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Ettore guida i Troiani all'assedio di Sparta (animazione creata con PixVerse)
100 milioni di anni fa: nella tarda era Mesozoica il moto verso nord dell'Africa e dell'India in seguito alla lenta deriva dei continenti provoca l'inizio della chiusura dell'Oceano Tetide, fenomeno geologico che avrà termine 15 milioni di anni fa (anche se l'Africa sta tuttora muovendosi verso nord). La pressione contro la placca eurasiatica porta alla formazione del Mar Mediterraneo e al sollevamento della cosiddetta Orogenesi Alpina, che tra l'altro dà vita ai Monti del Pindo, ai Monti Rodopi e alla catena del Tauro, modellando le attuali Grecia e Anatolia. L'odierna Troade comprende anche parti del cosiddetto microcontinente di Cimmeria.
6,8 milioni di anni fa: scompare completamente il lago Paratetide, il più grande lago conosciuto nella storia geologica della Terra, nato come ramo dell'oceano Tetide circa 155 milioni di anni fa, ed esteso dalle attuali Alpi fino al lago d'Aral. Il corpo d'acqua nel suo momento di massima espansione copriva un'area di circa 2,8 milioni di chilometri quadrati, trattenendo più di 10 volte la quantità di acqua dolce che si trova oggi nei laghi del Pianeta. La scomparsa avviene a causa di quattro catastrofici eventi di cambiamento climatico, porta all'estinzione un gran numero di specie che vivevano in esso e forza una grande migrazione di megafauna, i progenitori delle giraffe e degli elefanti di oggi, verso l'Africa. Il megalago si spezza in corpi d'acqua tossici per la maggior parte della vita acquatica, data l'elevata concentrazione di sale e di altri sedimenti nocivi in alte concentrazioni per le specie viventi. Uno di questi corpi d'acqua superstiti darà vita a quello che oggi chiamiamo Mar Nero, al Bosforo e ai Dardanelli.
1,8 milioni di anni fa: a quest'epoca risalgono cinque crani fossili ritrovati nel 1991 nell'attuale Troade. Inizialmente attribuiti a Homo ergaster, in seguito per via del loro volume cranico ridotto vengono catalogati in una nuova specie, Homo troianus. Si pensa che l'Homo troianus sia stato il primo ominide a stabilirsi in Europa, 800.000 anni prima di Homo erectus.
300.000 anni fa: a quest'epoca risale il cosiddetto cranio di Petralona, ritrovato nell'omonima grotta nel nord della Grecia, e studiato dall'archeologo troiano Aris Poulianos. Questa scoperta dimostra che anche nell'Impero Troiano vivevano tribù di Homo neanderthalensis.
15.000 a.C.: a quest'epoca risalgono importanti ritrovamenti archeologici presso Troia, i quali dimostrano che tale regione è abitata fin dal Paleolitico (a volte si parla di Troia Zero).
9500 a.C.: Mesolitico: viene costruito nell'area dell'odierna Troia il più antico insediamento umano che può essere considerato una città fortificata, detto Troia I. Esso ha un'area di quattro ettari ed è circondato da un muro in pietra, con una torre. Le abitazioni sono di forma circolare e costruite in mattoni crudi. Vengono coltivate varietà domestiche di orzo e frumento, integrate dalla caccia. Tutto ciò fa di Troia la città più antica del mondo.
8500 a.C.: il primo insediamento fortificato nell'area di Troia I viene abbandonato per motivi ignoti, per poi essere ricolonizzato da popolazioni seminomadi nella fase successiva.
7500-5500 a.C.: Neolitico Preceramico: l'abitato detto Troia II viene costruito sulla superficie erosa degli strati superiori della fase precedente. Le case sono costruzioni rettangolari in mattoni crudi, su fondazioni in pietra, e conservano profonde impronte dei pollici, destinate a facilitarne il maneggiamento. Diverse stanze si articolano intorno ad un cortile centrale, una delle quali è più grande e presenta suddivisioni interne, mentre le altre erano probabilmente utilizzate come magazzini. Le stanze sono pavimentate in argilla. Per l'industria litica sono usati strumenti di ossidiana di provenienza non ancora identificata. In un edificio una nicchia ricavata nel muro poteva aver contenuto una sorta di colonna realizzata in pietra vulcanica scheggiata: questa sistemazione è stata interpretata come un possibile luogo di culto. I defunti vengono seppelliti sotto il pavimento delle case ed è praticato il culto dei morti: vengono conservati i crani, nei quali sono ricostruite in argilla le fattezze del volto, con gli occhi realizzati con l'inserimento di conchiglie (in un ripostiglio ne sono stati ritrovati ben sette). Viene coltivata una maggiore varietà di piante domestiche e viene addomesticata la pecora.
5500 a.C.: secondo alcuni geologi un terremoto devastante distrugge l'istmo del Bosforo che isolava il Mar Nero dal Mar Mediterraneo. Le acque salse del Mar Mediterraneo fanno irruzione in quelle dolci del Mar Nero, salgono rapidamente e cancellano le culture neolitiche che sorgevano sulle sue coste. La fine di Troia II, che non trova spiegazione apparente, viene collegata da alcuni con questo evento geologico; esso spiegherebbe anche la leggenda di Teucro, l'antenato dei troiani, che si sarebbe salvato dal Diluvio Universale dentro una grande giara galleggiante. La maggior parte degli archeologi tuttavia respinge questa ipotesi.
5000-4000 a.C.: Neolitico Ceramico: all'epoca della costruzione della cosiddetta Troia III risale la scoperta della ceramica. Si sviluppano i primi edifici a pianta rettangolare, con pavimento costituito da uno spesso strato di intonaco argilloso, accuratamente levigato; alcuni di essi sono stati associati a residenze reali, dimostrando l'esistenza di una struttura gerarchica e burocratica già in quest'epoca. Sono state ritrovate figure antropomorfe stilizzate in argilla, quasi a grandezza naturale, e figurine di creta che raffigurano esseri umani o animali. Si utilizzano a scopo ornamentale conchiglie e perline di malachite.
2920-2450 a.C.: Prima Età del Bronzo o Prepalaziale: si succedono differenti fasi di costruzione (almeno una decina) della cosiddetta Troia IV. Portata alla luce da Heinrich Schliemann, è costituita da un recinto di mura in pietra fortificata dello spessore di 2,50 metri fatto di bastioni quadrangolari; le tracce trovate sul lato orientale misurano un'altezza di 3,5 metri e controllano l'ingresso. Appaiono ceramiche decorate con facce umane schematiche. È stata bruscamente distrutta da un incendio del quale si ignorano del tutto le cause, e quindi ricostruita, dando luogo a Troia V.
2450-2300 a.C.: Palaziale Antico: Troia V è una città molto prospera, una vera megalopoli del Bronzo Antico, contemporanea delle piramidi di Gizah e dell'impero di Sargon di Accad, con il quale commercia, come testimoniano i ritrovamenti archeologici. Schliemann ha rinvenuto i resti della grande cinta muraria in pietra e della cittadella reale sull'Acropoli (dotata di oltre 600 pozzi e più). Quest'ultima ha due grandi porte d'accesso, raggiungibili attraverso rampe di pietra e torri quadrate agli angoli. La porta maggiore sul lato sud-ovest attraverso un piccolo Propileo conduce direttamente al palazzo reale, il megaron, l'edificio più importante. Tutt'intorno sorgono le residenze dei dignitari, i templi dedicati agli déi protettori e persino un osservatorio astronomico. Compaiono le prime tracce di scrittura in lingua troiana., una lingua indoeuropea affine al misio, estintasi del tutto in epoca ellenistica, e trascritta con un alfabeto simile al Lineare B.
2300-2200 a.C.: Medioevo Troiano: un'invasione di popoli indoeuropei (presumibilmente gli antenati degli Ittiti) porta notevoli cambiamenti nella regione, anche se non vi sono prove di una distruzione violenta di Troia V. Troia VI è costruita quasi interamente in pietra e non più in mattoni d'argilla; caratteristici di questo breve periodo sono i vasi di forma antropomorfa, come quello trovato da Schliemann nel 1872 e che secondo lui rappresenta la dea Atena.
2200-1900 a.C.: Palaziale Medio a: Troia VII mostra la stessa tecnica di innalzamento delle mura peculiare di Troia VI, invece sono di uno stile del tutto nuovo i forni a cupola e un tipo di abitazione con quattro stanze. L'immagine generale del sito risponde a quella di un centro commerciale di medie dimensioni, piuttosto che alla prospera città del III millennio a.C.
1900-1700 a.C.: Palaziale Medio b: Troia VIII è una ricostruzione totale e completa di Troia VII, sulla base di un piano urbano più regolare e con case più spaziose, ma ancora di piccole dimensioni. Vi sono prove di contatti commerciali con la civiltà minoica di Creta e con l'Egitto.
1700-1300 a.C.: Palaziale Nuovo: sorge Troia IX, una grande città a pianta ellittica disposta su terrazze ascendenti, fortificata da alte e spesse mura costituite da enormi blocchi di pietra squadrati e levigati, con torri e porte, riemersa come potenza regionale dopo la lunga fase precedente della cosiddetta "città-mercato". Corrisponde a un periodo cruciale della storia dell'Anatolia, corrispondente alla formazione e all'espansione dell'impero ittita. Si tratta di un grande centro amministrativo e cultuale, abitato da una popolazione di immigrati indoeuropei parlanti una lingua affine al misio, maestri nell'allevamento e nell'addestramento di cavalli, che imprimono un notevole sviluppo nella tecnologia del bronzo e praticano il rito funebre della cremazione. Tra la strutture fondamentali di Troia IX vi sono le fortificazioni, con il monumentale bastione o baluardo di 9 metri, che domina il corso dello Scamandro. In caso di assedio possiede un enorme serbatoio di 8 metri di profondità all'interno del bastione centrale. La vasta città inferiore, posta alla base dell'acropoli, ha permesso di attribuire alla città nel suo complesso una superficie di 350.000 metri quadrati, tale da superare Ugarit, considerata una delle più vaste città dell'epoca del bronzo. La sua popolazione è stimata sulle 10.000 unità, ma in caso di assedio si stima che potesse ospitare fino a 50.000 abitanti dell'intera regione. Su Troia IX regnano i mitici sovrani cantati dai poeti greci del millennio successivo: Teucro, Dardano (ritenuto figlio di Zeus e di Elettra), Erittonio, Troe, Ilo, Laomedonte, Priamo, Ettore ed Astianatte. Divinità principale del pantheon troiano è Sabazio, il dio cavaliere in seguito identificato con Zeus; il suo animale sacro è il Toro Lunare. La Grande Madre Troiana, erede degli antichi culti della fertilità neolitici, verrà ipostatizzata nella figura di Elettra, l'antenata della stirpe troiana.
1600 a.C.: l'esplosione del vulcano sull'isola di Thera, nell'arcipelago delle Cicladi (probabilmente la più imponente eruzione in Europa documentata in epoca storica), provoca un devastante tsunami che porta al collasso della civiltà minoica. Si apre un vuoto di potere nel Mar Egeo che sarà colmato da Achei e Troiani, spianando la strada all'ascesa di Troia come grande potenza.
1500 a.C.: popolazioni indoeuropee provenienti da mitiche e non più rintracciabili terre d'origine migrano nell'attuale Grecia. Gli Ittiti li chiamano Ahhiyawa e gli egiziani Ekwesh; Omero li chiamerà Akhaiòi, cioè Achei. Essi abbattono ciò che resta della civiltà minoica di Creta e si espandono verso le Cicladi meridionali, Rodi, Cipro e le coste dell'Asia Minore, entrando in dura competizione con Troia IX. Principale centro della civiltà degli Achei è Sparta, nota anche con il nome di Lacedemone (Λακεδαιμόνιος, Ra-ke-da-mi-ni-jo nelle tavolette in lineare B), secondo la leggenda fondata da Lacedemone, figlio di Zeus e della Pleiade Taigete.
1400 a.C.: si forma in Anatolia la Confederazione Assuwa, una lega di varie città e popolazioni ostili agli Ittiti, tra i quali nei documenti ittiti sono citate Wilusa (Ilio, nome ittita della città), Karkija (la Caria), Lukka (la Licia) e Arzawa (la sua collocazione è oggetto di dibattito, ma i più pensano alla Lidia). La Confederazione Assuwa viene sconfitta dal re ittita Tudhaliya II, che la rende tributaria. Secondo alcuni, il nome Assuwa è all'origine del toponimo Asia.
1300 a.C.: Troia IX viene probabilmente distrutta da un violento terremoto, e subito ricostruita più splendida di prima: sorge Troia X. Questa distruzione è stata associata al mito di Eracle che rade al suolo Troia, uccide Re Laomedonte e tutti i suoi figli tranne il più giovane, Podarce ("Piè Veloce"), che si era opposto alla guerra contro Eracle. Preso in schiavitù dal semidio tebano, viene riscattato dalla sorella Esione, e per questo cambia nome in Priamo ("il Riscattato"). La figura letteraria di Re Priamo, oggi persa tra le nebbie della leggenda, viene identificata dagli storici con Piyama-Radu, uno dei capi della Confederazione Assuwa e fiero nemico degli Ittiti, citato nella Lettera di Tawagalawa, scritta dal sovrano ittita Hattusili III, e in altri documenti coevi. Secondo altri invece Priamo deriverebbe da Pariyamuwa, "che ha forza oltre (il normale)".
1194-1184 a.C.: Guerra di Sparta. Secondo la tradizione, Menelao Re di Sparta si innamora di Polissena, la più bella delle figlie del re troiano Priamo, e fugge con lei a Sparta. Ettore, il più forte tra i figli di Priamo, organizza una spedizione punitiva contro Sparta per recuperare Polissena, mentre tutte le principali città achee intervengono in aiuto di Menelao. Durante la guerra decennale muoiono gli eroi achei Achille, Patroclo, Agamennone e Diomede, mentre tra i Troiani cadono Paride e Deifobo, fratelli di Ettore. Secondo gli storici tale conflitto in realtà unifica in un'unica, grandiosa epopea duecento anni di scontri tra Assuwa ed Ahhiyawa, e rappresenta il tentativo di Troia X di estendere la sua influenza culturale sulla Grecia. Inoltre l'arrivo in Grecia di Troiani a cavallo, a quel tempo animale ancora non addomesticato da parte degli Achei, avrebbe generato la leggenda dei Centauri, metà uomini e metà equini.
Il Mar Egeo nel XII secolo a.C.
1184 a.C.: con l'inganno del Cavallo di Sparta, ideato da Antenore, il più astuto dei Troiani, Sparta viene presa e rasa al suolo: verrà ricostruita, ma non si riprenderà mai più. Ifigenia, figlia di Agamennone che aveva ricevuto da Apollo il dono della profezia, aveva pronosticato la sconfitta, ma nessuno le aveva creduto, perchè Ifigenia, avendo respinto le avances del dio, era stata da questo punita privandola del dono di essere creduta. Siccome Sparta era protetta dal Palladio, una statua miracolosa della dea Atena che si credeva caduta dal cielo, per poter espugnare la città Antenore ed Eleno si sono introdotti in città e hanno rubato il Palladio, consegnato loro da Odisseo, desideroso di porre fine alla guerra (per questo Dante Alighieri chiamerà "Odissea" la seconda zona del Cocito dove sono puniti i traditori della patria, mentre nell'ottava bolgia Antenore ed Eleno saranno puniti nel fuoco eterno insieme ai consiglieri fraudolenti). Menelao, Re di Sparta, muore nell'assedio con i suoi figli; Oreste, figlio di Agamennone, e sua moglie Ermione, figlia di Menelao, fuggono da Sparta in fiamme e dopo sette anni di disavventure approdano nel Lazio dove fondano la città di Lavinio, portandovi i Penati di Sparta. Del Palladio invece si impossessano Acamante e Demofonte, figli di Teseo, che lo portano ad Atene, città che deve il nome appunto alla dea Pallade Atena.
1180 a.C.: Odisseo, Re di Itaca che ha partecipato alla Guerra di Sparta, al rientro in patria scopre che in sua assenza la moglie Penelope si è messa con il suo rivale Antinoo e progetta di eliminarlo. Lascia allora la patria con il figlio Telemaco e con alcuni compagni fedeli ed approda nel Veneto, dove la tradizione dice che fonderà Padova.
1174 a.C.: sempre secondo la tradizione, Antenore riesce a rientrare a Troia solo dopo dieci anni di peripezie (i Lotofagi, i Ciclopi, i Lestrigoni, le Sirene). Ancora oggi il termine "antenorea" è sinonimo di disavventure senza fine.
1170-1120 a.C.: date tradizionali del regno di Ettore, figlio di Priamo. Con lui Troia X arriva al massimo dello splendore ed egemonizza la Confederazione Assuwa, prendendone di fatto il controllo. Sotto il suo regno viene collocato il Collasso dell'Età del Bronzo, causato dal crollo delle maggiori civiltà fiorite nei secoli precedenti ad opera dei misteriosi Popoli del Mare. Tra di essi, il faraone Ramses III cita anche gli Tjeker, identificati con i Teucri, cioè con i Troiani. Ciò è compatibile con la tradizione di una vasta espansione marinara nell'Egeo delle navi troiane inviate da Ettore, il quale avrebbe inteso approfittare del crollo della civiltà degli Ahhiyawa (Achei) in seguito all'invasione da parte di nuovi stirpi indoeuropee, i Dori, forse discendenti della cultura dei campi di urne del medio Danubio: nella tradizione antica questa migrazione è rappresentata dalla leggenda del ritorno degli Eraclidi. Ettore ne approfitta per prendere il controllo di quasi tutte le isole dell'Egeo e per insediare sovrani clienti in alcune importanti città greche.
1120-1080 a.C.: date tradizionali del regno di Astianatte, figlio di Ettore e di Andromaca "dalle bianche braccia", figlia del Re Eezione di Cilicia. Mentre prende inizio il cosiddetto Medioevo Ellenico, Troia prosegue la sua espansione in tutto il Mediterraneo Orientale. In particolare la principale alleata di Troia sul territorio greco continentale è Atene, capoluogo dell'Attica, dove si sono concentrati molti Achei in fuga di fronte ai Dori. Menesteo, che secondo la tradizione ha eliminato il predecessore Teseo proprio con l'aiuto di Astianatte, regna come cliente troiano. Inizia così l'irresistibile ascesa di questa città, destinata a diventare egemone sulla Grecia.
1100 a.C.: secondo la tradizione il principe troiano Enea, inviato da Astianatte a fondare colonie troiane a Creta, dopo aver consultato l'Oracolo di Delfi si dirige invece verso occidente e raggiunge la colonia fenicia di Cartagine, di cui sposa la regina e fondatrice Didone. Virgilio spiegherà così la rivalità secolare tra Roma, fondata dagli Achei, e Cartagine, resa grande dai Troiani.
1080 a.C.: Età del Ferro o Tardopalaziale: alla morte di Astianatte segue un periodo confuso, alla fine del quale sale al trono Agrone, pronipote di Alceo, figlio di Eracle e della principessa troiana Onfale. Ha inizio così la Dinastia Eraclide, composta da 22 sovrani semimitici (solo gli ultimi quattro sono sicuramente storici). Troia X entra in una fase di decadenza durante la quale il suo impero coloniale va perduto e la città stessa diventa vassalla del Regno di Frigia.
1068 a.C.: alla morte di Re Codro, Atene passa dal sistema monarchico a quello oligarchico, attraverso il governo degli Arconti.
809 a.C.: Re Mita di Frigia, identificato con il mitologico Re Mida il cui tocco trasformava ogni cosa in oro, sconfigge i Troiani che gli si erano ribellati. Il mito di Re Mida punito da Apollo con le orecchie d'asino per la propria ingordigia è frutto della successiva propaganda troiana contro i dominatori frigi.
776 a.C.: data tradizionale della Prima Olimpiade, la cui origine è però avvolta nel mistero. Anche Troia invia regolarmente propri atleti ai Giochi Olimpici.
760 a.C.: ad Ascra, in Beozia, nasce il poeta Esiodo, da genitori originari della Troade, come egli stesso scriverà nel suo poema "Le Opere e i Giorni" (vv.639-640).
753 a.C.: secondo la tradizione il 21 aprile Romolo, lontano discendente di Oreste e di Ermione, fonda la città di Roma. La leggenda del fratricidio di Remo è probabilmente da interpretarsi con l'antica abitudine di compiere un sacrificio umano in occasione della fondazione di una nuova città, come offerta propiziatoria agli dèi.
750 a.C.: il poeta
Omero, della cui vita nulla si sa di certo, compone la
Lacedemonide,
primo grande poema epico della letteratura greca, in cui racconta le vicende
romanzate della Guerra di Sparta. In particolare in essa si racconta
l'ira di Ettore priamide, « che infiniti addusse lutti ai
Troiani »: Paride ha catturato
Criseide, figlia del gran sacerdote di
Apollo a Delfi, e rifiuta di restituirla al padre;
quest'ultimo invoca l'aiuto del dio, che mena strage tra i Troiani portando la
peste nel loro accampamento. Sua sorella Cassandra,
dotata del dono della profezia, rivela a tutti il motivo della pestilenza,
venendo accusata da Paride di profetare solo sventure.
Allora Ettore, deciso a porre
fine al morbo, chiede al fratello Paride di restituire Criseide, ma questi
pretende in cambio Briseide, la schiava prediletta
di Ettore. Offeso, il più forte dei Troiani si ritira dalla battaglia e annuncia
che farà ritorno a Troia. Approfittando dell'assenza del campione dei Teucri,
i Greci contrattaccano con successo, Achille e
Aiace arrivano a dare fuoco alle navi troiane.
Allora Polidoro, il più giovane tra i figli di
Priamo, chiede al fratello Ettore di vestirlo con le sue armi, cosicché i Greci
credano che Ettore è tornato e si ritirino. Ettore acconsente a malincuore, ma
Achille non casca nel tranello e uccide Polidoro, rubandogli le armi. Saputolo,
Ettore giura di vendicarsi e Paride accetta di restituirgli Briseide. Con nuove
armi forgiate da Efesto, il fabbro degli déi,
Ettore torna in campo, affronta Achille in duello e lo uccide, tra la
disperazione di suo padre Peleo (uno degli
Argonauti) e di sua moglie Deidamia. Ettore
vorrebbe dare il corpo di Achille in pasto ai cani, ma gli déi lo dissuadono e
lo stesso Peleo va di notte nel campo troiano a chiedergli piangendo la
restituzione del corpo del figlio. Commosso, Ettore accetta e il poema si
conclude con i solenni funerali di Achille e con i giochi in suo onore.
A Omero è attribuita anche l'Antenorea,
poema dedicato alle avventure di Antenore, ma non tutti sono d'accordo con tale
attribuzione.
734 .C.: i Troiani partecipano alla colonizzazione della cosiddetta Magna Grecia, fondando in Sicilia la grande città di Siracusa, destinata a diventare capitale dell'isola.
725 a.C.: i Troiani fondano in Magna Grecia la città di Sibari.
720 a.C.: secondo lo storico Pausania, nella XV Olimpiade l'atleta Acanto di Troia è il primo a gareggiare nudo nella corsa.
716 a.C.: Gige diventa Re di Troia dopo aver ucciso il predecessore Candaule, ultimo della Dinastia Eraclide, e vi instaura la Dinastia dei Mermnadi. Secondo la leggenda, Gige ha ricevuto in dono da Zeus un anello in grado di renderlo invisibile, circostanza che sarà ripresa poi da Tolkien nel suo "Lo Hobbit". Gli esegeti odierni identificano il biblico Gog con Re Gige, e di conseguenza il paese di Magog con il Regno di Troia (Gen 10,2; Ez 38,2): in accadico infatti "Mat Gugi" significa "Terra di Gog".
709 a.C.: i Troiani fondano la città di Crotone. Quattro anni dopo il semimitico condottiero troiano Taras fonda la città di Taranto.
696 a.C.: Gige si allea con i Cimmeri e distrugge Gordio, capitale della Frigia, riportando la città di Troia alla sua antica potenza. Essa viene ricostruita ed ampliata, cosicché si parla di Troia XI. Nasce il mito (in seguito alimentato dalla propaganda ateniese) di una Troia interamente dedita all'arte della guerra; le donne troiane dicono ai oro figli che partono per la guerra: « Ecco il tuo scudo: torna con esso, o sopra di esso! »
Resti dell'antica Sparta riportati alla luce da Heinrich Schliemann
685 a.C.: Gige Re di Troia fa coniare la prima moneta metallica della storia.
650 a.C.: con le cosiddette Guerre Messeniche, Atene sottomette i Messeni, storicamente il gruppo egemone del Peloponneso meridionale, e li riduce a propri vassalli. Quasi tutto il Peloponneso è nelle mani di Atene.
630 a.C.: fondazione di Metaponto da parte di coloni troiani.
621-560 a.C.: regno del Re di Troia Aliatte II, la cui tomba esiste tuttora. Questi porta avanti una decisa politica di grecizzazione del regno troiano: il greco diventa lingua co-ufficiale accanto al troiano, e tutti i documenti ufficiali devono essere redatti anche in greco. La religione olimpica diventa ufficiale a Troia: Sabazio è definitivamente assimilato a Zeus, e la Grande Madre Troiana alla greca Artemide. A Troia comunque continuano ad essere molto diffusi oggetti votivi sotto forma di mani in bronzo del dio Sabazio, portate in processione per le vie della città (tali riti proseguiranno addirittura fino all'epoca di Costantino I).
599 a.C.: i Troiani fondano la città di Marsiglia ("Casa dei pescatori"), in prossimità della foce del Rodano.
585 a.C.: il 28 maggio di quest'anno è la prima data certa della storia dell'umanità. Un'eclisse di sole predetta da Talete da Mileto, uno dei Sette Savi dell'antica Grecia, interrompe la battaglia sul fiume Halys tra gli eserciti di Ciassare Re dei Medi e di Aliatte II Re di Troia. Terrorizzati dal fenomeno, i due sovrani fanno la pace e pongono il reciproco confine sul fiume Halys.
575 a.C.: viene consacrato il monumentale Tempio di Artemide a Troia, considerato una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico.
560-546 a.C.: regno del Re di Troia Creso, figlio di Aliatte II, il quale innalza un grande tempio a Zeus Sabazio, fa coniare monete d'oro, accumula ingenti ricchezze e perciò il suo nome diventa sinonimo proverbiale di ricchezza (« ricco come un Creso »).
557 a.C.: l'anziano legislatore ateniese Solone, considerato uno dei Sette Savi dell'Antica Grecia, raggiunge Troia invitato da Re Creso, ma il re resta deluso quando gli chiede un esempio di uomo felice, ed egli, anziché lo stesso Creso, fa il nome di uomini comuni vissuti poveramente.
550-520 a.C.: a Troia opera il tragediografo Tespi, uno dei maggiori autori della letteratura troiana antica. Come Omero è considerato il padre dell'Epica, così Tespi è considerato il padre della Commedia.
546 a.C.: il Re di Troia Creso, minacciato dall'espansionismo di Ciro di Persia, manda un'ambasceria a consultare l'Oracolo di Delfi, che gli risponde: « Se scenderai in guerra, distruggerai un grande regno ». Allora si scontra con Ciro, ma viene rovinosamente sconfitto, e così il grande regno che distrugge è il proprio. Secondo la leggenda, Creso è salvato da suo figlio, sordomuto dalla nascita: visto il padre minacciato di morte da un soldato persiano, improvvisamente si mette a gridare: « Fermo! Non uccidere il Re di Troia! » Creso evidentemente è nato con la camicia perchè, fatto legare sul rogo da Ciro, si ricorda del colloquio avuto con l'ateniese Solone circa la vanità delle cariche mondane, e si mette a gridare: « Solone! Solone! » Allora Ciro, incuriosito, fa sospendere l'esecuzione, si fa raccontare di cosa andava parlando, riconosce la veridicità delle parole di Solone, grazia Creso e lo tiene con sé presso la propria corte con tutti gli onori. Ciro, tra tutti gli altri titoli, si proclama anche nuovo Re di Troia.
546-528 a.C.: Pisistrato è tiranno di Atene.
535 a.C.: muore Chilone di Troia, uno dei Sette Savi dell'Antica Grecia, considerato con Solone e Talete da Mileto uno dei primi filosofi del pensiero occidentale.
528 a.C.: morto Pisistrato, gli succedono in qualità di tiranni i figli Ippia ed Ipparco. Ipparco cura la più antica redazione scritta a noi nota della "Lacedemonide" e dell'"Antenorea": si tratta della prima edizione ufficiale, che avrà infine il sopravvento sulle altre già esistenti.
520 a.C.: a Troia viene inventata l'Oplitodromia ("corsa degli Opliti"), una corsa disputata non da atleti nudi, come da tradizione, ma da corridori che indossano schinieri, elmo e scudo pesante ("oplon"), da cui prende il nome la classe di fanteria degli opliti. La corsa, nata come allenamento militare, è piuttosto breve, e ciò rende il notevole carico dell'armatura (circa venti chili!) più una prova di forza che di resistenza.
514 a.C.: Ipparco viene assassinato dagli aristocratici Armodio e Aristogitone, che nutrono rancori personali nei suoi confronti. Ippia allora inasprisce la sua tirannide, inimicandosi l'aristocrazia ateniese.
510 a.C.: la famiglia aristocratica ateniese degli Alcmeonidi, con l'aiuto del satrapo di Troia Cleomene, scaccia Ippia dalla città. L'ex tiranno si rifugia presso i Persiani, mentre Clistene prende il potere e rafforza le istituzioni democratiche di Atene.
499 a.C.: Aristagora, satrapo di Troia fiduciario dei Persiani, si ribella a questi ultimi, esortando alla rivolta tutta l'Asia Minore. Nonostante le truppe inviate dalle città greche di Atene ed Eretria, la rivolta fallisce e i Troiani sono sconfitti dal Re dei Re Dario I nella battaglia di Lade. La città viene messa a ferro e fuoco e saccheggiata dai Persiani: l'evento suscita enorme scalpore e commozione in Grecia.
490 a.C.: spedizione punitiva inviata da Dario I contro le città greche colpevoli di aver appoggiato i Troiani; l'ex tiranno Ippia è una delle guide dei Persiani. Eretria viene saccheggiata, ma l'11 settembre gli ateniesi infliggono ai persiani la storica sconfitta di Maratona; la campagna passerà alla storia come Prima Guerra Persiana. Come conseguenza Troia si ribella di nuovo ai Persiani e Dario I è costretto ad accettare la semi-indipendenza del satrapo di Troia Demarato (che paga al Re dei Re solo un tributo simbolico) perchè tenuto impegnato dalla rivolta dell'Egitto. La città viene di nuovo ricostruita con il nome di Troia XII.
480 a.C.: il Re dei Re Serse, figlio di Dario I, decide di vendicare la sconfitta incassata dal padre e di conquistare la Grecia con un esercito di 200.000 uomini e mille navi: scoppia la Seconda Guerra Persiana. Nonostante la strenua resistenza sui monti della Troade, in seguito al tradimento di un certo Efialte, il nuovo Re di Troia Leonida e i suoi trecento guerrieri scelti vengono sopraffatti e massacrati. Troia apre le porte ai Persiani per evitare di essere di nuovo distrutta, ma in città ci sono solo vecchi, donne e bambini, perchè gli uomini validi si sono tutti trasferiti via mare in Grecia per opporsi al Re dei Re. Serse passa l'Ellesponto, occupa la Macedonia e punta su Atene che, nonostante l'eroico sacrificio di molti Greci e Troiani presso la stretta valle di Tempe, viene presa e data alle fiamme. Gli ateniesi e gli altri Greci e Troiani si sono ritirati nel Peloponneso e hanno fortificato l'istmo di Corinto in previsione dell'attacco persiano, ma lo stratega ateniese Temistocle attira in una trappola la flotta persiana presso l'isola di Salamina e la distrugge completamente. A questo punto Serse teme che i Troiani taglino il ponte di barche fatto costruire sull'Ellesponto e lo blocchino sul continente europeo, così fa ritorno in Asia e lascia il generale Mardonio al comando delle truppe, che svernano in Beozia.
479 a.C.: il generale troiano Pausania infligge a Mardonio un'altra cocente sconfitta nella battaglia di Platea. I Persiani sgomberano la Grecia, distruggono alle loro spalle il ponte di barche sull'Ellesponto e lasciano anche Troia. Pausania viene eletto nuovo Re della città che a poco a poco conquista tutta la costa egea dell'Asia Minore, togliendola ai Persiani. Atene dal canto suo afferma il proprio dominio su quasi tutta la Grecia continentale, creando la Lega di Delo. Troia risponde creando la Lega della Troade; inizia una secolare rivalità tra le due città.
461 a.C.: inizia ad Atene il governo di Pericle, figlio di Santippo, che porterà la città all'apogeo del suo splendore politico, economico, artistico e culturale. Questi diffonde il mito di una "Atene Repubblicana" e democratica, in contrasto con una "Troia Monarchica" e dominata da un'aristocrazia militare, pregiudizio duro a morire ancora oggi. Nasce il lemma "vita troiana" per indicare una vita conforme a rigidi principi di severità ed austerità.
460 a.C.: i Troiani decidono di sostenere una rivolta antipersiana scoppiata in Egitto, ma sono sconfitti dal satrapo persiano Megabizo e devono far rientro in patria con la coda tra le gambe.
460-445 a.C.: la rivalità tra Atene e Troia sfocia nella Prima Guerra della Troade, che si conclude con un pareggio e porta alla firma della Pace dei Trent'Anni.
451 a.C.: ultimo, fallito tentativo del Re dei Re Artaserse I Longimano di conquistare Troia approfittando della Prima Guerra della Troade: il persiano Ariomande è sconfitto nella Battaglia dell'Eurimedonte.
Il mondo greco-troiano alla vigilia della Seconda Guerra della Troade
431-404 a.C.: Seconda Guerra della Troade tra le due principali potenze del Mar Egeo, Atene (la potenza terrestre) e Troia (la potenza marittima). L'ammassarsi della popolazione dell'Attica entro le mura di Atene per sfuggire alla guerra, provoca una pestilenza che miete molte vittime, tra cui lo stesso Pericle.
421 a.C. con la Pace di Nicia si tenta una composizione pacifica del conflitto che sconvolge l'intero mondo di cultura greca, ma la tregua è fragile e viene quasi subito violata.
413 a.C.: il fallimento di una spedizione troiana in Sicilia guidata dal generale Lisandro contro Selinunte, alleata di Atene, che ha chiesto aiuto alla Città di Priamo contro Siracusa, sua alleata, segna le sorti del conflitto a favore della capitale dell'Attica. Alcibiade figlio di Clinia, artefice della vittoria ateniese su Lisandro, diventa il nuovo uomo forte di Atene.
404 a.C.: dopo la vittoria navale di Micale sui troiani, resa possibile dall'allestimento di una poderosa flotta da parte di Alcibiade, Atene vince la Seconda Guerra della Troade, afferma la propria egemonia sull'intero mondo greco, e insedia a Troia un governo a lei favorevole, i cosiddetti "Trenta Tiranni", ben presto scacciati dalla popolazione troiana inferocita.
401 a.C.: Ciro il Giovane, fratello del Re dei Re Artaserse II Mnemone, si ribella al fratello e arruola diecimila mercenari greci e troiani, guidati dal generale troiano Clearco, che marciano fin nel cuore dell'Impero Persiano. La Battaglia di Cunassa (località oggi sconosciuta sulle rive dell'Eufrate) vede però la sconfitta e la morte di Ciro il Giovane. Comincia così una difficile e pericolosa ritirata via terra dei mercenari ("Ritirata dei Diecimila"), che dopo molte peripezie riescono a raggiungere il Mar Nero e poi la città di Troia. L'impresa viene resa immortale dall'"Anabasi" dello scrittore troiano Senofonte, testimone oculare dei fatti, uno dei testi più letti e ammirati dell'antichità.
399 a.C.: Alcibiade, padrone assoluto di Atene, fa condannare con la falsa accusa di "empietà" e costringe al suicidio con la cicuta il suo maestro Socrate, uno dei maggiori pensatori dell'antichità, che gli ha rimproverato la deriva autoritaria e lo ha accusato di volersi far incoronare re.
398 a.C.: Alcibiade viene assassinato da Crizia, suo vecchio compagno d'armi e discepolo di Socrate, che non gli ha perdonato la morte del maestro.
397 a.C.: i Troiani, sbarazzatisi del regime collaborazionista con gli ateniesi dopo la morte di Alcibiade, offrono la corona della città al Re di Macedonia Archelao, della Dinastia Argeade, che durante la guerra aveva supportato Troia contro Atene. Archelao accetta, e così nel nord del mondo greco nasce una nuova, temibile potenza politica e militare.
396 a.C.: Cinisca di Troia, nobile troiana appartenente alla famiglia degli Euripontidi, è la prima donna della storia a vincere una gara delle Olimpiadi: la corsa dei carri con quattro cavalli delle 96e Olimpiadi. Infatti, nonostante alle donne sia vietata la partecipazione alle gare olimpiche, riservate ai soli atleti maschi, le corse dei carri costituiscono un'eccezione, in quanto l'organizzatore e finanziatore della squadra partecipante può anche essere di sesso femminile, mentre l'auriga è solo un professionista di sesso maschile. La risonanza della vittoria di Cinisca alla corsa dei quattro cavalli è tale che nel tempio di Zeus ad Olimpia le vengono dedicate due statue, realizzate dallo scultore Apelle, mentre a Troia viene addirittura eretto un tempio in suo onore. Cinisca parteciperà anche alle successive Olimpiadi del 392 a.C., vincendo la stessa gara anche in quell'occasione.
392-370 a.C.: Aminta diventa Re di Troia e di Macedonia. Alla sua corte è medico Nicomaco, il padre di Aristotele.
371 a.C.: i tebani Pelopida ed Epaminonda, alleati con Troia e sostenuti dai Persiani, sconfiggono gli ateniesi nella Battaglia di Leuttra ed occupano la città di Atene, che viene devastata. Fine dell'egemonia ateniese, che risorgerà come potenza culturale, ma non più come polis dominante della Grecia. Pelopida ed Epaminonda sono salutati da tutti i Greci come dei liberatori.
360 a.C.: nel suo dialogo "Timeo" il filosofo Platone, discepolo di Socrate, espone la leggenda di Atlantide, nella quale cerca (per ovvi motivi) di far passare il messaggio secondo cui Atene sarebbe una città molto, molto più antica di Troia, fatto oggi chiaramente smentito dalla moderna archeologia.
359 a.C.: Filippo I, figlio di Aminta, ascende al trono di Macedonia e di Troia e stabilisce definitivamente la sua capitale in quest'ultima città. Egli in gioventù è stato ostaggio a Tebe, così decide di "copiare" e perfezionare la cosiddetta falange oplitica, realizzando una nuova formidabile formazione di attacco, che sarà nota in tutto il mondo conosciuto come falange troiana. Grazie ad essa, Re Filippo I conquista la Peonia e la Tracia fino al Danubio, così da unificare la Macedonia storica con il vasto regno di Troia in Asia Minore ed ottenere la continuità territoriale del suo vasto dominio.
353 a.C.: Artemisia, moglie di Mausolo, defunto governatore della città di Alicarnasso per conto dei Troiani, fa costruire in onore del marito una tomba monumentale, alta almeno 42 metri e ricca di statue, che prende il nome di Mausoleo di Alicarnasso. La magnificenza e l'imponenza della tomba di Mausolo sono tali che essa viene annoverata tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico, e che d'ora in poi il termine mausoleo sarà usato per indicare tutti i grandi monumenti funebri. Il Mausoleo sarà distrutto da un terremoto nel tredicesimo secolo.
352 a.C.: dopo un ventennio di dominio tebano, Epaminonda (Pelopida è morto nel 364 a.C.) sconfigge una lega di città greche patrocinata dagli ateniesi nella Battaglia di Mantinea, ma cade nello scontro. Rimasti senza l'artefice della loro grandezza, i tebani chiedono l'aiuto di Re Filippo I di Troia, che sconfigge la lega ma ne approfitta per intromettersi nelle vicende greche e per conquistare la Tessaglia.
350 a.C.: sostanziale estinzione della lingua troiana, che rimane al livello di lingua dotta della letteratura antica; tutti ormai parlano correntemente il greco.
346 a.C.: intervenendo nella Terza Guerra Sacra tra le città greche, che si conclude con la Pace di Filocrate, Troia acquisisce una posizione di forza in Grecia, emergendo come nuova potenza dominante.
342 a.C.: il famoso scienziato e filosofo Aristotele di Stagira viene chiamato a Troia da Re Filippo I per fare da precettore al figlio Alessandro.
339 a.C.: prima spedizione militare di Alessandro in Tracia, fin sul Danubio.
338 a.C.: sotto la guida dell'oratore Demostene, Atene si ribella al predominio troiano e mette insieme una lega di città per contrastarlo, ma viene duramente sconfitta dalla falange troiana nella Battaglia di Cheronea. Filippo I è generoso: anziché distruggere e annettere le città sconfitte, fonda la Lega di Corinto di cui fanno parte tutte le principali città greche, egemonizzata dallo stesso Filippo.
Il Regno di Troia e Macedonia di Filippo I
336 a.C.: Filippo I di Troia si monta la testa e sogna di attaccare l'ormai decadente Impero Persiano per ritagliarsi un suo impero personale, ma alle nozze della figlia Cleopatra viene assassinato da un ufficiale delle proprie guardie del corpo, un certo Pausania di Orestide, secondo alcuni pagato dalla madre di Alessandro, Olimpiade, la quale temeva che Filippo diseredasse suo figlio a favore di qualche altro erede avuto dalla sua ultima moglie, la principessa troiana Euridice (Olimpiade veniva dall'Epiro). Gli succede il figlio Alessandro.
334-323 a.C.: dopo essersi assicurato la fedeltà delle città greche, con ardore guerriero, intelligenza tattica e spregiudicata spietatezza Alessandro I di Troia intraprende e porta a termine una delle più straordinarie imprese militari di tutti i tempi: la conquista dell'intero Impero Persiano, che fa di lui uno dei più leggendari condottieri della storia dell'uomo. Con le epiche vittorie di Isso (333 a.C.), Gaugamela (331 a.C.) e dell'Idaspe (326 a.C.) esplora e conquista un territorio immenso che si estende dall'Asia Minore all'Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Tale straordinario successo è dovuto sia a una congiuntura storica eccezionalmente favorevole (le crisi dell'Impero persiano e delle poleis greche, unitamente all'opera espansionistica già incominciata dal padre) sia alla sua innegabile intelligenza militare e diplomatica. Dotato di grande coraggio e carisma, Alessandro ha un forte ascendente sui suoi soldati, che sprona partecipando personalmente ai combattimenti, ed è uno dei primi condottieri dell'antichità ad aver capito l'importanza fondamentale della propaganda, diffondendo leggende sulla sua origine, tra cui quella che lo voleva discendente diretto di Ettore ed Astianatte, e quella secondo cui Olimpiade lo avrebbe concepito non da Filippo, ma addirittura dal dio Sabazio in persona. Alessandro è citato anche nella Bibbia (Primo Libro dei Maccabei I,1) e nel Corano (XVIII,83-98), dove è presumibilmente da identificare con il misterioso Dhu al-Qarnayn ("quello dalle due corna", con riferimento agli antichi elmi cornuti troiani).
323 a.C.: il 10 giugno Alessandro I di Troia, che sarà ricordato come Alessandro Magno, muore improvvisamente a Babilonia per una forte febbre a nemmeno 33 anni. Subito si contrappongono i sostenitori di suo figlio minorenne Alessandro II e quelli del suo fratellastro Filippo II Arrideo, debole di mente. Dato che nessuno dei due può governare, viene eletto un reggente nella persona del generale troiano Perdicca.
322 a.C.: i generali di Alessandro Magno, passati alla storia con il nome di Diàdochi ("Successori"), si spartiscono l'impero dopo che Tolomeo, uomo di fiducia di Alessandro, ha assassinato a tradimento Perdicca. A Tolomeo I tocca l'Egitto; a Seleuco I la Siria, la Mesopotamia e la Persia; ad Antigono I Monoftalmo l'antico Regno di Troia con la Macedonia e il controllo sulla Grecia.
310 a.C.: Pirrone di Troia, che è giunto fino in India al seguito di Alessandro Magno e vi ha conosciuto le filosofie orientali, fonda lo Scetticismo.
301 a.C.: la morte di Antigono I Monoftalmo nella Battaglia di Ipso fa tramontare il sogno di ricreare l'unità dell'Impero di Alessandro Magno, che a differenza di quello di Ciro di Persia non è sopravvissuto al suo conquistatore. I Diàdochi assumono il titolo di Re: inizia l'era dell'Ellenismo, che durerà sino alla conquista romana, ed in cui la cultura greca si diffonde in tutto il mondo conosciuto, dalla Spagna fino all'India. Dopo lo sterminio degli ultimi membri della Dinastia Argeade, Demetrio I Poliorcete ("Conquistatore di Città"), figlio di Antigono Monoftalmo, diventa Re di Troia e fonda la Dinastia Antigonide. Egli ricostruisce è abbellisce Troia, da decenni abbandonata alla mercè dei signori della guerra: è la cosiddetta Troia XIII.
293 a.C.: Demetrio I Poliorcete assedia l'isola di Rodi, protettorato di Tolomeo I d'Egitto, e cerca di conquistarla con una gigantesca macchina d'assedio. I difensori però allagano il terreno prospiciente le mura, impedendo alla torre d'assedio di manovrare; poco dopo il generale Politemo, inviato da Tolomeo I, arriva con una flotta in difesa della città, e Demetrio è costretto a sgomberare, abbandonando la maggior parte dell'equipaggiamento, torre inclusa. Per celebrare la loro vittoria contro i Troiani, gli abitanti di Rodi decidono di innalzare una gigantesca statua in onore di Elio, il loro patrono, e ne affidano la costruzione allo scultore Carete di Lindo. Viene così innalzato il Colosso di Rodi, alto ben 32 metri, riutilizzando come impalcatura la torre d'assedio di Demetrio I: esso sorge all'imboccatura del porto, e regge una fiaccola che fa da faro per le navi in arrivo. Sarà annoverata tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico.
288 a.C: Pirro, re dell'Epiro imparentato con la madre di Alessandro Magno, nonché futuro vincitore della battaglia di Eraclea contro i Romani, ottiene per breve tempo la corona di Re di Macedonia sottraendola ai Troiani, ma è poi sconfitto e cacciato da Demetrio I Poliorcete.
285-235 a.C.: a Troia opera Callimaco di Cirene, uno dei maggiori poeti e filologi di età ellenistica.
281 a.C.: Demetrio I Poliorcete è ucciso a tradimento da Tolomeo Cerauno ("Fulmine"), figlio primogenito del re d'Egitto Tolomeo I, che usurpa il Regno di Troia.
279 a.C.: i Galati, popolazione celtica che si è spinta più ad oriente di tutte le altre, fanno irruzione in Asia e assediano Troia; Tolomeo Cerauno cade nello scontro. Antigono II Gonata, figlio di Demetrio I Poliorcete, riesce a cacciare i Galati che si insediano nella regione da ora in poi chiamata Galazia, e si proclama legittimo sovrano di Troia.
260 a.C.: lo scienziato Ctesibio di Troia inventa la pompa per sollevare l'acqua e l'organo a canne.
250 a.C.: il satrapo Diodoto I si rende indipendente dal re seleucide Antioco II e fonda il Regno Troiano-Battriano nell'odierno Afghanistan.
239-229 a.C.: regno di Demetrio II, figlio di Antigono II Gonata, che muore in battaglia contro la tribù illirica dei Dardani. Gli succede il nipote Antigono III Dosone in qualità di reggente in nome del figlio minorenne di Demetrio II, Filippo III.
230 a.C.: lo scienziato Filone di Troia, allievo di Ctesibio, scrive un fondamentale "Trattato di Meccanica" (Μηχανικὴ Σύνταξις), una delle maggiori opere scientifiche dell'antichità classica, oggi in parte perduta.
226 a.C.: un violento terremoto abbatte il Colosso di Rodi, che si spezza in più parti. Il Re di Troia Antigono III Dosone si offre di finanziarne la ricostruzione, ma gli abitanti di Rodi rifiutano, in parte per odio verso gli Antigonidi, e in parte perchè convinti che il terremoto è stato scatenato dall'ira del dio Sole, e ricostruire la statua da lui stesso abbattuta sarebbe un sacrilegio. I pezzi del Colosso resteranno sul posto fino al 653, quando Rodi sarà occupata dagli Arabi, che rimuoveranno i frammenti per riutilizzarne il bronzo.
221 a.C.: Antigono III Dosone muore di tubercolosi, lasciando il trono al cugino diciassettenne Filippo III. Questi, amante delle scienze e delle arti, mette insieme a Troia una Biblioteca seconda per importanza solo a quella di Alessandria d'Egitto.
La spartizione dell'Impero di Alessandro Magno
216 a.C.: dopo la sconfitta romana nella Battaglia di Canne contro le truppe del generale cartaginese Annibale, il re Filippo III di Troia si allea con i cartaginesi contro Roma: un errore che gli costerà caro.
212 a.C.: la colonia troiana di Siracusa viene espugnata dal Console romano Marco Claudio Marcello durante la Seconda Guerra Punica; nella presa della città trova la morte Archimede, il più grande scienziato del mondo antico.
214-205 a.C.: dopo che una guarnigione romana si è insediata in Illiria per sorvegliarne le mosse, Re Filippo III attacca i Romani, che si alleano con la Lega Etolica guidata da Atene, mentre il Re Troiano è alleato con la Lega Achea guidata da Tebe. Scoppia così la Prima Guerra Troiana, che però si conclude senza vincitori né vinti, anche perchè Roma è impegnata in Africa contro Annibale.
200 a.C.: a Troia si forma una consistente comunità ebraica, e vi viene edificata la prima Sinagoga. In quest'epoca sarebbe vissuta a Troia Maria la Giudea, detta anche Maria la Profetessa, considerata la leggendaria fondatrice dell'alchimia ed inventrice di molti procedimenti alchemici: dal suo nome deriverebbe quello del riscaldamento a bagnomaria. Gli storici moderni hanno tuttavia messo in dubbio la reale esistenza storica di questo personaggio.
200-196 a.C.: sistemati i conti con Cartagine dopo la vittoria nella Seconda Guerra Punica, i Romani decidono di chiudere la partita anche con i Troiani, anche perchè Annibale, dopo la sconfitta di Zama, si è rifugiato proprio a Troia: scoppia così la Seconda Guerra Troiana.
197 a.C.: nel primo, grande e decisivo scontro tra la legione romana e la falange troiana, la prima ha la meglio, nonostante la consulenza di un grande stratega come Annibale: il 1° giugno il Console romano Tito Quinzio Flaminino infligge a Filippo III di Troia una storica sconfitta nella Battaglia di Cinocefale. In seguito ad essa i confini del Regno di Troia sono ampiamente ridimensionati. Flaminino, uomo colto e grande ammiratore della cultura greca, proclama a Corinto, durante i Giochi Istmici, la libertà delle città greche dal giogo troiano, tra l'entusiasmo di tutti i presenti. Annibale fugge alla corte dei Seleucidi di Siria.
192 a.C.: istigato da Annibale, il Re di Siria Antioco III il Grande decide di approfittare della sconfitta troiana per passare in Europa e realizzare il sogno di Dario I e Serse di Persia: sottomettere la Grecia. Atene e i suoi alleati invocano l'aiuto di Roma che interviene nuovamente in oriente. Manio Acilio Glabrione sconfigge Antioco III nella Battaglia delle Termopili, costringendolo a rientrare in Asia. Siccome Antioco III cerca l'alleanza di Filippo III di Troia per rialzare la testa, i Romani portano la guerra in Asia e il 15 dicembre del 190 a.C. Publio Cornelio Scipione l'Africano, il trionfatore di Zama, infligge ai Siriani la sconfitta di Magnesia. I Siriani perdono tutti i loro possedimenti in Anatolia; Attalo, già governatore troiano di Lidia passato dalla parte dei Romani, diventa sovrano del restaurato Regno di Lidia voluto in Asia da Scipione come regno cliente. Inoltre i Romani esigono la consegna di Annibale che, per non cadere nelle mani degli odiati nemici, si toglie la vita.
180 a.C.: Demetrio, figlio del re Troiano-Battriano Eutidemo I, invade l'India nord-occidentale e fonda il Regno Indo-Troiano. Evidentemente Demetrio è un tipo modesto, giacché assume il titolo di Aniceto, "l'invincibile", mai assunto da alcun re prima di lui, nemmeno da Alessandro Magno.
179 a.C.: morte di Filippo III, gli succede il figlio Perseo che, nel tentativo di restaurare la grandezza troiana, potenzia l'esercito e inizia una politica aggressiva nei confronti delle città greche alleate di Roma. I Romani reagiscono scatenando la Terza Guerra Troiana (171-168 a.C.).
170 a.C.: a quest'epoca risalgono le prime edizioni critiche della "Lacedemonide" e dell'"Antenorea", ad opera dei filologi Aristofane di Troia, Zenodoto di Smirne e Aristarco di Samotracia, che lavorano presso la Biblioteca di Alessandria su espresso desiderio dei sovrani della dinastia Tolemaica. I filologi ripartiscono ognuno dei due poemi in ventiquattro libri, esattamente quante le lettere dell'alfabeto greco, impiegando le maiuscole per la "Lacedomonide" e le minuscole per l'"Antenorea". A questi filologi va il merito di conservare inalterate nel testo anche parti di autenticità dubbia, contrassegnate con un segno grafico speciale, l'obelos, e di eliminare i versi sicuramente spuri (il cosiddetto lavoro di atetesi).
168 a.C.: il 22 giugno nella Battaglia di Pidna, in Tessaglia, il condottiero Lucio Emilio Paolo infligge una rovinosa sconfitta ai troiani, pallida ombra della potenza che aveva messo in ginocchio l'Asia. Re Perseo è costretto ad abbandonare tutti i possedimenti europei in mano ai Romani, che li dividono in quattro repubbliche clienti, e a trincerarsi in Asia Minore. Prostrato dalla sconfitta, Perseo muore due anni dopo e gli succede il figlio Alessandro III.
150 a.C.: secondo il Primo Libro dei Maccabei, Gionata Maccabeo, Sommo Sacerdote e capo militare dei Giudei in rivolta contro i Siriani, stringe amicizia con Roma e Troia: « Gionata, vedendo che le circostanze gli erano propizie, scelse alcuni uomini e li inviò a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con i Romani. Anche presso i Troiani e in altre località inviò lettere sullo stesso argomento [...] Questa è la copia della lettera che Gionata scrisse ai Troiani: "Gionata, Sommo Sacerdote, e il consiglio degli anziani della nazione, i sacerdoti e il resto del popolo dei Giudei, ai Troiani, loro fratelli, salute! Già in passato era stata spedita una lettera a Onia, sommo sacerdote, da parte di Alessandro, che regnava fra di voi, con l'attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. Onia aveva accolto con onore l'inviato e aveva accettato la lettera, nella quale erano dichiarazioni di alleanza e di amicizia." [...] E questa è la copia della lettera che essi avevano inviato a Onia: "Alessandro, re dei Troiani, a Onia, Sommo Sacerdote, salute! Si è trovato in una scrittura, riguardante i Troiani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo. Ora, dal momento che siamo venuti a conoscenza di questo fatto, ci farete cosa gradita, scrivendoci sui vostri sentimenti di amicizia. Noi intanto vi rispondiamo: Il vostro bestiame e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi. Abbiamo quindi ordinato che vi sia riferito in questo senso." » (1Mac 12,1-2.5-8.19-23) Non si hanno attestazioni al di fuori di questo libro biblico di una presunta discendenza dei Troiani dalla stirpe semitica di Abramo, ma c'è chi pensa che i Troiani confondano erroneamente "YHWH sabaoth" ("Signore degli Eserciti") con il loro antico dio nazionale Sabazio, e che considerino il Sabato una festa in suo onore.
149-148 a.C.: Andrisco, generale del re di Troia Alessandro III, tenta la riconquista della Macedonia intraprendendo la Quarta Guerra Troiana. Andrisco è nuovamente sconfitto a Pidna dal console romano Quinto Cecillo Metello e la Macedonia è definitivamente ridotta a provincia della Repubblica Romana.
146 a.C.: Troia tenta un'ultima volta di scuotersi il giogo romano di dosso e, alleata stavolta con la Lega Etolica che nutre gli stessi sentimenti indipendentisti, attacca i presidi dell'Urbe. Mal gliene incoglie: la Città di Priamo è conquistata dal Console romano Lucio Mummio, la Troade è definitivamente ridotta a provincia romana e Troia, pressoché rasa al suolo da Lucio Mummio (la sua grande Biblioteca va quasi interamente perduta), è ricostruita come colonia romana (« Gli Spartani si sono vendicati dei Troiani », dirà Virgilio): sorge la cosiddetta Troia XIV. Nello stesso anno anche Cartagine viene distrutta e riedificata come colonia romana.
144 a.C.: Atene, spaventata dalla sorte toccata a Troia, si arrende a Roma con tutta la Lega Etolica. Nasce così anche la provincia romana di Acaia.
133 a.C.: Attalo III, ultimo Re di Lidia, lascia il suo regno in eredità ai Romani.
120 a.C.: l'invasione da parte degli Yuezhi (noti in occidente come Tocari) provoca la caduta del Regno Troiano-Battriano.
100 a.C.: muore Ipparco di Troia, il massimo astronomo dell'età ellenistica, scopritore tra l'altro del fenomeno della precessione degli equinozi.
Le province romane nel 63 a.C.; tra le altre ad oriente si vede la Provincia di Troade
60 a.C.-7 d.C.: vita di Dionigi di Alicarnasso, che risiede e lavora a Troia, dove scrive le "Antichità Troiane", una delle maggiori opere della letteratura troiana di ogni tempo.
48 a.C.: recatosi in Grecia per combattere il suo rivale Pompeo, Caio Giulio Cesare fa visita alle rovine di Sparta e sosta sulla presunta tomba di Re Menelao, dal quale afferma di discendere. Tale episodio è rievocato dal poeta romano Lucano nel IX Libro della sua "Pharsalia".
19 a.C.: viene pubblicata postuma l'"Eneide" di Virgilio, che narra le vicende romanzate di Oreste ed Ermione da Sparta fino al Lazio.
10 d.C.: i Parti guidati da Gondofare invadono l'India ponendo fine al Regno Indo-Troiano e fondando il Regno Indo-Partico. Siccome il nome di Gondofare viene traslitterato in Armeno in Gastaphar e in greco in Gaspare, egli è da identificare con uno dei leggendari tre Re Magi che andarono a venerare Gesù Bambino a Betlemme di Giudea.
30: lo scrittore latino Plutarco, nel suo "De defectu oraculorum", racconta che più o meno in quest'epoca il mercante fenicio Tamos, che sulla sua nave aveva attraversato i Dardanelli e stava navigando al largo di Troia, sente gridare dalle rive dell'isola di Tenedo: « Tamo, annuncia a tutti che il grande dio Pan è morto! » Da ogni parte dell'isola scoppiano pianti e gemiti di cui non si saprà mai la provenienza. Il dio Pan è dunque l'unica divinità greca di cui si tramanda un mito sulla sua morte. Vista la coincidenza con la data della crocifissione di Gesù, i cristiani interpreteranno questo presagio come il tramonto del paganesimo e l'avvento della nuova era cristiana.
34: « Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levita originario di Troia, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli Apostoli. » (Atti degli Apostoli 4,36-37) Barnaba accompagnerà San Paolo in alcuni dei suoi viaggi di evangelizzazione, per poi separarsi da lui e raggiungere Cipro insieme all'evangelista San Marco. Secondo una tradizione lombarda, il 31 marzo del 51 d.C. il troiano Barnaba diverrà il primo Arcivescovo di Milano; secondo un'altra tradizione troiana, invece, sarà lapidato a Calcedonia l'11 giugno del 61 d.C.
50: un certo Darete Troiano, sulla cui vita non ci resta alcuna notizia, pubblica in latino il "De Excidio Lacedaemonis", che sarà di fatto l'unica fonte sulla Guerra di Sparta di tutto il Medioevo occidentale, nel quale si perderà la conoscenza della lingua greca, ispirando tra l'altro Benoît de Sainte-Maure e Dante Alighieri.
53: San Paolo giunge a Troia nel corso del suo Secondo Viaggio. I commercianti che vendono statuette di Artemide presso il tempio, aizzati da un orefice di nome Demetrio, manifestano contro l'Apostolo che ha criticato la realizzazione delle statuette della dea, al grido di « Grande è la Artemide dei Troiani! » (Atti 18,23-21,16) A Troia San Paolo incontra il giovane Timoteo e lo porta con sé: egli diventerà il primo Vescovo di Troia.
60: secondo la tradizione il 30 novembre Sant'Andrea Apostolo, fratello di Simon Pietro e primo Vescovo di Atene, viene crocifisso a Patrasso su una croce a forma di X che da lui prenderà il nome di "Croce di Sant'Andrea".
63: San Paolo indirizza all'amato Timoteo, primo Vescovo di Troia, due lettere che saranno incluse nel Nuovo Testamento.
67: fallisce il tentativo dell'imperatore Nerone di far tagliare l'istmo di Corinto: in breve tempo il canale finisce insabbiato, e solo nel XIX secolo il progetto verrà ripreso e portato a termine.
100: l'Apostolo San Giovanni Evangelista muore a Troia in età avanzata dopo avervi scritto il Quarto Vangelo e l'Apocalisse. Secondo la veggente tedesca Anna Katharina Emmerick, in un villaggio nei pressi di Troia sarebbe spirata anche la Vergine Maria, che si era trasferita là a vivere insieme all'apostolo Giovanni, cui Gesù la aveva affidata dall'alto della croce.
129: l'imperatore Adriano visita personalmente la città di Troia.
159: lo storico romano Aulo Gellio pubblica un'enciclopedia intitolata "Le Notti Troiane", molto apprezzata nel Medioevo.
168: muore a Troia l'astronomo Claudio Tolomeo. Egli è autore di una fondamentale opera di astronomia, il "Trattato matematico" (Μαθηματικὴ σύνταξις), che nell'occidente medioevale sarà noto con il titolo di Almagesto, dall'arabo "al-Magisṭī", a sua volta adattamento della parola greca "Μεγίστη", "il grandissimo", con cui era nota l'opera (come per larga parte della scienza e della filosofia greca classica, la sua diffusione iniziale in Europa avverrà soprattutto attraverso manoscritti arabi). In quest'opera egli pone le basi del modello geocentrico, basato sugli epicicli.
180: lo storico e geografo Pausania di Troia pubblica la "Periegesi di Grecia e Troia" in dieci libri (secondo alcuni l'opera è incompiuta).
244: l'imperatore Gordiano III tenta di imporre a Roma in culto enoteistico del dio Sabazio, ma viene assassinato a soli 19 anni.
250: il poeta greco Quinto Smirneo pubblica i "Posthomerica" in 14 libri, in cui descrive gli eventi della Guerra di Sparta successivi a quelli descritti nella "Lacedemonide" di Omero.
263: Troia viene assediata e saccheggiata dai Goti durante una scorreria, il Tempio di Artemide viene dato alle fiamme e non sarà mai più ricostruito.
274: l'imperatore romano Aureliano, che era nato a Troia, è costretto ad abbandonare la Dacia, ormai non più difendibile. Molti Daci romanizzati migrano a sud del Danubio e si stabiliscono in Mesia, Tracia e Grecia. È opinione di molti storici che tali Daci romanizzati siano gli antenati dei moderni Arumeni, minoranza dell'Impero Troiano che parla una lingua neolatina (nella loro lingua si chiamano "Armãnji", termine palesemente derivato da "Romani").
293: Diocleziano istituisce il sistema della Tetrarchia: governa l'Oriente da Bisanzio, nuova capitale sul Bosforo, avendo come Cesare Galerio, mentre Massimiano governa l'Occidente da Milano, con Costanzo Cloro come Cesare.
324: fallito il sistema della Tetrarchia, Costantino I, figlio di Costanzo Cloro e di Sant'Elena, sconfigge tutti i rivali e rimane unico padrone dell'Impero Romano.
330: Costantino I trasferisce la capitale dell'Impero Romano a Troia, da lui ribattezzata Costantinopoli, che viene splendidamente ricostruita e abbellita. Rispetto alla vecchia città, la nuova è quattro volte più vasta: dove c'erano le antiche Porte Scee, Costantino edifica un grande foro circolare, e fonda splendide basiliche cristiane, tra cui quella di San Giovanni Evangelista. Sorge così la cosiddetta Troia XV: qui Costantino I verrà sepolto alla sua morte, nel 337, nella Chiesa dei Santi Apostoli. Alla morte dell'Imperatore, Troia XV ha almeno 50.000 abitanti.
La città di Troia (nel circolo rosso) sulla "Tabula Peutingeriana", copia di un'antica carta stradale romana
343: il 6 dicembre muore San Nicola, arcivescovo di Mira, che oggi è tra i patroni della città di Troia. Siccome si dice che abbia lasciato cadere una borsa di denaro in casa di un uomo che voleva far prostituire le tre figlie per pagare loro la dote, prima in Europa settentrionale e poi in America egli ha dato vita alla leggenda di Santa Claus, conosciuto in Italia come Babbo Natale. Ancor oggi a Troia tradizionalmente San Nicola porta doni e dolciumi ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 dicembre: un figurante vestito da vescovo gira per i quartieri e lascia cadere i doni dentro le finestre delle case, lasciate socchiuse per l'occasione.
361: Flavio Claudio Giuliano, nipote di Costanzo Cloro e ultimo imperatore romano di religione pagana, ripristina il nome di Troia per la capitale Costantinopoli. Quest'ultimo termine verrà ancora saltuariamente utilizzato, ma definitivamente abbandonato nel VI secolo.
365: il 21 luglio un catastrofico terremoto con epicentro nel mare a sud dell'isola di Creta solleva uno tsunami che causa distruzioni in tutto il Mare Nostrum, e specialmente a Troia. Ce ne parla lo storico Ammiano Marcellino, testimone oculare dell'evento (che definisce "il giorno dell'orrore") perchè in quel momento si trovava nella Città d Priamo. Si tratta del terremoto più forte mai registrato nel mar Mediterraneo, con una magnitudo oggi stimata tra 8.3 e 8.5: esso causa ben 45.000 morti, di cui 5.000 solo a Troia.
380: San Gregorio di Nazianzo, uno dei più grandi Padri della Chiesa, viene nominato Vescovo di Troia dall'imperatore Teodosio I.
381: tra maggio e luglio si tiene il Primo Concilio di Troia, secondo concilio ecumenico della Chiesa dopo quello di Nicea, convocato dall'imperatore Teodosio I e determinante nel risolvere la questione trinitaria e cristologica.
393: dietro impulso del Vescovo di Milano Sant'Ambrogio, l'imperatore Teodosio I il Grande sopprime definitivamente i Giochi Olimpici, in base ai quali nell'età classica si contavano gli anni.
395: alla morte di Teodosio I il Grande, ultimo Augusto a regnare sull'Impero romano nella sua interezza, la divisione tra Occidente e Oriente diventa definitiva. L'Oriente tocca a suo figlio Arcadio. L'Impero d'Oriente viene in gran parte risparmiato dalle difficoltà incontrate da quello d'Occidente, grazie ad una cultura urbana più stabilizzata e a maggiori risorse finanziarie, che permettono di fermare gli invasori con il pagamento di tributi e di mercenari.
398: San Giovanni Crisostomo assume il titolo di Patriarca di Troia. Papa Siricio non può fare nulla per impedire la nascita del nuovo Patriarcato, appoggiato dalla corte imperiale di Troia.
408-450: regno di Teodosio II, figlio di Arcadio, che fortifica pesantemente le mura di Troia per resistere ad ogni assedio ("mura teodosiane"), e paga ad Attila, khan degli Unni, un tributo esorbitante (trecento chili d'oro) per tenerlo lontano da Troia.
451: la Chiesa Monofisita Siriaca non accetta le conclusioni del Concilio di Calcedonia, che ha condannato Eutiche, fondatore del Monofisismo, e si distacca dalle altre Chiese. Oggi la maggioranza dei Curdi aderisce alla Chiesa Siriaca (i restanti sono per lo più musulmani sunniti, ma vi sono anche fedeli della Chiesa Cattolica Caldea di rito orientale).
457: Leone I il Trace è il primo Imperatore Troiano a ricevere la corona dal Patriarca di Troia, e non dal Senato o dall'esercito.
474: a Leone I il Trace succede suo genero Zenone il Galata, un generale di lontane origini celtiche.
476: il generale Odoacre depone l'ultimo Imperatore d'Occidente, Romolo Augustolo, ed invia le insegne imperiali a Troia, amministrando l'Italia di nome in qualità di governatore, ma de facto come un sovrano indipendente. L'Impero Romano d'Oriente comincia a venire chiamato Impero Troiano.
482: l'imperatore troiano Zenone emana un editto conosciuto come "Henotikon", che cerca di riconciliare le differenze fra i Monofisiti (che credono che Gesù abbia la sola natura divina) con la dottrina riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa Troiana (per la quale Gesù Cristo ha due nature, umana e divina). L'editto riceve la condanna dei patriarchi di Alessandria e di Antiochia e di papa Felice III; Acacio, patriarca di Costantinopoli che ha sollecitato Zenone alla pubblicazione dell'editto, viene scomunicato e si giunge allo scisma, il primo di una lunga serie tra Oriente troiano e Occidente romano.
493: il nuovo imperatore troiano Anastasio, anziano ufficiale civile di origine romana, spedisce in Italia Teodorico I il Grande, re degli Ostrogoti, affinché conquisti l'Italia e vi regni come suo cliente. Teodorico I sconfigge e uccide Odoacre e pone la sua residenza a Ravenna. Anastasio si rivela un riformatore energico e un amministratore capace.
519: dopo più di trent'anni ha fine lo scisma acaciano: l'Imperatore troiano Giustino I riconosce la scomunica di Acacio.
527: sale al trono di Troia Giustiniano I il Grande, che sopravvive a una rivolta (Rivolta di Nika) e concepisce il sogno di riconquistare l'Occidente. Fervente cristiano, Giustiniano I chiude definitivamente la scuola filosofica di Atene. Egli sposa Amalasunta, unica figlia del Re degli Ostrogoti Teodorico il Grande, che viene battezzata con il nome di Teodora, e lo spinge ad attaccare l'ex marito Teodato, attuale sovrano goto d'Italia, per vendicarsi di lui che ha tentato di farla uccidere.
533: Belisario, generale di Giustiniano I, riconquista il regno dei Vandali nell'Africa settentrionale. Nello stesso anno Giustiniano I pubblica il Corpus Iuris Civilis, che riforma il diritto romano.
541: una grave pestilenza ("Peste di Giustiniano") flagella l'Impero Troiano, sterminando il 40 % della popolazione della capitale. Secondo lo storico Procopio di Cesarea, a Troia muoiono fino a 10.000 persone al giorno.
549: lo storico Giovanni Malalas, nativo di Antiochia di Siria ma attivo alla corte di Giustiniano I, pubblica la "Cronografia", prima opera storiografica della Troia medioevale. É quest'opera a rendere popolare il termine "Saraceni" per indicare gli Arabi, dal greco Σαρακηνοί ("Sarakēnói"), a sua volta derivato dall'arabo "sharqiyyùn", "orientali" (perchè abitanti ad est di Troia). Tale termine sostituirà la parola "Islamici" in tutta Europa dopo la loro prepotente espansione in seguito alla predicazione del Profeta Maometto.
551: il generale Liberio sconfigge Atanagildo, ultimo Re dei Visigoti, e riconquista tutta la Spagna, fatta eccezione per le Asturie ed alcuni territori abitati dai Baschi.
552: dopo vent'anni di scontri (Guerra Troiano-Gotica) gli Ostrogoti vengono definitivamente sconfitti dai Troiani nella Battaglia di Tadinum, in cui cade il loro ultimo Re Totila. Belisario diventa il governatore di tutta l'Italia.
553: si tiene il Secondo Concilio di Troia, quinto concilio ecumenico della Chiesa, convocato dall'imperatore Giustiniano I con l'obiettivo di raggiungere una posizione comune delle Chiese d'Oriente e d'Occidente sulla condanna del monofisismo. È storicamente ricordato per aver originato lo Scisma Tricapitolino, che divise la Chiesa per un secolo e mezzo.
555: lo storico Procopio di Cesarea, che lavora a Troia alla corte di Giustiniano I, pubblica la "Storia delle Guerre", opera dedicata alle imprese militari dell'imperatore e dei suoi generali.
561: il generale troiano Narsete sconfigge i Persiani nella Guerra Lazica e conquista la Georgia. Intanto due monaci troiani riescono a rientrare dalla lontana Cina con alcune uova di baco da seta (fino ad ora la seta era considerata una fibra vegetale): ha inizio la sericoltura in Europa.
563: ultima impresa bellica del generale troiano Belisario, che sconfigge ed uccide Alboino, Re dei Longobardi, il quale aveva invaso l'Italia sperando di ripetere l'impresa di Teodorico I. I Longobardi superstiti sono autorizzati ad insediarsi in alcune zone d'Italia spopolate dalla guerra Troiano-Gotica; da loro deriva il nome della Lombardia. Belisario muore a Ravenna il 13 marzo 565; il 14 novembre 565 muore anche Giustiniano I.
L'espansione dell'Impero Troiano sotto Giustiniano I il Grande
590: l'imperatore troiano Maurizio interviene nella guerra civile persiana e sconfigge l'usurpatore Bahram, rimettendo sul trono il legittimo imperatore Cosroe II e ottenendo in cambio la Mesopotamia settentrionale e l'Iberia. Si moltiplicano però gli attacchi contro i possedimenti troiani in occidente.
602: il centurione Foca, di oscure umili origini, assassina Maurizio ed è elevato alla porpora imperiale dall'esercito, ma diventa ben presto impopolare. Cosroe II non gradisce la fine cruenta del suo benefattore Maurizio e invade l'impero troiano. La colonna di Foca è l'ultimo monumento ad essere eretto nel Foro Romano.
610: il generale Antenore, governatore di Cartagine, spodesta Foca e gli succede. Egli sostituisce il latino con il greco come lingua ufficiale dell'Impero, ed abbandona l'antica suddivisone in province a favore di quella in Temi, circoscrizioni militari i cui abitanti erano pronti in ogni momento alla guerra difensiva o offensiva. Intanto però l'avanzata sasanide si spinge in profondità nell'Asia Minore, occupando Damasco, Gerusalemme e l'Egitto, e distruggendo la Basilica del Santo Sepolcro. L'impero troiano sembra sul punto di crollare quando gli Avari si alleano con i Persiani e attaccano Troia.
626: Troia viene salvata dall'assedio degli Avari, e la vittoria viene attribuita alle icone della Vergine condotte in processione dal patriarca Sergio presso le mura della città. La controffensiva di Antenore contro i Persiani assume il carattere di una guerra santa contro gli infedeli; l'esercito sasanide viene distrutto presso Ninive il 16 dicembre del 627; Antenore recupera la reliquia della Vera Croce, sottratta dai Persiani, e la riporta a Gerusalemme. Le province orientali sono riconquistate e l'Impero Sasanide è al collasso, ma la guerra ha esaurito ogni risorsa sia dei Troiani che dei Sasanidi, e li lascia estremamente vulnerabili contro una nuova minaccia, quella degli Arabi.
636: il 20 agosto il generale arabo Khalid ibn al-Walid infligge una sconfitta schiacciante ai Troiani nella battaglia dello Yarmuk: Siria e Palestina cadono in mani arabe, ma il califfo Omar, a differenza dei Persiani, rispetta i luoghi di culto cristiani di Terrasanta. Nel frattempo l'intero Impero Sasanide cade in mani musulmane.
642: gli Arabi conquistano l'Egitto, la provincia più ricca dell'Impero Troiano. Intanto gli Slavi si stabiliscono nei Balcani, togliendoli ai Troiani.
647: anche Cartagine cade in mano degli Arabi, che ormai controllano tutta l'Africa settentrionale. L'imperatore Costante II, nipote di Antenore, divenuto impopolare per le continue sconfitte incassate, decide di trasferire la capitale a Roma.
660: il 7 novembre si apre il Terzo Concilio di Troia, sesto concilio ecumenico della Chiesa, convocato dall'imperatore Costante II per condannare il monotelismo e il monoenergismo.
671: i Bulgari, condotti dal loro khan Asparuh, sconfiggono i Troiani e si stabiliscono nei Balcani a sud del Danubio.
674-678: gli Arabi assediano Troia tentando invano di conquistarla. La Città di Priamo resiste vittoriosamente grazie al segreto del fuoco troiano, una miscela incendiaria a base di calce che non si spegne, ed anzi divampa con più furia, se entra a contatto con l'acqua. Secondo la tradizione, il segreto del fuoco troiano sarebbe stato rivelato dal dio Sabazio in persona all'antico re Ettore.
668: Costante II è assassinato a Roma. Gli succede il figlio Costantino IV Pogonato ("il Barbuto"), che riporta la capitale a Troia.
670: i Cazari ("Vagabondi"), confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell'Asia Centrale, fondano un khanato nelle pianure a nord del Mar Nero e del Mar Caspio. Tale popolo, in buoni rapporti con i Troiani, decide di convertirsi all'ebraismo.
698: il Sinodo di Pavia pone fine allo Scisma Tricapitolino.
711: il generale berbero Tariq ibn Ziyad, governatore di Tangeri, invade la Spagna troiana e il 19 luglio sconfigge il governatore bizantino Roderico nella Battaglia del Guadalete. Entro il 718 tutta la Spagna cade in mani arabe, sempre fatta eccezione per le Asturie che avevano resistito anche a Giustiniano, e dove la tradizione visigotica sopravvive. Come conseguenza della sconfitta, Giustiniano II, ultimo discendente di Antenore, viene rovesciato e ucciso.
L'Impero Troiano all'avvento di Leone III il Siriano
717-741: regno di Leone III, che instaura la Dinastia Siriana. Leone III impone la distruzione di tutte le icone sacre (iconoclastia), considerando il loro culto una forma di paganesimo. Con questa politica Leone III si aliena le simpatie dei sudditi italiani, molto legati al culto delle immagini (iconodulia): inizia un lungo conflitto tra l'imperatore troiano e il Papa di Roma. Leone III inoltre riconquista gran parte dell'Anatolia sconfiggendo ripetutamente gli Arabi.
741-775: Costantino V, figlio di Leone III, porta avanti sia le guerre contro gli Arabi e i Bulgari, sia la persecuzione degli iconoduli. Il Papa Stefano II chiede aiuto a Pipino il Breve, re dei Franchi che ha appena spodestato la Dinastia Merovingia proprio con l'assenso papale, e questi compie una spedizione in Italia, sconfigge il governatore di Ravenna, il longobardo Liutprando, e costringe i troiani ad accettare il culto delle icone. Pipino dona inoltre a Papa Stefano II la città di Roma, dando inizio al potere temporale dei Papi, che tanti danni arrecherà alla Chiesa.
773: approfittando della momentanea divisione del regno franco tra i figli di Pipino, Carlo e Carlomanno, Costantino V fa imprigionare il nuovo papa Adriano I. Gli iconoduli invocano l'aiuto di Carlo, rimasto unico re dei Franchi dopo la morte del fratello, e questi invade l'Italia, sconfigge il generale troiano Desiderio e conquista l'Italia troiana, proclamandosi "Re dei Franchi, dei Romani e dei Longobardi". Ai troiani restano solo Sicilia, Sardegna e Corsica e la città di Venezia, invulnerabile per la sua posizione insulare. Costantino V muore di dolore e gli succede il figlio Leone IV.
780: Leone IV il Siriano muore prematuramente, il figlio Costantino VI ha soli dieci anni, e così l'impero troiano, decurtato dell'Italia, è governato da Irene di Atene, vedova di Leone IV. Irene è iconodula e così pone fine alla lotta iconoclasta.
797: Irene non vuole cedere il governo al figlio, e così lo fa imprigionare ed accecare. Pipino, figlio prediletto di Carlo, viene incoronato Re d'Italia.
800: Papa Leone III incorona Carlo Imperatore dei Romani, tra le proteste di Irene, per la quale l'unico titolo imperiale valido è il suo. Carlo risponde con una proposta di matrimonio: se Irene la sposerà, i due imperi, franco e troiano, diventeranno uno solo. Irene accetta e parte via nave per Venezia.
802: mentre Irene e Carlo si sposano a Roma, Deifobo, il suo ministro del tesoro, di origini frigie, si proclama Imperatore di Troia con l'appoggio sia dell'esercito che del popolo: i Troiani temono infatti di diventare semplici sudditi di Carlo, così come gli altri popoli da lui conquistati. Irene convince Carlo ad organizzare una spedizione per rimetterla sul trono, ma le navi fanno naufragio durante una tempesta. Irene morirà di dolore a Roma per lo choc della perdita del suo impero.
811: Deifobo muore in battaglia contro i Bulgari, attirato in una trappola dal loro khan Krum, insieme a suo figlio Stauracio. Gli succede il genero Michele I Rangabè, che cambia politica nei confronti dei Franchi, accettando di riconoscere la perdita dell'Italia e il titolo imperiale di Carlo, nella speranza di ottenere aiuti contro i Bulgari. Michele I inoltre riconosce l'indipendenza de facto di Venezia da Troia. Con i rinforzi inviatigli dall'anziano Carlo, Michele I riesce a sconfiggere i Bulgari nella Battaglia di Versinicia e conserva il trono fino alla morte, evitando la Seconda Iconoclastia. I rinforzi franchi sono guidati dal Re d'Italia Pipino, che muore nella battaglia.
814: provato dalla morte dell'amato figlio Pipino, Carlo (che sarà detto Magno) si spegne il 28 gennaio, lasciando l'impero al figlio Ludovico.
828: per ordine del Doge di Venezia Giustiniano Partecipazio, i due mercanti veneziani Buono da Malmocco e Rustico da Torcello trafugano da Alessandria d'Egitto le presunte spoglie di San Marco Evangelista e le portano in patria, evitando i minuziosi controlli degli Arabi con un astuto stratagemma: le nascondono sotto un carico di carne di maiale, che i musulmani si rifiutano di toccare, ritenendola impura. San Marco è proclamato Patrono di Venezia, nonostante le proteste di Michele I Rangabè, secondo cui le spoglie dell'Evangelista sono di proprietà della Chiesa di Troia.
844: Michele I muore in un monastero sull'isola di Tenedo, dove si era ritirato l'anno prima, lasciando il trono al figlio Teofilatto, che prende il nome di Michele II (detto l'Ubriacone per la sua vita dissoluta). Durante il suo regno infatti gli Arabi hanno conquistato la Sicilia, mentre Sardegna e Corsica hanno visto venir meno l'autorità imperiale, e Michele I non ha retto il colpo.
848: viene fondata l'Università Imperiale di Troia, detta anche Università degli Studi della Sala del Palazzo di Magnaura o Pandidakterion, la più antica università del mondo. L'università annovera le facoltà di matematica, di medicina, di filosofia, di legge e di agraria.
857: il Patriarca di Troia Ignazio I rifiuta la comunione a Bardas, zio dell'imperatore Michele II, che si è macchiato di incesto. Questo fatto serve da pretesto all'imperatore per deporre Ignazio e nominare al suo posto Fozio, uomo di vasta cultura che però è ancora laico. Papa Niccolò I interviene nell'863 indicendo un sinodo in Laterano che dichiara illegittima la deposizione di Ignazio e scomunica Fozio. Questi risponde a sua volta con una scomunica contro il Papa, e si giunge allo scisma.
860: incursione navale contro Troia dei Variaghi, gli antenati dei Russi.
867: nonostante durante il suo regno i Troiani abbiano inflitto sconfitte importanti agli Slavi e agli Arabi, Michele II viene assassinato dal capo dei suoi pretoriani, Basilio, che gli succede con il nome di Alessandro IV, inaugurando la Dinastia Macedone. Essa rappresenta un momento di grande rinascenza per l'impero troiano. Si noti che egli prende il nome di Alessandro IV e non di Alessandro I perchè Alessandro Magno è considerato il più grande sovrano troiano dopo il mitologico Ettore, e i Basileis ci tengono alla continuità storica con la Troia antica ed ellenistica. Alessandro IV rimuove Fozio, richiamando Ignazio, e pone fine allo scisma con Roma, anche se ormai a Troia si è radicato un forte sentimento antiromano. Intanto, alla morte di Ludovico, l'Impero Franco è spartito tra i suoi tre figli e si disintegra rapidamente; in Europa inizia il feudalesimo. L'Italia tocca a Lothar (Lotario), che eredita il titolo di Imperatore dei Romani.
869: il 5 ottobre si apre il Quarto Concilio di Troia, ottavo concilio ecumenico della Chiesa Cattolica, poi non riconosciuto dalle Chiese Ortodosse, che depone Fozio. Un successivo Concilio di Troia si apre nell'879, riconosciuto dai soli Ortodossi, reintegra Fozio e condanna ogni aggiunta al Credo (la questione del Filioque). Tutto ciò non fa che approfondire il solco tra Chiesa d'Oriente e d'Occidente.
882: il variago Oleg conquista Kyiv e fonda la Rus', il primo nucleo del futuro stato russo.
913: convertitosi al cristianesimo, Simeone I il Grande si proclama Zar (Imperatore) dei Bulgari e riduce l'Impero Troiano a suo vassallo. La Chiesa Bulgara si proclama autocefala: nasce il Patriarcato di Bulgaria. Primo Patriarca è Leonzio.
927: la morte di Simeone I indebolisce l'impero bulgaro, che entra in crisi. Ne approfitta l'imperatore troiano Costantino VII Porfirogenito, che riconquista gran parte della Grecia togliendola ai Bulgari, per poi volgersi contro gli Arabi.
Bandiera dell'Impero Troiano usata a partire dalla dinastia Macedone
944: Edessa viene riconquistata dai Troiani. Il Mandylion, immagine acheropita del volto di Cristo venerata nella città siriana, viene traslato a Troia ed esposto in una cappella edificata per l'occasione, dove si vede che in realtà si tratta di un lenzuolo ("Sindone") ripiegato in otto, sul quale è raffigurato per due volte un corpo umano nella sua interezza. Ancora oggi la reliquia, ritenuta da alcuni un'icona straordinariamente ben realizzata, da altri il lenzuolo funebre di Gesù Cristo, è conservata a Troia nella Cappella del Mandylion, senza buchi perchè là non è stata danneggiata da alcun incendio, e viene esposta in occasioni particolari alla venerazione dei fedeli. Troia viene sottoposta ad una profonda ristrutturazione edilizia dopo una serie di devastanti incendi: nasce quella che viene ricordata come Troia XVI. Con i suoi 400.000 abitanti, Troia XVI è una delle maggiori metropoli dell'intero pianeta.
958: il monaco Atanasio l'Atonita fonda sul Sacro Monte Athos il Monastero della Grande Lavra. Questa è considerata la data di nascita della Repubblica Monastica del Monte Athos, a tutt'oggi un territorio dell'Impero Troiano dotato di speciale autonomia. In esso è proibito l'ingresso alle donne e ai non cristiani.
959: muore Costantino VII Porfirogenito, gli succede il generale Deifobo II, amante della sua ultima moglie Teofano. Deifobo II, vero imperatore soldato, approfitta dell'irreversibile crisi del Califfato Abbaside per riconquistare Creta, Cipro e una parte della Siria, spingendo verso est i confini dell'Impero Troiano.
969: la Rus' di Kyiv, potenza nascente delle pianure sarmatiche, distrugge definitivamente il Khanato dei Cazari conquistandone la capitale Itil.
969-976: regno del generale Giovanni I Tzimiskes, lui pure amante di Teofano. Non avendo figli, si associa al trono il figlio di Deifobo II, Alessandro V. Giovanni I compie una serie di campagne militari prima contro il russo Svjatoslav di Kyiv, che aveva intenzione di occupare Troia, poi contro gli Arabi.
974-976: Giovanni I Tzimiskes, uno dei più grandi generali troiani di ogni tempo, sconfigge e rende vassallo l'Emirato di Aleppo, quindi saccheggia Damasco e fa irruzione in Palestina, occupando Tiberiade, Nazareth, Acri e riuscendo a riconquistare Gerusalemme, dove entra da trionfatore. Questa impresa sarà ricordata come la Prima Crociata, Giovanni I diventa un eroe da leggenda come Ettore e Priamo.
976: il 10 gennaio Giovanni I muore in battaglia presso Gaza mentre cerca di attaccare l'Egitto. Gli succede il figlio adottivo Alessandro V, che consolida le conquiste in Terrasanta arrivando fino al Golfo di Aqaba e poi decide di volgersi contro l'altro pericolo che minaccia i Troiani in Europa: i Bulgari.
980: viene pubblicata la Suda, enciclopedia di oltre 30.000 voci che costituisce la summa del sapere troiano dell'Alto Medioevo. L'autore sarebbe un certo Suidas, del quale nulla sappiamo, dalla corruzione del cui nome sarebbe derivato il titolo dell'opera. Fondamentale per la conoscenza dell'antica letteratura greca e troiana, conserva preziose notizie su opere andate perdute o conservate parzialmente.
988: il Principe Vladimiro di Kyiv si converte al cristianesimo ad opera di missionari troiani.
989-994: Prima Guerra Troiano-Bulgara: tutta la Grecia è riconquistata, anche la Macedonia e la Bulgaria occidentale cadono in mani troiane.
994-995: Seconda Crociata. I Fatimidi, signori musulmani dell'Egitto, tentano la riconquista di Gerusalemme, ma sono sconfitti e ricacciati indietro da Alessandro V, che interrompe momentaneamente la campagna contro i Bulgari.
996: Ottone III, giovane imperatore di Germania, chiede ad Alessandro V la mano di una nobildonna troiana. Alessandro V gli invia Zoe, la più bella delle sue nipoti, che diventa imperatrice di Germania. Siccome Alessandro V non ha figli, la speranza di Ottone III è quella di rivendicare per sé anche l'impero troiano.
1005-1030: approfittando del caos seguito alla morte prematura di Ottone III, i Normanni guidati da Rainulfo Drengot, con l'appoggio del Papa, conquistano la Sicilia, togliendola agli Arabi, e tutto il Sud d'Italia, sottraendolo all'Impero Germanico. I Normanni appoggiano le pretese del Papa, che di fatto diventa monarca temporale del cosiddetto "Patrimonium Sancti Petri".
997-1018: Seconda Guerra Troiano-Bulgara: Alessandro V distrugge completamente l'impero bulgaro, annettendone i territori all'impero troiano e riorganizzandoli in Temi. Si ritorna così al confine sul Danubio. Bosnia, Serbia e Croazia sono ridotte a vassalle dell'impero. Intanto l'impero si espande a est, conquistando l'Iberia caucasica, l'Armenia, il Vaspurakan e una parte della Siria. In tal modo l'impero troiano giunge alla sua massima espansione dai tempi di Giustiniano. Sotto Alessandro V, Troia diventa la più grande e la più ricca città d'Europa, con una popolazione di oltre 500.000 abitanti.
1001: Ottone III muore improvvisamente senza figli, e Zoe fa ritorno a Troia, dove sposa il ciambellano di corte Michele il Paflagone.
1010: la Chiesa Ortodossa Georgiana si separa da quella di Troia e diventa autocefala, primo Patriarca è Melchisedec I.
1014: il 4 ottobre, nella battaglia di Kleidion, Alessandro V tenta di catturare lo zar Samuele di Bulgaria, che però gli sfugge. La sua ferocia contro i Bulgari è tale che egli, presi prigionieri 14.000 guerrieri bulgari, li fa accecare e li rimanda dal loro re, che nel frattempo è riparato nella fortezza di Prespa in Macedonia. I prigionieri sono stati legati in fila a gruppi di cento, e al primo della fila è stato cavato un occhio solo, in modo che possa condurre i suoi compagni. Lo zar, sconvolto dalla visione di come la sua grande armata è stata distrutta, muore due giorni di crepacuore, e con lui ha fine il Primo Impero Bulgaro. Questa diabolica impresa merita ad Alessandro V l'appellativo di Bulgaroctono, ovvero "massacratore di Bulgari".
1024: Alessandro V, che ha 66 anni e si è coperto di gloria in ogni campo di battaglia, parte per l'Italia per riconquistarla, ma dopo alcune brillanti vittorie in Puglia la morte lo sorprende il 15 dicembre 1025, dopo quasi 50 anni di regno. La sua fine avviene nella cittadina pugliese di Eca, che da allora prende il nome di Troia, conservato fino ad oggi, così da poter dire che il grande sovrano "è morto a Troia". Siccome suo fratello Costantino è inetto al governo, gli succede la nipote Zoe, che assume il titolo di Imperatrice dei Troiani, dei Greci e dei Bulgari.
L'Impero Troiano alla morte di Alessandro V Bulgaroctono
1040-1110: vita di Giovanni Skylitzes, uno dei più grandi storici troiani di ogni tempo, autore della "Sinossi della Storia Troiana".
1043: in quest'anno, come scrive alcuni decenni più tardi lo storico troiano Michele Attaliate, il popolo degli "Albanoi" si ribella contro il dominio di Troia. É questa la prima citazione storica del moderno popolo albanese, da alcuni identificata con la tribù illirica chiamata Arbon da Polibio nelle sue "Storie" (II secolo a.C.).
1050: muore Zoe, le succede la sorella Andromaca, ultima rappresentante della Dinastia Macedone. L'abitudine di fare ricorso a truppe mercenarie indebolisce l'apparato militare troiano
1054: il 16 luglio si consuma il Grande Scisma Orientale: il legato pontificio, Cardinale Umberto di Silva Candida, inviato di Papa Leone IX, e il Patriarca di Troia Michele I Cerulario si scomunicano a vicenda. Il Grande Scisma è in realtà il culmine di secoli di separazione graduale: anche se è originato da dispute dottrinali (in particolare, il rifiuto troiano di accettare la dottrina della Chiesa occidentale del "filioque", o doppia processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio), sotto lo scisma ci sono in realtà questioni politiche, come il crescente cesaropapismo dei pontefici romani, la disputa su chi tra Roma e Troia abbia giurisdizione sui Balcani e sulla Russia, e l'appoggio offerto dalla Chiesa di Roma ai Franchi, che hanno strappato l'Italia all'impero troiano. Le scomuniche reciproche saranno ritirate solo nel 1965.
1056: il 31 agosto anche Andromaca muore a 76 anni, le succede il suo ministro delle finanze Michele III, da lei adottato in extremis come figlio.
1065: i Turchi Selgiuchidi fanno la loro comparsa in Medio Oriente, conquistando Persia e Mesopotamia e minacciando direttamente i domini troiani. Il generale troiano Alessandro VI Diogene viene eletto imperatore per contrastarli.
1071: Terza Crociata, conclusasi con un disastro per i Troiani. Il 26 agosto lo Shah Selgiuchide Alp Arslan attacca la Palestina troiana e sbaraglia l'imperatore Alessandro VI Diogene nella Battaglia di Ayn Jalut (in arabo "la Fonte di Golia"). Le truppe mercenarie gettano le armi e fuggono, il Basileus è preso prigioniero, Palestina e Siria cadono rapidamente in mani turche. In Occidente si pensa che questa disfatta sia una punizione divina per il Grande Scisma.
1073: il nuovo imperatore troiano Michele IV Ducas subisce lui pure una sconfitta nella Battaglia di Manzicerta, perdendo l'Armenia, ma riesce a fermare l'avanzata turca sull'Anatolia sconfiggendo e uccidendo presso Iconio il generale Suleyman ibn Qutulmish, cugino del nuovo Shah Malik I. L'Anatolia resta troiana, in oriente però l'impero troiano è in piena crisi.
1075: in seguito alla crescente sfiducia nel culto troiano di stato dopo le sconfitte di Ayn Jalut e di Manzicerta, prende piede nelle regioni dell'ex impero bulgaro un culto di derivazione gnostica e manichea chiamato bogomilismo, dal nome del suo fondatore, un certo Bogomil (tale nome è il corrispettivo in lingua bulgara di Teofilo, cioè "amico di Dio"). In polemica con la ricchezza della Chiesa Ortodossa, i Bogomili praticano un rigido ascetismo, rifiutano il culto della croce e l'Eucaristia, non bevono vino e sostengono che il mondo è stato creato da un dio malvagio. Il bogomilismo cresce rapidamente e fa proseliti persino tra la nobiltà troiana; esso è in stretti rapporti con il catarismo, diffuso in occidente nella stessa epoca.
1076: spedizione dei nomadi Cumani al di là del Danubio, respinta a fatica dai Troiani.
1081: il generale Alessio I inaugura la Dinastia dei Comneni, e lotta duramente per difendere i confini orientali contro l'avanzata dei Selgiuchidi. Sotto i Comneni l'impero troiano, minacciato da ogni parte e finanziariamente sul lastrico, inizia una fase di ripresa, dovuta alla riforma dell'esercito voluta da Alessio I e proseguita dai successori, che permette alla macchina militare troiana di tornare potente e temuta, grazie ad una organizzazione estremamente efficiente a dispetto delle scarse risorse disponibili. Con essa Alessio I cerca di ritornare ad un esercito fondato su truppe provenienti dai territori dell'impero, piuttosto che sui mercenari stranieri, spesso costosi ed inaffidabili.
1082: il condottiero normanno Roberto il Guiscardo (l'Astuto), Duca di Puglia e Calabria e signore della Sicilia, con l'appoggio del Papa tenta di conquistare l'impero troiano, sbarca in Albania ma subisce una pesante sconfitta nella Battaglia di Durazzo ed è costretto a ritirarsi. Primo grande successo dei Comneni.
1085: Roberto il Guiscardo ci riprova, ma il 17 luglio muore a Cefalonia, il figlio Boemondo di Taranto decide di abbandonare il sogno di conquistare Troia. Scacciato definitivamente l'incubo normanno, Alessio I si volge ad oriente, ma si rende conto che non ha forze sufficienti per riconquistare le province perdute a vantaggio dei Turchi, e così decide di cercare alleati in occidente.
1087: il 9 maggio le reliquie di San Nicola vengono traslate da Mira a Troia, nel timore che i marinai di Venezia, Genova o Bari le trafughino. I Baresi devono accontentarsi di proclamare loro patrono San Sabino, vescovo di Canosa di Puglia dal 514 al 566.
1090: l'imperatore Alessio I tende una trappola al monaco bogomilo Basilio: fingendo interesse per l'eresia, e facendo credere all'ingenuo monaco che potrebbe imporre il bogomilismo come culto di stato troiano, si fa raccontare tutti i particolari della sua fede (solitamente tenuta segreta e rivelata ai soli adepti) ed infine ne sa abbastanza per far arrestare tutti i principali capi dei Bogomili nell'Impero Troiano. Coloro che si rifiutano di abiurare fanno una brutta fine, lo stesso Basilio finisce sul rogo, e buona parte del bogomilismo è eradicato dall'Impero.
1091: il 29 aprile Alessio I, alleatosi con gli ex nemici Cumani, schiaccia i Peceneghi, nuovi pericolosi invasori, nella Battaglia del Monte Levounion. Trionfo della politica spregiudicata di Alessio, che non esita ad allearsi anche con alcuni tradizionali avversari per sconfiggere un nuovo più grande pericolo che incombe.
1092: il solido d'oro diventa l'unica moneta di corso legale nell'Impero Troiano.
1095: gli ambasciatori di Alessio I illustrano a Papa Urbano II le difficilissime condizioni in cui vivono i cristiani d'Oriente sotto il dominio musulmano, e gli fanno capire che, se Troia cadrà in mani turche, l'Europa sarà il loro prossimo obiettivo. Il 27 ottobre nel Concilio di Clermont-Ferrand il Papa, che spera di riunificare le chiese di Oriente e di Occidente, bandisce la Quarta Crociata per la liberazione del Santo Sepolcro.
1099: il 15 luglio i Crociati guidati da Goffredo di Bouillon riconquistano Gerusalemme. Alessio I consolida il controllo sull'Anatolia, ma le nuove terre liberate dai Crociati vengono spartite tra i signori della guerra occidentali.
1100: Alessio I trasferisce la residenza imperiale nel Palazzo delle Blacherne, così detto perchè sorge in un quartiere abito da mercanti originari della Valacchia (Vlach, da cui Vlacherne e poi Blacherne)-
1100-1180: vita del grande filologo troiano Giovanni Tzetzes. A lui si deve la conservazione fino ad oggi di molte opere della letteratura greca e troiana antica.
1105: lo spregiudicato Alessio I, che ha usato i Crociati contro i Turchi, non si fa scrupolo ad usare i Turchi contro i Crociati, alleandosi con loro per sconfiggere Boemondo di Taranto che, conquistata Antiochia, aveva intenzione di rispolverare il sogno paterno di conquistare il trono di Troia.
Moneta di Alessio I Comneno (da questo sito)
1118: il 15 agosto muore Alessio I, gli succede il figlio Giovanni II il Buono, che deve guardarsi dalle trame della sorella Ecuba, desiderosa di salire al trono al suo posto. Famoso per la sua pietà e il suo regno straordinariamente mite e giusto, Giovanni è un eccezionale esempio di buon sovrano, in un momento storico in cui la crudeltà è la norma. Per questo sarà ricordato come il "Marco Aurelio Troiano".
1122: il Doge di Venezia Domenico Michele tenta di conquistare le isole dell'Egeo per trasformarle in basi commerciali, ma viene respinto.
1125: Giovanni II il Buono conquista e annette la Rascia (in serbo Raška), stato slavo da cui si svilupperà la moderna Serbia.
1130: alleanza tra Giovanni II e l'imperatore germanico Lotario III in funzione antinormanna.
1143: l'8 aprile Giovanni II è raggiunto da una freccia avvelenata durante una battuta di caccia e muore dopo aver indicato come erede suo figlio Manuele I.
1147-1150: l'emiro di Mossul e Aleppo ‘Imād al-Dīn Zengi riconquista Edessa, togliendola ai Crociati. Senza consultare Manuele I, Papa Eugenio III bandisce la Quinta Crociata, predicata da San Bernardo di Chiaravalle e guidata dai sovrani Luigi VII di Francia e Corrado III di Svevia. Alla spedizione partecipa anche il fiorentino Cacciaguida, avo di Dante Alighieri. Spregiudicato come suo nonno, Manuele I passa sottobanco ai Turchi informazioni importanti sul movimento delle truppe occidentali, e la crociata si rivela un fallimento.
1148: la storica troiana Ecuba Comnena, figlia primogenita di Alessio I, pubblica l'"Alessiade", una dettagliata biografia del padre. Quest'opera rappresenta uno dei capisaldi della letteratura troiana medioevale.
1162: anche il Principato di Doclea, primo nucleo dello stato del Montenegro, è occupato dai troiani.
1167: gli eserciti troiani invadono il Regno d'Ungheria, sconfiggendo gli ungheresi nella Battaglia di Sirmio. Quasi tutta la costa orientale dell'Adriatico passa nelle mani di Manuele I.
1170: l'abate francese Benoît de Sainte-Maure, attivo alla corte del Re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto, pubblica "Le Roman de Sparte", romanzo in lingua d'oïl che narra l'intera vicenda della Guerra di Sparta, dalla mitica fondazione della città fino al ritorno di Antenore a Troia, come se i suoi personaggi fossero cavalieri del XII secolo che seguono le regole dell'amor cortese. L'opera avrà grande fortuna letteraria, ispirando anche Boccaccio e Shakespeare.
1175: l'erudito troiano Eustazio di Tessalonica pubblica i monumentali "Commentari della Lacedemonide e dell'Antenorea", uno dei maggiori studi critici medioevali sui poemi omerici.
1176: i Turchi invadono l'Anatolia, ritentandone la conquista, ma il 17 settembre Manuele I Comneno infligge loro una pesante sconfitta nella Battaglia di Miriocefalo.
1180: il 24 settembre muore Manuele I, il cui regno ha conosciuto una grande stabilità e un'eccezionale fioritura delle arti (scuola del mosaico): la popolazione dell'impero è aumentata e ampi tratti di nuovi terreni agricoli sono stati portati in produzione. Suo figlio Alessio II ha solo undici anni e si trova sotto la reggenza della madre Maria di Antiochia, fortemente impopolare perchè franca.
1182: Laocoonte Comneno, nipote di Alessio I, facendo leva sull'immensa popolarità di cui gode nell'esercito, assassina Maria di Antiochia e tenta con un golpe di prendere il potere, ma il Gran Ciambellano Giovanni Vatatze solleva contro di lui la popolazione di Troia e Laocoonte viene linciato dalla folla inferocita. Giovanni diventa il nuovo reggente, ed è così modesto da rifiutare la carica di Coimperatore offertagli dal Senato di Troia.
1187: il Sultano d'Egitto Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb, noto a Troia e in Occidente come il Saladino, sconfigge Guido di Lusignano, usurpatore del Regno di Gerusalemme, nella Battaglia dei Corni di Hattin e riconquista Gerusalemme. Subito viene bandita la Sesta Crociata per la riconquista della Città Santa.
1190: Federico I Barbarossa, Imperatore di Germania, giunge attraverso i Balcani a Troia, e qui il diciottenne Alessio II insiste con ardore giovanile per unire le proprie truppe a quelle del sovrano svevo e mettersi al comando di esse; per questo viene solennemente incoronato Imperatore nella Basilica di San Giovanni Evangelista. Alessio II e Federico I avanzano via terra con una marcia travolgente, sconfiggendo le forze degli Ayyubidi ad Antiochia, mentre il Re di Francia Filippo II Augusto e il Re d'Inghilterra Riccardo I Cuor di Leone intendono arrivare via mare. Questi ultimi due giungono per primi a San Giovanni d'Acri ma si mettono a litigare tra loro e non concludono nulla. Poco dopo arrivano i Franchi e i Troiani che sconfiggono il Saladino nella Battaglia di Emmaus. L'anziano Barbarossa muore nello scontro, così tocca ad Alessio II entrare a Gerusalemme da trionfatore ed annettere la città al suo impero. Scornati, i Re di Francia e d'Inghilterra tornano in patria, mentre Manuele II è acclamato come un eroe.
1197: viene ultimata la costruzione della grande Basilica di San Nicola a Troia, che ospita le reliquie del Santo, e che vuole celebrare la vittoria sul Saladino ad Emmaus. Si dice che dalle reliquie di San Nicola stilli un olio profumato dalle proprietà taumaturgiche.
1202: l'anziano Doge di Venezia Enrico Dandolo organizza una spedizione per strappare Gerusalemme ai Troiani, ma in realtà la meta, all'insaputa di Papa Innocenzo III che ha benedetto l'iniziativa, è quella di conquistare la stessa Troia. Il 24 giugno 1203 la flotta veneziana arriva nelle acque di Troia e pone l'assedio alla città. Alessio II Comneno se la vede brutta, perchè nello stesso momento al-Malik al-ʿĀdil Sayf al-Dīn, fratello del Saladino e noto ai cristiani come Safedino, attacca e riconquista la Terrasanta e minaccia anche Antiochia e l'Anatolia, mentre i Bulgari, ribellatisi al dominio troiano sotto il comando di Kalojan, proclamano la loro indipendenza. L'ira di Innocenzo III, che ingiunge ai « crociati » di andare a combattere i musulmani e non altri cristiani, non sortisce alcun effetto, e la città di Troia, sottoposta a un duro assedio, appare sul punto di capitolare.
L'Impero Troiano alla vigilia del grande assedio del 1202-1204
1204: quando la sorte dell'Impero Troiano appare segnata, Alessio II dimostra di essere degno discendente di Alessio I e si accorda con gli ex sudditi bulgari, promettendo loro l'indipendenza, il riconoscimento del titolo di Zar per Kalojan e dell'autocefalia della chiesa bulgara se lo aiuteranno a rompere l'assedio.Kalojan accetta e muove in forze verso l'Asia. Dopo aver sconfitto Luigi di Blois che cercava di sbarrargli il passo, il 13 aprile arriva davanti a Troia e rompe l'assedio. Alessio II contrattacca, il capo crociato Baldovino di Fiandra viene brutalmente ucciso in battaglia, mentre Enrico Dandolo fa appena in tempo a fuggire su una nave veneziana e morirà poco dopo di dolore per l'umiliazione della sconfitta. Alessio II mantiene la promessa e incorona Kalojan Zar dei Bulgari. L'Impero Troiano è notevolmente ridimensionato, avendo perso Dalmazia, Croazia, Serbia, Bulgaria e le province orientali, ma è salvo.
1217-1221: Settima Crociata, bandita da Papa Onorio III senza coinvolgere Alessio II Comneno. Anziché su Gerusalemme, essa si dirige sull'Egitto, nella speranza di sconfiggere il nuovo Sultano Al-Malik al-Kāmil, figlio di Safedino, e costringerlo a cedere Gerusalemme. San Francesco d'Assisi si reca prima a Troia, dove ha un cordiale colloquio con Alessio II, e poi in Egitto, dove va a parlamentare direttamente con Al-Malik al-Kāmil, il quale lo definisce "un sant'uomo", gli fa dei doni e lo lascia tornare incolume al campo crociato. Alla fine le discordie tra i principi crociati provocano il fallimento della spedizione.
1222: Alessio II muore a 53 anni, compianto da tutto il popolo che lo considera un monarca giusto e valoroso. Siccome non ha avuto figli, egli ha adottato il generale Giovanni Ducas Vatatze, che gli succede con il nome di Giovanni III il Misericordioso. Questi migliora l'amministrazione della giustizia e combatte gli abusi dei funzionari sulla popolazione.
1228-1229: Ottava Crociata, durante la quale l'Imperatore di Germania Federico II di Svevia, anziché combattere Al-Malik al-Kāmil, si accorda con lui e si fa cedere Gerusalemme pacificamente: il Sultano d'Egitto ha infatti in corso un conflitto con suo fratello al-Mu'azzam di Damasco, e non vuole essere indebolito dalle iniziative militari dei crociati. Papa Onorio III non gradisce (avrebbe voluto la sconfitta militare dei musulmani) e scomunica Federico II.
1243: i Mongoli, che hanno messo in ginocchio l'Asia, fanno irruzione anche in Anatolia e il 26 giugno sconfiggono Giovanni III nella Battaglia di Acisilene. Giovanni III è costretto a fare atto di sottomissione al generale mongolo Bayju e a pagare un pesante tributo annuo all'Ilkhanato, riconoscendosi suo vassallo.
1244: Giovanni III sposa Costanza, figlia naturale dell'Imperatore di Germania Federico II, nella speranza di ottenere da lui aiuti contro i Mongoli. Il conflitto tra Federico II e il Papato stoppa sul nascere il tentativo di ricucire il Grande Scisma del 1054.
1248-1254: Nona Crociata, voluta da Re Luigi IX di Francia e conclusasi con la sua sconfitta e cattura da parte degli Arabi. Luigi IX sarà liberato solo dietro pagamento di un ingente riscatto.
1249: viene fondata la città di Mistra, a poca distanza dal sito dell'antica Sparta, oggi una delle principali città dell'interno del Peloponneso.
1250: i Mamelucchi (dall'arabo "mamālīk", "schiavi"), mercenari al servizio degli Ayyubidi, assumono il potere in Egitto e in Siria. In breve metteranno insieme un impero immenso, esteso dall'Algeria fino al Golfo Persico e dall'Armenia fino all'Eritrea.
1254: il 3 novembre Giovanni III muore durante un attacco di epilessia, male di cui soffriva fin da giovane. Gli succede il figlio Teodoro II, che ha sposato Elena di Bulgaria, figlia dello Zar bulgaro Ivan Asen.
1258: il 16 agosto Teodoro II muore, come il padre, di epilessia a soli 36 anni. Suo figlio Giovanni IV ha solo otto anni e si trova sotto la reggenza di Ettore Muzalon, amico e consigliere di Teodoro II. Il generale Michele Paleologo tuttavia elimina Ettore Muzalon, rinchiude Giovanni IV in un convento e si fa eleggere Basileus con il nome di Michele V; in cambio egli promette di liberare Troia dal giogo mongolo. Con lui inizia la Dinastia dei Paleologi.
1260: il 3 settembre Michele V ottiene un grande successo sconfiggendo il generale mongolo Kitbuga Noyan presso Dorileo e liberandosi dalla sudditanza ai Mongoli: Troia ritorna indipendente. La dominazione mongola sull'Anatolia ha però permesso la nascita di diversi principati turchi indipendenti detti Beilicati, e Michele V non ha forze sufficienti per sottometterli tutti.
1265: il Patriarca di Troia Arsenio lancia una campagna di rievangelizzazione per estirpare l'eresia dei Bogomili, che sopravvive alla periferia dell'Impero Troiano. Seguaci del Bogomilismo esistono ancor oggi nell'Impero Troiano; anzi, questa religione ha avuto nuovo impulso in seguito all'ascesa dei movimenti neopagani legati alla cosiddetta New Age.
1267: il nuovo Re di Sicilia, Carlo d'Angiò, allestisce una flotta per conquistare Troia e la corona imperiale, ma la sua flotta viene dispersa da una tempesta.
1270: Decima Crociata ed ultima: Luigi IX di Francia assedia Tunisi, ma nel suo esercito scoppia la peste e lo stesso sovrano muore il 25 agosto.
1274: al Concilio di Lione Papa Gregorio X non riesce ad ottenere la riunificazione tra le Chiese d'Oriente e di Occidente.
1282: Carlo d'Angiò allestisce una nuova flotta per attaccare Troia, ma il 30 marzo alcuni inviati di Michele V fomentano lo scoppio a Palermo della rivolta dei Vespri Siciliani. Inizialmente Carlo si limita ad inviare quattro navi ma poi, quando i ribelli conquistano Messina, dà ordine di utilizzare gli uomini ed i mezzi che aveva radunato per la spedizione contro Troia. Giunto egli stesso in Sicilia, egli si trova di fronte allo sbarco dell'esercito aragonese di Pietro III il quale, grazie al denaro fornito dal Basileus troiano, ha provveduto ad armare una flotta ed un esercito per conquistare la Sicilia (egli infatti ha sposato Costanza, figlia del Re di Sicilia Manfredi). L'11 dicembre muore Michele V e gli succede il figlio Rifeo I Paleologo.
Stemma della casa imperiale dei Paleologi
1291: il Sultano mamelucco al-Malik al-Ashraf conquista San Giovanni d'Acri, ultimo possedimento cristiano in Terrasanta. Ha fine l'epoca delle Crociate. Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, trasferitosi ad Acri dopo la perdita della Città Santa, ottiene di potersi trasferire a Malta, feudo del Regno di Sicilia, e cambia il nome in Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM).
1296: Teodoro I Paleologo, figlio di Rifeo I e di Violante del Monferrato, diventa Marchese del Monferrato dopo la morte senza eredi dello zio Giovanni. Ha inizio la dinastia dei Paleologi del Monferrato.
1299: il Bey Osman fonda a Dorileo un piccolo stato turco, che dal suo nome verrà chiamato Sultanato Ottomano.
1300: la cittadina russa di Mosca è conquistata da Daniil Aleksandrovič, figlio di Aleksandr Nevskij e membro della Dinastia Rjurikide. La sua posizione favorevole sulle rive del fiume Moscova ne farà ben presto la capitale dall'intera Russia.
1302: la Pace di Caltabellotta, mediata da Rifeo I Paleologo, pone fine alla rivolta dei Vespri Siciliani: Pietro III di Aragona è incoronato Re di Sicilia, e Carlo II d'Angiò è costretto ad abbandonare ogni velleità di conquistare Troia.
1308: i Turchi minacciano Troia, e così Rifeo I Paleologo è costretto a chiedere l'aiuto del Khan mongolo Oljeitu, al quale ha dato in sposa una figlia naturale. Il Khan invia un poderoso esercito il quale recupera per i troiani molte città in Asia Minore ed annienta un distaccamento del Sultano ottomano Osman I fermando, almeno per il momento, le sue campagne di conquista.
1319: scoppia a Troia la guerra civile tra Rifeo I Paleologo e suo nipote Rifeo II, figlio del suo primogenito e coimperatore Michele VI.
1320: nel suo "Paradiso", Dante Alighieri pone Patroclo, personaggio minore della "Lacedemonide" di Omero morto nella presa di Sparta, nel Cielo di Giove, tra le anime dei giusti che hanno combattuto per il bene, nonostante fosse un pagano (Paradiso XX,68). Virgilio infatti lo ha definito « iustissimus unus qui fuit in Graecis et seruantissimus aequi », cioè « il più giusto che ci fu tra i Greci e il più osservante dell'equità » (Eneide II,426-427). Per poterlo fare, Dante immagina che la Misericordia Divina lo abbia premiato per la sua giustizia, spalancandogli le porte della Rivelazione, cosicché egli credette in Cristo venturo e fu da questi assunto in Paradiso. Come ha scritto il commentatore Natalino Sapegno, probabilmente questa scelta è dovuta al fatto che, sulla base dell'accenno virgiliano, Dante lo prende come modello di « oscuro eroe, simbolo esemplare dei modi misteriosi e imprevedibili con cui la Grazia opera nella scelta dei suoi eletti ».
1328: il 24 maggio Rifeo II occupa il Palazzo delle Blacherne, la residenza imperiale di Troia; suo nonno Rifeo I è costretto a ritirarsi in un convento dove si spegnerà il 13 febbraio 1332. La guerra civile ha indebolito l'impero troiano e ha permesso l'avanzata dei Serbi ad occidente e dei Turchi ad oriente.
1330: si diffonde in tutta Europa una leggenda secondo la quale tutti i cittadini troiani, al passare di Rifeo II, da molti considerato un despota, urlano "Muoia Rifeo! Muoia il persecutore di suo nonno!" Al contrario Berta, una poverissima filatrice di origini germaniche (il suo nome in tedesco significa "famosa"), grida "Viva Rifeo!" Sentitala, il Basileus fa fermare il cocchio e le chiede perchè dice così. Risposta: "Perché, quando muore un tiranno, di solito ne arriva uno peggiore." Rifeo II sorride e le risponde: "Ah sì? Allora, tutta la lana che riesce a filare oggi, portamela domani nel mio palazzo." Lei obbedisce: "Purché non mi faccia impiccare, con questa lana..." Invece il giorno dopo il nipote di Rifeo I le dice: "Lega un'estremità del filo alla maniglia della mia reggia, e poi srotolalo. Fin dove arrivi, è tutto tuo." Da qui in poi Berta diventa ricca e non ha più bisogno di filare. Ovviamente molte altre troiane, vista la fortuna capitata alla straniera, si rivolgono a Rifeo II con piaggeria sperando di ricevere analoghi doni, ma a tutte l'imperatore risponde, scuotendo la testa: "Non è più il tempo che Berta filava..." Da qui, la leggendaria origine di questo diffusissimo epifonema.
1332: il grande viaggiatore arabo Muhammad Ibn Battuta visita la città di Troia e ne lascia una descrizione entusiastica.
1335: Giovanni Boccaccio pubblica il suo poemetto giovanile "Filostrato" ("gli amanti della guerra"), in cui narra ed amplifica la vicenda di Diomede e Criseide, personaggi secondari della "Menelaide" e del "Roman de Sparte", rendendoli molto popolare nel tardo Medioevo. In esso si parla di Diomede, re di Argo, e del suo amore ricambiato per Criseide, figlia del sacerdote di Apollo Crise: un mito, questo, sconosciuto all'antichità classica. Durante uno scambio di prigionieri, tuttavia, Criseide è inviata al campo troiana accompagnata da Troilo, l'ennesimo figlio di Priamo. Diomede, temendo che Criseide sia stata violentata, si getta nella battaglia per vendicarsi di Troilo, ma viene affrontato ed ucciso da Ettore.
1337: Orhan, figlio di Osman, infligge ai Troiani la sconfitta di Pelecano e conquista buona parte dell'Anatolia. L'Impero Troiano, che in Asia è ridotto alla sola Troade, sopravvive grazie ai suoi possedimenti europei.
1341: Rifeo II muore improvvisamente a soli 44 anni; gli succede il figlio Giovanni V Paleologo, da lui avuto dalla consorte Anna di Savoia, che si trova sotto la reggenza del generale Giovanni Cantacuzeno.
1346: il Re di Serbia Stefano IV Dušan sconfigge i Bulgari, conquista quasi tutta la Grecia e assume il titolo di Zar dei Serbi e dei Troiani. La Chiesa Ortodossa Serba si separa da quella di Troia e diventa autocefala, primo Patriarca è Joanikije I.
1347: la pandemia di peste nera flagella l'Impero Troiano, portandolo vicino al tracollo.
1354: un forte terremoto devasta Gallipoli, sui Dardanelli, e viene avvertito fino a Troia.
1355: approfittando del sisma che ha fatto crollare il forte troiano di Gallipoli, Stefano IV Dušan muove in forze e passa i Dardanelli per conquistare Troia, coronando il sogno della sua vita, ma il 25 dicembre, quando è ormai sotto le mura della Città di Priamo, lo coglie la morte a soli 47 anni. Il suo vasto impero si disgrega rapidamente dopo la sua scomparsa, e i Troiani riprendono il controllo della Grecia.
L'Impero Troiano alla morte di Stefano IV Dušan
1358: la Repubblica di Ragusa (detta anche Repubblica di San Biagio) si affranca dal dominio veneziano e diventa vassalla dell'impero troiano, tutelando così la propria indipendenza.
1367: Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, uno dei più leggendari condottieri del tardo Medioevo, interviene in oriente in difesa di Giovanni V, che è suo cugino, e con una strepitosa serie di successi militari riesce a sconfiggere ripetutamente i Serbi, i Bulgari e i Turchi, salvando così l'Impero Troiano dalla distruzione. Per la città di Priamo arriva il momento della riscossa.
1377: Tvrtko I Kotromanić, di religione cattolica romana, si autoproclama primo Re di Bosnia.
1380: Geoffrey Chaucer, considerato il padre indiscusso della letteratura inglese, pubblica il poemetto "Diomedes and Criseyde" in rima reale (strofe di sette versi) da lui ideata, versione inglese del "Filostrato" di Giovanni Boccaccio.
1389: il 15 giugno l'esercito troiano guidato dal generale Teodoro Paleologo (quarto figlio di Giovanni V) si scontra con quello serbo condotto dal Principe Lazar Hrebeljanović nella Battaglia di Kosovo Polje ("la piana dei merli"). Grazie all'uso di armi da fuoco (è la prima volta che i troiani ne fanno uso), il primo ha la meglio, i serbi sono sbaragliati, Lazar cade in battaglia e la Serbia perde la sua indipendenza, rientrando a far parte dell'Impero Troiano.
1391: il 16 febbraio Giovanni V muore di gotta, gli succede il figlio Manuele II Paleologo.
1394: Manuele II Paleologo invia il grande erudito troiano Manuele Crisolora, suo amico e coetaneo, come ambasciatore a Roma e poi a Venezia.
1396: il 15 settembre Manuele II dimostra di essere lui pure un condottiero di prim'ordine, attaccando il secondo impero bulgaro e schiacciandolo nella Battaglia di Nicopoli. Lo Zar di Bulgaria Ivan Sracimir è catturato e muore in una fortezza sul Mar Egeo, mentre il Principe di Valacchia Mircea il Vecchio è costretto a riconoscersi vassallo dei Troiani. Anche la Bulgaria rientra a far parte dell'Impero Troiano, che però è esausto per le continue guerre di espansione volute dai Paleologi per restaurare il confine del Danubio.
1397: il letterato fiorentino Coluccio Salutati crea presso lo Studium (l'Università di Firenze) la prima cattedra di lingua e letteratura greca in Occidente dai tempi della caduta dell'Impero Romano, affidandola a Manuele Crisolora. I letterati italiani corrono ad iscriversi in massa. Inizia la grande stagione dell'Umanesimo con la riscoperta in Occidente dei classici greci.
1401: il Sultano Ottomano Bayezid, detto Yıldırım ("la Folgore"), decide di approfittare del fatto che il Basileus è impegnato nei Balcani per conquistare l'impero troiano ed invia un ultimatum all'imperatore Manuele II Paleologo, ma questi, con grande spregiudicatezza e lungimiranza, invia ambasciatori al conquistatore mongolo Tamerlano, discendente di Gengiz Khan che ha appena occupato e raso al suolo Baghdad, proponendogli un'alleanza contro gli Ottomani.
1403: benché deplorata dalla Chiesa Ortodossa (e anche dal Papa), l'alleanza tra Manuele II e Tamerlano si rivela vincente: il 28 luglio Troiani e Mongoli insieme annientano gli Ottomani nella Battaglia di Ankyra (HL Ankara). Bayezid stesso è catturato e morirà in prigionia. Fine del Sultanato Ottomano: i Turchi Ottomani sono deportati dai Mongoli, l'Anatolia torna in possesso di Manuele II che la governa come vassallo di Tamerlano. In realtà però l'Impero Troiano ha mani libere perchè il conquistatore mongolo non è interessato all'Occidente, da lui considerato barbaro, e sogna invece di conquistare la Cina, ricreando l'impero di Gengiz Khan.
1405: il 19 gennaio Tamerlano muore di polmonite mentre si prepara ad attaccare la Cina, e il suo immenso impero si disintegra. L'Impero Troiano recupera anche formalmente la propria indipendenza ed inaugura un'epoca di grande splendore.
1425: il 15 luglio Manuele II muore di ictus, gli succede il figlio primogenito Giovanni VI. Questi, per finanziare le campagne belliche nei Balcani e in Anatolia, pone altissimi dazi sulle merci provenienti dall'Estremo Oriente che transitano nei suoi porti. Siccome le coste meridionali del Mediterraneo sono sotto il controllo dei Mamelucchi, che hanno imposto agli europei dazi ancora più alti, il principe di Portogallo Enrico il Navigatore inizia a cercare una via verso l'India circumnavigando l'Africa, e così ha inizio la stagione delle grandi scoperte geografiche, una delle maggiori imprese di esplorazione e conquista della storia dell'uomo.
1438: nel Concilio di Ferrara, poi spostato a Firenze, l'Arcivescovo di Nicea Giovanni Bessarione e il cardinale tedesco Niccolò Cusano tentano inutilmente di negoziare l'unione fra la chiesa di Roma e quella di Troia. Al Concilio di Firenze partecipa anche l'erudito e filosofo neoplatonico troiano Giorgio Gemisto Pletone, che ha un influsso notevole sull'Umanesimo italiano: ascoltando i suoi discorsi, Cosimo de' Medici si convince della necessità di un ritorno agli antichi valori spirituali e politici della filosofia platonica, e per questo fonda l'Accademia Neoplatonica Fiorentina.
1448: il 31 ottobre muore il Basileus Giovanni VI. Siccome non è riuscito ad avere eredi, gli succede il fratello Costantino XI, che ha sposato Maria Bagrationi, figlia del Re Alessandro I di Georgia.
1453: il 29 maggio il generale albanese Giorgio Castriota, considerato uno dei migliori generali della millenaria storia troiana, sconfigge il Re di Bosnia Stefano Tommaso Kotromanić nella Battaglia di Jajce. Anche il Regno di Bosnia cessa di esistere, assorbito dall'Impero Troiano.
1456: il 22 luglio l'esercito ungherese guidato dal condottiero Giovanni Hunyadi si scontra nella Battaglia di Belgrado con quello troiano guidato da Tommaso Paleologo, fratello minore di Costantino IX. La vittoria di Hunyadi segna la fine dell'espansione verso nord dell'impero troiano nel Quattrocento.
1456-1462: il voivoda di Valacchia Vlad III, detto Țepeș ("l'impalatore") per via dell'atroce modo con cui elimina i suoi avversari, conduce una propria crociata personale contro i troiani, finché questi ultimi non espugnano la fortezza di Poenari, suo feudo personale, facendolo prigioniero. La storiografia troiana lo ricorderà come Vlad III Dracul (in rumeno "il Diavolo"), circonfondendo la sua figura di un alone di bestiale crudeltà. Bram Stoker si ispirerà a lui per creare la figura del Conte Dracula.
1459: Giorgio Castriota è inviato da Costantino XI in Italia per aiutare Ferdinando I, re di Napoli, figlio di Alfonso d'Aragona, alleato dei Troiani, nella lotta contro il rivale Giovanni d'Angiò ed il suo esercito. Per ironia della sorte, lo scontro decisivo avviene nella Battaglia di Troia (oggi in provincia di Foggia) il 18 agosto 1462, e termina con una grande vittoria di Giorgio Castriota, che entra così nella leggenda.
1460: l'erudito troiano Michele Critobulo pubblica "Η Θεία Κωμωδία", la prima traduzione in greco della "Divina Commedia" di Dante.
1463: i Duchi di Abcasia, Mingrelia, Guria e Svanezia si ribellano al Re di Georgia Giorgio VIII Bagration, fratello di Maria Bagrationi, sposa del Basileus Costantino XI. Il Re di Georgia chiede aiuto al cognato, che interviene in forze e sconfigge nettamente i ribelli nella Battaglia di Chikhori. Di conseguenza la Georgia non si disgrega, ed anzi resta una potenza del Caucaso.
1463-1479: Prima Guerra Troiano-Veneziana, con cui i Veneziani tentano di impossessarsi delle Isole dell'Egeo, ma senza successo.
1464: Papa Pio II cerca di organizzare una crociata contro Troia per conquistare la città e costringere i suoi sudditi a riconoscere l'autorità pontificia, ma nessuno dei principi europei vuole tentare avventure oltremare contro quella che nei Balcani si è rivelata una superpotenza militare, e il Papa muore nella notte tra il 14 e il 15 agosto, disperato per il fallimento del suo sogno.
1465: viene installata a Troia la prima tipografia: anche in Oriente inizia la rivoluzione della carta stampata.
1472: il 1° giugno il Gran Principe di Mosca Ivan III il Grande sposa Zoe Paleologa, figlia di Tommaso, fratello minore di Costantino XI Paleologo, legando dinasticamente Troia e Russia tra di loro.
1474: lo storico Giorgio Sfranze, amico e consigliere di Costantino IX, pubblica la Cronaca, una delle opere più importanti del Rinascimento troiano.
1475: l'impero troiano conquista il Khanato di Crimea, rendendolo vassallo.
1476: il 20 gennaio muore a 60 anni il Re Giorgio VIII di Georgia, gli succede il figlio Alessandro. Il successivo 29 maggio muore a 71 anni anche il Basileus dei Troiani Costantino XI, che sarà ricordato come il Grande. Siccome non ha avuto figli e i suoi fratelli sono tutti morti prima di lui, egli lascia il suo regno in eredità proprio ad Alessandro, nipote di sua moglie, che così assume il titolo di Imperatore dei Troiani, dei Greci, dei Georgiani, dei Bulgari e dei Serbi e cinge la corona di Basileus con il nome di Alessandro VII Bagration. Termina dopo più di due secoli la gloriosa dinastia dei Paleologi, che ha rifatto grande l'Impero, e prende avvio la nuova Dinastia Bagratide. L'unione delle corone di Troia e di Georgia fa nascere una superpotenza di religione ortodossa che tutti i vicini temono.
L'Impero Troiano all'avvento della dinastia Bagratide
1477: il nuovo Basileus è subito chiamato a una prova importante: l'invasione della Georgia da parte degli Ak Koyunlu (l'"Orda del Montone Bianco"), che vogliono approfittare della giovinezza del sovrano per espandersi verso occidente. Alessandro VII mostra di che pasta è fatto schiacciando gli invasori nella Battaglia di Tercat e facendo accecare tutti i prigionieri. L'Orda del Montone Bianco cessa praticamente di esistere e Alessandro VII torna a Troia da trionfatore, guadagnandosi così il rispetto dei molti sudditi che ancora lo consideravano uno straniero semibarbaro. Sotto di lui la Georgia si troianizza rapidamente: il nome Sakartvelo cade rapidamente in disuso a favore, appunto del nome troiano di Georgia (dal nome del santo patrono, San Giorgio).
1480: l'esercito troiano di Alessandro VII Bagration sbarca ad Otranto e l'11 agosto conquista la città, nella speranza di riuscire a riconquistare l'Italia meridionale, ma il condottiero napoletano Galeazzo Caracciolo sconfigge i troiani e li costringe a sgomberare per sempre dalla Puglia.
1482: i Troiani importano per la prima volta dal Cairo la bevanda nota come caffè (dall'arabo "qahwah", "nero", attraverso il greco "καφές", "kafes"), che diventa rapidamente una delle bevande più consumate in città. Da qui i Veneziani la diffonderanno in tutta l'Europa.
1483: Trattato di Alleanza e di mutua difesa tra Alessandro VII di Troia e Ivan III di Russia, le due grandi potenze ortodosse.
1486: prima edizione a stampa della "Lacedemonide", realizzata a Troia. Due anni dopo è la volta della prima edizione a stampa in Occidente, che vede la luce a Firenze.
1490: muore Laonico Calcondila, uno dei più significativi storici troiani medioevali di lingua greca.
1492: l'Impero Troiano dà ospitalità agli Ebrei in fuga dalla Spagna, da cui sono stati espulsi dai Re Cattolici. Siccome hanno tutti una mentalità fortemente imprenditoriale, l'Impero ne trae grande guadagno e riesce a sopperire alla perdita del ruolo chiave di intermediario nel commercio con l'Estremo Oriente in seguito alla scoperta dell'America e alla circumnavigazione dell'Africa.
1499-1503: Seconda Guerra Troiano-Veneziana, con la quale i Veneziani cercano di impossessarsi delle Isole Ionie, ma sono di nuovo sconfitti.
1500: Alessandro VII invia un'ambasceria, guidata dal figlio Demetrio, presso il Sultano Mamelucco del Cairo Sayf al-Dīn Īnāl, che la riceve con tutti gli onori. Tale missione ha lo scopo di stabilire buone relazioni con i Mamelucchi, e permette ad Alessandro di rafforzare l'autorità regia e di assicurarsi stabilità interna. L'ambasceria viene vista con sfavore dalla Persia, che sa di essere nel mirino dei Troiani.
1513: l'avventuriero Khayr al-Dīn, detto Barbarossa, conquista Algeri, ne diventa Bey per conto dei Mamelucchi e scatena una feroce guerra di corsa nel Mediterraneo contro le coste di Spagna, Italia e Grecia. Tutti i tentativi di catturarlo saranno vani.
1514: il 23 agosto Ismāʿīl Shāh I, sovrano safavide di Persia, riporta una decisiva vittoria su Demetrio, secondo figlio di Alessandro VII, nella Battaglia di Čāldırān, impedendo loro di conquistare l'Azerbaigian e di aprirsi uno sbocco sul Mar Caspio. In seguito a questo successo i Safavidi entrano in possesso dell'Armenia meridionale e della Mesopotamia. Addolorato per la sconfitta e la morte di Demetrio in battaglia, Alessandro VII abdica a favore del figlio Giorgio I Bagration e si ritira in convento, dove morirà poco dopo, il 27 aprile 1515.
1517: il 1° maggio Leonardo da Vinci, incarnazione stessa del Rinascimento ed uno dei massimi geni dell'umanità, arriva a Troia invitato dal Basileus Giorgio I, che lo ammira moltissimo. Per lui progetta gli apparati scenici di molte feste (tra cui l'automa di un leone) e un meraviglioso ponte sul Bosforo, che però sarà realizzato solo nel 1845.
1519: il 2 maggio Leonardo da Vinci si spegne a Troia all'età di 67 anni ed è sepolto nella Basilica dei Santi Apostoli. Quando apprende la notizia, Giorgio I scoppia in un pianto dirotto. Seguendo i canoni occidentali e i progetti che Leonardo ha portato con sé, i Basileis danno inizio a una profonda ristrutturazione edilizia e viaria della sua capitale. Nasce così la cosiddetta Troia XVII o Troia Rinascimentale, che ha almeno 300.000 abitanti.
1520: Giorgio I muore a soli 56 anni, gli succede il figlio Leone VII Bagration, che ha solo sedici anni ma è così energico da rifiutare ogni proposta di reggenza. Egli promuove importanti modifiche legislative in materia di società, istruzione, fiscalità e diritto penale. Tra i Troiani egli sarà ricordato come Leone il Legislatore; in Occidente invece, per il suo mecenatismo e per il suo amore per le arti e le scienze, sarà ricordato come Leone il Magnifico.
1524: Leone VII decide di partecipare all'esplorazione del Nuovo Mondo, avendo intuito che il baricentro dei commerci mondiali si sta spostando dal Mediterraneo all'Atlantico. Per conto suo, il navigatore fiorentino Giovanni da Verrazzano esplora parte delle coste del Nordamerica ed è il primo a sbarcare sull'isola di Manhattan.
1525: Leone VII sposa Aleksandra Anastazja Lisowska, nobildonna polacca nata in Rutenia che si trova a Troia per motivi di studio: tra di loro c'è stato un vero e proprio colpo di fulmine. La Lisowska, battezzata nella Chiesa Ortodossa con il nome di Creusa, è nota in Occidente come Rossana, per via del colore dei capelli, e sarà una delle consorti imperiali più influenti della millenaria storia troiana.
Stemma della casa imperiale dei Bagratidi
1526: il 9 agosto l'esercito troiano guidato dal ventiduenne Leone VII e quello ungherese condotto da Luigi II si scontrano nella Battaglia di Mohács. Le forze ungheresi sono sbaragliate e Luigi II cade in combattimento. Con lui si estingue la dinastia degli Jagelloni, la corona d'Ungheria passa a Ferdinando d'Asburgo, fratello dell'Imperatore Carlo V e cognato di Luigi II. L'Ungheria meridionale e la Croazia diventano possessi troiani, mentre viene creato lo stato vassallo di Transilvania, affidato a Giovanni Zápolya: massima espansione dell'impero troiano in Europa.
1529: il 27 settembre Luigi VII e il suo generale Michele Cantacuzeno assediano Vienna, capitale degli Asburgo, con 120.000 uomini, 28.000 cavalli e 300 pezzi di artiglieria. La capitale austriaca è difesa da 20.000 uomini e 72 cannoni agli ordini di Filippo del Palatinato-Neuburg. Le operazioni si rivelano più difficili del previsto per i Troiani: l'incessante tiro dell'artiglieria troiana riesce ad aprire una breccia nelle mura della città, ma il tentativo degli attaccanti di compiere una sortita all'interno fallisce. La frustrazione per il protrarsi dell'assedio, oltre alle aspettative e la preoccupazione per l'inverno che si avvicina, inducono Leone VII ad ordinare un assalto alla porta di Carinzia il 14 ottobre. Il risultato dell'azione però è inconcludente e al grande Basileus non resta altro che rinunciare all'impresa e fare ritorno a Troia, negando che l'obiettivo fosse quello di conquistare Vienna. Il viaggio di ritorno dura circa due mesi, durante i quali l'esercito troiano perde moltissimi uomini a causa delle malattie e del maltempo. Primo grande scacco dei Troiani dopo decenni.
1531: Margherita Paleologa, ultima erede legittima dei Paleologi del Monferrato, sposa il Duca di Mantova Federico II Gonzaga. In tal modo i Gonzaga di Mantova ereditano i diritti sul Marchesato del Monferrato.
1535: l'ammiraglio genovese Andrea Doria, che lavora al servizio del Basileus Leone VII Bagration, conquista Tunisi nel tentativo di catturare il pirata Barbarossa, ma questi si mette in salvo con una fuga rocambolesca e continua la sua guerra di corsa nel Mediterraneo. Il Barbarossa morirà di febbre gialla nel 1546.
1536: "empia alleanza", come viene definita da Carlo V, tra il Re di Francia Francesco I di Valois e l'imperatore troiano Leone VII contro il Sacro Romano Imperatore e Re di Spagna Carlo V d'Asburgo; a spingere a favore di questa alleanza è stata la Basilissa Rossana, amante della cultura francese. A tale alleanza si contrappone quella tra gli Asburgo e la Persia, avversaria dei Troiani. Questa alleanza strategica e tattica è una delle più importanti alleanze straniere della Francia e durerà per più di duecentocinquant'anni, fino alle campagne di Napoleone Bonaparte.
1537: il 17 maggio Leone VII, accompagnato dai figli Alessandro e Giorgio, giunge a Valona, in Epiro, progettando di attaccare Brindisi, mentre l'alleato Francesco I di Francia muove alla conquista di Genova e Milano. Il piano però non viene attuato, in quanto il Re di Francia contravviene agli accordi e attacca Carlo V nelle Fiandre. Nel frattempo, un attacco da parte di alcune galee veneziane a una delegazione diplomatica troiana in viaggio, fornisce a Leone VII il pretesto per cambiare obiettivo e dirigersi verso Cattaro, importante base della Serenissima. Scoppia la Terza Guerra Troiano-Veneziana, alla fine della quale i veneziani sono costretti a sgomberare le bocche di Cattaro.
1543: Ferdinando I d'Asburgo avanza pretese sul trono di Ungheria, proponendo al Basileus di esserne riconosciuto re in cambio di un tributo annuale di 100.000 ducati. Leone VII non intende assolutamente accettare l'offerta, e non gli rimane altro che lasciare Troia per marciare sull'Ungheria. Dopo essere entrato a Budapest, l'esercito troiano assedia Esztergom che cade dopo due settimane grazie all'aiuto dell'artiglieria francese offerta dal re Francesco I. La morte di quest'ultimo, avvenuta il 31 marzo 1547, toglie al Basileus un fondamentale alleato sullo scacchiere europeo.
1547: Michelangelo Buonarroti progetta per conto di Leone VII Bagration lo Stari Most ("Vecchio Ponte") sul fiume Narenta, là dove esso attraversa la città di Mostar, in Bosnia-Erzegovina. Completato nel 1557, il ponte michelangiolesco è a schiena d'asino, largo 4 metri e lungo 30, e domina il fiume da un'altezza di 24 metri: rappresenta perciò il ponte ad arco singolo più grande del XVI secolo.
L'Impero Troiano di Leone VII il Magnifico
1553: il 20 febbraio Yukhannan Sulaqa, abate del monastero di Rabban Ormisda, presso Alqosh (oggi nel Kurdistan), abbandona la Chiesa Monofisita Siriaca e rientra in comunione con Roma. Nasce la Chiesa Cattolica Caldea, tuttora esistente e dffusa in Kurdistan e in Iraq.
1554: il Dagestan (in turco "Paese delle Montagne") si riconosce vassallo dell'Impero Troiano per sfuggire al predominio persiano.
1561: Ivan IV Groznij ("il Temibile": "il Terribile" è traduzione diffusa ma inesatta), nipote di Ivan III e di Zoe Paleologa, assume per primo il titolo di Zar di Tutte le Russie, cioè di imperatore (Caesar, da cui Czar), suscitando proteste da parte troiana, visto che i Bagratidi si ritengono gli unici legittimi eredi dell'Impero Romano d'Oriente.
1565: il 18 maggio la flotta Troiana assedia Malta, difesa dai Cavalieri Ospitalieri, ma nonostante l'incessante bombardamento non riesce a prendere le strategiche fortezze di Sant'Elmo e Sant'Angelo, e alla fine è costretta a lasciare l'isola.
1569: i Mamelucchi riconquistano Tunisi.
1574: Massimiliano II d'Asburgo, figlio di Ferdinando I, tenta di nuovo di riconquistare tutta l'Ungheria, e Leone VII, che ha settant'anni suonati e soffre di gotta, gli muove guerra. Il 1° novembre, durante l'assedio di Szigetvár, il Basileus Leone VII il Magnifico muore e gli succede il figlio Alessandro VIII Bagration. Questi respinge gli Austriaci fin quasi a Vienna.
1577: il pittore cretese Domínikos Theotokopoulos si trasferisce a lavorare a Toledo, dove tutti lo conoscono con lo pseudonimo di El Troyano. Qui egli entra nelle grazie di Re Filippo II di Spagna ed ottiene importanti commissioni; il suo stile drammatico ed espressionistico, ssai singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali, è guardato con perplessità dai suoi contemporanei, ma sarà molto apprezzato e rivalutato nel corso del XX secolo (Pablo Picasso trarrà ispirazione da molti suoi dipinti). È famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate e per i colori originali e fantasiosi di cui spesso si serve, frutto dell'incontro tra l'arte troiana e la pittura occidentale.
1581: lo Zar Ivan IV Groznij uccide per errore, durante un violento litigio, il figlio Ivan, erede al trono, e così alla sua morte, sopraggiunta il 28 marzo 1584, è costretto a lasciare l'Impero Russo all'altro figlio Fëdor I, di salute cagionevole e forse ritardato di mente. Ciò porta rapidamente all'estinzione della Dinastia dei Rjurikidi, che ha regnato per sette secoli e ha fatto grande la città di Mosca, e all'inizio del cosiddetto Periodo dei Torbidi, caratterizzato da uno stato di profonda anarchia.
1589: il 17 gennaio viene istituito il Patriarcato di Mosca e di tutta la Russia. Il Patriarca di Troia Geremia II è costretto ad avallare l'istituzione del nuovo patriarcato.
1593: In risposta alle continue incursioni delle truppe irregolari troiane nei territori del Sacro Romano Impero, l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo dà inizio alla cosiddetta Guerra dei Tredici Anni, chiamata "Lunga Guerra" dagli storici troiani. Il 22 giugno Rodolfo II infligge una pesante sconfitta ai suoi avversari nella Battaglia di Sisak. Questo grave insuccesso spinge Alessandro VIII a prendere personalmente il comando dell'esercito, riuscendo a conquistare la rocca di Eger in Ungheria.
1594: i più potenti membri della Szlachta (nobiltà) polacco-lituana si intromettono negli affari interni del Principato di Moldavia, nel tentativo di espandere il potere della Confederazione Polacco-Lituana fino al Danubio, e così entrano in aperto conflitto con gli Asburgo e con l'Impero Troiano, già in guerra tra di loro. Scoppia la Guerra di Successione Moldava.
1595: viene rappresentata per la prima volta al "Globe Theatre" di Londra il "Sogno di una Notte di Mezza Estate", una delle opere più famose di William Shakespeare. L'opera, tipicamente fantasy, è ambientata a Troia, mentre fervono i preparativi del matrimonio tra Priamo e Ippolita, regina delle Amazzoni.
1596:
Unione di Brest: alcuni settori delle chiese ortodosse decidono di
passare dalla giurisdizione del Patriarcato di Troia a quella del Papa di Roma,
per evitare di dover dipendere dal nuovo Patriarcato di Mosca. Nascono le
Chiese Cattoliche di rito Orientale, destinate a
subire nei secoli molte persecuzioni.
Dal 24 al 26 ottobre nella Battaglia di Keresztes le forze combinate
dell'Arciduca d'Austria Massimiliano III e
dell'ungherese Sigismondo Báthory vengono
inaspettatamente sconfitte dai troiani guidati dal Basileus in persona.
Nonostante la guerra volga a favore dei troiani, i lunghi anni di combattimenti
e la sempre maggiore necessità di costose armi da fuoco prosciugano le finanze
imperiali.
L'Imperatore troiano Davide Bagration (immagine creata con OpenArt.ai)
1599: Davide Bagration, secondogenito di Alessandro VIII ed erede al trono dopo che il primogenito Antenore è morto a soli 18 anni nel 1586, sposa la nobildonna romana Beatrice Cenci, che si era recata a Troia per studiarvi il greco, ma in realtà per sfuggire ad un padre violento e dissoluto, che è arrivato ad usarle violenza carnale.
1600: Francesco Cenci, padre di Beatrice Cenci, viene assassinato da ignoti sicari nel suo castello di Petrella Salto. I colpevoli non saranno mai individuati, ma Papa Clemente VIII punta il dito su Davide Bagration, marito di Beatrice (nel frattempo convertitasi all'Ortodossia con il nuovo nome di Laodice), che avrebbe inteso punire il suocero per le violenze usate nei confronti della sua giovane moglie.
1601: l'avventuriero inglese William Adams, al servizio dell'Impero Troiano, giunge in Giappone al timone della nave troiana "Bagrationi", ed approda nella città di Usuki, nella moderna prefettura di Ōita, dopo un viaggio rocambolesco attraverso lo stretto di Gibilterra, l'Oceano Atlantico, lo Stretto di Magellano e l'Oceano Pacifico. Adams si guadagna la fiducia e la stima di Tokugawa Ieyasu, daimyō di Edo (la moderna Tokyo) e futuro shōgun del Giappone, diventando suo consigliere per gli affari esteri, tanto che gli viene dato il nome di Anjin San, il "signor timoniere". L'opera di mediazione di Adams si rivela decisiva per porre le basi delle prime relazioni tra Giappone e Troia, e spiana la strada ai mercanti troiani, che sono autorizzati a stabilirsi nella città di Hirado e stringere importanti accordi commerciali con i giapponesi.
1602: Davide Bagration, marito di Laodice Cenci, muore a soli 33 anni, si dice avvelenato da emissari di Clemente VIII come vendetta per la morte violenta di Francesco Cenci.
1603: il 20 marzo viene fondata la Compagnia Troiana delle Indie Occidentali. I Troiani occupano l'Isola di San Timoteo, che noi chiamiamo Sint Maarten, e ne fanno la base per i loro commerci nei Caraibi, in concorrenza con Spagnoli, Francesi, Olandesi ed Inglesi.
1605: il 12 marzo muore a 78 anni Alessandro VIII, gli succede il figlio Costantino XII Bagration. Il suo regno però è di breve durata: la vedova di Davide, Laodice Cenci, promuove un intrigo di palazzo e il 22 ottobre dello stesso anno il Basileus è eliminato e sostituito da Astianatte, figlio di cinque anni di Davide e Laodice, che ovviamente si trova sotto la reggenza della madre. Si noti che quest'ultima fa incoronare il figlio con il nome di Astianatte II, essendo Astianatte I il leggendario figlio di Ettore e di Andromaca. Beatrice/Laodice corona così il sogno di diventare Basilissa. « Tale il padre, tale la figlia », è il velenoso commento del nuovo Papa Paolo V.
1606: visto lo stato disastroso in cui versano le finanze imperiali, Laodice si impone ai suoi generali e decide di firmare con gli Asburgo la Pace di Zsitvatorok, ponendo fine alla Lunga Guerra. Tuttavia, una volta che i guerrieri vengono congedati, molti di essi, che non hanno altra fonte di sostentamento, si danno al brigantaggio, provocando diffusi disordini in Anatolia tra il XVI e il XVII secolo. Nel frattempo la Persia Savafide guidata dallo Shah Abbas I il Grande approfitta dell'impegno dei Troiani contro gli Asburgo per infliggere loro una sconfitta nella Battaglia di Urmia ed invadere l'Anatolia orientale.
1608: viene rappresentata per la prima volta la tragedia in cinque atti di William Shakespeare "Diomedes and Cressida", basata sulle vicende del "Filostrato" di Giovanni Boccaccio.
1609: il famoso pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, trasferitosi a Malta, viene arrestato per un duro litigio con un cavaliere di rango superiore e perché si viene a sapere che su di lui pende una condanna a morte per omicidio. Viene rinchiuso nel carcere di Sant'Angelo a La Valletta, ma il 6 ottobre riesce ad evadere grazie all'aiuto di un amico troiano, e con lui si rifugia propria a Troia, dove continua a lavorare, avendo un forte impatto sull'arte figurativa troiana dell'epoca.
1612: la Pace di Nicea, stipulata il 20 novembre, mette fine al conflitto tra Troia e la Persia. I Bagratidi cedono ai Persiani la sovranità sull'Azerbaigian occidentale e su parte dell'Armenia, ma i Safavidi sgomberano l'Anatolia. Vanno bene anche i rapporti diplomatici con gli stati europei, grazie alla stipula di capitolazioni con Inghilterra, Paesi Bassi, Francia e Repubblica di Venezia.
1613: il 3 marzo Michail Fëdorovič Romanov è incoronato Zar di Tutte le Russie, pone fine al Periodo dei Torbidi e avvia la Dinastia Romanov, che regnerà sulla Russia per tre secoli.
1614: il 7 aprile Domínikos Theotokopoulos, meglio noto con lo pseudonimo di El Troyano, muore a Toledo a 73 anni ed è sepolto con rito cattolico nella chiesa di San Domenico di Antigua, anche se egli non ha mai abbandonato la sua fede nella Chiesa di Troia.
1616: il patriarca di Troia Timoteo II consacra la nuova Basilica dei Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, detta anche la Basilica Blu per via delle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di Nicea, in toni che vanno dal blu al verde, e rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle. Un ciclo di mosaici descrive la vita dei due Santi cui la basilica è dedicata.
1616-1617: Prima Guerra Polacco-Troiana: la Confederazione Polacco-Lituana e l'Impero Troiano si scontrano per il controllo della Moldavia e dell'Ucraina. Il 23 settembre 1617 il generale Alessandro Cantacuzeno negozia la vantaggiosa Pace di Busza, che impone alla Confederazione di rinunciare ad ogni pretesa sui principati danubiani, i quali restano nell'orbita troiana.
1620: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, si spegne il 18 luglio a soli 48 anni, a causa di una cirrosi epatica, nella cittadina di Porto Eracle, nei pressi di Troia, dove il pittore aveva stabilito la sua residenza e il suo atelier di artista. Destituite di ogni fondamento le ipotesi che parlano di avvelenamento del seicentesco "pittore maledetto" per ordine di Laodice Cenci, che non lo amava.
Massima espansione del Sultanato dei Mamelucchi
1626: i colonizzatori Troiani si insediano nella zona meridionale dell'isola di Manhattan, acquistata dagli indigeni per soli 24 solidi d'oro, fondando un insediamento per il commercio delle pellicce che viene battezzato Nuova Troia (Νέα Τροία). Il piccolo centro cresce nei decenni successivi attraverso la costruzione di un forte (Forte Bagrationi) e una serie di lotte con i nativi chiamate Guerra di Scilitzes, dal nome del governatore della colonia Ettore Scilitzes, per il predominio sul territorio circostante.
1632: dopo la pubblicazione del suo celeberrimo "Dialogo sui massimi sistemi del mondo", lo scienziato pisano Galileo Galilei viene accusato di eresia dalla Santa Inquisizione e gli viene intimato di recarsi a Roma per subire un formale processo. Dietro consiglio dell'amico Fulgenzio Micanzio, in rotta con la Curia romana, egli raggiunge invece Venezia e da lì si imbarca per Troia, dove viene accolto a braccia aperte dal Basileus Astianatte II Bagration, appassionato di scienza e di tecnologia. L'imperatore ignora le richieste del Papa di consegnare quello che ritiene un eretico, e gli affida la cattedra di Matematica e Filosofia Naturale presso l'Università di Troia. Qui Galileo continua a insegnare la teoria eliocentrica che, in polemica con la Chiesa di Roma, diventa la teoria cosmologica ufficiale dell'Impero Troiano.
1633-1634: Seconda Guerra Polacco-Troiana: il generale polacco Stanisław Koniecpolski stronca il tentativo del Basileus Astianatte II di distruggere ed annettere la Confederazione Polacco-Lituana.
1636: la Compagnia Troiana delle Indie Occidentali acquista dal Portogallo l'isola di Bonaire, ribattezzata Nuova Tenedo. Poco dopo diventano troiane anche Sint Eustatius, ribattezzata Isola di San Giovanni, e l'Isola di Saba. Queste isole costituiscono la colonia dei Caraibi Troiani. Esse godono ancor oggi dello status di Città Autonome dell'Impero Troiano.
1638: il 17 maggio con il Trattato di Zuhab la Persia di Safi Shah conquista in maniera definitiva l'Iraq, togliendolo ai Mamelucchi, ma non riesce ad aprirsi uno sbocco sul Mediterraneo, perchè la Siria resta agli egiziani.
1639: con un editto dello Shogun Tokugawa Iemitsu, nipote abiatico di Tokugawa Ieyasu, il Giappone entra in una lunga fase di politica isolazionista e autarchica nota come sakoku, durante la quale l'unico popolo occidentale autorizzato a commerciare con i Giapponesi sono proprio i Troiani, attraverso il porto di Nagasaki. Il sakoku durerà fino al 1853.
1642: l'8 gennaio Galileo Galilei, che nel 1638 ha pubblicato i "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze", opera che fonda le moderne cinematica e dinamica, si spegne nella sua villa poco fuori Troia all'età di 77 anni. Lo scienziato pisano viene tumulato nella Basilica Blu e per lui viene eretto un maestoso monumento funebre. Solo nel 1757 l'eliocentrismo sarà riconosciuto dalla Chiesa Cattolica, e Galileo sarà pienamente riabilitato da Papa Giovanni Paolo II il 31 ottobre 1992 (meglio tardi che mai).
1644: Astianatte II Bagration comincia a manifestare segni di squilibrio mentale. Il potere effettivo è detenuto dalla Regina Madre Laodice Cenci, anziana ma ancora energica, e ciò convince i nemici dell'Impero a tentare il colpo grosso: Venezia e gli Asburgo attaccano i Troiani da ue direttrici diverse.
1645-1669: Quarta Guerra Troiano-Veneziana, lungo conflitto caratterizzato dall'interminabile assedio di Creta, durato 25 anni, che la Serenissima tenta inutilmente di conquistare come caposaldo in Oriente. La Repubblica di Venezia attacca ripetutamente i troiani con la Spedizione dei Dardanelli, affidata in successione agli ammiragli Leonardo Mocenigo, Lazzaro Mocenigo, Lorenzo Marcello e Lorenzo Renier. La flotta troiana, di molto superiore in forze, viene sconfitta varie volte, ma alla fine i Veneziani sono obbligati alla ritirata di fronte ad un nemico capace di perdere due intere flotte senza chiedere la pace.
1649: l'11 settembre muore a 72 anni la Regina Madre Laodice Cenci, che nel corso di tutta la sua vita ha esercitato una grande influenza sulla politica del figlio. La storiografia ufficiale parla di attacco cardiaco, ma si sospetta che Laodice/Beatrice sia stata avvelenata da una congiura di generali perchè cercava di premere sul figlio affinché lasciasse Creta ai Veneziani, per combattere piuttosto i Safavidi a est, che premono sui confini della Georgia. Si dice che ancor oggi ogni 11 settembre al tramonto il fantasma di Laodice/Beatrice Cenci si aggiri sugli spalti delle mura teodosiane di Troia, e molti spergiurano di averlo visto.
1652: il 15 aprile Papa Innocenzo X istituisce il Vicariato Apostolico di Troia, immediatamente soggetto alla Santa Sede, per i cattolici di rito latino che vivono in città. Primo Vicario Apostolico è il domenicano Monsignor Giacinto Subiano.
1658: l'impero coloniale troiano si allarga con la fondazione di alcune importanti piazzeforti sulle coste del Golfo di Guinea: Teodoropoli, Augusta e Priamea.
1660: un vasto incendio devasta i due terzi della capitale Troia, che deve essere ricostruita: sorge la cosiddetta Troia XVIII o Troia dei Lumi. Essa ha almeno 700.000 abitanti, e dunque è una delle maggiori metropoli d'Europa.
1661: muore il Basileus Astianatte II Bagration, secondo alcuni assassinato in seguito ai rovesci nelle guerre in corso; gli succede il figlio Enea, che assume il nome di Costantino XIII. Questi offre la carica di comandante in capo dell'esercito troiano a Charles de Batz de Castelmore, Conte d'Artagnan, leggendario condottiero francese al servizio prima di Luigi XIII e poi di Luigi XIV, che sarà reso immortale da Alexandre Dumas Padre. D'Artagnan accetta e risolleva le sorti dell'Impero.
1664: il 10 agosto D'Artagnan costringe l'imperatore austriaco Leopoldo I d'Asburgo ad accettare la Pace di Eisenburg, con cui i Troiani rinunciano ad attaccare la Transilvania, ma gli austriaci sgomberano l'Ungheria. Con il Trattato di Żurawno del successivo 17 ottobre l'impero troiano acquisisce il controllo della Podolia.
1665: gli inglesi sconfiggono i troiani e conquistano Nuova Troia, ribattezzata New York in onore di Giacomo II, al tempo Duca di York e Albany. Come compenso per la perdita di quella strategica colonia, gli inglesi permettono ai Troiani di insediarsi in una zona sulla costa del Sudamerica, che da ora in poi sarà chiamata Guiana Troiana.
1669: il 5 settembre, dopo ben 25 anni di assedio, i Veneziani sono sconfitti da D'Artagnan e costretti a sgomberare Creta.
1673: il 25 giugno D'Artagnan muore combattendo da eroe nella Battaglia di Alessandretta, nell'ambito della campagna voluta da Costantino XIII per espandere l'Impero in direzione della Siria, sulle orme della Prima Crociata di Giovanni I Zimiscè. Lo stesso D'Artagnan aveva ritenuto irrealistica la campagna di conquista, ma non si era sottratto ai suoi doveri. La morte del leggendario moschettiere pone fine alla campagna, e si torna allo status quo.
Veduta della città di Troia alla fine del XVII secolo (immagine creata con OpenArt.ai)
1675: Costantino XIII è rovesciato da un colpo di stato ordito da Henri d'Aramitz, luogotenente di D'Artagnan succedutogli nella carica di comandante dell'esercito (a lui si ispirerà Alexandre Dumas Padre per creare il personaggio del moschettiere Aramis). Questi, che viene chiamato dagli avversari Enrico il Nero per il suo carattere ombroso, amante delle donne e degli intrighi, pone sul trono Antenore III Bagration, figlio di Davide, fratello minore del Basileus deposto, approfittando del fatto che Costantino XIII è diventato impopolare dopo la perdita di Nuova Troia e dopo che la crociata in Siria si è rivelata infruttuosa, con gravi perdite umane da parte troiana. Egli viene costretto ad entrare in un monastero, dove morirà il 16 aprile 1713.
1683: Enrico il Nero, uomo
ambizioso e autoritario, desideroso di procurarsi fama imperitura, convince
Antenore III a lasciargli condurre una sterminata armata di 300.000 uomini
contro Vienna, nella speranza di conquistare la
capitale del Sacro Romano Impero, inteso come l'erede dell'Impero Romano
d'Occidente. Vienna viene assediata dai troiani per la seconda volta nella
storia, ma il frate cappuccino friulano Marco d'Aviano
incita i viennesi alla resistenza ad oltranza contro gli "eretici". Prima dell'assalto finale, il 12 settembre arrivano sotto le mura di
Vienna le truppe polacche e lituane guidate dal Re di Polonia
Giovanni III Sobieski, con la sua potentissima
cavalleria composta dagli Ussari Alati di Polonia, che infligge ai Troiani una
delle più clamorose disfatte della loro storia plurimillenaria, liberando la
città: i Troiani perdono ben 45.000 uomini. La battaglia di Vienna vede anche
l'esordio in combattimento di un futuro grande condottiero,
Eugenio di Savoia. Per ringraziare il Signore per
la vittoria contro gli eretici, Papa Innocenzo XI fissa al 12 settembre la
festa
del Nome di Maria. D'Aramitz paga con la vita i suoi errori tattici: viene
infatti impiccato per ordine del Basileus.
Siccome i Troiani in fuga hanno lasciato sul posto molti sacchi di
caffé, gli asburgici li requisiscono, mescolano il
caffé con il latte, e secondo la tradizione ha origine in questo modo la bevanda
che, in onore del predicatore Marco d'Aviano (ha il colore del suo saio), verrà
chiamata cappuccino. Marco d'Aviano sarà proclamato
Beato da Papa Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003.
1684-1699: Quinta Guerra Troiano-Veneziana, l'unica dichiarata da Venezia alla Città di Priamo, approfittando della devastante sconfitta troiana sotto le mura di Vienna: essa porta alla conquista veneziana della Morea (il Peloponneso). Durante tale guerra il Partenone di Atene viene gravemente danneggiato dai veneziani, in quanto i troiani lo usavano come deposito per le munizioni dei cannoni. Capitano Generale da Mar venne nominato Francesco Morosini, soprannominato il Peloponnesiaco per via della sua astuzia nell'attaccare i troiani nel Mare Egeo. I Veneziani riescono a prendere Patrasso, i castelli di Morea e Rumelia, la fortezza di Lepanto, Corinto e l'intero Peloponneso. Vi è anche un tentativo di conquistare Creta ma i Veneziani devono accontentarsi della conquista della fortezza di Gramvussa.
1686: il 2 settembre il contrattacco austriaco contro i Troiani porta alla presa di Budapest. Approfittando del momento di crisi dell'impero troiano, il nobiluomo bulgaro Rotislav Stratimirovič tenta di sollevare il suo popolo contro l'occupazione straniera, ma è sconfitto ed è costretto alla fuga in Russia.
1687: il 12 agosto la Seconda Battaglia di Mohács, 161 anni dopo la prima, vede il trionfo dell'esercito asburgico guidato dal duca Carlo V di Lorena e dal giovane principe Eugenio di Savoia. I Troiani sono sbaragliati, lamentando 10.000 morti contro i soli 600 caduti asburgici. Il duca di Lorena conquista Osijek e la Slavonia, mentre la Transilvania è nuovamente annessa all'Ungheria, e gli Asburgo cingono la corona di Santo Stefano per diritto ereditario. Il Principe Massimiliano II di Baviera arriva ad occupare Belgrado, ma Re Luigi XIV, storico alleato dei Troiani, attacca la valle del Reno iniziando la Guerra di Successione del Palatinato, e gli Asburgo sono costretti a ritirare le truppe dai Balcani. Belgrado così resta ai Troiani, che però sono in piena crisi. Per evitare la vendetta dei Troiani, molti Serbi migrano verso nord, attraversano i confini dei domini asburgici e si stabiliscono in Slavonia.
1696: la nuova Compagna Troiana delle Indie Orientali acquista lo strategico emporio di Oddeway Torre, sulla costa del Malabar (India), e lo ribattezza Antenoropoli. Nasce l'India Troiana.
1697: Antenore III in persona guida un grande esercito a nord del Danubio per recuperare l'Ungheria e ritrovare il prestigio perduto. Dopo essersi spostato verso nord lungo il Tibisco per impadronirsi della fortezza di Seghedino, essendo la stagione avanzata, le truppe troiane cercano di attraversare il Tibisco presso Zenta per rientrare nei loro acquartieramenti invernali di Temesvár. Eugenio di Savoia, nominato feldmaresciallo imperiale, ha seguito a distanza i movimenti del nemico senza cercare lo scontro, ma quando viene a conoscenza delle intenzioni del Basileus decide di attaccarlo e l'11 settembre sorprende l'esercito troiano mentre attraversa il fiume infliggendogli un'altra epica sconfitta: il Basileus perde 25.000 uomini, contro le perdite asburgiche di 401 soldati e 28 ufficiali. Il nome di Eugenio di Savoia diventa famoso in tutta Europa.
1698: anche Dannemarksnagore, sulla costa del Bengala, viene conquistata dai Troiani, ricevendo il nome di Nicea.
1699: il 26 gennaio la
Pace di Carlowitz, mediata dall'Inghilterra,
ratifica la perdita dell'Ungheria e del Peloponneso da parte dei Troiani.
Viene abbandonato il cosiddetto Calendario Troiano,
che a partire da Costantino I il Grande computava gli anni a partire dal
1° settembre del 5509 a.C., ritenuta la data della Creazione del Mondo
(secondo tale computo, il 1699 d.C. sarebbe l'anno
7207/7208). Si cominciano a contare gli anni dalla
nascita di Cristo, come si fa in Occidente fin dal VI secolo.
Espansione degli Asburgo ai danni dei Troiani negli anni 1683-1699
1700: la sconfitta nella
Guerra d'Ungheria e nella Quinta Guerra Troiano-Veneziana costa cara ad Antenore III:
divenuto ancor più
impopolare del predecessore Costantino XIII (questi almeno i Veneziani li aveva
sconfitti), viene costretto ad abdicare dal figlio Davide, che assume il nome
di Leone VIII Bagration. Obiettivo prioritario del
nuovo Basileus è cacciare i Veneziani dal Peloponneso, e in subordine
l'eventuale recupero dell'Ungheria.
Antenore III tra l'altro aveva severamente proibito ai Troiani di
fumare tabacco, considerato una pericolosa droga, sotto la minaccia di
pene severissime (chi contrabbandava tabacco era punito con il taglio del naso).
Sparito dalla scena Antemore III, tornano a fumare, anche in modo eccessivo,
come reazione al divieto subito. Da qui il celeberrimo detto
"fumare come un troiano"!
1701-1714: l'Impero Troiano interviene nella Guerra di Successione Spagnola accanto alla Francia, che lo ha spesso aiutato nei decenni precedenti, e combatte contro la monarchia asburgica nella speranza di recuperare l'Ungheria. Nonostante alcuni successi, il 6 marzo 1714 la Pace di Rastatt lascia il confine troiano-asburgico invariato.
1710: il matematico, architetto e filosofo troiano Andrea Musalos, nativo di Creta, tenta invano di decifrare i geroglifici egizi. Egli riesce invece nell'impresa di decifrare l'alfabeto troiano, riportando in vita una lingua estinta da quasi duemila anni. Per questo Musalos è ritenuto il fondatore della moderna troologia.
1714-1718: Sesta Guerra Troiano-Veneziana. Una volta rimesso in sesto l'esercito, Leone VIII, impaziente di riprendersi i territori persi durante la quinta guerra e di cancellare l'umiliante ricordo della Pace di Carlowitz, dichiara guerra alla Serenissima e, con un esercito in schiacciante superiorità numerica, costringe i Veneziani a concentrare le loro difese nelle città di Nauplia, Corinto, Malvasia, Modone, Castel di Morea, e nelle due fortezze di Chielafà e Zarnata. La strenua difesa veneta non impedisce ai troiani di riprendere il Peloponneso, e le uniche due fortezze della Repubblica Veneta rimaste a Creta, la Suda e Spinalonga, devono capitolare.
1717: il 19 luglio la flotta veneziana, appoggiata da uno squadrone misto di navi portoghesi, maltesi e pontificie, si scontra con quella troiana nella Battaglia di Capo Matapan. Seppur vincenti, i veneziani non sono in grado di riprendersi la Morea (il Peloponneso). La Pace di Passarowitz del 21 luglio 1718 segna la fine alle ostilità, e Venezia è costretta a sgomberare. Dopo questa bruciante sconfitta, la Serenissima Repubblica di Venezia si avvia verso il suo tramonto. Troia conosce invece un periodo di ripresa e di buon vicinato con le potenze europee, grazie anche al fatto che il diffondersi dei nuovi ideali illuministici tende a mettere in secondo piano le dispute teologiche tra cattolici e ortodossi, considerate rottami del Medioevo.
1722: il 2 novembre muore il Basileus Leone VIII detto il Vittorioso. Dato che non ha avuto figli gli succede il fratellastro Costantino XIV Bagration, figlio legittimato di Antenore III e della nobildonna troiana Alessandra Ducas. Il suo regno è caratterizzato da una crescente intolleranza verso i non Ortodossi, e in particolare contro gli Ebrei, fatti oggetto di veri e propri pogrom.
1732: il 28 dicembre Costantino XIV viene assassinato durante una congiura di palazzo, gli succede il fratellastro Astianatte III Bagration. che ritiene di avere più titoli di lui per regnare, essendo figlio di Antenore III e di sua moglie, non di una concubina. I pogrom antiebraici hanno fine, e con il nuovo Basileus, che è colto e parla perfettamente il francese, gli ideali dell'Illuminismo cominciano a penetrare nell'Impero Troiano. Si assiste ad un deciso miglioramento delle tecniche navali ed agricole.
1740-1748: l'impero troiano interviene nella Guerra di Successione Austriaca a fianco di Francia, Spagna, Prussia e Baviera e contro Austria e Regno Unito. Il 22 luglio 1735 l'impero troiano coglie una significativa vittoria nella Battaglia di Grocka contro il generale George Olivier Wallis, e costringe gli austriaci a retrocedere a nord della Sava e del Danubio. La sconfitta di Grocka ha un enorme impatto psicologico presso la corte di Vienna perchè, dopo le eclatanti vittorie riportate dall'esercito austriaco sotto la guida di Eugenio di Savoia, ci si attendeva una campagna rapida e vittoriosa: lo shock della sconfitta getta nel panico l'Austria che cerca la pace a tutti i costi, ratificata nella Pace di Aquisgrana del 18 ottobre 1748.
1750: viene creata formalmente la colonia africana della Costa d'Oro troiana, con capitale Teodoropoli. Nello stesso anno Calicut (da non confonfersi con Calcutta), sulle coste dell'India, passa sotto il controllo di Troia. Nel 1755 toccherà a Serampore, nel Bengala.
1756-1763: l'Impero Troiano interviene nella Guerra dei Sette Anni, sempre dalla parte della Francia e contro Regno Unito, Prussia e Russia. Un capovolgimento di alleanze fa sì che per la prima volta Troia combatta dalla stessa parte dell'Austria. Dopo alcuni successi iniziali contro i Russi, i Troiani incassano una dura sconfitta nella Battaglia del fiume Larga, in Moldavia, mentre la flotta baltica russa nel mar Mediterraneo sotto la guida del conte Aleksej Orlov annienta quella troiana nella Battaglia dell'Isola di Chio. Il Trattato di Parigi del 10 febbraio 1763 impone all'Impero Troiano di concedere l'indipendenza alla Crimea, che in realtà entra nell'orbita russa ed ottiene uno sbocco sul Mar d'Azov.
1757: le isole Nicobare passano sotto il controllo dei Troiani, che rafforzano i loro commerci verso l'Estremo Oriente.
1762: viene fondata a Troia la prima Loggia Massonica, guidata dall'ambasciatore britannico e dipendente dalla Gran Loggia di Scozia.
1763: il gesuita e scienziato Ruggero Boscovich, nativo di Ragusa, fonda l'Osservatorio Astronomico di Troia ed è nominato Rettore dell'Università Troiana. Egli formula una teoria atomica del gas perfetto e idea una procedura per il calcolo dell'orbita di un pianeta sulla base di tre osservazioni della sua posizione.
1764: l'8 gennaio muore a 84 anni Astianatte III, da tempo malato, che non ha retto il colpo della sconfitta nella Guerra dei Sette Anni. Gli succede il figlio Antenore IV Bagration, 44 anni, che dà inizio ad una serie di riforme di stampo illuministico per modernizzare lo stato; tra l'altro, abolisce la tortura ed elimina vari privilegi del clero ortodosso. Il Basileus stesso si fa iniziare alla Massoneria, com'è la moda di molte teste coronate del tempo.
Odierno stemma comunale della città di Troia
1774: l'avventuriero veneziano Giacomo Casanova, leggendario tombeur de femmes, opera come agente segreto al servizio dell'Impero Troiano.
1777: molti volontari troiani, animati dagli ideali illuministici, attraversano l'Oceano e vanno a combattere come volontari nella Guerra d'Indipendenza Americana.
1783: la zarina Caterina II di Russia annette in via defiitiva la Crimea, aprendosi uno sbocco sul Mar Nero. Ormai la Russia rappresenta la peggior minaccia per l'Impero Troiano, tanto che Caterina II nella sua "corsa verso i mari caldi" non fa mistero di voler conquistare Troia e annettere l'impero troiano nella sua interezza. Tali ambizioni sono però frenate dal Regno Unito e dalla Prussia.
1787: Antenore IV dichiara
guerra alla Russia per cercare di riprendersi la Crimea, ma viene di nuovo
sconfitto e con il Trattato di Iași si torna allo
status quo. Intanto, proprio sotto la spinta degli ideali illuministici, i
Serbi, i Bulgari e gli Albanesi danno vita a continue rivolte, cercando di
riguadagnare l'indipendenza.
Il 13 febbraio Ruggero Boscovich muore a Troia, a
causa del morbo di Alzheimer, all'età di 75 anni.
1788: lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe, incarnazione del Romanticismo, giunge a Troia e si innamora di questa città antichissima, cosmopolita e cantata da mille poeti, tanto da scrivere la tragedia "Astyanax", rappresentata per la prima volta proprio a Troia.
1789-1793: Antenore IV, da buon "monarca illuminato", guarda inizialmente con favore alla Rivoluzione Francese, ma cambia idea e si schiera con la Prima Coalizione dopo l'esecuzione di Re Luigi XVI il 21 gennaio 1793.
1791: l'impero troiano è il primo stato al mondo ad abolire per legge la vergognosa tratta degli schiavi. Nessuno nei confini dell'impero può più essere ridotto in schiavitù, e possedere degli schiavi diventa reato.
1795: il filologo tedesco Friedrich August Wolf pubblica la sua opera "Prolegomena ad Homerum" ("Introduzione ad Omero"), considerata ancora oggi la prima trattazione dei poemi omerici a livello scientifico. In essa egli nega l'esistenza storica del poeta Omero, sostenendo che al suo tempo la scrittura non era in uso, sostituita dalla tradizione orale, e non era possibile ricordare a memoria poemi così lunghi e complessi, che sarebbero nati invece nell'Atene di Pisistrato e di suo figlio Ipparco, mettendo per iscritto e cucendo assieme piccole rapsodie preesistenti. Con Wolf prende inizio la moderna "questione omerica", un problema a tutt'oggi sostanzialmente irrisolto.
1797: con il Trattato di Campoformio la Serenissima Repubblica di Venezia cessa di esistere, e viene annessa all'impero asburgico.
1798: il 1° gennaio muore Antenore IV Bagration, gli succede il figlio Giorgio II Bagration, 52 anni, che in gioventù ha compiuto il "Grand Tour" nelle maggiori città europee, com'è abitudine dei giovani ricchi di quest'epoca.
1798-1800: fallita spedizione
napoleonica contro i Mamelucchi d'Egitto. Essa ha
l'unico risultato di dare inizio alla moderna egittologia.
Il Sovrano Militare Ordine di Malta è costretto a
lasciare l'arcipelago maltese, occupato dai britannici. Viene allora ospitato a
Troia da Giorgio II, al contrario di suo padre
appassionato di antichi ordini cavallereschi, tanto da farsi nominare
Gran Maestro dell'Ordine. Papa Pio VII contesta
questa nomina, dato che Giorgio II non è cattolico ed è sposato.
1801: il 22 aprile Murad Bey, Walī (capo) dei Mamelucchi egiziani che ha guidato la guerra contro Napoleone, muore di peste. Gli succede il figlio Muhammad ʿAli Bey, che governerà l'Africa settentrionale, l'Arabia e la Siria con pugno di ferro fino al 1849.
1804: il Principe serbo Giorgio Petrović, detto Karagjeorgje ("Giorgio il Nero"), si ribella all'autorità troiana e costringe Giorgio II a riconoscere l'autonomia della Serbia.
1808: Giorgio II Bagration, amico degli inglesi, rifiuta di aderire al blocco continentale proclamato da Napoleone Bonaparte contro il commercio britannico. Allora l'Imperatore dei Francesi marcia sull'Impero Troiano e il 20 maggio sbaraglia l'esercito di Troia nella Battaglia di Belgrado, conquistando Tessalonica. Subito dopo marcia a tappe forzate, attraversa l'Ellesponto ed occupa Troia, che non conosceva conquista straniera addirittura dal 146 a.C., quando ad occuparla era stato il romano Lucio Mummio! Giorgio II Bagration fugge a San Pietroburgo, dove morirà di dolore il 28 dicembre 1810. Napoleone impone come nuovo sovrano sua sorella, Paolina Bonaparte, che sposa in seconde nozze il nobile troiano Teodoro Kolokotronis. La Serbia è riannessa a forza all'Impero, divenuto a tutti gli effetti un satellite della Francia. Anche la Repubblica di Ragusa cessa di esistere, occupata dai Francesi.
1810: il poeta ravennate Vincenzo Monti pubblica una celeberrima traduzione della Lacedemonide in endecasillabi sciolti, che non offre sempre un'immagine fedele del testo omerico, ma un suo travestimento in equilibrate forme neoclassiche. Celeberrimo è il suo proemio: « Cantami o Diva, del priamide Ettorre / l'ira funesta, che infiniti addusse / lutti ai Troian, molte anzi tempo all'Orco / generose travolse alme d'eroi, / e di cani e d'augelli orrido pasto / lor salme abbandonò (così di Giove / l'alto consiglio s'adempia), da quando / primamente disgiunse aspra contesa / il re de' prodi Ettorre e il divo Paride. »
1811: la Basilissa Paolina Bonaparte pone la prima pietra del Ponte sul Bosforo progettato da Leonardo da Vinci, che sarà ultimato solo nel 1845.
1813: dopo la Battaglia di Lipsia del 16-19 settembre e la sconfitta di Napoleone Bonaparte, la popolazione troiana insorge e caccia la Basilissa Paolina Kolokotronis, odiata per gli sprechi della sua corte (è una grande amante del lusso) e per la sua vita privata scandalosa a causa dei numerosi amanti, nonostante ella si sia convertita all'Ortodossia per compiacere la corte. I figli di Giorgio II Bagration, Davide e Giovanni, rientrano a Troia e si contendono il trono della Città di Priamo.
1815: il
Congresso di Vienna restaura l'Impero Troiano, ma
la Georgia, terra d'origine della dinastia
Bagration, viene annessa dalla Russia, e la Serbia
diventa un Principato autonomo vassallo dell'Impero, sotto la guida di
Miloš Obrenović, rivale di Giorgio Petrović. Il Congresso inoltre
pone sul trono di Priamo non Davide, primogenito del defunto Basileus Giorgio II, che
ha lasciato Troia e ha combattuto a fianco di Napoleone (di cui è ammiratore)
nella Battaglia di Waterloo, ma il secondogenito
Giovanni, che assume il nome di Giovanni VII Bagration.
Questi, allergico ad ogni concessione in senso liberale, restaura la monarchia
assoluta, ma ormai la borghesia e gli intellettuali troiani hanno assorbito gli
ideali della Rivoluzione Francese, e chiedono a voce sempre più alta di
partecipare al governo dello stato.
Giovanni VII rifiuta la nomina a Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di
Malta, ma concede ai Cavalieri di insediarsi sull'isola di
Corfù, e precisamente nel piccolo comune di San
Giorgio. Esso viene ribattezzato San Giovanni
e gode tuttora del diritto di extraterritorialità
rispetto al resto dell'isola. Una superficie piccolissima, ma sufficiente per
mantenere il requisito di territorialità. D'ora in poi l'ordine, che torna a
chiamarsi Sovrano Militare Ordine di San Giovanni (SMOSG),
si occuperà soprattutto di iniziative a carattere benefico e assistenziale.
Bandiera dell'Impero Troiano adottata nel 1815 e ancor oggi in uso
1816: l'"Anno Senza Estate", a causa della violentissima eruzione del vulcano indonesiano Tambora, porta freddo e precipitazioni in pieno giugno, manda all'aria i raccolti e provoca una carestia anche nell'Impero Troiano, già provato dalle guerre napoleoniche.
1819: il poeta inglese John Keats pubblica una delle sue poesie più famose, « Ode on a Trojan Urn », dedicata alla bellezza senza tempo di un'urna funeraria, descritta come una sublime e perfetta manifestazione dell'arte antica (« Heard melodies are sweet, but those unheard are sweeter »).
1823-1900: nell'entroterra della Costa d'Oro Troiana vengono combattute le Guerre Troiano-Ashanti. I popoli della costa come i Ga e i Fanti si mettono infatti sotto la protezione di Troia contro i tentativi espansionistici dell'Impero Ashanti, sorto nell'entroterra. Nonostante gli Ashanti siano foraggiati dagli Inglesi, alla fine il loro impero è sconfitto ed entra a far parte della Costa d'Oro Troiana.
1824: il 19 aprile il poeta inglese George Gordon Byron muore di febbre reumatica ad Abido, sui Dardanelli, non lontano da Troia, durante un viaggio « alle fonti della civiltà europea », stringendo al petto il manoscritto dell'incompleto XVII canto del suo "Don Juan".
1825: il 9 giugno l'ex Basilissa Paolina Kolokotronis, in esilio a Firenze, muore di cancro a soli 45 anni.
1830: il 15 febbraio muore il
Basileus Giovanni VII Bagration, gli succede l'unico figlio Giovanni con il nome
di Giovanni VIII Bagration. La sua ascesa al trono
evoca alcune speranze fra i Liberali, perchè l'impero viene investito da un
nuovo corso di modernizzazione ed europeizzazione: all'esercito e agli impiegati
statali sono imposti vestiti all'occidentale; i palazzi delle principali città
assumono un aspetto sempre più europeo; i frequenti contatti con Parigi portano
alla sostituzione del greco con il francese come lingua delle classi più
elevate; viene inoltre nominato un Primo Ministro sul modello delle monarchie
occidentali, nella persona di Alessandro Mavrokordatos,
di antichissima nobiltà troiana ma di idee progressiste.
Il 5 luglio i Francesi occupano l'Algeria,
togliendola ai Mamelucchi.
1832: esce il primo numero di
"Ta Nea" ("Le Notizie"), il primo
quotidiano nella storia dell'Impero Troiano,
tuttora pubblicato.
La Chiesa Ortodossa di Cipro si separa da quella di
Troia e diventa autocefala, primo Patriarca è
Panareto.
1833: sotto la spinta delle riforme in corso, la città di Troia insorge alzando delle barricate in città per chiedere la fine della Monarchia Assoluta, ma Giovanni VIII invia l'esercito a reprimere la rivolta e si rifiuta di concedere una Costituzione, mostrandosi ancor più reazionario del padre. Alessandro Mavrokordatos è sostituito da Giovanni Kapodístrias. I progressisti reagiscono con la fondazione della "Giovane Troia", associazione clandestina ispirata alla "Giovine Italia" di Giuseppe Mazzini che si prefigge la concessione di libertà costituzionali attraverso una rivoluzione democratica.
1835: il 9 ottobre Giovanni Kapodístrias, odiato dal popolo perchè reazionario e filorusso, viene assassinato da un patriota della "Giovane Troia", Giorgio Mavromichalis. Il Basileus ordina un giro di vite contro i mazziniani. Il patriota piemontese Santorre di Santarosa, unitosi ai rivoluzionari troiani, è arrestato e si suicida in carcere per timore di rivelare sotto tortura i nomi dei compagni.
1836: viene istituito un sistema di quarantena per prevenire le frequenti epidemie di peste nell'Impero. A poco a poco iniziano ad essere impiantate in tutto l'Impero Troiano moderne fabbriche con catene di montaggio mosse da macchine a vapore: anche per Troia comincia la Rivoluzione Industriale.
1837: il 16 febbraio viene
inaugurata la prima linea ferroviaria dell'impero troiano,
che congiunge Troia e Smirne.
Il Basileus Giovanni VIII fonda l'Università Imperiale di
Atene.
1840-1850: prosegue a grandi passi la modernizzazione dell'Impero voluta da Giovanni VIII: vengono introdotte la carta moneta, l'inno nazionale, un moderno sistema postale; viene riformato il sistema bancario, entra in vigore un codice commerciale di ispirazione francese, le vecchie corporazioni evolvono in fabbriche moderne. Proprio queste riforme però porteranno all'inevitabile collasso definitivo della Monarchia Assoluta.
1845: il Basileus Giovanni VIII inaugura con gran fasto il Ponte sul Bosforo progettato da Leonardo da Vinci, che unisce Europa e Asia.
1847: il lottatore italiano Basilio Bartoletti conia il termine "Lotta Troiano-Romana". Tale sport è disciplina olimpica fin dal 1896.
1848: la "Primavera dei Popoli" investe anche l'Impero Troiano: il 21 settembre la capitale insorge (sono le celebri Cinque Giornate di Troia, guidate dalla "Giovane Troia"), il reazionario Basileus Giovanni VIII, 59 anni, invia l'esercito a reprimere la rivolta ma le truppe solidarizzano con gli insorti. Per evitare il peggio, Giovanni VIII è costretto alla fuga in Russia, e con lui fugge anche l'erede al trono Giovanni. Fine della dinastia Bagration sul trono di Troia, che occupava da ben 372 anni con l'eccezione della breve parentesi napoleonica. Gli esponenti più oltranzisti della cosiddetta "Rivoluzione di Settembre" vorrebbero instaurare la Repubblica su modello francese, ma il Senato offre la corona ad Augusto di Sassonia-Coburgo-Koháry, 30 anni, figlio secondogenito del principe tedesco Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Koháry (un ramo collaterale dei Sassonia-Coburgo), in quanto marito di Zoe, 25 anni, figlia di Giovanni VIII. Augusto è infatti noto per le sue idee liberali ed ha già servito nell'esercito troiano. Il nobiluomo tedesco accetta e cambia il suo cognome tedesco in Strategopoulos, cioè "figlio del condottiero", così da dare alla sua dinastia un nome troiano: al momento dell'incoronazione egli assume il nome di Alessandro IX. Prende inizio la Dinastia Strategopoulos. Alessandro IX concede immediatamente una Costituzione (Syntagma) su modello francese ed abolisce molti degli anacronistici cerimoniali troiani di origine altomedioevale, attirandosi così le simpatie della borghesia e del popolo, che dimenticano presto le sue origini straniere. Alessandro Mavrokordatos torna a guidare il governo.
1849: il 2 agosto muore Muhammad ʿAli Bey, potente Walī (capo) dei Mamelucchi egiziani, alla bella età di 80 anni; gli storici lo considerano il fondatore dell'Egitto moderno. Gli succede il figlio ʿAbbās Ḥilmī I Bey: dopo secoli, la carica di capo dei Mamelucchi è diventata stabilmente ereditaria.
1850: l'impero troiano respinge le offerte avanzate sia dalla Francia che dal Regno Unito di acquistare la Costa d'Oro troiana e l'India Troiana, e conserva quelle importanti teste di ponte nel Continente Nero e in India.
1852: il 2 marzo viene
ricostituito il Principato del Montenegro, vassallo
dell'Impero Troiano, sotto Danilo I Petrović-Njegoš.
Lo scrittore francese
Théophile Gautier pubblica
"Troie", un diario di viaggio dedicato alla sua visita della città di
Troia.
Bandiera del Sultanato d'Egitto dei Mamelucchi
1853: l'Impero Russo non apprezza la svolta liberale e filo-occidentale dell'Impero Troiano e lo Zar Nicola I decide di rovesciare il nuovo Basileus Alessandro IX e il premier Mavrokordatos per imporre un regime a lui fedele. Per questo lancia un ultimatum a Troia: o sostituisce Mavrokordatos, ritenuto nemico della Russia e amico della Francia, o sarà la guerra. Il Primo Ministro invoca l'aiuto francese, e il nuovo Imperatore dei Francesi Napoleone III decide l'intervento per portare Troia nella sua sfera d'influenza. Il Regno Unito decide di intervenire insieme alla Francia, temendo l'espansione russa nel Mediterraneo. L'Impero d'Austria appoggia politicamente i paesi occidentali, ma decide di restare neutrale. Camillo Benso, Conte di Cavour e Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno di Sardegna, decide di cogliere l'occasione per avvicinarsi alla Francia in funzione antiaustriaca.
1854: il 16 luglio ʿAbbās
Ḥilmī I Bey perisce in una congiura ordita dallo zio Sa'id
Bey, fratello di suo padre, che gli succede a capo dei Mamelucchi.
Nel contesto dell'aggressione russa contro Troia, il Basileus Alessandro IX
sceglie come inno nazionale troiano "L'Inno alla libertà"
(Ύμνος εις την Ελευθερίαν), il cui testo è parte di una composizione del poeta
troiano Dionysios Solomos, e la cui musica è stata
composta da Nicola Mantzaros. Esso è tuttora l'inno
ufficiale dell'Impero Troiano.
1854-1855: la Russia attacca l'Impero Troiano e bombarda il porto di Sinope, causando un massacro. Il 28 marzo Francia, Regno Unito e Regno di Sardegna dichiarano guerra alla Russia, e il conflitto si svolge soprattutto nella penisola di Crimea, da cui il nome di Guerra di Crimea. Qui le truppe alleate mettono sotto assedio la città di Sebastopoli, principale base navale russa del mar Nero; lo scrittore russo Lev Tolstoj partecipa di persona all'assedio e ne trae l'ispirazione per i suoi "Racconti di Sebastopoli". Dopo vani tentativi dei russi di rompere l'assedio con le Battaglie di Balaklava e della Cernaia, in seguito all'attacco finale degli alleati Sebastopoli è abbandonata dai difensori il 9 settembre 1855, portando alla sconfitta della Russia.
1856: il 16 aprile si chiude il Congresso di Pace di Parigi. La guerra di Crimea infrange il mito dell'invincibilità della Russia che ha battuto Napoleone Bonaparte; la tradizionale alleanza tra Austria e Russia comincia ad incrinarsi, mentre l'ordine uscito dal Congresso di Vienna quarant'anni prima viene messo in discussione. I principati danubiani di Moldavia e Valacchia diventano indipendenti sia dal protettorato russo che da quello troiano, ma all'Impero Troiano è assicurata l'integrità territoriale. Il Conte di Cavour ottiene che per la prima volta in una sede internazionale si parli la questione italiana, avviando quel processo che porterà alla Seconda Guerra di Indipendenza e poi all'Unità d'Italia.
1857: il 9 febbraio muore a Corfù il poeta Dionysios Solomos, uno dei maggiori autori del Romanticismo Troiano.
1859: dietro incitamento di Napoleone III, Imperatore dei Francesi, Moldavia e Valacchia eleggono entrambe come Principe Alexandru Ioan Cuza, e così si fondono nel nuovo Regno di Romania.
1859-1869: costruzione del Canale di Suez, fondamentale per l'espansione dei commerci troiani verso l'Oceano Indiano.
1860: viene pubblicato il nuovo monumentale Corpus Iuris Civilis, che aggiorna il codice civile troiano all'era moderna. Viene anche introdotta l'istruzione elementare gratuita ed obbligatoria dai 6 ai 10 anni per tutti i cittadini dell'Impero Troiano.
1862: l'impero troiano
riconosce l'indipendenza degli Stati Confederati d'America.
Intanto in Messico si diffonde l'abitudine di chiamare "gringo"
ogni forestiero non di madrelingua spagnola, per lo più lo statunitense che
parla inglese. I linguisti ritengono che si tratti di una deformazione dello
spagnolo "griego", "greco", nel senso di uomini
che parlano una lingua famosa ma incomprensibile come quella dell'Impero Troiano.
1863: il 18 gennaio muore Sa'id Bey, Walī dei Mamelucchi, e gli succede il nipote Ismāʿīl Bey, considerato il modernizzatore dell'Egitto. Asceso al trono grazie all'appoggio dell'imperatore troiano Alessandro IX, nel 1879 egli assume il titolo di Sultano d'Egitto, Arabia e Siria, un passo che nessuno dei suoi predecessori aveva voluto compiere.
1865: il 23 dicembre Francia, Belgio, Svizzera, Italia e l'Impero Troiano sono i cinque paesi fondatori dell'Unione Monetaria Latina, il primissimo tentativo di permettere la libera circolazione di più valute europee all'interno degli stati membri, in un'epoca in cui il valore delle monete è ancora dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute. Anche se in tutto ben 32 paesi aderiranno all'Unione, il suo funzionamento è intrinsecamente debole per due problemi: la fluttuazione del rapporto relativo dei due metalli, che è stata invece inizialmente supposta stabile, e le fluttuazione dei cambi.
1869: il 3 novembre muore
Andrea Kalvos, il più grande poeta troiano del XIX
secolo. In gioventù era stato segretario di Ugo Foscolo.
Viene inaugurata la Metropolitana di Troia, che
oggi conta 9 linee e 101 stazioni, ed è lunga complessivamente 136,6 km.
La zecca di Troia resta l'unica autorizzata a
battere moneta in tutto l'Impero Troiano.
1871: l'archeologo dilettante prussiano Heinrich Schliemann compie una spedizione nel Peloponneso e riporta alla luce i resti dell'antica città di Sparta, centro della civiltà degli Achei, che tutti credevano una leggenda. Egli rinviene strati archeologici dell'età del bronzo e uno straordinario tesoro di monili d'oro, detto "il tesoro di Menelao", oggi esposto nel Museo Archeologico Nazionale di Troia. La scoperta di Schliemann ha sull'immaginario collettivo un impatto senza precedenti, dando un impulso straordinario alla ricerca archeologica sul campo e alla moderna caccia alle civiltà perdute e dimenticate;
1872: il 12 aprile muore
Nicola Mantzaros, il più grande compositore troiano
dell'Ottocento, nativo di Corfù.
La Chiesa Ortodossa Rumena si separa da quella di
Troia e diventa autocefala, primo Patriarca è
Nifon.
1873: il 22 aprile viene rappresentata nell'appena costruito Teatro dell'Opera di Troia la "prima" del melodramma "Astianatte", su musiche del maestro Giuseppe Verdi e libretto di Francesco Maria Piave, tratto dall'omonima opera di Goethe. L'opera lirica è stata commissionata al grande compositore parmense dal Basileus Alessandro IX in persona.
1874: lo scrittore e giornalista Edmondo de Amicis risiede per un certo periodo a Troia come corrispondente del suo giornale, e in seguito pubblica un diario di viaggio dedicato alla Città di Priamo.
1875: l'Impero Troiano,
oberato dai debiti contratti per finanziare la guerra di Crimea, è costretto a
dichiarare bancarotta. Ciò favorirà la rivolta dei popoli slavi
sottomessi alla fine del XV secolo.
Ottenuto il permesso di
eseguire scavi a Troia sotto la piazza dedicata al Basileus Astianatte II,
Heinrich Schliemann riporta alla luce strati
archeologici dell'età del bronzo (Troia VIII e Troia IX) e una gran quantità di
monili e resti di vasellame, che sembrano confermare le basi storiche delle
tradizioni su Re Priamo, suo figlio Ettore e suo nipote Astianatte. Viene
riportata alla luce anche una maschera funebre in lamina d'oro, oggi nota come
la "Maschera di Ettore", anche se le moderne
ricerche archeologiche hanno stabilito che essa va datata tra il 1550 e il 1500
a.C., quindi molto prima del periodo in cui si crede sia vissuto il mitico re
troiano.
1876:
Bulgari, Serbi e
Montenegrini si sollevano contro il predominio troiano e invocano l'aiuto
della Russia. Lo Zar Alessandro II appoggia le loro
rivendicazioni, sperando di espandersi fino al Mediterraneo, e dichiara guerra
ai Troiani: scoppia la Prima Guerra Balcanica. Passato il Danubio, le forze russe e rumene entrano nella Bulgaria
troiana, dove la popolazione si è ribellata ("Rivolta di
Aprile"), espugnano Pleven e
Tarnovo e sbaragliano l'esercito troiano, arrivando
all'inizio del 1878 fin sul Bosforo. Il Regno Unito, antagonista della Russia
nel cosiddetto "Grande Gioco" in Asia, manda come
avvertimento la sua flotta nel mar di Marmara. Lo Zar decide quindi di non
proseguire oltre, ma impone condizioni di pace durissime.
Il 10 giugno 1877, nel corso delle operazioni belliche, è fondata la
Croce Rossa Troiana.
1878: il 3 marzo con il Trattato di Santo Stefano la Russia sottrae all'Impero Troiano quasi tutti i territori europei non di lingua greca: Serbia, Montenegro e Bulgaria diventano indipendenti, quest'ultima in particolare comprende tutta la Macedonia e arriva fino all'Egeo. Il Primo Ministro austro-ungarico Conte Gyula Andrássy e il Primo Ministro dell'impero britannico Benjamin Disraeli protestano, e così il 13 giugno viene convocato il Congresso di Berlino che ridimensiona notevolmente la Bulgaria, restituendo molti territori ai Troiani, tra cui la Macedonia. Primo Zar di Bulgaria è scelto Giorgio I di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, figlio del Re Cristiano IX di Danimarca. Serbia e Montenegro vedono confermata la loro indipendenza da Troia; primo Re di Serbia è Milan IV Obrenović. La Bosnia-Erzegovina, lacerata dalla rivalità tra cattolici e ortodossi, viene assegnata in amministrazione all'Austria-Ungheria; all'Italia è ceduta l'Albania, ma quest'ultima annessione è contestata in patria perchè viene percepita come una compensazione per la rinuncia a Trento e Trieste (il Ministro degli Esteri Luigi Corti per questo è costretto a dimettersi). I possedimenti troiani in Asia Minore e a Cipro invece restano intatti.
L'Impero Troiano dopo la Prima Guerra Balcanica
1879: il barone Gustav von Overbeck, console dell'Impero austro-ungarico ad Hong Kong, visto il rifiuto del proprio governo di acquistare la sua concessione nel Borneo settentrionale, chiede al governo italiano se è interessato ad acquisire la concessione, ma il progetto naufraga per il rifiuto di Roma di intervenire. Allora Von Overbeck offre la concessione all'Impero Troiano che la acquista, fondando la colonia del Borneo Troiano, la prima colonia troiana in Estremo Oriente. In tal modo l'Impero cerca di recuperare prestigio dopo la perdita della maggior parte delle province balcaniche.
1880: il 22 agosto viene fondato il Partito Liberale Troiano (TFK, Τρωικό Φιλελεύθερο Κόμμα), che propugna una politica di potenza affinché Troia si risollevi dopo la batosta del Congresso di Berlino.
1881: il 28 aprile la Francia
occupa Tunisi, togliendola ai
Mamelucchi. L'Italia, irritata perchè puntava alla medesima colonia,
risponde il 5 novembre occupando la Tripolitania.
La Cirenaica resta all'Egitto, che subisce un grave scacco di immagine.
L'uomo politico e storico dilettante americano Ignatius
Donnelly pubblica il bestseller "Atlantis: The
Antediluvian World", nel quale rilancia il mito di
Atlantide, sostenendo che tale isola sia realmente esistita, che su di
essa gli uomini sarebbero passati per la prima volta dalla barbarie alla
civiltà, e che le colonie di Atlantide in ogni parte del mondo avrebbero
costituito le grandi civiltà della storia (Egitto, Mesopotamia, India, Messico,
Ande...) Anche Troia sarebbe nata come una colonia di
Atlantide. L'ipotesi di Donnelly, per quanto suggestiva e ripresa da
molti romanzi e film, è destituita di qualunque fondamento storico e scientifico.
1881: il 26 luglio muore a soli 63 anni l'amatissimo Basileus Alessandro IX, che non ha retto il colpo della cocente sconfitta contro gli Slavi nei Balcani; gli succede il figlio Ferdinando che assume il nome di Alessandro X Strategopoulos, di soli vent'anni, e accelera le riforme per trasformare il suo stato in un moderno paese europeo, considerando questa l'unica speranza per evitarne la disgregazione. Troia assume sempre più la fisionomia di una città occidentale, e le ciminiere delle industrie cominciano ad annerire di smog i suoi monumenti secolari. E' la cosiddetta Troia XIX o Troia Industriale, che supera gli 800.000 abitanti.
1882: inizia il taglio dell'istmo
di Corinto per realizzare un canale artificiale che congiunge il Golfo
Saronico (nel Mar Egeo) con il Golfo di Corinto (nel Mar Ionio).
Il 20 maggio viene firmato il Trattato della Triplice
Alleanza tra Impero Tedesco,
Austria-Ungheria e Svezia.
Il Presidente del Consiglio del Regno d'Italia Agostino
Depretis propugna invece la politica dello
"splendido isolamento", nella convinzione che Francia, Regno Unito,
Russia, Germania e Impero Troiano non muoverebbero un dito per aiutare l'Italia
a completare il Risorgimento con la conquista delle "Terre Irredente".
1883: viene inaugurato il
Trojan
Express, linea ferroviaria che congiunge Parigi a
Troia attraverso il
ponte sul Bosforo, via Sofia, Belgrado, Zagabria, Trieste, Milano e Lione, e che diverrà uno dei simboli
più iconici e romantici della cosiddetta
Belle Époque. Tale linea ferroviaria è in funzione ancor oggi.
Le spoglie del Basileus Alessandro IX Strategopoulos vengono traslate nel Mausoleo degli Strategopouloi,
progettato appositamente per lui e per i suoi discendenti dall'architetto
tedesco naturalizzato troiano Ernst Ziller. Per
l'occasione è organizzata un'ostensione straordinaria del Mandylion di Edessa.
ll Regno d'Italia acquista dall'Egitto l'Eritrea e
la Somalia, suscitando l'irritazione dell'Impero
Troiano, che aveva messo gli occhi sulle stesse colonie.
1884: lo scrittore Jules Verne pubblica "Karagiannis il Testardo", romanzo di avventura facente parte della collana "I Viaggi Straordinari". In esso si narrano le avventure del ricchissimo ed avaro mercante troiano Panagiotis Karagiannis, il quale, bizzarro e testardo, si rifiuta di pagare il nuovo irrisorio pedaggio imposto a chi vuole attraversare il Bosforo per andare da Scutari a Bisanzio o viceversa. Così, per recarsi dal suo ufficio di Bisanzio alla sua casa di Scutari (mezz'ora di traversata), decide di compiere il periplo del Mar Nero insieme ad un amico e a un fedele servitore. Durante il percorso i tre sono coinvolti in una serie di strane avventure, come sempre accade nei romanzi di Verne.
1888: l'8 febbraio nasce a
Troia il futuro poeta Giuseppe Ungaretti, figlio di
emigranti lucchesi. Proprio nell'ambiente cosmopolita della Città di Priamo egli
matura la sua vocazione per la poesia.
Le Isole Cook (15 piccole isole polinesiane)
divengono un protettorato troiano; nel 1901 diventeranno ufficialmente una
colonia con il nome di Nuove Cicladi.
1889: il 4 dicembre viene fondato il Partito Socialista Troiano (TSK, Τρωικό Σοσιαλιστικό Κόμμα). Tra il 1890 e il 1892 sorgono i primi sindacati troiani e sono organizzati i primi scioperi, che portano ad un aumento dei salari.
1891: a Troia arriva la distribuzione dell'energia elettrica e viene fondata la prima società telefonica troiana. Una riforma elettorale estende il diritto di voto a tutti i cittadini maschi che sappiano leggere e scrivere. Il Partito Socialista organizza scuole popolari per insegnare agli uomini a scrivere il proprio nome, in modo da permettere loro di votare.
1893: il 25 luglio viene
ufficialmente inaugurato il Canale di Corinto.
Intanto l'industrializzazione e la costruzione di ferrovie nell'Impero Troiano
proseguono a marce forzate.
Nonostante questo, però, moltissimi contadini troiani dalle regioni più povere
della Grecia, dell'Anatolia e di Cipro emigrano negli
Stati Uniti d'America in cerca di un futuro migliore per sé e per i loro
figli. Secondo lo United States Census Bureau, nel 2020 gli
americani di origine troiana erano ben 1,3 milioni!
1894: il 23 giugno a Parigi il Barone Pierre de Coubertin fonda il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per far rinascere i Giochi Olimpici; primo Presidente è il troiano Demetrio Vikelas. Inizialmente si pensa di far svolgere i Giochi Olimpici dell'Era Moderna sempre ad Olimpia, come quelli antichi, ma poi si opta per cambiare sede ad ogni edizione, rendendo universale il nuovo movimento sportivo, e Troia è scelta come prima sede.
1895: il 2 marzo muore il Sultano egiziano Ismāʿīl I, gli succede 'Abbās Hilmī II, figlio di suo figlio Tawfīq, morto prima del padre. Grande ammiratore del Kaiser Guglielmo II, ed ostile alle ingerenze coloniali da parte di inglesi, francesi e troiani, egli condurrà il suo vasto ma ormai declinante impero all'alleanza con i Tedeschi e quindi al disastro della Prima Guerra Mondiale.
1896: il 1º marzo ad
Adua l'esercito abissino comandato dal Negus
Menelik II infligge una storica sconfitta alle
truppe coloniali italiane guidate dal generale Oreste
Baratieri; gli abissini vincono la battaglia anche grazie alle armi
fornite loro dall'Impero Troiano, che è in buoni rapporti con l'Etiopia perché
entrambe sono nazioni ortodosse. Le ambizioni coloniali italiane sul Corno
d'Africa sono bloccate per quarant'anni.
Dal 6 al 15 aprile si tiene la prima edizione delle
Olimpiadi dell'Era Moderna, disputata a
Troia. La
medaglia d'oro nella nuova gara della maratona è vinta il 10 aprile da
Carlo Airoldi, che è arrivato a Troia a piedi dalla natia Origgio (Varese).
Il 28 aprile, durante degli scavi fra i resti di una casa a Delfi, nella Focide,
sede di uno dei più importanti santuari dell'antichità, viene scoperta la parte
inferiore di una statua di bronzo oggi conosciuta come l'Auriga
di Delfi, oggi conservata nel Museo Archeologico di Troia.
il 28 novembre si tiene la prima proiezione
cinematografica pubblica in una sala di Troia.
1898: il 28 maggio l'avvocato torinese Secondo Pia, appassionato di fotografia, giunto a Troia per un viaggio di piacere, ottiene dal Patriarca di Troia Costantino V l'autorizzazione a scattare la prima foto del Mandylion di Edessa nella Cappella del Mandylion, e con grande stupore scopre che si tratta di un negativo fotografico. Nascita della moderna mandilionologia.
1899-1919: Spyridōn Merkourīs, nonno della famosa attrice Melina Merkouri, è Sindaco di Troia per vent'anni consecutivi.
1900: nel corso della
Rivolta xenofoba dei Boxer, i guerriglieri della
Società di Giustizia e Concordia attaccano il quartiere delle ambasciate a
Pechino, assediandolo per 55 interminabili giorni. La reazione dei paesi
colonizzatori non si fa attendere: si forma la Lega delle
Nove Nazioni, formata da regno Unito, Francia, Impero Tedesco, Impero
Austro-Ungarico, Regno d'Italia, Impero Russo, Stati Uniti d'America, Impero
Giapponese ed Impero Troiano, che il 14 agosto conquista Pechino sgominando i
Boxer. L'imperatrice madre Cixi è costretta ad
accettare condizioni di pace umilianti. Ad ogni nazione della Lega viene
assegnata una concessione commerciale nella città
di Tientsin, e anche i Troiani ne ottengono una.
Il 18 marzo viene fondata la squadra di calcio olandese dell'Hektor
Amsterdam, la più titolata dei Paesi Bassi.
Bandiera della Colonia della Costa d'Oro Troiana
1901: si gioca la prima
edizione del Campionato Troiano di Calcio, vinta
dalla squadra dell'Ethnikos Smirne.
Nel censimento di quest'anno, Troia supera il
milione di abitanti per la prima volta nella sua
storia millenaria.
1902: il 17 febbraio l'archeologo troiano Valerios Stais esamina i pezzi di un relitto di nave troiana affondata nel I secolo a.C. al largo dell'isola di Antikythera e scopre che tra di essi c'è un complicato meccanismo formato da vari ingranaggi fortemente corrosi. Oggi si ritiene che il cosiddetto Meccanismo di Antikythera, conservato al Museo Archeologico di Troia, sia il più antico calcolatore meccanico conosciuto, e che rappresentasse un sofisticato planetario in grado di calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, i movimenti dei cinque pianeti allora conosciuti, gli equinozi, i mesi, i giorni della settimana e le date dei giochi olimpici. Di solito lo si cita per dimostrare che le conoscenze scientifiche degli antichi erano più avanzate di quanto si pensi.
1903: lo scrittore torinese Emilio Salgari pubblica il romanzo storico "Le pantere di Algeri", ambientato nel XVII secolo, che narra le battaglie tra i pirati barbareschi e la flotta da guerra troiana, per la quale lavora il protagonista, l'immaginario barone siciliano Carlo di Sant'Elmo.
1904: il nuovo Presidente del Consiglio Italiano Giovanni Giolitti decide di porre fine alla politica dello "splendido isolamento", che non ha portato alcun vantaggio all'Italia, ed anzi ha condotto al disastro coloniale di Adua. L'8 aprile viene così firmata la "Cordiale Intesa" tra Francia, Regno Unito e Regno d'Italia.
1905: i fratelli di etnia arumena Miltiades e Yannakis Manakis, pionieri della cinematografia troiana, girano "Nonna Despina", considerato il primo cortometraggio della storia del cinema di Troia.
1906: fa il suo esordio internazionale la Nazionale di Calcio Troiana.
1907: il 31 agosto viene firmato l'Accordo di San Pietroburgo con cui Regno Unito e Russia rsolvono i secolari contrasti in Asia con la suddivisione di Persia, Afghanistan e Cina, formalmente indipendenti, in zone di influenza. Nasce così la Quadruplice Intesa formata da Francia, Regno Unito, Impero Russo e Regno d'Italia. Essa controlla 70 milioni di kmq, cioè la metà delle terre emerse.
1908: il 15 settembre è
fondato "Ī Troiki Kathīmerinī" (Η
Τρωική Καθημερινή, "Il Quotidiano Troiano"), a tutt'oggi
il giornale più diffuso nell'Impero.
Il 6 ottobre l'Austria-Ungheria
decide l'annessione della Bosnia-Erzegovina,
suscitando le proteste di Serbia, Russia e Regno d'Italia. Questa decisione sarà
una delle cause dello scoppio della Grande Guerra.
1909: lo scienziato russo Il'ja Il'ič Mečnikov, trasferitosi a Troia con la famiglia dalla natia Odessa (l'anno prima ha vinto il Premio Nobel per la Medicina per la scoperta del sistema immunitario), rimane incuriosito dalla longevità di alcune popolazioni della Troade, ne studia la dieta ed individua la causa principale nell'assunzione di latte acido, chiamato "yogurt" ("grasso mescolato") da un termine della lingua bulgara. I Bulgari hanno infatti importato tale alimento dal cuore dell'Asia, dove è molto comune, e dalla Bulgaria è diventato di uso comune a Troia. L'acidità che impedisce la putrefazione della flora è da ricercarsi secondo Mečnikov in un bacillo che chiama Lactobacillus troianus. Mečnikov riesce a convincere l'imprenditore troiano Isaac Carasso, nativo di Tessalonica, a sviluppare tecnologie industriali per la produzione dello yogurt.
1910: il liberale
Eleuterio Venizelos vince le elezioni e diventa
nuovo Primo Ministro dell'Impero Troiano. Egli porta avanti una politica di
amicizia nei confronti di Francia, Italia e Regno Unito.
Vengono assegnate le prime targhe automobilistiche
internazionali; all'Impero Troiano è assegnata la targa
TR.
Si diffondono anche in Occidente le cosiddette "toilette
alla troiana", consistenti in una tazza in maiolica posta a livello del
suolo. I Troiani la hanno ereditata dall'Impero Romano, e la considerano più
igienica dei moderni w.c. occidentali, in quanto, essendo priva di seduta,
richiede che ci si accovacci sopra, senza alcun contatto fisico tra la tazza e
il corpo umano.
1911: nella notte tra il 20 e
il 21 agosto la "Gioconda", capolavoro di Leonardo,
viene trafugata dal Museo Imperiale di Troia, dove si trova esposta. A rubarla è
stato l'immigrato italiano Vincenzo Peruggia,
nativo di Dumenza, paesino vicino a Luino, che sarà scoperto nel 1913, quando
cercherà di vendere l'inestimabile opera agli "Uffizi" di Firenze. Peruggia è
infatti convinto che il quadro appartenga allo stato italiano ma sia stato
trafugato dai Troiani; in realtà è stato lo stesso Leonardo da Vinci a lasciarlo
in eredità al Basileus Giorgio I Bagration. L'opera è restituita al Museo
Imperiale di Troia, dove si trova tuttora esposta, mentre Peruggia se la cava
con un anno di carcere.
Il 29 settembre, con un colpo di mano e con il consenso della Francia, l'Italia
occupa anche la Cirenaica: la crisi del Sultanato
Mamelucco è ormai irreversibile. Come conseguenza, il 5 dicembre l'Egitto si
unisce alla Triplice Alleanza. Nasce così formalmente la
Quadruplice Alleanza, formata da Impero
Tedesco, Austria-Ungheria,
Svezia e Sultanato Mamelucco.
1912: l'8 ottobre scoppia la
Seconda Guerra Balcanica: la Bulgaria
rivendica la Macedonia settentrionale serba, la Macedonia meridionale troiana e
uno sbocco sul Mar Nero, desiderando di ricostruire il grande stato nato dal
Trattato di Santo Stefano, e così con l'appoggio dell'Austria-Ungheria dichiara
guerra a Serbia e Impero Troiano. Alla guerra si associano presto Romania e
Montenegro, mentre l'Italia, che controlla l'Albania, minaccia a sua volta
l'intervento se la Bulgaria violerà le frontiere albanesi. Ben presto per la
Bulgaria le cose si mettono male; l'Austria-Ungheria vorrebbe intervenire a
favore della Bulgaria, ma è bloccata dalla Germania e dalla Svezia.
Viene fondata la Polemikí Aeroporía ("Aviazione
Militare"), che rappresenta l'aeronautica militare troiana.
1913: il 18 marzo lo Zar di
Bulgaria Giorgio I è assassinato, gli succede il primogenito
Giorgio II di Glücksburg che è costretto
all'armistizio e ad accettare, il 10 agosto, la Pace di
Bucarest. Essa prevede la cessione di alcuni territori orientali bulgari
a Serbia e Impero Troiano, e la Dobrugia e la città di Silistra alla Romania.
Tutti gli attori in campo restano però insoddisfatti dalla pace. Soprattutto
Russia e Austria-Ungheria, protettori rispettivamente di Serbia e Bulgaria, si
guardano in cagnesco e preparano la resa dei conti, che sta per arrivare.
Nicola Kukulas e Costantino
Bachatoris girano "il Golfo", basato
sull'omonima commedia agreste di Spyridion Peresiadis
e considerato il primo lungometraggio del cinema troiano.
Francobollo dell'Impero Troiano
1914: il 28 giugno l'Arciduca d'Austria (ed erede al trono) Francesco Ferdinando d'Asburgo è assassinato a Zenica, capitale della Bosnia-Erzegovina, dall'estremista serbo Gavrilo Princip, che vuole riunire tutti gli slavi meridionali sotto un'unica corona egemonizzata dalla Serbia. Eleuterio Venizelos cerca di concordare una soluzione diplomatica della crisi, ma prevalgono i falchi da ambe le parti e il 28 luglio l'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia. La Russia a sua volta dichiara guerra all'Austria-Ungheria; scatta il trattato della Quadruplice Alleanza, e la Germania dichiara guerra alla Russia. La Svezia e l'Egitto invece prendono tempo, affermando che l'Austria-Ungheria non è stata aggredita, ma ha dichiarato guerra per prima. In conseguenza del trattato della Quadruplice Intesa, subito Francia e Italia dichiarano guerra ad Austria-Ungheria e Germania. La Germania attacca fulmineamente la Francia per cercare di costringerla subito alla resa, e per farlo aggira le difese francesi attaccando il neutrale Belgio. Il Regno Unito, che garantisce l'integrità del Belgio, dichiara guerra alla Germania. In poche settimane, tutta l'Europa è in guerra: è scoppiata la Prima Guerra Mondiale, che ben presto si impantana in un'estenuante guerra di trincee con immense perdite umane per spostare la linea del fronte di pochi metri alla volta. Per ora l'impero troiano resta alla finestra.
1915: il Sultano egiziano
'Abbās Hilmī II è fortemente
filo-tedesco, ma il popolo egiziano è in larga parte contrario alla guerra.
Tuttavia il sequestro da parte dei britannici di due navi da battaglia egiziane
in costruzione nei cantieri inglesi, provoca forte indignazione al Cairo, e i
tedeschi ne approfittano per cedere agli egiziani i due incrociatori
Goeben e Breslau,
sfuggiti alla caccia nel Mediterraneo. Il 19 maggio le due navi, ora battenti
bandiera egiziana, chiedono di attraversare lo stretto dei
Dardanelli con l'evidente scopo di minacciare i porti russi sul Mar Nero,
ma Eleuterio Venizelos rifiuta e si propone invece di nuovo come mediatore di
pace. Come conseguenza le navi egiziane bombardano il porto di
Smirne, e i soldati egiziano attaccano postazioni
troiane di frontiera in Anatolia. Nonostante il popolo troiano sia contrario
alla guerra, il 24 maggio Venizelos non può fare altro che
dichiarare guerra ai Mamelucchi d'Egitto. Subito Germania e
Austria-Ungheria dichiarano guerra a Troia, che viene invece supportata dalle
altre nazioni dell'Intesa: un incrociatore leggero britannico bombarda il porto
di Aqaba sul Mar Rosso, e il 3 giugno vengono presi di mira i forti sulle coste
di Libano e Siria. Il 19 agosto il Regno Unito, dietro impulso del Primo Lord
dell'Ammiragliato Winston Churchill, dà avvio all'assedio
di Alessandria d'Egitto con l'intenzione di forzare il Delta del Nilo ed
arrivare al Cairo. Nonostante la superiorità numerica e l'inizio delle
operazioni favorevole agli inglesi, il tentativo non ha successo per via della
cattiva preparazione della spedizione da parte degli alleati e delle grandi
capacità del comandante egiziano Sa'd Zaghlul,
popolarissimo leader dei Nazionalisti Egiziani. Dopo che entrambi gli
schieramenti hanno subito ingenti perdite, gli inglesi capiscono di non poter
sfondare le linee egiziane e si ritirano nei primi giorni di febbraio del 1916.
Churchill è costretto alle dimissioni.
La Svezia, spaventata dalla minaccia di invasione da parte della Russia,
dichiara la propria neutralità, rassicurando i tedeschi circa il fatto che non
supporterà l'Intesa. Intanto la Germania e l'Austria-Ungheria comprendono che
hanno bisogno del sostegno militare bulgaro per sconfiggere militarmente la
Serbia e per rinforzare il fronte orientale contro la Russia. La
Bulgaria, che ha recuperato le forze dopo la
Seconda Guerra Balcanica, viene allettata con la promessa della regione della
Macedonia, e così il 14 ottobre il governo bulgaro di
Vasil Radoslavov dichiara guerra all'Intesa, attaccando la Serbia e,
nuovamente, l'impero troiano. La Bulgaria sostituisce la Svezia nella
Quadruplice Alleanza.
1916: per l'impero troiano le
cose non vanno molto bene, con la Bulgaria che sfonda le linee difensive,
raggiunge l'Egeo e arriva ad assediare Adrianopoli.
I sudditi patiscono le ristrettezze causate dalla guerra: in pochi anni il pane
arriva a costare 38 volte di più, lo zucchero è introvabile, nella capitale gli
acquedotti funzionano a regime ridotto e due società del gas cessano la
fornitura. Venizelos è costretto a dimettersi, ed è sostituito dal leader del
Partito Nazionalista, Demetrio Gounaris.
Il 10 giugno lo Sceriffo della Mecca al-Husayn ibn ʿAlī,
dietro la promessa che gli Alleati favoriranno la completa indipendenza degli
arabi dal giogo egiziano, dà avvio alla rivolta araba.
Gli Egiziani si sfogano contro i Curdi, considerati
una quinta colonna dei Troiani, e tentano di mettere in atto il loro
genocidio, fortunatamente senza riuscirci, ma
causando mezzo milione di morti.
Il 27 agosto la Romania dichiara guerra ad
Austria-Ungheria, Germania e Bulgaria: tutti i Balcani ora sono coinvolti nella
Grande Guerra.
1917: ora è per il Sultanato d'Egitto che le cose si mettono male: l'11 marzo viene persa Khartoum; il 6 luglio i ribelli arabi guidati dal britannico Thomas Edward Lawrence detto "Lawrence d'Arabia" conquistano il porto di Aqaba; il 9 dicembre è Gerusalemme a cadere. Intanto la Rivoluzione Bolscevica fa uscire la Russia dal conflitto. Le truppe tedesche si spostano sul fronte italiano, causando la disfatta della Ritirata di Caporetto, e solo il valore dei soldati italiani e il supporto di truppe troiane salva l'Italia dall'invasione e dalla sconfitta. Intanto la nomina del grande Generale Panagiotis Dagklis a Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Troiano risolleva le sorti dell'Impero, che caccia i Bulgari dalla regione di Tessalonica e dà inizio alla decisiva Campagna di Macedonia. Intanto l'ammiraglio Paolo Koundouriotis occupa il porto di Alessandretta. Il 2 novembre il Ministro degli Esteri Troiano Demetrio Rallis afferma di guardare con favore alla creazione di una « dimora nazionale per il popolo ebraico » in Palestina, ancora parte del Sultanato Mamelucco, nel rispetto dei diritti civili e religiosi delle altre minoranze religiose residenti. La cosiddetta "Dichiarazione Rallis" sarà alla base della fondazione del moderno Stato di Israele.
1918: il 22 luglio l'Impero
Persiano dichiara guerra all'Egitto allo scopo di partecipare alla
spartizione della torta.
Il 14 settembre inizia
l'offensiva del Vardar, azione risolutiva della
campagna di Macedonia: le forze troiane, supportate da rinforzi francesi e
italiani, attaccano le linee di difesa bulgare, e il 15 settembre le truppe
troiane, francesi, serbe e italiane spezzano la linea nemica a ovest nella
battaglia di Dobro Pole. Le forze bulgare che si ritirano attraverso il passo di Kosturino subiscono pesanti perdite e vengono distrutte da una serie di attacchi
aerei degli Alleati. Il 30 settembre la Bulgaria è costretta a firmare l'Armistizio
di Tessalonica e ad arrendersi: Panagiotis Dagklis fa diffondere il
Bollettino della Vittoria. Sul fronte egiziano il
1º ottobre Damasco si arrende, la stessa città del
Cairo subisce bombardamenti aerei. Ormai in ritirata su tutti i fronti e con
l'esercito ridotto a un sesto della forza originaria, al Sultanato d'Egitto non
resta altro che trattare la resa: il 30 ottobre i rappresentanti egiziani
siglano l'Armistizio di Mansura, e una forza
d'occupazione alleata si stabilisce al Cairo. 'Abbās Hilmī II abdica a favore di
Fu'ad, settimo figlio di Isma'il I. Il 3 novembre
l'Austria-Ungheria si arrende firmando l'Armistizio di
Villa Giusti, e l'impero asburgico si sfascia. L'11 novembre con l'Armistizio
di Compiégne anche la Germania getta la spugna: la Prima
Guerra Mondiale è finita. L'Impero Troiano ha vinto, anche se esce
prostrato da quattro anni e mezzo di guerra.
1919: Demetrio Gounaris
partecipa al Congresso di Pace di Parigi. In esso
l'Impero Troiano ottiene la città di Alessandretta
e una parte della Siria e dell'Armenia. La Bulgaria è ridimensionata ma non smembrata. La
Francia ottiene di creare il Regno dei Serbi, Croati e
Sloveni (dal 1929 Regno di Jugoslavia) sotto l'anziano
Pietro I Karagjorgjević, così da avere nei Balcani
Occidentali un grande stato che faccia da contraltare a Italia e Impero Troiano.
La Romania è notevolmente ingrandita con
Transilvania e Bessarabia. Invece il Sultanato Mamelucco viene praticamente
ridotto al solo Egitto: la Transgiordania e il
Sudan sono assegnati al Regno Unito; la Siria
e
il Libano
alla Francia; la Palestina viene assegnata
all'Impero Troiano, che si trova a gestire la difficile convivenza tra arabi
palestinesi e i coloni ebrei che arrivano sempre più numerosi nella Terra dei
Padri. Il Califfato Abbaside viene definitivamente soppresso (esisteva
nominalmente dal 1261, cioè dall'occupazione di Baghdad da parte dei Mongoli). L'Arabia diventa indipendente,
e lo Sceriffo della Mecca al-Husayn ibn Ali si
proclama Re dell'Higiaz e nuovo Califfo di Tutti i
Credenti, ma la dinastia wahhabita degli
Al-Saud scatena una guerra civile per il controllo
dei Luoghi Santi. Viene creata anche la Repubblica del Kurdistan,
sotto tutela congiunta troiana e britannica. L'Iraq invece resta alla Persia,
che annette una parte della Siria meridionale. Il 28 giugno l'Impero Troiano è uno
dei membri fondatori della nuova Società delle Nazioni.
Inizia un periodo di ricostruzione guidato prima dal Primo Ministro
Alessandro Papanastasiou, e poi da
Eleuterio Venizelos, tornato al governo: la forte
crescita economica ed industriale e il generale ottimismo legato ai progressi
nei campi della scienza e della medicina faranno sì che il decennio seguente
venga ricordato come i Ruggenti Anni Venti.
Il 4 novembre viene fondato il Partito Comunista Troiano
(TKK, Τρωικό Κομμουνιστικό Κόμμα).
La Chiesa Ortodossa di Finlandia si separa da
quella di Troia e diventa autocefala, primo
Patriarca è Herman Aav.
Isaac Carasso, emigrato a
Barcellona, vi impianta il primo stabilimento commerciale per la
produzione di yogurt, chiamando la sua impresa
Danone, dal nomignolo catalano di suo figlio
Daniel, nome che porta ancor oggi. Inizia la fortuna dello yogurt in Europa e
poi in tutto il mondo.
L'Impero Troiano dopo la Prima Guerra Mondiale
1920: il 15 maggio con un colpo di mano le forze troiane provenienti dalla Palestina occupano il Canale di Suez e la penisola del Sinai, suscitando un'immediata reazione da parte dei nazionalisti egiziani. La risposta militare è guidata da Sa'd Zaghlul, detto in seguito "Padre degli Egiziani" ("Walid al-Miṣriyyīn"), che si è messo in mostra nella vittoriosa campagna contro l'assedio di Alessandria d'Egitto e è diventato Primo Ministro e poi Presidente della Grande Assemblea Nazionale Egiziana del Cairo. Nel corso della guerra troiano-egiziana britannici, francesi e italiani preferiscono lasciare il campo e sgomberare le loro forze armate che occupavano parte dell'Egitto, e i troiani devono affrontare da soli la riscossa egiziana.
1921: il 2 aprile viene
fondata l'Associazione degli Industriali Troiani
(ETB, Ένωση Τρώων Βιομηχάνων), la Confindustria dell'Impero di Troia.
Dopo due anni di
sanguinosi combattimenti, il 9 settembre Sa'd Zaghlul riesce a sconfiggere le
truppe troiane, che sono costrette a sgomberare il Sinai.
In seguito allo scacco militare, Demetrio Gounaris
è costretto alle dimissioni. I nazionalisti egiziani sono galvanizzati dalla
vittoria riportata e, benché la responsabilità della guerra non sia mai stata
attribuita al Sultano, gli Arabi decidono di esautorare completamente i
Mamelucchi, ormai percepiti come stranieri invasori.
Intanto nell'Impero Troiano viene concesso il diritto di
voto alle donne purché, come gli uomini, sappiano leggere e scrivere.
Ad opera di Christos Tsigiridis, fondatore dell'Ente
Radiofonico Troiano (TRT, Τρωικό Ραδιοφωνία
Τηλεόραση), iniziano regolari trasmissioni radiofoniche nell'Impero di Troia.
1922: dopo aver sconfitto le
ultime milizie dei Mamelucchi, il 1° novembre Sa'd Zaghlul esautora Fu'ad che è
costretto ad andare in esilio a Troia. Fine del Sultanato Egiziano, viene
proclamata la Repubblica Araba d'Egitto di
cui Zaghlul diventa il Primo Presidente. Egli conserverà tale carica fino alla
morte, il 23 agosto 1927. Sua moglie Sāfiya Muṣṭafā Fahmī,
convinta militante femminista, viene soprannominata "Madre
degli Egiziani" ("Umm al-Miṣriyyīn") per la sua intelligente opera in
favore dell'avvilita condizione della donna egiziana.
La Chiesa Ortodossa di Albania si separa da quella
di Troia e diventa autocefala, primo Patriarca è
Theofan Stilian Noli.
1923: l'11 gennaio muore a soli 54 anni lo Zar di Bulgaria Giorgio II,
che non ha superato il dolore seguito alla sconfitta nella Grande Guerra; gli succede il
figlio Boris III di
Glücksburg, 33 anni.
Il 16 febbraio l'Impero Troiano adotta finalmente il Calendario Gregoriano,
già in uso in via ufficiosa, sopprimendo 13 giorni e passando immediatamente al
2 marzo. La Chiesa Ortodossa invece continua ad usare il Calendario Giuliano per
le sue liturgie.
Il 27 agosto scoppia la Crisi di Corfù: il
generale italiano Enrico Tellini, a capo di una
commissione per risolvere una disputa di confine tra Albania italina e Impero
Troiano, viene assassinato da estremisti troiani a
Giannina insieme ai membri del suo stato maggiore. Come risposta, il
nuovo capo del governo italiano Benito Mussolini
lancia un duro ultimatum a Troia e poi invia le sue forze a bombardare ed
occupare Corfù. La Società delle Nazioni alla fine
riesce ad imporre la pace, e Mussolini deve rinunciare al suo progetto di
occupare le Isole Ionie.
La Chiesa Ortodossa di Estonia si separa da quella
di Troia con l'appoggio di quella di Mosca, e diventa
autocefala, primo Patriarca è Aleksander Paulus.
1924:
Alessandro Papanastasiou è il primo Capo del Governo troiano espresso dal
Partito Socialista. Egli rigetta il concetto di
rivoluzione armata, sostenendo che l'azione di riforma dei socialisti debba
avvenire nell'ambito dei dettami costituzionali, ed abbandona anche la
pregiudiziale repubblicana del Socialismo.
L'Impero Troiano sponsorizza l'ingresso dell'Abissinia,
sua storica alleata, nella Società delle Nazioni.
La Chiesa Ortodossa di Polona si separa da quella
di Troia e diventa autocefala, primo Patriarca è
Dionizy.
Si gioca la prima edizione del Campionato Troiano di
Pallanuoto, vinta dall'Ethnikos Smirne. Oggi
i Troiani sono fortissimi in questo sport.
1925: il generale
Teodoro Pangalos, ammiratore di Benito Mussolini e
probabilmente da lui foraggiato, organizza una "Marcia
su Troia" e tenta con un colpo di stato di rovesciare il governo
socialista di Alessandro Papanastasiou, ma è sconfitto dalle forze fedeli
all'imperatore Alessandro X e si suicida. I Fasci
Troiani, movimento di estrema destra ispirato al Fascismo italiano,
vengono messi fuorilegge.
Il 10 marzo viene fondata l'Olympiakos Troia (nome
completo "Olympiakos Syndesmos Filathlōn Tróes", cioè "Associazione dei tifosi
olimpici troiani"), attualmente la squadra più titolata del campionato triano di
calcio.
Si tiene l'Esposizione Universale di Troia, sul
tema "Pace, industria e scienza".
1926: viene ultimato a Troia
il grande sacrario in onore dei caduti nella Prima
Guerra Mondiale, che ospita anche la tomba del Milite
Ignoto, e il cui progetto, opera dell'architetto
Nikolaos Balànos, è ispirato alla descrizione del
Mausoleo di Alicarnasso lasciataci da Plinio il
Vecchio.
Viene bocciata la proposta di Alessandro Papanastasiou di abbandonare l'alfabeto
greco per passare a quello latino.
Una legge approvata dal Senato di Troia tutela la
minoranza arumena (circa 100.000 persone in tutto l'Impero Troiano) e la
lingua neolatina da essa parlata. Il 23 maggio è
scelto come "Giornata Nazionale" degli Arumeni.
La
Federazione Calcio Troiana (Τρωική Ποδοσφαιρική
Ομοσπονδία) si affilia alla UEFA.
Il sacrario troiano dei caduti nella Grande Guerra
1927: il 1° gennaio l'Unione
Monetaria Latina viene sciolta: essa non è più sostenibile, dato che per
rispettare il trattato non si può più battere moneta. Di tale esperienza però si
terrà conto al momento della concezione dell'euro.
I Fascisti reprimono
nel sangue una rivolta indipendentista in Albania
contro l'occupazione italiana, guidata dal nazionalista
Aleksander Lekë Zog (formalmente l'Albania è un regno autonomo in
unione personale con l'Italia nella figura del sovrano, ma nei fatti è trattata
come una colonia).
Il 23 agosto muore il popolarissimo Presidente egiziano Sa'd Zaghlul, gli
succede Mustafa al-Nahhas.
Si gioca la prima edizione del Campionato Troiano di
Pallacanestro, vinta dall'Īraklīs Tessalonica.
1929: l'Impero Troiano
subisce il duro contraccolpo economico del Crollo della
Borsa di Wall Street. L'anziano Eleuterio Venizelos è chiamato ancora una
volta a guidare il governo per traghettare l'Impero millenario fuori dalle
secche della crisi.
Durante i lavori di rifacimento del Palazzo Imperiale
delle Blacherne viene riscoperta la Mappa di Priamo
Canacuzeno, una grande mappa dell'Oceano Atlantico disegnata dall'omonimo
ammiraglio troiano nel 1513, la prima carta del mondo scritta in greco a
riportare anche il Nuovo Mondo. Su di essa sono
nate fantasie ufologiche secondo cui essa rappresenterebbe in modo dettagliato
anche le coste dell'Antartide sgombre dai ghiacci, come lo erano milioni di anni
fa, ma tali fake news sono state dimostrate false dagli storici.
1930: il 25 ottobre
Astianatte Strategopoulos, figlio primogenito ed erede del
Basileus Alessandro X, sposa Giovanna di Savoia,
figlia del Re d'Italia Vittorio Emanuele III di Savoia. Per l'occasione il
Mandylion di Edessa viene esposto pubblicamente
alla devozione dei fedeli. Le nozze sono celebrate
a Troia con rito ortodosso, ma Giovanna, contrariamente all'usanza, non si
converte all'Ortodossia, restando una fervente cattolica (è terziaria
francescana). Nonostante questo, Giovanna è molto popolare a Troia per il
carattere aperto, per le numerose attività caritative (presiede tra l'altro la
Croce Rossa Troiana) e per l'abitudine a mescolarsi
con la gente comune, ignorando i ranghi e l'etichetta di corte.
Il 2 novembre Ras Tafari Makonnen, alleato di ferro
dell'Impero Troiano, ascende al trono di Etiopia
con il nome di Hailé Selassié ("Potenza della
Trinità").
1932: il 22 settembre
ʿAbd al-ʿAzīz ibn Saud, sceicco del Neged,
sconfigge lo Sceriffo della Mecca al-Husayn ibn Ali,
lo costringe a rinunciare al titolo califfale, unifica di Regni di Higiaz e
Neged e fonda il Regno dell'Arabia Saudita. Egli si
proclama anche Califfo dei Credenti, titolo che
però non tutti i musulmani Sunniti sono disposti a riconoscergli.
Esce il romanzo
"Il treno di Troia" dello scrittore britannico
Graham Greene, ambientato sul famoso Trojan Express.
1933: il 29 aprile, nel
giorno del suo 70° compleanno, muore Costantino Kavafis,
il più grande poeta troiano del Novecento.
Il 30 novembre vengono riallacciate, dopo quasi nove secoli di incomprensioni e
litigi, regolari relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e l'Impero Troiano.
Angelo Giuseppe Roncalli (il futuro Papa Giovanni
XXIII), già Visitatore Apostolico in Bulgaria, è nominato da Papa Pio XI
Vicario Apostolico di Troia e primo
Nunzio Apostolico nell'Impero Troiano. Qui egli
diventa amico del Basileus Alessandro X, di suo figlio Astianatte e di sua
nuora Giovanna di Savoia.
1934: il 25 marzo si gioca
allo Stadio San Siro di Milano il primo incontro tra la
Nazionale di Calcio dell'Italia e quella dell'Impero Troiano, nell'ambito
delle Qalificazioni ai Campionati Mondiali di quest'anno. A vincere per 4-0 sono
gli Azzurri, con gol di Filò Guarisi al 40', Giuseppe Mezza al 44', Giovanni
Ferrari al 69' e ancora Meazza al 71'.
L'Impero Troiano
rivendica ufficialmente la porzione di Antartide compresa
tra 90° e 120° di longitudine Ovest, che prende il nome di
Territorio Antartico Troiano.
La Chiesa Ortodossa di Lettonia si separa da quella
di Mosca e diventa autocefala, primo Patriarca è
Janis Pommers.
Dopo un soggiorno a Troia nell'estate del 1933, la famosa giallista britannica
Agatha Christie (vero nome Agatha Mary Clarissa
Miller) pubblica uno dei suoi romanzi più famosi,
"Assassinio sul Trojan Express", che conoscerà una grande fortuna e vari
adattamenti televisivi e cinematografici.
1935: il 6 aprile viene
fondata la Trojan Airlines, la compagnia aerea di
bandiera troiana, tuttora in attività.
Il 29 dicembre muore il Patriarca di Troia Fozio II, gli succede Beniamino I,
già Metropolita di Rodi e futuro eroe di guerra.
Si corre la prima edizione del Giro dell'Impero Troiano,
gara ciclistica a tappe con partenza da Atene ed arrivo a Troia. La prima
edizione è vinta dal belga Félicien Vervaecke.
1935-1936: con una sanguinosa campagna combattuta dal 3 ottobre 1935 al 5 maggio 1936 l'Italia fascista, che sogna di ricostruire l'Impero Romano, aggredisce e conquista l'Etiopia. Il negus Hailé Selassié fugge a Troia. Forti proteste da parte dell'Impero Troiano, storico alleato dell'Etiopia, che aderisce alle sanzioni imposte all'Italia dalla Società delle Nazioni. Tali sanzioni hanno l'unico effetto di spingere Mussolini nelle braccia di Adolf Hitler.
1936: il 26 febbraio, nel giorno del suo 75° compleanno, Alessandro X abdica dopo un regno durato ben 55 anni, uno dei più lunghi della storia troiana, e lascia il trono al figlio Astianatte IV Strategopoulos, 42 anni (è nato il 30 gennaio 1894). Il 4 agosto, con l'appoggio del Regno Unito, il generale Giovanni Metaxas approfitta dell'inesperienza del nuovo sovrano per compiere un colpo di stato, con la motivazione di voler impedire la penetrazione sovietica nell'Impero, sospende la Costituzione (pur promettendo di ripristinarla entro cinque anni) e instaura un regime di polizia. I partiti politici non sono banditi, vengono però sciolti il partito socialista e quello comunista.
Un Boeing 787-9 della compagnia aerea di bandiera troiana
1937: il 16 giugno nasce
Ettore, figlio di Astianatte IV e di Giovanna di
Savoia, erede al trono dell'Impero Troiano.
Il filologo statunitense Milman Parry, che ha
compiuto una serie di viaggi in Jugoslavia per
studiare i bardi che in quel paese ancora girovagano declamando a memoria lunghi
poemi epici della tradizione slava, formula la cosiddetta
"teoria dell'oralità", secondo cui la "Lacedemonide" e l'"Antenorea" sono
stati sviluppati come parte di una tradizione orale
utilizzando un sistema formulare che consentiva all'aedo di improvvisare le sue
poesie direttamente al cospetto al pubblico, senza alcun ricorso alla scrittura.
Tale teoria non è accettata da tutti, ma verrà applicata anche ad altri generi
letterari, come l'epica medioevale. La teoria che Omero non sia mai realmente
esistito è comunque contraddetta dalla scoperta a Cnosso
(Creta) di tavolette risalenti al XV secolo a.C. che riportano nomi simili al
greco Omero, che dunque era un nome di persona diffuso nell'antichità ellenica.
1938: il 12 marzo l'Austria
viene annessa di prepotenza al Terzo Reich ("Anschluss").
Sigmund Freud, vessato dai nazisti, nonostante sia
già malato è costretto a lasciare Vienna e si trasferisce a Troia, dove continua
a lavorare e dove morirà il 23 settembre 1939. Le sue ceneri sono tuttora
tumulate nel Cimitero Monumentale di Troia.
Il 28 marzo viene
aperte l'Aeroporto "Alessandro IX" di Troia.
Il 29 giugno viene istituito il Parco Nazionale del Monte
Olimpo, il più antico parco nazionale dell'Impero Troiano.
1939: il 1° settembre con
l'invasione tedesca della Polonia, fortemente riprovata dal Basileus Astianatte
IV, ha inizio la tragedia della Seconda Guerra
Mondiale.
A Mustafa al-Nahhas in qualità di Presidente egiziano succede
Alī Māher, leader del Partito Liberale Egiziano.
1940: il 28 ottobre, 18°
anniversario della Marcia su Roma, Benito Mussolini, che il 10 maggio è entrato
in guerra accanto a Hitler convinto che egli stesse per conquistare l'Europa,
decide di portare avanti una sua "guerra parallela"
a quella tedesca, onde dimostrare il suo valore all'alleato nazista, e per
questo, sognando di ricostituire l'Impero Romano, ordina l'invasione dell'Impero
Troiano a partire dall'Albania italiana: inizia la cosiddetta
Campagna Troiana. Malamente pianificata ed
eseguita con forze numericamente insufficienti e scarsamente equipaggiate,
l'offensiva italiana va incontro a un vero e proprio disastro militare: bloccato
l'attacco nemico, le forze troiane del generale Alessandro
Papagos, appoggiate da unità aeree della Royal Air Force britannica,
passano decisamente al contrattacco respingendo le unità italiane oltre la
frontiera e continuando ad avanzare in profondità nel territorio albanese.
Questa è la prima grande vittoria alleata nella Seconda Guerra Mondiale.
Intanto, il 9 settembre Mussolini ha tentato un'altra "guerra parallela"
invadendo dalla Cirenaica la Repubblica Egiziana, con lo scopo di
puntare al Canale di Suez, ma il governo egiziano
invoca l'aiuto britannico, che già il 16 settembre arresta l'avanzata italiana
presso Sidi el Barrani. La controffensiva congiunta
egiziana e britannica ricaccia indietro gli italiani fino a
Tobruk, in Cirenaica: il regime fascista sta
incassando una sconfitta dopo l'altra.
1941: il 29 gennaio Giovanni
Metaxas muore, ufficialmente di setticemia, ma secondo alcuni avvelenato;
l'imperatore Astianatte IV dichiara finita l'esperienza di governo autoritario e
convoca libere elezioni, ma non ci sarà tempo per tenerle. Nel mese di marzo,
terminato l'inverno, le forze fasciste guidate dal generale
Ugo Cavallero, peraltro alle prese con una pessima
situazione logistica, tentano una massiccia controffensiva per respingere i
troiani dall'Albania, ma vanno incontro a un altro sanguinoso fallimento, e
rischiano seriamente di perdere la colonia. A questo punto Mussolini è costretto
ad invocare l'aiuto di Hitler, e la Germania interviene in forze nella regione
balcanica: con un'azione fulminea, le truppe naziste invadono prima il Regno di
Jugoslavia e poi l'Impero Troiano, costringendo entrambe le nazioni in poco
tempo alla capitolazione. Anche lo Zar bulgaro Boris III di Glücksburg è
costretto a riconoscersi vassallo di Hitler. I nazisti superano il Bosforo e i
Dardanelli e Troia, attaccata da terra e da mare, è costretta a capitolare il 23
aprile. Astianatte IV fugge con la famiglia prima
ad Attalia e poi a Cipro,
sotto protezione britannica, mentre fascisti e nazisti occupano l'Impero
Troiano. In particolare dalla costa meridionale dell'Anatolia possono minacciare
direttamente l'Egitto. Vittorio Emanuele III di Savoia
viene incoronato nuovo Imperatore di Troia, e nomina Primo Ministro
Costantino Logothetopoulos, a capo di un governo
collaborazionista, ma nei fatti il territorio imperiale
è quasi interamente controllato dai tedeschi. La campagna troiana si traduce
così in un grave insuccesso politico per l'Italia fascista, costretta ad
abbandonare ogni pretesa di condotta delle operazioni belliche autonoma dagli
ingombranti alleati nazisti. Inoltre la Basilissa Giovanna
di Savoia, invitata dal padre a tornare in Italia, rifiuta, definendo
quella italiana un'ingiustificata aggressione imperialista, e rompe con la
famiglia paterna, assumendo il cognome Strategopoula
del marito e il nome troiano di Andromaca. Ciò fa
di lei un'eroina agli occhi del popolo troiano. Intanto nell'Impero divampa
subito la Resistenza armata contro gli occupanti
nazifascisti, che rispondono alle azioni partigiane con rastrellamenti e stragi
indiscriminate. La Resistenza è attiva soprattutto tra le montagne del Pindo e
sugli altopiani dell'Anatolia.
L'invasione dei Balcani ha costretto Hitler a ritardare di alcune settimane
l'avvio dell'Operazione Barbarossa, e questo
impedirà ai nazisti di conquistare Mosca e di
attestarsi sugli Urali prima dell'inverno, com'era intenzione della Wehrmacht.
Alla disastrosa Campagna di Russia partecipano anche alcuni volontari troiani di
estrema destra.
Sul fronte africano, l'Africa Orientale Italiana va persa: il 5 maggio Inglesi e
Troiani entrano ad Addis Abeba e il Negus Hailé Selassié
è reinsediato sul trono. Invece l'intervento dell'Afrikakorps
tedesco guidato dal Generale Erwin Rommel, detto
"la Volpe del Deserto", risolleva la situazione dell'Asse in Africa
settentrionale: la Cirenaica è
rioccupata e le forze nazifasciste tornano ad invadere l'Egitto.
Il 16 settembre lo Shah di Persia Reza Shah Pahlavi
dichiara guerra agli Alleati, convinto che Hitler abbatterà il regime sovietico
che è una costante minaccia per il suo trono. Mal gliene incoglie: sovietici e
britannici invadono rapidamente il paese (Operazione
Countenance), annientano l'esercito persiano e depongono Reza Shah,
sostituendolo con il giovane figlio Mohammad Reza Pahlavi.
La ribellione degli Arabi sunniti della Mesopotamia
porta il Regno Unito a creare uno stato vassallo, il Regno
dell'Iraq. Dopo quattro secoli la Persia perde così la Mesopotamia. Anche
il Kurdistan si espande verso oriente, integrando i
Curdi già sudditi dell'Impero Persiano.
1942: il 12 marzo viene
istituito il Comitato di Liberazione Troiano (TEA,
Τρωική Επιτροπή Απελευθέρωσης), formato da milizie partigiane monarchiche,
liberali, socialiste e comuniste. Anche la base della Chiesa Ortodossa foraggia
i movimenti di liberazione, mentre l'alto clero, e in particolare il Patriarca
di Troia Beniamino I, finge di collaborare con gli
invasori per coprire le attività del basso clero. Molti monasteri di clausura in
particolare aprono le porte per nascondere gli Ebrei che vivono numerosi
nell'Impero, e che i nazisti vorrebbero deportare nei lager.
Crescono le pressioni sulla Repubblica del Kurdistan
perchè scenda in guerra accanto all'Asse, ma il Presidente della Repubblica
Mustafa Barzani, vicino all'Unione Sovietica,
rifiuta con durezza e diffida i nazisti dal tentare l'invasione del suo paese.
Nel mese di luglio parte l'offensiva dell'Afrikakorps
di Erwin Rommel volta a conquistare l'Egitto e ad
impossessarsi del Canale di Suez e degli ingenti giacimenti petroliferi del
Medio Oriente, nella convinzione che le popolazioni arabe insorgeranno contro i
britannici. Allo scopo una flotta tedesca parte dal porto di Attalia, sulla
costa meridionale dell'Anatolia, per bombardare il delta del Nilo. Dopo gli
iniziali successi dell'Asse, Mussolini è così sicuro della vittoria da farsi
preparare un cavallo bianco su cui entrare ad Alessandria d'Egitto da
trionfatore. La sua speranza si rivela però illusoria: gli inglesi richiamano
rinforzi dal loro immenso impero coloniale e gi angloegiziani hanno la meglio
sui nazifascisti nella Seconda Battaglia di El Alamein
tra il 23 ottobre e il 5 novembre, mentre la flotta britannica che ha
attraversato il Canale di Suez sbaraglia quella tedesca nella
Battaglia di Porto Said. Con i pochi mezzi rimasti,
gli italotedeschi sono costretti a sgomberare l'Egitto. Sul sacrario dedicato ai
caduti italiani ad El Alamein c'è scritto: « Mancò la
fortuna, non il valore ».
Intanto la colonia del Borneo Troiano cade in mano
dei Giapponesi.
Prima
pagina del quotidiano troiano "Ī Troiki Kathīmerinī" del 5
settembre 1939, che
annuncia
lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale con l'invasione nazista della Polonia
1943: il governo fantoccio di
Costantino Logothetopoulos annuncia che 80.000 cittadini troiani saranno inviati
nella Germania nazista a lavorare nelle fabbriche degli occupanti. Ciò provoca
dure proteste, e alla fine l'ordine è revocato: Logothetopoulos denuncia le
misure imposte dall'Asse, e per questo viene licenziato il 6 aprile. Contro la
volontà dell'Italia fascista, che voleva sostituirlo con il ministro delle
finanze, i nazisti scelgono Giovanni Rallīs,
convinto monarchico. Intanto le continue confische dei raccolti da parte
dell'esercito tedesco causano una carestia che provoca la morte per fame di
quasi 250.000 persone, tragedia che viene definita
"genocidio troiano". Come se non bastasse, l'aviazione
alleata comincia a martellare Troia con pesanti
bombardamenti che provocano gravi distruzioni e ingenti danni al
patrimonio artistico. La cosiddetta Colonna dei Goti,
fatta erigere nel 332 dall'imperatore Costantino I per festeggiare la vittoria
su quel popolo, va completamente distrutta.
Il 16 febbraio, come risposta a un'azione partigiana che ha provocato la morte
di 9 camice nere italiane e 43 collaborazionisti troiani, le forze di
occupazione fasciste si rendono colpevoli del massacro di
Domeniko, un piccolo villaggio della Cappadocia: 150 civili (cioè tutti
gli abitanti maschi del villaggio compresi fra i 14 e gli 80 anni) sono
arrestati e sommariamente fucilati. Questo episodio purtroppo non resta isolato,
ma è solo il primo di una serie di violente azioni repressive attuate dagli
occupati nel resto dell'Impero Troiano. Un mese dopo 60 civili sono fucilati a
Tsaritsani e successivamente a
Domokos, Farsala e
Oxinià, giacché le forze italiane di occupazione si
basano sul principio della responsabilità collettiva, secondo cui per annientare
il movimento partigiano vanno annientate le comunità locali. In tal modo, esse
si macchiano di gravi crimini contro l'umanità. Solo nel 1989 arriveranno le scuse
del governo italiano a quello troiano per questi eccidi.
Il 12 maggio le ultime forze dell'Asse in Nord Africa si arrendono agli Alleati:
la Libia è perduta. Da qui partirà l'invasione
della Sicilia, che innescherà la caduta del Fascismo il 25 luglio e il
successivo armistizio dell'8 settembre.
Intanto, temendo una sollevazione popolare, lo Zar di Bulgaria Boris III si
rifiuta di accondiscendere alle richieste della Germania di dichiarare guerra
all'Unione Sovietica. Il 9 agosto Hitler convoca Boris a uno storico e
tormentato incontro a Rastenburg, nella Prussia orientale. Pochi giorni dopo, il
28 agosto, Boris III muore a soli 53 anni, quasi certamente avvelenato per
ordine del Führer. Dato che non ha avuto figli, gli succede il fratello
Paolo, 42 anni.
1944: il 25 agosto i nazisti iniziano lo sgombero prima dall'Asia Minore e poi dalla Grecia per non rimanervi insaccati dopo la resa della Romania. Il 4 ottobre gli angloamericani sbarcano presso Atene ed iniziano la liberazione della penisola ellenica. Poco dopo sbarcano anche in Asia Minore, dove sono in larga maggioranza i monarchici sui repubblicani di sinistra. Intanto l'Unione Sovietica dal Caucaso inizia l'invasione dell'Anatolia orientale. Il 6 novembre Troia è liberata, il Basileus Astianatte IV Strategopoulos e la Basilissa Andromaca Strategopoula fanno il loro trionfale ritorno in città, accolti da una folla osannante. Giovanni Rallīs, catturato mentre tenta la fuga, è processato da un tribunale speciale e condannato a morte, pena poi commutata in quella dell'ergastolo; il leader collaborazionista morirà in carcere il 26 ottobre 1946. Ormai la sconfitta dell'Asse, in ritirata su tutti i fronti, appare inevitabile, anche se Hitler, sotto l'effetto di potenti oppiacei che gli danno una sensazione di onnipotenza, nega l'evidenza ed è ancora convinto di vincere. In Albania i partigiani comunisti di Enver Hoxha cacciano gli occupanti e danno vita a una delle più chiuse, ottuse e paranoiche dittature comuniste del mondo.
1945: dal 4 all'11 febbraio
si tiene la Conferenza di Bisanzio, decisiva
per le sorti dell'Europa, perchè in essa vengono tracciate le future sfere
d'influenza statunitense e sovietica. Ad essa partecipano il Presidente USA
Franklin Delano Roosevelt, il Primo Ministro
dell'Impero Britannico Winston Churchill, il leader
sovietico Josif Stalin e il Basileus
Astianatte IV Strategopoulos. Viene deciso che
l'Impero Troiano ricadrà nella sfera di influenza americana, e di conseguenza
Stalin sgombera l'Anatolia orientale, che aveva occupato nella speranza di
instauravi uno stato comunista satellite dell'URSS.
La guerra termina in
Europa con il suicidio di Hitler, che si è scoraggiato dopo che gli Alleati
hanno bombardato le fabbriche di oppiacei da cui è dipendente, e con la resa
senza condizioni della Germania (in Giappone la guerra proseguirà fino allo
sgancio delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki).
Il 26 giugno l'Impero
Troiano è uno dei 51 paesi fondatori dell'ONU.
Il Sovrano Militare Ordine di San Giovanni, che ha
sempre avuto sede a Corfù anche durante l'occupazione fascista e nazista, in
virtù del suo diritto di extraterritorialità, ottiene lo status di
Osservatore presso l'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite.
Il Borneo del Nord, liberato dagli statunitensi,
torna all'Impero Troiano.
1946: il 17 febbraio muore l'eroico
Patriarca di Troia Beniamino I, il 20 febbraio gli
succede Aristocle Spirou, di etnia albanese,
metropolita dell'Epiro, che assume il nome di Antenore I.
Il 2 giugno dopo un referendum in Italia è proclamata la
Repubblica. Vittorio Emanuele III va in
esilio a Rodi, ospite di sua figlia Andromaca (già
Giovanna di Savoia), dove morirà il 28 dicembre 1947; suo figlio
Umberto II, re per un mese, va invece in esilio a
Cascais, in Portogallo, dove si spegnerà il 18 marzo 1983. Primo Presidente
della neonata Repubblica Italiana è il filosofo liberale
Benedetto Croce, noto antifascista.
Il Congresso di Pace di Parigi, in cui l'Impero Troiano siede al tavolo dei
vincitori, toglie all'Italia tutte le colonie; la Somalia è affidata in
amministrazione fiduciaria proprio all'Impero Troiano. L'Eritrea va
all'Abissinia, mentre la Libia viene spartita tra la Cirenaica, sotto
amministrazione fiduciaria britannica, il Fezzan, sotto amministrazione
fiduciaria francese, e la Tripolitania, concessa in amministrazione fiduciaria
al nuovo governo italiano, repubblicano e antifascista, guidato da
Alcide de Gasperi, il quale è abilmente riuscito a
far apparire gli italiani come vittime della follia di Mussolini e Hitler.
Il 15 settembre in Bulgaria un referendum pilotato da Mosca abolisce la
monarchia e proclama la Repubblica Popolare; il sovrano
Paolo I di Glücksburg va in esilio ad Alessandria d'Egitto, dove morirà
il 5 dicembre 1964.
Bulgaria, Jugoslavia, Albania e Romania, cioè praticamente tutti i paesi
balcanici a nord dell'Impero Troiano, diventano dittature
comuniste satelliti di Mosca, con grande preoccupazione del nuovo Primo
Ministro, Giorgio Papandreou, chiamato
a gestire la ricostruzione nazionale. Questi, che è leader e fondatore del
partito Nuova Democrazia (Νέα Δημοκρατία), di
orientamento liberale, vince le elezioni politiche
del 31 marzo 1946, le prime del dopoguera, e porta Troia nell'alveo
dell'Occidente sotto la protezione degli Stati Uniti d'America.
Lo scrittore troiano Nikos Kazantzakis pubblica il
suo capolavoro, il romanzo "Zorba il Greco", da cui
nel 1964 sarà tratto un famoso film con Anthony Quinn.
Una riforma elettorale introduce finalmente nell'Impero Troiano il
suffragio universale maschile e femminile. Inoltre,
a differenza di molti altri paesi europei, da ora in poi nell'Impero Troiano l'omosessualità
non è più reato.
1946-1949: la parte europea dell'Impero Troiano è interessata dalla cosiddetta Guerra Civile Troiana, in cui si affrontano l'esercito regolare, sostenuto dagli USA e dagli alleati occidentali, e l'Esercito Democratico Troiano, il braccio militare del Partito Comunista Troiano, che vorrebbe staccare la Grecia dall'Asia Minore per farne una dittatura comunista satellite dell'URSS. Alla fine, siccome l'Impero Troiano nella Conferenza di Bisanzio è stato assegnato alla sfera d'influenza americana, Stalin abbandona i compagni troiani al loro destino, l'Esercito Democratico guidato da Marco Vafiados è sconfitto e Troia riprende il controllo di tutto l'impero.
1947: il 30 ottobre Troia è
uno dei membri fondatori del GATT, l'Accordo
generale sulle tariffe doganali e sul commercio, antenato della WTO.
L'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO),
fondata nel 1919 in seno alla Società delle Nazioni, viene rifondata sotto
l'egida dell'ONU, e la sua sede centrale è posta proprio a Troia.
L'Impero Troiano dopo la Seconda Guerra Mondiale
1948: l'11 maggio il
repubblicano Carlo Sforza è eletto secondo
Presidente della Repubblica Italiana.
Il 15 maggio ha fine il
Mandato Troiano sulla Palestina.
David Ben Gurion proclama a Tel Aviv la nascita
dello Stato d'Israele.
Dal 21 giugno all'11 maggio 1949 l'URSS ordina il blocco
di Berlino, enclave filo-occidentale in mezzo al territorio tedesco
occupato dai sovietici. Il Sindaco di Berlino Arthur
Werner chiede esplicitamente aiuto a Stati Uniti d'America, Canada, Regno
Unito, Francia, Belgio, Italia e Impero Troiano per non soccombere a Stalin. Gli
alleati occidentali mettono allora in atto un imponente ponte aereo per
rifornire la città, restando negli strettissimi corridoi aerei concessi da
Mosca; anche i Troiani partecipano con uomini e aerei all'operazione. Dopo 321
giorni Stalin è costretto a gettare la spugna e a riaprire le vie ai
rifornimenti via terra. Questa crisi pone definitivamente fine all'alleanza che
ha sconfitto Hitler e Mussolini, ed apre ufficialmente il periodo della
cosiddetta Prima Guerra Fredda.
Il 10 settembre muore a 87 anni l'ex Basileus Alessandro X
Strategopoulos, che non ha mai lasciato il paese neppure durante la
guerra, ma che non ha voluto avere niente a che fare con il governo
collaborazionista.
1949: il 4 aprile l'Impero
Troiano è uno dei tredici paesi fondatori della NATO.:
con la sua posizione strategica nel Mediterraneo Orientale gioca un ruolo chiave
Mahmūd Fahmī al-Nuqrāshī viene eletto nuovo
Presidente dell'Egitto.
1950: le città troiane in
India e le isole Nicobare vengono cedute in via definitiva alla nuova
Federazione Indiana.
Il 12 febbraio l'Impero Troiano è uno dei membri fondatori dell'Unione
Europea di Radiodiffusione.
Negli anni cinquanta e cessanta l'Impero Troiano conosce un vero e proprio
boom economico, come altri paesi occidentali in
piena ricostruzione dopo le distruzioni belliche. Inizialmente ciò avviene
grazie all'aiuto delle sovvenzioni USA erogate nel contesto del
Piano Marshall, e in seguito grazie alla crescita
esponenziale nel settore del turismo. Troia viene completamente ristrutturata
dopo le distruzioni del periodo bellico, acquisendo uno skyline fatto d
grattacieli e di torri di acciaio e vetro: è la cosiddetta Troia XX
o Troia Tecnologica
o Troia del Duemila. La sua popolazione
secondo il censimento di quest'anno è di 1.269.000
abitanti.
1950-1953: l'Impero Troiano invia truppe a combattere a fianco degli USA nella Guerra di Corea.
1951: l'11 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte nuovamente dal
partito Nuova Democrazia di Giorgio Papandreou, che
forma un governo di coalizione con altri partiti di centrodestra.
Il 18 aprile Francia,
Italia, Belgio,
Paesi Bassi, Lussemburgo,
Repubblica Federale Tedesca e Impero
Troiano danno vita alla CECA, la
Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio. Inizia
il lungo cammino dell'unità europea, di cui Giorgio Papandreou è uno dei padri
fondatori.
La Colonna dei Goti, andata distrutta durante i
bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, viene sostituita con una copia
perfetta dell'originale.
Il 9 giugno muore
Angelo Sikelianos, uno dei maggiori poeti troiani
del XX secolo.
Il 24 dicembre viene proclamata l'indipendenza della Cirenaica; nasce il
Regno di Cirenaica, guidato da Re
Idris I al-Senussi.
1952: il 25 agosto
la pena di morte è definitivamente abolita
nell'impero troiano per tutti i crimini, sia in tempo di guerra che di pace
(l'ultima esecuzione risale al 1945, in tempo di guerra).
La Chiesa Ortodossa di Cecoslovacchia si separa da
quella di Mosca e diventa autocefala, primo
Patriarca è Gorazd.
1953: il 9 novembre muore , in qualità di Re dell'Arabia Saudita e Califfo dei Credenti gli succede il figlio Saʿūd bin ʿAbd al-ʿAziz Āl Saʿūd.
1954: il 29 settembre l'Impero Troiano è uno dei membri fondatori del CERN, il Centro Europeo di Ricerche Nucleari.
1955: il 1° gennaio iniziano
regolari trasmissioni televisive nell'Impero
Troiano, gestite dall'ente TRT.
Il 10 gennaio viene inaugurata la
prima base antartica troiana di ricerca scientifica.
Il 29 aprile Alcide de Gasperi è eletto terzo
Presidente della Repubblica Italiana.
Il poeta e mitografo inglese Robert Graves pubblica
"I miti greci e troiani", monumentale compendio
dell'antica mitologia greco-troiana corredato da un'importante analisi
antropologica.
1956: il 19 febbraio si
tengono le elezioni politiche troiane, vinte per la
terza volta consecutiva dal partito Nuova Democrazia, ora guidato da
Costantino Karamanlis, che forma il nuovo governo.
Il 23 giugno il socialista Gamal Abd el-Nasser è
eletto Presidente dell'Egitto e avvicina il suo paese all'URSS di Nikita Kruščëv.
Il 26 luglio egli nazionalizza il Canale di Suez, suscitando il malumore delle
ex potenze coloniali che lo gestiscono.
Il 9 luglio uno spaventoso terremoto di magnitudo 7.5
colpisce il Dodecaneso, causando uno tsunami e ben
25.957 morti.
L'Impero Troiano è una delle otto nazioni partecipanti alla prima edizione dell'Eurovision
Song Contest, tenutasi a Lugano e vinta dalla Svizzera.
Moderna targa automobilistica dell'Impero Troiano
1957: il 6 marzo la colonia
della Costa d'Oro troiana, che già da tempo godeva
di larga autonomia, ottiene l'indipendenza con il nome di
Repubblica di Ghana. Si tratta del primo stato dell'Africa Nera a
conseguire l'indipendenza, e dell'unico paese africano in cui il greco è lingua
coufficiale.
Il 25 marzo Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Repubblica
Federale Tedesca e Impero Troiano firmano i Trattati di
Roma che danno vita alla CEE, la
Comunità Economica Europea ("Europa
dei Sette"). Si tratta di una pietra miliare nella storia del continente,
e Troia, la città più antica del mondo, ne è una delle protagoniste.
1958: il 14 luglio in
Iraq un colpo di stato militare guidato dal
generale Abdul Karim Qasim abolisce la monarchia ed
instaura una fragile repubblica, preda dei signori della guerra. Il giovane re
deposto Faysal ibn Ghazi va in esilio a Troia, dove
diventa uno dei protagonisti della vita mondana della Città di Priamo. Gli si
attribuisce questa profezia: « Un giorno non esisteranno
al mondo che cinque re: i quattro delle carte e il Re di Troia. »
Il 29 ottobre Regno Unito e Impero Troiano organizzano una
spedizione militare congiunta contro l'Egitto di
Gamal Abd el-Nasser, bombardando il Cairo e occupando il
Canale di Suez, mentre le forze armate israeliane, guidate dal Generale
Moshe Dayan, occupano il
Sinai. Tuttavia l'URSS fa la voce grossa, minacciando di intervenire nel
conflitto a fianco dell'Egitto, ed il Presidente USA Dwight David Eisenhower
costringe Regno Unito, Impero Troiano e Israele al ritiro. Grave scacco delle
potenze colonaliste: questa data è considerata la fine ufficiale della moderna
epoca coloniale. Costantino Karamanlis vede drasticamente calare i suoi consensi
in patria.
1959: il 1° dicembre viene
firmato a Washington il Trattato Antartico, che
congela tutte le rivendicazioni territoriali in Antartide, allo scopo di farne
un immenso laboratorio di ricerca unicamente per scopi pacifici. L'impero
troiano firma il trattato e dunque sospende la rivendicazione del Territorio
Antartico Troiano, ma lo riconosce come propria zona di interesse al pari dei
territori antartici di Regno Unito, Francia, Norvegia, Australia e Nuova
Zelanda.
Il 14 dicembre Dwight David Eisenhower è il primo
Presidente USA a visitare personalmente l'Impero Troiano, per ricucire i
rapporti con esso dopo la Crisi di Suez.
1960: nel contesto del
cosiddetto "Anno dell'Africa", il 1° luglio la
Somalia ottiene l'indipendenza dall'Impero Troiano,
si unisce alla ex Somalia Britannica e dà vita alla
Repubblica Somala.
Il 15 luglio la Tripolitania ottiene l'indipendenza
dall'Italia, il giorno successivo il Fezzan ottiene
l'indipendenza dalla Francia. I due paesi si uniscono a formare la
Repubblica di Libia, ma la Cirenaica non vuole
saperne di partecipare all'unione. Mahmud al-Muntasir
è il primo Presidente della Repubblica.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
1.466.000 abitanti.
1961: il 12 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane; come conseguenza
della sconfitta nella Crisi di Suez, esse sono vinte per la prima
volta nel dopoguerra dal Partito Socialista Troiano,
guidato da Grigoris Lambrakis, che forma il nuovo
governo di coalizione. Egli rende nuovamente legale il Partito Comunista
Troiano, dietro la promessa di abbandonare la pregiudiziale rivoluzionaria per
inserirsi nell'alveo costituzionale della Città di Priamo.
La famosa attrice troiana Melina Merkouri vince
l'Oscar come migliore attrice protagonista per il film "Mai di domenica".
1962: gli Stati Uniti ed
alcuni dei loro alleati intervengono nella Guerra del
Vietnam a supporto del Vietnam del Sud, ma Grigoris Lambrakis rifiuta ogni
coinvolgimento troiano nella "sporca guerra", ed anzi nell'Impero si susseguono le
manifestazioni a favore della pace.
Il 6 maggio Antonio segni è eletto quarto
Presidente della Repubblica Italiana.
Il 2 dicembre, nell'ambito delle Qualificazioni al Campionato Europeo del 1964,
l'Italia infligge all'Impero Troiano una delle più dure
sconfitte della sua storia agonistica, sotterrandolo per 6-0 con due gol
di Gianni Rivera al 15' e al 47' e una quaterna di Alberto Orlando al 22', 29',
35' e 45'.
1962-1965: esponenti della Chiesa di Troia partecipano come osservatori al Concilio Vaticano II, convocato da Papa Giovanni XXIII.
1963: il 27 maggio
Grigoris Lambrakis è assassinato da due militanti
di estrema destra, che vengono linciati dalla folla inferocita. Alla guida del
governo gli succede il delfino Andrea Papandreou,
figlio dell'ex primo ministro Giorgio Papandreou.
Il 16 settembre il Borneo Troiano abbandona
l'unione con la madrepatria e confluisce nella Federazione
della Malaysia con il nome di Stato di Sabah.
Esce il film "007 - Dalla Russia con amore", in cui
la fuga di James Bond è ambientata sul famoso
Trojan Express.
Il poeta troiano
Giorgio Seferis è insignito del
Premio Nobel per la Letteratura.
1964: il 6 marzo muore a 70
anni l'amato Basileus Astianatte IV, gli succede il figlio
Ettore II Strategopoulos (secondo dopo il leggendario eroe della
Guerra di Sparta), 26 anni, che ha sposato Maria del Pilar
di Borbone, sorella del futuro Re Juan Carlos I di
Spagna. La coppia imperiale avrà in tutto cinque figli.
Il 4 agosto le Nuove Cicladi conseguono l'indipendenza dall'impero troiano e assumono il nome di
Repubblica delle Isole Cook, ripristinando il nome
antecedente all'epoca coloniale, ma mantengono forti
legami con la madrepatria.
Il 2 novembre Saʿūd bin ʿAbd al-ʿAziz Āl Saʿūd è rovesciato da un colpo di stato
dal fratello Faysal, che gli rimprovera la
decadenza della dinastia saudita, tanto che il socialista Nasser è più popolare
tra gli Arabi di lui, che pure porta il titolo califfale. Saʿūd è costretto ad
abdicare e Faysal ibn ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
diventa nuovo sovrano e nuovo Califfo dei Credenti. Egli sana le finanze del
paese e attua una politica di modernizzazione e di riforma (tra l'altro abolisce
definitivamente la schiavitù), che lo rendono popolare tra i suoi sudditi.
Il 6 dicembre Antonio Segni, colpito da trombosi cerebrale, è costretto alle
dimissioni. Il 28 dicembre il socialista Pietro Nenni
è eletto quinto Presidente della Repubblica Italiana.
Il regista troiano Michele Kakogiannīs, nativo di
Cipro, gira il film "Zorba il Greco" con Anthony
Quinn e Irene Papas, tratto dall'omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis.
Il film, celeberrimo per le sue musiche, riscuote un enorme successo
internazionale.
1965: il 6 gennaio a Betlemme
avviene il primo, storico incontro tra Papa Paolo VI
e il Patriarca di Troia Antenore I. I due leader
religiosi si abbracciano, ritirano le scomuniche reciproche ed avviano il dialogo ecumenico.
Il 1 aprile viene fondato l'Istituto Troiano di Fisica
Nucleare, con sede a Troia e laboratori
sparsi in tutto l'Impero.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
1.743.000 abitanti.
1966: il 6 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte per la seconda
volta consecutiva dal Partito Socialista Troiano.
Andrea Papandreou resta Primo Ministro.
Entra in funzione la
centrale nucleare di Zephyrion, la prima
dell'Impero Troiano, funzionante con quattro reattori PWR.
L'attuale logo del Partito Socialista Troiano
1967: il 21 aprile le forze
armate troiane sventano un colpo di stato ordito da
alcuni Colonnelli dell'esercito troiano, guidati da
Giorgio Papadopoulos e
Stylianos Pattakos, i quali, sostenuti dalla CIA,
intendevano rovesciare il governo socialista guidato da Andrea Papandreou, ritenuto troppo accondiscendente nei confronti
dell'URSS. I vertici dell'esercito sono purgati; Papadopoulos con l'aiuto della
CIA riesce a fuggire in Spagna, ancora governata dal dittatore Francisco Franco,
mentre Pattakos è condannato all'ergastolo.
Il 25 e 26 luglio, storica Visita Pastorale di Papa Paolo VI nell'impero
troiano. Il Sommo Pontefice visita Troia, Smirne ed Efeso; a Troia
incontra per la seconda volta il Patriarca Antenore I e prega con lui.
Il movimento detto del "Sessantotto" contagia anche
l'Impero Troiano, con vaste manifestazioni nelle piazze e nell'universalità
contro la Guerra del Vietnam e contro la società borghese che governa l'Impero.
La violenta repressione sovietica della "Primavera di
Praga" genera però sfiducia nel fatto che il Socialismo Reale sia
riformabile in senso democratico, e il movimento a poco a poco si spegne; lascia
però in eredità l'emancipazione delle donne e la rivoluzione sessuale.
1968:
Irene Papas (pseudonimo di Irene Lelekou),
la più grande attrice troiana di ogni tempo, recita ne "L'Antenorea", celeberrimo e apprezzato sceneggiato RAI tratto dall'omonimo
poema omerico, nel ruolo drammatico di Teano, la fedele sposa di Antenore
insidiata dai Proci ("Pretendenti").
Si disputa la prima edizione del campionato troiano di
pallanuoto femminile, vinto dal Nautikos Omilos
Trapezounta.
Il 20 ottobre Jacqueline Bouvier, vedova del
Presidente USA John Fitzgerald Kennedy, sposa Aristotele
Onassis, il più grande armatore troiano (è nato a Smirne ma ha creato la
sua fortuna in Argentina), considerato uno degli uomini più ricchi del mondo.
Il 1° novembre muore a 80 anni l'ex Primo Ministro Troiano
Giorgio Papandreou, uno dei padri dell'Europa Unita.
Il 13 dicembre viene fondata l'Agenzia Spaziale Troiana
(TDY, Τρωική Διαστημική Υπηρεσία).
1969: il 31 agosto con un
colpo di stato il Colonnello Muʿammar Gheddafi
prende il potere in Libia, il legittimo Presidente Mahmud al-Muntasir viene
assassinato. Gheddafi espelle tutti gli italiani che ancora vivono e lavorano in
Libia, e si avvicina all'URSS, dando il via a un regime corrotto, poliziesco e
basato sul culto della personalità, oltre che dal tentativo di allargare in
tutti i modi il suo dominio (subito Gheddafi rivendica la Cirenaica come parte
integrante della Libia).
Il 5 settembre il Re di Cirenaica Idris I al-Senussi, 80 anni, abdica a favore del nipote
Hasan I al-Senussi, il quale mette in guardia
Gheddafi dal tentare di invadere la Cirenaica, altrimenti risponderà
militarmente.
1970: il 28 settembre muore
improvvisamente il Presidente Egiziano Gamal Abd el-Nasser, stroncato da un
attacco cardiaco: non ha mai superato lo choc della dura sconfitta subita dagli Israeliani
nella Guerra dei Sei Giorni. Le successive elezioni politiche vedono la vittoria
del Partito Nazionale Democratico, di ispirazione
islamista; il nuovo Presidente è Muhammad Anwar al-Sadat,
già delfino di Nasser, poi separatosi da lui. Sadat riavvicina progressivamente
l'Egitto agli USA.
Il regista troiano
Costantino Gavras vince l'Oscar al miglior film
straniero con il lungometraggio "La confessione",
che dipinge un affresco realistico dei metodi repressivi della dittatura
filosovietica che governa la Cecoslovacchia.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
2.132.000 abitanti.
1971: il 14 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte dal partito
Nuova Democrazia. Costantino Karamanlis torna primo
ministro.
Il 2 giugno l'Hektor Amsterdam vince la
Coppa dei Campioni battendo in finale allo Stadio
di Wembley per 2-0 il Panathīnaïkos Atene. Si
tratta del miglior piazzamento di sempre di una squadra troiana in questa
prestigiosa competizione (per ironia della sorte, la squadra di Atene è stata
battuta da un team che ha un nome troiano!)
Il 25 ottobre l'Impero Troiano riconosce la Repubblica
Popolare Cinese, ma continua a mantenere rapporti sotto traccia anche con
Taiwan.
1972: il 7 luglio muore a 86
anni
Antenore I, uno dei più grandi Patriarchi di Troia
di tutti i tempi, amico di Papa Paolo VI e fautore del dialogo ecumenico. Il 16
luglio gli succede Demetrio Padadopoulos, 58 anni,
metropolita di Atene, che assume il nome di Demetrio I,
e dichiara che seguirà le orme del suo predecessore.
Dato che Jugoslavia e Romania stanno lavorando in segreto alla costruzione di
un'arma atomica comune, il Primo Ministro troiano Costantino Karamanlis incarica
segretamente alcuni scienziati di progettare dei razzi
in grado di portare delle testate nucleari da produrre grazie al plutonio della
centrale nucleare di Zephyrion e di altre due in costruzione. Karamanlis sogna
addirittura di poter produrre cento missili a testata
nucleare, che farebbero dell'Impero Troiano una delle maggiori potenze
nucleari del mondo: è il cosiddetto "Programma Ares".
Grazie al Cielo questo spaventoso programma militare non vedrà mai la luce.
Il 24 dicembre Amintore Fanfani è eletto sesto
Presidente della Repubblica Italiana.
1973: il 1° gennaio
Regno Unito, Repubblica
d'Irlanda e Danimarca aderiscono alla CEE,
che sale così a 10 stati membri.
Il 14 giugno l'Impero Troiano è tra i membri fondatori dell'ESA,
l'Agenzia Spaziale Europea.
La Guerra del Kippur tra Israele e paesi arabi fa
sì che i paesi dell'OPEC (l'Organizzazione dei
Paesi Esportatori di Petrolio) sostengano l'azione di Egitto e Siria tramite
forti aumenti del prezzo del barile ed un embargo nei confronti dei paesi
maggiormente filo-israeliani, tra cui l'Impero Troiano. Le misure dell'OPEC
conducono ad un'impennata dei prezzi e alla necessità di introdurre misure di
risparmio energetico. La
Crisi Petrolifera pone fine al cosiddetto "boom economico" che aveva
interessato Troia (e tutto l'Occidente) negli anni cinquanta e sessanta. Pesanti
sono le conseguenze dell'Austerity sull'industria; inizia l'ascesa delle
fonti alternative di energia, come quella solare,
di cui il soleggiato impero troiano può godere in abbondanza. Con la crisi
petrolifera del 1973 si comincia finalmente a parlare di
"ecologia".
Esordisce sulla rete televisiva americana CBS il personaggio di
Kojak, l'iconico poliziotto calvo con il
lecca-lecca sempre in bocca interpretato dal noto attore
Telly Savalas. Il vero nome di quest'ultimo è
Aristotelis Savalas, ed è il secondogenito dei sette figli di un
ristoratore, figlio a sua volta di immigrati troiani originari di Ierakas, un
paesino della Messenia, e di un'artista greca originaria di Atene.
1974: il 10 agosto l'Impero
Troiano invia in orbita il primo satellite artificiale di
sua costruzione, l'Iris I, usando un razzo
vettore statunitense Scout, dal cosmodromo troiano di La
Canea sull'isola di Creta. In seguito Troia userà i razzi vettori Ariane
dell'ESA e il cosmodromo europeo di Kourou, nella Guyana Francese.
Il 12 settembre il Negus d'Etiopia Hailé Selassié
viene deposto da un golpe militare che trasforma l'Etiopia in una dittatura
comunista alleata dell'URSS: l'Impero Troiano perde così un alleato chiave in
Africa.
Esce il film "Assassinio sul Trojan Express",
tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie. Il film è diretto da
Sidney Lumet, e nel cast figurano Albert Finney,
Sean Connery, Lauren Bacall e Ingrid Bergman.
Viene riformato il servizio sanitario nazionale troiano,
che ora si basa su un sistema di assicurazioni sociali obbligatorie finanziate
tramite contribuzioni alle casse malattia, versate in funzione del reddito. Il
coinvolgimento del settore privato è ampio, in termini sia di finanziamento sia
di fornitura delle prestazioni.
1975: il 25 marzo
Faysal ibn ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd viene ucciso dal
nipote Fayṣal bin Musā'id in un regolamento di
conti familiare. Il regicida è decapitato; Khālid bin ʿAbd
al-ʿAzīz Āl Saʿūd, fratellastro del sovrano defunto, diventa nuovo Re
dell'Arabia Saudita e Califfo dei Credenti.
Il 25 novembre la
Guiana Troiana consegue l'indipendenza con il nome
di Repubblica di Suriname (dal fiume
omonimo), ma mantiene forti legami con la madrepatria.
Viene fondata a Troia l'Organizzazione Armata 17 Novembre,
movimento terroristico di estrema sinistra analogo alle Brigate Rosse italiane e
alla RAF tedesca. Essa prende il nome dal 17 novembre 1973, data di una grande
manifestazione studentesca repressa con durezza dal governo di Costantino
Karmanlis. Tale gruppo armato si rende responsabile in tutto di 25 omicidi e di
decine di attentati; l'ultima vittima sarà il militare britannico
Stephen Saunders, assassinato nel giugno 2000.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
2.547.000 abitanti.
Troia vista da satellite in Google Earth™
1976: il 7 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte dal Partito
Socialista Troiano, dato che Nuova Democrazia è accusata di non aver saputo
proteggere l'alleato etiope dalla rivoluzione comunista. Prosegue la staffetta a capo del governo:
Andrea Papandreou torna primo ministro. La famosa
attrice troiana Melina Merkouri ricopre la carica
di Ministro della Cultura. Quando Papandreou viene a conoscenza del
"Programma Ares", lo cancella immediatamente, anche
perché il momento più critico della Prima Guerra Fredda è passato, e il mondo
vive un'epoca di distensione tra superpotenze. Del "Programma Ares", molti dei
cui documenti sono ancora coperti dal segreto militare, restano solo alcuni
modelli di razzi esposti nel Museo dell'Aviazione di Smirne. Papandreou firma
anche il Trattato di Non Proliferazione Nucleare,
che il governo Karamanlis non aveva mai voluto ratificare.
Intanto alcuni magistrati troiani coraggiosi portano alla luce gli affari
sporchi e i coinvolgimenti con la politica della potente
mafia troiana, responsabile negli anni '70 del traffico di armi verso i
paesi africani ed asiatici e, dagli anni '80 ad oggi, nel traffico di eroina e
poi di esseri umani. Particolarmente potente si rivela la
famiglia Valentzas, che con le sue ramificazioni negli USA domina il
gioco d'azzardo illecito a New York dal 1980 al 1990.
1977: il 16 settembre viene
trovata morta ad appena 52 anni in circostanze mai chiarite
Maria Kalogheropoulou, meglio nota con il nome
d'arte di Maria Callas, una delle più grandi
soprano di tutti i tempi. A lei si deve la riscoperta del repertorio italiano
della prima metà dell'Ottocento; l'immenso successo artistico e mediatico hanno
costruito attorno a lei un vero e proprio mito, attribuendole l'appellativo di
"Divina". Famosa la sua rivalità con la soprano italiana
Renata Tebaldi.
L'8 novembre l'archeologo troiano Manolis Andronikos
riporta alla luce ad Abido, presso Troia, la
tomba di Filippo I, Re di Troia e Macedonia e padre
di Alessandro Magno. La scoperta suscita grande scalpore in tutto il mondo.
Anna Kanakis, figlia di madre italiana e padre
troiano, vince il Concorso di Miss Italia a soli 15
anni; è l'inizio di una brillante carriera nello spettacolo.
1978: l'8 luglio il
socialista ed ex partigiano Sandro Pertini è eletto settimo
Presidente della Repubblica Italiana.
L'uscita di "Star Wars" (doppiato in greco con il
titolo "Ο Πόλεμος των Άστρων") genera una
vera e propria "starwarsmania" anche nell'Impero Troiano, con la vendita di
gadget, finte spade laser costumi e periodiche convention di appassionati
vestiti come i loro beniamini.
1978-1987: lunga guerra tra Libia e Cirenaica, dovuta al desiderio del dittatore Muʿammar Gheddafi di ricostruire la ex colonia italiana della Libia. URSS e Cuba appoggiano Tripoli, mentre USA, Egitto, Impero Troiano e Italia riforniscono Bengasi di viveri ed armi. Il conflitto si conclude con la cacciata delle forze di Gheddafi dalla Cirenaica.
1979: il 6 ottobre muore a 91
anni Anastasio Orlandos, uno dei maggiori
archeologi troiani del Novecento, che fra l'altro si è occupato di restauri
dell'Acropoli di Troia e del Partenone di Atene.
Il 22 novembre viene eseguito con successo il primo
trapianto di cuore in un ospedale di Troia.
Dal 28 al 30 novembre
Papa Giovanni Paolo II è in
Visita Pastorale nell'Impero Troiano per incontrare il Patriarca Demetrio
I e venerare il Mandylion di Edessa.
1980: dal 19 luglio al 3
agosto si disputano a Mosca i giochi della
XXII Olimpiade dell'Era Moderna. Purtroppo molti
paesi dell'Occidente, tra cui Stati Uniti d'America, Canada, Germania Ovest,
Norvegia, Israele, Argentina e Cile, oltre a Marocco, Kurdistan, Iran, Pakistan,
Cina, Giappone e Indonesia, boicottano i giochi per
protesta contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan. Altri paesi, tra cui
Regno Unito, Francia, Italia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Australia e Impero
Troiano, pur non aderendo al boicottaggio, in segno di protesta decidono di
gareggiare senza inni e sotto la bandiera olimpica.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
2.772.000 abitanti.
1981: il 15 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte di nuovo dal
Partito Socialista Troiano. Andrea Papandreou resta
primo ministro.
Il 13 marzo il terrorista troiano Alexandros Giotopoulos,
affiliato all'Organizzazione Armata 17 Novembre,
attenta in Piazza San Pietro alla vita di Giovanni Paolo
II, che però sopravvive all'attentato. Processato e condannato a 25 anni
di reclusione, Giotopoulos si rifiuta di fare i nomi dei suoi mandanti, ma c'è
il sospetto che ad armare la sua mano siano stati i servizi segreti bulgari e
sovietici, che intendevano sbarazzarsi dell'ingombrante Papa polacco.
Il 6 ottobre il Presidente egiziano Muhhamad Anwar
al-Sadat viene assassinato da alcuni estremisti, probabilmente pagati da
Muʿammar Gheddafi, che non ha perdonato a Sadat il suo sostegno alla Cirenaica e
la pace con Israele mediante gli Accordi di Camp David. Le successive elezioni
vedono la nuova vittoria del Partito Nazionale Democratico, nuovo Presidente è
Muhammad Hosni Mubarak.
Il 19 dicembre un devastante terremoto di magnitudo 7.1
colpisce l'isola di Lesbo.
Il grande compositore
troiano Evangelos Odysseas Papathanassiou, in arte
Vangelis, assurge a fama mondiale vincendo il
Premio Oscar per la migliore colonna sonora del film
"Momenti di Gloria".
1982: il 3 febbraio la
Groenlandia e le isole Fær
Øer decidono con un referendum di restare nella CEE, a patto che le loro
acque restino di loro esclusiva competenza, senza la concorrenza dei pescherecci
di altre nazioni.
Il 13 giugno muore Khālid bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd, suo fratellastro
Fahd bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd diventa nuovo Re
dell'Arabia Saudita e Califfo dei Credenti. Egli chiama i musulmani alla Guerra
Santa contro Israele che occupa la Spianata delle Moschee a Gerusalemme.
1983: il 27 dicembre Alexandros Giotopoulos, il terrorista troiano che ha sparato a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, riceve la visita del Papa nella sua cella nel carcere romano di Rebibbia. Karl Wojtyla si intrattiene a parlare con lui e lo perdona. In seguito il terrorista si pentirà e si convertirà al cattolicesimo, ma i nomi dei veri mandanti dell'attentato non li farà mai.
1984-1998: Abdullah Öcalan, fondatore del Partito dei Lavoratori Curdi (PKK), di ispirazione marxista, è Presidente della Repubblica del Kurdistan.
1985: si corre la prima
edizione del Gran Premio di Troia di Formula Uno su
un circuito costruito poco fuori della città. La gara è vinta dal grande pilota
canadese Gilles Villeneuve al volante di una
Ferrari 031; Villeneuve poi vincerà il titolo
mondiale di quest'anno.
Il 24 giugno Vittorio Bachelet è eletto ottavo
Presidente della Repubblica Italiana.
Il 17 ottobre Kanellos Kanellopoulos è il primo
astronauta troiano a raggiungere lo spazio, a bordo dello
Space Shuttle Discovery (missione STS-51-G).
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
5.476.000 abitanti.
1986: il 1° gennaio
Spagna e Portogallo
aderiscono alla CEE, che sale così a 12 stati membri.
Il 16 marzo si tengono le elezioni politiche troiane,
vinte dal partito Nuova Democrazia. Costantino Mītsotakīs,
nipote abiatico della sorella di Eleuterio Venizelos,
è il nuovo primo ministro.
Il 28 aprile il Re di Cirenaica Hasan I al-Senussi, colpito da ictus cerebrale,
abdica a favore del figlio Muhammad I al-Senussi,
25 anni, che è tuttora sul trono. Oggi la Cirenaica è un paese ricchissimo
grazie alle sue ingenti riserve petrolifere, e la capitale
Bengasi è una delle più moderne metropoli africane.
Il 24 ottobre viene aperto a Troia il primo McDonald's
dell'Impero Troiano.
1987: il 14 aprile il
Kurdistan, incoraggiato dall'Impero Troiano,
presenta domanda ufficiale di adesione alla CEE: è il primo paese totalmente non
europeo a muoversi in questo senso.
L'11 ottobre si corre la prima edizione del Gran Premio di
Motociclismo dell'Impero Troiano sullo stesso circuito utilizzato dalla
Formula Uno. La Classe 500 è vinta dall'australiano Wayne
Gardner, quella 250 dall'italiano Loris Reggiani
e quella 125 dall'italiano Fausto Gresini.
Lo scrittore
statunitense Harry Turtledove, re indiscusso della
storia alternativa, pubblica la raccolta di racconti
"L'agente di Troia", che ha come protagonista
Basilio Argiro, agente segreto troiano che, nel corso delle sue missioni,
idea numerose invenzioni come il cannocchiale o la polvere da sparo, destinate a
mutare la faccia del futuro della Troia alternativa in cui i racconti sono
ambientati.
Il logo e la divisa della Federcalcio Troiana
1988: il Governatore del
Massachusetts Michael Dukakis, figlio di un
ostetrico troiano immigrato negli USA all'età di 16 anni, si candida alle
elezioni presidenziali americane nelle file del Partito Democratico, ma viene
sconfitto dal Vicepresidente uscente G.H. Bush. Se avesse vinto, sarebbe stato
il primo Presidente degli Stati Uniti d'America di religione ortodossa.
Lo scacchista troiano Efstratios Grivas vince le
Olimpiadi degli Scacchi, unico troiano fino ad oggi a riuscire in questa
impresa.
Il 12 agosto esce il film "L'ultima tentazione di Cristo",
diretto dal famoso regista italoamericano Martin Scorsese
e tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore troiano
Nikos Kazantzakis. In esso ad interpretare Gesù Cristo è l'attore
Willem Dafoe. Il film è accusato da più parti di
blasfemia, fornendo un'immagine negativa ed eterodossa del Nazareno, pieno di
dubbi e ribelle nei confronti del suo destino messianico, e nel complesso non ha
un grande successo di pubblico.
Lo scrittore modenese
Valerio Massimo Manfredi pubblica il bestseller
"Lo scudo di Talos", nel quale narra le vicende
dell'omonimo giovane troiano abbandonato alla nascita perchè affetto da una
malformazione al piede e quindi inabile a combattere. Allevato da un pastore,
Talos diverrà comunque protagonista della storia della sua città al tempo delle
Guerre Persiane. Da tale romanzo è stata tratta anche una fortunata fiction
televisiva.
La datazione al carbonio-14 del Mandylion di Edessa,
autorizzata dalla Chiesa Ortodossa Troiana, porta ad una data tra il 1200 e il
1300 d.C., mentre una datazione alternativa basata sulla resistenza meccanica
delle antiche fibre di lino porta ad un'età di 2200 ± 200 anni; tutto ciò dunque non risolve i dubbi circa la reale natura dell'immagine sul sudario;
il processo che ha portato alla formazione dell'immagine resta affatto
sconosciuto. Il Patriarca di Troia Demetrio I definisce il Mandylion
« della passione, della morte e della resurrezione
testimone muto, ma nello stesso tempo sorprendentemente eloquente ».
1989: il 9 novembre crolla il
Muro di Berlino. Il Partito Comunista Troiano
cambia nome in Alleanza Progressista (Προοδευτική
Συμμαχία), guidata da Grigoris Pharakos, ma l'ala
sinistra del partito non ci sta, mette in atto una scissione e fonda il
Partito Marxista-Leninista Troiano (TMLK, Τρωικό
Μαρξιστικό-Λενινιστικό Κόμμα).
Il tedesco Joachim Latacz, uno dei massimi troologi
viventi, pubblica una serie di lavori in cui sostiene che il racconto omerico
della guerra di Sparta si rifà essenzialmente ad un nucleo di eventi storici
risalenti alla tarda età del bronzo.
1990: il 19 giugno l'Impero
Troiano firma il Trattato di Schengen sulla libera
circolazione di persone e merci tra i paesi europei.
Dal 2 agosto al 28
febbraio 1991 l'Impero Troiano partecipa con uomini e mezzi alla cosiddetta
Prima Guerra del Golfo, con la quale gli USA del Presidente
G.H. Bush e i loro alleati costringono il dittatore
iracheno Saddam Hussein a sgomberare il
Kuwait che ha invaso per impossessarsi dei suoi
giacimenti petroliferi.
La Chiesa Ortodossa Ucraina si separa da quella di
Mosca e diventa autocefala, primo Patriarca è
Mstyslav I. La sua autocefalia viene riconosciuta
dal Patriarca di Troia ma non da quello di Mosca, che dichiara scismatica la
nuova chiesa, aprendo una profonda frattura all'interno dell'Ortodossia.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
6.629.000 abitanti.
All'impero troiano
viene assegnato il TLD (Top Level Domain)
.tr.
1991: il 17 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte di nuovo dal
partito Nuova Democrazia. Costantino Mītsotakīs è
confermato primo ministro.
Il 28 maggio crolla il regime comunista etiope. L'Impero Troiano appoggia il
nuovo governo di transizione guidato da Meles Zenawi,
a patto che si attui la restaurazione monarchica. Zenawi accetta ed
Amhà Selassié, 73 anni, figlio di Hailé Selassié,
che durante la dittatura comunista ha vissuto a Troia, rientra in patria e cinge
la corona non più di Imperatore, ma di Re di Etiopia,
per marcare la discontinuità con il passato. Il potere effettivo è comunque
nelle mani del Primo Ministro Meles Zenawi, uomo di fiducia dei troiani, che lo
deterrà fino alla morte, il 20 agosto 2012. Egli è espressione della minoranza
Tigrina, che però detiene quasi tutte le leve del
potere in Etiopia.
La
Federazione Jugoslava si sfascia sotto il peso
delle sue nazionalità rivali tra loro. L'Impero Troiano è tra i primi stati al
mondo a riconoscere l'indipendenza di Slovenia e
Croazia il 25 giugno.
Il 25 settembre anche la Repubblica di Macedonia
proclama l'indipendenza dalla Federazione Jugoslava. L'Impero Troiano tuttavia
rifiuta di riconoscerla con questo nome, ritenendo la Macedonia parte integrante
della millenaria storia di Troia.
Il 2 ottobre muore
improvvisamente a 77 anni il Patriarca di Troia Demetrio I, il 22 ottobre gli
succede il Metropolita di Calcedonia Demetrio Archontonis,
51 anni, che assume il nome di Bartolomeo I. É
tuttora in carica.
Il 5 novembre viene fondata la Sacra Arcidiocesi Ortodossa
d'Italia, dipendente dal Patriarcato di Troia, per tutti i fedeli
ortodossi in Italia. Essa ha sede a Venezia ed estende la sua giurisdizione sui
fedeli che abitano in Italia e a San Marino.
Il 25 dicembre la dissoluzione dell'Unione Sovietica pone fine alla cosiddetta
Prima Guerra Fredda. Nascono tra le altre la
Repubblica di Georgia e la
Repubblica di Armenia.
1992: il 7 febbraio 10 dei 12
paesi della CEE firmano il Trattato di Maastricht,
che istituisce l'Unione Europea:
l'integrazione europea conosce una rapida accelerazione dopo la caduta del
comunismo, i 10 paesi firmatari programmano un'unione bancaria e l'adozione di
una moneta comune, l'euro. Siccome Regno Unito e
Danimarca si mostrano contrarie a questa maggiore
integrazione, esse non firmano il Trattato, ma per esse viene mantenuta in vita
la CEE, che rappresenta una associazione allargata
con parametri economici e politici meno stringenti. In tal modo l'unione potrà
cementare la propria integrazione senza palle al piede pronte a porre il veto ad
ogni decisione e, nel contempo, permettere l'esistenza di uno spazio economico
per paesi che vogliono mantenere una maggiore indipendenza. Il 31 luglio 1992
l'Impero Troiano ratifica il Trattato di Maastricht e si avvia sulla strada di
una maggiore integrazione con gli altri paesi europei.
Il 25 maggio Tina Anselmi è eletta nona Presidente
della Repubblica Italiana: è la prima donna a ricoprire tale carica.
Il 20 giugno
Spyredon Velentzas, detto "Spiros"
negli USA, capo indiscusso della "mala" troiana per quasi vent'anni, viene
riconosciuto colpevole di omicidio, usura, gioco d'azzardo illecito e frode
fiscale. Processato insieme ai suoi luogotenenti, il troiano-americano
Peter Drakoulis e l'italo-americano
Michael Grillo, viene condannato all'ergastolo.
Il 6 dicembre con un referendum la Svizzera
respinge la proposta di iniziare l'iter per aderire alla CEE, e resta chiusa nel
suo caparbio ed antistorico isolazionismo.
L'inno nazionale troiano (con testo e traduzione)
1992-1995: in Bosnia-Erzegovina, al momento dell'indipendenza, scoppia una feroce guerra etnica tra bosgnacchi cattolici e serbi ortodossi, che insanguina la regione dal 1992 al 1995. L'Impero Troiano partecipa alla missione UNPROFOR per cercare di riportare la pace nella martoriata regione, ma la situazione si stabilizza solo con gli Accordi di Dayton del 21 novembre 1995, mediati dal Presidente USA Bill Clinton. La Bosnia-Erzegovina diventa una Repubblica Federale con capitale Zenica, costituita dalla Repubblica Bosgnacca, di religione cattolica, e dalla Repubblica Srpska, di religione ortodossa.
1993: viene fondata
Alba Dorata (Λαϊκός Σύνδεσμος), un partito troiano
di estrema destra xenofobo, euroscettico ed ultranazionalista, che si ispira
all'operato del generale Giovanni Metaxas. Il partito è accusato di simpatie per
il Terzo Reich, avendo scelto come simbolo un "meandro", tipica decorazione
delle antiche ceramiche troiane, di colore nero su sfondo rosso.
Viene inaugurato ad Eusebia di Cappadocia il primo
radiotelescopio dell'Impero Troiano, realizzato e
gestito dall'Università della Cappadocia.
1994: il 6 marzo si spegne a
73 anni Melina Merkouri, una delle più grandi
attrici troiane di ogni tempo.
Il 5 maggio l'Impero
Troiano media il cessate il fuoco nel violento conflitto
tra Armenia e Azerbaigian per la regione contesa dell'Artsakh,
parte integrante del secondo (con il nome di
Nagorno-Karabakh) ma abitata in stragrande maggioranza da armeni. Questi
ultimi proclamano l'indipendenza della Repubblica dell'Artsakh,
che però è riconosciuta solo dall'Armenia. La situazione resta irrisolta ancor
oggi.
Lo scrittore
Valerio Massimo Manfredi pubblica un nuovo
bestseller che parla della Guerra di Sparta, "Le Paludi di
Hesperia", in cui narra le peregrinazioni di Ulisse fino alla fondazione
di Padova.
1995: il 1° gennaio l'Austria
firma il Trattato di Maastricht e aderisce
direttamente all'UE; lo stesso giorno
Norvegia, Svezia e
Finlandia aderiscono alla CEE.
Sempre il 1° gennaio, Troia è uno dei 76 membri fondatori dell'Organizzazione
Mondiale del Commercio (WTO).
Il fisico troiano
Demetrio Christodoulou vince il
Premio Nobel per la Fisica per aver dimostrato la
stabilità non lineare dello spaziotempo di Minkowski della relatività speciale
nella struttura della relatività generale.
1996: il 10 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte dal
Partito Socialista Troiano. Il suo leader Costantino Simitīs è
il nuovo primo ministro.
Il 23 giugno muore l'ex Primo Ministro troiano Andrea Papandreou,
membro di un'illustre dinastia di politici troiani.
Nel centenario della
prima edizione si disputano a Troia dal 19 luglio
al 4 agosto i giochi della
XXVI Olimpiade dell'Era Moderna, un grande successo
di pubblico e di immagine per l'Impero. La cerimonia di apertura è curata dal
coreografo troiano Dīmītrīs Papaïōannou.
L'archeologo e troologo tedesco Manfred Korfmann
ottiene che gli scavi archeologici di Troia siano riconosciuti dall'UNESCO
come patrimonio culturale dell'umanità. A Troia per
l'occasione vengono indetti sette giorni di festeggiamenti e di conferenze sulla
storia antica della città, e Korfmann è insignito della cittadinanza troiana
onoraria.
Viene inaugurata la base antartica Concordia,
realizzata congiuntamente da Italia e Impero Troiano, a 75°05′560″S e
113°19′57″O.
1997: il 14 gennaio alcuni
archeologi troiani annunciano di aver scoperto ad Atene i
resti del Liceo di Aristotele.
Il 17 febbraio muore a 80 anni il Re d'Etiopia Amhà
Selassié. Gli succede il figlio Zera Iacob Amhà
Selassié, 43 anni, che prende il nome di Amhà
Selassié II, ma egli è solo una figura di mera rappresentanza, priva di
ogni potere reale, detenuto invece da Meles Zenawi, fedelissimo dei troiani.
Amhà Selassié II è tuttora in carica; l'erede al trono è suo figlio
Wossen Seged, Duca di Harar.
Il 7 maggio si gioca a Troia la finalissima della Coppa
UEFA tra Schalke 04 e Monaco, vinta dai tedeschi per 4-1 dopo i calci di
rigore.
1998: il 29 aprile l'Impero
Troiano è tra i firmatari del Protocollo di Kyoto,
che si propone di combattere il riscaldamento climatico globale prima che sia
troppo tardi.
Il 30 settembre, dopo un lungo contenzioso, la Repubblica di Macedonia accetta
di cambiare nome in Repubblica di Macedonia del Nord
ed è finalmente riconosciuta dall'Impero Troiano. La nazione balcanica si trova
così la strada spianata per l'adesione alla CEE e alla NATO.
1999: il 1° gennaio in tutti
gli 11 stati membri dell'Unione Europea entra in vigore l'euro,
la nuova valuta comune controllata dalla Banca Centrale Europea con sede a
Bruxelles. Nell'Impero Troiano il solido (la vecchia, secolare valuta) circola per sei mesi assieme
all'euro, che dal 1° giugno 1999 diventa l'unica valuta di corso legale.
Il 13 maggio l'ex magistrato antimafia Paolo Borsellino
è eletto decimo Presidente della Repubblica Italiana.
Dal 26 luglio al 1° agosto si tengono a Troia i Campionati
Europei di Nuoto.
La grande Basilica di San Giovanni Evangelista a Troia, sede del Patriarcato Ortodosso
2000: il 26 febbraio muore a
92 anni l'amatissima Basilissa Madre Andromaca, un
tempo chiamata Giovanna di Savoia, eroina della Seconda Guerra Mondiale. Per lei
sono proclamati sette giorni di lutto nazionale in tutto l'Impero.
Impresa dell'Olympiakos Troia, la squadra più forte
del campionato Troiano di Calcio, che il 17 maggio nel Parken Stadium di
Copenaghen vince la Coppa UEFA battendo l'Arsenal
4-1 ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si sono chiusi sullo 0-0.
Il 25 maggio Costantino Simitis media la pace tra Etiopia
ed Eritrea ("Accordi di Troia"), ponendo
fine a un assurdo conflitto per regioni di frontiera contese che in due anni ha
provocato 40.000 morti, centinaia di migliaia di sfollati e una disastrosa
carestia.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
8.803.468 abitanti.
2001: il 4 febbraio si spegne
a Troia Iannis Xenakis, uno dei più grandi
compositori troiani del Novecento.
L'11 marzo si tengono le elezioni politiche troiane, vinte
per la seconda volta consecutiva dal
Partito Socialista Troiano, nonostante esso subisca un certo calo di consensi
rispetto al 1996. Costantino Simitīs è
riconfermato primo ministro.
Il 28 marzo è inaugurato il nuovo grande aeroporto
"Eleuterio Venizelos" di Troia.
Dopo i devastanti attentati dell'11 settembre, gli USA invocano l'articolo 5 del Patto
Atlantico (mutua difesa di un paese aggredito) e l'Impero Troiano partecipa con
uomini e mezzi militari all'Operazione "Enduring Freedom"
per rovesciare il regime dei Talebani in Afghanistan. Primo Presidente
dell'Afghanistan liberato dai fanatici "studenti coranici" è il leggendario capo
della guerriglia antisovietica Ahmad Shah Mas'ud,
detto "il Leone del Panshir"; il suo carisma
garantirà stabilità al nuovo stato.
2002: il 19 aprile esce negli
USA la commedia brillante "Il mio grosso grasso matrimonio
troiano", diretto da Joel Zwick, la cui
protagonista Toula Portokalos è interpretata dall'attrice canadese di origini
troiane Nia Vardalos. La sceneggiatura è opera
della stessa Vardalos, che si è ispirata alla sua vita privata (l'attrice ha
sposato l'attore americano Ian Gomez, anch'egli
parte del cast).
Il 31 maggio il Senato
di Troia ratifica il Protocollo di Kyoto.
Il 29 giugno la
Nazionale Troiana di Calcio batte a Taegu la
Nazionale della Corea del Sud padrona di casa per 3-2 e si aggiudica il
prestigioso terzo posto nel Campionato Mondiale di Calcio
del 2002 in Corea del Sud e Giappone.
L'Organizzazione Armata 17 Novembre si scioglie
definitivamente dopo l'arresto del suo principale leader,
Dimitris Koufodinas, arresosi alle forze di polizia troiane il 5
settembre.
Il 1° dicembre viene fondata la Wikipedia in lingua greca.
2003: nonostante l'Impero
Troiano faccia parte
della NATO, Costantino Simitīs rifiuta di partecipare alla cosiddetta
"coalizione dei volenterosi" voluta dal Presidente
G.W. Bush per rovesciare il regime di
Saddam Hussein e insediare in
Iraq un governo favorevole agli USA. Simitīs infatti ritiene che
questa avventura destabilizzerà tutta la regione mediorientale, con conseguenze
anche sulle province orientali dell'impero di Troia, e i fatti gli daranno
ragione. Al contrario, l'Italia governata da Silvio
Berlusconi partecipa attivamente alla spedizione militare con uomini e
mezzi, accanto a USA, Regno Unito, Spagna, Giappone, Australia ed altri paesi.
In settembre Silvio Berlusconi compie una visita di stato a Troia, già
programmata da tempo, e subisce una dura contestazione
da parte di giovani troiani che lo accusano di aver appoggiato la guerra
imperialista di G.W. Bush, arrivando a tirargli delle monetine.
Lo storico britannico Andrew Michael Chugg avanza
l'ipotesi che ad essere sepolto a Venezia nella Basilica
di San Marco non sia l'Evangelista, bensì
Alessandro I Magno di Troia, uno dei massimi conquistatori di tutti i
tempi: infatti un frammento di pietra ritrovato vicino alla presunta Tomba del
Santo e proveniente dall'originaria sepoltura riporterebbe la stella a sedici
punte simbolo della Dinastia Argeade, e i mercanti veneziani Buono da Malamocco
e Rustico da Torcello avrebbero quindi depredato la tomba sbagliata. Fino ad
oggi però il mistero rimane irrisolto, perchè il Patriarcato di Venezia non ha
mai autorizzato studi o radiodatazioni sulle reliquie.
2004: il 22 marzo la
Macedonia del Nord presenta formale domanda di adesione alla CEE.
Il 1° maggio avviene il più massiccio allargamento
della storia della CEE con l'adesione di
Polonia, Repubblica Ceca,
Slovacchia, Ungheria,
Slovenia, Lituania,
Lettonia, Estonia e
Malta. Lo stesso giorno la
Finlandia firma il Trattato di Maastricht, aderisce all'Unione
Europea ed adotta l'euro. La CEE sale a 25 stati membri, la UE a 12 stati
membri.
Il 4 luglio la
Nazionale Troiana di Calcio batte a Lisbona la
Nazionale del Portogallo padrona di casa per 1-0 con gol di
Angelos Charisteas nella Finalissima del Campionato
Europeo di Calcio 2004 e conquista il titolo di Campione
d'Europa. Questo è ad oggi il maggior successo mai conseguito dalla
selezione calcistica troiana.
Dal 13 al 29 agosto si tengono le Olimpiadi di Città del
Capo, le prime mai svoltesi nel continente africano, fortemente volute
dal leader anti-apartheid Nelson Mandela. Purtroppo
le olimpiadi sudafricane sono costellate da problemi organizzativi, e lasciano
dietro di sé un tale deficit finanziario da provocare, in poco tempo, il default
dello stato sudafricano, un generale peggioramento delle condizioni di vita
della popolazione di colore, già cronicamente povera, e una lunga serie di
disordini e agitazioni sociali, che rattristeranno gli ultimi anni di vita di
Mandela.
In quest'anno esce "Sparta", blockbuster
hollywoodiano con un cast stellare (Brad Pitt nei
panni di Ettore, Eric Bana
in quelli di Achille, Orlando
Bloom in quelli di Menelao) che diventa un
campione di incassi, ma che viene fatto a pezzi dalla critica per i numerosi
anacronismi (nel film compaiono persino due lama!) e per le notevoli discrepanze
con il poema di Omero. Nello stesso anno esce anche "Alexander",
altro kolossal con Colin Farrell,
Angelina Jolie, Val Kilmer
e Anthony Hopkins, che narra in modo molto
romanzato la vita di Alessandro Magno, ma che invece rappresenta un flop al
botteghino.
Il 26 dicembre un terremoto sottomarino di magnitudo 9.3
al largo dell'isola di Sumatra provoca uno dei
peggiori disastri naturali della storia dell'uomo: il conseguente
tsunami devasta tutte le coste dell'Oceano Indiano,
fino alla lontana Africa, provocando oltre 230.000 morti,
20.000 dispersi e 50.000 feriti. Essendo state colpite molte località
turistiche il giorno dopo Natale, moltissime vittime sono famiglie europee in
vacanza in quei paradisi tropicali. L'Impero Troiano purtroppo piange
64 vittime e centinaia di feriti gravi, per tacere
dei danni psicologici di chi si è visto inseguire da onde altissime.
2005: l'8 aprile il Primo
Ministro troiano Costantino Simitis e consorte, l'Imperatore Ettore II
Staregopoulos, la Basilissa e il Patriarca di Troia Bartolomeo I partecipano in
veste ufficiale ai solenni funerali di Papa Giovanni Paolo
II, spentosi la sera del 2 aprile precedente dopo una lunga malattia.
Il 25 maggio si gioca a
Troia la finalissima della UEFA Champions League
tra Milan e e Chelsea, vinta dai milanesi 3-2.
Il 30 luglio la
Nazionale Troiana di Pallanuoto, allenata
dall'italiano Alessandro Campagna, ottiene il
miglior risultato della sua storia vincendo i Campionati
Mondiali svoltisi a Montreal, in Canada:
nella finalissima Troia sconfigge la fortissima Serbia 8-7.
Il 1° agosto muore a 84 anni Fahd bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd. Il fratellastro
Abd Allāh bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd diventa nuovo
Re dell'Arabia Saudita e Califfo dei Credenti, anche se ha già 84 anni. L'età
avanzata e l'accusa di acquiescenza nei confronti degli Stati Uniti d'America lo
rendono inviso a una parte del mondo islamico.
Il terrorista giordano Abu Muṣʿab al-Zarqāwī fonda
l'organizzazione al-Dawla al-Islāmiyya fī l-ʿIrāq wa
l-Shām ("Stato Islamico dell'Iraq e del Levante"), meglio noto con il
famigerato acronimo Daesh, per combattere
l'occupazione dell'Iraq da parte degli USA e dei loro alleati.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
11.174.200 abitanti: la popolazione di Troia XX
risulta più che triplicata nei 25 anni tra il 1980 e il 2005, risucchiando come
un''idrovora forza lavoro dalle aree rurali e dalle regioni del Medio Oriente,
povere e squassate da conflitti perenni. Questo però porta con sé gravi problemi
di inquinamento e di degrado urbanistico, oltre che di criminalità organizzata.
Viene fondata a Troia il Troianismo (nome completo
Τρώων Αρχαιοθρήσκων Ιερόν Σωματείον), una setta religiosa che professa la fede
negli antichi déi della religione olimpica, nell'ambito della rinascenza
neopagana incoraggiata dai movimenti New Age. A capo del pantheon c'è ovviamente
Zeus Sabazio.
La cantante troiana Elena Paparizou trionfa all'Eurovision
Song Contest di Kyiv con la canzone
"My Number One". La Paparizou era già arrivata
terza nel 2001 a Copenaghen in coppia con Nikos
Panagiotidis.
Anche nell'Impero Troiano conosce uno straordinario successo
Facebook, il social network fondato l'anno prima
dallo statunitense Mark Zuckerberg.
2006: il 5 febbraio
Monsignor Andrea Santoro, nativo di Priverno (Latina), è nominato nuovo Vicario
Apostolico di Troia. Si distinguerà per il suo dialogo fraterno con la
Chiesa Ortodossa e con gli immigrati di fede musulmana.
Il 12 marzo si tengono
le elezioni politiche troiane, vinte dal
partito Nuova Democrazia. Il suo leader Costantino
Karamanlīs è
il nuovo primo ministro. Prosegue la "democrazia dell'alternanza" tra i due
maggiori partiti troiani.
Il 31 marzo viene completato il nuovo grande oleodotto
che, attraversando la Georgia ed evitando Armenia e
Russia, trasporta il petrolio dall'Azerbaigian fin
nell'Impero Troiano, soddisfacendo la fame di energia di quest'ultimo.
Il 10 maggio Giorgio Napolitano è il primo ex
comunista ad essere eletto
Presidente della Repubblica Italiana (l'undicesimo). Sarà riconfermato il 20 aprile 2013.
In conseguenza della vittoria di Elena Paparizou nell'edizione 2005, dal 18 al
20 maggio si tiene presso l'Olympic Indoor Arena di Troia
la 51a edizione dell'Eurovision Song Contest, vinta
dalla Finlandia.
Dal 28 novembre al 1°
dicembre Papa Benedetto XVI è in
Visita Pastorale nell'Impero Troiano per incontrare
il Patriarca Bartolomeo I e venerare il Mandylion di Edessa.
Il grande scrittore curdo Rauf Hassan è insignito
del Premio Nobel per la Letteratura. La sua opera più famosa è "Il Libro Rosso",
romanzo pubblicato nel 1990.
Eric
Bana (a sinistra) nei panni di Achille e Brad Pitt (a destra) in quelli di
Ettore nel blockbuster
hollywoodiano "Sparta" (2004), campione di incassi ma demolito dalla critica e
dagli storici
2007: il 1° gennaio
Romania e Bulgaria
aderiscono alla CEE, che sale così a 27 stati
membri; nella stessa data la Slovenia firma il
Trattato di Maastricht, adotta l'euro ed aderisce all'Unione
Europea, che sale così a 13 stati membri.
Il 14 e 15 novembre si tiene il primo summit dei capi di
Stato e di Governo del G20, di cui fanno parte Arabia Saudita,
Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia,
Francia, Germania, Giappone, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti,
Sudafrica, Impero Troiano ed Unione Europea.
2008: il 1° gennaio
Malta firma il Trattato di Maastricht, adotta
l'euro ed aderisce all'Unione Europea, che sale
così a 14 stati membri.
Il 18 febbraio l'Impero Troiano riconosce l'indipendenza
del Kosovo dalla Serbia.
La Crisi dei Mutui Subprime, partita dagli Stati
Uniti d'America, investe anche l'Impero Troiano e mette a dura prova la sua
stabilità economica. C'è chi paventa anche l'uscita dall'euro, che sarebbe
disastrosa per le finanze di Troia, ma una serie di politiche draconiane messe
in atto da Costantino Karamanlīs riesce a scongiurare questo pericolo.
L'inflazione comunque galoppa, e ciò genera un malcontento diffuso tra la
popolazione.
Si gioca in Svizzera ed
Austria la tredicesima edizione del Campionato Europeo
di Calcio. La nazionale troiana detentrice del titolo non riesce a
ripetere l'impresa di quattro anni prima, eliminata nella fase a gironi da
Spagna (che poi vincerà il titolo) e Russia.
L'8 ottobre in seguito a un referendum, fortemente sollecitato da Putin, la
Repubblica di Abcasia si separa dalla Georgia e
proclama l'indipendenza.
Il 15 dicembre il Montenegro presenta formale
domanda di adesione alla CEE.
2009: il 1° gennaio la
Slovacchia firma il Trattato di Maastricht, adotta
l'euro ed aderisce all'Unione Europea, che sale
così a 15 stati membri.
Il 24 aprile scoppia una pandemia influenzale che
si diffonde dal Messico al resto del mondo,
provocando migliaia di morti, anche nell'Impero Troiano: questa è considerata la
"prova generale" della grande pandemia da SARS-CoV-2 del 2020.
Il 22 dicembre la Serbia presenta formale domanda
di adesione alla CEE.
2010: il 3 giugno fallisce un
attentato alla vita di Monsignor Andrea Santoro,
Vicario Apostolico di Troia, da parte di un militante di Alba Dorata. Grande
sdegno in tutto l'Impero per la violenza gratuita contro un religioso che si è
sempre speso per il dialogo, la pace e l'assistenza ai poveri.
Il 12 giugno viene aperto il cosiddetto Gasdotto Transanatolico o
TANAP (Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline), che
collega il giacimento di gas naturale di Shah Deniz
(Azerbaigian) con l'Impero Troiano passando attraverso la Georgia.
Il 10 ottobre, in seguito a un referendum, le isole dei
Caraibi Troiani (Nuova Tenedo, San Timoteo, San Giovanni, Saba) passano
dallo status di dipendenze a quello di Città Autonome
dell'Impero Troiano. Troia conserva ancor oggi la sovranità su quelle
piccole e lontane isole.
Troia è eletta
capitale mondiale del libro per un anno.
2011: il 1° gennaio l'Estonia
firma il Trattato di Maastricht, adotta l'euro ed aderisce all'Unione
Europea, che sale così a 16 stati membri.
Il 13 marzo si tengono le elezioni politiche troiane,
che per la prima volta vedono un brusco calo del Partito Socialista Troiano,
scosso da scandali finanziari: esso precipita al 12,3 % dei voti. Come reazione
alle misure draconiane imposte dal Primo Ministro Costantino Karamanlīs dopo la
Crisi dei Mutui Subprime, crescono
bruscamente i consensi per la Coalizione della Sinistra Radicale,
in greco Συνασπισμός Ριζοσπαστικής Αριστεράς, da cui l'acronimo
SYRIZA, una coalizione di partiti di sinistra e di
estrema sinistra (tra cui il Partito Comunista e i Verdi) guidata da
Alexis Tsipras, di soli 37 anni, che raccoglie il
26,9 % dei voti. Per la prima volta nella storia moderna si rompe il
tradizionale bipolarismo troiano, che dura da quasi un secolo: per sbarrare il
passo a SYRIZA, Antonis Samaras, leader del partito
Nuova Democrazia che ha ottenuto il 29,7 % dei voti, forma un
"governo di grande coalizione" (su modello tedesco)
che comprende anche il Partito Socialista Troiano.
Il 28 aprile il Kosovo presenta formale domanda di
adesione alla CEE.
Il 29 luglio la Nazionale Femminile Troiana di Pallanuoto
consegue il miglior risultato della sua storia vincendo il
Campionato Mondiale di Shanghai, grazie alla vittoria in finale 9-8 sulla
Cina padrona di casa.
Inoltre nel corso di quest'anno scoppiano le cosiddette Primavere Arabe, moti di piazza che scuotono il mondo
arabo chiedendo ai vari regimi più o meno dittatoriali maggior democrazia e
diritti civili. L'11 febbraio il Presidente egiziano
Muhammad Hosni Mubarak è costretto alle dimissioni e processato per
corruzione e repressione della libertà di pensiero. In
Marocco e Cirenaica i rispettivi governi
sono costretti alle dimissioni e sostituti con altri, ritenuti meno corrotti. In
Siria il popolo si solleva e caccia il dittatore
Bashar al-Assad, costretto a fuggire a Mosca; il
paese piomba nel caos e precipita nell'anarchia, in una guerra di tutti contro
tutti. In Libia scoppia una vera e propria guerra
civile tra i manifestanti, sostenuti da USA e CEE, e il regime dittatoriale di
Muʿammar Gheddafi, sostenuto dall'uomo forte russo
Vladimir Putin, che dopo la caduta di al-Assad non vuole perdere un altro
alleato chiave in Nord Africa. Gheddafi si rende colpevole di crimini contro
l'umanità, facendo bombardare il suo stesso popolo (Misurata è praticamente rasa
al suolo); la guerra civile libica è tuttora in corso, nel disinteresse della
comunità internazionale.
In seguito alle guerre scatenate dalle Primavere Arabe, un'ondata di
migranti in fuga da conflitti, violenze e miseria
cerca di attraversare il Mediterraneo per raggiungere i ricchi paesi europei,
premendo in particolare su Spagna, Italia e Impero Troiano: è la cosiddetta
Crisi dei Migranti, che provoca una fiammata
delle Destre nazionaliste ed euroscettiche in tutta l'Europa.
2012: il 24 gennaio muore a
76 anni in un tragico incidente stradale il grande regista troiano
Theo Angelopoulos.
Si gioca nell'Impero
Troiano la quattordicesima edizione del Campionato Europeo
di Calcio. La nazionale troiana padrona di casa supera il primo turno ma
viene eliminata 4-2 dalla Germania nei quarti di finale. Il titolo finale va
alla Spagna.
Il 30 giugno Mahmūd Fahmī al-Nuqrāshī, leader del
Partito Socialdemocratico Egiziano, viene eletto nuovo Presidente dell'Egitto in
conseguenza della caduta di Hosni Mubarak dopo le Primavere Arabe.
Il 20 agosto muore improvvisamente a 57 anni l'uomo forte etiope
Meles Zenawi, al potere da 21 anni. Gli succede
Hailé Mariàm Desalegn, tigrino come Zenawi ed
anch'egli fedele alleato dei Troiani, che verrà confermato alle elezioni del
2015.
Il 1° settembre vengono inaugurate le due torri Skyland,
che con i loro 65 piani e 284 metri di altezza sono
gli edifici più alti della città di Troia e di tutto l'Impero Troiano. Al loro
interno trovano posto 830 appartamenti, 504 uffici, una sala conferenze da 550
posti e un hotel a cinque stelle. La loro costruzione ha richiesto cinque anni
di lavori.
Il 31 dicembre viene completato nell'Impero Troiano lo
switch-off verso la TV digitale terrestre.
2013: il 1° gennaio la
Croazia e l'Islanda
aderiscono alla CEE, che sale così a 29 stati
membri.
Il 4 settembre invece l'Armenia, in precedenza
interessata ad un accordo doganale con la CEE, rompe con quest'ultima e si
avvicina alla Russia di Putin, dopo la firma di un analogo accordo tra la CEE e
l'Azerbaigian, che il governo armeno interpreta
come un appoggio agli Azeri contro gli Armeni dell'Artsakh.
Il 20 ottobre un referendum tenutosi a San Marino
per decidere se aderire o meno alla CEE non raggiunge il quorum richiesto, e la
proposta è bocciata.
Il dittatore cinese Xi Jinping cerca di
approfittare delle dure conseguenze della Crisi dei Mutui Subprime in Asia
Centromeridionale e in Europa, proponendo la realizzazione della cosiddetta
Nuova Via della Seta, un'iniziativa strategica per
ampliare i suoi rapporti commerciali con i paesi più colpiti dalla crisi, e
sostituire l'influenza americana su di essi con quella Cinese. Il Primo Ministro
Troiano Antonis Samaras, il suo Ministro degli
Esteri Dimitris Avramopoulos e il suo Ministro
dell'Economia Yannis Stournaras si dicono
interessati all'iniziativa, vista la posizione strategica di Troia lungo tale
Nuova Via della Seta.
Panorama di Troia XX, la Troia del Duemila (foto di Yuliia Yurasova)
2014: il 1° gennaio la
Lettonia firma il Trattato di Maastricht, adotta l'euro ed aderisce all'Unione
Europea, che sale così a 17 stati membri.
Il 28 febbraio l'esercito dell'autocrate russo Vladimir
Putin invade la Crimea. In spregio ad ogni
diritto internazionale, la Crimea è annessa alla Russia il successivo 17 marzo
con un referendum farsa. Il Primo Ministro troiano Antonis Samaras
condanna l'aggressione, sostenendo che il prossimo passo di Putin potrebbe
essere quello di attaccare il Bosforo e i Dardanelli, da sempre oggetto dei
sogni russi, e l'Unione Europea impone sanzioni alla Russia, ma esse si
riveleranno inefficaci.
Il 6 aprile Putin invade la regione carbonifera ucraina del
Donbass e dichiara anch'essa annessa alla Russia.
La Russia è espulsa dal Consiglio d'Europa. Il Presidente USA
Barack Obama si aggiunge a Impero Troiano, CEE e
NATO nella condanna di Putin, che invece riceve la solidarietà di Cina, Iran,
Cuba ed altri paesi retti da feroci dittature. Questa data segna l'inizio della
cosiddetta Seconda Guerra Fredda.
Il 9 giugno Abu Bakr al-Baghdadi, un criminale
comune iracheno radicalizzatosi durante la guerriglia contro gli USA in Iraq e
messosi a capo del Daesh, dopo aver conquistato
buona parte della Siria e dell'Iraq settentrionale, si proclama
Califfo dei Credenti, ritenendo gli al-Saud
corrotti e indegni di ricoprire tale carica, e fonda il cosiddetto Stato
Islamico, non riconosciuto da alcuna autorità musulmana. Vi è il sospetto
che il Daesh sia ampiamente foraggiato da Putin attraverso i suoi alleati Ceceni. Gli uomini del Daesh si macchiano di gravi crimini contro l'umanità massacrano le minoranze
religiose non islamiche, stuprando le donne e uccidendo barbaramente tutti
coloro che non seguono la loro interpretazione integralista dell'Islam. ll sito
archeologico di Palmyra viene gravemente
danneggiato dalla furia iconoclasta dei miliziani. Siccome al-Baghdadi annuncia baldanzosamente di voler conquistare Troia e Roma,
Antonis Samaras gli dichiara guerra, comincia a
bombardare posizioni del Daesh in Siria e foraggia ampiamente il
Kurdistan,
primo obiettivo di al-Baghdadi perchè si tratta di uno stato laico.
Dal 28 al 30 novembre
Papa Francesco è in Visita
Pastorale nell'Impero Troiano per incontrare il Patriarca Bartolomeo I e
venerare il Mandylion di Edessa. Si tratta dell'ultima ostensione pubblica del
Mandylion, fino al giorno d'oggi.
2015: il 1° gennaio la
Lituania firma il Trattato di Maastricht, adotta
l'euro ed aderisce all'Unione Europea, che sale
così a 18 stati membri.
Il 23 gennaio muore a 90 anni Abd Allāh bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd, il
fratellastro Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
(venticinquesimo figlio di re ʿAbd al-ʿAzīz!) diventa nuovo Re dell'Arabia
Saudita e Califfo dei Credenti, anche se ha già 79 anni. Siccome è anziano e
malato, il potere effettivo si trova nelle mani di suo figlio
Mohammad bin Salmān Āl Saʿūd, 30 anni, che è anche
principe ereditario.
Il 31 gennaio Piersanti Mattarella, ex Presidente
della Regione Sicilia, è eletto dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana.
Essendo caduto prematuramente il governo di grande coalizione, un esperimento
che non è riuscito, per la prima volta nella storia della Troia moderna il 25
gennaio si va ad elezioni politiche anticipate. A
sorpresa le elezioni sono vinte da SYRIZA con il
36,3 % dei voti, contro il 27,8 % di Nuova Democrazia e appena il 6,1 % del
Partito Socialista Troiano, che si avvia verso il tramonto politico. Si deve
registrare la grande affermazione del movimento di estrema destra
Alba Dorata, che raggiunge il 6,3 % dei voti, in
linea con la grande avanzata delle destre xenofobe in tutta Europa, in seguito
alla crisi dei migranti. Alexis Tsipras forma il
nuovo governo, e con i suoi 41 anni è il più giovane capo del governo troiano di
tutti i tempi.
Il 7 febbraio Antenore, figlio primogenito ed erede al trono del Basileus Ettore
II, muore di infezione ai polmoni a soli 52 anni (è nato il 2 dicembre 1962) e
viene sepolto nel Mausoleo degli Strategopouloi.
Per l'anziano Basileus è un colpo durissimo.
Mas'ud Barzani, leader del Partito Democratico
Curdo, viene eletto Presidente della Repubblica del Kurdistan; è
tuttora in carica. Egli si prefigge la sconfitta del Daesh che ha tentato di
invadere il suo paese. Per questo viene formata una
coalizione militare composta da Impero Troiano, Kurdistan, Iraq e governo
legittimo siriano, sostenuta da volontari di altri paesi, che attacca in forze
il Daesh e lo costringe ad arretrare: cadono in successione Tikrit, Baiji,
Ramadi e Falluja.
Il 13 novembre la città di Troia è fatta oggetto di una serie di
attacchi terroristici senza precedenti, sferrati da
un commando armato di dieci miliziani del Daesh, che li ha successivamente
rivendicati. Una forte esplosione ha luogo poco fuori lo
Stadio Olimpico, dove è in corso la partita
amichevole tra Impero Troiano e Germania alla presenza del Primo Ministro
Alexis Tsipras; il match è interrotto e il pubblico si accalca sul tappeto
erboso. Poco dopo, durante un concerto del gruppo rock statunitense "Eagles of
Death Metal" presso il Teatro Aristofane di Troia,
tre terroristi armati fino ai denti aprono il fuoco sugli spettatori, in tutto
restano uccise 90 persone. Si trattato della più cruenta aggressione in
territorio troiano dalla seconda guerra mondiale, e del secondo più grave atto
terroristico nei confini dell'Unione Europea dopo gli attentati dell'11 marzo
2004 a Madrid. Mentre gli attacchi sono ancora in corso, in un discorso
televisivo il Primo Ministro Alexis Tsipras dichiara lo stato di emergenza in
tutto l'Impero e annuncia la chiusura temporanea delle frontiere, promettendo di
perseguire i responsabili e di annientare l'autoproclamato Stato Islamico.
Nel censimento di quest'anno la popolazione di Troia conta
14.221.482 abitanti.
2016: il 1° gennaio Vladimir
Putin fonda l'Unione Eurasiatica (EAU),
in chiara concorrenza con l'Unione Europea cui è ispirata, che comprende
Russia, Bielorussia,
Abcasia, Armenia,
Kazakistan, Uzbekistan,
Kirgizistan, Turkmenistan
e Mongolia. Rifiutano nettamente di farne parte
Ucraina, Moldavia, Georgia, Azerbaigian, Tagikistan e ovviamente le Repubbliche
Baltiche. « Putin vuol ricostruire l'Unione Sovietica
sotto il suo predominio, scardinando l'Unione Europea », è il commento
perentorio di Alexis Tsipras.
Il 3 febbraio
l'italiano Giulio Regeni, dottorando presso
l'Università di Cambridge, viene ritrovato morto in una via di
Tripoli, dove si era recato per studiare l'azione
dei Sindacati in Libia, la maggior parte dei quali è fuorilegge; era scomparso
il 25 gennaio. Le indagini portano a concludere che il povero Giulio è stato
rapito, torturato e barbaramente ucciso dagli sgherri del regime di Muʿammar
Gheddafi, ma tutti i tentativi del governo italiano di farsi consegnare i
responsabili di questo detestabile crimine vanno a vuoto a causa della
protezione offerta loro dai regimi libico e russo, e ciò provoca la rottura
delle relazioni diplomatiche (già difficili) tra Italia e Libia. Le
manifestazioni che chiedono verità e giustizia per Giulio Regeni si susseguono
anche nell'Impero Troiano.
Il 5 aprile il generale siriano Abd al-Ilāh al-Bashīr
forma a Damasco un governo di unità nazionale per
cercare di porre fine alla Guerra Civile Siriana.
Al-Bashīr è sostenuto da ONU, USA ed UE (Troia inclusa), ma la Russia sostiene
invece il governo formato ad Aleppo dal generale
Fahd Jasim al-Furayj, già fedelissimo di Bashar
al-Assad, e la situazione sul campo resta molto complicata.
Il 17 maggio viene ultimato anche il Gasdotto
Transadriatico o TAP (Trans-Adriatic
Pipeline), che passando sotto il Mar Adriatico collega l'Italia via Albania e
Grecia al gasdotto transanatolico TANAP. La sua
costruzione è stata osteggiata dagli ambientalisti, ma esso permette di
rifornire di metano la Penisola tagliando fuori la Russia (e non a caso il TAP
causa il malumore di Putin).
Il 23 giugno con un
referendum il Regno Unito decide di abbandonare la
CEE, che scende a 28 stati membri ("Brexit"). La
Scozia, che ha votato in maggioranza per
restare nella CEE, avvia l'iter per ottenere l'indipendenza da Londra,
nonostante l'opposizione del governo inglese.
Il 28 giugno un attentato suicida all'aeroporto
"Alessandro IX" di Troia rivendicato dal Daesh provoca 48 morti e 230
feriti.
Il 16 agosto Papa Francesco raggiunge l'isola di Cipro
e insieme al Patriarca di Troia Bartolomeo I, che chiama "mio fratello
Bartolomeo", visita i campi profughi che ospitano i
rifugiati in fuga dal Daesh e dalle guerre che insanguinano il Terzo Mondo.
La moneta da 2 euro dell'Impero Troiano
2017: il 16 giugno, giorno
del suo 80° compleanno, il Basileus Ettore II abdica a favore del secondogenito
Dardano II Strategopoulos (secondo dopo il
mitologico figlio di Zeus ed Elettra, antenato di Re Priamo), che ha 51 anni,
essendo nato l'11 luglio 1964. Ettore II infatti non è stato più lo stesso, dopo
la morte del primogenito Antenore. Dardano II è tuttora sul trono. Il 29 luglio
1998 egli ha sposato per amore la famosa attrice statunitense
Jennifer Aniston, nata l'11 febbraio 1969 e giunta
al successo mondiale grazie alla serie televisiva "Friends";
la Aniston ha origini troiane, essendo figlia dell'attore
John Aniston, nato a Chania sull'isola di Creta, il cui vero nome è
Giannis Anastasakis. Per la prima volta la Basilissa, che ha assunto il nome
troiano di Iōanna Anastasakis, non ha una goccia di
sangue blu nelle vene. La coppia ha tre figli, tra cui l'erede al trono
Ettore, nato il 20 gennaio 2002.
Intanto, procede senza soste l'offensiva contro l'autoproclamato
Stato Islamico: il 10 luglio il Daesh viene
cacciato dalla città irachena di Mossul,
semidistrutta dai bombardamenti; il 17 ottobre Raqqa
viene ripresa dalla coalizione anti-Daesh. Rawa,
l'ultima città controllata dal Daesh in Iraq, è catturata il 17 novembre. Il 21
novembre il nuovo Basileus Dardano II annuncia in TV la vittoria degli alleati
sul Daesh e « la completa scomparsa dalla carta geografia
del sedicente Califfato ». Il primo ministro troiano Alexis Tsipras però
afferma che a suo avviso il Daesh non è stato affatto sconfitto, ma che il fuoco
covi sotto la cenere.
Esce il film "Assassinio sul Trojan Express",
tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie, remake del successo del 1974. Il
film è diretto da Kenneth Branagh, e nel cast
stellare figurano attori del calibro dello stesso Kenneth Branagh, Johnny Depp,
Michelle Pfeiffer, Penélope Cruz e Judi Dench.
2018: il 15 febbraio
Hailé Mariàm Desalegn, Primo Ministro del Regno
d'Etiopia, rassegna le dimissioni per contrasti all'interno della coalizione di
governo. Le successive elezioni portano inaspettatamente al potere
Abiy Ahmed Ali, 42 anni, di religione evangelica
(assolutamente minoritaria nel paese) e di etnia Oromo,
maggioritaria in Etiopia ma discriminata e a volte anche perseguitata. Egli è
decisamente ostile ai Troiani, che considera dei colonizzatori de facto, e
straccia gli accordi economici firmati con l'Impero Troiano, per avvicinarsi
alla Russia di Putin. Inoltre dopo un referendum ad Amhà
Selassié II è restituito il titolo di Negus Neghesti, cioè di Imperatore,
per sottolineare il fatto che egli è sullo stesso piano dell'Imperatore Troiano,
non un suo vassallo.
Il 18 settembre con un
referendum il 65 % degli elettori scozzesi vota a
favore della piena indipendenza da Londra. Viene sciolta, dopo ben 311 anni,
l'unione con il Regno d'Inghilterra, sancita dall'Atto
d'Unione del 1° maggio 1707, e viene nuovamente proclamata l'indipendenza
del Regno di Scozia. Sovrano di Scozia resta la Regina
Elisabetta II di Windsor, in unione personale, ma
il potere effettivo è nelle mani del Parlamento di Edimburgo e del Primo
Ministro Nicola Ferguson Sturgeon, convinta
europeista. Subito l'Impero Troiano riconosce l'indipendenza del paese, che
presenta immediatamente domanda di adesione all'Unione Europea, possedendone già
tutti i requisiti. La Scozia inoltre resta nella NATO.
I paesi dell'UE, incluso l'Impero Troiano, dicono di no al progetto cinese della
Nuova Via della Seta, dopo l'appoggio fornito da Xi
Jinping a Vladimir Putin per le sue operazioni militari in Ucraina e ai
sostenitori della "Brexit". Il progetto cinese di sostituirsi all'influenza
americana sull'Europa è sostanzialmente fallito.
Conosce invece un'altra brusca accelerazione l'integrazione dei paesi UE, con la
nascita dell'Unione Bancaria Europea.
Facebook, il social network fondato dallo
statunitense Mark Zucherberg, acquisisce lo status
di osservatore presso le Nazioni Unite, come se fosse uno stato. Nel 2019
otterranno lo stesso status anche Twitter e
Instagram, mentre nel 2020 toccherà al cinese
Tiktok.
2019: il 20 aprile
l'attivista contro i cambiamenti climatici Greta Thunberg
partecipa a Troia a una grande manifestazione dei giovani del movimento
ambientalista "Fridays for Future", ed è ricevuta sia dal Basileus che dal
Patriarca Bartolomeo I.
Il 16 luglio la
socialista svedese Anna Lindh, 63 anni, è eletta
nuova Presidente della Consiglio dei Ministri dell'Unione
Europea. L'italiano David Sassoli è eletto
Presidente del Parlamento Europeo.
Il Fronte Popolare di Liberazione Tigrino,
espressione dell'etnia Tigrè minoritaria in Etiopia, insorge contro il nuovo
Primo Ministro Abiy Ahmed Ali, che risponde
inviando truppe a sedare la rivolta e accusando i Troiani di sostenere i Tigrini,
grazie ai quali hanno controllato l'Etiopia per quasi trent'anni. Purtroppo la
guerra torna a divampare nel martoriato Corno d'Africa.
Il 27 ottobre il
sedicente Califfo Abu Bakr al-Baghdadi viene
accerchiato dalle forze armate troiane ed alleate a Idlib, nel nordovest della
Siria, e si fa esplodere con una granata. La notizia è annunciato dallo stesso
Basileus Dardano II in diretta TV. I terroristi del Daesh nominano nuovo Califfo
il terrorista iracheno Abu Ibrahim al Hashimi al-Qurayshi,
ma contro di lui i leader islamici iracheni, siriani e curdi, incluso l'Imam di
Troia Mohamed Zaki, lanciano una Fatwa,
dichiarandolo "nemico dell'Islam".
Visto il disinteresse del Presidente USA Donald Trump nei confronti della NATO,
dietro iniziativa dell'Impero Troiano, 17 delle 18 nazioni dell'Unione Europea
(tutte tranne l'Irlanda) più la
Croazia e la Danimarca danno vita alla Comunità Europea di
Difesa (CED), con la costituzione di un vero
e proprio esercito europeo che dovrà affiancarsi alla NATO e non sostituirsi ad
essa. Sotto l'egida dell'ONU, essa invia subito truppe di interposizione tra
israeliani, palestinesi e libanesi nella martoriata regione mediorientale e
nell'area del Donbass. Putin dichiara che la nascita della CED è
« una minaccia puntata alla gola della Madre Russia »
e promette di « spalancare la bocca del'inferno »,
ma le sue minacce cadono nel vuoto e vengono derise dalla satira occidentale,
che lo ritrae vestito da cosacco.
Il 17 novembre Stefanos Tsitsipas, considerato il
miglior tennista troiano di sempre, vince le ATP Finals a
Londra sconfiggendo in finale l'austriaco Dominic
Thiem con il punteggio di 6–7, 6–2, 7–6. Tsitsipas otterrà nel 2021 il
terzo posto nel ranking mondiale, miglior risultato mai conseguito da un
tennista troiano.
Basileus |
regno |
dinastia |
Basileus | regno | dinastia |
Deifobo I | 802-811 | Frigia | Giovanni VI | 1425-1448 | Paleologo |
Michele I | 811-844 | Frigia | Costantino XI | 1448-1476 | Paleologo |
Michele II | 844-867 | Frigia | Alessandro VII | 1476-1514 | Bagratide |
Alessandro IV | 867-912 | Macedone | Giorgio I | 1514-1520 | Bagratide |
Costantino VII | 912-959 | Macedone | Leone VII | 1520-1574 | Bagratide |
Deifobo II | 959-969 | Macedone | Alessandro VIII | 1574-1605 | Bagratide |
Giovanni I | 969-976 | Macedone | Costantino XII | 1605 | Bagratide |
Alessandro V | 976-1024 | Macedone | Astianatte II | 1605-1661 | Bagratide |
Zoe | 1024-1050 | Macedone | Costantino XIII | 1661-1675 | Bagratide |
Andromaca | 1050-1056 | Macedone | Antenore III | 1675-1700 | Bagratide |
Michele III | 1056-1065 | Macedone | Leone VIII | 1700-1722 | Bagratide |
Alessandro VI | 1065-1073 | Ducas | Costantino XIV | 1722-1732 | Bagratide |
Michele IV | 1073-1081 | Ducas | Astianatte III | 1732-1764 | Bagratide |
Alessio I | 1081-1118 | Comneno | Antenore IV | 1764-1798 | Bagratide |
Giovanni II | 1118-1143 | Comneno | Giorgio II | 1798-1808 | Bagratide |
Manuele I | 1143-1180 | Comneno | Paolina | 1808-1815 | Bonaparte |
Alessio II | 1180-1222 | Comneno | Giovanni VII | 1815-1830 | Bagratide |
Giovanni III | 1222-1254 | Comneno | Giovanni VIII | 1830-1848 | Bagratide |
Teodoro II | 1254-1258 | Comneno | Alessandro IX | 1848-1881 | Strategopoulo |
Giovanni IV | 1258 | Comneno | Alessandro X | 1881-1936 | Strategopoulo |
Michele V | 1258-1282 | Paleologo | Astianatte IV | 1936-1941 | Strategopoulo |
Rifeo I | 1282-1328 | Paleologo | Vittorio Emanuele | 1941-1944 | Savoia |
Rifeo II | 1328-1341 | Paleologo | Astianatte IV | 1944-1964 | Strategopoulo |
Giovanni V | 1341-1391 | Paleologo | Ettore II | 1964-2017 | Strategopoulo |
Manuele II | 1391-1425 | Paleologo | Dardano II | 2017-oggi | Strategopoulo |
Imperatori Troiani dai tempi di Carlo Magno ad oggi
2020: il 1° gennaio la
Croazia firma il Trattato di Maastricht, adotta
l'euro ed aderisce all'Unione Europea, che sale
così a 19 stati membri.
L'8 gennaio muore a 83
anni la Basilissa Madre Maria, consorte del
Basileus Ettore II, che così subisce un altro grave lutto.
Il 19 gennaio si tengono le elezioni politiche troiane,
vinte dal partito Nuova Democrazia con il 39,9 % dei voti; SYRIZA scende al 31,5
%, mentre il nuovo Movimento per il Cambiamento (in
greco Κίνημα Αλλαγής, da cui l'acronimo KINAL), coalizione formata dal Partito
Socialista Troiano e da altri partiti della sinistra moderata, guidata da
Andromaca Gennimata, ottiene solo l'8,1 % dei
consensi; Alba Dorata scende al 2,9 %. Teodora Mītsotakī,
leader di Nuova Democrazia, è nominata primo ministro: per la prima volta in
assoluto una donna è premier a Troia. É tuttora in
carica.
Il 28 febbraio l'Ucraina presenta formale domanda
di adesione alla CEE. Il 3 marzo Georgia e
Moldova fanno la stessa cosa, nell'intento di
tutelarsi contro l'invadenza economica e politica della Russia.
Il 1° marzo Ibrahim Mahlab del Partito Nazionale
Democratico è eletto nuovo Presidente dell'Egitto, dopo la riforma che limita a
otto anni la durata massima del mandato presidenziale; è tuttora in carica.
L'11 marzo si registra nell'Impero Troiano il primo caso
di infezione da SARS-CoV-2, la pandemia iniziata da Wuhan, in
Cina, e propagatasi in pochi mesi in tutto il pianeta. Il 15 marzo si registra
il primo decesso. Il Ministro della Salute Athanasios
Plevris ordina un lockdown
completo che durerà fino al 30 maggio, il sistema sanitario dell'Impero
Troiano nel complesso regge bene il duro colpo, ma al 1º giugno 2021 l'Impero
risulterà il nono paese al mondo per casi totali
confermati, oltre 15 milioni, e piangerà almeno
100.000 morti.
Purtroppo anche nell'Impero Troiano si afferma un
movimento "No Mask" che rifiuta l'uso di mascherine sostenendo che il
SARS-CoV-2 non esiste e denunciando la "dittatura sanitaria" voluta da
fantomatici "poteri forti", orchestrati per lo più da Israele e dal Vaticano.
Tali movimenti, assolutamente minoritari, sono sostenuti da Alba Dorata e da
Vldimir Putin.
Il 20 agosto il famoso dissidente russo Aleksej Naval'nyj,
nemico giurato di Vladimir Putin, subisce un avvelenamento da parte degli 007
russi, ma viene trasportato in una clinica di Troia, dove gli viene salvata la
vita. L'avvelenamento di Naval'nyj scatena proteste di massa in tutta la Russia,
che però vengono represse con ferocia da Putin. « Putin è
allergico al pelo di gatto e alla democrazia », dichiara in proposito
Teodora Mitsotaki.
Il 15 settembre, dopo il ritiro per raggiunti limiti di età di Monsignor Andrea
Santoro, apprezzato anche dagli Ortodossi, Don Roberto
Malgesini, nativo di Morbegno (Sondrio) e noto come "il prete degli
ultimi", è consacrato vescovo e nominato nuovo Vicario
Apostolico di Troia; è tuttora in carica. Anche nella Città di Priamo la
sua priorità è l'aiuto ai poveri e ai senzatetto di qualunque etnia e religione.
Il 7 ottobre il partito di estrema destra Alba Dorata
è riconosciuto dalla Corte di Appello di Troia come
organizzazione a delinquere, responsabile di omicidi, di tentati omicidi
e di violenze contro migranti ed esponenti della sinistra greca, e per questo
viene sciolto e posto fuorilegge.
Il 20 ottobre, a causa del SARS-CoV-2, muore a 80 anni il dittatore libico Muʿammar
Gheddafi, che è riuscito a conservarsi al potere solo grazie all'appoggio
dell'esercito russo di Vladimir Putin, anche se ormai controlla solo una parte
del paese. Gli succede il secondogenito Saif al-Islam
Gheddafi.
L'8 novembre Fra' Marco Luzzago, parente di Papa
Paolo VI, è eletto dal Consiglio di Stato nuovo Gran
Maestro del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni (SMOSG), con sede
sull'isola di Corfù; è tuttora in carica. Lo SMOSG ha il diritto di coniare
monete in euro e francobolli.
Il filologo e troologo Bartomeu Obrador-Cursach,
dell'Università di Barcellona, pubblica un eccezionale studio glottologico sulla
lingua di ceppo misio parlata nell'antica Troia.
Nel censimento di quest'anno, Troia risulta avere una popolazione di
15.840.900 abitanti, e ciò ne fa una delle più
grandi aree metropolitane del mondo nel XXI secolo.
2021: la pandemia da
SARS-CoV-2 viene combattuta efficacemente dalle autorità troiane con i
vaccini Moderna, AstraZeneca, Pfizer e Johnson&Johnson,
cosicché il numero di decessi crolla bruscamente, ma l'Impero subisce comunque
pesanti conseguenze economiche, soprattutto per quanto riguarda l'industria
turistica. Inizia un periodo di forte recessione.
Il 17 gennaio Aleksej Naval'nyj vorrebbe ritornare
a Mosca per proseguire la sua campagna contro Putin, ma Teodora Mitsotaki lo
convince che là lo attenderebbero l'arresto e il carcere a vita. Allora Naval'nyj
si stabilisce a Troia e, con altri famosi dissidenti russi, forma un
governo russo in esilio. Putin risponde rompendo le
relazioni con l'Impero Troiano e definendolo « un rottame
del Medioevo che non dovrebbe nemmeno esistere ». Un portavoce del
governo troiano ribatte definendo a sua volta Putin « un
rottame dell'era sovietica che dovrebbe stare dietro le sbarre ». Dopo
questo scambio di battute, si intensificano gli attacchi di
hacker russi contro siti dell'Impero Troiano; Troia
risponde assoldando hacker locali per rintuzzare gli attacchi.
Il 13 febbraio Marta Cartabia, già Presidente della
Corte Costituzionale, è la prima donna a diventare
Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, alla
guida di un governo di grande coalizione; la Cartabia è stata chiamata dal
Presidente della Repubblica Piersanti Mattarella
dopo la crisi del Governo Conte II. In tale governo il famoso economista
Mario Draghi, già Presidente della Banca Centrale
Europea e sopranominato "Mister Euro", occupa il Ministero dell'Economia e
Finanze.
Il 15 marzo si insedia a Damasco il primo governo siriano
unificato dalla fuga di Bashar al-Assad: è presieduto da
Ahmad Muʿādh al-Khalīb, già Imam della Moschea
degli Omayyadi di Damasco, sostenuto dall'ONU. Ma la Siria è tutt'altro
che pacificata, tanto che il 10 febbraio 2022 egli scamperà a un attentato.
Il 29 maggio si gioca a Troia la finalissima della UEFA
Champions League tra Chelsea e Manchester City, vinta da quest'ultima
squadra per 1-0.
L'11 giugno si gioca nello Stadio Olimpico di Troia
la partita inaugurale della sedicesima edizione del
Campionato Europeo di Calcio, inizialmente prevista per il 2020, ma poi
spostata di un anno a causa della pandemia da SARS-CoV-2 (l'UEFA ha mantenuto
immutata la denominazione del torneo per motivi di marketing). In tale incontro
si sfidano le nazionali dell'Impero Troiano padrone di casa e dell'Italia;
quest'ultima si impone 3-1. Il torneo, che per la prima volta non è giocato in
una sola nazione ma in 12 diverse città europee, è vinto dall'Italia che nella
finale di Wembley batte l'Inghilterra ai rigori per 4-3.
Il 21 luglio il grande cestista troiano di genitori nigeriani
Giannīs Antetokounmpo, soprannominato
"The Trojan Freak" ("Il Mostro Troiano"), vinca il
titolo NBA con i Milwaukee Bucks sconfiggendo i
quotati Phoenix Suns e venendo nominato all'unanimità MVP delle finali.
Dal 23 luglio all'8 agosto si tengono a Roma i
Giochi della XXXII Olimpiade; inizialmente
programmati dal 24 luglio al 9 agosto 2020, sono stati posticipati a causa della
pandemia di SARS-CoV-2 e le gare si svolgono in gran parte
a porte chiuse; nonostante ciò, anche in questo caso è stato mantenuto il
nome "Roma 2020" per ragioni di marketing, Per la prima volta nella storia, i
Giochi Olimpici sono stati rimandati anziché essere
cancellati. La capitale italiana, alla sua seconda Olimpiade dopo quella del
1960, è stata scelta dal CIO il 7 settembre 2013, superando la concorrenza di
Tokyo e Madrid. Partecipano in tutto 206 comitati olimpici,
incluso quello dei Rifugiati; manca all'appello la sola Corea del Nord. Con 20
medaglie d'oro, 10 d'argento e 20 di bronzo, l'Italia si piazza quinta nel
medagliere dietro Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Russia, facendo segnare il
record di medaglie in una sola edizione (tra cui l'inaspettato oro nei 100 metri
di Marcell Jacobs).
In agosto l'Impero Troiano è devastato da violenti incendi,
che riducono in cenere foreste rigogliose e ricche di biodiversità soprattutto
nella parte asiatica del paese e provocano almeno otto morti. Il
WWF Troiano comunica che le fiamme, alimentate da
un'ondata di aria calda proveniente dal Nord Africa, distruggono fattorie, case
e foreste lasciando le persone bisognose di urgenti soccorsi. Le foreste
dell'Impero Troiano producono ogni anno almeno 42 milioni di tonnellate di
ossigeno, stoccando circa 90 milioni di tonnellate di carbonio, proteggono suolo
e i corsi d'acqua, ospitano milioni di creature viventi e sono una fonte di vita
per circa 10 milioni di abitanti dei villaggi della foresta: un buon motivo per
tutelarle, evitando di negare l'evidenza e combattendo attivamente i cambiamenti
climatici.
Dopo il ritiro dall'Afghanistan delle forze USA
volute dal nuovo Presidente americano Michael Bloomberg,
la CED decide di sostituirle con proprie truppe,
nonostante l'opposizione della Russia. Ciò scoraggia i
Talebani dal riconquistare Kabul, e per quel paese (e soprattutto per le
sue donne) non si ha il ritorno al Medioevo che si prospettava con la vittoria
degli integralisti.
Il 27 novembre la Wikipedia in lingua greca supera
il milione di voci.
L'8 dicembre Ursula von der Leyen succede ad Angela
Merkel nella carica di Cancellere della Repubblica
Federale Tedesca.
Il 9 dicembre fallisce un attentato ordito dai neonazisti di Alba Dorata
che, sostenuti da Putin, tentano di assassinare il Primo Ministro troiano
Teodora Mītsotakī. Una rapida operazione di polizia porta in carcere tutti i
principali leader di Alba Dorata ancora in libertà.
L'Unione Europea nello scacchiere della Seconda Guerra Fredda
2022: il 1° gennaio
Albania, Macedonia del Nord
e Montenegro aderiscono alla
CEE. Nella stessa data il Regno di Scozia
firma il Trattato di Maastricht, adotta l'euro ed aderisce direttamente all'Unione
Europea, che sale così a 20 stati membri,
mentre la CEE sale a 32 stati membri.
Il 29 gennaio David Sassoli, già Presidente del
Parlamento Europeo, viene eletto nuovo Presidente della Repubblica Italiana. Al
suo posto viene eletto Presidente del Parlamento Europeo l'ex Primo Ministro
Troiano Antonis Samaras.
Il 30 gennaio, 50° anniversario della cosiddetta "Bloody Sunday", con uno
storico referendum l'Irlanda del Nord decide di separarsi
da Londra e di riunificarsi con la Repubblica d'Irlanda, giacché la
decisione del Regno Unito di ritirarsi dalla CEE ha comportato l'erezione di
barriere doganali tra le due Irlande, con gravi danni per l'economia del nord.
Ormai la Repubblica d'Irlanda è uno stato laico, per cui è caduta la
pregiudiziale anticattolica dell'Ulster. In tal modo l'Irlanda del Nord esce
dalla NATO ed entra direttamente nell'UE (prima del referendum del 2016 faceva
parte della sola CEE) e nella CED. La decisione di Londra di lasciare la CEE ha dunque
comportato in pratica la dissoluzione del Regno Unito,
e
il Primo Ministro Boris Johnson, che ha voluto
fortemente la "Brexit" sottovalutandone le conseguenze, è costretto alle
dimissioni.
Sempre il 30 gennaio, i tennisti australiani di origini troiane
Thanasi Kokkinakis e Nick
Kyrgios vincono il torneo del Doppio maschile
agli Australian Open.
Il 3 febbraio Abu Ibrahim al Hashimi al-Qurayshi,
autoproclamato Califfo del Daesh, si fa saltare per aria con una cintura
esplosiva durante un tentativo di cattura da parte delle forze speciali troiane
e curde. In qualità di "Califfo" (titolo che nessuno che non sia un terrorista
gli riconosce) gli succede Abu al Hasan al Hashimi al
Qurashi, fratello maggiore del primo "Califfo" Abu Bakr al-Baghdadi.
Il 24 febbraio Vladimir Putin ammassa truppe al confine con l'Ucraina
e al largo delle coste ucraine, e annuncia che «
attaccherà l'Ucraina per denazificarla », cioè per insediarvi un governo
fantoccio dopo aver eliminato tutti gli oppositori, come ha fatto in patria. Il
Presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj chiama alla
mobilitazione nazionale contro l'invasione russa, e l'Impero Troiano si dice
pronto a intervenire se l'invasione avrà inizio. La CED ammassa truppe ai
confini con l'Ucraina, e così fa la Polonia, che
annuncia il suo ingresso nella CED in tempi brevi. Dal canto loro
Svezia e Finlandia,
che già da tempo eseguono esercitazioni congiunte con la NATO, dichiarano che
chiederanno ai loro popoli tramite referendum se aderire alla NATO a pieno
titolo (la Finlandia è già membro della CED). Putin tuona da Mosca, minacciando
addirittura la guerra nucleare, ma il leader cinese Xi
Jinping, dopo un incontro organizzato in fretta e furia, lo costringe a
ritirare le sue truppe, in cambio della rinuncia dell'Ucraina ad aderire alla
NATO e alla CED. Grave danno d'immagine per Putin, che ha dimostrato di essere
solo un lacché della nuova superpotenza cinese; un successo di prestigio invece
per la neonata CED che ha saputo fermare una guerra insensata. Nonostante Putin
schiumi di rabbia, il 1° maggio Polonia, Svezia e Bulgaria aderiscono alla CED.
Moldavia, Ucraina e Georgia chiedono di accelerare l'iter per aderire alla CEE.
Il 4 maggio dal canto suo anche l'Azerbaigian
presenta domanda formale di adesione alla CEE, in chiara opposizione alla
politica filorussa dell'Armenia.
Come rappresaglia, Putin chiude i rubinetti del gas russo
ai paesi CEE. I più danneggiati sono i paesi del Nord Europa, che il
Presidente USA Bloomberg promette di rifornire con metano liquefatto americano.
Italia e Spagna
firmano nuovi contratti di fornitura con Algeria, Cirenaica e Angola per
sopperire al gas russo, invece l'Impero Troiano riesce ad assicurarsi tutto il
metano che gli è necessario grazie al TANAP e ai rifornimenti dall'Iraq via
Kurdistan (e poi, l'Impero dispone anche di quattro centrali nucleari
funzionanti a pieno regime).
Il 21 marzo la tennista troiana Maria Sakkarī
riesce a raggiungere il terzo posto del ranking mondiale.
Il 19 maggio si spegne a 79 anni il grande compositore troiano
Vangelis, autore di memorabili colonne sonore come
quelle dei film "Blade Runner", "Momenti di gloria", "Missing
- Scomparso", "1492 - La conquista del paradiso" e "Alexander".
Il 22 maggio l'Olympiakos Troia vince per la
trentaduesima volta il Campionato Troiano di Calcio (Superlega).
Il 25 maggio invece l'AEK Troia vince la prima
edizione della nuova Conference League battendo in
finale a Riga la Roma per 1-0: un altro risultato di prestigio per il calcio
troiano.
Il 4 luglio, a causa dell'ondata di caldo anomalo anche in alta quota, una parte
dell'imponente ghiacciaio del Monte Kaskar, la cima
più alta dell'Impero Troiano (3937 metri sul livello del mare), si stacca e
precipita a valle, travolgendo due cordate di escursionisti. Alla fine si
contano 12 morti e un gran numero di feriti. La tragedia (secondo alcuni
ampiamente annunciata) rappresenta un ulteriore campanello d'allarme circa la
necessità di arrestare i cambiamenti climatici che stanno mettendo in crisi
l'umanità intera.
Il 14 settembre si spegne a 96 anni Irene Papas,
considerata la più grande attrice troiana di tutti i tempi.
Il 19 settembre il Basileus Dardano II partecipa ai solenni funerali della
Regina di Inghilterra e Galles Elisabetta II,
spentasi l'8 settembre a 96 anni dopo 70 anni di regno: la sua morte sembra
porre fine ad un'era della millenaria storia dell'Inghilterra. Essendo
Carlo, figlio primogenito di Elisabetta II, già
anziano e malato, egli rinuncia al trono a favore del figlio
Guglielmo V, 40 anni, che viene solennemente
incoronato nuovo sovrano di un Impero Britannico isolato ed in crisi di
prestigio.
Il grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua
viene insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Dal 21 novembre al 18 dicembre si gioca in Australia e
Nuova Zelanda la ventiduesima edizione del
Campionato Mondiale di Calcio. L'Impero Troiano non riesce a
qualificarsi, invece la Nazionale Italiana Campione d'Europa è eliminata agli
ottavi dalla Germania con un secco 5-2. Era dal
lontano 12 maggio 1957 che l'Italia non incassava più di quattro gol in una sola
partita (Jugoslavia-Italia 6-1). La batosta provoca le dimissioni del CT
Roberto Mancini, che viene sostituito da
Carlo Ancelotti. Il titolo mondiale viene vinto per
la prima volta dal Portogallo di Cristiano Ronaldo,
che in finale supera ai rigori l'Argentina di Lionel Messi.
2023: la
Bulgaria annuncia che il 1° gennaio 2025 intende
firmare il Trattato di Maastricht, adottare l'euro ed aderire all'UE, che così
salirà a 21 stati membri. Procedono i negoziati per l'adesione alla CEE di Serbia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina,
Moldova, Ucraina, Georgia, Azerbaigian e Kurdistan. Estranee alla CEE in Europa restano solo
Inghilterra, Galles, Svizzera e i microstati (Andorra,
Principato di Monaco, San
Marino, Città del Vaticano e
Sovrano Militare Ordine di San Giovanni utilizzano però
l'euro grazie ad accordi bilaterali con l'UE).
Il 6 gennaio si apre il
Quinto Concilio di
Troia, cui
partecipano molte delle chiese cristiane europee. Il Patriarcato di
Troia, quello Rumeno,
quello Albanese, quello
Ucraino, quello di Gerusalemme, la Chiesa
Georgiana, la Chiesa Copta
d'Egitto, la Chiesa Caldea e la Chiesa
Siro-Malabarese, insieme alla
Comunione Anglicana e ad alcune chiese protestanti e ortodosse minori,
accettano di riconoscere al Papa di Roma il Primato
nell'Amore, pur restando autocefale e senza fare alcun
atto di sottomissione. Queste chiese decidono di festeggiare tutte il giorno di
Natale il 25 dicembre, anche quelle che ancora
seguono il Calendario Giuliano e in precedenza lo festeggiavano il 7 gennaio, e
la festa di Pasqua nello stesso giorno. Il Quinto
Concilio di Troia è duramente contestato dal
Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill I, che non
intende riconoscere a Roma alcun primato, ed anzi proclama di succedere al
Patriarca di Troia quale primate di tutta l'Ortodossia. Il Patriarcato di
Serbia, il Patriarcato di
Bulgaria, la Chiesa Armena e molte
denominazioni della galassia protestante si schierano con Mosca, contestando le
decisioni del Quinto Concilio di Troia; ma è evidente la natura politica
e non religiosa di tale frattura. Al Patriarca di Mosca
Kirill I, che ha dichiarato che « una guerra
eventualmente scatenata da Putin contro la Russia sarebbe giusta per annientare
i gay ucraini », Papa Francesco e il Patriarca di Troia Bartolomeo I
ribattono a muso duro: « Non esiste una guerra giusta!
Solo la pace lo è! » Purtroppo la Seconda Guerra Fredda si estende anche
alle chiese cristiane.
Il 4 febbraio un tremendo sciame sismico, che
arriva a magnitudo 7,8 Richter, colpisce il sudest
dell'Impero Troiano e in particolare la città di
Alessandretta, ma anche il Kurdistan occidentale e il nord della Siria.
Alessandretta è praticamente rasa al suolo; si contano almeno 51.000 morti
e 120.000 feriti. Si
scatena in tutto il mondo una gara di solidarietà per soccorrere le popolazioni
colpite dal sisma. Fa scalpore il Patriarca di Mosca
Kirill I, il quale dichiara che « il terremoto di
Alessandretta è un castigo divino contro la Chiesa di Troia per aver baciato
l'anello al Papa di Roma, comunista e amico dei gay ». Le dichiarazioni
del patriarca russo sono definite « agghiaccianti »
dal Primo Ministro troiano Teodora Mītsotakī. «
Fariseo », rincara la dose il Patriarca di Troia Bartolomeo I.
« Prego per il fratello Kirill perché il Signore gli
faccia ritrovare la ragione », è invece il commento di Papa Francesco.
Le tragedie purtroppo non sono finite. Il 1° marzo 57 persone perdono la vita e
130 restano ferite presso Larissa in quello che
risulta essere il peggior incidente ferroviario della
storia troiana: presso Larissa deragliano tre vagoni in seguito alla
collisione tra un treno merci e il treno passeggeri Atene-Troia con 350
passeggeri a bordo. Probabilmente all'origine del dramma c'è un errore umano.
Il 9 maggio, anniversario della vittoria dell'URSS su Hitler nella Seconda
Guerra Mondiale, Vladimir Putin lancia un proclama
a tutti i popoli d'Europa: « Se volete preservare la
vostra identità nazionale e non volete diventare province di un nuovo Impero
Romano, abbandonate per sempre l'Unione Europea ed unitevi a noi russi nella
nuova società del futuro! » A rispondere positivamente sono solo i
movimenti razzisti e sovranisti di estrema destra, quasi tutte le forze
politiche europee deprecano o scherniscono l'invito di Putin.
« Della tua tirannide e del tuo nuovo Impero Zarista ne
facciamo volentieri a meno », risponde sarcastico il Presidente italiano
David Sassoli.
Il 9 maggio però è anche la Giornata dell'Unione Europea.
Nel suo tradizionale Discorso sullo Stato dell'Unione, la Presidente della
Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea Anna Lindh lancia l'idea di una
Comunità Politica Europea che superi l'UE e
porti alla creazione di un vero Stato Federale con capitale Bruxelles.
Rispondono subito positivamente Italia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania,
Austria., Spagna, Portogallo, Finlandia e Impero Troiano. Inizia così un
percorso che porterà, negli anni 2030, alla nascita degli Stati Uniti d'Europa.
Il 17 maggio l'ESA e la NASA
annunciano in una conferenza stampa congiunta il lancio, previsto per il 2025,
della prima delle missioni Artemis, destinate a
riportare l'uomo sulla Luna dopo 56 anni (stavolta andranno sul satellite anche
delle donne), in chiara concorrenza con gli analoghi progetti di Cina e Russia.
Dal 5 al 9 giugno Papa Francesco visita l'Ucraina,
celebra Messa a Kyiv e a Leopoli e nel suo discorso alle confessioni religiose
ucraine (ovviamente è assente la Chiesa di Mosca) afferma:
« Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci
vuole coraggio per dire sì all'incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no
alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no
alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci
vuole una grande forza d'animo. » Come dargli torto?
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
1 | Olympiakos Troia | 77 | 35 | 22 | 11 | 2 | 65 | 31 | +34 |
2 | PAOK Tessalonica | 68 | 35 | 20 | 8 | 7 | 67 | 37 | +30 |
3 | AEK Troia | 64 | 35 | 19 | 7 | 9 | 60 | 40 | +20 |
4 | Panathinaikos Atene | 60 | 35 | 18 | 6 | 11 | 62 | 34 | +18 |
5 | Aris Trebisonda | 53 | 35 | 15 | 8 | 12 | 44 | 50 | -6 |
6 | Kilikya Antiochia | 52 | 35 | 14 | 10 | 11 | 50 | 42 | +8 |
7 | OFI Creta | 52 | 35 | 14 | 10 | 11 | 46 | 42 | +4 |
8 | Apollon Smirne | 52 | 34 | 15 | 7 | 12 | 59 | 56 | +3 |
9 | Galata Bisanzio | 51 | 34 | 13 | 12 | 9 | 49 | 44 | +5 |
10 | Panaitōlikos | 49 | 35 | 14 | 7 | 14 | 50 | 55 | -5 |
11 | Iconio | 47 | 35 | 13 | 8 | 14 | 58 | 50 | +8 |
12 | Kounopetra Troia | 47 | 34 | 13 | 8 | 13 | 45 | 47 | -2 |
13 | Mystra | 45 | 34 | 11 | 12 | 11 | 44 | 43 | +1 |
14 | Larissa | 43 | 35 | 12 | 7 | 16 | 38 | 41 | -3 |
15 | Aíttitos Sebaste | 43 | 34 | 11 | 10 | 13 | 47 | 55 | -8 |
16 | Almopos Pella | 42 | 35 | 11 | 9 | 15 | 45 | 52 | -7 |
17 | PAS Arta | 33 | 35 | 9 | 6 | 20 | 35 | 50 | -15 |
18 | Kaisáreia Kappadokías | 30 | 34 | 8 | 6 | 20 | 33 | 65 | -32 |
19 | Adrianopoli | 28 | 34 | 7 | 7 | 20 | 38 | 58 | -20 |
20 | Apoel Nicosia | 20 | 34 | 5 | 5 | 24 | 25 | 58 | -33 |
La classifica finale della Superlega 2021-22, il Campionato Troiano di Calcio. La vincente Olympiakos Troia è ammessa alla fase a gironi della UEFA Champions League 2022/23; la PAOK Tessalonica è ammessa ai preliminari della UEFA Champions League 2022/23; AEK Troia e Panathinaikos Atene sono ammesse alla UEFA Europa League 2022/23 (il Panathinaikos è anche vincitore della Coppa dell'Impero Troiano); l'Aris Trebisonda è ammessa alla UEFA Europa Conference League 2022/23; PAS Arta, Kaisáreia Kappadokías, Adrianopoli e Apoel Nicosia sono retrocesse in Lega B 2022/23; Volos Neos Podosfairikos Syllogos, Phanari Bisanzio, Atromitos Atene e Attalia sono promosse dalla Lega B 2021/22 alla Superlega 2022-23.
Logo dell'Olympiakos Troia, vincitore del campionato troiano 2021/22
.
Questo è il parere in proposito di feder:
Bellissima! Ti ringrazio molto per questo regalo!
.
MorteBianca gli tiene dietro:
Don't cry because it's over, smile because it happened. Sicuramente una delle più alte tue produzioni, William, siamo ai picchi di creatività, degnissimi de "La Grande Muraglia Romana". E così Troia passa dall'essere la più antica città del mondo alla più gloriosa città moderna. Davvero un'epopea!
.
E Bhrghowhidhon aggiunge:
Anche da parte mia tutti i
complimenti! Che monumento di cultura e dottrina! Tanto di cappello... Quanto
tempo Ti ha preso? Uno sproposito...
In effetti Pausania cita i Frigi fra le popolazioni antiche della Sicilia e
Vittore Pisani, uno dei massimi indoeuropeisti del Novecento, aveva ipotizzato
che Roma fosse una colonia spartana!
Non avevo capito che l'ellenizzazione avvenisse già con Aliatte II., credevo che
fosse solo da Filippo il Macedone (d'altra parte il macedone indigeno era la
lingua più simile al frigio).
Il verso omerico dell'Iliade III, 185 è ametrico e torna un esametro solo se
retroproiettato in fonologia indoeuropea, in particolare il secondo emistichio,
dove sono citati per la prima volta al Mondo i Frigi; questo vuol dire che fin
da epoca indoeuropea preistorica esisteva una poesia che narrava dei Frigi (ed è
stata riutilizzata da Omero narrando della giovinezza di Priamo; sarebbe
interessante sapere come verrebbe simmetrizzato in questa ucronia.
La lingua di Troia è oggetto di un dibattito plurisecolare. In passato si è
pensato al frigio; oggi vanno per la maggiore il tracio e il luvio. Il sigillo
luvio rinvenuto a Troia è di fabbricazione estera e quindi dice della lingua
tanto quanto “Made in China” su un oggetto può dire della lingua parlata in uno
Stato qualunque del Mondo. Bisogna comunque osservare che, in Omero, non solo si
legge che gli Alleati dei Troiani parlavano lingue diverse fra loro, ma è dato
anche di osservare che i nomi di questi Alleati effettivamente non sono greci,
mentre fra i Troiani veri e proprî i nomi greci sono la grande maggioranza, a
parte pochi nomi anatolici come Priamo, Paride e simili (ma anche fra i Greci
Achille, Odisseo e Idomeneo non sono trasparenti). Bisogna quindi riconoscere
che l'idea di una precoce grecità di Troia – addirittura del XIII. secolo a.C. –
non è assolutamente in contrasto con le fonti.
.
E Lord Wilmore gli tiene dietro:
Non avevo mai pensato a una
Troia anch'essa colonia micenea, o influenzata dalla civiltà micenea.
Affascinante!
Secondo te, quale potrebbe essere l'etimologia di Odisseo? E quella di Omero?
.
La risposta di Bhrghowhidhon è la seguente:
Potrebbe essere stata greca di lingua senza essere una colonia...
Odysseús < *H₁ŏd-ŭ-dʱi̯ḗhₐ?ŭ-s ‘che ha come segno il morso (del cinghiale)' (cfr. l'episodio di Euriclea) / *H₃ŏd-ŭ-ḱi̯ḗh₁ŭ-s ‘che congela l'odio' (√*ḱi̯ĕh₁-). Forse il nome potrebbe aver avuto entrambe le origini (volutamente, da parte degli Aedi). Ambedue infatti alludono a episodî del poema e la prima ha un riscontro nella "Tóraigheacht Dhiarmada agus Ghráinne", il romanzo medioirlandese che continua la medesima fonte celtica dei "Promessi Sposi" (tanto che è verosimile che questo mito e l'Odissea siano a loro volta la continuazione di una medesima storia indoeuropea, anche se nei "Promessi Sposi" confluisce pure un racconto del "Rāmăyăṇă-" (III 30a).
In estrema sintesi, dalla preistoria indoeuropea è stata tramandata – fra il molto altro – una storia in tre versioni, di cui due – il romanzo medioirlandese Tóraigheacht Dhiarmada agus Ghráinne (’Inseguimento di Diarmad e Gráinne’; anche in altre grafie) e il nucleo dei Promessi Sposi tratto da leggende locali – sono passate attraverso il celtico e quindi sono molto più simili fra loro, mentre la terza – il nucleo dell’Odissea – è diventato il centro di attrazione di molte altre tradizioni poetiche indoeuropee in Grecia (ma anche le versioni celtiche hanno incorporato altre leggende, come ben sappiamo). Che la Tóraigheacht e i Promessi Sposi siano lo stesso romanzo è dimostrato con argomenti statistici; che i Promessi Sposi e l’Odissea fossero comparabili è noto da tempo e in particolare è assodato il parallelo Renzo-Ulisse. Ora, l’omologo di Fermo/Renzo nella Tóraigheacht, appunto Diarmad, viene ucciso da un cinghiale (il che chiude il cerchio Renzo-Diarmad-Ulisse), proprio come Adone...
Quanto ad Omero, dovrebbe essere il nome della professione che esercitava, dall’indoeuropeo *Sŏm-hₐēr-ŏ-s, che in antico indiano (sanscrito) sarebbe ⁽*⁾Sắmārăḥ ‘quello dell’assembramento’ (← sanscrito sămărắḥ o sămărắm ‘concorso di popolo, incontro, assemblea’); da notare che l’antico indiano ⁽*⁾Sắmārăḥ pare effettivamente attestato come nome di persona in un rarissimo caso di sigillo della Civiltà Vallinda (di Harappa e Muhana Jōdaṛō) trascritto in cuneiforme (sumerico), SA-MA-RA (l’altro antroponimo è NA-NA-SA = antico indiano *Nānāsăḥ ‘senza naso’ ossia ‘dal naso camuso’).
Ne approfitto per attirare la vostra attenzione su questo emistichio: «ποῖόν σε ἔπος φύγεν ἕρκος ὀδόντων;», cioè <pŏĩón sĕ épŏs pʰýgĕn hérkŏs ʼodóntōn?> (semplificata: <poĩón se épos phýgen hérkos odóntōn?> = ‘quale parola ti è sfuggita dalla chiostra dei denti?’. Quindi, parafrasando ,"che cavolo stai dicendo?") Lo si trova in più punti dell'Odissea, per esempio I, 64 e IV, 350. Livio Andronico lo rende così in latino con un verso "saturnio": "Mea puera, quid verbi ex tuo ore supra fugit?" In esso la metrica viene restaurata solo reinserendo il digamma: ποῖόν σε ϝέπος φύγεν ἕρκος ὀδόντων; <pŏĩón sĕ u̯épŏs pʰýgĕn hérkŏs ʼodóntōn?>. Si tratta di una formula molto antica, che può risalire a parecchio prima dei tempi di Omero. I versi più antichi (anche se non solo loro) vengono in effetti riutilizzati in più occasioni. Questo era esametrico già in indoeuropeo, il che porta un argomento a favore dell’esistenza dell’esametro nella preistoria.
Il digamma era in effetti il nome del grafema (alfabetico) usato per il fonema /w/ (pronunciato appunto [w]). Come fonema, esisteva in tutto il greco del II. millennio a.C. e in molti dialetti del I. millennio a.C., nei quali tuttavia gradualmente è scomparso, a partire dalla posizione interna di parola e dapprima in ionico e attico (in ciprio è rimasto molto a lungo; è misterioso e controverso il macedone). Il suo dileguo ha interessato anche i nomi di origine anellenica, come Wilusa (nel cui derivato *Wilusiyo- addirittura si è dapprima formato un secondo [w] dopo il dileguo di /s/ fra vocali – *Wiluhiyo- > *Wiluiyo- > *Wilwiyo- – e poi entrambi sono spariti: Ilio-). I versi del nostro Autore si dividono fra quelli (come questo) in cui la scomparsa del digamma ha provocato un’alterazione tale che spesso ha scompaginato la metrica (dunque restaurabile solo se si reintegra il fonema /w/) e quelli in cui non c’è mai stato e anzi la sua reintroduzione – in realtà un’introduzione antistorica – sconvolgerebbe il metro: in pratica, fra versi antichi e recenti. In alcuni punti sono più frequenti i versi antichi, in altri quelli recenti, in altri ancora si alternano gli uni mescolati agli altri. Questa è la principale causa del dilemma se Omero abbia usato solo i versi antichi o se invece abbia messo insieme i versi antichi aggiungendovi quelli recenti da lui stesso composti.
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aNoNimo aggiunge:
Guardate questa "ucronia nell'ucronia" che ho creato io con OpenArt.ai: e se la Statua della Libertà svettasse sopra il porto di Troia?
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Invece Perchè No? obietta:
Oggi mi sveglio: « Troia eterna », uh? Cancello i miei appuntamenti, sarà una buona giornata.
Ma Troia, essendo in Asia, non sarebbe un bersaglio più facile per i diversi nemici musulmani attraverso i secoli, che potrebbero assediarla e prenderla?
Comunque, se, per sfortuna i Crociati avessero finito per prendere Troia nel 1204, forse avremmo potremo veder sorgere uno Stato successore centrato su Bisanzio (la versione alternativa dell'impero di Nicea)... un breve impero bizantino!
.
E William Riker gli risponde:
Ci avevo pensato, Perchè No?: la posizione di Troia è più esposta di quella di Bisanzio, che pure è caduta lo stesso. Ma se vogliamo, come da titolo, una Troia Eterna, occorre metterci una pezza (una Troia turchizzata in Truva non mi interessava, non sarebbe più la Troia antica, come Istanbul non è la Costantinopoli romana). Allora ho fatto ricorso a due stratagemmi: a) l'uso del fuoco greco, e b) l'abilità machiavellica dei Troiani nell'allearsi con gli ex nemici contro i nuovi. Spero che le soluzioni che ho adottato siano di tuo gusto.
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Bhrghowhidhon torna alla carica:
La domanda che mi pongo è se si possono distinguere, fra i nemici storici di Troia, gli aggressori dagli aggrediti (questi ultimi “nemici” tanto quanto l'Ucraina lo può essere per la Russia); Sparta mi pare prototipicamente aggredita e l'Austria pure, dato che è sempre Troia ad attaccarla (direttamente o attraverso l'Ungheria). Fra gli aggressori avrei messo, penso a buon diritto, la Francia, che nel 1808 addirittura occupa Troia e ne rende satellite francese l'Impero per cinque anni (fra parentesi, Paolina Bonaparte non ha sposato il Principe Camillo Borghese nel 1803 o comunque non ne era più la consorte nel 1810).
Come è già stato fatto, porto anch'io un contributo, per quanto minimo, su questioni di dettaglio riguardanti la sostituzione di Troia all'Impero Ottomano storico:
1) nella Guerra di Successione Austriaca (1740-1748) viene posticipata la Battaglia di Grocka (storicamente del 21.-22. luglio 1739), ma ovviamente la data dev'essere diversa dal 22. luglio 1735. Poiché la guerra è cominciata il 16. dicembre 1740 e il Conte di Wallis è morto settantaduenne il 19. dicembre 1743, la battaglia deve aver luogo fra queste due date (dunque passano almeno cinque anni prima della Pace di Aquisgrana);
2) nella Guerra dei Sette Anni vengono anticipate la Battaglia della Larga (storicamente del 7. luglio 1770) e la spedizione di Aleksej Orlov (nato nel 1737) nel Mediterraneo (sempre del 1770, nell'àmbito della Guerra Russo-Turca del 1768-1774); poiché la Russia ha cambiato fronte col Trattato di San Pietroburgo del 5. maggio 1762 (fornendo a Federico II. 18˙000 uomini), la battaglia deve aver avuto luogo dopo di allora. Pietro III. è stato ucciso il 17. luglio 1762; dopo di allora, Caterina II. non può aver fornito a Federico II. altri sussidî, essendo appunto impegnata contro i Troiani (dato che Aleksej Orlov è diventato Ammiraglio come compenso per aver ucciso lo Car') e dunque Federico II. non dispone di 120˙000 uomini contro l'Austria, ma al massimo di 78˙000 (i suoi 60˙000 e i 18˙000 di Pietro III.) da condividere col fratello Enrico (che storicamente nella Battaglia di Freiberg del 29. ottobre 1762 ne ha comandati 22˙657 contro circa trentamila austriaci): l'ovvia conseguenza è che Federico II. non riconquista né Schweidnitz né in generale la Slesia (anche perché contro chi combatte Troia dal 1756 al 1762, se è alleata sia dell'Austria sia della Russia?) e la Guerra di Successione Bavarese non muterà il quadro (come non lo ha fatto nella Storia reale).
Questo ha come ulteriore portato che, nella Seconda Spartizione della Polonia, la Prussia sarà più interessata ai territorî che in realtà ha acquisito nella Terza che a Sieradz o addirittura a Kalisz, cui invece mirerà l'Austria nella Terza Spartizione (piuttosto che a Lublino); ma ciò significa che, al Congresso di Vienna, l'Austria recupererà quasi tutta la propria parte del 1795 (e dunque la Prussia sarà restaurata un po' più largamente in Masovia). La permanenza dell'intera Slesia nei territorî della Corona di Boemia farà della componente tedesca in quest'ultima la maggioritaria, mentre quella polacca nell'Impero d'Austria sarà considerevolmente maggiore ed eviterà un Compromesso dualista nel 1867, rafforzando di conseguenza i Croati e gli Slovacchi a scapito dei Magiari. In breve, si tratta di una divergenza che provoca con ogni probabilità il successo dell'Austroslavismo.
Collochiamo allora questi fatti nel quadro di un'Europa Sudorientale governata da un Impero ortodosso anziché musulmano: le due direttrici dell'imperialismo russo – Panslavismo e Ortodossia – sono da contendere rispettivamente con l'Austria e con Troia, entrambe più radicate nella regione. In concreto, Valacchia e Moldavia avranno tutta la convenienza a rimanere in orbita troiana piuttosto che rischiare pericolosi abbracci con l'Austria o la Russia; quest'ultima, come del resto nella Storia reale rispetto alla Sublime Porta, vedrà le massime possibilità di espansione a spese di Troia, quindi in Europa dovrà puntare soprattutto sui fratelli slavi Bulgari contro i rivali ortodossi Troiani, ma allora la Serbia avrà tutto da guadagnare restando – una volta ottenuta l'Indipendenza – vicina a Troia (come gli altri Principati Danubiani) contro i Croati austriaci e i Bulgari russofili, oltre che – soprattutto – contro l'Italia per lo sbocco sull'Adriatico.
Un'altra minima modifica che proporrei è che, nel 1912, la Bulgaria abbia l'appoggio della Russia contro Troia e i suoi due alleati, Romania e Serbia (come abbiamo visto, infatti, entrambe hanno tutto l'interesse a rimanere a fianco di Troia e infatti così avverrà nella Prima Guerra Mondiale, per cui questa modifica non altererebbe l'ucronia se non per questa minima modifica), così come nel 1913 i rispettivi protettori di Serbia e Bulgaria sono Troia (non la Russia) e Russia (non l'Austria-Ungheria, che nei Balcani non può contare su alcun alleato e conduce invece una propria politica di espansione basata sull'Illirismo croato).
Anche l'Attentato di Sarajevo non è evitabile. Ma, come più volte visto, la Serbia (come la Romania) è alleata di Troia, non della Russia (che invece protegge la Bulgaria, in funzione antitroiana e quindi, per i Bulgari, anche contro i rivali Serbi). Sappiamo tutti benissimo che, nella Storia reale, la Russia è (quasi) sempre stata alleata della Serbia, ma in origine lo era – anche più – della Bulgaria e quindi deve pur mettersi contro uno Stato slavo balcanico. La divergenza è data dal fatto che, in questa ucronia, invece dell'Impero Ottomano musulmano abbiamo un Impero Troiano ortodosso, quindi la Serbia, una volta diventata indipendente, è la più naturale alleata di Troia contro i rivali Bulgari, che invece sono stritolati dai tre alleati Troia-Serbia-Romania. Insisto fino alla noia su questo fatto, perché sennò sarebbe inutile scrivere ucronie se poi la Storia si svolge allo stesso modo (a meno che, appunto, una faccia un'ucronia insignificante come quella dei Teucri Eterni, in cui Troia sopravvive addirittura con la propria lingua, ma al prezzo di rimanere una Città-Stato, sempre vassalla del potente vicino di turno).
Dunque la conseguenza dell'Attentato di Sarajevo è la Guerra Austro-Serba, con intervento di Troia (e non della Quadruplice Intesa) contro la Quadruplice Alleanza. È vero che l'Egitto ha un conto in sospeso con l'Italia, ma non si metterà certo contro la Quadruplice Intesa (né i suoi alleati glielo permetteranno); tantomeno ha ragioni di mandare navi contro la Russia inimicandosi pure Troia strada facendo: questo equivale a trattare da suicide tutte le Potenze della Quadruplice Alleanza (per quale vantaggio poi? Per godere del supporto di sole due navi ex-tedesche cedute all'Egitto?). Del resto, anche la Serbia ha un conto in sospeso con l'Italia (lo sbocco al mare in Albania), ma questo non provoca certo una guerra di Troia (senza allusioni) contro la Quadruplice Intesa.
In altri termini: la Prima Guerra Mondiale c'è, ma è fra l'Austria (e i suoi alleati) e Troia (e i suoi alleati). Niente di strano: ce ne erano state altre nei secoli precedenti e, per l'appunto, Troia è un nemico ereditario dell'Austria, dunque disposto ad attaccarla anche senza la prospettiva di guadagni territoriali diretti (mentre l'Austria, ovviamente, mira alla Serbia e alla Romania). Fin qui mi pare incontrovertibile; adesso invece viene la grande questione: nel conflitto entrerà anche la Quadruplice Alleanza (o qualcuna delle sue Potenze)? Vediamo.
La Bulgaria, ovviamente, non vede l'ora di rifarsi delle sconfitte, ma da sola non ce la può fare e, come abbiamo visto, non è alleata dell'Austria, ma della Russia. Qual è l'interesse di quest'ultima? Certo, le farebbero gola sia annessioni spese sia della Quadruplice Alleanza (Svezia, Prussia, Austria, Egitto... Che sogno!) sia di Troia e dei suoi alleati (Romania, Serbia, Grecia, Anatolia... Che sogno anche questo!), anche se è ovvio che non vi può mirare contemporaneamente (perché non si può mettere contro entrambe, neppure col sostegno dei tre alleati della Quadruplice Intesa). Ma che cosa succede se rimane neutrale? Se vince Troia, la Bulgaria ha i giorni contati; se vince l'Austria, si annette Romania e Serbia. Se interviene a fianco di Troia, in caso di vittoria la Bulgaria non guadagna niente e anzi ha ugualmente i giorni contati (la Russia invece guadagna a spese di Austria, Germania e Svezia); se interviene a fianco dell'Austria, può sperare – sempre in caso di vittoria – che la Romania venga spartita e lo sia a tre (fra Austria, Russia e Bulgaria) invece di andare tutta all'Austria e può pure imporre una spartizione (invece di un'annessione integrale all'Austria) della Serbia (fra Austria e Bulgaria), oltre a procurarsi solo per sé annessioni discrezionali a spese di Troia (a parte l'eventuale spartizione della Siria con l'Egitto).
Mi pare chiaro, perciò, che la Russia sia obbligata a entrare in guerra a fianco dell'Austria, fosse anche solo per contenerne l'espansione in caso di vittoria (una sconfitta austriaca, come visto, sarebbe un danno per la Bulgaria e quindi per la stessa Russia). È quanto mai probabile che le altre Potenze dell'Intesa non seguano la Russia (che non è attaccata); l'Italia potrebbe avere qualche mira sulla Grecia, ma ha anche in sospeso la questione dell'Irredentismo, quindi le sue scelte sono incerte. Francia e Inghilterra avrebbero ancor meno da guadagnare (anche se certo comunque di più che da una sconfitta della Quadruplice Alleanza). Nella Quadruplice Alleanza, la Svezia e forse perfino la Germania potrebbero preferire la neutralità; per l'Egitto, invece, la tentazione di attaccare Troia sarebbe alquanto forte (come del resto accade nel testo dell'ucronia).
In breve: la Prima Guerra Mondiale vede Austria, Russia, Bulgaria ed Egitto contro Serbia, Troia e Romania. Che vinca il primo schieramento, pur non essendo scontato, è d'altronde più probabile che il contrario, quindi Troia fa la fine dell'Impero Ottomano, spartita fra Bulgaria, Russia ed Egitto, con Italia, Francia e Regno Unito che intervengono alla fine per ‘salvarne' ossia annettersene anch'esse una parte; la Serbia viene spartita fra Austria e Bulgaria, la Romania fra Austria, Bulgaria e Russia. Non c'è l'Epidemia di Spagnola; Germania e Austria-Ungheria si fondono nell'Unione Mitteleuropea, seguìte poco dopo dalla Svezia (con pure la Norvegia, in qualche maniera). I Románovy rimangono Carí (“Zar”) di Tutte le Russie; Troia (Carigrad) ne diventa la seconda Capitale (mentre Bisanzio diventa bulgara; gli Stretti sono il confine fra Bulgaria e Russia).
Adesso sì che la Quadruplice Intesa e la Quadruplice Alleanza si possono fronteggiare...
Banconota troiana da 1000 solidi del 1939
.
Tommaso tuttavia obietta:
Però così si va a perdere un po' di Troia eterna, che perde il nome pur diventando capitale della Russia.
.
Ma Bhrghowhidhon scuote il capo:
No no, non è finita. A parte che per gli irenisti a oltranza come noi, è molto probabile che si arrivi a un nuovo conflitto; ma prima di precisarlo, consideriamo Troia: è stata spartita fra Bulgaria (parte europea, tranne gran parte della Grecia), Russia (gran parte dell'Anatolia), Egitto (Alessandretta e Cilicia), Italia (Grecia), Regno Unito (Creta e Cipro) e Francia (Isole dell'Egeo, Caria, Licia), in quanto gli Alleati della Quadruplice Intesa non hanno partecipato alla guerra, ma alla spartizione sì. Invece la Germania è rimasta a bocca asciutta e l'Austria ha solo annesso parte della Serbia (il Nord) e della Romania (la Valacchia; il tutto per assicurarsi il più possibile nel Bacino del Danubio, vitale per Vienna).
Chi soffierà sul fuoco del “Risorgimento Troiano”? Evidentemente, l'Unione Mitteleuropea, che per rompere l'accerchiamento da parte della Quadruplice Intesa può solo sperare che si ricostituisca l'Impero Troiano, beninteso se aderisce all'Unione o se non altro resta davvero neutrale. È chiaro che la Quadruplice Alleanza (ormai Triplice, perché l'Egitto non ha più niente da guadagnarci e comunque finirà prima o poi in orbita britannica) non rischierà una guerra mondiale per questo (tantomeno con Carlo I. o suo figlio Ottone come Imperatori d'Austria), ma, se l'Impero Russo si dovesse mai sciogliere (per esempio in conseguenza di una – per carità, deprecabilissima – Rivoluzione)...
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Interviene nella discussione anche Alessio Mammarella:
Interessanti le osservazioni di Bhrghowhidhon sulla Bulgaria. In effetti in HL la Bulgaria sarebbe stato un alleato naturale della Russia ma le altre potenze hanno manovrato per imporre alla Bulgaria dei sovrani germanofili, proprio per disarmare la politica balcanica russa. La necessità per russi di appoggiarsi alla Serbia ha fatto crescere frutti avvelenati e forse ne fa nascere ancora oggi a un secolo di distanza. Forse sarebbe interessante, al di là di questa esaltante saga troiana, esplorare uno scenario balcanico con alleanze più naturali.
Per quanto riguarda lo sviluppo proposto da Bhrghowhidhon su questa ucronia, secondo me manca un pezzo di analisi geopolitica. Bhrghowhidhon è stato molto attento a studiare le ragioni per cui la Russia avrebbe dovuto schierarsi da una parte piuttosto che dall'altra e anche dopo, le ragioni per cui le nazioni dell'Intesa avrebbero avuto interesse a intervenire in modo opportunistico. L'unica parte del discorso in cui manca è quella sull'Unione Mitteleuropea. Se tale unione, che è stravolgente per l'ordine europeo, segue quasi matematicamente a una vittoria dell'Austria, allora non entrerà anche questo fattore nelle valutazioni di convenienza dell'Intesa? L'Intesa si sarebbe preoccupata della Grecia e dell'Anatolia ma non della formazione, nel cuore dell'Europa di un gigante naturalmente votato all'egemonia? Io penso che le potenze dell'Intesa avrebbero cercato:
- ipotesi a) di evitare una
vittoria dell'Austria;
- ipotesi b) di favorire una divergenza politico-strategica tra Austria e
Germania (magari puntando sulle rivalità tra Germania e Russia).
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E Bhrghowhidhon replica:
Manca(va) in effetti un'analisi del punto di vista delle Potenze più occidentali dell'Intesa. Provo a integrare, partendo dal presupposto che, dato l'Attentato di Sarajevo, l'Austria attaccherà la Serbia e a quel punto scatterà la reazione di Troia e della Romania, con le considerazioni fatte sull'opportunità russa di intervenire e quella tedesca e svedese di non intervenire:
1) se Parigi e Londra non entrano nel conflitto, questo verosimilmente verrà vinto dagli Austro-Russi, perché di certo la Serbia e la Romania e verosimilmente anche Troia non saranno in grado di resistere a lungo termine (le prime neanche a breve); la conseguenza sarà che sia l'Austria sia, soprattutto, la Russia si rafforzeranno molto, mentre Regno Unito e Francia non otterranno niente (a meno appunto di approfittarne alla fine per farsi ‘pagare', come ho immaginato; ma questo rientra nei casi successivi, qui di séguito).
2) Se l'Intesa è fatta per evitare anzitutto qualsiasi conflitto fra Parigi e Londra, le due Potenze sono obbligate a non entrare in guerra a fianco di schieramenti fra loro opposti (nelle tre varianti che solo l'una o solo l'altra o entrambe intervengano). Si può dunque dare l'ipotesi (a) di Alessio: un intervento a fianco della Serbia e dei suoi alleati, quindi contro l'Austria (che automaticamente coinvolgerebbe Germania e Svezia) e pure contro la Russia (sgretolando la Quadruplice Intesa). La Francia mirerebbe all'Alsazia-Lorena, entrambe le Potenze (e anche l'Italia?) alla spartizione delle Colonie Tedesche; tutti gli Imperi europei (Germania, Austria-Ungheria, Russia) finirebbero smembrati, come nella Storia reale. Anche l'ipotesi (b) di Alessio fa parte di questo scenario, perché la concatenazione sarebbe che la Russia reprime le rivolte, Germania e Svezia la attaccano, scatta la clausola dell'alleanza difensiva nella Quadruplice Intesa, Francia e Regno Unito attaccano Germania e Svezia e quindi l'Austria-Ungheria e l'Egitto sono costretti a intervenire contro l'Intesa; la Russia farebbe la fine che ha fatto nella Prima Guerra Mondiale e quindi se ne ripresenterebbe l'esito storico.
3) L'alternativa è che Francia e Regno Unito intervengano (l'una o l'altro o entrambi), prima o poi (piuttosto tardi che presto), ma senza entrare in conflitto con l'alleato russo. Ovviamente non avrebbero pretesti per attaccare Troia, tantomeno la Serbia o la Romania, ma si potrebbero presentare come Garanti dell'Equilibrio e quindi prendere parte alla spartizione di Troia (come abbiamo visto, questa è la prospettiva più vantaggiosa, sul momento, per l'Italia). Del resto un assenso alla spartizione di Troia sarebbe comunque obbligato per salvare la Quadruplice Intesa e, dal punto di vista di Londra, anche in ragione dell'influenza sull'Egitto. Risultato: nessun guadagno coloniale (tantomeno l'Alsazia-Lorena), in compenso si risolve con concreto vantaggio di tutti la Questione d'Oriente; in Europa Centrale rimane e anzi si rafforza la Quadruplice (in particolare Triplice) Alleanza, che però a questo punto è circondata da ogni lato dalla Quadruplice Intesa.
La prospettiva n° 1 è, sia per la Francia sia per il Regno Unito, la meno vantaggiosa; le altre due hanno ciascuna un aspetto attraente, con la differenza che la n° 2 non ha controindicazioni (mentre la n° 3 sì), però in compenso la n° 2 comporta un conflitto devastante e immense perdite (a fronte di un risultato incerto), mentre la n° 3 non richiede alcuna spesa o perdita. Data l'impostazione generale della Politica Internazionale di Londra, è pressoché sicuro che opterà decisamente per la terza. Parigi ha come precedente solo la Guerra Franco-Prussiana e, in caso di conflitto con la Germania, la Francia sarebbe più esposta del Regno Unito al concreto pericolo di invasione, per cui – nonostante tutta la tradizione di risoluzione militare delle controversie – la prospettiva n° 3 sarebbe oggettivamente preferibile alla n° 2 anche per l'Esagono.
Mi sembra dunque che Troia sia finita in un vicolo cieco (allorché non poteva ancora prevedere queste vicende) e abbia il destino segnato. Non ha fatto errori, ma è la situazione generale che l'ha condannata.
Tuttavia, come già visto, non si tratta di un risultato definitivo. Al termine della Grande Guerra (che è pur sempre una Guerra Balcanica; Germania, Svezia, Regno Unito e Francia non combattono), l'Intesa ha lucrato annessioni sette volte più estese che l'Austria (ognuna delle quattro Potenze dell'Intesa ne ha fatte; solo il Regno Unito meno di quelle austriache, mentre la Francia più dell'Austria e senza combattere) e la Triplice Austria-Germania-Svezia risulta più circondata di prima (l'accrescimento dell'Egitto non le porta alcun aiuto). Il minimo che quest'ultima possa fare è di trasformarsi da Alleanza a Unione (ed è anche il massimo che possa fare); non farlo sarebbe assurdo.
Sul piano militare, le Potenze dell'Intesa non ne hanno alcuno svantaggio: il passaggio da Alleanza a Unione è significativo sul piano economico e politico, ma di militare non aggiunge granché. Se questo gigante nel cuore dell'Europa sia votato all'egemonia dipende dalla tenuta dell'Intesa e il punto più interessante è di nuovo la Russia.
La Russia ha tratto dalla Grande Guerra un enorme vantaggio, col quale può essere in grado di superare senza eccessivi traumi la Crisi del '29 o suoi analoghi, se ce ne saranno. Il pericolo all'orizzonte è però da parte del Sol Levante: in caso di conflitto aperto fra Giappone e Russia in Cina (dalla metà degli Anni Trenta una possibilità serissima), c'è il rischio di sconfitta come nella (Prima) Guerra Russo-Giapponese e quindi di Rivoluzione. Se avesse luogo una Rivoluzione in Russia, la prima conseguenza sarebbe la secessione di molte regioni ‘periferiche', a cominciare da Troia e l'Anatolia (fino alla Georgia compresa), dove trionfalmente tornerebbe la Dinastia degli Strategopuli; inoltre, come nel 1918, dalla Finlandia all'Ucraina sorgerebbero Stati con Monarchi tedeschi o asburgici e che aderirebbero al Reich o comunque all'Unione Mitteleuropea.
Il dilemma è terrificante soprattutto per l'Impero Britannico: come Potenza dell'Intesa, deve mantenere il contenimento dell'Unione Mitteleuropea e soprattutto la spartizione dell'ex-Impero Troiano, ma allo stesso tempo non può permettere l'egemonia russa in Cina, neppure a spese del Giappone. Francia e Italia sarebbero invece senza dubbio ostili all'Unione Mitteleuropea, quindi Londra sarebbe costretta a sostenere sia il Giappone in funzione antirussa sia le altre Potenze dell'Intesa in funzione antimitteleuropea (gli Stati Uniti potrebbero aiutare direttamente la Russia, ma è da vedere che cosa succederebbe in caso appunto di Rivoluzione). Allora sì che si prospetta una (prima) vera Guerra Mondiale, ma con l'Impero Britannico neutrale (o doppiogiochista, se vogliamo), Giappone contro Russia nonché Francia e Italia contro l'Unione Mitteleuropea (eventualmente col pretesto di reprimere per conto russo la secessione troiana). In pratica e in terminologia nostra: Asse fra Mitteleuropa, Troia e Giappone contro Francia, Italia e Russia rivoluzionaria; Cina divisa, Regno Unito cerchiobottista, Stati Uniti da decidere.
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Alessio torna alla carica:
Grazie per l'interessantissima risposta. Io aggiungerei che la mia ipotesi b) quella che contemplava una eventuale rivolta lituana/baltica mentre la Russia era impegnata in guerra contro Troia può anche essere intesa in senso "morbido". Ecco magari che il Kaiser sia cauto o indeciso ci sembra poco probabile, ma...proprio in virtù dell'alleanza con l'Austria non credo che le truppe tedesche sarebbero state lanciate impulsivamente all'attacco della Russia, determinando un ampliamento della guerra con rovesciamento delle alleanze "in corsa". Penso invece che la Germania si sarebbe trovata in quella posizione ambigua che Guido ha ben descritto in relazione alla Gran Bretagna. In questo caso i tedeschi non sarebbero magari entrati in guerra con nessuno, ma avrebbero fatto pressione sull'Austria e sull'Egitto per rompere la "scandalosa" collaborazione con lo Zar repressore. Possibili sviluppi: Austria ed Egitto che si accontentano di risultati parziali (Carlo I potrebbe essere il sovrano asburgico del cambio di linea) e si sfilano dalla coalizione (non sarebbe la prima volta: anche in HL in varie occasioni delle alleanze austro-russe in funzione antiottomana si sono dissolte prima di conseguire risultati fatali). In tal caso, se Troia gioca bene le sue carte e riesce a coinvolgere il Giappone contro la Russia (le garanzie dell'Intesa valevano solo per l'Europa? Altrimenti "come non detto") magari il conflitto termina in parità e Troia non subisce l'onta della conquista straniera. (Notare che in questo scenario ad avere la peggio sarebbe la Russia, che per l'ennesima volta nella storia vedrebbe sfumare l'occasione di distruggere Troia, mentre l'Austria probabilmente la Serbia riuscirebbe ad annetterla).
Oppure: l'Austria insiste per continuare la lotta accanto allo Zar e la guerra finisce come già visto in precedenza ma a quel punto l'alleanza con la Germania è incrinata e (per la gioia degli anglo-francesi, che per dirla alla Tommaso sono anch'essi piuttosto triggerati sul tema) l'Unione Mitteleuropea non si fa (almeno non in quel momento storico).
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E Bhrghowhidhon gli tiene dietro:
Messa così cambia addirittura i presupposti della guerra: una Russia con una «grande rivolta» in casn casa (vicina a San Pietroburgo) ha un motivo in più per non entrare in guerra. Se il limite è che non si arrivi comunque a una guerra fra la Quadruplice Alleanza e la Russia, allora l'Austria continua la guerra con la sola alleanza dell'Egitto e di fatto la convergrenza con la Bulgaria, a meno che quest'ultima, già provata dalle precedenti Guerre Balcaniche, non preferisca affidarsi alla garanzia russa contro l'accerchiamento.
Premesso che comunque l'Unione Mitteleuropea val più che la Serbia, quindi in caso di scelta Vienna opta per la prima, vediamo allora che cosa può succedere. Il caso più limitato è che il conflitto rimanga fra le sole Austria e Serbia (e vince, alla lunga, l'Austria; la chiamo Austria e non Austria-Ungheria perché non c'è il Dualismo). Poi viene l'intervento troiano, che può controbilanciare la superiorità austriaca; ma allora entra in gioco l'Egitto (più debole di Troia, ma confinante) e, a scalare, nello schieramento opposto la Romania (più debole dell'Austria, ma confinante), col risultato complessivo di una situazione di stallo (con la Bulgaria che suda freddo).
L'esito più probabile è un nulla di fatto, per cui, rispetto allo scenario che ho proposto, l'Unione Mitteleuropea nasce comunque, ma con in meno metà Serbia e un terzo di Romania, mentre i ‘mancati guadagni' per l'Intesa sono sette volte tanto. Nel complesso, una situazione relativamente peggiore per l'Intesa.
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In seguito Bhrghowhidhon ha cambiato discorso:
Sono convinto anch'io (nei modesti limiti in cui posso essere in grado di interpretare grandi opere che non ho pensato) che sia da prendere nel senso più pregnante del termine il titolo «Troia eterna» e non «Troiani eterni»: i due coincidono fino ad Aliatte, poi invece al posto dei Troiani cominciano a subentrare i Greci (non come stirpe, ma in quanto locutori di greco; i Troiani si ellenizzano, come storicamente i Macedoni), per cui da allora in poi «Troia eterna» sarebbe come ogni (altra) città greca eterna (i «Troiani eterni» sarebbero invece un'ucronia in cui Troia non diventa di lingua greca e, per quanto fra alterne vicende dalla Persia a Roma, resiste come etnia e infine Stato ‘Nazionale' fino a oggi).
Trovo interessante che, vista restrospettivamente (dal periodo più recente al più antico), questa sia un'ucronia molto simile a Bisanzio eterno/a (solo, con Troia al posto di Bisanzio; del resto, anche Bisanzio era una città in origine non greca e poi ellenizzata, anche se in tal caso da Coloni e non per ellenizzazione degli Indigeni) che si innesta su una sulla Macedonia (quasi) eterna (“quasi” per la ‘parentesi' romana), che a sua volta si innesta su “la Grecia vinta vince i Troiani vincitori” (trasposizione su Troia di ciò che è – almeno in parte – avvenuto alla sua [presunta?] Colonia, Roma). Una formula sintetica potrebbe essere «La Grecia eterna centrata su Troia»?
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E William ammette:
Sei un genio, Bhrghowhidhon. Purtroppo, come in tutte le ucronie della serie "I/Gli *** Eterni", io ignoro le lingue originarie di quei popoli antichi, mentre mastico un po' di greco e di arabo. Per questo i Troiani eterni sono stati grecizzati - quanto a costumi e lingua, loro comunque si ritengono superiori agli Akaiòi - mentre i Filistei Eterni e i Sumeri Eterni sono stati arabizzati. Purtroppo non avevo alternative...
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Bhrghowhidhon ribatte:
È superfluo replicare che non sono un genio e per di più ignoro la lingua di Troia, come del resto tutti (sono state emesse solo alcune ipotesi: tracio, frigio, luvio, tirrenico); in più, non sono in grado di fare un'ucronia così ricca, dotta e dettagliata.
Provo allora ad affrontare la questione come se fosse una normale discussione ucronica. Che cosa occorrerebbe per avere «una successione regale ininterrotta [di Re di Troia] iniziata con Dardano, antenato di Priamo, e sul trono ancora oggi» mantenendo in più anche la lingua?
Anzitutto, il punto di divergenza dovrebbe, come ovvio, far resistere Troia non solo agli Achei, ma in generale alla Colonizzazione Greca (dall'Età Arcaica all'Ellenismo). Questo è uno dei punti più difficili, ma di fatto si riduce a una sufficiente capacità militare (forse a sua volta fornita da un territorio adeguatamente esteso?).
Dopo di ciò, tutto potrebbe anche procedere invariato fino a Costantino, anche se magari sarebbe meglio se Troia fosse una Satrapia persiana a sé (con la Dinastia locale preesistente) e poi diventasse e rimanesse un Regno (semiellenistico) Tributario di Roma e sempre con una propria Dinastia locale ininterrotta.
A questo punto, sarebbe necessario che Troia diventasse Sede di Patriarcato (per esempio, grazie a una precoce e particolarmente densa Conversione al Cristianesimo) e che non fosse il Patriarcato dei Greci (che invece potrebbe pure rimanere Bisanzio): allora esisterebbe un Patriarcato di Troia (paragonabile, per esempio, all'Armenia, ma di Ortodossia Niceno-Costantinopolitana) e la lingua si conserverebbe nel panorama di vaste estinzioni seguìto alla Cristianizzazione dell'Impero. Non ci sarebbe un Tema di Troia (inevitabilmente bilingue col greco) nell'Impero Bizantino, bensì un Regno Tributario (meglio se piccolo?) fino al 1204, allorché potrebbe diventare del tutto indipendente e poi magari passare a un'alleanza con Genova o Venezia.
Anche nei confronti dell'Impero Ottomano dovrebbe tenere la stessa linea, diventando di nuovo tributario di Costantinopoli. Dopo la Prima Guerra Mondiale diventerebbe del tutto indipendente, conservando ancora la Dinastia locale (o perlomeno una successione ininterrotta) e così giungerebbe fino a oggi (neutrale durante la Seconda Guerra Mondiale e forse pure durante la Guerra Fredda).
È chiaro che la lingua muterebbe notevolmente in più di tre millenni, come l'albanese dall'illirico. L'esistenza di una tradizione scritta potrebbe d'altronde agire come fattore di conservazione, analogamente a quanto accaduto per il greco: oggi il troiano ‘demotico' potrebbe mantenere ancora, come il greco, le desinenze indoeuropee.
Questa variante di ucronia è molto povera e si basa sul fatto che Troia sia da un lato stata più resistente, dall'altro sia rimasta un Regno abbastanza piccolo per sopravvivere agli Imperi rendendosene tributario. Non c'è alcun fascino in una Storia del genere, anche se oggi il prestigio di Troia sarebbe probabilmente enorme e varrebbe sia per l'Europa (di cui, a rigore, secondo alcune definizioni non farebbe parte) sia per l'Asia. Tuttavia, anche una Storia così semplice potrebbe diventare avvincente se implementata con tutti i singoli avvenimenti anno per anno.
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Riprende la parola Perchè No?:
Da quanto capisco questo impero troiano sarebbe di cultura greca. L'elemento anatolico è probabilmente ridotto a un provincialismo visto con disprezzo. Potrebbe nutrire un separatismo nel XX secolo? Il rivale storico dell'Olympiakos Troia non sarebbe l'AEK Troia, ma il Panathinaikos Atene. Lo studio della civiltà sarebbe più ridotto che nella nostra TL per non servire alle pretese locali di una parità con la cultura greca. E le altre Minoranze? Questo impero troiano farebbe meglio dei Turchi?
Inoltre, cosa resterebbe oggi dei principali monumenti storici di Troia? Ci sono dei resti antichi notevoli?
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Così gli risponde l'autore dell'ucronia:
« Non mi sarei mai saziato di osservare la facciata e la geniale coerenza dell'artista ch'essa dimostra. [...] A malincuore mi strappai a quella vista, proponendomi di richiamare l'attenzione di tutti gli architetti su questa fabbrica, in maniera che se ne possa avere una pianta esatta. » (Goethe, 25 ottobre 1786)
Il Tempio di Atena sorge a Troia in Piazza della Libertà. Non si sa esattamente quando fu eretto, secondo la tradizione fu voluto da Filippo I (padre di Alessandro I Magno) e rifatto in epoca romana, ma secondo gli storici moderni fu eretto nel I secolo a.C. Si tratta comunque del monumento della Troia antica meglio conservato, perchè fu trasformato nella chiesa di Santa Maria sopra Atena da Alessandro VII, fondatore della Dinastia Bagratide, con l'aggiunta del campanile, chiamato Torre del Popolo. L'edificio appartiene alla tipologia del tempio prostilo corinzio "in antis", cioè con pronao delimitato lateralmente dal prolungamento delle pareti della cella, con colonne scanalate poggianti su alti plinti quadrangolari, trabeazione e frontone. Nell'alto medioevo la cella fu trasformata nella chiesa di San Gregorio di Nazianzo, che fu poi sconsacrata e vi furono ricavate abitazioni e botteghe, fino alla trasformazione in chiesa dedicata alla Vergine; la cella è così andata completamente distrutta. Il tempio conserva la facciata, che in origine si affacciava sulla Piazza del Foro Romano, e spicca su un podio rialzato. Si conserva anche la trabeazione con il fregio, che in antico recava un'iscrizione con lettere di bronzo, delle quali restano i fori di fissaggio. Negli anni Duemila è stato riscoperto un breve tratto del tempio vicino all'altare, con un arco murato, tuttora visibile. Sono emerse inoltre parte dell'antica pavimentazione romana e il grande muro di terrazzamento posteriore. Dal cortile dell'edificio attiguo risulta visibile il fianco sinistro dell'antico tempio e, al fondo, il muro di sostegno del terrapieno. Osservandolo ancora oggi, si comprende bene perchè colpì tanto la fantasia di Goethe...
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A rispondere alle altre domande è invece Paolo Maltagliati:
Provo una breve analisi del problema:
1) le varianti intraelleniche:
Arrivati al giorno d'oggi sarebbero parzialmente spianate dall'introduzione scolastica di un greco standard, ma come tu affermi, le differenze tra greco anatolico e greco europeo sarebbero vistose.
Direi, anche se senza cesure nette, ci sarebbero almeno tre macrofamiglie:
1-
Greco Politico, o Greco Romeo, base del
greco standard:
Tracia, Troade, costa egeo-mediterranea (verso l'interno valle dell'Ermo
Compresa) fino ad Attalia, circa
2 -
Greco continentale, perno non tanto Atene quanto Tessalonica, che
rimarrebbe molto più importante di Atene in questa TL. Ovviamente sono maggiori
gli influssi e i prestiti dalle lingue slave e dall'albanese in Morea.
Culturalmente la pretesa di essere un greco più 'puro e originale', per quanto
farlocca, esisterebbe, tra i greci europei. Dall'altra parte gli anatolici li
considererebbero mezzi slavi.
3 -
Greco Pontico. Ovviamente il Ponto, dalla Bitinia orientale sino alla
Guria, circa.
I cuori del greco Pontico sarebbero naturalmente Sinope, Amiso e soprattutto
Trebisonda. Influenze armene, georgiane, turche e laz. Gerarchicamente i primi
due li considererebbero senza superiorità o inferiorità. Forse però a Trebisonda
tratterebbero i Troiani come i genovesi trattano i milanesi in vacanza in
Liguria...
4 -
Greco Cappadoce. Il dialetto più divergente dal romeo, forse sarebbe
addirittura assente il processo di iotizzazione, per cui paradossalmente,
l'ingenuo classicista italiano che va in vacanza a Cesarea crederebbe di avere a
che fare con un greco più familiare a quello classico rispetto al greco troiano;
impressione della durata di circa 12 secondi, prima di essere travolto da una
parlata incomprensibile con forti influssi armeni, curdi e forse qualche residuo
di substrato a lui incomprensibile.
Per i greci romei i cappadoci sarebbero visti come gli abitanti del sud per i
lombardi. In altre parole, 'terroni'. Le serie tv che rappresentano la parlata
stretta cappadoce devono girare coi sottotitoli a Troia e Tessalonica.
5- Greco Cipriota/Greco Cilicio: non imparentato col greco cappadoce, più vicino al greco romeo, ciò nonostante evoluto in maniera divergente per il forte multiculturalismo di questa regione di frontiera.
2) le lingue non elleniche:
1 - gli
Armeni. Onnipresenti (in assenza di un olocausto), in questa tl ancor più
che non nell'impero ottomano. In realtà dipenderà molto dal mantenimento di una
loro confessione cristiana a se stante o se diventati ortodossi. Nel primo caso,
il mantenimento di lingua e letteratura fa di loro nettamente la prima minoranza
etnica dell'impero. Il nazionalismo ha creato fratture tra essi e gli ellenici
nel tardo XIX E nel primo XX secolo, ma oggi non vi è nulla più di qualche
partito indipendentista, qualche battuta sgradevole nei loro confronti rimasta
nel frasario, qualche luogo comune. In più la lingua è tutelata e riconosciuta,
per quanto, per ragioni lavorative, in progressiva regressione.
Va pur detto che anche gli Armeni hanno vistose differenze interne, tanto che un
armeno di Cilicia farà fatica a intendersi con un Armeno di Bisanzio o Troia e
con un Armeno di Van.
2 - i
Curdi. I curdi hanno rappresentato per secoli l'antemurale dei persiani,
un po' come i croati per gli asburgici. Il rispetto nei loro confronti per
questo luogo in età moderna è andato scemando, facendo largo al sospetto per il
migrante verso le regioni ricche della Romània troiana. Gli elleni hanno
esacerbato i conflitti tra questi ultimi e gli armeni nella prima metà del 1900,
ma senza escalations. Non c'è però unità curda in questa TL: i curdi infatti
sono di tre confessioni cristiane principali:
>La chiesa ortodossa troiana
>La chiesa autocefala curda, divisa a sua volta nel patriarcato di Melitene e di
Urmia (quest'ultimo fuori dai confini imperiali)
>Il patriarcato caldeo di Mosul (fuori dai confini imperiali);
In più ci sono i Curdi musulmani, specie fuori dai confini imperiali, nel
cosiddetto Curdistan Persiano.
3 - Laz. In questa tl in realtà è un termine ombrello piuttosto improprio per identificare i popoli del Ponto interno che non sono né greci, né armeni, né turchi. Chiaramente ormai si tratta di pochi borghi folkloristici, per quanto tutelati nella loro specificità etnolinguistica. Alcuni storici locali affermano molto pretestuosamente che essi derivino addirittura dagli ittiti (come un altro popolo, di seguito), ma è una paternità nel migliore dei casi molto dubbia. Va pur detto che la maggior parte dei linguisti (tranne Guido, che però ha capito tutto), non li ritiene nemmeno indoeuropei, ma caucasici (non nel senso buffoniano del termine).
4 - i 'bagratidi'. Lo so, l'ho inventato. Ma altro non sono che i georgiani (o meglio, gli abcasi) non ellenizzati che hanno creato comunità nella parte pontica dell'impero. Il nome di bagratidi deriva dalla dinastia omonima ovviamente ('i georgiani del re', anche se loro preferiscono essere chiamati colchidei). Col tempo il georgiano costiero imperiale ha assunto dei tratti linguistici differenti da quello standard della Georgia propria.
5 - i 'taurici'. Come i Laz, termine ombrello per i borghi non ellenizzati delle impervie valli montane della cilicia. LORO, forse, derivano davvero dagli ittiti. Peccato che il numero di locutori madrelingua sia attualmente inferiore alle 100 unità, per quanto esistano dei programmi di rivitalizzazione e statuti di protezione.
6 - gli Tsakoni. Vero, è un errore metterli tra le lingue non elleniche, perché sono Ellenici, semplicemente non derivanti dal greco Koiné. Pochi villaggi nel Peloponneso interno. In Italia vengono più classicamente chiamati Messeni.
7 - gli albanesi di Attica e Peloponneso. Non so se in questa TL il nostro Comandante voglia portare avanti decise rigrecizzazioni. Del resto, non è detto che con un impero più stabile ci sia stato meno bisogno di ripopolare intere aree della Grecia con altre popolazioni, rispetto alla TL. Ad ogni buon conto ci sono, e sono tanti, anche se in buona parte ormai grecizzati.
8 - gli Arumeni. La loro cultura è tutelata per legge. Dovete sapere che per un certo periodo nel medioevo e prima età moderna erano addirittura la popolazione etnicamente maggioritaria di Macedonia meridionale e soprattutto Tessaglia. Non vedo il problema nel mantenerli vivi e vegeti e diffusi anche in questa TL.
Vorrei aggiungere qualcosa riguardo le città dell'Impero Troiano. Ad esempio, non sono certo che Volos ascenderebbe come grande città: è rimasta fondamentalmente un villaggetto (peraltro probabilmente di fondazione slava) fino a che:
1) la vicina
Demetriade, che era la città principale della
regione viene saccheggiata e abbandonata
2) i turchi non ci piazzano guarnigione e coloni (molti coloni) in funzione
antiveneziana all'inizio del 1400.
Invece Xanthi ha più senso, l'influenza ottomana è meno netta, ma la sua grandezza in tempi moderni è effettivamente dipesa molto dalla rovina di città vicine dalla funzione omologa, Serre a ovest e Alessandropoli a est. Però può starci.
In generale, ci sono città molto importanti, che credo rimarrebbero medio-grandi senza le alterne vicende del XIV e XV secolo che ne determinano rovina e decadenza, come Didimoteico, Rodosto, Tzurullon e Selimbria (che non viene inglobata da Bisanzio). Per converso una città estremamente grande che non citi, Adrianopoli, ha senso che rimanga relativamente media e non si espanda troppo come in HL, visto che non diventa la prima capitale ottomana.
Nell'Attica, ci sta che tu
abbia scelto Atene, ha una forte importanza
simbolica anche nell'impero troiano, anche se comunque meno 'idrovora' che in
hl.
In altre ucronie sull'impero bizantino, non esiterei a rendere
Tebe e soprattutto Neopatria
(la 'capitale' della 'Valacchia minore', come era soprannominata la Tessaglia
Meridionale) grandi quanto/più grandi di Atene.
Se passiamo all'Asia Minore, le città della Troade bizantina e medioevale non hanno molto senso di essere più che borghi, visto che la popolazione è polarizzata da Troia, quindi niente Lampsaco, Adramitto, Pegai e Poimanenon.
In Bitinia il discorso cambia, visto che Nicomedia e Nicea credo rimangano grosse, a scapito di Prusa (Brussa) che invece deve le sue fortune ai turchi.
Credo infine che, come in HL per la Turchia, le valli di Ermo e Meandro sarebbero i poli industriali di questo impero troiano, anzi a maggior ragione perché non subiscono traumi. Quindi sì a Focea (anche se in HL si espanse più per merito genovese), Filadelfia, Antiochia sul Meandro, Laodicea, Chonae, Magnesia e Ninfeo, oltre che al permanere in importanza di Mileto e, forse, anche di Efeso.
Ma, come il discorso sui dialetti che ho svolto prima, sono solo ragionamenti pour parler su 'note di colore', non modificano e non incidono in alcun modo sulla narrazione.
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Chiudiamo con le brillanti osservazioni dell'amico Bhrghowhidhon:
Secondo me la monumentale ucronia rikeriana si può suddividere in 15 parti, pressappoco della stessa lunghezza. La parte 1 riguarda Troia come la conosciamo; la 2 la Storia della Grecia Classica, la 3 il Periodo Ellenistico-Romano, le parti 4-5 sono modellate su Bisanzio, le parti 6-7-8-9 sull'Impero Ottomano, le parti 10-11-12-13-14-15 sulla Grecia contemporanea.
Alla Preistoria e Protostoria è dedicata la parte 1, alla Storia Antica le parti 2-3, al “Medioevo” le parti 4-5, al Basso Medioevo e alla Prima Età Moderna le parti 6-7-8, all'Ottocento e alla prima metà del Novecento le parti 9-10, agli ultimi ottant'anni le parti 11-12-13-14-15 (un terzo dell'intera ucronia).
Come interpretare queste proporzioni? Ci provo basandomi su un'esperienza personale. I miei periodi preferiti sono la Preistoria e Protostoria e quanto segue fino alla Prima Età Moderna; però i commenti più lunghi li ho scritti non solo sulla parte 8 (che conclude i miei periodi preferiti), ma anche e perfino di più sulla parte 10 (le due Guerre Mondiali, che, per quanto siano l'epoca più frequentata per le ucronie, non rappresentano certo il meglio della Storia): ne inferisco che, come la lingua batte dove il dente duole, così l'ucronia si appunti sulle epoche che maggiormente ci crucciano.
Questa considerazione, unita al profluvio di divergenze cui il Comandante stesso ha alluso con giusta soddisfazione, mi induce a pensare che gli ultimi ottant'anni siano il momento che gli causa più tormenti e al quale perciò soprattutto si applica la ‘psicoterapia' ucronistica. Questo giustifica l'estrema precisione di dettaglio (e la puntigliosa attenzione alle divergenze); un terzo dell'ucronia ha dunque come protagonista non più semplicemente l'Impero Troiano, ma l'Europa e il Mondo intero.
E mi sa che anche stavolta il grande Bhrghowhidhon ha fatto centro.
Non potevamo chiudere l'ucronia senza una visionaria immagine di Troia al tempo di Star Trek! (creata con openart.ai)
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Se volete intervenire anche voi nella discusione, scriveteci a questo indirizzo.