Lo stendardo degli Achemenidi
Stavolta è stato l'amico William Riker a suggerirci questa nuova ucronia. L'inizio è identico a quello della nostra storia, ma ben presto la divergenza diventa massima:
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1500 a.C.: i popoli iranici, di stirpe indoeuropea, in due ondate successive migrano sull'altopiano persiano: prima Battriani e Sogdiani, poi Medi e Persiani.
835: prima menzione storica della Media e della Persia negli annali del re Assiro Salmanassar III (858-828 a.C.), che riceve il tributo dai re di Parsua.
715: Sargon II vince e deporta Daiaku, il Deioce degli storici greci, che secondo Erodoto è il fondatore del regno di Media.
647-625: regno di Fraorte, figlio di Deioce, che cade combattendo contro i Cimmerii, invasori provenienti da oltre il Caucaso.
625-585: Ciassare, il vero fondatore della potenza meda, scaccia i Cimmerii oltre il Caucaso ed estende il suo potere sull'Iran ponendo la capitale ad Ecbatana.
612: Ciassare, alleatosi con il re caldeo Nabupolassar, annienta l'impero assiro radendo al suolo la superba Ninive.
585, 28 maggio: PRIMA DATA CERTA DELLA STORIA DELL'UMANITÀ. Un'eclisse di sole predetta da Talete da Mileto, uno dei sette savi dell'antica Grecia, interrompe la battaglia sul fiume Halys (Anatolia) tra gli eserciti di Ciassare e del re di Lidia Aliatte. Terrorizzati dal fenomeno, i due popoli fanno pace e pongono il confine sull'Halys.
585-550: regno di Astiage, figlio di Ciassare. Contro di lui insorge un vassallo, il re persiano Kurush II (greco Kyros, italiano Ciro), figlio di Cambise I, che nel 550 a.C. conquista Ecbatana e depone Astiage, assumendo il titolo di Re dei Re e ponendo la capitale a Persepoli. Egli promuove immediatamente la fusione tra il popolo Medo e quello Persiano.
575: inizia la predicazione di Zarathustra (lo Zoroastro dei Greci), il quale ritiene che nel mondo sia in atto un titanico scontro tra le forze del Bene guidate dal dio Ahura Mazda e quelle del Male guidate da Ahriman (il Satana degli Ebrei). Per la prima volta Zarathustra introduce nella coscienza dell'umanità i concetti di Paradiso, Inferno, Risurrezione dai morti e Giudizio Finale. Il Fato è abolito e sostituito con il libero arbitrio umano. Questa dottrina viene divulgata nei 16 "Gatha" (Inni). Medi e Persiani si convertono in massa.
546: Creso, ultimo re di Lidia, dopo aver consultato l'oracolo di Delfi che gli ha promesso « se scenderai in guerra, distruggerai un grande regno », si scontra con Ciro, viene sconfitto, e così il grande regno che distrugge è il proprio (cose che capitano). Secondo la leggenda, Creso è salvato da suo figlio, sordomuto dalla nascita: visto il padre minacciato di morte da un soldato persiano, improvvisamente si mette a gridare: "Fermo! Non uccidere re Creso!" Creso evidentemente è nato con la camicia perchè, fatto legare sul rogo da Ciro, si ricorda del colloquio avuto con l'ateniese Solone circa la vanità delle cariche mondane, e si mette a gridare: "Solone! Solone!" Allora Ciro lo fa liberare, si fa raccontare di cosa andava parlando, riconosce la veridicità delle parole di Solone, grazia Creso e lo tiene con sé presso la propria corte con tutti gli onori.
539: Ciro marcia su Babilonia, impegnata in una settimana di festa indetta dal reggente, il gaudente Baldassare, e se ne impadronisce senza colpo ferire, abbattendo l'impero caldeo.
538: editto di Ciro, con il quale gli Ebrei sono autorizzati a rientrare a Gerusalemme sotto la guida di Zorobabele e a ricostruire il Tempio. Gli Ebrei divengono i più fedeli sudditi dell'impero persiano, e il libro di Esdra riconosce addirittura a Ciro il titolo di Messia, cioè di "Unto del Signore"!
529: dopo dieci anni di campagne per la conquista dell'altopiano iranico, Ciro il Grande muore in battaglia contro Tamiri, regina dei Massageti, cui aveva fatto uccidere il figlio (come dice Dante: « Mostrava la ruina e 'l crudo scempio / che fé Tamiri, quando disse a Ciro: / Sangue sitisti, e io di sangue t'empio! » Purg. XII, 55-57)
529-522: sanguinario regno di Cambise II, figlio di Ciro, il quale elimina il fratello Bardiya (lo Smerdi degli storici greci), poi conquista l'Egitto sconfiggendone l'ultimo faraone autoctono Psammetico III, e si spinge fino alla Nubia e a Cirene. Durante la sua assenza il mago Gaumata suscita una rivolta spacciandosi per Bardiya ancora in vita.
522: Cambise II muore in Siria senza eredi. Il regno passa allora a Dario I, figlio di Istaspe e genero di Ciro per averne sposato la figlia Atossa, che elimina Gaumata. Con lui inizia la dinastia Achemenide.
521-490: regno di Dario I, detto il Conquistatore. Egli divide l'Impero in Satrapie (province), fa costruire una fitta rete di strade ed istituisce un efficientissimo sistema di trasmissione di dispacci.
513: spedizione di Dario fin sull'Indo e assoggettamento della Persia orientale.
512: spedizione contro gli Sciti al di là del Bosforo e nella regione del basso Danubio. Conquista della Tracia e della Macedonia di re Alessandro I.
494: rivolta delle città greche dell'Asia Minore, repressa nel sangue: Mileto è rasa al suolo.
490: la spedizione punitiva contro Atene, rea di aver prestato aiuto ai milesi, non ha successo a causa della bruciante sconfitta di Maratona. Da allora Dario incarica uno schiavo di ripetergli in continuazione: "Sire, ricordati degli ateniesi!"
486: morte di Dario I durante i preparativi di una grande spedizione contro la Grecia. Gli succede il figlio Serse (l'Assuero della Bibbia) che sposa la cortigiana Vasti.
480: spedizione di Serse contro la Grecia con un esercito di 100.000 uomini. La Tessaglia e Tebe aprono subito le porte a Serse, Sparta si rifiuta di soccorrere Atene che viene presa e bruciata. I Persiani non si arrestano ed invadono il Peloponneso nonostante il sacrificio dei Trecento di Leonida al passo delle Termopili (agosto). Quando Sparta capisce e si allea con gli ateniesi fuggiti dalla loro città è troppo tardi. Vittoria navale di Serse a Salamina, che segna la fine dell'indipendenza greca (settembre). Sparta è rasa al suolo con l'aiuto dei Messeni e degli Iloti che si ribellano al secolare dominio degli Spartiati di discendenza dorica; tutti i sopravvissuti sono venduti come schiavi.
479: definitiva sconfitta dei Greci a Platea. La Grecia è divisa in due satrapie persiane, con capitali Tebe ed Argo.
478: Serse ripudia Vasti, che gli si è negata durante i festeggiamenti per il trionfo contro la Grecia, e sposa Ester ("Stella"), fanciulla ebrea che sventa il complotto del perfido primo ministro Aman per lo sterminio della stirpe di Abramo. Da allora viene istituita la festività ebraica dei Purim ("le sorti"), corrispondente al nostro Carnevale.
471: ricostruzione di Atene. Temistocle, ammiraglio ateniese sconfitto a Salamina, accetta di prestare omaggio al Re dei Re e diventa governatore della città. Molti ateniesi rifiutano di essere governati dal "collaborazionista" Temistocle e si trasferiscono in Sicilia, dove fondano una nuova Atene presso l'attuale Catania. Alcuni Spartiati superstiti, che sono riusciti a riconquistare la libertà, si rifugiano invece in Siracusa, per poi allearsi con la nuova Atene.
465-424: regno di Artaserse I Longimano.
465: l'ammiraglio greco Cimone, che guidava la resistenza tra le isole dell'Egeo, è sconfitto alle foci dell'Eurimedonte e deve arrendersi. Tratto prigioniero a Persepoli vi muore poco dopo.
462-431: il "demagogo" Pericle è al comando delle istituzioni democratiche della Nuova Atene. Egli crea una potente lega di città della Magna Grecia comprendente Eraclea, Posidonia, Crotone, Zancle, Reggio, Megara Iblea, Imera, Velia, Partenope, Cuma e l'isola di Pitecusa (Ischia). Siracusa resta fuori dalla lega ed anzi ne fonda una sua con Taranto, Locri, Sibari, Gela ed Agrigento, cui aderisce anche la colonia greca di Massilia (Marsiglia). Guerra di corsa con la flotta persiana che tenta di spingersi nel Mediterraneo occidentale.
457: editto di Artaserse I per la seconda ondata di rientro in patria degli Ebrei, stavolta guidati da Esdra. Spedizione vittoriosa della flotta persiana contro l'Arabia.
451: guerra commerciale tra la lega ateniese e quella siracusana per il predominio in Sicilia, che porta alla pace di Callia tra gli ateniesi e i Persiani, interessati a dividere i greci tra di loro (448). La guerra si conclude con la pace quinquennale tra Pericle e Gelone, tiranno di Siracusa.
447: spedizione di Artaserse I contro i popoli dell'Illiria e conquista della penisola Balcanica fino al Danubio.
445: pace dei Trent'Anni tra Siracusa e la nuova Atene. I Persiani reagiscono ordinando a Cartagine, ex colonia di Tiro, di colpire gli interessi greci in Sicilia. Gli Etruschi ed i Romani si coalizzano con i Cartaginesi, vedendo l'occasione di contrastare la prepotenza greca nel sud d'Italia.
443: battaglia di Imera e grave sconfitta inflitta ai punici dal tiranno Gelone di Siracusa. Gerone, fratello di Gelone, sbaraglia a sua volta gli Etruschi nella battaglia navale presso Cuma. Inizio della decadenza etrusca, Roma si trova spianata la strada per l'espansione in Italia centrale.
431: Siracusa rompe la tregua ed attacca Atene, rea di aver posto l'assedio a Sibari. Inizia la Guerra di Sicilia, che si trascina con fasi alterne. Inizialmente prevale la nuova Atene grazie alla flotta che assicura approvvigionamenti pressoché illimitati, ma poi una terribile pestilenza la devasta a causa della sovrappopolazione (la popolazione del contado si rifugia dentro le sue mura). In essa trova la morte anche Pericle. La guerra si estende: i Romani e i Cartaginesi parteggiano per la nuova Atene, i Persiani per Siracusa.
415-431: la spedizione via terra di Alcibiade contro Siracusa non ha successo nonostante l'appoggio romano.
404: i siracusani, con l'aiuto dell'ammiraglio persiano Artabazo, pongono l'assedio ad una esausta Atene e la radono al suolo. I superstiti fuggono a Roma.
405-367: regno di Dionisio, tiranno di Siracusa ed autocrate di tutta la Sicilia con il beneplacito dei Persiani, ma con la netta opposizione dei cartaginesi.
404-358: lunghissimo regno di Artaserse II Mnemone.
390: i Romani, aiutati dagli immigrati ateniesi che hanno parzialmente grecizzato la città, respingono sul fiume Allia l'invasione dei Celti guidati da Brenno. Alcibiade cade nella battaglia.
386: Pace di Antalcida (o Pace del Re) tra Siracusa e la Persia, dopo che quest'ultima ha ripreso le scorribande nel Mar Ionio.
367: alla morte di Dionisio I sorgono contese tra il di lui figlio Dionisio II e Dione, discepolo del filosofo ateniese Platone. La spunta il primo.
358-338: regno di Artaserse III Ocho, che deve schiacciare con la violenza la ribellione di molte satrapie, compreso l'Egitto.
344: Dionigi II viene rovesciato da Timoleonte, che introduce una costituzione democratica (337).
331: colpo di stato del satrapo Besso che rovescia Artaserse III e si proclama Re dei Re. Besso sconfigge a Gaugamela l'armata macedone comandata da Alessandro, satrapo di Macedonia, che era corsa in aiuto di Artaserse, ed instaura un forte regime autocratico. Eliminazione delle ribellioni interne e ripresa della politica aggressiva. Sconfitta dei Celti e conquista della pianura Padana. Fondazione di Padova.
323: spedizione di Besso in India e conquista della Valle dell'Indo e di una parte del Deccan. Il confine settentrionale è portato sul fiume Iassarte (Sir Darja) e sul Lago d'Aral.
318: conquista persiana della regione del Caucaso.
307-288: Agatocle, divenuto tiranno di Sicilia con l'aiuto dei Cartaginesi, cerca di estendere il suo regno anche all'Italia meridionale. Taranto chiama in soccorso i Persiani di Besso II, figlio del precedente.
272: Pirro, generale epirota al servizio dei Persiani, sconfigge i siracusani ed i Romani, alleatisi con loro contro gli invasori orientali, grazie all'ausilio di elefanti, trasportati in Italia per la prima volta ("i buoi lucani"). L'Italia meridionale conserva l'indipendenza, mentre la Sicilia viene attaccata dalla flotta persiana. Siracusa sostiene un assedio biennale grazie alle invenzioni di Archimede (specchi ustori), ma alla fine capitola ed è distrutta. La Sicilia diventa satrapia persiana.
247: il sovrano partico Arsace I sconfigge re Ciro IV e conquista il trono persiano. Fine della dinastia achemenide ed inizio di quella arsacide.
241: le ambizioni cartaginesi e quelle partiche portano alla battaglia delle isole Egadi e alla sconfitta dei punici, che devono cedere anche Sardegna e Corsica ai Persiani. Roma e l'Italia Meridionale, che hanno combattuto con i Parti contro Cartagine, divengono protettorati del re dei Parti.
231: sconfitta di Asoka, re buddista dell'India che tentava di riconquistare il Gandhara e la valle dell'Indo, ed occupazione della pianura del Gange sino al golfo del Bengala.
217: il generale cartaginese Annibale Barca, dopo aver conquistato la Spagna, penetra in Italia attraverso il Piccolo San Bernardo, sconfigge i Romani sulla Trebbia e sul lago Trasimeno, ed espugna Roma. I Parti però gli tagliano ogni via di rientro in patria e portano la guerra direttamente sul suolo africano.
202: Annibale sfugge ai pattugliamenti partici e rientra in patria, ma il generale romano Scipione, al comando delle truppe del Re dei Re Mitridate I, lo sconfigge a Zama. Occupazione e distruzione di Cartagine. Africa, Spagna ed Italia divengono satrapie partiche. Diffusione dell'ebraismo e dello zoroastrismo nel bacino Mediterraneo. Il Persiano è la lingua ufficiale accanto al Greco e all'Hindi.
146: distruzione di Roma che si è ribellata al dominio partico. Le operazioni sono comandate in prima persona dal sovrano Fraate I.
133: conquista partica della Gallia fino al fiume Reno con la sconfitta di Vercingetorige.
104-102: spedizioni in Britannia e contro il regno di Meroe.
99: Mitridate II è costretto ad estendere la cittadinanza dell'impero a tutti i suoi abitanti, che minacciano una rivolta sociale. Alle satrapie è concessa maggiore autonomia, ed in alcune di esse si formano regni vassalli. E' il caso della Giudea.
79-30 a.C.: una serie di guerre civili di stampo feudale indeboliscono l'impero. Nella guerra tra Artabano II e Fraate III, Erode il Grande riesce a ritagliarsi un suo stato vassallo esteso dal golfo di Aqaba all'Antilibano.
7 a.C.: nascita di Cristo in Betlemme di Giudea.
30 d.C.: Cristo è messo a morte ma il suo Verbo comincia a diffondersi in ogni angolo del mondo grazie all'opera unificatrice svolta dall'impero partico-persiano (« ché la viva giustizia che mi spira / li concedette, in mano a quel ch'i' dico, / gloria di far vendetta a la sua ira ». Paradiso VI, 88-90)
51: conquista della Britannia e dell'Ivernia.
54-68: regno del feroce imperatore Osroe I, che porta l'impero sull'orlo della guerra civile. Prima grande persecuzione contro i cristiani. Dopo di lui inizia un nuovo periodo di decadenza e di guerre intestine.
70: rivolta giudaica, repressa nel sangue, ma il Tempio di Gerusalemme si salva.
227: Ardashir della casa di Sasan sconfigge l'ultimo imperatore dei Parti, Artabano V, e ristabilisce la preminenza del ceppo iranico. Con lui inizia la dinastia Sasanide che riprende il controllo del territorio e ristabilisce i confini esistenti all'inizio dell'Era Cristiana. La capitale è spostata a Ctesifonte, in Mesopotamia. Assoggettamento progressivo del Deccan.
260: violente persecuzioni anticristiane scatenate da Shapur I. L'impero è ormai popolato per il 35 % da cristiani e per il 60 % da zoroastriani, più una consistente minoranza ebrea.
313: con l'editto di Milano, Shapur II concede libertà di culto ai cristiani. Il papato ha sede a Gerusalemme, ed esistono due chiese: una occidentale cattolica che fa capo a Gerusalemme, Tebe, Roma e Cartagine, ed una orientale nestoriana che comprende Persia, Battriana ed India.
375: gli Unni del grande capo Rua distruggono il regno dei Goti di Ermanrico nella Russia meridionale. I Germani in fuga di fronte a loro ottengono di essere ammessi entro i confini dell'impero, cioè al di qua di Reno e Danubio.
380: Shapur III si converte al Cristianesimo. Editto di Susa, che eleva il Cristianesimo a religione di stato dell'Impero Persiano.
451: sconfitta di Attila, re degli Unni, da parte del generale germanico Ezio. L'anno dopo Ezio cade in disgrazia, Attila penetra entro i confini dell'impero e punta su Ctesifonte ma papa Leone I Magno gli va incontro e lo convince a ritirarsi dietro pagamento di un forte tributo.
453: morte di Attila a Buda. La sua orda si ritira verso l'Asia centrale (restano indietro i soli Bulgari) ed i territori germanici e russi entrano nella sfera d'influenza persiana.
476: lotte crescenti tra i cattolici ed i nestoriani portano alla divisione in due dell'impero persiano con confine sul Tigri: i Sasanidi governano l'occidente spostando la capitale a Bisanzio, mentre in oriente i nestoriani danno vita ad una loro dinastia autonoma da Persepoli, regnando su Persia, Battriana, India ed Arabia.
530-555: guerra tra i Germani e i Persiani Bizantini che si conclude con la sconfitta dei primi.
622: Egira (Fuga) di Maometto dalla Mecca e nascita dell'Islam.
632-654: gli Arabi conquistano ed islamizzano la metà orientale dell'Impero. La capitale è spostata a Damasco e l'arabo diventa la lingua ufficiale. Egitto e Palestina resistono all'iniziale urto arabo ed il confine tra Arabi e Bizantini è posto sull'Eufrate.
VII-X secolo: progressiva decadenza feudale dell'Occidente e disgregazione del potere imperiale, che è solo nominale nonostante i tentativi di Carlo il Grande di riaffermare la sua autorità. Al contrario l'oriente arabo prospera e progredisce. Nel 762 il califfo Al-Mansur trasferisce la capitale a Baghdad. Conquista araba dell'Indonesia e delle Filippine. Espansione in Africa fino al Mozambico. In occidente invece il cristianesimo raggiunge la Scandinavia e l'Islanda.
1000: la situazione si capovolge. I norvegesi sbarcano in America ed inizia la colonizzazione bizantina di quel continente, mentre l'invasione turca precipita nel caos l'impero orientale che si spezza in molti sultanati. In Europa esplode il Rinascimento.
1225: invenzione in Britannia della macchina a vapore. Rivoluzione industriale ed inizio dell'era delle macchine.
1301: invenzione della pila elettrica e dell'aerostato. Tutte le coste dei continenti vengono mappate con cura.
1323: L'Occidente riconquista l'Oriente e l'impero è riunificato. La capitale viene trasportata a Londra. Sull'Impero di Carlo V non tramonta mai il sole.
1407: invenzione del diodo ed inizio della rivoluzione elettronica.
1492: l'uomo mette piede per la prima volta sulla Luna.
1500: grande Giubileo indetto da Papa Giovanni Paolo II. Rivoluzione informatica ed esplosione di Internet.
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Tommaso Mazzoni commenta:
Io ho un'altra idea. Alessandro nasce lo stesso, figlio del satrapo della Macedonia; la sua viva inteligenza e il suo incredibile carisma lo fanno salire rapidamente di grado nella gerarchia persiana; arriverà persino a sposare Stateira II, figlia del re persiano Dario III, e alla morte di lui diventerà il nuovo Re dei Re.
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E Federico Sangalli aggiunge:
L'annientamento delle città greche e l'assenza dell'Ellenismo avrà conseguenze culturali enormi per tutta l'area indoeuropea, dalla Celtia all'India, che meriterebbero di essere analizzate in maniera più approfondita.
Bisognerà poi vedere come Roma e Cartagine si rapporteranno col nuovo impero se questo deciderà effettivamente di penetrare nel Mediterraneo Centrale. Fino a Pirro romani e cartaginesi erano alleati contro le interferenze greche, probabilmente farebbero lo stesso se il Re dei Re di turno iniziasse a chiedere terra ed acqua anche ai pastori del Tevere e ai mercanti punici.
Francamente non vedo molte possibilità di una Ellenizzazione interna dell'Impero Persiano. Durante le Guerre Persiane il Re di Macedonia era Alessandro I, che si sottomise ai Persiani del Generale Mardonio, di cui era amico, ritenendo invincibile l'esercito persiano, anche se poi aiuto segretamente i greci. In questa TL diventa vassallo della Persia ma governa solo la Macedonia Inferiore, visto che la Superiore è in mano a tribù trace e i Traci sono alleati dei persiani. Dopo la sua morte nel 452 la Macedonia entrò in una fase di decadenza che qui sarebbe difficile invertire, difficilmente riuscirà ad ellenizzarsi, men che meno a conquistare la Tessaglia. La grande potenza in Grecia, il nuovo centro di potere, sarebbe semmai Tebe, che si alleò coi persiani, laddove invece c'è da aspettarsi che Atene e Sparta vengano distrutte, la prima per vendetta, la seconda per la sua resistenza ad oltranza. Sotto Alessandro II gli Illiri avranno conquistato senza troppe difficoltà la Macedonia Superiore e il piccolo regno potrebbe partecipare alle campagne contro questi intraprese dal Re dei Re e dai Traci. Quando Re Perdicca III cade in battaglia contro gli Illiri stessi, suo fratello Filippo diventa Reggente per il piccolo Aminta IV ma deve fronteggiare ben tre pretendenti, tutti con alleati molto potenti: Pausania, sostenuto dai Traci di Re Berisade, Argeo, godente del supporto di Tebe, e Archelao. Inoltre gli Illiri si preparavano all'attacco finale e i Peoni erano in rivolta. In HL Filippo riuscì a fermare gli Illiri in battaglia presso Monastir mentre corruppe con forti somme di denaro sia i Peoni sia i Traci, inducendo poi questi ad eliminare Pausania. Fece assassinare quindi Archelao è in un secondo tempo negoziò uno scambio di città con le potenze greche mentre sconfiggeva e metteva in fuga Argeo. In un secondo tempo egli rimosse Aminta IV e divenne Re come Filippo II di Macedonia. Ma qui, se è dubbio che possa fermare gli Illiri, è invece certo che non potrà sborsare tanto denaro per corrompere i suoi nemici, non come capetto di uno staterello brullo e tassato dall'erario persiano. Quindi Filippo perde e muore, Aminta IV viene deposto e Pausania diventa Re con il sostegno trace. Illiri e Peoni si spartiscono la Macedonia Superiore. Siamo nel 359: Alessandro III, detto il Magno, sarebbe nato solo tre anni più tardi. Dopo Pausania, forse Aminta IV riuscirà a riprendersi il trono, se non è stato giustiziato durante l'usurpazione (possibile), altrimenti Carano, primo figlio di Filippo, potrebbe reclamare il trono. Comunque vada è probabile che l'ambiziosa Cinnane, figlia di Filippo e moglie di Aminta IV, riesca ad esercita un forte potere, come regina o regina madre. Se Aminta non è stato ucciso, Cinnane potrà anche organizzare il matrimonio tra la loro figlia, l'ambiziosa Euridice, e suo zio Filippo Arrideo, che, mentalmente disabile, lascerà il potere nelle loro mani. Altrimenti Arrideo verrà dichiarato Re alla morte di Carano e Cinnane manterrà il potere da dietro le quinte, magari persino con un matrimonio incestuoso tra fratellastri. Ma è chiaro che Arrideo (qua Filippo II) non può avere figli, così alla sua morte si è punto a capo, con un regno ancor più fragile dopo decenni con una figura monarchica molto debole. Sarà Tolomeo Sotere a sfruttare il vuoto di potere, rivendicando una diffusissima leggenda, forse anche vera, che lo vedeva figlio di Filippo, giacché sua madre Arsinoe era stata concubina di Filippo e sembra avesse sposato suo marito già incinta. In Macedonia (Inferiore) si afferma così la Dinastia dei Tolomei, i quali probabilmente abbandoneranno un'Ellenizzazione avvenuta poco e male (nonché ormai economicamente e culturalmente inutile visto lo spostamento del centro di potere ad Oriente) in favore di una progressiva Persianizzazione, in parte già adottata dai vicini Traci, e sostenendo il Re dei Re nella prevedibile campagna contro gli Illiri. Con un po' di fortuna possiamo trovare discendenti della Dinastia Achemenide (non tra i Diadochi) almeno fino al I Secolo Dopo Cristo. Per allora credo che l'Impero Persiano sarà ormai entrato in decadenza, sempre che Roma non l'abbia completamente conquistato, cosa comunque non facile (la mia idea è che Roma e Cartagine si limiteranno ad espellere i Persiani dal Mediterraneo per poi lasciar perdere e iniziare le loro beghe fra loro o i propri conflitti interni, erigendo degli Stati clienti, specie in Grecia, al confine che facciano da cuscinetto), e in via di sostituzione da parte dei Parti. Gesù potrebbe nascere in una provincia persiana e il Cristianesimo diffondersi tramite l'Impero Persiano/Partitico/... piuttosto che attraverso quello romano.
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E ora, la proposta di Enrica S.:
Astiage, ultimo re dei Medi citato anche nel Libro di Daniele, era figlio di Ciassare, colui che espugnando Ninive e conquistando l'Armenia portò il suo popolo al culmine della potenza. Era però completamente privo dell'ascendente sulle truppe che aveva il padre, essenziale per una monarchia che fondava sull'esercito la propria forza. Egli diede in moglie sua figlia Mandane all'achemenide Cambise I, re dei Persiani e padre di Ciro II, sperando di neutralizzare la sorgente potenza persiana. Ma proprio suo nipote Ciro si ribellò nel 553 a.C., sobillato dal re babilonese Nabonide. Astiage decise di mettersi egli stesso alla guida dei suoi soldati; conquistò la città persiana di Anšan e la vittoria sembrava vicina, quando le sue truppe si rivoltarono e lo consegnarono nelle mani di Ciro (che pare fu molto clemente nei confronti del nonno). Ma che accade se è Astiage a spuntarla, e Ciro è ucciso in battaglia? Qualcuno dei discendenti del Re Medo riuscirà a sconfiggere Babilonia, Lidia ed Egitto, e a costruire ugualmente un impero esteso dall'Egeo all'India? Se sì, avrà più fortuna dei Persiani contro i Greci a Maratona? Se no, il Medio Oriente resta diviso fra medie potenze fino all'avvento di Alessandro, e gli Ebrei restano schiavi a Babilonia molto più a lungo. Ma come cambia la storia umana senza la grande potenza persiana? Saranno i Lidi a tentare l'invasione della Grecia? E Alessandro si metterà comunque in marcia verso oriente?
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Le risponde Bhrghowidhon:
Nessuno ci crederà, ma questa è una mia ossessione dal 1975... So che è deludente, ma non posso evitare di confessare che opto tuttora per la prima opzione (i Medi come equivalenti dei Persiani) e oltre a ciò, non perché i Medi avessero più possibilità dei Persiani ma perché mi è sempre sembrata un'idiosincrasia storica l'indipendenza spartano-ateniese dalla Persia, resto pure convinto che che tutta la Grecia avrebbe, stavolta letteralmente, medizzato.
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C'è anche la proposta di feder:
Secondo voi, come sarebbe cambiata la storia se il re Cambise non avesse fatto accoppare suo fratello Bardiya (lo Smerdi degli storici greci) per l'errata interpretazione di un vaticinio?
Io trovo questo PoD uno dei più interessanti, perché di questo personaggio sappiamo poco e niente. Certo, difficile che si rivelasse un sovrano peggiore del sanguinario fratello, ma allo stesso tempo Bardiya avrebbe anche potuto essere un fallito, o un inetto. Erodoto dice che Bardiya era nobile e similissimo a Ciro nell'aspetto. Se così fosse, Bardiya avrebbe potuto proseguire le campagne di espansione dell'impero oltre la misura raggiunta da suo fratello nel corso del suo regno.
Papabili direzioni d'espansione sono la Tracia, la Grecia, la Libia, l'India e la Scizia. Personalmente tenderei ad escludere quest'ultima, perché i persiani hanno sempre faticato ad ottenere il controllo delle pianure (vedi la spedizione di Dario in loco). Tracia e Libia potevano offrire ben misero bottino al re dei re, tanto che storicamente della loro sottomissione si occupò un distaccamento di truppe rilasciato dall'esercito principale al comando di un generale di frontiera.
Sulla Grecia ho un'opinione controversa: forse non tutti saranno d'accordo con me, ma voglio provare ad esporla comunque. Io ritengo possibile una sua conquista, ma dannosa. Mi spiego meglio. Nelle fonti d'epoca, viene estensivamente descritto come il popolo ellenico vivesse una sorta di simbiosi economica con l'Oriente, tanto che quando il commercio greco diminuì il volume del proprio scambio con la Persia in seguito all'esito della spedizione di Serse, volgendosi piuttosto verso l'Italia e i Celti, tutto il complesso territoriale di domini governato dagli Achemenidi entrò in crisi.
Se dunque dobbiamo immaginare di porre a capo di questo regno un novello Ciro, e non un Serse, l'unica direzione d'espansione fruttuosa resta l'India. Rendiamoci conto che se a Bardiya riuscisse la sottomissioni del subcontinente, l'impero ammasserebbe entro i suoi confini la stragrande maggioranza dell'umanità. Quanto è realistica questa possibilità? Per me, abbastanza. Consideriamo infatti come il territorio indiano fosse disposto al tipo di guerra che erano soliti combattere i persiani: larghe pianure irrorate da grandi fiume che bloccano la ritirata degli eserciti, raggiunti dunque dalle avanguardie a cavallo persiane e costretti a ingaggiare battaglia, per finire poi ad essere sommersi dalla sovrabbondanza numerica persiana. Gli assedi di grandi città dell'India sarebbero stati lunghi, ma in ultima analisi inutili.
Questa conquista aprirebbe la strada a un'integrazione ben maggiore dell'India all'interno del mondo antico, tanto che alla caduta degli Achemenidi (ma questa avverrebbe?) Besso potrebbe rifugiarsi proprio oltre l'Indo, dando origine a un piccolo potentato revanscista, oggetto di noie per i Seleucidi. Pensiamo anche alle conseguenze religiose: se lo zoroastrismo si radica in India, il tradizionale politeismo indù potrebbe spaccarsi tra varie fazioni, tanto che all'arrivo del cristianesimo San Tommaso troverebbe terreno fertile per espandere la sua comunità.
E dopo Bardiya? Dipende. Storicamente, il principe non ebbe figli. Però può ben darsi che vivendo egli di più, possa generarne. Oppure, il re potrebbe adottare uno dei suoi numerosi parenti come successore, risparmiando all'impero quel devastante periodo di guerra civile che scaturì dall'inganno ordito dai Magi contro le pretese dinastiche di Dario Istaspide. Se vogliamo essere conservativi, possiamo far succedere proprio lui al trono... Il che sarebbe un esito ambiguo per la Persia, stante che proprio Dario storicamente archiviò la fase delle grandi conquiste per dedicarsi alla riorganizzazione delle province e del tributo dovuto da ciascuno dei suoi sudditi.
Con le maggiori risorse ottenute, Dario mercante potrebbe agire da subito la spedizione contro la Grecia suggeritagli dalla moglie Atossa, evitando dunque la disastrosa scampagnata in Scizia della nostra timeline, però non darei per scontato un esito positivo. Con la flotta degli Ioni a sua disposizione, credo che a Dario sarebbe convenuto maggiormente ottenere la sottomissione di Cartagine, anche a prezzo di una rivolta della Fenicia, così da proiettare la propria influenza virtualmente sull'intero bacino del Mediterraneo, e lasciar perdere le ambizioni sulla povera Europa.
Ma alla fine, queste sono solo mie speculazioni. Voi cosa ne pensate?
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Gli risponde Perchè No?:
Direi che questo figlio esemplare di Ciro
è probabilmente il frutto della propaganda dell'epoca di Dario per rendere
Cambise più criticabile.
In questo scenario mi dico che anche l'Egitto dovrebbe avere un'altro destino.
Appena conquistato, già dimenticato per altri grandi progetti. Non sarebbe
difficile immaginare che le ribellioni del V secolo a.C. riuscirebbero in
anticipo con un'altra XXVIII Dinastia. Questa indipendenza sarebbe o no legata
alla spedizione ateniese in Egitto?
A dir la verità, non sono neanche sicuro che Cambise sia stato così malvagio come si dice. Ci sono solo fonti greche (sempre a lui ostili) e persiane dell'epoca di Dario per giudicarlo. Conosciamo Cambise solo per la sua conquista sanguinaria dell'Egitto, ma su questo capitolo ci sono molte esagerazioni ed invenzioni. La conquista è stata violenta, è sicuro, ma l'archeologia non conferma la distruzione sistematica dei templi. Vediamo l'elite egiziana collaborare rapidamente con il nuovo potere. La storia con i gatti all'assedio di Pelusio è un'invenzione. La storia del toro Apis ucciso da Cambise sembra anch'essa inventata (abbiamo la tomba del toro di quell'epoca, ed è stato seppellito da Cambise con tutti gli onori tradizionali). Il resto dei racconti sulla sua crudeltà non superano la media degli altri re persiani.
E se invece pensassimo ad una Timeline dove Cambise non muore in anticipo e rporta l'ordine dopo la ribellione dello pseudo-Bardiya? Possiamo riprendere la maggior parte delle tue idee anche con Cambis,e ma piuttosto che verso l'India lo vedo volgersi verso l'Africa del Nord. Dopo l'Egitto sarebbe il turno di Cirene, ma forse anche di Cartagine e infine la Sicilia. Probabilmente Policrate di Samo farebbe lo stesso una brutta fine, ma paradossalmente potrebbe essere visto con approvazione dai Greci del continente.
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Anche Lord Wilmore ci ha messo lo zampino:
Nuova puntata dell'Intelligenza Artificiale messa al servizio dell'ucronia: Dario il Grande di Persia con il suo esercito di un milione di uomini supera le leggendarie Porte di Ferro (tra i monti Hissar e la valle del fiume Oxus/Amu Darja, oggi in Uzbekistan) e muove alla conquista della Cina!
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E Perchè No? gli ha risposto:
Dove dovrebbe incontrare dei regni divisi e in guerra tra di loro, con una dinastia Zhou fantoccia al centro. Non essendoci ancora stato Yíng Zhèng, il titolo di Shi Huangdi ("primo imperatore" della Cina unificata) potrebbe assumerlo lui!
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Passiamo alla versione dell'ucronia persiana propostaci da Inuyasha Han'yō:
Pausania fa ambo
336 a.C. (POD): Filippo II, re di Macedonia, viene assassinato insieme al figlio Alessandro III da Pausania, una delle sue guardie del corpo. incerto resta il movente: c’è chi parla che la mano del sicario (ucciso dopo poco il duplice delitto) sia stata armata da un potente santuario greco che vedeva male l'influenza di re Filippo sui santuari, o addirittura dall’impero persiano, dato che il sovrano macedone stava preparando una spedizione militare contro di esso. Comunque nuovo re di Macedonia diventa Aminta IV, 29 anni, che rimanda la guerra contro la Persia a data da destinarsi, essendo interessato a rafforzare la sua posizione sul trono.
335 a.C.: Dario III diventa re dei Persiani.
Aminta IV distrugge Tebe, ribellatasi al dominio macedone.
330 a.C.: L'esploratore marsigliese Pitea inizia un viaggio d'esplorazione dell'Oceano Atlantico, diretto alla Manica e al Mare del Nord.
325 a.C.: Pitea di Marsiglia documenta la sua visita nelle terre britanniche.
323 a.C.: Aristotele è rinviato a giudizio con l'accusa di empietà. Fugge da Atene, e si rifugia a Calcide, nell'Eubea.
320 a.C.: Teofrasto comincia lo studio sistematico della botanica.
318 a.C.: Dario III reprime una ribellione in Palestina.
315 a.C.: La città greca di Tebe ricostruita da Aminta IV.
306 a.C.: Muore a 74 anni il re dei re Dario III, sul trono di Persia gli subentra il figlio Dario IV, 30 anni.
305 a.C.: L’imperatore indiano Chandragupta Maurya cerca di rivendicare il Punjab, ma viene sconfitto da Dario IV.
302 a.C.: Muore a 63 anni il re di Macedonia Aminta IV, gli succede il figlio Aminta V, 27 anni.
295 a.C.: Aminta V conquista la Polis di Sparta, annettendola al suo regno.
288 a.C.: Aristarco sostiene che il Sole è il centro dell'universo.
280 a.C.: Aristarco, utilizzando la dimensione dell'ombra che la Terra proietta sulla Luna, determina che il raggio della Luna è pari a un terzo di quello terrestre.
278 a.C.: I Galli irrompono nell'Asia Minore; una vittoria sulle loro orde di Dario IV si dice essere stata l'origine del suo soprannome, Mazda (dal persiano "mazdāh-", "saggio").
271 a.C.: Muore a 65 anni Dario IV, gli succede il figlio Serse III, 35 anni.
270 a.C.: Serse III tenta di invadere, senza successo, il vicino regno di Macedonia. La successiva pace di Pella, firmata l’anno seguente, ristabilisce lo status quo.
265 a.C.: Archimede di Siracusa, uno dei massimi scienziati di ogni tempo, studia la vite (meccanica) e il peso specifico.
264/241 a.C.: I guerra Punica, Roma sconfigge Cartagine e annette Sicilia, Corsica e Sardegna.
262 a.C.: Muore a 67 anni Aminta V, gli succede il figlio Perdicca IV, 32 anni.
255 a.C.: Eratostene inventa la sfera armillare.
248 a.C.: Arsace, satrapo della Partia, detronizza e uccide l’ultimo sovrano achemenide Serse III, per poi auto-incoronarsi imperatore col titolo di Arsace I. Nasce la dinastia degli Arsacidi, sotto la quale l’impero persiano riprende forza, dopo un lungo periodo di decadenza.
247 a.C.: Arsace I reprime nel sangue una rivolta separatista in Egitto.
238 a.C.: Guerra di 6 mesi tra il regno di Macedonia e l’impero persiano, al termine del quale i Parti occupano le isole dell’Egeo, Creta e Cipro.
232 a.C.: Secondo alcuni storici decisamente controcorrente in questa data i persiani scoprono il Nuovo Continente (l’America) con una flotta composta da sei navi guidata dal capitano Rata e dal navigatore Maui che risale il corso del Nilo fino al Mar Rosso per poi attraversare prima l'Oceano Indiano e poi l'Oceano Pacifico e infine per approdare sulle coste dell'odierno Cile. Tuttavia non esiste alcuna prova a sostegno di tale tesi.
230 a.C.: Concezione del Crivello di Eratostene.
225 a.C.: Eratostene di Cirene calcola la circonferenza della Terra e inventa la sfera armillare.
219 a.C.: Il medico Arcagato emigra dal Peloponneso a Roma, dando inizio all'ondata di sapienti che portarono la cultura greca a Roma.
218/202 a.C.: Seconda guerra punica: il generale cartaginese Annibale varca le Alpi e cala in Italia seminando distruzione e morte, ma Roma passa al contrattacco e porta la guerra sul suolo nemico; riesce anche a sconfiggere la Macedonia, alleatasi a Cartagine. Alla fine l’urbe esce vittoriosa e ottiene il dominio assoluto del Mediterraneo occidentale, mentre quello orientale è appannaggio dei Parti.
213 a.C.: Muore a 77 anni il re macedone Perdicca IV, gli succede il figlio Perdicca V, che ha già 50 anni.
211 a.C.: Muore Arsace I, gli succede il figlio Arsace II.
203 a.C.: Muore re Perdicca IV, stroncato dal dolore per la sconfitta subita contro Roma. Gli succede il figlio Filippo III, che ha 30 anni.
202 a.C.: Cartagine diventa uno stato cliente di Roma.
197 a.C.: Le legioni romane di Flaminio battono le falangi di Filippo III di Macedonia nella Battaglia di Cinocefale in Tessaglia.
191 a.C.: Muore Arsace II, gli succede Friapazio.
190 a.C.: Battaglia di Lymachea combattuta tra Romani e Macedoni.
189 a.C.: La maggior parte della Tracia finisce sotto controllo Romano sotto la supervisione di Scipione l'Africano.
183 a.C.: Il generale cartaginese Annibale, in fuga dai Romani, si rifugia in Persia, dove l’imperatore Friapazio rifiuta di estradarlo verso Roma. Raffreddamento dei rapporti tra repubblica romana e impero partico. Annibale si mette al servizio di Friapazio.
180 a.C.: Annibale conquista l’India nord-orientale per conto del re dei re.
178 a.C.: Muore Filippo III, gli succede il figlio Archelao III, 20 anni.
176 a.C.: Muore Friapazio, gli succede il figlio Fraate I.
167 a.C.: La Macedonia, sconfitta dai romani, viene divisa in quattro province indipendenti tra loro.
163 a.C.: Tolomeo di Commagene si ribella all'Impero partico, proclamando la Commagene indipendente e fondando il Regno di Commagene, che però ha breve durata. In pochi mesi Fraate I lo riconquista, e Tolomeo è messo a morte.
151 a.C.: Muore Fraate I, gli succede il fratello Mitridate I, 44 anni.
149/146 a.C.: Terza guerra punica (che sarà l’ultima): Roma rade al suolo Cartagine e annette i suoi territori, creando la provincia d’Africa. Malumore della Persia, che teme che i romani possano tentare di espandersi in Egitto e in Asia Minore.
148 a.C.: La Macedonia, la Tracia, l'Epiro e la Tessaglia diventano province Romane.
146 a.C.: Quinto Cecilio Metello sconfigge la Macedonia e la Grecia (ribattezzata Acaia), rendendole province romane.Distruzione di Corinto a seguito della repressione romana seguita alla rivolta greca capeggiata da Andrisco.
138 a.C.: Muore Mitridate I, gli succede il figlio Fraate II, 33 anni.
130 a.C.: Ipparco scopre la precessione degli equinozi.
129 a.C.: Eclissi solare totale, usata da Ipparco di Nicea per calcolare la distanza intercorsa tra Terra e Luna.
118 a.C.: Muore Fraate II, gli succede lo zio Artabano I.
117 a.C.: La provincia di Dalmazia all'est del mare Adriatico è aggredita nuovamente da Roma.
113 a.C.: Muore Artabano I, gli succede il figlio Mitridate II.
110 a.C.: Viene costituito il regno sudarabico di Himyar, che finirà con la conquista persiana nel VI secolo d.C.
100 a.C.: La Persia conquista l’impero Sunga, nell’India nordorientale. La capitale Pataliputra viene incendiata dagli invasori e brucia per tre giorni.
96 a.C.: La Cirenaica è annessa all’impero persiano.
89 a.C.: Atene si ribella a Roma, ma la rivolta viene repressa facilmente nel sangue.
88 a.C.: Muore Mitridate II, gli succede Orode I.
75 a.C.: La Partia conquista il regno indiano di Kalinga.
74/69 a.C.: Lunga guerra tra l’impero persiano e il regno Satavahana, che controlla gran parte del Deccan. Nonostante la feroce resistenza degli indiani, lo stato indiano capitola e diventa l’ennesima satrapia persiana.
58/52 a.C.: Giulio Cesare conquista la Gallia per conto di Roma.
53 a.C.: Battaglia di Nicomedia in Asia Minore. L'esercito dei Parti di Orode I, comandato da Surena, distrugge le legioni di Marco Licinio Crasso (il quale muore nella battaglia). Le insegne verranno restituite ad Ottaviano Augusto, dopo un'intensa azione diplomatica, dal successore Fraate III.
49/45 a.C.: La repubblica romana è dilaniata da una cruenta guerra civile, tra i sostenitori di Giulio Cesare e quelli di Gneo Pompeo. Questi ultimi vengono sconfitti e Cesare diventa de facto il padrone di Roma, mentre Pompeo si rifugia presso Ctesifonte, dove resterà fino alla morte in un esilio dorato. Tuttavia nel 44 Cesare è eliminato da una congiura ordina da un gruppo di senatori aristocratici. Tale evento innesca una nuova guerra civile che si concluderà con l’ascesa al potere di Ottaviano Augusto, che nel 27 diventerà il primo monarca dell’impero romano.
40 a.C.: La Persia conquista i regni del sud del Deccan (Chera, Chola, Pandya, Ay), ultimando la conquista del subcontinente indiano.
37 a.C.: Muore Orode I, gli succede il figlio Fraate III.
34 a.C.: Ottaviano pacifica la Dalmazia, l'Illyricum e la Pannonia, mentre Marco Antonio conquista la Dacia.
20 a.C.: Il re parto Fraate III restituisce a Roma in seguito all'azione diplomatica di Augusto le insegne partiche dell'esercito di Crasso sconfitto a Nicomedia.
7 a.C.: Nasce a Betlemme di Giudea Gesù di Nazareth, figlio di Giuseppe e Maria. Sarà il fondatore del cristianesimo.
2 a.C.: Muore Fraate III, gli succede il figlio Fraate IV.
2 d.C.: Gaio Cesare incontra Fraate IV, re dei Parti, con il quale stipula una pace per ottenere le isole egee e Creta.
4 d.C.: Muore Fraate IV, gli succede Orode II.
6 d.C.: Muore Orode II, gli succede Vonone I.
9 d.C.: Dopo la disfatta di Teutoburgo Roma rinuncia alla conquista della Germania, trincerandosi dietro il Reno.
11 d.C.: Termina il regno di Vonone I sulla Partia. Al suo posto sale sul trono di Partia Artabano II, appartenente alla dinastia arsacide.
18 d.C.: Conquista persiana dell’Arabia, compresi i regni di Saba e Himyar.
20 d.C.: Filone di Siracusa (HL Alessandria) definisce la
filosofia "la domestica della teologia".
26 d.C.: Roma reprime la rivolta delle tribù tracie.
27 d.C.: Gesù viene battezzato e comincia la sua vita pubblica, predicando pace,
amore e uguaglianza tra gli uomini presso le masse. Grazie al suo carisma si
circonda di innumerevoli seguaci, tra cui 12 che diventeranno i suoi fedeli
apostoli. Tuttavia, la nuova religione viene vista come una minaccia dalla corte
di Ctesifonte, legata allo Zoroastrismo.
30 d.C.: Gesù viene giustiziato a Gerusalemme, ma il suo operato prosegue per
opera dei suoi discepoli, che danno vita a varie comunità in tutto l’impero
partico.
34 d.C.: L’impero partico conquista il regno Kushan, spingendo i suoi confini
settentrionali fino al lago d’Aral. I romani respingono una offensiva degli
Iazigi in Dacia.
38 d.C.: Muore Artabano II, gli succede Vardane I.
40 d.C.: Il Norico e la Mauretania vengono incorporati nell'Impero romano.
42 d.C.: Gli odierni territori di Algeria e Marocco diventano province romane.
Annessione del regno di Mauritania all'Impero Romano. I Romani prendono il
controllo di Ceuta, utilizzando il suo porto per scopi principalmente militari.
43 d.C.: La Persia colonizza l’arcipelago delle Socotra, al largo dello Yemen.
44 d.C.: La Mauretania diventa una provincia romana.
47 d.C.: Muore Vardane I, gli succede sul trono del pavone Gotarze I.
50 d.C.: I Romani apprendono la fabbricazione e l'utilizzo del sapone dai Galli.
Erone di Atene inventa una turbina a vapore.
51 d.C.: Muore Gotarze I, gli succede Vologase I, 50 anni.
54 d.C.: L’impero persiano fonda empori commerciali lungo le coste della
Somalia.
58/63 d.C.: Roma tenta di espandersi verso oriente invadendo l’Asia Minore e
l’Egitto, ma l’impero partico respinge gli invasori e si ritorna allo status
quo.
64 d.C.: Grande incendio di Ctesifonte: le origini di tale disastro sono tuttora
sconosciute. La capitale imperiale brucia per una settimana, si contano migliaia
di vittime e 200.000 senza-tetto. Vologase I punta il dito contro i cristiani e
dà inizio a feroci persecuzioni nei loro confronti, che mietono innumerevoli
vittime.
66/70 d.C.: Prima rivolta giudaica: gli Zeloti, una setta ebraica
fondamentalista, si ribella al dominio Arsacide, allo scopo di ripristinare
l’indipendenza dell’antico regno di Israele. Le forze ribelli tengono testa ai
persiani per circa 4 anni, prima di essere sbaragliate (alcune frange
resisteranno fino al 73). Distruzione del tempio di Gerusalemme. Intanto a Roma
l’imperatore Nerone si suicida per sfuggire alla cattura da parte delle legioni,
che si sono rivoltate contro di lui. L’impero romano piomba nel caos.
72 d.C.: Vespasiano ordina l'inizio dei lavori di costruzione del Colosseo,
originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium.
78 d.C.: Vologase I muore, gli subentra sul trono il figlio Vologase II.
80 d.C.: Vologase II viene detronizzato dallo zio Pacoro II.
85/88 d.C.: La provincia della Dacia viene invasa dai Sarmati. Lo stesso
imperatore Domiziano si pone al comando di una imponente spedizione militare di
100.000 uomini. Alla fine i Sarmati devono ritirarsi.
89 d.C.: Fondazione di Aquincum, l'odierna Budapest.
98 d.C.: Il generale cinese Ban Chao, che ha appena assoggettato il bacino del
Tarim per conto della dinastia Han, su ordine dell’imperatore He Di invia
l’esploratore Gan Ying verso est, allo scopo di raggiungere l’impero romano e
avviare relazioni diplomatiche con esso. Egli però non ci arriverà mai, convinto
a tornare indietro dalle sue guide partiche, che temevano che l’impero persiano
avrebbe perso il suo ruolo di intermediatore tra Roma e Cina, danneggiando in
tal modo la sua economia.
101-106 d.C.: Inizia la conquista della Caledonia (Scozia, nella HL Dacia) da
parte dell'imperatore romano Traiano, contro Gorlacon, re dei Pitti. Verrà
ridotta a provincia.
105 d.C.: Muore Pacoro II, gli subentra sul trono Vologase III.
106 d.C.: Traiano annette definitivamente la Caledonia come provincia all'Impero
romano.
113 d.C.: Inaugurata a Roma la colonna Traiana, su cui sono
rappresentate le varie fasi della conquista della Caledonia.
114 d.C.: L’impero Persiano conquista il regno di Meroe, che sorge presso
l’attuale Sudan, lungo le rive del Nilo.
115-117 d.C.: Seconda rivolta giudaica, repressa dai persiani.
117 d.C.: Grazie alla conquista della Caledonia, sotto Traiano l'Impero Romano
raggiunge la massima espansione territoriale.
122 d.C.: Erezione del Vallo di Adriano, dal nome del nuovo imperatore romano,
nella provincia d’Africa. Scopo dell’opera difensiva è proteggere la provincia
dagli attacchi dei Berberi.
124 d.C.: I parti reprimono nel sangue una ribellione indipendentista nel nord
dell’India.
132-135 d.C.: Terza rivolta giudaica, repressa dai persiani.
140 d.C.: Vologase III respinge gli attacchi degli Alani (un popolo che vive nel
Caucaso) contro l’Anatolia.
147 d.C.: Muore Vologase III, gli subentra Vologase IV.
156 d.C.: Spedizioni militari romane in Caledonia, per sopprimere una rivolta.
162-165 d.C.: L’impero romano conquista l’Hibernia (attuale Irlanda).
166 d.C.: I Quadi e i Marcomanni invadono l'Impero romano e giungono ad Aquileia,
dove vengono fermati da Marco Aurelio. Alcuni mercanti persiani giungono a Óc Eo,
nel Regno del Funan.
169 d.C.: Inizia la seconda guerra dei Marcomanni. Le tribù germaniche invadono
i confini dell'Impero Romano. Dall'Africa del Nord i Mori invadono la Penisola
iberica.
170 d.C.: Invasione di Quadi e Marcomanni fino nell'Italia settentrionale.
Assedio di Aquileia che resiste all'ondata barbara fino all'arrivo
dell'imperatore Marco Aurelio.
175 d.C.: Marco Aurelio sconfigge i Quadi e i Marcomanni penetrati fino ad
Aquileia: i due popoli si stanziano sul confine, promettendo truppe ausiliarie.
180 d.C.: Muore Marco Aurelio, gli subentra il figlio Commodo che regnerà fino
al 192.
191 d.C.: Muore Vologase IV, gli succede Vologase V.
203 d.C.: Eruzione esplosiva del Vesuvio.
208 d.C.: Muore Vologase V, gli subentra Vologase VI.
216 d.C.: Respinta una offensiva romana verso l’Asia Minore, l’imperatore
Caracalla deve abbandonare i suoi sogni di gloria.
224 d.C.: Il satrapo della Media Ardashir si ribella a Vologase VI dando inizio
ad una guerra che porterà alla caduta dell'impero dei Parti e alla fondazione di
quello dei Sasanidi.
226 d.C.: Ardashir sbaraglia le forze lealiste e si autoincorona imperatore del
neonato impero Sasanide col titolo di Ardashir I; la capitale è Ctesifonte.
Vologase VI e la sua corte fuggono in India, di cui dichiarano l’indipendenza.
Ardashir lascia fare, visto che deve tenere d’occhio l’impero romano, che
insidia l’Egitto e l’Anatolia. Inoltre egli, fervente sostenitore dello
Zoroastrismo quale religione di stato dell’impero, aumenta la repressione nei
confronti del Cristianesimo.
235/284 d.C.: L’impero romano, dopo la fine della dinastia dei Severi, piomba in
un periodo di anarchia militare: in questo periodo vengono eletti imperatori
comandanti militari dalla lunga esperienza maturata sui campi di battaglia,
amati dalle loro truppe e che, per questo, ricevono il potere assoluto dal
proprio esercito. Sono le legioni o la potente guardia pretoriana, in
definitiva, a decidere quando dare (in cambio di gratificazioni e privilegi) e
quando togliere il potere imperiale ai loro rappresentanti, spesso eliminati
dopo pochi anni (se non pochi mesi) di esercizio del potere.
241 d.C.: Muore Ardashir I, gli subentra il figlio Shapur I.
243 d.C.: Shapur I tenta di invadere la Grecia, ma i romani ributtano a mare le
forze d’invasione.
244 d.C.: Filippo il Germanico (HL l’Arabo) diviene imperatore romano e nomina
"Cesare" il figlio Marco Giulio Severo Filippo.
247 d.C.: Celebrazioni dei mille anni dalla fondazione della Città Eterna.
Nonostante la difficile situazione politica e militare, Filippo l'Arabo,
imperatore, indice 100 giorni di festività imponenti e fastosissime, con stragi
di fiere in tutte le principali arene dell'Impero. Infatti da Roma a Verona, da
Pozzuoli a Leptis Magna in tutte le principali colonie negli anfiteatri 100 e
più giorni di grandiose festività portano l'unità e lo splendore dell'Impero ad
un fascino raggiunto solamente nel beatissimum saeculum.
252 d.C.: Il futuro imperatore Valeriano I ricrea la Legione III Augusta per
combattere i Berberi. Epidemia di peste a Cartagine. Il re Sasanide Sapore (Shahapur)
I invade il regno di Axum ed installa sul trono axumita il figlio Hormizd
(Ormisda), destinato poi a succedergli sul trono sasanide.
253 d.C.: I Goti saccheggiano Atene per la prima volta.
263 d.C.: i Goti distruggono Efeso.
267 d.C.: Invasione dei Goti nell'Illirico.
268 d.C.: Gli Alemanni invadono l'Italia. Prima apparizione dei Visigoti.
270 d.C.:
Muore Shapur I, gli succede il figlio Ormizd I. L’Etiopia viene ridotta a
provincia.
273 d.C.: Muore Ormizd I, gli subentra Bahram I.
276 d.C.: Muore Bahram I, gli succede sul trono il figlio Bahram II.
279 d.C.: Respinta una invasione di Blemmi nell’Egitto Persiano.
284/305 d.C.: Regno di Diocleziano, che mette fine al periodo di anarchia
militare nell’impero romano.
293 d.C.: Muore Bahram II, gli succede il figlio Bahram III, che però muore a
sua volta dopo soli 4 mesi. Il suo posto viene preso da Narsete.
298 d.C.: I Romani conquistano l’Anatolia con Diocleziano e questa diviene parte
dell'impero (ma lo sarà solo per breve tempo).
302 d.C.: Muore Narsete, gli succede il figlio Ormizd II.
305 d.C.: Durei persecuzioni contro i cristiani da parte dei Sasanidi.
306 d.C.: In India cade la dinastia dei Parti, Chandragupta I fonda l’impero
Gupta che comprende l’intero subcontinente. Rivalità col vicino impero sasanide.
309 d.C.: Muore Ormizd II, gli succede il figlio Shapur II, che regnerà per un
settantennio.
313 d.C.: Muore Diocleziano: in questa Timeline non ha istituito la tetrarchia,
essendo il territorio romano meno esteso, e non ha abdicato. Il senato designa
quale suo successore Massenzio, governatore d’Italia e Africa che come prima
cosa sconfigge e uccide in battaglia presso il Ponte Milvio Costantino, che
aveva tentato di usurpare il trono.
317 d.C.: Massenzio si associa al trono il figlio Valerio Romolo, 23 anni (in
questa Timeline non è annegato nel Tevere nel 309).
323/326 d.C.: Spedizione militare di Massenzio oltre il Reno e conquista della
Germania. Roma spinge il suo confine fino all’Elba, ma deve fronteggiare
continue ribellioni da parte dei vari popoli germanici (Frisoni, Franchi,
Cherusci, Burgundi ecc.).
332 d.C.: Massenzio sconfigge i Rugi ed annette il loro territorio.
337 d.C.: Massenzio pianifica una spedizione contro i Sasanidi, ma si ammala e
muore a 59 anni. Gli succede sul trono il figlio Valerio Romolo, che ora ha 43
anni e che preferisce espandersi in Europa, piuttosto che attaccare il vasto e
potente impero persiano.
343 d.C.: Juti e Angli, provenienti dallo Jutland, compiono scorrerie nel nord
della provincia di Germania, ora pacificata. Valerio reagisce occupando la
penisola e compiendo un massacro dei due popoli suddetti. Creazione della
provincia di Cimbrica.
348 d.C.: Spedizioni navali romane sulle coste della Scandinavia, dopo che i
popoli che la abitano hanno compiuto raid contro le coste di Germania e Cimbrica.
352/355 d.C.: Roma conquista i territori dell’attuale Polonia.
358 d.C.: Valerio Romolo si associa al trono il figlio Giuliano, 30 anni.
363 d.C.: Muore a 69 anni Valerio Romolo, gli succede il figlio Giuliano. Egli
sposta la capitale da Roma a Lutezia (Parigi).
367 d.C.: Incursioni dei Balti nella provincia di Viadua (Polonia), respinte da
Giuliano.
370 d.C.: Gli Unni raggiungono il Don.
378 d.C.: I visigoti si ribellano al dominio di Roma, ma la rivolta viene
stroncata nel sangue.
379 d.C.: Muore Shapur II, gli succede il fratello Ardashir II.
381 d.C.: In Grecia si svolgono i giochi della CCXC Olimpiade. In questa TL i
giochi olimpici non vengono banditi. Intanto l’imperatore Giuliano accoglie nel
suo impero il popolo degli Ostrogoti in qualità di federati. Essi sono in fuga
dagli Unni, un popolo guerriero nomade di ceppo turco proveniente dalla Siberia
meridionale.
383 d.C.: Muore Ardashir II, gli succede Shapur III.
388 d.C.: Muore Shapur III, gli succede Bahram IV.
395 d.C.: Muore l’imperatore romano Giuliano, e dopo poco l’impero è dilaniato
da una feroce guerra di successione che contrappone i suoi due figli, Arcadio e
Onorio. Inoltre scende in campo Stilicone, generale di origini vandale, che mira
ad assumere il potere. Tale lotta di potere indebolisce inevitabilmente
l’impero.
397 d.C.: Approfittando della guerra civile che dilania l’impero di Roma, Bahram
IV sferra un'offensiva grazie alla quale si impadronisce dell’Africa Romana.
400 d.C.: Stilicone sconfigge Onorio e Arcadio, e assume la
guida dell’impero. È il primo di origini barbare. Muore Bahram IV, gli succede
sul trono sasanide Yazdgard I. Nel sudest asiatico l’impero Gupta conquista il
regno di Anuradhapura, situato nell’attuale Sri Lanka.
404 d.C.: Ultima competizione di gladiatori a Roma.
410 d.C.: Stilicone viene eliminato da Alarico, suo braccio destro, che si
auto-incorona imperatore.
412 d.C.: Alarico sposta la capitale imperiale da Lutezia a Berolinum (Berlino),
così da tenere d’occhio la provincia di Viadua.
420 d.C.: Alarico tenta la riconquista delle province africane, ma il suo
tentativo viene respinto ed egli cade in battaglia. Il senato elegge quale suo
successore Teodorico, già governatore della Dacia.
421 d.C.: Muore anche l’imperatore sasanide Yazdgard I, gli succede sul trono il
figlio Bahram V.
429 d.C.: Nuovo tentativo romano di riprendersi le province africane, nuovamente
respinto, e un contrattacco persiano mette a rischio il controllo di Roma sulla
Grecia e sulla Tracia. Teodorico decide quindi di gettare la spugna e firma un
trattato di pace coi Sasanidi.
438 d.C.: Muore Bahram V, gli succede il figlio Yazdgard II.
441 d.C.: Un terremoto colpisce Roma, danneggiando il Portico di Ottavia, il
Colosseo e alcuni templi pagani, tra cui quello di Vesta.
443 d.C.: Vengono restaurate le Terme di Massenzio (HL di Costantino) a Roma,
danneggiate da un terremoto l'anno precedente.
445 d.C.: Attila, re degli Unni, mette fine alla diarchia col fratello Bleda,
uccidendolo e mascherando l’omicidio come un incidente di caccia.
447 d.C.: Attila viene sconfitto nella Battaglia di Malva dalle truppe
dell'impero romano.
451/453:
Attila ci riprova, attaccando la provincia di Viadua e mettendola a ferro e
fuoco. L’imperatore Teodorico alla notizia dei saccheggi e delle stragi
perpetrate dagli Unni muore di dolore, il suo successore Torismondo incarica il
generale romano Flavio Ezio di respingere l’orda unna; questi infligge una dura
sconfitta agli invasori nella Battaglia dei Campi Catalaunici (località situata
presso il fiume Oder, ribattezzato Viadua dai Romani). L’anno successivo Ezio
riconquista la provincia di Viadua, aiutato dal fatto che l’esercito unno è
stato falcidiato da una grave epidemia. Attila è costretto a riparare presso il
suo campo trincerato, situato sul basso Volga, dove morirà nel 453. Il regno da
lui creato va in pezzi.
457 d.C.: Muore Yazgard II, gli succede Ormizd III.
459 d.C.: Muore Ormizd III, gli succede Peroz I.
461 d.C.: Torrismondo elimina il generale di origini Gote Ricimero, che aveva
tentato di detronizzarlo.
467/470 d.C.: Roma estende i suoi confini fino al fiume Dnepr e al Mar Baltico,
assoggettando i Balti.
472 d.C.: Eruzione esplosiva del Vesuvio, le ceneri investono gran parte
dell'Europa allarmando addirittura Bisanzio (qui mai diventata Costantinopoli).
476 d.C.: Torrismondo viene detronizzato e ucciso dal generale Flavio Oreste.
Questi, dopo pochi mesi, viene a sua volta eliminato dal suo compagno d’arme
Odoacre, di origini erule, che con l’appoggio del senato diventa nuovo
imperatore.
477 d.C.: Odoacre respinge un assalto persiano contro la Sicilia.
480 d.C.: L’impero Gupta respinga un'invasione sasanide.
484 d.C.: Muore Peroz I, gli succede il fratello Balash.
488 d.C.: Muore Balash, il suo successore è Kavad I.
493 d.C.: Il governatore della Gallia Afranio Siagrio si ribella a Odoacre e
marcia su Berolinum, uccidendolo e assumendo il trono. Tuttavia viene
assassinato a sua volta da Teodorico, generale di origini ostrogote (da non
confondersi con l’imperatore omonimo, di origini visigote). Egli si proclama
imperatore, appoggiato dal senato e dall’esercito.
496 d.C.: Teodorico riporta la capitale imperiale da Berolinum a Roma.
502/506 d.C.: Guerra romano-persiana, che si conclude con un nulla di fatto.
512 d.C.: Eruzione esplosiva del Vesuvio.
520 d.C.: Inaugurato a Bisanzio uno smisurato tempio dedicato al dio Ahura Mazda,
principale divinità dello Zoroastrismo.
521 d.C.: Iniziano a Ravenna i lavori di costruzione di un tempio dedicato a
Venere.
526 d.C.: Muore Teodorico, il senato designa quale suo successore Belisario, il
più giovane magister militum (generale) dell’impero, avendo 26 anni.
529 d.C.: Fondazione, presso Montecassino, di un tempio dedicato a Marte, dio
della guerra.
530 d.C.: Il navigatore di origini irlandesi Brendano, per conto di Belisario,
esplora l’Atlantico settentrionale, toccando le Orcadi e le Shetland, arrivando
a scoprire l’Islanda, da lui ribattezzata Thule.
531 d.C.: Muore Kavad I, gli succede Cosroe I.
533/534 d.C.: Roma conquista la Scandinavia, assoggettando non senza difficoltà
le bellicose tribù che vi abitano.
535/553 d.C.: Belisario sferra una vasta offensiva verso est, contro i popoli
slavi. Nel giro di quasi un ventennio egli spinge le frontiere romane fino agli
Urali e al Caucaso. Durante la cosiddetta guerra romano-slava si distinguono
alcuni valenti generali, tra i quali Teodato, Vitige, Totila e Teia.
539 d.C.: Mercanti persiani raggiungono via mare il sud della Cina, stabilendo
contatti col regno Liang meridionale.
545/550 d.C.: I Sasanidi fondano empori commerciali lungo le coste indonesiane e
filippine, che servono da collegamento tra la Persia e la Cina meridionale.
554 d.C.: L’imperatore sasanide Cosroe I rafforza la presenza militare ai
confini con il Caucaso, temendo colpi gobbi da parte di Roma.
562 d.C.: Rinnovata la pace tra Romani e Sasanidi.
563 d.C.: Un’epidemia di peste flagella l’impero sasanide, causando numerose
vittime.
565 d.C.: Muore Belisario (detto dai posteri il Grande), il senato designa quale
suo successore Totila, eroe della guerra romano-slava.
572 d.C.: Muore Totila, gli succede sul trono imperiale Alboino, generale di
origini longobarde e veterano della guerra romano-slava, che da tempo si era
associato al trono.
579 d.C.: Muore Cosroe I, gli subentra Ormizd IV.
582 d.C.: Muore Alboino, il senato designa quale suo successore Flavio Maurizio,
nativo di Bononia (Bologna, HL di Arabisso) e generale di alto rango. Egli
ordina di rafforzare la marina imperiale, per contrastare eventuali attacchi
navali sasanidi alle città costiere.
590 d.C.: Muore Ormizd IV, gli subentra alla guida dell’impero Cosroe II, che ha
appena 20 anni.
593 d.C.: In Giappone viene edificato il Santuario di Itsukushima.
603 d.C.: L’imperatore romano Maurizio si associa al trono il figlio primogenito
Massenzio II (chiamato così in onore del conquistatore della Germania).
607 d.C.: Lavori di restauro al pantheon di Roma. Inizia la costruzione del
tempio buddhista Hōryū-ji a Ikaruga-no-Sato, nei pressi di Nara, in Giappone.
612 d.C.: Muore Flavio Maurizio, gli succede sul trono di Roma il figlio
Massenzio II, 29 anni.
614 d.C.:
Cade la dinastia Gupta in India, e l’impero da essa creato si balcanizza in vari
staterelli. Il regno Anuradhapura riacquista la sua indipendenza.
616 d.C.: L’impero sasanide conquista i
regni indiani di Kashmir, Multan e Sind.
622 d.C.: I sasanidi assoggettano i regni di Gurjar e Vallabhi.
628 d.C.: Il regno indiano di Harsha respinge un'invasione persiana. Muore
Cosroe II e gli succede Kavad II.
635 d.C.: Viene adoperata in Hispania la penna d'oca come strumento di
scrittura.
641 d.C.: Muore Kavad II, gli succede Ardashir III, ultimo rappresentante della
dinastia sasanide. Fondazione di Keshti (HL al Fustat, il Cairo).
645 d.C.: Muore Massenzio II, il senato sceglie quale suo successore Rotari,
generale di origini longobarde. Egli emana un nuovo codice di leggi, il
cosiddetto Codex Rotharianum.
652 d.C.: Il generale arabo Mu'awiya ibn Abi Sufyan detronizza e uccide Ardashir
III, auto-incoronandosi imperatore e fondando una nuova dinastia, quella degli
Omayyadi. La capitale imperiale viene trasferita da Ctesifonte a Damasco.
654 d.C.: Gli Omayyadi conquistano Rodi.
661 d.C.: Giappone: fine del regno di Saimei e inizio del regno di Tenji.
664 d.C.: Le armate persiane conquistano l’India settentrionale, dove si è
creato un vuoto di potere.
672 d.C.: Muore l’imperatore Rotari, gli succede il figlio Rodoaldo, 35 anni.
674 d.C.: Gli omayyadi conquistano il regno Kannauji.
677 d.C.: Primo atto regio conosciuto scritto su pergamena. I precedenti sono
scritti su papiro, il quale però in quest'epoca diventa impossibile da reperire.
680 d.C.: Muore Mu'awiya, gli succede il figlio YazidibnMu'awiya.
685 d.C.: Eruzione esplosiva del Vesuvio.
691 d.C.: Muore Yazid, gli succede il figlio Mu'awiyaibnYazid, 30 anni.
700 d.C.: Muore Rodoaldo, il senato elegge quale suo successore il generale di
origini franche Pipino. Fiero avversario dei persiani.
701 d.C.: Muore anche l’imperatore Omayyade Mu'awiyai bn Yazid, gli succede il
figlio al-Walid ibn Abd al-Malik, 33 anni.
710 d.C.: Gli Omayyadi conquistano il regno indiano di Magadha.
711 d.C.: Dopo un fallito tentativo di invadere la Spagna romana, l’impero
Omayyade decide di spostare le sue mire verso l’India, di cui già controlla la
parte settentrionale. I primi a cadere sono i regni di Odra eKalinga.
712 d.C.: Viene redatto il Kojiki Cronaca di Antichi Eventi, la prima storia del
Giappone.
713 d.C.: Gli Omayyadi conquistano i regni indiani di Somavamsis e Vengi. Muore
Pipino, gli succede il figlio Carlo Martello, 23 anni.
716 d.C.: Il regno indiano di Pallava viene conquistato dagli Omayyadi.
717 d.C.: Anche il regno di Pandya, nell’estremo sud del Deccan, cade in mano
agli Omayyadi.
718 d.C.: Muore al-Walid ibn Abd al-Malik, gli succede Omar II ibn 'Abd al-'Aziz,
36 anni.
721 d.C.: Crollo del Regno Chalukya (l’ultimo stato indiano indipendente) a
seguito dell'invasione da parte del generale Tariq ibn Ziyad.
722 d.C.: Gli Omayyadi conquistano i regni di Nepal e Kamarupa.
724/726 d.C.: Gli Omayyadi sconfiggono i popoli Thai e Mon-khmer,
assoggettandoli alla loro autorità.
728 d.C.: Gli Omayyadi conquistano i regni di Champa e Lavo.
729 d.C.: Anche il regno di Chenla cade di fronte alle armate persiane, la
capitale Isanapure viene messa a ferro e fuoco.
730 d.C.: Gli Omayyadi conquistano la penisola di Malacca, strappandola al regno
di Srivijaya, che all’epoca controlla le isole di Giava e Sumatra.
732 d.C.: Battaglia di Canton, gli Omayyadi osano troppo e tentano di invadere
la Cina retta dalla dinastia Tang, ma incassano una rovinosa disfatta per mano
dell’imperatore Xuanzong, che uccide in battaglia il suo omologo persiano Omar.
Il suo successore Yazid II firma un trattato di pace coi cinesi. Fine
dell’ondata espansiva Omayyade, che ha creato un impero vastissimo (tale vastità
però è anche causa di instabilità).
738 d.C.: Ambasciatori persiani raggiungono l’impero del Kanem, un regno
africano situato nei pressi del lago Chad. Avvio di relazioni diplomatiche e
commerciali tra Kanem e impero Omayyade.
741 d.C.: Muore Carlo Martello, gli succede il figlio Carlomanno, che ha 34
anni.
747 d.C.: Paolo Diacono scrive la Historia Romanorum, storia di Roma dalla
fondazione fino ai suoi tempi.
750 d.C.: Yazid II viene detronizzato e assassinato da Abu l-Abbas al-Saffah,
satrapo della Cappadocia. Fine della dinastia Omayyade e inizio della dinastia
Abbaside. Sotto di essa inizia lo sfaldamento dell’impero persiano.
753 d.C.: Indipendenza del regno di Nanzhao (Cina meridionale) dall’impero
Abbaside.
756 d.C.: Il regno di Champa restaura la propria indipendenza, liberandosi dal
giogo Abbaside.
760 d.C.: Muore di vaiolo Abu l-Abbas al-Saffah, suo fratello al-Mansur diventa
nuovo imperatore Abbaside.
762 d.C.: Fondazione di Baghdad, destinata a diventare una delle principali
città dell’impero. Al-Mansur vi pone la sua capitale.
765 d.C.: Muore Carlomanno, gli succede il fratello Pipino (detto il breve per
la sua bassa statura), 51 anni.
768 d.C.: Muore Pipino, e l’impero romano viene diviso tra i suoi due figli,
Carlomanno I e Carlo Magno: al primo spetta la pars orientis
(Sarmatia+Scandinavia+Viadua), al secondo la pars occidentis (Dalla Germania
alla Lusitania, compresi i Balcani, la Grecia, le isole britanniche e Thule). La
capitale occidentale è Aquisgrana, quella orientale Varsovia (HL Varsavia).
774 d.C.: Carlo Magno inaugura nella sua capitale uno smisurato tempio dedicato
a Odino, re degli dei secondo la religione germanica/scandinava.
775 d.C.: Muore al-Mansur, gli succede il figlio al-Mahdi.
778 d.C.: Fondazione del regno del Tahert, situato nelle attuali Algeria,
Tunisia e Tripolitania.
781 d.C.: Il regno di Axum ripristina la sua indipendenza, scacciando i
persiani.
785 d.C.: Muore al-Mahdi, gli succede il figlio al-Hadi.
788 d.C.: Indipendenza del Marocco sotto la dinastia Idriside.
790 d.C.: Navigatori dell’impero romano d’oriente, su incarico di Carlomanno I,
esplorano il mare del nord, scoprendo un arcipelago situato a nord della
provincia di Scandinavia. Esso viene ribattezzato Aviarium, per via delle varie
specie di uccelli che vi abitano (HL Svalbard) e annesso alla pars orientis.
793 d.C.: Navigatori dell’impero romano d’Occidente scoprono le isole Canarie,
abitate dai Guanci, un popolo pacifico. Esse vengono subito subito annesse alla
pars occidentis.
800 d.C.: Prima eruzione del Monte Fuji, in Giappone.
806 d.C.: Una spedizione navale romana scopre le isole Azzorre, subito annesse
dall’impero d’Occidente. Muore l’imperatore d’oriente Carlomanno I, gli succede
il figlio Pipino II, 30 anni.
808 d.C.: La capitale degli Abbasidi si sposta a nord da Baghdad a Samarra.
810 d.C.: I persiani si ritirano dall’Indocina, dove si forma l’impero Khmer,
guidato da Jayavarman II. Anche i regni di Lavo e Haripunjaya ritornano
indipendenti.
814 d.C.: Muore Carlo Magno, sul trono dell’impero d’Occidente gli succede il
figlio Ludovico il Pio, 36 anni.
818 d.C.: Muore al-Hadi, gli succede il figlio Hārūn al-Rashīd, 52 anni. Egli
riporta la capitale a Baghdad.
820 d.C.: Nell'impero persiano nasce l'algebra.
827 d.C.: Indipendenza dello Yemen dall’impero Abbaside.
832 d.C.: L’imperatore abbaside Hārūn al-Rashīddà avvio a Baghdad alla
costruzione del centro di insegnamento superiore della Bayt al-Ḥikma.
836 d.C.: Muore Hārūn al-Rashīd, gli succede il figlio al-Maʾmūn, 50 anni.
840 d.C.: Muore l’imperatore romano d’Occidente Ludovico il Pio, gli succede il
figlio Lotario I.
845 d.C.: Una spedizione navale romana raggiunge un arcipelago al largo della
costa occidentale dell’Africa. I navigatori romani lo ribattezzano Promontorium
Viride (HL Capo Verde) e ne prendono il possesso in nome dell’impero
d’occidente. Muore l’imperatore d’oriente Pipino II, gli succede il figlio
Tachiprando.
851 d.C.: L’impero persiano perde il controllo dell’India, che riacquista
l’indipendenza sotto la dinastia Rashtrakuta.
855 d.C.: Muore Lotario I, gli succede Ludovico I il giovane.
863 d.C.: L’impero romano d’Occidente conquista il regno idriside, riducendolo a
provincia. L’avventuriero di origini scandinave Rjurik uccide l’imperatore
d’oriente Tachiprando e usurpa il trono, prendendo il nome di Rjurik I.
868 d.C.: Anche il Tahert viene conquistato dall’impero romano d’occidente.
L’impero abbaside rafforza la sua presenza militare nel Nord Africa per
prevenire eventuali colpi gobbi da parte dei Romani, ma intanto perde il
controllo dell’Arabia.
870 d.C.: L’Egitto acquisisce l’indipendenza dall’impero abbaside isolando le
province africane da quelle asiatiche (seguono a ruota i regni di Makuria e
Alodia). Muore al-Maʾmūn, gli succede sul trono il nipote al-Wathiq.
874 d.C.: Il navigatore romano occidentale Igolfur Arnarson, originario dello
Jutland, scopre la Groenlandia.
875 d.C.: Muore Ludovico il giovane, gli succede Ludovico II, detto il
germanico. Egli sposta la capitale da Aquisgrana a Roma.
880 d.C.: L’impero Abbaside perde anche la sua parte orientale, dove nasce un
regno indipendente, il Sistan. Muore l’imperatore al-Wathiq, gli succede il
fratello al-Mutawakkil. Muore anche Rjurik, gli succede Oleg, il quale sposta la
capitale da Varsovia a Kiev.
885 d.C.: Muore Ludovico II, gli succede il figlio Carlo III, detto il grosso.
890 d.C.: Approfittando della debolezza dell’impero abbaside, Roma gli sottrae
le province africane e prepara in segreto l’invasione dell’Egitto.
895 d.C.: Gli Ungari, un popolo di stirpe asiatica guidati dal loro condottiero
Arpad, varcano gli Urali e invadono l’impero romano d’oriente, ma Oleg li
sconfigge in battaglia nei pressi del fiume Volga e li obbliga a ripiegare oltre
i confini imperiali.
899 d.C.: Nuovo tentativo degli Ungari di invadere in forze l’impero romano
d’oriente (detto anche impero slavo, in contrapposizione all’occidente
latino-germanico). Anche stavolta lo zar (imperatore) Oleg li affronta in
battaglia e li sconfigge, stavolta in maniera definitiva. Essi si ritirano verso
la Siberia e non rimetteranno più piede in Europa. Muore Carlo il grosso. Il
senato (chiamato a scegliere un successore in mancanza di eredi naturali)
designa come nuovo imperatore Guido da Spoleto, governatore dell’Italia e primo
imperatore di stirpe italica dopo una lunga serie di imperatori provenienti
dalle province.
900 d.C.: L’impero d’occidente conquista l’Egitto.
902 d.C.: Muore al-Mutawakkil, gli succede il generale al-Mu'tazz, designato
come erede dal defunto sovrano. Indipendenza dell’Armenia dal dominio abbaside.
907 d.C.: Crollo della dinastia Tang in
Cina e inizio del periodo delle cinque dinastie settentrionali e dei dieci regni
meridionali.
910 d.C.: Muore al-Mu'tazz, gli succede alla guida dell’impero Abbaside
al-Muktafi.
914 d.C.: L’impero romano d’oriente inizia l’espansione oltre gli Urali,
nell’immenso territorio siberiano. Primi scontri con le tribù locali.
920 d.C.: Muore a 65 anni l’imperatore d’Occidente Guido da Spoleto, gli succede
il figlio Lamberto, 40 anni.
922 d.C.: Muore anche l’imperatore slavo Oleg di Kiev, gli succede Igor.
Prosegue l’esplorazione e la colonizzazione della Siberia.
925 d.C.: L’impero romano d’oriente conquista il regno caucasico di Abkhazia e
sottrae agli Abbasidi le province settentrionali.
927 d.C.: Muore al-Muktafi, gli succede al-Muqtadir.
929 d.C.: L’Armenia viene conquistata dall’Impero d’oriente.
930 d.C.: Anche il regno di Vaspurakan viene annesso da Kiev.
935/40 d.C.: L’impero romano d’Oriente e quello d’Occidente, di comune accordo,
sferrano una invasione su larga scala dell’impero abbaside il quale, già
indebolito di suo e invaso da due direzioni crolla rapidamente e viene spartito:
Roma ottiene l’Asia Minore e le regioni affacciate su Mediterraneo e Mar Rosso,
Kiev la Mesopotamia e un frammento di Persia. Al-Muqtadir, ultimo sovrano
abbaside, viene esiliato nel vicino impero Samanide, che si estende dal lago d’Aral
all’Oceano Indiano. Lì resterà fino alla morte.
946 d.C.: Imad al-Dawla conquista Bukhara e abbatte la dinastia Samanide;
nascita della dinastia Buyide, che si oppone all’espansione slava nella regione.
La capitale diventa Shiraz. Muore Igor, sul trono di Kiev gli succede Svjatoslav
I, 16 anni, sotto la reggenza della madre Olga.
950 d.C.: Muore anche Lamberto II da Spoleto, il senato romano elegge quale suo
successore Lotario di Arles, governatore della Gallia, che prende il nome di
Lotario II.
951 d.C.: Imad al-Dawla strappa la Mesopotamia agli Slavi, ma viene respinto
quando tenta di invadere Siria e Anatolia.
954 d.C.: Muore Lotario II, gli succede sul trono d’Occidente Berengario, eletto
dal senato. Inizia la dinastia Anscarica.
955 d.C.: Muore Imad al-Dawla, gli succede 'Adud al-Dawla.
961 d.C.: Accusato di incapacità, Berengario viene deposto dal senato, che
nomina quale suo successore il figlio Adalberto, 30 anni.
964 d.C.: Svjatoslav I prende in mano le redini dell’impero, che intanto ha
raggiunto il fiume Enisio (Enisej).
968 d.C.: Eruzione esplosiva del Vesuvio.
969 d.C.: L’impero Buyide conquista i regni indiani di Kashmir, Multan e Sind
(tre dei tanti nati dalla dissoluzione dell’impero Rashtrakuta).
972 d.C.: Muore Svjatoslav I, gli subentra sul trono slavo il figlio Jaropolk I,
17 anni.
975 d.C.: Muore Adalberto, sul trono dell’impero d’Occidente gli subentra il
governatore della Germania Ottone, che inaugura la dinastia ottoniana.
980 d.C.: Muore Ottone I, gli succede il figlio Ottone II.
983 d.C.: Muore Ottone II, gli succede il figlio Ottone III. Nello stesso anno
si spegne il sovrano Buyide'Adud al-Dawla, rimpiazzato da Sharaf al-Dawla.
986 d.C.: Il navigatore Bjarni Herjólfsson, al servizio dell’impero romano
d’occidente, avvista per primo le coste delle Americhe.
988 d.C.: L’impero d’oriente raggiunge il fiume Aldonio (HL Aldan). Muore il
sovrano Buyide Sharaf al-Dawla, gli succede Samsam al-Dawla.
996 d.C.: In Persia Sabuktigin, già generale dell’esercito, detronizza Samsam,
mettendo fine alla dinastia Buyide e instaurando la dinastia Ghaznavide.
999 d.C.: Il navigatore latino-germanico Sigmundur Brestisson fonda un
insediamento nell’isola di Groenlandia, Frigidus Ventus. Muore Sabuktigin, sul
trono ghaznavide gli subentra il figlio Mahmud.
1000: Il navigatore Leif Erikson, per conto dell’impero d’occidente, approda su
un’isola che chiama Vinland, nella HL Terranova. È il primo europeo a mettere
piede sul continente americano.
1001: Ritornato in patria, Leif riferisce della sua scoperta all’imperatore
Ottone III, il quale si convince che egli sia approdato nella mitica Atlantide,
il continente perduto descritto da Platone, e decide di avviare la
colonizzazione, per espandere i suoi domini oltreoceano.
1001/1004: Leif, alla guida di una spedizione di 20 navi e 1200 uomini ,ritorna
a Vinland, dove fonda un insediamento (Leif). Poi esplora le coste del nuovo
continente, spingendosi a nord, scoprendo la baia di Erikson (HL di Hudson) e le
isole di Nova Britannia (Baffin), Ottone (Victoria) e Nova Hibernia (Ellesmere).
1002: Muore Ottone III, il senato designa quale suo successore Arduino,
governatore dell’Italia.
E poi?