P.o.D: Questa ucronia si svolge nello stesso universo di United Kingdoms of America, con Stati Uniti Monarchici, Rivoluzione Francese sfociata immediatamente in sette anni di terrore, e ideali repubblicani squalificati per tutte le generazioni avvenire. Inoltre, presuppone che il Messico, invece di divenire una colonia Spagnola sia stato governato per molti decenni dalla dinastia Cortes (Grazie ancora a Perché No? per l'idea) fondata da Hernan I°, che ha sfruttato il qui pro quo con Montezuma a suo esclusivo vantaggio. L'Italia esiste inoltre da oltre 4 secoli, come Confederazione Italiana.
La dinastia Cortes si estingue nel 1822, lasciando il trono ad Augustine Iturbide, genero dell'ultimo Cortes; egli viene però detronizzato da Antonio Lopez de Santa Ana nel 1825; costui sarà poi deposto, a sua volta da Benito Juarez, Lord Protettore del Messico e creatore di un regime paternalistico.
La Timeline comincia con la deposizione di Juarez da parte di Napoleone III° dei Francesi nel 1868, mentre gli U.K.A. sono occupati nella Guerra di Successione Americana.
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Inverno 1867:
La Francia di Napoleone III° depone Benito Juarez e restaura l'Impero Messicano. Il trono viene offerto a Massimiliano d'Asburgo, che accetta nonostante il parere contrario del Fratello, l'Imperatore Francesco Giuseppe d'Austria.
Massimiliano passa i tre mesi che precedono la sua partenza in giro per l'Europa, dove vende una parte considerevole dei suoi beni personali, cerca finanziatori, e compra un vero e proprio arsenale, insieme alla miglior tecnologia industriale del tempo. In questa Timeline Massimiliano conosce bene il Messico dove è stato ambasciatore, e non si illude affatto di poter mantenere il trono con il semplice appoggio francese.
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Primavera 1868:
Massimiliano sbarca a Vera Cruz, con una flotta di dieci navi da guerra, 2000 uomini scelti, armi moderne e munizioni in abbondanza, provviste e con oltre 5 tonnellate di macchinari agricoli ed industriali e validi tecnici. Ad accompagnarlo oltre alla moglie, un caro amico, conosciuto in Sud-America: Giuseppe Garibaldi,l'Eroe dell'Indipendenza del Regno d'Argentina, e di quello d'Aracaunia e Patagonia, oltre che dell'Impero Bolivariano (Poi Impero Colombiano), fiero sostenitore della Monarchia Costituzionale.
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15 Agosto 1868:
Massimiliano e la moglie sono incoronati Imperatore ed Imperatrice del Messico nella Cattedrale del Serpente Piumato a Teotihuacan detta anche Ciudad do Mexico. Prendono dimora al castello di Chapultepec.
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Autunno del 1868:
Massimiliano inizia una serie di riforme, che migliorano enormemente la vita dei contadini; un imponente serie di opere pubbliche sono immediatamente intraprese. Contemporaneamente iniziano dei contrasti con i francesi; Massimiliano sembra mettere l'interesse del Messico sopra quelli della Francia. Un tentativo delle truppe Francesi di prendere Massimiliano in ostaggio è impedito dalla popolazione. Occupato in un conflitto con la Spagna e l'Italia, Napoleone decide di ritirare le sue truppe dal Messico. Ad una richiesta di aiuto da parte di Massimiliano, Francesco Giuseppe risponde che il destino dell'Impero del fratello non lo riguarda. Massimiliano non lo dimenticherà.
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1869:
Le truppe imperiali, che possono contare su centinaia di volontari provenienti da ogni parte dell'Impero, sotto il comando di Garibaldi, sconfiggono i Rivoluzionari di Juarez.
04/06: i rivoluzionari sono sconfitti a Queretaro.
19/06: Presa di El Paso Norte, Juarez è catturato, ma ottiene la grazia in cambio del giuramento di sottomissione.
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1870:
Mentre il 2° Impero Francese cade a Sedan, e viene restaurata la casa dei Borbone con Enrico V°
il 2° Impero Messicano diviene una notevole potenza regionale. Il Guatemala ottiene l'indipendenza, ma sul trono va Giovanni di Sassonia Coburgo, fratello dell'Imperatrice Carlotta.
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1873-1876:
Prima Guerra Messico-Colombiana, i Messicani di Garibaldi sconfiggono i Colombiani di De la Sientes nella Battaglia di Caridad estendendo i confini dell'Impero all'attuale Nicaragua, allora parte dell'Impero Colombiano.
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1877-1890:
I tredici anni d'oro, L'Impero ha un notevole sviluppo industriale, urbanistico e culturale. Viene fondata l'Universidad dos Estudios de Teotihuacan. L'Alfabetizzazione passa dal 10 al 68% grazie alla politica delle scuole nei centri rurali sostenuta dal ministro dell'istruzione Imperiale Pedro Diaz.
Muore Giuseppe Garibaldi, nel 1889; Il Generale è sepolto a Tenochtitlan, nel Mausoleo de el General Roho (Il Generale Rosso).
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1890-1892:
Seconda guerra Messico-Colombiana. Il Nicaragua e l'Honduras diventano indipendenti, sotto protettorato Colombiano.
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1893:
01/01
Entra in vigore la nuova costituzione dell'Impero Messicano, che diventa uno stato federale, sul modello dei Regni Uniti. Viene introdotto il suffragio universale maschile e femminile, e stabilito un sistema bicamerale, con una Assemblea Imperiale dei Deputati e un Senato Imperiale.
15/08
Giubileo d'Argento dell'Imperatore
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1894:
Alle prime elezioni del nuovo Congresso Imperiale sono i Conservatori ad avere la maggioranza; il loro leader Raphael de la Costa diviene Primo ministro dell'Impero.
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1898:
Sciopero generale negli stabilimenti metallurgici di San Juan; Il governo de la Costa reprime con decisione, causando molte vittime. L'Imperatore si reca sul posto e parla con gli operai; con la sua mediazione lo sciopero cessa.
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1899:
Le elezioni sono vinte dai Liberali guidati da Josè Porfirio Diaz.
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1900:
Inaugurata la linea ferroviaria San Quintino-Guatemala City che permette di attraversare l'intero Impero da Nord a Sud.
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1904:
Nuova vittoria dei Liberali, e riconferma del governo Diaz.
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1904-1907:
Guerra dei Tre Imperi, fra Messico, Brasile e Colombia.
La guerra fra Colombia e Brasile è per questioni di confine, Messico e Brasile si litigano il controllo delle rotte atlantiche e Colombia e Messico hanno due guerre nella loro storia e questioni mai risolte di influenza nell'America centrale.
1904 La flotta Messicana sconfigge la Marina Brasiliana al Largo di Veracruz.
1905 dopo vari rovesciamenti l'offensiva Messicana è respinta presso la costa dei Mosquitos, in Nicaragua. Assedio di San Carlos.
09/09 Un Referendum sancisce l'indipendenza del Regno di Puerto Rico.
1906
03/07 e 05/08 Sconfitta delle truppe brasiliane contro i Colombiani nelle 2 Battaglie della Mesa Verde.
1907
08/09 Battaglia di San Carlos, e rotta dei Colombiani.
20/09 Sconfitta definitiva e resa dei Colombiani a San Isidro,
25/09 Pace di Guatemala City fra Impero Messicano e Impero Colombiano.
01/10 Resa del Brasile dopo il bombardamento di Bahia(30/09).
05/10 Trattato di San Josè nel nuovo Regno di Costa Rica, Pace fra Impero Messicano e Impero Brasiliano e fra Impero Colombiano ed Impero Brasiliano. Sul trono del Costa Rica sale Miguel Esperanza, Grande eroe della Battaglia di San José.
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1909:
I Liberali, forti del successo nella Guerra rivincono le elezioni. Terzo governo Diaz.
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1911:
Terremoto di Guadalupe-Hidalgo, l'Imperatore e l'Imperatrice prestano di persona soccorso ai terremotati.
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1914:
Alla richiesta di Francesco Giuseppe di entrare in guerra al suo fianco Massimiliano risponde:
“Se il destino del mio impero non era affar suo, allora il destino del suo non è affar mio!”
Il partito Social-Democratico di Emiliano Zapata vince le elezioni dopo 15 anni di dominio Liberale.
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1915:
L'Austria si rivolge allora all'Impero Brasiliano che ha ricostruito la propria flotta. La guerra di corsa che le navi Brasiliane combattono provoccherà l'ingresso in guerra dell'Impero Messicano.
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1916:
Dopo l'affondamento dell'Imperatrice Carlotta, una nave Messicana da parte della Nave da Guerra Jicaré della Marina Brasiliana (30/04) il 04/05 del 1916, con l'appoggio economico di Teodoro I° dei Regni Uniti il Messico entra in Guerra contro il Brasile e gli Imperi Centro-Oriemtali Europei: Austria,Germania e Russia al fianco di Francia Inghilterra ed Italia.
10/05 Bombardamento di Veracruz.
15/05 Bombardamento di Rio de Janeiro.
17/05 Battaglia al largo di Bahia, vinta dai Brasiliani.
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1917:
L'Impero Colombiano scende in Guerra contro il Messico. Il fronte si stabilizzerà intorno a Tuxla nel Chiapas, in una sanguinosa guerra di posizione.
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I Regni Uniti intervengono a favore del Messico, mandando anche soldati in Europa.
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1918:
10/11 Sfondamento Messicano a Tuxla, Ritiro dei Colombiani
13/11 Sbarco Messico-Regnunitense a Bahia
17/11 Battaglia di Guatemala City, vinta dai Messicani
22/11 Battaglia di Sao Paulo, vinta dai Messico-Regnunitensi.
25/11 Rivolta del Cile, del Perù, del Venezuela, di Rapa Nui e del Nicaragua. L'Impero Colombiano è nel Caos.
30/11 Presa di Brasilia e di Rio de Janeiro, Resa dell'Impero Brasiliano, Armistizio di Sao Paulo.
12/12 Presa di Santa Fè de Bogotà e resa incondizionata dell'Impero Colombiano; Fine della Guerra in Sud-America.
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1919:
Dichiarano l'indipendenza: Guyana, Suriname, Uruguay e Paraguay, dall'Impero Brasiliano. L'Imperatrice Amara de Braganza deve concedere una costituzione liberale e federale, per mantenere il trono.
L'Imperatore Simone III° Bolivar di Colombia abdica, morirà in esilio a Brasilia due anni dopo; il figlio neonato Josè diventa Re Giuseppe di Colombia sotto la reggenza della madre Isabella.
Perù, Rapa Nui, Cile e Venezuela diventano indipendenti.
Sul trono Peruviano va Tupac Amaru II° discendente dell'ultimo Inca.
Su quello Venezuelano va Carlos Chavez, colonnello dell'esercito.
A Rapa Nui sale al trono un indigeno Anatuha.
Sul Trono del Cile va un cugino di Massimiliano, Ferdinando Rodolfo d'Asburgo.
Il trono di Guyana va ad un Inglese Carl Donington, e la Guyana entra nel Commonwealth.
Sul trono del Suriname va un ex-sacerdote Gesuita, Padre Francisco de Gomera
Diventano re dell'Uruguay e del Paraguay un cugino del Principe di Veracruz Augustin de Asburgo-Iturbide, figlio adottivo ed erede dell'Imperatore Massimiliano, e un nipote di Amara del Brasile rispettivamente Salvador de Iturbide e Manuel de Bahia-Braganca.
Giubileo d'Oro dell'Imperatore festeggiato in ritardo.
Elezioni vinte di nuovo dai Social-Democratici, questa volta guidati dall'Eroe di Guerra Francisco Villa.
Viene fondata a Parigi la Società delle Nazioni, con il compito di risolvere le controversie internazionali; La Società dispone di un proprio esercito, gli Elmi Blu, e non deve decidere all'unaminità, ma ha un consiglio di sicurezza formato da 7 membri permanenti e 4 a rotazione: Sono membri permanenti il Commonwealth Britannico, la Francia, il Giappone, i Regni Uniti, il Messico,l'Italia e il Sultanato di Turchia. Grazie all'insistenza di Massimiliano e Teodoro anche la Confederazione Danubiana (ciò che resta dell'Impero Austro-Ungarico) e l'Impero Tedesco sono ammesse, così come la Cina e l'Impero d'Alaska; L'impero sovietico rifiuta l'offerta.
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1920:
01/02 Viene inaugurato il Campionato di Calcio Messicano, nello stadio Quetzalcoatl di Teotihuacan.
09/02 La Nazionale di Calcio messicana esordisce al Quetzzalcoatl e batte la nazionale guatemalteca 5-0.
15/11 Muore Teodoro I° dei Regni Uniti, gli succede il Nipote Franklyn, che salirà al trono come Teodoro II°
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1921:
07/07 Muore Massimiliano I°, Padre della Patria; L'intera popolazione si stringe intorno all'imperatrice Carlotta, che morirà l'anno dopo; a Massimiliano vengono tributati funerali di stato solenni nella Cattedrale del Serpente Piumato. Oltre un milione di persone partecipa all'addio a colui che ha trasformato il Messico in una nazione moderna e in una potenza mondiale.
15/07 Augustin Monctezuma de Asburgo-Iturbide e la moglie Mary Roosevelt vengono incoronati Imperatore e Imperatrice del Messico nella cattedrale del Serpente Piumato; Quasi un altro milione di persone celebra la festa. Dopo quasi 100 anni un discendente di Cortes torna sul Trono del Serpente Piumato.
Augustin assume il nome di Massimiliano II° in onore del padre adottivo. L'Imperatore, già ultra-cinquantenne ha già 4 figlie
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1922:
L'industrializzazione dell'Impero accelera, e ci sono numerosi scioperi, che non vengono repressi ma pacificati dall'azione congiunta dell'Imperatore e del governo.
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1923:
Dopo 4 femmine nasce, finalmente, Ferdinando Teodoro, Principe di Veracruz.
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1924:
Il partito Social-democratico rivince le elezini, questa volta con Alvaro Obregon Salido.
Nasce lo stato sociale messicano, fra i più avanzati del mondo.
Nasce Margherita Agostina, Principessa del Chiapas.
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1925:
Prima trasmissione radiofonica dell'M.R.A. (Mexico Radio Audition).
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1929:
La grande Depressione coinvolge solo marginalmente l'economia Messicana, ma in Colombia favorisce l'instaurarsi del Regime Militare del Generale Gustavo Rojas Pinilla, giovanissimo ufficiale, in grado di entrare nelle grazie della reggente, la Regina Madre Isabella, ottenere il grado di Generale e il titolo di Primo Ministro con l'interim agli interni e alle forze armate. Inizia il riarmo della Colombia.
Il partito Conservatore di Lazaro Cardenas del Rio vince le elezioni;
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1930:
Primi mondiali di Calcio, il Messico è sconfitto in finale dall'Uruguay.
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1932:
Grazie alle avanzate tecnologie adottate l'Esercito Colombiano riconquista il Perù, rinasce l'Impero Colombiano. Le proteste della S.d.N. sono tacitate da un plebiscito-farsa che ratifica l'annessione. La Colombia gode dell'appoggio dell'Italia Fascista di Mussolini e dell'Impero Tedesco di Adolf Hitler.
Tupac Amaru II° rifiuta di riconoscere l'annessione e forma un governo in esilio a Teotihuacan
Nasce l'Institudo Imperial de la Sciensa y de la Technica (I.I.S.T.) a Guadalahara, che attirerà molte menti da ogni parte del mondo.
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1933:
Annessione Colombiana del Venezuela con il pretesto di ristabilire l'ordine in seguito a moti di rivolta organizzati dalla Colombia;Re Carlo del Venezuela manda la famiglia in Messico, ma resta in patria, dove entra in clandestinità e organizza la resistenza, con la sua Brigata Carlitos; Il Generale Juan Vicente Gomez eroe della guerra dei tre Imperi e dell'Indipendenza diventa governatore della provincia. Il Generale di Brigata Colombiano Miguel Haldornez diventerà famigerato come capo dell'esercito di occupazione.
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1934:
Le Elezioni confermano i Conservatori di Cardenas del Rio.
Concordato con la Chiesa Cattolica, che sana ufficialmente l'imbarazzo Azteco di Roma, che riconosce ufficialmente il Rito Azteco e permette ufficialmente la venerazione, ma non il culto, del Serpente Piumato, considerato un angelica Figura Christi mandata per illuminare gli abitanti del nuovo Mondo.
Riconsacrazione ufficiale della Cattedrale dl Serpente Piumato, fino ad adesso riconosciuta solo ufficiosamente.
Il 9 Giugno del calendario della Chiesa viene dedicato al Santo Serpente Piumato.
Mondiali in Italia, vinti dai padroni di casa. Messico di nuovo secondo.
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1935:
La Colombia annette il Cile di Ferdinando Rodolfo, e la Guerra con il Messico sembra inevitabile; Ma i Colombiani prendono in ostaggio la famiglia reale, tenuti prigionieri nel Palacio Rosado a Santiago del Cile. Per amore del cugino acquisito Massimiliano non permette la guerra, per altro invisa a molti sudditi Messicani, memori degli orrori dell'ultimo conflitto.
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1936:
Inizia la guerra dell'Isola di Pasqua. Grazie all'aiuto dei volontari Messicani e della Nave da Guerra “Anita” del Capitano Josè Garibaldi, nipote del General Roho, Rapa Nui inizia una lunga e coraggiosa resistenza, che metterà in ridicolo “L'Armada de la Suerte” L'esercito del Destino, come era chiamato l'esercito Colombiano.
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1937:
Il generale Gomez muore, e Haldornez diventa il governatore generale della provincia del Venezuela; Fa fucilare oltre 300 persone scelte a caso fra i dissidenti che Gomez s'era limitato a incarcerare o ad intimidire. Come reazione Re Carlo organizza un attentato che uccide oltre 500 soldati Colombiani; è solo l'inizio di terribili violenze.
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1938:
Rapa Nui cade, e gli abitanti abbandonano l'isola che diventa un carcere per i dissidenti(un vero campo di concentramento e di sterminio)
I tremila abitanti dell'isola sono trasferiti alle Hawai, dove Re Kalakahua II° li accoglie; Il monarca Hawaiano, vicino al Messico degli Asburgo otterrà grandi emolumenti da Teotihuacan, e l'esercito Imperiale inizierà ad addestrare una divisione di soldati Rapa-nuiniani. Il governo Cardenas del Rio e l'Imperatore non si illudono; Sarà la guerra presto o tardi.
Viene proposto il matrimonio fra il principe Pedro del Brasile e la principessina Margherita. Venutolo a sapere Rojas Pinilla offre alla principessina la mano dell'Imperatore Giuseppe, di sei anni più vecchio di lei.
Massimiliano II°, che si è sposato per amore, non ha intenzione di imporre a sua figlia, per altro ancora molto giovane, un matrimonio d'interesse.
Tuttavia, un eventuale rifiuto verrebbe reputato da Rojas Pinilla come un grave insulto alla Corona di Bogotà, e servirebbe solo ad infiammare ancora di più l'odio anti-messicano dei Colombiani.
A salvare la Corte di Teotihuacan dall'empasse interviene lo stesso Imperatore Giuseppe, che annuncia al mondo il suo matrimonio segreto con Ana Maria Velasquez, cameriera e mica d'infanzia. L'imperatore ha, per la prima volta, sfidato la madre e Rojas Pinilla. Giuseppe difenderà l'amata Ana Maria con le unghie e con i denti, arrivando perfino allo scontro fisico con El General Maximo.
Mondiali di Francia vinti dall'Italia Messico ancora secondo.
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1939:
Scoppia la Seconda Guerra Mondiale, ma, per il momento, gli U.K.A. e il Sud-America ne restano fuori; Ma si sa che la Colombia è alleata dell'Asse; Nell'impero Colombiano iniziano violenti persecuzioni delle minoranze indigene.
Josè Garibaldi il Vecchio, cugino del Capitano Garibaldi, guida il Partito Socialdemocratico alla vittoria elettorale. Il Messico si prepara alla guerra.
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1941:
Invasione Colombiana dell'Uruguay del Guatemala, del Costa Rica e del Nicaragua, (Panama permette il passaggio essendo alleato con la Colombia. ), Re Giovanni I° del Guatemala, vecchio e malato si fa trovare a letto, dove muore poche ore dopo.
Il figlio Massimiliano Giovanni viene incoronato privatamente Re Giovanni II° sul treno che lo porta a Teotihuacan.
In Uruguay Re Salvatore si da alla macchia, mentre la sua famiglia scappa in Brasile; Sarà fatto prigioniero e detenuto a Rapa-Nui fino alla liberazione dell'isola.
Michele II° del Costa Rica guida personalmente le sue truppe, e presso la cittadina di San Miguel, costruita in onore del padre, riesce a sconfiggere le truppe del Generale Albornoz; Poi riesce a ripiegare a Nord-Est, nella provincia del Belize, dove, con gli aiuti del Messico resiste all'Invasore.;
Il Re del Nicaragua è preso prigioniero con la famiglia, mentre il re dell'Honduras, Diego III° muore con un pugno di fedelissimi, facendo esplodere l'arsenale della Capitale, Tegucigalpa, che innesca le mine nell'intera città ; Il suo gesto provoca la decimazione dell'intero corpo di spedizione Colombiano, e la distruzione della città che era stata però evacuata; Le truppe Honduregne, con la famiglia reale sono messe in salvo dalla marina Messicana. Comincia subito, in Honduras, la resistenza, comandata dal capitano della Guardia reale Ramon Gutierrez.
Contemporaneamente, però, un audace impresa del Capitano Garibaldi (che verrà inquadrato nella Marina Imperiale Messicana come Commodoro, per questo) riesce a liberare la famiglia reale Cilena.
Il Messico scende in Guerra;
05/09
La Marina e l'Aviazione Messicana sono superiori a quelle Colombiane, ma l'Armada de la Suerte è micidiale al suolo. Le divisioni corazzate Simone I°, Santander e Isabella distruggono i Messicani a Huehuetenango, in Guatemala, e due giorni dopo a Tuxla in Chiapas, ma vengono fermate a San Cristobal de las Casas il 9/09.
10/09
La Marina Messicana al comando del Commodoro, poi Ammiraglio, Garibaldi, sbaraglia la flotta Colombiana al largo della costa Pacifica messicana, e poi il 17/09 presso le isole Galapagos, che diventano la principale base Messicana durante la guerra. Intanto accade il deprecabile massacro Nazista del Principe di Philadelfia Theodore, Figlio di Teodoro II° e dei nuovi Rought Riders, in Francia, in seguito allo sputo in faccia ad Adolf Hitler.
Gli Stati Uniti dichiarano guerra all'Asse, e inviano 50 divisioni corazzate ed un intera flotta in Messico.
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1942:
05/01
Scatta l'operazione Reconquista; Il Generale Ricardo Garibaldi guida la 5^ Armata Imperiale, con l'appoggio delle truppe Regnunitensi, di quelle Costaricane in Belize e della resistenza Honduregna; Nel giro di due settimane i Colmbiani sono ricacciati indietro fino a Panama, Michele II° rientra aSan Josè da trionfatore, mentre il giovane Re Manuele del Nicaragua riesce a fuggire dalla prigionia e a scatenare una rivolta.
Anche Giovanni II° partecipa alla liberazione di Guatemala City, e conquista un posto nella storia colpendo a morte il crudele Generale Ramirez, capo delle truppe 'occupazione.
Febbraio:
Si scatenano violente rivolte in tutto le terre annesse all'impero Colombiano., e persino in Ecuador, storica provincia Colombiana, mai prima d'ora ribelle a Bogotà.
02/03
Resa dei conti fra Re Carlo e Haldornez a Caracas, dove la Brigata Carlitos scatena la rivolta contro il Macellaio (Soprannome con il quale è noto Haldornez)
Mentre la città brucia il generale e il Re si ritrovano finalmente faccia a faccia e i due si impegnano in un furioso duello alla spada nella Plaza del Rey. Sono entrambi uomini di mezza età, ma l'odio è talmente profondo che i due combattono per quasi un ora, e tanto è epico il loro scontro che le due parti smettono di sparare. Alla fine Haldornez è sconfitto, e dopo l'ennesimo atto di crudeltà (Spara ad un bambino con il solo scopo di distrarre re Carlo, è decapitato con un colpo di spada, fra le grida di giubilo dei rivoltosi, e perfino dei suoi uomini, stanchi della sua crudeltà.
05/03
A Bogotà Rojas Pinilla ordina repressioni sanguinose, ma ormai soffre di un delirio d'onnipotenza.
L'Imperatore inizia a meditare di destituirlo, ma desiste dopo che Rojas Pinilla prende in ostaggio l'imperatrice Ana Maria e il piccolo principe Simon.
28/03
Liberazione di Rapa Nui da parte di Re Alahua e della sua Divisione Rapanuiense. Accade proprio nel giorno di Pasqua.
30/04
Il principe ereditario Tupac Amaru si fa paracadutare sulle montagne intorno a Lima e organizza l'insurrezione Peruviana.
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1943:
06/01
Inizia l'assedio del canale di Panama; I primi tentativi di conquistare il canale sono infruttuosi.
07/03
Voltafaccia di Domenico IV° di Panama, che, sicuro della vittoria Messico-Regnunitense depone il proprio Primo Ministro Filo-Colombiano ed ordina alle sue truppe di appoggiare gli Alleati.
09/04
Scatta l'operazione Quetzalcoatl; Da Rapa Nui la flotta Messico-Regnounitense sbarca in Cile, e respinge dietro le Ande I Colombiani Mentre le truppe di terra attaccano da Panama.
Tuttavia, il nuovo perimetro difensivo dei Colombiani, che si ritirano facendo pagare carissimo ogni centimetro di suolo ceduto suscita serie preoccupazioni ai Messico-Regnunitensi, che non riescono a passare.
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1944:
04/01
Mentre è in vacanza in Messico Pedro di Braganza incontra Margherita d'Asburgo-Iturbide e i due si innamorano. Mai amore fu più provvidenziale. L'Imperatrice Amara è morta, e sotto l'influenza della moglie l'Imperatore Pietro III° dichiara guerra alla Colombia. Questa è la svolta della guerra, visto che adesso ai Colombiani tocca combattere su tre fronti.
7/05
Terza Battaglia della Mesa Verde, stavolta vincono i Brasiliani.
07/08
Nuove elezioni in Messico, dove si forma un governo d'unità nazionale presieduto da Josè Garibaldi e che mette insieme Liberali, Conservatori e Social-Democratici.
L'I.I.S.T. Studia l'energia dell'Atomo, ma sono dietro agli Amercani.
05/12
Inizia l'Operazione General Rojo.
La Colombia è invasa.
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1945:
08/01
L'Imperatore Giuseppe riesce a liberare la moglie e il figlio; Dopo averli messi al sicuro, nelle mani dei Messicani affronta Gustavo Rojas Pinilla con un gruppo di fedelissimi della Guardia Reale;
Messo alle strette Rojas Pinilla sta per sparare all'Imperatore, quando l'imperatrice madre, Isabella, si getta di fronte al figlio, ricevendo al suo posto la pallottola mortale; Rojas Pinilla viene poi freddato con un colpo in testa dall'Imperatore; I fedelissimi del General Maximo sono catturati, e Bogotà è aperta agli alleati; Viene firmata la pace. La II^ Guerra Mondiale, almeno in Sud-America, è finita.
Giuseppe riprende il titolo di Re di Colombia.
L'Ecuador è indipendente, ed un Cugino di Massimiliano II°, Sancho Duarte ne diviene il Re. Il regno di Bolivia rimane unito alla Colombia, in unione personale.
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1946:
04/02
Massimiliano II° del Messico, Teodoro II°dei Regni Uniti, e Pietro III° del Brasile, siglano a San Josè il trattato fondativo dell'Unione delle Nazioni Americane; Colombia, Bolivia, Rapa Nui, Cile, Venezuela, Perù, Nicaragua, Honduras, Costa Rica, Guatemala, il neo-costituito Regno del Belize, (per adesso governato da Michele II° in unione personale con il Costa Rica) Uruguay, Paraguay e Panama ne fanno parte da subito. Hawai e Cuba si uniranno l'anno dopo.
15/7
Giubileo d'Argento dell'Imperatore.
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1947 :
14/05 nella Città internazionalizzata di Gerusalemme, amministrata dalla Società delle Nazioni, nascono il Regno di Israele con capitale Tel-Aviv e il Regno di Palestina con capitale Ramallah.
Ne sono Re, rispettivamente Shelomon ben David, 318° Capo della Casa di Davide, e Abdallah al-Asheem, fratello minore del Re di Giordania.
07/12
Muore Carlo I° del Venezuela, Carlito, il Re Partigiano; Gli succede il figlio, l'abile Rodrigo Carlos, che sale al trono come Carlo II°.
Muore Salvatore I° dell'Uruguay, mai ripresosi del tutto dalla durissima prigionia a Rapa-Nui. Il figlio Augustin gli succede come Salvatore II°.
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1948:
13/01
Muore Domenico IV l'opportunista, Re di Panama, gli succede il figlio Hernan, Re Ferdinando.
14/04
Ferdinando Teodoro d'Asburgo-Iturbide, principe di Veracruz sposa a Teotihuacan Joana de Braganza, sorella dell'Imperatore Pietro III°.
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1949:
14/01
Nasce il Principe di Guadalupe-Hidalgo Massimiliano Ferdinando d'Asburgo-Iturbide, figlio di Ferdinando Teodoro e Joana.
17/09
Alle elezioni vincono i Conservatori, il cui leader è, a sorpresa, l'ex generale Ricardo Garibaldi.
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1950:
04/04
Conferenza di New York, dove Messico U.K.A., e Commonweath Britannico propongono una revisione generale degli accordi costitutivi della Società delle Nazioni, che nel 1946 è stata rifondata come O.N.U, Organizzazione delle Nazioni Unite. Sono membri permanenti del consiglio di Sicurezza Francia Commonwealth, Confederazione Italiana, U.K.A. Impero Sovietico, Impero di Ch'in e Impero Messicano. Il Brasile vi entrerà nel 1952.
05/06
Primo Mondiale di Calcio del secondo dopoguerra, che si gioca proprio in Messico; Finalmente i Messicani sconfiggono la maledizione del II° Posto, vincendo il loro primo titolo Mondiale.
25/06
Il Regno Socialista di Corea (Corea del Nord) invade il Regno di Corea (Corea del Sud); Messico, U.K.A., e Commonwealth intervengono in difesa di Seoul.
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1950-1953:
Guerra di Corea.
L'intervento decisivo è la mediazione dell'Impero di Ch'in (In questa timeline, l'impero Cinese si è modernizzato, pur subendo molte scissioni, fra cui Tibet e Manciuria, e ha mantenuto la tradizione Imperiale.) Le due Coree restano divise.
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1952:
Il Messico ha l'Atomica.
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1953:
09/01
Trattato di Panmunjeon.
16/04
Prima trasmissione televisiva in Messico.
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1954:
Giugno
Mondiali di Calcio in Brasile vinti proprio dal Brasile
17/09
Elezioni in Messico vinte dal Partito Social-Democratico guidato da Manuel Avila Camacho.
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1957:
Lutto alla corte di Teotihuacan; L'Imperatrice Maria muore di infarto a 72 anni.
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1958:
13/06
Mondiali di Calcio in Svezia, Seconda vittoria Messicana.
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1959:
01/01
Fidel Castro, con l'appoggio degli U.K.A., e del Messico depone Re Fulgenzio, ormai divenuto un autocrate sanguinario; Re Fedele viene incoronato all'Avana il giorno dell'Epifania.
17/09
Nuova vittoria di Avila Camacho e dei Socialdemocratici alle elezioni.
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1960:
Guerra fra l'Argentina e la Patagonia-Aracaunia.
Il conflitto dura un mese(dal 07/2 al 07/03) e costa alcune centinaia di vittime da entrambi le parti; poi, il 13/03 a Brasilia, alla presenza del Principe di Veracruz Ferdinando Teodoro e dell'Imperatore Pietro III° si incontrano il Re d'Argentina Giandomenico e il Re Antonio III di Patagonia e Araucania.
17/03
un attentato organizzato da esponenti deviati dell'esercito Argentino causa un esplosione nella Biblioteca del Palazzo Imperiale a Brasilia, dove l'incontro si tiene; Pietro III°, Giandomenico e Antonio III° sono feriti gravemente, ma sopravvivono, Ferdinando Teodoro muore.
20/03
Sepoltura solenne del Principe a Teotihuacan.
05/04
A Brasilia siglata la pace perpetua fra Regno d'Argentina e Regno di Patagonia e Araucania.
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1962:
Mondiale in Cile, Finale Brasile-Messico vinta dal Brasile.
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1964:
Vittoria Liberale delle elezioni, Adolfo Lopez Mateos è il nuovo Primo Ministro dell'Impero.
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1965:
Rivoluzione Comunista in Vietnam, Proclamazione del Regno Socialista del Vietnam, a cui si contrappone L'Impero del Vietnam di Cao Dai.
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1965-1970:
Guerra del Vietnam, il Messico interviene insieme agli U.K.A., a favore dell'Impero (Vietnam del Sud); L'Impero Sovietico interviene a favore del Regno Socialista (Vietnam del Sud).
Dopo l'iniziale neutralità l'Impero di Ch'in si schiera con il Sud.
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1966:
08/06
Mondiali di Calcio in Inghilterra vinti dai padroni di casa.
11/08 alla morte di Giandomenico la Regina Isabelita è esautorata da una giunta militare, che prende in consegna il giovane Re Giovanni II°
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1968:
30 e 31/01
L'Offensiva del Tet si risolve in un disastro per i Nord-Vietnamiti; Inizia la penetrazione Sud Vietnamita nel Nord.
Agosto
Olimpiadi di Teotihuacan
14/08
Centenario della Restaurazione dell'Impero.
24/10
Muore, all'età di 103 anni, l'Imperatore Massimiliano II° del Messico, sepolto tre giorni dopo nel grande Mausoleo Imperiale di Teotihuacan.
25/12
Massimiliano Ferdinando di Asburgo-Iturbide è incoronato imperatore del Messico nella Cattedrale del Serpente Piumato con il nome di Massimiliano III°.
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1969:
08/05
Contestazione giovanile in Messico; L'Imperatore appoggia le istanze degli studenti.
17/09
Il Partito Radicale Messicano vince le elezioni; Il leader del partito e del movimento studentesco, Raul Alvarez Garin diviene, a 25 anni, il più giovane primo ministro della storia Messicana.
Inizia un periodo di profondo rinnovamento culturale in Messico. Vengono istituite monarchie autonome indigene per Aztechi, Maya e Indios, sul modello dei Regni Uniti.
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1970:
09/04
Caduta di Hanoi e fine della guerra; Il governo Garin aveva da tempo disimpegnato le forze Messicane, ma ormai era scontata la vittoria Sud-Vietnamita. L'Impero del Vietnam è ricostituito.
15/06
Secondo mondiale Messicano e terza affermazione dei “Los Blancos” Messicani.
07/12
Muore Re Michele (II° di Costarica e I° di Belize) Gli succedono il primogenito Juan Miguel in Costarica come Michele III° e il secondogenito Alejandro Miguel in Belize come Michele II°.
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1971:
L'organizzazione estremista di destra “Suerte” guidata dal Generale Gustavo Diaz Ordaz inizia una campagna di intimidazioni e violenze contro il movimento studentesco, criticando “El Imperador niňo” e “la sua banda di mocciosi irresponsabili.”
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1972:
17/03
Venerdì Nero, grave crisi della borsa di Teotihuacan; Il governo Garin è costretto a nominare l'attempato professor Gabino Fraga, classe 1918, nuovo ministro delle Finanze, per ripianare il bilancio e tranquillizzare i mercati.
20/07 Secessione del Regno d'Iraq dal Regno di Siria previo referendum. Scoppia la Guerra d'Indipendenza Kurda.
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1972-1980:
Guerra di Indipendenza del Kurdistan, sostenuto da U.K.A. e Messico.
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1973:
Il Partito Conservatore diviene il principale interlocutore politico di “Suerte” che si istituzionalizza.
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1974:
25//04
La Rivoluzione dei Garofani rimette sul trono Duarte Pio de Braganca, dopo la dittatura Estado-novista.
07/06
Mondiali di Germania Ovest, vinti dai padroni di casa; Messico 3°.
17/09 Dopo un'avvelenata campagna elettorale Alberto Lopez de Santa Ana, discendente dell'Usurpatore, membro di Suerte e leader del Partito Conservatore vince le elezioni e diventa primo ministro. Inizia un periodo di difficile convivenza con l'Imperatore.
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1975:
05/05
Matrimonio di Massimiliano III° del Messico con Eleonore Kennedy, contro il parere di Santa Ana, che arriverà polemicamente in ritardo in Cattedrale.
25/11
Juan Carlos di Borbone sale sul Trono di Spagna alla morte del Generalissimo Francisco Franco.
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1976:
L'imperatore pone il veto su una Legge di Pubblica Sicurezza giudicata liberticida. Erano oltre 100 anni che ciò non accadeva.
La Suprema Corte del Messico vota a favore dell'Imperatore.
Santa Ana inizia una violenta campagna contro il Trono del Serpente Piumato, causando uno scontro istituzionale senza precedenti.
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1977:
Santa Ana propone un referendum per sostituire se stesso a Massimiliano; L'imperatore, a sorpresa, lo appoggia; Si voterà il 15/06 dell'anno dopo. “Questa è l'occasione di chiudere i conti con il passato!” Dichiarerà alla stampa il monarca.
08/05
Nasce Augustin Massimiliano, Principe di Veracruz.
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1978:
10/06
In Argentina i padroni di casa vincono il Mondiale, ma polemicamente dedicano la vittoria, non al Cancelliere Videla, ma al Re Giovanni II°.
Il 97% dei Messicani vota al Referendum del 15/06.
Oltre il 70 % dei suffragi va a Massimiliano. Santa Ana, sconfitto si dimette, ma Massimiliano respinge le dimissioni. ”Dovete finire il vostro lavoro!” Dirà Massimiliano al primo ministro.
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1979:
Il Partito Radicale Messicano confluisce nel Partito Socialdemocratico che vince le elezioni.; Raul Alvarez Garin è di nuovo Primo Ministro.
13/05
Nasce Juan Roberto, Principe di Teotihuacan.
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1979-1982
Guerra Civile Iraniana, lo Shaa ha il sostegno Messicano (In questa timeline il regime di Rheza Phalavi è stato moderato e l'Iran è una Monarchia Costituzionale sul modello U.KA.
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1980:
L'Eroe della Guerra d'indipendenza Abdullah Öcalan diviene Re del Kurdistan.
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1982:
02/04-14/06
Guerra delle Falklands:Il Regno delle Falkland, membro del Commonwealth, è invaso dal regno d'Argentina; Il Commonwealth libera le isole con una poderosa manifestazione di forza.
07/05
Nasce Hernan Massimiliano, Principe di El Paso Norte.
09/06
Mondiale di Spagna, vinto dall'Italia, Messico nemmeno ai quarti.
17/06
Approfittando della debàcle subita alle Falkland la Regina Madre Isabelita depone la Cancelleria Militare.
13/07
Morte di Ruhollah Komheini, fine della Guerra Civile Iraniana.
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1983:
Muore Re Giuseppe di Colombia e Bolivia; Gli succede sul trono colombiano il figlio primogenito Simon, come Simone IV°, mentre la figlia secondogenita Isabella sale sul trono di Bolivia.
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1984:
Vittoria Liberale alle elezioni, Josè Lopez Portillo Primo Ministro.
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1984-1988
Guerra d'Afghanistan fra l'Impero Sovietico e i lealisti di Re Mohamed Zahir Shaa. Il Messico appoggia i lealisti, insieme agli U.K.A.
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1985:
Muore lo Zar Rosso Costantino, Mickail Gorbachev è il nuovo Zar Rosso dell'Impero Sovietico con il nome di Michele III°.
08/04
Nasce Maria Francisca, Principessa del Chiapas.
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1986:
Mondiale d'Argentina vinto dai padroni di casa, Messico 3°.
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1987:
Salomone II° d'Israele e Abdallah di Palestina muoiono a due giorni di distanza l'uno dall'altro; Josef ben David e Hussein ibn-Abdallah al-Hasheem succedono ai due troni di Terrasanta.
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1989:
06/06
A piazza Tien Ahn Men Sung II° di Ch'in viene incoronato, con il nome di Sung-Di Imperatore dell'Impero Federale Cinese a cui aderiscono, oltre al'Impero di Ch'in: Il Regno di Manciuria, Il Regno del Tibet, il Khanato di Mongolia, Il Regno di Taiwan, il Khanato dell'Uiguiristan, il Principato di Hong-Kong, il Principato di Macao e il Principato di Singapore.
17/09
Il Partito Socialdemocratico vince le elezioni in Messico; Miguel de la Madrid Hurtado è il nuovo primo ministro dell'Impero.
09/11
Crolla il Muro di Berlino; Wilhelm von Hoenzollhern, erede al trono Tedesco Occidentale, e Magda von Shabowski, figlia del Re Rosso della Germania Orientale, scambiano un lungo bacio appassionato in mezzo al segmento crollato; L'anno successivo, il loro matrimonio riunirà ufficialmente l'Impero Federale Tedesco.
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1990:
Mondiali di Calcio in Italia, con una tripletta di Schillaci gli azzurri battono il Messico e conquistano il titolo per la quarta volta.
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1991:
Michele III° abdica e scioglie l'Impero Sovietico; Le nazioni che votano per la permanenza nell'Impero Federale Russo offrono la Corona a Vladimir Romanoff primogenito dell'Imperatore d'Alaska.
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1993:
08/09
Giovanni I° degli U.K.A. È assassinato da sicari Mafiosi; Gli succede il figlio Jhon. Contemporaneamente la polizia sventa un attentato ai danni di Massimiliano III°. In risposta, il Primo Ministro Regnunitense Robert Kennedy e il Primo Ministro Messicano Miguel de la Madrid Hurtado siglano il patto U.K.A.-Messico Anti-Mafia.
25/12
Giubileo d'Argento dell'Imperatore.
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1994:
03-04-05/05
Papa Giovanni Paolo II° visita il Messico, e celebra nella Cattedrale del Serpente Piumato e a Nostra Signora del Guadalupe.
13/06
Fimale Mondiale negli U.K.A. L'Italia batte il Brasile.
17/09
Alle Elezioni si afferma il Partito Liberale; Carlos Salinas de Gortari è il nuovo Primo Ministro.
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1995:
Guerra Civile Irachena, (Maggio-Agosto) secessione in due regni, Iraq del Nord Sunnita e Iraq del Sud Sciita.
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1996 :
Tornano sui troni dell'Europa dell'Est i vari sovrani spodestati dai Regni Socialisti; Ferdinando Jagellone, sessuagenario, torna sul trono di Polonia, Filippo II° d'Assia su quello di Lituania, Ottocaro di Moravia sul trono di Slovacchia, Vlad VI° Drakul sul trono di Transilvania, Michele d'Hoenzollern sul trono di Romania, Pietro II° Karageorgevic sul trono di Serbia, Nicola II° Petrovic Niegos sul trono del Montenegro,Leka Zogu sul trono d'Albania, Costantino II° di Glucksburg sul trono di Grecia, Alessandro X° sul trono di Macedonia e Simeone II° di Sassonia-Coburgo sul trono di Bulgaria.
(In questa timeline il repentino cambio di fronte dell'Italia ha permesso agli Anglo-Americo-Messicani di arrivare prima dei Russi in Croazia, Slovenia, Boemia, Austria ed Ungheria, le nazioni della Confederazione Danubiana, che quindi non sono entrate nell'area di Influenza Sovietica), mentre nuove dinastie sorgono; la corona di Bosnia va a Bakir Izetbekovic, quella di Lettonia ad Andrys Manakulov, e quella d'Estonia a Domic von Teuton-Tallinn.
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1998:
La Francia vince il mondiale in casa, contro il Brasile; Il Messico è solo 4°.
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1999:
17/09
Alle elezioni netta affermazione Liberale, secondo governo Salinas de Gortari.
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2000:
Seconda visita Apostolica del Papa in Messico.
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2001:
11/09
Mentre un commando occupa la Mecca, dove Osama bin Laden si proclama Califfo dell'Islam, vengono lanciati attentati in tutto il mondo; Fallisce un attentato a Chapultepec, residenza ufficiale degli Imperatori Messicani. Scoppia la Guerra del Terrore, chiamata Grande Jihad da bin Laden.
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2002:
Mondiali di Calcio in Giappone e Corea vinti dal Brasile.
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2004:
Elezioni in Messico, vinte dai Socialdemocratici; Vicente Fox Quesada nuovo Primo Ministro.
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2005:
09/04
Il Principe di Veracruz partecipa in incognito ad una missione di soccorso a Teheran, dopo l'attentato; qui incontra la principessa Fatima; I due si sposeranno due anni dopo, dopo il risveglio del pare di lei, lo Shaa.
04/05
Muore Giovanni Paolo II° il Grande.
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2006:
I Mondiali di Germania sono vinti dall'Italia, il Messico è 4°.
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2007:
Benedetto XVI°, successore di Giovanni Paolo II°, visita il Messico.
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2008:
10/07
Il colpo di stato Jihadista tentato in Uiguristan mette a rischio le Olimpiadi Cinesi, ma Massimiliano III° riesce a persuadere gli altri leader del G9 che “non bisogna lasciarsi vincere dalla paura, altrimenti la guerra è perduta!”
05/09
Grave crisi finanziaria; El Banco do Mexico comunque riesce ad arginarne gli effetti più gravi.
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2009:
Elezioni in Messico rivinte, seppur di misura, dai Socialdemocratici: secondo governo Fox Quesada.
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2010:
Mondiali in Sudafrica vinti dalla Spagna in finale contro l'Olanda.
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2011:
Fine della Guerra del Terrore.
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Primi Ministri Messicani dal 1894
Nome |
Partito |
Mandato |
Rafael Madeiro de la Costa |
Conservatore |
1894-1899 |
José Porfirio Diaz |
Liberale |
1899-1914 |
Emiliano Zapata |
Social-Democratico |
1914-1919 |
Doroteo Arango Arambula (Pancho Villa) |
Social-Democratico |
1919-1924 |
Alvaro Obregon Salido |
Social-Democratico |
1924-1929 |
Lazaro Cardenas del Rio |
Conservatore |
1929-1939 |
José Garibaldi da Silva |
Social-Democratico |
1939-1949 |
Ricardo Garibaldi Gutierrez |
Conservatore |
1949-1954 |
Manuel Avila Camacho |
Social-Democratico |
1954-1964 |
Adolfo Lopez Mateos |
Liberale |
1964-1969 |
Raul Alvarez Garin (I) |
Radicale |
1969-1974 |
Alberto Lopez de Santa Ana |
Conservatore |
1974-1979 |
Raul Alvarez Garin (II) |
Social-Democratico |
1979-1984 |
José Lopez Portillo |
Liberale |
1984-1989 |
Miguel de la Madrid Hurtado |
Social-Democratico |
1989-1994 |
Carlos Salinas de Gortari |
Liberale |
1994-2004 |
Vicente Fox Quesada |
Social-Democratico |
2004-in carica |
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Se volete farmi avere il vostro parere su quest'ucronia, scrivetemi a questo indirizzo.
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C'è a questo punto la domanda di matritum:
Come si potrebbe arrivare oggi all'esistenza di questa mia Confederazione Centroamericana?
.
In seguito il buon Generalissimus ha tradotto per noi l'ennesima ucronia:
E se l'Argentina fosse diventata una colonia inglese?
Nel 1806 le forze
inglesi, usando il Sudafrica come base, provarono a conquistare l’Argentina.
Gli Argentini riuscirono a respingerle, ma questo video solleva la domanda “e se
avessero fallito”? E se l’Argentina diventasse una parte dell’impero britannico
e del Commonwealth? Come influenzerà questo il mondo, i confini, la cultura, la
storia e la demografia? Questa è la domanda di questa ucronia.
Parte 1: l’Inghilterra conquista l’Argentina.
Nella nostra TL gli Inglesi riuscirono a occupare Buenos Aires per 46 giorni
prima di essere cacciati dalle milizie argentine.
L’Argentina faceva tecnicamente parte dell’impero spagnolo, ma in termini reali
la relazione era molto più complicata, dato che la Spagna era militarmente
occupata dalla Francia.
In questa TL le milizie argentine sono molto meno organizzate, gli Inglesi le
schiacciano e Buenos Aires diventa un possedimento inglese permanente.
La geografia argentina funziona in modo che il Río de la Plata scorre verso il
mare da dove si trova Buenos Aires, e dato che la grande maggioranza delle terre
agricole utilizzabili e della popolazione argentine si trovano sulle rive del
Río de la Plata, questo rende Buenos Aires dominante per natura nella politica
argentina.
Questo è parte del motivo per cui una percentuale così ridicola della
popolazione dell’Argentina risiede a Buenos Aires.
Nella nostra TL, all’inizio del XIX secolo, dopo l’indipendenza, l’Argentina era
praticamente un paese diviso, con i locali padroni di ranch dell’interno che
erano di fatto indipendenti.
Questo risultò in una serie di guerre per mezzo delle quali Buenos Aires asserì
il suo dominio sulle provincie.
Gli Inglesi, essendo in una posizione geografica simile alla foce del Río de la
Plata e con delle forze armate molto più organizzate, riusciranno ad ottenere il
controllo dell’interno in una maniera simile.
Durante la stessa campagna gli Inglesi cercarono anche di conquistare l’Uruguay
con uno sbarco sulla capitale Montevideo.
Con il controllo del Río de la Plata gli Inglesi riusciranno anche a conquistare
l’Uruguay.
Parte 2: dominion inglese.
Nel 19° secolo Il Regno Unito vide un’immensa era di espansione demografica che
risultò nell’industrializzazione e in un’enorme emigrazione verso l’Australia,
il Canada, la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti e il Sudafrica.
L’Argentina diventerà improvvisamente parte di tutto questo, essa aveva alcuni
dei migliori terreni del mondo e un clima temperato, perciò sarà un centro
migratorio piuttosto ovvio.
Infatti nel nostro mondo ci fu una buona quota di immigrazione inglese in
Argentina, anche quando questa era sotto il dominio spagnolo.
Questo trend si correla piuttosto ovviamente con la popolazione Boera in
Sudafrica o a quella del Québec in Canada.
Gli Inglesi non sostituiranno la popolazione nativa spagnola, anche se era
piuttosto piccola, circa 500.000 persone.
Come con i due esempi sopra menzionati, i due formeranno gruppi etnici separati,
ma diversamente dal resto dell’America spagnola l’Argentina era a schiacciante
maggioranza bianca, perciò non ci sarà una pessima dimensione razziale aggiunta
a ciò.
Come in Canada o in Sudafrica gli Inglesi diventeranno la classe mercantile più
ricca e si uniranno agli elementi più sviluppati della società, dato che essi
stessi arriveranno da una società più orientata verso il mercato e
industrializzata.
Una variabile importante è che nella nostra TL l’Argentina venne invasa da
immigrati, soprattutto dall’Italia, dalla Spagna e dalla Francia meridionale.
Di fatto una considerevole quantità di essi veniva dall’Irlanda, e a quanto pare
per questo motivo ho dei lontani parenti in Argentina.
Questa ondata di immigrati fu così grande che adesso in Argentina la popolazione
con antenati italiani è la più grande con un ampio margine, e la cultura
italiana è vitale per l’identità argentina.
Quest’ondata di immigrazione probabilmente sarà più piccola, perché gli
immigrati italiani e spagnoli erano alla ricerca di un altro paese Cattolico di
lingua neolatina, cosa che l’Argentina non sarebbe più.
Allo stesso modo verrà data preferenza agli immigrati provenienti dalle Isole
Britanniche.
Gli immigrati dell’Europa meridionale arriveranno in una Buenos Aires fortemente
anglicizzata alla fine del XIX secolo, e finiranno con l’assimilarsi alla
cultura anglosassone piuttosto che a quella ispanica.
Gli Inglesi finiranno col superare di numero la popolazione ispanica nativa,
dato che l’Argentina, con le sue terre immensamente fertili e una distanza
inferiore a quella degli antipodi, finirà col diventare una meta molto
attraente.
Similmente, la popolazione ispanica preesistente dell’Argentina contava solo
circa mezzo milione di persone, cosa che la renderebbe piuttosto facile da
sostituire con una massiccia popolazione di coloni inglesi.
Questo è piuttosto simile a quello che avvenne col Canada, che iniziò ad avere
insediamenti anglosassoni nei dintorni delle Province Marittime più o meno
intorno a quest’epoca e che alla fine superarono di numero i Francofoni di tre a
uno.
Un fattore molto interessante sarà il Paraguay nella Guerra della Triplice
Alleanza: il Paraguay degli anni ’60 dell’800 era guidato da un pazzo totale,
Francisco Solano López, che credeva di essere il Napoleone del Sudamerica, ma di
fatto non aveva alcun talento del genere e questo risultò in una guerra folle
contro Brasile, Argentina e Uruguay che risultò nella morte del 60% della sua
popolazione maschile.
Si può pensare che López non sia così pazzo da attaccare gli Inglesi, ma dopo
tutto era pur sempre López, perciò è ancora possibile che lo faccia.
Questo implicherà una guerra con gli Inglesi e i Brasiliani, con gli Inglesi che
saranno la parte più forte in questa relazione e porteranno a compimento il
piano iniziale dell’Argentina di spartirsi il Paraguay con il Brasile, cosa che
il Brasile, che nella nostra TL era la parte in causa più forte, disapprovò per
paura che l’Argentina diventasse troppo potente.
In questo mondo il Paraguay non esisterebbe.
Allo stesso modo, con la Gran Bretagna così vicina e marcatamente antischiavista
per gran parte del XIX secolo, essa farà pressione sul Brasile, la nazione meno
sviluppata del mondo occidentale, perché ponga fine alla schiavitù con molto
anticipo.
Parte 3: la società sul lungo termine.
Potrei facilmente prevedere una migrazione degli Ispanici nell’interno delle
Pampas per ottenere l’autonomia dagli Inglesi, una cosa simile a quello che
fecero i Boeri in Sudafrica.
Gli Argentini delle Pampas erano già allevatori semi-nomadi che amavano la loro
libertà, perciò sarebbe assolutamente all’interno del loro personaggio.
Tutta questa influenza inglese avrà immensi benefici per l’Argentina in due
categorie: diritti di proprietà e sviluppo economico.
L’Argentina inglese sarà marcatamente più ricca, perché nella nostra TL
l’Argentina attraversò praticamente cicli generazionali di accumuli immensi di
debiti e iperinflazioni della valuta che risultarono in una mancanza di
investimenti a lungo termine e quindi ad un indebolimento fatale del progresso
economico.
Se l’Argentina sarà un dominion inglese sarà certamente una democrazia
parlamentare.
Diversamente dai regimi nativi argentini, l’impero inglese nel XIX secolo vedeva
l’inflazione come un segno di degenerazione morale, e creò così un ambiente
molto stabile per gli investimenti a lungo termine, inoltre, gli immigrati
inglesi, arrivando con la conoscenza culturale di una civiltà industriale,
riusciranno a industrializzare l’Argentina più facilmente.
Gli Inglesi inoltre divideranno gli enormi possedimenti terrieri argentini, che
avevano ridotto in schiavi la popolazione nativa e non avevano un’agricoltura
molto efficiente o intensiva.
Gli Inglesi li sostituiranno col sistema che avevano in tutti gli insediamenti
coloniali eccetto nel sud degli Stati Uniti, ovvero piccole proprietà gestite da
fattori molto più efficienti dal punto di vista economico e indipendenti.
Questo renderà l’Argentina una ricca nazione del Primo Mondo, alla pari
dell’Australia, della Nuova Zelanda, degli Stati Uniti ecc.
In prospettiva l’Argentina sarà simile agli altri dominion bianchi come il
Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda e forse il Sudafrica, e le verrà concesso
lo status di dominion nel XIX secolo, seguito dall’indipendenza de facto
dall’impero britannico dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L’Argentina sarà comunque piagata dalle divisioni etniche a lungo termine tra la
popolazione Ispanofona e gli Inglesi simili alla lotta in Canada tra i
Francofoni e gli Anglosassoni.
Gli effetti geopolitici a lungo termine sarebbero piuttosto piccoli, questa
parte del mondo è generalmente piuttosto tranquilla quando si tratta di questo
genere di cose.
L’Argentina sosterrà l’Inghilterra, e in seguito gli Stati Uniti, in ogni sorta
di lotta geopolitica, risaltando rispetto al molto più povero Sudamerica.
Probabilmente i distretti brasiliani meridionali più ricchi e bianchi proveranno
senza successo ad unirsi all’Argentina.
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Tuttavia Paolo Maltagliati obietta:
Mah, sinceramente ho due dubbi:
1) gli inglesi avrebbero davvero interesse a conquistare l'interno? Forse in concomitanza con le ondate migratorie, ma non credo avessero tutta questa spinta: Buenos Aires interessava per il commercio, creare una colonia dispendiosa da gestire riempiendola di soldati per combattere il sentimento anti-inglese, già molto forte in Argentina, era l'ultima cosa che l'Impero Britannico voleva;
2) conseguenza della prima: tutta questa anglicizzazione non credo ci sarebbe. Vedrei più somiglianze con Malta in tal senso. In secundis, se dovesse esserci emigrazione 'anglosassone', ritengo proporzionalmente probabile che sarebbe irlandese, quindi comunque cattolica... e che i lombardi, veneti e friulani (soprattutto) che lì sono finiti, ci sarebbero finiti anche in questa timeline, l'emigrazione italiana non aveva colore politico o religioso particolare, andava dove c'erano condizioni vantaggiose di impiego.
.
Ed ecco le nuove ucronie tradotte per noi da Generalissimus:
E se la Rivoluzione Haitiana fosse fallita?
Fin da quando esiste la
schiavitù sono esistite le rivolte di schiavi.
Gli Spartani sedarono alcune rivolte dei loro Iloti, Roma combatté tre guerre
contro i suoi schiavi ribelli come Spartaco, e nel califfato Abbaside medievale
gli schiavi bantu si sollevarono contro i loro padroni Musulmani.
In tutta la storia ogni rivolta di schiavi è finita in un fallimento, tranne che
per Haiti.
Oggi Haiti è un disastro assoluto di paese, ci sono solo guerre tra gang nelle
strade.
Haiti ha avuto un percorso accidentato, ma ha anche incominciato col piede
peggiore immaginabile per una nazione indipendente.
Haiti è l’unico paese fondato dagli schiavi, che poi hanno massacrato ogni
Francese rimasto nella colonia.
Questo atto, e il concetto che gli schiavi potessero essere addirittura capaci
di una simile rivoluzione, terrorizzarono il mondo del 19° secolo, perciò ecco
una domanda: e se la Rivoluzione Haitiana non riuscisse a sovvertire i
pronostici e finisse proprio come ogni altra rivolta di schiavi della storia? E
se la ribellione fallisse? Quali saranno davvero le conseguenze di questa
rivolta fallita in una colonia di Sainte-Domingue che sopravvive ancora?
L’ipotesi migliore che posso fare è che la rappresaglia contro tutti gli schiavi
sarà brutale come non mai.
Anche se Sainte-Domingue sedasse la rivolta del 1790 sarebbe il bersaglio
principale dei nemici della Francia, come l’Inghilterra e la Spagna, entrambe
che non avrebbero problemi a semplicemente armare e finanziare gli schiavi per
indebolire il gioiello della Francia.
È assolutamente possibile che avvenga qualche rivolta mentre gli Inglesi o gli
Spagnoli tenteranno di conquistare la colonia, ed è anche possibile che la
stessa Rivoluzione Francese renda comunque illegale la schiavitù, facendo
partire nel migliore dei casi una guerra civile a Sainte-Domingue e portando
agli eventi dell’invasione di Napoleone che abbiamo visto in questa TL.
Sedare semplicemente una ribellione non significa che Sainte-Domingue sfuggirà
ai successivi tre decenni di caos.
Immaginiamo che la società schiavista sopravviva in qualche modo oltre i 30 anni
di tumulto e la caduta di Napoleone: in ogni caso a metà del 19° secolo la
schiavitù termina in tutto il mondo francese.
Fino agli anni ’40 dell’800 l’unico scopo di Sainte-Domingue sarebbe puramente
estrattivo.
Non c’era molto amore per la regione, anche da parte degli stessi bianchi,
perciò anche se possiamo immaginare che potrebbe esserci qualche processo per lo
stato francese per dare a questa colonia un’economia legittima non penso che
avrebbe successo.
La popolazione composta in maggioranza da liberti tornerebbe semplicemente a
raccogliere canne da zucchero e caffè, ma stavolta con un piccolo pagamento.
Allora come sarebbe Sainte-Domingue oggi? Non riesco ad immaginare che sarà
povera come è adesso, semplicemente perché nessuno avrebbe mai rifiutato di
commerciare con Sainte-Domingue se fosse rimasta una colonia francese, e una
colonia francese non avrebbe dovuto pagare i debiti alla Francia fino agli anni
’40, o non sarebbe stata invasa in varie occasioni, o non avrebbe avuto
nient’altro che dittatori.
La sua povertà non sarebbe assolutamente estrema come oggi, ma non riesco ad
immaginare che le condizioni sarebbero straordinariamente migliori,
probabilmente sarebbero uguali a quelle del suo vicino, la Repubblica
Dominicana.
In realtà Sainte-Domingue passerebbe da colonia schiavista ad essere trattata
come una colonia africana o una nazione caraibica standard.
La Rivoluzione Haitiana non impattò solo Haiti, divenne un qualcosa di molto più
grande, una rivoluzione riuscita da parte di una popolazione nera ad inizio del
19° secolo.
Ma anche se questa fu una rivoluzione per i neri, Haiti finì col diventare il
rifugio per un certo ribelle dell’America Latina, uno alla ricerca di armi e
sicurezza nel bel mezzo della sua lotta, Simón Bolívar.
Allora, Haiti fu un’importante sostenitrice di Bolívar durante le guerre
d’indipendenza, di fatto lo sostenne perfino quando il Venezuela non lo fece.
Col collasso della Seconda Repubblica del Venezuela, Bolívar si ritrovò ospitato
ad Haiti.
Fu questa ospitalità che diede a Bolívar qualcosa di importante: spazio per
respirare.
Haiti diede uomini e armi a Bolívar, e questo certamente aiutò, ma l’impatto più
importante degli Haitiani fu la loro semplice esistenza.
C’è la possibilità che se Haiti non avesse ottenuto la sua indipendenza allora
Bolívar non sarebbe mai potuto ritornare per sconfiggere gli Spagnoli, il
Venezuela potrebbe invece rimanere sotto il controllo spagnolo.
Certamente quella che conosciamo come Grande Colombia, lo stato fondatore di
Venezuela, Ecuador e Colombia, non esisterebbe.
Forse la Spagna avrebbe ancora una base d’appoggio sul continente, solidificando
il controllo dopo il caos dell’era napoleonica, e a metà o alla fine del 19°
secolo avrebbe addirittura Panama, presumendo che non spunti un’altra grande
rivoluzione efficace come quella di Bolívar.
Considerando quanto fu inefficace la Spagna durante questo periodo, non conterei
sul fatto che la mantenga per molto, ma chissà.
Dopo l’indipendenza di Haiti questo esito terrorizzò il mondo europeo, ma
terrorizzò ancora di più certe persone.
Dessalines commise qualche folle atrocità, e questa fu un’azione che rese un
movimento già impopolare assolutamente odiato dal resto del mondo europeo.
Haiti non era una preoccupazione solo per i proprietari di schiavi, era uno
scenario da fine del mondo.
L’abolizione nel sud degli Stati Uniti non riguardava solo la perdita di lavoro
a basso costo, né riguardava il mantenimento della superiorità razziale,
l’abolizione nel sud veniva vista come una parola in codice per genocidio dei
bianchi.
Sto dicendo che senza Haiti il sud non secederà mai? No, quello di cui sto
parlando è che questa paura di Haiti viene un po’ dimenticata oggi.
Cosa succede quando la parola abolizione non fa venire alla mente l’idea del
genocidio? Il sud secederà lo stesso per la redditività della schiavitù e per
mantenere la sua superiorità? A questo rispondo sì, sicuramente, ma penso anche
che sarà più dura vendere la guerra al bianco povero medio.
In questa TL alternativa, anche se per molti liberare gli schiavi non è
desiderabile, mi chiedo anche, quanto sarà prevalente l’idea che abolizione
vorrà dire distruzione? Se c’è un cambiamento importante nel sud degli Stati
Uniti in questa TL alternativa è che non ci sarà un’ampia adozione delle leggi
contro l’alfabetizzazione.
Leggere e scrivere divennero reati punibili per gli schiavi.
Scrivere poteva diffondere le idee della rivoluzione, e questa era
indesiderabile.
Se c’è una cosa che si può dedurre da tutto questo, è che potrebbe esserci una
repressione meno autoritaria contro ogni schiavo che tenterà di ottenere
un’educazione.
All’epoca della Guerra di Secessione Americana e dell’eventuale emancipazione
degli schiavi potrebbe esserci un numero maggiore di liberti alfabetizzati dopo
decenni di politiche sull’alfabetizzazione alternative.
Oh, sì, inoltre Napoleone potrebbe non vendere la Louisiana.
Allora, per chiarire, Napoleone vendette la Louisiana agli Stati Uniti dopo non
essere riuscito a riconquistare Haiti.
Questa piccola isola era molto più preziosa delle praterie.
Allora, in questa TL alternativa la Francia non perde mai Haiti, perciò
logicamente manterrà tutta la Louisiana, giusto? Beh… No.
Prima di tutto l’inevitabilità dei coloni americani che si sposteranno ad ovest
sarà sempre qualcosa che la Francia semplicemente non potrà fermare, nessuno
combatterà una guerra per della terra sulla quale in realtà non c’è nessun
Francese oltre che a New Orleans.
Napoleone aveva dei piani per rivendicare un impero francese in Nord America che
vennero ostacolati dalla perdita di Haiti, ma questo comunque non significa che
la Francia manterrà questa terra.
Posso immaginare che qualcos’altro possa mandare gambe all’aria questi piani di
impero da parte di Napoleone, come Napoleone che viene mandato gambe all’aria.
Napoleone in pratica diede via la Louisiana agli Statunitensi, ma in questa TL
alternativa le cose potrebbero essere un po’ più complicate.
Da una parte questo territorio potrebbe non essere francese dopo la caduta di
Napoleone, potrebbe essere ceduto alla Spagna o persino al Regno Unito nel
Trattato di Parigi del 1815, anche se a quel punto non ne sono così sicuro,
considerato che dopo il trattato la maggior parte dei territori della Francia le
vennero restituiti, non portati via.
Questo sembrerà noioso, ma lo scenario più probabile qui è che gli Stati Uniti
comprino semplicemente prima New Orleans ad un prezzo molto più alto che in HL,
e poi, circa un decennio dopo, comprino il resto del territorio.
Allora… Che cos’è questa TL alternativa? Con cosa siamo rimasti? Sainte-Domingue
rimane una colonia schiavista per circa 60 anni fino a quando non lo sarà più.
Sarebbe ancora povera, ma non così povera.
La Confederazione ha una giustificazione in meno per la schiavitù, ma ha ancora
molte giustificazioni, e la Francia mantiene la Louisiana per alcuni altri anni
fino a quando non la venderà agli Stati Uniti per qualche soldo in più.
Li so proprio scegliere gli argomenti...
.
E se gli USA avessero annesso lo Yucatán nel 1848?
A cosa pensate quando vi
dicono Penisola dello Yucatán? A seconda di chi siete forse alle rovine Maya
nelle dense giungle, a Cancún o al nefasto asteroide di Chicxulub che spazzò via
i dinosauri.
Scommetto che non pensate ad essa come ad un possibile 51° stato, ma questo
quasi accadde: durante la Guerra Messico-Stati Uniti lo Yucatán e il Messico
meridionale si costituirono in repubbliche indipendenti che temevano la
riconquista da parte del Messico al quale si erano ribellate qualche anno prima,
e dato che il loro regime era controllato da una piccola classe di proprietari
terrieri bianchi, essi avevano paura anche di una rivolta della popolazione Maya
nativa.
Per farla breve, nel 1847 i Maya nativi si ribellarono contro la classe bianca
dominante e le cose divennero così disperate che il regime offrì l’annessione
agli Stati Uniti se questi avessero ristabilito l’ordine.
In quel momento gli Stati Uniti stavano già invadendo il Messico centrale per
provare a conquistare Città del Messico e buttare il Messico fuori dalla guerra,
e quindi c’era il timore che provare a combattere nello stesso momento una
guerra in Yucatán avrebbe messo in pericolo le possibilità di vittoria nel
Messico centrale, che nella nostra TL fu già protagonista di una manovra molto
rischiosa.
Inoltre molte persone negli Stati Uniti avevano paura di rimanere impantanati in
una guerriglia a lungo termine contro la popolazione Maya nativa della Yucatán,
perciò gli Stati Uniti decisero di non annettere lo Yucatán, bensì gli chiesero
di riunirsi col governo centrale messicano, ed è così che lo Yucatán fa ancora
parte del Messico.
E se invece gli Stati Uniti decidessero di annettere lo Yucatán? Come sarebbero
i confini? Come sarebbe la cultura? Come sarebbe il mondo? Questa è la domanda
di questa ucronia.
In questa TL il Presidente Polk decide di cogliere l’opportunità e si dice
d’accordo ad annettere lo Yucatán, e per amore dello scenario supponiamo che il
Congresso dia il via libera.
La marina americana entra nei porti principali come Mérida e San Francisco de
Campeche e li fortifica, mentre i Maya nativi controlleranno la maggior parte
delle campagne.
Gli Stati Uniti perseguono poi la strategia di vincere la guerra contro il
Messico conquistando Città del Messico.
Questo accadrebbe comunque in questa TL, perché questa campagna verrebbe
eseguita quasi interamente dall’esercito, mentre la marina sarebbe impegnata per
lo più in Yucatán.
Dopo aver vinto la guerra gli Stati Uniti sposterebbero l’esercito in Yucatán e
conquisterebbero ai Maya gran parte dei territori centrali dello Yucatán.
Seguirà una guerra piuttosto brutale contro i Maya, contro i quali il Messico
combatté decenni di guerre sanguinose che finirono intorno all’inizio del 20°
secolo.
Gli Stati Uniti, essendo militarmente molto più efficaci, sconfiggeranno i Maya
molto più velocemente, probabilmente sarà una versione più facile delle Guerre
Seminole, le guerre che gli Stati Uniti combatterono per il controllo della
Florida dai nativi, che in questo caso verrebbero messi nelle riserve o
fuggirebbero nel confinante Guatemala, che aveva una grande popolazione Maya, un
destino simile a quello a cui all’epoca andarono incontro gli altri popoli
nativi di tutto il continente nordamericano.
Questo renderà la terra disponibile per i coloni americani, e il sud schiavista,
affamato di terre tropicali che possano sostenere i suoi cash crops, si
impadronirà dello Yucatán.
Esso prenderà a modello i precedenti proprietari terrieri spagnoli, utilizzando
come servi la più assimilata popolazione meticcia e importando schiavi neri.
Il clima tropicale, essendo insalubre per i bianchi e ottimo per lo zucchero,
farà sì che sia questa pianta ad essere coltivata.
Lo zucchero, essendo una coltivazione che richiede molti schiavi, molto
probabilmente renderà quest’area a maggioranza nera come le isole caraibiche
della Giamaica o delle Barbados.
Lo Yucatán diventerà uno stato americano con una piccola élite bianca che
controlla le politiche dello stato, e questo renderà inevitabili problemi
nell’equilibrio tra stati abolizionisti e stati schiavisti, forse il Kansas
diventerà uno stato abolizionista, visto che il sud sarà meno accanito, o forse
il Nuovo Messico in questa TL diventerà uno stato abolizionista prima.
Durante la Guerra di Secessione lo Yucatán si schiererà dalla parte della
Confederazione, ma durante la Guerra di Secessione gli Stati Uniti ebbero il
completo vantaggio navale, e questo significa che i Confederati non riusciranno
a rinforzare le loro posizioni nello Yucatán e che gli Stati Uniti riusciranno a
conquistare lo stato piuttosto facilmente e all’inizio della guerra.
La piccola élite bianca proprietaria terriera non riuscirà a radunare un
esercito abbastanza grande da sconfiggere gli Yankee e gli schiavi si
ribelleranno per aiutare la conquista da parte del nord.
Questo rende più alte le possibilità di una guerra contro la Francia, che nella
nostra TL sostenne la Confederazione per indebolire gli Stati Uniti, così che
questi non la cacciassero dal suo stato fantoccio, il Messico, che per breve
tempo fu una colonia/stato fantoccio francese.
Con gli Stati Uniti posizionati in Yucatán i Francesi si preoccuperanno ancora
di più, dato che il Messico sarebbe circondato dagli Americani su due lati, ma
gli Inglesi non saranno comunque a favore della guerra e la Francia decise che
non avrebbe aiutato la Confederazione senza il sostegno inglese.
Senza l’intervento inglese o francese la Guerra di Secessione finirebbe allo
stesso modo, senza molti cambiamenti per la nostra TL.
In questa TL potrebbero accadere due cose, con effetti molto diversi, perciò
questa TL si biforcherà in due TL distinte in base a quale di questi due eventi
si verificherà.
Dopo la Guerra di Secessione, quando il nord occupò militarmente il sud, i neri
videro le loro condizioni migliorare senza il razzismo istituzionale: il
rappresentante del Mississippi era nero e un terzo delle terre della parte
orientale della valle del Mississippi meridionale era controllata da fattori
neri indipendenti.
Quando gli Stati Uniti fecero tornare all'ovile gli stati del sud, però, i
bianchi del sud istituirono di nuovo leggi razziste come le Jim Crow per tenere
a bada i neri.
Lo Yucatán sarà l'unico stato americano con una popolazione a maggioranza nera,
perciò c'è una buona possibilità che quando i cosiddetti Repubblicani radicali o
non razzisti controlleranno il governo dopo la Guerra di Secessione i neri
riescano a mantenere il potere nelle istituzioni dello Yucatán.
Quando la generazione radicale successiva alla Guerra di Secessione non ci sarà
più e i Repubblicani radicali perderanno il potere, in Yucatán il potere dei
neri sarà così radicato che sarà impossibile rimuoverlo.
Questo renderà lo Yucatán l'unico stato a maggioranza nera e anche l'unico stato
dove saranno i neri ad avere il potere per gran parte del 20° secolo.
Dopo la Guerra di Secessione tra alcuni circolava un piano per far tornare in
Africa tutti gli schiavi neri liberati, così che l'America potesse essere una
nazione puramente bianca.
Considerato quanto fosse piccola la colonia degli schiavi liberati americani in
Africa, la Liberia, la gente capirà presto quanto questo piano non sia
fattibile, ma se lo Yucatán è uno stato governato da neri ci saranno più spinte
per trasferire lì tutta la popolazione nera dell'America.
La popolazione nera dell'America è così grande che è improbabile che venga
trasferita forzatamente in Yucatán, ma ci sarà comunque un'estesa immigrazione
verso di esso, dato che i neri vorranno vivere in uno stato non oppressivo dove
non verranno emarginati.
Lo Yucatán potrebbe
diventare una Mecca della cultura nera, con figure di riferimento e
intellettuali neri che si trasferiranno lì, aspettatevi che ad un certo punto
Malcolm X e Martin Luther King arrivino in Yucatán.
Lo Yucatán sarà uno stato poverissimo per tre motivi: prima di tutto sarebbe
affossato dall'economia basata sugli schiavi, perché in origine le economie
basate sugli schiavi ebbero difficoltà ad industrializzarsi e a modernizzarsi,
perché avevano investito esclusivamente nell'agricoltura, che era l'unica cosa
che sapevano fare.
Le regioni comprese tra il Mississippi e il Brasile sono cadute in questa
trappola.
Secondo, con la sua popolazione composta soprattutto da discendenti di schiavi o
ex schiavi, soffrirà di una mancanza di popolazione alfabetizzata e
specializzata che possa tenere a galla l'economia, e inoltre uno stato puramente
nero dovrà far fronte all'opposizione degli stati del sud, che bloccheranno
aiuti e investimenti.
Questa biforcazione dell'ucronia in realtà non cambia molto la storia al di
fuori dello Yucatán, che rimarrà parte degli Stati Uniti fino al presente.
Lo Yucatán, essendo una regione etnicamente omogenea, avrà un grande movimento
nazionalista nero a favore dell'indipendenza, ma tutti, tranne i più radicali,
capiranno che l'indipendenza dall'America costringerà lo Yucatán alla povertà
più assoluta, e probabilmente esso rimarrà marte degli Stati Uniti ma con ampie
autonomie, un po' come la Scozia nel Regno Unito o il Québec nel Canada.
Politicamente l'America oggi sarà più o meno la stessa della nostra TL.
Essendo uno stato dove una minoranza costituisce la maggioranza, lo Yucatán sarà
solidamente Democratico, ma con più neri in Yucatán e meno negli Stati Uniti,
questo vuol dire che gli swing state della nostra TL penderanno più verso i
Repubblicani, stati come il Michigan e la Pennsylvania probabilmente in questa
TL saranno Repubblicani.
Inoltre, razzismo e segregazione dureranno più a lungo, visto che i neri
verranno visti come cittadini dello Yucatán piuttosto che Americani e le
correnti xenofobe e razziste taglieranno corto sull'argomento.
I razzisti potrebbero sempre far notare la povertà dello Yucatán e usarla come
strumento per negare diritti politici agli Afroamericani.
Adesso passiamo all'altra TL possibile: in questa TL la piccola classe dominante
bianca mantiene il controllo dello stato.
In questa TL i Repubblicani radicali non riescono a distruggere la base di
potere della classe dominante e gli Stati Uniti decidono di ricreare il sistema
di potere che esisteva in precedenza, con i bianchi in controllo della terra e
del potere politico.
Questo è quello che successe in tutto il sud nella nostra TL, perché sarebbe
stato più facile lavorare con la base di potere precedente che distruggerla.
Dopo la Guerra di Secessione la grande maggioranza degli Americani riteneva i
neri incapaci di governarsi da soli, perciò c'è una buona possibilità che accada
questo.
Se ciò si verificasse lo Yucatán sarà una combinazione del sud con le Leggi Jim
Crow della nostra TL e il Sudafrica dell'apartheid, in parte perché la
Costituzione legalmente sarà la stessa della nostra TL che segregava i neri, ma
questi saranno la maggioranza come nel Sudafrica dell'apartheid.
L'economia rimarrà basata sulle piantagioni, con i neri che lavoreranno nelle
piantagioni di zucchero e banane possedute dai bianchi.
I neri sarebbero la maggioranza e ne sarebbero consci, odierebbero i loro
padroni e si rivolgerebbero alla più antiamericana delle ideologie, il
Comunismo.
Non sono sicuro che ci sarà una rivolta Comunista in questa TL durante la Grande
Depressione, quando la regione sarà vittima di siccità, ma non lo reputo
improbabile, d'altro canto il Sudafrica dell'apartheid e l'Africa coloniale non
hanno mai visto grandi rivolte nella nostra TL.
Comunque sia, lo Yucatán sarà molto scontento del suo governo e dopo la Seconda
Guerra Mondiale gli Stati Uniti, da nazione ricca e generosa qual erano,
concederanno allo Yucatán l'indipendenza come fece con le Filippine.
Dopo che gli Stati Uniti cederanno il loro potere a qualche debole regime
democratico, lo Yucatán diventerà Comunista.
Lo Yucatán nutrirebbe un enorme risentimento nei confronti degli Stati Uniti e
delle grandi corporazioni americane che controllerebbero le piantagioni, perciò
diventerebbe Comunista e probabilmente sosterrà l'Unione Sovietica durante la
Guerra Fredda, diventando un'altra Cuba.
In entrambe le TL il Guatemala diventerà probabilmente Comunista, considerato
che un terzo della sua popolazione sarà etnicamente Maya e si ricorderà delle
atrocità americane contro di essa.
Aspettatevi che con l'aiuto cubano e dello Yucatán il Guatemala e il vicino El
Salvador, che nella nostra TL ebbe un governo di sinistra, diventino Comunisti.
Il fatto che quattro nazioni nel suo cortile sono diventate Comuniste farà
impazzire gli Stati Uniti, che saranno costretti di volta in volta ad invadere
l'America centrale per combattere i Comunisti.
Non ci sarà alcuna grande escalation in Vietnam, dato che gli Stati Uniti
useranno gran parte delle loro energie per conquistare e sottomettere l'America
centrale.
Non ci sarebbe alcun movimento contro la guerra, perché qualsiasi Americano
logico si accorgerà di quanto sia vicina la minaccia Comunista, qualche teppista
sarà in disaccordo, ma verrà zittito dal governo e dal resto della popolazione
terrorizzata.
La leva obbligatoria durerà molto più a lungo, dato che gli Stati Uniti
ammasseranno sempre più truppe nella regione e non ci sarà il movimento contro
la guerra.
Con gli Stati Uniti in modalità follia in questa TL le possibilità di una guerra
nucleare sono molto più alte, perché gli Stati Uniti non vorranno fare
retromarcia su nulla che riguardi l'America centrale.
Immaginate una Crisi dei Missili di Cuba con in più degli Stati Uniti
assolutamente non disposti a fare compromessi, l'esito più probabile è che
l'Unione Sovietica capisca che non vale la pena porre fine alla civiltà moderna
per alcune piccole nazioni nei Caraibi e in cambio gli Americani daranno mano
libera ai Russi in Medio Oriente.
Oppure i Russi, dopo delle gravi minacce da parte dell'America, si rifiuteranno
di interrompere gli aiuti ai Comunisti dell'America centrale e la guerra
nucleare totale sarà più probabile.
Se non inizierà la guerra nucleare non sono sicuro di chi vincerà la guerra, io
scommetterei sugli Americani, perché saranno disposti a fare qualsiasi
sacrificio per ottenere la vittoria e perché una manciata di paesi
centroamericani non possono vincere una guerra contro gli Stati Uniti.
Inoltre l'America centrale non avrebbe la Cina e l'Unione Sovietica a pochi
passi che possano sostenere e proteggere i suoi paesi come la Corea e il
Vietnam.
I Sovietici però nella nostra TL persero in Afghanistan, e non si poteva certo
scherzare con il loro esercito, e l'Afghanistan è proprio di fianco a loro, e
gli Stati Uniti persero in Vietnam.
Inoltre l'area di cui stiamo parlando è anche piuttosto grande, più della
Germania, e questo renderebbe la sua conquista e sottomissione difficili.
Se gli Stati Uniti perdessero, le possibilità che i Sovietici vincano la Guerra
Fredda sono molto più alte.
Con gli Stati Uniti impegnati in America centrale i Nordvietnamiti e forse i
Nordcoreani conquisteranno le loro metà meridionali rimaste senza aiuti
americani, inoltre le forze filoamericane di tutto il mondo si indeboliranno a
causa della molta energia utilizzata in America centrale, cosa che farà apparire
gli Stati Uniti deboli, in più la guerra drenerà tantissime risorse americane.
L'Unione Sovietica, vedendo i suoi alleati vittoriosi e gli Stati Uniti deboli,
potrebbe riuscire a resistere più a lungo, forse dopo una sconfitta in guerra
gli USA si richiuderanno nell'isolazionismo mentre la Russia diventerà l'attore
mondiale più importante.
In entrambi i casi, come nell'altra TL il segregazionismo durerà più a lungo in
America, perché gli Afroamericani verranno visti come forze dello Yucatán, come
stranieri o come una possibile quinta colonna di una ribellione Comunista in
America.
La lunga guerra creerà un forte risentimento contro gli Afroamericani, pensando
ai quali gli Americani bianchi penseranno ai loro figli morti in Guatemala o
Yucatán.
.
E se la Francia avesse conquistato il Messico?
La storia del Messico
non è affatto una storia di stabilità, la nazione, fin dalla sua creazione come
dominio dell’impero spagnolo ha visto la nascita di rivoluzioni, dittatori e
perfino di propri brevi imperi, uno dei quali fu creato dalla Francia.
Alla metà dell’800 il Messico era bloccato in una guerra civile che sarebbe
diventata nota come Guerra della Riforma.
Da una parte c’era il Partito Liberale e dall’altra c’era il Partito
Conservatore.
Gli Stati Uniti sostenevano i Liberali e li aiutarono ad assicurarsi la
vittoria, ma la vittoria arrivò a caro prezzo: i Liberali rimasero sommersi dai
debiti nei confronti delle potenze europee.
I Liberali e i Conservatori avevano chiesto in prestito a Francia, Inghilterra e
Spagna un sostanziale ammontare di fondi per alimentare il loro sforzo bellico e
secondo gli accordi, una volta arrivata la vittoria, i vincitori avrebbero
dovuto pagare non solo i loro debiti, ma anche quelli dei loro avversari,
lasciando il nuovo governo Liberale con un conto grande il doppio di quanto
previsto che si rifiutò di pagare.
Il Secondo Impero Francese, sotto la leadership ambiziosa di Napoleone III, non
tollerò questa rottura dell’accordo e lanciò una campagna d’occupazione che
sarebbe durata fino a quando i debiti non sarebbero stati pagati.
Il nuovo governo si rifiutò di farlo, e così Napoleone fu costretto ad
installare un regime amichevole che avrebbe dato quanto dovuto, dando il via
all’Intervento Francese in Messico, una serie di campagne militari sostenute dal
Regno Unito, dalla Spagna e dalla forze Conservatrici rimaste.
I Liberali sperarono di fare affidamento ancora una volta sugli Stati Uniti
perché li aiutassero a difendersi contro i Francesi invasori, ma all’epoca gli
USA si ritrovarono bloccati nella loro guerra civile, e quindi, senza gli Stati
Uniti a far rispettare la Dottrina Monroe, Città del Messico alla fine venne
catturata e il governo provvisorio istituì il Secondo Impero Messicano.
Tutto quello che adesso mancava era il leader giusto, e Napoleone ne aveva uno
in mente: un arciduca austriaco chiamato Massimiliano, il fratello minore
dell’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
Massimiliano era cresciuto all’ombra del fratello, studiando e allenandosi
vigorosamente per dimostrare la sua superiorità in termini di comando, ma venne
praticamente relegato al ruolo di migliore seconda scelta dell’Austria.
Nonostante il suo status eccelleva nelle scienze, nelle materie militari e nelle
lingue, spesso veniva visto come più carismatico, vivace e tattico di suo
fratello, ma il diritto a regnare rimaneva comunque fuori dalla sua portata.
Un giorno la sua opportunità arrivò sotto forma di invito ad accettare la corona
messicana, una cosa inaspettata, certo, ma per la quale era adatto in qualità di
Asburgo e fratello dell’attuale imperatore, c’erano poche scelte migliori alle
quali offrire la corona.
Egli credeva anche nel vero Illuminismo e considerava sé stesso un ponte che
avrebbe unito il Vecchio Mondo al Nuovo fondendo Liberalismo e monarchia.
Beh, qualcuno ci ha provato davvero a farlo, ed è andata benissimo! Napoleone
vide questa come un’opportunità per riottenere il favore dell’Impero Austriaco
nominando uno dei suoi alla guida del paese appena conquistato, ma probabilmente
non sapeva quanto si fossero distanziati i due fratelli all’epoca, ciononostante
fu comunque un bel gesto che l’Austria certamente apprezzò fino ad un certo
punto.
Qualunque sia l’impressione dell’Austria, questo sarà comunque percepito come un
momento importante, l’apice della rinascita della monarchia europea nelle
Americhe.
Massimiliano ricevette la benedizione della Chiesa e una salva di saluto dalla
rocca di Gibilterra su richiesta personale della Regina Vittoria, ma questo
racconto non finì bene per Massimiliano: anche se la Francia aveva dichiarato la
vittoria, i conflitti non erano completamente conclusi.
La presenza di Massimiliano come monarca non fu molto benaccolta dai Liberali,
ma egli mantenne abbastanza sostegno dalle altre fazioni da mantenersi a galla,
almeno fino a quando i Conservatori non capirono quanto le sue idee erano simili
a quelle del Partito Liberale invece che alle loro.
Alcuni dei suoi primi decreti furono la riduzione della giornata lavorativa,
l’allargamento del diritto di voto e un sistema di tolleranza religiosa e
abolizione della schiavitù, tutte cose che infastidirono la sua base
Conservatrice, ma aveva ancora alle sue spalle la potenza della Francia.
Poi però la Guerra di Secessione Americana finì, le tensioni tra Francia e
Prussia aumentarono e i Liberali videro un aumento del sostegno da nord.
I Francesi lasciarono il Messico a sbrigare i suoi problemi interni,
Massimiliano rimase solo, venne rovesciato e poco dopo giustiziato, mettendo
fine a tutti i suoi piani e a tutte le sue ambizioni prima ancora che
cominciassero.
Ma se tutto questo cambiasse? E se Massimiliano cambiasse le carte in tavola e
trasformasse i Liberali in una solida base di sostegno invece che in avversari?
Beh, in fin dei conti non dipende da lui, nella nostra TL non solo aveva offerto
la pace e un’amnistia al leader Liberale Benito Juárez, ma perfino la posizione
di primo ministro, il tutto in cambio della fedeltà alla corona.
Juárez rifiutò questa offerta, assicurando così un futuro di stagnazione al
Messico, dato che il suo regno piuttosto dittatoriale venne seguito dal dominio
dittatoriale del presidente Liberale Porfirio Díaz, che nonostante i suoi sforzi
per modernizzare il Messico fu costretto a dimettersi durante una serie di
eventi che avrebbero portato alla Guerra Civile Messicana, o Rivoluzione
Messicana, non importa, ce ne furono diverse, e questa è solo una delle più
grandi.
Col senno di poi sembra che i Liberali si siano sparati su un piede da soli,
visto che le politiche di Massimiliano erano così simili alle loro da essere
intercambiabili, e diversamente dai Liberali Massimiliano avrebbe potuto
attirare gli investimenti delle potenze europee e fornire una leadership
affidabile grazie sia al sostegno francese che al sostegno statunitense ai
Liberali.
In questa TL proporremo che Juárez semplicemente accetti le richieste di pace di
Massimiliano, e i due si mettono a ricostruire il paese piagato dalla guerra.
La Francia riceverà concessioni sulle risorse per coprire i debiti contratti in
precedenza, ma grazie ad un governo sostenibile e al mantenimento della legge ad
opera della Francia, il paese può iniziare il percorso ideato per lui dopo la
Guerra della Riforma.
Oltre a promuovere maggiore uguaglianza, Massimiliano lavorerà per unire la
popolazione di tutto il Messico lanciando un enorme progetto di costruzioni
ferroviarie simile a quello della Ferrovia Transcontinentale americana, e forse,
con l’aiuto francese, tenterà di costruire un tanto richiesto canale a sud per
attirare altri commerci.
Nella nostra TL Massimiliano sperò di attirare altri lavoratori e coloni per
occupare i vasti territori del Messico appellandosi alla nativa Austria e
perfino alla ex Confederazione, assicurando un lavoro, una casa e la
cittadinanza a tutti gli uomini abili, con l’aggiunta di un incentivo pecuniario
per quelli che porteranno con sé la loro moglie e i figli.
Si può discutere del fatto che per quanto Massimiliano fosse grato di avere una
propria terra da dominare, nel profondo della sua mente, conscio o no che ne
fosse, egli ha sempre voluto l’Austria.
Anche se è improbabile che Massimiliano avrebbe cambiato la lingua ufficiale del
Messico col Tedesco, avrebbe incoraggiato l’insegnamento dell’Inglese e del
Tedesco come seconde lingue, dato che lui stesso era poliglotta, e promuoverebbe
lo sviluppo di strutture, case e insediamenti in stile austriaco in un tentativo
di austricizzazione o europeizzazione che diverrà noto come Restaurazione
Massimilianea e che farà da contraltare al Rinnovamento Meiji che inizierà
contemporaneamente in Giappone.
Massimiliano capì che il Messico aveva molto potenziale, ma sapeva benissimo che
la Spagna aveva fatto poco per sviluppare la sua terra e il suo popolo in quelli
che considerava uomini occidentali veri e propri, arrivando ad affermare: “Non
c’è da meravigliarsi che politiche così datate siano sopravvissute in Messico,
che la Spagna non si è mai preoccupata adeguatamente di trattare come un dominio
occidentale”.
Per Massimiliano questo voleva dire porre l’enfasi sull’identità Cattolica e
dare il via ad una transizione verso una cultura più liberale, cosa che
sicuramente gli attirò il disprezzo della popolazione conservatrice.
Era chiaro quasi a tutti
che se Massimiliano fosse stato accettato sarebbe rimasto comunque un estraneo,
perciò, per rendere sicura la sua posizione in assenza dei Francesi darebbe il
via, su istigazione di Francesco Giuseppe e Napoleone III, alla migrazione di
una grande popolazione tedesca verso la sua nuova patria, e anche nel momento
giusto, dato che una volta che gli Stati Uniti si saranno rimessi in piedi dopo
la Guerra di Secessione cercheranno sicuramente di cacciare via i Francesi.
Affrontare Massimiliano, però, è tutta un’altra questione, dato che sarebbe
sostenuto dai Liberali e dalla Francia egli si troverebbe in un’inquietante zona
grigia difficile da abbandonare, un po’ come il Canada.
Realisticamente forse vedremo gli Stati Uniti tentare ad un certo punto di
intervenire, ma non nell’immediato.
La Guerra di Secessione sarebbe appena terminata, bisognerà concentrarsi sulle
questioni interne e sicuramente avverrà tutto durante la presidenza di Andrew
Johnson, al quale il Congresso impedì qualsiasi importante mossa politica.
Anche se Massimiliano sarà un leader improbabile agli occhi dei ribelli
Conservatori, che gli Stati Uniti potrebbero incoraggiare lasciando delle armi
vicino al confine nella speranza che le prendano, il Secondo Impero Messicano
alla fine riuscirà a liberarsi completamente della sua immagine di colonia
francese o austriaca, dato che verrà creata l’Austria-Ungheria e l’impero
francese crollerà dopo la Guerra Franco-Prussiana.
Massimiliano non credeva nelle esecuzioni, visto che si riferì alla repressione
della rivoluzione del 1848 da parte di suo fratello come “inutilmente brutale”,
ma avrebbe dovuto intraprendere azioni contro l’alto tasso di criminalità e
attività ribelli all’interno della nazione, e forse istituire la legge marziale
nelle aree meno popolate come fece durante l’intervento francese.
Come ci si aspetterebbe, il governo di Massimiliano sarebbe per molti versi
simile a quello di Díaz, anche se si può discutere su se avrà più o meno
successo.
Il rifiuto di giustiziare i criminali violenti e metterli più o meno negli
stessi luoghi dove sono rinchiusi gli agitatori politici probabilmente servirà
solo da carburante per una futura rivoluzione.
In verità il regno di Massimiliano potrebbe durare solo fino alla sua morte,
dato che col sostegno della base Liberale e forse perfino dell’Austria e della
repubblica francese Massimiliano potrebbe imboccare la stessa strada di Porfirio
Díaz, e anche se avrebbe potuto ritardare più a lungo il collasso i fattori
aggiuntivi di degli Stati Uniti meno amichevoli e di un’opposizione violenta in
ascesa potrebbero creare una caduta della nazione peggiore di quella vista nella
nostra TL dopo la rivoluzione.
In questa TL è possibile che il Secondo Impero Messicano si espanda verso i
vicini stati centroamericani più deboli, e forse vedremo perfino la secessione
di una piccola nazione austriaca lealista di Massimiliano dopo il collasso, ma
alla fine collasserà comunque.
Questa sarà la fine realistica del Secondo Impero Messicano, e quello che le
seguirà sarà in genere lo stesso esito del nostro mondo, col Messico che
diventerà il Medio Oriente destabilizzato d’America, ma ipotizziamo
un’alternativa: il Secondo Impero Messicano vive abbastanza a lungo da vedere la
Prima Guerra Mondiale.
È un lungo periodo di tempo, ma possiamo suggerire che la legge marziale elimini
gran parte dei Conservatori dissidenti, o forse i successori di Massimiliano
sono più religiosi e conservatori, o forse decidono semplicemente di ridurre al
silenzio qualsiasi opposizione.
Questo ce lo si può realisticamente aspettare da un successore di Massimiliano,
magari un altro austriaco più rigido, perché Massimiliano era troppo concentrato
sulla democrazia, l’uguaglianza e il trattamento equo, anche se la nazione
devastata dalla guerra non era pronta per essi.
Il meglio col quale si può lavorare in questa situazione sono i leader militari
francesi e austriaci rimasti nella nazione, così come i nuovi immigrati
austriaci.
Similmente a quello che è avvenuto in Giappone, un’oligarchia di generali e
ricchi uomini d’affari potrebbe prendere silenziosamente le redini
dall’imperatore, relegandolo a semplice figura simbolica, e demolire in segreto
le sue riforme Liberali, dando il via ad un rinnovato tradizionalismo e usando
le industrie appena sviluppate del paese per militarizzare la nazione.
Di conseguenza, dopo la morte di Massimiliano, il suo successore erediterà il
trono con la benedizione speciale della Chiesa messicana, e gli oligarchi, per
cementare ulteriormente la loro posizione, probabilmente istruiranno il
successore di Massimiliano perché sia più Cattolico e tradizionalista,
mettendolo al centro della nazione perché rappresenti un’identità messicana
rinata, che diventerà una strana amalgama Ispano-Austriaca con pizzichi di
cultura mesoamericana.
In patria comunque questa diventerà nota come identità asburgica.
Questo impero messicano, anche se sarà comunque notevolmente inferiore agli USA,
riuscirà a sfidare legittimamente il dominio statunitense sull’America Latina,
dato che avrà il vantaggio della vicinanza ad essa per bilanciare alcuni
conflitti che scoppieranno dopo la Guerra Ispano-Americana, quando gli USA
iniziarono una serie di interventi latinoamericani noti come Guerre della
Banana.
Gli esiti di questi conflitti porteranno ad una divisione virtuale dell’America
centrale e dei Caraibi in una sfera d’influenza messicana e una americana.
Il Messico reclamerà tutto il territorio a nord della Costa Rica, mentre gli
Stati Uniti si prenderanno Panama ed eserciteranno il loro dominio sulle isole
dei Caraibi, segnando una nuova era di cattivo sangue tra le due nazioni che
diventerà il motivo perfetto perché il Messico accetti l’invito della Germania
ad unirsi alla Triplice Alleanza.
Nella nostra TL il Messico era troppo debilitato perfino per ipotizzare di
intraprendere azioni contro gli Stati Uniti, ma se presumiamo che Massimiliano e
gli oligarchi che gli sono succeduti abbiano industrializzato la nazione verso
nuove vette, allora all’improvviso emerge la possibilità di successo.
Il piano per la Germania e il Messico non è sconfiggere gli Stati Uniti, ma
semplicemente distogliere abbastanza del loro sforzo bellico lontano dall’Europa
da permettere la vittoria della Triplice Alleanza.
In cambio la Germania costringerà gli Stati Uniti a cedere i territori
meridionali acquisiti dopo la Guerra Messico-Stati Uniti.
Ora, se in questo mondo il Messico si è profondamente industrializzato come il
Giappone, non solo riuscirà a creare un diversivo che tenga occupati gli Stati
Uniti, ma fornirà anche più risorse allo sforzo bellico tedesco.
La Germania a questo punto riuscirà a sconfiggere la Francia, cosa che porrà
fine alla Grande Guerra in Europa, ma in America il conflitto continuerà sotto
forma della Seconda Guerra Messico-Stati Uniti.
Se la Germania proverà a sostenere il Messico il meglio che questi potrà sperare
è che mantenga i territori che già ha.
Una fine anticipata della Prima Guerra Mondiale significa che le risorse
americane sono libere per essere utilizzate completamente contro il Messico.
La Germania potrebbe tentare un bombardamento della costa americana, ma gli
Stati Uniti potrebbero facilmente resistere più di essa e distruggere
gradualmente le sue navi da guerra.
Truppe tedesche potrebbero arrivare in Messico attraverso i Caraibi, ma senza
dubbio le loro navi subiranno pesanti attacchi statunitensi, mentre le forze di
terra americane bloccheranno qualsiasi avanzata, creando nuove linee di trincee
in Texas, dove alla fine gli Stati Uniti vincerebbero, lasciando un’Europa
dominata dai Tedeschi e un impero messicano che non sta facendo molto male ma
non sta neanche facendo molto bene.
In una TL che arriva fino alla Seconda Guerra Mondiale e nella quale seguiamo
gli stessi paralleli col Giappone, allora potremmo vedere la nascita dell’Asse
Nippo-Messicano, che muoverà guerra contro gli Stati Uniti.
Il Messico avrà il potenziale per reclamare tutta la costa occidentale, mentre
il Giappone annetterà i domini americani nel Pacifico.
.
E se il Paraguay avesse vinto la Guerra della Triplice Alleanza?
La storia spesso è
ingiusta, e con questo non voglio dire che spesso vince il cattivo, anche se
succede, voglio dire che cose veramente eccezionali e incredibili meritevoli di
essere ricordate nella coscienza collettiva in realtà non lo sono, e di tanto in
tanto ci sono buoni motivi per questo.
A volte queste cose sono successe moltissimo tempo fa e tutte le civiltà
coinvolte sono state spazzate via, ma ci sono delle volte in cui la storia è
semplicemente ingiusta in generale.
Uno di questi eventi è la Guerra della Triplice Alleanza: voi penserete che la
guerra più sanguinosa della storia nell’Emisfero Occidentale sia stata la Guerra
di Secessione Americana o la conquista spagnola di qualche civiltà nativa, ma
no, la vera risposta è una guerra che fu molto più eclettica, bizzarra e
sorprendente.
Nella storia del mondo abbiamo avuto qualche conquistatore davvero eccezionale
come Gengis Khan, Alessandro Magno e Napoleone, e poi abbiamo una lista molto
più lunga di figure che PENSAVANO di essere Gengis Khan, Alessandro Magno o
Napoleone, e tra loro c’erano Luigi XIV, Mu’ammar Gheddafi, Saddam Hussein e
Napoleone III.
In cima a quella lista c’è Francisco Solano López, il dittatore del Paraguay
negli anni ’60 dell’800, più o meno lo stesso periodo della Guerra di Secessione
Americana o del regno di Napoleone III.
Egli si impossessò del piccolo Paraguay, che aveva una popolazione di circa
mezzo milione di abitanti, e in un tripudio di stupidità e gloria dichiarò
guerra contemporaneamente al Brasile, all’Argentina e all’Uruguay, che insieme
contavano una popolazione di 11 milioni di abitanti, ed è difficile trovare
aggettivi per descrivere quanto malamente fallì.
Il Paraguay perse probabilmente il 60% della popolazione in questa guerra, e
alla fine di essa solo il 12% della popolazione era di sesso maschile, la Chiesa
Cattolica legalizzò de facto la poligamia per far fronte all’enorme numero di
vedove coinvolte.
Negli ultimi giorni della guerra Francisco Solano López vagava in giro per la
capitale, pistola in pugno, alla ricerca di giovani uomini non ancora impiegati
nel conflitto, e li obbligava ad andare a combattere.
Perciò, la domanda di questa TL è assurda: e se López fosse davvero un genio
militare? E se il piccolo Paraguay fosse stato benedetto con un Alessandro Magno
o addirittura con un Carlo XII di Svezia che avrebbe potuto vincere la guerra?
La storia è piena di esempi di guerre dove la parte demograficamente più piccola
ha quasi vinto o ha addirittura vinto: gli Inglesi contro i Francesi nella
Guerra dei Cent’Anni, i Greci contro i Persiani, i Finlandesi contro i Russi, o
i Vietnamiti contro gli Americani.
Perché non qui? Perché non adesso? Come sarebbe un Paraguay guidato da un genio
militare, e come influenzerebbe il Sudamerica e il mondo in generale? Questa è
la domanda di questa ucronia.
Avrei potuto intitolare questo video “E se López avesse vinto?”, ma sarebbe
sembrato un porno latinoamericano, perciò me ne sono tenuto alla larga.
Forse non sono uno dei grandi geni militari della storia, ma ci vado piuttosto
vicino, stavo pensando a come i Paraguayani avrebbero potuto vincere questa
guerra e sono giunto alla conclusione che le Guerre Boere potrebbero essere un
buon modello.
Per quelli di voi che non le conoscono, le Guerre Boere furono combattute in
Sudafrica da qualche agricoltore olandese contro l’impero britannico al suo
apice e si svolsero alla fine del XIX secolo.
I Boeri combatterono piuttosto bene e causarono parecchi danni agli Inglesi, e
lo fecero grazie ad un paio di mosse molto intelligenti: la prima fu acquisire
una potenza di fuoco superiore a quella degli Inglesi sia in termini di
artiglieria che di armi personali prima dell’inizio della guerra, la seconda fu
usare questa potenza di fuoco superiore durante le offensive per assediare le
città inglesi in Sudafrica.
Quando erano sulla difensiva utilizzavano la guerriglia o un qualcosa di simile
ad essa, nella quale usavano la loro mobilità superiore praticamente per non
dare mai battaglia agli Inglesi e infastidirli continuamente, e tenete conto che
il Paraguay e le Repubbliche Boere avevano più o meno le stesse dimensioni.
Quando davano battaglia agli Inglesi combattevano quasi interamente da
terrapieni difensivi e trincee, e questa era un’epoca in cui la potenza di fuoco
avanzava più rapidamente delle tattiche e chi era in difesa aveva un vantaggio
enorme, e in questo modo riuscirono ad infliggere molte perdite agli Inglesi.
Gli Inglesi vinsero finalmente questa guerra solo quando alla fine rinchiusero
praticamente tutta la popolazione boera dentro dei campi di concentramento e
usarono un quarto di milione di uomini per sottomettere le relativamente piccole
repubbliche boere, e nessuno dei nemici del Paraguay aveva abilità militari
simili a quelle dell'Impero Britannico.
Credo che se il Paraguay copiasse alcune pagine dai libri di strategia dei Boeri
avrebbe ottenuto ottimi risultati, e penso che la tecnologia sarebbe molto
importante.
Questa è un’era in cui la tecnologia militare si stava sviluppando molto
rapidamente, specialmente per quanto riguarda le tattiche difensive.
Nel 1864, l’anno in cui scoppiò la Guerra della Triplice Alleanza, fu l’anno in
cui la Guerra di Secessione Americana entrò nella sua fase delle trincee in
stile Prima Guerra Mondiale, e penso che se i Paraguayani avessero comprato
fucili a ripetizione e alcune mitragliatrici Gatling si sarebbero posti in una
posizione molto forte, perché nella nostra TL la maggioranza delle fazioni
coinvolte, Paraguayani inclusi, usavano moschetti obsoleti.
Secondo me le due cose che fecero perdere la guerra ai Paraguayani furono il
mancato controllo dei fiumi e la scarsa artiglieria.
La parte più importante del fronte fu il Río de la Plata, che era praticamente
l’unica arteria di rifornimento e di comunicazione di tutto il fronte, e perciò
il controllo del Río de la Plata sarebbe assolutamente decisivo.
Quando i Paraguayani persero il controllo del fiume persero praticamente la
guerra, e credo che l’acquisto di una o due corazzate avrebbe potuto
praticamente far sì che i Paraguayani prendessero il controllo del Río de la
Plata nei primi stadi della guerra.
In secondo luogo, le forze armate paraguayane vennero fatte a pezzi dalla
superiorità dell’artiglieria brasiliana, perciò penso che l’acquisto di
artiglieria più avanzata avrebbe potuto dare ai Paraguayani un vantaggio
decisivo.
Intorno all’inizio della guerra le forze armate paraguayane contavano circa
70.000 uomini, molti di più di quelle della Triplice Alleanza unite, che ne
contavano circa 27.000, perciò se i Paraguayani si muovessero in fretta,
ottenessero il controllo del Río de la Plata molto velocemente e poi
difendessero le loro conquiste usando la guerra di trincea, penso che avrebbero
ottenuto risultati incredibili.
Non sono un genio
militare con le capacità di calcolo di HAL 9000, perciò non posso predire ogni
manovra di questa guerra, ma diciamo che i Paraguayani riescono a infliggere ai
Brasiliani alcune sconfitte devastanti: questo umilierebbe il Brasile e lo
costringerebbe ad uscire dalla guerra e a cedere al Paraguay una sottile
striscia di terra lungo il Río de la Plata e il Mato Grosso do Sul, una
provincia a maggioranza ispanofona che i Paraguayani conquistarono all’inizio
della guerra e che era accessibile dal resto del Brasile solo attraverso i fiumi
Paraguay e Río de la Plata.
Il Brasile a quell’epoca era una confederazione guidata da Pietro II, perciò
possiamo presumere che alcune sconfitte umilianti faranno cadere la facciata
dell’unificazione e le élite brasiliane chiederanno la fine della guerra.
Gran parte dell’Argentina al di fuori dei sobborghi di Buenos Aires era
piuttosto poco popolata e l’Argentina nel complesso aveva una densità di
popolazione abbastanza bassa, perciò non sarà disposta ad accettare perdite
troppo alte per conquistare delle terre poco popolate a nord.
Sia l’Argentina che il Brasile cederanno una sottile striscia di terra sul Río
de la Plata.
L’assedio di Buenos Aires finirà in una disfatta argentina, ma la città sarà
così centrale per la nazione che rimarrà in mani argentine.
Infine, il Paraguay entrò in questa guerra perché il partito filo-paraguayano
dell’Uruguay, il Partito Nazionale, aveva perso il potere contro quello a favore
della Triplice Alleanza, il Partito Colorado.
Dato che i suoi alleati più grandi, il Brasile e l’Argentina, si saranno arresi,
il Partito Colorado si arrenderà al Partito Nazionale, che prenderà il controllo
dell’Uruguay e agirà da fantoccio del Paraguay.
E così abbiamo creato questo bizzarro impero paraguayano, che si estende per
tutta la lunghezza del Río de la Plata e si trova in una posizione molto forte,
con a disposizione alcune delle terre più fertili del mondo unificate da un
singolo sistema fluviale.
Penserete che questo renderà López contento, ma considerando la sua personalità
questo sembra estremamente improbabile.
Comunque sia, “E se López fosse un genio militare ma gli venisse la sindrome di
Alessandro Magno, continuasse ad avanzare e perdesse comunque la Guerra della
Triplice Alleanza perché alla fine rimarrebbe impantanato in Brasile dopo
esservi marciato per 1330 Km?” non è un titolo elegante, perciò presumiamo che
alla fine di tutto López abbia la saggezza di capire che il Paraguay non può
fare il passo più lungo della gamba e si fermi qui.
Voi penserete che grazie a queste ottime caratteristiche geografiche il Paraguay
prospererà e ascenderà allo status di nazione del Primo Mondo, ma vi sbagliate.
Questa è l’America Latina, e nessuna delle nazioni coinvolte in questa guerra
aveva istituzioni civiche abbastanza forti da sostenere una crescita economica
stabile.
Non è colpa dell’FMI, dell’imperialismo americano o della geografia, è colpa dei
colonizzatori spagnoli, che non diedero alle loro colonie alcun autogoverno,
sfruttarono quelle regioni per la loro popolazione e le loro risorse senza
coltivare economie e governi stabili.
Gli investitori europei non lo capiranno, e vedendo il successo militare del
Paraguay come indicativo del successo del governo e della società paraguayani
investiranno grandi quantità di denaro alla fine del XIX secolo.
Questo significa che Asunción avrà un sacco di bei palazzi del periodo, ma a
causa dei suoi debiti andrà in default, al quale seguirà una recessione e non si
svilupperanno industrie stabili che possano creare esportazioni che possano
bilanciare la sua valuta.
Questo è il problema che ha avuto tutta l’America Latina, e non vedo perché il
Paraguay dovrebbe essere un’eccezione, ho reso López un genio militare, non un
genio politico o economico.
Le nazioni della regione serbano rancore a lungo, i Boliviani sono ancora
incavolati perché il Cile si è preso la loro costa 150 anni fa, l’Argentina
pensa ancora di essere la proprietaria delle Falkland e i miei fan brasiliani
non hanno ancora superato la detronizzazione di Pietro II, e in questa TL
Argentina e Brasile non faranno eccezione riguardo la Guerra della Triplice
Alleanza.
Essi sapranno che la guerra è stata vinta quasi interamente dal genio di López e
questo li costringerà a riflettere sulla loro mancanza di buoni leader in una
guerra che avrebbero chiaramente dovuto vincere, e quindi, con l’avvicinarsi
della Prima Guerra Mondiale, Argentini e Brasiliani si alleeranno contro il
Paraguay.
Durante la Prima Guerra Mondiale l’Intesa rappresentava a grandi linee lo status
quo, mentre la Triplice Alleanza rappresentava le nuove nazioni problematiche.
In questa regione il Paraguay sarebbe chiaramente una nuova potenza problematica
che si è fatta viva solo nelle ultime due generazioni circa.
Il Paraguay, trovandosi in una posizione geografica centrale e avendo una grossa
minoranza tedesca, si schiererà con la Triplice Alleanza.
Nel frattempo l’Argentina sarà diventata una forte alleata degli Inglesi, e si
unirà all’Intesa assieme al Brasile.
In questo teatro di guerra vincerà l’Intesa, negli anni precedenti la Prima
Guerra Mondiale l’Argentina vide un’enorme crescita demografica ed economica e
l’impero paraguayano sarà così lungo e sottile che potrà essere facilmente
isolato dai suoi nemici.
Intanto, senza il controllo dell’Oceano Atlantico non c’è proprio alcun modo in
cui la Germania possa mandare aiuti al Paraguay, mentre l’Inghilterra, la più
grande potenza navale del mondo, aiuterà sicuramente i suoi alleati.
E così il Paraguay perderà la guerra in modo decisivo e i suoi confini
torneranno quelli precedenti la Guerra della Triplice Alleanza.
I Paraguayani serberanno rancore e passeranno la Seconda Guerra Mondiale a
riarmarsi e a provare a riconquistare il loro impero? No.
La verità è che per la maggior parte degli stati basta essere sconfitti una
volta per arrendersi, ed è per questo che Burgundi, Ittiti e Svedesi occupano
solo pochi paragrafi nelle storie del mondo e degli imperi, e ci vogliono
istituzioni civiche e una volontà nazionale davvero forti per riuscire a
riarmarsi dopo essere stati gettati nel fango.
Ricordate che solo la Germania dovette essere sconfitta due volte prima di
cedere il suo impero, e stiamo parlando della Germania, il Paraguay non avrebbe
la popolazione, le industrie o le istituzioni civiche per riuscire a riarmarsi,
terrà cari i suoi ricordi della gloria nazionale e dell’impero, ma capirà che
tutto ciò venne da un solo uomo e che non potrà ottenerlo di nuovo.
Onestamente in questa TL non cambia molto altro, il Paraguay è a pezzi,
Argentina e Brasile sono contenti e tutti cercano di dimenticare cosa è
successo, il mondo tornerà ad una relativa normalità dopo due o tre generazioni
di tumulto.
.
E se la Grande Colombia non fosse mai collassata?
Il sogno è fallito.
Dopo tanti anni di rivoluzione passati a scrollarsi di dosso il giogo
dell’Impero Spagnolo, Simón Bolívar è morto da solo.
Lo stato che aveva immaginato si è diviso fra diversi dominatori, la corruzione
è rampante, i problemi economici, i tumulti e le divisioni della popolazione non
possono essere superati.
La Grande Colombia è crollata.
Perciò ecco un’idea: e se la Grande Colombia fosse sopravvissuta? Simón Bolívar
era complicato, modellò la sua nazione e perfino altre secondo il pensiero
moderno, ma mise anche sé stesso a capo di tutto in una maniera che si potrebbe
definire dittatoriale.
Le forze armate tenevano la Grande Colombia insieme, ma la privavano anche di
fondi molto necessari.
Per riassumere, egli era un rivoluzionario, e come molti rivoluzionari volò
troppo vicino al Sole per essere poi ricordato affettuosamente solo per i suoi
lati positivi.
Perciò, detto questo, la Grande Colombia fu un’impresa enorme e per molti versi
un sogno impossibile, il suo territorio comprendeva quello di tre nazioni
sudamericane moderne, e assieme ad esse c’erano alcuni problemi sottostanti:
1) La razza.
Il sistema di caste spagnolo aveva creato diverse disparità, i confini razziali
impedivano al paese di essere completamente unito.
2) La geografia.
I suoi confini comprendevano foreste pluviali, montagne, fiumi e si estendevano
da costa a costa.
Queste separazioni geografiche portarono a divisioni ed erano difficili da
controllare.
3) La corruzione e le lotte intestine.
Politici, generali e rivoluzionari rivali spesso danneggiavano la Grande
Colombia, portando a divisioni nel governo tra insurrezionalisti, federalisti e
centralisti.
4) Il denaro.
Come con ogni rivoluzione, la guerra è costosa.
La nazione andò in debito immediatamente dopo la sua fondazione, e la corruzione
non aiutò.
Perciò immaginare una TL alternativa dove la Grande Colombia è in qualche modo
sopravvissuta arriva col peso di questi problemi, che sarebbe una montagna da
scalare, per certi versi letteralmente.
Un cambiamento che immagino possa aiutare è che Bolívar rimanga nella capitale
durante i primi anni della nazione.
Mentre questa si stava ancora mettendo in piedi Bolívar era spesso in Perù a
combattere contro i lealisti spagnoli rimasti, lasciando al comando il suo
vicepresidente.
Se fosse rimasto, magari il suo carisma e la sua leadership diretta avrebbero
impedito alle fazioni di dividersi,
Questo è solo un esempio, ma quello che voglio dire è che egli si concentrerà
sul consolidare il potere e le energie invece di provare a diffondere la
rivoluzione.
Qualunque cosa accada la Grande Colombia sopravvive a degli anni ’20 dell’800
alternativi, magari anche per il rotto della cuffia, come stato centralizzato
legittimo.
Simón Bolívar non avrebbe vissuto tanto a lungo da vedere andare avanti la sua
nazione, stava già morendo di malattia e nessun cambiamento della TL avrebbe
potuto impedirgli di soccombere.
È probabile che con la morte di Bolívar i dibattiti finiranno e verrà creata una
repubblica costituzionale meno rigida al posto dello stato centralizzato
desiderato da Bolívar.
La Grande Colombia
certamente non sarà uno stato col quale scherzare, nel 1840 la sua capitale,
Caracas, sarà più grande di molte importanti città statunitensi, e controllerà
un’area più grande dell’Europa occidentale che coprirà la distanza che c’è tra
Washington D. C. e il Nebraska.
Per quanto riguarda il riconoscimento internazionale, gli Stati Uniti
riconobbero la Grande Colombia nel 1824 della nostra TL.
L’Europa, però, ci metterà molto più tempo a farlo, considerato che tutti
intrattenevano relazioni con la Spagna.
Dichiarare indipendente un governo ribelle danneggerebbe le relazioni con gli
Spagnoli.
Questa situazione andrà avanti almeno per qualche altro decennio, fino a quando
la Spagna non accetterà con riluttanza, portando a nuove opportunità economiche
e al commercio con le vicine colonie inglesi e francesi.
Le relazioni con gran parte del Sudamerica saranno nel migliore dei casi fredde:
il Brasile proteggerebbe di più il suo confine settentrionale, considerato che
adesso c’è una minaccia più grande, il Perù avrebbe più connessioni con
l’Argentina che con la Colombia.
Posso immaginare forse una rivalità a tre fra nord, est e ovest, ma detto
questo, il Sudamerica, paragonato ad altri continenti è stato sempre molto più
pacifico, almeno dal punto di vista delle guerre fra nazioni, inoltre i
conflitti in Sudamerica sono sempre stati più interni che esterni, quando le
forze armate vengono utilizzate spesso accade per reprimere rivoluzioni e
proteste.
La Grande Colombia agirà probabilmente allo stesso modo, usando le sue forze
armate per rimanere unita e affrontare qualsiasi problema che ha, e questi
saranno problemi che esisteranno ancora anche nel XX secolo e che potranno
essere sfruttati da, diciamo, esterni non provenienti dal Sudamerica.
Tutti sappiamo che alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti stavano diffondendo
la Dottrina Monroe fra i loro vicini meridionali.
Quelle repubbliche delle banane non avrebbero certo rifornito la Dole di loro
spontanea volontà! La differenza, adesso, all’inizio del XX secolo, è che ci
sarebbe un grande stato sudamericano che molto probabilmente avrà dei problemi a
mantenere una qualche sorta di stabilità anche dopo tutto questo tempo, e che
sarebbe in controllo di una delle strisce di terra più preziose del mondo.
Gli Stati Uniti molto probabilmente sfrutteranno alcune divisioni interne alla
stessa Colombia per distrarla abbastanza a lungo da poter arrivare lì e
rivendicare l’Istmo di Panama, mandando la loro marina a tenere alla larga
qualsiasi forza colombiana.
Panama viene dichiarata indipendente, riconosciuta dagli Statunitensi, ma non
dalla Colombia, che mobilita le sue forze armate molto più grandi.
Quello che nella nostra TL fu un furto di terra contro una nazione più debole
diventa un evento internazionale più grande fra due concorrenti.
La Colombia manderà molti più uomini a nord per tentare di sconfiggere i ribelli
e costringere gli Americani ad andarsene, rendendo l’acquisizione di questa
terra un affare molto più sanguinoso e difficile per gli Stati Uniti.
Se la Colombia perde, cosa che molto probabilmente avverrà, la perdita di Panama
rimarrà una macchia che inasprirà per sempre le relazioni fra Stati Uniti e
Colombia.
Durante le rivoluzioni di Bolívar la Grande Colombia offrì armi e sostegno ai
rivoluzionari cubani, dominicani e portoricani contro gli Spagnoli, la Grande
Colombia potrebbe facilmente ergersi per vendetta come baluardo
dell’indipendenza latinoamericana e come antitesi dell’imperialismo americano.
Un po’ come la Cuba della nostra TL, questa nazione molto più grande fornirà
armi, rivoluzionari e addestramento a tutta la regione per incoraggiare le
ribellioni.
Considerato il modo in cui avvennero eventi come la Prima Guerra Mondiale e la
Seconda Guerra Mondiale nel nostro mondo, mi sbilancerò un po’ e dirò che anche
se la Grande Colombia sopravvivesse molto probabilmente la storia moderna non
cambierà, e questo significa che alla fine della Seconda Guerra Mondiale
inizierebbe la Guerra Fredda.
L’antiamericanismo della Grande Colombia si manifesterà in una simpatia per i
Sovietici.
L’America Latina fu certamente importante nella Guerra Fredda, e lo stesso si
può dire di questa Grande Colombia alternativa.
La Grande Colombia diventa in un certo senso un nuovo punto critico di questa
Guerra Fredda alternativa.
Non solo si trova a fianco di uno dei centri militari ed economici più
importanti degli Stati Uniti, ma il territorio del Venezuela si trova su uno dei
giacimenti petroliferi più grandi del mondo.
La Guerra Fredda è dove finalmente vengono a capo le tensioni tra Grande
Colombia e Stati Uniti.
Forse il governo si allineerà volontariamente con i Socialisti, spinto a fare
questo dall’antiamericanismo, forse gli Stati Uniti come risposta finanzieranno
un dittatore di estrema destra.
Ci saranno ribellioni, regioni finiranno in mano a varie fazioni, entrambe le
fazioni della Guerra Fredda forniranno armi, la nazione potrebbe facilmente
discendere nella violenza e il caos potrebbe esplodere dopo un intervento
statunitense nel Nuovo Mondo.
Qualunque debole legame avessero la Colombia, il Venezuela e l’Ecuador verrà
distrutto, le capitali locali sceglieranno da che parte stare, Comunisti e
ribelli si rifugeranno nelle giungle meno popolate dell’interno, forse si
faranno coinvolgere militarmente persino altre nazioni alleate degli Stati
Uniti, come il Perù, che avrà ancora delle dispute territoriali con la Grande
Colombia.
Il regime peruviano verrà foraggiato come una muraglia contro il Comunismo.
Chissà, forse la Grande Colombia, dopo essere sopravvissuta al XIX secolo,
potrebbe continuare a farlo nel XX secolo senza enormi spargimenti di sangue,
potrebbe semplicemente finire come l’Argentina, con un dittatore di estrema
destra che ucciderà in silenzio i dissidenti.
Se la Grande Colombia sopravvivrà sarà una nazione ricca di petrolio, una terra
di differenze e sfide, ma rimarrà quella che aveva immaginato Bolívar: una
nazione grande abbastanza da respingere le incursioni degli imperi.
.
A proposito di quest'ultima ucronia, Shark Peddis commenta:
Recentemente, come tesina per l'esame di Historia Contemporánea, con una collega abbiamo svolto un commento sulla Ley Fundamental de la República de Colombia, ovvero il documento costitutivo datato 1819 (non la Costituzione, di qualche anno più tardi) di questo Stato che dichiarò l'indipendenza dall'impero spagnolo; notare come l'aggettivo "gran" anteposto sia puramente storiografico e a scopo disambiguativo, le fonti parlano sempre di Colombia (il territorio dell'attuale Stato omonimo veniva designato, a seconda del periodo, come Nueva Granada o Cundinamarca).
In primis, Bolívar inizialmente era federalista. Il centralismo di cui poi si fece ispiratore, di matrice napoleonica (passando per la Costituzione di Cadice, che influì molto sugli Stati ispanoamericani), era pensato sia nell'ottica di mantenere un controllo saldo sul territorio (anche se di fatto ebbe l'effetto opposto, visto che la secessione venezuelana nel corso del 1830 fu voluta sopratutto dai federalisti carachegni), sia per mostrare un'immagine di Stato forte agli occhi delle potenze europee (Gran Bretagna in primis), cosa che invece funzionò, visto che lo Stato ricevette prestiti inglesi (se non ricordo male).
Il presidenzialismo accentratissimo che arrivò quasi alla monarchia (in uno Stato che dell'antimonarchismo fece virtù!) ebbe la sua parte nel far quasi "nascere morta" la gran Repubblica, e vedendo l'enorme influenza e ascendente che ha ancora oggi El Libertador ("Bolivia", "República Bolivariana de Venezuela", il Departamento/Estado de Bolívar rispettivamente in Colombia e Venezuela, e in quest'ultimo il capoluogo è Ciudad Bolívar; il regime chavista si è nutrito e ancora si nutre del mito bolivariano), mi sembra che le sue scelte abbiano marcato fortemente la politica futura di tutta l'area nordandina.
Penso che per salvare la (gran) Colombia ci vorrebbe un compromesso tra le due fazioni. Sì, sto guardando al modello americano. Magari un poco più centralista se serve e con qualche potere in più al Presidente, ma non al punto da scontentare troppo i federalisti.
In più, rinunciare (o metterci meno risorse) alle campagne esterne in favore della politica interna (anche se forse non era il forte del Carachegno). Idealmente, come suggerito, che Bolívar rimanga perlomeno un po' di anni in Colombia (anche in giro per il Paese va bene), anche perché quando il gatto c'è, i topi non ballano (o lo fanno con più attenzione).
Una maggior coesione politica renderebbe più difficili infatti complotti e tentati omicidi, e quindi niente o pochi processi politici, purghe e disamistadi varie. Santander (leader dei federalisti, condannato a morte perché sospettato di esser dietro al tentato omicidio a Bolívar, poi commutato in esilio) potrebbe rimanere il braccio destro del Simon e magari "succedergli" (il che consoliderebbe l'assetto federalista del Paese).
.
Invece Generalissimus ha proposto:
Nel 1861 Gabriel García
Moreno divenne il settimo presidente dell'Ecuador.
Egli era un monarchico e avrebbe voluto trasformare il suo paese in un regno
guidato da un principe spagnolo, ma vista la situazione nella quale si trovava
la nazione sudamericana preferì piegarsi alle circostanze e accettare la nomina
a presidente.
E se invece le suddette circostanze gli permettessero di esaudire i suoi
desideri? Impossibile però che Isabella II lasci partire per l'Ecuador l'unico
figlio maschio Alfonso, forse che questa indirizzi Moreno a nominare Re
dell'Ecuador il pretendete Carlista al trono Giovanni Carlo di Borbone-Spagna e
togliersi così di torno un fastidio? Sennò chi altri potrebbe salire al trono
del neonato regno sudamericano? Mariano Téllez-Girón, 12° Duca di Osuna, col
quale Moreno era imparentato da parte di padre, sempre ammesso che le spese
pazze di questi non mandino gambe all'aria l'Ecuador?
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L'esperto Federico Sangalli gli fa notare:
Il povero Moreno non era un idiota bigotto, durante la sua presidenza promosse lo sviluppo agricolo ed economico dell'Ecuador e fu un integerrimo nemico della corruzione. Questo e il fatto di essere un fervente cattolico gli valsero l'odio delle logge massoniche che con lui avevano perso l'influenza acquisita sotto il governo dell'oligarchia borghese liberale, al punto che Moreno fu assassinato a colpi di machete da un sicario massonico. Quindi non penso che il suo governo sarebbe stato una versione latinoamericana dei Romanov, piuttosto uno stato monarchico dedito allo sviluppo economico di matrice cattolica, una specie di Francia di Luigi Filippo/Terzo Impero, se Moreno è ancora vivo al momento della promulgazione della Dottrina Sociale della Chiesa potrebbe anche dotarsi di uno stato sociale con largo anticipo. Non sono certo che il monarca sarebbe stato pescato tra i reali spagnoli: a quanto pare Moreno, assieme al suo mentore Flores, primo Presidente dell'Ecuador, cercarono di dar vita a una monarchia (il cui nome avrebbe dovuto essere "Regno Unito delle Ande") con il sostegno del Terzo Impero francese. É quindi possibile che la corona sarebbe stata offerta a un francese o almeno a un candidato vicino a Napoleone III.
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E Generalissimus chiosa:
Se il candidato sarà francese, allora la scelta potrebbe essere Luigi Filippo Alberto d'Orléans, Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte o Napoleone Luciano Carlo Murat.
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Diamo ora la parola ad Enrica S.:
A questo indirizzo ho trovato l'immagine sottostante. Quali modifiche ucroniche occorre apportare alla nostra Timeline, per arrivare a questa situazione nel 2013?
C'è anche l'idea di aNoNimo:
Le Elezioni Europee sono la maggior prova di democrazia del mondo dopo le elezioni dell'India, essendo quasi 400 milioni gli aventi diritto al voto. E se anche il Sudamerica decidesse di eleggere un Parlamento Sovranazionale, con competenze analoghe a quelle del Parlamento di Bruxelles? Esso potrebbe avere sede a Quito, in Ecuador, e potrebbe essere composto da 500 deputati. Se però li suddividiamo per nazione proporzionalmente alla loro popolazione, otterremo questi risultati:
Argentina: 52
Bolivia: 12
Brasile: 256
Cile: 21
Colombia: 57
Ecuador: 18
Guyana: 1
Paraguay: 8
Perù: 36
Suriname: 1
Uruguay: 4
Venezuela: 34
(la Guyana Francese fa parte dell'Unione Europea e le Falkland non le vuole nessuno, perchè tanto il Regno Unito prima o poi vorrebbe la Brexit anche da qui!)
Come si vede, il Brasile avrebbe da solo più della metà dei seggi e potrebbe da solo prendere ogni decisione a nome dell'intero continente. C'è da dire che difficilmente i brasiliani voterebbero tutti compatti: le sinistre di tutti i paesi probabilmente voterebbero insieme, e così le destre, ma certo l'esito delle elezioni sudamericane in Brasile soverchierebbe tutte le altre. In Europa questo problema non c'è, perchè non vi è un paese con tale schiacciante prevalenza della popolazione (a meno che non entrasse la Russia). Credo che sarebbe meglio alzare i deputati a 560 e riequilibrare i seggi, ad esempio così:
Argentina: 75
Bolivia: 25
Brasile: 150
Cile: 30
Colombia: 90
Ecuador: 35
Guyana: 3
Paraguay: 20
Perù: 50
Suriname: 2
Uruguay: 10
Venezuela: 70
Voi che ne dite? La cosa sarebbe fattibile? E porterebbe benefici al continente? L'UNASUR non ha avuto molta fortuna, a causa delle lacerazioni tra governi di destra e di sinistra. Una struttura più coesa e con un Parlamento comune avrebbe più fortuna?
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Gli risponde Enrico Pellerito:
Il problema che sta alla
base lo hai sottolineato proprio tu: le sostanziali differenze che esistono tra
le posizioni politiche espresse dalle varie nazioni, oltre a certe "rivalità"
che perpetuano la loro esistenza.
Ho sempre pensato che l'America Latina, alla fine, laddove ci fossero state
libere elezioni debitamente sottoposte a verifiche internazionali, avrebbe fatto
uscire dalle urne una prevalenza di formazioni di sinistra e di centrosinistra,
mentre si è visto che non è affatto così, e il Brasile è stato l'ultimo plateale
esempio, con Jair Bolsonaro che avrebbe superato anche Lula Da Silva se quest'ultimo
fosse stato in competizione.
La soluzione per avere un parlamento sovranazionale, dove si possa giungere ad
una coalizione a supporto di una "commissione" sudamericana, sarebbe la stessa
di quella adottata in Europa: i parlamentari confluenti nella formazioni
politiche, a prescindere dallo stato di provenienza, lavorerebbero per formare
maggioranze il più omogenee e coese possibile, ma qui entrerebbero in gioco,
rispetto all'Europa, divisioni nazionalistiche ancora più marcate, quando non
sono in gioco vere e proprie ostilità, tipo Ecuador e Perù, per non parlare
della situazione del Venezuela.
La stessa UNASUR/UNASUL è, di fatto, fallita e delle 12 nazioni del continente
che vi partecipavano, sei ne sono uscite e una è autosospesa.
Mi sa che ci vorrà tempo e cambiamento degli animi per giungere a qualcosa come
quanto proponi, che senza dubbio porterebbe dei grandi benefici in quell'angolo
di globo.
Purtroppo sono giunto all'amara conclusione che imporre strutture e
organizzazioni sugli stati e sui popoli non sempre porta a risultati, non dico
felici, ma anche solo positivi.
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