Il Regno di Sicilia
Piccolo omaggio a tutti gli amici Siciliani di questo sito
Bandiera del Regno di Sicilia
.
Nome
ufficiale: Regno di Sicilia (Regnu di Sicilia)
Capitale: Palermo
Altre Città: Reggio Calabria, Messina, Cosenza,
Tunisi, Catanzaro, Catania, Agrigento, Siracusa.
Forma di Governo: Monarchia Costituzionale a
preferenza Maschile.
Monarca: Federico XII di Aosta-Sicilia.
Presidente del Consiglio dei Ministri: Anna
Finocchiaro (Partito Social-Democratico Siciliano) dal 2011.
Fondazione: 1130 con Ruggero II
Superficie: 50.375 km2
Abitanti: 10.527.320 abitanti
Densità: 209 abitanti per km2
Religione: Cristiana Cattolica, Minoranze Islam
sunnita, Ebrei Sefarditi e Ortodossi.
Moneta: Euro (con la faccia di re Amedeo III).
Economia: Il Turismo, i servizi bancari e
l'agricoltura (Olio, Vino e Agrumi) sono i principali ambiti dell'economia
Siciliana, in più attività minerarie e industrie ad alta tecnologia consentono
al regno un alto pil procapite.
Inno nazionale: Madreterra (Matriterra)
Prefisso telefonico: +118
Targa automobilistica: SI
Tld: .si
Cultura: Multiculturale e multietnico fin dal medioevo, il Regno di Sicilia è famoso per i suoi spettaccoli ambulanti di particolari pupazzi detti pupi, ispirati all'epica cavalleresca. Principali centri culturali sono la capitale Palermo, sede di una celebre Università, Cosenza, sede dell'accademia cosentina, e Tunisi.
Società: La società Siciliana è molto ricca dal punto di vista delle influenze che l'hanno toccata nei secoli; il lato oscuro di questa ricchezza è, da un lato una certa chiusura mentale superata di recente, e dall'altro un familismo amorale che ha contribuito alla creazione di tre organizzazioni criminali migrate in america e diventate potentissime (Mafia, Ndrangheta e Opale Nero, la Mafia Tunisina). La cultura culinaria sicula è fra le più stimate del mondo.
Politica e istituzioni: La Sicilia è una Monarchia Parlamentare Costituzionale con autonomie locali; il sovrano è capo cerimoniale dello stato. ha il diritto di veto e può emettere perdoni e amnistie. Il potere esecutivo spetta al governo, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che deve godere della fiducia della maggioranza dei 210 Deputati dell'Assembrea Nova, la camera bassa del Parramentu Sicilianu, eletta a suffragio universale con metodo proporzionale in un unico collegio nazionale, con preferenza e sbarramento al 7% e mentre la camera alta, l'Assembrea Viecchia è composta da 105 membri, 69 eletti su base regionale (23 in Sicilia, compresi due Maltesi, 23 in Calabria e 23 in Tunisia, in altrettanti collegi uninominali mentre altri 30 sono membri di diritto equamente ripartiti, i cosiddetti Grandi del Regno, e altri sei sono nominati a vita dal sovrano, su proposta del governo, in ragione di due per regione). Il Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato è il capo del partito che ha preso più voti, nomina e revoca i membri del governo e può essere rimosso solo se è gia presente una maggioranza alternativa, in caso contrario il Re può sciogliere le camere e andare ad elezioni anticipate. Il potere giudiziario spetta alle corti di giustizia, i cui presidenti sono nominati per pubblico concorso, mentre i pubblici ministeri sono gli avvocati dello stato, anche loro vincitori di un concorso. Le regioni autonome che compongono il Regno sono la Sicilia propriamente detta, la Calabria e la Tunisia. L'Erede al trono ha il titolo di Principe di Tunisi, e il suo primogenito di Duca di Calabria.
Forze Armate: Le forze Armate Siciliane sono divise in quattro branche, Il Regio Esercito Siculo, la Regia Marina Sicula, la Regia Forza Aerea Sicula e la Regia Gendarmeria Sicula (non esiste la polizia giudiziaria, tutte le sue funzioni sono svolte dalla Regia Gendarmeria, mentre esistono la polizia municipale, quella ferroviaria, quella autostradale, quella costiera, quella tributaria e la polizia forestale).
Storia:
La storia moderna del Regno di Sicilia comincia il primo di Giugno del 1410 alla
morte di Martino II di Sicilia (I d'Aragona); infatti, un ora prima della morte
del Re(Posticipata di un giorno rispetto alla HL), Papa (Antipapa) Benedetto
XIII proclamò legittimato Federico de Luna. Le Cortes di Aragona, Sardegna e
Valencia rifiutarono di riconoscere erede legittimo Federico, ma il parlamento
Siciliano fu persuaso a riconoscere Federico V Re di Sicilia. Federico V,
snobbato nel resto dei possedimenti Aragonesi, che pur aveva rivendicato, ebbe
interesse nel favorire la guerra fra i pretendenti alla corona d'Aragona, che si
concluse nel 1420, e gli consentì di rafforzare il proprio regno; in particolare
Federico si dedicò alla creazione di una potente flotta; Nel 1423 alla morte
dello zio Benedetto XIII Federico riconobbe Papa Martino V che in cambio gli
confermò la legittimità della corona. Nel 1425 decide di porre fine una volta
per tutti alle Incursioni dei Pirati barbareschi, e invade la Tunisia; con
l'alleanza del vicino regno Zayyanide di Tiemcen nel 1428 espugna Tunisi e
annette la costa Nordoccidentale dell'attuale Tunisia al proprio regno,
rivendicando l'antico Regno d'Africa Normanno. Permette a molti ebrei di
trasferirsi in Tunisia e offre grandi benefici nel nuovo regno ai conversi.
Questo gli consente di consolidare il suo controllo sul canale di Sicilia.
Federico V di Sicilia detto l'Astuto prende in sposa una nobildonna siciliana,
Costanza Ventimiglia di cui perdonò il padre in cambio della nomina della moglie
ad unica erede, potendo così incamerare tutti i beni della potente famiglia;
ebbe tre figli, il primogenito Martino (1413), e due figlie Maria (1415) e
Violante (1416), alla sua morte nel 1438 gli successe il figlio Martino III, che
dedicò gran parte del suo lungo regno al consolidamento delle posizioni in
Africa e sposò Fatima, battezzata cristiana con il nome di Isabella e figlia del
sultano Zayyanide. Nel 1442 tuttavia, decise di intervenire durante la conquista
di Napoli da parte di Alfonso V d'Aragona, invadendo la Calabria per impedire
agli Aragonesi di avere una base così vicina al proprio regno. Nel 1446 sposa
Margherita d'Angiò, da cui avrà ben sei figli, fra cui Federico (1447) e
Manfredi (1453). Nel 1450 riuscì a salvare buona parte della Calabria
dall'invasione Aragonese, perdendo la sola Cosenza. Nel 1453 interviene presso
Costantinopoli, ed evita la caduta della Seconda Roma; Questo però porta
Maometto II a anticipare la campagna contro i Mamelucchi, che cadono gia nel
1460, portando Maometto II al titolo Califfale, non riconosciuto dagli Zayyanidi.
Nel frattempo, con una serie di alleanze strategiche con Venezia, i Siciliani,
gli Albanesi e gli Ungheresi, Costantino Paleologo riesce ad arginare il dominio
ottomano; nel 1459 aiuta il Principe Fruzhin a sollevare la Bulgaria e la Serbia
con l'ancora vivente Đurađ Branković; insieme, i Greci i Serbi ed i Bulgari e
gli Ungheresi, con il sostegno navale Veneziano e Siculo annientano i Turchi
nella II battaglia di Kosovo Poje ma non prendono Adrianopoli, non riconquistano
tutta la costa occidentale dell'Anatolia e non scacciano i Turchi dai Balcani,
cosa che permetterà un ritorno di fiamma nel XVI secolo con le conquiste di
Selim il Crudele e di Solimano il Magnifico.
Intanto, nel 1458 moriva Alfonso il magnanimo, lasciando il Regno di Napoli al
figlio illegittimo Ferdinando, detto Ferrante; Martino III riconosce la
successione, e avrà una buona relazione con il nuovo sovrano e i loro figli
Federico e Alfonso cresceranno praticamente insieme.
Martino III detto il Saggio muore nel 1478, gli succede il figlio Federico VI,
che ha sposato Bianca de'Medici nel 1461 al fine di ottenerne la generosa dote e
avrà da lei ben 14 figli, fra cui Pietro, Principe di Tunisi e Giovanni,
arcivescovo di Palermo. Federico VI stabilisce una stretta alleanza con Firenze
che potrà porre un redditizio fondaco aTunisi e avrà un trattamento di favore
nel transito delle merci dai due stretti. Intanto, il fratello minore di
Federico, Manfredi, Duca di Catania, sposa Beatrice di Napoli (senza i suoi
intrighi, Giovanni Corvino sposerà Bianca Maria Sforza e diventerà Re di
Ungheria al posto di Ladislao Jagellone (comunque re di Boemia; Il matrimonio
fra Giovanni e Bianca Maria sarà molto felice e i due avranno ben sei figli, fra
cui l'erede Mattia. Mattia II Corvino morirà nel 1526 senza eredi nella
battaglia di Mohács; Ferdinando I non potrà pretendere il trono d'Ungheria ma
solo quello di Boemia, mentre Giovanni II Zapolya ha sposato Barbara, sorella di
Mattia II dalla quale ha avuto il figlio ed erede Stefano VI che morirà senza
eredi maschi e lascerà il trono agli Asburgo visto che Massimiliano II ha
sposato Elisabetta, sorella di Stefano VI).
Intanto, il Matrimonio fra Beatrice e Manfredi non è coronato dalla nascita di
nessun figlio, ma Beatrice è sinceramente innamorata del marito.
Al momento dell'Invasione di Otranto da parte di Maometto II la flotta del
Sultano trova la flotta Siciliana guidata da Manfredi di Catania che difende la
città Salentina e la sconfigge; le armate Siculo-Berbero-Partenopee guidate da
Federico VI stesso infliggono poi al Sultano la sconfitta di Douz. Il successore
del sultano Maometto II firmerà un trattato di pace a Costantinopoli nel 1482.
Nel 1484 muore Federico VI il Vittorioso di Sicilia, gli succede il figlio
Pietro III che nel 1495 interviene a favore dello "zio" Alfonso e del "cugino" e
amico fraterno Ferdinando II contro l'invasione Francese, sconfiggendo i
Francesi prima alle porte di Napoli e poi a Seminara. Alla morte di Ferdinado II
salì al trono il consuocero di Pietro III , Federico, la cui figlia Carlotta nel
1495 aveva sposato Federico, Principe di Tunisi (nato nel 1480) figlio di Pietro
III e di Elena Paleologa, secondogenita del Basileus Andrea I succeduto allo zio
Costantino XI nel 1473. Da loro era nato il Duca di Calabria Ferdinando nel
1500.
Pietro III si alleò con il Re d'Ungheria Giovanni I, con la Repubblica di
Firenze e con la Repubblica di Venezia per contrastare le mire di Ferdinando II
d'Aragona (che nella storiografia Sicula è detto l'Infame) e di Luigi XII; nel
1500 si trasferisce a Messina Leonardo da Vinci che progetta un ambiziosissima
opera che necessiterà sedici anni per essere completato: il ponte sullo stretto.
Nel 1502 muore Pietro III il Buono, cui succede il figlio Federico VII che nel
1504 intervenne per sostenere Ferdinando III sul trono di Napoli; Nel 1506 la
Flotta Siciliana sconfisse quella Aragonese presso Maiorca e la Sicilia occupò
le Baleari per oltre due anni, combattendo una feroce guerra di corsa che
distrusse i commerci Aragonersi via mare. Ferdinando fu costretto a firmare il
trattato di Palma di Maiorca nel 1508, per riavere libertà di navigazione nel
mediterraneo e le isole. Nel 1516 è inaugurato il Ponte sullo Stretto di
Messina, un opera in cui Leonardo getta tutto il suo ingegno, utilizzando anche
il primo sistema da immersione mai creato, e che risulta dopo cinque secoli, pur
con costante manutenzione e con quegli accorgimenti pensati dallo stesso
Leonardo (Il Ponte è fatto di parti mobili in grado di aprirsi e che possono
essere facilmente riparate e adattate ai movimenti delle due sponde) una delle
meraviglie del mondo. I progetti di Leonardo saranno desecretati solo all'inizio
del 1900, e sono la base della moderna ingegneria antisismica. Intanto i Turchi
rialzavano la testa e con Selim I tornavano a bussare alle porte dell'occidente
riconquistando la Bulgaria; Il Basileus Tommaso II Paleologo e il Re di Bosnia
Trivtko III si mantennero neutrali, mentre l'Ungheria, l'Albania e la Serbia si
schierarono contro gli Ottomani, subendo vari rovesci; nel 1526 Mattia II di
Ungheria fu ucciso nella battaglia di Mohács e il suo successore, il cognato
Giovanni II Zapolya dovette concedere l'annessione della Bulgaria all'impero
Ottomano, e il passaggio al sultano del vassallaggio di Moldavia, Valacchia,
Bosnia, Albania e Serbia. A levare l'assedio da Budapest era giunto Re Luigi II
di Boemia, che però muore a causa delle ferite riportate nel 1527, lasciando il
Regno a Ferdinando d'Asburgo. Nel 1530 Re Federico VII, poco prima di morire,
concede Malta ai Cavalieri di Rodi da alcuni anni senza una sede; Costoro
aggiungono solennemente la difesa della Sicilia fra i loro voti solenni. Alla
morte di Sigismondo II nel 1572 nessuno potrà però opporsi all'elezione di
Massimiliano II a Re di Polonia. Intanto è scoppiato lo Scisma protestante, ma
in Sicilia, si applica la stessa tolleranza applicata ad Ebrei (ne sono stati
accolti a migliaia dalla Spagna dopo le sciagurate espulsioni dei Re Cattolici;
Pietro III il Buono sembra aver commentato "L'infame e la bigotta non potevano
farmi dono migliore" Idem per una parte dei Moriscos accolti a Tunisi. Il regno
di Sicilia si arricchisce economicamente e culturalmente. Il Protestantesimo è
tollerato ma non si diffonderà mai in Sicilia, dove la chiesa cattolica è
benvoluta e radicata; In Ungheria, invece diventa la seconda confessione del
regno, e costringe Re Stefano VI alla concessione di eguali diritti alla Dieta
di Breslavia. Quando Stefano VI morirà, nel 1568, Massimiliano II dovrà
solennemente giurare di rispettare la Carta di Breslavia, cosa che dovranno fare
anche i suoi successori, pena la rinuncia alla corona; Nel 1530 è morto Federico
VII il Giusto di Sicilia, gli è succeduto il figlio Ferdinando I (che ha sposato
Maria Corvina d'Ungheria), e muore anche Massimiliano I Sacro Romano imperatore;
suo nipote Carlo II di Borgogna, nipote di Ferdinando l'Infame d'Aragona, eletto
Carlo V decide di far valere i suoi diritti sulla corona di Napoli, e anche su
quella di Sicilia, e invade con un grande esercito; Inizialmente Ferdinando III
lo sconfigge con l'aiuto del nipote Ferdinando I, ma poi, Ferdinando III si
ammala e muore; Ferdinando I e IV diventa Re di Napoli e di Sicilia, e sconfigge
nuovamente le truppe di Carlo V a Salerno; ma l'ingresso in guerra dell'Aragona
fa pendere la bilancia a favore dell'Asburgo che conquista Napoli, ma viene
fermato a Potenza, e costretto a cedere Cosenza al Regno di Sicilia. Ferdinando
I il Battagliero muore di peste nel 1546, gli succede il nipote abiatico
Federico VIII che ha sposato la biscugina Bianca di Siracusa, e che ha avuto
solo figlie femmine; Federico VIII sarà alleato di ferro di Francesco I ma le
sue conquiste nel regno di Napoli saranno sempre effimere; caparbiamente
rifiuterà di far sposare la più grande delle sue figlie sopravvissute, Bianca
Maria con Filippo II; nel 1565 Francesco cattura il fratellastro di Filippo II,
Don Giovanni d'Austria, che è coetaneo di Bainca Maria; fra i due nasce un
tenero sentimento, e Federico VIII acconsente al matrimonio, che sarà molto
felice; Filippo II schiuma di rabbia, tenta di invadere la Calabria, ma viene
sconfitto dal fratellastro, e la sua flotta subisce un terribile disastro nello
stretto d'Africa presso Pantelleria. Nel 1570 Muore Federico VIII il Caparbio di
Sicilia, la figlia Bianca Maria I e il genero Giovanni I salgono al trono dando
inizio alla casa d'Austria-Sicilia.
Nel 1576 Re Giovanni I di Sicilia sconfigge la flotta ottomana a Lepanto, due
mesi in anticipo rispetto alla HL, e riconquista l'Isola, poi restituita ai
Veneziani, in cambio della concessione di numerosi privilegi ai mercanti
Siciliani.
Nel 1578 muore Giovanni I il Coraggioso gli succede il figlio Federico IX che
regna insieme alla madre Bianca Maria. Nel 1581 Federico IX appoggia i diritti
di Edoardo Farnese contro Filippo II, conquista la Basilicata e la Puglia mentre
Alessandro Farnese difende Parma ed invade il Ducato di Milano.
La flotta Spagnola subisce l'ennesima sconfitta al largo di Capo Bon, e poi
davanti al porto di Barcellona; Le truppe Sicule con annessi mercenari Svizzeri
e Farnesiani e una flotta Veneziana ottenuta in cambio della rinuncia ai
privilegi del Trattato di Famagosta, conquistano Maiorca e soprattutto
l'Algarve; lo scoppio della guerra con la Francia spinge Filippo II al trattato
di Granada, Farnese si tiene Mantova suo figlio Ranuccio diventa Re
dell'Algarve, Filippo Re del Portogallo, e Maiorca torna Spagnola. La Sicilia
tiene la Basilicata.
Nel 1585 Federico IX sposa la cugina coetanea Caterina Michela d'Asburgo-Spagna,
e i rapporti con gli Asburgo si fanno più sereni; Sfortunatamente dopo pochi
felici anni di matrimonio Federico IX il Beneamato muore di peste, nel 1692
lasciando sul trono il giovanissimo figlio Giovanni II; siccome Caterina Michela
non va d'accordo con la suocera, che continua ad esercitare il potere nel 1693
si sposa con Carlo Emanuele di Savoia, vedovo dall'anno prima e senza figli
maschi; l'ex regina di Sicilia gliene darà ben due, Vittorio Amedeo (il nostro
Maurizio) e Tommaso Francesco.
Nel 1610 muore Bianca Maria I di Sicilia la Saggia, compianta da tutto il popolo
siciliano. Nel 1600 la regina aveva negoziato con successo un matrimonio fra
Giovanni II e Irene Paleologhina, figlia di Costantino XIII e di Maria
d'Ungheria, figlia minore di Giovanni III. Dal matrimonio era nato nel 1605 il
principe di Tunisi Federico e nel 1607 il duca di Catania Giovanni Stefano.
Giovanni II trascorrerà il suo regno in competizione con suo zio Filippo III a
cui contrasterà duramente il dominio del mediterraneo, alleandosi spesso e
volentieri con la Francia; Nel 1623 Federico, principe di Tunisi, sposa Maria di
Borbone-Montpensier, conosciuta alla corte di Francia; Francia e Sicilia sono
alleati in funzione anti-spagnola, quindi il matrimonio viene concesso; Federico
da Maria avrà tre figli, l'erede Ferdinando, e le figlie Agata e Anna Rosalia.
Maria morirà poi nel 1627, e Federico, da poco succeduto al padre Giovanni II il
Magnifico, celebre per la sua corte di Palermo, e per la grande reggia da lui
fatta costruire, come Federico X, qualche anno dopo si risposa con Enrichetta di
Lorena, che farà da madre ai suoi figli, e con la quale avrà uno splendido
rapporto, ma senza ulteriori progenie. Nel 1618 la defenestrazione di Praga
aveva scatenato la Guerra dei Trent'Anni, nella quale la Sicilia si era
schierata contro l'Impero, accettando per Giovanni Stefano la corona d'Ungheria
offertagli dalla nobiltà Ungherese, timorosa della politica religiosa asburgica,
sotto la quale si celava il desiderio di rivedere in senso centralistico la
legge fondamentale del regno. Giovanni IV, reputato il padre dello stato
Ungherese moderno, sposerà nel 1631 Cecilia Renata d'Asburgo, e la loro unica
figlia Maria Anna I Isabella sposerà Ferdinando IV d'Asburgo con dispensa
papale; la loro unica figlia Maria Anna II Renata sposerà Leopoldo I nel 1658,
ma morirà di parto seguita dopo pochi mesi dal figlio Giovanni V d'Ungheria;
Leopoldo I verrà quindi eletto Re d'Ungheria.
In seguito al matrimonio fra Giovanni IV e Cecilia Renata d'Asburgo nel 1631 la
Sicilia si ritirò dalla guerra dei 30 Anni, nella quale Re Federico X si era
ritrovato suo malgrado; la guerra alla Sicilia era costata molto sia in termini
economici, che in termini territoriali con la perdita della Basilicata; Federico
X dedicò invece le sue energie al potenziamento della flotta mercantile e alla
colonizzazione della nostra Guyana francese, qui chiamata Sicilia Nova;
L'alleanza con l'Algarve e lo sfruttamento dei porti di quest'ultimo fu
fondamentale. Nel 1640 Federico X appoggiò il sollevamento Portoghese che portò
all'unificazione e all'indipendenza di Algarve e Portogallo sotto Edoardo (HL
Odoardo) I Farnese, in cambio della concessione in perpetuo del Porto di Faro.
Le truppe del Ducato di Milano subirono una grossa sconfitta dai
Franco-Savoiardi alleati con Parma, mentre il tentativo Spagnolo di penetrare in
Calabria fu facilmente rintuzzato, portando alla stipula del trattato di Roma
del 1642 che poneva fine ai conflitti in Italia, ma lasciava in sospeso la
questione Portoghese.
Nel 1644 il principe di Tunisi Ferdinando sposa Anna Beatrice d'Este, conosciuta
durante una visita diplomatica a Modena, dalla quale avrà molti figli fra cui
l'erede, il Duca di Calabria Francesco Federico nel 1647.
Costui, nel 1665 sposa Elisabetta Margherita d'Orleans, cugina del Re di
Francia; nel 1667 nasce l'erede Giovanni, Marchese di Cosenza.
Mappa del Regno di Sicilia oggi
Federico X il Savio muore nel 1668, gli succede il figlio Ferdinando II d'Austria-Sicilia,
il quale è un grande appassionato di scienze, e fonda a Palermo la Regia Società
Scientifica Siciliana; fa costruire anche la prima Biblioteca Pubblica della
Storia e apre ai cittadini l'uso dei giardini reali, che ospitano un Serraglio e
un orto botanico. Durante la Guerra di Devoluzione Federico si era schierato la
Francia e la Sicilia riconquista la Basilicata e le Baleari, le quali isole
vengono riconosciute possesso Siciliano con il trattato di Aquisgrana, firmato
dal nuovo Re, Ferdinando II. Nel 1672 la Sicilia è alleata della Francia, perde
le Baleari, ma difende con successo la Sicilia Nova da Spagnoli e Britannici e
la Basilicata dalla Spagna. Alla morte di Ferdinando II il Colto di vaiolo, nel
1678 sale al trono Francesco I il Galante, sincero alleato della Francia, che
però muore anche lui di vaiolo, nel 1684; Inizialmente Giovanni III sembra
continuare la politica filo-francese del padre e del nonno, ma, quando, nel
1685, il trattato di Le Havre fa ventilare la possibilità di un unione fta
Napoli e la Francia i rapporti iniziano a scricchiolare. Tanto che in mancanza
di sufficienti assicurazioni da Luigi XIV, Giovanni III opta per la neutralità
nella Guerra dei 9 anni. Nel 1687 Luigi offre a Giovanni la mano di sua figlia
Maria Anna, vedova da due, ma Giovanni lo prende come un insulto (non perché sia
una legittimata, ma perché è vedova, e non ha avuto figli) e sposa invece la
coetanea Anna Maria Luisa de'Medici che è sua cugina. Il loro sarà un matrimonio
felice che darà molti figli fra cui l'erede Francesco, che sposerà Maria
Maddalena d'Asburgo nel 1709, da cui avrà l'erede Martino, Maria Rosalia, futura
Regina di Francia e il Duca di Catania Cosimo, futuro Granduca di Toscana.
Alla morte di Giuseppe Ferdinando di Baviera nel 1699, Giovanni si espresse a
favore della successione nei Domini Spagnoli di Carlo d'Asburgo, ma avanzò anche
il proprio diritto su Napoli, in quanto discendente diretto di Ferdinando IV e
anche in quanto erede della linea primogenita di Caterina Michela d'Asburgo-Spagna.
Carlo accettò di cedere il Regno di Napoli alla Sicilia in cambio del sostegno
della Flotta Siciliana. Al contrario dell'Inghilterra, la Sicilia non ritirò il
suo appoggio a Carlo alla morte di Giuseppe e fu la Sicilia a conquistare
Gibilterra. Vittorio Amedeo II ottenne la Sardegna. Nel 1714 però, il Duca d'Anjou
Filippo di Borbone sposa Elisabetta, Regina del Portogallo, e ne diventa Re Iure
Uxorie; Nel 1720 questi, alleato con Inghilterra e Francia tenta di conquistare
la corona di Spagna, ma viene sconfitto da Sacro Romano Impero, Sicilia e Regno
di Sardegna.
Nel 1720 però Carlo VI e III rifiuta un fidanzamento fra sua figlia Maria Teresa
e Martino, di lei cugino e Principe di Napoli , considerato che il Principe ha
perso l'uso delle gambe dopo una caduta da cavallo, cosa che offende molto Re
Giovanni III il quale fidanza sua nipote Maria Rosalia con Luigi XV, i due si
sposeranno nel 1725 e avranno un matrimonio felice, anche se lei morirà di
parto; Carlo pensa che la menomazione abbia reso impotente il principe, ma nel
1729 questi sposa Elisabetta Teresa di Lorena, sorella del fidanzato di sua
figlia Francesco Stefano di Lorena, e dai due nascono molti figli fra cui
l'erede Francesco.
Nel 1731 Napoli e Sicilia restano neutrali nella guerra di Successione
Parmigiana, nel 1737, però, alla morte di Gian Gastone de'Medici senza eredi,
Giovanni III rivendica il trono toscano per sua moglie, ma trova l'opposizione
dell'Austria (e quindi della Spagna) el'appoggio Franco Portoghese.; la Guerra
di Successione Toscana finisce con la vittoria Siciliana nel 1739 (Francesco
Stefano è nominato Duca di Milano), ma dopo la morte di Carlo VI e III nel 1740,
seguita da quella di Giovanni III il Grande nel 1741, il nuovo re Siciliano
Francesco II non può vincere la nuova guerra con la Spagna in cui suo padre si è
schierato a favore del Poniatowsky, eletto Re di Polonia e di Carlo Alberto di
Baviera, eletto Imperatore e Re di Boemia, con le casse vuote, e alla morte
della madre nel 1743 deve rinunciare al trono Toscano a favore del fratello
Cosimo IV che fonda la casa di Austria-Medici, il Ducato di Parma e Mantova
passa invece a Francesco di Lorena che nel 1746 designa Parma come
Secondogenitura. Nel 1748 il Principe Francesco, figlio di Martino sposa
Isabella Poniatowska sorella di Re Augusto I di Polonia da cui nascono due
figlie gemelle, incredibilmente sopravvissute al parto, insieme alla madre, che
in seguito però non potrà avere altri figli; data la concitazione del momento
non è certo chi fra Bianca e Rosalia fosse effettivamente la primogenita. Bianca
sposerà il biscugino Cosimo V di Toscana, mentre Rosalia sposerà Luigi Antonio
di Borbone-Portogallo, entrambe nel 1766. Nel 1748 si arriva ad un compromesso:
Augusto I resterà Re di Polonia, ma suo erede sarà l'erede di Francesco I,
chiunque esso sia. Inoltre la Polonia entra nel Sacro Romano Impero con seggio
elettorale .
Nel 1750 muore Re Francesco II e I lo Sfortunato, a causa di una caduta da un
balcone malfermo, seguito pochi mesi dopo da Martino VI lo storpio; A soli
Venti Anni, Francesco III e II diventa Re di Sicilia e di Napoli, e tiene
saggiamente fuori la Sicilia dalla guerra dei Sette Anni; il suo regno sarà
prospero e vedrà l'applicazione dei principi illuministici al governo, con tanto
di cacciata dei Gesuiti, ma i parlamenti conservano la loro autorità, e non c'è
svolta assolutistica né a Napoli, né in Sicilia; sotto il suo governo nasce la
sanità pubblica e la classe borghese si vede riconosciuta alcuni diritti, fra
cui la partecipazione al Parlamento con la creazione di una Assembrea Nova
puramente consultiva.
Nel 1765 muore Francesco I, Sacro Romano Imperatore, ma i principi elettori a
sorpresa eleggono il Duca di Parma e Mantova Leopoldo II nuovo Imperatore; Maria
Teresa impedisce la guerra fra i due figli, giacchè è ancora lei la Regina di
Spagna e Ungheria e l'Arciduchessa d'Austria; Giuseppe diventa Duca di Milano.
Nel 1767 nasce Francesco di Borbone-Sicilia, Duca di Calabria, figlio di Luigi
Antonio e Rosalia.
Con Leopoldo Imperatore non avviene alcuna Spartizione della Polonia (Senza
l'intervento in Polonia durante la Grande Guerra del Nord, Re Carlo XII ha
sostanzialmente pareggiato e la Russia ha preferito guardare a sud per la sua
espansione), ma Poniatowsky deve abdicare a favore di Leopoldo stesso inoltre,
non avviene nemmeno la guerra di successione Bavarese (anche perché la Prussia
non ha la Slesia, ed è piu debole che in HL).
Nel 1780 muore Maria Teresa e i nodi vengono al pettine; La Dieta d'Ungheria
vota immediatamente, con l'assenso dell'Imperatore, la deposizione di Giuseppe
II, de Iure Re d'Ungheria e elegge lo stesso Leopoldo II, mentre in Spagna le
Cortes riconoscono la successione di Giuseppe. Nello stesso anno Re Francesco
III e II, detto l'Iluminato, muore di vaiolo, e lascia per testamento il trono
alla figlia Rosalia; Tuttavia, con l'appoggio dell'Austria e della Francia, cui
promette, rispettivamente, la Toscana e espansioni in Spagna e in Italia, Cosimo
V propugna la successione di sua moglie Bianca; Scoppia la II Guerra dei Sette
Anni; nel 1787 dopo aver perso Milano, e con Napoli passata ai Borboni con
Ferdinando V, figlio del Duca di Braganza Filippo di Borbone-Portogallo,
Giuseppe si riconcilia con il fratello Leopoldo e ne designa il figlio
Ferdinando come suo successore. Nel frattempo, Leopoldo II ha promulgato la
costituzione nei suoi domini, non imitato da nessuno dei suoi alleati, e invece
imitato dai suoi avversari.
Anche con la Sicilia avviene la riconcilizione con il matrimonio fra Maria
Teresa Giuseppa Carlotta Giovanna d'Asburgo-Lorena e Francesco di
Borbone-Sicilia, da cui nascerà l'erede Giovanni nel 1790.
Il Regno di Sicilia ha conservato la sua indipendenza con Rosalia I e i suoi
figli, fra cui l'erede Francesco. Rosalia I Promulga nel 1788 la Carta Rosaliana
in cui trasforma la Sicilia in una monarchia costituzionale; Primo Presidente
del Consiglio dei Ministri in Sicilia è nominato il Conservatore Giuseppe
Beccadelli di Bologna. Alla Assembrea Nova sono dati veri poteri ed essa è
eletta a suffragio ristretto (vota il 3% della popolazione).
Nel 1789 scoppia la Rivoluzione Francese, e l'Austria accoglie inizialmente con
piacere la trasformazione in Monarchia Costituzionale del Regno di Francia
mentre la Spagna reagisce con durezza alla morte di Giuseppe gli succede il
nipote Ferdinando VI ; Nel 1792 il Sacro Romano impero non aderisce alla I
Coalizione alla quale invece aderiscono Spagna, Portogallo, Toscana, Napoli e
Stato della Chiesa; Anche la Sicilia rimane estranea alla I Coalizione; Ma
quando nel 1793 Re Luigi XVI e la moglie Maria Antonietta sono ghigliottinati la
flotta Siciliana occupa la corsica e bombarda Marsiglia e Tolone. Nel 1796 il
Generale Massena occupa quasi tutta la Calabria, ma il Cardinale Fabrizio Ruffo,
nominato Primo Ministro dal Parramento prima salva Reggio calabria dalla
capitolazione, in seguito recupera la Calabria e organizza il movimento
Sanfedista che libera Napoli; diversamente che dalla HL, Ruffo ha l'autorità e
la forza militare per tenere testa a Nelson, e i patti della capitolazione
vengono rispettati; quando Nelson prova a protestare presso la Regina Rosalia la
sovrana lo fa sbattere in prigione per una settimana, il che causa quasi un
conflitto Anglo-Siciliano, poi appianato diplomaticamente.
Nel 1798 Napoleone riprende la Calabria ma anche lui non può prendere Reggio.
Allora, accetta di concludere la pace di Malta, che in questa Timeline gli ha
vittoriosamente resistito. La Sicilia rimarrà neutrale fino al 1815 anno in cui
Re Francesco IV, succeduto alla madre Rosalia I la Magnanima nel 1809, si
riprende la Calabria approfittando di Tolentino; Nel 1809 il Principe di Tunisi
Giovanni di Borbone-Sicilia sposa Maria Isabella del Portogallo, e nel 1810
avranno il figlio Martino. La Spagna e il Portogallo hanno mantenuto il
controllo delle colonie americane. Il nuovo Primo Ministro, il Liberale Giovanni
Luigi Moncada Ventimiglia Principe di Paternò, nel 1812 ha ottenuto
l'approvazione di una nuova carta che allarga leggermente il suffragio e aumenta
leggermente le prerogarive del parlamento.
La Sicilia diverrà un rifugio di liberali durante tutta la fase della
restaurazione, che vedrà la costituzione di due blocchi uno che include Svezia,
Prussia Russia, Francia, Sardegna e Spagna, l'altro che invece include Impero
Austriaco, Portogallo ed Inghilterra e il governo Moncada favorirà l'alleanza
con i secondi. Nel 1821 Ferdinando VI di Spagna deve abdicare e suo figlio
concede una nuova costituzione e maggiori autonomie alle colonie; Sono concesse
costituzioni anche nel Regno di Sardegna, in Portogallo a Napoli e in Toscana.
Dal 1830 al 1870 avrà inizio il processo che porterà alla sconfitta della
Francia e alla formazione di un'egemonia Asburgica in Europa con la riforma
federale del 1848, la nascita nello stesso anno della Confederazione Italiana
filo-asburgica e la vittoria contro la Scandinavia nel 1866 della Confederazione
Germanica e quella contro la Francia del 1870;
Nel 1830 Martino di Borbone-Sicilia, Duca di Calabria sposa Maria Cristina di
Savoia, estremamente amata dal popolo Siciliano che gli darà l'erede Federico ma
non sarà mai regina, giacché morirà nel 1836, non prima di ottenere dal suocero
l'abolizione della pena di morte in tempo di pace.
Nel frattempo, il sistema parlamentare siciliano si consolida e la nazione sotto
i governi Liberali di Moncada fino al 1820 e di Carlo Cottone Principe di
Castelnuovo dal 1820 fino al 1829 si industrializza e inizia la colonizzazione
del resto della Tunisia, negozia un protettorato con l'Algeria Zanyyade in
chiave Anti-francese e acquista i diritti per la nostra Guinea Francese. Nel
1829 i conservatori guidati da Carlo Avarna di Gualtieri vanno al governo e si
rendono impopolari con leggi restrittive della libertà personale che non vengono
promulgate da Francesco IV, che scioglie la camera nel 1836, portando di nuovo
al governo i Liberali con Ruggero Settimo. Sotto il lungo governo Settimo,
durato 25 anni e conclusosi nel 1861 finì il regno di Francesco IV l'Onesto,
morto di Tisi nel 1841. Gli succedette il figlio Giovanni IV amante delle
scienze e, soprattutto, dei libri, e promotore di politiche di alfabetizzazione;
Nel 1848 fu concesso il suffragio universale maschile. La Sicilia decise di non
aderire alla confederazione Italiana, preferendo legarsi ad essa e all'Impero
Federale Mitteleuropeo con trattati bilaterali.
Nel 1851 Re Giovanni IV detto il Lettore (La sua collezione personale di libri,
donata alla Biblioteca Popolare di Palermo alla sua morte, ne triplicò il numero
dei volumi, già notevole) muore in un incidente con la carrozza; gli succede il
figlio Martino VII vedovo inconsolabile dal 1836, e per questo visto con grande
simpatia dal popolo Siciliano; Uomo molto alla mano, intelligente e pio,
nonostante il lutto non si è isolato dal mondo ma anzi si è dedicato anima e
corpo ai suoi doveri inclusa la crescita di suo figlio; Ma il Duca di Calabria
si era dimostrato un ribelle, e nel 1845 aveva sposato la coeatanea Elisabetta
di Sassonia, in una maniera che aveva causato una crisi fra Sassonia, Sardegna
(Era promessa al Duca di Genova) e Sicilia, sventata dalla mediazione Asburgica;
Dall'unione nasceranno solo figlie femmine fra cui l'erede Rosalia, Marchesa di
Cosenza. Il Regno di Martino VII detto il Nero per il colore del lutto che lo
contraddistingue si caratterizzerà per il ritorno al potere dei Conservatori
moderati nel 1856 guidati dal Conte Michele Amari di Sant'Adriano, i quali
ridurranno le disuguaglianze sociali e metteranno un freno alle politiche
anticlericali del Governo Settimo; nel 1867 Rosalia di Borbone-Sicilia, Duchessa
di Calabria sposa il figlio cadetto del Re di Sardegna Vittorio Emanuele II,
Amedeo, duca d'Aosta dal quale nascerà l'erede Amedeo. Nel 1876 dopo vent'anni
di governo conservatore, tornano al governo i liberali moderati, con Emanuele
Notarbartolo, Marchese di San Giovanni. Sotto di lui proseguono le esperienze
coloniali, con l'acquisto di Gibuti della Somalia e della Baia di Assab ed
emergono per la prima volta le attività delle grandi organizzazioni criminali,
la Mafia siciliana, la Ndrangheta calabrese e l'Opale Nero tunisino;Nel 1887
Amedeo di Aosta-Sicilia, Marchese di Cosenza, sposa Eulalia di
Borbone-Portogallo, da cui nascono molti figli fra i qual, nel 1890, l'erede al
trono Federico, Conte di Messina . Nel 1893 Emanuele Notarbartolo scampa ad un
assassinio per ordine di don Vito Cascio Ferro; Re Martino VII, gia malato,
proclama lo stato d'emergenza, e scatena una vera guerra contro le tre
organizzazioni, a centinaia devono fuggire latitanti negli Stati Uniti o essere
condannati al carcere duro sull'Isola del Diavolo in Sicilia Nova. Nel 1896
Martino VII muore e Federico XI, detto il Ribelle, abdica il giorno dopo a
favore di Rosalia II vedova dal 1890. Intanto, sono nati nuovi partiti in
Sicilia, nel 1891 il Partito dei Lavoratori Siciliani, fondato da Giuseppe de
Felice Giuffrida, nel 1895 il Partito Cristiano-Sociale da un giovane sacerdote,
Luigi Sturzo. Nel 1896 i Conservatori tornano al potere con Francesco Crispi il
quale pone con successo il protettorato sull'Etiopia (senza conquistarla); nel
1903, il Primate di Sicilia, Mariano Rampolla del Tindaro è eletto Papa col nome
di Leone XIV (non essendoci alcuna inimicizia con l'Imperatore Mitteleuropeo)
nel 1906, dopo la dura repressione dei moti operai a Palermo, deplorata dalla
Regina, tornano al governo i Liberali, con il giurista cosentino Ambrogio
Arabia, che inserisce il suffragio universale maschile, la scuola dell'obbligo,
la tutela del diritto di sciopero e porta a 12 le ore massime di lavoro al
giorno. Nel 1909 un terremoto devasta Messina, ma il Ponte di Leonardo regge
l'urto con pochissimi danni, dimostrando una volta di più il genio del da Vinci.
Nel 1910 Federico d'Aosta-Sicili, ora duca di Calabria sposa l'Infanta di Spagna
Agnese Maria d'Asburgo Lorena, dal quale avrà l'erede Amedeo nel 1914. Quando
nel 1914 scoppia la prima Guerra Mondiale d'accordo con la regina e con la
maggioranza dell'opinione pubblica siciliana Arabia tiene la sicilia fuori dalla
guerra, ma nel 1916 la guerra sottomarina indiscriminata della Francia nel
mediterraneo permette all'interventista Vittorio Emanuele Orlando, Conservatore,
di andare al governo e convincere la Regina Rosalia II ad assentire all'ingresso
in guerra. La flotta Siciliana distrugge la flotta Francese presso l'isola della
Maddalena e la II Armata Siciliana conquista il Chad con l'aiuto Anglo-Italiano.
Al termine della guerra, che vede i Balcani, Grecia esclusa annessa dall'Impero
Federale Mitteleutopeo, e parte della Francia, con la Corsica annessa dai Savoia
e alla Confederazione Italiana, la Sicilia ottiene mandati su molte colonie
francesi, mentre in Russia nasce l'Unione Sovietica mentre la Scandinavia
diventa una repubblica federale. La Spagna, inizialmente alleata con la Francia,
poi entrata in guerra contro ottiene ben poco, e li nasce il mito della vittoria
mutilata.
Nel 1920 muore la Regina Rosalia II la Buona, le succede il figlio Amedeo I
Alla fine della guerra vittoriosa, e visti i guadagni, Orlando resta al governo
fino al 1931, anno in cui la sua incapacità di risolvere i problemi della crisi
economica causa la vittoria del Partito dei Lavoratori Siciliani guidati da
Fausto Gullo. Gullo è l'unico ad opporsi, durante la conferenza di Lione alla
politica di appeasement a tutti i costi con Francia, Spagna e Scandinavia,
portata avanti dal cancelliere Mitteleuropeo von Papen, dal Premier Britannico
Neville Chamberlain e dal Ministro-Presidente della Confederazione Italiana
Benedetto Croce. Nel 1934 Amedeo di Aosta-Sicilia Duca di Calabria sposa Maria
Francesca di Savoia dalla quale avrà l'erede Federico nel 1940. Nel 1939 scoppia
la seconda Guerra mondiale che vede Spagna (compresa di nuova Spagna),
Scandinavia, Francia e Giappone alleate contro Mitteleuropa, Italia, Regno
Unito, Sicilia e Unione Sovietica (dopo, anche con gli Stati Uniti). La flotta
Siciliana ancora una volta fa a pezzi quella spagnola, e l'aviazione Siciliana
protegge il regno dai bombardamenti nazi-fascisti. Nonostante l'occupazione
dell'Itali e quindi l'invasione della Calabria e l'assedio di Reggio, l'esercito
Siculo, guidato dal Generale Salvatore Giuliano, riesce ad impedire lo sbarco
Nazista in Sicilia, e libera la Calabria nel 1944 La Sicilia è membro fondatore
dell'Onu ed ottiene un seggio permanente nel consiglio di sicurezza. Nel 1946 il
Partito Cristiano-Sociale Siciliano guidato da Mario Scelba (che ha candidato
nelle sue file il Maresciallo Giuliano ed è alleato coi Liberali di Andrea
Finocchiaro Aprile) vince le elezioni e allinea la Sicilia con l'occidente; Nel
1951, vista l'efficiente ricostruzione e il recupero dell'economia (e l'ottima
prestazione ai Mondiali Messicani di calcio, 4° posto) il Governo Scelba è
confermato, ma nel 1956 Scelba decide di partecipare, con Inghilterra e
Mitteleuropa alla sciagurata spedizione di Suez; il fallimento causa la
sconfitta alle elezioni, e la vittoria va ad Amedeo Burghiba, Laburista berbero,
che sospende la partecipazione della Sicilia alla nato, ed inizia a favorire
l'indipendenza, sotto varie forme delle Colonie e dei protettorati; Sicilia Nova
resta una Regione d'oltremare Siciliana, mentre l'Eritrea resta unita alla
Sicilia in Unione Personale; Amedeo I detto il Coraggioso, per il suo
comportamento durante la guerra, muore di cancro allo stomaco nel 1961, gli
succede il figlio Federico XII.
Nel 1966 Burghiba, rieletto nel 1961 grazie alle sue riforme sociali e al
wellfare, perde le elezioni a causa delle tasse troppo alte; gli succede il
Cristiano Sociale Bernardo Mattarella, sotto il quale l'economia conosce un vero
e proprio boom, la Sicilia torna nella Nato a pieno titolo, e sotto il quale la
Sicilia conquista i giochi olimpici di Palermo nel 1968; tuttavia il suo
ministro dei trasporti e delfino Vito Ciancimino, nel 1970 è arrestato per
collusione con la Mafia, e lo scandalo avrà nefaste conseguenze sia per la
salute di Mattarella, che morirà nel 1971 (poi sarà completamente riabilitato)
sia per i Cristiano-Sociali, che perderanno le elezioni a favore del Partito dei
Lavoratori guidato da Pio La Torre, che inizierà una grandiosa lotta alle Mafie,
avvalendosi della collaborazione di un team europeo che includeva anche Carlo
Alberto dalla Chiesa; sotto di lui la Sicilia è capofila del percorso di
integrazione Europea.
Tuttavia, nel 1981 l'opposizione della Chiesa Siciliana alla riforma del
concordato che dal 1890 regolava i rapporti fra stato siciliano e chiesa, causa
la sconfitta dei Laburisti e la vittoria dei Cristiano-Sociali guidati da Sergio
Mattarella, figlio di Bernardo, e fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia nel
1980; Mattarella prosegue la politica anti-mafiosa di La Torre, e riforma il
concordato in maniera meno radicale di quanto pensato da La Torre, il quale è
purtroppo rapito ed ucciso dalla Mafia lo stesso anno; rieletto nel 1986, nel
1987 sarà il primo oratore al funerale di Federico XII cui succede il figlio
Amedeo II; nel 1991 deve affrontare le conseguenze del suo appoggio alla guerra
del Golfo, che porta al governo il Laburista Benedetto Craxi, promotore di una
difesa comune europea e della moneta unica; sotto di lui, l'economia accelera ma
il debito pubblico aumenta; travolto da uno scandalo di corruzione nel 2000
muore, sostituito da Angelo Capodicasa, sconfitto nel 2001 dal Cristiano-Sociale
Salvatore Cuffaro. Nel 2006 viene eletto Papa, alla morte di Giovanni Paolo II,
il Cardinale Arcivescovo di Palermo, Primate di Sicilia, Giuseppe Puglisi, con
il nome di Leone XV, il secondo Siciliano nel giro di un secolo; Nel 2013, muore
di tumore a soli 76 anni, dopo un intenso pontificato in cui ha epurato la
corruzione e il malaffare dalla chiesa e a continuato il percorso di dialogo
ecumenico del suo predecessore; gli succede Jorge Mario Bergoglio con il nome di
Francesco, che lo beatificherà nel 2018. Nel 2008 esplode il caso di collusione
con la Mafia di Cuffaro, che deve dimettersi, succeduto dal ministro
dell'Interno Raffaele Lombardo, che sarà sconfitto nel 2011 da Anna Finocchiaro
del Partito Laburista, prima Donna presidente del Consiglio dei Ministri
Siciliano. Nel 2022 la Sicilia ha ospitato i Campionati Mondiali di Calcio,
vinti dal Portogallo di Cristiano Ronaldo in finale contro la Francia di Kylian
Mbappé.
Se volete farmi sapere che ne pensate, scrivetemi a questo indirizzo.
.
Lasciamo ora la parola ad Alessio Mammarella:
Davvero un grande lavoro! Esso riporta sul tavolo un interessante tema ucronico, quello dell'esistenza attuale del Regno di Sicilia/Napoli/Due Sicilie o comunque di uno stato nazionale con quella fisionomia geografica. L'idea di una sopravvivenza dello stato preunitario alle vicende risorgimentali è uno dei classici del genere ucronico ed è stato affrontato già in numerose occasioni. Credo che mancasse provare a sviluppare questo tema con una divergenza medievale. Verificare se avrebbe potuto determinarsi un percorso storico tale da condurre il regno a un'esistenza indipendente e a una posizione internazionale autonoma rispetto alle principali potenze.
Io ho condotto principalmente due tentativi. Il primo era volto a far sopravvivere la dinastia normanna, e devo dire che purtroppo non sono riuscito a procedere in avanti che di una manciata di generazioni. Più successo ha avuto il secondo tentativo, basato sulla dinastia angioina. Il mio punto di partenza è stato il matrimonio di Carlo II di Napoli. Ho pensato, infatti, che il suo matrimonio con una principessa ungherese sia stato solo foriero di guai per la sua dinastia, provocando lotte e cospirazioni sanguinose. Procedo quindi a illustrarvi la mia lista di sovrani alternativi con rispettive consorti, precisando che mi sono orientato come al solito sul principio "mater semper certa est" (cambiano i matrimoni ma i rapporti madre-figlio sono quelli storici) e che solo in un paio di casi sono ricorso a personaggi puramente di fantasia (quando occorreva far emergere esponenti di rami dinastici cadetti verosimili ma non sviluppati analiticamente). Nel fare questo esperimento, alla fine sono andato a ruota libera, facendo arrivare la dinastia del Regno di Napoli (e non solo del Regno di Napoli, come vedrete a un certo punto) fino ai giorni nostri. Prendetelo quindi come un puro divertissment...
Dinastia Angioina
- Re Carlo I di Napoli
(fondatore della dinastia, invariato)
- Re
Carlo II di Napoli - figlio del precedente
Consorte: Beatrice di Borgogna (fra le varie nobildonne vissute con questo nome,
sarebbe quella nata nel 1257 e morta nel 1310)
- Re
Carlo III di Napoli - figlio dei precedenti (in HL Luigi I di
Borbone)
Consorti: Violante d'Aragona; Sancha d'Aragona (in HL le due principesse
aragonesi sposarono Roberto d'Angiò: l'alleanza matrimoniale fu un "atto dovuto"
a chiusura della Guerra del Vespro e quindi anche in questa TL dovrebbe esserci
il matrimonio tra queste principesse e colui che in questa Tl sostituisce il
Roberto d'Angiò storico)
- Re
Carlo IV di Napoli - figlio dei precedenti (in HL Filippo di
Borgogna)
Consorte: Giovanna d'Alvernia (in questa prima fase della storia della dinastia
i matrimoni "francesi" sono probabili perché gli Angiò fanno vita cavalleresca
in ambito francese, partecipando ad avventure militari in oriente ed alla Guerra
dei Cent'Anni)
- Re
Carlo V di Napoli - figlio dei precedenti (in HL Filippo I di
Borgogna)
Consorte: nessuna (muore giovane a causa di una caduta da cavallo)
- Re
Filippo I di Napoli - cugino del precedente (in HL Filippo II di
Taranto)
Consorte: Beatrice d'Arborea (la maggiore solidità del regno, dovuta all'assenza
della guerra con il ramo ungherese, consente al sovrano di insidiare le
posizioni dei nemici Aragonesi in Sardegna e il matrimonio è una scelta decisa
in tale direzione)
- Re
Filippo II di Napoli - figlio dei precedenti (in HL Guglielmo I di
Narbona)
Consorte: Taddea d'Este (unica figlia di suo padre, Taddea poteva essere
l'occasione per interferire nella successione dei domini estensi - l'ipotesi
ucronica che farei in questo caso è che in questa TL Filippo II potrebbe agire
in modo da determinare una anticipata la devoluzione di Ferrara allo Stato
Pontificio, ottenendo magari in cambio Benevento, grazie alla quale avrebbe
potuto riesumare l'antico titolo ducale longobardo da attribuire magari
all'erede al trono)
- Re
Filippo III di Napoli - figlio dei precedenti (in HL Francesco III Da
Carrara)
Consorte: Elisabetta di Baviera-Landshut (mi sembrava opportuno introdurre anche
una regina tedesca, la precedente regina, appartenente a una famiglia con
collegamenti tedeschi, avrebbe potuto favorire questo orientamento)
-
Regina Maria I di Napoli - figlia dei precedenti (in HL Elisabetta di
Brandeburgo)
Consorte: Pietro di Cagliari (inventato, ma verosimilmente discendente da un
altro figlio di Beatrice d'Arborea con lo stesso nome - marito e moglie non si
pestano i piedi a vicenda poiché Pietro ottiene di portare avanti la guerra
contro gli Aragonesi nella sua Sardegna, mentre Maria regna a Napoli)
-
Regina Giovanna I di Napoli - figlia dei precedenti (in HL Maddalena
di Brieg)
Consorte: Tommaso Paleologo (in questa TL il Regno di Napoli è più forte e
probabilmente è riuscito a mantenere il controllo di vari territori in Grecia.
L'avvicinamento tra le due dinastie, negli ultimi decenni di Costantinopoli in
mano cristiana, avrebbe potuto produrre un'unione del genere)
Dinastia Paleologa
- Imperatore Costantino XII -
figlio dei precedenti (in HL Giovanni II di Opole)
Consorte: Margherita di Lorena
Il nome Costantino viene scelto appositamente per rimarcare la continuità con
l'eroico Costantino XI perito a Costantinopoli durante la caduta della città
nelle mani dei turchi.
- Cesare - figlio dei precedenti (in HL
Carlo IV d'Aleçon)
Consorte: Clarice de' Medici
Cesare muore relativamente giovane nel corso delle Guerre d'Italia e suo padre
gli sopravvive - proprio per questo il nome Cesare non sarà più usato perché
considerato sfortunato.
- Imperatore Costantino XIII - figlio dei
precedenti (in HL Piero Strozzi)
Consorte: Vittoria Farnese (importante questo matrimonio perché premia la
famiglia dei Farnese, allora emergente, cambiandone l'orientamento politico a
sfavore della Spagna)
Nota Geopolitica - Le Guerre d'Italia
Nei primi secoli, la divergenza storica interna alla dinastia
angioina non determina grandi cambiamenti: semplicemente gli Angiò evitano di
scannarsi a vicenda e di perdere malamente il loro regno a favore degli
Aragonesi. Anzi, in questa TL incalzano i loro storici nemici in Sardegna e
probabilmente anche in Sicilia (immagino per esempio un tentativo di sostenere
una rivolta in Sicilia a favore di Federico de Luna, con successiva invasione e
annessione dell'isola). Questi eventi locali avrebbero avuto però una notevole
influenza sulle successive Guerre d'Italia. In HL a scatenarle fu la Francia,
proprio per ottenere il controllo di Napoli. In questo caso la ragione
scatenante dovrebbe essere Milano, in alternativa a dare inizio alle danze
dovrebbe essere proprio il nuovo regno spagnolo unificato, deciso a recuperare
Sicilia e Sardegna.
I rapporti di forze in questa TL sono diversi: al posto del Regno di Napoli in
mano aragonese c'è il ricostituito Impero Romano d'Oriente, padrone del Tirreno
e con vari avamposti anche in oriente (con meno sussulti dinastici vari
avamposti stabiliti dagli angioini in Albania e Grecia sarebbero potuti
sopravvivere all'avanzata ottomana). Credo quindi che il conflitto avrebbe avuto
un esito finale diverso.
Pensando al 1559 (anno di riferimento per la fine delle Guerre d'Italia), ho
pensato a uno scambio di territori che avrebbe potuto sistemare le questioni
pendenti tra gli stati "vincitori". Non vi sfugga che i Re di Napoli erano anche
sovrani della Provenza e che, senza collasso della dinastia, tali sarebbero
rimasti. Considerando però l'interesse della Francia per tale regione, prima o
poi una cessione sarebbe dovuta avvenire, anche perché la Provenza si trovava al
di fuori dell'orizzonte geopolitico mediterraneo dell'Impero Romano d'Oriente.
Quest'ultimo aveva, casomai, interesse ad acquisire i domini veneziani nell'Egeo
(prima di tutto Creta). Ho pensato allora a questo scambio: Provenza alla
Francia, porzione egea dello Stato da Mar all'Impero Romano d'Oriente... Ducato
di Milano alla Repubblica di Venezia. Uno scambio del genere avrebbe determinato
la nascita anticipata del "Lombardo-Veneto" (seppure in forma di repubblica
mercantile) che avrebbe le potenzialità, in questa TL, per essere uno stato
molto ricco. Anche Mantova potrebbe farne parte poiché i Gonzaga, tipicamente
filo-imperiali, sarebbero stati tra gli sconfitti delle Guerre d'Italia e
avrebbero potuto quindi essere espropriati dei loro domini.
-
Imperatore Paolo I - figlio dei precedenti (in HL Francesco Maria
Della Rovere)
Consorte: Margherita di Valois; (Paolo, che porta il nome di un Papa per
sottolineare la vicinanza tra Roma e Napoli, si trova a che fare con la bizzosa
Margot di Francia, tenta invano di far annullare il matrimonio, che non gli ha
fruttato alcun erede).
-
Imperatore Costantino XIV - cugino del precedente (nipote di un
fratello del Piero Strozzi storico)
Consorte: Isabella di Savoia
-
Imperatore Francesco I - figlio dei precedenti (in HL Francesco I
d'Este)
Consorte: Margherita de' Medici
-
Imperatore Costantino XV - figlio dei precedenti (in HL Ranuccio II
Farnese)
Consorti: Isabella d'Este, Maria d'Este (in questo punto l'ucronia si concilia
con la storia reale perché questo matrimonio è realmente avvenuto. Le uniche
differenze in questo caso sono il nome dello sposo e la sua posizione politica
ben più prestigiosa).
-
Imperatore Francesco II - figlio del precedente (in HL Francesco
Farnese)
Consorte: Teresa Cunegonda di Polonia (in HL, Francesco Farnese risposò la
vedova del fratello, per mere ragioni economiche, ma da lei non ebbe figli; in
questo caso avrebbe la possibilità di un matrimonio normale con una fanciulla di
sangue reale. In HL Teresa Cunegonda sposò l'Elettore di Baviera, ma
l'Imperatore Romano sarebbe un pretendente più prestigioso).
-
Imperatore Costantino XVI - figlio dei precedenti (in HL Carlo
Alberto di Baviera)
Consorte: Carlotta Aglaia di Borbone-Orleans (dopo circa un secolo dalla bizzosa
Margot, sembra possibile una nuova imperatrice francese)
Nota Geopolitica - Guerra dei Trent'Anni
e Guerra di Successione Spagnola
Nel nuovo contesto determinatosi in questa TL, la Guerra dei
Trent'Anni non avrebbe coinvolto l'Italia, considerando che quest'ultima non
sarebbe stata punto di collegamento tra la Spagna e la Germania. Don Rodrigo
sarebbe vissuto in Spagna, lasciando tranquilla la povera Lucia, e non ci
sarebbe stata la calata dei lanzichenecchi con conseguente epidemia di peste.
Lasciando perdere questi dettagli letterari, la dinamica dei combattimenti
sarebbe stata evidentemente diversa, difficile dire in che modo avrebbe influito
sul risultato complessivo. L'Impero Romano d'Oriente, diversamente dalle
precedenti Guerre d'Italia, sarebbe rimasta neutrale, impegnato a combattere la
sua guerra parallela contro l'Impero Ottomano.
Per quanto riguarda la Guerra di Successione Spagnola, sempre molto centrale
nelle nostre conversazioni sulla storia moderna, anche in questo caso non
avrebbe riguardato l'Italia se, come immaginato in precedenza, tanto Milano
quanto Napoli sarebbero state fuori dalle rivendicazioni incrociate di Asburgo e
Borbone. Un elemento di novità può essere rappresentato dalla situazione della
Baviera: Massimiliano II avrebbe avuto una nuova consorte diversa da Teresa
Cunegonda e, seppure individuare quale sarebbe stata esula da questo specifico
studio ucronico, certamente avrebbe potuto influire sulla sua scelta di campo e
sull'esito del conflitto.
Un altro aspetto interessante è quello legato a quella che conosciamo in HL come
Elisabetta Farnese. In questa TL potrebbe anche sposare Filippo V di Spagna, ma
in tal caso, essendo esponente della dinastia imperiale non spingerebbe certo
suo marito a cercare conquiste in Italia, al contrario potrebbe determinare una
riconciliazione tra due stati storicamente nemici (dal tempo di Angioini e
Aragonesi).
-
Imperatore Eraclio III - figlio dei precedenti (in HL Ercole III
d'Este)
Consorte: Maria Antonia di Borbone-Spagna
-
Imperatore Manuele III - figlio dei precedenti (in HL Vittorio
Emanuele I di Savoia)
Consorte: Maria Teresa Giuseppa d'Asburgo-Lorena
Manuele III (c'erano già stati due imperatori romani con questo nome) anche in
questa TL potrebbe essere chiamato "tenacissimo" ed essere un inflessibile
rivale di Napoleone. Chiaramente durante la tempesta napoleonica il processo di
riconquista dell'oriente sarebbe stato interrotto.
-
Imperatore Francesco III - fratello del precedente (in HL Carlo
Felice di Savoia)
Consorte: Maria Anna Vittoria di Braganza
-
Manuele - figlio dei precedenti (in HL Pietro Carlo di
Borbone-Spagna)
Consorte: Maria Teresa di Braganza
-
Imperatore Francesco IV - figlio dei precedenti (in HL Sebastiano di
Borbone-Spagna)
Consorte: Giuseppina di Baden
Sotto il suo lungo regno avrebbe avuto luogo (se non cominciata già sotto i
sovrani precedenti) la definitiva liberazione dei territori balcanici
dall'Impero Ottomano. Da capire se i territori sarebbero stati tutti annessi
all'Impero d'Oriente o se sarebbero comunque sorti dei regni balcanici
indipendenti. Probabilmente ci sarebbe stata una rivalità di influenze con la
Russia (da una parte l'influenza dell'Impero d'Oriente e una forma balcanica di
uniatismo, dall'altra l'influenza russa e delle chiese ortodosse tradizionali
slave).
-
Imperatore Costantino XVII - figlio dei precedenti (in HL Leopoldo di
Hohenzollern)
Consorte: Margherita d'Orléans
-
Imperatore Francesco V - figlio dei precedenti (in HL Adam Ludvik
Czartoryski)
Consorte: Elena del Montenegro
-
Imperatore Costantino XVIII - figlio dei precedenti (in HL Umberto di
Savoia)
Consorte: Maria Josè del Belgio
-
Imperatrice Maria - figlia dei precedenti (in HL Maria Pia di Savoia)
Consorte: Alessandro Karageorgevic
Maria diventa erede al trono imperiale a seguito della rinuncia del fratello
Francesco, che abbandona la famiglia reale per sposare la famosa attrice Sofia
Costanza Villani Scicolone.
La politica di questo ipotetico stato credo sia molto interessante da immaginare soprattutto nel corso del XIX e XX secolo, perché la sua presenza certamente modificherebbe gli equilibri del potere continentale, voi che ne dite?
.
Interviene per primo Findarato *Windorātos Anàrion:
Una domanda: molti dei Re di Napoli/Sicilia/Due Sicilie hanno il titolo di imperatore/trice: significa soltanto che i Sovrani citati sono eredi di quelli di Costantinopoli e/o detentori del titolo di Imperatore Romano, o significa che lo Stivale è stato in qualche momento della Storia assimilato all’Impero Romano (d’Oriente se proprio vogliamo distinguerlo), e quindi, dopo la Caduta di Costantinopoli, l’Imperatore semplicemente si sposta a Napoli, rendendola la Capitale dell’Impero Romano fino ad oggi?
Nel secondo caso, immagino che ci sarebbe qualche tensione con lo Stato Pontificio a nord, e solo l’alleanza con la Russia zarista possa garantirne l’esistenza: il Papà sicuramente sarebbe protetto dalle solite Francia, Spagna e Austria, a Napoli avrebbe dovuto concedere a Pietroburgo una spartizione dei Balcani per lo mano in sfere di influenza, ma Costantinopoli e gli Stretti sotto controllo diretto zarista...
.
Alessio gli spiega:
Quello che ho provato a immaginare è la prima delle due eventualità: uno degli ultimi paleologi, già provvisoriamente parcheggiato a Roma sotto la protezione papale, sposa l'ultima degli angioini che regna su Napoli, e questa operazione consente al regno (in questa TL già esteso anche a Sardegna, Albania e parte della Grecia, grazie al diverso esito delle guerre contro gli aragonesi) di proporsi come un rifondato Impero Romano d'Oriente.
A livello geopolitico, questo mutamento determina una politica estera orientata verso il Levante e il contrasto contro i turchi, condividendo questo orientamento con Venezia. Per quanto riguarda i rapporti con le altre potenze, la politica è invece difensiva, per esempio nei confronti di una Spagna interessata a rivendicare Sicilia e Sardegna (a Napoli, in questa TL, non sono mai arrivati). Quanto al rapporto con la Russia, io lo considero tutt'altro che collaborativo: a Napoli il mito della "Terza Roma" sarebbe considerato offensivo così come a Mosca si punterebbe il dito contro la matrice cattolica del nuovo Impero d'Oriente e la sua vicinanza al Papato. Ecco perché ho provato a immaginare una sorta di uniatismo balcanico come strumento di avvicinamento delle popolazioni locali all'impero napoletano, mentre invece la Russia avrebbe sostenuto le chiese ortodosse tradizionali. Chiaramente è tutto un campo da esplorare...
In generale, ho provato a seguire questa linea per evitare un Regno di Napoli "potente" che si orienta verso la supremazia sull'intera penisola, come pure realmente accaduto durante il breve regno di Ladislao di Durazzo. Volevo sperimentare qualcosa di diverso da un regno suditaliano che unisce la penisola in sostituzione dello stato sabaudo. Certo, qui siamo passati da un regno suditaliano a un impero esteso tra le due penisole contigue (italiana e balcanica): l'idea che si sta consolidando in me è che forse un regno esclusivamente suditaliano non potesse sopravvivere fino ai giorni nostri, e che prima o poi avrebbe dovuto approdare all'interno di uno stato più grande: o uno stato unitario italiano, come è stato in HL o in uno stato unitario più spiccatamente mediterraneo.
.
Iacopo Maffi obietta:
L'Italia ha un problema, è sulla linea direttrice di espansione di Tre-Quattro Potenze: Germania, Francia, Spagna e Turchia. Per questo un singolo stato non può mantenersi indipendente a lungo. Forse l'unica speranza sarebbe mettersi sotto la tutela della Porta...
.
Ma Dario Carcano osserva:
Se Venezia è riuscita a restare indipendente e fino alla Rivoluzione francese, ed è sempre stata molto in grado di giocarsela (quasi) alla pari cogli Ottomani, perché non dovrebbe riuscirci Napoli?
.
E Alessio aggiunge:
Dal punto di vista delle alleanze, io ho immaginato che almeno per il XVI e XVIII secolo l'impero napoletano sarebbe stato alleato con la Francia, ciò per due motivi:
1) per motivi storici,
considerando che in questa TL la monarchia angioina è durata di più ed è stata
più stabile, quindi l'ambiente istituzionale napoletano ha legami più
consolidati con la Francia;
2) a causa della Spagna perché gli spagnoli vogliono recuperare Sardegna e
Sicilia per ragioni storiche (anche se in questa TL il loro dominio sulle due
isole è stato molto più effimero) anche nel quadro di una politica di ricerca di
un collegamento territoriale con l'Impero.
Nel XVIII secolo, lo scenario diventa più aperto perché:
1) la Spagna, cambiando
dinastia regnante, non ha più interesse a stabilire un collegamento con la
Germania;
2) quella che in HL è stata Elisabetta Farnese in questa TL fa parte della
famiglia imperiale napoletana, quindi il suo matrimonio con il Re di Spagna ha
un effetto diverso che in HL, a parer mio conduce a un avvicinamento tra i due
paesi.
Nel XIX secolo ho pensato che l'impero napoletano si sarebbe avvicinato anche all'Austria, per l'atmosfera di unione tra tutte le potenze contro la Francia napoleonica, ma trovo poi complicato capire come potrebbe essere la politica balcanica ottocentesca con un attore in più interessato alla disgregazione dell'Impero Ottomano.
.
Se volete farmi sapere che ne pensate, scrivetemi a questo indirizzo.