La fatal Poitiers

di Det0

« Bismi Al-Lahi Ar-Raĥmāni Ar-Raĥīmi. Al-Ĥamdu Lillahi Rabbi Al-`Ālamīna. Ar-Raĥmāni Ar-Raĥīmi Māliki Yawmi Ad-Dīni »
« In nome di Allah , il Compassionevole, il Misericordioso. La lode [appartiene] ad Allah, Signore dei mondi, il Compassionevole, il Misericordioso, Re del Giorno del Giudizio. » (La Surah Al Fatiha)

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POD: La battaglia di Poitiers viene vinta dagli arabi.

732: Gli arabi guidati da Abdul Al Ghafiqi sconfiggono i franchi di Carlo Martello presso Poitiers.

733: Gli arabi assediano Tours e distruggono la cattedrale.

738: Parigi viene conquistata dagli arabi.

741: Abdul Al Ghafiqi dirige gli arabi verso sud, nella primavera conquistano Arles.

743: Gli arabi valicano le alpi ed entrano in Italia ma vengono fermati da Astolfo presso Ivrea, nella battaglia muore Abdul Al Ghafiqi e gli arabi sono costretti a ritirarsi dall’Italia.

751: Yusuf ibn sbarca da Cartagine e nell’estate conquista Sardegna e Corsica.

753: Gli Arabi entrano in Sicilia scontrandosi con Bisanzio.

758: L’Imperatore Costantino V viene sconfitto in battaglia a Benevento e il sud Italia va sotto il dominio arabo; questi ultimi approfittano della morte dell’imperatore per entrare in Anatolia e ne conquistano la costa meridionale.

762: Gli Arabi dilagano in Anatolia e conquistano Trebisonda.

764: Gli Arabi conquistano Efeso.

767: A Bisanzio sale al potere Leone IV che riesce a riconquistare il nord d'Italia. Intanto gli arabi premono alle frontiere anatoliche.

768: Leone IV sconfigge gli arabi a Sardi, viene firmato un trattato di pace.
Gli arabi conquistano i territori al sud dell’Egitto e la Valle dell’Indo.

771: Costantinopoli viene attaccata dai bulgari.
Gli arabi riprendono le ostilità contro l’Impero Bizantino e conquistano il nord dell’Anatolia, arrivando fino al Bosforo.

773: I Bulgari guidati dal re Kardam e gli Arabi guidati da Hisham I attaccano congiuntamente Costantinopoli, che dopo pochi mesi capitola.

774-779: I Bulgari di Kardam conquistano la Tracia e l’Epiro; l’Impero Bulgaro raggiunge la sua massima espansione e si converte all’Islam.
Gli Arabi conquistano la Grecia e la Dalmazia, cominciano gli attacchi musulmani verso Roma.

781: Roma chiede l’aiuto di Pipino d’Italia, che scende in Italia e sconfigge ripetutamente gli Arabi.

784: Gli arabi sconfiggono l’esercito franco di Carlo Magno presso Treviri, che poco dopo viene messa sotto assedio e diventa roccaforte del re.

785: Pipino d’Italia viene sconfitto a Napoli e gli Arabi si dirigono indisturbati verso Roma.

787: Roma cade sotto assedio, il papa Leone III viene scortato a Treviri; il 10 settembre 787 Roma viene conquistata.

791: Gli Arabi conquistano Ravenna.

793: Gli Arabi conquistano Milano e Pavia.

797: Dopo il nord d'Italia gli Arabi riescono finalmente a mettere le mani sulla Francia espugnando Treviri, ma il papa, Carlo Magno e alcuni suoi uomini riescono a fuggire oltre il Reno e si rifugiano presso Aquisgrana.

798: Carlo Magno pubblica la Prammatica Sanzione per l’alleanza di tutti i regni cristiani e per l’adunanza di tutte le truppe per difendere l’Europa con gli arabi che premono ai confini.

799: Carlo Magno incontra il califfo al-Hakam a Treviri e gli consegna i territori al sud del Danubio e del Reno(così il confine europeo torna su Reno e Danubio, come nell’impero romano, ma questa volta al contrario).

25 Dicembre 800: Carlo Magno è incoronato dal papa Leone III “Re di tutti i Cristiani”, in questa data nasce la Res Publica Christiana.

Det0

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E poi? piccole parti d'Europa (es. Baschi, Corsi, Pugliesi, certi Cantoni Svizzeri) si islamizzano, ma la maggior parte dei popoli europei preferisce pagare il tributo agli emiri e restare cristiana. A partire dall'anno 1000 inizia la "Reconquista", che non sarà limitata alla Spagna ma si estenderà in tutt'Europa, ed avrà i suoi campioni nel Cid, in Matilde di Canossa, in Riccardo Cuor di Leone, in Dante Alighieri (che scriverà il Poema della Riconquista), fino alla definitiva espulsione degli arabi dalla Sicilia e da Grenada nel 1492. Come cambia la storia d'Europa con i musulmani ivi rimasti, tipo i Bosniaci musulmani in Jugoslavia?

Se avete altre idee per la continuazione, scrivetemi a questo indirizzo.

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Carlo è incoronato imperatore dal papa Leone III ad Aquisgrana

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Estensione e bandiera della Res Publica Christiana

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Diamo la parola a Generalissimus, che ha tradotto per noi questa ucronia:

E se i Musulmani vincessero a Poitiers?

L'Europa dell'8° secolo era un luogo involuto, erano passati solo pochi secoli dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, e quando collassò le tribù settentrionali conquistarono le sue ex provincie.
I Vichinghi che organizzavano raid dalla Scandinavia avevano invaso l'Inghilterra e in Medio Oriente era nata una religione completamente nuova, l'Islam.
Nel 7° secolo Maometto guidò i suoi eserciti per diffondere questa nuova religione, e nei decenni successivi l'Islam travolse l'intera regione.
Solo un secolo dopo la creazione dell'Islam 2/3 del mondo Cristiano era caduto nelle sue mani.
I Musulmani vedevano l'Europa come un bersaglio facile, e cercando di espandere la loro religione e la loro influenza presero di mira il resto del continente.
Intorno al 730 le forze Islamiche invasero la Francia dalla Spagna pensando di poterla conquistare facilmente, ma per la loro sorpresa incontrarono la feroce resistenza di Carlo Martello nella Battaglia di Poitiers del 732.
Sorprendentemente, i Cristiani vinsero la battaglia, i Musulmani furono sconfitti e fuggirono, e nessun esercito Islamico si spinse mai più così in profondità in Europa.
Urrà per la Francia! Ma questo fa sorgere una domanda: e se i Cristiani avessero perso quella battaglia? Per alcuni storici questo avrebbe potuto significare la fine della Cristianità in Europa occidentale.
Alcuni di voi diranno "Wow, la posta in gioco è alta" e altri diranno "La posta in gioco è TROPPO alta", beh, ecco cosa andrò ad esplorare: e se in una TL alternativa i Musulmani vincessero la Battaglia di Poitiers, sconfiggessero i Cristiani e lasciassero i Franchi vulnerabili? Ma prima, un po' di storia: è l'8° secolo e l'attuale Francia è sotto il controllo del Regno Franco (capito da dove viene il nome?).
Il Regno Franco era la potenza dominante in ascesa in Europa occidentale e alla sua testa c'era Carlo Martello (non dico Re Carlo perché non era un re, era un principe).
In quest'epoca, però, la pace e la stabilità non andavano affatto di moda: lotte intestine, razzie e conflitti fra i nobili erano comuni, e lo sarebbero rimaste fino al Rinascimento.
A causa di questo ambiente instabile tutti erano troppo occupati a combattersi tra di loro per organizzare un attacco contro l'invasione Islamica (alcuni secoli dopo sarebbe bastato un decreto papale).
Nel 732 il Califfato Omayyade controllava la Penisola Iberica da 20 anni, i Franchi capirono che erano i prossimi e iniziarono a prepararsi per la futura invasione.
Per farla breve, quell'attacco arrivò quando i Mori (i Musulmani spagnoli) invasero la Francia centrale dalla Spagna.
Carlo Martello e i Mori si scontrarono in quella che divenne nota come la Battaglia di Poitiers, dove, sempre per farla breve, i Franchi si infiltrarono dietro le linee nemiche, pugnalarono a morte il generale Musulmano nella confusione e i Musulmani tornarono in Spagna.
Carlo si guadagnò il soprannome "Martello" per la sua brutale efficacia contro gli invasori.
Ora, e se in questa TL alternativa il suo piano non funzionasse altrettanto bene e i Franchi perdessero la battaglia? Cosa accadrebbe? L'Europa verrebbe scossa dalle invasioni Musulmane? In questa TL i Franchi vengono massacrati e Carlo Martello viene ucciso mentre le truppe Omayyadi travolgono i suoi uomini.
Nella nostra TL questa fu una possibilità reale che venne evitata per un soffio, è improbabile che avvenga una sconfitta simile, ma rimanete con me.
Se ciò accadesse avrebbe enormi ramificazioni, ma non pensare subito che l'Europa diventi Islamica, Jimmy! Se Carlo Martello avesse perso la battaglia l'Islam non avrebbe dominato l'Europa, anche se molti pensano il contrario.
In questa TL alternativa i Musulmani invadono la Francia meridionale e fanno qualche danno, ma non riescono a mantenere questi territori.
Se la battaglia viene persa quella che consideriamo l'Europa occidentale verrebbe comunque trasformata, ma non dal punto di vista religioso: l'Impero Romano fu l'impero più grande mai visto sul continente, ma ebbe difficoltà a invadere i territori germanici o perfino a resistere alle tribù germaniche, e l'Impero Carolingio, di cui parleremo dopo, mosse guerre lunghe decenni contro Sassoni e Slavi per diffondere la Cristianità, se per queste due potenze fu così difficile vincere una guerra in Europa centrale allora è fuor di dubbio che il Califfato non riuscirà a diffondere l'Islam dopo una sola vittoria con una forza d'invasione.
Nella nostra TL le tensioni etniche tra Berberi nordafricani e Arabi portarono a destabilizzare l'Iberia, per non dire che il Califfato cadde in una guerra civile.
Vi starete chiedendo, se i Musulmani non riusciranno a mantenere il possesso dell'Europa, allora cosa cambierà se gli Europei perderanno la Battaglia di Poitiers? Beh, direi che questa è una gag ricorrente che dovrei smettere di fare.
Quello che cambierà sarà tutta la storia dell'Europa occidentale.
Perché? Politica! Se avete visto Il Trono di Spade saprete che la morte di un re ha conseguenze drastiche sulla storia, e lo stesso vale per la vita vera.
Se Carlo Martello perdesse la Battaglia di Poitiers e morisse in combattimento, su cosa avrebbe effetto ciò? Su tutto! Nella nostra TL, dopo che Carlo Martello sconfisse i Musulmani a Poitiers fece due cose molto importanti:
1) Per far crescere il suo esercito e il suo regno in espansione aveva bisogno del sostegno dei suoi nobili, e per ottenerlo creò una relazione tra la nobiltà e la corona.
Per riassumere, questa relazione preparò la strada al, e in pratica creò il, feudalesimo.
2) Ebbe due figli, uno dei quali divenne il Re dei Franchi, Pipino il Breve, e Pipino continuò la guerra di suo padre contro i Musulmani, aiutando i Cristiani iberici.
Ad accompagnarlo in questa guerra fu suo figlio, Carlo Magno, e a questo punto qualcuno di voi si starà chiedendo perché Carlo Magno è così importante? Carlo Magno è considerato il padre dell'Europa, dalla sua incoronazione il Regno Franco divenne l'Impero Carolingio.
Il suo dominio fu ritenuto giusto dal papa e creò una dinastia che dominò più o meno tutta l'Europa occidentale, eccetto Inghilterra, Spagna e Italia meridionale.
Gli ex imperi tedesco e francese si vedevano entrambi come discendenti di Carlo Magno.
La vera portata delle azioni di Carlo Magno è troppo grande per un video di cinque minuti, ma, per riassumere, le sue campagne militari diffusero la Cristianità tra i Sassoni e le sue riforme gettarono le fondamenta per molte dinastie nei millenni.
In questa TL alternativa, senza Carlo Magno la storia dell'Europa occidentale semplicemente sparisce.
Non c'è nessuna Rinascita Carolingia, un'era di arte e fede, e perciò l'Europa rimane più tribale e non istruita più a lungo durante il Medioevo.
In questa TL alternativa, se i Cristiani avessero perso questa battaglia l'Europa occidentale avrebbe perso Carlo Martello e suo nipote Carlo Magno.
L'Islam probabilmente rimarrebbe una forza influente in Spagna, dato che i Franchi e i Carolingi non lo indebolirebbero.
Con una sconfitta devastante a Poitiers i Musulmani avrebbero un vantaggio sui Cristiani, ma mai tale da consentirgli di distruggere la Cristianità in Europa, ma solo per assicurarsi le conquiste fatte e magari ottenere qualcos'altro.
Questo comunque ci mostra come tutto nella storia sia connesso, più il tempo passa più una battaglia o un cambio di leadership possono condurre col passare dei secoli a dinastie completamente alternative.

Cosa accadrebbe se gli Arabi vincessero la Battaglia di Poitiers? Per quelli di voi che non sono esperti di storia medievale, dopo aver conquistato la Spagna gli Arabi si spostarono a nord e cercarono di conquistare la Francia.
Sottomisero il Ducato d'Aquitania e marciarono verso nord per conquistare il Regno Franco, ma grazie alla leadership di Carlo Martello i Franchi riuscirono a sconfiggere gli Arabi nella Battaglia di Poitiers, e la Francia fu salvata dall'Islam.
Ma cosa sarebbe accaduto se gli Arabi avessero vinto la Battaglia di Poitiers? Come cambierebbe la storia? Anche se gli Arabi probabilmente conquisterebbero il regno franco occidentale della Neustria, non riuscirebbero a conquistare l'Austrasia, perché la sua distanza da Cordova sarebbe troppa.
Questo significa che il Francese sarà molto simile allo Spagnolo, perché avrà molte più influenze arabe, e lo stesso varrà per la Francia in generale.
Carlo Magno in questa TL sarà Imperatore dell'Austrasia e passerà gran parte di questa TL a cercare di riconquistare la Francia Musulmana, perciò spenderà meno energie nel soggiogamento dei Sassoni, rendendo necessario più tempo alla Germania perché diventi Cristiana.
Senza il coinvolgimento del Sacro Romano Impero in Italia, i suoi eserciti non riusciranno mai a salvare l'Italia meridionale dalle invasioni arabe del 10° secolo, e quindi l'Italia verrà probabilmente conquistata dagli Arabi, anche se alla fine verranno cacciati dai Normanni nell'11° secolo.
La Francia probabilmente riuscirà a strappare la Normandia agli Arabi, perché, essendo lontana da Cordova, le linee di comunicazione degli Arabi sarebbero troppo dilatate.
A questo punto il Califfato di Cordova collasserà perché intorno al 1050 Guglielmo il Conquistatore si spingerà a sud e cercherà di conquistare i territori arabi nella Francia centrale invece di invadere l'Inghilterra, che rimarrebbe Anglosassone.
Dato che i Normanni non hanno mai invaso e occupato l'Inghilterra, l'Inglese assomiglierà di più ad una lingua germanica e meno ad una lingua romanza.
Inoltre, senza la conquista normanna l'Inghilterra sarà culturalmente più rivolta a nord verso la Scandinavia e meno rivolta al Mediterraneo e alla Francia.
Dato che i Musulmani avranno ancora una forte influenza a Tolosa e nella Francia meridionale intorno al 1100, le Crociate avverranno nella Francia meridionale invece che in Medio Oriente, e ci sarà una maggiore influenza mora in Europa settentrionale.
A causa della combinazione tra Normanni, Sacro Romano Impero e Crociate, i Mori verranno cacciati dalla Francia intorno al 1200, ma col passare del tempo i Normanni diventeranno i più forti e probabilmente conquisteranno i più piccoli regni crociati della Francia meridionale, unendoli per creare un regno che chiameremmo Francia.
La Penisola Iberica probabilmente rimarrà parte del mondo Musulmano, e non verrebbe conquistata dai Cristiani.
Come il Messico, che è culturalmente legato al Sudamerica ma geograficamente parte del Nordamerica, la Spagna sarà geograficamente parte dell'Europa ma verrà vista culturalmente come parte dell'Africa.
La lunga presenza dei Musulmani in Francia vorrà dire che gli Europei del nord otterranno beni e idee orientali prima rispetto alla nostra TL, durante le Crociate, perciò il Rinascimento ci sarà prima e gli Europei inizieranno a desiderare prima i beni orientali.
Dato che gli Europei vorranno prima beni asiatici come le spezie, uomini come Colombo attraverserebbero prima l'Atlantico per trovare una scorciatoia per l'Oriente, e scoprirebbero prima l'America.
Dato che la Spagna sarà dominata dagli Arabi, non sarà lei a scoprire l'America, lo faranno la Francia normanna o l'Inghilterra anglosassone.
Considerando da dove partirà "Colombo", se partirà dall'Inghilterra arriverà probabilmente nei dintorni di New York, e se partirà dalla Francia arriverà in North Carolina, perciò è da questi luoghi che cominceranno le prime colonie.
Se una delle due potenze scoprirà l'America, probabilmente conquisterà gli Aztechi e gli Inca e si impadronirà del loro oro, e fonderà colonie sulla costa orientale dell'America.
Se entrambe le potenze scopriranno l'America, quella che lo ha fatto per prima diventerà la potenza dominante del 16° secolo.
Dato che il Rinascimento inizia prima in questa TL, ciò vuol dire che la tecnologia sarà molto più avanzata che nella nostra TL, forse di 20 anni, ma non quanto pensa la gente, perché la maggior parte vede il Medioevo come un'epoca arretrata dove non ci furono innovazioni tecnologiche, che venivano messe a tacere dalla Chiesa, ma questo è un mito.
Nel Medioevo ci furono molte innovazioni tecnologiche, come la polvere da sparo, la balestra, l'avanzamento nelle tecniche di costruzione di castelli, cattedrali e armi, il Medioevo non fu un'epoca arretrata come pensano molti.
Senza le guerre di religione della Spagna in Germania, per via dell'inesistenza della Spagna, in questa TL la Riforma Protestante si diffonde con successo in più parti della Germania.
Senza la Spagna a fermare la Francia nelle Guerre d'Italia di inizio 16° secolo, questa conquisterà tutta l'Italia.

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Ed ora, un'altra ucronia dello stesso tenore di Viverefan:

Il Califfato d'Italia

L'invasione ebbe inizio il 17 giugno dell' 827 e lo stuolo in gran parte berbero (ma alla guida di elementi arabi o persiani), fu affidato al qadi di Qayrawan, Asad b. al-Furat, grande giurisperito malikita autore della notissima Asadiyya, di origine persiana del Khorasan. Lo sbarco avvenne il giorno seguente nei pressi di Capo Granitola, vicino Mazara del Vallo e fu occupata Marsala (in arabo Marsa Ali, il porto di Ali o Marsa Allah, il porto di Dio) ed entrambi i centri furono fortificati e usati come testa di ponte e base di attracco per le navi.

La spedizione che voleva con ogni probabilità (al di là del leggendario racconto cristiano) effettuare una razzia in profondità dell'isola, non s'illuse di poter superare le formidabili difese di Siracusa, la capitale bizantina dell'isola, ma la sostanziale debolezza bizantina, da poco uscita da un duro conflitto contro l’usurpatore Tommaso lo Slavo, fece prospettare ad Asad la concreta possibilità che l'iniziale intento strategico potesse essere facilmente mutato in una spedizione di vera e propria conquista.

Superato in uno scontro dall'indeterminata ampiezza un non meglio identificato Balatas (Curopalates ?), messo in fuga presso Corleone, e superata quindi alla meglio nell'828 un'epidemia probabilmente di colera che portò alla morte per dissenteria lo stesso Asad (sostituito da Muhammad b. Abi l-Jawari per volere degli stessi soldati[1]), i musulmani ottennero rinforzi nell'830, in parte dall'Ifriqiya (allora impegnata a respingere l'attacco del duca di Lucca, Bonifacio II) e in maggio r parte da al-Andalus, mentre in Sicilia giunse un gruppo di mercenari al comando del berbero Asbagh b. Wakil, detto Farghalus. Fu così possibile ai musulmani - che già avevano preso Girgenti (oggi Agrigento, rimasta sempre a stragrande maggioranza berbera) - espugnare nell'agosto-settembre dell'831 Palermo, eletta capitale della Sicilia islamica ( Siqilliyya ), quindi Messina, Modica e Ragusa, mentre Castrogiovanni (oggi Enna) fu presa solo nell'859. Resisteva Siracusa, sede dello strategos da cui dipendevano tanto il drungariato di Malta quanto le arcontie (ducati) di Calabria, di Otranto e, almeno teoricamente, di Napoli.

Fu necessario più d'un decennio per piegare la resistenza degli abitanti del solo Val di Mazara e ancor più per impadronirsi tra l'841 e l'859 del Val di Noto e del Val Dèmone. Siracusa, superato il blocco impostale nell'872-3 da Khafaja b. Sufyan b. Sawadan, cadde il 21 maggio 878, a oltre mezzo secolo dal primo sbarco, al termine d'un implacabile assedio che si concluse col massacro di 5.000 abitanti e con la schiavitù dei sopravvissuti, riscattati solo molti anni più tardi.

L'ultima roccaforte importante della resistenza bizantina a cedere fu Tauromenium (Taormina) il 1° agosto del 902 sotto gli attacchi dell'emiro Ibrahim b. Ahmad.

L'ultimo lembo di terra bizantino a resistere ai musulmani fu Rometta che capitolò solo nel 963.

Ibrahim II, dismessi i panni da Emiro aghlabide per il veto opposto alla sua nomina dal califfo abbaside di Baghdad, nella sua volontà di prosecuzione del jihad, tentò di risalire l'Italia per poi giungere, si disse con grande fantasia, fino a Costantinopoli. Passò pertanto lo Stretto e percorse in direzione nord la Calabria. Non trovò particolare resistenza ma la sua marcia si arrestò nei dintorni di Cosenza che forse fu la prima città ad opporre una certa resistenza all'invasione. Poi Ibrahim prese la dissenteria e morì. Ma se non l'avesse presa?

Nel corso di pochi mesi i musulmani raggiunsero Napoli. Per evitare che conquistassero Roma, una coalizione cristiana composta da bizantini, francesi, tedeschi e padani occupò le terre del Lazio dalla Ciociaria ad Ascoli Piceno, nell'attesa della cacciata dei musulmani dall'Italia meridionale. Tuttavia, la conquista islamica portò cultura e innovazioni che, unite a un notevole flusso migratorio dal Nordafrica, portò in brevissimo tempo a una massiccia islamizzazione del territorio ausonico. Numerosi furono i tentativi di riconquista cristiana di quei territori soprattutto intorno all'anno 1000, che terminavano in massicce incursioni presso i porti del Nord e del Centro Italia, Roma compresa, nonchè delle coste adriatiche. Tuttavia, non si placava mai nulla. I Musulmani, molto più ; potenti delle coalizioni europee (fortemente osteggiate tra l'altro dalla popolazione locale), decisero di occupare l'Italia centrale, prendendo Roma. In quell'anno a Roma si stipilò un accordo di reciproca non aggressione che stabiliva in cambio della riconsegna di Roma e del Centro Italia una linea di demarcazione che andava da Pescara a Latina, con un "dito" in alto che comprendeva anche la regione meridionale delle Marche. Il patto era chiaramente a vantaggio dei musulmani: se i cristiani avessero defezionato, la Sicilia avrebbe invaso Roma, con gravissime conseguenze per la cristianità.

Nel frattempo la Sicilia si era proclamata indipendente sotto la guida di Ibrahim II.

Nel corso dell'XI secolo tuttavia la parte peninsulare iniziò ad essere molto influente da un punto di vista culturale e politico. Da qui (comprese anche gelosie dinastiche) si arrivò alla secessione dell'Italiya, il Califfato d'Italia.

Nel corso dei successivi secoli tali califfati rimasero indipendenti fino alla conquista turca nel 1500, unita a una parziale riconquista da parte dello Stato Pontificio delle regioni più settentrionali.

Dalla Sicilia ovviamente non uscì mai la poesia della Scuola Siciliana, dunque la grande lirica toscana si sviluppò diversamente e in un periodo sicuramente successivo.

Oppure non si sviluppò affatto... lasciando la Toscana alla periferia della produzione letteraria, incentrata sulla lingua provenzale. Questo potrebbe fungere poi da punto di partenza per la creazione di un'identità comune e base per la creazione di una Grande Provenza, un potente stato nazionale che va dal sud della Francia al Friuli...

La conseguenza della preponderanza dei musulmani su Roma intorno al 1000 impedì o almeno ostacolò l'organizzazione di crociate per liberare il Santo Sepolcro.

Naturalmente, non potrebbe aver luogo alcun Risorgimento, essendoci tra Padania e Ausonia un confine culturale invalicabile da qualunque ideologia unitarista.

Viverefan

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Se avete idee per la continuazione, scrivetemi a questo indirizzo.

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E ora, questa sintesi di storia della Spagna musulmana scritta da Enrico Pizzo:

Al-Andalus è il nome dato dagli Arabi a quella parte di penisola Ispanica da loro conquistata tra il 711 ed il 714.
Si tende tradizionalmente a parlare di Arabi riferendosi agli abitanti dell'al-Andalus, ma in realtà niente è più sbagliato.
Nell'al-Andalus di Arabi c'erano solo i discendenti dei soldati che servivano negli eserciti che avevano materialmente effettuato la conquista, eserciti in cui gli arabi non costituivano la maggioranza militando insieme a contingenti Berberi e Schiavoni.
La grande maggioranza della popolazione Andalusiana era costituita dai discendenti degli abitanti romano-visigoti, popolazione che in parte si era islamizzata, Muladì dall'Arabo "Muwallad" adottato, in parte era rimasta cristiana, pur adottando lingua, scrittura, usi e costumi dei conquistatori, "Musta'rib" arabizzata, da cui il termine Mozarabo.
Gli invasori non potevano, dato il loro scarso numero, controllare materialmente l'intero territorio.
Inoltre il continuo stato di guerra contro i Franchi a nord richiedeva di mantenere li la maggior parte degli effettivi dell'esercito.
I Wali, governatori, di Cordova, demandarono all'aristocrazia romano-visigota il mantenimento dell'ordine pubblico e il compito di raccogliere i tributi.
E' evidente come i nobili romano-visigoti nelle zone più settentrionali del paese, favoriti dalla difficile conformazione del territorio si siano resi ben presto "de facto" indipendenti da Cordova.
La famosa battaglia di Codavonga in cui Pelayo avrebbe sconfitto gli arabi va rivista.
Molto probabilmente non vi fu nessuna battaglia, una guarnigione si era recata nelle Asturie per il pagamento dei tributi, pelayo e i suoi attaccarono e li misero in fuga.
Quando vennero richiesti rinforzi per punire i rivoltosi molto probabilmente il Wali di Cordova rispose che lui non aveva tempo da perdere con un gruppetto di ribelli in mezzo ai monti e che a lui i soldati servivano al confine con i Franchi...
Sono confortato in questa mia ipotesi dal fatto che Pelayo non assunse MAI il titolo di Re delle Asturie, questo compare solo dopo la sua morte, con Alfonso I, che per primo di fa chiamare Re delle Asturie.
Io in questo vedo che il gruppetto di ribelli di Pelayo, approfittando dello stato continuo di guerra tra Franchi ed Andalusiani e quindi del nessun interesse per quanto succede al nord, ha potuto organizzarsi, acquisire il controllo del territorio, fortificarlo, fino a rendersi del tutto autonomi.
Una cosa simile avviene anche nelle altre valli dei Pirenei dove nello stesso periodo iniziano ad evidenziarsi gli embrioni di altre entità politiche, come la Navarra e l'Aragona.
Nel 756 in al-Andalus troverà rifugio Abd al-Rahman, ultimo esponente della famiglia degli Omayyadi.
Questi riuscirà a farsi eleggere Emiro di al-Andalus, dando il via ad un'entità politica "de facto" anche se non "de iure" indipendente dai Califfi di Baghdad.
Sebbene vi fosse uno stato di guerra continua contro i regni cristiani del Nord è assurdo parlare di guerra di religione. L'economia del tempo era estremamente povera e per entrambe le parti in lotta molto spesso l'attività economica più redditizia era la guerra, che forniva bottino, schiavi da vendere o da riscattare a caro prezzo, oppure il pagamento di tributi.
L'al-Andalus è stato sempre caratterizzato da un'elevatissima conflittualità interna, che fini per favorire l'agressività dei regni cristiani del nord. Ci vollero circa 150 anni ai discendenti di Abd al-Rahman per riuscire ad avere ragione delle divisioni interne, ma non ad eliminarle..., consentendo agli Andalusiani di passare al contrattacco ed ad Abd al-Rahman di proclamarsi Califfo, recidendo ogni residuo legame con Baghdad.
Come ho detto la conflittualità interna all'al-Andalus non è stata mai risolta, finendo per esplodere in modo drammatico a partire dal 1008, provocando una guerra civile all'interno di al-Andalus che porterà al crollo del Califfato ed alla frantumazione dello stesso in una galassia di regnetti politicamente inconsistenti e militarmente inesistenti, la cui debolezza spingerà gli stati cristiani del nord all'attacco.
Il tracollo dell'al-Andalus, che poteva essere definitivo verso il 1090, venne evitato grazie all'intervento di una dinastia Marocchina, gli Almoravidi, che sconfiggeranno i Castigliani e conquisteranno tutti i vari regnetti andalusiani.
Gli Almoravidi verrano sostituiti, nel 1150, da un'altra dinastia Marocchina, gli Almohadi, nel periodo dal 1090 al 1150 l'al-Andalus vide una progressiva diminuzione del suo territorio, anche se la parte di territorio spagnola più densamente islamizzata rimase salva.
Il confine al 1150 corrisponde, quasi perfettamente, a quello del 1212, vigilia della battaglia di Las Navas de Tolosa.
La battaglia di Las Navas de Tolosa, che ha visto contrapposti l'esercito del Califfo almohade Muhamad al-Nasir e l'alleanza di tutti i regni cristiani del nord si risolse in una umiliante sconfitta per al-Nasir con conseguente disgregazione del suo impero.
Infatti nel perido compreso tra il 1212 ed il 1248 praticamente tutto il territorio dell'al-Andalus, eccettuato quello che costituira in seguito il Sultanato di Granada, verrà conquistato da Portogallo, Castiglia ed Aragona.
Questo collasso rapidissimo è anche dipeso da un vasto movimento di rivolta della popolazione Muladi, cioè la parte islamica della popolazione di al-Andalus, contro gli Almohadi, che seppure correligionari erano considerati "odiosi padroni stranieri".
Dopo il 1248 il territorio dell'al-Andalus rimarrà ridotto a quello del solo Sultanato di Granada, che, grazie anche all'aver riconosciuto formalmente la sovranità Castigliana nel 1243, rimarra indipendente fino al 1492.
Sarebbe troppo complicato riassumere tutte le vicende del Sultanato di Granada, mi limito a dire che anche in questo caso il collasso finale del regno dipenderà da errori di calcoli del sovrano, esattamente come era accaduto 280 anni prima, quando al-Nasir, che si sentiva stupidamente sicuro, non ha fatto nulla per rompere l'alleanza tra i regni cristiani ed ha attaccato con tutte le forze disponibili, senza preoccuparsi di mantenere una retroguardia...
Mi sento di dire che l'al-Andalus, più che da nemici esterni, è stato distrutto dai suoi mali interni...
Concludo con una frase che, secondo me, riassume TUTTA la storia dell'al-Andalus. E' stata pronunciata da Aixa, madre di Boabdil, ultimo sultano di Granada: "Ibka l-yawma bikā'a n-nisā'i ʿalā mulkin lam taḥfuẓhu ḥifẓa r-rijāl", ovvero "Non piangere come una donna ciò che non hai saputo difendere come un uomo".

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Segue di conseguenza questa proposta ucronica di William Riker:

Abd al-Rahman ibn Mu'awiya detto al-Dakhil, "l'Immigrante", non ce la fa a scampare alla strage degli Omayyadi ordinata da Abu l-Abbas al-Saffah, fondatore della dinastia Abbaside, e di conseguenza non fonda un emirato indipendente in Spagna, che non diverrà califfato nel 929. Che accade? La Reconquista avverrà probabilmente con largo anticipo, e non è escluso che Carlo Magno penetri in Spagna come un coltello nel burro, annettendo la Spagna e il Portogallo al suo impero, con conseguenze imprevedibili. Ma anche la cultura conoscerà sensibili mutamenti. L'astrolabio fu perfezionato a Cordova, se venisse perfezionato in Oriente avrebbe altrettanta diffusione? La cultura della Grecia antica dovrà aspettare l'umanesimo per diffondersi in Europa? E con che conseguenze, in assenza per esempio del Tomismo? Il chirurgo musulmano Abulcasis vedrà tradotta ugualmente in latino la sua enciclopedia medica, che ha influenzato per secoli la medicina europea? Come cambierà la Spagna senza il fiorire della cultura ebraica e dell'arte mozarabica? Che stato sarà oggi?

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Cui risponde l'esperto Falecius:

Secondo me si aprono vari scenari:

a) La Spagna resta una provincia abbaside, sviluppa poi un governo locale analogo agli Umayyadi, e nel complesso le cose vanno come nella nostra linea, forse con una Andalusia culturalmente meno importante prima del 1050 circa.

b) La Spagna resta una provincia abbaside, ma lontana e poco difesa. I Franchi entrano in conflitto con gli Abbasidi. Non so quanto successo poassano avere, ma probabilmente un forte governante locale si afferma e riesce a staccarsi dallo stato abbaside e a difendere almeno il Sud del paese. Probabilmente si forma una linea di divisione al Tago. Il Nord della penisola diventa di lingua catalana, nel sud si sviluppa una parlata neolatina andalusa fortemente arabizzata. La Reconquista termina prima. Il Portogallo potrebbe non formarsi.

c) Come sopra, ma i Franchi lanciano la crociata contro gli Abbasidi (trascurando probabilmente la Sassonia) e arrivano a Gibilterra. La divisione dell'Impero a Verdun sarà diversa: Italia con la Germania, Francia (fino all'Ebro, probabilmente) e penisola iberica per Carlo il Calvo. Lo sviluppo culturale del Medioevo potrebbe risultarne rallentato dai minori contatti con l'Islam, ma è anche possibile che durante l'anarchia feudale gli Almoravidi riprendano l'Andalusia.

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Ed ora, un'altra idea di Renato Balduzzi: l'Irlanda Saracena!

Nel X secolo i Saraceni, provenienti dalla relativamente vicina Spagna, potrebbero tentare l'insediamento in Irlanda. Il territorio è ancora molto poco urbanizzato e relativamente poco popolato, soprattutto nelle regioni occidentali. Potremmo quindi vedere sorgere un emirato esteso a tutto il Munster con capitale Cork, che diventerebbe la più popolosa città dell'isola, una piccola Cordova nelle isole britanniche. Il relativo isolamento e la mancanza di una vera e propria società urbana potrebbe giovare all'espansione dell'Islam, che potrebbe consolidarsi per dare origine a una inedita cultura gaelico-musulmana. Detto ciò, i Saraceni irlandesi non credo che avrebbero potuto unificare l'Isola, ma una forte presenza musulmana nelle Isole britanniche potrebbe significare molte cose nella storia moderna.

Innanzitutto, non esisterebbe una sola Irlanda, ma molto probabilmente due: quella cristiana e quella islamica, dato che contemporanea ala presenza moresca sulle coste occidentali è la conquista vichinga. Certamente i Vichinghi non hanno un livello di civiltà particolarmente raffinato, quindi potrebbe darsi che assorbano la cultura e religione islamica delle regioni occidentali (d'altra parte l'hanno fatto nella nostra timeline con la lingua e la cultura irlandese). Io però credo che sia più probabile, almeno nei primi tempi, una evoluzione del conflitto Irlandesi-Vichinghi in senso religioso, ossia Musulmani-Cristiani, spaccando in occidente islamico gaelico e oriente crociato germanico l'isola verde. Se gli Irlandesi riusciranno a rendersi un solido emirato e magari infine ad unificare l'Irlanda (cosa tutt'altro che improbabile), avverranno incursioni in Cornovaglia, in Scozia e in Galles e quindi si formerà una situazione simile a quella della Francia o dell'Italia meridionale.

A mio avviso l'emirato d'Irlanda potrebbe reggere a lungo contando sull'aiuto dei mori di Spagna e del Marocco, a cui potrebbe interessare una via di commercio verso il Nord europa. Fin quando non mancheranno questi aiuti, l'emirato potrebbe rimanere in piedi.

A quando la Reconquista da parte degli Inglesi? E' difficile affermarlo, dato che l'Irlanda da un punto di vista ambientale non ha nulla da invidiare all'Inghilterra, quindi la sua debolezza storica è da imputare prevalentemente all'arretratezza socio-culturale del popolo irlandese. Certamente la reconquista inglese avrebbe potuto incominciare già con Riccardo Cuor di Leone, ed essere completata nel giro di due o tre secoli. Tuttavia, l'Irlanda conquistata sarebbe completamente diversa dallo stato bucolico ed arretrato a cui siamo abituati. Probabilmente sarebbe ancor più urbanizzata e acculturata dell'Inghilterra stessa, quindi più difficile da "ricristianizzare". Bisogna tra l'altro ricordare che una presenza moresca significherebbe una vera e propria colonizzazione di una terra semivergine. Tenendo conto delle tecnologie idrauliche ed architettoniche in mano agli Arabi, la popolazione irlandese potrebbe aumentare vertiginosamente nel giro di pochi decenni, rimpinguata da immigrati dalla Spagna e dalla Berberia.

Sarebbe affascinante un intervento dell'Emirato d'Irlanda in Scozia a supporto di William Wallace, ma non saprei come far durare una nazione islamica così lontana dal blocco mediorientale se non considerando l'incredibile tenacia degli Irlandesi nel conservare la propria identità nella nostra timeline, nonostante secoli di pulizia etnica. Io credo che nel XXI secolo in Irlanda ci sarebbe ancora una nutrita minoranza musulmana parlante gaelico, specie nelle zone rurali occidentali, mentre nelle zone urbanizzate gli Inglesi avrebbero fatto l'impossibile per farvi fiorire l'anglicanesimo. L'immagine dell'Irlanda oggi sarebbe alquanto curiosa. Si tratterebbe dell'avamposto più settentrionale dell'Islam, l'unico luogo dove convivono le moschee e l'aurora boreale!

Se avete consigli o suggerimenti, scrivetemi a questo indirizzo.

Renato Balduzzi

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Ed ecco ora alcune idee geniali del Marziano:

Ucronie zoroastriane

Il simbolo dello Zoroastrismo

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PREMESSA STORICA

Non l'ultimo dei motivi per i quali l'impero persiano cedette con una relativa facilità all'assalto arabo, è rappresentato dal fatto che, nel secolo precedente era uscito stremato da una serie di guerre interne a base etnico-religiosa. Forse fin dai tempi degli Achemenidi, e certamente da quelli Sasanidi, il dualistico e biteistico zoroastrismo è stata la Religione ufficiale dell'impero. Tra il IV ed il VI secolo d.C., forse anche in seguito a contatti con il Mandeismo, con il Buddhismo e con quel complesso e multiforme e variegato fenomeno a sua volta frutto di tentavi di lettura e reinterpretazione delle varie religioni (in primis Ebraismo e Cristianesimo, ma anche, appunto, zoroastrismo nonché culti fenici, celtici, egizi, mesopotamici ed indiani) alla luce della filosofia greca in generale e neoplatonica in particolare che va sotto il nome di Gnosticismo, nacquero tutta una serie di sette eretiche.

Le principali furono il Manicheismo ed il Mazdakismo. Ho letto anni fa una curiosa similitudine. Poniamo che lo Zoroastrismo, per così dire, "Ufficiale" sia paragonabile al Movimento del '68-'77. Il Manicheismo ne sarebbe la c.d ala "Creativa". I manichei, quindi sarebbero gli "Hippies" dell'antica Persia. Infatti, non molto diversamente dai "Figli dei Fiori", parlavano di fuga, quanto meno ideale dal mondo malvagio, creato dalla divinità cattiva. I mazdakiti, mantenendo quella similitudine, sarebbero quindi i "Brigatisti Rossi" dell'antica Persia. Ed infatti, altro che fuga dal mondo: parlavano di trasformarlo, rovesciando i governi con la forza e creandone altri, che avrebbero messo in pratica la volontà della divinità positiva, inverandola nella legislazione. Ed il paragone con le BR non finisce qua. Il Nuovo Ordine di cui si proclamavano alfieri, prevedeva tra l'altro, effettivamente, un socialismo radicale, con la messa in comune dei beni e delle donne. E non si accontentarono di predicare tale trasformazione della società. Missionari mazdakiti convertirono a tale fede molta gente, in specie tra i gruppi etnici delle regioni nordorientali dell'Impero. In buona parte, quelle che corrispondono a vaste porzioni dell'attuale Afghanistan, tra i cui gli oggi celebri Pashtun.

Presso costoro nacquero regni mazdakiti, che realizzarono esperimenti sociali, non molto diversi da quelli (compresi i loro eccessi sanguinari) similari che ebbero luogo nel XVI secolo, nel corso dei torbidi della Guerra dei Contadini, del regno anabattista di Thomas Munzer, etc.. Non contenti di ciò, cercarono di conquistare con le armi tutto l'impero. Vennero sconfitti solo dopo decenni di lotte violente e devastanti. Sconfitti ma non del tutto debellati, visto che sollevazioni mazdakite ogni tanto romperanno le scatole ai musulmani, ancora fino quasi alla vigilia dell'anno 1000.

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Andiamo adesso alle Ucronie:

1) Il mazdakismo non sorge proprio (o rimane un fenomeno ultra-minoritario, localizzato e solo a base dottrinale, senza tentativi di realizzazioni politiche violente, che finisce per trovare, magari un modus vivendi con la "Chiesa" zoroastriana ufficiale, magari diventandone un movimento interno autorizzato, e più che altro volto ad esperimenti di tipo monastico e/o comunitario). L'impero affronta l'impatto con gli Arabi, con molte energie in più. Magari ne può venire fuori una situazione del tipo di quella anatolica. L'impero persiano resiste, quindi per decenni o magari per secoli all'assalto arabo-islamico. Come cambia la storia del mondo?

2) Ucronia opposta. I Mazdakiti vincono. Realizzano una sorta di "Unione dei regni mazdakiti « sovietici »". Magari, prima o poi, mettono da parte la lotta alla famiglia tradizionale, concentrandosi soprattutto sull'aspetto socio-economico. A questo punto, gli Arabi si trovano di fronte un nemico di tutto rispetto. Intenzionato, non diversamente da loro, ad una "Guerra Santa", per conquistare il mondo e plasmarlo secondo la volontà di Ahura-Mazda. Si tratta, quindi, di uno scontro senza esclusione di colpi da entrambe le parti. Chi soccombe? O si giunge ad un compromesso? E per la Cristianità, cosa cambia, magari nel trovarsi di fronte un antagonista che riveste già i panni del comunismo dell'Otto-Novecento?

3) Variazione sul tema. Mazdakiti, vuoi sconfitti, vuoi vincenti, si insediano nella Penisola Arabica prima di Maometto. Convertono un arabo influente alla loro fede. Ed è costui che mazdakizza le masse arabe e le manda a conquistare prima la Persia, per regolare i conti dei suoi maestri con la "Chiesa" zoroastriana. Mqagari, in un primo tempo, lasciando relativamente in pace i Bizantini. Oppure, mazdakiti vittoriosi in Persia, esportano con le armi la loro fede in Arabia. Le tribù beduine entrano nell'Unione e, piano piano, perdono gran parte della loro identità etnico-culturale.

4) Questa stava per realizzarsi. I Sasanidi hanno realmente chiesto aiuto ai Figli del Cielo cinesi ed ai Raja indiani contro gli Arabi. Ne ricavarono solo belle parole e, dopo la disfatta, accoglienza ai profughi, anche se con l'impegno che non avrebbero provato a fare proselitismo. Infatti, ancora oggi i Parsi dell'India sono molto restii ad accettare conversioni. E se invece Cinesi e/o Indiani (magari con al seguito tribù turco- tartare e/o scitico-alaniche e/o mancesi-coreane) fossero intervenuti in forze in Persia? Gli Arabi potevano essere fermati? Magari l'islam ributtato nella Penisola Arabica? E poi, quali accordi e quali concessioni dovevano essere fatti a tali Alleati? Non è che avrebbero voluto "Sfere d'influenza"? Ed i Bizantini cosa avrebbero fatto?

5) Torniamo indietro di alcuni secoli. Shapur e Cosroe hanno combattuto fieramente contro Romani e poi Bizantini. Se, invece, avessero deciso di realizzare da subito una sorta di non-belligeranza e, al contrario, concentrare gli sforzi militari verso India e steppe dell'Asia Centrale? Magari gli Occidentali avrebbero avuto vita più facile e modo di affrontare/assimilare meglio e prima i Germani e, i Persiani avrebbero realizzato un sistema di protettorati esteso, quanto meno nominalmente, fino alla Malesia e/o alla Siberia. Magari il Nestorianesimo gradualmente soppianta lo zoroastrismo. Anzi, senza lo scontro con i Bizantini, anche il Nestorianesimo non viene appoggiato più di tanto e resta anch'esso minoritario. Pertanto è proprio l'Ortodossia efesino-calcedonese che, gradualmente, diventa la religione maggioritaria dell'Impero Persiano Di fronte alla minaccia araba Costantinopoli e Ctesifonte fanno causa comune e, dopo i primi, rovinosi scontri, l'islam torna nella penisola Arabica.

E, scrivendo scrivendo, mi viene in mente anche altro...

Il Marziano

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Aggiungiamo l'idea di Paolo Maltagliati:

È da un po' che la covavo questa ucronia: i Sasanidi cristianizzati!

Tale condizione è molto difficile da attuare, ma non così impossibile. Molto probabilmente tale evento cambierebbe tutta la storia del mondo. Le probabilità maggiori che si verifichi è se i risultati delle vittoriose campagne di Maurizio non vengono successivamente sprecate in modo dissennato e la dipendenza politica dei persiani verso Bisanzio aumenta sempre più.

In tal caso, le armate islamiche vengono sconfitte appena provano ad entrare in Mesopotamia o in Siria. l'assenza dell'islam vorrà dire che l'impero bizantino molto probabilmente tornerà a dominare il bacino Mediterraneo, lasciando l'Europa continentale nelle mani dei Franchi.

Non del tutto improbabile che nel corso del medioevo la parte latina (sostanzialmente nordafrica italia e parte della penisola iberica) dell'impero arrivi a staccarsi, in modo pacifico o violento, a seconda dell'oppressività del sistema statale romeo.

Se, invece, si vuol mantenere sia l'Islam, sia i Sasanidi, arduo compito, si può pensare ad una guerra tra Eraclio e Cosroe che finisca un attimo prima, in modo da dare modo ai persiani di riprendersi un attimo, (non tanto, ma in modo sensibilmente maggiore rispetto alla nostra TL) pur con Yazdgard III sul trono grazie a Bisanzio.

La cristianizzazione è la mossa disperata per gettarsi tra le braccia dei bizantini in ottica antimusulmana, anche se l'impero romano d'oriente può fare poco per aiutare direttamente Yazdagard. La pianura mesopotamica viene conquistata dagli arabi, ma sulle montagne i persiani resistono, concentrandosi nell'attuale Azerbaigian, Lorestan, Media e costa del Caspio. Anche il Khorasan rimane sotto la tutela Persiana, ma viene progressivamente turchizzato. In questo caso la chiesa prevalente sarà comunque quella nestoriana, con quella monofisita verso l'Armenia.

Gli Arabi erodono territori in una guerra di posizione come fanno a occidente, ma non sfondano. Riescono comunque ad espandersi verso est, isolando la persia cristiana dall'India e dalle steppe.

Come i bizantini, anche i Sasanidi attraversano una fase di ripresa, verso oriente prima di una grande invasione di turchi islamizzati che spazza via le conquista fatte nel Khorasan e a sud est.

Nel frattempo il phalavi ed il pharsi cominicano a diventare due lingue diverse: la prima è quella dei persiani cristiani, arricchita da influssi armeni, curdi e caucasici; la seconda è quella, scritta in alfabeto arabo, dei persiani islamizzati.

Mantzikert, poi, segna la fine dei contatti diretti tra bizantini e persiani. La chiesa, prima o poi diviene autocefala anche di fatto. In questo periodo di crisi, potrebbe anche accadere una frammentazione politica.

Crociate: in prospettiva, della prima non gli importa granché. I Sasanidi potrebbero divenire determinanti nella misura in cui i signori curdi in ascesa nella seconda metà del XII secolo devono vedersela con più nemici su più fronti. Ammesso che i crociati di Edessa riescano a coordinarsi con Bizantini e Sasanidi in modo efficiente (e la nostra timeline fa capire bene quanto ciò non sia semplice). Prospettiva plausibile è che la contea di Edessa sopravviva più a lungo, poiché a Mosul e dintorni si capisce che a cercarsi rogne a nord ci si rimette soltanto.

Qui si ha l'enorme occasione per una megacrociata interforze cristiane comandata da Manuele Comneno per spazzar via dalla Siria i musulmani (e, in prospettiva anche dall'Egitto). Ma scommetto che il progetto fallirebbe per insipienza e rivalità reciproche tra i cristiani.

alla fine, tutto va come deve andare e Saladino fa quel che deve fare, unifica l'Egitto e la Siria, isola l'outremer latino e conquista Gerusalemme. Al limite rimane Edessa nel nord, isolata dagli altri stati latini e sempre meno latina.

Mongoli: qui sta una altro dilemma. O i Sasanidi vengono spazzati via, o si rendono amici per tempo i nuovi dominatori, come hanno fatto i cristiani del medio oriente con gli Ilkhan nella nostra TL). Ovviamente non sono più un regno davvero indipendente, ed in più devono fronteggiare il fatto che orde di turcomanni si sono stanziate nell'Anatolia orientale. Come entità politica spariscono dalla storia, ma come cultura e popolo no. Diventano l'equivalente nell'impero persiano degli armeni nell'impero ottomano.

La loro fedeltà agli Shah comincia a scricchiolare quando l'impero degli zar si interessa dell'Iran. Con l'accordo anglo-russo del 1907 per porre termine al Turniry Teney, il "Sasanistan" settentrionale (non crediate chissàa ché: le attuali province iraniane di Gilan, Mazandaran, Golestan, Quazvin, Tehran e forse Saman) entra nell'orbita di Mosca.

I russi fanno nascere voglia di indipendenza nei giovani Sasanidi. Però i persiani musulmani si sentono ostaggio delle potenze europee e cominciano a sviluppare atteggiamenti cristianofobi che si concretizzano con atti di violenza nelle aree che non rientrano nell'area sotto il controllo Russo diretto, come il Lorestan e la Media. Molti degli abitanti di queste zone migrano per questo verso nord, ponendo termine in modo doloroso ad una presenza secolare.

Durante la prima guerra mondiale i Sasanidi si schierano a fianco dei russi e degli armeni, così che gli eserciti zaristi riescono ad arrivare a due passi da Mosul. Ma la marea muta. Il Metz Yeghern c'è lo stesso, ma la penetrazione russa verso l'Anatolia è stata sensibilmente maggiore, per cui, perlomeno, i confini Turchia-URSS sono gli stessi di quelli Impero Turco-Impero Russo.

Diverso il discorso in Persia: Gli inglesi pensano di "usare" il Sasanistan come testa di ponte per salvare il Caucaso dal contagio sovietico. Per cui i bolscevichi, preventivamente, Annettono il Sasanistan settentrionale, che Diventa una repubblica federata Sovietica.

Gli anni '90 vedono il Sasanistan coinvolto nei conflitti interetnici caucasici, alleati dell'Armenia contro l'Azerbaigian.

Nota: il "tappo" rappresentato dai Sasanidi nei secoli fa in modo che l'areale Azero sia leggermente più piccolo e i Balcari e i Karacay non esistano, perché le popolazioni turcofone penetrano in modo meno massiccio verso il Caucaso. Eventualmente gli Alani hanno un areale leggermente più ampio e forse gli Albani esistono ancora come popolo. Che ne dite?


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