I Filistei eterni
di Lord Wilmore
dedicata alla memoria di Enrica Soldavini
La bandiera del Regno di Filistea
Tutto è partito dalla domanda postaci dal francese Perchè No?:
Mi piacerebbe tanto sapere quale sarebbe la storia del regno (o più semplicemente del popolo) filisteo nella storia. Fondano dei porti importanti? Come si comportano sotto gli Assiri, i Babilonesi, i Persiani e Alessandro Magno? Quali rapporti con i Seleucidi e i Lagidi? Potrebbero fondare uno Stato cuscinetto che impedirebbe le guerre siriane tra le due dinastie? E in che rapporto sono con Roma? Quando entrano a far parte dell'impero? Si ribellano contro Nerone, Adriano eccetera? Se Vespasiano non si copre di gloria durante la guerra in Giudea, diventa lo stesso imperatore?
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Ed ecco la cronologia proposta da Lord Wilmore:
1270 a.C.: catastrofica eruzione del vulcano sottomarino Marsili, scoperto nel 1925 e così battezzato in onore dello scienziato italiano Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730). Con i suoi 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza, pari a 2100 chilometri quadrati di superficie, il Marsili rappresenta uno dei vulcani più estesi d'Europa, e si eleva per circa 3000 metri dal fondo marino, raggiungendo alla sommità la quota di 450 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno. La sua violentissima eruzione esplosiva provoca un'onda di tsunami alta tra i 50 e i 100 metri che investe tutte le coste del Mediterraneo Occidentale. Particolarmente colpita è la Sardegna, su cui ha fine la grande civiltà nuragica. Il disastro, che finirà per dare vita sia alla leggenda di Atlantide che ad alcune delle bibliche piaghe d'Egitto, costringe all'emigrazione gli abitanti delle coste del Mediterraneo Occidentale che si mettono in mare tutti assieme ed investono con successive ondate le fiorenti civiltà del Mediterraneo Orientalr. Sono questi i "Popoli del Mare" di cui parlano i coevi documenti egiziani; essi metteranno in crisi o addirittura distruggeranno gli imperi dell'Età del Bronzo, portandoli ad una fine tragica.
1200 a.C.: gli attacchi dei Popoli del Mare contro l'isola di Creta portano al tramonto definitivo della civiltà minoica e costringono alcune tribù cretesi all'emigrazione. Una di queste è la tribù dei Filistei, chiamati Peleset nei documenti egiziani, che cercano una nuova patria nell'area del Delta del Nilo. Caratteristico dei Filistei è l'elmo piumato di origine minoica.
1176 a.C.: nell'anno ottavo del regno del Faraone Ramses III (1184-1153 a.C.) i Popoli del Mare danno l'assalto al Nuovo Regno Egiziano: i Filistei, alleatisi con le tribù dei Lukka (Lici), Tursha (Etruschi), Shekelesh (Siculi) e Danuna (i Danai omerici), tentano di conquistare il Basso Egitto. Ramses III però si fa trovare pronto: i suoi carri fermano l'avanzata degli invasori nel Sinai, mentre le flotte avversarie sono distrutte dopo essere penetrate nel dedalo di canali del delta del Nilo. I Filistei sono costretti ad insediarsi sulle coste meridionali della Terra di Canaan, dove fondano cinque grandi città: Ascalona, Asdod, Ekron, Gat e Gaza. I sovrani delle città portano il titolo di "Seren", probabilmente in relazione linguistica con il greco "tyrannos". I Filistei parlano una lingua indoeuropea affine al cretese e adorano come dio nazionale Dagon, il padre di Baal, detto anche Baal Zebûl, "il Signore della Soglia" (dell'Aldilà). Tale nome è sprezzantemente storpiato nella Bibbia, diventando Baal Zebub, "il signore delle mosche", da cui deriva il nome di Belzebù.
1160-1100 a.C.: i Filistei combattono lotte secolari contro le Tribù d'Israele, che si sono insediate nella Terra di Canaan guidate dal biblico Giosuè. Nel corso del XII secolo a.C. essi riescono ad avere la meglio sulle popolazioni cananee ed israelite grazie all'uso di armi in ferro, dato che i loro nemici si trovano ancora nell'età del bronzo. La Bibbia conserva memoria di questo periodo di predominio politico ed economico, reso possibile dalla superiorità tecnologica: « Allora non si trovava un fabbro in tutto il paese d'Israele perché - dicevano i Filistei - gli Ebrei non fabbrichino spade o lance. Così gli Israeliti dovevano sempre scendere dai Filistei per affilare chi il vomere, chi la zappa, chi la scure o la falce » (1 Samuele 13, 19-20).
1100 a.C.: un'opera letteraria egiziana, il cosiddetto "Insegnamento di Anememope", documenta la presenza dei "Peleset" (i Filistei) sulla costa palestinese, nei luoghi che la Bibbia descrive come abitati dai Filistei.
1100-1050 a.C.: leggendarie imprese di Sansone, Giudice di Israele, contro le città-stato filistee ("Muoia Sansone con tutti i Filistei": Giudici 16, 30). Dopo la sua morte i Filistei sconfiggono gli Israeliti nella Battaglia di Eben-ezer e catturano l'Arca dell'Alleanza; il nuovo Giudice Samuele però li sconfigge nuovamente nella stessa località, la cui ubicazione è oggi ignota, e riconquista trionfalmente l'Arca, innalzando colà una stele votiva (Eben-ezer significa "Pietra del Soccorso").
1047 a.C.: angariate dai Filistei, le Tribù d'Israele chiedono a gran voce al Giudice Samuele che questi unga per loro un re, e la scelta cade su Saul, della tribù di Beniamino.
1010 a.C.: perseguitato da Saul, Davide si stabilisce presso i Filistei e si mette al servizio di Achish, re di Gat.
1007 a.C.: Saul è sconfitto dai Filistei nella Battaglia di Gelboe, e si suicida per non cadere vivo nelle loro mani (1 Samuele 31, 4). Gli succede il genero Davide.
1005-985 a.C.: vittoriose campagne di Davide contro Ammoniti, Moabiti, Amaleciti ed Aramei. Davide sconfigge anche le cinque città dei Filistei e le rende sue tributarie.
1001 a.C.: Uria l'Ittita, generale al servizio di Re Davide, viene avvisato dai Filistei che il sovrano vuole farlo uccidere per prendere in moglie la sua bellissima sposa Betsabea, ed allora fugge in tempo, portando con sé la moglie. In tal modo Davide non pecca facendo uccidere Uria a tradimento e YHWH non ha motivo per punirlo con la ribellione del figlio Assalonne. Anche Salomone non nasce. Uria dal canto suo si rifugia a Karkemish, in Siria, dove sconfigge i rivali nel corso di una guerra di successione e si fa incoronare re di un regno neoittita esteso a quella che per noi è la Siria, e da qui in poi sarà chiamata Eteia.
970 a.C.: alla morte di Davide scoppia uno scontro dinastico tra Adonia ed Assalonne, figli del grande Re. La Battaglia di Ai finisce in un sostanziale pareggio, cosicché Assalonne si fa incoronare Re d'Israele a Betel, governando sul nord del paese, mentre Adonia si fa incoronare a Gerusalemme e fonda il Regno di Giuda. Lo scisma politico è così avvenuto con una generazione di anticipo, però i due regni saranno retti da due dinastie davidiche. I Filistei restano tributari del Regno di Giuda.
965 a.C: Adonia sposa la figlia del faraone Siamon, della XXI dinastia.
950 a.C.: i re di Israele e di Giuda, rivali tra di loro, costruiscono ciascuno un proprio Tempio, rispettivamente a Betel e a Gerusalemme; Assalonne ottiene dal suo alleato Re Hiram di Tiro il legno di cedro per costruire il Tempio Settentrionale, più splendido e decorato, ma Adonia può porre nel Tempio Meridionale l'Arca dell'Alleanza di Mosè. Assalonne allora fa esporre nel suo Tempio un vitello d'oro, imponendo agli Israeliti di adorarlo, e scegliendo sacerdoti che non appartengono alla tribù di Levi. Per questo Assalonne viene duramente contestato dal profeta Achia di Silo.
930 a.C.: il Faraone Sheshonk invade il Regno di Giuda rendendolo tributario. Il vecchio Adonia non regge il colpo della sconfitta e muore; gli succede il figlio Abia. Anche la Pentapoli Filistea diventa tributaria dell'Egitto.
920 a.C.: approfittando dell'indebolimento dei due regni israelitici, il re di Gaza sottomette le altre quattro città stato filistee e fonda il Primo Regno di Filistea, nominalmente vassallo dell'Egitto.
885-874 a.C.: regno di Omri, re d'Israele discendente da Assalonne. Egli fonda Samaria, la nuova capitale del regno, posta su un'altura di duecento metri, e considerata pressoché inespugnabile.
870-849 a.C.: regno di Giosafat, re di Giuda discendente di Adonia. Fallita spedizione commerciale verso l'Arabia a causa del naufragio della flotta nel porto di Esion-Gheber (presso l'attuale Aqaba).
860 a.C.: Acab, figlio di Omri, sotto l'influsso della moglie Gezabele, figlia del re dei Filistei, si converte al culto idolatrico di Dagon e perseguita il profeta Elia. Questi profetizza ad Acab che morirà in battaglia e che Gezabele sarà divorata dai cani, profezie che puntualmente si avvereranno.
854 a.C.: l'imperatore assiro Salmanassar II sconfigge a Carcar Achab, Giosafat ed il re di Filistea. In seguito Achab si allea con Giosafat contro la Filistea, ma nella battaglia di Ramot del Galaad Achab è colpito da una freccia filistea e muore.
851 a.C.: Elia scompare, secondo la tradizione rapito in cielo da un carro di fuoco, ed Eliseo gli subentra nella profezia. Gli sono attribuiti numerosi miracoli, tra cui la guarigione di Naaman, generale del re di Filistea.
843-796 a.C.: regno del sovrano Filisteo Azazel, il cui nome sarà poi attribuito a un demonio, che sconfigge il regno di Giuda e gli Idumei e li sottopone al suo protettorato. Massimo splendore del Primo Regno di Filistea.
Statua in pietra raffigurante Achish, semimitico re di Gat (immagine creata con openart.ai)
843-838 a.C.: regno di Atalia, figlia di Acab e Gezabele, che con l'aiuto del re filisteo Azazel usurpa il regno di Giuda e stermina la casa regnante di Adonia, per timore di una restaurazione legittimista. Tuttavia Josaba, figlia del re legittimo Ioram, nasconde Ioas, il più giovane dei suoi figli, e lo tiene celato nella sua camera da letto per sei anni. Alla fine lo presenta al popolo che lo acclama re. Atalia è linciata dalla folla inferocita contro il suo malgoverno. Ioas ordina il restauro del Tempio di Adonia ma, per evitare l'invasione del re filisteo Azazel, è costretto a pagargli un pesante tributo in oro ed argento.
770 a.C.: inizia il ministero del profeta Amos, il primo dei profeti scrittori, noto per le sue terribili invettive contro l'esteriorità del culto e contro la diffusione tra gli Ebrei del politeismo filisteo.
746-732 a.C.: anarchia e decadenza politica del regno settentrionale di Israele. In breve volgere di anni si susseguono sul trono Zaccaria, Sallum, Menahem, Pekachia e Pekach. Sotto il regno di Menahem (745-737 a.C.) l'imperatore assiro Tiglat-Pileser III (745-725 a.C.), noto alla Bibbia con il nome regale di Pul, invade il Regno di Israele e pretende un tributo esorbitante (mille talenti d'argento).
747 a.C.: gli Assiri conquistano il Regno di Filistea, minacciando il Regno di Giuda.
735-716 a.C.: regno di Acaz, re di Giuda, che ha la fortuna di avere come consigliere Isaia. Questi gli fornisce la celeberrima profezia: « Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele (Dio con noi) » (Is 7, 14).
732 a.C.: si forma una lega antiassira composta da Pekach, re d'Israele, e Rezin, re di Filistea, favorita dall'Egitto che spera di riconquistare la perduta egemonia nella regione palestinese. Acaz rifiuta di prendervi parte, ed i due re attaccano uniti Gerusalemme per insediarvi un re a loro favorevole. Questa guerra passerà alla storia con il nome di « guerra filisteo-efraimita ». Acaz, saggiamente consigliato da Isaia, chiede aiuto a Tiglat-Pileser III, che interviene prontamente, sbaraglia i due eserciti coalizzati e riceve l'atto di sottomissione di Acaz. Di ciò è rimasta testimonianza nelle tavolette assire ritrovate a Nimrud.
722 a.C.: il sovrano assiro Sargon II conquista Betel, distrugge il Tempio di Assalonne compiendo la profezia di Isaia e annette il Regno di Israele. Fine della dinastia davidica settentrionale. Buona parte delle Dieci Tribù Settentrionali è deportata in Assiria, secondo il costume dei vincitori.
701 a.C.: il Regno di Giuda deve subire una nuova invasione degli Assiri guidati da Sennacherib (705-681 a.C.), la cui campagna è documentata dal cosiddetto "prisma di Taylor". Dopo aver domato la ribellione della Filistea ed aver conquistato la piazzaforte di Gaza, l'imperatore assedia Gerusalemme. Ezechia sarebbe disponibile alla resa, ma Isaia lo sprona a resistere, ed una terribile pestilenza scoppia tra le file degli assedianti, costringendoli a tornare in patria.
686-642 a.C.: lunghissimo regno di Manasse, il più empio tra i re di Giuda, il quale permette addirittura che il Tempio di Adonia sia profanato con un altare in onore della divinità filistea Dagon. Isaia, che ha avuto il coraggio di denunciare l'idolatria del re, è condannato a morte e segato in due con una sega di legno.
640-609 a.C.: illuminato regno di Giosia, il più grande tra i re di Giuda discendenti di Adonia, che sale al trono a soli otto anni.
623 a.C.: durante il restauro del Tempio di Gerusalemme, il sommo sacerdote Elkia rinviene il testo del Deuteronomio, scritto sotto il regno di Adonia e nascosto per sottrarlo alla profanazione degli idolatri ed alle spoliazioni subite dalla città da parte degli arroganti sovrani mesopotamici. Dopo averlo letto il re si straccia le vesti per il dolore di essersi allontanato da quella legge, promuove una grandiosa riforma religiosa che sradica quasi del tutto il politeismo filisteo dal regno di Giuda, e rinnova l'alleanza mosaica tra Dio ed il popolo d'Israele. Anche il vitello d'oro del santuario di Betel è definitivamente distrutto.
609 a.C.: Giosia muore in battaglia contro Necao II, faraone d'Egitto, presso Megiddo (da cui il celebre nome di Armageddon, la « montagna di Megiddo » che nell'Apocalisse diverrà sinonimo dello scontro escatologico tra Bene e Male alla fine dei tempi). L'impero assiro crolla definitivamente, e sulle sue ceneri sorge il potente impero neobabilonese. I Filistei ne approfittano per rendersi indipendenti (Secondo Regno Filisteo).
598 a.C.: il regno di Giuda viene invaso da Nabucodonosor II, re di Babilonia. Gerusalemme è assediata mentre Ioiakim è sul suo letto di morte; gli succede il figlio Ioiakin. Il 16 marzo 597 a.C. Gerusalemme cade ma Nabucodonosor II si mostra clemente: deporta a Babilonia i notabili fra cui lo stesso Ioiakin e depreda il Tempio, ma non rade al suolo la città e pone la corona sul capo di Mattania, fratello di Ioiakim, cui cambia il nome in Sedecia. Anche in Filistea Nabucodonosor II impone un suo fantoccio, che però volterà gabbana per riavvicinarsi all'Egitto.
587 a.C.: Sedecia, attaccato dai Filistei, decide di dar retta agli ammonimenti del profeta Geremia, di non allearsi con il faraone Psammetico II (XXVI dinastia), e di chiedere aiuto a Nabucodonosor II. Questi assedia Gaza per due anni e infine la espugna, deportando molti Filistei a Babilonia. Il Regno di Giuda invece sopravvive, pur sotto la pesante tutela babilonese, e con esso il Tempio di Adonia. Il profeta Ezechiele non sarà la guida morale dei deportati a Babilonia, ma eserciterà il suo ministero in Israele; la grandiosa visione iniziale della sua missione ha luogo sul Giordano e non presso il Kebar, canale artificiale che congiunge il Tigri e l'Eufrate.
577 a.C.: morte di Sedecia, gli succede il figlio Godolia (« JHWH è grande »), praticamente governatore della Giudea per conto di Nabucodonosor II. Sotto il suo regno inizia la redazione definitiva del testo della Bibbia così come oggi noi la conosciamo.
542 a.C.: morte di Godolia, gli succede il figlio Zorobabele che deve contrastare l'ostilità dei Filistei rimasti in patria.
539 a.C.: conquista di Babilonia da parte di Ciro, avvenuta durante la festa orgiastica celebrata dal principe Baldassarre. Sulle ceneri dell'impero neobabilonese, del regno dei Medi e del regno di Lidia nasce l'immenso impero Persiano. L'editto di Ciro permette ai Filistei di fare rientro nella loro patria sulle coste meridionali di Canaan; Sesbassar (« adoratore del fuoco ») diventa governatore persiano della Filistea e fa ricostruire il grande Tempio di Dagon, nonostante l'opposizione di Zorobabele. Lo stesso editto permette il ritorno delle Dieci Tribù Settentrionali nella Terra di Canaan, anche se solo una parte accetta: i più preferiscono restare a vivere nelle grandi città persiane, dove spesso hanno fatto fortuna. Il mito delle Tribù Perdute non nasce.
525 a.C.: Cambise, crudele figlio di Ciro, sottomette il Regno di Giuda e l'Egitto, annettendoli come satrapie al suo impero. Il profeta Aggeo solleva gli Ebrei contro la dominazione persiana, ma è catturato e giustiziato per ordine di Dario I, genero di Ciro e successore di Cambise. Il Profeta Zaccaria invece conforta gli Ebrei sotto il giogo persiano, che perlomeno è rispettoso delle religioni dei popoli sottomessi e lascia in piedi il Tempio di Adonia.
520 a.C.: decreto di Dario I favorevole ai Filistei ed ostile agli Ebrei. Codificazione definitiva del Libro dei Proverbi di Daniele; Daniele è un sapiente extrabiblico cooptato tra i profeti di Israele, e gli viene attribuito il libro dei Proverbi perchè in questa HL Salomone non è mai esistito.
478 a.C.: Serse, figlio di Dario I noto per essere stato sconfitto dai Greci a Salamina, ripudia la regina Vasti e sposa una fanciulla filistea cui attribuisce il nome persiano di Ester (« stella »). Ester sventa la congiura del primo ministro Aman, volta a sterminare i Filistei a vantaggio degli Ebrei.
445-433 a.C.: sotto il sommo sacerdote Esdra e il governatore Neemia inizia la riorganizzazione politica e religiosa della Giudea, ora satrapia persiana, con la ricostruzione delle mura di cinta di Gerusalemme, il condono dei debiti ed il divieto del matrimonio tra gli Ebrei ed i Gentili. Viene istituita la satrapia persiana di Filistea.
358-338 a.C.: regno di Artaserse III Ocho, che deve schiacciare con la violenza le ribellioni delle satrapie periferiche dell'impero persiano. I Giudei si sollevano di nuovo e Artaserse III invia il suo generale Oloferne che promette di radere al suolo Gerusalemme e il suo Tempio. Tuttavia l'ebrea Giuditta si introduce nel suo accampamento, lo seduce, gli taglia la testa e la porta a Gerusalemme come trofeo. La morte di Artaserse III e la concessione di maggiore autonomia agli Ebrei pone fine alla rivolta.
331 a.C.: Alessandro Magno (356-323 a.C.), re di Macedonia, sconfigge definitivamente a Gaugamela l'esercito dei Persiani ed annette il loro immenso impero. Alessandro Magno è accolto con tutti gli onori dai Filistei, nei quali riconosce dei Greci purosangue. A Gaza fa innalzare un grandioso tempio a Zeus-Dagone, nome ellenizzato della divinità nazionale filistea, ma muore nel 323 a.C. Gli Ebrei attribuiscono la sua fine prematura al fatto di aver favorito i Filistei a discapito degli Ebrei. Il Tempio di Zeus-Dagone sarà ricordato come una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico.
Ricostruzione del Tempio di Zeus-Dagone nel film "Sansone e Dalila" (1949)
301 a.C.: battaglia di Ipso e sconfitta di Antigono, ultimo erede di Alessandro Magno. Lo sterminato impero di quest'ultimo è diviso tra i suoi generali, detti Diadochi (« successori »): nascono il regno di Macedonia sotto gli Antigonidi, quello d'Egitto sotto i Tolomei e quello di Eteia (HL Siria) sotto i Seleucidi. Inizialmente la Giudea e la Filistea è occupata dagli egiziani; i Filistei si ellenizzano rapidamente.
250 a.C.: l'ignoto autore del Libro del Qoelet lo attribuisce pseudoepigraficamente al patriarca Enoc, dato che Salomone in questa Timeline non è mai nato. Invece il Cantico dei Cantici è attribuito a re Davide.
198 a.C.: l'Eteia conquista la Palestina togliendola all'Egitto. La Filistea resta invece in mani egiziane.
175 a.C.: sale al trono di Eteia Antioco IV Epifane (« Colui che si manifesta con splendore »). Per finanziare le sue campagne contro i Tolomei d'Egitto egli spoglia il Tempio di Gerusalemme di tutti i suoi arredi d'oro; inoltre tenta di imporre l'ellenismo profanando il tempio con una statua di Zeus-Dagone (« l'abominio della desolazione ») e proibendo la circoncisione ed il rispetto del sabato. Come conseguenza i Giudei storpiano il suo nome in Epimane (« pazzo »).
168 a.C.: come conseguenza della persecuzione di Antioco IV scoppia una rivolta antiellenistica capeggiata dal sacerdote Mattatia, lontano discendente della casa reale di Assalonne, che trova il suo campione in suo figlio Giuda detto Maccabeo (« Martello »).
164 a.C.: Giuda Maccabeo sconfigge duramente a Bet-Zur, nell'Idumea, l'esercito eteio comandato dal generale Gorgia, nonostante esso sia rinforzato anche da molti mercenari Filistei. Giuda entra trionfalmente a Gerusalemme e riconsacra il Tempio di Adonia il 15 di Kislev, istituendo la festa di Channukah (« Dedicazione ») o festa delle luci. Giuda Maccabeo è incoronato Re di Giuda e d'Israele, ma l'incoronazione è contestata da quanti ritengono legittima solo la casa reale di Adonia.
161 a.C.: minacciato dagli Etei che vorrebbero riconquistare Gerusalemme, Giuda Maccabeo invia una richiesta d'aiuto al Senato romano: primo trattato d'amicizia tra Roma ed i Giudei.
160 a.C.: Giuda Maccabeo cade nella battaglia di Elasa, gli succede nel regno il fratello Gionata Maccabeo. I Filistei si rendono indipendenti dall'Egitto, nasce il Terzo Regno Filisteo.
152 a.C.: Alessandro Balas contende il regno di Eteia a Demetrio I Sotere, che tenta invano di stipulare un accordo con Gionata Maccabeo. Questi si allea con Alessandro, diffidente delle proposte troppo generose di Demetrio I, che invece riceve l'alleanza dei Filistei. Demetrio I è infine sconfitto ed ucciso in battaglia.
147 a.C.: Demetrio II, figlio di Demetrio I, sobillato dal generale filisteo Apollonio, rientra dall'esilio a Creta ed attacca Gionata, ma questi riprende le armi e lo sconfigge. Non va meglio al re d'Egitto Tolomeo VI Filometore, che tenta inutilmente di ricostituire l'Impero di Alessandro Magno.
143 a.C.: il generale eteo Trifone cattura Gionata Maccabeo nella battaglia di Beisan. Simone Maccabeo, fratello di Gionata, è incoronato nuovo Re di Giuda e Israele e paga un forte riscatto a Trifone per la liberazione di Gionata, che tuttavia viene ucciso a Bascama nel Galaad. Simone lo seppellisce accanto a Giuda nella tomba di famiglia a Modin, la sua città natale.
134 a.C.: Dopo l'assassinio di Simone, Giovanni Ircano, figlio di Gionata, cinge la duplice corona di Giuda e di Israele ed inizia la dinastia degli Asmonei. Ad un tempo capo religioso, civile e militare, egli amplia i suoi possedimenti grazie a fruttuose spedizioni militari e rende tributari i Filistei.
128 a.C.: distruzione del tempio di Zeus-Dagone costruito dai Filistei.
103-76 a .C.: la Giudea si trova sotto il tallone di Alessandro Ianneo, che assassina il fratello Aristobulo, assume il titolo di re e governa come un monarca crudele ed ambizioso. Sotto di lui vengono composti i due Libri dei Maccabei.
76-67 a.C.: alla morte di Alessandro Ianneo governa sua moglie Alessandra Salomè. Con lei la Giudea diventa un focolare di intrighi che favorisce l'intervento romano.
63 a.C.: Gneo Pompeo fa irruzione in oriente e conquista quella che per noi è la Siria, creando la Provincia di Eteia. Successivamente marcia verso Sud e riduce Gerusalemme a stato vassallo, imponendo il filisteo Antipatro come nuovo Re d'Israele. Infine raggiunge Gaza, dove gli vengono tributati grandissimi onori; egli allora proclama Gaza città libera.
48 a.C.: dopo l'assassinio di Pompeo da parte del re egiziano Tolomeo XIV, Antipatro passa dalla parte di Cesare ed è riconfermato nella carica. Antipatro si associa al potere i due figli, affidando a Fasael l'amministrazione della Giudea e ad Erode quella della Galilea.
37-4 a.C.: regno di Erode il Grande, rimasto unico sovrano di Giuda e d'Israele. Crudele ed ambizioso, egli fa restaurare splendidamente il Tempio di Adonia, ma ordina anche l'assassinio di tre dei suoi figli, di sua moglie e di molti tra i suoi oppositori. Gli Ebrei osservanti lo odiano per via delle sue origini filistee.
30 a.C.: Erode riesce a farsi amico Cesare Ottaviano Augusto, che ha sgominato anche lui, Antonio e Cleopatra ad Azio, ed Augusto lo riconferma al potere. La Filistea è unita alla provincia romana di Eteia (HL Siria).
7 a.C.: nasce Gesù a Betlemme di Giudea. In lui si riuniscono le due dinastie davidiche, perchè suo padre (putativo) Giuseppe discende da Adonia e sua madre Maria da Assalonne.
4 a.C.: morte di Erode il Grande, gli succede il figlio Archelao che elimina il fratello Erode Filippo, scaccia l'altro fratello Erode Antipatro e resta unico sovrano di Giuda e Israele, vassallo dei Romani.
6 d.C.: i Giudei denunciano Archelao a Cesare Augusto, che lo depone e lo esilia nelle Gallie, e pone al suo posto suo fratello Erode Antipatro. Inoltre Augusto crea la Provincia Romana di Filistea, scorporata dall'Eteia.
15 d.C.: si diffonde presso i Filistei un movimento terroristico filoellenico ed antiromano, che propugna la liberazione della Filistea dal giogo di Roma.
28 d.C.:
« Gesù giunse a una città della Filistea chiamata Asdod, vicina al terreno che
Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù
dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa
mezzogiorno. Giunse una donna filistea ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi
da bere". I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi.
Allora la donna filistea gli disse: "Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere
a me, che sono una donna filistea?" I Giudei infatti non hanno rapporti con i
Filistei. » (Giovanni 4, 5-9)
« Gesù rispose: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti
che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide
passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e
passò oltre. Invece un Filisteo, che era in viaggio, passandogli accanto lo
vide e ne ebbe compassione. » (Luca 10, 30-33)
29 d.C.:
« Mentre alcuni parlavano del Palazzo Reale di Erode Antipatro a Gerusalemme e delle belle pietre
e delle statue che lo adornavano, Gesù disse: "Verranno giorni in cui, di
tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga
distrutta." » (Luca 21, 5-6)
« Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Gaza e di Ascalona. Ed ecco, una
donna filistea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: "Pietà di me,
Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio". [...]
Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai
cagnolini". "È vero, Signore", disse la donna, "eppure i cagnolini mangiano le
briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò:
"Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri." E da quell'istante
sua figlia fu guarita. » (Matteo 15, 21-22.26-28)
30 d.C.: Gesù viene arrestato per ordine del Sinedrio. Erode Antipatro, che ha un timore superstizioso di Gesù, credendolo la reincarnazione di Giovanni Battista da lui fatto uccidere, vorrebbe liberarlo in occasione della Pasqua dei Giudei, ma il Sinedrio persuade la folla a liberare in sua vece il filisteo ribelle Barabba (per questo il Credo recita: « Patì sotto Erode Antipatro »). Gesù è messo a morte, resuscita il terzo giorno e ascende al Cielo, mentre la sua dottrina comincia a diffondersi a macchia d'olio.
39 d.C.: Erode Agrippa I, cognato di Erode Antipatro, convince Caligola a detronizzarlo, ad esiliarlo nelle Gallie e ad incoronare lui Re di Giuda e Israele. Egli perseguita i Cristiani, mentre è alleato dei Filistei.
40 d.C.: Filone di Alessandria realizza la stesura definitiva del Libro della Sapienza, l'ultimo dei Libri dell'Antico Testamento, attribuendolo pseudoepigraficamente a Re Davide, dato che Salomone in questa Timeline non è mai nato.
44 d.C.: Erode Agrippa I muore di un colpo apoplettico dopo aver fatto giustiziare l'Apostolo Giacomo il Maggiore (per i Cristiani si tratta di una punizione divina). Gli succede il figlio adolescente Erode Agrippa II sotto la reggenza della madre, la principessa nabatea Cypros.
65 d.C.: il 24 agosto è martirizzato per scuoiamento l'Apostolo San Bartolomeo, che ha evangelizzato la Filistea. Molti Filistei si convertono al nuovo culto per avversione contro gli Ebrei.
68 d.C.: approfittando della morte di Nerone e del caos in cui versa l'Impero, i Filistei si ribellano a Roma. Il generale Vespasiano è inviato a domare la rivolta. Invece i Giudei restano fedeli a Roma e a Re Erode Agrippa II. Vespasiano rientra a Roma per partecipare alla guerra dinastica che lo vedrà incoronato imperatore e lascia suo figlio Tito a portare avanti le operazioni in Filistea.
Antica rappresentazione filistea del dio Dagon
70 d.C.: Tito espugna Gaza e, nonostante avesse dato ordine di non toccare il monumentale Tempio di Zeus-Dagone, una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, esso va completamente distrutto in un incendio. La conquista di Gaza è raffigurata a Roma sull'Arco di Tito. Invece il culto nel Tempio di Gerusalemme continua indisturbato.
94 d.C: Yosef ben Matityahu (HL Flavio Giuseppe), storico di corte del re Erode Agrippa II, pubblica le sue "Antichità Giudaiche", che narrano la storia d'Israele dalla Creazione fino alla dinastia erodiana.
98 d.C.: muore Erode Agrippa II, che lascia in eredità il suo trono all'Imperatore Traiano. Questi stabilisce la Provincia di Giudea e la usa come base per la conquista dell'Arabia Petrea.
115-117 d.C.: l'imperatore Traiano tenta la conquista del Regno dei Parti, prende la capitale nemica Ctesifonte, si spinge fin sul Golfo Persico e addirittura fino a Susa, e sogna una penetrazione sino in India, ma una grande rivolta nella regione siro-palestinese fomentata dai Filistei lo costringe a fare dietrofront. Mentre ritorna a Roma è colto da apoplessia e muore; il suo successore Adriano abbandona le nuove conquiste, giudicandole indifendibili.
135 d.C.: Simone Bar Kokhba ("Figlio della Stella", perchè come Gesù la sua nascita sarebbe stata annunciata da un astro) viene riconosciuto come Messia dal Sinedrio di Gerusalemme e si proclama Re di Giuda e d'Israele. Asserragliatosi nello splendido Palazzo Reale della dinastia erodiana a Gerusalemme, quest'ultimo viene assediato dall'imperatore Adriano che, memore della distruzione del Tempio di Zeus-Dagone a Gaza, ordina di tenere le truppe lontane dal Tempio di Adonia. Dopo mesi di assedio il Palazzo Reale è espugnato dai Romani che lo smantellano finché non ne resta pietra su pietra, adempiendo la profezia pronunciata da Gesù Cristo. Gli stessi rabbini che avevano riconosciuto Simone come il Messia lo ribattezzano Bar Koshba ("Figlio della Menzogna"). Il millenario Tempio di Adonia resta comunque in piedi, centro dell'Ebraismo mondiale.
175: nella persecuzione ordinata da Marco Aurelio muore Sant'Agrippino, primo Patriarca della Chiesa Filistea la cui esistenza storica è certa.
205: Samuel bar Abba diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
229: lo storico filisteo Cassio Dione pubblica la sua "Storia di Roma" in 80 libri, oggi in parte perduta.
244-249: regno di Filippo il Filisteo, unico Imperatore Romano di etnia filistea. Secondo Eusebio di Cesarea egli era un criptocristiano.
313: con l'Editto di Milano Costantino il Grande concede libertà di culto ai Cristiani. Costruzione della Basilica del Santo Sepolcro, nonostante l'opposizione dei Giudei.
363: l'imperatore romano Giuliano l'Apostata, ultimo campione del paganesimo, fa ricostruire il Tempio di Zeus-Dagone a Gaza.
390: l'Editto di Tessalonica proclama il Cristianesimo religione di stato dell'Impero Romano. Il Tempio di Zeus-Dagone è convertito in una chiesa, oggi Basilica Patriarcale di Gaza, intitolata a San Bartolomeo. Gli Ebrei ottengono dall'imperatore Teodosio il permesso di continuare ad esercitare il loro culto nel Tempio di Gerusalemme.
448: Eutiche, Patriarca dei Filistei, predica il Monofisismo, cioè la presenza in Cristo di una sola natura, quella divina.
451: il Concilio di Calcedonia condanna come eretico il Monofisismo. Separazione tra la Chiesa Filistea e quelle di Roma e Costantinopoli.
502: Ravina II diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme; sua la redazione finale del Talmud ("Insegnamento").
552: l'imperatore bizantino Giustiniano I perseguita duramente i Monofisiti, inclusi i Filistei, ponendo le basi per la perdita delle province meridionali dell'Impero.
614: lo Shah di Persia Cosroe II Parwiz ("il Conquistatore") sconfigge i bizantini ed occupa Eteia, Giudea, Filistea ed Egitto, impossessandosi della Reliquia della Vera Croce. Gerusalemme è consegnata dai Persiani agli Ebrei, che da tempo fiancheggiano l'ostilità persiana nei confronti dei Romani. I Filistei accettano la dominazione persiana, stanchi delle persecuzioni bizantine contro il loro culto monofisita.
626: il 10 agosto l'imperatore bizantino Eraclio sbaraglia lo Shah di Persia Cosroe II nella Battaglia di Ninive, riconquista le province perdute e riporta trionfalmente a Gerusalemme la Reliquia della Vera Croce, restituita dai Persiani. Il Tempio di Gerusalemme è chiuso al culto per vendetta contro gli Ebrei, ed Eraclio pensa di trasformarlo in una chiesa.
637: Il Califfo Omar ibn al-Khattāb, secondo successore del Profeta Maometto, conquista Gerusalemme e la Filistea, strappandole definitivamente ai bizantini. Il Tempio di Gerusalemme è riconsegnato al culto degli Ebrei, in cambio delle loro preghiere per il Califfo. I Filistei accettano il dominio islamico come avevano accettato quello persiano, in opposizione alle persecuzioni di Bisanzio. Negli anni successivi metà dei Filistei si convertirà all'Islam, mentre metà resterà fedele alla Chiesa Autocefala Filistea, con centro a Gaza.
715: il Califfo omayyade al-Walīd I fa costruire davanti al Tempio di Gerusalemme la Moschea di Al-Aqsa ("la Lontana"), terzo luogo santo dell'Islam dopo la Mecca e Medina. Gaza viene ribattezzata dagli Arabi Ghazzat Hāshim, in onore di Hashim ibn Abd Manaf, bisnonno di Maometto, che secondo la tradizione islamica è morto ed è stato sepolto in tale città.
767: a Gaza nasce il grande giurista Muhammad ibn Idris al-Shafi'i (767-820), fondatore di uno dei madhhab (scuole giuridico-religiose islamiche) considerati "ortodossi" dal Sunnismo.
909: la Filistea entra a far parte del Califfato Fatimide, fondato da 'Ubaydllā Ah al-Mahdī bi-llāh, il cui nome si deve dalla presunta discendenza della dinastia da Fātima, figlia del profeta Maometto.
1009: il Califfo Fatimide al-Hākim bi-amri llāh fa distruggere la Basilica del Santo Sepolcro.
1070: il sultano dei Turchi Selgiuchidi Alp Arslan ("Leone Valoroso") strappa la Filistea e Gerusalemme ai Fatimidi.
1081: Rabbi Shlomo Yitzhaqi diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1099: i Crociati guidati da Goffredo di Buglione conquistano Gerusalemme e ne espellono Islamici ed Ebrei. Il Tempio di Gerusalemme è trasformato in una chiesa cristiana, mentre la Moschea di al-Aqsa è trasformata nella sede dell'Ordine dei Templari.
1129: la Filistea è conquistata dai Crociati e affidata ai Templari da re Baldovino III di Gerusalemme.
1163: il filisteo Shīrkūh diventa il luogotenente militare di Nūr al-Dīn Abū al-Qāsim Mahmūd, detto in occidente Norandino, Emiro di Damasco e Aleppo.
1169: Shīrkūh muore e nella carica gli succede il nipote Salāh ad-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb, ch sarà famosissimo in occidente come il Saladino. Questi fa carriera e viene nominato Gran Vizir d'Egitto.
1174: alla morte dell'ultimo Sultano Fatimide il Saladino è incoronato Sultano d'Egitto e di Eteia e fonda la dinastia degli Ayyubidi, dal nome di Ayyūb (Giobbe), il padre del Saladino. Saladino riesce nell'impresa di riunificare sotto il suo scettro Egitto, Nubia, Filistea, Eteia ed Higiaz. Massimo splendore della Filistea islamica.
1187: dopo aver sconfitto i Crociati ai Corni di Hattin, Saladino riconquista Gerusalemme ponendo fine al Regno di Gerusalemme. Il Tempio di Gerusalemme è da lui restituito agli Ebrei e la Moschea al-Aqsa è riconsacrata. L'erudito ebreo Mosè Maimonide diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme. Come conseguenza in Europa Papa Clemente III bandisce la Terza Crociata.
1191: i Re Crociati Filippo Augusto di Francia e Riccardo Cuor di Leone d'Inghilterra perdono tempo litigando tra di loro, ma l'anziano imperatore di Germania Federico Barbarossa piomba via terra su Gerusalemme, sconfigge l'esercito del Saladino e riconquista la Città Santa. Il grande successo d'immagine dura poco perchè Federico Barbarossa muore non molto tempo dopo ed è sepolto nella Basilica del Santo Sepolcro. Suo figlio secondogenito Federico è incoronato nuovo Re di Gerusalemme. Filippo Augusto e Riccardo Cuor di Leone lasciano la Terrasanta, delusi di essere stati preceduti dal Barbarossa.
1193: il 4 marzo il Saladino muore di febbre tifoide ad appena 56 anni, il suo vastissimo impero va in pezzi. Il suo secondogenito Al-'Aziz Uthman eredita l'Egitto e riconquista Gerusalemme, ripetendo l'impresa del padre. La perdita della Città Santa spinge Innocenzo III a predicare la Quarta Crociata, che però avrà come unico risultato quello di abbattere l'Impero Bizantino.
1217: sale al trono d'Egitto al-Malik al-Kāmil. figlio di al-'Ādil Sayf al-Dīn (nelle cronache crociate ricordato come Safedino), detto il Giusto, fratello del Saladino.
1219: durante la Quinta Crociata San Francesco d'Assisi giunge a Damietta in Egitto, assediata da parte dei crociati, e chiede ed ottiene un incontro con il Sultano al-Malik al-Kamil. Ricevuto con grande cortesia dal Sultano, i due Uomini di Dio hanno un lungo colloquio, nel quale gli storici riconoscono il primo dialogo interreligioso della storia. San Francesco ottiene dal Sultano filisteo dei doni e il permesso per i pellegrini cristiani disarmati di raggiungere Gerusalemme in tutta sicurezza. L'incontro tra San Francesco e il Sultano filisteo sarà immortalato da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi, e nel 2016 ispirerà il film "The Sultan and the Saint" di Alexander Kronemer, di cui si vede qui sotto la locandina.
Locandina del film "The Sultan and the Saint" (2016)
1229: durante la Sesta Crociata, l'imperatore Federico II di Svevia (che parla perfettamente l'arabo) incontra al-Malik al-Kāmil e ottiene pacificamente da lui la Città Santa di Gerusalemme, ad eccezione del Tempio di Gerusalemme, che resta agli Ebrei, e della Moschea di al-Aqsa che resta ai Musulmani. Durante il regno ventennale di al-Malik al-Kāmil il regime ayyubide si rafforza grazie a una serie di conflitti a spese dei regni confinanti, soprattutto contro i Turchi Selgiuchidi.
1237: muore il grande sultano filisteo al-Malik al-Kāmil, gli succede il figlio Al-Sālih Najm al-Dīn Ayyūb, che in precedenza era stato esiliato dal padre, insospettito dal suo acquisto di circa 1250 schiavi turchi da destinare al servizio militare, per sopperire alla crescente inefficienza dell'esercito arabo-filisteo. Siccome in arabo "schiavi" si dice "mamlūk", ad essi sarà dato il nome di Mamelucchi.
1244: grazie all'aiuto dei Filistei cristiani, Gerusalemme resiste all'assalto dei Khwārezm musulmani e nella Città Santa non avviene alcuna strage.
1249: i Crociati, ringalluzziti dalla vittoria sui Khwārezm, invadono l'Egitto e occupano Damietta, nel delta del Nilo. Al-Sālih Najm al-Dīn Ayyūb si accampa contro di loro ad al-Mansūra, dove però muore a causa dei postumi dell'amputazione della gamba, in seguito a una grave infezione che lo aveva colpito. Suo figlio al-Mu'azzam Tūrānshāh si trova lontano da al-Mansūra, e così la favorita di Al-Sālih Najm al-Dīn Ayyūb, l'intraprendente Shajar al-Durr, nasconde la morte del marito fin quando Tūrānshāh non arriva. I Mamelucchi del suo esercito tuttavia assassinano Tūrānshāh e prendono il controllo dell'Egitto, ponendo fine alla dinastia filistea degli Ayyubidi.
1259: il condottiero mongolo Hulegu Khan, nipote di Gengis Khan, dopo aver raso al suolo Baghdad (il cui splendore non rinascerà mai più) attacca l'Eteia e la Filistea. Siccome suo fratello, il Gran Khan Möngke, non è morto banalmente durante l'assedio di una piazzaforte cinese, egli guida personalmente il suo esercito e sconfigge duramente i Mamelucchi nella Battaglia di Ayn Jālūt ("la Fonte di Golia"), quindi occupa Gerusalemme e le restanti piazzeforti cristiane in Terrasanta. Gaza gli apre le porte e la Filistea è occupata dai Mongoli, evitando la strage avvenuta a Baghdad. Subito dopo invade l'Egitto senza colpo ferire ed elimina i Mamelucchi. Egli fonda l'Īlkhānato, dominio mongolo esteso a Persia, Mesopotamia, Eteia, Anatolia ed Egitto. Gerusalemme non tornerà mai più in mani cristiane; per concessione di Hulegu, il Tempio di Gerusalemme torna definitivamente al culto ebraico.
1265: per cercare di recuperare Gerusalemme, Re Luigi IX di Francia invade l'Egitto nel corso della Settima Crociata e occupa Damietta, nel delta del Nilo, ma Abāqā, figlio e successore di Hulegu, lo sconfigge e lo prende prigioniero. Luigi IX sarà liberato solo dietro pagamento di un forte riscatto; ritenterà una nuova spedizione nel 1270, ma morirà di peste a Tunisi.
1271: Marco Polo visita Gaza e Gerusalemme nel viaggio di andata verso la Cina.
1291: Ghāzān Khān, nipote di Abāqā, si converte all'Islam e conquista San Giovanni d'Acri, ultima piazzaforte cristiana in Terrasanta Fine dell'epoca delle Crociate. In età mongola la Filistea conosce una nuova epoca di prosperità agricola e commerciale.
1307: Yaakov ben Asher diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1326: il grande viaggiatore berbero 'Abū 'Abdallāh Muhammad ibn Battuta visita Gaza e ne lascia una descrizione entusiastica.
1335: alla morte di Abū Sa'īd l'Īlkhānato mongolo si disintegra, tuttavia il suo lontano parente Arpa Ke'un fonda un khanato mongolo di religione musulmana esteso ad Egitto, Filistea e Terrasanta. Egli si mostra tollerante: ai Francescani è concessa la custodia dei Luoghi Santi del Cristianesimo, e i pellegrini cristiani possono continuare a giungere a Gerusalemme dietro pagamento di una tassa.
1492: gli Ebrei espulsi dalla Spagna da Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona tornano in massa in terra d'Israele.
1517: il Sultano Ottomano Selim I il Ponderato conquista la Giudea, la Filistea e l'Egitto, ponendo fine per sempre al khanato mongolo egiziano. Il culto degli Ebrei nel Tempio di Gerusalemme e i pellegrinaggi cristiani proseguono senza problemi. In epoca ottomana invece la Filistea attraversa un periodo di regresso economico a causa della cattiva gestione del paese da parte dei governatori della Sublime Porta.
1573: Isaac ben Solomon Luria diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1630: i Francescani fondano una loro missione a Gaza.
1650-1663: il Filisteo Husayn Pascià ibn Hasan Ridwān governa la Provincia di Filistea per conto degli Ottomani, amministrando anche i distretti di Nablus e Gerusalemme. Gaza con lui diventa la capitale della Terrasanta, e la Filistea conosce un temporaneo periodo di grande prosperità. Husayn Pascià mantiene relazioni amichevoli con le tribù beduine del Negev, con gli Ebrei ormai maggioritari in Terra d'Israele, con la Chiesa Cristiana Filistea e con i pellegrini europei. Nel 1663 tuttavia Husayn, vittima dell'invidia dei suoi superiori, viene imprigionato dalle autorità ottomane e poi fatto uccidere. Ancor oggi egli è considerato un eroe dai Filistei.
1654: Menasseh Ben Israel diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1741: dietro iniziativa del Patriarca Atanasio, e grazie all'opera dei Francescani, la Chiesa Cristiana Filistea torna in comunione con Roma, pur conservando i propri riti, la propria lingua e il diritto di ordinare preti uomini sposati. Il Patriarca continua ad essere eletto dal Santo Sinodo Filisteo, e dopo l'elezione è confermato dal Papa di Roma. Papa Benedetto XIV approva la riunione a Roma con la bolla "Cum Illud Semper" del 14 dicembre 1742.
1764: Chaim Joseph David Azulai diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1799: Napoleone Bonaparte, che ha invaso l'Egitto e sconfitto gli Ottomani nella Battaglia delle Piramidi, cerca di attizzare una rivolta filistea contro i dominatori Turchi e si presenta davanti a Gaza, ma gli Ottomani sono aiutati dall'ammiraglio britannico Sir William Sidney Smith. Avendo perso i suoi cannoni d'assedio ad opera di Smith, il 20 marzo 1799 Napoleone prova ad assediare Gaza per due mesi, usando solo la propria fanteria e cannoni di piccolo calibro: una strategia che si rivela fallimentare e che porta al suo ritiro il 21 maggio.
1800: Shneur Zalman diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1805: dopo l'espulsione dei francesi, l'albanese Muhammad 'Ali Pascià che ha combattuto contro di loro costringe il Sultano Ottomano a nominarlo Vicerè (Kedivè) di Egitto e Filistea, carica che ricoprirà fino al 1848. Ha inizio la storia della Filistea moderna.
1819: lasciato l'Egitto, dove ha scoperto i templi di Abu Simbel e l'accesso alla Piramide di Chefren, il grande esploratore e pioniere dell'archeologia Giovanni Battista Belzoni si sposta in Filistea, dove tenta di localizzare le rovine della leggendaria città di Sodoma, ma senza successo.
1830: il 17 luglio viene rappresentata all'Académie Royale de Musique di Parigi l'opera lirica "I Filistei", ultimo melodramma di Gioachino Rossini.
1850: per sopperire all'endemica povertà in patria comincia una diaspora filistea verso il Brasile, il Sudafrica, l'Australia e soprattutto gli Stati Uniti d'America, dove si forma una radicata comunità di Filistei.
1883: viene stabilito il protettorato britannico sull'Egitto.
1885: il Presidente del Consiglio del Regno d'Italia Agostino Depretis, pur portando avanti in patria una politica anticlericale, stabilisce una sorta di Protettorato Italiano sui luoghi santi cristiani di Terrasanta, facendo indispettire la Francia che aspirava allo stesso ruolo.
1895: il 26 novembre Papa Leone XIII crea il primo Cardinale Filisteo nella persona del Patriarca Cirillo (al secolo Giorgio Makarios).
1914: il 29 ottobre l'Impero Ottomano dichiara guerra alle Nazioni dell'Intesa ed entra nella Prima Guerra Mondiale a fianco di Germania ed Austria-Ungheria, con lo scopo di riconquistare Egitto, Libia e i Balcani.
1915: il 2 febbraio fallisce il tentativo ottomano di conquistare il canale di Suez.
1916: il 5 agosto gli Ottomani sono sconfitti nella Battaglia di Romani e falliscono per la seconda volta la conquista del canale di Suez. I Turchi danno la colpa della sconfitta ai Filistei che avrebbero agito come quinta colonna degli Inglesi e commettono delle stragi di civili a Gaza, deportando molti innocenti e causando la rivolta dei Filistei, guidati da al-Husayn ibn Alī Himmat. Il 23 dicembre gli inglesi passano all'attacco e conquistano la posizione fortificata di Magdhaba, in Filistea.
1917:
l'8 gennaio la divisione montata ANZAC attacca la città fortificata filistea di
Rafah, l'attacco è coronato da successo e la maggior parte della guarnigione
turca viene catturata. Il primo ministro britannico David Lloyd George decide di
supportare la Rivolta Filistea, e il comandante britannico in Egitto Sir
Archibald Murray sceglie di attaccare Gaza il 26 marzo 1917. L'attacco inglese
si risolve però in un fallimento: a causa di problemi di comunicazione, alcune
unità si ritirano quando dovrebbero in realtà tenere le posizioni conquistate.
Il risultato è la mancata presa della città.
Un secondo attacco alla fortezza di
Gaza viene lanciato il 17 aprile. Questa volta l'attacco viene appoggiato
dal fuoco dell'artiglieria navale, gas asfissianti ed un piccolo numero di carri
armati, ma anche questo si risolve in un fallimento con 6.000 caduti solo da
parte inglese, e costa la rimozione dal comando dei generali Dobell e Murray. Al
loro posto viene insediato il generale Sir Edmund Allenby, che riceve l'ordine
tassativo di conquistare Gaza entro Natale. Egli pretende l'aiuto degli
italiani, che vantavano un protettorato sui Luoghi Santi. Il Presidente del
Consiglio Italiano Antonio Salandra prima nicchia, richiedendo maggiori aiuti
alleati contro gli Austroungarici, poi decide di mandare il generale Emanuele
Filiberto di Savoia-Aosta, cugino di Re Vittorio Emanuele III, che ha appena
conquistato Gorizia.
Emanuele Filiberto occupa Karm il 22 ottobre 1917. Il generale prussiano Erich von Falkenhayn
risponde il 27 ottobre con la battaglia del costone di El Buggar,
che si conclude con la sconfitta turca da parte del Savoia-Aosta. Il generale
Allenby, geloso dei successi del generale italiano, teme di essere tagliato
fuori dalle sue vittorie e così, dopo aver fatto credere ai Turchi
ed ai Prussiani che Gaza sarà attaccata ancora una volta, il 31 ottobre 1917
lancia un'offensiva su Beersheba. Gli
Ottomani sono colti di sorpresa muovendo 40.000 uomini ed altrettanti cavalli
attraverso un territorio desertico ed inospitale, e la
città viene catturata.
Del 2 novembre 1917 è la cosiddetta Dichiarazione Sonnino, dal nome del Ministro
degli Esteri Italiano Sidney Sonnino, con la quale gli italiani si impegnano a
porre le basi, dopo la fine della guerra, per la rinascita di uno stato
nazionale ebraico in Terrasanta.
Il 7 novembre, i britannici attaccano Gaza per la terza volta e finalmente la occupano.
I Turchi, dopo la distruzione delle loro difese, si ritirano in
disordine, ma il 27 novembre è il giorno della Ritirata di Caporetto. Emanuele
Filiberto di Savoia-Aosta chiede di rientrare in patria per difenderla, ma lo
spettro della sconfitta in casa porta il nuovo comandante Armando Diaz ad
ordinargli di restare in Terrasanta ed anzi di puntare su Gerusalemme, in modo
da avere qualcosa da vantare nel corso di un eventuale trattato di pace.
Emanuele Filiberto decide allora di vendicare a modo suo la rotta di Caporetto.
Il generale Falkenhayn cerca di costituire una nuova linea di
difesa sulla direttrice Betlemme-Gerusalemme-Giaffa, ma il Savoia-Aosta la
sfonda e la Città Santa il 9
dicembre 1917 cade in mani italiane. Si tratta del maggior evento bellico dopo
Caporetto, evento che contribuisce a risollevare gli animi degli italiani e a
porre le basi della vittoria.
1918:
gli Ottomani tentano di riconquistare la Terrasanta, ma sono distratti dalle incursioni contro le loro zone desertiche portate dagli
Arabi comandati dall'Emiro Faysal e coordinate da Thomas
Edward Lawrence, il celeberrimo "Lawrence d'Arabia".
Il generale Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta alla fine lancia il suo attacco il 19 settembre 1918;
tale
campagna prende il nome di battaglia di Megiddo. Anche in questa occasione, gli
Ottomani sono completamente colti di sorpresa, iniziano la ritirata ma le loro
colonne sono
bombardate senza sosta da aerei italiani e britannici: in una
settimana, la Settima Armata Ottomana in Palestina cessa di esistere.
Allenby e gli irregolari arabi al seguito di Lawrence d'Arabia occupano Damasco
il 1 ottobre 1918, mentre gli italiani conquistano Giaffa, Nablus e Nazaret. Il
3 ottobre con l'Armistizio di Villa Giusti l'Austria-Ungheria si arrende e per
l'Italia la guerra in Europa finisce; il 30
ottobre anche la Turchia firma l'Armistizio di Mudros, che conclude la guerra in Vicino
Oriente. L'Impero Ottomano crolla definitivamente, la Filistea si libera dopo
esattamente 400 anni dall'umiliante soggezione ai Turchi.
1920: il 10 agosto il Tratto di Sèvres tra Turchia e Paesi dell'Intesa assegna il mandato su Filistea e Transgiordania al Regno Unito, il mandato sul Libano e sull'Eteia alla Francia, mentre il mandato sul resto della Terrasanta, a stragrande maggioranza ebraica, viene affidato al Regno d'Italia, anche se alcuni movimenti ebraici estremisti si oppongono definendo gli italiani dei "crociati". Tutti i mandati sono amministrati in vista di una prossima indipendenza.
1921:
il 23 agosto il Regno dell'Iraq diventa indipendente sotto tutela britannica.
Abraham Isaac Kook diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1922: salito al potere dopo la marcia su Roma, Benito Mussolini promette di ascoltare le richieste dei nazionalisti ebrei.
1926: il 1 settembre il Libano ottiene la piena indipendenza dalla Francia.
1928: Benito Mussolini, che è grato agli Ebrei perchè in molti hanno contribuito a fondare il Fascismo, acconsente alla rinascita di uno stato nazionale ebraico, nonostante le proteste degli Arabi che vivono entro i confini israeliani, e il 14 maggio Chaim Weizmann proclama a Gerusalemme lo Stato d'Israele. Lo stato nasce laico, deludendo le speranze della destra ebraica di una nuova teocrazia, e la libertà di culto a cristiani e musulmani è pienamente riconosciuta. Weizmann è eletto primo Presidente, dopo che Albert Einstein ha rifiutato l'offerta della presidenza.
1929: il 1 gennaio ha fine il mandato britannico sulla Filistea e nasce il Regno dei Filistei con capitale Gaza; a fianco si possono vedere i confini reciproci di Israele e Filistea. Primo sovrano è 'Abdallāh I ibn al-Husayn, figlio di al-Husayn ibn Alī Himmat, capo della rivolta filistea contro i turchi, che inaugura una politica di buon vicinato sia con i paesi arabi che con lo Stato d'Israele.
1931: iniziano grandi lavori di restauro dell'antico Tempio di Gerusalemme, durante i quali vengono effettuate importanti scoperte archeologiche.
1933: il 16 giugno il Primo Ministro dello Stato d'Israele Haim Arlosoroff viene assassinato a Gerusalemme da un arabo fanatico. Crescono le tensioni tra gli Ebrei e gli Arabi che abitano nello Stato d'Israele e rivendicano un loro stato esteso al centronord del paese. Le rivendicazioni degli arabi israeliani sono appoggiate da Egitto, Libano, Transgiordania, Iraq e Arabia Saudita, oltre che dai movimenti nazisti, ma non dai Filistei, che spingono invece per la concessione di una maggiore autonomia agli Arabi.
1935: Muhammad Amīn al-Husaynī, Gran Muftì di Gerusalemme, nonché uno dei principali leader nazionalisti arabi radicali (spesso è considerato precursore del fondamentalismo islamico moderno), sostiene la distruzione dello Stato d'Israele e la creazione di uno stato arabo con capitale Gerusalemme, e per questo è costretto a fuggire da Israele e a trovare rifugio in Eteia, dove diventa Gran Muftì di Damasco.
1936:
il 17 aprile viene firmato un trattato franco-eteio che riconosce l'indipendenza
della Repubblica dell'Eteia (HL Siria), il cui primo presidente è Hashim
al-Atassi.
Il 25 maggio il Regno Unito riconosce l'indipendenza della Repubblica di Transgiordania; primo
Presidente è 'Alī Ridā Pascià al-Rikābī.
Intanto la
politica antisemita dei nazisti tedeschi causa una forte emigrazione degli Ebrei
dalla Germania verso lo Stato d'Israele, il che riduce la percentuale degli
arabi israeliani. Weizmann, sentendosi attaccato dagli antisemiti europei,
rifiuta ogni concessione agli Arabi, e si arriva al Massacro di Hebron, con
l'assassinio di 67 arabi da parte di estremisti israeliani. Il Regno Unito tenta
di mediare un accordo tra gli Ebrei e gli Arabi, senza però ottenere alcun
risultato.
Yitzhak HaLevi Herzog diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1938: il 18 settembre Mussolini, che si è alleato con Adolf Hitler e ha cambiato politica nei confronti degli Ebrei, promulga le famigerate leggi razziali. Chiede inoltre di cancellare dalla carta geografica lo Stato d'Israele e di ripristinare il mandato italiano sui Luoghi Santi, ma la sua richiesta è ignorata dalla Società delle Nazioni, e lo Stato d'Israele rompe le relazioni diplomatiche con l'Italia.
1939: il 22 marzo viene fondata a Baghdad la Lega Araba, che riunisce i paesi arabi per coordinare una politica comune. I membri fondatori sono Egitto, Iraq, Transgiordania, Libano, Eteia, Arabia Saudita e Yemen. La Filistea ha lo status di osservatore.
1939-1941: scoppia la Seconda Guerra Mondiale e la Germania nazista invade Europa Orientale, Balcani ed Unione Sovietica. Le persecuzioni di Hitler spinge ancora più Ebrei a fuggire nello Stato d'Israele.
1941:
Muhammad Amīn al-Husaynī, Gran Muftì di Damasco, con l'appoggio degli estremisti
islamici mette in atto un colpo di stato in Eteia, si fa assegnare tutti i
poteri dal Parlamento e si allea con la Germania nazista e con l'Italia
fascista, facilitando tra l'altro il reclutamento di musulmani nelle formazioni
internazionali delle Waffen-SS ed in quelle del Regio Esercito italiano.
Nonostante sia avversato da una parte consistente degli arabi israeliani, l'Eteia
da lui guidata dichiara guerra allo Stato d'Israele ed attacca in forze l'alta
Galilea.
Il Re dell'Iraq Ghāzī I, noto per le sue simpatie filonaziste, si lascia
convincere da un gruppo di ufficiali denominato al-Murabbah al-dhahab ("Quadrato
d'oro"), ostile all'ingente presenza militare inglese in Iraq, e scende in guerra
accanto all'Eteia. La Repubblica di Transgiordania, guidata dal Presidente 'Alī
Ridā Pascià al-Rikābī, rifiuta di scendere in guerra a sua volta
contro i Britannici e di conseguenza è invasa da Eteia ed Iraq, che prendono il
centronord del paese e puntano sulla capitale Amman. Quest'ultima però viene
difesa coraggiosamente e tenacemente dal generale britannico Sir John Bagot
Glubb, meglio noto come Glubb Pascià, organizzatore dell'esercito transgiordano.
Lo Stato d'Israele intanto reagisce: l'esercito israeliano, noto come Tzahal
(dall'ebraico "Tzva HaHagana LeYisra'el", "Forze di difesa israeliane"), guidato
dai carismatici generali Yaakov Dori e Moshe Dayan, dà la sua prima prova di forza
internazionale schiacciando l'esercito eteo con facilità irrisoria nella
battaglia di Degania, sbaragliando anche gli iracheni con l'Operazione Hiram e
poi oltrepassando il Giordano e andando in soccorso della Transgiordania.
Intanto il Regno Unito, che ha dichiarato guerra all'Eteia e all'Iraq, sbarca
truppe sulla costa dell'Eteia e conquista facilmente il nordovest del paese.
Nel frattempo il
generale Bernard Montgomery sbarca a Bassora e invade l'Iraq da sud, incontrando
però un'accanita resistenza. Il Regno di Filistea proclama la propria
neutralità, ma diversi volontari Filistei si arruolano nelle truppe ausiliarie
britanniche e combattono contro l'Asse e i suoi alleati.
1942:
Mussolini e Hitler, incontratisi ad Imperia, decidono l'attacco contro il Medio
Oriente, saldamente in mani inglesi, usando come testa di ponte l'Eteia.
L'evidente scopo è quello di raggiungere gli immensi giacimenti di petrolio
iracheni e di ricongiungersi con le armate naziste impegnate nell'invasione
dell'URSS, le quali a loro volta dovrebbero conquistare i pozzi petroliferi del
Caucaso e poi dilagare in Medio Oriente. I Corpi di Spedizione tedeschi, i
celebri Deutsches Asienkorps, coadiuvati da una divisione italiana, sbarcano a
Latakia al comando di Erwin Rommel, uno dei più grandi geni militari del XX
secolo, che per i suoi brillanti successi verrà soprannominato Wüstenfuchs
("Volpe del Deserto").
L'attacco nazifascista, improvviso e ben coordinato, prende alla sprovvista le
truppe britanniche che nel giro di poche settimane sono respinte e devono
trovare rifugio entro i confini del Libano, fin qui neutrale, che è costretto a
dichiarare guerra all'Asse. Muhammad Amīn al-Husaynī canta vittoria ed è
convinto che le truppe naziste schiacceranno lo Stato d'Israele; Mussolini poi
si monta la testa e sbarca a Tartus in Siria con il cavallo bianco sul quale
intende entrare trionfalmente a Gerusalemme, ma a causa della scarsità dei
rifornimenti l'offensiva italo-tedesca si esaurisce nei pressi della città di
Tarābulus (Tripoli), ad appena ottanta chilometri da Baghdad. Rientrato
temporaneamente in patria, Rommel ottiene il bastone di Feldmaresciallo e chiede
più volte l'invio di nuove truppe, ma la Germania è impegnata sul fronte russo e
non dispone di altre riserve utilizzabili, e così Hitler invia solo la 164ma
divisione di supporto. Gli inglesi, al contrario, non possono permettersi di
perdere le loro posizioni in Medio Oriente, e provvedono ad un notevolissimo
rafforzamento delle loro truppe.
Rommel, sguarnito negli effettivi e con le linee di approvvigionamento troppo
allungate, perde la Prima Battaglia di Homs, nonostante il valore del reparto
corazzato italiano "Ariete", che farà dire a Rommel: "il soldato tedesco ha
stupito il mondo, ma il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco." La
Volpe del Deserto tenta allora il tutto per tutto cercando di penetrare in
Israele con la Battaglia di Al-Sanamayn, ma viene definitivamente fermato dal
generale israeliano e futuro Primo Ministro Menachem Begin, che occupa le alture
del Golan e penetra in Libano per ricongiungersi agli inglesi. Con il crescere
delle difficoltà a causa dell'esaurimento dei materiali, carburanti e rincalzi
disponibili, a causa dell'enorme lunghezza delle linee di rifornimento terrestri
per la distanza tra i porti etei e la linea del fronte, Rommel si rende conto di
non poter tenere le posizione in Eteia, e Begin con la Seconda battaglia di
Al-Sanamayn lo costringe infine al ritiro.
Forzate dalla controffensiva britannica a rientrare nei porti dell'Eteia, le
forze italiane e tedesche sono definitivamente sconfitte dal Secondo Corpo
d'Armata Statunitense, sbarcato nel frattempo. Rommel deve infine lasciare l'Eteia,
e i suoi uomini superstiti sono costretti alla resa. La Volpe del Deserto sarà
poi costretta al suicidio per il suo coinvolgimento nel complotto di Claus von
Stauffenberg per assassinare Adolf Hitler.
1943: il 17 gennaio il generale britannico Claude Auchinleck occupa Damasco e fa giustiziare Muhammad Amīn al-Husaynī: tutta l'Eteia è in mani alleate e sottoposto all'occupazione alleata. Poco dopo l'altro generale britannico Bernard Montgomery conquista Baghdad e dichiara deposto Ghāzī I, che fugge a Mossul ma muore in circostanze mai chiarite. Gli succede il figlio Faysal II, di appena sette anni, sotto la tutela dello zio 'Abdallāh, di sentimenti filoinglesi, che dichiara subito guerra all'Italia ed alla Germania.
1943-1945: Menachem Begin guida un corpo di spedizione israeliano in Europa che si distingue nelle guerra contro l'odiata Germania Nazista. Il 4 giugno 1944 un contingente israeliano entra a Roma liberata dalle truppe alleate, ed è accolto dall'entusiasmo della popolazione. L'11 aprile 1945 Menachem Begin in persona libera il Campo di Concentramento di Buchenwald, a circa otto chilometri da Weimar, in Turingia.
1945:
la Filistea è uno dei membri fondatori dell'ONU. Il Parlamento filisteo termina
la stesura di una nuova Costituzione, nella quale la pena di morte è abolita in
tempo di pace.
In seguito al trattato di pace,
Israele riceve dall'Eteia le strategiche alture del Golan.
1947: in aprile un pastore filisteo che conduce le sue capre sulle rive del Mar Morto presso Qumran scopre una serie di rotoli di papiro, ivi nascosti dalla comunità monastica degli Esseni al momento della Rivolta di Simone Bar Kokhba.
1949: viene fondata la Federazione Calcio Filistea, affiliata all'AFC (Federazione Calcio Asiatica). Nella prima partita ufficiale la Filistea sconfigge 3-1 l'Eteia.
1951: il 20 luglio il Re di Filistea 'Abdallāh I ibn al-Husayn è assassinato a Gaza da un fanatico nazionalista arabo che lo accusa di aver tradito la causa islamica per i suoi buoni rapporti con lo Stato d'Israele. Gli succede il figlio Talāl ibn 'Abdallāh, che però l'11 agosto 1952 è costretto ad abdicare, giacché soffre di problemi psichici. Gli succede il figlio Husayn ibn Talāl, appena diciottenne.
1956: "Crisi di Filistea". L'uomo forte egiziano Gamal Abd el-Nasser, che ha abbattuto la monarchia di re Faruq, tenta di rovesciare la monarchia in Filistea e di annettere il paese all'Egitto, ma fallisce per via dell'intervento franco-britannico. Le due potenze non riescono a prendere il canale di Suez, nazionalizzato da Nasser, ma l'indipendenza filistea è preservata. Essendo Nasser filosovietico, Re Husayn stringe alleanza con gli Stati Uniti d'America, ottenendo in cambio aiuti da Washington, che favoriscono un ritorno alla crescita dell'economia dal 1961 al 1964.
Bandiera e stemma del Regno dell'Iraq
1958: l'assenza di un attacco israeliano contro l'Egitto e la minor arrendevolezza nei confronti della britannica Iraq Petroleum Company fanno fallire la rivolta dei militari contro re Faysal II ibn Ghazi. L'Iraq resta una monarchia e, seppur attraversata da forti tensioni, evita un lungo periodo di instabilità e la presa del potere da parte del Partito Ba'th, che è messo fuorilegge. Faysal II sposa la Principessa Shahnaz Pahlavi, figlia maggiore dello scià Mohammad Reza Pahlavi, dalla quale nasce l'erede al trono Ghāzī II ibn Faysal.
1959: Isser Yehuda Unterman diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1961: Papa San Giovanni XXIII apre regolari relazioni diplomatiche tra il Vaticano e lo Stato d'Israele.
1964:
dal 4 al 6 gennaio Papa San Paolo VI visita Israele e la Filistea nel primo,
storico pellegrinaggio di un Papa nella terra di Gesù. Il Pontefice è accolto a
Gaza da re Husayn e a Gerusalemme dal Primo Ministro Israeliano Levi Eshkol.
Il 28 maggio 422 personalità arabe israeliane fondano a Damasco l'Organizzazione
per la Liberazione di Gerusalemme (OLG, in arabo "Munazzamat al-Tahrīr al-Quds"),
organizzazione politica e paramilitare che si prefigge la distruzione dello
Stato d'Israele attraverso la lotta armata e la sua sostituzione con uno stato
arabo. Primo leader dell'OLG è Ahmad Shuqayri. Ovviamente in Israele tale
organizzazione è considerata terrorista e da combattere con ogni mezzo.
1965: il
22 febbraio Papa Paolo VI crea Cardinale il Patriarca Filisteo Stefano I
Sidarouss (in carica dal 10 maggio 1958 al 24 maggio 1986).
L'OLG causa
gravi
problemi di ordine pubblico in tutta la Filistea, costringendo Re Husayn a
prendere posizioni repressive nei confronti degli immigrati arabi provenienti da
Israele. I paesi arabi accusano Re Husayn di opportunismo, per la sua capacità
di governare nelle situazioni più complicate senza inimicarsi le grandi potenze
occidentali.
1967: fallito attacco di Libano, Eteia ed Iraq contro Israele in sostegno dell'OLG, gli eserciti dei paesi arabi coalizzati sono distrutti con facilità irrisoria.
1968: Spiro Theodore Agnew, di origini filistee, è eletto alla Vicepresidenza degli Stati Uniti d'America durante la Presidenza del Repubblicano Richard Nixon.
1970: i guerriglieri dell'OLG, che odiano i Filistei per la loro amicizia con Israele, tentano di rovesciare la monarchia filistea, ed al re Husayn non resta che imporre la legge marziale e dare carta bianca ai militari per fronteggiare gli scontri. Per la feroce repressione, il mese di settembre di questo anno è passato nella storia dell'OLG con il nome di Settembre Nero. Il conflitto armato si conclude nel 1971 e la legge marziale è revocata, ma in Filistea l'OLG è dichiarata organizzazione terroristica.
1971: Shlomo Goren diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1972:
storica prima qualificazione della Nazionale di Calcio della Filistea alla Coppa
delle Nazioni d'Asia, disputata in Thailandia.
Il 5 e 6 settembre ha luogo il massacro di Monaco ai Giochi Olimpici del 1972:
un commando di terroristi arabi israeliani sequestra ed uccide undici tra atleti
e allenatori filistei. Dure condanne da tutto il mondo.
1973: Guerra dello Yom Kippur: nuovo, fallito attacco dell'Eteia contro Israele per riconquistare le alture del Golan, che gli Etei non hanno mai cessato di rivendicare fin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
1974: il 9 aprile Richard Nixon si dimette per evitare l'impeachment in seguito allo Scandalo Watergate e in qualità di 38° Presidente USA gli succede il suo vice di lontane origini filistee Spiro Theodore Agnew, che non si è dovuto dimettere anticipatamente (forse ha saputo nascondere meglio l'evasione fiscale su alcuni contributi elettorali). Agnew garantisce a Nixon il Perdono Presidenziale, sollevando molte polemiche. Lyndon Johnson, suo acerrimo rivale, conia una proverbiale frase su Agnew dopo una clamorosa caduta dalle scalette dell'aereo presidenziale, all'arrivo all'aeroporto di Salisburgo: "Quel filisteo non è capace di scoreggiare e di masticare una gomma contemporaneamente!"
1975-1990: i Filistei restano neutrali durante la lunga guerra civile libanese.
1976: nelle elezioni presidenziali americane Spiro Theodore Agnew, che ha come candidato Vicepresidente Gerald Ford, è sconfitto da Jimmy Carter e si ritira dalla vita politica.
1977: normalizzazione dei rapporti tra la Filistea e l'Egitto di Anwar al-Sādāt.
1978: il primo dei 105 viaggi apostolici di Papa Giovanni Paolo II ha luogo in Filistea e Israele dal 20 al 28 dicembre. Giovanni Paolo II è il primo Papa dai tempi di San Pietro a mettere piede nel Tempio di Gerusalemme.
1979: il 16 luglio il militare iracheno Saddām Husayn 'Abd al-Majīd al-Tikrītī è nominato Primo Ministro dal Re Faysal II dell'Iraq, che ha cominciato a mettere in atto una politica nazionalistica e sogna di riunire tutto il mondo arabo sotto il suo scettro. Saddām Husayn, che ha sviluppato sentimenti nazionalisti e panarabi dopo un'adesione giovanile al Partito Ba'th, gli sembra la persona più adatta a mettere in atto questo disegno.
1980: allo scoppio della Guerra tra Iraq ed Iran, voluta da Saddām Husayn contro l'Iran khomeinista per allargare il regno iracheno, Re Husayn di Filistea si propone come mediatore di pace, ma senza successo. Negli anni ottanta il Regno di Filistea è indebolito da molti problemi economici.
1987: Yisrael Meir Lau diventa Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme.
1988: il
28 giugno Papa Giovanni Paolo II crea Cardinale il Patriarca Filisteo Stefano II
Ghattas (in carica dal 9 giugno 1986 al 30 marzo 2006).
Il grande scrittore filisteo Nagib Mahfuz è insignito del Premio Nobel per la
Letteratura.
1989: il governo filisteo condanna l'invasione irachena del Kuwait, voluta dal solito Saddām Husayn, ma non prende parte alla coalizione militare per costringere Saddām Husayn a ritirarsi. Quest'ultimo è costretto a sloggiare, ma sia lui che re Faysal II restano in sella come valido argine contro l'Iran khomeinista.
1990: alla Filistea è assegnato il TLD . fl.
1992: per la serie americana di fantascienza "Star Trek: Deep Space Nine" viene scritturato l'attore filisteo Alexander Siddig (nome d'arte di Siddīq al-Fādil), che interpreta il ruolo del dottor Julian Bashir.
1993: il 20 agosto Israele e OLG firmano gli accordi di Oslo che concedono finalmente l'autogoverno agli Arabi Israeliani, ma molti di loro rigettano l'accordo, continuando a rivendicare l'intera Terrasanta. A guidare la rivolta di chi rifiuta l'accordo è il movimento estremista Hamās (acronimo di "Harakat al-Muqāwama al-Islāmiyya", "Movimento Islamico di Resistenza"), che pone le sue basi in Libano e in Eteia. Anche l'estrema destra israeliana rifiuta gli accordi di Oslo.
1994-1999: dopo un lungo periodo di crisi, l'economia filistea inizia ad acquistare peso sul mercato internazionale grazie all'esportazione dei fosfati (5, 8 milioni di tonnellate all'anno). Anche il turismo comincia a decollare.
1995: il Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin sfugge a un attentato alla sua vita ad opera dell'estremista ebraico Ygal Amir. Israele diventa uno stato federale, concedendo un'ampia autonomia agli Arabi.
1998: viaggio apostolico di Papa Giovanni Paolo II nel Regno di Iraq, sulle orme di Abramo, in vista del Grande Giubileo del 2000. Saddām Husayn si rifiuta di incontrarlo, ad accompagnarlo ad Ur (città natale del Patriarca Abramo) è Re Faysal II.
1999: il 7 febbraio Re Husayn muore di cancro all'età di 63 anni, dopo quasi quarantasette anni di regno, durante i quali è sfuggito ad attentati, complotti, insurrezioni e guerre, sino a farne il più longevo monarca del moderno Vicino Oriente. Poco prima della morte fa cambiare la Costituzione filistea per poter diseredare il fratello Hasan, erede al trono da vari decenni, e designare come suo successore il proprio primogenito 'Abdallāh II. Questi il 10 giugno 1994 ha sposato Marta Luisa di Norvegia, figlia del Re di Norvegia Harald V, che non si è convertita all'Islam. Da lei il 28 giugno 1994 ha avuto l'erede al trono Husayn ibn 'Abdallāh.
2000: secondo viaggio apostolico di Papa Giovanni Paolo II in Filistea ed Israele, dal 19 al 26 marzo, nell'ambito del Grande Giubileo del 2000.
2001:
definitiva abolizione della pena di morte in Filistea anche in tempo di guerra.
Dura condanna da parte della Filistea degli attacchi terroristici dell'11
settembre 2001.
2003: 'Abdallāh II dichiara la neutralità della Filistea nella "Seconda Guerra del Golfo", voluta dal Presidente USA George W. Bush per abbattere il regime iracheno di Saddām Husayn. Dopo la sconfitta di quest'ultimo e la presa di Baghdad, Re Faysal II è costretto ad abdicare e ad andare in esilio in Yemen, dove muore poco dopo; George W. Bush mette sul trono suo figlio, Ghāzī II ibn Faysal, 41 anni, come sovrano vassallo degli Stati Uniti d'America, ma l'Iraq piomba nel caos e cominciano gli arrivi di immigrati iracheni in Filistea (Ghāzī II ha sposato Aisha bint Hussein, sorella del re filisteo 'Abdallāh II, da cui ha avuto l'erede al trono Faysal III ibn Ghāzi).
2004: il governo filisteo autorizza la liberalizzazione della telefonia mobile. Nel 2006 i telefoni cellulari nel Paese sono già due milioni. Secondo il censimento di quest'anno, la maggior parte dei lavoratori filistei (il 18,6%) opera nella pubblica amministrazione, nell'istruzione e nelle difesa, il 9,5% nel settore dei trasporti, il 6,3% nell'edilizia, il 3,9% nel campo degli affari, il 2,6% dei cittadini sono impiegati presso alberghi e ristoranti ed i restanti sono agricoltori ed artigiani.
2006: il 30 dicembre Saddām Husayn è giustiziato dopo essere stato dichiarato colpevole di crimini contro l'umanità da un tribunale speciale iracheno.
2007: il 4 novembre il Presidente dello Stato d'Israele ed ex Primo Ministro Israeliano Yitzhak Rabin muore di morte naturale a 85 anni.
Il Tempio di Gerusalemme oggi, dopo i restauri ultimati nel 2000, ripreso da un drone
2008:
Israele scatena la cosiddetta Operazione Piombo Fuso (27 dicembre 2008 - 17
gennaio 2009) per distruggere i principali santuari militari di Hamas sul suo
territorio.
La grave crisi economica internazionale partita dal fallimento della Lehman
Brothers di New York colpisce duramente la Filistea e mette in ginocchio la sua
economia, favorendo l'ascesa di numerosi gruppi islamici radicali.
2009: dal 7 al 15 maggio Papa Benedetto XVI si reca pellegrino in Filistea e Israele e prega a sua volta nel Tempio di Gerusalemme.
2010:
visita di stato del Presidente USA Barack Obama in Filistea.
Il 20 novembre Papa Benedetto XVI crea Cardinale il Patriarca Filisteo Antonio
Naguib (in carica dal 30 marzo 2006 al 15 gennaio 2013).
Il 2 dicembre nella sede principale della FIFA a Zurigo viene deciso che
l'edizione del 2022 del Campionato Mondiale di Calcio si giocherà in Israele e
Filistea, che avevano presentato una candidatura congiunta; sconfitte le
candidature di Qatar e Stati Uniti d'America.
2011: in occasione della Coppa delle Nazioni Asiatiche dal 7 al 29 gennaio in Qatar la Nazionale di Calcio della Filistea conferma i progressi degli ultimi anni, non solo qualificandosi ma riuscendo a superare la fase a gironi, segnando la sua miglior prestazione di sempre nella competizione. La Filistea viene eliminata ai quarti di finale dall'Uzbekistan per 2-1. Il 23 luglio 2011 poi arriva la più larga vittoria della Filistea in una gara valida per la qualificazione al mondiale brasiliano del 2014: i Filistei rifilano un 9-0 al Nepal.
2011-2012: nell'ambito delle cosiddette "Primavere Arabe", anche la Giordania è
teatro di manifestazioni di massa contro la classe politica corrotta, la crisi
economica, la disoccupazione e l'aumento del prezzo del carburante, in
particolare ad Gaza, seppure in misura contenuta rispetto ad altri Paesi
dell'area.
La rivoluzione in Eteia porta invece all'abbattimento del dittatore Bashar
al-Assad, che fugge a Mosca. Nuovo Presidente dell'Eteia è Abdurrahman Mustafa.
Invece l'autocrate libico Muhammar al-Gheddafi riesce a sconfiggere la rivolta
contro di lui con l'aiuto della Russia, ed è tuttora in sella, anche se parti
della Libia sono ancora in preda alla guerra civile.
2012:
il liberaldemocratico Abdullah Ensour vince le elezioni politiche in Filistea,
convocate dopo il fiorire delle Primavere Arabe, e diventa Primo Ministro. Egli
promette un giro di vite contro la corruzione e misure draconiane per
risollevare l'economia.
La crescita del calcio filisteo è confermata da una prestigiosa vittoria per 2-1
ottenuta l'11 settembre in casa contro la più titolata Australia, in una partita
valida per la fase finale delle qualificazioni al Campionato del Mondo in
Brasile del 2014.
2013:
il 15 gennaio il Patriarca Filisteo Antonio Naguib, colpito da emorragia
cerebrale, è costretto a dimettersi dalla carica. Il Sacro Sinodo della Chiesa
Filistea elegge al suo posto Abramo Isacco Sidrak, tuttora in carica.
La Nazionale di calcio filistea, giunta terza nel suo girone e avendo vinto ai
rigori lo spareggio della zona asiatica contro l'Uzbekistan, disputa un
ulteriore spareggio con l'Uruguay per l'accesso ai Mondiali brasiliani del 2014,
perdendo 5-0 all'andata e pareggiando 0-0 al ritorno.
2014:
dal 24 al 27 maggio Papa Francesco compie un viaggio apostolico in Filistea ed
Israele, visitando Gaza, Nazaret, Betlemme e Gerusalemme, e prega a sua volta
nel Tempio di Adonia.
Il terrorista islamico Abu Bakr al-Baghdadi si autoproclama Califfo e fonda in Iraq l'Isil (Stato Islamico
dell'Iraq e del Levante), organizzazione fondamentalista che rivendica un'ampia
fetta di territorio iracheno e si macchia di gravi crimini contro l'umanità
("Inverno Arabo"). Re Ghāzī II chiede l'aiuto internazionale per
recuperare la sovranità sul suo paese.
Il
15 agosto terroristi dell'Isil mettono in atto un attentato contro re 'Abdallāh
II di Filistea, che fortunatamente resta solo lievemente ferito. La Filistea
dichiara allora guerra all'Isil e inizia una campagna di bombardamenti contro
postazioni dello Stato Islamico in Iraq, in accordo con il governo di Baghdad.
Il 24
dicembre il ventisettenne pilota filisteo Muad Kasasbeah, impegnato nei
bombardamenti contro postazioni dell'Isil, è abbattuto
con un missile terra-aria e catturato dai miliziani dell'autoproclamato
Califfato, che lo esibiscono come un trofeo. Il padre del pilota chiede
inutilmente all'Isil di restituirgli il figlio sano e salvo.
2015: il 27 gennaio l'Isil con un video apparso su Internet lancia al governo filisteo un ultimatum: o libererà entro 24 ore la terrorista Sayida al Rishawi, di nazionalità irachena, detenuta nelle carceri filistee per un attentato compiuto nel 2005, o il suo pilota sarà ucciso. Il Primo Ministro Abdullah Ensour si dice disponibile allo scambio, pur di salvare il giovane, ma il 3 febbraio lo Stato Islamico pubblica in rete un video agghiacciante in cui Muad Kasasbeah è rinchiuso in una gabbia e bruciato vivo. Si susseguono in tutta la Filistea manifestazioni di rabbia contro gli assassini dell'Isil; la terrorista Sayida al Rishawi è subito consegnata alle autorità irachene e giustiziata (fin qui la Filistea si era rifiutata di estradarla perchè sulla sua testa pendeva una condanna a morte). La Filistea intensifica inoltre i bombardamenti contro le postazioni dell'Isil in Iraq, permettendo alle truppe regolari di riguadagnare posizioni. Furente, in un discorso alla nazione Re 'Abdallāh II annuncia: « Uomini dell'Isil, vi raggiungeremo e vi colpiremo dovunque vi nascondiate! »
2016:
visita di stato del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in
Filistea.
Il 6 giugno un militante dell'Isil, alla guida di un autocarro, investe
volontariamente a tutta velocità la folla che assiste ai festeggiamenti pubblici
in occasione dell'inizio del Mese Sacro di Ramadan sul lungomare di Gaza; il
camion arresta la sua corsa mortale solo quando il terrorista viene abbattuto
dalla polizia. Si registrano in tutto 86 morti e 302 feriti. In Filistea vengono
indetti tre giorni di lutto nazionale; tutto il mondo condanna l'attacco e
l'intervento militare filisteo contro l'Isil in Iraq viene intensificato.
Il 19 novembre il Patriarca Filisteo Abramo Isacco Sidrak viene creato Cardinale
da Papa Francesco.
2017:
il nuovo Presidente USA Bernie Sanders, primo di religione ebraica, si reca in
visita di Stato in Filistea e in Israele, e prega nel Tempio di Gerusalemme.
Abdullah Ensour rivince le elezioni ed è confermato Primo Ministro del Regno di
Filistea.
Il 9 dicembre il Re dell'Iraq Ghāzī II dichiara ufficialmente la fine
della guerra in Iraq contro l'Isil con la riconquista di Mosul, capitale dell'autoproclamato
Califfato. I Filistei hanno dato un contributo importante alla sconfitta dell'Isil.
2018:
Yisrael Meir Lau, 81 anni, lascia la carica di Sommo Sacerdote del Tempio di
Gerusalemme. Il Sinedrio elegge come nuovo Sommo Sacerdote suo
figlio David Baruch Lau, 52 anni. È tuttora in carica.
Prima, storica qualificazione della Filistea al Campionato Mondiale di Calcio
disputato in Russia. Il 14 giugno a Mosca i Filistei perdono 5-0 con la Russia
padrone di casa, il 20 giugno a Rostov sul Don perdono 1-0 con l'Uruguay mentre il 25
giugno a Volgograd riescono a battere 2-1 l'Egitto. Purtroppo i Filistei vengono eliminati al
primo turno.
Sabato 27 ottobre Robert Bowers, 46 anni, vicino agli ambienti dell'ultradestra
USA, spara all'impazzata contro i fedeli riuniti per pregare in una sinagoga di
Pittsburgh, provocando undici vittime innocenti e sei feriti, fra cui quattro
poliziotti. Subito Re 'Abdallāh II di Filistea condanna l'attacco e fa
pervenire la sua solidarietà alla comunità ebraica americana e al nuovo Sommo
Sacerdote di Gerusalemme David Baruch Lau.
2019:
quando, il 15 aprile, la Cattedrale di Notre-Dame viene devastata da un pauroso
incendio, Re 'Abdallāh II di Filistea invia un messaggio al popolo
francese: « So cosa provate, ma nel nostro paese il Tempio di Zeus-Dagone è
stato tante volte raso al suolo e altrettante è risorto, più splendido di prima.
Sono al vostro fianco, amici, non temete! »
Il 21 aprile, giorno di Pasqua, lo Sri Lanka è colpito da una serie di attacchi
terroristici messi in atto da estremisti dell'Isil che provocano almeno 253
morti e oltre 500 feriti. Subito il Regno di Filistea invia aiuti materiali alla
popolazione cristiana fatta oggetto degli attentati ed esperti di antiterrorismo
per dare la caccia ai terroristi islamici ancora presenti sull'isola.
2020:
mentre in Cina e in varie parti del mondo infuria l'epidemia di Coronavirus
SARS-CoV-2, il 16 febbraio viene registrato in Filistea il primo contagio da parte
di questo virus. In breve tempo si arriva a 7.589 casi confermati e a 42
decessi. Le autorità sanitarie filistee riescono a contenere la
diffusione del Covid-19, imponendo un vero e proprio coprifuoco, ed evitano lo scoppio di una pandemia nel paese.
Tuttavia al termine della crisi le industrie sono in ginocchio e soprattutto il
turismo è in profondo rosso: al paese occorreranno anni per riprendersi da
questa batosta, così come al resto del pianeta.
Alle ore 17 del 4 agosto la metà della capitale libanese Beirut viene devastata da due immani
esplosioni nei pressi del porto, dove erano custodite 2.750 tonnellate di
nitrato di ammonio, che la riducono in polvere come dopo un bombardamento
aereo a tappeto, sventrando gli edifici ed aprendo un cratere del diametro di
120 metri. La
Croce Rossa riporta un bilancio di almeno 150 vittime, 5.000 feriti e centinaia
di dispersi, e le scene sono di spaventosa devastazione, in un incubo che il Primo Ministro
di Filistea Abdullah Ensour sintetizza così: « Sembra quello che è successo a Hiroshima e
Nagasaki ». Re
'Abdallāh II subito invia personale medico, farmaci e beni di prima necessità per aiutare
il popolo libanese a riprendersi dall'ennesima batosta inflittagli dalla Storia,
dimostrando la grande generosità dell'antico popolo dei Filistei.
Il 3 novembre il Presidente USA Bernie Sanders viene rieletto superando il
rivale Repubblicano Mike Pence.
2021:
il 6 gennaio alcune centinaia di suprematisti bianchi appartenenti all'estrema
destra USA tenta di dare l'assalto al Campidoglio per impedire la ratifica della
rielezione di Bernie Sanders, ma l'esercito sventa il tentativo di colpo di
stato. Re 'Abdallāh II di Filistea condanna l'attacco e manifesta la
propria solidarietà al Presidente Sanders.
Sanders afferma che non ci pensa neanche a ritirarsi dall'Afghanistan, come
chiedeva il Partito Repubblicano, e così i Talebani continuano a restare esclusi
dal governo di quel paese, con grande sollievo soprattutto delle donne afghane.
Una massiccia campagna vaccinale tramite il vaccino Pfizer permette di
immunizzare con almeno due dosi l'80% della popolazione di Israele e della
Filistea, una delle percentuali più alte del continente asiatico, che permette
di abbattere notevolmente il numero di casi e di vittime. A fine novembre
tuttavia si registra la diffusione di una nuova variante del virus SARS-CoV-2,
detta B.1.1.529 o Variante Omicron, che sarebbe partita proprio da un ospedale
di Ascalona, e per questo conosciuta anche come "Variante Filistea". La nuova
mutazione mette in allerta il mondo perché presenta ben 32 mutazioni della
proteine Spike, che la rendono più resistente a vaccini ed anticorpi. Per questo
molti paesi europei sospendono tutti i voli da e verso Israele e Filistea, in
attesa di trovare un vaccino specifico per combattere questa nuova, pericolosa
variante.
Lord Wilmore
Stemma ufficiale del Regno di Filistea
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Questo è il commento a caldo di Perchè No?:
Sai che l'ucronia é di un autore italiano quando la sua Timeline plurimillenaria finisce con i risultati del Mondiale di calcio. Scherzi a parte, mi mancavano le ucronie nel tuo stile.
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Ed Enrico Pellerito aggiunge:
Una delle ucronie dal tipico tocco di Lord Wilmore, a mio modesto giudizio specifica, chiara e plausibile. Complimenti.
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Anche Alessio Mammarella dice la sua:
Complimenti, davvero bella. Per far esistere fino a oggi un popolo estinto è fondamentale che abbia una sua identità ben definita e resistente alle contaminazioni culturali. Secondo me il fattore vincente che ha reso credibile questa ucronia è la grecità dei filistei. Viene infatti specificato che i filistei provengono da Creta, che all'arrivo di Alessandro Magno vengono riconosciuti e valorizzati per la loro origine ellenica tanto che saranno degli "sciovinisti greci" anche sotto la dominazione romana. Questo è fondamentale per fare in modo che i filistei non finiscano per diventare degli arabi qualunque dopo la conquista arabo-islamica. E così i filistei restano distinti dai popoli circostanti, tanto gli ebrei quanto gli arabi, e riescono a sopravvivere nei secoli fino ad oggi.
Prendo poi spunto dalla battuta di Perchè No?, e aggiungo: che sia scritta da un italiano si riconosce, a parte che dalle note calcistiche, dall'interessante ruolo che viene attribuito all'Italia nel XX° secolo. Avrebbe potuto esserci anche l'Italia, insieme a Gran Bretagna e Francia, nei fronti di guerra riguardanti l'Impero Ottomano? Avrebbe potuto l'Italia, addirittura, fare un po' la parte del leone (Gerusalemme, per la cultura occidentale, è più preziosa di Damasco o Baghdad) nell'attribuzione dei mandati post-bellici?
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E ora, la "contro-ucronia" di MattoMatteo:
Milord, per prima cosa complimenti per l'ucronia; l'ho "divorata" in pochi minuti, perso nella lettura.
Per seconda cosa, la primissima parte mi ha fatto sorgere l'idea per una "contro-ucronia"... spero che apprezzerai.
Mettiamo che il Marsili, invece che essere un vulcano attivo, si "sfoghi" solo con continue ma moderate emissioni di lava e gas; questo significa, soprattutto nel 1270 a.C., niente eruzione, e niente tsunami.
Le conseguenze più importanti sono:
1) niente mito di Atlantide.
2) la civiltà nuragica non scomparirà, ma sarà ancora attiva e vitale almeno fino all'epoca romana.
3) i "popoli del mare" non partiranno dai loro luoghi d'origine, e non distruggeranno la civiltà minoica di Creta, che a sua volta potrebbe avere una maggiore influenza in Grecia.
4) l'Egitto non viene invaso dai popoli del mare a dai Filistei, quindi rimane più forte... o, forse, il fatto di non aver dovuto combattere, lo fa diventare più debole, più facilmente preda di nemici successivi?
5) quando gli ebrei arrivano in Israele, non ci trovano i Filistei, quindi niente culto di Dagon/Baal-Zebul; la cosa permette agli ebrei di rimanere più "puri" (quindi Yahvè non li punisce), o troveranno comunque una scusa per peccare (altre popolazioni presenti nell'area)?
Guerrieri filistei in un rilievo di Medinet Habu (Egitto)
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Chiudiamo per ora con questo interessante "battibecco" tra due di noi:
Bhrg'hros: Ho visto che nell'ucronia non è mai citato Golia. Sul suo conto posso dire che è stato sconfitto a tradimento, con un’arma da lancio (come se uno usasse la pistola in un duello con armi da taglio) e prima del combattimento. Facile vincere così...
Tommaso: Era anche una bestia di due metri e settanta imbottito di ferro che ha accettato un duello con un bambino. Se era furbo portava l'elmo e sarebbe stato inarrestabile. Invece voleva vederlo bene il piccolo Davide e gioire mentre lo schiacciava. Ha pagato il prezzo della sua arroganza e della sua crudeltà.
Bhrg'hros: Il fatto dell’elmo conferma che il duello non era ancora cominciato e quindi la slealtà dell’attacco.
Tommaso: Se è stato ammazzato in battaglia non c'era nulla di sleale. E se è stato ammazzato da Davide, Davide era un bambino e Golia era perfettamente consapevole che stesse caricando un colpo di fionda. Alzava lo scudo e buona notte al secchio. E invece no, perché nella sua protervia era sicuro di poter reggere qualsiasi colpo quel ragazzino potesse lanciargli. Golia rappresenta i prepotenti, i grandi, i forti umiliati dai piccoli per grazia di Dio.
Bhrg'hros:
Non è
stato ammazzato in battaglia; era ovviamente preparato a morire, ma quel colpo
di fionda era imprevisto (perché su questo si fonda l’interesse narrativo
e il fatto che l’episodio sia stato tramandato; le pietre erano nascoste, Golia
vede solo il bastone), improvviso (è detto esplicitamente nel testo) e a
distanza maggiore della gittata della lancia. Non è stato un duello ad armi pari
e comunque è stato vinto barando sul tempo d’inizio.
Che cosa ci fosse di protervo nell’atteggiamento di Golia è tutto lasciato alla
mala fede dei Lettori: erano più di quaranta giorni che nessuno rispondeva alla
sua proposta di risolvere il conflitto in modo meno cruento (anche questo
disatteso, ma dagli Israeliti, che dopo lo sleale “duello” uccidono più Filistei
che possono). Golia non ha pronunciato alcuna bestemmia, ha solo sfidato – mamma
mia che cattivo! – l’esercito degli Israeliti (non risulta che abbia ucciso
alcun uomo). Quanto a superbia, anche le parole del suo sfidante sono abbastanza
ardite, no?
Gli Israeliti erano in guerra per l’Indipendenza ossia per la Secessione (ogni
indipendenza è una secessione); Golia fa dunque parte delle legali Forze
dell’Ordine, non conduce una guerra di aggressione, non uccide, in caso di
vittoria prevede per Israele una semplice sudditanza come in precedenza e
appunto propone di evitare una strage (mentre, come detto, gli Israeliti la
commetteranno lo stesso).
Golia rappresenta dunque la Legge, la forza del Diritto contro la forza
dell’Inganno, l’Ordine contro la Ribellione, l’Unione contro la Secessione, la
Lealtà contro la Slealtà, il Duello contro la Strage. E il bello è che tutto
questo emerge candidamente dallo stesso racconto dei Vincitori!
Per gradire, Golia in filisteo voleva dire ‘forzuto’ ed è quasi identico
all’etnico Galata, che però è di origine celta. Perciò entrambi sono nomi
indoeuropei (anzi, questa equazione permette di retroproiettare il nome alla
preistoria indoeuropea).
L'alternativa sarebbe quella di pensare che Golia fosse un celta (reclutato nel
contesto della Talassocrazia filistea), ma è meno probabile che una semplice
isoglossa etimologica.
Tommaso: Certo, messa su così, è un bell'argomento, bisognerebbe però capire quanto legittima fosse la pretesa di sovranità dei Filiistei sugli Ebrei. Ogni indipendenza è Secessione? Forse. Ma l'unità imposta con la forza ad un popolo che non la vuole non è forse tirannia. La sfida di Golia non viene detto sia parte di un accordo per porre fine alla guerra, piuttosto ad Israele fa troppa paura per attaccare. Non sembra essere un rituale costituito come Paride contro Menelao ma piuttosto un'iniziativa estemporanea basata sul timore che Golia incute. I soldati israeliti temono di dare battaglia finché Golia combattecontro di loro. Golia vede il bastone, non vede le pietre, questo è vero. Davide non avrebbe alcuna speranza in un duello leale.Ma Davide combatte non per il suo onore personale ma per la libertà del suo popolo. Inoltre, quella pietra lanciata da Davide aveva una possibilità su quante di stendere il gigante ? Non ogni parte del cranio di Golia, più spesso del normale è vulnerabile alla sassata. Lo avesse colpito in fronte lo avrebbe fatto solo barcollante, ma no lo colpisce preciso in mezzo agli occhi. Un colpo che 90 volte su cento lo sbagli. Troppo preciso per essere solo frutto dell'abilità di Davide. Una mano ha lanciato, ma un altra ha guidato.
Bhrg'hros: La sfida era per chiudere il conflitto, v. 1 Sam XVII 8-10; Davide in particolare riceverà poi ospitalità proprio presso i Filistei, quindi nel momento in cui combatte per il proprio popolo va di fatto contro il proprio onore personale.
William Riker: Golia soffriva manifestamente di acromegalia, disfunzione della ghiandola pituitaria che produce ossa lunghissime, deformazione delle ossa del cranio e bassa vista (ne soffriva anche Primo Carnera). Proprio per questo non avrebbe visto arrivare la pietra di Davide. Secondo alcuni però Golia non fu ucciso dal futuro Re Davide. Come infatti testimonia il Secondo Libro di Samuele, che conterrebbe una tradizione più antica del Primo, « ci fu un'altra battaglia contro i Filistei a Gob; Elcanan, figlio di Iair di Betlemme, uccise Golia di Gat: l'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori. » (2 Sam XXI 19) Solo in seguito la propaganda del Regno di Giuda avrebbe attribuito la vittoria a Davide, il capostipite della dinastia.
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