ovvero: e se Masami Kurumada fosse stato Ebreo?
di Tommaso Mazzoni (トンマーゾ・マッツォーニ)
Capitolo 1
Prologo e creazione delle Armature di Israele
1 Io,
Salman, figlio di Naasson
[Matteo 1,4], rendo
testimonianza di quanto visto nel tempo del vagabondare nel Deserto. Che il
Signore conservi le mie parole.
2 Quando il Signore degli Eserciti ci liberò dalla schiavitù in Egitto egli
disse a Num padre di Giosuè
[Numeri 11,28],
primo fra i fabbri:
3 "Ecco, io vedo i figli delle tenebre sorgere dalle sabbie del deserto, con
vestigia forgiate nei fuochi empi di Sheol.
4 Ma tu non temere, perchè nelle tue mani io metterò il ferro del Paradiso, e
con il fuoco che ti darò tu forgerai vestigia di impareggiabile potenza."
5 Così Num vide cadere dal cielo una stella, ma essa cadeva piano, con
leggerezza, perchè non era stata fatta precopitare.
6 Quando Num giuse ove la stella era atterrata, vide il servo del signore,
splendido di luce, in forma di uomo, con splendente armatura del colore del
fulmine.
7 "Non aver paura, Num. Io sono Barachiele, servo del Dio Unico. Ecco, io ti
faccio dono del fuoco del cielo, e del metallo del paradiso."
8 E diede a Num una enorme sfera, grande come un vitello di trecinque mesi ma
pesante come un toro adulto, tanto che Num dovette farla rotolare fino al campo.
9 Poi diede a Num il corno di un toro, lungo quanto la schiena dello stesso num,
e largo e cavo.
10 Dentro, Barachiele mise una scintilla di fuoco,
poi lo chiuse con un sigillo.
11 "Quando accenderai la forgia, aprirai questo corno e appiccherai il fuoco
alla legna mettendo qui dentro un rametto. Non tenerlo aperto per altro.
12 Se questo fuoco tocca mani impure divorerà la persona, prima di
estinguersi. Ma nella forgia arderà al tuo comando, e con esso tu forgerai le
armature. Dodici ne farai, una per ogni tribù di Israele, ma per Giuseppe ne
farai due, una per Efraim, e l'altra per Manasse,
13 mentre per Levi non sarà necessario, perchè la Parola del Signore sarà
l'armatura di Levi."
14 Num prese il dono del Servo di Dio e cantò: "Gioisci, Israele, il Signore
tuo Dio ti ha benedetto. Ti ha rivestito con la sua armatura, chi potrà
minacciarti?"
15 E Num lavorò per quaranta giorni e quaranta notti, e in ogni armatura pose un
reliquario dei dodici patriarchi che erano stati portati dall'Egitto.
16 L'Armatura di Giuda fece in forma di Leone e la
benedì con queste parole che lo Spirito di Dio gli suggeriva: "Giuda è un
giovane leone, in lui la forza del fuoco del Signore!"
17 Poi fece l'armatura di Ruben, in forma di albero
di quercia, "perchè salde sono le radici di Ruben e il Signore lo ha fatto
signore delle fronde."
18 per terza fece l'Armatura di Simeone che, prima
di essere indossata, rappresentava un cancello di pietra con lame e frecce, ed
era l'unica armatura dotata di armi: "poichè le sue lame sono crudeli e le
sue frecce precise, Simeone è il guardiano della soglia del mio Regno."
19 L'armatura di Aser fu fatta in forma di albero
di Ulivo, "perchè carico di frutti di grazia sarà Aser, e il signore lo
benedirà con l'abbondanza."
20 E Num fece la corazza di Neftali, in forma di
Cerva: "Veloce ed elegante sarà Neftali, silenziosi i suoi passi, invisibili
i suoi gesti."
21 E poi fu forgiata l'armatura di di Dan, in forma
di Serpente: "misterioso e astuto sarà Dan e conoscerà i segreti del mondo."
22 L'armatura di Issacar rappresentava un Asino,
sulla sua groppa il sole e la luna: "l'astro d'argento e quello dorato il
signore ha posto in giogo ad Issacar, docile, perseverante e paziente."
23 L'armatura di Zabulon aveva la forma di un
vascello: "Zabulon è signore dei mari, e le onde ed i flutti il Signore pone
sotto il suo dominio."
24 Una tenda, la loro casa nel deserto, questa era l'armatura di
Gad: "E Gad è maestro di viaggi e custode
dell'accampamento, dice il Signore."
25 Num forgiò poi per Efraim e
Manasse due corazze. Efraim è un Toro, Manasse un
Bufalo, entrambi coronati di grano. "Perchè In Efraim rivive il dono di
Giuseppe, mentre in Manasse vi è la potenza del braccio di Giacobbe."
26 Forgiò poi per Beniamino una corazza in forma di
Lupo: "Nello spirito di Dio risuonano gli ululati di Beniamino."
27 E poi vde che aveva ancora del metallo. e allora Num prego il Signore,
dicendo: "Signore, tu hai abbondato dei Tuoi doni, dovrò ora seppellire la
Tua generosità?"
28 E lo spirito del Signore venne in sogno a Num e gli disse: "Num, poichè tu
mi hai chiesto umilmente, io ti dico: forgia pure un'armatura per Levi, ma io ti
dico, essa resterà non indossata fino a quando io non manderò qualcuno ad
indossarla."
29 Allora Num forgiò per Levi la più bella delle
tredici armature, in forma di Agnello: "Un giorno l'Agnello guiderà il Leone,
e lo Spirito di Dio sarà con lui!"
30 Ed ecco. Num terminò di forgiare le Armature, e le ripose in scrigni, simili
a reliquari. E Num disse:
31 "Questa è l'opera delle mie mani, che il Signore mi ha comandato. Ora
vengano i giovani più coraggiosi di tutte le tribù e queste armature vi daranno
la forza del Signore."
32 E vennero i giovani, e dodici furono scelti. Uno fui io per la tribù di
Giuda.
33 Per la tribù di Ruben il valente Ioab, per la
tribù di Simeone Menachem dalla lama rossa, e per quella di Aser fu scelto
Isacco dalla gioiosa risata.
34 Per la tribù di Neftali fu scelto Ioachim dal
passo veloce, per quella di Dan fu scelto Azaria
l'astuto, e per quella di Issacar il mite Anania.
35 per la tribù di Zabulon fu scelto Sedecia
l'instancabile, per Efraim il figlio di Nun, Giosuè
lo zelante in persona,
36 mentre per Manasse fu scelto Rakam dal saggio
consiglio, e per Beniamino Giovanni, infallibile
cacciatore. Ma nessuno fu scelto dall'armatura di Levi.
L'angelo Barachiele insegna a Num il fabbro come fabbricare le Dodici Armature (creata con BING)
.
Capitolo 2
Arrivano i Guerrieri delle Tenebre
1 Nella terra
di Canaan si riunirono in consiglio i popoli di tutti i regni, e tutti i
re stettero riuniti per parlare di questo popolo che marciava compatto verso di
loro.
2 Si alzò il Re di Gaboam e disse: "Accogliamoli
come fratelli, e troviamo loro un posto dove stare."
3 Molti sembravano d'accordo con lui, ma Satana
prese la parola per bocca del Re di Ai e disse:
"Sciocchi e indegni delle vostre corone, voi siete. Loro vengono qui con le
armi, perché confidano nella promessa del loro Dio.
4 Non lasceranno nessuno in vita, demoliranno le statue dei nostri dei e
ridurranno in schiavitù chi si sottometterà!"
5 Con queste parole egli aveva ingannato i re della terra di Canaan, perché in
realtà quella sarebbe stata la loro sorte se avessero fatto la guerra al
Signore.
6 I re di Canaan credettero alle sue parole, e chiesero: "Come dunque potremo
fermarli?"
7 Ed ecco venne Mammon
[Matteo 6,24], demone fra i più potenti della corte di Satana, che i
Canaaniti chiamano Yarik, dio della Luna.
8 Egli diede ai campioni di Canaan armature forgiate nel fuoco empio dello
Sheol, con ferro estratto dalle profondità dell'Abisso.
9 Trentuno armature volle forgiare il demone, dedicandone una a ciascuno dei
Principi dello Sheol.
10 Al Re di Ai diede l'Armatura di
Ba'al Zabub [2Re 1,4],
in forma di mosca.
11 Al re di Gerusalemme l'armatura di
Leviathan
[Giobbe 3,8], in forma di coccodrillo.
12 Al re di Hezron, Iavin,
l'armatura di Belial [2
Corinzi 6,15], in forma di serpente a tre teste.
13 Al re di Gerico l'armatura di
Mammon [Matteo 6,24],
in forma di cinghiale.
14 Al re di Iarmut, l'armatura di
Lilith [Isaia 34,14],
in forma di ragno.
15 Al re di Lachis, l'armatura di Belfagor
[Milton, Il Paradiso Perduto], in
forma di gatto.
16 Al re di Eglon, l'armatura di
Azazel [Levitico 16,8]
in forma di capra.
17 Al re di Ghezer, l'armatura di
Astaroth [Libro di Abramelin]
in forma di segugio con ali di drago.
18 Al re di Debir, l'armatura di
Moloch [Levitico 18,21]
in forma di verme.
19 Al re di Gheder, l'armatura di
Asmodeus [Tobia 3,8]
in forma di ariete alato.
20 Al re di Corma fu data l'armatura di
Aamon [Piccola Chiave di
Salomone] nella forma di un corvo.
21 Al re di Arad fu data l'armatura di
Barbatos [Piccola Chiave di
Salomone], in forma di ratto.
22 Al re di Libna fu data l'armatura di
Beleth [Malleus Maleficarum], dalla forma di
leopardo.
23 Al re di Adullam fu data l'armatura di
Orobas [Pseudomonarchia
daemonum], in forma di cavallo.
24 Al re di Makkeda fu data l'armatura di
Behemot [Giobbe 40,15-24],
in forma di elefante.
25 Al re di Betel fu data l'armatura di
Ziz [Salmo 50,11], in
forma di avvoltoio.
26 Al re di Tappuach fu data l'Armatura di
Bael [Giudici 2,11],
in forma di rospo.
27 Al re di Efer fu data l'armatura di
Paymon [Libro di Abramelin],
in forma di dromedario.
28 Al re di Afek fu data l'armatura di
Zagan [Ars Goetia], in
forma di toro alato.
29 Al re di Sarom fu data l'armatura di
Mathym [Ars Goetia],
in forma di lucertola.
30 Al re di Madon fu data l'armatura di
Shamyaza [Libro di Enoch 6],
in forma di ibis.
31 Al re di Cazor fu data l'armatura di
Aretztikapha [Libro di Enoch
6], in forma di civetta.
32 Al re di Simron-Meroon fu data l'armatura di
Armaros [Libro di Enoch 6],
in forma di talpa.
33 Al re di Acsa fu data l'armatura di
Samael [Targum Jonathan],
in forma di cavalletta.
34 Al re di Taanach fu data l'armatura di
Chazaquiel [Libro di Enoch 6],
in forma di pipistrello.
35 Al re di Meghiddo fu data l'armatura di
Abaddon [Apocalisse 9,11],
nella forma di un drago a sette teste.
36 Al re di Kades fu data l'armatura di
Abraxas [Apocalisse di Adamo
5,5], in forma di gallo.
37 Al re di Iokneam, sul monte Carmelo, fu data
l'armatura di Berliotz
[Pseudomonarchia daemonum] nella forma di orso nero.
38 Al re di Dor, sulla collina di Dor fu data
l'armatura di Morax
[Pseudomonarchia daemonum], nella forma di toro con testa umana.
39 Al re delle genti di Gàlgala fu data l'armatura
di Naamah [Zohar], in
forma di leonessa.
40 Al re di Tirza, infine, fu data l'armatura di
Zepar [Ars Goetia],
nella forma di uno squalo rosso.
41 E allora gioirono i figli delle tenebre, perchè grande potere avevano oggi
ricevuto dalle profondità dell'abisso. Non sapevano che il Signore aveva pesato
le loro azioni sulla bilancia e li aveva trovati manchevoli.
A sinistra: Salman figlio di Naasson indossa l'armatura con il Leone di Giuda. A sinistra: Yarik-Melak, re di Gerico (create con BING)
.
Capitolo 3
Le zanne di Gerico
1 E allora i re di Canaan si
dissero: "Con il potere degli déi che si fa ferro attorno al nostro corpo,
chi mai potrà sconfiggerci?" e quindi, nonostante il re di Ai e quello di
Megiddo insistessero per attaccare tutti insieme, tornarono alle loro città.
2 Solo il re di Gaboam tornò alla propria città libero da ogni compromesso. E il
Signore che lo aveva visto non lo avrebbe scordato.
3 E il re di Gerico fu ebbro del potere del demone Mammon, il latore di
ricchezze e di fortuna. E nella sua tracotanza, corse, veloce come una satta
verso l'accampamento dei figli di Israele.
4 Intanto era morto Num, padre di Giosuè, e si era compiuta la profezia del
Signore: "Nessuno che avesse computo venti anni il giorno in cui Mosè
ricevette le tavole della legge sarebbe entrato vivo nella terra promessa."
5 Num era infatti l'ultimo di quella generazione. Suo figlio Giosuè era fra i
dodici che indossavano le armature del Signore, e portava l'armatura del Toro,
incoronato di grano, della tribù di Efraim.
6 Era in lutto Israele quando giunse all'accampamento
Yarik-Melak, il Re di Gerico, dall'armatura grigio-cenere, che ricordava
nell'elmo la testa di un grande cinghiale.
7 Egli battè a terra un piede e la terra tremò, e molti israeliti futono gettati
a terra. "Trema, Israele", urlò il re di Gerico, esultante, "perchè a
nulla valgono le vostre frecce e le vostre lance, contro queste vestigia di
divina fattura. Non ve ne sono al mondo tanto possenti."
8 Allora io, Salman, indossai la mia armatura, il Leone rilucente d'oro e di
rubini, e sentii lo spirito di Dio ardere dentro di me.
9 Lo Spirito di Dio in me divenne fuoco e poi in forma di leone ruggì, e io
risposi: "Guai a te, o Re di Gerico. Perchè il signore ha contato i tuoi
giorni e sulla tua strada ha posto me."
10 "Tu? Ben misero popolo Israele se un ragazzo disarmato è tutto ciò che si
frappone fra me e la vittoria", disse il Figlio delle Tenebre,
11 e alzò la mano e invocò lo spirito del demonio che era in lui. "Muori per
mia mano, difensore di Israele. ZANNE DI GERICO!"
12 Dalla terra stessa si sollevarono due punte di roccia grigia che mi morsero
le carni, e rivoli di sangue mi uscirono dai fianchi.
13 Per un attimo vacillò la fede di Salman, ma poi ricordai le parole di Num, e
invocai il il Signore, mia forza:
14 "Affilate sono le zanne del demone cinghiale, o re di Gerico. Ma il ci
vuol altro per spezzare queta mia armatura forgiata dal fuoco del Cielo, per
volontà del Signore degli Eserciti. Al suo confronto le tue zanne sono coltelli
di selce "
15 Quando mi mossi, sembravo il lampo che sfreccia nel cielo in tempesta e
colpii molte volte il Figlio delle Tenebre prima che due volte si chiudessero le
mie palpebre.
16 E poi dissi: "Se le tue sono le Zanne di Gerico, questi sono gli
ARTIGLI DI GIUDA!" e il mio pugno arse del
fuoco del cielo, e lo sentii grugnire dal dolore, e poi con un pugno lo sbattei
contro la parete di roccia tanto forte, che l'impronta del suo corpo rimase
nella pietra, ed essa è li ancora oggi.
17 Ma ove un normale avversario sarebbe rimasto al suolo , esanime, il Re di
Gerico si rialzò.
18 "Ammetto che ti avevo sottovalutato, israelita. Sei un valido avversario",
e il nero spirito che gli dava la forza sembrò riempire l'aria intorno a lui.
19 "Se le Zanne di Gerico non possono avere la meglio su di te, allora ti
consegnerò all'oblio nel luogo del non ritorno.
20 Che le FAUCI INSAZIABILI DI MAMMON ti
facciano preciptare nello Sheol!!" Colpi il suolo con un pugno, ed un abisso
nero irto di zanne di roccia si spalancò sotto i miei piedi.
21 Vi sarei precipitato e per me sarebbe stata la fine, se forti braccia non mi
avessero afferrato. Era il figlio di Num, splendente nella sua sacra armatura.
Con lui vi erano gli altri Campioni di Israele pronti a combattere.
22 "Ringrazia il tuo falso dio, o Re di Gerico", ringhiò Giosuè lo
Zelante,
23 "se oggi non scendo in combattimento contro di te, per onorare il lutto
per mio padre.
24 Ma sappi questo: Il Signore degli Eserciti mi consegnerà la tua città ed
il tuo falso dio sarà cancellato dalla storia." Così parlò Giosuè figlio di
Num, il più potente dei Campioni di Israele.
25 Il Re di Gerico sembrò pronto a continuare la lotta, ma il suo falso dio gli
sussurrò: "Non ha senso combattere ove il tuo nemico è più forte di te.
Ritirati sulle invincibili mura che io ho eretto per te, consacrate del sangue
dei sacrifici. Da là sopra tu sconfiggerai Israele."
26 Yarik-Melak credette alle menzogne di Mammon e, fatta tremare ancora la terra
sotto di sé, si ritirò.
27 A lungo parlai con Giosuè ed egli ascoltò ogni mia parola. Poi parlò il
figlio di Num e disse:
28 "Bene hai fatto, o Salman, ad affrontare il Figlio delle Tenebre.
28 Sbagliasti però ad affrontarlo da solo. Se non avessi percepito i vostri
Spiriti scatenarsi nella lotta, ora saresti morto."
29 Io annuii, con la testa china, ma egli riprese: "Tua è l'impetuosità della
giovinezza e del fuoco che il Signore nostro Dio ha posto nella tua armatura.
30 Temperala con una mente saggia, e un giorno sarai il più grande di noi
tutti."
31 Io alzai la testa e insieme a lui pregai il Signore perchè mi desse la forza
di affrontare le minacce che si presentavano per il nostro popolo.
A sinistra: Shatras, Re di Iarmut. A destra: Garad, Re di Betel (create con BING)
Capitolo 4
Le mura di Gerico
1 Alte come tre quercie, una
sull'altra, e spesse come cinque, così si presentavano le
mura di Gerico [Giosuè 6,1].
2 Sarebbero state una difesa formidabile anche senza il Re e la sua demoniaca
armatura che stavano in piedi sopra di esse:
3 infatti, l'oscuro potere di Mammon rendeva le mura di Gerico dure come
diamanti, ed esse agivano come le braccia del loro re.
4 Non appena le armate israelite arrivavano a portata, immense braccia di petra
ne menavano strage.
5 Allora disse Giosuè: "Non possiamo gettare altri figli di Israele fra le
fauci dello Sheol. Dobbiamo sconfiffere il loro re, in singolar tenzone; solo
allora Gerico si arrenderà."
6 Gli altri annuirono. "Parli bene figlio di Num, ma come potremo anche solo
avvicinarci a lui?" chiese Menachem, il campione di Simeone.
7 "Voi sapete che l'armatura del Toro porta con se il dono di Giuseppe di
profetizare attaraverso i sogni", rispose il figlio di Num.
8 "E io ho visto che il Re di Gerico non esercita alcun controllo sui suoi
bassi istinti. Ogni sera egli visita una diversa prostituta e ogni giorno quando
noi ci ritiriamo, lui banchetta sulle mura.
9 Per questo egli deve ogni giorno fare entrare provviste da un passaggio
segreto nelle mura. Azaria, Menachem e Salman", ci ordinò,
10 "voi entrerete e cercherete la casa di Raab,
la prostituta [Giosuè
2,1]. Chiedetele il permesso di stare sul tetto della sua casa, e
ditele questo: Il giorno della vendetta e della liberazione è giunto per lei e
per Gerico."
11 Disse così, il Figlio di Nun, perchè aveva visto il Re di Gerico uccidere il
marito di Raab per poi costringerla alla prostituzione sotto minaccia.
12 Quando calò la notte, Azaria, campione di Dan, guidò Menachem e Salman verso
un pozzo asciutto sul fianco di Gerico.
13 Calatisi all'interno i tre, con le loro sacre armature, attraversarono un
passaggio nella parete del pozzo e arrivarono in città emergendo da una cisterna
abbandonata.
14 Azaria, che aveva visitato Gerico in segreto, guidò i compagni verso la casa
di Raab.
15 Superato lo stupore la giovane donna, la cui bellezza mi mozzò il fiato, ci
chiese: "Chi siete voi, che indossando simili vestigia bussate alla mia
porta?"
16 E io risposi: "Siamo i Campioni di Israele, veniamo in nome di Giosuè,
figlio di Num, nostro condottiero.
16 Egli ti prega di ospitarci per stanotte; domani, quando in questo
quartiere giungerà il Re, noi saremo sul tetto e lo affronteremo in battaglia.
17 Perchè giunta è l'ora della vendetta e della liberazione per Gerico e per
te, Raab!"
18 Raab mi scrutò con quegli occhi verdi e profondi come il mare, e mi
interrogò: "Promettete salva la vita a me e ai miei cari?"
19 "Il Signore ci è testimone e noi siamo responsabili di fronte a Lui. Io
personalmente sono pronto a dare la vita per te." Pronunciai queste parole
guidato dal mio cuore, non dalla ragione, ma non me ne pento, né me ne pentirò
mai.
20 Allora Raab annuì e ci accolse nella sua casa, ci sfamò e ci diede un
giaciglio per la notte.
21 Al sorgere del sole ci recammo sul tetto, ove vedemmo l'altero Re di Gerico,
cinto nella sua cinerea armatura.
22 Subito io creai un muro di fuoco, che lo separò dai suoi soldati. "Giunta
è la vendetta di Dio, Yarik-Melak!"
23 Egli ci guardò e ci replicò: "In tre contro uno, mi affrontate? Questo
è l'onore degli israeliti?"
24 Gli risposi: "Non sia mai!", e stetti da solo di fronte a lui tra le
fiamme.
25 Ma egli rise della mia scelta "Stolto, io certo non intendo affrontarti
alla pari!"
26 E dalle profondità della terra invocò altri due Re, suoi alleati. Essi erano
il Re di Iarmut, Shatras, dalla corazza del colore
del sangue e dell'ebano, con un elmo simile a testa di ragno, con sottili catene
simili a fili di seta intrecciate sul suo corpo,
27 e il Re di Betel Garad, con l'armatura nera
dall'elmo a forma di testa di uccello, con grandi ali di ferro nero sulla
schiena.
28 Essi inizialmente ribollirono di collera per essere stati convocati come
servi, ma poi i demoni delle loro armature dissero loro: "Se cade Gerico,
perduta sarà la bocca della valle del Giordano: meglio combattere gli israeliti
sotto le sue mura che dentro di esse!"
29 Persuasi allora, si prepararono a colpire e i loro spiriti neri si
innalzarono al cielo. Ma subito Menachem e Azaria si stagliarono al fianco del
compagno.
30 Allora Yarik-Melak fece si che la terra inghiottisse tutti e sei, e i sei si
ritrovarono davanti alle mura di Gerico.
31 "Qui sconfiggeremo i campioni del Dio di Israele", urlarono i Figli
delle tenebre, e il cielo si fece scuro come la pece mentre iniziava la
battaglia.
A sinistra: Azaria, il Cavaliere di Dan. A destra: Menachem, il Cavaliere di Simeone (create con BING)
Capitolo 5
Lo scontro sotto le mura. Prima Parte
1 Non per capriccio Yarik-Malak, Re di Gerico e Figlio delle Tenebre aveva
spostato la battaglia nella pianura di fronte alla città di Gerico.
2 Infatti egli voleva usufruire di ogni possibile vantaggio. Con un sorriso
maligno egli alzò la mano: "Mura di Gerico, difendete il vostro signore!"
3 E dalle mura grandi mani di pietra si abbatterono sui prodi campioni
d'Israele.
4 Tosto furono decisi i duelli. A me il Re di Gerico, ad Azaria Garad dalle ali
nere e a Menachem Shatras il paziente.
5 Ed io invocai il fuoco del Signore per combattere Yarik-Malak. ma vano fu
l'artiglio di Giuda contro le mani di pietra che sembravano formare attorno al
Re di Gerico mura tanto possenti quanto quelle della sua città.
6 Subito risuonò nell'aria il grido di battaglia "ZANNE DI GERICO!" Ma
questa volta esse erano più grandi, e sembravano provenire dalle mura stesse.
7 Mentre io combarrevo per la vita contro il servo di Mammon, anche i miei
compagni ingaggiavano battaglia.
8 Menachem estrasse le sue spade gemelle, che sembravano fuse alla sua corazza
ma non lo erano. Ma Re Shatras non mosse un muscolo.
9 Non si avvide Menachem dalla rossa lama che le sottolissime catene d'argento
che ornavano l'armatura del Figlio delle Tenebre si allungavano intorno a lui
come tela di ragno.
10 Troppo tardi se ne accorse Menachem figlio di Sirach. Quando saltò per menare
un terribile fendente doppio, scoprì di non poter più muoversi.
11 "Hu, hu, hu" rise crudelmente il Re di Iarmut: "Come una mosca che
ignara cade nella tela del ragno e ne resta invischiata, così tu sei caduto
nella mia trappola!"
12 Così disse, mentre il suo spirito demoniaco si stagliava in forma di
ragno.
13 Lentamente, ma innesorabilmente, si avvicinò a Menachem, quando
all'improvviso, lo Spirito del Signore che era nella sacra armatura avvampò.
14 "Forse non posso muovermi, o re, ma Menachem, Campione di Simeone, non è
indifeso."
15 Le molte lame e frecce della sua armatura si disposero attorno a lui,
vorticando furiosamente. "Avvicinati, se osi, alla SOGLIA DI FERRO DI
SIMEONE." Il Re di Iarmut esitò.
16 Poco lontano si scambiavano colpi Azaria, figlio di Sedechia, e Garad, Re di
Betel. "I miei complimenti, israelita, la tua velocità e la tua capacità di
osservazione ti rendono un valido avversario.
17 Mi assicurerò che tu riceva appropriate onoranze funebri." Così
diceva aprendo le sue ali nere.
18 "A Betel, ove io regno, c'è un luogo chiamato Valle del Vento, dove
soffiano venti impetuosi. Si dice che lo Ziz, il grande uccello sacro al mio
dio, dallo stesso nome, deponga le uova proprio in quella vallata, ove lui solo
può volare."
19 E le sue ali divennero così grandi che sembravano una toccare l'estremo
occidente e l'altro l'estremo oriente.
20 "TURBINE DI BETEL!" E Azaria fu travolto e sbattuto contro le Mura di
Gerico con la forza di mille tempeste.
21 Mentre Menachem era costretto alla difensiva e Azaria sembrava cadere vittima
del suo avversario,
22 io riuscivo a stento a resistere alla ferocia di Yarik-Malak. "La tua
fiamma è gia spenta, cucciolo di leone.
23 Di fronte al grande Cinghiale divoratore, a Mammon l'insaziabile, padrone
di tutte le ricchezze della terra, tu non sei altro che un micio impaurito."
24 Così diceva il Re di Gerico facendomi volare da una parte all'altra del
campo di battaglia in balia delle sue zanne di pietra.
25 "Ora è giunto il tempo che tu riceva la sorte che ti evitasti il giorno
del nostro primo scontro. Stavolta nessuno ti salverà!"
26 Così disse mentre la terra tremava sotto di me. "FAUCI INSAZIABILI DI
MAMMON!"
27 Sotto i miei piedi si apri un abisso irto di denti di roccia accuminati,
e per un attimo mi rassegnai alla sconfitta.
28 Ma in me sentii la voce calda e amorevole del Signore degli Eserciti:
"Figlio di Naasson, non avere paura. Trova dentro di te il cuore ardente del
Leone di Giuda!"
29 rincuorato da tali parole io, che a malapena mi ero aggrappato sulla soglia
dell'abisso, mi risolevai e mi lanciai all'attacco con ritrovato vigore.
30 Le fiamme da me invocate arsero tanto forti da sciogliere persino la pietra
come se fosse neve.
31 Investito dallo Spirito del Signore, pronunciai queste parole: "Il
Giudizio del Signore sarà pronunciato e la sentenza del Signore non potrà essere
ignorata.
32 Come Sodoma e Gomorra sono cadute per i loro peccati, così anche tu, o Re,
cadrai!"
33 Il duello finale fra me e il re di Gerico era appena cominciato.
Giosuè lo Zelante, il Cavaliere di Efraim, in versione Manga (creata con BING)
Capitolo 6
Battaglia sotto le mura. Seconda parte
1 Ardente di fuoco celeste, mi
lanciai contro il Re di Gerico, che solo sfruttando la vicinanza con le
impenetrabili mura consacrate al suo falso dio potè evitare di essere consumato.
2 Egli letteralmente si fuse con le mura di pietra: "Le Mura di Gerico
saranno la tua condanna, israelita!" mi disse con un sogghigno.
3 Miglior fortuna non stava avendo Menachem, protetto sì dal turbinio della
Soglia di Ferro, ma sempre immobilizzato dalla tela del ragno.
4 Dopo aver provato a colpirlo con dei lampi rossastri generati dal suo spirito
maligno, il Re Shatras diede in un risolino malvagio:
5 "Formidabile difesa è quella che tu levi contro di me, israelita. Ma non
considerasti una cosa. La trappola in cui sei caduto non si limita a
imprigionarti."
6 A quelle parole Menachem iniziò a sentirsi fiacco, come se la vitalità fosse
lentamente risucchiata dal suo corpo.
7 "Ora te ne rendi conto? La Tela di Iartrus non solo ti immobilizza, ma ti
risucchia l'energia vitale.
8 Istante dopo istante diventi sempre più debole, e presto non avraì
possibilita di resistermi!"
9 Così parlò Shartras, eletto di Lilith, Regina dello
Sheol [Is 34,14; Talmud Eruvin 18b], mentre
preparava l'affondo letale.
10 Il respiro di Menachem si fece affannoso, ma anche a lui venne in soccorso lo
Spirito del Signore: "Guardiano della soglia della terra di Israele, non
temere e non esitare.
11 Io creai Lilith che oggi tesse queste velenose trame e io ti dico,
arda in te lo spitito che io ti ho dato e, come la zanna dell'orso trancia
facilmente una rete pensata per i passeri, così tu trancerai la tela di questo
ragno!"
12 E Menachem si senti rincuorato, e preparò il colpo che lo spirito
dell'armatura gli aveva suggerito.
13 Shartras si avvide dell'ardore che emanava da Menachem, ma non gli diede
peso: "Sciocco, cosa pensi di fare? Se abbassi le tue difese per attaccarmi
ti esporrai al mio colpo letale!"
14 Egli alzò la mano destra infondendo in due dita la potenza del suo nero
spirito: "Il dolce bacio di Lilith ti condurrà nel Mot, che voi chiamate
Sheol, senza farti soffrire!"
15 Allora Menachem raccolse le sue forze, elevò al cielo lo Spirito che il
signore gli aveva effuso, e scagliò le sue armi in un unico, poderoso fendente.
16 "Signore, te ne prego, guida la mia mano! AFFONDO DI SIMEONE!"
17 Allo stesso tempo però Shatras scagliò il suo terribile colpo: "BACIO
FATALE DI LILITH!" Il mostruoso Ragno con sembianze femminili invocato dal
colpo affondò le sue zanne nel collo di Menachem,
18 ma le frecce, le lame e le lance d'oro, colpirono il Re di Iartrus che sentì
la vita abbandonarlo, mentre lo spirito di Lilith, sconfitto, fuggiva nello
Sheol.
19 In quel momento, però, mentre il sangue usciva copioso dal suo corpo,
Shartras vide Menachem accaarsi al suolo:
20 "Costui non ha esitato a sacrificare al sua vita per sconfiggermi, e ora
cadrà con me nell'oscura ombra di Mot."
21 Mentre la vita lo abbandonava, il cuore di Shartras si fece soffice e il
Signore gli suggerì cosa fare.
22 In gioventù, prima di cadere preda di Lilith, egli era stato un medico e un
guaritore.
23 Con lo Spirito del Signore a sostenerlo, egli si chinò sul corpo di Menachem
e lasciò che qualche goccia del suo sangue infuso di Spitito cadesse sul suo
collo.
24 Ecco, il respiro di Menachem da affannoso si fece regolare, e la ferita sul
suo collo si richiuse.
25 Shartras allora intonò: "Sia resa lode al Dio d'Israele, che mi concere di
morire come un medico, e non come un assassino!"
26 E cadde morto, ma il suo spirito non cadde in mano di Lilith:
27 il Signore lo depositò invece nel grembo del padre
Abramo, ad attendere il Giorno della Speranza.
28 Mentre il Signore salvava l'aniima di Shatras e il corpo di Menachem, il Re
di Betel, convinto di aver vinto, spiccava il volo verso Yarik-Malek e verso di
me, ma spire di luce si avvolsero attorno alla sua gamba e lo trascinarono al
suolo.
29 "Troppo in fretta ti proclami vincitore", disse Azaria sollevandosi da
terra, mentre le spire di luce si ritiravano nella sua mano.
30 "Mi sorprendi , israelita, avevo sottovalutato la fattura delle tue
vestigia", rispose Garad.
31 Aprì di nuovo le sue nere ali e si lanciò all'attacco. Come l'uccello da
preda che si lancia in picchiata e poi risale e ancora e ancora si getta finchè
non la ghermisce,
32 così il Re di Betel si accaniva con i suoi terribili calci su Azaria, che
invano cercava di difendersi.
33 Ma Azaria, figlio di Sedecia, non per niente era chiamato l'astuto.
43 Nascondendo le mani sotto il suo stesso corpo fece un cappio di pura luce, e
quando il Re di Betel attaccò di nuovo lo cinse come un serpente avvolge la sua
preda.
35 Ma fu allora che Garad lo ghermì con braccia possenti.
36 "Sai come caccia l'uccello Ziz, o Azaria?" Chiese il re con voce
terribile.
37 "Ghermisce le sue prede con l'artiglio, poi vola fino all'altezza di
un'alta montagna e da lì scaraventa giù la sventurata vittima."
38 E così dicendo si alzò in volo: "Oh, se questa fosse una normale
caduta, la tua armatura potrebbe salvarti.
39 Ma senti questo vento? Questo è respiro dello Ziz, che ti cingerà, ti
toglierà il fiato e ti spingerà al suolo, ove per te non ci sarà scampo!"
40 Così disse Garad, levandosi sempre più in alto nel cielo, il suo spirito
maligno come un gigantesco avvoltoio ghermiva il corpo di Azaria.
41 Più in alto saliva, più Azaria sentiva crescere in sé lo sconforto.
42 Ma la voce del Signore non macò di soccorrerlo: "Azaria, Azaria, ricordi
quando nel deserto tendevi trappole alle quaglie?"
43 gli disse il Signore: "Ricordi quando legavi al volo le loro ali e le
facevi cadere dal cielo? Ecco usa la tua astuzia e vincerai."
44 Allora Azaria si riscosse e si avvide che Garad era ancora legato con la
corda di luce, dunque diede un poderoso strattone e si liberò dalla presa del
Figlio delleTenebre,
45 e vi rimase aggrappato sospeso nel cielo, nonostante egli cercasse con ogni
genere di acrobazia di far cadere il Campione di Israele.
46 Con un'agile mossa, Azaria salì sulla schiena di Garad e, afferrate le ali,
lo fece precipitare al suolo.
47 Garad era sopravvissuto, grazie alla corazza che indossava, ma non era più in
grado di sostenere lo scontro, quindi invocò una fortissima corrente di vento,
che lo trasportò via, sconfitto ma vivo.
48 Io a malapena mi resi conto di Garad che precipitava al suolo, impegnato
com'ero a combattere Yarik-Malek,
49 che si era fuso con le mura di Gerico, ed ora mi osservava sprezzante come se
fosse un'immagine scolpita sulle mura.
50 Per sette volte fui travolto dalle Zanne di Gerico, ma dopo la settima volta
mi resi conto di una cosa:
51 più volte attaccava, più le mura di Gerico sembravano diventare sottili, come
se le stesse consumando.
52 Fu allora che udii il suono di trombe venire da dietro di noi. Era l'esercito
Israelita, guidato da Giosuè in persona. Il suono delle trombe sembrò distrarre
Yarik-Malek, e fu allora che colpii.
53 "GIUDIZIO DIVINO!!" Invocai la fiamma della giustizia divina ardente
come la fiamma del sole che illuminò il cielo nero e accompagnata dal mio pugno
colpì le mura, squagliando la pietra come la fiamma scioglie la cera di una
candela.
54 Una porzione di muro cadde, e con essa cadde il Re di Gerico, il cui corpo fu
consumato dalle Fiamme.
55 E siccome Mammona non aveva fatto in tempo a lasciare l'armatura, le fiamme
celesti di Giuda e il Giudizio del Signore colpirono anche il demone, e
attraverso di lui le mura che egli aveva costruito, che si sgretolarono
[Giosuè 6,1-20].
56 E le anime di coloro che erano stati sacrificati per costruire le mura furono
liberate, e furono in pace nel regno dei morti.
57 La Guerra contro Gerico era finita, e io lodai il Signore per la nostra
vittoria.
[continua]
A sinistra: Salman combatte contro Yarik-Malek, fusosi con le mura di Gerico. A destra: matrimonio di Salmon e Raab (create con BING)
Capitolo 7
Dopo la battaglia
1 Dopo che furono crollate le
mura di Gerico, le armate della città si arresero e gli israeliti ne presero
possesso.
2 "Non leverete la mano contro nessuno che non attacchi voi per primo, e non
prenderete nulla di più di quello che serve e solo dai ricchi e dai sacerdoti.
3 Libererete gli schiavi di Gerico e coloro che li tenevano come schiavi
saranno vostri servitori per sette anni.
3 Gli abitanti di Gerico saranno nostri fratelli perchè il Signore li ha
liberati dalla schiavitù del loro falso dio."
4 Così disse Giosuè agli israeliti, ed essi presero possesso di Gerico senza
versare altro sangue,
5 e gli abitanti di Gerico conobbero il Signore e videro la Sua forza, e anche
la Sua misericordia.
6 E io corsi alla casa di Raab e le dissi:
"Raab, la promessa è mantenuta, rivesti l'abito della festa ed esci dalla tua
casa,
7 poiché il tuo aguzzino giace fra le macerie, e oggi è il giorno della tua
liberazione."
8 Lei mi cinse il collo con le sue braccia, e pianse di gioia.
9 Poi andò, e si lavò, e si rivestì di abiti dorati, ed era bella come la luna
che sorge nel cielo.
10 E io le dissi: "Sposami Raab, poichè senza di te il mio cuore è diviso a
metà."
11 Ella mi guardò e rispose: "Salman, io sono una straniera ed una
prostituta, mentre tu sei un campione del tuo popolo, ma se il tuo Dio lo
consente, allora Egli sarà anche il mio Dio."
12 Allora andammo da Giosuè ed egli sorrise e disse: "Così dice il Signore,
Dio di Israele: Siate fecondi e moltiplicatevi, siate felici l'uno nelle braccia
dell'altro.
13 Il Signore perdona le tue colpe, Raab, e ti rende candida come una
colomba."
14 Poi però si fece cupo e disse: "Il Signore vi promette la felicità e da
voi verrà grande gioia per Israele, ma il Nemico trama e metterà a dura prova la
vostra unione!
15 Perseverate dunque nell'amore e siate forti, e la tempesta non vi
travolgerà."
16 Dopo che Giosuè ebbe parlato, io e Raab ci abbracciammo e ci prommettemmo
amore eterno.
17 Poi andammo dai leviti e preparammo le nostre nozze e quelli furono giorni
sereni per noi, per Israele e per Gerico [Matteo 1,5].
18 Ma intanto i Figli delle Tenebre avevano ricevuto notizia della caduta di ben
due di loro, e si erano infuriati.
19 Memnon, Re di Ai, che serviva il Principe dei
Demoni Ba'al Zabul, che noi israeliti chiamiao
Belzebub,
20 armò allora un grande esercito, ma egli non voleva solo vincerci in
battaglia.
21 Poichè il suo cuore era nero, e colmo di odio e rancore, egli desiderava che
gli Israeliti soffrissero.
22 Quindi volò con le ali di mosca della sua armatura e si confuse fra la gente
per spiarci, e capire come colpirci in maniera crudele.
23 E venne il giorno del nostro matrimonio, e il mio cuore era colmo di gioia.
Raab, splendente come il sole, stette insieme a me di fronte ad
Eleazaro [Numeri 3,32],
della Tribù di Levi e Sommo Sacerdote,
24 il quale ci benedisse alla presenza di Giosuè, dei campioni, e di tutti i
capi di Israele e di Gerico.
25 Non sapevamo però che al banchetto di nozze ci stava osservando con occhi
voluttuosi i Re di Ai.
26 Egli vide la bellezza della mia sposa, la desiderò per sé, e da quel momento
aspettava l'occasione per colpirci e portarmela via.
27 Ma nei giorni del banchetto e delle feste troppi occhi erano su di noi perchè
egli potesse agire,
28 e per due intere settimane io stetti nella casa della mia sposa, che ora era
anche la mia, e insieme fummo felici,
29 ma in Memnon crescevano le brame; per questo egli preparò un piano crudele e
fece in modo che le sentinelle di Israele notassero le avanguardie del suo
esercito.
30 Egli si fece vedere, con la nera armatura che nell'elmo ricordava una mosca.
Così noi Campioni fummo chiamati alla difesa del nostro popolo.
31 Giosuè avrebbe volito lasciarmi a Gerico, ma io insistetti, poichè il mio
onore richiedeva che io combattessi al fianco dei miei compagni.
32 Ah, se fossi stato meno orgoglioso e testardo, quel giorno!
Memnon, Re di Ai, con la sua armatura a sinistra, e senza, in versione manga, a destra (create con BING)
Capitolo 8
L'attacco di Memnon
1 Noi campioni ci preparammo a
partire per la battaglia ed io avevo il cuore pieno di apprensione per la mia
sposa.
2 Così mi decisi a dare ad un mio parente il guanto della mia armatura,
imbevuto di potere.
3 Scelsi il più valente dei miei cugini, Acan, e gli chiesi
di custodire Raab e proteggere il popolo di Israele e qullo di Gerico.
4 Non
sapevo allora quanto Acan fosse avido e ambizioso, ma Memnon, Re di Ai, ben lo
sapeva,
5 perchè da giorni spiava l'intera città con gli occhi delle sue mosche.
6 Allora il Re di Ai si recò nella casa di Acan, e gli offrì vaste ricchezze per
lui e la sua famiglia, se lo avesse aiutato a rapire Raab dalla mia casa.
7 E
Acan, quando ebbe visto il denaro che Memnon gli dava in anticipo, dimenticò i
suoi doveri.
8 Prese il denaro, e un idolo d'argento raffigurante Belzebub, che
permetteva al re di Ai di parlare con lui.
9 La sera del giorno dopo, entrò
nella mia casa e fece bere a mia moglie una pozione che gli aveva dato Memnon.
10 Raab cadde in un sonno profondo, e Acan la prese e la portò a Memnon, ed
insieme lasciarono Gerico,
11 ma prima che la città sparisse dalla loro vista,
Memnon alzò la sua mano destra e disse: "Così avrò la vendetta per l'umiliazione
subita dagli dei dell'Egitto!"
12 Ed ecco, una nube di mosche nere si formò in
cielo, così grande da oscurare la luna, e si abbattè su Gerico portando con se un
terribile morbo.
13 Noi avevamo infine raggiunto il campo di battaglia ove
eravamo pronti a combattere contro il nemico, ma non vi trovammo nessuno.
14
Subito Giosuè ebbe una visione e disse a Ioachim, campione di Neftali:
15 "Tu che
sei più veloce del vento, prendi con te Isacco, che è leggero come una piuma,
seppur saldo come un albero."
16 Ed egli prese Isacco di Aser fra le braccia, e
insieme tornarono indietro, ed assistettero alla rovina che era caduta su
Gerico.
17 Allora Isacco, che amava la vita, pianse calde lacrime a vedere il
gran numero di morti che il morbo stava causando.
18 E nel cielo risuonò cudele
la voce di Memnon: "Figli di Isaele e figli di Gerico che avete tradito, udite la
parola dei veri dei di Canaan!
19 Ecco, la morte è in mezzo a voi e la rovina è
per voi inevitabile.
20 Tre giorni soffrirete in agonia ed infine morrete. Si
compie così la vendetta degli dei d'Egitto nostri fratelli!"
21 A pronunciare
queste parole fu un volto enorme, composto dalle mosche.
22 Ma ecco, giunse da
oriente una brezza leggera, che suille mosche sembrò potente come una tempesta,
disperdendole ed annientandole.
23 E apparve un angelo, con una splendente
armatura azzurra come il cielo.
24 "Non abbiate timore, io sono Gabriele,
Arcangelo del Signore, e vi porto parole di speranza", disse.
25 "Per fermare
questo morbo, che viene dallo Sheol, vi serve l'acqua della fonte di Giacobbe
presso Sichem, in cui dovrete porre i petali di un fiore rosso che cresce li
vicino.
26 Versate l'acqua nelle cisterne di Gerico e fatene loro bere, e tutti e
guariranno."
27 Detto questo scomparve, e apparve a noi, rivelandomi del rapimento
di mia moglie e del tradimento di Acan.
28 Allora Ioachim prese Isacco nelle sue
braccia, e con lui corse a Sichem.
29 Ma Memnon era fra i più astuti fra i Figli
delle Tenebre, e chiese l'aiuto del re di Efer, Sharran e del re di Makked,
Urran.
27 Costoro si misero ad attendere Ioachim e Isacco.
28 Nel mentre io e
Anania, campione di Issacar, marciammo verso Ai, ove Memnon ci aspettava.
29 Da
lontano Ioachim e Isacco scorsero l'imponente re Urran, che sfiorava i sei
cubiti di altezza.
30 Una montagna nera e grigia che appena li vide espanse il
nero spirito del demone Behemot la bestia, i cui passi fanno tremare la terra.
"PASSO DI BEHEMOT" gridò, e pestò il piede a terra facendoli cadere al suolo.
A sinistra, il velocissimo Ioachim di Neftali; a destra, il massiccio Re di Makked, Urran di Behemot (create con BING)
Capitolo 9
La caccia ad Acan
1 Mentre accadevano queste
cose, io e Giovanni, il Campione di Beniamino, ci lanciammo in caccia per
salvare la mia sposa.
2 Seguivamo le tracce di Acam, perchè Memnone si muoveva nel cielo sulle oscure
ali di mosca.
3 Ma Acan il traditore con la mia amata Raab era a dorso di cavallo, e la
portava verso Ai.
4 "Ah, Signore, dammi la forza, di continuare a correre", pregai nel mio
cuore, gonfio d'angoscia.
5 Ma Giovanni, veloce e sicuro, come un lupo che bracca la preda, mi condusse
fino ad una stretta gola.
7 "Prudenza , figlio di Naasson " mi disse allora Giovanni. "Questo è un luogo
infido come il traditore che cerchiamo"
8 "Facile è, in questa gola, stretta come la tasca dell'avaro quando deve
attingervi, piazzare trappole e ordire imboscate!"
9 Con saggezza parlò Guivanni, infatti, non appena fummo entrati nella gola, vi
fu come il suono di un tuono.
10 Una frana formò un invalicabile muro di pietra, separandomi da Giovanni. Ma
il mio compagno era ben vivo dall'altra parte.
11 "Prosegui con prudenza, o Salman, io valicherò queste colline in un altro
punto e mi riunirò a te più avanti"
12 Allora mi inoltrai nella gola, cercando di percepire ove potesse essere il
traditore, che con se portava, a mia onta un mio guanto.
13 E sentii il guanto chiamare attraverso lo spirito del Signore e quindi
gridai: "Acan, se ti resta ancora un barlume di decenza, esci fuori, implora
il mio perdono, nel nome del Signore, e io testimonierò per te davanti agli
anziani."
14 Ma l'unica risposta che ricevetti fu una freccia che saettò e per poco non mi
si configgeva in un occhio.
15 allora infuriato mi gettai, ardente di collera e circondato da vere fiamme,
nell'anfratto dal quale era partita la freccia.
16 Ma ivi trovai solo un arco e una corda che era stata usata per maneggiarlo.
Ed ecco un altro tuono e la voce strozzata della mia Raab che gridava, mentre le
rocce mi imprigionavano nella anfratto.
17 "Grida pure, meretrice", disse la voce di Acan: "Il tuo amato non
uscirà di li. Mi senti cugino? Per tutta la vita ti sono stato secondo."
18 "Secondo nei Giochi, secondo negli studi e secondo per valore, tanto
che Num dalle mani benedette scelse te per portare la sacra armatura di Giuda
nonostante io fossi più vecchio.
19 "Ma oggi è Acan a prevalere! Io porterà la tua sposa al Re di Ai, e lui mi
farà suo generale. E non pensare che le fiamme di Giuda possano salvarti. "
20 "Perche Memnone mi ha reso edotto dei segreti oscuri della stregoneria. Ho
posto uno scudo su queste rocce che impedirà al fuoco del Signore di liberarti."
21 "Presto ti mancherà l'aria e morirai!" disse con perfidia il
traditore, e io sentii Raab piangere e il cuore mi si strinse dall'angoscia.
22 "Sì, piangete, piangete sulla vistra sorte meschini, perchè mai più vi
rivedrete!"
23 E io risposi: "Piango, o Acan, ma non per la mia sorte o per quella di
Raab, perchè noi siamo nelle mani del Signore!"
24 "Piango per il cugino che amavo, perchè il Signore ti ha giudicato e
condannato! Teadimento per tradimento , pietra per pietra, crudeltù per
crudeltà, ciò che hai seminato raccoglierai."
25 "In verità io ti dico, che non splenderà il sole di domani, prima che la
tua anima sia scesa nello Sheol"
26 Non da me pronunciai queste parole ma dallo spirito del Signore nella mia
armatura le udii, oracolo del signore.
27 Ma Acan rise di queste parole e il suo cuore si indurì come quello del
Faraone.
28 Prese Raab e la trascinò lungo la gola, ignaro che il Campione di Beniamino,
veloce e implacabile come un giovane lupo, gia aveva trovato un passaggio per
tahliargli la strada.
29 Ma Memnone non si fidava di Acan il traditore, e quindi aveva chiesto aiuto
ad uno dei Re suoi alleati.
30 E così, quando Giovanni era ormai pronto a sorprendere Acan fu assaltato da
un possente guerriero, in armatura nera con un elmo a forma di segugio e nere
ali di drago.
31 "Io sono Ilkab, Re di Ghezer, Campione della dea della Caccia, Astarte,
che nella tua lingua suona Astaroth", disse il Figlio delle Tenebre.
32 "Combatti con me, Campione d'Israele!" E il suo spirito Demoniaco
esplose di potenza.
[continua]
Ilkab di Astaroth Re di Gheseb in versione Manga (creata con BING)
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Nota: questa è l'opera di un fan e non intende violare alcun copyright della serie "I Cavalieri dello Zoriaco", detenuti da Weekly Shōnen Jump.
Negli anni '90 del secolo scorso è stata realizzata una vera e propria versione Anime dell'Antico Testamento, potete trovarla cliccando qui.
Per farmi sapere che ne pensate, scrivetemi a questo indirizzo.