"Razionalizzazione" degli eventi biblici

di William Riker

Su richiesta di un'amica, appassionata di cultura ebraica, ho voluto tentare di « storicizzare » molte delle tradizioni, leggendarie e non, contenute nel testo biblico. In realtà tutti gli eventi che vanno dalla vocazione di Abramo fino al regno di Davide, pur non essendo « storici » nel vero senso della parola poiché mancano di una cronologia (come quella che ho inventato qui di seguito) e di inconfutabili prove archeologiche (es. un manufatto del XIII sec. a.C. con inciso il nome di Mosé), sono « storicamente accertabili », nel senso che essi si svolgono in un contesto storico e culturale che è stato rintracciato e ricostruito dagli archeologi, come afferma per esempio Werner Keller nel suo classico « La Bibbia aveva ragione » (se non lo avete ancora letto, ve lo consiglio). Ed ecco la mia proposta assolutamente « utopica »:

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13,82 miliardi di anni fa: Big Bang e nascita dell'universo dal nulla.

220 milioni di anni fa: la Terrasanta emerge dalle acque dell'oceano Tetide.

4 milioni di anni fa: nel corno d'Africa appare l'Australopithecus afarensis, il più antico ominide che si colloca nella linea evolutiva dell'uomo moderno.

150.000 anni fa: in Africa orientale vive la cosiddetta "Eva mitocondriale", dalla quale discende il DNA di tutti gli attuali abitanti della Terra.

10.929 a.C.: finisce l'ultima glaciazione, i ghiacci si sciolgono, il livello dei mari sale di 100 metri e sommerge tutte le culture megalitiche che sorgono sulle coste. I loro discendenti ricorderanno questa sommersione come un castigo divino e chiameranno questo evento "diluvio universale".

3187 a.C.: unificazione dell'Alto e del Basso Egitto ad opera di Narmer, iniziatore della I dinastia e dell'Antico Regno egiziano (Egitto deriva dal camitico "Hut ka Pta", cioè "casa del ka [l'anima] del dio Ptah", il nome di un tempio di Menfi).

2675 a.C.: morte di Gilgamesh, re di Uruk cui la tradizione attribuirà natura semidivina. Le sue impreseLa "Tavola di Narmer" (XXXII sec. a.C.) influenzeranno la stesura del testo biblico.

2370 a.C.: Sargon il Grande, fondatore dell'impero di Akkad, conquista Gerico. Canaan, leggendario generale di Sargon, governa la Terrasanta, che da lui prende il nome di Terra di Canaan, ed i suoi abitanti di Cananei.

2201 a.C.: il re semidivino Nimrod, detto « il Re Cacciatore », fonda la città di Babilonia (« Porta del Dio ») ed edifica la ziggurat o Torre di Babele. Gli Ebrei spiegheranno il nome della città (che è da considerarsi una traduzione del sumerico Ka-dingir-ra) con la parola « confusione », con riferimento alle numerose lingue che vi udivano parlare.

2131-2024 a.C.: III dinastia di Ur. In questo periodo nella città sumerica si stabilisce la colonia semitica fondata da Eber, leggendario antenato di Abramo ed eponimo degli Ebrei (il cui nome significa « Al di là » del fiume Eufrate).

2048 a.C.: Mentuhotpe fonda l'XI dinastia ed il Medio Regno egiziano, un'epoca di grande splendore.

1868 a.C.: nascita di Abramo (« Padre Eccelso ») in Ur, a quei tempi sul golfo Persico.

1848 a.C.: Terach, padre di Abramo, conduce la sua tribù da Ur ad Haran, nel nord della Mesopotamia (la romana Carre dove Crasso troverà la morte nel 53 a.C.)

1832-1780 a.C.: regno di Hammurabi di Babilonia.

1829 a.C.: su ordine divino, Abramo con la moglie Sarai (« Principessa ») e il nipote Lot si trasferiscono nella terra di Canaan, dove stringono amicizia con gli Amorrei che la abitano, guidati da Mamre.

1824 a.C.: per sfuggire ad una grave carestia, Abramo e Sarai si trasferiscono in Egitto presso la corte del Faraone Amenemhet I (XII dinastia), che prende Sarai come concubina. Abramo la libera con la forza e fugge sulle montagne della Siria, poi ritorna in Terrasanta e si stabilisce presso il querceto di Mamre, vicino all'odierna città di Hebron. Lot va a vivere a Sodoma, a sud del Mar Morto.

1821 a.C.: Hammurabi di Babilonia (l'Amrafel di Gen 14, 1) invade la Terrasanta con i suoi alleati Arioc re di Larsa e Codorlaomer re dell'Elam, per impadronirsi delle ricche vie carovaniere verso l'Egitto. Sodoma è incendiata e Lot fatto prigioniero con tutta la sua famiglia. Abramo si allea allora con i sodomiti, con gli Amorrei e con gli Ittiti, e nella battaglia di Damasco sconfigge Hammurabi e lo costringe a restituirgli il bottino ed i prigionieri in cambio della salvezza e del rientro in Mesopotamia. Incontro tra Abramo e Melchisedek (« Re di giustizia »), primo re di Gerusalemme e monoteista come lui, che lo benedice.

1817 a.C.: patto di alleanza (« Berit ») tra Dio ed Abramo. Unendosi ad Agar, schiava egiziana di Sarai donatale dal Faraone, Abramo genera Ismaele (« Dio ascolta »), il progenitore degli Arabi (« Egli sarà come un onagro, la sua mano sarà contro tutti... » Gen 16, 12)

1805 a.C.: distruzione di Sodoma e Gomorra ad opera di un meteorite, dopo la vana intercessione di Abramo presso Dio. Lot si salva e darà origine ai popoli dei Moabiti e degli Ammoniti.

1804 a.C.: nasce Isacco (« riso »), figlio di Abramo e Sarai. Nuovo patto di alleanza tra Dio ed Abramo, cui viene cambiato leggermente il nome affinché significhi « Padre di una moltitudine », mentre Sarai riceve il nuovo nome di Sara (« regina »). Istituzione della circoncisione dei neonati.

1785 a.C.: mancato sacrificio di Isacco sul monte Moria, oggi la spianata del tempio di Gerusalemme.

1770 a.C.: nascita di Edom (« Rosso ») e Giacobbe (« Calcagno »), figli di Isacco e Rebecca (« Colei che avvince con le sue grazie »).

1766 a.C.: morte di Abramo, sepolto assieme a Sara nella grotta di Macpela, nel campo di Efron l'Ittita, presso Hebron.

1744 a.C.: per sfuggire alla vendetta di Edom cui ha rubato la primogenitura con una serie di sotterfugi, Giacobbe fugge nell'alta Mesopotamia. Lungo la strada fonda il santuario di Betel (« Casa di Dio ») nel luogo della celeberrima visione della scala che congiunge Cielo e Terra (Betel sarà il luogo di culto privilegiato del Regno del Nord). Giunto ad Haran si pone al servizio dello zio Labano, del quale sposa le figlie Lia (« Giovenca ») e Rachele (« Pecorella »), colei che, come dice Dante, « mai non si smaga / dal suo miraglio, e siede tutto giorno. / Ell'è d'i suoi belli occhi veder vaga. » (Purg. XXVII, 104-106).

1736 a.C.: nascita di Ruben (« Guardate, un figlio! »), primogenito di Giacobbe e Lia.

1729 a.C.: nascita di Giuseppe (« Dio aggiunga » un altro figlio), detto il Sognatore, primogenito di Rachele.

1724 a.C.: Giacobbe torna nella terra di Canaan e si riconcilia con Edom. Presso il torrente Iabbok, affluente di sinistra del Giordano, combatte con un uomo misterioso (dai cananei identificato con il nume tutelare del corso d'acqua) che gli paralizza il nervo della coscia e poi, non riuscendo a piegarlo, lo benedice e gli cambia il nome in Israele (« lottare con Dio »), « perchè tu hai lottato con Dio, ed hai vinto! »

1723 a.C.: Giacobbe si stabilisce a Sichem, ma il figlio del re Camor usa violenza a sua figlia Dina. Per vendicarsi, i fratelli di lei Simeone e Levi radono al suolo la città con i propri uomini. Onde evitare la vendetta dei cananei, Giacobbe è costretto ad una faticosa fuga sui monti della Giudea; la sua moglie prediletta Rachele, incinta, non regge allo sforzo e muore presso Betlemme, partorendo un figlio che ella chiama Benonì, « figlio del mio dolore ». Giacobbe gli cambia il nome in Beniamino, « figlio della mia destra » (cioè della fortuna) e come punizione toglie a Simeone e Levi il diritto di primogenitura, dopo che la aveva già tolta al primogenito Ruben, reo di essersi unito a Bila, schiava di Rachele e concubina del padre.

1720 a.C.: calata degli Hyksos in Egitto, provenienti dalle montagne della Siria (dall'egiziano Hekau-khesut, « re dei paesi stranieri »). Essi pongono fine al Regno Medio ed iniziano il Secondo Periodo Intermedio, con capitale Avaris (Tanis).

1712 a.C.: i fratelli di Giuseppe, invidiosi del prestigio da questi acquisito agli occhi del padre, che gli ha conferito la primogenitura nonostante egli sia solo l'undicesimo nella linea di successione, lo vendono a dei mercanti Ismaeliti che lo trascinano schiavo in Egitto.

1707 a.C.: unendosi al suocero Giuda, la nuora Tamar, vedova dei suoi figli Er ed Onan, gli partorisce Fares e Zerach; Fares dà inizio alla stirpe da cui discenderà la casa regnante di Davide e Salomone.

1698 a.C.: Il Faraone Hyksos Suesenra Khyan (XV dinastia) attribuisce il titolo di ministro dell'agricoltura a Giuseppe, semita come lui, che ha saputo interpretare i suoi sogni. Giuseppe riceve il nome egiziano Zafnat-Paneach (« Dio parla ed egli vive ») e prende in moglie Asenat (« cara a Nut »), figlia del sacerdote di On. Asenat gli dà due figli: Manasse (« Dimenticanza »: « Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre ») ed Efraim (« Fecondità »: « Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione », Gen 41, 51-52)

1690 a.C.: Giuseppe invita il vecchio Giacobbe ed i suoi fratelli a stabilirsi in Egitto. Tutta la tribù degli Ebrei trasloca a Gosen, nel delta del Nilo.

1676 a.C.: morte di Giacobbe e conferimento di una doppia primogenitura: a Giuda come capostipite del regno meridionale (« Un leoncello è Giuda... egli si china, s'accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo farà alzare? » Gen 48, 9) e ad Efraim come capostipite della casa regnante del nord.

1651 a.C.: morte di Giuseppe, che fa giurare ai suoi figli di riportare la salma in Canaan quando vi faranno ritorno. Secondo la leggenda gli egiziani seppelliranno la sua bara nel Nilo, sperando di tenere per sempre gli Ebrei schiavi nel loro paese, ma essa ritornerà miracolosamente a galla.

1555 a.C.: il Faraone Ahmosis scaccia gli Hyksos e sottomette il Sinai e la Terra di Canaan. Con lui iniziano la XVIII dinastia ed il Regno Nuovo con capitale Tebe.

1537 a.C.: il Faraone Amenhotep I invita gli Ebrei a lasciare il delta del Nilo, ma solo in pochi se ne vanno (è il cosiddetto « Esodo-espulsione »). Il 75 % di loro resta ma deve abbandonare le terre dedicate alla pastorizia per restituirle agli Egiziani. Per sopravvivere si impiegano come manovali.

1484 a.C.: dopo essersi sbarazzato della madre, la regina Hatshepsut, unico Faraone donna nella storia egiziana, Tutmosis III inizia una serie di fortunate campagne militari in Asia, con le quali conquista la Terra di Canaan e la Siria fino all'Eufrate, sconfigge il regno hurrita di Mitanni e si spinge fino al Tigri. 

1380 a.C.: Suppiluliuma I fonda l'impero Ittita.

1379-1362 a.C.: regno del Faraone "eretico" e monoteista Amenhotep IV, che impone il culto di Aton, il disco solare, cambia il suo nome in Echnaton (« gradito ad Aton ») e costruisce la nuova capitale Akhetaton (« dove Aton risplende »), oggi Tell-el-Amarna. Molti Ebrei aderiscono alla nuova religione, vedendo nel disco solare il Dio Unico rivelatosi ai Patriarchi. Il Salmo 104 della Bibbia costituisce infatti una vera e propria traduzione dell' « Inno ad Aton » ritrovato a Tell-el-Amarna.

1361-1354 a.C.: regno di Tutenchamon (« ad immagine di Amon »), il "faraone bambino" che ha sposato Ankhesenpaaton (« la sua vita è di Aton »), terzogenita di Echnaton. Il sommo sacerdote Eje (che lo manovra e poi gli succederà) restaura il culto ufficiale perseguitando i seguaci di Aton, e quindi anche gli Ebrei.

1343-1318 a.C.: regno dell'energico faraone Horemheb, già capo delle guardie di Tutenchamon. Con lui gli Ebrei perdono i diritti civili, sono ridotti in stato di semischiavitù e trattati come prigionieri di guerra.

1317 a.C.: con Ramses I, generale dell'esercito di Horemheb, inizia la XIX dinastia, quella dei ramessidi.

1304-1238 a.C.: lunghissimo regno del Faraone Ramses II, con cui l'Egitto giunge al culmine della propria potenza. Grande influenza della sposa reale Nefertari.

1290 a.C.: Ramses II aggrava le condizioni di schiavitù degli Ebrei, ordinando loro di costruire in suo onore le città di Ramses e Pitom, nella parte orientale del delta del Nilo.

Schiavi al lavoro in un cantiere egiziano, dipinto su parete tombale

1284 a.C.: prima sollevazione ebraica, repressa nel sangue. Il Faraone teme che gli Ebrei possano allearsi con gli Ittiti contro di lui.

1277 a.C.: ad Amram e Iochebed, della tribù di Levi, nasce un figlio. Nello stesso anno Ramses II ordina l'uccisione di tutti i primogeniti degli Ebrei per punire un nuovo tentativo di sollevazione. Iochebed e Miriam (« Amata »), la sorella maggiore del neonato, lo abbandonano in una cesta di vimini sul Nilo per salvarlo dalla persecuzione. La cesta è ritrovata da Nefret, figlia di Ramses II, che alleva il bimbo come figlio suo e gli attribuisce il nome di Horemosis (Hôr-ms-sw, « E' Horus che lo ha generato »), con riferimento al dio egizio del Nilo, del quale lo crede figlio.

1274 a.C.: la politica aggressiva di Ramses II contro gli Ittiti porta alla battaglia di Qadesh, terminata con un sostanziale pareggio. La crisi è risolta ponendo il confine tra i due imperi sull'Oronte e con il matrimonio tra Ramses II e la figlia di Hattusili III, re degli Ittiti.

1256 a.C.: Miriam, divenuta ancella della principessa, svela a Horemosis la sua origine ebraica. Egli allora abbandona la radice pagana del proprio nome e si fa chiamare semplicemente "Mosis", da cui il nostro Mosè. Gli Ebrei invece spiegano il suo nome associandolo alla parola « salvato » (dalle acque). Poco dopo egli uccide un egiziano che ha visto maltrattare un ebreo. Ramses II viene a sapere che suo nipote è della stirpe degli odiati semiti e lo condanna a morte. Mosè si salva fuggendo nel deserto.

1255 a.C.: rifugiatosi nel paese di Madian, nella parte orientale della penisola del Sinai, Mosè sposa Zippora, figlia di Ietro, il re-sacerdote dei madianiti. A Mosè nasce Gherson, cioè « straniero », avendo egli esclamato alla sua nascita: « Sono stato ospite in un paese straniero » (Es 2, 22)

1248 a.C.: Menelao, re di Sparta, e la moglie Elena giungono in Egitto ad interrogare l'oracolo di Ammone durante la via del ritorno verso il Peloponneso, dopo la caduta di Troia (V libro dell'Odissea).

1238-1222 a.C.: regno di Merenptah, tredicesimo figlio di Ramses II. Ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro degli Ebrei.

1232 a.C.: Dio appare a Mosè nel Roveto Ardente sulle pendici dell'Oreb (« il Santo », antico nome del Monte Sinai) e gli ordina di tornare in Egitto, di distogliere gli Ebrei dal culto del disco solare cui si sono abbandonati dopo la riforma religiosa di Echnaton e di condurli fuori dall'Egitto, verso la Terra Promessa ad Abramo. Nello stesso anno esplode il vulcano dell'isola di Thera, oggi Santorino, cancellando la civiltà minoica dalla faccia della terra. Il denso fumo dell'eruzione oscura i cieli del Mediterraneo e costituisce una delle celebri « piaghe d'Egitto »: quella relativa all'oscurità.

1231 a.C.: « Esodo-Fuga ». Dopo la morte dei primogeniti degli egiziani dovuta ad una misteriosa epidemia, tra cui il giovane erede al trono, Merenptah è costretto a lasciar partire il popolo ebraico. Quando questi è giunto nella regione dei Laghi Amari, tuttavia, cambia idea e lo fa inseguire da un nutrito esercito per riportarlo indietro. I carri degli Egiziani si impantanano nelle sabbie mobili e vengono travolti dall'alta marea, e così Mosè e la sua gente passano indisturbati il confine. In seguito nella famosa "Stele di Merenptah" il Faraone cercherà di far passare la sua come una vittoria contro Israele. La prima tappa è a Massa, sul golfo di Suez, dove il popolo mormora contro Mosè perchè sta morendo di sete, ed allora Dio rende potabile l'acqua (« non indurite il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto... » Salmo 95, 8).

1230 a.C.: Mosè riceve la Legge sul Monte Oreb. Il suo popolo nel frattempo si fabbrica un idolo d'oro con le sembianze del bue Api adorato dagli Egiziani, e così si attira addosso l'ira di Mosè che distrugge l'idolo e punisce duramente i suoi fabbricanti. Aronne, fratello di Mosè, è nominato primo Sommo Sacerdote. Costruzione dell'Arca dell'Alleanza.

1229 a.C.: sollevazione di Aronne e Miriam contro Mosè. Miriam è punita con la lebbra.

1228 a.C.: giunto a Qades-Barne, ai confini meridionali della Terra Promessa, Mosè manda in avanscoperta dodici esploratori, uno per ogni tribù, compresi i suoi pupilli Giosuè, figlio di Nun della tribù di Efraim, e Caleb, figlio di Gefunne della tribù di Giuda. Al loro ritorno gli esploratori portano un grappolo d'uva di dimensioni gigantesche (ancor oggi è il simbolo dell'Ente Israeliano del Turismo!), come testimonianza della ricchezza della regione, ma parlano di fortezze cananee imprendibili e addirittura di Anakiti, mitologici giganti corrispettivi dei Ciclopi. Il popolo si solleva e chiede di fare ritorno in Egitto, ed allora Dio appare in visione a Mosè e gli ordina di annunciare che il suo popolo non entrerà nella Terra Promessa finché tutta la generazione ingrata che Gli si è rivoltata contro non sarà estinta. Cominciano così quaranta durissimi anni di peregrinazione nel deserto e di scontri con le tribù beduine.

1224 a.C.: insurrezione dei Duecentocinquanta contro Mosè ed Aronne, guidata da Core, figlio di Isar, della tribù di Levi, insieme con Datan e Abiram, figli di Eliab, della tribù di Ruben. Essi chiedono che il sacerdozio sia esteso a tutti gli Israeliti, e non sia privilegio della tribù di Levi. La rivolta è repressa nel sangue (secondo la leggenda, Core ed i suoi compagni sono inghiottiti dalla terra spaccatasi sotto i loro piedi).

1198-1166 a.C.: regno del Faraone Ramses III.

1191 a.C.: sconfitta in battaglia di re Og di Basan e conquista della Transgiordania, occupata da nord a sud dalle tribù di Manasse, Gad e Ruben.

1189 a.C.: sconfitta del popolo di Moab, tradizionale nemico di Israele. Il suo re Balak aveva mandato a chiamare il sacerdote ed indovino Balaam perchè maledicesse Israele, ma questi, invasato dallo Spirito Divino, non può far altro che benedirlo.

1188 a.C.: morte di Mosè sul monte Nebo, dopo aver visto di lontano la terra che Israele occuperà. Gli succede al comando degli Israeliti Giosuè (« Dio salva »), che con Caleb è l'unico della generazione di coloro che erano usciti dall'Egitto a metter piede nella Terra Promessa. Essi infatti non si sono sollevati contro Mosè a Qades-Barne.

1187-1175 a.C.: campagne di Giosuè, che portano all'occupazione del 60 % della terra di Canaan. Il resto è in mano ai Cananei ed agli Ebrei dell'Esodo-espulsione. La prima città a cadere è Gerico: secondo la leggenda ciò avviene grazie al tradimento di Raab ed al prodigio delle mura crollate in seguito al suono delle trombe ebraiche. Canaan diventa Erez Israel (« terra d'Israele »).

1180 a.C.: battaglia di Bet-Oron contro gli Amorrei. Secondo la leggenda, durante quella battaglia il condottiero ordina: « Fermati, o Sole, su Gabaon, e tu, luna, sulla valle di Aialon! » (Gs 10, 12)

1177 a.C.: Ramses III sconfigge i « popoli del Mare » provenienti dall'area dell'Egeo e li scaccia dalla regione del Delta. Una parte di essi si insedia sul litorale meridionale di Canaan e dà vita al popolo dei Filistei, fiero nemico di Israele (dal loro nome deriva quello attuale di Palestina).

Le dodici tribù d'Israele1167 a.C.: morte di Giosuè ed inizio dell'era dei Giudici. Le dodici tribù (Efraim e Manasse costituiscono due tribù separate, ma quelle di Giuda e Simeone si sono fuse in una sola) si governano indipendentemente l'una dall'altra, eleggendo di volta in volta dei Giudici depositari del potere legislativo, giudiziario e sacerdotale. Compresi Eli e Samuele, la Bibbia ci ha tramandato i nomi di quindici di essi.

1164-1144 a.C.: giudicato di Otniel, nipote di Caleb, primo giudice eletto dalla tribù di Giuda per difendersi dalle minacce di Cusan-Risataim, re di Mari nell'Alta Mesopotamia.

1160 a.C.: per difendersi dalle pretese di Eglon, re di Moab, la tribù di Beniamino elegge giudice Ehud, che resta in carica 18 anni.

1131 a.C.: Jobin, re della città cananea di Hazor, invade Erez Israel con le proprie truppe guidate dal generale Sisara, che ha fama di invincibilità. La profetessa Debora (« ape »), giudice della tribù di Efraim, e Barak figlio di Abinoam lo sconfiggono nella battaglia presso il torrente Kison. Sisara riesce a salvarsi e fugge a piedi ma, rifugiatosi presso la casa di Eber il Kenita, alleato di Jobin, è ucciso a tradimento nel sonno dalla moglie ebrea di Eber, Giaele.

1110 a.C.: nuova invasione di Erez Israel, stavolta da parte dei Madianiti, predoni nomadi del deserto. Gedeone è eletto giudice della tribù di Manasse, sbaraglia i Madianiti e distrugge l'altare del dio cananeo Baal, ricevendo l'appellativo di Gerubbaal (« Baal difenda » il suo altare). Secondo la leggenda, Gedeone avrebbe sopraffatto i Madianiti in compagnia di soli 300 combattenti, dopo che si è verificato il prodigio del vello di lana intriso di rugiada (Giudici 6, 36-40).

1102 a.C.: matrimonio del ricco proprietario terriero Booz (« forza ») con la moabita Rut (« Amica »). Da lei nascerà Obed, a sua volta padre di Iesse, il padre di re Davide.

1095 a.C.: Gedeone rifiuta l'elezione a re « perchè il vostro re è il Signore ». Suo figlio Abimelec si proclama invece re delle tribù settentrionali; secondo la leggenda ciò avviene dopo che egli ha ucciso tutti i suoi 70 fratelli (!!)

1090 a.C.: dopo tre anni di regno Abimelec muore sotto le mura di Tebes, ucciso da una pietra scagliatagli contro da una donna che aiuta a difenderne le mura.

1090-1050 a.C.: Eli (« Il mio Dio è YHWH ») è giudice delle tribù centrali. L'Arca dell'Alleanza è conservata nel santuario di Silo.

1086-1066 a.C.: Sansone (« Sole »), votato al nazireato e quindi consacrato a Dio, è giudice della tribù di Dan. Gli sono attribuite imprese straordinarie, tra cui l'uccisione di mille nemici in una volta con una mascella d'asino e la distruzione delle porte della città filistea di Gaza. Catturato ed accecato dai Filistei grazie alla delazione della prostituta Dalila (« Luna »), secondo la tradizione muore facendo crollare il tempio del dio Dogon sulla testa dei nemici radunatisi per farsi beffe di lui.

1077-1071 a.C.: l'avventuriero Iefte figlio di Galaad è eletto giudice di Manasse per respingere l'invasione degli Ammoniti. Egli commette l'errore di giurare che, in caso di vittoria, sacrificherà il primo essere che gli verrà incontro fuori dalla sua casa di Masfa al momento del suo ritorno. La prima che esce per festeggiarlo è però la sua unica figlia, e così egli è costretto ad ucciderla. Di lui Dante dice: « cui più si convenia dicer "Mal feci", / che, servando, far peggio » (Par. V, 67-68)

1069 a.C.: vocazione di Samuele («domandato a Dio»), figlio di Elkana e di Anna, originario di Ramataim, della tribù di Efraim.

1050 a.C.: battaglia di Eben-ezer e morte dei figli di Eli, preconizzata da Samuele. L'arca cade in mano dei Filistei che la trattengono per sette mesi. Eli non regge al dolore e muore.

1050-1029 a.C.: giudicato di Samuele. Deve combattere i Filistei cui riesce a togliere l'arca dell'Alleanza.

1040 a.C.: nascita di Davide (« l'amato »), figlio di Iesse di Betlemme, della tribù di Giuda. 

1029 a.C.: sentendosi minacciate da nemici preponderanti, le dodici tribù domandano a Samuele l'elezione di un re. Inizialmente il giudice nicchia, ma alla fine sceglie Saul (« impetrato da Dio »), figlio di Kish, della tribù di Beniamino: la più piccola, per non suscitare le invidie delle altre.

1029-1010 a.C.: tribolato regno di Saul. Guerriero valoroso, combatte con successo contro i tradizionali nemici degli Ebrei (Amaleciti, Edomiti e soprattutto Filistei), validamente aiutato dal figlio Gionata (« Dio ha dato » un figlio).

1020 a.C.: Davide, inviato alla corte del re Saul in qualità di scudiero, benché armato solo di una fionda, affronta e uccide in duello il gigantesco filisteo Golia (« Forzuto », stessa etimologia di « Galata »), decidendo le sorti della battaglia. Questo suscita però la gelosia di Saul, che peraltro va purtroppo soggetto a disturbi mentali. Solo Davide, suonando l'arpa, riesce a calmare i suoi scoppi d'ira. Gionata diviene grande amico di David che, per le sue imprese, riceve in sposa Micol, figlia di Saul.

1017 a.C.: divenuto geloso della fama del giovane Davide, Saul tenta di farlo assassinare. Salvato da Micol, Davide abbandona la corte, fugge in Filistea e si pone al servizio di Achis, re di Gat, e poi nel deserto di Zif. Saul commette l'errore di trucidare Achimelec ed i sacerdoti colpevoli di aver rifocillato Davide; da quel momento il re diviene sempre più inviso al suo popolo, anche per il carattere iroso e prepotente. Inoltre, avendo egli assunto gli attributi sacerdotali riservati a Samuele, quest'ultimo gli contrappone segretamente David, ungendolo re della sola tribù di Giuda, la sua.

1012: morte di Samuele. Per interrogarlo circa l'esito della guerra con i Filistei, Saul lo fa evocare dalla negromante di Endor, ma lo spirito gli predice la morte sua e della sua prole.

1010 a.C.: attaccato e sconfitto dai Filistei sul monte Gelboè « che poi non sentì pioggia né rugiada » (Purg. XII, 42), Saul si uccide gettandosi sulla sua spada. Nella disastrosa battaglia cadono anche Gionata e altri due suoi figli. All'annunzio della morte di Saul e Gionata, Davide dedica loro un canto funebre (2 Sam. 1, 19-27), poi è eletto a sua volta re dalle altre undici tribù in quanto genero del re ucciso.

1010-970 a.C.: regno di Davide. Nella storia letteraria di Israele, Davide è l'iniziatore del genere « salmodico » avendo composto una sessantina dei Salmi della Bibbia. Sua prima capitale è Hebron, cuore della tribù di Giuda.

1006 a.C.: sconfitta di Isbaal (« uomo di Baal »), ultimo figlio di Saul, proposto come re delle tribù settentrionali. Davide invece risparmia Merib-Baal, lo storpio figlio di Gionata, per la grande amicizia nutrita nei confronti di quest'ultimo.

1005 a.C.: sconfiggendo i Gebusei, Davide conquista Gerusalemme e ne fa la sua capitale, traslandovi l'arca dell'Alleanza. Come dice Dante: « Colui che luce in mezzo per pupilla / fu il cantor de lo Spirito Santo, /
che l'arca traslatò di villa in villa » (Par. XX, 37-39). Essendosi scandalizzata per la danza di Davide davanti all'arca dell'Alleanza, Micol è punita da Dio con la sterilità.

1005-985 a.C.: vittoriose campagne di Davide contro Filistei, Ammoniti, Moabiti, Amaleciti ed Aramei. Conquista del regno di Siria (Aram) e creazione del « Grande Israele » dal Sinai all'Eufrate. Suo nipote Ioab è il generale in capo delle milizie, Sadoc e Abiatar i sommi sacerdoti e Natan è il profeta ufficiale di corte. Dopo tutte queste vittorie, Davide pensa di edificare un Tempio al Signore, nel quale conservare l'Arca dell'Alleanza, da due secoli e mezza custodita sotto una tenda, ma Natan gli risponde con le celeberrime parole: « non tu edificherai una Casa al Signore, ma Egli darà a te una casata ed il tuo regno durerà in eterno » (2 Sam 7, 1-17).

1002 a.C.: Davide si invaghisce di Betsabea, moglie di Uria l'Ittita (« Mia luce è JHWH »), il più valoroso dei suoi ufficiali, e la mette incinta. Dopo il fallimento del tentativo di far passare il nascituro come figlio di Uria, Davide lo manda a morte facendolo esporre in prima linea nell'assedio di Rabbat-Ammon, la capitale ammonita. Sposa quindi Il re Davide in una vetrata gotica Betsabea, ma Natan denuncia il suo peccato ed il figlio muore.

1001 a.C.: poiché il pentimento di Davide è sincero, Betsabea ha un nuovo figlio, Salomone (« Pacifico »), ma Natan preannuncia a Davide che la discordia sarà sulla sua casa.

995 a.C.: Dio non gradisce il censimento di Erez Israel ordinato da Davide e manda la peste (a quei tempi, conoscere il numero di qualcosa significava possederlo, mentre Israele andava considerato esclusiva proprietà divina). L'epidemia cessa con l'edificazione dell'ara nell'aia di Ornan, dove Salomone edificherà il Tempio.

981 a.C.: Amnon, figlio primogenito di Davide e di Achinoam, oltraggia la sorellastra Tamar, figlia di Davide e di Maaca, a sua volta figlia del re di Gesur, in Siria. Assalonne (« il padre è pace »), altro figlio di Davide e Maaca, la vendica facendo assassinare Amnon dai suoi seguaci. Per sfuggire alla vendetta del padre Assalonne fugge a Gesur.

978 a.C.: Davide decide di perdonare Assalonne e di richiamarlo in patria. Questi, con l'aiuto dell'infido Achitofel, organizza tuttavia una congiura contro il padre. Avvertito dall'amico Cusai l'Archita, Davide è obbligato a fuggire da Gerusalemme e a rifugiarsi a Mahanaim, di là dal Giordano, mentre Assalonne si proclama re al suo posto e si impadronisce del suo harem. Cusai rende vani i consigli di Achitofel, che proponeva ad Assalonne di attaccare immediatamente il padre per schiacciarlo, ed il traditore Achitofel si impicca. Quando Assalonne si decide a passare il Giordano e a muovere guerra al padre, Gioab ha raccolto abbastanza rinforzi per sconfiggerlo ed ucciderlo nella foresta d'Efraim. Davide può così rientrare a Gerusalemme. Il lungo racconto (2 Sam 13 - 1 Re 2) della ribellione di Assalonne e della successione al trono di Davide, messo per iscritto sotto il regno di Salomone, costituisce il primo esempio di testo storiografico moderno, quattro secoli prima di Erodoto e cinque prima di Senofonte.

975 a.C.: nuova rivolta di Seba, repressa nel sangue.

971 a.C.: cospirazione di Adonia (« mio signore è JHWH »), figlio di Davide e di Aggit, per salire al trono.

970 a.C.: morte di Davide. Grazie ad un colpo di mano della madre Betsabea e del profeta Natan, gli succede Salomone. In un primo tempo Adonia è risparmiato, ma in seguito viene ucciso per aver aspirato alla mano di Abisag di Sunem, ultima concubina di Davide, e quindi alla successione. Con lui è eliminato anche Gioab, che si era schierato con Adonia, nonostante si fosse rifugiato nel Tabernacolo dell'Arca.

970-930 a.C.: regno di Salomone, durante il quale Israele giunge all'apogeo della propria potenza. Codificazione del cosiddetto « codice jahvista », il primo nucleo del futuro Pentateuco.

969 a.C: Salomone sposa la figlia del faraone Siamun (978-959 a.C., XXI dinastia)

maggio 968-settembre 961 a.C.: costruzione del Tempio di Salomone, cui collabora fattivamente Hiram, re di Tiro, inviando operai e legno di cedro.

settembre 961 a.C.: dedicazione del Tempio in occasione della Festa dei Tabernacoli.

955 a.C.: Fatima, regina di Saba (attuale Yemen del nord), si reca in visita di stato a Gerusalemme per stringere con Salomone importanti trattati commerciali. Nasce il mito di un Salomone sapientissimo e depositario dei segreti delle scienze occulte. Da Fatima e Salomone nascerà la casa regnante araba sino a Maometto.

937 a.C.: Salomone è trascinato nell'idolatria dalle sue mogli straniere. Il profeta Achia di Silo, sdegnato, gli predice lo scisma politico e religioso dopo la sua morte, ungendo re delle tribù del nord il suo generale Geroboamo. Salomone tenta di ucciderlo, ma egli si rifugia in Egitto presso il faraone Sheshonk I (941-923 a.C., XXII dinastia)

934-912 a.C.: regno di Assur-dan II, fondatore dell'impero neo-assiro.

930 a.C: morte di Salomone. Scisma politico dovuto all'oppressiva politica fiscale di suo figlio Roboamo. Le dieci tribù del nord si separano da quelle del sud, costituendo il regno d'Israele.

930-913 a.C.: regno di Roboamo, re di Giuda, perennemente in guerra con Geroboamo I e con l'Egitto.

930-910: regno di Geroboamo I, re d'Israele, che pone la sua capitale a Sichem. Egli edifica Betel e Dan, i due santuari nazionali del regno del Nord, ponendovi due vitelli d'oro. Achia di Silo profetizza così la futura decadenza e distruzione del regno d'Israele.

925 a.C.: Sheshonk I, alleato di Geroboamo I, marcia su Giuda e per ritirarsi pretende come tributo tutti gli oggetti in oro del Tempio di Salomone. Roboamo li sostituisce con manufatti di bronzo.

913-911 a.C.: regno di Abia, re di Giuda, figlio di Roboamo e di Maaca, nipote di Assalonne.

911-870 a.C.: regno di Asa, re di Giuda, figlio di Abia. Distruzione degli idoli pagani tollerati da Salomone e Roboamo, politica di restaurazione del culto di JHWH.

910-909 a.C.: regno di Nadab, re d'Israele, figlio di Geroboamo I.

909-886 a.C.: regno di Baasa della tribù di Issacar, usurpatore del regno d'Israele, che si impossessa del trono dopo essersi sbarazzato di Nadab mediante una congiura. Si realizza così la profezia dello sterminio della casa di Geroboamo I. Tirzah è la nuova capitale del regno d'Israele. Baasa si rifiuta di distruggere i vitelli d'oro di Betel e Dan, così il profeta Ieu preannuncia anche a lui la fine della sua dinastia. Continuo stato di guerra tra Giuda e Israele.

886-885 a.C.: regno di Ela, re d'Israele, figlio di Baasa. La suddetta profezia si realizza con l'assassinio di Ela da parte del suo generale Zimri, che si proclama re. 

885 a.C.: Omri, capo dell'esercito di Zimri, viene acclamato a sua volta re dalle truppe ed assedia Zimri, il quale, vistosi perduto, appicca il fuoco al palazzo reale di Tirzah e muore tra le fiamme.

885-874 a.C.: regno di Omri, re d'Israele. Egli fonda Samaria, la nuova capitale del regno, posta su un'altura di duecento metri, e considerata pressoché inespugnabile.

874-852 a.C.: regno di Achab, re d'Israele e figlio di Omri, che sposa Jezebel (« mio padre è esaltato »), figlia di Etbaal re di Sidone. Costei cerca di imporre in Israele il culto pagano di Baal. Stato di guerra permanente con il regno di Aram (Siria).

870-849 a.C.: regno di Giosafat, re di Giuda e figlio di Asa. Fallita spedizione commerciale verso l'Arabia a causa del naufragio della flotta nel porto di Esion-Gheber (presso l'attuale Aqaba).

Gustave Doré, Elia rapito in Cielo858 a.C.: il Signore suscita contro Achab e Jezebel il profeta Elia, nato a Tisbe nella regione di Galaad, che si stabilisce in una grotta del Monte Carmelo (« vigneto di Dio »). Egli riesce a far condannare a morte i 450 profeti di Baal che Jezebel aveva chiamato dalla Fenicia, ma per sfuggire alla vendetta dell'infuriata moglie di Achab è costretto a fuggire nella penisola del Sinai.

856 a.C.: vocazione di Eliseo, figlio di Safat. Lapidazione dell'innocente Nabot in seguito ad un intrigo di Jezebel per impossessarsi della sua vigna; Elia profetizza ad Achab la fine della sua dinastia, e alla regina che verrà divorata dai cani.

854 a.C.: l'imperatore assiro Salmanassar II sconfigge a Carcar Achab, Giosafat ed il re di Siria Ben-Adad II. Di conseguenza Achab si allea con Giosafat contro la Siria. Nella battaglia di Ramot del Galaad Achab è colpito da una freccia siriana e muore.

852-851 a.C.: regno di Ocozia, re d'Israele e figlio di Achab. Egli manda dei messi ad interrogare l'oracolo di Baal-zebul, dio della città fenicia di Accaron, ed il profeta Elia gli preannuncia la fine. Infatti Ocozia cade da una finestra e muore. Da Baal-zebul (« Baal è il principe ») deriva Belzebù, uno degli epiteti del demonio; gli israeliti rimasti fedeli ad JHWH storpiano il suo nome in Baal-zebub, « il signore delle mosche », forse perchè i suoi seguaci adoravano una testa di maiale, ovviamente circondata da un nugolo di mosconi.

851 a.C.: Elia scompare, secondo la tradizione rapito in cielo da un carro di fuoco, ed Eliseo gli subentra nella profezia. Gli sono attribuiti numerosi miracoli, tra cui la guarigione di Naaman, generale del re di Siria.

851-843 a.C.: regno di Ioram, re d'Israele, fratello di Ocozia. Appena egli è salito al trono il suo vassallo Mesa re di Moab (870-850 a.C.) gli si ribella. Ocozia si allea con Giosafat e con il re di Edom contro di lui e lo sconfigge, ma la vittoria non è definitiva.

849-843 a.C.: regno di Ioram, re di Giuda e figlio di Giosafat. Egli sposa Atalia (« il Signore è giusto »), figlia di Achab e Jezebel, che introduce l'idolatria anche nel regno meridionale. Edom gli si ribella eleggendo un proprio re e riconquista definitivamente l'indipendenza da Gerusalemme..

845 a.C.: Ben-Adad II, re di Aram in Siria, assedia Samaria dopo che re Ioram non ha sfruttato una vittoria contro di lui perchè Eliseo gli ha consigliato di rimandare liberi i prigionieri di guerra. Ioram condanna a morte Eliseo, ma Samaria è miracolosamente liberata dall'assedio (la tradizione parla di un misterioso strepito di carri e cavalli udito dal cielo; probabilmente si tratta di un attacco di rinforzi inviati dal re di Giuda)

844 a.C.: Eliseo predice il regno di Aram ad Azael, successore di Ben-Adad II.

843 a.C.: Ad Ioram di Giuda succede Ocozia, il figlio da lui avuto da Atalia. Eliseo ordina ad uno dei suoi discepoli di ungere re d'Israele Ieu, generale di Ioram. Questi uccide in battaglia sia Ioram d'Israele che Ocozia di Giuda, quindi occupa Samaria e fa precipitare Jezebel, la potente regina madre, da una finestra del suo palazzo. Quando gli eunuchi della corte vanno a prenderla per seppellirla, il suo corpo è già stato divorato dai cani secondo la profezia di Elia.

843-816 a.C.: regno di Ieu (« JHWH è Dio »), re d'Israele, che stermina completamente la famiglia di Achab e distrugge il culto di Baal in Israele, anche se non rimuove i vitelli d'oro da Dan e Betel.

843-838 a.C.: regno di Atalia, usurpatrice del regno di Giuda. Ella stermina la casa regnante di Davide per timore di una restaurazione legittimista, ma Josaba, figlia di Ioram e sorella di Ocozia, nasconde Ioas, il più giovane dei suoi figli, e lo tiene celato nella sua camera da letto per sei anni. Alla fine lo presenta al popolo che lo acclama re. Atalia è linciata dalla folla inferocita contro il suo malgoverno.

843-796 a.C.: regno del sovrano arameo Azael, che conquista la Transgiordania e sottopone Israele al suo protettorato.

838-800 a.C.: regno di Ioas, re di Giuda, salito al trono a soli sette anni. Egli ordina il restauro del Tempio di Salomone ma, per evitare l'invasione del re siriano Azael, è costretto a pagargli un pesante tributo in oro ed argento.

816-801 a.C.: regno di Ioacaz, re d'Israele e figlio di Ieu, vassallo del re di Siria.

801-786 a.C.: regno di Ioas, re d'Israele e figlio di Ioacaz.

800-783 a.C.: regno di Amasia, re di Giuda. A Bet-Semes egli subisce una dura sconfitta da parte di Ioas re d'Israele, che lo fa addirittura prigioniero, esigendo ostaggi ed un forte indennizzo in oro e in argento per lasciarlo libero. Sotto Amasia opera Giona (« colomba »), figlio di Amittai, il profeta del quale si dice che, essendosi rifiutato di andare a predicare in Assiria, ed essendo invece fuggito in direzione opposta verso Tarsis (Tartesso, in Spagna), subisce un naufragio e rimane per tre giorni nel ventre di uno squalo balena (evidente simbolo cristologico).

790 a.C.: morte di Eliseo, sopravvenuta dopo che egli ha profetizzato ad Ioas la sconfitta in battaglia del regno di Aram. Secondo la leggenda il cadavere di un morto che tocca le sue ossa ritorna immediatamente in vita.

786-746 a.C.: regno di Geroboamo II, re d'Israele. Grazie all'alleanza con l'Assiria egli riesce a riconquistare ai siriani i territori settentrionali, secondo la parola del profeta Giona.

783-742 a.C.: regno di Azaria, re di Giuda, che al momento dell'incoronazione riceve il nuovo nome di Ozia (« mia forza è JHWH »). Egli non distrugge le alture sacre agli dei cananei ed il Signore lo punisce rendendolo lebbroso.

771 a.C.: inizia il ministero del profeta Amos (« il Signore porta »), il primo dei profeti scrittori, noto per le sue terribili invettive contro l'esteriorità del culto, e per l'affermazione rivoluzionaria secondo cui la fede è inseparabile dalla giustizia sociale.

768 a.C.: nascita di Isaia (« salvezza del Signore »), il più grande dei « profeti scrittori », autore dei primi 39 capitoli del libro biblico omonimo.

755-722 a.C.: ministero del profeta Osea (« Salvezza »), l'autore della profezia « Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio », citata in Matteo 2, 15 con riferimento alla strage degli Innocenti.

746-732 a.C.: anarchia e decadenza politica del regno settentrionale. In breve volgere di anni si susseguono sul trono Zaccaria, Sallum, Menahem, Pekachia e Pekach. Sotto il regno di Menahem (745-737 a.C.) l'imperatore assiro Tiglat-Pileser III (745-725 a.C.), noto alla Bibbia con il nome regale di Pul, invade Erez Israel e pretende un tributo esorbitante (mille talenti d'argento).

742-687: vita e ministero del profeta Michea (« Chi è come JHWH? »), l'autore del celebre oracolo della nascita del Messia a Betlemme.

742-735 a.C.: regno di Iotam, re di Giuda, che fa costruire la porta superiore del Tempio salomonico. Codificazione del cosiddetto « codice elohista ».

Raffaello, Il Profeta Isaia, chiesa di Sant'Agostino a Roma735-716 a.C.: regno di Acaz, re di Giuda, che ha la fortuna di avere come consigliere Isaia. Questi gli fornisce la celeberrima profezia: « Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele (Dio con noi) ». Probabilmente Isaia si riferisce ad Ezechia, figlio e successore di Acaz, e la vergine dell'oracolo è la sua giovane moglie Abia, che non aveva ancora conosciuto uomo, ma la rilettura cristologica è pressoché obbligata.

732 a.C.: si forma una lega antiassira composta da Pekach, re d'Israele, e Rezin, re di Aram, favorita dall'Egitto che spera di riconquistare la perduta egemonia nella regione palestinese. Acaz rifiuta di prendervi parte, ed i due re attaccano uniti Gerusalemme per insediarvi un re a loro favorevole. Questa è quella che è passata alla storia con il nome di « guerra siro-efraimita ». Acaz, saggiamente consigliato da Isaia, chiede aiuto a Tiglat-Pileser III, che interviene prontamente, sbaraglia i due eserciti coalizzati, conquista Damasco e riceve anche l'atto di sottomissione di Acaz. Di ciò è rimasta testimonianza nelle tavolette ritrovate a Nimrud.

732-721 a.C.: regno di Osea, re d'Israele. L'imperatore assiro Salmanassar V (725-722 a.C.), figlio e successore di Tiglat-Pileser III, sottopone Israele a tributo e, venuto a sapere che Osea cerca di tradirlo per allearsi con il faraone Sabakha (XXV dinastia, il So del libro dei Re), pone l'assedio a Samaria.

721 a.C.: morto Salmanassar V, l'assedio di Samaria è proseguito dal figlio Sargon II che la espugna, deportandone gran parte della popolazione in altra regione, com'era costume degli Assiri che cercavano di estirpare le culture dei popoli sottomessi. In loro vece giungono a Samaria dei coloni mesopotamici che si fondono con gli Ebrei rimasti e danno vita al popolo dei Samaritani. Essi abbracciano il monoteismo dando vita ad un sincretismo religioso con sede cultuale sul monte Garizim, e per questo i Giudei li considereranno sempre degli eretici.

716-687 a.C.: regno di Ezechia, re di Giuda e figlio di Osea.

711 a.C.: predicazione di Gioele («JHWH è Dio »), figlio di Fatuel, il quale, prendendo spunto da una disastrosa invasione di cavallette, annuncia il « giorno di JHWH », cioè il castigo di Israele da parte di un invasore straniero.

701 a.C.: Erez Israel deve subire una nuova invasione degli assiri guidati da Sennacherib (705-681 a.C.), la cui campagna è documentata dal cosiddetto "prisma di Taylor". Dopo aver domato la ribellione della Fenicia ed aver conquistato la piazzaforte di Lachis (oggi Tell-el-Duweir), l'imperatore assedia Gerusalemme. Ezechia sarebbe disponibile alla resa, ma Isaia lo sprona a resistere, ed una gravissima pestilenza scoppia tra le file degli assedianti, costringendoli a tornare in patria.

700 a.C.: Ezechia si ammala di cancro, ma Isaia lo guarisce e gli annuncia che Dio ha aggiunto quindici anni al suo regno; come prova del miracolo fa tornare indietro di dieci gradi l'ombra della meridiana. Ezechia si associa al trono il figlio Manasse.

686-642 a.C.: lunghissimo regno di Manasse, il più empio tra i re di Giuda, il quale permette addirittura che il Tempio salomonico sia profanato con un altare in onore della divinità fenicia Asera. Isaia, che ha avuto il coraggio di denunciare l'idolatria del re, è condannato a morte e segato in due con una sega di legno.

681 a.C.: mentre prega nel tempio del dio Nisroch a Ninive, Sennacherib è assassinato dai due figli Adram-Melech e Sarezer (come dice Dante, « mostrava come i figli si gittaro / sovra Sennacherìb dentro dal tempio, / e come, morto lui, quivi il lasciaro. » Purg. XII, 52-54) Il terzo figlio Assaraddon sconfigge poi i due fratelli assassini ad Hanigalbat e succede al padre (regnerà dal 681 al 669 a.C.)

668-626 a.C.: regno dell'imperatore Assurbanipal, il più grande tra i sovrani assiri. Egli conquista per breve tempo l'Egitto e dota Ninive di una splendida biblioteca che ci ha tramandato, tra l'altro, il testo del poema di Gilgamesh.

652 a.C.: nascita in Anatot del profeta Geremia (« JHWH innalza ») della tribù di Beniamino. La sua missione sarà una tra le più drammatiche dell'intera storia d'Israele.

645 a.C.: opera il profeta Abdia (« servo di JHWH »), autore di un libro brevissimo contro gli Edomiti.

642-640 a.C.: breve regno di Amon, figlio di Manasse, che persevera nel peccato del padre.

640-609 a.C.: illuminato regno di Giosia, il più grande tra i re di Giuda, che sale al trono a soli otto anni.

635 a.C.: il pio Tobit ("Bellezza") della tribù di Neftali, residente a Ninive e colà divenuto cieco, invia suo figlio Tobia a Rage, città della Media, per riscuotere un deposito di dieci talenti d'argento; Azaria (« JHWH aiuta ») si offre di accompagnarlo, ma sotto le sue mentite spoglie si cela l'arcangelo Raffaele (« Dio guarisce »). Giunto ad Ecbatana, oggi Hamadan, Azaria/Raffaele scaccia il demone Asmodeo (« devastatore ») che impediva a Sara, figlia di Raguele (« amico di Dio ») e cugina di Tobia, di prendere marito, e Tobia la sposa. Al ritorno Raffaele guarisce Tobit dalla cecità e si rivela nel suo fulgore teofanico prima di svanire per sempre.

632-612 a.C.: ministero del profeta Naum (« Consolazione »), che preconizza una rapida fine dell'impero assiro; probabilmente è un diplomatico ed ha esperienza dello scacchiere internazionale.

630 a.C.: inizio del ministero del profeta Sofonia (« JHWH protegge »), uno dei consiglieri di re Giosia.

623 a.C.: durante il restauro del Tempio di Gerusalemme, il sommo sacerdote Elkia rinviene il testo del Deuteronomio, scritto sotto il regno di Salomone e nascosto per sottrarlo alla profanazione degli idolatri ed alle spoliazioni subite dalla città da parte degli arroganti sovrani mesopotamici. Dopo averlo letto il re si straccia le vesti per il dolore di essersi allontanato da quella legge, promuove una grandiosa riforma religiosa che sradica quasi del tutto il politeismo dal regno di Giuda, e rinnova l'alleanza mosaica tra Dio ed il popolo d'Israele. Anche il vitello d'oro del santuario di Betel è definitivamente distrutto.

612 a.C.: il re di Babilonia Nabupolassar ed il re dei Medi Ciassare uniscono le loro forze ed espugnano Ninive, la splendida capitale assira (il suo nome significa « città del dio pesce »)

609 a.C.: spedizione di Necao II, faraone d'Egitto, in aiuto dell'ultimo imperatore assiro Assur-uballit, poiché egli teme le mire espansionistiche dei babilonesi verso la sua terra. Per Giosia, che non sa fare calcoli geopolitici, l'assiro resta il nemico da combattere, e così egli si schiera in battaglia contro Necao II presso Megiddo (da cui il celebre nome di Armageddon, la « montagna di Megiddo » che nell'Apocalisse diverrà sinonimo dello scontro escatologico tra Bene e Male alla fine dei tempi). Giosia è sconfitto ed ucciso e gli succede per breve tempo il figlio Ioacaz, ma Necao II viene rallentato a tal punto dai Giudei da non arrivare in tempo per salvare Assur-uballit. L'impero assiro crolla definitivamente, e sulle sue ceneri sorge il potente impero neobabilonese. Tobit e Sara si salvano dalla rovina di Ninive e si trasferiscono ad Ecbatana, nel regno dei Medi.

609-598 a.C.: regno di Ioiakim (« JHWH mi ha costituito »), re di Giuda, intronato da Necao II al posto di Ioacaz, da lui fatto imprigionare (a questo punto il suo nome ci appare addirittura ironico).

605-562 a.C.: lungo regno dell'imperatore Nabucodonosor (« il dio Nabu protegga il mio erede ») di Babilonia, figlio di Nabupolassar, autore di grandi imprese belliche ma ricordato soprattutto per la sua spietatezza. Ioiakim è suo vassallo per tre anni.

600 a.C.: inizia il ministero di Abacuc, profeta dei « Guai! » contro tiranni ed oppressori..

598 a.C.: prima invasione del regno di Giuda. Gerusalemme è assediata mentre Ioiakim è sul suo letto di morte. Gli succede il figlio Ioiakin. Il 16 marzo 597 a.C. Gerusalemme cade ma Nabucodonosor si mostra clemente: deporta a Babilonia i notabili fra cui lo stesso Ioiakin e depreda il Tempio, ma non rade al suolo la città e pone la corona sul capo di Mattania, fratello di Ioiakim, cui cambia il nome in Sedecia (« Giustizia di JHWH », altro nome ironico).

597-587 a.C.: regno di Sedecia, vassallo di Babilonia. Nonostante gli ammonimenti del profeta Geremia, che viene duramente perseguitato e quasi ucciso, egli decide di allearsi con il faraone Psammetico II (XXVI dinastia), suscitando così la vendetta di Nabucodonosor, che assedia Gerusalemme per due anni.

Rilievo in mattoni smaltati che decorava la porta di Ishtar a Babillonia, oggi a Berlino

593-571 a.C.: ministero del profeta Ezechiele (« il Signore è forte »), guida morale dei deportati a Babilonia. La sua missione comincia con la grandiosa visione del carro divino da lui avuta presso il Kebar, probabilmente il Nar-Kabari (« Canal Grande »), canale artificiale che congiunge il Tigri e l'Eufrate. Certi ufologi moderni pretenderanno di riconoscere nella visione di Ezechiele addirittura l'atterraggio di una navicella aliena!!

587 a.C., 25 luglio: caduta di Gerusalemme, completamente rasa al suolo assieme al leggendario Tempio di Salomone da Nabuzardan (« il dio Nabu mi ha concesso una discendenza »), capo dell'esercito di Nabucodonosor. L'Arca dell'Alleanza va distrutta nell'incendio, anche se alcuni sostengono che si trovi ancor oggi nascosta in una cavità sotto la spianata. Sedecia tenta la fuga ma viene catturato e deportato a Babilonia, è costretto ad assistere all'esecuzione dei suoi figli ed infine viene accecato. La borghesia cittadina e gli intellettuali di Giuda sono deportati nella capitale babilonese. Nabuzardan libera Geremia dalla prigione in cui Sedecia lo aveva gettato, ed egli compone le Lamentazioni sulle rovine di Gerusalemme. Godolia (« JHWH è grande ») diventa governatore della Giudea per conto di Nabucodonosor e cerca di mitigare le sofferenze del popolo, ma viene assassinato da fanatici giudei capeggiati da Ismaele, gli stessi che nel 582 a.C. elimineranno anche Geremia.

587-539 a.C.: cattività a Babilonia, dove inizia la redazione definitiva della Bibbia così come oggi noi la conosciamo con la codificazione del cosiddetto « codice sacerdotale ». Si ha anche la definitiva sistemazione del libro dei Salmi (Tehillim), definito da Calvino « l'anatomia dell'anima ».

583 a.C.: Baruc (« Benedetto »), segretario di Geremia, è da questi inviato a portare un messaggio di speranza ai deportati a Babilonia, poi rientra in Terrasanta con una colletta a favore dei rimasti.

575 a.C.: Daniele (« mio giudice è il Signore »), deportato a Babilonia con gli altri Giudei, riesce ad interpretare i sogni di Nabucodonosor e diventa uno dei suoi ministri. A lui è attribuita la celeberrima profezia del « Figlio dell'Uomo » (Dan 7, 13-14), titolo che Gesù oserà applicare a sé stesso, e quella altrettanto famosa delle « settanta settimane » fatte di anni (Dan 9, 24). Come dice Manzoni: « ...Quando, assorto in suo pensiero / lesse i giorni numerati, / e degli anni ancor non nati /Daniel si ricordò. » Incredibilmente, tra l'editto di Artaserse I e la morte in croce di Cristo intercorrono proprio 490 anni!

569 a.C.: Daniele esce indenne dalla fossa dei leoni. Secondo la leggenda il profeta Abacuc viene miracolosamente trasportato (oggi si direbbe "teletrasportato"!) da un angelo dalla Terrasanta fino a Babilonia per portargli da mangiare nella fossa. 

559-529 a.C.: regno di Ciro II il Grande, sire dei Persiani. Dopo la sconfitta di Astiage, ultimo re dei Medi, i Medi e i Persiani si fondono in un solo popolo.

555-539 a.C.: regno di Nabonide, usurpatore assiro del regno di Babilonia.

550 a.C.: Nabonide, malato, si reca a Teima, in Arabia, per un periodo di cure e lascia per sette anni la reggenza al figlio Belshar-usur (« proteggi la sua vita »), il Baldassarre della Bibbia. Questo allontanamento del sovrano dal suo regno è adombrato nella leggenda di Nabucodonosor travolto per sette anni da una follia belluina, com'è narrato in Daniele 4, 26-34.

548 a.C.: il cosiddetto Deuteroisaia, un profeta anonimo che si ispira al grande predicatore vissuto un secolo e mezzo prima e fatto uccidere dall'empio Manasse, compone i capitoli 40-55 del libro di Isaia, i quali tra l'altro includono la celeberrima profezia del « Servo di JHWH » (Is 53, 1-12) Forse il Deuteroisaia è da identificare con lo stesso Daniele.

545 a.C.: inizio del ministero di Zaccaria (« JHWH rammenta »), il vero trascinatore dei Giudei verso il rientro in patria. Sua la celeberrima visione delle ossa aride che tornano in vita.

539 a.C.: conquista di Babilonia da parte di Ciro, avvenuta durante la festa orgiastica celebrata dal principe Belshar-usur (il famoso festino di Baldassarre descritto in Daniele 5). Sulle ceneri dell'impero neobabilonese, del regno dei Medi e del regno di Lidia nasce l'immenso impero Persiano. Daniele ricopre ancora cariche di prestigio. Si diffonde la religione di Zarathustra.

538 a.C.: editto di Ciro, che permette agli Ebrei di fare rientro a Gerusalemme. Zorobabele (« seme di Babilonia »), nipote di Ioiakin, guida un gruppo di Giudei nel rientro dall'esilio e diventa governatore di Gerusalemme con il nome di Sesbassar (« adoratore del fuoco »). Questi inizia la ricostruzione del Tempio, ma deve interromperla per lunghi periodi a causa dell'ostilità dei Samaritani e di alcuni sovrani di Persia.

535 a.C.: morte di Daniele a Babilonia.

529-522 a.C.: regno di Cambise, crudele figlio di Ciro, che nel 525 a.C. sottomette l'Egitto.

522-486 a.C.: regno di Dario I (« fautore del bene »), figlio di Istaspe e genero di Ciro per averne sposato la figlia Atossa. Nel 513 a.C. conquista la Tracia e la Macedonia, ma nel 490 a.C. la sua potenza si infrange contro la resistenza degli Ateniesi nella pianura di Maratona.

520 a.C.: decreto di Dario I favorevole agli Ebrei. Inizia il ministero del profeta Aggeo (« Solenne »), che sprona il popolo a ricostruire il Tempio nonostante le mille difficoltà (come dice Manzoni, « quando Aggeo, quando Isaia / mallevaro al mondo intero / che il bramato un dì verria... »)

518 a.C.: morte di Zaccaria.

515 a.C.: riconsacrazione del Tempio nel giorno di Pasqua. Codificazione definitiva del Libro dei Proverbi o Mishlè Selomoh.

502 a.C.: il cosiddetto Tritoisaia scrive la terza parte (Is 56-66) dello sterminato libro di Isaia.

486-465 a.C.: regno di Serse, chiamato dagli Ebrei Assuero.

Konrad Witz (1472-1553), Ester ed Assuero479 a.C.: sconfitta di Serse a Salamina da parte degli Ateniesi. L'anno successivo Serse ripudia la regina Vasti e sposa la fanciulla ebrea Adassa (« mirto ») cui attribuisce il nome persiano di Ester (« stella »). Ester sventa la congiura del perfido primo ministro Aman, volta a sterminare tutti gli Ebrei dalla faccia della Terra. Per celebrare la vittoria è istituita la festa di Purim (« sorti »), che cade il 13 del mese di Adar, e che oggi rappresenta il carnevale ebraico.

465-424 a.C.: regno di Artaserse I Longimano, ricordato per aver concluso con i Greci la pace di Callia (449 a.C.), che pone fine alle guerre Persiane e stabilisce le reciproche sfere d'influenza in Asia Minore.

457 a.C.: editto di Artaserse I e seconda ondata di rientro dall'esilio, stavolta guidata dal sommo sacerdote Esdra. A quest'epoca risale il ministero di Malachia, noto come « il profeta anonimo » perchè il suo nome significa « messaggero di JHWH » e quindi semplicemente « profeta ».

451 a.C.: un autore ignoto compone il Cantico dei Cantici (« Shir Ashshirim »), il più sublime canto d'amore che uno sposo abbia innalzato al cielo per la propria sposa, attribuendolo fittiziamente a Salomone.

445-433 a.C.: sotto il governatore Neemia inizia la riorganizzazione politica e religiosa della Terrasanta, ora satrapia persiana, con la ricostruzione delle mura di cinta di Gerusalemme, il condono dei debiti ed il divieto del matrimonio tra gli Ebrei ed i Gentili. I Samaritani si staccano definitivamente dai Giudei.

410 a.C.: composizione del libro di Giobbe.

404-358 a.C.: regno di Artaserse II Mnemone, che nel 386 a.C. stipula con i Greci la pace di Antalcida o Pace del Re, la quale segna un momento culminante della potenza persiana.

399 a.C.: l'Egitto riconquista l'indipendenza sotto la XXIX dinastia.

358-338 a.C.: regno di Artaserse III Ocho, che deve schiacciare con la violenza le ribellioni delle satrapie periferiche dell'impero persiano.

344-343 a.C.: dopo aver domato la ribellione del satrapo di Media, Artaserse III Ocho invia il suo generale Oloferne (« fortunato ») a riconquistare l'Egitto, impresa portata a termine vittoriosamente. Sulla strada del ritorno Oloferne assedia la fortezza ebraica di Betulia (« casa di Dio »), la cui ubicazione oggi è del tutto sconosciuta, ma l'ebrea Giuditta (« figlia di Giuda ») si introduce nel suo accampamento, lo seduce, gli taglia la testa e la porta a Betulia come trofeo. L'esercito persiano si ritira precipitosamente (come canta Dante, « mostrava come in rotta si fuggiro / li Assiri, poi che fu morto Oloferne, / e anche le reliquie del martiro. » Purg. XII, 58-60) Più tardi gli Ebrei di Betulia, che nulla sanno delle vicende persiane, crederanno che ad inviare loro contro Oloferne sia stato Nabucodonosor, l'eterno nemico di Giuda che ha abbattuto il Tempio di Salomone.

338 a.C.: Bagoa (« eunuco »), sovrintendente di Oloferne, avvelena Artaserse III ma è messo a morte dal suo successore Dario III Codomano, l'ultimo imperatore achemenide.

331 a.C.: Alessandro Magno (356-323 a.C.), re di Macedonia, sconfigge definitivamente a Gaugamela l'esercito persiano, dopo averlo già umiliato ad Isso due anni prima. Dario III è ucciso dal satrapo Besso ed Alessandro gli succede, sposando sua figlia Rossane e spingendo poi i confini del suo immenso impero fino al di là del fiume Indo.

323 a.C.: morte prematura di Alessandro Magno, che ha riconosciuto libertà di culto ai Giudei.

301 a.C.: battaglia di Ipso e sconfitta di Antigono, ultimo erede di Alessandro Magno. Lo sterminato impero di quest'ultimo è diviso tra i suoi generali, detti Diadochi (« successori »): nascono il regno di Macedonia sotto gli Antigonidi, quello d'Egitto sotto i Tolomei e quello di Siria sotto i Seleucidi. Inizialmente la Terrasanta è occupata dagli egiziani.

228 a.C.: traduzione della Bibbia in greco ad opera di settantadue saggi ebrei (la cosiddetta « versione dei Settanta ») ad Alessandria d'Egitto, sotto il regno di Tolomeo III Evergete (246-221 a.C.)

223-187 a.C.: Antioco III il Grande regna sulla Siria. Duramente battuto dai Romani a Magnesia (189 a.C.), è costretto ad inviare a Roma come ostaggio il figlio Antioco con altri diciannove dignitari.

202 a.C.: battaglia di Zama. Roma sconfigge Cartagine e si avvia a diventare la potenza egemone nel Mar Mediterraneo.

198 a.C.: la Siria conquista la Palestina togliendola all'Egitto.

192 a.C.: Gesù ben Sirac compone un complesso trattato di morale in lingua ebraica, nucleo del futuro Libro del Siracide (o Ecclesiastico).

175 a.C.: dopo suo fratello Seleuco IV, Antioco sale al trono con il nome di Antioco IV Epifane (« Colui che si manifesta con splendore »). Per finanziare le sue campagne contro i Tolomei d'Egitto egli spoglia il Tempio di Gerusalemme di tutti i suoi arredi d'oro; inoltre tenta di imporre l'ellenismo profanando il tempio con una statua di Zeus (« l'abominio della desolazione ») e proibendo la circoncisione ed il rispetto del sabato. Come conseguenza i Giudei storpiano il suo nome in Epimane (« pazzo »). Secondo la leggenda il ministro Eliodoro, inviato da Antioco a confiscare i tesori del tempio, è assalito e scacciato da un misterioso cavaliere, forse l'arcangelo Michele, il protettore del Popolo Eletto. Durante la persecuzione un autore ignoto chiamato Qohelet (« Colui che parla in assemblea », in greco Ecclesiaste) scrive l'omonimo libro, impregnato di cupo pessimismo: « Vanità delle vanità, tutto è vanità... ». Ma c'è anche chi tiene viva la speranza del popolo ebraico componendo i libri di Giuditta e di Ester, e mettendo per iscritto le profezie di Daniele.

168 a.C.: rivolta antiellenistica capeggiata dal sacerdote Mattatia (« dono di JHWH »), che trova il suo campione in suo figlio Giuda detto Maccabeo (« Martello »).Giuda Maccabeo in battaglia, affresco di Lazzaro Tavarone, Genova, villa Franco Borsotto

164 a.C.: dopo aver sconfitto duramente a Bet-Zur, nell'Idumea, l'esercito siriano comandato dal generale Gorgia, Giuda Maccabeo entra trionfalmente a Gerusalemme e riconsacra il tempio il 15 di Kislev, istituendo la festa di Channukah (« dedicazione ») o festa delle luci. Atroce morte del persecutore Antioco IV narrata da II Maccabei 9, 1-29. Gli succede il figlio Antioco V Eupatore (« nato da ottimo padre »), di soli nove anni, sotto la reggenza del generale Lisia. Ma nel 162 a.C. egli è spodestato e ucciso dal cugino Demetrio I Sotere.

161 a.C.: Giuda Maccabeo invia una richiesta d'aiuto al Senato romano. Primo trattato d'amicizia tra Roma ed i Giudei. Il sacerdote Alcimo (trascrizione greca di Eliakim) è nominato sommo sacerdote dal re Demetrio I ed è inviato in Giudea con un esercito capitanato dal generale Bacchide, che affida il paese ad Alcimo, lasciandogli dei soldati per sostenerlo come sommo sacerdote. Quando si accorge che i Maccabei sono troppo forti per lui, tuttavia, Alcimo prende baracca e burattini e fa ritorno ad Antiochia.

160 a.C.: Giuda Maccabeo cade nella battaglia di Elasa. Gli succede il fratello Gionata Maccabeo. Alcimo rientra a Gerusalemme ed è confermato nella carica di sommo sacerdote.

159 a.C.: Alcimo fa demolire il muro del santuario che separa i Giudei dai Gentili, in modo da ellenizzare maggiormente il Tempio, e per questo è punito da Dio con un colpo apoplettico che lo uccide.

152 a.C.: Alessandro Balas contende il regno a Demetrio I Sotere, che tenta invano di stipulare un accordo con Gionata Maccabeo. Questi si allea con Alessandro, diffidente delle proposte troppo generose di Demetrio I, che è sconfitto ed ucciso. Riconoscente, Alessandro Balas concede a Gionata il titolo di sommo sacerdote e quello di governatore della Giudea.

150 a.C.: compare il testo apocrifo intitolato « Terzo libro di Esdra », che però con l'omonimo sacerdote non ha certamente nulla a che fare, essendo un frutto del cosiddetto periodo « intertestamentario », cioè quello che intercorre tra la composizione del Vecchio e del Nuovo Testamento.

147 a.C.: Demetrio II, figlio di Demetrio I, sobillato dal generale Apollonio, rientra dall'esilio a Creta ed attacca Gionata, ma questi riprende le armi e lo sconfigge. Il re d'Egitto Tolomeo VI Filometore penetra con atteggiamento apparentemente amichevole nel regno di Siria, e Gionata lo accompagna fino a Tripoli nel Libano. A questo punto Tolomeo, che ha ormai occupato tutte le città costiere, si allea con Demetrio II ed entra in Antiochia, cingendo anche la corona di Siria. Il tentativo di Alessandro di riprendersi il trono fallisce ed egli è costretto a fuggire in Arabia, dove è ucciso dal capotribù Zabdiel. Subito dopo però Tolomeo VI muore e Demetrio II diventa finalmente re di Siria.

145 a.C.: Gionata assedia l'acropoli di Gerusalemme per scacciarne la guarnigione siriana. Dopo un suo incontro con lui a Tolemaide, tuttavia, Demetrio II lo riconferma nel sommo sacerdozio, ed esenta la Giudea dai tributi. Si apre un periodo di pace durante il quale Demetrio II arriva a mettere in congedo le truppe per sostituirle con mercenari cretesi. Il generale Trifone approfitta del malcontento sorto tra i militari per cercare di sostituire Demetrio II con Antioco VI, figlio di Alessandro Balas. Demetrio chiede aiuto a Gionata che gli invia tremila mercenari ebrei, i quali gli permettono di averla vinta.

143 a.C.: Antioco VI conquista Antiochia e si allea con Gionata. Demetrio II muove allora guerra al Maccabeo, che reagisce inviando nuove richieste d'aiuto a Roma. Il generale Trifone cattura Gionata Maccabeo nella battaglia di Beisan. Simone Maccabeo, fratello di Gionata, è investito nuovo capo della nazione giudaica e paga un forte riscatto a Trifone per la liberazione di Gionata, che tuttavia viene ucciso a Bascama nel Galaad. Simone lo seppellisce accanto a Giuda nella tomba di famiglia a Modin, la sua città natale.

141 a.C.: definitiva liberazione di Gerusalemme dalle truppe siriane ad opera di Simone Maccabeo ed effettiva indipendenza della Giudea dalla Siria.

134 a.C.: Dopo l'assassinio di Simone, Giovanni Ircano, figlio di Gionata, ottiene dal re di Siria la conferma di un' indipendenza pressoché completa ed inizia la dinastia degli Asmonei. Ad un tempo capo religioso, civile e militare, egli amplia i suoi possedimenti grazie a fruttuose spedizioni militari. Ma questa rinascita temporale della nazione ebraica si stacca sempre più, nello spirito, dal fine religioso perseguito dalle guerre maccabaiche: Giovanni è un sovrano mondano che vive nel fasto. Si formano i due partiti dei Farisei (« i Separati »), filoellenisti, che oltre al Pentateuco ritengono ispirata tutta la tradizione biblica e credono nella risurrezione, ed i Sadducei, sacerdoti aristocratici e conservatori, che rinnegano la validità della legge orale, della risurrezione e degli angeli, richiamandosi a Sadoc, sommo sacerdote sotto Davide (da cui il loro nome). I Sadducei dominano il sinedrio, il sommo consiglio religioso della nazione giudaica.

132 a.C.: traduzione in greco del libro di Gesù ben Sirac da parte di suo nipote, oggi noto come Siracide. Il libro porta lo stesso titolo, oppure quello oggi desueto di Ecclesiastico.

128 a.C.: distruzione del tempio costruito dai Samaritani sul monte Garizim.

122 a.C.: prima pubblicazione del Libro dei Segreti di Enoc, testo apocrifo oggi noto solo nelle versioni etiopica e slava.

103-76 a .C.: la Terrasanta si trova sotto il tallone di Alessandro Ianneo, che assassina il fratello Aristobulo, assume il titolo di re e governa come un monarca crudele ed ambizioso. Sotto di lui vengono composti i due Libri dei Maccabei.

90 a.C.: compare l'apocrifo Libro dei Giubilei, di autore ignoto.

76-67 a.C.: alla morte di Alessandro Ianneo governa sua moglie Alessandra Salomè, con l'appoggio della fazione dei Farisei. Dopo di lei la Giudea diventa un focolare di intrighi che favorisce l'intervento romano.

73 a.C.: nascita di Erode, che sarà detto il Grande.

72 a.C.: fondazione del movimento degli Esseni, veri e propri monaci ante litteram che praticano lo studio, la preghiera, il celibato e la comunione dei beni, in polemica con il fariseismo ellenizzante.

63 a.C.: Pompeo conquista la Siria e la Fenicia, occupa Gerusalemme e penetra con gesto sacrilego nel Tempio per trafugarne il tesoro. La Giudea è sottoposta all'occupazione militare romana e soggetta a tributo.

58 a.C.: nascita di Giuseppe, il carpentiere di Nazareth, discendente della casa di Davide per mezzo di Zorobabele (secondo altri per mezzo di Natan, figlio cadetto di Davide)

51 a.C.: un autore ignoto compone ad Alessandria d'Egitto il cosiddetto Libro della Sapienza, l'ultimo dei testi veterotestamentari, un grande messaggio di speranza alla vigilia dell'avvento di Cristo.

48 a.C.: Giulio Cesare a Farsalo sconfigge Pompeo che fugge in Egitto ed è ucciso da re Tolomeo XIV. Cesare non gradisce la cosa, elimina Tolomeo e mette sul trono la sorella Cleopatra VII, che è divenuta sua amante. Antipatro, che era stato insediato da Pompeo al governo della Giudea, passa dalla parte di Cesare ed è riconfermato nella carica. Antipatro si associa al potere i due figli, affidando a Fasael l'amministrazione della Giudea e ad Erode (« discendente di eroi ») quella della Galilea.

44 a.C.: assassinio di Giulio Cesare.

42 a.C.: i cesaricidi Bruto e Cassio sono definitivamente sconfitti presso Filippi da Marco Antonio e da Caio Ottaviano. Antigono, figlio di Aristobulo, che si era rifugiato presso i Parti quando il padre era stato ucciso dal fratello Giovanni Ircano, cerca di riprendere il potere in Giudea con l'appoggio del re dei Parti; penetrato in Palestina, egli cattura Fasael che si suicida. Rimasto solo, Erode chiede di essere protetto da Roma e si accattiva le simpatie di Marco Antonio, che elimina Antigono ed attribuisce ad Erode il titolo di re.

Moneta con l'effigie di Erode il Grande37-4 a.C.: regno di Erode il Grande, crudele ed ambizioso. Egli fa ricostruire splendidamente il Tempio, essendo ormai fatiscente la ricostruzione effettuata da Zorobabele, ma ordina anche l'assassinio di tre dei suoi figli, tra cui Aristobulo, padre di Erode Agrippa I, di sua moglie e di molti tra i suoi oppositori.

30 a.C.: Cesare Ottaviano Augusto, dopo aver vinto Antonio e Cleopatra ad Azio, resta unico padrone di tutto l'impero. Erode riesce a farsi amico anche lui, ed Augusto lo riconferma al potere. Viene pubblicato il testo apocrifo intitolato « Testamento dei Dodici Patriarchi ».

22 a.C.: nascita di Maria a Nazareth da Gioacchino ed Anna.

13 a.C.: nascita di Filone di Alessandria, il primo grande filosofo ebraico. Per primo egli tenta un'ardita sintesi tra filosofia platonica e religione mosaica, con l'intento di recuperare al culto di JHWH i connazionali che lo hanno abbandonato. La sua speculazione eserciterà un notevole influsso sia sul neoplatonismo sia sulla patristica, soprattutto per la sua interpretazione allegorica del Vecchio Testamento. Tra le sue opere: « Problemi e soluzioni sulla Genesi e sull'Esodo »; « L'apologia degli Ebrei »; « La libertà del saggio ».

8 a.C.: annunciazione a Maria da parte dell'arcangelo Gabriele. Nascita di Giovanni il Battista in Ain Karem, presso Gerusalemme; egli crescerà tra gli Esseni.

7 a.C.: Augusto ordina il censimento di tutto l'Impero Romano mentre Quirinio è governatore della Siria. Maria ed il suo sposo Giuseppe si recano a Betlemme, territorio natale della casa di Davide cui Giuseppe appartiene, per essere registrati. Si rifugiano in una grotta presso Betlemme poiché negli alberghi non c'è più posto, e Maria dà alla luce Gesù (« Dio salva »).

6 a.C.: la congiunzione di Giove e Saturno annuncia la nascita di Gesù ed alcuni magi in oriente, che l'hanno osservata, giungono a Betlemme per venerare il bambino. Erode il Grande tenta di scoprirne la dimora per ucciderlo; giocato dai magi, fa sterminare tutti i bambini di Betlemme, ma Giuseppe porta in salvo moglie e figlio presso i suoi parenti nel delta del Nilo.

4 a.C.: morte di Erode e divisione del suo regno tra i figli Archelao (cui tocca la Giudea), Erode Antipa (Galilea e Perea) ed Erode Filippo (Iturea e Traconitide). Giuseppe rientra dall'esilio con la Sacra Famiglia.

6 d.C.: Archelao è deposto dall'imperatore Augusto a causa della sua crudeltà, e la Giudea è ridotta a provincia romana ed affidata ad un procuratore con sede a Cesarea Marittima.

14 d.C.: morte di Ottaviano Augusto, gli succede il figlio adottivo Tiberio.

18 d.C.: Caifa diventa sommo sacerdote.

21 d.C.: morte di Giuseppe il carpentiere.

26-36 d.C.: Ponzio Pilato è procuratore della Giudea.

28 d.C.: inizia la vita pubblica di Gesù. Giovanni il Battista è fatto decapitare nella fortezza di Macheronte per ordine di Erode Antipa, su istigazione della figliastra Salomè.

30 d.C., 15 febbraio: risurrezione di Lazzaro. 2 marzo: domenica delle palme. 7 marzo: Gesù è crocifisso sul monte Calvario. 9 marzo: risurrezione e prima apparizione ai discepoli. 27 aprile: Pentecoste. Lo Spirito di Dio scende sugli apostoli, ed essi iniziano a predicare la Buona Novella.

33 d.C.: martirio di Stefano.

37 d.C.: morte di Tiberio ed ascesa al trono di Caio Caligola. Erode Agrippa I, figlio di Aristobulo e quindi nipote di Erode il Grande, succede ad Erode Filippo nei territori dell'Iturea e della Traconitide. Saulo di Tarso è folgorato sulla strada di Damasco e si converte improvvisamente alla Buona Novella, assumendo il nome di Paolo (« piccolo »). Giuseppe detto Barnaba (« figlio del profeta ») lo presenta agli apostoli, quando tutti ancora pensano che egli sia una spia.

38 d.C.: primo viaggio di Paolo a Gerusalemme.

39 d.C.: Erode Antipa è deposto da Caligola e spedito in esilio in Gallia. I suoi territori sono aggiunti al regno vassallo di Erode Agrippa I.

40 d.C.: Filone di Alessandria è inviato a Roma dalla comunità giudaica di Alessandria come ambasciatore presso l'imperatore Caligola, con l'incarico di ottenere per gli Ebrei la dispensa dall'obbligo di prestare il culto all'immagine dell'imperatore.

41 d.C.: Erode Agrippa I acquisisce pure la Giudea, la Samaria e l'Idumea, restaurando il regno di Erode il Grande. Caio Caligola è assassinato da Cassio Cherea, capo dei pretoriani, che non gli ha perdonato i suoi scherni (pare che l'Augusto si divertisse a dargli come parole d'ordine delle espressioni oscene). I pretoriani eleggono al trono Claudio, ritenendolo un imbelle. Questi governa invece con grande energia.Crocifisso posto sulla sommità del Calvario nella Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme

42 d.C.: Pietro si trasferisce a Roma della quale diviene primo vescovo, e quindi primo Papa.

44 d.C.: Erode Agrippa I fa arrestare e decapitare l'apostolo Giacomo il Maggiore, fratello di Giovanni. Riesce ad arrestare anche Pietro, ma questi è liberato miracolosamente dal carcere, e poco dopo il re muore di una malattia misteriosa. La Giudea torna ad essere una provincia romana.

46-47 d.C.: primo viaggio missionario di Paolo e Barnaba a Cipro, in Pisidia, Frigia e Cilicia.

47 d.C.: Paolo scrive la prima lettera a noi pervenuta, quella ai Galati.

48 d.C.: Marco, su dettatura di Pietro, mette per iscritto il suo Vangelo. Claudio espelle i Giudei da Roma a causa di disordini scoppiati tra ebrei e cristiani, ed anche Pietro e Marco devono temporaneamente lasciare l'Urbe. Il principe degli apostoli interviene insieme a Paolo al concilio di Gerusalemme, nel quale si abolisce definitivamente la pratica della circoncisione.

48-51 d.C.: secondo viaggio missionario di Paolo e Barnaba in Asia Minore, Macedonia ed Acaia. Incontro di Paolo con Timoteo.

49 d.C.: Paolo scrive le due lettere ai Tessalonicesi.

50 d.C.: discorso di Paolo all'areopago di Atene e conversione di Dionigi l'Areopagita. Deluso dai sapienti greci che si sono fatti beffe di lui, Paolo si sposta a Corinto, dove è ospite dei coniugi Aquila e Priscilla.

51 d.C.: anche Levi-Matteo mette per iscritto il suo Vangelo, rivolto essenzialmente ai Giudei cristianizzati.

52-60 d.C.: Felice è procuratore della Giudea.

53-55 d.C.: terzo viaggio missionario di Paolo in Asia Minore e in Grecia. Risurrezione di Eutico. Erode Agrippa II, figlio di Erode Agrippa I, è nominato tetrarca di Iturea, Traconitide, Abilene e Perea.

54 d.C.: avvelenamento di Claudio da parte della sua seconda moglie Agrippina, che impone sul trono il figlio Lucio Domizio Enobarbo Nerone, appena diciottenne. Paolo scrive le due lettere ai Corinzi. Morte di Filone di Alessandria.

54-57 d.C.: Soggiorno di Paolo ad Efeso.

56 d.C.: è la volta della lettera ai Romani. Dopo accurate ricerche, Luca scrive il terzo dei Vangeli Sinottici. Morte ed assunzione in Cielo di Maria, la madre di Gesù.

58 d.C.: Incontro di Paolo con Tito. Giacomo il Minore, vescovo dei Giudeo-cristiani di Gerusalemme e "fratello di Gesù", compone la sua epistola indirizzata « alle dodici tribù che si trovano nella diaspora ».

59-61 d.C.: Paolo è prigioniero a Cesarea.

60-62 d.C.: Festo è procuratore della Giudea. Viene pubblicata l'apocrifa « Apocalisse di Mosè ».

61 d.C.: Giacomo il Minore è lapidato su ordine del sommo sacerdote Anania. Paolo si appella a Cesare e, dopo un naufragio sull'isola di Malta, è condotto a Roma, dove resta agli arresti domiciliari per due anni.

62 d.C.:  vengono composte le lettere agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, a Filemone.

63-65 d.C.: Paolo, liberato, compie un ultimo viaggio missionario in Spagna.

64 d.C.: terribile incendio di Roma. Poppea, seconda moglie di Nerone che adora JHWH seguendo la moda delle matrone romane del suo tempo, suggerisce al marito di far ricadere la colpa sui cristiani. Si scatena così la prima persecuzione contro la Chiesa. Per rincuorarli, Pietro indirizza a tutti i cristiani dell'impero la sua prima lettera, che rappresenta quindi la prima enciclica della storia.

66 d.C.: le ultime lettere paoline: a Tito e le due a Timoteo. Giuda Taddeo, fratello di Giacomo il Minore, scrive la sua breve lettera « agli eletti che vivono nell'amore di Dio Padre e sono stati preservati per Gesù Cristo ». Martirio di Sant'Andrea, fratello di Simon Pietro, a Patrasso, dove egli è crocifisso su quella che da allora si chiama « croce di Sant'Andrea » (compare per esempio sulla bandiera della Scozia).

67 d.C.: nella persecuzione di Nerone trovano la morte anche Pietro, crocifisso a testa in giù sul colle Vaticano, e Paolo, decapitato presso le Aquae Salviae, sulla via Appia. Subito dopo Nerone è costretto al suicidio dalla ribellione dell'esercito. In un anno si succedono ben tre imperatori imposti dalle truppe.

68 d.C.: approfittando del disordine che regna a Roma, il partito antiromano degli Zeloti dà vita alla prima grande sollevazione giudaica.

69 d.C.: il valoroso generale Tito Flavio Vespasiano, impegnato nell'assedio di Gerusalemme, è acclamato imperatore. Egli parte per Roma e lascia il comando delle operazioni al figlio Tito.

70 d.C.: caduta di Gerusalemme. Nonostante Tito abbia cercato in tutti i modi di salvare il Tempio, esso viene dato alle fiamme da un soldato romano e crolla. Se ne salva solo il muro occidentale, detto « Muro del Pianto ». Giuseppe Flavio, capo delle truppe zelote in Galilea e poi passato dalla parte dei romani, è testimone oculare dell'evento e ce ne lascia testimonianza nella sua « Guerra Giudaica ». Il partito dei Sadducei scompare con la distruzione del tempio, mentre i Farisei sopravvivono e ricostruiscono il Sinedrio a Bet Shean.

73 d.C.: suicidio di massa degli ultimi zeloti superstiti nella fortezza di Masada. Nello stesso anno il siriano Mara Bar Serapion scrive a suo fratello Serapione una lettera il cui testo ci è stato tramandato da un manoscritto siriaco del VII secolo, e che tra l'altro recita: « Che vantaggio trassero gli ateniesi dal condannare a morte Socrate?... gli uomini di Samo dal bruciare Pitagora?... i giudei dal giustiziare il loro sapiente Re? Fu proprio dopo tale [delitto] che il loro regno fu distrutto [evidentemente la distruzione di Gerusalemme]. Dio giustamente vendicò questi tre uomini saggi: gli ateniesi morirono di fame; gli uomini di Samo furono sopraffatti dal mare; i giudei, rovinati e cacciati dalla loro terra, vivono in completa diaspora... »

79-81 d.C.: saggio regno di Tito, definito da Svetonio « la delizia del genere umano ». Grande tolleranza verso i cristiani. Giovanni, vescovo di Efeso, scrive il suo Vangelo ed indirizza ai cristiani le sue tre lettere.

81-96 d.C.: disastroso regno di Domiziano, fratello di Tito, che scatena una nuova terribile persecuzione. Secondo la leggenda egli tenta di martirizzare Giovanni in una caldaia di olio bollente, ma il discepolo prediletto di Gesù ne salta fuori illeso.

Busto dell'imperatore Adriano85 a.C.: composizione della lettera agli Ebrei da parte di un anonimo discepolo di Paolo.

89 d.C.: Giovanni compone l'Apocalisse durante la sua prigionia nell'isola di Patmos.

93 a.C.: deposizione di Erode Agrippa II e fine della dinastia erodiana.

96  d.C.: assassinio di Domiziano ed ascesa al trono di Nerva, decano dei senatori, cui nel 98 d.C. succederà Traiano, il primo imperatore nato nelle province (ad Italica, in Spagna). Giovanni è liberato e torna ad Efeso.

104 d.C.: morte di Giovanni l'apostolo. Secondo alcuni però egli non è morto, ma è stato assunto in cielo come Elia. Inizia la cosiddetta « era subapostolica », cui appartiene la Seconda Lettera di Pietro, ultimo scritto del Nuovo Testamento.

117 d.C.: grazie ad un intrigo a Traiano, che ha tentato inutilmente di conquistare l'impero dei Parti, succede Elio Adriano, suo conterraneo ed amante di sua moglie Plotina. Adriano si rivelerà però uno dei migliori sovrani della storia di Roma.

120 d.C.: a quest'anno risale il più antico frammento papiraceo del vangelo di Giovanni. Viene composto il cosiddetto Protovangelo di Giacomo, il primo dei Vangeli Apocrifi.

132 d.C.: seconda rivolta ebraica sotto la guida di Simone Bar Kochbà (« figlio della stella »), riconosciuto ufficialmente come il Cristo da Rabbi Ben Aqiba. Simone tuttavia è sconfitto ed ucciso dall'imperatore Adriano, ed il suo nome viene rapidamente tramutato in Bar Koshbà (« figlio della menzogna »). Adriano espelle tutti i Giudei dalla Terrasanta e ricostruisce Gerusalemme come città pagana con il nome di Elia Capitolina. Sopra la spianata del Tempio erige un altare a Zeus e sopra il sepolcro di Cristo fa erigere un tempio a Dioniso (secondo la leggenda lui pure risuscitato dai morti). In tal modo pensa di sradicare la fede di Ebrei e Cristiani, ma in realtà preserva i luoghi santi per la venerazione dei credenti futuri. Cioè di noi.

William Riker

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A questo punto, però, mi è venuta in mente un'ucronia "salomonica". Per leggerla, cliccate qui. Se volete farmi conoscere la vostra opinione, basta che mi scriviate cliccando qui...

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