Crossover nippo-robotico

di William Riker

Dedicato all'amica Maria

Mazinga Z e Goldrake

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Prima serie

Anno 1975. La stella Vega esplode in supernova ed il malvagio imperatore Vega, già da un anno in guerra contro i terrestri per il controllo del Sistema Solare, è costretto a trasferirsi armi e bagagli sulla base, posta sulla faccia nascosta della Luna, comandata dai non meno sanguinari Ghandal e Zuryl. Il primo contiene nel suo stesso corpo la propria moglie, il secondo al posto dell'occhio destro ha una protesi computerizzata e parlante. Giunto nel sistema Terra-Luna, Vega decide di allearsi con il terribile Dottor Inferno, un archeologo che ha scoperto il segreto, custodito in alcune tombe dell'antica civiltà micenea, per costruire dei robottoni pressoché invincibili, e lo ha tenuto per sé, sperando di usarlo per partire alla conquista del mondo. Il Dottor Inferno può contare a sua volta su due mostruosi generali: il Barone Ashura, essere ermafrodito il cui corpo è diviso in una metà maschile e una femminile, creato dal Dottor Inferno fondendo assieme due mummie egizie, quella di un uomo e quella di una donna, e restituendo loro la vita; e il Conte Blocken, spaventosa figura di ufficiale nazista riportato in vita dal Dottor Inferno, la cui testa è staccata dal resto del corpo e fluttua a mezz'aria.

A questo punto anche i due difensori dell'umanità, Goldrake e Mazinga Z, si mettono in società per combattere l'assalto che viene loro da due fronti. Koji Kabuto (chiamato Rio Kabuto nella versione italiana), già braccio destro di Actarus e soprannominato Alcor, prende i comandi di un Mazinga Z potenziato dal dottor Procton, che ha già in sé alcune caratteristiche del Grande Mazinga. Venusia, figlia di Rigel e follemente innamorata di Actarus, è gravemente ferita in un attacco del Barone Ashura, e morirebbe se Actarus non le donasse il proprio sangue alieno. Questo sangue le dona poteri paranormali e la trasforma in un'intrepida eroina, che prende il comando del Goldrake 2, velivolo pilotato in precedenza da Alcor e da questi abbandonato in favore di Mazinga Z; il portentoso velivolo è modificato in modo da potersi agganciare sia a Goldrake che a Mazinga Z, dopo che Jet Scrander, velivolo senza pilota che permetteva a Mazinga Z di volare, è andato distrutto in un assalto a sorpresa dei vegani.

In tal modo solo uno dei due robot per volta potrebbe volare; ma un insospettabile vecchietto, prima di morire in seguito alle ferite subite durante un attacco del Conte Blocken, rivela alla sua giovane nipote Maria, di sedici anni, di non essere in realtà suo nonno, ma un aiutante del re del pianeta Fleed che l'ha messa in salvo sulla terra quando era bambina. Maria scopre così di essere la sorella di Actarus, e decide di vendicare il nonno adottivo unendosi alla lotta del fratello contro demoni e vegani; a Maria vengono affidati il Delfino Spaziale e la Trivella Spaziale, velivoli in grado di agganciarsi sia a Goldrake che a Mazinga Z, e di farli spostare sott'acqua e sotto terra, dove sarebbero più vulnerabili.

Invece Sayaka Yumi, giovane figlia del Professor Yumi, uno dei costruttori di Mazinga Z alleatosi con il Dottor Procton, pilota Afrodite A, un robot dalle fattezze femminili potenziato da Procton per poter partecipare alla battaglia. In alcune occasioni Sayaka pilota la Trivella Spaziale mentre Maria è a bordo del Delfino. La rivalità tra Sayaka e Maria, entrambe innamorate di Koji Kabuto alias Alcor, e desiderose di mettersi in luce ai suoi occhi, rischia più di una volta di compromettere la guerra, ma alla fine il carisma di Actarus riesce sempre a rimettere ordine fra gli alleati. È della partita anche il Boss Robot (Borot, "ferraglia", nell'originale giapponese), guidato dagli imbranati ma coraggiosi Boss, Mucha e Nuke, vecchi compagni di scuola di Koji.

Unendo le loro forze, Goldrake e Mazinga Z riescono a respingere tutti gli assalti dei mostri meccanici del Dottor Inferno, che decide allora di chiedere aiuto allo stesso popolo dei Micenei, trasferitosi da millenni nelle viscere della terra dove ha dato vita a una civiltà ipertecnologica. Il Duca Gorgon, ambasciatore del regno, gli concede alcuni dei suoi mostri, che però vengono tutti distrutti dall'accoppiata Actarus-Alcor. Tuttavia un mostruoso robot inviato dai Vegani uccide Stella, la fidanzata di Hayashi, giovane collaboratore di Procton. Furibondo, costui chiede al dottore il permesso di passare ad una lotta più attiva contro i nemici, e così in varie occasioni gli viene affidata la Trivella Spaziale; Hayashi dimostra un notevole coraggio, anche se la sua eccessiva irruenza rischia di far fallire una missione, tanto che Actarus lo rimprovera, sospettando che egli cerchi volontariamente il suicidio in battaglia, mentre nessuno può permettersi di sprecare la propria vita.

Ma ormai si avvicina la resa dei conti finale. Dopo che Sayaka ha eliminato Zuryl e che Maria ha ucciso in duello il barone Ashura, Vega e Ghandal riescono ad eludere la sorveglianza di Procton e di Yumi, sbarcano sulla Terra e uniscono le loro forze a quelle del Dottor Inferno e del Conte Blocken. I nostri eroi accorrono in forze contro i nemici, che hanno messo a ferro e fuoco la città di Yokohama, ma Vega, la cui astronave a forma di dirigibile è atterrata sulla fortezza del Dottor Inferno, la ha circondata con un campo di forze pressoché impenetrabile, mentre ben tre robot da guerra puntano su Tokyo per distruggerla. Alcor mette in salvo l'imperatore del Giappone Hirohito e la sua famiglia dentro la base spaziale di Procton, inutilmente assediata da un robot ai comandi di Fritz, figlio di Zuryl, che vuole vendicare il padre. Ghandal nella sua versione femminile, ai comandi di un robot anch'esso dalle fattezze femminili, impegna severamente Actarus ai comandi di Goldrake, e solo l'arrivo di Venusia ai comandi del Goldrake 2 e di Maria ai comandi del Delfino Spaziale permettono al principe di Fleed di prevalere. Il robot va distrutto ma la sua testa, scagliata nell'Oceano Pacifico dopo essere stata recisa da Goldrake con l'alabarda spaziale, resta intatta. La metà femminile si salva e, avendo capito che per la sua causa tutto è perduto, dopo aver messo fuori combattimento la metà maschile decide di negoziare la pace con i terrestri, offrendo a Goldrake di far saltare per aria dall'interno la fortezza del malvagio Dottor Inferno, in cambio della possibilità di avere asilo sulla Terra. Torna così sull'astronave di Vega, che continua a proteggere la fortezza con il suo scudo di forza, ma quando sta per minarla con una carica ad antimateria la metà maschile di Ghandal riprende il sopravvento e, intuendo il tradimento, uccide la sua metà femminile con la propria pistola laser. Così facendo però condanna anche se stesso, essendosi ferito in maniera gravissima; allora chiede a Vega il permesso di scagliarsi a mo' di kamikaze con la propria nave ammiraglia contro la base spaziale dell'accoppiata Procton-Yumi per distruggerla, dopo essersi avvicinato facendo loro credere di essere la sua metà femminile. Vega acconsente, ma Actarus con i suoi poteri extrasensoriali si rende conto che ai comandi c'è il Ghandal sbagliato, lo distrae facendosi inseguire dal proprio nemico, ossessionato dall'idea di ucciderlo, e lo attira verso le alte scogliere dell'isola di Hokkaido; però all'ultimo momento vira verso l'alto, mentre il grosso e goffo disco di Ghandal si schianta definitivamente sulle rocce insieme al malefico generale.

Intanto Afrodite A, accorsa per difendere la capitale nipponica, viene catturata da un robot dalle tre teste di cane comandato personalmente dal Conte Blocken. Il pauroso generale sta per distruggerla, quando improvvisamente da sotto i suoi piedi emerge la Trivella Spaziale pilotata da Hayashi; unendo le loro forze, i due riescono a disintegrare il Cerbero Robot ed il satanico Conte con la testa separata dal corpo. "Ti devo la vita", mormora Sayaka ad Hayashi, ma non c'è tempo per i convenevoli perchè il terzo mostro robot, un colossale dinosauro, è già alle porte di Tokyo. Su di lui subito convergono Actarus, Venusia, Maria, Hayashi e Sayaka, mentre Alcor, che ai comandi di Mazinga Z ha eliminato Fritz distruggendo il suo robot, decide di provare ad attaccare la fortezza del Dottor Inferno per impedire che questa invii al robot-dinosauro l'energia necessaria per distruggere la capitale. Mazinga Z è danneggiato dal fuoco di difesa del Dottor Inferno, ma comincia caparbiamente ad irraggiare lo scudo di energia con il suo potentissimo raggio termico; il reattore che alimenta Mazinga Z rischia di surriscaldarsi, e Procton cerca di convincere Alcor a desistere, ma questi non ne vuole sapere: "Giuro che non smetterò finché non li avrò mandati tutti quanti all'inferno, fosse l'ultima cosa che faccio!" 

Il dinosauro robot che minaccia Tokyo ha preso in ostaggio un intero vagone ferroviario carico di passeggeri, ma, mentre Maria distrae il mostro, Venusia riesce a tranciare con un raggio disintegratore la sua zampa che regge il vagone, poi afferrato al volo da Afrodite A prima che si schianti al suolo. Il robot, sebbene danneggiato in più punti, riesce a distruggere la gamba destra di Goldrake e ad abbattere la Trivella Spaziale, che non si schianta al suolo solo per la straordinaria prontezza di riflessi di Sayaka, che afferra anche lei. Tuttavia l'intervento provvidenziale del Boss Robot riesce a distrarre il diabolico congegno quanto basta perchè i nostri eroi riescano finalmente a disintegrarlo. Tokyo è salva, ma a questo punto Procton informa i suoi protetti che Alcor sta per saltare per aria con il suo robot. "Tutti alla base del Dottor Inferno!", ordina Actarus, ma Goldrake senza una gamba non può prendere la rincorsa né per rientrare nel disco né per agganciarsi a uno dei suoi mezzi ausiliari. Interviene di nuovo Boss che, dopo aver sollevato Goldrake sulle forti braccia, prende la rincorsa per lui e lo scaglia in aria in modo che possa agganciarsi con il Goldrake 2. A sua volta Hayashi, che si è ripreso, tenta con successo l'aggancio con Afrodite A, che vola per la prima volta unita alla Trivella Spaziale. In tal modo tutti giungono a supervelocità in aiuto di Alcor, che è allo stremo delle forze, e congiungono contemporaneamente le loro superarmi contro i loro arcinemici: Actarus usa il tuono spaziale e i disgregatori multipli che gli fuoriescono dalle nocche delle mani, Venusia il raggio ciclonico, Maria i raggi fotonici, Hayashi le batterie di disintegratori, Sayaka i raggi aurora, mentre il disco di Goldrake scarica tutta la sua pioggia di fuoco; sotto questa terrificante raffica di energia finalmente lo scudo cede, e sia la Fortezza del Dottor Inferno che l'astronave del perfido Vega esplodono definitivamente in un impressionante fungo atomico. Ancora pochi secondi prima dell'esplosione, i nostri eroi odono nel comunicatore la voce impazzita del loro nemico di sempre: "Io sono Vega, il padrone dell'universo!" Poi, solo il silenzio. "Abbiamo distrutto i demoni del male", commenta Actarus con le lacrime agli occhi.

Dopo la vittoria Procton è nominato ministro delle scienze del governo giapponese, Yumi diventa rettore della principale università di Tokyo, e Koji Kabuto è nominato generale dell'aviazione nipponica. Tutto il paese festeggia la loro impresa. Actarus e Maria non tornano su Fleed, ancora inabitabile: il primo sposa Venusia, mentre Maria sposa Alcor; quest'ultimo è di religione cattolica, e Maria si converte per amore. Quanto a Sayaka, si consola rapidamente perchè ha scoperto di amare Hayashi che le ha salvato la vita, e lo sposa; i due si trasferiscono a lavorare in qualità di ingegneri presso la JAXA, l'agenzia spaziale nipponica. Ma i nostri eroi dovranno presto tornare ad unire le loro forze per combattere contro le demoniache armate del Duca Gorgon...

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Seconda serie

Anno 1980. Il Duca Gorgon, ambasciatore del regno sotterraneo di Mikenes, informa il suo signore, il terribile Generale Nero (Ankoku Daishogun nella versione nipponica) della triste fine del suo alleato, il Dottor Inferno, che è stato sconfitto e ucciso dall'accoppiata Mazinga Z - Goldrake. Il re di Mikenes è in realtà un usurpatore che, dopo essersi venduto al Diavolo, ha ucciso il proprio predecessore Kerubinus, si è impadronito del regno con la forza, ha fatto innestare il proprio corpo organico dentro un gigantesco robot per assicurarsi una vita lunghissima, e ha cominciato a trasformare la popolazione in mostruosi soldati robot da combattimento, con l'evidente scopo di conquistare il pianeta Terra. Il Generale Nero sperava che il Dottor Inferno eliminasse ogni difesa del genere umano per poi lasciare il sottosuolo, sostituirsi a lui e riprendere il controllo della superficie così come accadeva nella lontana età micenea; ora che Inferno, Ashura e Blocken hanno fallito, decide di prendere lui stesso l'iniziativa e di attaccare di persona i terrestri, usando tutta la potenza dei suoi devastanti robot da combattimento. Tuttavia il Duca Gorgon fa notare al capo dei Mikenes che il suo alleato ha fallito nonostante l'aiuto degli alieni provenienti dalla stella Vega; come potrà egli sperare da solo di abbattere gli strenui difensori del genere umano, che finora hanno trionfato in ogni battaglia? Il Generale Nero si rende conto che il suo vassallo ha ragione, e si mette alla ricerca di alleati per riprendere l'assalto alla superficie terrestre.

Proprio in quei giorni Hiroshi Shiba, grande campione di Formula Uno, sta correndo il Gran Premio del Pacifico sul Tanaka International Circuit ed è in testa alla gara, quando un'altra auto da corsa lo investe e lo manda fuori strada. La macchina di Hiroshi va completamente distrutta, ma egli, miracolosamente, ne esce illeso. Tutti si chiedono come ciò sia possibile, e lo stesso Hiroshi si interroga su quale Santo del Paradiso possa averlo protetto in questa congiuntura. La stessa sera, rientrato a casa, vede l'amica Miwa Uzuchi riportare a casa suo padre, il professor Shiba, che è il più noto archeologo giapponese, ferito in maniera gravissima: Miwa è la sua assistente e lo ha trovato sul ciglio della strada in quelle condizioni. Prima di morire fra le braccia di Hiroshi, il padre gli confida di essere stato ucciso dagli Haniwa, e gli consegna un paio di guanti e un medaglione. Miwa, che è segretamente innamorata di Hiroshi, gli fa notare che è impossibile che suo padre sia stato assassinato dagli Haniwa, perchè questo è il nome della casta guerriera di un antico popolo che dominava il Giappone più di duemila anni fa, in epoca protostorica; il giovane pilota tuttavia giura che, se anche ad uccidere suo padre fossero stati dei fantasmi, non avrà pace finché non li avrà ricacciati nel profondo dell'Inferno.

Goldrake e Jeeg RobotIl giorno dopo Hiroshi, che si è messo il medaglione donatogli dal padre, sente fuoriuscire da esso proprio la sua voce, che gli ordina di raggiungere la Fortezza della Scienza. Il giovane non può far altro che obbedire, e raggiunge il grande complesso costruito dal dottor Procton e dal professor Yumi sulle rive dell'Oceano Pacifico, potenziando la precedente base della lotta contro i Vegani, dopo aver convinto l'imperatore e il primo ministro ad investire molti fondi in un grande complesso destinato a fare da sentinella contro altri eventuali attacchi alieni o demoniaci. La Fortezza è davvero gigantesca e rappresenta certamente il massimo sforzo intellettuale del pensiero umano in tutta la sua storia. Quivi giunto, oltre a Procton, Hiroshi trova anche Actarus, Koji Kabuto e il professor Dairi, amico di suo padre. Ma la sorpresa più grossa è per lui ancora da scoprire: con l'aiuto di Procton, prevedendo lo scatenarsi di una nuova, terribile guerra tra civiltà che in epoche diverse hanno dominato il pianeta Terra, Shiba ha riversato tutta la sua personalità e le sue conoscenze in un supercomputer, che parla con la sua voce e mostra su uno schermo la sua immagine. "Su Fleed lo facevamo con i grandi filosofi e scienziati, affinché diventassero praticamente immortali e noi potessimo godere del loro consiglio", spiega Actarus a un incredulo Hiroshi. Proprio l'immagine del padre rivela al figlio di potersi trasformare in un robot, Jeeg, destinato a difendere l'umanità contro i perfidi mostri Haniwa.

"Ma gli Haniwa sono morti da due millenni!" protesta Hiroshi, sempre più disorientato.

"Non è così", gli spiega Koji/Alcor. "Abbiamo registrato un'insolita fonte di energia nelle profondità del Giappone. Abbiamo motivo di ritenere che l'impero Yamatai non si sia estinto all'avvento di Jimmu Tenno, il primo imperatore storico del Giappone, ma sia semplicemente entrato in ibernazione dentro le profondità dell'arcipelago, in attesa di ritornare alla vita e riconquistare il pianeta. Qualcosa o qualcuno deve averli risvegliati, essi hanno aggredito tuo padre e lo hanno ucciso per impedirgli di portarti quei guanti e quel medaglione."

"Ma perchè? Perchè proprio lui e non voi, che avete il comando della Fortezza della Scienza?"

"La Fortezza è comandata da me", dice una voce alle sue spalle. Hiroshi si volta. "Kenzo Kabuto? Il famoso esperto di cibernetica? Vi credevo morto in un incidente atomico!"

"Sono stato salvato grazie ad impianti cibernetici provenienti dalla tecnologia del pianeta Fleed", gli spiega il padre di Koji Kabuto. "Il dottor Procton ha insistito perchè la nomina toccasse a me. Quanto a tuo padre, egli deve aver compiuto delle scoperte archeologiche di cui gli Haniwa vogliono certamente impossessarsi. Le stesse che ti hanno permesso di sopravvivere all'incidente mortale di ieri."

"Quali scoperte?" domanda Hiroshi all'immagine informatica del padre, ma questa per il momento non risponde. Né Hiroshi ha tempo per insistere, perchè arriva improvvisamente la notizia che due enormi robot stanno devastando la città di Fukuoka.

"Allora è cominciata", commenta tristemente Alcor.

"Già", è l'unica risposta di Actarus, che prende la rincorsa verso il nascondiglio segreto di Goldrake, sotto la Fortezza della Scienza.

Quando Koji giunge a Fukuoka con Mazinga Z agganciato al Delfino Spaziale, pilotato da sua moglie Maria, si rende conto che è uno dei giganteschi robot di Mikenes a mettere a ferro e fuoco la città. "Sono stati loro a risvegliare gli Haniwa per avere degli alleati nella guerra contro di noi!" comprende finalmente il giovane eroe. "Ma ora lo fermerò io!"

Nonostante Maria gli suggerisca di chiedere rinforzi alla Fortezza della Scienza, Koji caparbio decide di attaccare il mostro, che si rivela però più forte del previsto, e danneggia in modo gravissimo Mazinga Z, che resta in pezzi sul campo di battaglia, mentre Maria tenta inutilmente di distrarre l'attenzione dell'orribile guerriero mezzo uomo e mezzo robot. Goldrake, giunto a Fukuoka con il Goldrake 2 pilotato dalla sposa Venusia, non può accorrere in suo aiuto perchè tenuto impegnato dall'altro robot, lanciato stavolta dagli Haniwa. Per Koji/Alcor sarebbe la fine, se il simulacro elettronico del professor Shiba non ordinasse a Hiroshi di lanciarsi con la sua moto alata da un dirupo e di congiungere i pugni. Subito il giovane subisce una trasmutazione molecolare e si trasforma nella testa di un robot potentissimo: Jeeg Robot d'Acciaio! Immediatamente Miwa, che si è messa ai comandi del velivolo Big Shooter progettato da Kenzo Kabuto, materializza le restanti parti del corpo del robot, che così si presenta fortissimo sul campo di battaglia. Subito Jeeg affronta il mostro di Mikenes per impedirgli di uccidere Alcor, rimasto seriamente ferito ed ormai incapace di continuare la lotta. Nel frattempo Maria atterra, carica il suo malconcio sposo sul Delfino Spaziale e riparte per riportare il marito alla Fortezza, dove solo la medicina aliena lo potrà curare. Quanto a Jeeg, lo scontro con il robot miceneo è terribile e Hiroshi è ancora inesperto ma, dopo aver sprecato parecchi colpi, grazie ai consigli del padre riesce ad afferrarlo e a disintegrarlo con i Superneutroni. Subito dopo accorre in soccorso di Goldrake e lo aiuta a mettere fuori combattimento anche il robot dell'impero Yamatai. Fukuoka è salva, ma Mazinga Z è perduto per sempre.

"Pazienza, potenzieremo Goldrake e Jeeg con nuovi componenti", sentenzia Kenzo Kabuto. Suo figlio Koji, che si è rimesso ed è assetato più che mai di vendetta per la perdita del suo robot, riprende la guida del Goldrake 2, mentre Venusia passa ai comandi del Delfino e Maria a quelli della Trivella Spaziale. Jeeg e Goldrake, Hiroshi ed Actarus si coalizzano per combattere i nemici che provengono dal lontano passato dell'umanità, e la guerra a colpi di robottoni torna ad infuriare più violenta che mai.

Il Dottor Procton scopre ben presto che a capo del neonato impero Yamatai c'è la tremenda regina Himika, coadiuvata dai mostruosi generali Ikima, Amaso e Mimashi, tutti dotati di poteri paranormali: Ikima ha la pelle verde, Amaso è coperto di scaglie e Mimashi è per metà drago (il loro ricordo ancestrale provocò le raffigurazioni di tanti demoni della mitologia nipponica). Maria tuttavia viene ingannata da Mimashi, che una notte le proietta nella mente false immagini telepatiche: le fa così credere che il padre di lei e di Actarus sia ancora vivo e detenuto nelle prigioni Yamatai, cosa invero impossibile, perchè quando il pianeta Fleed fu distrutto dai vegani, gli Yamatai dormivano ancora nella roccia. Tuttavia Maria cade nell'inganno, salta a bordo della Trivella Spaziale e prima che la possano fermare si lancia verso il cuore della terra, con il solo risultato di venire catturata dagli Haniwa, che la torturano per farle rivelare i segreti della Fortezza della Scienza. Maria non cede, ed allora Ikima decide di scagliare contro la Fortezza un robot guerriero sulla cui testa è incatenata la sorella di Actarus. Tuttavia Goldrake e Jeeg uniscono le loro forze: mentre Hiroshi riesce ad afferrare il mostro per le gambe, Actarus recide la sua testa con l'Alabarda Spaziale e Koji, al comando del Goldrake 2, riesce ad afferrare al volo sua moglie e a portarla in salvo. Maria decide di sottoporsi ad un trattamento per potenziare i propri poteri telepatici in modo da impedire altre "intrusioni" mentali da parte degli Haniwa. Siccome la Trivella Spaziale è andata perduta, Procton e Kenzo Kabuto mettono a punto un robot dalle fattezze femminili più avanzato di Afrodite A, chiamato Venus Alfa, che con Goldrake e Jeeg forma una triade praticamente invincibile; Maria si mette ai suoi comandi e promette di far pagare agli Haniwa le torture che ha subito da parte loro. Invece Koji continua a pilotare il Goldrake 2, Venusia il Delfino Spaziale e Miwa il Big Shooter.

Intanto però, tentando di sondare la mente di Maria, Ikima e Amaso hanno scoperto che al comando di Jeeg c'è Hiroshi, un individuo apparentemente invulnerabile e dotato di poteri sovrumani, e cominciano a sospettare che la sua invulnerabilità sia legata alla Campana di Bronzo, antico prodotto della civiltà Yamatai, un reattore subnucleare in grado di estrarre un'energia praticamente illimitata dal cuore dei quark e di aprire anche "porte tra i mondi". I ministri di Himika intensificano perciò la loro lotta contro gli uomini della Fortezza della Scienza.

Ma neanche i Mikenes restano con le mani in mano: essi dispongono di una base colossale a forma di isola, fatta costruire dal Duca Gorgon, e di una gigantesca fortezza volante di oltre 600 metri di diametro, chiamata Mikeros. A dirigere l'attacco sono i sette generali del regno, tutti mezzi uomini e mezzi robot, che rappresentano le sette classi dei mostri di Mikenes: Yuri Caesar per i mostri umani, Drayato per i rettili, Vardallah-Birdler per gli uccelli, Lord Rygan per i mammiferi, Scarabeth per gli insetti, Anghoras per pesci ed anfibi e Hardias per gli spiriti delle tenebre. Nonostante riportino spesso danni rilevanti, Goldrake, Jeeg e Venus Alfa escono vincitori da ogni battaglia. Sotto i colpi di Goldrake cadono prima il malefico Duca Gorgon, che vistosi perduto tenta inutilmente di farsi saltare per aria assieme ad Actarus e a Venusia, e poi la Marchesa Yanus, esperta di intrighi. Infine, avendo perso i suoi più fidi bracci destri, lo stesso Generale Nero scende in battaglia per affrontare il robot di Fleed in un epico duello all'arma bianca, mentre Himika tiene impegnato Jeeg e Miwa con due robot gemelli. Sia Goldrake che il generale robot subiscono danni gravissimi nello scontro; alla fine, dopo essere riuscito a spezzare entrambe le gambe meccaniche di Goldrake immobilizzandolo, il Generale Nero, che gronda sangue da ogni parte, gli urla:

"Principe di Fleed! Finirò all'inferno, ma non ci andrò certo da solo! Preparati a morire!"

Ciò detto, gli si scaglia contro con la sua spada sguainata, ma Actarus ha la forza di sollevare le grandi katane che ha sottratto a un altro robot eliminato poco prima, e il Generale Nero vi rimane infilzato. Quando si solleva, ha una delle katane piantate in mezzo al volto, che gli spunta dal petto. "Ce l'ho fatta", esulta invano: "ho spedito Goldrake all'altro mondo! Cantate per me un canto di vittoria che mi aiuti a sopportare i tormenti dell'inferno!"

Ciò detto, si disintegra in una terribile esplosione di energia. Ma, nonostante il terrore di Procton, Venusia, Maria, Koji e di tutti gli altri eroi della nostra storia, la superlega aliena di Goldrake resiste e la moglie può portare in salvo Actarus nella fortezza, mentre Jeeg, che finalmente si è sbarazzato dei mostri Haniwa di turno, accorre e porta a casa sulle spalle anche Goldrake, che viene riparato dallo stesso Actarus, rimessosi dalla batosta grazie alla sua fibra eccezionale.

I Mikenes, che hanno perso il loro capo, decidono allora di evocare Satana, che richiama dalla morte il Dottor Inferno. Lo spirito di questi entra in un robot terrificante, il Gran Maresciallo del Demonio, che viene incaricato del comando delle operazioni al posto del Generale Nero. Il Gran Maresciallo è ancora più spietato di lui, in quanto sa di essere un fantasma redivivo e di non avere più nulla da perdere: i suoi mostri si rivelano, se possibile, ancora più potenti dei precedenti, e arrivano spesso ad un passo dalla vittoria finale. Ma, se Satana combatte con i Mikenes, Dio sembra essere invece dalla parte degli eroi della Fortezza della Scienza che, in un modo o nell'altro, riescono sempre faticosamente a spuntarla. Una delle battaglie più epiche avviene quando il Gran Maresciallo tenta con i suoi robot di distruggere la città di Roma, meta di molti turisti giapponesi e sede di quel Papato che il demonio considera tra i suoi peggiori nemici in terra. Prima, il 13 maggio 1981, un sicario turco pagato dal Gran Maresciallo tenta di assassinare Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, ma una suora gli devia il braccio, il Papa è solo ferito di striscio e la folla inferocita lincia l'attentatore. Visto il fallimento, il robot fantasma decide che è ora di smetterla di tergiversare e scatena i suoi robot contro la Città Eterna. Allora la sezione superiore della Fortezza della Scienza, comandata direttamente dal computer che riproduce le fattezze del dottor Shiba, si alza in volo e raggiunge l'Italia, ponendo in salvo il governo italiano e il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Venus Alfa agganciata al Goldrake 2 atterra invece nei Giardini Vaticani, Koji Kabuto e sua moglie Maria (entrambi cattolici) penetrano nei Palazzi Apostolici e tentano di convincere Giovanni Paolo II a porsi in salvo sul loro disco prima del peggio, ma il Gran Polacco rifiuta di abbandonare la propria sede vescovile e i fedeli che gli sono stati affidati dallo Spirito Santo. Allora Goldrake 2 resta nei Giardini e ricopre l'intera Città del Vaticano con un campo di forza messo a punto dal dottor Kenzo Kabuto, rendendo vani i colpi di un robot anch'esso a forma di demonio; Venus Alfa muove invece contro questo mostro, ma soccomberebbe senza l'aiuto di Jeeg Robot, che lo trapassa con il raggio protonico. Goldrake e Venusia intanto scagliano nel Mar Tirreno un altro orribile robot, che ha raso al suolo il palazzo di Montecitorio ormai evacuato, e lo finiscono con il tuono spaziale. Tutti i fautori del salvataggio di Roma vengono ricevuti in udienza privata da Giovanni Paolo II, che nomina Kenzo Kabuto membro della Pontificia Accademia delle Scienze, scrive l'Enciclica "Dominum et Vivificantem", per ringraziare Dio della salvezza sua e della Città Eterna, e bandisce un Anno Santo di Ringraziamento per il 1983.

Di lì a poco Giovanni Paolo II si reca in visita pastorale in Giappone per rendere omaggio ai caduti di Hiroshima, e dietro invito di Kenzo Kabuto si reca anche alla Fortezza della Scienza, nella quale viene scoperta una lapide che ricorda la sua visita. Il Papa si sofferma anche a parlare con il professor Shiba virtuale. Subito dopo Actarus gli mostra il suo disco celato nei sotterranei della Fortezza e, siccome Karol Wojtyla è sinceramente ammirato alla vista di quella meraviglia tecnologica, Maria gli propone:

"Santità, le andrebbe un giretto sul mio robot?"

Il segretario Stanislao Dziwisz inorridisce, ma il Santo Padre lo ignora e accetta di buon grado. Così, nella cabina di pilotaggio di Venus Alfa sono aggiunti due sedili dotati di cintura di sicurezza, su cui siedono il Papa e il terrorizzato segretario. Guidato dalle mani esperte di Maria, il robot dalle sembianze femminili esce dalla base, poi balza in aria e si aggancia al Goldrake 2, iniziando a volare sempre più in alto. Dziwisz si copre gli occhi con le mani e comincia a recitare freneticamente il rosario, ma il Papa sorride:

"Andiamo, Stasha! Dopo tanti viaggi, ci mancava proprio un giretto nello spazio!!"

Subito Venus Alfa è circondata da Goldrake inserito nel disco, dal Delfino Spaziale, dal Big Shooter e da Jeeg che vola agganciato ai missili perforanti, tutti in formazione per scortare Giovanni Paolo II. "E' bello per una volta essere capostormo", sorride Maria, al settimo cielo. I nostri eroi compiono un volo suborbitale, poi rientrano nell'atmosfera. Ad un tratto un robot di Mikenes sbucato da dietro una nuvola li attacca, ed allora Maria porta via il Santo Padre dal campo di battaglia, mentre Goldrake e Jeeg hanno facilmente ragione dell'incauto aggressore. Quando Venus Alfa torna alla base, Dziwisz è bianco come un cencio lavato, mentre Karol Wojtyla è più entusiasta che mai di tutto ciò che ha potuto vedere.

"Se avessi ancora vent'anni, credo che combatterei anch'io al vostro fianco", sorride il Papa, ma Alcor risponde:

"Può farlo comunque, pregando per noi e per la nostra vittoria finale."

"Su questo potete contarci. Le porte degli Inferi non prevarranno!"

Evidentemente i nemici dell'umanità ignorano questo consolante ammaestramento evangelico. Infatti il fallimento del Gran Maresciallo convince Himika e i suoi scherani ad agire con maggior decisione e senza attendere aiuti da parte dei Mikenes: così, con un colpo di mano, il perfido Ikima riesce a rapire Hiroshi, a radiografarne il petto e a scoprire che c'è qualcosa attaccato al suo cuore.

"La Campana di Bronzo!" esclama esterrefatto il perfido generale: "i miei sospetti erano fondati!"

Ikima tenta allora di vivisezionare Hiroshi per asportare la Campana di Bronzo, ma a quel punto Koji Kabuto, Venusia e Miwa fanno irruzione nella base Haniwa e liberano Hiroshi, che afferra Ikima per il collo:

"Qualunque sia il segreto che io custodisco nel mio petto, tu adesso lo conosci, ma non potrai raccontarlo a nessuno, perchè ora ti ucciderò!"

L'intervento di Amaso e di Mimashi salva Ikima e costringe i nostri a ritirarsi, ma Hiroshi vuole sapere ed affronta il computer con le fattezze di suo padre.

"Non combatterò oltre se non mi riveli il segreto tanto a lungo inseguito dagli Haniwa, che tengo chiuso nel mio petto!"

"E va bene", risponde il processore. "Venticinque anni fa, durante una ricerca archeologica, scoprii un'antica campana di bronzo appartenuta al popolo Yamatai, e decifrandone le iscrizioni capii che gli Haniwa avevano conoscenze scientifiche avanzatissime, tali tra l'altro di consentire loro di vivere in animazione sospesa per venti secoli. Quella maledetta campana è in realtà un reattore potentissimo, in grado di trasmutare la materia e di aprire varchi tra dimensioni parallele; se cadesse nelle loro mani, permetterebbe loro di conquistare il Giappone e forse tutto il mondo, dopo aver sconfitto anche i Mikenes. Dovevo assolutamente nasconderla, ed il posto più sicuro mi è sembrato il tuo cuore. Tu sei nato con una grave malformazione cardiaca, e non avresti potuto vivere a lungo; ma, con l'aiuto del professor Dairi e del mio amico professor Barnard di Città del Capo, ti abbiamo operato ed abbiamo inserito la mitologica Campana di Bronzo nel tuo cuore. Essa non solo ti ha permesso di sopravvivere, ma anzi ti ha reso invincibile ed invulnerabile, una specie di Superman; e, naturalmente, ti ha permesso di subire la trasmutazione molecolare e di trasformarti nella testa dell'imbattibile Jeeg, il Robot d'Acciaio."

Hiroshi comprende così di essere al mondo apposta per combattere i nemici dell'umanità, e la sua lotta, inizialmente impulsiva e senza troppi scrupoli morali, ora si fa più accorta e più decisa. Ma gli eventi precipitano: Himika, osservando le radiografie della Campana di Bronzo prese dal suo ministro Ikima, riesce a decifrare gli antichi geroglifici su di essa e ad aprire una porta tra i mondi che comunica con un universo parallelo, evocando il terribile Signore del Drago, un essere potentissimo il cui unico scopo è il potere assoluto da conquistarsi ad ogni prezzo. Infatti, anziché venire in aiuto di Himika, questi la uccide e si sostituisce a lei, proclamandosi Imperatore degli Universi. Mimashi rifiuta di obbedire all'assassino della sua regina, e viene soppresso senza troppi complimenti; Ikima e Amaso si piegano ad obbedirgli. Per sostituire Mimashi, il Signore del Drago richiama dalla morte Flora, una giovane donna preistorica rimasta uccisa mentre cercava di difendere un cucciolo di lupo, il cui scheletro era stato ritrovato da Shiba ed esposto nel Museo di Storia Naturale di Tokyo. Flora diventa un generale astuto, spietato e fedelissimo al suo signore che le ha ridato la vita, ma non riesce a dimenticare del tutto di essere pur sempre un essere umano.

Il Signore del Drago ed il Gran Maresciallo del Demonio intensificano la loro guerra contro il genere umano, con attacchi sempre più frequenti e devastanti, e così Kenzo Kabuto, Procton e lo Shiba virtuale decidono di costruire un quarto robot, battezzato il Grande Mazinga, che riproduce potenziandole molte qualità di Mazinga Zeta, in modo da poter contrastare efficacemente gli attacchi dei demoniaci robot dei loro avversari: esso può lanciare potentissime scariche elettriche assorbendo l'elettricità atmosferica, e scagliare un boomerang che porta sul petto. Koji Kabuto prende i comandi del nuovo robot, nella testa del quale si inserisce a bordo di una navicella, il Brain Condor, così come accadeva con il primo Mazinga. Procton ricostruisce anche la Trivella Spaziale distrutta dagli Haniwa per poter lottare contro i nemici sotterranei, affidandola a Shiro, fratello minore di Koji/Alcor che ormai si è fatto un giovanotto e vuole essere della partita.

Dopo aver incassato ripetute sconfitte, il Signore del Drago pensa di giocare d'astuzia. Contando sul fatto che Hiroshi è un farfallone e ricambia sì e no i sentimenti di Miwa, manda una ragazza bellissima ad agganciarlo e ad invitarlo a un party mondano. Ma, dopo aver bevuto del vino drogato che lo paralizza, Hiroshi si accorge che gli invitati al party sono in realtà degli Haniwa travestiti, e che la ragazza che l'ha portato lì è Flora. Subito Hiroshi viene incatenato dentro il palazzo, che si rivela un mostro robot diretto verso la Fortezza della Scienza e destinato ad esplodere assieme ad essa. Miwa tenta di penetrare nel robot per salvare il suo amato, ma resta gravemente ferita, e Venusia deve rischiare a sua volta la vita per portarla in salvo. Actarus, Alcor e Maria chiedono istruzioni alla base, non potendo certo distruggere il robot che contiene il loro amico, e lo Shiba virtuale risponde che solo Maria può risolvere il problema, anche se sulla carta ha il robot meno potente dei quattro. La sorella di Actarus, che dopo il trattamento ha acquisito poteri paranormali abnormi, ripaga gli Haniwa con la loro stessa moneta, proiettando dentro la mente di Flora delle immagini di ciò che è accaduto durante la sua vita nella Preistoria: lei e i suoi genitori sono stati uccisi, insieme a tutta la loro tribù, dai mostri del Signore del Drago, che aveva fatto irruzione nella nostra dimensione per fare razzia di schiavi. Flora allora sente la sua metà umana prevalere e libera Hiroshi, che si trasforma immediatamente in Jeeg. Il Signore del Drago non perdona a Flora il suo tradimento e la fa esplodere assieme al robot che ella ha deviato in modo che eviti la Fortezza. Jeeg, Mazinga e Goldrake eliminano i robot scagliati contro di loro dal Gran Maresciallo per dare manforte al suo alleato, ma poi interrompono l'attacco per dare onorevole sepoltura al corpo di Flora; durante il funerale il suo spirito benedice la terra, che tutt'attorno si ricopre di fiori e frutti fuori stagione. Dal canto suo Hiroshi prega Actarus di salvare Miwa, essendosi accorto solo allora del grande amore che prova per lui, e il Principe di Fleed le dona di nuovo il suo sangue, così come aveva fatto con Venusia; la giovane pilota del Big Shooter si riprende rapidamente e può finalmente fissare la data delle nozze con il suo adorato.

Ma prima, in compagnia dei suoi eroici amici, ella dovrà combattere la battaglia finale contro gli avversari dell'umanità. Infatti, dietro istigazione del Diavolo che intende batter cassa e fare sue un bel po' di anime, l'intero stato maggiore di Mikenes viene allo scoperto per lo scontro decisivo, e il Signore del Drago, assetato di vendetta contro Miwa e Hiroshi, decide di scendere in campo di persona per la prima volta; per questo, utilizzando la trasmutazione molecolare, cresce fino a diventare più alto dei propri stessi robot. Malgrado la perdita di tutti i mostri guerrieri, i Mikenes riescono nell'intento di dividere fra loro Goldrake, Jeeg e Mazinga, mentre la fortezza volante degli Haniwa chiamata Yamata no Orochi (il nome di un mostro della mitologia nipponica dalle otto teste di drago, simile all'Idra della mitologia greca) si solleva in cielo e devasta la città di Tokyo. Allora il professor Shiba virtuale gioca il tutto per tutto: dopo aver fatto evacuare la Fortezza della Scienza con un falso allarme, solleva la sezione superiore della Fortezza e la scaglia in un attacco suicida contro Yamata no Orochi, facendola saltare per aria ed uccidendo Ikima e Amaso che la comandano. Jeeg assiste impotente all'estremo sacrificio del padre, e sfida a duello il proprio arcinemico proveniente da un'altra dimensione, che ha danneggiato gravemente Venus Alfa e il Grande Mazinga. Davanti agli occhi terrorizzati di Miwa, il Signore del Drago trafigge mortalmente Jeeg con la propria alabarda, ma mentre il suo corpo esplode la testa del robot vola via ed urla: "Presto, Miwa, lanciami di nuovo i componenti!"

Miwa ubbidisce d'impulso e Jeeg, di nuovo integro, scaglia i propri missili superperforanti contro il Signore del Drago, che si dissolve in una fiammata diabolica; dove cadono i suoi bracciali, crescono delle piante mostruose. A questo punto Goldrake solleva il danneggiato Mazinga e Jeeg sorregge Venus Alfa; Venusia a bordo del Goldrake 2, Shiro sulla Trivella Spaziale e Miwa sul Big Shooter si lanciano insieme a loro contro Demonica, la fortezza dentro cui si è trincerato quanto resta dei generali di Mikenes. Nonostante il fuoco di sbarramento dei nemici, i quattro robot e i tre velivoli con tutte le superarmi attivate penetrano lo scudo di forza nemico, e l'intero Giappone viene squassato da una devastante esplosione, tanto da far pensare che un secondo sole si sia acceso nel cielo di Tokyo. Quando la nuvola atomica si è dissipata, Procton, Dairi e Kenzo Kabuto vedono Goldrake, Mazinga, Jeeg, Venus Alfa, Goldrake 2, la Trivella ed il Big Shooter, ritti nel mezzo del cielo come angeli vendicatori, che intonano tutti assieme il loro canto di vittoria. Demonica si è disintegrata, e la lunga Guerra dei Robot è davvero finita. Resi gli ultimi onori allo Shiba virtuale come se fosse un essere umano, i nostri eroi si ritirano dalla scena: ancor oggi Goldrake, il Grande Mazinga, Jeeg Robot, Venus Alfa, Goldrake 2, il Delfino Spaziale, la Trivella Spaziale, il Big Shooter e tutti gli altri loro componenti ausiliari possono essere ammirati nel Grande Museo dei Robot di Tokyo, dove sono diventati simboli di pace, e dove i nonni raccontano ai nipotini le epiche imprese compiute da Actarus, Alcor, Venusia, Maria, Shiro, Hayashi, Sayaka, Hiroshi e Miwa per salvare il genere umano dagli intrighi del Signore delle Tenebre.

FINE

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Diamo spazio anche all'idea di Inuyasha Han'yō:

E se Atsushi Sawasaki avesse “liberato” il Giappone?

Questa ucronia nell'ucronia, ambientata nel CGU (Code Geass Universe), è incentrata sulla crisi del Kyushu, avvenuta nella R1 dell'anime. Chi lo ha visto e ha letto la mia ucronia di approfondimento su quell'universo ucronico capirà di cosa parlo, in caso contrario lo invito a leggersi la mia ucronia e a recuperare la serie.

Andiamo con ordine: prima della II guerra del Pacifico (Agosto 2010) Atsushi Sawasaki aveva ricoperto il ruolo di segretario di gabinetto nel governo Kururugi. Dopo la capitolazione del Giappone egli fuggì nella Federazione Cinese, dove insieme ad altri politici nipponici creò un governo giapponese in esilio, guidato da lui stesso e sponsorizzato dai Grandi Eunuchi, che gli diedero ospitalità.

Sette anni dopo, spalleggiato da truppe cinesi, occupò la base di Fukuoka, nel Kyushu, da dove dichiarò “La restaurazione del Giappone quale legittima nazione indipendente e sovrana”. Questo colpo di testa, oltre ad essere sostenuto sottobanco dai Grandi Eunuchi, fu anche, probabilmente, istigato da Zero, che poco tempo prima aveva inviato in Cina CC quale sua rappresentante.

Il blitz, che doveva essere il punto di partenza per la liberazione del Kyushu e, da lì, dell’intero Giappone, fallì miseramente anche perché i Cavalieri Neri si schierarono contro il governo in esilio, con Zero che lo bollò come “Fantoccio della Federazione Cinese”. Le truppe di Luoyang furono sbaragliate, Sawasaki e i suoi furono catturati e giustiziati dai britanni, mentre i Grandi Eunuchi si pararono il fondo-schiena dichiarando falsamente che il generale Cao, comandante delle truppe cinesi, aveva agito di propria iniziativa, senza consultarli.

Ma se invece l’iniziativa di Sawasaki fosse andata a buon fine?

In questa TL I Cavalieri Neri decidono di sostenerlo e, col supporto loro e della Federazione Cinese l’intero arcipelago è liberato, i britanni devono evacuare (civili compresi, per non restare vittima delle sanguinose ritorsioni degli ex Eleven). Sawasaki rientra a Tokyo tra due ali di folla festante. Le priorità del governo non più in esilio sono la ricostruzione delle zone devastate dal conflitto di 7 anni prima e la ricostituzione di un esercito giapponese.

Domanda: il Giappone avrebbe ottenuto effettivamente l’indipendenza? La risposta è nì, nel senso che sarebbe tornato formalmente indipendente, ma nei fatti sarebbe stato un protettorato della Federazione Cinese, questo per una serie di motivi.

Uno, il governo di Sawasaki è filo-cinese, e legato ai Grandi Eunuchi, suoi “padroni”.

Due, per ricostruire il Giappone occorrono fondi, e chi li fornirà? Ovviamente la corte di Luoyang, e di sicuro non li concederà gratuitamente, chiedendo in cambio delle contropartite.

Tre, molto probabilmente basi e truppe cinesi rimarranno nell’arcipelago, ufficialmente per prevenire ritorni di fiamma di Britannia, rendendo il Sol Levante un protettorato militare della Cina.

Quattro, il controllo delle riserve di sakuradite andrà a compagnie cinesi.

Viene da chiedersi cosa accadrà ai membri della Kyoto House, formalmente vicini a Britannia ma finanziatori del Fronte di Liberazione del Giappone prima e dei Cavalieri Neri poi. Forse verranno giustiziati come traditori, o forse riusciranno a scamparla, dimostrando il loro supporto alla resistenza. Ma sono scettico riguardo alla seconda ipotesi. Nel migliore dei casi si ritroverebbero privati del potere finanziario che avevano nel periodo pre-bellico.

Intanto tra i Cavalieri Neri regnano scontento e divisione, che porta alla formazione di tre correnti.

La prima, quella “nazionalista” guidata da Todoh: essi non accettano la nuova situazione creatasi, poiché lottavano per un Giappone pienamente indipendente, come era prima della guerra, e non vassallo della Federazione Cinese. Vorrebbero rovesciare Sawasaki e scacciare le forze cinesi dall’arcipelago.

La seconda, quella “realista”, capitanata da individui come Ohgi o Tamaki, cui va bene quella situazione. Ora i giapponesi non staranno più nei ghetti, riavranno il loro nome, torneranno a condurre una esistenza normale. Sono inoltre contrari ai piani della corrente nazionalista: Sawasaki ha dalla sua parte la Federazione Cinese, che lo sostiene militarmente, l’esercito giapponese (cui affluiranno entusiasti molti ex partigiani e CN realisti) e il popolo giapponese, che lo vede come un eroe che li ha liberati dal crudele giogo di Britannia (mettendo in ombra Zero e i suoi seguaci). Mettersi contro di lui potrebbe portare alla fine dell’ordine, o a una guerra civile che indebolirebbe il rinato Giappone, permettendo un ritorno di Britannia, che certamente non è tipo da mollare un osso tanto succulento.

La terza “corrente” è quella di Zero. Per lui il nemico è e rimane Britannia, ergo pur guardando con sufficienza ai “realisti” dubito appoggerebbe l’ala nazionalista, non volendo battersi contro due superpotenze, che potrebbero benissimo fare comunella per schiacciare i Cavalieri Neri una volta per tutte.

Sul piano internazionale Britannia perde prestigio (e le riserve di sakuradite, con tutte le conseguenze del caso) e il mito della sua invincibilità crolla, ridando speranza a Euro Universe, in guerra contro l’impero. Molto probabilmente cercherà di riprendersi l’ex Area 11, ma servirà tempo per mettere su dei piani d’attacco, e intanto la Federazione Cinese (il cui prestigio è aumentato con la liberazione del Giappone) blinderebbe l’arcipelago e forse (dico forse) potrebbe unirsi a Europia attaccando Euro-Britannia e l’Area 18 (Il Medio Oriente).

In questo scenario i Grandi Eunuchi sarebbero molto meno propensi a una unione dinastica con Britannia. Forse non ci penserebbero affatto.

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