Maggioriano apre le danze con questa proposta:
Vi immaginate se l'Italia avesse capitolato il 12 Settembre e non l'8, come sarebbe cambiata la storia? Intanto l'esercito ne sarebbe stato informato e avremmo potuto cacciare i Tedeschi dal nostro paese. In definitiva la guerra sarebbe durata meno a lungo e l'Italia avrebbe potuto presentarsi al tavolo della pace tra i vincitori. Magari avrebbe conservato l'Istria ed avrebbe annesso il resto del Tirolo, oltre a conservare la Libia . Avremmo avuto un'Italia più ricca, o meno povera, che avrebbe potuto diventare una grande potenza politica, oltre che economica.
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Subito gli tiene dietro l'amico Ipotetico Sole, che risponde con questa cronologia:
Cronologia del 12 settembre: ore 13 del 12 settembre 1943: L'Eiar trasmette il seguente comunicato: "S.E. il Maresciallo Badoglio ha firmato un accordo di armistizio a Nettunia con il generale Eisenhower, nel castello Sangallo. Da questo momento Il Regno d'Italia dichiara guerra alla Germania e al Giappone".
ore 15.00 del 12 settembre 1943: Truppe aviotrasportate americane si paracadutano su Anzio, Nettuno e Roma. Alle ore 18.00 il generale Eisenhower si reca in udienza privata da Pio XII.
13 settembre 1943: Vittorio Emanuele III abdica in favore di Umberto II, nuovo Re d'Italia, che invita Badoglio a costituire un corpo di volontari che vada a combattere per la liberazione del Pacifico assieme alle truppe Usa. Il corpo partirà il 1° gennaio 1944.
15 settembre 1943: i carabinieri di Milano liberano la città dalle truppe Naziste, mentre a Torino gruppi di partigiani comunisti e democristiani occupano la sede del municipio, dopo che le truppe tedesche hanno abbandonato spontaneamente la città della Mole.
1° ottobre 1943: Passando per la Svizzera, che concede il transito alle truppe anglo-americane e italiane, inizia l'invasione della Baviera.
24 ottobre 1943: L'Armata Rossa entra a Berlino, mentre dal Marocco inizia l'invasione della Spagna franchista, che sebbene neutrale, viene considerata pericolosa da americani e inglesi. 2 novembre 1943: Franco si arrende. A Madrid viene instaurata una repubblica moderata. Si prepara l'attacco alle ultime truppe tedesche a Parigi, dove Hitler si è rifugiato dal 23 ottobre 1943.
30 novembre 1943: Parigi Libera! Hitler viene arrestato dalle truppe alleate. Fine della seconda guerra mondiale in Europa.
1° gennaio 1944: Le prime truppe italiane arrivano nel Pacifico, ma il Giappone, non vuole capitolare. L'Urss dichiara guerra al Giappone.
6 febbraio 1944: Prima che gli Usa possano portarla a termine, l'Urss di Stalin fa esplodere la prima bomba atomica sull'isola di Sakhalin.
23 febbraio 1944. Ultimatum al governo giapponese.
25 febbraio 1944. I Giapponesi a sorpresa, col progetto nazista della Bomba A, mentre la Russia e l'America litigano su cosa fare con la nuova arma, bombardano con un attacco kamikaze con un'atomica Manila, nelle Filippine.
26 febbraio 1944: due bombe atomiche vengono sganciate su Tokio e Kyoto. Fine dell'Impero giapponese. Resa di quello che rimane del Giappone, Simbolicamente una bomba porta la falce e il martello dell'Urss e una è americana.
1° gennaio 1945: al tavolo dei vincitori a Parigi, L'Italia mantiene l'Istria occidentale ma perde le colonie.
1° giugno 1945: Il referendum istituzionale vede vincere la Monarchia col 56%. Primo ministro è il comunista Palmiro Togliatti, che però in ossequio al risultato elettorale invita la Dc a collaborare. per l'instaurazione di un governo di stampo laburista all'inglese.
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C'è anche il contributo di Andrea Mascitti:
Ecco un finto telegiornale in lingua italiana e turca, creato con l'Intelligenza Artificiale, che immagina un'ipotetica Seconda Guerra Italo-Turca, tra l'impero fascista e i suoi alleati e la Turchia e i suoi alleati:
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A sua volta William Riker avanza una proposta alternativa, basandosi sulla puntata di "Correva l'anno", con Paolo Mieli, del 16 maggio 2007:
Una delle questioni aperte tra gli storici è perchè mai Benito Mussolini scese in guerra accanto ad Hitler, se poi andò incontro ad una serie impressionante di rovesci militari. Se avesse atteso il 1942, come aveva preannunciato ad Hitler all'indomani dell'attacco alla Polonia, probabilmente si sarebbe reso conto che Hitler non sarebbe riuscito a vincere, e non sarebbe sceso in campo al suo fianco. Lo storico Paolo Mieli ha risposto (durante la suddetta puntata di "Correva l'anno") che Benito si decise a quel passo perchè non poteva fare altrimenti: tutta la sua propaganda era rivolta unicamente alla vittoria dell'Italia Fascista in un grande conflitto europeo, per acquisire lo stato di grande e non più di media potenza, e nel giugno 1940 effettivamente la Germania sembrava aver già vinto la guerra, con la sola Inghilterra che resisteva disperatamente, dopo aver incassato secche sconfitte in Norvegia e a Dunkerque. Dunque il Duce non poté far altro che prendere quell'ultimo treno per partecipare alla spartizione dell'Europa, anche se in effetti, dopo la "pugnalata alle spalle" alla Francia, occupò solo Mentone e preferì andare a cercare miglior fortuna in Grecia (sappiamo con che risultati). D'altro canto, aggiunge Mieli, almeno un effetto positivo questa discesa in guerra l'ha avuto: costringere le dittature nazifasciste a fare la guerra per davvero, dopo averla predicata istericamente per anni, a perderla, e a levarsi di mezzo, presumibilmente per sempre.
Ma supponiamo che il Duce abbia resistito alla tentazione (magari ascoltando i parei di Galeazzo Ciano, o del Re, o di Pio XII, tutti fermamente contrari all'avventura bellica) almeno fino al 1942, dopo di che comincia a sfilarsi dall'alleanza militare con il dittatore tedesco, adducendo qualche scusa; intanto prosegue la costruzione del "Vallo Littorio" lungo il confine del Brennero, cominciato già dal 1939 (in realtà Mussolini fin dal principio si fidava poco di Hitler, e faceva bene), definendolo "la nostra Linea Maginot". L'8 settembre 1943, improvvisamente, Mussolini si schiera con gli Alleati. Hitler tenta l'invasione dell'Italia ma il Vallo Littorio resiste, grazie anche all'aiuto degli angloamericani, subito accorsi in sostegno dell'Italia. Questa politica dà i suoi frutti: la Germania cade prima perchè è assaltata anche da sud, e l'Italia ottiene una zona di occupazione della Germania, poi ceduta alla Germania Ovest. Il risultato è che il regime fascista sopravvive alla guerra come quello franchista, ed anzi si presenta più saldo che mai. Ma allora che fine farà? Alla morte di Mussolini, le alternative sono due. O, come accade in Spagna alla morte di Francisco Franco, re Umberto II riprende in mano le sue prerogative, smantella lentamente lo stato fascista ed indice libere elezioni, vinte presumibilmente da socialisti e comunisti. Oppure a Mussolini succede un subalterno: il figlio Vittorio, o Galeazzo Ciano, o Grandi, o Pavolini, magari dopo una resa dei conti tra gerarchi con relativo bagno di sangue. Allora il regime sopravvive, ma allora verrà abbattuto da una sollevazione di piazza simile alla Rivoluzione dei Garofani in Portogallo.
Secondo voi, quale di queste opzioni si sarebbe verificata?
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A questo punto l'amico *Bhrghowidhon risponde da vero esperto qual è:
Secondo Riker e Mieli, "almeno un effetto positivo questa discesa in guerra l'ha avuto: costringere le dittature nazifasciste a fare la guerra per davvero, dopo averla predicata istericamente per anni, a perderla, e a levarsi di mezzo, presumibilmente per sempre". So che la domanda posta è un'altra (v. sotto), ma non vorrei lasciare sotto silenzio un accenno alle possibili alternative a tale - molto paradossale - "effetto positivo". Molto schematicamente, le possibilità implicite nell'(anti)ipotesi (ossia nella mancanza di Seconda Guerra Mondiale) sono quattro:
1) sopravvivenza fino a oggi (e oltre) di tutti i regimi variamente autoritarî dell'epoca (quindi anche Polonia, in un certo senso Slovacchia, sicuramente Ungheria, Romania, Jugoslavia, Grecia, Turchia e, a maggior ragione, Spagna e Portogallo);
2) loro sopravvivenza solo fino a un certo punto del secondo Novecento, poi sostituiti da regimi:
(a)
capitalistico-parlamentari
(b) socialisti
(c) dell'uno o dell'altro tipo a seconda del luogo;
3) sopravvivenza fino a oggi (e oltre) delle sole Germania nazionalsocialista e Italia fascista;
4) loro sopravvivenza limitata, seguììta dall'avvento di regimi:
(a)
capitalistico-parlamentari
(b) socialisti
(c1) capitalista in Germania e socialista in Italia
(c2) viceversa
(i punti 2a, 4a, 4c2 e in parte 2c corrispondono, per quanto riguarda l'Italia, allo scenario di Riker)
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Non credo che alcuno di noi abbia il tempo di svolgere un tema del genere; purtroppo non sono in grado neppure di sviluppare un quadro delle possibilità di Unione Europea in ciascuno dei casi elencati, se non un cenno brevissimo: in generale, l'avvento di regimi socialisti, in quanto non determinati dall'occupazione militare sovietica, non può essere liquidato con l'idea che nel 1989 (o in qualunque altra circostanza analoga) sarebbero comunque stati sostituiti dall'inizio di un processo di integrazione euroatlantica sotto l'egida degli Stati Uniti; il parallelo va cercato piuttosto (a) nelle vicende della Jugoslavia e dell'Albania, quindi in uno schema abbastanza in continuità con quanto avvenuto in occasione delle Guerre Balcaniche all'inizio del XX. secolo, oppure (b) nella situazione finlandese, quindi con una socialdemocrazia di tipo scandinavo e una società di più lenta "globalizzazione" rispetto al resto d'Europa (queste considerazioni valgono per i punti 2 e 4); lo sviluppo economico della Spagna postfranchista, del Portogallo postsalazarista e di altri Stati più o meno 'piccoli' dell'Unione Europea va ricondotto fondamentalmente ai finanziamenti da parte di quest'ultima, a loro volta determinati in misura decisiva della crescita dell'economia tedesca in una situazione di disimpegno militare e di collaborazione multilaterale con gli Stati vicini, in particolare con la Francia: senza tutto ciò (o con un suo forte ritardo), anche l'Unione Europea avrebbe assunto forme del tutto diverse e, anzi, i precedenti storici (1916-1918) indurrebbero a pensare che una forma di unione economica continentale sarebbe stata promossa dalla Germania (nazionalsocialista,nella presente ipotesi) anziché dai Paesi Atlantici, quindi un'Unione Europea nata dal Patto d'Acciaio anziché dalla N.A.T.O. (questa possibilità vale soprattutto per il punto 1); il punto 3 è il più paradossale: in ultima analisi si avrebbe un'Unione Europea a ferro di cavallo, comprendente un arco occidentale (Portogallo, Spagna, Francia, BeNeLux, Regno Unito, Irlanda), uno settentrionale (Danimarca, Svezia, Finlandia, con eventuali altre combinazioni di Paesi Nordici) e uno orientale (Paesi Baltici - sempre nell'ipotesi che si verificassero i fatti del 1991 - e in ogni caso Danzica, Polonia, Cechia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Grecia, Cipro ed eventuali altri, inclusa la Turchia) fino a Malta. Al centro rimarrebbero la Germania dell'agosto 1939 e l'Italia fascista, di fatto 'neutrali' (rispetto ai Blocchi e, dopo il 1989-1991, alla N.A.T.O.) come la Svizzera, ma molto più militarizzate e in alleanza reciproca (ammesso che l'alleanza perdurasse; in alternativa si potrebbe immaginare un rapporto sempre più ostile, come tra Jugoslavia e Albania).
Senza la Seconda Guerra Mondiale, l'Ebraismo dell'Europa Orientale sarebbe forse salvo (ma resta aperta la questione dell'utilizzo politico dell'antisemitismo nell'URSS di Stalin), tranne che, in questa ipotesi, nei due Paesi del Patto d'Acciaio (ciò vale anche per il punto 4 e, a meno di un'introduzione di leggi razziali - soprattutto in Ungheria e Romania - per gli altri punti, 1 e 2).
Non ci sono punti di confronto adeguati per il punto 3; con molta generalizzazione, si può pensare alla Corea del Nord, ma anche la vicenda del Viêt Nam può offrire spunti di riflessione. Non si può escludere che si potesse avere sviluppo economico anche molto notevole pur in assenza totale di 'democrazia' occidentale e in presenza di una potente 'seconda classe media' costituita dai militari e/o dai quadri di Partito.
In definitiva: diversamente dall'opinione di Paolo Mieli, mi sembra che se non ci fosse stata la Seconda Guerra Mondiale il risultato sarebbe stato sì probabilmente peggiore (punto 1 o 3) per la nostra personale libertà, ma innegabilmente migliore per il Mondo (milioni di morti in meno).
Ma torniamo all'ipotesi ucronica di Riker: "supponiamo che il Duce abbia resistito alla tentazione (magari ascoltando i parei di Galeazzo Ciano, o del Re, o di Pio XII, tutti fermamente contrari all'avventura bellica) almeno fino al 1942, dopo di che comincia a sfilarsi dall'alleanza militare con il dittatore tedesco, adducendo qualche scusa; intanto prosegue la costruzione del "Vallo Littorio" >lungo il confine del Brennero, cominciato già dal 1939." Per la riuscita dell'ipotesi ucronica, il "Vallo" dovrebbe estendersi lungo tutto il confine alpino (incluso quello con la Francia, la Svizzera e la Jugoslavia), v. sotto. La Wehrmacht può però passare dal confine occidentale oppure - come si pensava seriamente nel 1943-1945 (oltre che nel 1915-1918) - dalla Svizzera (Linea Cadorna).
Giungiamo così a: "Questa politica dà i suoi frutti: la Germania >cade prima perchè è assaltata anche da sud." Sta qui il punto critico. Teniamo presente che, senza le "deviazioni" in Jugoslavia, Grecia e Africa (e sia pure con un eventuale utilizzo di qualche contingente in più per occupare, in "sostituzione" degli Italiani, le regioni alpine della Francia di Vichy nel 1942), il Reich avrebbe anzitutto plausibilmente preso Mosca (non so se anche Leningrado) nel 1941 e con buona verisimiglianza iniziato già allora l'offensiva originariamente principale, quella a Sud verso la Ciscaucasia e il basso bacino della Volga, cosicché sarebbe giunta al punto di esaurimento delle materie prime e delle risorse logistiche (ciò che ha di fatto determinato la fine dell'offensiva non solo in Russia, ma in definitiva in tutto il teatro europeo) in una posizione considerevolmente più forte rispetto a quanto avvenuto nella realtà. Chiaramente la questione cruciale è se la Wehrmacht riuscisse a impadronirsi, in tal caso, del petrolio del Caucaso oppure no. Ammettiamo pure che no (dato che la resistenza sovietica in Transcaucasia, pur isolata dal resto dell'URSS, sarebbe stata pressoché certamente alimentata dagli Angloamericani attraverso un Îrân persuaso con le buone o con le cattive); resta comunque il fatto che la controffensiva sovietica avrebbe dovuto materialmente avanzare per estensioni maggiori di quelle storiche.
Se tutto il resto del quadro resta inalterato (quindi con la Normandia e Tolone) e ammesso un punto di partenza degli Alleati dal Brennero anziché dalla Sicilia, l'aggiunta di un arretramento delle posizioni sovietiche significa che, pur con gli inevitabili rallentamenti, il Fronte Occidentale (unico alternativo a quello Orientale, dato che non ci sarebbe stato quello Balcanico) sarebbe giunto non solo a Berlino, ma probabilmente a Varsavia e forse nei Paesi Baltici (dubbio, nel caso di resistenza vittoriosa di Leningrado) prima dell'Armata Rossa.
Quasi inevitabilmente (in quanto gli Angloamericani - ritenendosi oltretutto giustificati dalla situazione prebellica - avrebbero tolto non solo alla Germania, ma indirettamente anche all'URSS, territorî annessi dal 1939), ciò avrebbe causato la - dal Führer tanto auspicata - rottura tra Occidentali e Sovietici.
Ora, storicamente alle sacche rimaste in mano tedesca l'8 maggio del 1945 è stata intimata la resa senza condizioni, decisa ormai da anni; tuttavia, una vera rottura tra Angloamericani e URSS nelle condizioni qui descritte avrebbe più probabilmente indotto a far cadere l'accordo sulla priorità dell'obiettivo della resa incondizionata tedesca che a mantenerlo a tutti i costi.
Nell'ipotesi che le residue sacche della Wehrmacht al momento dell'incontro tra Fronte Occidentale e Fronte Orientale fossero sufficientemente consistenti - ipotizzerei, per esempio, una permanenza dell'occupazione tedesca in Bielorussia e Ucraina, al massimo fino alla Crimea e, a Nord, con l'aggiunta di qualche area baltica - va presa in seria considerazione l'eventualità che gli Angloamericani si accontentassero di un armistizio con questo residuo orientale di "Grande Germania", casomai inducendone la trasformazione in regimi nazionalistici e autoritarî 'locali' (pur con malcelabili origini nazionalsocialiste).
Dato che, ovviamente, l'Armata Rossa avrebbe continuato l'offensiva, dando priorità alla riconquista dei territorî acquisiti fin dal 1921 rispetto alle annessioni del 1939, è lecito chiedersi se gli Angloamericani avrebbero lasciato al proprio destino l'Ucraina e la Bielorussia ex-naziste oppure, in un clima appunto anticipato di scontro Est-Ovest (e in termini di Guerra non Fredda, bensì combattuta), le avrebbero rifornite fino al punto di renderne vittoriosa la 'resistenza'. È chiaro che solo gli Stati Uniti sarebbero stati in grado di attuare una politica simile e sicuramente il Presidente Franklin Delano Roosevelt non l'avrebbe praticata, in quanto contraria al suo (per l'epoca veramente audace) disegno geopolitico, ma è del tutto concepibile che un suo successore avrebbe potuto accettare di giungere in Europa Orientale a uno scontro abbastanza simile a quella che storicamente è stata la Guerra di Corea. Certo la determinazione sovietica sarebbe stata molto maggiore in Ucraina e Bielorussia che in Corea, ma il fattore dello squilibrio determinato dal possesso dell'arma atomica sarebbe potuto essere decisivo per indurre Stalin a un compromesso tanto gravoso.
Riker propone poi: "l'Italia ottiene una zona di occupazione della Germania, poi ceduta alla Germania Ovest"- Molto interessante; dato che le zone di occupazione non erano a caso (né rispecchiavano l'avanzamento del Fronte Occidentale, che non era diviso tra Americani, Inglesi e Francesi), ma piuttosto riflettevano precedenti storici (Francia in Renania, Gran Bretagna in Bassa Sassonia), direi che anche l'ipotizzata zona di occupazione italiana - evidentemente da ricavare per sottrazione da quelle che nella realtà sono state della Francia, Gran Bretagna e America - dovrebbe rispondere agli stessi criterî (vicinanza al confine, interesse geopolitico).
In questo caso, poiché le assegnazioni meno comprensibili storicamente sono quelle in Austria (Tirolo nazionalsocialista, cioè Vorarlberg e Tirolo Settentrionale, alla Francia; Salisburghese e Alta Austria - a Sud del Danubio - agli USA; Tirolo Orientale, Carinzia e Stiria alla Gran Bretagna), mi sembra inevitabile concludere che all'Italia fascista sarebbe stata assegnata proprio tutta questa parte di Austria (in pratica l'intero Stato tranne la Bassa Austria con Vienna, il Burgenland e l'Alta Austria a Nord del Danubio). La cessione avverrebbe quindi all'Austria e non alla Germania Ovest, a meno che quest'ultima non arrivi a includere anche (questa parte di) Austria.
Tuttavia, per lo scenario delineato sopra ( Fronte Orientale molto più arretrato) e anche senza arrivare a ipotizzare una guerra con l'URSS, è possibile che le zone di occupazione della Germania non prevedessero una presenza sovietica. In tal caso, è verosimile che la zona britannica si estendesse al Mecklenburgo e alla Sassonia Prussiana (probabilmente anche più a Est), la zona francese includesse invece la Renania Settentrionale e Westfalia (quindi non britanniche) e quella americana tutto il resto (Alta Sassonia e tutti i rimanenti territorî già prussiani), eventualmente con zona di occupazione polacca (se non annessione) in Prussia Orientale e parti della Slesia e Pomerania. Resterebbe da stabilire l'assegnazione della zona austriaca che storicamente è stata di occupazione sovietica: americana (compensata dalla cessione di Stoccarda alla zona francese?) o italiana (che a questo punto includerebbe tutta l'Austria)?
Infine, la domanda cruciale: quale opzione si sarebbe verificata, in caso di sopravvivenza postbellica del Fascismo? In linea generale il parallelo spagnolo e quello portoghese non esauriscono le possibilità; la successione in un regime autoritario è stata più spesso caratterizzata da un periodo di "interregno" più o meno collegiale, a volte con regolamenti di conti ma senza arrivare per forza alla guerra civile, dopodichè (qui sta il brutto) è emersa una nuova figura, di solito (molto) più giovane, su cui si incentra un nuovo culto della Personalità.
L'anomalia dell'Italia fascista era tuttavia costituita dalla presenza della Monarchia, che, al contrario di quanto sembra dalla vulgata, giocava un ruolo decisivo. Quindi, tutto sommato, oserei pensare che l'eventualità relativamente più probabile fosse di un governo del Re attraverso un esecutivo di militari e contraddistinto da un lato da una perdurante repressione soprattutto anticomunista e, dall'altro, da una politica estera di stretta collaborazione con la Francia, specialmente nel caso di un'uscita di quest'ultima dalla N.A.T.O.
Data la perdurante ostilità interadriatica tra Jugoslavia e Italia (che conserva l'Albania, a quel che mi risulta, no?), i rapporti con la Grecia (dei Colonnelli?) sono difficili da determinare (il Dodecaneso è un elemento molto negativo); molto verosimile un saldo legame con la Bulgaria, più che mai nel caso di alleanza franco-sabauda, e forse, anche se sembra un po' in contraddizione, con la Turchia (dei Militari?). Forte appoggio all'indipendenza maltese dalla Gran Bretagna, ma inevitabile diffidenza di Malta nei confronti dell'imperialismo italiano.
Una delle incognite più grandi è costituita dalla politica araba: dapprima ambigua (filoaraba per ostilità verso le altre Potenze Coloniali, ma fermamente repressiva in Libia; antiisraeliana ma non troppo filoegiziana nella Crisi di Suez), poi filofrancese in Algeria per timore di estensione della rivolta alla Libia (che presumibilmente avverrà prima o poi), dopodiché neutralista e filoaraba (come Malta) dalla Crisi del Petrolio fino agli Anni Ottanta.
Agli inizî del XXI. secolo l'Italia avrebbe quindi da tempo un sovrano nella persona di Vittorio Emanuele IV, divieto formale di costituzione di partiti comunisti o socialisti, una rivalità endemica tra Militari e Correnti del PNF, un altalenante sviluppo economico accompagnato da corruzione generalizzata a tutti i livelli, una stanca insistenza di facciata su temi di propaganda nazionalistica, un serpeggiante razzismo nei confronti dei lavoratori immigrati e per il resto una sostanziale apatia dei Sudditi nei confronti della Politica, con l'eccezione di un estremismo utopico dilagante - quasi 'obbligatorio' - in vasti settori dell'Intelligencija.
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Dopo il meritato applauso a *Bhrghowidhon, ecco invece come risponde Sandro Degiani:
Secondo me l'Italia sarebbe passata, con storia travagliata o meno, alla Repubblica. Nessun regime fascista è mai riuscito a perpetrarsi dopo la scomparse del Leader: Franco in Spagna, Ataturk in Turchia, Pinochet in Cile e così via.. il sistema politico dittatoriale non riesce a creare una successione credibile e solida. Il dittatore stesso stronca ogni personalità rivale e si circonda di mediocri preparando il crollo politico alla sua morte.
Ci sarebbe stato un transitorio monarchico, ma anche i Savoia non avevano personalità carismatiche da imporre, solo in Spagna c'è stato un Re ben preparato che ha saputo succedere a un dittatore. Ma Juan Carlos è una eccezione. Forse Umberto I poteva fare qualcosa ma era lui stesso un Repubblicano... poco propenso alla perpetrazione della monarchia. Non parliamo degli attuali Savoia.... questo sono proprio reali da operetta.
Senza la Guerra ed inseriti in un contesto filoamericano molto forte saremmo decollati economicamente? Forse no, senza la spinta della ricostruzione non avremmo avuto il piano Marshall ed boom economico degli anni '60. Poca industrializzazione e molto turismo e servizi.
Saremmo diventati un tranquillo e relativamente ricco paese, una Svizzera del Sud...
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E Never75 ha replicato:
Probabilmente il fascismo, per sopravvivere alla contestazione ed al terrorismo, sarebbe degenerato in una dittatura alla sudamericana... Ed il suo collasso, probabilmente o sarebbe avvenuto ad inizio anni Ottanta o al massimo dopo il 1989.
E in analogia alla Russia, avremmo avuto anche in questa Timeline una forma di cesarismo populista, magari non berlusconiano.
Le possibili varianti alla rottura del '68 potrebbero essere:
1) Un fascismo morbido, leggermente più democratico, simile al franchismo di quegli stessi anni. In questo caso il passaggio dalla dittatura alla democrazia parlamentare potrà essere quasi impercettibile, ma ci sarebbe comunque anche se molto lentamente.
2) Una rivoluzione sostanzialmente non particolarmente cruenta alla portoghese od alla greca con ristabilimento della democrazia parlamentare, magari in forma federalista (per evitare le probabili tendenze secessioniste)
3) Meno probabile: una guerra civile. In questo caso alla guerra tra fascisti e democratici, si sommerebbero le tendenze secessionistiche di alcune regioni
(Alto Adige, Sicilia, Sardegna, forse Lombardia e Veneto ma soprattutto pensiamo all'Istria-Dalmazia se l'avessimo ancora tutta che casino sarebbe nato!) e delle colonie.
Anche i "democratici" potrebbero spaccarsi al loro interno (filosovietici Vs filoamericani oppure democristiani Vs socialisti-comunisti) e produrre una guerra civile nella guerra civile (come accadde in HL in Grecia poco dopo la
guerra o in Spagna nel maggio del '37).
Il rischio "Jugoslavia '89" in quest'ultima opzione sarebbe stato ben più che una mera ipotesi, ma una quasi-certezza!!
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Never75 allora ci scrive:
Un'altra ipotesi alternativa: la monarchia dei Savoia come si porrebbe in tutto questo? O meglio, Mussolini (o chi per lui) la terrebbe ancora in vita, formalmente e quasi del tutto simbolicamente, o se ne sbarazzerebbe al più presto, proclamandosi al contempo Capo anche di Stato oltre che di Governo?
Già prima del '39 mi pare che lo stesso Hitler avesse caldamente invitato il Duce a far fuori i monarchi italiani non fidandosi (giustamente) di loro e della loro secolare politica voltagabbana. Paradossalmente, se esautorati, i Savoia potrebbero diventare (in esilio, ovviamente) i paladini della Monarchia Parlamentare. E magari ridiventare re d'Italia a dittatura finita. Questo, ovviamente, se gli stessi Savoia fossero più credibili...
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E Mcnab75 ci segnala:
Africa, 1952. La svastica sventola dall'Africa all'Oceano Indiano.
Gran Bretagna e Germania nazista, ancora nemiche, si sono spartite il continente nero. Le SS hanno schiacciato le popolazioni indigene, trasformandole in mere forze lavoro.
Nuove autostrade dividono in due la savana, e i caccia a reazione pattugliano i cieli.
Ora però i piani di Walter Hochburg, razzista messianico e architetto dell'Africa nazista, minacciano le colonie inglesi sempre più in crisi.
A fermare i progetti di Hochburg viene mandato Burton Cole, assassino a pagamento con un vecchio conto in sospeso col gerarca tedesco. Il confronto tra i due uomini scatenerà orrori inimmaginabili che non risparmieranno nessuno, né bianchi né neri.
Questa la trama in succinto del romanzo ucronico "The
Afrika Reich" di Guy Saville. Il plot è classico, lo scenario africano assolutamente no. Solo per questo vale la pena
di leggerlo. Ecco qui sotto come appare l'Africa in questa Timeline.
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Ed ecco ora la grande proposta di Dans (In parentesi quadre gli eventi della nostra timeline)
1939: Italia neutrale e postfascista
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06.11.'37: l'Italia aderisce al patto anti-Comintern
11.03.'38: Anschluss dell'Austria alla Germania
16.04.'38: Accordi di Pasqua: riavvicinamento tra Italia e Gran Bretagna 5-9.05.'38: visita di Hitler in Italia
POD: Nel 1938 Mussolini, consigliato da Galeazzo Ciano, rifiuta di introdurre in Italia le leggi razziali solo per compiacere Hitler. Vittorio Emanuele III, che nutre una spontanea e sprezzante avversione per il cancelliere tedesco, lo sostiene. Hitler se ne risente.
29-30.09.'38: Conferenza di Monaco: i Sudeti passano alla Germania.
Gennaio '39: Mussolini accoglie Chamberlain a Roma, nel clima degli Accordi di Pasqua. Ciano è avvertito di non procedere a rivendicazioni antifrancesi nel discorso alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni, qualche giorno prima dell'incontro. L'Italia si riavvicina a Francia e Gran Bretagna per riequilibrare il peso crescente della Germania nazista sul Brennero.
Mussolini limita l'impegno italiano a fianco della Germania ad un allineamento non basato su impegni scritti [aprile '39: occupazione dell'Albania; maggio '39: firma del Patto d'Acciaio]
16.03.'39: invasione della Cecoslovacchia.
1°.09.'39: invasione della Polonia
02.09.'39: Mussolini dichiara l'Italia "non belligerante". Chamberlain offre a Mussolini, in cambio della mancata discesa in guerra a fianco di Hitler "adeguate compensazioni territoriali"; in privato, si parla del ritorno all'Italia di Corsica, Nizza e il controllo della Tunisia. Tuttavia, per ora, nulla è messo per iscritto per non pregiudicare i rapporti degli inglesi con De Gaulle.
Mussolini accetta e congiuntamente a Franco dichiara la propria neutralità al conflitto. Nella decisione ha parte la decisa ostilità del delfino Galeazzo Ciano a Hitler.
Con l'appoggio britannico, viene composto un blocco di neutrali che impedisce alla Germania di giungere al Mediterraneo: il Patto di Ferro tra Italia, Jugoslavia, Romania, Bulgaria, contro il revisionismo ungherese e tedesco.
- aprile '40: attacco a Danimarca e Norvegia
- maggio '40: attacco alla Francia
14.06: occupazione di Parigi [10.06: dichiarazione di guerra dell'Italia: apertura del fronte africano e del fronte etiopico]
22.06: l'armistizio tra Germania e Francia prevede il passaggio dell'intera flotta francese ai tedeschi: gran parte della marina si auto-affonda nei porti francesi. Alcune navi sono sequestrate dalle SS prima che i marinai possano agire. Le navi presenti nei porti coloniali si ammutinano e si rifugiano nei porti inglesi. In Provenza, la marina francese si pone sotto la protezione dell'Italia, rifugiandosi nei porti di San Remo e di Imperia.
Lo stesso succede in Corsica dove, rifugiatasi la marina francese a Livorno, riprendono respiro i movimenti separatisti e indipendentisti (Flnc). In assenza di un'effettiva sovranità statale, sono i separatisti a governare diverse zone del paese. Hitler accusa Mussolini di dare effettivo appoggio agli inglesi e ai loro alleati francesi rivoltosi, e di non riconoscere la legittima autorità del governo del maresciallo Pétain a Parigi.
1941: De Gaulle occupa, con l'aiuto degli inglesi, i mandati amministrati dal governo di Vichy (Nord Africa, Medio Oriente)
1942: disordini in Corsica. Mussolini decide di intervenire, "a salvaguardia degli interessi delle genti corse, da sempre parte della cultura e della stirpe italica." La marina italiana occupa i porti di Ajaccio, Aleria, Bastia, mentre l'esercito riporta l'ordine nell'isola. Churchill appoggia in silenzio l'operazione, De Gaulle protesta vivacemente. L'azione dimostra a Hitler la distanza tra De Gaulle e Mussolini.
- agosto '40: operazione Leone Marino: intimidire la Gran Bretagna per attaccare l'Urss
- ottobre '40: occupazione della Romania [attacco italiano alla Grecia] [febbraio '41: operazione Marita: Jugoslavia e Grecia]
- giugno '41: operazione Barbarossa per l'invasione dell'Urss
- settembre: conquistata Kiev;
- dicembre: Rommel entra trionfalmente a Mosca
- entrata in guerra del Giappone contro l'URSS: occupazione di Vladivostok, verso la Siberia ma il governo di Hiranuma (interni, pro-guerra) e Toyoda (esteri, neutralista) si rifiuta di penetrare in profondità in Siberia.
Stalin deve trasferire il governo a Ekaterinburg, mentre Stalingrado resiste all'avanzata nazista fino al gennaio '43. Poi l'Armata Rossa deve ritirarsi oltre gli Urali.
Durante la guerra l'Italia diviene rifugio per i molti ebrei che fuggono dalle persecuzioni naziste nei Balcani e nella Francia occupata.
Con i trattati di pace del dopoguerra vengono assegnate all'Italia la sovranità sulla Corsica e il mandato fiduciario sulla Tunisia, oltre che il mantenimento delle colonie: Dodecaneso, Libia, Etiopia, Eritrea e Somalia.
Ne deriva la mortale avversione di De Gaulle contro Mussolini e Churchill.
Mussolini deve comunque rinunciare ai propositi di acquisizione di Nizza.
Il regime fascista continua la sua vita ammorbidendo le sue posizioni più radicali e abbandonando le grandi adunate di popolo, dato che il consenso al regime si è comunque affievolito, nonostante l'adesione dell'Italia al Piano Marshall.
Il regime intende mantenere le colonie e questo provoca rivolte croniche in Etiopia, oltre che l'azione terrorista dei separatisti del FNLC in Corsica.
Si rinsalda tuttavia l'alleanza mediterranea con Franco, Salazar e successivamente con i colonnelli greci. Nel '52 viene firmato il Patto Mediterraneo [1957 Trattato di Roma sulla CEE]
Gli anni '60 portano con sé la fine biologica di Mussolini ('61), cui succede Ciano, e la nuova coscienza della seconda generazione di fascisti.
Tra il '60 e il '65 il regime, non potendo sostenere la guerriglia indipendentista nelle colonie, concede loro l'indipendenza. Si forma un Consiglio Italico Intermarino, paragonabile al Commonwealth, per lo scambio economico privilegiato tra madrepatria ed ex-colonie.
Le rivolte libertarie del '68 in America e Francia si trasformano in Italia in un moto di popolo che spinge per libere elezioni e il ritorno ad un sistema multipartitico. Nel '73 Ciano indice libere elezioni. In parlamento il PNF mantiene la maggioranza, ma vi entrano anche popolari e socialisti.
Secondo i risultati delle elezioni Galeazzo Ciano è eletto Primo Ministro di Sua Maestà Umberto II (Vittorio Emanuele III è morto nel '47), ma il suo governo comprende anche elementi liberali e popolari, mentre i socialisti organizzano l'opposizione. Il Pci, tuttavia, rimane fuorilegge anche per il deciso rifiuto degli USA, sostenitori esterni del regime e della transizione democratica. I comunisti si organizzano in gruppi paramilitari e bande armate che tentano di minare la transizione con metodi terroristici (Brigate Rosse, colonna Livorno '21); la repressione però è durissima: schieramento dell'esercito e pena di morte; il primo ad essere fucilato è Renato Curcio.
Nel '77 muore anche il 74enne Ciano, onorato con funerali di Stato e sepolto assieme a Mussolini all'Ara Pacis, già mausoleo di Augusto (vedi sotto). L'anno dopo la prima alternanza conferma la riuscita della transizione democratica. Il Pnf di Almirante cede il posto di Primo Ministro a Saragat, del Partito Repubblicano, sostenuto da socialisti e popolari. Saragat spinge per una profonda revisione dell'ormai logoro Statuto Albertino, in senso liberale, regionalista, europeista e democratico, attraverso un'Assemblea Costituzionale. Viene adottata una legge elettorale proporzionale a collegi piccoli, con esiti maggioritari, sul modello spagnolo.
Nell'83 la tornata elettorale conferma al governo i socialisti di Amato, mentre la morte di Umberto II porta al trono Vittorio Emanuele IV, il cui carisma sarà sempre in discussione, e mai come quello del padre, vero artefice del ritorno dell'Italia alla democrazia. Nell'86 l'Italia entra nella CEE (fondata nel '57 con i Patti di Parigi), assieme a Spagna e Portogallo.
Con la nuova Costituzione Regionalista del 1988, tutti i partiti politici sono legittimati, e in Parlamento entra anche una piccola forza comunista, alleata al Psi, oltre ai nuovi movimenti dei Verdi; intanto la maggioranza politica cambia: al governo tornano i popolari di Fanfani, con una maggioranza di destra in cui il Pnf (18%) rimane subalterno al Ppi (35%).
Nel '92 l'Italia è tra le nazioni fondatrici dell'Unione Europea.
Nel '93 alle elezioni l'alleanza Pnf-Ppi viene sconfitta e diventa capo del governo Achille Occhetto, socialista, con un'alleanza di sinistra che comprende verdi e comunisti. Al Nord si sviluppa il movimento indipendentista della Lega Nord Padania, che viene però rifiutato come alleato sia da Occhetto che da Fanfani, fino a sgonfiarsi tra il '96 e il '99.
Nel '95, a Fiuggi, Gianfranco Fini, subentrato ad Almirante, trasforma il Pnf in Destra Nazionale, abbandonando almeno ufficialmente l'eredità fascista e portandosi in un'area di destra liberale europea. Nel '98 Fini vince le elezioni, in alleanza con i popolari; Fini appoggia l'azione di Clinton in Kosovo e l'invasione dell'Afghanistan da parte di Bush.
Nel 2003 le elezioni consegnano il governo di nuovo alle sinistre; premier è Massimo D'Alema (Psi), che ritira l'appoggio di Fini a Bush e rifiuta di inviare truppe italiane al seguito di quelle americane e inglesi in Iraq, allineandosi con Francia, Germania e Spagna.
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== I governi dell'Italia libera ==
1973: Pnf-Ppi-Psi gov.
Almirante (Pnf)
1978: Ppi-Psi(-Pli-Pri) gov.
Saragat (Pri)
1983: Psi-Ppi gov. Amato (Psi)
1988: Ppi-Pnf gov. Fanfani (Ppi)
1993: Psi-Pci-Verdi gov.
Occhetto (Psi)
1998: Dn-Ppi gov. Fini (Dn)
2003: Psi-Pci-Verdi gov. D'Alema (Psi)
2008: Dn-Ppi gov. Casini (Ppi)
2013: Psi-Pci-Verdi gov. Bersani (Psi)
2018: Dn-Ppi gov. Renzi (Ppi)
2023: Psi-Pci-Verdi gov. Schlein (Psi)
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** I Savoia **
Vittorio Emanuele III (1869 -
1947)
Umberto II (1904 - 1983)
Vittorio Emanuele IV (1937)
Emanuele Filiberto I (1972)
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** Il PNF, poi DN **
- Benito Mussolini (Predappio
(Fc) 1883 - Roma 1961 [Giulino di Mezzegra (Co) 1945])
- Galeazzo Ciano (Livorno 1903 - Roma 1977 [Verona 1944])
- Pietro Badoglio (Grazzano Monferrato (At) 1871 -
1956)
- Italo Balbo (Ferrara 1896 - Roma 1963 [Tobruk 1940])
- Giorgio Almirante
(Salsomaggiore 1914 - Roma 1988)
- Ignazio Benito la Russa (Paternò (Ct) 1947)
- Gianfranco Fini (Bologna 1952)
- Giorgia Meloni (Roma 1977)
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** I Popolari **
- Amintore Fanfani (Arezzo
1908 - Roma 1999)
- Giulio Andreotti (Roma 1919 - Roma 2013)
- Ciriaco De Mita (Nusco (Av) 1928)
- Mino Martinazzòli (Orzinuovi (Bs) 1931 – Brescia 2011)
- Marco Follini (Roma 1954)
- Pierferdinando Casini
(Bologna 1955)
- Mario Mauro (San Giovanni Rotondo (Fg)
1961)
- Matteo Renzi (Firenze 1975)
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** I Socialisti **
- Filippo Turati (Canzo (Co)
1888 - Roma 1955)
- Pietro Nenni (Faenza (Fc)
1891 - Roma 1980)
- Giuseppe Saragat (Torino 1898 - Roma 1988)
- Giuliano Amato (Torino 1938)
- Massimo D'Alema (Roma 1949)
- Piero Fassino (Torino 1949)
- Walter Veltroni (Roma 1955)
- Pierluigi Bersani (Bettola (Pc) 1961)
- Enrico Letta (Pisa 1966)
- Elly Schlein (Lugano 1985)
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** I comunisti antisistema **
- Antonio Gramsci (Cagliari 1891 -
Roma 1954 [1937])
- Palmiro Togliatti (Genova 1893 - Yalta 1964)
- Armando Cossutta (Milano 1926 - Roma 2015)
- Fausto Bertinotti (Milano 1940)
- Nichi Vendola (Bari 1958)
- Matteo Salvini (Milano 1973)
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** I corifei dell'antipolitica **
- Beppe Grillo (Genova 1948)
- Gianroberto Casaleggio (Milano 1954 - Milano 2016)
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Fonti & spunti: "Nuova Storia Contemporanea", ottobre 2004
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Questa è l'obiezione in proposito dell'amico Matteo Cavallo:
Dans afferma che Ciano viene sepolto nell'Ara Pacis, "già mausoleo di Augusto"; mi permetto di dissentire. L'Ara Pacis era un altare dedicato dal Senato ad Augusto; quest'ultimo fu cremato, mentre le sue ceneri furono conservate in un mausoleo da lui stesso fatto costruire lungo la Via Flaminia nel suo terzo anno di consolato. Qui vennero poi sepolti gli altri imperatori giulio-claudi: é quindi ragionevole che, se questa struttura é ancora in piedi, Mussolini e Ciano verrebbero sepolti lì, e non in un altare dedicato alla Pace!
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Passiamo al suggerimento di MorteBianca: a sopravvivere è la Francia di Vichy!
I PoD necessari per questa ucronia sono molteplici, ma non necessariamente tutti da realizzarsi simultaneamente.
1) Il fallimento dello sbarco in Normandia
2) Mussolini resta neutrale come Franco e Salazar
3) Petain esautora il dominio nazionalsocialista dichiarando lo stato francese autonomo e sovrano dal Terzo Reich, accordandosi con gli alleati per un trattamento di favore.
In tutti e tre i casi (meglio se tutti e tre realizzati, così si forma un "Blocco fascista" neutrale che protegge la piccola repubblica, visto con favore dagli Stati Uniti nella lotta al comunismo futura) ciò che si ottiene è che la Repubblica di Vichy sopravvive. L'ideale sarebbe poi l'invasione sovietica della Germania (che viene sfondata soltanto dai sovietici, rallentati a causa della mancata pressione alleata ad ovest) che alla fine occupa anche la Francia del Nord.
Nascono due stati francesi: uno a Nord (Comunista), con capitale Parigi. e una a Sud (Fascista) con capitale ovviamente Vichy. Queste condizioni sono favorite dal fatto che De Gaulle era malvisto dagli americani (e non era il top della simpatia nemmeno per i britannici).
Il Maresciallo Petain inoltre era molto rispettato in Francia, più di De Gaulle stesso, ed entrambi erano considerabili degli "Hidenburg francesi", attestati su posizioni conservatrici. Non è dunque impensabile che si formi una sorta di Triumvirato post-liberazione di Vichy composto da Petain (rappresentante i post-fascisti francesi, che poi si formalizzeranno nel Fronte Nazionale), De Gaulle (Più liberali) e magari un monarca (visto che c'erano forti posizioni conservatrici nell'aria non è impossibile, e potrebbe dare un'aria di legittimità a questo regime conservatore), forse un Napoleone o un Orléans.
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E il francese Perchè No? commenta:
Concordo con la linea descritta, eccezione fatta per un punto. Si dovrebbe dare a Pétain stesso il ruolo di sovrano: ne ha il ruolo (padre della patria, capo militare ecc.) ed e vecchio e sempre più debole gia durante la Seconda Guerra Mondiale della nostra Timeline. Sotto di lui si formerebbe un triumvirato per la gestione effettiva del paese e in preparazione alla sua morte. De Gaulle è condannato a morte, non me lo vedo essere introdotto in qualsiasi governo. Gli Americani potrebbero più facilmente (e lo hanno fatto) sostenere l'ammiraglio Darlan. A lui si aggiungono il premier Laval e il fascista Doriot. Penso poi ad una restaurazione dopo la morte di Pétain, ma sempre come figura senza potere, probabilmente un Orléans.
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MattoMatteo però fa notare:
Se l'esercito russo arriva fino in Francia, significa che anche tutta la
Germania diventa comunista!
Quindi avremmo un'europa settentrionale (Francia del nord, Germania, Polonia, Cecoslovacchia... cos'altro?) comunista (e supportata dall'Urss), e un'europa meridionale
(Portogallo, Spagna, Francia del sud, Italia, Grecia... cos'altro?) fascista (e supportata dagli Usa), esatto? E
l'Inghilterra?
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Fabio Roman annuisce:
A causa di De Gaulle ad occidente si rischiarono anche clamorosi autogol in HL, come per esempio gli inglesi che distrussero materiale bellico tedesco avanzato in Francia (per esempio parte dell'armamentario per il previsto e mai realizzato V-3) per paura di un utilizzo anti-inglese da parte degli europei continentali (fantasmi napoleonici 130 anni dopo), quando sarebbe potuto potenzialmente essere utile nel caso in cui i russi si rivelassero meno volenterosi ad accontentarsi di Yalta (l'atomica era ancora di là ad essere utilizzata). Non farebbe stupire che in questa Timeline pur di limitare il suo potere e di impedire che finisca a ricoprire una specie di ruolo di reggente a tempo indeterminato, si arrivi a questa situazione.
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E Federico Sangalli aggiunge:
Il Mondo sarebbe diviso tra Nord comunista e Sud destroso se non fascista forse. Oltre a Nord-Francia, Germania, Polonia e Cecoslovacchia, si possono aggiungere Norvegia, Danimarca, Romania, Ungheria e forse Finlandia sotto egida URSS mentre Portogallo, Spagna, Sud-Francia, Italia, Grecia, Iugoslavia(sotto monarchia del governo collaborazionista) e magari pure Bulgaria(con lo Zar di Bulgaria) e la Turchia sotto ombrello USA, raggiungendo cosí il grande assunto angloamericano di "Non facciamo avvicinare Zio Ivan al Mediterraneo!". E l'Inghilterra? Hanno resistito con tutta l'Europa occupata da Napoleone, hanno resistito con tutta l'Europa occupata da Hitler possono resistere anche con mezza Europa occupata da Stalin. Per "God save the king" e avanti con i tentativi churchilliani di mantenere unito l'Impero Britannico. In questa situazione, ci sta che Churchill vinca le elezioni nel 1945, e imponga la sua progettata carta dei dominions, la quale renderebbe formalmente illegale qualsiasi tentativo di secessione o di uscita dal Commonwealth. Ciò, tra l'altro, vuol dire che i razzisti sudafricani o accettano la fine dell'Apartheid o danno il via ad una bella guerra che perderanno.
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Ma non basta. Federico Pozzi ha proposto anche il...
Nazismo postbellico
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Siamo alla fine degli anni cinquanta. Il Führer è Henrich Himmler.
1) La Resistenza Tedesca del Circolo Birkenau e della Rosa Bianca si sono fuse, diventando il Circolo della Rosa Bianca, guidata da Willy Brandt (S.P. D.) e Henrich Honecher (K.P. D.)
2) La Germania del III Reich si è annessa il Belgio, l’Olanda (WestMark) Tutta la Francia (salvo la Corsica, la Savoia e una fascia costiera fino a Marsiglia), il Lussemburgo (Moselleland), il Principato di Monaco, l'Austria, il Lichtenstein, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Macedonia, Ucraina, Bielorussia, Lettonia, Lituania, Estonia, Russia Bianca e le Isole del Canale. Dopo referendum truffaldini ha annesso l’Ungheria, la Romania, la Bulgaria. Dopo un ennesimo referendum truffaldino ha annesso Danimarca, Svezia e Norvegia, costituendole nel Reichkommissariat del Northerland. Ha poi occupato la Polonia occidentale, l’Ucraina, la Russia occidentale, ha raso al suolo San Pietroburgo, occupato Mosca e Stalingrado ma non è riuscito a superare la linea del fiume Volga. In Africa ha occupato Namibia, Zambia, Angola, Zimbabwe e Botswana. Capitale: Grande Berlino.
3) L’Italia fascista ha occupato la Corsica, la fascia costiera fino a Marsiglia e la Savoia, La Slovenia, la Croazia, la costa della Jugoslavia (l’Interno è occupato dalla Germania), l’Albania, il Montenegro, La Grecia, tutte le isole dell’Egeo salvo Creta che è sotto controllo tedesco; anche Cipro è stata occupata da reparti italiani in una successiva guerra contro la Turchia (46-48) a cui la Germania non ha partecipato e ha occupato Smirne e Antalya. In Africa ha occupato la Tunisia, la Costa Algerina, il Chad, il Sudan e il Kenya. L'Egitto è rimasto formalmente "indipendente", ma di fatto è una colonia militare italo-tedesca. Gli italiani hanno due grandi basi navali, una a Massaua (Eritrea) e l'Altra a Mogadiscio (Somalia); ha un accordo di spartizione bilaterale col Portogallo per il Magadascar e il Mozambico, mantiene anche un controllo nominale sui porti di Acri, Gaza, Haifa (Giaffa), Sidone, Tripoli e Beirut; sono stati costruiti enormi oleodotti per importare petrolio dalla Libia, più uno gigantesco per rifornire la Germania, il che ha in qualche modo "riequilibrato" la situazione. Capitale: Roma.
4) L’URSS è sopravissuta a Oriente della Russia europea, si è fusa con la Cina, l'elemento russo è stato soppiantato quasi del tutto da quello cinese dopo Stalin il capo del PCUS è stato Mao Tse Tung, che ha "purgato" tutti i russi al comando salvo alcuni "specialisti" (Zukov, Severov, Gagarin, Koni'ev e Molotov) l’Armata Rossa sotto la guida di Zukov ha occupato, Le Due Coree, Taiwan, il Vietnam, Il Laos, La Cambogia, la Malesia, la Thailandia, la Birmania, L’Afghanistan e l’Isola dello Sri Lanka dal Giappone sconfitto ha riottenuto l’Isola di Sakhalin, le Isole Aleutine e le Isole Curili. Capitale: Pechino.
5) Gli U.S.A. per “garantirsi" hanno occupato Canada, Groenlandia, Islanda, Messico. Caraibi e tutti gli stati dell’America centrale fino a Panama capitale " Washington D.C. il presidente attuale è Martin Luther King jr.
6) La Finlandia è rimasta indipendente e si è ingrandita a spese delle regioni più orientali di Svezia e Norvegia e a sud di alcune regioni russe, teoricamente è una democrazia (esistono i partiti e le elezioni) di fatto è una dittatura militare dove si seguono ininterrottamente al comando "Marescialli", "Generalissimi" e "Colonnelli", ospita grandi basi navali e aeree tedesche e un paio (molto più piccole) italiane si è rinominata “Grande Finlandia". Capitale: Helsinki.
7) La Federazione degli stati arabi (F. S. A.) è una strana entità federativa teoricamente democratica in realtà una dittatura Teocratica che comprende Arabia Saudita (che ha occupato Oman, Yemen, Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Barhein), Iraq, Giordania, Siria,, Libano e Turchia, alla guida c'è un Califfo guidato da un consiglio di religiosi, vive con i profitti del petrolio venduto a tutti a caro prezzo Capitale: Baghdad.
8) La Spagna Franchista entrata in guerra con l'Asse quando era sicura che quest'ultima "pareggiasse" ha occupato l’Andorra e Gibilterra e ha L’Interno dell’’Algeria (esclusa la costa), il Mali, Il Marocco, il Senegal, La Guinea, la Guinea Bissau, le Azzorre, La Liberia e il Camerun capitale: Madrid.
9) Il Portogallo Salazarista (che ha seguito la Spagna) ha come colonie: La Costa d’Avorio, Le Seychelles, Lo Zaire, il Burkina Faso, il Burundi, e il controllo congiunto con l’Italia del Mozambico e del Madagascar, si parla molto di un Europa a "guida mediterranea" un trattato che dovrebbe garantire amicizia, unione doganale e collaborazione perpetua tra Italia, Spagna e Portogallo, il regime fascista italiano promotore di questa idea però nicchia ha ancora interesse a tenere in piedi l'alleanza con la Germania, l'attuale dirigenza del PNF è molto divisa su questo progetto capitale: Lisbona.
10) La Confederazione degli Stati Oceanici (O.S. C.) è una repubblica federativa parlamentare che comprende:Indonesia, Filippine, Australia, Tasmania, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Timor, Le Isole della Società, Le Isole Vergini, Le Isole Cayman, la Micronesia, le Isole Marchesi, e l’Isola di Pasqua capitale: Sidney.
11) Le Federazione Indo-Pakistana è una repubblica federativa parlamentare che ha acquistato missili balistici dagli USA e dall'URSS è una potenza regionale comprende il Pakistan, l’India, Il Nepal, il Buthan e il Bangladesh capitale: New Delhi.
12) La Gran Colombia: Stato ufficialmente democratico è a tutti gli effetti una dittatura militare con tanto di squadroni della morte ispirati alle S. S. che vanno in giro a "fare pulizia" dei dissidenti, grande produttrice di petrolio si è dichiarato stato "Non allineato" ovvero cerca di tirarsi fuori dal conflitto freddo a tre tra URSS, USA e III Reich Comprende Venezuela, Colombia, Guyana Inglese, Guyana e il Suriname capitale: Caracas.
13) L’Argentina: repubblica parlamentare ha occupato il Paraguay e le Isole Malvinas capitale: Buenos Aires.
14) Il Brasile: Impero a guida Teocratica, c'è stato un colpo di stato del leader militare Getùlio Vàrgas che si è proclamato "Inviato da Dio", la chiesa locale lo ha appoggiato, di fatto è una dittatura religiosa quanto l'F.S.A. ha occupato l’Uruguay, capitale: Brasilia.
15) Tawantinsuyu (lo Stato Inca): Repubblica parlamentare tradizionalmente schierata "a sinistra" sebbene si dichiari "paese non allineato" è un partner privilegiato dell'URSS, teoricamente sarebbe una federazione in pratica è uno stato molto centralizzato E’ un entità che comprende Cile, Peru ed Ecuador, capitale "Nueva Cuzco" (Lima).
16) All’O.N.U. c’è un'alleanza trasversale che viene chiamata alleanza dei paesi indipendenti (o alleanza dei piccoli stati):Svizzera, Iran, l’Unione Sudafricana (che ha occupato
Lesotho e Swaziland), Bolivia, giuridicamente il Giappone (che in realtà è una colonia virtuale degli Stati Uniti) e L’Inghilterra (che comprende ancora l'Irlanda e pencola tra filo fascismo e filo comunismo e ha occupato le isole Faer Oer)
17) Esiste una grossa fascia di territorio devastato compresa tra il Fiume Volga e i Confini della Nuova URSS che sia il III Reich, sia l'URSS rivendicano come propria, in realtà è una zona grigia con combattimenti perpetui, irrisolutivi, di fatto è una zona inaccessibile a qualsiasi civile entrambi i contendenti parlano continuamente di "offensive risolutive" in realtà nessuno dei due riesce a cavare un ragno dal buco.
Politica Interna del III Reich:
1) Il Capo dell’OKW è Heinz Guderian
2) Rommel è capo dell’OKW in Africa
3) Fegelhein che aveva sposato Gretel Braun sorella di Eva è probabilmente il responsabile della morte di Eva, seguita sospettosamente a breve distanza a quella di Hitler, ora ricopre un importante quanto non specificato “incarico speciale", vive nel lusso sfrenato ed è sospettato di diverse attività illegali tra cui traffico di droga e spaccio di denaro falso ma è protetto, tradisce notoriamente la moglie.
4) Odilo Globincki (detto “Globus") ex ubriacone, condannato per sospetto traffico di valuta estera in Carinzia e trasferito in Serbia a Belgrado è ora molto vicino all’Ex- “Ragazzo prodigio" dei Reich Albert Speer, fa anche da tirapiedi per il lavoro sporco a Otto Skorzeny.
5) Kurt Haldwahim vice del dottor Kaltenburnner è ora il volto più noto della Reich Telefunkern dirige il suo principale notiziario ed è l’anchor-man del notiziario delle 19 (il più seguito della nazione), noto con il soprannome di “Kurt l’impassibile".
6) Martin Bormann il grigio e ambizioso burocrate di Hitler è stato probabilmente ucciso, probabilmente dietro ordine di Himmler nel 1954.
7) Hermann Göring il Reichsmareshall, ufficialmente il numero due del regime è ridotto a quasi un vegetale per via dell’abuso di stupefacenti, viene tenuto al comando solo per evitare che il posto venga preso da qualcuno dei molto più abili seguaci, per il resto passa il tempo a farsi di morfina o a caccia, ha creato la sua "riserva di caccia" preferita nelle foreste della Polonia orientale dove trascorre la maggior parte del suo tempo a cacciare i "mostri" creati per lui daidue zoologi che hanno creato le famose "mucche di Hitler" nel tentativo (vano) di ricostruire l'Uro selvaggio. Più di una volta ha creato imbarazzo al governo ma sono più le seccature che evita che quelle che crea (almeno per ora).
8) Reynard Heydrich il temibile capo della Polizia è stato ucciso da un attentato di partigiani polacchi nei pressi di Lodz (Litzsmannstad) per vendetta la città è stata completamente rasa al suolo dalle Waffen-SS della Liben Stanharte Adolf Hitler al posto della città è stato eretto un enorme Totenburg una città dei morti l’obelisco al centro è d’oro alto 90 metri, i quattro obelischi agli angoli solitamente di granito sono di bronzo e argento e alti 50 metri ci sono migliaia di Totenburg specialmente ad est.
9) Walther Donenbergen e Wernher Von Braun sono al ministero dell’aria e dello spazio che sovraintende anche all’istallazione di Peenemunde (che ufficialmente è ancora sito segreto anche se oramai tutti lo conoscono), Donenbergen non nasconde la sua ambizione di diventare il prossimo comandante della Luwftwaffe quando Goring morirà o sarà ucciso, capo della segretissima – Sezione Spaziale del ministero dell’aria è lui che dirige il programma spaziale del Reich, la sua ambizione lo mette spesso in contrasto con Kesselring capo della Luwftwaffe.
10) Ernest Kaltenburnner è ReichsKommisar delle S.S. in Gotland (Già Crimea), vive in un bunker di cemento armato, nel terrore che i terroristi o peggio Himmler lo uccidano è noto che ha creato attorno a se una corte di fedelissimi ufficiali delle S. S. che ha sede a Teodorichschafen (già Sebastopoli) aspira a succedere a Himmler
11) Arthur Nebe ex-capo della Kripo è morto in guerra.
12) Kappler è assistente del governatore del governatore del ReichsKommissariat Northerland (Norvegia, Svezia) suo vice Pribke, sul suo conto girano voci, è un fatto che in Italia sia considerata “persona non gradita" per questo è stato trasferito nell’estrema periferia nord dell’Impero dove può fare meno danni.
13) Kitel, Krebs, Burgdhorff, Model, Keitel, Von Rusted Von Bock e Von Kluck sono morti in guerra, Von Kluk è stato probabilmente assassinato.
14) Von Arnim è il capo delle operazione dell’Ostsheer (Esercito dell’Est), il suo vice è il generale Student, la guerra lo ha logorato sia fisicamente (ha perso un braccio e un occhio) che mentalmente, perché è una guerra interminabile che non può essere vinta, Von Arnim passa la maggior parte del tempo nella villa che si è fatto costruire in Crimea, lontano dal fronte.
15) Karl Donitz è ministro della Marina, la Unterseewaffen la branca della marina che si occupa dei sottomarini è ora al centro della strategia bellica è stato grazie alla sua tenacia se la Germania si è dotata di una flotta di sottomarini atomici che può competere con quella Americana e Sovietica, Reader è capo della Kirgsmarine dopo la conclusione del “piano Z" che prevedeva la costruzione di almeno tre portaerei oceaniche, sette corazzate d’alto mare, 25 navi da battaglia, 36 fregate, 36 incrociatori e 85 tra posamine e navigli minori la marina di superficie fatica ad ottenere fondi concessi invece con larghezza alla Unterseewaffen questo provoca scontri tra lui e Donitz, quale massima umiliazione Reader è spesso costretto a rivolgersi ai cantieri italiani per la costruzione di nuove navi da battaglia Canaris è stato ucciso dopo un complotto insieme a Von Stauffenberg.
16) Bruno Gusche è ora il capo della Liben Standharte Adolf Hitler.
17) Hanna Raichst, la pilota preferita di Hitler, è morta in seguito ad un sospetto incidente aereo, probabilmente è stata uccisa per la sua eccessiva popolarità.
18) Monkhe folle capo della Gioventù Hitleriana è ora ministro per la gioventù.
19) Speer il ragazzo prodigio di Hitler è ministro per l’arte, l’abile propagandista di se stesso è riuscito ad accattivarsi le simpatie di Feghelein.
20) Göbbels è rimasto ministro della Propaganda che i berlinesi chiamano "Promì" ha insistito per l’inserimento di programmi pornografici sulla televisione pubblica, si attribuisce il merito di alcuni formidabili successi della tv tedesca (in particolare del programma "Ti aiutiamo noi") è il principale finanziatore dei colossali studi Riffensthal di Berlino, continua a “supervisionare" le attrici, quasi tutte le sue figlie sono nel mondo dello spettacolo quasi tutte sono passate per il cinema a luci rosse, la minore è probabilmente l’attrice pornografica più nota della Germania.
21) Otto Skorzeny è Reichsfhurer delle S.S.
22) Il generale Von Greim è ora a capo delle forze aeree dell'Est la sua nomina ha sorpreso un po' tutti, che si aspettavano che per questo compito fosse scelto il barone Von Richtofen, il fratello del più famoso aviatore della storia.
23) Leni Riffensthal a cui sono dedicati gli immensi studios cinematografici di Berlino è ancora la "regista più famosa del Reich" il suo ultimo film " Centomila pugnali d'acciaio"un film pomposo e retorico sulla guerra ad oriente ha fatto incetta di premi a Berlino e Venezia
Politica Interna dell'Italia
1) Mussolini è ancora al potere in Itala benché imbolsito e malato, continua a frequentare Claretta Petacci che negli anni ha garantito a parenti e amici finanziamenti a pioggia e posti, il clan Petacci, teme con orrore la prossima morte del duce, anche vista la fine fatta da Eva e dal clan dei Braun alla morte di Hitler.
2) Capo dell’O.V.R.A. è diventato Julio Valerio Borghese.
3) Galeazzo Ciano sposato con Edda crede di essere l’erede designato invece è un tonno nella vasca degli squali.
4) Balbo, Starace, Bottai, Bombacci, Bocchini quasi tutti i fascisti della “vecchia guardia" sono morti Grandi, Starace e Bocchini sono stati probabilmente assassinati dai "nuovi arrivati" probabilmente da Borghese e Muti.
5) Re è Umberto I probabilmente ricattato dall'OVRA per via della sua (presunta) omosessualità appare sempre più di rado e solo in occasioni ufficiali.
6) Muti è sopravvissuto ora è a capo della GIL (Gioventù Imperiale del Littorio) ha mire di diventare il prossimo Duce.
7) Rodolfo Graziani è capo generale del servizio militare per le colonie (SMC) anche se tutti sanno che oramai è completamente impazzito.
8) Vittorio Sbardella detto "lo squalo", ex picchiatore di mezza tacca, è ora un importante pezzo grosso del regime, noto per i numerosi affari equivoci che ha, ruba allegramente fondi dall'I. R. I. per "importanti progetti" faraonici che non vengono mai realizzati, il danaro finisce tranquillamente nelle sue tasche, è protetto da qualcuno in alto ma nessuno sa da chi.
9) Dopo un passaggio al quotidiano "Il Popolo d'Italia" di cui è stato il direttore per vari anni, Giorgio Almirante è stato fatto ministro della propaganda,
10) Renato Ricci è sopravvissuto a quella che viene chiamata "la grande epurazione" dell'inizio degli anni '50 probabilmente solo perché non era già più ministro in cui tutti i vecchi fascisti hanno perso il posto, ora vive quasi ritirato.
11) Si ignora la (probabile) fine di Emilio Gentile, forse è stato ucciso, forse è in esilio volontario, forse vive ancora in Italia.
12) Pietro Badoglio è stato silurato dal regime appena finita la guerra. il Duce non aveva mai gradito le posizioni troppo filomonarchiche del maresciallo così contro di lui è stato montato ad arte un caso mediatico che lo accusava di malversazioni che gli ha annientato la cariera, insieme a lui quasi tutti gli alti ufficiali di simpatie troppo filomonarchiche sono stati silurati grazie a manovre mediatiche e sostituiti con elementi di provata fedeltà fascista, forse è anche per provare i nuovi comandi "fascistissimi" che l'Italia ha fatto la guerra alla Turchia nel 46-48.
13) Federzoni il ministro delle colonie è ora il capo dell'Impero Italiano in Africa (I.I.A.).
14) Carmine Senise l'ex capo della polizia è stato ucciso in un attentato in Val di Susa (Piemonte).
15) Dopo Pacelli il Papa è diventato il cardinale armeno Krikor Bedros XV Aghagianian con il nome di Giovanni XXIII; la Chiesa Cattolica esprime ancora (con molta moderazione) il dissenso all'interno del regime, è noto che il Vaticano si è impegnato nel garantire la fuga degli Ebrei di Italia, Spagna, Portogallo e altri paesi europei per le mete più diverse (sopratutto gli Stati Uniti). Aghagianian morirà nel 1971 e gli succederà Albino Luciani fino al 1978, prima dell'arrivo di Karol Wojtyla.
16) Resiste un P.C.I. clandestino, archiviata la direzione Togliatti le redini del P.C.I. le hanno prese Pietro Secchia e Luigi Longo, fautori di una lotta dura e senza quartiere.
Stampa, Televisione e Informatizzazione
Volkisch Beobacher (La voce del popolo): è il quotidiano ufficiale del Partito Nazionalsocialista e il più diffuso del paese, per un curioso destino ha finito per essere una specie di punto di ritrovo per tutti gli intellettuali del Reich, anche per questo a volte ha posizioni non del tutto ortodosse, la sua è una politica sorprendentemente “moderata" per un quotidiano Nazista.
Berlin Telbglatt (il telegrafo di Berlino): E’ il giornale più diffuso a Berlino, è nato sulla risposta di un gruppo ultrareazionario, per questo è molto “duro", con posizioni quasi sempre diametralmente opposte al “Volkisch", ospita notoriamente articoli di arrabbiati antisemiti.
Das Schwar’s Korps (I Corpi corazzati): Mensile ufficiale delle S. S. è utilizzato soprattutto per promuovere l’arruolamento nelle S. S. degli stranieri (Olandesi fiamminghi, Italiani altoatesini, Norvegesi, Svedesi, Finlandesi, Danesi, Islandesi, ecc…) per questo è corredato di articoli (a volte a firma di Himmler stesso) che sottolineano i vantaggi dell’entrare nelle S. S. e molte fotografie di buona qualità.
Where Is’ist? (Chi è?): L’Annuario del partito comprende una rassegna di tutte le più importanti personalità del regime, con foto e una breve nota biografica, ne esistono per tutte le tasche, dalle versioni economiche tascabili a quelle rilegate in pelle con pagine laminate in oro, spesso le edizioni con personaggi “sgraditi" vengono ritirate e distrutte per essere sostituite con nuove versioni.
Der Sturm (La tempesta): Quindicinale diffuso dalle S. S. è fortemente improntato alla “purezza razziale" insiste sulla battaglia per il “sangue germanico", ospita articoli ferocemente antisemiti e virulentenmente razzisti.
Julius Streicher: E’ il fortunato editore di una nota casa editrice per bambini dalla sua mente sono usciti classici antisemiti per l’infanzia come " L’ebreo errante". : “ Suss l’Ebreo “e " Non ti fidare di una volpe nella brughiera o di un ebreo quando giura" Himmler stesso lo ha definito il "Pornografo dell’antisemitismo".
Informatica: Il sistema informatizzato del Reich è fornito dalla Zeiss e dalla I.B.M.
Tv: La Reichsradiotelefunkern è l’azienda che controlla tutte le reti televisive del Reich.
Programmazione tipo di una giornata della RRTF:
Ore 6: L’Alba, alzabandiera possibilmente da una località dell’Impero (Norvegia per esempio)
Ore 6,30: Notizie del Mattino con Rassegna stampa, a volte vengono invitati a commentare le notizie gerarchi di livelli medio-alti del partito
Ore 7: La Ginnastica, Un ora e mezza di programmi ginnici, condotte da alcuni famosi ex sportivi o da attrici famose, vengono mostrati a volte saggi ginnici di gruppo (di scuole), il programma è intervallato da spot che promuovono l’esercizio fisico, televendite di attrezzi ginnici
Ore 8,30: Programma educativi: Che possono comprendere lezioni di tedesco, programmi di storia con interviste a veterani di guerra o invalidi, ma anche programmi di salute per mantenersi magri e in forma (con la consulenza di medici e nutrizionisti)
Ore 9: Notizie dal Fronte Un programma dedicato ai “trionfi delle armi tedesche" a volte vengono annunciate inaugurazioni di faraoniche "Grandi opere" o viene annunciata la creazione di nuove spettacolari e segretissime "wunderwaffenn" in realtà il tutto si risolve in una gigantesca e martellante propaganda sull’invincibilità della Wermarcht e i trionfi della: Grande Germania
Ore 10: A Casa Tua: Sceneggiato melenso di una coppia nazista (lei medico, lui ufficiale) perpetuamente minacciati da un qualche “complotto" straniero (o ebraico), il tutto corredato dall’arrivo dell’eroe mascherato (che si scopre essere 9 volte su 10 un uomo delle S.S.) –due puntate-
11,25: Notizie di Borsa, all’inizio questo programma era studiato per essere un ottimo modo di informazione per i broker finanziari, ma questo programma è talmente influenzato dalla propaganda da risultare inutile oltre che noioso a tutti quelli che di borsa non se ne intendono o occupano, la direzione del Promì sta studiando un modo per sostituirlo con qualcosa di più interessante
12,25: Notiziario con notizie dall’estero, una lunga pagina di notizie con un ampia pagina sportiva, il notiziario sportivo è quello più connotato razzialmente
13,00: l’ora dei ragazzi: fu su impulso di Monkhe e Göbbles che si decise di affidare una lunga fascia pomeridiana all’intrattenimento per i più giovani in queste ore ci sono filmati fatti nei campi della Hilterjugendug o della Bunder Deducùscher madel, ma anche cartoni animati (per lo più di produzione giapponese o italiana essendo quelli tedeschi molto scadenti e quelli americani proibiti), sitcom o telefilm di genere adolescenziale i ma il vero clou della pra dedicata ai ragazzi arriva verso le 14 con il celebre programma "Ti aiutiamo noi" esso è rivolto a tutti gli studenti della germania, i migliori studenti deei vari istituti o delle università aiutano i ragazzi a casa con i compiti, ti aaiutiamo noi è considerato uno dei format di maggior successo della RRTF è così popolari che gli Stati Uniti ne hanno acquistato il format è seguito uùda un programma molto simile (Aiuta anche tu) che mostra (particolarmente rivolgendosi alle ragazze e ai bambini molto piccoli) come aiutare le madri a preparare una cena, a gestire le piccole economie domestiche o a eseguire piccoli lavori di pulizia Gobbles nelle sue memorie si attribuisce il merito di questo programma che è a tutti gli effetti un successo mondiale ma è alquanto dubbi che sia farina del su sacco
15 - Telefilm di genere medico dove è continuamente trattato il tema dell’eutanasia o dell’aborto per "gli inutili", il tutto sullo sfondo di storie d’amore strappalacrime tra giovani infermiere molto sexy e affermati dottori un po’ attempati (spesso vedovi)
16 - Terrore dall’est un ora e mezza di telefilm o filmati di propaganda sulle barbarie del comunismo è ad oggi considerato uno dei prodotti più scadenti della televisione le 4 del pomeriggio sono universalmente chiamati negli uffici della RRFT "L’ora della merda", ma non può essere sostituito per motivi politici, nonostante alcuni giovani brillanti manager televisivi abbiano tentato di proporre idee alternative
17,30 – Gioco a premi istituito dal programma Forza-Nella-Gioia in mezzo a ballerine con costumi molto discinti, musica assordante e luci accecanti alcune famiglie fortunate gareggiano le une contro le altre per dei premi che spaziano da batterie di pentole, a Volkswagen nuove, a elettrodomestici di ultimo tipo, a viaggi pagati in Crimea fino a grosse somme in danaro questo format in verità è la copia di un format italiano (Chiedilo al Duce)
18,00 – la musica tedesca un ora dedicata ai pezzi della grande musica tedesca prediletti Wagner e Bethooven spesso questi programmi di musica mandano in sovraimpressione gli spartiti musicali per i musicisti che desiderano esercitarsi, a volte si tengono invece vere e proprie lezioni di musica
19,00, il telegiornale della sera, il più seguito della nazione diretto da Kurt Haldwhime comprende le notizie dal estero e dagli interni i i comunicati di partito, le notizie economiche ed è seguito da un ampia pagina sportiva, nonostante infatti il calcio sia il gioco più amato e seguito il regime non dimentica alcuno sport di squadra o individuale, le notizie sportive sono particolarmente curate sotto il profilo razziale, ciò crea non pochi problemi alla redazione sportiva difficile infatti giustificare una sconfitta di una squadra o di un atleta tedesco per mano di non ariani
20,00 - notizie dai Lander, ogni Lander (compresi i territori occupati) ha il suo telegiornale locale dove ci si occupa delle notizie locali, questi notiziari non dipendono dalla rete centrale ma dalle sedi distaccate e rispondono alle autorità locali per tanto possono comprendere opinioni non pienamente condivise da Berlino, in genere comunque sono notiziari scadenti e giornalisti dilettanti, c’è uno spazio anche per le notizie di sport locali
20,30 – Laggiù nell’Est probabilmente il telefilm più seguito dell’Intero Impero è in onda da 11 interminabili stagioni (i personaggi sono stati più volte cambiati) incentrata sulla storia di due famiglie tedesche (I Brunenwald e i Leizpig) che si sono trasferite all’est e che debbono lottare contro enormi avversità (comprendenti complotti giudaci, ferocia comunista, inettitudine degli sklaven volk, complotti massonici eccetera), attualmente il pubblico è incentrato sulla storia d’amore tra la giovane Hannelonore Brunenwald, ragazza-madre il cui padre è stato ucciso dai comunisti quando aveva 4 anni (interpretata da Magda Voss) e il bellissimo Bruno Leizpig (Martin Husser), un sottotenente di cavalleria della wermarcht molto romantico.
21,00 a quest’ora viene trasmesso il film di prima serata oppure una partita di calcio
22,00 – programma di seconda serata a volte sono programmi politici rivolti ai quadri intermedi di partito, più spesso vengono trasmessi orrendi show in cui tra ballerine discinte, cantanti, telefonate scherzo e battute oscene si fa dell’antisemitismo più brutale, violento e becero uno spettacolo immancabili gli insulti rivolti a mò di schermo sulla linea di "Quel porco d’un ebreo del nostro direttore…" sottolineate dalle sganascianti risate del pubblico in sala, questo tipo di programmi quasi tutti a firma di Julius Streicher sono universalmente considerati inguardabili da chiunque (persino dallo stesso Gobbles) ma seguitano ad andare avanti vengono interrotti solo in occasioni speciali (per esempio viste ufficiali di delegazioni straniere) in verità questi show sono una scopiazzatura mal fatta di certi show di prima serata italiani che tuttavia sono molto più "garbati", più allusivi
23 - il film di seconda serata, spesso un film erotico.
00,00 – show pornografico o film pornografico, tutti comunque col messaggio di sottofondo sulla necessità di dare figli alla patria
01,00 – il buongiorno si vede dal mattino – ampia panoramica sui risultati raggiunti dal regime, ovviamente tali dati sono tutti inventati di sana pianta
02,20 replica di telefilm spesso molto vecchi o che non vanno più in onda (due episodi)
03,30 – Notizie flash dal fronte che in verità non sono altro che la preparazione per le notizie del programma delle 09, 00 un giornalista che finge di essere molto eccitato parla come se stesse rivelando un grande segreto da –un luogo non specificato- di grandiose manovre d’accerchiamento che stanno per essere eseguite, di vittorie che spezzeranno la schiena al nemico e altre stupidaggini di questa serie
04,00 programmi di natura principalmente a scopo venatorio (titolo classico "Gli alci dove trovarli e come abbatterli") a quest’ora spesso appare il rincoglionito Göring che, in qualità di "Primo cacciatore del Reich", fornisce i suoi consigli sui tipi di arma e le metodologie d’appostamento, ma tanto alle 4 del mattino chi lo sta a sentire? Tuttavia è importante notare che essendo l’ecologismo molto difeso e diffuso in Germania questo programma riceve forti critiche dai gruppi ambientalisti (come la lega per la protezione animali NazionalSocialista o la Lega abolizionisti della caccia Nazionalsocialista o la Lega antivivisezione Nazionalsocialista e perfino il potentissimo Gruppo Vegetariani Nazionalsocialista che si avvale dello storico vegetarianesimo di Adolf Hitler per mettere sulla gogna le "crudeltà contro gli animali"propagandate da questo programma)
05, 00 – Destati o Germania! Destati! Programma patriottico che promuove l’arruolamento (Esercito, Marina, Aviazione e S. S.) anche nei paesi occupati, immancabili i filmati di repertorio del Führer acclamato dalle folle.
Se volete contribuire, scrivetemi a questo indirizzo.
.
C'è anche il contributo di William Riker:
Ecco come appare politicamente diviso il mondo nel telefilm "The Man in the High Castle" (2015-2019) ispirato all'omonimo romanzo di Philip K. Dick. Come si vede, è una mappa diversa da quella del romanzo, e anche decisamente improbabile:
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E ora, il grosso lavoro di traduzione svolto per noi da Generalissimus:
E se la Germania avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale?
La Seconda Guerra Mondiale ha
trasformato il destino del genere umano, non solo fu il conflitto più
distruttivo della storia, fu lo scontro definitivo tra due ideologie e fazioni
che si erano evolute lentamente per secoli.
Nella nostra TL, dopo anni di guerra, il Terzo Reich venne obliterato, Hitler si
suicidò e la sua violenta ideologia morì con lui.
Dopo la guerra i vincitori, gli Alleati, organizzarono il mondo intero in
maniera da non permettere che un'eventualità simile si ripetesse, riuscirono a
plasmare il futuro dell'umanità a loro immagine.
Oggi siamo globalizzati, connessi sia economicamente che socialmente, internet e
l'influenza americana si possono entrambi far risalire ai vincitori di quella
guerra.
Il motivo per cui dico questo è che molti pensano che il mondo di oggi sia solo
una naturale evoluzione del progresso, ma non è così, se l'esito della guerra
fosse stato diverso la civiltà occidentale sarebbe cambiata radicalmente sotto
tutti gli aspetti della vita.
E se gli Alleati non sconfiggessero la Germania Nazista? E se, in una TL
alternativa, il Terzo Reich, attraverso la sua potenza militare e le conquiste,
soggiogasse l'Europa e vincesse la Seconda Guerra Mondiale? Esplorerò gli
effetti di una vittoria Nazista sull'umanità e su scala globale, come
cambierebbero i secoli 20° e 21°? Nelle scuole americane le immagini e gli
insegnamenti Nazisti vengono menzionati solo in brevi generalizzazioni, sappiamo
tutti che le politiche Naziste erano antisemite, autoritarie, razziste ecc., ma
raramente viene analizzata l'ideologia in sé per sé.
In questo scenario alternativo non mi concentrerò specificamente su ciò che i
Tedeschi avrebbero potuto fare di diverso per vincere la guerra; su questo hanno
dibattuto molti storici.
Quello su cui voglio concentrarmi è come sarebbe un mondo in cui ai piani di
Hitler venisse permesso di arrivare a compimento.
Ecco uno scenario: in questa TL alternativa la Germania ha lanciato una riuscita
invasione dell'Europa, Inghilterra, Francia, Polonia, la parte occidentale
dell'Unione Sovietica e numerosi altri paesi - tutti sono stati occupati dalle
truppe tedesche.
In qualche modo la Germania ha invaso l'Inghilterra, che, trovandosi di fronte a
numeri schiaccianti, viene costretta ad arrendersi anche se Churchill aveva
promesso di non farlo, o viene distrutta.
In questa TL alternativa il Terzo Reich consolida il controllo sui nuovi
territori che ha conquistato sul continente, rendendo impossibile una qualsiasi
incursione americana efficace.
All'inizio i movimenti di resistenza combatterebbero contro i Tedeschi e i
governi fantoccio, come nella Francia di Vichy e nel Regno Unito, ma dopo anni
di controllo sempre più forte sul commercio e le risorse il Terzo Reich
praticamente costringerebbe alla resa per fame qualsiasi opposizione.
In questa TL alternativa, come nella nostra, i Tedeschi massacrerebbero civili
innocenti come rappresaglia per l'insurrezione.
A causa di queste tattiche e delle poche risorse la resistenza si arrenderebbe
piuttosto rapidamente.
In Unione Sovietica la guerra tra Russi e Tedeschi finirebbe in stallo, e alla
fine si trasformerebbe in un conflitto a bassa intensità quando i Russi
verrebbero spinti fino agli Urali.
Non specificherò come questo potrebbe succedere, ma se i piani dei Nazisti
avessero successo allora il governo sovietico si trasferirà in Siberia, ma la
massa della popolazione è ora sotto il controllo tedesco.
Il Nazismo non si può classificare sulla bilancia politica alla quale pensiamo
tradizionalmente, era una bestia completamente nuova che prese elementi da tutto
lo spettro politico per reinventare la società in un modo completamente nuovo.
Il nuovo ordine di Hitler doveva essere una civiltà senza secoli di insegnamenti
occidentali, incluse le idee della Rivoluzione Francese, dell'Illuminismo e
della Cristianità, così da creare una civiltà che basasse il tutto sulla
diffusione e il dominio di un gruppo specifico: la razza ariana.
Per capire un mondo dove i Tedeschi hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale
dobbiamo capire i concetti del Nazismo e le sue orribili idee di superiorità e
classificazione razziale.
Se la Germania Nazista vincesse la guerra, riorganizzerebbe l'Europa in base
alle gerarchie razziali.
Dato che l'eugenetica era popolare, i Nazisti basavano le proprie politiche
sulla genetica e classificavano la gente in base a presunti generi positivi e
inferiori.
In cima c'era la razza ariana: gli Ariani, secondo i Nazisti, erano popoli di
discendenza germanica, ovvero Tedeschi etnici puri che godevano dello status più
alto nella società nazista.
Proprio al di sotto degli ariani c'erano gli Europei occidentali, come gli
Inglesi, i Francesi del nord, gli Irlandesi e gli Olandesi.
Anche Cinesi e Giapponesi erano su questo livello, dato che Hitler li nominò
"Ariani onorari".
Sotto di essi c'era la razza mediterranea: Europei meridionali e dalla pelle più
scura, come gli Italiani, i Francesi del sud, gli Spagnoli e i Greci.
Hitler credeva che gli Europei del sud fossero per natura più pigri di quelli
del nord, e questa credenza nell'inferiorità italiana rispetto ai Tedeschi causò
molte tensioni tra Mussolini e Hitler.
Parlerò in seguito di come si evolverà questa situazione.
Saltando alcuni livelli, in fondo c'erano gli Untermensch: questi erano i gruppi
razziali che i Nazisti consideravano troppo inferiori o pericolosi da lasciare
in vita.
Questi erano gli Slavi come i Polacchi, i Russi e gli Ucraini, gli Ebrei, i Rom,
gli omosessuali, i Comunisti ecc.
In questa TL alternativa, se la Germania riesce ad implementare con successo il
Lebensraum, dopo decenni di controllo tedesco la Polonia, la Russia e gli Slavi
orientali smetterebbero di esistere.
I popoli slavi dell'Europa orientale affronterebbero un genocidio dieci volte
più grande dell'Olocausto della nostra TL, ci sarebbero stermini di massa
nell'ordine delle decine di milioni.
Ad Hitler piaceva come gli Stati Uniti avessero sterminato e respinto gli
Indiani d'America, perciò voleva ricreare questa situazione con gli Slavi.
In questa TL alternativa, in seguito ad una vittoria tedesca i confini vengono
ridisegnati arbitrariamente e vengono installati dei governanti in quelle che in
precedenza erano la Polonia, l'Ucraina e la Russia, che ora hanno leader
tedeschi.
Gli Slavi iniziano a perdere diritti, la resistenza viene affrontata col
massacro di intere città e gli Ebrei vengono immediatamente mandati nei campi di
concentramento, dove vengono automaticamente uccisi.
I popoli slavi verrebbero schiavizzati e usati come forza lavoro per contribuire
alla macchina da guerra tedesca e, se necessario, coltivare la terra, ma prima
morirebbe gran parte della popolazione.
Verrebbero fatte passare leggi simili alle politiche di Stalin, che causerebbero
carestie di massa, e presto milioni morirebbero di fame.
Nella nostra TL il piano di Hitler era di uccidere oltre 50 milioni di persone
prima di iniziare la colonizzazione.
In un periodo di pochi anni, una volta che i nativi non sarebbero più esistiti
come nazione, i cloni tedeschi inizierebbero a trasferirsi e a colonizzare gli
ex territori slavi.
La Germania come paese quadruplicherebbe le sue dimensioni, espandendosi dalla
Francia la centro della Russia.
I pochi Slavi ritenuti accettabili per la germanizzazione vengono costretti ad
avere figli solo con i Tedeschi, per eliminare alla fine i geni slavi.
La cultura d queste terre verrebbe distrutta - la storia di questi popoli
verrebbe dimenticata a causa del genocidio Nazista.
Per via della massiccia scala industriale del Terzo Reich e della sconfitta
della resistenza, essi sarebbero assolutamente capaci di simili atrocità.
Il sistema scolastico tedesco insegnerebbe ai giovani Tedeschi l'inferiorità
degli Slavi, creando un nuovo divario razziale tra gli Ariani tedeschi e i
popoli slavi schiavizzati, una situazione molto simile a quella dell'Apartheid
in Sudafrica.
Ci sarebbero segregazione razziale e aperte violenze tra i padroni coloniali
tedeschi e i Russi schiavizzati nelle colonie ucraine.
Agli Slavi verrebbe vietato di riprodursi, se non per creare nuovi schiavi,
infatti nella Germania Nazista non solo l'aborto sarebbe legale, ma addirittura
obbligatorio per i non ariani, mentre per le madri ariane sarebbe illegale,
perché in qualità di donne tedesche ci si aspetta che si riproducano quanto più
possibile.
La sterilizzazione di massa sarebbe attuata con la forza nei confronti dei
genitori che hanno dato alla luce bambini non sani o nati con la Sindrome di
Down o con malattie dello sviluppo.
I coloni tedeschi coltiverebbero le fertili terre dell'Ucraina e userebbero
questo enorme granaio per nutrire una popolazione tedesca in crescita.
Se avesse successo la Germania Nazista ridefinirebbe la demografia europea, e in
alcuni decenni la maggior parte della popolazione dell'Europa orientale sarebbe
di discendenza tedesca.
Il nuovo ordine reinventerebbe completamente il significato di Europeo e membro
della civiltà occidentale.
La Germania Nazista sarebbe la nazione dominante dell'Europa e sarebbe il
burattinaio di innumerevoli governi Fascisti in Inghilterra, Francia, Italia e
Spagna.
Anche se la propaganda vanterebbe un'unione egalitaria di nazioni europee, in
realtà alcune nazioni - anche se Fasciste - sarebbero più in basso delle altre.
I criteri razziali di Hitler determinerebbero le relazioni Naziste, e quindi le
politiche tedesche favorirebbero nazioni più ariane, come la Francia e
l'Inghilterra, rispetto ai paesi mediterranei come la Spagna e l'Italia.
In questa TL alternativa, a guerra finita i Nazisti ricostruirebbero
immediatamente l'Inghilterra, e il Regno Unito Fascista diventerebbe il braccio
destro del Reich.
Per quanto riguarda gli Italiani, nella nostra TL Mussolini sapeva dello sdegno
che Hitler provava per gli Europei del sud, e questo influenzò molto le
relazioni tra i due.
La richiesta di Mussolini di uguaglianza tra le razze nordica e mediterranea
rimase inascoltata fra i Nazisti, ma in questa TL alternativa prevedo che Hitler
semplicemente tollererà l'Europa meridionale per amore della stabilità,
mantenendo però una preferenza per i Francesi del nord e gli Inglesi.
Questa spaccatura si allargherà sempre più nei decenni seguenti, creando uno
scontro culturale tra le due regioni.
Nella nostra TL l'Olocausto doveva essere solo la prima fase del nuovo ordine:
l'immediato genocidio degli indesiderabili all'interno dei confini tedeschi, ma
questi non erano gli unici gruppi che i Nazisti volevano ridurre al silenzio.
Il nucleo del Nazismo era modellato dall'idea di una razza unita dalla completa
obbedienza allo stato e unicamente allo stato.
I cittadini dovevano contribuire militarmente e tecnologicamente per far
progredire la razza tedesca.
Per Hitler e il Terzo Reich qualsiasi idea che distogliesse l'attenzione dallo
stato era un nemico.
Qualsiasi idea.
Rimuovere la questione ebraica era la prima fase del nuovo ordine, gli Slavi
erano la successiva e dopo di essi veniva lo stesso Cattolicesimo.
Hitler era nato Cattolico, ma crescendo prese ad odiare la Chiesa e le sue
opinioni si allineavano perfettamente con l'ideologia Nazista.
Il Nazismo vedeva il Cattolicesimo non solo come un ostacolo, ma come una
minaccia per il progresso dello stato tedesco, disprezzava l'idea che una forza
non governativa influenzasse gli Europei e gli ariani.
Prima della guerra i Nazisti chiusero le istituzioni Cattoliche, misero al bando
i messaggi Cattolici e arrestarono molti membri del clero, ma, in parte per via
del fatto della sua alleanza con l'Italia ed in parte per mantenere la
stabilità, Hitler fece un trattato col Vaticano che affermava che avrebbe
rispettato le istituzioni Cattoliche, ma nonostante tutto per i Nazisti i
Cattolici rimanevano una grave minaccia.
In questa TL alternativa, dopo la guerra i Nazisti romperebbero immediatamente
l'accordo col Vaticano, in tutta la Germania e nei suoi territori occupati le
istituzioni Cattoliche verrebbero chiuse e gli ecclesiastici arrestati.
Secondo Hitler la religione era fondamentalmente incompatibile e pericolosa per
il progresso dell'Europa, chiamava persino "schiavi" coloro che erano religiosi.
All'epoca i Nazisti facevano finta di essere Cristiani Protestanti, ma in
segreto i rappresentanti di grado più elevato, come Joseph Goebbels,
disprezzavano la religione e il Cattolicesimo, ma decisero di posporre qualsiasi
azione a dopo la guerra.
Pensavano che il Cattolicesimo fosse un'invenzione straniera che promuoveva
l'Ebraismo e rendeva gli Europei deboli di mente e troppo misericordiosi,
Heinrich Himmler scrisse perfino: "Viviamo nell'era del conflitto definitivo con
la Cristianità, fa parte della missione delle SS dare al popolo tedesco nel
prossimo mezzo secolo le fondamenta ideologiche non Cristiane sulle quali
condurranno e daranno forma alle loro vite.
Questo compito non consiste solo nell'abbattere un nemico ideologico, ma deve
essere accompagnato in ogni passo da un impeto positivo: in questo caso ciò
significa la ricostruzione dell'eredità tedesca nel senso più ampio e
comprensivo".
In questa TL alternativa il Terzo Reich userebbe qualsiasi cosa per togliere
qualsiasi libertà di movimento alla Cristianità.
Contro la Chiesa verrebbe usata la propaganda per dipingere i Cattolici come
primi nemici degli Ariani e dei Tedeschi, ci sarebbero perfino violenze segrete
contro i leader Cattolici - la stessa tattica che ha diviso gli Europei tra
Slavi e Tedeschi.
Nel corso dei decenni il Cattolicesimo verrebbe eradicato dalla Germania Nazista
e la maggior parte dei Polacchi Cattolici verrebbe uccisa dalle carestie
artificiali.
Nelle regioni Cattoliche tedesche verrebbe utilizzata la semplice propaganda
tedesca per zittire la Chiesa, verrebbero fatte passare delle leggi per bandire
la stampa e l'educazione Cattolica.
Dopo la Chiesa Cattolica il Terzo Reich avrebbe intrapreso azioni contro la
stessa Cristianità e se decenni di propaganda funzioneranno, creerà una
generazione di Tedeschi leali e non Cristiani.
I Nazisti insegneranno che la religione era una forza Ebraica distruttiva che
lavava il cervello e indeboliva gli Europei.
Alcuni Nazisti volevano addirittura sostituire la Cristianità col neopaganesimo,
ma in questa TL la religione verrebbe sostituita dalla lealtà al regime Nazista
e alla razza, la svastica rimpiazzerebbe la croce nella maggior parte
dell'Europa tedesca.
Nella nostra TL, in tutto il mondo occidentale il movimento della controcultura
divise le generazioni.
In questa TL alternativa le generazioni sono comunque divise, ma è una frattura
culturale tra alcune delle generazioni più vecchie e i loro figli fanatici e
indottrinati.
Le generazioni più vecchie sostengono ancora gli stati Fascisti, ma non quanto
le generazioni più giovani e impressionabili.
L'educazione del partito non insegna solo chi è il nemico, ma incoraggia e
addestra i bambini ad usare la violenza contro coloro ritenuti una minaccia per
la Germania.
Di generazione in generazione i bambini diventano più violenti, fanatici e
devoti ad un'ideologia sempre più salda.
L'istruzione diventa obbligatoria, ma è un'istruzione che serve solo a
solidificare l'ideologia razziale del partito, nient'altro.
Storia, scienza e materie umanistiche vengono insegnate in prospettiva dei
Tedeschi contro tutti, o per plasmare la mentalità del destino ariano.
L'uso della violenza contro gli indesiderabili e il servizio militare per lo
stato vengono idealizzati e lodati.
Se un uomo vuole essere un vero cittadino tedesco deve servire nelle forze
armate, e una donna deve sposarsi e fare figli.
Molti bambini tedeschi sono nati in una società che li loda solo per il fatto di
essere nati.
Non avranno visto alcuna atrocità o brutalità, dato che quei metodi hanno
distrutto le patrie delle minoranze tanto tempo fa.
Qualsiasi menzione di metodi simili verrebbe lodata come le azioni di eroi e
rese leggenda… Ma non racconteranno mai la vera estensione e i metodi
dell'Olocausto, che sono un segreto ben tenuto.
Sono sicuro che vi state chiedendo: "Ma alla fine la gente non si rivolterebbe
contro i Fascisti? Non vedrebbero le politiche oppressive e si unirebbero contro
gli stati fantoccio e persino la Germania Nazista contro Hitler? Come una simile
realtà diventerebbe tale solo tramite una vittoria militare?" Gli stati Fascisti
instaurati da una vittoria nazista sarebbero potuti tranquillamente precipitare
nel disordine, o perlomeno in una guerra civile, anche se la Germania avesse
vinto la Seconda Guerra Mondiale.
Il Nazismo, nella nostra TL, fu un esperimento rapido, bruciò intensamente ma
durò poco, non sapremo mai per quanto i Nazisti avrebbero mantenuto il loro
grande impero se avessero ottenuto la vittoria militare.
Questo scenario era semplicemente il migliore per i Nazisti, teorizzando che non
facciano errori che si ritorcano contro di essi.
Se le cose non andassero alla perfezione per i Nazisti, essi affronterebbero
un'insurrezione su larga scala, la ribellione e la guerra civile nei territori
occupati, e forse perfino lotte tra i Nazisti all'interno del partito nella
stessa Germania, e il tutto danneggerebbe di certo la stabilità del Terzo Reich.
Se il Nazismo sopravvivesse e mantenesse la sua presa sull'Europa dovrebbe
penetrare profondamente nei cuori e nelle menti dei conquistati.
Le vittorie militari certamente darebbero credito al governo, ma altri due
fattori sono altrettanto importanti: la stabilità economica e l'infallibilità
del leader.
In questo scenario, se il modello economico nazista tenesse, creasse posti di
lavoro e mantenesse buoni gli standard di vita nel primo decennio dopo la
guerra, gli Europei non solo accetterebbero il nuovo status di dominio tedesco,
sosterrebbero attivamente i governi Fascisti instaurati.
Ciò legittimerebbe il Fascismo come nuova teoria di governo, come la monarchia,
la democrazia o il Socialismo.
Il Nazismo è praticamente un culto in base al quale una persona deve prendere la
parola del Fuhrer, Adolf Hitler, come legge, se Hitler o un nuovo leader
perdesse in qualche modo credibilità nei primi anni del reich, il sistema
sarebbe a rischio di indebolimento.
Col passare dei decenni il rischio diminuirebbe, dato che il Nazismo si
creerebbe un solido substrato attraverso il mito e la leggenda, il paragone
migliore sarebbero i Padri Fondatori degli Stati Uniti.
Nell'Europa Fascista viene usata la violenza contro l'opposizione politica e i
critici, ogni minaccia immediata viene messa a tacere con le armi o la
deportazione.
Questo farebbe calare la minaccia di una ribellione, dato che i critici
verrebbero uccisi con un'efficienza spaventosa.
Come sarebbe la vita per il Tedesco medio nel Terzo Reich? Nella nostra TL il
mondo occidentale vede uno stile di vita capitalista e consumista, in Corea del
Nord lo stato domina tutto e in Australia gli emù e i dingo muovono un brutale
genocidio contro la popolazione, cosa possiamo aspettarci da una società
alternativa della Germania Nazista? Non è facile presumere come un breve
esperimento, come gli Stati Confederati, sarebbero potuti sopravvivere senza il
Nord, e sarebbe altrettanto difficile presumere le politiche economiche in tempo
di pace del Terzo Reich un decennio o due dopo la guerra.
Come ho detto, il Nazismo bruciò intensamente ma si esaurì in fretta, la sua
creazione e sostenibilità, nella nostra TL, dipendevano dall'avere un nemico da
combattere.
Questo non vuol dire che sarebbe collassato, ma certamente si sarebbe dovuto
adattare ad un continente senza nemici.
Il Nazismo non considerava importante l'economia, Hitler vedeva le politiche
economiche semplicemente come un mezzo per alimentare l'eventuale sforzo di
guerra e sostenerlo, un fattore secondario per costruire l'esercito e
raggiungere il Lebensraum.
Non è facile predire come il Terzo Reich avrebbe gestito la sua economia dopo la
guerra e la distruzione dei Russi.
Il Nazismo era un prodotto della sua epoca, predire la sua economia sarebbe come
predire come gli Stati Uniti condurrebbero oggi i loro affari interni… In base a
come hanno gestito l'economia negli anni '20.
Non vedremmo i fattori cruciali che hanno fatto prendere una strada diversa,
perciò predire come Hitler avrebbe potuto affrontare, diciamo, un crollo
economico o una crisi petrolifera non sarebbe del tutto preciso.
Non posso andare molto nel dettaglio su come sarebbe l'economia tedesca dopo la
guerra, ma posso fare una breve generalizzazione.
Penso che il Terzo Reich organizzerebbe la sua economia semplicemente in
funzione del Lebensraum: ogni parte della società, dell'economia. del governo e
della stessa popolazione tedesca doveva semplicemente spazzare via i nemici del
reich.
Una volta raggiunto il Lebensraum credo che il Partito Nazista riorganizzerebbe
l'economia lontano dallo sforzo bellico e concentrerebbero l'economia su ciò che
si adatta meglio per mantenere le terre conquistate.
Gli standard di vita possono calare, la produzione di beni può crollare, ci
possono essere delle carestie, ma i Nazisti non permetteranno che un singolo
centimetro di terra cada in mani nemiche.
Il reich non commercerebbe mai con nazioni al di fuori della sua sfera
d'influenza, ma questo non è un problema, considerando che il reich ha influenza
sugli Inglesi, sui Francesi e sugli Italiani.
I materiali grezzi verrebbero raccolti tramite il lavoro degli schiavi nelle
colonie russe, mentre la gente tedesca vedrebbe una società molto ricca e
prospera, o fatta di povertà e cibo razionato.
In questa TL alternativa il suo destino dipenderebbe dalle spedizioni militari
del reich, la società accetterebbe il fatto che il territorio posseduto è quello
che conta di più di tutto e della realizzazione personale.
Nella nostra TL una cosa che risalta della Germania Nazista (a parte le
conquiste brutali e la natura genocida) sono i progressi fatti dai Tedeschi
nella tecnologia militare.
Come sarebbe progredita se il Terzo Reich non fosse crollato? Eugenetica,
darwinismo sociale e genealogia all'epoca erano popolari in tutto il mondo
occidentale, ma i Nazisti le usavano per legittimare i loro obbiettivi per la
razza ariana.
Queste non erano idee nuove create da Hitler, ma erano aree di studio
imbrigliate dai Nazisti per favorire la loro ideologia.
Nella nostra TL il Nazismo rese l'eugenetica e il darwinismo sociale impopolari,
ma se avesse vinto la guerra la ricerca e le idee sarebbero diventate molto più
popolari in Europa e nel mondo.
Gli esperimenti disumani sugli Untermensch in questa TL alternativa
continuerebbero, sponsorizzati dal governo.
I progressi scientifici sono determinati dalla politica.
Nella nostra TL, metà dei Tedeschi che frequentavano l'università studiavano
medicina, gli studi medici e genetici venivano preferiti dallo stato per
mantenere la razza ariana in salute ed efficiente.
Le donne verrebbero scoraggiate dal seguire un'educazione o una carriera non
adatta a produrre dei figli.
La tecnologia verrebbe fatta progredire solo se positiva per lo stato, la
ricerca tecnologica che minaccia il reich verrebbe fatta interrompere.
Mezzi di comunicazione come i cellulari, internet e altre forme di comunicazione
che renderebbero facile la diffusione delle idee verrebbero uccise nella culla e
non verrebbero mai rese disponibili alle masse.
Generazioni di avvocati, studiosi, scienziati e ingegneri crescerebbero
imbottiti di propaganda di stato.
Se i piani Nazisti avessero successo, gli intellettuali avrebbero un'ideologia
estremamente violenta.
Se la comunicazione avanzerà, lo farà solo sotto il controllo dello stato, le
tecnologie che renderebbero più facile lo scambio di idee subirebbero pesanti
restrizioni da parte del reich, televisione e radio rimarrebbero sotto il
controllo del regime.
Con l'economia tedesca concentrata sulle forze armate, la tecnologia bellica
avanzerà molto più velocemente che nella nostra TL.
In questa TL alternativa un impero grande quanto un continente userebbe la
maggior parte delle sue risorse per ottenere un vantaggio sui suoi nemici.
Andando avanti, in questa TL alternativa, in tutto il continente il Fascismo non
sarebbe un'ideologia universale fatta con lo stampino, ogni nazione adatterebbe
il credo Fascista alla sua identità nazionale.
Per esempio, Francia, Italia e Spagna favorirebbero il Cattolicesimo come loro
religione nazionale, per rendere il Fascismo più accettabile esso verrebbe
associato con idee già esistenti.
Nella nostra TL la Francia di Vichy creò leggi opposte a quelle della
rivoluzione liberale francese.
In questo scenario alternativo, questo sarebbe un tema universale in tutta
l'Europa influenzata dal Nazismo, dato che il pensiero liberale e illuminista
verrebbe lentamente eliminato.
In Francia il governo crea uno stato più conservatore, autoritario e Cattolico,
ma sarebbe diverso da quello Nazista, dato che Hitler voleva reinventare la
società tedesca.
La Francia di Vichy usava semplicemente gli elementi conservatori esistenti
nella società francese.
Le persecuzioni Naziste dei Cattolici e nei territori orientali creerebbero
tensioni tra Francesi e Tedeschi, ma a causa dell'enorme minaccia delle forze
tedesche la Francia di Vichy avrebbe poco da obiettare, e intraprenderebbe
piccole azioni contro di esse.
Nella nostra TL i Nazisti tennero i prigionieri di guerra francesi come pratici
ostaggi nei campi di lavoro, credo che in questo scenario alternativo userebbero
la stessa tattica per assicurarsi che la popolazione e il governo non reagiscano
contro i burattinai tedeschi.
L'Inghilterra e il suo impero sarebbero la luce degli occhi dei Tedeschi.
In questa TL alternativa l'Inghilterra ha perso la battaglia aerea contro la
Luftwaffe e le truppe tedesche hanno invaso e occupato con successo l'isola
nazione.
La famiglia reale fugge in Canada, ma i resti del governo inglese vengono
dissolti, sostituiti da un governo militare temporaneo.
Dopo l'invasione gli occupanti tedeschi trattano in modo gentile gli Inglesi,
arrivando perfino a pagare i loro beni e servizi.
Il piano era allentare le tensioni nell'Inghilterra occupata per farle accettare
il nuovo governo ed eliminare tutte le paure causate dalle storie provenienti
dalla Polonia e dalla Russia, sarebbe una campagna di gentilezza.
Comunque, dopo mesi di gentilezza i Tedeschi implementerebbero purghe segrete
contro qualsiasi politico o gruppo sociale visto come una minaccia per il reich.
Dopo aver occupato l'Inghilterra per un periodo di tempo non specificato, i
Nazisti permetterebbero ad un governo fantoccio di operare di nuovo.
Questo sarebbe anche necessario per mantenere l'impero globale che si estende in
Africa e Asia.
La Svizzera alla fine sarebbe caduta, Hitler detestava assolutamente gli
Svizzeri e se la guerra in Russia non fosse andata così terribilmente avrebbe
invaso il loro paese.
In questa TL alternativa, se Hitler riesce a vincere la guerra su entrambi i
fronti, la Svizzera viene invasa e spartita.
Cara TL alternativa, credo che la relazione tra Germania Nazista e Italia
sarebbe peggiorata, le idee sulla razza di Hitler crearono tensioni tra lui e
Benito Mussolini, ma questo non era l'unico problema tra i due.
Nella nostra TL la relazione tra Italia e Germania era di convenienza e
protezione militare, il patto militare tra di loro doveva durare solo 10 anni,
tutto qui.
L'Italia di Mussolini parlava tanto, ma non aveva le risorse o
l'industrializzazione della Germania per ricreare l'Impero romano.
Mussolini disse perfino a Hitler che l'Italia non sarebbe stata pronta per la
guerra almeno fino al 1942, al che Hitler lo ignorò e invase la Polonia,
trascinandosi dietro gli Italiani.
L'Italia dell'epoca semplicemente non era fatta per combattere, con l'infuriare
del conflitto le armate italiane non riuscirono a catturare il Nordafrica e i
Balcani e le relazioni tra i due paesi si deteriorarono.
Prevedo che la loro relazione possa seguire due percorsi possibili:
1) Dopo la sconfitta dei Russi e nessun vero nemico all'orizzonte, gli Italiani
semplicemente diventano un peso e la Germania Nazista invade il suo ex alleato.
L'Italia del nord viene assimilata nel reich e l'Italia meridionale diventa uno
stato portuale periferico.
Gli Italiani non riescono ad organizzare una resistenza efficace contro l'enorme
e potente macchina da guerra tedesca.
2) Se la relazione rimane stabile e la Germania non invade, i Nazisti
aleggerebbero lugubri sull'Italia per decenni, l'impero italiano di Mussolini
non sarebbe altro che un fantoccio del reich Nazista.
L'Italia manterrebbe territori nei Balcani, nel Mediterraneo e in Nordafrica, ma
il mantenimento del controllo su di essi dipenderebbe dalla Germania.
Nell'immediatezza della vittoria nazista migliaia morirebbero per la negligenza
del governo, gli stupri e le rappresaglie per le rivolte contro gli occupanti,
perfino in stati come la Grecia, la Jugoslavia e altre regioni non destinate
allo spopolamento come la Russia.
La mappa dell'Europa viene ridisegnata per includere solo i regimi leali
all'Asse: la Grecia viene rinominata Repubblica Ellenica, la Jugoslavia viene
sciolta e divisa tra Stato Indipendente di Croazia, Albania e Italia.
In questa TL alternativa l'Europa entra in una nuova era, un'era in cui una
generazione di Europei nascerà in una società che incoraggia la violenza e la
mancanza di individualità e glorifica lo stato.
I pensatori dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese vengono disprezzati e
la letteratura dei pensatori liberali classici è stata distrutta.
Più persone nascono in questo mondo, più diventa facile mantenere il mito di
Adolf Hitler, qualsiasi opinione politica è semplicemente una branca del
Nazismo, un mondo completamente alternativo di pensieri politici basati sul
progresso della razza ariana.
Gli Europei sono assillati dalla forza malvagia oltre l'Atlantico, un nemico
proprio come gli Ebrei e i Comunisti… Gli Stati Uniti.
L'Europa può essere caduta, ma gli Stati Uniti, con la loro impressionante forza
economica, rimangono ancora in piedi oltre l'Atlantico.
Come influenza questo fatto la nostra TL alternativa? Ecco uno scenario:
l'America arriva, prende a pugni in faccia Hitler, poi sgancia le atomiche
sull'Europa mentre si butta nell'oceano.
Fine.
Mettete mi piace su Fecebook e iscr… No, scherzo.
Un evento come la conquista Nazista dell'Europa cambierebbe di certo la politica
globale, ma il mondo non finirebbe automaticamente sotto il dominio Nazista.
Le nazioni non invase ora devono interagire col Terzo Reich a modo loro: alcune
collaborerebbero con esso, altre sarebbero sue nemiche giurate, altre sarebbero
futuri bersagli.
In questa TL alternativa la Germania riesce a rendere sicura l'Europa
dall'invasione americana esterna.
Anche se gli USA possono mettere in piedi un esercito e uno sforzo militare
abbastanza grandi, un'incursione contro la fortezza Europa sarebbe semplicemente
suicida, specialmente con i Nazisti che inizierebbero a rinforzare i loro
possedimenti.
Nella nostra TL il teatro pacifico e quello europeo erano sconnessi l'uno
dall'altro, Giappone e Germania erano uniti dall'obbiettivo di ottenere più
spazio vitale per i loro popoli, ma la loro alleanza era di convenienza, non
dovuta a somiglianze ideologiche.
Quando Hitler invase la Polonia, il Giappone stava già muovendo una guerra
brutale contro i Cinesi e gli abitanti dell'Indocina francese.
Gli Americani si accorsero di questa guerra, e imposero un embargo per
convincere i Giapponesi a fermare l'aggressione.
Questo embargo petrolifero paralizzò il Giappone, tagliò circa il 90% delle loro
forniture e lo fece finire immediatamente in crisi.
Avrebbe potuto fermare la guerra, ma invece scelse di andare all'offensiva,
impadronirsi delle risorse naturali dell'Asia sudorientale e di negoziare con
gli Americani per mantenere i territori conquistati.
Il Giappone sapeva che non avrebbe mai potuto vincere una guerra totale contro
la potenza economica degli Americani, ma se avesse immobilizzato la flotta
americana e mandato in stallo le loro capacità offensive, allora i negoziati col
Giappone sarebbero diventati plausibili.
In questa TL alternativa, sia che Hitler conquisti l'Europa o meno, il Giappone
bombarderebbe Pearl Harbor per assicurarsi le sue ambizioni imperiali e gli
Stati Uniti sono ora in guerra con il Giappone anche in questo scenario.
Anche se gli USA non vogliono muovere guerra contro i Tedeschi fortificatisi, i
Tedeschi potrebbero comunque voler combattere una guerra contro gli Americani.
Nella nostra TL la Germania dichiarò guerra agli USA, Hitler lo fece di sua
volontà, non perché legato al Giappone da qualche trattato.
Hitler si era fatto molte idee sbagliate sulla potenza del Giappone e sulla
debolezza degli Stati Uniti.
Nella nostra TL i consiglieri di Hitler lo avvertirono che una guerra contro gli
USA avrebbe soltanto danneggiato il reich, ma Hitler (essendo Hitler) liquidò le
loro opinioni.
Questa TL alternativa può dividersi in due diversi scenari, ognuno creato da una
decisione: la dichiarazione di guerra o meno della Germania agli Stati Uniti.
Perciò passiamo allo scenario "Hitler decide di andare in guerra": se la
Germania Nazista riesce con successo a sconfiggere i suoi nemici in Europa, una
dichiarazione di guerra da parte del reich sarebbe una minaccia realistica in
questa TL alternativa.
Quando Hitler dichiarò guerra nella nostra TL, gli Americani la videro come
un'opportunità per farsi coinvolgere nella guerra.
Anche se la situazione nel 1941 era tetra, non tutto era perduto: la Germania
stava combattendo su due fronti, e la dichiarazione di guerra all'America fecero
entrare in scena un nuovo attore nel teatro europeo.
I Tedeschi sapevano che la Germania non aveva le capacità per attaccare gli USA
direttamente, perciò in questa TL alternativa i Tedeschi dovrebbero investire
nei bombardieri a lungo raggio per attaccare gli USA, creando il progetto "Amerika
Bomber".
Nella nostra TL Hitler ha sempre voluto bombardare la costa est degli USA con
bombe convenzionali o nucleari, ma concentrò le risorse su armi da fantascienza
e invenzioni non facilmente realizzabili, come i bombardieri a lungo raggio.
In questo scenario, anche se l'Amerika Bomber venisse sviluppato, l'aereo non
potrebbe volare fino al Nordamerica e ritorno, perciò dovrebbe essere
sacrificato sul territorio nemico.
Una singola missione di bombardamento non varrebbe la distruzione di un aereo,
quindi il carico trasportato dovrebbe essere più grande.
Se in questa TL alternativa inizia una guerra tra Americani e Tedeschi è
improbabile che entrambi possano o vogliano lanciare un'invasione terrestre
contro il continente nemico, sarebbe troppo costoso.
La guerra tra i due si svolgerebbe in due fasi: aerea e navale convenzionale e
una corsa alle armi nucleari.
La bomba atomica non sarà l'arma che porrà fine alla guerra come nella nostra TL
contro il Giappone, sarebbe un'arma per condurre missioni di bombardamento oltre
l'Atlantico.
In questa TL alternativa chiunque sviluppasse un'arma nucleare e la sganciasse
con successo sul nemico, avrà il vantaggio politico e militare sull'altro,
perciò la corsa prenderebbe il via.
Nessuno otterrebbe un vantaggio ragionevole nella campagna navale, e così la
guerra consisterebbe semplicemente nel difendere le città costiere dal nemico.
Anche se il Giappone attaccasse gli Stati Uniti, la Germania sarebbe una
minaccia più immediata.
Molte delle risorse tecnologiche americane andrebbero nella ricerca di un
vantaggio sulla Germania, nella difesa costiera e nei preparativi contro i
bombardamenti tedeschi.
Il Giappone, però, ha comunque attaccato gli USA, perciò gli Stati Uniti
combatterebbero lo stesso nel Pacifico contro l'Impero giapponese.
Il Giappone non riuscirebbe mai a sconfiggere gli Americani, gli USA
controllavano i loro rifornimenti di petrolio, ed entrambi sapevano che gli
Stati Uniti surclassavano economicamente il Giappone.
Il Giappone non poteva ricostruire le navi che perdeva, mentre l'America sì, per
il Giappone la battaglia sarebbe sempre stata persa fin dall'inizio.
Questa guerra nel Pacifico alternativa potrebbe essere molto simile alla nostra,
ammesso che fino alla fine non accada nulla negli USA continentali.
Nella nostra TL l'unica ragione per cui venne permesso alla bomba di essere
sganciata fu che il clima politico lo permetteva.
Gli alleati del Giappone erano stati sconfitti, il Giappone era rimasto isolato
e gli USA erano stanchi della guerra, non c'erano importanti ripercussioni
politiche per un atto simile.
In questa TL alternativa, anche se gli Stati Uniti avessero la bomba atomica,
non la userebbero sul Giappone, la userebbero solo contro la Germania, se ne
avessero l'opportunità (e questo era il piano originario prima della sconfitta
di Hitler nella nostra TL).
Se gli USA respingessero il Giappone in questo scenario alternativo la politica
sarebbe contenerlo ed effettuare dei bombardamenti incendiari.
I bombardamenti incendiari delle città giapponesi fecero più vittime delle bombe
atomiche, e visto che per gli Americani i Giapponesi non sono bersagli
abbastanza importanti per le armi nucleari, gli Americani semplicemente
distruggono la volontà giapponese e la capacità di mandare avanti la guerra in
maniera convenzionale.
Perciò, in questo scenario alternativo gli Stati Uniti obliterano le città
giapponesi in tutto il paese, devastando l'intero paese.
Dopo mesi di bombardamenti in stile Dresda sul Giappone, il paese semplicemente
non può più combattere.
Se il Giappone si arrende, vedremo un'occupazione simile a quella della nostra
TL, altrimenti gli USA lo invadono e i bombardamenti distruggono ogni città e
villaggio giapponese.
Non importa quanto sia folta, la popolazione non può respingere un'invasione.
Questo percorso alternativo è possibile solo se gli Stati Uniti sviluppano
un'arma nucleare prima della Germania Nazista.
E quindi la Germania avrebbe potuto ottenere l'atomica prima degli USA? No.
Nella nostra TL, molti fattori condussero gli USA ad ottenere un vantaggio sui
Tedeschi nello sviluppo nucleare.
Gli USA avevano scienziati sia inglesi che tedeschi che erano spaventati dai
Nazisti, inoltre la Germania non poteva investire molta energia nelle ricerche
nucleari come gli Americani, dato che la maggior parte dello sforzo tedesco si
riversò nel conflitto con i Russi.
Ma, anche con le piccole modifiche di questa TL alternativa, è improbabile che i
Tedeschi avrebbero potuto mantenere i loro nuovi territori e sviluppare una
bomba atomica mentre erano contemporaneamente in guerra con gli USA.
Gli Stati Uniti, che avevano molte meno pressioni interne, avevano un vantaggio
molto più grande sui Nazisti, ma solo perché gli USA creerebbero una bomba per
primi questo non significa che la Germania non possa affatto creare un'atomica.
Anche se ci fosse un attacco nucleare, in questa TL alternativa questo non
paralizzerebbe una nazione, sarebbe un colpo politico, forse anche uno strumento
per creare disordini, ma realisticamente farebbe entrare il mondo in un'era in
cui la guerra nucleare sarebbe la nuova normalità.
In questa TL alternativa un attacco atomico di entrambe le parti sarebbe una
prospettiva pericolosa perché, per quanto devastante, permetterebbe comunque
all'altra nazione di organizzare una rappresaglia.
Perciò, concludendo, se in questa TL alternativa Stati Uniti e Germania vanno in
guerra, è molto probabile che la situazione precipiti in una guerra nucleare,
anche se limitata, risultante nella distruzione delle città sulla costa come New
York, Boston e Washington D.C.
Con l'inizio della devastazione ci sarebbero proteste e rivolte, dato che la
gente temerebbe per le proprie vite, sia in Europa che in Nordamerica.
Con l'avanzare della tecnologia missilistica, la guerra nucleare potrebbe
espandersi tra i continenti, evolvendosi in uno scenario temuto nella Guerra
Fredda, con entrambe le nazioni devastate mentre le atomiche porterebbero
disordini sociali perfino nello stesso Terzo Reich.
Ora, prima ho menzionato che ci sarebbero stati due diversi scenari che potevano
scaturire da una decisione.
La prima è che Hitler decide di andare in guerra, la seconda è che Hitler decide
di non farlo.
In questo secondo scenario, Hitler ascolta i suoi generali e capisce che non è
nei suoi migliori interessi aiutare il Giappone e attaccare gli USA.
Perciò in questo secondo scenario gli USA possono concentrare tutte le loro
energie sul Giappone nel Pacifico (ancora una situazione molto simile alla
nostra TL), ma gli Americani sono costantemente preoccupati che Hitler possa
cambiare idea e lanciare una guerra navale contro gli USA nell'Atlantico.
Nella nostra TL, dopo le atrocità dell'Olocausto e i milioni di morti nella
guerra di Hitler, il Nazismo venne screditato per sempre, gli Americani non
riescono ad immaginare un Fascismo che viene considerato, ma, prima della
guerra, nella turbolenta Grande Depressione, i vanitosi sventola-bandiere
Fascisti certamente esercitavano il loro fascino su qualcuno in Nordamerica,
anche tra importanti capitalisti americani.
Nella nostra TL, prima della guerra, i capitani d'industria ammiravano Adolf
Hitler per la sua personalità.
Hitler conquistò molti importanti uomini d'affari americani con le sue politiche
lavorative a basso costo.
Entrambi avevano idee simili sui Comunisti e la forza lavoro ed entrambi erano
antisemiti (ma ce ne erano molti all'epoca).
La Germania negli anni '30 divenne un buon mercato nel quale le compagnie
americane potevano investire.
Non importa quello che diceva il governo, anche durante la guerra alcune
compagnie americane rimasero in contatto con le controparti tedesche.
In questa TL alternativa, senza guerra, questa relazione sviluppa tutto il suo
potenziale.
Con i Nazisti che hanno vinto la guerra e la resistenza praticamente inutile, le
compagnie sono le prime ad accettare il nuovo ordine come un mercato
profittevole.
Nella nostra TL, Hitler aveva vedute complesse sugli Stati Uniti: sapeva che il
paese aveva una proporzione sostanziosa di Tedeschi etnici e attribuiva a loro i
risultati raggiunti da quel paese, ma disprezzava l'influenza della popolazione
Ebraica e nera nel paese.
Ammirava la segregazione razziale e le politiche eugenetiche che adottava verso
le minoranze.
Hitler credeva che la maggioranza ariana degli Stati Uniti venisse controllata
da un governo vittima di una cospirazione Ebraica e odiava personalmente F. D.
Roosevelt.
Dato che i Nazisti avevano idee ben viste in molte parti degli USA
(segregazione, suprematismo bianco, antisemitismo), senza guerra i Nazisti
verrebbero disprezzati sempre meno da diverse parti del paese col passare degli
anni.
I Nazisti erano comunque Tedeschi, che, secondo gli USA, erano meglio dei
Giapponesi, ma questo significa che il pubblico americano accetterà il Nazismo?
Col Fascismo che si installerà con la forza in Europa, penetrerà anche
nell'atmosfera politica americana? Negli anni '30 il Fascismo non riuscì mai ad
attrarre il pubblico generale, era semplicemente antiamericano nel senso
politico.
Perfino gruppi come il KKK, che predicavano il suprematismo bianco, erano in
disaccordo con l'autoritarismo di Adolf Hitler.
La costituzione veniva ancora vista come il miglior documento del governo per
gestire il paese.
In questa TL alternativa il successo di Hitler in Europa ispira gruppi nati
all'interno degli Stati Uniti.
Il vero Fascismo politico autoritario non sarebbe mai decollato negli USA, ma le
vedute sociali sulla segregazione razziale e l'antisemitismo potrebbero
facilmente venire rinforzate e attrarrebbero i bianchi americani.
In questa TL alternativa, se gli Stati Uniti e il governo Nazista non entrano
mai in guerra, alcuni bianchi americani tenterebbero di modellare la politica
sociale del loro paese su quella dei Tedeschi (almeno fino ad un certo punto).
Quando il movimento per i diritti civili guadagnerà slancio, molti bianchi
guarderebbero ai Nazisti.
In questa TL alternativa, se il Nazismo non crolla e il Terzo Reich rimane
importante, potrebbe influenzare popoli molto lontani dal suo impero.
Gli Americani potrebbero persino vedere i Nazisti come i distruttori del
Comunismo, dato che l'Unione Sovietica era incredibilmente impopolare tra la
popolazione.
Se la Germania Nazista vivesse un boom economico, il successo spingerebbe ancora
più Americani verso il credo Nazista.
I progressi in campo di diritti civili tornerebbero indietro di decenni, dato
che il Nazismo avrebbe influenza sugli Europei di tutto il globo.
Anche se i due paesi ufficialmente vivrebbero una guerra fredda, gli USA
avrebbero molti simpatizzanti Nazisti, e questi simpatizzanti possono votare,
creando una potenziale base Nazista all'interno degli aventi diritto al voto
americani.
Le politiche negli USA cambierebbero, e ruoterebbero sul se essere amici o
nemici del Terzo Reich.
In questa vittoria Nazista alternativa la dinamica politica è piuttosto simile a
quella del romanzo Fatherland, gli Stati Uniti e la Germania Nazista sono due
potenze separate da un oceano, i governi di questi due paesi si disprezzano a
vicenda e nessuna delle due parti vuole farsi amica l'altra.
E non solo, gli Stati Uniti stanno ancora aiutando la corona inglese nella sua
lotta contro i Nazisti, ricordate che quando la Germania Nazista ha conquistato
l'Inghilterra la famiglia reale inglese è fuggita in Canada, dove è rimasto il
governo inglese in esilio.
Proprio oltre il confine settentrionale degli USA, ciò che resta del governo
inglese è ancora vivo.
Gli Americani e il Regno Unito sono rimasti in una situazione spinosa, dato che
i Nazisti hanno invaso la patria di un impero che si estende a tutto il mondo,
ora le colonie del vecchio impero britannico hanno tre scelte: 1) riconoscere il
nuovo governo fantoccio inglese come loro leader, 2) rimanere fedeli alla corona
inglese in esilio o 3) usare l'opportunità per combattere per l'indipendenza
mentre il sistema inglese è in subbuglio.
Con la conquista Nazista dell'Inghilterra, esplode in tutto il mondo la
polveriera di instabilità politica tenuta a bada dalle armi inglesi.
In India il già affermato movimento per l'indipendenza userebbe questo vantaggio
per separarsi dai suoi vecchi padroni coloniali inglesi.
Nella nostra TL, quando l'India dichiarò l'indipendenza ci furono timori di una
guerra civile perché le due fazioni religiose principali, Indù e Musulmani, non
erano d'accordo su come dividere il nuovo paese.
Gli Indù volevano un'India unita, mentre i leader Musulmani temevano il dominio
Indù e volevano uno stato Islamico indipendente.
Per impedire la guerra e calmare i leader Islamici che volevano un paese
Musulmano, nella nostra TL gli Inglesi divisero i due gruppi e lasciarono che si
accordassero da soli.
Le seguenti migrazioni furono un disastro, ma impedirono la guerra civile.
In questa TL alternativa, con l'autorità inglese defunta, gli Indiani vengono
lasciati a risolvere la situazione alle proprie condizioni.
La situazione va facilmente fuori controllo e scoppia la violenza settaria tra
Indù e Musulmani in diverse regioni.
Questo accade anche nella maggior parte dell'Africa subsahariana, perché ormai
il governo inglese è un pollo che si è ritrovato con la testa tagliata.
Dato che ci sono troppi fattori, non predirò i risultati specifici del destino
di ogni paese, ma nei paesi con una grande popolazione inglese la colonia
rimarrà fedele alla colonia inglese, come le Falkland o le nazioni già
indipendenti come Australia e Nuova Zelanda e il Sudafrica dell'Apartheid.
Il governo inglese tenterebbe di mantenere i frammenti del suo impero in caduta,
le colonie o passerebbero sotto il controllo dei Nazisti, come l'Egitto, o
diventerebbero indipendenti, come in tutta l'Africa, o passerebbero dalla parte
degli Alleati, come l'Australia e la Nuova Zelanda.
La guerra per gli Inglesi sarebbe finita una volta che i Nazisti
conquisterebbero l'Inghilterra, e si ridurrebbe semplicemente ad una serie di
scaramucce.
Gli Stati Uniti in questa TL alternativa aiutano gli Inglesi a mantenere il
controllo quanto più possibile, ma ora devono affrontare le relazioni
diplomatiche con il governo Nazista.
In uno scenario molto realistico Hitler dichiarerebbe guerra all'America proprio
come fece nella nostra TL, ma se non lo facesse il dibattito su quali dovrebbero
essere le relazioni dell'America con la Germania Nazista sarebbe un momento
critico nella storia statunitense.
La politica americana all'interno degli Stati Uniti prenderebbe forma in base
alle questioni di politica estera con Adolf Hitler.
Se il reich germanico diventasse permanente, essere nemici per sempre non
sarebbe nei migliori interessi americani.
L'Europa era ancora un mercato, dopotutto, e il suo valore monetario
influenzerebbe i politici americani.
Probabilmente si svilupperanno due campi: o sviluppare relazioni con la Germania
o rimanere nemici giurati.
Nella nostra TL c'erano già persone importanti che spingevano per legami
diplomatici con la Germania Nazista, ma questo di solito era perché erano loro
stesse dei bulli Nazisti.
Le idee sulla razza e l'eugenetica attraversavano certamente i confini nazionali
di Germania e America.
I Tedeschi non solo spingerebbero gli Americani ispirati dai Nazisti a chiedere
diplomazia e più influenza Nazista, i politici avrebbero anche paura di una
guerra su larga scala, perciò in questa TL sarebbe probabile una
riappacificazione.
Coloro che fanno parte dell'altro schieramento, come Roosevelt, rimarrebbero
nemici del reich Nazista, non cedendo a nessuna delle richieste fatte dai
Tedeschi e continuando a sostenere gli Inglesi nel mantenere il loro dominio in
caduta.
Non so dire chi riuscirà a definire la politica americana, dato che ci siamo
allontanati molto dalla nostra TL.
Penso che una situazione come questa sia assolutamente possibile se non scoppia
alcuna guerra.
Cosa accade al resto del mondo, specialmente alle persone non europee o anche ai
popoli direttamente confinanti col reich? Come sarebbero le relazioni tedesche
con il mondo Islamico? La politica estera nazista era determinata interamente da
quello in cui credeva Adolf Hitler, come già detto i Nazisti avevano una
gerarchia razziale delle persone che consideravano inferiori.
Molti fanno l'errore di pensare che Nazisti e mondo Islamico sarebbero diventati
migliori amici una volta vinta la guerra, ma in questa TL alternativa la
Germania Nazista non sarebbe in alcun modo amica del mondo Musulmano o degli
Arabi.
La politica estera di Hitler costituiva di una continua lotta tra Ariani e non
ariani e gli Arabi, anche se non erano Ebrei, erano comunque un popolo Semitico
e di conseguenza, secondo i Nazisti, inferiori agli Europei.
Ciononostante, l'irrequietezza degli Arabi sotto l'occupazione francese e
inglese andò a vantaggio della Germania.
Nella nostra TL la relazione della Germania col mondo Islamico fu di
convenienza: dopo la caduta dell'Impero Ottomano gli Arabi si ritrovarono
sudditi, e le rivolte erano comuni.
Per riassumere, Nazismo e mondo Musulmano avevano in comune solo i nemici.
Come sappiamo, i Nazisti erano maestri della propaganda e cambiavano di
proposito le informazioni perché si adattassero ai loro scopi.
Quando Hitler incontrò il Gran Mufti di Gerusalemme i Nazisti pubblicizzarono il
meeting e tentarono di conquistarsi il sostegno degli Arabi e destabilizzare gli
Alleati.
Ma questo non significa che i Nazisti odiavano del tutto il mondo Musulmano: lo
stesso Hitler aveva buone opinioni dell'Islam, lo riteneva un'alternativa
migliore del Cristianesimo, che vedeva come troppo morbido, arrivando a dire che
avrebbe voluto che l'Islam si diffondesse in Europa dopo la Battaglia di
Poitiers.
L'opinione sul mondo dei Nazisti cambiava a seconda di chi stavano combattendo
in quel momento.
Successe contro gli Inglesi, successe contro gli Scandinavi e succederebbe anche
con gli Arabi e i popoli colonizzati.
Se un dato gruppo diventasse un peso per i Nazisti, questi si scaglierebbero
contro di esso, ed è davvero improbabile che i Nazisti mantengano buoni rapporti
con gli Arabi con questi seduti sulle riserve petrolifere più grandi del mondo.
Se i Nazisti avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale e il reich fosse
sopravvissuto, il Medio Oriente sarebbe stato un obbiettivo ovvio in questo 20°
secolo alternativo.
Ci sarebbe una guerra per il petrolio in Medio Oriente tra Nazisti e Musulmani.
Non ci sarebbero comunque insurrezioni, dato che bombardamenti e massacri
verrebbero utilizzati per sedare ogni rivolta.
Lo stato Nazista non commercerebbe con popoli considerati inferiori, e anche a
queste condizioni dovrà essere il più inclusivo possibile per quanto riguarda i
suoi beni.
Se la società ha successo e la popolazione tedesca esplode allora più persone
chiederanno più terra per sostenersi.
Anche nella società occidentale di oggi il consumismo richiede immense quantità
di cibo, lavoro e trasporti per sostenere una tale popolazione, anche se la
Germania non consumasse come l'America, se la sua popolazione subisse un boom la
Germania dovrebbe continuare ad espandersi o collassare.
Posso affermare che se i Nazisti dichiareranno guerra a questi popoli durante il
resto di questo 20° secolo alternativo, ma è altrettanto plausibile il
contrario.
La politica mondiale potrebbe essere drasticamente diversa in questo periodo
alternativo dagli anni '60 agli anni '80, anche se la Germania Nazista
conquistasse l'Europa.
Predire le specifiche della guerra, dell'economia e della politica decenni dopo
la diversione dalla nostra TL è un'impresa inaccurata.
Quando qualcuno teorizza una vittoria della Germania Nazista che vince la
Seconda Guerra Mondiale immagina i Nazisti che dominano il globo e sopravvivono
per sempre.
Questo è assolutamente possibile se la situazione fosse rosea, ma chissà.
Come vediamo di volta in volta nella storia umana gli imperi e i paesi crollano,
e anche se non collassano cambiano ideologia.
La politica e le società evolvono di generazione in generazione, anche se la
Germania vincesse la guerra questo non significa che la supervisione di Hitler
ci sarà per sempre.
Il reich tedesco degli anni '40 al quale pensiamo non sopravvivrà di certo per
sempre, quindi quale sarebbe l'effetto più grande di una vittoria Nazista in
questa TL alternativa? L'ideologia.
L'ideologia dà forma al genere umano, dà forma alle nostre credenze e fino ad un
certo punto alla nostra morale.
Come vediamo da soli gli dei che adoravamo e le politiche alle quali pensiamo
non in quest'epoca possono fare presa, e tramite l'effetto farfalla scoprire
cosa ci rende umani.
Gli scritti di Marx influenzarono milioni di persone in tutto il mondo o con la
forza o tramite l'ispirazione.
Ogni idea deve superare una prova di sopravvivenza, e il Fascismo non fa
eccezione, una sua vittoria legittimerebbe per sempre questo esperimento
politico in questo mondo alternativo.
Quando i Nazisti persero la Seconda Guerra Mondiale nella nostra TL la parte più
importante fu la morte dell'ideologia.
Il Processo di Norimberga dimostrò le atrocità commesse dai Nazisti, la guerra
portò morte e distruzione in Germania e non ci fu alcuna resistenza di massa per
difendere l'eredità di Hitler, ma in questa TL alternativa tutto questo non
accade.
Se il Nazismo riuscisse a mantenere in piedi una nazione di successo fino alla
morte di Hitler, l'ideologia alla quale diede vita diventerebbe immortale.
Il paragone migliore sono i Padri Fondatori degli Stati Uniti.
La politica americana è diversa, ma non c'è mai un politico o una figura
importante che si dice in disaccordo con le idee dei Padri Fondatori e della
Costituzione.
Questo perché l'ideologia è divenuta parte della cultura degli Stati Uniti,
quando i Padri Fondatori morirono divennero più che uomini, ma idoli da emulare
e a cui guardare.
La politica di ogni partito è un modo di interpretare le parole della
Costituzione.
Non per comparare i Padri Fondatori con i Nazisti, ma varrebbe la stessa logica
se andasse tutto bene per la Germania Nazista.
Decenni dopo la morte di Adolf Hitler, anche se il Terzo Reich collassasse, ci
potrebbero essere importanti differenze tra i partiti Fascisti e Nazisti.
Egli rimarrebbe un idolo per queste persone alternative, e grazie al fatto che
man mano che le generazioni nascono non riuscirebbero a ricordare un'epoca
precedente ai Nazisti, l'ideologia si normalizzerebbe.
Questo non vuol dire che il mondo diventerà Nazista, ma darebbe al Nazismo un
ruolo molto più importante nel futuro dell'umanità rispetto alla nostra TL.
Tra i Comunisti di oggi le idee di Marx vengono emulate e discusse, in questa TL
alternativa, con sempre più persone che nascono in questo mondo influenzato dal
Nazismo, le loro idee sul Fascismo verrebbero plasmate dall'epoca in cui vivono.
Si verrebbe a creare un oscuro spettro politico alternativo basato sul Fascismo.
Col passare dei secoli la gente guarderebbe indietro alla guerra in modi che non
riusciremmo ad immaginare.
Nella nostra TL, anche a secoli da adesso, la Seconda Guerra Mondiale rimarrà un
momento cruciale nella storia dell'umanità.
Questo singolo conflitto diede forma al cambiamento economico, culturale e
politico che plasmò il mondo moderno e diventerà più influente col passare dei
secoli, dato che le azioni che facciamo oggi influenzeranno le decisioni che
prenderanno i nostri discendenti.
La Seconda Guerra Mondiale avrebbe potuto essere la fine di diverse culture,
dopo aver già devastato gran parte del mondo, ma sarebbe potuta andare molto
peggio, diventando un nuovo capitolo della storia del mondo, un capitolo non con
protagonisti i Nazisti, ma con protagoniste le persone ispirate da Hitler e che
avrebbe potuto avere molta influenza sul mondo.
Questo è semplicemente uno scenario fra le infinite possibilità, non c'è un modo
sicuro per sapere come sarebbe stato il mondo se la Germania avesse vinto la
Seconda Guerra Mondiale, ma è sempre interessante fare teorie.
Ah, quest'ucronia! Una volta
lessi che metà dei romanzi di storia alternativa pubblicati riguardano la
vittoria Nazista della Seconda Guerra Mondiale e credo proprio sia vero, questa
è l'unica ucronia della quale a tutti importa almeno un po'.
Io ho sempre preferito le ucronie sul Sud che vince la Guerra Civile americana,
ma io sono solo un piccolo youtuber, perciò la mia opinione non conta.
Le ucronie sulla Seconda Guerra Mondiale sono sempre noiose da fare, perché
tutti pensano di essere degli "esperti".
Lo si vede quando io parlo del Messico del 17° secolo o delle crociate del 3°
secolo e nessuno dice niente perché presumono semplicemente che io sappia di
cosa sto parlando, perché a pochissime persone importa.
Ma con la Seconda Guerra Mondiale le persone mostrano le opinioni più bigotte e
ignoranti e presumono che chiunque la pensi diversamente sia Satana.
La Seconda Guerra Mondiale scatena così tanta emozione nelle persone perché è
stato un conflitto molto recente e molto sanguinoso, la sezione commenti di
questo video probabilmente sarà tremenda.
In un altro senso, ha assolutamente senso, la Seconda Guerra Mondiale fu la
guerra più sanguinosa della storia, coinvolse quattro continenti e personalità
importantissime come Stalin, Hitler, Churchill, Tojo, Mao e Roosevelt.
I Nazisti erano semplicemente malvagi e furono così vicini dal conquistare
l'Europa che ciò fa sorgere la domanda: e se vincessero? Come sarebbero i
confini, la demografia e la cultura se avvenisse l'inimmaginabile? Questa è la
domanda di questa storia alternativa.
Parte 1: creare un mondo dominato dai Nazisti.
Ci sono infiniti modi in cui i Nazisti avrebbero potuto vincere la Seconda
Guerra Mondiale, sceglierò due POD da cui partire.
Il motivo per cui l'Europa non si è mai unificata è che per farlo bisogna
conquistare sia le isole britanniche che l'enorme titano russo, e questo è
impossibile.
Hitler affrontò questo problema al massimo della sua potenza e non riuscì a
sconfiggere né l'Inghilterra né la Russia, e questo lo distrusse, perciò, perché
questa TL funzioni, dobbiamo cambiare questa situazione.
Il primo POD riguarda la Russia: è la fine dell'autunno del 1941, e i Tedeschi
si stanno dirigendo verso la capitale russa, Mosca.
Nella nostra TL i Tedeschi riuscirono a raggiungere i sobb0orghi della città,
alcune unità riuscirono a vedere le cupole del Cremlino.
I Russi poi lanciarono un incredibile contrattacco che cacciò i Tedeschi dalla
città, e riuscirono a farlo per un motivo importantissimo: i Russi avevano
grandi riserve in Estremo Oriente per paura che i Giapponesi invadessero la
Siberia, ma la spia russa a Tokyo li informò che il Giappone non stava
pianificando un attacco, permettendogli di spostare le riserve ad ovest per
proteggere Mosca.
I reggimenti d'élite siberiani capovolsero davvero la situazione, i Nazisti
furono respinti e Mosca fu salva.
In questa TL ciò non accade, non c'è il trasferimento di truppe dalla Siberia e
i Tedeschi riescono ad entrare a Mosca, i Russi spostano la capitale a Kazan' e
continuano a combattere.
Nella nostra TL i Russi contrattaccarono nell'inverno del 1942, ma questi
attacchi furono perlopiù inefficaci, i Russi riuscirono a conquistare la
campagna a ovest di Mosca, ma i Tedeschi resistettero in tutte le città.
Questo perché Stalin purgò fino all'80% del corpo ufficiali nel 1939, e questo
voleva dire che le forze armate sovietiche avevano una leadership terribile.
Avere buoni comandanti è più importante quando sei all'offensiva che sulla
difensiva, perciò i Russi nei primi anni della guerra riuscirono ad eseguire
deboli operazioni difensive, ma le offensive furono tremende.
Proprio come nella nostra TL, l'unica cosa che l'offensiva invernale sovietica
del 1941-42 riuscirebbe ad ottenere sarebbero molti Russi morti con Mosca ancora
in mano ai Tedeschi.
Hitler nel 1942 era preoccupato che i Nazisti terminassero il petrolio, ma
questo si dimostrò errato, perché la produzione di petrolio sintetico raggiunse
il picco col proseguire della guerra, ma tralasciando questo fatto, Hitler aveva
dei piani per i giacimenti in Russia meridionale riguardanti la conquista dei
campi petroliferi nel Caucaso.
Nella nostra TL i Nazisti attaccarono Stalingrado, la città sul Volga che era la
chiave del Caucaso.
Lì si combatté una grande battaglia che alla fine spezzò la schiena
dell'esercito tedesco e risultò in un punto di svolta della guerra.
I Russi riuscirono a vincere questa guerra perché stavano radunando truppe sul
Volga per un'enorme offensiva nell'inverno 1942-43 che respinse i Tedeschi in
Ucraina, ma in questa TL i Russi userebbero le loro riserve in un'offensiva per
riprendere Mosca.
Mosca era di importanza simbolica e cruciale per l'Unione Sovietica, essa farà
un enorme ammontare di sforzi per riprenderla, ma come già detto prima i Russi
erano tremendi con le offensive in questa fase della guerra, e ciò vuol dire che
perderebbero.
Comunque, tutti gli sforzi fatti per l'offensiva su Mosca distoglierebbero
riserve dal fronte meridionale.
Il contrattacco su Stalingrado sarebbe significativamente più debole, e i
Tedeschi riuscirebbero a respingerlo e a prendere il controllo del Caucaso.
Il Caucaso fornirebbe ai Tedeschi giacimenti petroliferi vitali e questo
sposterebbe il fronte dall'Ucraina, che nel nostro 1943 divenne il campo di
battaglia principale, e ciò permetterebbe ai Tedeschi l'accesso alle terre
coltivabili ucraine, le più ricche d'Europa, per rifornirsi di cibo.
Con questo cibo e petrolio la Germania diventerebbe completamente
autosufficiente e la Russia significativamente più debole.
Il secondo POD di questa ucronia è che Hitler non dichiara ai guerra
all'America.
Gli Americani tendono a dimenticare di come i Tedeschi furono gli unici a
dichiarare davvero guerra agli Americani e non viceversa.
Per i primi due anni della guerra gli Stati Uniti rimasero neutrali e il
Presidente Roosevelt voleva far entrare in guerra gli USA, ma il Congresso era
contrario, e in America è il Congresso ad avere il controllo sulla pace e la
guerra.
Gli Stati Uniti entrarono in guerra quando i Giapponesi attaccarono Pearl Harbor
e dichiararono guerra agli USA, e nei giorni seguenti anche Hitler dichiarò
guerra agli Stati Uniti.
Pensandoci bene questa fu una decisione incredibilmente stupida, gli Stati Uniti
erano l'economia e la nazione industriale più grande del mondo, ebbero una parte
importante nel vincere la guerra contro i Tedeschi.
Hitler credeva che soprattutto a causa della mescolanza delle razze gli
Americani fossero un popolo di mezzosangue con scarse capacità militari, a volte
diceva che l'America era una nazione di fabbricanti di rasoi, non di soldati.
Inoltre credeva che la guerra con l'America fosse inevitabile e che mantenere
l'alleanza col Giappone fosse più importante che iniziare una guerra con
l'America.
In realtà l'alleanza col Giappone non diede nulla alla Germania nella Seconda
Guerra Mondiale e i Giapponesi non dichiararono mai guerra alla Russia, il
nemico principale della Germania, e questo vuol dire che probabilmente non
cambierebbe nulla in questa TL.
La relazione tra Germania e Giappone verrebbe intaccata o rimarrebbe amichevole,
ma in entrambi i casi non conta.
Gli Stati Uniti verrebbero coinvolti in questa guerra con il Giappone e la
maggior parte degli Americani, dopo Pearl Harbor, vedrebbero il Giappone come il
nemico principale e penserebbero che dovrebbero dirigere le loro energie contro
di esso.
Se diceste agli Americani di questa TL alternativa che nel nostro mondo hanno
sconfitto sia il Giappone che la Germania vi fisserebbero stupiti e vi
chiamerebbero pazzi.
Inoltre gli stati più importanti e popolosi, ovvero il midwest e la
Pennsylvania, hanno una grande popolazione di discendenza tedesca che non
vorrebbe davvero una guerra con i Tedeschi senza prima sapere davvero quanto
malvagio sia Hitler.
In questa TL gli Stati Uniti combattono la guerra solo col Giappone, e come
nella nostra TL gli Americani battono i Giapponesi.
Senza l'80% dell'industria americana diretta verso la guerra in Europa, la
guerra in Giappone progredisce più rapidamente.
Gli Americani invadono le isole giapponesi nel 1944 con una brutale campagna che
finisce col lancio della bomba atomica nel 1945 sulle città giapponesi con la
resistenza più alta, e ciò risulterebbe in un armistizio.
Con i Russi impegnati a farsi prendere a pugni nello stomaco dai Tedeschi, gli
Americani riescono a far entrare nella loro sfera d'influenza tutto l'impero
giapponese.
L'intera Corea finirebbe sotto un regime capitalista filoamericano e i Russi
sarebbero praticamente inesistenti in Cina, e questo significa che i Comunisti
cinesi non riuscirebbero ad ottenere le enormi quantità di aiuti che ricevettero
nella nostra TL, e così i Nazionalisti dominerebbero la Cina.
Con Francia e Olanda conquistate dai Nazisti gli Americani trasformerebbero
Indonesia e Vietnam in stati capitalisti indipendenti.
Ci sarebbero delle feroci insurrezioni anti-capitaliste in Vietnam e Malesia
proprio come nella nostra TL.
L'Inghilterra sarebbe in una posizione molto difficile, dato che nel 1942 ha
vinto la Battaglia d'Inghilterra e non c'è la paura di un'invasione.
I Tedeschi stavano dirigendo quasi tutti i loro sforzi contro la Russia e non
avevano le capacità navali necessarie per invadere le isole britanniche, ma
l'Inghilterra sta morendo di fame.
L'Inghilterra deve importare cibo dal mondo esterno per sopravvivere e i
sottomarini tedeschi stanno distruggendo i convogli carichi di risorse in arrivo
dall'America ad un tasso sconvolgente.
Nella nostra TL ci vollero il massiccio sforzo di investimenti e l'industria
degli Americani per rendere il problema gestibile, ma l'Inghilterra da sola non
avrebbe speranze, verrebbe lentamente strangolata dai sottomarini tedeschi.
Alla fine del 1942 Churchill sarebbe costretto a fare la pace con i Nazisti, a
causa della conquista tedesca della maggior parte delle principali città
sovietiche l'idea di battere la Germania diventerebbe sempre più senza speranza.
Hitler pensava che gli Inglesi fossero un popolo ariano, perciò gli concederebbe
un trattato relativamente ragionevole che riguarderebbe anche il riconoscimento
della Francia d Vichy, il fantoccio Nazista, come la vera Francia, e quindi la
concessione ad essa di tutte le colonie, e questo coinvolgerebbe il
trasferimento di una regione davvero enorme, soprattutto in Africa occidentale.
Tratterebbe anche la restituzione delle colonie tedesche precedenti alla Prima
Guerra Mondiale.
Ad Hitler in realtà non importava dell'Africa, pensava che non fosse salutare
per la razza ariana padrona, ma era importante per la dignità della Germania
come nazione.
Il Congo Belga, visto che il Belgio non è più una nazione, diventerebbe una
colonia tedesca, fungendo da comodo ponte in Africa centrale fra le vecchie
colonie tedesche del Camerun e della Tanzania.
Le colonie olandesi, tedesche e francesi nel sudest asiatico e in Nuova Guinea
sarebbero sotto l'influenza americana e gli Statunitensi diranno un sonoro
fottetevi ai Tedeschi quando questi gli chiederanno di concedergliele come
colonie.
L'Inghilterra diventerebbe immediatamente uno stato fantoccio americano con di
fronte un'Europa ostile, e quindi concederebbe le sue colonie al suo cugino
d'oltreoceano, l'America, per sopravvivere e commerciare.
Il grano americano manterrebbe a galla l'Inghilterra.
L'Inghilterra riuscì sempre a contare sull'America per ottenere dei prestiti per
sopravvivere e a commerciare con gli Americani.
Gli Stati Uniti otterrebbero dei vantaggi, perché riuscirebbero a mettere piede
in un continente europeo altrimenti ostile.
La guerra in Russia andrebbe avanti, e i Tedeschi controllerebbero la sua parte
occidentale, ma la Russia è così grande che spingersi più in profondità sarebbe
impossibile.
La distanza tra il confine tedesco e Mosca è più o meno la stessa che c'è tra
Chicago e New York o tra Londra e Barcellona, il fatto che i Tedeschi siano
arrivati così lontano è incredibile.
I Tedeschi cercherebbero di arrivare a Kazan' o ad Arcangelo e fallirebbero, ma
i Russi, con la maggior parte del paese strappato via, non riuscirebbero a
cacciare i Tedeschi.
La fantasia più grande di Hitler era una conquista completa di tutta la Russia
europea, e non si fermerebbe fino al completamento del suo piano.
Nel frattempo i Russi non starebbero fermi mentre dei maniaci genocidi
controllano gran parte del loro paese, combatterebbero in eterno per liberarlo.
La guerra si trascinerebbe fino agli anni '50, quando entrambe le parti
diventeranno potenze nucleari e capiranno che sarà meglio accontentarsi di
quello che hanno invece di distruggere metà dell'emisfero settentrionale in una
vampa di fuoco.
Parte 2: vivere in un mondo dominato dai Nazisti.
Negli anni '60 gli Stati Uniti dominano l'America, l'impero britannico e il
Pacifico, i Nazisti controllano gran parte dell'Europa e molte parti
dell'Africa, nazioni come Svezia, Turchia e Spagna sono diventate grandi alleati
dei Tedeschi, l'Unione Sovietica è ancora un enorme paese che si estende dal
Volga al Pacifico.
L'Unione Sovietica a questo punto si chiuderebbe in sé stessa, diventerebbe
un'enorme Corea del Nord, un gigantesco stato totalitario militarista,
isolazionista e paranoico.
La Russia ha appena subito un attacco esterno che le è stato quasi fatale, e
questo vuol dire che l'Unione Sovietica taglierebbe quasi tutti i contatti col
mondo esterno.
Le connessioni principali della Russia col resto del mondo passavano per
l'Europa, che sarebbe controllata dai Nazisti.
Manterrebbe enormi forze armate in preparazione della nuova invasione Nazista, e
ci sarebbero enormi migrazioni di Russi in Asia per timore di un nuovo attacco.
Gli stan diventerebbero parte integrante della Russia, il cui cuore
diventerebbero le zone siberiane ricche di grano, la capitale diventerebbe
Novosibirsk.
Questo vuol dire che le due potenze globali principali saranno America e
Germania.
Ci sarebbe una guerra fredda ma allo stesso tempo non ci sarebbe una forte
competizione militare e politica, perché entrambe le nazioni avrebbero delle
economie relativamente capitaliste e commercerebbero tra di loro, inoltre
entrambe le nazioni si vedrebbero come discendenti e massimi esponenti della
civiltà occidentale.
Sarebbe una relazione piuttosto simile a quella che sta sviluppando l'America
con la Cina nel nostro mondo: gli USA commerciano con la Cina, ma c'è sempre la
minaccia incombente di una guerra orribile.
Con la Russia fuori dal quadro gli Americani decidono di eradicare il Comunismo
dal mondo, e senza la minaccia russa invaderebbero di nuovo Cuba.
Il Vietnam sarebbe comunque Comunista, essendo abitato da guerrieri così
formidabili, e in quel caso avrebbe la peculiarità di essere l'unico paese
Comunista (cosa che la Russia non è).
Dietro le mura Naziste accadrebbero cose orribili, una delle parti più grandi
della filosofia Nazista di Hitler era lo sterminio pianificato della popolazione
slava dell'Europa orientale.
Hitler voleva creare una frontiera per i Tedeschi allo stesso modo in cui la
ebbero gli Americani o la ebbero gli Inglesi e i Francesi negli anni '90
dell'800 con le loro colonie, ma questo funzionerebbe e non funzionerebbe allo
stesso tempo.
Prima di tutto, molti Slavi sono morti nei sei anni della Seconda Guerra
Mondiale della nostra TL, i Nazisti ucciderebbero di certo un gran numero di
persone e commetterebbero una delle atrocità più grandi della storia.
Grandi territori verrebbero resi disponibili ai coloni tedeschi, che si
accaparrerebbero le terre più fertili, come grandi parti dell'Ucraina e la
Polonia centrale, ma i numeri non sarebbero dalla loro.
Per fare un paragone guardiamo all'America: prima dell'arrivo degli Europei
c'erano forse 70 milioni di abitanti, ma il 90% di essi venne spazzato via dalle
malattie, il che vuol dire che nel 1600 in tutte le Americhe erano rimasti solo
7 milioni di nativi, poco meno degli abitanti di Manhattan e dei sobborghi di
New York oggi.
La maggior parte di essi era concentrata in aree come l'America centrale, i
Caraibi e il Perù, e questo vuol dire che negli Stati Uniti c'erano meno di un
milione di abitanti quando arrivarono i colonizzatori.
L'area per la quale i Tedeschi avevano piani di sterminio aveva una popolazione
di 150 milioni di abitanti.
Tutta la Seconda Guerra Mondiale uccise 60 milioni di persone, seguono a ruota
Mao e Gengis Khan con 40 milioni di morti.
Hitler e i radicali intorno a lui erano gli unici che volevano davvero
sterminare gli Slavi, gli ufficiali a capo delle forze armate erano di nobili
origini prussiane e vivevano su terre strappate agli Slavi nel Medioevo dai
Cavalieri Teutonici, volevano che gli Slavi lavorassero come schiavi.
La verità è che la maggior parte delle persone non vuole vivere come
agricoltore, sempre col rischio di perdere la fattoria e a lavorare a mani nude,
vuole vivere da signore.
Dopo aver capito quanti Slavi vivono lì i Tedeschi diventerebbero una classe
dominante con gli Slavi a fare da schiavi.
Sarebbe una situazione simile a quella del Sudafrica dell'Apartheid o degli
Stati Uniti del sud prima della guerra civile o dell'America Latina coloniale.
Gli Slavi vivrebbero come degli schiavi soggiogati e non istruiti, mentre i
Tedeschi sarebbero una classe di stronzi aristocratici militaristi.
Questo è più o meno quello che successe con i Mongoli, che iniziarono col voler
sterminare popoli agricoli come i Cinesi e i Persiani ma capirono che erano in
numeri troppo grandi e che era bello diventare una classe dominante e farli
lavorare al posto loro.
Purtroppo gli Ebrei in Europa non avrebbero alcuna possibilità, e col passare
degli anni i Nazisti sterminerebbero gli ultimi rimasti nei campi di
concentramento.
L'Africa sarebbe un'altra brutta storia, come con l'Europa orientale i Nazisti
diventerebbero una classe dominante che vive in enormi piantagioni.
L'eccezione sarebbe la Namibia, che ha un clima relativamente non malarico e che
i Tedeschi pianificavano di far diventare un paese a maggioranza bianco prima
della Grande Guerra.
Avevano già sterminato le tribù Herero prima della Prima Guerra Mondiale, perciò
quella terra era relativamente poco popolata, i Nazisti che si insedierebbero in
Namibia farebbero diventare quella nazione un paese a maggioranza bianca.
Adesso passerò 6 secondi a piangere prima di passare a materiale più deprimente.
Un altro effetto collaterale orribile sarebbe una maggiore accettazione del
razzismo al di fuori della Germania Nazista.
La verità è che quella filosofia è basata sul mondo esterno e la filosofia di
qualunque sia la nazione dominante sembrerà giusta e scelta da Dio.
Un esempio di ciò è il fatto che Mao abbia ucciso più persone di Hitler o
Stalin, ma la Cina è la seconda economia del pianeta e il maggiore partner
commerciale dell'America, per questo non sentite parlare molto di questo fatto.
Il razzismo venne screditato perché le potenze mondiali che avevano il razzismo
come loro ideale principale, ovvero Germania, Giappone e in misura molto meno
minore l'Inghilterra e le altre potenze coloniali, persero potere nei confronti
delle nazioni democratiche e Comuniste.
La decolonizzazione e il movimento per i diritti civili ci furono nello stesso
periodo perché il razzismo era stato screditato sul campo di battaglia un
decennio o due prima.
In questa TL, con l'Unione Sovietica economicamente irrilevante e senza la sua
parte occidentale, il Comunismo vedrebbe visto come una filosofia stupida.
Non ci sarebbe una pletora di insurrezioni di sinistra nel Terzo Mondo e non ci
sarebbe una frangia studentesca/artistica di estrema sinistra nelle democrazie.
In questa TL la lotta sarebbe tra ideologie democratiche e individualiste e
ideologie Fasciste e razziste.
Questo vuol dire che cose come il movimento per i diritti civili o forse
l'intera rivoluzione culturale degli anni '60 inizierebbero molto in ritardo.
Il Nazismo difendeva apertamente il sessismo, mentre sia il Comunismo che la
democrazia erano contro di esso, e ciò significa che anche il femminismo
inizierebbe molto in ritardo in questa TL.
Inizieremmo a vedere i Nazisti fare strane alleanze.
Gli Argentini hanno sempre avuto la popolazione più bianca del Sudamerica, ma
anche una nazione povera e preda di tumulti, hanno avuto inclinazioni Naziste
nella nostra TL, e probabilmente in questo mondo diventerebbero alleati dei
Nazisti.
Il Paraguay ha una grande componente etnica tedesca, e durante la sua storia ha
attaccato tutti i suoi vicini combattendo con valore e rimanendo schiacciato (vi
ricorda qualcuno?), perciò è probabile che anche lui si allei coi Nazisti.
Anche il Sudafrica dell'Apartheid è troppo simile ideologicamente ai Nazisti, e
nel 1947 gli Anglofoni persero il controllo del governo contro gli Afrikaner
olandesi, e in questa TL ciò causerebbe un cambio di fedeltà dagli Inglesi ai
Tedeschi.
Infine l'Iran: gli Iraniani hanno avuto inclinazioni Naziste nella nostra TL
negli anni '30, questo perché tecnicamente erano una nazione ariana.
Sarebbero in stretti rapporti con la Turchia alleata dei Nazisti, perché
vorrebbero avere un contrappeso alla presenza inglese in Iraq e a quella
Sovietica nel Turkestan, e avrebbero il desiderio di cacciare le compagnie
inglesi che controllavano il petrolio iraniano.
Un effetto collaterale interessante sarebbe la mancata decolonizzazione
dell'impero britannico, in parte perché il razzismo verrebbe ancora visto come
un'ideologia praticabile, ma anche perché gli Americani sanno che in caso di
decolonizzazione i Tedeschi invaderanno le nazioni appena nate in Africa o nel
Vicino Oriente per via della loro ideologia simile ad un destino manifesto
razzista, perciò l'America finanzierebbe l'impero.
L'India farebbe eccezione: gli Inglesi promisero l'indipendenza durante la
guerra, e con la sua enorme popolazione di 300 milioni di abitanti sarebbe
difficile da tenere.
L'India diventerebbe una nazione neutrale proprio come nella nostra TL.
Il Kenya e forse la Rhodesia finirebbero con l'avere una consistente popolazione
bianca se continuasse il flusso migratorio prebellico.
Gli Stati Uniti, essendo loro stessi un'ex colonia britannica, cercherebbero di
far ottenere all'impero britannico un'autonomia sempre maggiore.
Forse un esempio è la Francia moderna, che non ha mai abbandonato la sua
influenza coloniale: le economie dell'Africa occidentale sono basate su una
valuta che ha sede a Parigi, la Francia può togliere i fondi ai dittatori e
farli finire in grossi guai e al momento la Francia sta combattendo una guerra
sotterranea in Ciad, Mali e Niger.
La Cina diventerebbe immediatamente una superpotenza economica, nella nostra TL
una volta diventata capitalista ha visto un'enorme boom economico e diventerebbe
la seconda potenza economica.
Con i Comunisti sconfitti, Chiang Kai-shek distruggerebbe i signori della guerra
come fece Mao e inizierebbe a far diventare la Cina capitalista.
Immaginate quanto potrebbe essere potente l'economia della Cina dopo 40 anni: ad
un certo punto la Cina diventerà una vera e propria potenza mondiale e inizierà
a dominare la politica della regione.
Non so quando e come avverrà, dipenderà molto dalla politica commerciale
americana, e questo video sta già diventando incredibilmente lungo e complesso,
perciò non approfondirò.
Parte 3: porre fine al mondo dominato dai Nazisti.
Il presupposto generale per molte di queste ucronie su una vittoria tedesca è
che i Nazisti collasseranno come hanno fatto i Sovietici verso la fine della
Guerra Fredda, ed è vero.Vediamo come: il motivo principale del collasso
Sovietico fu la scoordinazione.
Il Politburo non riuscì a gestire la vita sociale ed economica dell'impero nello
stesso modo in cui riusciva a farlo il sistema capitalista.
Il governo americano ottenne molte più cose facendone di meno, ma questa non
sarebbe una grande debolezza dei Nazisti.
I Nazisti avevano uomini d'affari che gestivano l'economia in modo quasi
illimitato, diavolo, avrebbero perfino a disposizione il lavoro degli schiavi
per diventare ancora più competitivi.
Agli artisti Nazisti veniva permesso di ingegnarsi con l'arte tradizionale e la
classe ufficiali della Germania Nazista era forse la migliore del mondo.
I Tedeschi e forse gli altri popoli germanici come i Danesi, i Norvegesi e gli
Olandesi godrebbero degli standard di vita più alti del pianeta, e allora quale
sarebbe la debolezza della Germania Nazista? Il suo razzismo.
La Germania Nazista era costruita sull'oppressione della maggior parte del
mondo, la razza ariana padrona è una piccola parte della popolazione del mondo e
non avrebbe potuto farsi molti alleati, perché la sua ideologia era basata sulla
sua superiorità.
Questo diventerebbe un grave problema, perché il miglioramento della sanità e
dei metodi agricoli farebbe decollare a razzo la popolazione nativa di aree come
l'Africa e il Medio Oriente.
Per esempio, la Tanzania aveva 7 milioni di abitanti nel 1950, 26 milioni nel
1990 e 60 milioni oggi.
Questo risulterebbe in orribili guerre del bush nelle colonie.
I nativi capirebbero che stanno diventando sempre più numerosi, e gli Americani
sarebbero felici di fornirgli fucili d'assalto.
I ragazzi europei verrebbero coscritti per combattere guerre infinite e
stancanti nelle colonie, e questo permeerebbe la società Nazista.
La società Nazista rimarrà razzista, ma cambierebbe.
Il razzismo sarebbe giustificato dai successi, era forse una coincidenza che i
Tedeschi erano padroni del mondo e i loro cugini Inglesi e Francesi dominavano
il resto? Le nuove generazioni di Nazisti nascerebbero come ricchi signori
feudali, diversamente dai loro genitori e nonni che crebbero morendo di fame
negli anni '20 e passarono tempi duri a causa della vergogna della Prima Guerra
Mondiale.
I Tedeschi di questo mondo vivrebbero dei successi inequivocabili, smetterebbero
di attaccare gli Untermensch, inizierebbero a compatirli.
La Russia e il Comunismo non sarebbero più una minaccia per la razza ariana, ma
gli Slavi sarebbero una classe di servi per la quale provare pena, e ci sarebbe
la spinta di una generazione più giovane per creare un Nazismo dal volto umano,
fornire migliori condizioni agli schiavi, ridurre loro le ore di lavoro in
fabbrica e concedergli cibo migliore.
Dato che loro erano la razza padrona, non era loro compito comportarsi da tali?
Che razza di padrone lascia morire di fame i suoi schiavi? Che colpa avevano gli
Untermensch di essere nati di una razza inferiore? Un po' come la generazione
americana del baby boom, che fu la più ricca della storia, e la sua ricchezza la
rese sicura abbastanza da capire l'inconsistenza della sua filosofia e farle
chiedere "se secondo la Costituzione tutti gli uomini sono uguali, perché non lo
sono i neri? O i gay? O le donne?" Se questo avviene nel momento giusto e nella
quantità giusta questo potrebbe allungare la vita allo stato Nazista, proprio
come diventare capitalista ha salvato il Partito Comunista cinese, ma la
liberalizzazione potrebbe distruggere il sistema.
Quando si permette di dare libero sfogo a decenni di oppressione, solo i metodi
più brutali possono tenere a bada quello sfogo.
Questo è ciò che accadde nel Sudafrica dell'Apartheid e nella Russia Sovietica.
Come in tutta la storia una piccola decisione da parte della leadership può
determinare il destino del resto della storia.
.
Anche Enrica S. dice la sua:
Che ne pensate di quest'altro video?
.
Così le risponde Enrico Pellerito:
Il video riporta cartine sulla situazione di inizio e fine conflitto che l'autore non ha forse attentamente valutato riguardo i confini; è molto probabile che la dinamica prospettata porti ad una situazione politica geografica diversa, con il ripristino delle frontiere nazionali del 1919, ma riguardo Italia e Germania hanno ragione Mazzoni e yoccio, vi sarebbero dei danni di guerra da pagare.
Possiamo immaginare un ingrandimento della Polonia a spese della Germania, forse con il solo assorbimento della Prussia orientale e di Danzica, sebbene non si possa escludere aprioristicamente un'indipendenza delle due aree in questione, dato che una futura entità governativa tedesca dovrebbe essere assolutamente allineata alla politica di Washington e di Londra e abbandonare qualsivoglia velleità territoriale; resterebbe, ad ogni modo, il debito economico, relativo ai citati danni di guerra, da saldare nel tempo. Similare debito avrebbe da pagare l'Italia, la quale non subirebbe amputazioni sui confini orientali, ma potrebbe essere costretta a discutere con Parigi riguardo la Valle d'Aosta e altri aggiustamenti sulle Alpi Occidentali.
Ambedue le nazioni, già nemiche e divenute alleate (nel caso della Germania in modo anche un po' improvvido) resteranno, come già detto, sotto attento controllo degli alleati occidentali, anche dopo che si ripristinerà un'autorità politica autoctona più che "amica" (cosa che vale, comunque, per tutte le nazioni europee).
Avremmo poi il ritorno all'indipendenza di Austria (in tempi più mediati) e dei paesi baltici e la restaurazione dei confini del 1919 ungheresi, cecoslovacchi, romeni, bulgari, polacchi e finlandesi; probabile indipendenza per Ucraina e forse Bielorussia in un'ottica di depotenziamento della Russia.
Riguardo la denominazione del conflitto, possiamo certo considerare un unico conflitto quello che s'interrompe per soli 13 giorni in Europa, considerando che già in passato il cambio di schieramenti non ha influito sulla designazione di altre guerre.
La possibilità di un attacco da parte di forze giapponesi appoggiate dagli Usa nell'Asia Sovietica è un'eventualità possibile, ma solo nella misura di creare l'esigenza per Stalin di non depauperare eccessivamente il dispositivo militare che l'Armata Rossa manteneva nel teatro orientale, impedendogli, di fatto, di rafforzare quello impiegato in Europa, dove si decideranno i giochi.
Ritengo che Mazzoni e Sangalli, sebbene sembrino in contrasto sulle loro posizioni, abbiano entrambi ragione riguardo la "colonizzazione" dei mercati europei: l'obbiettivo è imporre un vero e proprio vassallaggio economico, ottenuto anche attraverso un piano di aiuti alla ricostruzione; piano che molto probabilmente sarà quello Marshall, modificato nell'ottica controfattuale ed esteso, ma proprio per questo meno incisivo come tempistica nei risultati, anche ai paesi dell'Europa orientale e con il fine non tanto di potenziare le industrie produttive dell'Europa continentale, bensì di ricostruire economie che necessitino di acquisire prodotti i quali, ovviamente, proverranno principalmente dagli Usa o dalle filiali delle industrie americane impiantate nel vecchio continente.
In pratica, ricostruire ricchezza per, non dico saccheggiare, ma certamente sfruttare per arricchirsi a propria volta.
Sulla possibilità che il fronte italiano possa reggere, bisogna distinguere: se l'attacco avviene sulle Alpi, allora la cosa diventa abbastanza complicata per qualsiasi aggressore, anche se motorizzato, anzi, proprio questo potrebbe risultare un aggravio, più che un vantaggio, nel tipo di combattimenti che si potrebbero verificare.
Ciò significa che anche un'avanzata alleata verso l'Austria, per come ipotizzato nel filmato, non sarebbe affatto agevole se opportunamente contrasta.
Però, con un'azione attraverso l'area della pianura friulana in direzione del Po, le cose potrebbero andare diversamente, ma attenzione: non è che l'esercito partigiano titino (in altri dibattiti c'è chi ha esaltato con enfasi quelle forze, sopravalutando la realtà) riuscirebbe da solo a raggiungere Reggio Calabria.
Ciò sarebbe stato possibile se a contrastare gli Jugoslavi ci fossero state le sole forze italiane che, in quel momento, erano numericamente piuttosto contenute.
Come invece ricordato da Mazzoni, in Italia sono presenti contingenti alleati (8ª armata britannica e 5ª statunitense) e sarebbe necessaria una massiccia partecipazione sovietica e in misura tale da poter affrontare e scompaginare tale apparato bellico alleato.
Questo significa che almeno l'equivalente di un fronte sovietico dovrebbe venire spostato attraverso la Slavonia e dalla Slovenia penetrare in Friuli.
Entra, comunque, in gioco (come accennato da Villa) la sollevazione delle sinistre in Italia, perlomeno di quella centro-settentrionale, per cui ritengo che la presenza di questa "quinta colonna" nuocerebbe non poco alle forze alleate.
E qui introduco un aspetto che spero di poter esplicare meglio in altro momento perché abbastanza complesso: la probabile empatia che una parte del proletariato europeo occidentale sentirebbe nei confronti dell'Armata Rossa.
Le forze partigiane nel maggio del 1945 sono ancora in essere e galvanizzate dalla vittoria e, laddove la componente ideologica marxista-leninista è prevalente, consequenziale chiaro il loro schierarsi contro il nemico borghese e capitalista, per cui l'ipotesi di Mazzoni che queste vengono da subito messe in condizioni di non agire, è abbastanza difficile da concretizzarsi.
Ritengo poi altamente probabile che in Italia, a seguito di questa situazione, rimanga come forma istituzionale quella monarchica, non soltanto guerra durante, ma anche successivamente.
Se a prevalere sono gli alleati occidentali, l'istituzione monarchica avrebbe rappresentato il fulcro della lotta all'aggressore comunista, per cui, una volta che le sinistre venissero sconfitte e messe fuori legge, credo improbabile la messa in discussione dell'istituto.
Altro aspetto è l'utilizzo dei prigionieri tedeschi nella lotta contro i Sovietici, a cui si dovrebbe qui aggiungere coloro che hanno lottato per la sedicente Repubblica Sociale Italiana.
Nel filmato l'accenno all'utilizzo delle forze di Salò è, probabilmente, dovuto ad una scarsa conoscenza della situazione italiana; come dice giustamente Mazzoni, esistono già le regie forze armate che hanno contribuito alla Guerra di Liberazione.
Che poi queste possano essere rinforzate da elementi certamente anticomunisti, resta da vedere, come la possibilità di riarmare i prigionieri della disciolta Wehrmacht.
In HL, la possibilità di reintegrare in servizio, dopo quanto accaduto l'8 settembre, le decine di migliaia di prigionieri di guerra italiani in mano agli Alleati, non fu una cosa facile e semplice.
Faccio notare che, prescindendo dalle difficoltà di natura politica e logistica poste in essere dagli Alleati, il serbatoio costituito dai suddetti prigionieri venne solo molto parzialmente utilizzato e in tempi abbastanza traslati, tanto che le forze armate italiane che affiancheranno gli Alleati resteranno principalmente basate su quelle che erano esistenti nel settembre 1943 in Sardegna, Corsica e Puglia.
Rischio di tediarvi con digressioni lunghe e dettagliate, ma basatevi sulla realtà storica, considerando gli ostacoli di varia natura amministrativa, logistica e perfino psicologica, non è che sic et simpliciter, anche in presenza di emergenze, si possano riarmare enormi quantità di persone in tempi contenuti.
Se fra di voi ci sono state persone che hanno fatto il servizio militare, potranno meglio comprendere che per quanto efficienti si possa essere, inquadrare personale con l'obbiettivo di farne una massa combattente è un'attività abbastanza complicata, a meno che non lo si faccia superficialmente, con risultati pessimi sul campo di battaglia. Cosa che accadde puntualmente per i richiamati italiani durante il secondo conflitto mondiale.
Capisco che i prigionieri tedeschi e "repubblichini" erano già svezzati, ma per i primi bisogna ripristinare tutto un apparato che era stato disarticolato e che necessitava di un minimo di tempo per ritornare ad essere operativo, mentre per gli ex-Salò l'inquadramento può avvenire in tempi più brevi. Specie per i Tedeschi parliamo di mentalità militare differente e che solo in parte coincideva con quelle delle forze alleate; organica, tattica, impostazioni operative, dottrine e criteri, va tutto riassemblato nel contesto e ciò necessita di tempo.
Si può impiegare il personale già Wehrmacht in compiti di retroguardia (servizi, supporto, presidio, sicurezza delle rotabili, lotta contro-insurrezionale e anti-paracadutisti), oppure provare ad integrarlo diluendolo in quantità proporzionate nell'ambito delle unità alleate combattenti, o ancora assegnargli compiti specifici quali l'esplorazione, l'infiltrazione nello schieramento avversario, la guerra partigiana e i sabotaggi.
Questo, badate bene, solo perché i tempi sono stretti: un conto è stato nella nostra realtà storica ricostruire l'apparato militare tedesco grazie anche al recupero di alcuni alti ufficiali (avversari fino al maggio 1945) e avendo a disposizione tempo e risorse; un altro è fare tutto questo sotto la pressione del rullo compressore rappresentato dall'Armata Rossa, che avanza senza dare fiato al nemico.
E riguardo le gerarchie militari tedesche e "repubblichine", certamente l'emergenza avrebbe comportato l'esigenza di riutilizzarle, à la guerre comme à la guerre, ma ciò non significherebbe, in maniera automatica, un'assoluta redenzione per chi si era macchiato, attraverso ordini e disposizioni, di crimini di guerra contro gli Alleati e le popolazioni assoggettate.
Dopo la fine del conflitto, questi specifici individui sarebbero anche potuti essere perdonati, ma ritengo parimenti allontanati dalla vita pubblica, messi in una sorta di dimenticatoio, non in grado di influenzare più la politica e le forze armate nazionali, mentre persone con responsabilità di vertice decisionale come Goering e Tojo non avrebbero goduto di tale perdono e contro di essi si sarebbe, invece, proceduto, ovviamente quando e dove possibile (per quanto riguarda i Tedeschi, forse attraverso un trasferimento nel Regno Unito e un processo in loco).
Se è vero che Roosevelt disse riguardo ad Anastasio Somoza: "sarà anche un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana", specie una volta che il Marxismo-Leninismo non è più un pericolo, non si comprende perché rischiare potenziali insidie come il nazifascismo o un imperialismo avversario, non eliminando coloro che di queste politiche erano stati attivi portatori.
Cercherò di essere schematico, chiaro e soprattutto breve per non tediare chi avrà voglia di leggere:
Il PoD
Viene ipotizzata un'azione comandata da Patton, cui segue una reazione sovietica che viene additata come aggressione fino a considerarla il primo atto di una guerra voluta ed iniziata dall'Urss.
Nella realtà la cosa sarebbe stata quantomeno difficile.
Patton non era il solo generale statunitense ostile nei confronti dell'Urss, alcuni dei vertici militari britannici e statunitensi avevano esposto la loro opinione riguardo un rinvio dell'apertura del secondo fronte in Europa, ritenendo che sarebbe stato meglio che Tedeschi e Sovietici si dissanguassero quanto più possibile, permettendo sia una campagna più agevole per gli alleati occidentali, sia un indebolimento dell'Armata Rossa.
Ma Patton sembrava quello più smanioso di menare le mani.
Il diplomatico statunitense Robert Murphy in "Diplomat among Warriors" narra che il sanguigno generale era stato chiamato dal governatore militare americano in Germania, generale McNarney, che gli aveva fatto presente quanto inoltrato in una protesta ufficiale dal maresciallo Zhukov: la 3ª Armata statunitense in Baviera, guidata appunta da Patton, risultava «inspiegabilmente lenta nel disperdere le unità tedesche e nel farle prigioniere».
La risposta fu: «Che cosa ve ne fotte di quel che dicono i dannati bolscevichi, presto o tardi bisognerà battersi contro di loro. E perché non adesso che le nostre forze sono intatte e possiamo respingerli fino in Russia? Con i miei Tedeschi possiamo farlo. Loro detestano questi bastardi rossi».
Si scoprì, quindi che Patton pensava davvero di riarmare due divisioni di Waffen SS per incorporarle nella 3ª Armata con lo scopo di «scagliarle contro i rossi».
McNarney riferì l'episodio a Robert Murphy, consigliere politico del governo militare americano, che convocò a rapporto il comandante della 3ª Armata; senza indugi Patton ribadì la sua opinione, sostenendo che con l'apporto dei resti dell'esercito tedesco gli alleati occidentali avrebbero potuto arrivare a Mosca in trenta giorni (tempistica assolutamente irrealizzabile).
Eisenhower sollevò Patton dal comando il 2 ottobre 1945 e il successivo 21 dicembre avvenne l'incidente automobilistico dove l'impetuoso (e forse ormai "disturbato") ufficiale perse la vita.
Ma questa idea di Patton era stata ipotizzata, come già detto, da altri ufficiali occidentali, coltivata da loro omologhi tedeschi fino a prima della sconfitta e temuta dai marescialli Sovietici, ciò, però, non significava che fosse gradita a tutti gli ambienti di Washington.
Il PoD dovrebbe quindi prevedere una talmente ben studiata azione da scatenare un casus belli dove nessuno avrebbe potuto eccepire che si trattava di una "seconda Pearl Harbor", stavolta europea, come riportato nel filmato.
Ma è davvero pensabile che i Sovietici cadano in una tale trappola?
Ricordo, poi, che se c'era una nazione che aveva necessità della pace per potere riprendere fiato, dopo l'immenso e ammirevole sforzo fatto nell'essere riuscita a sopravvivere al tentativo di distruggerla, questa era l'Unione Sovietica.
Gli stessi strateghi statunitensi stigmatizzavano tale situazione quando, nel giugno 1946, nell'ambito dell'analisi del piano di bombardamenti nucleari denominato "Pilcher", affermavano: «Il potenziale economico necessario per la guerra attualmente non è adeguatamente sviluppato in Urss, e almeno per i prossimi dieci o quindici anni i vantaggi derivanti all'Urss da una situazione di pace sul fronte interno saranno superiori ai vantaggi connessi con qualsiasi obiettivo esterno che comporti una guerra».
Il riarmo degli ex-nemici
Come ho già specificato, riorganizzare in breve tempo una forza militare di fatto in via di smobilitazione, avendola separata dai propri equipaggiamenti ed armamenti, non è una cosa semplice.
Però... dobbiamo considerare un aspetto che ammetto di non avere tenuto in debito conto.
Tornato a consultare i testi che trattano della resa tedesca, ho avuto conferma che Patton stava comportandosi davvero in modo ambiguo, permettendo che interi reggimenti tedeschi restassero organizzati, circondati ma praticamente efficienti, sebbene disarmati.
Nel resto del territorio tedesco occupato da britannici e statunitensi, invece si procedeva speditamente alla disarticolazione delle strutture della Wehrmacht.
L'eventuale "recupero" dei militari germanici sarebbe potuto avvenire abbastanza celermente nel caso dei reparti presenti nei territori occupati dalla 3ª Armata di Patton, un po' più di tempo, ma parliamo di giorni, sarebbero stati necessari per riorganizzare le altre truppe presenti in Germania, contando sul fatto di doverle riequipaggiare con ciò che era stato loro tolto e ammassato in appositi depositi e nei magazzini già facenti parte della catena logistica tedesca, ormai in mano alle forze anglo-americane.
Più tempo, ma compensato dalla distanza del fronte, sarebbe occorso per rinquadrare i prigionieri tedeschi presenti in Francia e in Italia, dato che armi ed equipaggiamenti potevano in parte essere stati già resi inoffensivi.
Quindi non tutti i reparti tedeschi sarebbero potuti tornare efficienti e agire utilizzando le proprie tattiche, comunque il reimpiego della novella Wehrmacht poteva avvenire anche attraverso le procedure cui ho già accennato nella precedente mail.
Gradimento e appoggio popolare in una guerra contro l'Urss
Fra i requisiti per una nazione potersi dire militarmente solida, anche se non invincibile, Von Clausewitz riteneva necessaria quella che lui definiva la "trinità", termine concettuale più volte presente nei suoi studi, dove in questo caso intendeva comunanza d'intenti e di volontà fra governo, esercito e popolo.
Tale coesione era avvenuta all'interno di tutte le nazioni che combattevano contro il Tripartito; certamente sarebbe rimasta in essere tra i Sovietici se si fossero trovati nella necessità di dover combattere gli ex alleati occidentali, ma riguardo questi ultimi?
Nonostante l'antibolscevismo interessasse molti strati della società statunitense e di quella britannica, la lotta contro il comune nemico aveva fatto "accantonare" alcune remore ideologiche, tanto che nella primavera del 1945 il sentimento nei confronti dei Sovietici era abbastanza cameratesco.
Pertanto, solo se ci si fosse trovati di fronte ad una palese aggressione, i governi di Washington e Londra avrebbero potuto contare sul sostegno delle proprie popolazioni e, quindi, delle forze armate (costituite nella stragrande maggioranza da coscritti) nel combattere l'Unione Sovietica, senza rischiare proteste, polemiche e divisioni politiche, come sarebbe accaduto negli Usa durante gli anni 60, dove la "trinità", rinnovatasi al momento del conflitto in Corea, perse ben due elementi, laddove la maggioranza dei componenti di questi non condividevano l'intervento in Vietnam.
Necessario, perciò, il concretizzarsi dell'evento sopra riportato per produrre un casus belli che indigni l'opinione pubblica occidentale.
Questo spiega anche il perché un piano come l'operazione "Unthinkable" era politicamente irrealistico.
Il sentimento nell'Europa continentale
Con la guerra appena conclusa, le popolazioni europee provavano grande riconoscenza per coloro che li avevano liberati dal giogo nazifascista; vi era quindi sincera gratitudine nei confronti degli Angloamericani o dei Sovietici, ma dove l'Armata Rossa era giunta non si poteva dire che a questa gratitudine si aggiungesse una grande simpatia.
A parte Albania, Jugoslavia e, in parte, Bulgaria, i comunisti locali in Cecoslovacchia, Polonia, Romania e Ungheria rappresentavano realtà molto contenute.
Al contrario, paradossalmente, nei paesi dove i Sovietici non erano giunti, la lotta contro il nazifascismo aveva tendenzialmente fatto aumentare i simpatizzanti per i partiti della sinistra in Belgio, Francia e nei Paesi Bassi, mentre era addirittura notevole il numero dei marxisti in Grecia e in Italia.
Questo fa nascere dei dubbi sul fatto che se fosse scoppiato un conflitto con l'Urss, le popolazioni dell'Europa occidentale avrebbero reagito in maniera coesa contro un'invasione sovietica, così come fatto nei confronti di quella tedesca.
Una parte del proletariato era vicino all'ideologia marxista e avrebbe potuto combattere a favore dei Sovietici, mentre le drammatiche condizioni di disagio economico e sociale in cui versavano in quel momento le masse, avrebbero potuto perfino rendere accettabile l'occupazione sovietica e l'instaurazione di un regime socialista ad una quota di coloro che non professavano tale visione, a torto o a ragione ritenuta portatrice di giustizia sociale, concretizzandosi, quindi, un sostanziale atteggiamento passivo.
Alcuni punti di forza e di debolezza dei belligeranti
I Sovietici usufruivano della più ampia concentrazione di forze terrestri ed aeree in grado di venire manovrata sul continente europeo, dotata di mezzi e strumenti di discreta (e in alcune fattispecie ottima o addirittura eccellente) qualità.
Caratteristiche e prestazioni di artiglieria e carri armati erano notevoli, superando quanto prodotto nel resto del mondo e la loro quantità era ragguardevole; non poteva dirsi lo stesso per quanto qualitativamente esprimibile dalla flotta aerea, che, ad esempio, nel confronto con la controparte tedesca, dopo un certo momento era riuscita a dispiegare il proprio potenziale e a prevalere solo per una mera questione numerica.
Era comunque indubbia la potenza proiettabile dell'intero strumento contro le forze occidentali presenti in Europa.
Quando nel 1946 gli Stati Maggiori britannico e statunitense valutarono la possibilità di contenere un'eventuale invasione sovietica dell'Europa occidentale, giunsero alla conclusione che sarebbero stati sconfitti e solo il ricorso ai bombardamenti atomici sul suolo sovietico avrebbe potuto, ipoteticamente, bloccare tale avanzata.
Ma qui siamo in un momento dove la bomba atomica non è ancora entrata nella panoplia degli strumenti impiegabili (ci vogliono ancora tre mesi prima di poterla utilizzare).
Riguardo la capacità industriale bellica sovietica, prescindendo dai pantagruelici aiuti forniti da Canada, Regno Unito e Stati Uniti, essa aveva dimostrato di cosa era capace, superando l'omologa tedesca in termini di produzione e in parecchi aspetti qualitativi.
Che fosse in grado di mantenere la produzione per l'Armata Rossa a fronte di un proseguimento del conflitto era assodato; inoltre questo apparato industriale godeva della sicurezza strategica per la maggior parte dei suoi insediamenti, che si trovavano al di fuori della portata di attacchi aerei strategici.
Fonti sovietiche riportano che nel periodo luglio-novembre 1941 furono evacuate a est 1.503 imprese industriali (di cui 1.360 definite "grandi"): 667 stabilimenti si trasferirono nell'area degli Urali, 226 nella zona del Volga, 224 nella Siberia occidentale, 78 nella Siberia orientale, 308 nel Kazakistan e nell'Asia centrale.
Medesima sicurezza strategica, stavolta addirittura totale, beneficiava l'apparato industriale statunitense, la cui produzione poteva venire trasportata al di là dell'Atlantico in condizioni di tranquillità, non essendo la marina sovietica in grado di replicare quanto fatto dalla flotta sottomarina tedesca.
Il problema era, entro quanto tempo uomini e materiali sarebbero giunti dagli Stati Uniti in Europa?
Probabilmente non in tempo per essere massicciamente dispiegati: in Francia, in Italia e in Grecia ve ne sarebbero giunti una parte e difficilmente sarebbero stati sufficienti a fermare i Sovietici, ma certamente sarebbero potuti progressivamente giungere in Gran Bretagna, nella penisola iberica e nelle isole del Mediterraneo, oltre che in Nord Africa e sul fronte che si sarebbe aperto in Iran.
Scontata la prevalenza dell'Armata Rossa nel riuscire a conquistare buona parte dell'Europa occidentale, forse anche fino ai Pirenei; ma qui essa si sarebbe fermata, perché avrebbe incontrato difficoltà orografiche e una notevole forza avversaria nel frattempo formatasi con i rinforzi giunti dagli Stati Uniti.
La precedente avanzata non sarebbe stata, però, indolore per i Sovietici. Avrebbero inflitto forti perdite agli occidentali ma ne avrebbero dovuto soffrire anche loro.
La superiorità qualitativa di P-51 e P-47 avrebbe dato non pochi grattacapi ai carristi sovietici, mentre in quel periodo erano carenti le capacità di intercettazione e dogfigth degli aerei con la stella rossa e altrettanto carente la letalità della contraerea mobile in appoggio alle colonne avanzanti. Il cercare di mantenere la contiguità con le forze nemiche, per evitare l'azione dei loro cacciabombardieri, dipende da vari fattori legati alla tipologia dei reparti antistanti e alle caratteristiche del terreno, cose non sempre favorevoli.
C'è poi la vexata quaestio dei B-29, ma ritorno successivamente sull'argomento.
Parlando di perdite, dobbiamo, inoltre, accennare ad un problema che aveva allarmato lo Stavka, rendendo, in prospettiva, qualsiasi iniziativa sovietica ad intraprendere volontariamente un siffatto conflitto del tutto utopica.
La Grande Guerra Patriottica aveva già pesantemente inciso: in 4 anni erano rimasti uccisi oltre 20 milioni di cittadini sovietici (il 40% di tutte le vittime del secondo conflitto mondiale), di cui circa 16 milioni maschi, oltre a circa 40 milioni di feriti e mutilati.
L'area più abitata dell'Urss era stata quella che aveva subito i danni maggiori, anche in termini di vite umane recise e già verso la fine del conflitto si stava rischiando un disallineamento fra le risorse impiegabili direttamente al fronte e quelle necessarie al mantenimento e allo sviluppo dell'apparato industriale e agricolo della nazione.
Le liste di coscrizione degli ultimi mesi avevano mostrato di non riuscire più a coprire tutti i ruoli; si poteva ovviare prolungando il servizio della classi più anziane, trasferendole nelle retrovie, ma vi erano da soddisfare anche altre esigenze, come quelle che richiedevano lavoratori, ancorché militarizzati, nelle industrie e nelle fattorie, oltre ad un minimo di ricostruzione delle infrastrutture nella madrepatria.
Non si poteva fare tutto con le donne e i giovani in età scolare, e l'Urss aveva subito la distruzione di 1.710 città fra grandi e piccole, 70.000 paesi e villaggi, 32.000 fabbriche, 84.000 scuole, 98.000 imprese agricole, 14.000 ponti ferroviari, 65.000 chilometri di ferrovie.
In HL, quando nell'agosto 1945 l'Armata Rossa invase la Manciuria, ad essere trasportati su quel fronte non furono soltanto mezzi ed equipaggiamenti per rinforzare le truppe già presenti, ma oltre ad ufficiali e staff con esperienza bellica, anche ulteriore personale veterano e ciò influì su parecchi dei reparti stanziati in Europa.
L'Urss era quindi in grado di procedere ad una nuova campagna di conquiste, riuscire ad ottenere vittorie e raggiungere obbiettivi, ma doveva tenere in debita considerazione l'evenienza che un conflitto, dispendioso in perdite umane, poteva risultare insostenibile.
L'aspetto logistico
Altro fattore negativo per i Sovietici sarebbe quello relativo alle linee di collegamento con le fonti di rifornimento; l'invasione avrebbe comportato l'allungamento di tali linee, rallentando fisiologicamente sia i tempi dell'avanzata che quelli necessari al reintegro delle scorte.
E qui parliamo dei B-29.
Già precedentemente, qualcuno che oggi non scrive più nella lista ha ritenuto di sminuire l'effetto di questi bombardieri in un similare ipotetico contesto.
Chiaramente il loro impiego non sarebbe avvenuto contro le truppe avanzanti, né i B-29 sarebbero riusciti a portare un carico bellico convenzionale fino agli Urali, "cuore" dell'industria pesante sovietica.
Ciò che va chiarito è che nel 1945 la caccia sovietica non ha ancora mezzi sufficienti che raggiungono le tangenze operative dei bombardieri a largo raggio americani e riuscire a mettere in crisi le loro formazioni, mentre l'artiglieria contraerea deve fare ricorso alle spolette di prossimità dei più grossi calibri per sperare di danneggiare o abbattere aerei che, se necessario, possono raggiungere quote superiori ai 12.000 metri.
Ciò non impedirebbe a questi mostruosi apparecchi di restare sempre indenni (si parla di circa 500 aerei persi durante la II guerra mondiale, in verità per lo più a causa di incidenti) ma nel 1945 vi erano oltre 3.000 esemplari in servizio (il video ne riporta 2.500) e certo gli statunitensi li avrebbero sfruttati al massimo delle loro capacità.
Non significa che i B-29 vincono la guerra, ma certamente danno il loro pesante contributo a danneggiare quanto più possibile il meccanismo di approvvigionamento dell'Armata Rossa.
Questo significa che tutto quanto rientra nel raggio di anche soli 2.000/2.500 km è aggredibile e qui entrano in gioco le basi aeree usufruibili da quel tipo di bombardieri e più limitrofe possibile all'Urss. Si tratta di siti che gli statunitensi possono utilizzare nell'immediatezza tramite rischieramento (cosa che comporta, comunque, dei tempi tecnicamente necessari mentre nel frattempo l'avanzata sovietica potrebbe raggiungere e conquistare alcune delle suddette basi).
Ma se gli aeroporti francesi, italiani, greci e iraniani (ricordo che nel paese in questione sono presenti truppe sovietiche e britanniche ed è molto probabile che non restino solo a guardarsi in cagnesco) sono soggetti ad essere, prima o poi, evacuati, quelli presenti nel Regno Unito, in Siria, Irak, India, Cina controllata dal Kuomintang, oltre a quanto esistente in Alaska, possono venire utilizzati dai B-29 per portare i loro carichi bellici su una parte delle industrie sovietiche raggiungibili senza dover rischiare rientri "in riserva".
In realtà, gli obbiettivi preferibili sarebbero stati i punti delicati delle rotabili stradali e ferroviarie, tipo ponti e snodi, presenti nei territori che costituirebbero le retrovie dell'Armata Rossa in seconda e terza linea. E questo non comporta il dover raggiungere zone all'interno della Russia.
Un massiccio bombardamento areale, anche da alta quota, su vari punti dell'intelaiatura dei collegamenti, non sarebbe preciso, ma gli effetti verrebbero ottenuti sulla base della quantità di bombe lanciate che, statisticamente, produrrebbero danni.
C'è poi quella che ho definito la "giugulare" dell'Urss, i pozzi petroliferi del Caucaso, all'epoca unica zona di estrazione e raffinazione delle risorse di idrocarburi sovietiche.
Possiamo immaginare cosa avrebbe significato per Stalin un quotidiano martellamento di tutta l'area petrolifera caucasica?
Oggetto di bombardamenti massivi, nel tentativo di rendere problematico l'approvvigionamento di carburante per l'Armata Rossa, sarebbero anche stati i campi petroliferi di Ploesti in Romania e di Zisterdorf nell'Austria occupata dai Sovietici.
La controffensiva alleata
Sulla base di una situazione che vede l'Armata Rossa padrona del campo, ma con una discontinuità nella catena logistica, mentre gli Alleati accumulano sempre più forze in Gran Bretagna e in Spagna, una controffensiva come ipotizzata nel filmato è abbastanza plausibile (attacco verso il cuore della Francia e sbarchi sulle coste della Manica appoggiati da forti componenti aeree).
Tale ipotesi sono quelle delineate da più di un analista militare degli anni 40 (ricordo qui fra i tanti Amedeo Mecozzi), ma ricordiamoci che persero valore quando l'Urss entrò in possesso della capacità nucleare.
Nell'ottica qui proposta, le forze sovietiche, sempre più stremate, con l'evidente progressiva difficoltà a mantenere il possesso dei territori conquistati, sarebbero costrette a indietreggiare.
Difficile, come già detto, un'offensiva che dall'Italia penetri verso l'Austria; nell'ipotesi peggiore per gli alleati, l'Italia peninsulare è sotto dominio sovietico e, nel caso l'Armata Rossa sia costretta a ripiegare abbandonando l'Europa occidentale, probabile che anche le truppe in Italia si ritirino per evitare di restare incapsulate.
Che la conquista della Jugoslavia possa riuscire in otto giorni, dato che le armate di Tito potevano disporre di poche truppe corazzate, supponendo che non vi siano truppe sovietiche a concorrere nel contrastare gli alleati, non lo escludo, che poi questi ultimi si dissanguerebbero nel dover affrontare una nuova guerra partigiana è cosa certa.
Per gli occidentali sarebbe preferibile evitare d'impelagarsi in quelle zone, così come in Albania, a meno di non dispiegare (come prevede la dottrina cinese) una tale massa di truppe da controllare l'intero territorio.
L'intervento turco avverrebbe solo se appoggiato da forti contingenti alleati, mentre non si capisce perché la Finlandia sarebbe da subito a fianco dell'Urss.
Questo mostra che l'autore non ha chiaro il panorama politico europeo.
Le bombe atomiche
Credo che verrebbero impiegate e penso che piuttosto che Minsk o Smolensk uno dei primi ordigni verrebbe buttato su Baku, mettendo in crisi l'alimentazione petrolifera dell'intera Urss.
Consideriamo però che, a meno non intervengano particolari situazioni, l'Urss dovrebbe riuscire ad ottenere la capacità nucleare dopo poco tempo.
Possiamo immaginare che un giorno si giunga ad un conflitto nucleare per vendicare gli attacchi subiti.
Le armi chimiche
Questo è un aspetto molto delicato e potrebbe essere la risposta sovietica agli attacchi nucleari, ma dalle informazioni disponibili l'arsenale chimico sovietico non era, in quel momento, fra i migliori al mondo e specie l'equipaggiamento in dotazione al personale tutt'altro che adeguato per difendersi nel caso vi fossero state ritorsioni con mezzi
simili.
Aggiungo che essere impegnati su più fronti di guerra non significa assolutamente doverli subire. Scontato che dipende dalle risorse disponibili e da quelle nella disponibilità dell'avversario.
Per esempio, quando l'Urss in concorso con i Britannici, invase l'Iran, per eliminare i pericoli derivanti dalla sempre più ampia l'infiltrazione dell'Asse, vennero impiegate parte (ribadisco parte) delle truppe già dislocate lungo i confini e che nell'ambito del solo Distretto Militare del Transcaucaso ammontavano a ben 16 divisioni, oltre a numerosi reparti ancellari di artiglieria, servizi logistici e di supporto, oltre alle guardie di frontiera gestite dal Nkvd (diciamo il Kgb dell'epoca).
Vennero pure coinvolte sempre parte delle truppe dipendenti dal Distretto Militare dell'Asia Centrale (altre 10 divisioni con tutto ciò che le contornava).
Dopo che l'Iran venne messo fuori gioco, la maggior parte del suo territorio rimase in mano ai Britannici e solo in due porzioni delle aree che confinavano con l'Urss restarono truppe sovietiche, mentre le altre, che erano giunte fino a Teheran, vennero ritirate.
Le sempre più massicce esigenze che derivavano dal dover fronteggiare l'invasione dell'Asse costrinsero Stalin a dover rafforzare quel fronte e vennero lì trasferite decine di divisioni provenienti dai vari Distretti Militari dell'Unione Sovietica, compreso una buona fetta dei reparti motorizzati e blindati in Iran, lasciando lì principalmente reparti di fanteria.
Digressione: ricordo che le truppe che "salvarono" Mosca alla fine del 1941 provenivano dal Distretto Militare degli Urali, da quello dell'Asia Centrale (confinante con Afghanistan, India e Cina occidentale) da quello della Siberia (intendendosi non un'area corrispondente all'intera immensa regione ma la sua zona centrale, all'incirca entro la longitudine Est 100 da Greenwich) ma non, ripeto non, dal Fronte (cioè un Distretto in stato di emergenza) dell'Estremo Oriente, dove venivano fronteggiati i Giapponesi, e dal Distretto del Transbaikal.
Va comunque precisato che la frontiera con la Turchia, prescindendo dal fronte sul Caucaso (i Tedeschi giunsero fino alla vetta dell'Elbrus, azione che si esaurirà subito) sarebbe rimasta sempre fortemente presidiata, a causa dell'ambigua posizione della Turchia (motivo per cui Stalin & C. stramaledissero i Turchi fino alla settima generazione) e che avrebbe simbolicamente dichiarato guerra a Germania e Giappone solo il 1° marzo 1945.
Nel nostro dopoguerra, quando gli Statunitensi si opposero a tutte le rivendicazioni sovietiche sui pozzi di petrolio iraniani, basate sugli accordi presi a seguito della su menzionata congiunta occupazione dell'Iran, i Sovietici sospesero il ritiro delle loro truppe e concentrarono forze corazzate alle frontiera sovietico-iraniane. Per cui, nella primavera 1945, quella zona non è molto guarnita di forze mobili sovietiche, né lo è quella dell'Asia Centrale, mentre l'immensa forza dell'Armata Rossa è prevalente in Europa, con una cospicua concentrazione ai confini con la Manciuria.
Molto improbabili, quindi, azioni sovietiche verso l'India (necessita invadere l'Afghanistan e sin dall'inizio misurarsi in zone aspre e montagnose dove anche poche truppe possono fermare un'avanzata e non si mette certo in crisi l'Impero britannico).
Così come sono improbabili operazioni di ampio respiro in Iran, a meno che non si concentrino riserve apposite, ma dovrebbero venire dall'Estremo Oriente e ci vuole tempo per i trasferimenti, probabilmente i Sovietici raggiungono prima il Mare del Nord e l'Atlantico.
Tutto questo non significa che le truppe alleate presenti nelle zone sopra descritte potrebbero avanzare verso l'Urss; le difficoltà orografiche e la presenza di sufficienti forze in grado di fermarne l'avanzata (è una situazione paritetica) non garantirebbero risultati ottimali da questa prova di forza.
Potrebbe, semmai, crearsi un problema ai confini mancesi, ma giudico anche questa un'ipotesi poco probabile, dato che anche quella è una condizione di stallo: ambedue gli opponenti sono forti, ma necessitano rinforzi per permettersi un margine accettabile di riuscita di una campagna militare (ricordo che quando i Sovietici invasero il Manciukuò inviarono mezzi e reparti per garantirsi quella superiorità numerica che era diventata fattore prioritario nella dottrina militare dello Stavka) e sono più propenso a credere che anche i Giapponesi non si sarebbero mossi se non dietro ampie assicurazioni da parte degli alleati occidentali, oltre a garanzie di costanti rifornimenti.
In breve, le risorse di tutti i contendenti non potevano essere disponibili e presenti in qualsiasi parte dei possibili fronti, né trasportabili e dispiegabili in breve tempo.
Quando si legge di ipotesi di notevoli trasferimenti di truppe, di grandi sbarchi et similia, si dovrebbero tenere in considerazione i principi della logistica militare, con le sue difficoltà materiali e i suoi costi, oltre che la fisiologica tempistica.
Mi si potrà obbiettare che sul finire del 1945 gli Usa fecero un grande sforzo, trasportando via nave e via aereo in varie zone della Cina, onde ostacolare l'avanzata delle forze maoiste, un enorme numero di soldati nazionalisti cinesi (si parla di 500.000 uomini, compresi non pochi reparti nipponici ingaggiati sulla base di una specie di contratto a termine, in attesa del rimpatrio), occupando preventivamente città e zone d'importanza strategica.
Vero, ma è anche vero che si trattò di un impegno unico, che non rallentava o impediva altre azioni del genere.
Ecco, ciò basterebbe a dimostrare che non potendo verificarsi questo spostamento strategico in così ampie dimensioni, il quadro territoriale della Cina del 1945 potrebbe essere diverso, con una maggiore prevalenza maoista su alcune importanti aree e svilupparsi, di conseguenza una situazione molto più favorevole per Mao
Tse-tung.
Il mio parere, perciò, e che a parte una serie di scontri in Iran, forse qualcosa tra Giapponesi e Sovietici e qualche incursione alla "mordi e fuggi" lungo le coste dell'Estremo Oriente sovietico da parte dei Marines Usa, il vero fronte resta l'Europa.
Un incubo che speriamo non si realizzi mai!
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Ed ora, a proposito di sopravvivenza del nazismo, ecco un'altra idea in proposito: El Cuarto Reich, che parte da un'idea di William Riker, ispirato dal film "La caduta - gli ultimi giorni di Hitler", in cui il tiranno è interpretato dall'attore italiano Bruno Ganz:
Hitler viene convinto da Eva Braun a lasciare Berlino mentre i Sovietici sono ormai alle porte; l'ex dittatore e la sua compagna di una vita riescono a fuggire in Paraguay insieme ad altri gerarchi (Goebbels con la moglie e i sei figli, Göring, il dottor Mengele), dove fondano un IV Reich alleato con gli altri governi di destra del Sudamerica. Gli USA lo tollerano e addirittura lo appoggiano in funzione anticomunista, nonostante le proteste di Francia, Gran Bretagna, Unione Sovietica, del neonato Israele e anche del governo italiano di de Gasperi. Si approfondisce la spaccatura tra USA ed Europa, la NATO non nasce ed anzi gli stati europei si mettono d'accordo con Stalin contro il pericolo di un revival nazista. La Cortina di Ferro cade meno pesantemente sull'Europa ed il Patto di Varsavia comprende URSS, satelliti ed anche i paesi occidentali, Italia inclusa. Hitler potrebbe essere tentato di scatenare nuove guerre di espansione ai danni di Argentina, Bolivia e Brasile; in tal caso però il IV Reich paraguaiano sarebbe stritolato, a meno di non ricevere appoggio militare americano...
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Ed ecco come Demofilo ha deciso di integrarla e di approfondirla:
20 aprile 1945: nel bunker sotto la Cancelleria a Berlino si svolge una riunione dei quadri generali del Terzo Reich, ormai in completo sfacelo. Il "signore della guerra", il Führer Adolf Hitler, convoca nel suo studio Joseph Goebbels, ministro della propaganda, Herman Göring, maresciallo di Berlino e il fido dottor Mengele, e rivela ormai desolato che la fine è giunta e che la "Grande Germania" è finita. L'Armata Rossa infatti è alle porte di Berlino e i diversi tentativi di resistere si sono sciolti come neve al sole. Di fronte all'impossibilità di continuare la guerra ed accettare la resa, Hitler comunica che da parecchie settimane la compagna, Eva Braun, propone uno spostamento dal bunker berlinese. La discussione continua sul tipo di meta da raggiungere.
23 aprile 1945: Goebbels propone di fare i bagagli e dirigersi con una documentazione falsa ad Amburgo, dove un gruppo di fedelissimi nazionalsocialisti aveva un piccolo aeroporto. L'obbiettivo era raggiungere un paese neutrale e riuscire quindi a salvarsi la pelle dai sovietici e dagli Alleati. Hitler giudica interessante la proposta mentre Göring e Mengele ipotizzano voli in Spagna o in Turchia.
25 aprile 1945: L'Armata Rossa e gli Alleati si incontrano sul fiume Elba, dietro di loro non c'è più Germania: tutto è finito. Mentre a Berlino i combattimenti si svolgono quartiere per quartiere, Hitler propone ai tre fedeli il piano che dovrà partire il 27 aprile: abbandono del bunker, partenza per il piccolo aeroporto nella periferia di Amburgo dove sarebbe stato preso un veicolo per la Spagna, dove sarebbe stato predisposto un secondo piano per la fuga. Goebbels contatta i fratelli Otto e Gregor Rosemborg, ex-ufficiali nella Prima Guerra Mondiale e gerarchi del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi, e gestori di un piccolo aeroporto privato che si trova nella prima periferia di Amburgo: la strada per giungervi infatti era stata bloccata con dei tronchi e con altri massi e cancellate le tracce di un insediamento umano nelle vicinanze del bosco.
27 aprile 1945, ore 0.30: un piccolo corteo di automobili nere esce dall'entrata laterale della Cancelleria del Reich e percorre una vecchia strada che portava prima verso la zona industriale di Berlino, completamente distrutta dai bombardamenti e successivamente costeggia il fiume fino a giungere alle zona periferica della città, puntando verso Nord. A bordo delle autovetture, senza targa, ci sono Adolf Hitler e la compagna Eva Braun, Joseph Goebbels con la moglie e i sei figli, Herman Göring e il dottor Mengele. Indossano tutti delle lunghe giacche nere e hanno in tasca dei documenti falsi. Alle 10.34 giungono a destinazione, nel piccolo aeroporto dei Rosemborg nella periferia di Amburgo, e partono alle 11.05 con destinazione Madrid, dove atterrano nel primo pomeriggio in un piccolo aeroporto pubblico alla periferia della capitale spagnola. La sera stessa Hitler ha un colloquio segreto con il generale Francisco Franco che lo fa alloggiare nella sede di un vecchio monastero e consegna ai fuggitivi abiti stirati e puliti, cibo, denaro e visti falsi.
28 aprile 1945: il gruppo nazista decide di dirigersi nel tardo pomeriggio verso la costa atlantica e compra un piccolo sottomarino nel porto di Palos: i fratelli Rosemborg sanno infatti manovrare tali mezzi poiché avevano partecipato alla "Guerra Altantica" del 1941-1942. A tarda sera Hitler riceve la notizia che l'ex-maestro ed alleato Benito Mussolini è stato catturato e fucilato dai partigiani.
30 aprile 1945, ore 5,35: mentre a Berlino sventola sopra il Reichstag distrutto la bandiera rossa con la falce e il martello, da un molo del porto di Palos parte il sottomarino guidato dai Rosemborg con destinazione il porto di Montevideo, in Uruguay. Lo stesso giorno viene celebrato, con rito civile, il matrimonio tra Adolf Hitler e Eva Braun. A presenziare Gregor Rosemborg in qualità di funzionario comunale ad Amburgo, mentre i testimoni sono rispettivamente Goebbels per il Führer e la signora Goebbels per la Braun.
8 maggio 1945, ore 10,26: mentre la Germania nazista firma la resa incondizionata nei confronti degli Alleati e dell'Unione Sovietica, nel porto di Montevideo arriva il piccolo sottomarino partito da Palos. Una giornata di sole accoglie un Adolf Hitler visibilmente soddisfatto per essere riuscito ad abbandonare una Berlino sotto le bombe e un'Europa in mano ai suoi avversari. Ora è in America Latina che può rinascere un nuovo stato nazionasocialista. Hitler, grazie ad un tacito accordo con le autorità dell'Uruguay si trasferisce in una piccola casa di campagna dove, nel giro di un paio di mesi, costituisce un vero e proprio centro di raccolta per ex-gerarchi ed esponenti del Terzo Reich e del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi. Nasce così l'UIN, l'Unione Internazionale dei Nazionasocialisti, che si radica soprattutto nell'America Meridionale ed annovera aderenti nei numerosi regimi militari che erano nati nei singoli stati nazionali. Wilhelm Keitel, che l'8 maggio 1945 avrebbe firmato la resa ratificando la fine del regime in Germania e della guerra, avrebbe portato nella tomba il segreto che il Führer gli aveva confidato e l'esistenza stessa della nuova colonia nazista in America Meridionale sarà un segreto anche per il Tribunale Internazionale di Norimberga. Un gran numero di assassini e tagliagole nazisti saranno infatti fatti espatriare nel piccolo paese americano. Adolf Hitler muore il 25 agosto 1960, all'età di settantuno anni, e il suo corpo è imbalsamato e posto sotto una teca di cristallo, in un mausoleo in pietra fatto costruire nel grande parco della grande villa che si trova nelle campagne di Piedra Sola. L'attuale segretario dell'UIN è il centenario principe Junio Valerio Borghese, comandante della X Mas e leader del Fronte Nazionale.
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La palla passa ad Alessandro Falciola:
Volevo farvi conoscere un romanzo del 1966 del viennese Otto Basil, "Wenn das der Führer wüsste" ("Se solo il Führer lo sapesse"), che parte dal presupposto della vittoria dell’Asse nella Seconda Guerra Mondiale e dalla conseguente spartizione del mondo tra due superpotenze, Germania e Giappone. Nel 1945, grazie a una bomba atomica tedesca sganciata su Londra, gli Alleati si arrendono. Il romanzo è ambientato nel novembre 1968 e iIl protagonista è Albin Totila Höllriegl, di professione "giromante" o "pendolare", vale a dire una persona che, in una società dove la psicanalisi è bandita, cura i malanni psicologici dei suoi pazienti studiando le divinazioni astrologiche e le emissioni dei raggi cosmici e sotterranei che, secondo la mistica esoterica nazista, guidano gli umori umani. Membro fedele del Partito Nazionalsocialista e ben inquadrato nel regime, Höllriegl riceve da un alto funzionario un incarico misterioso: dovrà viaggiare lungo il Reich toccando tappe ben stabilite, ogni volta incontrando personaggi indicati, assecondarli nelle loro richieste e riferire di queste esperienze alla fine del viaggio. Nonostante i suoi dubbi, Höllriegl esegue la missione, che lo porta a una serie di incontri con personaggi bizzarri, sconcertanti, taluni fedeli al regime, altri dissidenti (incluso un ebreo scampato allo sterminio e una setta clandestina di psicanalisti). Contemporaneamente al suo viaggio, la situazione politica è sconvolta. Il Führer Adolf Hitler muore vittima una cospirazione e viene sostituito a sorpresa dal gerarca Ivo Köpfler (detto l’Uomo Lupo), e la Germania entra in conflitto con l’ex-alleato nipponico, scatenando una Terza (e atomica) Guerra Mondiale. Fra misteri, rivelazioni, vicende surreali, pericoli e intrighi di palazzo il giromante continua la sua missione, ma allo stesso tempo vede il suo mondo crollare. "Wenn das der Führer wüsste" fu pubblicato un anno dopo un grande classico della letteratura ucronica, "The Man in the High Castle" di Philip K.Dick, ma è improbabile che Otto Basil lo conoscesse, perché il romanzo di Dick uscì in Europa con qualche anno di ritardo. Benché sia relativamente famoso in Austria e Germania, "Wenn das der Führer wüsste" è tuttora inedito in Italia. Il grande Stanislaw Lem conosceva Philip K. Dick ma non lo stimava molto, e in un suo articolo scrisse di considerare il romanzo di Basil molto migliore di "The Man in the High Castle".
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E ora, il contributo di Alessio Mammarella:
Uno dei temi più battuti dalle ucronie è il diverso esito della II Guerra Mondiale che determini la vittoria della Germania nazista. Ciò probabilmente perché la questione è al tempo stesso ucronica e distopica, essendo il nazismo uno degli esempi storici di totalitarismo. Tra i grandi romanzi sul tema, quelli che tendiamo a nominare sempre sono "La svastica sul Sole", di Dick (affascinante, ma poco realistico) e "Fatherland" di Harris (realistico, ma molto "britannico" come punto di vista). Ce ne sono altri? Ovviamente sì, e oggi ne vorrei proporre tre sui quali discutere insieme.
Procedendo in ordine cronologico, il primo che volevo proporre alla vostra attenzione è "Swastika Night" di K. Burdekin. Questo libro ha qualcosa che lo rende unico rispetto a tutti gli altri: è stato pubblicato nel 1937. Il romanzo pertanto prevede la II Guerra Mondiale e la vittoria della Germania, raccontando poi di un futuro distopico in cui Hitler è considerato addirittura una divinità e viene ricordato (in seguito a una pesante manipolazione della storia) come fisicamente prestante e caratterizzato da lunghi capelli biondi (più o meno come l'antica divinità Thor, insomma). Un tema secondario affrontato dal romanzo è la segregazione femminile (chissà se il molto più recente Handmaid's Tale prende spunto da questo lavoro antico).
Il secondo libro che vorrei citare è "SS-GB" di L. Leighton. Questo romanzo del 1978 è decisamente più convenzionale e racconta la storia di una Gran Bretagna occupata dai nazisti. La cosa singolare è che in questo romanzo è presente una ipotesi della quale (senza sapere evidentemente nulla del libro di Leighton) abbiamo parlato sul nostro sito: quella di un patto Molotov-Ribbentrop che si trasforma in una vera e propria alleanza organica, con tanto di navi sovietiche alla fonda nelle basi scozzesi della Royal Navy.
Infine, un libro con un approccio più leggero, "Making History" di S. Fry. Il romanzo si colloca tra le centinaia a tema "viaggio nel tempo" ma c'entra con la vittoria del nazismo perché ciò che accade nella storia è che, nel tentativo di non far nascere il terribile Hitler, si ottiene un mondo in cui il nazismo c'è stato comunque, ma è stato guidato da un leader più capace che ha portato la Germania a vincere la guerra e a diventare una superpotenza. Credo che ciò apra prospettive enormi: in teoria si potrebbe applicare la trovata "viaggiamo indietro nel tempo per non far nascere Hitler" a innumerevoli personaggi storici, non necessariamente negativi (pensate a qualcuno intenzionato a cambiare il passato per questioni di brevetti, o di speculazioni finanziarie).
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Lord Wilmer così commenta:
Ricordo che, quando ero adolescente, avevo letto sul "Giornalino" una serie di storie a fumetti del grande disegnatore Ferdinando Tacconi, purtroppo già scomparso, dedicate all'arco dell'intera Seconda Guerra Mondiale. C'era una puntata dedicata all'Operazione Barbarossa, in cui una colonna nazista arrivava in un villaggio ucraino abitato da nostalgici dei "Bianchi", che li accoglievano come liberatori. Poi però i tedeschi deportavano immediatamente nei lager gli Ebrei (molto rispettati) del villaggio e pretendevano che i giovani più robusti si arruolassero nelle loro file contro i "Rossi". Molti si rifiutavano, ne nasceva un tafferuglio e due soldati tedeschi restavano feriti. Il capo delle SS ordinava una rappresaglia esemplare, e due giovani del paese finivano impiccati a un albero. La madre di uno dei giovani, che era stata tra i più entusiasti ad accogliere i nazisti, partiva immediatamente per unirsi alla Resistenza dei "Rossi". Ecco, questa storia rappresenta bene il mio punto di vista: l'Asse come noi lo conosciamo NON poteva vincere la guerra. Per fargliela vincere, bisognava cambiare la testa ai Nazisti.
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Restituiamo la parola all'esperto Federico Sangalli:
Secondo me, in caso di vittoria dell’Asse nella Seconda Guerra Mondiale, il III Reich va incontro a un momento di forte flessione sociale negli Anni Sessanta a causa della sovrapposizione di vari fattori.
Dopo la vittoria militare infatti l’Est Europa (territorio grossomodo compreso tra Łódź e la linea Arkhangelsk-Astrakan se non fino agli Urali stessi) viene aperto alla colonizzazione tedesca: i veterani ottengono un appezzamento di terra (sembra che qui Hitler avesse mitizzato la Frontiera Americana anche se sembra più l’Impero Romano), assieme a un certo numero di coloni civili, col compito di trasformare la regione in un grande granaio di uomini e risorse, tenuto sotto controllo da questa rete di contadini-soldati ad alta natalità.
Come detto gli slavi non dovevano essere sterminati subito: un gran numero doveva essere eliminato per ragioni ideologiche (iscritti al Partito Comunista con una qualche responsabilità, ebrei, intellettuali, ufficiali dell’Armata Rossa e via dicendo) o pratiche (necessità di ridurre la popolazione a un numero controllabile) ma il grosso sarebbe stato preservato per sterminarli lentamente, generazione dopo generazione (avevano anche delle tabelle precise in merito), mentre venivano usati come schiavi (stessa sorte doveva toccare anche ai neri).
Sul momento la cosa, fatta salvo l’ovvia e continuata resistenza di sacche ribelli slave, sarebbe stata realizzabile: il territorio in questione sarebbe stato ampio a sufficienza per assorbire qualche milione di veterani tedeschi più i coloni. Per una generazione passata dall’incubo della sconfitta e della Grande Depressione alla catarsi nazionalsocialista e al secondo conflitto mondiale niente sarebbe stato più accettabile e desiderabile che ottenere questo appezzamento come ricompensa per i sacrifici fatti e come simbolo del legame terra=sangue alla base del nazionalismo tedesco. L’economia nazista era incentrata sulla guerra, anzi di fatto era un’economia di guerra anche in tempo di pace, ma subito dopo uno scontro titanico del genere avrebbe accettato di buon grado un momento di pausa e di ristoro basato sull’afflusso delle neo-conquistate risorse orientali. Dopo la morte di Hitler è persino immaginabile un fisiologico riorientamento degli indirizzi di produzione in favore di una maggiore attenzione ai beni di consumo.
Questo sarebbe stato accompagnato e favorito da una naturale evoluzione demografica e sociale: con la creazione delle fattorie orientali la “generazione del ‘33” in via di invecchiamento si sarebbe sedentarizzata. Al suo fianco dalla mania teutonica per l’organizzazione sarebbe nata una grande macchina burocratica incentrata su queste figure di soldati-contadini-amministratori. La disoccupazione sarebbe stata quasi inesistente perché sarebbe stata assorbita quasi interamente da questa immensa macchina e dai suoi compiti di riorganizzazione e sfruttamento delle regioni orientali.
Ma negli Anni Sessanta le cose sarebbero cambiate. Da un lato la popolazione abile slava sarebbe calata sotto una certa soglia provocando una carenza di manodopera poco qualificata non risolvibile affidando lavori “per inferiori” alla classe dirigente razziale germanica. Questo avrebbe potuto essere risolto importando manodopera dagli altri paesi europei. Questo è un aspetto che non avevo sviluppato a sufficienza nella versione originale e devo ringraziare Alessio per avermici fatto riflettere: la fornitura di lavoratori come tributo al Reich era già stata istituita durante la guerra soprattutto ai danni di Italia e Francia e probabilmente sarebbe stata continuata ed estesa. Secondo la scala razziale nazista, belgi, olandesi, scandinavi e britannici sarebbero stati esentati in quanto ariani onorari. I francesi erano ariani ma dovevano scontare l’essere stati nemici storici e il dover pagare la restituzione del nord del paese: già convertita a un paese prettamente agricolo per evitare future minacce, la Francia avrebbe fornito molte braccia al Reich. Lo spostamento di lavoratori italiani in Germania, già consistente in HL, sarebbe potuto essere più ampio: contenuto dall’analogo piano di natalità lanciato dal Fascismo per italianizzare la Libia, il tributo avrebbe raggiunto il suo massimo peso dopo l’occupazione del Belpaese seguito alla morte di Mussolini. Anche a Spagna, Finlandia, Ungheria, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Grecia, Croazia e Turchia sarebbe richiesto di fornire lavoratori e questo potrebbe momentaneamente coprire questo problema fino alla fine del decennio.
Ma il problema generazionale, unito all’instabilità economica dettata dai tentativi di transizione da un’economia di guerra a una di consumo, avrebbe fatto scoppiare tutto. Come giustamente rilevato da Alessio se trasformare gli europei in camerieri sotto minaccia delle baionette tedesche poteva rispondere alla domanda “Chi farà i lavori umili lasciati scoperto dalla diminuiscono degli slavi?” rimane aperta la questione di che ne sarà dei giovani tedeschi. Questi verranno al mondo in gran numero grazie alle forti politiche nataliste del regime in una società che offre loro già tutto il desiderabile: sicurezza economica, potere, superiorità razziale, famiglia, ordine, stabilità, istituzioni, modelli culturali, il tutto nelle loro ben ordinate cittadine nuove di zecca tra le fruttifere campagne orientali. Non molto diverso da una certa idea dell’America degli Anni Cinquanta insomma. Allo stesso tempo però gli sbocchi sociali sarebbero limitati e non potrebbe essere altrimenti: per la “Generazione del ‘33” la guerra, la missione, la lotta, è tutto finito, l’obiettivo raggiunto, il sogno di Hitler realizzato. L’unico sbocco sociale é quindi accettare un posto nella grande macchina organizzativa, un posto da burocrati, una carriera in ufficio, oppure nelle forze armate, come tecnico specializzato delle industrie degli armamenti o come membro delle forze di sicurezza che combattono i partigiani slavi, sorvegliano le frontiere o tengono sotto controllo gli alleati più riottosi. La “generazione del ‘41” (uso l’Operazione Barbarossa perché la data della fine del conflitto è opinabile) non ha mai preso parte alla guerra ma è cresciuta nel mito della stessa, una sorta di “Grande Guerra Patriottica Ariana” in cui i loro padri e i loro nonni si sono guadagnati rispetto e onori attraverso una guerra davvero igiene del mondo. Questi giovani (per lo più figli di SS, a cui era stata data la priorità nella colonizzazione, quindi immaginiamo pure i riferimenti familiari) vedono questo sogno tradito da una società che si è addolcita sugli allori, dove funzionari di partito e burocrati hanno prevalso sui soldati, vera incarnazione dell’uomo tedesco, dove i beni di consumo alimentano stupide mode pubblicitarie e dove i tedeschi stanno perdendo i loro spirito di dominatori giocando a fare i turisti. Il nazionalsocialismo è stato corrotto e deve essere purgato affinché sopravviva, per prepararlo a una nuova guerra “igienica” che spazzi via il nuovo nemico, gli asiatici già identificati da Hitler come prossimo nemico. Lo stesso Hitler, con la sua “Notte dei Lunghi Coltelli”, fornisce un chiaro esempio ideologico che legittima la purga dei nazisti deviazionisti. Si rispolverano anche i riferimenti più himmleriani del nazismo (occultismo, esoterismo, neo-paganesimo norreno, misticismo) da contrapporre a una cultura europea pre-nazista che dev’essere cancellata in quanto i suoi riferimenti (cristiani e dunque giudei ma anche illuministi, romantici, neo-classici, rinascimentali e via dicendo) ancora ammorbano la mente tedesca, impedendo il completamento dell’autentica rivoluzione nazionalsocialista.
Mi aspetto che una fazione della classe dirigente nazista (forse Himmler, se è riuscito a tollerare la normalizzazione fisiologica post-bellica, cosa su cui ho qualche dubbio; altrimenti Goebbels e con lui Heydrich, Hess, Rosenberg e altri) sfrutti questo sentimento contro i suoi avversari interni (rappresentanti dai normalizzatori che hanno accettato il “nuovo corso” post-bellico, come Goering e Speer). Le tensioni socio-generazionali saranno quindi momentaneamente risolte con una sorta di “Rivoluzione Culturale nazista” dove alla gioventù tedesca sarà dato modo di esprimere la sua frustrazione sociale e i suoi patetici tentativi di emulare i suoi idoli rievocando grandi momenti storici del nazismo (la Notte dei Cristalli, la Notte dei Lunghi Coltelli) contro i “deviazionisti cripto-cristiani”. La Gioventù Hitleriana farà qualcosa di molto simile alle Guardie Rosse con l’aiuto delle SS. Ovviamente a sfogo avvenuto, una volta che la fazione “ideologica” avrà consolidato il potere, la violenza rientrerà: ai giovani saranno offerti i posti lasciati vacanti proprio da coloro che hanno eliminati oppure si coniugherà il loro fanatismo con le necessità del Reich spedendoli in utili servizi di frontiera senza ritorno nell’Africa Nera, il resto della popolazione rimarrà in silenzio terrorizzata e applaudirà il ritorno all’ordine patrocinato dal nuovo regime. Un aumento dell’aggressività estera, magari con l’apertura di nuovi fronti di conflitto col Giappone, risponderà al bisogno di aggressività. Un piano di colonizzazione sarà poi lanciato negli Anni Settanta per la MittelAfrika allo scopo di dare alla “generazione del ‘41” quelle stesse ricompense dei loro avi a cui così tanto ambivano e contemporaneamente creare una base di sostegno stabile contro la guerriglia anti-coloniale. Una Terza Guerra Mondiale col Giappone è possibile ma credo che vada considerato come la Wehrmacht, già più nostalgica della normalizzazione e irritata per le aggressioni ai suoi ufficiali più decorati in pensione, nonché espressione della “generazione del ‘33” e sempre gelosa della sua autonomia rispetto alle SS, possa esercitare una certa capacità di veto all’idea di scatenare un conflitto con un’altra superpotenza nucleare per semplice fanatismo.
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Chiudiamo per ora con il parere in proposito di Dario Carcano:
L'idea che i nazisti
potessero vincere la seconda guerra mondiale, e poi mettere in atto i loro
piani, è così impossibile e irrealizzabile che praticamente ogni scenario è
ugualmente plausibile.
Come disse Potential History in un suo video, i nazisti potevano vincere la
seconda guerra mondiale solo se non fossero stati nazisti.
Come giustamente è stato
detto sopra, i nazisti potevano ottenere dei successi solo con una serie di
autogol dei loro avversari (ad esempio gli inglesi che arrestano Turing); sul
Nord Africa il PoD dell'arresto di Turing sarebbe già di per sé sufficiente a
far arrivare l'Asse fino a Suez, senza immaginare una Rommelmachia, perché il
principale fattore che frenò l'Asse fu il fatto che da Malta gli inglesi
affondavano i rifornimenti diretti alle truppe in Nordafrica.
Però Malta non era in una posizione migliore: era praticamente impossibile da
rifornire, e i vari tentativi inglesi di portare rifornimenti a Malta (in
particolare la doppia operazione Harpoon-Vigorous condotta nell'estate del 1942)
si risolsero sempre in disastro. Solo la sconfitta dell'Asse ad El Alamein
impedì una capitolazione di Malta.
Senza la decrittazione di Enigma, per gli inglesi sarebbe stato ancora più
difficile tenere Malta, e credo che alla fine avrebbe capitolato, togliendo
all'Asse il principale ostacolo tra l'Europa e il Nordafrica.
Sul resto ho poco da
aggiungere: il Nuovo Ordine Mondiale teorizzato dai nazisti era semplicemente un
sogno; limitandosi al Generalplan Ost, la Germania avrebbe dovuto controllare
una superficie di 3.711.747 km², con una popolazione di decine di milioni di
abitanti, quando imperi più grandi e popolosi come USA e URSS non sono riusciti
a controllare paesi molto più piccoli e spopolati, come l'Afghanistan o il
Vietnam.
Se i nazisti avessero davvero realizzato il loro ordine mondiale, questo non
sarebbe durato cinque minuti, perché la Germania non aveva la forza per
controllarlo (Hitler vagheggiava di far rimpatriare i tedeschi emigrati in sud
America e usare loro per ripopolare la Russia europea).
I nazisti avrebbero avuto una mezza possibilità di controllare un simile impero
solo facendo continuamente ricorso ad armi atomiche, chimiche e batteriologiche,
ma anche così il loro Ordine Mondiale si sarebbe sbriciolato nel giro di pochi
decenni, lasciando dietro di sé immense lande desolate e contaminate, una
Germania avvelenata dal nazismo e desiderosa di rivincita, e molti paesi ex
alleati dei nazisti che approfittando del collasso dell'Impero Tedesco sono
tornati indipendenti.
Dubito invece che Germania e Giappone arriveranno allo scontro diretto; saranno
troppo impegnate a lottare per mantenere degli imperi che gli si stanno
sbriciolando tra le mani per scontrarsi direttamente...
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