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ovvero: come far sì che Nord e Sud degli USA non siano MAI stati unificati

di Filobeche


 

Vi avevo molto tempo fa promesso un ucronia dove nord e sud degli Usa non si univano mai eccola! ed in più il sud è una monarchia e l'Inghilterra una repubblica! Siccome il XVIII° secolo è complicatissimo chi vuole può aggiungere suggerimenti ed consigli: non dovete far altro che scrivere a questo indirizzo.

 

PUNTO DI DIVERGENZA: Alla morte di Olivier Cromwell, Edward Monk non restaura la monarchia e rimane fedele alla repubblica, assumendo egli stesso la carica di Lord protettore; ma cosi facendo altera il corso della storia britannica ed Europea.

1658: Olivier Cromwell muore di malaria dopo lunghi anni di  governo; alla sua morte il Lord protettore assegna la carica al figlio Richard che però non possiede l'autorità morale del padre. Edward Monk diventa il sostenitore del giovane e rifiuta di far  tornare dall'Esilio in Francia Carlo II.

1659: Un tentativo di sbarcare sull'isola fatto dai fedelissimi del re viene stroncato nel sangue da Monk che riceve dal parlamento  l'investitura a Lord protettore; Richard Cromwell viene arrestato e  decapitato nella torre di Londra; prosegue la politica severamente  puritana della Repubblica Inglese.

1660-1666: Moltissimi cattolici abbandonano il regno per le colonie  americane; specialmente il Maryland (che viene dedicato a Maria vergine  anziché alla regina Maria); il regno soffre l'astio di Francia e Spagna. Una breve guerra con l'Olanda concede all'Inghilterra il controllo  della Città di NewArsterdamm che prende il nome di NewYork in onore al  reggimento che l'aveva conquistata. Poiché queste regioni sono state colonizzate dagli Olandesi, che  erano calvinisti, diviene facile per i puritani insediarsi in queste  zone anche costrettevi da una peste terribile che flagella il paese. Infine l'Inghilterra venne colpita anche da un devastante incendio che rade al suolo Londra, ma alla fine si tratta più di una fortuna che di  una sfortuna, perché il parlamento può ricostruire la città a suo  piacimento trasformando Londra in una capitale moderna e agevole.

2 maggio 1670: Per favorire gli scambi tra le colonie e la madrepatria,  la repubblica d'Inghilterra crea la compagnia della baia di Hudson, ma  questa ben presto diventa uno strumento nelle mani della repubblica.

1701-1714: Guerra di successioneSpagnola; il re di Francia tenta di  conquistare per il figlio secondogenito, Filippo, il trono di Spagna. La guerra ha diverse fasi ma la repubblica inglese rimane  accuratamente al di fuori della guerra sicché la mancanza di una seria  marina da guerra da parte dei nemici della Francia e la cronica  mancanza di denaro da parte dei Prussiani e degli Austriaci permette a  Luigi XIV di vincere installando il Filippo come re di Spagna e dei  paesi bassi che vengono ceduti alla Francia come riparazione.

1740-1748: Guerra di successione Austriaca;la Francia e la Prussia  invadono l'Austria per deporre Maria Teresa; anche stavolta  l'Inghilterra rimane fuori dalla guerra come riconoscimento della  neutralitàla Francia accetta di cedere a Londra la concessione di tutti i diritti fino a20 miglia dalla sponda sinistra del Mississippi  e dell'Ohio. Gli Olandesi invece intervengono a fianco dell'Arciduchessa d'Austria  ma la sconfitta è inevitabile e il trono d'Austria nonché quello  d'imperatore germanico passa a Carlo VII di Baviera-Wittemberg.

1756-1763: Guerra dei sette anni di origini coloniali;la Francia  viene assaltata in America dall'Inghilterra ed in India dall'Olanda;  la sconfitta militare Francese permette alla prima di prendere  l'intero continente americano ed alla seconda L'india. Nel 1760 truppe repubblicane devono sopprimere moti monarchici in  Virginia e Maryland.

1777-1783: La tassa sul tè scatena la rivolta delle colonie  meridionali dove è poco sentita la fedeltà alla repubblica e dove i  contrasti religiosi sono più forti. Il 13 Giugno attivisti giacobini rovesciano nelle acque dell'atlantico  diverse tonnellate di Te nel porto di Norfolk; le autorità inglesi  fanno seguire un massacro all'atto d'insubordinazione; in risposta del  quale il 4 luglio1777 a Richmond, Virginia, viene firmata la "Charta  Americana" una costituzione monarchica che chiama a regnare  sull'america la dinastia Stuart come re costituzionali.  Il principe Carlo Stuart (detto Bonnie Charlie) sbarca a Norfolk ed è  incoronato re di Virginia il 20 dicembre 1778.La Carolina (Ufficialmente dedicata a San Carlo ma rinominata in onore  di Carlo Stuart) offre anch'essa la corona al re scozzese in esilio. Perciò nel 1780 nasce la duplice monarchia di Virginia-Carolina che  estende la sua influenza sino agli Appalachi, includendo le colonie di  Pennsylvania e Crommelia (in onore di Oliver Cromwell, la nostra Georgia), prontamente  rinominata Jacobia in onore del padre di Re Carlo. Invece le colonie più a nord mantengono un atteggiamento più fedele al  parlamento, specialmente  New York e il Massachussets. Gli Stuart offrono la guida dell'esercito al generale Oliver  Washington(HL George Washington) che guida l'esercito Real-continentale. Dopo le prime vittorie, caduta di New York e sconfitta a Norfolk  dell'esercito del generale Cornwallis; i francesi optano per un  intervento a fianco dei ribelli inviando preziosi aiuti materiali e  soprattutto l'agognato riconoscimento internazionale.La Guerra dura sino al 1783 quando l'esercito britannico, sconfitto in  america ed in Europa deve ammettere la sconfitta e recedere dal Nuovo  mondo.

1783: Trattato di Versailles; riconosciuta l'indipendenza del regno di  Viginia-Carolina e delle colonie settentrionali affidate ad una  reggenza guidata da Benjamin Franklin.La Louisiana ritorna alla Francia,la Florida passa alla Spagna e  l'Inghilterra mantiene solamente il Canada (Quebec incluso)

Flag of the United Kingdom of America [thanks to Filippo Becherucci!)

1783-1788: Il re Carlo I ottiene dal congresso il permesso a far  sedere sul trono la figlia Carlottama la marita con un esponente  dell'Aristocrazia locale e per farlo sceglie il maggiore Harry "Ligth  Horse" Lee, eroe della guerra e agiato piantatore che diventa re di  Virginia e Carolina alla morte di Carlo I nel 1788

1788-1794: Tuttavia le contee settentrionali rifiutano di riconoscere  come regina Carlotta e convocano una convenzione di Colonie ad  Hartford dove si decide di separarsi dalla corona di Virginia. Scoppia la guerra d'indipendenza del Nord; combattuta di malavoglia  dal generale Washington e dal re; dopo sei anni di massacri in  Pennsylvania viene firmato un trattato che sancisce la linea Mason- Dixon come confine tra le due nazioni;la Coalizione Americana con  capitale Philadelphia ed il regno Unito di Virginia con capitale Charleston.

1794: Scoppia in Francia la rivoluzione antimonarchica; i capi della  rivoluzione sono Robespierre che guida i giacobini, ovvero il partito  più intransigentemente antimonarchico, repubblicano e popolare. Jean maury invece guida l'opposizione monarchica costituzionalista. Tuttavia la fazione repubblicana radicale guadagna l'appoggio  dell'Inghilterra. Scoppia la guerra civile in Francia tra Repubblica e monarchia da ambo  le parti viene applicata una politica di Terrore con violente  persecuzioni; in taluni casi quelle della Francia si rivolgono contro  la chiesa. Un tentativo dell'assemblea francese di proibire la chiesa viene  fermato dagli Inglesi; temono infatti che l'acceso anticlericalismo  della francese possa diffondersi oltre manica  La Spagna entra in guerra appoggiando i Monarchici sia per difendere i  parenti Borbone sia per antico astio nei confronti della Francia. In America intanto una pesante rivolta nell'Ovest costringe il re  Enrico I a muovere guerra ai rivoltosi in Kentucky e Tennessee; ma  invece di sopprimergli firma con loro il concordato di Nashville  creando i Regni Uniti d'America che comprendono 6 regni (Maryland,  Virginia, Carolina, Jacobia, Mississippi, Tennessee e Kentucky).

1797: La flotta spagnola viene annientata da quella inglese presso Ceuta in Africa; l'esecutore di questa vittoria è l'ammiraglio Horatio Nelson mentre sul continente l'esercito Francese conquista Madrid guidato dal giovane Generale Napoleone Bonaparte. La Spagna viene annessa alla Francia e le colonie dall'Inghilterra.  I Monarchici vengono costretti alla resa; re Luigi XVI abbandonala  Francia e si ritira in Louisiana Dove a New Orleans viene riconosciuto re;La Francia intanto deve  sopprimere pesanti rivolte cattoliche nei paesi bassi (Belgio). Un nuovo progetto di anticlericalismo sfocia per pressioni inglesi  nella creazione della chiesa gallicana di stato. Tutte le gerarchie ecclesiastiche vengono soppresse e sostituite con i  ministri del culto che rispondono direttamente all'assemblea.

1801: L'Austria dichiara guerra alla Francia ed all'Inghilterra; Anche  i regni uniti d'America seguono questa via. A nord il presidente della lega americana John Q. Adams rimane  titubante di fronte al rischio di una guerra ma gli balena subito i  vasti guadagni che se ne potrà ricavare.

America in 1811 (thanks to Filippo Becherucci!)

1801-1810: le cosi dette guerre "Delle colazioni": per nove anni  l'Europa e l'america sono scosse dal tentativo dell'Austria( e poi  della Russia e della Prussia) di arginare l'avanzata repubblicana in  Europa. Gli inglesi combattono con i Francesi per punto d'impegno e contro le  ex-colonie per recuperare i territori dell'impero in America. Nel 1805 (battaglia di Austerlitz, vinta da Napoleone contro Russia ed  Austria) le due repubbliche riescono a stabilire in Europa una  precaria egemonia; ma pesanti rivolte contro gli inglesi scoppiano in  Messico ed in Nuova Granada costringendo l'esercito britannico a  combattere su più fronti. Nel1806 l'esercito della Coalizione sfonda in Canada e cattura la  città di Ottawa sede del governatore britannico della regione mentre  l'esercito dei regni uniti sbarca a Portorico ed a Santo Domingo e le  conquista. Nelson diventa nel 1808 Lord protettore di Inghilterra ed accetta le  pressanti richieste della Coalizione per la pace cedendo il Canada  occidentale a Philadelphia. Sentendosi tradito re Enrico I rompe i rapporti con i vicini del nord  ma nel 1810 si accorda per ottenere l'isola di Hispaniola e santo  Domingo. Tuttavia l'esercito Inglese sposato per il troppo combattimento e le  rivolte in America latina firma una tregua con le potenze coalizzate  ed accetta le perdite territoriali;la Francia si arrende e cede  all'Austria il Belgio e restaurala Spagna nonché deve riconoscere  l'indipendenza della Louisiana.

1810-1815: Questi anni sono usati dalle potenze repubblicane per  fortificarsi e attuare una politica di riarmo; in Francia Napoleone  ottiene la carica di Primo console a vita e con mirate campagne  militari si assicura il controllo dell'Egitto e dell'Algeria. Nelson invece conquista definitivamente l'Australia che gli serve da  collegamento con il Canada occidentale e fomenta ribellioni dei coloni  inglesi nell'Oregon attualmente posseduto dal Messico. Nel 1812 l'Oregon ottiene l'indipendenza e firma con l'Inghilterra un  trattato di pace e di alleanza.

1812-1814: La guerra del nord; La Louisiana rifiuta di riconoscere  l'Oregon e marcia in Idaho ma contemporaneamente viene aggredita dalla  Coalizione Americana che invece supporta l'Oregon sia perché è una  repubblica sia per impadronirsi delle regioni lungo il corso del  Mississippi. I Regni uniti invece scendono in guerra a fianco della Louisiana. La battaglia si consuma lungo l'Ohio e lungo il Mississippi e vede la  Louisiana messa subito a mal partito. Re Luigi nel 1813 ottiene l'appoggio del Messico ma la pressione della  più popolata e più ricca Colazione e l'apporto dell'Inghilterra(Che  finanzia la guerra con denaro e armamenti) conduce inevitabilmente  verso la fine del conflitto e la sconfitta degli eserciti del regno di  Louisiana. Il trattato di pace siglato a New York garantisce l'indipendenza  dell'Oregon permette alla navi della Coalizione di transitare lungo il  Mississippi e da accesso gratuito al porto di New Orleans.

1814: Viene convocata ad Hartford una nuova convenzione di tutti gli  stati della Coalizione, scopo della convenzione e creare uno stato  federale forte ma libero in contrapposizione ai Regni Uniti che  controllano il sud ed alla Louisiana. La convenzione decide di affidare il potere ad un congresso ed ad un  presidente direttamente eletto dal popolo stato per stato. Gli stati canadesi(Dall'Ontario sono stati ricavati cinque stati)  ricevono l'assicurazione che la cultura tipica del nord non verrà  messa in discussione e la Coalizione cambia nome in Repubbliche  Americane e Canadesi Coalizzate (Canandian and american coalizated  Repubblics)  Ma i delegati del Quebec e del Labrador lasciano la sede della  Convenzione per il rifiuto della classe dirigente di usare il francese  come seconda lingua e l'imposizione da parte della Coalizione di  dividere il Quebec in tre stati.

1815: Napoleone invade l'Italia per aggirare il fianco tedesco  dell'Austria; dopo alcuni mesi con una mossa ardita l'esercito  Francese conquista il Piemonte e penetra in Toscana. Contemporaneamente l'Inghilterra attacca per Mare la Russia ed ottiene  l'appoggio dell'Olanda.

1815-1821: Seconda guerra continentale; i Francesi occupano la  Germania e l'Italia e costringono Prussia e Austria a riconoscere la  supremazia francese in Europa. Gli Inglesi invece strappano la Groenlandia e l'Islanda alla Danimarca  mentre avanzano in India ed in Persia. Tuttavia una seconda fase della guerra vede l'indipendenza delle  colonie dell'america meridionale e la dispersione delle forze anglo- francesi. Napoleone viene sconfitto a Waterloo dal generale prussiano Blucher e  dalla sua "Nuova armata" nel 1819 costringendo la Francia ad  abbandonare la Germania ma mantiene forti contingenti in Italia del  nord. Gli Inglesi con il rischio che i Cacr entrino in guerra insieme agli  Uka firma la pace accontentandosi delle conquiste in America ed in Asia (Groenlandia, Persia e Pakistan) I Francesi nel 1820 accettano la proposta del cancelliere austriaco  Metternich di intavolare trattative e convocare un grande congresso  nella città di Milano.

1821: Congresso di Milano che ridisegna la carta dell'Europa  La Polonia alla Russia, La Germania del nord finisce sotto egemonia  Prussiana e quella del sud sotto egemonia Austriaca; La Russia diventa  il "Gendarme d'Europa" In Marzo la Francia è preda della guerra civile tra cattolici e  Gallicani. In Messico la repubblica viene rovesciata dal generale Agustino  Iperturbide che riceve il nome di Agostino I del Messico ed il titolo  di Imperatore; le formali proteste degli Uka cadono nel vuoto.

 

1823: Napoleone muore di cancro allo stomaco ed il potere è preso da  Gioacchino Murat che diventa primo console. Egli rifiuta di riconoscere  la Louisiana come regno indipendente e, segretamente, chiede alle  Repubbliche Coalizzate di marciare alla volta del regno Francese  d'Oltremare con lo scopo di sopprimere un possibile focolaio  antifrancese, in cambio le CACR riceveranno l'intera Louisiana. Re Luigi XVI° chiede aiuto agli Uka ma poiché il re Enrico e morto e  l'unico figlio sopravvissuto Robert è ancora undicenne il primo  ministro James Monroe rifiuta l'intervento anche se invia a New Orleans tre divisioni a presidiare il porto. 

1823-1826: Guerra del Mississippi, combattuta dalla Louisiana contro le  repubbliche coalizzate e contro lo stato dell'Oregon. Le armate repubblicane sono comandate dal generale Andrew Jackson ("Old Hickory") che riesce con alcune mosse brillanti a conquistare senza fatica il  Missouri (Una delle regioni Louisiane più popolose e più ricche) ma poi è bloccato sul fiume Missouri all'altezza delle terre abitate dai Fox (HL  Oklahoma) Intanto lo stato dell'Oregon marciava verso est e si congiunse con  quello coalizzato presso il fiume Mississippi. Però non tutto andava come doveva nella Coalizione perché il Quebec  esplose in rivolta contro gli oppressori anglo-americani e occorsero  due mesi al governo di Philadelphia per riportare la pace nella  provincia francofona. Ad aggravare la situazione della monarchia gallica ci fu l'intervento  del Messico che invase militarmente l'Oklahoma e costrinse,il 3 giugno  1826 la Louisiana alla pace Quando la guerra finì La Louisiana era ridotta a poco più che i  dintorni della capitale mentre tra Coalizione ed Oregon si stabiliva  una certa tregua. La Louisiana dovette vendere l'Arkansas ai regni uniti per pagare la  guerra e si vide preda di una forte rivoluzione interna che costrinse  re Luigi XVI° ad abdicare a favore del Figlio Luigi XVII°.

1830-1836: Gli attriti tra la parte Francofona e quella anglofoba della Coalizione diventano sempre più violenti cosi come quegli tra la parte ispanica dell'impero del Messico e quella anglofoba del Texas e della California nonché tra il governo centrale di Città del Messico e le province dell'America centrale; queste ultime dopo una breve guerra d'indipendenza ottennero la libertà nel 1834 e si costituirono come Repubbliche unite del centro america che comprendevano anche Yucatan e Belize.

1836: Secessione del Texas; Sam Houston governatore per conto dell'imperatore Agostino I° secede dal Messico e si dichiara presidente della Repubblica del Texas che include anche il nuovo Messico e l'Oklahoma. L'impero del Messico mobilità e marcia verso nord.

1836-1838: Il Texas sopravvive all'offensiva del generale Antonio de Santa Anna, anche se perde moltissimi dei suoi uominimigliori durante l'assedio di Los Alamos, sconfiggendo quest'ultimo nella battaglia di San Jacinto. Il Messico riconosce il Texas, che si dà una costituzione repubblicana, e Santa Anna per non essere arrestato per incompetenza inizia una guerra civile.

1840-1846: Il governo Messicano è sconvolto dalla Guerra civile mentre il Texas estende le sue mire al porto di New Orleans che considera la chiave per un'eventuale espansione verso nord. Ma poiché la Louisiana è protetta dagli Uka e i CACS rifiutano d'intervenire il Texas deve accontentarsi di riprendere il controllo dell'Oklahoma e stabilire una forte società schiavista.

1845: Gli Uka proibiscono il commercio di chiavi neri fuori dai confini nazionali, violente preteste degli stati Coalizzati che invece sulla tratta hanno fatto affari d'oro rivolgono tutte le loro attenzioni al Texas minacciato però ancora una volta dal Messico di Santa Anna che nel frattempo ha rovesciato l'imperatore è si è installato sul trono con il titolo di protettore del regno.

1846-1851: In Messico la rivoluzione anglofona della California è sempre più forte mentre nelle terre dello Utah s'insedia una setta religiosa cristiana nota come la "Chiesa di Cristo e dei santi dell'Ultimo giorno" ed i suoi adepti come mormoni. Dato che il Messico è ancora troppo nel caos per poter agire con fermezza in California, nella città di Sacramento si stabilisce un governo provvisori che deve scegliere tra la monarchia e la repubblica, mentre nello Utah le leggi Messicane (1848) che proibiscono la poligamia accendono la rivolta. Scoppia cosi la IIa guerra messicana che coinvolge Texas,California e Uka (Che combattono per il Messico). Mentre gli stati coalizzati invece devono affrontare l'aperta secessione del Quebec.

E poi?

Filobeche

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Generalissimus inoltre ha tradotto per noi queste ucronie:

E se gli Stati Uniti avessero perso la rivoluzione?

Ora parleremo della Guerra d’Indipendenza Americana. Come non conoscere l’avvenimento che ha permesso la nascita di una delle nazioni più potenti che il mondo abbia mai conosciuto? La Guerra d’Indipendenza Americana, oltre a unificare una nazione intera, la saldò intorno ad un ideale molto forte ancora oggi e su una mentalità che ha lati positivi ma altri decisamente più discutibili.
Non credo di sbagliarmi nel dire che gli Stati Uniti hanno avuto un’influenza più che smisurata nella storia dell’ultimo secolo, ma cosa sarebbe successo se questo paese semplicemente non fosse stato fondato? Cosa sarebbe successo in un mondo dove le truppe britanniche avessero sconfitto la Rivoluzione Americana prima che qualche potenza estera fosse intervenuta, cosa che è accaduta più volte? Prima di tutto, un po’ di contesto: bisogna sapere che la Guerra d’Indipendenza Americana è durata dal 1775 al 1783.
Sicuramente le ragioni di questa ribellione furono molto anteriori, contrariamente a quello che si potrebbe pensare il desiderio di indipendenza degli Americani è emerso soprattutto per ragioni economiche, e sì, già a quell’epoca il business non era stato benigno con loro.
La corona britannica, per appianare il debito colossale contratto durante la Guerra dei Sette Anni, impose delle nuove imposte alle colonie.
Le colonie britanniche in America non videro affatto di buon occhio queste nuove tasse.
Dopo un tentativo di negoziazione fallito con la corona britannica, gli Americani presero le armi.
All’inizio poco numerose, le azioni di protesta si fecero sempre più frequenti, le truppe britanniche tentarono di porvi fine e come potete vedere andò tutto a meraviglia.
No, no, no, aspettate, non è andata affatto bene.
La rivoluzione quindi si estende dopo la Battaglia di Saratoga e la Francia decide di aiutare gli Americani assieme ad altri paesi come la Spagna o la Repubblica delle Sette Provincie Unite.
L’intervento delle truppe francesi marcò un punto di svolta nella guerra che permise agli Stati Uniti di ottenere la loro indipendenza grazie al Trattato di Parigi.
Questa guerra viene molto spesso rappresentata come un’epopea nazionale dove il popolo americano, come un sol uomo, si è sollevato contro l’occupante britannico, tranne che in realtà c’erano delle persone favorevoli all’occupazione britannica, altri paesi, e in mezzo a tutto questo gli Indiani, che vennero massacrati.
Bisogna anche sapere che senza l’intervento della Francia gli Stati Uniti non avrebbero sicuramente vinto la guerra, intervento che rovinò la tesoreria di Re Luigi XVI, cosa che fu uno dei fattori scatenanti della Rivoluzione Francese.
Ma adesso passiamo finalmente allo scenario, cosa sarebbe successo se la Guerra d’Indipendenza Americana fosse stata completamente sconfitta e la corona britannica chiudesse la questione prima che i Francesi vi possano prendere parte? Ebbene, le conseguenze immediate per le colonie americane non saranno molto grandi.
In effetti, dopo che la rivoluzione è fallita rimarranno leali suddite della corona britannica e continueranno a pagare le loro tasse, però una vittoria militare degli inglesi sugli insorti americani non avrà lo stesso effetto di una rivoluzione morta prima di nascere.
Anche se la rivoluzione è stata battuta miserabilmente gli ideali di indipendenza si espanderanno lo stesso nelle colonie e si amplificheranno col passare degli anni.
La sconfitta della rivoluzione, però, dividerà le rimanenti forze di insorti sul percorso da seguire.
Per esempio è probabile che si formino diverse bande che combatteranno l’occupante britannico ognuna alla sua maniera, guerriglia, sabotaggio economico o propaganda.
I gruppi rimasti vedranno anche molte rivalità fra loro ed è dunque probabile che la vittoria degli Inglesi non diminuisca affatto la volontà di indipendenza degli Americani, ma d’altra parte la divisione dei ranghi lealisti sarà molto più difficile, ma avrebbero combattuto lo stesso per gli interessi del loro stato.
Tuttavia le conseguenze immediate più grandi ci sarebbero state in Europa, e più particolarmente in Francia.
Chicchirichì! La Francia non avrebbe speso una marea di soldi per aiutare gli insorti americani.
Nella realtà, dopo aver contratto dei debiti nei confronti di banche inglesi e olandesi il re venne obbligato a rimborsare gli interessi, costretto a convocare gli Stati Generali, e conoscete tutti il seguito, venne ghigliottinato fortissimo.
Se la Francia non avesse contratto questi debiti colossali per aiutare i rivoluzionari americani, beh, la storia sarebbe stata cambiata completamente: Re Luigi XVI avrebbe potuto mantenere il potere e far rimanere così la monarchia in Francia.
Conquistato dagli ideali della Guerra d’Indipendenza e dalle idee dell’Illuminismo, il popolo francese alla fine si sarebbe potuto ribellare, ma la sua rivolta avverrà molto più tardi che nella realtà, dato che con i soldi non spesi per aiutare la Guerra d’Indipendenza Americana il popolo non creperà di fame tanto quanto nella realtà.
In tutti i casi sarà estremamente poco probabile che Napoleone Bonaparte si proclami Imperatore dei Francesi, se non quasi impossibile.
Dato che Napoleone ha letteralmente cambiato il volto dell’Europa, questo avrà delle conseguenze enormi.
Visto che le conseguenze che ne seguirebbero meriterebbero un video a parte non mi addentrerò di più sul soggetto, ma per fare un esempio la Germania e l’Italia avrebbero continuato ad assomigliare ad una busta di coriandoli per molti anni ancora.
Ma adesso torniamo in America, che anche se abbiamo un po’ trascurato resta il soggetto principale del video.
Nella realtà, dopo l’indipendenza delle Tredici Colonie, gli appena formati Stati Uniti si estesero verso ovest alla ricerca di risorse.
Le prime vittime di questa espansione furono gli Amerindi.
Non è esagerato dire che gli Stati Uniti sono colpevoli della segregazione e del quasi genocidio delle popolazioni autoctone con come semplice giustificazione gli interessi economici.
Durante l’espansione degli Stati Uniti verso ovest le tribù che disponevano di risorse sui loro territori vennero massacrate o deportate in un altro luogo, tranne che mano a mano che i coloni scoprivano delle risorse essi si impadronivano di aree dove gli Indiani erano già stati deportati e ripartiva lo stesso ingranaggio, i coloni massacravano o deportavano gli Indiani verso territori sempre più ostili.
In seguito all’arrivo degli Europei nell’America del Nord, più del 90% delle tribù amerindie scomparve, cosa che oggi le rende una popolazione marginalizzata che vive chiusa nelle riserve, ma senza la fondazione degli Stati Uniti tutto questo sarebbe cambiato.
Le Tredici Colonie, sotto l’autorità britannica, si sarebbero certamente espanse, ma con il Regno Unito che avrebbe già numerose colonie con svariate risorse già a loro disposizione la conquista del West sarà dunque molto più lenta che nella nostra realtà.
Gli Inglesi si sarebbero anche interessati a cercare delle alleanze con alcune tribù autoctone per combattere l’altra potenza europea presente sul suolo americano a quell’epoca.
Questa potenza sarebbe la Spagna, la Francia avrebbe perduto la Louisiana durante la Guerra dei Sette Anni.
In seguito gli Spagnoli la regalarono di nuovo a Napoleone Bonaparte, ma in questa realtà alternativa Napoleone Bonaparte non c’è più.
Il sud degli attuali Stati Uniti e la Louisiana saranno dunque un terreno di conflitto tra la Spagna e la Gran Bretagna, e potrebbe esserlo anche con la Francia se questa arriverà a recuperare la Louisiana in una maniera o nell’altra, ma anche se verrà perseguita l’espansione verso ovest più lentamente che nella realtà, la Spagna o la Francia non cederanno mai la Louisiana alla Gran Bretagna, e questo vuol dire che le Tredici Colonie prima o poi dovranno per forza entrare in conflitto con una potenza europea per continuare ad espandersi.
Degli Stati Uniti che non avranno ottenuto la loro indipendenza saranno molto meno attraenti per gli emigrati europei.
Le Tredici Colonie saranno perciò molto meno popolate che nella realtà, e questo avrebbe potuto cambiare il destino di certi paesi europei come per esempio l’Irlanda, di cui una gran parte della popolazione e migrò verso gli Stati Uniti a metà del 19° secolo.
E quindi, anche se hanno perso la loro rivoluzione, gli Americani manterranno lo stesso una forte volontà di indipendenza, indipendenza che finiranno per ottenere, perché è insito nella natura delle cose, solo 150 o 200 anni in ritardo rispetto alla realtà.
È anche probabile che le Tredici Colonie, che sarebbero un po’ più di tredici, si dichiarino unilateralmente indipendenti per il desiderio di tendere verso occidente, o per x o y motivo di un sentimento di rabbia regionalista o di sentimento nazionalista.
Questo scenario, prima che qualcuno prenda in mano la situazione, potrà far sì che le colonie ottengano la loro indipendenza una dopo l’altra.
Si potrebbe avere per esempio un raggruppamento di diversi stati indipendenti a nord e un altro a sud.
Anche i territori ad ovest, sia che ancora spagnoli che francofoni, avrebbero potuto ottenere la loro indipendenza, anche se è probabile che il Midwest non finisca nelle mani delle colonie americane, perché poco popolato e mancante di risorse.
Perciò le colonie avrebbero sicuramente potuto riunirsi benissimo in un solo paese, ma questo paese, in rapporto alla realtà, sarà meno popolato, meno ricco e meno grande, e soprattutto meno sviluppato, perché sotto l’influenza britannica per molto più tempo.
Sulla costa ovest degli Stati Uniti anche alcune nazioni indiane sarebbero potute diventare molto sviluppate per ottenere la loro indipendenza.
Per quanto riguarda l’Alaska sarebbe potuta rimanere russa, perché sì, sorpresa, l’Alaska un tempo apparteneva alla Russia, oppure sarebbe potuta essere stata venduta agli Inglesi e far parte del Canada.
In Europa la Germania si unificherà più tardi, perché Napoleone non arriverà mai al potere, la Francia non verrà quindi fatta a pezzi nel 1870 e non ci saranno né la Prima né la Seconda Guerra Mondiale.
Tutta la storia dell’Europa, dell’America e del mondo verrà dunque cambiata in proporzioni inimmaginabili, e visto che gli Stati Uniti non sono mai nati, o lo hanno fatto in una versione meno grande e meno potente che nella realtà, allora è anche tutta la storia dell’ultimo secolo che cambia.
Senza le due guerre mondiali e gli Stati Uniti l’Europa avrebbe potuto benissimo rimanere la leader economica e militare del mondo per diversi secoli, anche l’economia dunque si globalizzerà meno velocemente e lo sviluppo sarà in generale più lento.
In tutti casi questo scenario avrebbe potuto avere delle conseguenze cataclismiche sull’avvenire del pianeta.

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E se gli Inglesi avessero vinto la Battaglia di New Orleans?

La Battaglia di New Orleans fu l'ultima volta in cui l'America venne invasa da una potenza straniera, e praticamente cementò il suo controllo sul Nordamerica.
Il Canada al nord era troppo poco popolato, il Messico aveva troppi tumulti interni e tutti gli altri stati erano troppo piccoli per competere, perciò la domanda da farsi è: e se gli Stati Uniti avessero perso la Battaglia di New Orleans? Nel caso non aveste mai sentito parlare della Battaglia di New Orleans, fu una battaglia che si svolse nel 1815 tra Stati Uniti e Inghilterra, nella quale quest'ultima fece sbarcare un'armata nella Louisiana meridionale con l'obiettivo di catturare New Orleans, ma la Milizia del Tennessee Occidentale guidata da Andrew Jackson la respinse e impedì agli Inglesi di conquistare la Louisiana.
Il motivo per cui gli Inglesi persero la battaglia è che sottostimarono gli Americani.
Gli Americani avevano fortificato un punto di sbarco a Chalmette, e quando gli Inglesi vi sbarcarono l'unico modo per aprirsi la strada fu una carica diretta attraverso un campo aperto contro i terrapieni di Andrew Jackson, ma quello che avrebbero dovuto fare era tornare sulle navi e sbarcare in un altro punto da dove non avrebbero dovuto caricare direttamente i terrapieni.
Questo avrebbe voluto dire che l'esercito inglese sarebbe riuscito a conquistare New Orleans e a sconfiggere l'esercito di Andrew Jackson.
Presumendo che gli Inglesi facciano così e sconfiggano altrove l'esercito di Andrew Jackson, conquisterebbero la Louisiana, che entrerebbe a far parte dell'Impero Britannico.
Il controllo inglese della foce del Mississippi irriterebbe profondamente parecchi Americani, perché gran parte dell'America si trova nel bacino del Mississippi, inclusa gran parte del Midwest, e così gli Inglesi controllerebbero tutto il commercio in entrata e uscita da esso, e se imponessero forti dazi nessuno potrebbe fermarli, perciò le relazioni Anglo-Americane si inaspriranno presto.
La Guerra di Aroostook fu una scaramuccia che non portò a niente nello stato del Maine e nel Canada inglese che scoppiò a causa dei diritti di disboscamento su quello che oggi è il confine tra Maine e Nuovo Brunswick, e andò così vicino al diventare una guerra vera e propria che gli Stati Uniti fecero marciare 50.000 uomini guidati da Winfield Scott fino al confine canadese, ma, in un mondo dove Stati Uniti e Inghilterra si odiano visceralmente la Guerra di Aroostook potrebbe facilmente trasformarsi in una guerra vera e propria tra i due paesi.
Il motivo principale per cui gli Stati Uniti persero nel teatro canadese della Guerra Anglo-Americana fu che i generali americani erano tremendi, ma con Winfield Scott al comando di 50.000 uomini questo vuol dire che nel 1839 gli Stati Uniti potrebbero facilmente conquistare il Canada, tranne Halifax e Terranova, sui quali la Royal Navy potrebbe riuscire a tenere la presa.
Nel frattempo, possiamo presumere che l'assalto americano alla Louisiana sarà guidato da Zachary Taylor, e che sarà difficile per l'Inghilterra inviare abbastanza truppe per difendere la Louisiana.
Zachary Taylor fu un generale piuttosto buono e questo vuol dire che gli Stati Uniti dovrebbero riuscire a conquistare la Louisiana negli anni '30 dell'800.
Gli Inglesi, grazie alla loro superiorità navale, probabilmente riusciranno di nuovo a dare Washington alle fiamme e gli Americani capiranno che la città è troppo vicina alla costa e che sarà meglio spostare la capitale più all'interno.
Per mantenere l'accordo con la Virginia la capitale sarà in quello stato o vicino alla Virginia, e la scelta migliore potrebbe essere Wheeling, in Virginia Occidentale, perché è proprio sul Fiume Ohio, è piuttosto strategica, si trova proprio sul confine tra Virginia e Pennsylvania ed è lontana dalla costa.
Dopo la guerra i Canadesi Anglofoni si integreranno negli Stati Uniti abbastanza bene a causa della stretta vicinanza culturale, al contrario, gli abitanti del Québec non si integreranno molto bene.
Gli Stati Uniti non si comportarono molto bene con gli Ispanici nel Nuovo Messico, perciò possiamo presumere che faranno lo stesso con i Francofoni del Québec e che ci sarà una loro oppressione.
Gli stati abolizionisti non volevano che avvenisse il Sentiero delle Lacrime, ma gli stati schiavisti erano di più e l'Indian Removal Act passò con un margine strettissimo.
Con un Canada composto esclusivamente da stati abolizionisti, però, in questa TL non ci sarà mai il Sentiero delle Lacrime e nel sudest ci saranno ancora grandi comunità di nativi americani.
Le tribù che percorsero il Sentiero delle Lacrime erano note come Cinque Tribù Civilizzate, perché si stavano adattando alla cultura europea e a iniziare a vivere in case europee, a lavorare in fattorie europee e a indossare abiti europei, il che significa che senza Sentiero delle lacrime possiamo presumere che le Cinque Tribù Civilizzate si fonderanno nella cultura degli USA sudorientali.
Queste tribù potrebbero venire incorporate nella cultura americana e diventare un'altra minoranza come i Cattolici o i neri, e probabilmente manterranno parte della loro cultura.
Poiché il Canada sarebbe composto esclusivamente da stati abolizionisti, per creare un equilibrio tra stati abolizionisti e schiavisti in questa TL gli Stati Uniti annetteranno più parti del Messico settentrionale dopo la Guerra Messico-Stati Uniti.
Durante la Guerra di Secessione il Québec penserà che questo sia il momento perfetto per ribellarsi contro l'autorità americana.
Gli Inglesi penseranno a loro volta che questa sia l'occasione perfetta per spaccare gli Stati Uniti a metà e liberare il Québec, così da indebolire gli USA e impedirgli di diventare una potenza economica che possa minacciare l'Inghilterra sui mercati globali, così essa dichiarerà guerra agli Stati Uniti e si alleerà con i Confederati e i ribelli del Québec.
Quelli di voi che hanno visto il mio scenario sulla vittoria Confederata probabilmente si staranno chiedendo perché la Francia stavolta non aiuterà il sud e perché questo non condurrà ad uno scenario da Prima Guerra Mondiale negli anni '60 dell'800, e il motivo è che diversamente dallo scenario sulla vittoria del sud i Confederati non conquisteranno Washington e non dimostreranno di essere una potenza in ascesa che può tenere a bada gli Stati Uniti, perciò non si prenderà il rischio di aiutare i Confederati.
Senza l'intervento francese nella Guerra di Secessione i Tedeschi e i Russi non avranno paura che la Francia diventi troppo potente, perciò non scenderanno in campo per aiutare gli Stati Uniti.
Gli Inglesi faranno sbarcare forze in Québec per aiutare i ribelli contro le truppe americane e una forza in New Jersey per spazzare via New York e Filadelfia.
La Guerra di Crimea dimostrò che gli Inglesi erano pessimi nell'effettuare sbarchi in territorio ostile, e aggiungendo questo al fatto che gli Americani potevano arruolare 100.000 uomini mentre gli Inglesi ne potevano trasportare circa 15.000 oltre l'Atlantico, ciò significa che entrambe queste offensive falliranno e i ribelli del Québec verranno sconfitti.
Ma entrambi questi attacchi toglieranno truppe alla guerra contro i Confederati, e con gli Inglesi che le concederanno armi, cannoni e munizioni, alla fine la Confederazione potrebbe vincere la Guerra di Secessione.
La Russia non venderà l'Alaska agli Americani, lo fece perché aveva paura che gli Inglesi la conquistassero, ma senza gli Inglesi a controllare il Canada i Russi non avranno questa preoccupazione e manterranno il controllo dell'Alaska.
La Confederazione si espanderà in Messico, America centrale e nei Caraibi, perché vorrà espandersi in regioni più tropicali per ottenere più spazio per le piantagioni.
Nella nostra TL mancò poco che gli Stati Uniti invadessero la Costa Rica e il Nicaragua per lo stesso motivo, cosa messa in minoranza dai voti degli stati del nord, ma una Confederazione indipendente non si farebbe scrupoli a invadere i Caraibi, l'America centrale e il Messico.
Poiché l'Inghilterra ha aiutato la Confederazione nella Guerra di Secessione, questa si unirà alla Triplice Intesa, mentre gli Stati Uniti si uniranno alla Triplice Alleanza perché non vorranno stare nello stesso schieramento della Confederazione, e questo vuol dire che quando la Prima Guerra Mondiale scoppierà in Europa scoppierà anche in America.
L'Alaska verrà conquistata dagli Stati Uniti, che alla fine vinceranno la guerra nelle Americhe perché l'industria era molto più importante nella Prima Guerra Mondiale che nella Guerra di Secessione e perché gli USA continueranno ad industrializzarsi, mentre la Confederazione si aggrapperà ad un'economia pre-industriale.
Inoltre, dato che gli Stati Uniti si industrializzeranno, potranno usare nuovi mezzi come gli aerei e i carri armati, di cui la Confederazione potrebbe riuscire ad averne solo alcuni o non averne affatto, e questo vuol dire che gli Stati Uniti riusciranno a sommergere il sud di carri armati, aerei e nuove armi.
La Triplice Alleanza vincerà la guerra in Europa, perché senza le truppe americane ad aiutare i Francesi e gli Inglesi nella Seconda Battaglia della Marna i Tedeschi vinceranno e raggiungeranno Parigi dopo aver sfondato le linee inglesi e francesi, ponendo fine alla guerra.
Dopo la caduta della Francia gli Inglesi capiranno che è finita e cederanno alcune colonie africane, Malta e Gibilterra in cambio di un trattato di pace.
Hitler non arriverà mai al potere in Germania, perché il popolo tedesco non sarà mai infuriato per la sconfitta in guerra.
In questa TL Francia e Inghilterra potrebbero diventare Fasciste a causa della sconfitta in guerra, e nel frattempo la Germania manterrà le sue conquiste in Europa orientale ottenute grazie al Trattato di Brest-Litovsk, e questo vuol dire che gran parte dell'Europa orientale sarà in mani tedesche.
In questo mondo la Seconda Guerra Mondiale vedrà Francia, Inghilterra, Russia e Giappone ribellarsi contro i vincitori della Triplice Alleanza.
Con la vasta potenza economica dell'America dalla parte della Triplice Alleanza, possiamo presumere che questa vincerà la Seconda Guerra Mondiale, schiacciando ancora una volta la Triplice Intesa.
Dopo la fine della guerra ci sarà una Guerra Fredda tra Stati Uniti e Germania.

https://www.youtube.com/watch?v=Lzaho2S5Po0&t=233s

https://www.youtube.com/watch?v=B8yajpcBO4Y

Oggi discuteremo della battaglia di una guerra di cui la maggior parte degli Americani si è dimenticata.
Sto parlando ovviamente della Guerra Anglo-Americana, il conflitto in cui dei giovani Stati Uniti si ritrovarono ancora una volta in guerra contro il suo ex padrone coloniale, la Gran Bretagna.
Nelle scuole americane i bambini non passano molto tempo ad imparare su questa guerra, forse perché non andò molto bene per noi e terminò solo con un ritorno allo status quo.
Ci viene detto che gli Inglesi stavano attaccando i nostri mercantili e arruolavano a forza i nostri marinai nella loro marina, e che fu questa la causa principale del conflitto, impariamo anche del saccheggio di Washington fermato da Fort McHenry e di come questo abbia ispirato Francis Scott Key a comporre il nostro inno nazionale, The Star-Spangled Banner, potremmo addirittura imparare che il termine Zio Sam, che è diventato sinonimo di governo americano, ebbe origine durante la Guerra Anglo-Americana grazie ad un fornitore dell'esercito americano chiamato Sam Wilson, che fornì razioni di carne ai soldati americani.
Gli storici americani tendono a glissare sul fatto che invademmo il Canada pensando che lo avremmo catturato con facilità e che bruciammo la città di York, l'attuale Toronto, causando la rappresaglia inglese per mezzo dell'incendio della Casa Bianca e del Campidoglio quando catturarono Washington.
L'invasione aiutò anche a fomentare il nazionalismo canadese.
Gli Americani tendono anche a dimenticare la sconfitta delle tribù di nativi americani del Midwest alleate degli Inglesi, che all'epoca era una grande priorità.
Nonostante fallimmo contro gli Inglesi, riuscimmo a cacciarli dalle loro case, ma francamente i libri di storia tendono a passare sotto traccia questo fatto perché non ci fa sembrare molto eroici e piuttosto fingiamo che il Midwest fosse una desolata landa selvaggia.
Ma una cosa che gli Americani imparano assolutamente è la Battaglia di New Orleans.
La Battaglia di New Orleans fu combattuta l'8 Gennaio 1815, fu l'ultima e più grande battaglia principale della guerra e fu un successo americano completo.
Gli Americani subirono solo 70 vittime, mentre gli Inglesi ne subirono circa 2000.
Ecco la storia dietro la battaglia: le forze inglesi, comandate dal Generale Edward Pakenham, arrivarono il 14 Dicembre 1814 sulle spiagge della Louisiana per iniziare la loro marcia verso New Orleans, con l'obiettivo di interrompere il commercio americano dal Mississippi.
Ad un certo punto una forza inglese di 1800 uomini si accampò a 14 chilometri da New Orleans il 23 Dicembre e avrebbe potuto attaccare la città, visto che la strada non era sorvegliata, ma il comandante decise invece di attendere i rinforzi.
Non avanzando, le forze sotto il comando del futuro presidente degli Stati Uniti Andrew Jackson ebbero il tempo per radunarsi e rimpinguare le difese attorno a New Orleans.
Come ha suggerito lo storico e autore William Weber nel suo breve saggio Britain's Pyrrich Victory: New Orleans 1814, se gli Inglesi avessero continuato a marciare la loro forza di dimensioni superiori composta soprattutto da soldati veterani avrebbe affrontato una piccola forza americana composta soprattutto da milizie e altri irregolari che non avevano postazioni difensive dietro le quali nascondersi, ma non si mossero, e perciò, quando attaccarono finalmente New Orleans l'8 Gennaio 1815, furono costretti ad attaccare posizioni trincerate sotto un pesante fuoco americano, subendo enormi perdite.
Incapaci di sfondare le linee americane, gli Inglesi si ritirarono, ponendo fine a tutte le speranze di catturare New Orleans, ma nonostante la sconfitta degli Inglesi, tutto ciò non ebbe alcun impatto sulla fine della guerra.
la battaglia si svolse dopo che il governo americano aveva firmato, concesso e ratificato il Trattato di Gand, che pose fine alla guerra tra Stati Uniti e Inghilterra, perciò il conflitto era terminato a tutti gli effetti, ma sfortunatamente era difficile comunicare su grandi distanze nel 1815 e nessuno lo disse in tempo alle armate che stavano combattendo a New Orleans.
Ciononostante, anche se non cambiò l'esito della guerra la vittoria a New Orleans fu una grande iniezione di morale per il nostro paese, che non aveva molto da festeggiare dopo le brutte prestazioni della Guerra Anglo-Americana.
Aiutò Jackson ad assurgere alla fama nazionale e la vittoria venne usata dai Democratico-Repubblicani, il partito politico al potere all'epoca, per ridicolizzare i loro rivali, i Federalisti, che poco dopo scomparirono nell'oscurità.
E se avessero vinto gli Inglesi? La storia sarebbe cambiata drasticamente? Presumiamo che gli Inglesi riescano a catturare New Orleans dopo aver attaccato prima, i cambiamenti a breve termine nella storia vedrebbero gli Inglesi continuare a marciare verso nord lungo il Mississippi, catturando forti e città fino all'arrivo a Febbraio, come nella nostra TL, della notizia del Trattato di Gand.
Se Jackson è sopravvissuto alla sconfitta guiderà i resti del suo esercito e cercherà di fermare l'avanzata inglese, il suo successo dipenderà da quante perdite ha subito e quanti rinforzi ha ricevuto.
C'è la possibilità che se gli Inglesi riescano a conquistare parti importanti della Louisiana possano ignorare il Trattato di Gand e cercare di ottenere più concessioni dagli Americani, ma ho visto che le altre fonti liquidano questo argomento dicendo che gli Inglesi non avevano intenzione di non onorare il trattato, perciò è probabile che evacueranno la Louisiana.
Inoltre a Febbraio Napoleone scapperà dalla sua prigionia all'Elba, perciò gli Inglesi avranno cose più importanti di cui occuparsi.
Senza la vittoria a New Orleans l'America non avrà quell'iniezione di fiducia così disperatamente necessaria alla fine della guerra, invece questa Guerra Anglo-Americana alternativa verrà vista come una vera e propria sconfitta, con l'America che avrà pochissimi risultati da mostrare in proporzione al denaro speso e alle vite andate perdute.
Questo potrebbe aiutare i Federalisti, che erano in declino da anni.
Essi si erano opposti alla Guerra Anglo-Americana, perché avrebbe danneggiato l'economia del New England, dove avevano moltissimi sostenitori.
La regione dipendeva dal commercio, ma il blocco della Royal Navy vi pose fine.
In risposta a quel blocco, i delegati Federalisti si incontrarono ad Hartford nel 1814 per esporre i loro reclami.
Anche se venne proposta la secessione dagli Stati Uniti, questa venne considerata una misura estrema, invece i Federalisti stilarono un rapporto che accusava il governo federale di aver violato incostituzionalmente la sovranità degli stati e suggeriva nuovi emendamenti alla costituzione che includevano la proibizione di qualsiasi embargo commerciale che durasse più di 60 giorni, la necessità dei due terzi del Congresso per poter dichiarare una guerra offensiva, ammettere un nuovo stato o interdire il commercio straniero, la rimozione del vantaggio rappresentativo del sud, la limitazione dei mandati presidenziali ad uno e la richiesta che ogni presidente venisse da uno stato diverso del suo predecessore.
Nella nostra TL i Federalisti arrivarono a Washington nello stesso momento in cui arrivò la notizia della vittoria a New Orleans, perciò i Democratico-Repubblicani riuscirono a dipingere i Federalisti come dei disfattisti e dei traditori, ponendo fine alle loro speranze di diventare una forza della politica americana.
Ma se Jackson venisse sconfitto a New Orleans le lamentele dei Federalisti potrebbero essere accolte da più persone, dato che il popolo americano avrebbe ben poco da festeggiare.
Anche se è improbabile che verranno adottati tutti gli emendamenti che ho citato, i Federalisti potrebbero comunque ottenere nuova linfa vitale e potrebbero a loro volta dipingere i Democratico-Repubblicani come guerrafondai incompetenti.
Questo potrebbe permettere ad un Federalista di venire eletto presidente nel 1816 cavalcando l'onda dell'insoddisfazione per l'esito della guerra, e questo permetterà di implementare alcune delle idee esposte ad Hartford.
Anche se nella nostra TL Rufus King si candidò alla presidenza nel 1816 per i Federalisti, lo fece perché nessun altro Federalista voleva farlo, ma in questa TL alternativa potrebbe provare a prendersi la Casa Bianca un Federalista meglio noto e influente come Timothy Pickering, l'ex segretario di stato che aiutò ad organizzare la Convention di Hartford.
Pickering, però, aveva tendenze a favore della secessione, quindi è possibile che al suo posto si candidi un Federalista più moderato, come il presidente della Convention di Hartford e senatore del Massachusetts George Cabot.
Nel frattempo, senza la vittoria a New Orleans, Jackson non diventerà noto a livello nazionale e non verrà mai eletto presidente degli Stati Uniti nel 1828.
Cosa vuol dire per la storia americana l'assenza di Andrew Jackson? Beh, prima di tutto furono i sostenitori di Jackson che alla fine crearono il Partito Democratico, e anche se era molto diverso dalla sua incarnazione moderna, senza lui a radunare le truppe è possibile che nasca un partito diverso, uno progettato per contrastare i rinati Federalisti.
Potrebbe riempire la stessa nicchia dei Democratici, ma si ispirerà ad un individuo completamente diverso, chiunque esso sia.
Inoltre, anche senza Jackson a firmare l'Indian Removal Act, che rimosse le tribù di nativi americani dagli stati del sud oltre il Mississippi, molte si stavano già spostando verso ovest, perciò anche senza Jackson continuerebbero a fare così.
In questa TL alternativa è possibile che ci saranno più nativi americani nel sudest, cosa che può dare vita ad ipotesi interessanti sulla demografia del sud, ma anche no, dipende tutto da se c'è qualcuno alla Casa Bianca con abbastanza spina dorsale interessato a proteggere i diritti dei nativi, cosa che, purtroppo, è estremamente raro nella storia americana, anche oggi.
E che dire della Seconda Banca degli Stati Uniti d'America, l'istituzione che aiutò a governare l'economia americana dal 1816 al 1836? Modellata secondo i canoni della banca centrale di Alexander Hamilton, all'epoca era l'istituzione monetaria più grande del mondo, ma era contestata dalle altre banche, perché le costringeva a prestare denaro ad affari potenzialmente pericolosi.
Anche Jackson la vedeva come un'istituzione corrotta e perciò la combatté fino alla sua privatizzazione nel 1836.
In questa TL alternativa dove Jackson non ascende mai alla presidenza e i Federalisti continuano ad influenzare gli Stati Uniti la banca potrebbe sopravvivere, e questo potrebbe avere un importante impatto sull'economia americana.
Inoltre dei Federalisti redivivi potrebbero spingere per dazi più protezionistici che potrebbero far arrabbiare il sud.
Ne ho parlato brevemente in un altro mio video su Andrew Jackson, ma quando egli divenne presidente dovette affrontare le minacce di secessione della Carolina del Sud nel 1828, causate dai dazi alti ai quali essa si opponeva.
La crisi finì dopo che i dazi vennero eliminati e Jackson minacciò di invadere la Carolina del Sud, ma in questa TL alternativa chiunque siederà alla Casa Bianca riuscirà a gestire con successo una crisi dei dazi? Se sarà un Federalista non avrà intenzione di togliere i dazi e, fatto il paio con altre politiche dei sostenitori dei Federalisti che erano impopolari al sud, altri stati meridionali potrebbero secedere, portando ad una guerra civile anticipata.
Certo, è uno scenario estremo, ma potrebbe verificarsi.
E che dire della cultura americana? Come verrà influenzata da una sconfitta a New Orleans? Beh, addio a tutte le canzoni, le opere teatrali, i film e altro ispirati direttamente dalla battaglia, come la canzone The Battle of New Orleans, cantata da Johnny Horton.
Nel frattempo simboli americani come la bandiera a stelle e strisce o il termine Zio Sam potrebbero non venire mai adottati: entrambi nacquero dalla guerra, ma in questa TL alternativa lo stigma causato dal completo fallimento dell'America nella Guerra Anglo-Americana probabilmente non permetterà l'adozione di questi simboli a causa dell'associazione con una guerra fallimentare.
A proposito di simboli, l'America dovrà trovarsi qualcun altro da mettere sulla banconota da 20 dollari se Andrew Jackson non è mai diventato presidente.
Sfortunatamente è difficile immaginare quali altri cambiamenti culturali verranno fuori, vista la remotezza del POD, ma mi piacerebbe sentire altri suggerimenti dai miei colleghi ucronisti.
Perciò questo è il mio scenario per una sconfitta americana a New Orleans, e ad essere onesti è stato uno scenario divertente da immaginare.
Mi piace come un piccolo evento come l'esito diverso di una battaglia che non ha assolutamente avuto alcun impatto su una guerra che era già finita può comunque apportare enormi cambiamenti ad una TL, perciò, la prossima volta che qualcuno vi dice che alcuni eventi della storia non sono importanti, parlategli della Battaglia di New Orleans e di come una battaglia combattuta dopo la fine di una guerra avrebbe potuto cambiare la storia come la conosciamo.

https://www.youtube.com/watch?v=3uQMAS0bL_0&t=361s.

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E se gli Stati Uniti avessero mantenuto gli Articoli della Confederazione?

La rivalità tra il governo e gli stati esiste fin dalla nascita di entrambi, ed esiste perfino tra gli stessi stati, una situazione che risale all'epoca della rivoluzione.
In un'epoca in cui il modo più veloce per viaggiare era il cavallo, aveva senso che alla gente importasse poco delle opinioni di qualcuno lontano centinaia di miglia, e questo creò una cultura di autodeterminazione in ogni colonia.
Ognuna delle 13 colonie aveva il proprio governo, la propria cultura e le proprie leggi.
La corona inglese si interessò pochissimo di questa situazione per secoli, così le colonie capirono che l'autogoverno era l'unica soluzione, e le preoccupazioni dei loro vicini non gli interessavano molto.
Ci volle la minaccia della perdita della propria autodeterminazione (le interferenze inglesi) per costringerle a fare squadra.
La guerra in realtà servì a mantenere lo status quo, non perché gli USA diventassero una nazione con un proprio governo, ma perché gli stati continuassero a fare come gli pareva con poche interferenze, sia esterne che interne, e questo si rifletteva profondamente nella prima costituzione stilata, gli Articoli della Confederazione, un sistema che immaginava gli Stati Uniti non come un'unica grande nazione, ma come un'alleanza amichevole.
Sembra bello, no? Il governo federale non aveva alcuna autorità, nessun modo per raccogliere i tributi e... Tutto si deteriorò in fretta, così dovettero essere cestinati, portando alla fine alla loro sostituzione con la Costituzione che tutti conosciamo e amiamo.
Ma, fallimento o no, furono la cianografia originale degli Stati Uniti: 13 stati accomunati da una labile amicizia che agivano in modo indipendente.
E se non avessero fallito? Non importa quanto sia irrealistico, e se i giovani Stati Uniti semplicemente mantenessero gli Articoli della Confederazione, non ratificando mai la Costituzione? Quanto potrebbe cambiare questo fatto il corso della nazione? Cosa potrebbe accadere in questo possibile scenario alternativo? Per contestualizzare, cosa affermavano davvero gli Articoli della Confederazione? "I suddetti stati entreranno in una salda lega di amicizia reciproca, per la loro difesa comune, la sicurezza delle loro libertà e il loro mutuo e generale benessere", ecco che scopo avevano gli articoli, erano stati progettati per avere la minore influenza possibile sui 13 stati.
L'idea che gli stati si unissero serviva ad ottenere protezione dall'esterno, un patto difensivo perché facessero squadra, dato che ogni stato era troppo piccolo per combattere da solo.
Il governo federale era composto da soli tredici rappresentanti del Congresso, tutto qui.
Nessuna Corte Suprema, nessun Presidente, e perché ogni legge venisse implementata doveva essere ratificata all'unanimità da tutte e 13 le colonie, e anche se queste si fossero tutte dette d'accordo il Congresso non poteva applicare le leggi.
Non aveva il potere di emettere nuove tasse, il che aveva senso in un periodo successivo ad una guerra causata dalle tasse, perciò doveva essere lui a chiedere soldi agli stati, ma gli stati non contribuivano mai.
Gli stati potevano decidere la loro politica commerciale, ma non era una questione molto importante, dato che i pirati continuavano ad attaccare le rotte commerciali.
L'economia sprofondò, il traffico dei beni era a rischio, iniziarono ribellioni, gli Stati Uniti erano una mera suggestione, un governo a pezzi con poteri limitati che a malapena riusciva a tenere insieme 13 regioni divise non poteva determinare nulla.
Nella nostra TL questa rapida spirale discendente costrinse ad un cambiamento radicale, ma cosa sarebbe potuto succedere se in una TL alternativa gli Stati Uniti non avessero abbandonato questa strada, indipendentemente da quanto irrealistico possa sembrare? In questi anni '90 del '700 alternativi gli Stati Uniti sono disperati, c'è bisogno di un cambiamento, ma come si fa ad emendare gli Articoli? Beh, non si può.
Gli Articoli affermavano che tutti e 13 gli stati dovessero essere d'accordo su un dato argomento, fare compromessi era praticamente impossibile, perciò, senza scegliere una costituzione diversa, gli Stati Uniti sono condannati a percorrere una strada instabile.
Se continueranno a farlo, l'idea di una confederazione unita diventa abbastanza impopolare.
Col crescere di una nuova generazione la confederazione, con la sua instabilità politica, perde fascino.
L'indipendenza dall'Inghilterra è stata una cosa buona, ma l'unità viene considerata più un sogno da favola.
La Rivoluzione americana potrebbe essere vista come un caso fortuito in cui gli stati si sono trovati costretti a lavorare insieme, come dovrà fare il mondo quando combatterà gli alieni.
Il paragone migliore è la Grande Colombia: nata dalle rivoluzioni in America Latina, quasi come la sua controparte statunitense, fu creata da Simón Bolívar più o meno con la stessa visione che i padri fondatori avevano degli Stati Uniti, ma dopo solo un decennio le divisioni tra le varie regioni divennero troppo grandi, e si divise in tre paesi diversi.
Gli Stati Uniti potrebbero facilmente seguire lo stesso percorso, se gli articoli continuassero a rimanere in vigore e se, cosa irrealistica, nessuno facesse niente, il Congresso perderebbe gradualmente sempre più influenza, gli stati competerebbero tra di loro e inizierebbero a praticare le loro politiche, ignorando completamente il potere federale.
Il patriottismo creatosi in guerra si offuscherebbe mentre gli stati inizierebbero a governarsi da soli, diventando in pratica delle piccole nazioni.
Queste nazioni avrebbero un sacco di cose per le quali competere: rotte commerciali, industria, e, cosa importantissima, molta terra inesplorata, terra sulla quale tutti avrebbero delle rivendicazioni.
I grandi stati come il New York e la Virginia, con una popolazione più grande, possono facilmente bullizzare i loro vicini più piccoli come il Maryland o il New Jersey, spingendosi anche oltre, e gli stati più piccoli potrebbero doversi coalizzare per competere in questo ambiente.
Non è folle immaginare che accada, nella nostra TL il New Hampshire una volta minacciò la guerra contro il New York e Ohio e Michigan combatterono per il possesso di alcuni territori.
Le milizie potrebbero essere inviate a combattere schermaglie per ottenere territori.
Invece degli Stati Uniti che si muovono verso ovest come una singola identità, potrebbe esserci una gara tra gli stati mentre questi espandono orizzontalmente i loro confini.
Se ogni stato creerà una complessa rete di alleanze, con altri stati e forse perfino con potenze straniere europee, la situazione diventerà una polveriera in attesa di esplodere.
Senza la Dottrina Monroe l'Europa ha un ruolo molto più importante nel Nuovo Mondo, e l'Europa potrebbe perfino avere influenza negli stessi stati nordamericani, che creerebbero alleanze con diverse nazioni.
Questo potrà sembrare irrealistico e probabilmente lo è, ma il punto di questo video è che in realtà non è affatto possibile che gli Articoli rimanessero in vigore, sarebbero stati un fattore di debolezza talmente grande che avrebbero danneggiato un giovane paese in un momento cruciale.
Se fossero rimasti validi ne sarebbe potuta derivare solo una cosa: il collasso totale.
La nazione non riusciva a regolamentare le proprie imposte, i propri trattati, i propri commerci, la propria valuta o le proprie forze armate, erano perlomeno deleteri per questo tipo di scenario in cui gli stati si curavano solo e unicamente di loro stessi.

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I migliori 5 "e se" della Guerra d'Indipendenza Americana

Buon 4 Luglio ai miei compatrioti americani! Per celebrare la nascita degli Stati Uniti diamo uno sguardo ai migliori cinque “e se?” della Guerra d’Indipendenza Americana e a come avrebbero potuto cambiare l’esito della guerra.
5) Il Fucile Ferguson.
Il Maggiore Patrick Ferguson era un ufficiale scozzese dell’esercito inglese durante la Guerra d’Indipendenza Americana che progettò il Fucile Ferguson.
Si trattava del primo fucile a retrocarica immesso in servizio nelle forze armate inglesi, aveva un rateo di tiro incredibile, nelle mani giuste poteva sparare da sei a dieci colpi al minuto.
L’arma però era costosa, ci voleva molto tempo per produrla e si rompeva spesso in combattimento.
Ferguson distribuì 200 fucili che vennero utilizzati nella Battaglia di Brandywine, ma poco dopo vennero abbandonati e quei fucili non vennero più utilizzati dall’esercito inglese.
Nonostante i problemi del Fucile Ferguson gli ucronisti amano utilizzare tecnologie strane, forse gli Inglesi avrebbero potuto fermare la rivoluzione fin dall’inizio se all’esercito inglese fosse stato fornito il Fucile Ferguson, ma ci sono molti altri modi in cui essi avrebbero potuto vincere la guerra.
Infatti, se scaviamo nella vita di Ferguson, si scopre quanto arrivò vicino a cambiare la storia se gli fosse stata data la possibilità di ammazzare un certo Continentale tagliaciliegi.
4) La morte di George Washington.
Se studiate la storia americana probabilmente avrete sentito parlare di George Washington: fu il primo presidente americano, generale dell’Esercito Continentale durante la Guerra d’Indipendenza Americana, e fu anche, secondo molti ucronisti, il cardine della vittoria dell’America.
Come ho già alluso prima, Patrick Ferguson quasi sparò ad un ignaro ufficiale americano nei boschi vicino al Brandywine Creek, vicino a Chadds Ford, Pennsylvania, nel 1777.
Considerandolo ingiusto, si rifiutò all’ultimo minuto.
Si discute se questo ufficiale non fosse Washington in persona, e se Ferguson avesse sparato avrebbe potuto porre fine alla guerra.
Washington fu un leader importante nella Guerra d’Indipendenza Americana, aveva esperienza militare e una personalità che ispirava i soldati a seguirlo anche durante i momenti più bui, e, cosa più importante, portò a termine il compito quasi impossibile di organizzare e addestrare un esercito quando non c’erano denaro, rifornimenti e volontà di andare avanti.
Perderlo all’inizio della guerra a causa del proiettile di Ferguson o per qualche altro motivo potrebbe distruggere lo spirito dell’Esercito Continentale e potrebbe costare all’America la sua indipendenza.
Anche se Washington non morisse all’inizio della guerra ci sono ancora molti modi in cui gli Inglesi potrebbero sconfiggere gli Americani, perfino alla fine della guerra.
3) La Battaglia di Yorktown.
Lo ammetto, sono rimasto sorpreso dallo scoprire quante persone pensano che la Battaglia di Yorktown sia stata un punto di svolta della guerra, ma le mie ricerche sembrano dimostrare che ciò è vero.
Nel 1781 Washington stava avendo dei problemi a pagare e rifornire l’Esercito Continentale nonostante l’assistenza diretta dei Francesi.
Il morale era basso tra gli Americani, soprattutto quando il Generale Charles Cornwallis organizzò una riuscita campagna nel sud.
Quando Cornwallis fece trincerare le sue truppe a Yorktown, in Virginia, Washington colse l’opportunità per marciare verso sud e assediarlo lì.
Una flotta inglese andò a soccorrerlo, ma venne respinta da una francese e a Cornwallis non rimase altra scelta che arrendersi.
Anche se questo fatto non pose immediatamente fine alla guerra, convinse gli Inglesi ad iniziare dei negoziati che finirono con la Pace di Parigi nel 1783, che riconobbe l’indipendenza americana.
Gli ucronisti speculano che se Cornwallis non si fosse accampato a Yorktown o se la flotta francese fosse stata sconfitta, gli Inglesi avrebbero potuto continuare la guerra e il crollo del morale americano avrebbe portato alla fine della rivoluzione.
C’è ancora un’altra battaglia che viene riconosciuta come il vero punto di svolta della Guerra d’Indipendenza Americana:
2) La Battaglia di Saratoga.
Questa è la battaglia della quale imparano a scuola tutti i giovani Americani, e fu la chiave per battere gli Inglesi.
Nel 1777 il generale inglese John Burgoyne marciò col suo esercito dal Canada verso sud, intenzionato ad unirsi ad un’altra armata inglese che stava marciando verso nord da New York.
Il piano era dividere in due il New England isolando il resto dei Continentali, ma la seconda armata non arrivò mai.
Burgoyne, circondato da Americani ostili, cercò di scappare, ma fu aggirato dalle forze americane al comando di Benedict Arnold.
Sì, quel Benedict Arnold, il tizio il cui nome nella storia americana è sinonimo di traditore.
Le sue abilità in battaglia assicurarono all’America una vittoria importante che portò alla resa di un’intera armata inglese e convinse i Francesi e gli Spagnoli ad unirsi alla guerra dalla parte degli Americani.
Purtroppo ad Arnold furono negati i meriti della vittoria e questo fu uno dei motivi del perché passò dalla parte opposta ai ribelli.
Ciononostante la Battaglia di Saratoga è un “e se?” estremamente popolare, e ci sono molte opere che la utilizzano.
Se Burgoyne avesse vinto la battaglia probabilmente avrebbe ritardato o impedito l’entrata in guerra di Francia e Spagna.
Se il piano originale fosse stato portato a termine avrebbe potuto spaccare la giovane nazione in due e porre fine alla guerra appena iniziata.
Detto tutto ciò, penso che ci sia ancora un “e se?” ancora più importante di Saratoga, che qualcuno chiama la “Dunkerque americana”.
1) La Battaglia di Long Island.
Anche se Saratoga è l’“e se?” più popolare della storia alternativa, personalmente penso che sia stata la Battaglia di Long Island il momento più decisivo della Guerra d’Indipendenza Americana.
Nell’Agosto del 1776, solo poco tempo dopo la ratifica della Dichiarazione d’Indipendenza, un’armata inglese sotto il comando del Generale William Howe sbarcò su Long Island, sconfiggendo l’Esercito Continentale al comando di George Washington.
Intrappolato a Brooklyn Heights dall’esercito inglese da un lato e dalla flotta inglese dall’altro, sembrava che la breve ribellione fosse alla sua fine.
Ovviamente sappiamo che Washington in questa TL se la cavò: la notte del 29 Agosto l’esercito di Washington iniziò la traversata verso Manhattan, mentre altri distraevano gli Inglesi accendendo dei fuochi e facendo quanto più rumore possibile.
Per tutta la notte uomini e rifornimenti vennero portati via da Long Island, ma non abbastanza in fretta, e presto fu mattina.
Fortunatamente una fitta nebbia ricoprì l’area e gli Americani completarono l’evacuazione, ma il Generale Washington fu l’ultimo ad andarsene.
Se però una farfalla in Cina avesse deciso di sbattere le ali un po’ più forte non ci sarebbe stata nessuna nebbia a coprire la ritirata americana dalla flotta inglese.
La perdita dell’Esercito Continentale e del suo leader in uno stadio così precoce della guerra avrebbe tolto ogni significato alla Dichiarazione d’Indipendenza.
Fu un incredibile colpo di fortuna che aiutò a salvare una giovane nazione.

https://www.youtube.com/watch?v=rVjPc7uJraI


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