Campionati Mondiali Ucronici di Calcio 2010

di Mattia e Det0


Sulla scia degli Europei ucronici presenti sul nostro sito, proponiamo un gioco ucronico sulla Coppa del Mondo di Calcio 2010 in Sudafrica. Vi saranno, come nei mondiali della HL, 32 squadre, divise in 8 gironi da 4. Parteciperà chi vuole, con un massimo di 8 squadre, che però non dovranno essere nello stesso girone. Le partite saranno svolte non da chi ha creato la squadra, bensì dagli altri partecipanti, che azzarderanno ciascuno un loro risultato e chi vuole anche lo svolgersi della partita. I risultati e le eventuali cronache dovranno essere tenute in conto, nel senso che una squadra che perde 3-0 contro un'altra squadra di discreto livello non potrà vincere 5-0 contro una potenza calcistica. Chi vuole potrà anche creare dei tabelloni, delle divise, delle bandiere o una mappa con mostrata la provenienza delle varie compagini. Le squadre ovviamente dovranno essere ucroniche, anche includendo quando possibile giocatori reali. Le squadre fanno parte di un unico mondo alternativo, quindi non possono esistere squadre di nazioni i cui territori si sovrappongono o cose del genere.

Hanno partecipato al nostro gioco Renato Balduzzi, Camillo Cantarano, Damiano, Francesco Dessolis e Lord Wilmore. Ecco il risultato del nostro e del loro lavoro.

Cominciamo con il logo di questi mondiali ucronici, che ovviamente saranno anch'essi africani:

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Ecco a voi gli otto gironi:

Girone A _ Girone E
Vandalia (squadra di casa) _ Repubblica Federale di Germania
Francia _ Regno del New England
Giappone _ Regno delle Due Sicilie
Gran Colombia _ Impero d'Etiopia
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Girone B _ Girone F
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda _ Visigotia
KwaZulu _ Repubblica di Novgorod
Scandinavia _ Guyana
Province Unite dell'America Centrale _ Impero Persiano
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Girone C _ Girone G
Repubblica di Milano _ Repubblica delle Province Unite
Repubblica Ellenica _ Prussia
Impero Ashanti _ Repubblica Federale Cinese
Australasia _ Arabia Hashemita
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Girone D _ Girone H
Nuova Visigotia _ Regno di Polonia e Lituania
Impero di Corea _ Regno d'Armenia
Stato della Chiesa _ Regno d'Egitto
Stati Confederati d'America _ Grande Perù

In totale 14 squadre sono affiliate alla UEFA (federazione calcio europea), 5 alla AFC (federazione asiatica), 5 alla CAF (federazione africana) compresa la squadra di casa, 4 alla CONMEBOL (federazione sudamericana), 3 alla CONCACAF (federazione centro e nordamericana) e una alla OFC (federazione oceanica).

Questo è il nuovissimo stadio "Annibale Barca" di Cartagine, con 64.000 posti a sedere, in cui si giocherà la finale del torneo:

Ed ecco alcuni degli stati le cui squadre partecipano al torneo o hanno partecipato ai gironi eliminatori in questa Timeline. Dei 32 stati che partecipano a questa edizione del Mondiale diamo anche bandiera, maglia in casa e maglia in trasferta.

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Regno di Vandalia: occupa le nostre Algeria, Tunisia e Libia Occidentale. In questa linea temporale il califfo Omar, successore di Maometto, è stato sconfitto dai suoi oppositori ed il suo esercito annientato, prevenendo la conquista araba del Nord Africa. L'Islam è rimasto confinato nella penisola arabica, e il regno dei Vandali è sopravvissuto fino al presente. Gli odierni Vandali, grazie all'influenza di Genova e poi delle Due Sicilie, parlano quella lingua neolatina che si ritiene si parlasse prima degli arabi, probabilmente simile al sardo, anche se pesantemente contaminata dai dialetti della penisola italiana. Il regno ha riconquistato l'indipendenza dalle Due Sicilie nel 1925, ma sono ancora molto stretti i legami con i Borboni. La capitale è Cartagine. Il TLD è .va. La divisa di casa è interamente verde scuro, quella fuori casa è interamente bianca. Il 15 maggio 2003 la Vandalia ha battuto la concorrenza di Mauritania, Egitto e Repubblica Sudafricana, ottenendo l'organizzazione del primo Mondiale Africano della storia del calcio. Prima di questa edizione aveva partecipato a quelle del 1942, 1998 e 2002, uscendo sempre al primo turno.

Vediamo la mappa della Vandalia con gli stadi (indicati dal circoletto in oro) impegnati nel mondiale:

Repubblica di Milano: occupa un'area che da ovest a est va dalla Savoia alla Dalmazia, da nord a sud invece dal Canton Ticino alla Toscana, includendo la Sardegna e la Corsica. È lo stato successore del Ducato visconteo e sforzesco, che grazie a politiche avvedute e a circostanze fortunate è riuscito a sconfiggere i veneziani, i Savoia e i francesi conquistando il Nord Italia, anche se, analogamente alla Spagna di oggi, vi sono forti spinte autonomiste soprattutto in Veneto, Dalmazia, Alto Adige e Corsica. Governato dalla dinastia Sforza fino al 1737 e poi dagli Asburgo-Lorena, divenne una repubblica in seguito alla Rivoluzione del 1848; primo presidente fu Carlo Cattaneo (1801-1869). L'attuale presidente della Repubblica è il bolognese Romano Prodi (dal 2006), di centrosinistra, che dal 2008 convive con il governo di centrodestra di Silvio Berlusconi. La bandiera è il tricolore modellato su quello rivoluzionario francese, con il verde al posto del blu e il biscione milanese al centro. Il TLD è .mi. San Marino (TLD .sm) e il Principato di Monaco (TLD .mc) sono enclavi nel territorio di Milano, nei cui campionati giocano: il Monaco in serie A, San Marino in serie C1. La Federazione si chiama FMGC (Federazione Milanese Giuoco Calcio). Il Campionato 2010 è stato vinto per la 19esima volta dal Milan, che ha superato di 4 punti la Juventus di Torino e di 7 la Fiorentina. Il Capitano Alessandro del Piero, il portiere Federico Marchetti, Gianluca Zambrotta, Andrea Pirlo, Riccardo Montolivo, Giampaolo Pazzini e Mario Balotelli sono le colonne di questa nazionale, allenata da Roberto Donadoni che da giocatore ha vinto tutto con il Milan. Ha partecipato finora a tutte le edizioni dei Mondiali tranne la prima del 1930, a cui non si è iscritta (dopo la crisi del 1929 il viaggio in Nuova Visigotia fu giudicato troppo costoso). Campione d'Europa nel 1968 in casa sua e nel 2000 nelle Province Unite. Ai Mondiali Africani Milano si presenta da Campione del Mondo, avendo sconfitto in finale ai rigori la Francia nella finalissima 2006 di Mosca. In casa gioca con una divisa interamente azzurra (in onore alla Vergine Maria a cui i Sovrani di Milano erano un tempo devoti), da cui il nome di "Azzurri di Milano", ed in trasferta con una divisa interamente bianca con il biscione di Milano sul petto.

Stato della Chiesa: occupa il centro d'Italia e corrisponde allo Stato Pontificio della nostra Timeline, escluse Bologna e la Romagna che appartengono alla Repubblica di Milano. Capo di Stato è il Santo Padre Giovanni Paolo I, 98 anni, al secolo Albino Luciani, eletto il 26 agosto 1978 e perciò uno dei Pontefici più longevi della storia con quasi 32 anni di regno. Suo Segretario di Stato e Primo Ministro è stato a lungo il cardinale polacco Karol Wojtyla (1920-2005); dal 22 giugno 2006 è il cardinale neovisigoto e gesuita Jorge Mario Bergoglio. Benevento è enclave pontificia in territorio borbonico. Il TLD è .sp. La Federazione si chiama A.C.S.P. (Associazione Calcio dello Stato Pontificio). Il locale e seguitissimo Campionato 2010 è stato vinto per la 28esima volta dalla Roma A.C., che ha superato di 6 punti in classifica gli eterni rivali della Lazio F.C. Capitano della Nazionale Pontificia è il veterano Francesco Totti, ed in essa militano campioni come Fabio Grosso, Daniele de Rossi, Simone Pepe e il portiere Marco Amelia. Commissario tecnico è il mitico Carletto Mazzone, 73 anni, che guida la Nazionale da ben 12 stagioni. Questa è la quinta volta che lo Stato del Papa si qualifica per i Mondiali; ha organizzato il Campionato Mondiale del 1978, vinto dalla Repubblica delle Province Unite, ma il miglior piazzamento furono i quarti di finale nel 1998, persi ai rigori contro la Francia che poi avrebbe vinto il titolo. In casa essa gioca con divisa bianca e pantaloncini gialli con lo stemma del Papa regnante, in trasferta a colori invertiti.

Regno delle Due Sicilie: sopravvive nel Meridione d'Italia con capitale Napoli, ad esso appartiene anche l'isola di Malta. Sovrano è Carlo Maria di Borbone, nato il 16 gennaio 1938 e succeduto al padre Alfonso Maria alla morte di quest'ultimo il 3 febbraio 1964. Primo Ministro è il pugliese Nichi Vendola, che guida una vasta coalizione di Centrosinistra sostenuta anche da parte dell'influente Chiesa Cattolica. A partire dalla fine dell'ottocento il paese ha conosciuto un prepotente sviluppo industriale, e la sua posizione chiave nel centro del Mediterraneo ne ha fatto un alleato chiave per il Regno Unito, ma ancor oggi sopravvivono sacche di arretratezza, e mafia, camorra e ndrangheta costituiscono problemi endemici per le Due Sicilie. Il TLD è .ds. La Nazionale Borbonica ha partecipato in tutto a nove edizioni del Mondiale, vincendone due, nel 1938 in Francia e nel 1990 in casa sua. La Federazione è la F.C.D.S. (Federazione Calcio delle Due Sicilie). Il Campionato 2010 è stato vinto dal Catania, che si è aggiudicato il terzo titolo della sua storia (gli altri due nei lontani 1944 e 1952). Capitano della Nazionale è Fabio Cannavaro, stella del Napoli, con ben 133 presenze (prima dell'inizio del Campionato), affiancato da assi del calibro di Gennaro Gattuso, Antonio Cassano, Fabio Quagliarella, Antonio di Natale, Vincenzo Iaquinta, Domenico Criscito e del portiere Morgan de Sanctis. In casa gioca con divisa e pantaloncini entrambi bianchi con lo stemma borbonico, da cui il nome di "Bianchi di Napoli", e in trasferta con maglia viola e pantaloncini gialli.

Svizzera: come nella HL, ma in essa convivono solo le componenti tedesca e francese, essendo il Ticino e Poschiavo parte della Repubblica di Milano. Il TLD è .ch. Nonostante 9 partecipazioni ai Mondiali e tre quarti di finale, non si è qualificata per il primo campionato mondiale africano.

Regno di Visigotia: non essendoci state le invasioni arabe esiste anche una nazionale della Visigotia, paese che comprende l'intera Penisola Iberica, la quale parla un'unica lingua neolatina, il visigoto, con vari dialetti locali (lusitano, castigliano, ecc.). Capo di Stato è Juan Carlos I di Borbone, primo ministro è il socialista José Luis Rodríguez Zapatero. Il TLD è .vi. Superpotenza calcistica europea e Campione d'Europa in carica, dodici partecipazioni ai Mondiali con il quarto posto del 1950, può contare per questi campionati sulla micidiale terna d'attacco Torres-Villa-Cristiano Ronaldo. Divisa di casa rossa (da cui il nome di "Furie Rosse") con pantaloncini e calzettoni blu; in trasferta, maglia bianca con strisce rosse e gialle, pantaloncini e calzettoni blu.

Francia: repubblica identica a quella attuale, ma senza Napoleone, essendo la Corsica milanese. Di conseguenza la Repubblica fondata nel 1792 è sopravvissuta fino al presente, pur con diverse modifiche costituzionali, ed ha fondato un vasto impero coloniale, i cui stati hanno ormai raggiunto quasi tutta l'indipendenza, fatta eccezione per i Dipartimenti e i Territori d'Oltremare. Repubblica parlamentare (a differenza della nostra che è presidenziale), il presidente è François Bayrou, mentre primo ministro è la socialista Ségolène Royal. Il TLD è .fr. Ha partecipato fin qui a tredici Campionati del Mondo, vincendo l'edizione casalinga del 1998 e perdendo ai rigori contro Milano la finale del 2006. La divisa è blu con pantaloncini bianchi in casa, bianca con pantaloncini blu fuori.

Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda: Occupa Gran Bretagna ed Irlanda, la sola differenza rispetto alla nostra linea del tempo è che gli inglesi hanno conservato il controllo sull'Irlanda, qui un paese divenuto protestante al pari della Scozia. Sovrano è Elisabetta II di Sassonia-Coburgo-Gotha (in questa Timeline mai ribattezzata Windsor), primo ministro è il liberale Nick Clegg che guida un governo di coalizione tra liberali e laburisti. Il TLD è .uk. Invece di giocare con varie rappresentative diverse, i britannici giocano insieme, e sono una delle potenze calcistiche d'Europa. Gli inventori del football moderno hanno partecipato sinora a 14 edizioni del Mondiale, vincendo l'edizione casalinga del 1966. La loro divisa di casa è blu con strisce rosse sulle spalle ed ai lati dei pantaloncini, quella fuori casa usa al posto di blu e nero, rosso e bianco.

Repubblica delle Province Unite: Filippo II di Spagna non si intromette eccessivamente nelle questioni olandesi, non si ha la divisione tra province del nord (Olanda) e del sud (Belgio) ed oggi abbiamo una sola nazione ed una sola Nazionale che raggruppa il nostro Benelux. Sovrano è Beatrice di Orange-Nassau. Il TLD è .pu. Ha partecipato a 12 edizioni dei Mondiali vincendone due, nel 1974 e nel 1978. Prima maglia arancione, seconda maglia bianca a strisce azzurre, pantaloncini e calzettoni sempre neri.

Germania: in questa timeline gli Asburgo preferirono concentrarsi sulla Germania invece che sull'Austria. Di conseguenza il Sacro Romano Impero diventò uno stato unitario di stampo assolutista, seppure con fatica (solo verso la fine del XVIII secolo si poté dire uno stato unitario) e dopo il 1848 diviene una repubblica con capitale Vienna, mentre agli Asburgo restava il regno di Ungheria. Questo stato include la Boemia e la Moravia, una sorta di Quebèc in cui gli indipendentisti sono circa il 40 % della popolazione, ma non la Prussia. Presidente della Repubblica è la cristiano-democratica Angela Merkel, che come in Italia è costretta a convivere con il governo socialdemocratico di Sigmar Gabriel. Il TLD è .de. Grande potenza del calcio mondiale (19 partecipazioni ai Mondiali; ben sette finali, di cui due vinte, nel 1958 e nel 1986), gioca in casa con casacca rossa e pantaloncini bianchi, da cui l'appellativo di "Rossi di Germania", e fuori con casacca bianca e pantaloncini neri.

Prussia: questo regno è ancora indipendente sotto Giorgio Federico di Hohenzollern, nato il 10 giugno 1976 e in carica dal 26 settembre 1994, pronipote di Guglielmo II. Esso comprende anche Slesia, Pomerania, Prussia Orientale, Lettonia ed Estonia (in queste ultime due è molto forte il movimento autonomista). Il TLD è .pr. Ha partecipato sette volte alla Fase Finale, venendo sconfitta nel 1974 in finale dalle Province Unite. Gioca in casa con divisa bianca e pantaloncini neri, fuori con colori invertiti.

Scandinavia: regno unitario sotto Margherita II di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, che in questa Timeline comprende Danimarca, Norvegia, Svezia, Isole Fær Øer, Isole Svalbard e Groenlandia, ma non la Finlandia. La capitale è Copenaghen. Il TLD è .sc. Dodici le partecipazioni alla Fase Finale. Ha ospitato il Mondiale del 1958 arrivando terza, ed ha vinto l'Europeo casalingo del 1992. La maglia è rossa con strisce oro e pantaloncini oro in casa, bianca con strisce rosse e pantaloncini rossi fuori casa.

Finlandia: repubblica indipendente staccatasi dalla Repubblica di Novgorod nel 1919. Il TLD è .fi. Ha partecipato ai Mondiali una sola volta, nel 1942, senza molta gloria.

Polonia e Lituania: sono ancora uno stato unitario con capitale Varsavia; esso comprende anche la Podolia, la Galizia, l'Ucraina occidentale, Vilnius e Kaunas, ma non la Prussia Orientale con Königsberg né la Lettonia, che appartengono alla Prussia. Presidente della Repubblica, proclamata nel 1848, è Donald Tusk. Il TLD è .pl. La Nazionale ha partecipato ad otto mondiali, ottenendo come migliori risultati il secondo posto del 1946 e i due terzi posti del 1974 e del 1982. La divisa è biancorossa con pantaloncini rossi in casa, verde fuori.

Slovacchia: stato indipendente a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale, quando si staccò dalla sconfitta Ungheria. Il TLD è .sk. Vanta ben nove partecipazioni ai Mondiali; nonostante il titolo vinto in Cile nel 1962, non si è qualificata per questi Campionati.

Ungheria: in questa Timeline essa comprende anche la Rutenia transcarpatica e la Transilvania. Qui si rifugiarono gli Asburgo d'Austria dopo la perdita di Vienna a seguito della Rivoluzione del 1848. Attuale sovrano è Carlo II di Asburgo-Lorena, nato l'11 gennaio 1961 e succeduto al padre Ottone in seguito alla sua abdicazione avvenuta il 20 novembre 2002, al compimento del suo 90° anno (l'ex sovrano è ancora in vita). Il TLD è .hu. Potenza decaduta del calcio (ha partecipato a 11 Mondiali e ne ha vinti ben tre, nel 1942, 1946 e 1954), non è riuscita a qualificarsi per questi Campionati.

Romania: Moldavia e Valacchia sono unite, la Transilvania è parte dell'Ungheria. Sovrano del paese è è ancora il vecchio Michele I di Hohenzollern-Sigmaringen, 89 anni, che, essendo in carica dall'8 giugno 1930 (la reggenza della madre Elena di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg ebbe fine nel 1939), è uno dei più longevi sovrani oggi viventi. Avendo solo figlie femmine, Michele ha abrogato la Legge Salica e nominato sua erede la figlia maggiore Margherita, nata il 26 marzo 1949. Il TLD è .ro. La Romania vanta sette partecipazioni ai Mondiali, l'ultima delle quali nel 1998, ma non è mai andata oltre i quarti di finale e non si è qualificata per quelli del 2010.

Bulgaria: regno coincidente con la Bulgaria della nostra Timeline. Sovrano è Simeone II di Sassonia-Coburgo-Gotha, nato il 16 giugno 1937 e succeduto il 28 agosto 1963 al padre Boris III (che in questa Timeline non è stato eliminato dai nazisti). Il TLD è .bg. La Nazionale ha partecipato a sette Fasi Finali di un Mondiale, e il suo miglior piazzamento è stato il quarto posto nell'edizione del 1994, ma nel 2010 non si è qualificata.

Croazia: repubblica federale con capitale Zagabria, e comprendente anche Slovenia e Bosnia-Erzegovina, ma non Istria e Dalmazia, che appartengono a Milano, né Ragusa che è indipendente. Presidente è Ivica Racan, che non è morto prematuramente nel 2007. Il TLD è .hr. Conta in tutto sette partecipazioni al Mondiale di Calcio; nonostante il terzo posto del 1998, non si è qualificata per quest'edizione.

Serbia: regno senza sbocco al mare con capitale Belgrado; sovrano è Alessandro II Karageorgevic, nato il 17 luglio 1945, che regna dal 3 novembre 1970, data di morte di suo padre Pietro II. Lo stato deve affrontare l'irredentismo degli ungheresi della Vojvodina e soprattutto degli albanesi del Kosovo, i quali aspirano a riunirsi alla madrepatria. Il TLD è .rs. Vanta nove partecipazioni ai Mondiali, con i quarti posti del 1930 e del 1962, ma anch'essa ha mancato la qualificazione a questi Campionati.

Montenegro: piccolo regno dei Balcani Occidentali con a capo Nicola II Petrovic-Njegoš, nato il 7 luglio 1944 e in carica dal 24 marzo 1986, data di morte di suo padre Michele I. Stretto fra le ambizioni egemoniche delle Due Sicilie e l'aspirazione della Serbia ad aprirsi uno sbocco al mare, è riuscito a sopravvivere alleandosi di volta in volta con l'una contro l'altra, quando sembrava prevalere. Il TLD è .me. Non si è mai qualificato per i Mondiali in tutta la sua storia.

Repubblica di Ragusa: piccolo stato indipendente italo-croato la cui squadra gioca nel campionato milanese di serie C1. Il TLD è .ra. Anch'essa non si è mai qualificata per i Mondiali.

Albania: la più povera repubblica d'Europa sta compiendo passi da gigante grazie all'aiuto dell'Unione Europea, ma la corruzione e la malavita organizzata restano il suo principale cancro. Il presidente della repubblica è Bamir Topi. Il TLD è .al. Non ha mai partecipato alla fase finale di un Mondiale.

Repubblica Ellenica: non essendoci state le invasioni arabe, Bisanzio riuscì a rafforzarsi e sopravvivere sino al 1848, quando in seguito alla rivoluzione l'impero si trasformò in Repubblica Ellenica. Essa comprende la Grecia di oggi, Cipro e gran parte dell'Anatolia eccetto Kurdistan ed Armenia. Presidente è il socialista Karolos Papoulias, primo ministro è il socialista George Papandreou. Il TLD è .el. La Repubblica Ellenica ha partecipato a quattro Mondiali, venendo sempre eliminata al primo turno, ma ha vinto a sorpresa il Campionato Europeo del 2004, battendo in finale la Visigotia in casa sua. La divisa di casa è tutta bianca con la croce nazionale sul cuore, quella fuori casa ha i colori invertiti.

Repubblica di Novgorod: è una delle due nazioni nelle quali è divisa la Russia in questa Timeline, estesa nel nord dell'attuale Russia europea ed asiatica, da San Pietroburgo sul Mar Baltico fino a Vladivostok sul Mar del Giappone. In questa Timeline Mosca non è mai riuscita a conquistare Novgorod, che con il determinante aiuto scandinavo è rimasta indipendente fino ad oggi. Nazione molto ricca grazie alle immense risorse naturali della Siberia, soffre però di gravi squilibri sociali, e i popoli Paleosiberiani sono tenuti ai margini della vita della nazione. Attuale presidente è l'ex campione di scacchi Garri Kimovic Kasparov. La bandiera è il tricolore bianco, azzurro e bianco a righe orizzontali, con al centro lo stemma della capitale. Il TLD è .nr. Delle due nazioni russe, essa vanta una più lunga tradizione calcistica con otto partecipazioni ai mondiali, il quarto posto del 1966 e un Campionato Europeo al suo attivo, quello del 1960. La maglia novgorodiana è biancazzurra con pantaloncini bianchi a strisce ocra in casa, azzurra a strisce oro e ocra e pantaloncini oro a strisce ocra in trasferta.

Repubblica di Moscovia: l'altra delle due nazioni russe, con capitale Mosca. Storica rivale della Polonia-Lituania, della quale rivendica ampi territori, si è estesa a sua volta a parte della Siberia, include il Kazakistan e giunge sino ai confini del Khanato di Bukhara. Monarchia assoluta fino al 1917, quando la Rivoluzione Menscevica depose l'ultimo Zar Nicola II Romanov, poi fuggito a Novgorod, e proclamò la Repubblica. Il multipartitismo è stato introdotto solo nel 1991; attuale presidente è Dmitrij Anatolevic Medvedev. La corruzione purtroppo dilaga, e le mafie hanno in mano gran parte dell'economia di questo vasto paese. La bandiera è il tricolore rosso, blu e bianco a righe orizzontali. Il TLD è .mo. Quattro le partecipazioni alla fase finale dei Mondiali, inclusa l'edizione del 2006 a cui è stata ammessa di diritto come paese organizzatore; in quest'ultima è stata sconfitta in semifinale per 2-0 dalla Repubblica di Milano, poi vincitrice del titolo, e per l'edizione del 2010 non si è qualificata.

Regno d'Armenia: stato esteso a tutta l'Anatolia orientale, al Caucaso e all'Alta Mesopotamia. Non essendoci stati i Turchi invasori, con il logorarsi della potenza persiana e bizantina durante il Medioevo il regno di Armenia da stato cuscinetto iniziò ad espandersi verso occidente arrivando ad uno sbocco sul Mediterraneo nell'XI secolo, nella zona di Antiochia. Nel XIII secolo conquistò la Siria e il Kurdistan, mentre nel corso del XV secolo inglobò la Georgia e l'Albania (il nostro Azerbaigian), che però già godevano dell'influsso culturale armeno. Dal XVII secolo iniziò la contesa con la Russia per il dominio della Ciscaucasia e dell'Ucraina, che continuò fino alla Prima Guerra Mondiale. Nel XIX secolo l'Armenia partecipò all'avventura coloniale espandendo la sua influenza nell'Asia centrale e sottomettendo come protettorati la Persia, l'Afghanistan, il Madagascar e alcune isole indonesiane. Con la II guerra mondiale, durante la quale fu occupata dalla Germania, perse le sue colonie, che tornarono indipendenti, ma rimase la monarchia. I confini attuali passano dal nord dell'Iraq e della Siria a tutta la catena caucasica, mentre a nord arriva fino al mar d'Azov e all'Ucraina orientale Crimea inclusa. Ad ovest confina con l'Ellenia. Il sovrano attuale è Hovhannes VIII della Dinastia Serzhide, primo ministro è Tigran Sargsyan. Il TLD è .am. Il calcio in Armenia è uno sport popolare e la nazionale ha partecipato a sette mondiali, vincendo il campionato del 1982. I colori della sua squadra sono il rosso e il nero in casa, il rosso e il bianco fuori.

Israele: stato formatosi nel settecento dopo la decadenza bizantina. I suoi confini corrispondono a quelli dell'odierno Stato d'Israele compresa la West Bank, ma senza Gaza né le alture del Golan. In pace con le nazioni vicine, all'interno di esso convivono senza problemi ebrei, cattolici, ortodossi, armeni e una piccola minoranza musulmana. Primo ministro è Yitzhak Rabin, 88 anni. Il TLD è .il. Il calcio è popolare in Israele, che in questa TL aderisce alla Confederazione Asiatica, ma si è qualificato per il Mondiale due sole volte, nel 1946 e nel 1970; per il Campionato 2010 non si è qualificato, sconfitto nel suo girone dalla Persia.

Libano: come nella nostra Timeline, a parte il fatto che non vi è stata alcuna guerra civile, essendo il paese interamente cristiano maronita, e quindi lo stato si trova sotto il protettorato dell'Armenia, non dell'Alta Siria. Il TLD è .lb. Scarsa tradizione calcistica, non è mai approdato alla fase finale di un Mondiale.

Arabia Hashemita: Corrisponde alla nostra Arabia Saudita, ma senza la costa del golfo Persico (dove nella HL ci sono gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar e il Barhain), sottratta agli arabi dalla conquista persiana. Ha capitale La Mecca, vi regna la dinastia Hashemita con Abdallah II ibn al-Husayn (nato il 30 gennaio 1962, in carica dal 7 febbraio 1999) ed è la roccaforte dell'Islam dopo che la religione di Maometto non è mai riuscita ad uscire dalla penisola arabica. Paese ricchissimo per via degli ingenti depositi di petrolio. Il TLD è .ah. Qui il calcio ha un gran numero di appassionati, nonostante alcuni Imam lo considerino una disciplina incompatibile con l'Islam: Nonostante le quattro partecipazioni ai Mondiali, non è mai andato oltre gli ottavi di finale, suo miglior risultato conseguito nel 1994. La divisa è bianca in casa, rossa in trasferta.

Yemen: occupa la zona dell'Arabia del sud divenuta molto florida grazie al commercio via mare con Persia e India. Esso ha un'estensione superiore a quella del nostro Yemen: arriva fino a Ranyaha a nord e ad est ha il controllo del nostro Oman. Il TLD è .ye. Questa terra, per la verità, non è molto appassionata di calcio, e non si è mai qualificata per i Mondiali.

Ghassania: regno che, grazie ad alleanze più o meno strette di volta in volta con i Persiani e con i Bizantini, è riuscita a bloccare l'invasione bizantina, ed è rimasta di religione cristiana. Questo staterello controllò le vie carovaniere per secoli, prima che il taglio dell'istmo di Suez e l'inizio dei voli cargo le togliessero la principale fonte di sostentamento. La popolazione è assai povera e la società molto arretrata, all'inizio del '900 sopravvivevano ancora forme di schiavismo. A modernizzare in parte lo stato intervennero gli inglesi, che per un periodo di circa 30 anni occuparono la regione, prima di concederle l'indipendenza. Questo stato è anche uno dei punti chiave per il controllo da parte occidentale del Medio Oriente. Il TLD è .gs. Si è qualificata per i Mondiali solo nel 1974.

Alta Siria: Questo il nome dato dai bizantini a questa zona quando la conquistarono. Per secoli centro di piste carovaniere che alimentavano un florido commercio, la conquista di questa provincia orientalizzò ancora di più i bizantini, tanto che alcuni imperatori furono raffigurati con turbante e in sella ad un cammello. Nacquero però fermenti di rivolta nella provincia, che scelse di staccarsi dall'impero nel 1204, quando i latini conquistarono per breve tempo la città di Bisanzio in piena decadenza. Il TLD è .sy. Non si è mai qualificata per i Mondiali.

Impero Persiano: glorioso erede dell'impero degli Achemenidi e dei Sasanidi, oltre al nostro Iran esso comprende il Turkmenistan, la Bassa Mesopotamia e la costa meridionale del Golfo Persico. Religione di stato è quella zoroastriana, ancora seguita dalla stragrande maggioranza della popolazione. Dal 1925 regna la dinastia cosacca dei Pahlavi, attuale Shah è Reza Ciro I, nato il 31 ottobre 1960 ed in carica dal 27 giugno 1980 quando successe al padre Reza II. Il TLD è .ir. Potenza emergente del calcio asiatico, si è qualificato per la quarta volta ai Mondiali (le altre nel 1978, 1998 e 2006). Prima maglia bianca con il tricolore nazionale, seconda rossa con pantaloncini verdi.

Afghanistan: come nella HL, ma esso non ha conosciuto recenti invasioni da parte straniera (fatta eccezione per il tentativo di occupazione da parte del Regno Unito a fine '800) ed è ancora un regno sotto Ahmad Shah. nato il 23 settembre 1934 e succeduto il 23 luglio 2007 al padre Nadir Shah, morto in quella data a 92 anni, dopo quasi 74 anni di regno! Il TLD è .af. Il calcio qui è molto praticato, ma la Nazionale è riuscita a qualificarsi per i Mondiali una volta sola, nel 2002.

Khanato di Bukhara: regno centroasiatico a lungo vassallo della Moscovia, è quanto rimane del favoloso impero di Tamerlano. Il TLD è .bu. Qui il calcio è scoperta recente.

Repubblica Indiana: l’India senza l’Islam è una nazione enorme non divisa che comprende i nostri India, Pakistan e Bangladesh. Primo ministro è Sonia Gandhi, di origini milanesi (è nata a Lusiana, in provincia di Vicenza). Il TLD è .in. Scarsa tradizione calcistica, una sola partecipazione ai Mondiali nel 1950, l'India è la prima potenza mondiale del cricket.

Lankawa: in singalese "Isola Splendente", repubblica che occupa i due terzi dell'isola di Ceylon. Il TLD è .lk. Non ha mai partecipato ai Mondiali.

Tamil Eelam: in lingua locale "Patria Tamil", repubblica che occupa il restante terzo dell'isola di Ceylon, lungo la sua costa nordorientale, divenuta indipendente nel 1981 in seguito alla vittoria dell'esercito indipendentista delle Tigri Tamil, sponsorizzate dall'India. La capitale è Trincomalee e il TLD è .tm. Neanche essa ha mai partecipato ai Mondiali.

Nepal: in questa Timeline è rimasto un regno sotto re Birendra Bir Bikram Shah Dev, che non è stato assassinato nel 2001 e regna con equilibrio dal 1972. Il TLD è .np. Il calcio qui ha poco seguito.

Birmania: repubblica indipendente dal 1948, dopo il fallimento del golpe militare del 1988 è stata eletta presidente per cinque mandati consecutivi Aung San Suu Kyi, tuttora in carica. Il TLD è .bm. Non ha mai partecipato a un Mondiale.

Siam: come nella HL, ma il regno ha conservato l'antico nome. Dal 9 giugno 1946 il sovrano è Rama IX, al secolo Bhumibol Adulyadej, nato il 5 dicembre 1927: idolatrato dai suoi sudditi, regna con saggezza sul suo paese da ben 64 anni. Il TLD è .si. La Nazionale si è qualificata per i Mondiali solo una volta, nel lontano 1942.

Impero Khmer: occupa il territorio della nostra Cambogia e in questa TL la capitale Angkor fu presa dai Thai, ma poi seppe risollevarsi, e l'impero sopravvisse fino all'ottocento, quando nel 1863 fu occupato dai francesi. Tornò indipendente nel 1954 e negli anni settanta conobbe un tentativo di colpo di stato comunista da parte del sanguinario Pol Pot, sventato dall'intervento congiunto britannico, francese, laotiano e norvietnamita. Attuale sovrano è Norodom Sihamoni, nato il 14 maggio 1953 e in carica dal 14 ottobre 2004. Il TLD è .kh. Il calcio è abbastanza popolare nell'Impero Khmer, ma esso non è mai riuscito a qualificarsi per i Mondiali.

Regno del Laos: divenuto indipendente dalla Francia nel 1954, con l'aiuto dell'ex madrepatria coloniale ha resistito ai tentativi dei Pathet Lao comunisti di instaurarvi una repubblica popolare; la guerra civile tra i Pathet Lao e l'esercito fedele alla monarchia ha avuto fine solo nel 1999. Attuale re è Soulivong Savang, dela Dinastia Kun Lo, nato l'8 maggio 1963 e succeduto il 5 maggio 2001 a suo padre Vong Savang. Il TLD è .la. Anche per il Laos nessuna partecipazione ai Mondiali di Calcio.

Impero del Vietnam: a lungo diviso (come la Cina) tra un sud comunista e un nord retto da una monarchia filo-occidentale, come retaggio della Seconda Guerra Mondiale che in questa Timeline si è combattuta quasi esclusivamente nel Pacifico, si è finalmente riunificato nel 1999. Attuale imperatore è Bao Thang, della dinastia Nguyen, nato il 30 settembre 1943 e succeduto il 28 luglio 2007 a suo fratello, l'imperatore Bao Long; entrambi sono figli del famoso imperatore Bao Dai (1913-1997), che si oppose strenuamente all'invasione coreana durante la Seconda Guerra Mondiale. La capitale è Hue e il TLD è .vn. Il calcio è in crescita in questo popoloso paese, ma né il Vietnam del Sud né il Vietnam del Nord si sono mai qualificati per un Mondiale.

Repubblica Federale Cinese: La Cina non è la superpotenza di oggi giacché Tibet, Manciuria e Xinjang sono indipendenti, la Mongolia Interna è un tutt'uno con la Mongolia vera e propria e quel che rimane si è riunificato il 2 ottobre 2000 dopo essere stato per anni diviso in una Cina del nord marxista e una Cina del Sud filo-occidentale, in seguito alla sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale. Dello stato federale fa invece parte Taiwan. Presidente della RFC è Liu Xiaobo, che ha trascorso 11 anni nelle prigioni della Cina del Nord. Il TLD è .ci. Prima del 2010, si è qualificata per i Mondiali solo nel 2002. La divisa di casa è rossa con pantaloncini gialli, quella in trasferta è completamente bianca con bordature gialle e rosse.

Tibet: indipendente dalla Cina dal 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, è uno stato teocratico governato dal Dalai Lama ("Oceano di Saggezza") Tenzin Gyatso, nato il 6 luglio 1935 e in carica fin dal momento dell'indipendenza, quando aveva solo 10 anni. Insieme a Giovanni Paolo I, Tenzin Gyatso è considerato uno dei maggiori leader spirituali del Pianeta. Il TLD è .tb. Il calcio in Tibet comincia ad essere praticato dai giovani solo negli ultimi anni, e lo stato non ha mai preso parte a un Mondiale in vita sua.

Khanato del Xinjang: indipendente dalla Cina dal 1945, come il Tibet, con capitale Urumchi, è uno stato molto chiuso alle influenze straniere e non possiede nemmeno una Federazione Calcio. Il TLD è .xi.

Khanato di Mongolia: indipendente dalla Cina nel 1945, comprende anche la Mongolia Interna ed è stretto alleato della Repubblica di Novgorod. La capitale è Ulaan Bator, buona parte della popolazione è ancora nomade e dedita alla pastorizia. Il TLD è .mn. Nessuna partecipazione a un Mondiale.

Impero di Manciuria: su di esso regna la dinastia Qing, oggi rappresentata da Henzen, nato nel 1944 e nipote del famoso imperatore Pu Yi, detronizzato per non essersi opposto con decisione all'invasione coreana. Il TLD è .mq. Ha partecipato a un Mondiale solo nel lontanissimo 1950.

Impero del Giappone: la monarchia è uno stato federale che riunisce il Giappone vero e proprio, occupante le isole di Honshu, Shikoku, Kyushu e le Ryukyu, ed Ainu Mosir, ovvero il paese degli Ainu, comprendente Hokkaido, le isole Curili e l'isola di Sakhalin. Attualmente sul Trono del Crisantemo siede Akihito, noto anche come Heisei Tenno, nato il 23 dicembre 1933 e in carica dal 7 gennaio 1989, data della morte di suo padre Hirohito, amatissimo dai giapponesi per non aver accettato compromessi con le forze di occupazione coreane durante la Seconda Guerra Mondiale. Il TLD è .jp. Finora la Nazionale ha partecipato a quattro Mondiali: 1994, 2002, 2006 e, appunto, 2010. Divisa blu con pantaloncini bianchi in casa, e fuori l'opposto.

Impero di Corea: nel XVIII e XIX secolo la Corea divenne una grande potenza militare in grado di conquistare il Giappone, la Manciuria, parte della Cina, le Filippine, Taiwan e persino buona parte dell'Indocina. L’espansione Coreana nel Pacifico, culminata il 2 dicembre 1941 con l'invasione dell'Australasia, fu arrestata nel corso della Seconda Guerra Mondiale, alla fine della quale venne sconfitta dagli alleati e il suo impero coloniale smembrato; l'imperatore conservò il trono, ma dovette rinunciare alle sue prerogative divine. Grazie all'industria elettronica è oggi ascesa a grande potenza economica. Attuale sovrano è Won, della Dinastia Joseon, nato il 23 settembre 1962 e succeduto al padre Gu il 16 luglio 2005. Il TLD è .kr. La sua squadra è indiscutibilmente la più forte del continente asiatico e ha partecipato a ben nove edizioni del Mondiale, arrivando quarta nel 2002: i colori della Nazionale sono rosso e bianco in casa, bianco e blu fuori.

Malesia: indipendente dal Regno Unito dal 1946, in questa Timeline comprende anche Singapore ed è a maggioranza buddista come il Siam. Il TLD è .ms. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Sarawak: indipendente dal Regno Unito dal 1946, occupa la parte nordoccidentale del Borneo e in questa Timeline non si è mai unito alla penisola di Malesia. I suoi abitanti sono equamente distribuiti tra cristianesimo, buddismo e culti animistici. Il TLD è .sw. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Indonesia: già colonia della Repubblica delle Province Unite, è divenuta indipendente nel 1949. La sua popolazione si divide tra cristianesimo, buddismo, induismo e animismo. Potenza economica emergente, il suo TLD è .id. Ha partecipato ai Mondiali solamente nel 1938 e nel 1942.

Timor Est: ex colonia della Visigotia, è diventata indipendente nel 1946 ma non è mai stata occupata dall'Indonesia. Il TLD è .tl. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Filippine: già colonia della Visigotia, sono diventate indipendenti nel 1898 ma sono state a lungo in balia di dittature militari. La povertà è purtroppo assai diffusa, anche a causa dei cicloni tropicali che molte volte all'anno investono l'arcipelago, e così forte è l'emigrazione verso i paesi più ricchi. Il TLD è .ph. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Regno d'Egitto: stato comprendente i nostri Egitto e Sudan, più la Libia orientale e la striscia di Gaza. Forti spinte autonomiste nel sud, animista e nero, contro il centronord cristiano copto e bianco. Governato da Re Chrisostomos II, nato il 16 gennaio 1952 ed al potere dal 18 marzo 1965, data di morte di suo padre Eufemio I (sotto la reggenza della madre, regina Giusta Teodora, fino al 18° compleanno). Il TLD è .eg. Lunga la tradizione calcistica di questo paese, uno dei primi dell'Africa ad avere una nazionale di football, ma solo quattro partecipazioni ai Mondiali, nel 1934, 1946, 1990 e 2010. La maglia è rossa con pantaloncini blu in casa, nera con pantaloncini blu fuori.

Mauritania: stato di lunga tradizione (rivaleggiò già con l'Impero Romano), abitato in larga maggioranza da berberi, conobbe un periodo di grande splendore nel Medioevo, quando conquistò anche l'impero del Mali. In seguito fu dominato dai Vandali, dai Visigoti e infine dai Francesi, finché il regno fu restaurato nel 1956. Il TLD è .mr. Lunga la sua tradizione calcistica, ma ha preso parte solo a cinque Mondiali e per questi non si è qualificato.

Impero del Mali: comprende i nostri Mali e Mauretania, noto per la persistenza di sacche di schiavitù. Sovrano è Toumani Touré I. Il TLD è .ml. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Repubblica del Lago Ciad: comprende i nostri Niger e Ciad. Altro stato molto povero e senza tradizioni calcistiche. Il TLD è .td. Molto praticato è il calcio, ma la squadra nazionale non abbia mai ottenuto risultati di rilievo e non è mai riuscito a partecipare alla Fase Finale dei Mondiali.

Senegambia: federazione di Senegal (ex colonia francese) e Gambia (ex colonia britannica). Il TLD è .sn. Potenza emergente del calcio africano, ha però avuto accesso alla Fase Finale solo nel 2002, e nel 2010 ha fallito la qualificazione a favore dell'Etiopia.

Impero centrafricano: corrispondente alla nostra Repubblica Centrafricana, su di esso regna il sovrano Bokassa II (al secolo Georges Bokassa), nato il 24 dicembre 1949, che il 20 settembre 1981 depose suo padre, l'imperatore Bokassa I (al secolo Jean-Bedel Bokassa), accusato di gravi violazioni dei diritti umani e addirittura di cannibalismo, offrendogli di scegliere tra l'esecuzione e l'esilio (ovviamente scelse quest'ultimo e fuggì in Francia). Bokassa II ripristinò la Costituzione, convocò elezioni e regna tuttora come un "tiranno illuminato" con l'appoggio della Francia. Il TLD è .cf. Oltre ad essere uno dei paesi più poveri del mondo, l'Impero Centrafricano ha anche una delle nazionali di calcio più deboli dell'Africa (quando si dice: piove sul bagnato...): nessuna partecipazione ai Mondiali.

Impero d'Etiopia: corrisponde alla nostra Etiopia, cui sono state aggiunte Eritrea e Gibuti. Dopo il fallimento della rivoluzione del 1974, è ancora un impero, governato dal Negus Amha Selassie II, nato il 17 agosto 1953 e divenuto sovrano alla morte del padre Amha Selassie I (figlio di Aile Selassie I) il 17 febbraio 1997. Il suo titolo completo è "Leone della tribù di Giuda, Signore dei Signori e Re dei Re". L'Etiopia è alla sua prima partecipazione assoluta ai Mondiali, ai quali si è qualificata a sorpresa, superando nazionali più quotate come il Bornu e la Senegambia. Il TLD è .et. La maglia in casa è a righe verdi e gialle con pantaloncini gialli, in trasferta è verde con pantaloncini gialli.

Somalia: a differenza della nostra Timeline, in cui la Somalia è in preda all'anarchia e alle lotte tra signori della guerra, in questo universo è un forte stato centralizzato retto con pugno di ferro dal dittatore Said Hersi, succeduto il 2 gennaio 1995 al suocero Siad Barre. Tiranno illuminato, Said Hersi ha posto fine al sistema tribale, urbanizzato i nomadi, introdotto l'istruzione gratuita e obbligatoria, attirato gli investimenti stranieri e combattuto efficacemente i pirati del Golfo di Aden. Stretto alleato del Regno Unito e del Regno delle Due Sicilie, ex potenza coloniale sino al 1960, Said Hersi ha finora represso ogni forma di opposizione. Il TLD è .so. Non si è mai qualificata per un Mondiale.

Regno Mossi: corrisponde al nostro Burkina Faso, è indipendente dal 1960, il sovrano è Yennenga VII e il TLD è .mw. Lo stato, famoso per le sue maschere rituali, non ha mai partecipato ai Mondiali di Calcio, ma è arrivato quarto nel 1998 nella Coppa d'Africa organizzata in casa sua.

Guinea: comprende la Sierra Leone, la Guinea Conakry e la Guinea Bissau della nostra Timeline. Il TLD è .gn. Sebbene non sia mai riuscita ad accedere alla fase finale di un Mondiale, ha partecipato a ben otto fasi finali della Coppa d'Africa.

Liberia: come nella HL, guerre civili incluse. Il TLD è .lr. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Impero Ashanti: stato indipendente dal 1701 al 1896, poi colonizzato dai britannici ed indipendente nuovamente dal 1960, comprende i nostri Ghana, Togo e Costa d'Avorio, e un tempo prosperò con il commercio degli schiavi. La capitale è Kumasi, attuale sovrano è Prempeh IV. Il TLS è .as. Si tratta di uno degli stati africani di più lunga tradizione calcistica, vincitore di tre Coppe d'Africa e con sei partecipazioni ai Mondiali all'attivo. La maglia in casa è nera e verde con pantaloncini gialli, fuori casa è nera e bianca con pantaloncini verdi.

Bandiera dell'Impero Ashanti

Regno del Dahomey: copre il territorio del nostro Benin. In questa Timeline il re è Agoli-agbo IV e la religione prevalente è il Vodoo. Il TLD è .da. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Nigeria: come nella HL, ma senza il Biafra; in assenza quasi totale dell'Islam, i torbidi sono fra stati del sud cristiani e stati del nord animisti. Il TLD è .ng. La sua è una delle Nazionali africane più forti, e può vantare cinque partecipazioni ai Mondiali, due vittorie nella Coppa d'Africa, un oro olimpico nel 1996 e un argento nel 2008, ma non si è qualificata per questi Campionati.

Biafra: repubblica proclamata il 15 gennaio 1970 dal generale Chukwuemeka Odumegwu Ojukwu in seguito alla sconfitta delle forze armate della Nigeria, da cui la ricca provincia petrolifera si era staccata; la vittoria arrise ai secessionisti grazie al determinante aiuto di Visigotia e Regno Unito. Il TLD è .bi. Il paese deve la sua ricchezza al petrolio ed ha capitale Enugu, ma non si è mai qualificata per un Mondiale.

Regno di Bornu: corrisponde al territorio del nostro Camerun, fu fondato nel 1515 e sopravvisse fino al 1891, quando fu conquistato dalla Germania. Ritrovò la sua indipendenza nel 1960. Attuale sovrano è Dunama XII, figlio di Bir VI, della dinastia Sayfawa. Il TLD è .bo. Tra le grandi potenze del calcio africano, ha partecipato a sette Mondiali, ha vinto 5 Coppe d'Africa e l'Oro Olimpico del 2000. Anch'esso però ha mancato la qualificazione a questi Mondiali.

Ogooué: equivale al nostro Gabon e alla Guinea Equatoriale, è indipendente dal 1960 ed ha come TLD .og. Solo per un soffio ha mancato la prima, storica qualificazione ai Mondiali del 2010.

Congo: molto più vasto che nella HL, comprende le nostre Rep. del Congo, Rep. Democratica del Congo (ex Zaire), Rwanda e Burundi, ma non il Katanga; purtroppo resta uno degli stati più poveri e instabili del pianeta. Il TLD è .cg. Ha partecipato ai Mondiali solo nel 1974.

Katanga: a differenza della nostra Timeline è indipendente grazie al successo nel 1962 della rivoluzione guidata da Moise Ciombe. Molto ricco per via dell'abbondanza di materie prime, è però dominato da una elite opulenta mentre il grosso della popolazione vive in condizioni miserabili. Il TLD è .kt. Ha partecipato ai Mondiali solo nel 1982.

Buganda: regno indipendente dal 1962, ha conquistato i vicini regni di Busoga, Bunyoro e Toro, e si è esteso fino a comprendere quasi tutto il territorio del nostro Uganda. Sovrano è Ronald Muwenda Mutebi II. Il TLD è .bu. La sua Nazionale non è mai riuscita a qualificarsi alla fase finale dei Mondiali, ma è arrivata seconda nella Coppa d'Africa del 1978.

Kikuyu: corrisponde al nostro Kenya ed è indipendente dal 1963; il suo nome deriva dall'etnia maggioritaria. Il TLD è .ki. Non si è mai qualificato per i Mondiali: qui spadroneggiano gli atleti del fondo e del mezzofondo.

Tanganica: repubblica divenuta indipendente dalla Germania nel 1960 e mai unita a Zanzibar in questa Timeline. La capitale è Dodoma, il TLD è .ta. Non ha mai partecipato ai Mondiali.

Zanzibar: sultanato un tempo florido per via del commercio di schiavi, è l'unico stato fuori dell'Arabia a maggioranza islamica. Il sultano è Jamshid bin Abdullah Al Said, nato nel 1929. Il TLD è .zz. Non ha mai partecipato a un Mondiale di Calcio.

Angola: a differenza della HL non ha conosciuto alcuna devastante guerra civile perchè la Visigotia le ha concesso l'indipendenza già nel 1960. Paese dai grandi squilibri sociali, ma non malridotto come nella nostra linea del tempo, il suo TLD è .ao. Lo sport più praticato è il basket; la Nazionale di Calcio è riuscita a qualificarsi per i Mondiali solo nel 2006, ma ha ospitato la Coppa d'Africa del gennaio 2010, vinta dall'Egitto.

Rhodesia: Dominion britannico comprende i nostri Zimbabwe, Zambia e Malawi. Capitale Harare. Il TLD è .rh. Nessuna partecipazione ai Mondiali.

Beciuania: corrisponde al nostro Botswana, TLD .be. nessuna partecipazione ai Mondiali.

Mozambico: come l'Angola non ha dovuto affrontare una devastante guerra civile, ma resta comunque uno degli stati più poveri del pianeta. Il TLD è .mz. Non ha mai partecipato ai Mondiali.

Repubblica Sudafricana: comprende la Namibia e la ex Provincia del Capo. Abitata prevalentemente da bianchi, ha abbandonato il regime di apartheid nel 1990, ma è stata battuta dalla Vandalia nella corsa per organizzare il primo mondiale africano. Attuale presidente è Jacob Zuma e il TLD è .za. Ha partecipato ai Mondiali solo nel 1942 e nel 2002.

Orange e Transvaal: le due repubbliche boere sopravvivono fino al presente, con TLD rispettivamente .or e .tr, ma sono escluse dalla FIFA perché applicano ancora il regime di apartheid contro i neri.

KwaZulu: stato africano corrispondente al nostro Natal, fondato da Shaka (1787-1828), leggendario leader Zulu chiamato il "Napoleone Nero". Sottomesso dagli inglesi nel 1898, ha ritrovato l'indipendenza nel 1960. Attuale presidente è Mangosuthu Buthelezi. Il TLD è .kz. Alla sua prima partecipazione assoluta ai Mondiali, la maglia è gialla e verde con pantaloncini neri in casa, rossa con pantaloncini bianchi fuori.

Bandiera del Kwazulu

Regno del Madagascar: indipendente dall'Armenia dal 1960. Il sovrano è Ratsimilaho VI, della dinastia Anteva. Inizialmente essa regnava solo sul popolo Betsimisaraka (in lingua malgascia "Numerosi e Inseparabili"), ma con l'aiuto dell'Armenia nel 1824 i Betsimisaraka sconfissero il regno rivale di Merina (nella HL accadde il contrario), unificando il Madagascar. Il  TLD è .mg. Non si è mai qualificato per i Mondiali.

Canada: in più del nostro possiede Alaska, Washington, Oregon e la provincia del Michigan. Primo ministro è Stephen Harper. Il TLD è .ca. Non si è qualificato per i Mondiali, anche perchè qui regna l'hockey: l'unica partecipazione risale al 1986.

Québec: ha ottenuto l'indipendenza dal Canada dopo il referendum del 1995. Primo ministro è Jean Charest. Il TLD è .qu. Nazionale emergente, ha partecipato alle Fasi Finali del 1994, 1998 e 2006, ma non è riuscita a qualificarsi per quest'edizione dei Mondiali.

Terranova: in questa Timeline è rimasta un dominion britannico separato dal Canada. Il TLD è .tn. Otto partecipazioni alla Fase Finale, ma non si qualifica dal 1998.

Nazione Lakota: Federazione diventata indipendente dal Messico nel 1876 dopo il massacro di un'intera armata messicana presso El Cuerno Poco Grande (la nostra Little Big Horn) da parte del leggendario capo Tatanka Híyotaka (1831-1890), noto ai messicani come Toro Seduto, primo leader della Federazione (Lakota vuol dire "Alleanza"). Essa comprende sette Tribù: Oglala ("Coloro che si disperdono"), Sicangu ("Cosce Bruciate"), Mineconjou ("Campo vicino al fiume"), Hunkpapa ("Che si accampano all'ingresso"), Sihasapa ("Piedi Neri"), Oohenonpa ("Due Marmitte") ed Itazipcho ("Senza Arco"). La sopravvivenza di questa Nazione è stata fondamentale per preservare usi e costumi dei nativi americani. Il TLD è .lk. Qui il calcio è scarsamente praticato, ed anzi inviso come sport degli invasori bianchi: lo sport nazionale è il lacrosse, simile alla pallamano ma giocato con delle retine come quelle per la caccia alle farfalle, praticato dai nativi americani da oltre 1000 anni.

Regno del New England: In seguito alla sconfitta della Rivoluzione Americana nel 1781, il Regno Unito, temendo nuove rivolte, iniziò a riorganizzare i propri domini, anticipando il Commonwealth di due secoli. Di conseguenza il New England fu eretto a Dominion già nel 1787: esso riconosce come capo di stato Elisabetta II, pur essendo indipendente in ogni altro aspetto. Oltre a quelli che nella HL sono gli stati USA di Pennsylvania, Maryland, Delaware, New Jersey, New York, Connecticut, Rhode Island, Massachusetts, Vermont, New Hampshire e Maine, esso comprende i territori che oggi fanno parte dell'Acadia canadese, cioè le province di Nuova Scozia, New Brunswick e l'Isola di Principe Edoardo. A differenza dei CSA, però, questo stato non ha struttura federale. Primo Ministro del Regno del New England è Albert Arnold Gore, il TLD è .nw. Questa è la sua quinta partecipazione a un mondiale, miglior risultato il terzo posto del 1930; in casa i giocatori indossano una divisa con maglietta rossa, collarino verde e pantaloncini rossi, mentre fuori casa vestono di bianco con pantaloncini verdi.

Stati Confederati d'America (CSA): Federazione formata dai tredici stati di Mississippi, Alabama, Georgia, Florida, North Carolina, South Carolina, Tennessee, Kentucky, Virginia, Illinois, Indiana, Ohio e Cuba (rappresentati dalle tredici stelle della bandiera), più gli "stati associati" di Portorico e Isole Vergini. A partire dalla fine del settecento queste colonie sono diventate la terra d'esilio dei patrioti statunitensi sconfitti, che col passare degli anni si sono alleati con i proprietari terrieri e schiavisti del Sud e hanno scatenato una Seconda Guerra di Indipendenza, vinta il 9 aprile 1865 con la resa delle forze britanniche ad Appomattox Court House, in Virginia. Nel 1898 questa Dixie alternativa (il nome "Dixie" deriva da quello di Jeremiah Dixon, che delimitò con precisione il confine tra CSA e New England) conquistò anche Cuba, Portorico e Isole Vergini, strappandole alla Visigotia. I CSA sono diventati una specie di sogno repubblicano, un paradiso conservatore che ha abolito la schiavitù solo nel 1933 e la segregazione razziale solo nel 1980, dopo le campagne a favore dei diritti dei neri del reverendo Martin Luther King. Qui le varie sette protestanti spadroneggiano scendendo anche in politica (maggior successo con il Presidente Ted Haggard), ed ovviamente condizionando in senso fondamentalista cristiano la vita nella nazione: in molti stati insegnare l'evoluzionismo di Darwin è proibito. Presidente è l'ex governatore della Florida George Walker Bush (in questa TL i Bush non sono emigrati in Texas). Il TLD è .cs. Nei CSA, a differenza del New England, lo sport più diffuso è il baseball. Sei comunque le partecipazioni ai Mondiali. La divisa è bianca con pantaloncini blu a strisce rosse in casa, blu a strisce rosse con pantaloncini a strisce bianche fuori casa.

Messico: a nord va dalla California al Texas, più ricco e stabile del nostro grazie alle prospere metropoli del Nord come Los Angeles, Las Vegas e San Francisco, mentre il sud, seppur abbastanza benestante, resta più povero del nord. Questo Messico, messo meglio del nostro Messico già nel XIX secolo, ha potuto comprare la Louisiana dalla Francia, divenendo uno stato gigantesco. Attuale presidente è Felipe Calderón. Il TLD è .mx. Quindici partecipazioni ai Mondiali, non è però mai andato oltre i Quarti di Finale, e per questi Campionati non si è qualificato, sconfitto nella partita decisiva dalle Province Unite dell'America Centrale.

Repubblica Quiché: corrisponde al nostro Belize e a quello che per noi è lo stato messicano di Quintana Roo, ed è l'erede delle gloriose città stato Maya. Conquistata ai primi dei seicento dai corsari britannici che la tolsero ai Visigoti, in essa si andarono accentrando i discendenti dei Quiché, che nel 1964 ottennero l'indipendenza dal Regno Unito e la creazione di uno stato nazionale Maya. Attuale presidente è Rigoberta Menchù. Il TLD è .qh. Nessuna partecipazione ai Mondiali di Calcio.

Province Unite dell'America Centrale: comprende i nostri Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua e Costa Rica, la federazione tra i quali non si è mai sciolta per resistere agli attacchi del Messico. Capitale è San Salvador, il presidente è Mauricio Funes. Il TLD è .pa. Sei fin qui le sue partecipazioni ai Mondiali, non è mai andata oltre gli Ottavi di Finale. La divisa in casa è bianca con strisce azzurre, quella in trasferta è azzurra a righe blu scuro.

Bandiera delle Province Unite dell'America Centrale

Haiti: in questa Timeline comprende l'intera isola di Hispaniola, ma è comunque uno degli stati più poveri del mondo, e la sua capitale Port-au-Prince è stata completamente rasa al suolo da un catastrofico terremoto il 12 gennaio 2010. Il TLD è .ht. La sua Nazionale è riuscita a qualificarsi per i Mondiali solo nel 1974.

Gran Colombia: corrisponde alle nostre Colombia, Venezuela, Ecuador e Panama. Capitale federale è Santa Fè de Bogotà. Il presidente è Juan Manuel Santos e il TLD è .co. Ben nota per essere uno dei crocevia dello spaccio internazionale di coca, ha raggiunto cinque volte la Fase Finale e due volte la finale dei Mondiali, ma non ha mai vinto. La divisa è gialla con strisce blu e pantaloncini blu scuro in casa, blu scuro con strisce oro e pantaloncini bianchi fuori casa.

Nuova Visigotia: immensa nazione sudamericana che comprende Brasile centromeridionale, Uruguay, Paraguay e Argentina centrosettentrionale. La capitale è San Paolo e l'attuale presidente è Luiz Inácio Lula da Silva. Il TLD è .nv. Unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni dei Mondiali sin qui disputate, la squadra detiene il record del numero di Campionati Mondiali vinti, ben quattro (1930, 1950, 1994, 2002). Prima Nazionale indiscussa del ranking FIFA, eterna favorita di ogni Mondiale, ecco la sua formazione tipo: Julio Cesar, Heinze, Thiago Silva, Maicon, Dani Alves, Mascherano, Felipe Melo, Kaka, Ronaldinho, Pato, Messi. La maglia inizialmente era del tutto bianca, ma dopo la finalissima dei Mondiali 1958 persa clamorosamente 3-2 contro la Germania dopo essere andati in vantaggio 2-0, quei colori furono ritenuti sfortunati e sostituiti con la divisa attuale, oro con pantaloncini verdi in casa (da cui il nome di Verde-Amarela), blu con pantaloncini bianchi fuori casa.

Grande Perù: corrisponde ai nostri Perù, Bolivia e al nord del Cile fino a Santiago. Capitale è Lima. Il presidente è Juan Evo Morales Ayma e il TLD è .pe. Sei partecipazioni ai Mondiali, con il terzo posto dell'edizione casalinga del 1962, per di più ottenuto grazie a palesi "favori" arbitrali. La divisa è bianca con una fascia rossa in casa, rossa con una fascia bianca fuori.

Amazzonia: ottenne l'indipendenza dalla Visigotia nel 1818, e nel 1842 respinse un tentativo di annessione da parte della Nuova Visigotia con l'aiuto determinante di Giuseppe Garibaldi. Il TLD è .az. Si è qualificata per un Mondiale solo nel 1930 e nel 1950.

Araucania: è la parte sud di Cile ed Argentina, comprendente la Patagonia. Il TLD è .ac. Considerato il paese più povero dell'America Latina, è però sede di grandi osservatori astronomici costruiti da Unione Europea, New England, Moscovia, Cina e India per sfruttare la limpidezza dei suoi cieli. Mai qualificatasi per un Mondiale in tutta la sua storia.

Guyana: ex colonia delle Province Unite che va dalle coste della nostra Guyana Olandese alla città di Recife. L'attuale presidente è Ronald Venetiaan e il TLD è .gy. Nonostante la grande tradizione calcistica e sette partecipazioni ai Mondiali, è arrivata in finale una sola volta, nel 1970, battuta dalla Repubblica di Milano per 4-1. La maglia è quasi completamente bianca in casa, quasi completamente verde fuori.

Kanaky: repubblica indipendente dal 1980 corrispondente alla nostra Nuova Caledonia francese. Il TLD è .kn. Non si è mai qualificata per un Mondiale.

Republica di Minerva: lo stato più piccolo del mondo, appena 0,8 Kmq di superficie, letteralmente "fabbricato" dal miliardario lituano Michael Oliver sull'atollo di Minerva, presso le isole Tonga. Indipendente dal 19 gennaio 1972, a differenza della HL è stato riconosciuto dagli altri stati, ed è presto divenuto un vero e proprio paradiso fiscale. Il TLD è .mv. Non ha neppure una nazionale di calcio.

Regno delle Hawaii: indipendente dall'Inghilterra dal 1949, l'attuale regina è Liliuokalani III. Il TLD è .hw. La sua squadra ha partecipato due volte alla Fase Finale, ma è stata sconfitta da quella dell'Australasia nella partita decisiva per l'accesso al Mondiale 2010.

Stati Uniti di Polinesia: stato insulare indipendente dal 1979, che copre una superficie di Oceano Pacifico superiore ai quattro milioni e mezzo di chilometri quadrati, ma la superficie delle terre emerse è di appena 5617 Kmq. Il TLD è .pf. Non si è mai qualificato per i Mondiali.

Australasia: termine introdotto da Charles de Brosses nel 1756 per indicare la regione dell'Oceania che comprende le nostre Australia, Nuova Zelanda e Nuova Guinea. In questa Timeline indica il Dominion britannico formato da questi tre stati, con capitale Sydney, eccezion fatta per la Nuova Guinea Occidentale, facente parte dell'Indonesia. Dell'Australasia fanno parte come stati federali anche Jukurrpa (in lingua ngarrkic "Terra dei Sogni"), territorio degli aborigeni australiani, e Aotearoa, territorio dei Maori (nella loro lingua significa "Isola della Lunga Nuvola Bianca"). Primo ministro è Julia Gillard e il TLD è .au. Questa è la quarta volta che la squadra si qualifica per i Mondiali. La maglia è verde e oro con pantaloncini verdi in casa, tutta bianca in trasferta, da cui l'epiteto di "All Whites" dato a questa nazionale, in contrapposizione agli "All Blacks" della corrispondente (e fortissima) nazionale di rugby.

Bandiera dell'Australasia

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Questa è la situazione mondiale nel 2010 (in giallo i paesi partecipanti al Mondiale):

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E questa è la situazione dell'Europa nel 2010:

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GIRONE A

Vandalia-Gran Colombia 0-0
Cartagine, 11 giugno, ore 16
La partita inaugurale del Mondiale termina a reti inviolate.

Francia-Giappone 1-1
Tripoli, 11 giugno, ore 20.30
La Francia, che si è qualificata per il mondiale ai danni della Svizzera solo con un gol di mano, non va oltre il pareggio contro una nazione non certo di lunga tradizione calcistica.

Vandalia-Giappone 1-0
Orano, 16 giugno, ore 20.30
A decidere le sorti della partita tra queste due squadre dal valore quasi equivalente è un gol da calcio di punizione al 55'.

Francia-Gran Colombia 0-2
Ippona, 17 giugno, ore 20.30
I Transalpini si fanno surclassare dai Sudamericani, meglio messi in campo. L'allenatore francese Raymond Domenech è scorticato vivo dalla stampa di casa e incassa pure un pesante "vaffa..." dal suo giocatore Anelka che non ha gradito la sostituzione. La Francia, finalista nel 2006, rischia l'eliminazione al primo turno.

Vandalia-Francia 0-0
Misurata, 22 giugno, ore 16
La Francia chiude mestamente il suo Mondiale a due punti, la Vandalia (alla quarta partecipazione a una Fase Finale) con 5 punti ottiene per la prima volta la storica qualificazione agli ottavi. La Federazione Francese fa ricadere la colpa dell'eliminazione, la prima di una grande squadra in questo mondiale, sull'allenatore Raymond Domenech, che è costretto a dimettersi, sostituito da Laurent Blanc.

Gran Colombia-Giappone 1-0
Gabes, 22 giugno, ore 16
I sudamericani stendono gli indomiti giapponesi solo con un calcio di rigore all'85', e con 7 punti vincono il loro girone.

Squadra Punti V N P GF GS
Gran Colombia  7 2 1 0 3 0
Vandalia 5 1 2 0 1 0
Francia 2 0 2 1 1 3
Giappone 1 0 1 2 1 3

GIRONE B

Scandinavia-Province Unite dell'America Centrale 2-0
Biserta, 12 giugno, ore 13.30
La maggior esperienza degli scandinavi prevale sull'ardimento dei centroamericani, non sostenuto da un adeguato tasso tecnico.

Regno Unito-Kwa Zulu 4-2
Cartagine, 12 giugno, ore 16
Anche in questo caso gli Zulu, pur veloci e letali quando hanno palla, non possono competere con i britannici che li battono sonoramente.

Regno Unito-Scandinavia 0-0
Cartagine, 17 giugno, ore 13.30
Pareggio senza reti tra le due squadre più quotate del girone, che attira le critiche della stampa di casa contro l'allenatore friulano dei britannici Fabio Capello.

KwaZulu-Province Unite dell'America Centrale 1-0
Gabes, 17 giugno, ore 16
Sovvertendo il pronostico, i sudafricani riescono a portare a casa da questo Mondiale almeno una vittoria grazie al buon gioco e a uno spettacolare gol in rovesciata di Musa Nyatama, stella della squadra Zulu.

Regno Unito-Province Unite dell'America Centrale 1-0
Cesarea, 22 giugno, ore 20.30
Il blasonato team delle isole britanniche stenta con i centroamericani e riesce a sbloccare il risultato solo all'89' con una punizione dell'asso Wayne Rooney; in tal modo passa il girone soltanto come seconda. Ciò incrementa le polemiche contro il coach Capello, colpevole di utilizzare molti giocatori di classe fuori del loro ruolo, ma l'incriminato commenta imperturbabile: "Le vere potenzialità delle squadre verranno fuori nella Seconda Fase".

Scandinavia-KwaZulu 5-1
Ippona, 22 giugno, ore 20.30
La roboante vittoria degli scandinavi permette loro, grazie alla miglior differenza reti, di passare il turno inaspettatamente al primo posto del girone.

Squadra Punti V N P GF GS
 Scandinavia 7 2 1 0 7 1
Regno Unito 7 2 1 0 5 2
KwaZulu 3 1 0 2 4 9
America Centrale 0 0 0 3 0 4

GIRONE C

Milano-Ellenia 2-0
Misurata, 12 giugno, ore 20.30
Una tra le squadre più forti del Mondiale surclassa la nazionale ellenica, erede del glorioso Impero Bizantino, con due reti del giovane Mario Balotelli.

Ashanti-Australasia 0-0
Ippona, 13 giugno, ore 13.30
Pareggio a reti inviolate tra due squadre che non si erano mai incontrate prima d'ora.

Milano-Ashanti 1-0
Cartagine, 18 giugno, ore 16
La nazionale milanese liquida i pur ben organizzati africani con una spettacolare rete di Gianluca Zambrotta.

Ellenia-Australasia 1-0
Tripoli, 18 giugno, ore 20.30
I campioni europei del 2004 si riscattano parzialmente battendo a fatica una delle squadre meno quotate del torneo. Questo risultato qualifica fin d'ora i milanesi alla fase successiva.

Milano-Australasia 0-0
Biserta, 23 giugno, ore 16
L'allenatore dei milanesi Roberto Donadoni risparmia i migliori uomini per la fase ad eliminazione ed inserisce le riserve, accontentandosi di un comodo pareggio contro gli australasiani.

Ellenia-Ashanti 2-2
Orano, 23 giugno, ore 16
Gli ellenici recuperano il doppio svantaggio e riescono a qualificarsi miracolosamente per gli ottavi.

Squadra Punti V N P GF GS
Milano  7 2 1 0 3 0
Ellenia 4 2 1 0 3 4
Ashanti 2 1 0 2 2 3
Australasia 2 0 0 3 0 1

GIRONE D

Nuova Visigotia-Corea 7-0
Orano, 13 giugno, ore 16
I due talentuosi neovisigoti Messi e Pato con una doppietta a testa sono come un rullo compressore contro i poveri coreani. Le altre reti sono messe a segno da Robinho, Luis Fabiano e Milito.

Stato della Chiesa-CSA 1-0
Cesarea, 13 giugno, ore 20.30
Una cannonata da trenta metri di Simone Pepe mette al tappeto i pur volenterosi Confederati.

CSA-Corea 1-2
Biserta, 18 giugno, ore 13.30
La squadra allenata dalla vecchia gloria Kim Jong-Il batte di misura i Confederati.

Nuova Visigotia-Stato della Chiesa 2-0
Misurata, 19 giugno, ore 16
Luis Fabiano e Messi non lasciano speranze alla squadra del Papa.

Nuova Visigotia-CSA 1-0
Cartagine, 23 giugno, ore 20.30
I Neovisigoti non infieriscono contro la squadra materasso del girone, limitandosi a batterla con un rigore di Carlos Tévez.

Stato della Chiesa-Corea 0-0
Ippona, 23 giugno, ore 20.30
Per passare il turno la Corea dovrebbe vincere, invece la tecnica del "catenaccio" messa in atto dal coach romano Carletto Mazzone funziona, e le 7 reti subite dalla Nuova Visigotia condannano gli Estremorientali all'eliminazione, nonostante i Pontifici abbiano messo a segno un solo gol in tre partite.

Squadra Punti V N P GF GS
Nuova Visigotia  9 3 0 0 10 0
Stato della Chiesa 4 1 1 1 1 2
Corea 4 1 1 1 2 8
CSA 2 0 0 3 1 4

GIRONE E

Germania-New England 2-1
Cartagine, 14 giugno, ore 13.30
La squadra tedesca domina il primo tempo, segnando due gol ed avvicinandosi più volte al terzo. La riscossa della compagine americana arriva al 73', su calcio d'angolo, ma purtroppo è tardiva.

Due Sicilie-Etiopia 4-0
Gabes, 14 giugno, ore 16
Nulla da fare per i Leoni, che nonostante un discreto gioco sono demoliti dalla formazione borbonica. Antonio Cassano, il numero 10 della nazionale in maglia bianca e del Napoli, mette a segno i primi due gol e l'ultimo, mentre Miccoli, in forza al Palermo, segna il terzo.

Germania-Due Sicilie 1-1
Cesarea, 19 giugno, ore 13.30
I sudditi dei Borbone passano in vantaggio con un gol del solito Cassano, ma si vedono sempre più schiacciati nella loro metà campo sino a quando il giovane Muller non riceve un assist da Hlousek, giocatore dell'Asburgo Praga, e con una rovesciata batte il portiere duosiciliano.

New England-Etiopia 3-0
Orano, 19 giugno, ore 20.30
Ancora una sconfitta per gli etiopi, in una partita senza storia che li vede in balia dell'attacco americano.

Germania-Etiopia 5-0
Misurata, 24 giugno, ore 20.30
Umiliazione dopo umiliazione, gli etiopi concludono il loro mondiale senza gol, sconfitti da chiunque e con ben 12 gol al passivo. Al fischio finale la tifoseria tedesca si alza in piedi ed applaude i Leoni in segno di sportività.

Due Sicilie-New England 1-0
Tripoli, 24 giugno, ore 20.30
Una partita ardua per la formazione borbonica, che si vede vittima del gioco al limite del fair play degli americani, che pensano bene di distruggere le caviglie di Cassano con ogni mezzo, provocando uno dei suoi eccessi d'ira e la sua conseguente espulsione al 37' del primo tempo. Nonostante questo, ci pensa un gran gol del capitano della Reggina, Gennaro Gattuso, a sbloccare il risultato. Due Sicilie e Germania passano il turno, come ampiamente previsto alla vigilia; il girone è però vinto dalla Germania per la miglior differenza reti.

Squadra Punti V N P GF GS
Germania  7 2 1 0 8 2
Due Sicilie 7 2 1 0 6 1
New England 3 1 0 2 4 3
Etiopia 0 0 0 3 0 12

GIRONE F

Visigotia-Repubblica di Novgorod 0-1
Tripoli, 14 giugno, ore 20.30
Sconfitta a sorpresa nella partita di apertura per i Campioni d'Europa del 2008 (e vicecampioni del 2004) con una rete di Aleksandr Tikhonovetsky.

Guyana-Impero Persiano 1-0
Misurata, 15 giugno, ore 13.30
La nazionale sudamericana di lingua olandese non lascia scampo agli iraniani, privi di esperienza internazionale.

Guyana-Repubblica di Novgorod 1-0
Gabes, 20 giugno, ore 13.30
I novgorodiani, che avevano sorpreso all'esordio, non sono in grado di ripetersi contro una formazione molto ben messa in campo, che colpisce al 15' con il giovane Lorenzo Davids.

Visigotia-Impero Persiano 2-0
Ippona, 20 giugno, ore 16
Pronto riscatto dei Campioni d'Europa con una doppietta di Villa al 17' e al 51'.

Guyana-Visigotia 1-3
Cartagine, 24 giugno, ore 16
Con una rete di Torres e due di Cristiano Ronaldo (uno su rigore) la Visigotia scaccia i fantasmi e vince il girone grazie alla miglior differenza reti sulla Repubblica di Novgorod. Nel girone si crea una situazione paradossale con tre squadre tutte a sei punti, ma la Guyana è condannata dalla differenza reti e per lei questa sconfitta significa eliminazione.

Repubblica di Novgorod-Impero Persiano 2-1
Ippona, 24 giugno, ore 16
Ai russi del nord basta la vittoria con il minimo scarto per passare il girone come secondi.

Squadra Punti V N P GF GS
Visigotia 6 2 0 1 5 2
Repubblica di Novgorod 6 2 0 1 3 2
Guyana  6 2 0 1 3 3
Impero Persiano 0 0 0 3 1 5

GIRONE G

Cina-Arabia 1-3
Biserta, 15 giugno, ore 16
La debole nazionale cinese viene sconfitta dagli arabi in rimonta, dopo il gol su punizione della compagine orientale.

Province Unite-Prussia 2-0
Cartagine, 15 giugno, ore 20.30
Dei prussiani sottotono non riescono ad aver ragione della corazzata olandese, che segna un gol per tempo. L'allenatore viene fischiato dai tifosi per presunto favoritismo, dato che 7 degli 11 titolari provengono da compagini berlinesi.

Province Unite-Cina 3-0
Cartagine, 20 giugno, ore 20.30
Gli olandesi si confermano una delle favorite per la vittoria finale, strapazzando i cinesi e facendoli uscire dalla battaglia per i primi due posti.

Prussia-Arabia 2-2
Tripoli, 21 giugno, ore 13.30
Le cose si mettono male per i prussiani, che passano due volte in vantaggio per poi essere raggiunti due volte dagli instancabili giocatori in maglia verde.

Province Unite-Arabia 2-0
Cesarea, 25 giugno, ore 16
Nonostante un gran gioco, gli Hashemiti subiscono due gol dagli inarrestabili orange.

Prussia-Cina 1-0
Ippona, 25 giugno, ore 16
Alla fine arriva la vittoria anche per i prussiani, una vittoria però conseguita a fatica su quella che certo non è una nazionale di grandi tradizioni calcistiche. Mentre la prima posizione degli olandesi era scontata, si rivela uno choc l'eliminazione dei prussiani in favore dell'Arabia per via della differenza reti.

Squadra Punti V N P GF GS
Province Unite 9 3 0 0 7 0
Arabia 4 1 1 1 5 5
Prussia 4 1 1 1 3 4
Cina 0 0 0 3 1 7

GIRONE H

Polonia e Lituania-Egitto 0-0
Gabes, 16 giugno ore 13.30
Partenza scarna per la prima partita del girone, la Polonia sfiora il vantaggio con un palo colpito da Podolski all'83'.

Gran Perù-Armenia 1-0
Tripoli, 16 giugno ore 16.00
L'unica rete è realizzata da Vargas, militante nella Fiorentina, su calcio di punizione al 69' minuto.

Egitto-Armenia 1-4
Cartagine, 21 giugno ore 20.30
Dominio armeno per novanta minuti, Zidan realizza il gol della bandiera per la formazione egiziana.

Gran Perù-Polonia e Lituania 1-2
Ippona, 21 giugno ore 16.00
Dopo il vantaggio dei peruviani segnato da Pizarro, i polacchi rispondono con una doppietta del capitano Shevhcenko.

Polonia e Lituania-Armenia 3-3
Orano, 25 giugno ore 16.00
Una delle sfide più belle dei mondiali: i campioni del mondo nel 1982 passano in vantaggio due volte ma altrettanti sono i gol di Lukas Podolski; all'85' arriva la tripletta del polacco ma un minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo per l'Armenia, il difensore polacco Marius Jop, nel tentativo di spazzare di testa, commette l'autogol che segna il definitivo pareggio.

Egitto-Gran Perù 2-1
Cesarea, 25 giugno ore 16.00
Ai peruviani basta un pareggio per qualificarsi, mentre la formazione egiziana deve vincere; al 92' minuto i sogni degli egiziani sembrano avverarsi grazie alla rete di Zidan che porta il risultato sul 2 a 1; ma poco dopo la fine della partita, cominciata in anticipo di qualche minuto rispetto all'altra del girone, viene annunciato l'autogol della Polonia che regala il pareggio e la qualificazione all'Armenia, con una migliore differenza reti rispetto agli egiziani.

Squadra Punti V N P GF GS
Polonia e Lituania 5 1 2 0 5 4
Armenia 4 1 1 1 5 5
Egitto 4 1 1 1 3 4
Gran Perù 3 1 0 2 1 7

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OTTAVI DI FINALE

Gran Colombia-Regno Unito 2-1 d.t.s.
Biserta, 26 giugno, ore 16.00
Nel primo tempo i britannici passano in vantaggio con una rete di Matthew Upson, difensore del West Ham, ma negli ultimi 45' vengono ripetutamente attaccati dai colombiani, che infine pareggiano al 60' con Wason Rentería. Si passa ai supplementari, dove un colpo di testa su punizione di Edison Méndez regala il passaggio del turno ai sudamericani. Fabio Capello, allenatore dei britannici, è confermato alla guida della Nazionale fino all'Europeo del 2012 in Polonia e Lituania, nonostante il pesante K.O. subito dai Grancolombiani.

Milano-Stato della Chiesa 2-1
Misurata, 26 giugno, ore 20.30
Nel Derby Italiano Milano passa subito in vantaggio con Balotelli che sblocca la partita al 32'. Nella ripresa il capitano romano Francesco Totti calcia e colpisce la parte bassa della traversa, il pallone rimbalza a terra e supera chiaramente la linea di porta per poi tornare fuori, ma la quaterna arbitrale non se ne accorge, così non viene convalidato il gol del pareggio e Totti è espulso per proteste. Nei giorni successivi seguiranno polemiche sull'utilizzo della moviola in campo, maltollerata dal presidente FIFA Blatter. Al 71' un contropiede regala a Giampaolo Pazzini la possibilità di segnare il gol del raddoppio per la formazione milanese. Al minuto 87' viene assegnato un calcio di rigore allo Stato della Chiesa realizzato da Daniele De Rossi, ma ormai è troppo tardi. Passa Milano, seppur scatenando molte polemiche. Carletto Mazzone si dimette da allenatore, ma la FCSP respinge le dimissioni riconfermandolo alla guida della Nazionale, mentre i più invocano a gran voce l'uso di arbitri di linea e moviole in campo.

Vandalia-Scandinavia 3-2
Gabes, 27 giugno, ore 16.00
I Vandali sorprendono tutti, battendo dopo una combattuta partita i favoritissimi scandinavi, che si fanno rimontare i due gol segnati nel primo tempo, e concedendo anche un rigore. Grandi festeggiamenti in tutto il paese perchè la nazionale è approdata ai Quarti contro ogni pronostico.

Nuova Visigotia-Ellenia 4-1
Cartagine, 27 giugno, ore 20.30
Gli ellenici si rendono subito pericolosi: al 8' minuto Salpingidis colpisce la traversa e al 11' il giovane Ninis sfiora il palo con un colpo di testa. Ripartono immediatamente i sudamericani: Messi passa il pallone a Tevez che, davanti al portiere, non riesce a concretizzare, così il pallone torna a Messi che lo rimette in mezzo all'area e Tevez, in evidente fuorigioco, realizza il gol del 1-0. Altro evidente errore della quaterna arbitrale che porterà a moltissime polemiche, soprattutto riguardo l'utilizzo della moviola. L'Ellenia, ancora frastornata dal gol irregolare, incassa altre tre reti firmate Pato, Higuain e Messi. Solo gli sviluppi di un calcio d'angolo al 85' regalano il gol della bandiera alla formazione ellenica.

Germania-Repubblica di Novgorod 1-0
Cesarea, 28 giugno, ore 16.00
I tedeschi riescono a sbloccare il risultato solo al 78' minuto con Cacau, dopo ripetuti tentativi di penetrare nella coriacea difesa biancazzurra.

Province Unite-Armenia 2-2 (5-3 d.c.r.)
Cartagine, 28 giugno, ore 20.30
Partita combattutissima sin dai primi minuti, quando Snejider realizza il gol del vantaggio per gli Orange. Dopo il raddoppio di Robben e la rimonta degli armeni si passa ai tempi supplementari e, in seguito, ai calci di rigore. Decisivi il gol di Huntelaar e la parata di Stekelenburg, che regalano i quarti di finale alle Province Unite.

Due Sicilie-Visigotia 2-3
Orano, 29 giugno, ore 16.00
Una delle partite più equilibrate del mondiale, un vero botta e risposta:
Fabio Quagliarella porta le Due Sicilie in vantaggio per ben due volte, al 21' e al 33' del primo tempo, ma altrettante volte segna i gol del pareggio David Villa, rispettivamente al 29' e al 41' minuto. Appena dopo la ripresa (minuto 49') Cristiano Ronaldo, dopo una splendida azione personale, colpisce il palo. Ma al 63' del secondo tempo Llorente, a due minuti dal suo ingresso in campo, realizza il gol del 3 a 2 che porta gli iberici ai quarti.

Arabia-Polonia e Lituania 0-3
Tripoli, 29 giugno, ore 20.30
Podolski, Klose e Shevchenko non lasciano speranze agli arabi, che così concludono la loro, seppur sorprendente, avventura mondiale.

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QUARTI DI FINALE

Gran Colombia-Milano 1-2
Cartagine, 2 luglio, ore 16
Milano parte male nel primo tempo concedendo molto, forse troppo, alla compagine sudamericana. Nel secondo tempo l'ingresso di Alberto Gilardino al posto di Alessandro Del Piero, infortunatosi in un duro intervento costato un cartellino rosso a Mario Yepes, difensore del Chievo Verona, cambia la partita: al minuto 67' Balotelli mette un gran cross in area di rigore, Gilardino stoppa di sinistro e cerca la porta di destro ma, pur inciampando, segna il gol del momentaneo vantaggio milanese. Al minuto 83' la Gran Colombia trova il gol del pareggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Si va ai tempi supplementari: al 11' minuto Marchetti salva la partita di Milano con una fantastica parata nell'angolo basso della porta. Nel secondo tempo supplementare la formazione colombiana sembra aver perso tutte l'energie e, in dieci uomini, l'assedio di Milano è continuo; finalmente, al minuto 9' Mario Balotelli, su una fantastica azione personale, infila il gol del 2 a 1 che potrebbe portare Milano in semifinale.
Un ultimo brivido arriva all'ultimo minuto di recupero del secondo tempo supplementare quando Andrea Barzagli, ingenuamente, commette un fallo in area, concedendo un rigore alla formazione colombiana.
A Juan Arango, miglior realizzatore nella storia della nazionale colombiana, è assegnato il compito di battere il rigore che potrebbe portare al pareggio le due nazionali, mentre Federico Marchetti, alla sua nona presenza in maglia azzurra, deve evitare tutto ciò. La tensione è alle stelle, Arango si prepara al tiro, Marchetti lo guarda negli occhi e si sposta leggermente verso sinistra, parte il tiro diretto nell'angolo destro della porta, Marchetti si butta, sfiora il pallone che finisce sul palo e Giorgio Chiellini lo lancia oltre la propria metà campo, l'arbitro emette il triplice fischio e tutti i componenti della nazionale si lanciano su Federico Marchetti per festeggiare.

Germania-Province Unite 4-3
Biserta, 2 luglio, ore 20.30
Gli olandesi segnano 2 gol nei primi 20 minuti, entrambi di Snejder, ma i tedeschi li rimontano tra gli ultimi 25' del primo tempo ed i primi 30' del secondo. Una punizione regala il 3-2 ai tedeschi, ma quando al 40' del secondo tempo Robben entra nell' area teutonica in un disperato tentativo di pareggiare, viene messo a terra e segna il rigore che porta le squadre sul 3-3. Si passa ai supplementari, con i tedeschi in attacco e gli olandesi stretti in difesa, i quali al termine del primo tempo supplementare vedono la loro porta assediata dai teutonici, che riescono a segnare su colpo di testa.

Nuova Visigotia-Vandalia 3-1
Tripoli, 3 luglio, ore 16
Partita senza storia, che vede i neovisigoti segnare 3 gol nel primo tempo, di cui due di Pato ed uno di Messi. Un calcio d'angolo al 57' regala un gol ai vandali, che intimoriti dai sudamericani si chiudono in difesa sino al termine della partita.

Visigotia-Polonia e Lituania 3-2
Cartagine, 3 luglio, ore 20.30
Il gioco molto fisico e rapido dei polacco-lituani non lascia scampo alla formazione iberica, che nella prima frazione di gioco subisce due gol firmati Podolski e Milevskyy. Poco dopo la ripresa il centrocampista neovisigoto Marcos Senna segna il gol del due a uno su un fantastico tiro dalla distanza e l'inerzia della partita cambia notevolmente: il portiere polacco Boruc, ancora frastornato dal recente gol subito, sbaglia clamorosamente un'uscita su calcio d'angolo regalando il pallone tra i piedi del solito David Villa che segna il gol del pareggio.
Mentre i polacchi cercano di mantenere la calma, la macchina da calcio delle "furie rosse" è implacabile: sugli sviluppi di un contropiede Cristiano Ronaldo viene atterrato e subisce un grave infortunio, che mette fine al suo mondiale, però il compagno David Villa lo vendica su calcio di punizione segnando il gol del 3 a 2.

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SEMIFINALI

Milano-Germania 2-2 (7-6 d.c.r.)
Tripoli, 6 luglio, ore 20.30
Arbitra il sudafricano Jérome Damon. Nei tempi regolamentari le due squadre alternano contropiedi e lanci lunghi per cercare di oltrepassare le rispettive, coriacee difese, ma nonostante un gioco stellare nessuna delle due compagini riesce a segnare. Nel primo tempo supplementare un contropiede del solito Hlousek regala un gol ai tedeschi, ma i milanesi riescono a segnare su calcio d'angolo con Riccardo Montolivo poco prima del termine. Si passa al secondo tempo supplementare, e quasi subito Andrea Pirlo segna direttamente su punizione. Ma i tedeschi riescono a chiudere i milanesi in difesa portandosi quasi tutti in attacco, ed un tiro da fuori area, inconsapevolmente deviato dalla difesa italiana, porta il risultato sul 2-2. Si passa così ai rigori, che si protraggono sino a quando Marchetti non para il quinto rigore, consentendo a Del Piero di segnare il gol della vittoria. Milano è in finale per la quinta volta, la seconda consecutiva. Nonostante la sconfitta, Pavel Nedved viene riconfermato sulla panchina tedesca a furor di popolo.

Nuova Visigotia-Visigotia 1-2
Cesarea, 7 luglio, ore 20.30
Arbitra l'ungherese Viktor Kassai. La Nuova Visigotia si presenta a questa semifinale da favorita assoluta alla vittoria finale, ed infatti passa in vantaggio per prima al 10' grazie a Robinho, ben lanciato da Felipe Melo, al quale due minuti prima era già stato annullato un gol per fuorigioco. Nella ripresa la rimonta della nazionale allenata da del Bosque: prima un autogol di Maicon permette alla Visigotia di pareggiare, poi il nervosissimo Julio Cesar calpesta Xavi a terra e viene giustamente espulso; infine un colpo di testa di Fernando Torres manda in fumo i sogni di gloria dei neovisigoti, regalando alla formazione iberica la prima finalissima della sua storia. Il coach neovisigoto Diego Armando Maradona si assume la responsabilità della sconfitta e si dimette, lasciando il posto a Leonardo Nascimento de Araújo.

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FINALE 3°-4° POSTO

Germania-Nuova Visigotia 2-3
Biserta, 10 luglio, ore 20.30
Arbitra il messicano Benito Archundia. A Biserta si gioca una delle "finaline" più spettacolari della storia dei Mondiali; alla fine prevalgono i neovisigoti, nonostante la grandissima prova dei tedeschi, penalizzati dagli errori sulle prime due reti del loro estremo difensore Hans Joerg Butt. I neovisigoti vanno in vantaggio prima con Messi al 19', cui risponde Müller al 28', e poi con Kakà al 51', cui però risponde immediatamente Jansen al 56'. Decisivo il gol a otto minuti dal termine di Carlos Tévez, su gran colpo di testa al termine di una mischia in area. I tedeschi non sono mai domi e si gettano avanti fino ai minuti di recupero, quando una punizione del tunisino naturalizzato tedesco Sami Khedira si stampa sulla traversa, negando ai germanici la meritata possibilità di giocarsi l'incontro ai tempi supplementari. La Germania esce comunque a testa alta.

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FINALISSIMA

Milano-Visigotia 1-0
Cartagine, Stadio Annibale Barca, 11 luglio, ore 20.30
Arbitra il britannico Howard Webb. La Visigotia accede per la prima volta nella sua storia ad una finalissima, ma sono i milanesi a farsi avanti per primi, con Montolivo che sfiora subito il gol al 4' con un bel colpo di testa respinto perfettamente dal portiere visigoto Iker Casillas. Subito dopo è Villa a impensierire la difesa avversaria con un bell'esterno sinistro che sfiora il palo. Purtroppo la partita si segnala per i molti falli ed molte ammonizioni, ma Webb è bravo a tenere in mano le redini dell’incontro. A un certo punto la Visigotia comincia a guadagnare terreno, chiudendo tutti i varchi ai milanesi: si vive di sussulti, e l'unica emozione è rappresentata dal buon sinistro rasoterra di Andrea Pirlo che impegna Casillas.
Nel secondo tempo il canovaccio del match non cambia: Cristiano Ronaldo spreca su corner, colpendo troppo alto di testa quando era completamente smarcato, poi ci prova anche Xavi su punizione. Ma è milanese l'occasione più ghiotta: al 62' Pirlo lancia in profondità Balotelli, il quale si ritrova a tu per tu con Casillas, ma invece di dribblare il portiere tenta la conclusione e il capitano delle "Furie Rosse" è fortunato nel deviare alla disperata con il piede. Sul fronte opposto Villa ha una buona occasione al 71'. All’82' ecco una nuova fiammata milanese: Pazzini corregge di testa un rilancio, il solito Balotelli brucia in velocità Puyol, ma ancora una volta Casillas salva in uscita. Si giunge così ai supplementari e nessuno si aspetta più altre azioni da gol, vista la stanchezza delle due squadre: invece, inaspettatamente, le due formazioni sono ancora molto reattive, con Cristiano Ronaldo che spreca incredibilmente al 95' quando viene "ipnotizzato" dal portiere del Cagliari Federico Marchetti, mentre al 98' è Iniesta a non trovare la porta. Nel secondo tempo supplementare la svolta decisiva: al 109' viene espulso Iniesta per un fallaccio gratuito su Marchetti; al 116', quando tutti aspettano solo i calci di rigore, in seguito ad un'azione susseguente a un incredibile corner non visto per la Visigotia, Mario Balotelli incrocia perfettamente di destro su ottimo assist del solito Pirlo, e realizza il gol che regala alla Repubblica di Milano il suo quarto titolo mondiale, il secondo consecutivo, dopo quelli del 1934, 1970 e 2006. Il Presidente della Repubblica Romano Prodi esulta sugli spalti. Gli Azzurri erano tra i più forti e lo hanno confermato; la Visigotia si rammarica, ma può consolarsi avendo condotto un ottimo Campionato Mondiale, perso soltanto a quattro minuti dalla fine.
A Mario Balotelli va la Scarpa d'Oro del Torneo, mentre il Pallone d'Oro va al visigoto David Villa, e Thomas Müller è eletto miglior giovane del Campionato. Tutti e tre sono capocannonieri ex aequo del torneo con 5 reti.

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Ed ecco il tabellone completo della Fase ad Eliminazione Diretta:

OTTAVI DI FINALE QUARTI DI FINALE SEMIFINALI FINALE
|

1A Gran Colombia

2

2B Regno Unito

1

|

 Gran Colombia

1

|

 Milano

2

1C Milano

2

2D Stato d. Chiesa

1

|

Milano 

7

|

 Germania

6

1E Germania

1

2F Rep. di Novgorod

0

|

 Germania

4

|

 Province Unite

3

1G Province Unite

5

2H Armenia

3

|

 Milano 

1

|

 Visigotia

0

2A Vandalia

3

1B Scandinavia

2

|

 Vandalia

1

|

 Nuova Visigotia

3

2C Ellenia

1

1D Nuova Visigotia

4

|

 Nuova Visigotia

1

|

 Visigotia

2

2E Due Sicilie

2

1F Visigotia

3

|

 Visigotia

3

|

 Polonia e Lituania

2

Finale terzo-quarto posto:

2G Arabia

0

 Germania

2

1H Polonia e Lituania

3

 Nuova Visigotia

3

.

Questo è l'Albo d'Oro dei Campionati Mondiali di Calcio:

ALBO D'ORO DEI MONDIALI

ORGANIZZATORE ANNO CAMPIONE FINALISTA
Nuova Visigotia 1930 NUOVA VISIGOTIA Gran Colombia
Milano 1934 MILANO Slovacchia
Francia 1938 DUE SICILIE Ungheria
Ungheria 1942 UNGHERIA Milano
Prussia 1946 UNGHERIA Polonia e Lituania
Guyana 1950 NUOVA VISIGOTIA Armenia
Svizzera 1954 UNGHERIA Germania
Scandinavia 1958 GERMANIA Nuova Visigotia
Grande Perù 1962 SLOVACCHIA Nuova Visigotia
Regno Unito 1966 REGNO UNITO Germania
Messico 1970 MILANO Guyana
Province Unite 1974 PROVINCE UNITE Prussia
Stato Della Chiesa 1978 PROVINCE UNITE Gran Colombia
Visigotia 1982 ARMENIA Germania
Polonia e Lituania 1986 GERMANIA Armenia
Due Sicilie 1990 DUE SICILIE Germania
New England 1994 NUOVA VISIGOTIA Due Sicilie
Serbia 1998 FRANCIA Nuova Visigotia
Corea 2002 NUOVA VISIGOTIA Germania
Moscovia 2006 MILANO Francia
Vandalia 2010 MILANO Visigotia
Nuova Visigotia 2014    
Australasia 2018    

 .

CLASSIFICA
SQUADRA ORI ARGENTI
NUOVA VISIGOTIA 4 3
MILANO 4 1
UNGHERIA 3 1
DUE SICILIE 2 1
PROVINCE UNITE 2 0
GERMANIA 2 5
ARMENIA  1 2
FRANCIA   1 1
SLOVACCHIA 1 1
REGNO UNITO 1 0
GRAN COLOMBIA 0 2
GUYANA 0 1
PRUSSIA 0 1
POLONIA E LITUANIA 0 1
VISIGOTIA 0 1

.

Nota degli autori: Da notare il tributo all'Ungheria, squadra gloriosa che nella nostra Timeline avrebbe potuto vincere il Mondiale più di una volta, ed alle Province Unite del calcio totale... Il Regno Unito ha vinto una sola volta, come nella HL, ma ha tre europei in tasca. Quanto alla squadra di Milano, vittoriosa in questa edizione ucronica, era giusto che almeno in questa Timeline alternativa andasse meglio della vergognosa Italia di Marcello Lippi...

.

L'amico Tommaso Mazzoni ha proposto anche i gironi per un Campionato Mondiale del 2014 anch'esso ucronico, ma ambientato in un universo differente da quello che è stato ipotizzato in quel che precede. Per scaricarlo, cliccate qui. Chi vuole provare a ricostruire le immaginarie partite di questo altrettanto immaginario campionato?

Se volete inviarci i vostri commenti in proposito, scriveteci a questo indirizzo.


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