Inizia la discussione William Riker immaginando quest'ucronia un po' fantastica:
Nella sua autobiografia Rachele Mussolini, moglie del Duce, racconta che una volta, nel 1937, il convoglio di macchine che la accompagnava da Palazzo Venezia a Villa Torlonia si bloccò improvvisamente, con tutti i motori delle auto che si erano spenti contemporaneamente, e resistettero ad ogni tentativo di farli partire. Mezz'ora dopo, misteriosamente, tutti si rimisero in moto e il convoglio poté ripartire. La sera ella ne parlò con il cavalier Benito Mussolini, il quale le rivelò di essersi trovata per caso sul luogo di un esperimento segretissimo: una prova pratica del cosiddetto « raggio della morte », ideato da Guglielmo Marconi. In pratica si sarebbe trattato di una potente onda elettromagnetica in grado di far arrestare immediatamente ogni motore. Ma il 20 luglio 1937 Marconi morì improvvisamente a Roma, portandosene il segreto nella tomba.
Oggi molti sono scettici circa il fatto che l'inventore della radio avesse davvero messo a punto un congegno simile. Ma supponiamo che Marconi viva più a lungo e metta a punto sul serio il raggio della morte, un'arma in grado di non far funzionare le componenti elettriche di motori (immaginatevi una divisione panzer bloccata o un aereo che improvvisamente smette di volare...) Mussolini si troverebbe in mano un'arma formidabile, entrerebbe in guerra assieme ad Hitler ai primi di settembre del 1939 e potrebbe facilmente mettere in ginocchio la Francia, l'Inghilterra e la Russia; gli Stati Uniti no, perchè la folla di scienziati ebrei fuggiti laggiù metterebbe a punto a sua volta un raggio della morte e scoprirebbe come neutralizzare quello di Mussolini. Questo tuttavia basterebbe ai nazifascisti per conquistare la Fortezza Europa senza colpo ferire. E poi? Guerra fredda tra Germania ed Italia, con il Giappone schierato con la prima e gli USA con la seconda?
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Ed ecco l'immancabile intervento dell'esperto Sandro Degiani:
Carissimi amici, su questo tema mi trovate particolarmente preparato. L'episodio di Roma è citato da più fonti... quindi non mettiamolo in discussione.
Da più fonti si parla anche della V7, l'arma segreta detta "Feuerball" (detta anche Kugelblitz e chiamata Foo-Foo Fighter dagli Alleati) , che sarebbe stata in grado di fermare in volo i motori dei B-17 ed era impossibile da colpire. Usava, negli esemplari ritrovati nel dopoguerra sabotati ma ancora comprensibili, un sistema di propulsione a turbina centrifuga con getti radiali, e portava al suo interno potenti valvole termoioniche di tipo "Klystron" (le stesse che dicono abbia usato Tesla nel Philadelphia Experiment).
Costituito da due gusci di alluminio con una intercapedine in legno, se colpito da un proiettile questa specie di disco volante sterzava di 90 gradi perchè il proiettile chiudeva il contatto tra i due gusci di alluminio e la corrente azionava un deflettore del flusso. Se fatto segno da una raffica si muoveva quindi a zig-zag (vi ricorda qualcosa? Si? Bravi...)
Le valvole amplificatrici klystron, azionate da un potente condensatore, erogavano un campo magnetico di grande intensità, in grado di interferire con l'apparato di accensione dei motori degli aerei fino a trenta metri di distanza. Causavano lo spegnimento dei motori o irregolarità di accensione che causavano la bucatura dei pistoni. Ci sono report di piloti che ne testimonia l'impiego in almeno tre incursioni su obiettivi vicini alle Alpi e a Monaco.
Quindi che Marconi abbia influenzato i tedeschi? Possibile. Che avesse scoperto qualcosa di insolito? poco probabile... la guerra elettronica è oggi una realtà, l'impulso elettromagnetico delle bombe atomiche (EMP) può avere gli effetti del raggio della Morte e fondere Computer e impianti elettrici.
Però indaghiamo con raziocino e fantasia.... io proverei ad unire il tutto con la ricerca iniziata da Horst Pinkell nel 1929 intorno ai cosiddetti Raggi "L".
Si era ipotizzata da parte di Lewetzov nel 1906 l'esistenza di un "raggio" che trasmetteva la forza di gravità (un precursore del "gravitone" ancora latitante nella ricerca e nella teoria subatomica). Una astronave che usasse questi raggi poteva rendersi immune dalla gravità e anzi usarla come vettore di spinta ma tutto era rimasto sterile speculazione.
Pinkell lavorò con altri scienziati sovietici nel laboratorio elettrofisico dell'Istituto Zidkowski di Kaluga, ove riuscì a dimostrare l'esistenza della Radiazione L o di qualcosa di affine. Poi l'intero staff degli indagatori nel corso del 1940 si trasferì a Maghitogorsk e là venne delineata una speciale teoria mesonica giustificante certi sconcertanti aspetti della questione e si tracciarono i piani per la costruzione di alcuni veicoli sperimentali azionati dai Raggi L.
Diffidando di Pinkell per la sua origine tedesca, allorché le armate naziste invasero la Russia, le autorità sovietiche affidarono la direzione delle ricerche al fisico Andrey Goryev e pretesero un acceleramento dei lavori nella speranza, rivelatasi poi del tutto vana, di poter impiegare in battaglia un rivoluzionario tipo di aeromobile simile, nell'aspetto esteriore ad un tozzo elicottero con un rotore a sei pale girante attorno ad una cabina centrale di forma sferoidale. Un apposito centro venne perciò allestito d'urgenza nella regione uralica di Belaya.
Secondo il controspionaggio tedesco, a Magnitogork si era tentato dapprima di creare una sostanza cristallina capace di assorbire e neutralizzare in varia misura i Raggi L, sfruttando dei fenomeni di polarizzazione e di rifrazione press'a poco analoghi a quelli offerti dalla Tormalina, un silicato alluminoso dalle curiose proprietà ottiche ed elettriche.
Riscontrata l'impossibilità di trovare in natura questo tipo di cristallo o di fabbricarlo per via sintetica, gli esperti russi elaborarono in sua vece una lega metallica preparata in base ad una formula segreta, avente le richieste proprietà schermanti a comando e risultante efficace per un periodo di circa 12 anni.
Nel 1934 Hitler, che aveva la predilezione per gli outsiders della scienza, convocò "l'esperto dell'implosione" presso la Cancelleria del Reich. Il colloquio tra il Fuhrer e lo scienziato durò circa un'ora e mezzo, lasciando lo stesso Hitler affascinato dalle teorie dello studioso.
Immediatamente Hitler diede disposizioni di inserire le scoperte di Schauberger nelle progettazioni del 3°Reich; ma le violente opposizioni dei rappresentanti delle concezioni meccanistiche, costrinsero Schauberger a ritirarsi dallo staff.
Tra gli esperimenti dei laboratori Messerschmitt di Augusta e nei Sudeti di allora vi erano vari progetti sia nell'aspetto esteriore che nella propulsione dei velivoli totalmente nuovi e rivoluzionari alle concezioni di volo e nella forma dei velivoli d'allora. Tanto che questi progetti di costruzione divennero dopo la guerra motivo di violente speculazioni.
Questi oggetti totalmente inconsueti erano rotondi e a forma di disco, in poche parole assomigliavano nella forma a quegli oggetti che da decenni tengono il mondo con il fiato sospeso e sono chiamati UFO.
Le costruzioni vennero realizzate nelle officine Messerschmitt basandosi sui vecchi progetti e idee di Schauberger la cui partecipazione a queste opere fu sottoposta a Himmler nel 1943 (quasi dieci anni dopo la sua bocciatura iniziale).
Dopo la dichiarazione di guerra agli USA, e l'invasione di truppe alleate in Africa, seguita dalla catastrofe di Stalingrado, Hitler cercava di rialzare il morale delle forze dell'Asse con nuove armi prodigio. Himmler ripose grandi speranze in un oggetto volante ideato da Schauberger .
Nel campo di concentramento di Mathausen, il regno di Himmler, venne messo insieme un team operativo composto da una élite di detenuti scienziati, tecnici e costruttori, che immediatamente il capo delle SS mise a disposizione di Schauberger con l'ordine di portare a termine a tappe forzate e con tutti i mezzi; la costruzione di oggetti volanti atti al combattimento. In cambio della collaborazione, Schauberger chiese di lasciar liberi i prigionieri destinati a queste opere e di trattarli come civili, cosa che sorprendentemente il capo delle SS concesse subito.
Solo dopo la guerra si venne a sapere che oggetti volanti corrispondenti ai modelli indicati da Schauberger erano stati prodotti anche in altre officine.
Viktor Schauberger morì in circostanze strane il 20 settembre 1958, dopo varie minacce da parte dei servizi segreti USA. Riuscì a scappare dagli USA rifugiandosi a Linz dove morì.
Conclusioni... un bel Mondo dove gli UFO con la svastica scorrazzano tra i continenti e la Razza Eletta sta pianificando il Salto verso le Stelle... Sa un po' de "La Svastica sul Sole" di Philip K. Dick!
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Non è finita. William Riker commenta ammirato:
Queste si che sono armi da Guerre Stellari..... !!! Peccato che contro il talebano imbottito di esplosivo non c'è tecnologia che tenga... Mica hanno sconfitto l'URSS per niente! Ed ora ci stanno riprovando con gli USA. Ulisse con Polifemo ha dimostrato che il piccolo furbo e disposto a tutto l'ha sempre vinta sul grosso forte ma senza cervello!
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Sandro Degiani allora approfondisce ulteriormente l'argomento:
Nessun esercito e nessuna arma può fermare un singolo individuo ben determinato a compiere una azione e pronto a pagare il prezzo più alto.
Fin dai tempi del Vecchio della Montagna e dei suoi Hashishin l'arma finale è un "killer" suicida. Non vince la guerra ma colpisce i punti sensibili, insinua incertezza e precarietà, incrina sicurezza e legalità, incoraggia la rivolta e l'opposizione, sminuisce il nemico mettendo a nudo la sua vulnerabilità.
Non è guerra ma logoramento, alla fine il nemico crolla per la pressione del fronte interno e per il crollo psicologico dei suoi soldati, che si convincono ogni giorno di più che hanno vinto ma continuano a morire, che cercano di tornare a casa o imboscarsi per non correre rischi mortali, che denunciano i loro capi e le decisioni che li hanno messi in quella condizione insostenibile.
La Storia racconta da sempre di popoli sottomessi ma non piegati, di vincitori vinti e di sconfitti vincenti, e nessuno impara mai.
Adesso si studiano "armi non letali" per sottomettere le masse al controllo delle autorità. Dal Active Denial System (ADS) o raggio del dolore al LRAD (Long Range Acoustic Device) di prossimo impiego in IRAQ.
L'ADS è in grado di indirizzare un fascio di microonde ad altissima frequenza verso un bersaglio determinato. Il cosiddetto Pain Ray è classificato fra le "armi non letali" in quanto il fascio irradiato a 93 GHz penetra sotto la cute soltanto per alcuni millimetri e agisce sulle terminazioni nervose dando luogo ad un'intensissima sintomatologia dolorosa. Nel giro di 1 o 2 secondi chi viene colpito dal raggio ha la netta sensazione di bruciare vivo. L'insopportabile sensazione dolorosa però svanisce non appena si spegne il dispositivo o si esce dal suo raggio d'azione. Ufficialmente lo scopo di tale strumento bellico sarebbe quello di distogliere qualsiasi nemico dal compiere azioni ostili. Gli utilizzi tattici delle armi a microonde sono elencati in diversi documenti ufficiali e una delle applicazioni più frequentemente citate riguarda il controllo delle folle e l'ordine pubblico.
Il RAD è la nuova arma che i soldati statunitensi avranno a disposizione in Iraq. Per un milione di dollari la difesa americana ha acquistato il nuovissimo prodotto messo a punto dalla American Technology Corporation. A far uso dell'arma che 'urla’ saranno i marines. Si tratta di un grande altoparlante in grado di emettere fortissimi suoni prossimi alle frequenze degli ultra suoni. L'arma arriva a sviluppare 145 decibel su una distanza di 300 metri . L'effetto che provoca é un lancinante mal di testa, dolori, stati di panico e in alcuni casi anche la perdita momentanea dell'udito.
Qualsiasi protezione alle orecchie non sarà di alcun soccorso. Peter Dotto, colonnello dei berretti verdi ha spiegato che l'arma non letale potrà essere utilizzata per disperdere folle di manifestanti o costringere gli abitanti di edifici da sgomberare a trovar velocemente rifugio altrove.
Nessuno dice che effetto può avere su persone malate, anziani e bambini.
Ma questo é un altro discorso.
Però se la massa si ribella non è l'arma che infligge dolore o disorientamento che la può calmare. La ribellione è il sintomo ma la cura non guarisce la malattia. Nessuna arma ferma una ribellione che ha fondate radici e motivi di attecchire e diffondersi.
Se in cinque anni si fossero costruite case, fabbriche, campi e strade in Iraq forse ci sarebbe meno ostilità nei confronti dell'Occupante, ma se per cinque anni ci si limita a pompare il petrolio per spedirlo a casa propria e rivenderlo come "debito di guerra" e i milioni di dollari si spendono in armi e in militari per garantire "l'ordine costituito" allora il raccolto non può essere che la sconfitta...
Per saperne di più su questo argomento, cliccate qui.
Inoltre a questo indirizzo troverete molte follie ed incubi nazisti, tecnicamente molto stimolanti: essere ingegnere, tedesco ed ariano negli anni '30 doveva essere una grande soddisfazione per chi si considerava un genio innovativo!
Però qualcuno si è avverato, come l'aliscafo d'attacco...
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Filobeche vuole dire la sua aggiungendo quest'altra ucronia:
Mi è venuto in mente il seguente spin-off. Nel 1927 in Russia lo scienziato Piotr Minkovsky scopre l'omonimo effetto, confermando la possibilità di bloccare qualsiasi onda elettromagnetica sul campo di battaglia. Le particelle di Minkovsky non inficiano le comunicazioni a breve distanza, ma rendono comunque impossibile l'uso del radar. Le battaglie della seconda guerra mondiale diventano tipo quelle del 1700: grandi ammucchiate che possono essere dirette solo sul campo dai generali. Durante la seconda guerra mondiale quindi non si usano le radio, niente offensive coordinate e quindi lo scontro ridotto a duelli individuali, come le battaglie aeree della prima guerra mondiale e niente radar... Il vantaggio inglese nei cieli è molto ridotto. In compenso Turing è costretto a lavorare a Mobilsuit automatici, privi di pilota umano...
E se, fantasia per fantasia, il cartone animato giapponese Gundam si realizzasse per davvero? Negli anni venti le nazioni dell'Europa riescono a costruire dei Mobilsuites come in Gundam. Allora la seconda guerra mondiale sarà combattuta da queste grandi macchine umanoidi, invece che dai nostri carrarmati. Qualcuno ha qualche idea su come potrebbero chiamarsi? Per quelli tedeschi direi: Mark I - Thor, Mark II - Wotan...
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Generalissimus poi ha tradotto per noi questa ucronia:
E se le armi segrete del reich avessero cambiato il corso della Seconda Guerra Mondiale?
Wunderwaffen! Ovvero le armi
miracolose nella melodiosa lingua di Goethe, diversi programmi di armi
sperimentali gestiti dalla Germania Nazista durante la Seconda Guerra Mondiale,
da un reich desideroso di salvare la faccia davanti alla sua popolazione
mettendo in luce i progressi tecnologici a volte veri e a volte completamente
fantastici dei suoi scienziati.
Gli Alleati hanno ridotto la vostra città in cenere? Non vi preoccupate, gli
elicotteri Nazisti appena usciti dalle fabbriche vi possono vendicare.
Come? Il nemico è alle porte di Berlino? Menzogne, dei razzi suborbitali e dei
sottomarini portaerei invertiranno completamente il corso della guerra.
La Germania è una distesa di rovine e il führer si è suicidato come una
merdaccia nel suo bunker? Non abbiate paura, l’immenso specchio che è in orbita
invierà i raggi del sole sull’America e brucerà cinque centimetri quadrati di
erba di quegli orribili capitalisti Giudeo-Bolscevichi.
Beh, sì, ci vorrà un po’.
Anche se il Sonnengewehr, questo progetto di arma speculare in orbita, esisteva
per davvero, la propaganda di Joseph Goebbels non ha mai contato per davvero (è
un po’ difficile credere a questo progetto), ma per il resto bisogna dire che
anche se gli scienziati tedeschi non riuscirono ad ottenere il materiale e i
mezzi per costruire le loro armi non gli mancava certo l’immaginazione.
Queste armi miracolose però non portarono ad un ipotetico cambio del corso della
guerra, sebbene fossero in anticipo sui tempi non poterono mai essere prodotte
in numeri abbastanza grandi per avere degli effetti significativi sul terreno.
Buongiorno a tutti, cari abbonati e spettatori, in questo video vi spiegherò il
contenuto e il motivo del fallimento di questi programmi, ma tenterò anche di
immaginare una Seconda Guerra Mondiale dove le Wunderwaffen vengono prodotte
molto prima e in quantità maggiore.
Come ciò avrebbe potuto cambiare il corso della guerra? 1944, una squadriglia di
bombardieri statunitensi sorvola l’Europa diretta verso Amburgo, quando d’un
tratto un aereo velocissimo passa brevemente nel campo visivo dei piloti.
Per i mitraglieri dei bombardieri è impossibile seguire quest’obiettivo con
precisione per quanto è veloce.
Per la prima volta gli Alleati fanno la conoscenza col Messerschmitt Me 163.
Entrato in servizio nella Luftwaffe alla fine dell’estate del 1944 e riuscendo a
raggiungere velocità vicine a mach 1 di 1000 Km/h, questo aereo prodotto in 330
esemplari fino alla fine della guerra non riuscì affatto a influire sul suo
svolgimento, e questo per un buon motivo: questo modello era di fatto pericoloso
per i Tedeschi quasi quanto per gli Alleati per via di una scarsa autonomia e di
una concezione sperimentale che lo rendeva spesso una bara volante.
Questa mancanza di affidabilità era ricorrente tra le Wunderwaffe, per esempio
il missile V2 era un’arma eccellente, ma era troppo poco preciso.
La V1 era soprannominata “il perdente numero 1” tra gli ufficiali tedeschi.
Anche il Rheinbote arrivò troppo tardi, era troppo complesso, troppo poco
affidabile e troppo poco preciso.
Di fatto solo alcuni di questi programmi ebbero una reale utilità.
Mi vengono in mente il primo fucile d’assalto della storia, lo Sturmgewehr 44,
molto in anticipo sui tempi e prodotto in gran numero, gli elicotteri Flettner,
che servirono per delle missioni di ricognizione, il FuG 240 Berlin, ovvero un
radar aereo, o ancora il primo apparecchio per la visione notturna, lo Zielgerät
1229, il cui nome sembra un incantesimo mesopotamico e che venne utilizzato dai
tiratori scelti e dai carri armati sul fronte orientale.
Dietro questi numerosi fallimenti con alcuni successi operativi, però, c’era un
immenso disordine di prototipi, di progetti abbandonati o allo stadio di
disegno, armi che sono state riutilizzate nel videogioco Wolfenstein: The New
Order.
Non è affatto sorprendente, perché certi concetti delle Wunderwaffen sconfinano
chiaramente nella fantascienza.
Potrei parlare dell’Horten Ho 229, un’ala volante capace in teoria di
trasportare una tonnellata di bombe, o ancora del bombardiere stratosferico
Arado E.555, che avrebbe potuto bombardare gli Stati Uniti per poi atterrare in
Giappone, e alla fine di tutta una caterva di progetti usciti da un videogioco
come un cannone tornado o il cannone solare di cui ho parlato prima.
Ah, sì, c’era anche il programma atomico Nazista.
Dopo la guerra tutti i prototipi e le ricerche finiranno nelle mani degli
Alleati, che si serviranno dei progressi tedeschi per fare dei balzi
spettacolari in numerosi campi, in particolare quello aerospaziale o ancora
quello dei sottomarini.
Dunque avete visto che queste Wunderwaffen sono state costruite in quantità
troppo piccole, costavano troppo e in generale erano troppo poco affidabili per
cambiare qualcosa, ma che sarebbe successo se i programmi di ricerca fossero
stati gestiti meglio? E se queste armi miracolose fossero state prodotte prima e
in quantità molto maggiori? Sarebbe bastato per regalare al reich una
possibilità di vittoria? Lo vedremo nello scenario che segue.
15 Maggio 1940.
2:00 del mattino.
In un bunker della Linea Maginot l’Aiutante Pineau inizia il suo turno di
guardia brontolando.
Dopo aver salutato i suoi camerati fuori in un posto d’osservazione, si accende
una sigaretta.
Comunque sia non c’è nient’altro da fare, perché sono mesi che lo stato maggiore
attende l’assalto tedesco senza fare niente.
Lungo la frontiera milioni di soldati Alleati rimangono impalati mentre a solo
qualche centinaio di chilometri la Polonia è stata occupata in qualche
settimana.
Una campagna sfolgorante che non lascia presagire niente di buono, tanto più che
prima di capitolare lo stato maggiore polacco ha avvisato gli alleati
trasmettendo resoconti spaventosi di aerei a razzo veloci come il fulmine,
artiglieria con gittata di 50 Km e carri armati indistruttibili.
L’Aiutante Pineau non ha che poca fede in questi racconti, sicuramente diffusi
da dei soldati nel panico e in rotta, tuttavia c’è qualcosa che non va.
Per esempio lo stato maggiore non parla più delle perdite in mare.
Tra i soldati si racconta che i Tedeschi dispongono di sottomarini capaci di
immergersi a profondità mai viste prima e capaci di rimanere in agguato per
settimane.
In più Parigi e Londra sarebbero state attaccate da dei razzi, o almeno questo è
quello che dicono.
Tutte queste supposizioni rendono l’Aiutante Pineau nervoso, quando
all’improvviso un piccolo rumore interrompe i suoi pensieri, come un ronzio
fatto da api di metallo.
Pineau getta uno sguardo ai suoi camerati del posto d’osservazione, impegnati a
divertirsi senza curarsi di quello che gli sta intorno, quando lo vede vicino a
loro: un carro armato minuscolo che avanza da solo.
Una piccola scatola con dei cingoli fermo proprio a fianco del posto
d’osservazione.
Pineau ha a malapena il tempo di urlare per avvertire i suoi camerati che i 60
Kg di esplosivo contenuti in quel Goliath esplodono, spianando tutto in un
raggio di diversi metri.
Scioccato, l’Aiutante Pineau si rende conto che la Linea Maginot è sotto
attacco.
Mentre alla fine riesce a contenere il panico che ha avvinto il bunker, si rende
conto che è stato colpito al braccio da un tiro di precisione e crolla.
Impossibile, le luci sono spente, come possono vedere così bene in piena notte?
Mentre l’Aiutante Pineau si trascina per terra per sfuggire all’assalto in
arrivo, migliaia di Tedeschi lanciano l’assalto.
Tra di essi diverse centinaia sono equipaggiati con apparecchi per la visione
notturna.
Dieci chilometri più indietro, degli immensi mortai Karl-Gerät si apprestano a
spianare i bunker della Linea Maginot con diverse salve di proiettili
perforanti.
Contrariamente alla nostra realtà la Germania di questo scenario ha ottenuto un
progresso tecnologico considerevole, e numerose Wunderwaffen sono state
costruite prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, ma come? Qui i
differenti programmi di armi di punta sono stati gestiti molto meglio.
Invece di essere dispersi in decine di istituti e studi progettistici diversi e
indipendenti come nella realtà, tutti i programmi sono stati centralizzati e
finanziati abbondantemente da un reich desideroso di diventare la nazione più
avanzata del mondo.
In questo mondo alternativo Hitler è così impressionato dalle armi miracolose
che fa di tutto per sviluppare il loro utilizzo all’interno dell’esercito.
La Zentralkommission für Innovationnen è stata efficacemente organizzata e
diretta da una commissione di scienziati e di militari che hanno tutto il potere
di prendere decisioni, e così, a partire dal 1936, la centralizzazione di tutti
i programmi scientifici tedeschi permette di potenziare la ricerca grazie ad una
condivisione delle conoscenze inedita tra i differenti istituti.
Beninteso, numerosi finanziamenti destinati all’esercito devono essere ridiretti
verso una ricerca sempre più costosa a cui però seguono dei risultati, perché
nel 1939 la Germania entra in guerra con diversi anni di progresso tecnologico.
Il mortaio Karl-Gerät, che nella nostra realtà non entrò in servizio che nel
1941, qui è completamente operativo nel 1939, ed in più prodotto in una decina
d’esemplari contro i sei della realtà.
Anche i sistemi di visione notturna infrarossi sono in dotazione ai soldati
all’epoca della campagna di Francia invece che nel 1943 come nella realtà.
Ancora più spaventoso, i primi missili V1 e V2 vengono lanciati sulle città
Alleate, mentre nel cielo compaiono i primi Messerschmitt Me 262 a reazione,
quando nella nostra realtà questi non comparvero che nel 1942.
La produzione di questi motori inizia molto prima, aiutata dal saccheggio delle
risorse dei paesi conquistati all’inizio della guerra, e così la Wehrmacht passa
all’attacco.
La Linea Maginot viene penetrata in diversi punti grazie al tiro
dell’artiglieria superpesante, mentre in mare degli U-Boot futuristici molestano
in maniera incessante i convogli inglesi.
La HMS King George V viene persino colpita diverse volte da delle salve di
Ruhrstahl SD 1400, ovvero delle bombe plananti guidate a distanza, mentre i
missili V1 e V2 seminano il terrore nelle retrovie.
Gli Alleati sono sotto shock, la Germania Nazista possiede un vantaggio
tecnologico impressionante, gli aerei Franco-Inglesi non riescono affatto a
colpire i loro avversari, troppo veloci, mentre i carri armati tedeschi
resistono a tutte le armi anticarro.
Per il reich, con un simile vantaggio, l’affare sembra chiuso, ma questa
strategia ha un lato negativo, perché con tutte le risorse umane, finanziarie e
materiali messe al servizio di queste armi non è rimasto molto da utilizzare per
modernizzare il resto dell’esercito.
In effetti i finanziamenti allocati a queste tecnologie di punta sono stati
ricavati da altri budget militari e civili, e così questo cambio di strategia fa
dell’esercito tedesco di questa realtà un esercito molto più avanzato
tecnologicamente ma paradossalmente meno progredito in termini di
motorizzazione, equipaggiamento o armi economiche.
Per esempio, il budget, il materiale e i tempi per la costruzione di un solo
carro superpesante equivalgono a quelli di una decina di carri armati standard.
Per via di questa logica la Germania dispone di equipaggiamenti di punta in
quantità media, ma ha una forte carenza di equipaggiamenti di base, mentre
durante la nostra guerra aveva a disposizione una quantità di armamenti
semplici, affidabili ed economici e solo un pugno di equipaggiamenti
ultramoderni, e così l’avanzata tedesca in Francia è molto meno rapida per
mancanza di aerei, di veicoli da trasporto o di carri armati numerosi e facili
da produrre come i Panzer III e IV.
Inoltre l’utilizzo di queste armi nuovissime non può appoggiarsi sulle tattiche
o sulle dottrine preesistenti, bisogna riorganizzare tutto, e nel frattempo
regna una certa disorganizzazione intorno all’impiego di queste macchine.
Anche se a livello locale certe Wunderwaffen seminano la morte e il panico,
queste non sono ancora abbastanza numerose per fare un’enorme differenza, e
mancano i materiali e le dottrine adeguate per sfruttare il vantaggio.
Malgrado le perdite spaventose degli Alleati, completamente surclassati a
livello materiale, non si può quindi realizzare alcuno sfondamento.
Affidandosi alle Wunderwaffen per ottenere la vittoria, Hitler in questo
scenario trascurerà il resto, deviando risorse dai suoi programmi a discapito di
cose più importanti come la logistica o la motorizzazione.
Dopo un momento di sorpresa iniziale, dunque, gli Alleati si riprendono e in
alcuni punti non cedono un centimetro.
Alla fine del 1940 la débâcle non ha affatto avuto luogo, e gli Alleati
combattono alle porte di Amiens.
La superiorità aerea tedesca è schiacciante, nessun apparecchio, né francese né
inglese, mette piede in aria.
Gli attacchi notturni creano il caos, mentre la corazza dei carri superpesanti
tedeschi necessita spesso di decine e decine di colpi di obice perché vengano
messi in stato di non nuocere, ma incapaci di consolidare le loro posizioni per
mancanza di mezzi motorizzati classici, i Tedeschi devono spesso abbandonare
delle città conquistate di recente per evitare l’accerchiamento.
Di necessità si fa virtù, e numerose Wunderwaffen vengono catturate, analizzate
e poi riprodotte quasi identiche in versione inglese o francese.
Alcune, come il piccolo veicolo esplosivo Goliath, vengono giudicate indegne di
essere utilizzate, perché possiedono un rapporto costi/benefici assolutamente
negativo, ma la macchina da guerra tedesca aumenta di potenza, e si mette a
tappare i buchi vomitando nuove Wunderwaffen a ritmo sempre più sostenuto.
Nuove strane macchine fanno la loro comparsa, come il Focke-Wulf Triebflügel,
diversi modelli di aerei senza pilota o persino il bombardiere suborbitale
Silbervogel.
In questa realtà tutte le risorse del reich vengono fagocitate dalla produzione
e dalla ricerca sulle Wunderwaffen.
Queste fanno molti danni, ma sono molto difficili da riparare, e soprattutto
consumano delle risorse di cui il resto delle forze armate del reich hanno un
gran bisogno.
All’inizio del 1941 inizia a mancare la benzina, e la possibilità dell’apertura
di un nuovo fronte ad est non viene più considerata dall’alto comando tedesco.
Allora, piccola parentesi per descrivervi una diramazione che avrebbe potuto
verificarsi in questa realtà nel caso Hitler avesse lanciato lo stesso nel 1941
l’Operazione Barbarossa: penso che se l’avesse fatto la sconfitta sarebbe stata
assicurata su un termine più o meno lungo, perché sì, le risorse dell’Unione
Sovietica avrebbero permesso alla Germania di restare a galla, ma penso anche
che davanti alla prospettiva di una Germania anticomunista e slavofoba sempre
più tecnologicamente potente mi sembra logico che Stalin, in un momento o in un
altro, avrebbe diminuito o cessato le consegne di materiali e risorse al reich,
perché più il tempo passa più l’Unione Sovietica si rinforza, e così, in questo
scenario, verso il 1941-42 Stalin inizia a diminuire le esportazioni verso la
Germania Nazista per non rafforzare ancora di più un potenziale futuro nemico.
Alla fine del 1941 la tendenza si è invertita a favore degli Alleati.
Gli Stati Uniti sono entrati in guerra dopo l’Attacco di Pearl Harbor, che ha
visto dei bombardieri a reazione di concezione tedesca venire utilizzati dai
Giapponesi.
La settimana seguente la dichiarazione di guerra un Horten H.XVIII lancia una
bomba da 1000 Kg sulla città di New York prima di attraversare il Pacifico per
atterrare a Tokyo.
Anche se lo shock è grande per la popolazione statunitense, presa tra due fuochi
in poco tempo, questo colpo eclatante maschera una Germania a corto di fiato
dopo soli pochi anni di conflitto, perché in Europa la Francia è ancora in
piedi, nonostante la perdita di numerosi territori, una resilienza che impedisce
all’Italia di entrare nel conflitto.
Gli Alleati alla fine hanno trovato delle contromisure a certe Wunderwaffen
grazie allo spionaggio e al materiale catturato, e cominciano gradualmente a
prendere il controllo dei cieli.
Per tutto il 1941 i primi aerei a reazione Franco-Inglesi iniziano a combattere.
Ogni apparecchio perso dalla Germania diventa progressivamente insostituibile, e
il tutto è molto costoso.
Il posizionamento di un missile Rheinbote richiede un migliaio di uomini e delle
rotaie speciali.
Un carro superpesante come il Maus è assolutamente irreparabile e difficilissimo
da manutenere.
Tutto questo ha un costo enorme, e il reich sembra sul punto di crollare, quando
due Wunderwaffen in particolare salvano la situazione per Hitler.
Prima di tutto il rivoluzionario sottomarino Tipo XXI, superiore a qualunque
equivalente Alleato, che in questo scenario entra in servizio nel 1942, e non
nel 1945.
In seguito, e soprattutto, il fucile d’assalto Sturmgewehr 44, che inizia ad
equipaggiare la maggior parte delle truppe nel 1942, un’arma divenuta poco
costosa da produrre ma che dona un vantaggio enorme a livello locale.
La combinazione di queste due innovazioni permette alla Germania di lanciare una
controffensiva disperata, mentre i nuovi U-Boot Tipo XXI impediscono
progressivamente ai rinforzi di affluire in Francia dall’Inghilterra o dagli
Stati Uniti.
Infine, in cielo, anche l’arrivo progressivo in servizio del Messerschmitt Me
263, il successore del Me 262, e di nuovi modelli di bombardieri a reazione
invertono la marcia.
All’inizio del 1943, in seguito alla controffensiva, i tedeschi catturano
Marsiglia, la guerra sul continente è finita.
Allora, usciamo un po’ dalla narrazione: come ho tentato di farvi comprendere
prima, anche con tutte le Wunderwaffen del mondo raggruppate in un programma
comune, non sarebbe stato possibile per la Germania raggiungere la capacità di
produzione degli Alleati, degli Stati Uniti o dell’Unione Sovietica,
principalmente a causa di una mancanza di risorse.
Inoltre solo qualche Wunderwaffen non sarà una perdita di tempo e di denaro,
come il fucile d’assalto Sturmgewehr 44, gli aerei a reazione Messerschmitt e
Junkers o l’Horten Ho 229, e così, in questa realtà alternativa, il massiccio
investimento di Hitler nelle armi miracolose avrebbe fortemente ritardato la
conquista della Francia a causa della mancanza di investimenti nel resto
dell’esercito, ma avrebbe finito per portare i suoi frutti verso il 1943.
Da qui l’esito della guerra sarebbe dipeso da diverse cose che porterebbero a
varie diramazioni.
Da una parte c’è il coinvolgimento di altri paesi, e più in particolare
dell’Unione Sovietica.
Il Patto Molotov-Ribbentrop avrebbe potuto includere uno scambio di tecnologie
ultramoderne, Hitler avrebbe potuto dichiarare lo stesso la guerra all’oriente,
oppure Stalin, vedendo la Germania in difficoltà, avrebbe potuto approfittarne
per invaderla.
In questa ottica avremmo potuto avere o un’infernale alleanza Tedesco-Sovietica
che comprende tutta una serie di tecnologie avanzatissime e le risorse per
costruirle, oppure una guerra ancora più infernale che la Germania avrebbe
finito per perdere.
Non dobbiamo affatto dimenticare che numerose decisioni dell’apparato Nazista, e
di Hitler in particolare, erano guidate da un’ideologia che a volte ignorava la
realtà, dunque dichiarare una guerra ad est mentre ad ovest è ancora aperto un
fronte in Francia potrebbe essere una delle decisioni che Hitler prenderà ad un
certo momento, ma se l’Unione Sovietica non verrà affatto attaccata, resterà
neutrale e cesserà gli invii di materiali e risorse al reich come ho detto
prima, allora è un’altra questione.
Penso che con l’aiuto degli Statunitensi la Gran Bretagna non avrebbe affatto
potuto essere invasa via mare, ma al contrario gli aerei tedeschi avrebbero
potuto ottenere rapidamente una superiorità aerea relativa sulle Isole
Britanniche grazie alle nuove Wunderwaffen aeree.
Se Hitler non dichiarerà mai guerra a Stalin, ad ovest verrà istituito uno
status quo in attesa che uno o l’altro schieramento sviluppi la più grande delle
Wunderwaffen, ovvero la bomba atomica, un campo dove i Tedeschi avevano un forte
ritardo che in questo scenario potrebbe essere alterato, ma anche nello scenario
più positivo del mondo per la Germania, questa non avrebbe potuto vincere la
guerra.
Inoltre, costretto ad una tregua con gli Alleati, un reich ultratecnologico ma
privo di risorse si sarebbe chiuso su sé stesso, circondato da un lato da
un’Unione Sovietica ostile, e dall’altro da Alleati ugualmente ostili.
La mia conclusione è la seguente: anche se i Nazisti fossero riusciti a produrre
prima tutte le Wunderwaffen, e anche in grande quantità, non avrebbero mai
potuto avere la stessa capacità di produzione, le stesse risorse e la stessa
manodopera dei campi avversari.
Avremmo dunque avuto una Seconda Guerra Mondiale molto differente nello
svolgimento e nella natura dei suoi combattimenti, ma con un esito che per me
sarebbe stato lo stesso per la Germania, nonché il più probabile.
Concentrarsi sulle armi miracolose a mio avviso avrebbe anche accelerato la
caduta del reich, divergendo tempo, uomini e risorse in questo campo a danno di
quelli più importanti, perciò sì, la produzione massiccia di Wunderwaffen
avrebbe cambiato il corso della guerra per la Germania Nazista, ma in peggio.
Al contrario, una cosa è sicura, i progressi tecnologici postbellici sarebbero
stati enormi.
Sarebbe stato possibile vedere l’uomo sulla Luna negli anni ’50?
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E ora, una nuova idea che è farina del sacco di Lord Wilmore:
Nazisti in Nord America
L'immagine che vedete qui sotto mostra un progetto di attacco diretto delle Forze dell'Asse al territorio metropolitano degli Stati Uniti. Tutte le portaerei giapponesi e la flotta di rinforzo del Reich, imbarcatasi in un lunghissimo viaggio attraverso tre oceani, attaccherebbero Dutch Harbor in Alaska, contando presumibilmente sulla superiorità navale. I giapponesi catturerebbero molte basi aeree, grazie alla loro avanzata attraverso le Indie orientali, quindi i loro aerei con base a terra proteggerebbero l'avanzata nazista e giapponese verso la Costa Occidentale, allo scopo di conquistarne le industrie aeronautiche, i cantieri navali ed i pozzi di petrolio. La flotta americana del Pacifico e la Quinta Colonna, fin qui tenuta di riserva, si getterebbero nella mischia. A questo punto, dopo aver conquistato Gibilterra con l'aiuto di Francisco Franco, la Luftwaffe la usa come base per bombardare la Costa Orientale e preparare il terreno allo sbarco di massicce forze terrestri. Questo piano è realizzabile? Quante probabilità ha di riuscire?
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Ecco la dotta risposta di Bhrihskwobhloukstroy Bhrghowidhon:
Con tutta la buona volontà ucronica, sembra comunque in effetti contrario perlomeno ai luoghi comuni (o dati acquisiti) dell'analisi storica (militare, economica, geopolitica). La guerra all'America era certo in programma e di fatto c'è stata, con anticipo di 35 anni sul previsto 1980 (doveva essere riservata al Führer successivo), ma - at its face value - esclusivamente per l'alleanza col Giappone, il quale invece non è intervenuto nella guerra contro l'URSS (che ha preso l'iniziativa nel 1945, in una ben diversa prospettiva; prima entrambi hanno goduto le conseguenze positive del patto di non aggressione).
Le tappe erano così programmate:
1) conquista della Russia europea
2) creazione di una potenza mondiale eurafricana ("Europa") costituita dal Großdeutsches Reich (+ Mittelafrika) e dall'Impero
Romano; nuovo attacco all'URSS residua e spartizione della Russia asiatica tra Europa e Sfera di Co-Prosperità Asiatica (essenziale il
trattino per evitare allusioni scatologiche)
3) fusione tra Großdeutsches Reich e Impero Britannico nel Großgermanisches Reich; scontro col Giappone (PRIMA della guerra
all'America)
4) esauritosi il ruolo dominante della Razza Ariana in America, sarebbe scattata la guerra tra l'Europa allargata a includere tutto il
Großgermanisches Reich (quindi anche l'Impero Britannico) e l'America (tutta intera) in piena degenerazione razziale.
Da tutti i documenti emanati dal Führer o che lo riguardano, questo piano emerge in maniera inequivocabile. Si può naturalmente discutere su quante possibilità avesse di imporre al Mondo la propria 'programmazione' e infatti la Storia è andata in tutt'altro modo, ma se appunto sommiamo i documenti e i fatti il risultato è che la guerra tra Germania e Stati Uniti è stata causata dal Giappone (lo dico da ideologo eurasista...) e che, una volta iniziata, la strategia "Germany First" è stata opera essenzialmente di Franklin Delano Roosevelt (ossia iniziativa americana): il Terzo Reich è responsabile di una delle più catastrofiche guerre della storia dell'Eurasia, ma, almeno per quanto riguarda la guerra euro-americana (che alla fine ha prodotto, nel bene e qualche volta anche un po' nel male, l'attuale condizione di sudditi americani in cui viviamo), mi pare che si debba concludere che quella tedesca è stata la parte minore di responsabilità.
Per tornare quindi alla carta, se riflette una strategia antiamericana (cioè se non è / era puramente funzionale alla ovviamente necessaria propaganda americana), si tratta pressoché esclusivamente del punto di vista giapponese. L'andamento delle annessioni conferma vistosamente la tesi. In questi termini poteva anche essere preso in considerazione dalla Germania, se fosse servito a staccare la Gran Bretagna dall'alleato d'Oltreoceano, ma il prezzo economico e militare sembra davvero eccessivo.
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Dice la sua anche Sandro Degiani:
Affascinante... ma impossibile, non strategicamente ma logisticamente.
Fare attraversare a un esercito un Oceano, sbarcarlo e ovviamente non dimenticarsene ma supportarlo con mezzi e rifornimenti? Quando la sola Manica era già un ostacolo notevole per le immense risorse degli Alleati dopo il D-day? Quando la Russia ha sconfitto tutti gli invasori con l'inverno ma sopratutto con la lunghezza delle linee di rifornimento e approvvigionamento ed erano solo 2000 km di terra...?
Senza nemmeno una portaerei (ce ne vorrebbero almeno una ventina) di appoggio contro aerei con basi a terra in numero incommensurabilmente superiore??? Senza naviglio civile adatto a formare convogli oceanici? Senza l'ombra di potersi ritagliare nemmeno uno scampolo di superiorità aerea senza la quale si perdono tutte le battaglie?
Sbarcare su tutta la costa EST??? Ma l'avete mai percorsa tutta? Ci vogliono 6 giorni di auto a 50 miglia all'ora solo per percorrerla da New Orleans a Boston. Invadere e controllare un territorio della estensione degli USA? Una follia che nemmeno Hitler avrebbe condiviso.
La presunta quinta colonna chi sono? I nazisti dell'Illinois? Nemmeno milioni di collaborazionisti russi hanno permesso ai tedeschi di conquistare e tenere l'URSS, figuriamoci quattro gatti esaltati di bianchi iperrazzisti e fondamentalisti.
Mi spiace ma questa è Fantapolitica... e una trasposizione pari pari di "La svastica sul sole", un libro di Philip Dick che era un pretesto per prendere in giro le strutture politiche repressive e ottuse del Maccartismo con una metafora che non fosse perseguibile legalmente ma non ha mai preteso di essere una possibilità storica... tant'è che poi scrisse "La cavalletta non si alzerà più" dove, quasi per scusarsi, narra di un universo alternativo in cui Hitler ha perso la guerra, secondo una linea temporale sovrapponibile, seppur non proprio coincidente, con quanto avvenuto storicamente.
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E MAS aggiunge:
Concordo al 100 %. Impensabile che una Germania ancora impegnata ad Est, nel Mediterraneo, e con la Gran Bretagna saldamente ancora in piedi, possa anche solo pensare ad una cosa del genere.
Con che truppe il Giappone invade gli USA (impegnato in Cina, in Birmania, in Papuasia, con le Hawaii in mano agli americana)? Uno sbarco in grande stile ad oltre 5.000 km dalle basi più vicine, richiede una tecnologia ed una quantità di mezzi che nessuna potenza ha e/o ha mai avuto negli ultimi 400 anni!
La quinta colonna: qualche nippo-americano, fuggito dai lager americani, alcune dozzine di tedesco-americani e poche centinaia di ultrerazzisti? Oppure l'insurrezione degli italo-americani?
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Perchè No? gli obietta:
Impensabile? Sicuro? Vorrei parlarti di un fumetto ucronico francese diviso in diversi capitoli. Si intitola « Block 109 » e racconta una distopia sulla seconda guerra mondiale. Il POD é l’assassino di Hitler nel 1941 da parte di uno sniper isolato a Monaco durante una parata (l'assassino non é catturato). La guerra prosegue, ma in Germania le lotte per il potere portano all’eliminazione di Göring, Hess e Bormann, Himmler diventa Cancelliere del Reich mentre Heydrich diventa capo delle SS e Reichführer. Più tardi la rivalità tra i due porta Himmler a creare un nuovo corpo di elite, il Nuovo Ordine Teutonico, che monopolizza i mezzi militari e i budget al punto di riuscire a prendere il controllo del programma nucleare dalle mani delle SS. Alla testa del NOT Himmler nomina uno sconosciuto, l'Hochmeister Zytek, tedesco di Cecoslovacchia.
I nazisti ritardano l’operazione Barbarossa; ciò permette di sistemare i conti in Europa: l’Egitto é preso con i vasti campi di petrolio del Medio Oriente e la Gran Bretagna perde a poco a poco ogni capacità offensive. Gli USA sbarcano in Africa del Nord ma sono respinti.
Nel 1944 la Germania lancia Barbarossa, ma l’URSS é meglio preparata e resiste, la guerra dura da otto anni quando il racconto inizia: i Russi hanno ripreso il vantaggio dopo la loro vittoria a Kharkov e avanzano: Marienburg, centro dell’Ordine Teutonico, è sulla linea di fronte.
Nel 1945, per evitare di combattere su due fronti, Himmler autorizza l’operazione “Notte Nera”, il bombardamento atomico della costa est degli USA, che si accompagna ad una campagna più lunga di bombardamenti pesanti da parte delle nuovissime portaerei. Inoltre un'arma batteriologica è diffusa in America. La Germania lascia però l’America nel Caos e si concentra sul combattere i Sovietici, lasciandosi la possibilità di una colonizzazione più tardi (quando il morbo sarà estinto). Nello stesso tempo le SS conquistano l’Africa fino al Congo, dove SS e Teutonici si disputano le miniere di uranio.
Nel 1947 Himmler muore in un "incidente" stradale, e lascia Heydrich e Zytek in lite tra loro. Poco dopo è creato un Consiglio del Reich con Zytek come presidente, Heydrich rimane però la seconda carica dello Stato grazie alle sue informazioni segrete ralcolte sul conto di tutti i gerarchi. Sul fronte la situazione diventa disperata, e la Germania deve integrare nei suoi ranghi dei non tedeschi provenienti da tutte le terre occupate, mentre l’Africa si ribella. La popolazione mondiale nel 1953 é stimata a 800 milioni di umani (risultato della guerra, dei genocidi, delle carestie, delle epidemie e dei bombardamenti atomici.
La serie é divisa in diversi capitoli:
Block 109: La conclusione di questa distopia, che viene pubblicata per prima. Facciamo la conoscenza di Zytek e finalmente sono rivelati i suoi obiettivi segreti.
Stella Rossa: le avventure della squadriglia francese libera Normandia-Niémen in URSS, che pilota i nuovi aerei a reazione. Vediamo anche la disperazione degli operai sovietici, quasi prigionieri sotto la dittatura assoluta di Stalin.
Sole di Piombo: Otto Skorzeny é spedito nel Congo per ritrovare il ribelle francese Leclerc. Vediamo gli elicotteri nazisti, la ribellione Africana (più violenta e barbara della nostra decolonizzazione). Si potrebbe concludere che « Nella giungla, nessuno vi sente urlare. »
New York 1947: in riferimento al film "New York 1997", una spedizione tedesca esplora le rovine di Manhattan, ci avviciniamo ad un film post-apocalittico.
Ritter Germania: il fumetto di supereroi in salsa nazista-disperata).
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Anche Lord Wilmore torna alla carica:
Come si vede, non sono stato il solo a pensare a un'ucronia del genere. Qui sotto vi mostro poi quattro fotogrammi tratti dalla puntata "Nuovo Fronte Temporale, parte II" della Quarta Stagione di "Star Trek: Enterprise" (la storia è stata ideata da Manny Coto). In essa il capitano Archer, T'Pol e la sua banda si ritrovano in un "passato alternativo" in cui i Nazisti (con l'aiuto di alieni provenienti dal futuro) hanno occupato la Russia fino a Mosca ed hanno invaso il territorio metropolitano americano, affondando la portaerei Enterprise. Nel primo fotogramma si vede la Casa Bianca danneggiata da un colpo d'artiglieria e trasformata nel quartier generale nazista:
Nel secondo, ecco Adolf Hitler davanti a Miss Liberty:
Nel terzo, l'alieno Vosk (alleato con i nazisti) mostra una cartina con la Nuova Inghilterra occupata dai tedeschi. Come si vede, i nazisti controllano il New England, lo stato di New York, la Pennsylvania, il New Jersey, il Delaware, il Maryland, parte della North Carolina, la parte più orientale dell'Ohio, quasi tutta la Virginia, due terzi della South Carolina e la parte orientale del Tennessee:
Infine, dato che Sandro ci ha mostrato il disco volante nazista, ecco a voi la macchina del tempo nazista!
E c'è di più. Malcolm Reed spiega al capitano Archer e a T'Pol di aver trovato il POD nel 1916: Lenin è stato assassinato da un agente temporale "che poi si è dissolto nell'aria", l'URSS non è nata, Hitler non considerava l'Est un pericolo e quindi si è concentrato ad Ovest, occupando subito Inghilterra e Stati Uniti Occidentali. Evidentemente in questa Timeline il Führer voleva ritagliarsi il Liebensraum in America!
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Non si fa attendere la replica di Sandro Degiani:
La tua frase emblematica è: « con l'aiuto di alieni provenienti dal futuro », perchè solo così il Nazismo avrebbe potuto invadere gli USA.
Perchè invece non concentrarsi su una Ucronia più sottile? Un piano di conquista non militare ma politico, economico e tecnologico del Mondo?
Io partirei da Hilter, nominato uomo dell'anno da TIME nel 1938. Il Führer è colpito dal fatto di essere così popolare in paese straniero, ci pensa su e cambia rotta. Decide di accantonare i propositi bellici di conquista e puntare ad un sistema più lungo ma più duraturo, meno devastante ed aleatorio, più sicuro di conquista, quello politico/tecnologico.
Visto il successo delle teorie naziste sia presso i ceti popolari affascinati dalle uniformi e dai riti collettivi che dalle elitè che trovano teorie di appoggio al capitalismo e a una "razza padrona" per investitura divina, Hitler pianifica una offensiva politica per mettere al comando degli Stati più potenti del mondo sui uomini e insediare governi fantoccio. Il tutto con l'appoggio dei capitali degli industriali spaventati dal fantasma comunista.
Occorre prima di tutto affermare la superiorità della teoria nazista e della razza ariana e della Germania come guida del mondo. La ricerca tedesca e l'industria pesante cengono sviate dal piano di riarmo e concentrate sullo sviluppo di una "tecnologia superiore" e schiacciante entro i prossimi 10 anni.
Goebbels fa notare che occorre anche un piano mediatico rivoluzionario e le trasmissioni TV, usate la prima volta alle Olimpiadi di Berlino in due anni diventano una realtà. Adesso tutto il mondo può assistere al Grande Raduno di Norimberga del 1940 nella prima diretta in mondovisione.
i piani di progetto delle supercorazzate vengono cambiati, saranno invece varati i più grandi e veloci, lussuosi e moderni transatlantici del mondo.
Nel 1941 vengono varati "Tirpiz", "Prinz Eugen" e "Bismark" tre mostri di 600 metri di lunghezza e 90.000 tonnellate di stazza. Possono trasportare 5000 persone con un comfort da albergo a cinque stelle e con i loro 40 nodi di velocità di crocera attraversano l'Atlantico in tre giorni di navigazione. Il mondo si stupisce. ma è solo l'inizio.
L'anno dopo la Luftwaffe presenta il suo nuovo aereo civile... un quadrigetto a reazione (in fondo nello stesso anno 1942 volarono i Me262 quindi non è affatto impossibile!!!
L'aereo è a due piani (come il Jumbo Jet), trasporta 600 passeggeri a 800 Km/h (come un Jumbo) e nelle sue ali di 70 metri di apertura trasporta carburante sufficiente per 10.000 Km di autonomia.
Nasce la rotta Berlino-New York e Hitler è il primo passeggero a sbarcare al La Guardia tra un folla in delirio. Viene accolto da un trionfo in piena regola, con sfilata lunga la V strada e coriandoli e banda in testa. Il suo discorso viene trasmesso in tutto il mondo via TV e qui Hitler annuncia che « il Futuro è arrivato, la Germania è in testa alla marcia del progresso che darà a tutti gli uomini un mondo migliore in cui vivere, le nostre invenzioni e i nostri progressi sono i progressi dll'umanità... possibli perchè la mente dell'uomo ispirato dal nazismo è superiore a ogni ostacolo... CHI PENSA NAZISTA NON CONOSCE OSTACOLI SE NON LA VOLONTA' DI DIO! »
E qui parte la campagna politica, di scelta e appoggio di candidati ben indottrinati alle presidenze dei diversi stati. In 3 anni 36 dei 50 Stati degli USA hanno governatori filonazisti.
Siamo nel 1946, alle primarie Repubblicane vittoria schiacciante del Candidato filonazista che diventa poi Presidente degli Stati Uniti.
Contemporaneamente o quasi in Inghilterra il Parlamento è in mano di Sir Mosley e la Regina Elisabetta abdica in favore del marito Filippo di Edimburgo le cui simpatie naziste sono note.
l filonazista iracheno Rashid El Gailani conquista il potere e mette a disposizione i pozzi di petrolio del suo paese a Hitler, Si allea inoltre con i turchi e in pochi anni vengono spazzati via i governi di Siria, Giordania e Libano. Israele non nascerà mai.
In Russia Hitler appoggia apertamente Rodzaevskij, e Stalin accetta di nominarlo suo successore alla carica di Segretario del Partito Comunista in cambio della pace eterna, la compartecipazione alla spartizione del petrolio Iraniano e i brevetti dei motori a reazione più lo sbocco sul Mediterraneo con l'annessione dei paesi Baltici.
Alla morte di Stalin, nel 1953, Rodzaevskij convoca una Assemblea Popolare del Partito Comunista e fa' votare un cambiamento radicale dei dogmi del partito rendendolo, simboli e linguaggio a parte, nei fatti un partito nazista.
La Francia vede arrivare Petain al Governo e la politica svoltare bruscamente a favore del vicino e nemico di sempre, ora alleato e generoso partner commerciale.
La Spagna è in mano a Franco.
La Grecia diventa facilmente nazista e il Mediterraneo diventa un mare nazifascista.
Il Sud Africa sarebbe stato felice di essere della partita e magari conquistare per conto suo mezza Africa Australe.
Passano al nazismo Brasile, Cile, l'Argentina di Peron, Venezuela e Colombia.
Ad Oriente il Giappone, Fedele Alleato della Germania con l'Italia di Mussolini, estende la sua egemonia politica sull'Indocina.
Ciang.Kai.-Shek con l'aiuto della tecnologia tedesca sconfigge Mao Tze Tung e la Cina diventa filonazista.
Nel 1959, al suo 70° Compleanno, il Führer viene salutato da una folla di tre miliardi di nazisti entusiasti ed in Tv in mondovisione annuncia a sorpresa che "Adesso che il mondo è diventato quello che sognavo, il mio compito è finito... il mondo è dei nazisti e non mio, io mi ritiro a vivere i miei ultimi anni nella mia casa in Baviera con la donna che ho sempre amato e che è sempre stata fedele al mio fianco... Frau Eva Braun!"
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A questo punto dDuck chiosa:
Uno scenario attendibile, sempre che vada tutto bene.
Io credo invece a una guerra fredda a tre, nessuno scontro tra superpotenze, negli anni 50 USA, URSS e Germania avranno tutti e tre la bomba atomica, ma in molti paesi si combatteranno guerre civili per decretare l'ideologia vincente.
L'Italia è gia fascista, ma sotto sotto l'URSS appoggia il PCI clandestino e gli USA la DC clandestina. Naturalmente la Germania non può attaccare l'URSS atomica negli anni '60, e viceversa. Castro sale al potere, e Germania e USA appoggiano la guerriglia nazionalista. Tutte e tre appoggiano la decolonizzazione, cosi da mettere le mani sulle ricchezze delle giovani nazioni. Se la Francia di Pétain cerca di mantenere l'Algeria. la Germania le va in aiuto, in cambio pretende l'Alsazia.
Se va in crisi l'Italia in preda a una guerra civile, la Germania ottiene l'Alto Adige. La Gran Bretagna perde tutto l'impero coloniale, ma se le varie Superpotenze installano i loro governi potrebbero uscire dal commonwealth. In Australia vincono i neonazisti, l'Australia diventa repubblica ed esce dal commonwealth. Il resto lo lascio a voi.
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Non può mancare l'intervento di Sandro:
Mi è venuta in mente una possibilità tra il serio ed il faceto. Il Problema Ebraico attanaglia Hitler... come liberarsi degli ebrei senza minare l'immagine pubblica del Nazismo..??
Ecco che arriva in aiuto Goebbels che gli dice: "Se non puoi liberarti di un vicino scomodo, fai in modo che traslochi di sua volontà molto lontano!"
Idea..!!!! Il Nazismo prende di colpo le difese di un "popolo senza patria" da oltre 2000 anni.... !!! Se la Terra Promessa è stata promessa da Dio a Mosè, sarà il Führer e la Germania che farà in modo che la promessa venga mantenuta! Brivido nel popolo ebraico... che significa?
Semplice: grazie ai governi fantocci Turco e Siriano, con adeguate pressioni sulla Società delle Nazioni Hitler assegna al popolo palestinese diviso su tre stati (Libano, Giordania e Siria) una "nuova terra più fertile e prospera" deportandoli in pratica molto "gentilmente" in Iraq, a nord della valle del Tigri ed Eufrate. Già che ci sono fanno anche approvare il riconoscimento del Kurdistan come stato indipendente e ci cacciano dentro i palestinesi. Se la vedano tra Curdi e Feddayin...
Lo spazio libero, uno squallido deserto ma contenete tutte le locazioni bibliche e mitiche della storia ebraica viene assegnato al Popolo Ebraico, dal Sinai al Giordano e al Golan, la Terra Promessa è di nuovo ebrea e gli ebrei sono invitati a raggiungere la loro Patria ritrovata.
Forti incentivi alla emigrazione, acquisto delle proprietà ebraiche in Europa a prezzi di favore e superiori a quelli di mercato, scambio di proprietà terriere alla pari con proprietà terriere in Israele.
Un concordato economico lega Israele alla Germana deviando su Israele un branca della tecnologia tedesca, quella agro alimentare, chimica e elettronica. La Valle del Giordano diventerà celebre negli anni '80 con il nome di Silicon Valley...!!!
In 5 anni oltre 35 milioni di ebrei lasciano l'Europa e si dirigono felici verso la loro nuova patria...!! Un risultato 8 volte superiore a quello raggiunto con le camere a gas nella nostra dimensione storica!!!
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Chiudiamo con la controproposta di Paolo Maltagliati:
Non so se lo sapete, ma in Etiopia esiste (esisteva, dopo l'operazione Mosè) una comunità ebraica, i Falascià. Godettero di una relativa tolleranza da parte italiana. Quando vennero promulgate le leggi razziali qualcuno all'interno del gran consiglio prospettò di indurre gli ebrei italiani ad emigrare verso l'Eritrea, per accentuarne il popolamento bianco. Non solo. A quanto pare lo stesso Mussolini, che tutto si può dire di lui, ma non penso avesse praticolari problemi personali con la religione ebraica (le leggi razziali furono solo l'ennesimo atto di viscido servilismo nei confronti di Hitler) prospettò alla Germania di far deviare gli ebrei in Etiopia, nella terra dei Falascia. Immaginate il dittatore nazista che dice ai suoi:"Tanto lì già c'è una popolazione ebraica....di colore! (penso al suo perverso ghigno nell'immaginare la commistione tra le "razze" che a detta sua erano inferiori)". Peraltro, sbolognava agli alleati italiani il problema.
Ve lo immaginate se nel 1938 Hitler accetta? a differenza del 1940 con il Madagascar, le difficoltà logistiche dovute agli inglesi sono assenti almeno per un altro paio d'anni. Ovviamente la popolazione è notevole ed il territorio dove abitano i Falascia, lungo il Takazzé meridionale, non basta più. Allora, man mano si spostano a est, verso l'Afar semidesertico. Ve li immaginate oggigiorno centinaia e centinaia di Kibbutz che faranno sembrare la Dancalia quasi un giardino? Anche per gli stati vicini le ripercussioni saranno notevoli. Amedeo d'Aosta stringerà contatti con le comunità ebraiche e le aiuterà ad insediarsi nel modo più dignitoso possibile e gli italo-eritrei (tra cui molti ebrei italiani) seguiranno il suo esempio. Alla fine della guerra, con il trattato di Parigi, gli ebrei europei stanziati in Etiopia intercederanno presso i loro correligionari americani per non "svendere" l'Eritrea ad Haile Selassie, come avrebbero voluto i britannici. Dopo un sacco di tira e molla l'empasse politica si risolverà solo nel 1952, quando nascerà ufficialmente la repubblica federale di Eritrea e Afar, con, come primo presidente....Amedeo Duca d'Aosta! (che non morì nel campo di concentramento in Kenya. Venne infatti internato in un campo di prigionia in territorio Afarense, con ben diverso trattamento però).
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