premio Nobel Enrico
Fermi.
Il 30 novembre, dopo due figlie femmine, Maria Antonietta
(1898-1957) e Maria Cristina (1899-1985), la Regina
delle Due Sicilie Maria Ludovica Teresa di Baviera partorisce il sospirato
figlio maschio, Francesco, Duca di Calabria ed
erede al trono.
1902: il
6 luglio a Nettuno viene brutalmente assassinata
l'undicenne Maria Goretti, nata in una famiglia
poverissima, che ha rifiutato di cedere alle avances sessuali del diciannovenne Alessandro
Serenelli, figlio di un amico di famiglia. Serenelli evita l'ergastolo,
essendo minorenne, ed è condannato a 30 anni di prigione; in carcere si
convertirà e si pentirà del crimine commesso. Intorno a Maria Goretti, martire
della purezza, nasce subito un'ampia devozione popolare e le verranno attribuiti
numerosi miracoli, tanto da portare alla sua canonizzazione nel 1950.
Il 14 luglio crolla di
colpo il campanile di San Marco a Venezia:
miracolosamente non si registra nessun morto e nessun ferito.
Il 15 settembre il musicista Ernesto De Curtis
(1875-1937) compone su parole del fratello Giambattista
(1860-1926) la celeberrima canzone "Torna a Surriento"
in onore di Re Ferdinando III di Borbone, in visita alla città di Sorrento.
Il 26 settembre nella cittadina siciliana di Modica
una disastrosa alluvione provoca più di trecento vittime: precipitazioni di tali
proporzioni non sono mai state osservate prima a memoria d'uomo in questo
territorio.
Prima edizione del
Campionato di Calcio dello Stato Pontificio, vinta
dalla Lazio in finale contro la sezione football
della Società di Ginnastica e Scherma Fortitudo.
1903: il 19 aprile a Galatina,
presso Lecce, scoppia una rivolta di contadini. La polizia borbonica, intervenuta per sedare la sommossa,
spara sui rivoltosi lasciando al suolo 2 morti e 30 feriti. Questa è da ritenere la prima rivolta contro i latifondisti
pugliesi, e sarà contagiosa per tutto il Salento.
Il 20 luglio si spegne,
all'età di ben 93 anni, Papa Leone XIII. Il candidato più probabile alla
successione al soglio di Pietro è considerato il suo Segretario di Stato, il
cardinale siciliano Mariano Rampolla del Tindaro.
Ma quando il 1 agosto si apre il Conclave, a sorpresa il cardinale Puzyna, arcivescovo di Cracovia,
si alza ed annuncia che l'imperatore d'Austria e Re d'Ungheria Francesco
Giuseppe d'Asburgo, usando un suo antico privilegio quale sovrano di un impero cattolico, pone il veto all'elezione del cardinale
Rampolla, giudicato troppo vicino alla Francia e all'Italia del Nord e troppo
progressista. Molti cardinali respingono indignati l'ingerenza, ma il cardinal
Rampolla non se la sente di governare la Chiesa con l'opposizione di una delle
maggiori nazioni cattoliche, e si ritira. Il 4 agosto viene eletto a sorpresa il
Patriarca di Venezia Giuseppe Melchiorre Sarto,
primo Papa dopo secoli a provenire dal Popolo minuto, che prende il nome di Pio
X. Egli è anche il 164º sovrano dello Stato Pontificio.
« Instaurare omnia in Christo » (Efesini 1, 10)
è il suo motto pontificale, e come primo atto con la costituzione apostolica "Commissum
Nobis" abolisce il diritto di veto dei sovrani cattolici,
minacciando severamente di scomunica chi vi farà ancora ricorso. Vista la sua
inesperienza in campo politico, egli nomina Segretario di Stato il giovane cardinale
spagnolo Rafael Merry del Val y Zulueta (1865-1930), di soli 38 anni, poliglotta e direttore della Pontificia
Accademia Ecclesiastica.
Il 27 dicembre Giacomo Puccini termina la
composizione della "Madama Butterfly".
1904: il 26 gennaio a Torino un incendio distrugge metà del patrimonio della
Biblioteca Nazionale.
L'8 aprile Francia e Gran Bretagna sottoscrivono la cosiddetta "Entente cordiale"
("Intesa cordiale")e si riavvicinano dopo secoli di antagonismo.
Gabriele d'Annunzio, che a Napoli è una delle personalità più in vista
del mondo culturale, conduce una vita dispendiosa che lo porta a sperperare le
cospicue somme percepite per le proprie pubblicazioni, ormai insufficienti a
coprire le spese della sua esistenza da dandy. Dopo la fine della sua relazione
con la grande attrice Eleonora Duse (1858-1924),
perseguitato dai creditori, egli decide di abbandonare il Regno delle Due
Sicilie e di trasferirsi a Milano; nel 1910 acquisirà anche la cittadinanza del
Regno del Nord. A Milano egli inneggia ad una politica muscolare, opponendosi
all'« Italietta meschina e pacifista ».
Il 1 agosto Salomone Pacifico Ascarelli, ex vice
sindaco di Napoli e titolare di una grande industria di tessuti fondata nel
1879, fonda il Naples Foot-Ball Club, oggi Società
Sportiva Calcio Napoli. Segue a breve la fondazione della
Federazione Calcio delle Due Sicilie.
Il 4 settembre a Buggerru, in Sardegna, i minatori in lotta, che
chiedono un aumento salariale, vengono caricati dai Carabinieri: il bilancio è
di 3 morti e decine di feriti. Dopo 12 giorni si svolge il primo sciopero generale
nazionale del Regno del Nord, organizzato dai Socialisti.
Luigi Pirandello pubblica il romanzo
"Il Fu Mattia Pascal".
Giosuè
Carducci vince il Premio Nobel per la Letteratura.
1905: il 31 marzo l'imperatore tedesco Guglielmo II sbarca in
Marocco per riaffermare i diritti prussiani su quel paese: scoppia la Crisi di Tangeri fra Germania e
Francia, e l'Europa si trova sull'orlo della guerra. Giovanni Giolitti protesta
duramente contro quello che ritiene un sopruso tedesco; invece il Regno delle
Due Sicilie tace, cominciando ad allontanarsi dalla Quadruplice Alleanza. La Conferenza
di Algeciras attribuirà alla Francia i diritti sul Marocco, con
l'appoggio di Italia del Nord e Regno Unito, mentre la Germania si ritrova
isolata.
Il 2 aprile apre ufficialmente il Traforo del Sempione.
L'11 giugno Papa Pio X pubblica l'enciclica "Il fermo
proposito", che segma la nascita dell'Azione Cattolica.
In Francia la Sinistra anticlericale vorrebbe la separazione tra Chiesa e Stato
e l'abrogazione del Concordato napoleonico, ma il Re non ne vuole sapere e la
proposta di legge viene ritirata.
Il 17 giugno il primo dirigibile italiano, l'Aeronave
Savoia, si alza in volo da Schio presso Vicenza.
La prima edizione del
Campionato di Calcio delle Due Sicilie viene vinta
dal Napoli.
L'8 settembre un violento sisma colpisce l'area tra Cosenza
e Nicotera, causando 557 vittime.
A Bagnoli viene fondato un grande
complesso siderurgico per creare posti di lavoro e
cercare di arginare il fenomeno dell'emigrazione verso le Americhe dal Regno
delle Due Sicilie.
Papa San Pio X (1835-1914)
1906: in seguito ai fatti di
Galatina del 1903 viene concordato il primo contratto di lavoro dei braccianti agricoli
duosiciliani, che prevede 12 ore di lavoro, compresa un'ora e mezza di pausa, una paga pari a 1,5
tarì giornalieri per gli uomini e 0,50 per le donne.
Il 6 maggio si corre in Sicilia la prima edizione della Targa Florio,
celebre corsa automobilistica. Prosegue l'industrializzazione delle aree di
Napoli, Bari e Taranto, ma la stragrande maggioranza della popolazione
duosiciliana resta impiegata nell'agricoltura.
Il 4 agosto il "Sirio", piroscafo salpato
da Genoa due giorni prima e diretto in America, fa naufragio al largo della
costa sudorientale della Spagna. Muoiono almeno cinquecento emigranti
norditaliani in cerca di un futuro migliore oltreoceano. La nave infatti è
priva di scialuppe a sufficienza e ha imbarcato molti più passeggeri di quanti
avrenbbe dovuto realisticamente trasportare.
Il 1 ottobre nasce la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL).
Viene realizzata la prima trasmissione radiofonica
dell'Italia del Nord, consistente in musica classica e lettura di
articoli di giornale.
Viene anche costituita la prima società ferroviaria gestita dal Regno del Nord,
le Ferrovie dello Stato.
Il 3 dicembre viene fondato il glorioso Torino Football
Club.
Viene pubblicato "L'Onorevole Scipioni", quarto
romanzo del "Ciclo dei Vinti" di Giovanni Verga.
1907: il 6 gennaio a Bologna Maria
Montessori (1870-1952) apre la prima scuola in cui si applica il suo
metodo, che esclude i sistemi punitivi in voga all'epoca.
Come conseguenza dell' "Entente cordiale" il 31 agosto la Triplice
Intesa viene allargata al Regno Unito. Nasce così la Quadruplice
Intesa tra Regno di Francia, Regno Unito, Impero Russo e Regno d'Italia
del Nord.
Il 10 agosto l'equipaggio italiano composto da Scipione Borghese
(1871-1927) ed Ettore Guizzardi (1881-1963) su una vettura Itala 35/45HP
vince il Raid Pechino-Parigi, lungo ben 16.000 km.
L'8 settembre Papa Pio X con l'enciclica "Pascendi
Dominici Gregis" condanna il Modernismo, definito «
la sintesi di tutte le eresie ».
Il 6 dicembre in una miniera di Monongah (Virginia Occidentale)
si verifica una sciagura mineraria in cui perdono la vita 956 lavoratori, 500
dei quali sono emigranti italiani provenienti dal Molise, dalla Calabria e dall'Abruzzo.
Viene fondata da Umberto Farneti la
Società Sportiva Alba Roma, storica rivale della
Lazio.
Luisa Spagnoli Sargentini (1877-1935) fonda a
Perugia la "Perugina", una delle più grandi
industrie dello Stato Pontificio, celebre in tutto il mondo.
1908: nelle agitazioni
sindacali che scuotono l'Italia del Nord si segnala un giovane maestro
elementare che si è già beccato una condanna ad un anno per renitenza alla leva:
Benito Mussolini, nato a Predappio e capo
riconosciuto dell'ala massimalista e rivoluzionaria del Partito Socialista.
Il 9 marzo viene
fondato il Football Club Internazionale Milano,
meglio noto come Inter.
Il 24 luglio durante le Olimpiadi di Londra l'emiliano Dorando
Pietri (1885-1942) trionfa nella maratona.
Il 6 ottobre l'Austria-Ungheria annette la Bosnia-Erzegovina,
tra le proteste della Quadruplice Intesa.
Il 5 settembre la Nazionale di Calcio del Regno delle Due
Sicilie, la prima nazionale italiana di football, gioca la sua prima
partita ufficiale allo Stadio Ferdinando III di Napoli contro la nazionale
dell'Austria, fondata nel 1902. Primo capitano è Francesco
Calì (1882-1949), giocatore del Catania. La Nazionale delle Due Sicilie
perde l'incontro 1-3, ma si tratta comunque di una data storica per il calcio
italiano. La maglia è bianca con lo stemma borbonico sul cuore.
Il 29 ottobre l'ingegner Camillo Olivetti
(1868-1943) fonda a Ivrea la prima fabbrica di macchine da scrivere, divenuta poi una delle industrie più importanti a livello mondiale.
Il 27 dicembre viene fondato a Milano il primo periodico italiano a fumetti, il "Corriere dei
Piccoli".
Il 28 dicembre alle 5,21 del mattino un terremoto del 10º grado Mercalli,
seguito da uno tsunami devastante, colpisce le città di Reggio Calabria e
Messina. A Messina si registrano circa 80.000 morti su una popolazione di 130.000 abitanti, e a Reggio Calabria circa 48.000 morti su di una popolazione di 80.000 abitanti.
A memoria d'uomo si tratta della più grave catastrofe naturale in Europa per numero di
vittime e del disastro naturale di maggiori dimensioni che abbia colpito il territorio italiano in tempi storici.
Re Ferdinando III è tra i primi a giungere sul luogo della catastrofe, mentre
da tutto il mondo arrivano volontari per soccorrere la popolazione sopravvissuta
e scavare tra le macerie.
1909: il 20 febbraio Filippo Tommaso Marinetti pubblica su
"Le Figaro" il Manifesto del Futurismo.
Benito Mussolini si trasferisce a
Trento dove ha un duro scontro giornalistico con
Alcide De Gasperi, direttore del periodico
cattolico "Il Trentino" e astro nascente del
Partito Popolare a Trento. Qui le sue posizioni socialiste cominciano a
spostarsi verso il nazionalismo e l'irredentismo.
Il 7 marzo le elezioni politiche nell'Italia del
Nord registrano il consolidamento della coalizione tra Liberali e Cattolici guidata da Giovanni Giolitti e un'avanzata complessiva delle sinistre.
Elezioni politiche anche nello Stato Pontificio: Papa Pio X nomina Primo
Ministro il
Conte Vincenzo Ottorino Gentiloni (1865-1916).
Il 13 maggio prende il via da Milano il primo Giro
d'Italia, organizzato dalla "Gazzetta dello Sport", per un percorso totale di
2.447,9 km. Vi partecipano 127 corridori divisi in sei squadre, ma solo in 49
riescono a concludere la corsa a Milano il 30 maggio. Le otto tappe attraversano
solo il Regno del Nord; il piemontese Giovanni Cuniolo
(1884–1955) vince la prima tappa da Milano a Torino, mentre la gara viene
vinta dall'asso varesino Luigi Ganna (1883-1957).
Il 24 ottobre viene firmato l'Accordo di Teano, un patto segreto
tra l'Impero russo e il Regno delle Due Sicilie, incentrato sul mantenimento dello status quo nei Balcani. Con il patto, firmato all'insaputa della
Quadruplice Alleanza e soprattutto dell'Austria-Ungheria, Russia e Due Sicilie
mirano ad ostacolare l'ulteriore espansione austriaca nei Balcani, dove Napoli
ha forti interessi per via dell'occupazione dell'Albania.
Guglielmo Marconi vince il Premio
Nobel per la Fisica.
1910: il
5 maggio viene fondata la Confederazione Generale
dell'Industria dell'Italia del Nord (Confindustria).
Il 15 maggio all'Arena
di Milano la Nazionale di Calcio dell'Italia del Nord
disputa la prima partita della sua storia, battendo la Francia per 6-2. Il primo
gol italiano viene segnato al 13' da Pietro Lana
(1888-1950), che realizza una tripletta. In questa occasione, la divisa
ufficiale dell'Italia è bianca, come il colore della squadra che ha vinto gli
ultimi due campionati, la Pro Vercelli. L'anno seguente sarà adottata la
maglia azzurra, colore dello stendardo di Casa
Savoia, ma tuttora è bianco il colore della maglia di riserva.
Il 27 maggio Giovanni Battista Caproni
(1886-1957) fa volare il primo biplano uscito dalla sua fabbrica di aerei.
Il 24 giugno a Milano viene fondata l'Alfa (Anonima Lombarda Fabbrica
Automobili), che non cambierà mai il suo nome in "Alfa Romeo", perchè
l'imprenditore napoletano Nicola Romeo in questa Timeline non la acquisirà mai.
Il 26 agosto a Tirana, capitale dell'Albania
duosiciliana, nasce Agnese Gonxhe Bojaxhiu, che
passerà alla storia come Madre Teresa di Calcutta.
Nel Congo italiano viene fondata la città di Elena
(HL Elisabethville, oggi Lumumbashi), così
intitolata in onore della Regina d'Italia.
1911: il nuovo Capo del
Governo delle Due Sicilie Francesco Saverio Nitti
(1868-1953) decide di approfittare della rivoluzione dei Giovani Turchi, che nel
1908 ha squassato l'Impero Ottomano, e delle numerose spinte nazionaliste e
irredentistiche sviluppate dai vari popoli ad esso assoggettati da secoli, per
allargare il proprio impero coloniale. Le colonie duosiciliane di Albania,
Eritrea e Somalia infatti sono assai meno ricche del Congo amministrato dal
governo di Milano, le cui risorse naturali stanno facendo dell'Italia del Nord
una delle nazioni più industrializzate e ricche d'Europa, e appare necessario
ritagliarsi un nuovo "posto al sole" ricco e a portata di mano. L'interesse
delle Due Sicilie si appunta ormai da anni sulla
Tripolitania e sulla Cirenaica, province
ottomane che potrebbero costituire la "Quarta Sponda", e che vengono magnificate
dalla stampa duosiciliana come "il granaio di Roma" (l'impietoso Giolitti invece
le definisce "uno scatolone di sabbia"!) Il timore che Francia e Italia del Nord
possano precedere di nuovo il governo di Napoli, come già accaduto per Tunisi,
spinge Nitti ad accelerare i tempi e ad inviare un ultimatum a Costantinopoli,
che ovviamente non ha risposta, e così il 29 settembre la guerra scoppia.
Formalmente la Turchia è ancora alleata dell'Impero Ottomano tramite la
Quadruplice Alleanza, ma Germania ed Austria-Ungheria sono consapevoli del fatto
che la Sublime Porta non riuscirà a controllare a lungo il litorale
mediterraneo, e preferiscono che la Tripolitania passi sotto l'amministrazione
delle Due Sicilie, piuttosto che sotto quella di Milano o di Parigi. Dal canto
loro, Regno Unito, Francia, Russia e Italia del Nord non muovono obiezioni, ma
sottobanco foraggiano la Turchia nella speranza che le Due Sicilie incappino in
una nuova figuraccia in stile Adua. Lo Stato Pontificio è favorevole perchè la
guerra sostituirebbe un governo musulmano con uno cristiano. In breve le truppe
duosiciliane, al comando dell'ammiraglio Augusto Aubry
(1849-1922, HL 1849-1912) e del generale
Giovanni Battista Ameglio (1854-1921), reduce della
spedizione contro i Boxer del 1900, sbarcano a Tripoli, Bengasi e Tobruk e si
impossessano della zona costiera; il 1 novembre viene compiuto nei pressi di
Tripoli il primo bombardamento aereo della storia: i piloti di tre aerei
sganciano a mano ordigni contro i nemici. La guerra però si rivela più dura del
previsto: le tribù arabe cominciano una violenta guerriglia contro gli occupanti
borbonici, che rispondono con fucilazioni sommarie, e in patria si susseguono manifestazioni di socialisti ed anarchici
contro la guerra, duramente represse dalla polizia duosiciliana.
Intanto il 21 aprile si suicida lo scrittore veronese Emilio
Salgari, autore di popolari romanzi d'avventura.
Il 21 agosto il varesino Vincenzo Peruggia
trafuga la "Gioconda" dal Louvre di
Parigi, credendo che essa sia stata rubata e portata in Francia da Napoleone,
mentre invece lo stesso Leonardo la aveva lasciata in eredità a re Francesco I
di Francia. Peruggia sarà arrestato il 12 dicembre 1913 e condannato ad appena
un anno di prigione, ma la "Gioconda" non sarà più restituita ai
francesi, con la scusa della Grande Guerra scoppiata nel frattempo, ed oggi fa
bella mostra di sé nella Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano.
Il 4 novembre la scienziata ed archeologa francese Adèle
Blanc-Sec precede Howard Carter e riporta alla luce la tomba
del faraone Tutankhamon nella Valle dei Re. A questa specie di Indiana
Jones in gonnella il francese Jacques Tardi
dedicherà una famosa serie di albi a fumetti pubblicata a partire dal 1976 ("Les Aventures extraordinaires d'Adèle
Blanc-Sec").
Guido Gozzano (1883-1916) pubblica
"I colloqui".
1912: il 14 gennaio
Vittorio Emanuele III sfugge ad un attentato da
parte dell'anarchico Antonio d'Alba mentre si reca
nel Duomo di Milano alla Messa di suffragio di su padre Umberto I.
Il 25 aprile viene inaugurato a Venezia il nuovo
campanile della basilica di San Marco, che era crollato nel 1902.
Il 30 giugno nel Regno d'Italia del Nord per volontà di Giolitti viene introdotto il
suffragio universale per tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni.
Siccome la Turchia continua a rifornire i Senussiti libici che si sono rivoltati
contro l'occupazione duosiciliana, Francesco Saverio Nitti ordina all'ammiraglio
Aubry di portare la guerra direttamente sul suolo turco. Il 30 aprile
dall'Albania le truppe borboniche dilagano nel Kosovo,
a maggioranza albanese, mentre il 15 maggio viene occupato il Dodecaneso.
A questo punto gli Ottomani sono costretti a cedere: il 18 ottobre viene firmata
la Pace di Losanna, con cui Tripolitania e
Cirenaica passano sotto il controllo del Regno delle Due Sicilie e vengono unite
amministrativamente nella nuova colonia della Libia
Duosiciliana. Le speranze di una felice e rapida conclusione della guerra
turco-borbonica sono però destinate ad andare in gran parte deluse: la guerriglia
dei Senussiti non cessa, anzi divampa sempre più intensa. Il Trattato di
Losanna prevede la restituzione alla Turchia del Dodecaneso, condizionandola
però alla fine delle ostilità antiborboniche in Libia fomentate dai Turchi;
siccome la guerriglia prosegue (si protrarrà fino al 1931), Nitti utilizza
questa scusa per annettere il Dodecaneso e il Kosovo. Ma non è tutto: gli stati
balcanici, vista la facilità con cui i Turchi sono stati sconfitti dai Borboni,
decidono di espellere l'Impero Ottomano dall'Europa. L'8 ottobre scoppia così
la Prima Guerra Balcanica, con la quale Bulgaria,
Serbia, Montenegro e Grecia
attaccano i possedimenti turchi in Europa, e li conquistano con relativa
facilità.
Il 1 dicembre Benito Mussolini diventa direttore
dell'"Avanti!"
1913: il 13 aprile a Napoli
fallisce un attentato anarchico contro il re delle Due Sicilie Ferdinando III di
Borbone ad opera dell'anarchico catalano Rafael Sancho Alegre,
che lo accusa di essere un tiranno in seguito alla conquista della Libia.
Condannato all'ergastolo, morirà in prigione nel 1941.
Il 30 maggio il Trattato di Londra pone fine alla Prima
Guerra Balcanica, ma tutti sono rimasti insoddisfatti: la Serbia ha
ottenuto gran parte della Macedonia ma non il Kosovo borbonico, Grecia e
Bulgaria non riescono ad accordarsi sulla spartizione dei territori strappati
alla Turchia. Il 29 giugno scoppia così la Seconda Guerra
Balcanica, che vede la Serbia opposta alle Due
Sicilie per il Kosovo e Serbia, Montenegro,
Romania, Grecia e
persino l'Impero Ottomano opposti alla Bulgaria.
Siccome Vienna non può soccorrerla, perchè frenata da Germania e Italia del
Nord, la Bulgaria viene schiacciata e con la Pace di
Bucarest del 10 agosto deve rinunciare alla Tracia occidentale, a
Salonicco e alla Macedonia, mentre le truppe borboniche sconfiggono nettamente
quelle Serbe e conservano il Kosovo. La Bulgaria, che si credeva spalleggiata
dalla Russia, si rende conto che quest'ultima non ha mosso un dito per lei, e si
allontana dalla Quadruplice Intesa, accostandosi alla Quadruplice Alleanza. La
Serbia al contrario si avvicina sempre più alla Russia per odio contro il
governo di Napoli, ancora alleato dell'Austria-Ungheria. Tutti insomma odiano
tutti nella polveriera balcanica: il desiderio di rivincita di tutte le nazioni
dell'area porterà fatalmente allo scoppio della Grande Guerra.
Il 10 agosto all'Arena di Verona viene festeggiato il centenario della nascita di Giuseppe
Verdi con la rappresentazione dell'"Aida".
Il 23 settembre l'aviatore romagnolo Francesco Baracca
(1888-1918) attraversa il Mar Mediterraneo in aereo con un volo senza scalo da
Torino a Biserta, in Tunisia. Avrà modo di coprirsi di gloria durante la guerra
ormai imminente.
La scrittrice sarda Grazia Deledda (1871-1936)
pubblica il suo capolavoro, "Canne al Vento".
1914: il 18 aprile al
Teatro Vittorio Emanuele di Torino viene proiettata la prima del film
"Cabiria", diretto da
Giovanni Pastrone (1883-1959) e considerato il primo kolossal della
storia del cinema. Girato a Torino e lungo più di tre ore, le didascalie sono
opera di Gabriele D'Annunzio, che ha inventato anche il nome di Cabiria ("Nata
dal Fuoco") e del suo servo Maciste. Il film è un successo clamoroso: resta in
cartellone per sei mesi a Parigi e per quasi un anno a New York.
Dal 24 maggio al 7
giugno si svolge la sesta edizione del Giro d'Italia,
la prima che attraversa anche lo Stato Pontificio, per un percorso totale di
3.162 km. La terza tappa arriva a Roma e si conclude in Piazza San Pietro,
dove i ciclisti sono benedetti da Papa Pio X in persona. La competizione è
vinta dall'emiliano Alfonso Calzolari (1887-1983).
Tra il 7 e il 14 giugno scoppia nello Stato Pontificio la cosiddetta
Settimana Rossa, un'insurrezione popolare di stampo
socialista partita da Ancona e propagatasi dalle Marche all'Umbria e a parte del
Lazio, per contestare le politiche conservatrici di Carlo
Maria Santucci (1849-1932), primo ministro dello Stato della Chiesa e
pupillo di Papa Pio X. I poliziotti aprono il fuoco sui manifestanti e
l'insurrezione viene repressa nel sangue (ancora oggi gli storici dibattono
sulle reali responsabilità dell'accaduto).
Il 10 giugno viene fondato il Comitato Olimpico Nazionale
Italiano (CONI), il comitato olimpico dell'Italia del Nord.
il 28 giugno l'anziano
imperatore Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena è
assassinato a Sarajevo dal nazionalista serbo Gavrilo
Princip, che lo accusa di aver permesso che il Kosovo passasse alle Due
Sicilie anziché alla Serbia. Suo figlio Rodolfo, che ha già 56
anni, ascende al trono della Duplice Monarchia ed esige che siano gli
investigatori austriaci ad indagare in Serbia sui mandanti dell'assassinio del
padre. La Serbia, spalleggiata dalla Russia, rifiuta e il 28 luglio l'Imperatore
Rodolfo le dichiara guerra e bombarda Belgrado. Fatalmente si mette in moto il sistema di alleanze
europee: il 30 luglio l'Impero Russo, protettore della Serbia, dichiara guerra
all'Austria-Ungheria. Il 1 agosto la Germania e l'Impero Ottomano dichiarano guerra alla
Russia per via del Trattato della Quadruplice Alleanza. Ci si aspetta che faccia
la stessa cosa anche il Regno delle Due Sicilie, ostile alla Serbia per la
questione del Kosovo, ma il Primo Ministro Francesco Saverio Nitti, dopo aver
consultato il Re Ferdinando III di Borbone e i Capi di Stato Maggiore
dell'Esercito, conclude che la Nazione è militarmente stremata dopo la Guerra
Turco-Borbonica e la Seconda Guerra Balcanica, e non potrebbe reggere un
conflitto di lunga durata, considerando anche il fatto che la guerriglia
senussita in Libia infuria senza sosta, e che il Capo di Stato Maggiore
dell'Esercito Borbonico, il capace generale Alberto Pollio,
è improvvisamente morto d'infarto il 1 agosto, e deve essere ancora sostituito. E così, adducendo come scusa il fatto
che Vienna ha dichiarato guerra a Belgrado senza prima consultare Napoli, Nitti
si proclama neutrale (scelta, questa, che salverà la Monarchia Borbonica). Il 1 agosto la
Francia
e il Regno dell'Italia del Nord, legati alla Russia dalla Quadruplice Intesa,
dichiarano guerra alla Germania, all'Austria-Ungheria e all'Impero Ottomano; nel
regno sabaudo gli animi sono stati infiammati alla guerra da
Gabriele
D'Annunzio, che ha proclamato la "Quarta Guerra d'Indipendenza" contro
la Duplice Monarchia e, a sorpresa, da Benito Mussolini, che si schiera
decisamente a favore dell'intervento, contro le indicazioni del Partito
Socialista. Per questo deve lasciare la direzione dell'"Avanti!" ed è
espulso dal PSI. Come risposta fonda un nuovo giornale, "Il
Popolo d'Italia del Nord". Il 3 agosto la Germania invade il neutrale
Belgio per riversare
ogni energia contro la Francia e costringerla alla resa, in modo da potersi poi
volgere contro la Russia. A questo punto però il Regno Unito, che i prussiani
speravano restasse neutrale, lancia un ultimatum nei confronti di Berlino chiedendo il rispetto della neutralità belga; davanti al rifiuto dei tedeschi, il Regno Unito dichiara guerra alla Germania.
Il 23 agosto anche il Giappone dichiara guerra alla Germania per impossessarsi
delle sue colonie in Estremo Oriente. Ben presto la guerra si estende anche alle
colonie in Africa e in Asia, e il conflitto diventa mondiale.
Il 20 agosto Papa Pio X, che ha deciso di mantenere la più stretta neutralità,
muore di dolore di fronte alla carneficina che si è appena scatenata. Il 3
settembre viene inaspettatamente eletto Papa e 165º sovrano dello Stato
Pontificio l'Arcivescovo di Bologna Giacomo della Chiesa
(1854-1939, HL 1854-1922), genovese e cardinale da
soli tre mesi, che assume il nome di Benedetto XV in onore del grande pontefice
bolognese Benedetto XIV. Nella sua prima enciclica, "Ad Beatissimi Apostolorum",
pubblicata il 1 novembre 1914, si appella ai governanti delle nazioni per far
tacere le armi e mettere fine allo spargimento di tanto sangue umano, ma le
potenze della Quadruplice Intesa lo accusano di voler salvare l'Austria-Ungheria
(Gabriele D'Annunzio tuona contro il "prete passatista"), e quelle della
Quadruplice Alleanza lo accusano di non essere sceso in guerra al loro fianco
con lo Stato Pontificio, la cui indipendenza comunque è sempre garantita dalle
Due Sicilie. Intanto Francesco Saverio Nitti sfrutta la neutralità per fare
buoni affari con entrambi i fronti belligeranti, nonostante gli attacchi del suo
rivale politico, il Liberale Antonio Salandra, che
vorrebbe l'intervento in guerra a fianco della tradizionale alleata
Austria-Ungheria.
A fine agosto i Tedeschi sono
ormai alle porte di Parigi, tanto che il governo francese presieduto da Raymond
Poincaré (1860-1934)
fugge a Bordeaux, mentre invece
Re Luigi Filippo III si rifiuta di lasciare la
capitale, martoriata dalle artiglierie prussiane; ma tra il 5 e il 12 settembre
le truppe francesi guidate dal Maresciallo di Francia Ferdinand Foch
(1858-1921), con
l'aiuto degli alleati inglesi e italiani, riesce a fermare l'avanzata prussiana
nella Battaglia della Marna. Svanisce il sogno di una "Blitzkrieg",
una guerra lampo. Anche sul fronte italiano le truppe sabaude varcano il confine
austriaco in Tirolo e nel Friuli, ma vengono fermate nella Prima Battaglia
dell'Isonzo, mentre la marina austroungarica cannoneggia i porti
della Romagna. La guerra diventa di posizione e si impantana nelle trincee, un
incubo che resterà nella memoria di un'intera generazione di europei. La
tragedia della Grande Guerra è ormai iniziata.
1915: la guerra si rivela subito
difficile per l'Italia del Nord, per le condizioni disumane in cui sono
costretti a vivere i soldati nelle trincee e per il vero e proprio sadismo dei
comandanti militari: il generale Luigi Cadorna
(1850-1928), Capo di Stato Maggiore e figlio del generale Raffaele Cadorna
veterano della battaglia di San Martino, ordina decimazioni e fucilazioni di
massa per ogni minima disobbedienza o mugugno delle truppe; così, ben presto
l'entusiasmo iniziale degli animi fomentati dai guerrafondai si spegne nel cupo
timore che le cose potrebbero non andare così bene come prevedono i politici
milanesi. Il poeta Giuseppe Ungaretti (1888-1970),
arruolatosi volontario, cambia ben presto idea dopo aver assistito agli orrori della
guerra. Chi continua ad inneggiare alla guerra "Igiene del Mondo" sono
i Futuristi, Gabriele D'Annunzio e Benito Mussolini, che si sono tutti arruolati
nell'esercito sabaudo. Quest'ultimo in particolare verrà ferito e trascorrerà quasi tutto il tempo del conflitto in un ospedale militare.
Il 25 aprile truppe britanniche, canadesi, australiane, neozelandesi, francesi
ed italiane sbarcano a Gallipoli, sui Dardanelli,
tentando di conquistare Costantinopoli, ma la campagna si risolve in un disastro
militare con più di 200.000 tra morti, feriti e dispersi, e il Primo Lord dell'Ammiragliato
Winston Churchill, che ha voluto la spedizione, è
costretto alle dimissioni.
Dal 22 aprile al 25 maggio alcuni reparti dell'Italia del Nord partecipano alla
terribile Battaglia di Ypres, in cui per la prima volta i tedeschi fanno uso di gas venefici (la micidiale iprite),
e riportano in patria notizie degli effetti di quelle armi micidiali; per
questo, gli alti quadri dell'esercito decidono di dotare i loro soldato di maschere antigas,
che però sono ancora troppo rudimentali per essere efficaci. Sia sul fronte renano
che su quello del Friuli e del Tirolo la situazione bellica non accenna a sbrogliarsi, anzi si incancrenisce sempre più. L'Intesa tenta allora di aprire nuovi fronti per indebolire il blocco austrotedesco; crescono le pressioni sul
Regno delle Due Sicilie affinché abbandoni la neutralità e si schieri con
l'Intesa, così come i tentativi diplomatici della Germania di far scendere in
campo Napoli con gli Imperi Centrali (tra il 18 dicembre 1914 e il 24 maggio 1915
l'ex Cancelliere tedesco Bernhard von Bülow si
reca in missione alla corte borbonica prendendo contatti con Re Ferdinando III e
promettendogli addirittura l'Egitto se accetterà di unire le sue forze a quelle
austriache e prussiane). Francesco Saverio Nitti però non ne vuole sapere e si
mantiene caparbiamente neutrale, adducendo a motivazione il forte terremoto che
il 13 gennaio ha colpito Avezzano e la regione
della Marsica; i fatti gli daranno ragione.
Il 6 settembre la Bulgaria si affianca agli
Alleati sostituendo le Due Sicilie nella Quadruplice Alleanza: ha ancora dei
conti in sospeso con le potenze dell'Intesa, dopo la Seconda Guerra Balcanica.
1916: il 14 febbraio Milano subisce il
primo bombardamento aereo della sua storia da parte di due bombardieri da
guerra della Imperial-regia Aviazione Austro-ungarica. I bombardamenti provocano 16 morti e
40 feriti.
Il 24 febbraio in Francia inizia il cosiddetto "Inferno
di Verdun", una delle battaglie più sanguinose della storia
dell'uomo, cui partecipano anche le truppe italiane.
Il 3 aprile gli austriaci bombardano Ravenna ma perdono tre idrovolanti.
Il 7 aprile Francesco Baracca ottiene la sua prima
vittoria in un duello aereo su un Nieuport 13: sopra il cielo di
Gorizia riesce a portarsi con una cabrata in coda a un ricognitore Hansa-Brandenburg C.I austro-ungarico che, ricevuti quarantacinque colpi,
è costretto ad atterrare e l'equipaggio viene fatto prigioniero. Egli stringe
la mano ai piloti austriaci catturati, sostenendo: « È all'apparecchio che io miro, non all'uomo!
» Per l'azione Baracca viene decorato con la medaglia d'argento al valor
militare; la sua prima vittoria è anche la prima in assoluto dell'aviazione italiana.
Fra il 15 maggio e il 27 giugno fallisce una serie di attacchi italiani per sfondare il fronte austriaco, che costano un inutile dispendio di vite
umane. Gli austriaci tentano una "Strafexpedition" (Spedizione Punitiva) per obbligare l'Italia ad una pace
separata: un cuneo nel Tirolo sfonda le linee italiane, ma l'eroica resistenza della Prima Armata sul Pasubio
nella cosiddetta "Battaglia degli Altipiani"
impedisce l'invasione della Lombardia.
Il 2 agosto a Rimini sabotatori al servizio dell'Austria-Ungheria riescono ad affondare in porto la corazzata italiana
"Leonardo da Vinci".
Il 9 agosto, a prezzo di enormi sacrifici umani in cui si segnalano soprattutto i cosiddetti
"Gialli del Calvario", così chiamati per il colore delle mostrine e per gli atti di valore sul
Monte Podgora, le truppe italiane entrano a Gorizia. Tuttavia nel paese la propaganda pacifista per la cessazione del conflitto
ad opera di socialisti e cattolici alimenta la sfiducia nella vittoria finale ("disfattismo").
Re Vittorio Emanuele III risponde recandosi personalmente in visita nelle
trincee e condividendo il rancio dei militari; per questo il sovrano, fin qui
oggetto di ironie per la sua bassa statura (i repubblicani lo hanno battezzato
"Sciaboletta"), diventa popolarissimo e riceve il titolo di "Re
Soldato".
Il 21 novembre, d'accordo con l'Imperatore Rodolfo d'Asburgo ma di nascosto dai
prussiani, il Cancelliere Austro-Ungarico Ernest von Koerber
(1850-1919) contatta i governi alleati e tenta una composizione pacifica del
conflitto, ma le profferte di pace cadono nel vuoto perché Giolitti vuole restare fedele alla
Quadruplice Intesa e i Serbi in Atlantide vogliono ad ogni costo realizzare il sogno
dell'unità di tutti gli Slavi del Sud.
Albert Einstein pubblica a Berlino « Die Grundlage der allgemeinen Relativitätstheorie »
("I Fondamenti della Teoria della Relatività Generale"), una descrizione geometrica della gravità che
non sarebbe stata possibile segna gli studi matematici dell'italiano Gregorio
Ricci Curbastro.
1917: prima ancora che gli
USA entrino formalmente in guerra il giovane americano
Frederic Henry, figlio dell'ambasciatore statunitense in Italia del Nord,
si arruola nell'esercito italiano spinto da motivazioni idealistiche e da una
visione romantica del conflitto, e svolge l'attività di conducente delle
ambulanze per trasportare i feriti dal fronte fino all'ospedale da campo più
vicino. Ben presto, come Ungaretti prima di lui, Henry scopre che la realtà
della guerra è molto meno affascinante di quanto aveva creduto. Nella primavera
di quest'anno Frederic conosce una giovane infermiera inglese,
Catherine Barkley, e tra i due nasce un rapporto
che dapprima sembra occasionale, ma si fa rapidamente intenso e passionale. Nel
frattempo Frederic coglie i segni della stanchezza e della sfiducia tra i suoi
commilitoni italiani: la guerra va avanti da due anni, centinaia di migliaia di
soldati sono scomparsi, ma la vittoria è ancora lontana, nonostante la
propaganda.
Il 1 agosto Papa Benedetto XV
lancia un vibrante appello per porre fine all'"inutile strage" restituendo i territori occupati e rientrando nei confini del
1914, ma ormai tutte le cancellerie soni determinate ad andare sino in fondo, e
l'invocazione cade nel vuoto.
Il 25 agosto a Torino scoppia una rivolta spontanea degli abitanti contro la guerra e la fame. La repressione conta più di cinquanta morti.
Il 24 ottobre i cupi presentimenti di Henry si fanno realtà: dopo la chiusura del fronte orientale in seguito alla Rivoluzione
Russa, i tedeschi si riversano sul fronte italiano per dare manforte agli
austriaci. La resistenza italiana viene spezzata a Caporetto;
il Friuli, buona parte del Veneto e l'intero Trentino sono occupati ("ritirata di Caporetto"); il valore dell'esercito
sabaudo tuttavia riesce a fermare l'avanzata austrotedesca sul Piave, prima che
i nemici raggiungano Venezia. Il panico per una imminente sconfitta investe la
nazione. Il gruppo di ambulanze di Frederic Henry si trova travolto dalla massa
di soldati in caotica ritirata, tanto che gli autisti devono abbandonare i
mezzi, incontrano soldati ammutinati e militari tedeschi in rapida avanzata tra
le linee italiane ormai sbandate. Al momento di attraversare in ritirata un
ponte sul Tagliamento, Frederi Henry, come tutti gli ufficiali trovati non al
comando delle rispettive unità, viene fermato dalla polizia militare dell'arma
dei Carabinieri, che ha l'assurdo ordine di interrogare e fucilare sul posto gli
ufficiali sbandati e ritenuti disertori, ma si salva rocambolescamente
tuffandosi nel fiume. Frederic riesce avventurosamente a raggiungere Catherine a
Stresa, ma i due sono costretti ad abbandonare
l'Italia perché la polizia militare è sulle sue tracce e sta per arrestarlo.
Dopo una fortunosa traversata notturna del Lago Maggiore, la coppia raggiunge la
sponda svizzera del lago, sulla quale Catherine non muore di parto assieme al
loro figlio, e i due potranno ricostruirsi una vita in Svizzera.
Ernest Hemingway (1899-1961), che li ha conosciuti
di persona in Svizzera, descriverà la loro storia d'amore, una delle poche
conclusesi felicemente nella fosca cornice di Caporetto, nel romanzo
"Addio alle armi" (1929).
Il 25 ottobre Giovanni Giolitti è costretto a dimettersi da Presidente del
Consiglio ed è sostituito dal popolare Giovanni Merizzi
(1864-1941), che guida un governo di emergenza sostenuti da Liberali, Radicali e
Popolari. L'8 novembre il re Vittorio Emanuele III respinge la proposta degli alleati dell'Intesa di arretrare il fronte sul
Mincio, destituisce il generale Luigi Cadorna e lo sostituisce con Pietro
Badoglio (1871-1956), che ha tentato inutilmente di difendere riva destra
dell'Isonzo tra la testa di ponte austriaca davanti a Tolmino e Caporetto. Meno
sadico di Cadorna nei confronti dei suoi soldati, dei quali è disponibile a
stare a sentire le lamentele, egli si dimostrerà capace di risollevare le sorti
della nazione riorganizzando i quadri dell'esercito, richiamando al fronte anche
i diciottenni (i "ragazzi del '99") ed utilizzando gli aerei
Caproni. Anche grazie agli aiuti degli Stati Uniti
d'America, da poco entrati nel conflitto, riesce così a difendere con tenacia le posizioni, impedendo l'invasione dell'Italia
del Nord.
Papa Benedetto XV (1854-1939)
1918: il 3 febbraio
l'imprenditore napoletano Nicola Romeo (1876-1938)
fonda la "Romeo", storica industria
automobilistica del Mezzogiorno d'Italia, che in questa timeline non si fonderà
mai con la milanese Alfa.
Il 10 febbraio tre MAS (motoautosiluranti, riletto da Gabriele d'Annunzio "memento audere semper")
entrano nella Baia di Buccari e danneggiano alcuni
piroscafi austriaci: è la cosiddetta "beffa di Buccari".
Il 10 giugno il Tenente di Vascello Nazario Sauro
(1880-1950, HL 1880-1916), nativo di Capodistria ma
arruolatosi tra le file sabaude allo scoppio della guerra, sorprende al
largo di Premuda e manda a picco con il suo MAS la
corazzata austriaca "Santo Stefano", e in patria
diventa un eroe nazionale. L'affondamento della "Santo Stefano" è la metafora
dell'imminente crollo della Duplice Monarchia.
Il 29 giugno Francesco Baracca, che ha ottenuto ben 34 vittorie in altrettanti duelli aerei, è abbattuto sul
Montello. In tal modo smette di volare nella storia per incominciare a volare nella leggenda.
Il 20 settembre Padre Pio da Pietrelcina riceve le
stigmate.
A causa delle pessime condizioni igieniche delle aree in cui si combatte,
scoppia l'epidemia di influenza spagnola, in realtà
partita dall'Estremo Oriente: fino al gennaio 1919 provocherà 600.000 morti nei
tre stati italiani.
Il diciassettenne Enrico Fermi è ammesso alla
prestigiosa Scuola Normale di Pisa.
Il 26 settembre inizia l'offensiva finale delle forze della Triplice Intesa. La
Bulgaria è la prima a firmare l'armistizio il 28
settembre. Il 24 ottobre l'Italia del Nord sotto la guida di Badoglio vince la
Battaglia di Vittorio Veneto contro l'esercito
austro-ungarico, che comincia a crollare. Le truppe italiane rientrano a
Trento. Rodolfo I d'Asburgo tenta in extremis di
salvare la Duplice Monarchia proponendo uno stato federale, ma è troppo tardi:
l'Austria-Ungheria si sfascia sotto il peso delle sue nazionalità. Il 29 ottobre è proclamato il
Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (la futura Jugoslavia) con capitale Belgrado.
Il 30 ottobre l'Impero Ottomano firma l'Armistizio
di Mudros con gli Alleati. Il 31 ottobre l'Ungheria
dichiara cessata la sua unione dinastica con l'Austria e si proclama
indipendente, mentre le truppe italiane occupano Bolzano
e liberano Udine. Il 1 novembre alcuni sabotatori
italiani penetrano nella base navale di Pola e
affondano la corazzata austriaca "Viribus Unitis".
Infine, il 3 novembre l'Austria firma con l'Italia l'Armistizio
di Villa Giusti, che entra in vigore il giorno dopo: fine delle ostilità
sul fronte italiano, il Maresciallo d'Italia Pietro Badoglio trasmette il
Bollettino della Vittoria. Il 4 novembre diventa
festa nazionale del Regno d'Italia del Nord. Viene proclamata la Repubblica di
Austria, Rodolfo I d'Asburgo con la moglie Maria Cristina di Borbone va in
esilio a Madeira, dove morirà il 1 aprile 1922. L'11 novembre anche la
Germania firma con gli Alleati l'Armistizio
di Compiègne; l'imperatore Guglielmo II abdica e viene proclamata la
Repubblica di Weimar. La Grande Guerra è conclusa.
1919: il 18 gennaio si apre la
Conferenza di Pace a Parigi, sotto la presidenza del primo ministro francese
Georges Clemenceau (1841-1929), che chiede l'umiliazione della Germania attraverso il pagamento di pesantissime riparazioni di guerra, volendo sostituirsi ad essa nel
predominio sul continente europeo. Il Primo Ministro del Regno Unito David
Lloyd George (1863-1945), il Presidente del Consiglio Italiano Giovanni Merizzi
e il Presidente USA Woodrow Wilson (1856-1924) consigliano
moderazione, ma tutti vogliono una fetta della torta. Ferdinand
Foch arriva ad esclamare: « Questa non è una
pace, è una tregua di vent'anni! » Purtroppo i fatti gli daranno
ragione.
Ben presto si consuma lo scontro tra il Primo Ministro Italiano e l'idealista
Presidente Americano, il quale vorrebbe uno stato per ogni nazionalità.
Accortosi che al Regno d'Italia del Nord Francia e Regno Unito hanno accordato
il Tirolo Meridionale con Bolzano,
abitato in maggioranza da tedeschi, si oppone in ogni modo alla cessione
all'Italia dell'Istria e della Dalmazia, le cui coste sono abitate per lo più
da italiani, ma il cui entroterra è interamente slavo. Per protesta, Merizzi
abbandona la Conferenza di Pace ma, quando il Parlamento di Milano lo costringe
a farvi ritorno, si accorge che tutte le colonie tedesche sono state spartite
tra Regno Unito, Francia e Giappone, e tutto l'Impero Ottomano fuori della
penisola anatolica è stato diviso tra Regno Unito, Francia e Arabia Saudita. Anche
Rwanda e Burundi, nella HL affidati all'amministrazione belga, sono già stati assegnati al Regno Unito.
Alla fine l'Italia del Nord ottiene Gorizia, Trieste,
l'Istria, alcune isole della Dalmazia e la città
di Zara, ma non Fiume,
che Wilson fa erigere a città libera. Questo fatto crea il pericoloso mito della
"vittoria mutilata": l'Italia del Nord ha vinto la
guerra a prezzo di atroci sofferenze, ma le maggiori potenze gliela hanno
scippata. Tutto ciò che favorirà l'ascesa del Fascismo. E proprio il 23
marzo Benito Mussolini fonda in piazza San Sepolcro a Milano i Fasci di
Combattimento, con un programma nazionalista in politica estera e socialisteggiante in politica interna. Si formano le prime
squadracce fasciste formate da disoccupati e reduci che stentano a reinserirsi nella società postbellica.
Intanto il fallimento della conferenza di pace determina la caduta di Giovanni
Merizzi, torna al governo l'inossidabile Giovanni Giolitti.
Intanto il nuovo Regno dei Serbi, Croati e Sloveni è ai ferri corti anche con
il Regno delle Due Sicilie, che occupa il Kosovo e parte della Macedonia,
rivendicati da Belgrado come propri territori.
Il 29 aprile viene fondata la Società delle Nazioni,
cui aderiscono da subito Regno dell'Italia del Nord e Regno delle Due Sicilie.
Invece Papa Benedetto XV preferisce mantenere lo Stato Pontificio neutrale e non
aderisce alla SdN; su questa scelta probabilmente ha pesato il fatto che la
Società è egemonizzata da Francia e Regno Unito, che non hanno mai voluto
accogliere i suoi ripetuti appelli alla pace.
Dal 21 maggio all'8
giugno si corre la settima edizione del Giro d'Italia
(le edizioni del 1915, 1916, 1917 e 1918 non si sono disputate a causa della
guerra). Si tratta della prima corsa rosa che attraversa, oltre al Regno del
Nord e allo Stato Pontificio, anche il Regno delle Due Sicilie, per complessivi
3.984 km. La prima tappa arriva a Bolzano e la seconda a Trieste, entrambe
appena conquistate dal Regno d'Italia del Nord. La gara è vinta dal ligure Costante Girardengo
(1893-1978).
Il 29 giugno il terremoto del Mugello provoca più di 100 vittime.
L'8 luglio a Milano viene costituita l'Associazione Nazionale Alpini.
Imperversa la crisi economica seguita alla fine
della Grande Guerra; lo sciopero generale del 20-21 luglio
apre ufficialmente nell'Italia del Nord quello che verrà ricordato come il "Biennio
Rosso", un periodo di mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche con, in alcuni casi, tentativi di autogestione. Le agitazioni si
estendono anche alle zone rurali e sono spesso accompagnate da scioperi, picchetti e scontri.
« Vogliamo fare come in Russia! » è il motto
degli insorti, che spaventa la borghesia. La sensazione che sia imminente anche in Italia l'instaurazione di un regime bolscevico aumenta i consensi di Mussolini
e dei suoi Fascisti.
Il 12 settembre 2.600 uomini al comando di Gabriele
D'Annunzio occupano la città di Fiume, contesa tra l'Italia e il neonato Regno di
Jugoslavia, costituiscono la Reggenza Italiana del Carnaro e ne proclamano l'annessione al Regno
d'Italia del Nord. L'occupazione dei "legionari" dannunziani durerà 16 mesi.
Dal 5 all'8 ottobre a Bologna si svolge il XVI Congresso nazionale del Partito Socialista
Italiano. Prevalgono i massimalisti, la linea riformista è messa in minoranza.
Rodolfo Graziani (1882-1955) a soli 37 anni diventa
il più giovane Colonnello delle Milizie Pontificie.
Intanto truppe italiane intervengono insieme agli altri Alleati a sostegno dell'Armata
Bianca che combatte i Bolscevichi nella neonata Unione Sovietica, ma l'Armata
Rossa finirà per prevalere.
1920: dal 19 al 26 aprile si
tiene la Conferenza di Sanremo, un incontro internazionale del Consiglio Supremo di
Guerra Alleato che determinano i mandati delle potenze vincitrici sui territori derivanti dalla spartizione dell'Impero ottomano nel Vicino Oriente.
All'Italia viene promessa la zona di Adalia, ma la vittoria di Ataturk contro i
Greci vanificherà questa concessione.
Il 25 giugno a Ravenna, città "rossa"
per eccellenza, scoppia la Rivolta dei Bersaglieri, evento culminante del
"Biennio Rosso". Le agitazioni cominciano ad estendersi anche al Regno
delle Due Sicilie.
Il Ministro degli Esteri dell'Italia del Nord Carlo Sforza (1872-1952),
diplomatico di carriera, cerca di normalizzare i rapporti con il nuovo Regno dei
Serbi, Croati e Sloveni, e il 12 novembre firma con il suo omologo Ante Trumbić il
Trattato di Rapallo, che delimita i rispettivi
confini sullo spartiacque delle Alpi Giulie. Fiume è riconosciuta stato libero e indipendente,
nonostante le proteste di D'Annunzio.
Il palermitano Vittorio Emanuele Orlando succede a Francesco Saverio Nitti
come Primo Ministro del Regno delle Due Sicilie, e reprime duramente i moti
socialisti del "Biennio Rosso", ma anche la ribellione dei Senussiti
in Libia contro l'occupazione duosiciliana.
A Napoli, dopo 33 anni, viene finalmente terminata la costruzione del Museo
Nazionale, cominciata nel 1885
Prima partita ufficiale
per la Nazionale di Calcio dello Stato Pontificio:
a Roma incassa cinque reti dalla Nazionale del Belgio.
La maglia è gialla con pantaloncini bianchi, i colori del Papa.
Al rifiuto di D'Annunzio di accettare le conclusioni del Trattato di Rapallo e
di lasciare la Reggenza del Carnaro, la vigilia di Natale Fiume viene attaccata
dall'esercito italiano, provocando una cinquantina di vittime ("Natale
di sangue"). I Legionari sono costretti a sloggiare.
Viene pubblicato "L'Uomo di Lusso", quinto e ultimo
romanzo del "Ciclo dei Vinti" di Giovanni Verga.
1921: il 21 gennaio dalla scissione della corrente di sinistra del Partito Socialista Italiano nasce il
Partito Comunista d'Italia, guidato da Antonio
Gramsci.
Deluso dall'esperienza di Fiume, si ritira in esilio volontario in una villa di Cargnacco
(nel comune di Gardone Riviera), ribattezzata "il Vittoriale degli italiani",
che successivamente sarà ampliata, aperta al pubblico e trasformata in un vero
e proprio mausoleo. Qui abiterà fino alla morte. Mussolini, temendo la popolarità e la personalità indipendente del poeta, tenterà di metterlo da parte,
pur ricoprendolo di onori.
Il 12 febbraio Guglielmo Marconi e Papa Benedetto XV inaugurano a Roma la Radio
Pontificia.
Il 21 marzo Tazio
Nuvolari (1892-1953), che sarà battezzato da Gabriele d'Annunzio "il
Mantovano Volante" e a cui Lucio Dalla dedicherà una celeberrima
canzone, vince a Verona la sua prima gara automobilistica. È l'inizio di una
luminosa carriera per il più grande pilota di auto da corsa di tutti i tempi.
Il 17 aprile ad Oristano dal Movimento dei Combattenti Sardi nasce il Partito Sardo d'Azione.
Anche nel Regno delle Due Sicilie inizia la trasmissione dei primi programmi radiofonici regolari.
Il 10 maggio al Teatro Politeama di Palermo viene rappresentata per la prima
volta "Sei Personaggi in Cerca d'Autore" di
Luigi Pirandello.
Il 4 luglio, in un clima ormai da guerra civile, il mantovano
Ivanoe Bonomi (1873-1951), Socialista Riformista,
riceve da Re Vittorio Emanuele III il compito di formare il nuovo governo, in
coalizione con i Liberali e i Popolari. Ormai l'Italia del Nord è squassata
dalle violenze delle squadracce fasciste, e le sedi dei partiti e dei giornali
antifascisti sono messe a soqquadro dalle camice nere.
Il 4 settembre si corre sul Circuito di Montichiari
la prima edizione del Gran Premio d'Italia di automobilismo.
Vince il francese Jules Goux su Ballot 3L.
Il 4 novembre la salma del Milite Ignoto viene inumata
nell'Altare della Patria presso il Cimitero
Monumentale di Milano. La scelta della salma è affidata a Maria
Bergamas, madre di Antonio Bergamas, volontario irredentista di Gradisca d'Isonzo
che ha disertato dall'esercito austroungarico per unirsi a quello italiano e che
è morto in combattimento senza che il suo corpo sia mai stato ritrovato.
Il 7 novembre viene fondato il Partito Nazionale Fascista,
che conosce una rapida ascesa nei consensi.
Italo Kimbangu, seguace di Gandhi, si mette alla guida del movimento
anticolonialista nel Congo Italiano insieme a Simone N'Tualani. Il
governatore della colonia Giuseppe Volpi, conte del Kivu
(1877-1947), reagisce incarcerando i due leader, che vengono torturati e uccisi insieme a
molti loro seguaci.
Il triestino Umberto Saba (1883-1957), pseudonimo
di Umberto Poli, pubblica il "Canzoniere".
Il fiorentino Giovanni Papini (1881-1956) si
converte al cattolicesimo e scrive la "Storia di
Cristo".
Benito Mussolini con i triumviri della Marcia su Milano
1922: Papa
Benedetto XV non è costretto ad attendere in una rigida mattina di
gennaio che un inserviente ritardatario gli apra la porta dell'Ospizio Santa Marta (nel quale saranno alloggiati i cardinali durante
i Conclavi del XXI secolo), dove deve dire Messa per le suore, non rimane a
lungo esposto al gelo, non si ammala di broncopolmonite e non si spegne
prematuramente a soli 67 anni, continuando a governare la Chiesa universale. Il
cardinale Achille Ratti resta Arcivescovo di Milano
Il 24 febbraio va in scena al Teatro Bellini di
Napoli la prima dell'"Enrico
IV" di Luigi Pirandello (1867-1936).
Il 1 marzo a Empoli alcuni militanti del Partito
Comunista d'Italia e membri delle Guardie Rosse si rendono colpevoli di una
strage contro 46 marinai, aventi il compito di riattivare le linee ferroviarie
interrotte dagli scioperi di questi giorni a Firenze, scortati da 18
carabinieri. Si registrano 9 morti e 18 feriti. Al termine degli scontri, gli
squadristi organizzano una spedizione punitiva verso Empoli. Il fatto esacerba
ancora più gli animi e convince Mussolini della necessità di prendere al più
presto il potere.
Il 10 settembre la Seconda Edizione del Gran Premio d'Italia di automobilismo
viene corsa sul Circuito di Monza, che ospiterà
quasi tutte le successive edizioni. Vince il torinese Pietro Bordino
su Fiat 804.
Intanto il leader dei Popolari Alcide de Gasperi propone al socialista Filippo
Turati un governo antifascista di salvezza nazionale. Mussolini lo viene a
sapere e decide di affrettare i tempi: il 24 ottobre a Bologna si tiene una
grande adunata di camicie nere, che dovrà servire da prova generale. In questa
occasione, Mussolini proclama pubblicamente: « O ci
daranno il governo o ce lo prenderemo da soli! » Mussolini inoltre
annuncia la nomina dei "triumviri" che condurranno la
Marcia su Milano: Italo Balbo,
Emilio De Bono e Cesare Maria
De Vecchi (quest'ultimo segretario del partito e fedelissimo di
Mussolini). Il 28 ottobre migliaia di camice nere affluiscono verso la capitale
dell'Italia del Nord. Il Presidente del Consiglio Luigi
Facta (1861-1930) chiede al Re di proclamare lo stato d'assedio, ma
Vittorio Emanuele III rifiuta: ha paura di fare la fine dello Zar Nicola II di
Russia, trucidato dai Bolscevichi, e decide di utilizzare i Fascisti come argine
contro l'avanzata di Socialisti e Comunisti. I "triumviri" con le loro camice
nere entrano a Milano acclamati dai loro sostenitori; Mussolini arriva a cose
fatte e si reca al Palazzo Reale, dove il Re, dopo aver accettato le dimissioni
di Facta, gli conferisce l'incarico di formare il nuovo governo. Mussolini forma
così un governo di coalizione con Popolari e Liberali, che sperano ancora di
"disinnescarlo" facendolo confluire nel normale alveo politico del Regno del
Nord.
Il 1 novembre viene deposto l'ultimo Sultano Ottomano Mehmet
VI, che il 17 novembre lascia Istanbul a bordo di una nave da guerra
britannica e passerà gli ultimi anni della sua vita in esilio sulla riviera ligure.
Il 3 dicembre viene istituito il Parco Nazionale del Gran
Paradiso, il primo nell'Italia del Nord.
Il 7 dicembre viene inaugurata ufficialmente a Milano l'Università Cattolica
del Sacro Cuore per iniziativa di Padre Agostino
Gemelli (1878-1959), ex frammassone convertitosi e divenuto frate
francescano.
Margherita Sarfatti (1880-1961) fonda a Milano il
cenacolo artistico noto come "Gruppo del
Novecento".
Luisa Spagnoli Sargentini inventa il celeberrimo
"Bacio Perugina".
1923: l'11 gennaio viene
istituito il Parco Nazionale d'Abruzzo, il primo
del Regno delle Due Sicilie.
Il 1 febbraio la milizia delle camicie nere assume un ruolo istituzionale
all'interno della struttura statale fascista, prendendo il nome ufficiale di
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN).
Michele Bianchi (1882-1930), calabrese ammiratore
di Mussolini, che ha fondato i Fasci Napoletani,
tenta di ripetere la "Marcia su Milano" di Mussoloni e soci: concentra 500
camice nere a Crotone, e da lì risale la penisola in direzione di Napoli.
Ferdinando III di Borbone però non è Vittorio Emanuele III di Savoia: egli
ordina al Primo Ministro Vittorio Emanuele Orlando di fermare gli esagitati, e
quest'ultimo manda loro contro l'esercito. Bianchi è ferito, arrestato e
condannato a dieci anni di galera; i Fasci Napoletani sono messi fuorilegge in
tutto lo Stato delle Due Sicilie.
Il 3 maggio il veneto Jacopo Gasparini (1879-1941)
è il nuovo Governatore della Tunisia.
Il 23 luglio la famiglia Agnelli entra nell'azionariato della Juventus.
Il 23 agosto il sacerdote ravennate Don Giovanni Minzoni,
noto antifascista, viene assassinato da alcuni squadristi per ordine di
Italo Balbo.
Il 25 agosto a Zurigo il giovane ciclista Libero Ferrario
(1901-1930) di Parabiago vince il Campionato del Mondo di Ciclismo su strada nella categoria
Dilettanti: è il primo italiano a riuscirci. Purtroppo morirà giovanissimo di
tubercolosi.
Tra Regno di Grecia e Regno delle Due Sicilie scoppia la Crisi
di Corfù. Il 27 agosto il generale napoletano Armando Diaz
(1861-1928) sta stabilendo i nuovi confini tra Grecia e Albania duosiciliana,
quando la sua delegazione militare viene attaccata a Zepi,
vicino al confine lungo la strada tra Giannina e Kakavia, e trucidata; lo stesso
Diaz viene assassinato. Il Primo Ministro borbonico Vittorio Emanuele Orlando
reagisce facendo occupare l'isola di Corfù il 29
agosto. Atene, sostenuta da Londra, chiede l'intervento della Società delle
Nazioni, mentre Parigi sostiene invece Napoli. Alla fine s giunge a un
compromesso: il 23 settembre le truppe borboniche sgomberano Corfù, e la Grecia
accetta di pagare alle Due Sicilie 50 milioni di lire oro come risarcimento.
Il 13 settembre in Spagna Miguel Primo de Rivera ordisce un colpo di
stato riconosciuto da re Alfonso XIII come reazione dell'esercito alla crisi politica;
Re Ferdinando III solidarizza con Alfonso XIII, mentre Vittorio Emanuele Orlando
si dice contrario al golpe militare. Per questo è costretto a dimettersi e
sostituito da Benedetto Croce.
Il 21 ottobre nasce la città di Imperia, con un decreto reale che
riunisce undici comuni preesistenti.
Il 15 novembre il Ministro della Pubblica Istruzione delle Due Sicilie, il filosofo
Giovanni Gentile (1875-1943, HL
1873-1944), fa approvare la riforma scolastica elaborata da
Benedetto Croce, in passato a sua volta Ministro
dell'Istruzione.
Il 18 novembre il matematico ebreo Vito Volterra
(1860-1940) è nominato da Papa Benedetto XV Presidente
della Pontificia Accademia delle Scienze, un fatto impensabile ancora a
fine ottocento. Lo stesso giorno a Milano viene fondato il Consiglio Nazionale delle Ricerche
(CNR), il cui primo presidente è Guglielmo Marconi,
divenuto ammiratore di Mussolini.
Il 18 novembre In Italia del Nord viene approvata una nuova legge
elettorale maggioritaria, che prevede un premio di maggioranza pari ai due terzi di seggi per il partito più votato che
supererà il quorum del 25 %. Proteste da parte di Popolari e Socialisti, ma le
diffidenze reciproche tra questi due partiti impediranno loro di coalizzarsi
contro il Fascismo, e questo sarà il vero motivo della vittoria di Mussolini.
Il 1 dicembre in Valle di Scalve (Bergamo) crolla la
diga del Gleno, causando oltre 350 morti.
1924: il 27 gennaio viene
finalmente risolto il contenzioso che riguarda la città di Fiume,
spartita tra Italia del Nord e Jugoslavia: all'Italia spettano il centro città, l'entroterra e alcune periferie,
mentre alla Jugoslavia va l'area di Porto Barros.
Il 1 febbraio il governo Mussolini riconosce l'Unione Sovietica.
Il successivo 14 agosto la riconoscerà anche il Regno delle Due Sicilie.
Nessuna relazione diplomatica invece tra URSS e Stato Pontificio.
Il 12 febbraio a Milano Antonio Gramsci fonda da il
quotidiano "l'Unità", organo del Partito Comunista d'Italia.
Il 5 aprile, in un clima di violenze e brogli da parte delle camice nere si svolgono le
elezioni politiche in Italia del Nord: il Partito Nazionale Fascista ottiene il
66,5 % dei voti. Chi ha il coraggio di denunciare le irregolarità è il
deputato socialista veneto Giacomo Matteotti, il
quale il 30 maggio pronuncia davanti alla Camera dei Deputati di Milano un
celebre discorso, nel quale tra l'altro accusa il fratello di Mussolini,
Arnaldo, di corruzione ed intrallazzi con le grandi industrie petrolifere
americane. « Ora potete preparare il mio funerale »,
dice ai compagni di partito alla fine del discorso. Ed è buon profeta: il 10 giugno Matteotti
viene rapito e ucciso da una squadraccia fascista mentre passeggia in Parco
Sempione a Milano. Il suo cadavere verrà ritrovato il 16 agosto nell'Oasi
di Vanzago. Il 27 giugno le opposizioni al Fascismo riescono finalmente a
coalizzarsi e si impegnano a non partecipare più ai lavori del Parlamento fino a che un nuovo governo non ristabilisca la legalità
in Italia.
Il generale duosiciliano conte Domenico Siciliani
(1879-1938), governatore della Libia, dopo tre anni di spietate campagne militari
sconfigge i Senussi e conquista definitivamente Misurata, la
Gefara, il Gebel Nefusa e
Garian, ampliando notevolmente i confini della
colonia.
Il 20 luglio il trevigiano Ottavio Bottecchia
(1894-1927) è il primo ciclista italiano della storia ad imporsi nel Tour
de France.
Il 21 settembre viene inaugurato a Lainate il primo tratto
dell'Autostrada dei Laghi, da Milano a Varese, la prima autostrada realizzata nel mondo.
Il 1 ottobre per iniziativa di Don Giacomo Alberione
nasce il settimanale per ragazzi "Il Giornalino",
tuttora pubblicato.
Il 24 dicembre Papa Benedetto XV apre la Porta Santa
del Giubileo del 1925. Nel corso di esso saranno
canonizzati Giovanni Battista Maria Vianney (1786-1859), noto come il curato d'Ars, e
Teresa del Bambin Gesù (1873-1897), Patrona delle Missioni.
1925: il 3 gennaio, nel discorso di inizio
anno, Benito Mussolini si assume esplicitamente la responsabilità politica dell'omicidio di Giacomo Matteotti,
si arroga i pieni poteri e annuncia la nascita di un regime dittatoriale «
per salvare l'Italia dal pericolo rosso ». In tutto il paese si verificano arresti di massa,
le sedi dei partiti e dei giornali di opposizione sono chiuse, il Gran Consiglio del Fascismo
diventa supremo organo istituzionale. Mussolini assume il titolo di
"Duce".
Il 19 gennaio muore a
83 anni la Regina Madre delle Due Sicilie Maria Sofia di
Baviera.
Il
12 febbraio Roberto Farinacci, ammiratore di
Benito Mussolini e di Michele Bianchi, fonda a Isernia il Movimento
Sociale Nazionale, un partito di estrema destra che nelle Due Sicilie non
raccoglierà mai più del 4 % dei voti.
Il
18 febbraio a Torino Giovanni Treccani (1877-1961)
fonda l'Istituto Treccani per la pubblicazione
dell'Enciclopedia Italiana.
Il 15 aprile Giovanni Amendola (1882-1966, HL
1882-1926) fonda a Napoli il Partito Comunista
delle Due Sicilie, che non raccoglierà mai più del 6 % dei voti.
Il 21 aprile viene pubblicato il Manifesto degli Intellettuali
Fascisti, redatto da Gabriele D'Annunzio.
Come risposta, Luigi Einaudi (1874-1961) pubblica
il Manifesto degli Intellettuali Antifascisti.
Il 22 maggio il socialista Sandro Pertini viene arrestato per la prima volta per attività contro il regime fascista.
Il 14 giugno Benito Mussolini annuncia l'avvio della "battaglia del
grano", volta al raggiungimento dell'autosufficienza granaria
dell'Italia del Nord.
Il 4 luglio muore a soli 24 anni Pier Giorgio Frassati,
figlio di Alfredo Frassati, fondatore de "La Stampa" di Torino: ha contratto la
poliomielite assistendo i poveri di Torino. Papa Giovanni Paolo II lo
beatificherà il 20 maggio 1990.
Il 19 luglio Ottavio Bottecchia vince per la seconda volta consecutiva il Tour de France.
Il 2 ottobre viene firmato a Milano un accordo tra la Confindustria e la
Confederazione Nazionale delle Corporazioni Sindacali, che sancisce il reciproco riconoscimento univoco quali rappresentanti degli industriali e dei lavoratori. Si riconosce in tal modo il monopolio sindacale
fascista: i sindacati antifascisti sono posti fuorilegge.
Il 3 novembre il quotidiano "Il Popolo", organo del Partito Popolare Italiano, cessa le pubblicazioni dopo mesi di continui sequestri. La testata
riprenderà ad uscire clandestinamente solo nel 1943
Il 5 novembre un decreto legge sancisce la nascita dell'Istituto LUCE (L'Unione per la Cinematografia Educativa),
con sede a Milano.
Il 27 novembre Mussolini dispone l'introduzione del saluto romano in tutte le amministrazioni civili nei rapporti tra superiori ed inferiori.
La maggior parte dei leader antifascisti fugge in esilio in Francia o nel Regno
delle Due Sicilie.
Margherita Sarfatti pubblica una biografia di
Mussolini che diventerà un best-seller.
Eugenio Montale (1896-1981) pubblica la sua
raccolta "Ossi di Seppia".
Il Re di Francia Giovanni III d'Orléans
1926: il
15 febbraio a Parigi per le conseguenze di un pestaggio fascista muore il giornalista liberale
torinese Piero Gobetti.
Il 27 febbraio Giulia Concetta Canella riconosce
in un uomo ricoverato al Manicomio Reale di Collegno, che dice di non ricordare
nulla del proprio passato, il marito Giulio Canella,
dato per disperso sul fronte bulgaro durante la Grande Guerra. L'uomo,
ribattezzato "lo Smemorato di Collegno",
sembra riconoscere la donna che dice di essere sua moglie, ma poco dopo un'altra
donna, Rosa Negro, afferma che lo Smemorato è in
realtà suo marito, l'anarchico torinese Mario Bruneri,
e per questo l'uomo è arrestato e processato. L'opinione pubblica norditaliana
si divide, e nella vicenda prende posizione anche la Chiesa, la quale nega che
lo Smemorato possa essere Casella, alimentando sospetti e dietrologie.
Il 28 marzo muore il Re
Luigi Filippo III di Francia. Siccome non ha avuto figli, gli succede Giovanni
d'Orléans,
Duca di Guisa (1874-1940), pronipote di Luigi Filippo I e figlio di Roberto
d'Orléans (1840-1910), duca di Chartres, e di Francesca Maria d'Orléans
(1844-1925). Egli è anche il genero di Re Luigi Filippo II e il cognato di Re
Luigi Filippo III, ed assume il nome di Giovanni III. Il 30 ottobre
1899 Giovanni ha sposato la cugina Isabella d'Orléans (1878-1961),
nuova Regina di Francia.
Il 3 aprile viene istituita l'Opera
Nazionale Balilla, con cui Mussolini si arroga il diritto di
fascistizzare le menti dei ragazzi. Nello stesso giorno viene istituito il Sindacato
Unico Fascista, sono vietati gli scioperi ed è istituita la Magistratura del
Lavoro.
Il 25 aprile alla Scala di Milano
viene rappresentata la prima assoluta
della "Turandot" di Giacomo
Puccini, che è morto a Bruxelles il 29 novembre 1924 a causa di un
cancro alla gola, L'opera, incompiuta, è stata terminata da Franco
Alfano, uno dei suoi allievi, usando i suoi appunti. Il maestro Arturo
Toscanini però interrompe l'opera nel punto cui era arrivato Puccini
prima di morire.
Il 16 maggio muore in esilio a Sanremo l'ultimo Sultano ottomano Mehmet
VI.
Nelle Due Sicilie, per iniziativa del Primo Ministro
Benedetto Croce e del suo Sottosegretario Giacomo
Acerbo (1888-1969), è introdotto il suffragio
universale maschile e femminile.
Il 13 maggio l'ammiraglio dell'Aviazione Duosiciliana Umberto Nobile e l'esploratore norvegese
Roald Amundsen atterrano
in Alaska con il dirigibile "Norge" dopo essere partiti da
Napoli ed aver
sorvolato il Polo Nord. Nel Regno del Sud Nobile diventa un vero e proprio eroe.
Il 9 luglio a Milano nasce l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).
Il 26 agosto a Firenze nasce la squadra della Fiorentina.
Il 3 settembre in Italia del Nord il Fascismo scioglie tutti i consigli comunali e provinciali. L'elezione
dei Sindaci è sostituita dalla nomina governativa dei Podestà.
Il 31 ottobre a Bologna lo studente quindicenne Anteo Zamboni spara a Benito Mussolini,
ma fa cilecca e viene linciato dagli squadristi. C'è chi sospetta che Zamboni
sia stato armato fagli stessi fascisti per eliminare Mussolini e, in caso (come
è avvenuto) fallisse, per giustificare un giro di vite contro gli antifascisti.
Il 1 novembre infatti, in conseguenza dell'attentato, il Consiglio dei Ministri italiano approva le "leggi eccezionali per la sicurezza e la difesa dello stato",
dette anche "Leggi Fascistissime", che prevedono, tra l'altro, lo scioglimento di tutti i partiti di opposizione, l'istituzione del Tribunale
Speciale per la Difesa dello Stato, la restaurazione della pena di morte per chi attenti alla vita del
Re e del Duce, il confino nel Borneo italiano per gli oppositori politici e gli obiettori di
coscienza; vengono chiusi tutti i giornali di opposizione, tra cui il l'"Unità",
l'"Avanti!", la "Voce Repubblicana" e "Il Lavoro". A Cagliari viene assaltata la casa di
Emilio Lussu, che viene arrestato. A Milano i fascisti devastano la sede della
Camera del Lavoro, a Genova danno fuoco alla redazione del quotidiano
"Il Lavoro". L'8 novembre Antonio Gramsci viene arrestato nonostante
goda dell'immunità parlamentare. Assieme a lui il fascismo arresta gran parte del gruppo parlamentare del Partito Comunista Italiano.
Tutti gli arrestati verranno deportati nel Borneo italiano.
Esce nel Regno delle Due Sicilie "Gli ultimi giorni di Pompei",
primo grande successo cinematografico internazionale interamente prodotto e
girato nel Regno Meridionale, ad opera del regista napoletano Carmine
Gallone (1885-1973).
Enrico Fermi vince il concorso per occupare la prima cattedra universitaria di fisica teorica in
Italia del Nord, presso l'Università degli Studi di
Milano.
La scrittrice sarda Grazia Deledda (1871-1936) è
insignita del Premio Nobel per la Letteratura.
1927: il 1 gennaio viene
istituita la Provincia di Varese.
Il 13 febbraio in Italia del Nord entra in vigore la tassa
sul celibato: Mussolini vuole braccia per lavorare la terra, e
soprattutto per combattere, e incoraggia le famiglie numerose.
L'11 marzo Alcide
de Gasperi è arrestato alla stazione di Brescia insieme alla moglie mentre si
sta recando in treno a Trieste con documenti falsi. Accusato di tentato espatrio
clandestino, al processo che segue viene condannato a 4 anni di carcere e a una forte multa.
Dal 26 al 27 marzo si corre la prima edizione delle Mille
Miglia, gara automobilistica su strada che parte da Brescia
e vi fa ritorno attraversando Milano, Torino,
Parma, Bologna, Firenze,
Ravenna, Padova, Trieste,
Pola, Udine, Treviso
e Trento (quindi percorrendo solo l'Italia del
Nord). La gara è vinta da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi
su OM 665.
Il 10 maggio viene fermato a Roma dalla Gendarmeria Pontificia il fotografo Gino
Girolimoni, in cui alcuni testimoni dichiarano di riconoscere il "mostro"
che ha seviziato sette bambine uccidendone cinque, e che ha seminato il terrore
nell'Urbe. L'uomo si dichiarerà sempre innocente, ma verrà condannato
all'ergastolo.
Il 15 maggio il medico fiorentino Vittorio Formentano
(1895-1977) dà vita all'Associazione Volontari Italiani
Sangue (AVIS).
Il 3 giugno il campione
delle due ruote Ottavio Bottecchia viene trovato agonizzante lungo una strada di
Peonis, frazione di Trasaghis. Ricoverato all'ospedale di
Gemona del Friuli, muore dopo 12 giorni. Le indagini ufficiali
parlano di morte accidentale, a causa di un camion che lo ha buttato fuori
strada, ma vi è il sospetto che si tratti di un omicidio legato al racket delle scommesse,
anche se non saranno mai trovate prove definitive al riguardo.
Il 14 settembre la
celebre ballerina statunitense Isadora Duncan muore
tragicamente a Nizza, strangolata dalla sciarpa che indossa, le cui frange si
sono impigliate nei raggi delle ruote dell'automobile da corsa Bugatti sulla
quale è appena salita, salutando gli amici con una frase rimasta famosa:
« Adieu, mes amis. Je vais à l'amour! » («
Addio, amici, vado verso l'amore! »).
Il Partito Nazionale Fascista istituisce i Gruppi
Universitari Fascisti (GUF) per controllare anche il mondo universitario,
con il motto « Libro e moschetto, fascista perfetto ».
Cominciano le persecuzioni contro la FUCI, strenuamente difesa dal suo
assistente ecclesiastico nazionale Giovanni Battista
Montini, il futuro Papa Paolo VI.
Il 23 agosto, nonostante le proteste internazionali, a Charlestown
(Massachusetts) vengono giustiziati gli anarchici italiani
Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, accusati
ingiustamente di omicidio. Nonostante l'avversione verso l'anarchismo, Benito
Mussolini si scaglia contro la decisione del tribunale americano, definito
« pregiudizialmente antiitaliano ».
La città siciliana di Castrogiovanni riprende
l'antico nome di Enna. Girgenti
invece non cambia nome in Agrigento come nella HL.
1928:
l'8 marzo viene arrestato a Roma il pastore protestante inglese Ralph
Lyonel Brydges, che confessa di essere lui il "mostro"
responsabile della morte di cinque bambine. Gino
Girolimoni è scagionato da ogni accusa, ma emigra negli Stati Uniti
d'America sotto una nuova identità, nel timore che l'etichetta di
"mostro" gli resti appiccicata per sempre; di lui non si avranno più
notizie. Il pastore anglicano Ralph Lyonel Brydges è condannato a sua volta
all'ergastolo, ma viene espulso verso il Regno Unito per non creare un incidente
diplomatico con Londra.
Il 12 aprile
l'esplosione di un ordigno all'inaugurazione della Fiera
Campionaria di Milano, durante la visita del re Vittorio Emanuele III,
provoca la morte di venti persone e decine di feriti. La strage rimarrà senza
colpevoli; alcuni accusano ambienti fascisti, visto che inizialmente il Fascismo
era repubblicano.
Nuova impresa di Umberto Nobile, che il 25 maggio
arriva al Polo Nord con il dirigibile
"Due Sicilie", riesce ad atterrare e vi pianta la
bandiera del Regno delle Due Sicilie e una croce benedetta da Papa Benedetto XV.
Tornato a Napoli, viene creato Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San
Gennaro, riceve il titolo di Maresciallo delle Due Sicilie ed è nominato
Ministro della Guerra del Regno Meridionale. Invidioso, il gerarca fascista
Italo Balbo cerca di rubare la scena a Nobile
puntando su un velivolo a lui più congeniale, l'aereo. Organizza così una serie
di raid che lo porteranno in Brasile e negli Stati Uniti d'America.
Il 12 luglio il Re Vittorio Emanuele III inaugura il
Monumento alla Vittoria di Bolzano, tra i mugugni della maggioranza
tedesca.
Scarcerato alla fine di luglio,
Alcide de Gasperi è espulso dal Regno d'Italia del
Nord e si rifugia in esilio a Roma, dove è stimato da Papa Benedetto XV che gli
affida la direzione della Biblioteca Apostolica Vaticana. De Gasperi
resterà in esilio nello Stato Pontificio fino alla Seconda Guerra Mondiale.
A 18 anni,
Agnese Gonxhe Bojaxhiu si trasferisce a
Napoli e decide di entrare nelle
Suore di Loreto, un ramo dell'Istituto della Beata
Vergine Maria che svolge attività missionarie in India. L'anno seguente giungerà
a Calcutta.
Il 28 settembre a Milano viene fondata la Federazione
Italiana Rugby (FIR).
Il 2 ottobre, sempre a Roma, lo spagnolo Josemaría Escrivá
de Balaguer y Albás (1902-1975) fonda l'Opus Dei.
Il 6 novembre una violentissima eruzione dell'Etna
distrugge completamente la cittadina di Mascali.
Enrico Fermi forma intorno a sé un cenacolo di
scienziati provenienti da tutta la Penisola che lavorano insieme a lui al
Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Milano; siccome esso è
ubicato in Via Celoria 16, in zona Città Studi, essi saranno universalmente
noti come "i Ragazzi di Via Celoria". Tra
di essi vi sono il piacentino Edoardo Amaldi ( 1908- 1989),
l'avellinese Oscar D'Agostino (1901-1975), il
pisano Bruno Pontecorvo (1913-1993), l'umbro Franco
Rasetti (1901-2001) e il romano Emilio Segrè
(1905-1989). Il gruppo comincia studi pionieristici di Fisica Nucleare,
finanziati da Mussolini in persona.
1929: l'8 febbraio Antonio
Gramsci comincia a scrivere i cosiddetti "Quaderni
del Borneo".
L'11 febbraio Benito
Mussolini dichiara che « Roma è la capitale naturale
d'Italia », e che « presto o tardi sui suoi sette
colli fatali si insedierà la nuova gioventù fascista ».
« Saranno le camice nere a proteggere il romano pontefice,
non più le guardie svizzere », aggiunge dopo le proteste dei cattolici;
ma il Duce è un vecchio anticlericale, e non sopporta che i cattolici italiani
siano fedeli a Benedetto XV anziché a lui. Dal canto suo Ferdinando III di
Borbone ribatte a muso duro che « il maestro di Predappio
dovrà passare sul mio cadavere, prima di mettere le mani sullo Stato della
Chiesa ». Egli infatti sa che l'annessione fascista di Roma sarebbe solo
il primo passo verso la conquista del Regno delle Due Sicilie.
Il 2 giugno Don
Giovanni Bosco è solennemente beatificato da Papa Benedetto XV.
Enzo Ferrari (1898-1988) fonda a Modena la Scuderia
Ferrari. Suo simbolo è il cavallino rampante di Francesco Baracca, che
è stato donato a Ferrari dalla madre dell'aviatore.
La capitale del Congo Italiano è spostata da Boma a Umbertide
(HL Kinshasa).
Il 7 agosto la Corte d'Appello di Torino stabilisce che lo Smemorato
di Collegno non può essere il professor Giulio Canella, nonostante il
regime fascista premesse per il verdetto contrario. Lo Smemorato finisce in
prigione e sua moglie, che ha avuto da lui tre figli dopo la sua apparizione,
viene considerata adultera. Un problema non da poco per la morale dell'Italia
del Nord Fascista, e infatti Mussolini ordina di insabbiare tutto e di far
dimenticare il caso Bruneri-Canella. Graziato nel 1933 da Vittorio Emanuele III,
l'uomo si trasferirà con la famiglia a Rio de Janeiro, dove morirà l'11
dicembre 1941, convinto di essere Giulio Canella.
Il 24 ottobre è il cosiddetto "giovedì nero":
crolla la Borsa Valori di Wall Street. Hanno fine i
"Ruggenti Anni Venti", inizia la Grande Depressiome.
La crisi economica investe tutto il mondo, e colpisce duramente anche
i tre Stati Italiani. A Napoli Benedetto Croce, accusato di incapacità nel
gestire la crisi, è costretto a dimettersi da Primo Ministro e sostituito da Enrico
de Nicola (1877-1959). In Germania l'economia va a rotoli, e ciò favorirà
l'ascesa di Adolf Hitler.
A Napoli viene pubblicato il romanzo "Gli
Indifferenti" di Alberto Moravia
(1907-1990).
Il siracusano Orso Mario Corbino (1876-1937),
Ministro delle Scienze del Regno delle Due Sicilie, fonda l'Istituto di Fisica
dell'Università di Napoli e chiama a dirigerlo il giovane genio catanese Ettore
Majorana.
1930: l'8 gennaio
Umberto, figlio di Vittorio Emanuele III ed erede
al trono dell'Italia del Nord, sposa Marie José di
Sassonia Coburgo-Gotha (1906-2001), figlia di re Alberto I del Belgio.
Il 24 aprile
Edda Mussolini, figlia primogenita del Duce, sposa
Galeazzo Ciano, figlio del potentissimo gerarca
fascista livornese Costanzo Ciano (1876-1939),
conte di Cortellazzo e di Buccari, Presidente della Camera dei Deputati di
Milano. Costanzo Ciano è uno degli uomini più ricchi e corrotti del regime
fascista, tanto che persino il Duce sente la necessità di allearsi con lui
mediante un matrimonio di comodo.
Dal 13 al 30 luglio si disputa in Argentina la
prima edizione della Coppa del Mondo di Calcio;
viene scelta questa sede perchè l'Argentina è due volte campione olimpica di
calcio (ricordiamo che in questa Timeline l'Uruguay è una provincia
dell'Argentina). Quasi tutti i paesi europei rifiutano di inviare le loro
Nazionali in Sudamerica per l'eccessivo costo della trasferta: il crollo della
Borsa di Wall Street è cosa recente. Anche Mussolini rifiuta di inviare la
Nazionale Azzurra in Argentina, nonostante i numerosissimi italiani immigrati in
quella nazione; solo Belgio,
Francia, Jugoslavia e
Regno delle Due Sicilie accettano di partecipare. Enrico de Nicola decide
l'invio della squadra borbonica proprio per non deludere i discendenti dei
duosiciliani che si sono trasferiti laggiù. Le Due Sicilie superano il primo
turno battendo 3-1 il Perù e 2-0 la Colombia, ma il 26 luglio a Buenos Aires
incassano un duro 4-1 dall'Argentina (con due gol del capocannoniere
Guillermo Stabile), che poi vincerà il titolo
battendo in finale il Brasile 4-2. Siccome non è prevista la finale di
consolazione, le Due Sicilie tornano comunque a casa con un onorevole terzo
posto.
Il 23 luglio il Terremoto del Vulture fa registrare
numerosi danni e morti in Basilicata, Puglia e Campania; gravi lesioni anche a
Napoli all'edificio del Museo Archeologico Nazionale. Il 30 ottobre un altro
forte terremoto colpisce Senigallia, nello Stato
Pontificio, e provoca 18 morti e gravi distruzioni.
Con un gesto rivoluzionario,, Papa Benedetto XV permette a Roma la costituzione
del Partito Socialdemocratico, fondato dai fratelli
Carlo e Nello Rosselli,
nonostante le proteste di Benito Mussolini e della nobiltà "nera" romana.
Il Partito Comunista invece resta rigorosamente fuorilegge nello Stato
Pontificio.
Il 17 dicembre Italo Balbo organizza un raid aereo che lo porta a
Rio de Janeiro. La sua popolarità sale alle stelle.
Viene fondata l'OVRA (Organizzazione di Vigilanza per la Repressione dell'Antifascismo), la polizia politica fascista con a capo
Luigi Federzoni (1878-1967).
Il regista duosiciliano Gennaro Righelli (1886-1949)
gira il primo film sonoro in lingua italiana, "La
canzone dell'amore", per ironia della sorte tratto da una novella di
Pirandello intitolata "In Silenzio"!
Ignazio Silone (1900-1978) pubblica a Napoli il suo
capolavoro "Fontamara".
Il Primo Ministro delle Due Sicilie Benedetto Croce (1866-1952)
1931: il 24 gennaio in Libia l'esercito
borbonico conquista l'oasi di Kufra.
Il 14 maggio, al Teatro Comunale di
Bologna, il Maestro Arturo Toscanini
(1867-1957), fiero antifascista, deve dirigere un concerto in memoria di Giuseppe Martucci,
ma si rifiuta di eseguire "Giovinezza" al cospetto del gerarca
fascista Leandro Arpinati, e per questo viene aggredito e schiaffeggiato dalla "camicia nera"
Guglielmo Montani davanti ad un ingresso laterale del
teatro. Per questi atteggiamenti di aperta ostilità al regime, Toscanini subisce una campagna di stampa ostile
e lo spionaggio delle telefonate, e così decide di non dirigere più orchestre in Italia fin quando il fascismo
sarà al potere.
Con l'Enciclica "Quadragesimo Anno" il 15
maggio Benedetto XV ribadisce la dottrina sociale della Chiesa e condanna
l'ateismo di stato sovietico.
Mussolini decide di sopprimere l'Azione Cattolica
nell'Italia del Nord, non sopportando l'esistenza di organizzazioni non
fasciste. Papa Benedetto XV, che pure inizialmente aveva salutato con favore
l'ascesa di Mussolini in funzione antibolscevica, risponde il 29 giugno con
l'enciclica « Non abbiamo bisogno », nella quale
definisce il Fascismo « una vera e propria statolatria pagana, non meno in contrasto con i diritti naturali della famiglia che con i diritti soprannaturali della Chiesa ».
Il 1 luglio il Duce inaugura la Stazione di Milano
Centrale.
L'11 settembre Domenico Siciliani (1879-1938),
governatore duosiciliano della Libia, dopo averlo braccato per anni cattura Omar al-Mukhtār,
capo carismatico della ribellione senussita contro l'occupazione borbonica. Il 16 settembre,
dopo un processo sommario, al-Mukhtār è impiccato a Soluch, 56 chilometri a sud di Bengasi, in Cirenaica.
Le sue ultime parole consistono in un un noto versetto coranico: «
Innā li-llāhi wa innā ilayHi rāgiʿūna » («
A Dio apparteniamo ed a Lui ritorniamo »). Oggi in Libia lo si considera
un eroe nazionale.
Il 12 ottobre Guglielmo Marconi da Milano invia un segnale radio che illumina a Rio de Janeiro il
Cristo Redentore, quale dimostrazione dell'affidabilità delle comunicazioni radio intercontinentali.
Inizia le sue pubblicazioni "Famiglia Cristiana",
fondata da Don Giacomo Alberione.
Ettore Majorana scopre quello che chiama il
"protone neutro", cioè il neutrone.
Il triestino Bruno de Finetti (1906-1985) introduce
la cosiddetta Definizione Soggettiva di Probabilità.
1932: il 23 gennaio a Milano viene pubblicato il primo numero de
"La Settimana Enigmistica".
Il 30 giugno viene ultimato il prosciugamento delle Paludi
Pontine, uno dei maggiori successi del pontificato di Benedetto XV.
Con l'Enciclica "Acerba Animi" Papa
Benedetto XV sostiene apertamente la rivolta dei "Cristeros"
contro le persecuzioni religiose volute dal governo anticlericale del Messico.
Il 6 agosto sulla terrazza dell'Hotel Excelsior si apre la prima edizione della Mostra Internazionale
di Arte Cinematografica di Venezia.
Il 18 dicembre viene fondata la città di Benedicta
nel sito in cui nella HL è stata fondata Littoria (dal 1946 Latina); il suo nome
è un omaggio a Benedetto XV.
Il generale Rodolfo
Graziani (1882-1955) diventa Capo di Stato Maggiore delle Milizie
Pontificie.
Ettore Majorana a soli 26 anni vince il Premio
Nobel per la Fisica per la scoperta del neutrone.
A Milano Majorana incontra per la prima volta Enrico Fermi; i due diventeranno
grandissimi amici.
1933: viene fondato l'IRI al fine di salvare dalla bancarotta le maggiori banche
dell'Italia del Nord.
Il 29 gennaio Adolf Hitler diventa Cancelliere. Il
24 marzo ottiene pieni poteri: inizia la dittatura nazista. Inizialmente
Mussolini è ostile a Hitler, temendo che questi voglia riprendersi il Tirolo
meridionale e Bolzano.
L'8 aprile con la bolla "Quod nuper" Papa
Benedetto XV indice un Anno Santo Straordinario per
celebrare il 1900° anniversario della Redenzione dell'Umanità,
tradizionalmente avvenuta nel 33 d.C. Benedetto XV è così il primo Papa della
storia a indire due Giubilei (il secondo sarà Giovanni Paolo II, nel 1983 e nel
2000).
Il 10 aprile a Torino viene fondata la Cetra
(Compagnia per Edizioni, Teatro, Registrazioni ed Affini), grande compagnia
discografica.
Il 29 giugno il pugile friulano Primo Carnera
(1906-1967) al Madison Square Garden Bowl di New York manda al tappeto Jack Sharkey
e conquista il titolo di campione mondiale di pesi massimi. Mussolini lo celebra
come un eroe nazionale.
Dal 1 luglio al 12 agosto Italo Balbo organizza una
trasvolata di venticinque idrovolanti S.55X che
partono da Orbetello e raggiungono il
Canada e gli Stati Uniti
d'America. Al ritorno a Milano viene nominato
Maresciallo dell'Aria e Governatore della Tunisia.
C'è chi dice che quest'ultima promozione sia stata voluta da Mussolini per
allontanare il popolare gerarca che rischia di rubargli il centro del
palcoscenico.
Il 20 luglio il cardinale Segretario di Stato Eugenio
Pacelli firma un concordato con la Germania
nazista a tutela dei diritti dei cattolici tedeschi; per i tedeschi firma il vicecancelliere
Franz von Papen, un nobiluomo cattolico amico di
Pacelli (che è stato a lungo Nunzio in Germania). In seguito Hitler
dichiarerà: « Con quel concordato sono stato l'unico
uomo della storia a fregare il Papa! »
Giuseppe Ungaretti (1888-1970), convertitosi
al cattolicesimo, pubblica la raccolta di poesie
"Sentimento del tempo".
1934: il 17 marzo vengono
firmati i Protocolli di Milano tra Italia del
Nord, Ungheria ed Austria, in funzione chiaramente antitedesca.
Il 1 aprile, Domenica
di Pasqua, Don Giovanni Bosco è solennemente
canonizzato da Papa Benedetto XV.
Luigi Pirandello vince il
Premio Nobel per la Letteratura.
Il 3 settembre Papa Benedetto XV festeggia i vent'anni
dall'elezione al Soglio Pontificio. In Italia del Nord Mussolini fa di tutto per
sabotare le celebrazioni.
I GUF organizzano i primi Littoriali della Cultura e
dell'Arte.
Dal 27 maggio al 10 giugno si gioca nell'Italia del Nord la seconda edizione del
Campionato del Mondo di Calcio. Mussolini vuole a
tutti i costi trasformare l'evento in una manifestazione della prestanza fisica
italiana; l'Argentina campione del mondo in carica però non partecipa,
restituendo lo sgarbo fatto quattro anni prima dall'Italia del Nord, che non ha
voluto partecipare all'edizione di Buenos Aires. Partecipano 16 squadre: Austria,
Belgio, Brasile, Cecoslovacchia,
Due Sicilie, Egitto, Francia,
Germania, Italia del Nord,
Paesi Bassi, Romania,
Spagna, Stati Uniti,
Svezia, Svizzera e Ungheria
(lo Stato Pontificio non ha superato le qualificazioni). Il 27 maggio negli
Ottavi a Milano l'Italia del Nord allenata da Vittorio
Pozzo (1886-1968) straccia gli Stati Uniti
7-1, mentre lo stesso giorno a Bologna le Due Sicilie sono eliminate 3-2 dalla Svezia,
e non riescono a ripetere l'impresa di quattro anni prima. Il 1 giugno nei
Quarti a Firenze l'Italia del Nord supera 1-0 la Spagna
(la partita è stata rigiocata perchè il giorno prima si era chiusa sullo 0-0),
il 3 giugno in Semifinale a Torino batte la forte Austria
1-0, e infine in finale a Milano supera in Finale 2-1 ai tempi supplementari la Cecoslovacchia,
che era andata in gol per prima, conquistando per la prima volta il titolo di Campione del Mondo.
Il 14 giugno a Venezia Mussolini e Hitler si incontrano per la prima volta.
Il secondo, che fin qui si considerava discepolo di Mussolini, ritiene da ora in
poi di aver superato il maestro.
Il 26 luglio a Vienna cospiratori nazisti in divisa da ufficiali dell'esercito occupano la cancelleria
dove è in corso una riunione di gabinetto e assassinano il Cancelliere Engelbert Dollfuss. L'Italia
del Nord, che « vigila con l'arma al piede »
(Mussolini dixit), invia al Brennero quattro divisioni, e Hitler (che ha appena
assunto il titolo di Führer) è costretto a sconfessare l'operato dei suoi sgherri
austriaci e a rimandare l'annessione dell'Austria.
L'11 ottobre in Italia del Nord viene introdotta la giornata lavorativa di otto
ore.
Il 5 dicembre avviene l'incidente di Ual Ual: un forte duosiciliano nell'Ogaden,
al confine tra Abissinia e Somalia Borbonica (e tra esse conteso) viene
attaccato da 1.500 soldati abissin, causando 80 vittime tra i difensori
duosiciliani. Questo episodio rischia di precipitare le Due Sicilie in guerra
con l'Etiopia, quarant'anni dopo il disastro di Adua: una ventata nazionalista
attraversa il Duplice Regno, e i Nazionalisti, guidati da Roberto Farinacci,
chiedono la dichiarazione di guerra al Negus Haile Selassie, allo scopo di
conquistare l'Etiopia ed allargare l'impero coloniale. Enrico de Nicola però
temporeggia.
Enrico Fermi e "i Ragazzi di Via Celoria" ottengono involontariamente
la prima reazione di fissione nucleare della storia
e scoprono come rallentare i neutroni veloci.
Luigi Pirandello vince il Premio
Nobel per la Letteratura.
Aldo Palazzeschi (1885-1974) pubblica il suo romanzo più
noto, "Le Sorelle Materassi".
1935: dopo essersi consultato
con i Capi di Stato Maggiore dell'Esercito Borbonico, il Primo Ministro
Enrico de Nicola conclude che l'e Due Sicilie non
sono pronte ad una guerra contro l'Impero Abissino, ancora in larga parte
tribale ma estremamente potente. Accetta perciò la mediazione della Società
delle Nazioni e del Primo Ministro francese Pierre Laval
(1883-1945): il Negus accetta di determinare con precisione i confini tra
Abissinia e Somalia Borbonica, in modo leggermente più favorevole alle Due
Sicilie, e di risarcire le famiglie dei soldati caduti. Una nuova guerra
coloniale è scongiurata, ma in patria de Nicola è accusato di irresolutezza ed è
costretto a dimettersi. In tal modo
Benedetto Croce torna a ricoprire la carica di
Primo Ministro del Regno delle Due Sicilie.
Per una guerra coloniale scongiurata, se ne rischia un'altra: il Congo Italiano
è scosso da movimenti di rivolta, dopo che il regime Fascista ha accentuato lo
stato di apartheid fra la stragrande maggioranza di colore e la minoranza di
coloni italiani. Come conseguenza, Giuseppe Kasa-Vubu
(1917-1969), seguace di Gandhi, fonda l'ABACO
(Alleanza dei Bacongo), che inizialmente si prefigge solo la conservazione della
cultura e delle lingue locali congolesi, contro l'italianizzazione forzata
portata avanti dal Fascismo. Mussolini però accetta un solo partito politico,
quello che ha a capo lui, e spedisce nel Congo come Governatore
Emilio de Bono (1866-1944), uno dei triumviri della
Marcia su Milano. Questi arresta Giuseppe Kasa-Vubu e tutti gli altri capi
dell'ABACO, ordina un giro di vite e fa sparare contro gli attivisti congolesi
che manifestavano pacificamente, causando una strage. Come conseguenza i
nazionalisti congolesi abbandonano la lotta non violenta propugnata da Kasa-Vubu,
ed iniziano una feroce guerriglia contro gli occupanti italiani. De Bono ordina
rastrellamenti, esecuzioni sommarie, e addirittura mutilazioni: fa tagliare una
mano o un piede a tutti coloro che arresta, anche senza prove, come monito
contro gli insorti.
Le notizie delle atrocità commesse da de Bono in Congo arrivano rapidamente a
Ginevra, sede della Società delle Nazioni, che
intima severamente a Mussolini di rispettare i diritti umani in Congo. Ma la SdN
significa Regno Unito e Francia, e al Duce non sembra che queste due potenze
coloniali si siano comportate meglio di lui, nei loro immensi domini, per cui
risponde picche. E così, il 6 ottobre il Consiglio della Società delle Nazioni
condanna ufficialmente il genocidio perpetrato dai Fascisti nel Congo, e il 4
novembre l'Assemblea approvate sanzioni economiche contro
l'Italia del Nord. Mussolini risponde proclamando la politica
dell'"autarchia", cioè l'autosufficienza economica dell'Italia del Nord: il
cotone, ad esempio, è sostituito con la nostrana canapa. Il Partito Nazionale
Fascista dà il via alla campagna "Oro alla Patria"; gli italiani sono costretti
a donare le proprie fedi nuziali d'oro per far fronte alle difficoltà delle
sanzioni. Tutto questo è accompagnato da una massiccia campagna propagandistica
volta a denunciare i disagi causati dalle « inique
sanzioni ». Purtroppo queste ultime hanno l'effetto di allontanare
l'Italia Fascista da Francia e Inghilterra, tradizionali alleate dell'Intesa,
per avvicinarla al Terzo Reich, che continua a rifornire Milano di materie prime
in barba alle sanzioni.
Inizia le sue pubblicazioni "L'Intrepido", storica testata milanese che mescola fumetti e sport.
Re Ferdinando III delle Due Sicilie
1936: scoppia la
Guerra
Civile Spagnola. In essa si distingue la militante comunista Dolores Ibárruri Gómez, detta
"la Pasionaria" (1895-1989), la quale
dichiara che il suo modello di donna è l'indimenticata Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva.
Da una frase di quest'ultima la "Pasionaria" ha ripreso il suo motto: «
Meglio morire in piedi, che vivere in ginocchio ».
Il 7 giugno Gino Bartali (1914-2000) vince il Giro
d'Italia per la prima volta.
Dal 1 al 16 agosto si tengono i Giochi Olimpici di Berlino, trasformati da
Hitler in una grande manifestazione di forza dei nazisti. La bolognese
Trebisonda Valla, detta
Ondina (1916-2006), è la prima donna italiana a vincere un oro olimpico,
negli 80 m a ostacoli. La Nazionale Italiana di Calcio allenata da Vittorio
Pozzo vince la Medaglia d'Oro battendo 2-1 la forte Austria con due gol di Annibale Frossi,
che gioca con gli occhiali.
Il 25 ottobre viene firmato l'Asse Roma–Berlino,
patto d'amicizia tra Italia del Nord fascista e Germania nazista. Per la prima
firma il ministro degli Esteri Galeazzo Ciano,
genero di Mussolini, per la seconda il suo omologo tedesco
Konstantin von Neurath. Il riavvicinamento tra le due potenze
dittatoriali porta come conseguenza l'intervento di entrambe le potenze nella
Guerra Civile Spagnola a fianco di Francisco Franco. L'anziano Papa Benedetto XV
critica duramente l'alleanza tra Italia del Nord e Germania, accusando Mussolini
e Hitler di "neopaganesimo". Come conseguenza si segnalano in Italia del Nord
aggressioni da parte di camice nere fasciste ai danni di sacerdoti e fedeli
all'uscita dalla Messa.
Il progressivo avvicinamento tra la dittatura fascista e quella nazista porta
con sé anche l'avvicinamento del Regno delle Due Sicilie a Francia e Regno
Unito, con le quali il Ministro della Difesa borbonico, il napoletano Angelo Raffaele Jervolino
(1890-1985) negozia un trattato di mutua assistenza militare, nel caso in cui a
Benito Mussolini venga in mente di conquistare il Sud della Penisola.
Il 10 dicembre muore a Girgenti Luigi Pirandello.
Egli ha appena terminato il suo ultimo lavoro teatrale, "I giganti della
montagna", opera a sfondo mitologico che verrà rappresentata
postuma.
Il Fascismo inizia ad internare i gay, definiti
"femminelli" e duramente perseguitati dal regime, sull'isola di Pianosa,
nell'arcipelago toscano, che diverrà uno dei simboli della lotta per i diritti degli omosessuali.
Viene commercializzata per la prima volta la Fiat 500
"Topolino".
1937: l'8 marzo, durante la Guerra
Civile Spagnola, i Legionari dell'Italia del Nord inviati da Mussolini vengono sconfitti nella
Battaglia di Guadalajara dai Repubblicani
supportati dalle Brigate di volontari italiani ostili alla dittatura. Anche
volontari delle Due Sicilie combattono in entrambi gli schieramenti.
Il 14 marzo con l'enciclica "Mit Brennender Sorge"
("Con Ardente Preoccupazione"), scritta dal Segretario di Stato
Eugenio Pacelli, Papa Benedetto XV condanna duramente il nazismo e il suo
antisemitismo. Il 19 marzo, con l'enciclica "Divini Redemptoris",
il Pontefice condanna anche il comunismo.
Il 27 aprile il leader comunista Antonio Gramsci
muore a soli 46 anni nel Borneo italiano, dove è stato deportato.
Il 28 aprile a Milano viene inaugurata Cinecittà.
Il 9 giugno vengono assassinati i fratelli Carlo e
Nello Rosselli, antifascisti che siedono nel
Senato dello Stato Pontificio. Tutti puntano il dito contro Mussolini, siccome i
due fratelli Rosselli erano un punto di riferimento per gli intellettuali del
Nord d'Italia esuli a Roma.
Il 20 luglio muore a Milano Guglielmo Marconi, padre della radio.
Il 4 agosto 1937 esce sugli schermi dell'Italia del Nord il kolossal "Scipione
l'Africano", girato in Tunisia con grande profusione di mezzi dal
regista Camillo Mariani Dell'Aguillara. Con questo
film Mussolini intende celebrare i fasti della Romanità, ai quali si richiamava
già nel nome del movimento (i Fasci Littori dell'Antica Roma), e contemporaneamente
riafferma il fatto che vuole conquistare la Città di Roma e farne la capitale
dello Stato Fascista. Come conseguenza il film è vietato nello Stato
Pontificio.
Il 5 settembre Mussolini si reca in Germania per incontrare Hitler, e rimane affascinato dalla potenza dell'esercito
tedesco, al punto da convincersi che esso potrà conquistare tutto il mondo.
Tale convinzione gli sarà fatale. Come conseguenza il 6 novembre l'Italia entra a far parte del
Patto Anti-Comintern, insieme a Germania e Giappone,
e l'11 dicembre abbandona la Società delle Nazioni, dietro consiglio di Hitler
che se è dissociato già da molti anni.
Il 21 dicembre Amedeo di Savoia-Aosta, nipote di Re
Vittorio Emanuele III, è nominato Vicerè del Congo
Italiano. Egli fa cessare le repressioni e le mutilazioni contro la
popolazione civile congolese.
Il 26 dicembre viene proiettato per la prima volta nelle Due Sicilie il lungometraggio
animato di Walt Disney "Biancaneve e i sette nani":
è subito un grande successo. Invece nell'Italia del Nord il film è proibito
dal regime.
Il chimico torinese Carlo Perrier (1886-1948) e il
fisico romano Emilio Segrè (1905-1989), che
lavorano entrambi all'Università di Palermo,
studiano un campione di molibdeno inviato loro dal
fisico americano Ernest O. Lawrence (1901-1958), che
è stato bombardato con nuclei di deuterio nel ciclotrone dell'Università della California di Berkeley,
e vi scoprono l'elemento 43 della Tavola Periodica,
che nessuno è mai riuscito fino ad ora ad isolare. Essi battezzano l'elemento Panormio
(simbolo Pn), in onore della città di Palermo
(nella HL l'elemento è noto come Tecnezio, simbolo Tc); oggi esso è usato in
radiodiagnostica.
1938: il 1 marzo Gabriele D'Annunzio si
spegne a 74 anni nella sua
villa di Gardone Riviera a causa di una emorragia cerebrale (qualcuno parla di suicidio
per overdose di farmaci). Il Fascismo gli tributa funerali di stato; il Vate è
sepolto nel Mausoleo del Vittoriale.
Il 12 marzo, con il consenso di Benito Mussolini, le truppe tedesche entrano in Austria,
che il 13 viene annessa al Terzo Reich ("Anschluss").
Ora Italia del Nord e Germania confinano direttamente.
Hitler annuncia che vuole incorporare anche i territori cecoslovacchi abitati da tedeschi, i
Sudeti.
Il 26 marzo Ettore Majorana a soli 32 anni viene
nominato Rettore dell'Università Federico II di Napoli.
Rifiuta invece di ricoprire il ruolo di Ministro delle Scienze delle Due Sicilie
dopo la prematura scomparsa di Orso Mario Corbino.
Il 6 maggio è la data della storica visita di Hitler a
Milano, accolto dal Re e dal Duce alla Stazione Centrale. Per protesta il cardinale Achille Ratti, Arcivescovo di Milano, abbandona la città e si reca al Sacro Monte di Varese. Durante questa particolare giornata, in uno squallido condominio nel quartiere Gallaratese di Milano, mentre quasi l'intero caseggiato affluisce alla parata in onore del Führer, si incontrano
Antonietta, casalinga illetterata sposata con un fervente fascista e madre di sei figli viziati, e
Gabriele, un ex radiocronista disoccupato. Antonietta è rapita dal suo fascino discreto, lo invita a casa per offrirgli un
caffé, gli mostra il proprio album dove conserva le fotografie del Duce e tenta di conquistarlo sul terrazzo, volendo cogliere
l'occasione per fuggire dalla sua esistenza grama e succube, retaggio della cultura fascista che relega le donne a un ruolo subalterno di casalinghe fedeli e prolifiche. Gabriele però le confessa la sua omosessualità, causa principale del suo licenziamento dalla radio di Stato. Superato il momento di cocente delusione da parte di Antonietta, i due empatizzano l'uno l'infelicità dell'altro. Quando arrivano gli agenti dell'OVRA ad arrestare Gabriele per deportarlo nel Borneo italiano a causa del suo orientamento sessuale, ritenuto criminoso dai fascisti, Antonietta confessa (falsamente) di essere lesbica, venendo immediatamente arrestata e portata via con Gabriele, anche lei verso una probabile deportazione. In tal modo riesce a sfuggire alla sua greve realtà di fattrice asservita al marito-padrone. I due potranno tornare in Italia solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale; la loro storia verrà raccontata nel 1977 dal regista
Ettore Scola nel film "Una giornata
particolare", con Sophia Loren nei panni di Antonietta e
Marcello Mastroianni in quelli di Gabriele.
Dal 4 al 19 giugno si gioca nel Regno di Francia la terza edizione del Campionato
del Mondo di Calcio: partecipano Belgio, Brasile,
Cecoslovacchia, Cuba,
Due Sicilie, Francia, Germania,
Indie Orientali Olandesi, Italia
del Nord (ammessa di diritto come campione uscente), Norvegia,
Paesi Bassi, Polonia,
Romania, Svezia, Svizzera
e Ungheria. L'Austria,
inizialmente qualificatasi proprio a danno delle Due Sicilie, si ritira a causa
dell'Anschluss, e così il Regno delle Due Sicilie viene ripescato. L'Argentina
non partecipa per protesta perchè il Campionato Mondiale non è tornato in
Sudamerica, la Spagna invece non partecipa neppure
alle qualificazioni perchè sconvolta dalla Guerra Civile. Anche stavolta le Due
Sicilie fanno poca strada: il 5 giugno a Lione sono sconfitte 2-0 dalla Svezia
negli Ottavi. Invece l'Italia del Nord, ancora guidata da Vittorio Pozzo, lo
stesso giorno a Marsiglia supera faticosamente la Norvegia
2-1 dopo i tempi supplementari; tuttavia nei Quarti il 12 giugno a Colombes
(alla periferia di Parigi) batte brillantemente i padroni di casa della Francia
3-1 con un rigore di Gino Colaussi e una doppietta
di Silvio Piola. Il 16 giugno ancora a Marsiglia
gli Azzurri incontrano in Semifinale i Brasiliani,
che sono così convinti di arrivare in finale da aver già comprato il biglietto
per Parigi; invece a vincere 2-1 è l'Italia, che il 18 giugno a Colombes batte 4-2 la
forte nazionale ungherese e vince il suo secondo
titolo mondiale consecutivo, con gran gioia di Mussolini.
Il 18 settembre, per compiacere l'antisemita Hitler, Benito Mussolini promulga le
famigerate Leggi Razziali che di fatto trasformano
gli Ebrei in cittadini di serie B. Gli Ebrei sono espulsi dagli impieghi statali e d'interesse pubblico,
non possono frequentare le scuole statali, i matrimoni misti sono proibiti.
Molti di loro fuggono nel Regno delle Due Sicilie; Papa Benedetto XV protesta
duramente.
Le leggi razziali colpiscono anche i "Ragazzi di Via
Celoria", molti dei quali sono di religione ebraica: Bruno
Pontecorvo fugge in URSS; Franco
Rasetti emigra in Canada, dove abbandona la
Fisica e intraprende studi di Paleontologia; Emilio Segrè
si trasferisce a Berkeley, negli Stati Uniti
d'America. Anche D'Agostino, pur non essendo ebreo, ritorna in patria e diventa
collaboratore di Ettore Majorana. Neanche Enrico Fermi è ebreo, ma lo è sua
moglie Laura Capon, così decide di levare le tende
anche lui. Majorana lo invita ad unirsi a lui a Napoli, ma lui preferisce
accettare l'invito della Columbia University di New York.
La fortuna lo assiste: a soli 37 anni gli è conferito il Premio
Nobel per la Fisica per aver scoperto il rallentamento dei neutroni. Egli
allora si reca a Stoccolma con la famiglia per ritirarlo, quindi si trasferisce
a New York senza far ritorno in Italia. A Milano resta solo Edoardo
Amaldi, che dopo la guerra ricostruirà il Dipartimento di Fisica di Via
Celoria.
Siccome Hitler vuole a tutti i costi riunire i Sudeti alla madrepatria, e
minaccia la guerra nel caso in cui non gli daranno ciò che vuole, Mussolini
lancia l'idea di un incontro ad alto livello in cui lui farà da mediatore. E
così, dal 28 al 30 settembre si tiene la Conferenza di
Monaco, cui partecipano Adolf Hitler, Benito Mussolini, il Capo del
Governo francese Edouard Daladier, il Primo
Ministro dell'Impero Britannico Neville Chamberlain
e il Capo del Governo del Regno delle Due Sicilie Benedetto
Croce. Francia e
Regno Unito, pur di evitare un conflitto europeo, autorizzano la Germania ad occupare la regione dei
Sudeti, il che avverrà tra il 1 e il 10 ottobre successivo; in cambio, Hitler
promette di non avanzare altre rivendicazioni territoriali. Ovviamente sta
mentendo.
Il 17 novembre viene istituita la linea aerea Milano–Rio de
Janeiro.
Il 18 dicembre Mussolini inaugura Carbonia, nuova città
in Sradegna per la produzione autarchica di carbone.
Le leggi della vergogna
1939: il 26 gennaio le truppe di
Francisco Franco, aiutate dai rinforzi inviati dall'Italia
del Nord fascista, conquistano Barcellona. Il 28
marzo conquistano anche Madrid: termina la Guerra
Civile Spagnola con un bilancio di 140.000 morti. Le Due Sicilie e lo
Stato Pontificio riconoscono il regime di Franco, che restaura la monarchia ma
se ne proclama Reggente a vita. I Borboni di Spagna vivono in esilio a Roma.
Il 10 febbraio l'anziano Papa Benedetto XV, che ha
84 anni, muore improvvisamente colpito da una crisi cardiaca, proprio mentre sta
preparando un nuovo documento di dura condanna del Fascismo e del Nazismo. Il
suo pontificato, durato 24 anni, 5 mesi e 7 giorni, è stato uno dei più lunghi
di tutti i tempi, ed egli ha dovuto combattere con coraggio praticamente contro
tutte le ideologie dittatoriali del XX secolo. Il 2 marzo il Conclave elegge il
Segretario di Stato e Camerlengo di Santa Romana Chiesa cardinale Eugenio Pacelli,
166º sovrano dello Stato Pontificio, che prende il nome di Pio XI.
Il 15 marzo Hitler dimostra di non tenere in nessun conto i trattati da lui
stesso firmati ed occupa la Cecoslovacchia. Nasce
il protettorato tedesco di Boemia e Moravia, mentre
la Slovacchia si proclama indipendente sotto tutela tedesca,
sotto la guida di Monsignor Jozef Tiso,
che per compiacere Hitler comincia a perseguitare gli Ebrei slovacchi,
nonostante le proteste di Papa Pio XI. E non basta ancora: il 21marzo Hitler occupa militarmente la regione di
Memel in Lituania e pretende che la Polonia gli
restituisca il Corridoio di Danzica per permettere
in comunicazione diretta la Germania con l'exclave della Prussia Orientale.
Ovviamente il governo polacco respinge le pretese tedesche; allora Francia, Regno Unito e
Regno delle Due Sicilie si dichiarano congiuntamente garanti dell'integrità territoriale della Polonia.
Benedetto Croce, che era tornato dalla Conferenza di Monaco dell'anno precedente
sventolando il testo dell'accordo con la firma di Hitler e presentandolo come
una grande vittoria, è costretto alle dimissioni. Il Re Ferdinando III di
Borbone, già malato del morbo di Parkinson, incarica allora di formare il nuovo
governo il sacerdote siciliano Don Luigi Sturzo
(1871-1959), uno dei padri del cattolicesimo democratico nel Sud d'Italia. Papa
Pio XI dà l'assenso alla nomina come per "controbilanciare" la nomina
di Monsignor Tiso a capo di stato della Slovacchia, e Don Sturzo forma un
governo cui collaborano Popolari e Liberali.
Il 7 aprile la flotta dell'Italia del Nord invade la Liberia,
stato africano indipendente nel Golfo di Guinea, e ne occupa la capitale
Monrovia senza incontrare resistenza. Monrovia è ribattezzata Mussolinia,
e Re Vittorio Emanuele III è incoronato Re di Liberia. Il Presidente liberiano Edwin James Barclay
(1882-1955) si rifugia negli Stati Uniti d'America, che protestano duramente per
questo sopruso, mentre Papa Pio XI interrompe le relazioni diplomatiche con
l'Italia del Nord fascista. Oramai Mussolini è invidioso dei successi di Hitler,
e vuole lui pure ampliare il suo impero coloniale. Il 22 maggio il Duce firma un
patto di alleanza militare con Hitler, detto Patto
d'Acciaio, il quale prevede, in caso di guerra, l'intervento armato dell'Italia al fianco della Germania.
Il 18 giugno Pio XI nomina Santa Caterina da Siena
patrona dell'Italia del Nord: spera forse che l'intercessione della grande Santa
possa salvare l'Italia dal Fascismo. San Francesco
d'Assisi è proclamato patrono dello Stato Pontificio, mentre Sant'Alfonso
Maria de' Liguori è nominato patrono del Regno delle Due Sicilie.
Il 23 giugno Italia del Nord e Germania firmano un accordo che prevede per i cittadini
dell'Alto Adige di madrelingua tedesca la
possibilità rinunciare alla cittadinanza italiana e trasferirsi nel Terzo Reich.
Il 23 agosto a sorpresa la Germania nazista e l'Unione Sovietica stalinista
firmano un Patto di Non Aggressione, con cui si
spartiscono segretamente l'Europa orientale: Finlandia, Lituania, Lettonia, Estonia, la Bessarabia romena e la Polonia orientale entrano nella sfera di interessi dell'URSS, la Polonia occidentale in quella della Germania.
Il mondo sta precipitando verso l'abisso della guerra. Il 24 agosto Papa Pio XI
gioca l'ultima carta: alle ore 19, dal suo studio di Castel Gandolfo collegato con la stazione
della Radio Pontificia, legge un messaggio per implorare la pace: «
Tutto è perduto con la guerra, nulla può esserlo con la pace! » Anche
l'americano Franlin Delano Roosevelt invia un messaggio ad Hitler proponendogli di intavolare trattative dirette con la Polonia per giungere ad un accordo su
Danzica,
ma ormai è troppo tardi. Il 1 settembre Hitler invade la Polonia e ne conquista
in pochi giorni la metà occidentale, mentre il 17 settembre Stalin invaderà ed
annetterà quella orientale. Il 3 settembre di conseguenza Impero Britannico, Francia
e Regno delle Due Sicilie dichiarano guerra alla Germania. Scoppia la Seconda
Guerra Mondiale.
Mussolini dichiara la "non belligeranza",
ritenendo l'Italia del Nord impreparata ad un conflitto di grandi proporzioni, ma instaurano un'economia di
guerra vietando di vendere carne in alcuni giorni della settimana, di usare ferro e cemento armato nelle costruzioni private,
ordinando il razionamento del carbone per il riscaldamento ed eseguendi prove di oscuramento
notturno. Anche il Giappone e gli Stati Uniti d'America dichiarano la loro neutralità
in quello che per ora è ancora un conflitto europeo.
1940: il 1 febbraio in Italia
del Nord entrano in vigore le tessere annonarie: i primi
prodotti razionati sono lo zucchero e il caffé.
Il 18 marzo Adolf Hitler e Benito Mussolini si incontrano al
passo del Brennero: ormai è chiaro che presto
l'Italia del Nord entrerà in guerra.
Dopo aver conquistato Danimarca e
Norvegia, il 10 maggio la Germania invade
Belgio, Paesi Bassi e
Lussemburgo e il 13 inizia l'invasione del Regno di
Francia, che avviene con una rapidità sorprendente. Il 25 maggio inizia la
Battaglia di Dunkerque: 300.000 soldati francesi,
britannici e duosiciliani restano intrappolati dalla Wehrmacht in questa
cittadina. Tuttavia la Royal Navy, con l'aiuto dei pescatori della zona e usando
qualsiasi tipo di imbarcazione ("Operazione Dinamo"), riesce ad evacuarli tutti,
approfittando di un inspiegabile ordine di Hitler che ha fermato i panzer
tedeschi. Il Re di Francia Giovanni III di Orléans
si rifugia prima a Le Havre e poi a Londra con tutta la sua famiglia. A questo
punto Mussolini è convinto che la guerra stia per finire con la strepitosa
vittoria dei nazisti e teme di essere escluso dalla divisione della torta;
nonostante Papa Pio XI abbia mandato un messaggio personale a Re Vittorio
Emanuele III (che notoriamente è ostile alla guerra) per cercare di convincerlo
a non firmare la dichiarazione di guerra, ma oramai il Duce ha già deciso.
Il 9 giugno Fausto Coppi (1919-1960) vince il suo
primo Giro d'Italia: sarà detto "il Campionissimo".
Il giorno dopo, il Duce consegna agli ambasciatori di Francia, Regno Unito e
Regno delle Due Sicilie la dichiarazione di guerra. I fatti sembrano dargli
ragione, perchè il 14 giugno la Wehrmacht occupa Parigi,
ma è solo un'illusione, perchè il Regno Unito, ora guidato da
Winston Churchill, rifiuta di arrendersi, contando
sull'aiuto del suo impero coloniale, nonostante Hitler abbia scatenato contro di
esso la feroce "Battaglia d'Inghilterra".
Il 20 giugno le truppe sabaude attaccano la Francia, ma vengono bloccate quasi
al punto di partenza dall'Armée des Alpes. Intanto la guerra con il Regno delle
Due Sicilie si limita a scontri navali e al bombardamento di Palermo da parte di
navi da guerra dell'Italia del Nord. Il 22 giugno viene firmato l'Armistizio di
Compiègne tra Francia e Germania, e così la Francia è costretta ad arrendersi
anche all'Italia. Mussolini occupa la Corsica e la
annette all'Italia del Nord. Il nord e l'ovest della Francia sono occupati dal
Terzo Reich, mentre nella parte centromeridionale si insedia un governo
collaborazionista presieduto dal generale Philippe Pétain
(1856-1951), che proclama decaduta la monarchia degli Orléans ed offre la corona
a Luigi Girolamo Vittorio Napoleone Bonaparte
(1914-1997), discendente di Gerolamo, fratello dell'Imperatore Napoleone I, che
è alto quasi due metri e vive in Svizzera. Questi però rifiuta e aderisce al
proclama del generale Charles de Gaulle che si
oppone alla resa alla Germania e al governo collaborazionista. Come conseguenza
Pétain si autonomina Reggente, come Francisco Franco in Spagna.
Il 28 giugno Italo Balbo, Governatore fascista
della Tunisia, viene abbattuto per errore dal fuoco amico di ritorno da una
missione di bombardamento della Libia duosiciliana; c'è il sospetto che non si
sia trattato di un errore, ma che Mussolini abbia ordinato l'eliminazione
dell'unico gerarca che crede capace di defenestrarlo.
Il 9 luglio avviene la Battaglia di Punta Stilo: la
nave da battaglia sabauda "Giulio Cesare" colpisce l'incrociatore duosiciliano
"Ferdinando II"; la flotta borbonica si ritira, ma l'Aeronautica borbonica,
comandata dall'Ammiraglio Umberto Nobile, attacca pesantemente le navi sabaude
che scortano la "Giulio Cesare" e ne cola a picco due. Anche in Africa le truppe
borboniche al confine tra Libia e Tunisia respingono quelle sabaude che tentano
un'invasione: Mussolini se la lega al dito.
Il 16 luglio le truppe sabaude guidate dal generale
Adalberto di Savoia-Genova (1898-1982) penetrano nel Congo Francese,
conquistandolo senza colpo ferire, mentre il sommergibile sabaudo
"Delfino" cola a picco un incrociatore posamine
borbonico nel Mare Adriatico. Si tratterà però di successi effimeri.
Il 25 agosto muore a 75 anni Re Giovanni III di Francia, in esilio a Londra; a
stroncarlo è stato il dolore per aver visto il suo paese alla mercè dei
nazisti. Gli succede l'unico figlio maschio Enrico Roberto Ferdinando Maria con
il nome di Enrico VI (1908-1999). Questi ha sposato
Caterina di Grecia (1913-2007), ultimogenita del re Costantino I di Grecia,
dalla quale avrà in tutto ben dodici figli. Charles de Gaulle lo riconosce come
unico vero Re di Francia.
Il 12 settembre il generale Adalberto di Savoia-Genova dà inizio all'avanzata
nel Gabon francese
con forze numericamente preponderanti, ma la reazione degli Alleati lo costringe
a fermarsi a pochi chilometri da Lambaréné, città
in cui Albert Schweitzer (futuro Premio Nobel per
la Pace) nel 1926 ha fondato il suo celebre ospedale. Le fortune sabaude in
Africa equatoriale sono terminate.
Il
17 settembre l'incrociatore pesante britannico HMS Kent viene silurato a largo
della costa libica da un S.M.79 italiano comandato
dal tenente Carlo
Emanuele Buscaglia: è una delle prime
missioni degli aerosiluranti sabaudi.
Il
27 settembre a Berlino Germania nazista, Italia del Nord fascista e Impero Giapponese
firmano il Patto Tripartito, che ha una durata di dieci anni
e
riconosce le rispettive aree di influenza in Europa ed Asia. Aderiranno anche
Romania, Ungheria e Slovacchia.
L'11 ottobre Hitler informa Mussolini che le truppe tedesche hanno fatto il loro
ingresso nel Regno di Romania, su richiesta del
governo locale che teme un'invasione da parte dell'Unione Sovietica. La mossa
scatena le ire di Mussolini: per l'ennesima volta Hitler attua un'importante
manovra politico-militare senza alcuna consultazione con l'alleato, informandolo
solo a cose fatte. Mussolini dichiara: « Hitler mi mette
sempre di fronte al fatto compiuto. Questa volta lo pago della stessa moneta:
saprà dai giornali che ho occupato Roma! » Così, nell'intento di portare
avanti una sua "guerra parallela", il 28 ottobre Mussolini
a sorpresa invade lo Stato Pontificio ed occupa Roma senza colpo
ferire, con la scusa di « proteggere il Romano Pontefice
dalle baionette delle potenze plutocratiche ». Il Primo Ministro dello
Stato della Chiesa, Principe Filippo Andrea VI Doria-Pamphili-Landi
(1886-1958), fugge a Napoli dove costituisce un governo in esilio. Il generale pontificio Rodolfo Graziani
(1882-1945, HL 1882-1955) diserta, si schiera con
gli occupanti ed è nominato da Mussolini Podestà della Città di
Roma, subito proclamata nuova capitale d'Italia. Re Vittorio Emanuele III si
trasferisce in città in pompa magna e si installa nel Palazzo del Quirinale,
mentre Mussolini si insedia nel Palazzo Barbo (HL
Palazzo Venezia), dal cui balcone ama arringare una folla osannante. Benché nessuna misura venga presa contro di lui, Papa Pio XI per protesta si chiude in Vaticano e si considera prigioniero dei
Fascisti. Ovviamente Francia, Regno Unito, Due Sicilie e tutti i paesi cattolici
protestano duramente contro l'occupazione di uno stato neutrale, ma Don Luigi
Sturzo sa che questo è solo il primo passo di Mussolini verso il Regno
Meridionale. Infatti il 1 novembre le forze fasciste superano il confine con le
Due Sicilie, guidate dai generali Ettore Bastico
(1876-1972) ed Ugo Cavallero (1880-1943). La
convinzione che la guerra sarà breve, perchè gli abitanti delle Due Sicilie
accoglieranno i fascisti come dei liberatori, si rivela illusorio: a causa dei
bombardamenti delle navi del Nord contro le coste e i vascelli del Sud, il
sentimento antisabaudo è diffusissimo nel Mezzogiorno, e le truppe borboniche
oppongono una resistenza all'ultimo sangue. Il Capo di Stato Maggiore
dell'esercito borbonico, l'abilissimo generale pugliese
Giovanni Messe (1883-1968), riesce prima a fermare l'esercito italiano
nella Terra di Lavoro e poi a partire alla controffensiva, mentre il generale
Taddeo Orlando (1885-1950) rintuzza i tentativi di
Cavallero di invadere gli Abruzzi e il Molise. I soldati sabaudi si ritrovano
impantanati sulle montagne della Maiella e del Gran Sasso con equipaggiamento
assolutamente inadeguato, e si registrano moltissimi casi di congelamento e di
amputazioni di piedi e gambe. A ciò si aggiunge la completa disorganizzazione
delle armate fasciste, e l'incapacità di fronteggiare situazioni impreviste
dimostrata dai comandi sabaudi. Ben presto la campagna del Sud rischia di
tramutarsi per gli italiani del Nord in una rotta: il 14 novembre Giovanni Messe
sferra il contrattacco decisivo, travolge le armate fasciste incapaci di
coordinarsi tra di loro e invade l'Agro Pontino, puntando con decisione verso
Roma. Il 18 novembre la situazione è così disastrosa che Adolf Hitler convoca Galeazzo Ciano per ottenere
spiegazioni circa la disastrosa campagna italiana nelle Due Sicilie. A ciò si aggiunge
il fatto che l'11 novembre la Royal Navy inglese ha lanciato
il primo attacco aereo da una portaerei della storia,
contro la flotta italiana ancorata a Livorno,
causando gravi danni a tre delle sei navi da battaglia italiane.
Il
24 dicembre, in un discorso, il presidente degli Stati Uniti
Franklin Delano
Roosevelt attacca duramente le potenze dell'Asse, lasciando intendere che
potrebbe intervenire nella guerra, anche se la maggioranza del suo paese è
ancora contraria.
Mario Luzi (1914-2005) pubblica la raccolta di poesie
"Avvento notturno".
Papa Pio XI (1876-1958)
1941: il 19 gennaio le truppe
britanniche dal Tanganica e dal Kenya attaccano gli italiani in Congo, occupando
Goma e Bukavu, mentre i Duosiciliani dalla Libia bombardano le postazioni
sabaude in Tunisia a Gabes e a Sfax
e avanzano senza quasi trovare resistenza. Il 22 gennaio
Savoia d'Africa (HL
Stanleyville), oggi Kisangani, cade in mano britannica, e il 6 febbraio tocca ad
Elena (HL Elisanbethville), oggi Lumumbashi.
L'11 febbraio l'ammiraglio duosiciliano Carlo Cattaneo (1883-1941) sbarca a Susa
(HL Sousse) e convince un battaglione sabaudo a
disertare e a passare dalla sua parte: quasi tutta la Tunisia è occupata dai borbonici,
tranne l'estremità più settentrionale con Tunisi e Biserta. Mussolini è
costretto a chiedere aiuto a Hitler, che a sostegno degli
alleati invia in Italia Albert Kesselring e in
Tunisia Erwin Rommel, eroe della campagna di
Francia, con due divisioni dell'Afrika Korps. Ma il
26 febbraio le truppe britanniche occupano anche la città di
Equatore (HL Coquilhatville),
oggi Mbandaka, nel Congo italiano, pochi chilometri a nord dell'Equatore e
vicino al confine con il Congo francese. Ormai Umbertide
è nel mirino: si realizzano le previsioni di Italo Balbo, che sconsigliava di
muovere guerra al Regno Unito in quanto esso controlla Gibilterra e Suez,
rendendo impossibile difendere la colonia congolese, troppo lontana dalla
Tunisia sabauda.
Il
25 marzo le truppe tedesche accorse in aiuto di quelle fasciste fanno irruzione
in Italia Meridionale travolgendo le difese borboniche. Il generale Giovanni
Messe, costretto a ripiegare, promette ai suoi concittadini:
« Ritornerò! » Il 1 aprile le truppe naziste e
fasciste entrano a Napoli; l'anziano Re Ferdinando
III di Borbone e il governo guidato da Don Luigi Sturzo sono già fuggiti a
Palermo. Ma le truppe tedesche aviotrasportate sbarcano anche in Sicilia e la
occupano, cosicché la famiglia reale e il governo si trasferiscono prima a
Pantelleria e poi a Tripoli, in Libia. Entrando a Napoli su un cavallo bianco
tra due ali di fascisti festanti, Mussolini può annunciare trionfalmente:
« Dopo ottant'anni, l'unità d'Italia si è finalmente
compiuta! » Si dimentica però di dire che si è compiuta solo grazie alle
baionette tedesche.
L'estremista di destra Roberto Farinacci è
nominato da Mussolini Podestà di Napoli.
Negli stessi giorni il Principe Paolo Karagjorgjević,
reggente per conto del Re Pietro II di Jugoslavia, per scongiurare l'invasione
tedesca aderisce all'Asse e dichiara
guerra alla Gran Bretagna. Due giorni dopo fallisce un colpo di Stato ordito da
alcuni ufficiali dell'esercito per rovesciare il Principe Paolo e mantenersi
fedeli all'alleanza con il Regno Unito; ne segue una feroce repressione. Di
conseguenza le truppe britanniche sbarcano in Grecia
per prevenire un colpo di stato filonazista anche in quest'ultima. La reazione
delle truppe tedesche, jugoslave e bulgare è immediata: attaccano la Grecia
spartendosela. La Tracia va alla Bulgaria, la Macedonia meridionale alla
Jugoslavia, le Isole Ionie sono cedute a Mussolini che pure ha contribuito
all'invasione solo con un contingente navale simbolico, il resto (Creta inclusa)
è occupato dalla Germania che insedia ad Atene un governo fantoccio
collaborazionista: siccome Re Giorgio II è fuggito ad Alessandria d'Egitto sotto
protezione britannica, la corona è offerta ad Aimone di
Savoia (1900-1948) che assume il nome di Costantino
XII (vuole rifarsi alla tradizione degli imperatori bizantini), ma non
eserciterà mai il potere effettivo, in mano ai tedeschi e ai collaborazionisti
greci. Anche il Dodecaneso, il Kosovo e l'Albania Duosiciliana sono invasi dalle truppe
tedesche, ma Mussolini resta deluso, perchè sperava che anche queste terre
entrassero a far parte dei suoi domini, in quanto erede della corona delle Due
Sicilie; invece esse sono poste sotto regime di diretta amministrazione militare
germanica. Nelle terre occupate però non vi è pace: il governo collaborazionista
serbo instaurato a Belgrado dai tedeschi viene duramente contrastato dai
partigiani comunisti di Josip Broz, detto
Tito, mentre nello Stato Pontificio e nelle Due
Sicilie si scatena una feroce guerriglia partigiana organizzata da movimenti di
diversa estrazione: liberale, cattolica, socialista, comunista. A poco a poco
tale guerriglia si estenderà anche all'Italia del Nord, sebbene Papa Pio XI e
Don Luigi Sturzo invitino a non rispondere alla violenza con la violenza.
Fascisti e nazisti non trovano di meglio che reprimere i moti partigiani nel
sangue, con rastrellamenti ed esecuzioni sommarie. Per la loro ferocia si
distinguono Albert Kesselring, che insedia il suo
quartier generale a Napoli, e Herbert Kappler
(1907-1978), che impone l'ordine a Roma con il pugno di ferro. Quest'ultimo
ordina l'immediata deportazione in Germania di tutti gli Ebrei romani, ma Papa
Pio XI riesce a convincerlo a liberare i figli di matrimoni misti, in cambio di
un suo appello ai partigiani a deporre le armi. 1023 ebrei
romani vengono comunque deportati ad Auschwitz; soltanto sedici di loro
sopravvivranno allo sterminio. L'occupazione di Stato Pontificio, Regno delle
Due Sicilie, Albania e Grecia, oltre all'invio dell'Afrika Korps in Tunisia, ha
però costretto Hitler a rimandare di tre settimane il tanto atteso attacco
all'URSS, e questo ritardo gli sarà fatale.
Hitler ordina a Mussolini di spedirgli Ettore Majorana
perchè lavori per lui nella base segreta di Peenemünde,
sul Mar Baltico, al progetto di un ordigno atomico progettato da
Werner Heisenberg, ma per quanto lo si cerchi,
nessuno più lo trova: Majorana è scomparso nel nulla, sul traghetto che lo
riportava da Palermo a Napoli. Per quanto Mussolini lo faccia cercare, ogni
tentativo di ritrovarlo resta senza esito. Per evitare la figuraccia con il
Führer, gli fa sapere che Majorana si è suicidato gettandosi in mare, ma se
fosse così. le correnti avrebbero spinto il suo corpo sulle coste della
Campania. Il mistero resta fitto, e senza il contributo di Majorana, il progetto
dell'atomica nazista non decollerà mai.
Alterne fortune sul fronte africano: il
2 aprile le truppe britanniche liberano il Congo Francese e
la foce del fiume Congo. Ma il giorno dopo l'esercito sabaudo supportato dall'Afrika
Korps riconquista Susa e il 12 aprile anche la
Tunisia meridionale, costringendo britannici e
borbonici a ripiegare in Libia. Il 5 maggio Umbertide, capitale del Congo
italiano, cade in mani britanniche. Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942), Vicerè del
Congo
soprannominato "il Duca di Ferro", si trincera con 7000
uomini nelle foreste del Kasai per l'estrema resistenza, ma il 17 maggio è
costretto alla resa. Gli inglesi, che ne hanno ammirato il valore, concedono a
lui ed ai suoi soldati l'onore delle armi; Amedeo morirà di malaria il 3 marzo
1942 in un campo di prigionia in Kenya. Il Congo finisce sotto occupazione
militare britannica; l'uranio estratto dalle sue
miniere sarà utilizzato da Enrico Fermi per alimentare la sua pila atomica.
Il
24 maggio viene affondato dagli inglesi il transatlantico sabaudo
"Conte Rosso", adibito a trasporto
truppe: 1.297 i morti.
Il
21 giugno improvvisamente la Germania dichiara guerra all'URSS, in barba al
Patto di Non Aggressione; subito è imitata da tutte le altre nazioni dell'Asse,
inclusa l'Italia del Nord. Inizia l'Operazione Barbarossa, un attacco
di proporzioni gigantesche sferrato da 145 divisioni tedesche contro
170 divisioni russe. Il successo dell'Operazione sembra travolgente e
inarrestabile: il
24 giugno le truppe dell'Asse entrano a Brest-Litovsk, il 28 giugno a
Minsk, il
30 giugno a Leopoli e a Riga, il
5 luglio raggiungono il fiume Dnepr. L'URSS
è costretta ad abbandonare la Polonia e gli stati baltici in mano ai nazisti.
Hitler è convinto che Churchill, da sempre ostile ai sovietici, di fronte alla
prospettiva di distruggere Stalin chiederà l'armistizio e si unirà al Reich in
questa battaglia; invece, con grande sorpresa dei gerarchi nazisti, Regno Unito
ed URSS si alleano contro di lui! Anche le altre nazioni dell'Asse sono perciò
costrette a contribuire alla spedizione: nonostante la feroce guerra partigiana
che si è scatenata contro di lui nello Stato Pontificio e nel Regno delle Due
Sicilie, Mussolini deve inviare i primi contingenti di Alpini del Corpo di
Spedizione Italiano in Russia (CSIR) verso le sterminate pianure russe; a
decina di migliaia non torneranno più a casa. L'8 settembre inizia l'assedio di
Leningrado da parte della
Wehrmacht: durerà 900 giorni. Il
19 settembre le truppe dell'Asse entrano a Kyev, e
il
24 ottobre a Kharkov; il
12 novembre ormai i militari tedeschi hanno nei loro binocoli le cupole dorate
del Cremlino di Mosca. Il piano di Hitler è quello
di attestarsi a tempo indeterminato sugli Urali e conquistare i ricchissimi
pozzi petroliferi del Caucaso, ma il terribile inverno russo (si registrano temperature di
- 12 °C) e l'accanita resistenza dei sovietici lo costringono ad arrestare le
su truppe. Il tempo perso per soccorrere i Fascisti nelle Due Sicilie e in
Tunisia hanno scombinato i suoi piani.
Il
7 dicembre l'Impero giapponese compie il maggior sbaglio tattico della sua
storia attaccando a sorpresa la flotta statunitense di stanza a Pearl
Harbor, nelle isole Hawaii, e infliggendole gravissime perdite. I Giap
considerano gli Yankees dei bellimbusti incapaci di reagire, ma mal gliene
incoglie: Franklin Delano Roosevelt dichiara guerra al Giappone e si schiera al fianco dei
britannici, mobilitando in pochi mesi la bellezza di 12 milioni di uomini. L'11 dicembre
anche la Germania e l'Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti.
Il
24 dicembre le truppe nazifasciste guidate da Erwin Rommel conquistano Zuara,
città libica a 60 km dal confine con la Tunisia, minacciando direttamente Tripoli,
che dista solo 108 chilometri. La famiglia reale e il governo delle Due Sicilie
sono costretti a trovare riparo a Bengasi, nell'est
del paese. Qui, il 28 dicembre, il Re delle
Due Sicilie Ferdinando III di Borbone, stanco e malato, abdica a favore del
figlio terzogenito Francesco, che viene incoronato a
Bengasi con il nome di
Francesco III di Borbone. Ferdinando si spegnerà
di dolore il 10 febbraio successivo, convinto di non riuscire più a rivedere il
suo paese. Don Luigi Sturzo si dimette da Primo Ministro delle Due Sicilie per
non essere riuscito a salvare neppure la capitale della Libia dall'attacco
nemico, e con l'aiuto inglese rientra coraggiosamente in Sicilia per coordinare
la lotta partigiana contro gli occupanti tedeschi. Francesco III di Borbone
conferisce l'incarico di Primo Ministro al Generale Camillo Tommasi di Scillato
(1873-1969), Maresciallo delle Due Sicilie e Governatore della Libia, che forma un
governo di unità nazionale cui collaborano Popolari, Liberali, Radicali e
Socialisti. Camillo Tommasi di Scillato è lo zio del famoso scrittore Giuseppe
Tomasi di Lampedusa.
Intanto lo scrittore siciliano Elio
Vittorini (1908-1966) pubblica il romanzo "Conversazione
nelle Due Sicilie", ovviamente in forma anonima e clandestina,
perchè la Sicilia di Là dal Faro è occupata dai nemici.
Esce il film "Piccolo Mondo Antico" con Alida
Valli (1921-2006), attrice nativa di Pola.
1942: il 20 gennaio nella Conferenza di Wannsee viene predisposta
dai nazisti la Soluzione Finale della Questione Ebraica (Endlösung der
Judenfrage).
Il 31 gennaio Erwin Rommel entra trionfalmente a Tripoli, sulla quale innalza la
bandiera sabauda. Mussolini comincia a pensare in grande e si illude, di
vittoria in vittoria, di entrare in trionfo ad Alessandria d'Egitto; ma sarà
solo una breve illusione. L'Ottava Armata britannica entra in territorio libico
per aiutare i Duosiciliani a contrastare l'invasione nazifascista.
Il 16 marzo in Italia è approvato con il regio decreto n. 262 il nuovo
Codice
Civile, che sostituisce il precedente del 1865. Esso è esteso anche ai
territori occupati dello Stato Pontificio e delle Due Sicilie.
Il 20 marzo le forze dell'Afrika Korps entrano a Misurata, e si spingono
nell'interno fino a Bani Walid, cercando di far sollevare le tribù berbere
contro le forze borboniche.
Il 22 aprile un tentativo fascista di conquistare Malta
finisce con un disastro militare. Il generale borbonico
Agenore Frangipani dei marchesi di Mileta (1876-1941), che si è schierato
con i fascisti al momento dell'occupazione delle Due Sicilie e che è stato
nominato da Mussolini al comando della missione, si suicida per la vergogna.
Il 1 giugno nasce, tra le forze antifasciste, il Partito d'Azione. Fra i massimalisti
il romagnolo Pietro Nenni, fra i riformisti il
genovese Sandro Pertini.
Re Francesco III di Borbone e consorte
Tra il 1 e il 31 luglio le forze italo-tedesche comandate da
Erwin Rommel e da
Enea Navarini (1885-1977) si scontrano con quelle britanniche guidate da
Sir
Claude John Eyre Auchinleck (1884-1981) nella Prima
Battaglia di Sirte; le prime
ce la mettono tutta, ma non riescono a sfondare, con gran delusione del Duce.
Dal 30 agosto al 5 settembre Rommel tenta per l'ultima volta di aprire un varco
nelle difese britanniche per raggiungere Alessandria, ma il fallimento
dell'offensiva costringerà le forze dell'Asse ad aspettare su linee avanzate la
prevedibile controffensiva britannica.
Il
21 settembre i fascisti si rendono colpevoli di un eccidio con 22 vittime a
Matera, contro i resistenti borbonici locali.
Il
22 ottobre 85 bombardieri pesanti britannici Lancaster colpiscono duramente
Genova. È l'inizio di una serie di devastanti bombardamenti sulle città italiane.
Il 23 ottobre arriva la controffensiva anglo-borbonica ("Operazione Lightfoot"):
l'Ottava Armata Britannica del generale Bernard Law Montgomery (1887-1976)
sferra un pesantissimo attacco con intensi combattimenti dall'esito alterno e
pesanti perdite per entrambe le parti. L'Armata corazzata italo-tedesca del
feldmaresciallo Rommel viene infine costretta a ripiegare con i pochissimi mezzi
rimasti, di fronte alla netta superiorità numerica e materiale britannica.
Interi reparti dell'Asse, soprattutto sabaudi, sono costretti alla resa perché
sprovvisti di veicoli a motore; il ripiegamento inoltre viene ritardato dagli
ordini di Adolf Hitler che impongono di resistere o di morire. Incalzate dai
britannici, le schiere dell'Asse ripiegano verso Tripoli. Il 6 novembre i
resti della Divisione Folgore, in ritirata da Sirte, si arrendono ai borbonici dopo aver distrutto le proprie armi rese inutili dall'esaurimento delle munizioni.
La Battaglia della Sirte è un esempio di come un esercito, pur valorosissimo,
possa essere duramente sconfitto a causa della preponderanza di uomini e di
mezzi: Rommel ha chiesto più volte rinforzi al Führer, che glieli ha sempre
negati perchè dà la priorità alla Campagna di Russia.
L'8 novembre scatta l'Operazione Torch: truppe americane sbarcano in Marocco e Algeria. In risposta, truppe italo-tedesche occupano l'Algeria
orientale francese. Hitler e Mussolini cercano di convincere Francisco Franco a
scendere in guerra al loro fianco, ma invano. I due dittatori inoltre progettano
di deportare Papa Pio XI in Germania e di sostituirlo con un antipapa tedesco di
loro fiducia, ma rimandano l'operazione nel timore di una sollevazione dei paesi
cattolici a loro soggetti. In ogni caso, Pio XI ha preparato una lettera di
dimissioni, che la sua collaboratrice Suor Pascalina
Lehnert dovrà rendere pubblica in caso di sua deportazione:
« Non avranno in mano che il cardinal Pacelli », le
confida il Pontefice.
Intanto, anche la Battaglia di Stalingrado: le forze sovietiche del generale
Georgij Konstantinovič Žukov
lanciano l'Operazione Urano e circondano la Sesta Armata tedesca.
Intanto, lontano dagli occhi dell'Europa, in uno stadio universitario di
Chicago, il 2 dicembre Enrico
Fermi realizza la prima reazione nucleare
controllata della storia: è iniziata l'era atomica.
1943: l'11 gennaio le fortezze volanti statunitensi bombarda l'isola di Pantelleria. L'isola viene colpita anche dal mare. Poco dopo la guarnigione
fascista si arrende, unico caso nella guerra di resa ottenuta con la sola pressione aerea e navale.
Il
17 gennaio nella Conferenza di Casablanca il presidente americano Roosevelt e il primo ministro
britannico Churchill decidono l'apertura del fronte europeo contro Hitler a partire dal
Regno delle Due Sicilie faticosamente occupato dai fascisti, definito « il "ventre molle d'Europa
», nella speranza che l'invasione della Penisola provocherà la caduta del Fascismo.
Il
23 gennaio gli angloborbonici rioccupano la città di Tripoli,
le forze italo-tedesche ripiegano in Tunisia.
Il
26 gennaio nella Battaglia di Nikolaevka le forze
fasciste riescono a rompere l'accerchiamento dei sovietici ed iniziano una
terrificante ritirata in mezzo al ghiaccio e alla neve, ritirata che lo
scrittore friulano Mario Rigoni Stern (1921-2008)
descriverà nel romanzo "Il Sergente nella Neve"
(1953). Il 31 gennaio il Feldmaresciallo Friedrich Paulus
si arrende ai sovietici sul fronte di Stalingrado.
Il
5 febbraio Mussolini assume direttamente la responsabilità del
Ministero degli Esteri; il suo genero Galeazzo Ciano viene esonerato ed è nominato
ambasciatore in Spagna ("promoveatur ut amoveatur").
Questo gli salverà la vita.
Il
5 marzo inizia nelle Due Sicilie una serie di scioperi
antifascisti: in pochi giorni centomila lavoratori incrociano le braccia.
Questa grande ribellione operaia si estende presto a tutte le fabbriche del Nord.
L'episodio, passato alla storia come "gli scioperi del
marzo 1943", segna l'inizio del crollo del regime fascista.
Il 10 marzo Erwin Rommel lascia il comando delle truppe tedesche in Africa settentrionale.
Sei giorni dopo in Tunisia, sul fronte del Mareth,
gli angloborbonici scatenano un'offensiva contro le forze dell'Asse che le costringe le forze italo-tedesche a ripiegare verso il nord della Tunisia.
Re Francesco III di Borbone e il Primo Ministro Generale Camillo Tommasi di
Scillato fanno ritorno trionfalmente a Tripoli.
Il
28 marzo nel porto di Napoli esplode la nave "Caterina Costa", carica di esplosivi: oltre 600 le vittime.
Il 15 aprile Giovanni
Gentile, nominato da Mussolini nuovo rettore dell'Università Federico II
di Napoli in luogo di Ettore Majorana, è assassinato sulla soglia della sua
residenza a Napoli perchè accusato di collaborazionismo con l'occupante.
Il
7 maggio le truppe alleate riescono ad entrare a Biserta e a
Tunisi. Intanto gli americani bombardano
Genova, Grosseto e
Cagliari distruggendo parte del patrimonio artistico
di quelle città. Il
13 maggio infine l'Afrika Korps tedesco e le truppe fasciste si arrendono in Tunisia: i prigionieri sono circa 300.000.
Ha così fine il sogno coloniale fascista.
E non basta: il
12 giugno Lampedusa è occupata dalle forze alleate borboniche, britanniche e
americane. Mussolini continua a credere nell'invincibilità dei tedeschi e in un discorso ai gerarchi dichiara che un eventuale sbarco degli alleati sarà bloccato
« su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga ».
Invece il 10 luglio la Settima Armata statunitense del generale
George Patton e la flotta borbonica al comando
dell'ammiraglio Vincenzo De Feo (1876-1955), già
governatore dell'Eritrea,'sbarcano in Sicilia fra Licata e Gela, mentre l'Ottava Armata, comandata dal generale
Montgomery, sbarca fra Pachino e Siracusa. I cacciabombardieri
fascisti riescono a centrare la corazzata britannica "Nelson", costringendola a rientrare a Malta,
ma è l'unico successo per le truppe del Duce. Il
17 luglio, Girgenti è liberata dalle truppe borboniche. Il popolo siciliano
accoglie britannici, americani e borbonici come dei liberatori, dimostrando che,
se non ama un re napoletano, è ancora meno disposto ad accettarne uno
proveniente da Milano. Il
19 luglio
Mussolini incontra Hitler a Villa Gaggia presso
Belluno, ma non riesce ad ottenere nuovi aiuti per difendere la Sicilia dai
legittimi proprietari borbonici; durante l'incontro, arriva la notizia che
Milano è stata bombardata dagli Alleati, e il quartiere di Quarto Oggiaro è
ridotto a un cumulo di macerie. Il
21 luglio Mussolini è di nuovo a Roma ed al Palazzo del Quirinale incontra Vittorio Emanuele III,
il quale gli comunica che la guerra va male e non si può continuare così:
Palermo è appena stata liberata dagli Alleati, e il generale borbonico Giovani
Messe vi è entrato tra due ali di folla festante. Mussolini però si dice sicuro che i tedeschi vinceranno la guerra grazie alle
"armi segrete" che stanno preparando. Si reca persino in Vaticano per incontrare
Papa Pio XI, sperando che questi pubblichi un documento che sproni i cattolici
italiani a difendere il Fascismo, ma Pacelli non ha dimenticato tutti gli
insulti scagliati dal Duce e dai suoi gerarchi contro il suo predecessore, né la
conquista militare dello Stato Pontificio, e si limita a dirgli che
« pregherà per lui ».
Il Re Vittorio Emanuele III ormai ha capito che la partita è persa, e decide di
chiedere la pace separata agli Alleati. Ma questo significherebbe scatenare le
ire dei nazisti, alleati scomodi che di fatto occupano quasi tutta la Penisola.
Inoltre, Mussolini non accetterebbe mai di sganciarsi dai nazisti: occorre
perciò silurarlo. Il sovrano perciò tira dalla sua parte importanti gerarchi
come Dino Grandi ed Emilio de
Bono, mentre Costanzo Ciano, ambasciatore in
Spagna, tratta segretamente con gli Alleati i termini della resa.
Il 18 luglio Alcide de Gasperi, Camillo Corsanego, Amintore Fanfani, Paolo
Emilio Taviani e Giuseppe Dossetti fondano la Democrazia
Cristiana, futuro partito di governo per decenni.
Il 25 luglio, il Gran Consiglio del Fascismo mette in minoranza Mussolini votando l'ordine del giorno Grandi;
il giorno dopo Mussolini si reca al Quirinale dal Re, convinto che gli
riconfermerà la fiducia; Vittorio Emanuele III invece accetta le sue dimissioni
e subito dopo lo fa arrestare, nominando Presidente del Consiglio il Maresciallo d'Italia
del Nord Generale Pietro Badoglio, l'effettivo
vincitore della Prima Guerra Mondiale, il quale rassicura i tedeschi che la
guerra continuerà al loro fianco. La Milizia non reagisce: è l'epilogo della dittatura fascista.
Per la caduta di Mussolini dimostrazioni di gioia si scatenano in molte parti d'ltalia;
il
27 luglio Pietro Badoglio ordina lo scioglimento del Partito Nazionale Fascista.
La Wehrmacht subodora qualcosa ed occupa il Sud Tirolo, il Trentino e la
provincia di Belluno. Nuove truppe tedesche sono fatte affluire in Italia, e al quartier generale di Hitler
si preparano i piani per l'occupazione militare dell'Italia.
Il
28 luglio esce in Sicilia il "manifesto separatista", che chiede agli Alleati di riconoscere l'isola come Stato sovrano indipendente e repubblicano,
ma il Re Francesco III lo dichiara fuorilegge.
Il
13 agosto Milano viene di nuovo pesantemente bombardata dagli Alleati:
il centro città è praticamente raso al suolo. Sono bombardate anche Torino e
Firenze.
Il
17 agosto la Settima Armata statunitense insieme a tre battaglioni borbonici raggiunge
Messina, realizzando così la completa liberazione
della Sicilia. Badoglio affretta i tempi, e il
3 settembre viene firmato l'Armistizio di Cassibile tra il Generale
Giuseppe Castellano (1893-1977), inviato del
generale Badoglio, il Generale statunitense Walter Bedell
Smith (1895-1961) e il Maresciallo delle Due Sicilie
Giovanni Messe. La resa italiana dovrebbe rimanere
segreta finché gli Alleati non potranno prendere facilmente il controllo di
tutta la Penisola, ma gli Alleati annunciano a sorpresa l'armistizio l'8 settembre.
Badoglio comunica per radio alla nazione la cessazione delle ostilità, e i
Tedeschi reagiscono rabbiosamente, occupando in armi tutte le postazioni
strategiche. Terrorizzato, Re Vittorio Emanuele con la moglie Elena, il figlio
Umberto, il capo del governo Generale Badoglio e tutti i ministri fugge via
nave, a bordo delle corvette "Scimitarra" e "Baionetta", verso Cagliari, dove si
mette sotto la protezione degli Alleati. Lo stato d'Italia del Nord si sfascia
di colpo; l'esercito italiano si sbanda, rimasto senza comandi, e di fatto l'Italia
peninsulare è occupata dai nazisti: il generale tedesco Kesselring è nominato
governatore militare dell'Italia occupata. Il Borneo
italiano è invece occupato dal Giappone. I partiti antifascisti dell'Italia
del Nord rispondono
fondando il Comitato di Liberazione Nazionale.
Il 12 settembre gli Alleati sbarcano a Salerno e
Taranto, mentre le truppe del maresciallo
Montgomery e quelle del generale
Messe si ricongiungono a sud di
Battipaglia, ma nelle stesse ore un commando
nazista guidati dal maggiore dei paracadutisti Harald-Otto Mors e dal capitano delle SS
Otto Skorzeny liberano Benito Mussolini dalla
prigione sull'isola di Ventotene in cui era stato
relegato da Badoglio, senza incontrare alcuna resistenza da parte dei soldati
italiani di guardia, e lo trasferiscono in aereo in Germania. Da Radio Monaco
Mussolini annuncia che la dinastia Savoia è decaduta, per essersi schierata con
gli Alleati antifascisti, ed annuncia la fondazione della
Repubblica Sociale Italiana estesa a tutta la Penisola, alla Sicilia,
alla Sardegna e alla Corsica (ma non alle province di Trento, Bolzano, Belluno,
Udine, Gorizia, Trieste e Pola, de facto annesse al III Reich). Il Regno di
Jugoslavia, alleato di Hitler, occupa Zara e
Fiume. Nasce il Partito
Fascista Repubblicano, il cui segretario è il fiorentino
Alessandro Pavolini (1903-1945). Capitale del nuovo
stato è sempre Roma, ma Mussolini, tornato in Italia, si reinsedia a Milano. La
RSI è oggi nota anche come "Repubblica di Salò", dal nome della località sul
lago di Garda sede del Ministero della Cultura Popolare con le agenzie di stampa
e degli Esteri, per cui la maggior parte dei dispacci ufficiali recano
l'intestazione "Salò comunica...", o "Salò informa..." Rodolfo Graziani resta
fedele a Mussolini e diventa Ministro della Guerra della RSI; anche Roberto
Farinacci aderisce alla RSI. Comincia la
cosiddetta "Campagna d'Italia", una
sanguinosissima e dispendiosissima lotta di liberazione dall'occupante che
costerà infinite sofferenze ai tre Stati italiani.
Il 15 settembre nasce la prima Repubblica Partigiana
a Maschito, un piccolo centro arbëreshë del Vulture,
in Basilicata.
Il
23 settembre il ventiduenne ufficiale della gendarmeria borbonica
Salvo D'Acquisto sacrifica la propria vita per salvare quella di ventidue persone
rastrellate dai nazisti dopo l'esplosione di una bomba a mano che ha provocato la morte di due soldati tedeschi
su una spiaggia presso Napoli. Pur non essendo colpevole, Salvo d'Acquisto si
autoaccusa dell'attentato e viene fucilato, evitando così un massacro. Oggi è
sepolto nella Basilica di Santa Chiara a Napoli. Il governo borbonico gli
attribuisce la Medaglia d'Oro al valor militare, e nel 1983 sarà aperta la sua Causa di
Beatificazione.
Il
27 settembre la popolazione di Napoli si solleva contro l'occupante nazista:
questo evento sarà ricordato come le Quattro Giornate di Napoli.
Quando arrivano gli Alleati ed i Borbonici, la città è già liberata. Francesco
III di Borbone fa ritorno trionfale nella città, tra due ali di folla festante.
Il Generale Camillo Tommasi di Scillato si dimette da Primo Ministro, ritenendo
conclusa la stagione di emergenza che aveva giustificato il suo incarico, e il
nuovo governo viene formato da Gaetano Salvemini
(1873-1957), che
durante l'occupazione è stato il simbolo vivente della resistenza antifascista.
Ettore Majorana riappare come dal nulla, osannato da tutti i napoletani
come colui che non ha voluto piegarsi alla prepotenza nazista: Francesco III lo
reintegra nel suo ruolo di Rettore dell'Università Federico II di Napoli e lo
crea membro dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro.
Solo molti anni dopo Majorana rivelerà di essersi nascosto per due anni e mezzo,
travestito da monaco, nel Santuario di Montevergine,
in provincia di Avellino, per non collaborare al progetto dell'atomica nazista,
che avrebbe fatto vincere la guerra a Hitler e Mussolini.
Intanto Badoglio dichiara guerra alla Germania e mette disposizione delle truppe
alleate tutte le proprie risorse finanziarie e materiali per sostenere la guerra
contro i tedeschi; ottiene però solo lo status di "cobelligerante".
Il
2 novembre le truppe angloborboniche raggiungono il fiume Garigliano.
Le truppe tedesche sono costrette a ripiegare lungo la
linea Gustav. Nel territorio dello Stato della Chiesa cominciano le
azioni dei GAP, i Gruppi
d'Azione Pontificia.
Il
15 novembre, dopo l'uccisione del commissario della Federazione dei Fasci di Ferrara,
Igino Ghisellini, sono fucilati 11 antifascisti.
Il 1 dicembre si svolge la Conferenza di Teheran
tra Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill, Gaetano Salvemini e Stalin sulla riorganizzazione dell'Europa dopo la fine della guerra.
Il 7 dicembre la trentina Chiara Lubich (1920-2008)
fonda il Movimento dei Focolari.
Il 10 dicembre l'ambasciatore spagnolo presso la Santa
Sede fa sapere a Papa Pio XI che può favorire la sua fuga in Spagna,
prima che Hitler decida di deportarlo in Germania, ma Pacelli rifiuta, non
volendo abbandonare a se stessa la propria diocesi nel momento del pericolo.
Intanto il suo Prosegretario di Stato Giovanni Battista
Montini tiene segretamente i contatti con gli Alleati.
Il
30 dicembre a Savona, dopo l'uccisione di sette fascisti (i
partigiani genovesi sotto il comando di Giacomo Buranello
hanno fatto saltare in aria il ristorante della stazione) vengono fucilati 7 antifascisti.
Il due volte Premio Nobel Ettore Majorana (1906-1990)
1944: il 10 gennaio il
Tribunale Speciale della RSI insediato a Verona
condanna a morte diciassette membri del Gran Consiglio del Fascismo che il 25
luglio 1943 hanno votato l'ordine del giorno contro Mussolini. Tredici sono
latitanti. Il giorno dopo sono fucilati Emilio De Bono, Giovanni Marinelli,
Carlo Pareschi e Luciano Gottardi. Intanto infuria la Battaglia di Montecassino;
in questa Timeline però l'abbazia non verrà distrutta per l'opposizione del
governo delle Due Sicilie.
Il 22 gennaio gli Alleati tentano di sbarcare ad Anzio,
ma non riescono ad aprirsi una via verso Roma.
Il 25 gennaio la Gestapo arresta a Roma il colonnello
Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo (1901-1944), capo dei Gruppi
d'Azione Pontificia, che sarà ucciso alle Fosse Ardeatine. La Repubblica Sociale
Italiana ordina il rastrellamento degli Ebrei.
Il 18 febbraio a Mosso Santa Maria, nel Biellese, i
partigiani uccidono una decina di persone sospettate di filofascismo. I
fascisti, dopo aver assalito il paese per stanare i partigiani, riescono a
catturarne altrettanti, che subito fucilano.
Il 3 marzo un convoglio in viaggio da Napoli a Potenza
si blocca in una galleria. Muoiono asfissiate più di 500 persone: è la peggior
tragedia ferroviaria nella storia dei tre stati italiani.
Il 13 marzo Stalin riconosce il governo Badoglio.
Il 20 marzo l'ultima grande eruzione del Vesuvio
danneggia gravemente i paesi della cintura vesuviana.
Il 23 marzo a Roma i Gruppi d'Azione Pontificia mettono in atto un attentato in
via Rasella, 33 soldati tedeschi di origine
altoatesina perdono la vita. Nonostante Pio XI condanni subito l'uso della
violenza contro gli occupanti, il comando tedesco ordina l'immediata rappresaglia:
dieci prigionieri italiani per ogni tedesco ucciso vengono trucidati alle
Fosse Ardeatine. In tutto i morti saranno 335, per
opera del colonnello delle SS Herbert Kappler e del
suo scagnozzo Erich Priebke. Altri massacri operati
dai nazisti si susseguono nei pressi dell'Abbazia della Benedicta
(sull'Appennino ligure) e sul Monte Tancia (nei Monti Sabini).
Il 28 marzo il segretario del Partito Comunista Italiano
Palmiro Togliatti rientra in Italia da Mosca, giunge a Sassari ed
annuncia l'abbandono della strategia rivoluzionaria per prendere il potere e la
partecipazione ad un governo sostenuto da tutti i partiti antifascisti,
monarchici inclusi: è la cosiddetta Svolta di Sassari.
Il 5 aprile Charles de Gaulle viene nominato
comandante di tutte le forze armate della Francia libera.
Il 12 aprile il re Vittorio Emanuele III, che si rifiuta di abdicare, nomina suo
figlio Umberto Luogotenente Generale del Regno del Nord.
Il 21 aprile Badoglio forma un secondo governo, il
primo di unità nazionale, che per ora ha autorità solo sulla Sardegna: vi
partecipano tutte le forze antifasciste, compresi i comunisti.
Il 4 giugno i tedeschi finalmente evacuano Roma,
nella quale subito dopo entrano le truppe alleate. All'assalto finale a Roma ha
partecipato anche un battaglione del ricostituito esercito pontificio guidato
dal generale Giuseppe Aldo Aloia (1905-1980). Papa Pio XI, fin qui recluso
nel Palazzo Apostolico, si affaccia dalla Loggia Centrale di San Pietro per
benedire la folla di Roma festante, e riceve nella Basilica le truppe americane,
britanniche e duosiciliane che hanno scacciato i nazifascisti. Lo Stato
Pontificio viene immediatamente restaurato, e Pio XI incarica Guido Corbellini
(1890-1976), antifascista convinto, di formare il nuovo governo di laici.
Vengono anche riallacciate regolari relazioni diplomatiche
fra gli Stati Uniti d'America e lo Stato Pontificio (erano state
interrotte nel 1867).
Il 6 giugno gli Alleati iniziano lo sbarco in Normandia (Operazione Overlord):
più di 155.000 soldati tra britannici, canadesi, sudafricani, australiani,
statunitensi, duosiciliani e polacchi si scontrano contro le forze tedesche trincerate
dietro il Vallo Atlantico
L'11 giugno il mantovano Ivanoe Bonomi costituisce
a Cagliari un governo non militare nel quale sono rappresentate tutte le forze antifasciste
del Regno del Nord. Il 20 giugno è liberata Perugia.
Il 25 giugno un decreto legge luogotenenziale di Umberto V di Savoia promulga una prima
Costituzione provvisoria, nella quale sono delineati la futura Assemblea Costituente, il giuramento dei membri del Governo e la facoltà del Governo di emanare "provvedimenti aventi forza di legge".
Il
28 giugno Umberto Vandelli, podestà di Bologna, sua moglie, la figlia e il fidanzato, sono uccisi dai partigiani. Il giorno seguente viene rapito ed ucciso il colonnello della Guardia Nazionale Repubblicana
Elio Zambonelli. Per ritorsione, il 30 agosto, saranno fucilati 12 partigiani.
Il
29 giugno si registra uno spaventoso eccidio di 244 civili a
Civitella in Val di Chiana (AR), messo in atto dalle truppe tedesche ivi
di stanza. Il
4 luglio altre stragi naziste avvengono in provincia di Arezzo a
Meleto Valdarno e Castelnuovo dei Sabbioni.
Intanto gli Alleati e le truppe di Badoglio penetrano per la prima volta in
Toscana, nel territorio del Regno del Nord.
Il 7 luglio l'ammiraglio Vincenzo De Feo sbarca a
Tirana e comincia la liberazione dell'Albania.
Il 14 luglio viene liberata Ancona.
Il
20 luglio fallisce l'attentato contro Adolf Hitler organizzato da
Claus von Stauffenberg e da altri ufficiali
tedeschi (von Stauffenberg è cattolico, e si dice che Pio XI abbia dato il suo
assenso all'operazione). L'attentatore viene fucilato insieme agli altri cospiratori e a 5000 oppositori. Il feldmaresciallo Erwin Rommel, sospettato di complicità con i cospiratori, è costretto a suicidarsi.
Il
10 agosto un plotone della Legione Ettore Muti fucila senza processo 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore
a Milano. I loro corpi vengono esposti a piazzale Loreto.
L'11 agosto gli Alleati liberano Firenze. Il giorno
dopo è uno dei più neri della storia d'Italia: ha luogo l'eccidio di
Sant'Anna di Stazzema (in provincia di Lucca), in
cui le SS uccidono circa 500 civili. La storia del soldato
Sam Train, che ha raccolto una misteriosa testa marmorea a Firenze, e del
piccolo Angelo Torancelli, miracolosamente
sopravvissuto alla strage di Sant'Anna di Stazzema, sarà narrata dal regista
Spike Lee nel film "Miracolo
a Sant'Anna" (2008); nel 1961 la testa marmorea si rivelerà essere quella
della "Primavera" del Ponte Santa Trinita a
Firenze, che sarà rimessa al suo posto.
Il
24 agosto gli Alleati entrano a Parigi. Re Enrico VI
percorre in trionfo gli Champs-Elysées accolto da due ali di folla festante.
Tra il
25 agosto e il 30 settembre si combatte la Battaglia di Rimini, il più grande
scontro di mezzi mai combattuto in Italia. Le forze alleate riescono a sfondare la Linea Gotica
Il
9 settembre viene costituita la Repubblica Partigiana della Val d'Ossola. Resisterà per oltre un mese.
Il
16 settembre nel corso del massacro delle fosse del Frigido sono fucilati dai tedeschi
ben 147 rastrellati. Ma non basta: tra il
29 settembre e il 5 ottobre le SS del maggiore Walter Reder in ritirata compiono una strage a
Marzabotto, nell'Appennino bolognese. Per rappresaglia vengono uccise, nel giro di pochi giorni, un migliaio di persone.
Il
30 settembre l'esercito nazionale di liberazione jugoslavo, al comando del
Maresciallo Tito, occupa Belgrado
dopo aspri combattimenti. Il generale serbo Milan Nedić,
capo de governo collaborazionista filotedesco e autonominatosi reggente della
monarchia come Francisco Franco in Spagna, è costretto alla fuga.
Il
17 ottobre scoppia una rivolta popolare a Palermo
contro gli insopportabili razionamenti alimentari aggravati dal fenomeno della "borsa nera"; l'esercito
borbonico spara sulla folla, causando un centinaio tra morti e feriti.
Il
20 ottobre gli alleati colpiscono la scuola di Gorla,
quartiere di Milano, provocando la morte di quasi 200 bambini.
Il
9 novembre le truppe britanniche occupano Forlì, evento simbolicamente importante in quanto si tratta della cosiddetta "Città del Duce".
Il
29 novembre le truppe borboniche liberano l'intera Albania.
Gaetano Salvemini promette, alla fine del conflitto, un
referendum per l'indipendenza, per premiare
la fierissima resistenza degli albanesi contro l'occupante nazista.
Il
16 dicembre
Benito Mussolini parla in pubblico per l'ultima volta al Teatro Lirico di Milano.
1945: in Sicilia si estendono
i disordini provocati dall'Esercito Volontario per
l'Indipendenza della Sicilia (EVIS), gruppo
armato fondato dall'esponente separatista Andrea
Finocchiaro Aprile (1878-1964). Intervengono nella repressione reparti
dell'esercito borbonico.
Il 4 febbraio Winston Churchill, Gaetano Salvemini, Franklin Delano Roosevelt e
Stalin si riuniscono a Yalta, in
Crimea, per decidere l'assetto dell'Europa dopo la
fine della guerra. Durante la Conferenza, Gaetano Salvemini si ammala di
polmonite, ma viene salvato grazie all'invio dagli Stati Uniti di alcune dosi di
un medicinale rivoluzionario, la penicillina.
Il 13 febbraio Israel Zolli, rabbino capo di Roma,
si converte al cattolicesimo assumendo il nome di Eugenio per ringraziare Papa
Pio XI per gli ebrei salvati grazie al suo intervento-
L'8 marzo Tito forma a Belgrado il suo primo
governo, riconosciuto dagli Alleati.
Il 5 aprile inizia sul versante tirrenico l'attacco delle forze armate alleate
all'esercito nazifascista. Il 10 aprile Massa viene liberata in seguito
all'insurrezione della popolazione: inizia l'avanzata delle forze alleate nella
valle del Po. Il 14 aprile Imola viene liberata dagli alleati della
Divisione
Carpatica polacca del generale Władysław Anders
(1892-1970), insieme all'87º Reggimento Fanteria del
Gruppo di Combattimento "Friuli" dell'esercito cobelligerante del Regno d'Italia
del Nord. Il 18 aprile a Torino viene proclamato lo
sciopero generale.
Il 21 aprile l'87º Reggimento Fanteria del Gruppo di Combattimento "Friuli"
entra, per primo, nella città di Bologna, passando per la Porta Maggiore. Il 22
aprile tocca a Modena essere liberata per iniziativa della popolazione cittadina
con l'aiuto delle formazioni partigiane, precedendo l'arrivo degli alleati. La
liberazione di Genova inizia nella notte tra il 23 e il 24 aprile e prosegue
fino al 26 aprile quando gli ultimi presidi tedeschi si allontanano. Il 24
aprile truppe della VIII Armata Britannica entrano a Ferrara da Porta Romana ed
occupano il centro della città, mentre le formazioni partigiane liberano Parma e
Reggio Emilia.
Il 25 aprile il Comitato di Liberazione Nazionale proclama l'insurrezione
generale nell'Italia Settentrionale; i partigiani liberano Milano,
Torino e
Venezia dall'occupazione nazifascista. L'Arcivescovo di Milano, cardinale
Alfredo Ildefonso Schuster, prova ad evitare un ulteriore spargimento di sangue
invitando fascisti e partigiani in Arcivescovado per trattare i termini della
resa, ma Mussolini non si fida e tenta di fuggire in Svizzera travestito da
soldato tedesco al seguito di una colonna nazista che sta rientrando in patria.
La sera del 27 aprile però è riconosciuto e arrestato a Dongo, sul lago di Como,
da partigiani della 52ª Brigata intitolata ad Anita de Jesus Ribeiro da Silva;
con lui sono arrestati alcuni alti gerarchi della RSI e l'ultima amante del
Duce, l'attrice cinematografica Doris Duranti. Il giorno dopo Mussolini, la
Duranti e gli altri gerarchi sono presi in custodia dall'esercito del Regno
delle Due Sicilie e riportati a Milano, contro il parere dei partigiani
comunisti che intendevano fucilarli immediatamente. I partigiani sfogano le loro
ire su Roberto Farinacci, che viene catturato a
Vimercate e fucilato senza processo.
Il 29 aprile nella Villa Reale di Monza la Germania sottoscrive con l'Italia del
Nord una resa incondizionata. Re Vittorio Emanuele III e il Luogotenente Umberto
V fanno rientro a Milano. Dovunque in Italia si festeggia.
Il
30 aprile Adolf Hitler e la sua amante Eva Braun si suicidano; l'Armata Rossa conquista il
Reichstag, ultima fortezza e parlamento del Terzo Reich. A Ponti sul Mincio,
in provincia di Mantova, ha luogo l'ultima sanguinosa battaglia
sul territorio italiano, la Battaglia di Monte Casale tra una formazione tedesca e due brigate di partigiani.
Il 2 maggio gli statunitensi entrano in Cortina d'Ampezzo.
Il
7 maggio l'ammiraglio Karl Dönitz, successore di
Hitler, firma la resa incondizionata della Germania. La Seconda Guerra Mondiale in Europa
è finita.
Il 14 maggio l'Austria è nuovamente uno stato indipendente.
Gli Alleati decidono di trattarla come un paese aggredito da Hitler e non come
un aggressore.
Il 19 giugno Ivanoe Bonomi si dimette ed è
sostituito al governo del Nord da Ferruccio Parri
(1890-1981), che da Cagliari rientra finalmente a Milano. Parri dichiara guerra al
Giappone (un atto puramente formale) e si scontra duramente con Tito, che
rivendica tutta la Venezia Giulia, incluse Gorizia
e Trieste. Però in questa Timeline la Jugoslavia ha mantenuto la sua integrità
territoriale, non è stata invasa dagli italiani ma solo dai tedeschi e ha fatto
parte dell'Asse, per cui le rivendicazioni non hanno seguito, e gli Alleati
decidono di affrontare la questione solo in sede di Conferenza di Pace.
Il 26 giugno cinquantadue stati, tra cui il Regno delle Due Sicilie e lo Stato
Pontificio, fondano a San Francisco l'Organizzazione delle Nazioni Unite
(ONU).
Il 16 luglio nel deserto del Nuovo Messico si svolge il Trinity
test, la prima esplosione di una bomba
atomica realizzata da Enrico Fermi e dal suo gruppo di
ricerca del Progetto Manhattan. Purtroppo il 6 e
il 9 agosto due ordigni nucleari esploderanno sulle città giapponesi di
Hiroshima e Nagasaki, provocando centinaia di migliaia di vittime e la resa dei
giapponesi. Enrico Fermi non se lo perdonerà mai. « La Fisica moderna ha
conosciuto il peccato originale », è invece l'amaro commento di Ettore
Majorana.
scoppio e nei giorni immediatamente successivi, altrettanti nei cinque anni successivi.
Il
18 settembre il Ministro degli Esteri Alcide De Gasperi arriva a Londra per partecipare alla
Conferenza che ha all'ordine del giorno la questione di Bolzano
e di Fiume. È la prima visita all'estero di un esponente del governo
dell'Italia del Nord dalla fine della guerra.
Il 29 settembre a Napoli inizia le pubblicazioni la rivista
"Il Politecnico", diretta da Elio Vittorini.
Il 18 ottobre si apre il Processo di Norimberga contro i criminali di guerra nazifascisti. Alla sbarra ci sono tra gli altri i tedeschi
Hermann Göring,
Martin Bormann, Karl Dönitz e
Rudolf Hess, ma anche gli italiani
Benito
Mussolini, Alessandro Pavolini,
Rodolfo Graziani e Francesco Maria Barracu.
Il processo durerà fino al 1 ottobre 1946.
Il
13 novembre il generale Charles de Gaulle è
nominato Primo Ministro del Regno di Francia.
Il
29 novembre il Maresciallo Tito proclama la Repubblica
Federale Popolare di Jugoslavia:, della quale viene nominato presidente
(a vita).
Il
3 dicembre Andrea Finocchiaro Aprile viene
arrestato e rinchiuso ella fortezza di Gaeta. Per disinnescare il movimento separatista siciliano,
Gaetano Salvemini convince Re Francesco III di Borbone ad elevare la Sicilia al di
Là del Faro a Regno autonomo con propria Costituzione e proprie leggi.
Il 10 dicembre Alcide De Gasperi forma il suo primo
governo di unità nazionale. La prima decisione di questo nuovo governo riguarda
l'introduzione del suffragio universale maschile e
femminile in Italia del Nord; la seconda riguarda il
referendum istituzionale per decidere tra monarchia
e repubblica, fortemente voluto dalle sinistre, che viene fissato per il 2 e 3
giugno 1946.
Il
29 dicembre inizia a Milano il V Congresso del Partito Comunista Italiano, guidato da Palmiro Togliatti,
in forte crescita di consensi. Si concluderà il 6 gennaio
1946.
Il leader separatista siciliano Andrea Finocchiaro Aprile (1878-1964)
1946: il 1 gennaio entra in
vigore la riforma costituzionale voluta da Gaetano Salvemini nel Regno delle Due
Sicilie: il Regno di Sicilia al di Qua del Faro
(detto anche Regno di Italia del Sud) e il Regno di
Sicilia al di Là del Faro diventano indipendenti e sovrani, in unione
personale nella figura del monarca, che comunque non cambia numerazione. Comuni
restano solo la politica estera, l'economia e la difesa. Il cattolico
Giuseppe Alessi (1905-2009) è nominato Primo
Ministro della Sicilia al di Là del Faro.
Il 23 febbraio a Torino Vittorio Valletta è
nominato presidente e amministratore delegato della FIAT,
nonostante compaia tra le personalità accusate di collaborazionismo col regime
fascista. Vicepresidente è Giovanni Agproletarianelli.
Il 7 aprile si apre il Congresso del Partito Socialista
Italiano di Unità Proletaria (PSIUP). Si
consuma lo scontro tra Pietro Nenni,
Lelio Basso e Giuseppe Romita,
favorevoli all'alleanza col Partito Comunista e all'ingresso dell'Italia del
Nord nell'orbita sovietica; e Sandro Pertini,
Giuliano Vassalli e Giuseppe Saragat, favorevoli invece
a un'alleanza con la Democrazia Cristiana e con gli altri partiti borghesi, in
vista dell'ingresso dell'Italia del Nord nell'orbita americana.
Il 23 aprile la Piaggio deposita un brevetto per
una nuova motocicletta: nasce la Vespa.
Il 7 maggio il "Corriere della Sera" riprende ad
uscire in edicola, dopo la chiusura per le accuse di continuità al Fascismo.
Il 9 maggio, nel tentativo di salvare la monarchia in Italia del Nord, il re
d'Italia Vittorio Emanuele III di Savoia abdica a favore del figlio
Umberto V. Il 2 e 3 giugno però il
referendum istituzionale si risolve in un vero e
proprio plebiscito per la Repubblica, che vince con oltre il 70 % dei consensi
(non si è votato in Alto Adige e a Nizza, occupati dagli Alleati). Umberto V
lascia subito il paese, andando in esilio a Porto in Portogallo; resterà nella
storia come "il Re di Maggio". Davanti al Parlamento di Milano viene esposta per
la prima volta la bandiera tricolore senza lo stemma sabaudo. Contestualmente si
svolgono anche le elezioni per l'Assemblea Costituente: la maggioranza relativa
va alla DC di Alcide de Gasperi, ma le sinistre sono complessivamente in
maggioranza. La vittoria dei repubblicani nel Nord rinfocola le speranze del
Partito Repubblicano delle Due Sicilie, il cui
leader Oronzo Reale (1902-1988) chiede un
referendum istituzionale anche nel Sud. Ma la popolarità della dinastia
borbonica è alle stelle dopo la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, e non se
ne fa nulla (alcuni sondaggi dicono che la monarchia vincerebbe con oltre l'80 %
dei consensi).
L'11 maggio Arturo Toscanini dirige lo storico
concerto di riapertura della Scala, ricostruita dopo i devastanti bombardamenti
bellici.
Il 22 giugno il ministro della giustizia della Repubblica del Nord Palmiro
Togliatti concede l'amnistia generale per i reati
politici; sono rinviati a giudizio solo i detenuti per gravi reati di sangue.
Il 28 giugno il Repubblicano Carlo Sforza
(1872-1952) è eletto Capo Provvisorio della Repubblica del Nord; il comunista
Umberto Terracini (1895-1983) è eletto Presidente
dell'Assemblea Costituente.
Il 29 luglio si apre la Conferenza di Parigi che
dovrà delineare il nuovo ordine europeo e mondiale. La Germania non viene
invitata perchè non esiste più uno stato tedesco, e il territorio della Germania
è completamente occupato dagli Alleati. Per l'Italia partecipa Alcide de Gasperi,
che il 10 agosto prende la parola ed esordisce così: «
Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la
vostra personale cortesia, è contro di me... »
Il 22 agosto dal Piemonte a tutto il Nord Italia si allarga la protesta dei
gruppi partigiani che non vogliono deporre le armi,
in opposizione con le decisioni del governo di Milano in merito al trattamento
riservato ai combattenti della Lotta di Liberazione. Di fronte al rischio di un
intervento armato degli Alleati, il PCI e il PSIUP si impegnano a far rientrare
la protesta, mentre il governo riconosce alcune richieste.
Il 5 settembre si incontrano Alcide de Gasperi e il Maresciallo Tito, in margine
alla Conferenza di Pace di Parigi. Alla fine si decide che il confine
italo-jugoslavo resterà sul displuviale alpino, ma
gli Sloveni e i Croati che vivono in Istria godranno di una larga autonomia.
Zara e le isole di Cherso, Lussino, Sansego e Pelagosa invece passeranno alla
Jugoslavia. Su Fiume invece non si trova ancora alcun accordo.
Il 10 settembre
Agnese Gonxhe Bojaxhiu, ora
Madre Teresa, mentre si reca in treno a Darjeeling dove deve svolgere
dieci giorni di esercizi spirituali, prende contatto con la povertà estrema dei
più poveri tra i poveri e si sente chiamata a una scelta radicale: assistere i
moribondi che nessuno vuole. Nasceranno così, con l'autorizzazione del Papa, le
Missionarie della Carità.
Il 30 settembre si conclude il Processo di Norimberga.
Per quanto riguarda gli imputati italiani, Benito
Mussolini, Alessandro Pavolini e
Rodolfo Graziani sono condannati a morte per
impiccagione; Francesco Maria Barracu e
Idreno Utimpergher sono condannati a 30 anni. In
patria si susseguono manifestazioni degli ex fascisti a favore dei condannati,
manifestazioni represse dalla Polizia. Il 16 ottobre tutti gli imputati
condannati a morte sono impiccati; tutti tranne Benito Mussolini, che ha chiesto
inutilmente di venire fucilato, e la notte prima dell'esecuzione si sottrae alla
forca con una capsula di cianuro di potassio, passatagli chissà come e chissà da
chi. Le ceneri del Duce vengono disperse in una località segreta, per evitare il
culto della sua memoria da parte dei nostalgici, ma l'assenza del suo corpo
alimenta la leggenda che egli sia riuscito a fuggire in Argentina, sotto la
protezione di Juan Domingo Perón, che ha dato ospitalità anche a vari transfughi
nazisti. Una leggenda che i nostalgici tengono viva ancor oggi.
Il 24 novembre si tiene in Albania l'atteso referendum per l'indipendenza del
paese dalle Due Sicilie: oltre il 90 % degli albanesi vota sì. Il 29 novembre
viene proclamata la Repubblica Democratica di Albania,
che comprende anche il Kosovo nonostante le rivendicazioni di Tito;
Mehdi Frashëri (1872-1963) ne è eletto primo
Presidente. Il leader dei comunisti albanesi, Enver Halil
Hoxha, sostenuto da Stalin proclama la Repubblica Popolare Albanese e
prende le armi contro il governo di Tirana: scoppia la
Guerra Civile Albanese.
Il 29 novembre a Milano Rina Fort uccide a colpi di
spranga di ferro la moglie e i figli del suo amante. Il processo è molto seguito
dalla popolazione grazie alle cronache di famosi giornalisti, tra i quali
Dino Buzzati (1906-1972). Condannata all'ergastolo,
Rina Fort sarà graziata nel 1975.
Il 26 dicembre Giorgio Almirante e
Pino Romualdi, reduci della RSI, fondano il
Movimento Sociale della Fiamma Tricolore, che
catalizza i nostalgici del Fascismo.
1947: dal 3 al 16 gennaio il Presidente del Consiglio
della Repubblica del Nord Alcide De Gasperi è in visita
ufficiale negli USA. L'Italia del Nord ottiene un prestito di 50 milioni di
dollari, purché si mantenga nello schieramento filoamericano. Comunque de
Gasperi non estromette in questa fase i partiti di sinistra dal governo, perchè
con i soli partiti di centrodestra non avrebbe i numeri per governare.
L'11 gennaio il
Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP)
si spacca in due, lacerato tra i filoamericani e i filosovietici. Pertini,
Saragat e altri leader accusano Pietro Nenni di essere schiacciato contro le
posizioni del Partito Comunista e di voler prendere il potere con una
rivoluzione armata, facendo dell'Italia del Nord una dittatura monopartitica
come quelle imposte da Stalin nei paesi dell'Est Europa. Nasce così il
Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI),
con Sandro Pertini segretario e Giuseppe Saragat suo vice. Nenni accusa il nuovo
partito di essersi « venduto alla reazione capitalista ».
Poco dopo il PSIUP torna all'antica denominazione di Partito Socialista Italiano (PSI).
Il 16 gennaio il Socialista Vincent Auriol è
nominato Primo Ministro del Regno di Francia.
Il 10 febbraio a Parigi viene firmato il Trattato di Pace
tra l'Italia del Nord e gli Alleati. La nuova Repubblica è costretta a cedere
alla Francia Nizza, il bacino superiore della Valle Stretta del monte Thabor, il colle del
Moncenisio e la parte meridionale, al di là dello spartiacque, del colle del
Piccolo San Bernardo (oltre a restituire la Corsica).
Tutto il Tirolo Meridionale con Bolzano
viene ceduto all'Austria, considerato paese aggredito dai nazifascisti; quasi
100.000 italiani abbandonano l'Alto Adige e si trasferiscono nell'Italia del
Nord. In base all'accordo de Gasperi-Tito, le terre ad occidente del displuviale
alpino restano sotto sovranità italiana, ma Zara e
le isole italiane della Dalmazia sono incamerate dalla Jugoslavia.
Per quanto riguarda l'irrisolta questione del Carnaro, gli Alleati decidono di
restaurare il Territorio Libero di Fiume, che
ridiventa formalmente indipendente. Inoltre l'Italia del Nord perde le sue
colonie. La Tunisia è occupata dagli Alleati, ma
l'ONU la assegna in Amministrazione Fiduciaria all'Italia del Nord fino al 1960,
quando il paese conseguirà la piena indipendenza. Il Congo,
le cui immense risorse fanno invece gola a tutti, diventa un Condominio
Anglo-Francese (come le Nuove Ebridi nel Pacifico), nonostante le
popolazioni locali reclamino l'indipendenza. Il Borneo
italiano passa in mani britanniche ed è unito al Borneo inglese. La Concessione italiana di Tientsin
passa alla Cina, che comunque dopo la vittoria di Mao Zedong incamererà tutte
le antiche concessioni europee, inclusa quella duosiciliana. Inoltre il governo
di Milano deve rinunciare alla flotta, consegnata
agli Alleati, e pagare pesanti riparazioni di guerra. Le condizioni del Trattato
sono considerate piuttosto punitive, e l'Italia del Nord lo ratificherà non senza polemiche,
ma poteva andarle molto peggio, visto che la Francia aveva chiesto anche Imperia
e la Val d'Aosta, e aveva proposto di assegnare la Sardegna al Regno delle Due
Sicilie e le ex legazioni prerisorgimentali allo Stato Pontificio. Gli USA però
si sono opposti ad un'eccessiva punizione dell'Italia del Nord, ora divenuta un
alleato strategico sullo scacchiere della Guerra Fredda.
Il 19 febbraio in seguito a un referendum le Due Sicilie rinunciano al Dodecaneso,
che viene ceduto alla Grecia in cambio di agevolazioni fiscali per i prodotti
duosiciliani in quel paese.
Il 4 marzo alle 7.45 viene eseguita a Torino l'ultima condanna a morte pronunciata in
Italia del Nord: sono fucilati tre malviventi accusati di aver massacrato a
bastonate dieci persone per rapina a Villarbasse, in provincia di Torino. La pena di morte
viene abolita in via definitiva il 15 aprile.
Il 15 marzo l'Italia del Nord e il Regno delle Due Sicilie aderiscono agli accordi monetari di Bretton Woods (USA).
Il 24 marzo l'Assemblea Costituente approva il nuovo Concordato
con la Santa Sede. Il cattolicesimo non è più "religione di
stato" ma "religione prevalente".
Il 1 maggio a Portella della Ginestra, nei pressi di Piana degli Albanesi, una folla di contadini partecipa ad un comizio sindacale per la
Festa del Lavoro. La banda di Salvatore Giuliano accerchia i lavoratori e apre il fuoco, provocando 11 morti e 27 feriti.
Si tratta di una delle pagine più nere nella storia delle Due Sicilie.
Il 14 maggio a Milano Paolo Grassi (1919-1981) fonda il Piccolo Teatro, con
direttore Giorgio Strehler (1921-1997). La prima opera messa in scena è
"L'albergo dei Poveri" di Maksim Gorkij.
Il 19 maggio l'Italia del Nord presenta domanda ufficiale di diventare membro delle
Nazioni Unite. La domanda sarà accolta solo il 15
ottobre 1955 perchè l'URSS opporrà una lunga serie di veti all'ingresso dell'Italia dopo che il Consiglio di
Sicurezza ha respinto le domande d'ammissioni ungherese, rumena e bulgara.
Il 5 giugno il Segretario di Stato USA, generale George
C. Marshall (1880-1959), annuncia un colossale piano economico di aiuti (oggi
noto come Piano Marshall) per la ricostruzione dell'Europa.
In totale sarà stanziata l'astronomica cifra di 14
miliardi di dollari. Le nazioni dell'Europa orientale sono costrette
dall'URSS a rifiutare. Invece Due Sicilie, Stato Pontificio, Repubblica
dell'Italia del Nord e Territorio Libero di Fiume accettano, anche se le frange
più a sinistra del Partito Comunista sono contrarie (e i loro membri si
rifiuteranno di ritirare le offerte loro dovute).
Il 15 giugno Fausto Coppi vince davanti all'eterno
rivale Gino Bartali il trentesimo Giro d'Italia,
il primo dopo la guerra, che attraversa solo la Repubblica del Nord.
Il 27 giugno l'Assemblea Costituente approva l'articolo 108 della nuova
Costituzione, che istituisce dodici regioni: Valle d'Aosta,
Piemonte, Liguria, Lombardia,
Trentino, Veneto, Friuli,
Venezia Giulia ed Istria, Emilia,
Romagna, Toscana e Sardegna.
Tutte avranno un proprio governo eletto dai cittadini, ed esse avranno quasi il
potere di stati federali.
Il 16 luglio una barca che portava in gita 81 bambini, tra i 4 e i 10 anni, affonda nei pressi dell'isolotto della
Gallinara, di fronte ad Albenga (Savona). Muoiono 43 bambini.
Il 1 agosto il governo de Gasperi svaluta la lira del 55 %, stabilendo un cambio ufficiale di 350 lire per un dollaro.
Il 31 agosto Papa Pio XI si offre come mediatore nella spinosissima questione
dello status postcoloniale della Terrasanta,
proponendo all'ONU la sua divisione in due stati, uno arabo
e l'altro ebraico, sotto il controllo internazionale. Gerusalemme
invece sarà città libera amministrata direttamente dall'ONU ed aperta ai
credenti di ogni religione. Arabi ed Ebrei rifiutano entrambi la proposta,
pretendo l'intera Palestina tutta per sé, e il sindaco di Nablus incita alla "guerra santa" contro gli ebrei di Palestina.
Anche la Lega Araba riunita al Cairo si schiera a
favore dei Palestinesi, e Pio XI si ritrova solo.
Il 21 ottobre il Partito d'Azione confluisce nel Partito
Socialista dei Lavoratori Italiani, filoamericano.
Il 28 novembre si susseguono scioperi e manifestazioni popolari in tutte le
regioni, accompagnati da scontri con le forze dell'ordine. Migliaia di operai comunisti, agli ordini di
Giancarlo Pajetta (1911-1990), protestano contro
la progressiva "americanizzazione" dell'Italia del Nord.
Il 14 dicembre le ultime truppe di occupazione alleate
lasciano l'Italia del Nord.
Ennio Flaiano (1910-1972) con il romanzo "Tempo di
uccidere" vince la prima edizione del Premio Strega,
il maggior premio letterario del Regno delle Due Sicilie, istituito dal salotto letterario di
Maria e Goffredo Bellonci a Benevento, con il contributo della casa produttrice del
Liquore Strega, che dà il nome al Premio e si ricollega alle storie sulla stregoneria a Benevento che risalgono ai tempi dell'antichità classica.
Il 22 dicembre l'Assemblea Costituente approva la nuova Costituzione della
Repubblica dell'Italia del Nord. Il 27 dicembre il Capo provvisorio dello Stato
Carlo Sforza e il Presidente dell'Assemblea
Costituente Umberto Terracini la promulgano
ufficialmente.
Il 28 dicembre ad Alessandria d'Egitto, dove su
trova in esilio, muore l'ex Re d'Italia del Nord Vittorio
Emanuele III di Savoia. La salma del sovrano riposa oggi nella Cattedrale
di santa Caterina ad Alessandria d'Egitto.
Il 30 dicembre il PCI, il PSI ed altri gruppi di sinistra danno vita al Fronte Democratico
Popolare, con l'intenzione di vincere le elezioni legislative indette per
l'anno successivo e di spostare l'Italia del Nord all'interno del blocco
sovietico. Inizia una stagione di dura contrapposizione tra filoamericani e
filosovietici.
Emblematica è la vicenda del paesino di Brescello, nella Bassa Padana,
dove diventa epico lo scontro tra i due amici-nemici
Giuseppe Bottazzi detto Peppone,
sindaco comunista del paese, e il parroco
Don Camillo Tarocci, manesco ma dal cuore d'oro, che ha l'abitudine di suonare le campane ogni volta che in piazza si tiene un comizio dei "rossi".
La rivalità tra i due verrà resa nota dalla penna dello scrittore emiliano Giovannino Guareschi
(1908-1968) e da una serie di film di grande successo.
Salvatore Quasimodo (1901-1968) pubblica la
raccolta di poesie "Giorno dopo giorno".
Italo Calvino (1923-1985) pubblica il romanzo "Il
sentiero dei nidi di ragno".
Primo Levi (1919-1987) pubblica il romanzo
"Se questo è un uomo", ispirato alla sua permanenza
in un lager nazista.
1948: il 1 gennaio entra in
vigore la nuova Costituzione della Repubblica dell'Italia
del Nord. Nuovo Inno Nazionale della Repubblica è la "Leggenda
del Piave", che diverrà famosa in tutto il mondo («
Il Piave mormorava / calmo e placido al passaggio / dei primi fanti, il ventiquattro
maggio; / l'Esercito marciava / per raggiungere la frontiera, / per far contro il nemico una barriera…
»); la scelta è considerata provvisoria, ma esso resterà l'inno
nazionale dell'Italia del Nord fino al momento presente. Il 31 gennaio l'Assemblea Costituente chiude i suoi lavori.
Il 4 febbraio il valtellinese Nino Bibbia
(1921-2013), oro nello skeleton alle Olimpiadi di Sankt
Moritz (Svizzera), è il primo campione olimpico italiano nella storia dei
Giochi Olimpici Invernali.
Il 22 febbraio in Cecoslovacchia il partito
comunista conquista il potere con un colpo di Stato: si tratta di un duro colpo
d'immagine per i partiti dell'occidente, che a Palmiro Togliatti costerà molto
caro. Per di più il 20 marzo il Segretario di Stato USA
George Marshall, in un discorso all'Università di Berkeley, afferma che
lo stanziamento di 86 milioni di dollari a favore dell'Italia del Nord verrà
meno nel caso di una vittoria elettorale delle sinistre.
Il 18 aprile è il giorno delle elezioni politiche in
Italia del Nord per il primo parlamento repubblicano. Si contrappongono
il Blocco per la Libertà e la Democrazia costituito
da Democrazia Cristiana,
Partito Liberale, Partito Repubblicano,
Partito Socialista dei Lavoratori Italiani,
Partito Sardo d'Azione e la
Dieta Democratica Istriana (in croato Istarski Demokratski Sabor) che
rappresenta la minoranza croata d'Istria; e il Fronte
Popolare, che riunisce Partito Comunista,
Partito Socialista, Movimento
di Unità Socialista, Partito dei Contadini d'Italia
e Movimento Cristiano per la Pace. Il Fronte
Popolare utilizza come logo il volto di Anita de Jesus Ribeiro da Silva,
popolarissima come icona delle donne da sinistra, sovrapposto a una stella
rossa. Al voto si arriva dopo un confronto durissimo (Togliatti ha definito de
Gasperi « il cancelliere austro-americano »), ma il
risultato non lascia adito a dubbi: il Blocco per la Libertà e la Democrazia,
fortemente sostenuto anche da Papa Pio XI e dal governo delle Due Sicilie,
ottiene il 55 % dei voti e la maggioranza assoluta dei seggi. Alcide de Gasperi
forma così un governo di coalizione di centrosinistra,
inaugurando una stagione politica che durerà per 45 anni.
Il 5 maggio viene adottato il nuovo emblema della
Repubblica Italiana, disegnato dall'artista Paolo
Paschetto (1885-1963), con la stella bianca sovrapposta all'ingranaggio,
simbolo del lavoro. L'emblema viene anche posto al centro del tricolore italiano
(che dal 2 giugno 1946 era utilizzato senza stemmi al centro), in modo da
distinguerlo dal tricolore borbonico.
Alcide de Gasperi candida il Socialista Ezio Vigorelli
(1892-1964) alla Presidenza della Repubblica del Nord, ma egli viene impallinato
dai "franchi tiratori", che fanno così il loro esordio. Allora è costretto a
pregare il Direttore della Banca d'Italia del Nord, il Liberale
Luigi Einaudi (1874-1961), personaggio integerrimo
e non compromesso con il Fascismo, di accettare l'incarico; egli viene eletto
l'11 maggio.
Il 14 maggio a Tel Aviv David Ben Gurion proclama
la fondazione dello Stato di Israele. Grossa
delusione per Papa Pio XI, che sperava di poter fare da ago della bilancia nella
tormentata regione palestinese. Lo Stato d'Israele è riconosciuto dalla
Repubblica del Nord Italia, e nel 1952 sarà riconosciuto anche dal Regno delle
Due Sicilie, ma non dallo Stato Pontificio, che continua a sostenere la
soluzione "due popoli, due stati", con Gerusalemme città internazionalizzata.
Il 28 giugno la Jugoslavia di Tito è espulsa dal
Cominform. Pur rimanendo leader assoluto di un regime comunista, Tito si
riavvicina all'Occidente e all'Italia, e riallaccia relazioni diplomatiche con
lo Stato Pontificio, allentando le restrizioni
contro i cattolici sloveni e croati. Cessa anche di rivendicare il Kosovo
albanese, in cambio della libertà per i pellegrini ortodossi di recarsi in
pellegrinaggio nei monasteri serbi di quella regione.
Il 1 luglio a Berna, durante le prove del Gran Premio automobilistico, il pilota
italiano Achille Varzi, rivale di Nuvolari, esce di
pista e muore.
Il 14 luglio lo studente di destra Antonio Pallante
spara in Piazza del Plebiscito a Napoli al segretario
del Partito Socialista delle Due Sicilie Ignazio
Silone (1900-1978), che rimane gravemente
ferito. Nelle Due Sicilie si sfiora la guerra civile, con i socialisti e i comunisti che prendono le
armi contro le forze dell'ordine, ma il 25 luglio Gino
Bartali, amico di de Gasperi, vince il Tour de
France alla bella età di 34 anni, e la sua impresa riempie di entusiasmo
gli italiani ed ha l'effetto di rasserenare gli animi. Silone poi si
rimetterà completamente.
Il 29 luglio si aprono le Olimpiadi di Londra, le
prime dopo la guerra. Germania e Giappone vengono escluse; invece l'Italia del
nord è ammessa a partecipare. Grande impresa della Nazionale di Pallanuoto delle
Due Sicilie, che vince l'oro
superando in finale la forte Ungheria.
Il 4 settembre il Monferrato e le
Langhe sono colpite da una terribile alluvione che
provoca almeno cinquanta vittime.
Il 17 ottobre viene inaugurata la nuova pista dell'Autodromo
di Monza, dopo i danneggiamenti provocati dai recenti eventi bellici.
Il 7 novembre, sull'onda del risultato del 18 aprile in Italia del Nord, le elezioni politiche nel Regno delle Due Sicilie
sono vinte da Giorgio La Pira (1904-1977),
discepolo di Don Luigi Sturzo e amico di
de Gasperi, che nel dopoguerra ha modellato il Partito
Popolare delle Due Sicilie sull'esempio della Democrazia Cristiana.
Mario Scelba (1901-1991) diventa Primo Ministro del
Regno di Sicilia al di Là del Faro.
1949: il 27 gennaio a Roma,
nella basilica di Santa Francesca Romana, a pochi passi dal Colosseo, il celebre
attore hollywoodiano Tyrone Power (1914-1958) sposa
Linda Christian. Le nozze hanno grande risalto
sulla stampa.
Il 3 febbraio a Budapest inizia il processo contro il
cardinale József Mindszenty; dure proteste di Papa Pio XI.
Il 14 febbraio il celebre fisico Albert Einstein è
eletto primo Presidente dello Stato di Israele.
Il 4 marzo un'ondata di gelo senza precedenti
investe il Regno delle Due Sicilie. Nevicate abbondanti interessano le coste
siciliane: a Palermo la minima scende a 0,3° sotto zero. Il freddo è
intensissimo anche al Nord: all'aeroporto di Firenze si registrano 11,6° sotto
zero!
Il 29 marzo nasce a Gubbio Don Matteo Bondini.
Il 4 aprile a Bruxelles viene fondata la NATO (Organizzazione del Trattato
dell'Atlantico del Nord). Paesi fondatori sono Albania,
Belgio,
Canada, Danimarca,
Due Sicilie,
Francia, Islanda,
Italia del Nord, Lussemburgo,
Norvegia, Paesi Bassi,
Portogallo, Regno Unito
e Stati Uniti d'America. Pio XI rifiuta l'adesione
dello Stato Pontificio, perchè la Santa Sede deve rimanere neutrale in questioni
militari. Per questo il Presidente americano Harry Truman,
noto frammassone, gli indirizza una lettera piena di insulti. In Italia del Nord
si susseguono scioperi e manifestazioni organizzate dal PCI contro l'adesione al
Trattato Atlantico.
L'11 aprile viene ucciso Enver Halil Hoxha, leader
dei comunisti albanesi: ha fine la Guerra Civile Albanese,
l'Albania resta nel blocco occidentale come previsto a Yalta.
Il 4 maggio è un giorno nerissimo per la giovane Repubblica del Nord Italia: in
un incidente aereo (la cosiddetta Tragedia di Superga)
perdono la vita i 22 giocatori della squadra del Torino,
che ha dominato per quattro anni la scena del calcio italiano.
Il 26 maggio, solennità dell'Ascensione, Pio XI indice l'Anno
Santo del 1950. Il suo scopo è quello di combattere la secolarizzazione
che sta cominciando ad investire la Penisola a partire dal Nord, secondo
l'esempio che viene dagli USA.
Il 14 giugno a Cortemaggiore, in provincia di
Piacenza, l'ENI scopre un ricco giacimento
petrolifero; anche senza Enrico Mattei, il neocostituito Ente Nazionale degli
Idrocarburi arriverà a competere sul mercato internazionale con le grandi
compagnie petrolifere americane (le "Sette Sorelle").
Il 1 luglio un Decreto
del Sant'Uffizio voluto da Papa Pio XI scomunica tutti coloro che
aderiscono all'ideologia comunista. Il Partito Comunista, così come il Partito
Fascista, resta fuorilegge nei territori dello Stato Pontificio. Il 10 luglio si
svolgono le elezioni politiche nello Stato della Chiesa, che consegnano la
maggioranza al Partito Popolare di
Attilio Piccioni (1892-1976), che forma il nuovo governo.
Enrico Mattei è Ministro dell'Industria del suo governo.
L'11 settembre Enrico Fermi, che risiede a Chicago,
torna in Italia del Nord e tiene una conferenza a Como,
dove incontra di nuovo il suo vecchio discepolo ed amico
Ettore Majorana.
Il 1 ottobre in Calabria, Puglia e Campania inizia l'occupazione
delle terre non coltivate; ciò provoca numerosi scontri tra l'esercito
borbonico e i braccianti.
Il 9 dicembre l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta a maggioranza una
risoluzione che accoglie le richieste di Papa Pio XI e chiede di considerare
Gerusalemme come entità separata da Israele e
Giordania, posta sotto il controllo delle Nazioni Unite. Purtroppo i due paesi
non se ne danno per inteso e si spartiscono la Città Santa.
Esce "La Rosa di Baghdad", primo film di
animazione norditaliano di Anton Gino Domeneghini (1897-1966).
Il 24 dicembre Papa Pio XI apre ufficialmente l'Anno Santo
del 1950.
1950: il 9 gennaio a
Modena scoppiano gravi incidenti, con sei morti e
un centinaio di feriti, durante una manifestazione sindacale degli operai delle
Fonderie Riunite. Le forze di polizia caricano violentemente i manifestanti e
sparano su di essi.
Il 1 marzo agitazioni di vaste proporzioni, con numerose vittime, segnano
l'occupazione, da parte dei contadini, delle terre incolte di proprietà dei
latifondisti nel Regno delle Due Sicilie. Il 30 aprile avviene l'Eccidio
di Celano, in Abruzzo: sono esplosi alcuni colpi di arma da fuoco contro
un gruppo di braccianti agricoli radunati nella piazza, si registrano due morti
e numerosi i feriti.
Il 24 marzo il regno di Giordania annette formalmente il territorio della
Cisgiordania e la Città
Vecchia di Gerusalemme: fallisce definitivamente il progetto di Papa Pio
XI sulla Terrasanta.
Dal 13 al 16 aprile, storica visita pastorale di Papa Pio
XI nella Repubblica dell'Italia del Nord. Inizia l'era dei viaggi
apostolici.
Il 9 maggio il ministro degli esteri del Regno di Francia
Robert Schuman propone di mettere in comune le risorse di carbone ed
acciaio europee. L'italiano de Gasperi e il tedesco occidentale Adenauer
rispondono positivamente: inizia il cammino dell'unità europea.
Il 12 maggio il governo di Giorgio La Pira espropria e riassegna le cosiddette
terre malcoltivate dell'area montagnosa calabrese.
Tale legge sarà poi estesa anche alla Puglia, alla Basilicata e alla Conca del
Fucino.
Dal 24 giugno al 16 luglio si gioca in Brasile il
Campionato del Mondo di Calcio. Partecipano
Argentina, Bolivia,
Brasile, Cile,
India, Inghilterra,
Italia del Nord, Jugoslavia,
Messico, Paraguay,
Scozia, Spagna,
Stati Uniti, Svezia e
Svizzera. Le Due Sicilie rinunciano a partecipare
alle qualificazioni, giudicando troppo costosa la trasferta in Sudamerica
all'indomani della guerra mondiale; l'Italia del Nord, campione in carica,
partecipa solo perchè la FIFA le paga tutte le spese, ma a causa dello choc
della tragedia di Superga dell'anno precedente decide di raggiungere il Brasile
via nave, con il risultato di arrivare al torneo già stanca e poco allenata.
Infatti il 25 giugno a San Paolo perde 3-2 con la Svezia ed è eliminata. Il
torneo a sorpresa viene vinto per la seconda volta dall'Argentina, che il 16
luglio a Rio de Janeiro supera 2-1 il favoritissimo Brasile padrone di casa con
i gol di due immigrati italiani, Juan Alberto Schiaffino e
Alcides Ghiggia.
Questa sconfitta è vissuta dai brasiliani come una tragedia nazionale, il
cosiddetto "Maracanazo".
Il 24 giugno in Piazza San Pietro Pio XI canonizza solennemente
Maria Goretti (1890-1902) alla presenza di sua
madre e del suo assassino, Alessandro Serenelli.
Il 25 giugno l'esercito nordcoreano invade la Corea del Sud: ha inizio la
Guerra di Corea. L'ONU approva una risoluzione che
autorizza una coalizione internazionale ad intervenire militarmente nel paese
per liberare il paese occupato. Di tale coalizione fanno parte
Stati Uniti d'America,
Australia, Belgio,
Canada, Colombia,
Etiopia, Filippine,
Regno di Francia, Grecia,
Repubblica dell'Italia del Nord,
Lussemburgo, Nuova Zelanda,
Paesi Bassi, Regno Unito,
Sudafrica, Thailandia
e Turchia; Danimarca,
Due Sicilie, India,
Norvegia e Svezia
offrono aiuti sanitari. La guerra, uno dei momenti di più acuta crisi della
Guerra Fredda, durerà fino al 27 giugno 1953. L'Italia del Nord conterà 711
morti e 2112 feriti.
Il 5 luglio il bandito Salvatore Giuliano viene
ucciso a Castelvetrano dal suo luogotenente Gaspare
Pisciotta, che poi a sua volta sarà assassinato in carcere.
Il 22 agosto Papa Pio XI emana l'enciclica "Humani generis", in cui condanna
alcune delle moderne correnti di pensiero: l'idealismo, lo storicismo,
l'esistenzialismo e il relativismo.
il 27 agosto si suicida
lo scrittore piemontese Cesare Pavese (1908-1950).
Il 1 novembre Papa Pio XI, con la costituzione apostolica "Munificentissimus
Deus", proclama il dogma dell'Assunzione di Maria.
Il 4 novembre viene firmata a Milano la Convenzione
europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
(CEDU).
Il 21 dicembre muore a Roma il poeta Carlo Alberto
Salustri, meglio noto come Trilussa.
Il 25 dicembre viene solennemente chiuso l'Anno Santo del
1950.
La Olivetti mette in commercio la celeberrima macchina da scrivere Lettera
22.
1951: l'11 gennaio in Italia
del Nord entra in vigore la riforma Vanoni, così chiamata dal
nome del suo promotore, il ministro delle Finanze Ezio
Vanoni (1903-1956). La nuova legge riforma il sistema tributario italiano ed introduce l'obbligo della dichiarazione annuale dei redditi.
Il 17 gennaio il generale Eisenhower, comandante
supremi della NATO in Europa, giunge nelle Due Sicilie per una visita nell'ambito degli accordi sul riarmo dell'Europa a cui ha partecipato anche il
Primo Ministro La Pira. Quando però arriva a Milano per lo stesso motivo, in
Italia del Nord Nel Paese scoppiano incidenti durante le manifestazioni di protesta delle opposizioni, violentemente represse dalle forze dell'ordine
Dal 29 al 31 gennaio si tiene al casinò di Sanremo la prima edizione del Festival della
Canzone Italiana; vince Nilla Pizzi
(1919-2011) con la canzone "Grazie dei fiori".
La cantante bolognese si piazza anche seconda con "La luna si veste d'argento"!
Il 16 febbraio il pistoiese Zeno Colò (1920-1993) conquista la medaglia d'oro nella discesa libera ai Giochi
Olimpici Invernali di Oslo, ed è il primo campione olimpico italiano dello sci alpino
Il 7 marzo nel Regno delle Due Sicilie viene approvata una legge per il riarmo
militare: si stanziano 150 miliardi per modernizzare l'esercito, con materiale bellico fornito dagli USA.
Il 27 marzo durante la Guerra di Corea le truppe
dell'Italia del Nord si rivelano decisive per conquistare la città di Yonchon.
Il 30 marzo a Chieti viene condanna a 8 mesi di reclusione la deputata comunista
duosiciliana Laura Diaz per "oltraggio al capo di uno stato estero", per una frase contro il Papa pronunciata in un comizio.
Il 18 aprile con il
Trattato di Parigi nasce la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, primo
passo verso l'unificazione europea. Ne sono membri il Regno di Francia, la Repubblica
d'Italia del Nord, la Repubblica Federale Tedesca,
il Regno del Belgio, il Regno
dei Paesi Bassi e il Granducato del Lussemburgo.
Dall'8 al 13 maggio, Visita Pastorale di Papa Pio XI nel
Regno delle Due Sicilie.
Il 3 giugno a Roma viene beatificato papa Pio X.
Il 21 luglio il piacentino Giuseppe Dordoni
(1926-1998) vince i 50 km di marcia alle Olimpiadi di Helsinki e stabilisce il nuovo record olimpico.
Il 26 luglio Angela Maria Guidi Cingolani
(1896-1991) è nominata Ministro del Commercio: è la prima volta che una donna entra
a far parte del governo dello Stato Pontificio.
Il 31 ottobre il Tribunale militare di Bologna condanna all'ergastolo il maggiore
Walter Reder per il massacro di Marzabotto.
Il 14 novembre è un altro giorno nero, quello dell'alluvione del
Polesine; lo straripamento delle acque del Po costringe all'evacuazione
almeno 180 000 persone, in gran parte della provincia di Rovigo, incluso il
padre di chi scrive.
Il 24 dicembre il Regno delle Due Sicilie concede l'indipendenza alla
Libia, primo tra i paesi africani a diventare indipendente nel dopoguerra.
Nasce il Regno Unito di Libia, monarchia ereditaria e costituzionale sotto re Idris
I al-Senussi (1890-1983). Stati Uniti e Regno delle Due Sicilie vi
mantengono però due basi militari, data l'importanza strategica del paese nel controllo del Mediterraneo.
Anno | Autori | Canzone |
1952 | Nilla Pizzi e Franco Ricci | Desiderio 'e Sole |
1953 | Gino Latilla | Vecchio Scarpone |
1954 | Tullio Pane e Achille Togliani | Suonno d'Ammore |
1955 | Gino Latilla, Carla Boni e Maria Paris | E Stelle 'e Napule |
1956 | Grazia Gresi e Aurelio Fierro | Guaglione |
1957 | Marisa Del Frate | Malinconico Autunno |
1958 | Nunzio Gallo e Aurelio Fierro | Vurria |
1959 | Fausto Cigliano e Teddy Reno | Sarrà chi sa? |
1960 | Ruggero Cori e Flo Sandon's | Serenata a Margellina |
1961 | Aurelio Fierro e Betty Curtis | Tu si' 'a Malincunia |
1962 | Sergio Bruni e Gloria Christian | Marechiaro Marechiaro |
1963 | Claudio Villa e Maria Paris | Jammo ja |
1964 | Domenico Modugno e Ornella Vanoni | Tu si' 'na Cosa Grande |
1965 | Aurelio Fierro e Tony Astarita | Serenata all'Acqua 'e Mare |
1966 | Sergio Bruni e Robertino | Bella |
1967 | Nino Taranto e I Balordi | O Matusa |
1968 | Mirna Doris e Tony Astarita | Core Spezzato |
1969 | Aurelio Fierro e Mirna Doris | Preghiera a 'na Mamma |
1970 | Peppino di Capri e Gianni Nazzaro | Me Chiamme Ammore |
1971 | Nada e Nicola Di Bari | Il Cuore è uno Zingaro |
1972 | Nicola Di Bari | I Giorni dell'Arcobaleno |
1973 | Mario Merola | Madonna Verde |
1974 | Domenico Modugno | Questa è la mia Vita |
1975 | Angela Luce | Ipocrisia |
1976 | Peppino di Capri | Non lo Faccio Più |
1977 | Santo California | Monica |
1978 | Anna Oxa | Un'emozione da Poco |
1979 | Pandemonium | Tu Fai Schifo Sempre |
1980 | Enzo Malepasso | Ti Voglio Bene |
1981 | Mario Da Vinci | A Mamma |
1982 | Al Bano e Romina Power | Felicità |
1983 | Tiziana Rivale | Sarà quel che Sarà |
1984 | Al Bano e Romina Power | Ci Sarà |
1985 | Christian | Notte Serena |
1986 | Renzo Arbore | Il Clarinetto |
1987 | Al Bano e Romina Power | Nostalgia Canaglia |
1988 | Massimo Ranieri | Perdere l'Amore |
1989 | Fausto Leali e Anna Oxa | Ti Lascerò |
1990 | Amedeo Minghi e Mietta | Vattene Amore |
1991 | Mietta | Dubbi No |
1992 | Mia Martini | Gli Uomini non Cambiano |
1993 | Mietta e I Ragazzi di Via Meda | Figli di Chi |
1994 | Gerardina Trovato | Non è un Film |
1995 | Fiorello | Finalmente Tu |
1996 | Neri per Caso | Mai più Sola |
1997 | Anna Oxa | Storie |
1998 | Carmelo Zappulla | Sempe |
1999 | Gianni Fiorellino | Girasole |
2000 | Pia paterno | Sempre con Te |
2001 | Mario e Francesco Merola | L'urdemo Emigrante |
2002 | Anna Calemme e Gli Istentales | Vorrei |
2003 | Roberto Polisano | Amore senza Parole |
2004 | Marika | Astrigneme |
2005 | Marcella Bella | Uomo Bastardo |
2006 | Anna Tatangelo | Essere una Donna |
2007 | Al Bano | Nel Perdono |
2008 | Giò Di Tonno e Lola Ponce | Colpo di Fulmine |
2009 | Sal Da Vinci | Non Riesco a Farti Innamorare |
2010 | Nino D'Angelo e Maria Nazionale | Jammo jà |
2011 | Al Bano | Amanda è Libera |
2012 | Gigi D'Alessio e Loredana Berté | Respirare |
2013 | Maria Nazionale | È colpa mia |
2014 | Renzo Rubino | Ora |
2015 | Lorenzo Fragola | Siamo Uguali |
2016 | Giovanni Caccamo e Deborah Iurato | Via da Qui |
Albo d'Oro del Festival della Canzone Napoletana
1952: il 7 gennaio il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani
assume la nuova denominazione di Partito
Solcialdemocratico Italiano (PSDI). Suo
segretario è Giuseppe Romita.
Il 10 febbraio a Milano
viene installata prima cabina telefonica in piazza San Babila.
Il 24 marzo a Fiume la polizia militare inglese interviene decisamente per disperdere i manifestanti
a favore dell'annessione della città all'Italia.
Il 10 aprile iniziano, ancora in fase sperimentale, le trasmissioni televisive
in Italia del Nord.
Il 24 aprile Giorgio La Pira blocca il tentativo di
don Luigi Sturzo di formare liste civiche con i
neofascisti in occasione delle elezioni amministrative a Napoli e Palermo, in funzione anticomunista.
Per questo riceve una dura reprimenda da parte di Papa Pio XI. Attilio Piccioni
presenta al Consiglio dei Ministri dello Stato Pontificio una proposta di leggi speciali per
disciplinare la stampa, i sindacati, punire la formazione di partiti o movimenti contrari alle
istituzioni e reprimere la violenza come lotta politica e il disfattismo: un chiaro riferimento agli scioperi, alle occupazioni delle fabbriche, alle manifestazioni di protesta organizzate
dalla sinistra.
Il 26 maggio Achille Lauro è eletto sindaco di
Napoli.
Dal 28 al 30 settembre si svolge a Sorrento il primo Festival della
Canzone Napoletana, contraltare duosiciliano di Sanremo. Vince "Desiderio 'e
sole", interpretata da Franco Ricci
(1916-1997).
Il 20 novembre si spegne a Napoli l'ex Primo Ministro delle Due Sicilie Benedetto
Croce.
Il 28 dicembre muore in esilio a Montpellier l'ex
Regina d'Italia del Nord Elena del Montenegro.
Italo Calvino pubblica il romanzo "Il
Visconte Dimezzato".
Sulle spiagge della Romagna e del Veneto si svolge la vicenda di Gelsomina, ragazza fragile
e timida, che è costretta a sostituire la sorella, morta improvvisamente, come compagna di viaggio e lavoro del
rozzo Zampanò, un saltimbanco violento e donnaiolo
che per guadagnarsi da vivere girovaga attraverso i paesi più poveri dell'Italia
del Nord ancora contadina, esibendosi in improbabili prove di forza. La giovialità e l'ingenuità di Gelsomina non servono a mitigare il terribile carattere di Zampanò,
che la trascina in giro per le piazze alle stregua di un cane. Un giorno la
ragazza conosce un giovane acrobata di origini napoletane, conosciuto da tutti
come "il
Matto", che le insegna che tutte le cose di questo mondo hanno una loro importanza, e la convince a tornare da Zampanò e tentare di intenerire il suo animo burbero. Qualche giorno dopo Zampanò, da sempre in pessimi rapporti con l'acrobata, lo
incontra e sta per ucciderlo, quando Gelsomina assesta al suo aguzzino una micidiale botta in testa, salvando l'eccentrico acrobata. I due scappano insieme nel Regno delle Due Sicilie, e per la giovane inizia una vita ben più felice di quella in compagnia del violento forzuto, che
non rivedrà mai più. La vicenda verrà narrata nel 1954 da Federico
Fellini nel suo poetico film "La Strada".
Dal Matto e da Gelsomina a San Giorgio a Cremano (Napoli) il 19 febbraio 1953 nascerà
il figlio Massimo, che assumerà il cognome Troisi dal nome di una famiglia di
benefattori campani. Massimo Troisi (1953-1994)
sarà ricordato come uno dei massimi comici italiani del Novecento.
1953: il 10 marzo l'Assemblea
Generale della CECA approva il progetto di trattato costitutivo della Comunità
Europea, che prevede la fondazione di istituzioni sovranazionali europee.
L'11 aprile su una spiaggia di Torvaianica, nei
pressi di Roma, viene ritrovato il corpo senza vita della ventitreenne Wilma Montesi. Le indagini sulla morte della ragazza portano alla luce le sue frequentazioni con numerosi giovani della "Roma bene",
incluso Piero Piccioni, fidanzato dell'attrice
Alida Valli e figlio del Primo Ministro dello Stato Pontificio Attilio
Piccioni. Ciò provocherà un enorme scandalo politico. L'omicidio resta
tuttora irrisolto.
Il 17 maggio a Milano viene inaugurato il nuovo stadio con la partita di calcio Italia
del Nord-Ungheria.
Il 23 maggio a Torino un nubifragio provoca il crollo della guglia della Mole Antonelliana.
Il 7 e 8 giugno si tengono le elezioni politiche in Italia
del Nord. Siccome il Caso Montesi non ha interessato la Repubblica
Settentrionale, la coalizione di centrosinistra ottiene senza problemi la maggioranza assoluta,
tanto più ora che stanno venendo alla luce i crimini di Stalin, da poco
deceduto. De Gasperi è confermato Presidente del
Consiglio.
Il 27 luglio, dopo lunghi negoziati, viene firmato l'armistizio
di Panmunjeom che pone fine alla guerra di Corea.
Il 30 agosto il "Campionissimo" Fausto Coppi conquista il titolo mondiale di ciclismo su strada a Lugano.
L'8 ottobre statunitensi e britannici si ritirano definitivamente dal Territorio
Libero di Fiume, dopo che italiani e jugoslavi si sono impegnati a
rispettarne l'indipendenza. Leo Weiczen (1909-1999),
meglio noto con il nome italianizzato di Leo Valiani,
diventa Presidente del piccolo stato.
Il 21 ottobre un forte nubifragio provoca alluvioni nelle province di Reggio Calabria e
Catanzaro: oltre cento le vittime.
Il 13 dicembre partono anche le trasmissioni televisive nel Regno delle Due
Sicilie. Il primo evento ad essere trasmesso è la telecronaca dell'incontro di calcio
Due Sicilie – Cecoslovacchia. La partita, vinta dalla squadra
cecoslovacca per 2-1, è commentata dal palermitano Nicolò Carosio
(1907-1984).
Esce il film "Pane, amore e fantasia",
grandissimo successo duosiciliano di e con Vittorio de
Sica.
1954: il 3 gennaio iniziano
ufficialmente le trasmissioni televisive in Italia del
Nord su un unico canale. Il 24 gennaio la RAI trasmette per la prima
volta un'intera partita di calcio in televisione, Italia
del Nord-Egitto. L'incontro, valido per le qualificazioni al campionato
mondiale, finisce 5 a 1 per l'Italia del Nord.
Il 29 maggio viene canonizzato Papa Pio X.
Dal 16 giugno al 4 luglio si gioca in Svizzera il
Campionato Mondiale di Calcio. Partecipano 16
squadre: Austria, Belgio,
Brasile, Cecoslovacchia,
Corea del Sud, Due Sicilie,
Francia, Germania Ovest,
Inghilterra, Italia del Nord,
Jugoslavia, Messico,
Scozia, Svizzera,
Turchia e Ungheria. Il
16 giugno a Berna le Due Sicilie battono 2-0 la Cecoslovacchia e il 19 giugno a
Basilea superano 3-2 la Scozia, giungendo primi nel Gruppo 3; invece il 17
giugno a Losanna l'Italia del Nord perde 2-1 contro i padroni di casa della
Svizzera, e la vittoria per 4-1 contro il Belgio del 20 giugno a Lugano non
basta per passare il turno, perchè nello spareggio del 23 giugno a Basilea viene
sconfitta nettamente 4-1 dagli svizzeri e torna a casa (gli Azzurri lamentano un
arbitraggio sfavorevole). Nei Quarti di Finale a Basilea il 26 giugno i
Duosiciliani sono sconfitti nettamente dall'Inghilterra per 4-2, e abbandonano
il torneo. Il trofeo viene vinto dall'Ungheria dei
campioni Ferenc Puskás, Gyula Grosics, Nándor Hidegkuti, Zoltán Czibor e Sándor
Kocsis, la cosiddetta "Aranycsapat" (in ungherese
"squadra d'oro"), imbattuta da quattro anni, che in finale strapazza 5-3
l'Austria.
Il 31 luglio l'alpinista bergamasco Walter Bonatti
(1930-2011) è il primo uomo a conquistare la vetta del K2,
nel Karakorum, la seconda montagna più alta della Terra. La spedizione
alpinistica è guidata dall'esploratore Ardito Desio
(1897-2001).
Il 19 agosto Alcide
de Gasperi muore improvvisamente nella sua casa in Val di Sella, dove sta
trascorrendo alcuni giorni di vacanza. Gli succede il suo delfino Giuseppe
Pella (1902-1981), che però non gode delle simpatie di tutti all'interno
della Democrazia Cristiana. Già il 14 ottobre la sinistra DC lo costringe alle
dimissioni e lo sostituisce con l'aretino Amintore Fanfani
(1908-1999), gradito ai Socialisti.
Il 18 settembre, a causa del clamore suscitato dal Caso Montesi, il Primo
Ministro dello Stato della Chiesa Attilio Piccioni
è costretto alle dimissioni. Lo sostituisce Fernando
Tambroni Armaroli (1901-1963).
Il 29 settembre tredici stati firmano la convenzione che istituisce il
Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire (CERN).
I paesi fondatori sono Belgio,
Danimarca, Due Sicilie,
Francia, Germania Ovest,
Grecia, Italia del Nord,
Jugoslavia (che uscirà dal CERN nel 1961),
Norvegia, Paesi Bassi,
Regno Unito, Svezia e
Svizzera.
Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre un'alluvione danneggia gravemente le città
di Cava de' Tirreni, Vietri
sul Mare, Salerno,
Maiori, Minori,
Tramonti e spazza via il villaggio di Molina,
provocando la morte di 318 persone e circa 5.500 senzatetto.
Il 1 novembre inizia la guerra d'Algeria per
l'indipendenza del paese dal Regno di Francia.
Il 28 novembre si spegne a Chicago a soli 53 anni Enrico
Fermi, consumato da un cancro per aver maneggiato i neutroni con troppa
leggerezza.
A causa di screzi con la Curia di Firenze, don Lorenzo
Milani (1923-1967) viene mandato a Barbiana, minuscola e sperduta frazione di montagna nel comune di
Vicchio, nel Mugello, dove istituisce una scuola per i ragazzi del popolo. Ciò
farà di lui uno dei più grandi educatori dell'età moderna
1955: l'11 gennaio a Milano
viene fondata la Autobianchi, storica fabbrica di automobili.
Il 9 febbraio dopo 13 anni di lavori viene inaugurata la prima linea della metropolitana di
Milano.
Il 9 marzo a Milano militanti neofascisti assaltano la libreria Rinascita, a cui seguono violentissimi scontri. I gruppi parlamentari del PCI e del PSI chiedono lo scioglimento del Movimento Sociale Italiano.
Il 28 marzo a Washington il presidente del Consiglio Amintore Fanfani incontra Dwight Eisenhower, presidente degli Stati Uniti.
Il 18 aprile muore lo scienziato Albert Einstein,
primo Presidente dello Stato d'Israele. Gli succede Itzhak Ben-Zvi.
Il 29 aprile il presidente della Camera dei Deputati, il democristiano pisano Giovanni
Gronchi (1887-1978), viene eletto Presidente della Repubblica del Nord
Italia al quarto scrutinio.
Il 14 maggio Bulgaria, Cecoslovacchia,
Mongolia, Polonia, Romania,
Ungheria, Repubblica
Democratica Tedesca e Unione Sovietica danno vita al
Patto di Varsavia, alleanza militare difensiva opposta alla NATO.
L'Albania in questa Timeline fa parte proprio della
NATO, e la Jugoslavia è autonoma rispetto ai due
blocchi.
Dal 1 al 3 giugno si svolge la Conferenza di Varese:
i sei stati della CECA delineano le tappe per la creazione del Mercato Comune Europeo (MEC) e dell'agenzia per l'energia atomica
(EURATOM).
Il 2 ottobre viene creata a Napoli la U.S.A./S.E.TA.F. (United States Army Southern European Task
Force).
Il 19 novembre va in onda sul Canale Nazionale dell'Italia del Nord la prima puntata del quiz televisivo
"Lascia o raddoppia?", condotto dall'italoamericano
Mike Bongiorno, che riscuote un enorme successo e
viene seguito anche nello Stato Pontificio e nelle Due Sicilie.
L'11 dicembre in un convegno svoltosi in un cinema di Milano, a seguito di una scissione della sinistra del Partito Liberale
nasce il Partito Radicale.
Il 14 dicembre, sulla base di una mozione del Regno delle Due Sicilie, l'Italia
del Nord entra finalmente a far parte delle Nazioni Unite.
Il 20 dicembre la firma dell'accordo bilaterale per il reclutamento della manodopera
duosiciliana apre la strada all'emigrazione di massa dalle Due Sicilie
verso la Germania.
Pier Paolo Pasolini (1922-1975) pubblica
"Ragazzi di vita".
Alberto Manzi (1924-1997) pubblica il romanzo per
ragazzi "Orzowei", da cui negli anni settanta sarà tratta una serie
televisiva di grande successo.
1956: dal 26 gennaio al 5 febbraio
Cortina d'Ampezzo (in provincia di Belluno) ospita i Giochi olimpici invernali.
Il 2 febbraio a Partinico, in provincia di Palermo, ha luogo uno
"sciopero alla rovescia" organizzato da Danilo
Dolci: i disoccupati lavorano gratuitamente per riattivare una strada comunale abbandonata.
Il 3 febbraio l'intera Penisola italiana è interessata da un'eccezionale ondata di gelo e
neve. I morti saranno centinaia e l'agricoltura subirà danni notevoli.
Il 14 marzo muore a 86
anni Maria Cristina di Borbone, figlia del Re delle
Due Sicilie Francesco II di Borbone e vedova dell'ultimo Imperatore d'Austria e
Re d'Ungheria Rodolfo I d'Asburgo. Qualche anno dopo verrà aperta la sua Causa
di Beatificazione.
Il 21 marzo l'attrice romana Anna Magnani
(1908-1983) vince il Premio Oscar come migliore attrice protagonista del film "La rosa
tatuata".
Il 23 aprile a Milano si ha la seduta inaugurale della Corte
Costituzionale dell'Italia del Nord.
Il 19 maggio è una data storica: a San Donato Milanese, alla presenza del presidente Giovanni Gronchi, viene posta la prima pietra
dell'Autostrada Milano-Firenze.
Il 25 luglio in pieno Oceano Atlantico il transatlantico
"Andrea Doria", battente bandiera dell'Italia del Nord, rischia
di essere speronato dalla nave svedese "Stockholm"
, ma si salva dalla collisione per un soffio. Proteste del governo di Milano nei
confronti della marina svedese, ma nessuna vittima.
Il 15 giugno il Comitato Olimpico Internazionale
riunito a Losanna assegna l'organizzazione delle Olimpiadi
del 1960 a Milano, che batte la concorrenza
di Losanna, Detroit, Bruxelles, Città del Messico e Tokyo. Grandi festeggiamenti
in tutta l'Italia del Nord.
Il 26 luglio il presidente egiziano Gamal Abd el-Nasser annuncia la
nazionalizzazione del canale di Suez.
L'8 agosto a Marcinelle (Belgio) avviene uno dei
peggiori disastri della storia in una miniera di carbone. Muoiono 262 minatori, di cui 136 italiani.
Il governo di Milano denuncia le condizioni inumane in cui i nostri emigranti sono costretti a lavorare e gli episodi di intolleranza e di razzismo contro di loro; nota ufficiale di scuse del governo
belga.
Il 10 ottobre a Terrazzano, in provincia di Milano, due fratelli,
Arturo ed Egidio Santato, irrompono in una scuola elementare, sequestrano tre insegnanti e 97 bambini e minacciano di far esplodere l'edificio. L'intervento della polizia libera gli ostaggi ma, nella sparatoria che segue, muore l'operaio
Sante Zennaro che, entrato nella scuola, tentava di convincere i fratelli alla resa.
Il 23 ottobre in Ungheria scoppia un'insurrezione antisovietica.
Il 4 novembre l'Armata Rossa invade il paese e
reprime la rivoluzione nel sangue. In Italia Socialisti e Comunisti plaudono
all'intervento sovietico, fortemente riprovato invece dai partiti di governo.
Gravissimo d'anno d'immagine per i partiti marxisti, che in Italia perderanno
molti voti, perchè non è molto coerente accusare la NATO di essere
guerrafondaia e sostenere invece i carri armati sovietici che sparano su
cittadini ungheresi inermi.
Il 29 ottobre, come reazione alla nazionalizzazione del Canale di Suez da parte
degli egiziano, Israele invade il Sinai, mentre Regno
Unito, Regno di Francia e Regno
delle Due Sicilie aerotrasportano truppe per costringere Nasser a
riaprire il canale. Ma il Presidente USA Eisenhower non appoggia l'azione,
l'URSS minaccia di intervenire militarmente, e i quattro paesi invasori sono
costretti al ritiro. Grave scacco delle potenze europee; questa data di solito
è considerata la fine dell'era del colonialismo. Il Primo Ministro delle Due
Sicilie, Giorgio La Pira, è costretto a dimettersi ed è sostituito dal suo
delfino, il quarantenne Aldo Moro.
Il 24 novembre in un incidente aereo a Parigi muore Guido Cantelli,
direttore d'orchestra novarese discepolo di Toscanini. A quest'ultimo, che morirà
a New York quasi novantenne il 16 gennaio 1957, non sarà mai detto della triste fine del suo allievo prediletto.
Dal 24 al 26 novembre: si svolge a Milano il Congresso del Movimento Sociale
Fiamma Tricolore; la fazione capeggiata da Pino Rauti lascia il partito e fonda
Ordine Nuovo.
Il 4 dicembre il tenente colonnello Giovanni Franchini effettua il primo volo supersonico con un velivolo
dell'aeronautica dell'Italia del Nord, l'Aerfer Sagittario
2.
Il 27 dicembre con la legge n° 1441 le donne sono ammesse nelle giurie popolari
dell'Italia del Nord.
Il Presidente del Consiglio dell'Italia del Nord Amintore Fanfani (1908-1989)
1957: il 1 gennaio iniziano,
con un discorso di Papa Pio XI, le trasmissioni televisive regolari nello Stato
della Chiesa. Primo presidente della Televisione Pontificia è
Giovan Battista Vicentini; amministratore delegato
è Filiberto Guala, esponente di spicco dell'Azione
Cattolica.
Il 3 febbraio in Italia del Nord inizia la trasmissioni di "Carosello",
storica rassegna di pubblicità.
Il 6 febbraio, in seguito ai fatti d'Ungheria, al congresso del Partito Socialista Italiano, il segretario
Pietro Nenni annuncia l'avvicinamento al PSDI e la fine della collaborazione con il PCI.
Il 25 marzo vengono
firmati i Trattati di Milano che istituiscono la Comunità
Economica Europea (CEE). Membri fondatori
sono il Regno di Francia, la Repubblica
d'Italia del Nord, la Repubblica Federale Tedesca,
il Regno del Belgio, il Regno
dei Paesi Bassi e il Granducato del Lussemburgo.
Il 4 aprile ad Albino (BG), in Val Seriana, viene assassinata a colpi di pietra
la ventiseienne Pierina Morosini che, come Santa
Maria Goretti, ha resistito a un tentativo di stupro. La Morosini sarà
beatificata da Papa Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1987.
Il 13 aprile a Milano apre il primo supermercato
della Penisola italiana. Si va verso la società dei consumi.
Il 5 maggio a Napoli sono aperti al pubblico il Museo e le
Gallerie Duosiciliane di Capodimonte.
Il 12 maggio a Cavriana (presso Mantova) il pilota automobilistico Alfonso de Portago, in una tappa delle
Mille Miglia, esce di strada per la rottura di uno pneumatico. Nell'incidente, oltre al pilota, muoiono il copilota
Edmund Nelson e nove spettatori. Questa tragedia
pone fine alla disputa di quella storica corsa, giudicata oramai troppo
pericolosa rispetto alle gare su pista.
Il 4 luglio esordisce sul mercato automobilistico la Fiat
500, vettura simbolo della motorizzazione di massa
e di quello che sarà chiamato il "miracolo
economico", legato alla ricostruzione del paese dopo le immani
distruzioni della Guerra Mondiale.
Il 7 luglio tra Pozzolo e Valeggio sul
Mincio, in provincia di Mantova, si scontrano due convogli della ferrovia Mantova-Peschiera. L'incidente provoca numerosi feriti e la morte di un macchinista.
Il 1 agosto a Torino, con una lettera al Comitato Federale, lo scrittore Italo Calvino si dimette dal Partito Comunista
Italiano, in dissenso con Togliatti dopo i fatti d'Ungheria.
Il 31 agosto la Federazione di Malesia,
comprendente Malacca, Sarawak e l'ex Borneo italiano, ottiene la piena
indipendenza dal Regno Unito.
Il 5 settembre muore l'ex Primo Ministro delle Due Sicilie Gaetano
Salvemini.
Il 4 ottobre l'Unione Sovietica lancia lo Sputnik 1,
il primo satellite artificiale della storia. Plaudono i comunisti di Italia del
Nord e Due Sicilie.
Il 19 dicembre la NATO decide di installare basi missilistiche in Europa.
Italo Calvino pubblica il romanzo "Il Barone
Rampante".
A Milano viene pubblicato dall'editrice Feltrinelli il romanzo "Il dottor
Zivago" di Borís Pasternàk.
1958: il 31 gennaio gli Stati
Uniti lanciano in orbita l'Explorer 1, il primo satellite artificiale statunitense.
Anche in Italia del Nord si comincia a progettare un programma spaziale.
Il 1 febbraio il cantante pugliese Domenico Modugno
(1928-1994) vince in coppia con Johnny Dorelli
(1937-, nome d'arte di Giorgio Domenico Guidi) l'ottava edizione del Festival di Sanremo con la canzone
"Nel blu dipinto di blu", conosciuta in tutto il mondo col titolo di
"Volare".
Il 20 febbraio in Italia del Nord viene approvata la Legge Merlin
(cosiddetta dalla sua relatrice, la senatrice socialista Lina
Merlin), che dichiara fuorilegge le case di tolleranza, la cui chiusura definitiva avverrà nel settembre successivo.
Esse invece continuano ad esistere fino ad oggi nel Regno delle Due Sicilie.
Il 27 febbraio a Milano sette banditi che indossano tute blu bloccano il furgone della
Banca Popolare di Milano in via Osoppo e, senza spargimento di sangue, si impossessano di oltre 100 milioni di lire in contanti e 600 in titoli ed assegni. Per le sue modalità e l'entità del bottino, l'episodio ha grande risalto nella stampa italiana.
Il 25 maggio le elezioni politiche in Italia del Nord vedono la vittoria della
coalizione di governo guidata dalla Democrazia Cristiana
di Amintore Fanfani, che è confermato Presidente del Consiglio.
Dall'8 al 29 giugno si
giocano in Svezia i
Campionati Mondiali di Calcio. L'Italia del Nord non riesce a
qualificarsi, eliminata dall'Irlanda del Nord, né fa meglio il Regno delle Due
Sicilie, sconfitto da Scozia e Spagna. Questo resta perciò nella memoria come
"il Mondiale senza italiane". Il trofeo è vinto dal
Brasile, che in finale batte la Svezia di Nils Liedholm per 5-2.
Il 24 settembre la diciottenne di Busto Arsizio Anna Maria
Mazzini (1940-), in arte Mina, viene scoperta da
Natalino Otto e Flo
Sandon's. È l'inizio di una carriera musicale travolgente.
Il 28 settembre il partito di Charles De Gaulle, il
Rassemblement du Peuple Français, ottiene la maggioranza
relativa alle Elezioni nel Regno di Francia, e il Re Enrico VI incarica l'ex
generale di formare il nuovo governo.
Il 9 ottobre a Castel Gandolfo muore papa Pio XI
dopo una lunga agonia. L'archiatra pontificio Riccardo Galeazzi
Lisi scatta una ventina di fotografie al papa agonizzante, vendendole poi ad alcuni giornali francesi. A causa di questa speculazione
viene licenziato in tronco dal Collegio Cardinalizio, radiato dall'Ordine dei Medici
dello Stato Pontificio e bandito a vita dalla città di Roma. Eugenio Pacelli è sepolto nelle Grotte Vaticane vicino alla tomba di Pietro, che egli
ha contribuito a individuare. Il successivo Conclave vede lo scontro tra i
cardinali italiani e quelli francesi. Alla fine a sorpresa i voti confluiscono
sul Patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli,
che ha già 77 anni e prende il nome, desueto da sei secoli, di Giovanni XXIII.
Per via dell'età avanzata e dell'aspetto bonario, ben lontano da quello dello
ieratico Pio XI, il 260° successore di San Pietro e 167º sovrano dello Stato
Pontificio è considerato dai più un "Papa di transizione". Ma non
sanno quanto si sbagliano.
Il 1 novembre a Turbigo (in provincia di Milano),
sul fiume Ticino, inizia la costruzione della prima centrale
nucleare dell'Italia del Nord.
Il 7 dicembre, alla presenza del ministro dei lavori pubblici Giuseppe Togni,
viene inaugurato il primo tratto dell'Autostrada Milano-Firenze, da Milano a
Parma.
Viene pubblicato
postumo "il Gattopardo", romanzo di Giuseppe
Tomasi di Lampedusa (1896-1957), ambientato a fine Ottocento nel Regno
delle Due Sicilie, che conoscerà un grandissimo successo: sarà il primo
romanzo duosiciliano a superare le 100.000 copie vendute.
1959: il 6 gennaio, nella
Basilica di San Paolo fuori le Mura, Papa Giovanni XXIII stupisce tutti
convocando il Concilio Vaticano II, che dovrà
aggiornare la strategia evangelizzatrice della Chiesa ai tempi moderni. Inoltre
il Pontefice bergamasco mostra di che pasta è fatto facendo cancellare il
riferimento ai « perfidi giudei » nella liturgia
del Venerdì Santo. I suoi modi da buon parroco, la sua umiltà e la sua schiettezza fanno crescere il suo ascendente presso le masse, che lo
soprannominano "il Papa Buono".
Il
15 febbraio Amintore Fanfani cede la carica di capo del governo al sassarese
Antonio Segni (1891-1972).
Il
14 marzo le elezioni politiche nel Regno delle Due Sicilie confermano
Aldo Moro come Primo Ministro.
Il
13 aprile viene inaugurato il Centro di Ricerche Nucleari
di Ispra.
L'8 maggio si suicida
con un colpo di pistola il matematico napoletano Relato
Caccioppoli (1904-1959).
Il
15 giugno in Italia del Nord viene emanato il primo Testo Unico del
Codice della Strada.
Il
26 giugno avviene un grave incidente aereo ad Olgiate Olona,
in provincia di Varese: un quadrimotore Lockheed Super Constellation della Trans World Airlines esplode e si disintegra al suolo provocando sessantanove vittime.
Il 7 agosto la Repubblica dell'Italia del Nord riconosce il nuovo governo cubano
di Fidel Castro. Il Regno delle Due Sicilie invece
rifiuta di farlo.
Il
16 settembre a Barletta un crollo causato da sopraelevazioni abusive provoca 60 morti.
Aldo Moro ordina un gir di vite contro gli edifici abusivi.
Il
6 dicembre a Napoli viene inaugurato lo Stadio San Paolo,
in occasione dell'incontro di campionato Napoli-Catania, che finisce 2-1.
Al largo di Gela, in provincia di Caltanissetta,
viene estratto per la prima volta il petrolio dal
mare del Regno delle Due Sicilie.
Inizia sulla TV Pontificia la popolarissima trasmissione televisiva condotta dal
cappuccino Padre Mariano da Torino, al secolo Paolo Roasenda
(1906-1972).
Salvatore Quasimodo vince il Premio Nobel per la
Letteratura, mentre Emilio Segrè vince il Premio
Nobel per la Fisica per la scoperta dell'antiprotone.
1960: nel corso di
quest'anno
ben 18 stati africani diventano indipendenti; per questo il 1960 è chiamato
"l'Anno dell'Africa". Dalla Francia ottengono
l'indipendenza il 1 gennaio il Camerun, il 4 aprile
il Senegal, il 27 aprile il
Togo, il 26 giugno il Madagascar, il 1
agosto il Benin, il 3 agosto il
Niger, il 5 agosto l'Alto
Volta (che prende il nome di Burkina Faso),
il 7 agosto la Costa d'Avorio, l'11 agosto il
Ciad, il 13 agosto la
Repubblica Centrafricana, il 15 agosto la
Repubblica del Congo (ex Congo francesre), il 17 agosto il
Gabon, il 22 settembre il
Mali, il 28 novembre la Mauritania. Dal
Regno Unito ottengono l'indipendenza il 26 giugno il
Somaliland e il 1 ottobre la Nigeria. Dal
Regno delle Due Sicilie ottengono l'indipendenza il 1 luglio la
Somalia (che si unisce al Somaliland ex britannico
nella Repubblica di Somalia) e il 12 luglio l'Eritrea,
che in questa Timeline non si unirà mai all'Etiopia. Quanto al
Congo Italiano, dal 20 gennaio al 20 febbraio si
tiene la Conferenza di Torino sul destino del paese. Ad esso partecipa anche il
leader socialista congolese Patrizio Lumumba, uno
dei protagonisti della lotta per l'indipendenza del Congo, che nel 1959 ha
lasciato il paese per sottrarsi alla prigione, e riesce ad imporsi come uno dei
protagonisti di primo piano della conferenza.
Il 2 gennaio il "Campionissimo" Fausto Coppi
muore a soli 40 anni a causa della malaria contratta nel corso di una gara
ciclistica in Africa Nera.
Il 10 gennaio a Milano, dalla sede di RAI di Corso Sempione, viene trasmessa la
prima puntata della trasmissione radiofonica "Tutto il
calcio minuto per minuto".
Dal 18 febbraio al 25 settembre a Milano si svolgono i
Giochi Paralimpici estivi.
Esce nelle sale cinematografiche "La dolce vita" di
Federico Fellini, ambientato a
Venezia, con la celebre scena del bagno di Anita
Ekberg nel Canal Grande. La Chiesa e la destra chiedono a gran voce l'intervento
della censura. Il titolo del film passerà ad indicare il periodo storico fra la
fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, e le tendenze emerse in
questi anni nella città di Milano, vera e propria capitale della "dolce
vita", in cui confluiscono attori e registi, produttori e maestranze del cinema, avventurieri e intellettuali, artisti e sovrani in esilio.
Tale periodo coincide con il cosiddetto "miracolo
economico", un momento di crescita tumultuosa e di aumento della
ricchezza pro capite legato alle ricostruzioni postbelliche favorite dal Piano
Marshall, che faranno dell'Italia del Nord una delle maggiori potenze economiche
mondiali.
Il 3 maggio con la Convenzione
di Stoccolma viene fondata l'Associazione Europea
di Libero Scambio (EFTA), alternativa alla
CEE. Membri fondatori sono il Regno Unito, il Portogallo,
il Regno delle Due Sicilie, lo Stato
Pontificio, il Regno di Danimarca, il Regno
di Svezia, il Regno di Norvegia, la Repubblica
d'Austria e la Confederazione Svizzera. Nel
1970 aderirà l'Islanda, nel 1986 la Finlandia,
nel 1991 il Liechtenstein e nel 2015 San
Marino.
Il 20 maggio al Festival Internazionale del Film di Cannes
"La dolce vita" di Federico Fellini vince la Palma
d'Oro.
Il 27 giugno a Palermo, durante lo sciopero
generale indetto dai sindacati per sollecitare misure a favore dell'economia
della città, l'intervento della gendarmeria borbonica causa 30 feriti. Il 7 luglio a
Reggio Emilia durante scontri tra forze dell'ordine
e lavoratori perdono la vita 5 operai.
Intanto, la situazione nel Congo Italiano si fa
critica, trasformandosi in una lotta di tutti contro tutti: cominciano scontri
armati praticamente in ogni provincia. Temendo una guerra sanguinosa come quella
che sta infiammando l'Algeria, il governo italiano decide di ritirarsi,
ottenendo dall'ONU la fine dell'amministrazione fiduciaria. L'indipendenza è
formalizzata il 30 giugno, e Lumumba diventa primo ministro, mettendo da parte
il leader nazionalista Giuseppe Casavubu.
Inizialmente egli valuta la possibilità di trasformare il Congo in uno Stato
federale, coerentemente con la complessità demografica ed etnica del territorio,
ma questa ipotesi viene accantonata per difficoltà di carattere
politico-militare. Nel frattempo l'esercito, al cui comando sono rimasti
ufficiali italiani, si fa talmente caotico che buona parte del personale di alto
grado preferisce ritirarsi, svuotando l'impalcatura amministrativa
dell'esercito, sempre più in mano ai caporioni locali. Le spinte autonomistiche
delle singole regioni giungono ad un punto di rottura: l'11 luglio la provincia
del Katanga, ricchissima di risorse minerarie,
proclama l'indipendenza sotto la guida di Mosè Ciombè.
Il governo italiano invia le proprie truppe per proteggere i connazionali che
rientrano, mentre Lumumba chiede l'aiuto dell'Unione Sovietica. La questione si
inserisce nel gioco della guerra fredda: gli Stati Uniti non possono permettere
che il Congo finisca nell'orbita sovietica e che le proprie multinazionali
economiche restino a bocca asciutta, e così la CIA favorisce il colpo di stato
del colonnello Giuseppe Mobutu, che depone Lumumba,
lo fa arrestare e condannare a morte. Questi riesce a fuggire e a darsi alla
macchia. Mobutu affida il potere nelle mani di Casavubu e nel Congo inizia il
dispiegamento di truppe delle Nazioni Unite (la missione
MONUC).
Dal 6 al 10 luglio si gioca in Francia la fase
finale della prima edizione del Campionato Europeo di
Calcio. Partecipano URSS (che ha eliminato
agli ottavi le Due Sicilie), Cecoslovacchia (che ha
eliminato nei sedicesimi lo Stato Pontificio), Jugoslavia
(che ha eliminato nei quarti l'Italia del Nord) e Francia.
Si aggiudica il titolo l'URSS, che in finale batte 2-1 la Jugoslavia.
Il 20 agosto a Fiumicino viene inaugurato il nuovo
aeroporto "San Pio X", l'aeroporto di Roma, oggi
secondo in Italia solo a Milano Malpensa.
Dal 25 agosto all'11 settembre si tengono le Olimpiadi di
Milano. Per la prima volta la televisione copre l'intero programma di
gare. Il velocista torinese Livio Berruti (1939-) è
il primo europeo nella storia delle olimpiadi a spezzare il dominio dei
nordamericani nei 200 metri piani, aggiudicandosi l'oro. Il Regno delle Due
Sicilie vince l'oro nella pallanuoto battendo in
finale l'URSS. Raimondo d'Inzeo (1925-2013) vince
uno storico oro nel concorso ippico per lo Stato Pontificio. L'etiope
Abebe Bikila, sergente della guardia del Negus,
vince la Maratona correndo a piedi nudi.
L'11 ottobre in Italia del Nord si inaugura la trasmissione RAI
"Tribuna Politica" in occasione delle imminenti
elezioni amministrative.
Il 15 novembre va in onda sulla televisione delle Due Sicilie la prima
trasmissione di "Non è mai troppo tardi", corso di
alfabetizzazione per adulti, visto che nel Regno Meridionale la percentuale di
analfabeti è ancora altissima.
Il 1 dicembre a Roma avviene il primo, storico incontro tra
Papa Giovanni XXIII e l'Arcivescovo di Canterbury
Geoffrey Francis Fisher (1887-1972). È la prima volta in
430 anni che un capo della Chiesa Anglicana visita il Papa in Vaticano.
Il 3 dicembre viene ultimata l'Autostrada Milano-Firenze. Il Primo Ministro
dello Stato Pontificio Fernando Tambroni conclude un accordo con il Presidente
del Consiglio dell'Italia del Nord Antonio Segni per prolungare l'autostrada
fino a Roma.
Enrica S.
Continua; per leggere la seconda parte di questa ucronia, cliccate qui.
Il Primo Ministro dello Stato Pontificio Fernando Tambroni ricevuto da Papa Giovanni XXIII
.
Vale la pena di pubblicare il commento in proposito di Fabio Roman:
Pensavo: così come ora ci sono differenze linguisticamente formali tra italiano dell'Italia (it-it) e italiano della Svizzera (it-ch), sarà definito anche un italiano delle Due Sicile (it-ds)? Magari che tiene conto delle inflessioni più diffuse nel meridione, come per esempio la non transitività di alcuni verbi (ricordando gli EeLST, "chiamo a mio cugino" invece di "chiamo mio cugino", oppure "scendere la spesa" e "uscire i soldi").
.
E c'è anche sul tappeto la questione postaci da Federico Sangalli:
Mentre leggevo quest'ucronia, ho pensato di sottoporvi un problema ucronico. In un'Ucronia in cui una nazione viene o rimane divisa, cosa fare dei personaggi storici nati da due genitori originari da due regioni separate? É obiettivamente più difficile che si possano incontrare e conoscere e, anche posto questo, é più difficile per una persona con un genitore straniero possa governare un paese per un semplice conflitto d'interessi. Negli USA post secessione ricadrebbero in questa categoria personaggi come Douglas McArthur e Dwight Eisenhower, entrambi con la madre del Sud e il padre del Nord, mentre in una Italia senza unificazione sarebbero in dubbio per esempio Giorgio Napolitano e Bettino Craxi. Ci sono tre modi per affrontare questo problema: o, a rigor storico, tali personaggi non esistono e vengono sostituiti da altri; o, per comodità, si decide che, pur nati da genitori diversi, tali personaggi siano identici alla realtà; oppure, come ha fatto spesso Turtledove nei suoi romanzi, si dà un nome diverso al personaggio ma gli si fa fare una carriera simile (per esempio Douglas McArthur diventava Daniel McArthur e faceva comunque il generale, anche se non nel Pacifico). Cosa ne pensate?
.
Se volete farci sapere che ne pensate, scriveteci a questo indirizzo.